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Edición
A cura di
Daniele Cerrato
Andrea Schembari
Sara Velázquez García
Szczecin 2018
QUERELLE DES FEMMES:
MALE AND FEMALE VOICES IN ITALY AND EUROPE
Edición - A cura di
Daniele Cerrato
Andrea Schembari
Sara Velázquez García
Copertina:
Acquerello di Adriana Assini - www.adrianaassini.it
Elaborazione grafica di Eva María Moreno Lago
© 2018
Publishing house:
Publishing house:
Volumina.pl
Volumina.pl Daniel Krzanowski
Daniel Krzanowski
ul.ul.Ks.
Ks.Witolda
Witolda7-9,
7-9, 71-063 Szczecin- -Poland
71-063 Szczecin Poland
ISBN 978-83-7867-779-6
ISBN 978-83-7867-779-6
Índice
Indice
Resumen
A través de La Mennulara, de Simonetta Agnello Hornby, es posible trazar un esquema
tanto de la condición de las mujeres, como de los hombres al interno de la sociedad
siciliana de la posguerra, más concretamente en los años Sesenta, época marcada por
la insurrección de la mafia siciliana, la reforma agraria y la revuelta campesina en
Sicilia. Adentrándonos en sociedad siciliana de dicha época, podremos ver los roles de
las mujeres y los hombres, las relaciones entre ellos, así como la jerarquía social que
los caracteriza.
Palabras claves Literatura italiana, literatura italiana contemporánea, Simonetta
Agnello Hornby, sociedad siciliana, mujeres sicilianas.
1. Introducción
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de Sicilia: la mafia. Como sostiene Pietrancosta (2010), la mafia fue capaz de
“condizionare la vita sociale, economica e politica dell’isola e di volgere a
proprio vantaggio il crollo dello stato italiano”. De hecho, las relaciones que se
establecen entre mafia y política durante la posguerra italiana, permitieron a la
primera obtener beneficios controlando las labores de construcción tanto en el
ámbito privado como público, sirviéndose de un estado italiano empobrecido a
consecuencia del régimen fascista. De hecho, la mafia, “sempre più aggressiva e
consapevole del ruolo che si avviava a ricoprire nel conflitto politico e di clase
nell’Italia democristiana” (Agnello Hornby, 2018: 67) es también ilustrada a
través del personaje de don Vincenzo Ancona. Corrían los tiempos del bandito
Giuliano y la sociedad siciliana empezaba a caracterizarse por la omertà que
suscitaba en ellos el fenómeno de la criminalidad organizada, tal era así que
La paura che incuteva il nome di Ancona era tale che a Roccacolomba se ne
parlava sottovoce e senza nominarlo in pubblico, anche nelle botteghe e negli
incontri in Piazza, si sa che perfino i muri delle case e le pietre della strada
hanno occhi e orecchie e riferiscono a chi di dovere: saggio è questo che non
avvenga. […] don Vincenzo Ancona, il riconosciuto capomafia della provincia e
inoltre padre di un importante personaggio che viveva fuori, uomo d’onore
moderno che appoggiava il governo. (Agnello Hornby, 2018: 78-80)
1 Al tratarse de un periódico fundado por uno de los fundadores del Partito Comunista d’Italia, la
ideología predominante es de izquierdas, lo que posicionará al personaje de Gaspare Risico al
interno de la obra.
2 Los conceptos de “amistad” y de “influencia” son también muy característicos al interno de la
novela, ya que las y los habitantes de la localidad de Roccacolomba recurren a ellos para poder
sacar el máximo beneficio de algunas situaciones. Al tratarse de una pequeña localidad en la
que todas y todos sus habitantes se conocen, los vínculos de amistad y la influencia de las
familias más poderosas otorgan a las y los diferentes personajes un poder que está por encima
al de los demás y, de este modo, conseguir sus propósitos.
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[…] io sono pagato dallo stato per servire il pubblico […] lei mi ha detto di
avere rapporti di amicizia col nostro direttore. Deve aver avuto un motivo per
dirlo. Non sarà certo per accusare il direttore di corruzione o incompetenza,
perché è onesto e stimato. Forse allora per minacciarmi, e in questo caso è
doveroso che io mi rivolga al direttore e che sia lui a prendere la decisione finale
[…] “Signora, lei rappresenta il popolo italiano sottoposto agli abusi di potere
da parte degli organi di stato, che esistono soltanto allo scopo di servire i
cittadini. […] Giustizia sarà fatta e io intendo compiere il mio dovere”. (Agnello
Hornby, 2018: 85-86)
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tierras, de carácter público y privado, que habían sido abandonadas o mal
cultivadas, a los campesinos quienes estuvieron apoyados no solo por los
partidos, sino también por los sindicatos. Es lo que se conoció como la riforma
agraria (también presente en La Mennulara):
È il momento in cui il governo lancia la parola d’ordine degli ammassi ai granai
del popolo; e fa appello ai contadini per conferire il prodotto a questi granai.
[…] È in queste condizioni che il ministro dell’agricoltura, il comunista Gullo,
riesce a varare due decreti semplici e importanti nello stesso tempo: il primo,
per l’assegnazione delle terre incolte e malcoltivate ai contadini, con la
motivazione della necessità assoluta di aumentare la produzione di grano per
alimentare le città affamate; il secondo per il miglioramento della ripartizione
dei prodotti nella mezzadria impropria e colonìa parziaria meridionale a favore
dei contadini lavoratori, con la motivazione di aumentare il reddito degli stessi.
[…] E questo è un fatto assolutamente nuovo nella lotta del movimento
contadino meridionale. […] Giovani intellettuali, studenti ed operai diventano
dirigenti del movimento contadino siciliano. […] Il movimento dilaga e diventa
generale […] non più soltanto in alcuni centri di antica tradizione socialista.
Ormai dilaga in tutto il territorio dell’isola e la protesta viene portata
direttamente nelle città (La Torre, 1973: 53)
(ministro de los campesinos) por su contribución a la mejora del estado de las clases
campesinas de la Italia meridional.
4 “Criada” en dialecto siciliano.
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permitirse el coste de los medicamentos y de las curas necesarias. Desde su
infancia “mentre il padre faticava, lei raccoglieva lumache, capperi, frutta
selvática, legna, tutto quello che riusciva a trovare per mangiare e accendere il
fuoco” (Agnello Hornby, 2018: 75). Las mujeres desarrollaban cualquier tipo
de actividad en el campo, incluso cuando aún eran unas niñas. En el caso de
Mennulara:
A sei anni la piccola aveva cominciato a lavorare nelle squadre di mennulare.
Era tra le più giovani, ma nessuna era brava come lei […] I suoi ditini non
perdevano una mandorla, un’oliva, un pistacchio […] Li scovava tra le zolle di
terra dura, in mezzo alle pietre, nei rovi. […] Dopo la morte del padre, all’età di
otto anni, era lei che manteneva la madre e la sorella. Non c’era lavoro che non
accettasse dovunque e per qualsiasi compenso […] Le sue dita parevano zampe
di ragno, tanto erano madre e indaffarate a raccogliere mandorle, come se
tessessero una rete sulla terra. Fu allora che le affibbiarono il nomignolo “la
Mennulara”, che le rimase. (Agnello Hornby, 2018: 75)
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porque trabajes. El hombre continua tratando a la mujer como un animal, capaz
de trabajar, pero no de pensar. (1991: 201)
Si bien, como se puede ver, la mujer era respetada por el hombre en esta
relación beneficiosa para ambas partes, la mujer se encuentra en una situación de
desventaja, debido a que su pobreza la lleva a “ceder” su cuerpo para poder
prosperar en ámbito cultura. La situación de desigualdad viene también
marcada por el personaje de Lilla Minacapelli quien, tras enterarse de las
relaciones sexuales de su hijo y su criada, obligó a esta última a esterilizarse,
pues en casa quería “una puttana pulita” (Agnello Hornby, 2018: 174) para que
su hijo no acabase muriendo de una enfermedad venérea, tal como le había
ocurrido a Ciccio Alfallipe, su marido.
Pese a todo lo que suponía estar al servicio de esta familia, Maria Rosalia
Inzerillo se definía a sí misma como la criata de la familia Alfallipe, de la que
pronto sería administradora de los terrenos y de los bienes, si bien continuaba
siendo fiel a sus labores: se había convertido en una serva-padrona a la que tenían
que recurrir para poder acceder a su dinero. Sin embargo, a pesar de haber
“ascendido” en el ámbito laboral, la mujer no gozaba del debido
reconocimiento ni como profesional, ni como mujer:
Era il periodo della riforma agraria, i braccianti si facevano sentire dai padroni e
ci furono scontri nei paesi vicini, pure morti ci scapparono, e lei che faceva le
parti dei padroni rischiava assai: anche se era femmina, quelli a nessuno
guardavano in faccia e poteva finire ammazzata” […] “Certo che di coraggio ne
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aveva… una femmina non sposata che passa tutta la notte fuori a dormire sola
all’umidità, sotto le stelle…” […] “E chi se la sarebbe mai sposata una femmina
che passa tutta la notte fuori!. (Agnello Hornby, 2018: 30-31)
A pesar de que estamos ante una visión literaria de la sociedad siciliana, Simonetta
Agnello plasma de manera clara la situación de la mujer campesina en la posguerra:
una mujer que debe aceptar el destino que su condición económica, social y sexual le
impone.
7 Quien tomará el apellido del marido y, en la obra, pasará a ser Adriana Alfallipe.
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rapporti di affettuosa connivenza con la maggior parte delle donne sposate con
le quali aveva avuto avventure galanti. […] Orazio era anche un uomo di cultura
e interessi vari. Viziato dalla madre, era abituato a soddisfare tutti i suoi capricci
e a essere al centro dell’attenzione. […] era ricercato e apprezzato per la
conversazione brillante e la cultura eclettica. Inoltre amava la musica,
soprattutto l’opera, e aveva la natura del collezionista. Si dedicava, per brevi
intensi periodi, a collezionare tutto quello che lo entusiasmava per poi
abbandonarlo per un nuovo oggetto di interesse, come faceva peraltro anche
con le donne, dilapidando il patrimonio. (Agnello Hornby, 2018: 96-97)
[…] era un uomo di indole tranquilla. Conduceva una vita serena e regolata, a
Catania, con la Giovane e amatissima moglie, anche lei docente universitaria.
[…] Soltanto quando si fu lasciato Roccacolomba alle spalle, Gianni riuscì a
inquadrare la situazione. Mennù […] lo spronava allo studio, gli faceva prediche
spesso incomprensibili sulle insidie del mondo moderno e sull’importanza della
loro posizione sociale, insistendo che doveva fare onore al nome che portava.
Tanto che alla fine era stato ben lieto di sfuggire alla opprimente atmosfera
domestica per frequentare le scuole superiori in collegio a Catania. Da allora
Gianni si era allontanato emotivamente da tutta la famiglia, compresi i genitori:
disprezzava l’autocommiserazione e la scarsa cultura della madre, che lo aveva
sempre oppresso con il suo attaccamento egoista e ansioso; col padre aveva
cementato una reciproca incomprensione. (Agnello Hornby, 2018: 17-18)
Para concluir este apartado, es evidente los roles de género que la autora
intenta transmitir en su obra: los hombres están relacionados con cargos de
mayor nivel adquisitivo y para los que se requiere un determinado nivel
intelectual, mientras que a las mujeres les corresponde el ámbito doméstico y
privado, en cuanto son madre, hijas, amantes y sufridoras. En su caso, excepto
en lo que respecta al personaje de Anna Chiovano (mujer de Gianni Alfallipe)
que es docente universitaria, el resto de personajes femeninos, si bien sean
mayoría en la obra, no aparecen caracterizados por la cultura, ni por
desempeñar labores destacadas, sino como subordinadas a sus
correspondientes maridos.8
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alcohol y a cometer abusos sexuales, siendo víctima de esta su mujer, Carmela
Alfallipe, quien se presenta como un personaje privo de la capacidad de tomar
decisiones si no obtiene, previamente, el expreso consentimiento de su marido.
En cuanto a la vida de Massimo, sabemos que era “unico figlio maschio di un
piccolo comerciante di legnami, in pochi anni aveva portato la ditta di famiglia
sull’orlo del fallimento. […] Il matrimonio con Carmela Alfallipe era stato un
grosso colpo di fortuna […] Massimo tradiva Carmela regolarmente, e per
giunta la malmenava” (Agnello Hornby, 2018: 100). Desde los comienzos de la
relación entre Massimo y Carmela, la Mennulara se opone a ese enlace, puesto
que ya había individuado indicios de violencia de género, de hecho “Durante
un bisticcio, la notte di Capodanno, forse perché aveva bevuto molto, un
pugno diretto al seno di Carmela le era andato a finire sul collo procurandole
un grosso livido. Carmela aveva cercato di nasconderlo con una sciarpa, e lui
stesso le aveva regalato un bel foulard di seta per farsi perdonare, ma quella
strega che tutto vedeva e sapeva se n’era accorta” (Agnello Hornby, 2018: 21-
22). Desde entonces, la Mennulara se había dado cuenta de que Carmela era
una mujer capaz de esconder su sufrimiento, por lo que prohibió la entrada de
Massimo en la casa de los Alfallipe mientras que ella estuviese presente.
El hecho de que la violencia física fuese silenciada por parte de la mujer,
lleva a Massimo a ir más allá, pasando de la agresión a la violación:
Quando tornava a casa ubriaco con una incontrollabile voglia di rifarsi contro
Carmela della rabbia che lo mangiava vivo e del senso di inadeguatezza che lo
torturava, anziché prenderla a legnate la possedeva con violenza, le si
svacantava dentro fino alle viscere. Dopo essersi spremuto tutto l’odio e il
risentimento che nutriva contro il mondo, riusciva a trovare riposo, disfatto ma
sazio accanto alla moglie tramortita. Quel rito in realtà era diventato quasi
gradevole per entrambi. Carmela lo aveva interpretato come un ritorno alla
passione e prova d’amore, nonostante l’intenso dolore fisico. (Agnello Hornby,
2018: 22)
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llevó a abusar sexualmente de una joven recogedora de almendras cuando esta
sólo tenía trece años:
Quella mattina di maggio erano scesi a cavallo nel grande mandorleto del
principe […] I bacchiatori frustavano i rami dei mandorli con bacchette
flessuose […] li seguiva la squadra di mennulare che raccoglievano le mandorle
carponi […] Quel giorno don Vincenzo ebbe l’infausta idea di lasciare il figlio
con i raccoglitori che lavoravano attorno alla masseria […] Verso le due fu
raggiunto da un contadino della masseria […] Entrarono nella casa del
contadino, e solo allora gli fu raccontato in dettaglio l’accaduto […] nel pagliaio,
che fungeva da dormitorio per le mennulare […] Videro un groviglio di gambe
e braccia, Giovannino Ancona era buttato sulla paglia, i pantaloni calati,
addosso a lei, che si dimenava e tirava calci, tanta era la sua foga che non notò il
loro arrivo […] da quando gli avevano strappato di dosso suo figlio era riuscita
soltanto a farla entrare nella sua stanza da letto dove si era gettata a terra,
gemeva e basta, era ancora imbrattata di sangue nelle vesti e tra le cosce. La
poveretta era terrorizzata e non voleva incolpare il figlio di un capomafia di un
atto tanto vile quanto inusitato in un mafioso. (Agnello Hornby, 2018: 191-194)
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