Documentos de Académico
Documentos de Profesional
Documentos de Cultura
I picari contestano o non riconoscono il valore della honra, specialmente quella esterna,
sociale: tormento intimo delle classi privilegiate.
Guzmán elogia la «pura vida picaresca».
Genere vs. gusto picaresco
Caratteristiche reiterate del modello
(da Lazarillo e Guzmán-Guillén y L. Carreter)
Racconto pseudo-autobiografico
Servizio presso vari padroni (mozo de muchos amos)
Ascendenza vile e carattere astuto del protagonista
Narratore unico
Memorie per episodi
La fortuna altalenante
Spiegazione di uno stato iniziale di disonore, infamia (migliorato o no,
dimensione evolutiva)
Dos novelitas intercaladas: una morisca (Historia de Ozmín y Daraja) y otra
italianizante (Clorinia).
Spazio internazionale: Toledo, Malagón, Genova, Roma, Firenze, Bologna, Madrid,
Siviglia.
Francisco de Quevedo, El Buscón
1626: Historia de la vida del Buscón llamado don Pablos, ejemplo de vagamundos y
espejo de tacaños (Zaragoza)
Manoscritti
Composizione: intorno al 1607 (Carreter: 1603-1604; Parker: 1620)
Dialogo con Lazarillo e il Guzmán de Alfarache (anche con Rinconete y Cortadillo?, 1613-
1604)
Assenza di riferimenti al Quijote (1605)
III libri
I: Pablos, figlio di un barbiere e di una fattucchiera, decide di andare a scuola. Subisce le
prime burle. Conosce Don Diego. Studiano insieme al collegio del licenciado Cabra, poi ad
Alcalá. Riceve una lettera dallo zio, boia, si separa da Don Diego e torna a Segovia.
II: Durante il viaggio si imbatte in personaggi peculiari, si ferma in varie locande.
Raggiunge lo zio e fa esperienza del suo mondo ripugnante, recupera l’eredità e si reca a
Madrid con don Toribio.
III: Don Pablos alla corte dei miracoli di Madrid: vive di espedienti. Viene scoperto e
incarcerato. Ottiene la libertà con l’astuzia, si stabilisce in una locanda e cerca di sposare la
locandiera. Conquista i favori di donne dell’alta società sperando in un matrimonio ma
viene scoperto da Don Diego. Entra in una compagnia teatrale a Toledo, poi corteggiatore
di monache a Siviglia. Insieme a una prostituta parte per il Nuovo Mondo.
Vagabondaggio nazionale, come nel Lazarillo (Alcalá, Madrid, Segovia, breves asomadas
a Toledo y Sevilla).
Non una grande creazione romanzesca ma uno straordinario esercizio di ingegno: le
avventure come pretesti per la satira (soprattutto I e II libro),
Anche il viaggio è incontro di categorie sociali da criticare: poetastri, falsi eremiti, soldati
fannulloni, commercianti genovesi, boia...
Ingenio come forma che supera l’oggetto, non lo descrive, lo ricopre: problematizzazione
del linguaggio e della forma (linguistica e sociale, Spitzer). Romanzo o operetta morale?
Verità e verità nominata
La realtà e i valori: le strutture, il «decalogo di regolamenti etico-pratici»
(Samonà), che nascondono la verità e permettono di tenere in piedi il
potere e le convenzioni.
«queste cose, anche quando sono vere, non si devono dire» (I.2).
“Un libro originale ma un pessimo romanzo picaresco”(Rico)
Pablos nasce picaro e muore tale: non c’è spazio per l’ascesa sociale.
Non valgono impegno e dedizione, neanche le buone intenzioni.
Mondo dei morti vs mondo dei vivi
«porque nunca mejora su estado quien muda solamente de lugar y no de vida y
costumbres».
Impossibile infrangere la logica estamental
Precisa coscienza di classe dominante
Dimensione carnevalesca: la maschera svela, non nasconde.
Non c’è anticonformismo.
Francisco Gómez de Quevedo y Villegas
(1580-1645)
Madrid, figlio di un nobile, segretario della principessa Mariam (figlia di Carlo V) e di una damigella
della regina.
1596-1600: Studi a Madrid (Gesuiti), poi all’Università di Alcalá de Henares.
1601-1605: Studi a Valladolid, dove si è trasferita la corte.
1605: 18 composizioni pubblicate in Flores de poetas ilustres. (Buscón?)
1606-1608: scrive alcuni dei Sueños.
1613: viaggio in Sicilia al seguito del duca di Osuna, nominato viceré. Fase più feconda della polemica
con il poeta Góngora.
1614-1617: ambasciatore e cavaliere di Santiago. Viaggi in Italia e Spagna.
1620: prima opera a stampa Epítome a la vida de Fray Tomás de Villanueva. Perde il favore della corte.
1623-1624: ritorno a Madrid.
1625: pubblica le Cartas del caballero de la Tenaza
1626: prima edizione a stampa del Buscón
1627: pubblicazione Sueños, senza autorizzazione, poi ripubblicati nel 1931.
1632-1638: segretario del re, matrimonio e separazione da Esperanza de Mendoza, signora
di Cetina. Scrive la Hora de todos y la fortuna con seso (fantasia morale).
1639-1643: accusato di spionaggio, è incarcerato.
1645: muore.
F. Rico, Il romanzo picaresco e il punto di vista, Milano, Mondadori 2001.
J. A. Maravall, La literatura picaresca desde la historia social, Madrid, Taurus, 1987.