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Ordo Templi Orientis

Loggia di Khem Italia

LIBER DCCCXI
ENTUSIASMO ENERGIZZATO Una Nota Sulla Teurgia
di Aleister Crowley

traduzione di Massimo Mantovani e di Fra.'. AL AVR TzCh SOR (Capo Italiano dellOTO) imprimatur: Frater UPU} LLQ,
Rettore del Collegio di QELHMA in Roma

COPYRIGHT 1995 e.v. BY OTO/KHEM LODGE Roma, Equinozio d'Autunno 1995 e.v., An. LXCI e.n.

I
IAO L'Uno supremo degli Gnostici, il Vero Dio, il Signore di questa opera. Invochiamolo dunque con quel nome che i Compagni dell'Arco Regale bestemmiano perch ci aiuti nella saggezza a proclamare i mezzi che Egli ci ha concesso!

II
La coscienza divina che riflessa e rifratta nelle opere del Genio si nutre di una certa secrezione, cos io credo. Questa secrezione analoga al seme, ma non identica ad esso. Non vi sono che pochi uomini e ancor meno donne, le quali sono invariabilmente androgine, che lo possiedono in ogni momento in qualsivoglia quantit. Questa secrezione talmente strettamente connessa con l'economia sessuale che a volte sembra possa essere un sottoprodotto di quel processo che genera il seme. Il fatto che una qualche forma di questa dottrina sia generalmente accettata dimostrato dalle proibizioni presenti in tutte le religioni. Si dato per scontato che la santit dipende dalla castit, e la castit stata quasi sempre intesa quale astinenza. Ma dubito che la relazione sia tanto semplice quanto ci implicherebbe; ad esempio, trovo in me stesso che le manifestazioni di forza mentale creativa concorrono sempre con qualche condizione anormale del potere fisico di generazione. Ma non un caso che lunghi periodi di castit, da un lato, o eccessi di orge, dall'altro, siano favorevoli a tale manifestazione o anche alla sua formazione. Conosco me stesso, ed in me il fenomeno estremamente forte; i suoi risultati sono sorprendenti. Per esempio, scrissi il Tannhauser, interamente, dalla concezione fino all'esecuzione, in sessantotto ore consecutive. Non ero cosciente del sorgere e del terminare del giorno e della notte, anche dopo essermi fermato; n vi fu alcuna manifestazione di fatica. Questo lavoro fu scritto quando avevo ventiquattro anni, immediatamente dopo aver compiuta un'orgia che mi avrebbe normalmente sfinito. Pi e pi volte ho potuto notare che la cosiddetta soddisfazione sessuale mi ha lasciato non gratificato, e ha dato la stura ai fiumi di versi che hanno aggraziato la mia carriera. Tuttavia, al contrario, un periodo di castit mi ha talvolta fortificato per una enorme emissione energetica. Questa non comunque una regola. Alla conclusione della spedizione al K2, dopo cinque mesi di castit, non riuscii a comporre alcun lavoro per mesi a seguire, con la sterile eccezione di pochissime strane liriche. Posso per menzionare l'anno 1911. In quel periodo vivevo in uno stato di salute eccellente, con la donna che amavo. La sua salute, tuttavia, era instabile, ed entrambi eravamo preoccupati continuamente. Il tempo era costantemente bello e caldo. Per un periodo di circa tre mesi non mancai di lavorare quasi ogni mattina: mi risvegliavo sempre prepotentemente con una nuova idea che sentivo dovesse essere messa per iscritto. L'energia totale del mio essere era molto alta. Il mio peso era appena sopra i sessantasette chilogrammi, che era stato il mio peso forma nella lotta quando ero dieci anni pi giovane. Noi camminavamo per circa venti miglia ogni giorno attraverso la foresta della collina. L'ammontare reale dei manoscritti prodotti in questo periodo fu stupefacente; la loro variet ancora di pi; della loro eccellenza non voglio parlare. Ecco una lista approssimativa redatta a memoria: comunque lontana dall'essere completa: (1) Circa una dozzina di libri di istruzioni A..A.., inclusi il Liber Astarte, e The Temple of Solomon the King per The Equinox, VII. (2) Storie Brevi: "The Woodcutter", "His Secret Sin" (3) Commedie: His Majesty's Fiddler, Elder Eel, Adonis, The Ghouls, Mortadello, scritti direttamente uno dopo l'altro. (4) Poesie: "The Sevenfold Sacrament", "A Birthday" 2

(5) Elementi Fondamentali di Qabalah Greca (comprese la raccolta e l'analisi di diverse migliaia di parole). Ritengo che questo fenomeno sia unico nella storia della letteratura. Potrei inoltre riferirmi al mio secondo viaggio in Algeria, dove la mia vita sessuale, sebbene abbastanza piena, non era stata soddisfaciente. Lasciando Biskra, ero cos pieno di idee da essere costretto a scendere dal treno a El-Kantara, dove scrissi "The Scorpion." Cinque o sei poesie vennero scritte sulla strada per Parigi; "The Ordeal of Ida Pendragon", durante la mia sosta di ventiquattro ore a Parigi, e "Snowstorm" e "The Electric Silence" immediatamente dopo essere ritornato in Inghilterra. Riassumendo, posso tracciare una connessione tra la mia condizione sessuale e la condizione della mia creativit, una connessione che cos stretta da rasentare l'identit, e tuttavia cos ampia da non permettermi di affermare una singola proposizione. Sono queste considerazioni che mi addolorano quando vengo rimproverato dall'ignorante per l'affermazione di poter riprodurre meccanicamente il genio. Potrei sbagliare, ma il mio fallimento mille volte pi grande del loro pi completo successo. Baser di conseguenza le mie considerazioni non tanto sulle osservazioni che io stesso ho fatto, o sugli esperimenti che ho tentato, quanto sui classici e indiscussi metodi per produrre quell'entusiasmo energizzato che la leva che riesce a muovere Dio.

III
I Greci affermano che esistono tre metodi per scaricare la geniale secrezione di cui ho parlato. Essi forse ritennero che che i loro metodi tendessero a produrne la secrezione, ma io non sono del loro medesimo avviso, o almeno non posso accetare il loro punto di vista senza riserve. Poich la manifestazione di una determinata forza ne implica la presenza, e questa forza deve poter venire da una qualche parte. Trovo sia pi facile dire "subconscio" e "secrezione" che postulare una riserva esterna, pi facile estendere la mia connotazione dell'uomo che inventare "Dio". Tuttavia, parsimonia a parte, capisco, per esperienza personale, che inutile frustare un cavallo stanco. Vi sono momenti nei quali io sono privo anche di una sola stilla di questo elisir. Nulla riuscir a ricrearlo: n il riposo a letto, n le droghe, n l'esercizio. D'altra parte, talvolta quando dopo un severo periodo di lavoro mi sento esausto per la fatica fisica, quasi steso sul pavimento, troppo stanco per muovere una mano o un piede, l'intervenire di una idea mi riporta ad una perfetta intensit energetica, ed il concretizzare l'idea mi libera effettivamente della suddetta fatica fisica, sebbene sia coinvolto in un ulteriore sforzo di notevoli dimensioni. Esattamente parallelo (senza che mai si incontrino) il caso della mania. Un folle potrebbe lottare contro sei atleti allenati per ore, e senza mostrare alcun segno di fatica. Poi improvvisamente sar colto da collasso, ma di fronte a un avvertimento della durata di un secondo proveniente da una idea eccitante riprender la lotta fresco come mai. Fino a quando non scoprimmo quella che viene definita "azione muscolare inconscia" e i suoi effetti, era razionale supporre che un tale uomo fosse "posseduto dal demonio"; e la differenza tra il folle e il genio non sta nella quantit ma nella qualit del loro lavoro. Il genio organizzato, il folle caotico. Spesso l'organizzazione del genio basata su una logica nuova, e i malbilanciati e ignoranti uomini della medicina la scambiano per disordine. Il tempo ha dimostrato che Whistler e Gauguin "si attenevano alle regole" tanto quanto i maestri che si supponeva le stessero sconvolgendo.

IV
I Greci affermano che esistono tre metodi per scaricare la Bottiglia di Leida del Genio. Essi fanno corrispondere questi tre metodi a tre Dei.Questi tre Dei sono Dioniso, Apollo, Afrodite. Per dirla con parole inglesi: vino, donna e canto. Ora, sarebbe un grosso errore immaginare che i Greci consigliassero di visitare un bordello. Sarebbe come condannare la Messa Solenne 3

che si celebra in San Pietro per aver assistito a un raduno di rinascita Protestante. Il disordine sempre una parodia dell'ordine, poich non esiste un disordine archetipale a cui esso potrebbe assomigliare. Owen Seaman pu tentare di parodiare un poeta; nessuno pu parodiare Owen Seaman. Un critico un crogiuolo di impressioni; e non vi alcun ego dietro di esso. Tutte le fotografie sono essenzialmente simili; i lavori di tutti i buoni pittori sono essenzialmente differenti. Alcuni autori suppongono che negli antichi riti di Eleusi il Gran Sacerdote copulasse pubblicamente con la Gran Sacerdotessa. Se anche fosse stato cos, non sarebbe stato maggiormente "indecente" di quanto sia "blasfemo" per il prete trasformare pane e vino nel corpo e nel sangue di Dio. E' vero, i Protestanti affermano che sia blasfemo; ma un Protestante un uomo per il quale tutte le cose sacre sono profane, la cui mente, composta totalmente di sporcizia non pu che vedere nell'atto sessuale nulla se non un crimine o uno scherzo, le cui uniche espressioni facciali sono il sogghigno e lo sguardo lascivo. Il Protestantesimo l'escremento del pensiero umano, e in accordo con ci nei paesi protestanti, l'arte, ammesso che esista, vista solo in quanto ribellione. Da questa insipida allusione torniamo alla nostra considerazione dei metodi dei Greci.

V
Dal fatto che vino, donna e canto costituiscono la taverna del marinaio ne consegue, bisogna ammettere, che questi ingredienti debbano necessariamente formare una mistura infernale.Vi sono persone cos credule da ritenere, quando hanno provato che l'istinto religioso una pura efflorescenza dell'istinto sessuale, di avere distrutto la religione. Noi dobbiamo piuttosto considerare che la taverna del marinaio fornisce loro l'unico modo di intravedere il paradiso, cos come il criticismo distruttivo del fallicismo dimostra soltanto che il sesso un sacramento. La coscienza, dice il materialista con l'ascia nella mano, una funzione del cervello. Egli ha soltanto riformulato l'antico detto, "I vostri corpi sono i templi dello Spirito Santo". Ora, il sesso permesso proprio in questo senso, considerando che costituisce il fuoco eterno della razza. Huxley ammise che alcune delle piccole anime inferiori sono in un certo senso immortali "poich esse vanno riproducendosi eternamente per fissione, e per quanto spesso si divida X per 2 vi sempre un resto." Ma egli non sembra avere mai osservato che l'umanit immortale esattamente nello stesso senso, certo mutata dalle circostanze, ma sempre identica a se stessa. Ma il fiore spirituale di questo processo che al momento dell'acme orgasmico si verifica un'estasi fisica, uno spasmo analogo a quello provocato dalla meditazione. Ed inoltre, nell'uso sacramentale e cerimoniale dell'atto sessuale, la coscienza divina pu essere raggiunta.

VI
Poich quindi l'atto sessuale un sacramento, resta da considerare in che parte limita l'uso degli organi. Per prima cosa, ovviamente legittimo usarli per il loro scopo fisico naturale. Ma se concesso usarli cerimonialmente e per uno scopo religioso, si dovr convenire che l'atto limitato da parecchie restrizioni. Perch in questo caso gli organi divengono sacri. Poco importa che per la pura procreazione che gli uomini siano viziosi; il dissoluto pi debosciato pu ottenere e quasi certamente otterr prole pi sana di un puritano semisessuato. Le cosiddette restrizioni "morali" non sono basate sulla ragione; di conseguenza esse vengono dimenticate. Ma si ammetta la funzione religiosa dell'atto, e si deve immediatamente concludere che l'atto non deve essere profanato. Non deve essere intrapreso alla leggera e in modo insensato, senza una motivazione. Esso pu essere intrapreso per il diretto scopo di perpetuare la razza. Pu essere intrapreso in obbedienza a una concreta passione; poich la passione, come implica il suo nome, ispirata da una forza di diritto e bellezza divina senza volont alcuna da parte dell'individuo, e spesso persino contro di lui. E' l'uso o piuttosto 4

l'abuso casuale o abituale - che Cristo chiam "vano" - di queste forze che costituisce la loro profanazione. Sar inoltre ovvio che, se l'atto in se stesso dovr essere il sacramento in una cerimonia religiosa, quest'atto dovr necessariamente essere compiuto solamente per amore di Dio. Ogni considerazione personale deve essere completamente bandita. Cos come qualsiasi prete pu effettuare il miracolo della transustanziazione, cos ogni uomo, possessore delle necessarie qualifiche, opera quest'altro genere di miracolo, la cui natura former il soggetto di una successiva discussione. Distrutti i fini personali, "a fortiori" necessario trascurare considerazioni sociali e altri simili concetti. Forza fisica e bellezza sono necessari e desiderabili per ragioni estetiche, poich l'attenzione dei devoti soggetta a distrazione se i celebranti sono brutti, deformi o incompetenti. Non ho certo bisogno di enfatizzare la necessit del pi stretto controllo e della pi stretta concentrazione da parte loro. Come sarebbe blasfemo godere del gusto grossolano del vino del sacramento, cos il celebrante deve sopprimere persino la pi minuta manifestazione di piacere animale. Delle prove qualificanti non necessario parlare; sufficiente dire che gli adepti hanno sempre saputo come assicurarne l'efficienza. E' inutile anche insistere sulla necessit di una simile qualit negli assistenti; l'eccitazione deve essere soppressa e trasformata nel suo equivalente religioso.

VII
Fatte queste premesse per metterci al sicuro dalle critiche di quei Protestanti che, siccome Dio li ha creati di poco inferiori agli Angeli, si sono resi di molto inferiori alle bestie con la loro interpretazione consistentemente bestiale di tutte le cose umane e divine: possiamo considerare dapprima la natura trina di questi antichi metodi di energizzare l'entusiasmo. La musica ha due componenti; tono, o altezza, e ritmo. Quest'ultima qualit la associa con la danza, e quella parte del danzare che non ritmo sesso. Ora, quella parte del sesso che non una forma della danza, movimento animale, intossicazione dell'anima, che la connette con il vino. Ulteriori identit si presenteranno spontaneamente allo studioso. Con l'uso dei tre metodi in uno, l'intero essere dell'uomo pu cos venire stimolato. La musica creer una generale armonia nel cervello, guidandolo nei suoi stessi sentieri; il vino fornisce uno stimolo generale della natura animale; e l'eccitazione del sesso leva la natura morale dell'uomo per la sua stretta analogia con l'estasi pi alta. Sta sempre a lui, tuttavia, compiere la trasmutazione finale. A meno che egli non possieda la speciale secrezione che io ho postulato, il risultato sar ordinario. Questo sistema tanto in sintonia con la natura dell'uomo da essere parodiato non solo nella taverna del marinaio, ma anche nel ballo di societ. Qui per le nature inferiori il risultato ubriachezza, malattia e morte; per le nature medie, un graduale fiorire dei sentimenti pi fini, per le superiori, un senso di esilaramento che al suo meglio costituisce la base di un amore che durer tutta la vita. Se questi "riti" societarii venissero eseguiti in modo appropriato, non vi dovrebbe essere sfinimento. Dopo una danza, si dovrebbe avvertire la necessit di una lunga passeggiata nell'aria fresca del mattino. La stanchezza o la noia, il mal di testa o la sonnolenza, sono ammonimenti della natura.

VIII
Ora, lo scopo di un tale ballo, l'attitudine morale nel prendervi parte, mi sembra di suprema importanza. Se voi cercate di ammazzare il tempo, riuscirete piuttosto ad uccidere voi stessi. Baudelaire parla del primo periodo dell'amore quando il ragazzo bacia gli alberi del bosco, piuttosto che non baciare nulla. All'et di trentasei anni mi trovai a Pompei a baciare appassionatamente la grande possente statua di una donna che sta nel viale delle tombe. Ancora adesso, quando mi sveglio al mattino, talvolta mi accade di baciare le mie stesse braccia. E' con un tale sentimento che ci si deve recare ad un ballo, ed con un tale sentimento intensificato, purificato ed esaltato che uno deve andarsene. Ci cos, quanto pi se un uomo 5

va con il diretto proposito religioso che brucia nel suo intero essere! Beethoven che urla al levarsi del sole non costituisce uno spettacolo strano per me, che grido di gioia e di meraviglia quando comprendo (senza di che non si pu dire che uno veda) un filo d'erba. Cado in ginocchio in silenziosa adorazione di fronte alla luna; nascondo i miei occhi in preda ad un timore reverenziale davanti a un buon Van Gogh. Immaginate quindi un ballo nel quale la musica sia il coro celestiale, il vino il vino del Graal, o quello del Sabba degli Adepti, e il proprio partner l'Infinito ed Eterno essere Unico, il Vero e Vivente Dio Altissimo! Andate anche a un ballo comune - il Moulin de la Galette servir anche all'ultimo dei miei Maghi con l'intera vostra anima infiammata dentro di voi, e l'intera vostra volont concentrata in queste trasmutazioni e ditemi quale miracolo avverr! Ci che fa andare un uomo al ballo quando vecchio l'odio, il disgusto per la vita; quando un uomo giovane vivace, sveglio e fresco fino alle ore piccole; ma l'amore di Dio, che il solo vero amore, non diminuisce con l'et; esso cresce pi profondo ed intenso insieme con ogni soddisfazione. Sembra che negli uomini pi nobili questa secrezione cresca costantemente - il che certo suggerisce una riserva eterna - cos che l'invecchiare perda tutta la sua amarezza. Noi troviamo "Fratello Lawrence", Nicholas Herman di Lorena, all'et di ottanta anni in continuo godimento dell'unione con Dio. Buddha alla stessa et avrebbe scalato e disceso le Ottanta Contemplazioni Superiori come un acrobata sulla scala; storie non dissimili vengono raccontate a proposito del Vescovo Berkeley. Molte persone non hanno raggiunto la copula fino alla mezza et e poi raramente l'hanno abbandonata. E' vero che il genio nel senso ordinario della parola si quasi sempre mostrato gi nel giovane. Forse noi dovremmo considerare casi come quello di Nicholas Herman come casi di genio acquisito. Ma io sono dell'opinione che certamente il genio pu venire acquisito o, in alternativa, posseduto quasi universalmente. La sua rarit pu essere attribuita alla schiacciante influenza di una societ corrotta. E' raro incontrare un giovane senza alti ideali, pensieri generosi, senza un senso della sacralit, della propria importanza che, interpretato, il senso della sua identit con Dio. Tre anni nel mondo, ed egli un impiegato di banca o anche un ufficiale governativo. Soltanto coloro che comprendono intuitivamente fin dalla prima fanciullezza che essi devono tenersi fuori, e che hanno l'incredibile coraggio e perseveranza di fare ci di fronte a tutto quello che tirannia, insensibilit e disprezzo degli inferiori possono fare; soltanto costoro arrivano incontaminati alla virilit. Ogni pensiero serio o spirituale volto in beffa; i poeti sono ritenuti "molli" o "codardi", apparentemente perch essi sono i soli ragazzi con una loro volont propria e il coraggio di far fronte contro la scuola intera, e i maestri in accordo come una volta erano Pilato ed Erode; l'onore viene rimpiazzato da espedienti, la santit dall'ipocrisia. Anche dove si trovano semi del tutto buoni che germogliano in terreno favorevole, troppo spesso vi una perdita di forze. Il facile incoraggiamento rivolto a un poeta o ad un pittore per lui molto peggio di ogni genere di opposizione. Di nuovo qui la questione del sesso (detta S.Q. dai Tolstoiani, mestatori della carit, che nutrono con noccioline, e da coloro che non parlano e non pensano a null'altro) intromette la sua orrida testa. Io credo che ogni ragazzo sia originariamente conscio del fatto che il sesso sacro. Ma non comprende cosa sia. Con infinita diffidenza egli chiede. Il maestro risponde con timorato orrore; il ragazzo con una bassa occhiata di sbieco, un riso furtivo, forse peggio. Sono d'accordo con il Preside di Eton sul fatto che passioni omosessuali tra ragazzi a scuola "non facciano danno"; inoltre, le ritengo la sola caratteristica che redime la vita sessuale nelle scuole pubbliche inglesi. Gli Ind sono pi saggi. Nel ben sorvegliato periodo della pubert il ragazzo viene preparato come per un sacramento; viene condotto a un tempio debitamente consacrato, e l egli viene iniziato con tutta la solennit ai misteri del sesso da una donna saggia e consacrata, esperta nell'arte e votata a questo scopo. L'atto dunque profondamente religioso, sacro, impersonale, profondamente separato da amoralismo, erotismo, animalismo e sentimentalismo e da tutte le altre abiezioni e vilt in cui il Protestantesimo lo ha trasformato. La Chiesa Cattolica, credo, preserv in una certa misura la tradizione pagana. Il matrimonio un sacramento. Ma nel tentativo di privare l'atto di ogni accrezione che lo profanerebbe, i Padri della Chiesa aggiunsero a dispetto di se stessi altre accrezioni che lo profanarono ancor pi. Essi lo legarono alla propriet e all'eredit. Essi vollero che servisse sia a Dio che a Mammona. Ponendo giustamente delle restrizioni per il prete, che dovrebbe impiegare la sua intera 6

energia nel miracolo della Messa, essi trovarono il loro consiglio un consiglio di perfezione. La tradizione magica venne in parte perduta; il prete non poteva fare ci che ci si aspettava da lui, e la parte non impiegata della sua energia si inacid. Da qui i pensieri dei preti, come i pensieri dei moderni maniaci, circolavano eternamente attorno alla S.Q. Una Messa speciale e Segreta, una Messa dello Spirito, una Messa del Mistero dell'Incarnazione, da celebrarsi ad intervalli stabiliti, potrebbe aver salvato sia monaci che monache e dato alla Chiesa l'eterno dominio del mondo.

IX
Torniamo al punto. La rarit del genio in gran parte dovuta alla distruzione dei suoi piccoli. Come nella vita fisica una pianta favorita una pianta le cui migliaia di semi mai abbiano prodotto un filo d'erba, cos me condizioni uccidono tutti eccetto i pi forti figli del genio. Ma proprio come i conigli aumentarono nella remota Australia, dove persino un missionario divenne famoso per avere avuto novanta bambini in due anni, cos noi saremo capaci di allevare il genio se potremo trovare le condizioni che lo impediscono, e rimuoverle. L'ovvio passo pratico da fare riportare i riti di Bacco, Afrodite e Apollo al loro proprio posto. Essi non devono essere aperti a chiunque, e la virilit deve essere la ricompensa della dura prova e dell'iniziazione. Le prove fisiche devono essere severe, e i deboli devono essere eliminati piuttosto che preservati artificialmente. La stessa osservazione si applica alle prove intellettuali. Ma tali prove devono essere il pi possibile ampie. A scuola ero assolutamente inefficiente, un "cattivo giocatore", in ogni forma di atletica e di giochi, perch li disprezzavo. Ottenni, e ancora mantengo, diversi records mondiali di scalate di montagna. Similmente, gli esami falliscono nel provare l'intelligenza? Cecil Rhodes rifiutava di impiegare qualsiasi uomo con un diploma di laurea. Che tali diplomi conducano l'Inghilterra all'onore un segno del decadimento dell'Inghilterra, anche se usualmente in Inghilterra essi costituiscono le pietre migliari dell'Ozio clericale ed anche della schiavit pedagogica. Questo uno schizzo puntuale dell'immagine che io intendo delineare. Se il potere di detenere propriet e possedimenti dipendesse dalla competenza di un uomo, e dalla sua percezione dei valori reali, in un solo colpo verrebbe creata una nuova aristocrazia, ed il fatto mortale che la considerazione sociale varia con il potere d'acquisto cesserebbe di essere un fatto. La nostra pluto-eteraica-politicocrazia cadrebbe in un sol giorno. Ma io sono fin troppo conscio del fatto che non verosimile che un tale quadro venga dipinto. Noi possiamo soltanto selezionare del materiale adatto e addestrarlo nella massima reverenza verso questi tre metodi magistrali, o altrimenti aiutando l'anima nel suo orgasmo geniale.

X
Questa attitudine reverente di una importanza che io non potrei esagerare. La gente comune trova normale sollievo da ogni eccitazione generale o speciale nell'atto sessuale. Il Comandante Marston, R.N., i cui esperimenti sull'effetto del tam-tam sulla donna inglese sposata sono classici e conclusivi, egli ha ammirevolmente descritto come la vaga irrequietezza che essa mostra dapprima assuma gradualmente la forma sessuale e culmini, se le viene permesso di fare ci, in un svergognata masturbazione o in indecenti "avances". Ma questo un naturale corollario delle proposizione secondo la quale le donne inglesi sposate non sono abitualmente a conoscenza della soddisfazione sessuale. I loro desideri sono costantemente stimolati da mariti brutali e ignoranti, e mai gratificati. Questo fatto a sua volta rende conto della straordinaria prevalenza del safficismo nella societ londinese. Gli Ind ammoniscono i loro discepoli contro i pericoli degli esercizi di respirazione. Ed in effetti, il pi piccolo rilasciamento nei tessuti morali o fisici pu far s che l'energia accumulata con la pratica si scarichi da s per emissione involontaria. Mi sono reso conto per mia stessa 7

esperienza che questo accade. E' quindi cosa della pi grande importanza realizzare che il sollievo della tensione pu essere trovato in ci che gli Ebrei e i Greci chiamavano profetizzare, e che risulta migliore quando viene organizzato quale arte. La scarica disordinata puro spreco, grida selvagge; la scarica ordinata un "Prometeo liberato", o una "L'age d'airain", a seconda delle particolari attitudini della persona. Ma deve venir ricordato che le attitudini particolari sono molto pi facili da acquisire se la forza propellente dell'entusiasmo grande. Se non potete osservare le regole degli altri, create regole per conto vostro. Una certa serie di regole si rivela alla lunga altrettanto buona di un'altra. Henri Rousseau, il doganiere, fu deriso per tutta la sua vita. Io risi altrettanto di cuore quanto gli altri; tuttavia, quasi malgrado me stesso, continuavo a dire (esattamente come suona la frase) "che sentivo qualcosa; non potevo dire che cosa". Quando a qualcuno venne l'idea di mettere tutti i suoi quadri in una stanza da soli, fu immediatamente manifesto che la sua naivet era solo la semplicit di un maestro. Nessuno dunque si permetta di supporre che io non riesco a percepire o che sottovaluto i pericoli insiti nell'impiego di questi metodi. L'intervenire di un fatto pur cos semplice come la fatica pu mutare Las Meninas in una banale crisi sessuale. Sar necessario per moltissimi uomini inglesi emulare l'autocontrollo degli Arabi e degli Ind, il cui ideale quello di deflorare il pi grande numero possibile di vergini -ottanta viene considerata una performance abbastanza buona- senza portare l'atto alla sua completezza. E', quindi, di primaria importanza per il celebrante in ogni rito fallico, essere capace di completare l'atto senza permettere una sola volta a un pensiero sessuale o sensuale di invadere la propria mente. La mente deve essere assolutamente distaccata dal proprio corpo quanto lo pu essere da quello di un altro.

XI
Pochi tra gli strumenti musicali sono adatti. La voce umana il migliore, e l'unico che pu essere adoperato utilmente in coro. Qualcosa come un'orchestra implica infinite prove, ed introduce una atmosfera di artificialit. L'organo un degno strumento da suonarsi come solista, ed un'orchestra in se stesso, mentre il suo timbro e le sue voci combinate favoriscono idee di tipo religioso. Il violino il pi utile di tutti, poich ogni sua sfumatura timbrica esprime il desiderio di infinito, e tuttavia cos versatile da avere una gamma di espressivit emotiva maggiore di quella di qualsiasi altra fra i suoi concorrenti. L'accompagnamento deve essere tralasciato, a meno che non sia disponibile un'arpista. L'armonium uno strumento orribile, se non altro per le sue timbriche combinate; e il pianoforte simile ad esso, sebbene, se nascosto alla vista e suonato da un musicista dell'abilit di Paderewsky, potrebbe risultare di una qualche utilit. La tromba e la campana sono eccellenti, per far trasalire, nel momento di crisi di una cerimonia. Caldo, pulsante, appassionato, in una diversa classe di cerimonie, una classe pi intensa e diretta, ma nell'insieme meno esaltante, il tom-tom fa classe a s. Esso si combina bene con la pratica del mantra, ed il migliore accompagnamento per ogni danza sacra.

XII
Fra le danze sacre la pi pratica per un raduno la danza seduta. Si sta seduti con le gambe incrociate sul pavimento, e si ondeggia avanti e indietro sulle anche a tempo con il mantra. Un A-SOLO o una coppia di danzatori in guisa di spettacolo raramente distolgono la mente da questo esercizio. Suggerirei di porre una luce, molto piccola e molto brillante, al centro della stanza. Il pavimento migliore per una tale stanza un mosaico di marmo; un normale tappeto di Loggia Massonica non male. Gli occhi, se riescono a vedere qualcosa, vedono soltanto i quadrati ritmici o meccanici che conducono in prospettiva alla semplice luce che non oscilla. L'ondeggiare del corpo in sintonia col mantra (che usualmente cresce e diminuisce da solo in un modo alquanto strano) diviene sempre pi accentuato; forse irrompe nella coscienza divina, forse viene semplicemente richiamato a se stesso da una qualche variabile impressione esterna. La suddetta una descrizione estremamente semplicistica di una forma di cerimonia molto rozza ma seria, basata interamente sulla ritmica. E' molto facile da preparare, ed i suoi risultati sono di solito davvero molto incoraggianti per il principiante.

XIII
Poich il vino un ingannatore e una forte bevanda, il suo uso porta problemi con probabilit maggiori della semplice musica da sola. L'unica essenziale difficolt il dosaggio. Ne necessario soltanto quanto basta; e, come sottolinea Blake, si pu dire quanto abbastanza soltanto bevendone troppo. Per ogni uomo la dose varia enormemente; e lo stesso avviene per la stessa persona in momenti diversi. Lo stratagemma cerimoniale per sfuggire a questo inconveniente consiste nell'avere un discreto assistente che amministri la coppa della libagione, e la porga ai partecipanti quando a turno, e ad intervalli frequenti, arriva. Dovrebbero bersi piccole dosi, e si dovrebbe passare oltre la coppa, non appena il fedele lo ritiene opportuno. Inoltre il coppiere dovrebbe essere un iniziato, e fare uso della propria capacit di discernimento prima di porgere la coppa ai partecipanti. Il pi piccolo segnale del fatto che l'intossicazione sta prendendo il controllo dell'uomo dovrebbe essere per lui il segnale di saltare il turno di quella persona. Questa pratica pu facilmente venire adattata alla cerimonia precedentemente descritta. Se lo si desidera, invece del vino pu essere impiegato 9

l'elisir da me introdotto in Europa. Ma i suoi risultati, qualora venga usato in questo modo, non sono ancora stati studiati completamente. E' mio proposito immediato riparare a questa negligenza.

XIV
L'eccitazione sessuale, che dovrebbe completare l'armonia del metodo, presenta un problema pi complesso. E' estremamente desiderabile che i reali movimenti corporei coinvolti siano decorosi nel senso pi alto, e molte persone sono cos male addestrate che non saranno in grado di contemplare questa cerimonia con occhi che non siano n critici, n lascivi; in entrambi i casi, ci sarebbe fatale per tutto quello che di buono gi stato fatto. E' perci presumibilmente meglio attendere finch non si abbiano a disposizione persone grandemente dignificate prima di rischiare una profanazione. Non cosa desiderabile, ritengo, che i fedeli ordinari celebrino in pubblico. Il sacrificio deve essere singolo. E che in esso sia espressa tutta l'energia possibile.

XV
Avevo scritto fino a questo punto quando il "distinto poeta", la cui conversazione con me sui Misteri mi aveva spronato a buttare gi queste poche rozze note, buss alla mia porta. Gli dissi che stavo lavorando alle idee da lui suggerite, e che - come dire, mi ero per arenato. Egli chiese il permesso di guardare il manoscritto (poich egli legge correntemente l'inglese, anche se non ne parla che poche parole) e, fatto questo, disse con fare acceso: "Se verrete con me ora, finiremo il vostro saggio." Desiderando quindi utilizzare una qualsiasi scusa per cessare di lavorare, tanto meglio se plausibile, mi affrettai e presi soprabito e cappello. "A proposito" osserv in automobile, "do per scontato che non abbiate problemi a darmi la Parola della Rosa+Croce." Sorpreso, scambiai con lui i segreti di I.N.R.I.. "E ora, molto eccellente e perfetto Principe", disse, "ci che segue sta sotto la protezione di questo sigillo." E mi diede il pi solenne dei segni Massonici. "Siete sul punto" mi disse "di confrontare il vostro ideale con il nostro reale." Tocc un campanello. L'auto si arrest, e quindi ne uscimmo. Egli licenzi l'autista. "Venite", disse, "abbiamo un mezzo miglio abbondante da fare ancora". Camminammo attraverso folti boschi verso una vecchia casa, dove fummo salutati in silenzio da un gentiluomo che, sebbene in abito di corte, portava una spada davvero "pratica". Nel rendergli soddisfazione, venimmo fatti passare attraverso un corridoio in una camera d'attesa, dove ci aspettava un altro guardiano armato. Costui, dopo un ulteriore esame, procedette ad offrirmi un abito di corte, le insegne di un Principe Sovrano della Rosa+Croce, oltre una cinta e un mantello, la prima di seta verde, il secondo di velluto verde, orlato di seta color ciliegia. "E' una messa minore", bisbigli il guardiano. Nella stanza d'attesa vi erano tre o quattro altri, uomini e donne, occupati e vestirsi. In una terza stanza trovammo una processione gi formata, e ci unimmo ad essa. In tutto eravamo ventisei. Oltrepassato un ultimo guardiano, raggiungemmo la cappella stessa, al cui ingresso stavano un giovane uomo ed una giovane donna, entrambi vestiti di semplici abiti di seta bianca, ricamati d'oro, rosso e blu. Il primo portava una torcia di legno resinoso, l'altra ci asperse con olio di essenza di rosa, mesciuto da una coppa. La stanza in cui a quel punto eravamo doveva essere stata una volta una cappella; tale la dichiarava la sua forma. Ma l'altare principale era ricoperto da una stoffa che mostrava il disegno della Rosa e della Croce, mentre sopra di esso erano allineati sette candelabri, ciascuno a sette braccia. Gli scranni erano stati occupati; e nella mano di ogni Cavaliere ardeva una piccola candela di cera colorata di rosa, e un piccolo mazzo di rose stava di fronte a lui. Nel centro della navata stava una grande croce - "croce del calvario di dieci quadrati", che misurava, diciamo, sei piedi per cinque - dipinta in rosso su una tavola bianca ai cui lati vi erano anelli attraverso i quali passavano alcune aste dorate. Ad ogni angolo stava una 10

bandiera, che portava raffigurati leone, toro, aquila e uomo, e dalla cima delle loro aste sorgeva un baldacchino di colore azzurro, sul quale erano raffigurati in oro i dodici emblemi dello Zodiaco. Dopo che i Cavalieri e le Dame ebbero preso posto, improvvisamente dall'architrave si ud il tintinnio di una campanella. All'istante tutti si alzarono. Le porte si aprirono ad uno squillo di tromba proveniente dall'esterno, e avanz un araldo, seguito dal Gran Sacerdote e dalla Grande Sacerdotessa. Il Gran Sacerdote era un uomo di circa sessant'anni, giudicandolo dalla sua barba bianca; ma camminava con il passo elastico e ancora sicuro dei trent'anni. La Grande Sacerdotessa, una donna orgogliosa, imponente, scura donna di forse trenta estati, camminava al suo fianco, mentre le loro mani levate si toccavano quasi come in un minuetto. I loro strascichi erano portati dai due giovani che ci avevano fatti entrare. Tutto questo avveniva mentre un organo non visibile suonava un Introito. La musica cess allorch essi presero posto presso l'altare. Indi si volsero verso Occidente, come stessero in attesa. Nell'atto di chiudere le porte, la guardia armata, che era vestita con un abito scarlatto invece che verde, sguain la propria spada e cammin su e gi per la navata, cantando esorcismi e agitando la grande spada. Tutti i presenti sguainarono le loro spade e si rivolsero verso l'esterno, tenendo le punte di fronte a loro. Questa parte della cerimonia apparve interminabile. Quando fin, la ragazza e il ragazzo riapparvero; portando l'una una coppa e l'altro un turibolo di incenso. Cantando un qualche tipo di litania, apparentemente in lingua greca, sebbene non riuscissi a coglierne le parole, essi purificarono e consacrarono la cappella. Quindi il Gran Sacerdote e la Grande Sacerdotessa iniziarono una litania composta di versi ritmici di eguale lunghezza. A ogni terza risposta essi si toccavano le mani in un modo particolare; e ogni settima si baciavano. La ventunesima fu un abbraccio completo. La campanella rintocc nell'architrave; ed essi si separarono. Il Gran Sacerdote prese allora dall'altare una fiasca curiosamente modellata in modo da imitare un fallo. La Grande Sacerdotessa si inginocchi e gli present una coppa d'oro fatta a forma di nave. Egli si inginocchi di fronte a lei, ma non mescette alcunch dalla fiasca. A questo punto i Cavalieri e le Dame iniziarono una lunga litania; dapprima una dama in tono alto, poi un cavaliere con tono basso, poi una risposta corale di tutti i presenti insieme all'organo. Questo Coro era: EVOE HO, IACCHE! EPELTHON, EPELTHON, EVOE, IAO! Ancora e ancora il Coro crebbe e subito scem. Verso la sua fine, se per "effetto scenico" o per altro, ma non potrei giurarlo, la luce sopra l'altare divenne rosa, quindi porpora. Il Gran Sacerdote con gestualit tanto decisa, quanto improvvisa, lev in alto la mano; segu un silenzio istantaneo. Egli a questo punto vers il vino dalla fiasca. La Grande Sacerdotessa lo diede alla ragazza attendente, che lo port a tutti i presenti. Questo non era un vino ordinario. E' stato detto della vodka che sembra acqua e ha il gusto del fuoco. Con questo vino il caso l'opposto. Era un ricco oro ardente in cui fiamme di luce ardevano e si urtavano, ma il suo gusto era limpido e puro come acqua fresca di sorgente. Non appena ne ebbi bevuto, tuttavia, iniziai a tremare. Era una sensazione estremamente sorprendente; posso immaginare che un uomo si senta cos quando aspetta il suo carnefice, quando passato attraverso la paura e tutto eccitazione. Guardai in basso, dal mio posto, e vidi che tutti avevano subito lo stesso effetto. Durante la libagione la Grande Sacerdotessa cant un inno, di nuovo in lingua greca. Questa volta riconobbi le parole; erano quelle dell'antica Ode a Afrodite. Il ragazzo attendente a questo punto scese verso la croce rossa, si ferm e la baci; quindi danz sopra di essa in modo tale che sembrava stesse tracciando la struttura di una meravigliosa rosa d'oro, poich la percussione faceva cadere una pioggia di polvere brillante dal baldacchino. Nel frattempo la litania (dalle parole diverse, ma con la stessa melodia di coro) cominci di nuovo. Questa volta era un duetto tra il Gran Sacerdote e la Grande Sacerdotessa. A ogni coro Cavalieri e Dame si inchinavano in atto di reverenza. La ragazza si muoveva attorno agli altri con continuit, mentre la coppa passava. La fase del Rito termin con lo sfinimento del ragazzo, che cadde svenuto sulla croce. Immediatamente la ragazza prese la coppa e gliela mise alle labbra. Quindi ella si alz e, con l'aiuto del Guardiano del Santuario, lo port fuori dalla Cappella. Nuovamente il suono della campanella risuon nell'architrave. L'araldo suon una fanfara. Il Gran Sacerdote e la Grande Sacerdotessa si mossero solennemente l'uno verso l'altra e si abbracciarono, impegnati nell'atto di liberarsi dei pesanti abiti dorati che indossavano. Questi caddero, come laghi d'oro gemelli. Ora vidi lei vestita di un liquido 11

indumento bianco di seta, cio con linee ondulate e risplendenti, interamente orlato (come apparve in seguito) di ermellino. La veste del Gran Sacerdote era invece un elaborato ricamo di tutti i colori, armonizzato da un'arte squisita sebbene robusta. Egli indossava anche un pettorale che corrispondeva al baldacchino; con una "bestia" scolpita ad ogni angolo in oro, mentre i dodici segni dello Zodiaco erano simboleggiati dalle pietre della piastra della corazza. Di nuovo tintinn la campanella, e l'araldo suon di nuovo la sua tromba. I celebranti si mossero mano nella mano gi lungo la navata mentre l'organo tuonava le sue solenni armonie. Tutti i Cavalieri e le Dame si alzarono e diedero il segno segreto della Rosa+Croce. Fu nel corso di questa parte della cerimonia che iniziarono ad accadermi delle cose inusuali. Divenni improvvisamente conscio del fatto che il mio corpo aveva perso sia peso che sensibilit tattile. La mia coscienza non sembrava pi essere situata nel mio corpo. "Scambiai me stesso", se posso usare l'espressione, per una delle stelle del baldacchino. In questo modo mancai di vedere i celebranti avvicinarsi alla croce. La campana tintinn nuovamente; io tornai in me, e vidi allora che la Grande Sacerdotessa, stando ai piedi della croce, aveva gettata la sua veste su di essa, cos che la croce non era ora pi visibile. Vi era soltanto una tavola coperta di ermellino. Ella era adesso nuda, eccetto che per la capigliatura colorata e ingioiellata e il pesante collare d'oro attorno alla nuca, e i braccialetti ai polsi ed alle caviglie che facevano loro da controparte. Ella inizi quindi a cantare in una strana lingua dal tono morbido, in modo cos basso e fluente che nella mia parziale confusione mentale non potevo udire tutto; ma colsi alcune parole, Io Pan! Io Pan! e un verso in cui le parole Iao Sabao terminavano enfaticamente una frase nella quale colsi le parole Eros, Thelema e Sebazo. Mentre faceva questo, ella sciolse il pettorale e lo diede alla ragazza attendente. Poi segu la veste; vidi che essi erano nudi e senza vergogna. Per la prima volta vi fu silenzio assoluto. Allora da un centinaio di fori circostanti la tavola, sgorg un fumo profumato color porpora. Il luogo venne avvolto in uno spesso velo di nebbia, sacro come le nubi sulle montagne. Quindi a un segnale dato dal Gran Sacerdote, la campana rintocc ancora una volta. I celebranti stesero le loro braccia a forma di croce, intrecciando le loro dita. Lentamente si mossero in tondo per tre cerchi e mezzo. quindi ella lo fece stendere sulla croce, e prese il proprio posto stabilito. L'organo a questo punto fece di nuovo vibrare la propria musica solenne. Ed io ero perduto a tutto. Vidi soltanto questo, che i celebranti non facevano nessuno dei movimenti che ci si sarebbe aspettati. Quei movimenti erano estremamente misurati, sebbene estremamente forti. Questo dovette continuare per un lungo periodo di tempo. A me sembrava come se l'eternit stessa non potesse contenere la variet e la profondit delle mie esperienze. N lingua n penna potrebbero darne un resoconto; e tuttavia io sono costretto a tentare l'impossibile: (1) Io ero, certamente ed indubbiamente, quella stella posta nel baldacchino. Questa stella era un incomprensibilmente enorme mondo di fiamma pura. (2) Mi resi conto improvvisamente che la stella non aveva alcuna dimensione. Non era che la stella rimpiciolisse, ma che essa (=Io) divenisse improvvisamente conscia dello spazio infinito. (3) Ci fu un'esplosione. Io divenni di conseguenza un unico punto di luce, infinitamente piccolo, eppure infinitamente splendente, e questo punto era senza posizione. (4) Di conseguenza questo punto era ubiquo, e vi era un sentimento di infinita confusione mentale, accecato dopo un periodo di tempo molto lungo da uno zampillo di infinito rapimento. (Uso il termine "accecato" come se vi fossi costretto; avrei preferito usare il termine "cancellato" oppure "distrutto" o anche "illuminato.") (5) Questa infinita pienezza - non l'ho descritta come tale, ma tale era - fu trasformata improvvisamente in un senso di infinito vuoto, che divenne nel conscio simile alla sensazione di nostalgia. (6) Questi due sentimenti iniziarono ad alternarsi, con sempre maggiore rapidit, e senza sovrapporsi in alcun modo, con grande velocit. (7) Questo alternarsi deve essersi verificato almeno cinque volte - avrei dovuto piuttosto dire un centinaio. (8) I due sentimenti quindi divennero improvvisamente uno solo. Nuovamente il termine esplosione l'unico che dia un'idea di ci. (9) Adesso sembravo essere conscio di tutto nello stesso tempo, cio ero allo stesso tempo uno e molti. Dico "nello stesso tempo", cio non ero tutte le cose una dopo l'altra, ma nello stesso istante. (10) Questa situazione d'essere, se tale posso chiamarla, sembr cadere in un abisso di Nulla. (11) Mentre questa "caduta" durava, la campana rintocc, all'improvviso, per tre volte. Ed io ridivenni istantaneamente il mio "Io" normale, pure con la coscienza, che non mi ha abbandonato fino 12

ad ora, che la verit della materia non questo "Io" normale, ma "Quello" che sta cadendo ancora nel Nulla. Mi si assicura da parte di coloro che sanno che potrei essere capace di riprendere il filo se assistessi a un'altra cerimonia. Il suono della campana and smorzandosi. La ragazza attendente corse rapidamente avanti e stese l'ermellino sopra i celebranti. L'araldo suon una fanfara, e i Cavalieri e le Dame abbandonarono i loro scranni. avanzando verso la tavola, afferrammo tutti le aste dorate e seguimmo l'araldo in processione fuori dalla cappella, portando la lettiga in una diversa e pi piccola cappella laterale che conduceva fuori dalla ridotta sala d'attesa media, dove la lasciammo, mentre la guardia richiudeva le porte. In silenzio ci svestimmo, e lasciammo la casa. A circa un miglio attraverso i boschi trovammo ad attenderci l'automobile del mio amico. Gli chiesi, se quella era una Messa Minore, se non mi potesse essere concesso di assistere a una Messa Solenne. "Forse", rispose con un curioso sorriso, "se tutto quello che dicono di voi vero." Intanto egli mi permise di descrivere la cerimonia e i suoi risultati quanto fedelmente ne fossi capace, ponendomi il solo vincolo di non indicare la citt vicino alla quale la cerimonia aveva avuto luogo. Sono disposto a indicare a iniziati del grado Massonico della Rosa+Croce propriamente documentato dalle competenti autorit (poich vi sono Massoni spuri che lavorano con falsi documenti) l'indirizzo di una persona disposta a considerare la loro qualificazione a affiliarsi a un capitolo che pratica riti similari.

XVI
Considero superfluo continuare il mio saggio sui Misteri dell'Entusiasmo Energizzato. Naturalmente vi stata una scuola di demoniaci devianti che ha ritenuto che l'atto in se stesso sia "perverso". Di tali bestemmiatori della Natura non si dica oltre una sola parola.

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