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NORMA ITALIANA
Environmental management
DESCRITTORI
CLASSIFICAZIONE ICS
13.020
SOMMARIO
La norma specica il quadro di riferimento, i principi e i requisiti per effettuare gli studi di valutazione del ciclo di vita e diffonderli mediante relazione. La norma non descrive in dettaglio la tecnica di valutazione del ciclo di vita.
= EN ISO 14040:1997 (= ISO 14040:1997) La presente norma la versione ufciale in lingua italiana della norma europea EN ISO 14040 (edizione giugno 1997).
UNI Ente Nazionale Italiano di Unicazione Via Battistotti Sassi, 11B 20133 Milano, Italia Gr. 6
UNI - Milano 1998 Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento pu essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microlm o altro, senza il consenso scritto dellUNI.
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NORMA EUROPEA
Ambiente, protezione ambientale, gestione, gestione ambientale, valutazione, ciclo di vita, generalit
PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, della norma europea EN ISO 14040 (edizione giugno 1997), che assume cos lo status di norma nazionale italiana. La traduzione stata curata dallUNI. La Commissione "Ambiente" dellUNI, che segue i lavori europei sullargomento, per delega della Commissione Centrale Tecnica, ha approvato il progetto europeo l8 maggio 1997 e la versione in lingua italiana della norma il 24 marzo 1998.
Le norme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni o di aggiornamenti. importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso dellultima edizione e degli eventuali aggiornamenti. Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti interessate e di conciliare ogni aspetto conittuale, per rappresentare il reale stato dellarte della materia ed il necessario grado di consenso. Chiunque ritenesse, a seguito dellapplicazione di questa norma, di poter fornire suggerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dellarte in evoluzione pregato di inviare i propri contributi allUNI, Ente Nazionale Italiano di Unicazione, che li terr in considerazione, per leventuale revisione della norma stessa.
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INDICE
PREMESSA INTRODUZIONE 1 2 3 4 4.1 4.2
figura 1
2 3 4 4 5
DESCRIZIONE GENERALE DELLA VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA 6 Caratteristiche fondamentali dellLCA ........................................................................................... 6 Fasi di un LCA ............................................................................................................................................ 6 Fasi di un LCA ............................................................................................................................................... 7 QUADRO METODOLOGICO 7 Definizione dell'obbiettivo e del campo di applicazione ....................................................... 7 Analisi d'inventario del ciclo di vita .................................................................................................. 9 Valutazione dell'impatto del ciclo di vita .................................................................................... 10 Interpretazione del ciclo di vita ....................................................................................................... 10 RELAZIONE 11
REVISIONE CRITICA 12 Descrizione generale delle revisioni critiche ........................................................................... 12 Necessit della revisione critica..................................................................................................... 12 Procedimento di revisione critica .................................................................................................. 12 BIBLIOGRAFIA 14
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Gestione ambientale
NORMA EUROPEA
EN ISO 14040
NORME EUROPENNE
EUROPISCHE NORM
Produkt-kobilanz
Prinzipien und allgemeine Anforderungen (ISO 14040:1997)
DESCRITTORI
Ambiente, protezione ambientale, gestione, gestione ambientale, valutazione, ciclo di vita, generalit 13.020
ICS
La presente norma europea stata approvata dal CEN il 29 giugno 1997. I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC che deniscono le modalit secondo le quali deve essere attribuito lo status di norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modiche. Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliograci relativi alle norme nazionali corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centrale oppure ai membri del CEN. La presente norma europea esiste in tre versioni ufciali (inglese, francese e tedesca). Una traduzione nella lingua nazionale, fatta sotto la propria responsabilit da un membro del CEN e noticata alla Segreteria Centrale, ha il medesimo status delle versioni ufciali. I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
1997 CEN Tutti i diritti di riproduzione, in ogni forma, con ogni mezzo e in tutti i Paesi, sono riservati ai Membri nazionali del CEN.
UNI EN ISO 14040:1998 Pagina 1 di 16
PREMESSA
Il testo della norma internazionale ISO 14040:1997 stato preparato dal Comitato Tecnico ISO/TC 207 "Gestione ambientale" in collaborazione con CEN/CS. Alla presente norma europea deve essere attribuito lo status di norma nazionale, o mediante la pubblicazione di un testo identico o mediante notica di adozione, entro dicembre 1997, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro dicembre 1997. In conformit alle Regole Comuni CEN/CENELEC, gli enti nazionali di normazione dei seguenti Paesi sono tenuti a recepire la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Spagna, Svezia e Svizzera.
NOTIFICA DI ADOZIONE
Il testo della norma internazionale ISO 14040:1997 stato approvato dal CEN come norma europea senza alcuna modica.
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INTRODUZIONE
La maggiore consapevolezza dell'importanza della protezione dell'ambiente e i possibili impatti dovuti ai prodotti1) fabbricati e consumati ha accresciuto l'interesse verso lo sviluppo di metodi atti a comprendere meglio e a ridurre tali impatti. Una di queste tecniche in corso di sviluppo la valutazione del ciclo di vita (LCA). La presente norma internazionale descrive i principi e il quadro di riferimento per effettuare e diffondere mediante relazione gli studi di LCA e stabilisce certi requisiti minimi. LLCA una tecnica per valutare gli aspetti ambientali e i potenziali impatti ambientali associati a un prodotto, mediante: - la compilazione di un inventario2) di ci che di rilevante entra ed esce da un sistema di prodotto; - la valutazione dei potenziali impatti ambientali associati a ci che entra e a ci che esce; - l'interpretazione dei risultati riguardanti le fasi di analisi dell'inventario e di stima degli impatti in relazione agli obbiettivi dello studio. LLCA studia gli aspetti ambientali e gli impatti potenziali lungo tutta la vita del prodotto (cio dalla culla alla tomba), dall'acquisizione delle materie prime, attraverso la fabbricazione e l'utilizzazione, no allo smaltimento. Le principali categorie di impatto ambientale da tenere in considerazione riguardano l'utilizzo di risorse, la salute dell'uomo e le conseguenze ecologiche. LLCA pu dare supporto a: - identicare le opportunit di migliorare gli aspetti ambientali dei prodotti nei diversi stadi del loro ciclo di vita; - prendere delle decisioni nell'industria e nelle organizzazioni governative e non governative (per esempio pianicazione strategica, scelta di priorit, progettazione o riprogettazione di prodotti o di processi); - scegliere indicatori rilevanti di prestazione ambientale con le relative tecniche di misurazione; e - commercializzare (per esempio una dichiarazione ecologica, un sistema di etichetta ecologica, o unasserzione di prodotto ecologico). La presente norma internazionale riconosce che lLCA tuttora in una fase di sviluppo iniziale. Alcune fasi della tecnica di LCA, come la valutazione dell'impatto, sono ancora ad uno stadio iniziale. C ancora da fare un lavoro considerevole e da acquisire l'esperienza pratica, al ne di sviluppare ulteriormente il livello operativo-pratico della valutazione del ciclo di vita. Di conseguenza, importante che i risultati dellLCA siano interpretati ed applicati nella giusta maniera. Se si vuole che lLCA serva efcacemente a comprendere gli aspetti ambientali correlati ai prodotti, essenziale che essa conservi la sua credibilit tecnica, pur permettendo un'applicazione essibile, pratica e costo ragionevole. Ci particolarmente vero, quando lLCA deve essere applicata nelle piccole e medie imprese. Il campo di applicazione, i limiti, il livello di dettaglio di uno studio sulla LCA dipendono dal soggetto e dall'utilizzazione prevista. La profondit e l'ampiezza dell'LCA possono differire in modo considerevole in funzione dellobbiettivo di un particolare studio di LCA. Tuttavia, in ogni caso, devono essere seguiti i principi e il quadro di riferimento stabiliti nella presente norma internazionale. LLCA una delle numerose tecniche esistenti di gestione ambientale (per esempio: la valutazione del rischio, la valutazione di prestazione ambientale, l'audit ambientale e la valutazione di impatto ambientale) e potrebbe non essere la tecnica pi adatta da usarsi in tutte le situazioni. LLCA tipicamente non tratta gli aspetti economici e sociali di un prodotto. Poich ogni tecnica ha le sue limitazioni, importante capire quelle proprie dellLCA.
1) 2)
Nella presente norma internazionale, il termine "prodotto" utilizzato da solo pu comprendere non soltanto sistemi di prodotti, ma anche sistemi di servizio. Un inventario pu comprendere aspetti ambientali non direttamente collegati a ci che entra e a ci che esce dal sistema.
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Queste limitazioni comprendono le seguenti: - La natura delle scelte e delle assunzioni fatte nellLCA (per esempio ssare i conni del sistema, scegliere le sorgenti dei dati, stabilire le categorie di impatto) pu essere soggettiva. - Per effetto delle ipotesi assunte, i modelli utilizzati per analizzare l'inventario o per valutare l'impatto ambientale hanno dei limiti e possono non essere adatti per qualsiasi impatto ambientale e per qualsivoglia applicazione. - I risultati degli studi di LCA centrati su questioni regionali o globali possono non essere adatti alle applicazioni locali; per esempio le condizioni locali potrebbero non essere adeguatamente rappresentate dalle condizioni regionali o globali. - L'accuratezza degli studi di LCA pu essere limitata dalla accessibilit e dalla disponibilit dei dati interessanti, o dalla qualit dei dati, per esempio mancanza di dati, loro tipologia, livello di aggregazione, valori mediati, o specici di un sito. - L'assenza di dimensioni spaziali e temporali nellinventario dei dati utilizzati per la valutazione di impatto introduce incertezza nei risultati dell'impatto. Questa incertezza varia a seconda delle caratteristiche spaziali e temporali di ciascuna categoria di impatto. In generale, le informazioni ottenute attraverso uno studio di LCA dovrebbero essere usate come parte di un processo decisionale molto pi completo e utilizzate per comprendere gli scambi globali o generali. Confrontare i risultati di differenti studi di LCA, possibile solamente se le assunzioni e il contesto di ciascuno studio sono i medesimi. Per ragioni di trasparenza queste assunzioni dovrebbero essere esplicitamente dichiarate. La presente norma internazionale fornisce sia i principi che il quadro di riferimento, insieme ad alcune prescrizioni metodologiche, per condurre studi di LCA. Altri dettagli riguardo ai metodi sono contenuti nelle norme internazionali complementari ISO 14041, ISO 14042 e ISO 14043 che riguardano le varie fasi dellLCA. La presente norma internazionale, come tutte le altre, non nalizzata e non pu essere usata per creare barriere commerciali non-tariffarie, o per aumentare o modicare le prescrizioni legali di un'organizzazione.
RIFERIMENTO NORMATIVO
La norma sottoindicata contiene disposizioni valide anche per la presente norma, in quanto in essa espressamente richiamata. Al momento della pubblicazione della presente norma era in vigore ledizione sottoindicata. Tutte le norme sono soggette a revisione, pertanto gli interessati che stabiliscono accordi sulla base della presente norma sono invitati a vericare la possibilit di applicare ledizione pi recente della norma richiamata. I membri dell'ISO e dell'IEC posseggono gli elenchi delle norme internazionali in vigore. Gestione ambientale - Valutazione del ciclo di vita - Denizione ISO 14041:-3) dellobiettivo e del campo di applicazione e analisi dellinventario del ciclo di vita
3)
In pubblicazione.
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3 3.1 3.2
DEFINIZIONI
Ai ni della presente norma, si applicano le denizioni seguenti:
allocazione: Ripartizione nel sistema di prodotto allo studio dei ussi in entrata e in uscita
di una unit di processo.
asserzione comparativa: Dichiarazione sulla superiorit o l'equivalenza in materia ambientale di un prodotto rispetto ad un altro prodotto con il quale compete avente la medesima funzione.
3.3
usso elementare:
1) materia o energia che entra nel sistema allo studio, prelevati dall'ambiente senza alcuna preventiva trasformazione operata dall'uomo; 2) materia o energia che esce dal sistema allo studio, scaricati nell'ambiente senza alcuna ulteriore trasformazione operata dall'uomo.
usso in entrata (input): Materia o energia che entra in una unit di processo.
La materia pu essere costituita da materie prime e da prodotti.
3.7 3.8
parte interessata: Individuo o gruppo interessato o inuenzato dalla prestazione ambientale di un sistema di prodotto, o dai risultati della valutazione del ciclo di vita.
ciclo di vita: Fasi consecutive e interconnesse di un sistema di prodotti, a partire dall'acquisizione delle materie prime o dalla generazione delle risorse naturali, no allo smaltimento nale.
3.9
valutazione del ciclo di vita (LCA): Compilazione e valutazione attraverso tutto il ciclo di
vita dei ussi in entrata e in uscita, nonch i potenziali impatti ambientali, di un sistema di prodotto.
3.10
valutazione dell'impatto del ciclo di vita: Fase della valutazione del ciclo di vita orientata
a comprendere e a stimare l'ampiezza e l'importanza dei potenziali impatti ambientali di un sistema di prodotto.
3.11
interpretazione del ciclo di vita: Fase della valutazione del ciclo di vita, nella quale l'analisi dellinventario o la valutazione dell'impatto, o entrambi, sono combinati coerentemente con l'obbiettivo prestabilito e lo scopo da raggiungere, al ne di ricavare conclusioni e raccomandazioni.
3.12
analisi dell'inventario del ciclo di vita: Fase della valutazione del ciclo di vita che comprende la compilazione e la quanticazione dei ussi in entrata e in uscita, per un dato sistema di prodotti nel corso del suo ciclo di vita.
3.13
Nota
usso in uscita (output): Materia o energia che esce da una unit di processo.
La materia pu essere costituita da materie prime, da prodotti intermedi, da prodotti, da emissioni e da riuti.
3.14 3.15
Nota
esecutore: Persona o gruppo di persone che esegue una valutazione del ciclo di vita. sistema di prodotti: Insieme elementare di unit di processo connesse tra loro per quanto riguarda materia e energia, che perseguono una o pi funzioni denite. Nella presente norma internazionale, il termine "prodotto" usato da solo comprende non solo i sistemi di prodotti ma pu anche includere i sistemi di servizio.
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materia prima: Materia primaria o secondaria utilizzata per realizzare un prodotto. conne del sistema: Interfaccia fra un sistema di prodotto e l'ambiente o un altro sistema
di prodotto.
trasparenza: Presentazione aperta, completa e comprensibile delle informazioni. unit di processo: La pi piccola parte di un sistema di prodotto, per la quale sono stati
raccolti i dati nel corso della valutazione del ciclo di vita.
riuto: Tutto ci che esce dal sistema di prodotto, che destinato allo smaltimento.
4 4.1
DESCRIZIONE GENERALE DELLA VALUTAZIONE DEL CICLO DI VITA Caratteristiche fondamentali dellLCA
L'elenco seguente riassume alcune delle caratteristiche fondamentali della metodologia di valutazione del ciclo di vita: - Gli studi di LCA dovrebbero esaminare in modo sistematico e adeguato gli aspetti ambientali dei sistemi di prodotto, dall'acquisizione delle materie prime allo smaltimento nale. - Il grado di dettaglio e l'estensione temporale di un LCA possono variare ampiamente, in funzione dell'obbiettivo e del campo di applicazione dello studio. - Il campo di applicazione, le assunzioni, la descrizione della qualit dei dati, le metodologie e i risultati degli studi di LCA dovrebbero essere trasparenti. Gli studi di LCA dovrebbero discutere e documentare le fonti dei dati ed essere chiaramente e appropriatamente comunicati. - Dovrebbero essere poste delle condizioni, in funzione dell'applicazione che si intende fare dellLCA, afnch siano rispettate la riservatezza e i diritti di propriet. - La metodologia dellLCA dovrebbe essere aperta ad accogliere le nuove conoscenze scientiche e l'aggiornamento dello stato dell'arte della tecnologia. - Requisiti speciali sono richiesti agli studi di LCA, che vengono usati per effettuare una comparazione pubblicamente divulgata. - Non esistono basi scientiche per ridurre i risultati dellLCA a un risultato numerico o a un punteggio globale, poich vi sono complessit e meccanismi di compensazione per i sistemi analizzati nelle differenti tappe del loro ciclo di vita. - Non esiste un unico metodo per condurre gli studi di LCA. Le organizzazioni dovrebbero avere la essibilit necessaria per attuare praticamente lLCA in conformit alla presente norma internazionale, basata su una specica applicazione e sui requisiti dell'utilizzatore.
4.2
Fasi di un LCA
La valutazione del ciclo di vita deve comprendere la denizione dell'obbiettivo e del campo di applicazione dello studio, l'analisi dell'inventario, la valutazione dell'impatto, l'interpretazione dei risultati, come illustrato nella gura 1. I risultati di un LCA possono costituire un'informazione utile per numerosi processi decisionali. Le applicazioni dellLCA, come quelle elencate nella gura 1, son situate al di fuori del campo di applicazione della presente norma internazionale. Gli studi d'inventario del ciclo di vita devono comprendere la denizione dell'obbiettivo e del campo di applicazione, l'analisi dell'inventario e l'interpretazione dei risultati. I requisiti e le raccomandazioni della presente norma internazionale, con l'eccezione delle disposizioni relative alla valutazione dell'impatto, si applicano anche agli studi dinventario del ciclo di vita.
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gura
Fasi di un LCA
Applicazioni dirette: - Sviluppo e miglioramento del prodotto Analisi dell'inventario Interpretazione - Pianicazione strategica - Impostazione della politica pubblica - Strategia commerciale (marketing) - Altro
Valutazione dell'impatto
QUADRO METODOLOGICO
Oltre ai requisiti generali di seguito specicati, un requisito della presente norma internazionale che la denizione dell'obbiettivo e del campo di applicazione, come pure l'analisi dell'inventario, devono essere conformi alle corrispondenti disposizioni della ISO 14041.
5.1
5.1.1
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5.1.2
5.1.2.1
5.1.2.2
Pagina 8 di 16
5.1.2.3
5.1.2.4
5.1.2.5
5.2
5.2.1
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5.2.2
5.3
I dati raccolti prima della ponderazione dovrebbero rimanere disponibili. Il quadro metodologico e scientico della valutazione di impatto ancora in corso di sviluppo. I modelli delle categorie di impatto si trovano in differenti gradi di sviluppo. Non vi sono metodologie generalmente accettate per associare con coerenza e precisione i dati d'inventario a specici potenziali impatti ambientali. La fase di valutazione d'impatto del ciclo di vita contiene della soggettivit quali la scelta, la modellizzazione e la valutazione delle categorie d'impatto. Conseguentemente la trasparenza un fattore critico della valutazione d'impatto, ai ni di assicurare che le assunzioni siano descritte con chiarezza e riportate nella relazione.
5.4
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La fase di interpretazione pu generare un procedimento iterativo di riesame e di revisione del campo di applicazione della LCA, come pure della natura e della qualit dei dati raccolti per conseguire l'obbiettivo denito. Le risultanze dell'interpretazione dovrebbero riettere i risultati di ogni analisi di sensibilit che viene effettuata. Le decisioni e le azioni conseguenti allo studio possono dar luogo a implicazioni ambientali identicate nelle risultanze dell'interpretazione, esse si collocano al di fuori del campo di applicazione dello studio dellLCA, poich vengono presi in considerazione anche altri fattori, quali la prestazione tecnica e gli aspetti economici e sociali.
RELAZIONE
I risultati della valutazione del ciclo di vita devono essere comunicati in modo equo, completo e preciso al pubblico interessato. Il tipo e il formato della relazione devono essere deniti in fase di denizione del campo di applicazione dello studio. Risultati, dati, metodi, assunzioni e limitazioni devono essere trasparenti e presentati in modo sufcientemente dettagliato tale da permettere al lettore di capire le complessit e le gradualit inerenti allo studio di LCA. La relazione deve inoltre permettere di usare i risultati e l'interpretazione in modo coerente con gli obbiettivi dello studio. Quando i risultati della LCA devono essere comunicati a terzi, cio a una parte interessata che non sia n chi ha ordinato lo studio, n chi l'ha realizzato, qualunque sia la forma di questa comunicazione, deve essere preparata una relazione per i terzi. Questa relazione costituisce un documento di riferimento, che deve essere tenuto a disposizione di ogni parte terza a cui indirizzata la comunicazione. La relazione per la parte terza deve comprendere i seguenti aspetti: a) aspetti generali: 1) chi commissiona e chi realizza lLCA (interni o esterni), 2) data della relazione, 3) dichiarazione che lo studio stato condotto in conformit alle prescrizioni della presente norma internazionale; b) denizione dell'obbiettivo e del campo di applicazione; c) analisi d'inventario del ciclo di vita: raccolta dei dati e procedure di calcolo; d) valutazione dell'impatto del ciclo di vita: metodologia e risultati della valutazione dell'impatto che stata effettuata; e) interpretazione del ciclo di vita: 1) risultati, 2) assunzioni e limitazioni associate all'interpretazione dei risultati, relative alla metodologia e ai dati, 3) valutazione della qualit dei dati; f) revisione critica: 1) nome ed appartenenza dei revisori, 2) relazioni di revisione critica, 3) risposte alle raccomandazioni. In caso di asserzione comparativa, nella relazione devono essere trattati anche i seguenti argomenti: - analisi dei ussi di materia e di energia per giusticare la loro inclusione o esclusione; - valutazione della precisione, della completezza e della rappresentativit dei dati utilizzati; - descrizione dell'equivalenza dei sistemi posti a confronto, in conformit con 5.1.2.4; - descrizione del procedimento di revisione critica.
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7 7.1
7.2
7.3
7.3.1
7.3.2
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La dichiarazione di revisione, i commenti dell'esecutore e ogni risposta alle raccomandazioni fatte dal revisore devono essere inclusi nella relazione dello studio di LCA.
7.3.3
Pagina 13 di 16
APPENDICE (informativa)
A BIBLIOGRAFIA
[1] [2] ISO 14042:-4) ISO 14043:-4) Environmental management - Life cycle assessment - Life cycle impact assessment Environmental management - Life cycle assessment - Life cycle interpretation
4)
In pubblicazione.
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Milano (sede)
Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. (02) 70024200 - Fax (02) 70105992 Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it Via delle Colonnelle, 18 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604 Email: uni.roma@uni1.inet.it c/o Tecnopolis CSATA Novus Ortus Strada Provinciale Casamassima - 70010 Valenzano (BA) - Tel. (080) 8770301 - Fax (080) 8770553 c/o CERMET Via A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) 6250260 - Fax (051) 6257650 c/o AQM Via Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) - Tel. (030) 2590656 - Fax (030) 2590659 c/o Centro Servizi Promozionali per le Imprese Viale Diaz, 221 - 09126 Cagliari - Tel. (070) 349961 - Fax (070) 34996306 c/o C.F.T. SICILIA Piazza Buonarroti, 22 - 95126 Catania - Tel. (095) 445977 - Fax (095) 446707 c/o Associazione Industriali Provincia di Firenze Via Valfonda, 9 - 50123 Firenze - Tel. (055) 2707268 - Fax (055) 2707204 c/o La Spezia Euroinformazione, Promozione e Sviluppo Piazza Europa, 16 - 19124 La Spezia - Tel. (0187) 728225 - Fax (0187) 777961 c/o Consorzio Napoli Ricerche Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. (081) 5537106 - Fax (081) 5537112 c/o Azienda Speciale Innovazione Promozione ASIP Via Conte di Ruvo, 2 - 65127 Pescara - Tel. (085) 61207 - Fax (085) 61487 c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi Via Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. (011) 6700511 - Fax (011) 6965456 c/o Treviso Tecnologia Via Roma, 4/D - 31020 Lancenigo di Villorba (TV) - Tel. (0422) 608858 - Fax (0422) 608866 c/o CATAS Via Antica, 14 - 33048 S. Giovanni al Natisone (UD) - Tel. (0432) 747211 - Fax (0432) 747250 c/o Associazione Industriali Provincia di Vicenza Corso Palladio, 15 - 36100 Vicenza - Tel. (0444) 232794 - Fax (0444) 545573
Roma
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