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Indice
Prima Parte
La buona notizia del mese. Editoriale pag. 5 A cura di: de Martino Ornella
Seconda Parte
La buona notizia del cammino di fede : il cammino di fede in famiglia pag. 14 A cura di: Mascolo Emanuele
La buona notizia per eccellenza: il La buona notizia della testiVangelo delle domeniche del mese monianza: i santi Aquila e Priscilla. di gennaio pag . 7 pag. 16 A cura della redazione A cura della redazione La buona notizia del Santo Padre pag. 8 A cura della redazione La buona notizia del pregare insieme pag. 17 A cura della redazione
La buona notizia della Vergine Maria La buona notizia di un ripag . 1 1 cordo speciale pag. 20 A cura di: Mascolo Emanuele A cura di : Mascolo Emanuele La buona notizia della preghiera: limportanza della preghiera nella famiglia pag. 12 A cura di: Conte Angela
Parte prima
E lascolto la prima forma dellamore! Cosa sono Maria e Giuseppe per Ges? I suoi primi maestri di vita. La casa di Nazareth il primo luogo dove Ges apprende di essere amato. E cresce in sapienza e grazia, dice il Vangelo. I genitori sono quelli che hanno fatto esperienza dellamore di Dio , che sanno di essere amati per sempre e come tali si fanno partecipi di questa esperienza e in questo senso sono profeti. Il profeta non uno che "fa divinazioni" come comunemente siamo portati a pensare, ma uno che " svela il Volto di Dio" (Padre Raniero Cantalamessa), il vero Volto dellamore donato,gratuito. Essi hanno il compito di proporre il Volto di Dio come un Volto di amore e non di "dovere". Sono, insieme, un "indicatore" di strada, quelli che puntano il dito e dicono : "si va di qua". Per amore ascoltano, indirizzano, si fanno carico dei "pesi" luno dellaltro;custodiscono, hanno cura di colui o coloro che Dio ha affidato loro, come pastori; li nutrono, li crescono, li difendono. I tre verbi dei genitori : insegnano, custodiscono, difendono. Dialogano! e insegnano lascolto e il dialogo, fondamento di ogni relazione matura!
Ornella de Martino
La buona notizia per eccellenza: il Vangelo delle domeniche del mese di gennaio
Domenica 8 gennaio 2012 + Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Giovanni proclamava: Viene dopo di me colui che pi forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzer in Spirito Santo. Ed ecco, in quei giorni, Ges venne da Nzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dallacqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: Tu sei il Figlio mio, lamato: in te ho posto il mio compiacimento. Parola del Signore Domenica 15 gennaio 2012 + Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Ges che passava, disse: Ecco lagnello di Dio!. E i suoi due discepoli, sentendolo parlare cos, seguirono Ges. Ges allora si volt e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: Che cosa cercate?. Gli risposero: Rabb che, tradotto, significa maestro , dove dimori?. Disse loro: Venite e vedrete. Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio. Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontr per primo suo fratello Simone e gli disse: Abbiamo trovato il Messia che si traduce Cristo e lo condusse da Ges. Fissando lo sguardo su di lui, Ges disse: Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa che significa Pietro. Parola del Signore Domenica 22 gennaio 2012 + Dal Vangelo secondo Marco Dopo che Giovanni fu arrestato, Ges and nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: Il tempo compiuto e il regno di Dio vicino; convertitevi e credete nel Vangelo. Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Ges disse loro: Venite dietro a me, vi far diventare pescatori di uomini. E subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando un poco oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedo, e Giovanni suo fratello, mentre anchessi nella barca riparavano le reti. E subito li chiam. Ed essi lasciarono il loro padre Zebedo nella barca con i garzoni e andarono dietro a lui. Parola del Signore
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+ Dal Vangelo secondo Marco In quel tempo, Ges, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorit, e non come gli scribi. Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominci a gridare, dicendo: Che vuoi da noi, Ges Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!. E Ges gli ordin severamente: Taci! Esci da lui!. E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, usc da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: Che mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorit. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!. La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea. Parola del Signore
Come ogni famiglia ebrea osservante della legge, i genitori di Ges si recano al tempio per consacrare a Dio il primogenito e per offrire il sacrificio. Mossi dalla fedelt alle prescrizioni, partono da Betlemme e si recano a Gerusalemme con Ges che ha appena quaranta giorni; invece di un agnello di un anno presentano lofferta delle famiglie semplici, cio due colombi. Quello della Santa Famiglia il pellegrinaggio della fede, dellofferta dei doni, simbolo della preghiera, e dellincontro con il Signore, che Maria e Giuseppe gi vedono nel figlio Ges. La contemplazione di Cristo ha in Maria il suo modello insuperabile. Il volto del Figlio le appartiene a titolo speciale, poich nel suo grembo che si formato, prendendo da lei anche unumana somiglianza. Alla contemplazione di Ges nessuno si dedicato con altrettanta assiduit di Maria. Lo sguardo del suo cuore si concentra su di Lui gi al momento dellAnnunciazione, quando Lo concepisce per opera dello Spirito Santo; nei mesi successivi ne avverte a poco a poco la presenza, fino al giorno della nascita, quando i suoi occhi possono fissare con tenerezza materna il volto del figlio, mentre lo avvolge in fasce e lo depone nella mangiatoia. I ricordi di Ges, fissati nella sua mente e nel suo cuore, hanno segnato ogni istante dellesistenza di Maria. Ella vive con gli occhi su Cristo e fa tesoro di ogni sua parola. San Luca dice: Da parte sua [Maria] custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore (Lc 2, 19), e cos descrive latteggiamento di Maria davanti al Mistero dellIncarnazione, atteggiamento che si prolungher in tutta la sua esistenza: custodire le cose meditandole nel cuore. Luca levangelista che ci fa conoscere il cuore di Maria, la sua fede (cfr 1,45), la sua speranza e obbedienza (cfr 1,38), soprattutto la sua interiorit e preghiera (cfr 1,46-56), la sua libera adesione a Cristo (cfr 1,55). E tutto questo procede dal dono dello Spirito Santo che scende su di lei (cfr 1,35), come scender sugli Apostoli secondo la promessa di Cristo (cfr At 1,8). Questa immagine di Maria che ci dona san Luca presenta la Madonna come modello di ogni credente che conserva e confronta le parole e le azioni di Ges, un confronto che sempre un progredire nella conoscenza di Ges. Sulla scia del beato Papa Giovanni Paolo II (cfr Lett. ap.Rosarium Virginis Mariae) possiamo dire che la preghiera del Rosario trae il suo modello proprio da Maria, poich consiste nel contemplare i misteri di Cristo in unione spirituale con la Madre del Signore. La capacit di Maria di vivere dello sguardo di Dio , per cos dire, contagiosa. Il primo a farne lesperienza stato san Giuseppe. Il suo amore umile e sincero per la sua promessa sposa e la decisione di unire la sua vita a quella di Maria ha attirato e introdotto anche lui, che gi era un uomo giusto (Mt 1,19), in una singolare intimit con Dio. Infatti, con Maria e poi, soprattutto, con Ges, egli incomincia un nuovo modo di relazionarsi a Dio, di accoglierlo nella propria vita, di entrare nel suo progetto di salvezza, compiendo la sua volont. Dopo aver seguito con fiducia lindicazione dellAngelo - non temere di prendere con te Maria, tua sposa (Mt 1,20) - egli ha preso con s Maria e ha condiviso la sua vita con lei; ha veramente donato tutto se stesso a Maria e a Ges, e questo lha condotto verso la perfezione della risposta alla vocazione ricevuta. Il Vangelo, come sappiamo, non ha conservato alcuna parola di Giuseppe: la sua una presenza silenziosa, ma fedele, costante, operosa. Possiamo immaginare che anche lui, come la sua sposa e in intima consonanza con lei, abbia vissuto gli anni dellinfanzia e delladolescenza di Ges gustando, per cos dire, la sua presenza nella loro famiglia. Giuseppe ha compiuto pienamente il suo ruolo paterno, sotto ogni aspetto. Sicuramente ha educato Ges alla preghiera, insieme con Maria. Lui, in particolare, lo avr portato con s alla sinagoga, nei riti del sabato, come pure a Gerusalemme, per le grandi feste del popolo dIsraele. Giuseppe, secondo la tradizione ebraica, avr guidato la preghiera domestica sia nella quotidianit al mattino, alla sera, ai pasti -, sia nelle principali ricorrenze religiose. Cos, nel ritmo delle giornate trascorse a Nazaret, tra la semplice casa e il laboratorio di Giuseppe, Ges ha imparato ad alternare preghiera e lavoro, e ad offrire a Dio anche la fatica per guadagnare il pane necessario alla famiglia. E infine, un altro episodio che vede la Santa Famiglia di Nazaret raccolta insieme in un evento di preghiera. Ges, l'abbiamo sentito, a dodici anni si reca con i suoi al tempio di Gerusalemme. Questo episodio si colloca nel contesto del pellegrinaggio, come sottolinea san Luca: I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa (2,41-42). Il pellegrinaggio unespressione religiosa che si nutre di preghiera e, al tempo stesso, la alimenta.
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Qui si tratta di quello pasquale, e lEvangelista ci fa osservare che la famiglia di Ges lo vive ogni anno, per partecipare ai riti nella Citt santa. La famiglia ebrea, come quella cristiana, prega nellintimit domestica, ma prega anche insieme alla comunit, riconoscendosi parte del Popolo di Dio in cammino e il pellegrinaggio esprime proprio questo essere in cammino del Popolo di Dio. La Pasqua il centro e il culmine di tutto questo, e coinvolge la dimensione familiare e quella del culto liturgico e pubblico. Nellepisodio di Ges dodicenne, sono registrate anche le prime parole di Ges: Perch mi cercavate? Non sapevate che io devo essere in ci che del Padre mio? (2,49). Dopo tre giorni di ricerche, i suoi genitori lo ritrovarono nel tempio seduto tra i maestri mentre li ascoltava ed interrogava (cfr 2,46). Alla domanda perch ha fatto questo al padre e alla madre, Egli risponde che ha fatto soltanto quanto deve fare il Figlio, cio essere presso il Padre. Cos Egli indica chi il vero Padre, chi la vera casa, che Egli non fatto niente di strano, di disobbediente. E' rimasto dove deve essere il Figlio, cio presso il Padre, e ha sottolineato chi il suo Padre. La parola Padre sovrasta quindi l'accento di questa risposta e appare tutto il mistero cristologico. Questa parola apre quindi il mistero, la chiave al mistero di Cristo, che il Figlio, e apre anche la chiave al mistero nostro di cristiani, che siamo figli nel Figlio. Nello stesso tempo, Ges ci insegna come essere figli, proprio nell'essere col Padre nella preghiera. Il mistero cristologico, il mistero dell'esistenza cristiana intimamente collegato, fondato sulla preghiera. Ges insegner un giorno ai suoi discepoli a pregare, dicendo loro: quando pregate dite Padre. E, naturalmente, non ditelo solo con una parola, ditelo con la vostra esistenza, imparate sempre pi a dire con la vostra esistenza: Padre; e cos sarete veri figli nel Figlio, veri cristiani. Qui, quando Ges ancora pienamente inserito nella vita della Famiglia di Nazaret, importante notare la risonanza che pu aver avuto nei cuori di Maria e Giuseppe sentire dalla bocca di Ges quella parola Padre, e rivelare, sottolineare chi il Padre, e sentire dalla sua bocca questa parola con la consapevolezza del Figlio Unigenito, che proprio per questo ha voluto rimanere per tre giorni nel tempio, che la casa del Padre. Da allora, possiamo immaginare, la vita nella Santa Famiglia fu ancora pi ricolma di preghiera, perch dal cuore di Ges fanciullo e poi adolescente e giovane non cesser pi di diffondersi e di riflettersi nei cuori di Maria e di Giuseppe questo senso profondo della relazione con Dio Padre. Questo episodio ci mostra la vera situazione, l'atmosfera dell'essere col Padre. Cos la Famiglia di Nazaret il primo modello della Chiesa in cui, intorno alla presenza di Ges e grazie alla sua mediazione, si vive tutti la relazione filiale con Dio Padre, che trasforma anche le relazioni interpersonali, umane. Cari amici, per questi diversi aspetti che, alla luce del Vangelo, ho brevemente tratteggiato, la Santa Famiglia icona della Chiesa domestica, chiamata a pregare insieme. La famiglia Chiesa domestica e deve essere la prima scuola di preghiera. Nella famiglia i bambini, fin dalla pi tenera et, possono imparare a percepire il senso di Dio, grazie allinsegnamento e allesempio dei genitori: vivere in un'atmosfera segnata dalla presenza di Dio. Uneducazione autenticamente cristiana non pu prescindere dallesperienza della preghiera. Se non si impara a pregare in famiglia, sar poi difficile riuscire a colmare questo vuoto. E, pertanto, vorrei rivolgere a voi linvito a riscoprire la bellezza di pregare assieme come famiglia alla scuola della Santa Famiglia di Nazaret. E cos divenire realmente un cuor solo e un'anima sola, una vera famiglia. Grazie. Tratto da: www.vatican.va/phome_it.htm
La redazione
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Mascolo Emanuele
Redemptoris Mater, n. 17
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Angela Conte
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Parte seconda
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Non un caso che ancora oggi il Cenacolo di Gerusalemme sia tra le mete pi ricercate dai pellegrini, perch accanto al suo valore storico, quella stanza ha ormai acquisito il valore di luogo spirituale capace di esprimere simbolicamente lintensit e la ricchezza dellincontro di ogni discepolo con Ges. Si capisce meglio allora la cura che Ges volle personalmente prestare alla preparazione del Cenacolo, una cura non estetica e nemmeno strettamente funzionale al buon esito della cena, bens la cura amorosa di ci che avrebbe dovuto favorire la piena comunione con i suoi amici, dentro la rivelazione del suo amore per loro fino al dono della vita. Mascolo Emanuele
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dei gentili siano loro debitrici d i gratitudine; di tre delle principali - Corinto, Efeso, Roma - si fatto cenno nei testi sopracitati. L'ultima menzione di Aquila e Priscilla l'abbiamo nell'ultima lettera di s. Paolo che, prigioniero di Cristo per la seconda volta a Roma, scrive al suo discepolo Timoteo, vescovo di Efeso, incaricandolo di salutare Priscilla e Aquila, che di nuovo si erano recati ad Efeso. Niente si pu asserire con certezza sul tempo, luogo e genere di morte di Aquila e Priscilla, dato che le uniche fonti su di essi sono le poche notizie bibliche citate. Alcuni, volendo identificare Priscilla, moglie di Aquila, con la vergine e martire romana s. Prisca. venerata nella chiesa omonima sull'Aventino, e con Priscilla, la titolare delle Catacombe della Via Salaria, e credendo altres ravvisare nel nome di Aquila qualcuno della gens Acilia collegata con le dette Catacombe, li fanno martiri, anzi, prendendo occasione dal "cervices suas supposuerunt" di Rom. 16,4. determinano il genere di martirio: la decapitazione.
Tratto da www.santiebeati.it/dettaglio/61150
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VI. Sacra Famiglia, dove mai si pro-nunci invano il nome santo di Dio, fate che anche le nostre famiglie abbiano il massimo rispetto per questo Santo Nome. Pater, Ave. VII. Sacra Famiglia, dove il nome di Ges formava la vostra delizia, fate che questo Nome Santissimo sia pure la delizia dei nostri cuori ed instillate nelle nostre famiglie l'orrore della bestemmia. Pater, Ave. Sia lodato Ges Cristo. Sempre sia lodato.
IL SANTO ROSARIO. GAUDIOSI: (luned e sabato) LANNUNCIO DELLANGELO A MARIA Signore, piet LA VISITA DI MARIA AD ELISABETTA LA NASCITA DI GESU Cristo, piet LA PRESENTAZIONE AL TEMPIO DI GESU IL RITROVAMENTO DI GESU Signore, piet. DOLOROSI: (marted e venerd) LAGONIA DI GESU LA FLAGELLAZIONE DI GESU LA CORONAZIONE DI SPINE DI GESU GESU PORTA LA CROCE GESU MUORE IN CROCE GLORIOSI: (mercoled) LA RISURREZIONE DI GESU LASSUNZIONE IN CIELO DI GESU LEFFUSIONE DELLO SPIRITO SANTO LASSUNZIONE IN CIELO DI MARIA LINCORONAZIONE DI MARIA LUMINOSI: (gioved) IL BATTESIMO DI GESU LE NOZZE DI CANA LANNUNCIO DEL REGNO DI DIO LA TRASFIGURAZIONE DI GESU LISTITUZIONE DELLEUCARISTIA Cristo, ascoltaci. Cristo, esaudiscici. Padre del Cielo, che sei Dio; Abbi piet di noi Figlio, Redentore del mondo, che sei Dio; Abbi piet di noi Spirito Santo, che sei Dio; Abbi piet di noi, Santa Trinit, unico Dio; Abbi piet di noi, Santa Maria, prega per noi Santa Madre di Dio, prega per noi Santa Vergine delle vergini, prega per noi Madre di Cristo, prega per noi Madre della Chiesa, prega per noi Madre della divina grazia, prega per noi Madre purissima, prega per noi Madre castissima, prega per noi Madre sempre vergine, prega per noi 19
Madre immacolata, prega per noi Madre degna d'amore, prega per noi Madre ammirabile, prega per noi Madre del buon consiglio, prega per noi Madre del Creatore, prega per noi Madre del Salvatore, prega per noi Madre di misericordia, prega per noi Vergine prudentissima, prega per noi Vergine degna di onore, prega per noi Vergine degna di lode, prega per noi Vergine potente, prega per noi Vergine clemente, prega per noi Vergine fedele, prega per noi Specchio della santit divina, prega per noi Sede della Sapienza, prega per noi Causa della nostra letizia, prega per noi Tempio dello Spirito Santo, prega per noi Tabernacolo dell'eterna gloria, prega per noi Dimora tutta consacrata a Dio, prega per noi Rosa mistica, prega per noi Torre di Davide, prega per noi Torre d'avorio, prega per noi Casa d'oro, prega per noi Arca dell'alleanza, prega per noi Porta del cielo, prega per noi Stella del mattino, prega per noi Salute degli infermi, prega per noi Rifugio dei peccatori, prega per noi Consolatrice degli afflitti, prega per noi Aiuto dei cristiani, prega per noi Regina degli Angeli, prega per noi
Regina dei Patriarchi, prega per noi Regina dei Profeti, prega per noi Regina degli Apostoli, prega per noi Regina dei Martiri, prega per noi Regina dei veri cristiani, prega per noi Regina delle Vergini, prega per noi Regina di tutti i Santi, prega per noi Regina concepita senza peccato originale, prega per noi Regina assunta in cielo, prega per noi Regina del santo Rosario, prega per noi Regina della famiglia, prega per noi Regina della pace, prega per noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore. Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore. Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi piet di noi. Prega per noi, Santa Madre di Dio. E saremo degni delle promesse di Cristo. Preghiamo. Concedi ai tuoi fedeli, Signore Dio nostro, di godere sempre la salute del corpo e dello spirito, per la gloriosa intercessione di Maria santissima, sempre vergine, salvaci dai mali che ora ci rattristano e guidaci alla gioia senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.
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sia in balia delle onde della tempesta ma ripeti con il salmista anche questa sera: Solo in Dio riposa lanima mia; in Lui la mia fiducia e la mia speranza. La storia della mia salvezza tutta in Dio. Grazie alla redazione per avermi concesso questo spazio, speciale. Grazie a Te Padre Diego perch ti sei reso una persona speciale nella mia vita e solo ora che non sei pi su questa terra, capisco il valore delle tue parole. E un modo come un altro questo per dirti il mio grazie.
Mascolo Emanuele
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La buona notizia un mensile esclusivamente online del gruppo facebook la comunit della buona notizia. Redazione: Responsabili: de Martino Ornella, Mascolo Emanuele Responsabile online e progettazione grafica: Mascolo Emanuele Hanno collaborato: Conte Angela : Rubrica la buona notizia della preghiera.
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