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Quelli che pasticciavano con l'inchiostro di Dio | l'Occidentale

24/04/11 17.27

Letteratura cristiana

Quelli che pasticciavano con l'inchiostro di Dio


di Luca Negri
24 Aprile 2011

Mentre le furie della pi grande e spietata guerra mai conosciuta a memoria duomo infuriavano sul mondo, un gruppo di signori si riuniva regolarmente in un appartamento delluniversit di Oxford il gioved sera e al pub quasi ogni marted mattina. Si scolavano pinte birra, infatti, ma soprattutto discutevano di letteratura, filosofia, religione e si leggevano a vicenda poesie, saggi, brani di romanzi di loro creazione. In fondo non erano nemmeno cos inconsapevoli del fatto che i migliori di loro stavano lasciando un patrimonio prezioso a tutta la cultura mondiale e contribuendo enormemente al risorgere della civilt occidentale dopo il collasso di quei giorni. Formavano solo uno dei tanti caratteristici club universitari britannici fondati e animati da studenti e professori, ma i tre membri pi influenti e carismatici rispondevano ai nomi di Charles Williams, Clive Staples Lewis e John Ronald Reuel Tolkien. Erano Gli Inklings (qualcosa come quelli che pasticciano collinchiostro) e cos intitolato il bel libro di Humphrey Carpenter, brillante biografo di eroi letterari anglosassoni (Pound, Auden, Waugh, lo stesso Tolkien). Leditrice Marietti ne ha appena pubblicato (nella collana Tolkien e dintorni) una nuova edizione e traduzione che amplia quella pionieristica di Jaka Book datata 1985. Si tratta di una lettura che non dovrebbe interessare solo ai cultori de Il Signore degli Anelli, bens a tutti coloro che hanno a cuore le tesi del pensiero conservatore, le origini e i destini della cultura occidentale e della sua genitrice, la cristianit. Perch Tolkien, Lewis e il meno conosciuto a livello planetario Williams erano tre grandi artisti, tre pensatori conservatori e tre cristiani particolari. Condividevano le stesse idee forti basilari e si distinguevano per alcune sfumature e divergenze che in realt sembravano correre parallele e complementari. In comune avevano una certa vocazione a contrastare le tendenze
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intellettuali e politiche del loro tempo. Rifiutavano gran parte delle opere contemporanee: Lewis polemizz per anni con il modernismo di T. S. Eliot, Tolkien deplorava quasi tutta la letteratura prodotta dopo il Medioevo (riteneva Shakespeare un autore sopravvalutato), mentre Williams era meno ostile alle novit poetiche (e con laurore di The Wasteland collabor assiduamente). Passioni condivise erano quelle per i miti nordici e celtici, per il movimento Preraffaellita dellepoca vittoriana (e per il grande William Morris, inventore del genere fantasy), per il genio di G. K. Chesterton. Credevano che il mito fosse realt, che limmaginazione delluomo potesse riflettere verit eterne, che lo scrittore non fosse altro un sub-creatore sottomesso al Creatore primo, che con il cristianesimo il mito si fosse finalmente fatto carne e storia. Erano anche convinti dellesistenza del demonio e coltivavano una cruda e fanciullesca fede nei valori oggettivi per contrastare il relativismo trionfante. Gli Inklings temevano il comunismo sovietico e il nazismo (vi vedevano forse incarnazioni di Sauron, il male assoluto che nel mondo del Signore degli Anelli dimora ad est della Contea, la terra degli Hobbit che ricorda tanto lInghilterra). Durante la guerra civile spagnola avevano simpatizzato per quello che ritenevano il male minore, Franco. Non erano comunque sinceri democratici come si dice oggi: per Lewis la democrazia era necessaria solo perch la realt del peccato originale sconsigliava affidare troppo potere a pochi uomini, Tolkien invece confidava ancora in gerarchia e monarchia. Li chiamavano i Cristiani di Oxford, e ognuno di loro era cristiano a modo suo pur essendo tutti ostili al modernismo religioso, alla tendenza ad espellere il mito e il soprannaturale dalla verit cristiana. Wiiliams era fortemente attratto dalloccultismo rosacrociano e dalla magia, Lewis era un anglicano, apologeta di un cristianesimo giustificabile razionalmente e romanticamente, Tolkien era un cattolico romano sorretto da una profonda fede nei sacramenti, nella presenza di Cristo nelleucaristia e nei santi. Wiliams metteva tutto ci (aggiungendovi Dante, Milton, la saga di re Art) nelle sue poesie e nei suoi romanzi polizieschi che si trasformavano in lotte metafisiche e magiche. Lewis interpretava il mito cristiano in romanzi fantascientifici, libri per linfanzia (il noto ciclo di Narnia) e novelle altamente didattiche (come The Screwtape letters, tradotto da noi con il titolo Le lettere di Berlicche). Tolkien inventava con Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli la mitologia, la geografia, la storia e le lingue di un mondo intero. Un lavoro decennale per trattare gli argomenti a lui cari: la Caduta (delluomo a causa del peccato pi grave, la sete di
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potere) e la pericolosit della Macchina (ovvero gli strumenti esteriori, tecnici e industriali per dominare la natura). Nel 1945, con la morte di Williams e la fine della guerra i legami reciproci si fecero meno stretti, gli Inklings smisero di frequentarsi assiduamente. La loro parte lavevano gi fatta. Cera da ricostruire lEuropa e le loro opere cominciavano a circolare. Fu uno sberleffo nei confronti della cultura ufficiale, laica, progressista e sempre pi spostata a sinistra il fatto che Le cronache di Narnia e la saga dellAnello venissero lette in principio soprattutto da bambini, operai e gente con bassa scolarit. In pochi anni si sarebbero diffuse in tutto il mondo. Quei signori con birra in mano e il medioevo cristiano nel cuore avevano e hanno ancora molto da insegnare al mondo moderno.

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