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DOMENICA 29 APRILE 2012

Sulla sovranit monetaria

Auriti fu visionario o profeta?

La teoria del battagliero docente abruzzese: Se ci verr detto che leuro anzich ai popoli appartiene alla Bce sar una truffa colossale

Alberto Samon
ono passati dieci anni dallentrata in vigore delleuro, eppure ancor prima della sua immissione in circolazione cera chi aveva gi ampiamente sottolineato tutti i rischi di questa moneta, che non pochi cittadini europei guardano oggi con sempre maggiore diffidenza. Gi nel lontano 1977, in un suo scritto il professor Giacinto Auriti - giurista, fra i fondatori della facolt di Giurisprudenza delluniversit di Teramo - aveva teorizzato la nascita di una moneta europea: una moneta, per, di propriet dei popoli e non delle banche. Una proposta che rinnov anche nel 2001, poco prima dellavvio della moneta unica, quando fu lestensore di una proposta di legge diniziativa popolare in cui si sottolineava con forza che lEuro dovesse essere di propriet del portatore e dunque dei cittadini dEuropa. In tempi lontani, in cui non esistevano ancora gli euro-scettici e non si vedevano gli effetti dellunit monetaria, Auriti aveva bene intuito le manovre del sistema bancario e preannunciato i rischi del cosiddetto signoraggio, rispetto ai quali sottolineava che la banca, emettendo moneta mediante un prestito, stesse trasformando i cittadini da proprietari in debitori, poich dopo lentrata in vigore dellEuro, tutti gli europei avrebbero avuto un debito presso la Banca Centrale

pari allintero ammontare del denaro in circolazione. Il professore Auriti, basandosi soprattutto sulle tesi anti-usura di Ezra Pound, aveva anche ribadito che, in ultima analisi, a pagare questo debito non dovuto fossero proprio i cittadini, colpiti con un maggiore prelievo fiscale e con interessi bancari ai limiti dei tassi usurai. La provocazione della moneta locale Rispetto a questi rischi, allarticolo 1 della proposta di legge per la sovranit monetaria, si prevedeva che lEuro, allatto dellaccettazione, nascesse di propriet dei cittadini e fosse acquisita, a questo scopo, nella disponibilit degli Stati membri aderenti al Trattato di Maastricht. In base a questo principio, quindi, lEuro sarebbe stata di propriet del cittadino europeo. Il cittadino scriveva Giacinto Auriti dieci anni fa, alla vigilia dellentrata in circolazione dellEuro - si illude di essere proprietario della moneta che ha in tasca in quanto il prestito gli consente la propriet provvisoria per la durata del prestito stesso. In effetti i padroni delle banche centrali sono in grado di pretendere la restituzione della moneta emessa in tempi e quantitativi da loro stessi arbitrariamente stabiliti e programmati, con la stessa libert con cui lallevatore di bestiame stabilisce la quantit di latte da mungere. Il docente, scomparso nel 2006, spiegava, inoltre, il perch fossero

Contro la Banca dItalia


Giacinto Auriti stato un giurista, saggista e politico italiano. Partendo dagli argomenti anti-usura di Ezra Pound aveva esposto il suo manifesto: Oggi la moneta nasce di propriet della banca che la emette prestandola ai cittadini. Noi vogliamo che nasca di propriet dei cittadini e che sia accreditata ad ognuno come reddito di cittadinanza

cambiate le caratteristiche del prelievo fiscale: quando la moneta era propriet del portatore (oro) - sottolineava - il prelievo fiscale era un atto di scambio tra contribuente e Stato e il tributo era commisurato e finalizzato ai costi delle funzioni e servizi statali. Con lavvento della moneta-debito, potenzialmente il prelievo grava su tutto il denaro in circolazione, perch tutto gravato di debito verso la banca centrale. E non tutto, perch il battagliero professore, amico personale dellallora Cardinale Ratzinger, in tempi ormai lontani era fra i pochi a ricordare che lEuro non avesse alcun valore intrinseco, essendo state abolite le riserve auree che in passato venivano depositate al momento dellemissione della carta moneta, domandandosi come mai nel trattato di Maastricht non ci fosse una sola riga per spiegare a chi appartenesse la propriet dellEuro: Se ci verr detto che appartiene i popoli, e che la Bce si arroga solamente il diritto di stamparlo affermava questo potrebbe essere accettabile, ma se ci viene detto che appartiene alla Bce sar una truffa colossale. Per combattere a modo suo il potere bancario, Auriti riusc a far introdurre a Guardiagrele suo paese di nascita in Abruzzo una moneta locale: un esperimento, volto ad affermare che il valore alla moneta deve essere dato non dalla Banca, ma dai cittadini.

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