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Spada da doy mani
La spada da “doy mani” (Impropri - museale: mano e mezza; derivazione anglosassone: spada
bastarda) fu l’arma REALE del Tardo Medioevo, di cui scrissero i Maestri di Scrimia Fiore dei
Liberi e Filippo Vadi. Il sapere doveva essere “ocultato”, tramandato all’interno di circoli detti
“Fradelanze” o “Societas”.
“La spada da doi mane sola stimo
et quella sola adopro a mia bixogna” Vadi
Armorum actus si te delectat, amice, noscere, Se vuoi, amico, la pratica delle armi conoscere,
tecum habeas totum quod carmina porta con te tutto cio’ che il libro insegna.
monstrant. Sis audax ui atque animus nec senix adesto: Sii audace nell’assalto e l’animo non si mostri vecchio:
nessun timore vi sia nella mente; sta’ in guardia, puoi
Nil menti sit timor; ades, perficere posses.
farcela.
Huius in exemplum mulier sit; pauida nunquam D’esempio di cio’ sia la donna; pavida e presa dal panico,
Nudum expectaret gladium, formidine capta. mai fronteggerebbe il nudo ferro.
Sic homo formidans ut femina nulla ualebit: Così l’uomo pauroso vale meno di una femmina; se
Deforet et totum, cordis si audatia deesset; mancasse l’audacia d’animo, mancherebbe tutto;
Audatia et uirtus talis consistit in arte. L’Audacia, tale virtu’, in particolare, trova luogo nell’arte.
Sezione a losanga
Sezione a losanga
schiacciata
Specifiche
Pomi comuni: piriforme, sferoidale, discoidale, sferoidale con cuneo (Vadi,
Talhoffer)
Elsa: a bracci dritti o leggermente curvi di diverse sezioni, a volte appuntiti alle
estremità, sulla fine del Trecento si vede comparire il primo archetto; durante il
Quattrocento la guardia diventa più complessa con l’aggiunta dell’archetto
speculare, ponte e ponticello, guardia etc. (Vedi classificazione di E.Oakeshott.)
A Firenze, anticamente, i corazzai erano separati dagli spadai, nel 1410 si uniscono
con un nuovo statuto.
Trattati medievali di rilievo
1290 – 1300: I.33 (PRIMO TRENTATRE’), Tower of London - Spada e brocchiero
1389 (incerta): Nürnberger GNM 3227a, Germanisches National Museum – Codex Döbringer ,
tradizione del Maestro Liechtenauer, filo conduttore della scuola tedesca.
1409 - 1410: FIORE DEI LIBERI – Flos Duellatorum: In armis, sine armis, equester et
pedester / Niccolò III d’Este, Duca di Ferrara - 4 Codici:
1) Pisani Dossi oggi disperso, copia novecentesca di Novati – in versi, 2 introduzioni una volgare e una latina
2) Codice MS Ludwig XV.13, Paul Getty Museum USA glosse in prosa, introduzione in volgare
3) Codice MS M.383, Pierpoint Morgan Library USA glosse in prosa quasi identiche al Getty, l‘introduzione è
stata trovata di recente in Italia
4) Codice MSS Latin 11269, BNF, Parigi, distici in latino senza introduzione.
1482-87: FILIPPO VADI PISANO - Vitt.Em 1324, Biblioteca Centrale di Roma, De Arte
Gladiatoria Dimicandi /Guidobaldo da Montefeltro Duca di Urbino.
Die Blume des Kampfes cod. 5278 primo ventennio del 1400, Österreichische
Nationalbibliothek. Altri due “Blumen„ seguono, uno di Ludwig VI von Eyb, circa 1500 -
Universitätsbibliothek di Erlangen, e l‘altro del 1623, MS 10799 - Österreichische
Nationalbibliothek. E‘ ipotizzabile che facciano parte della tradizione di Giovanni Suveno e
Nicholai de Toblem, citati da Fiore.
1400 Codex Wallerstein - Ringeck 1440 - Talhoffer 1443 - Peter von Danzig, 1452.
I.33
Pisani
Dossi
Getty
Ludwig
Morgan
Florius
Molti “maestri da palcoscenico” dicono che loro stessi hanno
ideato una nuova arte della scherma che migliorano di giorno in
giorno. Ma io vorrei vedere uno che possa ideare una mossa
schermistica o un colpo che non venga dall’arte di Liechtenauer.
Spesso essi pretendono di alterare o dare un nuovo nome ad una
tecnica, inventando tutto di sana pianta ed escogitano una
scherma di parate e movimenti ampi, e spesso impiegano due o tre
colpi quando sarebbe sufficiente un colpo solo, oppure un passo ed
una punta, e per questo ricevono encomio dagli ignoranti.
Codex Döbringer, MS.3227a