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Ciao Ila manca ancora un mese abbondante al battesimo ma inizio ora con il catechismo.

il passo che ti appresti a compiere influenzer molto il tuo futuro. l'iniziazione morte in ragione di una rinascita e il battesimo solo l'inizio del percorso. la maggior parte delle persone che iniziano questa strada (e ahim che la fanno da anni) non conosce le dinamiche dello spirito n i segreti iniziatici. succede cos che la tradizione perde ogni giorno pezzi.. questi niziano altri ed altri iniziano altri e che trasmettono? stregonerie.. nomi.. brandelli di leggende.. ripetono invocazioni a memoria senza sapere cosa dicono, chiamano misterios senza conoscere la loro essenza.. e poi vengono fuori i casini. ho avuto la fortuna di essere stato guidato da persone che stimavo e che stimo, un onore che mi rende ogni giorno orgoglioso di quello che faccio. spero di poterti trasmettere attraverso i miei insegnamenti lo stesso amore che ho io per il vudu. sai ila.. io sono uno schifoso ortodosso in queste cose.. cheppo, il mio primo maestro (Dio lo accompagni) aveva l'incredibile capacit di insegnarmi i lw paragonandomeli a dei cibi... faceva il cuoco.. era la persona pi semplice ed amabile del mondo, con una conoscenza ed un'umilt che mi hanno dato una nuova immagine di prete vud... passavo notti ad ascoltare i suoi racconti, le sue teorie, i suoi dubbi (trabocchetto perch sapeva gi la risposta) e tra una battuta e l'altra riusciva a spronarmi ad andare avanti. quando mi criticava lo faceva col sorriso e se vedeva che ero fuori strada mi accompagnava fino a rimettermi in carreggiata. partiamo allora... gradirei che se hai domande, di qualsiasi genere, me le faccia senza problemi.. magari non so rispondere.. in questo caso ci penseranno Loro... L'approccio che ti dar quello semantico: voglio che tu comprenda ogni nome o parola che usi, ogni lw principale nella sua essenza.. questo ti permetter sempre di capire dove sei e chi sei.. dove sono loro e chi sono. Nella tradizione vud il misterio che attua come guardiano dell asse cosmico del universo e per affinit simbolica del palo attorno a cui ruotano i templi tradizionali Loko Ati-Sou ovvero Ati Dan Ibo Loko = Grande albero secco rappresentato da un rettile gigantesco (pitone, caimano, boa ) che possiede tutti i segreti del Verbo Creatore. Questi diventa Legba Atibon Ati: Legno/albero Bon: giusto, legato alla giustizia Il Verbo Creatore si pu intuire unicamente attraverso il linguaggio magico della musica sacra. Per questo motivo Damballah-Aida Wedo nel vudu haitiano il lw pi importante del culto. In esso si comprende l azione creatrice e fecondante di Dio dal trascendente all immanente. Damballah va letto Dan Bha Lah Dan= serpente Bha= vita, anima superiore che entra nel corpo materiale dell embrione fetale per inculcarvi il concetto di bene Lah= le pi alte regioni dello spirito

Ergo diviene Il Serpente che porta la vita dalle pi alte regioni dello spirito. Hw= del sole To/Do= nell acqua Hwedo: il sole che si tuffa nell acqua e la feconda = origine della vita Aida invece va letto cos: Ai= conoscenza Da(n)= di Dan (mistero della divinit) Ergo Aida colei che ha conosciuto Dan, la sua sposa o la sua shakti se vogliamo usare un termine indiano. Nella cultura cattolica il serpente ha una connotazione negativa divenendo simbolo di Satana. Ma il vudu ha un origine differente. Precede il cristianesimo. A tutti gli effetti il vudu la religione pi antica della terra. La prima in assoluto. Per comprendere il significato del serpente nella tradizione vudu dobbiamo per forza di cose fare un passo indietro e comprendere il ruolo simbolico di questa creatura nelle antiche tradizioni del passato. In Egitto era legato ad Iside Magica, ovvero a quella che deteneva la conoscenza delle pietre, delle piante e degli animali, quella che conosceva i mali ed i loro rimedi, quella che riport in vita Osiride e gli don l immortalit. Il serpente di Iside era arrotolato su se stesso a formare un anello, l estremit della coda in bocca. A rappresentare il rinnovarsi della vita stessa, il simbolo del circolo eterno. Nell Inno di Osiride (una stele che data 35 secoli) Iside la Maga resta incinta con mezzi soprannaturali dando al cadavere di Osiride potenza virile e venendo fecondata dalla sua mummia. Nei copricapo dei faraoni il serpente veniva a simbolizzare la divinit degli stessi e la loro regalit, ma altres la scienza/conoscenza del faraone inteso come re iniziato. Nella Bibbia, nel Libro dei Numeri (cap 4 e 9) quando il popolo ebraico maledice Mos ed il suo Dio, il Cielo viene in suo soccorso mandando dei serpenti dal morso bruciante. Mos, seguendo le indicazioni di Dio, scongiura il flagello realizzando un serpente d ottone: chiunque lo avesse guardato sarebbe stato guarito. (dalla Bibbia di Gerusalemme): Poi gli Israeliti partirono dal monte Cor, dirigendosi verso il Mare Rosso per aggirare il paese di Edom. Ma il popolo non sopport il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mos: "Perch ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Perch qui non c' n pane n acqua e siamo nauseati di questo cibo cos leggero." Allora il Signore mand fra il popolo serpenti velenosi i quali mordevano la gente e un gran numero d'Israeliti mor. Allora il popolo venne a Mos e disse: "Abbiamo peccato, perch abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; prega il Signore che allontani da noi questi serpenti." Mos preg per il popolo: "Il Signore disse a Mos: "Fatti un serpente e mettilo sopra un'asta; chiunque, dopo essere stato morso, lo guarder rester in vita." Mos allora fece un serpente di rame e lo mise sopra l'asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame,

restava in vita. Il serpente sa modellare il proprio corpo sia in una spirale che in un cerchio, crea dei veleni ed i loro antidoti in maniera formidabile. La glittica antica ricca di immagini di serpenti bevitori in grado di percepire il veleno in una coppa solamente annusandola. I serpenti che si arrotolano attorno al caduceo sono le armi della stessa scienza farmaceutica. Il serpente di Eva (altro aspetto di Iside) un simbolo di conoscenza, infatti guida Eva, come Iside, all albero della conoscenza mostrandone il frutto. Considerare il serpente di Eva il male significa rinnegare la conoscenza e accettare l ignoranza alla stessa stregua delle bestie, che la natura fece prone e schiave del ventre e degli istinti. Non basterebbe una biblioteca per descrivere la simbologia di questo animale associato al sacro ed allo spirito in pressoch tutte le culture antiche e delle origini. In Africa Occidentale il serpente era chiamato Dan e veniva a rappresentare la summa delle manifestazioni dello spirito. Col nome di Dambad, in Dahomey, si identificavano tutti gli antenati che ci hanno preceduto e quelli che ci avrebbero seguito, diventando noi stessi un giorno parte di quel serpente antico e divino come lo sono stati i nostri predecessori. Per questo motivo Damballah sta in Cielo come in Terra, a lato degli antenati mitici e non. In quanto prima e poi Damballah nel vudu alla base della stessa divinazione identificando nel suo strisciare la traccia misteriosa del destino che si dipana sul terreno metafora del nostro essere qui ed ora. Come in Cielo cos in Terra il serpente Dan attua nel regno dei morti a lato del Baron come suo compare in un rapporto di complice cooperazione. Ecco perch in molti altari dominicani San Patrizio, che viene a rappresentare graficamente il mistero Damballah, viene posto a lato di Sant Elia, il Varon de Dios, l uomo di Dio, il non morto e per questo signore dei Morti e custode degli stessi. Innanzi tutto cosa significa Vudu? Antropologi e ricercatori traducono la parola come dio, spirito, nume tutelare pagano. ERRORE. Rigaud diceva che Vo-Du significa: Vo= introspezione Du= sconosciuto Ergo introspezione verso lo sconosciuto, ovvero un dirigersi allo Spirito. Per comprendere il vudu occorre innanzi tutto capire che cosa sia ed allora ogni cosa assumer un significato differente. Bisogna tradurre la parola vudu con il termine di Spirito di Dio che pervade ogni cosa, ogni spazio ed ogni tempo dell universo. Non si cultua il vudu dunque, n si fa il vudu. Si serve il vudu. Si vive il vudu. Ci si fa riempire dal vudu. Ma non lo si fa. Il vudu si rivela all uomo attraverso le sue manifestazioni pi elevate. Nel pensiero religioso vudu si cultua Dio unico, Papa Bondy, attraverso le sue divinit, i lw. Esistono molte parole in diversi dialetti e lingue africane per definire questa categoria di emanazioni (voduns e tron nell area del Benin, mpungos in quella congolese..) in area diasporica caraibica si optato per il termine di origine bantu lw anche perch la parola pu

essere associata al termine francese loi, leggi. Questa scelta sembra quasi nicchiare ad una nuova semantica della parola in un curioso sincretismo non solamente iconografico ma anche lessicale/linguistico. I lw sono le leggi di Dio, i modi in cui Dio si manifesta, le sue divinit intese come propriet del divino stesso non come dei o spiritelli pagani. Se non si comprende questo concetto si rischia una concezione riduttiva e superstiziosa di questa spiritualit. La rivelazione del vudu avviene/avvenne per via astrologica. Una via che precede i magi caldei ed i sapienti della torre di Babele. La tradizione vuole che il vudu venga da un luogo mitico la Ville aux Camps (scritto Vilokn a volte). Questo nome pu essere interpretato in modi differenti: 1) luogo geografico di Haiti nei pressi di Saint Louis du Nort 2) luogo mistico dove si concentra il potere dello spirito (Gerusalemme celeste) patria di Fa e Papa Bondye, il SOLE da cui viene la vita, il punto di origine di TUTTO. 3) luogo geografico africano situato in Nigeria, Il If, la citt santa degli yoruba Dal SOLE viene la Rivelazione/Fa attraverso Damballah e Aida Wedo. Tutto ci che scienza, conoscenza, arte, persino politica (i re divini) viene da La Ville aux Camps e naturalmente da essa viene la divinazione. Il discorso Regalit importante e lo stesso concetto lo troviamo anche nelle monarchie vigenti dove i re sono considerati unti dal Signore o tali per volont divina e quindi Solari come figure. In Africa come ad Haiti/Santo Domingo il SOLE marcia sul punto di Legba che prende il nome di Lihsah Bha Dio e corrisponde alla figura di Cristo, ed il punto pi elevato della manifestazione di Legba. Il luogo dove sorge il sole Legba J o Lihsah Ji e diviene il lw della creazione, che conosciamo come Gran Soler (San Nicola). Se vero che Ville aux Camps il quartier generale di tutti i lw anche vero che geograficamente non tutti i lw vengano da li. Nel vudu haitiano i lw vengono da nazioni differenti (le cosidette 21 Nachons, tra cui Yoruba, Ib, DahomeyCongo, Senegal ). Nelle 21 Divisioni per il problema della provenienza geografica passa in secondo piano, infatti si considerano strutturati per vibrazione spirituale e non per area di provenienza. Questo permette una comprensione migliore dei concetti. Si soliti escludere dalle 21 Nazioni la Giudea e l Ethiopia. Questo un errore. Anzi l influenza di questi due popoli fortissima nell origine Solare della tradizione vudu. Presso gli ebrei il sole era rappresentato da un serpente arrotolato su un palo, il Serpente Da(vid). Per gli etiopi il sole era rappresentato da un leone, il leone della Casa di Giuda che sempre e comunque Da(vid). Nel vudu troviamo il serpente Da(n) e il leone (Legba). Nella tradizione cattolica troviamo il serpente solare di Mos ed il leone solare di Davide nella

figura del pesce che rappresenta il Cristo e l Oriente. (vedi figura qui: http://img148.imageshack.us/img148/1083/croce1ag2.png) In questa figura si esprime il concetto solare attraverso due serpenti stilizzati a formare la figura di un pesce. Il misterio che porta su di se il serpente Dan un altro serpente: Aida. Se Dan solare Aida lunare. Identifica tutto l arco del cielo e l arcobaleno. Aida Wedo considerata la prima Erzulie. La parola Erzulie significa Regina in lingua Fon. Legba figlio del Sole e della Luna: di Dan e Aida

Nei culti e nelle religioni solari il PALO COSMICO uno dei pi importanti attributi della struttura religiosa e si riflette anche architettonicamente nella struttura dei templi. Nei templi vudu haitiani il palo sostiene la copertura del peristilio (tonelle). Si tratta di un palo di legno duro chiamato pot mitn (palo centrale) che rappresenta il sostegno solare. Questo palo l asse di connessione simbolica tra umano e trascendente, metafora di Legba, il figlio di Dio attraverso cui si manifestano Danballah e Aida, o meglio che permette a Danballah e ad Aida di manifestarsi ovvero che permette di manifestarsi a tutti i lwas intese come manifestazioni degli stessi.. per questo motivo il pot mitn decorato con disegni a spirale rappresenti i due serpenti Damballah e Aida. A rigor di termini questo palo dovrebbe essere di legno di cedro del Libano, pianta solare per eccellenza. Nel soffitto del tempio vudu compare un vascello appeso, questo simbolo ha valenza lunare, sempre a sottolineare l origine astrologica della spiritualit vudu. Questo piccolo vascello legato all acqua e in particolare fa riferimento a un espressione che si usa spesso nella cultura vudu : le acque di sopra e le acque di sotto. Le acque di sopra possono riferirsi agli oceani spaziali, masse immense di acqua che gravitano nello spazio, ma anche al regno dei morti conosciuto come Calunga nei paesi di lingua congolese. Il vascello legato dunque a Erzulie nel suo aspetto celeste. Nella magia pratica il pot mitn sostituito dalla candela e il vascello/simbolo lunare dall acqua rituale. Se consideriamo l altare basico delle 21 Divisioni non ci sar dunque difficile comprendere queste dinamiche astrologiche nell allestimento dello stesso e nelle immagini impiegate. Lihsah nel suo aspetto pi alto viene raffigurato con il Gran Poder de Dios, Maw con la Virgen de Altagracia e Fa con il Santisimo Sacramento che procede attraverso la figura del Legba pi alto inteso come Cristo. Aida compare nell immagine della Virgen Milagrosa e il Sole nell immagine di San Nicola di Bari, ancora metafora di Legba. Questa serie di misterios sono chiamati Espirituales perch occupano le pi alte regioni dello Spirito e sono legate al mistero della Creazione ed all origine del Tutto.

Da queste regioni alte ed elevate dello Spirito proviene la principale modalit di culto della divinit, la Rada che per eccellenza una ritualit solare ed la stessa che veniva impiegata ed insegnata ad i re divini. Il nome Rada proviene dalla citt di Arada, nel Dahomey che era la sede della Casa Reale. La struttura solare della tradizione, questa stessa struttura poc anzi esposta, si riflette in tutte le 21 Divisioni. Per comprendere questo concetto sar sufficiente portare la propria attenzione ai capi divisionali e alla struttura stessa delle Divisioni ed allora tutto apparir chiaro. La tratta degli schiavi con le sue conseguenze fisiche, morali, psicologiche, con la sua frustrazione ha dato origine alla seconda ritualit, intesa come modalit operativa e interpretativa, il culto Petrh. In questa cultualit il Leone si esprime nel suo ruggito e nella sua ferocia a difendere una struttura che si riflette si a livello individuale, ma anche a livello politico e sociale. Spesso ho definito il Pethr come un surriscaldamento del Rada. Nel Petrr il Leone difende la sua identit ed i confini del suo regno manifestandosi nella sua furia scatenata dal dolore, dalla fame, dalla paura e dalla stessa rabbia. Nelle pi alte regioni dello spirito non c posto per questo tipo di cultualit, per contro nel condensarsi della materia e nell immanente questo tipo di vibrazione diviene indispensabile ed attua certamente a livello religioso ma anche nel microcosmo e nell infinitamente piccolo. Il Pethr lotta per la vita e per l identit. Se lo trasponiamo a livello cellulare potremo identificarlo nel sistema immunitario dell organismo e nelle lotte rabbiose che scaturiscono senza che ce ne accordiamo ogni istante nel nostro essere. I martiri della fede vudu nel periodo della tratta sono stati divinizzati e assorbiti nel culto come manifestazioni e testimonianza viva della tradizione diventando lw ed eroici custodi di una cultualit specifica che si esprime unicamente in contesto diasporico e sono stati incoronati re e regine di un regno separato dalla casa reale/solare di Abomey, quello appunto della struttura Pethr. Questi nuovi re e regine sono rivoluzionari, leader popolari o grandi sacerdoti. Se i lw Rada spesso prendono il nome di re e regine africane i lw Pethr sono re e regine haitiane o dominicane incoronati dal popolo e dal mito. La loro storia procede dall arrivo nei Caraibi in avanti ed la storia di un nuovo popolo che si forma dopo l esodo forzato nelle isole caraibiche. Con la schiavit come se la cultura originale africana procedesse in due nuove linee evolutive : quella africana di Africa e quella nuova diasporica. Ma l evoluzione diasporica molto pi complessa perch ogni tempio/altare/centro spirituale si evolve in maniera autonoma secondo un principio che chiamato LINEA. La linea che, mettiamo, trasmetto io un heritage di misterios uniti da una struttura mitica ben precisa e pu differire da quella che, eventualmente trasmettesse un altro sacerdote, tuttavia i concetti solari di base restano immutati. Il concetto di popolo vudu da questo momento in avanti prende una piega differente : si diventa parte dello stesso attraverso l iniziazione, non pi per discendenza diretta di sangue. Con l iniziazione si muore e si rinasce come parte di un nuovo lignaggio fisico e spirituale. L iniziazione un rito di passaggio che contempla dunque una morte simbolica ed una

rinascita a cui segue un periodo di penitencia che ha una durata variabile ma che pu arrivare ai 41 giorni e rappresenta l infanzia. Passato questo periodo l iniziato prende a tutti gli effetti il suo ruolo ed considerato parte del lignaggio. La tratta degli schiavi ha creato un grande stacco e un nuovo inizio, seppur doloroso, della storia del vudu, questo ha portato all incoronazione di nuovi Re e Regine ancestrali ad un livello differente, nuovi lw che non erano presenti in Africa (seppur nel Pethr siano presenti divinit africane ora cultuate differentemente). Ogni persona che nasce muore : in quanto nato proviene da Danballah ed in quanto morto ritorna parte di Danballah, la summa di tutti coloro che hanno vissuto. Alcuni morti rinascono come lw nella Division Gued e diventano guide o metafora della morte stessa per i vivi. La loro rinascita avviene dalla simbolica unione di Baron e Brigit, il sole e la luna del regno dei morti Calunga. Mambosas che diventano Lw I gued sono lw che hanno avuto una vita terrena e sono rinati in Brigit come misterio. Morti che muoiono come morti e rinascono con lo status di lw nella Division Negra. Prima ho accennato a nuovi Re e Regine non pi africane di Africa ma diasporiche susseguenti lo scisma forzato della schiavit. Gli esempi pi famosi di questa nuova stirpe regale diasporica nelle 21 Divisioni sono Mambo Marta Gued (Santa Marta Dominadora) sorella di Erzulie Dantor (Dan-Thor) e Mambo Anaisa Pi. La prima viene onorata come guedesa e concubina di Baron, non considerata ovviamente una Brigit, la seconda attua principalmente nella Division Rada e in quella Pi ma presente in tutte le Divisioni. Il misterio Santa Marta identifica una qualit : il controllo ed il dominio che permettono di avere la meglio su tutto, quindi per estensione il potere della volont dello spirito sulla materia. La seconda identifica il mistero della donna prima dello status matrimoniale, quindi le vicissitudini del femminile che si verificano in antecedenza ad un passaggio politico, sociale, religioso e spirituale. Nel mito Anaisa nemica di Metres Erzulie perch i due stili di vita sono inconciliabili. Metres Erzulie (Metresil) Regina, Anaisa principessa e per quanto frequenti spiritualmente Beli non sposata ed libera, per questo attua in tutte le 21 Divisioni. Anaisa a livello simbolico Maw prima di unirsi a Lihsah. A livello umano Anaisa era la figlia di una regina che si trovata coinvolta nell esodo della tratta, principessa/sacerdotessa. La sacerdotessa viene chiamata ad Haiti Mambo (da maman) e in terra Dominicana mambosa. Il ruolo di una sacerdotessa all interno di un tempio/altare assimilabile a quella del Papa della religione cattolica, ossia punto d unione tra gli uomini/ecclesia e la divinit. Il sacerdote/sacerdotessa colui che porta avanti la kabala vudu, il suo catechismo e la scienza bak. Bak teoria e pratica La scienza Bak viene dal Congo e si rif ai principi dello nkisismo. Un nkisi, in terra bantu, fondamentalmente un ricettacolo materiale i cui ingredienti sono in analogia simbolica e vibrazionale ocn un particolare punto spirituale creando un ponte tra mondo trascendente e mondo immanente, tra emisfero delle idee e emisfero della concretizzazione. Per capirci, quello che normalmente si chiama feticcio un nkisi e soggiace alle regole del Bak. Tutta la magia vud si basa su questi principi. Tutta la magia africana si basa su questi principi. E per magia si intenda la scienza dei magi dell Africa. La parola Bak identifica, a livello pratico, l atto di gettare dell acqua per terra, di fecondare,

nutrire attraverso il liquido. Legba versa acqua per terra e fertilizza/nutre la terra, le da vita. Le = il segreto (g)bha= della vita, anima superiore che entra nel corpo materiale dell embrione fetale per inculcarvi il concetto di bene Per questa sua prerogativa viene associato al segno dell acquario, che rappresenta appunto un uomo che fa cadere dell acqua. Nella ritualit delle 21 Divisioni troviamo questo gesto nel saluto all altare con il jarro divisional che assume la funzione di apertura dei lavori ed metafora della chiamata a Legba stesso. Quel gesto infatti onorare Legba, anche se pochi lo sanno e assume il valore di una preghiera che si esplicita in un implorare con umilt il concorso e la presenza dei lw . Non dimentichiamo che l umilt la caratteristica principale di Legba (che si presenta spesso e volentieri come un mendicante). Bak dunque qualsiasi atto magico/religioso che dal piano dello spirito attua su quello materiale. Sezioniamo la parola : Bh= vita, anima superiore che entra nel corpo materiale dell embrione fetale per inculcarvi il concetto di bene Ka= anima inferiore Alla morte del corpo il Bh ritorna nelle alte regioni solari. Il Ka invece resta nel mondo materiale, con il cadavere, vaga attorno, resta negli oggetti e nelle cose che appartenevano al suo cadavere. Il Ka si nutre del cadavere. Quando noi facciamo offerte ai morti di cibo, fiori, profumi.. in un certo senso addolciamo la parte perniciosa del morto, il Ka ed i suoi istinti dannosi, lo eleviamo al livello del Bha e in questo modo ne eliminiamo ogni parte negativa. Quando i cattivi stregoni inviano dei morti con l aiuto di Sant Espedito, di Santa Radegonda o del Baron Lakw.. inviano in realt il Ka di un cadavere contro il nemico. sempre un Ka che ritroviamo all interno di alcune polveri che contemplano terra di cimitero e simili. Il termine bak nel linguaggio comune ormai definisce uno spirito negativo, in realt il bak pi simile al daimon greco che ad un demone. Il bak comprende una parte alta ed una parte bassa, una parte bianca ed una parte nera. Un bak in sintesi, nella magia vud, uno spirito che si inserisce in un ricettacolo materiale i cui ingredienti orientano lo stesso in ragione di uno scopo che pu essere positivo o negativo (amore, denaro, protezione...) Per costruire un bak si ha bisogno di : 1) una pietra forte proveniente da un punto forte (foresta, mare, cimitero, incrocio....) a seconda del fine del bak 2) ossa di morto o terra prelevata dalla sua tomba previo permesso di Baron e del morto

stesso 3) terra del punto forte da cui proviene la pietra 4) 20 altre terre differenti di diversa natura 5) Mercurio 6) Polvere di corna di cervo 7) Ossa/resti animali in analogia con il bak 8) 21 legni (palos) forti tra cui non devono mancare alloro, olmo, salice piangente 9) Elementi simbolici in analogia con il bak (es monete se si costruisce per attirare i soldi, un pugnale se serve per difendere...) 10) Metalli 11) Elementi minerali vari Il ricettacolo/contenitore pu variare, si pu utilizzare un gov, una conchiglia, una ciotola, una statua... Qualsiasi papabokor/mambosa pu preparare un bak per un cliente o per se stesso una volta che ha assistito alla preparazione di un bak dal suo iniziatore o da un altro iniziato. Una volta che il bak terminato sar nutrito con sangue, liquore, fumo di sigaro, candela ed eventuali cibi se necessario. Il sangue gli sar dato una volta l anno almeno. Ogni bak ha un nome che viene dato direttamente al suo creatore , il nome un nom vaillant che sintetizza la natura del bak. Chi riceve il bak avr l obbligo di nutrirlo, in caso contrario pu andare incontro a conseguenze anche gravi. Qualora chi commissionasse un bak non lo volesse pi dovr rivolgersi a chi glielo ha preparato che provveder a liberarlo dal vincolo. I bak devono SEMPRE essere fatti pagare e mai simbolicamente ma secondo valore. Nel linguaggio comune vengono chiamati anche lw achet (lw comprati) proprio per questo motivo. Non si pensi al bak necessariamente come una cosa cattiva, bens ad uno spirito che lavorer per il proprio possessore, ma si tratta di uno spirito di natura differente sia dai lw che dai morti. Il bak uno spirito da lavoro. Chiunque, anche non iniziato, pu ricevere un bak. In lingua bakongo il bak chiamato nkuyu, che significa spettro, in realt lo nkuyu prpriamente detto solo una parte dell opera, quella spirituale , perch la parte materiale composta dagli elementi che danno il cammino ossia la direzione/scopo al bak. evidente che lo nkuyu deve avere sintonia col proposito dell opera. Il morto che si inserisce in un bak atto ad attirare clienti non potr essere lo spirito di una persona morta in povert, n quello di un pazzo (molto sfruttato invece in opere negative). I vev I vev sono diagrammi che si tracciano al suolo con polveri differenti e che vengono a rappresentare i lw. Ogni lw ha un vev che lo rappresenta. I vev sono sigilli simmetrici in cui simboli ben precisi danno un senso alle direzioni, in poche parole la simbologia definisce l azione del divino ed il suo manifestarsi dal piano trascendente a quello fenomenico. Le polveri con cui si tracciano variano a seconda della frequenza/divisione in cui vibra il lw. Un diagramma simile esprime un concetto differente a seconda del materiale con cui viene tracciato. I vev non sono n amuleti n talismani, sono condensatori di energia cosmica che sfruttano le onde di forma secondo i principi studiati dalla radionica. Per funzionare un vev va attivato. Non sufficiente tracciare il simbolo con il giusto materiale. L attivazione basica implica l impiego di candela, libagione e richiamo sacerdotale mediante il suono (campanella/maraca). Rigaud dice che il vev la rappresentazione grafica di forze astrali, il suono e la giusta attivazione convogliano l energia del lw attraverso il disegno e lo

costringono a manifestarsi su questo piano. Nelle 21 Divisioni l impiego di vevs, chiamati talvolta pinturas rituales o pinturas cerimoniales, meno frequente che nel vud haitiano, tuttavia negli ultimi decenni, per i costanti flussi migratori si sta sempre di pi consolidando anche a Santo Domingo. Io ne faccio uso solo in circostanze particolari. Nelle 21 Divisioni infatti l immagine del santo cattolico il vev. Se infatti consideriamo l iconografia di un immagine troviamo tutti gli elementi presenti nel vev e la raffigurazione simbolica del lw rappresentato. La polvere viene sparsa facendola scorrere tra l indice, il medio ed il pollice della mano destra, in modo da ottenere tracciati regolari. Una volta che il vev stato tracciato viene spruzzato con la libagione appropriata ed una candela viene posta al centro dello stesso, quindi il papabokor lo attiva facendo suonare la campanella o il tch tch (maraca) recitando invocazioni e orazioni al misterio o ai misterios che si intendono chiamare. Spesso vengono tracciati vevs multipli, ossia diversi vev collegati, in modo da chiamare spiritualmente pi entit. Se nel vud haitiano i vev vengono tracciati nel centro dell hounfort (tempio), nelle 21 Divisioni normalmente questi disegni si eseguono direttamente davanti all altare. Come accennato le pinturas cerimoniales vanno tracciate con la polvere appropriata. 4 DIV. 21 DIV. POLVERE RADA: farina bianca SOLER FARINA DI RISO RADA FARINA BIANCA MARASSA ZUCCHERO LEGBA FARINA DI MAIS BIANCO LOKOS CORTECCIA LUKUMI CASCARILLA OGUN DIPENDENDO DAL PUNTO BELCANES SANDALO + MENTA + RUTA + BASILICO PETRO: farina di mais, mattone in polvere o terra rossa, peperoncino, cannella, polvere da sparo Cenere di legno CENTINELAS TERRA ROSSA O MATTONE TRITATO CANDELO TERRA ROSSA, CANNELLA PETR POLVERE DA SPARO PETRO DEL MONTE TERRA DI MONTAGNA + PEPERONCINO + TERRA ROSSA O MATTONE TRITATO PETR SILVESTRE TERRA DI FORESTA + PEPERONCINO + TERRA ROSSA O MATTONE TRITATO INDIA: farina di riso, anile, sabbia INDIA DEL AGUA SABBIA DI FIUME O DI MARE + FARINA DI RISO INDIGENA FARINA DI MAIS GIALLO SIMBI DIPENDENDO DAL PUNTO MAR SABBIA DI MARE + ANILE + FARINA BIANCA METRESAS POLVERE DI RISO NERA: carbone, caff, terra di cimitero GUED CARBONE + CAFFE + CENERE

CULEBRA DIPENDENDO DAL PUNTO Dobbiamo considerare i vev una sorta di alfabeto rituale che sfrutta le linee di forma, i simboli ed i colori. I glifi impiegati si ripetono creando una sorta di discorso mistico in grado di evocare a livello vibrazionale un particolare lw. Uno dei simboli pi frequenti il serpente. Questo viene a rappresentare in primis Damballah/Aida ovvero il mistero della creazione. Spesso questo serpente si arrotola attorno ad un palo, l arbre sec, l Atibon di Legba. interessante notare l affinit tra la doppia elica del DNA con i due serpenti del vud, i due serpenti della creazione. Il serpente Dan legato al solare/maschile, il serpente Aida al lunare/femminile. Se spostiamo la vibrazione simbolica del serpente in punto mercuriale comprenderemo il misterio conosciuto come Simbi che sintetizzano l azione della trasformazione anzich della generazione : trasformazione a livello chimico/fisico e trasformazione a livello metafisico/magico venendo Simbi a rappresentare l applicazione dell energia e della comunicazione. Il serpente lo troviamo anche nei vev di Santa Marta, in quelli di Met Carf e in quelli legati a Heviozo e alla conoscenza. Nel caso di Heviozo rappresentano il fulmine. Altro simbolo fondamentale la croce di Legba, una croce a braccia eguali che rappresenta il Gran Chemin, la strada maestra. Nei vev delle entit femminili il simbolo che ricorre maggiormente il cuore. Il Verbo, nei vev raffigurato dal bastone di Legba, una linea sormontata da una spirale che viene a rappresentare la parola che crea (verbo creatore), oltre che la saggezza, nonch l asse cosmico. La croce latina invece viene a rappresentare i misteri della morte e la ritroviamo nei vev dedicati alla Division Negra. La spada, come vedremo, simbolo della Division de los Ogunes e rappresenta il potere di questa forza. Al partecipare ad una cerimonia vud alcune persone pensano che i lw siano creazioni umane di natura psico-isterica o mistica la cui funzione sia meramente superstiziosa o magica. Quest idea profondamente sbagliata : le potenze terrestri si manifestano ed esistono solo perch sono proiezioni di forze prima celesti. Ogni lw immagine di un corpo o di una struttura celeste di cui il vev un ritratto geometrico, quindi potremmo definire il vev come una potenza geometrica che si esprime in spazio e tempo, ecco dunque che i lw (dal francese loi = legge) sono le leggi geometriche dell universo. Tracciando un vev seguiamo una geometria celeste che viene dallo spazio siderale. Acqua e fuoco, nell attivazione di un vev, scatenano l emissione vibrazionale del lw. Platone amava definire Dio come un geometra e la geometria stessa come chiave di interpretazione del mistero divino. In questa accezione possiamo comprendere l importanza di questi sigilli rituali e la loro potenza Le Quattro Direzioni I quattro venti o le quattro direzioni vengono a sintetizzare gli estremi dell universo ed i piloni reggenti lo stesso. Questo concetto tipicamente africano e lo ritroviamo anche come base alla lettura del Fa (oracolo). I quattro venti sono le quattro divisioni fondamentali e i quattro punti forti della tradizione : aria, acqua, fuoco, terra ovvero : rada, india, petr e gued. L assimilazione di questo concetto fondamentale dal momento che permette la comprensione di un equilibrio reggente il macro ed il microcosmo facendoci uscire da

dicotomie tipicamente occidentali quali buono/cattivo. Prima di procedere a spiegare questo concetto occorre considerare un misterio che, nonostante non venga venerato o invocato presente in tutto l universo. Questo misterio il Fulmine e rappresenta la Legge, l Ordine del Cosmo intero. La sua manifestazione pi elevata, nelle alte sfere dello spirito, prende il nome di Hevio Zo Dan Leh. Comprendiamo la parola : Hevio= Yew (manifestazione alta di Damballah Wedo e lo stesso Yaveh ebraico) Zo= fuoco Dan= serpente Leh= dell aria/alto Heviozo Danleh dunque il serpente di fuoco che sta nell aria sintetizzato dal fulmine. la saetta di Giove pronta a colpire chiunque vada contro la volont di Dio. Sul piano cultuale si manifesta in alcuni misterios : Candelo/Zo= il fuoco Damballah le Flamb= Damballah come giustiziere Chango Macho= attuazione della giustizia Ogun= la lotta Ma soprattutto in Beli che attua Heviozo, in particolare nella manifestazione di Beli Belcan Anton (= tonerre, che tuona). Beli dunque fuoco nel cielo o che viene dal cielo tuonando. Heviozo Danleh in quanto fuoco si manifesta nel petr e corrisponde al punto cardinale Sud. Il fuoco purificatore, la lotta per la giustizia. Opposta alla forza di Heviozo troviamo quella dell impurit combattuta giustamente. Questa forza antagonista Sak Bah Lah Tha Vovo Lih Vo, il vodu africano della malattia Sakpata che attua come Gued Sa Bha Lah (san Lazzaro in punto Gued). Questa forza attua a Nord. Comprendiamo il significato del nome : SA(H)= ci che materiale e fisico BHA= vita, anima superiore che entra nel corpo materiale dell embrione fetale per inculcarvi il concetto di bene LAH= le pi alte regioni dello spirito Gued che attua sul corpo materiale per riportare l anima spirituale superiore nelle pi alte regioni dello spirito; questo gued dunque ha il compito di distruggere la materia e di portarla al punto Gran Zero (San Deshacedor in punto Negro). Nella chimica San Deshacedor corrisponde agli elementi acidi. Ad Est troviamo il sole in tutto il suo splendore rappresentato da Lihsah mentre a Ovest i poteri lunari, femminili ed acquatici di Mawu nel suo aspetto di Madre d Acqua che si

manifesta nelle 21 Divisioni in diversi gradi sintetizzabili in tutte le possibili epiclesi della Siren, compreso il suo aspetto di Madre Agua Calunga. Se vero che san Lazzaro in punto gued viene invocato per avere la salute anche vero che rappresenta la malattia che porta alla morte, ossia l impurit che attua in ragione della distruzione del corpo fisico. Quando si invoca san Lazzaro in punto gued per portare la salute in realt si nutre san Lazzaro in una sorta di transfert affinch accetti qualcosa in cambio di un altra. Si offre a san Lazzaro in modo che nutrendosi delle offerte eviti di nutrirsi della vita di una persona infettandola. I quattro venti sono alla base anche dell oracolo del FA e vengono a rappresentare le quattro direzioni di Legba nella sua manifestazione di Gran Chemin (come signore delle 4 strade fondamentali). Il concetto spirituale dei quattro venti lo troviamo a livello rituale nel momento in cui si ostentano ai quattro punti cardinali le offerte o quando si fanno libagioni nel corso delle grandi cerimonie. Quando si ostentano le offerte o si eseguono libagioni ci si rivolge prima a est, poi a ovest, quindi a nord ed infine a sud. Ad ogni punto cardinale si ripeter rispettivamente : Est : Lihsah Ovest : Mawu Nord : Vovo Lih V Hw Sud : HevioZo Non si pronuncia il nome Sakpata, perch tab e si utilizzer il termine che viene a rappresentare lo stato di impurit con l espressione : Vovo Lih V Hw. Quando si fanno libagioni al suolo queste vanno fatte a triangolo dicendo ad ogni punto : Bolou (si legga bol) Boye (si legga boi) Bocice (si legga bosis) Ricordate : fondamentale l ostentazione ai quattro punti cardinali dei vari oggetti rituali a livello liturgico. Noterete che eseguendo questa pratica la corrente sar molto pi forte e fluida durante le cerimonie. La croce dei quattro venti fondamentalmente una croce greca a quattro braccia coronata dai quattro punti cardinali. Gli interspazi tra questi punti danno la possibilit di tracciare un altra croce, i cui estremi sono ravvisabili nei punti mediali. La croce che si forma unendo i punti mediali una sorta di X. Se tracciamo entrambe le forme otteniamo un asterisco che rappresenta tutte le direzioni. Questo glifo nei vev conosciuto come punto stellare.

Legba si guarda allo specchio e vede se stesso speculare ed opposto. Il suo doppio chiamato Met Carf e diviene tutto ci che lui non pur mantenendo la stessa funzione nella dinamica degli opposti. Se Legba il sole a mezzogiorno, Met Carf il sole di mezzanotte. Legba regge i punti mediali, Met Carf quelli mediali, ossia le insidie che si celano in ogni percorso. Met Carf sta agli angoli delle strade, nei vicoli, nelle zone oscure... della strada, della vita, della mente. Legba invece regge le strade aperte. Legba e Met Carf sono gemelli, eppure il primo vecchio, il secondo giovane. Il vev di Legba una croce. Quello di Met Carf riporta la croce di Legba, ma sottolinea i punti mediali raffigurati da delle linee generalmente ondulate che rappresentano dei serpenti. In questo caso per non ci troviamo di fronte al buon pitone Dan, ma a quattro serpenti velenosi

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