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via aereo,
a ºa
DI A M O R E DI
LE ONE HEBREO
M E D I C O. - S

D I N V O V O C O R R E TTI, -

ET R I ST A M PA TI.
|

IN VIN E GIA
Appreſſo Domenico Giglio. a
I 5 ,5 8. 2
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S
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2,

'M A R I A N O L E N Z I
AL LA VAL O R OS A M A D O N N A
A v REL1A P E T R v c C 1.

5 l v antichiſſima uſanza delliſcritto a


5 liri di Egitto i ſantiſſimi libri da loro
5 iſcrittiindirizzare a Mercurio,pera
il cioche eſsi ſiinauano,che tutte l'ara
lti, tutte leſcienze, tutte le belle coſe
i fuſſero ſtate da Mercurio ritrouate,
o che a lui, come ad inuentore d'ogni coſa ſi contieniſa
ſe rendergratia di ciò,che l'huomo imparaua,o ſapeua.
Et per queſto Pithagora,o Platone,o molti altri gra
Filoſofi andarono per imparar filoſofia in Egitto,et per
lo piu l'appreſero dalle colonne di Mercurio,lequali e
rano tutte piene di ſapienza,o di dottrina. Io ſimilmen
teualoroſa Madonna giudico ciò che ſi può fare da co
loro c'hanno conoſciuta l'altezza dell'animo uoſtro,
conuenirſi a uoi,et che i loro bei penſieri nutriti dal dia
uino ſpirito uostro ſi debbino riuolgere in uoi, o in ho
nor del uoſtro nome,quanto poſſono affaticarſi, concio
ſia coſa che non meno imparino le uere uirtù nell'eſſem
pio della uita uoſtra, che faceſſero quelli antichi filoſofi
nelle colonne di Mercurio che ſe,quale ſia la nobiltà, l'
altezza, la gentilezza dell'animo uoſtro ſipon mente,
quanta l'honeſtà,la corteſia,lagratia,ſi riſeuarda, qua
le la prudenza,l'accorgimento,la ſapieza,ſi conſidera,
o finalmente a parte a parte ogni uoſtra uirtù ſi rimi
ra;uedeſi certo dalli ingegni purgati altro no eſſer in ui
tanoſtra ſe non uno ſpecchio, o una idea del mido,co
º A 2

º
meſi conuenga uiuere ali altri: o quelli, che infangati
nelle coſe terrene non poſſono alzarſi in un ſubito a que
ſto celeſte penſiero pur che uoltino gli occhi in uoi,illu
ſtrati dal uoſtro raggio, a poco, a poco ſi purgano, et de
l'altacontéplatione della uoſtra diuinità ſi fanno degni.
Conoſcedo io pertato queſto debito comune,et mio, ho
fatto come loro, che non potédo ſatisfar del proprio,pa
gano dell'altrui, che deſiderado ſcioglier parte di queſto
grande obligo,ch'io ho co uoi,o per la pouertà del'in
gegno mio non potédomandarui frutto, che di me ſteſſo
ianato,ue lo mado nato nelli altrui giardini, i libri cioè
d'amore di maeſtro Leone ſottotitolo di Filone,o Soa º
fia: caſto ſoggetto d'amore a dona caſta che ſpira amo
re:peſieri celeſti a dona,ch'è ornata di uirtù celesti: altiſ
ſimi intedimenti a donna ripiena d'altiſsimi cicetti, coſì -

ho uoluto piu toſto con quel d'altri moſtrarui l'animo


ch'io ho di ſatisfarui,che prolungar per la pouertà mia
la ſatisfattione di tato debito.benche ſtimo (quando pur
ui peſo)far in un tempo due non piccoli guadagni, ſcio
glier parte di queſto obligo couoi,o obligarmi(ſe l'âe
bre obligarſi poſſono) maeſtro Leone che hauéd'io que
ſtiſuoi diuini dialoghi tratti fuora delle tenebre, in che
eſiſtauano ſepolti,e poſtoli quaſi in chiara luce, et al
nome diſiualoroſa donna, come uoi ſiete,raccomadati
li,credo certo ch'egliſe ne debbia ſommamente rallegra
re,et di queſto ſuo nuouo ſpledore, et di coſì alta protet
tione molto reſtarmi obligato.Voi dunque, quaſi tutrice
di queſta opera diuenuta,drizzado in lei,come in corpo
attiſſimo a riceuer luce, il uoſtro raggio, la farete piu
ſplendida,et piumiracoloſa moſtrarſi al mondo.
a - --------

- - 3
D IA L o G o PR I M o DI AM o R E,
D I L E O N E H E B R E O •

I N T E RL O C V “r O R I.

Filone, e Sofia.
FILONE.

E L conoſcerti o Sofia, cauſa in me


E amore,et deſiderio. so. Diſcordan 3.
ti mi paiono,o Filone,queſti affetti,
che lacognitione di me in te produ A ma v c
Nice:ma forſe la paſſione ti fa dir coſi.
is Si F1. Da tuoi diſcordano, che ſono da de, ſe
lieni d'ogni correſpondenza. so. Anzi fra lor ſteſsi ſon y tº

contrari affetti della uolontà,amare et deſiderare. Fr. aveva


rta
Et perche contrarijº so. Perche le coſe che da noi ſono
ſtimate buone, quelle che hauiamo, orpoſſediamo l'aa e

miano, o quelle, che ci mancano, le deſideriamo dimo


do che quel che s'ama,prima ſi defidera,c dipoi che la
coſa deſiderata s'è ottenuta, l'amore uiene, ci manca i
deſiderio. Fr. Che ti muoueadhauer questa opinione º
so. L'eſempio delle coſe,che ſono amate o deſidera
te. Non ueditu che la ſanità, quando non l'hauiamo, la
deſideriamo ma non diremo già amarla:o poi che l'ha
uiamo,l'amiamo, o non la deſideriamo. Le ricchezze,
le heredità,legioie, innanzi che ſi habbino ſono deſidea
rate,et non amate,dipoi che ſi ſono hauute,non ſi deſide
rano piu,ma s'amano. Fr. Béche la ſanità et le ricchez
ze quando ci mancano non ſi poſſono amare, perche no
l'hauiamo:nientedimeno s'amano d'hauerle. so. Que
ſto è un parlare improprio, il dire amare, cioè di uolerea -

3 A
D I A L O G O
hauere la coſa:cheſiuuol dire deſiderarla perche l'amo
re è della medeſima coſa amata, o il deſiderio è d'haa
uerla,o d'acquiſtarla:ne pare poſino ſtare inſieme ama
re, o deſiderare. F1. Le tue ragioni,o Sofia-pia dimo
ſtrano la ſottilezza del tuo ingegno, che la uerità della
tua opinione:perche ſe quello che noi deſideriamo, non
l'amiano, deſideraremo quel che non s'ama, e per con
ſeguente quel che s'abhoriſce, o ha in odio: che non po
tria eſſere maggior contradittione so. Non m'ingano
o Filone:ch'io deſidero quel, che ſe bene per non poſſe
derlo non l'amo,quando l'haueròſarà amato da me, et
non piu deſiderato:ne per queſto deſidero mai quel ch'io
abborriſco,ne ancor quello ch'io amo perche la coſa a
-
mataſi ha, o la deſiderata ci manca..o qual piu chia
ro eſempio ſi può dare, che quel de figliuoli, che chinò
gli ha,nongli può amare, ma gli deſidera; o chi gli ha,
nógli deſidera, ma gli ama. F1. Coſì come dimostri per
eſempio de figliuoli,ti douereſti ricordare del marito:il
quale innanzi che s'habbia,ſi deſidera, o amainſieme,
cr dipoi che s'è hauuto, manca il deſiderio, o alcuna
uolta l'amore,ſe bene in molte non ſol perſeuera, ma an
cor creſce:ilche molte uolte occorre ſimilméte al marito
della moglie. queſto eſempio non ti parpiuſufficiente
per confermar il mio detto, che il tuo per riprouarlo?
so. Queſto tuo parlare mi ſatisfa in parte, ma non in
tutto,maſſimamente ſeguendo il tuo eſempio ſimiglian
teal dubio, del qual diſputiamo. F1. Tiparlerò piu unia
uerſalméte.Tu ſai, che l'amore è delle coſe che ſono buo
ne,ouer ſtimate buone: perche qualuuoi coſa buona è
fare amabile:o coſì come ſono tre ſorti di buono, profitte
-- - - e, i

P R I M O. 4
uole, dilettabile,o honeſto, coſì ſono ancor tre ſorti d'
amore, che l'uno è il dilettabile, l'altro il profitteuole,
o l'altro l'honeſto: deli quali i due ultimi, quando ſi
hanno in alcun tempo, debbono eſſer amati, oueramena
te innanzi che ſieno acquiſtati,ouer dipoi, il dilettabile
non è amato già dipoi perche tutte le coſe che dilettano
i noſtri ſentimenti materiali, di ſua
porte ei preſto ſono abborrite, che amate biſogna
adunque per queſta ragione,che tu conceda, che tal coa
ſe s'amiiò innanzi che ſi poſſeggano, et ſimilmete quan
de ſi deſiderano: ma perche dipoi che interamite ſiſono,
poſſedute , manca il deſiderio, manca ancor il piu delle
uolte l'amore di quelle,e per queſto concederai, che l'
amor o il deſiderio poſſono ſtare inſieme. s o. Le tue
ragioni ſecondo il mio giudicio, hanno forza per proua
re quel tuo primo detto ma le mie, chegli ſon contrarie,
non ſon però debili, ne ſpogliate di uerità: come è poſsi
bile adunque, che una uerità ſia contraria della medeſi
nauerità? ſoluimi queſta ambiguità, che mi fa ſtare aſe
ſai confuſa. F1. Io uengo,o Sofia, per domandartirime
dio alle mie pene,ettu mi domandi ſolutione detuoi dub
bij: forſe il fai per deſuiarmi da questa prattica, laqual
non t'aggrada, oueramente perche i concetti del mio
pouero ingegno ti diſpiacciono, non manco, che gli
affetti della mia affannata uolontà. so. Non poſſo
negare, che non habbia piu forza in me a commouera
mila ſoaue, o puramente, che non ha l'amoroſa uoa
lontà: ne per queſto credo farti ingiuria, ſtimando in
te quel che piu uale: perche ſe m'ami, come dici, dei
piu preſto procurare di quetarmi l'intelletto,che d'ita
A 4
-

D I A L O G. O
citarmi l'appetito: ſi che laſciato da parte ogni altra
coſa, ſoluimi queſti miei dubbi. F 1. Se bene la ra
gione in contrario è pronta nientedimeno per forza bl
ſogna ch'io ſegua il tuo uolere: o queſto uiene dalla
legge, che han poſto i uincitori amati alli forzati, co
uinti amanti. Dico, che ſono alcuni contrari in tutto
allatua opinione: li quali tengono l'amore, o il deſi
derio eſſere in effetto una medeſima coſa: perche tutto
quel che ſi deſidera uogliono ancorchesami. so. So
no manifeſtamente in errore: che ſe ben ſe li concede,
che tutto quel che ſi deſidera sani, certo è che molte
coſe si o interuie=
ne in tutte le coſe poſſedute- F 1. Hai arguito con
tra rettamente: ma alcuni altri credono, che l'amo
re ſia un certo che, qual contenga in ſe tutte le co
ſe deſiderate, ancor che non ſi habbino, o ſimil
mente le coſe buone acquiſtate hauute, quali non ſi
deſiderano piu: so. Ne questo ancor mi conſuona:
perche (come ſi dice) molte coſe ſon deſiderate, lea
quali non poſſono eſſere amate, perche non ſono in
eſſere: &l èdelle coſe che ſono, o il deſide
rio è proprio di a TFFOTamo noi
amari figliuoli o la ſanità, ſe non l'hauiamo, ſe ben la
deſideriamo queſto mi fa tener l'amore e'l deſiderio eſa
ſer due affetti contrari della uolontà: & tum'hai detto
che l'uno e l'altro poſſono ſtar inſieme, dichiaramique
ſto dubio. Fr. Se l'amore non è ſe nò delle coſe che han
no eſſere il deſiderio perche non ſarà di quelle ancora?
so. Perche, coſì come l'amore preſuppone l'eſſer delle
coſe,coſi il deſiderio preſuppone lapriuatione di quelle.
-, –

- , P R I M o, - 5
F1. Per qual ragione l'amorpreſuppone l'eſſere dela
le coſe: so. Perche biſogna che il conoſcimento precea
da all'amore:cheniſſuna coſaſi potria amare, ſe prima
ſottoſpecie di buona non ſi conoſceſſe: o niſſuna coſa
cade in noſtro conoſcimento ſeprima effettualmente el
la non ſi trouain eſſere:perche la méte noſtra è un fpec
chio o eſempio,ò per dir meglio,un'imagine delle co
- - - º

ſe reali,di modo che no è coſa alcuna, che ſi poſſa amar


ſe prima non ſi truoua in eſſere realmente. Fr. Tu dici.
lauerità: ma ancor per queſta medeſima ragione il deſi
derio non puo cadere ſe non nelle coſe, che hano eſſere:
perche noi non deſideriamo ſe non quelle coſe, che pri
mamente conoſciamo ſotto ſpecie di buone, o per que
ſto il filoſofo ha diffinito, il buono eſſere que Ctd.,

ſcuno deſidera poi che - 'ha


no eſſere so. Non ſi puo negare che'l conoſciméto non
preceda al deſiderio: ma piu preſto direi, che non ſola
mente ogni cognitione è delle coſe,che ſono, ma ancora
di quelle, che non ſono perche il noſtro intelletto giudi
ca una coſa,che è, come la giudica, o coſì un'altra,che
non è:o poiche'l ſuo ufficio è il diſcernere nell'eſſere
delle coſe, o nel non eſſere,biſogna ch'ei conoſca quel
le che ſono, o quelle, che non ſono direi adunque, che
l'amor preſuppone la cognitione delle coſe, che ſono,et
il deſiderio di quelle che non ſono, o di quelle, che noi
ſiamo priui.Fi.Tanto all'amore,quato al deſiderio pre
cede il conoſcimento della coſa amata,ò deſiderata, qual
è buona:o a niſſuno di loro la cognitione deue eſſer al
tro che buona perche talcognitioneſaria cauſa di fare
abhorrire la coſa conoſciuta totalmente, o non deſide
D I A L G O
rarla,o amarla ſi che l'amore,com'il deſiderio,parinº
te preſuppògono l'eſſere delle coſe, coſì in realità, come
in cognitione. so. Se il deſiderio preſupponeſſe l'eſſere
delle coſe, ne ſeguirebbe, che quido giudichiamo la coſa
che è buona & deſiderabile, ſempre tale giudicio fuſſe
uero:ma non uedi tu,che egli molte uolte e falſo, o nò
ſi truoua coſi nell'eſſere parrebbe adunque,che'l deſide
rio non preſupponeſſe ſempre l'eſſere della coſa deſide
rata.Fi. Queſto medeſimo difetto, che dici,nà meno ac
cade nell'anore,che nel deſiderio pche molte uolte quel
la coſa,ch'è ſtimata buona,o amabile,è cattiua,et deb
be eſſere abborrita;& coſi come la uerità del giudicio
delle coſe cauſali dritti o honeſti deſiderij, da quali de
riuano tutte le uirtù, o fatti temperati, o opere laua
dabili,coſì la falſità di tal giudicio è cauſa di cattiui deſi
derio di:honelianori, da quali tutti i uiti crerrori
humani deriuano:tal che l'uno, come l'altro, preſuppo
ne l'eſſere della coſa.so. Non poſſo teco,o Filone,uola
retaito alto:ueniano di gratia piu al baſſo. Io purueg
go niſſuna di quelle coſe eſſere,che piu deſideriamo, che
propriamente non s'ani. Fr. Noi deſideriamo bè ſem
pre quello, che non hauiamo ma non per queſto quello,
che non è:anzi il deſiderio ſuol eſſer delle coſe, che ſono
le quali non posſiamo hauere. so. Ancorſuol eſſer di
quelle coſe,ch'effettualmente non ſolo,co deſideriamo
bi ch'elle fieno,le quali non deſideriamo gia bauerle:co
me deſideriamo,che pioua, quando ei non pioue:o che
facci buon tempo, o che uega un'amico, o ch'alcuna
coſa ſi facci:le qual coſe, perche non ſono, deſideriamo
che ſieno,p haierie profit:o,ma non p hauerle: ne per
P. R I M O. 6
eſto diremo anarle:di modo che'l deſiderio è pur del
coſe,che non ſono. FI. Quel che non ha eſſere alcuno:
è niente:o quel che è niente, coſì come non ſi puo ama
re, ancor no ſi puo ne deſiderar,ne hauere:o queſte co
ſe,c'hai dette, ſe ben non ſono in eſſere preſente attual
mente, quando ſi deſiderano,nientedimeno l'eſſere loro
è posſibile:o dall'eſſere posſibile, ancorſi puo deſide
rar,che uengano all'eſſere attuale:coſi come quelle che
ſono o nò hauiamo, dalla parte ch'elle ſono ſi poſſono
deſiderare, che ſieno poſſedute da noi ſi che tutto il deſi
derio ouero è,ch'egli habbia ad eſſere quel che nºi e, o
d'hauere quello che ci manca come uuoi tu dique, che
ogni deſiderio preſupponga in parte l'eſſere, o in par
te la priuatione,o deſideriil compimento, che gli maca
dell'eſſere:ſi che il deſiderio, o l'amor ſon fondati nel
l'eſſere della coſa, o non nel non eſſere o alla coſa de
ſiderabile tre titoli le debbono precedere per ordine: il
primo è l'eſſere:il ſecondo la uerità:il terzo, che la ſia
buona:o con queſti uiene ad eſſere amata e deſidera
ta, il che non potria eſſere ſe innanzinò fuſſe ſtimata p
buona perche in altro modo non s'amerebbe, ne deſide
rarebbe.o innazi che ſia giudicata buona, biſogna ſia
conoſciuta per uera:et come realmente ſi truouainnazi
del conoſcimento, biſogna c'habbia l'eſſere reale: pche
prima è la coſa in eſſere, dipoi s'imprime nell'intelletto
o dipoi ſi giudica eſſer buona, e ultimaméte ſi ama, et
deſidera, o per queſto il filoſofo dice, che l'eſſere uero,
& buono ſi conuertono in uno:ſe nò che l'eſſere è in ſe
medeſimo,o il uero,quando è impreſſo nell'intelletto,
o il buono, quando utene dall'intelletto, o uolontà al
D I A L O G O .
l'acquiſto delle coſe,mediante l'amore o deſiderio: di
ſorte,che non meno il deſiderio preſuppone l'eſſere, che,
l'amore, so. Io purueggo,che deſideriamo molte coſe,
l'eſſere delle quali non ſolo micanel deſiderante, ma an:
cor in lor medeſine, come è la ſanità,o li figliuoli,qua
do non l'hauiamo:nelle quali certamente non cade amo
re,ma ſolamente deſiderio.Fi. Quello che ſi deſidera,ſe
bene manca al deſiderante, o in ſenò ha eſſere proprio
non per queſto è priuato in tutto dell'eſſere come dici,
anzi biſogna,che in qualche modo habbia eſſere, altra
mente non potria eſſere conoſciuto per buono, ne deſide
rato,ſe ben non ha eſſere proprio:o coſi dico della ſani
tà nell'infermo, che la deſidera, perche ha eſſernelliſa
ni,crancora era in lui innanzi s'infermaſſe:oſimilmé
tede figlinoli, ſe bene non hanno eſſere in quelli, che li
deſiderano,perchegli mancano, nientedimeno hanno eſ
ſere in gli altri perche qualuuoi huomo è,ouero è ſtato
figliuolo:o p queſto chi non gli biggli conoſce, o giu
dica eſſere coſa buona,o gli deſiderato queſte tali ſor
ti d'eſſere ſon baſtanti dare adintédere la ſanità all'in
fermo,o coſì a quelli che deſiderano figliuoli ornò gli
hano, di modo, chel'amore,e'l deſiderio ſono delle coſe
che in qualche modo hano eſſere reale,o ſon conoſciu
te ſottoſpecie di buone: eccetto che l'amore pareeſſere
commune a molte coſe buone poſſedute, o nò poſſedu
tema il deſiderio è di quelle, che non ſon poſſedute.so.
ſecondo il tuo parlare ogni coſa deſiderata ſaria amata,
come diceſti eſſere opinione d'alcuni, o ſaria un genea
re,che conterria in ſe tutte le coſe ſtimate buone:orcoſì
quelle, che mi ſi poſſeggono o ſi deſiderano, come quel
P R I M o. 7
le che ſi poſſeggono o non ſi deſiderano, tutte ſecondo
la tua opinioneſariano amate: o a me non pare che le
coſe, che del tutto mancano, come queſte che diſsi de la
ſanità o de figliuoli,chi non le ha, benche le deſideri,
le poſsiamare perche l'eſſere, che diceſti hauerein gli
altri, non basta per conoſcerle,e per conſeguente non
basta per amarle:perche non amiamoli figliuoli d'altri
ne la ſanità d'altri, ma lapropria:o quando ci manca,
come ſi può amare ſe ben ſi deſidera?FI.Non ſiam'adef
ſo molto lontani dalla uerità:ancor che uolgarméte tut
te le coſe deſiderate ſi dicono eſſere amate, per eſſere ſti
mate buone, ma correttamente parlando,non ſi poſſono
dire amate quelle,che non hanno alcuno eſſere proprio
com'è la ſanità,o figliuoli,quando ci mancano, parlo
dell'amor reale,che l'imaginato ſi puohauer in tutte le
coſe deſiderate per l'eſſere c'hanno nell'imaginatione,
dal qualeſſer'imaginato naſce un certo amore,ilſugget
to del quale non è la coſa propria reale che ſi deſidera,p
non hauere ancor eſſere in realità propriamente ma ſo
lo il concetto di quella coſa pigliata del ſuo eſſere cômu
neso di tal amor il ſuo ſuggetto è improprio;pche non
è uero amore, che gli manca il ſuggetto reale: ma è ſola
mente ſimulato & imaginato; perche il deſiderio di tal
coſe e ſpogliato di uero amore:di ſorte, cheſi truouano
nelle coſe tre ſorti d'amore, e deſiderio:delle quali ala
cune ſono amate e deſiderate inſieme.com'è la uerità,
la ſapienza, o una perſona degna,quando non l'hauia
mo:altre ſono amate o nò deſiderate, come ſon tutte le
coſe buone hauute o poſſedute:alcune altre ſon deſide
rate o non amate,com'è la ſanità,lifigliuoli, quado ci
D I A L O G O
mancano, e l'altre coſe che non hano eſſere reale ſono
adunque le coſe amate o deſiderate inſieme, quelle, che
ſon ſtimate buone,g hanno eſſere proprio ormacano.
l'amate o non deſiderate ſon quelle medeſime,quando
l'hauiamo o poſſediamo:o le coſe deſiderate o non
amate ſon quelle, che non ſolamente ci mancano, ma an
cora non hanno in ſe eſſere proprio, nel qualpoſi cade ,
re amore.so. Ho inteſo il tuo diſcorſo, che aſſaimi pia
ce:maio ueggo molte coſe c'hano eſſere proprio reale,
crquando non l'hauiamo,le deſideriamo,manò l'amia
mofin che noſi ſono hauute,o alhoras'amano,ornò
ſi deſiderano, come ſon le ricehezze, una caſa, una ui -

gna,una gioia, quali ſtando in poter d'altri ſi deſidera


no,o non s'amano,per eſſere d'altri, ma poi che ſi ſoa
nohauute,mancado il deſiderio di quelle ſe le pone amo
reſi che innanzi che ſieno acquiſtate, ſolaméte ſon deſi
derate, o non amate e dipoi che ſono acquiſtate ſola
mente ſono amate, o non deſiderate. F1. In queſto hai
detto lauerità:o io non dico, che tutte le coſe deſidera
te,c'hanno eſſere proprio ſiano ancor amate:ma ho af
fermato, che quelle, che ſon deſiderate, parimate debbo
nohauere eſſere proprio:che altrimente ſe ben ſi deſide
rano non ſi poſſono amareto per queſto non t'ho deta
toeſepio ne di gioia,ne di caſa, ma di uirtù,di ſapieza,
ò di degna perſonatche queſte quado macano, ſon ama
te e deſiderate parimete so.Dimmi la cauſa di queſta
differenza,che ſi truouanelle coſe deſiderate,c'hino ef
ſere proprio perche alcune di quelle, quando ſon deſide
rate, ancor poſſon'eſſeramate,et alcune nò.FI. La cau
ſa è la differenza delle coſe amabili:lequali, come ſai,ſo
p R I M O. 8
no di tre ſorti,utili, dilettabili,o honeſte:le quali diuer
ſamente ſi hano nell'amore, o nel deſiderio.so.Dichia
rami la differenza, che è fra loro, cioè amare o deſide
rare:o perche meglio ti poſſa intendere, uorrei che fa
ceſsi diffinitione a l'amore, o al deſiderio,afin, che in
taldifinitione poſi còprendere tutte tre le ſorti di quel
le.Fi.Non è coſì facile diffinire l'amore, o il deſiderio
con diffinitione accommodata a tutte ſue ſpecie,come ti
pare:che la natura d'eſidiuerſamente ſi truouain cia
ſcuno di loro;ne ſi legge, gli antichi filoſofi hauerli dato
coſi ampla diffinitione:nondimeno per quello, che ſecon
do la preſente narratione mi conſona,e diffinire, che co
ſa ſia affetto uolontario dell'eſſere o d'hauere la coſa
ſtimata buona,che mäca,ordi diffinire l'amore,ch'è af
fetto uolontario di fruire co unione la coſa ſtimata buo
na:& da queſte diffinitioni non ſolamente conoſcerai la
differenza di talieffetti della uolontà, che l'uno come ti
ho detto, è di fruire la coſa con unione, e l'altro dell'eſ
ſere o di hauerla;ma ancora uedrai per quelle, il deſide
rio eſſere delle coſe, che mancano: nondimeno l'amore
puo eſſere di quelle, che ſi hano, o ancor di quelle,che
non ſi hanno perche il fruire con unione puo eſſere afa
fetto della uolontà,coſi nelle coſe,che ci mancano, come
in quelle, che hauiamo: perche tale affettione non pre
ſuppone habito, ne mancamento alcuno, anzi è commu
ne a tutti due so. Ancor che tali diffinitioni hauereb
bono biſogno di piu larga dichiaratione, pur mi baſta
aſſai per introduttione di quello, che ti domando della
cauſa della diuerſità che ſi truouain amare, o deſide
rare nelle tre ſorti, che hai detto,utile, dilettabile, er
-
D I A L O G O
honeſto, ſegui adunque. F1. L'utile come ſono rice
chezze,particolari beni d'acquiſto, non ſono mai ama
te,o deſiderate inſieme, anzi quando non hanno, ſi de
ſiano o non s'amano per eſſere d'altri, ma quandoſo
no acquiſtate,ceſſa il deſiderio d'eſe, o albora s'ama
no,come coſe proprie,co ſi godono con unione, o pro
prietà:nondimeno ſe ben ceſſa il deſiderio di quelle par
ticular ricchezze giapoſſedute,naſcono ininediate nuo
uideſi d'altre coſe aliene:o quelli huomini,la uolontà
de quali guarda all'amore dell'utile, hanno diuerſi, or
infiniti deſi; & ceſſando l'uno, per l'acquiſtare uiene
l'altro maggiore,o piu affannoſo,tal che mai ſatiano
ſua uolontà di ſimili deſideri, o quanto piu poſſeg
gono,tanto piu deſiano, o ſono ſimili a quelli, che cer
cano ſpegnere la ſua ſete con l'acqua ſalata, che quan
to piu beuono,tanto in lor produce maggior ſete : &
queſto deſio delle coſe utili ſi chiama ambititione, oue
ro cupidità:il temperamento di quello ſi chiama conten
tamento,ouero ſatisfattione del neceſſario: o è eccel
lenteuirtù: & chiamaſi ancora ſufficienza, percheſi
contenta del neceſſario: & liſaui dicono, che'luero
ricco è quello, che ſi contenta di quel che poſſiede:arco
ſi come l'eſtremo di queſta uirtù e la cupidità del ſuper
fluo, coſì l'altro eſtremo è il laſſare di deſiare il biſo
gno,o chiamaſi negligenza. so. Che dici tu Filone,
non ſono molti filoſofi, che giudicano tutte le ricchez
ze deuerſi laſſare? o alcuni, per dire iluero, non le
hanno laſſate. F 11 o N E. E ſtata ben queſta opi
nione d'alcuni filoſofi Stoici & Academici, ma quela
la non è negligenza, il laſſare di deſiderare e pro
- Ci(1'4re

-
P R (I M. O. 9
curare il biſogno; che lo faceuano per conuertirſi alla
uita contemplatiua con intima, e contenta contempla
tione:alla quale uedeuano le ricchezze eſſer grande in
pedimento perche occupano la mente, e la diuertiſco
no dalla ſua medeſima opera ſpeculatita, e dalla con
templatione,nella qual conſiſtela ſua perfettione e fe
licità.mali Peripatetici tengono, che s'habbi da procu
rare le ricchezze,eſſendo di biſognoper la uita uirtuo
fa:e dicono,che ſe ben le ricchezze non ſono uirtu,ſo
no almaneo inſtrumento di quelle: perche non ſi potria
uſare liberalità,ne magnificenza,limoſine, ne altre ope
re pietoſe ſenza beni neceſſarij, c baſtanti. so. Non
è aſſai per ſimili opere uirtuoſe la buona diſpoſitione
dell'animo pronto per farle quando haueſſe il modo,er
coſì ſenza ricchezze l'huomo potria eſſere uirtuoſos
F1. Non baſta tal diſpoſitione ſenza l'opere, perche
le uirtu ſono habito di ben fare, le quali s'acquiſtano
perſeuerando nelle buone opere:eteſſendo coſì, che tali
opere non ſi poſino fareſenza beni, ne ſegue, che ſena
za quelli non ſi poſſono bauer ſimiliuirtu. s o, Et per
che non conobbero queſto li stoici?e li peripatetici,
come poſſono negare, che le ricchezze non diuertiſcaa
no l'animo dalla felice contemplatione; F 1. Concea
dono liStoici, che alcuna uirtu domeſtica & urbananà
ſi puo acquiſtareſenza benina non t'inganni, che cona
ſiſta in quelli la felicità, anzi nella uita intellettiva, o
contemplatiua, per la quale ſi debbono laſſare le rica
chezze, o ancorteuirtù, che da quelle procedono, ue
der che nonſi conuertano in uiti, ma in altre uirtù piu
eccellenti,e piu propinque a l'ultima felicità. Ne quee
- B
o D I A L O G: Ort
ſto ancor poſſono negare li Peripatetici ne infraloro è
altra differenza, ſe non che li stoici con il deſio delpiu
mobile non ferno conto del neceſſario per alcune uirtù
morale,quali hanno biſogno de beni, come in effetto ci
uiene agli huomini molto eccellenti, che cercando acqui
ſtare l'ultima felicità, hauendo la chiarezza del ſole,
cercano lume di candela, maſſime conoſcendo tali beni
ilpiu delle uolte eſſer cauſa di uiti piu che diuirtù. Ma
ſi Peripatetici conoſcendo le ricchezze non eſſere nee,
ceſſarie a ſimili buonini quali ſono chiari, hanno dimore
ſtrato altre granuirtù per inferiori di quelle, e hano
moſtrato, come alcune di quelle uirtù s'acquiſtanome
diantili beni però coſi l'uno come l'altro concedono,
che la negligenza e il laſciare di deſtare il neceſſario,
quale in quelle uirtù, che non s'hanno mediante l'in
tellettual contemplatione.ſara adunque uitio contrario
della cupidita del ſuperfluo, qual'è l'altro eſtremo: or
la ſufficienza di deſiderare il neceſſario e il mezzo delli
due eſtremi il qual è eccellente uirtù nel deſio delle coſe
utili, so. Si come hai moſtrato nel deſio delle coſe utili
un mezzo uirtuoſo,o due eſtremiuitioſi, trouanſiale
triſimiglianti mezzi creſtremi nelle coſe utili, corsia
poſſedute? F1. Si che ſi truouano, e non meno manife
ſtiperche il sfrenato amore, che s'ha alle ricchezze ac
quiſtate, è poſſedute, è auaritia, qual è ufficio uile cr
enorme perche quando l'amore delle proprie ricchez
ze,è piu del debito,cauſa la conſeruatione di quelle piu
del douere, o di non diſpenſare ſecondo l'honeſtà, cr
l'ordine della ragione, la moderatione in amare tal coſe
con la comueniente diſpenſatione di quelle,e mezzo uire
es. --
p R º I RI o, Io

uoſo e nobile,e chiamaſi liberalità il mancamento


dell'amore di queſte coſe poſſedute, o non conueniente
diſpenſatione di quelle, e l'altro eſtremo uitloſo,contrae
rio dell'auaritia & chiamaſi prodigalità, ſi che l'auaa
ro,come il prodigo ſono uitioſi ſeguendo gli eſtremi dela
l'amore delle coſe utili,il liberale e uirtuoſo, che ſegue il
mezzo di quelli, o in queſto modo, che t'ho detto, ſi
troua l'amore, o il deſiderio nelle coſe utili, temperata
mente e ſtemperatamente. so. Mi conſuona queſto
modo, che m'hai detto.uorreiintendere, nelle coſe dileta
tabili come l'amore ſia in eſſe, che miparpiu a noſtro
propoſito. F1. Coſì come nelle coſe utili il proprio, or
reale amore non ſi troua inſieme col deſiderio, ".
tenelle dilettabili il deſio non ſi parte dall'amore: pera
che tutte le coſe dilettabili,che mancano, fin che intiera
mente fiſono hauute,o s'habbia a ſufficienza di quela
le ſempre, che ſi deſiderano,ò s'appetiſcono, parimente
s'amano.il beuitore deſidera, oramail uino innanzi,
che to beua,fin che ſia ſatio di quello:il goloſo deſidera,
e ama il dolce innanzi, che il mangi, fin che di quello
ſia ſatio: & communemente quel che ha ſete, ſempre,
che la deſidera, ama il beuere: e quello che ha fame,
deſidera oramalauiuanda:er l'huomo ſimilmente de
ſidera,o ama la donna innanzi,che l'habbi, o coſì la
donna l'huomo hanno ancor queſte coſe dilettabili tal
proprieta,ehehauute che ſono, coſi come ceſſa il deſide
rio di quelle, ceſſa ancor il piu delle uolte l'amore, or
molte uolte ſi conuerte infaſtidio,er abborritione: per
che quel che ha fame,ò ſete,dipoi ch'è ſatio,non deſide
rapiu il mangiare, ne il beuere,anzi gli uiene infaſti
B a
D, I A L O G O
dio,o coſi interuiene nell'altre coſe, che materialmena
te dilettano perche con ſatieta faſtidioſa ceſſa egualme
te il deſiderio di quelle, di modo, che tutti due nelle coſe
dilettabili uiuono,o muoiono inſieme.bene é uero, che
ſitruotano nelle coſe dilettabili alcuni intemperati, coſi
come ſi truouano nell'utili,liquali mai ſi ſtiano,ne mai
cercariano eſſere ſati, come" goloſi,imbriachi,er
luſſurioſi,a quali diſpiace laſatieta,e preſtamente tora
nano di nuouoaldeſio,o amori di quelle, ouero in dea
ſio d'altre di quella ſorte o il deſio dital.coſedilettabia
li ſi chiama propriamente appetito,coſi come quel dela
l'utile ſi chiama ambitione,ouero cupidita. L'ecceſſo di
deſiderare queſte coſe, che danno dilettatione propria,
e il conuerſare in quelle, ſi chiama luſſuria, laqual è
uera luſſuria carnale,ò digola,ò d'altre ſuperflue della
catezze,ò indebite mollitie:e quelli, che in ſimiliuiti
ſi nutriſcono, ſi chiamano luſſurioſi, e quando la ras
gione in qualche parte reſiſte aluitio, ſe ben da quello è
ſuperata, all'hora quei tali ultioſſi chiamano incontinée
ti, ma quelli, che laſano la ragione del tutto, ſenza cera
care di contraſtare in parte alcuna a l'habito uitioſo, ſi
chiamano diſtemperati: e coſì come queſt'eſtremo di
luſſuria e nelle coſe dilettabili, uitio correſpondente al
l'auaritia, o cupidità nell'utile, coſì ſtimo eſtere uitio
l'altro eſtremo della ſuperflua aſtinentia, quale nell'uti
le, correſpondente uitio alla prodigalità: perche l'uno è
uia alla roba, non conueniente all'honeſto uiuere, cr
l'altro laſſa la dilettatione neceſſaria al ſoſtentamento
dellauita, o alla conſernatione della ſanita. il mezzo
di queſti due eſtremi i grandiſſima uirtù, ci chiamaſi
p R 1 M o. Ir
eontinenza et quando ſtimulando anchor la ſenſualità,
la ragionuince con lauirtù, ſi chiama temperanza,
quando la ſenſualità del tutto ceſſa di dar ſtimolo alla
-
uirtuoſa ragione, o l'una, o l'altra conſiste in contea
nerſi temperatamente dalle coſe dilettabili, ſenza mana
l care del neceſſario, e ſenza pigliare del ſuperfluo, la
chiamano alcuni queſtauirtù i", dicono che i
uero forte, è quello, che ſe medeſimo uince: perche il dia
lettabile ha piu forza nella natura humana, che non ha
l'utile per eſſere quello, con il quale lei conſerua il ſuo
eſſere:o pertanto, chi puo moderare queſto ecceſſo,
con uerità ſi puo chiamare uincitore delpiu potente, e
intrinſeco inimico. so. Mi piace quanto haidetto dela
l'amore e appetito nelle coſe dilettabili: ma mi occora
re un dubbio in quel c'hai detto, che le coſe dilettabili ſi
deſiderano e amano quando ci mancano,o non quan
doſono hauute:che ſe bene e coſi lauerita quanto al de
ſiderio,non pare eſſere uero nell'amore di quelle pera
lºbe nel tempo, che le dilettationis'acquiſtano, all'hora
s'amano, ma non prima quando mancauano perche par
che'l guſto dital dilettatione uiuifichi l'amore di quela
le. Fr. Non manco incita l'appetito,e aguzza il dea
ſio,o guſto di quelle, che ſi uiuifichi l'amore:e tu ſai,
che non s'appetiſce,ne deſidera ſe non quel, che manca.
a o. Hor come ua queſta coſa perche noiuediamo, che
e coſe dilettabili hauendoſi non ſolamente s'amano,ma
ancor s'appetiſcono:adunque quel che ſi ha,deue man
care, o non hauerſi. F1. E ben uero, che ſimil coſe
acquiſtandoſi s'amano, o deſiderano, ma non dipoi,
che intieramente ſono hauute:perchehauute che ſono,
B 3
- - D I A L O G O
utene la lor compagnia, o perdeſi ugualmente l'appeti
to, or l'amor di quelle, che mentre s'acquiſtano, non
ceſſa il mancamento fino alla ſatieta, anzi dico, che col
primo guſto ſi sforzail conoſcimento per l'approſſima
tione del dilettabile, e con quello s'incita piu l'appetti
to, o uiuificaſi l'amore,e la cauſa è il ſentimento del
fapriuationesco con la preſenza, e participatione del
guſto del dilettabile, che manca, ſi fa piu forte e pun
gitiuo;o quando ſi guſta tanto di tal diletti, che ſi uen
ghi a fatiare,leua del tutto il mancamento, o con quel-.
lo ſileua inſieme e ceſſa l'appetito, o amore di tal di
lettatione,o uiene infaſtidio,o diſamore,ſi che l'apa,
petito,o l'amore ſono congiunti al mancamento del di
lettabile, o non dell'acquiſto di quello so. Mi baſta
in queſto, cio che hai detto:ma hauendo detto quello in
che ſono ſimiglianti, o diſimiglianti l'utile, e il dilet,
tabile nella ragione d'amare, o deſiderare ſeguendo la
cauſa della ſimiglianza manifeſta, mi reſta occulta la ra
gione della diuerſità,ò contrarietà della uolontà, la qua.
le uorria conoſcere, dico perche nell'utile l'amore non
ſi troua con il deſio inſieme,anzi mentre ſi deſidera non
s'ama,o ceſſando il deſio uiene l'amore e nel diletta
bile ſi troua il contrario: che tanto quanto ſi deſidera
s'ama, o ceſſando il deſiderio, ceſſa ancora l'amore.
dimmi, come in due ſorti d'amore tanto ſimiglianti ſi
trouan tante oppoſitioni, e qual è la cauſa. Fr. La cau
ſa è la diuerſità di godere queſte due forte di coſe amate
co deſiderate:perche eſſendo l'utile nella continua poſa,
ſeſſione della coſa, quanto piu ſi poſſiede, tanto piu ſi
gode la ſua utilità, per la quale l'amore non uiene fin,
p R I RM : C. º I2

che non ſi poſsiede,cr ceſſa il deſiderio,e poiuien con


tinuando quando ſi poſſiede, e mancando la poſſeſſio
ne,e ueramente ceſſando dipoi,ch'è hauuta, ſe ben ſa,
rà deſiderio,non però ſarà amore, ma del dilettabile la
dilettatione ſuanon conſiſte inpoſſeſsione,ne in habito,
è perfetta acquiſitione, ma in una certa attentione mea
ſcolata col mancamento, la qual ceſſata in tutto fa man
care la dilettatione, o conſeguentemente ceſſa l'appea
tito,o l'amor di tal dilettabile. s o. Mipare ragione
uole che i deſio richieda il mancamento del dilettabile,
ma l'amore piu preſto mi parrebbe richiedeſſe la pre
ſente dilettatione del dilettabile,er come ſia, che non ſi
gabbiin quel, che del tutto manca, non ſi puo ancor in
eſſa hauere amore,benches'habbiil deſio,di modo,che
l'amore del dilettabile deue eſſere ſolamente in quanto
diletta, e non innanziquando manca, ne dipoi quando
ſatia. F 1. Sottilmente hai dubitato è Sofia, o in quee
ſto è ancor lauerità quel, che dici perche l'amore del
dilettabile non debbe eſſere quando la dilettatione è me
ſcolata col mancamento:ma tu hai da ſapere, chenel pu .
ro appetito deldilettabile cade una fantaſtica dilettatio
neſe ben non ſigode ancora in effetto, quel che non ace
cade nell'ambitione dell'utile, anzi il mancamento ſuo
produce triſtezza al deſiderante o per queſto uedrai
communemente gli huomini appetitoſi del dilettabile
# allegri,e giocondi,o gli ambitioſi de l'utile eſa.
ere malcontenti, o malinconici, o la cauſa è perche
| il dilettabile ha maggior forza nella fantaſia, che l'uti
le quando manca, o l'utile ha maggiorforza che'l dia
lettabile nella realpoſſeſſione, di forte, che nel diletta-,
B 4
D I A L o G o
bile non s'ha mancamento appetitoſo ſenza dilettatio
ne, ne dilettatione effettuale ſenza mancamento, cr
per queſta ragione in tutti due parimente s'ha amore,
cr deſiderio, eccetto che nel mancamento appetitoſo
l'appetito cril deſiderio hanno piu forza, che l'amoa
re, o nell'effettual dilettatione lo amor è piu forte,
che l'appetito. s o, mi conſuona quel c'hai detto: per
che uediamo l'imaginati ſogni delle coſe, che molto dia
lettano, produrre effettual dilettationeto alcune uolte
il cauſa la forte fantaſia di quelle, c ancor che ſiamo
deſti la qual efficacia non è nell'imaginatione delle coſe
utili ma una coſa mi reſta a ſaper, ch'è queſta, della cà
paratione di queſte due ſorti d'amore, qual di loro ſi tro
ua piu ampla e uniuerſale, e ſe ſi poſſono trouare
inſieme in una medeſima coſa amata. Fr. Molto piu
amplo,o uniuerſale è il dilettabile: perche non tutto il
dilettabile e utile, anzi le coſe, che piu ſenſibilmente dia
lettano ſono poco utili a quella perſona, che dilettano,
tanto nella propria " del corpo, e ſanità,
quanto nelli beni acquistati:ma quella dilettatione con
correndo con l'utile per la maggior parte, quando per
l'utile è conoſciuta,è dilettabile:quato piu nell'utile de
beni acquiſtati,li quali ſempre acquiſtandoſi generano
dilettatione a chi gli acquiſta, anchor che nella ſua cona
tinuapoſſeſſione la dilettationenò ſia tanta, pche tutta
la dilettati e par che ſia remedio dell'effetto dell'acqui
ſtare di quel chemica, donde piu côſiſte nell'acquiſtare
delle coſe, che nel poſſedere. so. Son ſatisfatta di quel,
che m'hai detto delle coſe dilettabili:già mi parrebbe ti
po d'intéder dell'amore,et deſiderio della ſorte delle coſe
- P R 1 M o. I3 .
boneſte,perch'è il piu eccellente,o piu degno. F1. Aa
mare e deſiderarle coſe honeſte e ueramente quello,
che fa l'huomo illuſtre perche tali amori, o deſideri
fanno eccellente quella parte dell'huomo piu principale
le,per laqual è huomo,ouer quella,ch'è piu lontana da
materia & oſcurità, e piupropinqua alladiuina chia
rezza, qual è l'anima intellettiva, e è quella ſola, che
fra tutte le parti, o potenze humane, ſi puo ſchifare
dalla brutta mortalità conſiſte adunque l'amore, o de
ſiderio dell'honeſto in due ornamenti del noſtro intela
letto, cioè uirtù,e ſapienza perche queſti ſono il fone
damento dellauera honeſtà, la qual precede all'utilità
dell'utile, e alla dilettatione del dilettabile per eſſer il
dilettabile principalmente nel ſentimento utile, e nel
penſamento,e l'honeſto e nell'intelletto,che tutte l'al
tre potenze eccede, per eſſere l'honeſto il fine per il
uale gli altri due ſono ordinati perche l'utile è cerca
to per il dilettabile, che mediante le ricchezze & bene
acquiſtati ſi puogodere i diletti de la natura humana, il
dilettabile è perſoſtentamento del corpo: il corpo è ina
ſtruméto che ſerue al'anima intellettiua nelle ſue attio
nidi uirtù e ſapienza,tal che'l fine del'huomo conſta
ſte nell'attioni honeſte,uirtuoſe, o ſapienti,le quali tut
te l'altr'attioni humane precedono,o tutto l'altr'anno
re, o deſiderio.so. Tu haimoſtrato l'eccelleza de l'ho
neſto ſopra il dilettabile e utile:ma il propoſito noſtro
è uerſo la differenza ch'è fra l'amore & il deſiderio ne
l'honeſto, o come ſono ſimiglianti a quel che ſi truoua
nel dilettabile e utile. Fr. Gia ero per dirtelo, ſe non
m'interrompeui. L'amore il deſiderio delle coſe hotte
D 1ALo s o
ſte è in parte ſimigliante al'utile o dilettabile inſieme
& in parte ſimile al dilettabile,cr diſſimile a l'utile,cr
in parte ſimile al'utile o diſſimile al dilettabile, e in
altra parte diſſimile a tutti due.so. Dichiarami ciaſcu
na di queſte parti ſeparatamente. F1. E ſimile l'hoa
meſto ali due altri utile o dilettabile nel deſiderio:pera
ch'è ſempre di quel che manca: che coſì come ſi deſidea
rano le coſe utili e dilettabili quando mancano,coſi ſi
deſidera la ſapienza,atti,o habitiuirtuoſi, quando noi
s'hanno.o: è tanto ſimile l'honeſto al dilettabile in quel
ſto, che in tutti due parimente ſi truoua l'amore col dea
ſiderio:perche del medeſimo modo che le coſe dilettabia
li quando ſi deſiderano, s'amano ancor che non fiſieno
hauute,coſì la ſapienza & uirtù, mentre che non s'ha
no non ſolamente ſi deſiderano, ma ancors'amano. ma
in queſto l'honeſto è diſſimile a l'utile, anzi è contra
rio, che le coſe del'utile quando non s'hanno ſi deſidea
rano o non s'amano,so.Qual è la cauſa di queſta ſia
miglianza,che ha l'honeſto ccl dilettabile, o della ſia
miglianza che ha con l'utileſche di ragione le coſe ho
neſte,come la uirtù,ſapienza, quando non s'hanno non
ſi debbono amare, ma benſì deſiderano: che la uirtù er
ſapienza noſtra, quando non l'hauiamo, non ha in ſe
eſſere clcuno, o ſono della ſorte della ſanità non hauuta,
o delle coſe che non hanno alcuno eſſer per il qualpoſe
ſino eſſere amate. F1. L'utile quando non ſi poſſie
de in atto, è totalmente alieno da chi lo deſidera, e per
queſto ancor che ſi truouio habbia l'eſſere, non puo
eſſere amato: ma innanziche'l dilettabile, comegiati
ho detto,s'habbirealmente, il deſiderio di quello pro
-

- P - R I M - O. I4
! duce una certa incitatione e un certo eſſer dilettabile
nella fantaſia,il quale ſuggetto dell'amore perche quel
º
poco eſſere e proprio dell'amante, inſemedeſimo, cr
l
non manco anzi molto piu ildeſiderio della ſapienza et
-
uirtù, o coſe honeſte cauſano un certo modo d'eſſe
re di quelle coſe nell'anima intellettiua: però che il deſi
derare uirtù o deſiderare ſapienza è propria ſapien
za, o è piu boneſto deſiderare: & queſto taleſſe
i re nelle coſe honeſteche ſi deſiderano o non s'hanno,
i “è proprio in noi altri nella parte piu eccellente, o pee
rò è degno il deſiderio di tal coſa d'eſſere accompagna
to da non lento amore, di modo che piu amplamena
te puo ſeguire l'eſſer deſiderabile che ſi truouanela
- l'honeſto, che quel che ſi truouanel dilettabile, ſi che
in tutti due ſi truoua il deſio accompagnato con l'aa
more quando non s'hanno, il quale non ſi truouanela
l'utile. so. Mi baſta: dechiarami l'altre due para
ti che reſtano. F1 L o. Si confa l'honeſto con l'ua
tile nell'amor delle coſe interamente hauute o poſſea
dute: che ſi come le coſe utili dipoi che ſi ſono acquiſta
tes'amano, coſì la ſapienza cruirtù delle coſe honeſte,
dipoi che ſi poſſeggono ſonograndemente amate, nel
la qual coſa l'honeſto è diſſimile al dilettabile perche di
poiche'l dilettabile s'è hauuto perfettamente non sa
ºma,ma piu preſto ſuol uenire in odio,o faſtidio. adurt
quel'honeſto è diſſimile a tutti due,utile, o dilettabia
le, non ſolaméte nell'eſſere accòpagnato ſempre da l'a-
more, coſì quando ſi deſidera o non s'ha, come quido
ſi ha o non ſi deſidera(ilche non ſi troua in alcun deli
altri due)ma anchora è diſſimile a loro in un'altra co
- D 1 A L O G O
fa e notabilproprietà, che la uirtù nelli altri due confi º
ſte nel mezzo dell'amare è deſiderare:il ſuperfluo delle
coſe delettabili e utili ſongli eſtremi, da quali proceda
no tutti li maggior uiti humani, manelle coſe honeſte
quanto l'amore deſiderio è ſuperfluo o sfrenato,ta
to piu è laudabile cruirtuoſo,er il poco di queſto è uia
tio:che chi di talamorer deſideriofuſſe priuato, nò ſo
lamente ſarebbe uitioſo, ma ancora inhumano: perche
l'honeſto è il uero bene, e il bene(come dice il filoſoa
fo)è quel che tutti gli huomini deſiderano, ſe ben ciaſcu
no naturalmente deſideri ſapere.so. Altrimenti mi par º
hauere inteſa queſta diſimiglianza. F1. In che modo?
s o. Dicono,che dell'honesto l'eſtremo ſuperfluo e uir
tuoſo perche quanto piu ſi deſidera,ama,o ſegue, tan
to piu è uirtù:o l'estremo del poco è uitio perche non
è maggiore uitio, che laſſare d'amare le coſe honeſte.
nell'altre due utile o dilettabile ſitruaua l'oppoſito:
perche la uirtù conſiſte nell'eſtremo del poco deſideraa
re,amaro ſeguire le coſe utili o delettabili, e'luitio
conſiſte nell'eſtremo del molto cercarle, e nell'eccesſi
ua ſollicitudine di quelle, diſorte, che la uirtù dell'hone
ſto e nell'ecceſſiuo amore di quello, o il uitio nel poco
anore; o lauirtù dell'utile o dilettabile e in amarli
poco,e il uitio in amarli aſſai F1. in alcuna ſorte de
huomini è uera queſta tua ſentenza perche la uirtù del
l'utile o dilettabile coſiſte nell'eſtremo del poco amar
- ti o ſeguirli, ma non e uera uniuerſalmente,perche ci
munemente pella uita morale la uirtù di queſti due con
- fiſte nella mediocrità,o non in eſtremo alcuno:coſico
me e uitio amare troppo l'utile, o dilettabile, coſi e ui
- P. R., I M O. 15
tio ancora il non amarle, o per dir meglio,amarlo man
ro del biſogno, come diſoprat'ho detto.co li Peripate
tici è ben uero che in quelli che ſeguono lauita contem
platiua e intellettuale, nella qual conſiſte l'ultima feli
cità, hanno per uitio la cura delle coſe utili, o il deſide
rio del dilettabile non ſolo nell'ecceſſo, ma ancora nel
mediocre,c laſtrettezza e neceſſaria per la intima câa
templatione,perche al'uſo di quelli e non poco impedi
mento, e ilneceſſario ſuo conſiſte in molto manco, che
non fa quel deuirtuoſi morali ſecondo prouanoli Stoia
ci, di modo,che nella uita morale la uirtù còſiſte nel mez
zo delle coſe utili, e dilettabili, o nella uita contempla
tiua conſiſte nell'eſtremo del poco utile e dilettabile,
nella uita morale tutti due l'eſtremiſonuiti, nella cona
templatiuailuitio conſiſte ſolamente nel poco. so. Coa
noſco, come tutte due le ſentenze hanno luoco: ma dim
mila cauſa di queſta diſimiglianza che ſi truoua fra l'
honeſto:l'utile,e'l dilettabile. Fr. La cauſa è queſta, che
ſi come il sfrenato appetito della dilettatione, o l'inſa
tiabileupidità delle richezze ſon quelle che mettono al
fondo la noſtra animaintellettiua,e nel loco della ma
teria,o oſcurano la mente chiara con la tenebroſa ſen
ſualità, coſì l'inſatiabile o ardente amor della ſapiena
za o uirtù delle coſe honeſte, o quello che fa diuino il
noſtro intelletto humano, o il noſtro fragil corpo uaſo
di corruttione comuertono in inſtrumento d'angelica
ſpiritualità. so. La moderatione o riediocrità nelle
coſe utili,et dilettabili non l'haituper honeſte. Fr. Poi
che ſon uirtù, perche non ſaranno ancor honeſte s o.
Adunque ſe ſono honeſte, l'eſtremoſo perche e visio?
-
- –

- Ib I A L o & CS
che tu hai detto le coſe honeſte hauer lauirtà nell'ecceſ
fo, o non nelpoco, o ancor nella mediocrità: & dal
l'altra parte dici che della mediocrità dell'utile, o dilet
tabile l'ecceſſo è uirtù. queſto parimente è contradittio
ne. F1. Poi che hai ſottile ingegno, procura di farlo ſa
piente. La uirti che ſi trouanell'utile o dilettabile, né
se per ſua natura: perche la ſenſual dilettatione,ouer la
fantaſtica utilità delle coſe eſteriori che ſono aliene da
ſpiritualità intellettiua,quale origine delle coſe honeſte,
in quella quanto l'amore o deſiderio è piu eccellente,
tanto la uirtù & honeſtà è piu degna, ma l'utile e'l dilet
tabile ſolo poſſono bauer ragione intellettuale nella me
deratione o mediocrità dell'amore et deſiderio di quel
te, che tal moderatione e mediocritàè ſolamente la uir
tù che in quella ſitruoua,er mancando quel mezzo più
o meno è uitio nell'utile e dilettabile: perche queſti taa
li amori ſpogliati di ragione ſono cattiui,e ultioſi, e
piu preſto d'animali bruti che d'huomini: e il mezzo
che la ragione fa in queſto è ſolamente uero amore, º
da quel mezzo ſiuerifica che quanto piu ecceſſiuamena
te ſi deſidera,ama, o ſegue, tanto piu ueramente è uira
tù,perche già tal deſiderio non è piu dilettatione,ne utia
lità,ma depende dalla moderatione di quelle, ch'e uirtù
intellettiua,o ueramente è coſa honeſta. so. M'haiſa
tisfatto delle differenze che ſi truouano nell'amare or
deſiderare le coſe uolontarie,o ho inteſo la cauſa di tae
e li differenze, ma io uoglio ancora ſaper date d'alcune
coſe amate e deſiderate,di qual ſorte delle tre ſopradet a
te ſpecie d'emore ſono, come è la ſanità,i figliuoli,ilma
rito,la moglie,et ancora la potenza,ildominio,l'impe
sp R 1 M o. I6
i
rio,l'honore, la fama,etlagloria, che tutte ſon coſe che
s'amano, o deſiderano,o non è ben manifeſto ſe ſono
del genere dell'utile, o del dilettabile, o uero dell'honea
ſto che ſe bene in una parte paiono dilettabili per la dia
tettatione che ſi conſegue in hauerle, dall'altra parte pa
re che non ſieno,perche dipoi cheſi hanno o ſi poſſega
gono ancor s'amano ſenzauenire in ſatietà o fastidio,
il che piu presto parrebbe delle coſe utili o honeſte che
dilettabili. FI. La ſanità ancor che conſegua l'utile, pu
re il proprio ſuo è il dilettabile:o non è inconueniente,
che delle coſe delettabili alcune ne ſieno utili, coſi come
dell'utilimolte ne ſono dilettabili, o in tutte due alcune
ſitruouano honeſte, la ſanità adunque principalmente
ha del dilettabile conueniente alla ſua dilettatione, or
non ſolamente è utile, ma ancora è honeſto,o per que
ſto la ſatietà ſua non è noioſa,ne maiuiene infaſtidio co
me l'altre coſe puramente dilettabili, che quando ſi poſa
ſeggono non ſi ſtimano, come quando mancano,e ſide
ſiderano. E un'altra cauſa ancora,per la quale la ſani
tà non s'ha a noia,neuiene infaſtidio: percheilſentimè
to della ſua dilettatione non è ſolamente appreſſo i ſenti
menti materiali eſteriori, come ilguſto a modo delle coa
ſe che ſi mangiano,o del tatto come la carnal dilettatioa
ne,o dell'odorato come gli odori liquali preſto uengono
infaſtidio, ma ancora è appreſo i ſentimenti ſpirituali,
che piu tardi ſiſatiano,perche non conſiſte in udire,co
me le dolci harmonie;o le ſoauiuoci,ne ancora in uede
re come le belle o proportionate figure, anzi la dilete
tatione della ſanità ſi ſente con tutto il ſentimento huma
no,coſi del ſentimento eſteriore,come interiore, o ana
. . . . .
- D I A L O G O
cera nella fantaſia, e quando non ſi ha, non ſolamente
ſi deſidera con l'appetitoſenſitiuo, ma ancora ci lapro
pria uolontà gouernata dalla ragione, di ſorte ch'è una
dilettatione honeſta,benche per la continua poſſeſſione
ſuole eſſere manco ſtimata, so. Mi baſta quel che hai
detto della ſanità:o de figliuoli. F1. Li figliuoli bena
che qualche uoltaſieno deſiderati perl'utile, come è per
la ſucceſſione delle ricchezze, e per l'acquiſto di quel
le,nientedimanco l'amore ſuo e natural deſiderio è an
cor dilettabile, e però non ſi truoua ſimigliante nelli
animali bruti, che le lor dilettationi non ſi ſtendono ſe
nonnelli cinque ſentimenti eſteriori ſopranominati, che
ſe bene il uedere a udire i figliuoli cauſa dilettatione a
padri, non per questo il fine del ſuo deſiderio è ſolamena
teinhauerli, che la principal dilettatione conſiſte nella
fantaſia & cogitatione quale ſpiritualpotenza, che nºi
è quella de ſentimenti eſteriori, o per queſto non è la
ſua ſatietàfaſtidioſa,o maggiormente che non ſi deſide
rano ſol con il puro ſenſuale appetito, ma ancora con la
uolontà drizzata dalla mente rationale, qual è gouerna
trice non errante della natura, che, come dice il filoſofo,
mancando alli animali l'indiuiduale perpetuità, conoa
ſcendoſi mortali, deſiderano d'eſſere immortali almana
co per li figliuoli, che è deſiderio della poſſibile immora
talità delli animali mortali, o per eſſere in queſto difa
ferente la dilettatione de figliuoli all'altre coſe dilettaa
bili, ſegue che quando ſi hanno non uengono in ſatietà
faſtidioſa, o in queſto ſon ſimiglianti alla ſanità, che nºi
ſolamente per la poſſeſſione ceſſa l'amore, anzi dipoi
cheſi ſono hauuti s'amano, o conſeruano con efficace
P R I M. O. 17
diligenza, crqueſto uiene per il deſiderio che gli reſta
della futura immortalità, di ſorte che la dilettatione de
figliuoli, per eſſere honeſta nelli huomini, ha la propriea
tà del continuo amore, che ſi truoua nelle coſe honeſte,
come interuiene nella ſanità. so. Ho compreſo quel che
m'hai detto dell'amorde figliuoli:dimmi adeſſo dell'amo
re della moglie al marito,o del marito alla moglie. F1.
Manifeſta coſa è,che l'amor de maritati è dilettabile,
ma debbe eſſere congiunto con l'honeſto,o per queſta
cauſa dipoi che s'è hauuta la dilettatide, reſta il recipro
co amore ſempre conſeruato, o creſce continuamente
per la natura delle coſe honeſte. Congiugneſi ancora nel
l'amore matrimoniale l'utile con il dilettabile e hone
ſto per riceuere contiuuamente gli maritati utile l'uno,
dell'altro,ilquale è una gran cauſa di far ſeguire l'amoa
re infra di loro,tal che eſſendo l'amor matrimoniale di
lettabile, ſi continua per la compagnia che ha con l'hone
ſto,o con l'utile, o con tutti due inſieme. so. Dimmi
hora del deſiderio che hanno gli huomini della potenza,
dominio,o imperio, di che ſorte è, o come s'intitola l'
amor di quelli. FI. Amare o deſiderare le potenze è
del dilettabile congionto con l'utile: ma perche la ſua di
lettatione non è materiale quanto al ſentimento,ma ſpia
rituale nella fantaſia o cogitatione humana, o ancora
r per eſſere congionta con l'utile, però gli huomini che
poſſeggono le potenze non ſi ſatiano di quelle, anziire
gni,imperij,o dominij, dipoi che ſono acquiſtati, s'aa
mano & conſeruano con astutia, o folicitudine, non
perche habbino dell'honesto, che in uero in pochi diſi
mili deſideri ſi truouahoneità, ma perche l'imagina
- - C
D I A L O G O
tione humana, nella qual conſiſte la dilettatione, non ſi
ſatia come li ſentimeti materiali anzi di ſua natura è po
coſatiabile,o tanto piu per eſſere, quelli deſideri non
manco dell'utile che del dilettabile,il quale è cauſa d'ama
re tali domini poſſeduti, e di conſeruarli con grande
ſolicitudine, deſiderando ſempre creſcerli con cupidità
inſatiabile,o appetito sfrenato. so. Mancami a ſape
re dell'honore,gloria,o fama,in qual delle tre ſorti d'
amore ſi deue collocare. F1. L'honore e di due ſorti.l'u
no falſo o baſtardo, o l'altro uero o legitimo.ilba
ſtardo e il luſinghiero della potetia, il legitimo e premio
della uertù. l'honore baſtardo, che li poteti deſiderano,
e procurano, e della ſorte del dilettabile: ma perche la
ſua dilettatione non conſiſte nelſatiabile ſentimeto, ma
ſolaméte nell'inſatiabil fantaſia, però non interuiene in
quella ſatieti alcuna, come accade nell'altre coſe diletta
bili,anziſe bene gli manca l'honeſto,perche in effetto è
aliena da ogni honestà,nò manco dipoi ch'è acquiſtato
ſi còtinua o conſerua con deſiderio d'inſatiabile augu
méto. ma l'honore legitimo come che ſia premio delle
uirtù honeſte,ſe bene è di ſua natura dilettabile,laſua di
lettatione e meſcolata con l'honeſto, e per questo, or
per eſſere ancora il ſuggetto ſuo la ſmiſurata fantaſia,
interuiene che, dipoi che s'è acquiſtata, s'ama o deſia
dera l'augmento ſuo con inſatiabil deſiderio, o non ſi
contenta la fantaſia humana di conſeguire l'honore, or
gloria per tutta la uita, ma ancora la deſidera,o procu
ra largamente per dipoi la morte, laqual propriamente
ſi chiama fama. e ben uero,ancor che l'honore ſia pre
mio della uirtù, non però é debito fine degli atti honea
P R I M O. I8
º
ſti,e uirtuoſi,ne per quello ſi debbe operare perche la
º
fine dell'honeſto còſiſte nella perfettione dell'anima in
tellettiua,laquale con liuirtuoſi atti ſi fa uera,netta, o
chiara, o con la ſapientia ſi fa ornata di diuina pittu
ra,però non puo conſiſtere nell'opinione degli huomia
ni che pongono l'honore, o la gloria nella memoria,
e ſcrittura che conſeruano la fama, ne manco debbe
conſiſtere il proprio fine della purahoneſtà nel fantaſti
co diletto che piglia il glorioſo della gloria, o il famoa
fo della fama. queſti ſon bene i premi, che debitamente
debbeno conſeguire i uirtuoſi, ma non il fine che li muo
ue a fare l'opere illuſtri. debbeſi lodare la uirtù hone
ſta,ma non ſi debbe operare la uirtù per eſſere lodato:
crſe ben li lodatori fanno creſcere la uirtù, ſcemaria
piu preſto quando eſſa lode fuſſe il fine perche ſi faceſe
ſe, ma per la colligatione, che hanno tali delettationi
con l'honeſto, ſempre ſono apprezzate,o amate, co
ſempre ſi deſidera augumentarle. so. Di quelle coſe che
t'ho domandato, ſon ſatisfatta, o conoſco eſſere tuta
te della ſorte del dilettabile fantastico: ma in alcune ſi
meſcola l'utile, o in alcune altrel'honesto, e in ala
cune tutti due, e per queſto l'habito ſuo non genee
raſatietà ne faſtidio, al preſente mi reſta a ſapere da te
dell'amicitia humana,er amor diuino. di che ſorte ſoa
no, o di che conditione. F1. L'amicitia degli huomia
ni qualche uolta è per l'utile, o qualche uolta per il
dilettabile, ma queſti non ſono perfetti amici, ne
ferma amicitia: percheleuata l'occaſione di taliamicie
tie, uoglio dire che ceſſando l'utile, e la diletta a
tione finiſcono e diſſoluonſ le amicitie, che da quelle
C 2
D I A L O G O
naſcono, ma la uera amicitia humana è quella che è cau
ſa dell'honeſto,o uincolo de le uirtù:perche taluincu
lo è indiſſolubile,o genera amicitiaferma, o intera
mente perfetta. queſta è ſolamente fra tutte l'amicitie
humane la piu commendata o lodata,e è cauſa di col
ligare gli amici in tata bunanità, che i bene o male pro
prio di ciaſcuno di loro è commune all'uno, o l'altro,
e qualche uoſta diletta piu il bene, e attriſta il male a
l'amico, che al proprio patiente, e ſpeſſo piglia l'huo
mo parte degli affanni dell'amico per alleggerirlo di
quelli, oueramente per ſoccorrerlo con l'amicitia nelle
ſue fatiche, che la compagnia nelle tribulationi è cauſa
che manco ſi ſentono:o il filoſofo diffiniſce tali amici
tie dicido,che'luero amico è un'altro ſe medeſimo, per
denotare che chi ènella uera amicitia ha doppia uita cò
ſtituita in due perſone,nella ſua,o in quella dell'amico,
tal che l'amico ſuo è un'altroſe i , cy ciaſcuno
di loro abbraccia in ſe due uite inſieme, la propria ſua,
e quella dell'amico,et con eguale amore amatutte due
le perſone, e parimente conſerua tutte due le uite. or
per queſta cauſa commanda la ſacra ſcrittura l'honeſta
amicitia dicedo, Amaraiil proſſimo come te medeſimo.
uuole che l'amicitia ſia di ſorte, che ſi faccino uniti pari
mente, e un medeſimo amore ſia nell'animo di ciaſcua
no degli amici e la cauſa di tale unione & colligatio
ne è la reciproca uirtù,o ſapientia di tutti due gli amici,
laquale per la ſua ſpiritualità o alienatione da materia
cr aſtrattione delle conditioni corporee rimuoue la dia
uerſità delle perſone all'indiuiduatione corporale, etge
meranegli amici una propria eſſentia mitale conſeruata
-
P R. I .M O. I9
eon ſapere, e con un amore e uolontà commune a tut
ti due, coſì priuata di diuerſità o diſcrepantia, come ſe
ucramente il ſuggetto dell'amore fuſſe una ſola anima
o eſſentia conſeruata in due perſone, o non multipli
cata in quelle. o in ultimo dico questo, che l'amicitia
bonesta fa d'una perſona due, o di due una. so. Del
l'amicitia humana in poche parole m'hai detto aſſai co
ſe. ueniamo a l'amor diuino, che deſidero ſaper di quela
lo, come del ſupremo o maggiore che ſia. F1. L'amor
diuino non ſolamente ha dell'honeſto, ma contiene inſe
l'honeità di tutte le coſe, e di tutto l'amor di quelle,co
me che ſia perche la diuinità è principio,mezzo, o fie
ne di tutti gli atti honesti. so. Se è principio, come può
eſſere fine, o ancor mezzo? Fr. E principio, perche
dalla diuinità depende l'anima intellettiua agente ditute
te l'honestà humane,laquale non è altro che un piccolo
razzo dell'infinita chiarezza di Dio appropriato all'a
huomo per farlo rationale, immortale,o felice. etana
cora queſta anima intellettiua per uenire a fare le coſe
honeste biſogna che participi dellume diuino perche noi
oſtante che quella ſia prodotta chiara, come razzo dela
la luce diuina,per l'intendimento della colligatione che
tiene col corpo,e per eſſere offuſcata dalla tenebroſia
tà della materia, non puo peruenire all'illuſtri habiti de
lauirtù,e lucidi concetti della ſapientia ſe non rallumi
nata dalla luce diuina in tali atti e conditioni, che coſi
come l'occhio ſe ben daſe é chiaro, non è capace di uea
dere i colori, le figure, o altre coſe uiſibili ſenza eſſere
illuminato dalla luce del ſole, laquale diſtribuita nel pro
prio occhio,etnell'oggetto che ſiuede, et nella diſtana
C 3
D I A L O G O
tia,che è fra l'uno et l'altro,cauſalauiſione oculareata
tualmente, coſi il noſtro intelletto, ſe ben é chiaro da ſe,
é di talſorte impedito nelli atti honeſti e ſapienti dalla
compagnia delrozzo corpo, o coſi offuſcato, cheglie
di biſogno eſſere illuminato dalla luce diuina, laquale re
ducendolo dalla potentia all'atto, o illuminato le ſpe
cie, o le forme delle coſe procedenti dall'atto cogitati
uo, quale e mezzo fra l'intelletto, e le ſpecie della fan
taſia,ilfanno attualmente intellettuale, prudente, o ſa
piente,inclinato a tutte le coſe honeſte,o renitente alle
dishoneste,o leuandoli totalmète tutta la tenebroſità,
reſta lucido in atto perfettamente: ſi che nell'un modo,
e nell'altro il ſommo Dio è principio, dalquale tutte le
coſe honeste humane dependeno,coſi la potentia, come
l'atto di quelle, o eſſendo il ſupremo Dio pura ſomma
bontà,honeſtà, o uirtùinfinita, biſogna che tutte l'ala
tre bontà, o uirtù dependino da lui, come da uero prin
cipio & cauſa di tutte le perfettioni. so. Giuſto e che
il principio delle coſe honeſte ſia nel ſommo fattore: ne
in queſto era dubbio alcuno: ma in che modo e mezzo,
orfine di quellei F1. La piu diuinità e mezzo a ridur
readeffetto ogni atto uirtuoſo o honeſto perche eſſen
do la prouidenza diuina appropriata con maggior ſpea
cialità a quelli che participano delle diuine uirtù, orti
topiu particolarmente,quanto piu participano di quela
le,non é dubbio che non ſieno grandemente adiutricine
l'opera di tali uirti, dando aiuto a quelli tali uirtuoſi
per conſeguire gli atti honeſti, o riducerli a perfettio
ne. ancora e mezzo in tali attiin un'altro modo: pera
che come contiene in ſe tutte leuirtù, o eccellize, é eſa
- P R I M O. 2o

ſempio imitatiuo di tutti quelli che cercano operare uira


tuoſamente, qual maggior pietà o clemenza, che quel
la della diuinità: qual maggior liberalità, che quella, che
di ſe fa parte a ogni coſa prodotta º qual piu intiera giu
ſtitia, che quella del ſuo gouerno: qual maggior bontà,
piu ferma uerità, piu profonda ſapienza, piu diligente
prudenza, che quella che conoſciamo eſſere nella diuini
ta?non perche la conoſciamo ſecondo l'eſſere che ha in
ſe medeſima, ma per l'opere ſue, che uediamo nella crea
tione o conſeruatione delle creature dell'uniuerſo, di
modo che chi conſidera nelle uirtù diuine, l'imitatione
di quelle è uia o mezzo a tirarci a tutti gli atti honea
ſti cruirtuoſi,o a tutti i ſaui concetti, a quali l'huma
ma conditione puo arriuaresche non ſolaméte Dio è pa
dre a noi nella generatione, ma maeſtro o marauiglio
ſo amminiſtratore per attraherci a tutte le coſe honeſte
mediante i ſuoi chiari o manifeſti eſempi.so. Mi pia
ce molto che l'omnipotente Dio non ſolamente ſia prin
cipio d'ogni ben noſtro, ma ancor mezzo. uorria ſapea
rein che modo è fine. FI.Solo Dio è fine regolato di tut
ti gli atti humani perche l'utile è per acquiſtare il conue
niente dilettabile,et la neceſſaria dilettatione e per la ſu
ſtentatione humana,laquale è per la perfettione dell'a-
nima, o queſta ſi fa perfetta primamente con l'habito
uirtuoſo,o dipoi di quello uenendo alla uera ſpienza,
il fine della quale è il conoſcere Dio, quale è ſomma ſa
piéza,ſomma bontà,c origine d'ogni bene, e queſto
tale conoſcimento cauſain noi immenſo amore pieno di
eccellenza & honeſtà:perche tanto è amata la coſa hoa
neſtamente, quanto è conoſciuta per buona;o lo amore
C 4
- D 1 A L O G O
di Dio debbe eccedere ogni altro amore honeſto, o at
touirtuoſo. so. Io ho inteſo che altra uolta hai detto,
che per eſſere infinito, e in tutta perfettione,nò ſi puo
conoſcere dalla mente humana,laquale è in ogni coſa fi
nita o terminata perche quello che ſi conoſce, ſi debbe
comprendere, o come ſi comprenderà l'infinito dal fia
nito,o l'immenſo dal poco? o non potendoſi conoſce
re, come ſipotrà amare che tu hai detto che la coſa buo
ma biſogna conoſcerla prima,che s'ami. F1. L'immena
ſo Dio tanto s'ama,quantoſi conoſce: & coſì come da
gli huomini interamente non puo eſſere conoſciuto, ne
ancor la ſua ſapienti: dalla gete humana, coſì non puo
interamète eſſere amato in quel grado dagli huomini,
che dalla parte ſua ſi conuiene:nela noſtra uolontà e ca
pace di coſì ecceſsiuo amore, ma della nostra méte e coa
noſcere ſecondo la poſſibilità del conoſcere, ma non ſea
condo l'immenſa eccellenza del conoſciuto: nella noſtra
uolontà ama ſecondo che lui è degno d'eſſere amato,
maquitoſi pno eſtédere in lui nell'atto amatorio. so.
Si puoancor conoſcere la coſa che per il conoſcete nòſi
comprédai Fr. Baſta che ſi comprèda quella parte che
della coſa ſi conoſce:che il conoſciuto ſi comprenda dal
conoſci te ſecondo il potere del conoſcite, cºrnò ſecódo
quello del conoſciuto. nò ueditu che s'imprime et càprè
de la forma dell'huomo nel ſpecchio,nò ſecondo il pera
fetto eſſere humano, ma ſecòdo la capacità etforza dela
la perfetti e del ſpecchio,ilquale è ſolaméte figuratiuo,
etnò eſſentiale:il fuoco è cipreſo dall'occhio no ſecòdo
la ſua ardete natura che ſe coſì fuſſe l'abbruggiarla,ma
ſolaméte ſecòdo il colore,etfigura ſua et qual maggiore
P R I M O. 2 I

eſempio che eſſere compreſo il grande hemiſperio del


cielo da ſi piccola parte come è l'occhio: uedi che è tata
la ſua piccolezza, cheſi truoua alcun ſauio che crede eſ
ſere indiuiſibile, ſenza potere riceuere alcuna diuiſione
naturale. però l'occhio comprende le coſe ſecondo la
ſua forza oculare ſua grandezza, o ſua natura, ma
non ſecondo la coditione delle coſe uiſte in ſe medeſimo:
o di queſta ſorte comprende il noſtro piccolo intelletto
l'infinito Dio ſecondo la capacità o forza intelligibi
le humana, ma non ſecondo il pelago ſenza fondo della
diuina eſſentia,o immenſa ſapientia, alla qualcognitio
ne ſegue e reſponde l'amor di Dio conforme all'habili
tà della uolontà bumana,ma non proportionata all'infi
nita bontà di eſſo ottimo Dio. so. Dimmi, ſe in que
ſto amor di Dio ſi meſcola deſiderio.Fi. Anzinò è mai
ſpogliato l'amor diuino d'ardéte deſiderio,ilqual è d'ac
quiſtare quel che manca del conoſcimento diuino, di tal
modo che creſcendo il conoſcimento, creſce l'amore del
la diuinità conoſciuta, che eccedendo l'eſſentia diuina il
conoſcimento humano in infinita proportione, o non
manco la ſua bontà l'amor che gli humani gli portano
però reſta all'huomo ſempre felice ardétiſſimo,o sfre
natiſſimo deſiderio di creſcere ſempre il conoſciméto et
amordiuino:delqualcreſciméto l'huomo ha ſempre poſ
ſibilità dalla parte dell'oggetto conoſciuto o amato;bè
che dalla parte ſua potria eſſere fuſſero determinati ta
li effetti in quel grado che l'huomo piu innanzinò puo
arriuare,ouero ch'ancor dipoi dell'eſſer nell'ultimo gra
dogli reſta impreſſione di deſiderio, berſapere quel che
gli manca ſenza poterui maiperuenire, ancor che fuſe
-ì D I A L O G O

beato, per l'eccellenza dell'animo oggetto ſopra la po


tenza o habito humano. Benche tal reſtante deſiderio
ne beati non debbe cauſare paſſione per il mancaméto,
poi che non è in poſſibilità humana hauer piu, anzi gli
da ſomma dilettatione l'eſſere uenuti nell'eſtremo della
ſua poſſibilità, o nel conoſcimento, o amor diuino.
so. Poi che ſiamo uenuti a queſto, uorria ſaper in che
modo conſiſte queſta beatitudine humana. F 1. Diuerſe
ſono ſtate l'opinioni delli huomini nel ſuggetto della fe
licità.molti l'hanno poſto nell'utile, o poſſeſsione di
beni della fortuna, o abondanza di quelli fin che due
ralauita, ma la falſità di queſta opinione è manifeſta:
perche ſimili beni eſteriori ſono cauſati per l'interiori,
di modo che queſti depèdono da quelli, o la felicità deb
be conſiſtere iicli piu eccellenti, o queſta felicità e fine
dell'altre,o non per niun'altro fine, ma tuttiſono per
queſto, maſſime, che ſi ibeni eſteriori ſono in potere
della fortuna, o la felicità debbe eſſere in potere dela
l'huomo, alcuni altri hanno hauuta diuerſa opinione,
dicendo, che la beatitudine còſiſte nel dilettabile:orque
ſti ſono gli Epicurei, quali tengono la mortalità dell'a-
nima,o niuna coſa credono eſſere felice nell'huomo,
eccetto la dilettatione in qualſiuogliamodo malafal
ſità di queſta loro opinione non è ancora occulta: per
che il dilettabile corrompe ſe medeſimo quando uiene
in ſatietà o fastidio, o la felicità da intiero contenta
mento, o perfetta ſatisfattione, o diſopra habbiamo
detto che'l fine del dilettabile è l'honeſto, e la felicità
non è peraltro fine, anzi è cauſa finale d'ogn'altra coa
fa, ſi che ſenza dubbio la felicità conſiſte nelle coſe ho
P R I M O. 2,2,

neſte, o nelli atti, e habiti dell'animaintellettiua,


qual ſono li piu eccellenti, o fine dell'altri habiti hu
mani,o ſono quelli, mediante li quali l'huomo e huo
mo, o di piu eccellenza, che niun altro animale. so.
Quanti, o quali ſono queſti habiti delli atti intelleta
tuali: Fr. Dico, che ſon cinque, Arte,Prudenza, In
telletto, Scienza, o Sapienza. s o. In che modo le
diffiniſci? Fr. L'arte è habito delle coſe da farſi ſe
condo la ragione, o ſono quelle, che ſi fanno con le ma
ni, o con opera corporale, e in queſto habito s'ina
tercludeno tutte l'arti meccaniche, nelle quali s'adopea
ra l'inſtrumento corporale. Laprudenza è habito
delli atti agibili ſecondo la ragione,o conſiſte nell'ope
rade buonicoſtumihumani, o in queſta s'interclude
tutte le uirtù, che s'operano mediante la uolontà, or
gli effettiuolontari d'amore, e deſiderio: l'intelletto
delquale è principio di ſapere, quali habiti ſono cono
ſciuti, o conceſſi da tutti naturalmente, quando liuo
caboli ſono inteſi, come è quello,che'l bene ſi debbe pro
curare,or il male fuggire o che li contrari non poſſo
no ſtare inſieme,o altri ſimili, ne iguali la potenzain
tellettiua s'opera nel ſuo primo eſſere. La ſcienza è ha
bito della cognitione,co concluſione, qualſigenera del
li ſopradetti principi, o in queſta s'interclude le ette
arti liberali, nellaqual s'opera l'intelletto nel mezo del
ſuo eſſere. La ſapieza è habito di tutte due inſieme, che
è di principio, o di concluſione ditutte le coſe,che han
no eſſere queſta ſola arriua al conoſcimeto piu alto del
le coſe ſpirituali,orli Greci la chiamano theologia, che
uuol dire ſcienza diuina: o chiamoſi prima filoſo»
- D I A L o G o
fia,per eſſere capo di tutte le ſcienze o il noſtro intela
letto s'opera in queſta nel ſuo ultimo,o piu perfetto eſ
ſere so. La felicità in quale di queſti due habiti ueri cò
ſiſte:F1. Manifeſto è, che non conſiſte in arte, ne in coſe
artificiali, che piupreſto leuano la felicità, che la pro
cacciano:ma conſiſte la beatitudine nelli altri habiti,gli
atti de quali s'includeno in uirtù,ò ſapienza, nelle quali
ueramente la felicità côſiſte. so. Dimmi piu particolar
mente,in qual di queſte due conſiſte ultimamente la feli
cità,ò nella uirtù,ò nella ſapieza.FI.Le uirtù moraliſo
nouie neceſſarie per la felicità, ma ilproprio ſuggetto
di quelle e la ſapienza,laquale nòſaria poſſibile hauer
laſenza le uirtù morali, che chi non ha uirtù non puo
eſſere ſapiente, coſi come il ſauio non puo eſſere priua
to di uirtù,di modo, che la uirtù è lauia della ſapienza,
o lei il loco della felicità. so. Molte ſono le ſorti del ſa
pere,o diuerſe ſono le ſcienze, ſecondo la moltitudine
delle coſe acquiſtate, o la diuerſità,o modo, che ſono
conoſciute dell'intelletto. Dimmi adiique, in quali,erin
quante conſiſte la felicità, s'e in conoſcere tutte le coſe,
che ſi trouano,ò in parte di quelle, o ſe conſiſte nella co
gnitione d'una coſa ſola,o qual potria eſſere quella co
ſa,che la ſuaſola cognitione fall noſtro intelletto felice.
F1.Furono alcuni ſapienti, che ſtimarono conſiſtere la
felicità nella cognitione di tutte le ſcienze delle coſe, or
in tutte ſenza macarne alcuna. so. Che ragione moſtra
no in confirmatione della loro opinione? Fr. Dicono,
che’l noſtro intelletto è in principio, o pura potenza
de intendere,laqual potenza non è determinata ad alcu
naſorte di coſe, ma è commune,o uniuerſale a tutte:et
sv
-. -
p R I RM O. 23
(come dice Ariſtotile) la natura del noſtro intelletto è
poſsibile a intendere, e riceuere ogni coſa, come lana
tura dell'intelletto agente, che è quello, che fa le ſimili
intellettiue,er illumina di quelle il noſtro intelletto, or
tifa fare ogni coſa intellettuale, o illumina, o impri
me ogni coſa nell'intelletto poſſibile, o no è altro, che
eſſere ridotto dalla ſua tenebroſa potenza all'atto illu
minato per l'intelletto agente ſegue, che ſua ultima per
fettione,o ſua felicità debbi conſiſtere nell'eſſere intie
ramente ridotto di potenza in atto di tutte le coſe, che
hanno eſſere perche eſſendo eſſo in potéza a tutte, deb
be eſſer la ſua perfettione,o felicità in conoſcerle tut
te, di forte, che niuna potenza, ne mancamento reſti in
lui e questa è l'ultima beatitudine,o felice fine dello
intelletto humano,nel qual fine dicono, che l noſtro in
telletto è priuato in tutto di potenza,co è fatto attuale
e in tutte le coſe s'uniſce, o conuerte nel ſuo intellet
to agente illuminante, per la remotione della potenza,
. qual cauſa la ſua diuerſità, c in queſto modo l'intellet
to poſsibile ſi fa puro in atto,la quale unione è ultima p
fettione, o lauera beatitudine: o questa ſi chiama fe
lice copulatione dell'intelletto poſſibile con l'intelletto
agente.s o.Queſta loro ragione non mi pare manco ef
ficace, che alta,ma piu preſto mipare, ch'inferiſca il nò
eſſer della beatitudine che'l modo dell'eſſere ſuo. F1.
Percheiso. Perche ſe non puo eſſer l'huomo beato fin
che non habbi conoſciuto tutte le coſe, nºi potrà mai eſ
ſere:ch'è quaſi impoſſibile un'huomo uenir'incognitio
ne di tutte le coſe, che ſono per la breuità della uitahu
mana, o la diuerſità delle coſe dell'uniuerſo, F1. Vero
D I A LO G O
è,che dici,o manifestamente è impoſſibile, ch'un'huo
mo conoſcatutte le coſe, ciaſcuna pſe ſeparataméte:
pche in diuerſe parti della terra ſi trouatite diuerſe ſor
ti di piante,o d'animali terreſtri, c uolatili, e altri
miſtinò animali, ch'un'huomo non puo ſcorrere tutto
il cerchio della terra per conoſcerli, cruederli tutti,et
º
molto meno qui io poteſſe ueder il mare, o ſua profon
dità, nella quale ſi truouano molte piu ſpecie d'animali,
che nella terra,tato che ſi dubita di qual ſi troui piu nu,
mero al mondo,o di occhi,o di peli, perche ſi ſtima non
eſſere maco il numero delli occhi delli animali marini,
che l numero de peli delli animali terreſtri, ne fa biſo
gno eſplicare l'incaprenſibil conoſciméto delle coſe cele -

ſti,ne del numero delle ſtelle dell'ottaua ſphera,ne della


natura, o proprietà di ciaſcuna, la moltitudine delle
quali formano 48 figure celeſti,delle quali dodici ſono
nelZodiaco, che la uia,p la quale ilSole fa il ſuo corſo,
cr 21 figura ſono alla parte ſettetrionale dell'equinot
tio fin'al polo artico manifeſto a noi altri, qual chiama
no tramontana:o l'altre quindicifigure, che reſtano,
ſono quelle, che noi altri poſſiamo ueder nelle parti me
ridionali dalla linea equinottialefin'alpolo antartico a
noi altri occulto, o nò è dubbio, ch'in quella parte me
ridionale circa del polo ſi truouano molte altre ſtelle in
alcune figure a noi altri incognite peſſer ſempre ſott'il
noſtro hemiſperio, del qual ſiamo ſtati migliara d'anni
ignoranti, benche al preſente ſe n'habbia qualche notia
tia,p la nuouanauigatione de Portugheſi,et Spagnuo
line biſogna eſprimere quel che nò ſappiamo del modo
ſpirituale,intellettuale,etangelico,et delle coſe diuine:
P R I M O. 24
delle quali noſtra cognitione è minore,ch'unagoccia di
acqua in cdparatide di tutto il mare Oceano. et laſſo an
cor di dire quante coſe ſono di quelle, che uediamo, che
nò le ſappiamo,et ancor delle proprie noſtre, tato che
ſi troua, chi dice le proprie differenze eſſere anoi altri
ignorati, ma almaco non ſi dubita eſſere molte coſe nel
mondo, che non le poſſiamo uedere neſentire,o p que
ſto non le poſſiamo intédere,che (come dice il filoſofo)
niuna coſa è nell'intelletto, che prima non ſia nel ſenti
méto,so. Come no uedi tu,che le coſe ſpirituali s'appre
dono p l'intelletto ſenza eſſer mai uiſte,o ſentite:Fi.Le
coſe ſpiriturali ſono tutte intelletto, o l'intellettualluce
è nell'intelletto noſtro, com'è in ſe medeſima punione,
etp propria natura, ma è come le coſe ſenſate, c'hauédo
biſogno dell'intellettop l'opera dell'intellettione ſi ri
ceuono in quello,con una coſa nell'altra ſi riceue: che,
p eſſere tutti materiali, con uerità ſi dice, che non poſſo
no eſſere nell'intelletto,ſe prima non ſi trouano nelſen
ſo, che materialmente le conoſce.so.Tutti quelli, ch'in
tédono le coſe ſpirituali, credi tu che l'intédino p quella
unità, e proprietà,c'hino con il noſtro intelletto? F1.
Non dico queſto,ſe bene e queſta la perfetta congiiitio
ne delle coſe ſpirituali ſi troua un'altro modo ancora,
che ſi conoſcono le coſe ſpirituali per l'effetti uiſti,oſen
titi, come uedi, che per il continuo mouimento del cielo
ſi conoſce, che il motore nà è corpo ne uirtù corporea,
ma intelletto ſpirituale ſeparato da materia,ſi che ſe l'ef
fetto del ſuo mouimétonò fuſſe prima nel ſentimento,
non ſaria conoſciuto. Dopo queſta cognitionene uiene
un'altra piu perfetta delle coſe ſpirituali, che ſi fa inten
- D I A L O G O
dédo il noſtro intelletto,la ſcienza intellettuale in ſe me
deſima troitandoſi in atto, per la identità della natura,
e unione ſenſuale che ha con le coſe ſpirituali.so. Ine
tendo queſto, non laſiamo il filo tu dici, che la beatitu
dine non puo conſiſtere nel conoſciméto di tutte le coſe:
perche è impoſſibile.uorriaſapere come alcuni buoni
ni ſaui habbino dato loco a tale impoſſibilità, non poſ
ſendo còſiſtere in quella la felicità humana.FI.Queita
li non intendono conſiſtere la beatitudine nella cognitio
ne di tutte le coſe particolari diſtribuitamente,ma chia
mano ſapere tutte le coſe, ilſapere di tutte le ſcieze, che
trattano di tuttele coſe,in uno certo ordine,e uniuer
ſalità, chedando notitia della ragione di tutte le coſe,et
di tutte le ſorti d'eſſere ſuo,danno uniuerſal conoſcimé
to di tutte ſe bene alcune particularmente non ſi troua
no nelſentimento.so.Et queſto conoſcimeto di tutte le
ſcienze e poſſibile che l'habbi un'huomo?F1. La poſſi
bilità di questo è molto litana:onde il filoſofo dice, che
tutte le ſcienze da una parte ſono facili da trouarſi, cr
dall'altra difficili,ſono facili in tutti gli huomini, e dif
ficili in un ſolo, o ſe pure ſi trouaſſero, la felicità non
puo conſiſtere in conoſcimento di molte,o diuerſe coſe
inſieme perche(come ilfiloſofo dice)la felicità non con
ſiſteinhabito di cognitione, ma nell'atto di quello che'l.
ſapiente quando dorme, non è felice, ma quando fruia
ſce, e gode dell'intelligenza e felice. Adunque ſe
coſi è, in uno ſolo atto d'intendere di neceſſità conſiſte
la beatitudine perche ſe bene ſi poſſono tenere inſieme
molti habiti di ſcienza, non però ſi puo attualmente ina
tedere piu,che una coſa ſola, di modo, che la felicità na
in tuta
ì
p R 1 M O, 25
º htuite,ne in molte, è diuerſe coſe conoſciute può con
º", fiere, ma ſolamente in cognitione d'una coſa ſolabiſo
solº gia che conſiſta. E ben uero, che peruenire alla beatia
i tudine, biſogna prima grande perfettione in tutte le
kg ſenze,coſi nell'arte del dimoſtrare, e diuidere lauea
ºdel falſo in ogni intelligenza, e diſcorſo, la quale
ſichianalogica, come nella filoſofia morale,ò nell'uſu
re della prudenza o della uirtù agibili, come ancora
nella filoſofia naturale, che è della natura di tutte le coa
ſe,che hanno mouimento,mutatione, è alteratione,co
me ancora nella filoſofia mathematica, quale e delle co
ſe,che hanno quantità è numerabile, dimenſurabile: la
qualeſeſi conoſce di numero aſſoluto fa laſcienza dela
l'ariſnetica, e ſe è di numero diuoci,fala ſcienza del
la muſica; et eſſendo di miſura aſſoluta fa la ſciezadele
lageometria, o ſe tratta della miſura de corpi celeſti,
o ſuoi mouimenti, fa la ſcienza dell'aſtrologia.orſo
pratutto biſogna eſſere perfetto in quella parte della
dottrina,che è piu proſſima alla felice congiuntione, la
quale è la prima filoſofia, che ſola ſi chiama ſapienza:
e queſta tratta di tutte le coſe, che hanno eſſere, o di
quelle intende piu principalmente, quanto maggior, o
pi eccellente eſſere hanno queſta ſola dottrina tratta
delle coſe ſpirituali,creterne, l'eſſere delle quali circa
º natura è molto maggiore, piu conoſciuta, che l'eſ
ſere delle coſe corporee, o corrottibili, benche fieno
i taico conoſciute da noi altri, che le corporee, per non
iº pºterſi comprendere da noſtri ſenſi, come quelle.tal che
inoſtro intelletto è nella cognitione come l'occhio del
ci fritelo alla luce o coſeuiſibili,che la luce del ſole che
ſº D
D I A L O G O
in ſe è la piu chiara non la puo uedere, perche il ſuo
occhio non è baitante a tanta chiarezza, cruede il lua
ſtro della notte, che gli è proportionato queſta ſapiena
za & prima filoſofia è quella, che arriua al conoſcime
to delle coſe diuine poſſibili all'humano intelletto: o
queſta cauſa ſi chiama theologia, che uuol dire ſermone
di Dio, di ſorte che ilſapere delle diuerſe ſcienze è nea
ceſſario per la felicità, ma eſſa non conſiſte già in quela
le, anzi in una perfettiſſima cognitione d'una coſa ſola.
so. Dichiarani,che cognitione è queſta, e di che co
ſa, che ſola fa l'huomo beato:che ſia qualſiuoglia, a me
pare ſtrano che habbia precedere in cauſa della felici
tà la cognitione della parte alla cognitione del tutto:
che quella prima ragione,perla quale concludeſti con
ſiſtere la felicità nell'attuale conoſcimento di tutte le
coſe,ò ſcienze, nelle quali noſtro intelletto è impotenza,
mi pare, che " , che eſſendo quello in potenza,
tutta la ſua beatitudine debbe conſiſtere in conoſcerle
tutte in atto: orſe coſi è, come puo eſſere felice con una
ſola cognitione, cometu dici? F1. Gli Argomenti tuoi
concludeno, ma le ragioni dimoſtrano piu, come la ue
rità non puo eſſer contraria della uerità, o biſogna
dar luogo all'uno è all'altroier debbiintendere, che la
felicità conſiſte nel conoſcere una coſa ſola, che nel co
noſcimento di tutte ciaſcuna perſe diuiſamente non puo
conſiſtere, anzi tutte inſieme in uno conoſcimeto d'una
ſola coſa, nella quale ſono tutte le coſe dell'uniuerſo,or
quella conoſciuta,ſi conoſcono tutte inſieme in uno atto,
e in maggiore perfettione, che ſe fuſſero conoſciute
ciaſcuna da perſe diuiſaméte. so. Qual è queſta coſa
P R I M O. 26

che eſſendo ſolamente una, è tutte le coſe inſieme: Fr.


L'intelletto di ſua propria natura non ha un'eſſenza
ſegnalata, ma è tutte le coſe:o ſe è intelletto poſsibile,
è tutte le coſe in potenza:che la ſua propria eſſenzani
è altro, che l'intendere di tutte le coſe in potenza: orſe
e intelletto in atto,puro eſſere, o pura forma, contie
ne in ſe tutti ligradi dell'eſſere, o delle forme, o degli
atti dell'uniuerſo,tutti inſieme, in eſſere, in unità, o in
puraſimplicità, di modo, che chi lo puo conoſcere ue
dendolo in eſſere, conoſce in una ſola uiſione,o ſimplia
ciſsima cognitione tutto l'eſſere di tutte le coſe dell'unie
uerſo inſieme,in molta maggiore perfettione, e puri
tà intellettuale di quelle che ſi trouano in ſe medeſime:
perche le coſe materiali hanno molto piu perfetto eſſe
re nell'attuale intelletto, che in quello che hanno in ſe
proprio: ſi che con il ſolo conoſcimento dell'attuale ina
telletto ſi conoſce il tutto delle ſcienze delle coſe,o ſi fa
l'huomo beato. so. Dichiaramiadunque, che intelleta
to è queſto che conoſcendoſi cauſa la beatitudine. Fr.
Tengono alcuni che ſia intelletto agente, che, copulana
doſi con il noſtro intelletto poſſibile, ueggono tutte le
coſe in atto inſieme con una ſolauiſióe ſpirituale o cla
riſsima perlaquale ſi fa beata. Altri dicono, che la bea
titudine e quando noſtro intelletto illuminato totalmen
te dalla copulatione dell'intelletto agente e fatto tutto
attuale ſenza potenza, e uede in ſe medeſimo ſecondo
ſua infima eſſenza intellettiua, nella quale ſono:o uede
tutte coſe ſpiritualmete, o in uno o medeſimo intelli
gente la coſa inteſa, o l'atto dell'intellettione, ſenza
alcuna differenza,ne diuerſità di ſcienza. Ancora que
- D 2.
D I A L O G O
ſti dicono, che quando in tal modo il noſtro intelletto è
eſſentiato, ſi fa o reſta uno medeſimo eſſentialmente
con l'intelletto agente, ſenza reſtare in loro alcuna diui
ſione,ò multiplicatione o in queſti modi ragionano del
la felicità i piu chiarifiloſofi:ò largo ſaria, manò pro
portionato al noſtro parlamento, il dire quello che ada
ducono in procr in côtra:ma quello,ch'io ti dirò,e,che
gli altri che piu contemplano la diuinità dicono (e io
con quelli inſieme)che l'intelletto attuale, che illumina
il noſtro poſſibile, e l'altiſſimo Dio,o coſi tengono per
certo, che la beatitudine coſiſte nella cognitione dell'ina
telletto diuino,nel quale ſono tutte le coſe primamente,
o piu perfettamente, che in alcuno intelletto creato,
erche in quello ſono tutte le coſe eſſentialmente, naſo
mente per ragione d'intelletto, ma ancor cauſalmente,
º
come in prima e aſſoluta cauſa di tutte le coſe che ſoa
no, di modo ch'è la cauſa che le produce,la mente che le º

conduce, la fortuna che l'informa, e per il fine che


l'indirizzaſon fatte,e da lui uengono, e in lui ultia
mamête ritornano come in ultimo e uero fine & con
mune felicità: é il primo eſſere:o per ſua participa
tione tutte le coſe ſono. lui è il puro atto, lui il ſupremo
intelletto, dal quale ogni intelletto, atto, forma,o pera
fettione depède,o a quello tutte s'indirizzano, come
a perfettiſſimo fine, o in eſſo ſpiritualméteſtano ſenza
diuiſione è multiplicatione alcuna, anzi in ſimpliciſſima
unita.eſſo è il uero felice, tutti hanno biſogno di lui, or
lui di niuno:uededo ſe medeſimo,tutti conoſce, cruedéa
do é da ſe uiſto, o la ſua uiſione tutta è ſomma unita a
chi ilpuouederete ſe ben non è capace, conoſce di quel
-

p R 1 M o. 27
to quanto è capace e uedendo l'intelletto humano, è
angelico ſecondo la ſua capacita, o uirtù, tutte le coſe
inſieme inſomma perfettione, participata ſua felicità,
e per quellaſi fa, o reſta felice, ſecondo il grado del
ſuo eſſere. Non ti dirò piu di queſto: perche la qualità
della noſtra narrationenol conſente,ne ancor la lingua
humana è ſufficiente a eſprimere perfettamente quello,
che l'intelletto in queſto ſente,ne per le uoci corporaliſi
puo eſprimere l'intellettualpurità delle coſe diuine.baa
ſta che ſappi, che la noſtra felicità conſiſte nel conoſcia
mento,cruiſione diuina,nella quale tutte le coſe perfet
tiſimamente ſiueggono. so. Non ti dimandarò piu di
queſto caſo, che mi pare baſti in quanto alle mie "
ſe già non è ſuperfluo, ma un dubiom'occorre,ch'io ho
inteſo altre uolte, che la felicità non conſiſte preciſamea
te in conoſcere Dio,ma in amarlo, o fruirlo con dileta
tatione. F1. eſſendo Dio il uero, o ſolo oggetto della
noſtra felicità, noi altri l'amiamo con conoſcimento, o
amor.o liſapienti furono diuerſi in queſti due atti,cioè
s'el proprio atto della felicità è conoſcere Dio, ouero
amarlo:o a tedeue baſtare il ſapere,che,che l'uno,er
l'altro atto, fa biſogno nella beatitudine. so. Vorria
ſapere la ragione, che ha moſſo ciaſcuno dell'inuentori
di queſte due ſentenze. Fr quelli, che tengono,che la
felicità cifiſta in amare Dio,fanno queſta ragiòe,che la
beatitudine conſiſte nell'ultimo atto, che la noſtra ania
ma opera uerſo di Dio, per eſſere quello l'ultimo fine
humano:o come ſia, che prima biſogna conoſcerlo,er
dipoi amarlo, ne ſegue, che non nel conoſciméto,mane.
l'amor di Dio, che è l'ultimo atto, conſiſte la felicità
D 3
D 1 A L o G o ..
s'aiutano ancora della dilettatione, che è principale
nella felicità, la quale è della uolontà, onde dicono, che
il uero atto felice e uolontario, cioè l'amore, nel quale
cóſiſte la dilettatione,o nò nell'atto intellettuale:per=
che nò participacoſi della dilettati e gli altri in cotra
rio fanno queſta ragide,et dicono, che la felicità côſiſte
nell'atto della principale, o piu ſpirituale potéza del
l'anima moſtrato come ſia, che l'intellettiua potéza è
piu principale, che la uolontà, o piu aſtratta da mate
ria,ne ſegue, che la beatitudine nò còſiſte nell'atto della
uolontà, che è amarlo, ma dicono, che al conoſcimento
ſegueno l'amor,o la dilettatide, come acceſſorie,ma
che nò ſono ilfin principale.so. Nö manco efficace mi
pare l'una ragione,che l'altra puruorriaſapere la tua
determinatide, Fr. E difficile cercare di terminare una
coſa tanto diſputata dagli antichi filoſofi,e moderni
theologi: ma p contentarti,ſol queſto ti uoglio dire in
queſta noſtra narrati e, con la quale m'hai deſuiato dal
dirti,come deſideri l'afflittione del mio animo uerſo di
te. so. Di queſto ſolaméte: & dipoi, che ſaremo ſati
delle coſe diuine, piu puramente potremo parlare della
noſtra amicitiahumana. Fr. Frale propoſitioni, che ſo
nouere,o neceſſarie, l'una è,che la felicità côſiſte nel
l'ultimo atto dell'anima, come inuerofine, l'altra e,che
conſiſte nell'atto della piu nobile, o ſpiritual potenza
dell'anima, o queſta è l'intellettiua ancor nè ſi puo ne
gare, che l'amore preſuppone conoſciméto, ma non per
queſto ſegue, che l'amore ſia l'ultimo atto dell'anima.
perche tu poi ſapere, che di Dio tutte le coſe amate,o.
deſiderateſi trouano di due ſorti di conoſcere l'una è
-

p R I M o 28
innanzi dell'amore cauſato da quella, la quale non è co
gnitione perfettamente unitiua, l'altra è dipoi dell'amo
re, dall'amore cauſata,la qual cognitione unitiua è frui
tione di perfetta unione: che'l primo conoſcimento del
pane,fa che l'ami,gr deſideri,chi ha fame:che ſe prima
nò lo conoſceſſe eſemplarméte, n5 lo potria amare,er
deſiderare, o mediante queſto amore, o deſiderio,uea
niamo alla uera cognitione unitiua del pane, la quale,
quado in atto ſi mangia, che lauera cognitione del pane
èguaſtarlo.coſì accade dell'huomo con la dina,che co
noſcendola eſemplarmente s'ama,er deſidera,e dala
l'amore ſi uiene al conoſciméto unitiuo,che è il fine del
deſiderio:er coſi è in ogni altra coſa amata o deſidera
ta, che in tutte l'amore, o deſiderio è mezzo, che cile
ua dall'imperfetto conoſciméto alla perfetta unita,che
è il uero fine d'amore, o deſiderio, quali ſono affetti
della uolontà,che fanno della diuiſa cognitione,fruitioa
ne di cognitione perfetta, o unita o quando intederai
queſta naturalità intrinſeca,conoſcerai,cheni ſono lon
tanidalmentale deſiderio, ne ſi diſcoſtano dall'amore
mentale, ſe bene l'hauiano di ſopra in ſuggetto come
mune altrimenti eſplicato;di modo,che l'amoreueramé
teſi puo diffinire, che ſia deſiderio di godere con unioa
ne la coſa conoſciuta per buona, o ancor,cheil deſidea
rio, come altra uolta t'ho detto, preſupponga aſſesta
tia della coſa deſiderata, horatidico, che quando bene
la coſa buona ſia, o ſi poſſegga, ſi puo in ogni modo
deſiderare,non d'hauerla poi che è hauuta, ma di fruire
la con unione conoſcitiua: o queſta futura fruitioneſi
puo deſiderare, perche ancornon è. Queſto tal deſidea
- io I A L O G O -

rioſi chiama amore,o e di coſe non hauute, che ſi deſi


derano hauere,oueramente dell'hauute, che ſi deſidera
no godere con unione: & l'uno o l'altro propriamen
te ſi chiama deſiderio, ma ilſecondo piu propriamente
amore, di ſorte, che diffiniamo l'amor deſiderio di fruia
re con unione, oueramente deſiderio di conuertirſi con
unione nella coſa amata:or tornando all'intento noſtro
dirò,che prima quel conoſcimento debbe eſſere di Dio,
ſecondo che ſi puo hauere di coſa tanto immenſa,e tan
to alta:or conoſcendo noialtri la ſuaperfettione, pera
che non baſtiamo a conoſcerla intieramente, l'amiamo,
deſiderando fruirla con unione conoſcitiua, la piuper
fetta, che ſia posſibile,queſto tanto amore, o deſiderio
fa, che ſiano aſtratti in tanta contemplatione, che ino
ſtro intelletto ſi uiene a ſolleuare, in modo,che illumina
to d'una ſingularegratia diuina, arriua a conoſcere piu
alto, che l'humano potere,o l'humana ſpeculatione,
e uiene in una tal unione, o copulatione col ſommo º
Dio, che piu preſto ſi conoſce " intelletto eſſerera
gione, o parte diuina, che intelletto in forma huma
na; & allora ſiſatia il deſiderio ſuo, o l'amore con
molto maggiore ſatisfattione di quella, che haueua
nel primo conoſcimento, o nel precedente amore.
e bene potria eſſere, che reſtaſſe l'amore,er il deſi
derio, non di hauere il conoſcimento unitiuo, che già
l'ha hauuto, ma di continuare la fruitione di tal
unione diuina, che è uerisſimo amore: o ancora
non affirmaria, che ſi ſenta dilettatione in quello ata
to beato, eccetto in tempo, che s'acquista perche ala
lhoraſi ha dilettatione per acquiſtare la coſa deſidera
A
i

- P R I M ; o, 29
ta, che mancaua:che la maggiorparte delle dilettatioa
niſono per remedio del mancamento, e per l'acquiſto
della coſa deſiderata ma fruendo l'atto della felice unio
ne,non reſta impreſſione alcuna di difetto,anzi una in
tiera ſatisfattione d'unità,la quale è ſopra ogni diletta
tione, allegrezza, e gaudio, e in concluſione ti dico,
che la felicità non conſiſte in quello atto conoſcitiuo di
Dio,il quale conduce l'amore;ne conſiste nell'amore,
che a tal cognitione ſuccede, ma ſol conſiſtenell'atto co
pulatiuo dell'intima,o unitacognitione diuina, ch'è la
ſomma perfettione dell'intelletto creato, o quello èlo
ultimo atto,e beato fine, nel quale piu preſto ſi troua
diuino, che humano, e per queſto la ſacra ſcrittura di
poi, che ci ammoniſce,che habbiamo conoſcere la pera
º fetta, e pura unita di Dio,or dipoi, che debbiamo da
ſi marlo piu,che l'utile della cupidità,e piu,che il dileta
'tabile dell'appetito,e piu,che ogni altro honeſto dela
l'anima,º uolontà rationale,dice per ultimo fine.Per
tanto cò eſſo Dioui copulate o in un'altra parte pro
mettendo l'ultima felicità ſolaméte dice.Etc5eſſo Dio
ui copularete ſenza promettere niſſuna altra coſa, coa
me uita,eternagloria ſomma dilettatione, allegrezza,
o luce infinita,o altre ſimili perche queſta copulatio
ne è la piu propria,e precioſaparola, che ſignifichi la
beatitudine,la quale contiene tutto il bene, e perfeta
tione dell'anima intellettiua,come quella, che è ſua ue
rafelicità. E ben uero,che in queſta uita non è coſì fa
cilehauere tale beatitudine e quando ben ſi poteſſe ha
uere,non è coſì facile continuare in quella ſempre, e
queſto è,che mitreuiuiamo il noſtro intelletto ha qual
D I A L O G O -

che ſorte diuincolo con la materia di queſto noſtro fra


gil corpo, o per queſta cauſa qualch'uno, che è uea
nuto a tal copulatione in queſta uita, non continuaua
ſempre in quella per la colligatione corporea, anzi dia
poi della copulatione diuina tornaua a riconoſcere le
coſe corporee, come prima, eccetto, che nellafine dela
lauita,ſtando l'anima copulata, laſso in tutto il corpo,
ritenendoſi lei con la diuinità copulante in ſomma felia
cità. l'anima dipoi ſeparata da queſta colligatione cor
porea,eſſendo ſtata di tanta eccellenza ſenza impedia
mento alcuno,gode in eterno ſua felice copulatione con
la diuina luce, della ſorte, che godeno quella li beati an
geli, o intelligenze ſeparate, motori, e celeſti corpi,
ciaſcuno ſecondo il grado della ſua dignità e perfettio
ne perpetuamente. Al preſente mi pare o Sofia che ti :
debbi baſtare queſto poco delle coſe ſpirituali e tora ::
nando a me,uedis'io poſſo remediare alla pasſione,che
mi danno li miei affetti uolontari per ſoſtentatione di
queſta corporea compagnia.so.Voglio prima ſaper da
te di qualſorte d'amore è quel che dici che mi porti per
che hauendomi tumoſtrato la qualità di molti differen
ti amori o deſideri chenelli huomini ſi trouano,orha
uendoli tutti colligati in tre ſorti d'amore, mi piacereb
be che hora.tumi dichiaraſi di qual di queſte ſorti d'a
more è quello che mi porti.Fi. La ſorte dell'amor che
io ti porto o Sofia non la poſſo intendere,ne la ſo eſpli
care:ſento ſue forze,ma non le comprendo;che eſſendo
ſi appaſsionato, di me è fatto ſignore,ordi tutto l'ani
mo, o come principale amminiſtratore mi conoſce,er
io che ſon ſeruo,commandato non baſto a conoſcer lui:
P. R I M O. 3o
nientedimeno conoſco cheil deſiderio mio cerca il dilet
tabile, so. Se coſì è, tu non debbi domandare re
medio ch'io ſatisfacci alla tua uolontà, ne incolparmi
ſe non te lo concedo,chegiam'hai moſtrato, che quana
do conſegue l'effetto dilettabile del deſiderio, non ſola
mente ceſſa il deſiderio, ma ancora ſi priua d'amore &
conuerteſi in odio. F1. Non ti contenti eleggere del
la noſtra confabulatione per te dolce frutto di ſalutife
ro,ma coſi Dio non uuole che elegga per darmi in ſatiſ
fattione frutto amaro & uelenoſo,o in queſto non po
trai lodarti di gratitudine,ne adornare di pietà, poi che
con la ſaetta che il mio arco tiro in tuo fauore,tu cru
delmente a me uuoi trappaſſare il cuore. so. Se l'aa
marmi reputi coſa degna, come io ſtimo; ſaria indegna
coſa che io cauſaſſe che ſi priuaſſe l'amore che mi por
ti concedendoti la ſatisfattione del tuo deſiderio, o in
queſta conceſſioneſarei ueramente crudele non meno a
me che a te,priuando te dell'amore uerſo di me, o me
d'eſſere amata, e ſarò pietoſa a tutti due, negandoti
il fine del tuo sfrenato deſiderio, acciò non habbi fi
ne il ſoaue amore. F 1 L o. O tu t'inganni, o mi uuoi
ingannare, facendomi fondamento falſo o non al pro
poſito dell'amore, che io t'habbi detto che cercare il
deſiderato faccipriuare lo amore o conuertirlo in oa
dio, che non è coſa piu falſa. so. Come falſa: non
hai tu detto che la qualità dell'amor dilettabile è quel
la che la ſua ſatietà ſi conuerte in odio faſtidioſo? Fre
non ogni dilettabile quando ſi cerca uiene in faſtidio :
che la uirtù,il ſapere, dilettano la mente o mai faſtidi
ſcono, o ſi procura o deſidera il ſuo creſcimento º
- D I A L O G O
o non ſolamente queſte coſe che ſono honeſte, ma ana
cora l'altre non honeſte, come la potenza,honori rice
chezze,dilettano quando s'acquiſtano, e non uengo
no mai infaſtidio, anzi quanto piu di quelle ſi ha piu
ſi deſidera. so. Mi pare, che contradica a quel che
hai detto di ſopra del dilettabile. Fr. Quel, che diſoa
praho detto,è,che'l dilettabile ali ſentimenti eſteriori
ſolamente,o ancorallimateriali, come e il guſto e il
tatto,adduce ſatietà o faſtidio, ma quello che diletta
gli altriſentimenti, come il uedere,udire,e odorare,
nò gli tira coſì in ſatietà o faſtidio, dice Salamone, che
non ſi ſatia l'occhio diuedere,ne l'orecchia d'udire,cr
molto micoſi ſatia la fantaſia o imaginatione delle co
ſe che le dilettano,come ſon gli honori,lericchezze,do
minij, o ſimili coſe, le quali ſempre ſi cercano, ma
molto piu inſatiabile è la dilettatione della mente cr
dell'intelletto nelli attiuirtuoſi e ſapienti, la dilettaa
tione de quali quanto piu è inſatiabile, tanto piu è eccel
lente or honesta. s o, Intendo bene che la dilettatione
quanto è in potentia piu ſpirituale dell'anima, tanto
piu è inſatiabile o manco faſtidioſa, maſecondo il ci
mune uſo la dilettatione che'l tuo deſiderio cerca dame
è del ſentimento del tatto, ch'è quello nel quale piu è
preſto cade laſatietà faſtidioſa,ſi che di ragione ſi puo
negare. F 1. Manifesto è, che alli ſenſi del tatto er
del guſto, liquali fra tutti cinque ſon fatti non ſolaa
mente per ſoſtentatione della uita dell'huomo indiuia
duo, ma ancora per ſoſtentatione della ſpecie humana
con la ſimigliategeneratione ſucceſsiua,che è opera del
fatto la natura ha poſto termine all'operatione di quee
P R I M O. 3I
ſti due piu che è niſſuno degli altri ſentimenti, che ſono
uedere,udire,er adorare:et la cauſa è, perche queſti tre
nò ſon neceſſari all'eſſer indiuiduale dell'huomo, nean
cora all'eſſere ſucceſſiuo della petie, ma ſono ſolamente
per comodità et utile delli huomini,et delli animalipera
fetti.dide coſì come il ſuo eſſere no è neceſſario, coſinò
ha biſogno di termini è limitatione nella ſua operatio
ne. & coſi come il nò uefere, il nò udire,e il nò odo
rare non priualauita dell'huomo,coſi non la priuail ſu
perfluo uedere, il ſuperfluo udire, è il frequete odora
reſegianò fuſſe per accidente. mailguſto, o il tatto
coſi, come l'eſſere ſuo è neceſſario alla uita,o ſucceſſio
ne humana, di modo che ſe non fuſſero ſi priuaria, coſi
l'ecceſſo ſuo ſaria cauſa della priuatione dell'huomo per
che il molto mangiare o il molto beuerenò manco am
º mazzaria l'huomo che la fame, o la ſete: coſì la free
º quente copula carnale, o l'ecceſſiuo caldo o freddo nel
tatto ſaria cauſa dellaſua corruttione, che eſſendo uin
a colo di maggior dilettatione in queſti due ſentimeti per
la neceſſità ſua all'eſſere dell'huomo proprio o ſucceſa
ſiuo,fudibiſogno limitarli naturalmente: percheſe be
nela dilettationelitraſportaſſe ad ecceſſo dannoſo, illi
mite naturale lirefrenaſſe,acciò che talecceſſo non po
teſſe corrompere l'indiuiduo,di modo, che la natura no
manco ſapiétia ha uſato in mettere natural limite et fre
no al ſentimèto delguſto,o del tatto, che agli altri ſet
timéti per la ſua conſeruatione, che in quella che ha ua
ſato in producerli per l'eſſere ſuo,o ſe bene l'appeti
to dell'amante con l'unione copulatiuaſi ſtia, o di co .
tinuo ceſſa quel deſiderio,oueramente appetito,non per
D I A L O G O
queſto ſi priua il cordiale amore, anzi ſi collega piu la
poſſibile unione, la quale ha attuale conuerſione d'uno
amante nell'altro,ouero il fare di due uno, remouendo
la diuiſione o diuerſità di quelli quanto è poſſibile. er
reſtando lo amore in maggior unità o perfettione, re
ſta in continuo deſiderio di godere con unione la perſona
amata, che è lauera diffinitione d'amore. so. Dunque
mi concedi, ch'elfine del tuo deſiderio conſiſte nel piu
materiale delliſentimenti,che è il tutto, ci eſſendo l'a-
mor coſa coſì ſpirituale, come dici, mimarauiglio, che
metti il fin ſuo in coſa tanto baſſa. F1. Non ti concedo
che ſia queſto il fine di perfetto amore, mat'ho detto
che queſto atto non diſſolue l'amore perfetto, anziil
uincolapiu o collega con gli atti corporei amoroſi, che
tanto ſi deſiderano quanto ſon ſegnali di tal reciproco º

amore in ciaſcuno dei due amanti: anchora perche eſa º


ſendo gli animi uniti in ſpiritualeamore, i corpi deſidera d
no godere la poſſibile unione, accioche non reſti alcuna
diuerſità,or l'unione fa in tutto perfetta, maſſime per
che con la correſpondentia dell'unione corporea il ſpiri º
tuale amore s'augmenta,orſifa piu perfetto, coſi coa
me il conoſcimento della prudenza è perfetto quando
correſpondeno le debite opere e in concluſione ti dico
che ancor che di ſopra habbiamo diffinito l'amore in
commune,la propria diffinitione del perfetto amore de
l'huomo, e della donna, e la conuerſione dell'amante
nell'amato, con deſiderio che ſi conuerti l'amato nell'a-
mante: e quando talamore è eguale in ciaſcuna delle
parti ſi diffiniſce conuerſione dell'uno amante nell'al
tro. so. Ancora che le tue ragioni ſieno non manco
P R I M o, 32
aeriſimili, che ſottili,iofogiudicio dell'eſperienza, alla
quale piu che a niſſuna altra ragione ſi debbe credere ſi
ueggono molti che amano, e hauuto dalle loro amate
; quello che deſiderano delli atti corporei amoroſi, non ſo
lamente ceſſa il loro deſiderio, ma ancora l'amore total
i mente, e qualche uoltaſicòuerte in odio, come fu quel
a lo di Amone figliuolo di Dauit, ilquale con tanta effica
i ciaamò Athamar ſua ſorella ch'era uenuto per quella
infermo,e in pericolo di morte, ci dipoi che Ionadab
i con inganno e uiolenza gli fece conſeguire quel che da
a lei deſideraua, incontinente gli uennetanto in odio, che
coſi in forma di uiolata la fece partir di mezzo di dica
ſa ſua. F1. L'amore è di due ſorti. l'unagenera il deſia
derio ouero appetitoſenſuale, che deſiderando l'huomo
alcuna perſona l'ama, e queſto amare è imperfetto,
perche depende da uitioſo & fragile principio,perehe é
figliolo generato dal deſiderio, e tale fu l'amore d'A-
monuerſo di Athamar,e queſto è uero come dici che
interuiene che ceſſando il deſiderio o appetito carnale
per la ſatisfattione o ſatietà di quello, incontinente ceſ
ſa totalmete l'amore,perche " la cauſa ch'è il de
fiderio ceſſa l'effetto ch'e l'amore e molte uolte ſi cie
uerte in odio come fu quello. ma l'altro amore è quello
- che di eſſo è generato il deſiderio della perſona amata,
cr non del deſiderio o appetito,anzi amado prima pera
fettamente, la forza dell'amore fa deſiderare l'unione
a ſpirituale o corporale con la perſona amata,ſi che co
me il primo amore è figliuolo del deſiderio, coſì queſto
º gli è padre,e uerogeneratore e queſto amorguan
do ottiene quello che deſidera,l'amore non ceſſa, ſe ben
D I A L o G o
ceſſa l'appetito o deſiderio perche leuato l'effetto, i ..
per quello ſilena la cauſa, maſſime che,come t'ho dettº
non ceſſa mai il perfetto deſiderio, che è di godere l'ue fa
nione con la perſona amata, perche queſto e congionta e
ſempre con l'amore, e è di ſua propria eſſenza, ma a
ceſſa immediate un particolare deſiderio, e appetito de ,
li atti amoroſi del corpo per cauſadel limite terminato,
che la natura ha poſto in quelli tali atti, er ſe bene non
ſono continui,nientedimeno piu preſto ſon uincoli dita e -

. amore,
biſcuſarti
chedel perfettodiamor
occaſione ch'io ti porto
diſſoluerlo,di modoper
cheilnideba
difete º a

to che ſi truoua nell'imperfetto: perche l'amor ch'ioti


porto non è figliuolo del deſiderio,anzi il deſiderio eſi
gliuolo di quello che gli è padre e le mie prime parole
Furono,che il conoſcerti cauſaua in me amore,e deſide
rio:non diſi, deſiderio & amore perche il mio nonpro
cede mai dal deſiderio,anzi fu primo di lui, come proa
dotto da quello so. Se l'amor che tu mi portinonuire e
ne dall'appetito,ne è generato dal deſiderio, ne nato do
cio o laſciuiahumana, come diconogli noſtri, fammiina ,
º tendere chi è quello che l'ha prodotto, che non è dubio
che ogni amore humano figenera, e naſce di nuovo,
c atuttigli nati biſogna che ciſia generatore: che non
ſi puo trouar figliuolo ſenza padre,ne effetto ſenza cali
ſa F1. Il perfetto e uero amore, che è quello,ch'ioti ,
porto, e padre del deſiderio, o figliolo della ragione,et
in me la retta ragione conoſcitiua l'ha prodotto:che,co
noſcendo eſſere inteuirtù,ingegno, o gratia non mai
co di mirabile attratione che di grande ammiratione,la
volontà mia deſiderando la tua perſona, che rettamene
- - te e
- P R I M O, 33 .
te egiudicata per la ragione in ogni coſa eſſere ottima,
e eccellente,o degna di eſſere amata, queſta affettio
ne c amore ha fatto conuertirmi in te, generandomi
deſiderio,che tu in me ti conuerta, acciò che io amante
poſſa eſſere una medeſima perſona con te amata, o in
equale amorefacci di due animi un ſolo,li quali due cor
piſimigliantemente uiuificare o miniſtrare poſſino. la
ſenſualità di queſto deſiderio fa naſcere l'appetito d'oa
gni altra unione corporea,accioche li corpi poſino ci
ſeguire in quella la poſsibile unione delli penetranti ani
mi. Guarda o Sofia, che per eſſere coſi ſucceſsiuamente
in me dalla ragione conoſciuta prodotto l'amore, o da
l'amore prodotto il deſiderio per le mie prime parole,
che il conoſcerti causò in me amore & deſiderio perche
il conoſcimento ch'io hebbi dalle tue amabili propriea
tà,causò ch'io t'amaſſi, e l'amarti m'inuiò a deſidea
rarti. so. Come dici,che'luero amore naſce dalla ras
gione?che io ho inteſo,che'l perfetto amore non puo eſe
ſeregouernato ne limitato da ragione alcuna, o per
queſto il chiamano sfrenato,perche non ſi laſſa donare
il freno dalla ragione,ne ornare da quella. F1. Haiina
teſo la uerità:ma s'io diſſi che tale amore naſce dallara
gione, non t'ho detto che ſi limiti, o ſia drizzato da
queſta anzi tidico, che dipoi che la ragione conoſcitiua
il produce,l'amore,nato che è, non ſi laſſa piu ordinae
re negouernare dalla ragione, dalla quale fu generato,
ma calcitra contra la madre, o faſi come dici sfrena
to,tanto che uiene in pregiudicio,e danno dell'amane
te perche quel che beneama, ſe medeſimo diſama: il che
e contra ogni ragione,or douere:che l'amare è carità,
- E
D I A L O G O
o da ſe medeſimo debbe principiare: il che non faccia
mo, che amiamo piu altri che noi medeſimi: ne queſto è
poco o per eſſere l'amore dipoi che è nato priuato d'
ogni ragione,ſi dipinge cieco ſenza occhi: & perche la
madre Venere ha gli occhi belli, però deſidera il bello,
e la ragione giudica la perſona bella,buona, o ama
bile:o di quì naſce l'amore, ſi dipinge Cupido ancora
nudo, perche il grande amore non ſi puo diſſimulare ci
la ragione ne coprire con la prudentia per l'intolerabi
li pene che lui dà : o è piccolino, perche gli manca la
prudenza,ne per quella ſi puo gouernare, ha l'ale,per
che amore con celerità entra nelli animi, e con celeri
tà gli fa andare a trouare ſempre la perſona amata, a
ſtratto da ſe medeſimo, e per queſto Euripide dice che
l'amante uiue in corpo d'altri dipingeſi ſaettando,per
che feriſce da lungi, o ſaetta il cuore come proprio ſea
gnale:ancor perche la piaga d'amore è come quella del
la ſaetta improuiſa,ſtretta di bocca, e di profonda pe
netratione, non facile auederſi, difficile a curarſi, o
molto graue a ſanare chi mira quel di fuore gli pare po
coma ſecondo l'intrinſeco e pericoloſiſſima, o il piu
delle uolte ſi conuerte in fiſtola incurabile. o ancora,
coſì come la piaga fatta dalla ſaetta non ſi ſana ſe ben ſi
diſtempera l'arco,o ſi rompe chi l'ha tirata, coſì quella
che fa il uero amore non ſi remedia per alcuna diletta
tione che la fortuna gli poſſa concedere, o che la
perſona amata in alcun tempo gli poſi dare, ne ana
cor ſi puo ſaldare per mancamento della coſa amata
nell'irreparabilmorte: ſi che non ti marauigliare,s'el
perfetto amore eſſendo figliuolo della ragione, non é
-
p R I M O. 34
ordinato da quella. so. Anzi mi maraniglio che poſ
ſa eſſere laudabile amore quello, che non è gouerna
to dalla ragione o prudenza: ch'io teneua, che que
ſtafuſſe la differenza fra l'amore uirtuoſo, o il laſcia
uo in tutto diſordinato o sfrenato: donde io ſto pena
ſando, quale è il perfetto; F1. Non hai bene inteſo pera
che il sfrenamento non è proprio dell'amore laſciuo,
ma ha una proprietà d'ogni efficace o grande amore,
o honeſto, o dishoneſto che ſia, eccetto che nell'home
sto sfrenamento fa maggiore la uirtù, o nel dishone
ſto fa maggiore l'errore, chi puo negare che negli
honeſti amori non ſi truouino marauiglioſi or sfre
nati deſideri: qual piu honeſto che l'amore diuino º
e qual è di maggiore infiammatione, o piu sfrena
to: neſgouerna già per la ragione reggitrice o cia
ſeruatrice dell'huomo:che molti per l'amore diuino non
ſtimano la perſona, o cercano perdere la uita: o
alcuni per il molto amare Dio, diſamano ſe ſteſſi, coſì
come l'infelice per molto amare ſe medeſimo, diſama
Dio, o uenendo alla concluſione, quanti hanno cer
cofinire la ſua uita, o conſummare la perſona in
fiammati dell'amore della uirtù, o glorioſa fama?
la qual coſa non conſente l'ordinaria ragione, anzi in
drizza ogni coſa per poter uiuere honeſtamente. or
ti diria a ichora che molti hanno cerco allegramente
morire per amore delli ſuoi honeſti amici. de quali ti
potria dire molti eſempi, che li laſſo per non eſſere
proliſſo. dipoi non manco penſo eſſere irreprenſibile,
l'infiammato amore, o la sfrenata affettione dell'huo
no alla donna, che a quella dell'huomo, pur chenaſca
E 2
D 1 A L O G O
da uero conoſcimento, o uero giudicio che la giudichi
eſſer degna d'eſſere amata, qual amore tiene nò man
co dell'honeſto che del delettabile. so. Pur uorrei ch'el
tuo amore fuſſe regolato dalla ragione, che gli è ſtata
genitrice, la qual gouerna ogni degna perſona . F 1.
L'amore che è regolato dalla ragione non ſuole forza
re lo amante:or benche habbi il nome dell'amore, non
ha lo effetto: perche il uero amore sforza la ragione,
o la perſona amante con mirabile uiolenza, o incre
dibil ſorte,o piu che altro impedimento humano con
turbalamente,oue è ilgiudicio,e fa perdere la memo
ria di ogni altra coſa, o di ſe ſolo l'empie, o in tutto
falo huomo alieno da ſe medeſimo, o proprio della
perſona amata: il fa inimico di piacere, o di compa
gnia, amico di ſolitudine,malinconico, pieno di paſſio
ni,circundato di pene,tormentato dall'afflittione,mara
torizato dal deſiderio, nutrito di ſperanza,ſtimulato da
diſperatione, anſiato da penſamenti, angoſciato da crua
deltà,afflitto da ſuſpitioni, ſaettato da geloſia, tribulae
to ſenza requie faticato ſenza ripoſo,ſempre accompa
gnato da dolori pieno di ſoſpiri, riſpetti, o diſpetti, che
maigli mancano, che ti poſſo dire altro, ſe non che l'a-
more fa che continuamente la uitamuoia, o uiua la
morte dell'amante; o quel ch'io truouo di maggiore
marauiglia e,che eſſendo coſì intolerabile, o eſtremo
in crudeltà o tribulationi,la mente per partirſi da quel
le non ſpera, non deſidera, o non procura,anzi chicó
ſiglia,o ſoccorre lo reputa mortale inimico. Tipare o
Sofia, che in tal laberintoſipoſi guardare alla legge de
laragione, o regula della prudenza? so. Non tane
, A
P R I M O. 35
te coſe o Filone:ch'io ueggo bene, che nelli amanti piu
abonda la lingua, che le paſſioni. Fr. E ſegno che tu
non le ſenti,perche tu non le credi che non puo credee
re lagrandezza del dolore dell'amante, ſe non chi lo
participa. ſe mia infirmità fuſſe coſì ſtata contagioſa,
tu non ſolamente credereſti quel ch'io ti dico, o patia
ſco, ma molto piu,perche quello ch'io ſento non lo ſo di
re,ne tacerlo,ne la minima parte di quel che patiſco, è
quel ch'io dico, o come poi tu penſare che nell'afflit
tiene,nellaquale l'amante ſi trouatutto conturbato, la
ragione confuſa,la memoria occupata, la fantaſia alie
nata, il ſentimento offeſo da immenſo dolore, reſti la lin
gua libera per poter fingere fabuloſe paſſioni: quel che
parlo è quello che le parole poſſono ſignificare, o la
lingua eſprimere il reſto l'intenda chi l'aduerſi fortua
na gliel'hafatto ſentire, o chi l'amariſſima dolcezza,
d'amore ha guſtato, o il ſuoſaporito ueleno in princi
pio non ha ſaputo,ne uoluto ne poſſuto rifiutare perche
io per mia fe non ho,ne truouo modo di poterlo eſplica
re. ardenoli miei ſpiriti,il mio cuore ſi conſuma, o la
mia perſona è tutta un'incendio, chi in tal ſtato ſtruoa
ua ſe poteſſe, non credi tu che ſi liberaſſe ? ma non puo,
si perche non ha libertà di liberarſi ne cercare di libera
re. come adunque ſi puo gouernare per ragione chi non
è in ſua libertà? che tutte le ſuggettioni corporalilaſſa
ne ſolamente la uolontà libera,o la ſuggettione dell'aa
ſi more è quella che lega prima lauolontà dell'amante,et
fi dipoi a quella tutta la perſona inſieme..so. Non è dua
gi bio, che gli amanti patiſcono molte afflittioni fin che
ſº habbino conſeguito quel che piu deſiderano, ma dipoi
E 3
D I A L O G O
tutta la fortuna uiene in bonaccia, diſorte che queſte pe
ne piu preſto procedeno dal deſiderio della coſa non ha
uuta, che dal proprio amore di quella. Fr. Neancora
in questo parli come eſperta: perche di quelliamanti de
quali le pene ceſſano con l'acquiſto della carnale delet
tatione,l'amore loro non dipende dalla ragione,ma dala
l'appetito carnale, o (come diſopra t'ho detto) le loro
pene o paſſioni ſon carnali, ma non ſpirituali, come
quelle immenſe di mirabile penetratione, o d'intolera
bil pongimento che ſentono quelli amati,l'amor de qua
li daragione depende. queſti tali per carnal delettatio
me non riceuono al dolore rimedio, ne all'amore mitiga
tione, anzi ti dico o affermo che ſe le pene loro pri
ma erano grandi, dipoi ditale unione ſono molto mag
giorici piu incomportabili so. Qual è la cauſa, che
i" che deſiderano, la paſſione ſua debbi cre
ſcere? Fi. Perche talamore e deſiderio d'unione per
fetta de l'amante nellaperſona amata, laquale non puo
eſſere ſe non con la totale penetratione dell'uno nell'al
tro. questo nelli animi, che ſono ſpirituali, e poſſibile
erche li ſpirituali incorporei con limentali o effica
ciſſimi effetti ſi poſſono contrapenetrare, unirſi, or
conuertirſi in uno. manelli diuerſi corpi, che ciaſcua
no di loro ricerca proprio luogo ſegnalato, queſta ta
le unione o penetratione riſpetto della deſiderata re
ſta dipoi del deſiderio piu ardente di quella unione, che
perfettamente non ſi puo conſeguire: e procurando
ſempre la mente l'intera conuerſione nella perſona ama
ta,laſſa la propria, eſſendo ſempre con maggior afa
fettione e pena, per il mancamento dell'unione, la
-
P R I M O. 36
quale ne ragione,neuolontà,ne prudenza poſſono limi
tare,ne reſiſterle. so. Mi pare, che l'animo alquanto
conſenta alle tue ragioni ma una coſa ſolami resta in oa
gni modoſtrana da concedere, che ſi truoui amore o ala
tra coſa buona nell'huomo, ouero nel mondo, che non
ſiagouernata dalla ragione,poi che è manifeſto lei eſſe
re la regolatrice o gouernatrice d'ogni coſa buona, et
laudabile: che é la coſa degna quanto participa dira
gione. come adunque puoi affermare ch'el perfetto a
more non fiagouernato da quella? FI. Poi che queſto
ſolo ti reſta dubio, queſto ſolo tiuoglio dichiarire nella
preſente confabulatione. Debbi ſapere, che nelli huomi
ni ſi trouano dueſorti di ragione, l'una chiamaremo or
dinaria, e l'altra ſtraordinaria, l'intento della prima è
reggere o conſeruare l'huomo in uita honeſta, donde
tutte l'altre coſe s'indirizzano a queſto fine, e tutto
quello,che impediſce la buona uita humana, la ragione
il deſuia e reproua, queſta è quella ragione, ch'io t'ho
detto che non puo regolare nelimitareil perfetto amo
re:perche tale amore pregiudica e offende la propria
perſona,uita,o bene eſsere cô intolerabili danni perſe
guire la perſona amata. ma della ragione ſtraordinaria
l'intéto è di càſeguire la coſa amata, e non attende alla
conſeruatione delle coſe proprie, anzi le poſpone per l'
acquiſto della coſa che s'ama, come ſi debbe poſponere
il manco nobile per il piu eccellente, perche, come dice
il filoſofo, l'amato ha ragione di piu perfetto che l'ami
te che eſſendo fine di quello, il fine è piu nobile che quel
lo che è per il fine dipoi ragioneuolméteſi debbe faticar
ſi per quel che è piu.o lo puoi coprédere per eſempio
- - E 4
D I A L O G O -

naturale,o morale, naturale. uedrai ferire uno nella


teſta,o naturalmete porre innazi il braccio per ſalua
relateſta per eſſere piu nobile:coſi eſſendo fatto uno l'
amate & l'amato,o eſſendo l'amato la parte piu noa
bile di queſta unione, o l'amate la manco nobile, natu
ralméte l'amante non ſchifa ogni afflittione et pena per
acquiſtare l'amato,o con ogni cura o diligéza il ſe
gue come uero fine, abandonando ogni coſa propria di
ſe steſſo, come coſa che appartiene adaltri, l'eſempio
morale è,cheſi come la prima ragione ci comada còſer
uare le ricchezze per noſtro proprio biſogno,a fin che
bene o comodataméte poſſiamo uiuere,la ſecòda cicò
manda diſpéſarle commodaméte in altri, come per fine
piu nobile, qual è di acquiſtare la uirtù della liberalità.
dunque la prima ragione ci comanda procurare l'utile,
e piaceri honeſti,o la ſecoda ci còmanda faticare o
trauagliare l'animo,o la perſona per coſa piu nobile,
e degna con ragione d'eſſere amata. so. Qual di que
ſte due ſorti di ragionepenſi tu Filone deuerſi ſeguire e
F 1. La ſecoda e piu degna,o di piu eminente grado,co
ſi come la prudenza del liberale è piu ſublime nel diſpen
ſare le ricchezze uirtuoſamente, che la prudenza dela
l'auaro in accumularle per il ſuo biſogno: che ſe bene è
prudenza l'acquiſtare ricchezze, maggiore e piu dea
gna e diſtribuirle liberalmente,er l'huomo, che ſi cona
ſeruacon ragione un degno & eccellente amore ſenza
goderlo, è come un'arbore ſempre uerde,grade,ab5dda
te di rami ma di niſſuno frutto, ilquale ueraméte ſi puo
chiamarſterile et ſenza dubio a chi maca eccellete amo
re poche uirtù l'accòpagnano, è bi uero che chi diuerte
- p R I M O. 3
ſe medeſimo ad amor laſciuoco bruto, qual naſce d'ap
petito carnale, non confirmato per la ragione demeria
ti della coſa amata,è un'arbore che produce frutto uea
lenoſo, che mostra qualche dolcezza nella ſcorza. ma
quel primo amore eletto da ragione ſi conuerte in gran
ſuauità, non ſolamente nell'appettito carnale, ma nella
mente ſpirituale con inſatiabile affettione, o quando
tu ſaprai o Sofia, di quanto momento ſia l'amore in tut
to l'uniuerſo mondo, non ſolamente nel corporeo, ma
molto piu nel ſpirituale,o come dalla prima cauſa, che
ogni coſa produce fin all'ultima coſa creata non è alcu
no ſenza amore,tu l'hauerai in maggiore ueneratione,
o alhora conſeguirai maggiore notitia della ſua geneo
logia.so.Semiuuoi laſſare contenta, moſtrarai queſto
ancora. FI. E tardi per ſimile narratione,orgia
è hora di dar ripoſo alla tuagétil perſona,
o laſſare la mia afflitta nella ſolita
uigilia, quale ſe ben resta ſoa
la, ſempre è accompa
º gnata da te, er
f10ft e mafi
CO -

ſbaue che angoſcioſa cona


templatione.
º

ſi
i

º
r

S O FIA ET FI L O N E D E L LA
C O M M V N I T A D I A M O R E »

ID I A L O G O, I I»

D D 1 o ti ſaluiò Filone.tu paſſi co


|ſi ſenza parlare ? F1. Mi ſaluta
fºlla mimica della mia ſalute: pur Id=
ASl dio ti ſalui o Sofia, che uuoi tu da
line: so. vorrei,che tu ti ricordaf ,
E fi si ſi del debito, nelqual tu mi ſei. mi
parrebbe bora tepo opportuno di pagarlo,ſe ti piaceſe
ſe. F 1. Io a te in debito, di che? nongia di beneficio,ne ti
di beniuolenza, che tu ſolamente di pena uerſo meſeiſta .

taliberale.so.Ti concedo,che non è debito di gratitu


dine,ma debito di promiſſione:ilquale ſe bene non è co
ſi gentile,è nondimeno di obligo maggiore? F1. Io non
mi ricordo hauertipromeſſo, altra coſa ſe non d'amara
ti,o di patire li tuoi ſdegni,fin'atato che Charontemi
paſsi il fiume dell'obliuione:o oltra di ciò ſe dalla par
tedilà l'anima ſi truoua con qualche ſentimento, non
ſarà mai ſpogliata d'affettione o martire. di queſta
promeſſa non biſogna ch'io mi ricordi altrimenti, pero
che ſempre ſi ua pagando alla giornata.so.Tu ſeiſme
morato o Filone,ofingi d'eſſere:non però ſi debbe mé
ricordare del debito il debitore, che'l creditore, non ti
ricordi,ch'alligiorni paſſati nel fine di quel noſtro par
lamento d'amore & deſiderio,mi prometteſti dirmi del
l'origine,e geneologia dell'amore a compimento?co=
me coſì preſto te lo ſei ſcordato? F1. oh, oh, io miri
-

S E C O N D O. 38
cordo, non ti marauigliare o Sofia, che hauendomi tu
uſurpata la memoria, io non mi poſſo ricordare di que
ſte coſe, so. Se ben te l'uſurpo,te la leuo dalle coſe alie
ne, ma non dalle mie. F1. Di quelle tueſolamente l'amia
ma mia ſi ricorda,lequali l'empiono d'amore, o dipe
º na: queſte altre ſe ben ſono tue ſono aliene dal mio pati
reso. Sia come ſi uoglia,ti perdono l'obluione,mana
la promeſſa: & poi che habbiamo tempo commodo,
i ſediamo ſotto queſt'ombra o dimmi del naſcimento de
l'amore, o qual fu la ſua prima origine, F1. Se uuoi
che parliamo del naſcimento d'amore, biſognarà in
queſta preſente confabulatione prima dirti della com
munità del ſuo eſſere e della ſua ampla uniuerſalità,
o un'altra uolta poi parlaremo del ſuo naſcimento.
so. Non è prima l'origine della coſa che la ſua uniuere
ſalità? F1. E ben prima in eſſere, ma non è prima nel
la noſtra cognitione.so.Come nò? F1. Perche la com
munità dell'amore è piu manifeſta a noi, che l'origine
di quello, o dalle coſe note ſi uiene alla cognitione delle
coſe ignote.so.Tu dici bene il ucro, che l'uniuerſalità,
dell'amore aſſai manifeſta:imperocheº" nium'huo,
mo è ſpogliato di quello,ne maſchio,nefemina,ne uec
chio,negiouane,crancoi babini nella prima cognitide
amano le madri, nutrici loro. FI.Tu non fai adiique
l'amore piu commune de l'humana generatione. s o.
Ancora in tutti li animali irrationali,che generano, ſi
troua amore,trafemine cy maſchi,e tra figliuoli, e
parenti. Fr. Non ſolamente la generatione e cagione
dell'amore, che ſi trouanelli huomini, e nell'altria
nimali, ma molte altre coſe ci ſono: nondimeno l'amor
D I A L O G O
non è ſolamite in queſti, anzi la communità ſua in mol
te piu coſe del mondo ſiſtende. so. Dimmi prima,che
altre cagioni d'amore ſitrouano nelliuiuenti: & dipoi
mi dirai come ancor nelle coſe non animate, e non ge
neratiue ſi puo trouare amore. Fr. Ti dirò l'uno, or
dipoi l'altro. Gli animali oltre che naturalmente amaa
no le coſe conuenienti per ſeguirle, coſi come odiano le
coſe inconuenientiper fuggirle, s'amano ancor recipro
camente per cinque cagioni prima, per il deſiderio, or
per la dilettatione della generatione,come li maſchi con
le femine:ſecondo, per la ſuccesſione generatiua, come
li padri, o madri con glifigliuoli:terza, per il benefi
cio,il qual non ſolamente genera amore nel recipiente
uerſo il datore,ma non meno il cauſa nel datore uerſo il
recipiente,ſe ben fuſſero di diuerſe ſpecie, imperocheſi
uede,che s'una cagna,ouero una capra nutriſce un fan
ciullo,hannoſi l'uno l'altro grandiſsimo amore, o coſi
ſe nutriſce qualch'altro animale d'aliena ſpecie:quarta,
per la naturalità della medeſima ſpecie,ò d'altra conſi º,
mile,che uederai indiuidui di ciaſcuna ſpecie degli ani
mali non rapinanti uſare la compagnia per l'amore che
s'hanno inſieme, ancor li rapinantiſe ben non s'accom
pagnano per goderſi ſoli tutta la caccia, nondimeno a
quelli della ſua propria ſpecie hanno riſpetto, o amore
a non uſare con loro la ſua naturale,o crudelferocità
ouerouelenoſità,o ancora nelle diuerſe ſpecie delliani
mali ſi troua qualche ſimilitudin'amicheuole,com'ilDel
fino con l'huomo,ſi come ſi trouano altri, che s'odiano
naturalmente, come il Baſaliſco, c l'huomo, che con la
uiſta ſola s'occidono:quinta per la continua càpagnia,
S E C O N D O. 39
laquale non ſolamente gli animali d'una medeſima ſpe
cie fa amici, ma ancor dell'altre diuerſe ſpecie, o d'ini
micabil natura, come ſi uede un cane con un Leone, or
un'Agnello con un Lupo per la copagnia diuentarami
ci so. Ho inteſo la cagione dell'amore degli animali:
dimmi hora quelle dell'amore degli huomini. FI.Le ca
gione del reciproco amore degli huomini ſono queste
cinque medeſime degli animali, ma l'uſo della ragione
le fa piu intenſe,o remiſe rettaméte;ouero indirettamé
te ſecòdo la diuerſità del fin degli huomini.so. Dichia
mi queſte differenze in ognuna di queſte cinque cagio
ni.F1. La prima del deſiderio,o dilettatione, che ſi tro
ua nella generatione,enelli huomini cagione dipiu inte
ſo,fermo, e proprio amore, che nelli animali, ma ſuo
le eſſere piu' coperto con la ragione.so. Dichiara que
ſte differenze piu particolarméte. F1. E piu intenſo nel
li huomini, perche amano le donne con maggior uehea
mentia cercanle con maggior ſolicitudine, tanto, che p
quelle laſano il mangiare,o il dormire, o poſpongo
no ogni ripoſo. E piu fermo in loro, perche piu longa
mente ſi conſerua l'amore tra l'huomo,o la donna,in
modo, che ne ſatietà,ne aſſentia, ne impedimento baſta
no a diſſoluerlo.E piu proprio, perche ogn'huomo ha
maggiore proprietà a una ſingulardóna,che'l maſchio
degli animali alla feminato benche in alcuni ſi truoui
qualche appropriatione,nelli huomini è piu perfetta,
". e determinata. E ancora queſt'amore piu coperto nel
li huomini, che nelli animali perche la ragione ſuol fre
nar l'ecceſſo di quello, o lo giudica brutto, quando no
è regolato da quella, o per la forza, c'ha queſto appe
- D IA Lo G o -

tito carnale, nelli huomini, o per la ſua inobedieza al


la ragione,gl'huomini coprono li mebri della generatio
ne,come uergognoſi,o ribelli della moderata honeſtà.
so. Dimmi la differenza tra gli huomini,o gli anima
linella ſeconda cagione d'amore, cioè nella ſucceſſione
generatiua. F1.Per la ſucceſſione nelli animali s'amano
reciprocamente li figliuoli cò li padri,o madri ſolami
te,o maſsimamente con le madri, che ſogliono eſſere
nutrici loro,ouero con il padre quando ſi nutriſce, zr
non altrimenti ma gli huomini amano padri, o madri
inſieme, o ancorli fratelli, o altri propinqui per l'ap
proſſimatione della generatione è be uero, che qualche
uolta l'auaritia humana, o altri ecceſſi fanno pdere nò
ſolamente l'amore de parenti,o fratelli, ma ancor de
padri,o madri, ordelle proprie moglie,laqual coſa no
interuiene coſinelli animali irrationali. so. Dimmita
differenza della terza cagione d'amore, cioè del benefi
cio.F1.il beneficio è cagione,ch'un'huomo ama l'altro
come nelli animali, ma in queſto uoglio lodare piu gli ir
rationali,liquali ſi mouono piu ad amare p gratitudine
del beneficio riceuuto,che p ſperanza di riceuerlo. ma
l'auaritia delli huomini non uirtuoſi fa,che ſimuouono
piu preſto pſperanza d'hauere un beneficioſolo,che p
gratitudine di molti gia riceuuti pur queſta cagione del
beneficio e tanto ampla,che par che comprenda la mag
gior parte dell'altre.so.Et in quella quarta cagione,de
la medeſima ſpecie, dimmi ſe u'è alcuna differenza dal
huominiali animali.FI.Naturalmente gli huomini s'a
mano, come gli altri animali d'una medeſima ſpecie,er
maſſime quelli,che ſono d'una patria, o terra: magli
S E C O N D O. 4o
". huomininon hanno coſì certo,o fermo amore, come
i glianimali,che lipiu feroci, o crudeli delli animali cò
quelli della ſuaſpecie non uſano crudeltà, il Leone non
rapina l'altro Leone,ne il Serpe addeta con ueleno l'al
troſerpe:magli huomini piumali,o occiſioni riceue
nodali altri huomini, che da tutti gli altri animali: &
altre coſe contrarie dell'uniuerſo, piu huomini uccide
l'inimicitia, l'inſidia,e il ferro humano, che tutto il re
ſto delle coſe accidentali, o naturali o è cagione dela
la corruttione dell'amor naturale delli huomini l'auari
tia, o cura,c'hanno delle coſe ſuperflue, delle quali ſi
genera inimicitia non ſolaméte tra li distanti di diuerſe
patrie,ma ancora tra quelli d'una medeſimaprouincia,
d'una medeſima città, o d'una medeſima caſa,tra fra
telli,o fratelli,tra padre, o figliuoli,tra marito, o
moglie.s'aggiògono cò queſt'ancor altre ſupſtitioni hu
mane, che ſon cagione di crudelinimicitie,so. Macati
adire dell'ultima cagione dell'amore, cioè della compa
gia,s in quella è qualche differenza tra gli huomini,
e gli altri animali.FI. La copagnia,o conuerſatione
ha maggiore forza nell'amore, o amicitia humana,
che in quello delliaiali,p eſſere piu intrinſeca che la fa
uella la fa molto piu penetratiuanelli corpi,ornelliani
mio ſe be ceſſap l'aſſentia,rimane nella memoria piu
l'impreſſione, che nelli animali.so. Ho inteſo,come tut
te queſte cinque cagioni d'amore, che ſi trouano nelli
animali irrationali ſi trouano ancor nelli huomini, e
la differenzaloro, ma uorrei ſapere,s'è niuna altra ca
gione d'amore nelli huomini,cheni ſi trouinelli diali.
FI.Due cagioni d'amore ſono nelli huomini,dellequa
D I A L O G O
li gli animaliſono totalmente priuati.so. Dichiaramea
le.Fr. L'una è la conformità della natura,o compleſ
ſione dell'uno huomo con l'altro, cheſenza altra ragio
ne nella prima cognitione li fa diuentare amici, e non
trouandoſi di talamicitia altra cagione ſi dice, che ſici
fanno di compleſſione, o in effetto è una certa ſimilitu
dine,ouero correſpondentia armoniale dell'una all'ala
tra compleſſione, come ancor ſi troua tra gli huomini
odio ſenza cagione apparente,laqual deriua da diſſimi
litudine improportionata delle lor compleſsioni o gli
aſtrologhi dicono, che " 1
amicheuole conformità
procede dalla ſimile poſitione,ouero proportionale del
li pianeti, o ſegni celeſti della natiuità dell'uno, o del
l'altro,ſi come la differenza inimicabile delle copleſio
ni deriua dalla diſſimile improportionabile poſitione ce
leſte nei lornaſcimenti. Queſta cagione d'amore,era
micitia conoſciamo nelli huomini, ma non nelli animali,
so. Qual è l'altra:FI. L'altra è le uirtù morali,oria
tellettuali, che ſono quelle, per le quali gli huomini eccel
lenti dalli huomini dabeneſono molto amati, o li meri
ti di quelle cauſano l'amore honeſto, ilqual è il piu dee
gno di tutti:che le pſone humane ſenza alcun'altra ca
gione ſolamente per lauirtù, e ſapienza efficacemete
s'amano d'amorepiu perfetto, o piu fermo, che non
per l'utile, o per il dilettabile, nelle qual due tutte l'al
tre cinque cagioni d'amores'intédono queſto ſol'è amo
re honeſto,e ſi genera dalla retta ragione,erp queſto
nó ſi trouanelli animali irrationali.so.Ho inteſo qiaº
te ſono le cauſe d'amore nelli huomini,etnelli diali irrº
tionali,maueggo,che tutte ſono proprie deliuiuiaº
ns"
f - r

S E C O N D O, 4 I
inº
iana cadenelli corpi non uiuenti, o tu pur dici,che
l'amore non ſolamente é cimune alli animali, ma ancor
ra º altri corpi inſenſibili, la qual coſa a me par ſtrana,
,º FI. Perche ſtrana: so. Perche niuna coſa ſi puo ama
";
re, ſe prima non ſi conoſce, o li corpi inſenſibili non
hanno inſeuirtù conoſcitiua ancor l'amor prouiene da
di volontà,ò appetito,o s'imprime nel ſentimento: li cor
"r piinſenſibili ne uolontà,ne appetito, ne ſentimento hai
no:come adunque poſſono hauer amore: F1. Il conoſci
5, mento, e l'appetito, o per conſeguente l'amore di
in tremodi,naturale, ſenſitiuo, & rationale uolontario,
ſº so. Dichiarameli tutti tre, Fr. Il naturale conoſci
, mento, è appetito,ò amore, e quel che ſi trouanelli cor
i pinonſenſitiui,come ſono gli elementi, o gli corpi mi
i ſtidelli elementi inſenſibili, come li metalli, o ſpecie di
t; pietre, o ancor le piante, herbe,ouero arbori, che tutti
º queſti hanno conoſcimento naturale del ſuo fine, e inº
liditation naturale a quello,laquale inclinatione gli muo
iºue a quel fine, come gli corpi graui di diſcendere al baſe
i ſo,o i lieui d'aſcendere all'alto, come a proprio luogo
conoſciuto,o deſiato.queſte inclinationeſi chiama, cr
ſi tueramente appetito,er amor naturale.il conoſcimen
ſi to,c appetito,ouero amore ſenſitiuo, é quel che ſi tro
uanelli animali irrationali perſeguir il loro comuenien
- 4! |
te,figgendo l'inconueniente, come cercare il cibo,ilpo
º º latemperie,il coito,la quiete,o ſimili coſe, che bis
ſºgna prima conoſcerle, o dipoi appetirle, è amarle,
o appreſo ſeguirle che ſe l'animale non le conoſceſſe,
ſº non le deſiderarebbe,ne l'ammarebbe, o ſe non l'ap
sfºſſe, non le ſeguirebbe per hauerle, o non hauritº
- E
ſº
,
D I A L O G O l
dole non potriauiuere.ma queſto conoſciméto non era si
tionale,ne queſto appetito,ò amore è uolontario, che a
lauolontà non ſta ſenza la ragione, ma ſono opere dela t
la uirtù ſenſitiua, e per queſto li diciamo conoſcimena r
to, o amor ſenſitiuo,ò piu propriamente parlando, p pi
petito,il conoſcimento,o amorrationale, cruolonta
rioſitrona ſolamente nellihuomini,perche prouiene,ti
è amminiſtrato dalla ragione,la qual fra tutti i corpige
nerabili, o corrutibili ſolamente alli huomini è partiti
pata. so. Tu dici, che l'amoruolitario è ſolamentend
li huomini,o non nelli altri animali,et corpi inferiori, e
e dici ancor,che l'amor,ò appetito ſenſitiuo è nelliani si
mali irrationali, o non nelli corpi inſenſibili, ordici, e
che l'amore,er appetito naturale è quel, che ſolamente ,
ſi truouanelli corpi inferiori inſenſibili:uoglio horaiº
tendere ſe queſt'amor naturale ſi troua ancor forſe ul
li animali con l'amor ſenſitiuo, che propriamente han
no,o ſe ſi troua ancor queſto amor naturale, orilſen ,
ſitiuonelli huomini inſieme con l'amoruolitario,orra |
tionale,ch'è proprio loro.F1. Hai ben dimandato, o fa,
coſi è,che con l'amor piu eccellente ſi trouano limano si
eccellenti, ma con quel ch'é manco,nò ſempreſi trouail si
piu,in modo, che nelli huomini con l'amorrationale uo ,
lontarioſi troua ancor l'amore ſenſitiuo diſeguirle coa |
ſe ſenſibili, che conuengono allauita, fuggendo le inco si
uenienti e ſi troua ancor in loro l'inclinatione natura se
le delli corpi inſenſibili, che caſcando uno huomo di luce e,
go alto tendera naturalmente al baſſo, come corpogrº |
ue,o nelli animaliſtroua ancora queſta inclination si
naturale, che come corpigraui cercano naturalmente" º,
r - s E c o N D c... 42
º centro della terra,come luogo ſuo conoſciuto,e deſia
i to diſuanatura. so. Che ragione haitu di chiamar co
i teſte inclinatidi naturali,et ſenſitiue,amore: che l'amor
º parrebbe propriamente affetto della uolontà, o la uaa
is hutanegli huomini fa tutti gli inferiori ſolamente ſi
7i roual'altre chiamale inclinationi, è appetito, e non
º amore. E 11. Le coſe ſi conoſcono per ſuoi contrariſ,
iº che,come dice Ariſtotele.la ſcientia de contrari e una
il medeſimaſe il contrario di queſto è chiamaſiodio,quea
la ſoſidebbe ragioneuolmente chiamare amore:che ſi co
i menelli huomini l'odio uolontario e còtrario dell'anno
si re,coſinelli animali l'odio delle coſe inconuenienti per
i lauita è contrario dell'amore delle coſe câuenienti per
sia quella,o l'uno fugge l'animale, o l'altro ſegue,che
sia l'olio è cagione difarglielo fuggire,ſi come l'amore e
si ragione difarglielo ſeguire, e nelli corpi irrationali è
ti amornaturale del graue al baſſo, e per quel il ſeguoa
iginoſi come fuggon l'altro per hauerlo in odio,et lo cor
in polieue al contrario, che ama l'alto, e odia il baſſo,
sia cºſì come in tutti ſi trouaodio, coſì in tutti ſi troua
iº ºnore.so. Come può amare,chinon conoſce.FI. Ana
in viconoſce poi che ama,er odia. so. E come può eſſe
ſi ºdinon ha ragione, neſenſo,ne imaginatiua, come
º ſºno queſti corpi inferiori inſenſibili? F1, se ben non
gli ºtto inſemedeſimi queſte potentie conoſcitiue ſono
º ºrizzate dalla natura conoſcitrice e gouernatrice di
riºtte le coſe inferiori, ouero dall'anima del mondo in
on ºretta,e infallibili cognitione delle coſe ſue natura
a li per ſºſtenimento delleſue nature. s o. Et come puo
rie ºre,chinº ſente? F1 si come della naturali corpi
E 2-
D I A L O G O -

inferioriſon rettamente dirizzati in conoſcere il ſuo fia


ne, o li ſuoi propri luochi, coſì ſono indirizzati da
quella in amarli,o appetirli, o nel muouerſipertro- r.
uarli quando ſon da quelli ſeparati: o ſi come la ſaetta
cercarettamente ilſegno, non per ſua propria cognitio
ne,ma per la cognitione del ſaettante dal quale diriza
zata,coſi queſti corpi inferiori cercano iſuo propriº
luogo o fine, non per lorpropria cognitione, ma per
la retta cognitione del primo creator infuſa nell'anima
del mòdo, o nell'uniuerſal natura delle coſe inferiori,
in modo che ſi come l'inclination della ſaetta uiene da
cognitione,amore, è appetito artificiale, coſi quella di
queſti corpi irrationali uiene da cognitione, o amor
naturale, so. Mi conſuona la maniera dell'amore,
della cognitione, che ſi trouain queſti corpi morti ma
uorreiſaperſe forſe in eſſi ſi truoua altro amore, dapa
petito di quel c'hanno alli propri luoghi, come lo ſiete :
all'alto,ilgraue al baſſo. F1. L'amor c'hanno gliele
méti,et altri corpi morti a ſuoi propri luoghi,er l'odio
che hanno alli contrari, e come l'amorehanno gli ai
mali alle coſe conuenienti, o l'odio che hanno alleita
conuenienti o coſi fuggono l'uno,o ſeguono l'altro,
é ancor queſt'amore della ſorte di quel channogliani,
mali terreſtri alla terra, o gli maritimi i" a,erli
uolatili all'aere, o la Salamandraal fuoco,c e ſi dice i

che naſce in quello,et che u'habita dentro. tale l'amor


degli elementialli ſuoi propri luoghi, oltre queſta ſore
te d'amor,tidico, che nelli elementi ſi truouano tutte
l'altre cinque cagion d'amor reciproco c'habbiamdttº
totrouarſi negli animali so. rutte quelle.FI.Tuttº
f S E C O N D O. 43
i to Dimmelediſteſamite FI. Principiarò dall'ultima,
Re d'el'amor della medeſima ſpecie,pche è piumanifeſta.
r: Vederai che le parti della terra, chef truouano fuora
di iltutto,con efficace amore ſi muouono per unirſi con
a tuttala terra,et coſi le pietre che ſi congelano nell'aere
la preſtamete cercano la terra & lifiumi,et l'altre acque
º beſigenerano nelle concauita della terra delli uapori,
iº che eſalano,orſiconuertono in acqua, incontinete che
i ſitruouano in quantità ſufficiente corrono a trouaril
i mare,o tutto l'elemeto del'acqua per l'amor c'hanno
ſia la ſpecie e liuapori aerei,ò uenti che ſi generano nel
i laconcauitadellaterra ſi sforzano d'uſcirne fuora con
g: terremoti, deſiderando trouar il ſuo elenito dell'aere,
a pl’amore che hanno alla ſpecie: o coſì il fuoco, che ſi
se genera quagià ſi muoue pſaliralluogo del ſuo elemen
e toalaparte ſuperiore per l'amor della ſpecie.so inten
º ºl'amor channo gli elementi alle ſue proprie ſpecie:
º; immidell'altre cagioni. F1. Dirò della penultima del
gi le cinque cagioni dell'amore ch'è la quarta della ſocie
ai tºpche ancor è manifeſtapeſſere proportionata allº
ei ghi naturali so. Et che altra ſocieta ſi truoua negli
glidemiti, e in tali corpi F1. A ogniuno delli quattro
ai denticioéterra, acqua,aere,o fuoco piace la quiete
ſº ºppreſſo unodegli altri, erni appreſſo gli altri later
i rafuggel'approſsimation del cielo,e del fuoco,orcer
li ºilettroch è il piu lontano dal cielo,c li piace ſtar
º ºgreſſo all'acqua e appreſſo all'aere di ſotto, mani
a º ſºpra che trouandoſi di ſoprafugge al baſſo, e mai
a "ripoſa finche non ſia allontanata dal cielo piu che
i puo so Etpche lo fa,che dal cielo uiene ogni beneº
F 3
p I A L O G O
F1. Lo fa percioche è la piu graue, o groſſa di tutti
gli elementi, o come pigrale piace piu ripoſo ch'a niſa
ſun degli altri:o eſſendo ſempre il cielo in moto contie
nuo ſenza ripoſarſi mai,eſſa terra per poter quietar
s'allontana da quel quanto piu puo, o ſolamente nel
centro,ch'è il piu baſſo, truouaripoſo circondata dal
l'acqua da una parte, o dall'aer dall'altra. so. Ho in
teſo della terra: dimmi dell'acqua. F1. L'acqua ha ana
cora del graue, o pigro, ma manco che la terra,etpiu
delli altri, o perciò eſſa ancor fugge dal cielo per nºi
muouerſi con uelocità, come fanno l'aere, o il fuoco:
cerca il baſſo, e le piace ſtar uicina alla terra, ma di
ſopra, o di ſotto all'aere,con liquali ha amore, e con
il fuoco ha inimicitia,e odio, o per quelliilfugge,or
s'allontand da lui o non puo patire di ſtar ſeco ſenza
compagnia degli altri, so. Dimmi dell'aere: Fr. Ala
l'aere per la ſua leggierezza, o ſottilità piace la natue
ra, e approſſimatione celeſte, e con leggierezza la
cerca quato puo,º aſcende all'alto, no immediate apa º

preſſo il ciclo, pche non è di ſuſtantia tanto purificata


com'ilfuoco, che piglia il primo luogo, e perciò l'aere
ama d'eſſere appreſſo il fuoco ſotto di lui,et ama anco
rala uicimità dell'acqua, o della terra, ma non puopa i

tir di ſtare di ſotto di loro,ſe nò di ſopra, o con facilità


ſeguita il continuo moto circulare del cielo, o egli è
amicheuole al fuoco,o all'acqua, o per eſſere questi
due fra loro contrarij, e inimici, egli s'è meſſo in mez
zo di loro come amico d'ambi dui,perche no ſi poſino
dannegiare con guerra continua. so. Manca ſaper del
fuoco. F 1. Il fuoco è piu ſottile,lieue, o purificato di
S E C o N D o. 44
i tutti gli elemáti, o conniſſuno di loro ha amore ſenº
fa con l'aere,la cui uicinità gli piace, ma il ſtargli però di
sa ſopra:ama il cielo, o nòripoſa mai ouunque ſi truoua,
a fin che no gli fa appreſſo.queſt'è l'amor ſociale,cheſi
º truouanelli quattro elemeti. so. Mi piace:ma pchenò
a hai in queſto aſſignata la cagione pche il fuoco è tanto
o; caldo, o l'acqua tanto fredda,et la qualità degli altris
a FI. Perche nºi appartiene a queſtacagion d'amore: ma
a te la dirò, pchegiouarà all'altre. Sappi ch'el cielo col
or ſuo moto cotinuo,etcon lirazi del Sole, o degli altri
i pianeti, etſtelle fiſſe dell'ottauo cielo ſcaldano queſto
a, globo del corpo morto, ch'empie tutt'il cacauo dentro
dal cielo della Luna:et quella prima parte di queſto glo
i bo,ch'è piu appreſſo il cielo ſcaldandoſi piuſi purifica,
º st molto saſſottiglia,arſifalieue.etmolto calda e il
il ſuo calore è tato checiſumatutto l'humido,etreſta an
i corſecca,e queſto è il fuoco;ſtidédoſi poi piu lontano
, queſto caldo celeſte in quella parte di queſto globo, che
ſuccede al fuoco,la fa ancor calda,ma nòtito che coſa
rº mi l'humido:et queſt'e l'aere ch'è caldo,ethumido,etp.
di lo caldo ſi purifica ancoro aſſottiglia,et reſta lieue po
", comico ch'elfuoco peſerenen caldo:quido già ſiſtè
º de piu queſto caldo celeſte in queſto globo oltral'aere,
nà etito chefaccia elemento caldo, anzi per la remo
tide del cielo reſta freddo,manò tato che nºi lipoſi ſtar
º, l'humido reſta ancor graue per la groſſezza che cauſa
la frigidità etcerca il baſſo:et queſto è l'elemºto dell'ae.
i qua fredda, o humida, oltra a queſta etita la frigidità
ºi nel reſtate del centro di queſta globo ſotto l'acqua, che
º reſtringe tutto l'humido,o reſta un corpogroſſiſſimo,
r . F 4
p 1 A L O G O -

grauiſſimo freddo,etſecco,com'è la terra ſi che l'aere


o ilfuoco, cheper la uicinità riceuono piu del caldo, r.
e beneficio celeſte, ch'è lauita delli corpi inferiori,
amano piu il cielo,o ouunque ſi trouano ſe li approſſi, i
mano, o ſi muoueno ſeconel ſuo continuo circulare gli si
altri dui,terra,er acqua,perche poco riceuono del calº
do,& uita celeſte, non l'amano coſì, ne ſi approſſime :
no a lui, anzi lo fuggono per poter ripoſarſi quietanti a
te ſenza muouerſi con lui continuamente, e circulare :
mente, so. Eſſendo la terra il piu infimo, c uiled
tutti gli elementi come tu dici, or piu lontano dalfonte a -

dellauita, che è il cielo, come in quella ſigenerano tale


te diuerſità di coſe piu che in niſſun'altro elemento co
me ſono le pietre di tante maniere, alcune grandinette, i
o belle, altre chiare, o molto pretioſe, o li metalli
nonſolamente groſſi come ferro, o piombo, rame,ſta
gno o argento uiuo, ma altri ricchi, o luſtri,come
l'argento,o l'oro posſiatanta diuerſità d'herbe, fio
ri,arbori, o frutti, quanti produce la terra? o piuola
tre tanta moltitudine. o deformità d'animali, liqui i
tutti ſono anneſſi alla terra:che ſe ben nel mare ſi truo
uano alcune piante, e gran copia d'animali diuerſi,o |
coſi nell'aere di quelli che uolano,tutti però hanno rico
l noſcimento alla terra, o in quella maſſimamente ſfere
mano, o ſopra tutto in quella ſi genera l'humanager
ratione di mirabil perfettione fra tutti i corpi che ſon
ſott'il il cielo,laqual non ſi genera, ne colloca in niſſutº
altra ſphera degli eleniti, come adunque dici tu,chela
terra è il piu uile e il piu mortificato di tutti quattro
gli elementi: F1. Se ben la terra per eſſer lontaniſſimº
T

S E C O N D O. 45
ſe dal cielo,è in ſe medeſima la piu groſſa,fredda, orbaſſa
piu aliena diuita,nondimeno per star nel centro unita,
riceueunitamente in ſe tutte le influentie, o razzi di
tutte le ſtelle, pianeti,o corpi celeſti,o quiuiſi còpleſ
ſionano,talmente attrahendo in quella lauirtù di tutti
gli altri elementi,che ſiuengono a compleſionare dità
te,e tal maniere, che ſi generano tutte le coſe c'hai det
to.laqual coſa nel luogo di niſſun'altro elemento no ſa
rebbe poſſibile farſi per non eſſer recettaculo commu
ne unito di tutte le uirtù celeſti elementali nella terra ſi
uniſcono tutte, e per gli altri elementi ſolamente paſſa
no,manon ſi fermano ſe non nella terra per la ſua groſ
ſezza,o per eſſere nel centro, nella qual tutti i razzi
feriſcono piu forti ſi che queſta è la propria o ordina
ria moglie del corpo celeſte, o gli altri elementi ſonſue
concubine,percioche in leigenerail cielo tutta,ouer la
maggior parte della ſua generatione, o ella ſi fa orna
ta di tante cºrſi diuerſe coſe, so. Son ſatisfatta del mio
dubbio.torniamo al propoſito. dimmi dell'altre ragio
nidell'amore degli huomini o animali ſe ſi truouano
negli elementi o altri corpi morti, com'è quella terza
del beneficio,o la ſeconda della ſucceſſione generatiua
e la prima del deſiderio, o dilettatione della genera
ri tione.Fr.Quella del beneficio in queſti corpi elementa
" rij è una medeſima con quella della ſucceſſione dellage
sneratione però che'l generato ama il generatore, come
º ſuo benefattore,orilgeneratore ama il generato,come
º recipiente del ſuo beneficio, queſta della ſucceſſione gene
iº ratiuaſi truoua ben nelli generati dagli elementi:come
cº tuuedrai le coſe generate nella regione dell'aere dalli
D I A L O G O
uapori ch'aſcendono dalla terra, o dal mare: liquali
quando ſon humidi ſe ne genera acqua,neue,e gradi
ne,lequali,come ſon generate ſubito con impeto amo
roſo deſcendono a trouar il mare,et la terra lor madre:
e ſe liuapori ſon ſecchi,ſi fanno di quelli uenti,erco=
ſe ignee, o li uenti cercano l'aere con ſua ſpiratione,et
l'igneo ua piu alto cercado il fuoco,ogniuno moſſo dal
l'amore della ſua propria origine, o elemento genera
tiuo.Vedrai ancorle pietre, o metalli generati dalla
terra, quandoſi trouano fuor di quella, ci uelocità cer
carla, o non quetarmai,fin che nonſon in quella, co
me cercan li figliuoli le madri, che con eſſe ſolamente ſi
acquetano.laterra ancor con amor ligenera,litiene,et
conſerua,o le piante,l'herbe,o gli arbori hanno tan
to amor alla terra madre, e generatrice loro, che mai
ſenza corruttioneſi uogliono diſcoſtar da lei, anzi con
le braccia delle radici l'abbracciano con affettione, co
me fanno i fanciulli le mammelle delle madri, er eſſa
terra come pietoſa madre con non piccola carità e a
morenon ſolamente gli genera, ma ſempre ha cura di
nutrirli delle ſue proprie humidità,cauàdoſele deliſuoi
interiori alla ſua ſupficie pmàtenerli cò quella, come fa
la madre che caua il latte dalle uiſcere alle mamelle p al
lattare i ſuoi figliuoli ancor quando maca alla terra hu
midità p dare a loro, con preghie ſupplicationi la do
manda al cielo, o all'aere, o la compera, e còtratta
con li ſuoi uapori che ſcendono,delliqualiſi genera l'ac
qua piuuiale per nutrir le ſue piante, o liſuoi animali,
qualmadre potrebbe eſſer piu piena di pietà, o carità
uerſo i ſuoi figliuoliºso. Certamente mirabil è una ſimil
- S E C O N D o, 46
cura in un corpo ſenza anima, com'è la terra,e molto
piumirabil quella di colui che l'ha potuta far ſi curio
ſa.reſtami ſolamente ad intendere della prima cagione
dell'amore nelli animali, ch'è il deſiderio, e la diletta
tione della generatione, come queſta ſi trouinelli eleme
ti,e corpi ſenza anima ſenſitiua. Fr.Sitruoua l'amoa
re generatiuonelli elementi, e nella materia di tutte le
coſe inferiori piu copioſamente che in niuno delli altri.
so. Come nella materia e forſe la materia di tutte que
ſte coſe inferiori altro che queſti quattro elementi: noi
puruediamo che di queſti ſigenerano tutte l'altre coſe
generate.FI.E be coſì, ma gli medeſimi elementi ſon an
corgenerabili, onde biſogna dir di che coſa ſigenerano.
so. Di che l'un dell'altro.uediamo che dell'acqua ſi fa
aere, dell'aere acqua, o di fuoco aere, o dell'aere fuo
co,o coſi ancor la terra, F 1. Ancor queſto che dici è
uero:ma di quelle coſe, che ſi generano delli elemeti,gli
propri elemetine ſon materia,o fondamento, che re
ſta nella coſa generata da loro, ma tutti quattro uniti
uirtualmente:ma quando ſi genera l'uno dell'altro,non
puo eſſere coſì, che quando il fuoco ſi còuerte in acqua,
non resta il fuoco nell'acqua,anzi ſi corrompe il fuoco
e ſi general'acqua:o poi ch'è coſì, biſogna aſſegna
re qualche materia commune a tutti gli elementi, nella
qualſi poſino fare queſte lor traſmutationi, laqual eſe
ſendo una uolontà informata d'aere per ſufficiente alte
ratione,laſado quella forma d'aere piglia la forma del
l'acqua,o coſi delli altri, queſta chiamano gli filoſofi
: materia prima,et gli piu antichi la chiamano chaos, che
in greco uuol dir confuſione: perche tutte le coſe poteri
1D I A L O G O
tialmente,ergeneratiuamente ſon in quella inſieme,cº
in confuſione, o di quella ſi fanno tutte ciaſcuna da per
ſe diffuſamente, o ſucceſſiuaméte.so.Etch'amorpuo
cader in coteſtai F1. Queſta, come dice Platone,appeti
ſce,o ama tutte le forme delle coſe generate, come la
donna l'huomo.o non ſatiando il ſuo amore l'appeti
to,e'l deſiderio, la preſentia attuale dell'una delle forme
s'innamora dell'altra che gli manca,o laſſando quella
piglia queſta, di maniera che non potendo ſoſtenere in
ſieme tutte le forme in atto,le riceue tutte ſucceſſiuamé
te l'una doppo l'altra. ancora poſsiede in molte parti
ſue tutte le forme inſieme: ma ogn'una di quelle parti
uolendo godere dell'amore di tutte le forme, biſogna lo
ro ſucceſsiuamente di continuo traſmutarſi dell'una nel
l'altra, che l'una forma non baſta aſatiare il ſuo appeti
to,o amore,ilqual eccede molto la ſatisfattide: ch'una |
ſola forma di queſte non puoſatiare questo ſuo inſatiae
bile appetito:orſi come eſſa è cagione della citinuage .
neratione di quelle forme che gli macano,coſi eſſame
deſima è cagione della continua corruttione delle forme
che poſsiede plaqualcoſa alcuni la chiamano meretrice
p non hauere unico,ne fermo amore ad uno: ma quido
l'ha ad uno,deſidera laſſarlo per l'altro: purcă queſto
adultero amore s'adorna il mondo inferiore ditanta,et
coſì mirabile diuerſità di coſe coſì bellamente formate:
ſi che l'amorgeneratiuo di queſta materia prima, o il
deſiderio ſuo ſempre del nuouo marito che gli manca, e
la delettatione che riceue del nuouocoito,è cagione del
la generatione di tutte le coſe generabili. s o. Intendo
“bè l'amor,e l'appetito,e'l deſiderio inſatiabile, che si
s E c o N D o. 47
pre ſi truoua in queſta materia prima, uorrei ſaper
che amorgeneratiuo ſipuo trouare nelli quattro ele
menti, poi che ſon tra loro contrarij. F1. L'amore
che ſi ſuol trouare nelli quattro elementi, ſe ben ſono
contrari l'un dell'altro, è cagionegeneratiua di tutte
le coſe miſte,er càpoſte da loro.so. Dichiarami in qual
maniera. F1. Gli elementi per la ſua contrarietàſono di
uiſi,o ſeparati perche eſſendo ilfuoco, o l'aere caldi
o leggieri,cercano l'alto,o fuggono il baſſo: eteſſen
do la terra,o l'acqua freddi o graui, cercano il baſa
ſo,etfuggono l'alto: pur molte uolteper interceſſione
del benigno cielo, mediante il ſuo moto, o gli ſuoi razi
ſi congiungono in amicitia,o in talforma ſimeſcolano
inſieme, e con talamicitia,cheperuengono quaſi in u
nità d'uniforme corpo,o d'uniforme qualità, laqual
amicitia è capace a riceuere per la uirtù del cielo nel tut
to altre forme piu eccellenti che niſſuna delli elementi
in diuerſi gradi, reſtandoui pure gli elementi miſti mate
rialmente, so. Quali ſono queſte forme, che gli eleme
ti mediante la loro amicitia riceuono, o quanti ſongli
gradi loro; F1. Nel primo grado, o piu tenue dell'a-
micitia riceuono le forme delli miſti non animate, come
ſon le forme delle pietre, alcune oſcure, e alcune piu
chiare, o altre luſtri eti" nelle quali la terra po
ne la durezza,l'acqua, la chiarezza,l'aere,la difinita
ouero traſparitia,e il fuoco la lustrezza,ouero lucidi
tà, con glirazi che ſi truouano nellepretioſe pietre. An
cora reſultano di queſta prima miſtione amicheuole de
li elementi le forme de metalli, alcuni groſſi, come fera
ro,o piombo, altri piu netti, come rame, o ſtagno, ct
D I A L O G O -

argéto uiuo;altri chiari,etbellicome è l'argento,et l'oa


ro:nelli qual tutti domina tanto l'acqua, ch'el fuoco gli
ſuol liquefare in tutti queſti tant'é piu perfetta la for
ma del miſto,pietra, ouer metallo, quanto l'amicitia de
li elementi e in eſſa maggiore,o piu eguale,o quando
l'amicitia di queſti quattro contrari elementi e di maga
giorgrado,o il ſuo amor è piu unito con maggior ua
ualità,or con manco ecceſſo d'ogn'uno di loro, non ſo
lamente hanno leforme della mistion,ma ancor riceuo=
no forme piu eccellenti, come ſono l'animate, e prima
quelle dell'anima uegetatiua, che cauſano nelle piante la
germinatione,il nutrimeto, e il creſcimento per ogni
lato,o la generatione delle ſimili con la ſemenza etra
no del generante,etcoſiſigenerano tutte le ſpecie delle
piante, delle quali le manco perfetteſon l'herbe,l'arbo
riſon piu perfetti, et tra loro tant'è dell'animauegetati
ua ogni ſpecie piu perfetta dell'altra,et di piu eccellente
operatione, quanto queſti quattro contrari elementi ſi
truouano in lei con maggior amore, o con piu unita,
o ugualamicitia,e queſto è il ſecondo grado della la
roamicitia. o quando l'amordelli elementi è maggio
re,piu unito,er piu uguale, non ſolamente riceue le for
me della miſtione, e le forme dell'anima uegetatiua di
nutritione, dugmento, e generatione, ma ancor riceue
di piu le forme dell'anima ſenſitiua, col ſenſo, ci moto
locale, o con la fantaſia, e appetito:o di queſto gra
do d'amicitiaſi generano tutte le ſpecie delli animali ter
reſtri, aquatici,e uolatilito alcuni ne ſono imperfetti,
che hanno moto niuno, ne delli ſenſi ſe non quel del tat
te, magli animali perfetti hanno tutti gliſenſi ormoa
-
S E C O N D o. 48
uimento: & tanto è l'una ſpecie piu eccellente dell'ala
tra nella ſua operatione, quanto l'amicitiadelli ſuoi ele
menti è maggiore, et di maggiore unione, etegualità.
et queſti il terzo grado d'amornelli elementi. Il quar
to et ultimo grado d'amore et amicitia, che ſi truouane
li elementi,e,che quando uengono nel piu uguale amo
re,et nella piu unita amicitia ch'è poſſibile, non ſolamé
te riceueno in ſe le forme miſtiue,uegetatiue, et ſenſitiue
con le motiue, ma ancor ſi fanno capaci a participare
forma molto piu lontana, etaliena dalla uiltà di queſti
; corpi generabili, etcorruttibili, anzi participano la
forma propria delli corpi celeſti, eteterni, lagual è l'
animaintellettiua, che ſolamentefra tutti l'inferiori ſi
truouanella ſpecie humana. so. Et come fu poſſibi
le che l'huomo,eſſendo fatto di queſti medeſimi elemen
ti contrari, etcorruttibili, habbi potuto ſortir forma
eterna,et intellettuale, anneſſa alli corpi celeſti? F1. Per
che l'amor delli ſuoi elementi è tanto uguale,uniforme,
et perfetto, che uniſce tutta la contrarietà delli elemen
ti,et reſta fatto un corpo remoto d'ogni contradittione,
et oppoſitioneſi come il corpo celeſte, ch'è denudato d'
ogni contrario, et per quello uiene a participar quella
forma intellettuale, eteterna, laqualſolamente i corpi
celesti ſuole informare, so. Non ho mai inteſo di tal
amicitianelli elementi: ſo ben che ſecondo laperfettio
ne della compleſsion di quelli, la forma del compoſto
uiene ad eſſere piu o men perfetta. F1. La compleſs

;
;f
ſion delli elementi e la loro amicitia, etcome poſſon
ſtare gli contrarijuniti inſieme ſenza litigio,ne contra
dittione, non ti paruero amore, et amicitia; alcuni
D I A L O G O
l
chiamano queſta amicitiaharmonia, muſica, etconcora
dantia,ettu ſai che l'amicitia fa la concordantia, ſi co
me l'inimicitia cauſa diſcordia: et per queſto il filoſofo
Empedocles dice, che le cagioni della generatione, et
corruttione in tutte le coſe inferiori ſon ſei, li quattro
elementi, l'amicitia,et l'inimicitia:perche l'amicitia del
li quattro elementi contrari cauſa tutte le generationi
delli corpi compoſti di quelli, e l'inimicitia loro cauſa
la ſua corruttione perche ſecondo queſti quattro gradi
della generatione d'amore, che t'ho detto, nelli quattro
elementi, che ſono cauſa della generatione di tutti i core
pi compoſtinelli quattro gradi di compoſitione, hai d'in
tendere altrettanti gradi d'odio, che ſon cagione della
loro diſſolutione, o corruttione: ſi che come ogni male
o rouina deriua dall'inimicitia di queſti quattro elemi
ti, coſì ogni bene,ergeneratione uiene dall'amore e da
micitia loro. so. Mi piace il diſcorſo che hai fatto ne
le maniere, o ragioni dell'amore che ſi truoua in que
ſto mondo inferiore, cioè in tutte le coſe generabili, cr
corruttibili, coſinelli huomini, come nelli animali bruti,
come nelle piante, o nelli miſti che non hanno anima
alcuna,et coſinelli quattro elementi, ornella materia
prima,commune a tutti: & ben ueggh'io, che ſi come
una ſpecie d'animali ama un'altra, e s'accompagna
con quella,o un'altra odio,e fugge, coſì ancor nelle
piante ſi truouano alcune ſpecie amiche dell'altre, etna
ſcono inſieme, et quando ſon in compagnia germinano
meglio,et d'altre ſon inimiche, che eſſendo appreſſo ſi
guaſtano:o uediamo gli metalli uno accompagnare l'e
altro nel ſuo minerale, o l'altro no: et coſì nelle pietre
-
pree
S E C O N D O. 49
pretioſe:cruediamola calamita tanto eſſere amata dal
ferro, che non oſtante la groſſezza o grauezza ſua
egli ſi muoue,o uaa trouarlato in concluſione io ueg
º gio,che non è corpo alcuno ſotto il cielo, che non haba
biamore, deſiderio, o appetito naturale, o ſia ſenſuaa
le,oueramente uolontario, ſecondo che tu hai detto..ma
", neli corpi celeſti, o nelli intelletti ſpirituali mi parreb
"l be ſtrano che ſi trouaſſe amore, non eſſendo in loro del
ri le paſſioni di queſti corpigenerabili. F 1. Nelli corpi
iº celeſti,cr nelle coſe intellettuali nò ſi truoua manco a
" more,che nell'inferiori, anzi piu eminente,o di mag
gior eccellentia. so. Vorrei ſapere a che modo: perche
la principal cagione o piu commune ch'io ueggia del
l'amore e lageneratione: o non eſſendo generatione
nellecoſe eterne, come puo in loro eſſere amore ? F1.
as Non è generation in loro, perche ſon ingenerabili, or
incorruttibili,ma la generatione delli inferiori uiene dal
uº cielo come da uero padre,ſi come la materia è la prima
madre nella generatione, e dipoi li quattro elementi,
maſſimamente la terra,ch'è la piu manifeſta madre:or
ſº tu ſai che non manco pieni di amore ſon li padri dellage
lº neratione che le madri, anzi hanno forſe amor piu eca
i; f cellente e perfetto. so. Dimmi piu largamente di que
gº ſto amore paternale del cielo, Fi. In commune ti dico,
ſ che mouendoſi il cielo padre delligenerabili nel ſuo mo
lº to continuo,er circular ſopra tutto il globo della mate
riaprima,o mouendoſi,o meſcolando tutte le ſue par
º ti,ella germinatuttigli generi, o ſpecie, o indiuidui
del mondo inferiore della generatione, ſi come mouen
doſi il maſchio ſopra la femina, o mouendo quella,
G
ID I A L O G O
ella fa figliuoli. so. Dimmi queſta propagatione piu
particularmente,et chiaramente. Fi. La materia pri
ma come una femina ha corpo, recipiente humidità che
la nutriſce, ſpirito che la penetra,calor naturale che la
tempera, o uiuifica. so. Dichiaranti ciaſcuna. FI.
La terra e il corpo della materia prima, ricettaculo di
tutte l'influentie dal ſuo maſchio, ch'è il cielo, l'acqua
i l'humidità, che la nutriſce l'aere è il ſpirito che la pe
netra, il fuoco e il calor naturale, che la tempera,o ui
uifica.so. A che modo influiſce il cielo la ſua generatio
ne nella terra; F1. Tutto il corpo del cielo e il maſchio
che la copre,o circonda con moto continuo:ella, ſe be
è quieta,ſi muoue pur un poco per il mouimento del ſuo
maſchio, ma l'humidità ſua, ch'è l'acqua, o il ſpirito
ſuo,ch'è l'aere, o il ſuo calor naturale,ch'e il fuoco,ſi
muoueno attualmente per il noto celeſte uirile, ſecondo
fimuoueno tutte queſte coſe nella femina al tempo del
coito per il moto del maſchio, ſe ben eſſa non ſi muoue
corporalmente, anzi ſta quieta per riceuere il ſeme del
lageneratione del ſuo maſchio.so. Cheſeme porge il cie
do nella terra, o come lo puo porgere ? F1. Il ſeme che
la terra riceue dal cielo,è la rugiada,e acqua pluuiale,
che con gli razzi ſolari,e lunari, e delli altri pianeti
o ſtelle fiſſe genera nella terra, nel mare tutte le ſpecie,
e indiuidui delli corpi, compoſtinelli quattro gradi di
compoſitione, come t'ho detto. so. Qualſon propria
mente nel cielogli produttori di queſto ſeme? F1. Tutto
il cielo il produce col ſuo continuo moto, ſi come tutto
“il corpo dell'huomo in commune produce il ſperma:
e del modo che l corpo humano e compoſto dimen
-

-
s E. c o N o o. 5o
bri homogenei, cioè non organizati, oſſa, nerui, uea
ne, panniculi, o cartilagini, oltra la carne ch'è un'
empimento, come tra l'uno, o l'altro, coſì il gran
corpo del ciclo ottauo è compoſto di ſtelle fiſſe di diuer
ſe itature, leguali ſi diuidono in cinque grandezze,or
in un'altra ſesta ſpecie di ſtelle nuuoloſe, oltra la ſua
ſtantia del corpo diafana del cielo, che continua, or
empie fra l'una, o l'altra. so. E li ſette pianeti di
che ſerueno nella generatione di queſto ſeme del mona
do? Fr. Liſette pianeti ſon ſette membri, o erogenei,
cioè organici principali nella generatione di queſto ſe
me,come nell'huomo ſon quelli chegenerano il perma.
so. Dimmeli diſteſamente. F1. La generatione del ſper
ma nell'huono depende prima dal cuore, che da liſpiri
ti col calor naturale,ilqual è formale nel ſperma ſecona
do, il cerebro dà l'humido,ch'è materia delſperma,ter
zo il fegato, che tempera coſoaue decottione il ſperma,
o il rifà, e augumenta del piu purificato del ſangue:
quarto,la milza, laqual doppo che l'ha purificato con
attrattione delle feccie melancolice,l'ingroſſa, orlo ri
fa uiſcoſo, cruentoſo: quinto, le reni, che con la pro
pria decottione lo fanno pigitiuo,caldo, o incitatiuo,
maſsimamente per le portion della collera che hano ſem
pre dal fiele: ſeſto,li teſticuli, nelli qualiilſpermarice
ue perfettione di compleſſione, e natura ſeminalegene
ratiua:il ſettimo e ultimo,è lauerga, che porge il ſeme
nella feminarecipiente. so. Intendo, come queſti ſette
membri organici concorrono nella generatione del per
mauirile: ma che ha da far queſto con li ſette pianetis
sF 1. Coſi concorrono i ſette pianeti nel cielo per la
G 2
-
- D I A L )O G O
generatione del ſeme mondano. so.In che maniera?F1.
Il Sole e il cuor del cielo, dal qualderiua il calor natura
le, ſpirituale,che fa eshalarli uapori della terra, o del
mare,o generare l'acqua, o la rugiada, ch'è il ſeme.
e li raggi aſpetti ſuoi la conducono,maſsimamente con
la mutatione deliquattro tempi de l'anno, ch'egli fa ci
il ſuo moto annale. La luna e il cerebro del cielo, che cau
ſa l'humidità, che ſon il ſeme commune: o per le ſue
mutationiſi mutano iuenti, ci deſcendono l'acque, fa
l'humidità della notte, e la rugiada,che e nutrimento
ſeminale. Gioue è il fegato del cielo, che col ſuo caldo,et
humido ſoauegioua nella generatione del'acque,et nela
la temperie dell'aere,o ſuauità de tempi. Saturno e la
milza del cielo, che con la ſua frigidità,o ſiccità faina
groſſarli uapori & congelare l'acque, e muouergliui
ti,che le portano, o temperare la reſolutione del cal
do. Marte e il fiele,o le reni del cielo, che col ſuo cal
do ecceſſiuogiouanella aſcenſione delli uapori, e lique
fa l'acqua, o la faſluire,e l'aſſottiglia,o fa penetra
tiua,or li da caldo ſeminale incitatiuo, acciò che la fria
gidità di Saturno, o della Luna non facciailſeme indie
ſpoſto alla generatione per mancamento di caldo attua
le. venere éliteſticuli del cielo. queſt'ha gran forza
nella produttion dell'acqua buona,o perfetta per la ſe
minatione, che la frigidità, e humidità ſua è benigna,
molto digeſta, o atta a cauſare la generatio terreſtre:
e per la proportione o approſſimatione che hanno le
reni con li teſticoli nella generation del ſperma, hanno
di Poeti finto Marte innamorato di Venere, perche l'u
noda l'incitatione, o l'altro l'humido diſpoſto al ſea
(

º
S E C O N D O. 51
me. Mercurio é lauerga del cielo qualche uolta direta
to, o qualche uolta retrogrado: alcuna uolta cauſa ata
tualmente le pioggie, alcun'altra l'impediſce: ſi muoue
principalmente della proſſimatione del Sole, o dellia
ſpetti della Luna, come ſi muouelauerga dal deſiderio,
o incitation del cuore, o della imaginatione, o me
moria del cerebro. ſi che tu o Sofia uedi com'il cielo è
perfettiſsimo marito della terra, che con tutti li ſuoi mi
bri organici o homogenei ſi muoue,cr sforza dipora
gere in quella il ſeme, o generarin eſſa tante belle gene
rationi, o di tanta diuerſità, non ueditu, che non ſi ci
tinuaria una coſì ſomma diligentia, coſì ſottilprouedia
mento, ſe non per un feruentiſſimo, o finiſſimo amore
del cielo, come proprio huomo generante, alla terra, et
agli altri elementi, o ad eſſa prima materia in commu
ne, come a propria donna, della qualſiainnamorato,oa
uer maritato con lei ci ha amore alle coſe generate, et
cura mirabile nel ſuo nutrimento, o conſeruatione,co
me a propri figliuoli, o la terra, o materia ha amoa
re al cielo, com'à dilettiſsimo marito, o amante, e benea
fattore o le coſe generate amano il cielo, come padre
pio,o ottimo curatore con questo reciproco amore s'
uniſce l'uniuerſo corporeo, o s'adorna, e ſostiene il
mondo, che altra maggior dimoſtratione uuoi tu intena
dere della communità dell'amore: so. Mirabile lo da
mor matrimoniale,o reciproco della terra, et del ciee
lo,et coſi quanto ha la terra della proprietà della mo
glie, o il cielo del marito, con liſuoiſette pianeti corre
ſpondenti alimembriconcorrenti nella generatione del
ſperma dell'huomo. orgia ho inteſo, che ogniuno
- G 3
D 1 A L O G O
e
di queſti ſette pianeti ha ſignificatione ſecodogli aſtrolo
a
ghi ſopra uno delli membri dell'huomo,ma non delliap
propriati alla generatione, anzi piutoſto hanno ſignifi
i
catione ſopra li membri eſteriori della teſta, fatti per
ſeruire alla cognitione ſenſibile e interiore. Fr. E ben
uero,che li ſette pianeti hanno ſignificatione ſopra liſet
te buſi, che ſon nella testa, ſeruienti alſentimento o co
gnitide, cioé il Sole ſopra l'occhio deſtro, la Luna ſopra
il ſiniſtro, perche ambidui ſon gli occhi del cielo, Satura
no ſopra l'orecchia deſtra, e Gioue ſopra la ſiniſtra,
ſecondo altri al contrario, Marte ſopra il deſtro buſo
del naſo,o venere ſopra ilſiniſtro, ci ſecondo altri il
contrario, Mercurio ſopra la lingua o bocca, perch'e
gli è ſopra la loquela,o dottrina ma queſto non toglie
che,come diconogli aſtrologhi,non habbino ancora ſia
gnificationeſopra questi altri ſette membri del corpo câ
correnti nella generatione ſecondo t'ho detto, so. Per
che cagione appropriano queſti dui modi di ſignificatio=
ne partialinelli membri humani; F1. Perche queſti ſet
te membri della cognitione correſpondono nell'huomo
a quelli ſette della generatione.so. A che modo? F1. Il
cuore,ci il cerebroſon nel corpo, come gli occhi nella
teſta: il fegato e la milza come le due oreechie: le reni,
ci li teſticoli, come li dui buſ del naſa: la uerga è pro
portionata alla lingua, in modo di poſitione, o infia
gura, e in ſtendimento, o recoglimento, o è poſta
in mezo di tutti, e in opera: che ſi come mouendoſi la
uergagenera generatione corporale, la lingua la genea
ra ſpirituale con la locutione diſciplinalese fafigliuoli
ſpirituali, come la uerga corporale, etil bacio è comnu
l e,
S E C O N D O. 52
ne adambi dui,l'uno incitatiuo dell'altro: & coſì come
iti tutti gli altri ſerueno alla lingua nella cognitione, e ella
pº è ilfine dell'apprenſione dell'eſito di eſſa cognitione, co
ſi tutti glialtri ſerueno alla uerga nella generatione, ci
! in lei conſiste il fine, o l'eſito: o ſi come la lingua epo

ri ſtafra le due mani, che ſono iſtrumenti d'eſecutione di


ri: quel che ſi conoſce,º che ſi parla,coſi la uerga è poſta
º fra li piedi, iſtrumenti del moto per approſſimarſi alla
º : feminarecipiente, so. Ho inteſo queſta corriſpondete
º proportione delli membri conoſcitiui della teſta allinea
gi brigeneratiui del corpo, ma dimmi, perche in cielo non
i ſi truouanoſimilmente due maniere di pianeti correſpi
fr
denti in cognitione, o generatione, per fare la ſimilitu
pº dine piu perfetta? F1. Il cielo per la ſua ſimplicità, or
ſpiritualità con limèbri e istrumenti medeſimi della coa
gnitione genera le coſe inferiori,in modo che'l cuore,et
; ilcerebro,produttori del ſeme generatiuo del cielo, ſoa
no occhi con ch'eiuede, cioè il ſole,o la luna, il fegato
e la milza,temperatori del ſeme,ſon l'orecchie, câ che
ode,cioe Saturno,et Gioue:lereni,et litesticuli perficie
tidel ſeme,ſon li bufi del naſo con che odora, cioè Mar
te,o Venere: la uerga porgitrice del ſeme, è la lingua
Mercuriale guidatrice della cognitione, ma nell'huomo
f e negli altri animali perfetti ſe ben ſon imagine, ci ſia

mulacro del cielo, nondimeno fu di biſogno diuider loro
imembri conoſcitiui dalligeneratiui, o quelli mettere
nella parte ſuperiore della teſta,o queſti nell'inferiore
del corpo, correſpondenti però l'uno all'altro, so. Di
queſto ſon ſatisfatta, mareſtoin dubbio che tu hai com
parato il cielo all'huomo, o la materia e terra et ala
G 4
D I A L O G O
tri elementi alla femina, o io ho ſempre inteſo che l'a
huomo è ſimulacro non ſolamente del cielo, ma di tutto
l'uniuerſo corporeo, o incorporeo inſieme. F1. Coſi
è la uerità, che l'huomo e imagine di tutto l'uniuerſo,
o per queſto li Greci il chiamano microcoſmos, che
uuol dire piccol mondo:nientedimeno l'huomo, o cia
ſcun'altro animale perfetto contiene in ſe maſchio, cr
femina,perche la ſua ſpecie ſi ſalua inamendue, e non
in un ſol di loro. co perciò non ſolamente nella lingua
latina huomo ſignifica il maſchio,o la ſemina, ma an
cornella lingua hebrea antichiſsima madre, o origine
di tutte le lingue, Adamo,chettuol dire huomo, ſignifi
camaſchio,o femina, o nel ſuo proprio ſignificato
contiene ambedui inſieme:o li filoſofi affermano che l
cieloſia ſolamente uno animale perfetto, o Pittagora
poneua che in luifuſſe destra, o ſiniſtra, come in ogni
altro perfetto animale, dicendo che la metà del cielo da n
la linea equinottiale fin al polo artico, che noi chiamiaa!
mo tramótana,era la deſtra del cielo, perche da dettali
nea equinottiale uerſo la tramontana, uedeua maggior
ſtellefiſſe, o piu chiare, o piu numero di quel che ue
deua dall'equinottialeuerſo l'altro polo.etli pareuaan
cor che cauſaſſene liinferiori maggiore,et piu eccellete
generatione in qlla parte della terra, che nell'altra, co
chiamal'altra metà del cielo illa che è dalla linea eqnot
tiale fin'a l'altro polo antartico, che da noi nò è ueduto,
ſiniſtra del cielo.mailfiloſofo Ariſto.còfermido il cie
lo eſſere un'animale perfetto, dice ch'egli nòſolamente
ha iſte due partidell'animale,cioè deſtra,etſiniſtra,ma
che anchor oltrà jſte hal'altre parti dell'animalpera
- S E C O N D O.
e fetto,cioè innanzi e dietro, che è faccia,e ſpalle,al
to,o baſſo, che è teſta,o piedi perche nell'animale ſi
trouano diuiſe,o differenti tutte queſte ſei parti, o la
a deſtra, o la ſiniſtra preſupponeno l'altre quattro ſena
i za lequali non potrebbeno ſtare,perche la deſtra, or
: la ſiniſtra ſon parti della larghezza del corpo dell'ani
si male, º l'alto, o il baſſo, cioè capo o piedi,ſon pare
º ti della lunghezza,laqual naturalmöte precede alla lar
i ghezza, il dinanzi,o quel dietro, cioè faccia,oſpalle
a sò parti della profondità del corpo dell'animale,laqua
- l'è fondamento della lunghezza, o della larghezza.
ſi che eſſendo deſtra,o ſiniſtra nel cielo,ſecondo che di
ce Pittagora,biſogna che ſi truouino in lui l'altre quat
a tro parti dell'altre due dimenſioni, capo o piedi dalla
e lunghezza,o faccia, o ſpalle dalla profondità. dice
eſſo Ariſtotele,nò eſſere la deſtra del cielo il noſtro po
a io,ne la ſiniſtra l'altro,come dice Pittagora, però che
fa la differenza, o il miglioraméto dell'una ſopra dell'al
tra non ſarebbe nel cielo medeſimo, ma in apparenza a
a noi,o in riſpetto:o forſe che nell'altra parte non cono
º ſciuta da noi ſitruouano piu ſtelle fiſſe nel cielo, o piu
habitationi nella terra,e atipinoſtri l'eſperienza della
nauigatione de Portugheſ,o di Spagnuolin ha dimo
º ſtrato parte di queſto onde egli dice che l'oriete è la de
ſtra del cielo,e l'occidente la ſiniſtra, ci pone eſſere
tutto il corpo del cielo un'animale, il capo del ſual è il
polo antartico a noi occulto,olipiedi il polo artico de
, la tramontana,o a queſto modo reſta la deſtra nell'oa
º riente,e la ſiniſtra nell'occidente; e la faccia e quella
º parte, ch'è da orite,in occidete,a le ſpalle,oueril die,
.*
e
- i
º
D I A L O G O -

tro,e quella parte ch'è da l'occidete,all'oriete diſotto.


ſì che eſſendo tutto l'uniuerſo un'buono,ouer un'aiale
che còtiene maſchio,efemina, o eſſendo il cielo un del
li dui perfettaméte cò tutte le ſue parti, certamete puoi
credere ch'è il maſchio,o l'huomo, e che la terra o la
materia prima con glielemèti e la femina,o che queſti
ſon ſempre ambidui congiunti in amore matrimoniale,
ouero in reciproca affettione de dui ueri amanti ſecon
do t'ho detto.so. Mi piace quel che m'hai detto d'Ari
ſtotele dell'animalità del cielo, e delleſue ſei parti natu
ralméte differiti nell'animale:che nelle piante ſe ben ſi
troua differentia di capo,e piedi, che'l capo è la radi
ce,o li piedi le frondi, che in queſt'e animale a riuerſo,
in quel de l'alto al baſſo,nò ſi truouano però in loro le
differátie dell'altre parti però che nò hanno faccia, ne
ſpalle,ne deſtra ne ſiniſtra ma in queſto,che dice Ariſto
tele, che l'oriente è la deſtradel cielo,o l'occidete la ſi
niſtra,m'occorre un dubbio,che l'oriete nell'occidete
non è uno a tutti gli habitatori della terra, anzi l'orien
te noſtro è occidete agli altri c'habitano di ſotto di noi
che ſi chiamano Antipodi:o il noſtro occidete è orien
te a loro,e tutte le parti della rotondità del cielo dal lea
uite al ponete ſon'à certi habitatori della terra oriete,
cra cert'altri occidete.qual adunque di queſti orieti ſa
rà la deſtra, o pche un piu che l'altro? o ſe ogni orie
te è deſtra,uno medeſimo ſarebbe deſtra, o ſiniſtra ſol
uimi queſto, che mi par dubbioſo.Fi. Il tuo dubbio o So
fianò è molto facile da ſoluere. Alcuni dicono, che quel
l'oriente, ch'è deſtra del cielo,e l'oriente di quelli c'ha
bitano in mezzo della lighezza dell'habitation del mi
S E C O N D O. 54
do,dalleuante al ponente perche credono che la metà
della lighezza ſia habitata,ouer terra ſcoperta che da
l'altra ſia ſcoperta dall'acqua.so. Queſt'e uero: FI.Nò
gia,che non è uero:perche noi ſappiamo, che la maggio
re parte della rotondità della terra dal leuante al pone
te è ſcoperta, o ch'ogn'una ha il ſuo oriente, o l'uno
non debb'eſſere piu la deſtra che l'altro, maſsimamen
te che quel che ad uno è oriente, è occidente all'altro.
ora queſto modo un medeſimo oriente ſarebbe deſtra,
o ſiniſtra,come hai detto per il che alcuni altri dicono
che'l ſegno Ariete è la deſtra del cielo, o il ſegno Li
bra la ſiniſtra.so. Perche ragione? F1. Perche quando
il Sole ſta in Ariete,hagra poſiza,etſi generano allo
ra tutte le piante,o ringioueniſce il mondoso quado è
in Libra,tutte ſi udito ſeccando,o inuecchiando so.Se
ben fuſſe coſì non per queſto Ariete ſarebbe la deſtra,
poi che nò è ſempre in orite, ma qualche uolta in acci
esite, o quando è oriente ad uno,è occidete all'altro:
& Ariſtotele dichiara,che l'oriente è la deſtra.FI.Ben
lo proui,maſſimamente percioche non atutti gli habita.
tori della terra il Sole è coſì beniuolo, o benefattore,
quando ſi truoua in Ariete:perche quelli dell'altrame
tà della terra che habitano di là dall'equinottiale, o
ueggono l'altro polo antartico,iquali ſi chiamano anti
toni,riceuono il beneficio della primauera:quando il So
le e in Libra: perche allora incomincia approſſimarſe
gli o prouano il mancamento dell'autunno quido è in
Ariete.ch'allhora s'allitana da loro, al côtrario di noi.
adunque la deſtra nostra ſarebbe a loro ſiniſtra, o pur
la " dell'aiale con tutti è deſtra,o coſi la ſiniſtra.
-
D I A L O G O
so. Senza dubbio è coſi:chegia ho inteſo, che quelli,
che habitano di la dalla Zona torrida, hanno la prima
uera, quando noi l'autunno, o hanno l'autunno quan
do noi la primauera pur ti prego o Filone,non laſciare
il mio dubbio ſenza ueraſolutione,ſe laſai. F1. Quelli
che hanno commentato Ariſtotele, non hanno trouato
alcun'altro modo diſoluerlo,che queſti due: o perche
conoſceuano la debilità d'eſſa ſolutione, s'afferrorono
al manco inconueniente che poterono trouare.tu o Soa
fia contentati di quel,ch'eſſi, che piu di te ſapeuano, ſi
contentarono.so. Io mi diletto per il mio guſto o non
per l'altrui,o ueggio che tu ſei menſatisfatto di que
ſteſolutioni di mc:&racciò ch'io miacquieti,biſogna tu
mi concedi che'l tuo Ariſtotele ha errato, oueramente
che truoui per darmi piu ſufficiente riſpoſta di queſta.
FI. Poi che la mente mia è comuertita in te, niuno delli
concetti miei ti puo eſſere negato.Io altrimenti intendo
Ariſtotele,ilgual dichiara ſottilmente l'opere di queſte
ſei parti coſì nel cielo, come in ogni animalepſetto. Dia'
ce, che l'alto,ouer capo, ch'è principio della laghezza
dell'animale,è quella parte onde prima depende la uir
tù del moto,che certamente dalla teſta, o cerebro uégo
noi nerui,o ſpiriti motiui, o la deſtra è la parte onde
il medeſimo moto principia ſecòd'è manifeſto nell'huo
mo, e la faccia,ouero il dinanzi è quella onde s'auia il
moto della deſtra,l'altre tre parti ſono l'oppoſite di que
ſte nelle tali operationi.so.intendo queſto: ueniamo al
dubbio. Fr.Dice Ariſtotele, che la destra è quella parte
onde ſileua il Sole,o l'altre ſtelle,erpianeti, cioè l'o-
riente, e queſto dice non eſſere appropriato ad una ſe
S E C O N D O. 55
gnata materialmente, ma in tutte uirtualmente in quato
ſono oriente, o s'auiano uerſo occidente, o non al cô
trario, ſecondo il moto erratico delli pianeti, ch'è da oc
cidente in oriente, che quello e moto ſiniſtro, ci dalla
parte ſiniſtra, o è come il mouimento imperfetto, or
debile della mano ſiniſtra nell'huomo ſi come quel d'oa
riente in occidete in qualſiuoglia parte del cielo, è mo
to deſtro, o della parte deſtra:pche eſſendo il capo del
cielo il polo antartico, 3 gli piedi l'artico, come egli di
ce, biſogna inuiandoſi tutto il cielo ſempre, o in ogni
parte d'oriente in occidente, quel moto ſia della parte
deſtra, o l'oppoſito ſia della i" e reſta la faccia
in quella parte ch'è fra oriente o occidente di ſopra,
uerſo donde camina il cielo nel moto deſtro,o le ſpalle
ſono quella parte che reſta dietro dell'oriente, ſotto del
qual l'ori teſi diuide, come la mano deſtra dalle ſpalle.
so. Mi piace intenderti o ſecondo queſto nel cielo ſola
méte l'alto o il baſſo,ouer il capo & glipiediſono ma
terialméte diuiſi che uno è l'uno depoli, o l'altro è l'al
tro:l'altre quatro parti ſi diuideno in modo formale de
l'inuiaméto del moto è coſi o Filone:F1.Coſi e, orbene
l'hai inteſo so. Con tutto ciò nelli animali ſono purtut
te le ſei parti materialmente diuiſe,o differiti dimmi,
perche fra loro è tale diuerſità. Fr.Peroche l'animale ſi
muoue drittamente da uno loco ad un'altro, o le parti
ſue della lunghezza o larghezza ſono diuiſe,o diffe
renti:ma nel cielo che ſi muoue di moto circulare diſe
medeſimo in ſe medeſimo,o ſempre uolge ſopra diſe,è
neceſſario che queſte parti in lui ſieno materialmete ue
na medeſima nell'altra medeſima,e tutto nel tutto, et
D I A L O G O
nella forma,c uia del moto ſolamente ſi diuidano, per
ilche il capo, o glipiedi del cielo,che ſono gli dui poli,
pche mai nò ſi mutano l'un nell'altro, ſono materialmé
te diuiſi,ſi come nelli animali.so. S'un medeſimo è orie
te,o occidente ſegue che un medeſimo è deſtra,o ſini
ſtra? F1. Non è coſì:perche ancora che materialméte un
, pezzo del cieloſegnato ſia ad alcuni oriente, o ad al
tri occidente,nientedimeno ſecòdo il moto, che fa tutto
il cielo, o ogni parte è oriente a tutti, quando ſi truoua
nelſuo oriente, o plauia del moto è ſempre la deſtra,
e mai non è la ſiniſtra peroche mai ſi moue il cielo,ne
alcuna delle ſue parti in contrario di quel moto deſtro,
ouer alla riuerſa, come fannogli pianeti erratici sépre.
per la qual coſa il moto loro e ſiniſtro,o ſi moueno coſi
alla riuerſa per contr'operare al moto deſtro celeſte,p
fauoriri contrari inferiori,orp cauſare di loro la co
tinua generatione.so. T'ho inteſo, o ſatisfatta reſto
del mio dubbio:pur uorrei ancora, che mi dichiaraſi,a
che modo dicono gli filoſofi, che un'huomo ſolo è ſimu
lacro di tutto l'uniuerſo,coſi del mondo inferiore della
generatione o corruttione, come del mòdo celeſte, or
del ſpirituale o angelico,ouer diuino. F1. Qualche co
ſa par che tu mi diuertiſca dal propoſito in che ſiamo de
l'uniuerſalità dell'amore:mapche in ogni modo questo
ha qualche dependentia da queſta materia,te lo dirò ſot
to breuità. Tutti queſti tre modi,gli quali hai eſplicati,
generabile,celeſte,crintellettuale ſi cotégono nell'huo
mo come in microcoſmos,e ſi trouano in lui non ſola
mente diuerſi in uirtù,e operatione, ma ancor diuiſip
mebri,parti,erlochi del corpo humanoso, Inſegnante
S E C O N D O. 56
" litutti tre particolarmente. F1.Il corpo humano ſi diui
i de in tre parti, ſecondo il mondo, una ſopra dell'altra,
ta et dell'infima parte, la primapiu alta e da una tela, opi
mº niculo,che parte il corpo p mezo nella centura, che ſi
chiama diafragna,fin baſſo alle gambe.la ſecòda piu al
ſi ta è di ſopra a quella tela fin alla teſta la terza piu alta
fl è la teſta quella prima contiene gli membri della nutri
tº tione, o della generatide,ſtomaco, fegato,fiele, milza,
in miſeraici,ſtantini,reni,testicoli,o uerga,o queſta par
iº te nel corpo humano è proportionata al mondo inferio
li re Aoia generationenell'uniuerſo: & ſì come in quello
mº ſigenerano della materia prima i quattro elementi, fuo
i; co,aere, acqua, o terra,coſi in queſta parte ſi genera
" no del cibo,ch'è materia prima di tutti quatro gl'humo
ri ri,collera calda,ſecca,o ſottile, della qualità del fuoco
º ſangue caldo, o humido ſuauemite téperato,della qua
i lità dell'aere;il flegma freddo, o humido,della qualità
º dell'acquato l'humore maliconico freddo,o ſecco, del
iº la qualità della terra o ſì come deli quattro elemitiſi
ſ" generano animali che oltre la nutritide, o augméto ha
º no il ſenſo,o il moto, o le piante che nò hano ſenſo,
º ne moto,ma ſolaméte nutritione,o augmento, e altri
tº miſtipriuati d'anima ſenza ſenſo,ne moto, ne nutritio
ſº ne,neaugnéto, ma ſono come feccie delli elemèti, cioe
i pietre,funghi,ſali,o metallicoſi da queſti quattro hu
morigenerati in queſta parte prima, o inferioredelli
sº humori,ſi generano nébri c'hanno nutrimento,augu=
iº mento,ſenſo,o moto, come gli nerui, o panniculi,la
certi,o muſcoli,o altri che nºi hanno da ſe ſenſo, ne
moto,come ſono l'oſſa,le cartilagini e leuene ancora
D I A L O G O
del cibo,co delli humori ſi generano altre coſe che non
hanno ſenſo,nemoto,ne nutritione,ne augumento, ma
ſono feccie,o ſuperfluità del cibo, o delli humori, co
me ſono le feccie dure, l'orine, o gli ſudori, o la ſua
perfluità del naſo,o dell'orecchie o ſi come nel non
do inferiore ſigenerano alcuni animali di putrefattio
ne,molti de quali ſono uelenoſi:coſi della putrefattione
delli humoriſi generano di molte maniere,de quali alcu
ne ſono uelenoſe. orſi come nel mondo inferiore ultima
mente con participatione celeſteſi genera l'huomo, che
è animale ſpirituale:coſi del migliore dell humori del
uaporale, o piu ſottile ſi generano ſpiritiſottili, o pu
rificati,liquali ſi fanno per participatione, o riſtora
tione delli ſpiritiuitali,che ſono manèti ſempre nel cuo
re,liqualiſono della ſeconda parte del corpo humano
correſpondente al mondo celeſte, ſecondo diremo. so.
Ho ben inteſo la correſpondentia della parte inferiore
dell'huomo al modo inferiore ella generatione, et cor
ruttione:dimmi hora della celeſte. F1 L. La ſeconda
parte del corpo humano contiene quelli membri ſpiri
tuali che ſono ſopra la tela diafragma, fin'alle canne de
la gola, cioè il cuore & gli due polmoni, il deſtro, o il
ſiniſtro, nel deſtro ſono tre particelle di polmone diui
ſe, o nel ſiniſtro due, queſta parte corriſponde almö
do celeſte: il cuore e l'ottaua ſphera ſtellata con tutto
il celeſte ſopra d'eſſa, che è il primo mobile, che ogni
coſa muoue egualmente, uniformemente,circularmite,
e ogni coſa corporea dell'uniuerſo col ſuo cotinuomo
to ſoſtieneso ogni altro moto continuo, che ſi truoua
nelli pianeti, o elementi, procede dalui.coſi è il cuore
nell'huomo,
S E C O N D O. 57
nell'huomo, che ſempre ſi muoue in moto circulare, er
ri uniforme,ne maiſi ripoſa, o colſuo moto ſostiene in
r uitatutto il corpo humano, o è cagione del moto cona
g; tinuo delli polmoni, o di tutte l'arterie pulſanti del cor
po nel cuore ſi truouano tutti gli ſpiriti, e uirtù huma
ineſi come in quel cielo ſi truouano tante ſtelle chiare,et
i grandi,mezane, o piccole, e tante figure celeſti,che
si ſono collegate a queſto cielo primo mobile,gliſette piae
i neti erratici, i quali ſi chiamano coſì, perche errano nel
a moto, che qualche uolta uannoritti, qualche uoltatore
s: nano indrieto,qualche uolta in fretta, o qualche uolta
i; adagio,er tutti ſeguitano il primo mobile, coſì ſono gli
i polmoni, che ſeguitano il cuore, o lo ſcrueno nel moto
ſuo continuo,liqualipolmoni eſſendo ſpugnoſi ſi diſtido
º no,orſi riſtringono,qualche uolta in fretta, o qualche
a uolta adagio, come gli pianeti erratici o ſi come i prin
i cipali loro algouerno dell'uniuerſo ſono gli dui lumina
a ri,Sole,er Luna,et diſopra col Sole accompagnano tre
pianetiſuperiori, Marte, Gioue,er Saturno, et diſopra
con la Luna dui altri, Venere, o Mercurio, coſì il dee
e ſtropolmone piu principale è ſimulacro del Sole,et però l
i tieneſeco tre particelle diuiſe, che procedono dal medee
ſimo polmone,et il polmone ſiniſtro, che ſignifica la Lu
ana,ne tien due,co tutti fanno numero di ſette. o ſi co
a me il mondo celeſte ſoſtiene co' ſuoi raggi, o moto con
inuo queſto mondo inferiore, participandoli con quelli
il calor uitale,la ſpiritualita, e'l moto:coſi queſto cuore
a congli polmoni ſoſtiene tutto il corpo con l'arterie per
i leguali participa in tutto il ſuo calore, o li ſuoi ſpiriti
i uitali,etilſuo continuo moto ſi che in tutto la ſimilitu
i5 - H
-- -- D I A L O G O ”
dine é perfetta. so. Miguſta queſta correſpondentia
del cuore,o delli membri ſpirituali col mondo celeſte,
e le ſue influentie nel mondo inferiore.ſe mi uuoi bora
compiacere, dimmi la correſpondentia del mondo ſpiria
tuale nel corpo humano.F1. La teſta dell'huomo,che é
la ſuperiorparte del corpo ſuo, é ſimulacro del mondo
ſpirituale, ilquale, ſecondo il diuin Platone, non longe
d'Ariſtotele, ha tre gradi, animali,intelletto,o diuinia
tà.l'anima è quella, della qual prouiene il moto celeſte,
cr che prouede o gouerna la natura del mondo infea
riore, come la natura gouerna la materia prima in eſſo.
queſta nell'huomo e il cerebro con le ſue due potentie
del ſenſo, o del moto uolontario,lequali ſi contengono
ne l'anima ſenſitiua proportionaleall'anima del mona
do,prouidente e mouente li corpi dipoi e nell'huomo
l'intelletto poſſibile,ch'è l'ultima forma humana,cora
reſpondente all'intelletto dell'uniuerſo, nel qual ſono
tutte le creature angeliche. ultimamente e nell'huomo
l'intelletto agente: o quando con quello ſi congiunge il
poſſibile,ſi fa attuale,o pieno di perfettione, o di gra
tia di Dio, copulato con la ſua ſacra diuinità. queſto è
quel che nell'huono correſponde al diuin principio, dal
qual tutte le coſe hanno principio, o in lui tutte ſi dia
rizzano, o ripoſano, come in ultimofine. Queſto ti
debbe baſtare è Sophia in queſto noſtro familiar parla
mento del ſimulacro dell'huomo con tutto l'uniuerſo,
o come con ragione dagli antichi fu chiamato microa
coſmo.molt'altre particulariſimilitudini ci ſono, che ſaa
rebbono proliſſe,o fuor del noſtro propoſito di queſto
c'habbiamo detto, ce ne ſeruiremo quando parlaremo
S E C O N D O. 58
delnaſciméto,& origine dell'amare: & tu albordina
tenderai, che non in uano le coſe del mondo s'amano
l'una l'altra,l'alte le baſſe, o le baſſe l'alte,poi che ſo
no tutte parti d'uno corpo correſpondétiad un'integri
tà.& pfettione. so. Traſportato n'hail parlare, o
diſcoſtato alquato dal noſtro propoſito, torniamo hora
al noſtro intito è Filone.Tu hai dimoſtrato,ſe ben t'ho
inteſo,quanto è l'amore che ha il cielo a modo d'huomo
generante alla terra, o alla prima materia degli elemá
ti,come a propria dona recipiente la ſua generatione:et
non è dubbio ſecondo queſto, che ancora il cielo nò hab
bia amor'a tutte le coſe generate dalla terra, ouero dal
la materia degli elementi, come padre a propri figliuo
li:ilquale amorſi manifeſta largamete nella cura ch'egli
ha in conſeruarle premiarle,o ne ſuoi nutriméti pro
ducendo l'acqua pluuiale per nutriméto delle piante, le
piantep nutrimento degli animali l'uno o l'altro per
nutriméto,o ſeruitio dell'huomo come primogenito,ò
principalſuo genito.eſſo mutali quattro tipi dell'anno,
; Primaucra, Eſtate, Autino,Verno, peril naſciméto er
nutrimento delle coſe,o per téperare l'aere per il biſo
º gno della uita loro, o per pareggiare le compleſſion lo
ro.ancorſi uede che le coſe generate amano il cielo,piea
toſo, e uero padre, per la letitia c'hanno gli animali
. della luce del ſole, o della uenuta del giorno, o per la
triſtezza,e raccoglimèto c'hano per la tenebroſità del
sº cielo cò l'auueniméto della notte di queſto ſon certa che
ſº mi ſapreſti dir molto piu,ma a me baſta quel c'hai detto
e
º del reciproco amore del cielo,et della terra, come huo
ſa
f, mo,et dâna,o dell'amor d'ogn'un di loro uerſo le coſe
H 2,
D I A L O G O
generate,come amor di padre,o madreuerſo li figliuo
li,o coſi l'amor d'eſsi generati uerſo la terra, è uerſo
il cielo, come di figliuoli alla madre, e'lpadre, ma quel
che uorrei ſaper da te, e ſe gli corpi celeſti oltra l'amoa
re,c'hanno alle coſe del mondo inferiore, s'amano reci
procamente l'uno l'altro però che attento che fra loro
nò è generatione,laqualmi pare potiſſima cagione dela
l'amore fra le coſe dell'uniuerſo, parrebbe per queſta
nò doueſſe eſſere fra loro il reciproco amore, o la con
uertibile dilettione. F1. Se ben frali celeſti manca la re
cidiua,o mutua generatione, nò però manca fra loro
il perfetto o reciproco amore, la cauſa principale, che
ne mostra in loro amore, è la lor amicitia o harmonia
ca concordantia, che perpetuamente ſi truouain loro:
che tu ſai che ogni concordantia procede da uera amia
citia,ò da uero amore.o ſe tu contemplaſſi è Sophia la
correſpondentia,o la concordantia delli moti de corpi
celeſti, di quelli primi che ſi muoueno dal leuante al po
nente, o di quelli altri che ſi muoueno al contrario da
ponente in leuante,l'uno con moto uelociſſimo; l'altro
con meno uelocità, alcuni tardi, e alcuni altri tardiſsia
mi,o come qualche uoltaſi muoueno diretti, o quale
che uolta retrogradi, o qualche uolta ſtanno come
quieti nella ſtatione appreſſo la direttione,o nell'altra
appreſſo la retrogradatione, qualche uoltaſidiuerteno
uerſo il ſettentrione, qualche uoltauerſo mezogiorno,
qualche uolta uanno per mezo il zodiaco, o uno di loa
ro,qual è il Sole, non ſi parte mai da quella uia diritta
del zodiaco,ne maiuauerſo ſettentrione, ne uerſo mea
zogiorno, come fanno tutti gli altri pianeti, e ſe tu co l l
S E C O N D O. 59
noſceſſi il numero degli orbi celeſti, per liquali ſono ne
ceſſarii li diuerſi moti,le ſue miſure, le ſue forme, o po
ſitioni, o ſuoipoli,c ſuoi epicicli, o ſuoi centri, or
centrici,un'aſcendente,l'altro diſcendente,uno oriental
del Sole,l'altro occidentale, con molt'altre coſe, cheſare
rebbe coſa longa da dire in queſto noſtro parlamento:
uedreſti una ſimirabil correſpondentia, o concordia
di diuerſi corpi, e di difformi moti in una harmonial
unione, che tu reſtareſti ſtupefatta dell'auuedimento
dell'ordinatore, qual dimoſtratione di uero amore, et di
perfetta dilettione dell'uno all'altro è maggiore, che ue
dere una ſi ſoaue conformità, poſta o continuata in
tanta diuerſità:Pittagora diceua, che mouédoſigli cora
pi celeſtigenerauano eccellentiuoci,correſponditi l'una
all'altra in harmoniaca concordantia:laqual muſica ce
leſte diceua eſſere cagione della ſuſtentatione di tutto
º l'uniuerſo nel ſuo peſo, nel ſuo numero, e nella ſua mi
ſurataſsignaua,ad ogni orbe, et ad ogni pianeta qualſia
il ſuono & la ſua uoce propria:o dichiaraua l'harmo
mia reſultante da tutti: o diceua eſſere cagione, che da
noi non è udita,ne ſentita queſta muſica celeſte, la lone
! tananza del cielo a noi, ouero la conſuetudine di quela
«la,laquale fa che da noi non è ſentita, come interuiene a
coloro che habitano uicino al mare, iduali non ſentono
il ſuo ſtrepito per la conſuetudine, come quelli che di
nuouo s'approſſimano ad eſſo mare, eſſendo adunque
l'amore,o l'amicitia cagione d'ogni concordantia,er
eſſendo nelli corpi celeſti maggior concordantia, piu
ferma,o piupfetta, ch'in tutti li corpi inferiori ſeguiº
ta che fra loro è maggiore et piu perfetto amore,et piu
H 3
e -, ID I A L O G O -

perfetta amicitia, che in queſti corpi baſſi.so. Laconi -


cordia & correſpondentia mutua, o reciproca, cheſi º
truouanelli corpi celeſti, mi pare piu preſto effetto,
ſegno del loro amore, che cagion di quello, e io uori
ſapere la cagione di tale amore reciproco ne cieli: pche
mancando in lor la propagationeo ſucceſſionegenera
tiua, che è la potiſſima cauſa dell'amore degli animali,
o huomini, dell'altre cauſeniueggo alcuna che ſi con
uenghi a celeſti,non beneficio uolontario dell'unouere
ſo l'altro, che le coſe loro ſono ordinarie, manco l'eſſere
º d'una medeſima ſpecie, che, ſecondo ho inteſo, ne celeſti
nonſi truoua ſpecie,ſi come nonui ſi truoua genere,ne
propriaindiuiduatione, ouero ſe ui ſitruoua, ogniuno
delli corpi celeſti è d'una propria ſpecie;ne ancora pla
ſocietà perche uediamo che per l'ordine de loro mouis
menti qualche uolta s'accompagnano qualche uoltaſi
ſcópagnano;ne l'uno debbe generare nuouo amore ne
l'altro nuoua amicitia;perche ſono coſe ordinarie ſenza
inclinatione uolontaria. Fr. Se ben niſi truouane cele
ºſti alcuna delle cinque cauſe d'amore comune agli huos
mini, o agli animali,uiſitruouarino forſe quelle due
proprie degli huomini s o A che modo?F1. La cagion
principale dell'amore, che ſi truoua ne corpi celeſti, º
la conformità della natura, come negli huomini delle
compleſſionifra i cieli,pianeti, ſtelle e tal conformi
tà di natura,eteſſentia, che nei ſuoi moti,oratti ſi cor
reſpondeno con tanta proportione, che di diuerſiſifº |
una unità harmoniale:ilperche paiono piu toſto diuerſi
-
membri d'un corpo organizato, che diuerſi corpi ſepa
rati, cºſi come di diuerſeuoci, l'una acuta, e l'altrº
-

“S E C o N D o. 6o
le graue, ſi genera un canto intero, ſoaue all'audito, er
se, mancando una di quelle, tutto il canto ouero harmonia
i ſicorrompe:coſi di queſti corpi diuerſi ingrandezza,et
º in motograue,o lieui per la proportione,ò conformia
ſi taloroſi compone d'eſſi una proportione harmoniaca,
º
ng tale, tanto unita,che, mancando da piu piccola par
i ticella,il tutto ſaria diſſoluto ſi che queſta conformità
di natura è cauſa dell'amor delli corpi celeſti, non ſola
in mente come diuerſe perſone, ma come membri d'una pe
ſona ſolatcheſi come il cuore ama il cerebro, o gli al
i tri membri , e li prouede di uita,cr calor naturale, o
g: ſpiriti e il cerebro agli altridi nerui ſenſo, o moto,
ig º il fegato di ſangue, o uene,per l'amor che s'hanno
l'uno all'altro, o che ogn'uno ha al tutto come parte
i ſa,ilquale amore eccede ogni amore di qualſiuoglia al
i traperſona, coſì le parti del cielo s'amano reciproca
mente, con conformità naturale, e concorrendo tutti
º, in una unione di fine et d'opera ſi ſcrueno l'un l'altro,
e accomodano nei biſogni in modo che fanno un cor.
i poceleſte perfettamente organizato anchora in eſſi è
i l'altra cagione propria dell'amore degli huomini, che
" èper lauirtù: che eſſendo ogni uno de corpi celeſti di
eccellente uirtù, laguale neceſſaria per l'eſſere degli
ai altri,e di tutto il cielo, o l'uniuerſo, conoſciuta tal
idºglialtri,eſiananop quella quelli altri,etanco
dirò, che l'amano pil beneficio che fannoni, proprio,
et particulare uerſo d'uno,mauniuerſale in tutto l'unia
si ºf ºtheſenza
º modo amanogliquello
huomini ſaria deſtrutto
tuttouirtuoſi, et di queſto
cioè, p bene, che fi /

ºnluniuerſo,nip beneficio particulare, com'è quel l


H 4
T

- - p I A L O G O
delle coſe utili ſi che eſſendoli corpi celeſtili piu perſa
ti degli animali, ſi trouano in loro le due cauſe d'amo
re,che ſi truouano negli huomini,iquali ſono la piu per
fetta ſpecie degli animali so. Eſſendo, come tu dici,
tanta efficacia d'amore frali corpi celeſti, no debbe eſa
ſere uano quel che li poeti fingono dell'amore degli di
celeſti, come l'innamoramenti di Gioue,o diApolline, i
eccetto che li poeti hanno poſto queſto amore laſcino i
come di maſchio afemina, qualch'uno matrimoniale, lº
o altri adulterini, o lo mettono anchora generatio i
d'altri dei,lequal coſeſono certaméte molto aliene dal kº
la natura delli celeſti, ma, come il uulgo dice molteſon ti
le bugie de poeti. F1. Nei poeti hanno detto in queſto Allº

coſe uane,ne bugiarde, come tu credi. so. Come nottu rie


credereſtinaiſinii coſe deli dei celeſti Fr. io le crei,
erche l'intédo,ettu ancora ſe l'intenderai le crederai,
so. Fammele adunque intendere,pche io le creda. FI ei
Li poeti antichi non una ſola, ma molte intention impli i
corno ne ſuoi poemi, liquali chiamano ſenſi pongono i
prima di tutti pilſenſo letterale, come ſcorza eſteriore, i
l'hiſtoria d'alcune perſone, o deſuoi atti notabili, de
gni de memoria dipoi in quella medeſima fintionepone
gono come piu intrinſeca ſcorza piu appreſſo alante
dolla il ſenſo morale, utile alla uita attiua degli huomie
ni,approuando gli atti uirtuoſi, o uituperandoiuiti
oltre a queſto ſotto quelle proprie parole ſignificano
qualche uera intelligentia delle coſe naturali, o celeſti,
aſtrologali, ouero theologali, o qualche uolta lidi
ouero tutti li tre ſenſi ſcientifichi s'includeno dentro
della fauola, come le medolle del frutto dentro le ſe
r- -- -

º S E C O N D O. 6I
! r forze queſti ſenſi medullatifichiamano allegorici.so.
i; Nonpiccolo artificio,ne da tenue ingegno mi pare,cò
i plicare in una narratione hiſtoriale,uera,o finta, tan
"il te,o coſì diuerſe,o alte ſententie.uorrei da te quale
j: che breue eſempio,perche mi poſſa eſſere piu credibi
ti le F1. Credi certamente o Sofia, che quelli antichi
ii non meno hanno uoluto eſſercitare la mente nell'artifi
"; cio della ſignificatione delle coſe delle ſcientie, che nella
riti uera cognitione di quella:o darottene uno eſempio.
gº Perſeofigliuolo di Gioue per finitione poetica ammaz
e zò Gorgone,e uincitore uolò nell'ethere, che è il piu
gº alto del cielo.ilſenſo hiſtoriale e,che quel Perſeo figlia
º uolo di Gioue,per la participatione delle uirtù Giouia
(1 li che erano in lui,ouer per genealogia d'uno di quelli
li Re di Creta,o d'Athene,ouero d'Arcadia,che furono
tº chiamati Gioue, ammazzò Gorgone tiranno nella ter
ri ra:perche Gorgone in greco uuol dire terra, e per
º eſſer uirtuoſo fu eſaltato dagli huomini fino al cielo:
iº ſignifica ancor Perſeo moralmente l'huomo prudete ſi
gº gliuol di Gioue, dotato delleſue uirtù, ilqual amazzan
º doiluitio baſſo o terreno ſignificato per Gorgone ſa
" li nel cielo della uirtù ſignifica ancorallegoricamete pri

ſa ma,che la mente humana figliuolo di Gioue, amazzan


º do & uincendo la terreſtreita della naturagorgonica,
ſº aſceſe a intendere le coſe celeſti, alte o eterne, nella
ual ſpeculatione conſiſte la perfettione humana, quea
i allegoria è naturale perche l'huomo e delle coſena
turali.uuole ancor ſignificare un'altra allegoria celeſte
chehauendo la natura celeſte figliuola di Gioue cauſa
to col ſuo continuo moto la mortalità e corruttione ne
º D I A L O G O
corpi inferiori terreſtri, eſſa natura celeſte uincitrice r

delle coſe corruttibili ſpiccadoſi dalla mortalità di quel


le,uolò in alto,orreſtò immortale ſignifica ancora l'al
tra terza allegoria theologale, che la natura angelica,
che è figliola di Gioue ſommo Iddio creatore d'ognico
ſa,amazzando, o leuando da ſe la corporalità,emate
riaterrea ſignificatap Gorgone, aſceſe in cielo:peroche
l'intelligetie ſeparate da corpo,orda materia,ſono quel
le che perpetuamente muouono gli orbi celeſti.so. Mi
rabilcoſa è poter mettere in coſì poche parole d'un'at
to hiſtoriale tantiſenſi pieni di uera ſcientia, o l'unº
piu eccellente dell'altro. ma dimmiti prego,pche eſini
dichiararono liberaméte le lor dottrine?F1. Hanouoli
tu dire queſte coſe con tanto artificio, e ſtrettezzap
molte cagioni prima,pche ſtimauano eſſere odioſo alla
natura,o alla diuinità manifeſtare li ſuoi eccellentiſe
creti ad ogni huomo, e in queſto hanno certamete ha
uuto ragione, perche,dichiarare troppo lauera,opro
fonda ſcientia,e câmutare gli inhabili di quella, nella
cui mente ella ſi guaſta, o adultera, come fa il buonui
noi triſto uaſo, del ſual'adulterio ſeguita uniuerſal cor
ruttione delle dottrine appreſſo tutti glihuomini,cro
gni horaſi corrópe piu,andando d'ingegno inhabilei
ingegno inhabile, laquale infermità deriua da troppº
manifeſtare le coſe ſcientifiche:o al tipo noſtro è fatta
per il largo parlare de moderni tanto citagioſa, ch'ap
pena ſi trouauino intellettuale, che ſi poſſa beuere, o
che nòſiaguaſto.maheltépo antico includeuan'iſcere
ti della cognitione intellettuale dentro le ſcorzefabulo
fecógradiſſimo artificio,accioche non poteſſe intrari
-
S E C O N D o; 62
i
tentroſenò ingegno atto alle coſe diuine & intellettua
i º
ii,o méte conſeruatiua delle uere ſcientie, ornò corrut
i".
tiua di quelle so. Mi piace queſta ragione, che le coſe
º alte, o eccellenti alliatti, o chiari ingegni s'habbino
is
º araccomandare, o nelli né tali s'auuiliſchino, ma dim
º mil'altre cagioni defigmenti poetici. FI.L'hanno fate
º to ancora per quattro altre cagioni l'una è ſeconda, p
º udlerlabreuità,che in poche parole complicaſſero mol
i teſententie:laqual breuità è molto utile alla conſerua
º tione delle coſe nella memoria,maſſimamente fatta con
º talartificio, che ricordando un caſo hiſtoriografo ſiria
º cordaſſero di tuttiſenſi dottrinali incluſi in quello ſotto
º quelle parole. La terza per meſcolar'il delettabile hiſto
º riografo,e fabuloſo con il uero intellettuale, o il fa
º cilecon il difficile,talméte,ch'eſſendo prima allettata la
i fragilità humana dalla delettatione, o facilità della fa
la bula,gl'entraſſe in méte con ſagacità la uerità della ſcie
t: tia,comeſiſogliono ammaeſtrare i fanciulli nelle coſe di
i ſciplinali o uirtuoſe,principiidop le piu facili, maſſi
i manite poſſendo ſtare tutto inſieme,l'uno nella forza,
º l'altro nella medolla, come ſi trouano nelle fintioni poe
ritiche. La quarta e placòuerſatione delle coſe itellettua
i lichenò ſiuenghino auariare in proceſſo di tipo nelle
i due ſementi delli huomini perche ponendo le tali ſente
i tie ſotto queſte hiſtorie,non ſi poſſono uariare dalliter
miti di quelli ancora p piu conſeruatione hanno eſpreſ
i ſal'hiſtoria inuerſi ponderoſi,oroſſeruatiſſimi,accioa
a che facilmete non ſi poſino corrompere perche né puo
ci patire la miſura ponderoſailuitio,in modo che nela in
i diſpoſione deliingegni,ne la incorrettione degli ſcrit
D I A L O G O
tori facilmente puo adulterare le ſcientie. L'ultima, er
prima e, perche con uno medeſimo cibo poteſſero dar
mangiare a diuerſi ciuitati coſe di diuerſiſapori perche
le menti baſſe poſſono ſolamente pigliare degli poemi
l'hiſtoria,con l'ornamento deluerſo,o la ſua melodia:
l'altre piueleuate mangiano oltr'a queſto del ſenſo mo
rale,o altre poi piu alte poſſono mangiare oltr'a que
ſto del cibo allegorico, non ſoldi filoſofia naturale, ma
ancora d'aſtrologia,o di theologia,giuntoſi con ques
"
sto un'altro fine, cioè, che eſſendo queſti poemi cia
bo commune ad ogni ſorte d'huomini,è cagione d'eſſee
re perpetuato nella mente della moltitudine, che le coſe
molto difficili pochi ſono quelli che leguſtino, e delli
pochi preſtoſi puo perdere la memoria, occorrendo ua
na età che faceſſe deuiare gli huomini dalla dottrina,ſe
cödo habbiamo ueduto in alcune regioni,e religioni,
come nelli Greci, o negli Arabi,iquali eſedoſtati dot
tiſſimi hano quaſi del tutto perſo la ſcietia,ergia fu coſi
in Italia al tipo di Greci, dipoiſirinouò quelpuoco che
ci è al preſente il rimedio di queſto pericolo è l'artifia
cio di mettere le ſcientie ſotto licàticifabuloſi, e hiſto
riografi, che p la ſua dilettatione, ci ſoauità del uerſo
uano e ſi coſeruano sépre in bocca deluulgo, d'huomi
ni,di dâne, o di fanciulli so. Mi piaceno tutte queſte
cauſe di figméti poetici, ma dimmi, Platone,o Aristote
le principi defiloſofi:pche uno di loro niuolſe (e ſe bi
mſo la fabula)uſare il uerſo,maſolaméte la proſa,erl'al
trone uerſo ne fabula usò,ma oratione diſciplinale.
F1. Non rompeno mai le leggi ipiccoli, ma ſolamente
i grandi Platone diuino uolendo ampliare la ſcientia,
N
l S E C O N D O, 63
º euò da quella una ſerratura, quella del uerſo,manon le
º uò l'altra della fabula,ſi ch'egli fu il primo, che ruppe
ſº parte della legge della conſeruatione della ſcientia, ma
grintal modo lalaſſo chiuſa col ſtile fabuloſo, che bastò
º per la conſeruatione di quella. Ariſtotele piu audace,et
º apido di ampliatione, con nuouo,& proprio modo, or
è ſtile nel dire uolſe ancorleuare la ſerratura della fabu
r: la, rompere del tutto la legge conſeruatiua, ci par
iº lì in ſtile ſcientifico in proſa le coſe della filoſofia, è ben
r: uero, che usò ſi mirabile artificio nel dir tanto breue,
si tanto comprenſiuo,& tanto di profonda ſignificatione,
º che quel baſtò per la conſeruatione delle ſcientie in luo
godiuerſo,cº di fabula,tanto che riſpondendo egli ad
re Aleſſandro Macedone ſuo diſcepolo, ilquale gli haueua
a ſcritto,che ſi marauigliaua che haueſſe manifeſtato i li.
i briſi ſecreti della ſacra filoſofia, gli riſpoſe, che i libri
i ſuoi erano editi, non editi,editi ſolaméte a quelli, che
º gli hanno inteſi da eſſo.da queſte parole notarai o Sofia
i ladifficulti o artificio, che è nel parlar di Ariſtotele.
so. Io la noto:ma mi pare strano ch'egli dica, che
i non gli intenderà ſe non chi gli ha inteſi da lui: perche
i molti filoſofi ſon ſtati dipoi che l'hanno inteſi tutti, o la
si maggior parte: per laqual coſa queſto ſuo parlare non
a ſolamente mi par mendace,ma ancora arrogante: per
zº che ſe lidetti ſuoi ſono netti,debbeno eſſer inteſi da buo
intelletti ſe benfuſſero aſſenti, che la ſcrittura non è
perſeruir'à preſenti, ma a quelli che ſon lontani in tem
i po, & aſſenti da loro:o perche non potrà farla natu
e a che tali ingegni poſino intendere Ariſtotele per le
ſue ſcritture, ſenza hauerle udite da lui: F1. Bè ſareb
- D I A L O G O
be ſtrano queſto detto d'Ariſtotele,ſe non haueſſe altra
intentione. so. Che oltra? FI.Egli chiama audiente ſuo
colui,l'intelletto del quale intende, º filoſofa al modo
dell'intelletto di eſſo Ariſtotele,in qualſiuoglia tempo
e terra che ſi truoui: & uuol dire che le ſue parole
ſcritte non fanno ogni huomo filoſofo, ma ſolamente
quello,la cui mente è diſpoſta alla cognitione filoſofica,
come fu la ſua, o questo tale l'intenderà gli altri no,co
me interuiene in quella filoſofia, il cui ſenſo ſta chiuſo ſot
tofintione poetica. so. Secondo queſto Aristotele non
fece male aleuare la difficultà del uerſo, º della fabula
poi che laſciò la dottrina con tanta altra ſerratura, che
baſtaua per la conſeruatione della ſcienza nelle chiare
menti. FI. Egli non fece male percheuiremediò con la
grandezza del ſuo ingegno, ma diede ben audacia adal
tri non tali diſcriuere in proſa ſciolta la filoſofia, or d'
una manifeſtatione in l'altra,uenendo in mente inette, é
ſtato cagione di falſificarla, corromperla,ci ruinarla.
so. Aſſai mi hai detto di queſto, torniamo alli amori
poetici delli dei celeſti, che ne dici tu di quelli ? F1. Tel
dirò ma prima hai da ſapere, quali, o di quante manie
reſono questi dei poetici, dipoi ſapraidelli amori lo
ro. so. Tu hai ragione, o però dimmi prima che dei
fono queſti? F 1. Il primo Dio appreſſo gli poeti e
quella prima cauſa produttiua, conſeruatrice di tutte le
coſe dell'uniuerſo,ilquale communeméte chiamano Iup
piter, che uuol dire padre Iuuatore per eſſere padre ſu
uatore di tutte le coſe, poi che di nulla le fece, e gli die
de l'eſſere & gli Romani lo nominarono ottimo gran
diſſimo, perche ogni bene, e ogni eſſere procede da
s E c o N D o, 64
lui:& gli Greci lo chiamornozefs,che uol dire uita,
perche da eſſo hanno tutte le coſe uita, anzi egli è uita
d'ogni coſa è ben uero che queſto nome Iuppiter fu par
ticipato dall'omnipotente Dio ad alcune delle ſue crea
ture le piu eccellenti, e nel mondo celeſtiale ſorti que
sto nome il ſecondo delliſette pianeti chiamato Iuppiter,
per eſſer di fortuna maggiore,e di chiariſſimo ſplendo
re, o di ottimi effetti nel mondo inferiore, e quello
che migliori,piu eccellenti, o meglio fortunati huomia,
mi faccia con la ſua conſtellatione, o influentia, et nel
mondo inferiore il fuoco elementale ſi chiama ancora
Iuppiter,per eſſere il piu chiaro, o il piu attiub di tut
ti gli elementi, o come uita di tutte le coſe inferiori,
che ſecondo dice Ariſtotele, col calorſi uiue. Queſto
nome fu ancora participato allihuomini ad alcuni eccel
lentiſſimi grandemente iuuatiui alla generatione humaa,
na,come fu quel Liſania d'Arcadia, che andato in Athe
ne,o trouato quellipopulirozi,o di beſtiali coſtumi,
nonſolamente gli donò la legge humana, ma ancoramo.
ſtrò loro il culto diuino, onde eſilo pigliorono per Re,
o l'adorauano per Dio, chiamandolo Iuppiter per la
participatione delle ſue uirtù. ſimilmenteIuppiter Cre
tenſe figliuolo di Saturno, che per l'amminiſtratione,
che fece in quelle genti,uietandoli il mangiare carne hu.
mana,o altri riti beſtiali,o moſtrandoli i costumi hu
mani,e le cognitioni diuine,fu chiamato Iuppiter,etado
rato per Dio per eſſere al parer loro meſſo di Dio, cr,
formato da eſſo,ilguale loro chiamauano Iuppiter. so.
Chiamauanoforſegli poetiqueſto ſommo Dio peraltro,
nome proprio. F1: Propriamente il chiamauano Dee,
a
D I A L O G O
mogorgone, che uol dire Dio della terra, cioè dell'uni
uerſo,ouero Iddio terribile,per eſſere maggiore ditute
ti,queſto dicono eſſere il produttore di tutte le coſe. so.
Doppo il ſommo Dio, che altri Dei pongono i Poeti.
F1. Pongono prima i Dei celeſti, come ſono Polo, Ciea
lo,Ethere,o gli ſette pianeti,cioè Saturno, Iuppiter,
Marte, Apollo,o il Sole, Venere, Mercurio, Diana, o
ſia la Luna i quali tutti chiamano Dei,o Dee. so. Ci
ualragione applicano la deità alle coſe corporee, come
i" queſti celeſti? F1. Per la loro immortalità,luci
dità,o grandezza, o per la lorogran potentianell'u
iº, maſſimamente per la diuinità dell'anime di
quelli,i quali ſono intelletti ſeparati da materia, º cor
poreità,puri,o ſempre in atto. so. Stendeſi piu il no
me di Dio appreſſo liantichi? F1.Si,che diſcede nel mi
do inferiore pchegli Poeti chiamano Dei gli elementi,
mari,fiumi, o le montagne grandi del mondo inferioa
re, chiamano all'elemento del fuoco Iuppiter, a quel de
l'aere Iunone,all'acqua, º al mare Nettuno, alla terra
ceres,o al profondo di quella Plutone, o al fuoco mi
ſto comburente dentro della terra vulcano,o coſi mol
ti altri Dei delle parti della terra, e dell'acqua, s o.
Queſto è molto ſtrano, che chiamano Deigli corpi non
uiui,ne ſenſibili, priui dell'anima. F 1. Gli chiamano
Dei per la loro grandezza,notitia,opera, e principa
lità che hanno in queſto mondo inferiore, ancora pera
che credeuano eſſer ogn'un di queſti gouernato peruir
tù ſpirituale participatiua dell'intellettuale diuinità,oue
ro(come ſente Platone)che ogn'uno dellielemáti habbi
un principio formale incorporeo, per participatione
- delquale
S E C O N D O. 65
delquale eſſi hanno le ſue proprie nature, leguali chiae
ma idee, o tiene chela ldea del fuoco ſia uero fuoco
per eſſentia formale, o l'elementale ſia fuoco per par
ticipatione di quella ſua Idea,o coſì gli altri no e adun
queſtrano appropriare la diuinità alle Idee delle coſe:
onde ancoraponeuano duinità nelle piante, maſsima
mente in quelle che ſono cibi piu communi, o piu utili
alli humani, come Cerere alle biade, e Bacco al uino,
per l'uniuerſale utilità, e neceſſità che hanno gli huo
mini di quelle peroche ancora le piante hano le ſue pro
prie idee come gli elementi, o per queſta medeſimarae
gione chiamarono ancora dei,e dee le uirtù, gli uiti,
e paſsioni humane: perche, oltre che quelle per la loro
eccellentia,o queſte per la loro forza participino al
quanto di diuinità,pure la principal cauſa è,che ogn'u-
na delle uirtù,ogn'uno deuiti, e ognuna delle paſſio
nihumane in uniuerſale ha la ſua propria Idea, per par
º ticipatione della quale piu, e meno ſi truouano nelli
huomini intenſamente,ouero remiſſamente, o per que
f ſto fra gli dei ſono nominati, Fama, Amore, Gratia, Cu
pidità, Voluttà,Litigio, Fatica, Inuidia, Fraude, Perti
nacia, Miſeria,o molte altre di queſta ſorte:percioche
ogn'una ha la ſua propria Idea, o principio incorpo
reo,come t'ho detto, per ilquale è nominato dio, o dea.
so. Quando bene le uirtù per la loro eccellezahaueſ
ſero Idee,gliuiti, o cattiuepaſſioni a che modo le poſ
ſono hauerei F1.Si come fra gli dei celeſtiuiſono alcu
ne buone, e ottime fortune, come Iuppiter, o Vene
re, da quali ſempre dependeno molti beni, o ancora
ci ſono alcuni cattiui, che ſono infortuni, come Sar
I
IO I A L O G O ,

turno,o Marte, da quali ogni male deriua:coſi ancora


fra le Idee Platonice ci ſono alcuni principi di bene, et
di uirtù,o altre che ſono principi di male, e di uitiſ:
perche l'uniuerſo ha biſogno dell'uno o dell'altro per
la ſua conſeruatione ſecondo illual biſogno ogni male e
bene,che tutto quel che biſogna all'eſſere dell'uniuerſo
è certamente buono, poi l'eſſentia di quello e buona. ſi
che il male, o la corruttione ſono coſì neceſſari all'eſe
ſere del mondo come il bene, o la generatione, che l'u-
no diſpone l'altro,o è uia di quello, non ti marauiglia
re adunque,ſe coſi l'uno come l'altro ha principio diui
no d'immateriale Idea. so. Io ho pur inteſo che gli ui
tij,orgli mali conſiſteno in priuatione, gr dipendono
dal difetto della materia prima,o dalla ſua imperfet
taeſſentia potentiale, come adunque hanno principi di
uini; F1. Quando ben fuſſe coſì ſecondo lauia di peri
patetici,non ſi puo negare che la medeſima materiani
ſia produtta o ordinata dalla mente diuina,o che tut
tigli ſuoi effetti, e diffetti non ſiano drizzati dalla
ſommaſapienza,poi che ſono neceſſari all'eſſentiato
tale del mondo inferiore, o all'eſſere humano. onde le
ſono appropriate da Dio proprio Idee per loro princia
pij,non materiali, ma agenti, o formali, che cauſano
l'eſſere di queſte coſe imperfette, o fondate in priua
tione,o entificate per il neceſſario eſſere dell'uniuera
ſo. so. Mi chiamo ſatisfatta di queſto:torniamo al pro
poſito, o dimmi, il nome di Dio appreſſo gli poeti è
piu communicabile? F1. vltimamente l'hanno uoluto
communicare particularmente agli huomini, ma ſola
mente a quelli i quali hanno hauuto qualche uirtù hea
-

S E C O N D O. 66
roica, o hanno fatto atti ſimili alli diuini, o coſe graa,
di, o degne di eterna memoria, come le diuine. so. Et
per queſta ſimilitudine ſola danno il nome di Dio agli
huomini mortali: F1. Dalla parte, be ſono mortali,nà
li chiamano dei,ma da quella, per laquale ſono immor
tali, che è l'anima intellettiua. so. Queſta è in tutti gli
huomini,o già tutti non ſono dei F1. Non è in tutti ec
cellente,o diuina egualmente, ma per gli atti conoſcia
mo ilgrado dell'anima dell'huomo: & l'anime di quelli
che ne le uirtù,o atti ſomigliano a diuini, participano
attualmente la diuinità,o ſon come razzi di quella on
de con qualche ragione gli hanno chiamati dei, o alcu.
nid'eſsi per la ſua eccellentia furono intitulati in nome
di dei celeſti,come di Iuppiter,Saturno, Apollo, Mara
te, Venere, Mercurio, o Diana,Cielo,Polo, Ethere,et
altri nomi di ſtelle fiſse, delle figure ſtellate dell'ottaua
sfera, altri furono chiamati figliuoli di queſti, come
Hercole figliuolo di Gioue, Nettuno figliuolo di Satur
no:altri non tanto eccellenti ſono nominati di nome dela
li dei inferiori,come Oceano,er rerra,Cerere, o Bac
co.o ſimili,ouero figliuoli di quelli,de quali d'alcuni il
padre fu Dio, o la madre Dea,d'altri la madre non fu
dea, o d'altri ilpadre fu Dio celeſte, o la madre dea
inferiore, o in queſto modo ſono multiplicati li figmen
ti poetici degli huomini heroici chiamati dei perche nar
rando la loro uita, atti, o hiſtoria, ſignificano
coſe della filoſofia morale. quando poi li nomina a
no dalle uirti, dalli uiti, dalle paſſioni, ſignifica
no coſe della filoſofia naturale, o nominandogli
de nomi degli dei inferiori del mondo, della generae
2
D I A L O G O -

tione,o corruttione, dimoſtrano l'aſtrologia,o ſcien


tia de cieli:o nominandoli denomi degli dei celeſti, ſia
gnificano la Theologia di Dio, etdelli Angeli ſi che que
ſte fintioni furono ingenioſe, o d'alta ſapientia nella
multiplicata nominatione degli dei. so. Ho aſſai della
natura deglideigentili, o della ſua multifaria appella
tione:dimmi hora dei loro amori, che è il noſtro intéto 5
o come ſi puo penſare in loro propagatione generati
ua,o ſucceſſiuagenealogia,ſecondo pongono i poeti,
non ſolamente in quelli huomini heroici,liquali chiama -
no dei participatiui, ma ancora negli dei celeſti o infe
riori,ne quali pare aſſurda coſa la laſciuia,matrimoni,
o propagatione, che narrano di loro. F1. Già tempo
è di dichiararti qualche parte degli amori di quelli, or
della loro generatione.Sappi o Sofia, che ogni generatio
ne non è propagatione carnale, o atto laſciuo: perche
queſto modo di generare è ſolamente nelli huomini, o
nelli animali:pure la generatione è commune in tutte le
coſe del mido, dal primo Dio fin all'ultima coſa del mi
do,eccetto che eſſo èſolamente generatore, o non gea
nerato, l'altre coſe ſon tutte generate, o la maggior
parte ancora generatrici: o le piu delle coſe generate
hanno due principi de ſuageneratione, l'uno formale,
e l'altro materiale,ouero uno dante,er l'altro recipie
te,onde i poeti chiamano il principio formale padre daa
te,et il materiale madre recipiente:et per cicorrere que
ſti dui principi nella generatione d'ogni generato fu di
biſogno che l'un l'altro s'amaſſero, ets'uniſſero media
te l'amore per produrre ilgenerato, come fanno lipaa
dri,etle madri delli huomini, et delli animali: et quana
-
S E C O N D O. 67

e,
do queſta congiuntione de due parenti del generato e
ordinaria nela natura, ſi chiama appreſſo i poeti matri
moniale, et l'uno ſi chiama il marito,et l'altro la moglie:
ma quando e cògiuntione eſtraordinaria, ſi dice amoro

l
º
ſa,ouero adultera,o i pariti,ò ſia genitori ſi chiamano
amanti: ſi che tu poi conſentire gli amori, i matrimoni,
le generationi, paretadi,et genealogie nelli dei ſuperiori,
o inferiori ſenza ammiratione. so. Io t'ho inteſo,
e mi piace queſto fondamento uniuerſale nelli amori
delli dei:mauorrei che piu particolarmente tu mi dichia
º raſſi gli innamoramenti d'alcuno di loro, almeno ipiu
famoſi, o le ſue generatoni: o mi piaceria, che tu fa
ceſſi principio della generatione di Demogorgone, che
dici intenderſi per il ſommo, ci primo Dio: perche ho
inteſo, che egli ha fatto de figliuoli per strano modo.
dimmi ti prego quel che tu ſenti di queſto. F1. Ti dirò
quello che ho inteſo della generatione di Demogorgo
ne.Dice Pronapide poeta nel ſuo protocoſmo, che eſſen
do Demogorgone ſolamente accompagnato dall'eterni
tà,o dal Chaos,ripoſandoſi in quella ſua eternità, ſen
ti tumulto nel uentre del Chaos, onde per ſoccorrerlo
Demogorgone diſteſe la mano, o aperſe iluentre del
Chaos,delguale uſci il Litigio,facendo tumulto câ brut
tacrinhoneſta faccia,c uolare in alto, ma Demogor
gone logittò al baſſo, o reſtando pure il Chaos graua
to da ſudori,etſoſpiri focoſi, Demogorgone nò tirò aſe
la ſua mano fin che noi gli cauò ancora deluentre Pan
cā treſorelle chiamate Parche: & parédo Pan a Demo
gorgone piu bello che niſſun'altra coſa generata,lo fece
ſuo maeſtro di caſa,et li donò le tre ſue ſorelle per pediſº
I 3
D I A L O G O
ſeque,cioè ſeruitrici,o compagne.uedendoſi il chaos li
berato della ſua grauezza, per commandamento di De
mogorgone miſe Pannella ſua ſedia. queſta è la fauola
di Demogorgone, ancora che Homero nella Iliade appli
chi la generatione del Litigio, ouero della diſcordia a
Gioue per figlia, dellaqual dice,che,perche fece diſpiace
re a Iunone nella natiuità d'Euriſteo, o d'Hercole, fu
gittata di cielo in terra.dicono ancora, che Demogorgo
ne genera Polo, Fitone,Terra, o Herebo. so. Dimmi
il ſignificato in queſta fabuloſa generatione di Demogor
gone. F1. Significa la generatione, ouero produttione
di tutte le coſe dal ſommo Dio creatore,alqual dicono ef
ſere ſtata compagna l'eternità,perche egli ſolo éil uero
eterno, poi che è fu,o ſarà ſempre principio, o cauſa
di tutte le coſe,ſenz'eſſere in lui alcuna ſucceſsione tem
orale.gli danno ancora per compagna eterna il Chaos
ch'e,ſecondo dichiara Ouidio,la materia commune mi
ſta, o confuſa di tutte le coſe,laquale gli antichi pone
uano coeterna con Dio, della quale eſſo,quando li piace
que,generò tutte le coſe create,come uero padre di tut
te:e la materia è la madre commune a ognigenerato, in
modo che queſti pongono ſolamente eterni, o ingenera
tili dui parentidi tutte le coſe, l'uno padre, cº l'altro,
madre, ma poneuano il padre cauſa principale, e il
Chaos cauſa acceſſoria,o accompagnatrice, che di que
ſto medeſimo modo pare ſentiſſe Platone nel Timeo de
la nouageneratione delle coſe per il ſommo Dio produt
te della eterna,o confuſa materia. ma in queſto ſipo
trebbero riprendere, perche eſſendo Iddio produttore
di tutte le coſe, biſogna ancora che habbi produtto la
-
-
v
S E C O N D O. 68

materia della quale ſono geuerate: ma ſi debbe intende


re che eſsi ſigificano per eſſere ſtato il Chaos in coma
pagnia di Dio nella eternità, eſſere da lui produtto ab
eterno, o che Dio produceſſe tutte l'altre coſe di eſſo
chaos di nuouo in principio di tempo, ſecondo l'oppi
nione Platonica. o chiamanla compagna, non oſtante
che ſia produtta, per eſſere produtto eſſo Chaos ab ea
terno,ci trouarſi ſempre mai in compagnia di Dio. ma
per eſſere compagno del creatore ne la creatione,et pro
duttioue di tutte le coſe, o ſua conſorte nella loro gene
ratione, poi che quello è ſtato immediate produtto da
Dio, o l'altre coſe tutte ſono ſtate produtte da Dio,or
da quel Chaos, o ſia materia, eſſo Chaos con ragione ſi
puo chiamare compagnia di Dio, ma per queſto nòman
ca che eſſa non ſia ab eterno produtta da Dio, ſi come
Eua eſſendo produtta da Ada glifu côpagna, 23 cdſor
te, o tutti gli altri huomini nati di tutti due. so. Parbe
ne,che in queſta fauolauogliano ſignificare la generaa
tione dell'uniuerſo da Dio omnipotéte,come da padre, o
dalſuo Chaos,o ſia materia come da madre, ma dimmi
qualche coſa del ſignificato nelle particularità della fa
uola, cioè del tumulto nel uétre del Chaos, della mano
di Demogorgone,del naſcimèto del Litigio, o degli al
tri. F 1. Il tumulto che ſenti Demogorgone nel uétre del
Chaos, é la potétia,etappetito della materia c5fuſa,alla
germinatione delle coſe diuiſe,laqual diuiſione cauſaua,
et ſuol cauſare tumulto. Il tédimento della mano di Dea
mogorgöe per aprir il uétre del Chaos, é la poteſtà diui
na,che uolſe ridurre la potétiauniuerſal de Chaos in at
to diuiſo, che queſto é aprir il uétre dellagrauida per ca
I- 4
D I A L O G O
uarne fuora quello che u'è occulto detro.orhanno finto
queſto ſtraordinario modo di generatione con mano, or
non con membro ordinario generatiuo,per dimoſtrare,
che la prima produttione,ò creatione delle coſe, no fuor
dinaria, come la natural generatione ſolita,e ſucceſsiua
doppo la creatione, ma fu ſtrana et miracoloſa, cò mano,
d'ogni potétia. Dice, che quel,che prima uſci del Chaos,
fu il Litigio: peroche quello che prima uſci della prima
materia.fo la diuiſione delle coſe, leguali in eſſa erano
indiuiſe,o nel ſuo parto con la mano, poter del padre
Demogorgone,furono diuiſe. Chiama queſta diuiſione
Litigio,perche conſiſte in câtrarietà, cioè fra li quattro
elementi, che l'uno è contrario dell'altro, º gli figura
brutta faccia,perche in effetto la diuiſione, o contraa
rietà è difetto, come la concordia, o unione è perfettio
ne. Dice, che il Litigio uolſe ſalire in cielo, o che fugit
tato di cielo in terra da Demogorgone: perche nel cielo
non è diſcordia,ne contrarietà alcuna, ſecondo li peria
patetici,cº perciò li corpi celeſti non ſon corruttibili,
ma ſolamente gli inferiori, per eſſer tra loro contrarie
tà,che la contrarietà è cauſa della corruttione, º per
l'eſſere gittato di cielo in terra s'intende che'l cielo è
cauſa di tutte le contrarietà inferiori, o che eſſo è ſena
za contrarietà. so. Come la puo adunque cauſare. F1.
Per la contrarietà delli effetti de pianeti, ſtelle, o ſegni
celeſti, o per la contrarietà demoti celesti, uno da leui
teaponéte, l'altro da ponète a leuante,un uerſo ſettene
trione,l'altro uerſo mezogiorno,o ancora per la co
trarietà del ſito de corpi inferiori collocati nella rotone
dità del cielo della luna:che li proſſimi alla circòferéza
-
-

S E C O N D O. 69 -
del cielo ſono leggieri,o i lontani approſſimatial cen
troſongraui:dallaqual contrarietà depende ogn'altra
contrarietà delli elementi. Potrebbe ancora ſignificare
- quella opinione antica, o Platonica,che le ſtelle, o pia
neti ſieno fatti di fuoco per la loro lucidità, o il reſto
del corpo celeſte d'acqua per la ſua diafinità, e traſparé
tia:onde il nome hebraico de'cieli,ch'eſcamayn,ors'in
terpreta exinaini,che uuol dire in hebraico fuoco,orac
qua,o ſecondo queſto il Litigio, o la contrarietà nel
la prima creatione ſalirono in cielo, perche ſono fatti
di fuoco,e d'acqua, ma non reſtarono li ſucceſsiuamen
te,anzi furono gittati di cielo ad habitare continuamè
te in terra, nellaquale ſi fa la ſucceſſiuageneratione con
la continua contrarietà so. Strano mi pare, che in cielo
ſieno nature contrarie elementarie, come fuoco, o ace
qua.Fr.Se la materia prima è commune agli inferiori,
. & a celeſti, come ſenton coſtoro, orPlatone ancora,nò
eſtrano che qualche contrarietà elementale ſi trouian
cor nel cielo so. Come adunque non ſi corrompe,come
fanno i corpi inferiori? F1. Platone dice, che i cieli da
ſe ſono corruttibili, ma la potentia diuinagli fa indiſſo
lubili intende per le forme intellettuali in atto, che gli
informano:ancora, perche queſti elementi celeſti ſono
piu puri, o quaſi anime delli elementi inferiori, ne ſo
nomiſti nel cielo, come nelli inferiori miſti, che'lfuoco
e ſolamente ne' lucidi, o l'acqua ne traſparenti,dimo
do che ſe bè il Litigio in principio della produttione del
uentre del Chaos uolſeſalire in cielo, fu nientedimeno
gittato nel mondo inferiore,ouehoggidi e la ſua habita
tione. onde ſegue la fabula, che eſſendo pur in queſto
-
- - D I A L O G O
parto del Litigio il Chaos grauato con ſudori, e ſoſpiri
focoſi,ſeguito la mano di Demogorgone, o traſſe del
ſuo uentre Pan con le tre ſorelle Parche intende pauel
li affanni nella natiuità del Litigio le nature de quattro
elementi contrarij, o per la grauatione intende la tera
ra che è la piu graue, o per il ſudore l'acqua,o per li
ſoſpiri focoſi l'aere,o il fuoco:o per cagione, o rie
medio della fatigatione di queſti contrari la potentia di
uina produſſe del Chaos ilſecondo figliuolo Pan,che in
greco ſignifica tutto,per ilquale intende la natura uni
uerſale ordinatrice di tutte le coſeprodotte dal Chaos,
o quella che pacifica i contrario gli accorda inſie
me, onde Pan nacque doppo il Litigio,che la concordia
ſuccede alla diſcordia,o uiene dipoi di quella Produſſe
ancora con lui le tre ſorelle Parche chiamate Clotos,
Lacheſis,o Atropos,lequali Seneca chiama fate, o p
quelle intende tre ordini delle coſe temporali, del preſen
te, del futuro,o del preterito, leguali dice che iddiofe
ce ſeguaci della natura uniuerſale:perche Clotos s'inter
pretauolutione delle coſe preſenti, o è la Fata che tor
ce il filo,che ſi fila di preſente. Lacheſis è interpretata
protrattione, che è la produttione del futuro, o è quel
la Fata che attende quel filo che reſta per filare nella
rocca.Atropos s'interpreta ſenza ritorno, che è il pre
terito, che non ſi puo tornare,o è la Fata che ha fila
to il filogiaraccolto nel fuſo,o ſi chiamano Parche p
il contrario, perche a niſſuno perdonano. Dice di Pan,
che fu poſto nella ſedia per commandamento di Demoa
gorgone perche la natura eſercita l'ordine diuino, o
la ſua amminiſtratione nelle coſe poi ſegue la generatio,
e
S E C O N D O, 7o
ne di Demogorgone d'un ſeſto figliuolo chiamato Poa
lo, che è l'ultima ſphera,che uolge ſopra i dui Poliarti
co, o antartico, e un'altro ſettimo chiamato Fitone,
che è il Sole,o un'altro ottauo,che fu femina, cioè la
terra,laqual è il centro del mondo, queſta terra dicono
c'ha partorita la notte:perche l'ombra della terra cau
ſa la notte. Ancora intende per la notte la corruttione,
o priuatione delle forme luminoſe,laquale deriua dal
la materia tenebroſa. Dicono, che la fama fu la ſeconda
figliuola della terra: perche la terra conſerua la fama.
demortali,dipoi che ſono ſepolti in lei. Il terzo ſuo figli
uolo dicono che fuTartaro, cioè l'inferno: perche allo
inferiore uentre della terra ritornano tutti i corpigene
rati. Dicono la terra hauer partorito queſti figliuoli,et
altri ſenza padre:peroche queſti ſono difetti, o priua
tioni dell'eſſere,liquali dependeno dalla roza materia,
o non da alcuna forma. L'ultimo figliuolo di Demo
gorgone fu Herebo, che uuol dire inherentia, cioè la po
tentia naturale inherente a tutte le coſe inferiori,laqua,
le è nel mondo baſſo la materia degenerabili, e è ca
gione dellageneratione, o corruttione, o d'ogniua
riatione,o mutatione de corpi inferiori, o è nell'huo
mo,cheſi chiama mondo piccolo,l'appetito,o deſide
rio all'acquiſitione di tutte le coſe nuoue: onde dicono,
c'Herebogenerò di molti figliuoli,cioè Amore,Fatica,
Inuidia,Paura, Dolo, Fraude,Pertinacia, Egeſta, Miſe
ria, Fame, Querela, Morbo, Vecchiezza,Pallore, Oſcu
rità, Sonno, Morte, Charonte, Die,or Ether. so. Chi
fu la madre di titi figliuoli? F1. La notte figliuola della
terra, della quale generò Herebo tutti queſti figliuoli .
TD ( A L O G O
so.Perche attribuiſcono tutti queſti figliuolia Herebo
era la notte?F1. Perche tutti queſti deriuano dalla po
tentia inherente,o dalle notturne priuationi tanto nel
gran mondo inferiore,quanto nel piccolo humano.so.
Dimmi,come.FI. L'amore, cioè il deſiderio, è generato
dalla inherente potentia, o dal mancamento:perche la
materia, come dice il filoſofo,appetiſce tutte quelle for
me,delle quali è priuata. La gratia è quella della coſa
deſiderata,o amata,la qual perſiſte nella mente deſide
rante,ouer nella potétia appetente. La fatica e gli affan
ni, o trauagli del deſiderate per arriuare alla coſa, che
appetiſce.L'inuidia è quella, che ha il deſiderante al poſ
ſidente. La paura è quella, che s'ha di perdere l'acqui
ſtato di nuouo;perche ogni acquiſtatoſi puo perdere,
ouero di non poter acquiſtare quello che deſidera.Il do
lo,o fraude,ſono mezi d'acquiſtare le coſe deſiderate.
La pertinacia è quella, che uſa in ſeguitarle. L'egeſtà,
e miſeria, orfane ſono i mancamenti de deſideranti.
La querela è il loro lamento, quando non poſſono haue
re quel che deſiderano,ouero quado perdono l'acquiſta
to. Il morbo,ſenettu, o pallore ſono diſpoſitioni della
perdita,o corruttione delle coſe acquistate peruolon
tà,o potentia generatiua. L'oſcurità, o il ſonno ſono
le prime amiſſioni, che la morte è l'ultima corruttione.
Charonte è l'obliuione, che ſeguita alla corruttione,or
perdita dell'acquistato. Die è la lucida forma, alla quale
puo arriuare la in'herente potentia materiale, cioè la in
tellettiua humana,3 nell'huomo è la lucida uirtù, or
ſapientia, alla quale la uolontà de perfetti,o il ſuo de
ſiderio ſi drizza.Ether è il ſpirito celeſte intellettuale,
s E c o N D o. 71
ch'è quel piu che puo participare la potentiamateriale,
e lauolontà humana. Ancora potria ſignificare pºue
ſtidui figliuoli di Herebo, Die, o Ether, le due nature
del cielo, la lucida delle ſtelle,o pianeti,laquale ſi chia
mà Die,o la Diafana,dell'orbe,laquale ſi chiama E
ther.so.c'hanno a fare queſte nature celeſti con Here
bo,ch'è la materia degenerabili e corruttibili, o come
gli poſſono eſſer figliuoli? F1.Peroche molti delli anti
chi, o con loro Platone, affermano che queſte nature
celeſti ſieno fatte di materia de corpi inferiori,onde lo
rouengono ad eſſere gli piu eccellenti figliuoli di Here
bo.so. Mi basta quello,ch'in breue hai detto dellage
neratione di Demogorgone:mancamiſolamente d'intée
dere delle coſe pertinenti all'amore, come l'innamora
méto di Pan ſecondo figliuolo di Demogorgone con la
ninfa Siringa.FI.Fingono i poeti il dio Pan cô due cor
na in teſta tendenti al cielo, la faccia ignea con la barba
longa, che gli pende ſopra il petto.ha in mano una uere
ga,o una fiſtula con ſette calami:ha indoſſo una pelle
di diuerſe macchie macchiata,glimébri baſsi, aſpri, or
rozi,o gli piedi caprini. Dicono che uenendo Pan in
cótentione cò Cupidine, eſſendo ſuperato da lui, fu co
stretto amare Siringauergine ninfa d'Arcadia,laquale
ſeguendola Pan,oreſſafuggedo, fu impedita dal fiume
Ladone, onde ella domandando ſoccorſo all'altre ninfe,
fu côuertita in calami,ouercăne paludari: erodedo Pä
che la ſeguiua,ilſuono che iluento faceua percotédo in
quei calami,ſenti tanta ſuauità d'harmonia, che per la
dilettatione delſuono,or per l'amore della ninfapigliò
ſette di quelli, o con ceragli congiunſe inſieme,o fe
- D I A L O G O
ce la fiſtula ſoaue inſtrumento da ſonare.so. Vorrei ſa
per date ſe gli poeti in queſto hano ſignificato qualche
allegoria. F1. Oltre ilſenſo hiſtoriale d'uno Siluano di
Arcadia,ilquale eſſendo innamoratoſi diede alla muſi
ca,o fu inuentore della fiſtula con gli ſette calami con
giunti inſieme con cera, non è dubbio c'ha un'altro ſen
ſo alto, o allegorico, cioè che Pan, che in Greco uuol
dire tutto, è la natura uniuerſale ordinatrice di tutte le
coſe mondane, le due corna,c'hain fronte, che ſi ſtendo
no fin'al cielo, ſono gli dui Poli del cielo,artico,e an
tartico;la pelle macchiata, c'ha indoſſo, e l'ottaua ſphe
rapiena di ſtelle:la faccia ignea èil Sole con gli pianeti,
che in tutto ſono ſette,ſi come nella faccia ſon ſette ore
gani,cioè dui occhi,due orecchie,dui buchi del naſo, or
la bocca,liquali, come diſopra habbiamo detto, ſignifi
cano gli ſette pianeti gli capeglio la barba longa pen
dente ſopra il petto, ſono i raggi delSole,o altri piane
ti,o stelle, che pendono nel modo inferiore per far oa
gni generatione, o miſtione gli membri baſſi, o rozi
ſon gli elementi,cº gli corpi inferiori, pieni di groſſez
za,o di rozezza,a riſpetto delli celeſti, fra quali mé
brigli piedi ſono caprini, perche li piedi delle capre nà
caminano mai per la uia dritta, ma uanno ſaltando, or
trauerſando inordinatamente:tali ſono i piedi del mon
do inferiore, o gli ſuoi moti, o trasformationi d'una
eſſentia nell'altra tranſuerſalmente ſenza certo ordine,
delle quali rozezze,grinordinationi ſono priui gli cor
pi celeſti. Queſto è il ſignificato della figura di Pan.so.
Piaceni, ma dimmi ancora il ſignificato del ſuo amore
con Siringa:che è piu del noſtro propoſito, F1. Dicono t
S E C O N D O. 72
ancora, che queſta natura uniuerſale coſì grande, poté
te, eccellente,o mirabile,nò puo eſſerpriua d'amore,
e però amò la pura uergine, o incorrotta,cioè l'ora
dine ſtabile, o incorruttibile delle coſe mondane, pche
la natura ama il meglio, o il piu perfetto,ilquale ſegui
tandolo,egli il fuggiua,per eſſere il mondo inferiore ti
to inſtabile,o ſempre inordinatamente mutabile, con
piedi caprini,la fuga dellaqual uergine fece ceſſare il
fiume Ladone,cioè il cielo che corre continuamente,co
me fiume,nellual'è ritenuta l'incorrotta ſtabilità fuggi
tiua delli corpi generabili del mondo inferiore, benche
il cielo no ſia ſenza cotinua inſtabilità,p ilſuo continuo
moto locale:ma queſta inſtabilità è ordinata cºrsèpiter
, na,uergineſnza corruttione,o le ſue deformità ſono
con ordinata, o harmoniaca correſpondentia ſecondo
che di ſopra habbiamo detto della muſica,ormelodia ce
leſte, queſti ſono i calami delle canne del fiume, ne quali
fu conuertita Siringa,ne quali calami lo ſpirito genera
ſoaue ſuono, o harmonia,pche ilſpirito intellettuale,
che muoue i cieli, cauſa la ſua conſonante correſpoden
tiamuſicale:de quali calami Päfece la fiſtula.cò ſette di
loro,che uuol ſignificare la cdgregatione delli orbide
ſette pianeti,orleſue mirabili còcordantie harmoniali,
p queſto dicono che Pan porta la uerga,o la fiſtula cò
laquale ſempre ſuona,pche la natura di continuo ſi ſere
-
ue dell'ordinata mutatione de ſette pianeti p le mutatio
ni continue del mondo inferiore.VedioSofia, come bre
uemente io t'ho detto il continente dell'amore di Pà câ
gi
Siringa.so. Miguſta l'innamoramento di Pan con Si
º ringa.uorreihora ſapere la generatione, matrimoni,
º
- s .. .
- D I A L O G O
adulteri,orinnamoramentidelli altri dei celeſti,erqua
li ſono le lor'allegorie. FI.Ti dirò di quelli qualche par
te ſotto breuità,perche il tutto ſarebbe coſa loga,e fa
ſtidioſa:L'origine delli Dei celeſti uiene da Demogorgo
ne,o dalli ſuoi due nepoti figliuoli di Herebo,ouero,ſe
condo che altri uogliono,ſuoi figliuoli propri, cioè di
Ether, o di Die ſua ſorella,o moglie di queſti dui di
cono che nacque Celio,ouero Cielo, del qual nome apa
preſſo i getilifu nominato Vranio, padre di Saturno,p
eſſeretato eccellete in uirtù,ordiſi profondo ingegno,
che pareua celeſte,ordegno d'eſſere figliuolo di Ether,
e di Die, pche participaua la ſpiritualità etherea nel
ſuo ingegno, o la luce diuina nella ſua uirtù.l'allegori
co di queſto è aſſai manifeſto perche il Cielo, che circò
da,cela, o copre tutte le coſe, è figliuolo di Ether, ordi
Die,peroche è copoſto di natura etherea nella ſua diafi
nità ſottile, o ſpirituale, o di natura lucida diuinap le
ſtelle luminoſe, c'ha,o l'Ether ſi chiama padre peſſe
re parte principale nel cielo ſi p la ſuagradezza che ci
prende tutti gli orbi, come ancora, ſecondo Plotino, di
mente di Platone,perche penetratutto l'uniuerſo,ilqua
le pone eſſere pieno di ſpirito ethereo, ma che gli corpi
lucidi ſono mébri particulari del ciel'a modo della feni
na, che parte dell'huomo, che è il tutto:come ancorap
eſſere l'ether corpo piu ſottile, o piu ſpirituale che i
corpi lucidi delle ſtelle, o pianeti:onde Ariſtotele dice,
che per eſſere le ſtelle di piugroſſa, e denſa corporen
tia,che’l reſto del cielo, ſono capaci di riceuere e rite
nere in ſe la luce:laqualcoſa non puo fare l'orbe per la
ſua traſparite ſottilità:et Plotino tiene eſſere tita la ſot
- tilità
- S E C ' O N D O, 73
tilità dell'ether, che penetritutti i corpi dell'uniuerſo,
º coſi ſuperiori, come inferiori, crche ſtia con loro nei
ſuoi lochi ſenza augumento di loro peroche eſſo è ſpiri
to interiore ſoſtentatiuo di tuttigli corpi ſenza accreſce
re la ſua propria corporentia:onde l'Ether ha proprie
tà di marito ſpirituale, o Die di moglie piu materiale,
delle quali due nature il cielo è copoſto.so. Et di Cielo
chi ne nacqueº FI, Saturno. s o. Et qual fu la madre:
F1. Saturno Re di Creta fu figliuolo d'vranio, o di
veſta:o eſſendo eſſo Vranio per la ſua eccelleza chia
mato Cielo, Veſta ſua moglie fu chiamata Terra, per
ſi eſſere coſì generatiua ditanti figliuoli,o maſſimamen
te per Saturno,ilqual fu inclinato alle coſe terreſtri, cr
inuentore di molte coſe utili ne l'agricultura, ancora
eſſo Saturno fu dinatura tarda,o malenconica a modo
della terra:o allegoricamete la terra, come t'ho detto,
; e la moglie del cielo nella generatione di tutte le coſe del
mondo inferiore. so. Eſſendo Saturno pianeta, come
puo eſſere figliuolo della terra; F1. Vnauolta eſſo è fia
gliuolo di Cielo,perche é ilprimo pianeta, co ilpiu apa
proſſimato al cielo ſtellato: o aſſolutamente ſi dice
Cielo, o come padre circonda tutti i pianeti. però eſſo
Saturno ha molte ſimilitudini della terra, prima nel co
lore piombale, che tira al terriccio, dipoi perche fra
tutti i pianeti erratici eſſo è il piu tardo nel ſuo moto, ſi
come la terra fra tutti li elementi è il piu graue.tarda
Saturno trent'anni a uolgere il ſuo cielo, o Iuppiter
poi, che è il piu tardo delli altri, in anni dodici,e Marte
in circa due, º il Sole, Venere Mercurio in uno anno,
o la Luna in un meſe oltra queſto Saturno aſſomiglia
- , - R.
- - D I A L O G O
alla terra nella compleſſione che influiſce:laquale e fred
da,c ſecca come lui: fagli huomini, ne quali domina,
malenconici,meſti,graui, o tardi, o di colordi terra,
inclinati all'agricultura, edifici, o offici terreni, or
eſſo pianeta domina ancora tutte queſte coſe terrene, ſi
dipinge uecchio, meſto,brutto d'aſpetto, cogitabundo,
mal ueſtito, con una falce in mano, peroche fatali gli
huomini,che da lui ſono dominati, o la falce è inſtrua
mito dell'agricultura, alla quale li fa inclinati. Da oltra
queſtogrand'ingegno profonda cogitatione, ueraſcien
tia,retti conſigli, ci coſtantia d'animo, per la miſtione
della natura delpadre celeſte con la terrena madre or
finalméte dalla parte del padre dà la diuinità dell'ani
ma, o dalla parte della madre la bruttezza, e ruina
del corpo,o p queſto ſignifica pouertà,morte ſepoltu
ra, o coſe aſcoſe ſotto terra, ſenza apparatia, e orna
mento corporeo: ondefugono, che Saturno mangiaua
tutti i figliuoli maſchi, ma non le femine, peroche eſſo
corrópe tutti l'indiuidui, e conſeruale radici terrene
loro madri ſi che con ragione fu chiamato figliuolo di
Cielo,o della Terra. so. Et di Saturno chi fa figliuo
lo? F1. Molti figliuoli, o figliuole applicano i poeti è
Saturno,come Cronos,che uuol dire tépo determinato,
ouero circuito temporale, come è ancora l'anno che é il
tepo del circuito del Sole, che dicono eſſere figliuolo di
Saturno:peroche il maggior circuito tiporale che l'huo
mo poſſa uedere nella ſua uita,o che ſia di piu tempo,è
il circuito di Saturno, che, come ho detto, ſifa in trenta
anni, che quelli delli altri pianeti ſi fanno in piu breue
tempo so. Qualfu la moglie di Saturno madre di Cro
S E C O N D O. +
nos? F1. Sua moglie madre di Cronos, o delli altri
figliuoli fu opis ſua propria ſorella, figliuola di ſuo
padre Cielo,o di Terra ſua madre.so. intédono farſi
altra coſa per Opis, che la uera moglie di Saturno Re
di Creta ? F1. L'allegoria è,che Opisuuol dire opera,
o ſignifica il lauorio della terra, coſì nell'agricultura
come nella fabrica dellecittà,et habitationi,laquale con
ragione è moglie,o ſorella di Saturno,è ſorella peſſer
figlia del cielo,ilquale cauſa principale dell'agricultura
della terra, o della terrena habitatione, in modo che li
parenti,ouergenitori di Opisſon quelli medeſimi di Saa
turno, cioè cielo e terra. È ſua moglie perche Saturno
produce le fabriche, o l'agricultura come agente, or
Opis come recettaculopatiente, o materiale.so. Che
altri figliuoli ha hanuto Saturuo d'Opis? F1. Plutone,
che ſignifica l'abiſſo del mare, perche in tutti dui Satur
no ha dominio. altri figliuoli gli danno i poeti.ma tor
nando alle coſe celeſti, che ſono in noſtro propoſito,ti
dico,che Gioue fu figliuolo di Saturno, ilqual Gioue è il
pianeta piu baſſo, che ſeguita Saturno,etne l'ordine ce
leſte ſuccede a Saturno nel modo che ſucceſſe Iuppiter
Re di Creta a ſuo padre Saturno: il qual Iuppiter hebbe
ilnome di queſto eccellente, o benigno pianeta per la
ſua benigna, o nobil uirtù,ſi come ſuo padre per le
ſue ſimilitudini già dette. o participando queſti dui
della natura di queſti dui pianeti, furono nomina
ti delli ſuoi nomi, come ſe quelli celeſti fuſſero diſcea
ſì in terra, o fattoſi huomini ancora s'aſſomigliaa
rono a queſti dui pianeti ne caſi intrauenuti ad ogn'u-
no di loro da per ſe, o l'uno con l'altro, so. Di
- - K 2
-
D I A L O G O -

Saturno haigià detto:dimmi hora di Gioue l'allegoria


de caſi che gli ſon interuenuti con ſuo padre Saturno,
e delli ſuoi propri ancora. F1. Di qual caſo d'eſſo uoi
tu ch'io ti dica? so. Di quel che dicono che quando
Iuppiternacque lo naſcoſero da ſuo padre Saturno, che
amazzaua tutti i ſuoi figlioli. FI.L'allegorico è, che Sa
turno è ruinatore di tutte le bellezze & eccellentie che
peruengono nel mondo inferiore dallialtri pianeti, o
maſſimamente di quelle, che uengono da Gioue, che ſoa
no le prime, e le piu illuſtri, come è la giuſtitia,la libee
ralità,la magnificentia,la religione,l'ornameto,ilſplen
dore, la bellezza, l'amore,lagratia,la benignità,lalia
beralita, la proſperità, le ricchezze, le delicie, e coſe
ſimili, delle quali tutte Saturno è ruinatore,o deſtrug
gitore, o di quelli, che hanno ne ſuoi naſciméti Saturno
potente ſopra di Gioue,dannificatore egli è, o fa rui
nare in loro tutte queſte nobilità,ouero le offuſcaſico
me Iuppiter cretenſe,eſſendo fanciullo,o debile di for
ze,fu naſcoſo dalla maliuolentia di Saturno ſuo padre,
che lo uoleua occidere, per eſſere potente ſopra di lui
so. Et qual è allegoria di quello che dicono, che eſſene
do Saturno in prigione de Titani, Iuppiter ſuo figliuolo
con ſufficienti forze lo liberò? F1. Significano, che eſe
ſendo Iuppiter forte nella natiuita d'alcuno, ouero in
principio di qualche edificio,ò habitatione,ouero opera
grande, ſeſi truoua con buono aſpetto ſuperante Satur
no,libera queltale d'ogni calamità, miſeria, e prigio
mia,et reprime tutti i ſuoiinfortuni. so. Et quello che
dicono che Iuppiter dipoi che hebbe liberato Saturno,
lo priuò del regno, o lo cifinò nell'inferno, che ſignia
- S E C O N D O. 75
fica: FI. vna uolta l'hiſtoria è,che Iuppiter, dipoi che
hebbe liberato il padre di prigione di Titani, gli leuò
il regno, orfecelo fuggire in Italia, o quiui regnò in
cópagnia di Iano, o principiò una terra, douehora è
Roma, o coſì confinato mori. Li Poeti chiamano Ine
ferno italia,ſi per eſſere a quel tipo inferiore a Creta,
che eſſo Re la riputaua Inferno a riſpetto del ſuo regno,
come pche in effetto Italia è inferiore alla Grecia, per
eſſere piu occidentale, peroche l'oriente è ſuperiore al
l'occidete ma l'allegoria è,che eſſendo Gioue piu poté
te che Saturno in qualſiuoglia pſona,ò atto,eſſo leua il
dominio di quel tale a Saturno, o lo fa reſtare inferio
reininfluitia ſignifica ancora uniuerſalmente, che ree
gnando Saturno prima nel modo della generatione, con
ſeruando le ſemenze ſotto terra,etcongelado lo ſperma
in principio della concettione delli animali, che non di
meno neltépo dell'augumento, o ornamento delle co
ſenate Gioue è quello che regna, o è principale in que
ſto,e leuando il padre Saturno da dominio, lo confina
nell'inferno,cioène luoghi oſcuri,ne quali ſi naſcondo
no le ſemenze delle coſe in principio della generatione,
ſopra lequali ſemenze eſſo Saturno ha proprio domi
nio.so. Mi conſuona queſte allegorie dei caſi intraue
nuti fa Gioue,o Saturno e poi che queſte hinoſotti
le ſignificatione,tanto piu l'hauerino quelle coſe che ſi
dicono della uirtù,er uittoria di Gioue, o della ſuagiu
ſtitia,liberalità,co religione.FI.Egli è coſi, che dicono
che luimoſtrò al uolgo il modo del ben uiuere, uietādoli
di moltiuitii chehaueuano, peroche mangiauano carne
bumana, o ſacrificauonla, o egligli leuò da quella
- K 3
D I A L O G O
inhumana conſuetudine, ſignifica che Iuppiter celeſtep
la ſua benignità prohibiſce alli huomini ogni crudeltà,
orglifa pietoſi, o gli prolonga, o preſerua lauita,et
gli difende dalla morte:onde eſſo Gioue in greco ſi chia
ma zefs, che uuol dire uita. Dicouo ancora che egli ha
dato legge,orreligione,o conſtituititempi: peroche'l
pianeta Iuppiter porgetalcoſe agli huomini, facendoli
regolati, moderati, c attenti al culto diuino. Dicono
che acquiſtò la maggiorparte del mondo,laquale diuiſe
fraſuoi fratelli, figliuoli,parenti, o amici, o pſeuolſe
ſolamente il monte Olimpo,nelqualefaceua la ſua reſi- .
dentia, o gli huomini andauano a domandare li ſuoi
rettiiudici,o egli faceua ragione, o giuſtitia ad ogni
aggrauato. ſignificano che quel pianeta di Iuppiter dà
uittorie,ricchezze,o poſſeſſioni, con liberal diſtribu
tione alli huomini Giouiali, e che egli ha in ſe una ſua
ſtantia netta, e limpida natura, aliena da ogni auari
tia, o bruttezza, o che fra gli huomini giuſti, amatoe
ridiuirtù,co diretti giudici,et perciò in lingua hebrai
caſi chiama Sedech, che uuol dire giuſtitia. So. Tutte
queſte allegorie Giouiali mi piaceno: ma che dirai è Fi
lone delli ſuoi innamoramenti, non ſolaméte matrimoa
niali con Iunone, ma ancora adulterini,che ſono piu del
noſtro propoſito? F1. L'hiſtoriale è che Iuppiter ha p
moglie Iunone ſua ſorella figliuola di Saturno, e di
opis,nati tuttidui d'un medeſimo parto,et ella nacque
prima. Nell'allegorico alcuni tegono Iunone p la terra,
e per l'acqua,o Gioue per l'aere,o p il fuoco:altri
pongono Giunone per l'aere,o Gioue per ilfuoco, fra
quali pare che ſia fratellanza, o congiuntiouet altrila
S E C O N D o. 76
pongono la Luna: & ogniuno accommodale fauole di
Giunone alla ſua oppinione. So. Ettu ò Filone che ina
tendi per Giunone? F1. intendo la uirtù gouernatrice
del mondo inferiore, o di tutti gli elemeti,o maſſima
mente dell'aere,che è quello che circonda, o ambiſce ,
l'acqua, o che penetra la terra per tutto:che l'elemen
to del fuoco no era conoſciuto, ne conceſſo dalli antichi,
anciteneuano che l'aere fuſſe contiguo al cielo della Lu
na, ſe ben quella prima parte per l'approſſimatione de
cieli,per il loro continuo moto ſia la piu calda, onde per
l'uniuerſalità dell'aere in tutto ilglobo, che è piu appro
priato a Giunone, eſſa è la uirtùgouernatrice di tutto il
mondo, della generatione,et delli elemeti, ſi come Gioue
è la uirtù gouernatrice delli corpi celeſti:ma s'appro
pria al pianeta Iuppiter,perche è il piu benigno, o ecº
cellete, o il piu alto dopò Saturno, che è il padre ſuo,
cioè l'intelletto, ch'è produttore dell'anima celeſte, or
Opis ſua madre, ch'è il centro della terra,et la materia
prima.Iuppiter reſta mezo nel celeſte, che è principio e
padre delli altri pianeti,et di Cielo,et diſua ſorella Giu
none, che còtiene tutto quello ch'è dal centro della tera
rafino al cielo: eteſedo còtigui l'uno co l'altro ſi chia
mano fratelli: o ſi dice che ſono nati d'uno medeſimo
parto,p denotare che'lmödo celeſte,et l'elemätale furo
no inſieme produtti dall'intelletto padre,et dalla matee
riamadre,ſecodo dice Anaſagora, câforme cà la ſacra
ſcrittura nella produttibe,ouero creatide del mido,qua
dodice, che d'un principio,et ſeméza dellecoſe creò Id
dio il cielo,et la terra.et dicono che Giunone uſci prima
del uentre della madre: perche intendeuano che la fore
K 4
D I A L O G O
matione di tutto l'uniuerſo principiaſſe dal centro, e
che fuſſe coſì ſucceſſiuamente andata ſalendo fino alla
circonferentia ultima del cielo, come arbore che uada
creſcendo fino alla cima;cóforme al detto del Salmiſta,
che dice, nel di, che creò Dio terra, e cielo, che ante
poſe nell'ordine della creatione l'inferiore al ſuperiore
corporeo.o ſi chiamano congiunti in matrimonij,pere
che, come diſoprat'ho detto, il mondo celeſte è uero ma
rito del mondo elemetale, che è la ſua uera moglie,l'u-
no agente,o l'altro recipiente. o ſi chiama Giunone,
perche giouo, quaſi come la deriuatione di Gioue, pche
ambiduigiouano alla generatione delle coſe,l'uno come
padre, e l'altro come madre, tuttauolta Giunoneſi di
ce dea de matrimonij, c Lucina delle partorite perche
ella è uirtùgouernatrice del mondo, della congiuntione
delli elemáti,o della generatione delle coſe, so. Mi ha
ſta queſto della loro cogiuntione: dimmi hora della loro
generatione di Hebefemina, et di Marte maſchio.Fr.
Fingono che ſtàdo Apollo i caſa di Gioue ſuo padre,die
de mangiare a Giunone ſua matrigna latughe agreſti
fra l'altre coſe,onde eſſa eſſendo prima ſterile di ſubito
s'ingrauidò, o parturi una figliuola chiamata Hebe,
laquale per la ſua bellezza fu fatta dea della giouentu,
e maritoſi con Hercole. so. Qual è l'allegoria? F1.
Eſſendo il Sole, che è chiamato Apolline, in caſa di Gio
ue ſuo padre, cioè in Sagittario che è ilprimo domicilio
di Gioue, o di lifina Peſce che è il ſecondo ſegno di
Gioue nel zodiaco, o queſto è da mezo Nouembre fin
amezo Marzo per ilgran freddo, e molta humidità
di eſſi meſi, s'ingrauidò Giunone che è il mondo eleme
S E C o N D o. 77
tale,e queſto s'intende quando ſi dice Apollo hauera
gli dato mangiare latughe agreſti,lequaliſon molto fred
de,o humide,lequali due qualità fanno ingrauidare la
terra eſſendo ſterile dell'autunno paſſato, o le radici
-

delle ſementi delle coſe principiano allhora apigliare


uirtùgerminatiua,che è uera concettione,o ella uiene
ſ aparturire nela primauera,ch'è paſſando il Sole di Pe
ſce in Ariete, o perche albora ogni pianta è fiorita,et
ogni coſa ringioueniſce, perciò ella ſi chiama dea della
giouentù,che in effetto Hebe è lauirtùgerminatiua del
; la primauera,laquale e nata di Gioue celeſte, e di Giu
none terreſtre, o elemetale, per interceſsione del Sole,
Et dicono maritarſi ad Hercole,perche gli huomini eca
cellenti,o famoſi in uirtù ſi chiamano Hercoli,perche

;
;
ti
la fama de tali huomini ſempre mai e giouane, o mai
non muore,ne s'inuecchia.so. Ho inteſo di Hebe: dim
mi di Marte loro figliuolo. F1. Marte, come tu ſai,e
pianeta caldo, o produce calidità nel mondo inferiore:
laqual calidità meſcolata conl'humidità ſignificata per
Hebe,falageneratione di queſto mondo inferiore, che
e ſignificata per Giunoneſi che queſta figliuola,o que
ſto figliuolo parturi Giunone di Gioue celeſte, con igua
li ſi fanno poi tutte le generationi inferiori. Ancora di
cono,cheſi come Hebe ſignifica generatione uniuerſale
del mondo,coſi Marte,che e comburente, e deſtruen
te ſignifica la corruttione,laquale ſi cauſa, maſſimamé
te dal gran caldo dellaſtate, che diſecca ogni humidità:
ſì che queſti dui figliuoli di Gioue, o di Giunone ſono
lageneratione,o corruttione delle coſe, con le quali il
mondo inferiore ſi continuato pche la corruttione non
- D I A L O G O
deriua dal principio celeſte ſe no per accidente, perche
la propria opera, o intentione e lageneratione, perciò
dicono che Giunone parturi Marte per la percuſsione
della ulua,perche la corruttione uiene dal difetto, er
percuſsione della materia, ma non dall'intentione dello
agente. so. Mi piace l'allegorico del matrimonio e de
la legitima generatione di Gioue,c Giunone:uorrei ſa
pere qualche coſa de loro innamoramenti, o ſtraordie
nariegenerationi, come quelli di Latona,d'Alcumena,
o d'altri. FI.Dicono che Gioue s'innamorò di Lato
nauergine,o che l'ingrauidò.laqualcoſa ſofferendola
aſpramente Giunone, non ſolamente commoſſe contra
di lei tutte le parti della terra,in modo che niſſuna non
la riceueua, ma ancora la fece perſeguitare da Fitone
ſerpente grandisſimo, che d'ogni luogo la ſcacciaua: on
de ella fuggendo uenne nell'iſola di Delos, che la riceta
tò,o quiui partori Diana, o Apolline:ma Diana uſci
prima,co aiutò la madre facedo l'officio di Lucina nel
naſcimento d'Apolline;ilquale nato chefu, col ſuo arco
o ſaette ammazzò il detto Fitoneſerpente. so. Dim
mil'allegorico. F1. Significa che nel dilunio, etana
che poco dipoi era l'aere tanto ingroſſato per liuapo
ri dell'acqua che copriua la terra per le grandi,etcona
tinue pioggie, che furono nel diluuio, che nel mondoni
appariua luce lunare,ne ſolare perche i loro raggi non
poteuano penetrare la denſità dell'aere. onde dice, che
Latona,che e la circonferentia del cielo, doue ua lauia
lattea,eragrauida di Gioue ſuo amante,etuolendopar
torire nell'uniuerſo il lume lunare,etſolare poi del dilu
uio,Giunone,che e l'aere,l'acqua,et la terra, ſdegnata
S E C O N D O, 78
per geloſia di quella grauidanza, impediua con la ſua
groſſezza,o con liſuoi uapori il parto di Latona, or
l'apparitione del Sole,o della Luna nel mondo, in mo
do che faceua che in niun luoco della terra era riceuu
ta,ne potuta uedere:o oltra di queſto che Fitone ſer
pente,che era la grande humidità,che reſto del diluuio
la perſeguitata con l'aſcenſione continua de uapori,
che ingroſſando l'aere non laſciaua partorire ne appa
rire i raggi lunari,ne ſolari o chiama ſerpente quella
ſuperflua humidità,perche era cagione della corruttio
ne delle piante,o di tuttigli animali terreſtri. Finalmé
te nell'Iſola di Delos,doue prima ſi purificò l'aere per
la ſiccità della ſalſedine del mare,Latona partori Dia
na, & Apolline, perche i Greci tengono che primamé
te doppo il diluuio in Delos appariſſe la Luna e'l Soa
le:& diceſi eſſere nata prima Diana, perche prima fu
l'apparitione della Luna di notte, o dipoi nacque Ae
polline, o apparſe nel giorno ſeguente, in modo che la
apparitione della Luna diſpoſe quella del Sole, come
ſe fuſſe ſtata Lucina della madre nel parto fratello, or
nato che fu Apolline dicono che ammazzò col ſuo ar
co,e ſaette Fitone ſerpente:cioè, il Sole come appare
ſe diſeccò con i ſuoi raggi l'humidità che prohibiua la
generatione delli animali, o delle piante. so. Qual
è l'arco d'Apolline? F1. Ti potrei dire che è la cir
cunferentia del corpo ſolare, della quale eſcono raggi
a modo di ſaette, che le ſaette preſuppongono l'ara
co: ma in effetto l'arco d'Apolline e uno altro più
proprio, ilguale ti dichiarirò quando parlaremo de
ſuoi amori, o io potrei dirti un'altra allegoria piu
D I A L O G O
antica,dotta,o ſapiente del naſcimento di Diana, e
Apolline. so. Dimmela ti prego. F1. Denota la lo=
ro produttione nella creatione del mondo, conforme al
la maggior parte della ſacra ſcrittura Moſaica. so. A
che modo? F 1. Scriue Moiſes, che creando Dio il mon
do ſuperiore celeſte,o l'inferiore terreſtre,che'l terre
ſtre con tutti gli elementi era confuſo,o fatto uno abiſ
ſo tenebroſo,o oſcuro, o che ſpirando il ſpirito diut
no ſopra l'acqua dell'abiſſo produce la luce, o fu pri
ma notte, o poi giorno il diprimo. queſto ſignifica la
fauola del parto di Latona,laquale è la ſuſtantia celeſte:
della quale eſſendo innamorato Gioue, che è il ſommo
Iddio creatore di tutte le coſe,l'ingrauidò dei corpi luci
di, in atto maſsimamente del Sole, o della Luna.c n5
conſentendo lunone,che è il globo delli elementi ch'era
confuſo, i corpi lucidi con gliſuoi raggi non la poteua
no penetrare, anzi erano rebuttati d'ogniparte del glo
bo, oltra di queſto l'abiſſo dell'acqua, che è il ſerpente
Fitone,impedi al cielo il partorire la ſua luce del Sole,
o della Luna ſopra la terra finalmente in Delos Iſola,
che è il diſcoperto della terra, che nel principio né era
grande poſta a modo d'una ſola dentro dell'acque,ap
parirono prima, o per la ſcopertura dell'acqua, o per
che l'aere non era quiuiſigroſſo, onde nella ſacra crea
tione ſi narra, che doppo de creati nel primo di,la nota
te o il giorno furono creati nel ſecondo di,o diſteſo il
firmaméto ethereo, che fu la diuiſione dell'aere, dell'ac
qua, o della terra,o dipoi nel terzo di fu ſcoperta ef
ſa terra, dando principio alla produttione delle piante,
e nel quarto di fu l'apparitione del Sole, o della Lu
S E C O N D O. 79
naſopra la terra già ſcoperta che è la figura del parto
di Latona nell'Iſola di Delos, nel qual parto ſi denota
eſſere la loro grauidanza nel primo dì, o il parto, or
apparitione nel quarto di,deſeidi della creatione. Et
dicono che Diana uſci prima, che fu Lucina adiutrice
nella natiuità d'Apolline,perche la notte nella creatio=
ne precedette al giorno, o gli raggi lunari principiaro
no a diſporre l'aere,a riceuere i ſolari. Apolline amaz
zò Fitone,che è l'abiſſo,perche il Sole con gli ſuoi rag
gi andò diſeccando, e ſcoprendo ogn'hora piu latera
ra,purificando l'aere, o digerendo l'acqua, o conſu
mando quella humidità indigeſta, che reſtaua dell'abiſ
ſo in tutto il globo, che impediua la creatione di tutti gli
animali ſe ben non prohibiua quella delle piante per eſe
re piuhumide onde nel quinto di della creatione,che fu
il ſeguente alla apparitione de luminari, furono creati
gli animaliuolatili, o aquatici ch'erano li manco per
fetti, o nel ſeſto, o ultimo di della creatione fu forma
to l'huomo, come piu perfetto di tutti gli inferiori,allho
i ra che'l Sole, e il cielo già haueuano diſpoſti talmente
gli elementi, e temperata la loro miſtione, che ſi pote
fare di quella animale, nel quale ſi meſcolaſſe il ſpirituae
le col corporale, e il diuino col terreſtre, e l'eterno col
corruttibile in una mirabile compoſitione. so. Molto
mi piace queſta allegoria, o la conformità, che ha con
la creationenarrata nella ſacra ſcrittura Moſaica, c
quella continuatione dell'opera delli ſei di l'uno doppo
l'altro:grueramente é da admirare, poter naſcondere
coſe ſi grandi,e alte ſotto uelamedelli amori carnali di
Gioue.dimmi ancora, ſe in quelli di Alcunena è ſignifi
-
D I A L O G O. -

catione alcuna. F1. La fintione è che Gioue s'innamo


rò d'Alcumena, or usò con lei in forma d'Anfitrione
ſuo marito,o di lei nacque Hercole:o tu ſai che Hera
cole appreſſo li Greci uuol dire huomo digniſsimo etec
cellente inuirtù,o queſti tali naſcono di donne ben ci
pleſionate,belle,o buone, come fu Alcumena, che fu
honesta,o formoſa amatrice del ſuo marito dellequal
donne ſi ſuole innamorare Gioue, o influiſce in quelle
le ſue iouiali uirti,in modo che concepiſcono principal
mente di eſſo Gioue e ſuo marito é quaſi ſtrumento de
la concettione o queſto uuol dire che Gioue usò con lei
in forma d'Anfitrijeſuo marito, peroche ilſeme d'An
fitrione ſe non fuſſe la uirtù,e influentia di Gioue,non
era degno a poter generare di quella Hercole, ilquale
per le ſue diuine uirtù participate da Gioue, fu uerofi
gliuolo di Gioue, o figuralmente, o iſtrumentalmente
di Anfitrione,er coſì s'intende di tutti gli huominiece
cellenti, che ſi poſſono ancor chiamare Hercole, come
quello chiariſſimo figliuolo d'Alcunena.so. Gioues'-
innamorò pur d'altri,o hebbene di molti figliuoli.dim
mi qualche coſa di quelli F1. Molti altri innamoramé
ti applicano a Gioue, e la cauſa è, perche il pianeta
Gioue e amicheuole da ſe, e inclinagliſuoi ad amici
tia,o amore: & benche il ſuo amore ſial'honeſto,nò
dimeno hauédo nella natiuità de natiſotto la ſua influea
tia,i quali ipoeti chiamanoſuoi figliuoli, commercio ci
alcuno delli altri pianeti, gli fa eſſere amatori delle coſe
honeſte, miſte con quelle della natura di quel pianeta.on
de egli qualche uolta da un'amor netto, puro, chiaro,
manifeſto,eſodue, ſecondo la ſua propria natura Gioa
- s E C o N D o. 8o
uiale e di questa maniera fingono che amaſſe Leda, cr
che uſaſſe eſſa in forma di Cigno, perche il Cigno è bia
co, netto, o chiaro, o diſoaue cantare, o per que
ſto eſſa Leda il preſe, e poi ſitruouò preſa da lui, or
parturi d'eſſo Caſtore,o Polluce in uno parto,i quali
ſi chiamarono figliuoli di Gioue, perche furono piu eca
cellenti in uirtù,e coſi ancora Helena per la ſua chia
ra bellezza a modo di Cigno, o gli dui fratellifurono
conuertiti da Gioue nel ſegno di Gemini per eſſere caſa
di Mercurio, che da la ſoaue eloquenza ſignificata per
il ſoaue canto del Cigno, denotando, che la purità dell'a
nimo con la dolcezza del parlare e gran cauſa d'amore
e amicitia. Alcuna uolta Gioue dà il ſuo amore hone
ſto non coſì apparente, o manifeſto, manebuloſo ina
trinſeco,o coperto,et perciò dicono che amò la figliuo
la di Inaco,laquale hebbe in forma di nuuola. Etſe Iup
piter ha commercio con Venerefa l'amore tendente al
delettabile: onde pongono ch'egli amaſſe, o otteneſſe
Europain forma d'un bel toro,perche il ſegno deltoro
e domicilio di Venere.Ets'egli ha commercio cd Mera
t: curio, dà amore tendente all'utile, perche Mercurio è
procuratore delle ſuſtantie perciò dicono che egli amò,
o frui Danae in forma di pioggia d'oro, perche la li
berale diſtributione delle ricchezze fa eſſere l'huomo
amato da quelli biſognoſi, che la riceuono come piog
gia. Ethauendo còmiſtione col Sole da amore di ſtato,
dominio,et di grandi altezze:laqual coſa ſignificano,po
nédo che amaſſe,o uſaſſe câ Aſterie in forma d'Aqui
la. Et meſcolandoſi con la Luna, fa uno amore, tene
ro,orpio, come quello della madre, ouero della nutrice
- D I A L O G O
al fanciullino:onde dicono ch'egli amaſſe, e otteneſſe
Semele figliuola di Cadmo in figura di Beroe ſua nutri
ce. Eteſſendo compleſionato con Marte,fa uno amo
re caldo focoſo,o comburente, e di tal modo dicono
che amò,o ottenne Egina in forma di fulgure, Ethaué
do meſcolamento con Saturno,faun'amormiſto,d'hoe
neſto,o brutto,in parte humano intellettuale, e in
parte rozo,o immondo,ondefingono, che egli amaſſe,
cr haueſſe Antiopa in forma di Satiro, che ha le parti
ſuperiori d'huomo,o l'inferiori di capra, perche il ſe
gno Capricorno è caſa di Saturno. Ancora ſe Gioueſi
truoua in ſegno feminino, da amorfeminile:gº però di
cono che amaſſe,o haueſſe Calistoneinforma di femi
na.Etſe ſi truoua in ſegno maſculino,maſſime in caſa di
Saturno, cioè Aquario,da amor maſculino: onde fingo
no che eſſo i Ganimede fanciullo, o ch'egli il cò
uertiſſe in Aquario ſegno di Saturno. In tutti questi in
namoramenti, o altri di Gioue,ancora potrei dirti pie
ne allegorie, ma le laſcio non eſſendo troppo importan
ti,per ſchifare proliſsità: baſta che tu ſappi che tutti i
ſuoi innamoramenti denotano maniere d'amori,e d'aa
micitie, che dependono dall'influſſo di Gioue, in quelli
che ſon dominati da lui nelle loro natiuità, ilquale influſ
ſo quando ei lo da ſolo, o quando accompagnato in die
uerſi ſegni del cielo, denotando il numero grade de ſuoi
diuerſi figliuoli,o la hiſtoria di quelli che participaro
no diuerſamente le uirtù di Gioue, e le maniere di tale
participatione. so. Aſſai habbiamo parlato degli amo
ri di Gioue: dimmi di quel famoſo innamoramento di
Marte ſuo figliuolo con Venere. F1. Già diſopra hai
ſaputo
S E C O N D O. 81
a ſaputo il naſcimento di Marte della percuſſione della
uulua di Iunone, che ſignifica che'l pianeta Marte è ca
lidiſsimo, pungitiuo, & incitatiuo alla generatione del
mondo inferiore chiamato lunone,cº èfigliuolo di Gio
ue, perche è il pianeta che gli è proſsimo inferiore di
lui:o il pianeta Venere, ſecondo gli antichi ſeguita in
mezzo dipoi Marte: poſia ſeguita Mercurio, dipoi il
Sole,o dipoi la Luna, ma li piu moderni aſtrologhi pon.
gono il Sole fra Marte, o Venere, della qual Venere
diuerſe coſe fingono ipoeti, qualche volta la chiamano
magna, applicando le coſe piu eccellenti della natura a
lei, o che ella è figliuola di Cielo padre,o di Dio maa
dre, gli danno per padre il Cielo, per eſſere venere uno
deliiſette pianeti celesti, o per madre il di, per eſſere
molto chiara; & quando e matutita anticipa il di, co
quando è ueſpertina il prolonga. dicono che partori il
gemino amore di Gioue,o le tre ſorelle chiamate gra
tie, intendendo che l'amornelli inferiori procede dalli
dui parenti benigni,chiamati fortune, a Gioue fortuna
maggiore, o da Venere fortuna minore, ma Gioue in
loco di padre per la ſua ſuperiorità, o eccellenza ma a
ſculina, o Venere in loco di madre, per eſſer minore,
piu baſſa,o feminile ancora l'amore di Gioue è hone
ſto perfetto,et maſculino,et quello di Venere è deletta
bile, carnale, imperfetto,etfeminile: onde fingono que
sto amore netto d'ambi dui eſſere Gemino, per eſſere
compoſto d'honeſto,et delettabile,etanco perche il uea
ro amore debbe eſſere gemino, et reciproco con ei due
amanti,ondegenerarono inſieme le gratie, che l'amor
non è mai ſenza gratia d'ambedue le parti. Dicono che
- - L
D I A L O G O
queſta venere,uenendo in caſa di Marte,causò furie in
quella, ſignificando che quando nella natiuità d'alcuno
venereſi truoua in uno delli ſuoi ſegni, che ſono di Mar
te in cielo, cioè in Ariete,ouero in Scorpione, genera fu
rioſi amanti, or d'ardente amore, per la caldezza di
Marte,o coſi è,quandovenere ha aſpetto con Marte,
e la dipingono cinta del ceſto, quando fa coniugier
nozze, per ſignificare il gran legame, o uincolo inſe
parabile, che pone venere fra i congiunti in amore. Ap
plicano alli dei delli animali le colombe per eſſere mol
to dedicate al coniugio amoroſo, o dell'herbe il mirto
ſi per ilſoaue odore ſiperche ſempre è uerde come l'a-
more, ancora perche ſucceſsiuamente il mirto ha le foa
glie a due,a due,o l'amore è ſempre gemino, º reci
proco:ancora il frutto del mirto e negro, a denotare che
l'amore dà frutto melanconico, o anguſtioſo.dellifiori
gli danno la roſa per la ſua bellezza, e ſoaue odore,et
anco per eſſere circondata di ſpine acute, perche l'amo
re è circondato di paſsioni, dolori, º tormenti pungiti-
ui.so. Quella venere che ſi dipinge nuda in mare, den
tro a una conca natante,è queſta medeſima? F1. In efa
fetto venere humana fu una ſola figliuola di Gioue, or
di Dione,e fingono eſſerſi maritata con vulcano, ma
in effetto fu maritata con Adone, o altri credono che
“prima ſi maritaſſe effettualmente convulcano,c dipoi
cºi Adone queſta fi Regina incipri, e tanto dedita
all'amore concupiſcibile, che moſtrò, ci fece lecito alle
donne d'eſſer publiche per la ſua gran bellezza,o ri
lucente aſpetto fu chiamata venere aſimilitudine della
chiarezza di quel pianeta, ſtimando che quella celeſte
-

f
S E C O N D O 32

influiſca in queſta non ſolamente gran bellezza,maan


cora ardente laſciuia, ſecondo e ſua natura di cauſare
nel mondo inferiore uita delettabile,e generatione câ.
cupiſcibile.onde venere in Cipri fu prima adorata per
dea,e honorata di tempi, magli poetiſotto uelame di
queſta molte coſe fatte hanno detto, che ſono ſimulacro
della natura, compleſſione, o effetti divenere celeſte,
e le ſue eccellentiuirtù ſono ſignificate ſotto nome di
v'nere magna figliuola di Cielo, o di Dio, come gia
teho detto. ma la ſua incitatione alla laſciuia carnale i
poeti la dimoſtrano narrando un'altro ſuo modo dina
ſcimento. Dicono che Saturno tagliò con la falce i teſti
coli a ſuo padre Celio,et altri dicono che Gioue fu quel
lo che gli tagliò a ſuo padre Saturno con la ſua propria
falce, 3 gittogli in mare,del ſangue de quali inſieme ci
la ſchiuma del mare nacque venere, o perciò la dipin
gono nuda dentro una conca in mare. so. Quale è l'al
legoria di queſta ſua ſtrana origine? F1. I teſticoli di Ce
lio ſono lauirtù generatiua, che deriua dal cielo nel mi
do inferiore, della quale è proprio inſtrumento venere,
eſſendo quella che propriamente dà l'appetito, cruira
tù generatiua agli animali. Dicono, che Saturno gli taa
gliò con la falce, peroche Saturno in Greco uuol dire
cronos che ſignificatipo,ilquale cagiò della generatide
in Iſtomódo inferiore perche le coſe tiporali di eſſoni
eſsédo eterne, biſogna c'habbin principio,et ſiao genera
te,ancora perche il tipo corrópe le coſe che ſon ſotto di
lui,et ogni corruttibile biſogna cheſia generato, ſi che
il tipo ſignificato psaturno "i mezzo divenere la
generatioenelmödoiferiore, che ſi chiamamare pcheli
L 2
D I A L O G O - - -

ua continua mutatione di una forma nell'altra con la


continua generatione, di corruttione, o questo ſi fece
per tagliare i teſticoli con la falce, peroche mediante la
corruttioneſi fa la generatione in queſto mondo. Anco
ra la propria natura di Saturno è di corrompere ſi co
me quella di venere è di generare:che queſta e cauſa del
naſcere, o quella del morire, perche ſe non ſi corron
peſſero le coſe, non ſi generarebbono, o però dicono,
che Saturno con la ſua falce, con la quale ogni coſa di
ſtrugge,e corrompe,tagliò i uirili di Celio ſuo padre, e
gittoli in queſto mare mondano, de quali ſi generò Vene
re,che da agli inferiori, uirtù generatiua miſta con la
potentia corruttiua, per il tagliamento dei testicoli di
Celio. Quelli, che dicono che i teſticoli, che furono ta
gliati furono quelli di Saturuo,de quali ne nacque Vea
nere ſignificano che Saturno prohibiſce la generatione,
peroche Gioue gli tagliò i teſticoli,il perche egli reſtò in
habile al generare, ma ligeneratiui iſtrumenti, che man
carono a Saturno,formarono Venere, che è tutta la cau
ſa della generatione. Significano ancora,che Saturno è il
pianeta, che primo doppo il coito cauſa la concettione,
peroche eſſo fa la congelatione del ſperma, o per que
ſto domina nel primo meſe della grauidezza, ma Gioue
incontinente piglia egli il dominio della concettione,for
mando la creatura nel meſe ſecondo, nelquale eſſo Gioa
ue domina e queſto uuol ſignificare il tagliamento de
teſticoli del padre Saturno primo ne la concettione: de
quali teſticoli ſi dice che venere ne naſce, peroche ella è
principale ne lageneratione, ancora perche eſſa domia
ma nel quinto meſe, ci fa perfetta tutta la formatione,
S E C O N D O. 8;
e bellezza della creatura. onde dicono che ſi generò
del ſangue de teſticoli, o della ſchiuma del mare, che
uuol dire che l'animale ſi genera della ſperma del mae
ſchio,che è il ſangue de teſticoli, e del perma ſottile de
la donna, che è a modo diſchiuma: ouero intende per la
ſchiuma il perma dell'huomo,che è coſi bianco, o per
il ſangue quel della donna, del qual ſi nutriſce la creatu
ra. La dipingono nuda,perche l'amore non ſi può copri
re, o ancora perche ella e carnale, o perche gli aman
ti ſi debbono trouare nudi. Nuota in mare, perche l'a-
morgeneratiuoſi ſtende per tutto queſto mondo, che ci
tinuamente e mutabile come mare, ancora perche l'amo
re fa gli amanti inquieti,dubioſi,uacillanti, tempeſtoſi,
come il mare. so. Aſſai ho inteſo dell'origine, o na
ſcimento di Venere:già è tempo, ch'io ſappi del ſuo ina
namoramento con Marte. F1. Dicono, che Venere
fu maritata a Vulcano:ilquale per eſſere zoppo, ellas'
innamorò di Marte animoſo, o ſtrenuo in arme, cola
quale ſegretamente uſando fu uiſta dal Sole, o accuſata
a Vulcano,ilquale ſegretamete miſe inuiſibili reti di fer
ro intorno al letto,oue tutti duigiaceuano,o quiuinu
di, ſi trouarono preſi: onde Vulcano chiamati gli dei,
principalmente Nettuno, Mercurio, di Apolline,mo
ſtrò loro Marte, o venere nudi,preſi nelle reti ferree.
al cui ſpettacolo ſi coprirono i dei peruergogna il uiſo:
ma Nettuno ſolo pregò tanto Vulcano, che a ſuoi prea
ghi Marte o venere furono liberati, per laqualcoſa
ſempre dipoi venere odio il Sole,o tutta la ſua proge
nie:per ilche fece adulterare tutte le ſue figliuole. so.
che diciadutique o Filone di tanta laſciuia, o adulte
L 3
D I A L O G O
terio fragli dei celeſti? F1. Non ſolamente è ſcientifica,
ma ancora utile l'allegoria di queſtafabula, perche di
moſtra che l'ecceſſo della laſciuia carnale non ſolamena
te danna tutte le potentie, o uirtù del corpo dell'huo
mo,ma ancora cauſa difetto nel medeſimo atto con dia
minutione dell'ordinario. so. Dichiaramela diſteſaméa
te. F1. venere e l'appetito concupiſcibile dell'huomo,
ilquale deriua da venere, che ſecondo l'efficacia della
ſua influentia nelle natiuita è grande, o intenſo, queſta
venere e maritata convulcano, che é il Dio delfuoco
inferiore,ilquale nell'huomo e il ſuo calor naturale, che
limita,o attua la concupiſcentia, o come ſuo marito
gli eſempre congiotto attualmente. il gual vulcano dia
cono eſſere figliuolo di Gioue,o di Iunone, o che per
eſſere zoppo logittorno del cielo,o da Tetide fu nutri
to,o è fibro di Gioue, che fa liſuoi artifici, vogliono
dire,che'l calor naturale dell'huomo, o degli animali
è figlio di Gioue, o di Iunone, perche ha del celeſte mi
ſto con la materialità, e per laparticipatione di Gioue
o del cielo éſubietto delle uirtù naturali,animali, o ui
tali, o per cagione della miſtione, che ha con la mate
ria, non è eterno come il calore effettiuo del Sole, o de
gli altri corpi celesti, ne manco ſempre potente,ne anco,
ſi truoua ſempre a un modo nel corpo humano, anzi,co
mefailzoppo creſce, e poi ſcema,monta, o poſsiaca
la ſecondo la diuerſità dell'età, o delle diſpoſitioni de
l'huomo.o queſto uuol dire, che per eſſere zoppo, fu
gettato dal cielo, perche il calore, crl'altre coſe celesti
ſono uniformi, o non zoppeggiano come l'inferiori.
e che fu nutrito da Tetide, che è il mare, perche coſi
S E C O N D O. 84
negli animali, come nella terra, queſto calore e nutrito
dall'humidità,o quella il ſoſtiene, o tanto è intenſo,
ouero remiſſo, quanto l'humido naturale proportiona
togli e ſufficiente,o menſufficiente. Dicono eſſere fa
bro,co artefice di Gioue, o perche e miniſtro di tante
operationi mirabili,o Giouiali,quante ſono nel corpo
humano. Eſſendo adunque la concupiſcentia venerea
maritata, o congiunta col calor naturale, s'innamora
di Marte,che e il feruente deſiderio della laſciuia, pera
che egli dà ardente libidine, ecceſsiua, o immoderata,
o perciò dicono che non nacque del ſeme di Gioue, ne
articipò coſa buona delle ſue, ma nacque della percuſe
i" della uulua di Iunone, che uuol dire la uenenoſità
del meſtruo della madre, perche Marte con le ſue ardé
ti incitationifa ſuperchiare la potentia della materia di
Iunone ſopra la ragione di Gioue,ſi che la concupiſcen
te venere ſi ſuole innamorare dell'ardente Marte.onde
gli aſtrologhi pongono grandiſſima amicitia fra questi
due pianeti,o dicono che venere corregge tutta la ma
litia di Marte col ſuo benigno aſpetto, o che eccedena
do la luſſuria per la miſtione di ambidui,il Sole,che e la
chiara ragione humana,gli accuſa a vulcano, dando a
conoſcere che per quello ecceſſo il calor naturale uicne
amacare, onde pone inuiſibili catene, nellequali uergo
gnoſaméte ſitruouano preſi ambiduigli adulteri, pche
come mica il calor naturale, mica la potitia della libidi
ne,o gli deſideri ecceſſiuiſitruouaio legati ſenza lia
bertà ne potétia,nudi d'effetto, o ſue ognaticò penia
tétia,etcoſiſuergognativulcanoli moſtra agli deiuuol
dire, che fa ſentire il difetto del calornaturale a tutte
L 4
D I A L O G O
le potentie humane, che per le ſue uirtuoſe operationiſi
chiamano diuite,lequali tutte rimangono difettuoſe col
mancamento del calor naturale,co ſpecificano tre dei,
Nettuno, Mercurio, o Apolline, cheſono tre capi de
le potentie del corpo dell'huomo. Nettuno è l'anima nu
tritiua con le uirtù,o potentie naturali, che uengono
dal fegato, lequali ſi fanno con abbondantia d'humidi
ti,ſopra laquale e Nettuno. Mercurio e l'anima ſenſia
tiua,che contiene il ſenſo, il moto,o la cognitione, che
procedono dal cerebro, che ſono propri di Mercurio.
Apollo e l'anima uitale pulſatiua,che porge gliſpiriti,
o il calor naturale per le arterie, laquale ha origine
dal cuore, perche, come di ſopra t'ho detto, il cuore nel
corpo humano è come Apollo nel mondo:ſi che dell'ec
ceſſiua libidine ſegue danno,o uergogna al cuore, or
alle ſue uirtù,cº al cerebro,cº alle ſue uirtù, o al fea
'gato,o alleſue uirtù. Niſſuno non baſta a placare vul
cano,ne a rimediare al ſuo difetto ſe non Nettuno, che
è lauirtù nutritiua, che con la ſua cibale humidità puo
recuperare il conſunto calor naturale, ci restituire la
potentia della libidine in libertà. Dicono, che Venere
hebbe grandiſsimo odio alla progenie del Sole, o che
fece adulterare le ſue figliuole,comuertendole alla natu
ra di lei, perche l'amore è inimico della ragione, ci la
luſſuria contraria della prudentia, º non ſolamente nºi
gli obedire, ma ancora preuarica, ci adultera tutti i
ſuoi conſiglio giudici, conuertendoli alla ſua inclina
tione,giudicando quella, o gli ſuoi effetti buoni & fat
tibili ondegli eſequiſe con ſomma diligentia. so. Di
Marte, o di Venere ho inteſo a ſufficientia, e per
S E C O N D O. 85
queſto i poeti debbono dire che di queſti dui innamora
menti ne nacque Cupidine. FI.Coſì è perche il uero cu
pidine, che è paſſione amoroſa, o integra concupiſcen
tia,ſi fa della laſciuia di Venere, o del feruore di Mar
te, o perciò il dipingono fanciullino,nudo, cieco, con
ale,o ſaettante.lo dipingono fanciullino,perche l'amo
re ſempre creſce,o è sfrenato come ſono i fanciulli, lo
dipingono nudo,perche non ſi puo coprire, ne diſsimula
re; cieco,perche non puo uedere ragione niſſuna in con
trario,che la paſsione l'accieca.lo dipingono alato, per
che eglie uelociſſimo, che l'amante uola col penſiero, ct
ſta ſempre cô la perſona amata, o uiue in quella le ſaet
te ſono quelle, con lequali egli trapaſſa il cuore dellia
manti: legualiſaette fanno piaghe ſtrette profonde,or
incurabili,lequali il piu delle uolte uengono dalli corre
ſpondenti raggi delli occhi delliamanti, che ſono amo
do di ſaette. so. Dimmi ancora, come Venere partori
di Mercurio l'Hermofrodito. FI. Tu dei ſapere,che li
poeti dicono che Mercurio nacque di Cielo, o di Die,
o che è fratello di Venere, o altri lo fanno figliuolo
di Gioue,o nutrito da Iunone.ilqual Mercurio dicono
eſſere Dio dell'eloquentia, Dio delle ſcientie, maſsime
mathematica,aritº metica,geometria, muſica, o aſtro
logia, Dio della medicina, Dio delli mercanti, Dio de la
dri,nuncio di Gioue, o interprete delli Dei, o le ſue
inſegne ſono una uerga circondata da uno ſerpente, or
da queſte intétioni molte fauole ſi narrano di lui, ma in
effetto il pianeta Mercurio influiſce queſte nature di co
ſe, ſecondo la ſua diſpoſitione nella natiuità dell'huo
mo, onde ſe egliuiſitruouaforte, o con buono a ſpet
D I A L O G O
to, dà eloquentia, elegantia, o dolce parlare, dota
trina, o ingegno nelle ſcientie mathematiche, o con
l'aſpetto di Giouefa filoſofi, e theologhi, o con buono
aſpetto di Martefa ueri medici, o con mal aſpetto fa
ladri,o triſti medici, maſsimamente quando e combu
ſto dal Sole: onde uiene la fauola, che rubbò le uacche
d'Apolline: o dicono, che genero di Lichione Antho
lomo ladro: o con Venere fa poeti, muſichi, o ueri
ficatori, o con la Luna fa mercanti, o negociatori,
o con Saturno da profondiſsima ſcientia,o uaticinio
delle coſe future, perche egli di ſua natura è mutabile
ne la natura del pianeta con che ſi meſcola,e meſcolana
doſi con pianeto maſculino e maſchio, e con feminino
femina.o tra gli huomini moltifurono chiamati Mer
curij, maſsimamente alcuni ſapienti d'Egitto e medici,
che participarono le uirtù stercuriali e per eſſere Mer
curio pianeta lucido, lo fanno figliuolo di Cielo, e di
SDie, perche participa laſiſtantia celeſte con la luce di
urna,perche la luce di tutti i pianeti uiene dal Sole, che
fa il di.E fratello di Venere,perche li parenti ſono co
“muni,o eſſi due pianeti ſon congiunti, o ogn'uno di
loro uolge il ſuo orbe quaſi in un medeſimo tempo, cioè
in uno anno, cruanno ſempre appreſſo il Sole ſenza al
lontanarſi troppo dalai,e perciò dicono che ſono fra
telli. Altri pongono Mercurio figliuolo di Gioue per la
ſua diuina ſapientia,e uirtù, e dicono eſſere nutrito da
Iutone, perche la ſapientia humana procede dalla diui
nità,e ſi ſoſtiene nelli ſcritti materiali,ſignificati per lu
none lo chiamano nuncio di Gioue,perche annuncia, e
dice le coſe future, che l'onnipotente Dio uuol fa
s E C o N D o. 86
re, e per questo, per la ſua eloquentia lo chiama
no interprete degli dei. La uerga ſua è la rettitu
dine de l'ingegno, che dà me le ſcientie: o il ſera
pente che la circonda è il ſottil diſcorſo che ua in
torno del retto ingegno; ouero la uerga è l'intelletto
ſpeculatiuo della ſcientia, o il ſerpente e l'intellet
to attiuo della prudentia circa le uirtù morali, che il
ſerpente per la ſua ſagacità è ſegno di prudentia, e la
uerga per la ſua rettitudine e fermezza è ſegno di
ſcientia. so. Ho inteſo, che la uerga gli fu data da
Apolline. F 1 L. La fauola è, che Mercurio rub
bò le uacche d'Apolline; o eſſendo uiſto da un chia
mato Batto,percheta eſegli donò una uacca. ma du
bitando uoſefar eſperientia della fede di colui, o ſi
traſmutò in forma d'un'altro, o uenne a Batto, o
promiſegli un bue ſe gli riuelaua chi haueſſe rubbate
le uacche, ilqual Batto gli diſſe ogni coſa. allhora
Mercurio temendo di Apolline, lo conuerti in un ſaſ
fo: finalmente eſſendo la uerità per la ſua diuinità ma
nifeſta ad Apolline, egli pigliò l'arco per ſaettare
Mercurio, ma facendoſi inuiſibile non lo pote giun
gere. dipoi accordandoſi fra loro, Mercurio pre
ſentò ad Apolline la cethara, o Apollo donò a lui
la uerga. Altri dicono, che preuiſta da Mercurio la
furia di Apolline, egli naſcoſamente gli tolſe le ſue
ſaette della faretra: laqual coſa uedendo eſſo Apollo,
ancora che fuſſeirato, riſe dell'aſtutia di Mercurio,
o perdonogli, o dettegli la uerga,co riceue da lui la
cethara.so.che uuol ſignificare.tal fauola ? F 1. Sia
gnifica, che gli mercuriali ſono poueri, ma ſono aſtu
v
D I A L O G O

ti per acquiſtare con inganno copertamente dell'abon


dantia, o ricchezza dei Re, o degran maeſtri, per
che eſſi ſogliono eſſere amminiſtratori, o ſecretarijre
gii per l'attitudine Mercuriale che hanno, o questo
uuol dire, che Mercurio rubbò le uacche a Apolline,
perche Apollo ſignifica, o fai potentiſignori, o le
uacche ſono le loro ricchezze,o abondantie:cr quan
do i principi ſono irati contra di loro pergli loro latro
cini,eſiſi liberano dall'ira di quelli con l'aſtutia Mer
curiale, leuandoli le cauſe, dallequali glipuo uenire la
punitione, o mitigando la furia deiſignori reſtano in
gratia.ancora il ſuo ſtato baſſo fa, che non ſono offeſi
dalle furie degran maeſtri perche eſſi non gli fanno re
ſiſtenza che coſì Mercurio è il piu piccolo di tutti i pia
neti:onde i raggi ſolari,o la combuſtione di quelli mi
co il nuoceno, che aniun'altro pianeta accordati che ſo
no inſieme, Mercurio dà ad Apolline la cethara,o A
polo dà a lui la uerga.uuol dire, che ilſapiente Mercu
riale ſerue il principe con prudentia harmoniale, e con
eloquenza ſoaue,ſignificata per la cethara, o il prin
cipe preſta al ſapiente Mercuriale potentia, o auttori
tà,e di credito, e riputatione alla ſua ſapientia. onde di
ce Platone, che la potentia, e la ſapienti ſi debbono ab
bracciare perche la ſapientia tempera la potentia, e la
potentia fauoriſce la ſapientia significa attcora, ch'eſse
do accordati in congiuntione perfetta il Sole,e Mercu
rio in buono luogo della natiuità, o in buono ſegno,
fanno l'huono Mercuriale letterato eſſere potente, e
l'huomo ſolare,e gran maeſtro eſſer ſapiente, pruden
te, o eloquente. so. Aſſai m'ha detto della natiui
S E C O N D O. 87
tà di Mercurio:gia è tempo, che tu mi dichiari quello,
ch'io t'ho domandato, cioè come dilui,e di venere nac
que l'Hermofodito. F1. Questo è quello, che dice
Ptolomeo nel ſuo c entiloquio, che quello buono, nella
natiuità del quale Venere ſi truouain caſa di Mercu
rio,e Mercurio in caſa di Venere, e molto piu ſe ſono
ambi dui congiunti corporalmente, lo fanno inclinato a
brutta, e non naturallibidine,e ci ſono di quelli ch'ama
noi maſchi,e che non ſi uergognano ancora d'eſſere aa
genti,e patienti inſieme, facendo officio non ſolamente
di riaſchio, ma ancora di feminate queſto ſimile chiama
to Hermafrodito, che uuol dire perſona dell'uno, e dela
l'altro ſeſſo:e dicono il uero,che naſce della congiuntio
ne di Mercurio,e di Venere,e la cauſa è, perche questi
due pianeti non ſi compleſionano bene,e naturalmente
inſieme per eſſere Mercurio tutto intellettuale, e vene
re tutta corporea,onde quando ſi meſcolano ambedue
naturefanno una libidine contrafatta, e non naturale.
so. Degli innamoramenti, matrimoni, e generationi
degli dei celeſti,e delle loro nature m'hai aſſai detto,tà
to del padre uniuerſale Demogorgone, quanto delipa
dri celeſti, Ether,e Celio,c de pianeti, che ſucceſſiuamé
te procedeno da quelli, cioè Saturno, Iuppiter, Marte,
venere,e Mercurio.non mi reſta altro a ſapere ſe non
de figliuoli di Latona, e di Gioue,cioè d'Apolline,e Dia
na:benche Diana non habbi che cercarne, eſſendo ſtata
come dicono ſempre uergine.uorrei ſaper ſolamente del
l'innamoramento di eſſo Apolline con Daphne, laqual
dicono che fuggendo da lui fu ccnuertita in Lauro.
F1 L. Della generatione di Apolline,e di Diana diſo
- D I A L O G O
prahai gia inteſo il tutto. Fanno Diana uergine, pera
che l'ecceſsiua fiigidità della Luna toglie l'incitatione
o ardore della libidine a quelle,nella natiuità delle qua
li clla ha dominio. La chiamano Dea de monti,e de cam
pi,perche la Luna ha gran forza nella germinatione
dell'herbe,e degli arbori,con liquali paſce gli anima
li ſaluatichi. La chiamano cacciatrice, perche col ſuo
lune gioua a cacciatori di notte. e la chiamano ancora
guardiana delle uie,perche con la ſua luce notturna fa
le uie a caminanti piu ſicure. Dicono che porta arco e
ſaette,perche i raggi ſuoi molte uolte ſono nociui agli
animali,maſsimamente intrando per buchi ſtretti amo
do di ſaette. La aſſegnano un carro condotto da Cerui
bianchi per la loro uelocità,a ſignificare che'l ſuo mo
to è piu ueloce che di niuno altro orbe: perche forniſce
ilſuo circuito in un meſe, e la bianchezza è il ſuo pro
prio colore. Si chiama Luna,perche eſſendo nuoua illu
mina al principio della notte.o chiamaſi Diana, pere
che eſſendo uecchia anticipa il di,illuminando la matti
nainanzi il leuare del Sole, o ancora perche molte uol
te digiorno appare so. Di Diana mibaſta.dimmi d'A
polline, o del ſuo innamoramento, che ſolamente que
ſto delli innamoramenti delli dei celeſti mimanca. F1.
Apollo appreſſo i poeti e dio della ſpietia, o della me
dicina ha la cethara,che gli donò Mercurio, o è pre
ſiſtente alle muſe gliappropriano il lauro o il coruo,
o dicono che porta arco,orſette.so. La ſignificatio
neuoglio.F1. E dio della ſapienza, perche domina ſpea
cialmente il cuore, o illumina i ſpiriti che ſono origine
della cognitione e ſapienza humana,ancora perche ci
S E C O N D O. 88
la ſua luce ſiueggono, o ſi diſcernono le coſe ſenſibili,
dalle quali deriua la cognitione e ſapienza. E dio della
medicina,perche la uirtù del cuore, o il calor natura
le, che depende da eſſo, in tutto il corpo conſerualaſa
nità, o ſana le malattie: ancora perche il calor tem
perato del Sole nella primauera, ſana le infermità lon
ghe che reſtano dell'inuerno, o dell'autunno, neigua
li tempi, per eſſere freddi, il calor del Sole in quel
li e debile, o diminuto, o perciò allora ſi cauſano
molte infermità, che con la rinouatione del calore dela
la primauera ſi ſanano ſe gli da la cethara, o dicono
che è dio della muſica,perche fa l'harmonia della pulſa
tione, che deriua dalli ſpiriti del cuore in tutto il corpo
; humano, laqual harmonia conoſcono i ſenſati medici
al tatto: ancora perche l'harmonia celeste fatta della
diuerſità de mouimenti di tutti gli orbi, laquale, ſeco
do t'ho detto Pittagora tiene conſistere ancora in con
cordantia di uoci, il Sole per eſſere il piu grande, il
piu lucido, o il principale fra tutti i pianeti, come ca
i! pitano di tutti è quello che gouerna tutta l'harmonia,
o per quello gli applicano la cethara, e dicono che
l'hebbe da Mercurio,perche da la concordantia, o pò
deratione harmoniale, ma il Sole come principale è il
maeſtro della muſica celeſte, o non ſenza ragione, poi
che'l ſuo moto e piu ordinato che di neſſuno delli altri.
ua ſempre per mezo il Zodiaco ſenza diſcoſtarſi, ſem
pre diritto nel ſuo moto,onde egli è miſura demoti del
li altri,ſi come eſſo è quello che dà a tutti gli altri luce:
crqueſto ſignifica quello che dicono dell'eſſere preſide
te alle muſe leiliſono noue,intidido inoue orbiceleſti,
-

D I A L O G O
che fanno l'harmonia,de quali eſſo è quello che forma
l'uniuerſil loro concordantia. Le ſue ſaette ſono i raga
gi, che molte uolte nuoceno per troppo calore, ouero p
genenoſità dell'aere,il perche lo fanno attore della per
ste.Delli arbori gliappropriano il Lauro per eſſer cal
do aromatico,o ſempre uerde, o perche di quello s'in
coro tano i ſapiéti poeti, o gli trionfanti Imperatori,
liquali tutti ſono ſottopoſti al Sole, che è dio della ſapie
tia,o cauſa dell'eſaltationidelliimperij,o delle uitto
rie.ancora per un'altro riſpetto gli danno il Lauro, per
che Apollo, per eſſere dio della ſapientia, influiſce la di
uinatione:onde dicono,che come bebbe ucciſo Fitone,
principiò a dare reſponſi in Delos:o del Lauro ſi ſcri
ue, che dormendo l'huomo con la teſta circondata del
le ſue frondiſogna coſe uere, o gli ſuoi ſogni participa
no diuinatione, e per queſta cauſa gli appropriano il
corbo,perche dicono che il corbo haſeſſata quattro uo
ci diuerſe,dalle quali ſi pigliata auguri, o auſpici diui
natori piu che da niuno altro animale. so. Mi baſta
queſto della natura, e conditione d'Apolline: dimmi
quel, che appartiene al ſuo innamoramento con Da
phne. F1. Il poema è,che uantandoſi Apollo in pre
Jentia di Cupido della uirtù del ſuo arco,et delle ſue ſaet
te, con le quali haueua ucciſo Fitone uenenoſiſſimo ſera
pente, pareua quaſi che non ſtimaſſe la forza dell'arco
o delle ſaette di Cupido, come armi fanciulleſche non
atte a coſì terribili colpi: di che ſdegnatoſi cupido feri
Apollo d'una ſaetta d'oro, o Daphne figliuola del
fiume Peneo di una dipiòbo,onde fece,che Apollo amò
lauergine Daphne, o la ſeguitò come ſi ſeguita l'oro,
C'd
v –r –

S E C O N D O. . 89
& a Daphne fece aggrauare l'amore d'Apollo come
aggraua il piombo, o che fuggiua continuamente, ma
uedendoſi Daphne ſeguitare, º quaſigionta d'Apollo,
domandòſoccorſo a ſuo padre Peneo, o ali altrifiu
mi,i quali per camparla da lui la conuertirono in Lau
ro, o trouandola Apollo coſi fatta Lauro, pur l'ab
bracciaua,e ella tremaua di paura, finalmente Apollo
pigliò delle ſue fondi, o ornò di quelle la ſua cethara,
e la ſua faretra, o il Lauro appropriò a ſe per ſuo
arbore,di che Daphne rimaſe contenta di lui s o. La
fauola è bella, ma che ſignifica: F1. Vogliono mostra
re quanto è grande,e uniuerſale la forza dell'amore
fino nel piu altiero, o potente Dio di tutti i celeſti, che
è il Sole, onde galatemente fingono, che egli ſi uantaſſe
che col ſuo arco le ſue ſaette, che ſono i ſuoi caldiſſimi
raggi,uccideſſe l'horribil ſerpente Filone, che ogni co
ſa trugeua,laqual coſa, come t'ho detto,ſignifica l'aca
quoſita del diluuio, che restò ſparſa ſopra tutta la terra,
gº prohibiua la generatione, o nutritione delli huomi
ni,o di tutti gli altri animali terreſtri, laquale acquo
ſitail Sole con gli ſuoi ardenti & ſaettati raggi diſeccò,
o donò l'eſſere a quelli che uiueno ſopra la terra,er
perche tu ſappiò Sophia, quale è l'arco d'Apolline pre
ciſamente, oltra il corſo ſuo, o la circumferentia ſola,
con laquale egli leuò il danno del diluuio, o ne aſſicurò
del crudel Filone, ti dirò che è quel uero arco di diuerſi
colori, che ſi rappreſenta dell'aere all'incontro del Sole
quando iltempo è humido e piouitio, ilquale arco gli
Greci chiamano Iris,co ſignifica quello che narra la ſa
º cra ſcrittura nel Geneſi, che paſſato il diluuio reſtando
M
D. I, A L O G O
ſolamente delli huomini Noe huomo giuſto contreſuoi
figliuoli, ilquale ſi ſaluo in una arcanatante con uno ma
ſchio, o una femina di ciaſcuna ſpecie d'animali terre
ſtri, Dio l'aſſicurò, che non procederebbe piu innanzi
il diluuio,orgli donò per ſegno quello arco Iris, che ſi
genera nelle nuuole, quado èpiouuto,ilqual dà fermez
za che non ſi può farepiu diluuio:o concioſia che que
ſto arco ſi generi della raziatione della circonferentia
del Sole nelle nuuole humide o groſſe, e che la diffe
renza della loro groſſezza faccia la diuerſità dei ſuoi
colori, ſecondo la deformità dell'apprenſione delle
nuuole ſeguita che l'arco del Sole è quello che fa peror
dine di Dio la fermezza o la ſicurtà di non hauere a
eſſere piu diluuio. s o. A che modo il Sole col ſuo arco
ne dà talſicurtà? F1. Il Sole non s'imprime quando fa
l'arco nell'aere ſottile,et ſereno, ma nel groſſo humido:
ilquale ſe fuſſe di ſpeſa groſſezza ſufficiente a potere
fare diluuio per moltitudine di pioggie,non ſarebbe ca
pace di riceuere l'impreſſione del Sole, o fare l'arco;
o perciò l'apparitione di queſta impreſsione, o arco
ne aſſicura, che le nuuole non hanno groſſezza di poa
terſare diluuio. queſta è la fermezza, o la ſicurtà che
l'arco ne dà del diluuio, della qual coſa n'è cauſa la for
za del Sole, che purifica talmente le nuuole, o le aſa
ſottiglia in modo, che imprimendo in quelle la ſua cira
cunferentiale fa inſufficienti a poter" diluuio, onde
con ragione, e prudentia hanno detto che Apollo
amazzò Fitone col ſuo arco o con le ſue ſaette, per
laqual opera eſſendone eſſo Apollo ſuperbo, cral
tiero ſecondo che è la natura ſolare, non però ſi puote
y –

S E C o N D o. 9o
liberare dal colpo dell'arco, o ſaetta di Cupido,pero
che l'amore non ſolamente costringe gli inferiori ad
amare i ſuperiori, ma ancora trahe i ſuperiori ad ama
regli inferiori il perche Apollo amò Daphne figliuola
di Peneo fiume, che è l'humidità naturale della tera
ra, laqualuiene dai fiumi che paſſano per quella ques
ſta humidità ama il Sole, o mandando in eſſa i ſuoi
ardenti raggi, procura di attraherla a ſe eſalandola
in uapori: ci potrebbeſi dire che'l fine di tale eſala
tione fuſſe il nutrimento de celesti: perche i poeti ten
gono che eſſi ſi nutriſcano de uapori, che aſcendono
dell'humidità del globo della terra: ma concioſia che
ſ queſto ſia ancora metaphorico, s'intende che ſi man
tenga maſſimamente il Sole & i pianeti nel ſuo proprio
officio, che è di gouernare, o ſoſtenere il mondo in
feriore, o conſeguentemente il tutto dell'uniuerſo,me

; diante l'eſalatione delli humidiuapori, o perciò ama


l'humidità per conuertirla a ſe nel ſuo biſogno,ma ella
fugge dal Sole,perche ogni coſa fugge da chi la conſu
ma, ancora perche i raggi ſolarifanno penetrare l'hua
midità per li pori della terra, e la fanno fuggire dalla
ſuperficie, e perciò il Sole la riſolue, e quando è già den
tro della terra, e che non puo piu fuggire dal Sole, ſi
conuerte il arbori, z in piante, con aiuto o influentia
delli dei celeſti generatori delle coſe, e con aiuto delli
fiumi che la riſtorano, e ſoccorrono dalla perſecutione e
comprenſione del Sole. Dicono ſecondo la fabula che ſi
conuerti in Lauro,perche p eſſere il Lauro arbore ec
celléte, diuturno, ſempre uerde, odorifero, e caldo nella
ſua generatione ſi manifeſta piu in lui, che in niun altro
M 2.
D I A L O G O
arbore il meſcolaméto dei raggi ſolari co l'humido ter
reno,Dicono che fu figliuola di Peneo fiume, perche il
terreno,doue paſſa, genera di molti Lauri. Dicono che
Apollo ornò delle ſue fondi la ſua cethara,e la ſua fare
tra, ſignificando che i chiaripoeti, che ſono la cethara
d'Apollo,e li uittorioſi capitani, oriregnanti imperato
ri, che ſono la faretra del Sole, ilqualpropriamente dà
le chiare fame,le potenti uittorie,egli eccelſitriomphi,
ſolamente ſono quelli che ſi ſogliono incoronare di Lau
ro in ſegno di eterno honore, e di glorioſa fama:che ſi
come il Lauro dura aſſai, coſì il nome de ſapienti, e de
uittorioſi e immortale:eſi come il Lauro ſempre è uera
de,coſi la fama di queſti è ſempre giouane,ne mai s'ine
uecchia,ne ſeccateſi come il Lauro è caldo,o odorife
ro,coſi gli animi caldi di queſti dannoſoauiſſimo odore
ne luoghi diſtanti da una parte del mondo all'altra onde
queſto arbore ſi chiama Lauro per eſſere fra gli altri ar
bori come l'oro fra i metalli, ancora perche ſi ſcriue che
gli antichi il nominauano laudo per le ſue lode,eperche
delle ſue foglie s'incoronauano quelli,che erano degni di
eterne lode perilche queſto è quello arbore, che s'apa
propria al Sole,o dicono che nol puo ferire ſaetta del
cielo però che la fama delle uirtù il tempo non la puo
disfare,ne ancora i mouimenti, o le mutationi celeſti
lequal ogni altra coſa di queſto mondo inferiore ſaetta
no,con inueteratione, corruttione, o obliuione.so.
Son ſatisfatta da te quanto alli amori delli dei celeſti,
coſi degli orbi come delli ſette pianeti. delli innamora
menti delli altri dei terreni & humani non uoglio che
tu ne piglialtra fatica, perche alla ſapientia molto non
º
S E C O N D O. 91
importa: mauorrei benche tu mi dichiaraſſi ſenza fauo
le è fintioni quello, che li ſapienti aſtrologhi tengono
degli amori, o delli odi che ſi hanno i corpi celeſti,
crli pianeti l'uno con l'altro particolarmente. Fr.
Sotto breuità ti dirò parte di quello che dimandi, che l
tutto ſarebbe coſa troppo proliſſa. Gli orbiceleſti, che
gli aſtrologhi hanno potuto conoſcere ſono noue: i ſette
appreſſo di noi ſono gli orbide ſette pianeti erratici:
delli altri dui ſuperiori u'è l'ottauo, che è quello nel
qualſta fiſſa la grade moltitudine delle ſtelle che ſi ue
deno:o l'ultimo o nono e il Diurno, che in unodi,or
in una notte cioè in hore uintiquattro uolge tutto il ſuo
circuito, o in queſto ſpatio di tempo uolge ſeco tutti
gli altri corpi celeſti, il circuito di questi orbi ſuperiori
ſi diuide in miſura di trecento i" gradi, diuiſi in
dodici ſegni, di trenta gradi l'uno: ilqual circuito ſi
chiama Zodiaco, che utiol dire il circulo delli animaa
li, perche quelli dodici ſegni ſono figurati d'animali,
iquali ſono Aries,Tauro, Gemini, Cancer, Leo,vire
go, Libra, Scorpio, Sagittario, Capricorno, Aqua
rio, o Peſce, de quali tre ne ſono di natura di fuoco
caldi, o ſechi, cioè Aries, Leo, o Sagittario, or
tre dinatura di Terra, cioè freddi e ſecchi, cioè Taua
ro,virgo,or Capricorno, tre di natura dell'aere caldi
e humidi, cioè Gemini, Libra, e Aquario, e tre di
natura dell'acqua freddie humidi,cioè cancer, Scora
pio, er Peſce queſti ſegni hanno fra loro amicitia cr
odio perche ogni tre di una medeſima compleſſionepar
tono il cielo per terzo, o ſon lontani cento uintigradi
ſolaméte,perciò ſono interi amici, come Aries con Leo,
M 3
- D I A L O G O
cr con Sagittario, Tauro con Virgo, o Capricorno,
Gemini con Libra,o con Aquario, Cancer con Score
pio,o Peſce, che la conuenientia dell'aſpetto trino con
la medeſima naturagli concorda in perfetta amicitia: et
quelli ſegni che partono il Zodiaco per ſeſto che ſon lon
tani ſeſſanta gradi,hanno meza amicitia,cioe imperfet
ta, come Aries con Gemini, o Gemini con Leone, cº
Leone con Libra,c Libra con Sagittario, o Sagittaa
rio con Aquario, or Aquario con Ariete: liquali oltre
la conuertentia dell'aſpetto ſeſtile,ſon câformi,che tutti
ſono maſculini,o tutti d'una medeſima qualità attiua,
cioè che ſono caldi,ò con ſiccita della natura ignea,oue
ro con humidita della natura aerea, perche in effetto il
fuoco, o l'aere hanno fra loro mediocre conformità
e amicitia,ſe ben ſono elementi queſta medeſima con
formita hanno fra loro gli altri ſegni di natura terrea,
e acquea, perche ancora eſſi ſon mezanamente con
formi, cioè Tauro con Cancro, c Cancro con Virgo,
c Virgo con Scorpio, o Scorpio con Capricorno, or
capricorno con Peſce, o Peſce con Tauro, che tutti
hanno aſpetto ſeſtile di ſeſſantagrandi di diſtantia,e ſo
no feminini di una medeſima qualità attiua, cioè freddi
ſe ben ſi diuertiſcono nella qualità paſſiua da ſecco ad
humido, come è la diuerſificatione della terra uerſo
l'acqua: onde l'amicitia loro e meza, o imperfetta:
nondimeno ſe li ſegni ſono oppoſiti nel zodiaco ne la
maggiore diſtantia che eſſere poſſa, cioè di cento ottan
ta gradi, hanno fra ſe intera amicitia: perche il ſito
dell'uno e oppoſito, e contrario totalmente all'altro,
e quando l'uno aſcende, l'altro diſcende; quando l'uno
S E coo N D o 92
è ſopra della terra, l'altro è di ſotto, e ancora che
fieno ſempre d'una medeſima qualità attiua, cioè ambi
dui caldi, è ambi dui freddi, pure nella paſſiua ſon
ſempre contrarij: perche s'uno è humido, l'altro è
ſecco: e queſto giunto con l'oppoſita diſtantia, o aſpeta
to, gli fa capitali inimici, come Aries con Libra, e
Tauro con Scorpio, e Gemini con Sagittario, e Can
cro con Capricorno, e Leo con Aquario, e Virgo con
Peſce: e quando ſono diſtanti per il quarto del zodia
co, che è per nonantagradi, ſono mezo inimici, ſi per
eſſere la diſtantia la metà dell'oppoſitioue, come per
eſſere ſempre le loro nature contrarie in ambedue qua
lità attiua e paſſiua: che ſe uno è igneo caldo, e ſecco,
l'altro e acqueo freddo, o humido: e ſe è ſegno aereo
caldo o humido, l'altro è terreo e freddo e ſecco, co
me è Aries con cancro, Leo con Scorpio, Sagittario
con Peſce, che l'uno è igneo, l'altro è acqueo, e come
ſono Gemini con virgo, Libra con capricorno, Aqua
rio con Tauro, che l'uno e aereo, o l'altro terreo,
oueramente ſono contrari almeno nella qualità attiua:
che ſe l'uno è caldo, l'altro è freddo, come Tauro con
leo,Virgo con Sagittario, Capricorno con Ariete, o
coſi Cancro con Libra, Scorpio con Aquario, Peſce
con Gemini:che tutti queſti hanno fra loro contrarieta
di qualità attiua, con aſpetto quadrato di meza inimi
citia. so. Ho ben inteſo, come fra li dodici ſegni del
cielo ſi troua amore, o odio perfetto o imperfetto,
uorreihora, che tu mi diceſſi ſe fialiſette pianeti ancoa
raſi truoua. F1. Lipianeti s'amauo l'uno l'altro quan
doſi mirano d'aſpetto benigno, cioè trino di diſtantia di
M 4
-

Io I A L O G O
cento uintigrai, ilquale è aſpetto di perfetto amore;
ouero d'aſpetto ſestile della metà di quella diſtantia,
cioè di ſeſſanta gradi dall'uno all'altro, ilqual è aſpetto
di lento amore o dimeza amicitia; maſi fanno inimici
e s'odiano l'uno l'altro, quando ſi mirano d'aſpetto
oppoſito, della maggiore diſtantia che poſſa eſſere nel
cielo,cioè di cento ottanta gradi,ilquale è aſpetto d'in
tero odio o inimicitia,o di totale oppoſitione: o an
cora, quando ſi mirano d'aihetto quadrato della metà di
uella diſtatia, cioè di nonanta gradi dall'uno all'altro,
e aſpetto dimezainimicitia & d'odio lento.s o.Tu hai
detto delli aſpetti,che'ltrino o il ſeſtile danno amore,
e che l'oppoſito, o il quadrato danno odio: dimmi,
quando ſono congionti ſe ſono in amore, è in diſamore.
F1. La congiontione de dui pianeti è amoroſa, ouero
odioſa ſecondo la natura de due congionti: che ſe ſon
congionti i due pianeti benigni, chiamati fortune, cioé
Iuppiter,o venere, ſi porgono amore & beniuolena
tia l'un l'altro:o ſe la Luna ſi congionge con ogn'uno
di loro, fa congiontione felice o amoroſa, o ſe il Sole
ſi congionge con loro,fa nociua congiontione, o inimi
cabile, perche le fa combuſte, o di poco ualore,benche
a eſſo Sole ſia in qualche coſa buona, ma non però trop
po per la loro cibuſtione. Mercurio con Giouefa con
giontione felice o amicabile, o con Venere la fa amo
roſa, benche non molto retta. con la Luna è di medio
cre amicitia, ma col Sole è combuſto, e la ſua cona
giontione è poco amicabile, eccetto ſe fuſſero uniti pera
fettiſſimamente e corporalmente, che allhora ſarebbe
ottima, o amoroſiſſima congiontione, o per quella
S E C O N D O. 93
creſce il uigore del Sole, come ſe fuſſero due Solinel cie
lo. La congiontione del Sole con la Luna è molto odio
ſa:benche eſſendo uniti interamente, o corporalmen
te, alcuni aſtrologhi la faccino amicheuole, maſſimamé
te per le coſe ſecrete:ma la congiontione d'ogn'uno del
li due pianeti infortuni,Saturno & Marte, con tutti è
odioſa,eccetto quella di Marte con Venere che fa laſci
uia amoroſa orecceſſiua, quella di Saturno con Gioue è
amoroſa a Saturno,o a Gioue odioſa, ma la loro con
giontione col Soleſi come è inimicheuole a eſſo Sole, co
me,coſi ancora è nociua alloro, perche il Sole gli abe
bruccia, o debilita la ſua potentia.ancora nel far maa
le con Mercurio, o con la Luna hanno peſsima con
giontione, ora loro steſſi non utile, so. Si come le conº
giontioni ſono disformi nel bene, o nel male ſecondo
la natura de pianeti congionti gli aſpetti beniuoli fra lo
ro ſono ancora coſì disformi,ouero i maliuoli ſecondo
le nature de due aſpicienti. F1. Gli aſpetti beniuoliſi di
uertiſcono, o coſì i maliuoli piu o meno ſecondo ſon gli
aſpicienti:che quando le due fortune, Iuppiter & V en
reſi mirano di trino aſpetto,o diſeſtile,è ottimo aſpeta
to:orſe è oppoſito o quadrato,ſi mirano inimicamente,
; ma non però influiſcono male alcuno, ma poco bene &
con difficultà:orcoſi quado ogn'uno di loro mira la Lu
na & Mercurio, o il Sole d'aſpetto amoroſo,o ſigni
fica felicità della ſorte della ſua natura: & ſe d'aſpetto
inimicabile ſi mirano ſignifica poco bene,e hauuto câ
difficulti:ma ſe eſſe due fortune mirano i due infortuni
di buono aſpetto,cioè Saturno o Marte, danno medio
cre bene, però con qualche timore o di piacere : o
D I A L O G O
ſe li mirano di male aſpetto, danno male ſottoſpecie di
bene, eccetto Marte con Venere, iguali hanno coſì buo
na compleſſione, che quando fra loro hanno buono a
ſpetto,ſon molto fauoreuoli,maſsimamente in coſe amo
roſe:o ancora Iuppiter con Saturno guardandoſi con
buon'aſpetto fa coſe diuine, alte,o buone,lòtane da la
ſenſualità.ancor Iuppiter fortunato corregge la durez
za di Saturno:o Venere ben collocata corregge la cru
deltà o ſceleraggine di Marte, e Mercurio di buono
aſpetto con Marte,a Saturno fa poco bene, o di catti
uo aſpetto fa gran male, però che è conuertibile nella
natura di quel pianeta col quale ſi meſcola. Mercurio
con la Luna è buono con buono aſpetto, o è malo con
malo.lidui infortuni con la Luna di malo aſpetto ſono
peſſimi, e di buono non buoni, ma moderano l'inconue
nienti, o coſì ſono col Sole. il Sole con la Luna d'aa
moroſo aſpetto ſono ottimi, o correggono tutti gli ece
ceſſi o danni di Marte o di Saturno: ma di male aſpet
to ſono difficilio non buoni, o queſto è il ſommario
delle differenze de loro aſpetti. so. Mi baſta Filone
quello che m'hai detto dell'amore o dell'odio, che ſi
hanno i dodici ſegni fra loro,o i pianeti:dimmi ti pre
go,ſe ipianeti hanno ancora eſſi amore & odio ad un
ſegno,piu che ad un'altro. F1. Hanno certamenteper
che i dodici ſegni diuiſamente ſono caſe o domicili delli
ſette pianeti,o ogn'uno ha amore alla ſua caſa perche
trouandoſi in quel ſegno la ſua uirtù,èpiu potente, or
odia il ſegno oppoſito della ſua caſa,peroche trouandoa
ſi in quello la ſua uirtùſi debilita. so. Con qualordi
neſi parteno queſti dodici ſegni per le caſe de ſette pia
«e -
S E C O N D O. 94
neti: F 1. Il Sole & la Luna hanno ogn'uno di loro
una caſa in cielo, quella del Sole è il Leone, quella della
Luna è Cancro.gli altri cinque pianeti hanno due ca
ſe per uno.Saturno ha per caſa Capricorno, o Aqua
rio.Iuppiter, Sagittario, o Peſce.Marte Ariete o Scor
pio.Venere,Tauro,er Libra. Mercurio, Gemini, co
Vergine. so. Dimmi ſe aſſegnano alcuna coſa all'or
dine di coteſte partitioni. F 1 L. La cauſa & l'ordine
della poſitione di pianeti ſecondo gli antichi,il piu alto,
che è Saturno, per la ſua ecceſſiua frigidità pigliò per
ſue caſe Capricorno & Aquario, che ſono quelli due,
neiquali quando il Sole ſi truoua, che è da mezo Dece
bre fino a mezo Febraro,il tempo è piu freddo o tem
peſtoſo di tutto l'anno, le qualcoſe ſon proprie dela
la natura di Saturno Iuppiter per eſſere ſecondo preſa
ſo a Saturno, ha le due caſe ſue nel Zodiaco ap
preſſo le due di Saturno, Sagittario innanzi Capria
corno, o Peſce dipoi Aquario. Marte, che è il ter
zo pianeta appreſſo Gioue, ha le ſue due caſe appreſa
ſo di lui,Scorpio nanzi a Saggittario, o Aries dipoi d
Peſce.venere,che ſecondo gli antichi è il quarto pianea
ta appreſſo di Marte, ha le ſue due caſe preſſo a
quella, cioè Libra innanzi Scorpio, o Tauro dia
poi Ariete. Mercurio, che è il quinto pianeta appreſa
ſovenere ſecondo gli antichi, ha le ſue caſe preſſo di
quelle, cioè virgonanzi Libra,o Gemini dipoi di Tau
ro. Il Sole, che gli antichi pongono ſeſto pianeta appreſ
ſo Mercurio,ha una ſola caſa nanzi di Virgo caſa prin
cipal di Mercurio,o la Luna che è il ſettimo & ulti
mopianeta, ha la ſua caſa dopo Gemini, ch'è l'altra ca
D I A L O G O
ſa di Mercurio ſi che nò a caſo, ma per ordine certo gli
pianeti hanno ſortito le loro caſe nel Zodiaco. so. Que
ſto ordinemi piace, o è conforme alla poſitione depia
neti ſecondo gli antichi, che poneuano il Sole ſotto Vee
nere & Mercurio:ma ſecòdo i moderni aſtrologhi,che
la pongono appreſſo Marte ſopra di Venere, quest'ora
dine non ſarebbe giuſto,ne ragioneuole.F1. Ancora ſe
condo queſti modernil'ordine ſarebbe giuſto, facendo
ſi però principio non da Saturno, ma dal Sole e dalla
Luna, o dalle ſue caſe, per eſſere queſti gli due lumina
ri principi del Cielo,e gli altri ſuoi ſeguaci: iguali,So
le, o Luna, hanno principal cura della uita di queſto
º mondo. so. Dichiaramelo un poco. F1. Si come prima
faceuano principio da Capricorno, ch'è il ſolſtitio hie
male, quando i giorni principiano a creſcere: coſì hora
faremo principio da Cancro, che è il ſolstitio uernale,
quando i giorni ſono maggiori dell'anno nel fine del cre
ſcimento:ilqual cancro per eſſere freddo o humido del
la natura della Luna,e caſa della Luna;& Leo,ch'eap
preſſo per eſſere caldo,o ſecco della natura del Sole,
o perche quando il Sole è in quello è potentiſſimo,e fat
ta caſa del Sole. so. Tu fai adunque la Luna prima
del Sole. Fr. Non te ne marauigliare, che nella ſacra
creatione del mondo la notte s'antepone aldi, o come
t'ho detto Diana fu Lucina ſecondo i poeti nel naſcia
mento d'Apolline: ſi che rettarmente Cancer caſa della
Luna è prima di Leo caſa del Sole. Appreſſo di queſti
due ſtanno le due caſe di Mercurio,ilquale è il piuuici
no alla Luna,laquale èil primo pianeta, o piu inferio
re, e eſſo Mercurio il ſecondo, le caſe del quale on
A

- S E C O N D O. 95
Gemini innanzi Cacro,et Virgo dipoi Leo.Venere, che
è il terzo,è ſopra Mercurio, et ha le ſue caſe appreſſo
quelle di Mercurio, Tauro innanzi di Gemini, 29 Lt
bra dipoi virgo. Marte, che è il quinto, è ſopra divea
nere,o del Sole,ha le ſue caſe appreſſo quelle di vene
re, Aries innanzi Tauro,o Scorpio doppo Libra.Iup
piter, che è il ſeſto, e ſopra di Marte, ha le ſue caſe preſa
ſo quelle di Peſce innanzi Ariete, o Sagittario, doppo
Scorpio. Saturno, che è il ſettimo piu alto, è ſopra di
Gioue, ha le ſue caſe appreſſo a quelle di eſſo Gioue, Aa
quario innanzi di Peſce, o Capricorno dipoi Sagitta
rio,cruengono ad eſſere l'una appreſſo l'altra, perche
ſono gli ultimi ſegni oppoſiti, e piu lontani da quelli
del Sole, e da quelli della Luna,cioè Cancro, o Leo.
so. Son ſatisfatta dell'ordine che hanno i pianetine la
partitione dei dodeciſegni per le caſe loro,e ogn'uno
con ragione ha amore alla ſua caſa & odio alla contraa
ria,ſecondo hai detto:mauorrei ſapere date, ſe queſta
oppoſitione deſegni corriſponde alla diuerſità, o con
trarietà di quei pianeti, dei quali quelli ſegni oppoſti
ſono caſe.F1. Corriſpondono certamente, perche la ci
trarietà de pianeti corriſponde all'oppoſitione deiſegni
loro caſe:che le due caſe di Saturno capricorno,o A=
quarioſono oppoſite a quelle dedui luminari, Sole, o
Luna,cioé a Cancro,e a Leone, per la contrarietà de
l'influentia,o natura di Saturno a quella dedue lumi
nari. so. A che modo? F 1. Percheſi come i luni
nari ſono cauſe della uita di queſto mondo inferiore, del
le piante,delli animali, o delli huomini, porgendo il So
le il caldo naturale, º la Luna l'humido radicale, pee
D I A L O G O
roche col caldoſi uiue,o con l'humido ſinutriſce: coſi
saturno è cauſa della morte, o della corruttiene delli
inferiori con le ſue qualità contrarie di freddo, e di
ſecco.o le due caſe di Mercurio cemini, o virgoſo
no contrarie a quelle di Gioue, Sagittario, o Peſce,per
la contrarietà della loro influentia. so. Quali ſono s
F1. Iuppiter da inclinatione d'acquiſtare abondantiric
chezze,o perciò gli huomini Giouiali communemena
te ſono ricchi, magnifici,o opulenti: ma Mercurio per
che dà inclinatione per inueſtigare ſottili ſcientie, o in
gegnoſe dottrine,leua l'animo dall'acquiſto della robba
o perciò il piu delle uolte i ſapienti ſono poco ricchi,
o i ricchi poco ſapienti perche leſcientie s'acquiſtano
con l'intelletto ſpeculatiuo,et le ricchezze con l'attiuo
o eſſendo l'anima humana una, quando ſi dà alla uita
attiua,s'aliena dalla contemplatiua, o quando ſi dà al
la contemplatione, non ſtima le mondane facende, or
queſti tali huomini ſono poueri per elettione, perche
quella pouertà ual piu che l'acquiſto delle ricchezze: ſi
che con ragione le caſe di Mercurio ſono oppoſte a
quelle di Gioue, o quelli, che nelle loro natiuità hanno
le caſe dell'uno che aſcendono ſopraterra,hanno leca
ſe dell'altro che deſcendono ſotto terra,talmente che di
raro il buono Giouiale e buono Mercuriale, o il buoa
no Mercuriale buono Giouiale. Reſtano le due caſe di
Venere Tauro,o Libra,lequaliſouo oppoſite alle due
di Marte Scorpio et Ariete, per la contrarietà compleſ
ſionale, che è dall'uno all'altro. so. Come contrarietà:
anzi amicitia, ci buona conformità, perche(come tu
ſteſſo hai detto)Marte è innamorato di venere,etam
S E C O N D o. 96
bidue ſi confanno bene inſieme. F1. Non è la contrarie
tà della loro influentia come quella di Gioue a Mercua
rio,ma e nella compleſſione, come quella di Saturno ai
luminari,benche eſſi ſieno ancora(come t'ho detto)cò
trari ininfluentia:ma Marte e Venere ſono ſolamen
te contrari in compleſſione qualitatiua, che Marte è
ſecco caldo o ardente, venere è fredda,ci humida
temperata,non come la Luna,laquale in frigidità et hu
r midità é ecceſsiua.onde eſſi Marte, o Venere ſi còfan
: no bene come due contrari della miſtione, de quali pro
uiene temperato effetto, maſſimamente nelli atti nutriti
uier generatiui, che uno dà il calore, che è la cauſa atti
uain ambidue, o l'altro da l'humido temperato, che
in quelli è la cauſa loro paſſiua o ſe bè il calor di Mar
te e ecceſſiuo in ardore,la frigidità temperata di venea
re il tempera,o lo fa proportionato alle tali operatio
ni,in modo che nella tal contrarietà conſiſte la conue=
nientia amoroſa di Marte e di Venere, o ſolamente
per quella hanno le caſe loro oppoſite nel Zodiaco. so.
Mi piace queſta cauſa dell'oppoſitione de ſegni per l'oa
dio ouero contrarietà de pianeti, de qualiſono caſe.
dimmi ti prego, ſe ancora nell'ordine o oppoſitioa
ne appare alcuna coſa del loro amore, o beniuola
amicitia,ſi come appare l'odio, o la contrarietà. Fr.
Si che appare, maſsimamente nei luminari, uedrai, che,
per eſſere Iuppiter fortunamaggiore, niuna delle ſue ca
ſe mira d'aſpetto inimicheuole. le caſe de dui luminari
Sole,go Luna, come Saturno per eſſere infortunio mag
giore, che niuna delle ſue caſe mira d'aſpetto beniuo
lo quelle dei luminari, anzi d'oppoſito, che è total
D I A L O G OP
mente inimicabile, ma la prima caſa di Gioue, cioè Sagit
tario mira d'aſpetto trino d'intero amore Leone caſa
del Sole luminario maggiore, o la ſeconda cioè Peſce
mira Cancro caſa di Luna luminare minore d'aſpetto
medeſimamétetrino d'amorepfetto.ancora niuna delle
caſe di Mercurio hainimicheuole aſpetto con la caſa
del Sole, o con quella della Luna, per eſſere ſuo famia
liariſsimo anzi la prima caſa ſua, ch'è Gemini, mira d'
aſpetto ſeſtile dimezo amore Leone caſa del Sole, º la
ſua ſeconda, che è Virgo,mira Cancro caſa della Luna
ſimilmente d'aſpetto ſeſtile amicabile. Reſtanui le caſe
di Venere fortuna minore,o di Marte infortunio mia
nore:liquali pianeti ſi come ſono conformi in una influi
tia,coſì egualmente le loro caſe hanno mediocre amicia
tia a quelle del Sole, o della Luna, che Ariete prima
caſa di Marte a aſpetto trino con Leone caſa del Sole,
per eſſere ambigli pianeti,o ambi gli ſegni d'una me
deſima compleſſione calda e ſecca, o hanno aſpetto
quadrato di meza inimicitia con Cancro caſa della Lu
na,per eſſere di qualità contraria. Marte è la ſua caſa
Ariete, che ſono caldi, o ſecchi con la Luna, o con la
ſua caſa cancro che ſono freddi,o humidi o Scorpio
ſeconda "Marte ha aſpetto trino di perfetto amo
re con cancro caſa della Luna per eſſere ambi dueſe
gni d'una compleſſionefreddi o humidi, ma con Leoa
ne caſa del Sole ha aſpetto quadrato per la loro contra
rietà di caldo e ſecco quale è Leone, al freddo o hua
mido, quale è Scorpio, o quaſi in queſto modo ſi porta
no le caſe di Venere con quelle deluminari, che Tauro
prima caſa di Venere mira Cacro caſa della Luna d'a-
- ſpetto -
S E C O N D O' 97
ſpettoſºſtile amicabile,et ſono ambidui freddi, e mira
Leone caſa del Sole d'aſpetto quadrato mezo inimiche
uole,il quale gli è contrario per eſſere caldo: e coſì Lia
bra ſeconda caſa di Venere mira Leone d'aſpetto ſestile
amicabile perche ambi due ſono caldi,ct Cacro per eſſe
refreddo d'aſpetto quadrato dimeza inimicitia: ſi che
queſti due pianeti, Marte,et venere,ſono mezi di Satur
no, o di Gioue, onde le loro caſe ſono miſte d'amicitia
cò quelle del Sole et della Luna. molte altre proportioni
o Soſia ti potrei dire dell'amicitieetinimicitie celesti,ma
le uoglio laſſare perche farebbono troppo lâga, et diffi
cile la noſtra confabulatione.s o. Solamente circa quea
ſtamateria uoglio ancora che tu mi dica, ſe glipianeti
hanno altra ſorte di amicitia,o odio,alli ſegni oltra d'

eſſere loro caſe contrarie di quelli, ouero bene aſpicien
ti. F1. L'hanno certamente, prima per l'eſaltatione de
pianeti,che ognuno ha un ſºgno, nelquale ha potentia
d'eſaltatione, il Sole in Ariete,la Luna in Tauro, Satur
no in Libra,Iuppiter in Cicro, Marte in Capricorno,
Venere in Peſce, Mercurio in virgo, benche ſia una de
le ſue caſe,hanno ancora autorità di triplicità, laquale
banno tre pianeti in ciaſcuno ſegno, cioè Sole,Iuppiter,
o Saturno,nelli tre ſegni di poco, cheſono delli ſei ma
ſculini, cioé Ariete,Leo,o Sagittario. Venere, l: Lila
na,o Marte hanno autorità nei ſegni feminini, ioè
nellitre ſegni terreni,Tauro, virgo,o Capricorno, et
nelii tre acquoſi Cancro, Scorpio, o Peſce. Saturno,
Mercurio,o Iuppiter hanno triplicità nelli tre ſegni,
che ſono gli altri tre maſculini,Gemini, Libra, o A=
-
quario, io non ti dirò diffuſamite le cauſe di queſta ſor
N
D ITA' LI, O) Gi O
titione, per euitare longhezza, ſolamente ti dico, che
nei ſegni maſculini hanno triplicità gli tre pianeti maº
ſculini,o nei ſegni feminini tre pianeti feniuini.hanno
ancora i pianeti anore alle loro faccie,et ogni dieci gra
di del Zodiaco e faccia d'un pianeta, e gli primi dieci
gradi d'Ariete ſono di Marte iſecondi del Sole,gli tera
zi di Venere, o coſì ſucceſſiuamente per ordine depia
neti, o deſegni fino alli ultimi di eſſi gradi di Peſce, che
uengono ancora ad eſſerfaccia di Marte, hanno anco
rai pianeti eccetto il Sole, la Luna amore ai ſuoi tor
mini,perche ognuno del cinque pianeti reſtati hacer
tigradi termini in ogn'uno delliſegni hanno ancora tut
ti i pianeti amore alligradi luminoſi,efauoreuoli, eto
dio alli oſcuri,o abietti,or hanno amore alle ſtelle fiſe
ſe quando ſi congiongono con quelle, masſimamente ſe
ſono delle grandi,or lucide, cioè dellaprima grandez
za,e della ſeconda:et hanno odio a quelle ſtelle fiſſe, che
ſono di natura contraria a loro. Hora mi pare, che io t'
habbia delli amori, o delli odii celeſti detto tanto che
baſti per queſto noſtro parlamento: so. Ho inteſo aſſai
cepioſamente delli amori celeſtialiyuorrei bora ſapere
o Filone,ſe quelli ſpiriti, ouero intelletti ſpirituali cele
ſti ſono ancora eſſi, come tutte l'altre creature compera
ſi,legati dall'amore, omeramente ſe per eſſere ſeparati
da materia ſono ſciolti dalli amoroſi legami, F1. Anco
ra che l'anorefitruouinelle coſe corporali e materia
li;non però è proprio di quelle anzi ſì come l'eſſere, la
uita, e l'intelletto e ogni altra perfettione,bontà,or
bellezza dipende dalli ſpirituali;erderina dalli immate
riali nei materiali, in modo che tutte queſte eccellentie
- -
- soEcco N D o. 98
prima ſtruotato nelli ſpirituali, che ne corporati, coſi
l'amore prima o piu eſſentialmente ſi truouanelmon
do intellettuale, e da quello nel corporeo depende so.
Dimmi la ragione. Fr, Nahaitu forſe qualch una in
contrario?sd, Qtteſta u'è pronta, che tu m'hai moſtra
tò ehe l'amore e deſiderio d'unione, º chi deſideragli
manca quello che deſidera; o il mancamento nelliſpiri
tualinon è, anzi è proprio della materia, e perciò in
loro non ſi debbe trouare amore, ancora perche imate
riali come imperfetti ſogliono deſiderare di unirſi cigli
ſpirituali che ſono perfetti,mali perfetti come poſſono
deſiderare d'unirſi con gli imperfetti? F1. Gli ſpirituaa
lis'hanno amorenò ſolaméte uno l'altro,ma ancora eſ
fiamalio i corporali e materiali o quello che tu dici
che l'amore dice deſiderio,e che laeſiderio dice maca
méto, è uero,manò è incóueniéte;ch'eſſendo nelliſpiri
tuali ordini di perfettioni, che l'uno ſia piu perfetto de
l'altro, o di più chiara e ſublime eſſentia,ca che l'in
feriore, che é da haco,ami il ſuperiore,er deſideri unir
ſi è5 lui,onde tutti amano principalmite, o ſommami
te il sòno,er perfetto Dio,che e la fontana, dalla guale
ogni eſſere o bè loro deriua,l'unide dellaquale tuttiaf
fettuoſiſſimamete deſiderano, e la procurano sipreci
gli ſuoi atti intellettuali so.Ti câcedo, chegli ſpirituali
s'aniilio l'ii l'altro, perochet inferiore ama il ſuperio
re;manò il ſuperiore l'inferiore,ctmaco che gli ſpirie
tuali amine i corporali,ottero materiali,cicioſia ch'eſsi
ſiano più perfetti,etchenò babbino ricamato deliim
perfetti.et perciò miglipoſſono defiare, ne sonar come
hai detto Fissia ero per ripiderti a questa ſecodo ar
N 2
D 1 A L O G o
gumeuto ſe tu fuſsiſtata patiente. ſappi, che ſi come gli
inferiori amano i ſuperiori deſiderando unirſi con loro,
per quello che adeſi manca della loro maggiore perfet
tione, cofi iſuperiori amano gli inferiori, o deſidera
no unirli con loro,percheſieno piu perfetti, ilquale deſi
derio preſuppone ben mancamento non nel ſuperiore
deſiderate, ma nell'inferiore biſognante perche il ſupe
riore amando l'inferiore deſidera ſupplire quel che ma
ca di perfettione all'inferiore con la ſua ſuperiorità, e
in queſto modo li ſpirituali amano i corporali, o mate
riali per ſupplire con la loro perfettione al mancamena
to di quelli, o per unirlicon eſſi, o farli eccellenti.
so. E tu qual hai per piu uero,o intero amore, o quel
lo del ſuperiore all'inferiore, ouero quel dell'inferiore
al ſuperiore?F1. Quel del ſuperiore all'inferiore, or
delſpirituale al corporale, so. Dimmi la ragione. F1.
Perche l'uno e per riceuere,l'altro per dare:il ſpiritua
le ſuperiore ama l'inferiore come fa il padre, ilfigliuoa
lo,e l'inferiore ama ilſuperiore come il figliuolo il pa
dre:tu ſai pure, quanto e piu perfetto l'amore del padre
che queldel figliuolo. Ancora l'amore del mondo ſpiria
tuale al mondo corporale e ſimile a quello che'l ma
ſchio ha alla femina,o quello del corporale allo ſpiri
tuale a quel della femina al maſchio, come già di ſopra
t'ho dichiarito.habbi patientia o Sofia, che piu perfetta
mente ama il maſchio che dà, che la femina che riceue,
e fra gli huomini i benefattori amano piu quelli che
riceuono ibenefici, che li beneficiati i benefattori,pera
che queſti amano per il guadagno, o quelli per la uire
tù,o l'uno amore ha dell'utile, o l'altro e tutto hone
- S E C O N D O. 99

ſto tu ſai pur quanto l'honeſto è piu eccellente che l'uti


leſi che non ſenza ragione io t'ho detto che l'amore ne
li ſpirituali è molto piu eccellente, o perfetto uerſo li
corporali, che nelli corporali uerſo li ſpirituali. so. Mi
ſatisfa quello che m'hai detto ma due altri dubii ancora
m'occorrono,l'uno è che'l deſiderio preſuppone mica
méto,et debbe eſſer macaméto della coſa deſiata nel deſi
derate,o amate,etnò mancanito della perfettione de
l'amate nella coſa amata, come par che tu dica, cioé che
il macaméto ſia nell'inferiore deſiderato, et amato dal
ſupiore, l'altro dubio è,ch'io ho inteſo che le pſone ama
te inquato ſono amate ſon piu perfette che li amati per
che l'amore e delle coſe buone, o la coſa amata e fine,
o intento dell'amante, o il fine è il piu nobile, come
adunque l'imperfetto puo eſſere amato dal perfetto, co
me dici? F1. Li tuoi dubi ſon di qualche importanza.
la ſolutione del primo è,che nel'ordine dell'uniuerſo l'
inferiore depende dal ſuperiore, o il mondo corporeo
dalſpirituale,onde il mancamento dell'inferiore addur
rebbe mancamento al ſuperiore dalqual depende pero
che l'imperfettione dell'effetto denota imperfettione de
la cauſa:amando adunque la cauſa ilſuo effetto, e il ſupe
riore l'inferiore, deſidera la perfettione dell'inferiore,
o d'unirſelo ſeco per liberarlo da difetto,perche libe
rando lui egli ſalua ſe ſteſſo di mancamento, o impera
fettione.ſiche quando l'inferiore non ſi uiene ad unire
col ſuperiore, non ſolamente egli ſta difettuoſo,e infeli
ce, ma ancora il ſuperiore reſta maculato con mancame
to della ſua eccelſa perfettione,che'lpadre non puo eſe
ſere felice padre, eſſendo il figliuolo imperfetto però
N .3
D I A L O G O
dicono gli antichi, che il peccatore pone macola nella di
ui ità,c l'offende,coſi come ilgiuſto l'eſaltaonde con
ragione no ſolamente l'inferiore amaro deſidera unirſi
col ſuperiore, ma ancora il ſuperiore ama e deſidera un
nir ſeco l'inferiore, accioche ognun di loro ſia perfetto
nelſuo grado ſenza mancaneto-orcaccioche l'uniuerſo
s'uniſca,o ſi leghi ſucceſſiuanente collegame dell'aa
mor,che uniſce il modo corporale col ſpirituale, ri'in
feriori ci li ſuperiori,laqualuniane è principalfine del
ſommo opifice, et onnipotente Dio, nella produttione
del mòda con diuerſità ordinata,etpluralità utuificata.
so. Del primo dubbio urºgo la ſolutione, ſoluinihora
ilſecòdo. F1: Ariſtoteleil ſolue, che hauédo prouato,
che quelli che muoueno eternalmitesſi corpi celeſti ſono
anime intellettiue & immateriali, dice che li mueueno
per qualche fine delle loro animee intitose dice che
tal fine é piu nobile e pia eccellete che ilmedeſimo mio
tore,perche il fine della coſa épiu mobile di qlla,co delle
quattro cauſe delle coſe naturali, che ſono la materiale,
la formale e la caufragente, che fa, o muoue la coſa,
e la cauſa finale che è il fine che muove l'agente afa t
re, di tutte la materiale e la piu baſſa, la formale e me
glio chela materiale e l'agente emigliore e piu naa
bile di tutte due, perche è cauſa di ille, o la cauſa fina
le e piu nobileo eccellete di tutte quattro o piu che la
A cauſa agéte,perocheperilfine finiroue l'agentetonde il
fine ſi chiama cauſa di tutte le cauſe, per iſtaſicóclude
che qllo che è il fine per il quale l'anima intellettinº d'o-
gniunº delli cieli muove il ſuo orbe, è di piu eccellentia
non ſolamente che leorpo del cielo, ma ancora che la
S E C O N D O. Io o

hedeſima anima,ilquale dice Ariſtotele che eſſendo as


mato, o deſiderato dall'anima del cielo, per ſuoamore
queſta anima intellettuale con deſiderioferino, ci affet
rione iſtiabile muoue eternalmente il corpo celeſte ap
propriato a lei,amando quello, o uiuificandolo, ſe ben
eſſo è il manco nobile, ci inferiore a lei, perche egli è
corpo, o ella intelletto.ilche principalmente fa per l'a
more, che ha alſuo amato ſuperiore, ci piu eccellente
di lei, deſiderando unirſi eternalmente con lui, o farſi
con quella unione felice, come una ucra antante con il
ſuo amoroſo, per la qual coſa potrai o Sofia intendere
che iſuperiori amano l'inferiori e liſpirituali i corpo
“rali per l'amore che hanno ad altri loro ſuperiori, o p
fruire la loro unione gli amano,cº amandoli bonifica
no i loro inferiori.so. Dimmi ti prego quali ſon da piu
che l'anime intellettiue che muoueno i cieli, che poſſono
eſſere loro amanti, º deſiderare la loro unione,go che
con quella ſi faccino felici, o che per quella ſieno coſì
ſolleciti a muouere eternalmente i ſuoi cieli,cy anco è di
biſogno che tu mi dica a che modo i ſuperiori amando
gli inferiori finiſcono l'unione delli loro ſuperiori, pere
che di ciò la ragione a me non è manifeſta. Fr. Quane
to alla tua prima interrogatione gli filoſofi cimentato
rid'Ariſtot procurano di ſapere quali fuſſero queſti co
ſi eccellenti, che ſono fini o piu ſublimi che l'animeine
tellettive nouitriti de cieli, o la prima academia dei
Arabi, Alfarabio, Auicenna, Algazeli, o il noſtro Ra
”.bi Moiſe d'Egitto nel ſuo Morhe, dicono che ad ogni
orbe ſono appropriate due intelligentiegl'una dellequa e
li lo muoverffettualmente, ora é anima motiua intele
N 4
- IO I A L O G O

lettuale di quello orbe, o l'altra lo muoue finalmente


perche e il fine per ilquale il motore cioè l'intelligentia,
che anima il ciclo,muoue il ſuo orbe, ilquale e amato da
quella, come piu eccellente intelligentia,o deſiderando
unirſi con quello che ama, muoue eternalmente il ſuo
cielo so. Come conſtaria adunque quella ſententia de
filoſofi del numero delli angeli,ouero intelligentie ſepa
rate mouitrici de cieli,cheſon tante, quante gli orbi che
muoueno,o non piu' che ſecondo queſti Arabi l'intel
ligentie ſarebbono doppio numero delli orbi. F 1. Di
cono, che conſta queſto detto, o questo numero in o
gn'una di queſte due ſpecie d'intelligentie,cioe mouitri
sci, o finali, perche biſogna che ſieno tante l'intelligen
tie mouitrici, quanti gli orbi, 3 tante l'intelligentie fi
ºnali, quanti quelli.so. Alterano ueramente quello anti l
co detto nel farli doppio il numero, ma che diranno del
primo motore del cielo ſupremo, che teniamo eſſere Id
dio queſto e pure impoſſibile ch'egli habbia per fine al
cuno migliore di ſe. F1. Queſti filoſofi Arabi tengono
che'l primo motore non ſia il ſommo Dio, perche Dio
ſarebbe anima appropriata ad un orbe, come ſono l'ala
tre intelligentie mouitrici,laqual appropriatione, o pa
rità in Dio ſarebbe non poco inconueniente: ma dicono
º che'l fine,per ilqual muoue il primo motore, e il ſommo
Iddio, so Et queſta opinione e conceſſa da tutti gli al
i tri filoſofi? FI. Non certamente:che Auerrois, o de
º gli altri che dapoi hanno commentato Ariſtotele,tengo
º no che tante fieno l'intelligentie quanti gli orbi, o non
piu, º che il primo motoreſia il ſommo Dio.dice Auer
s rois, non eſſere incolueniente in Dio l'appropriatione
º |
S E C O N D O. 1o1
ſua all'orbe, come anima, o forma datrice l'eſſere al
cielo ſuperiore, però che tali anime ſon ſeparate dºsta
teria, o eſſendo il ſuo orbe quello che tutto l'uniucà
ſo contiene, o abbraccia, o muoue col ſuo moui
mento tutti gli altri cieli, quella intelligentia che l'in
forma, ci muoue o gli da l'eſſere, debbe eſſere il
ſommo Dio, o non altro:che lui per eſſere motore nà
ſi fa eguale ali altri, anzi reſta molto piu alto o ſua
blime,ſi come il ſuo orbe è piu ſublime che quelli del
l'altre intelligentie.o ſì come il ſuo cielo comprende,
o contiene tuttigli altri, coſì la ſua uirtù contiene la
uirtù di tutti gli altri motori, o ſe per eſſere chiama
º to motore comegli altri fuſſe eguale a loro, ancora ſe
condo i primi ſarebbe eguale all'altre intelligentie finaa
li, per eſſere come loro fine del primo motore, o in câ
cluſione dice Auerrois, che poner piu intelligentie di
i quelle che la forza della filoſofica ragione induce, non
e da filoſofo,concioſia che altrimenti non ſi poſſa ue
dereſe non quanto la ragione ci dimoſtra. so. Piu
limitata opinione mi par queſta che quella deprimi: ma
che dirà coſtui in quello che afferma Ariſtotele, o la
ragione con eſſo, che'l fine del motore dell'orbe è piu
eccellente dieſſo motore ? F 1. Dice Auerrois, che
Ariſtotele intende che la medeſima intelligentia che mo
ue,ſia fine di ſe ſteſſa nel ſuo mouimento continuo, pea
roche muoue l'orbe per impire la ſua propria perfet
tione, ſecondo il quale è piu nobile per eſſere fine del
moto, che per eſſere efficiente di quello:onde queſto det
to di Ariſtotele è piutoſto comparatiuo fra le due ſpea
cie di cauſalità che ſi truouano in una medeſima intelº
D I A L o G o
ligenti,cioe effetti, finale, che comparatiuo d'uà
na intelligentia all'altra,coine dicono li primi.so.stra
nò mi pare, che per queſti riſpetti Ariſtotele dica che
una hiedeſima intelligentia ſia più perfetta di ſeſteſa,
F1:Anco a me per ſenza ragione che un detto coſì com
paratiuo aſſolutamente come queſto d'Ariſtötelefi deb
.
bi intendere reſpettiaanente di una medeſima intelligen
tia, a benche queſta ſententi di Auerreisſlauera,e
maſſimamente nel primo motore, che eſſendo Dio,biſo
gna che ſia fine del ſito moto;& attione, o ancora fia
uerò che la cauſa finale ſia più cccellente, che l'effetti
ua, non perciò pare che ſia intentione d'Ariſtotele in
quel detto inferir tal ſententiaso. Quale adunque par
rebbeate che fiſſe: Fr: pimoſtrare che fine di tuta
tii motori de cieli e una intelligeitia piu ſublime, o ſia
periore di tutte amati da tutti, coi deſiderio di unirſi
con lei,tella piale conſiſte la lorſomma felicità, que
ſto e il ſonno Dio.so.Ettu tieni, che egli ſia il primo
motoreef sarebbe lungo dirti quello che in ciò ſipuò
di ºf"ſiſtibbeautici fºrnire una opiº
-

ne ſopra l'altra ma quando ti conceda che la mente di


A iſtòtèle ſia che l primo motore ſia Iddio, ti dirò che
tiene be eſofa fine di tutti i motori e più eccelleteehe
titigliati i fiberiore, mi ion dite che ſia
reſcite i
più eccellente di ſºſteffò;incor che in liſta piu princia
pale l'eſſere cauſa filiale d'ºgni coſa perché luneeſi
neaſquale l'altro s'indirizzi sè. È tu nieghi che gli
dttiinobortion mioiellò i cieli per empireiatoro per
idie.laquale deſiderio fuire:tºne diceAuerroris -,

i"Noligo, anzi ti dico che aſtieraio l'anime lo


s E e o N D o, Io2

ro con Dio per empire la loro perfettione, ſi che l'ul:


fino loro fine, o intento è la loro perfettione:inaco
cioſi che ella conſiſta nella loro unione con la diuinità
ſegue chenella diuinità è il ſuo ultimo fine, a noi il
fe ſteſſa, onde dice Ariſtotele, che queſta, diuiniti?
fine piu alto che il loro, o non della ſua propria pere
fetione in eſſimamente, coine itina Aierrois s ci
Et la beatitudine dell'anime intellettile hunale, si
il ſuo ultimo fine ſarebbe mai per queſta ſimil ra gio
:
ne nell'ultione diuita? E i L. Non certamente per
che la ſua ultima perfettione, fine, o uera beati
tudine non conſiſte in eſſe medeſime anime, ma nella
ſolletatione o uito le loro con la diuinità i cºper
eſſere il ſonno Dio fine d'ogni eiaitali di
tutti gli intellettuali, non per queſta eſclude che la lo
ro propria perfettione tonſiliultimo loro fine, pe:
roche nell'atto della felicità l'anima intellettilia non è
piua in io
ſu
ſſa, " o,
unſe neſte, e qumaiuiinconDiſiſte il ſuo ultimo fine, ci ſe
citi,
li e no in
ſta beata unione, sp FIA, Mi
ioli habbia que
i ſe ſteſſa in quanto " 0ta

tilità e reſto ſatisfatta della mia prima dimaidi :


uegliano alla ſeconda. F1 L. Tuuuoi, che io ti
dichiaria che modo amando, a noi ado l'intelli
gentia l'orbe celeſte corporeo che è da ieri che lei,
eſa intelligentia ſi poſſa magnificare i ſollevare
nell'amor delſomino pio, e arriuare alla ſua filieu
nione s o Queſto è quello cio uaglio ſaper da
ea. e 1 l. Il dubbio uiene ad eſſere ancor maggio
re perche dell'intelligenti ſparati dagliatº i litiº
D I A L O G O -

proprio,o eſſentialeſuo è l'intender ſe ſteſſa, o inſe


ogni coſa inſieme, rilucendo in lei l'eſſentia diuina in
chiara uiſione, come il ſole nelſpecchio,laquale contie
ne l'eſſentie di tutte le coſe, o è cauſa di tutte.in que=
ſto atto debbe conſiſtere la ſua felicità, o il ſuo ultimo
fine,non in muouere corpo celeſte che è coſa materia
le,o atto eſtrinſeco della ſua uera eſſentia. so. Mi
pia:e diuederti inſanguinarmi la piaga,per curarla poi
meglio:habbiamo dunque il remedio. F 1. Tu haiale
trauolta inteſo da me, o Sofia, che tutto l'uniuerſo è ua
no indiuiduo, cioè come una perſona,crogn'uno di que
ſti corporali,o ſpirituali eterni,o corruttibili è mem
bro e parte di queſto grande indiuiduo, eſſendo tutto,
& ciaſcuna delle ſte parti produtta da Dio per uno fi
ne commune nel tutto,inſieme con uno fine proprio, in
ogn'una delle parti ſeguita,che tanto il tutto,e le par
ti ſono perfette o felici, quanto rettamente, o intera
mente conſeguono gli uffici, ai quali ſono indirizzati
dal ſommo opifice.ilfine del tutto è l'unita perfettione
di tutto l'uniuerſo diſegnata dal diuino architettore, or
il fine di ciaſcuna delle parti non è ſolamente la perfeta
tione di quella parte in ſe, ma che con quella deſerua ret
tamente alla perfettione del tutto, che il fine uniuerſale
è primo intento della diuinità, o per queſto commun
fine piu che per il proprio ogni partefu fatta, ordina
ta,& dedicata,talmente che mancando parte di tal ſer
uità nelli atti pertinenti alla perfettione dell'uniuerſo,
le ſarebbe maggiore difetto, o piu infelicè uerrebbe a
eſſere,cheſe le mancaſſe il ſuo proprio ſito, o coſì ſi
felicita piu per il commune, che per il proprio, a modo -
S E C O N D O. 1o;
d'uno indiuiduo humano:che la perfettione d'una delle
ſue parti, come l'occhio, o la mano, non conſiſte ſola
niente ne principalmente nell'hauer bell'occhio,o bela
la mano, ne neluedere aſſai dell'occhio, me ancora nel
fare troppo arti la mano, ma prima o principalmente
conſiſte che l'occhio ueda, o la mano faccia quel che
conuiene al bene di tutta la perſona,o ſifa piu nobile,
o eccellente per il retto ſeruitio che fa alla perſona tut
ta,perchela propria bellezza è proprio atto:onde mol
teuolte perſaluare tutta laperſona,la parte naturalmè
teſi rappreſenta,o eſpone al proprio pericolo, come
ſuol fare il braccio che ſi rapreſenta alla ſpada perſalua
tione della teſta, eſſendo adunque queſta legge ſempre
oſſeruata nello uniuerſo,l'intelligentiaſi felicita piu nel
muouere l'orbe celeſte, che è atto neceſſario all'eſſere
del tutto ſe ben è atto eſtrinſeco o corporeo, che nella
intrinſeca intelligentia ſua eſſentiale,che è il ſuo proprio
atto.o queſto intende Ariſtotele dicendo che l'intelli
gentia muoue per fine piu alto o eccellente che è Dio,
conſequendo l'ordine ſuo nell'uniuerſo,ſi che amando
c mouendo il ſuo orbe collega l'unione dell'uniuerſo,
con laqual propriamente conſegue l'amore,l'unione,
o lagratia diuina uiuificatrice del mondo, laquale è il
ſuo ultimo fine,o deſiderata felicità.so. Mi piace, or
credo che per queſta medeſima cauſa l'anime ſpiritua
li intellettiue delli huomini ſi collegano a corpo ſi fragi
le, come l'humano, per conſeguire l'ordine diuino nella
collegatione, o unione di tutto l'uniuerſo. F1. Ben hai
detto, e coſì e il uero,che l'anime noſtre eſſendo ſpiria
tuali, o intellettiue niſſuno bene dalla ſocietà corporea
in I A L o G o
agile,o corruttibile le potrebbe occorrere, che non
ſteſſero molto meglio collo atto intellettino intriſe
coci, iro: ma applicato aliioſtro corpo ſolamente
per afiore o ſcrutilo del ſonno creatore del mondo,
trahendo la uita o ti cognitione intellettilia,o la lu
ce diuita dal moido ſuperiore eterno all'inferiore cor
ruttibile, cioche quella più baſſa parte del mondo mi
ſia anch'ella priua della gratia diutia, é uita eternale.
o perchequio grande dimale non habbia parte ala
cuia che non ſia il critelligente,come tutto lui, or
eſercitando l'aniiiiioſtra in queſto l'unione di tutto
l’iſo ioidoſ con " diiiiio,ilduale e cò
mio principi
lirimente filifisici
l'in ore proiettione delle coſ;et
Wiiiiiiio, & arrita a unira
ſicoſi di doppoliſ priore del corpo or
queſta è la ſua ultima" ma ſe erra nella taleam
mitritioie,manca di queſto amore e di queſta unio
né diulia, a queſta allei èſonnia e eterna pena per
chepſſendo coi rettitudine del ſuo gouerno nel corpo
ſi lipidiſ per la ſua iniquità reſta ne
l'inferno
e dili" inditti eterno dallaitoie duina,
itarita

la dipichè gli diſintoſo da poterſi remedia


reso i guai di tale errore che faccia deiret
ti amminiſtri ridellaſiiſiitiuolontà e del ſuo dia
uio di piolofiiiiiiipirei ſiosofia
che"
're
noi ſi può fiſsi a dire so veramente l'ano
limite è di ogni coſa comune,
" il deceſſario, i alcuno ti
pio feritº pigliºr ri: Nºiſolamente º
s E c o N D o. I o4
mancarebbe la beatitudineſe mancaſſe l'amore, ma ne
anco il mondo haurebbe eſſere, ne coſa alcuna in lui ſi
trouerebbe, ſe non ſuſſe l'amore. so. Perchetani
te coſe? F 11, Peroche tanto il mondo, e le ſue
coſe hanno l'eſſere, quanto egliº tutto unito e con
gelato con tutte le ſue coſe a modo di membra da uno
indiuiduo, altrimenti la diuiſione ſarebbe cagione dela
la ſua totale perditione: grſi come niuna coſa non fa
unire l'uniuerſo con tutte le ſue diuerſe coſe, ſe non
l'amore, ſeguita che eſſo amore è cauſa dell'eſſere del
mondo, o di tutte le ſue coſe. so. Dimmi come
l'amore uiuifica il mondo, e fa di tante coſe diuerſe
una ſola F1, Dalle coſe gia dette facilmente lo po
trai comprendere il ſommo Dio con amore produce,
cºrgeuerma il mondo o conlegalo in una unione pero
che eſſendo Iddio uno in ſimpliciſſima unita, biſogna
che quel che procede dalui ſia ancora uno in intera uni
ta, perche da uno proviene, e dalla pura perfeta
ta unione - ancora il mondo ſpirituale ſi unifica col
mondo corporale mediante l'amore, ne mai l'intel
ligentie ſeparate, o Angeli diuini, ſi unirebbero
". negli informerebbero negli
ſarebbero anime donanti uita, ſe non l'amaſſero,
nell'anime intellettiues'uniriano con gli corpi huma
niper farli rationali, ſemanuele coſtringeſſe l'amº
re: nesagirebbe queſta anima del mondo con queſto
globo della generatioie, o carruttione, ſe noi faſe
ſe l'amore. Ancora, gli inferiori, si uniſcono con gli
ſuoi ſuperiori, il mondo corporale con lo ſpirituale, ºr
il corruttibile con l'eterno,or lifeliuirſi tutto col ſuo
D I A L O G O

creatore, mediante l'amore che gli ha, o il ſuo deſide


rio che ha d'unirſi con lui, è di beatificarſi nella ſua di
uinità. so. E coſi,perche l'amore è uno ſpirito uiuiſia
cante,che penetra tutto il mondo, o è uno legame che
uniſce tutto l'uniuerſo. F 1. Poi che tu dell'amore
coſì ſenti,non biſogna horamai dirti piu dellaſua com
munità, di che tutto hoggi habbiamo parlato. s o.
Mancati pure a dirmi del naſcimento dell'amore, ſea
condo che tu m'hai promeſſo: che della ſua communi
tà in tutto l'uniuerſo, o d'ogni una delle coſe ſue aſe
ſui m'hai detto; o manifestamente ueggo che nel mò
do non ha eſſere, chi non ha amore: mancamiſolamen
te a ſapere l'origine ſua, o qualche coſa de ſuoi effet
ti buoni, o cattiui. F 1. Del naſcimento dell'amore
te ne ſono io debitore, ma de ſuoi effetti ſarebbe nuoua
richieſta,ne per l'uno,ne per l'altro ci ſarebbe tempo:
perche gia è tardi per dar principio a nuoua materia ſi
che richiedimene un'altro di, quando ti parerà. Ma
dimmi o Sofia, come l'amore eſſendo coſì commune, in
te nonſi truoua? so. Ettu Filone in effetto mi ami
aſſai: F 1. Tuiluedi, o il ſai. so. Poi che l'amo
reſuole eſſer reciproco, o digeminal perſona (ſecon
dotante uolte ho date inteſo) Biſogna che tu è ſimuli
meco lo amore,ouero ch'io lo ſimuli teco. F1. Sarei
contento che tanto di fallacia haueſſero le tue parole,
quanto hanno le mie diuerità: ma io temo che tu, come
io,non dica il uero, cioè, che l'amore longamente niſi
puo fingere,ne ſi puo negare, so. Se tu hai uerace amo
re, io non poſſo eſſerne ſenza. F1. Quel che non
uuoi dire,per non dire ilfalſo,uuoi ch'io il credap con
iettura
S E C O N D O. 1o5
iettura d'argumenti. Io ti dico che'l mio amore è ueraa
ce, ma che è ſterile poi ch'in te non puo produrre il ſuo
ſimile, o che baſta per legarme, ma non per legarte.
so. Come nò non ha l'amore natura di calamita, che
uniſce i diuerſi, approſſima i diſtanti, o attraheilgra
ue. F1. Se bene l'amore è piu attrattiuo che la calamia
ta,pure chi non uuol amare è molto piugraue, e reſia
ſtente che l ferro. so. Tu non puoi negare che l'amo
re non uniſce gli amanti. F1. Si,quando ambi due ſono
amanti, ma io ſon ſolamente amante, a non amato, o
tu ſei ſolamente amata, o non amante, come uuoi tu
che l'amore ci uniſca? so. Chi uide mai uno amante
non eſſere amato?FI, Io credo eſerteco un'altro Apol
lo con Daphne. so. Adunque uuoi che Cupidinehaba
bia ferito te con lo ſtrale d'oro,o me con quel di piom
bo. F1. Io non uorrei già, ma il ueggo, perche'l tuo
amore da me è piu deſiderato che l'oro, o il mio ate è
piu graue che'l piombo. s o. Se io uerſo di te fuſi
Daphne:dal timor delle tue parole piutoſto ſarei con
uerſa in Lauro, che lei per paura delle ſaette d'Apollo.
F1. Poca forza hanno le parole, che non poſſono far
uello che ſolamente i raggi degli occhi con uno ſol
ſguardo ſogliono fare, cioè, il mutuo amore, o la re
ciproca affettione: pur a reſiſtermitiueggo trasforma
tain Lauro:coſi immobil di loco, o immutabile di pro
poſito, o coſì difficile a poterti tirare al mio deſiderio,
quantunque io piu ogn'hora al tuo m'appropinqui: &
coſiſei ſempre come il Lauro uerde e odorifera, nel
cui frutto niuno altro ſapore, che amaro & aſpro ſi
truoua, miſto con pungitiuaſugoſita, a chiloguſta. Si
O
D I A L O G O
che a me in tutto ſei ſatta Lauro: & ſe uuoiuedere il
ſegno della tua conuerſione laureata, mira la mia ſorda
cethara, laquale non ſonarebbe, ſe ella non fuſſe ora
nata de le tue belliſſime fondi so. Ch'io t'ami, à Fi
lone non ſarebbe honeſto il confeſſarlo, ne dio ancora
il negarlo. credo quello che la ragionefa eſſer piu con
ueniente, ſe bene del contrario hai paura, o poi che i
tempo hormai te inuita al ripoſo, ſara ben che ogn'un
di noi uada à pigliarſelo toſto: poi ci riuedremo. attena
di in tanto alla recreatione, o ricordati della pro
meſſa. A D 1 o. -

S O F I A E T F I L O N E D E

L'o R I G IN E DI AM o RE
D I A L O G O I I I.

HEli L o N E, è Filone non odi, è non


fluuoi riſpondere? 1. chi mi chia
sima so. Non paſſar coſì in fretta:
f, aſcolta un poco. F 11. Tu ſei qui è
Sofia, non ti uedeuo, inauertente
- Hlmente trappaſſauo: so. Doue uai
con tanta attentione, che non parli,ne odi, ne uedi i cira
conſtanti amici? F1. Andauo per alcuni biſogni della
parte che men uale. so. Men uale: non debbe in te ua=
terpoco quel che priua detuoi occhi apertiiluedere,or
di tue orecchie nà chiuſe l'udire. F1. Già in me quella
parte non ual piu che in nn'altro, ne da me piu del do
uere ſi ſtima, nei biſogni preſentiſon ditata importaza;
-, . T E R z o. 1o6
chepoſſino totalméte astrare l'animo mio: ſi che di mia
alienatione non ſono cauſe(come penſi) le coſe plequali
andauo. so. Di dunque la cauſa di queſte tue occupa
tioni. F1. La mente mia faſtidia da inegoti mondani,
e neceſſita deſi baſſi eſerciti, prefugio in ſe medeſima
ſi raccoglie so. A che fare? F1. Il fine o ogetto de
mieipéſieri tu'lſaiso.Sio il ſapeſſi, non tel domande
rei:poiche'l domado,no'l debbo ſapere. F1. Se tu no'l
ſai,ſapere il douereſti so. Perche?F1.Peroche quello
che conoſce la cauſa, conoſcerdeue l'effetto. so.Et coa
me ſai tu ch'io conoſca la cauſa di tue meditationi. F 1.
so che te ſteſſa piu che altrui conoſci. so. Se benio mi
conoſco, ancora che non coſì perfettamente come uor=
rei,non però conoſco ch'io ſia cauſa di tue aſtratte fana
taſie. F1. vſanza è di uoi altre belle amate conoſcen
do la paſſione delli amanti, moſtrare di non conoſcerla,
ma coſì come ſeipiu bella e generoſa che l'altre, uorrei
che fuſſi piu uerace ancora, e poi che il proprio tuo è
d'eſſer ſenza macula, che la comune uſanza in te non
cauſaſſe difetto,so. Già ueggo è Filone che nò truoui
altro eſpediente pfuggire le mie accuſationi ſenò riac
cuſandomi:laſciamo ſtare s'io ho notitia delle tue paſſio
ni,ò nò, dimmi pur chiaro che ti faceuahora coſì cogia
tabundo? Fr. Poi che ti piace ch'io eſprima quel che tu
ſai, ti dico che la méte mia ritirata a contemplare come
ſuole quella formata inte bellezza, e in leip imagine
impreſſa, e ſempre deſiderata,m'ha fatto laſſare i ſenſi
eſteriori.so. Ah,ah,ridermi fai come ſi puo con tanta
efficacia imprimere nella méte quel tido preſente, per
gli occhi aperti non puo intrare? F1. ru dici il uero
O 2
v

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è Sophia, che ſe la ſplendida bellezzatua non mi fuſe
intrata per gli occhi, non mi harebbe poſſuto trapaſſa
re tanto, come fece,il ſenſo, e la fantaſiato penetrando
ſino al cuore, non haria pigliata per eterna habitatio
ne, come pigliò,la mente mia, impiendola di ſcultura di
tua imagine:che coſi preſto non trappaſſano i raggi del
Sole i corpi celeſti o gli elementi, che ſon diſotto fino ala
la terra, quanto in me fece l'effigie di tua bellezza, ina
ſino a porſi nel citro del cuore, e nel cuor della mente.
so. Se fuſſeuero quel che dici, tantoſarebbe di maga
giore ammiratione, che eſſendo io ſtataſi intima del tuo
animo,e patrona del tutto che hora a gran pena mi ſiea
no aperte le porte tue deluedermi, erudirmi. F1. Et
s'io dormiſsim'accuſareſti tu? so. Nò,perche il ſonno
ti ſcuſarebbe, che ſuole i ſentimenti leuare. F1. Non
men miſcuſa la cauſa che megliha tolti. so. Che coſa
lipotria leuare come'l ſonno che emeza morte? FI.
L'eſtaſi ouero alienatione cauſata dall'amoroſa medita
tione che è piu dimeza morte. so. Come può la cogia
tatione aſtrarre piu l'huomo de ſenſi, che'l ſonno che
gettaper terra, come corpo ſenza uita? F1. Il ſonno
piu preſto cauſa uita che la toglie, ilche non fa l'eſtaſi
amoroſa. s o. A che modo. F1. Il ſonno in due modi
ne riſtora,o a due fini è dalla natura produtto; l'uno
per far quietar l'iſtrumento de ſenſi, o i mouimenti
eſteriori, e ricreare gli ſpiriti, che eſercitano le loro ope
rationi; acciò che non ſi riſoluino, e conſumino per le
continue fatiche della uigiliage l'altro, per poterſi ſeruia
re della natura diloro ſpiriti, e calor naturale,nella di
geſtione del cibo, che per farlo perfettamente, induce il
T E R zi o. 1o7
ſonno per il deſiſtere dei ſenſi e mouimenti eſterioritata
trahendo i ſpiriti all'interior del corpo, per occuparſi
con tutti inſieme nella nutritione, e riſtoratione dell'ani
male, e ch'eiſia coſi,uedi i cieli perche non mangiano,
e non s'affaticano de ſuoi continoui mouimenti, ſon
ſempre uigilanti, ne mai dormono; ſì che'l ſonno nelli
animali è piu preſto cauſa di uita, che ſimiglianza di
morte. Ma l'alienatione fatta per la meditatione amo
roſa e con priuatione di ſenſo e mouimento, non natura
le mauiolento, ne in queſta i ſenſi ripoſano,ne il corpo
ſi riſtora,anzi s'impediſce la digeſtione, e la perſona ſi
. conſuma ſi che ſe l ſonno mi ſcuſaria di non hauerti par
lato,e uiſta,molto piumi debbe ſcuſare l'alienatione,o
; eſtaſi amoroſa. s o.vuoi che l uigilante che penſa,dor
mapiu che quel che dorme: F1. voglio che ſenta mana
co,che quel che dorme:che non men che nel ſonno, ſi rie
tirano nell'eſtaſii ſpiriti dentro,o laſciano i ſenſi ſen
za ſentimento, o imembri ſenza mouimento; perche .
la mente ſi raccoglie in ſe ſteſſa a contemplare in uno
ogetto ſi intimo e deſiderato, che tutta l'occupaer alie
na: come hora ha fatto in mela contemplatione di tua
formoſa imagine, dea del mio deſiderio. so. Strano
mi pare che facci il penſiero quella ſtupefattione, che
ſuol fare il profondo ſonno: ch'io ueggo, che noi pen
ſando, poſſiamo parlare, udire e muouerci: anzi ſen
| za penſare non ſi poſſon fare queſte opere perfettamen
te, o ordinatamente. Fr. Lamente é quella che go
uernaiſentimenti, e ordina i mouimentiuolitarijde
gli huomini, onde per far queſto officio, biſogna che
eſca dell'interiori del corpo alle parti eſteriori a troua
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re l'iſtrumenti, per far tali opere, o per approſſimarſi
agli oggetti dei ſenſi, che ſtanno difuora e alborpen
ſando ſi può uedere,udire,e parlare ſenza impedimen
to. Ma quando la mente ſi raccoglie dentro, ora ſe me
deſima, per contemplare con ſomma efficacia,e unio=
ne una coſa amata, fugge dalle parti eſteriori, o abban
donando i ſenſi e mouimenti, ſi ritira con la maggior
parte delle uirtù,e ſpiriti in quella meditatione, ſenza
laſſarci nel corpo altra uirtù che quella, ſenza la quale
non potrebbe ſoſtentarſi lauita,cioè lauitale del conti
nouo mouimento del cuore, o anhelito delli ſpiriti per
l'arterie,per attrahere di fuore l'aere freſco, e per ſcac
ciare il già infocato di dentro, queſto ſolamente reſta
con qualche poco della uirtù notritiua, perche la mag
gior parte di quella nella profonda cogitatione è impedi
tate perciò poco cibo longo tempo i contemplatiui ſo=
ſtiene, o coſì, come nelſonno facendoſi forte con uirtù
notritiua, ruba,priua, e occupa la retta cogitatione
della mente perturbando la fantaſia per l'aſcenſione de
vapori al cerebro del cibo che ſi cuoce, quali cauſano le
uarie ci inordinate ſomniationi:coſi l'intima e effica
cecogitatione ruba, o occupa il ſonno, nutrimento e
digeſtione del cibo. so. Da una parte mi fai ſimili il
ſonno, e la contemplatione, però che l'uno,e l'altro aba
bandonano i ſenſi e mouimenti, o attraggono dentro li
ſpiriti: e dall'altra parte gli fai contrari, dicendo che
l'uno priua, o occupa l'altro. F1. coſi è in effetto.
perche in alcune coſe ſon ſimili, o in alcune altre diſſi
mili. Son ſimili in quel che laſciano, e diſſimili in quel
che acquiſtano. s o A che modo? F1. Perche eguale
T E R Z t o. “ 1o8
mente il ſonno, e la contemplatione abbandonano e pria
uano il ſenſo e mouimento: ma il ſonno l'abbandona,
facendo forte la uirtù nutritiua, e la contemplatione
l'abbandona,facendo forte la uirtù cogitatiua. Ancora
ſono ſimili,pchetutti due ritirano il ſpirito dall'eſterio
re all'interiore del corpo:e ſon diſſimili perche il ſonno
gli ritira alla parte iferiore del corpo ſotto il petto, cioè
aluentre,doue ſono i membri della nutritione,ſtomaco,
fegato,inteſtini,et altri: perche iuiattendono alla decot
tione del cibo per il nutrimento: o la contemplatione
gli ritira alla parte piu alta del corpo che è di ſopra al
petto,cioè al cerebro: che è ſeggio della uirtù cogitati
ua, e habitaculo della mente, perfar iui la meditatioa
ne perfetta. Ancora l'intentione delbiſogno del ritirar
i ſpiriti, è diuerſa in loro: per ilche il ſonnogli ritira
dentro,per ritirar con loro il calor naturale: della coa
pia delquale ha biſogno per la digeſtione che ſi fa nel
ſonno. Ma la contemplatione gli ritira,non per ritirar
il calore, ma per ritirar tutte le uirtù dell'anima, or
unirſi l'anima tutta, e farſiforte per contemplar bene
in quel deſiderio. Eſſendo dunque tanta diueſita fra il
ſonno e la contemplatione, con ragione l'uno ruba,or
occupa l'altro. Ma nel perdimento dei ſenſi e mouie
mento la contemplatione è eguale al ſonno, e forſe che
gli priua con maggior uiolenza e forza. so. Non mi
pargià che'l cogitabondo perda i ſenſi, come quel che
dorme: e tu non mi negherai, che all'amante nell'eſta
ſi non reſti la cogitatione, e penſamento in gran for
za, eſſendo anneſſa a ſenſi: & che a quel che dor
me non reſti di queſto coſa alcuna, ma ſolamente la
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- D I A L O G O
nutritione,chenonha che fare con li ſenſi:ilche ſitruoa
ua ancornelle piante. F1. Se ben conſiderarai trouea
rai il contrario:che nel ſonno,benche ſi perdino i ſenſi
deluedere,udire,guſtare,o odorare,non ſi perde però
il ſenſo del tutto:che dormendo, ſi ſente freddo, o cala
do, o ancor reſta la fantaſia in molte coſe,e ſe bene è
inordinata,leſue ſonniationi il piu delle uolte ſono delle
paſſioni preſenti ma nella traſportatione,e contempla
tiua, ſi perde ancor con gli altri ſenſi il ſentimento del
freddo e del caldo:o coſì perde la cogitatione,e fanta
ſia d'ogni coſa,eccetto di quella,che ſi contempla ancor
queſta ſola meditatione che reſta al contemplatiuo aman
te, non è diſe, ma della perſona amata:ne lui eſercitando
talmeditatione ſta in ſe, ma fuor di ſe,in quel che con
templa,e deſidra, che quando l'amante è in eſtaſi,con
templando in quel che ama,neſſuna cura,ò memoria ha
di ſe ſteſſo,ne in ſuo beneficio fa alcuna opera natura
le ſenſitiua,motiua,ouer rationale: anzi in tutto è da ſe
ſteſſo alieno, o proprio di quel che ama, e contem
pla, nelqual totalmente ſi conuerte che l'eſſentia dela
l'anima,è ſuo proprio atto, o ſe s'uniſce per contema
plare intimamente uno oggetto il quello ſua eſſentia ſi
traſporta: o quello é ſua propria ſuſtantia, o non è
piu anima,o eſſentia di quel che ama,ma ſol ſpecie at
tuale della perſona amata. Si che molto maggiore aſtrat
tione è quella dell'alienatione amoroſa, che quella del l
ſonno. Con qual ragione adunque mi puoi accuſare è
Sophia di non uederti,ò parlati? so. Non ſi può nega
re che ogn'hora non ſi uegga, che l'efficace contempla
tione della mente ſuole occupare i ſentimenti: ma io
T E R Z O. ro9
uorrei ſapere la ragione piu chiaramente, Dimmi adun
que,perche penſando tanto intimamente, quanto ſi uoa
glia,non reſtano iſentimenti nelle ſue operationi che la
mente per contemplare non ha biſogno di ſeruirſi della
retrattione dei ſenſi, poi che non hanno che fare nella
ſua opera, ne manco le biſogna la copia del calor natua º

rale,come nella decottione del cibo, ne ha neceſſità del


li ſpiriti che ſeruino ai ſenſi però che la mente non ope
ra mediante gli ſpiriti corporali per eſſere incorporea.
che biſogno ha adunque la meditatione del perdimento
deſenſito perche gli priua, o gli ritira, e raccoglie i
F1.L'anima è in ſe una,o indiuiſibile, ma eſtendendo a
ſi uirtualmente per tutto il corpo, e dilatandoſi per le
ſue parti eſteriori fino alla ſuperficie ſi dirà, ma per cer
te operationi pertinenti al ſenſo e mouimento,e notritio
ne mediante diuerſi iſtrumenti: & in molte e diuerſe uir
tù ſi diuide, come interuiene al Sole:ilquale eſſendo uno
gli ſi diuide o multiplica per la dilatatione e multiplicatio
ne deſuoi raggi, ſecondo il numero e diuerſità de luoa
ſ ghi,ache s'applica. Quando adunque la mente ſpiritua
le(che è cuore di noſtro cuore,o anima de noſtra ani
ma)per forza di deſiderio ſi ritira in ſe ſteſſa,a contem
ri plare in uno intimo, o deſiderato oggetto,raccoglie a
º ſe tutta l'anima, tutta reſtringendoſi in ſua indiuiſibile
unità:e con eſſa ſi ritirano gli ſpiriti,ſe bene non gli ado
perate ſi raccoglieno in mezzo della testa: oue è la co
gitatione,o al centro del cuore,oue è il deſiderio, laſcia
do gli occhi ſenza uiſta, l'orecchie ſenz'audito, e coſi
gli altriiſtrumenti ſenza ſentimento e mouimento; o
- ancor i membri interiori della notritione s'allentano da
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la loro continua,e neceſſaria opera della digeſtione, e
diſtributione del cibo ſol comanda il corpo humano al
la uirtù uitale del cuore,laquale t'ho detto che è guar
diana uniforme della uita: laqualuirtù è meza in luo
go, e dignità della uirtù del corpo humano, e legatrice
della parte ſuperiore con l'inferiore, so. A che modo è
la uirtù uitale, legame e ſecondo luogo e dignità delle
parti ſuperiori o inferiori dell'huomo?FI. Il luogo de
la virtù uitale è nel cuore,che ſta nel petto: che è mezo
fra la parte inferiore dell'huomo, che è il uentre, e la
ſuperiore, che è la teſta e coſì è mezo tra la parte infea
riore notritiua,che è nel uentre,e la ſuperiore conoſcia
tiua,che è ne la teſta, onde per mezo ſuo queſte due par
ti cruirtù ſi collegano nell'eſſere humano ſi che ſe luin
culo di questa uirtù non fuſſe, la nostra mente, o ani
ma nelle affettuoſiſsime contemplationi dal noſtro cor
poſi dislacciaria:e la mente uolaria da noi: talmente,
che’l corpo priuo dell'anima reſterebbe. so. Saria poſ
ſibile nelle tali contemplationi tanto eleuar la mente,
che recitaſſe ſeco ancor queſto uincolo della uita : FI.
Coſipongitiuo potrebbe eſsere il deſiderio, e tanto intia
ma la contemplatione, che del tutto diſcaricaſſe, ereti
raſſe l'anima dal corpo, reſoluendoſi gli ſpiriti per la
forte e riſtretta loro unione:in modo, che afferrandoſi
l'anima affettuoſamente col deſiderato e contemplato
oggetto, potria prestamente laſciare il corpo eſanimato
del tutto.so. Dolceſarebbe talmorte. FI. Tale è ſtata
la morte de noſtri beati, che contemplando con ſommo
deſiderio la bellezza diuina,conuertendo tutta l'anima
in quella, abbandonarono il corpo.onde laſacra ſcrittu
- T E R Z O. 1 to
raparlando della morte de dui ſantipaſtori, Moiſe,A-
ron,diſſe che morirono per bocca di Dio, e li ſapienti
metaforicamente dechiarano che morirono baciando,
la diuinità,cioe rapiti dall'amoroſa contemplatione,o-
unione diuina, ſecondo hai inteſo.so. Gran coſa mi paa
re che l'anima noſtra poſſa con tanta facilità uolare al
le coſe corporee, o ancora ritrarſi tutta inſieme alle co
ſe ſpirituali:o che eſsendo una,o indiuiſibile, come di
ci poſſa uolare fa coſe ſommamente contrarie, o dia
ſtanti, come ſono le corporali dalle ſpirituali. Vorrei
che mi ſpianaſſi o Filone qualche ragione, con che me=
glio mia mente queſto mirabil uolteggiare dell'anima
noſtrapoteſſe intendere, o dimmi con che artificio la
ſcia,epiglia i ſenſi, inſiſte, o deſiſte della contemplatio
ne ſempre che li piace:come detto m'hai. FI. In queſto
l'anima e inferiore all'intelletto aſtratto, perche l'ina
telletto e in tutto uniforme ſenza mouimento d'una
coſa in un'altra ne diſca coſe aliene però l'anima che
e inferiore e lui (perche da lui depende) non e unifor
me,anzi per eſſer mezzo fra il mondo intellettuale, o
il corporeo (dico mezzo, o uinculo con quale l'uno
con l'altro ſi collega) biſogna che habbia una natura
miſta d'intelligentia ſpirituale, e mutation corporea,
altramente non potrebbe animari corpi però interuie
ne che molte uolte eſce della ſua intelligentia alle co
ſe corporali, per occuparſi nella ſuſtentatione del cor
po con le uirtù nutritiue, o ancora per riconoſcere le
coſe eſteriori neceſſarie alla uita,o alla cogitatione,me
diante la uirtù,cropere ſenſitiue: pur qualche uolta ſi
ritirainſe,etorna nella ſua intelligentia, e ſi collega o
- - ... º - a
D I A L O G O
uniſce con l'intelletto aſtratto ſuo anteceſſore, e di li
eſce ancora al corporeo,e dipoi ritorna all'intellettua
le ſecondo ſue occorrenti inclinationi e però diceua Pla
tone, che l'anima è compoſta diſe,e d'altro d'inuiſibi
le e di uiſibili e dice che è numeroſe medeſimo mouen
te.uuol dire che non è d'uniforme natura, com'è ilpua
rointelletto:anzi di numero di nature, non è corpora
le,neſpirituale, e ſi muoue d'una nell'altra continua
mente:o dice che'l ſuo moto è circulare,o continuo,
non perche ſi muouadi luogo a luogo corporalmente,
anzi ſpiritualmente, o operatiuamente ſi muoue di ſe
inſe, cioè di ſua natura intellettuale, in ſua natura cor
porea tornando dipoi in quella coſi ſempre circularmé
te. so. Mi par quaſi intendere questa differenza, che
fai nella natura dell'anima,maſe trouaſi qualche buo
no eſempio per meglio quietarmi l'animo ſarebbigra
to.Fi. Qual è miglior eſempio che quel dei dui Princi
pi celeſti, che l'immenſo creatore fece ſimulacri dell'in
telletto,co dell'anima: Quali ſono: FI. I dui luminari,
il grande che fa il giorno, o il piccolo che ſerue alla
notte. so. Vuoi dire il Sole o la Luna? F1. Quelli.
so. Che hanno dafare con l'intelletto e l'anima?F 1. º
il Sole è ſimulacro dell'intelletto diuino, dal quale ogni
intelletto depende: o la Luna è ſimulacro dell'anima
del mondo,dalla quale ogni anima procede. so. A che
modo:FI.Tu ſai che'lmondo creatoſi diuide in corpo
rale,e ſpirituale, cioè incorporeo.so. Questo sò.Fi.Et
ſai che'l mondo corporeo e ſenſibile,e l'incorporeo in
telligibile.so. Ancora queſto sò. Fr. Et dei ſapere che
fali cinque ſenſi ſolo il uſo oculare è quello che fa tut
T E R : Z O. I I I

to il mondo corporeo eſſerſenſibile, ſi come il uedere in


tellettuale,fa eſſere l'incorporeo intelligibile. so. Egli
altri quattro ſenſi,audito, tatto,ſapore,o odore, per
che ſono adunque? F1. Il uiſo è ſolo il conoſcimento di
tutti i corpi.l'audito aiuta alla cognitione delle coſe, n5
pigliandola dale medeſime coſe, come l'occhio, ma pi
gliandola da altro conoſcente,mediante la liugua, laqua
le l'ha conoſciute per iluiſo, ouero inteſo da quel che
ha ueduto:in modo che l'anteceſſore dell'audito, è il uia
ſo, o communemente l'orecchia ſuppone l'occhio, coa
me origine principale a l'intellettuale cognitione gli al
tri treſenſi ſono tutti corporali, fatti piu preſto per coa
noſcimento, º uſo delle coſe neceſſarie alla ſostentatio=
ne dell'animale,che per la cognitione intellettuale. so.
Ancora il uiſo e l'audito hanno gli animali che no han
no intelletto. F1.Si che l'hanno, perche ancora a loro
gli biſognano per ſoſtentatione del corpo: ma nell'huo
mo,oltra all'utilità che fanno al ſuo ſoſtenimento, ſono
propriamente neceſſari alla cognitione della mente,pe
roche per le coſe corporee ſi conoſcono l'incorporee: le
quali l'anima piglia dall'audito,per informatione d'al
trui:o dal uiſo,per propria cognitione de corpi. so.
Queſto ho bene inteſo, dipiu oltre. F1. Niſſuno di que
ſti dui uſi, corporale,e intellettuale,puo uedere ſenza
luce che l'illuminio il uiſo corporale, º oculare, non
puouedere ſenza la luce del Sole, che illumina l'occhio,
e l'oggetto ſia d'aere,o d'acqua, o d'altro corpo traſpa
rente, o diafano. so. Il fuoco e le coſe lucenti ancora
ne illuminano e fanno uedere? F1. Si, ma imperfettamè
e,tanto quanto eſſe participano della luce del Sole, che
\
-

D I A L O G O
è il primo lucido ſenza la quale da lui immediate hauua
ta,ouero in altra per habito eforma participata, l'oca
chio mai potriauedere. Coſì il uiſo intellettuale mai poa
trebbe uedere,o intendere le coſe, e ragioni incorpo
ree,cruniuerſalis'einon foſſe illuminato dall'intellet
to diuino:o non ſolamente lui, ma ancora leſpecie che
ſono nella fantaſia(dalle quali la uirtù intellettiua piglia
l'intellettuale cognitione)s'illuminano delle eterne ſpe
cie, che ſono nell'intelletto diuino:lequali ſono eſempla
ri di tutte le coſe create o preſiſteno nell'intelletto dia
uino, al modo che preſiſteno le ſpecie eſemplari delle
coſe artificiate nella mente dell'artefice: leguali ſono la
medeſima arte;e queſte ſpecie ſole chiama Platone Idee,
talmente che'luiſo intellettuale,el'oggetto, o ancora
il mezo dell'atto intelligibile, tutto è illuminato dall'ina
telletto diuinoſi come dal Sole il corporeo uiſo, cò l'og
getto,o mezo. E manifeſto adunque che'l Sole nel mi
do corporeo uiſibile, è ſimulacro dell'intelletto diuino
nelmondo intellettuale. so. Mi piace laſimigliaza del
sole al diuino intelletto, e benche la uera luce ſia quel
la del Sole,ancora l'influentia dell'intelletto diuino con
buona ſimilitudine ſi puo chiamare luce, come tu chia
mi. Fi. Anzi con piu ragione ſi chiama, o piu uera
mente e luce queſta dell'intelletto, che quella del Sole.
so. Perche piu uera? F1. Coſì come la uirtù intelletti
ua è piu eccellente, o ha piu perfetta o uera cognitio
ne che la uiſiua, coſì la luce che illumina il uiſo intellet
tuale,è piu perfetta, e uerace luce, che quella del Sole,
che illumina l'occhio: e piuti dirò, che la luce del Sole
non è corpo,ne paſſione, qualità, o accidente di corpo,
S E C O N D O. I I2
come alcuni baſſifiloſofanti credono, anzi non è altro,
che ombra della luce intellettuale, ouero ſplendore di
quellanel corpo piu nobile. Onde il ſauio profeta Moi
ſe, del principio della creatione del mondo, diſſe, che ef
ſendo tutte le coſe uno Chaos tenebroſo a modo d'uno
abiſſo d'acqua oſcuro,il ſpirito di Dio aſpirado nell'ac
que del Chaos produſſe la luce. uuol dire che del lucido
intelletto diuino fu prodotta la luce uiſiua nel primo,
giorno della creatione, e nel quarto di fu applicata al
Sole, º alla Luna, ora le ſtelle. so. Dimmi pregoti,co
; me puo eſſere che la luce dei corpi ſia coſa incorporea,
e quaſi intellettualee ſeè corporea, come potrainea
!;
2are,che non ſia o corpo, ouero qualità, o accidente di
corpo? F1. La luce nel Sole non è accidente, ma forma
ſpirituale ſua,dependente e formata dalla luce intellet
tuale o diuina nell'altre stelle è ancora formale, ma

. principiata dal Sole, e piu infima, o corporalmente è


participata, come forma nel fuoco, o nei corpi lucidi
de mondi inferiore, ma nei corpi diafani o traſparen
ti come è aere,o acqua,ſi rappreſenta la luce dell'illu
minato, come atto ſeparabile ſpirituale, e non corporeo
a modo di qualità,o paſſione, o il diafano è ſolamente
uehicolo della luce,ma non ſuggetto di quella so. Pera
che nò:F1.Pero che ſe la luce nel diafanofuſſe qualità
in ſuggetto,haurebbe le conditioni di quella, che ſono
ſei, º prima perche ſi dilataria per tutto il ſuggetto,
una parte doppo l'altra, ma la luce ſubitamente per
tutto il diafano penetra. Seconda, che la qualità
adueniente muta la natural diſpoſitione del ſugget
to, ma la luce niſſuna mutatione fa nel diafano,
-

- .t

D I A L O G O i |
Le terza, perche la qualità ſi ſtende a limitato ſpatio:
ma la luce ſi ſtende per il diafano ſenza limite,o miſu
ra. Quarta, perche remoto il formatore della qualità,
ſempre reſta per alcun tempo qualche impreſſione di
uella nel ſuggetto, come il calore dell'acqua dapoi che
è ſeparata dal" remoto l'illuminante, niente de
la luce reſta nel diafano. Quinta, perche la qualità ſi
muoue col ſuo ſuggetto, ma la luce in quanto illuminan
te non ſi muoue alei per il mouimento dell'aere, o dela
l'acqua,in che ſta " le molte qualità d'una ſpe
cie in un oggetto ſi confondono,o meſcolano, oueroſi
componeno in uno, ma molti luminon ſi componeno in
uno:uedrai che ſe camini a due lucerne fanno due oma
bre,º ſe a piu,piu ombre fanno: ancora ſe tre, ouero
piu lucerne ſi pongono ad uno pertuſo piccolo da diuer
ſe parti,uedrai, che mettono per il pertuſo tre luci oppo
ſite.Tutte queſte coſe nemostrano che'llume nel "
no,ouero nel corpo illuminante, non è qualità, o paſſion.
corporea,anzi un'atto ſpirituale attuate il diafano per
repreſentatione dell'illuminante, o ſeparabile, per la
remotione di quello, e non altrimenti illume aſſiſte al
diafano, che l'intelletto,ouero anima intellettiua al cor
po, che ha con lei colligatione eſiſtente,ouero eſſentiale,
ma non miſtibile:onde non ſi muta per la mutatione del
corpo,ne ſi corrompe per la corruttione di quello ſi che
lauera luce e l'intellettuale, laquale illumina eſſential
mente il mondo corporeo,co incorporeo: & nell'huo
mo da luce all'anima, e uiſione intellettiua, da laqual
luce deriua la luce del Sole, che formalmente, o attual
mente illumina il mondo corporeo, o nell'huomo da
- luce
l
T E R 2 O. I I3 ,
luce alla uiſione oculare per potere comprendere tutti i
corpi, non ſolamente quelli del mondo inferiore dellage
neratione(come fanuo ancoragli altri ſenſi) ma ancora
i corpi diuini, o eterni del mondo celeſte, ilquale princi
palmente cauſa nell'huomo la cognitione intellettiua del
le coſe incorporee, che per ueder le stelle, o i cieliſem
pre in mouimento,uegniamo a conoſcere i motori loro
eſſere intellettuali, o incorporei: o la ſapientia épo
; tentia dell'uniuerſale creatore, o opifice loro, (come
dice Dauit)Quando uedo i cieli tuoi,opera delle tue ma
ni.crc. so. Molto piu eccellente fai iluiſo, che tutti li
altriſenſi inſieme:nondimeno gli altri, maſſimamente il
tatto,o il guſto ueggo che ſono piu neceſſari alla uita
dell'huomo. F1. Sono piu neceſſari alla uita corporea,
cr il uiſo alla uita ſpirituale dell'intelligentia,co però è
piu eccellente nell'iſtrumento,nell'oggetto, nel mezo,et
nell'atto. so. Dichiarami queſte quattro eccellentie.
F1. Il ſtrumento,tu il uedi quanto è piu chiaro piu ſpiri
tuale,gº artificiato che l'iſtrumenti delli altri ſenſi, che
gli occhi non ſimigliano all'altre parti del corpo,non ſo
no carnali,ma lucidi,diafani,eſpirituali paiono ſtelle,
e in bellezza tutte l'altre parti del corpo eccedono.
L'artificio loro conoſcerainella compoſitione delle ſue
ſette humidità ouero tuniche:ilguale e mirabile, piu che
di neſſuno altro membro, ouero strumento; L'oggetto
deluſo e tutto il mondo corporeo,coſì celeſte, come ine
feriore;gli altri ſenſi ſolamente parte del mondo infea
riore imperfettamente poſſono comprendere, il mezo
degli altri ſenſi é o carne, come nel tatto, o uapore,coa
menell'odore,ohumidità,come nel ſapore,o aere che ſi
P
D I A L O G O
mucue, come nell'audito. Ma il mezo deluiſo è il lucido
ſpiritual,diafano, cioè aere illuminato dalla celeſtiallu
ce,laquale eccede in bellezza tutte l'altre parti del mon
do,come l'occhio eccede tutte l'altre parti del corpo a
nimale. L'atto delli altri ſenſi, s'eſtende in poche coſe de
i corpi,eh'ei càprendono, l'odore ſente ſolamente i pon
gimenti deuapori, o il ſapore i pongimenti dell'humi
dità del cibo,e poto. Il tatto,i pongimenti delle qualità
paſsiue con qualche poco diſentimento commune mate
rialmente, o imperfettamente:in modo che le ſpecie di
queſti tre ſenſi ſono pur paſſioni, e pongimenti propin
qui. L'audito,ſe bene e piu ſpirituale, o litano,purſo
lamente ſente i colpigraui,o acuti dell'altre moſſo per
la percuſſione dell'un corpo nell'altro,o queſto in bre
ue diſtantia:o ſue ſpecie,ſono molte miste con la paſsio
me percuſsiua,o con il moto corporeo, ma l'occhio ue
de le coſe che ſono nell'ultima circonferentia del mone
do,cº nei primi cieli,e tutti i corpi lontani, e proſsimi,
mediante la luce comprende, º apprende tutte le loro
ſpecie ſenza paſſione alcuna, conoſce le ſue diſtantie,ſuoi
colori ſue lucidità,ſue grandezze ſue figure, ſuo nume
ro,ſue ſituationi,ſuoi mouimenti, o ogni coſa di queſto
mondo con molte e particulari differentie.come ſe l'oc
chio fuſſe uno ſpione dell'intelletto, e di tutte le coſe ine
telligibili. Onde Ariſtotele dice, che noi amiamo piu il
ſenſo deluiſo che gli altri ſenſi,peroche quel ne fa piu co
noſciuti che tuttigli altri. adunque coſi come nell'huo
mo(che épiccolo mondo) l'occhio fra tutte le ſue parti
corporee, è come l'intelletto fra tutte le uirtù dell'ani
na,ſimulacro,e ſeguace di quella, coſinelgrimondo
- -
T E R. z o. I 14
il Sole fra tutti i corporali è come l'intelletto diuino fra
tutti gli ſpirituali,ſuo ſimulacro,o ſuo uero ſeguace, et
coſì eome la luce,o uiſione dell'occhio dell'huomo è de
pendente o deſeruiente con molte ſue differentie della
luce intellettuale e ſua uiſione, coſì la luce del Sole depen
de & deſerue alla prima e uera luce dell'intelletto di
uino;ſi che ben puoi credere che'l Sole euero ſimulacro
dell'intelletto diuino, o ſopra tuttiſegli aſſimiglianela
la bellezza, coſì come la ſomma bellezza conſiſte nel'
intelletto diuino,nel qual tutto l'uniuerſo e belliſſimaa
mente figurato, coſì nel mondo corporeo quella del sole
è la ſomma bellezza, che tutto l'uniucrſofa bello,e luci
do.So.vero ſimulacro e il Sole dell'intelletto diuino,or
coſì l'occhio dell'intelletto humano, come hai detto, o
ueramentegran ſimiglianza hanno l'intelletto humano
e l'occhio corporeo, con l'intelletto diuino,e col Sole,
ma una diſſimiglianza mi pare fra il noſtro occhio, or
il Sole, che non e fra l'intelletto noſtro & il diuino, con
cioſa che il noſtro aſſimigli al diuino in ciò, che ogn'un
di loro uede,or illumina, che coſì come il diuino non ſo
tamente intende tutte le ſpecie delle coſe che ſono in lui,
ma ancora illumina tuttigli altri intelletti con le ſue luci
de,o eterie idee,ouero ſpecie, coſì il noſtro intelletto
nò ſolamente intende le ſpecie di tutte le coſe,ma ancora
illumina tutte l'altreuirtù conoſcitiue dell'huomo, aca
cioche ſe bene la loro cognitide è particulare,et materia
leſia diretta dall'intelletto nº beſtiale, come nelli altri
animali,et peronò ſon coſì ſimili,l'occhio etilsole,che
l'occhio uede,e nò illumina,etil Sole illumina, e non ue
de, F1.Forſe in queſto ſi ſono diſſimili che'l noſtro oca
- P 2
i
- D I A L O G O
chio non ſolamente uede con la illuminatione uniuerſale
del diafano, ma ancora con l'illuminatione particulare
de raggi lucidi,che ſagliono dal medeſimo occhio fino a
l'oggetto; quali ſoli non ſono ſufficienti a illuminare il
mezo e l'oggetto nondimeno ſenza quelli la luce uni
uerſale non baſtarebbe a fare attuale la uiſione.so. Cre
di tu dunque che l'occhio ueda, mandando i raggi ſuoi
nell'oggetto? F1. Si ch'io il credo. so. Gia in queſto
non ſei tu Peripatetico, che Ariſtot.ilreproba, ci tiene
che quella uiſione ſi facci per ripreſentatione della ſpe
cie dell'oggetto ne lapupilla de l'occhio, non mandan
do i raggi, come dice Platone. F1. Aristotele non dimo
ſtrò contra Platone perche io tengo che nell'atto uiſi
uo tutte due le coſe ſieno neceſſarie, coſì la miſſiua de
raggi dell'occhio ad apprendere, e illuminare l'ogget
to,come la repreſentatione della ſpecie dell'oggetto nel
la pupilla, o ancora queſti dui moti contrari non ba
ſtano alla uiſione ſenza altro terzo,or ultimo, che é l'
occhio, mediante i raggi ſopra l'oggetto, ſecondariamº
te è conformare la ſpecie dell'oggetto oppreſſa, con l'a
oggetto eſteriore, o in queſto terzo atto conſiſte la
perfetta ragione della uiſione.so. Nouami pare queſta
tua opinione. F1. Anzi antica quanto la propria uerie
tà.er quel ch'io uoglio moſtrarti è che l'occhio non ſo
lamente uede, ma ancora prima illumina cio ch'ei uede,
ſi che conſeguentemente noncredere ſolo,che il Sole illu
mini ſenza che eſſo ueda:che di tutti i ſenſi del cielo, ſola
mente quello deluiſo ſi ſtima che uiſia molto piuperfet
tamente, che ne l'huomo,ne in altro animale. So. Coe
me i cicli urggono come noi? F1. Meglio di noi. So,
T E R Z O. 1 I
Hanno oechi? F1. E quali miglior occhi che'tsole e le
stelle, che nella ſacra ſcrittura ſi chiamano occhi di Dio
per la loro uiſione:dicendo il profeta per li ſette piane
ti. Quelli ſette occhi di Dio che ſi ſtendono per tutta la
terra.gº un'altro profeta dice, Per il cielo stellato che è
ſuo corpo e pieno di occhi,o il Sole chiamano occhio,
e dicono occhio del Sole. Queſti occhi celeſti, anco qua
to illuminano tanto ueggono,e mediante iluiſo comprè
dono,e conoſcono tutte le coſe del mondo corporeo, e le
mutationiloro.So. E ſe non hanno piu che'luiſo, come
poſſono comprendere le coſe delli altriſenſi. F1.Quela
le coſe che conſiſtono in purapaſſione, non le compren
dono in quel modo;onde non ſentono i ſapori per guſto,
ne la qualità per il tatto,neperl'odorato i uapori. Ma
come che quelli celeſti ſieno cauſe delle nature, e qualità
delli elementi(da quali talcoſe deriuano)preconoſcono
caſualmerte tutte quelle coſe, e ancor per il uiſo come
; prendono le coſe che fanno talpaſſioni,e effetti. So.
Et dell'audito che dirai? odono ? F1. Non per proprio
iſtrumento, che ſolamente hanno quel deluiſo,maueden
do i mouimenti de corpi,e dei labri,lingua e altriiſtru
menti delle uoci, comprendono loro ſignificati come ue
drai che fanno molti huomini nel ueder ſagaci, che ue
dendo il mouimento di labri e bocca, ſenza udirle uoci
comprendono quel che ſi parla, quanto piu potrafare
la uiſta dellegrandi stelle, e chiare, ci maſsimamente
quella del sole, che io ſtimo che con quella ſola tutti i
corpi del mondo, o ancor l'opacaterrapenetri, come
ſiuede per il calor naturale che porge il sole fino al cen
tro della terra, e coſì tutte le coſe, qualità, paſſioni, cr
P 3
D I A L O G O
arti del mondo corporeo, ſottiliſſimamente e perfettiſ
mamente con la ſola uirtù uiua comprende, ſì che co
me noſtro intelletto s'aſſomiglia al'intelletto diuino nel
uedere o illuminare egualmente,o coſì come l'occhio
s'aſſomiglia al Sole neluedere, ci illuminare egualmen
te,o coſì come noſtro occhio s'aſſomiglia al noſtro in
telletto in due coſe,uiſione,e lume, coſi il ſole s'aſſomia
glia a l'intelletto diuino nel uedere, o illuminare le co
fe. so. Aſſai m'hai detto delaſimiglianza del Sole a l'
intelletto diuino,dimmi qualche coſa de la ſomiglianza
che dici che la Luna ha a l'anima del mondo. F1. Coſi
come l'anima e mezo tra l'intelletto, o il corpo, ci è
fatta e compoſta de la ſtabilità, o unità intellettuale, e
de la diuerſità e mutatione corporea, coſì la Luna é me
zo fra il Sole ſimulacro del'intelletto,e la corporeater
ra,or è coſi fatta compoſta de la unica ſtabile luce ſola
re,ede la diuerſa emutabil tenebroſità terreſtre. So.
T'ho inteſo. F 1. Sem'hai inteſo, dichiara quel che ho
detto, so che la Luna ſia mezo fra il Sole e la terra è
manifeſto perche la ſtantia ſua e diſotto al Sole, e ſi tro
uad ſopra la terra, e in mezo di tutti due, maſſimamen
te ſecondo gli antichi,che hanno detto che'l Sole e im
mediate ſopra la Luna. Ancor, che la compoſition de la
1una ſia di luce ſolare, o di tenebroſità terreſtre,ſimo
ſtra per l'oſcure macule, che paiono in mezo della Lu l
na,quando è di luce piena,in modo che ſua luce e miſta
di tenebroſità. F1. Hai inteſo una parte di ciò c'ho det l
to,e la piu piana; la principalti manca. So. Dichiara
adunque il reſto. F 1. Oltra quello c'hai detto, la mede
ſima luce dela Luna,olume per eſſer leta nel ſuo riſple
T E R Z O. I I6

dere è meza fra la chiara luce del Sole, e la tenebroſità


terreſtre, ancora eſſa propria Luna è compoſta ſempre
di luce o di tenebre, perche ſempre (eccetto quando ſi
troua ecliſſata)ha la metà di ſe illuminata dal Sole, or
l'altra metà tenebroſa orgiati potrei dire in queſta ci
poſitione gran particularità della ſimiglianza della Lua
na all'anima, come ſuo uero ſimulacro,s'io non temeſsi
d'eſſere proliſſo. So. Dimelti prego in ogni modo,per
º che non mi reſti queſta coſa imperfetta, che mi piace la
º materia,o da altri (non mi ricordo hauerla inteſa. la
giornata è ben grande tanto che baſterà per tutto. Fr.
º La Luna e tonda a modo d'una palla,o ſempre, ſe no,
º è ecliſſata,riceue la luce dal Solene la metà del ſuo glo
" bo,l'altra metà dal globo ſuo di dietro, che non uede il
"ſ. Sole,è sépre tenebroſa.So. Non pargia che si preſta il
ai luminata la meza palla de la Luna,anzirare uolte,eſo
lanéte nel plenilunio,negli altritipi la lucenò copréde
º lameza palla, ma una parte di quella qualche uoltagra
º de,è qualche uolta piccola,ſecódo uà creſcido, e decre
ſcido la Luna,orqualche uolta pare che no habbia luce
ſº alcuna,cioè al far de la Luna, un giorno innazi, or
ſi un giorno dipoi,che eſſa nò pare in alcuna parte illumi
nata.Fi.Tu dici il uero quato in l'apparentia, ma in ef
fetto ha ſempre tutta la meza palla illuminata dal Sole.
So.Come dunque nã pare:Fi. Perche nouendoſi la Lu
ma ſempre, diſcoſtadoſi,o accoſtadoſi al Sole ſi muta dal
la luce, che ſempre illuſtra ſua metà circularméte d'una
nell'altra pte,cioè dallapteſuaſupiore all'iferiore,o da
l'inferiore alla ſuperiore.So.qual ſi chiama inferiore et
qualſuperiore: F1.La parte della Luna inferiore è qla
- P 4
D 1 A L O G O
la,che è uerſo la terra & miranoi, o noi la uediamo
quando è luminoſa tutta,ouero parte di quella, o la ſu
periore e quella che è uerſo il cielo del Sole, che e ſopra
eſſa,o non la uediamo ſe bene luminoſa. una uolta a
dunque ilmeſe e tutta la metà inferiore illuminata dal
Sole,o noi la uediamo piena di luce: o queſto e nella
quintadecima della Luna, perche lei e in fronte al sole
per oppoſito un'altra uolta e illuminata l'altra metà,
cioe la ſuperiore,o queſto e quando ſi congionge al So
le che e ſopra di lei, o illumina tutta la parte ſuperio
re,c l'inferiore uerſo noi reſta tutta tenebroſa,o al
lhora per due di la Luna non appare a noi,nelli altridi
del meſe ſi ha diuerſaméte l'illuminatione della metà del
la palla della Luna perche dalla congiontione principia
a mancar la luce dalla parte ſuperiore, o auenir all'in
feriore uerſo di noi a poco a poco,ſecondo ſi ua diſcoa
ſtando dal Sole, ma ſempre tutta la metà e lucida, per
che ciò che mancando luce alla parte inferiore, ſi troua
nella ſuperiore, che non uediamo ſempre interamente
tutta la metà della palla, e coſì fa fino alla quintadeci
ma,che allhor tutta la parte inferiore uerſo di noi è lu
cida, o la ſuperiore tenebroſa.dipoi principia la luce a
traſportarſi alla parte ſuperiore, decreſcendo a poco a
poco uerſo di noi, fino alla parteſuperiore allhorman
catutta la noſtra parte di luce, o la ſuperiore, che non
uediamo, è tutta lucida. So. Ho bene inteſo il progreſſo
della luce della metà della Luna, et della tenebroſità del
l'altra,dalla pte ſupioreuerſo il cielo all'inferiore uerſo
di noi,etilcótrario ancora, ma dimicie in illo e ſimula
ero dell'aia:F1.La luce dell'intelletto e ſtabile, et pare
T E R z o. 1 17
ticipata nell'anima,ſi fa mutabile, o miſta con tenebro
ſità:perche è compoſta di luce intellettiua, o di tenee
broſità corporea, come la Luna di luce ſolare, o di o
ſcura corporeita. la mutation della luce dell'anima e co
me quella della Luna dalla parte ſuperiore all'inferio
reuerſo di noi,o al contrario: perche lei qualche uola
taſi ſerue di tutta la luce conoſcitiua, che ha l'intelletto
nell'amminiſtratione delle coſe corporee, reſtando tene
broſa totalmente dalla parte ſuperiore intellettiua,nuda
di contemplatione,aſtrata di materia, ſpogliata di uera
ſapientia,tutta piena di ſagacità,o uſi corporei e co
me quando la Luna è piena,e in oppoſito al Sole, gli a
ſtrologhi dicono che albora è in aſpettoſommamete ini
micabile col Sole, coſì quando l'anima piglia tutta la lu
ce che ha dell'intelletto nella parte inferiore uerſo la
corporeità, è in oppoſitione inimicabile con l'intelletto,
e totalmente da lui ſi diſcoſta.Il contrario è quando l'a-
nima riceue la luce dell'intelletto, dalla parte ſuperiore
incorporeauerſo eſſo intelletto:o s'uniſce con lui,co
me fa la Luna col Sole, nella congiontione. è ben uero
che quella diuina copulatione gli fa abbandonare le co
ſe corporali, o le cure di quella:o reſta tenebroſa,co
me la Luna, dalla parte inferiore uerſo di noi e eſſen
doſi aſtratta la contemplatione, e copulatione del'ani
ma con l'intelletto, le coſe corporalinon ſono prouedu
te,ne amminiſtrate conuenientemente da lei.ma perche
non ſi rouini tutta la parte corporea, per neceſsità ſi
parte l'anima da quella congiontione dell'intelletto par
ticipando la luce alla parte inferiore a poco a poco, co
me fa la Luna dopo la congiontione, o quanto la pare
- D I A L O G O
te inferiore riceue di luce dall'intelletto,tanto manca al
la ſuperiore:e perche la perfetta copulatione non puo
ſtare con prouidentia di coſe corporee,ſeguita che l'ani
ma uà gettendoſua luce,o cognitione nel corporeo,
leuandºla dal diuino a poco a poco, come la Luna, fin
che habbipoſto ogni ſua prouidentia in quello: laſcian
do totalmente lauita conteplatiua.orallhora è come la
Luna nella quintadecima,piena uerſo di noi di luce, or
uerſo il cielo di tenebre. Ancorſeguita che l'anima(co
me la Luna)ſottraheſua luce dal mondo inferiore, ri
tornado nel ſuperiore diuino a poco a poco, fin che tor
ni qualche uolta a quella total copulatione, o intelleta
tuale, con integra tenebroſità corporea, o coſì ſucceſſi
uamente ſi muta nell'anima la luce intellettuale, d'una
parte nell'altra,o l'oppoſita tenebroſità, come nella
Luna quella del Sole, con mirabile ſimilitudine. so. Mi
dà ammiratione, rallegra il uedere, quanto ottima
mente qlpfetto fattore de l'uniuerſo habbia meſſo il ri
trato de dui lumilariſpirituali nellidui luminariſpiritua
li celeſti,Sole,et Luna:accio che uedédo noi iſti,cheni
ſi poſſono occultare dalliocchi humani, poſſino i noſtri
occhidella mente uedere quelli ſpirituali: iguali a loro
poſſono eſſere ſolamente manifeſti. Ma a maggiore ſuf
ficiétia uorrei,che ſi come m'hai detto la ſimilitudine de
la congiontione della Luna col Sole, e dell'oppoſitione
loro,mi diceſſi ancor qualche coſa della ſimilitudine de
due aſpetti quadrati:che ſi dicono quarti della Luna:l'u
no ſette di dopo la congiontione, o l'altro ſette di dopo
l'oppoſitioneſe hanno forſe qualche ſignificatione nel
la mutatione dell'anima. FI.Ancora l'hanno,pche que
T E R Z O. I I3

li quadrati ſono quando puntalmente la Luna ha la me


za luce nella parte ſuperiore, o l'altra meza nell'infe
riore. Otdegli aſtrologhi dicono che i quadrato e aſpet
to dimeza inimicitia,e litigioſo:che eſſendo le due par
ti contrarie eguali fra loro, e con egualparte nella luce,
litigano qual d'eſe pigliarà il reſto. o coſì, quando la
luce intellettuale dell'anima è egualmente partita nella
parte ſuperiore della regione,ouer nella mente, o nella
parte inferiore della ſenſualità,litiga l'una con l'altra,
qual di loro habbia a dominare, o la ragione la ſenſuali
tà,o la ſenſualità la ragione.so. Et che ſignifica eſſer li
due quarti:F1. L'uno è dipoi la congiontione, o da lei
principia a ſuperare la parte inferiore la ſuperiore nel
la luce,º coſi è nell'anima quido uiene della copulatio
ne alla oppoſitione:che dipoi che tutte due le parti ſono
eguali nella luce,la ſuperiore è ſuperata dall'inferiore:
perche la ſenſualità uince la ragione. L'altro e dopo la
oppoſitide:e da lei principia a ſuperare nella luce la par
te ſuperiore, che non uediamo,l'inferiore che uediamo.
o coſi è nell'anima quando uiene dall'oppoſitione alla
copulatione intellettuale:perche poſcia che tutte due le
parti ſon nella luce eguali principia a ſuperare la parte
ſuperiore intellettiua,c uincere la ragione la ſenſuali
tà. so. Queſtanò mi pargià che fuſſi giáta da laſciare,
Dimmi ancor ſe hai pronta alcuna ſimilitudine alli quat
tro aſpetti amicabili della Luna al Sole, cioè due ſeſtili,
o due trini,nella mutation dell'anima.Fi.Il primo ſee
ſtile aſpetto della Luna al Sole, è a cinque di della con
giontione, e l'amicabile: perche la parte ſuperiore
participa ſenza litigio della ſua inferiore : però che la
D I A L O G O
ſuperiore ancor uince,orl'inferiore gli è ſottopoſta.co
ſi è nell'anima, quando eſce della copulatione, ella parti
cipa un poco di ſua luce alle coſe corporee per illoro bi
ſogno,ſuperando nientedimeno la ragione il ſenſo. or
però le corporee allhorſon piu magre, o però dicono
gli aſtrologhi giudicatori dell'abbondantie corporee,
che è aſpetto d'amicitia diminuita. Il primo aſpetto trie
no della Luna al Sole,è a dieci di della congiontione:or
la maggior parte della luce,è giauerſo di noi pur laſu
periore non reſta nuda di luce,ma è ſoggetta all'inferio
re e coſi è nell'anima, quando ua dal primo quarto al
l'oppoſitione: che auuenga che la ragione non reſti ſen
za luce,pur il piu delle uolte s'opera nelle coſe corpo
ree ſenza litigio:o perche all'hor le coſe corporee ſo
no abbondanti, propriamentegli aſtrologhi chiamano
iltrino aſpetto d'amicitia perfetta. Il ſecodo trino della
Luna col Sole è auinti di della congiontione dopo l'op
poſitione,inanzi il quadrato ſecodo:o già la luce ſi ud
participando nella parte ſuperiore, che era tutta tene
broſa, nell'oppoſitione, ma ſenza litigio. la parte maga
gior della luce è ancor nellaparte iferiore uerſo di noi.
Coſi è nell'anima quando che dal corporeo,alqual'è tut
ta dedita,uiene a dare una parte di ſe alla ragione o al
l'intelletto:talmente, che eſſendo ancora piu abbondan
ti le coſe corporee,ſi congionge con loro lo ſplendore in
tellettuale: e uiene ad eſſere ſecondo aſpetto d'intera
amicitia,appreſſo gli aſtrologhi. Il ſecondo aſpetto ſeſti
le della Luna col Sole, e alli xxv di ancora della cigió
tione dopo il ſecondo quadrato inanzi alla cògiontione
ſuccedente o in quella parte ſuperiore già haueuare
-
T E R Z O. II9
cuperata la maggior parte della luce, ancora che reſtaſ
ſe all'inferiore ſufficiente parte di luce:ma in tal modo,
"; che ſenza contraſto è ſottopoſta alla ſuperiore. o coſi
nell'anima, quando dalle coſe corporee e conuertita,nò
ſolamente è atta a far la cagione equiualente al ſenſo,
ma a farla ſuperiore, ſenza litigio del ſenſo: quatunque
gli reſti prouidentia delle coſe corporee, ſecondo il biſo
gno loro ſottomeſſo alla rettamente: ma perche in tal
caſo le coſe corporee ſon pur magre,gli aſtrologhi, giu
dicando quelli,il chiamano aſpetto d'amicitia diminui
ta.Dipoi, da queſto quarto,o ultimo aſpetto amicabi
le ſe l'anima tende al ſpirituale,uiene alla diuina copu
latione, che è ſomma ſua felicità, o diminutione delle
coſe corporee. A queſto modo,o Sofia,l'anima è nume
ro,cheſe ſteſſa muoue,in moto circulare: & il numero
de numeri è quanto il numero delli aſpetti lunari col So
le,che ſono ſette, e la congiontione è la decima unita,
i principio o fine deliſetti numeri, come quella è prin
ſº cipio e fine de ſette aſpetti.so. Reſto contenta del ſinu
º lacro lunare all'anima humana;uorrei ſapere ſe hai ala
º cuna ſimilitudine nell'eccliſſi della Luna alle coſe dell'a
lº nima. F1. Ancora in queſto il pittor del mondo non
fu negligente. L'ecliſſi della Luna è per interpoſitione
della terra, fra lei, º il Sole, che gli dà la luce pombra
della quale la Luna d'ogni parte reſta tenebroſa, coſi
dall'inferiore, come dalla ſuperiore:o ſi dice ecliſſata,
peroche totalmente perde la luce d'ogni ſua metà, coſi
interuiene all'anima quando s'interpone il corporeo, et
terreſtre fra lei,e l'intelletto, che perde tutta la luce che
dall'intelletto riceueua non ſolamente dalla parte ſpee
D I A L O G O -

riore,ma ancora dall'inferiore attiua,et corporea. so.


A che modo ſi puo interporre il corporeo fra lei, e l'in
telletto? F 1 L. Quando l'anima s'inclina oltre a mia
ſura alle coſe materiali e corporee, e s'infanga in quel
le perde la ragione, e la luce intellettuale in tutto, però
che non ſolaméte perde la copulationediuina, o la còté
latione intellettuale, ma ancora la uita ſua attiua ſi fa
in tutto irrationabile,e pura beſtiale:cº lamete,o ragio
menò ha loco alcuno, ancora nell'uſo delle ſue laſciuie.
onde l'anima ſi miſerabile ecliſſata del lume intellettua
le, è equiparata all'anima degli animali brutti, o è fat
ta della natura loro. o di questi dice Pittagora che mi
grano in corpi di fiere, o di brutti animali. E bè uero,
che coſi come la Luna qualche uolta è tutta ecliſſata, et
qualche uolta parte di lei,coſi l'anima qualche uoltapa
de in tutti gli atti l'intellettuale luce, e qualche uoltanò
in tutti, è fatta beſtiale. Ma ſia come ſi uoglia, la beſtiaa
lità in tutto,ouero in parte è ſomma deſtruttione, o sà
mo difetto dell'anima;ep queſto dice Dauida Dio pre
gando,libera da deſtruttione l'anima mia, e dal potere
eſſere decani unica so. Mi piacenò poco questo reſta
duo del ſimulacro dell'anima corrotta,oſcura,e beſtia
le, all'ecliſſata Luna. Solamente uorrei ſapere ſe l'eccliſ
i del Sole ha ancora qualche ſimile ſignificatione. Fr.
L'ecliſſi del solenò è difetto di luce nel corpo d'eſſo so
le, come l'eclisſi della Luna:peroche il Sole mai ſi troua
ſenza luce:concioſia che quella ſia ſua propria fuſtätia:
ma il difetto è in noi altri terreni, che per l'interpoſitio
ne della Luna in mezo di lui, o noi, ſiamo priui della
ſua luce,o rimaniamo oſcurati.so. Queſto intedo:ma
T E R z o. I 2o

dimmi qualſimiglianza ha con l'intelletto?F1. Coſì l'in


telletto non è mai priuone difettuoſo di luce ſua intellet
tuale, come interuiene all'anima:peroche la luce intellet
tiua e dell'eſſentia dell'intelletto, ſenza il quale non ha
rebbe eſſere, o nell'anima è participata da eſſo intellet

ſ
º
to. Onde pl’interpoſitione della terreſtre ſenſualità fra
lei,e l'intelletto, al modo della Luna s'eccliſſa, c fa
oſcura, o priua di luce intellettuale, come t'ho detto.
so. Benueggo che ſono ſimili il Sole, o l'intellettone
la priuatione del difetto in ſe medeſimima nel difetto di
luce,che cauſa l'eccliſsi ſolare in noi, per interpoſitione
della Luna fra noi o eſſo, qualſomiglianza ha egli cò
l'intelletto? F 1 L. Coſì come, interponendoſi la Luna
1.
fra il Sole, o noi altri terreni, ne fa mancare la luce
º

!
del Sole,riceuendola lei tutta nella ſua parte ſuperiore,
fi reſtando a noi l'altra inferiore oſcura: coſì quando s'in
terpone l'anima fra l'intelletto, o il corpo, cioè copu
ri landoſi, o unendoſi con l'intelletto,riceue l'anima tut
ºr
ta la luce intellettuale nella ſua parte ſuperiore,o dalla
º
parte inferiore corporea reſta oſcurago il corpo da lei
º
non illuminato, perde l'eſſere, o lei ſi diſſolue da lui,et
queſta è la felice morte, che cauſa la copulatione dell'a
nima con l'intelletto,laquale hanno guſtata inoſtri an
tichi beati, Moiſe, o Aron,o gli altri: de quali parla
la ſacra ſcrittura, che morirono per bocca di Dio, ba
ciando la diuinità, come t'ho detto.so. Mi piace laſimi
litudine:e bene è giuſto che unendoſi coſì perfettamena
te l'animacol diuino intelletto,ſi uengaa diſsoluere dal
l
la colligatide,che ha col corpo,in modo che queſto ecliſ
ſi è ſolamente del corpo,ornò dell'intelletto, che è ſem
D I A L O G O
pre immutabile;ne ancor dell'anima, che ſi fa in quello
felice, coſì come l'ecliſſi del Sole è ſolaméte a noi, o no
al Sole, che mai s'oſcura,ne alla Luna, che allhora piu
preſto riceue, o contiene nellaſua parte ſuperiore tut
to il lume del Sole. Dio faccia dunque noſtre anime de
gne di coſì felice fine. Ma dimmi,ti prego, eſſendo eſſa
anima ſpirituale che difetto,ouero paſſione ha inſe,che)
faccia farle tante mutationi,un'hora uerſo il corpo,ua
n'altra uerſo l'intelletto che della luna il moto locale di
iſcoſto dal Sol è cagione manifeſta di ſue mutationi ucra
ſo il Sole,o ueerſo la terra:laqual cagione non ſi truo
ua nell'anima ſpirituale. F 1. La cagione di tante muta
tioni nell'anima e il gemino amore, che in lei ſi truoua.
so. Che amore è quel che ha l'anima, o come è gemi
noiFi. Eſſendo nell'intelletto diuito la ſomma,o pera
fetta bellezza,l'anima, che è uno ſplendore proceden
te da quello,s'innamora di quella ſomma bellezza intel
lettuale,ſua/iperiore origine come s'innamoralafemi
na imperfetta del maſchioſuo pſiciente, o deſidera far
ſi felice nella ſua perpetua unione con queſto ſigionta
un'altro anore gemino dell'anima al mondo corporeo
a lei inferiore, come del maſchio alla ſemina, per fare
lo perfetto, imprimendo in lui la bellezza che piglia da
l'intelletto mediante il primo amore, come che l'anima
ingrauidata della bellezza dell'intelletto, la deſidera
partorire nel mondo corporeo, oueramente piglia la ſe
menza d'eſſa bellezza, per farla germinare nel cora
po:ouero,come artifice piglia gli eſempi della belleza
za intellettuale, per ſcolpirli al proprio nei corpi:il che
non ſolamente accade nell'anima del mondo, ma "
ºtegga e
- T E R Z O. I2I

medeſimo interuiene all'anima dell'huomo con ſuo in


telletto nel picciol mondo. Eſſendo adunque l'amore del
l'anima humana gemino non ſolamente inclinato alla
bellezza dell'intelletto, ma ancora alla bellezza ritrata
tanel corpo ſuccede qualche uolta,ch'eſſendo grande
mente tirata dall'amore della bellezza dell'intelletto,
laſcia del tutto l'amoroſa inclinatione del corpo, tanto
che ſi diſſolue totalmente da quello;& ne ſegue al'huo
mo la morte felice copulatiua, (come t'ho detto nell'ea
cliſſi del Sole) o qualche uolta le interuiene il contraa
rio, che tirata piu del douere dall'amore della bellezza
corporea ci laſcia del tutto l'inclinatione e amore dela
la bellezza intellettuale, e in tal modo s'aſconde dala
l'intelletto ſuo ſuperiore, che ſi fa in tutto corporea, or
º oſcura di luce,e bellezza intellettiua, come t'ho detto
º
nell'ecliſſi lunare. qualche altra uolta l'anima opera p
tutti due gli amori, intellettuale, o corporeo: ouero
i -
con temperamento o equalità: o all'hora la ragione
litiga con la ſenſualità,(come t'ho detto ne due aſpetti
";
quadrati della Luna al Sole) ouero declina ad uno delli
yi
amori, come t'ho detto, ne quattro aſpetti amicabili,
due trini, o due ſeſtili, e quando la declinatione, e al
º l'amore intellettuale, ſe è poca la declinatione,è all'amo
re intellettuale, ſe è poca la declinatione, o anco
ra con lo stimolo della ſenſualità,l'huomo ſi chiama con
tinente.o ſe declina molto all'intellettuale amore, e nò
reſti lo ſtimolo del ſenſuale,l'huomo ſi chiama tempera
to. Ma ſe declina piu all'amor corporale, è il contrario:
che declinando poco, o che ancora reſti qualche reſta
ſtentia dell'intellettuale,l'huomo ſi chiama incontineta
Q
D I A L O G O
te:& ſe declina molto, in modo, che l'intelletto non faca
cia reſistentia alcuna, l'huomo ſi chiama intemperato.
so. Nonpoco mi ſatisfa queſta cagione delle mutationi
dell'anima, cioè l'amore della bellezza intellettuale,er
quel della bellezza corporea;o di qui uiene che coſi co
me nell'huomo ſi truouano due amori diuerſi, coſì tro
uano due diuerſe bellezze intellettuali,o corporali, et
conoſco quato la bellezza intellettuale è piu eccellente
che la corporale, o quanto è meglio l'ornamento della
bellezza intellettiua,che quel della corporea:ma ſolo mi
reſta ſaper date ſe forſe la Luna, come l'anima,ha que
ſte amoroſe inclinationi uerſo il Sole, o uerſo la terra,
ſe forſe ancora in queſto la Luna è dell'anima ſimulae
cro.F1. Senza dubbio eſimulacro: che l'amore, che la
Luna ha al Sole, da cui ſua luce, uita, e perfettione de
pende,è come di femina al maſchio, o quello amore la
fa eſſere ſollecita a l'unione del Sole ha ancora la Luna
amore al mondo terreno,come maſchio a feminapfarlo
perfetto con la luce,e influentia, che riceue dal Sole, or
però fa ſue mutationiſimili a quelle dell'anima, lequali
non dichiaro peſempi per non eſſere piu longo in quea
ſtamateria ſolamente ti dico che come traſporta l'ani
ma con ſue mutationi la luce dell'intelletto nel mondo
corporeo, per l'amore che ha atutti due, coſì la Luna
trasferiſce laluce del Sole nel mondo terreno p l'amoa
re che ha atutti due.so. Queſto reſto di conformita mi
piace,o certo di queſta materia aſſai m'hai acquietata
la mente. F1. Ti pare è Sofia per queſta longa interpo
ſtione di conſentire, che l'anima noſtra quando conten
pla con intentiſſimo amore, et deſiderio in uno oggetto,
T E R. Z O. 1 2 2,

peſſie, ſoglia abbandonare i ſenſi con altre uirtù corpo


ree: so. Si puo ſenza dubbio. F1. Non è dunque giu
ſta la tua querela contra di me, che quando tu à Sofia
m'haiueduto rapito dal penſiero ſenza ſentimenti,era
allhora mia mente con tutta l'anima ſi ritirata a contea
plare l'imagine di tua bellezza,che,abbadonatiiluede
re & l'udire inſieme col mouimento, ſolamente quello
che hano ancora gli animali bruti mi portaua per quel
la uia, laquale prima da me fu deſiderata: ſi che ſe la
mentarti uuoi, lamentati pur di te, che a te ſteſſa hai
ſerrate le porte. so. Pur mi lamento che poſi, o ua
glia in te piu, che mia perſona, l'imagine di quella. F1.
Puo piu: perche già la rappreſentatione di dentro al
l'animo procede a quella di fuore, però che quella per
eſſere interiore ſi è già inſignorita di tutti gl'interiori,
ma puoi giudicare è Sofia, che ſe tua imagine riceuerti
ſecononuuole, ſarebbe impoſſibile che l'altrui in ſua
compagnia riceueſſe. so. Aſpera mi dipingi è Filone.
F1. Anzi ambitioſiſſima, cherubi, mete,e ogni ala
tra coſa. s o.Almanco ti ſono utile, o ſalutifera,ch'io
tileuo molte cogitationi faſtidioſe, o malenconiche.
F1. Anzi uelenoſa. s o. Come uelenoſa? F1. Vea
lenoſa di tal ueleno, che manco ſe gli truoua rimea
dio, che aniuno di corporali toſchi: che coſì come l
ueleno ua dritto al cuore, edi li non ſi parte fin che
habbi conſumati tutti i ſpirti, i quali gli uanno diea
tro, o leuando i polſi, o infrigidando gli eſire a
mi, leua totalmente la uita, ſe qualche rimedio eſte
riore non ſegli approſſima, coſì l'imagine tua è den
tro della mia mente, e di li mai ſi parte attrahen a
Q 2
D I A L O G O
do aſetutte le uirtù o ſpiriti, o con quelli inſieme la
uita totalmente leuarebbe ſe non che la tua perſona eſt
l
ſtente di fuora,mi ricuperagli ſpirti & iſentimenti, lea
uandoli di mano la preda, per intertenermi lauita. s o.
Beneadunque ho detto, dicendo ch'io ti ſono ſalutifera:
che ſe mia aſſente imagine t'e ueleno,io preſente ti ſono
triaca. F1. Tu hai leuata la preda alla tua imagine, pa
che lei ti leua,er prohibiſce l'intrata; & inuerita non
l'hai fatto per beneficiarmi,anzippaura: che ſe finiſſe
miauita, finiria anchora con lei il tuo ueleno, o per
che uuoi che la mia pena ſia durabile, non uuoi conſenti
reche'lueleno di tua imagine mi doni la morte, che quel
dolore maggiore quanto è piu diuturno. so. Non ſo
concordare ituoi detti, è Filone:una uolta mi fai diui
na, o date molto deſiderata;& un'altra uolta mi troa
uiuelenoſa. Fr. L'uno, o l'altro è uero: o tutti due
poſſono ſtare inſieme: peroche in tela uelenoſità dalla
diuinità è cauſata. so. Come è poſſibile che da beneuen
gamale? F 1. Puo interuenire, ma indirettamente; per
che ui ſi terpone il deſiderio inſatiabile. so. A chemo
do? F1. La tua bellezza in forma piu diuina che huma
na a me ſi rappreſenta, ma per eſſere ſempre accompa
gnata d'un pongitiuo,er inſatiabile deſiderio, ſi conuer
te di dentro in uno pernitioſo,o molto furioſo ueleno,
8i che quanto tua bellezza è piu ecceſſiua, tanto produ
ce in ne piu rabbioſo, cruelenoſo deſio;la preſenza tua
m'è triaca,ſolamente perche mi ritiene lauita,ma non
per leuarla uelenoſita, o la pena:anzi la prolonga,er
fa piu durabile: però che uederti mi prohibiſce il fine,
qualſarebbe termine al mio ardente deſiderio, o ripoa
T E R Z O. 12;
ſo a mia affannata uita. so. Di queſta alienatione aſſai
buon conto hai dato; ne io uoglio piu eſaminarla; che
per altro t'ho chiamato, o altro date uoglio. F1. Che
- altro? so. Ricordati della promeſſa chegià due uolte
m'haifatto,di darmi notitia del naſcimento dell'amore
e di ſua diuina progenie; o ancor ſignificati uolermi
moſtrare ſui effetti negli amanti; il tempo mipare opa
portuno,e tu dici che non ſei inuiato per coſe che impor
tino:dunque da opera di ſatisfare alla promiſſione. Fr.
In termine mitruouo che ho piu biſogno di cercare cre
dentia, che di pagare cio che ho a dare, ſe mi uuoi far
bene, aiutami a far debiti nuoui, e non mi conſtringere
a pagari uecchi.so. Che biſogno è il tuo? F1. Gran
de. so. Di che? F1. Qual maggior che di trouarrime
dio a mia crudeliſſima pena: so. Vuoi che ti conſigliº
"i
F1. Date ſempre uorrei e conſiglio, e aita. so. Se
i. del poco ti fai buon pagatore, ſempre che uorrai aſſai,
ti
tiſara fidato a credenza perche il buon pagatore è poſe
gºi
ſeſſore dell'altrui F1. In poco dunque ſtimi quel che
-

t
domandis c.In poco a riſpetto di quel che domandi tu.
F1. Perche? so. Però che è manco a te dare quel che
puoi dare che hauere cio che non puoi hauere. F1. Que
ſta medeſima ragione conſtringerebbe te a darmi prima
rimedio,tanto piu che il beneficio ſarebbe mutuo. ciaſcu
no debbe dare di quel ch'egli ha,etriceuere di quel che
gli manca, e di che ha biſogno.so. A queſto modo ne il
tuo ſarebbe pagare,ne far gratia:però ch'io ueggo che
già di nuououuoi uendere quel che già hai promeſſo:
pagaunauolta il debito, e dipoi parleraia che modo ſi
debbono cotribuire imutui benefici. F1.Son pur molti
Q 3
-

- D I A L O G O - -

debiti,non però premeſi. so. Dimmene qualch'uno.


r
F1. Soccorrere alli amici del poſſibile, non ti par debia z
to: so. Gratia ſarebbe, non debito. Fr. Gratia ſaa
rebbe ſoccorrere ai foreſtieri che non ſono amici; ma
allianici,e debito o non farlo ſarebbe uitio d'infedeli
tà,crudeltà, o auaritia. s o. Ancor che queſto fuſſe
debito, non minegare già,che fai debiti, il promſſoſi
debbe pagar prima, che'l non promeſſo. F1. Ancor
queſto non tiuoglio conſentire;però che di ragione pri
ma ſi debbe pagare quel che in ſe è debito, o non pro
meſſo, che quel che ſolamente la promiſſione il fa debi
to: perche in effetto il debito ſenza promeſſa, precede
alla promeſſa ſenza debito; mira che dar tu remedio
alla terribileena mia è uero debito, poi noi ſiamo ueri
amici, benchel'habbi promeſſo, ma la promiſion mia
non fu per debito, anzi di gratia,nea te e molto neceſa
ſaria, che già non è per ricuperarti dipericolo, è dano,
ma ſolamente pdarti qualche diletto,or ſatisfattione di
mente, debbe dunque precedere il tuo debito uon pro
meſſo, quel di mia libera promiſſione, so. La promeſſa
ſolamente è quella che fa il debito, ſenza hauer biſogno
d'altro obligo, F1. Piugiuſto e che'l debito ſolamente
facci la promiſſione ſenza eſſer biſogno il promettere:
s o, Quado ben fuſſe coſi,come dici, nouedi tu che ciò
ch'io uoglio da te,e la theorica dell'amore, o quel che
tu uuoi da me e la pratica di quello; & non puoi negar
cheſempre debbe precedere la cognitione della theoria
ca all'uſo della pratica: perche negli huomini la ra
gione è quella che indrizza l'opera: o hauendomi
gli dato qualche notitia dell'amore coſì di ſua eſſena
-------- (
- T E R Z o, 1 24
tia, come di ſua communita, parrebbe che mancaſſe il
principale, ſe ne mancaſſe la cognitione di ſua origine,
o effetti: ſi che ſenzaponerui interuallo, dei darper
fettione a quel, c'hai già cominciato, e porger ſatisfate
tione a queſto reſiduo del mio deſiderio, perche, ſe tu
(come dici)rettamente m'ami, piu l'anima che il corpo
amar dei dunque non mi laſſarirreſoluta diſi alta e de
gna cognitione; e ſe uuoi dire il uero, concederai che in
queſto ſta il debito tuo, inſieme con la promiſſione: ſi
che a te tocca prima il pagamento, eſe'l mio nonſucce
dera, allhora con maggior ragione ti potrai lamenta
re. F1. Non ti ſi puo reſiſtere, è Sofia: quando penſo
ſhauerti leuato tutte le uie del fuggire, tu te ne fuggi
per nuoua ſtrada,ſiche biſogna far quel che ti piace,
o la principal ragione è ch'io ſon l'amante, e tu ſei
l'amatato ate tocca darmi la legge,o a me con eſecua
tione oſſeruarla. & già io in queſto ti uoleuo ſeruire,
e dirti (poiche'lti piace) qualche coſa dell'origine,
e effetti dell'amore,ma non mi ſo riſoluere a che moa
do habbia a parlar di lui,ò laudandolo, ouer uitupea
randolotdella laude é degna ſua grandezza,e del biaſi
mo ſua feroce operatione, uerſo di me maſſimamen
te. so. Di puril uero, ſia in laude, è in uituperio,
che non puoi errare. F1. Lodare chi mal fa, non e
2iuſto : uituperare chi molto puo, è pericoloſo. ſon
ambiguo, nemiſo determinare. dimmi tu, Sofia, qua
le è il men male. so. Mancomale è ſempre, il uero,
che’l falſo. F1. Men male è ſempre il ſecuro, che il
pericoloſo. so. Sei filoſofo, c hai paura di dir la
uerita? F1. Se ben non è d'huono uirtuoſo dire la
Q 4
D I A L O G O
bugia(quando ben fuſſe utile)non però è di huomo pru
dente dirla uerità, qual neporga danno, o pericolo.
perche'luero,il cui dirlo è nociuo,prudentia e tacerlo,
e temerità parlarne. so. Non mi par già honeſto timo
requel di dire il uero. F1. Non ho paura di dir la ueri
tà, ma del danno che di dirla mi potrebbe interuenire.
so. Eſſendo tu coſi ſaettato dall'amore (come dici) che
paura hai piu di lui, che mal ti puo far che già no t'hab
bia fatto?& in che ti puo offendere, che già non t'hab
bia offeſo? F1. Nuoua punitione temo so. Che temi
che ti poſſa eſſer nuouo:F1. Temo che non m'interuen
ga quel che già interuenne a Homero, ilquale per canta
re in disfauor dell'amore perſe la uiſta so. Horamai
non biſogna che tu temi di perderla, chegià l'amor (ſen
zahauer tu detto mal dilui)te l'ha leuata, che poco in
nanzi paſſaſti di qui con gli occhi aperti, e non mi ue
deſti. F1. Se ſolamente per condolermi con me ſteſſo
del torto, che mi fa l'amore, e del tormento che mi dà,
mi minaccia (come tu uedi) di leuarmi lauiſta,che fara
ſe publicamente il biaſmarò, o ſue opere uitupereroi
so. Homero con ragion fu punito, però che lui diceua
male ingiuſtamente di chi non gli haueua fatto alcun
male:maſe tu dirai male dell'amore, il dirai congiuſti
tia;però che eititratta peggio che può. Fr. I poſſenti,
che non ſon benigni,piu con furia che con ragione dana
no le pene, o di me giustamente piglieria maggior uena
detta che d'Homero, però che io ſon deſuoi ſudditi,cr
Homero non era, co ſe puni lui ſolamente per hauere
uſato diſcorteſia, molto piugrauemente punirebbe me
o per diſcorteſia, o per inobediétia.so. Di pure, or
º
T E R Z o. 125
feuedrai, che ſi ſdegni contradite, diſdirai ciò che hai
detto, o gli domandaraiperdono. F1. Tu uorreſti
che faceſſi eſperientia della ſanità, come fece Steſicoro.
so che fece Steſicoro ? F1. Cantò contra l'amore
d'Helena,o Paris,uituperandolo:e hauuta la mede
ſima pena d'Homero, che perſe la uiſta, conoſcendo la
cagione di ſua cecità, qualnon conobbe Homero, ſi ria
comperò incontinente, facendo uerſi contrari a primi
in laude,o fauor d'Helena,e del ſuo amore, onde ſue
bitamente amor gli reſtituì la uiſta. s o. Horamai
puoi dire ciò che ti piace, che ſecondo mi pare già ſai,co
me Steſicoro,il modo di ricomperarti.FI.Non lo ſperia
menterò già io,che ſo che uerſo me ſarebbe l'amor piu
rigoroſo che nºi fu uerſo lui:che l'errore de propri ſer
ui maggior furiamena,o a piu crudeltà prouocaiſi
gnori.main queſto uoglio eſſer piu ſauio, che non furo
no tutti due loro;al preſente parleremo con ogni reue
rentia di ſua origine,ordi ſua antiquageneologia;made
li effetti ſuoi buoni, o cattiui, per adeſſo non ti dirò co
ſa alcuna in modo che non hauerò occaſione di laudar
li per paura,ne diuituperarli con audacia. so. Non
uorrei già che laſciaſſi queſta noſtra narratione impera
fetta, che coſi come il principio dell'amore conſiſte nela
la ſua origine, coſì il fine ſuo conſiſte ne ſuoi effetti; &
ſe la paura non ti laſcia dire ſuoi difetti, di almanco le
lode,forſe per queſtauia potrai impetrargratia di recò
ciliarti ſeco,er fartelo beniuolo:che coloro che in dar
le pene ſono intemperati,in farle gratieſogliono eſſere
liberali.Fi.Si,ſe fuſſero uere lode, ma non eſſendo, ſa
rebbe adulatione. s o. A ogni modo biſogna luſine
1D I A L O G O
gare chi puo piu. F1. Se adulare i benefattori è coa
ſa brutta, quanto piu i malefattori ? s o. Laſciando
da parte la tua paſſione, o il conto che è fate, o l'a-
more,fammi intendere,ti prego, ueramente quali delli
effetti d'amore crediſten piu,oi buoni degni di laude,
ouero i uituperabili: F 1. Se in quel ch'io diròneam
miniſtrerà piu la uerità, che la paſsione, trouerò in lui
molte piu lode,che biaſini:e non ſolamente di numero,
ma ancora di piu eccellentia.so. Adunque, ſe in quali
tà,e quantità i buoni effetti d'amore eccedeno i cattiui,
di pure ogni coſa, che piu preſto impetrarai gratia da
lui per far paleſe i ſuoi gran benefici, che non pena per
dir con uerità ſuoi pochi malefici, o ſe l'amore è del
numero delli dei celesti ſpirituali (come ſi dice) non gli
debbe diſpiacere il uero perche la uerità è ſempre an
neſſa,o congionta alla diuinità, et è ſorella di tutti gli
dei Fr. Per la giornata d'hoggi baſta aſſaiparlare del
naſcimento dell'amore; reſtarà per un'altra il dire de
ſuoi effetti, coſì buoni, quanto cattiui forſe albor deli
bererò compiacerti,o dire ogni coſa, o ſe l'amore ci
tra dimes'infuriarà gli interponerò la uerità per pla
carlo, che glie ſorella,or te che gli ſei figlia, o ſomigli
a ſua madre,so.Ti ringratio dell'offerta, o l'interceſ
ſione t'offero, o perche il giorno non ſe ne uada in pa
role,di sei nacque, quando nacque,doue nacque, di chi
nacque,ci perche nacque queſto ſtrenuo antico, e fa
" Signore. Fr. Non manco ſauia, che breue, er
elegante mi pare o Sofia queſta tua dimanda del naſcia
mento dell'amore, nei cinque membri che hai diuiſi: e
gli ſpianerò peruedere ſe t'ho inteſo. so. So ben
T E R z o. 126
che m'intendi, ma piacere mi faraiſe li ſbiani. F1 L.
Tu prima domandiſe l'amore ègenerato, e d'altrui
proceduto,o ueramenteſe e ingenito ſenza mai hauere
hauuto dependentia d'alcuno anteceſſore. Domandiſea
condo, quando nacque poſto che ſia generato,oſe for
ſe ſua ſucceſſione o dependenti fu ab eterno, ouero
temporale, o ſe temporale, in qual tempo nacque:
ſe forſe nacque al tempo della creatione del mondo,
o produttione di tutte le coſe; ouer dipoi in qualche
altro tempo. ll terzo, che dimandi, è del luogo,
nel quale nacque; & in qual de tre modi ha hauuto
origine, ſe nel mondo baſſo, e terreſtre, olter nel
mondo celeſte, o forſe nel mondo ſpirituale; cioè l'an
gelico, o diuino. Per quarto, domandi quali furo
no i ſuoi parenti, cioè ſe ha hauuto ſolamente padre, o
ſolamente madre,o ueramente ſe di tutti dui nacque, o
chi furono ſe diuini,o humani,ouer d'altranatura: e di
loro ancora, quale è ſtata ſua geneologia: & ultima
mente, per quinto uuoi ſapere il fine, per ilquale nace
que nel mondo: o qual biſogno il fece naſcere: per
rò che la cauſa finale è quella per la quale ogni coſa pro
dotta, fu prodotta; o il fine del prodotto, è il primo ne
l'intentione del producente, ſe bene è ultimo in ſua eſe
cutione, ſon queſti o Sofia i cinque tuoi queſiti cir
ea il naſcimento d'amore? so. Queſti ſono certaa
mente, io ho fatta la dimanda, ma tu l'hai in tal moa
do ampliata, che mi dai buona ſperanza della deſide
rata riſpoſta, che come le piaghe bene aperte, e ben
uedute ſi curano meglio, coſì i dubbi, quando ſon bº
diuiſi, e ſmembrati, piu perfettamente ſi ſolueno. ue
/
D I A L O G o -

gniamo adunque alla concluſione,che con deſiderio l'a-


ſpetto. F1. Tu ſai che hauendo a determinare coſe per
tinenti al naſcimento dell'amore, biſogna preſupporre
che lui ſia, e ſaper qualſiaſua eſſentia. so. Che l'amor
ſia è manifeſto, o ciaſcuno di noi puo far teſtimonio
del ſuo eſſere:o non è alcuno che in ſe ſteſſo nol ſenta:
o nolueda:qualſia l'eſſentia ſua, mi pare che aſſaine
hai detto quel giorno, quando parlammo d'amore, o
deſiderio. F1. Non mi pargia poco che tu confeſſi
ſentire in te ſteſſa che amorſia, ch'io timido ſtaua che
tu per mancamento d'eſperientia non mi domadaſi del
ſuo eſſere dimoſtratione;laquale a perſona che nolſente
(come dite preſumeſi)non ſarebbe facile di fare. so.
Gia in queſta parte t'ho leuato lo affanno. F1. Pre
ſuppoſto che ancorſia,hai tu ben a mente le coſe perti
nenti alla cognitione di ſua eſſentia,ſecondo che l'altro
giorno parlammo?so. Credo ben ricordarmi,nientedi
meno,ſel non t'è graue, uorrei che in breue mireplia
caſi quel di chemi biſogna hauer memoria pertinente
all'eſſentia dell'amore, perche io meglio intenda ciò che
dirai del ſuo naſcimento. F1. Ancor uolentieri di queſto
ti compiaceria,ma non ben mi ricordo di quelle coſe.
so. Buona famati dai d'hauer buona memoria:ſe dela
le coſe tue non ti ricordi, come ti ricorderai dell'altrui?
F1. Se altri mia memoria poſſiede, come mi puo ella
ſeruire nelle coſe mie : eſe dime non mi ricordo,come
uuoi ch'io miricordi de paſſatiragionamenti? so. Mi
par iſtrano, che dei detti che hai ſaputo formare non ti
poſi ricordare. F1. Quando teco allhorparlaua, la
mente formauale ragioni, e la lingua le parole che mi
T E R z o. 127
daua,magli occhi, e l'orecchie al contrario operando
tirauano dentro dell'anima la tua imagine, i tuoi geſti,
inſieme con le tue parole, o accenti, i quali ſolamente
nella memoria mi reſtano impreſſi,ſol queſti ſono miei,
ergli miei ſono alieni,ſe alcuno uoleſſe, di queſti che da
teuengono mi ricordo, di quellida me mandati per la
boccafuor della mente, e della memoria, ricordiſene
chi gli piace. So. Sia come ſi uoglia,la uerità e ſempre
una medeſima ſe queſto, che in queſto caſo l'altro gior
no m'hai detto, eſtato il uero, quando ben la memoria
;
non ti ſeruiſſe in replicarlo,ti ſeruirà la mente in por
gere di nuouo un'altra uolta quelle medeſime uerità.
F1. Queſto credo bene che ſi potrà fare,ma non già in
quel modo, forma, e ordine del paſſato, ne conterò
quelle particularità, che in effetto non me ne ricordo.
e so. Dille pure al modo che ti piace, che la diuerſità de
la forma non importa,poſcia che una medeſima è la ſua
ſtantia, o io che delle coſe tue piu che tu mi ricordo,
t appontarò in quelle parti, che tiuedrò laſciare,o mua
tare. F1. Poi che uuoi ch'io ti dica quel che ſia amore,
tel dirò pianamente,o uniuerſalmente. Amore in com
mune uuol dire deſiderio d'alcuna coſa. So. Queſto e
un diffinire ben piano, o dire il potreſti piu breuemen
te,dicendo ſolamente ch'amore e deſiderio, che eſſendo
deſiderio,biſogna che ſia di qualche coſa deſiderata, coſi
; -
come l'amore e di qualche coſa amata. F1. Tu dici ilue
ro,ma pure la dichiaratione non e difetto. So. No; ma
ſe tu diffiniſci amore in commune eſſer deſiderio,ti biſo
gna concedere che ogni amorſia deſiderio,o ogni deſi
derio ſia amore.F1.Coſi e,peroche la diffinitioneſi co
D I A L O G O
uerte col diffinito, tanto câprende l'uno,quanto l'al
tro.So. Altramente mi ricordo che mi hai l'altro gior
no argumentato, cioè, che l'amore non è ſempre deſidea
rio.peroche molte uolte e delle coſe cheſi hanno, etſo
no,come amare padre figliuoli, o la ſanità, che ſi ha, et
le ricchezze,chi le poſsiede, ma il deſiderio è ſempre di
coſe che non ſono, e ſe ſono na l'habbiamo, che quel che
manca ſi deſidera che ſia ſe non è,2% che ſi habbi, ſe nà
ſi ha, ma le coſe, operſone che amiamo, molte uolte ſo
no,o le poſſediamo, º quelle che nò ſono mai amiaa
mo.dunque come dici che ogni amore e deſiderio? F1.
Ancora miuiene in memoria che habbiao prima diffini
to altramente l'amore che i deſiderio. perche dicemo il
deſiderio eſſere affetto uolontario d'eſſere, o hauerela
coſa ſtimata buona che manca,ca l'amore eſſere affeta
touolontario di fruire con unione la coſa ſtimata buoa
na, che manchi. nondimeno habbiamo poi dichiarato,
che benche il deſiderio ſia della coſa che manchi in ogni
modo preſuppone, coſicome l'amore, qualche eſſere che
auenga che manchi in noi, ha eſſere appreſſo glialtri,
ouero in ſe ſteſſa, ſe non in atto,in potentia, o ſe nò ha
eſſere reale,l'ha almanco imaginario o mentale, et ha
uiamo moſtrato che l'amore non oſtante che qualche
uoltaſia di coſa poſſeduta,nondimeno preſuppone ſem
pre qualche mancamento di quella, come fa il deſiderio.
o queſto e perche l'amante nò ha ancora perfetta ue
nione con la coſa amata,onde ama, º deſidera perfetta
unione con quella, oueramente perche benche la poſſeg
ga,e fruiſca di preſente, gli manca la futura fruitione
di quella,o però la diſta ſi che in effetto ben ſpeculato
T E R Z O. 128
il il deſiderio,e l'amore è una medeſima coſa, non oſtan
te che nel modo del parlare deluulgo ciaſcuno habbia
qualche proprietà, come hai detto, o però nel fine di
quel noſtro parlamento habbiamo diffinitol'amore eſa
ſer deſiderio d'unione con la coſa amata, º habbiamo
dichiarato a che modo ogni deſiderio e amore, o ogni
amore deſiderio, e ſecondo quello al preſente t'ho diffi
nito in commune l'amore, che è deſiderio di alcuna coa
ſa.So.Eſſendo l'amore, deſiderio due uocabuli, che
molte uolteſignificano diuerſe coſe, non ſo come gli poſ
ſi fare uno medeſimo nella ſignificatione che ancora che
ſi poſſidire una medeſima coſa amare, o deſtare, par
che ſignifichino due diuerſi affetti dell'anima in quella
coſa. Perche uno pare che ſia d'amarla coſa, l'altro di
deſtarla.F1.Il modo di parlareti fa parere queſto, o
gia ſono alcuni modernitheologi che fanno qualche eſa
ſentiale differenza fra l'uno,o l'altro, dicendo che l'a
more e principio di deſiderio,perche amandoſi prima la
coſa,uienſi a deſtare. So. Con qualragione fanno l'aa
more principio di deſiderio? F 1. Prima diffiniſcono
l'amore eſſere complacentia nell'animo della coſa che
par buona, o che da quella complacentia procede il
deſiderio della coſa che compiace, ilqual deſiderio è
moto infine, o coſa amata; ſi che l'amore e princia
pio del moto deſideratiuo. So. Queſto amore ſarà
delle coſe, che mancano, o non ſi poſſeggono, al
qual ſeguita poi il moto del deſiderio . ma l'amore
delle coſe gia poſſedute, che non puo eſſere princi
pio di moto deſideratiuo, che coſa dicono queſti che
ſia : F 1. Dicono, che coſi come l'amore della
D I A L O G o
coſa che manca e complacentia di quella prouétione nel
l'animo dell'amante, 3 principio del moto del deſide
rio,coſi l'amore nella coſa poſſeduta, non e altro che il
gaudio,or dilettatione, che ſi ha per la fruitione della
coſa amata,o che e fine e termine del moto del deſidea
rio,o ſua ultima quiete. So. Dunque coſtorofanno
due ſpecie d'amore,l'uno principio del moto deſiderati
uo,ilquale e delle coſe non poſſedute,l'altro fine,e tera
mine delgaudio, o dilettatione,ilguale e delle coſe poſ
ſedute, queſto ultimo bene par che ſia altro che i deſi
derio,peroche gli ſuccede pur il primo non pare coſì di
uerſo dal deſio, peroche l'uno, z l'altro e delle coſe
che mancano, hanno forſe loro altra euidentia alla diffe
renza di queste due paſſioni, amore, deſio.F 1. Fan
noun'altra ragione, che fondano ne contrari di queſte
due qualſono differenti perche il contrario dell'amore
e l'odio, o il contrario del deſiderio dicono che e fuga
della coſa odiata:onde dicono cheſi come l'amore e prin
cipio di deſiderio, coſì l'odio e principio della fuga, cr
coſi come odio & fuga ſono due paſſioni per acquiſtar
la coſa buona,or dicono che ſi come il gaudio, ouer dia
lettatione è fine et cauſa dell'amore,et deſiderio, coſì la
triſtitia,ouer dolore e cauſa dell'odio, o della fuga, co
coſì come la ſperanza e mezo tra l'amore, e deſiderio,
e ilgaudio(peroche la ſperanza e di ben futuro, e di
ſcoſto, o il gaudio ouer diletto e di ben preſente, ouer
congionto) coſi il timore émezofra,la triſtitia,ouer do
glia,o fra la fuga,et l'odio,peroche iltimore del mal
futuro ouer diſcoſto,o la triſtitiaouer doglia e del mal
preſente, o congionto si che queſti theologi fanno in
tutto º,
T E R Z O. I 29
tutto differente il deſiderio dall'amore, tanto da quel
che glie principio, che chiamano complacentia, come
da quel che gliè fine termine,ilquale chiamano gaudio,
e diletto. so. Ben fattamipar questa differentia,or
tu Filone perche non la conſenti, ma metti che l'amore
o il deſiderio ſieno una medeſima coſa? F1. Ancora
queſtitheologi ingannati dalla diuerſita di uocaboli,cer
cano appreſſo il uulgo mettere diuerſita di paſſioni ne
l'animo,laqnalein effetto non è so. A che modo? F1.
Pongono differentia eſſentiale fra l'amore e'l deſiderio,
liquali in ſostantia ſono una coſa medeſima: o fanno
differentia fra l'amore della coſa che manca,o fra quel
della poſſeduta:eſſendo l'amore uno medeſimo. So. Se
tu non nieghi che l'amore ſia complacentia della coſa
amata qual cauſa il deſiderio, non puo negare che amo
1- - re non ſia altro che deſiderio, cioè principio di quella,
come principio di moto.F1. La complacentia della co
º ſa amata non è amore, ma è cauſa d'amore: coſì come è
º
º
cauſa del deſio:ch'amore non è altro che deſio de la co
ſa che compiace;onde la complacentia col deſio è amo
re,o nã ſenza. Si che amore e deſio ſono un medeſimo
in effetto, e tutti due preſuppongono complacétia:o il
deſio,ſe è moto,è moto dell'anima nella coſa deſiata:eco
ſi é amore moto dell'anima nella coſa amata: & la cô
placeutia è principio di queſto moto chiamato amore,
; o deſiderio. so. Se l'amore o il deſiderio fuſſero un
g
medeſimo, non ſarebbono i lor contrari diuerſi: che l
l
contrario dell'amore è odio, o il contrario del deſio è
fuga. F 1. Ancora in queſto la uerita s'ha altrimenti:
perche la fuga è moto corporeo contrario,nò del deſio,
- R
D I A L O G O
ma del ſeguito, ch'è dipoi del deſio: perche del defio il
contrario è abborritione, che è un medeſimo con l'odio,
ilqual è contrario dell'amore; ſi che come loro ſono un
medeſimo, gli ſuoi contrari ſono ancora una medeſima
coſa. so. Veggo ben che l'amore, o il deſio ſono
uno in ſuitantia o coſi li ſuoi contrari, ma l'amore
del non poſſeduto, e dei poſſeduto par, come coſtoro
dicono, ben diuerſo. F1. Pare,ma non ſono diuerſi,
che l'amore della coſa poſſeduta non è il diletto, il gaue
dio della fruitione, come dicono, dellapoſſeſſione, die
lettaſi, gode il poſſidente della coſa amata: ma godere
dilettarſi, non è amore; perche non puo eſſere una me
deſima coſa l'amore, che è moto, è principio di moto,
colgaudio, è diletto, che ſono quiete, fine, termine di
moto: tanto piu contrari progreſſi dico che hanno, che
l'amore uiene dall'amante nella coſa amata: ma il gaua
dio deriua dalla coſa amata nell'amante, maſſimamen
te che'l gaudio è di quel che ſi poſſiede,e l'amore è ſem
pre di quel che manca, e ſempre è un medeſimo col de
ſio. so. S'ama pur la coſa poſſeduta, quella non man
cagià. F1. Non manca la preſente poſſeſſione, ma
manca la continuatione di quella ſua perſeuerantia in
futuro, laqual deſia, o ama quel che poſſiede di pre
ſente; o la preſente poſſeſſione è quella che diletta, la
futura è quella che ſi deſia, o ama. 8i che tanto l'amo
re della coſa poſſeduta, quanto quel della non poſſedu
ta, è un medeſimo col deſiderio, ma è altro che la di
lettatione, coſì come la doglia, o la triſtitia e altro
che l'odio, e l'abborritione, perche la doglia è della
poſſeſſione del mal preſente, e l'odio è, per non ha

T E R. Z O, I3o
uerlo nel futuro. s o. A che modo poni tu dunque
l'ordine di queſte paſſioni dell'anima? F1. La prima
ha l'amore, o deſiderio della coſa buona, il ſuo cona
trario è l'odio, o abborritione della coſa cattiua. La
ſperanza uiene dopo l'amore,o deſiderio, ilquale è di
coſa buona futura, è ſeperata, o il timore è il ſuo
contrario, qual è di coſa cattiua futura, d ſeparata,
o quando con l'amore è deſiderio ſigionta la ſperan
za, ſuccede il ſeguito della coſa buona amata coſì come
quando con l'odio, o abborritione ſigionta il timore,
ſuccede la fuga della cattiua odiata. Il fine è gaudio, or
diletto di coſa buona preſente o congionta, o ilcona
trario ſuo è doglia, o triſtitia di coſa cattiua preſente,
se congionta. Queſtapaſſione, laquale è ultima in eſa
ſeguirſi cioè il gaudio, e diletto di coſa buona, è prima
nell'intentione, che per conſeguire gaudio, e diletto
s'ama,o deſidera,aſpera,o ſeguita, o però in quel
la s'acquieta,o ripoſa l'animo, o hauendoſi, p il pre
ſente s'ama,o deſidera per il futuro. Si che rettamena
te filoſofando,in qualſiuogliamodo, amore e deſidea
rio ſono una medeſima coſa eſſentialmente, ſe ben nel
modo di parlare, qualche ſpecie d'amore ſi chiama piu
propriamente deſiderio, e l'altra piu propriamente
amore, e non ſolamente queſti due uocaboli, ma altri
có queſti dicono una medeſima coſa: pche in effetto quel
che s'ama, qualche uolta s'affetta; ſi dilige, s'opta,
s'appetiſce, gr ſi uuole, o ancora coſì ſi deſidera, co
tutti queſti uocaboli, o altri tali,ben che s'appropri
ciaſcuno ad una ſpecie d'amore, piu che ad una altra,
nientedimanco inſubstantia tutti ſignificano una mea
R 2
- D I A L O G O
deſima coſa: laquale è deſiderare le coſe che mancano,
però che quel che ſi poſſiede, quando ſi poſſiede, non
s'appetiſce, ne ama: ma ſempre s'ama, o appetiſce
per eſſere nella menteſottoſpecie di coſa buona, onde ſi
deſidera,c ama, s'ella non è, che ella ſia realmente, or
come è nella mente, o che ſia in atto, come in potentia;
o s'e in atto, o non l'habbiamo, che l'habbiamo: cr
ſi l'hauiamo di preſente, che la fruiamo ſempre.laqual
futura fuitione ancora non è, e manca di questa ſorte
s'amano fra loro padre, o figliuolo: iguali ſi deſiano
fruire ſempre in futuro, come in preſente: e coſì ama
laſanitailſano, o le ricchezze il ricco, che non ſola
mente deſidera che le creſcano, ma ancora che le poſi
fiuire nel futuro, come di preſente. Dunque l'amore
coſì come il deſiderio, biſogna che ſia delle coſe che in
qualche modo mancano,onde Platone diffiniſce l'amo
re appetito della coſa buona per poſſederla, o ſempre:
però che nel ſempre s'include il mancamento continuo.
so. Benche con l'amore ſi gionti qualche mancamen
to continuo:pure preſuppone l'eſſere della coſa: perche ,
l'amore è ſempre delle coſe che ſono:mia il deſiderio è
ueramente delle coſe che mancano, e molte uolte di
quelle che non ſono. F1. In quel che dici, che amore è
delle coſe che fono,dici ben il uero: perche quel che non
è,non ſi puo conoſcere: o quel che non ſi puo conoſce
re,non ſi puo amare: ma quel che dici, che'l deſiderio è
qualche uolta de le coſe, che non ſono, perche ſiano,
non ha in ſe aſſoluta uerita: però che quel che in neſſu
no modo ha eſſere, non ſi puo conoſcere o quel che
non ſi puo conoſcere, manco ſi puo deſiderare. Dunque
T E R Z o. 13 1
cio che ſi deſidera biſogna c'habbia eſſer nella mente
! e ſe è nella mente,biſogna che ſia ancora di fuorirea;
º mente, ſe non in atto, in potentia almanco nelle ſue caſi
altramente la cognitione ſarebbe mendace:ſi che nel tute
to l'amore non è altro che deſiderio. s o. Ben m'hai
dichiarato che ogni amore ſia deſiderio, o ſempre di
coſe che ſe ben hanno alcuno modo d'eſſere, mancan
pur di preſente,ouer di futuro. ma mireſta un dubbio,
che auenga che ogni amore ſia deſiderio,non però direi
ch'ognideſio fuſſe amore, perche l'amor non parcheſi
ſtenda ſe non in perſona uiuente, ouero in coſe che caua
ſino qualche ſpecie di perfettione, come ſon ſanità,uira
tù,ricchezze, ſapientia,honore,e gloria, che tale coſe
ſiſogliono amare, o deſiderare, maſon molte altre co
ſe, accidenti, o attioni, che mancando, mai diremo
amarle, ma deſtarle. F1. Non t'inganni l'uſo de uoca
boli del uolgo, che molte uolte un nome che ha general
ſignificatione, ſuole applicarſi ad una delle ſue ſpecie ſo
lamente,e coſi interuiene all'amore. so. Dammi qual
che eſempio. F1. Il nome di caualiere, e di ciaſcun ca
ualcante beſtia di quattro piedi, ma s'appropria ſola
mente a quelli che ſono deſtri, o eſperti per farguera
ra a cauallo, e il nome di mercatante è di ciaſcuno,
che qualche coſa compri, ma l'appropriano ſolamente
a quelli, che hanno per propria arte il côprare,e'luena
dere mercantie per guadagnare di quelle. Coſì l'amore
eſſendo uniuerſal nome d'ogni coſadiſiata, s'appropria
a perſone, è a coſe principali, che habbino in ſe eſſer
piu fermo,e dell'altre ſi dice diſiarle, o non amarle,
perche l'eſſere loro piu debile, ma in effetto tutte s'ama
R ;
D I A L O G O
no,che bennon dirò che amo quella coſa che ancora nº
e,dirò che amo che ſia, o ſe non l'ho, che amo d'hauer
la,che queſta è ancora la propria intentione del deſide
rante, quando deſidera, cioè ſe non è deſtare che ſia,eſe
non l'hauiamo,deſiar d'hauerla. nientedimeno l'amoa
re, come piu eccellente uocabolo, s'applica primamente
a perſone cheſono, ora coſe eccellenti perfettiue,oue
ro poſſedute:e dell'alre diremo piu preſto appetere,opa
ptare, o deſiare, che amare,ne affettare, ne diligere:
perche queſtine ſoglion moſtrare piu nobile,o fermo
oggtto: & communemente l'amor s'applica alle coſe, !

o il deſio all'attioni del loro eſſere, ouer d'hauerle, né


oſtante che in ſoſtantia la ſignificatione ſia una medeſia
ma so. Ancor di queſto mi chiamo ſatisfatta: & con
cedo che appreſſo i mortali ogni amor è deſiderio. cr
ogni deſiderio è amore. Ma appreſſo gli animali irratie
nali che dirai: che noi uediamo che deſiderano cio che
gli manca per mangiare,ò bere, è per loro dilettatione,
ouero la loro liberta quando gli manca: ma non amano
ſe non quel che hanno preſente, come i lor figliuoli, le
madri,o femine, o quelli che gli porgeno il cibo,er
ilpoto. F1. Ancorgli animali quel che deſiderano ama
no hauerete quel che amano deſiderano di non perdere:
fi che in tutti ſi ſcontra l'amore con l'appetito,or deſi
derio, so. ri dirò bene è Filone qualche amore, che
non ſi puo chiamare deſiderio. Fr. Quale è queſto?
so. L'amor diuino. F1. Anzi quello è piu ueramen
te deſiderio: che la diuinita piu che alcuna altra coſa,
deſiderata da chi l'ama. so. Non m'intendi: non paraº
lo del noſtro amore uerſo d'Iddio,ma de l'amor d'Iddio
T E R Z 6). 1; 2
merſo di noi, e di tutte le coſe che ha create, perche mi
ricordo tu mi diceſti nel ſecondo noſtro parlamento,che
Iddio ama molto tutte le coſe che ha prodotte. Queſto
amorenò potrai già dire che preſupponga mancamen
to però che Iddio è ſommaméte perfetto, o niente gli
manca:et ſe non lo preſuppone,nò puo eſſere deſiderio,
ilquale(come hai detto)ſempre è di che manca. F1. In
gran pelago uuoinuotare ſappi che alcuna coſa che ſi di
ca,er applichi a noi,o a Dio,non è manco diſtante or
a difforme in ſignificatione,di quanto è lontana la ſua al
tezza dalla noſtra baſſezza s o Dichiara meglio ciò
che uuoi dire. F1. D'un huomo ſipuo dire che é buo
no, & ſapiente,lequale coſeſi dicono ancor d'Iddio:ma
tanto è differente in eſaltatione l'unita bonta, o ſapien
tia diuina dalla humana, quanto Iddio é piu eccellente
che l'huomo. Coſì l'amore che haIddio alla creatura,
non é della ſorte del noſtro: neanchor il deſiderio, però
che in noi l'uno o l'altro è paſſione, o preſuppone
mancamento di qualche coſa: o in lui é perfettione
d'ogni coſa. so. Credo ben quel che dici, ma non mi
da già la riſpoſta la propria ſatisfattione al dubbio mio,
!º però che ſe Dio ha amore, biſogna che ami e ſe ha dea
ſiderio, che deſideri: e ſe deſidera, deſideri quel che in
qualche modo manca. F1. E ben uero che iddio ama,
cr deſidera, non quel che manca a lui perche gli mana
ca: ma desidera quel che uanca a quel che ama: &
eſſo desia che tutte le coſe da lui prodotte uenghi a
no ad eſſere perfette, maſſimamente di quella pere
fettione, che loro poſſono conſeguire mediante i ſuoi
propri atti,et opere:come ſarebbe nelli huomini, ploro
R 4
- D I A L O G O -

opereuirtuſe,e per loro ſapientia ſi che il deſiderio dia


uino non è in lui paſſione, ne preſuppone in lui manca
mento alcuno; anzi per la ſua immenſa perfettione a
ma, o deſidera che le ſue creature arriuino al mag
gior grado della loro perfettione, ſe gli manca, e ſe
l'hanno, che ſempre la fruiſchino felicemente, o ſem
pre per quello gli dà ogni aiuto,o inuiamento ti ſatis
fa queſto è Sofia? so. Mi piace, ma non mi ſatisfadel
tutto. F 1. Che altro uoi: so. Dimmi che coſa ne co
ſtringe ad applicare a Iddio amore, o deſiderio per gli
mancamenti d'altri, poi che a lui niente manca, o quea
ſto non pare già bengiuſto. F1. Sappi che queſta ragio
ne ha fatto affermare a Platone, che gli dei non hab
bino amore: o che amore non ſia Dio, ne Idea del
ſommo intelletto, però che eſſendo l'amore, come lui
diffiniſce, deſiderio di coſa bella che manchi gli dei che
ſon belliſſimi o ſenza mancamento, non è poſsibile
che habbino amore. onde lui tenne che l'amore ſia un
gran demonio, mezo fragli dei, o gli huomini,ilqua
le leuil'opere buone, o inetti ſpiriti degli huomini a
gli dei, o che porti doni, o gratie degli dei agli
huomini perche tutto ſi fa mediante l'amore, o l'in
tentione ſua è, che l'amore non ſia bello in atto, che ſe
fuſſe non amarebbe il bello, ne deſideraria, che quel che
ſi poſſiede non ſi deſia, ma ch'eiſia bello in potentia e
ch'amie desi, la bellezza in atto. Si che è e mezo fra
il bello, e il brutto, ouero compoſto di tutti due, coſi
come la potentia è compoſta fra l'eſſere, o la priua
tione. so. E tu perche non approui queſta ſenten
tia,e ragione del tuo Platone, del quale ſuoli eſſer tanto
. T E R z o. I 33
amico? F 1 L. Non l'approuo nel noſtro diſcorſo, però
che(come dice di lui Ariſtotele ſuo diſcipulo)ſe ben di
Platone ſiamo amici piu amici ſiamo dellauerità. s o.
Et perche non haitu queſta ſua opinione peruera?F 1.
Perche lui medeſimo in altra parte le contradice, affer
mando che coloro che contemplano intimamente la di
uina bellezza,ſi fanno amici d'Iddio. Vedeſti mai, o So
fia amico, che non ſia amato dal ſuo amico, ancora Ari
ſtotele nell'Etica, dice che luirtuoſo e ſapiente è felice.
e ſi fa amico d'Iddio, o Iddio l'ama, come ſuo ſimile.
e la ſacra ſcrittura dice che Iddio è giusto,oramai giu
ſti, e dice che Iddio ama iſuoi amici, ci dice che i buo
ni huomini ſono d'Iddio figliuoli,o Iddiogliama come
padre come uuoi dunque tu ch'io nieghi che in Dio no
ſia amore?so. Le tue autorità ſono buone, ma non ſa
tiano ſenza ragione, o io non t'ho domandato chi po
ne in Dio amore, ma qual ragione ne coſtringe a poner
uelo;parendo piu ragioneuole che in lui (come dice Pla
tone)non ne ſia. F 1. Gia ſi truoua ragione che ne co
ſtringe a porre in Dio amore. so. Dimmela ti prego.
F 1 L. Dio ha produtto tutte le coſe.so. Queſto è ue
ro.Fr.Et continuamente le ſoſtiene nel loro eſsere: che
ſe lui un momento l'abbandonaſſe, tutte in niente ſi con
uertirebbono.so. Ancor queſto è uero.F1. Dunque lui
è un uero padre, che genera i ſuoi figliuoli,o dipoi che
gli hagenerati, con ogni diligétia gli mantiene.so. Pro
priamente padre, Fr.Diddunque, ſe l padre non appe
tiſſe generaria mai o ſe non amaſſe igenerati figliuoli
gli manterria ſempre con ſomma diligenza?so. Ragio
ne hai o Filone, o ueggo che piu eccellente è l'amore
-

D I A L O G O
d'Iddio alle creature, che quel delle creature dell'una
all'altra,o a Iddio, coſi come e l'amore del padre, e
dell'un fiatello all'altro, ma quel che mi reſta difficile, e
che l'amore, e deſiderio, ilqualſempre preſuppone
mancamento, non ſi truoui alcun che'l preſupponga
nel medeſimo amante, ſolamente della coſa amata. Ma
come tu dici dell'amore diuino, trouareſti tu appreſſo
di noi qualche amore, che preſupponeſſe coſì il manca
mento nella coſa amata, o non nell'amante? F1. Il
ſimulacro dell'amore d'Iddio alliinferiori,e l'amor del
padre al figliuolo carnale,ouero del maeſtro al diſcepo
lo,che e ſuo figlio ſpirituale, o ancor il ſomiglia l'amor
d'un uirtuoſo amico all'altro.so.In che modo?non l'aſ
ſomiglia già nel deſiderio che ha il padre di fruire ſemi
pre il ſuo figliuolo, o l'amico il ſuo amico: che queſto
preſuppone nell'amante mancamento di perpetua frui
tione illuale in Dio non cade. FI.Benche in queſto amo
reo deſiderio non l'aſsimigli,l'aſsimiglia pure in ciò,
che l'amore del padre conſiſte aſſai nel deſiare al figli
uolo ogni bene chegli manchi:ilqual preſuppone man
i camento nel figlio amato, non già nel padre amante: co
ſi il maestro deſialauirtù e ſapientia del diſcepolo, che
mancano al diſcepolo o non al maeſtro: & l'uno ami
co appetiſce la felicità che manca all'altro amico ch'e-
gli l'habbi, e ſempre la fruiſca.E ben uero che queſti a
manti per eſſere mortali, quando uiene ad effetto il ſuo
deſiderio del ben de loro amati, guadagnano una allea
grezza delettabile che prima non haueano: ilchenò in
teruiene in Dio perche niente di nuoua letitia,diletto, o
altra paſſione, onoua mutationeglipuo ſoprauenire de
-

T E R z o. 134
la nuoua perfettione delle ſue amate creature: perche
lui è d'ogni paſſione libero, e ſempre immutabile,orpie
no di dolce letitia,ſoaue gaudio, o eterna allegrezza.
ſolamente e differente in queſto, che l'allegrezzaſuari
luce ne ſuoi figliuoli, o amici perfetti, ma non nelliima
perfetti so. Molto mi piace queſto diſcorſo: ma come
mi conſolerai di Platone, che eſſendo quel che è, nieghi
chein Dio ſia amore? F1. Di quella ſpecie d'amore,
del quale nel ſuo conuiuio diſputa Platone, che è ſol
dell'amore participato alli huomini, dice egli il uero
che non ne puo eſſere in Dio: ma dell'amore uniuerſa
le:del quale noi parliamo,ſarebbe falſo il negare che in
Dio non ne fuſſe, so. Dichiarami queſta differen
za. F 1 L. Platone in quel ſuo Simpoſio diſputa ſoa
lamente della ſorte dell'amore, che nelli huomini ſi
truouaterminato nell'amante, ma non nell'amato ,
però che queſto principalmente ſi chiama amore,
perche quel che ſi termina nell'amato, ſi chiama a
micitia, e beneuolentia. Queſto rettamente lui diffia
niſce,ch'è deſiderio di bellezza,o tale amore dice che
non ſi truouain Dio: però che quel che deſia bellezza,
non l'ha n'è bello, o è Dio, che è ſommo bello, non
gli manca bellezza nela puo deſtare ondeno puo haue
re amore, cioè di tal ſorte. Ma a noi, che parliamo dela
l'amore in commune è biſogno comprendere egualmen
te quel che ſi termina nell'amante, che preſuppone man
camento nell'amante, o quel che ſi termina nell'ama
to, che preſuppone mancamento nell'anato, e non
nell'amante, o perciò noi non l'habbiamo diffinito
deſiderio di coſa bella (come Platone) ma ſol deſide
D I A L O G O
rio d'alcuna coſa,ouer deſiderio di coſa buona, laqual
puo eſſere che non manchi all'amate, o puo eſſere che
non machi ſe non all'amato come è parte dell'amor del
padre al figlio, del maeſtro al diſcepolo, dell'amico all'a
mico.o tale è quel d'Iddio alle ſue creature, deſiderio
del ben loro,ma non del ſuo, o di queſta ſeconda ſorte
d'amore concede,or dice Platone o Aristotele,chegli
ottimi,o ſapienti huomini ſono amici de Iddio, e da
lui molto amati peroche Iddio ama & deſideraeternal
mente,o impaſsibilmente la loro perfettione, o felia
cità. o gia Platone dichiarò che'lnome d'amor è unia
uerſal'ad ogni deſiderio di qualſiuoglia coſa, o di qual
ſiuoglia deſiderante, ma che in ſpetialità ſi dice ſolamé
te deſiderio di coſa bella,ſi che lui non eſcluſe ogni amo
re d'Iddio,maſol queſto ſpeciale:che è deſiderio di bel
lezza. so. Mi piace che Platone reſti uerace, e che
non ſi contradica:manò pare già che la diffinitione che
lui pone all'amore eſcluda l'amore d'Iddio, come lui
uuole inferire,anzi mi par che non meno il comprenda
che la diffinitione che tu gli hai aſſegnata. F1. In che
modo?so. Che coſì come tu(dicédo che l'amore è di co
ſa buona)intendi o per l'amante a cui ella manca, oue
ro per altra perſona da lui amata, alla qual manchi, co
ſi dicendo io che amore è deſiderio di coſa bella come
uuol Platone, intenderò per eſſo amante, alqual manca
tal bellezza,ouero per altra perſona da lui amata, alla
ual manchi talbellezza, ma non a l'amante, o in que
a ſorte s'include l'amore d'Iddio. F1. Tut'inganni,
che credi che il bello, o il buonoſiano una medeſima
coſa in tutto, so Ettu fai forſe fra il buono, ci il bello
T E R Z O. I 35
queſta differenza?FI.Si che io la faccio so.A chemo
do: FI. Che il buono poſſi il deſiderante deſtare perſe,
o per altri, che lui ama, ma il bello propriamente, ſolo
per ſe medeſimo il deſi. so. Perche ragione? F 11.
La ragione è,che il bello è appropriato a chi l'ama: per
che quel che a uno parbello,non pare a un'altro, onde
il bello, che è bello appreſſo uno, non è bello appreſſo
d'un'altro, ma il buono è commune in ſe ſteſſo. onde il
piu delle uolte quel che è buono, è buon'appreſſo di mol
ti ſi che chi deſidera bello,ſempre il deſidera perſe per
che gli manca, ma chi deſidera buono il puo deſiderare
perſe medeſimo, o per altro ſuo amico a chi ei manchi.
so. Non ſentogia queſta differenza che tu poni fra il
bello,o il buono peroche coſì come dici del bello, che
para uno, e non ad un'altro, coſì dirò io, o con ueri
tà, del buono,che a uno una coſa par buona,e a un'al
tro non buona,ortuuedi che l'huomo uitioſo il catti
uo il reputa buono,e però il ſegue, o il buono ilrepu
ta cattiuo,e però il fugge:o il contrario è deluirtuo
ſo ſi che questo ch'interuiene al bello, interuiene anco
ra al buono.FI.Tuttigli huomini di ſano giudicio, or
diretta, o temperata uolontà reputano il buono per
buono, o il cattiuo per cattiuo , coſì come tuta
ti liſani diguſto, il cibo dolcegli addolciſce,l'amarogli
amareggia:ma a quelli d'infermo,ercorrotto ingegno,
e di ſtemperata uolontà,il buono pare cattiuo, o il cat
tiuo buono coſi come agli infermi che'l dolce gli ama
reggia, o l'amaro qualche uolta gli adolciſce,o coſi
come il dolce quantunque amareggi l'infermo, non lae
ſcia d'eſſere ueramente dolce, coſì il buono, non oſtan
- D I A L O G O
te che da l'infermo d'ingegno ſia reputato cattiuo,non
però laſcia d'eſſere ueramente, o communemente
buono. so. Et non è coſì il bello? F 1 L. Non cer
tamente, perche il bello non è un medeſimo a tutti gli
huomini di ſano ingegno e uirtuoſi, perche ancor che il
bello ſia buono appreſſo tutti, appreſſo d'uno de uira
tuoſi è talmente bello, che ſi muoue ad amarlo, e apa
preſſo dell'altro uirtuoſo è buono, ma non bello; ne ſi
muoue ad amarlo.o coſi, come il buono o il cattiuo
ſomigliano nell'animo,al dolce cramaro nel guſto, coe
ſi il bello, e non bello nell'animo ſomigliano al ſapo
rito, cioè delettabile nelguſto, o al non ſaporito, o il
brutto e deforme,ſomigliano all'horribile, o abboni
neuole nel guſto. onde coſi come ſi truoua una coſa che
appreſſo tutti i ſani e dolce, ma a uno e ſaporita, e delet
tabile, o non ad un'altro, coſì ſi truoua una coſa, è
perſona appreſo ogni uirtuoſo buona, ma ad un'altre
bella, tanto che ſua bellezza l'incita ad amarla, or
ad un'altro nò. però uedrai che l'amore paſsionabile,
che punge l'amante, e ſempre di coſa bella, della qual
ſolamente Platone parla, o diffiniſce, che è deſiderio
di bello, cioè deſio d'unirſi con una perſona bella, oue
ro con una coſa bella, per poſſederla,come ſarebbe una
bella città, un bel giardino, e un bel cauallo,uno bel fal
come una bella robba, o una bellagioia. lequai coſe è
che ſi deſiderano bauere, ouero hauute di continuo
fruirſele: o preſuppongono ſempre mancamento in
preſente, o in futuro nellaperſona amante. o di tale
amore dice Platone che in Dio non è,ornon che in Dio
non ſia amore, ma perche tale amore non è ſenza po
T E R. Z O. 136
tentia, paſſione o mancamento, lequali in Dio non ſi
truouano. & dice che è magno demone, perche'l dea
mone, ſecondo lui, è mezo fra il puro ſpirituale, cr
perfetto, o il puro corporale imperfetto, che coſì le
potentie, o paſſioni dell'anima noſtra ſono mezi fra
gli atti corporei puri,o fra gli atti intellettuali diuini,
cº mezi fra la bellezza, o bruttezza, peroche lapo
tentia e mezo fra la priuatione, o l'eſſere attuale: e
perche fra le paſſioni dell'anima, l'amore e la mag
giore, però Platone la chiama magno demone: ma co
me che ſia l'amore in tutta ſua communità, non ſola
mente è circa le coſe buone, che ſono belle, ma ancoa
ra circa le buone, ſe ben non ſono belle, o conſegue
il buono in tutta ſua uniuerſalità, ſia bello, ſia utile,
ſiahoneſto, ſia dilettabile, o di qual altra ſpecie di buo
no ſi trouaſſe. però accade che qualche uolta e delle
coſe buone, che mancano a eſso amante, qualche uol
ta di coſe buone che mancano alla coſa amata, ouero a
l'amico dell'amante, o di queſta ſeconda ſorte amald
dio le ſue creature, per farle perfette d'ogni coſa buo
ma che manchi loro. so. E ſtato alcuno degli anti
chi,che habbia diffinito l'amore in ſua communità, ci
ſeguente al buono nella ſua uniuerſalità? FI.Qual mee
glio che Ariſtotele nella ſua politica? che dice che amo
re non e altro, che uolere bene per alcuno, cioe,o perſe
ſteſſo, ouero per altri. Mira come per farlo commu
ne ad ogni ſpecie d'amore,nò il diffini per bellona per
buono, o con galantaria, or breuità incluſe tutte due
le ſorti d'amore in queſta ſua diffinitione che ſe l'aman
te uuole il bene per ſe ſteſſo, manca ad eſſo amante,
ID I A L O G O
o ſe'luuol per altrui quale ami,a eſſo amato,o amico
ſolamente manca,nògia all'amante: come è l'amore de
Iddio,Si che Ariſtotele che ha diffinito l'amore uniuer
almente per buono, ha incluſo l'amore diuino. Platone
che l'ha diffinito ſpecialmente per bello, l'ha eſcluſo,pe
roche il bello non aſſegna mancaméto, ſe non nell'ami
te,a chi par bello so. Non ſatisfa tanto a me quella dif
finitione d'Ariſtotele, quanto a te FI. Percheiso.Per
che il proprio amore mi pare che ſia ſempre di uolerbe
neperſe non per altri, come lui ſignifica però che'l pro
prio o ultimo fine nell'opere dell'huomo,e di ciaſcuno
altro, e di conſeguir ſuo proprio bene,piacere,o pera
fettione, o per queſto ciaſcuno fa quel che fa,eſe uuol
bene per altrui, e per il piacere che lui ha del bene di
quello ſì che il ſuo piacere è l'intento ſuo in amare non,
già il bene d'altri, come dice Aristotele.Fi. Non méue
ro che ſottile è queſto tuo detto, che'l proprio è ultimo
fine nell'opere d'ogni agente ſia ſua perfettione ſuo pia
cere ſuo bene,o finalmente ſua felicità, o non ſola
mente il bene che uuole l'amante per il ſuo amico, o a
mato è per il piacer che lui riceue in quello, ma ancora
perche lui riceue quel medeſimo bene che l'amico e lo
amato riceue, come ſia che lui non ſolo è amico del ſuo
amico, ma un'altro lui ſteſſo, onde i beni di quello ſono
propri ſuoi,ſi che deſiando il ben dell'amico ilſuo pro
prio deſia,e tu ſai che l'amante ſi conuerte,o trasfora
ma nella perſona amata, onde dirotti che i beni di quel
la ſono piu ueramente ſuoi che gli propri ſuoi, gº piu
ueramente ſuoi che di quella, ſe la perſona amata ama
reciprocamente l'amante, perche all'hora il ben d'ogni
-
uno di
T E R Z O. 137
uno di loro è proprio dell'altro, o alieno da ſe ſteſſo.
onde gli due che mutuamente s'amano, non ſono ueri
due. so. Ma quanti? F1. O ſolamente uno, ouer
quattro. s o. Chegli due ſiano uno intendo, peroche
l'amore uniſce tutti due gli amanti, o li fa uno, ma qua
tro a che modo? F1. Trasformandoſi ogn'un dilo
ro nell'altro, ciaſcun di loro ſi fa due cioè amato, or
amante inſieme, o due uolte due fa quattro ſì che cia
ſcuno di loro è due,e tutti due ſono uno, e quattro.
so. Mi piace l'unione, o moltiplicatione delli due
amanti, ma tanto piu mi pare iſtrano che Ariſtotele dia
ca che una delle ſorti d'amore ſia uoler bene per altrui.
F1. Già preſuppone Ariſtotele, che fin dell'amore
ſempre ſia il bene dell'amante:ma queſto o è ben ſuo im
mediate ouer ben ſuo mediante altrui amico, o amato,
o lui dichiara che l'amico è un'altro ſe ſteſſo. so.
Questa gloſa della diffinitione d'Ariſtotele te la conſen
tirò.ma quando coſì ſarà inteſa non includerà già l'a-
e mor d'Iddio, come diceui. F 1. Perche ? so. Però
gi
che ſe Iddio ama il ben delle ſue creature, come dici, aa
mando quello,amaria il ben ſuo, o non ſolamente pre
ſupponeria mancamento di quel bene deſiderato nelle
creature, ma ancora in ſe ſteſſo:ilche è abſurdo.F1. Già
per il paſſato t'ho ſignificato che'l difetto della coſa oa
perata induce ombra di difetto nello artefice, ma ſolo
nella relatione operatiua che ha con la coſa operata.in
queſto modo ſi puo dir ch'Iddio amando la perfettione
di ſue creature, ama la perfettione relatiua di ſua opera
tione;ne laqualil perfetto della coſa operata, indurria
ombra di difetto, e la perfettion di quella ratificaria la
S
D - I A L O G. O
perfettion relatiua di ſua diuina operatione. onde gli
antichi dicono che l'huomo giuſto fa perfetto lo ſplena
dor della diuinità, e l'iniquo il macula ſi che ti concede
rò ch'amando Iddio la perfettione, ama la perfettion di
ſua diuina attione, e il mancamento che ſe li preſuppo
ne,non è nella ſua eſſentia, ma nell'ombra della relatio
ne del creatore alle creature: che poſſendo eſſer macu
lato per difetto di ſue creature, deſidera la ſua immacu
lataperfettione cò la deſiderata perfettione di ſue crea
ture. so. Mi piace queſta ſottilità, ma tu m'hai dete
to nel primo noſtro parlamento che l'amore è deſiderio
d'unione queſta diffinitione comprenderia l'amore de
Iddio che è del ben di ſue creature, ma non d'unirſi con
quelle, perche niſſuno deſidera unirſi, ſe non con quel
io, che lui reputa piu perfetto di lui. F1. Niſsuno de
ſidera unirſi ſe non con quello, colguale eſſendo unito,
lui ſarebbe piu perfetto, che non eſſendo unito. egiati
ho detto che la diuina operatione relatiua è piu perfeta
ta, quando le creature per ſua perfettione ſono unite
col creatore che quando non ſono. Ma Dio non dea
ſidera ſua unione con le creature come fanno gli altri
amanti con le perſone amate, ma deſidera l'unione del
le creature con ſua diuinità, accioche laloro perfettio
ne con tale unione ſia ſempre perfetta, o immaculaa
tal'operatione di eſſo creatore relata alle ſue creature.
so. Satisfattaſon di queſto, ma quello in che ancora
mitruouo inquieta, é, che tu fai gran differentia dal
bello, per ilquale Platone ha diffinito l'amore, al
buono, ilquale il diffini Ariſtotele, ora me in effeta
to, il bello, e il buono, pare una medeſima coſa.
T E R Z O. 138
".
F1 L. Tu ſeiin errore.so. Come minegherai che oa
º gni bello non ſia buono? F1 L. Io non il niego, ma
º
uolgarmente ſi ſuole negare. s o. A che modo? F1.
º Dicono che non ogni bello e buono, perche qualche co
º ſa che pare è cattiuain effetto: coſì qualche coſa che pa
li re brutta, è buona. so. Questo non ha loco, però
n che a chi la coſa pare bella, ancora par buona da quel
i la parte che è bella, o ſe in effetto è buona, in effeta
to è bella, o quella che pare brutta, pare ancora cata
tiua dalla parte che è brutta, e ſe in effetto è buona,
º
in effetto non è brutta. F1. Bene le repruoui,non oa
s ſtante che, come t'ho detto, nell'apparentia piu loco
r ha il bello, che'l buono, o nell'eſiſtentia piu il buoa
" no che il bello: ma reſpondendo a te, dico che ſe bene
º ogni bello e buono, come dici, o ſia in eſſere, o ſia in
º apparentia, non però ogni buono e bello. s o. Qual
buono ni è bello?F1. Il cibo,ilpoto, dolce,o ſano,ilſoa
º ue odore, il temperato aere, non negheraiche non ſieno
buoni:ma nongli chiamarai già belli,so. Queſte coſe,
ſe bene non le chiamerò belle, mi credo che ſieno: però
che ſe queſte coſe buone nò fuſſero belle,biſogneria che
fuſſero brutte,o eſſere buono o brutto mi pare con
trarietà. Fr. Piu corretto uorrei che parlaſſi,o Sofia.
Buono o brutto da una medeſima parte, e bene uero
che non poſſono ſtare inſieme, ma non e uero che ogni
; coſa che non e bella ſia brutta so. Che e adunque?
F1 L. E ne bella, ne brutta, come ſono molte coſe del
numero delle buone: perche ben uedi, che nelle pera
ſone humane,nelle quali cade bello e buono, ſitruoua
no alcune che non ſono ne belle, ne brutte: tanto piu
S 2.
D I A L O G O
in molte ſpecie di coſe buone,nelle quali non cade ne bel
lezza,ne bruttezza, come quelle cheho detto, che ue
ramente non ſono belle ne brutte. pure è queſta diffe
renza fra le perſone, o le coſe, che nelle perſone dicia
mo che non ſono belle ne brutte quando ſono belle in
una parte, o brutte in un'altra, onde non ſono inte
ramente belle, ne brutte. Ma le coſe buone che t'ho
nominato non ſono belle,ne brutte, in tutto,ne in para
te. s o. Quella compoſitione di bellezza, o brut
tezza, nelle perſone neutrali non ſi puo negare, ma di
queſta neutralità di quelle coſe buone, che non ſono bel
le, ne brutte, uorrei qualche eſempio, o euidentia piu
chiara. F1. Non ueditu molti che non ſono neſauij,
ne ignoranti: s'o. Che ſono adunque? F1. Sono
credenti la uerità, ouero rettamente opinanti: perche
quelli che non credono il uero, non ſon ſaui, che non
ſanno per ragione, o ſcientia, ne ſono ignoranti,perche
credono il uero,o hanno di quello retta opinione: coſì ſi
truouano molte coſe buone, lequali non ſono ne belle,
ne brutte so. Dunque il bello non è ſolamente buo
no, ma buono con qualche additione,ouergionta? FI.
con gionta ueramente. so. Quale è la gionta ?
F1 L. La bellezza: perche il bello è un buon che
ha bellezza; o il buono, ſenza quello, non è bello.
so. Che coſa e bellezza? da ellagionta a buono, ol
tra la bontà di quello? F1. Largo diſcorſo ſaria bi
ſogno per dichiarire,o diffinire che coſa ſia bellezza:
perche molti la ueggono, o la nominano,ornon la co
noſcono. so. Chi non conoſce il bello dal brutto? Fr.
ciaſcuno conoſce il bello, ma pochi conoſcono qual
T E R. Z O. I 39
ſia quella coſa, per laquale tutti i belli ſon beli: laqua
chiamano bellezza.So. Dimmi quale è ti priego. F1.
Diuerſamente èſtata diffinita la bellezza, che non mi
par neceſſario al preſente dichiararti,e diſcernere la ue
ra dalla falſa che non è troppo del propoſito, maſſima
mente chepiu innanzi credo che ſarà biſogno parlar de
la bellezza piu largamente per hora ti dirò ſolamente
in ſua uera,o uniuerſal diffinitione. La bellezza è gra
tia che dilettando l'animo col ſuo conoſcimento il mito
ue ad amare o quella coſa buona, o perſona, nella qua
letalgratiaſi truoua, é bella:ma quella buona nellaqual
i; non ſi truoua queſta gratia non è bella,ne brutta; non è
º bella perche non ha gratia, non è brutta perche non gli
manca bontà. ma quello,alqual tutte due queſte coſe mi
cano,cioè gratia,o bontà, non ſolamente non è bello,
ma è cattiuo,ci brutto:che fra bello, º brutto e mezo
ma fra buono,o cattiuonò é uer mezo, perche il buo
no e eſſere,o il cattiuo priuatione so. La potentianò
m'hai tu detto che è mezo fra l'eſſere,o la priuationes
F1.E mezo fra l'eſſere in atto e perfetto,o fra lato
tal priuationema la potentia è eſſere appreſſo la priua
tione,o e priuatione appreſſo l'eſſere attuale. Onde e
mezo proportionale compoſitiuo della priuatione, or
dell'eſſere attuale, coſi come l'amore e mezo fra il bel
lo è brutto e non però fra l'eſſere, e la priuatione di il
lo puo cader mezo,perche fra l'habito, e la priuatione
di quello non puo eſſermezo perche ſon contradittori
che la potentia e habito in reſpetto della pura priuatio
ne,o fra loro non cade mezo, o è priuatione reſpet
to dell'habito attuale.o coſi fra loro non e mezo, ila
S 3
-
ID-I A L O G O

quale e fra il bello, º il brutto, ma fra il buono e il


cattiuo aſſoluto non cade alcun mezo.So. Mi piace que
sta diffinitione,ma uorreiſapere perche ogni coſa buo
na non ha queſta gratia. F1. Nelli oggetti di tutti i ſena
ſi eſteriori ſitruouano coſe buone, utili, temperate, or
dilettabili, ma gratia che diletti,ormuoua l'anima a pro
prio amore(qualſi chiama bellezza)non ſi truouanelli
oggetti delli treſenſi materiali, che ſono il guſto, l'odo
re,o il tatto, ma ſolamente nelli oggetti di due ſenſi ſpi
rituali,uiſo,o audito.onde il dolce e ſano cibo, orpo
to,o il ſoaue odore,o il ſalutifero aere,cº il tempera
to & dolciſsimo atto uenereo,con tutta la lor bontà,
dolcezza,ſuauità,et utilità neceſſaria alla uita dell'huo
mo, o dell'animale, non ſon però belli però che in quel
li materiali oggetti non ſitruouagratia, o bellezza, ne
per queſti tre ſenſi groſsi,e materiali puo laſciar la gra
tia e bellezza all'anima noſtra per dilettarla, o muouer
la ad amare il bello, ma ſolamente ſi truouanelli oggeta
ti deluiſo,come ſon le belle forme, o figure, o belle
pitture,o bell'ordine delle parti fra ſe ſteſſe al tutto,
e belli ci proportionati ſtromenti,o belli colori, cºr
bella ci chiara luce,e bel Sole, o bella Luna, belle
ſtelle,e bel cielo, però che nell'oggetto deluſo per ſua
ſpiritualità ſi truouagratia,laquale per li chiari, o ſpi
rituali occhi ſuole entrare a dilettare, o muouerelano
ſtra anima ad amare quello oggetto,qualchiamano bela
lezza,orſi truouanelli oggetti dell'audito, come bella
eratione,bella uoce,bel parlare,bel canto, bella muſica,
bella conſonantia,bella proportione,e armonia, nella
ſpiritualità delle quali ſi truouagratia qual muoue l'ani
T E R Z O. 14.o ,
ma a dilettatione,o amore, mediante il ſpiritualſenſo
dell'audito; ſi che nelle coſe belle c'hanno del ſpiritua
le,o ſono oggetti dei ſenſi ſpirituali, ſi truoua gratia,
o bellezza, ma nelle coſe buone molto materiali, etne
gli oggettineſenſi materiali non ſi truouagratia di bela
lezza;& però, ſe benſon buone,non ſon belle. so. E
forſe nell'huomo altra uirtù, che comprenda il bello,ol
tre il uiſo, o l'audito ? F1. Quelle uirtù conoſcitia
ue che ſon piu ſpirituali che queſte, conoſcono piu il bel
lo che queſte. So. Qualiſono? F1. L'imaginatione e
fantaſia che compone, diſcerne, ci penſa le coſe de ſenz
ſi,conoſce molti atti offici,o caſi particulari gratioſi,
e belli, che muoueno l'anima a dilettatione amoroſa:
orgia ſi dice una bella fantaſia,e un bel penſiero, una
bella inuentione, º molto piu conoſce del bello la ragio
ne intellettiua,laqualcóprende gratie e bellezze uniuer
ſali corporee, o incorruttibili nei corpi particolari et
corruttibili,iquali piu muouono l'anima alla dilettatide
o amore, come ſon gli ſtudi, le leggi,le uirtù,e ſcientie
humane,lequali tutte ſi chiamano belle,bello ſtudio, bel
la legge,et bella ſcietia, ma la ſuprema cognitione dela
l'huomo còſiſte nella méte aſtratta, laqual contiplado
nella ſcietia di Dio, o delle coſe aſtratte dalla materia,
- ſi diletta etinnamora dellaſomma gratia,e bellezza,
che è nel creatore e fattore di tutte le coſe,p liquale arri N
ua a ſua ultima felicità. Si che l'anima noſtra ſi muoue
dalla gratia e bellezza che entra ſpiritualmete piluiſo,
per l'audito, per la cogitatiie,p la ragione, et per la mé
te,però che nelli oggetti di ſiti per la lor ſpiritualità ſi
truouagratia che diletta,o muouel'anima ad amare:
S 4
ID I A L O G O
cr nonnelli oggetti dell'altre uirtù dell'anima per la lo
romaterialità. Si che il buono per eſſere bello, ſe bene e
corporeo,biſogna che habbia con la bontà qualche ma
niera di ſpiritualità gratioſa,tal che paſſando per le uie
ſpirituali nell'anima noſtra la poſſi dilettare e muoue
re a quella coſa bella. Si che l'amore humano, del quale
principalmente parliamo, propriamente è deſiderio di
coſa bella(come dice Platone)é communemente è deſi
derio di coſì buona(come dice Ariſtotele.) So. Miba
ſta queſta relatione dell'eſſentia dell'amore per introdut
tione a parlare del ſuo naſcimento, uegniamo hora a ql
ch'io deſidero,o ſoluimi quelle cinque dimande,chet'.
ho fatto dell'origine dell'amore. F1. La prima tua dia
manda e ſe l'amore nacque,cioè ſe hahauuto origine da
altri che gli ſia cauſa producente, ouerſe e primo eter
no daniuno altro prodotto, allaqual riſpondo,che ene
ceſſario che l'amor ſia proceduto da altri, e che inneſe
ſun modo poſi eſſere primo in eternità,anzi biſogna cò
cedere che ſiano altriprimi allui in ordine di cauſa. so.
Dimmi la ragione.F1. Sono aſſai le ragioni, prima per
che l'amante precede all'amore come l'agente all'atto:
e coſi il primo amante biſogna che preceda, e cauſi il
primo amore, so. Parbuona ragione che l'amante deb
bia precedere all'amore, che amando il produce, onde
la perſona puo ſtare ſenz'amore, o non però l'amore
ſenza perſona.dimmi l'altra ragione.F1. Coſi come l'a
mante precede all'amore, coſì il precede l'amato, che
ſe non fuſſeperſona, o coſa amabile prima, non ſi po
trebbe amare,ne ſarebbe amore. So. Ancora in questo
hai ragione che come dell'amante,coſi dell'amato e,che
T E R Z O. I4 i
l'amore non puo eſſer ſenza coſa, o perſona amabile,
ma la coſa amabile potrebbe eſsere ſenza amore, cioe
ſenza eſſereamata,o ben pare che l'amante o l'ama
toſieno principi,o cauſe dell'amore. F1. Che differe
tia di cauſalità ti pare,o Sofia,che ſia fra l'amante, o
la coſa amata, e qual di loro due tipar che ſia prima
cauſa dell'amore? So. L'amante mipar che ſia l'agena
te come padre, o la perſona, o coſa amata, par che ſia
il recipiente, come quaſi madre, che ſecondo i uocaboli
l'amante e operante,o la coſa amata operata, e aduna
que l'amante dell'amor la prima cauſa,o l'amato la ſe
conda. F1. Meglio ſai domandare, che ſoluere, o Sofia,
perche e il contrario perche l'amato e cauſa agente ge
nerante l'amore nell'animo dell'amante, e l'amante e
recipiente dell'amore dell'amato: di modo che l'amato
e il uero padre detto amore che genera nell'amante, che
e la madre cheparturiſce l'amore, del qual fu ingrauida
ta dall'amato, o il parturiſce a ſimiglianza del padre,
però che l'amore ſi termina nell'amato qual fu ſuo prin
cipio generatiuo.Si che l'amato e prima cauſa agéte for
male,cº finale dell'amore come intero padre, o l'aa
mante e ſolamente cauſa materiale, come grauida et par
turiente madre.o queſto intende Platone, quando di
ce, che l'amore e parto in bello:e tu ſai che il bello e
l'amato, del qualla perſona amanteprima ingrauidata,
parturiſce l'amore a ſimilitudine del padre bello ci aa
mato,e in quello come in ultimo fine il dirizza. So.
Io ero in errore, o piacemiſaperil uero, ma che mi dia
rai della ſignificatione deuocaboli, laqualm'ha ingana
natoi che amante uuol dire agente, o amantepatiente i
2.
º
D I A L O G O
F1. Coſi e il uero,perche l'amante e l'agente della ſera
uitù dell'amore, ma non della generation ſua, e l'ama
to e recipiente delſeruitio dell'amante, ma non della cau
ſalita dell'amore, o io ti dimandarò,quale piu degno,
o ilſeruitore,o ilſeruito,l'ubbidiente,o l'ubbidito, l'of
ſeruante o l'oſſeruato?certo dirai che queſti agenti ſono
inferiori a queſti ſuoi recipienti. Coſì e l'amante uerſo
l'amato però che l'amante ſerue ubbidiſce, o oſſerua
l'amato. So. Queſto ha luogo nelli amanti men dee
gni che gli amanti, ma quando l'amante in effetto e piu
degno che l'amato, la ſententia debbe eſſer contraria,
che l'amato debbe eſſercome padre, e ſuperiore dell'ae
more,e la coſa amata come madre inferiore. F1. Ben
che ſieno delli amanti, che ſecondo lanatura loro ſono
piu eccellenti che gli amati, come il marito della donna,
quale ama, e il padre del figliunlo,e il maeſtro del di
ſcipulo,cº il benefattore del beneficato,o piu in com
mune,il mondo celeſte delterreno,il qualama, o lo ſpi
rituale del corporeo,o finalmente Iddio delle ſue crea
ture,lequali da lui ſono amate:nondimeno ogni amante
inquanto amante, s'inclina allo amato, o ſegliadheria
ſce,come acceſſorio al ſuo principale, però che l'amato
genera, 3 muoue l'amore, e l'amante è moſſo da lui.
so. Et come puo stare che'lſuperiore ſia inclinato, or
acceſſorio all'inferiore: F1. Gia t'ho detto che quanto
ogn'uno ama,o fa,e per ſua propria perfettione, gau
dio,o diletto:o ben che la coſa amata in ſe non ſia coſi
perfetta, come l'amante,eſſo amante reſta piu perfeta
to,quando uniſce ſecola coſa amata, o almeno reſta con
piu gaudio, i diletto. Queſta nota perfettione, gaudio
T E R Z O, I 42
o diletto che acquiſta l'amante per unione della coſa da
mata, o ſia in ſe ſteſſa piu degna,o manco degna, il fa in
clinato ad eſſo amato, ma non perciò lui reſta difettuo
ſo,o di manco dignità, o perfettione: anzi reſta di piu
º
con l'unione & perfettione della coſa amata: in modo
che non ſolamente chiama alcuna perſona e inclinato a
quella per la perfettione o gaudio che acquiſta nella ſua
unione, ma ancora chi non perſona, ma alcuna altra co
ſa ama,per poſſederla s'inclina a quella, per quello che
auanza in ſe, quando l'acquista. so. Intendo queſto, ma
che dirai quando due hanno amore reciproco, o ogn'u
no é amante, o amato egualmente?biſogna che concedi
che ciaſcuno di loro è inferiore, o ſuperiore all'altro,
che ſarebbe contrarietà. F1. Contrarietà non è, anzi
è uerità, che ciaſcuno di loro,inquanto ama, e inferiore
all'altro,o inquanto e amato gli eſuperiore. So. Sa
rebbe dunque ciaſcuno ſuperiore a ſe ſteſſo? F1. Ancor
queſto e uero,che ciaſcuno amante e ſuperiore a ſe ſteſ
ſo amato,orſe forſe un ſe ſteſſo amaſſe,ſaria ſuperiore
ſe ſteſſo amato a ſe ſteſſo amante,cº gia t'ho detto qui
doparlammo della communità dell'amore,che Ariſto
tele(ſecondo uede Auerrois) tiene che Iddio ſia motore
della prima sfera diurna qual muoue per amor di coſa
piu eccellente, come ciaſcuno degli altri intelletti mouè
te l'altre sfere,or concioſia che alcuno e piu eccellente
che Iddio,anziinferiore allui,biſogna dire che Iddiomo
ua qlla ſomma sfera per amor di ſe ſteſſo,o che in Dio.
é più ſublime lo eſſere amato da ſe ſteſſo, che amare ſe
ſteſſo,béche ſuadiuina eſſentia c5ſiſta in puriſsima uni
tà ſecondo che piu largamente albor dame hai inteſo.
- D 1 A L Q G O
Adunque ſe Iddio con ſua ſimpliciſsima unità ha piu del
ſommo,o ſupremo,inquanto e amato da ſe ſteſſo, che
inquanto ama ſe ſteſſo, tanto piu ſarà ciò in altri due aa
mantireciprocamente, che ogn'uno puo eſſere piu eccel
lente nell'eſſere amato, che nell'amore,non pur in altri,
ma inſe ſteſſo. so. Gia miſatisfariano le tue ragioni,
s'io non uedeſi Platone dir chiaramente il contrario.
F1. Che dice egli che ſia il contrario? So. Nel ſuo libro
del conuito mi ricorda ch'ei dice, che l'amante e piu di
uino che l'amato:pero che l'amante e rapito da diuin fu
rore amando.Onde dice che gli deiſon piugrati,e pro
prijalli amati che fanno coſe grandi per gli amatori che
alli amatori per far coſe eſtreme per l'amati o da l'eſ
ſempio di Alceſte,ilquale perche uoſe morire per il ſuo
amato,gli dei lo riſuſcitorno,er honororno, ma non il
traſmigrorno nelle beate inſole, come Achille, perche
uolſe morire per ilſuo amatore. F1. Queſte parole che
Platone referiſce in quel ſuo Simpoſio,ſon di Fedrogio
uenegalante diſcipulo di Socrate, qual dice l'amore eſa
ſergrande Iddio,eſommamente bello, o per eſſere bel
liſsimo, che amale coſe belle,o eſſendo l'amore nell'a
mante come in proprio ſuggetto habitante dentro del
ſuo cuore, come il figliuolo neluentre della madre, dice
ua Fedro, che l'amante per il diuino amore che egli ha,
e fatto diuino piu che l'amato:ilquale non ha in ſe amo
re,ma ſolamente il cauſa nell'amante. Onde l'Iddio d'a
more dà all'amante furor diuino;ilche non dona all'a-
mato, o perciò gli deiſon piu fauoreuoli alli amati che
ſeruono ſuoi amanti (come ſi moſtra d'Achille) che alli
amanti quado ſeruono ſuoi amati (come appar d'Alce
º
T E R Z O. I 43
ſte). so. E queſta ragione non ti par ſufficiente, o Filo
l ne: F1. Non mi parretta,ne ancor parſe giuſta a Socra
º te. So. Si, e perche? F1. Socrate diſputante câtra Aga
ri tone oratore,ilquale ancor teneua amore eſſere un graa
de Iddio, o belliſſimo,dimoſtra che amore non e Dio,
peroche non e bello, concioſia che tutti gli dei ſien belli:
", o dimoſtra che lui non e bello,peroche amore e deſide
" rio di bello, e quel che ſi deſidera al deſiderate ſempre
iº manca, che quel che ſi poſſiede,non ſideſidera. Onde So
ri crate dice che l'amor non e Dio,ma e un gran demone,
º mezo fra gli deiſuperiori,ci gli humani inferiori: cr
º ſe bene non e bello come Iddio,non e ancora brutto coa
i
º megli inferiori, ma mezo fra la bellezza,orla bruttez
za,peroche il deſiderante ſe ben in atto non e quel che
deſidera,e pur quello in potentia,e coſì ſe l'amore e de
ſiderio di bello, è bello in potentia, o non in atto, come
ſono li dei. so. Che uuoi tu inferire per queſto, o Filo
ne?F1.Ti moſtro la diuinità conſiſtere nell'amato, or
non nell'amante,peroehe l'amato e bello in atto come
Dio,o l'amante che'l deſia,è bello ſolamente in poten
tia per ilqual deſiderio, ſe ben ſi fa diuino, non però e
Dio come l'amato:o però uedrai che l'amato in mente
dell'amante e honorato,cotemplato, adorato come pro
prio Dio, o ſua bellezza nell'amante e reputata diui
na,ſi che niuna altraſegli puo equiparare. Non ti par
dunque o Sofia che l'amato preceda in eccellentia e cau
ſalità dell'amore dell'amante,e ſia piu degno:so. Si cer
tamente, ma che dirai tu all'eſempio d'Achille, e d'Al
ceſte? F 1. Alceſte che mori per l'amato non fu hono
rato come Achille, che mori per l'amante, peroche l'a
- - D I A L O G O
mante e in obligo di neceſsità a ſeruire il ſuo amato, co
me ſuo Dio.o e costretto a morire per lui, e non po
tria fare altramente ſe ama bene, perche gia nell'amato
e trasformato, in quel conſiſte ſua felicità, o tanto
il ben ſuo hormai non e in ſe ſteſſo. Ma l'amato non e
in obligo alcuno all'amante,ne e costretto dall'amore a
morire per lui,eſe pur il uuol far come Achille, è atto
libero, e pura liberalità.onde da Iddio debbe eſſere piu
remunerato,come fu Achille. so. Mi piace queſto che
dici, ma non mi par da credere che ſe Achille, come era
amato,non fuſſe ſtato ancora amante del ſuo amante,
chehaueſſe uoluto morir per lui. F 1. Non negherei
gia che Achille non amaſſe il ſuo amante, poi che per
lui uoſe morire, ma quello era amore reciproco, cauſa
to dall'amore che il ſuo amante hauea uerſo di lui, onde
rettamente diremo che morì per l'amore, che'l ſuo a
mante gli portaua, che fu la cauſa prima, e nò per quel
lo amore che lui reciprocamente portaua all'amante,
che fu cauſato dal primo.So. Mi piace la ragione, che
fece meritare piu premio daglidei Achille, che Alceſte,
ma come puo ſtare che l'amato ſia ſempre Dio dell'aa
mante che ſeguirebbe che la creatura amata da Dio ſa
rebbe Dio a Dio, che è abſurdo; non ſolamente da Dio
alle ſue creature, ma ancora dallo ſpirituale al corpora
le,e dal ſuperiore all'inferiore, e dal nobile all'ignobia
le F1. L'amore quale è fra le creature dall'una all'al
tra preſuppone mancamento. & non ſolamente l'amor
deſuperiori a ſuperiori, ma ancora quello de ſuperiori
agli inferiori dice mancamento,peroche niſſuna crea
tura e ſommamente perfetta, anziamando non ſolamen
-
T E R Z O. I 44
te i ſuperiori loro, ma ancora gli inferiori, creſcono di
perfettione, e s'approſſimano alla ſomma perfetti e d'
Iddio,perche il ſuperiore non ſolamente in ſe creſce per
fettione in bonificar l'inferiore, ma ancora creſce nella
perfettione dell'uniuerſo, che è il maggior fine ſecondo
t'ho detto per queſto creſcimento di perfettione in lui,
& nell'uniuerſo l'amato inferiore ancor ſi fa diuinone
l'amante ſuperiore, peroche in eſſere amato, participa
la diuinità del ſommo creatore:ilquale e primo e ſomma
mente amato, e per ſua participatione ogni amato e di
uino,perche eſſendo lui ſommo bello da ogni bello e par
ticipato, e ogniamante si approſſima allui amado qual
ſiuoglia bello,ſe bene inferiore di lui amante, o con
queſto eſſo amante creſce di bellezze e diuinità,o co
ſi fa creſcer l'uniuerſo,e però ſifa piu uero amante, or
piu proſſimo al ſommo bello.So. M'hai reſpoſto dela
l'amore che'l ſuperiore ha all'inferiore fra le creatua
re, ma non dell'amore d'Iddio a eſſe creature , nel
qual conſiſte la maggiore forza del mio argumena
to. F 1. Gia ero per dirtelo. ſappi che l'amoa
re, coſi come molti altri atti, e attributioni che
di Dio, e delle creature ſi ſogliono dire, non ſi di
conogia di lui, come delle creature, o gia t'ho da
to eſempio d'alcuni attribuiti, e tu ſai che l'amor
in tutte le creature dice mancamento ancora ne cea
teſti e ſpirituali, perche tutti mancano della ſomma
perfettione diuina, o tutti ſuoi atti, deſideri, or
amori ſono per approſsimarſi a quella quanto poſe
ſono. é ben uero che negli inferiori l'amore non ſola
mente dice mancamento, ma ancora in alcuni di loro di
-

D I A L O G O
ce,cº e paſſione, come negli huomini o animali,o ne
gli altri, come negli elementi,emiſtiſenſibili dice incli
natione naturale. Ma in Dio l'amore,ne paſſione, ne in
clinatione naturale, ne mancamento alcuno dice, concio
ſia che eſſo ſia libero,impaſſibile, o ſommamente per
fetto:alquale niſſuna coſa mancare puote so. Che dice
adunque in Dio queſto uocabulo amore? F1. Diceuoló
tà di bonificare leſue creature, o tutto l'uniuerſo, e di
creſcere la loroperfettione quanto la loro natura ſarà
capace,er, come gia t'ho detto, l'amore che e in Dio,
preſuppone mancamento negliamati, ma non nell'ami
te;e l'amore delle creature al contrario:benche della ta
le perfettione, della quale creſcono le creature per l'a-
more di Dio alloro, ne gode, o ſe n'allegra, ſe allegrar
ſi puo dire la diuinità,o in queſto la ſomma ſua perfet
tionepiu riluce,come gia t'ho detto,o però dice il ſal
mo,Iddio s'allegra con le coſe che fece.o queſto augua
mento di perfettione e gaudio nella diuinità non e in ef
ſo Dio aſsolutamente, ma ſolamente per relatione a ſue
creature. onde, come t'ho dichiarato, non moſtra in lui
aſſolutamente alcuna natura dimancamento, ma ſola
mente il mostra nel ſuo eſsere relatiuo, riſpetto di ſue
creature. Queſta perfettione relatiua in Dio e il fine del
ſuo amore nell'uniuerſo,o in ciaſcuna delle ſue parti,
e e quella con la quale la ſomma perfettione d'Iddio e
ſummamente piena, e queſto e il fine dell'amore diuino.
e l'amato da Dio per ilquale ogni coſa produce, ogni co
ſa ſoſtiene,ogni coſagouerna,er ogni coſa muoue, cr
eſſendo in eſſa ſimpliciſsima diuinità neceſsariamente
principio e fine,amante,o amato, queſto epiu diuino
dalla
T E R Z O. I 45
dalla diuinità come ogni amato del ſuo amante eſser ſuo
le. So. Queſto mi piace, º ben ſono ſatisfatta della pre
cedentia dell'amante all'amato, nella produttione dell'a
more, e queſto mi baſta per la prima dimanda che t'ho
fatta ſe l'amore nacque,cioè ſe egenito d'altrui o inge
nito,ch'io ueggo horamai manifeſtamente che l'amore
è prodotto e genito dell'amato, e dell'amante, come di
padre,e madre.uorrei che mi ſatisfaceſſi coſì della ſeco
da dimandamia, cioè quando prima nacque l'amore, ſe
forſe è ab eterno prodottò,ouerogenito d'amanti, or
amanti eterni,ouero fu inqualche tempo prodotto, or
ſe queſto fu in principio della creatione,ouero dipoi, &
in qualtempo. FI. Queſta tua ſeconda dimanda non è
poco difficile,o dubioſa. So. Che ti fa porre in queſta
piu dubbio che nella prima?F1. Però che il primo amo
re agli huomini e manifeſto eſſer quel diuino, per ilqua
le il mondo fu da Dio prodotto,e quel pare che ſia l'aa
more che prima nacque. Eſſendo adunque dubbioſo apa
preſſo gli huomini di molti migliara d'anni in qua, ila
quando fuſi prodotto il mondo,reſta dubbioſo ilquana
do nacque eſſo amore. So. Di una uolta il dubbio che è
ſtato fra gli huomini nel quando il mondo è ſtato pro
dotto, intenderemo il dubbio che cade nel quando l'
amore nacque,e poi che ſarà conoſciuta la dubitatione
alla ſolutione trotterai piu preſto la uia. F1. Tel dirò.
Concedendo tuttigli huomini che'l ſommo Diogenitoa
re, o opifice del mondo ſia eterno ſenza alcun princia
pio temporale,ſon diuiſi nella produttion del mondo, ſe
è ab eterno, o da qualche tempo in qua. Molti de filoſo
fi tengono eſſere prodotto ab eterno da Dio, e non ha
T
- D I A L O G. O
uer mai hauuto principio temporale,coſi come eſſo Dio
non l'ha mai hauuto, o di queſta opinione e il grande
Ariſtotele, o tutti i peripatetici. So. Et che differen
tia ſarebbe dunque fra Dio e'l mondo, ſe ambedui fuſ
ſero ab eterno: F1. La differentia fa loro reſtarebbe
purgrande, perche ab eterno Dio ſarebbe ſtato produt
tore, o ab eterno il mondo ſarebbe ſtato produtto,l'u-
no cauſa eterna, e l'altro effetto eterno, maglifideli, e
tutti quelli che credono la ſacra legge di Moiſe,tengono
che l mondo fuſſe non ab eterno produtto,anzi di nulla
creato in principio temporale, e ancora alcuni de filo
ſofi par che ſentino queſto.de quali è il diuino Platone,
che nel Timeo pone il mondo eſſere fatto e genito da
Dio,prodotto del Chaos che è la materia confuſa, del
quale le coſe ſono generate,o benche Plotino ſuo ſegua
ce il uoglia riuolgere all'opinione dell'eternità del mon
do, dicendo che quella Platonica genitura & fattione del
mondo s'intende aſſer ſtata ab eterno pure le parole di
Platone par che ponghino temporalprincipio, o c
fu inteſo da altri chiariPlatonici è ben uero che lui fa il
Chaos,di che le coſe ſono fatte,eterno, cioe eternalmen
te produtto da Dio,laqualcoſa non tengono gli fideli;
perche loro tengono che fino allbora della creatione ſo
lo Dio fuſſe in eſſere ſenza mondo,o ſenza chaos,or
che l'onnipotentia di Dio di nulla tutte le coſe in princi
pio di tempo habbia produtto, che in effetto non par
gia chiaramente in Moiſe, che'l ponga materia coe
terna a Dio. So. Sono adunque tre opinioni nella
produttione del mondo da Dio, la prima d'Ariſto
tele, chetutto il mondo fu produttoab eterno, laſca
-

-
T E R Z O. 146
conda di Platone,che ſolamente la materia, o Chaos fu
produtto ab eterno, ma il mondo in principio ditempo;
o la terza delli fideli, che tutto ſia produtto di nula
la in principio di tempo. hormi potrai forſe dire o Fi
lone le ragioni di ciaſcuno di loro. F1. Ten dirò qual
che coſa in breue, che la ſufficientia ſaria molto longa.
al Peripatetico pare che le coſe create nel mondo ſiena
di ſorte, che alla natura loro repugni hauerhauuto prin
cipio, o l'hauer fine, come e la materia prima, la conti
nua generatione, o corruttione delle coſe, la natura ce
leſte, il moto maſſimamente circulare, il tempo. So.
A che modo alla natura di queste cinque coſe repugna
l'hauer hauuto principio perche eſſa materia prima ci
la generatione e corruttione non potria eſſere ſtata di
nuouoie perche il cielo e'l moto ſuo circulare, o il tem
po, che da quel procede, non potria hauer hauuto prin
cipio temporale; F1. Poiche uuoi riconoſcere la ra
gione di queſto, ſarà biſogno dirtela, ſe bene qualche
coſa diuertiremo dal propoſito. La materia prima,dia
ce Ariſtotele, non potria eſſere di nuono fatta, pea
rò che tutto quel che ſi fa, di qualche coſa biſogna che ſi
facci, che tutti concedono che di niente niſſuna coſa far
ſi poſſa, o ſe la materia prima fuſſe ſtata fatta, di
qualche altra coſa ſarebbe fatta, e quella ſarebbe ma
teria prima, e non queſta, o non poſſendo andare
queſto proceſſo in infinito, biſogna dare una materia
ueramente prima,e non mai fatta, dunque la materia
prima è eterna, e coſì la generatione, o corruttione
che di lei ſi fa, però che eſſendo la materia prima d'a
imperfetto eſſere, biſogna che ſempre eſiſta ſotto quale
T 2
D I A L o G o
che formaſuſtantialese la generatione del nuouo, è cor
ruttione del preſiſtente, onde biſogna che ad ogni gene
ratione preceda corruttione, º ad ogni corruttionege
neratione,perche la generatione del pollo, é per corrut
tione dell'uouo, è dunque la generatione, o corruttio
ne della coſa eterna,ſenza principio, diſorte, che ogni
uouo nacque di gallina, o ognigallina d'uouo, o niſſu
no di lorofu aſſolutamente primo. Il cielo da ſe pare ea
terno, percheſe fuſſe generato ſaria ancora corruttibie
le, o corruttibile non puo eſſere, però che non ha con
trario, come gli elementi e gli compoſti da quelli,o la
corruttione uiene dalla ſuperatione del contrario, o la
generatione ancora e mouimento da un contrario in un'
altro,o moſtraſi che'l cielo non ha contrario, perche
è impaſſibile immutabile inſuſtantia,e qualità, e ſua ton
da figura fra tutte l'altre figure ſola è priua di contrae
rietà. Per conſeguente al moto circulare repugna l'ha
uer principio, perche come la figura circulare, quale è
la celeste, non ha principio,o ogni ponto in lei e princi
pio o fine, coſì il moto circulare è ſenza principio, ci
ogni ſua parte è principio, e fine, ancora nel primo mo
to,perche s'eiſi generaſſe,lageneratione ſua,ch'è mo
to,ſaria primo del primo, ilche è impoſſibile. o non ſi
poſſendo dar proceſſo in infinito ne motigenerati,biſoa
gnaueniread un primo moto eterno, ancora il tempo
qual ſegue il primo moto,però ch'é numeratione del'a
tecedente, e ſuccedente del moto, biſogna che ſia eterno
come lui perche in effetto e fine del tempo paſſato, or
principio del uenturo, onde non ſi puo aſſegnare inſtan
te,che ſia primo principio.E adiique il tipo eterno,ſena
a
T E R Z C. 147
i zahauer mai principio.So. Intendo le ragioni che mof
º ſero Ariſtotele a far eterna la materia prima, o i cieli
º in loro ſteſſi, e la generatione delle coſe,o il moto cir
culare, º il tempo in modo ſucceſſiuo,una parte dopò
l'altra. Ha lui forſe altre ragioni ſenza queſte,aproua
re l'eternità del mondo? F1. Queſte che t'ho dette ſo
no le ragioni ſue naturali fanno ancora gli peripatetici
due altre ragionitheologali, a prouar che'l mondo ſia
eterno, una pigliata dalla natura dell'opifice, e l'altra
dal fine dell'opera ſua. So. Fa ancora ch'io intenda que
ſto. F1. Dicono che eſſendo l'opifice Dio eterno etim
mutabile,l'opera, che è il mondo,debbe eſſere ab eter
no fatta ad un modo,perche la coſa fatta debbe corria
ſpondere alla natura di chi la fa: & oltra che il fine del
creatore, nella creatione del mondo, non fu altro cheuo
ler far bene perche dunque queſto bene non ſi debbe ha
uer fatto ſempre che gia impedimento alcuno non poſſe
ua interuenire nell'onnipotente Dio ch'è ſommo perfet
to. so. Non ſenza forza par che ſieno queſte ragioni
del peripatetico, maſsimamente theologali della natura
eterna dell'opifice diuino, e del fine di ſua uolótaria pro
duttione, che diranno i Platonici, o noi tutti che crea
diamo la ſacra legge Moſaica, che pone la creatione di
tutte le coſe di nulla in principio di tempo?F1.Noi altri
diciamo molte coſe in noſtra difenſione:conſentiamo che
naturalmente di niente alcuna coſa non ſi puo fare, ma
miracoloſamente per onnipotentia diuina teniamo po
terſi fare le coſe di niente: non che niente ſia materia de
le coſe..come il legno di che ſi fan le ſtatue, ma che poſſa
Diofarle coſe di nuouo, ſenza precedentia dimateria
- T 3
- - - D I A L O G O
alcuna. cr diciamo, che ſe ben il cielo e la matee
ria prima ſon naturalmente ingenerabili o incorrut
tibili,nientedimeno miracoloſamente per onnipotentia
diuina nell'aſſoluta creatione furno in principio creati
dinullato ſe bene la reciprocageneratione delle coſe,
cr il moto circulare, o il tempo naturalmente repugni
no all'hauer principio, l'hanno pur hauuto nella mira
bile creatione; però che ſon coſeguéti della materia pri
ma,e del cielo:liquali di nuouo furono creati e quan
to alla natura dell'opifice, diciamo che l'eterno Dio o
pera,non per neceſſità, ma per libera uolontà o onni
potentia. laqualcoſì come fu libera nella càſtitution del
mondo nel numero delli orbi,e delle ſtelle, nellagrandez
rza delle sfere celeſti,o elementarie,o nel numero, mi
fura,e qualità di tutte le coſe, coſì fulibera in uoler dar
principio temporale alla creatione,benche la poteſſi fa
re come lui eterna e quanto al fin dell'opera ſua dicia
mo che ſe ben il fin ſuo nella creatione fu far bene,et ap
preſso di noi il bene è eterno,er piu degno che il tempo
rale,noi come non arriuiamo a conoſcere ſua propria
ſapientia,non poſsiamo arriuare a conoſcere il proprio
fine di quella nelle ſue opere, e forſe che appreſſo di
lui il ben têporale nella creatione del mondo precede il
ben eterno però che ſi conoſcepiu l'onnipotétia di Dio,
“e ſua libera uolontà in creare ogni coſa di nulla, che in
bauerle prodotte ab eterno,perche parrebbe una depen
dentia neceſsaria, come la continoua dependentia della
luce del Sole: e non dimoſtraria il mondo eſſere fatto
per libera gratia,e ſpledido beneficio, come dice Da
uid,Diſsi che limondo per gratia, o miſericordia di
s -
T E R Z O. 143
i ? Dio e fabricato. So. Parrebbe pur maggior poſſana
za fare una coſa buona eterna, chefarla temporale.
F1. E maggior forza farla temporale, o eterna tut
ri: to inſieme. So. A che modo il mondo puo eſſer tema
porale,o eterno inſieme? F1. E temporale per ha
uer hauuto principio di tempo:o é eterno, però che nºi
iper hauerfine ſecondo molti de noſtri theologhi. o
coſì come riluce la ſomma potentia nel principio tempo
rale,coſì riluce l'immenſo beneficio nell'eterna conſera
uatione del mondo,o uniuerſalmente dirò al Peripate
tico della ſomma ſapientia di Dio, della quale lui coſì po
co puo conoſcere,come potrà dimoſtrare ſuaintentione
il fine, o propoſito di quella, in modo che ſi puo conclu
dere neceſſariamente, come dice il profeta in nome di
ri
i": Dio,piu di quanto ſono alti i cieli ſopra la terra, ſono al
ſi teleuie mie dalle noſtre, o i penſieri miei da penſieri
uoſtri. So. Mi baſtano le tue ragioni per difendermi
tg dal Peripatetico, ſe bene non per offenderlo, º queſte
medeſime pigliarà Platone per ſua difenſione. ma che li
mette il porre il Chaos eterno, poi che l'onnipotentia di
Dio il puo far di nulla, o di luitutto il mondo, come
noi diciamo? F 1. Si che ne baſta che la fede non ſia
offeſa dalla ragione, che non hauiamo biſogno di no
ſtrarla, perche albor ſcientia ſarebbe, o non fede,
o baſta credere fermamente quel che la ragion non
reprotta. La materia prima, che fece Platone eterna,
fu per porre la creatione uoſaica, non nuda di ragione
filoſofica,perche luiuolſe eſſere,o parere piu preſto ſi
loſofo, che credulo della legge. so. Et con qualra
gion puo Platone accompagnare la creatione del mona
T 4
- D I A L O G O
do in principio di tempo ponedo la materia, ouer Chaa
os eternalmente prodotto da Dio; o cheguadagna in
porre il Chaos eterno,ſe nette che'l mondo ſia fatto di
nuouogF1. All'ultimo ti riſponderò. prima guadagna
non contradire quel detto degli antichi longamente afa
fermato, che di neſſuna coſa ſi puo fare, º ſe bene lui
poneil mondo eſſere fatto di nuouo,nolpone eſſere fat
to di niente, ma dell'antico o eterno Chaos materia, o
madre di tutte le coſe fatte,o formate, ci tu ſai che li
primi che delli dei fabuloſamente theologhizarono, p5
gono che innanzi al mondo fuſſe ſolamente il gra Dio
Demogorgone col Chaos, o l'eternità, quali gli erano
compagni.So.Ha queſto detto antico, che diniente nul
la ſi fa, altra forza di ragione, che eſſere approuato, º
conceſſo dagli antichi?F1. Se altraforza di ragionnò
haueſe,non ſarebbe coſì conceſso,e approuato da taa
ti eccellenti antichi.So.Di quella, o laſciamo l'auttori
tà de uecchi. F1. Io te'l dirò,e tiſeruirà non ſolamente
per riſpoſta del ſecondo membro ditua dimanda, ma al
primo ancor inſieme con il ſecondo, o uedrai una ra
gione qual conſtrinſe Platone a porre non ſolamente il
mondo di nuouo fatto, ma ancora il Chaos, e materia
del mondo ab eterno prodotto dal ſommoCreatore.So.
Fammela intendere,ch'io il deſidero. F1. Vedendo Pla
tone il mondo eſsere una communeſuſtantia formata,e
ciaſcuna delle parti ſue coſì eſsere parte di quella càmu
ne ſuſtatia formata di propria forma, conobbe rettamé
te che tanto il tutto, come ciaſcuna delle parti, era con
poſto di una coſa,o ſuſtantia informe,o a tutti comu
ne,o d'una propria forma, che l'informa.So.Ragio
T E R Z O. I 49
ne hai di piu oltra. F1. Giudicò che queſta formatioa.
ne delle coſe, coſì detutto come d'ogn'una delle para
ti, fuſſe nuoua di neceſsità, o non ab eterno.s o.Pera
che ? F1. Però ch'è neceſſario che l'informe ſia ſta
toinnanziche'l formato. ſe tu o Sofia uedi una ſtatua
di legno, non giudicarai che prima il legno ſi trouaſſe
informe di forma di ſtatua, che formato di quella? so.
Si certamente. F1. Et coſì il Chaos biſogna che ſia
trouato informe, innanzi che formato il mondo: ſi che
la formatione del mondo mostra ſua nouità, º l'eſſer
fatto di nuouo:o l'informe, che è in quello del qualſi
fece, moſtra non nouità anzi antiquità eterna. ſeguita
adunque e biſogna concedere che coſì come il mondo
ſi formato è ſtato fatto di nuouo, coſine biſogna concede
iy 1:- re che'l Chaos informe non ſia mai ſtato di nuouo,an
ſi zi habbiahauuto eſſere ab eterno. conoſcerai adunque
ſi la ragion di quel detto degli antichi, che niente fa nien
te:perche il fare dice formatione nuoua, o la forma è
relatiua all'informe, di cheſi fa:che di nullo informe
igſ, nullo formato ſi puo fare. E adunqne neceſſario, che
i" coſì come il formato mondo è fatto dinuouo, coſì l'in
forme Chaos ſia ab eterno prodotto da Dio.so.Se ben
ti ti concederò che il Chaos ſia ſtato fatto ab eterno, non
i; però ti concederò che ſia prodotto da Dio. FI. Biſogna
che’l conceda,perocheil chaos è informe e imperfet
to,et biſogna aſſegnarli cauſa produttiua che ſia uniuer
ſaliſsima forma, o perfettione:coſi come lui è uniuerſa
liſſimo informe, o imperfetto:laquale e Dio. so. Co
me, Dio ha forma:ſaria adunque " fatto di no
uo:che e abſurdo:F1. Dio non e formato, ne ha forma,
D I A L O G O
ma è ſomma forma in ſe ſteſſa:dal quale il chaos or o
gni parte ſua participa forma:o d'ambi ſi fece il mon
do formato,e ogni parte ſua formata. il padre de qua
li è quella diuina formalità, o la madre è il Chaos,am
bo ab eterno ma il perfetto padre produſſe da ſe la ſola
ſustantia imperfetta madre:e d'ambi ſonfatti e forma
ti di nuouo tutti li mondani figliuoli, quali hanno con la
materia la formalità paterna: ſi che per queſta ragione
non uana afferma Platone che'l Chaos è prodotto da
Dio ab eterno:o che il mondo conſue parti è fatto, et
formato da lui di nuouo nella creatione. so. Non poco
mi piace intendere queſta ragione di Platone:ma mire
sta contra che lui ſifonda che l'informe ſi debbe trouar
prima,o ſenza il formato:laqual priorità,ſe bene e da
concedere naturalmente,non ſi debbe concedere in ſuc
ceſſione temporale;però che puro informe non puo ſta
re,ne trouarſi ſenza forma,o laforma è quello,per la
quale l'informeſi truoua. Onde biſogna,che o ambiſie
no ab eterno cioe la forma, o la materia, e tutto il mi
do(come dice Ariſtotele)oueramente ambi e tutti ſiano
di nuouo creati, come tégono i fideli.c coſi ad uno mo
do,o all'altro,la materia e prima nell'origine natura
le,ma non in anticipation e naturale, come ſi fonda Pla
tone.FI. Che la materia tenga priorita natural'alla for
ma, come e il ſuggetto alla coſa, di ch'e ſuggetto, queſt'e
manifeſto:ma oltra ciò biſogna concedere,che anchora
ſia prima la materia in tempo, ad ogni tempo, e forma
tione di quella qual moſtra Ariſtotele, perche la mate
riabiſogna che prima in tempo ſia in potentia a qualſi
uoglia forma coeterna in materia, fatto in potentia
-.
-,
-
º T E R z o. 15o
non è altro(come Aristotele dice) che leuare totalmite
lanatura della materia, o della potentia.so. Come Aa
dunque pone Ariſtotele il mondo formato eterno? F1.
Peroche lui non pone la materia prima commune a tut
to il mondo, ma ſolamente nel mondo inferiore dellage
neratione,o corruttione, nel qual pone la materia pri
ma eterna, o nulla forma allei coeterna, ma ciaſcuna
nuoua in lei pergeneratione, o l'altra rinata per cor
ruttione:o pone la ſucceſſione di molte e diuerſe for
me eterna, con eterna generatione o corruttione: ma
ciaſcuno di loro è nouo generabile,cº corruttibile.so.
Ne cieli dunque,oue non è generatione,non ponerà A
riſtotele materia.Fi. A niſſuno modo uuol ch'i cieli,cr
le ſtelle habbinomateria ſu tantiale perocheſe l'haueſa
fero,ſariano generabili, o corruttibili, come li corpi in
feriori, ma ſolamente ſono corpo eterno, qual è materia
di mouimento, ma non di generatione.so. Et Platone p
che non pone la materia eterna informata eterna, o
ſucceſſiuamente di ſucceſſiue forme? F1. A Platone pa
reimpoſſibile che corpo formato non ſia fatto di mate
(f.
riainforme:onde il cielo,il ſole, o le ſtelle che ſon bela
lamente formati, afferma eſſere fatti di materia infora
me,come tutti li corpi inferiori.so. Et la materia de ce
lesti e forſe quella medeſima delli inferiori,ouero altra?
F1. Altra non puo eſſere che la materia prima ad ogni
modo informe, però che non ha perche ſi poſi multipli
care,o diuerſificare d'altra:o biſogna cheſia una me
deſima in tutte le cipoſte di materia:o lipargiuſto che
ſi il mondo tutto, coſi come ha un padre commune ilqual
è Dio, che habbi ancora una madre commune a tutte
D I A L O G O
ſue parti, quale il Chaos: & il mondo e figliuol di tutti
due.so. Dunque gli angeli, o intelletti puri e biſogno
che ſieno compoſti di materia. Gia fu alcuno delli plato
nici che diſſe che'l chaos ha la parte ſua nelli angeli, et
altri ſpirituali però che da in loro laſuſtantia, laqualſi
forma da Dio intellettualmente ſenza corporeita. in
modo che gli angeli hanno materia incorporea o ina
tellettuale;& li cieli han materia corporea incorrutti
bile ſucceſsiuamente:o gli inferiori han materiagene
rabile, e corruttibile, ma a quelli che tengono che gli
intelletti ſieno anime,o forme del corpo celeſte li baſta
la materia in compoſitione delli corpi celeſti, o non de
l'intelletti,che ſono loro anime.so. Dunque li cieli ſe
condo Platone, ſono fatti della materia che ſiamo noi?
FI.Di quella propria.so. Come poſſono adunque eſſe
re eterni?F1. PeròPlatone afferma che li cieli ancora ſo
no fatti di nuouo di materia informe, coeterna a Dio.
so. Sta bene, ma ancor biſogna che dica che ſon corrut
tibili come gli inferiori,che la materia ſucceſſiuamente
biſogna che molte uolte s'informi. F1. Ancor tiene che
li cieli da ſe ſieno diſſolubili:però che ogni coſa fatta di
materia o formaſe diſſolue,ſe non fuſſe l'onnipoten
tia diuina,che gli fa indiſſolubili ſebè da ſe ſon ſolubili.
so. E tu credi che Dio, che ha fatto la lor natura ſolu
bile,contradicendo ſua natural opera,lifacci indiſſolu
bili che pare una reprouatione di ſe ſteſſo. F1. La tua
obiettione e efficace,pure Platone dice nel Timeo che il
ſormopio parlando con liceleſti dice loro,uoi ſiatefat
turamia, o da uoi diſſolubili:ma perche e brutta coſa
laſar che il belloſi diſſolua,per mia comunicatione ſia
T E R Z O. I5I
te indiſſolubili,perche maggiore ſono mie forze che uo
stra fragilità. ma io credo che per queſte parole Plato
ne non ponga li cieli in eterno indiſſolubili:ma è per mo
ſtrare la cauſa, perche nonſono ſucceſſiuamente genea
rabili, o corruttibili, o poco diuturni come gliinfee
riori, eſſendo tutti fatti d'una medeſima materia, che
cauſa la nouità,e diſſolutione, e dice che quantiique
per la loro natura materiale douerebbero eſſere coſì,
nientedimenopla loro maggiore bellezza formale par
ticipata grandemente da Dio,ſon molto diuturni. so.
Dunque ſon li cieli per diſſoluerſi,ſecòdo Platone. F1.
Sono so.E tumiſaprai dire il quando lui ſi crede: Fr.
Quando finiranno ſua naturaletate,laquale han limita
ta,come ciaſcuno delliinferiori corpi, ma molto piu diu
turna.so. E alcuno che gli habbi aſſegnato termine di
tempo:FI.Già li theologi piu antichi di Platone,de qua
li lui fu diſcepolo, dicono che'l mondo inferiore ſi cor
rompe,o rinuoua di ſettemilia anni.so. Et quanto tè
po dura corrotto?F1.Delli ſette mila annigli ſeimila se
pre il Chaos degliiferiori corpigermina,cº finiti que
ſti dicono che raccogliendo in ſe ogni coſa, ſi ripoſa nel
ſette milleſimo anno:o in quello interuallo s'ingraui
da a nuoua germinatione per altri ſeimila anni. so. E
quanti hauiamo noi di queſti ſette milia anni? FI.Siamo
ſecondo la uerità Hebraica, a cinque milia ducentoſeſe
ſanta due, dal principio della creatione,e quando ſaran
finiti gli ſei milia anni ſi corromperà il mondo inferio
ſº re.so. E che'l farà corrompere?F1. La corruttione ſa
º rà per la ſuperatione d'uno di quattro elementi, maſſia
º
maméte del fuoco, o forſe dell'acqua,so.Gli cieli quan
º,
- D I. A L O G O
doſi corróperano:F1. Dicono che corrotto il modo in
feriore ſette uolte di ſettemilia in ſettemilia anni, ſi tie
ne a diſſoluer il cielo co tutt'il pieno, e torna ogni coſa
al Chaos,o alla materia prima o queſto uiene adeſſe
re una uolta dipoi paſſati quarata noue milia anni.so.
E dipoi come ſi crede ſuccedino le coſe? F1. Ancora che
ſia audacia parlare di coſetato alte o ignote,te'l dirò.
Si tiene che dipoi ch'è ſtato ocioſo il Chaosp alcun ſpa
tio,torni a ingrauidarſi della diuinità,o a germinar'il
módo,e formarſi un'altra uolta.so. E queſto mondo è
ſtato fatto altre uolte:F1. Forſe cheſi so. E queſta co
ſahahauuto principio mai? F1.Eſédo il Chaos eterna
“madre,lagermination ſua dell'eterno,cronnipotéte pa
dre Iddio poniamo eterna cioè infinite uolte ſucceſſiua
mente, l'inferiore di ſette in ſettemilia anni, oril celeſte
có tutto che ſi rinoui di cinquata in cinquatamilia anni.
so. L'anime intellettuali,e gli angeli,egli intellettipuri
come ſi trouano in queſta corruttione mondana? F1. Se
nò ſono copoſti di materia e forma, ne hanno parte nel
Chaos,ſi trouano ſeparati da i corpi nelle loro proprie
eſſentie,contéplando la diuinità, e ſe ancora ſono copo
ſti di materia e forma, coſi come participano le ſue for
me nel ſommoDio padre comune,coſi ancora participa
noſuſtatia & materia incorporea dal Chaos madre ci
mune,come pone il noſtroAlbézubron nel ſuo libro de
fonte uite,ch'ancora loro renderano la ſua parte a cia
ſcuno dellidui pariti nel quinquageſimo milleſimo anno
cioè la ſuſtatia o materia,al Chaos, ilquale allhora di
tutti li figliuolile ſue portioni in ſeraccoglie e l'intellet
tuali formalità al ſommo Diopadre e datore di quelle
T E R Z O. 152
lequali lucidiſsimaméte ſono coſeruate nell'altiſſime idee
del diuino intelletto fin'alnuouo ritorno loro, nella uni
uerſal creatione, o generatione dell'uniuerſo,ch'allho
ragia ilChaos ingrauidato della diuinità,germina ſuſta
tie materiali informate di tutte le Idee, cioè nel modo in
feriore corporeo, e ſucceſsiuaméte generabile, o cor
ruttibile,nel modo celeſte corporeo, º mobile circular
mente,ſenza generatione o corruttione ſucceſſiua,nel
módo intellettuale materie ſuſtatialiincorporee, immo
bili, o ingenerabili, o incorruttibili, auuenga che nel
fin del ſecolo tuttiſi diſſoluino,ritornado ai primi pare
ti, come t'ho detto.so.Se'l cielo câ tutto il pieno ſi diſe
ſolue, paſſatigli quaratanoue milia anni, come coſtoro
dicono,dunque quella ottaua ſphera dou'è la moltitudi
ne delle stelle fiſſe,ſecondo la tardità delſuo moto,po
che circulationi potrà fare in tutt'il tépo della uita del
módo,etſua perocheſecòdo ho gia dateinteſo,gl'aſtro
loghi inò meno di trétaſei milia anni dicono che fa una
circulatione, alcuni dicono in piu di quarata milia: ſe la
uita ſua no é piu di quarata milia,poco piu d'una circu
latione, potrà far in tutt'il tépo della uita, che par ſtra
no. F1.Secodo loro, niente piu del tépo d'una ſola reuo
lutione dell'ottaua ſphera dura tutta la uita ſua, e del
reſto dell'uniuerſo peroche in effetto benche gliprimi
aſtrologhi la ponghino in trentaſei milia anni, o ala
tri piu antichi in manco, la uerificatione degli ultimi,
alla quale per la piu longa eſperientia doniamo piu fe
de, pone una circulatione ſua in quaranta milia anni
preceſſi dicono adunque i theologi, che tanto è lauita
dell'huomo, quanto ſta l'ottauaſphera a far una circu
-
D I A L O G O
latione,orfatta eſſa con tutto il reſto ſi diſſolue, ritorni
do le forme nella diuinità, o le materie nella madre
Chaos,ilquale ripoſando mille anni, ſe ringrauida dallo
intelletto diuino,informato di tutte le Idee ſue, un'altra
uolta:dipoi di cinquantamilia anni, ritorna a germina
re il cielo, e la terra, o altre coſe dell'uniuerſo.ogià
gli aſtrologhi ſignando queſto, dicono che girando l'ot
taua ſphera una uolta,ritornano tutte le coſe, come nel
la prima.so.Conſona adunque l'aſtrologia al detto di
queſti theologi, ma dimmi ſe coſì come la duratione, or
diſſolutione deltutto conſegue alla circulatione dell'ot
taua ſphera, come quaſi cauſate da quelle ſe la duratios
ne,e corruttione del mondo inferiore, che è di ſette mi
lia in ſettemilia anni, e forſe cauſata da qualche corſo
celeste.Fi.Si che è cauſata dalli corſi della medeſima ot
tauaſphera del ſuo moto da acceſſo e receſſo, ilqualfa
di ſettemilia in ſette miliaanni ſette uolte in tutta la ſua
circulatione, ciaſcuno dequalifa diſſoluere, e rinouare
il mondo inferiore, e quando uiene al ſettimo, ſi diſſolue
il celeſte,dipoi di quarantanoue milia anni, che è ſette
uolte ſette, come t'ho detto, so. Non è poca dimoſtra
tione queſta concordanza d'aſtrologia, ma dimmi,que
ſti aſtrologhi hanno hauuto queſto per ragione ſolamé
te, o per diſciplina autentica? F1. Gia t'ho detto chea
porre il mondo corruttibile, credeno eſſere accompa
gnati da ragione, ma nella limitatione de tempi,oltra la
aſtrologica euidentia,difficile ſaria trouare ragione filo
ſofica,ma l'uno, e l'altro dicono hauere per diuina diſci
plina non ſolamente da Moiſe datore della legge diuia
na, ma fin dal primo Adam, dal quale per traditione a
bocca,
- T E R Z O. 1 5 3
bocca,la quale non ſi ſcriuea, chiamata in lingua Hea
braica Caballa, che uuol dire recettione, uenne al prea
ſente Enoc,e da Enoc al famoſo Noe:ilquale dopo il di
luuio per ſua inuentione del uino fu chiamato Iano, per
che Iano in Hebraico uuol diruino, o il dipingono con
due faccie riuerſe,perche hebbe uiſta innazi il diluuio,
e dipoi coſtui laſciò questa con molte altre notitie dia
uine,e humane al piu ſapiente de figliuoli Sem,o al ſuo
pronepote Heber, liquali furono maeſtri di Abraam,
chiamato hebreo da Heber ſuo proauo e maeſtro, or
ancora egli uidde Noe, ilqualmori eſſendo Abraam di
cinquantanove anni da Abraam per ſucceſſione di Iſaac
e di Giacob,e di Leui uenne la tradition ſecondo dicono
alli ſapienti di gli Hebrei chiamati Cabaliſti," da
Moiſe dicono per reuelatione diuina eſſer confirmate,
non ſolamente a bocca,ma nelle ſacre ſcritture in diuera
ſi lochi ſignificate con proprie, o ueriſimili uerifica
tioni. so. Se nelle ſacre lettere di Moiſe, con qualche
color di uerita queſte coſe c'hanno ſignificato, e ſono di
maggiore efficacia, a me piaceria che le dichiaraſſe.
F1. Ti dirò cio che dicono, il che non ti perſuado che
tenghi,però che l'euidentialoronelli teſti non è chiara,
ma figuratiua, e io in queſto ſarò ſolamente per copia
certi narratore,benche dal propoſito ci allarghiamo al
quanto. Moiſes, come ſai, dice che Iddio creò il mondo
in ſei giorni, e nel ſettimo ſi ripoſo d'ogni opera,in me
moria del quale commandò agli Hebrei che in ſei difa
ceſſero opera, o nel ſettimo ripoſaſſero d'ogni lauoro.
queſti theologi dicono che queſti di diuini della creatio
ne del mondo inferiore, s'intende per ciaſcuno de mille
V
s - D I A L O G O
anni, come dice Dauid, che mille anni nel conſpetto di
Dio,ſono undi, adunque gli ſei di naturali dell'opera
della creatione di Dio, hanno uirtù di ſeimilia anni di
durationegerminatiuamondo inferiore, e il ſettimo
di di quiete ha dato al Chaos ſenza opera germinatiua
nel mondo inferiore, ancora nelli riti degli Hebrei deh
bono connumerare dail di che uſcirono d'Egitto ſette
ſettimane che ſon quarantanoue di, etil quinquageſimo
di fanno la feſta della data della legge, che la diuinità ſi
uolſe communicare a tutti in comune, dice che ſignifica
le ſette reuolutioni del mondo inferiore,in quarantano
uemilia anni, o la nuoua comunicatione di tutto l'uni
uerſo,e dicono non ſolamente ſignificare queſto Moiſe
nel numero de ſerui,ma ancora hauerlo " in
numero di anni, uno anno per mille; perche il grande
anno celeſte appreſſo gli aſtrologi è mille anni; onde
Moiſe commanda in le leggi, che ſei anni ſi debbilauo
rare la terra, etil ſettimo laſciarla otioſa ſenzalauoro,
e proprietà alcuna, e dicono ſignificare la terra, il
Chaos, ilquale gli Hebreiſogliono chiamare terra, er
ancoragli caldei,etaltri gºtili,etſignifica che'l Chaos
debbe eſſere ingerminatione delle coſe generabili ſei mi
lia anni,o il ſettimo ripoſare con tutte le coſe confuſe
communemente ſenza proprietà alcuna, e coſi coman
da Moiſe inqueſto ſettimo anno,che ſi debbono relaſcia
regli debiti, o gli oblighi delle poſſeſſioni, e tornare
ogni coſa al ſuo primo; onde chiamano queſto ſettimo
anno ſcemita,che uuol dire relaſſatione, che ſignifica la
relaſſatione delle proprietà delle coſe nel ſettimo miglia
ro d'anni, o la ſua reditione nel Chaos primo,et queſta
T E R Z O. I 54
ſcemita è come il ſabbato negiorni della ſettimana, dice
ancora Moiſe che quando ſaranno paſſate ſette ſcemite,
che ſono quarantanouemilia anni ſi debba fare il quin
. quageſimo anno Iobel,che in latinouuol dire Iubileo,et
reditione, ancora però che in quello anno haueua adeſ
ſere la perfetta quiete di tutte le coſe, coſì terreſtri, co
me negociatiue, o ogniſeruo tornaua in libertà, ogni
ſorte d'obligo eraſoluto, la terra non era lauorata, gli
frutti erano communi, o ogni poſſeſſione,non oſtante
qual ſi uoglia uinculo, tornaua al ſuo primo padrone,
chiamauaſi anno di libertà, il teſto dice, nell'anno del
Iubileo ciaſcuno tornara alla ſua origine, eradice,lali
bertà ſi bandiranella terra, diſorte che in quell'anno,
le coſe paſſate erano eſtinte, e principiauamondo nuo
uop cinquanta anni, come il paſſato, ilqual Iubileo dico
no che "
il quinquageſiuo migliaro d'anni nel
qualetutto il mondo ſi rinuoua,coſì il celeſte come l'ina
feriore.molte altre coſe ti potrei dire in ciò, ma queſto ti
debbe baſtare pdarti qualche notitia della poſitione di
queſti theologi,o occaſione della loro audacia,nella li
mitatione detépi,er uita del mondo. so. Come poſſo
no tirare Moiſe alla ſua opinione, ilquale chiaro dice,
che in principio creò Dio il cielo, o la terra che pare
porre inſieme la creatione del Chaos con tutto il reſto?
F1. Leggiamo nelteſto altrimenti, queſto uocabolo, in
principio,in Hebraico puo ſignificare innazi dirai adun
que innazi che Dio creaſſe,et ſeparaſſe dal chaos il cie
lo,et la terra, cioè il mondo terreſtre,et celeſt,la terra
- -- - - - - - - mº -

cioè il Chaos era inane e uacua,et piu propriamète dice,


pche dice era confuſa,etroza,cioè occulta,etera come
V 2
D I A L O G O' -

un abiſſo di molee acque tenebroſo,ſoprailquale ſoffian


doil ſpirito diuino, come fa un uentogrande ſopra un
pelago, che illucida le tenebroſe intime et occulte acque,
cauandole fuore con ſucceſſiuainundatione, coſì fece il
ſpirito diuino, che è il ſommo intelletto pieno deidee,il
quale communicato al tenebroſo chaos, creò in lui la
luce per eſtrattione delle ſuſtantie occulte illuminate dal
la formalita ideale:o nel ſecondo di puoſe il firmamen
to,che è il cielo, fra l'acque ſuperiori che ſono l'eſſentie
intellettuali,lequali ſono le ſupreme acque dell'abiſſato
chaos,o fra l'acque inferiori, cioé eſſentie del mondo
inferiore generabile, o corruttibile. o coſì diuiſe il
Chaos in tre mondi, intellettuale,celeſte,etcorruttibile.
dipoidiuiſe l'inferiore degli elementi dell'acqua, º del
la terra, o diſcoperta laterra la fecegerminare hera
be,arbori, e animali terreſtri uolanti, e natanti.er
dipoi nel ſeſto di, nel fin di tutto,creò l'huomo, e in
queſto modo ſommariamente detto intendono il teſto
queſti della creatione Moſaica, o credono denotare
che’l Chaos fuſſe innanzi la creatione confuſo,or per
la creatione diuiſo in tutto l'uniuerſo. so. Mi piace
uedere fare Platone Moſaico,º del nnmero de Caba
liſti,e baſtami queſto per notitia, come dici poi che ne
aſſoluta ragione,ne terminata fede mi coſtringe a que
ſte tali credulità. ma dimmi, con queſte loro poſitioni
poſſono forſe piu ragioneuolmente ſoluere gli ſopra det
ti argumenti d'Ariſtotele, che gli fideli: liquali credono
la creatione del mondo una uolta ſola? F1. Ariſtotele
medeſimo confeſſa che la poſitione che pone,innanzi di
queſto mondo eſſerne ſtato un'altro,o dopo queſto ha -
T E R 2 , o, 15
º uerne ad eſſere un'altro, o coſì ſempre in continua ſue
ceſſione fatti tutti di mano eterna,è piu ragioneuole che
º l'opinione che pone, queſto mondo hauer hauuto prima
i cipio,et innanzi di eſſo non eſſere alcuna coſa peroche
quella pone ordine ſucceſſiuo eterno nella generatione
.
a
del mondo,e concede che di nulla non ſi fa coſa alcuna,
e queſta altra non lo ſignifica ſi che contra quella opie
nione non hanno locogli piu forti delli ſuoi argumenti,
come quel che di nulla niente ſi fa, e che la materia pri
º ma non puo eſſer di nuouo fatta, è generata, però che
a quelle propoſitioni concede,e preſuppone eſſo Platone,
i come ancora quelli due argumentitheologali dell'opera
i diuina, che debbe eſſere eterna, come lui opifice.e coſi
; che'l fin dell'opera ſua, ilquale è buono, debbe eſſere
a eterno:lequali ambo i Platone concede qua a
a to è per parte dell'agente diuino.ma dice Dio largire la
ſua eternita a quello ch'è capace di fiuirla, com'è l'ini
telletto,nelqual ſon le idee,la materia prima, laquale è
e il chaos:però che l'uno è puro atto,eforma,e l'altro è
si pura potentia,e materia di tutto informe,l'uno è padre
f uniuerſal di tutte le coſe,e l'altro madre cimune a tuta
ti. Queſti ſolamente hanno poſſuto participare l'eterni
a ta diuina, eſſendo da lui ſtati ab eterno prodotti; ma li
figliuoli loro liquali mediante queſti dui parenti, ſon da
è Piº fatti e formati, come è tutto l'uniuerſo,er ogn'una
delle ſue parti,nò ſono capaci di eternita però che ogni
fatto e formato, cioè compoſto di materia del chaos.gr
di forma della Idea intellettuale, e biſogna che habbia
no principio o fine temporale, ſecondo di ſopra t'ho
º - detto ſi che l'opera, e il fine nella produttione diuina
V 3
D 1 A L o G o -

furono eterninelliprimi parenti del mondo, ma non in


eſſo mondo formato ſingulare, o furono eterni nella
ſucceſſione eterna di molti mondi, coſì come eſſo Ariſto
tele pone nel mondo inferiore, che niſſuno delli ſuoi in
diuidui è eterno, o che la generatione,o la prima lo
ro materia è eterna. s o, veggo bene la ſolutione delle
ragioni theologali d'Ariſtotele, o della prima delle na
turali, ma come ſoluera Platone l'altre quattro natura
li? F 1. Platone non concede ad Ariſtotele che'l Chaos
ſi poſi trouar ſenza forma,anzi dice che hauendo lon
go tempo germinato raccoglie in ſe tutte le coſe, or
s'acqueta con quelle per certo interuallo di tempo, ina
grauidandoſi delle idee, tanto fin che poi ritorna a fia
gliare, o germinare dinuouo l'uniuerſo, e concede
che la generatione é eterna in molti nodi ſucceſsiui,ma
non in uno del cielo, che la contrarietà per laquaiſi dife
ſolue,è l'eſſere formato, fatto, o compoſto di materia,
e forma: perche ogni tale biſogna che ſi diſſolua, or
coſi ceſſa il ſuo circulare moto. Benche il moto in unia
uerſale ſia eterno per eterna germinatione ſucceſſiua del
Chaos,o quanto al tempo dice che è eterno, non per il
moto del cielo, ma per il moto eterno germinatiuo del
Chaosſucceſſiuamente so. Mi piace non poco la ſolua
tione degli argumenti d'Ariſtotele,per parte di Platoa
ne, o aſſaim'hai mostrato la produttione del mondo,
ſecondo tutte tre l'opinioni d'Ariſtotele,l'eternità d’u-
noſol mondo, di Platone l'eternità ſucceſſiua di molti
mondi, l'uno dopo l'altro;de fideli la creatione di uno
ſolmondo, o d'ogni coſa.hor mi parrebbe già tempo
di tornare al noſtro propoſito dell'amore, ci che mire
T E R Z o, . 156
ſpondeſſi alla ſeconda dimanda,del quando l'amornaci
que, o qual fu il primo amore. F1. Il primo amore
quello del primo amante nel primo amato. Ma concic
fia che niſſuno di queſti mai non naſceſſe, anzi ambi
fieno eterni, biſogna dire ancora che l'amore loro,che
è il primo amore,mai non naſceſſe,anzi ſia come quelli
eterno, e da tutti due ab eterno prodotto. s o. Dimmi
quali ſono il primo amato, o il primo amante, che co
noſcendo il loro amore, ſaprò quale primo amore. Fr.
Il primo amante ſi è Dio " o uolente: il primo
amato è eſſo Dio ſommo bello so. Adunque il primo
amore ſi è di Dio a ſe ſteſſo. F1. Si certamente. s o.
Molte coſe ne ſeguitarieno da queſto aſſurde, e contra
rie prima che la ſimpliciſſima eſſentia diuina fuſſepara
tita in parte amata, e non amante, o in parte amanº
te, e non amata. Seconda, che Dio amante ſarebbe ina
feriore a ſe steſſo amato, che, ſecondo m'hai moſtrato,
ogni amante,in quanto amante, e inferiore al ſuo ama
to:percio che ſe l'amore e deſiderio d'unione(come hai
detto) Dio amando deſideraria unirſi con ſe ſteſſo, o ,
eſſendo ſempre una coſa con ſe ſteſſo, ei ſabebbe porre
che Dio mancaſſe di ſe ſteſſo:ilquale amore preſuppone,
mancaméto,o molti altri incóuenienti ſimili ne ſeguia
rebbono, liquali non mi allargo a dirti, perche a te, o
og'uno che ha inteſo le coditioni che hai poſte nell'amo,
re ſaranno manifeſti. F1. Non è lecito è Sofia parlare
dell'amore intrinſeco di Dio amate,etamato,con quella
lingua,et quelli labbri,cò li quali ſogliamo parlare degli
amorimódani. Nö fa diuerſità alcuna in lui eſſere ama
to,etamate,mapiu preſto fa queſta itrinſeca relatijela,
V 4
D I A L O G O - -

ſua unità piu perfetta, o ſimplice perche la ſua diuina


eſſentia non ſarebbe di ſomma uita, ſe ne reuerberaſſe
in ſe ſteſſa della bellezza, è ſapientia amata il ſapiente
amante,o d'ambi due l'ottimo amore.o coſi come in
lui il conoſcente, o la coſa conoſciuta,o la medeſima
cognitione ſono tutti una medeſima coſa, benche dicia
mo che'l conoſcente ſi fa piu perfetto con la coſa cogni
ta, o che la cognitione deriui da tutti due; coſi in lui
l'amante, o l'amato, e il medeſimo amore étutto una
coſa:e benche li numeriamo tre, e diciamo che dell'ama
to s'informa l'amante, o d'ambi due (come di padre
c madre) deriua l'amore,tutto è una ſimpliciſſima uni
tà,& eſſentia,ouero naturaper niſſun modo diuiſibile,
ne multiplicabile, so. Se in lui nò è altro che pura uni
tà,donde uiene queſta trinareuerberatione, della quale
ragioniamo?F 1. Quado la ſuapura chiarezza s'impri
me in un ſpechio intellettuale fa quella trina reuerbera
tione, c'hai inteſo.s o. Adunque ſarebbe falſa,co mene
dace queſta noſtra cognitione di lui, poi che il puro uno
fa tre. F1.Falſa non è però che il noſtro intelletto non
può compredere la diuinità,che in infinito l'eccede nella
ſua propria natura intellettuale.e tu non chiamerai già
mendace l'occhio,ò lo ſpecchio, ſe non coprende il Sole
con la ſua chiarezza, o grandezza; o il fuoco con la
ſua grandezza,er ardente natura, però che gli baſtari
ceuerle, ſecondo la capacità della natura dell'occhio, o
dello ſpecchio, o queſto li fa recettore fedele, ſe bene
non puo conſeguire tutta la natura della coſa riceuuta,
coſì al noſtro ſpecchio intellettuale gli baſta riceuere,er
figurare l'immenſa eſſentia diuina, ſecondo la capacità

T E R -Z O. 157
della ſua intellettualnatura ſe bene in infinito ſe gli equi
para,ere deficiente della natura dell'oggetto, so.Si per
non poter pigliare tanto quanto è l'oggetto,manò per
fare del puro uno tre.F1. Anzi non poſſendo compren
dere la pura unita del diuino oggetto, la multiplicarela
tiuamente,e refleſſiuamente in tre, che una coſa chia
ra,c ſimplice non ſi puo imprimere in altra men chia
ra di lei,ſe non multiplicando la ſua eminéte lucidità in
diuerſe men chiare luci.mira il Sole, quando s'imprime
nelle nubi,o fa l'arco, con quanti colori ſi trasfigura
nelle recipienti nubi, o in acque,ouero in ſpecchio:oreſ
ſendo egli una ſimplice chiarezza ſenza color proprio,
anzi eccedente, o continente tutti li colori, coſì la fora
malità diuina,una o ſimpliciſſima, non ſi può trasfigu
rare ſe non con reuerberante luce, o multiplicata for
malità. so. Et perche il noſtro intelletto fa di uno tre,
cr non altro numero? F 1. Però che uno è principio de
numeri,perche uno dice prima forma, o due prima ma
teria,o il tre il primo ente compoſto di tutti due orco
" me che noſtr'intellettoſia in ſe trino e primo compoſto,
iº non puo comprendere l'unita ſenza trina relatione, nd
che facci dell'uno tre, ma comprende l'una ſotto forma
i; trina, o giudica che nell'oggetto diuino l'unita ſia pua
riſſima,laquale inſomma ſimplicità contiene la natura
dell'amato,dell'amante, o dell'amore ſenza multipli
catione, o diuiſione alcuna:coſi come la luce del Sole cd
tiene tutte l'eſſentie delle luci, or colori particulari, ci
una ſimplice,o eminente chiarezza, ma che in lui rice
ua quella amoroſa unita ſotto forma trina d'amato, da
mante,e d'amore,tutti tre in uno,e queſto è ſolo per
º D I A L o G o -

tabaſſezza,o incapacità di eſſo intelletto recipiente,


o con queſto o Sofia ſaldarai tuttiglituoi dubbi, o
ogni altro che occorrere tipoteſſe nell'amore intrinſe
co de Dio amante in Dio amato. so. Mi pare intender
ti:ma ſe puoi alquanto dichiararmi piu come in Dio ſia
una medeſima coſa l'amato l'amante,o l'amore, mi ſa
rebbe piu ſatisfattione.FI.Coſì come l'intelligente, or
la coſa inteſa,o l'intelligentia tanto ſon diuiſi, quanto
ſono in potentia,o tanto ſono uniti, quanto ſono in at
to, coſì l'amata l'amante, e l'amaretanto ſono tre o
diuiſi, quanto ſono in potentiate tanto ſono una medeſi
ma coſa o indiuiſa, quanto ſono in atto, ſe l'eſſere in at
toli fa uno o indiuiſibili, adunque eſſendo nel ſommo,
e puriſſimo atto diuino,ſono uno in ſimpliciſsima, or
puriſſima unita, o in ogni altro atto inferiore, l'unita
loro non è coſì pura,c nuda della trina natura amoro
ſa,o intellettuale, so. Mi piace grademente queſta a
ſtrattione, ma mi reſta incontra queſto,che ſe bene ti ci
ſentirò che'l noſtro intelletto pigli l'unita diuina,laqual
ſimpliciſſimaméte eccede, o contiene tutte trele natu
re amatorie,amato,amante,o amore, ſotto forma tri
na relatiua, non ti conſentirò però che pigli che l'una
di queſte trenature dependa dall'altre,cioè l'amante da
l'amato, o che la terza, che è l'amore, naſca di queſte
due prime, come di padre, madre, ſecondo hai detto:
però che ogni produttione,ernaſcimento: alieniſsimo,
o contrario alla ſimpliciſſima unita diuina. Fr. Ancor
ſotto questa forma produttiua non ſolamente è lecito,
ma biſogna che l'unita diuina inois'imprima,però che
coſì come biſogna che nel noſtro intelletto ſi multiplichi
-
T E R z o. 158
uno in tre,coſi biſogna che in lui habbi ſucceſſione quel
latrina natura:che altramente restarebbero tre nature
diuiſe, e non una ſola:o ancora ſarebbe il noſtro ina
telletto mendace:& non puo figurarſi l'unita con mule
tiplicatione ſe quella multiplicatione non ritiene l'unia
ta con la produttione unitiua:onde io t'ho detto che nel
la diuinità la méte,ouer ſapienza amate ab eterno deri
ua dalla bellezza amata, o l'amore d'ambi due ab eter
no nacque del bello amato come di padre,o del ſapiete
ouero amate come di madre,ordico che l'amite fupro
dutto non che naſceſſe, però che nò hebbe ambi liparé
ti neceſſari per il naſcimento, ma uno ſolo anteceſſore,
come Eua madre fu pdotta dal padre Ada,oril Chaos
e materia madre commune dell'intelletto diuino, che
e padre uniuerſale, ma l'amore dico che nacque, però
che fu prodotto da padre amato, o da madre amante:
come tutti huomini di Adam,er Eua, o tutto il modo
ti dell'intelletto, o della materia. Da queſto che t'ho det
to ſe uuoi alquanto o Sofia ſolleuare la mente,uedraidò
º de uiene la tua produttione, e multiplicatione delle co
" ſe..so. Dichiarami ancora queſto,che da me non l'inté
do. F 1. Del riſplendere dell'amata bellezza diuina ,
l'intelletto primo uniuerſale con tutte le idee fu prodot
to,ilquale è dell'uniuerſo il padre, e la forma, il ma
; rito,o amato dal Chaos. Et della chiara o ſapiente
mente diuina amante fu prodotto il chaos madre del
mondo amatrice, moglie del primo intelletto, e del
l'illuſtre amore diuino,che nacque d'ambi due,fu pdot
;
º
to l'amoroſo uniuerſo,ilqual'à queſto modo nacque del
padre intelletto,ct della madre Chaos, Quito di ſto ti
- D I A L O G O -
potrei dire che ſolleuaria l'animo: ma ſarebbe troppe
diſcoſto dalla noſtra intentione, e per il preſente baſta
il detto.so. Ancor queſto uorria che ſpianaſſi meglio.
r 1 L. L'huomo è intelligente, o la natura del fuoco
è coſa inteſa da lui ſe ſono in potentia ſono due coſe die
uiſe,huomo, ci fuoco,o la intelligentia,coſi in poten
tia è un'altra terza coſa:ma quando l'intelletto huma
no intende il fuoco in atto,ſi uniſce co l'eſſentia del fuo
co,o è una medeſima coſa con quel fuoco intellettuale. è
cr coſì la medeſima intelligentia in atto è la medeſima
coſa con l'intelletto, o col fuoco intellettuale ſenza al
cuna diuiſione, coſì l'amante in potentia,e altro che l'ae
mato in potentia,c ſon due perſone, l'amore in poten
tia è un'altra coſa terza, che non è l'amato nell'aman
te:ma quando è amante in atto,ſi fa una coſa medeſima
con l'amato, ci con l'amore, poi ſetu uedi come nelle
tre diuerſe nature, mediante l'atto ſi fanno una medeſi
ma,tanto piu quando ſono nel ſommo atto diuino, che
ſono una puriſſima, o ſimpliciſſima natura ſenza alcu.
nadiuiſione.so. Ho inteſo da te dell'amore intrinſeco
di Dio, ſe bene noi gli applichiamo naſcimento, e con
ſentiamo che nacque di eſſo Dio amante,o amato, nie,
tedimeno quell'amor nacque abeterno da Dio,er è ua
no in ſua unita,eterno in ſua eternita di queſto amorni
biſogna adunque domandare quando nacque però che
eſſo medeſimo Dio è eterno, che mai non nacque,mati
domando del primato amore del mondo, dopo questo,
intrinſeco quido nacque. Fr. Il primo amore dopò quel
lo intrinſeco uno con Dio, fu quello, per ilquale il mon
do fu fatto ouer prodotto, ilqual nacque quando il mon
- T E R Z o. 159
do,però che eſſendo egli cauſa del naſcimento del mon
º do,biſogna che la cauſa propria & immediataſi truoui
quando l'effetto, o l'effetto quando la cauſa. So. A
che modo l'amore e cauſa del naſcimento del mondo?
F1. Il mondo, come ogni altra coſa fatta, o genera
ta,egenerato da due genitori padre e madre, deliquali
non potriagenerarſi ſe non mediante l'amore dell'uno
nell'altro,ilquale gli uniſce nell'atto generatiuo. So.
Quali ſono queſti due parenti,ouerogenitori? F1. Li
: primi parenti ſono uno Dio,comegiati ho detto, ci ſoa
no il ſommo bello,ouero il ſommo buono (come il chia
ma Platone)ilquale è uero padre, primo amato, o l'aa
mante è uno con la diuinità,ouero ſapientia, o ſia diuia
ſione,laquale conoſcendo la ſua diuiſione, ama e produ
ce l'intrinſeco amore,er la prima madre con il padre è
una medeſima in eſſa diuinità. Amando adunque la diui
nità la ſua propria bellezza,deſiderò produrre figliuo
lo a ſimilitudine ſua,ilqual deſiderio fu il primo amore
eſtrinſeco,cioe di Dio al mondo produtto, ilqual quan
do nacque,causò la prima produttione deprimi paren
ti mondani, or " mondo. So. Quali chiami tu altri
parenti del mondo ? F1. Gli due primigenerati da Dio
nella creatione del mondo, cioè l'intelletto primo,nel
quattutte le idee del ſommo artificeriſplendono,ilquale
e padre formatore, e generatore del modo, e il Chaos
ombroſo dell'ombre di tutte le Idee, che contiene tutte
le eſſentie di quelle,ilquale e madre del mondo.median
teliquali due, come primiiſtrumenti genitori, tutto il
mondo a ſimilitudine della bellezza,e ſapienza,ouero
eſſentia diuinaDio come amor deſideratiuo creò,formò
: - D I A L O G O
e dipinſe fu ancora meſſo in quella creatione un'altro
ſecondo amore oltra il diuino eſtrinſeco,cioè del Chaos,
all'intelletto, come dallamoglie al ſuo marito, o reci
proco dall'intelletto allei, come del marito alla moglie:
mediante ilquale il mondofugenerato, fu ancora un'al
tro terzo amore neceſſario nella creatione, o eſſere del
mondo,cioe l'amore,ilquale hanno tutte le ſue parti, l'
una con l'altra, e con il tutto, ſecondo largamente t'ho
detto,quando parlammo dell'unità dell'amore, tutti fa
ſti tre amori nacquero quando il mondo nacque, ouero
quado nacquerogli due primi parenti, adunque ſe lnò
do è eterno, come uuol Ariſtotele, queſti primi amori
nacqueroab eterno tutti con l'intrinſeco diuino che è
uno con Dio,del quale non biſogna dire, o ſe'l mondo
& ambi gli ſuoi parentiſono creati in principio tempo
rale,come noi fideli crediamo. queſti tre primi amori
nacquero adunque nel principio della creatione ſucceſſi
uamente peroche nel primo principio nacque quello da
more deſideratiuo di Dio alla creatione del mondo, all'i
magine della ſua bellezza, o ſapienza, e ſecondaria
mente fatti gli due primiparenti,nacque il loro recipro
co amore, che è il ſecondo,e dipoi di tutto il midofor
mato con le ſue parti nacque il terzo amore del mondo
unitiuo,etſe forſe il mondo fuſſe fatto nel tempo de due
eterni parenti, come pone Platone, quel primo amore di
-
Dio.ilqual produſſe i primi ſtrumenti,o parenti delmi
do,cioé l'intelletto, o il Chaos, nacque ab eterno con
quelli parenti,gli altri due accompagnati dal diuino nac
quero in principio di tempo, quando il mondo fufatto,
l'uno, cioè quello de due parenti, nacque in principio
T - E R. Z - O. I 6o
della fattione del mido,l'altro unitiuo,infine della for
matione di quello, o quate uolte il mondo fu fatto, tan
teuolte queſti dui amori alboranacqueroſi che ſecon=
do ch'è l'opinione della generatione del mondo, biſoa
gna che ſieno l'opinioni del quando l'amore nacque.Tu
o Sofia, cheſei defideli, biſogna che credi che l'amore
diuino eſtrinſeco, o ilmondano intrinſeco,che ſono gli
primi amori doppo Iddio, naſceſſero quando il mondo
fu da lui di niente creato. So.Del quando l'amore naca
que,mi piace hauerinteſo da te,non ſolamentele diuera
ſe opinioni deſaui, ma ancora la ſentetia fedele allaqua
le debbiamo appoggiarci, o basta aſſai per queſta ſea
conda dimanda,ueniamo horamai alla terza, e dichiaa
rami,s'ei biſogna,oue amore nacque, ſe forſe nel mona
do inferiore dellageneratione, o corruttione, o nel cea
teſtiale del continuo moto, o nello ſpirituale della pura
intellettualuiſione. F1.Poi che tum'hai inteſo nel paſa
ſato che l primo amore che nacque fu l'amore eſtrinſea
co diuino col quale il mondo da Dio creatore fu creato,
manifeſto tipotrà eſſere che appreſſo di Dio fuſſe il do
ae l'amornacque.So. Queſto hauiamo bene in mente:
ma io non ti domando dell'amor diuino intrinſeco,ne ea
ſtrinſeco, per eſſere piu alto di quello,a che la mia meta
te puo arriuare:mati dimando dell'amore mòdano. F1.
Ft dell'amore mondano t'ho detto, che'l prinio fu per
reciproco amore che nacque fra il primo intelletto etil
chaos,ſi che appreſſo di loro pria nacque l'amore.So.
Ancora di ſto mi ricordo, ma queſto amore piu preſto
degli due progenitori del mido padre,et madre,ſecodo
hai detto, che d'alcuna delle ſue parti, io uoglio ſaper de
D 1 A L o G o -

l'amore che ſi truouanel mondo creato, in qual delle


ſue parti prima nacque,ſe nella corruttibile, ſe nella cea
leſte,oſenell'angelica, e in qual parte di ciaſcuna delle
parti.F1. Quanto piu distintamente s'eſprime la diman,
da,la ſolutione uiene manco litigioſa ti riſpondo che l'
amore prima nacque nel mondo angelico, e che di la
lo nel celeſtiale,e corruttibilefu participato. So.Che
ragione ti muoue a dare queſta ſententiaF1. Procedena
do l'amore, come t'ho detto, da bellezza,oue la belleza
za e piu immenſa,piu antica,e coeterna,iui l'amore pri
ma debbe eſſere nato.So.E par che tu mi uoglia ingan
nare.F1. A che modo? So.Perche mi dici, che oue è la
bellezza iui e l'amore, orgiatum'hai mostrato che l'
amore è doue la bellezza manca. Fr. Io non t'ingan
no, tu ſei quella che te ſteſſa inganni, io non t'ho detto
che l'amore conſiſta nella bellezza, ma che procede da
quella, o che l'amore ſi truouaoue e la bellezza che i
cauſa,non che ſia in eſſa bellezza, ma in quello a chi mi
ca,o la deſidera.So.Adunque oue la bellezza piu man
ca,iui piu debbe eſſere amore, oriui prima nato, o ci
cioſa che'l mondo inferiore è piu priuo di bellezza che
il celeſte,o angelico,iui debbe eſſere piu copia d'amo
re,o iui prima ſi debbe tenere che naſceſſe.F1. Anco
rati truouo o Sofia piu ſottile, che ſaggia. coſì come la
memoria delle coſe dette ti ſerue a contradire al uero,
uorria che ti ſeruiſſe piu presto atrouarlo.non uedi tu,
che non ſolamente mancare di bellezza cauſa amore, et
deſiderio di quella, ma principalmente quando è preco
noſciuta dall'amante a chi manca,er giudicata buona,
ottima, deſiderabile,e bella, albor la deſidera per fruire
- la, e
T E R Z O. I6 I
la, e quanto la cognitione di quella è piu chiara nell'a-
mante,tanto il deſiderio è piu intenſo,e l'amorepiu per
fetto.Dimmi adunque o Sofia, in che ſitruoua queſta
cognitione piu i" mondo angelico, o nel cora
ruttibile:So. Nell'angelico certamente. F1. Adunque
nell'angelico l'amore è piu perfetto, o iui prima heba
è be origine.So.Seſecondo il conoſcimento e l'amore ne
º l'amante, ragione hai di porre il ſuo principio nel mona
l do intellettuale, ma io ueggo che non manco preſuppoa
ne l'amore mancamento di bellezza, che conoſcimento
di quella,o non manco procede dall'un che dall'altro:
anzi pare che'l mancamento ſia la prima conditione ne
l'amore, e doppo quella la ſeconda è il conoſcimento de
la bellezza che manca, o ſottoſpecie di bello è deſidea
rabile.uorria adunque la ragione che oue il mancamena
to è maggiore,iui l'amore naſceſſe, cioè nel mondo infe
riore, che ſe bene iui il conoſcimento non è tanto come
nell'angelico,pur il mancamento è maggiore, ilquale è
il primo nella produttione dell'amore. F1. Se bene il
mancamento e la cognitione del bello, ſono cauſe produ
centi dell'amore, non ſolamente il mancamento non pre
cede in l'eſſerne cauſa la cognitione, ma ancora non è
eguale a lei.So. Coi e nò, anzi il mancamento biſogna
che preceda la cognitione, come la coſa nell'eſſere, alla
uotitia di quella, che prima biſogna che manchi la coſa,
ch'ei ſi conoſca il ſuo mancamento. F 1. E ben prima
il mancamento che il conoſcimento in ſucceſſione tema
porale, ouero originale, peroche biſogna che manchi,
come dici,la coſa prima che ſi conoſca mancare, ma non
é prima in principalità dell'eſſere cauſa dell'amore,
XC
ID I A L O G O -

perche il mancamento ſenza cognitione,niſſuto amore,


o deſiderio induce di coſa buona,obella. Onde tu uedrai
gli huomini che ſono nudi d'ingegno e cognitione,eſſere
priui dell'amore della ſapientia e del deſiderio della dot
trina, ma quando ſoprauiene al mancamento il conoſcia
mento del bello, o buono che manca, quel conoſcimento
,
è quello che principalmente induce l'amore, o il deſide
rio della coſa bella adunque oue queſto conoſcimento ſi
truoua accompagnato di mancamento di qualche grado
di bellezza, come nel mondo angelico,iui l'amore nac
que,e non nell'inferiore,oue il mancamento abbonda »
o il conoſcimento manca. So. Ancora non mi chiamo
uinta,ne tiuoglio concedere che'l conoſcimento ecceda
coſì il mancamento nell'eſſere cauſa d'amore, peroche
il conoſcimento puo stare inſieme con la bellezza, anzi
nell'uniuerſo coloro c'hanno piu bellezza, hanno piu
cognitione. Qual è piu eccellente bellezza, che la medeſi
ma cognitioneſi che il conoſcimento ſta piu preſto con
la bellezza,che col mancamento di quella, e quanto é
maggiore, tanto meno ſta con il mancamento il bello.
Adunque oue il conoſcimento e grande, come nel mon
do angelico, poco mancamento ui puo " ci per ci
ſeguente poco deſiderio cramore,perche poco deſia chi
poco mancamento ha manel mondo inferiore,oueilmi i
camento è grande,e la cognitione,e bellezza è poca, iui
il deſiderio,o amore deve eſſere piu intenſo, e prima
nato.F1. Ben mi piace che l'animo tuo, o Sofia, non ſi
uoglia acquietare fin che la ſpeculata uerità non gli con
ſuoni d'ogni banda. In queſto tuo dubbio tu uſi alcune
equiuocationi che te l fanno parere efficace, dicendo
-
/

T E R Z O. I 62

che’lconoſcimento ſta inſieme con la bellezza, e che


é quella medeſima, e non col mancamento di quella,
e diciiluero del conoſcimento che è in habito, che è
il piu perfetto, ma non del conoſcimento che è in poa
tentia di quel che manca so. Dichiarami queſta diffe
rentia meglio, che non mi pare intenderla bene. F 1.
Quella è eccellente bellezza che ſe ſteſſa conoſce, cº
quello è alto conoſcimento, che è di ſua propria bellez
3a, o queſto conoſcimento non preſuppone manca
-
-
mento, anzi habito dicoſa bella, che è oggetto del coa
noſcimento, e nell'uniuerſo quanto la bellezza è piu ec
cellente, tanto è piu conoſciuta di ſe ſteſſa, o queſto
non induce deſiderio ne amore, ſaluo forſe che per re
fleſsione relatiua in ſe steſſa. E un'altro conoſcimena
to, che l'oggetto ſuo non è la bellezza che ha ilcono
ſcente, ma quello che gli manca, o queſto è quello che
genera il deſiderio, e l'amore in tutte le coſe che ſo
no dopò il ſommo bello so: è queſto ſecondo co
noſcimento, poi che preſuppone mancamento, o di
bellezza che manca, nel mondo inferiore, oue label
lezza manca, debbe cauſare piu amore che nel mon
do angelico, oue il mancamento è poco: perche que
ſta cognitione debbe eſſere proportionata alla ſplen
didiſsima & giocondiſsima bellezza che manca: la
quale é il ſuo oggetto. F 1 L o . Queſto è il tuo
; ſecondo inganno, ſappi, che come il primo conoa
ſcimento habituale è piu eccellente nel piu bello, nel
mondo angelico piu che nell'inferiore, coſì queſto
ſecondo conoſcimento priuatiuo è molto maggiore
in quelli ſuperiori, che negli inferiori, eccetto nel ſoma
X 2
D I A L O G O
mo Dio, nel quale non ecognitione alcuna priuatiua,
però che la ſua cognitione è di ſua ſomma bellezza, alla
quale niungrado di perfettione manca. So. Purnimi
negarai,che a quelli ſuperiori celeſti angelici nò manchi
meno bellezza che agli inferiori corruttibili, oue ildea
ſiderio di quella bellezza che manca, debbe eſſere piu
ne poueri inferiori, che ne ricchi angelici. F1. Turetta
mentenò cocludi, perchenò quello a chi piu manca di
buono,piu deſidera quel buono che gli manca,ma quela
lo che piu conoſce quel buono che glimanca, mira nella
diuerſità delle coſe inferiori, che le parti degli elementi,
o le pietre, e metalli,a chi molti gradi di bellezza man
ca,poco, o niente la deſiano, perche gli manca conoſcia
mento del ben che gli manca. So. Pur m'hai mostrato
che ancora loro hanno amore & deſiderio naturale.
F1. Si,ma ſolamente a quel grado di perfettione a loro
connaturale, come il graue al centro, o lieue alla circi,
ferentia, º il ferro alla propinquata calamità. So. E
nientedimeno non hanno cognitione. F1. Gia t'ho det
to che la cognitione della natura generante ſerue loro a
drizzarli nelle ſue perfettioni naturali, ſenza altra pro
pria cognitione,onde l'amore e deſiderio loro non é ina
tellettiuo,ne ſenſitiuo,maſolamente naturale, cioé driz
zato dalla natura, non da ſe ſteſſo. e coſi le piante che
ſon le manco perfette delli uiui, mancando della belleza
zagrandemente,perchenon la conoſcono, non deſidee
rano di quella, ſe non quel poco che appartiene alla ſua
perfettione naturale, e gli animali ſenſitiui, a chi molto
piu della bellezza e perfettione manca, che agli huomi
mirationali, non hano una minima parte di deſiderio, et
T E R 2 O. 163
amore del bene, che a loro maca di quella, che ha l'huo
mo,però che la loro cognitione di quella bellezza man
cante e poca,o ſolamente ſi ſtende alle loro commodia
ti ſenſitiue,el'amore loro per eſſere ſenſitiuo, non puo
deſiare le bellezze intellettuali, che a loro mancano, che
ſon lepiu eccellenti ancora nelli medeſimi huomini, co
me t'ho detto, quelli che ſon d'ingegno piu debile,eman
co conoſcimento hanno ſon quelli a chi piu della bellez
za e perfettione manca, o meno la deſiano: o quanto
piu ingenioſi,eſauiſono,o a chi meno gli manchi dela
la bella perfettione intellettuale, piu inteſamente l'ama
no,co piu intenſamente la deſiano. o però Pithagora
li ſapienti chiamaua filoſofi,cioe amatori, o deſideratoa
ri della ſapientia,però che quel che ha piu ſapientia, co
noſce piu quello che gli manca dalla perfettione di quela
la,e tanto piu la deſidera, che eſſendo la ſapientia molto
piu ampla,e profonda che l'intelletto humano, chi piu
nuota nel ſuo diuino pelago, conoſce piu la ſua larghez
za,e profondità, e tanto piu deſia di arriuare alli ſuoi
perfetti termini a lui poſſibili, e l'acqua ſua e come la
ſalata, che a chi piu di quella beue, piu ſete pone, però
che le delettationi della ſapientia non ſon ſatiabili, come
ogni altra dilettatione,anzi ogni hora piu deſiderabili,
o inſatiabili e però Salomone nelli ſuoi prouerbij,com
parando la ſapientia dice, Cerua d'amore,e Capriola di
gratia,l'affettioni ſue in abondantiati dilettaranno d'o
gn'hora,e nell'amor ſuo creſcerai ſempre. Quando Soa
fia ſaliraip queſta ſcala almödo celeſte,e angelico,tro
uerai che illi che participano piu bellezza intellettua
le del ſommo bello,piu conoſcono quanto manca al piu
- 3
º
D I A L O G O
perfetto decreati della bellezza del ſuo creatore,e tan
topiu l'amano,e deſiano eternalmente fruire nel maga
gior grado di participatione,o unione a loro poſsibile,
nella quale conſiſte la loro ultima felicità, ſi che l'amo
re principalmente e in quella prima, o piu perfetta in
stelligentia creata per ilquale fruiſce unitamente la ſom
ma bellezza del ſuo creatore,dalguale egli dipende e da
lui ſucceſſiuamente deriuano l'altre intelligentie etcrea
ture celeſti,deſcendendo di grado in grado, fino al mon
º inferiore, delualeſolo l'huomo e quello che glipuo
ſimigliare nell'amore della diuina bellezza , per l'im
mortale intelletto, che'l creatore in corpo corruttibile
liuolſelargire,e ſolamente mediante l'amore dell'huo
moalla bellezza diuinas uniſce il mondo inferiore, ila
quale e tutto per l'huomo con la diuinità cauſa prima,
e fine ultimo dell'uniuerſo,e ſomma bellezza amata e
deſiata in tutto che altrimenti il mondo inferiore ſaria
da Dio totalmente diuiſo. ſì che nel mondo creato nella
parte angelica nacque l'amore,etdili negli altri fu par
ticipato.So. Gia in queſto s'acquietaria la mente,gi, cò
cederia che l'amor naſceſſe prima nel mondo angelico,
& in quello principalmente haueſſe piu forza, ſe non
che mi pare ſtrano porre col minor mancamento di bel
lezza maggior conoſcimito o deſiderio di ciò che man
ca, come affermi nel mondo intellettuale, però che (co
a me gia ti ho detto)queſte coſe ragioneuolmente deuereb
bono eſſere proportionate, e ſecondo il mancamento
deuria eſſere il conoſcimento, o il deſiderio della bel
lezza che manca, o ſe ben tu o Filone con le tue ſotti
liti le tiri al contrario, e le tue ragioninon ſi poſſono
T E R Z O. 164
'contradire,nientedimeno la concluſione tua diſpropora
tionante il mancamento dal conoſcimento, o deſiderio
di quel che manca,par contraria.F1. Ancora che hab
biamo detto che nel mondo angelico, per eſſere piu bel
lo del corruttibile, ſia minore il mancamento della bel
lezza che negliinferiori, perche oue la perfettione e
maggiore biſogna che la priuatione, e mancamento di
bellezza ſia minore: nientedimeno quando conſiderarai
i termini de mancamenti della bellezza, riſpetto dell'aa
more, o deſiderio del quale è cauſa, trouerai che non
ſolamente il mondo angelico e eguale nel mancamento
di quella agli inferiori, ma ancora eccede, o è maggio
re il mancamento ſuo per indurre maggiore deſiderio,
e amore corruttibile. So. Queſto mi parrebbe piu
ſtrano ancora.dimmi la ragione della equalità de mana
camenti d'ambi i mondi,o ancora (ſe'lſi puo) dell'ec
ceſſo del mancamento dell'angelico ſopra quello del cor
ruttibile. F1. Eſſendo la bellezza del creatore eccellen
te ſopra ogni altra bellezza creata, o quella ſola per
fetta bellezza biſogna che tu concedi, che ella ſia la mia
ſura di tutte l'altre bellezze, º che per lei ſi computia
sºno tutti i mancamenti delle perfettioni dell'altre. So.
i Queſta ti concederò bene, perche coſi e in effetto, che
- la bellezza diuina e cauſa fineo miſura di tutte le bel
lezze create, ma di piu oltra. F1. Concederaiancora
che la bellezza diuina e immenſa, o infinita, onde non
ha alcuna proportione commenſuratiua con la piu eccel
tete delle bellezze create.So.Ancora queſto mi parnea
ceſſario,che'l creatore non habbia proportione in bela
lezza ad alcuna coſa creata però alla ſua bellezza, ſaa
XS 4
- in I A L o G o -

pientiaer ogni altra perfettione e incomparabile quel


la che ſi truouain ogni creato: ma queſto titolo d'infini
to che dai alla bellezza,io non l'intendo però che l'in
finità dice dimenſione interminata o imperfetta, pera
che la quantità perfetta ha gliſuoi termini che la fanno
perfetta, o ſe la bellezza diuina e perfettiſſima, debbe
eſſere intera con gli ſuoi termini, o non infinita (come
dici)tanto piu che finito, o infinito ſono conditioni di ſ
quantità eſtenſa,o numerata, la quale non ſi truoua, ſe
non nei corpi. o concioſia che la bellezza diuinaſia
incorporea, co aſtratta d'ogni paſſione corporea,non
ſo come ſi poſſa dire infinita. F 1. Non t'inganni la
proprietà deluocabulo infinito, che ſignifica quantità
interminata,o imperfetta, dalla quale e molto remota
la bellezza diuina, però che noi non poſſiamo par
lare di Dio, e delle coſe incorporee, ſe non con uoca
boli alquanto corporei, perche la medeſima lingua e
prolatione noſtra, e in ſe corporea, ancora dirper
l
fetto, è uocabolo incompetente alla diuinità, perche
uuol dire interamente fatto: o nella diuinità non è
fattione alcuna: ma uogliam dir per perfetto ch'é pri
uato d'ogni difetto, e che contiene ogni perfettione,
o uogliamo dire per infinito, che la perfettione, ſapié
tia,e bellezza del creatore Iddio è improportionabile,
e incomparabile ad ogni altra perfettione creata, pez
rò che quel che di niente ogni coſa creò, biſogna che eca
ceda in perfettione le ſue creature, che da ſe ſon niente,
quanto eccede il ſommo eſſere al puro niente, che è
ecceſſo incommenſurabile ſenza proportione, o compa
ratione alcuna.ilquale noi chiamiamo infinito, biche in
T E R Z O. 16;
º ſe ſia integriſſimo,crperfettiſſimo. Ancora la bellezza
ſapientia,eſſere, o ogni uirtù diuina, ſi chiamano infia
i; nite,però che non ſon contratte ad alcuna eſſentiapro
pria,ne ad alcuno ſuggetto terminato:anzi tutte le per
fettioni in luiſono aſtrattiſſime traſcendenti, o infini
te;però che non ſi finiſcono per ſuggetto o eſſentia pro
pria, come ſi finiſcono l'eſſere è la bellezza d'ogni coſa
creata per la ſua propria eſſentia.so. Mi piace intede
re a che modo poniamo infinità nelle perfettioni diuine
di oltre adunque come il mancameto della bellezza nel
mondo angelico ſia eguale a quel del corruttibile. Fr.
L'infinito egualmente é lontano da ogni finito,oſiagra
de, o ſia piccolo: però coſì è incommenſurabile per mul
tiplicatione del grade finito,come del piccolo. so. Que
ſta coſa parragioneuole, pur alla fantaſia è ſtrano che
un grande non habbia piu proportione, e approſſima
tione con l'infinito che uno piccolo:o che nol poſſa me
glio commenſurare. Dichiaramiti prego questa ſenten
tia meglio. F1. La fantaſia non biſogna che impediſca la
ragione nelle tali come te o Sofia.ben uedi che l'infinia
to è immenſurabile d'ogni ſpecie di miſura grande, o
piccola,che ſe di alcuna ſi miſuraſſe per quella ſi finiria
o non ſarebbe infinito. onde all'infinito ne mezo, ne
terzo,ne quarto,ne altra parte mai ſi può aſſegnare: p
che per quella ſi miſuraria.e adunque impartibile, indi
uiſibile, e immenſurabile ſenza termine, e ſenza fine,
o neſſuna coſa finita,pergrande, oreccellente che ſia,
gli è proportionabile in alcuna ſpecie di proportione.
so. Dani qualche eſempio, perche meglio la fantaſia
s'acquieti.Fi.Il tipo ſecondo i filoſofi,e infinito,n'heb
º
- D I A L O G O
be principio, ne hauerà mai fine, benche noi fidelitenia
mo il contrario:ma ſecondo loro, il tempo per eſſere in
finito e incommenſurabile di neſſuna quantità di tipofi
nito grande opiccola:onde coſi e improportionato, cr
incommenſurabile da un migliaro di anni, come d'un'a
horaſi che nel tempo infinito non men numero di mi
gliaia d'anniſi contiene,or eccede,che d'hore però che
nel'unnel'altro può commiſurare la ſua infinità. Nö
negherai adunque,o Sofia che l'infinito tempo non me
no ecceda,e trapaſſid'un migliaro d'anni, che d'un'ho
ra.so. Non ſi puo negar che l'ecceſſo dell'infinito non
ſia ad un medeſimo modo ecceſſo infinito, tanto del gra
de quanto del piccolo. Fr. Adunque la bellezza diuina
che e infinita, non meno eccede la piu bella dell'intelli
gentie ſeparate dalla materia, che il men bello de corpi
corruttibili:eſsendo ella di tutti miſura, e neſsuno miſu
ra di lei. Tanto adunque manca al primo angelo di quel
la ſomma bellezza, quanto manca al piu uil uerme del
la terra. Sono adunque mancamenti eguali, cioe che'l
mancamento della bellezza d'ogni creatura,reſpetto a
quella del creatore,e infinito,o l'infinito e eguale ala
l'infinito a modo di dire:benchel'egualità ſia conditio
ne del finito, et eſſendo la bellezza diuina perfettaméte
aſtrata d'ogni ſuggette,e propria terminatiie, neſſuna
cóparatione tiene con qualſiuoglia bellezza creata, e
terminata:come infinito a finito.so. Mi par neceſſario
che li mancanètiſiano eguali ad un modo:mani resta
no due dubbi in queſto. Il primo è che ſe egualmente e
lötano il modo angelico, o il corruttibile dell'immeſa
bellezza diuina,non deueria eſſere l'uno piu perfetto
T E R Z O. I 66
dell'altro perche la perfettione delle creature parche
conſista nell'approſſimatione al creatore piu o manco.
Il ſecondo è che dici,che neſſuna creatura ha proportio
ne col creatore:e come puo ſtare queſto,còcioſia che di
ce la ſcrittura che l'huomo ſia fatto alla imagine,e ſimi
litudine di Dio? o gia da te ho inteſo che il mondo è
imagine,e ſimilitudine di Dio. e non è dubbio che'lmö
do angelico è molto piu ſimile alla diuinità che tutto il
resto: poi l'imagine debbe eſſere proportionata alla fie
gura di chi è imagine, o il ſimulacro a quello di che è
ſimilitudine:hanno adunque proportione le coſe create
col creatore però che ſono ſua imagine. F1. Li tuoi dub
biſ moſtrano ingegno, ma la ſolutione loro non è diffici
le.Se bene la bellezza diuina in ſe è immenſa, o infini
ta, quella portide che uoſe participar all'uniuerſo crea
to è finita:laqualſi participò in diuerſi gradi finiti, a chi
piu a chi meno però che ogni bellezza creata è cocrea
ta a propria eſſentia,o terminato ſuggetto, e finita
per quello il mondo angelico pigliò la maggior parte,
dipoi il celeſte,dipoi il corruttibile, queſte parti ſon pro
portionate inſe,o chi piu ne ha,ſi dice piu participati
uo della diuinità,o piu approſſimato a quella non per
che ſia piu proportionato all'infinità diuina; però che
tra finito,o infinito nè è proportione: ma perche ha
ſortito piu digrado della bellezza participata dal cret
tore al modo creato:o restò men terminata, men con
creata,et mi finita i ſua propria eſſentia ſi che quado ſi
dice approſſimarſi una creatur'al ſuo creator piu dell'al
tra,nò è pche piu proportionato gli ſia,come tu nel tuo
primo dubbio intendi, ma pene piu participa liberalità
ID I A L O G O
-

de doni diuini e con queſta ſoluerai il tuo ſecondo dube


bio,che nelle creature é l'imagine,e ſimilitudine di Dio,
l
per quella bellezza finita participata dall'immenſo bel
loperche l'imagine del finito biſogna che ſia finita, ala
tramente non ſarebbe imagine.ma quello di che è imagi
ne ſi depinge,o inagina la bellezza infinita del crea=
tore nella bellezza finita creata: come una bella figura
in uno ſpecchio, non però commiſura l'imagine il diui
noimaginato, ma bene gli ſarà ſimulacro ſimilitudine et
imagine può adunque l'huomo o il mondo creato, º
prima l'angelico eſſere imagine,e ſimulacro di Dio ſen
zabauer proportione miſurabile aſua immenſa bellez
za, come t'ho detto,onde il profeta dice, a chi ſomiglia
te Dio,o qual ſimulacro cdparate adeſſo? o in altro
luogo dice, a chi m'aſſomigliate proportionalmente: di
ce ilſanto,alzate al cielo gli occhi uoſtri, o uedete chi
creò queſti, chi produſſe o annouerò l'eſercito loro:
e tutti chiama per nome per la ſommauirtù,o immen
ſa potétia neſſun luogo non è priuato mira o Sofia qua
to chiaro queſto ſauio profetanemoſtro l'infinita eccel
lenza, e improportione,c'ha il creatore con le creatu
re, ancora con le celeſti,o angeliche, allequali dice ha
uer prodotti tutti innumeratamente, e ciaſcuno ci pro
pria eſſentiae nome, o per la ſua onnipotentia,erim
menſa uirtùlor'hino l'eſſere,e nãſon priuati, che da ſe
loro ſonniéte poi che càparatione, o proportione può
hauere il niente con quella fontana d'eſſere,che'lniete
daſe produce in eſſere, o in eccellentigradi dipfettioa
ne?o però Anna nella ſua oratione dice, non è alcuno
ſanto come tu Dio perche neſſuno non è ſenza te. uuol
T E R Z O. 167
dire che non ſi può coparare quello che riceue l'eſſere,
có quello da chi il riceue.so.Tu m'hai moſtrato l'egua
lità del mancamento della bellezza nel mondo angelico
e corruttibile:ti reſta a moſtrarmi come ancora ſia mag
gior quello dell'angelico,ilquale,oltre che è ſtrano,pa
re che implichi contradittione, che ſe ſono eguali,l'uno
non debba eſſere maggior dell'altro. F1. La ragion del
l'egualità tu l'hai inteſa.io t'ho detto ch'ancora è mag
giore il mancamento di bellezza nel mondo angelico,
però che piu il conoſce perche eſſendo un mancamento
medeſimo in due perſone,in quella ſi fa maggior che piu
il conoſce: o in quella induce maggior deſio di ciò che
gli manca quando i ciuili e ſignorili ornamenti eguale
º
mente mancano ad un nobile, o ad un uillano, in qual
di loro fanno maggior macamento, o nel nobile, che co
noſce il mancamento che gli cauſano,o nel uillano, che
non ſa che ſieno:e qual piu gli deſiaiso. Nel nobile cer
tamente:che quel che non ſente,non ha mancamento ne
deſio di quel che gli manca. FI. Coſì, ancora che quello
che manca dell'infinita bellezza del mondo i cor

ruttibile ſia egualmente infinito,pur nell'angelico, oue


piu ſi conoſce l'immenſa bellezza che gli manca, il mae
camento ſi fa maggiore, per incitare maggior deſiderio
e produrre piu intenſo amore, che nel modo inferiore.
| onde,ſe ben il macaméto riſpetto della diuina bellezza
è eguale pure pil difetto del conoſciméto il macaméto
è minore,oril deſiderio eramor di quello è piu rimeſſa
ſi che l'egualità del macamento nelli due modi è perri
ſpetto della coſa che maca,ch'é egualmente infinita: cr
il piu o ilmico,e riſpetto di quelli a chimica ſecondo
D I A L O G O -

che piu il conoſcono,e piu il deſiano, o amano, so. Aſ


ſai chiaro intendo come il mancamento della bellezza
nel mondo angelico,non ſolamente è eguale a quello del
mondo inferiore,maancora maggiore, onde con ragioa
ne il deſiderio, e l'amore è molto piu ardente, intenſo,
cr eccellente, o con ragione ſi puo affermare, che iui
prima naſceſſe, ma mi reſta l'animo inquieto della digni
tà del mondo angelico peroche eſſendo il mancamento
della bellezza imperfettione;oueilmacaméto è maggio
re,debbe eſſere l'imperfettione maggiore onde ſeguita
riache'l mondo angelico,a chi piu manca della bellez
za,ſecódo te,fuſe piu defettuoſo, o maco perfetto del
corruttibile:il che è abſurdo. F1. seguitaria l'incóuenié
te che dici ſe'l mancamento di bellezza, ilqual t'ho det
to eſſere maggiore nel mondo angelico, che nel corrut
tibile,fuſe mancamento aſſolutamente priuatiuo;per
che queſto ueranéte induce difetto in quello, in ch'egli
é, quanto egli è maggiore: ma io non ho detto che ſimil
mancamento ſia maggior nel mondo angelico,maſola
mente il mancamento incitatiuo, o produttiuo d'amo
re, e deſiderio,ilqual nò e difetto nelle coſe create,anzi
piu preſto perfettione, onde ragioneuolmite debbe eſſe
re maggiore nel mondo angelico, che nel corruttibile.
so. La diuerſità de " non mi ſatia, dichiarami
queſte due maniere di mancameto, cioè priuatiuo e pro
duttiuo d'amore,e la differeza che è fra l'uno e l'altro.
F1. Il mancamento d'ogni perfettione puo eſſer in atto
Jolamente eſſendopur la potentia di quella,laquale pri
mamente ſi chiama mancamento,oueramente che man
chiatto,e potentiainſieme, e chiamano queſta priua
T E R Z O. I 68
tione aſſoluta.so. Dimmi l'eſempio di tutti due. FIL.
Nelle coſe artificiali uedraiuno legno rozo, a chi man
ca la forma,o bellezza d'una ſtatua d'Apolline,nien
tedimanco è in potentia a quella però una portione d'ae
qua, coſì come è priuata in atto di forma di tatua, coſi
ancora è priuata in potentia perche d'acqua non ſi puo
fare ſtatua come di legno. Quel primo mancameto che
non è ſpogliato di potentia ſi chiama mancamento:que
ſto altro a chi ancora mica con l'atto la potetia,ſi chia
ma aſſoluta priuatione. e nelle coſe naturali la materia
prima che è nel fuoco, o nell'acqua, ſe ben gli manca la
forma,o eſſentia dell'aere in atto però gli macainpo
tentia perche del fuoco ſi puo far aere,o coſi dell'ace
qua,nientedimanco gli manca forma di ſtelle, di Sole, di
Luna,ouero celeſte, non ſolamente in atto, ma ancora
in potentia,peroche la materia prima non ha potentia,
ne paſſibilità a cielo,ne ſtella. Queſta differenza e nel
mancamento della bellezza dal mondo angelico al cora
ruttibile, che nelli angeli il mancamento ſuo e mancame
to in atto ſolamente, ma non manca in conoſcimento,
co inclinatione: che e come la potentia nella materia
prima o coſi come in quella il mancamento dell'atto
gli dainclinatione,e deſiderio a ogni forma, di che ella
e in potentia,coſì la cognitione,crinclinatione angelica
alla ſomma bellezza, qualgli manca gli da intenſiſſimo
amore, o ardentiſſimo deſiderio. queſto mancamento
n5 e prìuatione aſſoluta, perche chi conoſce o deſia ciò
che gli macanon e del tutto priuato di quello: peroche
il conoſciméto e un'eſſere potentiale di quello che man
ca e coſì e l'amore e deſiderio, ma nel mondo infee
D I A L O G O
riore oue non è tal conoſcimento,o deſiderio di queſta
ſomma bellezza, con l'atto manca la potentia di quella
o tal mancamento è priuatione aſſoluta, o uero difet
to,non già conoſcitiuo incitatiuo o produttiuo d'amo
re,che quell'e perfettione nelle coſe create,o nelle piu
eccellenti, questo mancamento ſi truouamaggiore, cioè
piu conoſcitiuo,o incitatiuo d'amore che nel corruta
tibile, o il priuatiuo minore, e nel corruttibile è il con
trario,che'l mancamento incitatiuo è minore, o il pri
uatiuo maggiore:onde egli è manco perfetto, e piu dea
fettuoſo.so.veggo ben la differenza che è fra il man
camento di bellezza conoſcitiuo, o produttiuo d'amo
re,del quale piu ſi truoua nel modo intellettuale, e quel
del priuatiuo nudo di cognitione, o amore, del quale
piu ſi truoua nel mondo corruttibile: & conoſco come
l'uno importa pfettione,o l'altro difetto:ma mi reſta
no tre coſe dubbioſe, prima che'l macamento del modo
inferiore non ſi puo chiamare aſſolutamente priuatiuo;
peroche ancora in quello ſi conoſce la ſomma bellezza;
o è deſtata dagli huomini che ſono parte di quello. La
ſeconda, che quel mancameto conoſcitiuocº deſideraa
tiuo della ſomma bellezza non pare che poſsi ſtare con
l'eſſer'in potétia della coſa che manca in atto, com'hai
detto,peroche la potentiaſipuo ridurre ad atto,co neſ
ſuno bello finito puo hauere bellezza infinita:laquale è
uella che dici che conoſce et deſia. La terza che mi par
i" che Dio in alcuna coſa creata metta conoſcimè
to e deſiderio di coſa che gli machi, o ſia poſſibile alo
ro d'acquistare:come ſarebbe quello che dici del modo
angelico ſoluimi o Filone queſti dubbi,pche meglio mi
- acquieti
T E R Z: O. 169
acquieti l'animo in queſta materia del doue l'amore
nacque. F1. Simili dubitationi da te aſpettauo, e ſono
a propoſito, perche con la ſolutione di quella piuintie
ramente conoſcerai che l'amore nacque nel mondo ana
gelico, come t'ho detto. Alla prima ti dico, che nel mon
do corruttibile non è lucida cognitione della ſomma bel
lezza diuina; peroche queſta non ſi puo hauere ſe non
per intelletto in atto ſeparato dalla materia, che è ſpece
chio capace della trasfiguratione della diuinahellezza,
cr tale intelletto non ſi truoua nel mondo inferiore,
perche gli elementi miſti inanimati piante o animali
mancano d'intelletto, e l'huomo che l'ha,l'hapotene
tiale, che intende l'eſſentie corporee pigliate dai ſenſi:
e quel che piu ſi puo ſolleuare, quando è nutrito da ue
raſapientia,è uenir incognitione dell'eſſentie corporee,
mediante le corporee, come per il mouimento dei cieli ſi
uiene a conoſcimento de motori loro, che ſono uirtù cor
poree, o intellettuali, e per ſucceſſione uenire in cogni
tione della prima cauſa, come de primi motori ma ques
sto è come uedere il lucido corpo del Sole in acqua,ò in
altro diafano; perche la debile uiſta nol puo uedere de
diretto in ſe ſteſſo: che coſì il noſtro intelletto humano
nelle corporee uede l'incorporee, o ſe ben conoſce che
la prima cauſa è immenſa, e infinita, la conoſce per
l'effetto ſuo che è l'uniuerſo corporeo o per l'opra
conoſce il maeſtro, nonche'l conoſca direttamente per
ſe ſteſſo uedendo la ſua propriamente, e arte, come fa
il mondo angelico, che p eſſere intelletti ſeparati dama
teria ſono capaci a ueder, ouero imprimerſi in loro di
rettamente, o immediatemente la chiara bellezza dia
- Y
D I A L O G O
uina,come l'occhio dell'Aquila, che é capace di uedere
direttamente il lucido Sole, o non in enigmate. s o. Et
“tunon m'hai moſtrato che l'intelletto humano qualche
uolta uiene in tanta perfettione, che ſi puo ſolleuare a
copularſi con l'intelletto diuino, ouero angelico ſepara
to da materia,e fruirlo in atto uedendolo direttaméte, e
nonp diſcorſo potentiale,nemezo corporeo?F1. Que
ſto è uero,o gli filoſofi tengono che l'intelletto noſtro
ſi poſſa copulare con l'intelletto agente ſeparato da ma
teria,ilche è del mondo angelico:ma quado uiene in que
sto grado,non è piu intelletto humano potentiale,ne cor
poreo,ne e del mondo corruttibile, ma è egli è già fatto
del mondo angelico,ò mezo fra l'humano, e lo angeli
co. so.Perchemezo,etnò deltutto angelico? F1. Però
che copulandoſi con l'angelico, biſogna che ſia inferio
realui, che quel che ſi copula è inferiore a quello col
quale ſi copula,coſi come l'angelo è inferiore alla diuina
bellezza con la copulatione della quale ſi felicita. Si che
l'intelletto copulato è a l'angelico quaſi come l'angelico
al diuino,o è mezo fra l'intelletto humano e l'ange
lico al diuino, o è mezo fra lui e'l diuino,ſe ben il diui
no per eſſere infinito, eccede molto piu del mezo, e ſia
ultimogrado di bellezza improportionabile all'altro.
Sono adunque quattro gradi d'intelletto, cioè humano,
copulatiuo angelico,e diuino, o l'humano ſi diuide in
due,cioè in potentia, come quel dell'ignorante, o in ha
bito come quello del ſapiente, o coſì ſono cinque, onde
conoſcerai che l'intelletto humano, ancora il copulatia
uo,non puo cdprendere, ſecondo il filoſofo,la bellezza
diuina de diretto, ne hauere la uiſione o cognitione di
T E R : Z o. 17 o
r
quelld,e però il deſiderio, o amore non puo de diretto
drizzarſi in quella non conoſciuta bellezza, ſe no fuſe
confuſaméte per la cognitione hauuta della prima cauſa
e primomotore, mediantegli corpi:laquale nò è perfet
ta,ne retta cognitione,ne puo indurre quel puro amore,
ne intenſo deſiderio, che a quella ſomma bellezza ſiria
chiede: puo nientedimanco conoſcere nella copulatione
; l'eſſentia dell'intelletto agente, la bellezza delguale è
finita,uerſo laquale dirizza il ſuo amore e deſiderioter
mediante quella,ouero in quella uede, o deſta la bellez
za diuina, come in un mezo criſtalino, è ſia in chiaro
ſpecchio:manò in ſe ſteſſa immediate, come fa l'intelleta
to angelico. so. Pure mi ricordo che hai detto, che
l'anime de ſanti padri profeti furono copulate con la
medeſima diuinità. F1. Quel che horat'ho detto è ſea
condo ilfiloſofo che inueſtiga la maggiore perfettione,
ſi in che l'huomo naturalmente puo arriuare, ma la ſacra
ſi ſcrittura ne moſtra quanto piu alto puo uolare l'intela
:
ietto humano,quido e fatto per gratia di Dio profetico
4 o eletto dalla diuinità perche albora puo hauerla coa
pulatioue con la bellezza diuina immediatamente con
qualſiuoglia degli angeli so.Et ogni profeta è forſe
peruenuto atalgrado diuiſione diuina?F1. Non,eccete
to Moiſe che fu principe de profeti, peroche tutti gli al
tri hanno hauuto la profetia mediante l'angelo, o la
fantaſia loro participaua con l'intelletto in ſua copula
; tione, onde la profetia loro ueniua la maggiore parte
. in ſogni, º dormienti configure, e eſempifantaſti
f chi: però Moiſe profetizaua in uigilia con l'intellet
to chiaro e mondo di fantaſia, copulato con eſſa diuini
Y 2
i D, I A L O G O -

ti ſenza mezo d'angeli, e ſenza figura nefantiſtichi al


cuni, eccetto la prima uolta, per eſſere nuouo:onde mor
morando Aron & Maria fratello, orſorella di Moiſe
di lui, dicendo che ancora loro erano propheti come lui,
Dio gli diſſe che nºi erano pari, dicendo, ſe Dio prophe
tiza auoi e in ſpecchio, e in ſognio, cioè mediante il
ſpecchio dell'angelo, or non compagnia della fantaſia
Jonnifera:o ſegue, non è coſi il mio ſeruo Moiſe che in
tutta la caſa mia è fedele parlò con lui bocca a bocca in
uſione e non in enigmate, e la figura di Dio uidde,
cioé ch'egli è conoſcitore fedele di tutte le Idee che ſono
nella mente diuina, o che prophetizaua bocca a bocca,
non p interceſſione angelica, ma con chiara intellettuaa
le uiſione ſenza ſogno, o enigmate, e finalmite come
il primo degli angeli la belliſſima figura di Dio uedesſi
che di queſto ſolo bauiano notitia che habbia hauuta la
uiſione diuina, come l'intelletto angelico,e non alcuno
altro propheta,et però la ſacra ſcrittura dice di lui, che
Moiſe parlaua a Dio faccia a faccia, come parla uno
huomo al ſuo compagno: cioè che de diretto prophetia
zando,uedeua la uiſione diuina.so. Chi in uita potette
uenire a tanta ſolleuatione, che debbe eſſere ſtato poi
della morte, eſſendo l'anima già dislacciata dall'impedi
menti corporei? F1. Credi che con maggiore facilità la
ſua copulatione fu albora piu intima con la diuinità,er
con maggiore unione, o ſempre continoua ſenza in
terpoſitione, quel che uiuendo non poteua eſſeretchenò
ſolamente Moiſe teniamo in morte eſſerſi copulato in,
mediate con la diuinità ma ancora molti degli altri pro
pheti e ſanti padri l'hanno conſeguito in morte: ſe bene
-
- T E R z o. 17r
nella uita altri che Moiſe non l'ha conſeguito. so. Ho
; inteſo a ſufficientia la ſolutione del primo dubbio;uorrei
chemiſolueſi il ſecondo, come puo eſſere che l'angelo
ſia in potentia per conoſcimento deſideratiuo all'infini
tabellezza, laquale è impoſſibile che acquiſti in atto.
;

F1. Impoſſibile e che i finito uenga ad eſſere infinito:
come é poſſibile che la creatura ſia fatta creatore e per
tale acquiſto non ſi truoua potentia nell'anime de beati,
ma ſono in potentia a copularſi, or unirſi con l'infinita
bellezza di Dio, ſe bene loro ſon finiti, o in queſto ſer
ue la cognitione c'hanno di ſua immenſa bellezza,e l'a
more, e inclinatione gli indirizza in quello.s o. Coa
me l'infinito puo eſſere conoſciuto dal finito? o l'infini
tabellezza come ſi puo imprimere in mente finita: Fr.
Queſto non è ſtrano, perche la coſa conoſciuta ſta,e
s'imprime nel conoſcente ſecondo il modo,e natura di
eſſo conoſcente, e non del conoſciuto, mira che tutto,
l'emiperio éuiſto dall'occhio, o è impreſſo nella mia
nima pupilla,non già ſecondo la grandezza e natura ce
leſte, ma ſecondo è capace la quantità,o uirtù della pu .
pilla:coſì l'infinita bellezza s'imprime nella finitamen
te angelica,ò beata,non ſecondo il modo della ſua infini
ta, ma ſecondo la finita capacita della mente che la cono
ſce:che l'occhio dell'Aquila uede, o ſi trasfigura in
quello, il lucido, o gran sole dirittamente, non come
egli è in ſe, ma come l'occhio dell'Aquila è capace di ria
ceuerlo.vn'altro conoſcimento è dell'immenſa belleza
za diuina, che s'agguaglia a quella,ilqual è quello che i
ſommo Dio ha di ſua propria bellezza; o e come ſet,
Sole con la ſua lucidità, che è uiſibile, uedeſſe ſe ſteſſo,
Y 3
D I A L o G o -

che quella ſariauiſione perfetta: però che la cognitione


s'agguaglia al conoſciuto. Sono dunque tre uiſioni di
Dio, come del Sole. L'infima dell'intelletto humano che
uede la bellezza diuina in enigmate dell'uniuerſo corpo
reo, che è ſimulacro di quella,ſicome l'occhio humano,
che uede il lucido corpo del Sole trasfigurato in acqua,
è in altro diafano impreſſo: però che de diretto non è
capace diuederlo. La ſeconda e dell'intelletto angelico,
che uede l'immenſa bellezza diuina de diretto, non aga
guagliandoſi con ſuggetto, ma riceuendolo ſecondo la
ſua finita capacitatcoſi come l'occhio dell'Aquila uede il
chiaro Sole. La terza è la uiſione dell'intelletto diuino
della ſua immenſa bellezza, la quale s'agguaglia con
l'oggetto;come ſe l lucido Soleſe ſteſſo uedeſſe,so. Mi
piaceno le tueſolutioni di queſto ſecondo dubbio, ma mi
reſta pur difficile che eſſendogli angeli immutabili, co
ſempre in un grado di felicità, come può eſſere che ſiea
noin potentia a qualcheperfettione d'eſſere in atto,coa
me hai detto, della loro copulatione diuina? e ſe loro
ſono ſempre copulati con la diuinità, non biſogna defio
ne amore per quello che ſempre hanno:che(come dici)ſi
deſia cio che manca, e non quello che ſempre ſi poſſiea
de. F1. Eſſendo tanto piu eccellente l'oggetto del cono
ſcente, non eſtrano che ſempre poſſa creſcere la cognia
tione,o unione copulatiua dellaméte finita con l'infini
tabellezza, mediante il deſiderio,o amore che ſi cauſa
nelgran mancamento della ſomma bellezza conoſciua
ta,perſempre fruire piu la copulatione e contemplaa
tione unitiua di quella:e ſe ben gli angeli non ſon tema
porali, l'eternità non è infinita,ne tutta inſieme ſenza
T E R z o, 172
ſucceſſione, come l'Eternità diuina.onde eſi, ſe ben ſo
no incorporei o non hanno moto corporale, hanno
noto intellettuale nella ſua prima cauſa,e ultimo fine,
contemplatione e copulatione ſucceſſiualaqualeſucceſa
ſione i filoſofi chiamano euo angelico, che è mezo fra il
tempo del mondo corporeo,e l'Eternità diuina, o in
tal ſucceſſione può ſtare potentia, amore, o deſiderio
intellettuali,o adherentia ſucceſſiua o unitiua(ſecona
do t'ho detto) o quando ben ti concedeſi che eſſi ſon
ſempre in ungrado di copulatione, non però mancaria
l'amore e deſio della continuatione di quella in etere
no,che(come t'ho detto)le coſe buone poſſedute s'ama
no deſiderado ſempre fruirle con perpetua delettatione.
ſi che l'amore angelico ſi dirizza ſempre nella diuina
bellezza intenſiuamenee, o eſtenſiuamente. so. Ho
ſatisfattione del ſecondo dubbio, di qualche coſa del ter
zo. F1. Con il già detto nella ſolutione del ſecondo,e
manifeſta la ſolutione del terzo, ti concedo che Dio,ne
la natura non pongano in alcuna creatura intero amo
rene deſiderio,ouero inclinatione, o inherentia ſe non
a conſeguire,è ad eſſere coſa poſſibile, o non al mero
e manifesto impoſſibile: or peròuedraiche uno huo
mo non deſiaandare con lipiediin cielo, è uolare con
le ali,ò eſſere una ſtella,ò hauerla in mano, ne coſe ſia
mili, che ſe ben ſono degne e mancano o che ſia cono
ſciuta la ſua dignità,non però ſon deſiderate.pche l'ima
posſibilita loro è manifeſta:onde mancando la ſperaza
di conſeguirle, manca il deſiderio: però che la ſperanza
d'acquiſtare la coſa che diletta quando è conoſciuta,e
manca, incita l'amore & deſio per acquiſtarla:o qua-.
D I A L o G O'
do la ſperanza è lenta,l'amor non è mai inteſo,ne il dea
ſiderio ardente: o quando è priua,per eſſere l'acquiſto
impoſſibile,ſi priua ancora l'amore, o il deſio del coa
noſcente.ma l'amore, e il deſiderio angelico di fruire
l'immenſa bellezza diuinanon è di coſa a loro impoſſia
bile diſperata,che(come t'ho detto) poſſono,et ſperano
conſeguire,o fruire quella come propria felicità:e in
quella ſempre ſi dirizzano e conuertono, come pro
prio fine, nonoſtante ch'ella ſia infinita, o gli angeli
finiti so. Ho ben inteſo la ſolutione del terzo dubbio,
crueggio che tu ne l'amore accreſciuna quarta condia
tione, che oltra che biſogna che ſia di coſa bella, o coa
noſciuta da l'amante, e che in qualche modo gli mana
chi,ò gli poſimancare,biſogna ancora(ſecondo te)che
ſia poſſibile conſeguirla,o ſi habbi ſperanza d'acquia
ſtarſi:ilche par ragioneuole: ma trouiamo eſperientiain
contrario, e uediamo che gli huomini naturalmente
deſiano dimainon morire: laqualcoſa è impoſſibile, ma
nifeſta,o ſenza ſperanza. F1. Coloro che i deſiano,
non credono interamente che ſia impoſſibile, o hanno
inteſo per le historie legali,che Enoc,o Elia, e ancor
ſan Giouanni euangeliſta ſono immortali in corpo, or
anima: ſe ben ueggono eſſere ſtato per miracolo: onde
ciaſcuno penſa che a loro Dio potria fareſimil miraco
lo.& però con queſta poſſibilitaſigionta qualche remo
taſperanza, laquale incita un lento deſiderio, maſsima
mente per eſſere la morte horribile, o la corruttione
propria odioſa a chi fiuuole,o il deſiderio non è d'ace
quiſtare coſa nuoua, ma di non perdere lauita, che ſi
truota:laquale hauendoſi di preſente, è facilcoſa ingan
- T E R z o. 173
narſi l'huomo a deſiare che non ſi perda:ſe ben natural
mente è impoſsibile:che'l deſiderio di ciò è talmente len
to, che può eſſere di coſa impoſſibile, o imaginabile,eſ
ſendo di tanta importantia al deſiderante. o ancora ti
dirò che'l fondaméto di queſto deſiderio non è uano in
ſe,ſe bene è alquanto ingannoſo però che'l deſiderio de
l'huomo d'eſſere immortale è ueramente poſſibile: per
che l'eſſentia dell'huomo(come rettamente Platonuuo
le)non è altro che la ſua anima intellettiua, laquale per
la uirtù,ſapientia, cognitione,o amore diuinoſi faglo
rioſa, o immortale:che quelli che ſono in pene non li
chiamo interamente immortali, perche la pena è priua
tione della uiſione diuina,che all'anima ſi può reputare
mortalità,ſe ben deltutto non è annichilata. & gli huo
mini inganati in che l'eſſere corporeo ſia la ſua propria
eſſentia,ſi credono che'l natural deſio dell'immortalità
ſia nell'eſſere corporeo:ilquale in effetto non è ſe nò nel
li ſpirituali, come t'ho detto, da queſto intenderai o Soa
fia la certezza dell'anima intellettiua humana, che ſe
l'huomo non fuſſe ueramente immortale ſecondo l'ani
ma intellettiua, che è il uero huomo, non deſiderariano
tuttigli huomini immortalità come deſiano:che gli altri
animali, coſì come ſono interamente mortali, coſì puoi
penſare che non penſano,non conoſcono,non deſiano,
e non ſperano l'immortalità: ne forſe ancora conoſa
ſcono che ſia lamortalità,ſe bene fuggono dal danno e
doglia per la cognitione de contrari è una medeſima,
l'huomo che conoſce la morte, conoſce e procura l'im
mortalità ſua,cioè della ſua anima, e questo nolfaria
ſe non fuſſe poſſibile conſeguirlo al modo che t'ho det
D I, A L O G O
to da queſto uero deſiderio deriua il deſiderio fallace
che non mora il corpoaccompagnato dall'altre cagioni
che t'ho detto. so. Mi chiamo contenta delle ſolutioni
delli miei dubbi, o conoſco che l'amor dell'uniuerſo
creato ueramente nacque nel mondo angelico,ma ſola
mente m'è contra quel che m'hai detto di Platone, che
dice l'amore non eſſere Dio,ma un gran demone:etgia
t'ho inteſo che l'ordine de demoni Platone il fa inferio
re a quello delli dei,cioè delli Angeli: adunque non prin
cipia(ſecondo lui) l'amor nel mondo angelico, ma nel
demonio, e per queſta ragione gli angeli debbono eſſe
retotalmentepriui d'amore però che non e giuſto che'l
demone che e inferiore, influiſca amor neſuoi ſuperiori
cioenelli angeli come influiſce alli huomini a quali e ſu
periore. FI.Noi habbiamo confabulato dell'amore del
l'uniuerſo piu uniuerſalmente di quello che fece Plato
ne nel ſuo conuiuio però che noi qui trattiamo del prin
cipio dell'amore in tutto il mondo creato, o egli ſola
mente del principio dell'amore humano: ilquale tenena
do alcuni che fuſſe un Dio, ouero dea, che continua
mente influiſca queſto amore alli huomini, Platone con
tra quelli dice che non può eſſere Dio, perche gli dei in
fondonoperfettione, o bellezza in habito come loro,
che ſono ueramente perfetti o belli: ma l'amornelli
humani non e poſſesſione, ne perfettione di bellezza,
ma deſiderio di quella che manca, onde la ſua bellezza
e ſolamente in potentia, e non in atto, ne habito, come
in effetto e nelli angeli, che ueramente amore e la pria
ma paſſione dell'anima,che l'eſſere ſuo conſiſte in inhe
reni, potentiale alla bellezza amata, o però Platone
T E R z o. 174
pone il ſuo principio inferiore delli dei,cioe demone: la
bellezza del quale e in potentia a riſpetto dell'angelica,
che e in atto: o coſì come Platone pone alle perfettioa
ni attuali ſcientie, o ſapientie humane in atto le Idee
per principi,coſi alle potentie,uirtù,e paſſioni dell'a
nima pone gli elementi inferiori delli dei per principi:
o eſſendo l'amore (come t'ho detto) la prima paſa
ſione dell'anima, pone un grande, o primo demo
ne per ſuo principio, ma l'amore di che parliamo,nel
li angeli non e paſſione corporea, ma inherentia ina
tellettuale nella ſomma bellezza: onde queſto eccede i
demoni,o huomini inſieme: & e principio dell'amore
nel mondo creato: il che non niega Platone, perche
eſſo medeſimo pone amore nel ſommo Dio participato
alli altri dei, come quello deldemone alli humani. ma p
eſſere piu alto di quello, non ne fa uno commune pare
lare d'ambi due,come habbiamo fatto noi.so. Ancora
di queſto ultimo dubbio ſon ſatisfatta ſolamente uorrei
ſapere da te in queſta parte, come l'amore ilqual nac
ue nel mondo angelico, dili proceda, e ſi participi a
tutto l'uniuerſo creato:o ſe gli angeli participano tut
ti nell'amore della diuina bellezza immediatemente,
ouero l'uno mediante l'altro ſuperiore a lui.F1. Gli an
geli participano nell'amore diuino al modo che fiuta
ſcano la ſua unione: e in questo li filoſofi, theologi,
o Arabiſon diſcrepanti. La ſcola d'Auicenna,o Al
gazeli, o il noſtro Rabi Moiſe,e altri tengono che la
prima cauſa ſia ſopra tutte l'intelligentie mouitrici de
i cieli, cauſa o fine amato da tutti : laquale eſſena
doſimpliciſſima unita con l'amore della ſua immenſa
D I A L O G O “
bellezza,immediate da ſe ſola la prima intelligéza mo:
uitrice del primo ciclo produce: o quella ſola fruiſce la
uiſione o unione diuina immediatemente:però che l'aa
mor ſuo tende immediate nella diuinità ſua propria cau
ſa, 23 dilettiſſimofine queſta intelligenza ha due con
templationi,l'una della bellezza della ſua cauſa, o per
uirtù, or amore di quella produce ancorella la ſecon
da intelligenza. La ſeconda è la contemplatione della
ſua propria bellezza, per uirtù, o amore della quaa
le produce ilprimo orbe,compoſto di corpo incorruta
tibile circulare, o d'anima intellettiua, amatrice dela
la ſua intelligenza, della quale è perpetua mouitrice,
come ſuo proprio fine amato. La ſeconda intelligena
za contempla la bellezza diuina, non immediate, ma
mediante quella: come chiuedeſſe la luce del Sole me
diante uno uetro criſtallino.co ella ancora ha due con
templationi, quella della bellezza della cauſa per uirtù,
cr amor della quale produce le terza intelligenza: or
quella della bellezza di ſe ſteſſa, per laquale produce il
ſecondo orbe a ſe appropriato in continuo mouimento.
A queſto modo pongono la produttione, o contempla
tione di tutte l'intelligentie, o orbi celeſti ſucceſſiuaa
mente,e incatenatamente:ò che ſieno otto orbi (come
teneuano li Greci)o noue, come gli Arabi,o dieci, come
gli antichi Hebrei,cº alcuni moderni,il numero dell'in
telligenze mouitrici, o per uirtù delle loro anime, coa
me il numero delli cieli, liquali ſi muoueno continua
mente di ſe, in ſe circularmente, per la cognitioa
ne, & amor che ha l'animaloro alla ſua intelligenza,
e alla ſomma bellezza relucente in quella, la quale
T E R z o. 175
tutti ſegueno per copularſi,e felicitarſi con lei, come in
ultimo, ci feliciſſimo fine, il piu inferiore de moto
ri,cioe quello dell'orbe della Luna, per la contemplatio
ne,er amore della bellezza di ſe ſteſſo produce l'orbe
della Luna che egli ſempre muoue,e per la contempla
tione della bellezza della ſua cauſa dicono che produce
l'intelletto agente,che e l'intelligentia del mondo infea
gi riore,che e quaſi l'anima del mondo perche(come Pla
tone)dicono che queſta ultima intelligenza e datrice di
tutte le forme in diuerſi gradi,c ſpecie del mondo infe
riore nella materia prima, per la contemplatione, º a
more della ſua propria bellezza.laquale ſempre muoue
di forma informa per la generatione, o ſucceſſione cò
tinoua, º per la contemplatione, o amore della bela
º lezza della ſua cauſa produce l'intelletto humano ultia
modelli intelletti, primo in potentia o dipoi illuminan
dolo il riduce in atto, ci habito ſapiete, di maniera che
ſi puoſolleuare per forza d'amore, o deſio a copulara
col medeſimo intelletto agente, eruedere in quello co
me in ultimo mezo,o ſpecchio criſtallino l'immenſa bel
lezza diuina,o felicitarſi in quella con eterna dilettaa
tione, come in ultimo fine di tutto l'uniuerſo creato in
modo, chehauendo declinato l'eſſentie create di grado
in grado,non ſolamente fino all'ultimo orbe della Lue
na,ma ancora fino all'infima materia prima, di liſi ri
torna a ſolleuare eſſa materia prima con inclinatione,
amore,c deſio d'approſſimarſi alla perfettione diuina
dalla quale è piu lontana,aſcendendo di grado in grado
nellei". perfettioni formali. Prima, nelle forme
degli elementi. Secondo nelle forme delli miſti inanimaa
- D I A L O G O
ti.Terzo,i quelle delle piate. Quarto,nelle ſpecie degli
animali. Quito, nella forma rationale humana in poté
ti. Seſto, all'intelletto in atto,ouero in habito.Settimo,
a l'intelletto copulatiuocò la ſomma bellezza mediante
l'intelletto agéte.Di queſta manieragl'Arabifano una
linea circulare dell'uniuerſo, il principio della quale e
la diuinità,e da lei ſuccedendo incatenatamente d'uno,
in uno,ſi uiene alla materia prima,che e la piu distante
da quella,e da lei ua aſcendendo e approſsimandoſi di
grado in grado fin che ſi torni a finire in quel punto,
del quale eprincipio,cioe nella bellezza diuina per la co
pulatione dell'intelletto humano con quella so. Ho in
teſo come queſti Arabi intendono che l'amor diſcenda
dal capo del mondo angelico fin a l'ultimo del mondo in
feriore,o che egli aſcenda fino al ſuo primo principio,
tutto ſucceſsiuamente digrado in grado con ordine mia
rabile in forma circulare, con ſegnalato principio.io nò
uoglio per hora giudicare quanto queſta opinione hab
bia deluero,ma ha dell'ingegnoſo o apparente, o è
molto ornata. dimmi la diſcrepantia degli altri Arabi
in queſto. F1. Gia credo hauerti detto un'altra uolta,
che Auerrois, come però Ariſtotelico, le coſe che non
trouò in Ariſtotele,operche alle ſue man non perueniſ
ſero tuttigli ſuoilibri maſsimamente quelli della metafi
ſica,o theologia,o per non eſſere della ſua opinione,
o ſentenza,s'affaticò contradirli o annullarle, come
queſto incatenamento dell'uniuerſo nol trouaſſe in lui,
ha còtradetto in quello agliArabi ſuoi anteceſſori, dici
do che nò e della filoſofia, di méte d'Ariſtotele, perche
egli non ha per inconueniente che dell'uno o ſimplia
T E R Z O. 176
ciſsimo Dio dependa immediate la moltitudine coordi
nata dell'eſſentie dell'uniuerſo, attento che tutto s'unia
ſce come membra d'uno indiuiduo huomo,e per quela
la totale unità tutte leſue parti poſſono dependere inſie
me dalla ſimpliciſsima unità diuina, nella cui mente tut
to l'uniuerſo e eſemplato,efigurato, come la forma de
: l'arteficiato nella mente dell'artefice laquale forma in
Dio non implica multiplicatione d'eſſentia, anzi dalla
banda ſua è una, e nell'artificiato ſi moltiplica per il
; mancamento che ha della perfetti e dell'artifice,ſi che
le Idee diuine per la comparatione che hanno all'eſſen
tie create ſono molte, ma per eſſerein mente diuina ſono
una con quella.dice adunque Auerrois che la diuinabel
º
ti lezza s'imprime in tutte l'intelligentie mouitrici dei cie
li immediatemente, o tutte da lui congli ſuoi orbi han
no deriuationeimmediata, o coſì la materia prima, e -
tutte le ſpecie,e intelletto humano, che ſono ſoli gli ea
terni nel mondo inferiore, ma dice che queſta impreſsio
neſe bene è immediata in tutto, nientedimanco per ordi
ne e graduata ſecondo piu o manco, peroche nella pria
ma intelligenza la bellezza diuina s'imprime piu degna,
ſpiritualmente, e perfettamente con maggiore confora
mità di ſimulacro, che nella ſeconda, e nella ſeconda
piu che nella terza, e coſi ſucceſsiuamente fino all'in
telletto humano, che è ultimo dell'intelligentie, nelli
corpi s'imprime in modo piu baſſo, peroche iui é
fatta dimenſionabile, e diuiſibile, nientedimanco s'-
º imprime nel primo orbe piu perfettamente, che nel
ſecondo, e coſì ſucceſsiuamente fino a paſſare all'era
º be della Luna, o uenire alla materia prima, nela
“ - 1D I A L O G O
laquale ancos imprime tutte le idee della bellezza diui
ma come in ciaſcuna dell'intelligentie mouitrici, e ania
medelli cieli, gi come nell'intelletto agente humano e
ſapiente, ma non in quella chiarezza e lucidità, ma in l
modo ombroſo, cioe in potentia corporea. 23 eſimile l'
impreſſione della materia prima riſpetto delli corpi cele
ſti, all'impreſſione dell'intelletto poſſibile humano, ria
ſpetto di tutti gli altriintelletti attuali e non è altra dif
ferenza in queſte due impreſſioni ſe non che nella mate.
riaprima ſono impreſſe tutte le Idee formali in poten
tia corporalmente, per eſſere il piu infimo delli corpo
rei,e nell'intelletto poſſibile ſono coſì tuttei in
potentia non corporea,ma ſpirituale, cioe intellettuale,
e ſecondo queſta graduatione ſucceſſiua dell'impreſſio
ne della bellezza diuina,ſuccede l'amore e deſio di quel
la nel mondo intellettuale, di grado in grado, dalla pria
ma intelligenza fino all'intelletto poſſibile humano,
che e il piu baſſo,o infimo dell'intelletti humani, e nel
mondo corporeo, nel quall'amore depende dall'intela
letto, ſuccede coſì dal primo, e ſupremo cielo gradual
mente,fin alla materia prima,laquale e coſì come ogn'u
no deliorbiceleſti per quello amor inſatiabile che han
no alla bellezza diuina, o per piu participarla,et fruir
la ſi muoue circularmente di continuo ſenza ripoſo. co
ſi la materia prima con deſiderio inſatiabile di particia
pare la bellezza diuina, con la recettione delle forme, ſi
muoue di continuo di forma in forma, in moto di genee
ratione, e corruttione circulare ſenza mai ceſſare. Piu
particularità ti potrei dire d ciaſcuna di queſte due opi
nioni nel modo della ſucceſſione dell'eſſentie, o amori
- nell'uz
-. -- T E R Z O. 177
niuerſo nelle ſue differenze, o ragioni che ogn'uno in
fauore della ſua opinione, o in disfauore dell'altra ad
duce,ma le laſſo per non eſſere proliſſo in coſa non nea
ceſſaria al propoſito. baſtiti che ciaſcuna di queſte due
cpinioni ti moſtrarà la riſpoſta di quello, che dimandi,
cioe a che modo l'amore depende dal mondo angelico,
del quale nacque nel mondo celeſte,o inferiore, che ſi
fa commune a tutto l'uniuerſo creato. So. Ho inteſo la
differenza della ſuccesſione dall'impresſione della bela
lezza diuina e dell'amore di quella neigradi intelleta
tuali dell'uniuerſo,fra queſte due opinioni d'Arabi, o
mi par comprendere che la primaſia come l'impreſſio
ne del Sole in uno chiaro cristallino, e mediante quello
in un'altro men chiaro, o coſì ſuccesſiuamente fin'al
; l'intelletto humano, che è l'ultimo, o menchiaro di
tutti,ca la ſeconda come l'impresſione pur del Sole ima
mediatamente in molti ſpecchi l'uno men chiaro dell'al
º tro gradualmente dalla prima intelligenza fino all'intel
letto humano, o all'uno modo, o all'altro,ueggo che
l'amor depende dal mondo angelico in tutto l'uniuerſo
creato o però ſono interaméte ſatisfatta di queſta mia
terza dimanda de doue l'amore nacque,e ueramente co
noſco che'l ſuo primo naſcimento, eprincipio nel mona
do creato fu nella prima intelligenza capo del mondo
angelico,come hai detto,parriami horamai tempo che
tu desſiriſpoſta alla quarta dimandamia,che e di chi l'a
more nacque, o quali, o quantifurono gli ſuoi proge
nitori.F1. Poeti Greci, o Latini, che fra li dei numera
no l'amore, diuerſi di loro, diuerſi progenitori li attria
buiſcono, alcuni il chiamano Cupido, altri Amore, e de
Z
D I A L O G O -

Cupidini ne pongono piu d'uno, ma il principale è quel


fanciullo cieco,nudo, con le ali, che porta arco,etſaette
o dicono eſſere figlio di Marte,o Venere: o altri il
pongono nato di Venere ſenza padre.So.Che uogliono
moſtrare in questo? F1. Cupido dio d'Amore e l'amore
uoluttuoſo, delettabile,co proprio libidinoſo, ci però
fingono che la uoluttà ſia ſua figlia,ilquale ſi truoua ec
cesſiuo,o ardente in quelli buonini, nella natiuità de
quali Marte,o Venere ſono piu potenti, o fraſe con
municanti d'aſpetto beniuolo, o congiontione, però
che Venere dà abondantia d'humidità naturale digeſta,
e diſpoſta a libidine, o Marte da il caldo, o ardente
deſiderio, o incitatione: diſorte, che l'uno da il potere,
e l'altro il uolere eccesſiuo. Li Poeti Marte, datore del
caldo, chiamano padre,perche é attiuo,o a Venere di
cono madre, perche l'humido è materiale, e pasſiuo.
Quelli che dicono ch'è ſenza padre uoglion'inferir che
l'ardentisſima libidine non ha ragione intellettuale, che
è il padre, e direttore delle uoluntarie pasſioni, ha ſola
mente madre Venere pianeta, o dea delle delettationi
libidinoſe. l'altro Cupidine dicono eſſer ſtato figliuolo
di Mercurio,e Diana, ilquale dicono eſſere pennato,
cioe alato, e per queſto intendono la cupidità delle rice
chezze e poſſesſioni, o è l'amore dell'utile che fa gli
huomiuiueloci, o quaſiuolanti per l'acquiſitione di
quello,ilquale è eccesſiuo in quelli huomini, nella natiui
tà de quali Mercurio,e la Luna ſono glipiu poſſenti ſia
gnificatori congionti con buoni aſpetti, o in lochi fora
ti,però che Mercurio gli fa ſolleciti o ſottili negocia
tori, e Diana cioé la Luna gli fa abbondare dell'ac
; T E R z o. 178
quiſitioni mondane, però gli poeti Mercurio come
attiuo chiamano padre dell'utile,o Diana,per materia
le e pasſiua,dicono madre.So. Delle tre ſpecie d'amore
delettabile,utile,e honesto,li poeti ne hano finti due Cu
pidiniper dei,l'uno per il dilettabile, l'altro per l'utile.
Soiane hanno forſe finto alcuno altro per Dio dell'ho
neſto:F1.Non già perche Cupido uuol dire amore e de
ſio acceſo,o inordinato ſenza moderatione, liquali ecº
f cesſi ſi truouano nel delettabile,o utile,manò nell'ho
neſto,che l'honeſto dice moderatione, º tèperanza,et
ordine perche l'honeſto ſia quanto ſi uoglianò puo eſſe
reſtéperanza,ne cccesſiua, ma parladoli poeti della pro
genie dell'amore, qualche uolta dipinſero l'honeſto, e
qualche uolta tutti inſieme.So. Dimmi adiique quel che
dicono de progenitori dell'amore, come hai detto di Cie
pidine.Fi.Gia ero in uia per dirtelo.alcuni pongono l'
amore figlio di Herebo e della notte, anzi di moltiſuoi fi
gliuoli ſecondo gia t'ho detto, parlando della comunità
dell'amore, dicono che è ſuo primogenito. So. Di qual
º
parlano,e che ne ſignificano per queſti due parenti.F1.
Parlado dell'amore in cimune,che è la prima fra tutte
le pasſioni dell'anima,et Herebo come gia t'ho detto fin
gono di Dio tutte le ppasſioni dell'anima, e coſì delle po
teie dellamateria e pche la prima delle pasſioni dell'a
nima è l'amore però lo fingono primogenito di Hereto
eli attribuiſcono altri figliuoli, che ſono pasſioni conſe
guiti all'amore,còegiati dichiarai, etpògon la nottep
nutre dell'armore,p moſtrar cóel'amorſi genera di pri
uatide,et ma caméto di bellezza cò inherétia a qlla,per
che la notte e priuatione della bella luce del di in queſte
- Z 2
-
D I A L O G O
tutte tre ſpecie d'amore côcorrono in comune ſenza dif
ferentia,poſcia fingono un'altro Dio d'amore figliuolo
di Gioue,e di venere magna,ilquale dicono eſſere ſtato
gemino.So.Qual delle ſpecie d'amore è queſto? o che
dimoſtrano gli pareti.F1. In queſto intendono dell'amo
re honeſto,etéperato circa ogni natura d'acquiſto, ſia
di coſa corporea utile,ouer delettabile, nelli quali lamo
deratione e téperamento fa honeſto l'amore di coſa cor
porea,ouero incorporea,uirtuoſa,et intellettuale:l'ho
neſtà de quali caſiſte in che l'amoreſia piu intenſo etar
dente che eſſere poſſa etil diſtemperamento ſuo,e disho
neſtà non e altro che eſſer troppo remiſſo,olento, e gli
dano per padre Gioue,ilquale appreſſo i poeti e ſommo
Dio,però che tale amore honeſto è diuino, etilfin del
ſuo deſiderio e cotemplare la bellezza delgrà Gioue, e
giat'ho detto, che l'amato è padre dell'amore, et l'ami
te madre. Gli danno per madre la magna venere che no
è qlla che dai deſiderilibidinoſi, ma l'intelligenza di il
ta,laquale dai deſideri honeſti intellettuali et i"
come madre deſiderante la bellezza di Gioue ſuo marito
padre dell'honeſto amore & ſecódo gli aſtrologi,quan
do Gioue et Venere cô ſoaue aſpetto, o cogiontione ſon
forti e ſignificatori nella natiuità d'alcuno,p eſſere pia
neti beniuoli,e tutti due fortune,ilfanno benigno fortu
mato,et amatore d'ogni bene,etuirtù, o il dotano d'aa
more honeſto,et ſpirituale,ſecodo t'ho detto, però che
nelle coſe corporali venere da il deſiderio, et Gioue il
fahoneſto nelle intellettuali,Gioue da il deſiato, et ve
nere ildeſiderio:l'un come padre, e l'altro come madre
dell'amor honeſto, che coſi come Venere con la cogni
-- --
s -
T E R Z O. 179
tione,e uirtù di Marte fa i deſiderijhumani eccesſiui, e
libidinoſi, coſì con la congiontione,e matrimonio di Gio
ue li fa honeſti,e uirtuoſi.So. Intendo a che modo l'amo
re honeſto è figlio di Gioue,o venere:dimmi hora per
che il pògono gemino. F1. Platone referiſce un detto di
Pauſania nel conuiuio,dicendo che l'amore è gemino,p
che in effetto ſono duigli amori,coſi come ſon due leve
neri,peroche ogni venere e madre d'amore, onde eſſen
do le veneri due,biſogna che ſieno gli amori ancor due,
o perche la prima è Venere magna celeſte, e diuina,
il figlio ſuo è l'amore honeſto. dell'altra che è venere
inferiore libidinoſa, e figlio l'amore brutto, o però l'a
more e gemino,honeſto e brutto.So. Non è adiique ſa
ſto amorgemino ſolamente honeſto com'hai detto. Fr.
Queſto hagito nell'amore gemino Cupidine figlio di
venere inferiore, o di Marte con l'amorefiglio della
magna Venere, e di Gioue, ma ſeguitiamo coloro che poi
gono l'amore gemino altro che Cupidine cioè quello fia
glio di Gioue,o dellamagna venere, et queſto e l'hone
ſto.So.Come adiique l'honeſto ſolamente è gemino?F1.
Fingono eſſer queſto amore gemino, però che, com'hai
inteſo,l'amore honeſto é nelle coſe corporali e nelle ſpia
rituali,ne l'uno per la moderatione del poco, ne l'altro
per tutto ilposſibile accreſcimento, e chi è honeſto ne
l'uno,e honeſto ne l'altro, che come dice Ariſto, ogni ſa
piente è buono,o ogni buono ſapiente, di maniera che
egemino inſieme nel corporale, e nel ſpirituale, anco
ra la geminatione conuiene a l'amore amicabile, era
l'amicitia honeſta,perche ſempre è reciproco,che (con
me dice Tullio)'amicitia è frali uirtuoſi, o per le coſe
Z 3
D I A L O G O r

uirtnoſe,onde ſcahieuolmente gli amici s'amano per le


uirtù d'ogni di loro egemino ancor in ciaſci deglia.
mici,etamati,però che ogn'uno éſe fleſſo,et quello che
4ma,pche l'amicitia dell'anima dell'amite è il ſuo pro
pioamato.so. Ho inteſoli progenitori che li poetifingo
no d'amore,uorriaſapere quelli dei filoſofi. F1.Troia
º Platone ancorifiuoleggiando aſſegnare altriprin
cipi all'origine dell'amore, onde ei dice nel conuiuio in
nome di Ariſtofane, che l'origine dell'amore fu in iſto
modo che eſſendo nel principio degli huomini un'altro
terzogenere d'huomini, cioe non ſolamente huomini,
c non ſolamente donne, ma jllo che chiamauano Ana
drogeºilguale era maſchio º femia inſieme, et coſì
come l'huomo depende dal Sole, e la donna dalla terra,
coſì quello dependtua dalla Lunaparticipante del Sole,
e di terra era di fue quello Androgenograde, e ter,
ribile, però che batteua due corpi humani legati nella
parte del pettº e due teſte colligate nel collo, un uſo
ad una parte delle palle,et l'altro al'altra, quattro oca
chi, e quattro orecchie,e due lingue,coſtigenitali doppi
haueua quattro braccie cò le mani, e quattro gabe cò li
piedi di maniera che uemiua quaſi ad eſſere informa cir
culareſi moueua uelociſſimamétenò ſolo all'una e l'al
tra parte,ma ancora in moto circulare, ci quattro piea
di et quattro mani,cògra celerità,etuehemetia. Inſup
bito delle forze ſue,preſe audacia di citédere cali dei , e
d'eſſer loro citrario e moleſto, onde Gioue cöſigliidoſi
diciº e li altri dei dopò diuerſe ſentitielipari, ma io
uerli ruinare,pchemicando il genere humano,nò ſaria
chihonorºſſegli di nemicogliparue di laſciarli nella
i
T E R Z O. I 8o

ſua arrogantia,perche tollerarla ſarebbe uituperio alli


diuini,onde determinò che ſi diuideſſero, o mandò A
polline che gli diuideſſe per mezo per lo lungo,e ne fa
ceſſe di uno due perche poteſſimo ſolamente andare drit
ti per una banda ſopra due piedi, o coſì ſaria doppio il
numero delli diuini cultori, ammonedoli che ſe piu pec
caſſero còtragli dei, che li torneria a diuidere ogni mea
zo in due,et reſtariano ci uno occhio, o una orecchia,
neza teſta,e uiſo,cò una mano, o un pie, col quale caa
minariano ſaltado come li zoppi,º reſtarebbero come
gli huomini dipinti nelle colonne a mezo uiſo. Ilquale
Apolline in queſto modo li diuiſe, dalla parte del petto,
o deluétre,e uoltogliiluiſo alla parte tagliata, acciò
che uedédo l'inciſione ſi ricordaſſero del ſuo errore, cº
ancora perche poteſſero meglio guardare la parte ta
gliata,o offeſa ſopra l'oſſo del petto miſſe cuoio,etpi
gliò tutte le bade tagliate del uétre, ctle raccolſe inſiea
me,o legole in mezo di quello, ilquale ligame ſi chia
ma ombelico, circa del quale laſciò alcune rughe fatte da
le cicatrici dell'inciſione, accioche uedédole l'huomo ſi
ricordaſſe del peccato, e della pena.vededoſi ciaſcun de
limezimicare del ſuo reſto,deſiddo redintegrarſi s'apa
proſſimaua all'altro ſuo mezo,o abbracciadoſi s'uni
uano ſtrettaméte inſieme,o ſenza magiare,ne bere, ſi
li
ſtauano coſì fin che periuano. Erano i genitali loro alla
parte poſteriore delle ſpelle, che prima era anteriore,on
degittàdo il permafuora cadeua in terra, e generaua
mandragole. Vedendo adunque Gioue che il genere hua
mano totalmete periua,madò Apolline che tornaſſelo
ro i genitali alla parte anteriore del uentre, mediante
2 4
D I A L O G O
liqualiunendoſi generauano ſuo ſimile, o reſtandoſa
tisfatti cercauano le coſe neceſſarie alla conferuatione
dellauita. Da queſto tempo in qua fugenerato l'amor
fra gli huominireconciliatore, o redintegratore dela
l'antica natura:e quello che torna a fare di due uno,rea
medio e del peccato, che fece, quando dell'un fu fatto
due. è adunque l'amor in ciaſcuno degli huomini ma
ſchio,e femina,però che ogn'uno di loro emezo huo
mo,& non huomo intero:onde ogni mezo deſia la reda
integratione ſua con l'altro mezo nacque adiique,ſecia
do queſta fauola, l'amore humano della i" dela
l'huomo,cº li ſuoi progenitori furono i due ſuoi mezi
il maſchio e la femina,a fine di loro redintegratione.
so.La fauola è bella o ornata,º nò e da credere che
non ſignifichi qualche bella filoſofia, masſimamente eſa
ſendocòpoſta da Platone nel ſuo Simpoſio anome d'A-
riſtofane, dimmi adunque o Filone qualche coſa del ſie
gnificato.F1.La fuola e tradutta da auttore piu anti
codelli Greci, cioe dalla ſacra hiſtoria di Moiſe, della
creatione delli primi parenti humani, Adam,o Eua.
so. Non ho maiinteſo che Moiſehabbifauoleggiato qa
ſta coſa. F1.Non l'ha gia fauoleggiata con queſta para
ticularità e chiarezza, ma ha poſta la ſuſtantia della fa
uola ſotto breuità,o Platone la preſe da lui, o l'ama
pliò,er ornò ſecondo l'oratoria grecale facendo in que
ſto una meſcolanzainordinata delle coſe hebraice. so.
A che modo?F1.Nel di ſeſto della creatione dell'uniuer
ſo fu la creatione dell'huomo, l'ultima di tutte le ſue par
ti,della quale dice Moiſe queſte parole. Creò Dio A
dam,cioel'huomo in ſua forma, in forma di Dio, creò
T E R Z O. I8 I

eſſo maſchio e femina,creò eſi,o benediſſe eſſi Dio,et


gli diſſe fruttificate,multiplicate,o empite la terra,or
dominatela e dipoi narra la finitione dell'uniuerſo in fi
ne del ſeſto di, o la quiete nel ſabbato ſettimo di, o la
benedittione di quello:6 dipoi dice a che modo il mon
do principiò a germinare le ſue piante per l'aſcenſione
- delli uapori della terra, e la generatione delle pioggie:
e dice come Dio creò l'huomo della poluere della ter
ra, o ſpirò nelleſue nari ſpirito di uita, ci fu buomo
per animauiuente e che piantando Dio un'horto di de
licie di tutti libelli arbori,e guſteuoli con l'arbore del
lauita,co l'arbore di conoſcere il bene,o il male, miſ
ſe l'huomo in quello horto per lauorarlo, o guardar
lo, o comandogli che mangiaſſe d'ogni arbore, ecceta
to che dell'arbor di conoſcere il bene & il male non ne
mangiaſſe, perche nel di che ne mangiaſſe morrebbe.
continoua il teſto e dice Dio,non e buono eſſere l'huo
moſolo facciamoli aiutorio in fronte di lui: & hauen
- do Dio creato ogni animale del campo, o ogni uccello
del cielo, li portò all'huomo per uedere quale chiama
riaperſe,ilquale a ciaſcuno chiamò il ſuo nome. e per
ſe l'huomo non trouò aita in fronte di lui. Onde Dio il
fece dormire e pigliò una delle ſue parti, o in luogo di
quella gliſuppli carne,o fabricò di quella parteche pi
glio dell'huomo, la donna, e preſentola all'huomo.
e diſſe l'huomo, queſta in queſtauolta e oſſo di mie oſ
ſa,e carne di mia carne: queſtaſi chiamerà, donna, e
per mogliera dall'huomo fu pigliata. Per tanto laſcia
l'huomo padre e madre,orſicongionge con ſua moglie
re,o ſono per carne una continoua ſeguitapoi narran
D I A L O G O
do l'inganno del ſerpente, o il peccato di Adam, ci
Eua per mangiare dell'arbore prohibito di conoſcere il
bene,o il male, o le pene:& dipoi dice, che Adam co
nobbe Eua ſua mogliere, e generò Caim,e poi Abel:o
narra come Caim amazzò Abel,o fu maledetto in eſi
lio per lui. o numera la generatione di Caim, e poi dit
te queſte parole. Queſto è il libro della generatione
di Adam, nel di che Dio creò l'huomo in ſomiglianza
di Dio,fece eſſo maſchio e femina,gli creò o gli bene
diſſe, o chiamò il loro nome Adam, cioè huomo, nel
di che furono creati. so. Che uuoi inferire per que
ſta ſacra narratione della creatione dell'huomo? F1.
Tidei accorgere che queſta ſacra hiſtoriaſi contradice,
che prima dice che Dio creò Adam nel di ſeſto maſchio
o femina,dipoi dice Dio, che Adam non staua bene
ſolo,faccianli aiutorio in fronte di lui, cioè creare la fe
mina ſua,laquale dice chefece dormendo lui d'uno dela
li ſuoi lati non era adunque fatta nel principio, come
hauea detto. ancora nel fine, uolendo narrare la proa
genie di Adam dice(come hai ueduto) che Dio gli creò
in ſimiglianza di Dio, maſchio, o femina creò que
gli: o chiamò il nome loro Adam, nel di che furono
creati. Adunque pare che nel principio della creatio=
ne ſua di continentefuſſero maſchio,o femina, e non
dipoi per ſottrattione del lato,o coſta come ha detto.an
cora in ciaſcuno di queſti teſti pare contradittionema
nifeſta di ſe a ſe ſteſſo, prima dice che Dio creò Adam
in ſua imagine maſchio o femina,o creò eſi, e gli
benediſſe, orc. Add è nome del primo huomo maſchio,
ci la femina ſi chiamaua Eua, poi che fu fatta: dipoi
T E R Z O. I82

creando Dio Adam, o non Eua, ſolamente maſchio


creò,o non femina e maſchio, come dice, o ancora è
piu ſtrano ciò che dice nell'ultimo, queſte ſono le genea
rationi di Adam nel di che Dio gli creo, maſchio o fe
mina creò eſi; o chiamò il nome loro Adam nel di
che furono creati.mira che dice, che creando Dio Ada,
fece maſchio o femina, ci dice che chiamò il nome
di tutti due Adam,nel di che furono creati: & di Eua
non fa mentione:che è il nome della femina, di Adam
hauendo narratogia innanzi, che dipoi, eſſendo ſolo
Adam ſenza femina, Dio la creò delſuo lato,o coſta,
o chiamolla Eua. Non ti paiono o Sofia queſte grandi
contradittioni nelli ſacri teſti moſaici ? so. Grandi
ueramente mi paiono, o non è da credere che'l ſanto
Moiſe ſi contradica coſì manifeſtamente, che parche
egli procuri contradirſi.Onde è da credere che uogli in
ferire qualche occulto miſterio ſotto la manifeſta con
tradittione. F1. Bene giudichi, o in effetto egli uuole
che ſentiamo che ſi contradice,o che cerchiamo la ca
gione intenta. so. Che uuole ſignificare? F1. I com
mentari ordinari litteralmente s'affaticano in concor
dare queſto teſto dicendo che prima parlò della creatio
ne di tutte due inſomma, dipoi dice il modo per eſtenſo,
come la donna fu fatta del lato dell'huomo. ma ueramé
te queſto non ſatisfa però che da principio uuole inferi
re contradittione in quello uniuerſale, che non dice che
prima creò Adam,3 Eua, ma Adam ſolo maſchio cr
femina,etcoſì il côſerma nell'ultimo:et chiamò il nome
di tutti due Ada,nel primo di che gli creò:o n5 fame
moria di Eua in qſta uniuerſalità,eccetto poi nella diui
- D I A L O G O
ſione delle coſtelle,onde la contradittione reſta in la ſua
difficulti.so. Che intendi adunque ſignificare per quel
la oppoſitione de uocabuli? F1. Vuol dire che Adam
cioehuomo primo,ilqualDio creòneldi ſeſto della crea
tione,eſſendo un ſuppoſto humano, conteneua in ſe ma
ſchio,o femina ſenza diuiſione, e però dice che Dio
creò Adam ad imaginedi Dio, maſchio o femina creò
quelli,una uolta il chiama in ſingulare Adam un'huo
mo, l'altra uolta il chiama in plurale maſchio, zy femi
nacreò quelli per denotare che ſendo uno ſuppoſto cò
teneuamaſchio, e femina inſieme però commentano
qui li commentarii Hebraici antichi in lingua caldea di
cendo, Adam di due perſone fu creato, d'una parte ma
ſchio, dall'altra femina, o queſto dichiara nell'ultimo
il teſto,dicendo che Dio creò Adan maſchio e femina,
orchiamò il nome loro Adam, che dichiarò ſolo Adam
contenere tutti due, o che prima un ſuppoſto fatto di
ambi due ſi chiamauaAdam però che non ſi chiamò mai
lafemina Eua,fin che non fu diuiſa dal ſuo maſchio A
dam,dalquale pigliarono Platone,o li Greci quello An
drogeno antico mezo maſchio,ermexofemina,dipoi di
ce Dio, non e buono che l'huomo ſia ſolo faccianli aiua
torio in fronte di lui,cioe che non pareua che ſteſſe be
ne Adam maſchio,erfemina in uno corpo ſolo, colliga
to di ſpalle, con contrauiſo, che era meglio che lafemia
naſuafuſſe diuiſa,or che ueniſſe in fronte a lui uiſo aui
ſo, per potergli eſſere aiutorio, o per fare eſperimento
di lui gli portò gli animali terreſtri.oruccelli per uede
reſe ſi contentaria con alcuna delle femine delli anima
lip ſua compagnia: agegli poſe il nome a ciaſcuno delli
T E R Z O. 183
animali ſecondo le ſue proprie nature,e non trouò al
cuno ſufficiente per eſſerli aiutorio o conſorte:onde lo
addormentò,o pigliò uno delli ſuoi lati,ilquale in Hee
braico e uocabulo equiuoco acoſtella, ma qui o in al
tre parti ancora ſta per lato, cioeillato, o perſonafemi
nile, che era dietro alle ſpalle di Adam, o la diuiſe da
eſso Adam,o ſuppli di carne la uacuità del luogo diui
ſo:o quel lato fece donna ſeparata, laquale ſi chiama
Eua poi che fu diuiſa o non prima, che allora era la
to o parte di Adam & fatta lei Dio la preſentò ad eſe
ſo Adam riſuegliato del ſonno,o gli diſſe, queſta in que
ſta uolta e oſſo de mie oſſa, o carne de mia carne, que
ſtaſi chiamerà uirago,perche dall'huomo fu pigliata:et
continoua dicedo, però laſcerà l'huomo il padre, orma
dre, o ſi colligarà con ſua mogliere, o ſarà per carne
una.cioe che per eſſere diuiſi da un medeſimo indiuiduo
l'huomo e la dòna ſi tornano a redintegrare nel matri
monio, o coito in uno medeſimo ſuppoſto carnale,er
idiuiduale, di qui piglio Platone la diuiſione dell'Andro
geno in dui mezi ſeparati maſchio,e femina, e il naſci
méto dell'amore ch'e inclinatione che reſta a ciaſcuno
delli duimezia redintegrarſi col ſuo reſto,e eſſere per
carne uno, queſta differenza trouerai fra l'uno e l'altro
che Moiſe pone la diuiſione per meglio però che dice,
non e buono che l'huomoſia ſolo: faccianli aiutorio in
fröte di lui.c dopo la diuiſione narra il primo peccato
di Adao Eua p mangiare dell'arbore prohibito di ſa
per il bene,er il male per ilquale a ciaſcuno fu dato pe
napropria, ma Platone dice che prima l'huomo peccò
eſſendo congionto di maſchio,erfemina,orin pena del
- D I A L O G O
peccato fu diuiſo in dui mezi ſecòdo hai inteſo.so. Mi
piaceuedere che Platone habbia beuuto dell'acqua del
ſacro fonte:ma onde uiene queſta diuerſità ch'egli pone
l'inciſione dell'huomo per il peccato precedente a quel
la,contra l'hiſtoria ſacra, che pone l'inciſione p bene,et
aiutorio dell'huomo,o il peccato ſuccedete? F1. Non è
tanta la differenza,come pare ſe bene conſidererai, cr
Platone in queſto piu preſto uuole eſſere dichiaratore
della ſacra hiſtoria, che contradittore.so. A che modo?
F 1. In effetto il peccato è quello che incide l'huomo e
cauſa in lui diuiſione, coſì come la giuſta drittezza il fa
uno, e conſerua laſua unione: o ancora poſsiamo dire
COtl uerità,ch'eſſere l'huomo diuiſo il fa peccare,ch'in
quanto è unito non ha inclinatione a peccare,nea diuer
tirſi dalla ſua unione, di modo che per eſſere il peccato,
e la diuiſione dell'huomo quaſi una medeſima coſa, o due
inſeparabili, orconuertibili,ſi puo dire che dalla diuiſto
ne uiene il peccato, come dice la ſacra ſcrittura, e dal
peccato la diuiſione, come dice Platone.so. vorrei che
mi ſpianaſſi piu la ragione di queſta conformità. F1, Di
rotti prima come s'intende l'hiſtoria Hebrea, o dipoi
la fabula Platonica. Prima eſſendo creato l'huomo ma
ſchio congionto c5femina, come t'ho detto, ma era mo
do di peccare però che'l ſerpentenò poteua ingannare
la dòna eſſendo congionta cò l'huomo, come fece poi ſe
parata da lui:ep ingannare tutti due congionti inſieme,
le ſue forze, e la ſagacità nd erano ſufficienti, ma eſedo
già diuiſi l'huomo,orla dona per l'inciſione diuina a fin
di bene, cioé perche poteſſero aiutarſi l'uno nel fronte
dell'altro nel coito per la generatione,primo intito del
- T E R Z O. I 84
creatore da queſta diuiſione ſeguitò l'habilità delpecca
re,perche il ſerpente ha poſſuto ingannare la donna di
uiſa dall'huomo nel magiare dell'arbore prohibito del
conoſcere bene, o male, e la donna ne fece ancoman
giare all'huomo inſieme, e coſi furono compreſi nel pec
cato,e nella pena però uedrai che prima narra la crea
tione del paradiſo terreſtre, o che Adam coſì unito di
maſchio,e femina fu poſtoi quello plauorarlo,o guar
darlo:o il comadamento fatto al medeſimo Adà côgió
to di non mangiare dell'arbore del conoſcere il bene er
il male: ci incontinente narra l'inciſione di Adailma
ſchio,e femina diuiſi,o fatta la diuiſione pone di ſubi
to l'ingano del ſerpente, o il peccato di Ada o Eua,e
la loro pena ſi che pil modo dell'hiſtoria Hebraica era
biſogno la diuiſione precedeſſe al peccato: ma la fauola
Platonica ſe ben'è pigliata dalla Hebraica, e una con il
la o d'altra foggia, peroche ella fa il peccato nell'huo
mo cógiontopuoler cobattere con gli dei, onde ppena
della ſua arrogantiafu inciſo e diuiſo in due, maſchio et
femina l'accommodatione degenitali pone per remedio
del loro perire, come hai inteſo. o quando conoſceſsi
o Sofia il ſignificato allegorico dell'una,e l'altra narra
tione,uedereſti che ſe bene gli modiſono diuerſi, l'inten
tione è una medeſima.so. Non ſolamente la fauola Pla
tonica mostra eſſere fatta per qualche ſapiente ſignifi
catione, maancora l'hiſtoria Hebraica in queſta prima
unione,e poi diuiſione dell'huomo denota uolere ſignifi
care della natura dell'huomo altro che'lletterale dell'hi
ſtoriatchenò credo già che l'huomo e la dòna in alcun
tipo fuſer'altraméte ch'in due corpi diuiſi, come ſono
ID I A L O G O
al preſente pregoti Filone che mi dica il ſignificato dela
l'uno e dell'altro.F1. Il primo intento della hiſtoria He
braica e mostrar che quando l'huomo fu creato nello
ſtato della beatitudine e poſto nel paradiſo terreſtre,ſe
bene era maſchio o femina peroche la ſpecie humana
ſi ſalua in uno ſuppoſto, ma in due, cioè maſchio o fee
mina,o ambi due inſieme fanno uno huomo indiuidua
le,con la ſpecie o eſentia humana intera:nientediman
co queſti due ſuppoſti,e parte di huomo, in quello ſtato
beato erano colligati in le ſpalle per cotrauiſo,cioè che
la conferentia loro non era inclinata a coito ne agenea
ratione,ne il uiſo dell'uno ſi dirizzaua in fronte all'al
trouiſo,come ſuole p tale effetto, anzi come alienati da
tale inclinatione,dice l'unione loro eſſere p contrauiſo,
nó che fuſſero uniti corporalmete, ma uniti in eſsentia,
humana, rinclinationemetale,cioè tutti due alla beata
contéplatione diuina,o non l'uno all'altro pdiletto e
coito carnale,mapche meglio l'un l'altro ſi poteſſe aiu
tare. La dona ingannata dal ſerpete causò il peccato del
marito eſuo,e mangiorno dell'arbore prohibito del co
noſcere il bene o il male: ch'ela dilettatione carnale
ch'è buona in apparentia nel principio, e nell'eſiſtentia
in fin è cattiua,peroche diuerte l'huomo dalla uita eter
na,e lo fa mortale, e però dice il teſto, che come pecco
rono conobbero ch'erano nudi e cercorono coprire le
mebra dellageneratione con le foglie, parédo loro uer
gognoſe;pche quelle li diuertiuano dalla ſpirituale incli
natione,ne laquale prima ſi felicitauano,erin pena del
peccato furongittati del paradiſo terreſtre, nel qual ca
ſiſtema la dilettationeſpirituale: o furono eletti a lauo,
rarla
- T E R Z O. 1 85
rar laterra con affanni, perche tutte le corporali delet
tationi ſono affannoſe, dandogli cura della generatione
e procreatione defigli,in remedio della mortalità, onde
non ſi ſcriſſe mai generatione di Adam & Eita,fin che
non furonofuora del paradiſo, che incontinente dice,
conobbe. Adam ſua mogliere e concepette Caim ſuo fia
glio crc. Questo è il primo intento Moſaico nell'unioa
ne, º ſeparatione humana nel loro peccato o pena,
hauendo Dio dato la potétia della diuiſione per poterſi
r inclinare uiſo a uiſo alla copula carnale facilmente, dia
uertendoſi l'inclinatione delle coſe ſpirituali alle corpo
rali.so. Queſta allegoria mi conſonaria, ſe non che mi
pare ſtrano che Dio faceſſe l'huomo e la donnanò per
generare, o che'l peccato ſia cauſa della generatione,
laqual è coſì neceſſaria per la conſeruatione perpetua
della ſpecie humana. F1. Dio fece l'huomo e la donna
in forma che poteuano generare, ma il proprio fine dela
l'huomo non è il generare, ma felicitarſi nella contem
platione diuina,e nel paradiſo di Dio:il che facendo re
ſtauano immortali, o non haueano biſogno di generaa
tione, perche in loro ſi ſaluaua l'eſſentia o ſpecie hua
mana perpetuamète, o agliimmortali non biſognage
neratione di figliuoli di ſua ſpecie. uedigli angeli,li piaa
neti, stelle,e cieli, che non generano figliuoli di loro ſpe
cie. La generatione, come dice Ariſtotele, fuper remea
dio della mortalità,er però l'huomo, fin quando fu in
mortale, non generò, ma quando già per il peccato fu
fatto mortale ſi ſoccorſe con la generatione del ſimile,
alla quale Dio diede potentia, accioche è ad un modo di
ad un'altro non periſca l'humana ſpecie so. Queſte
- - AA
D I A L O G O
primo ſignificato allegorico mi piace, e m'incita a dea
ſiare il ſecondo che già ſegnaſti: dimmelo adunque,
F1. Il primo huomo, c ogni altro huomo di quanti
ne uedi e fatto, come dice la ſcrittura, ad imagine,o ſia
militudine di Dio, maſchio e femina. s o. Come ogni
huomo, ogni maſchio,ouero ogni femina? F1. ogni ma
ſchio,ouero ogni femina. s o. Come puo ſtare che ſola
lafemina ſia maſchio e femina inſieme: Fr. Ciaſcun di
loro ha parte maſculinaperfetta, e attiua, cioè l'intela
letto, e parte femininaimperfetta, e paſſiua,cioé il cora
po, e la materia; onde è la imagine diuina impreſſa in
materia però che la forma, che è il maſchio, e l'intellet
to:& il formato, che è la femina, é il corpo: erano adun
que in principio queſte due parti maſculina,e femini
ma nell'huomo perfetto,ilquale Dio fece,unite con pere
fetta unione,talmente che i corporeo ſenſuale feminino
era ubbidiete eſeguace dell'intelletto, e ragione maſculi
na, onde nell'huomo non era diuerſita alcuna,e la uita
del tutto era intellettuale. fu poſto nel paradiſo terre
ſtre,nel quale erano tutti libelli arbori e ſaporiti, e quel
lo della uitapiu eccellite fra loro, come nel ſapiente in
telletto, ilquale era quello di Adam, o in ogni altro ſi
perfetto ſono tutte l'eterne cognitioni, ella diuina ſopra
e tutte,nella ſua purauita,comandò Dio a Adam che mi
s giaſſe di tutti queſti arbori del paradiſo, e di quello della
, uita,però cheglicauſaria uita eterna, perche l'intellete
top cognitioni eterne, maſſimaméte diuine ſi fa immor
tale,et eterno,etuiene in la ſua propria felicita.ma che
, dello arbore di conoſcere il bene e il male non mana
giaſſe,perche il farebbe mortale: cioè che non diuertiſſe
T e R z o 186
l'intelletto a gli attide la ſenſualità, ad eſercito corpoa
reo, come ſon le delettationi ſenſuali, o acquiſto di coſe
utili;lequaliſon buone in apparentia, e cattiue ineſiſten
tia. e ancora ſi chiamano arbori di conoſcere bene or
male: pche nel conoſcimento loro non cade dire uero,ò
falſo, come nelle coſe intellettuali, eterne:ma ſolamen
te cade dire buono o cattiuo, o ſecondo s'acòmodano
all'appetito dell'huomo, perche dire che'l Sole e maga
giore della terra, non ſi reſponderaglie buono,ò catti
uo,ma eglie uero è falſo:ma acquiſtarle ricchezze,non
dirai uero è falſo, ma dirai buono è cattiuo: eſeguirque
ſte cognitidi corporee che diuertono l'intelletto da quel
le nelle quali conſiſte la ſua propria felicità, è l'arbo
re di conoſcere il bene o il male, che fu prohibito ad
Adam però che queſto ſolo il poteua far mortale: che ſi
come le coſe diuine uere, o eterne fanno l'intelletto dia
uino uero, o eterno come loro, coſì le coſe ſenſuali cor
porali, e corruttibiliilfanno materiale e corruttibile
come loro, pur preconoſcedola diuinità che queſta uia
d'unione delle due parti dell'huomo e dell'ubbidienza
º della corporea feminina alla intellettuale maſchlina, ſe.
bene felicitaual'huomo,e faceua immortale l'eſſentia
ſua, che è la ſua anima intellettiua,faceua piu preſto cor
rompere la parte ſua corporea e feminina, coſinelindi
uiduo,però che quando l'intelletto s'infiamma nella coa
gnitione, o amore delle coſe eterne e diuine, abbana
dona la cura del corpo, e laſciala anzi tempo perire;
come ancora nella ſucceſſione della ſpecie humana.
perche quelli che ſono ardenti alle contemplationi in
tellettuali ſprezzano gli amori corporei,o fuggono il
AA 2
- D I A L O G O
laſcio atto della generatione, onde queſta intellettuale
perfettione cauſaria la perditione della ſpecie humana.
Pertanto Dio deliberò porre qualche diuiſione tempea
rata fra laparte feminina ſenſuale, e la parte maſculina
intellettuale,tirando la ſenſualita,e l'intelletto ad alcuni
deſiderij,ci atti corporei neceſſari per la ſoſtentatione
corporea indiuiduale, o per la ſucceſſione della ſpecie.
Queſto è cio che ſignifica il teſto,quado dice, non è buo
no eſſere l'huomo ſolo: facciangli adiutorio in fronte,
ouero contra di lui cioè che la parte ſenſuale feminina
non ſia talmente ſeguace dell'intellettuale, che nò gli fae
cia qualche reſiſtentia, attrahendolo alle coſe corporee
alquanto per l'aita dell'eſſere indiuiduale della ſpecie.
onde moſtrandolitutti glianimali, e conoſcendo in tuta
ti come ogn'uno s'inclinaua alla ſoſtetatione corporea,
e alla generatione del ſimile,l'huomo principiò atroa
uarſi defettuoſo,pernò hauere ancora lui ſimile cauſa,
e inclinatione alla parte feminina corporale: o deſia
derò in queſto di imitare quelli allora, ſecondo dice il
teſto permettendo Dio che'l ſono pigliaſſe Adam,dora
mendo lui, diuiſe la parte feminina dalla maſculina,laa
quale egli da allora innanzi riconobbe per mogliere
ſeparata da lui ſteſſo:cioè che uenendoli ſonno non ſoli
to, che è priuatione erotio di quella uigilia intellettua
le prima,e di quella ardente contemplatione,l'intelletto
principiò ad inclinarſi alla parte corporea, come maria
to a mogliere,er hauere cura temperata dellaſoſtenta a
tione di quella, come diparte ſuapropria, e della ſucceſa
ſione del ſimile, per ſoſtentatione della ſpecie.tanto che
la diuiſione fra il mezomaſculino, etfeminino per buon
- T E R 2 º C, 187
fine,e neceſſario fufatto,erneſeguila reſiſtitia della
materia feminina,e l'inclinatione dell'intelletto maſcua
lino a quella con temperata ſufficientia della neceſſita
corporea, ne piu fumoderata per la ragione, come era
giuſto,c intentione del creatore,anzi eccedendo la dia
uſione dell'intelletto alla materia, e la ſommerſione ſua
nella ſenſualita, ſucceſſe il peccato humano. Queſto è
quello che denota l'hiſtoria quando dice che'l ſerpente
ingannò la donna, dicendoli chemangiaſſe dell'arbore
prohibito di conoſcere il bene, o il male perche quado
ne magiaſſero s'apririanogli occhi loro, e ſarebbero co
medei, che conoſcono il bene, o il male.laqual donna
uedendo l'abore buono per mangiare, bello e diletteuoa
le, o di deſiderabile intelligentia,mangiò del frutto,or
fecene ſeco al marito mangiare, e s'aprirono gli occhi
º loro,e conobbero che erano nudi; & cucirono inſieme
delle foglie del fico,e ne fecero cinture.Ilſerpéte è l'ap
petito carnale che incita, o inganna prima la parte cor
poreafemina, quando la truoua alquanto diuiſadall'ina

l telletto ſuo marito,er reſiſtite alle ſtrette leggi di quela


la perche s'infanghi nelle dilettationi carnali,c offua
ſchi con l'acquiſto delle ſuperchiericchezze, che è l'ar
bore di conoſcere il bene, o il male, per le due ragioni
ch'io t'ho detto, moſtrandoli che per queſto ſe gli apria
ranno gli occhi, cioè che conoſceranno molte coſe di
ſimile natura che innanzi non conoſceuano, cioè molte
aſtutie & cognitioni pertinenti alla laſciuia or auaria
tia,diche innanzi erano priuati, e dice che ſariano ſimi
li in queſto alli dei,cioè nell'opulenta generatione, che
coſi come Dio è intelligente, argli cieli ſono cauſe pro
- AA 3
D I A L o G o
duttiue delle creature inferiori loro, coſì l'huomo mea
diante le meditationi continoue carnali uerria a generaa
re molta prole,la parte corporea femina non ſolamena
te in queſto non ſi laſciò regolare, come era giuſto, dal
ſuo intellettuale marito, anzi il retirò alla ſommerſioa
ne delle coſe corporee, mangiando ſeco del frutto dela
l'arbore prohibito: e di continente ſe gli aprirono
gli occhi, non l'intellettuali, che quelli piu presto ſi
chiuſero, ma quelli della fantaſia corporale, circa de
gli atti carnali laſciui. Onde conobbero eſſere nudi,cioè
la inobedientia degli atti carnali allo intelletto, o però
procurarono coprire gli inſtrumentigenitali come uera
gognoſi, e ribelli della ragione, e ſapientia. poſcia
dice che incontinente udirono la uoce di Dio, o s'aſco
ſero, cioè che riconoſcendo le coſe diuine che haueua
no laſciate, ſi uergognarono. dietro al peccato ſuccea
de la pena, e la ſacra hiſtoria narra ſeparatamente
la punitione del ſerpente, quella della donna, o quela
la dell'huomo. Maledice il ſerpente piu che ogn'altro
animale, o il fa andare ſopra ilpetto, e mangiare
poluere in tutta la uita ſua, mettendo odio fra la donna
e ſua progenie, o fra il ſerpente o ſua progenie,tala
mente che l'huomo al ſerpente fracaſſaſſe la teſta, co
egli all'huomo il calcagno: cioè che l'appetito carnale
dell'huomo è piu sfrenato che d'alcun'altro animale,
e ua colpetto per terra, cioè che fa inchinaril cuore
alle coſe terreſtri, o fuggire dalle celeſti, o tutta ſua
uita mangia della poluere,però che ſi nutriſce delle coſe
piu baſſe e uili che ſieno:o l'odio e perche l'appetito
carnale macula la parte corporea, e la guaſta con gli
T E R Z o, I 8 8
ecceſi, donde deriuano molti defetti corporei e malata
tie, o ancor morti. Ancora da queſto reſta disfatto
l'appetito carnale, ilquale s'indebiliſce, o perde per
siſtemperamento della compleſſione,o malatia del cora
po. La donna puni con moltitudine di doglie e concettio
ni, o nel parturire condogliali figli, o hauere defio
col marito, hauendo lui poſſanza ſopra di lei: cioè che
i lauita laſciua cauſa al corpo doglie, e ogni diletto ſuo
è doloroſo, e tutte le ſue progenie,e ſncceſſi ſono fa
ticoſi o faſtidioſi nientedimeno amando lei la parte in
tellettuale come marito, gli reſta poſſanza ſopra di lei
per ordinarla,e temperarla negli atti corporei all'huo
º mo,perche udi le parole della donna, e mangiò de l'ara
bore prohibito, diſſe che maledettaſaria la terraplui,e
contriſtitia e affanno la maneggiaria tutta la uita ſua:
e ſpine germinaria per lui, o mangiaria de l'herba del
campo, o con ſudore delle nari ſue mangiariapane, fin
che tornaſſe alla terra di che fu pigliato: perche lui era
poluere,o in poluere tornarebbe:cioè che le coſe terre
ſtri ſariano maledette o nociue all'intelletto: ci li ſaa
rebbero doloroſi cibi e triſti, come quelli che participa
nomortalità a l'immortale: o il ſucceſſo delli ſuoi atti
terrestri ſaria affannoſo,o pongitiuo come le ſpine: il
ciboſuoſaria herba del campo, che è cibo degli anima
li irrationali, però ch'egli come loro, haueua poſta
la ſua uita nella ſenſualita ſola, o ſe uoleſſe mangiar
pane, che ſaria con ſudore delle nari, zappando e fati
cando: cioè che ſe uoleſſe mangiar cibo humano, non
beſtiale,e fare atti humani, gli ſarebbero difficili, p l'ha
bito contrario che haueuagia pigliato nella beſtialeſen
- - A A 4
"D I A L O G O
ſualità. Diceli che tutti queſti danni li ſuccederiano del
peccato, fin che torni alla terra de laqual fu cauato. Di
tutte le terreſtri mortali,eſſendofra tutti loro pergraa
tia di Dio fatto immortale,egliuolſe in ogni modo eſſer
poluere terreſtre, infangandoſi nelli peccati corporei.
Queſta fu cauſa d'hauere a ritornare in poluere come
era nel principio, eguale nella mortalità ali terreſtriani
mali. Di continente; il teſto dice che Adam chiamò ſua
mogliere Eua,cioé animale loquace, o femina,perche
fu madre d'ogni animale: cioè che chiamò la parte cor
porea per nome eguale agli altri brutti animali, perche
lei fu cauſa di produrre ogni brutezza beſtiale nel'huo
mo,edinota che Dio (mediante l'intelletto loro) che di
contemplatiuoerauenuto attiuo & baſſo ad intendere
circa il corpo, liprincipiò a moſtrare l'arti, facendo ue
ſtimenti di cuoio per coprirſi,emandolo fuori del para
diſo per ſeruire la terra, cioè leuato dalla contemplatio=
ne per attendere al terreſtre, laſciandolipure poſſibilita
dipotere tornare a mangiare de l'arbore della uita,e
uiuere in eterno per il qualeffetto dice che Dio colloco
nel'oriente del paradiſo di Cherubini,o il lampo della
ſpadareuolgente per potere guardare lauia dell'arboa
re della uita. Li Cherubini ſignificano li due intelletti
angelici depoſitati negli huomini, cioè poſſibile o agen
te: o la ſpada reuolgente che da il lampo,è la fantaſia
humana, che ſi riuolge dal corporale a cercare il lam
peggiare ſpirituale:accioche p quella uia poteſſe uſcena
do del fango guardare, e ſeguitare la uia dell'arbore
della uita, o uiuerein eterno intellettualmente. Pure
Adam bandeggiato del paradiſo con la ſententia della
T E R Z o. 139
ti mortalità,procurò la ſucceſſione, o conſeruatione del
- la ſpecie,nellageneratione del ſimile, ma trouandoſi lui
alhora peccatore,il primo figlio ſuo fu Caino peccato
re,ammazzatore del fratello: e il ſecondo Abel che
uuol dire niente, che coſi lui reſto per niente:perchemo
ri per ſucceſsione. Ma dipoi che ſi raffredògiadel pec
cato,eſſendo d'anni centotrenta, ritornando alquanto
nell'humano intellettuale ſimile alla diuinità, generò il
terzo figlio a ſua ſimigliaza intellettuale,ilquale ſi chia
mò Seth, che uuol dire poſitione:dicédo perche Dio mi
ha poſto altra generatione in luogo di Abel morto per
Caim.da queſto Seth ſucceſſegeneratione humana, cr
uirtuoſa ſecondo narrano le ſcritture,o da lui ſi riprin
cipiò a càuocare il nome di Dio, cioè che l'huomo pec
catore fa le generationi, o atti ſuoi primi cattiui come
Caim, che ſignifica habito cattiuo:o quando s'allenta
piu dal peccato li fa inutili, come Abel, che uuol dire
nulla, ma quando gia ritorna in uita intellettuale o in
conoſcere il nome di Dio,leſucceſſioni ſue ſono uirtuo
ſe,o perpetue,come quella di Seth. Queſta o Sofia é la
ſapientia allegorica che ſignifica lauera historia Moſai
ca dell'unione dell'huomo maſchio, ci femina: la ſua
collocatione nel paradiſo:il ſuo comandameto: la ſua di
uiſione in due il loro peccato per l'inganno del ſerpen
te:le pene di tutti tre:la poſſibilità del rimedio,le gene
rationi cattiue imperfette, o perfette, che da loro due
ſucceſſero,lequali coſe interuennero in effetto corpo e
ralmente al primo huomo:o denotano, ſecondo l'alle
gorico, le uite, o ſucceſſi di ciaſcuno degli huomini ;
squalſiailfine loro beato, ciò che richiede la necesſità
- . D I A L O G O
dell'humanità, o il ſucceſſo dell'ecceſſiuo peccato, er
la pena dell'accidente di quello, con l'ultima poſſibilità l
delremedio: ſe ben l'intenderai in uno ſpecchio uedrai º
lauita di tutti gli huomini, il loro bene, e male: conoa º
ſcerai lauia che ſi debbe fuggire, o quella che ſi debbe º
ſeguire per uenire all'eterna beatitudine,ſenza mai mo
rire.so.Ti ringratio,e ben miuorrei far cauta, o ſag li
gia in queſta dichiaratione della ſacra hiſtoria, ma non . è
per queſto uoglio che uenga in obliuione l'allegoria pro . 5
portionata alla fauola dell'Androgeno di Platone,na
ta da queſta. F1.Inteſa la intentione allegorica della Mo i
ſaica narratione dellaprima generatione dell'huomo,
facilcoſa ſarà uedere l'intento della fauola Platonica.
Dice che gli huomini prima erano doppi,mezi maſchi
o mezi femine,uniti in uno corpo, cioè la parte intela
lettuale, o la corporea ſenſualità erano unite nell'huo
mo,ſecondola prima intentione di ſua creatione;talmen
te che la parte corporea femina s'acquietaua in tutto
all'intellettuale maſculinaſenza diuiſione, o reſiſtenza
alcuna.o dice che la natura maſculina uiene dal Sole,
e la femina dalla terra, e l'intero Androgeno compo
ſto d'ambi due dalla Luna però che (come t'ho detto)
il Sole e ſimulacro dell'intelletto, o la terra della para
te corporea,e la Luna è ſimulacro dell'anima, che ci
tienel'intellettuale o corporale inſieme:che è tutta l'eſ
ſentia humana, coſì come la Luna contiene la luce para
ticipata dal Sole, e materia groſſa ſimile alla terreſtre,
ſecondo tiene Ariſtotele. o dice, che eſſendo le forze
dell'Androgeno ecceſſiue uenne a combattere côtra gli
dei,cioè che eſſendo tutto ritratto alla parte intellettua
-
r e R z o - I 9o
te, e allauita contemplatiua,ſenza reſiſtenza,ne ima
pedimento alcuno della parte corporea,ueniua quaſi ad
eſſere eguale alli angeli o ad equipararſi all'intelligen
tie ſeparate, come dice Dauid della creatione dell'haoa
mo;Diminuiſti luipoco manco dalli angeli. Moiſes in
nome di Dio dice,l'huomo era come uno di noi, cioè in
nanzi peccaſſe. Per ilche Iuppiter conſultando del reme
dio, il fece diuidere in due mezi, maſchio o femina :
o non ſono li due mezi intelletto infuſo, o ingegno,
(come alcuni imaginano)ma la parte intellettuale maa
ſculina, e la corporea femina, che fanno l'intero huo
mo, peroche eſſendo l'huomo tutto ſpeculatiuo, uea
niua ad eſſere del genere delli angeli, o ſpirituali,fuo
- ra dell'intention del creatore, che era che fuſſe huo
me con alternato intelletto e corpo: ilguale conuera
tendoſi tutto in angelico corrompetta la compoſitione
humana:o la conſeruatione indiuiduale, e la ſucceſsio
ne ſpecificato queſta è la ſua pugna contra gli dei che
dice Platone, onde li fece diuidere,cioé fece che'l corpo
fece reſiſtenza alquanto all'intelletto, o che l'intelleta
to s'inclinò alle cure neceſſarie del corpo o ſue natu
ralità,perche la uitafuſſe piu preſto humana che ange
lica.o dice che da questa diuiſione nacque l'amore,pe
rò ch'ognimezo deſia orama la redintegrati e del ſuo
mezo reſtante, cioé che in effetto l'intelletto nenhaue
riamaicura del corpo,ſe non fuſſe per l'amore c'ha al
ſuo conſortemezo corporeo feminino, ne il corpo figo
uernaria per l'intelletto ſe non per l'amore e affettio
ne c'ha al ſuo conſorte & mezo maſculino.o in quel
lo che dice, unendoſi l'un mezo con l'altro per amore,
D I A L O G O -

non cercauano le coſe neceſsarie per il ſostenimento loa


ro & periuano;ondeper remedio Iuppiterlifece torna
religenitali dell'uno uerſo dell'altro, o ſatisfatti per
il coito,e generatione del ſimile, ſi redintegrò la loro º
diuiſione: ſignifica che il fine della loro diuiſione della
parte intellettiva, o corporea, fu perche pigliando fa
º
i
tisfattione delli diletti corporeiſi ſoſtentaſſero nell'indi
uiduo,o generaſſero il ſimile per la ppetua conferua
tione della ſpecie. Ammoniſce poi che non ſi debba pec
care,perche ogni mezo dell'huomo uerria adiuiderſi,
e restaria ciaſcuno il quarto dell'huomo, intende che s
ſe la parte dell'intelletto non è unita,madiuiſa con im
perfette cognitioni, conſigli, reſta imperfetta o dea
bile di natura però che l'unita è quella che la fa uigoa
roſa,orpfettato ladiuſſioneglileua la perfettione et
iluigore.o coſì la corporea quando è unita in cercare
il neceſſario,e perfetta:o quando è diuiſa in acquiſitio
ne delle coſe ſuperflue o inſatiabili di quelle, reſta im
pfetta,crfragile in modo che con la tale diuiſione di cia
ſcuna delle parti l'huomo uiene a mancare non ſolamen .
te di quella prima unione e intellettuale dell'Androge
no, ma ancora di quello eſſere mezo, ſecondo che ſi ria
chiede nella uita humana:ma reſta mezo dimezo,ſegué
dolauita laſciua,o peccatoria. Queſto è quello che ſi
gnifica la fauola Platonica allegoricamente, crl'altre
particularità che ſcriue nel modo del diuidere, ci del
conſultare et ſimili ſono ornamenti della fauola p farla,
piu bella crueriſimile.so. Mi piace ancora queſta alle
3oria accommodata alla fauola Platonica dell'Andro
genoma uorria che trouando alcuno propoſito mi dia
- T E R Z o. I 91
ceſsi o Filoneilconſtrutto di quella nel noſtro propoſt
to del naſcimento dell'amore. F1. Quel conſtrutto che
cauiamo di queſta allegoria per il noſtro propoſito del
naſcimento dell'amore, e che tutti gli amori e deſideri
humani naſcono dalla coalternata diuiſione dell'intellet
to,o corpo humano, però che l'intelletto inclinato al
corpo ſuo (come il maſchio alla femina)deſia oramale
coſe pertinenti a quello, o ſe ſono neceſſarie & modea
rate ſono deſideri,o amori honeſti per la loro modea
ratione & temperamento, o ſe ſono ſuperflui,ſono la
.
ſciui,ordishoneſte inclinationi,e atti peccatori. Ana
g
-i
cora il corpo amando l'intelletto, come donnail marito
maſchio ſi ſolleuain deſiare le perfettioni di quello ſola
lecitando con li ſentimenti, con gli occhi, con le orecchie
e colſenſo,fantaſia, o memoria d'acquiſtare il neceſ

.; ſario per le rette cognitioni,o eternihabiti intellettua


li, con che ſi felicita l'intelletto humano, º questi ſono
deſiderij, o amori aſſolutamente honeſti, o quanto
piu ardenti,tanto piu laudabili, perfetti ſi che in ciò
ne ha moſtrato Platone il naſcimento dell'amore, ci di
tutti gli amori humaniſolamente, delli quali faprogeni
tori la parte intellettuale, come padre, e la parte cor
porea come madre. o il primo amore dell'huomo è
queſto mutuo indiuiduale fra l'una parte,o l'altra,co
|l mel'amore che è fra il maſchio, e la femina dopo que
ſto primogenito amore, naſcono da queſti due parenti
º tutti i deſideri e amori humani a tutte le coſe, liquali
s'includeno in tre ſpecie, cioe, o intellettuali, che ſono af
º ſolut
ſi
amente honeſti, come erano quelli dell'huomo con
gionto etintero nella primauita felice nel paradiſo. e
n D I A L O G O
ſono tutti corporali neceſſari,o moderati,che'l tema
peramento gli fa fra gli corporei honeſti, come era la
uita dell'huomo, quando fu diuiſa per il neceſſario aiu
torio, prima che peccaſſe.oueroſono atti corporali inor
dinati,ſuperfiui,et ecceſſiui,cheſon brutti peccatori,et
dishoneſti come fu lauita dell'huomo poi che fu "
gata nella cognitione del beneee del male,ſommerſi nella
laſciuia,o habituati nel peccato, i quali tutti dal mutuo
amor,che è fra la parte intellettuale,e corporea, depen
dono,come t'ho detto. So. Conoſco quali ſono ſecondo
Platone li progenitori dell'amore dell'huomo, che è pic
ciolo mondo. uorria ancora ſapere dateſe ancora ſi tro
ua che lui habbiaſſegnato primi parenti all'amore uni
uerſale di tutto il gran mondo corporeo creato. F 1.
Dipoi che Platone aſſegnò gli progenitori dell'amore
humano nel libro del conuiuio in nome d'Ariſtofane,
come hai inteſo, ſi sforzò ancora aſſegnare gli primipa
renti dell'amore uniuerſale di tutto il mondo corporeo
in nome della fata Diotima, che fu la maeſtra di Socra
te nelle cognitioni amatorie, e quellagli narrò il naſci
mento dell'amore eſſere ſtato in quel modo, che quando
nacque venere,tuttigli dei furono in conuito, o con
loro Metides, cioè Poro figliuolo del conſiglio, che unol
dire Dio dell'influentia,alli qunli,hauendo cenato,uen
ue Penia,cioe la pouertà, come una poueretta, per hda
uer qualche coſa per mangiare dell'abbondantia delle
suiuande del conuito delli dei,cº ſtaua come gli poueret
ti mendicanti, domandando fuor delle porte. Poroinea
briato del nettare(che allhora ancora non ſi trouauaui ſi
no)andò a dormire nel giardino di Gioue,la detta Penia
-
T E R Z O. I 92
coſtretta dalla necesſità peſo a che modo ſi potrebbe in
grauidare cd qoalcheaſtutia d'i figlio di Poro,onde an
dò a corcarſi appreſſo di lui, e còcepè d'eſo l'amore, da
li quali pareti nacque l'amore ſaettatore, et oſſeruato
re di Venere,perche nacque nelliſuoi natali,ilqual ſem
pre ha deſio di coſa bella,perche eſſa venere è bella, or
per eſſrre figlio del dio Poro,cº della poueretta Penia,
participò la natura di tutte due, peroche al principio è
arido,e ſqualido,cò gli piedi ſcalzi, ſempre uolado per
terra ſenza caſa,ne ridutto, ſenza lettone coperta alcu
na,dorme per leſtrade al diſcoperto,ſeruante la natura
della madre sépre biſognante,et ſecòdo la ſtirpe delpa
dre procura le coſe belle e buone, animoſo & audace,ue
hemite o ſagace cacciatore,ua sépre machinando nuo
ue trame, ſtudioſo diprudentia,facido,et in tutta la uie
ta filoſofante, e mancatore,faſcinatore, uenefico,etſofi
ſta,eſecódo ſua miſta natura non è del tutto immortale,
ne mortale, ma in breue in un medeſimo giorno muore,
euiue,atſr reſuſcita una uolta,maca un'altra, etcoſi fa
molte uolte per la meſcolanza della natura del padre,et
della madre ciò che acquiſta perde, et il che perderico
uera,per laqual coſa mainò e mendico,ne mai e cieco,il
quale ancora fra ſapientia, o ignoratia e còſtituito, pe
roche niſſuuo delli dei filoſofa, ne deſta farſi ſapiente,
perch'egliè,ne in effetto aici ſapientefiloſofa,ne ancor
quelli che ſono del tutto ignorati,perche qſtinò deſiano
mai d'eſſer ſapienti, che ueramente iſto e il pegio de l'i
gnorante,chenò e,ne deſia d'eſſer ſauia,parche nò de
ſia mai le coſe che no conoſce che li mancano. e adiique
il filoſofo mezo fra l'ignorante,etilfapiciite, et perche
-
D I A L O G o
non è bello come il ſapiente,deſia la ſapientia che man
ca,ne brutto come l'ignorante, al quale non ſolamente
manca la bellezza, ma ancora il deſiderio di quella. ea
dunque l'amore mezo fra il brutto e' bello ueramente.
so. La fauola è ben compoſta, e aſſai ſi moſtra nelle
conditioni o forme dell'amore la natura del ricco paa
dre.or della pouera madre meſcolata inſieme, ma uora
riaſapere ilſignificato di Poro padre, o di Penia ma
dre,e del tempo,loco,o modo del naſcimento dell'ae
more loro figlio. F1. Ingenioſamente la ſauia Diotima
in queſta fauolane moſtra quali ſono li progenitori del
l'amore, come di loro nacque, o qual natura delli pa
renti ha ſortito, dice prima che nacque eſſendo gli dei in
ſieme nelconuito della natiuità divenere. Sono alcuni
che dicono intenderſi per la natiuità divenere, l'influe
tia dell'intelligentia nell'angelo prima, e poi nella ania
ma del mondo,hauendogia participato lauita di Gioue
la eſſentia di Saturno, il primo eſſere di Celio che ea
rano glitre dei del conuito precedente alla natiuità di
. Venere magna,nell'angelo, º nella mondana, e nela
l'anima del mondo.ma noi non curaremo d'allegorie ſi
aſtratte, o interminate, e' improportionate allittera
le fabuloſo.Eſamedeſima Diotima, come hai inteſo,dia
chiarò che intendeua per venere la bellezza, onde dice
che l'amore ſempre ama il bello, perche nacque quando
nacque la bella venere. Significa adunque che amore
nacque quando nacque la bellezza,peroche ogni amoa
re è di coſa amata,o ogni coſa amata è bella, o per ef
ſere bella,o parere s'ama,perche l'amore e deſiderio di
bello. Dice che eſſendogli dei nel conuito quando naca
- que
-
T E R z o 19;
que Venere, Penia biſognoſa era di fuore, per hauere
qualche reliquia delle uiuande delli dei,o il ſuo dio Po
ro figliuolo del conſiglio imbriacato del nettare uſci di
caſa, doue era con gli altri in conuito, o andò nell'hor -

to a dormire. onde Penia deſideroſa di hauere figliuolo


di lui ſe gli coricò appreſſo, ci concepè l'amore, vuol
dire che producendo gli dei,cioé Dio,col mondo ange- -

lico bellezza a loro ſimile nel mondo corporeo creato,


nel quale concorreuano inſieme con liberale largitione,
e letitia, come in conuito de natali di quella,il manca
mento della materia potentiale interuenne li,deſideroſa
di participare le forme belle, o perfettioni diuine,er
angeliche,Poro figlio del conſiglio, cioè l'influente in
telletto,imbriacato del nettare, cioè pieno delle Idee,er
forme diuine, deſiderò participare al mondo inferiore
per bonificarlo;ſe bene l'inclinarſi al baſſo, fuſſe a lui
mancamento, e queſto è, ch'eidice che andò a dormire
dell'horto di Gioue: cioè che addormentò la uigilante
cognitione ſua, applicandola al mondo corporeo del
moto e generatione, che è l'horto di Gioue, peroche
l'intelletto celeſte è caſa o palazzo di Gioue; oue ſi fa
il conuito,o ſi beue il nettare diuino, che è l'eterna con
-

templatione, o deſio della diuina o belliſſima maeſta,


quando l'intelletto figliuolo del coſiglio, che è il ſommo
iSio,uolſe participarſi al mondo inferiore, la poueretta
biſognante Penia ſe gli accoſto appreſſo, cioè la potétia
della materia deſideroſa di perfettione, s'ingrauidò di
lui imbriacato del deſio della perfettione corporea, me
zo dormiente della ſua eterna contemplatione diuina,
o diuertito alquanto da quella pparticipare perfettica
- B B
a D I A L O G O

ine alla biſognante materia, et d'ambi due nacque l'amo


re; peroche l'amore dice perfettione non in atto, ma in
potentia.o coſi è l'intelletto nel corpo generbile che è
forma potentiale, o intelletto poſſibile, e per eſſere ina
telletto conoſce le coſe belle, o per eſſere in potentia,li
manca la poſſeſſide di quelle, o deſia la bellezza attua
le,o queſto è quel che dice, che è mezo fra il bello, or
il brutto perche l'intelletto poſſibile, ele forme materia
li ſono mezo fra la pura materia totalmite informe,er
fra le forme ſeparate, ci intelligetie attuali angeliche,
che ſono uere belle, però aſſegna Diotima egualmente
all'amore le conditioni, o machinationi della materia
corporea biſognante,e mortale uariabile, o imperfetta
madre ſua,o le conditioni intellettuali, o perfette del
lo affluente intelletto Poro padre ſuo:o lui pone filoſoa
fante, e non ſapiente, però che l'intelletto poſſibile deſia
la ſapientia, o è in potentia di quella,perche non è in
attoſapiéte, come l'intelletto angelico.Ne moſtrò adun
que Diotima in queſta ſua fauola, che l'intelletto poſſia
bile è participato dell'intelletto agente, è in atto angelia
co,ouer diuino, e che la poſſibilita non gli uiene della
ſua propria natura intellettuale, come alcuni credono,
ma ſolamente dalla copagnia della biſognante materia
priuata d'ogni atto, o pura potentia. Ne inſegnò che l
primo produttore dell'amore genito è la generata bel
lezza, e glipropri parenti ſuoiſono il conoſcimento
della bellezza, ilquale gli é padre, e il mancamento di
quella, che è la madre però che cio che ſi ama, o deſia,
biſogna cheſia preconoſciuto per bello, e che manchi,ò
che poſſa mancare, o ſi deſideri conſeruare ſempre. Si
T E R z o. I 94
“che tu 5 Sofia conoſci che'l padre dell'amore uniuerſale
nel mondo inferiore è il conoſcimento della bellezza,e
la madre è il mancameto.so. Queſto intendo,ma que
fti parenti mi pare che s'applichino ſolamente al mondo
, corporeo, o ancora nel generabile inferiore ſolo, co
2ià ho inteſo da te, che nel mondo angelico ſitruouapri
ma, o principalmente l'amore, alquale aſſegnaſtiquea
fte due proprie cauſe,cioè conoſcimeto o mancamento
di bellezza. F1. Eglie uero che l'amore non ſolaméte
“nell'inferiori, ma principalmente me l'angelico è perco
noſcimèto de bellezza che manca:ma queſta è la bellez
; rza immeſa o diuina,de la quale tutti gli intelletti crea
ti mancano, o quella conoſcono,amano,o deſiano,e
queſta talbellezza chiama Platonemagna Venere,cioé
; la bellezza del mondo intellettuale, e queſta nò nacque
in tempo, però che è eterna, o immutabile,ne manco
l'amore ſuo ha nuouinaſcimenti, ma ſe nacque,ab eter
no in quel diuino mondo nacque:ne il mancamento di
; queſta uiene per ragione della capagnia,biſognante Fe
mia; ouero materia con l'intelletto, che in quel mondo
nóſitruouamateria,mauiene per il mancamento che è
ne la creatura, per eſſer creatura, della perfettione ſon
ma del ſuo creatore,ouero del'eccellentia della ſua bel
lezza ſopra quella della creatura: ſi che queſti parenti
fono propri dell'amore genito nel mondo inferiore, nel
naſcimento di venere inferiore:cioè la bellezza partici
pata alli corpigenerati, etnò a l'amor del mondo ange
lico,ilquale è ſupiore a Poro imbracciato nell'horto di
Gione, et alieno daPenia biſognate.so. Ho inteſo da te
quello che gli poeti,e filoſofi hano fauoleggiato del naſci
» BB 2,
; a D I A L O G O
mento de l'amore, e de ſuoi progenitori, e quello che le
lorofauole ſapientemente ſignificano, deſiderio hormai
ſaper da tepianamente, o chiaramente, quali ſon gli
primi parenti dell'amore, ſi del'humano,come ancora
dell'uniuerſal amore dell'uniuerſo. F1. Io dirò prima è
Sofia, quelli ch'io credo eſſere in comune padre, ema
dre d'ogni amore, o dipoi, ſe uorrai, gli appropriarò
all'amore humano, o al mondano ancora.so. Mi pia
ce l'ordine, perche la cognitione comune ſi debbe ante
porre alla piu particulare:dimmi adunque quale è in ci
mune padre d'ogni amore, o quale è ſua madre. Fr.
Io non fogià la madre la pura carentia,come Diotima,
ne il padre l'afluente cognitione, come ella uuole, ne
pongo la bellezza venerea conneſſa alla ſua generatio
ne ouer lucina, è parca in quella, come in altra parte
Platone pone, non eſſendo padre ne madre, però che
l'amore a detto di tutti è figlio divenere,o ſecondo al
cuni ſenza altro padre:ma laſciadogli figmenti e opia
nioni d'altri, ti dico che'l cómune padre d'ogni amore e
il bello, e la madre cômune e la cognitione del bello mi
ſta di carentia da queſti due, come daueri padre e ma
dre,ſi genera l'amore, e deſiderio; però che'l bello cono
ſciuto da quello a chi manca, è incontinente amato, cr
deſiato dal conoſcitore amante, e deſiderante quel bel
lo. Et coſì naſce l'amore concetto dal bello nella mente
del ſuo conoſcente, a chi manca,etil deſidera, é adunque
il bello amato padre, ci generante de l'amore, o la
madre e la mente dell'amante ingrauidata del ſeme di
eſſo bello:che è la ſua eſemplare bellezza in eſſamen
te del conoſcente, della quale ingrauidata deſta l'unione
- e -
'T E R Z O. 195
con eſſo bello,ouerogeneratione del ſimile e già diſo
pra hai inteſo come l'amato ha natura paternageiteran
te, e l'amante ha natura materna còcipiente dell'ama
to, e deſiderante il parto in bello, come dice Platone.
so. Mipiace queſta aſſoluta, e chiara ſententia del
padre, o madre dell'amore in commune, ma innanzi
ch'io ti domandi piu dichiarationi,biſogna che m'aſſola
ui una contradittione che appare in due parole. Tu dici
che la madre dell'amore è la cognitione del bello che
manca, e dall'altra parte dici che ella prima è grauida
della forma del bello, o perciò la deſia o ama. La con
traditione è, che ſe la méte del conoſcete è grauida del
bello, non li manca già, anzi l'ha perche la grauida ha
in ſe figlio,e non gli manca. F1. Se la forma del bello
non fuſſe nella mente dell'amente ſotto ſpecie di bello
i buono egicondo,non ſaria eſſo bello mai amato da lui,
perche i priui interamente di bellezza non hanno ne
deſiano il bello, ma quello che'l deſia non è del tutto pri
uato di lui,pero che ha la cognitione ſua,o la ſua men
te è ingrauidata della forma della ſua bellezza, ma per
che gli manca il principale, che è la perfetta unione con
eſſo bello,gli uiene il deſiderio del principale effetto che
manca, o deſia fruire con unione il bello:la forma de
quale impreſſa nella ſua mente l'incita, come deſta la
grauida di figliare, o porre in luce l'occulto dentro di
lei ſì che la madre dell'amore, cioè l'amante, ſe bene è
priuata dell'unione perfetta con l'amata, non è però
priuata della forma eſemplare della ſua bellezza,la
qual la fa eſſere amante, è deſiderante l'unione di quel
bello che li manca. Mi piace cio che dici, ma mireſta
- BB 3
p 1 A L o G o
contra, che parrebbe che la madue amante gratida del
bello padre, parturiſſe,ouerogeneraſſe per figlio il me
deſimo padre, però che tu dici che la generatione, o
filiatione non è altro che l'unione, o fruitione del me
deſimo padre in atto. F1. Sottilmente arguiſci è Sofia,
ma ſe fuſsi piu ſottile, uedreſti per ſolutione che l'atto
di fruire il bello con unione, non è propriamente neto
talmente eſſo medeſimo: auenga che ſia ſimillimo a quel
lo,come il proprio figlio al padre: pur con quella ſimi
litudine paterna ſigionta qualche impreſſione materna
della cognitione amante:che non ſaria atto di fruitione
ſe non perueniſſe dal conoſcente amante nel bello cogni
to amato:ſi che egliè uero figlio delli due,o ha la par
te materiale della cognitione materna,e laformale della
bellezza paterna, e come Platone dimoſtra, l'amor é
deſiderio di grauidezza, per parturire bello ſimile al
padre: e queſto non ſolamente è l'amore intellettuale,
ma ancora il ſenſuale, so. Dichiarami come in ciaſcun
di queſti amori conſiſte la grauidezza col deſio di para
turire il bello, e perche tanto ſi deſiano letali generaa
tioni. F1. Tu uedi quantonon ſolamente me l'huomo,
ma ancora in ogni animale è il deſiderio della cognition,
del ſimile, e quanti affanni, trauagli, e pericoli li pa
renti, maſſimamente madri, pigliano per la genera
tione, o education delli ſuoi figli, fino ad eſponerſi
alla morte per ben loro. Il fine primo è la produttio-.
ne del bello ſimile a quel di che la madre è ingrauidaa,
ta: & l'ultimo fine è la deſiata immortalita: che non
poſſendo eſſer perpetui, come dice Aristotele,gli indie
uidui animali deſiano, e procurano perpetuarſi nella
r. E R : Z o 19 6
generatione del ſimile: la uita o eſſere delgual molte
uolte procurano, piu che la propria: perche par loro
che la ſua già paſſi, o quella è la parte ſua che è per
eſſere, e per fare immortale la ſua uita, con la contia
noua e ſimile ſucceſſione. Ancora queſti fini accadono
ne l'anima humana, che eſſendograuida de la bellez
"i za,de la uirtù, e ſapientia intellettuale, deſia ſempre
generare ſimili belli in attiuirtuoſi, o habiti ſapienti:
pche con la uerageneratione di quelli s'acquiſtala uera
immortalità, coſì è meglio di quello, che li corpi animati
l'aquiſtano nella generatione de ſimili animali: e coſì,
come le reliquie de padri, mancando loro, conſiſteno,et
º ſi perpetuano per li figliuoli, coſì ſi perpetuano le uirtù
de l'anima,ſe ben mancano, per gli attiuirtuoſi,o ha
biti intellettuali, che gli cauſano eternità. hai adunque
inteſo come il padre de l'amore è il bello amato, o la
madre è il conoſcente amante di quello.laquale ingraui
data di lui ama,er deſiaparturire ſimile bello:mediante
ilquale s'uniſce, o fruiſce con perpetuita la bellezza
uirile. s o. Mi pare hauere aſſai ben compreſo a che
modo il bello, ouero bellezza ſia il padre de l'amore,
co il conoſcente o deſiderante quello la madre, la
quale ingrauidata da lui deſia il parto del ſimile, che
è l'unione & fruitione di eſſo bello, ma ueggo eſa
ſendo queſto, che ogni coſa conſiſte ne la bellezza,
però che il padre è il bello, o la grauida madre è
la forma eſemplare conoſcitiua di quello, e il dea
fiderato figlio è il tornare per fruitione unitiua in
eſſo bello : & mi merauiglio che facci tanto caſo,
della bellezza, però che precedendo ad ogni amore,
BB 4
1D I A L O G O
faria biſogno che precedeſſe non ſolamente al mondo in
feriore, o alla mente aſtratta degli huomini, ma anco
ra al mondo celeſte, o a tutto l'angelico,concioſia che
in ciaſcuno, come già diceſti,ſi ritroui amore, o tutti
ſieno ueraméte amati, ancora ſe ne la ſomma diuinita é,
come qualche uolta hai detto, amore alle ſue creature,
crella ſia amante di quella, come ne li ſacri libri ſi nar
ra,come ſi può imaginare precedetia di bellezza a quel
la che a tutte ſommamente precede? F1.Non timeraui
gliare è Sofia, che la bellezza ſia quella che facci ogni
amato,amato,o ogni amante, amante,et che ſia d'ogni
amore principio, mezo, or fine, cioè principio in eſſo
amato, o mezone la reuerberatione ſua ne l'amante,
e finene la fruitione, o unione di eſſo amante nel ſuo
principio amato. peroche eſſendo il primo bello il ſom
mo opifice de l'uniuerſo, la bellezza d'ogni coſa creata
è la perfettione de l'opera fatta in lei dal ſommo artefia
ce,co e quella coſa in che l'operato communica, corſo
miglia piu a l'operante, e la creatura al creatore:o eſa
ſendo queſta la diuinità participata da tutte le parti de
l'uniuerſo, non è ſtrano, ma giuſto, che preceda ad ogni
altra coſa di quello, ci ſia quella che faccia le coſe, in
che ſitruoua, amabili, o l'altre conoſcitiue di quelle
amanti o deſideroſe della participatione di quelle,eloa
ro,mediante la diuina bellezza di tutte opifice: laquale
non ſolaméte precede a l'amore che ſi truoua nelle coſe
create,ò ſieno corporee,corruttibili, o celeſti,ouero in
corporee ſpirituali, o angeliche, ma ancora precede a
l'amore che prouiene da Dio nelle creature: però che
quello non è altro che uolere che la bellezza dele crea
T E R 2 C. 1 o7
ture creſca, o s'aſſomigli alla ſomma bellezza del loro
Creatore:a l'imagine del quale loro furon create. ſì che
prima in Dio la bellezza, che l'amore, o l'eſſere bel
lo e amabile, precede all'eſſere amatore, so. Veggo
quello che riſpondi alla mia dimanda, o ancora che pa
sia che ſatisfacci a me,non fa però che la dignità e tanta
eccellentia di queſta bellezza io bene non la compredo,
ne ueggo come ſia di tanta importanza, che habbia ad
eſſere principio di tutte le coſe degne, o perfette, come
la fai, vorrei che dell'eſſetia di queſta bellezza meglio
miſatiaſi:mi ricordo bene che una uolta me l'hai diffi
nita dicendo che la bellezza è gratia,laquale dilettan
do l'animo col conoſcimento di quella,il muoue ad ama
re,ma dell'eſſentia di queſta gratia, o del troppo che
importa nel creatore,o in tutto l'uniuerſo,mi reſta la
i medeſima ſete di conoſcere, che nella medeſima bellez
za diffinita. F 1. Ancora mi ricordo hauerti moſtrato
parte della ſpirituale eſſentia della bellezza,però ch'io
ti feci conoſcere che delli cinque ſenſi eſteriori la bellez
zanò entra nell'animo humano per litre loro materia
li,cioene per il tatto,ne per il gusto,ne per l'odorato:
che le temperate qualità,negli diletteuoli tattiuenerei,
non ſi chiamano belli:ne manco li dolci ſapori, neanco
rali ſoaui odori ſi dicono belli, ma ſolamente per li due
ſpirituali, cioè parte p l'audito p li belli parlamèti, ora
tioni, ragioni,uerſi,belle muſiche, o belle concordanti
harmonie:o la maggior parte pgli occhi, nelle belle fi
gure,o belli colori, o proportionate compoſitioni,et
bella luce:et ſimili liqualiti denotano quato ſia la bellez
za coſa ſpirituale,o aſtratta dal corpo. Ancor t'homo
t- D 1 A L o G o .
ſtrato che le maggiori bellezze conſiſtono nelle parti de
l'anima, che ſono piu eleuate dal corpotcome, prima ne
l'imaginatiua con le bellefantaſie, penſieri, o inuentio
ni,o piu nella ragione intellettiua ſeparata dalla mate
ria con libelli ſtudi,arti,atti,o habitiuirtuoſi o ſcii
tie:& piu perfettamente nella mente aſtratta, co lapri
ma ſapientia humana,laquale è uera imagine della ſom
ma bellezza.Si che per queſto principiarai a conoſcere
quanto la bellezza da ſe è aliena dalla materia, e corpo
reita, o come a quella ſpiritualmente e communicata.
so. Pur communemente il uolgonelli corpi principale
mente pone la bellezza, come propria di quelli: e ben
pare che a loro piu conuenga, o ſe le coſe che non ſono
corpo ſi chiamano belle, parcheſia a ſimilitudine della
bellezza corporea,come ſi chiamano ancora grandi, co
negrand'animo, grande ingegno,gran memoria, gran
d'arte,a ſimilitudine delli corpi però che nell'incorpo
rei,non hauendo in ſe quantità ne diméſione, non poſſo
no eſſere negrandine piccoli propriamente, ſe non aſo
miglianza demenſionati corpi:non meno par che ſia la
bellezza propria delli corpi:o impropria, o per ſimi
litudine,delli incorporei. F1. Se ben nel grande accade
queſto per eſſere la grandezza propria della quantità,
o la quantità del corpo:che ragione haitu che coſiſia
la bellezza?so. Oltra l'uſo del uocabolo, che s'appro
pria alli corpi, quella dal uolgo ſi reputa eſsere piu uea
ra bellezza,go è ancora qualche ragione, che la bellez
3a pare che ſia la proportione delle parti al tutto, e la
commenſuratione del tutto in quelle: or coſi molti delli
filoſofantil'hanno diffinita: adunque propria del con
Te E R Z o, 1 98
menſurabile corpo, o del tutto compoſto delle ſue par
ti:o preſuppone quantità in corpo propriamente. o
ſe delle coſe incorporee ſi dice, è perche a ſimilitudine
del corpo hanno parti, delle quali ſono copoſte propor
tionalmente per ordine:come è l'harmonia, concordan
xa, o l'ordinata oratione,o però ſi chiamano belle a
ſimilitudine del compoſto, o proportionato capo:orco
ſi nelle conſiderationi imaginatiue rationali, o menta
li l'ordine delle parti al tutto è aſimilitudine del corpo,
che propriamente è compoſto di parti commenſurate,
che ſi chiamano belleſi che il proprio della bellezza,co
me della grandezza, pareria che fuſſe nel corpo, che è
proprio ſuggetto della quantità, o compoſitione delle
parti. F 1. L'uſo di queſto uocabulo bello, appreſſo il
uolgo è ſecondo la cognitione che liuolgari hanno della

;
i

i
bellezza:che concioſia che loro non poſſino comprende
tre altra bellezza, che quella che gli occhi corporei com
prendeno,ouero l'orecchie ſi credeno oltra quella non
eſſere bellezza,ſenò qualche coſa fitta,ſogniata, o ima
ginata:ma quelli, gli occhi della mente di cui ſon chia
ri,o ueggono molto piu oltre che li corporei, conoſco
no nolto piu dell'incorporea bellezza di quello che co
noſcono li carnali della corporea:et conoſcono che quel
la bellezza che ſi truouanei corpi,e baſſa, piccola, cr
ſupficiale,ariſpetto di quella cheſi truoua nell'incorpo
rei anzi conoſcono che la bellezza corporea è ombra et
imagine della ſpirituale,e participata da quella:enò è ai
tro che il riſpleder che'l módo ſpiritual dà almódo cor
poreo:& ueggono che la bellezza delli corpinò proce
de dalla corporeita,o materia loro che ſe coſi fuſi ogni
v
IO I A L O G O
corpo, ci coſa materiale ſaria bella ad uno medeſimo
modo però che la materia, o corporeita è una in tutti
i corpi:oueramete delli corpi il maggiore ſaria il piu bel
lo:ilquale molte uolte non è però che la bellezza richie
de mediocrità nel corpo:il maggior delquale, come il mi
nore,e deforme:ma conoſcono che nelli corpi uiene dal
la participatione delli incorporei loro ſuperiori. etato
quanto della participatione loro macano, tanto ſono de
formi:in modo che la deformità e il proprio del corpo,
o la bellezza è aduentitia in lui dal ſuo bonificante ſpi
rituale. A te dunque o Sofia non baſtino gli occhi corpo
rei,per uedere le coſe belle:mirale con gli incorporei,
e conoſcerai le uere bellezze che luogo non può co
noſcere perche, coſì come li ciechi delli occhi corporei
non poſſono coprendere le belle figure, o colori, coſì li
ciechi delli occhi intellettuali non poſſono comprendere
le chiariſſime bellezze ſpirituali, ne dilettarſi in quelle
pero che non diletta la bellezza ſe non chi conoſce lei:
orchinonguſta quelle épriuo di ſuauiſſima dilettatios
ne:che ſe la bellezza corporea, che è ombra della ſpirie
tuale,dilettatato chi la ucde,che ſe l'uſurpa, o couer
te in ſe,o gli leua la libertà, o ha uoglia di quella, che
farà quella bellezza intellettuale lucidiſſima, della qual
la corporea è ſolaméte ombra o imagine, a quelli che
ſon degni diuederla?Sia adiique tu o Sofia di quelle, che
l'ombroſa bellezza non le ruba,ma quella, che è patro
, na di quella ſuprema in bellezza,o dilettatione. so.
Mi baſta queſto,pche il uolgo non m'inganni in quello
che dice bellezza: mauorria che miſolueſi la ragione
della proportione delle parti al tutto,che fa per loro,et
T E R 2 O. I 99
moſtra che la bellezza ſia propria delli corpi, o impro
pria, per ſimilitudine di quella delli incorporei F1.
Queſta diffinitione di bellezza detta per alcuni delimo
derni filoſofanti non è gia propria,ne perfetta,cheſe co
ſi fuſe,neſſun corpo ſemplice non compoſto di diuerſe,
cr proportionate parti ſi chiameria bello, non ſaria adii
que il Sole,la Luna,o le Stelle belle, ne la riſplendente
venere,ne l'illuſtre Gioue. So. Hanno ancora queſti la
bellezza della figura circulare,che e la piu bella delle fi
gure,laquale e in ſe tutta, e contiene parti. F1. La fie
gura circulare è bene in ſe bella, ma la bellezza ſua non
é la proportione delle parti, l'una all'altra,ne al tutto,
a però che le parti ſue ſono eguali,o honogenie, nelle
quali non cade proportione alcuna, ne ancor la bellez
3a della figura circulare e quella che fa il Sole, la Luna,
o le stelle belle, che ſe coſi fuſe,ogni corpo orbiculare
haueria la bellezza del Sole, ma la bellezza loro e la lu
cidità,laqualinſe non efigura, ne ha parti proportio
nate,o coſì il fiammeggiante fuoco, o il fulgente oro,
o le lucide & pretioſe gemme non ſariano belle, però
che tutte queſte ſono ſimplici,co d'una natura le parti,
e il tutto ſenza diuerſità proportionata ancora ſecon=
do loro ſolamente il tutto ſiria il bello, o mi una delle
partiſaria bella ſe non in comparatione al tutto, anco
ratuuedraiuno uſo qualche uolta eſſere bello, qualche
uoltanò, eſſendo pur ſempre la proportione delle pare
ti al tutto una medeſima appare adunque che la bellez
za non ſia nelle proportioni delle parti et oltre a quella
è piu,che,ſecondo loro, li uaghi colori non ſariano bele
line la luce (che è il piu bello del mondo corporeo) &
D I A L o G o ,
quella che gli dala bellezza,ſi potria chiamarbella, e
coſì nell'audito,la ſuaue uoce non ſi diria (come ſi dice)
bella, e ſe la bellezza della muſica uogliono che ſia la
concordantia delle parti, la bellezza intellettuale qual
ſarà:o ſe diranno che è l'ordiue della ragione, che dia
ranno della intelligentia delle coſe ſimplici e della puriſa
ſima diuinità, che è sòma bellezza? ſi che ſe bene conſia
deri trouerai, che quantunque nelle coſe proportionate,
e concordanti ſitruoui bellezza, la bellezza è oltre la
loro proportione, onde non ſolamente nelli còpoſti pro
portionatiſi truoua,ma ancora piu nei ſemplici.So.Aa
dunque l'improportionati potriano eſſere belli F 1.Nä
gia, che l'improportionatiſono defettuoſi, e cattiui, cr
neſſuno cattiuo è bello,ma non però la proportione è ef
ſa bellezza,perche di quelli che non ſono ne proportio
nati,ne improportionati, perche non ſono compoſti, ſi
truouano belliſſimi, piu,che nelli proportionati e cò
cordanti ſono alcuni non belli, perche ogni bello e buo
nonon e proportionato, nelle coſe cattiue, ſi truoua
ancora proportione o concordantia, o ſi dice appreſ
ſoglimercatanti,che'l codicioſo,o il trappolare s'aca
cordano preſto,o il timore s'accompagna con la crua
deltà, o la prodigalità con la ruberia, non è adunque
ogni bello proportionato,ne ogni proportionato bello,
come coſtoro hanno penſato.So. Che è adunque la bel
lezza delle coſe corporee a chi fa che le figure, egli cor
pi bene proportionati ſieno belli, ſe la bellezza non è le
proportioni? F1. Sappi che la materia fondamento di
tutti gli corpi inferiori é da ſe deforme, o madre d'o-
gni deformità in quelli, ma informata in tutte le parti
T E R : Z O. 2oo

per participatione del mondo ſpirituale, ſi ride bella, ſi


che le forme radiate in lei dall'intelletto diuino,e dall'«
nima del mondo,ouero dal mondo ſpirituale, e dal cele
ſte,ſono quelle che gli leuano la deformità,e porgono le
bellezza ſi che la bellezza in queſto mondo inferiore
uien dal mondo ſpirituale, e celeſte, coſi come la bruttez
za,e deformità e propria in lui dalla ſua deforme, o in
perfetta materia: di che tuttigli ſuoi corpi ſono fatti.
So.Adiique ogni corpoſaria egualmete bello,perche ſo
no dal modo ſuperior eſſentialméte informati.F1.Ti cò
cedo che ogni corpo ha qualche bellezza, laqualgliuie
dalla forma che informa la ſua materia deforme,manà
ſono belli egualmente, peroche le forme nò in un modo
perfettaméte informao tutti l'inferiori corpi, ne d'una
maniera in tutti leuano la deformità della materia, anzi
in dlcuni leuà poca parte di ſta deformità, o in altri
piu,o piugradualmente, o quanto piu della deformi
tà materiale baſta a leuare la forma, tanto rende il cora
po piu bello,o quanto meno,men bello,e piu deforme,
e queſta differenza non è ſolamente nella diuerſa ſpecie
delli corpi del mondo inferiore, ma ancornelli ditterſi in
diuidui d'una ſpecie,perche un'huomo è piu bello dell'a
altro,o un cauallo piu bello dell'altro perche la forma
eſſentiale ſua meglio ha dominato la materia, onde piu
a i poſſutoleuare della deformità di quella, e renderlo
bello.So.E donde itiene che li proportionati corpine pt
iono belli F 1. peroche la forma che meglio i" la
materia,fa le parti del corpo ſra ſe ſteſſe col tutto pro
portionate,et ordinate intellettualmete, e bè diſpoſte al
le ſue proprie opationi e fini,uiuificado il tutto, e le par
- - D I A L O G O -

ti,o ſicno diucrſe,oſimili, cioehomogenie, o terrogenie


nella meglior forma ch'è posſibile,pche il tutto ſia per
fettamente informato, o un,e coſi ſi fa bello, e quando
la materia è inobediente non puo coſì unire, et ordinare
le parti intellettualmente nel tutto, e reſta men bello, e
deforme per la diſobedientia della deforme materia, ala
la informante, et belleggianteforma. 8 c. Mi piace coa
noſcere qualſia la bellezza nei corpi inferiori, e chi la
fa,e donde utene,ma mi reſta un dubbio, parte delli dub
bituoi,contra quelli che dicono la bellezza eſſere pro
portione peroche iuaghi colori ſono belli, e non ſono
uniti di forma,et coſì la luce e bellisſima,e non ha para
ti informate,et unite nel tutto,et ancora il Sole, la Lua
na,e le ſtelle,ſe ben ſono corpinò hanno materia di for
me,ne forma, che l'informi. Perche adunque ſono belli,
et oltre acciò la muſica, harmonia,la ſoaue uoce, o l'ea
leganti orationi,gli reſonanti uerſi non hanno giamate
riadeforme,ne forma, che gli informi, o pur ſono bel
li,o finalmente le coſe belle della imaginatione, etraa
gione, o della mente humana, che hai detto, non hanno
gia compoſitione di materia, ne forma, et pur ſono gli
piu belli del mondo inferiore. F1. Bene hai domandato,
crgia io ero per dichiararti la bellezza di queſti, ſe be
ne tu non mi hauesſi domandato, nel mondo inferior tut
te le bellezze ſono delle forme, come t'ho detto, lequa
li quando bene comuinceno la materia deforme, et doni
nano la roza corporentia,fanno gli corpi belli, c loro
in ſe è giuſto che ſiano piu belli,ouero bellezza, poi che
baſtano a fare del brutto bello, che ſe non fuſſeno belli,
o fariano brutti, o neutrali,cioe ne belli,ne brutti, etſe
ſono
T E R Z O. 2o1

ſono brutti come fan belli per ſua eſſentia ? che un cona
trario eſſentialmente non puo operare il contrario di
lui, ma piu preſto ſimile, ſe neutrali, perche fanno piu
preſto belli che bruttito ciò in tutti loro ſegue ſempre.
Neceſſario e adunque concedere che le forme fieno piu
che gli informati da quelle gli colori adunque ſono belli,
perche ſono forme, e ſe per loro gli corpi ben coloriti
ſi fanno belli,tanto piu eſsi medeſimi debbono eſſer bela
li,o bellezza, e molto piu la propria luce, che ogni colo
re, o colorato fa belli, o è propriamente forma nelli
corpi aſtratti, o immiſta con la corporentia, come gia
hai inteſo, o ſe la luce ſi legge madre delle uaghe bela
lezze del mondo inferiore, è giuſto che ſia belliſſima. Il
Sole, la Luna,le ſtelle, per la luce loro ſono belli,laquale
in tutte ha ragione di forma, e loro ſteſsi (ſecondo dice
Themiſtio)ſi poſſono chiamare forme, piu preſto che
corpi informati o eſſendo il Sole padre della bella luce
è giuſto che ſia capo della bellezza corporea, o dipoi
glialtri corpi celeſti lucidi,che prima dalui participano
ſempre la luce,o dipoi fa ancora belli tutti li corpi in
feriori lucidi e coloriti e masſimaméteilfuoco fiammeg
giante, per eſſere piuformale, e manco corporeo per la
ſua ſottilità o leggierezza, o perche piu participa la
luce ſolare,o appare la formalità ſua in ciò, che da nef
ſuno altro elemento contrario ſi laſciauiolare,ne altera
reſe del tutto non ſi corrompe, peroche neſſuno altro
elemento ilpuo infrigidare,ne humettare,ne indurre in
lui qualità contraria alla ſua propria natura, mentre
che è fuoco,come fa egli negli altri elemeuti, che eſſo
ſcalda l'acqua, o la terra, º diſecca l'aere, contraloa
CC
D I A L O G O
ro proprie nature. o utiuerſalmente la luce in tutto il
mondo inferiore è forma, la quale leua la bruttezza de
la tenebroſità della materia deforme, e perciò quelli cor
pi che piu la participano, rende piu belli, ond'ella è giu
/ſto che ſia bellezza uera, ci il Sol dal quale dipende e
fontana della bellezza,e le ſtelle, e la Luna ſono ſuoi pri
mi condotti,ogli piu degni participi, l'harmonia e bel
la,però che è forma ſpirituale ordinatiua, et unitiua del
le molte & diuerſeuoci,in unità, o perfetta conſonan
za,per modo intellettuale, e leſoauiuoci ſon forma del
tutto,e participano la ſua bellezza, la bellezza del'o-
ratione uiene dalla bellezza ſpirituale ordinatiua,eru
nitiua di molte, o diuerſe parole materiali in unide per
fetta intellettuale in qualche parte di harmoniaca bellez
za,ſi che con ragione ſi puo dir piu bella che l'altre coa
ſe corporee,e coſì gli uerſi,nelli quali è la bellezza intel
lettuale, hanno piu della bellezza harmoniaca riſonana
te. Le bellezze della cognitione, o de la ragione, e de la
mente humana,manifeſtamente precedono ogni bellez
zacorporea,però che queſte ſon uere formali e ſpiritua
lio ordinano, o uniſcono limolti & diuerſi concetti
del'anima ſenſibili,o rationali,o ancora porgeno,et
participano bellezza dottrinale ne le menti diſpoſte di
receuer bellezza, o ancora e bellezza artificiale in tut
ti li corpi che per artificio ſono fatti belli ſi che la bela
lezza in tutto il mondo inferiore procede dal modo ſpia
rituale ne le forme,o mediante leforme nelli corpi,le
qualforme ouero bellezze formali, ſempre ſono aſtrat
te da la materia, però che nen hanno compagnia di ma
teria deforme che impediſca mai la ſua bellezza, et però
: -

-
T E R Z O. 2 O2,

le uirtù e ſapientie ſono ſempre belle, ma li corpi infora


mati qualche uolta belli e qualche uolta nò,ſecódo ſi tro
ua la materia obediete,o reſiſtente alla bellezza forma
ie.So. Intendo a che modo tutta la bellezza naturale del
mödo corporeo deriua da la forma o forme, cheinfor
mano li corpi ne la materia di qllo, ma mi reſta ad intéa
dere la bellezza delle coſe artificiali dòde dipède,poi che
nò utene dalla ſpirituale,ouero celeste origine delle for
me naturali ne è del numero e natura di quelle.F1. Coſi
come la bellezza de le coſe naturali deriua da le forme
naturali eſſentiali,ouero accidentali, coſì la bellezza de
le coſe artificiate deriua da le forme artificiali: onde la
diffinitione de l'una,o de l'altra bellezza e una medea
ſima diſtribuita a tutte due.So.Et qualſaria la loro difa
finitione:F1. Gratia formale, che diletta,e muoue chi la
comprende ad amare, o questa gratia formale coſì co
me ne libelli naturali e di forma naturale,coſinelli belli
artificiati è di forma artificiale. e per conoſcere che la
bellezza dei corpi artificiatiuiene da la forma del'ara
tificio,imagina due pezzi di legno eguali, e che ne l'uno
s'intagli una belliſſima Venere, e ne l'altro nò, conoſce
rai che la bellezza di Venere non uiene dal legno, per
che l'altro parilegno non égia bello, ſi che reſta che
la forma, o figura artificiata è la ſua bellezza,e quel
la che fa bella: e coſi, come le forme naturali dei
corpi deriuano da incorporea, e ſpiritual origine,
laqual è l'anima del mondo, e oltra a quella dal
primo, e diuino intelletto nelli quali due prima tuta
te le forme eſiſteno con maggior eſſentia, perfettio
ne,e bellezza, che ne lidiuſi corpi, coſì le forme artiſta
CC 2
D I A L O G O
ciali deriuano dalamente dell'artifice humano nela- ,
qualprima eſiſteno cò maggior perfettione e bellezza,
che nel corpo bellamente artificiato, e coſì come leuan
do per conſideratione del bello artificiato la corporen
tia,non reſta altro che l'Idea,laquale e in mente de l'ar
tefice, coſì leuando la materia de belli naturali, reſtano
ſolamente le forme Ideali preſiſtenti nel'intelletto prie
mo,e da luine l'anima del mondo. Ben conoſcerai o Soa
fia quanto piu bella debbe eſſer l'Idea dell'artificio uni
tane la mente de l'artefice, che quado ſi truoua nel cor
po diſtribuita,e ſmembrata, però che ogni bellezza e
perfettione la unione accreſce, e la diuiſione la ſininuia
ſce,o le parti dela bellezza de la ſtatua di Venere nel
legno ſon diuiſe ciaſcuna perſe,onde fanno lenta, e debi
le la ſua bellezza in riſpetto di quella che è ne l'anima
de l'artefice,però che in lei conſiſte l'Idea de l'arte con
tutte le ſue parti complicate inſieme, in modo che l'una
fauoriſce l'altra;e la fa creſcere in bellezza, e la bellez
za di tutti inſieme ſta in ogn'una,e quella di ciaſcuna in
tutte ſenza alcuna diuiſione, o diſcrepantia,di maniera,
che chiuedeſſe l'una,e l'altra, conoſceria che ſenza cia
paratione é piu bella l'arte, che l'artificiato, come illa
che è cauſa dell'arteficiata bellezza,laquale ne la com
pagnia deli corpi perde de la ſua perfettione tanto qui
to i corpi guadagnano in quella, però che quanto piuil
rozo corpo e brutto è tirato da la forma tanto l'artifi
ciato rende piu bello, e quanto piu la forma e tirata, or
impedita dal corpo, tanto mé bello reſta il compoſto ar
tificiato. Reſta adunque che la forma ſenza corpo è bel
lisſima, ſi come il corpo ſenza la forma è bruttiſſimo.
T E R Z O. zo;
e come le coſe artificiali ſon le neutrali, che quelle forme
che i corpi naturali fan belli, che nella mente del ſoma
mo artefice, o uero architettore del mondo cioe nell'in
telletto diuino,ſi truouano molto piu belle. però ch'iui
ſon tutte inſieme aſtratte da materia,damutatione,o al
teratione,ci da ogni diuiſione, e moltitudine, e la bela
lezza di tutte " fa bella ogn'una d'eſſe,e la bellez
3a di ciaſcuna ſi truoua in tutte. Si trouano poi tutte le
forme nell'anime del mondo, ch'è il ſecondo artefice di
quello, non gia in quel grado di bellezza che è nel pria
mo intelletto architettore però che ne l'anima non ſoa
no in quella pura unione, ma con qualche moltitudine, o
diuerſità ordinata, però ch'eſſa è in mezo fra il primo
opifice,e le coſe artificiate. ma ſono iui in molto maga
gior grado di bellezza che in eſſe coſe naturali, però
che iui ſi trouano ſpiritualmente tutte in unione ordina
ta, astratte da materia da alteratione,e moto, o da lei
emanano tuttel'anime, e forme naturali nel mondo in
feriore diuiſe in diuerſi corpi di quello, ſottopoſte tutte
a l'alteratione e moto,con la ſucceſsiua generatione, e
corruttione, eccetto ſolo l'anima humana rationale, che
è libera di corruttione, alteratione, e moto corporeo,
pur con qualche moto diſcorſiuo,& recettione della ſpe
cie, in modo ſpirituale, però ch'ella non é miſta col cora
po, come l'altre anime,o forme naturali, dellequali pu
re(come habbiamo dell'arteficiali)quelle che meno ſono
miſte col corpo ſon piu belle in ſe, o rédono li ſuoi cor
piptu belli,e quelle c'hanno piu meſcolanza cà la cora
porentiaſono men belle in ſe,e rendono li ſuoi corpi dea
formi. o il contrario è nelli corpi naturali, che il piu
CC 3
e - , D I A L O G O
eleuato dallaforma, o il piu ſottopoſto a lei e il piu bel
lo,o quando che reſiſte alla ſua forma, e la retira a
lei, è il piu brutto.Tuo Sofia potrai conoſcer per queſto
diſcorſo come la bellezza delli corpi inferiori naturali,
o artificiati non è altro che la gratia che ha ogn'un di
loro dalla ſua propria formaſuſtantiale, ſia o accidenta
le,ouero di ſua forma artificiale,e conoſcerai che le for
meinſe all'un modo, o all'altro ſon piu belle, che l'in
formate da quelle, nel loro eſſere ſpirituale, e ſono mol
to piu eccellenti in bellezza, che nel ſuo eſſere corpora
le s'apprendacongli occhi corporei,e parte per l'orec
chie, o la ſpirituale no perche s'apprende per gli oc
chi dell'anima, o dell'intelletto proportionati a lei, ci
degni di uederla. So. A che modo gli occhi dell'anima
noſtra, o l'intelletto e ſi proportionato alle bellezze
ſpirituali:F1.Però che l'anima noſtra rationale per eſ
ſere imagine dell'anima del mondo è figurata naſcoſte
mente di tutte le forme eſiſtenti in eſſa anima mondana:
o però con diſcorſo rationale, come ſimile diſtintamen
te le conoſce,co guſta la ſua bellezza, o l'ama. o ilpu
ro intelletto che riluce in noi,eſimilmente imagine dela
l'intelletto puro diuino diſegnato dell'unità di tutte le
Idee:ilquale infine denoſtri diſcorſi rationali ne moſtra
l'eſſentie Ideali in intuitiua, unica, o aſtrattiſsima
cognitione quando il merita noſtra bene habituatara
gione. Si che noi con gli occhi dell'intelletto poſsiae
no uedere in uno intuito la ſomma bellezza del pri
mo intelletto, ci idee diuine. & uedendola ne diletta,
e noi l'amiamo, o con gli occhi dell'anima noſtra
rationale, con ordinato diſcorſo poſſiamo uedere la
T E R Z O. 2o4
bellezza dell'anima del mido, etin lei tutte l'ordinate
forme,laqual ancora gradenetene diletta, et moue ad
amare. Sono ancor proportionate a ſte due belleze ſpi
rituali del primo itelletto,et dell'anima del mòdo le due
bellezze corporee, quella che s'acquiſta piluedere, et
quella che s'acquiſtap l'audito,come loro ſimulacri, et
imagini. Quella deluiſo è imagine della bellezza intellet
tuale pò che tutta coſiſte in luce,orp la luce s'apprede.
etgia tu ſaiche il Sole,et la luce ſua è imagne del primo
intelletto:onde coſì come il primo intelletto illumina con
la ſua bellezza gli occhi del noſtro intelletto,et liempie
di bellezza coſì il Sole imagine di quello,cò la ſua luce,
ch'è ſplendore di eſſo intelletto fatto forma o eſſentia
di eſſo Sole, illumina i nostri occhi, o li fa compridere
tutte le lucide bellezze corporee:et quella che s'acquiſta
p l'audito è imagine della bellezza dell'anima del modo
però che coſiſte in cicordantia,harmonia et ordine.coſi
come eſiſteno le forme in quella inordinata unione. &
coſì come l'ordine delle forme ch'éne l'anima del m5do
! abbelliſce l'anima noſtra, e da quella ſi comprende, coſi
l'ordinatione delle uoci in harmonico canto, in ſentena
tioſa oratione,o in uerſo, ſi comprende dal nostro au
dito, o mediante quelle diletta la noſtra anima per
Pharmonia, o concordia di che lei è figurata dal'a-
nina del mondo. So. Ho conoſciuto come le belleza,
ze corporee, coſì le uiſioni come gli auditi, ſono i
magini, o ſimulacri delle bellezze ſpirituali del pri
mo intelletto, e anima del mondo: o che ſi come
gli occhi, o gli orecchi ſono quelli che comprendo
no le due bellezze corporee, coſi la noſtra anima ras
- CC 4
D I A L O G O
tionale, ormente intellettiua, ſono quelle che apprendo
no ambe le bellezze ſpirituali. Ma mi reſta un dubbio,
ch'io ueggo con la noſtra anima, º mente intellettiva,
ſono quelle che per uia degli occhi,o orecchi conoſco
no,or giudicano le bellezze corporee, o ſi dilettano in
quelle,o l'amano:o che gli occhi,o orecchi propri
non pare che ſieno altro che condotti, o uie delle bela
lezze corporee a l'anima, o intelletto noſtro. Parreb
be adunque che loro uerſaſſin piu preſto, o propria
mente circa le bellezze corporali, che circa le ſpirituali
come hai detto. F1. Non e dubbio che l'anima e quella
che conoſce,giudica, 6 ſente tutte le bellezze corpo
ree, o ſi diletta in quelle, o l'ama,o non gli occhi,ne
gli orecchi,ſe bene le portano però che ſe fuſino queſti
li conoſcitori, º amatori della bellezza,ſeguiriacheo
gn'uno egualmente conoſceriale bellezze delle coſe cor
poree,o egualmente ſi dilettaria di quelle, o l'ama
ria,perche tutti hanno occhi,o orecchie, perche tu ue
drai molte coſe belle che da molti chiari occhi non ſono
conoſciute,ne porgeno a quelli che le ueggono diletta
tionene amore,equati huomini di buono audito uedrai,
che non guſtano la muſica,ne pare loro bella,ne l'ama
no,o altri a cui li belliuerſi,o orationi paiono inuti
li.Pare adunque che il conoſcimento delle bellezze cor
poree,o la dilettatione,er amore di quelle non conſia
ſta negli occhi, o orecchi, donde paſſano,ma nell'ania
ma doue uanno.so. Ancora che in queſto tu fauoriſci il
mio dubbio, t'interromperò la riſpoſta, fin che mi
dica la ragione, perche tutte l'anime egualmente
non hanno cognitione, dilettatione, o amore del
- T E R Z O. 2o5
bello, poi che tutti gli occhi, o orecchi il porgeno a
quelle? F1Lo. La riſpoſta di queſta uedrai inſieme con
la ſolutione del tuo dubbio, ſe mi laſcerai dire. Tu ſai
che le bellezze corporee ſono gratie formali: o già ti
ho detto che tutte le forme aſtratte in ordine unitiuoſi
truouano ſpiritualmente ne l'anima del modo, dellaqua
le e imagine l'anima noſtra rationale, però che l'eſſen
tia ſua è una figuratione latente di tutte quelle ſpiritual
forme, per impreſsione fatta in lei dall'anima del mido
ſua eſemplare origine. Queſta latente figuratione è
quella che Ariſtotele chiama potentia,o preparatione
uniuerſale nell'intelletto, poſsibile a riccuere, o intena
dere tutte le forme o cſentie: però che ſe non fuſero
in lei tutte in modo potentiale ouero latente, nè potria
riceuerle, º intenderle ogn'una di loro in atto, e ppre
ſiſtentia.Dice Platone che'l noſtro diſcorſo e intende
f, re e reminiſcentia delle coſe anteſiſtenti nell'anima, in
modo d'obliuione:che è la medeſima potentia di Ariſto
tele, o il modo latente,ch'io ti dico. Adunque conoſce
rai che tutte le forme,e ſpecie non ſaltano dali corpi nel
l'anima noſtra,pche migrare d'un ſuggetto ne l'altro,
è impoſſibile però repreſentati per liſerſi fanno riluce
re quelle medeſime forme,o eſſentie che innanzieraa
no lucenti nell'anima noſtra.Queſta rilucentia Ariſtoa
tele la chiama atto d'intendere, e Platone ricordo: ma
l'intentione loro è una,in diuerſi modi di dire. E aduna
que la noſtra anima piena delle bellezze formali, anzi
quelle ſono ſua propria eſſentia,eſe ſono aſcoſte in lei,
non uiene la latentia per parte ſua nell'intelletto, che la
fa eſitiale,ma da parte della cognitione, di unione che
D I A L O G O
col corpo o materia humana: che ſe bene non e miſta
con quella,ſolamente l'unione, e colligatione miſta,c'ha
con lui fa che l'eſſentia ſua, nella quale el'ordinatione
delle bellezze formali,uiene ombrata,o oſcura: in mo
do che biſogna la repreſentatione delle bellezze diffuſe
nelli corpi per dilucidare quelle latenti nell'anime. Ma
eſſendo queſta latentia,o tenebroſità molto diuerſane
l'anime dell'indiuidui humani,ſecondo la diuerſità del
l'ubbedienze de corpi,e materie loro alleſue anime, in
teruiene che l'anima d'uno conoſce facilmente le belle,
ze, o quella d'un altro con piu difficultà, e quella di
qualche altro a niſſun modo le può conoſcere, per la ro
3e33a dellaſua materia, laquale non laſcia lucidare la
tenet roſità ch'à lei cauſa nell'anima,et però uedrai che
uno huomo le conoſcerà prontamente, o da ſe ſteſſo:
o l'altro harà biſogno di eruditione:o l'altro no rie
ſce mai erudito. Ancora uedrai una anima conoſcere fa
cilmente alcune bellezze,c altre bellezze con difficul
tà però che la materia ſua è piu proportionata, o ſimi
leadalcuni corpi, o coſe belle, che all'altre: onde la la
tentia, o ombria delle bellezze nell'animo ſuo non è
eguale in tutti per ilche parte di quelle facilmente cono
ſce l'anima per repreſentatione deſuoiſenſi, o parte
no:& in queſto ſi trouano tati modi diuerſità nelli huo.
mini, che ſono incomprenſibili.Potrai adunque conoſce
re che tutte le bellezze dell'anima noſtra naturali in
dutte dalli corpi ſon quelle formali bellezze che l'ani
ma del mondo ha preſe dall'intelletto, e diſtribuite per
li corpi mondani:o quelle proprie bellezze dellequali
eſſa adinagile,o ſimilitudine ſua figurò,o neinfore
-
T E R Z O. 2o6
mò la noſtra anima rationale. Facilmente adunque po
tremo dalla cognitione delle bellezze corporee uenire
nella cognitione della bellezza della noſtra propria ina
; tellettiva, e della bellezza dell'anima del mondo: o da
quella, mediante la noſtra puramente intellettuale, della
ſonna bellezza del primo intelletto diuino: come della
cognitione dell'imagine alla cognitionedelli eſemplari,
delli quali ſono imagini.Sono adunque le bellezze cor
poree nel noſtro intelletto ſpirituali:o come tali ſi co
noſcono da lui o però t'ho detto che gli occhi dell'ani
ma noſtra rationale,o mente intellettuale conoſcono
le bellezze ſpirituali, ma la rationale conoſce le bellez
ze de le forme che ſono ne l'anima del mondo,mediante
il diſcorſo che fa delle bellezze corporee mondane ima
gini,e cauſate da quelle. Ma la puramente conoſce di
rettamente in un inuito l'unica bellezza de le coſe ne le
Idee del primo intelletto:che è la finale beatitudine hu
mana o conoſcerai che quelle anime che difficilmente
conoſcono le bellezzecorporee, cioè la ſpiritualità che
è in quelle, e con difficultà le poſſono eſtrahere dalla
bruttezza materiale,o deformità corporea, ſono an
cor difficili nel conoſcere le bellezze ſpirituali di eſſa
anima,cioè le uirtù,ſcientie,ci ſapienti.o coſì come,
non oſtante che ogni uno che ha occhi uegga le bel
lezze corporee, non però ciaſcuno le conoſce per
belle, ne ſi diletta in quelle, ma ſolamente gli ana
tori l'uno piu de l'altro, ſecondo ha piu de l'amaa
torio:coſi,ſebé tutte l'anime conoſcono le bellezze ſbi
rituali, non tutte le reputano belle ad un modo, ne a tut
te la loro fruitione diletta, ma ſolamente a l'anime
D I A L O G O
amatorie, o ad una piu che ad un'altra, ſecondo che è
piu connaturata del ſpiritual amore.so. Intendo a che
modo l'anima noſtra conoſce ſpiritualmete le bellezze,
prima le corporee,er dipoi per quelle l'incorporee: le
quali preſiſteno nel primo intelletto, o nell'anima del
mondo,in modo chiariſſimo,or riſplendente, nella no
ſtra anima rationale ombroſa, o latente:o intédo che
coſi come quelli che piu perfettamente conoſcono le bel
lezze l'amano, o gli altrinò, coſì quelli che piu cono
ſcono dell'incorporee,ſono ardenti amatori di quelle,
cr gli altrinò.o m'hai ancora detto che quelli che co
noſcono bene l'incorporee bellezze, o l'apprendono
con facilità ſono quelli che meglio, o piu prontamente
conoſcono le bellezze incorporee dell'intelletto, orani
ma ſuperiore. Contra che mi occorre un non piccolo
dubbio, però che ſe l'amor della bellezza ſi cauſa dalla
perfetta cognitione di quella, ſegue che coſi come quelli
che bene conoſcono le bellezze corporeeſon quelli che
bene conoſcono l'incorporee, coſì quelli che intenſame
te amano le bellezze corporee, ſono li primi amatori
delle bellezze incorporee intellettuali, come è la ſapien
tia,er la uirtù,di che il contrario è manifeſto: che quel
li che molto amano le bellezze corporee ſon nudi della
cognitione,o amore delle bellezze intellettuali, crqua
ſi ciechi in quelle: & coſì quelli che ardentiſſimamente
amano le bellezze intellettuali ſogliono ſprezzare le
corporee,abbandonarle,odiare, o fuggire da quelle.
F1. Mi piace intendere il tuo dubbio, perche la ſolutio
ne di quello timoſtrarà a che modo le bellezze corpoa
reeſi debbino conoſcere, o amar,ora che modo ſi deb
T E R Z O. 2 o7
bino fuggire, o odiare:o qual è la perfetta cognitioa
ne o amor di quelle e quale è il falſo ſofiſtico, e ap
parente.Tu haiinteſo che l'anima e mezo fra l'intelleta
to, o il corpo, non ſolamente dico l'anima del mondo,
ma ancora la noſtra ſimulacro di quella, ha adunque la
noſtra anima due faccie, come t'ho detto della Luna uer
ſo il Sole e la terra,l'una faccia uerſo l'intelletto ſuo
ſuperiore,l'altra uerſo il corpo inferiore allei. La pria
ma facciauerſo l'intelletto, e la cagione intellettiua, câ
laquale diſcorre con uniuerſale, e ſpirituale cognitio
ne eſtrahédo le forme,o eſſentie intellettuali dalli par
ticulari o ſenſibili corpi, conuertendo ſempre il modo
corporeo nell'intellettuale. La ſeconda faccia che è uer
ſo il corpo,è il ſenſo, che è cognitione particulare delle
coſe corporee aggionta,e miſta la materialità delle co
ſe corporee conoſciute. Queſte due faccie hanno cotra
rij,ouero oppoſiti moti:e coſi come l'anima noſtra con
la prima faccia,ouero cognitione rationale fa del cor
porco incorporeo,coſi della ſeconda faccia, ouer cogni
tione ſenſibile accoſtandoſi eſſa alliſenſati corpi e me
ſcolandoſi ſeco,contrahe l'incorporeo al corporeo. Le
bellezze corporee ſi conoſcono dall'anima noſtra in
queſti due modi di cognitione, con l'una e l'altra faccia
cioè ſenſitiuamente, o corporalmente, orationalmen
te,o intellettiuamente:e ſecondo ognuna di queſte due v

cognitioni delle bellezze corporee ſi cauſa nell'anima


l'amor di quelle:cioè per la cognitione ſenſibile, amor
ſenſuale, o per la cognitione rationale, amor ſpiritua
le ſono molti che la faccia dell'anima uerſoli corpi han
no luminoſa, o l'altra terſo l'intelletto oſcura: ecio
D I A L O G O
utene per eſſere l'anima loro ſommerſa o molto adhea
rente al corpo, o il corpo inobbediente, e poco utito
dall'anima. Queſti tutta la cognitione che hanno delle
bellezze corporee,e ſenſibili e coſì tutto l'amor c'ha
no aquelle è puro ſenſibile, e le bellezze ſpirituali non
conoſcono,ne amano,tieſi dilettano in quelle, ne leſtia
mano degne d'eſſere amate,et queſti tali ſolo degli huo
mini gli infeliciſſimi,e poco differeti dagli animali brut
ti, o quel che hanno di piu,e laſciuia,e libidine, concu
piſcentia,cº cupidità,c auaritia, o altre paſſioni, e
tribulationi, che fanno gli huomini non ſolamente utli,
o indegni,ma ancora laborioſi.o inſatiabili,e ſempre
turbati, o inquieti con neſſuna ſatisfattione, o contrº
tezza però che l'imperfettione di tali deſiderij, o dilet
tationigli leua ogni fine ſatisfattorio, e ogni tranquil
la contente R4,ſecondo la natura dell'inquieta materia
madre delle bellezze ſenſibili. Sono altri che piu uerº
mente ſi poſſono chiamare huomini, che la faccia dell'a
nima, che
quella che èè uerſo
uerſo ill'intelletto, e non men
corpo e alcuni luminoſa
religiºſi che
è molto
piu lucida: queſtidirizzano la cognitione ſenſibile alla
rationale, come proprio fine,e tanto reputano le bela
lezze ſenſibili con l'inferiorfaccia, quanto ſi caua da
quellelerationali belle e con la ſuperiore, che è la ue
rabellezza, ſecondo t'ho detto eſe bene adheriſcono
l'anima ſpirituale con la faccia inferior alli corpi, p ha
uer della loro bellezza cognitioneſenſibile, di continéte
di contrario moto eleuano le ſpecie ſenſibili con la fac
ciaſuperiore rationale,cauando daquelle le forme eſpe
cie intelligibili:riconoſcendo eſſer quella lauera loro co
T E R Z O. 2o3

gnitione della bellezza,o laſciando il corporeo delſen


ſibile, come brutto e ſcorta dell'incorporeo oucro om
bra,o imagine ſtate nel modo che dirixxano l'una co
gnitione all'altra, coſì dirizzano l'un'amor all'altro,
cioè il ſenſibile all'intelligibile:che tanto amano le bel
lezze ſenſibili,291quanto le cognition
g loro inducono a coa
noſcere, o amare leſpirituali in ſenſibili: lequali come
uere bellezze ſolamète amano, o nella fruitione di quel
le ſi dilettano, e nel reſto della corporentia, o ſenſua
lità non ſolamente non hanno amore, ne dilettatione in
l quella,ma l'odiano come brutta materiale; o fuggono
º v daquella, come da contrario nociuo, perche la meſcola
a delle coſe corporee impediſce la felicità dell'anima
noſtra, priuandola con la luce ſenſuale della faccia infe
riore, della luce intellettuale in la faccia ſuperiore, che
è la ſua propria beatitudine, o coſì come l'oro quando
ha la lega, o meſcola a delli rozi metalli,o parte ter
reſtre, non puo eſſere bello, perfetto,ne puro, perche
la bontà ſua conſiſte in eſſere purificato d'ogni lega,ov
netto d'ogni roza meſcolanza:coſi l'anima miſta dell'a
more delle bellezze ſenſualinò puo eſſer bella,ne pura
neuenire in ſua beatitudine, ſe non quado ſarà purifica
ta,o netta del'incitationi alle bellezze ſenſi alico al
lhora uien'apoſſeder la ſua propria luce intellettiua sè
aipedinito alcuno,laqual'è la felicità. T'ingâniadi
queoSofia di qual'è la maggior cognitione delle bellez
e ſenſuali,tu credi cheſia in quello che le conoſce imo
do ſenſitiuo materiale, non eſtrahedo da quelle le belle,
reſpirituali,o erri:che queſta è imperfetta cognitione
delle bellezze corporeepche chi fa del'acceſſorio prici
D I A L O G O

pale non ben conoſce,o chilaſcia la luce per l'ombra,


non bene uede, o chi laſcia d amare la forma origina
le per amare il ſuoſimulacro,o imagine, ſe ſteſſo odia.
imperoche la perfetta cognitione de le bellezze corpo
ree,e in conoſcere di modo, che facilmente ſi poſsinoea
ſtrahere da quelle le bellezze incorporee:orallhora la
faccia inferiore del'anima noſtra, che è uerſo il corpo,
ha il conucniente lume,quando ſerue al lume della fac
cia ſuperiore intellettiua,o è acceſſoria, o inferiore,
uchiculo di quella, e ſe gli cede,e imperfetta l'una cr
l'altra, o reſta l'anima improportionata o infelice.
Adunque l'amore de le bellezze inferiori allora è ci
ueniente o buono, quando è ſolarnéte per distillare da
quelle le bellezze ſpirituali, che ſono le uere amabili,et
l'amore è principalmente in quelle, o nele coſe corpo
ree acceſsorie per loro,che coſì come gli occhiali tanto
ſono buoni, belli, o amati, quanto la chiarezza loro è
proportionata alla uiſta, e gli occhi, o ſerueno bene
quelli ne la repreſentatione de le ſpecie uiſiue,o eſſena
do piu chiari, o improportionatiſono tristi, e non ſola
mente inutili, ma nociui, o impedienti della uista: coſì
tato è la cognitione delle bellezze ſenſitiue buona e cau
ſatrice d'amore, o diletto,quanto ſi dirizza alla cogni
tione delle bellezze intellettuali,o iduce l'amore e frui
tione di quelle e quando è improportionata, e non di
rizzata in queſto,e nociua,e impediente delle bellez
ze del lume intellettuale,in che conſiſte il fine humano.
Auuertiſei adunque o Sofia che no t'infanghi nel'amo
re, o dilettatione dele bellezze ſenſuali,tirando l'ani
matua dal ſuo bello principio intellettuale, per ſommer
gerla
T E R. Z O. 2 o9

gerla nel pelago del deforme corpo, e brutta materia.


Non t'interuenga quel de la fauola di quello,che uidde
belle forme ſculpite in acqua brutta, che uoſe le ſpalle
all'originali,erſeguitò l'ombroſe imagini, o ſi buttò,
o annegò fra loro nelle turbide acque so. Mi piace la
tua dottrina in queſto, e deſidero imitarla, e conoſco
quanto fallo puo cadere nella cognitide, e amore delle
bellezze corporee,e il gran riſico che in quelle ſi cora
re,er diſtintamente ueggo che le bellezze corporali in
quato ſono bellezze,nò ſono corporali, ma la ſola par
ticipatione che li corporali hano con l'incorporali, oue
ro il luſtrore che li ſpirituali infondenonelli corpi infe
riori, le bellezze dequaliſonoueraméte ombre, ci ima
gini delle bellaze incorporee intellettuali,e che'l bene
º dell'anima noſtra e aſcendere dalle bellezze corporali
nelle ſpirituali, o conoſcere pl'inferiori ſenſibili,le ſu
periori bellezze intellettuali, ma con tutto queſto,mire
ſta deſiderio di ſapere che coſa è queſta bellezza ſpiria
tuale, che fa ogn'uno dell'incorporeibello,or ancora ſi
cómunica alli corpi, e non ſolaméte alli celeſti in gran
modo, ma ancora gli inferiori, o corruttibili, ſecondo
piu e manco ſi participa, o piu che a tutti, all'huomo,e
principalmete alla ſua anima rationale, e mite intellet
tiua.che coſa è adunque queſta bellezza che coſì ſi ſpar
gep tutto l'uniuerſo, z in ciaſcuna delle ſue partite p.
lei tutti li belli, e ciaſcuno di loro è fatto bello che ſe bea
ne m'hai dichiarato che la bellezza e gratia formale,la
cui cognitione ne muoue ad amare, questa è ſolaméte la
bellezza delli corpi formati, o delle loro forme, ma co
me queſta ſia ombra o imagine dell'incorporea,uorrei
D D
-

D I A L 'O G O
ſapere preciſamete, e che coſa é queſta bellezza incora
porea, dalla quale la corporea depende, e perche quido
ſapro queſto, conoſcerò quel che è uera bellezza, che p
tutti ſi diſtribuiſce, e non harò biſogno di particulare
cognitione,e diffinitione della bellezza corporea,la qua
le m'hai dato però che la diffinitione della corporea,nò,
e la diffinitione di ſua bellezza, ma di lei in corpo, e non
sò quel che la medeſima bellezza ſia in ſe ſteſſa, fuor
delli corpi: laqualcoſa principalmente deſidero ſapere.
Pregoti con l'altre coſe ancora queſta ne uolgimoſtra
re. F1. Coſi come nelli belli artificiati,ſecondo già hai
inteſo,la bellezzanò è altro che l'arte de l'artefice par
ticipata diffuſamete in eſſi corpi artificiati, e nelle lo
ro parti, onde la uera e prima bellezza artificiale è eſſa
ſcietifica arte preſiſtente nella mente dell'artefice, dalla
quale le bellezze dell'artificiati corpi dependano, come
da loro prima Idea a tutti comunicata: coſì la bellezza
di tutti gli corpi naturali, non è altra,che il ſplendor di
loro idee, onde eſſe idee ſon le uere bellezze per lequali
tutti li corpi ſono belli. so. Tu mi dichiari la coſa per
quello che mi è meno occnlto che lei. Mi dici che le uere
bellezze ſono le Idee, cramenò e men biſogno dichia
rarmi che coſa e Idea,di quello che ſia bellezza: maſſi
maméte che l'eſſere delle Idee, come tu ſai, è molto piu
aſcoſo da noi, che l'eſſere d'eſſa bellezza.vuoi,adiique
dichiarare il piu manifeſto con l'aſcoſo:etato piu che ol
tra che è piu occulto l'eſſere della Idea, che quello della
bellezza, è anco molto piu dubbioſo cricerto però che
tutti cicedono eſſere una uera bellezza, dalla quale tut
te l'altre depidono, o molti delli filoſofi ſapietiſſimi ne
T E R 2 o, 21 o
gano l'eſſere delle Idee Platonice, come è Ariſtotele e
tutti li ſuoi ſeguaci Peripatetici. Come utloi adunque dia
chiararmi il certo pil dubbioſo, crilpiumanifeſto per
l'occulto?FI.Le Idee nò ſono altro che le notitie dell'u
niuerſo creato con tutte le ſue parti preſiſtiti nell'intel
letto del ſommo opifice,o creatore del mondo:l'eſſere
delle quali niſſuno de li ſoggetti de la ragioeilpuo nega
re.so.Dimmi pur la ragione, pche non ſi puo negare.
f 1. Però che ſe l mondo non è prodotto a caſo,come ſi
moſtra pl’ordine del tutto, e dele parti, biſogna che ſia
prodotto da mite,ò intelletto ſapiete,ilquale il produce
in quello pfettiſſimo ordine, e con riſpondete proportio
i ne,che tu,o ogni ſapiéte diſcerni in quello. Il quale non
ſolaméte è mirabiliſſimo nel tutto, mane le piuminime
de le parti ſue ad ogniſapiéte che'l cóſidera, é in grande
ammiratide,et nell'ordine,etcorreſpondétia d'ogn'una
; delle minime parti di quello uede la ſomma pfettibe della
méte dell'opifice del mondo, e l'infinita ſapiétia del crea
tore di quello. so. Queſto non negarei già,ne credo ſi
poſſa negare, però che in me ſteſſa, o in ciaſcun deli

i miei membri ueggo il gran ſapere del creatore delle coa


ſe:ilqual trappaſſa la mia apprenſione, o d'ogni huo
mo ſapiente. F1. Conoſci bene, maſſimaméte ſe uedeſi
la anatomia del corpo humano, e d'ogn'una delle ſue
parti, con quanta ſottilità d'arte e ſapientia è capoſto e
formato, che in ciaſcuno di quelliti preſentaria l'immen
ſa ſapiétia,prouidentia,or cura di Dio nostro creato
re, come dice Iob, di mia carne ueggo Dio.s o.Vegna
mo oltra alle Idee.F1.Se la ſapientia, et arte delſommo
; opifice ha fatto l'uniuerſo cò tutte le ſue parti o par
D D 2,
D 1 A L o G o
ti delle parti in modo perfettiſſimo, concordanza,c or
dine,biſogna che tutte le notitie delle coſe ſi ſauiamente
fatte preſſtino in ogni perfettione nella mente di eſſo
opifice del mondo;coſi come le notitie de l'arti de le coſe
artificiate biſogna che preſiſtlno ne laméte del loro arti
fice º architettore: altramite non ſariano artificiate,
ma ſolaméte a caſo fatte. Queſte notitie de l'uniuerſo,
erde le ſue parti che preſiſtenone l'intelletto diuino,ſo
no quelle che chiamamo Idee, cioè prenotitie diuine del
le coſe prodotte.Hai adiique inteſo quel cheſono l'Idee,
c come ueraméte ſono, so. Le intédo euidentemente:
ma diumi come poſſono Ariſtotele, o gli altri Peripaa
tetici negarle. F1, Largo diſcorſo ſaria biſogno a dirti
in che coſiſte la diſcrepantia d'Ariſtotele da Platone ſuo
maeſtro in queſto delle Idee, e la ragione di ciaſcuna
delle parti, et quali ſieno quelle che piu côuinceno. Hora
nonte le dirò già: pche ſaria uſcire troppo del noſtro
propoſito, o fare proliſſa queſta noſtra confabulatio
ne, ti dico ſolaméte per ſatisfattione tua, che cio che ti
habbiamo detto delle Idee, non nega,ne puo negare Ari
ſtotele,ſe bene nà le chiama Idee però che egli pone che
ne la méte diuina preſiſta il Nimos de l'uniuerſo, cioè
l'ordine ſapiéte di quello, dal quale ordine la pfettione,
e ordinatide del mondo, o di tutte le ſue parti deriua,
coſì come ne laméte del Duce de l'eſercito preſiſte l'ora
dine di tutto quello, dal quale ordine procede l'ordinanº
za & ifatti di tutto il ſuo eſercito, gr d'ogn'una delle
ſue parti ſi che in effetto le Idee Platonice nella méte dia
uina in diuerſi uocabolic uari eſempi ſono conceſſe
d'Ariſtotele.so. Intédo la conformita, ma dimmi pure
T E R 2 o. 2II

qualche coſa de la differitia che è fra loro, nell'eſſere


delle Idee,che tato Ariſtotele, o gli ſuoi ſi sforzarono
di negare. F1. Te'l dirò. in ſomma ſappi che Platone
miſſe nelle Idee tutte l'eſiſtétie,e ſuſtantie de le coſe,di
modo che tutto in procreato di quelle nel mondo corpo
reo,ſi ſtima che ſia piu preſto ombra di ſuſtatia, o eſa
ſentia, che ſi poſi dire eſſentiane ſuſtatia, o coſì ſprez
za le bellezze corporee in loro ſteſſe, peroche dice che
mö eſſendo loro altro che p moſtrarnele, e indurne in
la cognitioue di quelle,p ſe la loro bellezza è poco piu
che niete. Ariſtotele uuole in queſto eſſere piuteperato,
: però che li pare che la ſomma pfettiâede l'artefice deb
ba produrre perfetti artificiati in loro ſteſſi; onde tiene
che nel mido corporeo, o nelle parti ſue ſia l'eſſentia,
e la ſuſtatia propria d'ogn'uno di loro, e che le noti
; tie Ideali non ſieno l'eſſentie & ſuſtatie delle coſe,ma
cauſe produttiue & ordinatiue di quelle;onde egli tiene
che le prime ſuſtatie ſieno gl'indiuidui,e che i ogn'uno
di loro ſi ſalui l'eſſentia delle ſpecie, delle quali ſpecie,
l'uniuerſali non uuole che ſieno le Idee, che ſono cauſe
delle reali, ma ſolaméte concetti intellettuali, della no
ſtra anima rationale pigliati dalla ſuſtitia, or "
ch'è in ciaſcuno del'indiuidui reali, e perciò ch'ama
quelli concetti uniuerſali ſuſtätie ſeconde peſſere aſtrat
tip il noſtro intelletto dalli primi indiuiduali, e le Idee
nò uuol che ſieno prime ſuſtatie, come Platone dice,ne
ancora le ſeconde, ma prime cauſe di tutte le ſuſtatie cor
poree.et di tutte loro eſſentie càpoſte di materia e for
ma però che egli tiene che la materia,er il corpo entri
nell'eſſentiaer ſuſtitia delle coſe corporee, e che nella
- DD 3
- Io I A L O G O
diffinitione d'ogni eſſentia,qual ſi facci per genere cr
differitia,entri prima la materia, o corporitia,ouer for
ma materiale comune per genere, e la forma ſpeciale
per differitia:peroche l'eſſentiaer ſuſtatia ſua e caſtia
tuita d'ambi due materia et forma, e concioſia che ne le
Idee nã ſia materia et corpo,in loro mi cade,ſecódo lui,
eſſentia,ne ſuſtatia:ma ſono il diuino principio, di che
tutte le eſſentie,or ſuſtatie dipèdono:cioè i primi, come
primi effetti corporali, e liſecondi come loro imagini
ſpirituali tiene adunque che le bellezze del modo cora
poreo ſieno uere bellezze ma cauſate, o dipèdenti da
le prime bellezze ideali del priuo intelletto diuino. Di
queſta differitia, che è fra queſti duoi theologhi, naſco
no tutte l'altre, che ne l'Idee fra loro ſi truouano, cº
ancora la maggiorparte ditutte le loro differetietheoa
logali,o naturali. so. Mi piace conoſcere la differia
tia,o ancora mi piaceria ſapere il tuo parere con qual
diloro in ciò piufcóforma F1. Ancor queſta differe
tia quado bene la ſaprai coſiderare, la trouarai piu prea
ſtone laimpoſitione deuocaboli, che ne la loro ſignifica
tione, del modo in che ſi debbono uſare, cioè che uoglia
dire eſſentia,ſuſtantia,unità,uerità,bontà, bellezza,or
altri" in larealita de le coſe s'uſano ſi che ne la
ſentétia ſeguo ambi due però che la loro è una medeſia
ma.ne l'uſo dei uocaboli forſe è da ſeguire Ariſtotele:
perche il moderno limapiu la lingua,or piu diuiſamena
te,e piu ſottilmete ſuole appropriare i uocaboli alle
coſe ti dirò ben queſto , che Platone trouando gli primi
, filoſofi di Grecia che nòſtimauano altre eſſentie,ne ſua
ſtantie,ne bellezze che le corporee, o fuora delli cora
T E R Z O. 2. I 2.

pipenſauano eſſere nulla fu biſogno come uerace medi


co curarli col contrario i moſtrandoli che li corpi da ſe
ſteſſiniſſuna eſſentia,niſſuna ſuſtatia, niſſuna bellezza
poſſeggono, come è ueraméte: ne ha altro che l'ombra
del'eſſentia,e bellezza incorporea Ideale della méte
del ſommo opifice del mondo. Ariſtotele che trouò già
li filoſofi per la dottrina di Platone remoti del tutto dal
li corpi ſtimando che ogni bellezza, eſſentia, o ſuſtan
tiafuſſe nell'Idee,o niete nel mondo corporeo,uedédo
li,che percio ſi faceuano negligétine la cognitione de le
coſe corporee,o nelli ſuoi atti,moti,o alterationina
turali,c nelle cauſe della ſua generatione e corruttio
ne,della qualnegligétiauerria a riſultare difetto, etmi
camétone la cognitione aſtratta da li ſuoi ſpirituali prin
cipi però che la gran cognitione degli effetti al fine ina
duce pfetta cognitione de le lor cauſe, però gli parueté
poditéperare l'eſtremo in queſto, qual forſe in proceſſo
uerriaad eccederela metà Platonica.or dimoſtrò,come
t'ho detto, eſſere propriamete nelmondo corporeo eſa
ſentie,orſuſtantieprodotte, o cauſate da le Idee,or e
ſere in quello ancora uere bellezze, benche depidenti
dale puriſſime,o perfettiſſime ideali ſi che Platone fu
medico curatore di malattia con ecceſſo, º Ariſtotele
medico conſeruatore di ſanitagià indotta da l'opera di
Platone,cò l'uſo deltéperamento.s o.Nö pocaſatisfat
tione ho hauuto in conoſcere che uuol dire Idee,et come
il loro eſſere è neceſſario, o che ancora Ariſtotele non
le neghi aſſolutamete, o la differentia ch'è fra lui, or
! Platone nell'intendere, o parlare di quelle o di que
ſtonò tidomàdarò piup non leuarti dal noſtro propoſi
D D 4
D I A L O G O
to della bellezza ettornando in quello,tu m'hai detto,
che le uere bellezze ſono le idee intellettuali, ouero le
notitie eſemplari,er l'ordine del'uniuerſo, o delle ſue
parti preſiſtenti nella mente del ſommo opifice di quello,
cioè nel primo intelletto diuino: nelle quali ſe bene mi
par da concedere ſia bellezza maggiore, o prima che
la corporea, come cauſa di quella,non mi pargia da con
cedere che le idee ſieno lauera, et aſſolutamente prima
bellezza, per laquale ogni altra coſa è bella, è bellezza:
però che le idee ſon molte, come conuiene dire che ſieno
le notitie eſemplari de l'uniuerſo, o di tutte le ſue par
ti,che ſono tante, che quaſi ſariano innumerabili: e ſe
ogni una di quelle Idee è bella, è bellezza, biſogna che
lauera o prima bellezza ſia altra piu ſuperiore che le
Idee: per participatione della quale ogni Idea è bella,ò
bellezza perche ſe lauerafuſſe propria di una di quel
le Idee, niſſuna de l'altre non ſaria uera bellezza,nepri
ma,ma ſeconda per participatione di quellaprima bi
ſogna adunque che tu mi dichiari quale è la prima uera
bellezza,di che tutte l'Idee la pigliano, poi che la bel
lezza ideale non ſatisfa in queſto per la ſua moltitudi
ne. Fr. Mi piace queſto dubbio che hai moſſo, però
che la ſolutione di quello porrà termine ſatisfattorio al
tuo deſiderio di ſaper qualſialauera,or prima bellez
za. & prima ti dirò che non t'inganni, credendo che
nell'Idee ſia diuerſità, e moltitudine diuiſa, coſi come
ne le parti mondane che dependono da quelle: perche
gli defettidagli effetti non prouengono, e non ſi truo
uanone le perfette cauſe loro, ma ſono propri negli
effetti,percio che ſono effetti:et perſuo eſſere effettiuo,
T E R Z O. 2i3
ſono molto diſtanti dalla perfettione della cauſa. o pe
rò cade in loro difetti, che non prefiſtono, neuengano
da le ſue cauſe. so. Anzi par che da le buone cauſe uen
gano li buoni effetti, o che gli effetti debbono eſſere
coſì ſimili alle cauſe, che per loro ſi poſino conoſcere le
ſue cauſe. F 1. Se bene da la buona cauſa uiene buono
effetto, non perciò la bontà,o perfettione de l'effetto
s'equipara a quella de la cauſa,orſe bene l'effetto ſi aſ
ſomiglia alla ſua cauſa, non però l'agguagliane le coſe
perfettiue, è ben uero che la perfettione de la cauſa ina
duce perfettione ne l'effetto proportionata adeſſo ef
fetto, ma non uguale a quella che'l cauſa:perche coſi ſa
ria l'effetto cauſa, o non effetto,o la cauſa effetto, o
non cauſa è ben uero che coſì buono,o perfetto è l'ef
fetto, per effetto,come la cauſa per cauſa: ma non ſono
ſolamente uguali in perfettione:anzi l'effetto manca aſ
ſai della perfettione de la ſua cauſa, o perciò ſi truoua
no in lui delli difetti, che non ſi truouano ne la cauſa.
so.Intédo la ragione,mauorrei qualche eſempio. F1.
Tu ſai che'l mondo corporeo procede da l'incorporeo
come proprio effetto dala ſua cauſa, o artifice: niente
dimeno il corporeo non contiene la perfettione de l'ina
corporeo:A tuuedi quanto manca il corpo da l'intellet
to.& ſe tutruoui nel corpo molti difetti, come la dimé
ſione,ladiuiſione, o in " l'alteratione, o la cora
ruttione,nò però giudicarai, che preſiſtino nelle lor cau
ſe intellettuali, in modo defettuoſo : ma giudicarai che
ciò ſia nel'effetto ſolamente per il mancamento ſuo del
la cauſa:coſi la pluralità, diuiſione, o diuerſità che ſi
trouano nelle coſe mondane,non credere che preſiſteno
D I A L o G o , -

nelle notitie Ideali loro. Anzi quello che è uno indiuiſia


bile nell'intelletto diuinoſi multiplica idealmente uera
ſo le parti del mondo cauſate, o in riſpetto di quelle le
Idee ſono molte, ma con eſſo intelletto è una o indiuſi
bile.so. Come uuoi tu che le notitie di molte,o diuera
ſe coſe ſia una inſe: F1. Queſte molte coſe non ſono par
ti dell'uniuerſo?so.Sono.FI.E tutto l'uniuerſo con tut
te le ſue parti non è uno in ſesso.Vnoueramente.FIL.
Adunque la notitia de l'uniuerſo, o la Idea di quello è
una inſe,ornon molte so.Si,ma come l'uniuerſo, eſſen
do uno ha molte parti diuerſamente eſſentiate, coſì quel
la notitia,et Idea dell'uniuerſo hauerà in ſe molte diuer
ſe Idee.FI. Quando bene io ticoncedeſſi che la Idea dela
l'uniuerſo còtiene molte idee diuerſe de le parti di quel
lo,non è dubbio che coſì come la bellezza dell'uniuera
ſo precede la bellezza delle ſue parti, però che labellez
za di ciaſcuna è participata della bellezza del tutto, co
ſi la bellezza dell'Idea di tutto l'uniuerſo precede la bel
lezza delle Idee partialito ella,come prima,è uera bel
lezzato participandoſi a l'altre Idee partiali le fa bel
le gradualmente, maſsimamente che la multiplicatione
delle Idee ſeparatamente non è da concedere: però che
ancora che la prima Idea de l'uniuerſo, che è in mente
del ſommo opifice di quello ſia multifaria con ordine a
l'eſſentiale parti di quelle, non però quella multifarietà
induce in lei diuerſità eſſentiale,ſeparabile,ne partitio
ne dimenſionaria,ne diuiſo numero, come fa nelle parti
de l'uniuerſo:ma è talmente multifaria, che reſta in ſe in
diuiſibile,pura,erſimpliciſſima, o in perfetta unita,
câtinente la pluralità di tutte le parti dell'uniuerſo pro
T E R. Z o. 2 14
dotto inſieme, con tutto l'ordine de ſuoi gradi:diſorte,
che doue è una,ſono tutte:er le tutte non leuano l'uni
tà de l'una.Iui l'un contrario non é diuiſo in luogo dela
l'altro,ne diuerſo in eſſentia opponete: ma inſieme in la
Idea del fuoco, e quella del'acquatorin quella del ſim
plice, e in quella del compoſto, o in quella d'ogni par
te è quella de l'uniuerſo tutto:ori quella del tutto, quel
la diciaſcuna delle parti di ſorte, che la moltitudine ne
l'intelletto del primo opifice, è la pura unita: &la diuer
ſità,è lauera idétità:in tal maniera, che piu preſto que
ſta coſa l'huomo la può comprendere ci lamente aſtrat
ta, che dir con lingua corporea però che la materialità
delle parole impediſce la preciſa oſtenſione di tanta pua
rità longhiſſima dal depingere corporeo.so. Mi par in
tédere questa ſublime aſtrattione, come ne l'unita conſi
ste multifaria cauſatione, o come da l'uno ſimpliciſſi
mo dependano molte diuerſe ſeparate coſe, ma ſe pur mi
deſſi qualche eſempioſenſibile, molto mi piaceria. F1.
Mi ricordo in quello giahauerti dato un'eſempio uiſi
bile,del Sole contutti li colori, o luce corporea partia
colare:però che tutti dependono da lui,or in lui coſiſte
no, come in Idea,tutte l'eſſentie delli colori, e luce de
l'uniuerſo,con tutti li gradi ſuoi: nidimeno in lui niſo
no coſi multiplicati, o diuiſi, come nelli corpi inferiori
illuminati da eſſo, ma in una eſſentialluce ſolare, laqual
con laſua unita citiene tutti li gradi, o differetie delli
colori,er la luce del'uniuerſo però uedrai che quad'ef
ſo puro Sole s'imprime nelle nubi humide oppoſite, fa
l'arco chiamato Iris copoſto da molticiplicati,et diuer
ſi colori:ditalſorte che nºi potrai conoſcere, ſe no tutti
N.
D I A L O G O
inſieme,o ciaſcuno per ſe: o coſì quando ſi repreſenta
eſſo Sole nelli noſtri occhi,cauſa nella noſtra pupilla ua
ma moltitudine di colori, o luci diuerſe tutte inſieme:
di modo che ſentiamo la multiplicatione che è con l'uni
ta,ſenza poter dare fra loro diuerſità alcuna ſeparabile
crin queſto modo fa ogni coſa luſtra, che s'imprime ne
l'aere, o ne l'acqua con moltitudine di colori, o dilu
ce inſieme ſenza ſeparatione,eſſendo lei una ſimplice.
ſi che la ſimpliciſſima luce ſolare, perche in ſe contiene
in unita tutti i gradi della luce,o colori, ſi repreſenta ci
moltitudine di colori, o di luce nelli corpi diuerſi ſepa
ratamente, o nelli noſtri occhi, o nelli noſtri diafani,
come l'aere,o l'acqua, con moltifari, o lucidi colori
tutto inſieme però che il diafano è manco diſtante dale
la ſua ſimplicità, che l'opaco corpo per riceuerla unita
mente di queſto modo l'intelletto dal ſommo opifice in
prime la ſua pura or belliſſima Idea, continente tutti li
gradieſſentiali della bellezza de corpi dell'uniuerſo, ci
moltitudine ſeparata di belle eſſentie, e diuerſi gradi
graduati:o nel noſtro intelletto, o nelli altri angelici,
e celeſti ſi rappreſenta con moltifaria unita bellezza,
ſenza alcuna ſeparata diuiſione e tanto la moltitudine
è piu unita,quanto l'intelletto recipiente di quella épiu
eccellente inattualità,echiarezza:or la maggiore unio
negli cauſa maggior bellezza, e piu propinqua della
prima, o uera bellezza della Idea intellettuale, ch'ene
la mente diuina o per maggior tua ſatisfattione, oltre
a queſt'eſempio del ſimulacro del Sole,tene dirò un'al
tro del'intelletto humano, che e conforme in natura a
l'eſemplare tuuedi che uno ſimplice intellettuale cicet
T E R 2 O. 2 15
to ſi rappreſentane la noſtra fantaſia, oueroſi conſera ,
uane la noſtra memoria, non in quella una ſimplicità,
ma in una multifaria, o unita imaginatione emanante
da l'unico,erſimplice concetto, o ſi rappreſenta ne la
noſtra prolatione con moltitudine ſeparata di uoci diuia
ſamente numerate. Però che in lanoſtra fantaſia,o me
moria è la repreſentatione del concetto del noſtro intel
i letto, a modo che'l Sole s'imprime nel diafano, o la
bellezza diuina è in ogni intelletto creato,e ne lapro
latione s'imprime il concetto a modo che la luce del Soa
le ſi rappreſenta nelli corpi opachi,or come la bellezza
e la ſapientia diuinane le diuerſe parti del mondo crea
toſi che non ſolamente ne la luce ſolare uiſiua puoi coe
noſcere il ſimulacro della participatione della ſomma
bellezza,e ſapiétia,ma ancora piu proprio ſimulacro
nella repreſentatione dellinoſtri cicetti intellettuali nel
ſenſo interiore,o nel'audito eſteriore.so.Intera ſatisfat,
tione m'hai dato con queſto eſempio della repreſentaa
tione della luce ſolare ne le due maniere di recipiente,
cioè groſſo, opaco,o ſottile diafano, alla repreſentatio
ne della diuina ideaintellettuale,ne l'uniuerſo create ne
le due nature recipienti, cioè la corporea, o la ſpiritua
le intellettiua.Ilquale Sole con la ſua luce, come giam'-.
hai detto,è non ſolamente eſempio della idea & intellet
to diuino,ma uero ſimulacro fatto da lui alla ſua imagie
ne però che del modo che'l Sole participa la ſua lucida
bellezza eſtenſamente, o ſeparatamente a lidiuerſi cora
pigroſſi opachi,participa l'intelletto diuino la ſua ideae
le bellezza eſtenſamente, o ſeparatamente in tutte l'ef
ſentiede le diuerſe parti corporee de l'uniuerſo,etalmo .
- D I A L o G O
do che'l Sole participa la ſua bella,e riſplendente luci
dità con multifaria unità ne li corpi ſottili diafani, coſi
participa eſſo intelletto diuino la ſua bellezza Ideale ci
multifaria unità ne li intellettiprodotti humani, celesti,
et angelici. Ma ſolaméte una coſa deſidero ſaper toccate
alla prima bellezza, che tu la poni eſſer forma eſſempla
re, ouero Ideal di tutto l'uniuerſo prodotto, coſì cora
poreo, come ſpirituale:cioe la notitia,o ordine di quel t

lo preſiſtente nella mente, o intelletto diuino, ſecondo il


quale eſſo con tutte le ſue parti fu prodotto, o eſſendo
queſta idea de l'univerſo la prima, cruera bellezza,co
medici,ſeguiria che la bellezza del mondo in forma ſa
ria ſopra ogni altra bellezza come prima, che a me pa
refuor di ragione,peroche la bellezza di eſſo intelletto,
o mente diuina precede manifeſtamete ala bellezza de
l'idea, o notitia eſemplare che è in lui, o da lui proa
dotta,come precede la bellezza de la cauſa prodottiua
quell'effetto, non è adunque eſſa idea la prima bellezza
come dici, ma quella dell'intelletto,ormente diuina,del
la quale emana lei,etſua bellezza. F1.Il tuo dubbio uie
ne da fallace,o inſufficiente cognitione, cauſata dal neº
ceſſario uſo degli improprifuocaboli, peroche perche
diciamo che la idea del mondo è nell'intelletto, o mente
diuina,tu penſi che ſia altra coſa la Idea da eſſo intellet
to,e mente,ne laquale ella e.So. Biſogna pur dirlo, che
la coſa che eſiſte in alcuno,è altra di necesſità, che qllo
in che eſiſte.F1.si,ſe propriamente ſteſſe in quello, ma
la Idea non propriamente eſiſte ne l'intelletto, anzi e il
medeſimo intelletto,o méte diuina,peroche la Idea del
mondo e la ſomma ſapienza per la quale ilmödo fu fate
T E R Z O. 2 I6

to,etla ſapientia diuina, éiluerbo, e l'intelletto ſuo,et


la ſua propriamente,peroche non ſolamente in lui, ma
ancora in ogniintelletto prodotto in atto,la ſapientia,et
l'intentione, o il medeſimo intelletto è una medeſima
coſa in ſe,o ſolaméte appreſſo di noi e in queſti tremo
di rappreſentata la ſua ſimpliciſſima, crpura unione;
tanto piu nel ſommo, o puriſsimo intelletto diuino, che
è atutti modi un medeſimo con la ſapientia ideale.ſiche
la bellezza di eſſa idea é la medeſima bellezza del'intel
letto,non che ſiain lui la bellezza, come in ſuggetto, ma
; il medeſimo intelletto,o idea e la medeſima prima bellez
a,per laquale ogni coſa è bella. So. Adunque tu non
uuoi che i altro la mente, o intelletto diuino che l'eſa
i ſempio del'uniuerſo,per ilquale fu prodotto? F1. Non
; altro ueramente.So.Saria adunque l'intelletto diuinoſo
i lamente per ſeruire al'eſſere del mondo, poi che non è
altro che l'eſsempio da produrlo, o in ſe ſteſso niuna
eccellentia haueria. F1. Queſto non ſegue perche l'ina
i telletto diuino è perſe eccellentisſimo & eminentisſimo
ſopra tutto l'uniuerſo prodotto,e ſe bene ti dico che é
eſempio di illo,nòuogliogia dire che ſia fatto per lui,
come inſtrumento,et modello per le coſe artificiate, ma
l dico ch'eſſendo lui perfettisſimo,reſulta,et deriuada lui
; tutto l'uniuerſo a ſimilitudine ſua, come ſua imagine,et
lui étato piu eccellente che l'uniuerſo,quat è lauerapſe
ma piu che la ſua imagine,et la luce piu che la proportio
nata ombra,et pò illasima bellezza ch'einſe, e purif
ſima,etin pfettisſima unità,etne l'uniuerſo, ſi produce
in unità multifaria de l'unico tutto,cò le moltepti igri
diſtatia dipfettiâe dalui, com'è la diſtatia de l'effetto a
- TD I A L O G O
la eminente cauſa, ſecondo t'ho detto.So. M'acqueta l'
animo queſta theologica, º aſtratta unione, ci conos
ſco che la ſomma bellezza e la prima ſapientia, o quel
la participata ne l'uniuerſo tutto, e ogn'una de le ſue
parti fa belleſi che neſſuna altra bellezza è che ſapiene
tia participabile,ouero participata, l'una producente,
o l'altra prodotta, l'una puriſſima, ci ſommamente
una, z l'altra diffuſa,eſtenſa, ſeparata, o multiplica
ta,ma ſempre a imagine di quella ſomma o uera bellez
za,prima ſapientia ma ſolamente d'una coſa uoglio ane
cora che m'acquieti l'anima, che eſſendo la prima bela
lezza, come hai detto, eſſa ſapientia diuina idea de l'uni
uerſo,ouero l'intellettoprodotto, olamente ſua, parea
ria che la bellezza di eſſo Dio precedeſſe a quella, or
fuſe lauera o prima bellezza, e l'altra che fai pri
mapar piu preſto ſeconda, peroche il ſapiente precede
a la ſapientia,o l'intelligente a l'intelletto, debbe adun
que eſſere la prima bellezza quella del ſommo ſapiente,
or intelligente, e la ſeconda quella del ſuo intelletto,
e ſomma ſapientia,tanto piu che eſſa ſapiétia è la idea
de l'uniuerſo eſempio,or modello de l'artificiato mon
do, come hai detto, a laquale è biſogno che concedi che
preceda eſſo ſummo opifice,peroche l'architettore biſo
gna che preceda al'eſemplare modello del ſuo artifi
cio,co che'l modello ſia prima cauſato dall'architetto
re,e mediante quello l'opera artificiata o preceden
do il ſommo opifice alla idea del'uniuerſo, biſogna che
la bellezza ſua ſia prima della idea,coſì la bellezza del
la idea é prima bellezza di eſſo uniuerſo prodotto: è aa
dunque la bellezza della idea, o intelletto primo,ouea
ro della
T E R Z O. 2 17
ro della mente & ſapientia diuina, ſeconda in ordine del
; le bellezze,cº non prima, o la prima ſaria quella del
º ſommo opifice,o non l'idea, come hai detto. F1. Non
l mi diſpiace che habbimoſſo ancora queſto dubbio,pero
che la ſolutione di quello ti condurra nel termine finale
di queſta materia, o ti redintegrarà nel conoſcimento
della ſomma o uera bellezza ſopra tutte l'altre prima
o eminentiſſima. Prima adunque tiſoluerò iltuo dub
bio con aſſai facilità, moſtrandoti che'l primo intelletto
dimente d'Ariſtotele, è uno medeſimo col ſommo Iddio
in neſſuna coſa diuerſo,ſenon gli uocaboli,o modi di fi
loſofare appreſſo di noi della ſua ſimpliciſſima unità pe
rò che egli tiene che l'eſſentia diuina non ſia altro, che
ſomma ſapientia,o intelletto laqual eſſendo purisſima
o ſimpliciſſima unità, produce l'unico uniuerſo cò tute
te le ſue parti ordinate ne l'unione del tutto,e coſì come
il produce, il conoſce tutto,er tutte le ſue parti, e parti
delle parti, in una ſimpliciſſima cognitione, cioé conoſcº
do ſe steſſo, che è la ſomma ſapientia,dalla quale tutto di
pende,come imagine,o ſimulacro di quello, o in lui è
il medeſimo,il conoſcente, o il conoſciuto, ilſapiente e
la ſapientia,l'intelligente, e l'intelletto, e la coſa inteſa
; da lui, nella quale eſſendoſimplicisſimamente una ſenza
multiplicatione alcuna, conſiſte la perfettisſima cognia
tione dell'uniuerſo tutto, o d'ogn'una delle coſe proa
dotte,e molto piu eminente perfetta, e diſtinta,et in mol
to piu preciſo modo, che nella cognitione che ſi piglia de
le coſe iſteſse diuiſamente d'ogn'una, però che queſta co
gnitione è cauſata dalle coſe cognite, ci ſecondo quelle
duiſa,e multiplicata,e imperfetta. Ma sicognta
D I A L o G o
tione è prima cauſa di tutte le coſe,et di ciaſcuna perſe,
o però é libera degli effetti,ne la cognitione di quelli,
o può con unità, o ſemplicità dell'intelletto ha
uere infinita, ci perfettisſima cognitione di tutto l'u-
niuerſo, o d'ognuna de le coſe prodotte fino all'ulti,
ma parte di quella filoſofando adunque per queſta peri
patetica uia dell'eſſentia diuina,laſolutione del tuo dub
bio e manifeſta, che eſſendo Dio la ſua medeſima ſapien
tia,primo intelletto,idea dei uniuerſo,la ſua bellezza è
quella medeſima che la ſapientia, & intelletto ſuo, idea
del tutto,e quella, come t'ho detto,è lauera, o prima
bellezza,per la participatione della quale ſecondo piu,
o manco,ogni coſa de l'uniuerſo uiene piu, e meno bel
la, o il medeſimo uniuerſo tutto continéte, o quel che
piu la participa come ſua propria imagine o delle par
ti ſue la natura intellettuale e quella, in che piu ſimile, e
piuperfettamente s'imprime, e quella che piu riceue
delli ſuoi raggi. So. Doppo queſta integratione non mi
reſta piu ſete deſideratiua di nuouopoto inqueſta mate
ria,però che talmente m'haſatiato queſta tua ultimare
ſolutione, che piu preſto procuro che'l mio intelletto s'
informi eſſentialmente di quella, che cercare piu nuoue
coſe,nientedimanco, perche tu chiamaſti queſta prima
uia della mia ſatisfattione peripatetica, ſe forſe ne fuſſe
qualche altra che mi biſognaſſe intendere, ti prego che
melacommunichi, auenga ch'io non lo meriti per pro
pria acquiſitione. F1.E bene altra uia da riſponderti al
tuo dubbio,concedendoti che la ſapietia,o intelletto di
uino idea de l'uniuerſo è in qualche modo diſtinta, cr
altra dal ſommo Iddio, però che Platone pare che coſi
T E R Z O. 2I3

l'affermi Imperò che egli tiene che l'intelletto,eſapiéa


tia diuina(che è il uerbo ideale) non ſia propriamente il
ſommo Iddio,ne manco in tutto altro, e diſtinto da lui,
ma che ſia una ſua coſa dependete,o emanante da lui,
e non ſeparata ne distinta da lui realmente, come la luce
del Sole. Et queſto ſuo intelletto, oueroſapiétia chiama
opifica del mondo. Idea di quello, e continéte nella ſua
ſimplicità o unità,tutte l'eſſentie e forme del'uniuer
ſo,lequali chiama Idee, cioè che nella ſomma ſapiétia ſi
contengono tutte le notitie de l'uniuerſo, o di tutte le
ſue parti,da le quali notitie tuttele coſe ſono prodotte,
e conoſciute congiontamente il ſommo Dio (ilquale egli
qualche uolta chiama ſommo buono)dice eſſere ſopra il
primo intelletto,cioe quella origine, da chi l primo intel
letto emana,o dice,che non eente, ma ſopraente, però
che l'eſsetia prima e il primo ente,et il primo intelletto
e prima idea,etato il troua occulto da la méte humana,
che apena trouanome che ponerli, pò il piu de leuolte
il nominaipſe ſenz'altra proprietà di nome,temédo che
niiinòe che lamétehiiana poſſa produrre,e la ligua ma
teriale poſſa proferire,nò ſia capace d'alcuna propriea
tà del sòmo dio,egia alcuni Peripatetici uolſero ſeguir
(béche iperfettaméte)ſtauia,còefurno Auic et Al
gazeli,et Rabi Moſe noſtro,e lorſeguaci, liquali dicon
che'l motore del 1.ctel e corpo che còtié tutto l'uniuer
ſo,or nò e la 1.cauſa,ma e il 1.intelletto, o intelligéte,
prima o imediatamete prodotto dalla prima cauſa,la
quale ſopra ogni itelletto, e ſopratutti li motori del cor
po celeſte,ſecodo c'haigiainteſo, quado della comunità
dell'amore habbiao parlato. Ma io di ſta opinióe nãti
EE 2
- D I A L O G O
dirò altro,però ch'ella fu una còpoſitione delle due uie
theologali d'Ariſtotele, o Platone,piu baſſa e minoret
ta,e meno astratta che neſſuna di quelle. so. Secondo
queſta uia Platonica il mio dubbio mi parefficace, però
che precedendo il ſommo Dio al primo intelletto la diui
na ſua bellezza debbe eſſere lauera, e prima bellezza
non quella del primo intelletto, come hai detto. F1.Gia
io era perſoluerlo ſai che'l ſommo Iddio non è bellezza
ma prima origine della ſua bellezza, e la ſua bellezza,
cioe quella che da lui prima emana,e la ſua ſomma ſapii
tia,ouero intelletto, e mente ideale ſi che queſta ſe bea
ne é emanante da Dio, e dependenteda lui, è nientedimi
co la prima e uera bellezza diuina però che eſſo Dio
non è bellezza, ma è origine della prima o uera bellez
3a ſua,ch'è la ſomma ſua ſapientia, o intelletto ideale.
ſi che conceſſo che Dio ſapiente, o intelligente precedea
la ſua ſomma ſapientia, e intelletto, non però è da con
ceder che la bellezza ſua preceda alla bellezza della
ſua ſomma ſapientia,perche la ſua ſapientia e la ſua mea
deſima bellezza, e la precedentia che Dio ha alla ſua
ſapientia,l'ha alla ſua bellezza, che è la prima e ucra
bellezza,o egli come attore della ſapientia,nò è bel
lezza,ne ſapientia, ma fontana, onde emana la prima
bellezza,e ſomma ſapientia,e la bellezza ch'eſſo ha, è
eſſa ſomma ſapientia ſua, la qual communicata fa bello
tutto l'uniuerſo, con tutte le ſue parti, e coſì nel mondo
ſon tre gradi ne la bellezza l'auttore di quella, quella et
il participante di quella, cioè bello, bellificante, bellezza,
e bello bellificato. il bello bellificante padre della bel
lezza, e il ſommo Dio,e la bellezza,e la ſomma ſapiena .
T E R z o. 2I9
tia,er il primo intelletto ideale, il bello bellificato figlio
lo d'eſſa bellezza è l'uniuerſo prodotto.So. La ſuprema
laſtrattione di queſta ſeconda uia di ſolutione mi leua lo
intelletto in tal modo, che quello appena mi par eſſer
“mio,e piu preſto mi ſomiglia raggio di quel primo intel
letto diuino,e ſomma ſapientia. Ma per miaſatisfattide
dimmi perche Dio ſommo buono tu nolchiamibellezza
'come fai al ſuo primo intelletto, ſenza ch'ei biſogni dar
origine e principio ala prima bellezza, come lo dai a la
'ſapientia,o intelletto primo. F1. Però che la ſapientia
: ha ragione diuera bellezza, e non è il ſapiente, dal qua
le emana, e la ragione è,che la bellezza è coſa di ſua bel
lezza uiſibile, o con gli occhi corporei, o con quelli del'
: intelletto, e per la complacentia,gratia,humore, e dilcta
station ch'ella cauſa neluedente ſi chiama bellezza, e (ſe
e condot'ho detto)niſſuna uiſione intellettuale prodotta
puo diſcernerpiu che nella ſapientia diuina. Ma il prin
cipio di quella ſe bene conoſce che per il conoſcimento
che ha di eſſa ſapientia, non puo diſcernere in lui ſteſſo
coſa,laquale ei poſſa dir bellezza, e però intitola quel
ſommo bello origine, e principio della bellezza e la ſom
i ma ſapientialaqualdiſcerne per l'ordinata opera ſua ci
s le ſue proportionate parti, chiama con ragione prima e
- uera bellezza peroche l'unità di quella per la ſua conti
, nentia di tutti ligradieſſentiali, ouero ideali ſi rappre
ſenta ſommamente bellanegl'intelletti che la poſſon câ
téplare.laqualcognitibe di bellezza non e posſibile che
- s'habbi della puriſſima, o occulta origine eprincipio
º di illa, che ſe nºi ſe li puo dir nome, che propriamete tſ
-gnifichi, come ſe gli potrà appropriare bellezzafegia in
- EE 3
2
- D I A L O G O -

queſto tipotrò darper eſempio ilSole ſimulacro,etima


gine corporea del'incorporea diuinità,però che la mag
gior bellezza che gli occhi corporei poſſono ueder del
Sole, e la propria luce che lo circonda,et ancora in quel
la con grandiſſima difficultà ſi poſſono affiſſare gli oce
chi carnali per diſcernerlo pure conoſcono che quella è
la prima, e ſomma luce de l'uniuerſo, dallaquale oa
gni altra luce nel mondo depende, coſì come gli occhi in
tellettuali fanno della ſomma ſapientia prima bellezza,
ma della ſuſtantia intima del Sole, da che quella prima
circondante o collegata luce depende, gli occhi carnali
niſſuna lucidità, bellezza, o altro poſſono diſcernere,ec
cetto che conoſcer che ſia un corpo,o ſuſtantia che por
ge,e produce quella ſua belliſſima luce congionta a lui:
dalla quale tutte le luci ci bellezze del mondo corporeo
dependono,coſì come gli occhi intellettuali nò poſſono
conoſceraltro oltr'alla ſomma bellezza,e ſapientia, ſe
non che ſia un ſommo bello, eſapiente origine di quella.
e coſi come quella prima luce delSole e prodotta dal pri
mo lucente,e produce tutti li lucidi, che ſono li belli cor
porei dell'uniuerſo,coſi quella ſomma ſpientiae bellez
3a,depende dal ſommo bello,ouero bellificante, e fa per
la ſua participatione tutti li belli corporei, o incorpo
i rei,del mondo prodotto.So.Doppo queſto, non mirea
ſta altro che domandarti, ſe non che tu mi dica qual di
i queſte theologaliuie è quella che piu s'acquieti l'animo.
F1.concioſia ch'io ſiamoſaico, nella theologale ſapiene
stia mi abbraccio con queſta ſeconda uia,però che è uera
mente theologia moſaica, e Platone, come quel che mag
giornotitia haueua di queſta antica ſapientia che Ari
T E R Z O. 2 2O

ſtotele,la ſeguitò,o Ariſtotele,la cuiuiſtane le coſe aa


ſtratte fu alquanto piu certa, non hauendo la dimoſtra
tione delli noſtritheologi antichi, come Platone, negò
quello aſcoſo,ch'ei non ha poſſuto uedere. egionſe alla
ſomma ſapientia la prima bellezza, delaqual il ſuo in
telletto ſatiato ſenzauedere piu oltre, affermò che quel
la fuſe il primo principio incorporeo di tutte le coſe.
Ma Platone hauendo dalliuecchi in Egitto imparato,
poté piu oltre ſentire, ſe ben non ualſe auedere l'aſcoſo
principio della ſomma ſapientia, o prima bellezza, or
fece quella ſecondo principio del'uniuerſo dependente
dal ſonno Dio principio di tutte le coſe. e ſe bene plato
ne fu tanti anni maeſtro di Ariſtotele,pure in quelle co
ſe diuine eſſo Platone, eſsendo diſcepolo delli nostri uece
chi,imparò da migliori maeſtri e piu che Ariſtotele da
lui, perche'l diſcepolo del diſcepolo non puo arriuare al
diſcepolo del maeſtro, ancor che Ariſtotele, ſe be fu ſot
tiliſſimo,mi credo che nell'aſtrattione il ſuo ingegno ni
ſi poteſse tato ſolleuare, come quello di Platone,o egli
non nolſe, come gli altri, credere al maeſtro quello che
le proprie forze del ſuo ingegno non li dimoſtraſſero.
so. Io farò pure inſeguire la tua dottrina alla platonia
ca:intenderò illo che potrò,o il reſto ti crederò, come
a chi meglio, e piu oltra di meuede, ma uorria che mimo
ſtraſi,doue Moiſe,e gli altri ſanti profeti ſignificaro
no ſtauerità platonica. F 1. Le prime parole che Moia
ſe ſcriſse,furono, in principio creò Dio il cielo, e la terra
e l'antica interpretatione Caldea diſse doue noi diciamo
in principio, conſapientia creò Dio il cielo,o la terra,
º o perche la ſapientia ſi dice in Hebraico principio, coa
EE 4
D I A L O G O
me diſſe Salomone, principio è ſapientia,e la dittide, in,
puo dire,cum. Mira come la prima coſa ne moſtra che l
mondo fu creato per ſapientia, e che la ſapientia fu'l pri
mo principio creante, ma che nel ſommo Dio creatore
mediante la ſuaſomma ſapientia prima bellezza creò, e
fece bello tutto l'uniuerſo creato ſi che li primi uocabo
li del ſapiente Moiſe ne dinotaron li tregradi del bello,
Dio,ſapientia,o mondo. co ilſapientisſimo Re Salo
mone,come ſeguace,e diſcepolo del diuino Moiſe,dichia
ra queſta ſua prima ſententianelli prouerbi dicendo, il
Signor con ſapientia fondò la terra, compoſe li cieli con
ſomma ſcientia, col ſuo intelletto gli abisſi furouo rotti,
e li cieli ſtillano la roſa, onde egli ammaeſtra dicendo,
figliuolo mio uon le leuare dinanzi agli occhi tuoi, uedi
o guarda le ſomme cogitationi,lequali ſaranno uita de
l'anima tua,orc. Non ſi potriagia queſta coſa ſcriuere
piu chiara. So. Ancora Ariſtotele concede che Dio ha
fatto con ſapientia ogni coſa, come Platone, ma la diffe
rentia e che egli pone la ſapientia eſſere una coſa mede
ſima con Dio,o Platone dice che la depende da lui. Tu
che dici che'l platonico è Moſaico, uorria che mi moa
iſtrasſi queſta differentia chiara nell'antico. F1. I no
ſtri primi nelle coſe ſimili parlano preciſamente, or
anon dicono Dio ſapiente creò, ouero ſauiamente creò,
ma diſſero Dio con ſapientia, per moſtrare che Dio è
e il ſommo creatore, o la ſapientia è mezo, o inſtrua
mento, col quale fu la creatione, o queſto uedrai
piu chiaro nel detto del deuoto Re Dauid, che dice,
col uerbo del Signore li cieli furon fatti, o col ſpia
rito della bocca ſua tutto l'eſercito ſuo. il uerbo è la
T E R Z O. 2,2 I

ſapientia,o aſſomigli ſi allo ſpirito che eſce della boca


ca,che coſì la ſapientiaemana dal primo ſapiente:o nò
ſono ambidui una coſa medeſima: come pone Ariſtote
le e per piu euidentia,mira quanto chiaramente il pone
il Re Salomone, pur nelli prouerbij,che principia dicen
do;Io ſon la ſapientiae dichiara come quella contiene
tutte le uirtù, o bellezze del'uniuerſo ſcientie, prude
tie,arti,o le alimenti uirtù, o infine dice;Io ho conſi
glio,o ragione:ioſon intelletto:io ho la fortezza: or
mecoli Re regnano : e li grandi conoſcono ueri a
tà; io amogli miei amatori,e li miei ſollecitanti mi tro
uano:tutte le bellezze diuine homeco degne o giuſte,

. per participare a limiei amici aſſai,o empire i loro the


ſori.e dipoi che narrò,come uedi, a che modo dalla ſa
pientia diuina uiene ogni ſapere,uirtù, e bellezza dello
uniuerſo,lequali ella participa in gra copia a chi l'ama
o ſollecita, dichiarando da quanta ſommaſapientiapro
uiene,continoua dicendo, il Signor mi produſſe in prin
cipio della uia ſua,innanzi dell'opere ſue, ab antico: ab
eterno fui eſaltata, del capo delle maggiori antichità
della terra:prima chefuſſero gli abiſsi io fui prodotta,
innanzi che fuſſero l'eſuberanti origini dell'acqua, in
nanzidelli monti,o ualli, e tutte le polueri del mondo;
quando compoſe li cieliiui era io, e quando ſegnaua il
termine ſopra le faccie del'abiſſo:quando poſe il ſito al
mare, o al'acque che non paſſaſſero il ſuo comando,
o quando aſſegno il termineallifondamenti della ter
ra,io allhora era appreſſo di lui artificio,ouero arte,ef
ſercitādomi in belli, o diletteuoli artifici, o ogni gior
no giocando in preſentia ſua, d'ogn'hora giocante nel
D I A L O G O
“mondo,er nel terreno ſuo,orle delitiemiecò li figli de
li huomini:onde figlioli miei oditemi, e guardateli miei
precetti: orc. Mira o Sofia con quanta chiarezzane
mostrò queſto ſapientiſſimo Re che quella ſomma ſapié
tia emana,o é prodotta dal ſommo Dio: enò ſono una
medeſima coſa, come unole Ariſtotele, laquale chiama
principio della uita ſua però che la uia di Dio è la crea
tione del mondo:cr la ſomma ſapientia é il principio di
quella:colquale il mondo fu creato. Dichiarando per la
ſapientia,il detto di Moiſe. In principio creò Dio e c.
Et dichiara queſta, come ſomma ſapientia, eſſere la pri
ma produttione diuina, precedente alla creatione de l'u
niuerſo:però che mediante lei tutto il mondo,o le par
ti ſue furono create & la chiama, come Platone arte o
officio,ouero ſommo opifice,però che eſſa è l'arte, o lo
artificio con che tutto l'uniuerſo fu da Dio artificiato,
cioè eſempio, o modello di quello. e dice chefu appreſe
ſo di lui per denotare, che non è diuiſo eſſentialmente lo
emanante dalla ſua origine,ma congionti. & dice, come
a tutte le bellezze delettabili o delitioſe uengono da lei,
coſì nel mondo celeſte come nel terreſtre. o dichiara
che le bellezze ſuenelli terreſtri ſono baſſe e ridicule,
in reſpetto di quelle ch'eſſa imprime nelli figi delli huo
mini però che, come t'ho detto, coſì come la bellezza
della luce del Sole s'imprime piu perfettamente nel ſot
tile diafano, che nel opaco corpo, coſi la prima belleza
za,ſomma ſapientia,s'imprime molto piupropria, epa
fettamente nelli intelletticreati angelici orhumani, che
non fa in tutti gli altri corpi informati da lei ne l'uni
uerſo, e non ſolamente queſto ſapientiſſimo Re dichiarò
- , T E R z o 222
queſta emanatione ideale principio di creationi, ſotto
ſpecie, o nome di ſomma ſapientia, ma ancora la die
chiarò ſottoſpecie, e nome di bellezza nella ſua cantica
onde parlando di lei dice. Bella ſei tutta compagna mia,
e difetto non è in te. Mira quanto chiaro denota la ſom
ma bellezza ideale dela ſapientia diuina,in porre la bel
lezza in tutta lei, ſenza meſcolanza d'alcuno difetto,
ciò che non ſi può dire d'alcuno bello per participatio
ne, però che dalla parte del recipiente, il participante
non è gia bello o da quella parte è defettuoſo , o chi
participa la bellezza,non è tutto bello, o la chiama câ
pagna,perche l'accompagnò nella creatione del mondo
come nel'arte all'opifico o in un'altra parte dichiara
l'unita,e ſimplicità di quella, quando dice, ſettanta ſo
no le Reginc.crc.Vna è la mia colomba, e la mia pera
fetta; crc. Et poil'inuoca dicendo; Tumia colomba
-
aſcoſa,nelgrado, moſtra per me la tua preſentia, fam
mi aſcoltare la tua uoce:perche la tua preſentia è bella,
g - o la tua uoce ſoaue, dichiarò la ſimpliciſſima unità del
la ſomma bellezza, e come ſia occulta, per il ſupremo
grado che ha ſopra tutti li enti creati: e l'inuoca che
; uoglia participare la bellezza nelli corpi de l'uniuer
ſo preſentialmente in modo uiſiuo o apparente: &
piu dice uocalmente o uerbalmente: cioè in modo ſa
pientealli intelletti creati o molte altre coſe della ſom
ma bellezza deſcriue quello innamorato Re nellaſua
cantica, che laſarò per non eſſere proliſſo. ſolamen
te ti dirò che coſì come denotò ne l'Ideale ſapien -
tia la ſomma bellezza, coſì ilſommo Dio, da chi la bel
lezza emana, chiamò ſommo bello, dicendo tu ſei
D I A L O G: O
bello mio amato,ancora giocondiſſimo, ancora il noſtro
letto è fiorito:uuol dire che non è bello, come gli altrip
participatione,ma ſupremo producète la bellezza: ede
nota la colligatione,e congiontione della ſomma bellez
'za emanante col ſommo bello, da che emana. dicendo
che'l letto d'ambi due è fiorito:uuol dire che Dio con
“gionto con la ſomma bellezza fa fiorito, e bello tutto
l'uniuerſo, ancora lui nel Eccleſiaſtes dichiara la bellez
za participata in eſſo univerſo dicendo,il tutto fece Dio
“bello in ſua hora,pigliato queſto parlare da Moiſe: che
dice,uide Dio il tutto che egli fece,o era molto buono
che in ogni parte de l'uniuerſo dice che Dio lauide buo
na:et nel tutto dice, che luide molto buono:e che il buo
no uuol dir bello e però il congiugne col uedere,per
che la bontà che ſiuede,è ſempre bellezza, e dice chi
lo uede, Dio buono, per dimotar che la uiſione diuina, e
la ſua ſomma ſapientia fece ogni parte del mondo bella,
participando di bellezza: & il tutto fece belliſſimo,e bo
niſſimo imprimendo in quello tutta la ſapientia,e bel
lezza diuinagiuntamente. so. Ti ringratio dellaſatiſ.
fattione delimiei dubbi,e piu per eſſere ſtata ci ſi chia
re, o aſtratte notitie della ſacra e antica theologia
moſaica. & mi chiamo ſatisfatta ne la cognitione dela
uera bellezza, la quale conoſco ueramente eſſere laſom
ma ſapientia diuina, che in tutto l'uniuerſo riſplende:cr
ogn'una delle ſue parti col tutto bellifica.uoglio ſolamé
te che mi dica a che modo Re Salomone nella cantica
pone innamoramento fra il ſommo bello,ereſſa ſomma
bellezza:perche eſſendo lui amante ſaria inferiore alla
bellezza amata ſecondo ne hai moſtrato, ci tu il poni
T E R Z O, 223
primo prodottore di quella:queſto parrebbe diſcrepan
te. F1. Ancorpreſto ti dirò per ſatiſattione tua. tu
ſai che Salomone, e gli altri theologi Moſaici tengono
che’lmödo ſia prodotto a modo di figlio dai ſommo bel
lo come da padre, o da eſſaſommaſapientia uera bel
lezza, come da madre: o dicono che laſomma ſapien
tia innamorata del ſommo bello, come femina del perfet
tiſsimo maſchio, o il ſommo bello reciprocando l'amo
rein lei,eſſa s'ingrauida della ſomma poteſtà del ſom
mo bello.o partoriſce il bello univerſo loro figlio con
tutte ſue parti e queſta è la ſignificatione dell'innamo
ramento che Salomone dice nela cantica de la ſua com
pagna col belliſsimo amato:o perche egli ha prima o
piu ragion d'amato in lei per eſſerſuo principio,o pro
ducente,che ella in lui per eſſere prodotta,o inferiore
a quello però uedrai che ella chiama ſempre lui amato,
come inferiore a ſuperiore, e lui non la chiama maia
mata,ma compagna mia, colomba mia, perfetta mia, ſo
rella mia come ſuperiore ad inferiore: però che leicon
l'amore di lui ſi fa perfetta, e leua la ſterilità ingrauida
doſi, o partoriſce la perfettione de l'uniuerſo, ma l'a-
more in lui non è per acquiſtare perfettione, però che
non ſe li puo aggiongere, ma per acquiſtarla a l'uniuer
ſogenerandolo come figlio d'ambi due: ben che ancora
in lui reſulti perfettione relatiua, perche'l perfetto fia
glio fa perfetto padre,ma uon eſſentiale,o reale, co
me fa in eſſa bellezza, era imagine di questo ſi produ
ce del maſchio perfetto, o la famina imperfetta l'indi
uiduo humano, che è Microcoſmo, cioè picciolo mondo,
e ancora in cielo e il Sole, e la Luna che a modo di
D I A L O G O
huomo, donna innamorati,come gia t'ho detto, gea
nerano tutte le coſe nel mondo inferiore. so. E adun=
que l'amoroſo matrimonio de l'huomo, c de la donna
ſimulacro del ſacro o diuino matrimonio del ſommo
bello, o de la ſomma bellezza, di che tutto l'uniuerſo
prouieneſe non che è differenza nella ſomma bellezza
che non ſolamente è moglier del ſommo bello, ma prima
figliuola prodotta da lui. F 1. Ancora in queſto uedrai
il ſimulacro nel primo matrimonio humano, che Eua
priua fu cauata di Adam come padre, o figlia ſua, cº
poi gli fu moglier'in matrimonio di tutto queſto diſcor
ſo credo che debbiſufficientemente conoſcer come l'a-
more de l'uniucrſo nacque della prima bellezza come
di padre,o de la cognitione che ha di lei la prima intel
ligenza creata motrice delſommo orbe, che tutto l'uni
uerſo corporeo contiene, deſideratiua di quel che egli
maca della ſomma bellezza, o della cognitione di quel
la, come di madre o coſì ogni particulare amore ſige
nera dalla participatione di quella ſomma bellezza, or
della cognitione di quella a chi manca, o deſidera unir
ſi con quella:o tanto l'amore e maggior, quato la par
ticipatione dela ſomma bellezza, o la cognitione di quel
la a chi manca,è piu copioſato tanto piu eccellentel'a
miante, quanto è maggior la bellezza che s'ama, pero
che le coſe grandemente belle fan molto belli gli ſuoi a
matori Adunque è giuſto o Sofia che laſciamo le picco
le bellezze" con deformità,c brutti difetti, come
ſono tutte le bellezze materiali o corporee, e tanto a
miamo di quelle quanto ne inducono alla cognitione, et
amore delle perfette bellezze incorporee, o tanto le
- T E R z - o. - 224
odiamo, o fuggiamo loro, quanto ne impediſcono la
fruitione di quelle chiare o ſpirituali o principalmé
te amiamo le gradi bellezze ſeparate dalla deforme ma
teria,e brutto corpo,come ſono le uirtù,crſcientie,che
ſempre ſono belle, priue di bruttezza,e difetto, gran
cora in quelle aſcediamo per le minori alle maggiori bel
lezze, o per le chiare alle chiariſſime, di ſorte che ne
portino alla cognitione, o amore non ſolamente de le
belliſsime intelligentie,anime & motrici delli corpi cele
ſti,ma ancora di eſſa ſomma bellezza, o di eſſo ſommo
bello datore d'ogni bellezza,uita,intelligenza,o eſsere

. o queſto potremo fare quando noi abbandonaremo


le ueſti corporee,o le paſsioni materiali, non ſolamen
te ſprezzando le loro piccole bellezze per quella ſom
ma, dalla quale quella o le altre molto piu degne depé
dono, ma ancora odiandole,o fuggendole, come quelle

ſ che n'impediſcono l'arriuare alla uera bellezza, in che


noſtro bene conſiſte, o per ueder quella, biſogna ueſtir
º ſi dimóde,orpureueſti ſpirituali,facendo come il sòmo
ſacerdote, che quando nel diſacro delle perdonanze in
traua nel Santo ſantori,laſciauale dorate ueſti piene di
precioſe gemme,o cò ueſtimenti bianchi, o cadidiim
petraua la gratia o lauenia diuina, pche quando arri
uarà la noſtra cognitione allaſomma bellezza, o ſom
mo bello,il noſtro amore ſaràſi ardéte in lui, che ogni
altra coſa abbandonarà per amare ſolamente quella,or
quello,cò tutte le forze del'anima noſtra intellettuale
unita nela ſua puraméte:mediate il le noi diuéteremo
belliſſimi, pche gli amati del ſommo bello grandemen
teſi bellificano della ſua ſomma bellezza, e allora
t

- D 1 A L o G o
fruiremo la ſua ſoauiſſima unione che è l'ultima felicia
tà,e deſiderata beatitudine delle chiariſſime anime, or
puri intelletti peroche eſedo il primo bello nostro pro
genitore, e la prima bellezza noſtragenitrice, o la si
ma ſapientia noſtra patria, onde ſiamo uenuti, il bene et
beatitudine noſtra conſiſte nel tornare in quella, o ad
herirſi al noſtri parenti, felicitandone in la loro ſoaue
uiſione, o unione delettabile. so. Dio facci che non
reſtiamo per la uiapriui di coſì ſoauiſima dilettatione,
eche ſiamo di quelli che ſono eletti per arriuare a l'ul
tima felicità,o finale beatitudine, o de la mia quarta
dinanda, che è di chi l'amore nacque, io mi tengo non
meno ſatisfatta da te, che delle altre tre, cioè ſe nacque,
quando nacque, o onde nacque l'amore ſolo ti reſta a
riſpondere alla mia quinta dimanda, che è perche nac
ue lo amore nel'uniuerſo, e quale è il fine, per ilqual
# prodotto.Fi.Secondo quello che hai inteſo in riſpo
ſta de le quattro antecedenti queſtioni del naſciméto de
l'amore, non biſogna dire longamente in riſpoſta di que
ſta ultima. Il fine perche nacque l'amore in tutto l'uni
uerſo,potremo facilmente conoſcere quando conſidera
remo il fine de l'amore priuato in ciaſcuno de l'indiui
dui humani o altri.tu uedi che'l fine d'ogni amor è la
dilettatione dell'amante nella coſa amata, coſì come il
fin dell'odio è euitare la doglia che daria la coſa odiata
però che'l fin che s'acquiſta per l'amore è contrario di
quel che ſchiua l'odio, e coſì limezi loro ſono contra
rij,e li mezi de l'amore ſono la ſperanza o il ſeguito
del diletto, e quelli de l'odio ſono il timore e la fuga del
la doglia Adunque ſelfin de l'odio è appartare ſe dalla
doglia
T E R. Z o. 22 5
dogita tona cattiua o brutta,è adiique il fin de l'amo
re approſſimarſi al diletto, come buono, o bello so.
Tu affermi adunque, è Filone,che'lfin di qualſiuoglia
amore, ſia la dilettatione. F1. Affermalo certamente.
so. Adunque non ogni amore e deſiderio di bello come
hai diffinito. F1. A che modo cio ſegue? s o. Peroche
ſono molte delettationi nelle quali non cade bellezza.
anzi quelle che piu interamente dilettano, come ſono
quelle del guſto con la ſua dolcezza, o quelle del'odo
re con la ſua ſoauita,e quelle del tatto nò ſolamétecon
l'amenatiperie rimedio del'ecceſſo de l'uno contrario
conl'altro reducete atéperamento, come del caldo col
freddo, e del freddo col caldo, e del ſecco col humido,
c de l'humido col ſecco, e altri,e dilata ſpecialmente
quella pongentiſſima delettatione venerea, che ogni dia
letto corporeo eccede, in alcuno dequalinò cade bellez
za,neſi poſſono chiamare belli ne difformi, o p teſo
no poſti p fine di amore;peroche tutti s'acquiſtanomea
diante uoglia, e deſiderio.nò è adiique lauera diffinitio
ne d'amor deſiderio di bello,come hai detto, ma deſidea
rio di diletto,ò ſia bello,ò n5 bello. F1. Ancora che(co
; megià t'ho detto)amore, deſiderio, appetito,uoglia,or
altri uocaboli ſimili, molte uolte s'uſino largamente in
una medeſima ſignificatione, nientedimanco quado pre
ciſamite ſi douerriaparlar,qualche differiza ſaranelli
loro ſignificati, in alcuni di diuerſita, o in alcuni di piu
è mäco còmune, è ben uero che ogni amore è deſiderio,
ma non ogni deſiderio é uero amore preciſo, quale è
uello che t'ho diffinito: però che con ogni dilettatione
p. il deſiderio, e ogni deſiderio è di dilettationemani
- F F
- D I A L O G O l
con ogni dilettatione ſta l'amore, ſe ben con ogni amore
ſta la dilettatione, come proprio fine ſuo. ſono adunque
parte de le dilettationifine d'ogni amore, o tutte fine
di deſiderio, o il deſiderio ſi ha come un genere cômu
ne all'amore,o al nò amore. s o. E adunque una ſpea
cie del deſiderio l'amore. F 1. Siueraméte. so. E l'al
tra ſpecie che non è amore, come la chiamarai? F1. La
chiamaro appetito carnale. so. Che differètia fai dale
l'amore all'appetito? nò è egli un medeſimo il fine di tut
te due,cioè il dilettabile: come li fai adiique coſì diuerſi:
F1. E uero che'l fine d'ogn'uno di loro è il diletto, ma
dell'amore è fine il diletto bello,ede l'appetito è il dilet
to non bello. so. Selfine de l'appetito fuſſe il diletto
non bello,ſaria deforme,o oltra ch'egli è ſtrano, che i
deforme ne diletti però che la natura il fugge, come con
trario,o ſeguita il bello come amato, è ancora impoſſia
bile però che ogni diforme è cattiuo, coſì come ogni bel
lo é buono, o il deſiderionò e mai di cattiuo,che Aria
ſtotele dice che'l buono è quello che tutti deſiano e ap
petiſcono. F1. Già mi ricordo hauerti questo errore
un'altra uolta ripreſo, che ſtimi che ogni no bello ſia de
forme,e nò è coſì, che molti ſono che non ſono belline
deformi,pche in la loro natura no cade delli due contra
rij,cioe bellezzane diformita, e ſono pur dilettationi,
come tutte quelle che m'hai nominato.so. Non mine
garaigià che ognibello non ſia buono. F1. Non so.
Adunque il non bello e non buono, e ogni non buono
è cattiuo, che fra loro non è mezo, come m'hai detto.
Adunque ogni non bello è cattiuo,o quelle dilettationi
che non ſono belle,ſarieno cattiue,ilche è falſo,però che
T E R Z O. 226
ſon deſiderate,o ogni deſiderato è buono. Fr. Ancora
in queſto falli, che ſe bene ogni bello e buono non ogni
buono è bello,eſe bene ogni non buono e cattiuo, e non
bello, non ogni non bello è cattiuo, o nò buono però
che il buono è piu comune che il bello, o però è qual
che buono bello, o qualche buono nò bello, e ogni di
letto è buono,in quato diletta, o percio ſi deſidera;ma
non ogni diletto è bello, anzi ſono delli diletti buoni, e
belli, o queſti ſono fine di deſiderio, che è amore e ſono
altri diletti buoni o nò belli, come quelli che hai nomi
nato, che ſono fine di deſiderio, che nò è amore, mapro
priamente appetito, cioè carnale. so. Intendo bene la
differétia che poni infra il deſiderio amoroſo e l'appeti
to,o come dell'amoroſo ſono fine le dilettationi,le buo
ne,o belle, e dell'appetitoſo le buone,ci nò belle, o
mi merauiglio,pche m'hai conſentito,eponiche ogni di
lettatione è buona, però ch'è deſiderata, o ogni deſide
rato è buono, ilquale ſe bene ſipiglia d'Ariſtotele, che
diffini il buono eſſere quello che ſi deſidera,o placon
uerſione della diffinitione col diffinito, coſì come ogni
buono e deſiato,biſogna che ogni deſiato ſia buono,nien
tedimanconoi uediamo il côtrario, che molte dilettatio=
ninon ſono buone, anzi cattiue,pernitioſe, o nociue,
nonſolaméte alla ſanita,o uita del corpo humano,ma
ancora alla ſalute, o uita de l'anima ſua, o pur da
molti ſono deſiderate,che altramente non ſi ſeguirieno:
ſi che nºi ogni deſiderio è di coſa buona, ne ogni deſide
rio è buono, ne ogni dilettatione è buona, ma molti di
quelli deſiderij, o diletti ſono contrari, o ruinatori
del bene humano. F1. Per il detto d'Ariſtotele non ſaa
FF 2
D, I A L O G O
riadacôcedere che ogni deſiderato fuſſe buono, peroa
che eglinò dice che i buono è quel che ſi deſia, ma dice
che l buono è quel chetutti deſiano, o queſta diffinitio
neſi càuerte bene cò eſſo buono diffinito, peroche quel
che tutti deſiano è ueramente buono. so. Et quale puo
eſſere queſto buono, che gli huomini deſiderano ? F1.
iui medeſimo Ariſtotele il dichiara ordice,ch'è il ſape
re,or principia la ſua metafiſica. Tutti gli huominina
turalmétedeſiano ſapere,e queſto è no ſolaméte buono,
mauero,o ſempre bello,ſi che Ariſtotele nine coſtrin
geperò a dire che ogni deſiderato ſia buono.s o.Adun
quepche me l'hai coſentito, e ancora confirmato: F1.
però che in effetto è coſi,che'lfine della uotonta,or de
ſiderio è il buono,ettutto quel che ſi deſidera è ſotto ſpe
cie di buono, e dilettabile, orcoſi ogni dilettabile(in
quato dilettabile) biſogna che ſia buono, e deſiderato:
magli deſideri,or dilettati i deſiderate ſono come li de
ſiderati, che alcuni ſono tiperatiinſe, e coſigli ſuoide
ſideri ſono dilettationi tiperate, e altri deſideratiſo
no in ſe ſtiperati, o coſigli ſuoi deſideri ſono di diletta
tioni ſtºperate. s o. Adunque non ſarieno buone. FI.
Non ſono buone ueraméteinſe, ma ſono buone a luipe
che gli paiono buone, o ſottoſpecie di buone le deſia,
però che ilſtéperamento della ſua copleſſione il fa erra
re,prima nel giudicio,or dipoi nel deſiderio,e nella di
lettatione deſtata, che eſſendo cattiua la reputa buona.
so. Adiique ſono delle dilettationi che nºi ſono buone
ſe bene paiono,cº de deſideri di coſe nò buone,ch'é ci
trario di quello che m'hai conceſſo, craffirmato. F1.
Coſi come ogni dilettabile par buono, coſì participa di
T E R Z o. 227
qualche coſa buona,che'lfaparerebuono,critdeſide
riotéde in lui dalla parte del buono, ilqualparticipa,or
tu uedi che la dilettatide (in quato dilettatione)è buona
coſa,coſi come la doglia in càtrario di quella(in quanto
doglia)é cattiua.nò e adunque ſenza ragione, che ſi co
me ogni doglia i" , o fugge, coſì ogni
dilettatione ſi deſideri,ſperi, e ſegua. s o.Adunque co
medici che molte dilettationiſono cattiue, e ſtºperate,
ſono coſili deſideri,e li deſiderati di quelli F 1.Puo ta
re in un ſoggetto bene,ormale, ma da una parte, ma da
diuerſe, pche puo eſſere una coſa buona in piccola pare
te ſua o apparéte,ma cattiua nella maggiore parte ſua
cºr piu intimaméte e eſiſtentemete,e tali ſono le cata
tiue,erſtäperate dilettationi, che in quato dilettano ſo
no,e paiono buone, ma in ſe ſteſſe ſono cattiue; però
che'l bene che hano della ſua forma è unito cò la mali
tia della materia,o ſommerſo in quella, onde ſono inſe
cattiue,e hano qualche coſa di buono apparite che di
letta.er ancora queſto no è buono aſſoluto,ne apparta
te,ne dilettabile atutti, ma ſolo alli ſuoi ſtºperati deſidea
ranti,che ſono tirati nel deſiderio del minimo bene loro,
ſenza coſideratione del ſupchio male,c'haſotto di lui;
malitéperati non inganna quel poco bene apparente,
pche conoſcono il troppo male con ch'è miſto,onde non
il giudicano eſſere dilettabile, ne deſiderabile, mauera
doglia:laquale ſi debbe abborrire,temere, o fuggire e
di queſti ſitruouano aſſai nell'appetito carnale, che la
maggior parte delle dilettationi del guſto, e del tatto ue
nereo,eraltre mollitieſonò cattiue,e pernitioſe. s o.
Et ſono alcune di queſte carnali dilettationi che ſon pur
FF 3
- - - D I A L O G O
ueramente buone. F1. Si quelle che ſono tèperate, nea
ceſſarie alla uita humana, o alla progenie:lequaliſebe
ne ſono dilettationi carnali ſono, o ſi chiamano honea
ſte: però che ſono miſurate, e temperate dall'intelletto
principio dell'honeſta: o li deſideranti, o deſideri di
quelle ſono ueraméte uirtuoſi,o honeſti.so. Nelle bel
le dilettationi è forſe queſta differitia ancora di buone,
co cattiue, come in quelle che non ſono belle: Fr. Anzi
aſſai però che molte coſe ſono amate phelle, che ſe bene
hano qualche formale bellezza apparéte che le fa ama
te, quella è tanto uinta da la deformita, o bruttezza
della lor materia che ſono ueraméte brutte, ma amabili,
ma odiabili o da fuggire:o da queſta ſorte é la bellez
za de l'oro, ornaméti,gioie,o del'altre coſe materiaa
li ſupfue,o nò neceſſarie alla uita:l'amore delle quali
propriamete ſi chiama cupidità,o auaritia.e coſipaa
iono belli ragionaméti,orationi,o uerſi che ſono facea
ti,o conſonanti, o contengono ſentétie dishoneſte, or
brutte:o coſì tutte le uaghe fantaſie, o belli diſegni
apparétia, che dall'intellettuale ragione ſono giudicate
brutte o di queſta ſorte ſono l'illecita gloria o bono
re,o ingiuſto dominio, o imperio:che come belliappa
réti ſono deſiati, eſſeudo in ſe deformi o dishoneſti:
l'amore de quali ſi dice ambitione: & il deſio di tutte le
ſpecie delle coſe deſiate belle,c buone apparéti, o non
eſiſtenti, communemente ſi chiama libidine. so. Sono
dunque ſecondo queſto quattro maniere di dilettationi,
due buone o belle, o due buone e nò belle: l'una de
le buone e belle é eſiſtente e l'altra é apparente: e coſi
l'una delle buone o non belle, e di buono eſiſtéte,e l'al
T E R. Z t O, 228
tra di buono apparente ſariano coſì forſe tante differen
tienelli deſideri,o nelli deſideranti?F 1.Nelli deſideri
ſì,che hanno tutte quattro le differentie delle dilettatio
ni deſiderate:manelli deſiderati non biſogna porre piu
che due ſpecie, cioé tèperato, d ſtéperato, ouero hone
ſto,ò dishoneſto. Li temperati delle belle bellezze, or
buone,o di quelle che ſono buone,e nò belle, deſia
no quelle che ſono tali inuera eſiſtétia, o nò ſono in ap .
parétia:mali deſideratiſteperati deſiano quelle diletta
tioni che ſono belle,ouero buone in apparétia,nò in uea
ra eſiſtétia. o queſta differitia procede dalla bonta or
bellezza che è nell'anime delli deſideranti: pche quello
ch'é buono & bello, ama le dilettationi ueraméte belle,
o deſiale ueraméte buone: o quello che non ha bene,
ne bellezza eſiſtete, ma ſolaméte apparite, ama le dilet
tationi belle apparentemète,etnò in eſiſtéteuerita. ben
che ancora fra queſte due ſi truouino mezi compoſti
d'ambi duetche alcuni ſono tiperati o honeſti circa al
cune delle dilettationi, o circa de l'altre steperati, or
alcuni p la maggiore, o principal parte ſono teperati
e nel manco steperati, o altrial citrario: e pur deb
bono ſortire il nome di quello a che piu ſono inclinati,
boneſto,ò dishonesto. so. Intédo a che modo ogni die
iettatione è buona apparete,ò eſiſtéte,o pcio e deſtata:
e quelle che oltra de l'eſſere buone ſono belle apparen
ti,ò eſiſtenti non ſolamente ſi deſiano, ma ancora s'ama
no.o pcio hai detto che'l fine dell'amore e la diletta
tione dell'amante nella coſa amata: & coſì debbe eſſere
il fine del deſiderio dilettatione del deſiderate nella coſa
deſiderata poi che non è fra loro altra differitia,ſe non
FF - 4
- - D I A L O G O
che'l deſiderantenò amante,deſia ſottoſpecie di baono
il non bello eſiſtéte, è allui apparate: & il deſiderante
amate ama ſottoſpecie di buono il bello,ò che ſia bello,
è che glipaia.Mauorria ſaper da te è Filone come ſi ci
forma queſto fine dell'amore con quello che m'hai deta
tonella ſua prima diffinitione, ch'e deſiderio d'uuione,
che l'unione pare che ſia altra coſa che la dilettatione.
F1. Anzi è quella medeſima, che non è altro la diletta
tione che l'unione del dilettabile: o il dilettabile, come
t'ho detto, è e ſolo buono,ò ancora bello, ouero pare
al deſiderante:ſi che dire del fine d'amore, ch'è la dileta
tatione dell'amate nella coſa amata,è quato dire l'unio
ne dell'amante con la coſa amata. so. Ancora queſto
intédo, ma un dubbio mi reſta ancora, che tu fai fine
d'ogni amore la dilettatide: o a queſto modo ogni anno
reſaria del dilettabile: e tu dimete d'Ariſtotele mi hai
detto, che ſono tre amori, quello del dilettabile, quel del
l'utile,e quel dell'honeſto:come adunque tu laſciandoli
due principali,ilfitutto del dilettabile, ponedo il fine
dell'amore ſolaméte nella dilettatione: Fr. se ben Ari
ſtotele parte l'amore in tre, come hai detto, o uno di º
loro chiama ſolaméte dilettabile, ſappi che'l fine di cia
ſcuno delli tre é la dilettatione però che,coſi come quel
che ama le dilettationi corporee,procura dilettarſi nela
l'unione di uelle coſe e chiama le coſe utili, e deſia
poſſederle, per la dilettatione che fruiſce nel loro acqui
ſto,er poſſeſſione.trouarai molti a chi molto piu dileta
ta il guadagno dell'utile,cheil dolce magiare et beuere,
or liuenerei atti:ondemolte uolte laſciano queſte coſe,
perſeguitare l'utile e coſì l'honeſto, a chi l'ama, e ſon
-
- -
T E R Z o. 22 9
mamente dilettabile:er l'amante deſidera fruire la dilat
tatione de l'honeſto acquiſto. ſi che il fine d'ogn'uno di
queſti tre amori, ultimamente è dilettarſi l'amante nela
l'unione della coſa amata,o ſia dilettabile,o utile, ouea
ro honeſta.so.Adunque perche chiama Ariſtotele l'u
no ſolamente amore del dilettabile, o gli altri nomina
altrimenti:FI.Però che uolgarmente le dilettationi car
naliſi chiamano,e ſontenute propriamente dilettatio
ni:non perche le ſiano ueramente, però che la minore
dilettatione conſiſte in quelle, per eſſere baſſe materiaa
li, e la maggior parte loro priue della bellezza, e piu
ueramente ſi deſiano che amano, come hai inteſo, e ſe
hanno qualche bellezza, quella è ſi uinta dalla baſſezza
della materia che ella eſommerſanella ſua deformità,
o la loro bontà nella malitia di quella:onde il buono,
e bello che in quelle ſi troua è ſolo apparente, e non eſia
ſtente. Ma Ariſtotele ſecondo l'openione uolgare l'inti
tolà del nome di dilettabile: o dell'utile, autenga che
manco a molti non diletti, a differentia di queſto,il chia
mautile:coſiper hauere l'utilità in maggior grado che
dilettatione, come principalmente perche la dilettatione,
ſua,pereſſere nella ſpirituale imaginatione, non è coſi
materialmente ſenſata come la carnale: & all'honeſto,
ſe bene è molto piu,o piu ueraméte dilettabile che gli
altri due,il chiama honeſto,coſi per l'honeſtà, o ſua
propria differenza, come perche la dilettatione ſua, per
eſſere nella mente ſpirituale,nò materialmente ſenſata,
come il dilettabile carnale.ilquale, come t'ho detto, ſe
bene è il piu apparite al uogo delli huomini, o ancora
alle beſtie, è in effetto poco, o niete eſiſtite in botà nella
D I A L O G O -
bellezza. so. Come no?nelle dilettationi carnalinò uedi
tu che ne ſono molte che ſono neceſſarie alla ſoſlètatioa
ne dell'indiuiduo, o alla conſeruatione dellaſpecie? on
de dalla natura, di mente del ſommo opifice, cò mirabil
arte, e ſottiliſſima ſapientia nelli ſuoi organi propri
con ſoauiſsimo diletto furono ordinate, o dedicate, co
me adiique letali dilettationinò ſono uere buone, ſe be
ne ſono carnali, ma ſolaméte appariti,come dici queſto
nöegiaueriſimile. Fi. Di queſta ſorte di dilettationini
ho detto mai che fuſſero cattiue,o ſolamente buone in
apparétia, anzi t'affermo cheſono ueramente buone.
so. Sono pur dilettationi carnali, o l'amor loro e dal
la parte del dilettabile.FI.Sono bè carnali dilettationi,
manò ſono puraméte della ſpecie del dilettabile, anzi
ſono ucraméte di quella dell'honeſto, quando, come diſi
ſono temperate quanto ſi richiede al biſogno della ſoſta
tatione dell'indiuiduo, o conſeruatione della ſpecie or
quando eccedeno queſto temperaméto ſono dishoneſte,
& ſtiperate, o proprie del puro dilettabile, nudo di
honeſto,o il bene o bellezza loro e ſolamente appa
rente, o non eſiſtite.so. Come quelle che ſono carna
li,tu le leui del membro del dilettabile, per eſſere tepera
tec honeſte,queſto non pargia che tu le poſsi cauare
del ſuo genere dilettabile, come fai.FI.Nemico io le ca
uo totalméte di quel genere:ma dico che nà ſono del pu
ro dilettabile, cioe di quello che nò participa l'honeſto,
però che queſte ſono dilettationi honeſte.so. Adunque
una medeſima dilettatione entra in due generi d'amore,
nel dilettabile, o nell'honeſto. F1. Entrano ueramétei
ambi due igeneri, ma da diuerſe bande:pche queſte ne
si
T E R Z O. 23 o
ceſſarie dilettationi,ſe ben'hino la parte loro materiale
del dilettabile,hano la parte formale dell'honeſto, ch'e
il loro couenietetéperaméto allineceſſarij,o ottimi fi
ni,a che ſono dirizzate dell'indiuidua ſoſtitione,o del
la côſeruatione ſpecificato coſì accade nel genere dello
amor dell'utile, che quello ha puro utile nudo dell'hone
ſto, cioeſtéperato o improportionato al biſogno della
uita, o dell'opere uirtuoſe:ore ſolaméte buono,orbel
lo apparete, o eſiſtente e cattiuo, o pnitioſo:qual'e la
cupidità, o auaritia, ma quando e téperato, o conue=
niente a queſti due fini,e ueraméte buono e bello: o en
tra in ambi due i generi d'amore,utile,o honeſto.però
che la materia ſua e dell'utile,o la forma del ſuo tepe
ramento e dell'honeſto. so. Adunque l'amore dell'ho
neſto e materialmente qualche uolta del dilettabile, e
qualche uolta dell'utile Horſaria forſe alcuno amore
..che materialmente, o formalmente fuſſe homeſto,ſene
zapigliare punto da alcuno delli altri due generi? Fr.
L'amore dell'honesto e amare le uirtumorali, o intel
lettuali e per eſſere li morali circa l'operationi dell'huo
mo,biſogna che ſia la materia loro ſecondo la natura di
quelle operationi in che la uirtù eſiſte onde la uirtù del
la continentia,otéperamento nelle dilettationi carnali,
ha per materia il corporale diletto, o per forma la ci
tinétia e temperamento in quello: laquale porge tanto
maggiore, e piu degna dilettationenelli amanti,che la
corporeita della materia ſua, quato e piu degno inoi lo
ſpirituale del corporeo, o coſì la uirtù della liberalità
o continétia,craſtinètia del ſuperfluo nelle coſe poſſe
dute, hanno per materia l'utile, o per la forma la ſatiſ
- D I A L O G C) º
fattione,er aſtinentia temperata del ſuperfluo con libe
rale diſtributione di quella: nella quale l'honeſto aman
te guſta per dilettatione la medeſima poſſeſſione dell'uti
le,e coſì tutte l'altre uirtù morali che ſono circa dela
l'operationihumane, come la fortezza, giuſtitia,e pru
dentia, o altre, hanno la materia della natura operatia
ua,o la formaloro è l'habito honeſto del temperamé
to di quella:ma le uirtù intellettuali ſono tutte honeste,
e non hanno altra coſa del materiale: però che no uera
ſano circa attine dilettationi corporee, dalle quali poſi
no pigliare materia alcuna, ma circa coſe eterne ſepara
te da corpi, e intelligentie onde tutte ſono forme intel
lettualiſenza compagnia di materia: o ſono pure, cr
uere honeſte per ſe ſteſſe, e non per participatione, co
me l'altre:o però l'amore di queſte chiama Platone di
uino,so.Et l'altre ſpecie d'amore come le chiama Pla
tone? F1. Egli diuide li generi d'amore in tre, come Ari
ſtotele, ma in altro modo, che è amore beſtiale, amore
bumano, ci amore diuino:chiama beſtiale l'amore eca
ceſsiuo delle coſe corporee, non temperato dall'honea
ſto,ne miſurato dallaretta ragione, coſi nelle dilettatioa
niſoperchie carnali, come nella cupidità,e auaritiade
l'utile, e altre fantaſtiche ambitioni: però che mancan
do in tutte queſte la moderatione e temperamento dela
l'intelletto humano,reſtano amori d'un'animale ſenza
intelletto,e ueri beſtiali e chiama amor'humano il
lo,che è circa le uirtù morali temperatiue di tuttigliat
ti ſenſuali, o fantaſtichi di eſſo huomo, emoderanti la
loro dilettaione: ilqualamore, per hauere la materia
corporea, e la forma intellettuale,e honeſta, ei chiae
T E R 2 O. 23 I
ma amore humano,per eſſere compoſto l'huomo di cor
po,o d'intelletto.Et chiama amore diuino, l'amore de
l la ſapientia,e dell'eterne cognitioni,ilquale per eſſer tut
to intellettuale, honesto, e tutto formale ſenza compa
gnia di materia alcuna corporea,ei chiama diuino,però
che in queſto ſologlihuomini ſono partecipi della diuia

| na bellezza º quanto l'amore humano eccede il beſtia


le,tanto la dilettatione,che é il fine ſuo dell'amante nel
la coſa amata, e maggiore, e piu eccellente che non ſono
le corporee,cr eſorbitanti dilettationi bestiali, che apa
preſſo iluulgoſontenute le principali nel diletto: eſſena
doin effetto baſſe, e tenuiſſime in quello. o coſi potrai
ancora intendere che quanto l'amore diuino è piu ſuba

|
!
lime dell'humano,tanto la dilettatione di quello e maga
giore,piu ſoaue,e piu ſatisfattoria, e piu' intenſamente
deſiata da chi la conoſce, che la dilettati e dell'altre uir
tù morali, e amori humani. Si che, diuidendo l'amore
allaperipatetica, o alla ſtoica, non ne trouerai alcuno,
di chilfine non ſia la dilettatione dell'amante nella coa
ſa amata,come t'ho detto, so. veggo in effetto che coſi

i è,chelfine d'ogni particular amore e il diletto dell'ami


te nell'unione della coſa amata . hormai mipuoi dir piu
oltra riſpondendo alla mia domanda quale il fine unia
uerſale per ilqual nacque l'amor nell'uniuerſo? che in
quello non mi par coſi facile porre la dilettatione per fia
ne,come nelliparticolari amori degli huomini, e de li
altri animali.F1: E ben tempo di dirtelo, tu ſai una uola
tache'l mondo fu prodotto dal ſommo creatore median
te l'amore, peroche uedendo il ſommo buono la ſua in
menſa bellezza,eramando quella, o quella lui come
D I A L O G O
ſommo bello produſſe, ouergenerò aſimilitudine della
ſua bellezza il bello uniuerſo,però che'l fine dell'amoa
re e(come Platone dice)parto in bello. prodotto aduna
que l'uniuerſo dal ſommo ſuo creatore a ſomiglianza, o
uero ad imagine della ſua immenſa ſapientia, nacque l'a
more del creatore uerſo di eſso uniuerſo, non come d'im
perfetto a perfetto, ma come da perfettisſimo ſuperio
rea meno perfetto inferiore, ci come dal padre al figlio,
e dalla cauſa al ſuo effetto ſingulare:onde il fine di que
ſto amore non e acquiſtare bellezza che machi all'ama
te,ne dilettarſi nell'unione di quello amato, ma e per fa
re acquiſtare la maggior perfettione all'amato, della
qual mancaria ſe non l'acquistaſſe per l'amore dell'a-
mante,o per dilettarſi eſſo diuino amante nella bellez
zamaggiore, alla quale l'amato uniuerſo arriua media
te il ſuo diuino amore: come accade in tuttigli amori de
le cauſe alli quattro ſuoi effetti,dalli ſuperiori agli infea
riori,dalli padri alli figli, dal maeſtro al diſcipulo,erda
tutti i benefattorialiſuoi beneficiati che l'amore loro
è deſiderio,che l'inferioreſuo arriui al maggioregrado
di perfettione & bellezza, nell'unione dellaquale coneſ
ſo amato eſſo amante ſi diletta, o queſta dilettatione
dell'amante nella perfettione, ci bellezza dell'amato e
fine dell'amor di eſſo amante. So.Di queſta materia gia
mi ricordo te hauermi detto queſta distintione, che è fra
l'amore del ſuperiore all'inferiore, o l'amore de l'ina
feriore al ſuperiore, o la ſententia e ſtata quaſi una me
deſima,ſe bene in altri modi di dire, craltri propoſiti,e
conoſco che ſe bene ilfine di ciaſcuno di queſti due amo
rie dilettatione dell'amante nell'acquiſtata bellezza de
T E R Z O. 232
l'amato, che pur l'amore dell'inferiore al ſuperiore e
per labellezza del ſuperiore amato acquiſtata dall'inſe
riore amante a chi manca, e il fine dell'amore ſuo e la
dilettatione dell'amante nell'unione della bellezza del
l'amato ſuperiore,laqualegli mancaua, ma l'amore del
ſuperiore all'inferiore,e per la bellezza che acquiſta l'
inferiore amato,laquale gli mancaua, col quale acqui
ſto eſſo amante, come infine del ſuo amore, ancora ſi di
letta, come ſi dilettò eſſo amato nell'acquiſto, o unione
di quella,laquale amaua,o deſiaua mancandogli, etco
noſce che di queſta ſorte e l'amore del ſommo creatore
all'uniuerſo creato, o in lui queſta diſtintione e piu ue
ra,o propria, che in neſſuno altro amore di ſuperiore
ad inferiore ſe bene gli altri ſuperiori in queſto liſoni
gliano, tanto piu che l'amore diuino(come dici)all'unia
uerſo e quello, mediante il quale eſſo uniuerſo acquiſta il
ſommo grado di bellezza a lui posſibile, come ſi uede
nell'amore del maeſtro al diſcepolo, che emezo di fare
creſcere il diſcepolo in perfettione, o bellezza intelleta
tuale,quelchenò è nell'amore di molti degli altri ſupe
riori alli inferiori onde queſto amore diuino nò ſolamé
tenò denota mancaméto in eſſo ſuperiore amante, anzi
denota ſomma perfettide participatiua del maggior gra
do posſibile nell'uniuerſo creato,ſe nò fºſſe una manie
ra di macamétoimaginario relatiuo che ombreggia de
l'effetto nella cauſa ſecòdo m'hai altre uolte detto.tipa
reo Filone ch'io habbia inteſo ſtatua ſottil diſtintibe
dell'amor delſupiore all'inferiore cò la comune diletta
tióe nell'uno,et nell'altro?F1. Mi pare che ſi,che aſſai
; bene l'haireferita, ma che adunqueiSo.Voglio inferire
- --
D I A L O G O
che queſto non ſatisfa alla mia domanda,ch'io non ti do
mado del fine,perche nacque l'amor diuino,ilquale qui
do il mondo fu prodotto nacque con lui, ma ti doman
do, perche nacque l'amore dell'uniuerſo creato, or
quale è il fine di quello. F 1. Tiſatisfarò bene, quando
uorrai del reſto, del quale ſto biſognò che fuſſe eſor
dio. Eſſendo adunque il primo amore diuino, ouero in
namorameto del ſommo Dio alla ſua propria e ſomma
bellezza e ſapientia, quello è ſtato cauſa produttiua dell'
uniuerſo a ſimilitudine di quella, con ſua continoua con
ſeruatione, peroche l'amore che prima l'ha prodotto
per ſua indiſſolutione, ſempre producendo, il conſerua.
Il ſecodo amore diuino che e dell'uniuerſo prodotto, e
illo che l prodotto porta in ſua ultima perfettione: per
che coſi come il primo eſſer dell'uniuerſo uiene da quel
primo amore che'l precede, coſì l'ultimo e perfettino ef
ſere di illo precede et è cauſato dal ſecodo amore diuino
cioè il c'ha l'ultiuerſo, eſsendo gia prodotto a ſomiglia
za del padre, che amadopria ſe ſteſſo deſiagenerare in
bello la ſua ſimilitudine, e genera per quello amore pre
cedente il figlio, o dipoi acquistando col figlio un ſea
condo,o nuouo amore uerſo di lui, mediante queſtoſe
códo amore procura condurre queſto amato figliuolo
nell'ultima ſua perfettione,etmaggiore grado di bellez
2a poſſibile.So.Ancora queſto intendo, e molto mi
piace intéderlo,nientedimaco non mi moſtra ancora ilfi
ne,perche nacque l'amore dell'uniuerſo, ſe bene mimo
ſtra i dui fini delli due amori diuini, del primo la prodot
tione, del ſecodo la perfettione dell'uniuerſo ti resta aa
duque a dire il fine,pche nacque l'amor di eſſo uniuera
ſo.
T E R Z O, 233
ſo. F1. Sono perdirlo,o circa cio dei prima intendere,
che e quello in che conſiſte la perfettione dell'uniuerſo
prodotto.So.Questo ho ben gia inteſo, non mi biſogna
ria per quello nuoua eruditione,peroche eſſendo l'uni
uerſo, come m'hai detto prodotto ad imagine, o ſimilia
tudine della ſomma ſapientia, la ſua perfettione conſiſte
in eſſere propriamenteſimulacro di quella, ilquale e il
proprio fine del ſuo producente,come accade in ogni co
ſa artificiata,che la perfettione ſua conſiſte in eſſerfata
toſomigliante al proprio alla forma del'arte,che e nela
la mente dell'artefice,o queſto e il proprio fine di eſſo
artefice nella fattione di quella,o coſì debbe eſsere dieſ
ſo uniuerſo prodotto.F1. E ben uero che queſta e la pri
ma perfettione dell'uniuerſo prodotto, o il primo fine
del ſommo producente nella prodottione di quello, co
me bene hai ſomigliato in ogni coſa fatta per arte, cioe
che ſia ſimile tanto proprio, quanto ſia posſibile alla ſa
pientia del ſommo opifice,ma queſto nò e il fine ultimo,
o l'ultima ſua perfettione perche coſì come in ogni co

; ſa artificiata, come dire un uaſo da beuere, la prima per


fettione o fine ſuo è eſſere fatto propriamente ſimile a
la forma o arte,che e nella mente dell'artefice, o l'ul
timoſuo fine, o perfettione è l'eſſere eſsercitato nella
º
ſua propria opera per laquale è fatto, cioe in beuerper
quello, o di queſti due la prima perfettione e fine dell'o
pera,co l'ultima è fine dell'operato, coſì nell'uniuerſo
prodotto,il primo fine del producente, o la prima per
fettione di quello conſiſtenella perfettione dell'opera di
uina,eſſendo proprio ſimulacro della diuina ſapientia,
ma l'ultimo fine ſuo,etultima perfettione di quello cda
D I A L O G O
ſiſte in eſercitarſi eſſo uniuerſo nell'atto, o opera per
laquale fu prodotto,ilquale e fine di eſſo operato, però
che l'eſſere dell'operato e fine dell'opera dell'operate;
e l'opera dell'operato e fine dell'eſserſuo. So. Quale
è adunque l'atto,et l'opera che e fin d'eſso uniuerſo pro
dotto,o ſua ultima perfettione? F1. Molti atti perfet
tiui fi truouano nell'uniuerſo, ma la ſua ultima perfeta
tione conſiſte nel'ultimo,c piu perfetto di quelli, e gli
altri ſubalternati ſono uia, o ſcala per uenire all'ulti
mo perfettiſſimo, ma in queſto tutti communicano, che
coſi come l'eſsere del'uniuerſo conſiſte in legitimapro
duttione, eretto eſito della diuinata in eſſo uniuerſo,co
ſigli atti ſuoi perfettiui conſistono nella uerace, o pro
pria reditione dell'uniuerſo in eſſa diuinità, dalla quale
primahebbe eſito,in modo che coſi come quella eſtata
prima il ſuo principio effettiuo,coſi ancora ella medeſi
ma ſia il ſuo ultimo fine, che no ſolamente il ſommo Dio
uolſe eſsere del mondo cauſa efficiente, ma ancora caua
ſa formale,e cauſa finale, cauſa efficiente in produrlo,
cauſa formale in conſeruarlo,co ſoſtenerlo nel ſuo pro
prio eſſere,o cauſa finale in redurlo in ſe ſteſſo, come
in ultima perfettione o fine, mediante gli atti perfetti
ui di eſſo uniuerſo.So.Ho beue inteſo a che modo il ſon
mo Dio in tre modi é cauſa dell'uniuerſo,efficiente, for
male,o finale,l'uno per eſito produttiuo, l'altro per
ſoſtentatione conſeruatiua, o l'altro per reduttione
perfettiua.ma dimmi quali ſono queſti atti perfettiuide
l'uniuerſo,che cauſano laſua reduttione nel ſuo creato
re, e quale e l'ultimo perfettisſimo di queſti, nel quale
coſiſte la ſua ultima perfettide: F1. Gli atti dell'uniuera
T E R Z O. 234
ſo parte ſono corporei, e parte incorporei. nelli corpo
rei certo e che no coſiſte la reditione ſua nel sámo Dio,
però che quelli piu preſto s'allòtana dalla ſua puriſſima
diuinità, che s'approsſimi a quella ſì che còſiste la ſua
reduttione negli atti incorporei, liquali dependono ſola
mente dall'intelletto,ch'è ſeparato da materia. Adiique
tutto l'uniuerſo prodotto ſi reduce nelſuo creatore, mea
diante la parte intellettiua,che in lui uolſe participare,
o mediante gli atti di quella.So. L'intelletto ha niſſuno
altro atto che l'intenderei F1.Nò. So.Adunque non ſo
no molti gli atti che fanno perſetto l'uniuerſo, maſolaa
mente uno,che el'intédere. F1. Quado bene ti conceda
che l'intellettoni ha altro atto che l'intédere, eſſo intia
dere di diuerſe coſe ſono diuerſi atti intellettuali, o ſe
bene ſono tutti atti perfettiui,che aiutano alla reduttiâe
della creatura nel ſuo creatore, nondimeno quello atto
iutellettuale che rettamente cauſa quella, é quello che ha
per oggetto l'eſſentia diuina,e la ſua ſomma ſapientia,
però ch'in queſto, come giaaltroue t'ho detto, coſiſte, e
ſi comprende ogni coſa intelletta, o ogni grado d'intel
lettione, º queſto e quello che puo redurre l'intelletto
posſibile ſecondo tutta la ſua eſſentia,in intero atto,e li
altri intelletti prodotti attuali nel ſommo grado della
ſua perfettione. o ancora in queſto ſi truouano gradi
non pochiſubalternati l'uno all'altro, o ancora direa
modiuerſi atti, e gia t'ho dechiarato nella noſtra pria
ma confabulatione, che l'anima noſtra intellettiua mea
diante tre attiſi riduce nel ſuo ſommo creatore, con in
tellettione,câ amore,o c5fruitione unitiua. So.Adun
que tu poni nell'intelletto altro atto che l'intendere º
GG 2,
- 1D I A L O G O
F1. Gia tu ſai che ſe bene nelle coſe corporee l'amore è
diuerſo dall'intellettione, come una delle pasſioni corpo
ree dell'atto incorporeo, che nell'eſſentie intellettuali,
o immateriali ſtanno inſieme, o l'amore lor è intellet
tiuo,o intellettione loro delle coſe piu alte amoroſe, ſo
lo ſecondo ragione riceueno qualche diſtintione,non rea
le,ne eſſentialmente, o lafruitione unitiua e l'ultima,e
perfettiſſima intellettione però che quanto piu perfetto
è l'atto intellettiuo,tanto è maggiore,epiu perfetta l'u-
nione dell'intelletto intendente,o della coſa intelletta.
so.Baſtaria adunque queſto atto intellettiuo per ultimo
fine dell'uniuerſo,o ſua perfettione ſenza fare mentio
ne degli altri due. F1. Non baſta,perche queſto terzo
non puo uenireſe non mediante gli altri due, però che
(come t'ho detto) delle cognitioni ſono alcune che ſon
ſenza amore, o altre che ſono con amore, e di quelle
che ſono con amore,è una che precede l'amore, e l'a-
more è fine di quella, o l'altra a chi l'amore precede è
fine d'amore.So. Tornamele a ricordare breui, o dia
ſtintamente.F1. Quelle cognitioni oue non accade amo
re,ſono delle coſe buone, e non belle, o per conſeguen
te non deſtate,oueramenteper eſſercattiue, et deformi,
odiati,o forſe per non eſſere, o non parere belle ne de
formi,non deſiatene abborrite, tutte l'altre cognitioni
che ſono delle coſe buone,o belle ſono o di quelle, delle
quali l'amore, o il deſiderio è il fin loro, come è la cogni
tione del cibo,che quando ſe ne ha biſogno li ſuccede il
deſiderio, o di quelle che ſono fine di deſiderio, come il
fruire eſſo cibo con unione:e non è dubbio che queſta è
la perfetta cognitione del cibo, cioe l'unitiua, ci per
T E R Z O. 235
tanto con quella ceſſa il precedente deſiderio, e la prima
cognitione di quello era imperfetta, per non eſſere anco
ra unitiua,& per il mancamento de l'unione gli ſuccede
il deſiderio, che è quello che la conduce in perfettione u
nitiua,o allhora ceſſa, ceſſando il mancamento. Si che
il deſiderio e l'amor non è altro che lauia della cognitio
ne imperfetta, conducente alla perfetta unitiua di que
ſta maniera accadenogli tre atti perfettiui de l'intelleta
tione del'uniuerſo alla prima cauſa, però che'l primo
atto reduttiuo della creatura è il primo conoſcimento in
tellettiuo che ha diſua immenſaſapientia, o ſomma bel
lezza,o ſentendoſi diſtante dall'unione ſua l'ama, e de
ſidera uenire a fruirla con perfetta unione, o intera ci
uerſione d'eſſo amante nel belliſsimo amato, mediante
ilqualamore,o deſiderio di eſſa diuinità ſi uiene a quel
lo ultimo,e perfettiſſimo fine unitiuo, che è l'ultimo at
f to perfettiſsimo,nel qual conſiſte non ſolamente la bea
titudine dell'intelletto trasformato, º unito in lei, or
fatto diuino,ma ancora l'ultima perfettione,o felicità
di tutto l'uniuerſo creato:delqual eſſo intelletto e la par
te principale,o piu eſſentiale:mediante laquale il tutto
di eſſo uniuerſo è degno unirſi col ſuo ſommo principio
o farſi perfetto, o bearſi nella fruitione della ſua diui
na unione.So. Intendo come in queſto ultimo atto e frui
tione unitiua dell'intelletto prodotto nel ſuo ſommo pro
ducente, conſiste l'ultima perfettione di tutto l'uniuera
ſo creato, ºrgia di queſto uo conſiderando il fine d'alcu
no amor dell'uniuerſo, o il biſogno perche in luinaca
que,però ch'io ueggo che quello ultimo atto unitiuo per
ficiente de l'uniuerſo gli induce il preſente amore, er
GG 3
D I A L O G O
egli è fine di eſſo amore,che'l precede:manifeſto éadita
que che l fine di queſto amore del'uniuerſo e l'ultima
perfettione di quello qual è l'ultimo atto, e fruitione
unitiua di quello col ſuo creatore.ma nell'uniuerſo ſono
altri amori ſenza queſto della natura intellettuale pro
dotta nella ſua prima cauſa. uorria che mi dicesſi il fine
commune,perche nacque ogni amore nell'uniuerſo pro
dotto, comprendendo ogni particular amore di quello.
F1.coſi come ligradi dell'eſſere ne l'uniuerſo ſono ſub
alternati,o ordinati l'uno all'altro ſuccedendo dal pri
mo all'ultimo,o dall'infimo al ſupremo, che l'eſſer de
la materia prima è ordinato all'eſſere degli elementi, e
quello all'eſſere delli miſti non animati, e queſto all'ef
ſere degli animati dell'anima uegetatiua, o queſto al
l'aſſere degli animali, e l'eſſere animale all'eſſere buo
smo, che è l'ultimo, ci ſupremo nel mondo inferiore, or
ancora in eſſo huomo le ſue uirtù ſono coſì ſubordinate
l'inferiori alle ſuperiori, cioé quelle dell'anima uegeta
tiua a quelle della ſenſitiua,o quelle della ſenſitiua a la
le dell'intellettiua,che e ultima e ſuprema uirtù, non
ſolamente dell'huomo, ma di tutto il mondo inferiore,
o anco in queſta intellettiua uirti gli atti intellettuali
ſi ordinano d'inferiore a ſuperiore, ſecondo l'ordine de
le coſe intelligibili loro oggetto,d'inferiore a ſuperiore,
e coſì fino al ſupremo,er ultimo intelligibile.ilquale,
coſi come e ſommo ente e ultimo fine, a che tutti ſono or
dinati;coſì l'atto dell'intentione humana, e angelica di
che egli e oggetto, e il ſommo atto intellettiuo della
mente humana, celeſte, º angelica, a che tutti gli
altri ſono ordinati, come adultimo fine, º perfeta
T E R. Z O. 236
tione del'uniuerſo prodotto. coſi di queſta medeſima
maniera hai da intendere, che ſono ſubalternati gli aa
mori nell'uniuerſo prodotto, l'inferiore al ſuperio
re, fino all'ultimo ſupremo, che e l'amor che ha
l'uniuerſo al ſuo creatore. alquale amore ſuccede co
me proprio fine la ſua fruitione unitiua in lui, che è
la ſua ultima perfettione, come t'ho detto, ſi che il
fine dell'ultimo, or ſupremo amore dell'uniuerſo proa
dotto, e ultimo fine di tutti gli amori dell'uniuerſo
incommune. S o. Conoſco che e coſì, che la frui
tione unitiua della creatura intellettuale nel ſuo crea
tore non e ſolamente fine dell'amore, che ha quela
lo, ma di tutto l'amor dell'uniuerſo prodotto in com
mune, ma non poco mi piaceria, che coſi come mi

; moſtraſti la coordinatione delli gradi dell'eſſer nela


l'uniuerſo fino all'ultimo & ſupremo, coſì mi moſtraſ
ſi la coordinatione delli amori di quello, dal primo a
l'ultimo. F 1. Che uuoi tu ſaper o Sofia, ſolamen
te il ſemicirculo dell'ordinatione delli amori nell'unia
uerſo, come fu quel che t'ho moſtrato delli enti in quel
lo,ouer tutto il circulo intero in ordinatione? So. Se

. bene io non intendo che uoglia dire, ſemicirculo,necira


culo interonelli amori dell'uniuerſo, ne perche queſta
ordinatione delli gradi delli enti, che m'hai detto, e ſe a
micirculo, e non tutto, nondimeno perche del buo
no e meglio il tutto che la parte, uorria ſe quello de
lienti e mezo, che l'integrasſi, o delli amori mimo
ſtrasſi quello intero circulo, che dici. F1. Il circulo
di tutte le coſe e quello che principia gradualmente dal
primo principio di quelle, e circulando ſuccesſiuamena
GG 4
D I A L O G O -

te per tutte ſi riuolge in quello proprio principio, come


in ultimo fine, comprendendo tutti li gradi delle coſe i
modo circulare:delquale il punto ch'è principio, ritora
na fine. Queſto circulo ha due mezi l'uno e dal princi
pio, cioè dal punto al piu diſtante da lui, che è il ſuo me
zo:etilſecondo nero e da quel punto piu diſtante, fin'al
ritornare in lui. So. Nel circulo figurale è coſì. ma
dimmi come ſi truoua coſì nel circulo di tutte le coſe:FI.
Eſſendo ilprincipio,e fine del circulo il ſommo produta
tore, il mezo di quello è diſcendendo dallui fino all'infia
mo piu diſtante dalla ſua ſomma perfettibe però che da
lui prima ſuccede la natura angelica per ſuoi ordinati
gradi di maggiore a minore, e dipoi la celeſte ci ſuoi ſuc
ceſsiui gradi dal cielo empireo, che è il maggiore, fino al
minore, che è quel de la Luna, e da quello uiene nel no
ſtroglobo piu infino, cioè alla materia prima, che e del
le ſuſtantie eterne la meno perfetta, e la piu diſtante dala
la ſomma perfettion del creatore, perocheſi come egli è
il puro atto, coſi eſſa è la pura potentia, & in queſta ſi
termina la prima medietà del circulo delli enti deſcendi
te dal creatore per gradi ſucceſsiui,da maggiore a mino
re,fino ad eſſa materia prima infima d'ogni grado di eſ
ſere da lei il circulo uolge la ſeconda medietà aſcenden
do da minore a maggiore, come di ſopra t'ho detto, cioè
dalla materiaprima agli elementi, dipoi allimiſti, dia
poi alle piante, dipoi agli animali, e poi all'a
huomo. nell'huomo dall'anima uegetatiua alla ſenſiti
ua,e da quella all'intellettiua e negli atti intellettuali,
da uno intelligibile minore ad un'altro maggiore final
l'atto intellettuale del ſupremo intelligibile diuino, che
- -
T
-
E R z o. 237 -
-

è ultimo unitiuo, non ſolamente con la natura angelica,


ma quella mediante,con eſſa ſuprema diuinità. Vedi co
me laſeconda medietà del circulo aſcendedo li gradi de
gli enti,uiene a teaminarſi nel principio diuino, come in
ultimo fine,integrando perfettaméte il circulo gradua
le di tuttiglienti.so.Veggo l'integrità del mirabil cir
culo degli enti nella ſua graduale ordinatione. o ſe bè
un'altra uolta me l'hai ſignificato ad altro propoſito,
tanto miſatisfa,e diletta l'intelletto, che ſempre m'è no
ua.hormaipuoi moſtrar il circulo degli amori in ordi
ne graduale:di che è il noſtro propoſito, F1. Coſi come
l'eſſere nel primo ſemicirculo procede diſcendendo a
modo di eſito produttiuo dal primo ente, dal maggiore
al minore fino all'infimo Chaos,ouero materia prima:
o da lui nell'altro ſemicirculo torna l'eſſere ad aſcen
dere di minoramaggiore a modo di reduttione in quel
lo di che prima è uſcito:coſi l'amore ha origine dal pri
mo padre dell'uniuerſo, e da lui ſucceſſiuamente uiene
paternalmente diſcendendo ſempre da maggior amino
re,e da perfetto ad imperfetto e piu propriamente da
piu bello a men bello, per porgerli la ſua perfettione, e
participali la ſua bellezza quanto è poſſibile ſucceden
doperli gradi degli enti, coſì nel mondo angelico,come
nel celeste, che ogn'uno con carità paterna cauſa la pro
duttione del ſuo ſuccedente inferiore, participandoli il
ſuo eſſere, o bellezza paterna,benche in minor grado,
ſecondo conuiene, o coſì per ordine, in tutto il primo
ſemicirculo,fino al Chaos infimo grado delli enti.Et da
quello principial'amore ad aſcendere nel ſecondo ſemi
circulo, da inferiore a ſuperiore, e da imperfetto aper
D I A L O G O
fetto per arriuare alla ſua perfettione e da men bello a
piu bello per fruire la ſua bellezza però che la materia
prima naturalmente deſia,o appetiſce le forme elemi
tali,come belle,e piu perfette:o le forme elementali,le
miſte,o uegetabili:o le uegetabili,leſenſibili:o le si
ſibili amano con amor ſenſuale la forma intellettiua,la
quale con amor intellettuale aſcende da uno atto d'in
tellettione d'uno intelligibile men bello, ad un'altro piu
bello fino all'ultimo atto intellettiuo del ſommo intelligi
bile diuino con l'ultimo amore della ſua ſomma bellez
za: col quale il circulo amoroſo ſi redintegra nelſom
mo buono,ultimo amato, qual fu il primo amante pa
dre creatore. so. E adunque ilſemicirculo primo delli
amori,dalli piu belli alimen belli, e dalli perfetti alliim
perfetti:er l'altro ſemicirculo al contrario d'amori da
li men belli alli piu belli & oltra che è ſtrano che ſia lo
amor efficace dal piu bello almeno, perche neſſuno de
ſia il meno diſe,è ancora ſtrano che l'uniuerſofi diuida
tutto indui mezi di queſte due maniere d'amori: per ti
touorria che mi dichiaraſſi la cauſa. Fr. Non meno efa
ficace, ma forſe piu è l'amor del padre al figlio, e dal
maeſtro al diſcepolo,e della cauſa all'effetto, che di que
ſtiali ſuoi ſuperiori poi che fanno maggiori coſe media
te l'amor che gli hanno in produrle,generarle,e bonifi
carle che non fanno eſſi per liſuoi primi:che non fanno
altro, che deſiar d'approſſimarſi alla ſua perfettione. e
ſe ben quelli inferiori non hanno bellezza che manchi
alli ſuperiori per laqualegli amino deſiandola, amano
la ſua propria bellezza, per participarla all'inferiore,
a chi ella maca:con laquale participatione loro ſuperio
T E R Z O. 2; 8
ri reſtano piu belli, eſsendo li ſuoi inferioribellifica
ti da loro. o ancora per la bellezza di tutto l'unia
uerſo, come gia piu largamente t'ho detto, o è tutto
il primo ſemicirculo di ſimile amore di ſuperiore piu
bello ad inferiore men bello, però che tutto quel mezo
conſiſte in eſito produttiuo, c il producente è piu bela
lo del prodotto, º l'amorgli fa produrre, o particia
parli la ſua bellezza, o coſì è dal primo prodotto in
fino alla materia ultima prodotta, perche lo amor del
maggior al minore è mezo e cauſa della produttione:
ma nell'altro ſemicirculo, dalla materia prima fino al
ſommo buono per eſſere reduttiuo per uia d'aſcenſio
ne perfettiua dall'inferiore al ſuperiore, biſogna che lo
amorſia dal men bello al piu bello, per acquiſtare della
ſua bellezza, o unirſi con quella:e coſi di grado in gra
do ſuperior ſucceſſiuamente fino all'unione della natu
ra intellettuale creata con la ſua bellezza, e la ſua frui
tione nel ſommo buono, mediante l'ultimo amore di
uella, che è cauſa nell'attonutritiuo dell'uniuerſo col
i" creatore : ilqual è ſua ultimaperfettione. so.
Mi piace non poco intendere l'intero circulo delli a-
mori dell'uniuerſo conforme a quello delli gradi delli
enti: e con queſto conoſco " delli amori dell'u-
niuerſo, ſono per ultimo atto unitiuo col ſuo creato
re:perche gli amori produttiuiſono per li reduttiui, e
li redutti tutti ſucceſſiuamente ſono per ultimo amor
che induce l'ultimo atto unitiuo dell'uniuerſo col ſoma
mo buono: che è l'ultima perfettione di quello in mo
do che tutto ciò che uſci da quella pura,e belliſſima uni
tadiuina,fu perche reducendo l'uniuerſo ritornaſſe ne
- - D I A L O G O
l'unione di quella: nella quale il tutto come perfetto ſi
beatificaſſe. Ma ricordati o Filone che tu m'hai detto
che i fin d'ogni amore e la dilettatione dell'amante nel
la coſa amata,e dicesti che'l fin de l'amor dell'uniuerſo
è di quella medeſima ſorte:hora tu ilponi nell'atto unia
tiuo colprincipio diuino, che parrebbe altra coſa. Fr.
Non è altro, anzi tanto quanto queſto atto è piu ſuprea
mo,per eſſere unitiuo dell'uniuerſo con la ſomma bela
lezza,tanto la dilettatione che è in quello, laquale è il
proprio fine dell'amore,e maggiore ſenza proportione
e piu immenſa,e ſomma di tutte le dilettationi delle coa
ſe create:o gia ti ho detto,che non è altro la dilettatio
ne dell'amante ſe no l'unione ſua con la bellezza ama
ta:e quando quella bellezza è finita,la dilettatione è fi
nita,poca o aſſai ſecondo la bellezza:o eſſendo finita
come é nell'ultimo amor dell'uniuerſo prodotto,cioè di
ſua parte intellettiua al ſommo buono, biſogna che'l fin
di quello amoreſia immenſa, o infinita dilettatione: la
qual è il fine di tutto l'amore del mondo creato per il
quale l'amor nacque in eſſo uniuerſo, perche ſenz'amo
re e deſiderio di tornarne la ſomma bellezza impoſsibi
le era, che le coſe uſciſſero in loro produttione,allonta
nandoſi dalla diuinità:che ſenza amore paternale, e dea
ſiderio produttiuo ſimile al diuino, era impoſſibile che
procedeſſe l'unogrado dell'ente prodotto dal ſuo ſupe
“riore,e s'allontanaſſino dalla diuinità, coſì ſuccedendo
di grado in grado fino alla materia prima però che l'a-
mor paternale,ouero produttiuo, è quel che ha tutto il
primo ſemicirculo dal simo ente fin'all'ultimo chaos.
e coſì non era poſſibile, che gli enti prodotti poteſſimo
T E R Z O. 239
tornare ad unirſi con la diuinità,o acquiſtar quella sò
ma dilettatione,in che conſiſte la perfettione, e felicità,
ditutto l'uniuerſo,eſſendo ſommamente diſtanti da lo
ro in eſſa materia prima ſe non fuſſe l'amore, e deſidea
rio di ritornar in quella,come in ultima perfettione lo
ro, che è quello che li conduce fin'all'ultimo atto felici
tante dell'uniuerſo.ſi cheſendo l'amor produttiuo del
primo ſemicirculo per l'amor reduttiuo del ſecondo, e
quello per l'ultima perfettione, o beatitudine dell'uni
uerſo, ſegue che l'amor dell'uniuerſo nacque per indur
li la ſua ultima felicità. so. Conoſco certo che l'amor
nacque nell'uniuerſo prima per ampliare ſucceſſiuamé
te la ſuaproduttione,e poi per bearlo con ſomma dileta,
tatione, inducendo l'unione ſua col ſommo buono pri
mo principio ſuo : e con queſto ſon ſatisfatta della mia
quinta dimanda, del perche l'amornacque nell'uniuera
ſo.Tre coſe ſole mi reſtano a ſapere in queſta materia,
l'una,cheſe bene la dilettatione debbe eſsere fine dello
amore naturale,o ſenſibile, cioè di quell'attore chepro
uiene dal'anima,o uirtù corporee, non pargiaconue
niente che ſia ancor fine dell'amore intellettuale: però
che la dilettatione è paſſione, e l'intelletto ſeparato da
materia non è paſſibile,negiuſto è che ſia fuggetto d'al
cuna paſſione:tanto piu l'intelletto angelico e diuino,
onde loro non debbeno hauere la dilettatione per pro
prio fine: non è adunque quella il fin commune d'ogni
amore, come hai detto. La ſeconda e,che ſe ben il fine
di tutti gli amori reduttiui è delettatione, come hai dete
to gli amori produttiui non par che habbino queſto fi
ne, peroche neſſuna coſa ſi diletta in approſſimarſi al
e D I A L o G o
non bello, onde piu preſto par che ſia il fin di quelli aa
mori produttiuidare, e participare bellezza oue ella
non è,che dilettarſi,come hai detto, perche non ſi puo
dilettare con chi da ſe non ha bellezza. La terza è che
tu hai detto di ſopra, che l'amor che ha il creatore allo
uniuerſo creato, e quello che'l reduce alla ſua perfettio
ne,coſì come l'amor che ha alla propria bellezza è quel
che l'ha prodotto, o hora mi dici, che quello amore
che’l conduce in la ſua propria perfettione, è quello che
ha l'uniuerſo, mediante la ſua parte intellettiua, alla
ſomma bellezza diuina, non è adunque l'amore di Dio
all'uniuerſo quello che'l conduce in ſua perfettione, ma
quello dell'uniuerſo a Dio.Soluemi queſti tre dubbi, e
mi chiamerò ſatisfatta da te di quello che m'hai promeſ
ſo dire del naſcimento d'amore.F1. Per queſto pocore
ſto non uoglio laſciare d'uſcire di queſto debito, la dilet
tationeſenſuale è paſsion nell'animaſenſitiua,come l'a-
more ſenſuale è ancora paſsione di quella, ſe non che lo
amore è la prima delle ſue paſſioni, e la dilettatione è la
ultima, o fine di eſſo amore:ma la dilettatione intellet
tuale non è paſſione nell'intelletto amante, e ſe tu conſen
ti che negli enti intellettuali ſia amore, che non è paſsio
ne,biſogna ancor che conſenti, che in quelli ſia diletta
tione ſenza paſſione:laquale fine del loro amore, e piu
perfetta, o aſtratta che il medeſimo atto amoroſo.
so. Se l'amore, edilettatione degl'intellettuali non
ſono paſſioni, che ſono adunque? F 1. Sono atti ina
tellettuali, ſecondo t'ho detto, remoti d'ogni naturale
paſsione, ſe bene noi non habbiamo altri nomi che dara
li,perche nella ſenſualità dicono paſſione, orgiat'ho
T E R Z O. 24o
detto, che l'amor nell'intelletto prodotto è la tendentia
della prima intellettiua, del bello intelligibile, nell'ulti
ma unitiua, che è la perfetta: e la dilettation in luinon
e altro che la medeſima intellettione unitiua di eſſo bela
lo intelligibile. so. Et nell'intelletto diuino che ſoa
no ? F1. L'amor diuino è tendentia di ſua belliſsima
ſapientia in ſua bella inagine, cioé nell'uniuerſo da lui
prodotto con reduttione di quello nell'unione della ſua
ſomma bellezza, e la dilettatione ſua e la perfetta unio
ne di ſua imagine in ſe ſteſſo, e delſuo uniuerſo prodot
to in eſſo producente: e perciò dice David; diletta a
ſi il Signore negli effetti ſuoi, perche in quella ue
nione della creatura col creatore non ſolamente con
ſiſte la dilettatione, o ſaluatione di eſſa creatura, co
me dice Dauid , ci dilettaremo nel ſommo principio
di noſtra ſaluatione, ma ancora conſiſte in quella ue
nione la diuina dilettatione relatiua per la felicità del
ſuo effetto, o non ti paia ſtrano che Iddio ſi diletti, per
che egli è la ſomma dilettatione dell'uniuerſo, o per lo
eterno amore della ſua medeſima bellezza, biſogna che
in lui, da lui, o a lui ſia ſomma dilettatione, e per
quello gli antichi Hebrei quando haueano diletto,dice
uano benedetto quello che la dilettatione habita in lui,
e la dilettatione in lui è una coſa medeſima col dilettana
te, o con quel che'l diletta, e non è ſtrano che dia
ciamo lui dilettarſi con la perfettione della ſua creatu
ra,quando uediamo che la ſacra ſcrittura per il peccato
commune degli huomini, per ilquale uenne poi il dilu
uio, dice, uide il Signore quanto era grande la malitia
dell'huomo, nella terra, o che l'inclinatione delle
m
D I A L O G O
ſue cogitationi ogni di peggioraua,o ſi pentì d'hauere
fatto l'huomo nella terra, o attriſtoſi nel ſuo cuore,et
dice,disfarò l'huomo ch'io creai con tutte l'altre coſe
della terra, orc. Adunque ſe la malitia degli huomini
attriſta Dio intimamente,o cordialmente, la perfettio
ne,e beatitudine loro quanto gli debbe dilettare i ma
in effetto ne la triſtezza, nelaletitia ſono paſsioni in
lui, ma la dilettatione è grata correſpondentia della per
fettione del ſuo effetto, e la triſtezza è priuatione di
quella, dalla parte dell'effetto.so. Del primo mio dub
bio ſono ſatisfatta,e conoſco che la dilettatione degli in
tellettuali, nella quale non cade paſsione,emaggiore, e
piu ueradelettatione che quella delli corporali,oue ace
cade paſſione, e ancora come l'amordi quelli, per eſſer
ſenza paſsione,e maggior,e piuuer che quello di queſti
corporei appaſſionati, riſpondemi adunqueal ſecondo.
F1. Per quel che t'ho detto nel primo ſarà facile riſpon
dere al ſecondo quando il ſuperiore ama l'inferiore in
tutto il ſemicirculo primo da Dio fino alla materia pri
ma,non conſiſte la dilettatione(che e il fine loro) nello
unirſi col non bello, o men bello ſuo inferiore, come ara
guiſci,ma conſiſte nell'unireil non bello, o il men bello
con lui bellificandolo,o facendolo perfetto participana
doli la ſua bellezza,laqual non ſolamente dà perfettio=
ne delettabile a eſſo effetto inferiore, ma ancor la dà ad
eſa cauſa per relatione del ſuo effetto, perche'l bello, e
perfetto effetto fa la ſua cauſa piu perfetta, o piu bel
la, o delettante nella bellezza aggionta per relatione,
comegiat'ho detto, e ſe io t'ho moſtrato che Dio ſi dia
letta con la perfettione delli ſuoi effetti, o che s'attri
ſta per
T E R Z o. 241
ſta per li loro difetti,tanto piu puo conſtare in ogni ente
prodotto il dilettare ſe col bene del ſuo ſuccedente effet
to,et attriſtarſe del ſuo male so. Ancora in queſto ſe
condo dubbio m'hai quietato l'animo, crueggo come il
fine d'ogni amore dell'uniuerſo e la dilettatione dell'aa
inante nell'unione della coſa amata,ò ſia inferiore alui,
ouero ſuperiore. Mi reſta ſolaméte a ſoluere ilterzo ul
timo dubbio, cioé che ſe l'amore dell'uniuerſo a Dio è
quello che'l conduce nella ſua ultima pſettione unitiua
con eſſo, come hai tu detto già innanzi, che l'amore che
ha eſſo creatore all'uniuerſo, è quello che cauſa queſto
effetto?o lo câduce al beato fine unitiuo con la ſomma
bellezza: F1. Non ſi puo negare, che ſi come l'amore
dell'uniuerſo e conduttore ſuo nella dilettabile unione
felicitate del creatore, coſì l'amore di Dio a eſſo uniuer
ſo è quello che'l trahe alla ſua diuina unione nella quale
lui con ſuprema dilettatione ſi fa beato, peroche coſì co
me in un padre l'amore produttiuo del figlio,nò è amoa
re di eſſo figlio, che ancora non é,ma l'amore di ſe ſteſſo
é il produttiuo del figlio, che p ſua propria perfettione
deſia eſſere padre, producendo figlio a ſua ſimilitudine,
o un'altro ſecondo amore del figlio già prodotto il fa
notrire,o alleuare, e condurlo nella poſſibile perfeta
tione,coſi l'amore di Dio produttiuo,nell'uniuerſo non
e l'amore che ha adeſſo uniuerſo, ma un'altro innanzi
di lui,cioèamore di ſe ſteſſo deſtando participare la ſua
ſomma bellezza nell'uniuerſo ſuo prodotto aſua imagi
ne,e ſimilitudine,peroche non è alcuna perfettione ne
bellezza che non creſca quando e communicata: perche
l'arbore fruttifero ſempre i piu bello che'l ſterile, or
- HH
; - D 1 A L o G o r
l'acque emananti,o correnti fuora ſono piu degne che
le raccolte, o ritenute nelle ſue fontane: ſi che prodota
to l'uniuerſo fu prodotto con lui l'amore di Dio ad eſe
ſo, come del padre nel figlio già nato, il qual non ſola
mente fu per ſoſtentarlo nel primo ſtato della ſua pro
duttione, ma ancora, e piu ueramente per condurlo nel
la ſua ultima perfettione, con la ſua felicitante unione
con la diuina bellezza. so. Se bene per la paterna ſoa
miglianza pare che l'amor diuino ad eſſo uniuerſo ſia
quello che i conduce nel ſuo fine ultimo perfettiuo; nien
tedimanco l'opera di queſto pare eſſere propria dele
l'amore, che ha eſſo uniuerſo alla diuina bellezza:
però che mediante quello uiene mediate ad unirſi con
quella, nella quale ſi felicita, e dell'altro, cioè dela
l'amore che Dio ha all'uniuerſo, ſe ben pare che egli
debbia eſſere ancora cagione di ciò, pur la ſua propria
opera in queſto a me non è ancora manifeſta: moſtra
mela ti prego. F1. L'opera dell'amore di Dio in caua
ſare la noſtra felicita, e di tutto l'uniuerſo, è tale qual
é l'opera del Sol in cauſare che noi il uediamo. non é
dubbio che li noſtri occhi, c uirtù uiſiua col deſide
rio di ſentire la luce, ne conduce a uedere la luce, cr
corpo del Sole, nel quale ci dilettiamo: nientediman
coſe gli occhi noſtri non fuſſero prima illuminati da
eſſo Sol, o dalla luce, noi non potremmo mai arriua
reauederlo, però che ſenza il sole impoſſibile è che il
sole ſi ueda, perche col sole il Solſiuede. coſi ſe bene
l'amore noſtro, e dell'uniuerſo alla ſomma bellezza
diuina è quello che ne conduce ad unirſi con quella, con
felice dilettatione, nientedimanco ne noi, ne l'uniuerſo,
- T g R Z O, 2 42
º nel'amor noſtro, ne ſuo,ſarieno mai capaci di ſimi
a le unione, ne ſufficienti di tanto alto grado di dilette
i sole perfettione, ſe non fuſe la noſtra parte intellet
i tuale aiutata, co illuminata dalla ſomma bellezza di
a uina, o dall'amore che eſſo ha all'uniuerſo; ilqua
e le auuiua, o ſolleua l'amore dell'uniuerſo illuminanº
a colaparte ſua intellettua, accioche ei poſſa condur
e lo alla felicita unitiua della ſua ſomma bellezza, e
e per queſto dice David, con la luce tua uediamo la
aa luce e dice il profeta, ritornane Dio in te, e tor
maremo, o dice un'altro, ritorname e tornaro, che
tu ſei il signor mio Dio, peroche ſenza l'aiutorioſº
a a ritornare in lui,ſaria impoſſibile i noi ſoli ritirara
i ci, e piu preciſamente l'eſprime salomone nella ſua
a cantica in nome dell'anima intellettiua innamorata
f della diuina bellezza dicendo. Ritirame, o dietro
e a te correremo, ſe'l Remi traheſſe nelle ſue cane
i re ci dilettaremmo, e allegraremmo in te, ricor
ſi daremmo gli amori tuoi piu che uinº, le rettitudia
a ni t'amano, mira come prima prega l'anima intellet
i tuale che ſia ritirata dall'amore della diuinita, or
a che albora ella col ſuo ardentiſſimo amore corre
a ra dietro a quella, e dice eſſendo meſſa per maº
º no del Re nelle camere ſue, cioè eſſendo unita per
a gratia diuina nell'intimo della diuina bellezza regaa
ele, conſeguira la ſomma dilettatione in quella : la “
a quale é fine dell'amor ſuo in Dio: e dice che ricorº
a daria gli amoroſi ſuoi piu che uino, cioè che l'amoº
i re diuino gli ſaria altramente ſempre preſente ricorº
i dato nella mente, che l'amore delle coſe mondane, che
HH 2
D I A L O G O
ſono della qualita dell'amore del uino, che imbriaca
l'huomo,oi leualo dalla rettitudine della mente, perciò
finiſce,le rettitudini t'amano.uuol dire,tu non ſei ama
ta per irrettitudine d'animo, come ſonogli amori carna
li ma la propria drittezza dell'anima è quella che t'ae
ma Mira come principia a parlare in ſingulare, dicene
do ritirami, o incontinente dice in plurale dietro a te
correremo, o torna a dire in ſingulare; ſe mi mena il
Re nelle ſue camere, o tornain plurale a dire ci dilet
taremo, e rallegraremo in te, ricordaremo gli amori
tuoi piu che'luino, per moſtrar che con l'unione della
p trte intellettiua dell'huomo, è dell'uniuerſo prodotto
ci felicita, o diletta, non ſolamente lei, ma tutte le par
ti di eſſo uniuerſo con lui per lequali dice in plurale, le
rettitudini t'amano, pche tutte tendono nell'amore diui
no mediante la parte intellettiuaſi che l'opera, o il ria
ſplendere dell'amor diuino in noi é quello che prima ne
guida nella noſtra felice dilettatione, º dietro a quella
ual'ardentiſſima opera dell'amor noſtro in noi, che ne
conduce ad unirſi,cº bearſi con la ſua ſomma bellezza.
laqualcoſa pche meglio l'intendi, mira la ſua ſomiglian
za fra duiperfetti amanti huomo, e donna, che ſe ben
l'huomo amante ha ardente amore alla donna amata,
non ha mai ardimento ne poſſibilita di fruire la diletta
bile unione di quella che è il fine del ſuo amor,s'ella con
gli raggi degli occhi amoroſi, con dolci parole, con
ſoaui contegni,con piacenti ſegni, o affettuoſi geſtinò
gli moſtraſſe una tale complacentia di correſpondentia
amoroſa, chegli ſolleuaſſe,o auuiaſſe l'amore, e lo
faceſſe capace, o audace a condurſi eſſo amante nel- ,
T E R z o. 2 43
la diletteuole unione dell'amata, fineperfettiuo del ſuo
ardentiſſimo amore. so. Di queſti miei dubbi ho in
tera ſatisfattione, e del'obligo che mi haueui di dirmi
del naſcimento dell'amore tu horamai ſei ſciolto connò
minore pagamento di quello che m'hai fatto prima del
l'eſſentia d'amore, e deſiderio, o dipoi della commu
nita dell'amore, e in queſto terzo conoſco come l'amo
reueramente nacque, e conoſco come quello che Dio
ha all'uniuerſo, o l'uniuerſo a Dio, nacquero quando
l'uniuerſo nacque,o coſì il reciproco amore delle para
ti di quello l'una all'altra,o conoſco come il principio
del naſcimentoſuo nell'uniuerſo prodotto, e nel mondo
angelico, o coſì conoſco la ſua nobiliſsima geneologia,
o che li ſuoi parenti ſono la cognitione e la bellezza,
e Lucina nel ſuo parto è il mancamento, o finalmen
te conoſco che'l fine ſuo é la dilettatione dell'amante
nella fruitione unitiua della bellezza amata, e quello
dell'uniuerſo nella ſomma bellezza, che è l'ultimo fine
felicitante di tutte le coſe, ilquale il ſommo Dio ſi degni
a noi concedere:benche io mi credeua è Filone che ana
cora il fine perche nacque l'amore fuſſe qualche uolta
affligere, o cruciare gli amanti, che affettuoſamente
amano le ſue amate. F1. Ancora che l'amore porti ſea
co afflittione o tormento, anſieta, e affanno, or
molte altre pene, che ſaria longo a dirle, non ſono già
queſte il ſuo proprio fine, ma piu preſto itſoaue diletto
che è contrario di queſte, nientedimanco tu hai detto il
uero non d'ogni amore, maſolamente del mio uerſo di
te,che'l fine ſuo non é mai ſtato piacere ne diletto, anzi
il principio, il mezo, e'l fine ſuo ueggo che è tuttº
HH ;
D 1 A L o s o -

doglie, anguſtie, e paſſioni, so. Come adunque falli


in te la regolato il tuo come è priuo di quello che ogni
altro conſeguire debbe? F1. Queſto il puoi domanda
reate, o non a me,a me ſta amarti quanto nell'animo
mio puo capire; ſe tu fai l'amore ſterile e priuo del
ſuo debito fine, uoi tu ch'io cerchi la tua eſcuſatione?
so. voglio che cerchi la tua:che eſſendo l'amartuo
nudo del proprio fine che hai dato all'amore, biſogna
che’l tuo non ſia uero amore,ò che queſto non ſia il ue
ro fine ſuo. F1. Il fine d'ogni amore e il diletto,o il
mio è ueraciſſimo amore, e il fine ſuo e fruirti con uni
tiua dilettatione:alqual fine l'amante, e l'amore è in
tento: nientedimanco non ogn'uno che attende ad un
fine l'acquiſta: tanto piu quanto l'effetto dell'acquiſto
di quel fine biſogna che uenga di mano d'altri, come è
la dilettatione dell'amante che è fine, nel quale tendeil
ſuo amore:ma non uerra mai s'el reciproco amore del
la ſua amata nol conduce in quello ſi che quello che fa
mancare del fine all'amore mio inte, è quello che'l reci
proco amore tuo manca del debito ſuo: però che ſe in
tutto l'uniuerſo, o ogn'una delle ſue parti l'amore
nacque,inte ſola mi pare che non nacque mai.so. For
ſe non nacque, perche non fu ben ſeminato. F1. Non fu
ben ſeminato, perche il terreno non uolſe riceuerela
perfetta ſemenza, so. Adunque è defettuoſo. F1. In
queſto ſi ueramente so. ogni difettuoſo e deforme,
come adunque tu ami il deformerſe perche ti pare bello
l'amore tuo,adunque non è retto, ne uero, come dici.
F1. Non è coſa coſì bella che alcun difetto non habbia,
ſe non il ſommo bello: e in te e tanta bellezza, che ſe
º
- T E R z o: 244
bene con quella queſto difetto, che mi fa infelice, s'ace
compagna,può molto piu la gran bellezza mouermi ad
amarti che'l piccol difetto, a me non poco nociuo, ad
odiarti, so. Io non ſo già che bellezza poſſieſſer quea
ſta mia,che tanto ti muoua ad amarmi.tum'hai moſtra
to che la uera bellezza è la ſapientiatin me di queſta nò
è altra parte che quella che tu miporgi: in te adunque é
| lauera bellezza,o non in me: pertanto io douria ama
rete o non tu me F1. Bastami dirti la cauſa perche'
io t'amo ſenza cercare quella, perche tu non ami me.
perche io non ſo altro,ſe non che'l mio amore uerſo di
te e tanto, che non laſcia per te parte alcuna, con laqua
le mi poſi amare. so. Baſta che dichi come tu m'ami
non eſſendo bella:ò che biſogna che la bellezza ſia ala
tro che ſapientia: è che tunonueramente m'ami. Fr.
Euero che io t'ho detto che la ſomma bellezza è laſa
pientia diuina, laquale in te nella formatione,e gratia
della perſona, o nell'angelica diſpoſitione dell'anima,
ſe bene gli manca qualche coſa della eſercitatione,rilu
ce in tal maniera, che la tua imagine nella mente mia è
fatta, o reputata diuina, o adorata per quella so
Non credeuagia che nella tua bocca capiſſe adulatioe
ne,ne che tu uerſo di me la uoleſſi mai uſare.Io, ſecon
dote, non poſſo eſſere bella, perche in me non è ſapiena

; tiate tumiuuoi dirch'io ſon diuina, F1. La diſpoſitio


ne della ſapientia è la bellezza che Dio participò ala
l'anime intellettine quando le produſſe e tanto piu bela
la formò l'anima, quanto piu diſpoſta a quella la fece di
che la tua fugrandemete dotata o l'eſſere in atto ſa
piéte,cóſiſte nell'eruditione,etaſſuefattione delle dottri
HH 4
- lo I A L O G O
ne: e è come l'artificiale bellezza ſopra la naturale.
vuoi che io ſiaſi groſſo, ch'io laſci d'amare una gran
bellezza naturale, perche le manchi alquanto dell'ara
tificio, o diligentia, uoglio piu preſto amare una na
turale bella non acconcia, che una acconcia non bella.
o quella che chiami adulatione non e, perche in effet
º
to la tua bellezza in me non fuſſe fatta diuina, mai
l'amor tuo m'haueria leuato la mente da ogni altra co
ſafuor che date, come ha fatto. so. Se non e ſtata
adulatione, adunque e errore, che una fragile perſona,
come la mia,ſi transformi in te in forma diuina. F1.Ne
manco ti uuo concedere che ſia errore, però che questo
e proprio delli amanti, o coſe amate, che l'amato in
mente dell'amante ſi fa, o reputa diuino.so. E aduna
que errore di tutti. F1. In tutti non può eſſere erro m
re:ſe'l medeſimo amore nonfuſſe errore. so. Come
adunque ſenza errore ſi fanno ſi diſtinte uariationi del
la coſa amata alla ſua imagine, in mente dell'amante,
che di humana la torna diuina? F1. Eſſendo l'anima
noſtra imagine dipinta della ſomma bellezza, o deſia
derando naturalmente ritornare nel proprio diuino, re
ſta ingrauidata ſempre di queſta, con natural deſiderio:
per ilquale, quando uede una perſona in ſe bella di bel
lezza a ſe ſteſſa conueniente, conoſce in quella, or per
quella la bellezza diuina:però che ancor quella perſo
nae imagine della diuina bellezza, e la imagine di quel
la perſona amata nella mente dell'amante auuiua con
la ſua bellezza quella bellezza diuina latente, che ela
medeſima animate le dà attualità al modo che gli daa
sia eſſamedeſima bellezza diuina eſemplare: onde ella
T E R Z O. 245
ſi fa diuina, o creſce, o faſi maggiore in lei ſua bela
vezza, quanto è maggiore la diuina che l'humana.
o perciò l'amore di quello uieneſi intenſo, ardente,
o efficace, che ruba liſenſi, la fantaſia, o tutta la
mente, come faria eſſa bellezza diuina quando retiraſ
; ſeaſe in contemplatione l'anima humana, e tanto quel
la imagine della perſona amata s'adora nella mente del
l'amante per diuina, quanto la bellezza ſua dell'ani
ma, o del corpo e piu eccellente, ci conſimile alla bel
lezza diuina: o in lei piu riluce la ſua ſomma ſapiena
tia, o ancora con queſto ſigionta la natura della men
te dell'amante che la riceue: però che ſe in quella label
lezza diuina e molto ſommerſa, o latente per eſſere
gli uinta dalla materia & corpo, o ſe bene l'amato e mol
to bello,in lei ſi può puoco deificare, per la poca diuini
tà,che in quella mente luce: ne ancora quella può uede
re nel bello amato quanto ſia la bellezza ſua: ne può co
noſcere il grado della ſua bellezza. onde raro e che l'a
nime baſſe, o ſommerſe nella materia, amino le grandi

ſ eruere bellezze, e che l'amore loro ſia grandemente ec


cellente, ma quando la perſonaamata belliſſima, e ama
ta da anima chiara,o eleuata dalla materia, nella qua
le la ſomma bellezza diuina ſommamente riluce,allho
rae grandemente deificata in lei, quale l'adora ſempre
per diuina, o l'amore ſuo uerſo lei e grandemente ina
tenſo,efficace,o ardente. Hora il mio dite o Sofia il
fagrandemente diuino la molto illuſtre bellezza tua ſpi
rituale,e corporale: o ſe bene la chiarezza della mia
mente non e proportionata, e capace a deificarla quana
to comuerrebbe,la eccellenza della tua bellezza ſupplia
- D I A L o G o
ſce al mancamento della mia oſcuramente. So Non bia
ſogna adunque ch'io ami il non uero adulatore, poi che
l'amore il porge:ne ancora è errore, poi che dalla natu
ra del bello,e dall'anima prouiene. Ma io di queſta mia
transformatione di humana in diuina ben ueggo che ne
è piu preſto cauſa la diuinità della tua ſapientemente,
che la mia infima bellezza. F1. Queſto inganno tuo uer
ſo di me uorria che fuſſe piu preſto in farti con l'animo
emarmi per tale, qualſaria conueniete ſe'l credeſſi, piu
toſto che con la lingua dirmelo e ſe pure noi credi(coe
me è giuſto)non puoi negare che la ſomma bellezza diui
na,che e maggiore,cº piu eccellente di tutte in infinito,
nonſia retirata dall'amore di una méte humana baſſa,
o finita, s'ella l'ama,a redamarla, o aretirarla, me
diante l'amore che quella gli porta, nella ſua feliciſſima
dilettatione unitiua. Ma tu chef agli humanitanto ſo
migli a quella ſomma bellezza, perche ancora in queſta
grata reciprocatione amoroſa non gli uuoi fonigliare i
So.Ne in queſto credo molto diſomigliarli,però che co
ſi come ella non retira l'amante ad altra unione che a
quella ſpirituale della mente, o però lo riama, coſì io
non uoglio negare che non ti ami, º deſideri l'unione
della mente tua, non di quella con la mia, ma della mia
con quella, come con piu perfetta.eo di queſto non puoi
dubitare, attento la ſollecitudine mia a contemplare gli
concetti della tua mente,o a fruire la tua ſapientia, in
che grandiſſima dilettatione riceuo. Dell'altra unione
corporea che ſogliono deſiare gli amanti,non credo, ne
vorria che inte,ne in meſi trouaſſe deſiderio alcuno,pe
rò che coſi come l'amore ſpirituale è tutto pieno di be
T E R Z O. 246 .
- ne & bellezza, e tutti gli ſuoi effetti ſono conuenienti
ver ſalutiferi,coſi il corporeo mi credo ſia piu preſto cat
tiuo,o deforme, o gli effetti ſuoi per la maggiorpara
te moleſti o nociuio perche meglio di queſto ti poſſa
riſpondere, dimmi ti prego (come gia m'hai promeſſo)
degli effetti dell'amor humano, qualiſono gli buoni &
; laudabili, quali permilioſi,cº uituperabili, o quali
di questi fanno maggiore numero, perche con queſto re
ſto finirai d'uſcire di tutti gli oblighi che m'hai fatto
per le tue promeſſe.F1.veggo o Sofia che per fuggire
; dalle mie giuſte accuſationi mi domandi pagamento del
reſto dell'obligo, o io mi ricordo in cio hauerti dato
ambigua promisſione, o al preſente benuedi che non é
. tépo di pagare perche molto habbiamo tardato in que
ſta" dell'origine dell'amore, etgia è tent
po di laſciarti ripoſare, penſa di pagare tu a me gli debi
ti,ai quali amore,ragione,o uirtù t'obligano, che io,
ſe potrò hauere tempo, non mancarò di pagarti quello,
a che la mia promisſione,o ſeruiti uerſo dite amoroſa
m'obligano, Vale.
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- Tutti ſono quaderni.


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1N vINE GIA; NE L L'AN N o


M. D. LV III,
- -

- Appreſo Domenico Giglio.


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