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Trabajo METODOLOGÍA
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Facultad de Filosofía
INTRODUCCIÓN
1
Cf. R. LATOURELLE, «Rivelazione», en R. LATOURELLE - R. FISICHELLA (edd.), Dizionario di
teologia fondamentale, Cittadella, Assisi 1990, 1013.
2
L. PADOVESE, Introduzione alla teologia patristica, Introduzione alle discipline teologiche 2,
Piemme, Casale Monferrato 1992, 220.
2
del cuore. Queste disposizioni interiori permettono una perfetta sottomissione alla
volontà di Dio».3 Es esta humildad indispensable para el teólogo.
3
M. COCAGNAC, I simboli biblici: lessico teologico, EDB, Bologna 1994, 793-794.
4
Cf. C. ANDRADE, «La rivelazione nella Correctio filialis e nella Dei Verbum», Gregorianum 99
(2018), 695–718.
3
Per la nostra concezione, nel fatto che Dio, nella sua libertà, nella sua grazia
assolutamente e radicalmente soprannaturale, discende in quella che abbiamo
chiamato autocomunicazione divina sotto forma di offerta, è già sempre
all'opera il Dio della salvezza soprannaturale e della grazia, cosicché l'uomo
5
Cf. D. DONOVAN, «Revelation and Faith» en D. MARMION, M. E. HINES (ed.), The Cambridge
Companion to Karl Rahner, Cambridge University, Cambridge 2005.
6
Constitución Dogmática Lumen Gentium 16.
4
non può mai incominciare a fare qualcosa o a dirigersi verso Dio senza essere
in ciò sorretto dalla grazia di Dio7.
We are spirit, but spirit in the world. Because we are in the world, in time and
space, our knowledge comes to us from outside, it comes through our senses.
We know and choose this and that, but we do it in ways that reveal that we are
already moving beyond the particular to the infinite horizon within which the
individual thing is known as such. The awareness of this horizon, of the absolute
and infinite being that is the ground and the free cause of our being, awakens
us to the possibility that it might reveal itself to us. The fact that we are
7
K. RAHNER, Corso fondamentale sulla fede, Paoline, Alba 1977, 198.
8
Cf. D. DONOVAN, «Revelation and Faith» 87-88.
5
embodied spirits, that we are in time and space and history, makes us look to
history as the place of a possible revelation.9
Si può trovare uno strumento intellettuale molto flessibile per rendere la fede
cristiana valida per l'età moderna e capace di rispondere ad alcuni difficili
interrogativi circa lo sviluppo deli dogmi. Usato da un teologo intelligente ed
equilibrato, ben fondato nella tradizione e leale nei confronti della Chiesa, il
pensiero di Rahner può illuminare molti aspetti del mistero cristiano. Il
pericolo deriva dalla sua notevole flessibilità: tutti i dogmi possono dissolversi
nel centrale mistero ineffabile, risotto all'esperienza del Dio infinito esperita
da parte del singolo soggetto.11
9
Cf. D. DONOVAN, «Revelation and Faith», 88.
10
Cf. J. L. ILLANES, «Incidenza antropologica della teologia», Divus Thomas 84 (1981) 315.
11
J. MCDERMOTT, «Karl Rahner», en E. DAL COVOLO - G. OCCHIPINTI - R. FISICHELLA (edd.), Storia
della teologia, Dehoniane, Roma 1995, 746-747.
BIBLIOGRAFÍA
ANDRADE C., «La rivelazione nella Correctio filialis e nella Dei Verbum», Gregorianum 99 (2018),
695–718.
DONOVAN D., «Revelation and Faith» en D. MARMION, M. E. HINES (ed.), The Cambridge Companion
to Karl Rahner, Cambridge University, Cambridge 2005.
ILLANES J. L., «Incidenza antropologica della teologia», Divus Thomas 84 (1981) 315.
MCDERMOTT J., «Karl Rahner», en E. DAL COVOLO - G. OCCHIPINTI - R. FISICHELLA (edd.), Storia
della teologia, Dehoniane, Roma 1995.
PADOVESE L., Introduzione alla teologia patristica, Introduzione alle discipline teologiche 2, Piemme,
Casale Monferrato 1992.