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GRAZIA MARIA COL, TALITA MONTINI, ANTONIO PANDOLFI, ADOLFO TASINATO

ConCorro: una mobile app sui concorsi pubblici

Documento distribuito con licenza Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo 3.0 Unported (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/legalcode)

Indice

Introduzione I servizi per i terminali mobili, nuova opportunit per il cittadino Prima parte Concept di un progetto di applicazione per dispositivi mobili sui concorsi pubblici 1.1 I concorsi pubblici nei nuovi scenari del web (devices fruibili in mobilit e ottica multicanale) di Grazia Maria Col Una classificazione delle tipologie di sevizio I concorsi pubblici nellera digitale Unanalisi logico-funzionale dei bandi di concorso nei siti istituzionali Perch una app sui concorsi pubblici Allegato 1 Bibliografia/Sitografia 1.2 Applicazioni per dispositivi mobili: lo stato dellarte nella PA di Antonio Pandolfi Cenni alla normativa di riferimento Le iniziative in corso Le fonti dei dati e il movimento per gli open data Due siti web di riferimento per i candidati ai concorsi: Cliclavoro e Stepone Allegato 1 - Elenco delle app presenti nei diversi segmenti della fig. 1.2.1

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Allegato 2 - I tracciati record contenuti nellAllegato A del decreto ministeriale 13 ottobre 2011 Bibliografia/Sitografia

Seconda parte Unipotesi di progetto che risponda ai requisiti di usabilit 2.1 Aspetti di architettura dei servizi mobili di Adolfo Tasinato Mobile apps vs mobile web Servizi e tecnologie mobili: Tipologie e diffusione Standard HTML5 Sistemi operativi/piattaforme Bibliografia/Sitografia 2.2 Metodologia per la progettazione di unapplicazione per dispositivi mobili di Talita Montini Progettazione di unapplicazione mobile Usabilit delle applicazioni mobili Alcuni strumenti per la progettazione: iBuildApp, Appsbuilder, Buildanapp Bibliografia/Sitografia 2.3 Requisiti per uno studio di fattibilit: ConCorro, una mobile app per i concorsi pubblici di Grazia Maria Col, Talita Montini, Antonio Pandolfi, Adolfo Tasinato Collegamento allufficio concorsi e acquisizione di informazioni sul proprio status di candidato/concorrente Prototipo di interfaccia utente Vincoli e criticit del prodotto/servizio ipotizzato p. 129 p. 104 p. 68

Introduzione1
Nel nuovo modello di e-government, emerso gi nel Trattato di Lisbona del 2000 e nella nuova prospettiva di un passaggio dalleconomia dellinformazione alleconomia della conoscenza2, la pubblica amministrazione deve diventare unamministrazione digitale multicanale in grado di offrire servizi integrati, fruibili ovunque, facilmente e in tempo reale 3, grazie allinterazione virtuale sviluppata con Internet. Questa prospettiva non riguarda solo la domanda di informazione, ma anche la richiesta di poter svolgere operazioni e transazioni, restando nel proprio ufficio o nella propria abitazione, in un contesto del tutto digitale. Il canale Mobile rappresenta linnovazione tecnologica del momento, lo strumento pi idoneo per sviluppare le nuove strategie informative e comunicative, che, attraverso le applicazioni per dispositivi mobili, sono in grado di raggiungere chiunque in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, attraverso il telefono cellulare e la connessione ad Internet. Anche la pubblica amministrazione pu offrire allutenza lopportunit di accedere alle informazioni istituzionali e ai servizi attraverso strumenti diversi dal computer o dallo sportello, strumento classico di contatto: usando un telefono cellulare, un utente potrebbe accedere alle informazioni del portale pubblico via sms o tramite linterazione vocale, oppure direttamente via Web usando un Internet Point pubblico o il proprio client, magari allertato dal servizio di posta elettronica. Tutto ci presuppone la disponibilit di dati aperti (open data), cio la condivisione intelligente e standardizzata di dati e funzioni elementari delle PA, per poter sviluppare servizi evoluti (open services) per cittadini ed imprese. La disponibilit dei dati, oltre a garantire trasparenza, indispensabile per sviluppare applicazioni che, elaborando questi dati, sono in grado di fornire servizi a valore aggiunto ai cittadini, oltre a costituire esse stesse un feed-back sul patrimonio informativo della PA.
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Proponiamo, con alcuni aggiustamenti, la tesi di Master in Comunicazione digitale e comunicazione in rete che abbiamo discusso il 30 marzo 2012 presso lUniversit Tor Vergata di Roma. Ringraziamo partecipanti e docenti del Master, ed in particolare i prof. Elisabetta Zuanelli, Stefano Salsano e Francesca Dragotto. Errori ed omissioni rimangono nella esclusiva responsabilit degli autori di ciascun capitolo. 2 Cfr E.Zuanelli: Amministrazione digitale ed economia in Rete: principi,obblighi, applicazioni, soluzioni, in Ecomit, I-comit, Comunicazione digitale Mercati e tendenze, anno II, nuova serie, n.3-4 maggio-agosto 2010, http://www.Icomit.it.,p.30 ss. Tale passaggio implica la nozione di conoscenza intesa come informazione strutturata per agire , interagire socialmente, informatizzata, si traduce nei nuovi servizi on-line , di e-commerce, e-learning, e-business, e-banking, ecc..Tale nozione assume una rilevanza rivoluzionaria nella virtualizzazione crescente della sfera dazione sociale umana ed implica un vantaggio economico competitivo che deriva dalla sua gestione elettronica. il ROI della conoscenza. 3 I. Mecarozzi: Esiste la multicanalit?, in I-comit, Comunicazione digitale, Opinioni, anno II, nuova serie, n.3-4 maggio-agosto 2010, http://www.Icomit.it.

Il nostro punto di partenza unanalisi della materia concorsuale nello scenario delle nuove tecnologie, anche alla luce delle ultime disposizioni normative, che obbligano i cittadini ad utilizzare in maniera esclusiva le domande di partecipazione on-line ai concorsi. Partendo dalle criticit che emergeranno dallanalisi delle sezioni dei siti istituzionali dedicate ai concorsi, ci proponiamo di sviluppare unipotesi di applicazione per dispositivi mobili che possa dare una risposta alle domande poste da quella fascia particolare di utenza, molto numerosa, che ricorre ai concorsi pubblici per avere accesso al mondo del lavoro. Lopportunit di sviluppare applicazioni dinamiche ed interattive4, utilizzando anche i dati aperti della Pubblica Amministrazione, offre come valore aggiunto la disponibilit di fruire di informazioni strutturate e di interagire con lamministrazione stessa attraverso il telefono cellulare. Ad esempio, tramite sms (short message service), possono essere inviate informazioni riguardanti le proprie attivit e liter dei procedimenti. Il valore aggiunto per l'utilizzatore dellapp consiste nel ricevere direttamente sul telefonino, in modalit push (che riguarda informazioni inviate al telefonino su iniziativa della rete o dei server del servizio, in alternativa alla modalit pull, in cui linformazione viene inviata in seguito ad una esplicita richiesta da parte dellutente) comunicazioni personali riguardanti la sua prova di concorso, i risultati della graduatoria, lesito delle prove e cos via. In modalit offline, invece, un utente ha la possibilit di leggere il tutto e di accedere ad altri servizi. La nostra ipotesi di progetto prevede la creazione di unapplicazione nativa per il sistema mobile piuttosto che di un sito web visibile su dispositivi mobili (in questo caso si tratterebbe di web app). I vantaggi di unapplicazione nativa sono quelli gi citati precedentemente: ricezione messaggi push, possibilit di utilizzo offline e cos via. Nonostante questo bisogna tenere conto dei problemi legati alla variet dei dispositivi mobili. Malgrado la consapevolezza che Unapp non fa primavera. 5 e che potrebbe essere la moda del momento, riteniamo che essa sia uno dei possibili strumenti per migliorare la qualit dei servizi offerti ai cittadini. Il lavoro strutturato in due parti, composta ognuna da due capitoli. Il capitolo 1.1 prevede una descrizione delle tipologie di servizi in rete ed una
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Si rimanda alle dispense di Stefano Salsano Servizi mobilied in particolare alla distinzione tra applicazioni web statiche, applicazioni web dinamiche e applicazioni native, Materiale didattico del Master in Comunicazione digitale e comunicazione in rete, Universit di Tor Vergata, Roma, A.A..2010-2011. 5 Rapporto 2010 dellOsservatorio Mobile marketing e service, Mobile marketing e service: Unapp non fa primavera, Politecnico di Milano, Dipartimento di ingegneria gestionale, www.osservatori.net, gennaio 2011.

focalizzazione sulla classificazione dei servizi, in particolare di quelli

interattivi, sulla

multicanalit e sullimpatto che i nuovi scenari del web producono su materie tradizionalmente statiche, poco sensibili alle innovazioni tecnologiche, quali quelle delle procedure concorsuali pubbliche. Il capitolo 1.2 descrive sommariamente i mattoni da utilizzare nella successiva costruzione dell'ipotesi progettuale: il quadro normativo, con la definizione a livello europeo del concetto di servizio della societ dell'informazione e l'affermazione del principio della registrazione unica; l'utilizzo che delle app si fa in Italia in ambito pubblico, con una proposta di classificazione di quanto attualmente censito; il movimento per gli open data, con le sue enormi potenzialit che proprio in questi mesi sembrano cominciare a concretizzarsi anche in Italia. Infine, viene richiamata una iniziativa del Ministero del Lavoro (il portale Cliclavoro), alla quale ragionevolmente potrebbe essere ancorata un'app a carattere generale sui concorsi pubblici. Il capitolo 2.1 presenta una panoramica sulle tecnologie per applicazioni mobili, sulle differenze tra applicazioni native e applicazioni web e le novit introdotte dal nuovo linguaggio HTML5. In particolare si analizzano la diffusione di tali tecnologie e le prospettive di sviluppo futuro. Il capitolo 2.2 descrive, senza entrare troppo nei dettagli ingegneristici/informatici, i passaggi da seguire nella realizzazione di unapplicazione e i vincoli legati allusabilit. Inoltre, nellultimo paragrafo, si fa riferimento a tre siti, che permettono di sviluppare in modo veloce e pratico unapp. Nel capitolo 2.3 si utilizzano i concetti e gli strumenti richiamati nei capitoli precedenti, e si illustra in modo pre-progettuale la struttura dellapp proposta dal nostro gruppo.

(Tutte le immagini riportate nel testo sono utilizzate ad esclusivo scopo di ricerca)

PRIMA PARTE

Concept di un progetto di applicazione per dispositivi mobili sui concorsi pubblici

1.1 I concorsi pubblici nei nuovi scenari del web (devices fruibili in mobilit e ottica multicanale)
di Grazia Maria Col 1.1.1 Una classificazione delle tipologie di servizio Nella prima parte del capitolo sar presentata una descrizione delle tipologie di servizi in rete, con particolare attenzione per quelli interattivi, e per limpatto che i nuovi scenari del web comportano su materie tradizionalmente statiche, poco sensibili alle innovazioni tecnologiche, quali quelle relative alle procedure concorsuali pubbliche. Nella seconda parte si proceder ad una analisi logico-funzionale delle sezioni Concorsi presenti sui siti istituzionali della amministrazioni centrali dello Stato (ministeri), propedeutica alla acquisizione di un set di informazioni utili per lo sviluppo di una ipotesi di applicazione per dispositivi mobili in grado di soddisfare le richieste di informazioni e di servizi on-line che il cittadino/utente, attraverso il telefono cellulare e la connessione ad internet, pu in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo richiedere.

Il concetto di servizio ha due distinte accezioni nel diritto amministrativo: la prima attiene alla produzione di un bene della vita (ad esempio servizio scolastico, mensa, assistenza sociale, ecc) da parte dellamministrazione, la seconda, utilizzata propriamente nel contesto informatico, si differenzia dalla precedente perch riguarda gli strumenti, le nuove tecnologie utilizzate per esercitare la funzione pubblica. Non si tratta dunque di unattivit finalizzata allottenimento di un bene della vita (ad es. il servizio scolastico), ma strumentale alla produzione di quel bene (certificato di iscrizione), cio preordinata allottenimento un provvedimento; dal punto di vista informatico, si tratta di unapplicazione che gestisce in maniera guidata una o pi fasi di un procedimento e consente allutente di interfacciarsi con la PA. Ai fini del presente lavoro, prendiamo in considerazione le tipologie di servizio distinte sia per fasce di utenza a cui sono dirette, sia per la diversit del prodotto e dei relativi processi di produzione che per il canale utilizzato. Si possono distinguere i servizi classici disponibili sul web, cio i servizi propriamente

detti e le funzionalit ormai consolidate 6: servizi diretti ad un utente per volta


navigazione tra le pagine posta elettronica prelievo di documenti in FTP aggiornamento di software o di driver motori di ricerca motori di ricerca interni

servizi diretti a comunit di utenti:


newsletter (lista di destinatari che hanno chiesto liscrizione) motori di ricerca diretti a pubblici clusterizzati

servizi diretti a gruppi di persone, che in aggiunta partecipano attivamente al servizio (interattivit)
Chat forum, newsgroup, gruppi di discussione blog

servizi legati al mondo del lavoro


e-commerce (acquisto beni e servizi in rete) m-commerce (mobile commerce:transazioni commerciali tramite dispositivi mobili, pc portatili, palmari, cellulari, ecc.) e-banking (transazioni bancarie via Internet) e-government (attivit tra amministrazioni pubbliche e con i cittadini per lerogazione dei servizi in rete) telelavoro

accesso ai propri dati: le organizzazioni dispongono di banche dati dove sono memorizzate
informazioni relative a cittadini , a persone fisiche o giuridiche, i quali possono avere il bisogno di accedervi (es. dati fiscali) accesso ai dati aziendali call center o contact center e-learning. S.Rubini, I supporti tecnologici e le competenze informatiche nellorganizzazione pubblica e privata, in E.Zuanelli (a cura di) in Manuale di economia della conoscenza, Roma, Colombo 2004, p.319 ss.
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Nella comunicazione digitale, nella quale il flusso comunicativo gestito da una tecnologia elaborativa o trasmissiva del messaggio, linterazione tra soggetti diversi avviene attraverso siti e portali, per cui assume evidente rilevanza larticolazione chiara dei contenuti del sito (temi e sottotemi) e delle macrofunzioni del sito (informativa, operativa, transattiva), ovvero il fatto che intorno ad un certo argomento/tema si intenda realizzare un servizio informativo (per far sapere, far conoscere qualcosa), o far fare qualcosa allutente7. Per questo importante stabilire le logiche che conducono alla sua creazione, in particolare larchitettura del sito (architettura della conoscenza, architettura della comunicazione ed architettura informatica), le competenze necessarie per il design del sito, gli aspetti di elaborazione del contenuto, ed il rispetto dei parametri di usabilit ed accessibilit8. Possiamo distinguere tre tipologie di servizio associabili alle macrofunzioni dei siti: Servizio informativo (che presuppone una base di conoscenza a monte: CMS=Content management system, ECM=enterprise content management, ecc). E diretto ad una utenza indeterminata e in alcuni casi passiva, unidirezionale ed ha uno scopo educativo: sapere, far sapere qualcosa. Le modalit di erogazione delle informazioni (risposta in tempo reale o differita) sono tutte strettamente dipendenti dal mezzo utilizzato: telefono, fax, posta elettronica, ecc. La logica e la funzionalit del servizio si misurano ad esempio rispetto ai tempi di erogazione, allaccuratezza della risposta, alla conoscenza tecnologica del mezzo, alla riservatezza, alla rilevazione della soddisfazione dellutente, alla guida per la richiesta. Le modalit di fruizione possono essere: voce, video, su carta, ecc.; le modalit di ricezione della risposta dipendono dalla presenza di sistemi automatici predisposti dal fornitore (bollettini o sms), o da sistemi di consultazione automatica tramite telefono o consultazione pagine del sito dedicate. Servizio operativo: ha lo scopo di fare qualcosa, ha una destinazione individuale e presuppone un sistema amministrativo-informatico che rende possibile laccesso tramite le pagine funzionali 9, che rappresentano una procedura ed una sequenza di azioni predefinita e consentono allutente di svolgere operazioni on-line in tempo reale, di iscriversi ad un servizio,

E.Zuanelli, La comunicazione elettronica nelle Universit italiane: unanalisi di qualit, in Manuale di linguaggio, comunicazione e applicazioni digitali, Roma Colombo, 2006, p.199. 8 E.Zuanelli, Comunicazione digitale: un approccio semiologico linguistico, Editore Colombo, Roma 2009, p.169. 9 G.Acerboni, Progettare e scrivere per Internet, McGraw-Hill, Milano 2005, p. 80 ss.

compilare un modulo, verificare un conto bancario, ecc. Questo trasferimento delle procedure della vita reale (compilare un modulo per attivare un processo amministrativo) alla vita digitale, comporta spesso, dinanzi ad una procedura on-line, una amplificazione dei disagi che il senso di solitudine in genere provoca nellutente di un servizio nella vita reale 10. Servizio interattivo: prevede non solo sistemi informativi in grado di garantire lautomazione delle funzioni dellamministrazione e di disporre un ampliamento delle informazioni strutturate disponibili, ma anche la possibilit di erogare servizi tra

amministrazioni. In questo caso necessario passare dai servizi informativi allinteroperabilit, tenendo presente lapproccio della multicanalit, 11 cio il potenziale utilizzo di strumenti differenziati che valorizzano limpiego delle nuove tecnologie per produrre ed erogare servizi e garantire accesso e prossimit ai cittadini. Nella realt italiana in particolare ci sono due aspetti da considerare quando si parla di multicanalit: il digital divide, vale a dire il divario del livello di digitalizzazione fra le varie fasce della popolazione e la diffusione, per l attivazione di reti di canali di erogazione, dei diversi supporti di comunicazione12. Non solo maggiori strumenti per laccesso, ma un nuovo

approccio amministrativo che consente di scegliere, tra canali tradizionali e non, quello pi adeguato allerogazione di un servizio e alla tipologia di utenza da raggiungere. A livello normativo, la fonte principale la Direttiva del 27 luglio 2005 sulla Qualit dei servizi on-line e la misurazione della soddisfazione degli utenti, del Dipartimento per

linnovazione e le tecnologie. Il criterio della soddisfazione degli utenti considerato uno degli aspetti centrali nella disciplina dei servizi in rete contenuta nel Codice dellamministrazione digitale (CAD), che prevede luso del canale telematico quale strumento pi idoneo per la rilevazione e la successiva elaborazione dei dati 13. Lapproccio alla multicanalit presente nella Direttiva si esprime in due modi: nel primo, la multicanalit finalizzata a promuovere lutilizzo dei servizi on-line e ad incentivarne la
Ibidem, p.81. Vd G.Cammarota-M.Morciano, Servizi pubblici on-line e multicanalit, in Amministrazione in cammino 24-42010, Rivista on-line delleconomia e di scienza dellamministrazione, a cura del Centro di ricerca dellamministrazione pubblica Vittorio Bachelet.www.amministrazioneincammino.it. 12 Un front-office multicanale implica la fruizione delle banche dati a disposizione dellamministrazione di tipo multi-accesso, lo sviluppo di servizi informativi accessibili da parte del cittadino a prescindere dalla tecnologia a sua disposizione. Un front office multicanale deve permettere alle Amministrazioni di erogare servizi uguali su pi canali di accesso, sia fisici sia virtuali, per non escludere da molte opportunit i cittadini non connessi alla rete Internet. Il lavoro di organizzazione e di integrazione dellofferta multicanale naturalmente operato a livello di back office. 13 http.//www.digitpa.gov.it/amministrazione-digitale/CAD-testo-vigente
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fruizione in modo da soddisfare le diverse tipologie di utenti, offrendo loro una pi ampia possibilit di scelta, ed attenuare la pressione sui canali di erogazione tradizionali consentendo di ridurre i costi di front-office, nel secondo, la multicanalit lo strumento per ovviare al divario digitale, che ancora fortemente presente in alcune fasce della popolazionee quindi deve prevedere sia la friubilit dei servizi tramite lo sportello tradizionale, sia laccesso in modalit remota (ad esempio chioschi pubblici, totem, servizi di connettivit tramite wireless, tv digitale, call center, telefoni cellulari).

1.1.2 I concorsi pubblici nellera digitale Le fonti normative La disciplina normativa in tema di procedure di reclutamento si applica a tutte le amministrazioni pubbliche e trova la fonte primaria negli artt. 51 e 97 della Costituzione, in leggi e regolamenti attuativi; si tratta di una materia sottratta alla contrattazione collettiva. Le fonti normative fondamentali in tema di concorsi pubblici risultano rappresentate: dallart.97 della Costituzione, che sancisce l'obbligo di accedere agli impieghi nelle Pubbliche Amministrazioni mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge; dal D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalit di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi; dal D.Lgs 165/2001 e sue successive modifiche, in particolare: dallart.35, che prevede la pubblicit, la trasparenza, loggettivit dei meccanismi di selezione, il attualmente

decentramento quali principi essenziali delle procedure di reclutamento nelle Amministrazioni Pubbliche, compresi gli Enti Locali; dagli artt. 28, 28 bis (questultimo inserito dallart.47 del d.lgs. n. 150 del 2009), riguardanti la nuova disciplina per laccesso alla qualifica di Dirigente di seconda e di prima fascia nelle Amministrazioni Pubbliche; dallart. 37, che prevede la necessit dell'accertamento delle conoscenze informatiche e delle lingue straniere nei concorsi; dal D. Lgs. 150/2009 (recante Attuazione della legge 4 marzo 2009, n.15, in materia di ottimizzazione della produttivit del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni), che ha introdotto una profonda riforma della disciplina del 11

lavoro pubblico, allinsegna di alcuni fondamentali principi quali quelli di trasparenza, incremento dellefficienza, premialit e selettivit. Tra le fonti citate, rilievo primario riveste il D.P.R. 9 maggio 1994, n. 487 "Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalit di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi." (Testo aggiornato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 4 febbraio 1997, n. 28), adottato in attuazione dellart.41 del decreto legislativo 3 febbraio 1993 n.29. Lart.3 in particolare regola in maniera dettagliata la procedura concorsuale. Nel D. Lgs. 165/2001, il Testo Unico sul Pubblico Impiego sono confluite tutte le normative che, in maniera frastagliata, riguardavano l'accesso al lavoro nella P.A. In particolare, larticolo 35 comma 3 del decreto 165/2001 elenca i principi fondamentali del concorso pubblico, principi tra laltro gi individuati dallart.1 c. 1 della legge 7 agosto 1990, n.241, tra i quali limparzialit, leconomicit e la celerit dellespletamento del concorso, anche con il ricorso a sistemi automatizzati.

Il procedimento amministrativo nellera digitale Il sistema dei processi amministrativi deve, sotto ogni aspetto, prassi procedimentale, modulistica, formule standard dei provvedimenti, diventare coerente con levoluzione tecnologica ed i processi di ICT che stanno velocemente modificando i rapporti tra PA e cittadini. La materia dei concorsi pubblici, una delle materie maggiormente regolate e regolamentate, ha invece subito pochi cambiamenti nel tempo e sembra poco sensibile ai processi di digitalizzazione ed innovazione tecnologica. Le fonti normative richiamate nel precedente paragrafo dettano i principi fondamentali in materia di reclutamento del personale ed hanno portata generale per tutte le PA, ma alcune disposizioni in esse contenute non vanno lette solo in senso letterale, vanno interpretate ed attualizzate, per consentire alle amministrazioni di adeguare i propri atti e regolamenti ai cambiamenti in atto. E il caso del DPR 487/94, che rappresenta il riferimento principale in materia di concorsi pubblici e prevede liter procedurale tipico delle procedure ad evidenza pubblica: -avviso -bando di concorso (lex specialis), che rappresenta la fonte specifica a cui fare 12

riferimento (contiene regole modalit e tempi di presentazione della domanda, modalit di espletamento delle prove e sistema di valutazione) -espletamento delle prove -decreto di approvazione della graduatoria. Lart.4 prevede che le domande di partecipazione debbano essere redatte in carta semplice e presentate a mezzo raccomandata o personalmente e con la firma autenticata (comma abrogato successivamente dallart.3 della legge 15 maggio 1997 n.127). Quanto previsto dallart.4 del DPR stato oggetto del processo di semplificazione e di innovazione tecnologica, pur restando ancora in vigore nella sua forma letterale. Il processo evolutivo, in ottemperanza a criteri di semplificazione, economicit e

celerit e al fine di consentire sia il rispetto dei tempi di conclusione del procedimento regolati dallart.2 della legge 241/90 come modificato dallart.7 della legge 69/2009, sia di migliorare la comunicazione con i candidati, si tradotto nella disposizione dellart. 65 del CAD, che prevede lacquisizione on-line delle domande di partecipazione tramite PEC, fax, o per via telematica e stabilisce la validit della trasmissione tramite PEC (che equivale alla domanda, la prova della data di

notificazione a mezzo posta), la sottoscrizione della

spedizione e le ulteriori comunicazioni della PA al cittadino sempre tramite PEC. Nel descrivere Il procedimento amministrativo nellera digitale G.Fabiano14 distingue tra attivit di rilevanza esterna, attivit di rilevanza interna, attivit vincolata e attivit

discrezionale e riprende alcune definizioni di base tra le quali: Il procedimento amministrativo in forma elettronica consiste nella rappresentazione ed elaborazione, attraverso strumenti informatici e telematici delle fasi del procedimento amministrativo sulla base di un programma o software predefinito. Per lautore il presupposto per la configurazione del procedimento amministrativo in modalit elettronica ladozione di atti amministrativi in formato elettronico, come disposto dal decreto legislativo 12 febbraio 1993 n.39.15 Ma, al di l della disciplina della informatizzazione delle istanze, della documentazione e della trasmissione della stessa (che si configura come

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G.Fabiano, Il procedimento amministrativo nellera digitale, in E.Zuanelli (a cura di): Manuale di economia della conoscenza, cit. p.371 ss. 15 La norma che regola la procedura per ladozione di atti amministrativi informatici il D.lgs 12 febbraio 1993 n.39, recante norme in materia di sistemi informativi automatizzati delle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera mm, della legge 23 ottobre 1992, n. 421.

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una gestione del procedimento amministrativo con lausilio delle nuove tecnologie) non si ancora di fronte ad un processo automatizzato vero e proprio, nel quale la tecnologia gestisce il processo e produce un output, senza lausilio determinante del funzionario responsabile. Lart.41 del CAD, titolato procedimento e fascicolo, si occupa sostanzialmente del fascicolo informatico, che attiene alla gestione e conservazione dei documenti, ma non va al di l della enunciazione che i procedimenti sono gestiti utilizzando le tecnologie dellinformazione e della comunicazione, rimandando a quanto previsto dalla normativa vigente. Resta dunque non chiaro come pu avvenire linformatizzazione della fasi del procedimento: avvio, istruttoria, decisione, fase integrativa dellefficacia16. La dottrina prevalente ritiene che la gestione dei procedimenti amministrativi con strumenti informatici possibile solo nel caso dellattivit vincolata, cio nel caso in cui ladozione di uno i pi atti o provvedimenti definita dalla norma e la procedura standardizzata e costituita da fasi sequenziali. Lattivit amministrativa di natura discrezionale, che richiede accertamenti complessi non troverebbe una adeguata trattazione con luso di strumenti informatici. Per E. Zuanelli 17 il fraintendimento da parte delle amministrazioni sulla nozione di digitalizzazione dei documenti e dei flussi di lavoro, comporta laggravio elettronico dellinformazione che viene ora scannerizzata e/o memorizzata senza unanalisi funzionale della sua utilit gestionale. Si comprano CMS, KMS, o motori di ricerca e data base come se esistessero realmente come soluzioni nel mercato: questi contenitori elettronici devono essere sviluppati con unanalisi puntuale e funzionale dei vecchi e nuovi procedimenti, che non restituisca le vecchie reingegnerizzazioni di processo. Nel back office delle amministrazioni e delle aziende, tuttavia, non sembrano emergere le competenze necessarie. Linvestimento in capitale umano del pubblico e del privato attraverso progetti di innovazione tecnologica si affida a sporadici corsi di informatica utente, di consistenza e durata modesta, incapaci di riconvertire le professionalit pre-rivoluzione informatica in nuove visioni e soluzioni gestionali. Il meglio che molte amministrazioni fanno la reingegnerizzazione di processi, metodologia inefficace e obsoleta se si considera che una gestione elettronica dei
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F. Tentoni, CAD Organizzazione e nuove tecnologie nel "nuovo" Codice dell'amministrazione digitale, in AziendaItalia n.6/2011, IPSOA, Gruppo Wolters Kluwer.. Il caso pi significativo di procedimento automatizzato quello sullo sportello unico per le attivit produttive, disciplinato dal DPR 160/2010. 17 E.Zuanelli, Amministrazione digitale ed economia in Rete: principi, obblighi, applicazioni, soluzioni, in MERCATI E TENDENZE, p.30.

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procedimenti amministrativi decreta la morte dello storico iter amministrativo 18. La tendenza evolutiva, prevista anche dalla legge 241/90, quella della

standardizzazione e trattazione automatica anche di aspetti non vincolati delle procedure (ne un esempio la procedura degli appalti pubblici e degli acquisti on-line). In tal senso va la proposta di E. Zuanelli, che nellarticolo gi citato Amministrazione digitale ed economia in rete, prefigura, la fine del procedimento amministrativo e rappresenta graficamente una sintesi visiva del passaggio alla fine del vecchio procedimento amministrativo, prevedendo che le operazioni di controllo automatico delle informazioni in ingresso, attraverso un protocollo informatico, adeguato consentano di eliminare liter amministrativo e di far coincidere innesco e chiusura del procedimento, attraverso unadeguata gestione dellinformazione (utilizzando la normativa esistente). Come fare? Occorre mappare ogni procedimento, semplificarne liter ragionando sui tipi di informazione che listanza e la relativa (auto)-certificazione di informazione richiede allutente, individuare quale informazione deve essere verificata da parte dellamministrazione, stabilire le connessioni tra controllo dei dati e delle informazioni richieste e lesito positivo del procedimento, tradurre il tutto in sistemi informativi e archivi intelligenti, meglio se reali data base per la correlazione automatica del tutto, attuando il dovere di uso e interscambio dei dati, non di certificati, tra amministrazioni. Questa ipotesi richiede la riconfigurazione del lavoro e dei tradizionali rapporti backoffice front- office. Il rapporto back office/front office azzerato; il front office virtuale diventa contestuale con il back office fisico/virtuale. Le ultime disposizioni in tema di informatizzazione delle procedure concorsuali Il DLgs 30 dicembre 2010, n.235, vincolante anche per le amministrazioni territoriali in precedenza escluse,ha integralmente riscritto lart. 6 del CAD sullutilizzo della posta elettronica certificata, al fine di allinearne il contenuto alle modifiche che, di volta in volta, ne hanno ritoccato il testo. Il decreto ha modificato l'art. 48, con lo scopo di allineare il CAD su vari aspetti della posta elettronica certificata regolati successivamente al 2005 in altri atti normativi e regolamentari, ha modificato l'art. 65, con il quale si riconosce la Posta Elettronica Certificata come valido sistema di presentazione telematica di istanze e dichiarazioni alla PA: le istanze saranno valide, per, solo ove le credenziali di accesso alle PEC siano state

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Ibidem, p.32 ss.

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rilasciate previa identificazione del titolare e ci sia attestato dal Gestore di PEC nel corpo del messaggio o in un apposito allegato19. Viene ulteriormente rafforzato l'obbligo per le pubbliche amministrazioni di utilizzare la posta elettronica certificata per tutte le comunicazioni in cui sia necessaria una ricevuta di invio e una di consegna con i soggetti interessati che ne fanno richiesta e che hanno preventivamente dichiarato il proprio
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indirizzo di posta elettronica

certificata . In sintesi, con la novella del 2010 del CAD si fissa l'equiparazione dell'invio tramite PEC alla Notificazione per mezzo della posta salvo che la legge disponga diversamente e non pi nei soli casi previsti dalla legge. Permangono le criticit legate alle strutture di governo dei processi di innovazione e ai persistenti divari digitali 21, sia dal punto di vista della alfabetizzazione informatica che dal punto di vista delle diversit del sistema amministrativo italiano. Con la direttiva n. 14 del 22 dicembre 2011 del Ministro per la Pubblica

amministrazione e la Semplificazione sono state introdotte importanti novit in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive conseguenti alle modifiche apportate dallart. 15 della legge di Stabilit 2012 al Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (DPR 28 dicembre 2000, n. 445). Dal 1 gennaio 2012 entra in vigore la validit dei certificati solamente tra privati e la totale de-certificazione del rapporto tra privati e pubblica amministrazione: queste non potranno, infatti, pi chiedere ai cittadini certificati o informazioni gi in possesso di altre pubbliche amministrazioni. Infine, lart.8 del Decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5: Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (Supplemento ordinario n. 27/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 33), dispone al comma 1 che le domande per la partecipazione a selezioni e concorsi per lassunzione nelle pubbliche amministrazioni centrali banditi a decorrere dal 30 giugno 2012 sono inviate esclusivamente per via telematica secondo le modalit di cui
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La precedente formulazione della lett. c-bis), del comma 1 dell'art. 65 del CAD, invece, faceva riferimento alle sole istanze inviate tramite la posta elettronica certificata rilasciata gratuitamente dalla PA ai cittadini ai sensi dell'art. 16 della Legge 2/2009. 20 La comunicazione alla PA del proprio indirizzo di posta elettronica certificata comporta, infatti, due ordini di conseguenze: -in primo luogo, essa costituisce espressa accettazione del dichiarante dellinvio degli atti e documenti che lo riguardano da parte dellamministrazione; -in secondo luogo, comporta un vincolo, solo per il soggetto, a ricevere tali atti di cui necessaria la conferma di avvenuta consegna e ricezione presso quella casella di posta. Inoltre, al fine di razionalizzare e uniformare il sistema di consultazione degli indirizzi di posta elettronica, viene disposta l'emanazione di un apposito regolamento a cura di DigitPA, sentito il Garante Privacy. 21 Si rimanda, per una lettura critica, allarticolo di E. Carloni, La riforma del Codice dellamministrazione digitale, in Giornale di diritto amministrativo, 2011/5, IPSOA Editore.

16

allarticolo 65 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Sono nulle le clausole dei bandi in contrasto con la presente disposizione. Le amministrazioni provvedono a quanto previsto dal presente comma con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il comma 3 dispone la modifica dellarticolo 38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che sostituito dal seguente: 3. Nei casi in cui non sia intervenuta una disciplina di livello comunitario, allequiparazione dei titoli di studio e professionali provvede la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, sentito il Ministero dellistruzione, delluniversit e della ricerca. Tali interventi nel contesto normativo prefigurano lobiettivo di realizzare concretamente linformatizzazione anche delle procedure concorsuali, per favorire la semplificazione ed il contenimento dei costi, ma tale processo deve comunque realizzarsi nellottica

dellimparzialit, della trasparenza e della celerit di espletamento. La nuova prospettiva non pu prescindere dalla reingegnerizzazione dei processi, dallo sviluppo di nuove funzionalit di back-office necessarie a supportare le nuove modalit di interazione con il cittadino, dalla progettazione di pagine web funzionali che rappresentino la procedura operativa in maniera comprensibile ed immediata e tengano conto del contesto cognitivo per non indurre lutente alla rinuncia (molto esplicative in tal senso le pagine di G. Acerboni dedicate alle difficolt che un servizio operativo mal progettato pu provocare su chi deve compilare dei moduli per avviare una procedura on-line, come le domande concorsuali). La previsione normativa dellinvio esclusivamente in modalit on-line delle domande per la partecipazione a selezioni e concorsi, che andr in vigore dal 30 giugno 2012 (se in sede di conversione del decreto-legge sar confermata tale disposizione normativa), prefigura una scarsa considerazione per lapproccio alla multicanalit; limitare una prospettiva di sviluppo dei rapporti con lutenza solo tramite il canale telematico pu significare lesclusione di intere fasce di popolazione dallaccesso allinformazione ed ai servizi (digital divide), e nel caso in esame, sulla esclusivit delle domande on-line ai concorsi, pu pregiudicare il rispetto del principio di uguali opportunit e non discriminazione. Ci si chiede se siano possibili e auspicabili forme diverse di semplificazione delle modalit di acquisizione delle domande di partecipazione ai concorsi e ulteriori forme di comunicazione con i candidati, rispetto a quelle previste dalle fonti normative di rango primario, ricorrendo a disposizioni regolamentari che le stesse amministrazioni possono 17

adottare, sempre nel rispetto dei principi di imparzialit e trasparenza.

1.1.3 Unanalisi logico-funzionale dei bandi di concorso nei siti istituzionali La comunicazione istituzionale nella nuova geografia di Internet La nuova geografia di Internet
22

formata da un lungo elenco di prodotti:

Siti, Portali, News, Motori di ricerca, Giornali telematici, Aggregatori, Forum, Blog, Social network. Tutte queste modalit comunicative hanno modificato testi e generi tradizionali, che si stanno evolvendo verso nuovi sistemi di scrittura ed ortografia (pidginizzazione semiotica) e verso la produzione di nuove tipologie testuali, sintassi iconica, creazione di nuovi generi (sms, chat, forum, mail,ecc.), emulazione scritta del parlato, sincretismi ecc. I siti, che rappresentano un luogo virtuale per interazioni comunicative, si distinguono, in ragione dello scopo/funzione, in istituzionali, commerciali, dinformazione, ecc. e, in ragione della loro collocazione nella rete, si possono identificare attraverso lappartenenza ad un dominio virtuale digitale, cio alla sfera di interazione in funzione di una posizione

geografica, o di una tipologia funzionale o rispetto alla tipicit delle situazioni di interazione virtuale che il sito intende offrire23. Nellambito di una gerarchia, il dominio istituzionale rappresenta un sottosistema

governato da regole di comunicazione e interazione tendenti allo scopo istituzionale ovvero alla missione specifica di un ente; uno degli strumenti della comunicazione istituzionale, definita come un sistema di comportamenti intenzionali e consapevoli finalizzati al buon funzionamento dellistituzione, ovvero al perseguimento dello scopo/missione istituzionale
24

.I

siti istituzionali si pongono come obiettivo prioritario quello di presentare una istituzione pubblica (Ministero, Ente pubblico non economico, Regione, Ente locale, ecc.), descrivendone lorganizzazione, i compiti, i servizi relativi ad atti e procedimenti amministrativi di

Cfr. P.Pomati, On line media relations.Tipi di scrittura istituzionale. Dai canali tradizionali al Web, materiale didattico del master in Comunicazione digitale e comunicazione in rete, Roma, Universit di Tor Vergata, a.a. 2010-2011. 23 Le tipicit sono individuabili attraverso tre parametri, oltre allo scopo generale, e cio: il parametro contenutistico/tematico (correlato ad esempio alla missione istituzionale dellamministrazione), il parametro dei ruoli virtuali degli interattanti, ed il parametro che focalizza linterazione virtuale, cio gli scopi e le funzionalit collegati alle tipologie di interazione (informativa, operativa, transattiva) in E. Zuanelli: Comunicazione digitale.., cit. p. 152 ss. 24 E.Zuanelli (a cura di), Manuale di comunicazione istituzionale, Roma, Colombo 2002, p.66.

22

18

competenza 25. Attualmente rappresentano uno dei modi pi diffusi

attraverso i quali le

organizzazioni pubbliche offrono servizi di diversi livelli agli utenti, indipendentemente dal luogo geografico in cui sono collocati fisicamente. Le Linee-guida sui siti web 2011 per la riduzione dei siti web pubblici obsoleti ed per il

suggeriscono criteri e strumenti

miglioramento di quelli attivi e distinguono due macrotipologie di contenuti riferibili a interi siti web delle PA o a sezioni di essi: istituzionali, che si pongono come obiettivo prioritario quello di presentare un'istituzione pubblica e promuoverne le attivit verso un'utenza generalizzata, descrivendone l'organizzazione, i compiti, i servizi relativi ad atti e procedimenti amministrativi di competenza; tematici, che vengono realizzati, anche in collaborazione tra pi amministrazioni, con una specifica finalit quale, a titolo esemplificativo, la presentazione di un progetto, presentazione di un servizio, ecc. S.Rubini, descrivendo I rapporti tecnologici e le competenze informatiche nellorganizzazione pubblica e privata26 riporta la classificazione dei siti nel progetto eEurope, che distingue quattro gruppi funzionali, a cui corrispondono diversi livelli di servizio (ognuno dei quali comprende le funzionalit del livello precedente):
solo pagine di tipo informativo siti in cui possibile prelevare anche documenti in FTP da stampare siti con pagine interattive che utilizzano moduli per la richiesta di informazioni o servizi siti con pagine interattive con le quali possibile ricevere informazioni o transazioni economiche in linea ed erogazione di tutto il servizio on-line, senza spostarsi dalla propria abitazione.

la

Cenni sui modelli teorici utili per lanalisi dei testi amministrativi e delle nuove forme di scrittura Di seguito si riporta breve excursus dei modelli teorici pi importanti, al fine di un migliore approccio allanalisi dei testi pubblici ed in particolare dei bandi di concorso:27 il modello di comunicazione di Jakobson che individua i fattori costitutivi della comunicazione verbale, ai quali corrispondono altrettante funzioni linguistiche, in particolare quella metalinguistica del codice;

25

Linee guida per i siti web della PA-art.4 della Direttiva n.8/2009 del ministro per la pubblica amministrazione e linnovazione, p. 11 ss., disponibile all'indirizzo http://www.innovazionepa.gov.it. 26 E.Zuanelli (a cura di ), Manuale di economia delle conoscenza, cit. p.320 ss. 27 E.Zuanelli, Manuale di comunicazione istituzionale.. cit., p.50 ss.; e Cristiana Lardo, Testo e testualit, Dispense del Master in Comunicazione digitale e comunicazione in rete.

19

il modello MPC (modello postale di comunicazione); il modello etnografico della comunicazione (SPEAKING: fattori costitutivi dellevento comunicativo); la teoria degli atti linguistici di Austin, per il quale ogni atto linguistico unazione sulla realt; la linguistica testuale, in particolare la trattazione di Beaugrande-Dressler, che

definiscono il testo una occorrenza comunicativa che soddisfa sette condizioni di testualit, lapproccio semiologico - linguistico della comunicazione (Zuanelli)28; il modello di Werlich-Lavinio, un approccio utile allanalisi del testo amministrativo che elabora una tipologia di testi basata sulla funzione: si tratta di una classificazione funzionale che distingue il testo in descrittivo, informativo, narrativo, espositivo, argomentativo, regolativo29. Nel testo pubblico esplicita la funzione espositiva-informativa e la funzione regolativa; il modello Sabatini o modello di classificazione pragmatica che stato elaborato in riferimento allanalisi del linguaggio giuridico, ma risulta applicabile anche ad altri ambiti e contesti socio-linguistici. Nella Guida alla redazione dei documenti amministrativi30 M.Emanuela Piemontese rileva che molte difficolt del linguaggio amministrativo di essere preciso e comprensibile risiedono nelle sue origini. Esso infatti, pur non essendo un vero e proprio linguaggio speciale, legato a parecchi linguaggi speciali, come, per esempio, quello giuridico-legislativo, delleconomia e della finanza. Eda questi linguaggi che nascono le formulazioni delle comunicazioni delle singole amministrazioni. Parlare quindi di linguaggio amministrativo , in un certo senso, improprioIl linguaggio amministrativo il linguaggio che le amministrazioni usano nello scambio di informazioni e di azioni tra istituzioni e cittadini31. La Guida indica le possibili vie per effettuare anche in questo ambito alcuni interventi di semplificazione, in relazione alla organizzazione logico-concettuale, al lessico ed alla sintassi.
Vd E.Zuanelli, Comunicazione digitale: un approccio semiologico-linguistico Roma, Colombo 2009, p.21 ss. C. Lardo, Testo e testualit, Materiale didattico del Master in Comunicazione digitale e comunicazione in rete, cit. Vdi anche il Manuale di scrittura amministrativa, Agenzia delle Entrate, in collaborazione con universit di Pisa, Avellino, 2003, pag.32. 30 M.E.Piemontese, Guida alla redazione dei testi amministrativi, in A.Fioritto (a cura di) Manuale di stile, Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento della Funzione Pubblica, Il Mulino, 1997. 31 ibidem, p.22.
29 28

20

Nell Analisi di tipologie testuali: criteri e metodi 32 la comunicazione pubblica

istituzionale si definisce per la presenza di testi istituzionali caratterizzati da specificit (contenutistiche, stilistiche, linguistiche, redazionali). I testi istituzionali sono testi vincolati o marcati, cio testi che, in base alla categorizzazione pragmatica di Sabatini, seguono schemi prestabiliti ed ogni elemento concorre alla loro leggibilit. Una ulteriore distinzione viene fatta, nellambito della comunicazione istituzionale, tra testo istituzionale e testo burocratico, che utilizza una lingua speciale settoriale non specialistica, e tra testo burocratico (neutro) e testo burocratese (molto connotato)33. Infine, testualit giuridica e testualit burocratica hanno molto in comune, anche se la lingua burocratica, rispetto a quella giuridica una lingua settoriale ma non specialistica, con un nucleo abbastanza limitato di tecnicismi. Lapproccio semiologico-linguistico al testo ed alla testualit digitale proposto da E.Zuanelli 34 si fonda sulla distinzione tra testo digitale, testo informatico e testo elettronico e sulla nozione di testo digitale, che comprende il testo macroatto informatico ed il testo elettronico; larchitettura dello stesso rappresenta la testualit digitale. Nel momento in cui il testo scritto viene trasposto su supporto digitale, vengono meno alcuni dei parametri che lo caratterizzano, viene meno in particolare il supporto materiale, la superficie di iscrizione; al testo scritto su supporto digitale applichiamo la denominazione di testo elettronico, intendendo con ci la trasposizione digitale di testi in modalit testo e immagine o la creazione di testi/documenti direttamente su supporto digitale . Allinsieme delle informazioni, verbali e non verbali, meta testuali, paratestuali, intratestuali comunicative a supporto digitale, che rappresentano i meccanismi dellinterattivit, abbiamo assegnato il nome di testo/macro atto informatico 35.

Nel convegno Scrittura e nuovi media, organizzato dal Dipartimento di Linguistica dell'Universit di Roma Tre alcuni relatori hanno richiamato l'attenzione sulla evoluzione della lingua italiana nei contesti comunicativi "nuovi" delle interazioni sincrone (chat), degli sms, dei siti internet, del televideo,
32

sulle forme che innovano le modalit della comunicazione,

F. Dragotto: Analisi di tipologie testuali: criteri e metodi, Materiale didattico del Master in Comunicazione digitale e comunicazione in rete, Universit di Tor Vergata, Roma, a.a.2010-2011. 33 Ibidem. 34 E.Zuanelli.: Comunicazione digitale, un approcciocit. 35 ibidem, p.105 ss.

21

richiedendo alla linguistica stessa un affinamento dei propri strumenti d'analisi. Le nuove forme di comunicazione e la fluidit inafferrabile della testualit digitale non ci dicono qualcosa di decisivo intorno al destino della scrittura? Fino a quando il paradigma alfabetico potr esaurientemente analizzare, riprodurre, rappresentare la complessit della realt?, questo uno dei quesiti discussi 36. Il contesto della comunicazione sincrona in rete non paragonabile al contesto della comunicazione face to face. La scrittura cooperativa nella rete una forma particolare di socializzazione di gruppo, che d prodotti fortemente orientati sulla dimensione ftica e dialogica, che tradizionalmente costituiscono lo spazio comunicativo dello scambio orale. La scrittura in rete, concepita per adattarsi ai criteri di web usability, e la scrittura amministrativa, concepita per adattarsi alle esigenze di chiarezza e trasparenza della comunicazione pubblica, trovano una sorta di amalgama nelle comunicazioni via web delle pubbliche amministrazioni; esse hanno una base comune costituita dalla semplificazione linguistica37, sia sintattica che lessicale ed il fine ultimo di produrre testi chiari, semplici, concisi ed efficaci. La leggibilit e la comprensibilit del testo sono gli strumenti per la semplificazione del linguaggio, associate a tecniche di scrittura controllata38: la leggibilit (Piemontese 1996), una caratteristica intrinseca del testo, che spiana la via alla sua comprensibilit, che si riferisce propriamente allorganizzazione logico-concettuale39. Il testo sul web in particolare si caratterizza per una immediata leggibilit (ed efficacia) e sinteticit 40 e per lorganizzazione dei contenuti in base al principio della piramide rovesciata, con le informazioni pi importanti in primo piano. La semplificazione della lingua amministrativa rappresenta in questo contesto un sottoinsieme della semplificazione linguistica. Il passaggio alla comunicazione in rete e la creazione dei siti istituzionali hanno reso possibili non solo la creazione di forme di interazione e di servizi on-line, ma anche di opportunit per le PA 41 di ripensare le modalit di comunicazione in termini di chiarezza ,

36

Il convegno si svolto il 21 e 22 ottobre 2004. Franca Orletti e Giuliana Fiorentino e Domenico Fiormonte sono stati i promotori del convegno. 37 G.Fiorentino, Web usability e semplificazione nella scrittura amministrativa, Universit degli studi del Molise. www.unimol.it. 38 Vd lindice Gulpease, elaborato da un gruppo di ricerca della Sapienza, guidato da Piemontese e Lucisano. 39 Cfr. G. Fiorentino, ibidem, p.12. 40 Per Cristiana Lardo il testo su web : user oriented e utilizza leyetracking research. 41 Per le tipologie di testi pi diffuse nei siti istituzionali, in particolare per i testi linguistici, come tipologia particolare di atto linguistico, vedi anche F.Trupia,Tecniche di scrittura web, in Manuale di economia della conoscenza, op.cit., p.329.

22

efficacia, semplicit, in altri termini di usabilit (concetto sul quale Jakob Nielsen ha creato una nuova disciplina nellambito delle scienze cognitive)42. Lobbligo di pubblicazione sui siti istituzionali: la sezione Concorsi L'art. 54 del CAD individua i dati minimi che devono essere necessariamente presenti nei siti istituzionali pubblici. Lart. 32 della Legge 69/2009 introduce il tema della pubblicazione sui siti istituzionali di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicit legale, come assolvimento dell'obbligo di pubblicazione. La figura 1.1, riportata di seguito, rappresenta le finalit degli obblighi di pubblicazione sui siti istituzionali 43.

Finalit degli obblighi di pubblicazione

Informazione
I documenti sono: accessibili a tutti gratuitamente sempre disponibili facilmente ricercabili rapidamente aggiornabili spesso esaustivi. Il cittadino in grado di conoscere tempi e modalit dellazione amministrativa senza necessit di contattare gli Uffici

Semplificazione
I cittadini: possono utilizzare strumenti di comunicazione e di pagamento telematici sanno a chi rivolgersi e quale documentazione presentare (la P.A. non pu chiedere ulteriori elementi rispetto a quelli indicati) sono informati delle modalit e dei termini per contestare eventuali inadempimenti.

Controllo
I privati (ma anche le altre Amministrazioni) possono: verificare sia il buon andamento dellEnte nel suo complesso sia di singoli settori Rispetto alle proprie istanze, sono in grado di conoscere in anticipo i tempi di definizione e le unit organizzative ed i dirigenti responsabili

Risparmio
La pubblicazione sul web: sostituisce nella maggior parte dei casi i pi costosi mezzi di comunicazione tradizionalmente usati dalla P.A. (Gazzetta Ufficiale, Bollettini, messaggi radiotelevisivi, organi di stampa) raggiunge un numero potenzialmente maggiore di destinatari

Fig. 1.1 Finalit degli obblighi di pubblicazione.

Gli obblighi di pubblicazione di carattere generale ai sensi del D.Lgs. 82/2005 CAD

42

Vd i quattro requisiti dellusabilit che Nielsen ha sintetizzato nellacronimo HOME-RUN, in Glossario Progettazione universale del software, a cura di Chiara Proietti. 43 Mauro Falco, dirigente Ufficio analisi dei processi e della comunicazione, relazione nel Convegno 23 novembre 2011 Le best practice Consip nel contesto del Codice dellAmministrazione Digitale MEF-Dipartimento dellamministrazione generale, del personale e dei servizi.

23

sono 44: organigramma, competenze Uffici, nomi dei dirigenti ed indirizzi di posta elettronica, registro processi automatizzati rivolti al pubblico, procedimenti amministrativi, termini e responsabili, bandi di gara e concorso, servizi forniti in rete, PEC. La figura seguente rappresentala normativa di riferimento
45

Obblighi di pubblicazione di carattere generale


D.Lgs. 82/2005 C.A.D.
organigramma, competenze Uffici, nomi dei dirigenti ed indirizzi di posta elettronica registro processi automatizzati rivolti al pubblico

D.lgs. 150/2009 Legge Brunetta


curricula dei dirigenti e dei titolari di posizioni organizzative e relativa retribuzione programma triennale per la trasparenza e l'integrit e piano e relazione sulla performance

Legge 15/2009
dati relativi ai servizi resi dalla pubblica amministrazione

Legge 69/2009 competitivit


nomi, retribuzioni annuali, curricula vitae, indirizzi di posta elettronica e numeri telefonici dei dirigenti tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale

D.Lgs. 165/2001

posti dirigenziali vacanti

sistemi di valutazione del personale

criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali

procedimenti amministrativi, termini e responsabili

Incarichi a dipendenti pubblici e a soggetti privati

tempi medi procedimenti

incarichi conferii a collaboratori esterni o consulenti e relativi compensi procedure per il conferimento di incarichi di consulenza codice disciplinare contratti integrativi con relazione tecnica ed illustrativa

bandi di gara e concorso servizi forniti in rete

differenziazione nell'utilizzo della premialit nominativi ed i curricula dei componenti O.I.V.

tempi medi pagamento

buone prassi

PEC

PEC

procedure evidenza pubblica e bilanci

curricula e retribuzioni di chi riveste incarichi di indirizzo politico-amministrativo ammontare complessivo dei premi collegati alla performance

Fig.1.2 Normativa che stabilisce gli obblighi di pubblicazione.

La figura 1.3 rappresenta la localizzazione delle pubblicazioni obbligatorie nel portale del MEF e nei siti dipartimentali e quelle specifiche del Dipartimento dellamministrazione generale del personale e dei servizi.

E.Zuanelli, Amministrazione digitale ed economia in Rete: principi, obblighi, applicazioni, soluzioni, in MERCATI E TENDENZE, p. 34 ss. 45 Convegno 23 novembre 2011 Le best practice Consip nel contesto del Codice dellAmministrazione Digitale, cit.

44

24

Gli obblighi di pubblicazione nel MEF


PORTALE MEF
Area trasparenza valutazione e merito (consulenze e collaborazioni, mail e recapiti dirigenti, curricula, retribuzioni, assenze, standard qualit, sistema valutazione, dati OIV) PEC

SITI INTERNET DIPARTIMENTALI


Organigramma con indicazione dei responsabili di ciascun Ufficio e relativi recapiti

SITO DAG
Organigramma con indicazione dei responsabili di ciascun Ufficio e relativi recapiti

PEC

PEC Informazioni, circolari e direttive relative alle materie di competenza

Ruolo dirigenti e personale dipendente

Informazioni sui procedimenti ed attivit di competenza

Dati generali sulla consistenza del personale

Circolari e direttive relative alle materie trattate

Norme di organizzazione del MEF

Codici disciplinari Direttive generali dellAutorit politica Concorsi e bandi

Pubblicit di atti in precedenza pubblicati sul Bollettino Ufficiale Indicazione dei procedimenti amministrativi del MEF con termini di conclusione superiori a 30 giorni Contratti collettivi integrativi nazionali applicati nel MEF

Fig.1.3 Pubblicazioni obbligatorie sul portale e sui siti dipartimentali del MEF.

I bandi di concorso (testo integrale) devono essere raggiungibili dalla home page del sito tramite un etichetta "Concorsi". Eopportuno aggiungere al testo delle pagine web

informazioni aggiuntive che ne descrivano determinate caratteristiche e i principali contenuti. Il linguaggio l'HTML permette di inserire nei documenti delle parole-chiave, meta-dati, che ne descrivano il contenuto per consentire ai motori di ricerca di ottimizzare il recupero

dell'informazione. I metadati, definiti secondo lo standard Dublin Core recepito come norma ISO 15836:200, hanno infatti due funzioni principali: individuare e identificare un documento e informare sulle sue caratteristiche 46.

46

Tale standard prevede l'inserimento delle informazioni aggiuntive a livello di intestazione (ovvero nella sezione HTML compresa fra <HEAD> e <\HEAD>), estendendo quindi la grammatica con dei nuovi possibili valori per gli elementi <META> e, in generale, per l'intero documento (vedi il sito: www://funzione publica.gov.it/linee-guida-sitiweb-pa/indice/cap4-garantire-la-qualit-dei-siti/contenuti-minimi-dei-siti-istituzionali-della-pa-.

25

La affidabilit, integrit ed autenticit dei documenti pubblicati on line sono garantite da uno dei quattro tipi di firma previsti dallordinamento e dai quattro nuovi tipi di copia introdotti dal D.Lgs 30 marzo 2010 n. 235, che ha di recente modificato il CAD. Per prevenire il rischio di decontestualizzazione dei documenti considerati come monadi isolate ( per il fenomeno del monadismo informatico), la Deliberazione del Garante per la protezione dei dati personali del 2 marzo 2011, n.88 chiarisce che, in merito alla pubblicit legale, non si tratta di mera affissione, ma di una forma di registrazione/segnatura che garantisce lautenticit del documento pubblicato. La stessa deliberazione intervenuta in merito ad una importante problematica di tipo giuridico- amministrativo, quella che riguarda la tutela dei dati personali eventualmente

contenuti in atti per i quali ci sia lobbligo di pubblicazione. Il Garante per la protezione dei dati personali, a seguito di quanto disposto dallart.32 della legge 18 giugno 2009, n.69, in merito allobbligo di pubblicazione solo on-line per gli effetti di pubblicit legale, detta regole di comportamento che le amministrazioni pubbliche devono seguire al fine di ridurre i rischi derivanti dalla pubblicazione on-line di documenti contenenti dati personali. La regola da seguire di norma quella di esporre i dati in forma aggregata, perch i dati disaggregati potrebbero essere potenziale fonte di responsabilit penale47. In particolare il Garante riprende i principi di necessit, proporzionalit (pertinenza e non eccedenza) e di tutela del diritto alloblio, come guida per la pubblicazione on-line, e a garanzia del concetto di servizio insito nella res-publica: propone tre nuove definizioni di trasparenza, disponibilit e consultabilit, in base alle lo stesso concetto di trasparenza deve essere ricondotto ai principi di necessit e proporzionalit garantendo il rispetto dei principi di qualit ed esattezza dei dati e delimitando la durata della loro disponibilit on-line48. Lobbligo di pubblicazione on-line di documenti contenenti dati personali presenta un altro aspetto da considerare: come affermano Montini e Penzo-Doria, limprescindibilit delladozione di tecniche di redazione degli atti amministrativi (e dei loro allegati) che tutelino lamministrazione pubblicante e le conseguenti responsabilit dirigenziali49.
Una analisi dettagliata della Deliberazione svolta da Barbara Montini e Gianni Penzo-Doria in Albo on-line e privacy: commento alla Deliberazione del Garante 2 marzo 2011, n.88, articolo pubblicato sul sito SaperiPA del 19 aprile 2011. 48 ibidem. 49 ibidem, p. 8 ss. Si prevede pertanto una distinzione fondamentale tra conoscibilit differenziata, in funzione della tipologia di atto/documento da pubblicare: conoscibilit indiscriminata erga omnes e conoscibilit discriminata erga partes.
47

26

Entrando nel merito dellobbligo di pubblicazione nelle home-page dei siti istituzionali di una sezione relativa a Concorsi e bandi, finalizzata allattuazione dei principi di trasparenza e accessibilit che la normativa prescrive, e a seguito delle indicazioni della citata

Deliberazione n. 88 del Garante, possibile individuare una conoscibilit garantita a tutta la collettivit, attraverso lavviso ed il bando di concorso, reperibile sulla relativa sezione del sito, ed una conoscibilit riservata ai soli concorrenti del concorso (attraverso laccesso riservato ai propri dati ed alle graduatorie) ed una ulteriore conoscibilit, riservata agli interessati o contro interessati nel procedimento amministrativo. In particolare, nella Deliberazione si afferma che la pubblicazione degli esiti delle graduatorie concorsuali sui siti istituzionali deve avvenire attraverso una accessibilit non consentita ai comuni motori di ricerca esterna 50. Ulteriori dati possono essere disponibili nei confronti dei partecipanti alle procedure concorsuali, in base alle norme sul diritto di accesso, e tale accesso consentito attraverso lutilizzo della username e della password (come gi avviene nel mondo universitario). Per quanto attiene alla consultabilit di soggetti fruitori di servizi, e quindi allaccesso selezionato ad una sezione del sito, il Garante richiama sia le specifiche norme contenute nel CAD che le indicazioni delle Linee-guida per i siti web della PA del Ministro per la Pubblica Amministrazione e linnovazione del 29 novembre 2009, che garantiscono lidentificazione informatica dei soggetti legittimati alla consultazione. Infine, il Garante interviene anche sulle tematiche dellindicizzazione e della ricerca ubiquitaria dei motori di ricerca, individuando come preferibile la scelta di motori di ricerca interni rispetto a quelli esterni generalisti. Bisogna anche evitare (ma non si pu impedire) la memorizzazione e lindicizzazione dei documenti pubblicati, attraverso forme di agreement per lutilizzo di REP (Robot Exclusion Protocol) che consentano, grazie ad un accordo internazionale, di far rilevare al motore di ricerca, grazie a meta marcatori inseriti

dallamministrazione nelle pagine web, le pagine o i files dichiarati non indicizzabili e non memorizzabili.

50

Al riguardo, devono ritenersi appropriate quelle modalit di diffusione on line di graduatorie, esiti e giudizi concorsuali che consentono di rendere agevolmente conoscibili agli interessati i dati personali ivi riportati consultando il sito istituzionale dell'amministrazione pubblica competente, evitando nel contempo che i medesimi dati siano liberamente reperibili utilizzando i comuni motori di ricerca esterni.

27

Lanalisi redazionale dei bandi di concorso nelle home-page dei siti dei ministeri centrali. Aspetti metodologici Il sito in quanto collocazione spaziale virtuale per azioni comunicative51 il contesto di interazione comunicativa esterna (ha la funzione di contestualizzazione esterna: collocazione nella rete e nella geografia socio-virtuale); la home page il contesto iniziale di interazione comunicativa interna (ha la funzione di contestualizzazione interna, di accoglienza, utile a presentare lente attraverso il nome ed il logo, percorsi, aree tematiche e funzionalit)

nellambito di uno specifico dominio, cio di una specifica sfera di azione sociale. La home page viene classificata tra le pagine strutturali del sito52, che svolgono una funzione metatestuale, cio forniscono informazioni sulle informazioni del sito; ha la funzione di presentare il sito e la logica generale con la quale vengono pubblicate le informazioni. Partendo da questa distinzione, il primo step dellanalisi consiste nella verifica del

rispetto dellobbligo di pubblicazione dei bandi di concorso sui siti istituzionali, nella presenza della denominazione Concorsi e delle ulteriori informazioni che la normativa prescrive: testo del bando; breve testo esplicativo; tipologia del concorso (concorso, concorso interno, selezione, ecc.); data di pubblicazione; data di scadenza; avvisi (es. proroga dei termini, nomina della commissione, elenco ammessi, ecc.); calendari (es. data degli scritti, data degli orali, ecc.); esito.

Il secondo step consiste nella verifica del rispetto di alcuni dei parametri/funzioni di interattivit, utilizzati nella ricerca La comunicazione elettronica nelle Universit italiane: unanalisi di qualit 53, in particolare delle due funzione sottoelencate:
Vd. E.Zuanelli: La contestualizzazione digitale, Materiale del corso di Comunicazione digitale presso lUniversit degli Studi di Roma Tor Vergata e Scuola Superiore dellEconomia e delle Finanze, settembre 2008. 52 G.Acerboni, Progettare cit. p.56. 53 E.Zuanelli: La comunicazione elettronica nelle Universit italiane: unanalisi di qualit, in Comunicazione digitale:. .. cit.
51

28

funzione interattiva di contestualizzazione: esterna, interna, di navigazione funzione interattiva di identificazione tematica e funzionale: informazione verbale, informazione grafico-iconica, colore, immagini. La funzione di contestualizzazione riguarda lidentificazione/riconoscibilit dellarea tematica o del men in cui sono collocati i bandi nella home-page (il template di pagina: struttura per corsie verticali o orizzontali, suddivisione in riquadri e numerosit dei riquadri);

essa consente una distinzione chiara tra informazioni permanenti (servizi di navigazione: ricerca nel sito, mappe ecc., e servizi di comunicazione: newsletter, registrazione, ecc.) e informazioni temporanee (novit, presentazione di servizi, prodotti, ecc). La

contestualizzazione si realizza se vi sono una o pi barre

di navigazione (orizzontali e

verticali) e se i riquadri della home page contengono le stesse informazioni dei pulsanti della barra54. La contestualizzazione si realizza se consentita lidentificazione delle funzionalit del sito e della pagina. La funzione di identificazione tematica e funzionale riguarda linformazione verbale e linformazione grafico-iconica, la presenza di espedienti grafici, riquadri, colori e immagini che consentono di evidenziare le informazioni, la presenza di informazione meta- testuale (titoli coerenti), tutti elementi che devono essere ponderati, soprattutto nei siti istituzionali, per non pregiudicarne la funzionalit. Le aree tematiche o funzionali sono riconoscibili dalla barra di navigazione e contengono informazioni istituzionali e di servizio. Le informazioni

istituzionali riguardano lidentit dellorganizzazione e le sue attivit. Le informazioni di servizio hanno la funzione di stabilire una comunicazione diretta tra il navigatore ed il sito fornendogli strumenti: di orientamento (mappa, ricerca); di comprensione (glossario, help); di comunicazione (e-mail, newsletter, mailing list, ecc)
55

I contenuti devono essere redatti secondo regole editoriali definite che ne assicurino coerenza generale e chiarezza espositiva: breve testo esplicativo;
54

56

Nella home-page i parametri generali di usabilit, in base a quanto riportato nelle Linee-guida sui siti web, sono riferibili a 3 elementi: barra del titolo; organizzazione della pagina/template; colophon istituzionale. 55 G.Acerboni, Progettare, cit. p.40. 56 E.Zuanelli: Amministrazione digitale.., cit. p.34 ss.

29

eventuale link a testo esplicativo pi esteso; tipologia del servizio secondo la tassonomia dei servizi on line; data prevista di disponibilit del nuovo servizio; data di scadenza; avvisi (es.: proroga dei termini, nomina della commissione, elenco ammessi, ecc.); calendari (es.: data degli scritti, data degli orali, ecc.)57. I contenuti devono inoltre rispettare un ordine gerarchico, in base alla regola della piramide rovesciata, per la quale le informazioni pi importanti devono stare in primo piano e devono sempre essere accessibili da qualsiasi pagina. I risultati dell indagine Si presentano di seguito i risultati dellanalisi logico/funzionale condotta sulle home page dei siti istituzionali dei ministeri centrali, utilizzando la metodologia sopra descritta. 1) Verifica del rispetto dellobbligo di pubblicazione: lobbligo di pubblicazione viene rispettato nella maggioranza dei siti; ma la sezione non sempre raggiungibile dalla home page. Sono presenti le informazioni obbligatorie, ma spesso manca il breve testo esplicativo. 2) La contestualizzazione interna (Tab.1) non garantita perch in quasi tutti i casi necessario lo scrolling verticale58 per visualizzare le sezioni dedicate ai concorsi (sono

presenti link associati a documenti, senza informazioni aggiuntive); in alcuni casi larea tematica visibile nelle pagine interne (nella tabella indicato il numero di clic per

raggiungere la pagina dalla home page). Se il valore di una pagina web il suo contenuto, bene in evidenza, comprensibile e leggibile, nelle pagine analizzate la presentazione del

contenuto irrilevante (mancano gli elementi di localizzazione interna, di introduzione alla sezione), mentre il ricorso a soli allegati alle pagine web, cio a documenti che nascono su carta e che quindi possono essere trasmessi o scaricati, un elemento
59

di

decontestualizzazione, perch essi non sono inseriti nel loro contesto originario . E comune la presenza di mappe e del percorso di navigazione.
57 58

E.Zuanelli: Comunicazione e scrittura in rete, materiale didattico del Master in Comunicazione digitale, cit. Per lanalisi della sezione Concorsi sui siti istituzionali dei ministeri centrali si fa riferimento alla metodologia utilizzata da E.Zuanelli nella ricerca La comunicazione elettronica nelle Universit italiane. Unanalisi di qualit. In, Comunicazione digitale e comunicazione in rete, cit. Il lavoro fa riferimento in particolare ai principi di progettazione centrata sullutente e allinterazione uomo-macchina. 59 Acerboni , Progettare, cit. p.80.

30

3) Identificazione tematico-funzionale (Tab.2): i bandi di concorso rappresentano una informazione permanente del sito e quindi ad essi va dedicata una specifica sezione della home page. Dallanalisi risulta che la sezione Concorsi non ha la dovuta visibilit; il riconoscimento tematico-funzionale della sezione non garantito da informazioni verbali coerenti 60 (in alcuni casi la sezione Concorsi presenta altre denominazioni, che rendono difficile lidentificazione dellarea tematica), da informazioni grafico-iconiche, da colori o immagini. In alcuni casi (Min. Difesa, Affari esteri e Sviluppo economico), lhome page caratterizzata da una presenza eccessiva di espedienti grafici, riquadri, colori accesi e link testuali, che finiscono per confondere lutilizzatore, che non riesce a trovare subito quello che cerca. Sono spesso presenti due sezioni decontestualizzate: concorsi in unarea della pagina e concorsi on-line in unaltra area. Il labelling non coerente con lanticipazione/comprensione del contenuto (si utilizzano etichette che a livello semantico possono creare confusione: opportunit, strumenti, ecc.), la titolazione dei men e sottomen, quando presenti, non sempre coerente. In un solo caso presente laccesso sia dalla barra di navigazione che dal men istituzionale (home page del Min. Giustizia). 4) Testo e testualit nei bandi di concorso Infine, sono stati considerati gli aspetti relativi al testo ed alla testualit dei bandi. La maggiore difficolt che si incontra nella comprensione dei testi amministrativi luso di termini, in particolare giuridici, che non vengono associati quasi mai ad una spiegazione del loro significato: proprio la presenza di tecnicismi a rendere difficile una semplificazione complessiva che investa sia lorganizzazione logico-concettuale che la sintassi ed il lessico61. I bandi di concorso si possono inserire nella tipologia testuale di tipo regolativo (se si fa riferimento alla classificazione di Werlich e Lavinio,62 basata sulla funzione del testo nel processo comunicativo) che spesso nei testi pubblici viene associata alla testualit espositiva/informativa.

Per quanto riguarda gli aspetti linguistici della comunicazione in rete si fa riferimento ai concetti di coerenza e coesione logico-semantica, per cui la coerenza logico-semantica, la dimensione concettuale, si ottengono attraverso meccanismi di coesione (no sinonimi, no tecnicismi, ecc.) In E.Zuanelli: Comunicazione digitale.., cit. 61 M. E. Piemontese, Guida alla redazione dei documenti amministrativi, in A.Fioritto (a cura di) Manuale di stile, Presidenza Consiglio dei Ministri, Il Mulino, Bologna 1997. 62 Vd Manuale di scrittura amministrativa, Agenzia delle Entrate, in collaborazione con Universit di Pisa, Avellino, 2003, p.32 ss.

60

31

In questo contesto non si potuto procedere ad L analisi approfondita sulle condizioni di testualit, in particolare sulla coesione e coerenza quali principi costitutivi del testo, fuori dagli scopi del presente lavoro. Se analizziamo i testi dei bandi di concorso utilizzando il modello di Sabatini li possiamo far rientrare nella tipologia dei testi molto vincolanti, in quanto prevedono un vincolo patto

interpretativo estremamente rigido, non soggetto a criteri soggettivi, nel quale il comunicativo tra autore e destinatario

ne determina un vincolo pi o meno cogente: Il

principio secondo cui linterpretazione del destinatario deve corrispondere a quella dellautore comporta che questi produca un testo pienamente esplicito e inequivoco63, dove le forme presenti nei testi letterari, le metafore e le metonimie, devono essere escluse. La stessa struttura di questi testi rigida e predefinita dalla normativa di riferimento: lart.4 del DPR 487/1994 descrive in maniera dettagliata e rigorosa la procedura del concorso ed i contenuti necessari del bando, che rappresenta la lex specialis per quanto attiene agli aspetti specifici del concorso. Lanalisi redazionale della sezione Concorsi sulla Home page dei ministeri centrali ha rilevato lassenza di testi esplicativi o di eventuali link a testo esplicativo pi esteso ma non si proceduto alla verifica di un uso corretto dei parametri di editing comuni al testo scritto ed al testo web (formati del carattere, formati del menab, norme di interpunzione, norme dattilografiche ecc.64 e tantomeno le caratteristiche del testo elaborate da Nielsen).

1.1.4. Perch una app sui concorsi pubblici Spesso l'e-Government si traduce nella trasposizione in forma elettronica delle attivit amministrative, senza sostanzialmente mutarne i processi: Nonostante le possibilit che la rete in grado di offrire, ricerche ad hoc hanno mostrato che fino agli inizi di questo decennio molti governi, tanto a livello nazionale quanto su un piano regionale e locale, non se ne servono, o si limitano a replicare in rete il modello tradizionale, creando portali governativi costosi e inefficienti e perdendo cos l'opportunit di cambiare il modo in cui i governi

63 64

ibidem, p.36. C. Lardo: Testo e testualit digitale. Norme redazionali, materiale didattico del Master in Comunicazione digitale e comunicazione in rete, a.a.2010-2011 Universit di Tor Vergata, Facolt di lettere e filosofia.

32

orchestrano la capacit di creare e di fornire servizi65 limitandosi a usare Internet principalmente come bacheca elettronica in cui pubblicare le proprie informazioni, senza un reale sforzo in direzione di una vera interazione con i cittadini e tra le stesse amministrazioni. Parafrasando un'immagine efficace, non eccessivo affermare che le amministrazioni pubbliche hanno processi di business basati su Internet, processi di management del ventesimo secolo, e principi di gestione del diciannovesimo secolo66. Questa tendenza confermata anche da recenti studi commissionati dallUnione Europea, dove , ancora nel 2009 si osserva come il consumo di servizi di e-Government sia molto modesto La pletora di siti e portali delle pubbliche amministrazioni, nonostante la Legge Stanca del 2004 e la sua applicazione con decreto del 2005, risulta poco o niente accessibile e usabile e continua a crescere in maniera esponenziale; i siti e i portali non sono contenitori generici di qualsivoglia informazione. I siti non sono strumenti dimmagine, vetrine confuse di notizie inorganiche, trasferimento elettronico di documenti di dubbia utilit online, o mera rappresentazione digitale di documenti prima esposti in forma cartacea, non uno spunto per avviare o consolidare una corretta e integrata gestione documentale67.

Se si guarda con questa ottica il processo di innovazione tecnologica in atto in tutti i campi, ci si rende conto che il consumo di servizi interattivi (come sono stati descritti nella classificazione dei servizi di cui si parlato nella prime pagine di questo lavoro), nel nostro paese ancora poco sviluppato ed utilizzato, perch non si dispone in maniera equamente distribuita di sistemi informativi in grado di garantire lautomazione delle funzioni dellamministrazione e i la possibilit di erogare servizi tra amministrazioni e tra amministrazioni e cittadini. Per tornare alla materia concorsuale, se da un lato sono evidenti i vantaggi immediati che possono derivare dallobbligo normativo della iscrizione-on line ai concorsi (riduzione della parte pi onerosa di trascrizione dei dati personali, uno snellimento delliter riduzione del margine di errore nella fase di acquisizione dei dati) dallaltro e una

si possono

elencare una serie di criticit relative soprattutto a problematiche giuridiche e tecnico65

F. Di Donato, Lo stato trasparente Linked open data e cittadinanza attiva. Questo testo la versione integrale consegnata all'editore Edizioni ETS, Pisa 2010. Il testo non conforme alla versione cartacea, i cui diritti sono delle Edizioni ETS (www.edizioniets.com). 66 ibidem. 67 B. Ruggeri, Scrittura e nuovi Media, in "XOS. Giornale di confine",Anno IV, N.1 Marzo -Giugno 2005/2006 URL: http://www.giornalediconfine.net/n_4/6.htm.

33

amministrative, comuni o trasversali a molte tipologie di concorsi Tali criticit si possono desumere dai siti specializzati e dagli stessi processi di feed-back pi o meno esplicito che i gestori dei siti istituzionali possono mettere in campo (ad esempio le FAQ, i call-center, ecc). 68 Dalle pagine precedenti risulta evidente che, ad esclusione della domande di

partecipazione, tutta la procedura concorsuale strettamente vincolata e regolata da disposizioni normative, e che di digitale c molto poco. Un vincolo importante, che invece viene spesso disatteso, il rispetto dei termini di conclusione del procedimento, che ai sensi del DPR n.487/1994, di centottanta giorni, dalla data di effettuazione delle prove scritte. Linosservanza di tale termine, prescrive la norma, pu essere giustificata collegialmente dalla Commissione esaminatrice con relazione motivata, ma rappresenta una delle cause della diffidenza e sfiducia che prevale nei confronti del concorso pubblico E evidente che il protrarsi della procedure ed il conseguente rinvio delle date di svolgimento richiedono un intervento di tipo informativo a larga diffusione da parte delle

amministrazioni pubbliche, che deve andare oltre il semplice avviso dobbligo sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito istituzionale, avviso che pu risultare insufficiente o discriminante per alcune fasce di utenti o in alcuni casi o situazioni specifiche. Vi sono richieste o bisogni di informazione e comunicazione con le amministrazioni pubbliche, che esulano dunque dagli obblighi previsti dalle disposizioni in materia, e che invece rivestono importanza se si vuole garantire accesso e parit di trattamento. Si riportano alcune delle richieste di informazioni pi frequenti che sono state rilevate in siti specializzati: -la data di pubblicazione delle graduatorie -lequipollenza dei titoli di studio -i tempi per presentare la documentazione -lefficacia delle graduatorie -quale documentazione non va presentata perch gi in possesso dellamministrazione. -modalit e tempi per fare i ricorsi.

Una semplice applicazione per dispositivi mobili pu dare una risposta adeguata ai
68

Per una analisi critica della gestione del feed-back, in particolare in merito alla non efficacia comunicativa delle FAQ, vd. Acerboni, cit, p. 151 ss.

34

bisogni e alle richieste personalizzate, che caso per caso vengono avanzate da fasce o categorie di cittadini/utenti, che chiedono informazioni veloci ed attendibili, servizi

personalizzati, accesso e trasparenza nellattivit amministrativa.

35

ALLEGATO 1
Tab 1.1.1 Contestualizzazione. Parametri: presenza di una sezione della home page denominata Concorsi, presenza di denominazioni alternative, presenza dellinformazione nelle pagine interne, (n. di clic per raggiungere la pagina).

Ministeri

Sezione Altra Concorsi denominazione no Si no Strumenti Approfondimenti Concorsi Concorsi on-line Focus Sezione Opportunit

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

Affari esteri Interno

Scrolling n. di clic orizzontale o verticale No 2 Orizzontale Verticale No Verticale No Verticale 1 2 2 1 2 1

Giustizia Difesa Economia e Finanze Sviluppo Economico Infrastrutture e Trasporti Lavoro e Politiche Sociali Istruzione, Universit Ricerca Beni e Attivit culturali Salute

no Si no Si No No Si no

Sezione Avvisi e bandi

No Strumenti > Concorsi e mobilit No

1 2

12 13 14

Ambiente, Tutela del territorio e del mare Politiche agricole, alimentari e forestali Presidenza Consiglio dei ministri

Si Si no Concorsi on-line

Verticale No

1 1

36

Tab 1.1.2 Identificazione tematico funzionale della sezione Concorsi.

Ministeri

Colori e N. di aree link

1 2 3 4 5 6 7 8 9

Affari esteri Interno

Si <10 Numerosi Si <10 Si <10

Coerenza Coerenza logicologicosemantica semantica orizzontale verticale No Si No No No no Si No No Si No

Giustizia Difesa Economia e Finanze Sviluppo Economico Infrastrutture e Trasporti Lavoro e Politiche Sociali Istruzione, Universit Ricerca

Si <10 Numerosi Si <10 Si Forti Si No No <10 <10 <10

No

No No

10 Beni e Attivit culturali Si 11 Salute 12 Ambiente, Tutela del territorio e del mare 13 Politiche agricole, alimentari e forestali 14 Presidenza Consiglio dei ministri Si No Si Si

<10 No Ma pochi rispetto ad altri <10 Si <10 <10 <10 <10 No No No No

Si Si Si Si No

37

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40

1.2 Applicazioni per dispositivi mobili: lo stato dellarte nella PA


di Antonio Pandolfi 1.2.1 Cenni alla normativa di riferimento 69 Nel settore delle telecomunicazioni lavvio della costruzione di un quadro normativo europeo per la sua liberalizzazione si pu far risalire al 1987, con la pubblicazione del Libro verde sullo sviluppo dei servizi e delle apparecchiature di telecomunicazione da parte della Commissione europea. A distanza di dieci anni, il libro verde del 1997 sulla convergenza prende atto che la tecnologia digitale permetta ora di fornire su molte reti diverse i servizi tradizionali e quelli nuovi. Tali servizi, transitando sulle reti, sarebbero stati resi disponibili agli utenti sui diversi dispositivi: telefono, PC, televisore. Di conseguenza, veniva evidenziata limportanza cruciale per gli operatori di avere laccesso ai due punti terminali della rete di trasmissione: da un lato, alle reti per offrire servizi o contenuto; dallaltro, ai dispositivi utilizzati dagli utenti 70. Nel 1998 la direttiva 98/34/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 giugno 1998, che prevede una procedura d'informazione nel settore delle norme e delle regolamentazioni tecniche, e la direttiva 98/84/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 1998, sulla tutela dei servizi ad accesso condizionato e dei servizi di accesso condizionato, hanno introdotto il concetto di servizio della societ dellinformazione nel diritto comunitario. Esso comprende qualsiasi servizio prestato normalmente dietro retribuzione, a distanza, per via elettronica, mediante apparecchiature elettroniche di elaborazione e di memorizzazione di dati, e a richiesta individuale di un destinatario di servizi. Per lerogazione del servizio necessaria la presenza di tutti gli elementi suddetti, in particolare, ai fini di questa tesi, gli ultimi due71.

69

Ove non diversamente indicato, gli atti e gli altri documenti citati si intendono pubblicati e disponibili sui siti web dell'amministrazione o ente di riferimento. Nella sitografia sono riportati i collegamenti ipertestuali, cos come rilevati alla data dell11 marzo 2012. 70 Commissione europea, Libro verde sulla convergenza tra i settori delle telecomunicazioni, dellaudiovisivo e delle tecnologie dellinformazione e sulle sue implicazioni normative Verso un approccio alla societ dellinformazione COM(97) 623, 1997, p.26 . 71 Restano esclusi da questa definizione di servizio le messaggistiche di emergenza, ove inviate massivamente senza una iniziale richiesta al cittadino di autorizzazione alla ricezione dei messaggi in questione.

41

Risale al 2002 il cosiddetto Pacchetto Telecom, composto di cinque direttive emanate per le reti e i servizi di comunicazione elettronica sulle seguenti tematiche: quadro dinsieme; accesso, autorizzazione, servizio universale, vita privata e comunicazioni elettroniche 72. Intanto con le iniziative e-Europe e i-Europe la Commissione europea puntava ad unaccelerazione dellazione politica comunitaria nel settore dellinformazione.73 A fronte della rapidit dell'evoluzione delle tecnologie e dei mercati sembrava possibile trarre maggiore vantaggio da altre politiche gi avviate, tra le quali quella nel settore delle telecomunicazioni richiamata sopra. A tal fine, gli obiettivi 74 fissati in un primo tempo nel quadro strategico eEurope hanno lasciato il posto dal 2005 alle tre priorit di seguito riportate: creare uno spazio unico europeo dellinformazione capace di accogliere un mercato interno aperto e competitivo per la societ dellinformazione e i media; rafforzare linnovazione e gli investimenti nella ricerca sulle tecnologie dellinformazione e delle comunicazioni (TIC) per promuovere la crescita e la creazione di posti di lavoro pi numerosi e di migliore qualit; costruire una societ europea dellinformazione basata sullinclusione, capace di stimolare la crescita e loccupazione in modo coerente con lo sviluppo sostenibile e che dia priorit al miglioramento dei servizi pubblici e alla qualit della vita. Nel 2010 lAgenda digitale 202075 mira a concretizzare la visione ambiziosa contenuta nella dichiarazione pronunciata in occasione della 5a conferenza ministeriale

sull'eGovernment (la cosiddetta "dichiarazione di Malm"). Una delle quattro priorit strategiche fissate nella dichiarazione era la seguente: L'efficienza e l'efficacia devono essere stimolate da un operato costante nell'uso dell'eGovernment per ridurre gli oneri
72

Il Pacchetto Telecom stato modificato il 25 novembre 2009 dalle due direttive 2009/140/CE (Legiferare meglio) e 2009/136/CE (Diritto dei cittadini), nonch dal regolamento (CE) n. 1211/2009 che fissa le norme per listituzione ed il funzionamento dellOrganismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC). 73 Le Comunicazioni della Commissione che hanno avviato le iniziative sono le seguenti: COM(1999) 687 def.,non pubblicata e non disponibile online e il cui contenuto descritto in eEurope - Una societ dell'informazione per tutti, http://europa.eu/legislation_summaries/information_society/strategies/ l24221_it.htm, per e-Europe; COM(2005) 229 def. per i-Europe. 74 Gli obiettivi erano questi: aumentare la velocit dei servizi in banda larga in Europa; incoraggiare i nuovi servizi e i contenuti on-line; migliorare le apparecchiature e le piattaforme in grado di comunicare tra di loro e rendere Internet pi sicura nei confronti delle frodi, dei contenuti dannosi e dei problemi tecnologici. 75 Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni del 19 maggio 2010, Unagenda digitale europea, COM(2010) 245 def. [Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale].

42

amministrativi, migliorare i processi organizzativi e promuovere un'economia sostenibile, a basse emissioni di carbonio. In questambito stata emanata la Comunicazione della Commissione COM(2010) 743 76. Il documento, che il secondo piano dazione pluriennale per leGovernment, indica quale priorit l'uso diffuso delle tecnologie di informazione e comunicazione (TIC) insieme all'agevolazione di cambiamenti organizzativi - per fornire servizi pubblici migliori nella realizzazione dellamministrazione digitale. E suggerisce la possibilit di ottenere riduzioni significative degli oneri amministrativi a carico di cittadini ed imprese con un uso intelligente delle informazioni sui cittadini a disposizione delle autorit pubbliche e applicando il principio della registrazione unica, secondo il quale le informazioni richieste ai cittadini sono raccolte una sola volta, a condizione che siano rispettate le disposizioni in materia di tutela dei dati e della privacy. Le applicazioni per dispositivi mobili sono risorse web, ottimizzate per la fruizione in mobilit, oppure software destinato all'utilizzo esclusivo su tali dispositivi.77 Nel primo caso, la normativa 78 di riferimento quella sulla pubblicazione e gestione dei siti web delle pubbliche amministrazioni. Nel secondo, sar anche necessario applicare le eventuali linee guida del market di elezione (Apple o Android, p.es.). A livello internazionale opera il World wide web consortium (W3C), con la mission di portare la Rete ad esprimere pienamente il suo potenziale, attraverso la realizzazione di protocolli e linee guida79. Tra i documenti pubblicati dal W3C ricordiamo qui il Mobile Web Application Best Practices (MWABP) del 14 dicembre 201080, una lista di 32 indicazioni

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni, del 15 dicembre 2010, intitolata Il piano d'azione europeo per l'eGovernment 2011-2015 - Valorizzare le TIC per promuovere un'amministrazione digitale intelligente, sostenibile e innovativa [COM(2010) 743 def. - Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]. 77 Delle caratteristiche tecniche delle applicazioni per dispositivi mobili parla il capitolo successivo. 78 Normativa intesa in senso ampio e comprende, oltre le norme imperative prodotte legittimamente dal potere legislativo, sia la regolamentazione amministrativa che quella di mercato di fonte privata (linee guida e best practices). 79 to lead the World Wide Web to its full potential by developing protocols and guidelines that ensure the longterm growth of the Web. Il sito dell'Ufficio italiano del W3C riporta: Il World Wide Web Consortium (W3C) sviluppa tecnologie che garantiscono l'interoperabilit (specifiche, guidelines, software e applicazioni) per portare il World Wide Web al massimo del suo potenziale agendo da forum di informazioni, comunicazioni e attivit comuni. . 80 Va segnalato che nell'ambito del W3C intanto in preparazione Standards for Web Applications on Mobile, un nuovo documento che vuole rileggere dal punto di vista dei dispositivi mobili gli standard e i protocolli fino ad oggi realizzati per il web. Il documento elaborato attraverso il wiki del progetto internazionale mobiwebapp, che viene finanziato dallUnione Europea nellambito del suo settimo Programma Quadro 2010-2012.

76

43

(statement) che fanno riferimento a sei diverse aree funzionali: dati dellapplicazione; sicurezza e privacy; consapevolezza e controllo da parte dellutente; utilizzo parsimonioso delle risorse; esperienza duso; gestione della variabilit del contesto. Nella sintesi suggerita dallOsservatorio per laccessibilit dei servizi nella PA81, queste le problematiche affrontate: Rappresentazione dei contenuti. Differenti tipologie di browser, risoluzioni video e tecnologie richiedono di implementare soluzioni adattabili, identificando caratteristiche comuni di rappresentazione dei contenuti (convenzioni). Modalit di input. Le periferiche mobile possono consentire input diretti tramite tastiera, tramite interfaccia di emulazione tastiera, tramite touch o comandi vocali. Gli sviluppatori devono pertanto garantire interoperabilit delle interfacce (sia Web-based che delle cosiddette app). Banda e costi. Sviluppare siti Web e testarli con linee ADSL o similari pu non far comprendere i reali tempi di caricamento dei contenuti. Gli sviluppatori dovranno quindi valutare la riduzione del carico di byte per contenuti decorativi (immagini, filmati, loghi, ecc.). Advertising. La pubblicit lanima del commercio e quotidianamente si riscontrano nuove forme di promozione, tra cui fastidiosi pop-up. Tali soluzioni vanno testate anche con tecnologie mobile per valutare se impediscono la fruibilit dei contenuti. Limiti delle periferiche. Non tutti gli utenti sono dotati dellultima versione del prodotto mobile XYZ. Gli sviluppatori dovranno pertanto garantire una retrocompatibilit delle loro creazioni, onde evitare la perdita di utenza. Per fare un esempio del contenuto del documento, quando si scrive di controllo da parte dellutente si suggerisce di prevedere dopo il primo accesso allapplicazione la possibilit di memorizzare le credenziali di accesso cos da ridurre successivamente lonere della digitazione a carico dellutente. Nel caso di dispositivi mobili infatti, con dimensioni delle superfici di input significativamente ridotte rispetto ad un qualunque dispositivo fisso o trasportabile, limportanza di ridurre i casi di digitazione e utilizzare modalit alternative di comunicazione tra utente e dispositivo di immediata evidenza.
81

http://www.accessibile.gov.it/esempiguide/sviluppare-siti-web-accessibili-per-web-mobile/ .

44

Il principale riferimento in Italia per le pubbliche amministrazioni sono le linee guida curate dal Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione. Le ha introdotte lart. 4 della Direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione e linnovazione del 26 novembre 2009 n. 8 e, dal 1 agosto del 2011, ne disponibile la revisione per l'anno 2011 redatta da un gruppo di lavoro formato da rappresentanti dei Dipartimenti del Ministro, di DigitPA e FormezPA. Le linee guida sono nate per suggerire alle Pubbliche amministrazioni criteri e strumenti per la razionalizzazione dei contenuti on line, la riduzione dei siti web pubblici obsoleti e il miglioramento di quelli attivi82. Si compongono di sei capitoli ed un'Appendice, che elenca il contenuto minimo dei siti istituzionali delle PA. Sono corredate da ulteriori documenti (Vademecum) che anno dopo anno approfondiscono argomenti di particolare rilievo operativo; dopo l'ultima revisione, sono disponibili i seguenti: Indicazioni operative per la costruzione, lo sviluppo e la gestione dei siti web delle PA; Regolamento di gestione e di assegnazione dei nomi nel dominio ".gov.it"; Modalit di pubblicazione dei documenti nell'Albo on line. Da segnalare che, nell'Appendice alle linee guida, tra i contenuti minimi dei siti istituzionali pubblici sono richiamati i bandi di concorso, la cui pubblicazione integrale vi stata resa obbligatoria con la modifica dell'art.54 del CAD introdotta (assieme ad altre) dal Decreto legislativo n. 235/2010. Di seguito, quanto previsto nellAppendice: Per ciascun concorso deve essere pubblicato il testo integrale e devono essere pubblicati i seguenti contenuti, che favoriscono la reperibilit delle informazioni:
82

testo del bando; breve testo esplicativo; tipologia del concorso (concorso, concorso interno, selezione, ecc.); data di pubblicazione; data di scadenza; avvisi (es. proroga dei termini, nomina della commissione, elenco ammessi, ecc.); calendari (es. data degli scritti, data degli orali, ecc.); esito.

Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, Linee guida pe i siti web delle pa, Roma, 2 marzo 2010 (presentazione), http://www.funzionepubblica.it/media/353748/presentazione_lg_siti_web.pdf.

45

Per una raccolta aggiornata degli altri riferimenti normativi pi rilevanti a livello nazionale, si rinvia al primo capitolo delle linee guida. Anche le regioni hanno al pari dello stato centrale potest legislativa, e ben sette di esse hanno emanato una Legge generale sulla societ dellinformazione83. Se consideriamo anche norme affini relative all'organizzazione dell'informatica regionale, sono

complessivamente tredici le regioni nelle quali presente un riferimento normativo proprio sulla presenza della pubblica amministrazione sul web, o almeno sullutilizzo dellICT, in aggiunta a quelli nazionali. Per concludere, un richiamo alle linee guida dei due principali gestori di mobile market (Google, sponsor del progetto open-source Android, ed Apple). La comunit attiva attorno al progetto Android84 ha individuato, tra le altre cose, un elenco di best practices articolato in 9 categorie. Compatibility, Supporting Multiple Screens, Supporting Tablets and Handsets, UI Guidelines, Designing for Accessibility, Designing for Performance, Designing for Responsiveness, Designing for Seamlessness, Designing for Security. Si tratta sia di effettive raccomandazioni o suggerimenti per la scrittura di applicazioni, ma pure di mere descrizioni delle caratteristiche degli oggetti utilizzabili per la costruzione delle applicazioni (si richiamano struttura e formati delle icone, p.es.). Unulteriore categoria, Best Practices for Web Apps, raccoglie 5 suggerimenti utili nel caso di applicazioni web ossia fruibili su dispositivo mobile, qualunque sia il sistema operativo purch dotato di connessione ad Internet. Apple mette a disposizione della sua comunit di sviluppatori le App Store Review Guidelines, che impongono un elenco di vincoli da soddisfare per le applicazioni che vogliono essere ammesse al market della societ. In questo caso si tratta di vere e proprie prescrizioni che il gestore del marchio impartisce agli sviluppatori indipendenti, riservandosi la facolt di entrare anche decisamente nel merito delle caratteristiche dellapplicazione (p.es. Apps that are not very useful or do not provide any lasting entertainment value may be rejected).

83

La normativa considerata qui quelle indicata in Ministro per la pubblica amministrazione e la trasparenza, Linee guida per i siti web delle pa revisione 2011, Roma, 2011 pag. 17 Tabella 1 - Leggi regionali. 84 I ruoli allinterno del progetto sono dichiarati in questa pagina web: http://source.android.com/source/roles.html . Le best practices richiamate sono invece raggiungibili dal men laterale del sito che contiene la guida per gli sviluppatori: http://developer.android.com/guide/index.html

46

1.2.2 Le iniziative in corso Parliamo di mobile government , unespressione che indica il ricorso da parte delle pubbliche amministrazioni al canale mobile per lerogazione dei propri servizi ai cittadini. In Italia la penetrazione dei dispositivi mobili crescente ed il relativo mercato, pi ampio che negli altri paesi, garantisce una platea ampia di destinatari potenziali 85. Per indicare opportunit di reale miglioramento dei servizi pubblici, necessario individuare i casi in cui linterazione attraverso un dispositivo mobile consentirebbe di fornire nuovi servizi utili, oppure di aggiungere valore ad un servizio gi esistente. Che servizi rendere ai cittadini attraverso dispositivi mobili? Come noto, la progettazione dellarchitettura web distingue tre classi di macrofunzioni possibili di un sito, secondo le finalit prospettate: informative, operative e transattive.
86

Tale classificazione si

riferisce alla conclusione felice delle azioni a disposizione dellutente, e non dipende dal supporto/dispositivo utilizzato. La utilizziamo senzaltro nel caso dei dispositivi mobili utilizzati dalla PA, per erogare servizi che potremo dire: servizi informativi: invio al dispositivo del cittadino di messaggi, dopo iscrizione (p.es., messaggi con informazioni relative alla mobilit o per la promozione di eventi) oppure in casi di urgenza o emergenza; servizi operativi: danno allutente la possibilit di completare attivit semplici (richiedere dal dispositivo specifiche informazioni o partecipare a sondaggi ed indagini di citizen satisfaction, p.es.);
85

servizi transattivi : in questo caso le pubbliche amministrazioni offrono allutente la

In aggiunta a quanto detto ricordiamo la possibilit di favorire la fruizione dei servizi pubblici da parte di disabili in mobilit. Tutto ci non comunque sufficiente ad immaginare servizi su dispositivi mobili di tipo esclusivo. In mancanza di radicali innovazioni nelle politiche di gestione delle infrastrutture e di regolazione del mercato dei dispositivi mobili il canale mobile rimarr soltanto aggiuntivo, rispetto ad altri canali che continueranno (come oggi) a garantire laccesso universale al servizio pubblico. 86 E. Zuanelli, La comunicazione digitale. Un approccio semiologico-linguistico, Roma, Colombo, 2009, p. 121. La ripartizione dei servizi esponibili in tre classi pure presente nella descrizione di m-government riportata nel sito URPdegliURP, promosso dal Dipartimento della Funzione pubblica: http://www.urp.it/ Sezione.jsp?idSezione=1822 . Il Vademecum Indicazioni operative per la costruzione, lo sviluppo e la gestione dei siti web delle PA prima richiamato propone per i servizi dei siti web istituzionali una maggiore articolazione, ed individua sei classi distinte. In questo caso, per, vengono considerate anche le funzionalit di backoffice e sembrano intersecarsi due diversi criteri complessit e finalit dellinterazione proposta. Si veda Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, Indicazioni operative per la costruzione, lo sviluppo e la gestione dei siti web delle PA 2010, http://www.funzionepubblica.gov.it/media/671226/vademecum%20indicazioni%20operative%20per %20la%20costruzione,%20lo%20sviluppo%20e%20la%20gestione%20dei%20siti%20web%20pa.pdf

47

possibilit di completare intere sequenze di attivit, quali prenotazioni (booking) o pagamento (ticketing) di prestazioni. Tali servizi saranno specifici di una singola amministrazione, quando riferiti a una sua funzione o caratteristica peculiare ed unica. Oppure generali, se relativi a una funzione o caratteristica o componente comune a pi articolazioni amministrative. In questo secondo caso il servizio, seppure progettato e sviluppato inizialmente in chiave locale, ha evidenti potenzialit di estensione a un ambito organizzativo e/o territoriale pi ampio. Caso emblematico quello del servizio che consente di effettuare un pagamento: pu essere realizzato una volta per tutte, poi integrato alloccorrenza quale componente di un servizio pi complesso (parcheggio o biglietteria, p. es.). Ancora, liniziativa per la realizzazione del servizio pu essere dellamministrazione oppure di cittadini ed imprese. Nel secondo caso, non basta disporre di unapp funzionante finch una o pi amministrazioni non aderiscono alliniziativa contribuendo con attivit e informazioni 87. Le amministrazioni che gi espongono servizi per dispositivi mobili non hanno alcun obbligo di registrarli, e allinizio di questa ricerca non vi era in Italia alcun ente o organizzazione (n pubblica n privata) incaricato di censirli 88. Intanto da alcuni mesi di propria iniziativa SaperiPA ha messo a disposizione dei suoi iscritti un form di segnalazione attraverso cui possibile indicare un servizio mobile gi fornito da una qualsiasi amministrazione pubblica italiana. La segnalazione, dopo essere stata verificata dalla redazione del sito, consente di alimentare ed aggiornare un catalogo online89 che al 28 gennaio 2012 comprendeva 84 applicazioni.

87

Anche quando lamministrazione, attraverso i suoi responsabili politici e amministrativi, ad aver preso liniziativa non possibile dare per scontato il successo. Esso dipender comunque dal grado di coinvolgimento della macchina amministrativa nello sviluppo e gestione del servizio mobile. 88 Intanto allestero si possono citare i casi di Singapore (http://www.ecitizen.gov.sg/mobile/index.html ) e Hong Kong (http://www.gov.hk/en/about/govdirectory/mobilesites.htm ) dove i governi curano un catalogo dei servizi mobile offerti dalle Amministrazioni, cos come fa il governo federale degli Stati Uniti (http://apps.usa. gov/?v=all). 89 I collegamenti ipertestuali alle pagine di descrizione dei servizi censiti sono disponibili qui: http://saperi.forumpa.it/story/63547/un-catalogo-di-applicazioni-mobile-la-pubblica-amministrazione, mentre in allegato sono elencate le 84 app considerate e segmentate secondo quanto indicato in tabella.

48

Tipo di ente Tipologia di servizio Informativo Operativo Transattivo Totale


in %

Centrale (PAC)

Regionale (PAR)

Locale (PAL)

Totale

in %

2 9 4 15
18%

4 14 37 14 14
17%

6 60 18 84

7% 72% 21%

55
65%

100%

Fig. 1.2.1 Applicazioni mobile per tipologia di amministrazione interessata e servizio. Elaborazione sulle apps censite da Saperi PA al 28 gennaio 2012.

La tabella precedente stata costruita utilizzando le informazioni presenti nella scheda descrittiva di ciascuna app e riassume il contenuto del catalogo. Per una corretta interpretazione va tenuto presente che: la colonna (PAC) include anche app di componenti generali, come definite sopra, rese disponibili in modo autonomo da aziende; la colonna (PAL) considera anche i casi in cui pi enti locali collaborano ad una medesima iniziativa, comprendo cos un territorio pi ampio, e le app delle universit. I segmenti pi rappresentati sono quello dei servizi operativi forniti da amministrazioni locali (37 app, il 44% del totale) seguito da quello dei servizi transattivi forniti dalle stesse amministrazioni (14 app, il 17% del totale); si evidenzia la mancanza, nel complesso, di servizi meramente informativi (appena 6 app, il 7% del totale). In mancanza di certezza sulluniverso di riferimento questi risultati, fatte salve le scelte di classificazione operate, potrebbero comunque riflettere la naturale tendenza a mettere in mostra attraverso la compilazione del form predisposto da foumPa non tutte le app disponibili ma soltanto quelle con contenuti pi innovativi. Informazioni analoghe sono presenti sul sito Dati.gov.it, alla pagina Applicazioni per smartphone. Alla medesima data vi erano elencate 46 app, di cui 27 di amministrazioni centrali (incluse le universit), 6 di amministrazioni regionali, 2 di province e 11 applicazioni di comuni. Nessuna delle app segnalate riguarda i concorsi pubblici. 49

1.2.3 Le fonti dei dati e il movimento per gli open data Per la fornitura di un servizio su dispositivo mobile ipotizziamo in prima battuta che i dati necessari siano esclusivamente di fonte pubblica90 (i cosiddetti PSI, acronimo di public sector information), a meno di quelli da acquisire direttamente dal fruitore del servizio. Secondo la funzione e tematica individuata, si tratter di verificare la disponibilit di archivi informatizzati e le caratteristiche della loro gestione: architettura dellinformazione, frequenza e tempestivit di aggiornamento, regolamentazione per la fornitura di dati ad amministrazioni, cittadini e imprese. Su questultimo aspetto si fa strada lidea che i dati raccolti e formati da amministrazioni ed enti nello svolgimento di funzioni pubbliche siano un bene comune. Da qui, ma anche per effetto dei maggiori vincoli alla spesa delle pubbliche amministrazioni, alcune importanti conseguenze di ordine operativo: introduzione della prassi secondo cui i dati si raccolgono una volta soltanto, e poi vanno opportunamente riutilizzati e fatti circolare tra le amministrazioni; sviluppo di progetti per la costruzione di anagrafi integrate, necessarie per poter attribuire correttamente i dati entro collezioni di entit mutevoli (cittadini, imprese, ecc.); costruzione di archivi di open government data, ossia dati provvisti dei requisiti di affidabilit ed accessibilit codificati dallOpen Government Working Group nel 2007 91. Riprendendo la sintesi suggerita dalla Open Knowledge Foundation, contenuti o dati sono aperti se chiunque libero di usarli, riusarli e redistribuirli con lunico vincolo, al pi, di indicare la fonte e continuare a condividerli con le stesse modalit 92. Fin dal 2003 una prima direttiva europea ha declinato il principio di trasparenza dellazione amministrativa anche in misure per facilitare alle imprese l'accesso alle informazioni in possesso del settore pubblico e l'autorizzazione al loro riutilizzo.93 Il 12

Vickery ricorda che nellaffrontare il tema dellinformazione pubblica, lOECD distingue tra public sector information (PSI), che le amministrazioni producono ed agevolmente riutilizzabile, e public content, di cui le amministrazioni nello svolgere una funzione pubblica devono disporre per poter erogare i propri servizi a tutti i cittadini (il patrimonio librario delle biblioteche, p.es.). I dati raccolti per finalit amministrative rientrano senzaltro nel primo gruppo. Si veda G. Vickery, Review of recents studies on PSI re-use and related market developments, Report to the European Commission by Information Economics, Paris, 2011, disponibile in http://ec.europa.eu/information_society/policy/psi/docs/pdfs/report/psi_final_version_formatted.docx. 91 Il 7-8 dicembre del 2007 si svolse un incontro in California di 30 attivisti, con lo scopo di chiarire perch gli open government data (OGD) fossero essenziali per la democrazia. Frutto di quellincontro fu la tesi secondo cui per poter parlare compiutamente di OGD i dati dovrebbero essere: 1. Completi; 2. Primari; 3. Tempestivi; 4. Accessibili; 5. Elaborabili da computer; 6. Non discriminatori; 7. Non proprietari; 8. Non coperti da copyright. 92 Traduzione mia, questo il testo originale: A piece of content or data is open if anyone is free to use, reuse, and redistribute it subject only, at most, to the requirement to attribute and share-alike. 93 Direttiva 2003/98/CE relativa al riutilizzo dell'informazione del settore pubblico.

90

50

dicembre 2011 la Commissione europea ha presentato sul tema un ultimo documento 94 con una propria strategia articolata in tre direttrici: realizzazione di un portale di dati della Commissione messi gratuitamente a disposizione; interventi di regolamentazione in materia di accessibilit dei dati, per garantire la concorrenza in ambito europeo; stanziamento di 100 milioni di euro fino al 2013 per finanziare la ricerca volta a migliorare le tecnologie di gestione dei dati. In Italia il CAD 95 dava indicazione gi nel 2005, tra laltro, alle pubbliche amministrazioni di gestire i propri dati in modo da renderli fruibili con luso delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione. Il Dlgs 24 gennaio 2006 n.36, che recepiva la direttiva europea del 2003 richiamata in precedenza, ha poi previsto le modalit di riutilizzo dei documenti contenenti dati pubblici96 nella disponibilit delle pubbliche amministrazioni e degli organismi di diritto pubblico escludendo per esplicitamente: sia lobbligo di consentire al riutilizzo, che perci in mancanza di norme speciali diverse rimane sempre subordinato alle valutazione del detentore del dato pubblico; sia la necessit di fornire i documenti (e i dati ivi contenuti) in una forma diversa da quella in cui sono stati prodotti. Intanto il movimento per gli open data, focalizzando su aree tematiche specifiche gli sforzi per la liberazione dei dati, ha realizzato numerose iniziative tra cui: Linked Open Data Italia, pubblica dal marzo 2011 dati aperti di tipo linked 97; Open Knowledge Foundation Italia, cura dal 2010 il catalogo CKAN di dataset e progetti liberi; OpenPolis, condivide informazioni sulla politica italiana; OpenStreetMap, progetto internazionale che oggi manutiene una carta geografica mondiale, in Italia prende piede dal 2007; Spaghettiopendata.org, agevola il reperimento dei dati aperti disponibili in Italia. Dal 7 ottobre 2011 disponibile Dati.gov.it, un portale progettato e sviluppato da Formez PA, su indicazione del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, per essere punto di raccolta e catalogare al meglio tutti i dati aperti prodotti dalla pubblica amministrazione italiana. Il portale offre quattro funzioni: Cerco i dati, per selezionare i
94 95

Commissione Europea, MEMO/11/891. D. Lgs. 85/2005, art. 50 . 96 Un dato pubblico se conoscibile da chiunque. Il riferimento qui non allaccessibilit bens alla mancanza di vincoli (normativa sulla privacy, in primo luogo) che ne circoscrivono la conoscibilit. 97 Sui linked data accenno nel seguito.

51

dataset disponibili sulla base di alcuni parametri (formato, licenza, area tematica, oltre alla possibilit di ricerca full-text sul titolo del dataset); Voglio capire di pi, con approfondimenti sui temi dellopen data e dellopen government; Suggerisco un dataset, dove chiunque pu suggerire un insieme di dati di una qualunque pubblica amministrazione italiana; Le App della PA, con una selezione di applicazioni per dispositivi mobili sviluppate da pubbliche amministrazioni. Al momento sono presenti nel portale in questione 156 dataset, che riguardano 31 differenti amministrazioni. Ricordiamo che i beni comuni, a differenza di quelli privati, con luso non perdono il loro valore, che anzi pu aumentare 98; nel caso dei dati pubblici uso significa poter essere ricombinati per soddisfare esigenze diverse da quelle per le quali sono stati raccolti o formati. A tal fine, oltre allaccesso ai dati assumono rilievo il significato ed i collegamenti che a tali dati si possono associare. Seguendo lintuizione di Tim Barners-Lee99 si parla di linked data per indicare un set di dati realizzato utilizzando un modello di descrizione standard (in generale il Resource Definition Framework, RDF) e reso disponibile in un formato elaborabile in modo automatico. Qui sotto una rappresentazione grafica della rete gi realizzata dai linked data, ottenuta da Richard Cyganiak and Anja Jentzsch 100 a partire dalle statistiche del W3C.

98

Per esemplificare, si mettano a confronto un pezzo di pane (bene privato) ed una voce dellenciclopedia online Wikipedia (bene comune). 99 T. BERNERS-LEE, Linked Data Design Issues, 2006, http://www.w3.org/-DesignIssues/LinkedData.html 100 http://lod-cloud.net/

52

Figura 2.2 Linked Open Data cloud diagram, grafo aggiornato a settembre 2011.

La frontiera del dibattito sulla gestione in rete dei dati pubblici proprio quella degli open linked data. Nel senso di provare prima a costruire ontologie per domini amministrativi, per caratterizzare opportunamente i dati; e poi esporli in dataset aperti ma anche capaci di essere posti in relazione con altri domini in modo pi rapido ed efficace. 101 Non va dimenticato, infine, che tutte le iniziative pi recenti per gli open data, da quelle della Commissione europea a quelle del movimento in Italia, fanno riferimento alla realizzazione di apps per dispositivi mobili quale importante modalit di riutilizzo degli open government data. Per avere un riferimento sulle dimensioni economiche del fenomeno,

E disponibile in rete questa URI http://www.ontologiapa.it/pa#, unontologia parziale frutto della libera iniziativa di Ablativ, Linkalab e Istos, applicata dalla Provincia di Carbonia-Iglesias. Un passo verso la standardizzazione di terminologia e concetti era stato, gi nel 2001, la elaborazione di uno standard di composizione (namespace) di uniform resource name (URN) di documenti giuridici elaborato nellambito del progetto Normeinrete. Esso stato diffuso con la circolare AIPA n. AIPA/CR/35 del 6 novembre 2001 pubblicata nella GU Serie generale n. 262 del 10/11/2001, e consente di attribuire identificatori univoci, non ambigui e persistenti alle risorse in rete, indipendentemente dalla loro localizzazione fisica che rimane fissata dal rispettivo uniform resource locator (URL). Il progetto Normeinrete non pi attivo ma lo standard elaborato, che non compare nella lista globale dei namespace manutenuta dalla Internet Assigned Numbers Authority (IANA), tuttora utilizzato nellambito del progetto Normattiva.

101

53

segnalo che limpatto del riuso dei dati di fonte pubblica sul mercato dei 27 paesi dellUnione europea stato stimato in 140 miliardi di Euro102. 1.2.4 Due siti web di riferimento per i candidati ai concorsi: Cliclavoro e Stepone Quali sono i principali player sul mercato nazionale del lavoro pubblico, dal lato della domanda? E che servizi rendono disponibili al cittadino sul canale mobile? Ad oggi, i concorsi con i maggior numero di posti a disposizione e candidature raccolte sono verosimilmente quelli banditi da ministeri ed agenzie da essi vigilate. 103
104

E, ad

esempio, i siti di Ministero della Difesa, Agenzia delle Entrate, Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione non indicano ai cittadini la disponibilit di servizi su dispositivi mobili in materia di concorsi 105. Esiste fin dallottobre 2010 il portale Cliclavoro 106. Si tratta della borsa continua nazionale del lavoro di cui allart. 2, comma 1 lett. g) , del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 e successive modificazioni, che si presenta fin dalla testata come il portale pubblico per il lavoro. 107 Senza entrare nel merito delle scelte architetturali del sito, vediamo che la homepage chiaramente distinta orizzontalmente in pi aree, che consentono allutente di accedere alle voci di primo o di secondo livello del men. I destinatari dei servizi sono nettamente distinti fin dallinizio tra lavoratori e aziende, separando cos le funzioni utili alle due parti del mercato del lavoro: lavoratori potenziali alla ricerca di unoccupazione da un lato, datori del lavoro108 alla ricerca di nuovo personale dallaltro.

Vickery (2011), cit. . A partire dai dati di Eurostat per il 2010, una grossolana stima per il mercato italiano potrebbe essere pari a 27,7 miliardi di Euro. Tale valore si ottiene ipotizzando che la distribuzione dellimpatto che scaturirebbe dai dati liberati e quella delle spese delle pubbliche amministrazioni tra i 27 Paesi siano identiche. 103 Lultima autorizzazione, ai sensi dellart.35 commi 4 e 4-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165, allassunzione di personale nelle amministrazioni il DPCM del 28 ottobre 2011. Si prevedono, tra le altre, 249 assunzioni al Ministero economia e finanze e 232 allAgenzia del Territorio. 104 I comuni operano sul mercato locale, ma le iniziative di quelli pi grandi hanno risonanza senzaltro nazionale. E il caso del comune di Roma, che ha in corso procedure finalizzate allassunzione di ben 1.995 unit e che sta veicolando da febbraio 2012 anche sul canale mobile le informazioni dei vari concorsi. 105 LAgenzia delle entrate dispone di un servizio di messaggistica SMS semplificato e limitato (individuale, e dietro singola richiesta) di informativa fiscale. 106 La URL http://www.cliclavoro.gov.it . 107 E di particolare interesse per questa tesi lintento dichiarato dai curatori del sito di trasformare il possesso dellinformazione da parte delle istituzioni e degli enti in una risorsa per il sistema nel suo complesso, dove il sistema considerato il mondo del lavoro con tutti gli attori che vi fanno riferimento (imprese, lavoratori, datori di lavoro pubblici, scuole, ecc.). 108 Al momento, soltanto privati.

102

54

Il portale supportato da presenze su alcuni social network (Facebook, Twitter, linkedIn) e da un blog dedicato.109 Il decreto ministeriale 13 ottobre 2011, dal titolo Offerte lavoro pubblico su clic lavoro e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie generale n. 1 del 2 gennaio 2012, ha definito gli standard e le regole che le amministrazioni pubbliche debbono utilizzare per la trasmissione informatica delle informazioni e dei dati relativi alle procedure di selezione e di avviamento. Al decreto sono aggiunti due allegati: lallegato A fornisce i moduli con i tracciati da utilizzare, mentre lallegato B le tabelle con i codici delle classificazioni da utilizzare nella compilazione di quei campi il cui riempimento vincolato.110 Sono previste tre comunicazioni: invio richiesta di personale; invio esiti procedura di reclutamento; invio idonei da assumere. Le amministrazioni interessate sono sia quelle di cui all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 sia le societ pubbliche di cui all'art. 18 del decreto legge convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. In pratica ministeri agenzie ed altri enti pubblici, nonch tutte le societ a partecipazione pubblica - totale o di controllo. La compilazione dei moduli avviene online, e la trasmissione delle informazioni completata senza necessit di far seguire il documento anche in forma scritta. In attesa del decreto interministeriale con le linee guida per lattuazione di quanto sopra descritto111, per il cittadino ritroviamo una voce di men Concorsi Pubblici, di cui sono accessibili dalla homepage le singole funzioni ma che ad oggi ha una mera funzione informativa generalista sul mondo del lavoro pubblico e le modalit di accesso dallesterno. Tra laltro sono riepilogate le macrofasi delle procedure concorsuali 112 e, a partire da un link

109

Le rispettive URL sono http://www.facebook.com/cliclavoro , http://www.linkedin.com/cliclavoro, http://twitter.com/cliclavoro, http://www.blogcliclavoro.it . 110 In allegato, riproposto il contenuto dellallegato B. 111 Lart. 7 comma 1 del decreto sopra citato prevede che Con Direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sono definite le linee guida di attuazione del presente decreto, con possibilit di prevedere una fase sperimentale di applicazione della normativa, non superiore a dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto. . 112 Riguardo la domanda di concorso, vengono elencati i campi da compilare obbligatoriamente: nome e cognome; data e luogo di nascita; indirizzo e numero telefonico; dichiarazione di cittadinanza;

55

denominato Cerca il concorso che fa per te, si viene rinviati al sito esterno della Gazzetta Ufficiale. Il sito gi consente, alle persone che effettuano una opportuna registrazione e possono cos autenticarsi con utenza e password, di compilare un CV ed esprimere in questo modo la loro disponibilit ad essere contattati e selezionati per un impiego. Il curriculum compilato e la conseguente disponibilit allimpiego hanno una durata limitata nel tempo: in questo modo, si richiede di fatto a chi vuole mantenersi visibile sul mercato di Cliclavoro di rivedere e aggiornare periodicamente le proprie informazioni. Stepone113 un sistema per linoltro via Internet delle candidature ai concorsi di evidenza pubblica. Consente alle Pubbliche Amministrazioni, che si accreditano al portale, di costruire esse stesse il modulo di candidatura in base ai requisiti richiesti per il profilo da assumere. I cittadini interessati ad un concorso, una volta registrati, possono inviare la domanda di partecipazione senza alcuna spedizione di documenti cartacei. Il sistema stato sviluppato e viene gestito dal Formez e, seppure inserito tra le misure di supporto alla gestione degli enti locali, utilizzato anche da enti nazionali quali lIstat. Al sistema Stepone si accompagnano ulteriori sistemi per il supporto a fasi successive del procedimento concorsuale (pubblicazione test di preselezione, consultazione dei risultati individuali di test e prove desame, consultazione dellimmagine dei propri elaborati).

In conclusione riteniamo che, una volta a regime, per il sistema di front-office rappresentato dal portale Cliclavoro sarebbe opportuno far fruire le informazioni sui concorsi pubblici anche da dispositivi mobili attraverso app dedicate. E che, ove tale sistema fosse integrato114 con uno strumento per la gestione delle candidature online quale Stepone, diventerebbe possibile attivare servizi innovativi agli utenti.

iscrizione nelle liste elettorali del Comune; indicazione dei titoli richiesti; eventuali abilitazioni alla professione; eventuali servizi prestati nella Pubblica Amministrazione; posizione nei confronti degli obblighi militari. 113 La URL 114 Lintegrazione necessaria consisterebbe, da un lato nel riconoscere e consentire in Stepone laccesso agli utenti di Cliclavoro; e dallaltro, nel garantire linteroperabilit delle rispettive basi dati, almeno per le componenti che riguardano la candidatura al concorso.

56

Allegato 1. Elenco delle app presenti nei diversi segmenti della fig. 1.2.1 Tipologia di servizio: Informativo. Amministrazione interessata: PA centrale. 150 Italiamobile INPS ufficio stampa

Tipologia di servizio: Informativo. Amministrazione interessata: PA locale. Le chiavi della citt Lecce Citt Wireless MyUniCA Napoli RSS Tipologia di servizio: Operativo. Amministrazione interessata: PA centrale. OMI Mobile Polizia di Stato.it Luce verde - ACI iCISS iCarabinieri iPatente INPS servizi mobile MiaPA Ministero della Giovent Tipologia di servizio: Operativo. Amministrazione interessata: PA regionale. Mirabilia d'Abruzzo MoMa Statistiche Veneto Nati per leggere Umbria 57

Gusto Trentino ARound Trentino Biblioteche Umbria Umbria app VISITO Tuscany Visit Trentino VisitCalabria iLazio Piemonte Agri Mobile Puglia Sounds PugliaReality+

Tipologia di servizio: Operativo. Amministrazione interessata: PA locale. ToGo! di Linea Comune Wimove Fondo Corsini Edicola Salute iMB Terre di Lucca e Versilia KrotonLive La macchina di Santa Rosa MDU - Museo Diffuso Urbano Ancona Macerata TapTour ApPadova 58

Bologna smart Cafoscari Cesena Civitanova Comune di Montepulciano iSulmona Emozioni tipiche garantite - Provincia di Ferrara Ferrara Eventi Vasto Roma Bus Roma Capitale Roma decoro Sardegna Nord Ovest Sassuolo Turismo RomaPi Scopri la Valtellina i-TO iATM Milano iFontanellato PAT Informa (Provincia Informa) PescaraLavoro Pinacoteca di Ascoli Piceno - Audioguida ReggioCal Mobile Riviera di Rimini mobile 59

Il Rifiutologo MiRifiuto

Tipologia di servizio: Transattivo. Amministrazione interessata: PA centrale. Linea Amica iMIBAC TOP 40 iMIBAC Voyager BUYBemoov

Tipologia di servizio: Transattivo. Amministrazione interessata: PA locale. Tap&Park ePart Mobile Decoro Urbano Easy Ticket iScoprirete Aidyourcity Basiglio iTelepark Bemoov iUniFG iMIBAC Cinema Roma iMIBAC Cinema Torino - TTF iMIBAC Cinema Venezia iPortofino School Card Basiglio

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Allegato 2- I tracciati record contenuti nellAllegato A del decreto ministeriale 13 ottobre 2011

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62

BIBLIOGRAFIA
CNIPA, i Quaderni 36 - Linee guida per lintroduzione delle tecnologie wireless nella Pubblica Amministrazione, Roma, 2008. F. DI DONATO, Lo stato trasparente - Linked open data e cittadinanza attiva, Pisa, Edizioni ETS, 2010. E. ZUANELLI, La comunicazione digitale. Un approccio semiologico-linguistico, Roma, Colombo, 2009.

SITOGRAFIA*
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*I collegamenti ipertestuali sono stati verificati l11 marzo 2012

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SECONDA PARTE

Unipotesi di progetto che risponda ai requisiti di usabilit

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2.1 Aspetti di architettura dei servizi mobili


di Adolfo Tasinato

2.1.1 Mobile apps Vs mobile web apps La diffusione dei dispositivi mobili ha determinato lo sviluppo di migliaia di applicativi ad essi dedicati che ha ulteriormente incrementato il favore del pubblico verso tali sistemi che sono ora veri e propri computer portatili che hanno tra le altre funzionalit anche quella della telefonia mobile ma che si caratterizzano per ben altri requisiti. Senza indugiare in analisi sociologiche possiamo dire che ci troviamo in presenza di una societ sempre pi connessa e online che se da un lato pone problematiche relative ad es. al digital divide, dall'altro vi il vantaggio derivante da un continuo stimolo per aziende pubbliche e private a sviluppare nuovi servizi mobili e ad integrarne di altri. Anche la Pubblica amministrazione ha iniziato a proporre servizi al cittadino fruibili attraverso application per i dispositivi mobili anche se spesso tali applicazioni non sono opportunamente integrate nel pi vasto panorama dei processi informatizzati e costituiscono prevalentemente il terminale di attivit di comunicazione di carattere autoreferenziale. Il grande sviluppo dei dispositivi mobili e delle applicazioni conseguente quello delle tecnologiche wireless che consentono il collegamento dei sistemi in modalit senza fili. Due sono le tipologie di applicazioni per il mercato mobile: le mobile apps e le mobile web apps. Quali delle due preferire quando si decide di implementare una applicazione mobile? E' la domanda che dovrebbero porsi coloro che hanno la necessit di progettare ed implementare un applicativo per il mercato mobile. Vediamo quali sono le differenze tra le due tipologie: la Web app una pagina web, accessibile da qualsiasi smartphone connesso a Internet e che supporta un browser, la pagina pu essere scritta in HTML5, JavaScript e CSS115, ha i suoi aspetti positivi e quelli negativi.

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Per CSS si intendono i Cascade Style Sheet cio i fogli di stile che determinano la particolare formattazione di elementi della pagina scritta in linguaggio Html.

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Web app, gli aspetti positivi:

economicit dello sviluppo in quanto non richiede particolari competenze tecniche. Un web master in grado di svilupparla con l'accorgimento di scrivere i fogli di stile (CSS) senza dimensioni fisse utilizzando quindi solo dimensioni in percentuali. Inoltre vi sono dei plugin come jQuery Mobile che semplificano di molto il lavoro per coloro che non sono esperti di JavaScript per la gestione degli eventi. Un evento per esempio lo scroll, il touch su un elemento o lo swipe116;

velocit dello sviluppo: non richiede particolari competenze tecniche quindi sia il tempo di sviluppo che di testing dimezzato rispetto alla creazione di una applicazione nativa;

facilit dell'aggiornamento: una pagina web pertanto sempre disponibile online e con un semplice refresh della pagina dal browser del telefonino possibile visualizzare aggiornamenti strutturali, grafici e testuali;

facilit di accesso: sufficiente disporre di un qualsiasi dispositivo connesso a internet ed possibile utilizzarla su qualsiasi device (smartphone, tablet o mini pc), perch grazie al foglio di stile (CSS) scritto in percentuale (e non in dimensioni fisse), la GUI117 si adatta automaticamente alle dimensioni dello schermo facendola sembrare una vera e propria applicazione. Con dei meta tag 118 speciali possibile far scomparire la barra di stato, disabilitare il ridimensionamento automatico, lo zoom dellutente e impostare licona dellapplicazione in caso lutente decida di salvare l'indirizzo del sito tra i propri preferiti. Tale icona sar visualizzata nel menu delle applicazioni, proprio come una vera app;

streaming media: rispetto a unApp nativa lo streaming dei contenuti multimediali gestito in modo migliore rendendo la fruizione dei contenuti pi fluida e veloce.

GPS, fotocamera e registratore audio grazie ad html5 possono essere utilizzati senza dover ricorrere ad applicazioni native.
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Lo swipe fa parte della navigazione basata sui gesti, un gesto di sfioramento dello schermo che provoca lo scorrimento delle informazioni. 117 GUI l'acronimo di Graphical User Interface, interfaccia grafica utente. 118 Meta tag: sono metadati presenti nel linguaggio HTML utilizzati per fornire informazioni sulle pagine agli utenti o ai motori di ricerca

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Web app gli aspetti negativi:

non possibile inviare a tutti coloro che hanno installato lapplicazione le notifiche push 119, tuttavia ci sono dei modi per simulare una funzione simile: programmare il refresh automatico della web app con cadenza determinata ed inserire allinterno dei semplici alert (mediante finestre pop up) con il messaggio da visualizzare;

niente stores. Anche se vi sono degli stores dedicati appositamente alle web app (ci sono per Chrome, Apple e molti altri) non assolutamente qualcosa di paragonabile ad un Apple Store. Unica eccezione la fanno i sistemi operativi come Android: possibile pubblicare sul Market Android una webapp usando il codice nativo per fare un iframe 120 (termine tecnico: WebView) della pagina web. Sfruttando la mancanza di controlli manuali da parte di Google, lapplicazione sar approvata e distribuita;

funziona solo online: se il telefono non connesso a Internet gli utenti non potranno accedervi. Anche in questo caso possibile ovviare a ci in fase di sviluppo dell'applicazione adottando un sistema particolare di local caching facendo in modo che il telefono sia connesso a internet solo la prima volta che viene aperta la web app. Le successive volte che si prova ad accedere all'applicazione, in assenza di connessione alla rete, viene utilizzata la memoria cache per visualizzare determinati contenuti.

Quando utilizzare una Web app: Quando vi la necessit di essere compatibili con tanti dispositivi: mobili e non ma anche quando necessario divulgare informazioni di consumo ed infine per convertire un sito web in un sito ottimizzato per dispositivi mobili. Vediamo ora alcune delle linee guida finalizzate all'implementazione di una web app di successo. Il web design un argomento trattato in moltissimi libri, articoli e le regole su cui si basa sono molteplici ma cosa accade quando un sito web diventa un sito mobile e quindi una Web app?

Notifiche push: un sistema di notifica che consente di ricevere avvisi anche quando l'applicazione relativa non attiva. 120 iframe:L'iframe (dall'inglese inline frame) un frame "ancorato" all'interno della pagina.

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Partiamo dal concetto di web design, unespressione utilizzata per indicare la progettazione tecnica, strutturale e grafica di un sito web. La figura professionale di riferimento il web designer, il quale deve possedere varie competenze che vanno dallo studio del singolo elemento alla complessit del progetto, inoltre sono fondamentali le conoscenze in materia di usabilit ed accessibilit. La realizzazione di un sito web unoperazione che coinvolge e amalgama diverse competenze: il prodotto finale deve essere gradevole, di facile esplorazione, presentare in maniera chiara i propri contenuti ed essere utilizzabile in sicurezza e con semplicit. Vediamo brevemente come giungere ad un buon risultato. Come prima cosa importante porre la dovuta attenzione alle esigenze degli utenti, analogamente a quanto si fa per i siti web, fondamentale pensare alle loro necessit, alla facilit e soddisfazione con cui si materializza linterazione uomo-macchina che permetta di trovare linformazione che si sta cercando. Fondamentali sono quindi gli aspetti di usabilit e accessibilit, requisiti essenziali di qualsiasi sito, ancor pi se si vuole creare un sito mobile dove i cambiamenti non riguardano solo il contenuto ma anche le dimensioni. Linterfaccia grafica di un sito (web e mobile) il biglietto da visita di un brand, ed compito del web designer renderlo fruibile ed efficace.

Come secondo passaggio vanno definite la necessit di un sito mobile, iniziare la progettazione della versione mobile di un sito comporta l'analisi dei motivi per cui lo si vuole creare, che sia un lavoro indipendente o lincarico di unazienda, il sito mobile deve partire con precisi propositi quali ad es: la vendita di un prodotto, offrire o rilanciare un servizio, intrattenimento dell'utenza. Vanno quindi considerati gli obiettivi aziendali, in molti casi sia gli sviluppatori che i designer vengono assunti da un cliente per la progettazione di un sito mobile per il proprio business, quindi le domande da porsi sono: quali sono gli obiettivi che devono essere raggiunti? Si vuole realizzare un sito specifico o semplicemente adattare quello esistente per la visualizzazione su terminali mobili?

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Prima di poter iniziare a progettare contenuti per siti web mobile, necessario acquisire familiarit con ci che effettivamente web mobile. E importante essere a conoscenza e decidere per quali sistemi operativi realizzare l'applicativo (Windows Mobile, The iPhone platform, Palm OS, Mobile Linux, Symbian OS, The BlackBerry platform, Android) e browser (Safari for the iPhone, Android browser, Opera Mobile, WebOS browser on Palm devices, BlackBerry browser, Internet Explorer Mobile on Windows Mobile devices).

E' buona regola analizzare i dati prima di passare alla fase di progettazione ed allo sviluppo, in modo da valutare le scelte e le opzioni a disposizione. In generale la conversione da un design di un sito formato desktop in formato mobile, ha l'obiettivo di semplificare le cose, ma semplicit non significa mancanza di contenuti. Le considerazioni sullusabilit e laccessibilit del web mobile richiedono anche un approccio semplificato alla progettazione tuttavia si pu ancora realizzare un design di qualit ottimizzato per i dispositivi mobili. Le esigenze di uninterfaccia funzionale non devono per far dimenticare che i suoi elementi devono obbedire anche a principi estetico-culturali che danno identit allambiente di comunicazione interattiva. Integrit estetica significa che linformazione organizzata bene ed coerente rispetto ai principi del visual design121. Pertanto i contenuti devono essere ben visualizzati sullo schermo e la tecnica dell'esposizione deve essere di alta qualit. Vediamo ora alcune caratteristiche strutturali e di organizzazione dell'interfaccia.

Per quanto riguarda la scelta dell'impianto strutturale il layout a colonna singola solitamente migliore ed aiuta nelle gestione di spazio limitato. Usando le tecniche del web design dinamico si pu prendere una multi-colonna dal layout del sito desktop e adattarla ad un layout a colonna singola. Gerarchia Verticale, se il sito ha molte informazioni che devono essere presenti nella versione mobile, un buon modo per organizzare le cose in modo semplice quello di istituire una navigazione comprimibile. Utilizzando la struttura a colonna singola possibile impilare le parti di un contenuto vasto in moduli pieghevoli che permettano allutente di tenere aperto il contenuto che gli interessa e nascondere il resto.

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Il visual design comprende le attivit di progettazione grafica di strumenti di comunicazione visiva.

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Da clic a touch, sul mobile linterazione avviene mediante lutilizzo delle dita stesse anzich col clic del mouse. Sono numerose le gesture che utilizziamo durante l'interazione con un dispositivo mobile dallo swipe, al drag, etc. Questo crea una dinamica molto diversa in termini di usabilit. Durante la conversione da un design desktop al design di un sito mobile, necessario rivedere gli elementi cliccabili come collegamenti, pulsanti, menu, ecc.

Feedback di interazione, in termini di interazione necessario assicurarsi di fornire un feedback per qualunque azione che si verifichi sul front-end del sito mobile. Ad esempio, quando lutente compie un' azione toccando un link o un pulsante, buona norma visualizzare che quel pulsante cambia lo stato per indicare che stato attivato e lazione stata avviata. Su un iPhone normale vedere un link di colore bianco diventare di colore blu quando selezionato. Questo feedback visivo familiare alla maggior parte degli utenti ed dunque opportuno utilizzarlo. Come per qualsiasi progetto, c' la necessit di testare il sito web mobile con un maggior numero possibile di dispositivi. Senza possedere tutti questi dispositivi, pu essere un po' complicato trovare il modo di testarlo accuratamente per ciascuno, ma gli strumenti per facilitare questa attivit possono essere gli emulatori come ad esempio Mobiliare e MobilePhoneEmulator, il primo fornisce un analisi approfondita su come un sito pu funzionare su un dispositivo mobile, il secondo permette, attraverso dei parametri da inserire, di visualizzare il sito stesso. Con un design accurato e alcuni test ben pianificati possibile avere la ragionevole certezza che il sito web nella versione mobile verr visualizzato correttamente e sar utilizzabile sulla maggior parte dei dispositivi . Le applicazione native Le applicazioni native sono sviluppate in linguaggio macchina e devono essere scritte e compilate appositamente per ogni tipo di sistema operativo supportato dal device. Per esempio le applicazioni per iOS122 (iPhone/iPad/iPod) sono scritte in Object-C, quelle per

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iOS il sistema operativo della Apple installato sui sistemi desktop e mobile.

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Android123 sono sviluppate in Java124 mentre quelle per Windows Mobile 7 sono sviluppate in ambiente .NET 125. Anche le applicazioni native hanno i loro pro e contro. Applicazioni native, gli aspetti positivi: notifiche push geo localizzate, possibile inviare le notifiche push che sono dei messaggi che si possono recapitare a tutti coloro che hanno installato l' applicazione. Simili a degli SMS sono molti utili per fare ad esempio marketing sul mobile o comunicare informazioni di servizio. Le notifiche push arrivano all'utente anche se la relativa applicazione non attiva; accesso a tutti i sensori hardware installati sul dispositivo: NFC, accelerometro, GPS, fotocamera, magnetometro, sensore di prossimit, di luminosit di posizionamento ed altri; pubblicazione negli stores: una delle voci pi importanti perch tali negozi virtuali consentono alle applicazioni di essere reperibili sul web nei punti vendita virtuali di Apple, Google, BlackBerry e Microsoft; modalit offline: le applicazioni native devono essere scaricate e installate su ogni dispositivo mobile. Una volta compiuta questa semplice operazione sar possibile utilizzarla sia online che in modalit offline. Le applicazioni per lApple Store seguono una procedura un po complessa per la compilazione dellapplicazione prima di poter essere installata perch necessita della creazione di diversi certificati. GUI pi reattiva: perch vengono effettuate chiamate dirette di sistema e il codice non interpretato come nelle web app da un browser ma scritto direttamente in codice macchina.

Android un sistema operativo per dispositivi mobili costituito da uno stack software che include un sistema operativo di base, i middleware per le comunicazioni e le applicazioni di base. Ha avuto successo perch escluse alcune versioni intermedie open source. 124 Java un linguaggio di programmazione orientato agli oggetti, creato da James Gosling e altri ingegneri di Sun Microsystems. 125 Net. una versatile tecnologia di programmazione ad oggetti.

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Applicazioni native, gli aspetti negativi: costo: sviluppare una applicazione nativa base, per quanto semplice possa essere, vi sono almeno 30 giorni di lavoro tra sviluppo e beta testing, quindi il costo di una applicazione custom nativa non generalmente inferiore ai 5.000 euro per sistema operativo. scarsa flessibilit: se vi necessit di aggiornamenti rapidi della GUI o comunque variazioni importanti di usabilit dellapplicazione vi sono tempi di sviluppo e di approvazione negli stores troppo lunghi; tempi di aggiornamento: possono variare a seconda dello stores: per Android laggiornamento quasi istantaneo, per Apple invece pu variare da 10 a 20 giorni. Le native apps, essendo native per definizione, funzionano solo per specifici dispositivi per i quali sono state scritte e compilate. Di conseguenza unapp compilata per iPhone non funzioner su un telefono che supporta come sistema operativo Android e viceversa.

Quando utilizzare una App nativa: far comparire il brand sugli stores e utilizzare i pagamenti in-app; realizzazioni di giochi, dove vi l' esigenza di accedere a particolari sensori hardware messi a disposizione dal dispositivo e non utilizzabili via HTML5 126; Su che basi effettuare la scelta tra App native e Web app? Nel 2011 pi di 75 milioni di persone in tutto il mondo hanno navigato in rete con terminali mobili di vario genere. Le previsioni dicono che saranno 117 milioni nel 2015, numeri che fanno comprendere come il web stia cambiando in modo rapido e che le opportunit per le aziende che si promuovono con questo mezzo crescono in modo esponenziale.

L'HTML5 un linguaggio di per la progettazione delle pagine web attualmente in fase di definizione (bozza) presso il Wide Web Consortium. La definizione delle specifiche iniziali del linguaggio stata effettuata da un gruppo di lavoro esterno al W3C.

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Secondo Google, questo porter ad una vera rivoluzione nell'utilizzo della rete, poich i dati che stanno emergendo mostrano chiaramente come il consumo di web da dispositivo mobile sia costante nell'arco della giornata e non presenti la classica curva settimanale, con cali in serata e nei week-end. Dai dispositivi mobili si effettuano ricerche sul web in ogni momento della giornata, approfittando anche di pause che in passato non potevano essere colmate da questo genere di attivit, principalmente per mancanza di connessione. Una grande opportunit quindi, ma come coglierla al meglio? Alterian, societ multinazionale con sede principale a Bristol (UK) e con 22 sedi distaccate in molti altri paesi del mondo, dedita al web monitoring e a creare soluzioni di business intelligence per aziende, si recentemente interessata al dibattito app o web mobile?, ovvero: gli utenti propendono a navigare con il proprio cellulare tramite applicazioni, oppure raggiungendo direttamente il sito web nella sua versione mobile? Una buona strategia di e-commerce quale via deve seguire?

Ad oggi entrambe le opportunit hanno buon successo, bench molto diverse tra loro tecnicamente. Le applicazioni native, inoltre, hanno un ruolo non secondario nelle strategie aziendali, fanno immagine e fidelizzano gli utenti, purch vi sia un motivo valido per scaricarle e utilizzarle. Sono tuttavia costose da realizzare, vanno progettate ad hoc per i diversi sistemi operativi e presentano alcuni svantaggi rispetto ad un sito ottimizzato per i mobile device.

Ci sono, per, alcune caratteristiche delle applicazioni che attualmente non possono essere replicate con facilit in un sito web mobile, come ad esempio i lettori di codici a barre, mentre altre permettono una migliore funzionalit, migliore visibilit e la capacit di attirare un pubblico sempre pi ricco di utenti di smartphone.

Tuttavia il potenziale di HTML5 e la caratteristica di non rendere necessario lo scaricamento di alcuna applicazione per poter navigare, hanno permesso al mobile web di tenere il passo e di rappresentare una valida e competitiva alternativa alle App native.

Lo scorso anno la prestigiosa rivista americana Wired, affermava provocatoriamente: The Web is Dead, poich le App stavano togliendo sempre pi spazio alla navigazione

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tradizionale via browser, definita caotica, oggi invece possibile

affermare che ci sia

mercato per entrambe le tipologie di applicazione, con differenti finalit e possibilit.

Prospettive future: La differenza tra le due tipologie di applicazioni si sta sempre pi assottigliando grazie al continuo sviluppo dei marcatori del linguaggio HTML5 per lottimizzazione sugli smartphone, il futuro ci dir quale delle due prender il sopravvento. 2.1.2 Tecnologie e servizi mobili: Tipologie e diffusione

L App economy e luniverso del mobile LApp-economy rappresenta lecosistema che negli ultimi 2 anni ha rivoluzionato il modo di vivere il web e il modo di veicolare applicazioni software su qualunque dispositivo, costituisce un modo nuovo di fare business, moltiplicando anche il valore e le potenzialit di tablet e smartphone. Attualmente gran parte del pubblico tende ad associare il termine App agli smartphone, ma qualsiasi strumento connesso al web pu avere un suo application store, cio un negozio online dove gli utenti possono scaricare ed installare nuove applicazioni, a titolo gratuito e non, per una vasta gamma di piattaforme, tra cui smartphone, desktop, tablet, piattaforme social ecc.

La App-economy un meccanismo economico

in cui sviluppatori di terze parti e

societ di design, creano e distribuiscono per piattaforme differenti. Tutti i big come Google, Amazon, Facebook e Microsoft hanno aperto i propri app store con una grande variet di offerte. Una delle cose migliori che questi negozi hanno fatto stato colmare il divario tra grandi aziende di sviluppo di applicazioni e singoli sviluppatori di piccole dimensioni.

Concentrando la nostra attenzione sui dispositivi mobili, il celebre iPhone Apple per quanto molto diffuso non ha la maggioranza del mercato degli smartphone. Android, Nokia e RIM hanno delle fette di mercato assolutamente non trascurabili. Quali sono gli aspetti e le valutazioni che deve fare un azienda che vuole affacciarsi nel mondo del mobile? Sono molti gli aspetti da analizzare con cautela, per evitare di fare 77

investimenti azzardati quando ci si avvicina per la prima volta al mondo del mobile. Dal tipo di app da creare, ai contenuti da veicolare, alla frammentazione del panorama dei device che supportano app, dallo sviluppo concreto al modo di renderla nota ai propri utenti, dal modello di revenue da definire, fino al pi semplice dubbio tra App gratuita piuttosto che App a pagamento.

I modelli di revenue sono molteplici in questo panorama, tra i pi consolidati abbiamo: vendita: semplice e diretta, ma bisogna tenere conto che la concorrenza altissima ed ha bruscamente abbassato i prezzi; advertising: forse la spina dorsale del mondo dell industria delle app, in particolare in periodi meno rosei in cui gli utenti scaricano applicazioni a pagamento in modo molto pi moderato; freemium: un modello di vendita ibrida in cui si realizza un applicazione gratuita con delle funzionalit di base, e successivamente si generano ricavi offrendo una versione pro pi completa a pagamento; beni virtuali: questo il modello pi vicino alle app legate ai social media, consiste nella vendita di beni virtuali e oggetti allinterno dellapplicazione. Farmville ne un celebre esempio; abbonamento: ancora non molto popolare, questo tipo di modello potrebbe essere pronto ad avere largo successo. Nel mondo delle app sono gi presenti Netflix e Hulu e molti altri servizi di streaming si stanno muovendo in questa direzione.

Quali sono gli aspetti da considerare prima di effettuare una scelta tra sviluppo di applicazione gratuita o a pagamento?

Una applicazione con un prezzo molto basso o addirittura gratuito comporta di avere molti pi download (e visibilit) rispetto a quanti non se ne possano ottenere vendendo la propria app con un prezzo pi alto. In ogni caso rendere disponibile online un' applicazione 78

con un elevato livello di qualit giustifica un prezzo di vendita ragionevolmente pi alto ed ha lo stesso ottime possibilit di distinguersi dalla massa.

Per alcuni brand e servizi, gli utenti iPhone sono predisposti a pagare. Sembra che il ritorno sullinvestimento potenziale sull Apple AppStore superi significativamente quello del rivale Android Marketplace, le revenue proveniente da AppStore sono quasi 100 volte maggiori di quelle provenienti da Android. Fatta salva l' analisi appena compiuta se si vuole mirare ad avere un numero massimo di download (per un' estensione del proprio brand o per un' operazione di marketing) optare per un' applicazione gratuita la soluzione migliore.

Una soluzione ibrida pu essere offrire servizi di base in modalit gratuita a tutti i clienti e altri servizi avanzati o contenuti con un esperienza pi ricca per lutenza disposta a sostenere determinati costi. Sono moltissimi i casi di applicazioni disponibili in versione Free e Pro, o altre che permettono di effettuare il download di funzioni aggiuntive con lacquisto di queste, direttamente allinterno dellapplicazione.

Avere una strategia ben chiara e definita la prerogativa principale per farsi strada con successo in questa industria cos dinamica, bisogna capire come monetizzare nel miglior modo lApp, come portarla sul mercato e renderla nota, decidere se raggiungere solo alcuni specifici device o preferire un approccio cross-platform e come affrontare i costi di sviluppo.

Per creare un App ci sono alcuni aspetti principali su cui occorre concentrarsi:

comprendere le esigenze dei propri utenti: questo requisito la chiave in ogni tipo di business e quello delle applicazioni non ovviamente escluso. Tuttavia in questo contesto, causa lelevato grado di dinamicit, la domanda degli utenti diventa pi critica;

unicit: un luogo comune, ma importante. Gli utenti devono comprendere chiaramente come lapplicazione data gli sar utile, e perch lapplicazione unica. In conclusione, il modo in cui lapp propone un suo valore unico dovrebbe essere comunicato in modo chiaro e diretto agli utenti; 79

facilit duso: importantissimo rendere le app facilmente navigabili e fruibili, quelle che hanno una complessa interfaccia utente e le funzionalit poco comprensibili sono destinate a fallire;

mantenimento: una volta che lapplicazione viene pubblicata bisogna mantenere alto linteresse degli utenti. In questa fase sono fondamentali creativit, efficienza di sviluppo e attaccamento al progetto;

stabilire le giuste metriche per capire se stiamo facendo bene nella nostra corsa al mobile. Misurare il successo di un applicazione non significa solo guardare al numero di download effettuati, bisogna utilizzare diverse metriche come la cosiddetta stickiness127 cio la stima di quanto tempo lapp resta installata nel device e in che misura gli utenti continuano ad usarla nei mesi successivi al download. In un ipotetica proiezione una application che ottiene 100000 download ma che viene eliminata due giorni dopo non pu considerarsi un successo. Data la grande possibilit di scelta nel panorama delle app, se i nostri utenti continuano ad usarla nel tempo allora significa che ne traggono un vantaggio e un valore che si traduce con una continuit di engagement con il brand o il servizio associato allapp;

identificare il valore che lutente ne trae durante il periodo di utilizzo, ad esempio: il tempo medio quotidiano o il numero di conversioni di upgrade alla versione a pagamento.

Le tecnologie wireless in Italia dal 2010 al 2014 In merito alla diffusione delle tecnologie e delle applicazioni legate all'utilizzo dei dispositivi mobili opportuno dare uno sguardo a quelle che dovrebbero essere le linee di sviluppo della loro diffusione nei prossimi anni, questo come presupposto ad ogni decisione sull'eventuale adozione di una tecnologia piuttosto dell'altra e nella scelta tra applicazioni native o applicazioni basate su siti web in versione mobile.

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Termine inglese con il quale si identifica la capacit di un sito di attirare a s gli utenti e di fidelizzarli, si applica anche alla fidelizzazione generata dalle Applications dei device mobili.

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Il Cedites (Centro Studi per la Divulgazione della Tecnologia e della Scienza) ha pubblicato (nel gennaio 2010) la prima edizione dellInsider Report sulla Diffusione delle Tecnologie Wireless nelle Imprese e nella Pubblica Amministrazione Italiane dal 2010 al 2014.

Il rapporto realizzato in collaborazione con Aton S.P.A.128, fotografa limpatto sulle imprese e sulla Pubblica Amministrazione italiane di cinque diverse tecnologie: lRfid129

(Radio Frequency Identification) e la sua versione evoluta per la telefonia mobile Nfc (Near Field Communication), ilBluetooth, il Wifi, la banda larga su rete mobile (Umts) e il Wimax 130 Se applichiamo lIndice Cedites (un sistema di valutazione che misura per ognuna delle tecnologie quattro diversi parametri: stato di adozione, opportunit potenziali e resistenze e commitment degli utenti) a queste tecnologie e ripartiamo i risultati fra microimprese, piccole imprese, medie imprese, grandi imprese e Pubbliche Amministrazioni, si ottiene lo stato di diffusione attuale. Il Cedites ha inoltre analizzato lo sviluppo di ognuna di queste tecnologie nellarco dei prossimi quattro anni. Il processo di diffusione delle tecnologie wireless, nellaccesso allInternet e nella comunicazione fra dispositivi digitali, porta in s una valenza di straordinaria importanza, tanto per i consumatori, quanto per le aziende e la Pubblica Amministrazione. Il suo impatto sulla societ e sulleconomia , sebbene pi discreto, altrettanto forte quanto quello generato dallavvento del personal computer, ha dichiarato il Presidente del Cedites Paolo C. Conti, Chi sapr intuire in anticipo trend importanti, come la convergenza virtuosa fra Rfid e Wifi o la rischiosa sovrapposizione fra Wimax e Umts avr a disposizione unarma importante che gli permetter di investire nella giusta direzione, dando vita ad applicazioni che vanno oltre il business as usual, ha aggiunto Domenico Marchetti, Corporate Marketing Director di Aton S.p.A.

Aton S.p.A., leader italiano nel mercato dellEnterprise Mobility con una particolare specializzazione nelle tecnologie e nelle soluzioni in ambito Rfid, ha maturato oltre ventanni di esperienza nel settore Wireless e Mobile Computing. 129 Il termine Rfid significa identificazione a radiofrequenza (in inglese, Radio Frequency Identification) e si riferisce a un insieme di sistemi che permettono di identificare gli oggetti in modo automatico. 130 il WiMAX (acronimo di Worldwide Interoperability for Microwave Access) una tecnologia ed uno standard tecnico di trasmissione che consente l'accesso di tipo wireless a reti di telecomunicazioni a banda larga (BWA Broadband Wireless Access).

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Sintesi dello scenario attuale Tra le tecnologie lUmts (tecnologia di trasmissione di 3a generazione, erede del Gsm) domina in termini di utenti e copertura del territorio, il panorama di quelle wireless. usato prevalentemente per la comunicazione e laccesso ad Internet, ma svolge anche una funzione abilitante per applicazioni di business mobili. Tra i vantaggi vi quello di un basso tasso di resistenza e inoltre offre alle organizzazioni di grandi dimensioni, nella finanza, nei servizi e nella Pubblica Amministrazione le maggiori potenzialit.

Il Wifi sta vivendo una fase di grande sviluppo in termini di pervasivit. Le sue opportunit potenziali sono molto alte nella maggior parte dei settori e per le aziende di ogni dimensione. Sconta ancora tuttavia un rilevante livello di resistenza per via delle maggiori difficolt di accesso tuttora riscontrabili rispetto al cavo tradizionale.

LRfid , fra le tecnologie prese in esame, quella che dimostra il potenziale maggiore. La sua diffusione ancora limitata, ma il coinvolgimento degli utenti, soprattutto quelli di grandi dimensioni e della Pubblica Amministrazione, in forte crescita. Il Wimax vive ancora una fase post-prototipale e non incide attualmente in modo apprezzabile sullattivit delle organizzazioni. Il Bluetooth (tecnologia trasmissiva ideata da Ericsson) ha sostanzialmente fallito la penetrazione nel tessuto imprenditoriale e viene usato, episodicamente, quasi esclusivamente in applicazione di proximity marketing cio quella tecnica di marketing che opera in un determinato territorio sfruttando tecnologie di comunicazione di tipo visuale e mobile per promuovere la vendita di prodotti e servizi. Questa tecnica di marketing non agisce su un gruppo di utenti ben definito, ma sulle persone che si trovano in una determinata area e siano vicine a un dispositivo atto a instaurare una comunicazione.

Sintesi dello sviluppo dal 2010 al 2014 Nel corso del prossimo quadriennio si assister ai seguenti fenomeni:

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Le trasmissioni in tecnologia wireless supereranno per la trasmissione dati la modalit via cavo, ci sar particolarmente evidente in tutti i settori, eccetto la Pubblica Amministrazione e le grandi imprese. Il Bluetooth scomparir di fatto dalle pianificazioni delle suddette organizzazioni, sostituito da due tecnologie pi efficienti: il Wifi e l'Rfid.

Il Wifi diventer la tecnologia wireless pi pervasiva per tutte le applicazioni di accesso e condivisione a medio raggio. Inoltre, subir una convergenza virtuosa con le tecnologie di prossimit. Wimax e Umts tenderanno a collidere, con unalta probabilit di danno reciproco dovuto alla sovrapposizione di offerta da parte degli operatori e alla conseguente confusione ingenerata negli utenti. LRfid diventer la principale tecnologia per le applicazioni di prossimit e probabilmente tender a collidere con il Wifi generando valore dato che entrambe le tecnologie hanno ampie potenzialit di integrazione . Secondo il Cedites131, il forte sviluppo delle tecnologie wireless, tanto in termini tecnologici quanto nella diffusione sul territorio e nei dispositivi hardware, favorir la nascita di nuovi modelli di comunicazione impresa-impresa e impresa-utente, il che rappresenta una chiara opportunit di business per gli operatori e le aziende clienti che per prime sapranno utilizzare questa leva potenziale.

Uno degli aspetti che giocheranno un ruolo sempre maggiore nello sviluppo del mercato delle applicazione mobili e degli stessi device quello relativo all'usabilit delle applicazioni. Il nuovo report di Nielsen-Norman Group sullusabilit mobile che traccia le nuove linee guida presenta alcuni spunti interessanti: Jakob Nielsen (guru mondiale dell'usabilit dei siti web) consiglia sostanzialmente di non supportare pi i vecchi telefoni cellulari (chiamati Features Phones) nel design dei siti mobile: feature phone usability is so miserable when accessing the Web that we recommend that most companies dont bother supporting feature phones..
131

Unit di ricerca di Loft Media Publishing, pubblica con cadenza periodica rapporti approfonditi su alcune delle pi interessanti tecnologie.

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Secondo Nielsen gli utenti ormai hanno coscienza di possedere un cellulare vecchio su cui lesperienza di navigazione non pu essere ottimale, per questo non li usano o si accontentano delle applicazioni base delle quali dispongono. I siti mobile invece hanno migliori performances dei siti normali ( anche a causa del maggior focus richiesto dal mobile): nel report possiamo leggere: Mobile site success rate: 64%, Full site success rate: 58%. This leads to the first, and maybe most important, guideline for improving the mobile user experience: design a separate mobile site. Dont expect users to access the same site from both desktop and mobile browsers.

Meglio ancora fanno le app mobile: We measured a success rate of 76% when people used mobile apps, which is much higher than the 64% recorded for mobile-specific websites. [...] we can really recommend building mobile applications only if youre either rich or offer a service thats particularly suited to mobile use. Da ci possiamo dedurre che : le app vanno progettate e implementate se si vuole offrire un servizio che ha un senso per il mobile. Infine, sempre per rimanere in tema di usabilit un'altra considerazione importante riguarda lo scrolling orizzontale che, come ormai consolidato, mentre su un desktop non funziona, su dispositivi mobile viene usato sempre di pi.

Riguardo alla diffusione del mobile ecco alcuni dati sulla diffusione nel nostro Paese: in Italia 20 milioni di utenti navigano con il cellulare, +52% rispetto al 2010 (dati Ipsos Media ICTGoogle), in media gli utenti hanno 19 applicazioni, di cui 4 acquistate, pari al 20% (idem), il 23% (4.6M) degli utenti smartphone ha dichiarato di avere fatto almeno un acquisto via mobile. Per quanto riguarda le quote di mercato in Italia abbiamo: Symbiam 68%, iOS 11% (+29%), Android 7% (+300%), Windows Mobile <5%, BlackBerry <5% (dati Nielsen). Percentuale di soddisfazione degli utenti sui vari application store: 84% Android Market, 70% Apple Store, 45% OVI/Symbiam store, 37% BlackBerry. Sul sito di prenotazioni alberghiere ebookers.com il 70% delle prenotazioni nel nuovo sito mobile sono state fatte lo stesso giorno del check-in (fonte EyeForTravel.com) mentre il 34% dei viaggiatori hanno fatto pre-acquisti via mobile.

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La compagnia di hotel Hilton ha stimato un ROI 132 di $40 per ogni $1 speso per mobile. I dati confermano quindi che i numeri del mobile stanno crescendo molto in Italia e ormai iniziano a consolidarsi molte linee guide di usabilit per migliorare le performance e rendere esperienze pi efficaci agli utenti

2.1.3 Lo standard HTML5 L'HTML 5 un linguaggio di markup per la progettazione delle pagine web attualmente in fase di definizione (draft) presso il World Wide Web Consortium. L'HTML 5 sar l'evoluzione dell'attuale HTML 4.01 ormai obsoleto rispetto alla forte evoluzione registrata da Web negli ultimi 10 anni. L'HTML, inventato da Tim Barners Lee, inizialmente nato come linguaggio semantico per descrivere documenti scientifici e consentirne l'archiviazione e la facile ricerca, ma con il passare degli anni la sua diffusione a mezzo Internet stata notevole e con l'HTML 5 si cercher di porre rimedio ad alcune lacune del linguaggio iniziale. Le novit introdotte da HTML 5 tendono a migliorare il disaccoppiamento tra struttura, definita dal markup, caratteristiche di formattazione delle pagine (tipo di carattere, colori, eccetera), definite dalle direttive di stile, e contenuti di una pagina web, definiti dal testo vero e proprio. Inoltre HTML 5 prevede il supporto per la memorizzazione locale di grosse quantit di dati scaricate dal browser e la nascita di elementi specifici per il multimedia, di cui Internet molto ricca. Fra le caratteristiche pi importanti della nuova versione del linguaggio possiamo elencare:

regole per la strutturazione del testo in capitoli, paragrafi e sezioni; introduzione di elementi di controllo per i menu di navigazione; miglioramento degli elementi di controllo per i moduli elettronici; introduzione di elementi specifici per il controllo di contenuti multimediali (tag <video> e <audio>);

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indice di redditivit del capitale investito o ritorno sugli investimenti, indica la redditivit e l'efficienza economica.

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viene supportato Canvas133 che permette di utilizzare il javascript per creare animazioni e grafica vettoriale; introduzione della geolocazione, dovuto ad una forte espansione di sistemi operativi mobili; supporto ad una libreria javascript, chiamata modernizr, per i browser che non supportassero l'HTML5; introduzione di H javascript e possibilit di utilizzare alcuni siti offline; sostituzione del lungo e complesso doctype, con un semplice <!doctype html>.

Vediamo ed analizziamo le novit previste per HTML5 nel 2012 Il nuovo linguaggio di markup HTML5 ancora in fase di definizione, ma che cosa ci si aspetta nel nuovo anno? Quali sono le novit previste nel 2012? Il noto blog americano TechCrunch prevede ben 13 importanti novit per il 2012, vediamole insieme. Web pi interconnesso grazie allo sviluppo di nuove API 134. Ad esempio attualmente i giochi Zynga all'interno di Facebook si aprono tramite un iframe, utilizzando invece la nuova postMessage API i giochi di Zynga non si apriranno pi tramite iframe ma saranno inclusi direttamente nel frame di Facebook. Altra novit sar Croce Resource Sharing Origine, si tratta di una tecnologia specifica per web browser, che render pi facile per i siti web condividere informazioni con altri siti. L'interfaccia dei web browser assomiglier di pi a quella di un iPhone. Nel 2012 si prevede che anche all'interno dei web browser saranno incluse notifiche push, geolocalizzazione ed applicazioni offline. Un numero sempre maggiore di applicazioni saranno scritte direttamente con HTML5. Un gran numero di web apps, come ad esempio quelle per leggere la posta elettronica, verranno scritte e progettate direttamente in HTML5.
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una estensione dell'HTML standard che permette il rendering dinamico di immagini bitmap gestibili attraverso un linguaggio di scripting. 134 con il termine Application Programming Interface API (Interfaccia di Programmazione di un'Applicazione) si indica ogni insieme di procedure disponibili al programmatore, di solito raggruppate a formare un set di strumenti specifici per l'espletamento di un determinato compito all'interno di un certo programma.

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I produttori di browser proveranno ad entrare nel business delle applicazioni. Google Chrome ha gi sviluppato un sistema integrato di App Store e molti altri browser faranno lo stesso. Nessuno vuole perdersi l'opportunit di entrare nel business delle app. Questa una nota sicuramente positiva per gli sviluppatori di applicazioni HTML5 che avranno cos una maggiore opportunit di distribuire le proprie applicazioni.

Internet Explorer migliorer notevolmente. Grazie ai numerosi investimenti di Microsoft per migliorare le prestazioni di IE con HTML5, il famoso web browser avr un bel vantaggio rispetto ai browser concorrenti in termini di prestazioni. In particolare il punto forte di Internet Explorer 10 sembra sar l'accelerazione hardware per quanto riguarda i canvas.

Sempre pi applicazioni utilizzeranno la cache e lavoreranno offline, ci migliorer l'usabilit e la velocit delle applicazioni in HTML5, verr cos eliminato il ritardo (web lag) delle applicazioni.

Gli script JavaScript diventeranno molto pi veloci e con una migliore gestione della memoria. Tutto questo grazie a Google Chrome che ha iniziato a spingere per migliorare la gestione della memoria e gli algoritmi "garbage collection 135".

Anche gli altri produttori di web browser seguiranno l'esempio di Internet Explorer e aggiungeranno l'accelerazione hardware per i canvas. Per i web browser mobile invece dovremo aspettare il 2013.

L'utilizzo della pubblicit in HTML5 sorpasser l'utilizzo della pubblicit in Flash. I proprietari di siti web se vorranno incrementare i loro guadagni e la quantit di traffico, dovranno necessariamente passare alla pubblicit in HTML5, soprattutto per via della sempre maggiore quantit di traffico che arriva da dispositivi iOS.

si intende una modalit automatica di gestione della memoria, mediante la quale un sistema operativo, o un compilatore e un modulo di runtime, liberano le porzioni di memoria che non dovranno pi essere successivamente utilizzate dalle applicazioni.

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Facebook si integrer maggiormente con il desktop, e andr verso una maggiore integrazione con esso partendo da funzionalit come drag&drop, file system access, sincronizzazione di foto e widget136, pertanto il confine tra Facebook e desktop sar sempre pi sfumato, adotter un API HTML5 che gli consentir di ottenere una maggiore integrazione con siti web esterni.

In sintesi il social network di Mark Zuckerberg continuer a crescere sfruttando le migliorie e le nuove funzionalit di HTML5, profondamente con siti web esterni e servizi. Nel corso del recente Mobile World Congress, Facebook ha rivolto un invito agli sviluppatori che realizzano applicazioni per smartphone e tablet, lazienda di Menlo Park ritiene indispensabile la creazione di uno standard per il mobile web e per questo motivo chiamer a collaborare aziende e sviluppatori interessati al progetto. La applicazioni mobile diventano sempre pi numerose e compatibili con molte piattaforme ma ci rappresenta spesso un notevole problema per gli sviluppatori, costretti a realizzare software per diversi browser al fine di renderlo compatibile con i differenti standard web. Ecco quindi la necessit di ridurre al minimo la frammentazione dei browser. Per raggiungere questo scopo, Facebook e altre 31 aziende, tra produttori, operatori telefonici e sviluppatori, hanno formato il W3C Mobile Web Platform Core Community Group. Lobiettivo semplificare il processo di sviluppo con particolare attenzione verso lo standard HTML5. Facebook ha anche sviluppato un test, il Ringmark, che verifica se il browser supporta tutte le funzionalit richieste da una determinata application. Intorno al tema del nuovo linguaggio per marcatori HTML5 sempre attivo il dibattito che vede le applicazioni native messe a confronto con le web app scritte in HTML5, un dibattito che sta andando avanti da diverso tempo e che vede buona parte della comunit di riferimento orientata verso lHTML5, che nel tempo dovrebbe prevalere sulle applicazioni native. Al momento la situazione per diversa e nella maggior parte dei casi le web app non sono confrontabili come qualit ed esperienza utente alle applicazioni native. Sviluppare una ci gli permetter di integrarsi ancora pi

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un componente grafico di una interfaccia utente di un programma, che ha lo scopo di facilitare all'utente l'interazione con il programma stesso.

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applicazione nativa o una web app per una scelta che deve prendere in considerazione non solo laspetto puramente tecnologico, ma anche le necessit del pubblico che si vuole

raggiungere, il mercato di riferimento e le diverse culture che si sono consolidate attorno alle diverse piattaforme mobile (ad esempio, BlackBerry quella pi orientata al mondo degli affari).

Partendo dallaspetto pi puramente tecnologico, un importante vantaggio che hanno le applicazioni native che possono usare le componenti hardware dello smartphone (come il gps, la fotocamera, ecc.), per cui possono offrire agli utenti esperienze pi complesse, mentre in questo le web app sono al momento pi limitate. Anche Google sta lavorando in questa direzione e presto su Android anche le web app potranno iniziare a interagire con le diverse componenti hardware dello smartphone. Vi tuttavia ancora molta strada da fare in questa direzione perch le applicazioni native, meglio integrate con il sistema operativo, offrono generalmente esperienze di interazione ed uso pi semplici per lutente. Un punto a favore delle web app che ors possono lavorare anche offline, per cui questa differenza con le app native non c pi. Le web app non devono quindi girare necessariamente online, resta per il fatto che si interagisce con esse via web browser: questo significa caricare lo smartphone di un lavoro leggermente maggiore per eseguire la stessa operazione, con conseguente minore durata della batteria se si usa a lungo una web app. Le web app hanno per un indiscutibile vantaggio: possono essere salvate come un bookmark137 in home screen: questo fornisce lo stesso look and feel di una applicazione nativa e allo stesso tempo non occupa spazio nella memoria dello smartphone. Un altro importante aspetto riguarda il cliente: che cosa vuole ottenere con la propria applicazione? Qual il suo pubblico? certo che se si vuole ottenere una buona copertura mediatica, giornalisti, blogger, utenti sui social media prestano in generale maggiore attenzione a news riguardanti il mondo delle applicazioni native. quindi meglio scegliere le applicazioni native? Dipende dal budget, una scelta che fanno sempre pi aziende quello di sviluppare applicazioni native per una/due piattaforme (di solito iOS e Android) e poi sviluppare web app per le restanti, in modo da ottimizzare i costi.
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I Bookmark ("Segnalibro" in italiano) indicano l'URL (o l'indirizzo, se si trova in locale) di una particolare pagina web o di un file visualizzabile tramite browser.

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Negli ultimi tempi tuttavia anche le web app possono fare notizia e se si vuole creare una applicazione con cui condividere gli stessi contenuti del proprio sito la web app sicuramente la scelta migliore, anche dal punto di vista dei costi. In questo modo i contenuti del sito potranno essere facilmente condivisi nelle diverse piattaforme e in maniera rapida: le web app infatti circolano liberamente, nel senso che, vista la loro natura, non devono aspettare i lunghi tempi di approvazione dellApp Store (che per, ricordiamolo, anche una importante vetrina). Per concludere, possiamo dire che possibile prendere in considerazione anche la terza opzione, ossia la creazione di applicazioni ibride che integrano funzionalita' di entrambe le applicazioni. Ricordandosi che la scelta tra le due applicazioni non e' necessariamente un aut aut: vista la crescente frammentazione del mercato, in molti casi potrebbe essere opportuna la scelta di entrambe le soluzioni. Tornando agli aspetti tecnici del linguaggio HTML5 ecco alcune delle caratteristiche e novit del nuovo linguaggio di markup, per quanto riguarda la struttura HTML 5 introduce una vasta gamma di nuovi elementi che rendono pi semplice creare la struttura di una pagina. Con l' HTML 4 era possibile ottenere layout spesso standard, formati da blocchi DIV 138(footer, header, colonne, ecc), eccone un' esempio:

Fig. 2.1.1 esempio di struttura HTML. Fonte web.

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elemento HTML che crea un livello logico block-level.

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Fig. 2.1.2 esempio di struttura HTML5. Fonte web.

Nel linguaggio HTML 5 invece saranno presenti nuovi elementi (header, nav, section, article, aside, and footer) che rappresenteranno ciascuna delle varie sezioni un tempo definite tramite DIV: Il codice corrispondente sar:

<body>

<header>...</header>

<nav>...</nav>

<article>

<section>

...

</section>

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</article>

<aside>...</aside>

<footer>...</footer>

</body>

Quest' organizzazione strutturale del codice risulta molto utile anche se combinata alle tag H1-H6, in quanto permette la creazioni di sezioni nidificate all' interno di ciasun "blocco". Ecco ad esempio come implementare una sezione interna al blocco ed un elemento H1:

<section>

<h1>Livello 1</h1>

<section>

<h1>Livello 2</h1>

<section>

<h1>Livello 3</h1>

</section>

</section>

</section>

Sar inoltre possibile per gli utenti spostarsi rapidamente da una sezione all'altra e navigare pi rapidamente tra i contenuti. Nel caso di un blog, il lettore potr muoversi dal 92

contenuto di un post a quello successivo senza visualizzare i dati relativi all' autore, alla data di pubblicazione, ecc. Per il programmatore vi sono vantaggi nell'avere un sorgente ripulito da sezioni DIV e strutturato in blocchi. Audio e video Negli ultimi anni nel Web si assistito alla crescita esponenziale dei contenuti multimediali, di conseguenza molti webmaster sono ricorsi al visualizzatore di filmati Macromedia Flash, abbandonando cos il tradizionale HTML. Grazie ai player multimediali in Flash, ad esempio, l' autore in grado di personalizzarne la riproduzione e l' aspetto grafico, permettendo all' utente di stoppare, riprendere, mandare avanti/indietro il file multimediale in questione, tutte operazioni comuni nei player multimediali software, e latenti in quelli in HTML. Ma con l' HTML 5 le cose cambiano: i controlli AUDIO e VIDEO, consentono la riproduzione di contenuti multimediali che viene ottimizzata e resa estremamente semplice. Ecco un esempio del codice:

<video src="video.ogv"controls poster="poster.jpg"

width="320"height="240">

<a href="video.ogv">Download video</a>

</video>

Vi inoltre la possibilit di impostare un' immagine che verr visualizzata durante il caricamento del video tramite l' attributo POSTER. Analogamente molto semplice anche la riproduzione di un file audio, dal momento che gli attributi degli oggetti AUDIO e VIDEO sono gli stessi:

<audio src="music.oga"controls>

<a href="music.oga">Download canzone</a> 93

</audio>

Entrambi i controlli sopracitati supportano l' elemento SOURCE, utile per specificare uno o pi video/audio alternativi da riprodurre in base alle impostazioni del PC dell' utente che ne richiede la visione/ascolto. L' attributo MEDIA pu essere usato per impostare i requisiti minimi per la corretta esecuzione del file multimediale in questione:

<video poster="poster.jpg">

<source src="video.3gp"type="video/3gpp"

media="handheld">

<source src="video.ogv"type="video/ogg;

codecs=theora, vorbis">

<source src="video.mp4"type="video/mp4">

</video>

<audio>

<source src="music.oga"type="audio/ogg">.

<source src="music.mp3" type="audio/mpeg">

</audio>

Inoltre, per i programmatori e webmaster che desiderino avere ulteriore controllo sul player multimediale c' la relativa API, che offre metodi ed elementi aggiuntivi, volti al controllo 94

del playback del file multimediale.I pi semplici metodi da usare sono PLAY(), PAUSE() e CURRENTTIME, per riavvolgere il file al termine. Ecco un esempio del loro impiego:

<video src="video.ogg" id="video"></video> <script> var video = document.getElementById("video"); </script> <p><button type="button" onclick="video.play();">Play</button> <button type="button" onclick="video.pause();">Pause</button> <button type="button" onclick="video.currentTime = 0;"> << Rewind</button>

Fig.2.1.3 esempio di Document Object Model. Fonte web.

Gestione e Visualizzazione Documenti A differenza delle precedenti versione dell' HTML e dell' XHTML, l' HTML 5 si basa sul Document Object Model 139 (DOM), ovvero sulla rappresentazione ad albero usata dai browser per riprodurre la pagina web. Per fare un esempio, ecco la DOM di una semplice pagina comprensiva di titolo, header e paragrafo: Questa novit comporta un notevole vantaggio: il linguaggio pu venir definito indipendentemente dalla sintassi.
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letteralmente modello a oggetti del documento, una forma di rappresentazione dei documenti strutturati come modello orientato agli oggetti. DOM lo standard ufficiale del W3C per la rappresentazione di documenti strutturati in maniera da essere neutrali sia per la lingua che per la piattaforma.

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2.1.4 Sistemi operativi/piattaforme Nel settore del mobile la situazione dei sistemi operativi e piattaforme tecnologiche in forte evoluzione e fermento e quello che fino a non molti mesi fa era essenzialmente il mercato della telefonia cellulare sta ora diventando il mercato degli smartphone che in realt sono veri e propri computer portatili con i quali anche possibili effettuare chiamate telefoniche. Tuttavia i dati statistici ci dicono che tra i sistemi operativi resta ancora al comando lormai datato Symbian che a tuttoggi risulta essere ancora il primo sistema operativo al mondo utilizzato nel settore mobile. La ricerca della quale di seguito presento alcuni dati stata condotta da StatCounter140 e vede addirittura un rimbalzo del sistema operativo Nokia, attestandosi al 33% a fine Dicembre 2011. Seguono iOS 141 della Apple e Android142 che resta stabile al 3 posto. Tuttaltro discorso per BlackBerry che ha visto dimezzarsi la sua popolarit passando allattuale 8%. Sistemi operativi Mobile: stime 2011-2015 Le rilevazioni IDC 143 confermano la leadership di Android ed il crollo di Symbian, che rischia di scomparire, mentre le stime riservano ampio margine di crescita per Windows Mobile.

La StatCounter, un contatore di visite online gratuito che fornisce statistiche in tempo reale, stata fondata nel 1999. 141 il sistema operativo sviluppato da Apple. Come Mac OS X una derivazione di Unix. 142 un sistema operativo per dispositivi mobili costituito da uno software che include un operativo di base, i per le comunicazioni e le applicazioni di base[6]. Ha avuto successo perch escluse alcune versioni intermedie open sourcee perch basato su Linux. 143 il gruppo leader a livello mondiale nellambito della ricerca di mercato, dei servizi di consulenza e degli eventi nei settori dell'Information Technology, delle telecomunicazioni e della tecnologia consumer (ICT).

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Previsioni di mercato 2011-2015. Sistema operativo Android Windows Mobile iOS BlackBerry Symbian Quote di mercato (%) 45.4 20.09.00 15.3 13.7 0,2

Fig.2.1.4 previsione sistemi operativi mobile 2011-2015. Fonte: IDC.

Gli smartphone vengono prodotti in modo simile a un Pc, quindi con un sistema operativo che spesso non prodotto dalla stessa azienda che costruisce lhardware del telefonino. Per esempio: pu esserci un dispositivo fabbricato da LG, ma che monta un sistema operativo Android, che di Google. La prima azienda a tracciare la via con il suo iOS(precedentemente chiamato iPhone OS) stata Apple, ma gli altri non sono rimasti a guardare sviluppando in contemporanea soluzioni alternative, alcuni simili altre invece basate su un concept differente. Tutti sono per accomunati dallo stesso concept di base, ovvero le applicazioni.

Il concetto di smartphone strettamente legato a quello delle applications. Ogni sistema operativo ha un suo store dove si possono scaricare app gratuitamente o a pagamento. Inoltre, le applicazioni pi famose sono multipiattaforma, cio presenti in tutti gli store. Le app sono il modo a disposizione dellutente per espandere le potenzialit e le funzioni del proprio smartphone, arricchendo la dotazione software di base.

Ecco una sintetica elencazione delle differenze tra i sistemi operativi per smartphone presenti sul mercato:

Apple Sistema operativo: iOS, diffuso per iPhone e iPad (tutto incentrato sulle applicazioni, assenza di men esterni alle app, personalizzazione ridotta) Store applicazioni: App Store; 97

Android Sistema operativo: Android, diffuso per smartphone e tablet di tutte le fasce (la sua interfaccia focalizzata sulle applicazioni, molti men, elevata personalizzazione) Store applicazioni: Android Market;

Windows Phone 7 Sistema operativo: Windows Phone, diffuso per smartphone di fascia media, di fascia alta e per tablet Store applicazioni: Marketplace;

BlackBerry Sistema operativo: BlackBerry, diffuso per smartphone BlackBerry (interfaccia utilizzabile anche attraverso tasti fisici, molti men e sottomen) Store applicazioni: App World;

HP Sistema operativo: HP webOS, diffuso per smartphone e Tablet HP (interfaccia basata sulle app, visualizza nella Home tutte le applicazioni aperte come se si stesse guardando una galleria dimmagini) Store applicazioni: App Catalog;

Bada Sistema operativo: Bada, diffuso su smartphone Samsung (interfaccia focalizzata sia sulle app che sui men, abbastanza semplice e lineare) Store applicazioni: Samsung App;

SymbianOS Sistema operativo: Symbian OS, diffuso su smartphone Nokia (interfaccia molto classica, file e applicazioni archiviati in un men a cartelle) Store applicazioni: OVI Store. Sondaggio tra i consumatori sui sistemi operativi mobili, scelta del migliore. Quale sistema operativo mobile rispecchia e soddisfa maggiormente le esigenze dei consumatori? A questa domanda possiamo rispondere attraverso uno studio effettuato dalla societ "Customer Think" che si occupa di effettuare sondaggi su vari prodotti sondando quale il livello di soddisfazione che questi garantiscono ai loro clienti. Nel sondaggio sono stati presi in analisi i seguenti sistemi operativi

mobili: Android, iOs, Windows phone 7, Symbian, BlackBerry.

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Il sondaggio stato effettuato su un campione di utilizzatori dei vari sistemi operativi dove la maggior parte (circa il 75%) risultato utilizzare Android, mentre solo 1% windows phone 7.

Sono state effettuate domande specifiche per determinare il livello di soddisfazione degli utenti relativamente ad un sistema operativo mobile. Le domande riguardavano la:

qualit del display, durata della batteria, qualit della camera e dei video riprodotti, velocit e semplicit di utilizzo generica, semplicit e velocit di utilizzo della tastiera virtuale, qualit del lettore musicale, qualit sul supporto ai consumatori ed altro. Tutti questi fattori combinati insieme hanno dato il seguente esito. Per gli utilizzatori il miglior sistema operativo mobile risulta Windows phone 7, a seguire BlackBerry, poi iOs, Android, e infine Symbian. Il primo risultato quello pi interessante da descrivere. Come detto in precedenza Windows phone 7 aveva un campione di solo 1% all'interno del sondaggio quindi le opinioni sono state nettamente minori in numero rispetto ad esempio ad Android. Ad ogni modo risultato evidente che chi ha Windows phone 7 sia soddisfatto del suo acquisto; bisognerebbe aspettare che il sistema operativo mobile di Microsoft si diffondesse di pi per dare un opinione pi congrua a questo software. Infine per quanto riguarda Symbian, il sistema operativo della Nokia, ormai sembra proprio che tale software stia perdendo i favori del mercato, un sistema operativo che pare stia vivendo la sua ultima fase del ciclo di vita.

Ultimo rapporto Gartner Il sistema operativo Android installato su oltre il 50 per cento di tutti gli smartphone venduti nel terzo trimestre , mentre i consumatori apprezzano particolarmente i terminali di Samsung. Secondo lultimo rapporto di Gartner il software di Google possiede il 52,5 per cento delle vendite di smartphone ( il doppio dello scorso anno). Le consegne mondiali di dispositivi mobili arrivata nel terzo trimestre di questanno a 440 milioni di unit ( pi 5,6 per cento) . I cellulari non classificabili come smartphone mantengono un buon livello di vendite.

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Fig. 2.1.5 Dati sulle vendite di dispositivi mobili in relazione ai sistemi operativi. Fonte Gartner

Le vendite di smartphone agli utenti finali hanno raggiunto 115 milioni di unit con un incremento del 42 per cento rispetto al medesimo periodo dellanno precedente, ma con un decremento della crescita del 7 per cento rispetto al secondo trimestre di questanno. Gli smartphone sono il 26 per cento del totale dei dispositivi mobili.

Fig.2.1.6 Dati sulle vendite mondiali di dispositivi mobili. Fonte Gartner.

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Le previsione Gartner Le piccole e medie imprese, le nuove tecnologie dellinformazione e i mobile device, uniti nel futuro prossimo verso la realizzazione di nuove strategie di business. Gartner pubblica le previsioni per il prossimo 2012 sullutilizzo delle tecnologie internet per le PMI e le prossime fasi di controllo dei costi relativi alle strategie di marketing online. Come in un viaggio nel tempo, di ritorno dal futuro, lagenzia di ricerca e analisi conferma landamento sempre pi verso le tecnologie emergenti utilizzate nella lotta alla concorrenza per il raggiungimento di nuovi business.

Al centro della ricerca di Gartner vi il cliente, sempre pi evoluto verso un lifestyle digitale always-on , un cliente sempre connesso e con uno stile di vita che vede nelle

connessioni a banda larga e nel mobile lopportunit di rimanere costantemente aggiornati. Lutente tender ad utilizzare sempre pi le potenzialit dei nuovi social network; le aziende sfrutteranno strategie di buzz marketing 144 per condividere informazioni commerciali online, il tutto supportato dallimpatto delle nuove tecnologie come tablet e dispositivi multifunzione a basso costo.

Riguardo al rapporto tra tecnologie e comportamenti d'uso dovremmo assistere alla definitiva affermazionei dell' Hyper Local Mobile, un concetto gi presente in moltissime app e che dovrebbe affermarsi alla grande il prossimo anno. Il concetto si fonda sul fatto che gran parte delle nostre attivit sono localizzate come ad esempio fare acquisti o spostarsi nelle zone dove viviamo o lavoriamo. Gli smartphone, in modalit nativa, sanno gi dove ci troviamo e sempre pi app arriveranno per consigliarci dove andare, cosa acquistare o mangiare, le app, in pratica, ci aiuteranno a prendere decisioni. Infine, sempre per rimanere nel quadro degli sviluppi a breve dei sistemi mobili, prevedibile un notevole sviluppo del controllo vocale delle funzionalit dei terminali mobili. Apple con liPhone 4S e con Siri 145 (tecnologia per il controllo vocale), ha innescato un

interesse generale nei confronti di questa tecnologia. Con ragionevole probabilit il prossimo
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E' la strategia di coloro che, consapevolmente o inconsapevolmente, utilizzano il web (ad esempio, blog, forum e social network) per parlare e far parlare (o cercare di far parlare) di beni, aziende o marche. 145 software basato sul riconoscimento vocale, comparso per la prima volta su dispositivi .

101

anno sar la volta della concorrenza: Google ci sta lavorando, e Nuance, la cui tecnologia utilizzata in Siri , ha acquistato il rivale Vlingo. In pratica tutte le aziende di dispositivi mobile ed elettronica di consumo del mondo ormai cercano di integrare il controllo vocale nei loro prodotti e servizi.

102

BIBLIOGRAFIA
D. BOCHICCHIO, M. CASATI, C. CIVERA (2011). M. EFTOS, M. W HEELER E E. CASTLEDINE, Design mobile. Siti, webapp e app native, (2012). J. NIELSEN, H. LORANGER, Web Usability 2.0, (2010). S. SALSANO, Servizi mobili, ed in particolare alla distinzione tra applicazioni web statiche, applicazioni web dinamiche e applicazioni native, Materiale didattico del Master in Comunicazione digitale e comunicazione in rete, Universit di Tor Vergata, Roma, A.A..20102011.
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SITOGRAFIA

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103

2.2 Metodologia per la progettazione di unapplicazione per dispositivi mobili


di Talita Montini 2.2.1 Progettazione di unapplicazione mobile I dispositivi mobili stanno assumendo sempre pi importanza sia nella nostra vita quotidiana che in quella lavorativa. Esistono diverse tipologie di mobile devices. Esse possono essere raggruppate in 4 categorie: Pocket PC (detti anche palmari): questi dispositivi sono dotati di un display di tipo touch screen, di una discreta possibilit di espansione e potenza di calcolo. possono essere ulteriormente suddivisi in: Standard (non dotati di funzionalit telefoniche); Phone Edition (dotati di funzionalit telefoniche); Essi

Smartphone: sono dispositivi prettamente telefonici. Hanno possibilit limitata di espansione attraverso lutilizzo di device esterni; Tablet PC: sono dispositivi simili ai normali Notebook ma dotati di touch screen e di funzionalit di riconoscimento della scrittura; UMPC (Ultra Mobile PC): sono dei particolari computer ultraportatili, a met strada tra il Pocket PC e il Notebook. Sono pi grandi e pi potenti di un Pocket PC ma pi piccoli e meno potenti di un Notebook146. Parallelamente allo sviluppo dei dispositivi mobili, si sta diffondendo sempre di pi

lutilizzo dei servizi mobili e delle applicazioni (app). Con questo termine si intende unapplicazione software (utile o ludica) progettata per uno o pi dispositivi 147. Esistono diversi tipi di app, a seconda dei dispositivi che le gestiscono. Per esempio, un dispositivo Android prevede luso di quattro pulsanti, a differenza di un iPhone, che ne prevede soltanto uno. Ne consegue che i due tipi di applicazioni utilizzano modalit di interazione utente/app diverse148.

146

M. Locuratolo, Introduzione allo sviluppo per dispositivi mobili, http://msdn.microsoft.com/itit/library/cc185074.aspx. (Per un ulteriore modello di classificazione cfr. Tab. 2.2.1). 147 G. Iacobelli, LApp-economy e luniverso del mobile, http://www.giulianoiacobelli.com/internet/lapp-economy-eluniverso-del-mobile. 148 M. Carli, Sviluppare applicazioni per Android, Milano, Apogeo, 2011, pp.281-282.

104

Fig. 2.2.1 Grafico che confronta il numero delle applicazioni disponibili sullApple Store e sullAndroid Market149.

Per realizzare unapplicazione funzionale importante avere presente il device di riferimento pi adatto alle esigenze dellapplicazione stessa. Inoltre, bisogna essere consapevoli delle differenze che intercorrono tra lo sviluppo di unapplicazione mobile e lo sviluppo di prodotti per pc tradizionali. Pertanto, necessario prendere in considerazione sia le differenze user oriented, come lo spazio limitato sul device, il tipo di utilizzo, la piattaforma limitata rispetto ai normali PC, che le differenze architetturali, come le risorse hardware. Nelle fasi di sviluppo di unapplicazione mobile molto importante avere ben chiaro tutto ci, in quanto per effettuare i test vengono utilizzati di norma degli emulatori. Ci nonostante, prima di distribuire unapplicazione, bisogna sempre testarla sui device fisici 150. Il meccanismo che permette di verificare il corretto funzionamento del servizio mobile prende il nome di testing. Grazie a strumenti di test automatizzato si ha la possibilit di verificare che un sistema continui a funzionare correttamente, anche dopo aver apportato modifiche allapp. La quantit dei test da effettuare varia a seconda dellesperienza dello sviluppatore. Ad ogni modo, con i test si copre di norma il 70% del codice complessivo. I motivi alla base del mal funzionamento di unapp possono essere molteplici. Pertanto, a seconda delle necessit, ci sono diverse tipologie di test: Unit test: permette di verificare che le varie componenti di unapplicazione lavorino correttamente se usate in modo isolato, aumentando la qualit del codice prodotto;
149

Dati derivanti da stime Apple, Google e Flurry, cfr. http://blog.flurry.com/bid/76874/iOS-Android-AppsChallenged-by-Traffic-Acquisition-Not-Discovery. 150 M. Locuratolo, Lo sviluppo su dispositivi mobili, http://msdn.microsoft.com/it-it/library/cc185101.aspx.

105

Functional test: permette di verificare le funzionalit di un prodotto, controllando le principali funzionalit del sistema e le modalit di interazione untente-interfaccia. Questo tipo di test parte dalla formalizzazione del comportamento che lutente si aspetta. Spesso per descrivere tale comportamento vengono usati dei diagrammi di casi duso (Use Case Diagram151). Da essi si deducono dei comportamenti associati ai risultati aspettati (Test Case). Compiendo queste azioni, si pu, quindi, verificare la corrispondenza tra risultato ottenuto e risultato aspettato;

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Fig. 2.2.2 Esempio di Use Case Diagram 152.

Regression test: permettono di verificare il corretto funzionamento dellapp, in seguito allapporto di modifiche sostanziali 153. I principali aspetti, che uno sviluppatore mobile deve prendere in considerazione per

realizzare unapplicazione adatta alla pi ampia gamma di dispositivi, sono quelli legati alle differenze esistenti tra i vari device, in quanto, il numero di copie installate/vendute, dipender dal numero dei dispositivi in grado di eseguire tale applicazione. Spesso il fallimento di

unapplicazione mobile determinato dal tentativo di realizzare una sola versione adatta a una variet di dispositivi. Per risolvere il problema, ogni applicazione potrebbe specificare linsieme dei device supportati, ma a causa del gran numero di dispositivi esistenti, ci risulterebbe difficile da gestire. Pertanto, meglio focalizzare lattenzione sulle varie funzionalit (feature) necessarie al corretto funzionamento di una data applicazione. In ambiente Android, per esempio, ogni applicazione indicher allinterno dellAndroidManifest.xml le funzionalit di cui
151 152

Per un esempio di Use Case Diagram cfr. Fig. 2.2.2. M. Carli, Sviluppare applicazioni per Android, cit., p. 90. 153 ibidem, pp.87-91.

106

ha bisogno, attraverso la definizione di elementi (<uses-feature/>) caratterizzati da un feature id e da uninformazione di obbligatoriet. Tali informazioni, riguardanti le funzionalit che un dispositivo in grado di supportare, possono essere usate per evitare che vengano installati programmi non funzionanti in un particolare device154.
<uses-feature android:name=android.hardware.bluetooth android:required=false /> <uses-feature android:name=android.hardware.camera.autofocus android:required=false /> <uses-feature android:name=android.hardware.camera android:required=true /> Fig. 2.2.3 Esempio di definizione di feature supportate nellAndroidManifest.xml155.

Uno degli elementi pi importanti di unapplicazione la User interface (UI), in quanto determina le modalit dinterazione dellutente. Pertanto non rilevante soltanto laspetto grafico dei componenti, ma anche il modo in cui essi sono posizionati sul display. La variabilit delle dimensioni degli schermi, rende necessario lutilizzo di particolari strumenti, utili a realizzare applicazioni che si adattino a un determinato display, mantenendo un livello alto di usabilit 156. Nel sistema Android, per esempio, le API (Application Programming Interface 157) di livello alto permettono, grazie alla definizione di componenti astratti (successivamente gestiti dalle implementazioni della piattaforma), la realizzazione di interfacce adattabili a dispositivi diversi. Per esempio, un command exit definisce il comando di uscita dellapplicazione, ma non ne specifica la posizione. Sar la particolare implementazione a posizionare il comando dove un determinato device colloca comandi di questo genere. Nonostante questo, le API di alto livello non offrono la possibilit di utilizzare una vasta gamma di elementi. Al contrario, le API di basso livello permettono di definire le varie componenti in modo pi dettagliato. Sfortunatamente questultime sono difficili da utilizzare, in quanto, data la variabilit delle dimensioni dei display, sarebbe necessario specificare la posizione e la dimensione dei singoli elementi della UI in pixel. Pertanto, Android segue un percorso diverso, in cui lambiente a visualizzare linterfaccia, gestendo opportunamente la posizione delle varie componenti e modificandone le dimensioni 158.

154 155

M. Carli, Sviluppare applicazioni per Android, cit., pp. 1-7. ibidem, p. 3. Dallesempio riportato nella figura si nota che ogni funzionalit viene individuata da un nome (per la descrizione dei valori cfr. Tab.2.2.2). 156 Per lusabilit nelle applicazioni cfr. par. 2.2.2. 157 Con il termine API si indica ogni insieme di procedure disponibili al programmatore, che forniscono un set di strumenti specifici per lespletamento di un determinato programma. 158 ibidem, pp. 10-11.

107

Quando si vuole realizzare unapplicazione mobile, molto importante focalizzare lattenzione su quei contenuti, che potrebbero essere utili a un mobile user, e su quale potrebbe essere il suo valore aggiunto. Quando si inizia un mobile project, importante definirne subito gli obiettivi. Essi possono essere raggruppati in tre categorie: business: la creazione di un progetto per fini commerciali o aziendali. Essi dipendono dagli obiettivi dellazienda/organizzazione a cui lapplicazione collegata. Si pu decidere di creare unapplicazione per incrementare gli affari, per cercare nuove opportunit; user: essi riflettono gli obiettivi dei consumatori/fruitori. Si focalizza lattenzione sui benefici che questi ultimi potrebbero trarre dal progetto scelto, sul tipo di interazione che si creer con il contenuto fornito. La cosa pi importante capire ci che i consumatori vogliono e ci di cui hanno bisogno (mobile user context); technical: essi sono legati ai mezzi e alle opportunit tecnologiche che si hanno a disposizione. Nella creazione di un progetto per dispositivi mobili necessario trovare un equilibrio tra le tre categorie su menzionate. Nonostante questo, di fondamentale importanza progettare e costruire unapplicazione, tenendo conto del punto di vista e delle esigenze dellutente (Usercentered Design). Conoscere i potenziali fruitori di un progetto, permette di anticipare i loro desideri159. Altro elemento di fondamentale importanza strutturare linformazione in modo semplice e chiaro, inserendo solo contenuti fondamentali. Nei dispositivi mobili, inoltre, c una grande variet di attributi fisici: grandezza dello schermo, organizzazione della tastiera ed altri. Pertanto, raggruppare le varie tipologie di schermi esistenti in classi, permette, in parte, di semplificare il problema. Inoltre, necessario tenere presente che lusabilit e il buon esito di un mobile project dipendono pi dalla larghezza dello schermo che dalla sua lunghezza160.

159 160

B. Fling et al., Mobile Web Developers Guide, Dublino, mTLD, 2007, parte I, pp. 9-12. ibidem, pp. 21-22.

108

Fig. 2.2.4 Schema che riassume le dimensioni degli schermi dei vari dispositivi mobili 161.

Le motivazioni che possono portare unazienda o un ente alla creazione di unapp possono essere vari: si percepisce la richiesta da parte degli utenti/clienti di un servizio mobile; luso di servizi mobili ci permette di ampliare la nostra offerta e di trarre vantaggi da essi; si vuole dare unimmagine moderna dellente/azienda; desiderio di destinare un canale particolare a una nicchia di utenti; stabilire un canale di comunicazione innovativo con i nostri clienti/utenti e aumentare le potenzialit del nostro business162. Per la creazione di unapplicazione fondamentale considerare le specificit del canale mobile. Ci particolarmente importante per le app aziendali, in quanto, essendo un punto di contatto tra lutente e lazienda stessa, possono o meno incentivarne il business. Una delle prime cose da fare allinizio di un progetto verificare se esiste e quanto ampia la richiesta del mercato per la nostra app. Se, dopo aver compiuto le ricerche necessarie (per esempio,

161 162

ibidem, p. 22. G. Iacobelli, LApp-economy e luniverso del mobile, cit.

109

allinterno degli App Store), deduciamo che questo mercato esiste, dobbiamo iniziare a capire la sua ampiezza e la sua composizione. Nel caso in cui non trovassimo alcun riscontro, occorre fare delle ricerche pi dettagliate, per comprendere se il mercato pi ristretto del previsto, se le app esistenti non sono in grado di risolvere adeguatamente il problema, o se esistono dei vincoli che impediscono di creare unapp del genere163. Nella progettazione e nello sviluppo di unapplicazione, esistono 5 linee fondamentali 164 da seguire. Esse raggruppano gli aspetti pi importanti da tenere in considerazione: definizione degli obiettivi: definire sin dallinizio i motivi per cui si progetta unapplicazione (maggiore il livello dei servizi offerti, maggiore il valore acquisito dallapp); progettazione dei contenuti: importante che lapplicazione fornisca valore aggiunto (il valore unico dellapp deve essere chiaro. Gli utenti devono avere ben chiaro perch lapp unica) e che i suoi contenuti siano semplici, utili e interessanti. particolarmente importante usare uninterfaccia facilmente comprensibile e navigabile. Infine, essenziale aggiornare lapp periodicamente; promozione dellapp: dopo averla sviluppata necessario rendere visibile lapp, cos da aumentarne la diffusione. Intervenendo sui meccanismi di ricerca degli Application store, possibile aumentarne la rintracciabilit per gli utenti. Si possono, inoltre, attivare meccanismi di pubblicizzazione specifica (in particolare per le applicazioni aziendali e per ci che concerne la promozione commerciale): Mobile Advertising, Keyboard Advertising (promozione legata a specifiche parole chiave sui motori di ricerca), Display Advertising (banner da inserire in altre app o in siti per dispositivi mobili). Dopo la pubblicazione dellapp fondamentale mantenere alto linteresse degli utenti; misura delle performance: monitorare, grazie allutilizzo di strumenti di Mobile Analystics, il comportamento dei consumatori. Per misurare il successo di

unapplicazione non sufficiente considerare i download effettuati, ma necessario considerare anche altri elementi, per esempio il tempo che unapplicazione rimane
163

G. Iacobelli, E cos hai unidea geniale per unapp eh?, http://www.giulianoiacobelli.com/internet/e-cosi-hai-unidea-geniale-per-un-app-eh. 164 Lelenco delle 5 linee guida stato stilato dallOsservatorio Mobile Marketing e Service della School of Management del Politecnico di Milano, cfr. A. Boaretto e M. Valsecchi, Le 5 linee guida per progettare unApp aziendale di successo, http://www.wireless4innovation.it/web/wireless/approfondimento/ approfondimentoarticle/journal_content/56_INSTANCE_3j1n/10402/191486.

110

installata in un device e la frequenza del suo utilizzo con il passare del tempo (stickiness); processi e logiche di gestione degli Application store: le applicazioni sono soggette alle regole degli Application store. Pertanto non sono gestibili in maniera completamente autonoma. Per questo motivo necessario considerare che i tempi di pubblicazione di una determinata applicazione e dei suoi aggiornamenti nello store, spesso, non sono gestibili dallente o dallazienda cui lapp legata. Inoltre, nel caso in cui venissero lasciati dei commenti, dei giudizi o delle valutazioni sullapplicazione (servizio che lApplication store fornisce agli utenti), non possibile rispondere ad essi (situazione particolarmente critica in caso di commenti negativi)165. Come gi accennato precedentemente, per le aziende sono di fondamentale importanza la promozione e la pubblicizzazione dellapp sviluppata. In questottica, negli ultimi anni, progredita sempre di pi lApp-economy, meccanismo economico in cui sviluppatori e societ di design progettano, creano e distribuiscono applicazioni per piattaforme diverse. Nella creazione di unapp, oltre ad alcune problematiche gi citate (tipo di app, tipologia contenuti, frammentazione device), unazienda deve aver presenti anche gli aspetti collegati al revenue (redditivit) dellapplicazione stessa. Per esempio, una scelta molto importante quella riguardante la creazione di un app gratuita o a pagamento. Da un lato unapp gratuita assicura una maggiore diffusione (maggior numero di download), dallaltro il prezzo elevato di unapplicazione pu essere motivato da una migliore qualit. Nel mondo dei servizi mobili esistono diversi modelli di revenue: vendita (concorrenza molto alta); advertising; freemium: si realizza unapp gratuita con funzioni di base e successivamente si offre una versione pro pi completa a pagamento (modello di vendita ibrida); virtual goods: vendita di oggetti e beni virtuali allinterno dellapplicazione; subscription based (per il momento non molto popolare)166.

165 166

G. Iacobelli, LApp-economy e luniverso del mobile, cit. ibidem.

111

Indipendente dal modello di revenue scelto, dopo la creazione di unapplicazione, lobiettivo principale di uno sviluppatore (ente/azienda) renderla disponibile per il maggior numero di utenti. Nelluniverso mobile ci pu avvenire per mezzo della pubblicazione della stessa in un negozio virtuale. A seconda dellambiente di riferimento esistono diversi App Store. Per esempio, nel caso di Apple esiste lApple Store. Nel caso di Android esiste lAndroid Market. Questi negozi virtuali hanno regole di gestione diverse. Prendendo come riferimento i due store appena citati, si pu notare che una delle differenze pi evidenti riguarda il processo di pubblicazione delle applicazioni. LApple Store prevede un processo di approvazione dellapp, la cui durata pu variare da qualche giorno ad alcuni mesi. Ci garantisce la qualit dellapp stessa ed esclude la creazione di eventuali danni a iPhone o a iPad. Inoltre, nelle applicazione per iPhone, la definizione dei componenti grafici e le modalit di interazione devono fare riferimento agli standard definiti da Apple. Al contrario, Android permette allo sviluppatore di caricare liberamente unapp nello store . Gli utilizzatori stessi hanno la possibilit di segnalarne lefficienza e laffidabilit167.

Fig. 2.2.5 Numero di applicazioni disponibili negli App store (giugno 2009-marzo 2011)168.

167 168

M. Carli, Sviluppare applicazioni per Android, cit., pp.21, 281. Cfr. http://www.businessinsider.com/charts-of-the-week-ipad-competition-is-toast-2011-3#google-is-closingthe-gap-on-apples-app-store-3.

112

2.2.2 Usabilit delle applicazioni mobili Alcuni degli aspetti trattati nel par. 2.2.1 sono molto importanti, quando si affronta il tema dellusabilit delle applicazioni mobili. Con il termine usabilit si intende la capacit di un prodotto, utilizzato in condizioni specifiche, di essere compreso, appreso, usato e considerato attraente per lutente169. Il primo di questi problemi collegato alla variet dei dispositivi mobili, in particolare alla variet delle dimensioni di visualizzazione degli schermi. Quando si progetta linterfaccia di unapplicazione, bisogna considerare che lo schermo di un dispositivo mobile, in particolare di un cellulare, non pu essere considerato come lo schermo di un pc, in quanto, oltre alla notevole differenza nelle dimensioni, varia anche il modo di interagire dellutente. Pertanto, utilizzando una modalit di accesso touch screen, non si pu essere precisi come quando si usa un puntatore su un computer. Inoltre, pu capitare che scritte abbastanza grandi per essere lette, siano troppo piccole per essere cliccate170. Per questo motivo, il numero delle icone (tasti) cliccabili deve essere inferiore, cos da permettere che ognuna di esse sia pi grande. Nonostante questo, le applicazioni sono pi adatte alla consultazione da dispositivi mobili, di quanto non siano i siti web, in quanto permettono una migliore adattabilit ad essi. Inoltre, sono caratterizzate da un livello minimo di interesse, in quanto gli utenti scelgono di installarle. Una particolarit delle applicazioni mobili che il loro utilizzo pu essere definito intermittente. Esse, pertanto, sono caratterizzate da un livello di interesse maggiore da parte dellutente, rispetto ai siti web. Per questo motivo esistono varie linee guida da seguire nel corso della progettazione di unapp, al fine di garantirne al meglio lusabilit. La pi importante evitare di consentire laccesso allapplicazione stessa, solo dopo aver effettuato una registrazione. Proporre agli utenti di registrarsi, prima che possano realmente conoscere i servizi offerti e che ne siano sufficientemente convinti, comporterebbe la perdita di potenziali utenti. Quando decide di scaricare una nuova applicazione, lutente ha un livello minimo di interesse, che, nella maggior parte dei casi, non sufficiente a garantirne la registrazione
169 170

171

E. Zuanelli, Manuale di linguaggio comunicazione e applicazioni digitali, Roma, Editore Colombo, 2006, p.407. J. Nielsen, iPad usability: first findings from user testing, http://www.useit.com/alertbox/ipad-1st-study.html. 171 Dal 1999, permettere agli utenti di fare acquisti senza aver effettuato una registrazione una linea guida per garantire lusabilit dei siti di e-commerce, cfr. J. Nielsen, iPhone Apps need low starting hurdles, http://www.useit.com/alertbox/mobile-apps-initial-use.html.

113

Nei casi incontrati nel corso dei test, condotti da J. Nielsen172 sullusabilit degli iPhone, sono stati riscontrati vari esempi di registrazioni premature presenti sulle applicazioni mobili. Nel caso di una pizzeria, per esempio, la prima schermata che gli utenti incontrano una schermata con la quale si richiede la loro registrazione, al posto di quella in cui viene visualizzato un elenco dei prodotti offerti.

Fig. 2.2.6 Prima schermata dellapp presa ad esempio173.

In questo caso, la sequenza delle schermate dellapp risulta male organizzata, in quanto rischia di far allontanare o di distrarre potenziali clienti. La sequenza giusta da seguire dovrebbe rispettare questo procedimento: mostrare una lista delle pizze disponibili; permettere allutente di personalizzare lordine; mostrare il prezzo e le altre informazioni inerenti lordine effettuato;
172 173

Cfr. ibidem. ibidem.

114

prendere lordine (lutente stato sufficientemente interessato. Soltanto a questo punto opportuno chiedergli le informazioni personali, necessarie al completamento dellordine). Nella schermata riportata nella Fig. 2.2.6 pu essere evidenziato anche un altro elemento, che la rende poco usabile: il button con la scritta Not ready to order? Demo the app. Nonostante esso comparisse prima di ogni altra indicazione, nessuno degli utenti coinvolti nel sondaggio ha provato a cliccarlo, in quanto, visualizzare una demo non corrispondeva alle loro esigenze. In realt, cliccando il button, si scoperto che, in questo modo, gli utenti avrebbero visualizzato le schermate nella giusta sequenza (prima schermata: pizze disponibili, ultima schermata: richiesta dati). Il problema alla base di questa incomprensione pu essere spiegato dal fatto che in questa UI non stato usato il linguaggio dellutente (elemento fondamentale per garantire lusabilit di uninterfaccia utente). Al contrario, stata erroneamente presa in considerazione, privilegiandola sullaltra, la prospettiva intenzionale del negozio. Le applicazioni mobili sono una classe delle UI. Pertanto, le linee guida generali per queste ultime devono essere rispettate anche nellorganizzazione dellinterfaccia di unapplicazione. Inoltre, a causa dellutilizzo intermittente, del quale abbiamo riferito poco sopra, gli ostacoli che un utente deve affrontare la prima volta, in cui si appresta a usare una mobile app, devono essere facilmente risolvibili e superabili, al fine di garantirne una buona diffusione e un grado di soddisfazione pi che accettabile da parte degli utenti. Come accennato precedentemente, uno dei problemi connessi con lusabilit la diversa grandezza degli schermi. In conseguenza del dispositivo mobile utilizzato, gli utenti possono essere divisi in 3 classi: coloro che usano i features phones (dotati di schermo piccolo e tastiera numerica); coloro che utilizzano gli smartphones (dotati di schermo di media grandezza e tastiera completa); coloro che usano i cellulari touch-screen (dotati di schermo leggermente pi grande).

115

In base a questa classificazione, si pu affermare che maggiore lo schermo del dispositivo utilizzato e migliore lesperienza degli utenti 174. Ne consegue che i features phones hanno un livello di usabilit molto basso. Un altro elemento molto importante per lusablit di unapplicazione quello di limitare le funzioni dellapplicazione stessa a quelle strettamente necessarie e utili, evitando elementi che potrebbero risultare ambigui 175. Inoltre, applicazioni diverse spesso utilizzano UI diverse per la stessa funzione. In questi casi lutente che accede a una nuova applicazione non ha la possibilit di utilizzare metodi di navigazione precedentemente acquisiti, ma deve impararne di nuovi. In alcune app, per esempio, sfiorare (touch) una figura mostrata nel display, pu produrre 5 risultati differenti: non succede nulla; limmagine viene ingrandita; si viene trasferiti a una pagina pi dettagliata sullo stesso argomento; limmagine si sposta, scorrendo e rivelando nuove immagini nascoste dietro quella originaria; compaiono diverse scelte di navigazione. Un altro elemento connesso allambiguit che unapplicazione pu generare, in quanto non garantisce un alto livello di usabilit, la variet di gesti che possono essere usati per procedere nella lettura di una pagina troppo grande per entrare in una schermata unica. Inoltre, i gesti da utilizzare sono effimeri e, se non usati in modo costante, difficili da imparare (low memorability). Al contrario, luso di comandi generici, garantirebbe allutente una maggiore sicurezza nella navigazione. Pu capitare, per esempio, che gli utenti attivino accidentalmente (accidental activation) delle funzioni, o accedano a dei contenuti, sfiorando lo schermo per errore, o compiendo un gesto che provoca un effetto inatteso. Parallelamente, pu accadere che non si riesca ad attivare una funzione o che non si conoscano alcune caratteristiche, perch dal put o di vista visivo alcune aree non risultano touchable (low

discoverability). Per esempio, a seconda dei casi, per continuare a leggere il contenuto di una pagina troppo grande per essere visualizzata in una schermata unica, possono essere richiesti

174 175

J. Nielsen, Mobile usability, first findings, http://www.useit.com/alertbox/mobile-usability-study-1.html. J. Nielsen, Mobility usability update, http://www.useit.com/alertbox/mobile-usability.html.

116

tre gesti differenti, che possono mettere lutente nella condizione di non riuscire a girare la pagina, se clicca nella zona sbagliata 176: scorrere in testo verso il basso (scrolling down); swiping left; swiping up. menzionati, lutente che usa una nuova

Come risultato dei problemi di usabilit

applicazione spesso non sa come comportarsi, oppure come ripetere unazione appena compiuta, per ottenere lo stesso risultato. A volte, per esempio, gli utenti non sono in grado di tornare allo stato precedente, perch non esiste una funzione che abbia le stesse caratteristiche del Back button177. Nella creazione di unapplicazione bisogna considerare anche come strutturare le pagine interne e il loro contenuto, considerando le dimensioni non troppo grandi dei display. Per permettere una buona navigazione e unadeguata organizzazione dei contenuti offerti possono essere utilizzati link ipertestuali. Generalmente, esistono due modi per presentare il contenuto ipertestuale su uno schermo: scrolling: le informazioni fornite vengono presentate in modo sequenziale. Lutente si muove liberamente allinterno della pagina fornita, facendo scorrere il contenuto verso lalto o verso il basso. Un aspetto positivo di questo metodo che una pagina pu contenere pi o meno informazioni, a seconda delle esigenze;

Fig. 2.2.7 Esempio di scrolling 178.

176 177

J. Nielsen, iPad usability: year one, http://www.useit.com/alertbox/ipad.html. J. Nielsen, iPad usability: first findings from user testing, cit. 178 J. Nielsen, Two basic hypertext presentation models, http://www.useit.com/alertbox/ hypertextmodels.html.

117

cards: le informazioni vengono fornite in pagine con grandezza predefinita, mostrate contemporaneamente nella stessa schermata. Questo metodo limita la quantit delle informazioni, che possono essere contenute in una pagina. Per avere maggiori informazione lutente deve muoversi tra pagine diverse.

Fig.2.2.8 Esempio di cards179.

Spesso le applicazioni mobili per telefoni cellulari utilizzano il metodo dello scrolling, per offrire allutente informazioni pi dettagliate, rispetto a quelle che entrerebbero in una sola schermata. Al contrario, le applicazioni sviluppate per iPad/tablet tendono a usare pi frequentemente il modello delle cards180.

2.2.3 Alcuni strumenti per la progettazione: iBuildApp, Appsbuilber, Buildanapp Esistono diversi strumenti on-line che permettono di creare applicazioni senza bisogno di conoscere particolari linguaggi di programmazione. Uno strumento on-line, che permette di sviluppare in modo semplice e immediato unapplicazione iBuildApp 181. Grazie a questa piattaforma, facile da utilizzare e da navigare, si ha la possibilit di creare unapp, gratuitamente e senza bisogno di usare Xcode. Lunica cosa necessaria effettuare la registrazione al sito. Tramite questo servizio on-line,
179 180

ibidem. J. Nielsen, iPad usability: first findings from user testing, cit. e ibidem. 181 Cfr. http://www.ibuildapp.com.

118

possibile creare applicazioni native per iPhone e Android OS, applicazioni web e applicazioni per iPad, che supportino testo, audio, video e immagini. I passi da seguire per creare unapp con iBuildapp sono i seguenti: scegliere un template adatto alle proprie esigenze;

scegliere e specificare il nome dellapp. Deve essere unico; usare il simulatore di iPhone, disponibile nel pannello di controllo dellapplicazione, per navigare allinterno dellapp e organizzarne il contenuto; personalizzare gli elementi dellhome page: personalizzare lo stile dello sfondo, scegliendo un colore o un immagine; cambiare il logo dellapp e, se necessario, il testo introduttivo; personalizzare i tasti, sostituendo i tabs e le immagini di default.

119

creare il contenuto dellapplicazione: scegliere la pagine desiderata sul simulatore di iPhone, selezionare una funzione e inserire il contenuto appropriato.

Una volta creata lapplicazione, prima di poter scaricare lapp, basta soltanto inserire le indicazioni richieste nella pagina informativa dellapplicazione stessa. Sul sito iBuildapp si ha a disposizione una vasta gamma di features, grazie alle quali possibile personalizzare ulteriormente lapplicazione, scegliendo quali funzioni e quali servizi fornire. Le features a disposizione sono le seguenti: HTML page: permette di personalizzare la pagina iniziale, inserendo immagini video e testo; Web page: offre la possibilit di visualizzare un sito allinterno del browser incorporato; Feed RSS: permette di usare il feed RSS per creare elenchi di notizie; Media list: crea un elenco dei video disponibili, corredati da un titolo e da una breve descrizione testuale (sono supportati tutti i formati video); Events: pubblica gli eventi indicati dallo sviluppatore dellapp (data, titolo, descrizione). La descrizione non ha limiti di lunghezza e pu includere link ipertestuali; News: permette di pubblicare notizie; Audio stream: fornisce una diretta audio in streaming dal sito indicato. Riproduce musica o altri contenuti audio allinterno dellapplicazione; Video stream: fornisce una lista di video, scelti dallo sviluppatore, corredati da un titolo e da una descrizione testuale; Photo album: mostra le immagini caricate; 120

E-book: offre la possibilit di pubblicare il proprio libro allinterno dellapp, di inserire e rimuovere capitoli, usando linterfaccia web; Twitter: permette di portare il proprio account twitter allinterno dellapp; Facebook: crea allinterno dellapp un collegamento con la pagina facebook indicata; Google map: offre al possibilit di inserire un collegamento a Google Maps, fornendo una mappa dettagliata del luogo indicato; Goolge calendar: crea un collegamento a Google calendar; Tap to call: permette di chiamare il numero telefonico inserito, utilizzando lapplicazione integrata; Tap to e-mail: permette di inviare e-mail allindirizzo fornito, utilizzando lapplicazione integrata; Contatti: fornisce un rapido accesso ai contatti inseriti (indirizzo, numero telefonico, email, sito Internet); e-Commerce: offre la possibilit di vendere prodotti direttamente allinterno dellapp. Gli utenti potranno vedere i vari articoli (foto, descrizione, prezzo) e acquistare in modo sicuro.

Un altro strumento on-line, che permette di realizzare applicazioni in modo semplice e veloce, Appsbuilder 182. Grazie ad esso possibile sviluppare applicazioni per iPhone, iPad, Android, Windows Phone e Chrome Store. Inoltre, si ha la possibilit di trasformare siti web in applicazioni mobili. Allinterno di Appsbuilder si ha la possibilit di acquistare vari pacchetti (free, basic, advanced, pro), le cui tariffe variano in base alle funzionalit/servizi richiesti. Le features, messe a disposizione da questo strumento secondo il pacchetto scelto, sono molteplici:
182

lapplicazione sviluppata con un solo processo di creazione potr essere scaricata per Android, iPhone, iPad, Windows Mobile, HTML5 webapp e Chrome Store; possibilit di scegliere template, icone, pulsanti e sfondo; disponibilit di pagine illimitata; possibilit di inserire foto, audio e video; condivisione di informazioni e di contenuti sui social network;

Cfr. http:// www.appsbuilder.com.

121

possibilit di inviare Push Notification (messaggi agli utenti); funzionamento offline delle applicazioni create; possibilit di verificare in tempo reale le statistiche sulle applicazioni create, come per esempio il numero di download e il numero degli utenti; chat per gli utenti (scambio foto, video, testo); sfogliatore pdf (per realizzare presentazioni, cataloghi); possibilit di visualizzare lapp scaricata sia verticalmente che orizzontalmente, in base alle preferenze degli utenti; supporto nel processo di pubblicazione dellapp negli store e, se necessario, nel corso della realizzazione dellapp stessa; possibilit di monetizzare lapplicazione, vendendola negli store o inserendo banner pubblicitari allinterno della stessa.

Il primo passo da fare per creare unapplicazione con Appsbuilder registrarsi ed effettuare il login, dopodich baster cliccare sul pulsante crea nuova applicazione per iniziare a inserire i primi dati riguardanti la nuova app (titolo, descrizione, icona e cos via). Successivamente, sar possibile passare alla sezione riguardante la gestione dei contenuti, dove si potr iniziare a strutturare lapplicazione. Ci avverr in modo molto semplice, in quanto Appsbuilder offrir una seria di categorie consigliate, che si potranno scegliere e spostare, semplicemente con il metodo del drag and drop (trascinamento). Lo smartphone sulla destra mostrer unanteprima dellapplicazione, permettendo di modificare ed eliminare le categorie e di sviluppare nuove sottocategorie. In questo modo, quindi, sar possibile creare una vera e propria struttura gerarchica dellapp.

122

Il terzo passo da fare consister nellinserimento dei contenuti. A tal proposito sar possibile o utilizzare leditor di testo fornito da Appsbuiler oppure servirsi delle risorse disponibili in rete, come per esempio i feed RSS. Per terminare la costruzione dellapp non rimarr che organizzarne la grafica. Come nella fase della struttura dellapp, anche in questa fase sar disponibile unanteprima che mostrer le scelte effettuate. Un altro sito che permette di creare applicazioni mobili in modo pratico e intuitivo Buildanapp183.

183

Cfr. http:// www.buildanapp.com.

123

Le fasi da seguire per la costruzione dellapp rispettano allincirca quelle indicate per gli altri due siti precedentemente trattati: scegliere uno dei pacchetti offerti in base alle proprie esigenze; personalizzare lapp, scegliendo un template predefinito o costruirne uno, usando il generatore di pagine disponibile nel sito; inserire il contenuto, usando leditor a disposizione; rivedere lapplicazione creata e, se necessario, effettuare le opportune modifiche, prima di procedere con la pubblicazione.

Anche le caratteristiche delle applicazioni sviluppate tramite questo sito sono simili a quelle presenti su iBuildapp e Appsbuilder: compatibilit con diversi sistemi operativi (iPhone, Android, Windows Mobile); possibilit di personalizzazione dellapp; creazione di una lista di distribuzione per la pubblicizzazione/diffusione

dellapplicazione. I contenuti potranno essere aggiornati successivamente via etere; facilit nel reperire i contatti.

124

Tab. 2.2.1 Classificazione dispositivi mobili 184

Dispositivi mobili185 Feature phone

Caratteristiche Dispositivi mobili molto comuni. Possono essere divisi in candy bar (telefono dalla forma rettangolare, con una tastiera disposta sotto lo schermo), clam shell (telefono che si piega a met, con lo schermo da una parte e la tastiera dallaltra) e slider form (telefono formato da una o pi parti che, scorrendo su dei binari, rendono disponibile la tastiera). Hanno capacit di gestire chiamate vocali, testo e trasferimento dati. Hanno le stesse caratteristiche dei Feature phone. Rispetto ad essi hanno uno schermo pi grande e un sistema operativo specifico. Hanno delle caratteristiche comuni agli Smart phone, ma sono sviluppati pi per le loro funzioni organizzative che per la gestione di chiamate vocali. Spesso hanno una tastiera qwerty. Dispositivi mobili a basso costo, non rilevanti nel contesto del Mobile Web.

Smart phone

PDA (Personal Digital Assistant)

Voice-only phone

Fig. 2.2.9 Frequenza duso dei vari dispositivi mobili 186.

184 185

B. Fling et al., Mobile Web Developers Guide, cit., pp. 23-24. Per la frequenza duso dei vari dispositivi mobili cfr. ibidem, pp. 23-24 e Fig.2.2.9. 186 ibidem, p.24.

125

Tab. 2.2.2 Feature id relative alle Api Level 8 per lhardware 187

Feature id android.hardware.bluetooth

Descrizione Lapplicazione utilizza le funzionalit relative a una connessione Bluetooth. Lapplicazione utilizza una videocamera.

android.hardware.camera

android.hardware.camera.autofocus Nel caso in cui sia obbligatoria la presenza di una videocamera, possibile aggiungere questa feature relativa alla disponibilit di autofocus. android.hardware.camera.flash Nel caso in cui sia obbligatoria la presenza di una videocamera, possibile aggiungere questa feature relativa alla disponibilit del flash. Il dispositivo in grado di utilizzare sistemi di versi per la determinazione della location.

android.hardware.location

android.hardware.location.network Se il dispositivo obbligato a gestire la location, indica la possibilit di acquisirla attraverso la funzionalit di Rete.

android.hardware.location.gps

Se il dispositivo obbligato a gestire la location, indica la possibilit di acquisirla attraverso la funzionalit GPS.

android.hardware.mocrophone android.hardware.telephony

Disponibilit di un microfono. Disponibilit delle funzionalit allutilizzo del telefono. legate

android.hardware.touchscreen

Lapplicazione utilizza le legate alle funzioni di touch.

funzionalit

187

M. Carli, Sviluppare applicazioni per Android, cit., p. 3-4.

126

BIBLIOGRAFIA
C. ADAMSON, BILL DUDNEY, Sviluppare applicazioni con iPhone SDK, Apogeo, Milano, 2009. B. BALLARD, Designing the Mobile User Experience, John Wiley & Sons, Chichester, 2007. D. BOCHICCHIO, Sviluppare applicazioni con Windows Phone, Hoepli, Milano, 2011. M. CARLI, Sviluppare applicazioni per Android, Apogeo, Milano, 2011. D. H. STEINBERG, E. T. FREEMAN Sviluppare applicazioni per iPad, Apogeo, Milano, 2010. A. IACUBINO, Creare applicazioni di successo per iPhone e iPad, Hoepli, Milano, 2010. T. ISTED, Sviluppare applicazioni con Objective-C e Cocoa, Apogeo, Milano, 2010. F. NOVELLI, Programmare applicazioni per iPhone e iPad, FAG, Milano, 2010. J. STARK, Sviluppare applicazioni per Android con HTML, CSS, JavaScript, Tecniche Nuove, Milano, 2011. J. STARK, Sviluppare applicazioni per iPhone, Tecniche Nuove, Milano, 2010. E. ZUANELLI, Manuale di linguaggio comunicazione e applicazioni digitali, Roma, Editore Colombo, 2006.

SITOGRAFIA
http://www.appsbuilder.com http://blog.flurry.com/bid/76874/iOS-Android-Apps-Challenged-by-Traffic-Acquisition-NotDiscovery A. BOARETTO e M. VALSECCHI, Le 5 linee guida per progettare unApp aziendale di successo, http://www.wireless4innovation.it/web/wireless/approfondimento/approfondimentoarticle/journa l_content/56_INSTANCE_3j1n/10402/191486 http://www.buildanapp.com 127

http://www.businessinsider.com B. FLING et al., Mobile Web Developers Guide, Dublino, mTLD, 2007, http://pc.dev.mobi/ files/dotMobi%20Mobile%20Web%20Developers%20Guide.pdf G. IACOBELLI, E cos hai unidea geniale per unapp eh?, http://www.giulianoiacobelli.com/ internet/e-cosi-hai-un-idea-geniale-per-un-app-eh G. IACOBELLI, LApp-economy e luniverso del mobile, http://www.giulianoiacobelli.com/ internet/lapp-economy-e-luniverso-del-mobile http://www.ibuildapp.com M. LOCURATOLO, Introduzione allo sviluppo per dispositivi mobili, http://msdn.microsoft.com/ itit/library/cc185074.aspx M. LOCURATOLO, Lo sviluppo su dispositivi mobili, http://msdn.microsoft.com/it-it/ library/ cc185101.aspx J. NIELSEN, iPad usability: first findings from user testing, http://www. useit.com / alertbox / ipad-1st-study.html J. NIELSEN, iPad usability: year one, http://www.useit.com/alertbox/ipad.html J. NIELSEN, iPhone Apps need low starting hurdles, http://www.useit.com/alertbox/mobile-appsinitial-use.html J. NIELSEN, Mobile usability, first findings, http://www.useit.com/ alertbox/mobile-usabilitystudy-1.html J. NIELSEN, Mobility usability update, http://www.useit.com/alertbox/mobile-usability.html J. NIELSEN, Two basic hypertext presentation models, http://www.useit.com/alertbox/ hypertextmodels.html

128

2.3 Requisiti per uno studio di fattibilit: ConCorro, una mobile app per i concorsi pubblici
di Grazia Maria Col, Talita Montini, Antonio Pandolfi, Adolfo Tasinato 2.3.1 Collegamento allufficio concorsi e acquisizione di informazioni sul proprio status di candidato/concorrente La nostra ricerca si basa sull'idea di poter creare una piattaforma denominata ConCorro che sia in grado di fornire in materia di concorsi pubblici una serie di servizi a chiunque ne voglia far uso. Sia lesperienza diretta che una indagine esplorativa sui siti pi visitati in materia, costituiscono le fonti per definire quali sono le richieste pi ricorrenti da parte di vaste fasce di utenti e come la nostra app potrebbe aiutare a risolvere problemi quotidiani giorni semplicemente con un click. Il primo requisito la massima compatibilit e versatilit del nostro client con i diversi dispositivi utente disponibili sul mercato. Nel caso di una mobile app ci significa predisporne pi versioni, da utilizzare con i sistemi operativi differenti presenti sui dispositivi in commercio. Per focalizzare la proposta su esigenze non astratte, abbiamo ritenuto necessario analizzare alcune tipologie di potenziale utilizzo188 e presentiamo tre possibili scenari semplificati di impiego dellapplicazione, in modo da evidenziare i requisiti, dai quali partire nella successiva definizione di unipotesi progettuale compiuta. Gli scenari sono descritti con riferimento alle storie di utenti che rientrano in classi di tipo diverso: persone alla ricerca di un primo impiego; persone in carriera, e interessate a cambiare lavoro; partecipanti ai concorsi. Per tutti disponibile un servizio di base ConcorsiAperti, che consente di accedere allelenco dei concorsi banditi ed ai quali ancora possibile presentare la propria candidatura. Inoltre, nella prima schermata dellapp saranno presenti due icone, denominate rispettivamente ContattiGenerali e Googlemaps. Con un tocco sulla prima icona, si aprir una schermata, nella quale gli utenti potranno visualizzare informazioni utili (struttura uffici/dipartimenti, relative competenze, orari di apertura al pubblico) e contatti, riguardanti gli enti della PA. Un tocco sulla seconda icona, invece, aprir un collegamento diretto a
188

Trascuriamo le funzionalit di tipo push massive, quali lallerta sulla pubblicazione online di notizie (p.es. le risposte di interesse comune a richieste individuali, le f.a.q.). Tali funzionalit possono essere gestite attraverso lacquisizione ed utilizzo del numero telefonico mobile da parte dellamministrazione, magari in occasione della compilazione della domanda.

129

GoogleMaps, grazie al quale gli utenti potranno ricercare informazioni inerenti la posizione geografica dellente ricercato e i mezzi/percorso per raggiungerlo. Persone alla ricerca di un primo impiego Mario ha completato un ciclo di studi, ottenendo un titolo (diploma, laurea breve, laurea specialistica, titolo post-laurea), che pu corrispondere a quello elencato tra i requisiti di un concorso. Se Mario non ha vincoli specifici aggiuntivi (per esempio, rispetto alla sede di servizio o alla natura dellattivit da svolgere), il principale servizio a cui interessato quello che gli consente di essere aggiornato sui concorsi via via banditi, ai quali pu candidarsi con il suo titolo di studio. In caso siano richiesti requisiti ulteriori, come unesperienza pregressa di lavoro nel settore pubblico o privato, Mario non vorrebbe nemmeno esserne informato, considerato che non potrebbe comunque partecipare al concorso. Il servizio ipotizzato per lui PerMe. Con un tocco sul pulsante corrispondente, compare sullo schermo una lista divisa in due parti: la prima, in alto, con lindicazione del numero dei nuovi concorsi, banditi dopo il precedente accesso alla funzione; la seconda, pi in basso, con lelenco dei concorsi di interesse. Per ciascun concorso sono indicati: numero di posti, posizione a concorso, datore di lavoro. Su ciascuna riga dellelenco presente unicona, una freccia, che, se attivata con un tocco, apre una schermata che consente di avviare la transazione per linoltro della candidatura. In caso lente che ha bandito il concorso non consenta linoltro online della candidatura, Mario potr successivamente accedere da una postazione di lavoro, usando le sue credenziali, a Cliclavoro.it e scaricare il file, nei formati .pdf e .rtf, con la domanda di concorso gi compilata. Persone in carriera Simona impiegata da due anni presso unagenzia fiscale. Il suo titolo di studio le consente di partecipare a concorsi per posizioni meglio retribuite e, inoltre, vorrebbe avvicinarsi al suo luogo di origine. Il servizio ipotizzato per lei CambioLavoro, che le consente di avere a disposizione un elenco di concorsi per posizioni economiche superiori a quella attualmente ricoperta. Con un tocco sul pulsante corrispondente, viene anzitutto richiesto se si vogliono impostare i parametri della funzione, oppure visualizzare i risultati della ricerca.

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Nel primo caso, vengono proposti i tre parametri da impostare: citt di riferimento; distanza in km dalla citt di riferimento; posizione economica attualmente ricoperta. Nel secondo, compare sullo schermo una lista divisa in due parti: la prima, in alto, con lindicazione del numero di nuovi concorsi, banditi dopo il precedente accesso alla funzione; la seconda, pi in basso, con lelenco dei concorsi di interesse. Per ciascun concorso sono indicati: numero di posti, posizione a concorso, datore di lavoro. Su ciascuna riga dellelenco presente unicona, una freccia, che, se attivata con un tocco, apre una schermata che consente di avviare la transazione per linoltro della candidatura. In caso lente che ha bandito il concorso non consenta linoltro online della candidatura, Simona potr successivamente accedere da una postazione di lavoro, usando le sue credenziali, a Cliclavoro.it e scaricare il file, nei formati .pdf e .rtf, con la domanda di concorso gi compilata. Partecipanti ai concorsi Rosaria ha inoltrato lo scorso anno due domande di concorso. Una riguardante un concorso nazionale presso il Ministero del Lavoro, di cui si sono appena concluse le preselezioni; laltra inerente un concorso presso la Regione Lazio, del quale in attesa di conoscere lesito delle prove scritte. Il servizio ipotizzato per lei Uffici&Esami, che le consente di avere a disposizione un elenco di informazioni per i concorsi ai quali Rosaria ha presentato domanda. Con un tocco sul pulsante corrispondente, compare sullo schermo una lista con lelenco dei concorsi di interesse. Per ciascun concorso sono indicati: lultima prova sostenuta, con il risultato; se disponibile, la data della prossima prova; unicona (un edificio) che, se attivata con un tocco, apre una schermata con i riferimenti dellufficio concorsi competente e consente di attivare, con un ulteriore tocco, i client del dispositivo per telefonare allufficio o inviare segnalazioni o richieste tramite un messaggio di posta elettronica. 2.3.2 Prototipo di interfaccia utente Per dare una rappresentazione visiva delle principali schermate dell'applicazione stato realizzato un mockup, cio dei bozzetti grafici che consentono di avere una prima idea dell'interfaccia con l'utente e della modalit d'uso dell'applicativo. Per realizzare un mockup si possono utilizzare servizi online disponibili su siti web come Balsamiq Mockups o Mockflow. 131

Per chi preferisce lavorare in modalit stand alone sono disponibili software per il design grafico delle interfacce come Evolus Pencil.

Per il disegno del mockup di ConCorro stato utilizzato Iphonemockup. 189 Lutente che ha scaricato lapp sul suo dispositivo, quando la attiva ha immediatamente accesso alle sei icone (pulsanti con etichetta esplicativa del contenuto)

corrispondenti alle funzioni prima illustrate. La testata ricorda il nome dellapp e la tematica trattata; in basso sono presenti due icone di navigazione, che come si vedr sono diverse a seconda del contesto. Inizialmente consentono luscita dallapp oppure laccesso ad una guida esplicativa.

Fig. 2.3.1 Schermata iniziale dellAPP.

189

http://iphonemockup.lkmc.ch/ .

132

Fig. 2.3.2 Schermata attivata dal clic su ConcorsiAperti, presenta lelenco dei concorsi disponibili.

Fig. 2.3.3 Schermata attivata dal clic su PerMe, presenta lelenco dei concorsi tra i quali scegliere.

Sfiorando il pulsante ConcorsiAperti, si accede allelenco dei concorsi banditi ed ai quali ancora possibile presentare la propria candidatura. Nella testata rimane il nome dellapp, mentre la tematica indicata sotto quella dellinterazione in corso. In basso, le icone di navigazione ora consentono o di tornare alla schermata iniziale (pulsante Men) oppure di scorrere la lista, se supera la lunghezza dello schermo (pulsante Avanti). Sfiorando il pulsante PerMe, lo schermo viene diviso in due parti. In alto, viene riportato il numero dei nuovi concorsi, banditi dopo il precedente accesso alla funzione. In basso c lelenco dei concorsi di interesse. Per ciascun concorso sono indicati, anche utilizzando pi righe dello schermo: numero di posti, posizione a concorso, datore di lavoro. Per ciascuna voce dellelenco presente unicona (una freccia con la punta a destra) che, se attivata con un tocco, apre una schermata che consente di avviare la transazione per linoltro della candidatura.

133

Fig. 2.3.4 Schermata inoltro domanda relativa funzione PerMe.

Fig. 2.3.5 Schermata scelta concorso per funzione CambioLavoro.

Supponendo di aver gi impostato i parametri descritti nel paragrafo predente, anche sfiorando il pulsante CambioLavoro lo schermo viene diviso in due parti. Ma questa volta, in alto indicato soltanto il numero di nuovi concorsi di interesse, banditi dopo il precedente accesso alla funzione. E nella parte in basso, anche lelenco dei concorsi ristretto a quelli di interesse.

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Fig. 2.3.6 Schermata inoltro domanda funzione CambioLavoro.

Fig.2.3.7 Schermata esito prova concorso.

Anche in questo caso, per ciascuna voce dellelenco presente unicona (una freccia con la punta a destra) che, se attivata con un tocco, apre una schermata che consente di avviare la transazione per linoltro della candidatura. La funzione attivata sfiorando licona Uffici&Esami, consente di avere a disposizione un elenco di informazioni per i concorsi ai quali stata presentata domanda. Questa volta il mockup di primo livello non viene riportato, in quanto del tutto analogo ai precedenti, ed presente quello di livello successivo dove si prevede un comportamento differente. Infatti, attivando uno dei concorsi presenti nellelenco, vengono proposte le informazioni (man mano che sono rese disponibili) sulle prove concorsuali. Sia le prove gi sostenute, con i relativi risultati, sia quelle ancora da sostenere con i calendari e le sedi desame. E anche prevista la presenza di unicona per avere disponibili tutti i riferimenti dellufficio concorsi competente, e per contattarlo grazie allattivazione del servizio di telefonia.

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Fig. 2.3.8 Schermata info e contatto uffici concorsi.

Fig. 2.3.9 Schermata GoogleMaps per la localizzazione degli uffici.

Per concludere, ricordiamo che sfiorando licona ContattiGenerali compare una schermata nella quale gli utenti potranno visualizzare informazioni utili e contatti, riguardanti gli enti della PA (struttura uffici/dipartimenti, relative competenze, orari di apertura al pubblico), mentre sfiorando licona Googlemaps si attiva un collegamento diretto a GoogleMaps, grazie al quale gli utenti potranno ricercare informazioni sulla posizione geografica di una sede e i mezzi/percorso per raggiungerla. 2.3.3 Vincoli e criticit del prodotto/servizio ipotizzato Il telefono cellulare diventato uno degli strumenti pi pervasivi della nostra vita, ad esso il consumatore non chiede pi solo informazione e comunicazione, ma una grande variet di servizi, che diventano possibili attraverso la connessione ad internet e lutilizzo delle applicazioni mobile.

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I dispositivi mobile (smartphone, tablets, ed, altro) sono caratterizzati da versatilit di prestazioni e di utilizzo, che vanno dal servizio sms, che raggiunge la quasi totalit della popolazione, alla richiesta e fruizione di nuovi contenuti, provenienti da heavy user e

utilizzatori addicted, che hanno decretato il successo del mobile internet e degli application stores. Non solo le aziende del settore privato privilegiano lutilizzo di questi strumenti, anche le pubbliche amministrazioni cominciano a facilitatore del rapporto con i cittadini. guardare a questo canale come potenziale

Lanalisi esplorativa svolta nella prima parte sulle procedure concorsuali pubbliche nellera del web ha messo in evidenza come, a fronte di un sistema amministrativo troppo lento nel recepire le innovazioni tecnologiche e nel modificare le proprie modalit lavorative, ancora bloccato da una eccessiva procedimentalizzazione delle attivit e da una rigorosa ma formale legacy con i vincoli normativi, diventa sempre pi incalzante la richiesta alla PA di servizi interattivi utili e veloci, in grado di svolgere on-line intere sequenze procedimentali. Si assiste quindi alla promozione di una serie di iniziative anche nel settore pubblico, dove alcune amministrazioni mettono a disposizione dei propri utenti applicazioni web o native su dispositivi mobili, realizzate dalla stessa amministrazione (ad esempio lINPS), o dove altre amministrazioni promuovono la creazione di applicazioni da parte dei cittadini, ai quali consentito laccesso e lutilizzo dei dati pubblici. In materia di concorsi pubblici, i requisiti individuati nella seconda parte della tesi per la creazione della piattaforma ConCorro sono funzionali alle tipologie di servizio ipotizzate e devono rispondere a principi di semplicit, usabilit e velocit di risposta. La piattaforma ipotizzata deve essere soprattutto utile, avere un valore aggiunto rispetto ai servizi gi

disponibili on-line, quali Cliclavoro o Step-one, rispondere a richieste personalizzate o non previste, non necessariamente generalizzabili a tutte le fasce di utenti. La nostra idea di app. ConCorro nasce con la consapevolezza che i vincoli e le criticit del contesto pubblico a cui si accennato, influiscono sulla effettiva realizzazione di alcune delle funzionalit ipotizzate e descritte nel paragrafo precedente. Alcune di esse sono dunque realizzabili e sviluppabili in una successiva ipotesi di progetto esecutivo, che deve essere in grado di gestire anche lidentit dellutente-concorrente, di utilizzare dati provenienti da sistemi on-line integrabili (come Cliclavoro e Step-one) e compatibile con la molteplicit di tipologie di terminali presenti sul mercato, diversi ed in continua evoluzione, che richiedono un 137

adattamento continuo delle loro caratteristiche (come dimensioni dello schermo, touch screen, portabilit, ecc). Nel mondo delle App. che come quella qui ipotizzata hanno a riferimento pubblici interattivi, il maggiore ostacolo rappresentato dalla scarsa servizi

disponibilit di dati

pubblici strutturati, di datasets da riutilizzare per fornire un prodotto/servizio nuovi. Ladozione di politiche di Open data richiede la liberazione e il riutilizzo dei dati pubblici, ma si scontra con diffidenze e timori legati agli aspetti peculiari dellattivit amministrativa e allimpatto che le nuove tecnologie hanno a livello giuridico, tecnico ed organizzativo. L Open data prevede luso di metodologie tradizionali (mashup con logiche e database a supporto) o innovative (utilizzo di nuove tecnologie facilitanti, web data, linked data, semantic web), ma nella PA mancano soprattutto competenze e professionalit adeguate, mancano anche investimenti e risorse finanziarie. Un ulteriore elemento di criticit proviene dal mondo mobile ed costituito dal target degli utilizzatori, che rappresentano solo una piccola parte sul totale dei possessori di dispositivi mobili. Gli utenti delle app sono addicted, utilizzatori frequenti ed esperti, in grado di utilizzare tutte le funzionalit disponibili. Permangono problemi di alfabetizzazione informatica, di compatibilit tecnologiche e di costi, che non sembrano favorire il digital inclusion, nonostante lutilizzo intensivo di dispositivi mobili, che sono uno dei possibili canali per lerogazione di servizi ed unopportunit per lo sviluppo di nuove strategie di informazione e comunicazione in direzione dellopen government.

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