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Forza nuova y el neofascismo en Italia

Forza Nuova (FN) es un partido político nacionalista italiano, definido como de extrema derecha o
neofascista, fundado en 1997 por Roberto Fiore y Massimo Morsello. Por el contrario, el
movimiento rechaza estas etiquetas, llamándose "popular nacional" y declarando que "las
definiciones de la derecha y la izquierda han desaparecido”. Es un movimiento fascista que,
paradójicamente, a pesar de su naturaleza, ha hecho un llamamiento a la libertad de expresión. Se
puede notar esta contradicción divertida: un movimiento fascista pide el respecto de la libertad de
expresión donde la raiz del mismo partido se refiere a un acontecimiento histórico que condujo a la
aparición de un gobierno fuerte, que ha borrado todas las libertades de expresión.

En Italia, cuando se habla del neofascismo, por lo tanto, nos estamos refiriendo a Forza Nuova, pero
hay una tendencia peligrosa del neofascismo y fuerzas de la derecha radical en Europa. Las
elecciones europeas de 2009 ya habían puesto de manifiesto un fuerte avance de los partidos que, de
diversas maneras, más o menos radicales, se refirieron a lo que luego se convertiría en la palabra
clave: "soberanía".

Las fuerzas de la derecha radical, en Austria, en Alemania, sino también en Hungría, es un


fenómeno bastante preocupante, debido a que el eje que puede establecer los llamados partidos
soberanos puede generar una disolución de la Unión Europea y una especie de respuesta asimétrica
a la crisis . Estas partes insisten en algunos temores que se transmiten en la opinión pública, pero no
son temores racionales y que alejan el objetivo de una salida de la crisis. Un ejemplo: la defensa
intransigente de las fronteras nacionales, como si la inmigración fuera un peligro real y los actos en
su contra son una respuesta racional a la salida de la crisis. En la opinión pública, sin embargo,
pueden tener seguidores, especialmente en los suburbios dejados por las clases politicas locales y
nacionales. Estos partidos neofascistas no se presentan con las características y la cara solo dirigida
al pasado. En estos movimientos podemos ver fuertes referencias al fascismo de Mussolini en
gustos y conmemoraciones. En muchos sentidos, estos movimientos parecen nostálgicos de un
fascismo pasado. El riesgo real, sin embargo, no está en la nostalgia, vivimos en un período en el
que no hay una fuerza crítica particular en la opinión pública y donde los peligros se amplian. La
opinión pública indefensa puede sentirse más segura con mensajes fuertes, que defienden esta u otra
etnia, tal o cual valor, de forma intransigente. Por lo tanto, este fenómeno se combina con los
elementos de la sociedad actual, en los que el neofascismo puede florecer. Podemos hablar de
verdadero neofascismo, debido a que la declaración abierta de homofobia, de racismo, de
nacionalismo radical son los rasgos que dan a este fenómeno político una línea de continuidad con
el pasado. Obviamente, no es el fascismo del pasado en todos los aspectos.

El problema real no es la existencia de estos partidos, sino dotar la opinion pública de anticuerpos,
que se forman a través del debate público. El camino es largo, porque significa comenzar a trabajar
para la construcción de una cultura cívica que no prescinde de la historia.
Necesitamos de hablar sobre nuestras conquistas democráticas y estar históricamente satisfechos
con lo que hemos logrado. Obviamente todo esto junto con la crítica que podemos hacer de la
política actual. Hay una brecha que debe llenarse: la crítica del presente no significa negar lo que se
ha superado como horror en el pasado. Debemos reconocer el horror del pasado, debemos saberlo
antes de reconocerlo. Este es un largo camino, pero es el único que se puede hacer o nunca
estaremos a salvo del virus fascista. Tampoco podemos decir que las cuentas con el pasado se
hicieron de una vez por todas. Las cuentas con el pasado deben hacerse continuamente porque las
siguientes generaciones deben conocer el pasado, la historia, lo que ha sido el fascismo. Debe
albergar a las generaciones más jóvenes, dándoles una formación sólida.
Forza Nuova (FN) è un partito politico italiano nazionalista, definito di estrema destra o
neofascista, fondato nel 1997 da Roberto Fiore e Massimo Morsello. Il movimento, al
contrario, rifiuta tali etichette autodefinendosi «nazional popolare» e dichiara «superate […]
le definizioni di destra e di sinistra». Si tratta di un movimento fascista che adesso
paradossalmente, nonostante la sua natura, ha fatto un appello per la libertà di espressione.
Si può notare questa divertente contraddizione: un movimento fascista chiede il rispetto
della libertà d'espressione rifacendosi ad un evento storico che ha portato all'ascesa una
forza di governo, la quale ha cancellato qualsiasi libertà d'espressione.

In Italia quando si parla di neofascismo, quindi, ci si riferisce a Forza Nuova, ma c'è una
pericolosa tendenza del neofascismo e delle forze della destra radicale in tutta Europa. Le
elezioni europee del 2009 avevano già messo in evidenza una forte avanzata di partiti che a
vario titolo, più o meno radicali, si richiamavano a quella che sarebbe poi diventata la parola
d'ordine: il "sovranismo".

Le forze della destra radicale, in Austria, in Germania, ma anche in Ungheria, sono un


fenomeno piuttosto inquietante, perché l'asse che possono stabilire con partiti cosiddetti
sovranisti può generare un dissolvimento dell'Unione europea e una sorta di risposta
asimmetrica alla crisi. Questi partiti insistono su alcuni timori che vengono veicolati
nell'opinione pubblica, non sono però timori razionali e che portano distante dall'obiettivo di
una fuoriuscita dalla crisi. Un esempio: la difesa intransigente dei confini nazionali, come se
l'immigrazione fosse un pericolo reale e gli atti contro di essa siano una risposta razionale
per l'uscita dalla crisi. Nell'opinione pubblica però possono avere un seguito, soprattutto
nelle periferie lasciate a sé stesse dalle classi dirigenti locali e nazionali. Questi partiti
neofascisti non si presentano con le caratteristiche e il volto unicamente rivolte al passato. Si
possono scorgere in questi movimenti forti richiami al fascismo di Mussolini nei gusti, nelle
commemorazioni, nei gadget. Sotto diversi aspetti questi movimenti appaiono nostalgici di
un fascismo passato. Il vero rischio però non è nella nostalgia, viviamo un periodo in cui
non c'è una particolare forza critica nell'opinione pubblica e dove i pericoli vengono
ingigantiti. L'opinione pubblica indifesa può sentirsi più rassicurata da messaggi forti, che
difendono intransigentemente questa o quella etnia, questo o quel valore. Questo fenomeno
quindi si combina con gli elementi della società di oggi, nei quali il neofascismo può
prosperare. Possiamo parlare di vero neofascismo, perché l'aperta dichiarazione di
omofobia, di razzismo, di nazionalismo radicale sono i tratti che danno a questo fenomeno
politico una linea di continuità. Ovviamente non è il fascismo del passato in tutto e per tutto.

Il problema vero non é l'esistenza di questi partiti ma è dotare l'opinione pubblica di


anticorpi, che si formano dal dibattito pubblico. La strada è lunga, perché significa
cominciare a lavorare per la costruzione di una cultura civica che non faccia a meno della
storia. Molto spesso è l'ignoranza che spinge a correre questi pericoli.

Dobbiamo avere la pazienza di formare dei giovani, dar loro strumenti critici, parlare delle
nostre conquiste democratiche ed essere storicamente soddisfatti di ciò che abbiamo
ottenuto. Ovviamente tutto ciò assieme alla critica che possiamo fare alla politica attuale.
C'è un divario che va colmato: la critica al presente non significa negare ciò che è stato
superato come orrore nel passato. Va riconosciuto l'orrore del passato, dobbiamo conoscerlo
prima di riconoscerlo. Questa è una lunga strada, ma è l'unica da percorrere sennò non
saremo mai al sicuro dal virus fascista. Non possiamo neanche dire che i conti con il passato
siano stati fatti una volta per tutte. I conti con il passato vanno fatti di continuo perché le
generazioni seguenti devono conoscere il passato, la storia, che cos'è stato il fascismo.Si
deve mettere a riparo le giovani generazioni, dando loro una formazione solida.

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