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> Ricordiamo che...

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Raggiunta la base del pozzo, anzich depositare linfortunato sulla verticale della corda (pericolo scariche sassi!), spostarsi in un luogo pi sicuro rimanendo in sospensione sulla corda e e posizionando il ferito secondo le necessit. Adottare, se necessario, le opportune tecniche di primo soccorso (ventilazione e massaggio cardiaco). Inviare allesterno almeno due persone per allertare il C.N.S.A.S. Attendere larrivo del Soccorso Speleologico monitorando e controllando linfortunato.

> Buoni consigli... <


Le tecniche in questione utilizzano esclusivamente gli attrezzi di progressione dellinfortunato e del soccorritore, sono pertanto attuabili con il minimo del materiale sempre disponibile. Le operazioni di salvataggio sono facilitate se si hanno a disposizione corde, attrezzi e persone in pi, ma non sempre si opera in questo contesto. Le manovre di autosoccorso devono quindi partire dal presupposto di risolvere la situazione pi critica. Per essere padroni della tecnica, indispensabile provare pi volte lautosoccorso almeno 2-3 volte allanno in palestra, ma soprattutto in grotta.

La Scuola Nazionale Tecnici Soccorso Speleologico (S.Na.T.S.S.) la struttura didattica del C.N.S.A.S. che si occupa della formazione e certificazione delle figure operative e didattiche del Soccorso Speleologico. stata istituita con la Legge n. 74 del 21 marzo 2001 e, tra gli altri compiti istituzionali, ha quello morale della prevenzione. Ha in organico 15 Istruttori Nazionali, impegnati costantemente sul territorio, ed dotata di un regolamento e di un piano formativo.
testi di giuseppe antonini e sandro mariani illustrazioni e foto di copertina di giuseppe antonini 2006

c.n.s.a.s. soccorso speleologico

S.Na.T.S.S.

emergenza in grotta

a cura della Scuola Nazionale Tecnici Soccorso Speleologico

tecniche di autosoccors

> EMERGENZA IN GROTTA <


Sebbene ci si auguri di non trovarsi mai nella situazione di dover soccorrere una persona, si deve certamente essere pronti a farlo, nel migliore dei modi. Un sasso in testa, uno stato di stanchezza profonda o pi semplicemente unincapacit tecnica, sono le cause che pi facilmente potrebbero portarci su una corda a soccorrere un compagno in difcolt. In quel drammatico momento dovremo fare appello a tutte le nostre risorse. Siamo certi di avere le conoscenze adeguate? Scoprire cosa succeder sul momento non molto rassicurante per la vittima, n per il soccorritore che potrebbe egli stesso mettersi nei guai. Latteggiamento corretto consiste nellarricchire per tempo il proprio bagaglio tecnico con conoscenze di auto-soccorso, apprendendo le tecniche in palestra per poi sperimentarle in grotta, in una situazione il pi possibile realistica. Dedicare una uscita in grotta allautosoccorso , oltre che utile, un momento di verica delle proprie capacit tecniche.

Come faccio a liberare la vittima dalla corda? > La tecnica del Pendolo
1. Raggiungere linfortunato risalendo sulla corda con delicatezza in modo da non farla oscillare e pendolare. 2. Togliere il piede (o i piedi) della vittima dal pedale. 3. Spostarsi delicatamente su un anco dellinfortunato e collegare le longe corte in modo che queste non interferiscano con le operazioni successive (g. 1). 4. Passare la maniglia al di sopra del bloccante ventrale dellinfortunato e togliere il proprio croll (g. 2). 5. Agganciare il discensore sul delta dellinfortunato (rivolto verso il soccorritore), passare la corda allinterno del discensore senza fare la chiave (g. 3). 6. Liberare la maniglia dellinfortunato dalla longe lunga, mantenendo il moschettone nella maniglia; passare la sua longe lunga allinterno dello stesso moschettone in modo da utilizzarlo come carrucola per il pendolo (g. 3). 7. Salire sul pedale e collegare la longe lunga dellinfortunato al proprio delta (g. 4). 8. Mettere in azione il pendolo, sollevando linfortunato quanto basta per scaricargli il croll (g. 5).

Cos lautosoccorso?
Le tecniche di autosoccorso sono operazioni che consentono teoricamente a chiunque di liberare un infortunato dalle corde, utilizzando esclusivamente lattrezzatura di progressione personale di entrambi.

A che serve?

Un soggetto sospeso in modo inerte su corda, svenuto od anche solamente snito, evolve rapidamente verso il coma. Le cause siologiche sono direttamente connesse alla scomoda postura ed allimbragatura che ostacola il ricircolo del sangue. Quindi solo estricando (liberando) una persona dalle corde abbiamo la possibilit di salvarle la vita.

Quanto tempo abbiamo?


Test clinici hanno evidenzato linsorgenza di gravi problemi siologici gi dopo pochi minuti di sospensione inerte. Per questo motivo le operazioni di autosoccorso devono essere portate a termine entro 5/10 minuti, compresi i tempi di raggiungimento del ferito. La possibilit di rimanere bloccati su una corda tuttaltro che remota e quindi le tecniche di autosoccorso devono essere nozioni base indispensabili per ogni speleologo.

Ci sono segni premonitori?


La patologia da imbraco non come linuenza, non d preavviso. Tuttavia la casistica ha evidenziato che la situazione di maggiore rischio la stanchezza profonda. In queste condizioni pericoloso far salire una persona su pozzi lunghi e con passaggi di corda faticosi. Meglio farla riposare sotto il telo termico in attesa che si riprenda.

la tecnica del pendolo


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emergenza in grotta emergenza in grotta emergenza in grotta

9. ora possibile liberare il croll (g. 6) e, dopo aver recuperato il lasco di corda che si formato a monte del discensore, si blocca il discensore con la chiave (g. 7). 10. Invertire il senso del pendolo n quando linfortunato entra di nuovo in carico sul discensore (g. 8). 11. Staccare la longe lunga del pendolo dal proprio delta (g. 9), recuperare la maniglia del ferito e prendere posizione sotto linfortunato, collegandosi molto corto al suo delta (g. 10: questa operazione risulta pi facile se viene posto preventivamente un moschettone sul lato basso del delta dellinfortunato). 12. Vericare che non vi siano attrezzi disposti in modo scorretto, quindi recuperare il proprio bloccante (g. 11). 13. Sbloccare la chiave e scendere mantenendo precauzionalmente mezzo giro di corda sul discensore. 14. Raggiunta la base del pozzo, anzich depositare subito linfortunato sotto la verticale della corda (pericolo scariche sassi!), ci si sposta in un luogo pi sicuro rimanendo in sospensione sulla corda.

> TECNICHE ACCESSORIE <


Lautosoccorso non si esaurisce con la tecnica di estricazione di un ferito su corda; le conoscenze in questo campo devono comprendere anche il superamento di frazionamenti e dei possibili nodi di giunzione lungo le corde di calata.

Come posso superare un frazionamento con il ferito? > La tecnica del By-pass con doppio discensore
1. Raggiungere il frazionamento fermandosi con il discensore allaltezza del chiodo (mai pi in basso) facendo la chiave di bloccaggio (g. 1 e 2). 2. Se la corda a disposizione non sufciente, possibile fare solo la mezza chiave. 3. Montare il secondo discensore e freno moschettone sul delta dellinfortunato, inserirvi la corda a valle del frazionamento, eliminare leventuale lasco di corda tra il frazionamento ed il discensore e fare la chiave di bloccaggio. 4. Calarsi con il discensore a monte, scendendo sullansa del frazionamento, sino a mettere in carico il discensore a valle. 5. Togliere il discensore e freno moschettone a monte del frazionamento. 6. Sbloccare la chiave del discensore a valle e scendere mantenendo precauzionalmente mezzo giro di corda sul discensore.

la tecnica del pendolo la tecnica del pendolo la tecnica del pendolo

tecniche accessorie
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Attenzione: molto frequente rimanere aggrovigliati e dover ripetere tutto; per questo bisogna fare molta attenzione a tutti i passaggi. Rimanere troppo bassi una volta che siamo in carico sul discensore rende difficoltoso il recupero della maniglia. In questo caso possiamo rimediare appendendo il pedale direttamente sul delta dellinfortunato.

Come posso superare un nodo sulla corda con il ferito? > La tecnica del Frazionamento volante
Le immagini che seguono illustrano la tecnica rapida per il superamento di un nodo di giunzione su una linea di sicurezza, detta del frazionamento volante. Viene anche proposta una tecnica alternativa, detta del pendolo, pi lenta e complessa, che si consiglia di mettere in pratica quando non vi siano le condizioni per attuare la precedente. 1. Avvicinarsi al nodo ed eseguire la mezza chiave (g. 1). A chiave eseguita, devono rimanere circa 30 cm di distanza tra nodo e discensore. 2. Inserire una maniglia con moschettone immediatamente a monte del discensore (g. 2). 3. Costruire un nodo barcaiolo immediatamente a valle del nodo di giunzione ed inserirlo nel moschettone della maniglia: si viene a creare un frazionamento volante (g. 2). 4. Agganciare il discensore libero sul maillon del ferito (g. 3).

Unalternativa possibile > La tecnica del Pendolo


1. Portare il discensore a battuta sul nodo, possibilmente dopo aver escluso il moschettone di rinvio (g. 1a), aiutandosi anche trattenendo la corda con i piedi. 2. Inserire un bloccante sopra il discensore. 3. Collegare il pedale tra ferito e soccorritore, passandolo a carrucola nel moschettone ssato al bloccante, in modo da creare un pendolo (da qui proseguire al punto 4.). Nel caso non fosse possibile rimuovere il moschettone di rinvio procedere come segue (g. 2a): azionare il pendolo che si viene a creare e sollevare il ferito no a scaricare il discensore (g. 3a); disinserire il moschettone di rinvio (g. 4a); invertire il senso del pendolo e portare il discensore a battuta sul nodo (g. 5a).

6. Bloccare saldamente il discensore a valle e sbloccare quello a monte. Quando questultimo scarico, disinserire la corda (g. 4). 7. Sbloccare la chiave del discensore a valle, lasciando mezzo giro di sicurezza (nel caso di corde veloci) (g. 5). Attenzione: questa tecnica presenta dei limiti 1. Qualora fosse presente un frazionamento a valle della giunzione, per superarlo rapidamente necessario eliminarlo (g. 6), sempre che non vi sia il rischio di tranciare la corda nel corso della discesa, o il pericolo di caduta sassi. Qualora ci non fosse possibile, si proceder al superamento del frazionamento con la tecnica del pendolo (vedi tecnica successiva). 2. Se a valle del nodo di giunzione presente un frazionamento con ansa eccessivamente corta (fatto che impedisce di costruire la chiave di bloccaggio), si dovr ricorrere direttamente alla tecnica del pendolo.
4. Inserire il secondo discensore a valle con metodo Vertaco (g. 6a). 5. Eseguire una chiave di blocco avendo cura di bloccare saldamente la corda ad ogni singolo passaggio sul discensore (g. 7a). 6. Abbassare eventualmente il bloccante n sopra il discensore (g. 8a). 7. Sollevare il ferito con il pendolo no a scaricare il discensore a monte (g. 9a). 8. Disinserire la corda dal discensore a monte ed invertire il verso del pendolo, no a caricare il ferito sul discensore a valle (g. 10a). 9. Allentare il pendolo e togliere il bloccante (g. 11a). 10. Agganciarsi corti sul maillon del ferito (g. 12a). 11. Eliminare la chiave e scendere (g. 13a).

tecniche accessorie
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5. Inserire nel discensore la corda a valle del frazionamento (sistema Vertaco) e metterla in tensione (g. 3).

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