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locale
a.a 2008/2009
E-mail: fabbri.lorenzo@gmail.com
Luoghi e comunità nella
storia dei media
Spazio e comunità nella storia dei media
MONOPOLIO
RADIOTELEVISIVO
La formula editoriale:
informazione, educazione,
intrattenimento.1954: RAI 1;
1961: RAI 2
Sviluppo del mercato del libro
(1965 Oscar Mondadori) e dei
periodici.
Gli anni 70
Cambiamento delle
Informazione locale come
strategie degli operatori
risorsa strategica di
locali. Evoluzione verso il
differenziazione per i
modello della redazione
media nazionali, in
convergente e
particolare per i
dell’impresa multimediale
quotidiani.
locale.
La differenziazione
Il concetto di differenziazione
• Differenziazione percepita:
“Un apprezzamento del consumatore
diverso da quello che il consumatore ha
per un altro bene che soddisfa la stessa
classe di bisogni” (Cozzi e Ferrero)
• “Un’impresa si differenzia dai concorrenti
se riesce ad essere unica in qualcosa che
abbia valore per gli acquirenti” (Porter)
Tipi di differenziazione
• Differenziazione verticale: è basata sulla qualità. Un’impresa
punta a costruire un prodotto che il mercato possa ritenere
complessivamente superiore rispetto a quello dei concorrenti
(ad es. Corriere e Repubblica rispetto agli altri giornali);
• Differenziazione orizzontale: il prodotto ha alcune
caratteristiche tali da essere preferito dai suoi acquirenti,
anche se il prodotto non è oggettivamente migliore rispetto ad
altri. (ad es. Il Giornale non è migliore dell’Unità, ma i suoi
lettori lo preferiscono in virtù delle sue opinioni)
• Focalizzazione: differenziazione su un segmento (ad esempio
Il Sole 24 Ore, specializzato nell’informazione economica).
I mezzi di comunicazione
locali
Modelli e protagonisti del giornalismo locale
1. La free press
2. I giornali provinciali
3. I giornali omnibus
4. La stampa provinciale
5. Le reti di giornali locali: Finegil
6. I telegiornali regionali RAI
7. L’informazione locale dei quotidiani nazionali
8. I piccoli giornali. Il caso della stampa cattolica
9. Blog e giornalismo partecipativo
10. Le reti civiche
11. Tv e radio locali
TV
Operatori: circa 400 società autorizzate a trasmettere di
cui solo 22 hanno ricavi superiori ai 2,5 milioni di euro.
Oltre la metà è in passivo.
Circa 600 emittenti televisive
Share aggregato: in tutte le regioni è inferiore all’ 8%. Non
esistono emittenti regionali in grado di competere, nella
loro regione, con l’offerta televisiva nazionale.
Eccessiva frammentazione dell’offerta, mancano forti
operatori regionali in grado di competere con le televisioni
nazionali.
Fragilità economica (ricavi aggregati pari a 300 milioni)
Bassa qualità dell’offerta causata dalle ridotte dimensioni.
COMMERCIALE LOCALE
PICCOLI ANNUNCI
TELEVENDITE
Quotidiani – Investimenti netti
*Valori espressi in Euro/Mio correnti al netto di sconti e omaggi, comprendenti le commissioni di agenzia
1.286
1.400 1.199 1.237
1.184 1.162
1.200
38%
38%
1.000 38%
35% 38%
800
62%
600 62% 62%
65% 62%
400
200
0
2002 2003 2004 2005 2006
523 546
600 503
479
440
500 34%
34%
400 35%
35%
36%
66%
300 66%
65%
65%
200 64%
100
0
2002 2003 2004 2005 2006
4.617 4.808
5.000 4.335 4.487
4.150 8%
4.500 8%
8%
8%
4.000 8%
3.500
3.000
2.500 92%
2.000 92%
92%
1.500 92%
92%
1.000
500
0
2002 2003 2004 2005 2006
Nazionale Locale