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Acerca de este libro

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BIBLIOTECA NAZ .
Vittorio Emanuele 1 !!

XIU
A
42
NAPOLI
IL ! XXX
w XIH
* MUL
PIE, ET DIVOTE DI M.
Giovanni Taulero .
SOPRA LA VITA ,> ET
PASSIONE DI GIESV
CHRIS I O.
Tradotte in volgar Fiorentino dal Reuerendiß .
Monſig. ALESSANDRO Strozzi,
Gentil'huom Fiorentino ,
m Veſcouo Volterra ?
Appreflo alcuni eſercitij nó mé cattolici,
che dotti di M. Niccolò Eſchio ,
Tradotti per lo medefimo.
' CON LICENTIA, ET PRIVILEGIO.
.
atera
Pulchii

N O DIN
JA .
IN FIORENZA
ITY
Apprcflo i Giunti. MDLXXL INC
::
병 O
CI,
AL MOLTO REVER .
S. MIO OSSERVAN .
I SIG . LODOVICO MARTELLI ,
Canonico Fiorentino >, Protonot. Apostol.
oral preſente CONSOLO della
Accademia Fiorentina .
L diſiderio ‫و‬, che io ho
hauuto ſempred'haue

關。 re occaſione di moſtra
re à V.S.R.qualche
Segno di gratitudine
per la ſua benigna natura , per la
molti meriti ſuoi,emaſſime conoſcena
do io deſferle infinitamente obligato ,
m'ha delcontinuoſpinto àfarle quals
chepresēte degnodi lei,ma,perche io
ſonpriuo di quelle virtù,cheà glaltri
foglion dare occaſione di gratificarſi
quelleperſone, che meritano ,fi come >

merita lei; epoi cheio nonpoſſo donar


le al preſente del mio propio hauendo
bauuto commodità di correggere que
štopreſenteLibretto,chepurhora di
nuouo ſi è ristampato, molto, vtile,> e
molto diletteuole , à coloromaſſima
mnente, i quali ſi dilettano del medita.
2 re
re continuamente la vita,dationidi
N.S. Giesv CHRISTO, efa
pendo io , quanto ſimili coſe le fie
no à grado,mifon riſoluto di preſen
targlielo perſuadendomi,cheella nor
riſguarderà alla baſſenza di colui,
che glelpreſenta,ma con allegro ani
mo accetterà questa amoreuolezza ,e
tanto maggiormente, quanto viſi con
tengon dentro concetti altiſſimi ; ag
giuntaci à queſte coſe vna Epistolade
Enrico Sufone huomodi grandiffima
Fantità,e di profondiſſimaſcienzatra
dottada me dal Latino nella nostra
lingua Fiorentina . Prenda adunque
V.S. R. queſto per caparra dellaſer
nità mia verſo dilei, e con migliore
5

occaſione affetti da me.coſe, ſe non di


piupregio almeno di maggior quanti
tà,e io deſiderandolemaggior gran
dezza , pregherròN. S. Dio , che
lunghiſſimo tempolaconſerui felice.
· Di Firenze à disi di febbraio 1572 .
1
Di V.S. Molto Reseren .

Ser.Obligatiſ .Gionam Tan


id te
ALLE
ci di
A VENERANDE
fie Μ Ο Ν Α C Η Ε
CA.
D'Annalena.
10 %

ui , Di FIRENZE
ANI
23
19C
Con
g. Aleſſandro Strozzi dice vera pace,& fale.
d to nel Signore Gieſu Chrifto .
O mifarei indubitata.
=ra
menste aftenuto dal pubb
car laprefente opera, ſo
ELE io haweſi veduto, che la
mifoneſtata per arrecar
-C
molta gloria appreffo al
mondo:per la quale io,co
di mefragile,nelcercare bu
i miltà mi nenißi, a guiſa del Farufco,adalar van
>

} namante in alto. Maperche io foncerto chemolto


honor temporale non me ne puo riſultare,per noden
fer difmiocoſa veruna,eccettuatoalquanto di fatica
deltraſportarla di Latinonella notra lingua Tor
cana;miſono indotto a farlo,folo ad ottilita voftra,
reuerendo Priora e ſorellenel Signor dilette,cong
Fondoquanto la fiagioucuole aciaſcuno, conlaſpe.
senzadi me medeſimo, al quale mediante quella è
* 3
auuenuto diſpender vtilmente molto těpo,confideran
douigli infiniti benefici riceuuti dall'ottimo, o gră
dißimo Dio medsantela paßione, & morte dell'uni
genito Figliuot ſuo,ilperchenon deſidero altromque
fta mia fatica,ſe non che,come ioho apparato dalla
uita, o morte di Chriſto u confcer meſteſjo in un
modo perfetto,cioè.Cheio niente foro,nienteſo, nič
tepoffo,ſe non quanto a luipiace,e a reputarni al
thora honorato,& glorioſo quando ioſarò tale nel
coſpettofuo,benche dishonorato, & confuſo dalmon
do,cocioper amor di Chrifto;talche iopoſſa dire in
cõpagniadelApoſtolo. Sia dame lotano ilgloriar . 2

mi m altro che nella Croce del Signore Gieſu Chri


Sto.Ne miparrà ucquiſtar poco,ſecomein me credo
haver fattoqualchefrutto circa queſta fanta,o di
nina virtu dell'humilta vera per mezzo di questo
Christiano libretto ,compoſto dal non men pio che di
noto Giouan Taulero ancora n 'anverràparimen :
tech'e'riuolga alſommo beneildivotißimocuor vo,
Stro,e di tutte quelle anime Christiane, che in of
So,veggendoletriſtec,lepasſionigli affanni,itor
menti,la Croce, la moriedel loro dolcißimoſpo
0,s'ingegner anno d'imitarlo , a lui totalmente
fidedicherinnu.anzi, che ſepur un'anima fola ria
porteràgiouamento dellegger questoſento trattato
miparrahauer conſeguito da Diobenedetto un duet
no,chetrapaſsitutti e'tefori temporali. Ne mi diffi
dereidiconſeguir queſto miofine viiuerſalmentecó
sal mexxofelmondorolfjeinparteconocer,quati
beni peruenghinoin noi daqueſtamerauiglioſa paf
fione,perchemaiſipeſerebbe adaltroche d abbraca
ciarla
- diarlacon tutto'lcuore,comevera ,es vnicusperam
- 24 d'ogninostro bene trasformandocioltr'a queſto
inchriſto crocififfo inquel modo,che ptılměte ſimo
"H ſtranelli eferciti del moltochristiano,et dotto Nic
Flacolo Eſchio, aggiuntqui da me,comeanco Latina
2010 menteſeguonoelnoſtro Taulero.oue perfettamente
ié. Si mostrailmodo del purgarſidapeccati,dell'illumi
ale narſi,er dell' vnirſicon quellmcomprēſibile@eter
od naMaefta:icui donitacendo, exilaſciandoglipiupro
sto conſiderareachileggera , gušterà quanto è
E' ſcritto qua dentro: pregherrò voi Reuerenda Priora,
· che facciate fi appreſſo al nostroſpoſo,chemi difpon
i ga in modo l'intelletto, eu la volonta,che io maihab
te binardıre depenfare,parlare,o fare coſa che non ſia
di ſecondo ilſuo Santo volere. Egliviami,vi confermi,
vaccrefca ,eo benedica.
ti
s)
u
UX
DEL TAVLER O
mile il petto alla diuina gratia tua , ecco
che io mi conuerto tutto a te, ecco cheio
innalzo tutte le mie forze aa lodarti & rin
gratiarci, & cõ le forze tiapro il cuormio
fa (ti prego ) ch'e fia trafitto cô gli razzi del
la charità diuina, & chefia illuſtrato dalli
fpleodori della diuina chiarezza tua , ac
cioche io riſguardi dentro il fondo del.
la animamia , & vegga,& conoſca, quanto
io ſono diſcoſto da te Dio mio , & vegga
ancora quali colpe, & quali vitij miimpe
diſcono dall'amore, & feruitio tuo , & mi
fanno indegno di riceuere nell'anima mia
l'influſſo della tua diuinagratia. O ſigno
se Dio mio, tu mi hai inſino á qarin mo .
do abbracciato, & circundato con li tuoi
immenfi doni , benefitij, & gratie fpiritali
con vna tua incöprenfibilecharità,che io
non pollo naſcondermi dal caldo dello
amore tuo,& ritenere lo ſpirito mio , che
non ti lodi, certamente che il cuor mio
con tutta la facultà che e'puo ,deſidera di
lodarti, & di ringraciarsi, lo ſpirito mio fi
rallegra copioſamente nelletue lodi , &
l'anima mia ti maga'ifica , perche la tua
gratiaè gráde ſopra dime,ma chi ſono io ,
oaltiſlimo,& onnipotente creatore , che
io habbia ardire di lodartı? In che modo
harò io ardire di aprire la impuriflima
bocca mia imbrattata di tanti vitijama
nifeſtare la potenza,& vertu tua: Anzi che
coſa potrò jo penſare , intendere, & parla
л ii
4 MEDITATIONI
se di te,cheſei iminenfo , inuifibile,incom
prenGble,imperfcrutabile ; accioche io ti
poſla lodarc, ammirare, & magnificare,
non potendo io ,neeitimarti, de capirti,
ne perſcrutarti: finalmente, ancora chero
terribilc , & incomprenſibile maefta, & al
tezza ) io vile homicciatto , & paglia vana,
non fia fufficiente a lodarti non potendo
comprendere, nete , ne l'opere tue , tutta
yolta io debbo -lodare, & efalcare, & ringra
tiare te dio mio , perche tu ſei tanto am,
mirabile,eccelſo,incomprenſibile, imper
ſcrutabile , che tutte le creature ne con lo
intelletto , ne con la ſottilità dello inge.
>

gno,ne con la ragione ti poſſono compré


dere,fé non tanto, & in quel modo,quan ,
to tu dai loro per gratia tua,che di te pof
fino intendere . & fe gia quelli huomioi
profani,&i Gentili fecero figran fetta, & fi
yanțarono tanto de grandi;potenti,&im
mortali Dij loro,perche eglino erano ſun
tuoſamente, & artifitioſamente fabricati d '
Oro , & dialtre coſe pretioſe;(e qualinel
yero ' per queſto ſolamente ſi poteuano
chiamare immortaliqperche mai non heb
bero la vita quanto è coſa più giuſta a me
fárfeſta io te onnipotente fignor mio? La
cuipotenza è tanto grande,che tu empi il
cielo, & la terra della gloria della maeſtà
cha ,tanta è la bellezza che la fia ammirata
od Sole , & dalla Luga , & datutti quanti
gli elementi:& gli ſpiriti angelicimente
grande
DEL TAVLERO S
mente fi rallegrino, & fi dilettino nel con
1 templare te. tanta è la vittu tua, che tu fai
→ tremar la terra con vno ſguardo ſolo, tano
1 to è merauigliolo elvalore, che tu hai
prodotto il cielo, & la terra con la parola,
1 & tutte le creature ſono ſottopoite alla
E, volontà tua , tanta è la ricchezza , che cio . *
che fi contiene nel cerchio del cielo,& del
la terra , ſenza alcuno mezzo fiappartiene
a te , & turte le coſe chefi contengono in
loro, da te ſon gouernate & moderate ſen
za alcuna cură,o ſollecitudine,finalmente
3 tanta è la bontà, & clemenza, che la miferi
cordia tua fia ſopra tutte l'opere tuc . Per
cioche e non è alcuno viliſsimo'vermine;
ne alcuna creatura (ancora che abiettiſsi
ma) che non fia partecipe della tua gratia,
& che tu di quella ti dimentichi, che tu
i non la ſostenti, & nutrifca nel tempo fuo.
Gia ſe dalle merauigliofifsime operatio
. ni tue ó onnipotente', & benigniſsiáo
Dio, noi poſsiani'o conoſcere;& compren
dere te,ellertanto potente,ſauio , & buono
hauendo creato tutte le coſe tanto mira
bilmente,& artificioſamente fenza alcuna
E fatica , tanto fapientemente ſenza folle
citudinc le gouerni , tanto benignamen
te le conſerui ſenza diminuire in alcu-
no modo le tue ricchezze? Quanto adun
que in te ftefio ſei potente , lauro ; buo
no,& merauigliofo, ellendo l'artefice , piu
ſublime , piu cccellence , & piu degno
>
А iii
6 MEDITATIONI
che non è l'opera formata da lui , percio
che cô la medeſima facilità ancora mille
cieli ,& mille mõdi potreſti creare , regge
re, et ſoftenere, cometu fai va cielo, etva
modo ſolo.In che modo dūų;o onnipoten
te, potrò io parládo eſprimere le tuelodi?
Delle quali l'intelletto di tutte le creature
A ancora delli ſpiriti celefti mancano ,è
clementiſſimo Dio ,io ſo che tu non hai
biſogno delle operationi, et lodi noſtre ,
eſſendo ſempre in te ſteſſo abondantiſli.
mo d'ogni lode , perche in te ſtello tu fei
ſemplice, & perfetto Dio, ilquale tutte le
creature con alcuna opera loro non poflo,
no ne accreſcere, ne diminuire tutta volta
tu ti degmi d'effer lodato dalle indegne,
& fragili creature tue.per tanto ,benchela
mia lode (ò amabile Dio mio )alla rua fu
blimepotenza, incomprenſibile ſapienza,
& ineffabilebontà tua fia troppo tiepida,
vile,& indegna, tutta volta degnati d'has
uerla grata , & fuppliſca la tua bontà,quel
lo che non può la debolezza mia.O beni
gniffimo ſignore , benche io nó fia degno
di lodarti, nondimeno io ſono obligatiſ
fimo aa farlo.In che modo potrò io ellerti
ingrato per gli varii doni,& benefitii tuoi?
come potrò io contenermi, & aftenermi
dalie tue lodi, non reſtando tu mai di far
mi bene? O mifericordiofiffimo Gieſu ,
quanto defidero io di accumulare, & ragu
nare nell'Arca del mio cuore e' benefitii;
& tutta
DEL , TAVLERO 7
& tutta la benignità che tu hai vſata uerfo
di me , & per ciaſcuno bencfitio tuo darti
yna particular lode, & fingulariſfimi rin
gratiamenti: Ma chi è ſuffitiente, fignore,
a peafare, & penetrare el profondo della
bõrà tua, o miſurare la larghezza del tuo
amore? chi annouererà, chi comprenderà
la moltitudine de benefitiituoi,e quali cæ
cihai dati , & dai ancoraogni giorno.Ma
2

ancora che queite coſe fieno impoſibili a


tutte le creature,tutta volta nõ fi partamai
dal miocuore,quella degniſſimaopadella
noſtra falute, nella quale il ſupremo amot
IC tuo piu che altroue rilucc.
Diuota meditatione , o rendimento digratie della
incarnatione, uita di Giefu. Cap. 2 .
I tiadoro Gieſu Chrifto, Re d'Iſrael, la
me della plebe,fignorede ſignori,princi ,
pe della pace, virtudello onnipotéte Dio,
Sapiéza del padre.Io ti adoro cõciliatorde
lihuominipietofiſfimoaguocato de pecca
tori, refrigerio delli affaticati, folazzo delli
oppſli,premio di tutti e'giuſti.Io ti adoro,
padre della vita , medicina della anima,co
ciliatore della plebe , ricomperatore del
ſecolo, Allegrezza del cielo , placabile , &
)

grato facrifitio ; hoftia pacifica , il quale


per l'odore de tuoi veſtimenti benigniffi
mamente inclinafti, & commouefti il pa
dre,che ftaua in alto , a rifguardare l'infer
A iiii
8 MEDITATIONI
mità, & miſeria noftra , & eſaudire e pian
ti & i lám'enti noftri, & riceuere noinel.
la ſua gratia , O miſericordioſiſsimo Gie .
ſu, ecco che io confeſſo la grandiſsima be
nignità gratia tua, la quale nc hai cõcefla
(mercè della eterna bótà tua) fenza noftri
meriti , & ti offeriſco il facrifitio della lo
de, & ti rendo le debite gratie per tutti é
benefitii , è quali tu hai coferiti a noi , a
noi dico,ſeme cattiuo, vafi d'ira,figliuoli
réprobi, ſeruiinutili , rei della dannatio .
ne , & della morte , & peccatori. Ecco che
io ti lodo, efalco , benedico , & fingratio
con tutta l'anima , tutto ilcuore , tutte le
forze, & con tutta la poflanza mia, grande
certamente è ſopradinoi la miſericordia
tua , percioche eflendo noi tutti figliuoli
della dannatione, et dell'ira , e tuoiini
mici ,macchiatidallabruttura delpeccał
to originate, violatori dellatua imagine,
deftruttori del tuo tempio , quando dia
co) il ferpente antico nehaueua macchịa
ti col ſuo vetetio ,allhora tu ti ricordafti
della tuamifericordia, & dalla céleſte habi
tatið tua guardaſti in queſta valle di lagri
me; & haưeiti mifericordia delle noſtre la
grime, & eſaudiſti è noſtri pianti tocco
intrinſecamente dal dolore del cuore, &
molló da cópasfione ſopra lamiſeria del
tuo popolo . Et inſieme fi acceſe il cuore
.

tuo d'Amore, & béche tu fuſsi vero figlio


to di Dio , che habiti vna luce inacefsib
his bile
DEL TAVLER O. C9
bile, & foitenti tutte le coſe' con la tua di
1. uina virtu,& moderi ,& reggi,ogni ccfa có
la tua diuina fapiéza nelcoſpetto del que
Je tremano gliangeli,&al tuo nomeogni
ginocchio dipiega,tutta uolth no ti feiide
i gnatodi inclinarela tua ſublime potéza
a queſto tenebroſo carcere di queſto carti
e
uo ſecolo, &diuétare partecipedella infer
mità, & miſeria nfa, & ueftirti di queſto
i nfo ſacco mortale ,acio che coeffo,media
te la tua diuina potenza,tu inghiottisfila
noftra miſeria,& infermità Arricchisfi la
nía pouertà ; facesſi riſurgere alla ererna
2 vita la mortalità noftra · Lauasſi & ſcarr
.

cellasſi i vitii noſtri . Reftituisſi alla ſua


.

priſtina innocencia la noftra natura. Scio


gliesfi la noſtra prigionia alla libertà del
lo ſpirito . Et finalmente riparasſi alla
perpetua gloria la noſtra miferabile rui
na .Ne mandaftiad eſequir l'opera della
noftra redentione un'Angelo , o uno de
Cherubini , o Serafini , ma tu proprio
veniſti per commesfione, & voluntà del
padre tuo, la ineffabilè bontà del quale
noi habbiamo prouata grandemente in
' te', verbo fuo fempiterno) non che tu
mutasſi luogo , ma ci moſtrafti la tua
preſenza per l'humiltà , imperoche del
leno del padre ſei venuto nel purisſino
verginale , & integrissimo corpo del
la .. pudicisfima , & dolcisfima Vergi
ne Maria , nel cui ſagratisſiano corpo
A 5
IO MEDITATIONI
la fola virtu dello ſpirito ſanto ti fece inge
Derare , & naſcere nell'humana natura , in
un modo però che tal natiuità no detrafle
niente alla dimda Macſtà tua , nediminui
Jaītegrità caftiffima della beatiffima vergi
ne , Ő marauiglioſo , & incomprenſibile
commertio,il fignore della gloria ha data
la ſua altiſlima diuinità p la noftra infer.
mità humana. Il fattore delle creature no
fi e ſdegnaco veſtirſi della forma del feruo,
& non ſolamente preſe la forma del feruo,
mahumiliato ancora, & riputato quafi nid
te , & quafi vno abietto vermine, & come
träſgreflore,& empio, & quel, che ha a giu
dicare e’viui,& morti, è codénato alla mor
te ignominiofifs.della Croce.O Gieſu ama
biliſs. quáto grandemente cihai tu amati
da principio ?Non ti era egli a baſtanza di
effer' fignore, creatore, et protettore no
ftro ,chetu hai voluto eller ricomperatore,
compagno, fratello , carne, & ſangue no
ftro , & efter partecipe dell'infermità,pouer
tà,& mortalità noftra? El quale certaméte
non hai biſogno di cofa alcuna.Etin mo.
do ſei diuentato pouero , & hai guftato l'
amárezza della nſa miſeria, che nello ſter
ſo tempo della natiuità tua tu non haueui
pure vna picciola caſa hereditaria,doue le
tue tenere, & picciole membra fi poteflero
riporre, & efler'albergate, eſſendo fignore
dei cielo, & della terra , ma na ceſtiin vna
Atalla alicna , & permettefti,che e'tuoi to
neriſs.
DEL TAVLER O. ' IL
neriſs.mebri foffero collocati in vna man
giatoia alpra, &in panniviliſsimi inuolti,
& la tua benedetta , & pietoſiſs. madre ac
catà afto indegno luogo in pfto dalle be
Atie irrationali. ObuoGieſu ,qual cuore e
ģl che’nó inteneriſca,no fraccenda d'amo
3 re,non.fi inciti a deuotione, non ſi muoua
a compaſſione , quando noiconfideriamo
ő la tua grandiffimapouertà , merauigliofa
humilta,& il feruériſs.amore tuo verſo di
3, noi, quáto preſto cominciafti tu a ope
rare la noſtra ſalurc:Etquanto itudiofamé
le te la conduceſti a termine ſecondo la volā
câ del padre tuo:Ne diſpregiaſti pure vnº
r picciolo Momento di gempo, che tu non
3 Io ſpendesfi perfettamente per la ſalute no
ftra,et dal principio della natiuita tua co
minciafti ad aftliggere te ſteſſo , & patire:
& per qual cagione è dolce Gieſu , voleſti
- tu eflere tanto bumile,tanto poucro , & tã .
y. to abierto ,ſenon perche civoleſti inſegna
er re la humiltá beata , & ci commendaſti la
ce santa pouertà . Et però pigliafti la noftra
natura humana per farcipartecipidella di
1 uinità tua , ſei fatto figliuolo dell'huomo,
al perche noi diucntaflimo figliuolidi Dio.
diucntafimo,dico, per adotione, & gratia
le quello che tu eternalmenteforti pernatu
0 ra, naſceſti in vna ſtalla per conferuareno
e ſolamente glihuomini,ma ancora le be
2 ſtie, furti poſtonella merigiatoia , &fatto
>

fieno, pche ta fuſti rako delli humili giu


6 ti
men ,
12 MEDITATIONI
menti , cofi era certamente neceflario ,
Ò Signore , che tu dineniski fieno . quae
do gli huomini erano diuentati beltic,
pero cofrdiſſe il Profeta ; B Grumenti di
Tono putrefatti nel loro fterco , Cod
nelle bruttezze de vitii , 8c accioche que
fti beftiali huomini fi pafceſsero': Hrver
bo fu fatto fieno , cio è carne, perche
ogni carne e fieno , & perche e medefimi
foffero cauati della ſtalla de puzzolenti
uitii , Chrifto nacque nella ſtalla . Ho
sa adunque ò huomo che ſei dedito a
tuoi fenfi, adora quello che giace nella
ftalla y el quale hai difpregiato , padro
nedel cielo :adora , a beftia , & giomen
to , quello che huomo non volelticond
ſcere ; conuertiti horamai a ello nella
miferia , & efilio di queſto mondo , al
quale voltaſti le ſpalle nelle delitie del
paradiſo del piacere , honora hora la man
giatoia di colui', ilprecetto del quale
tu hai violato , paſciti hora di fieno :
il qualc abandonatti il pane dellı angio
110 Re della gloria onnipotente , qual
charita ii vinſe,che tu diuentafti tanto
pouero , tanto humile tance abietto 3
per amore di me peccatore ,& piccolver
mine ,' & ti collocafti in una fporca ſtala
>

la fra gli animali bruti , el quale ſei dal


li angeli adorato in cieto ? Ti ricreaſti
con fattc ,il quale ſei il pane delli angeli,
ti involgeſti in vili pánicelli;el quale ador
ni
DEL TAVLER O. 13
ni il ciclo di ſtelle & veſti e cuoi fanti di
ftole d'oro .Maancora nella tua infantia &
innocenza.lafanguinoſa mano de tuoi ni
mici non fi aftenne dalli tuoi teneri mem
bri , A penatu eri nato & ancora giaceui
nelle caftiffime braccia della tua dolciſs .
madre , ripofandoti ſuauemente nel ſuo
>

materno petto ,& con defiderio ſucciando


quelleverginalimammelle,ne ancora ha
ucui detta parola ad alcuno Et gli huomi
ni 'crudeli , & empij cercauano di pri:
uarti divita .o dolce Gieſu quanto prea
fto fi leuarono contro di te gli iniqui-tuoi
nimici . Quanto piccolino cominciaſti a
Patire .
Inlieme con la ſtella ctà crebbe toco l'affli
tione già haucui cõpito a pena otto giorni
& peramore mio ſpargeſti il tuo langue
infantile, & innocente,& comeobligato al
peccato & alla legge, ſecondo la legge fu
Iti circunciſo,acciochetu conferualli,con
fermaſli, & ſantificaſſi eſſa legge, & accio
>

The la infantia , e pueritia tua fufti uno


eſempio di religione , & uno fpecchio
delle uirtu ,non leguitanti la vanità del
fecolo', non cércaſti alcun piacere, o dileta
ratione d'animo', he giuochi puerili ,' n
compagnie ,& uenticule defauck
nelle
fi huomioi doue non ſi trattanó fe non co
ſe temporali & vane.
Ma nel tépio col culto , & cõpagnia di tuo
padre fuſti trouato nel inezzo dedottori .
a vdire
14 MEDITATIONI
avdire & interrogare gl'huomini,quale ſei
la ſapienza del padre, tignoredelle ſcientie,
verità eterna & verbo diDio , il quale era
nel principio ,& per darci una certa forma
d'obedienza humilmente ti ſottometteſti
alli tuoi parenti , ſtando ſuggetto loro , &
pureti ſono ſottopoſti tuttigli elementi ,
a te è ſtata data ogni poteſtà inciclo & iq
terra , tu hai le chiaui della morte & dello
Inferno; Dipoi quando tu creſceſti nella
pienezza di unagiuſta etâ & appsoſi il té
po che tu metteiti mano a coſe forti, vici.
fti da mattina in ſalute del tuo popolo &
come gagliardo gigante , allegro uſciſti a
correr la via della noſtra pouerta.
Etper inſegnarci primicramente la virtu
della humiltà beata(principio & fondamé
so di tutte le virtu) innoceate agnello te nº
andaſti al tuo deuotiſfimo feruo Gioua
batiſta ,che cõferiua il batteſimo della pe
nitenza a peccatori, non altrimenti che ſe
tu fufti peccatore,domādaſtid'eller batte.
zato da lui,ilquale nõ haueui mai ſentito
alcuna macchia di peceato,no pche tu ha,
ucfli biſogno di eſſere bagnato nell'acqua
& lauato , ma perche piu pre to tu bene.
diceſti l'acqua có te ſtello ſagroſantavatio
ne , & a noi conſegraſti il battelimo, per
il quale noi haueſlimo ad effere purgati da
tutte le macchie de peccati,figoificando
certamente te eſlere il vero Mella promeſ
ſo a padri,& eller Chrifto ,cioè voto ,& A
gaello
DEL TAVLER O. 15
gnello di Dio immaculato , che togli uia
>

e peccati del mondo.


Appreflo in virtu dello ſpirito andaſti nel
diſerto,accioche come ualente capitano ci
accreſceſli l'animo nella battaglia. Tu fu .
Ati il primo a entrarui , cominciando va
fingolare abbattiméto col noſtro crudeliſ
fimo nimico , & lo gittaſti per terra ſubito
nel primo affronto sbattuta ogni ſua for :
za, accioche vinto per l'huomo rimanelle
confuſo, & reftaſſe digloriarſi di hauere
l'huomo . Lione
gia vinto ,& ingannato
Inuittiſs. quanto gagliardamente , & con
quanta fatica haitu ordinato la ſalute no .
ftra per commuouere noi tuoi membri de
boli, & darci animo a entrare nelle fatiche,
E & à combattere. Percioche non tiſpauéto
la ſolitudine dell'heremo, neimpallidifti
per le tentationi del diauolo , non ti im.
pauri la moleftia della fame,non l'afprezza
della penitentia, ne ti fece tedio finalmen
te la fatica dell'orare,meditare,& vegghia.
re,pcioche la ſalute delli tuoi membri che
ftauan male, ſempre fi riuolgeua neltuo
petto,per gli qualia guiſa di fedeliſs. padre
di tal forte fartifollecito , & con tanto ftup
dio ti affaticafti,accioche tu ci aricchiſti di
beni eterni, & ci acquiſtasfi vno teſoro di
virtu & di tutti e meriti che mai veniffe
meno , dal quale atrigneſlimoabondante
méte quello checi potefle mancare.di poi
percheil lume diuino che era naſcoſto dé
tro
10 MEDITATIONI
tro di te , ſotto il velame dell'humanità
tua non ſi poteua nalcondere,tu permette
fiche il lume della celeſte dottrina , & fam
pienza tua publicamente rilucefle, accio
che tu illuininasfi alla fede tutti e mortali,
tu palefatti il regno di Dio a tutti quelli
che erano in quelli luoghi confermando
le tue parole con opere merauigliofe,& có
miracoli. Et dichiaraſti la tua diuina poté
za a tutti e deboli , & che ſtauon male, ne
>
dinegafti la tua benigaiſs. pietà , accioche
tu guadagna sfi, & fanaſsihuom
intelletto tutti. Ma in ueri
tà che lo delli ini era acce
cato , percio che non ti riceuerno co amo
>

re , come faluatore loro , ma piu preſto co


cuori loro ſi partirono da te come incas
tatore , & feduttore maligno ,& ancora di
{ pregiarono la tua dottrina, differo male
delle tueopere,ne tenner conto de miraco
li , & non ſolamente furno ingrati a tutti
queſti beneficij tuoi,maancora in cambio
di amarti,& riuerirti, preſero occafione di
accuſani ingiuſtamente , ti hebbero in
odjo ,ti perſeguitarono, & ti beſtemmiaro
no dicendo , coſtui non è da Dio , egl'ha il
diauolo addoſſo , follieua e popoli , egli è
vbriaco ,& amico de publicani.Neper que
ftoo agnello máfuetisſimo aprifti la tua fa
cra boccaa dire coſa che egli potefie affi
gere ma ſofteneſti ogni coſa modeſtisſima
mente.perche adunque tanto impatiente ,
& tanto pufillanime lei,o anima mia , quá
do
DEL TAVLERO . 17
là do ti aauicne qualche cofa auuerſa , o ti è
CC data qualcheaffitione, o diſpiacere dalli
huomini ? Non conſideri tu , quanta in
giuria , ſcorco , diſpregio , & ignominia
il ſignore della gloria habbia patito per
li te ? penfi'tu allhora di hauere migliori
Ho patti di lui? Se gli hanno chiamato ilpa
Tó dre di famiglia , belzebub quanto mag
té giormente e domeftici , & miniftri ſuoi ?
nc Ő Gieſu , fapienza di Dio , eterna verkti ,
he quanto chiaramente riluce,il tuolune di
eri uino ſopra i figliuoli di Adam ? quanto fus
ce a noi tutta la tua vita,et tuttal'operatione
20 tua una certa luce ,et guida alla veritas
CO Quanto chiaramente il lume della tua ce
20 lefte dottrina riſplendette nelle tenebre ?
di Quanto tutte l'opere tue abondauono di
le bumiltà, pacienza, charità,aftinentia , eta
CO
finalmente di gratia , et'di virtu : di forte
Iti che in queſte riluceuano a ciaſcuno per
cio fettiſsimi eſlempi di tutta la ſantitàdi ma
di niera che io ritraggo da loro tutto quel
in lo che mi manca,le in qualche coſami oc
TO corre dubítare, lo contemplo nella tua 3
il fantiſsima vita, fi come in vno lucidil
¿ fimo ſpecchio ; imperoche in lei pro
ve ud vna aſpră aftincatia , yna vera e
fo bedientia , vna profonda humiltá, vna
i volontaria pouerrà , vna ineffabile pu
rità , vna merauiglioſa patientia , vna
immobile longanimità , vna coſtan-
te perfeuerantia , vna incompren ---
.fibile
3
18 MEDITATIONI
fibile sharità, & finalmente vi trouo aboa
dantiffimamente vna infinita benignità , &
miſericordia , della quale noi ſopra tutto
habbiamo grandiffimo biſogno, anzi ma
nifeſtamente vi comprendo tuttele uirtu,
quali meco medeſimo io poſlo meditare
nel cuore mio , ſi come dipintcin vna tauo
la,etīuero tu ſei ql libro che il Profeta ved
de ſcritto dentro. & fuori : pcioche tutta la
uita tua eſteriormente, & interiorñéte ab
bonda di dottrina,& virtu ſpiritali . & cera
tamente , chi trita bene queſto libro , & col
profeta lo gaſta, farà dolce nella ſua bocca
come mele. Gieſu miſericordiofo ,quan
te fatiche ſopportafti per cercare, & ragu
nare le pecore perdute d'Israel Quanto
amicheuolmente, & fuauemente le reuo .
caſti a te dal loro errore? quanto piaceuol.
mente le luſingafti,le allettaſti con c'bene
fitij, & con l'Amore le crafti alpadre tuo ?
hora promettendo loro e' celeſtiali doni,
hora minacciandole con li infernali tor,
menti,hora lufingandole, hora riprenden
dole, & che coſa poteui tu fare di piu a que
fta vigna fterile che tu non faceſti ?O con
quanta diligenza ti sforzaſti tu di piantare
la vigna del padre tuone riſpiarmaſti a te
ſtello caldo , ne freddo,fete,fame,neviglic,
ne fatiche, & certamente che il cuor tuo de
tro di te ſteſſo per lo ardente defiderio
bolliua come vna feruente caldaia per si.
portar guadagno al padre tuo , & faluare
tutte
DEL TAVLERO . 19
tutto Iſrael. O che coſa ti renderò io , o
2x dolce Gieſu per tutti queſti ſmiſurati be.
neficii tuoi che coſa è l'huomo che tu hai
a fi grandefete della ſua ſalute, patiſci tante
hp coſe per ricomperarlo , tanto ti affatichi
TC per trarlo al tuo amore , che ti puo dilet
10 tar yn'huomo ſceleratora che coſa è vtile
ed vn peccator immondo? O finalmente che
la commodo aſpetti tu da vn vile, & mifero
ab vermine terreno, che tu l'ami tanto , con
>

21 tutto quanto il cuor tuo ? O ſuauiſsimo


of amatore delli huomini,perche tanto tar
o di t'ho io cominciato a amare?pche ho io
20 laſciato te fonte delle virtu,et vena d'acque
U viue ? perche ho io voltato le ſpalle a te,
to che ſei vn fiume di doni fpiritali, vn'A .
0. biflo di gratic,yn lommo bene, & vno fpec
0

lchio d'ogni perfetione Che pazzia mi vin


e fe, che io non mivergognai ad oftendere
w! fi fedele padre,a ſpregiar vn fignore tanto
i, potente robimemeſchiño io ho abban .
or donato te pane delliangioli,& per la gran
D.1 de pouertà miſono ripieno di ghiande del
ue diſordinatisſimo piacere p ſatiſfar al mio
beſtiale appetito Oreparatore della natu
re ra, quanto micreaſtitu gloriofo , & bello,
ce & io quáto mi ſono corrotto , & inbratta
ie to ?Ecco,ch'el mio cuore è puerfo , & indu
de rato a gui fa di diamāte. La memoria mia
Lio e diſperſa,l'intelletto oſcurato, la volonta
i. corrotta , ł'amor intiepidito,l'aniina mac
dato
red chiata,lo ſpiritodebile, & languido,tutto
co
20 MEDITATIONI
tutto a ſenfi,ſon fatto oditile, & abomine
uole . Tu mihai abandonato , & non me
>

nedolgo ? Sono incorſo ne lacciuoli del


diauolo, & non veggo mi hanno percoflo
& ferito infino alla morte,& non fento ſo
no ſdrucciolato ſulle porte dell'inferno , &
non piango ? Tutta volta, ne per queſto,
inuerità, Ó clementiſsimo Dio, difcoiti tu
da me lagrande,& molta miſericordia tua
mi chiami
tu a te che mi fono lunga
mente partito da te.Tu mi tifi a te,che an :
cora reculo di venire . Tu diftendi le tae :
braccia per riccuere me innanzi che io's
venga z .Tu iochini il capo tuo per ba
ciarmi,& ancora ſono tuttoimmondo, &
indegno . Tu mi vieni incontro con la
gratia tua , inabzı cheio fia riconciliato
teco. Tu mi infondi la gratia ,piu preſto
che io habbia ardirdi domandarla.Finala
mente tu mi paſci delopige luauiſsimo.de
tuoifigliuolieletti.Il quabao tono degno
di effer il tuo piu infimo ftiado, che cofà
ti domanderò io piu per tutte queſte coſe
adunque l'anima ti magnifica; & fi ralle
gra lo ſpirito mio in te Dio mio faluatore
tutte le mie interíora,o fignore,tilodano,
bencdicono, & ringratiano , perche la tua
miſericordia è grande fopra di me, à fe tu,
benigniſs.Gielu mie, tí moftri tanto ama
bile a tuoi nimici , che coſa ſei tu a tuoi ca
a

ri amici ? Per tanto per la contemplatione


di queita cua immenſa miſericordia, & Y
bonrà
f
DEL .IAVLER O. 21
Ene bontà io miſero , & vile peccatore , circo
me di graue peſo delli infioiti peccati miei
.

el vengo a te . O buon Gieſu , & molto hu


ho milmente mi getto a tuoi piedi ; impero
LO che tu ſei pieno di gratia , & grandemen.
& te benigno verfo c'peccatori ,& queſto è
FO, naturale a te , & veramente proprio di ha
tu uer ſempre miſericordia , & perdonare ,
112 anzi gratificare, & far benefitij , dammi
ti prego , che io troui quella medefima
20 gratia , laquale ottenne la feruentisſima
C amatrice tua beata Maddalena & di all'ani
10 ma wia quella parola piena di piacere,
2. che tu diceſti á lei, E ci ſono perdonati ; &
& cancellati e tuoi peccati, perche, ancora
l .che eccesſiuamente fieno graui e'miei pec
to caci , pondimeno e' ſono piccoli al rin
,
70 contro della miſericordia tua . O dolce
1. Gieſu,aiutami, perche tu benisſimo puoi.
de Concedimi il deſiderio del mio cuore,per
che allai humilmente, & miferabilmére 10
grido a te,cancellamimclto perche molto
fe io ti ami , & magnificamcate ti riagra :
tij . Sanami tutto ,accioche tutto ſciolto
-C allegramente ti ſegua , Getta tutti e'miei
3,
peccati nell'Abiflo della diuina miſeri
cordia tua , & quiui tritali , & conſumali
. di maniera che non ne ceſti appreffo di 1
2 te memoria nefluna, percioche io ho fat
3 ta in me refolutione di non offender piu
per l'auucnire te Dio mio.O pietoſisſimo
Gieſu ,poiche io ti confeflo la mia malicia,
moſtram
22 MEDITATIONI
moftramiti prego la bontà tua , & perche
io ti ho dichiarato tutta lamiſeria & pouer
rà mia , aprimi c'larghisſimi teſori della
tua gratia, & inſiemeponiogni tua fatica,
& tutte le cue opere buone,e tuttiè meriti
della tua ſagratillima pasſione appreſlo tuc
ti e' vitii,& negligentie mie, & reconcilia
mi il tuo celeſte padre, col quale tu viui&
regai coeterno a lua in tutti e ſecoli de le
coli. Amen.
Dellauar'e'piedi a diſcepoli . cap.3.

A miſericordia,nelquale Chrifto Gic.


,
ſu haueua ordinato ab eterno di mandare
a perfetione la noſtra falute,& di ricompe
rarci non con oro , argento corruttibili,
ma col ſuo pretiofo ſangue,con vero amo
re come liberaliſfimo padre di famiglia )
volfe fare vna folenne cena con li ſuoi Di
ſcepoli innanzi ch'e fi partille da loro per
la morte acerbiffima, & queſto per ſegno
di grande amore, che eglihaueua uerſo di
loro , & in queſta cena volle fare il tefta
mento ſuo manifeſtamente dichiarando,
che infino al fine,come veri figliuoti ſuoi,
gli haueua amati tutti & che ab eterno ci
haueua ſtampati nel ſuo paterno cuore,&
quando gia la cena era fornita , hauendo
manifeſtato a luoi Diſcepoli , ch'e fi auui
cinqua il teinpo della pallione, & morte
ſua,
DEL TAVLERO 25
!
fo ,& cofi come l'acqua ſempre va a'luoghi
piu basſi, col Dio con la graria ſua entre
più volentieri in vn cuore humilisfimo.
Per l'humilta dunq; la beata vergine di
11
gnoranoſtra vinſe lo inuincibile, ricon
cilio l'offeſo , piacque al ſommo Re , &
i
moſle lui ftello a ripoſarſi nel ſuo purisdi
mo Corpo, ſi com'ella confefla dicendo .
&
©
Perche risguardò l'humiltà della ſua ſer
ua ; per la fuperbia ſiamo ſtaticacciati del
paradiſo ;perl'humilcà restituiti nella glo
ria, & ſe la ſuperbia fu tanto degna di bia
fimo nel'angioli,che giuſtamente furno
eternalmente cacciati de cieli , è quali
non dimeno per la gran gloria , & chia
rezza loro haueuano molta piu cagione
di innalzarſi che non ha l'huomo.in che
modo dunque ha egli queſto ardire di
deuarli in alto comete egli fofle qualche
Ccola Concio ſia chela fuſtanza & la con
ditione, & la natura, & il luogo , & final
'mente tutto quello ch'egliè lo abbaſsi
zno & lo faccino vile , percioche, fe e'uor
ra conſiderare, che coſa è ſia ſtato , chc
coſa fia ,che coſa è paciſca,doue egli habi
ti, & quello che egli habbia ad effere ,
ſentirà ccrtaniente, che la ſua propria.
conditione lo sbatte , & lo abbaſla , & rie
prende il fondo dello cflereſuo dicendo ,
perche ci inſuperbiſci terra & cenere ?
Finalmente , benche il ſignor Gielu per
B
26 MEDITATION I
tutto il tempo della vita fua ne in fegnap
ſe queſta ſanta humiltà con le parole , &
con l'opere , tutta volta gia vicino alla
morte ne volſe piu efficacemente impri
merla , & ne ſuoi diſcepoli,& in tutti noi,
& con opere ſue beatifsime piu eſpreſſa
mente inſegnarla, accioche mai la ſiſcan
ccllafledenoſtri cuori : & in verità qual
maggior humiltà ci poteua moſtrar'il
hoitro dolce fignore chelauare gl'immo
di piedi delle ſue creature:Inchinò feſtef
fo per infino in terra & fecefi feruð di tud
ti e'ſuoi diſcepoli ,chi è quel(vi prego; di
.
temi)che ſenza compuntione, & deuotio
ne potefle riſguardare il Re della glo.
ria (la merauiglioſa potenza del quale
fa ftupire gli spiritiangelici, & contre
moreadorarlo) cinto di vo grembiule tá
to ſtudioſamente lauare gli sporchi pie
di de ſuoi diſcepoli:Sedeuano e'diſcepoli
& la virtù dell'onnipotente Dio ſiabbal
sò infino in terra , & illignore de ſignori
s'inginocchiò innanzi a loro , nel nome
del quale tutte le ginocchia piegare fi
deono. Con quanta humiltà, con quanta
diuotione,con quãto amore poſte in ter
ra le fueſoauiginocchia ſene andaua dal.
l'uno all'altro,& con le ſue candide mani
Dettò le loro brutture,anzigratiofamen
te le lauò , ie raſciugo & le balcio. Ne ſola
mente volſe lauare & baciare e'piedi.del
li amici, ma ancora quelli di quello che
lo tradi
Z
VY DEL TAVLERÓ 27
lo cradi:tutto che c'fapefte ellere ſtato da
lui vēduto tréta monete d'argenta, se pă
to manco fece a lui,che agli altri ilpieto
sfiſsimo Gieſu . Fecequefta tanto maraui
glioſa opera di humiltà per noftro am
maeſtramento Odr quel che dice'a ſuoi
diſcepoli voi ſapere quello che toho facto
a voi:fe io fignorey & maeſtro ho lauato
evoftri piedi, & voiparimentedouereita
bare c piedil'vno all'altro , per che io vi
ef ho dato eflempto checofi come hofatto
C ió ,cofi facciate voi , 80 che voi vliarelos
pere della charita I'vno con l'altro, facen
0 doui l'uno con l'altro ſcambieuoli ferui :
ģi,non ſolaméte.con gli amici,maanco
le sa con glinimici.Per tanto quelli che dia
e. fpregianodi ſeguitare la protonda hua
ti miltà del figliuolo di Dio in terra,nó fa
e. Fãngcóeflaluiappretlo al padreetaltati
oli in ciclo perciocheneſſunacoſa ama pix
ef Dio ,chevn cuor puro, humile, & quieto ,
T1 fi come egli difle,Topra chi fi poferà lo ſpi
10 rito mio,fenon ſopral'humile,& quieto
& che terrà coro delle mie parole Amé, i :
t2 -Della inftitutione delvenerabile,eccellentiſser
mo ſagramento. Cap.4.
212 H: Auedo dúq -il ſighumiltà
eftrati nella vera
nor e Gielu amma
, cô te paar
rolc, & có l'efempio e luoicaridiſcepoli,
& cliendo vicino il tempo della palsio .
1. Ac , volfe inſegnarc , & a loro , & a noi
.

B 2
vn'altra ſua virtu non manco neceffaria ,
che la precedente alla ſalute noftra , cioè
Yna perfetta charità.Quefte duc uirtu la
Sciòa noi come vn teftamento a perpetua
ricordanza deliderando che le ftampaſsi
no nel profondo de noftri cuori, eflendo
pofta in quelle ogni noftra ſalute , & fen
za le quali non ci poſsiamo faluare . Et
queſte ſole baftino, ancora che fuor di
quelle no haueſsimo alcro . Aſcolta quel
lo che il benigarfsimo fignorcha hora
detto a ſuoi diſcepoli ; Figliuoli ,io vi do
vna nuoua commeſsione,comele e'dicef
{ e , voi hauete da me molu ammaeſtra
menti, & diuerfi, & infiniti comandame
ti. Mahota io vi do vn precetto nuouo ,
che è vna certa ſomma di tutti e'coman.
damenți, & yna concluſionedi l'utte quã
te lemia inſtitutioni, cioè che voi amiaa
te l'unol'altro, li comeio ho amato uoi
& cofi, come io pongo per uoi la vita
mia , coſi uoi inlino alla morte amiate
l'uno l'altro , & ſcambicuolmente vi aiu
tiate , & fi come io ho amato quello che
miha tradito (anzi prego pui per quel
li che lo meſferoin Croce) cofi,& voiama
te e voftri nimici , & facciate loro bene
ſouuenendo , & accommodando con l'os
pere della charità quelli , che vi perſe
guitano , & vi danneggiano , & nó ſolamé.
teinſegnò il ſigaorGieſu queſto nuouo
precet
VEL

precetto della charità colle parole, ma


ancora con l'opere lo meſſe ad effetto .
Percioche e'volſe dichiararci, chenoi era
uamo veri figliuoli di Dio , & che con
charità perpetua ci haueua sépre portati
nel ſuo paterno petro , & che noi cramo
cternalmente in lui,& comenella prima
originc in lui ab eterno cieramo ripoſa
ti . Ne che mai alcuno naturale padre
portò tanto amore a luoi figliuoli,quan
to egli ne haverſo di noi dimoftro ,per
cioche a guiſa di fedeliſsimo padre cila .
fciò vno prettantiſsimo teſtamento, & ci
fece vn legato divno eccellentiſsimobe
ne, el quale è piu degno,& migliore, che
non è il cielo, & la terra, cioè ilſuo fagra,
tiſsimo corpo per cibo , & il prctiofo lan
gue per beuanda.O merauiglioſo miſte
rio , o altiſsimo ſagramento ,3 o voi tutti
quanti fiate, che amate Dio , venite ; fol..
lecitate, vedete , marauigliateui,ftupite,
lodare, ſpandere,magnificate ilnome del
fignore. Percioche tale, & tanta meraui.
glioſa opera ha operato in noi il figno
re: che.ciaſcuno chela uorrà con eleuato
intelletto confiderare,farà forzato , & con
lo ſpirito mancare, & inſiemeinente dal.
l'intelletto , anzida tutte le forze per la
gran merauiglia fariabandonato Etfe al
cuno con la ragione, & con l'intelletto
vorrà ricercare, & inueftigare il profona
3
30. MEDITATIONI
dodi queſta charitàſecondo lapofsibilis
tà della fragilità humana con l'aiuto del
Jagratia di Dio,cioècó quáto amore Dior
filia degnato di fare queſta coſa, certame
1
te il ſuocuore fi ſtruggerà;arderà,& abru ,
cerà di vna gra fiáma, & di vn gran fuoco
d'amore,percioche , quátüche folle opera,
grande, & merauiglioſa,che Dio Onnipo
tére ſi degnafle di pigliare la natura hus
mana, & coprirſi di queſto pro ſaccomon
tale,tutta volta queſta opera ha laſciato
in dietro a fe di grá lūgą tutte l'altre ope )
re ſue , percioche per quella opera e'rice
uette in fe lanfahumanitàma niediante
queſta ciha donatala ſua, diuinità cógií
ta,& vnita có lahumanità ,accioche noi:
la riceuiamoldétra dinoi. In quellafi ve,
fi la humanità noftra , in queſta poi co
veſtiamo della diuinità fua, percioche, fi
come il cibo preſo dali'huomo ſi conuer,
te nella ſua ſuſtáza, & diuenta con eſſo di
vna medeſima natura , cofi chi riceue de
gnaméte queſto cibo diuenta per gratia
vna coſa medeſima con eſlo lui, impero
che come dice s. Agoſ. Noi nõ mutiamo
queſto cibo diuino nella noſtra ſuſtanza
ma ella piu preſto trasmuta ,& trasforma
noi in ſe ſtefta, & ci fa fimili a Dio, & con ,
eſlo ſeco di vna medeſima natura.ſi come
il fuoco tira in ſe la natura del legno , &
lo cõſuma & traſmutain fuoco .Ec questo
e il modo col quale noi ci veſtiamo X po
fi come
* DEL TAVLER O 31
ficomeci ammoniſce l'Apoft.o chi è al
els che poſſa co lo intelletto attignerel’Abif
Dio fo di queſta charità altiſs.la quale Dio ha
mé voluto dichiararci in gfto alto,& merauit
Oru
glioſo fagraméto. Et oito fece nello vlti
co mo tépo della vita fua,pch efofle vna cer ..
-er2 ta sõma & cõclufione & un ppetuo ricor
pos
do di eunte l'ope füe & certaméte ancoral
hue che egli iſtituiffe la primavolta queſto fa,
non
graméto nellavltima cena, & lo defleapi
alo
gliare all'huomo, tutta ualta egli era il
opas medeſimo che qn Xpo fi veſti dila natu
icer ra humanapciocheallhora egli hauea ve
ro corpo, l'aža,viuente, & eraDio verojtes
ante
бgii quali-tre coſe noipigliamo fortoğfto fa
non
graméto.Qualcuore e allo chenon fai
ſi ve
Isaldi di yn amore ardéte,& non freccitis
dici
& muouaa deuotione, qñe'cófidereràdi:
ae, fi quáto amore ; & defiderio fofle pieno qk
auer potéte Re della gloria, ſignoredella mae
lo di ità yerfo noi creature vili ,equali non fia,
e des mo ſe nó poluere, & cenere:Nequali an.
chra nó trouò coſa alcuna ſenó debolez
ratia 22, vitij,& neceſsità, & nó dimã co e dice
pero lemie delitieſono l'eſſere con c figliuoli
amo delli huomini.Etiche mõ ci poteua inal
anza
orma
zare piu alto,che ordinare in noi il tépio
con
ſuo :Et in che mō potca abbaſſare piu ſe
ome
stello,che degnarli d'eſter cibo delle crea
ture fue? Grăde cercaméte & pfectiſs. bc
8 ne è egli,al quale non fi puo alcung.altro.
etto B 4
Хро
omc
agguagliare, ne mai puo mancare . Et
perche il ſuo paterno& pijſsimo cuore
non potette pélar, coſa alcuna migliore
ne piu alta, e’dette ſe ſteſlo a noi per mo
ftrarcı vna larghiſsima bótà, & altiſsimo
amore del luo cuore, & certamente , che
chi dona fe fteflo , fa vn gran preſeate ,
mamolto piu è liberale ,quando yno ti
dona in fimil modo , per che èfi dette a
noi per padre , per fratello , per compa :
gno , per cibo , per pregio ,perintercef.
. 2

Tore , & auuocaro . & alla fine ci fi darà


per lempiterno premio , & di ſoric cifa
uerà di le itello , che è farà a noi tutto
quello che noi potremo deſiderare . Et
oltre a queſta liberalità egli è ſempre
paratiſsimo a venire ne noltri cuori, &
farci parte di tutti e meriti della incarna
rione,vita,& paſsione ſua , perch'e dicep
il ſuo Profeta . All'hora tu l'innocherai,
& il ſignore si eſaudirà . Tu griderrai,i
cgli dirà . Ecco cheio ci ſono , & per fe
.

frello , dice Chi mi ama farà amato dal


padre mio , & 'uerremoa lui , & dimora .
remo appreflodilui. Conſidera ò anima :
mia, la degnità tua, & rallegra ti aftai nel
Dio tuo , che ti ha ſolleuato dallo sterco
de cuoi vitii, perche tu fia hora vn'habita
colo della beata Trinità , che eri prima
vno ſtiauo del diauolo . Ma nõ è baftato
a vo táto ardentiſsimo amatore hauerci
moſtro
DEL TAVLER O. 33
Koftro figrād'amoreche ancora piu pro
fondamente fifottomerce a noi ,ne vuole
aſpettare d'efler'inuitato , & defiderato
ordanoi , ma efto primaviene, & picchia,
& prega che norlo vogliano metterodea
tro , odi quello , che e'dice nello Apoca
lifsi. Ecco cheio ftò all'uſcio , & picchio,
& fe alcuno miaprirà , io entrerro , & ce
nero con ello lui ,& eglucon eſlo meco ;
o beata, & felice quella anima che oſser
ua il picchio delſuo fignore : la quale ſta
vigiláte &cõ deliderio aſpetta la venuta
ſua p aprireſubito no ſolaméte al figno
re, & ſpoſo fuo , ma ancora per andarliin
contro con la lampana dell'olio ardents,
bene acconcia , & menarlo feco , dicen
do , venga il mio diletto nell'horto mio,
ia ò quanta felicità e riceuere quello , che
vien dalle nozze celcftiali ubriaco di vi
:$
i, no , pieno di gratia , & di verita che eſce
del ſeno dolciſsima delpadre, tutto di
ſc letteuole , & confolatorio , abondante
lal di (piritali delitie , parato di fare parte
ri alla fua ampabile ſpoſa del baſcio della
na pace , ilqual ello ha hauuto dal padre
nel ſuo:Quanta grande felicità ancora é man
rco giare con ello lus , il quale in queſtomo
)114 do donafefteflo in cibor.Chi è quello ,
ma vi prego ditemi chepotefle o abbaſſare
ato piu fe ,& innalzare piu noi ? Egli empie
erci il cielo , & la terra della gloria della ſua,
Atro В. s.
34
maeſtà , & tutta volta, non'rccula d'effeng
maneggiato , & di effere mangiato da noi
indegni vermini della terra : e'cielide cię
li non ſono ſufficienti a capire la grādcz ;
za fua, &egli dice', cheleſue delitie fong
Jo ftare con eflo noi,e quali ſtiamopalco
Ai nelle caſe del loro della terra, ò quale
{pirito non ftupirà per la grandemeraui
glia: Qualcuorenôfi liquefarà dell'ardo
rcifocaio di fi ineffabile charita; In qual
modo ci harebb'egli potuto far piu tapa
ci del feruentifelezo amore fuo verſo di
-noi?Egli èparlo poco di mandare gliſaa
bi angeli in oſle juio & vikitatione noftra,
ma il fignore ftcflo delli angioh viene al
li ſerui luoi,vifita gli ammalati,conforta
gli infermi,follieua e caduti ,conſola gli
abbádogati,da animo adiſperati, initrui
fce e’dubitāti,richiama gli errátí , recrea
gli affannati, infiammae'tiepids,fipalmé
ce ſana tuttie'mali, &yitijnoftri :& quo
ſto nad con medicina foreſtiera , ma col
pretiofo corpo & fanguc fuo,à merauis
gliolomifterio,è altiſsimofagramento,
à amoro ineffabile, ò inaudito dono,
cheil donatote ſteſſo è il dono . Il ſeruo
mangia il padrone , la creatura prende
il creatore, al miniſtro è comandato che
tegga alla menfadel ſommo Re,& fi fatia
del diuino cibo ; l'huomoſi paſcedel Pa
anc delli angioli , il padre diftribuiſce il
$ corpo
DELTA.VEER O. 35
Tere corpo del fuo.vnico figliuolo, & larganic
noi te da ancora alliluojamici il pretiolo fan
scie gue del fuofigliuolo diletto.dachi mai fi
dcz e vdito fi grande amore, & vna liberalità
Cong tanto abondance? quale intelletto con tā
aſco ta diligenza,che baiti; confidererá,& com
uale prenderà glimarauigliofi mifterijdique
zraui fto fagramento ? Checofaci harebbepor
ardo tuto 'fare Dio di più In che modo por
qual teua egli congiungercipiù l'altiſsima di
capa uinità fua , ch'eſſere fatto noſtro cibo
-lo di per incorporarci cutti con effo feco } Per
Hi fan cioche, li come il cibo corporale , prefo
oftra dall'huomo, foauemente feneva alle par
eneral ti interiori , & nottiſcetutti e mébri del
forta l'huomo,& finalmentepaflanella ſuſtan
lagli za ſua, coſi Chriſto entra nelle noſtreani
trui me, perempiere di ſe iteflo tutto quello
ecrca che è in noi >,& tira in fe tutte le noftre
Imé potentie, & le egli truoua l'animénoſtre
que degdamentepreparateche pollain quel
a col cflequire la ſua certamente gioconda
eraus opera, fenza impedimento allhora, co
ento me dicono le ſcritture Egli edifica , & di
ono , ſtrugge,ammazza, & da la vita,sbarba,&
reruo
pianta ,oſcura, & illustra,percioche ello è
rende quell'agnello,elquales. Giouanni vedde
o che che ſedeua nel trono del cielo , &-face
i fatis ua nuoue tutte le coſe 5, anzi, fi come
el Pa egli crcò vna volta fola alla imagine , &
ſce il fimilitudine ſua le nieanimécome.me
B 6
огро
rauiglioſo artifitio , quando ancoraquel
le non erano : cofi reftaura , & riforma
le medefime merauiglioſamente alla me
defima imagine, & fimilitudine ſua vitia
ia in noi, &deftrutta, &cofi leggi che e di
ce per il ſuo Profeta. lo fteflo paſcerò le
mie pecore, & le faro ripofare, ricerche.
rò quello che eraperduto , faro ftar’ap.
preſſo le cofe che crano gettate da lonta
no, & quello che era ſpezzato , legherò
>

inſieme, et falderò quello ch'era infer


mo. O chipotrà capire nella mente, chi
ſarà fufficiéte a penſare quante coſe mera
uiglioſe . & quanta felicitá queſto cibó
diuino operi nell'animadi colui che lo
piglia degnaméte? O quanto puro,quan
to fanto ,quanto celefto, & fopra ogni co
fa quanto diuino incoocanente per que
fto cibo diuenta l'huomo ? Imperoche ,
fe queſta è la natura delli elementi, che
conſumino tutte le coſe a modo del ſuo
aurore , & che readino tutte le coſe che
pigliano, fimili aloro ſtesſi,& le traſmu
tino nella loro fuftanza : quanto mag.
giormente queſto digniſsimo cibo,cheè
eflo Dio , conſumerà ,& diſtruggerà cio
che è di uitioſo , carnale, & ſenſuale nel
l'huomo, producendoui , & eccitando
ui tutte le virtu, & ciaſcun bene ,> & trafo
formerà in fe finalmente l'huomo , &
L'unirà a le , & lo renderá con eflo feco
d'una
DEL TAYLERO. 37
d'una eflentia , & fimile a ſe , ſecondo il
2

modo che fi puo far della crcatura.la qual


coſa quando ella è , cioè che l'huomo
fia conforme , & fimile a quefto cibo,di
uenta ancora tutto fpirito viuo, perche
e riceue il panedella vita , chegia e dice
infieme có l'Apoftolo .Non viuo giaio ,
ma Chrifto veramente viuc in me, di
uenta ancoratutto angelico ,& celéitia
le, perche egli ha mangiato il pane del
cieto, & ilcibo delli Angioli , diventa:
.

finalmente tuttodiuino , perche egli ha:


preſo eſ Dio , el quale l'ha inmodo cut:
to ripieno , & in modoha (per dir cofi)
deificato tutte le fue potenzen chenon
puo piv defiderare, meditare, volere , &
amarecoſa alcuna,eccetto cheDio folo ;
& effequire la volontáfua, & operaretut:
7 to quello che ricerca l'amorſuo.Checo
fa dunque cipotrà mancare,quando noi
hareno preſo queſtodegniſsimo cibo ?
Opio mifericordiofifsimo , che piu han
tefti potutofar di quello chetu haifat
coa Et ancora , fe tu haueſsi dato opera.
con tutta la tua potenza , & fapienza tua
in questo folo, diconcederalPhuomo yn
gran benefitio , & moſtrargli qualche
cgregia operadeltuo grand'amore: cerca :
mente che io non poffo capire colmio
intelletto , che tu haucſsi poiiito-dowar:
glidono più degno , piulüblime, piui
yule ,
IONI
38 MEDITAT :
vtile, & più ſaluteuole. Imperoche ru ſpá
deſti in noi tutto il teſoro della gras
iia tua , & hauendo aperto il tuo paterno
cuore , permettefti che le vene della tua :
eccellétifsima charità argamente traboc;
caflero in noi.ccrramentechecon l'opera
fțefla çi dichiarafti, diquanto amore, tu:
verlo dinoi abruci aſsi, & foſsi feritomp
che tu nó poteui piu tenere naſcoſta que
fta beatapiaga,& queſto affocato incédio
ne vſci fuori co impeto lafiamma,& per
mettcfti: che l'huomo conofcefle la for,
za del tuo amore,dádoli il tuo ſagratifsi
mo corpo per cibo , & il tuo preciofo fan
gue per beuanda,acciache l'huomo vede
do queſto immenſo amore , egli ancora
>

ſcabieuolméte s'infiammafle, & fiferifla


d'amore, & inſieme per queſta eccellence
charita ſempre intrinfecamente fofle ri
chiefto ,& ammonito di réder'lo ſcábis,
& fatisfar'a tanto amore.Guardaqui,quá
to ftupenda , & inaudita folle Vamicitia
della ſapienza diuina con la noſtra satu
ra : Ella preſe da noi ha debolezza noſtra,
& la mortale humanità noftra, & ne con
feri la adoranda diuinità fua , & percio fa
· re , non trouò modo alcuno nepiu com
modo ,ne più grato, che laſciare a noi ſe
ſteffo forto ſpecie di pane, & vino.O poté
za di Dio ,degna d'effer diuulgata, la qua
le potette dare.p cibo ſotto fpetie dipig
colo
DEL ITAVLERO . 39.
pi colo pana la ſua diuina altezza , il corpo
perfetto , & la fantaanima ſuaa tutti gli
5

10 huomini equalm.cnte & interamente , el


12 quale da ciaſcunoeprelo intero, & tutta
OC uolta in ſe fteflo perſeuera intero & in
era corrotto . O ftupenda fapienza di Dio, la
tu quale ordinò, & ftabiliqueſto alto & falu
teuol'modo per la noſtra ſalute .Qinco
jp
ue prenſibile bontà diDio , la qualemeſića
Lio pfetione ope profonde di charità per ca
Der gione della nía ſalute.O ſaluteuolcibop
DI il quale e figliuoli degli huomini,diuen
fsi tano figliuoli di Dio ,medianteil quale
Can l'humanità èinghiottita, perche Diare
dé. fti.Olagro pane degno d'efter defiderata
Ta & adorato,che confortila mente, & non
fla il ventre,confermiil cuore dell'huomo,
ate & no aggraui il corpo, allegri lo ſpirito
rie & non oſcuri l'intelletto , per il quale fi
1‫ܕ‬ fpegnela ſenſualità, & la propria volon

tà fi riduce a niente,accioche eglibabbia
tia luogola volontà diDio, lo ſpirito ſigno
Teggi, & Poperation di Dio non ſenta al
cun'imprdimento.Grandemente, certo ,
12 era neceffario queſto rimedio all'huomo,
оп
{
el quale hauea inghiottito il velenoſo
m
boccone del ſerpente, che per vna bevan
oſe
da celeſte del pretiofo fangue di Chri
oré fto ricouraffe la beata falute.. Esa co ,
‫ܐܠܐ‬
Sa certamente:.conueniente , che quel
ic
lo che era caduto, mediante il cibo
mortifero
blo
MEDITATIONI
mortifero , fofle innalzaco fù mediante
>

il pane della vita , & quello cheper il frut


to dellegno era niotto , per il frutto me
defimamente del legnoritornaſſe in vis
ta.Et quello che per il legno della inos
bedienza fu giudicato alla eternamorte
per il legno dell'obedienza fuſſe rinoua,
to alla eterna gloria, percioche in quella
arbore pendette ilcibo della morte,ma
in queſta la medicina della vita. In quel
to ftipite era dentro il ſugo della concu.
piſcenza, ma in queſto ilgrappolo della
Lalute , el quale premuto nello ftrettoio.
della paſsione versò a noi vnnuouo vi
no , col quale il cuor dell'huomo, fi ral.
legra. Queito certamente è quell'eletto
grappolo,diletteuole alguſto,che gli e
ſploratori della terra di promeſsionepor
tauano in fù lo ftipite,cioè e santi Apo
ftoli, e quali con gl'occhị interiori ved
dero e Regni del cielo,comecſempli gra
t1a S. Giouanni chenell'Apocaliſsi veda
9

de l'agnellovcciſo., & S.Paolo , el quale


ando a contemplare la terra di promiſ.
fione eflendo rapito nel terzo cielo, & di
quiui ritornato in ſe,confeſsò non haue
re altro ſegno conoſciuto, che l'uua in ſu
lo ftipite , cio èGieſu Chriſto , &queſto
crocififto . Queſto è certamente il vero
.

grappolo , che non ha punto d'acerbità


meſcolataſeco, anzi è pane ſaporito o ye
то
DEL 1 ! VLERO . 41
ro celeſte manna , piena di fpiritali deli.
>

tie , nelquale niente viè d'alpro, non ef


ſendo l'orzo del vecchio teſtamento am .
miniftrato perMofe,ma il fiore del gra
no,cioè della gratia,datacip Chrifto Gic
fu . Etnon è ancora figura ma è verità .
Nefluno adunque fi dimentichi di man
la
giare queſto pane, accioche il cuore ſuo
13 non fi ſecchi , perche fi come per ilcibo
Le noi viuiamo; cofi è neceflario ,riſuſcitia .
u mo per il cibo.di quello fu detto.in qua
lalui lunche di tu ne mangerai, morrai.di que
ſto fi dice, chimangierà di queſto pane,
i.
uiuerà in eterno.Quanti dunque che per
I inganno diquei diauolo , maligao ferpe
teſonocaſcati nepeccati , & hanno beu
uro al bicchiere della morte che fu offer
e

or
to loro per tentatjone dell'inimico ,fi
debb3no preparare con dolore,peniten
do
za, deuotione, &con defiderij acceli a pi
gliare queſta celeſtiale medicina, pero
Ligue

d
non reitiano di ſoccorrere alle animeno
le
ſtre,ammalare & inferme,percioche il pic
if
tosisfimo fignore a neftunoniega la gra
di
tia fua, ne coſa alcuna e piu apparecchia
to a dare, che ſe ſteſſo, & certamente,quá
ti doni fpiritali, quante gratie il figoor
to
Gieſu arreeò in queſto mondo & dette
all'huomo quando e preſe la natura fua
eg "

ro

tapti ne conferiſce, & da à ciaſcuno che
VC
degnamente piglia queſto venerabile la
grae
TO
8
gramento.Er ciocheancora di virtu efter
cirò Chriſto nella vita fua , & tuttoil frut:
to , della morte , refurretione & afcenfio
ne fua,la beatitudine del ſuo digniſsimo :
corpo , la virtu del ſuo pretiofifsimo fan
gue,& e meritifinalmentedella preclarif:
fima Anima ſua , porta egli ſteſſo infie.
>

ine ſeco nell'animadi quello che degna:


mente lo riceue.che piu? In questo de
gniſsimoſagramento li piglia tutto quã
to quello che fi puo penſare, & defiderare
pciochequili piglia ilvero figliuolo dil
Dio Gieſu Chriſto, vero Dio , & huomo
vero , il quale è ſempre vna cofa medefi
ma col padre, & con lo ſpirito ſanto, & fi
nalmente questo di virtu & di merito
Chriſto nella vita & paſsione fua ellercks
1

to, & vitenne,fi piglia dalla anima degna ,


mente preparata,anziè apparecchiatoil
dolce Giclu donare a noi,per la ſua pictes
fiſsima&larghiſsima bontà tutte quanto
queſte virtù , non altrimenti che ſe neki
ftelsi l'hauefsimo eflercitate.follecitia .
mo dunque con ogni kudio d'efpurgare:
e noftri cuori da ogni bruttura di peaca
to, & ornarli di virtu, & opere tuone, ac ,
cio che noi ſiamo ſempre preparati, & de
gni di pigliare quel ſaluteuole cibo a :
eterna gloria del benigniſsimo creato
re . Amen .
DEL TAYLERO , 43
er
ut 5 Orationediuotißima del venerabile
Eo - Sagramento. Cap.se
20
Nnipotente Dio , & fignore Gieſu
cil Chrifto , verbo del padre eternave
ie rità , miſericordioſiſsimo ricomperátori
12 re , giuftifsimo Giudice', quanto pocel
de de tupigiuditijpoflono comprendere e
jā . figliuoli delli huomini? Quanto ſei cih
ge ſpauétoſo a cattiui,quáto ſei pio ,& ama
di bile a buoni? Ecco che io pouero vile &
o peccatrice creatura tua,tremado, & piage
fi do , vengo a te yerità eterpa,alqualefo
no manifeſti tutti e fecreti 2, gl'occhidel,
‫ܕ‬ quale chiaramenteconoſcono, non fola.
CH ! mente l'opere,ma ancora e piu famid
781 gliari ſegreti dell'huomo cie e conqual
il cuore', & con qual intentione ciaſcus
CO na opera fia fatta, O Pijſsimo Dio mio, la
tc gran giuſtitia l'acuta verità , la horribile
lapienza ,& gli ſpauenteuoli giuditij tuoi
12 mi affliggonoinſino alla morte, &mi fan ,
-ej no tremare a venire nel tuo confpetto ,
eſſendo io imbrattato in molti yitij, con
C e quali io ti ho incitato a ira ; ma l'infis
C nita clemenza , & la grandiſsima benignu
2 tà , & miſericordia tua, la quale auanza
O tutte l'opere tue mi fanno reſpirare nel.
la ſalute, & nella ſperanza d'hauere a tro
uare pdono quelfallace,'& inuidiofo fer-,
pente,
44 MEDITATIONI
pente,mimeſſeinnanzi il cibo della mor
tc ſotto coperta delpiacere , & io lonta.
no dalla luce della gratia tua non diſcer .
pendo il bea dal male conſenti all'ini.
quo.mangiai, & fubito fùi macchiato del
ſao veleno.A chi hora fuggirò io, ò Dio
benignifsimo fe non a te ? Perché tu ſei
la falure delli kuomini, agnello fenza
macchia , el quale leui via tutte le mac.
chiedepeccaii.Et col tuo puriſsimo ſan
gue faði & laai ognicorrutione, & tintu
ra del velenoſo ferpente,pero con picto
fa fiducia, fuggo lotto l'ali dellaman
fuetiſsimabenignità túi, mi getto in ter
sa innāzi a tecon ogni humiltà non pre
fumendo d'alcuna virtù mia . Ma carico
di vnio grauifsimo pero di poccati, accio
checol piāgere col dolermi,& col pregare
mi ti reconcili Dio mio, el quale ho ofte
ſo con la sfrenata voglia, piacere , fuper
bia,vanità, & troppo hoime,con la volon
tà propria. Tutto immondo vengo a te,
che ſei fonte di miſericordia,& gratia,ſe.
tu vuoi'tu paoicertamente mondarmi.
io vengo a te ferito a morte , perche tu
Dio mio lei la ſteſſa medicina delli uita
ecco, cheio timoftro le mia piaghe. Eco
co ch'io ti confefto e miei peccati , fi
gnore le tu uusi puoi ſoccorrermi, & cer
tamente che tu folo puoi & poco ſara a
ceildarmi quello , che grandemente ini
giouerà
DEL TAVLERO . 45
gioueràil riceuere; ricordati (ti pregud
pietoſo Gieſu )di quella parola conſolato
ria ,la quale tu uericà eterna mádatti fuo
ra ,> cioèche tu non vuoi la morte del
peccatore , ma che ſiconuerta & uiua , •
0 amatore fedelitsimodelli huomini . Ec.
co checon tutto il cuore & con ogni
mio porete mi conuerto a te , aiutami,
prima che muoia Panima mia, perche
ſenza te io nonpollo altro ſe non mori
re,hauendo tu fteſlo derto, fe uoi nomás
gierete la carne del figliuolo dell'huomo
& berete ilſuo ſangue,non harerc in voi
er la uita . Ecco che io ſono vicino a mor.
TC
te , perche io mi ſono partito da te
co medicina della anima & pane della uita .
jo il cuoremio fiè fecco in me, di forte che
ErC io ſono conftretto mendicare il pancin
fe terra ,cio è cercare la terrena,& tempora
ele leçoofolatione , perche io m'era partico
da te , cibo & nutrimento celeſtiale , pes
.

e, la qual coſa,io végo ora affamato ,amma


ſe Jaco & brutto,a te padredimiſericordia ,
zi. fonte di pieta, con preghier humilipic
tu chio all'yſcio della gratia diuina ; & cle
ta méza tua,& al patcryo cuore tuo, eſaudi
ſci la mia fupplicatione dîmi il deGidrio
li: del cuore mio, lacia vno affamato , rinfre
es ſca vno afferato, conforta vno languido
a ſana vno ammalato, perche tu folo mi
puoi fanare.Non volere ò benigaiſsimo
a
Sam
146 .MEDITAT NONI
Sammaritano, paſſare il tuo feruo infer
mo , ma micflo da compaſsione , infondi
nelle mie ferite il vino & Holio, L'amo .
reche ti tirò dalcielo ,perchetu ricompe
Taſsi Adamo padre noſtro ,ticommuoua
a fapare me infertiſsimo membro fuo..
Ne finalmenteò buor Gieſu , ti defide
so di pigliare ſolamente,perchetu mi fia
fólaméte neceffario nella infermità mia ,
maancota per ilgrand'amore; &defide.
no cheio porco a te fignior mio , faltato
te mio , vnico amore delmio cuore , Im
peroche preuenendomi la grátia tua , &
Jo amore che prima tu haidimoftro , a
me;di maniera ha ſtabilito il cuore mio
in fede;in ſperanza, & in charità verfo di
teche io non tipoffa, ne temere, ne fûg:
gire a guila di giudice terribile oʻimplai
cabile,anzifono'sforzato venirti in Con.
tro,perriceuerti covno domeſtico amo!
refi comepijſsimo padre,etabbracciarti
come dolce, & diletteuoleamante :perche
cu ſei in vircu potentiſsimo, in ſapienza
gloriofifs.in bonta perfettiſs.nedoni lar
ghiſsimo, in natura belliſs .In conuerfáa
tione fantıſs.nel frutto deletrabiliſsimo,
nel guſto ſuauiſsimo: pcioche tuſei pie
nodiconfolationic & gratia & fel tutto
defiderabile. ò dolciſsimo fignore,béche
e cieli non capiſchino la grandezza tua , &
je lia piccoliſsima poluere della terra:tă
tovile , che io fia indegno di riceuere da
te,
DEL TAVLER O. 47
tė,pure vn minimo beneficio ; tutta vol
ta, ne cõtuctię doni tuoi potrai latiare il
0. deſiderio del cubre mio ,fe cu no mi darai
pe tefteflo, quáto ,cerraméte,io ſono piu vi
le,tāto piu fi ſpanderà la bonta tua, & cia
0. { cun piu ſe nemarauiglierà,che tuſigno
de re della gloria,ti degni di venire a meme
12 fchino & infermo homicciuolo. O beni.
11 goilsimo Gieſu ,el quale nõ rifiutaſti i co
$

de usti de publicani,& peccatori& no diſprez


310
zaſti di eller tocco da vna femina pecca
ni.
trice , vilita l'abbandonata aía mia, vieni
& 'di alla anima mia io ſono la tua ſalute.
,&
,:
Qabbõdātiſsimo abillo della bõrà diuina
210
quale empi il cielo, & la terra, & cioche in
od quelli fi cotiene, della pienezza del quale
tutti e ſanti ſonoripieni di delitie,& abó
ui dáteniéte fitiati,empimi tutto dite ſteſſo
{
08
& il fare questo s'appartiene alla potenza
no
tira, & è vifitio della tua Sapiéza il dare co
2/1
piméto all'opera della tua bõtà . Degnati
ancora di ornare in modo il cuore mio
ch:
nZ
delle ricchezze della gratia tua, che io no
lat
ricerchi mai fuor di te,alcunə ornaméto
rela
o curioſità, mahabbia per vili le coſe té
porali nõ altramęte che ſterco : O céleſti .
10
al dolcezza , io deſidero di préderti tutto
vie per cibo: & di effere preſo da te,io defide .
ITO
chi
ro fignore mio di eſſere conſuniato tut.
to da te, & ellere ridotto in me ftello
like a niente , defidero morir in me & vi
iti
uere in te ,di efter trasformato & incor
da
porato
ເຣີ, .
porato inte ,& ripofarmi eternalmente in
te, mia beata origine , imperò che tu ſei
il fonte & l'origine di cucce le coſe che ſo
no.& di te, & in te ab eterno, ſecondo le
Idee viuiamo, & fiamo, & inuerità che il
noftro cuorc è inquieto, ſe e non a ripo.
ſa inte origine fua.
O conſeruatore onnipotente della mia
eflentia, tira me in te, & vieni clemente.
mente in me, & riduci alla priftina puri.
tà , & integritá ſua la bella fimilitudine
tua , la quale 10 ho corrotta inme.O pu .
riſsimo principio della mia eflentia cre
ata certamente in me, ma incrcata in re,
fecondo la Idea :lo ti prego per quell'ar
dentiſsimo anore,per il quale tupermet
tefti,che foſſe trafitto il tuo piecoliſsimo
cuore , accioche per eflo aperto, & trafit
'to , miconduceſsi al tuo increato , & di
uino cuore : fcendi velocemente in me
incompagnia del tuo clementiſsimo pa
dre, perche tu ſai certo , che cofiè grato
alla voluntà ſua , & non vuole mandare
>

te, ſenza ſe : ma egli vuole eſter con ello


teco.lo ti prego o dolce Gieſu,che cu mi
laui tante volte, mi purghi, & mondinel
tuo ferito , & traficto cuore, che 10 diue.
ti degno di eſſer portato nell'amantiſsi
mio cuore del padre tuo , doue e fi degni
di riceuermi per fuo figliuolo adottiuo,
per mezzo ditefigliuolo ſuo conſempi
Сcrno ,
DEL T A VILERO 49
Çerno ,coequale. Amen. ,
Eſercitio diuolo dellapaſsione del
fignore. Cap. 6.
Sfendo gia vicino il tempo, che il fi
E gnore Gielu pallafle di queſto mon :
do al padre ,& hauendo giaordinato , a >

guita di feletiſsimo padre,con le ſuoi


diletti diſcepoli il fuo teftamento , &
laſciato loro un ſingolare , & eccellea
tiſsimo bene ſecondo che hauea potuto
penſare il ſuo paterno cuore , CINGil
luo ſagratiſsimo corpo per cibo,& ilſuo
pretioliſsimo ſangue per beuanda, la qua
le cofa certamente fece per moſtrare lor
ro va manifefto ſegno del ſuo arderitiſsi
moamore ,& lafciare dopo ſe yno rie
cordo, o vero vna ſempiterna memoria
della ſua paſsione, & morte & finalmen .
te di tutte le ſue opere : & cofi dar'loro
vn'eccellente , certo , & pretiofo pegno
della futura gloria, & fornita, & conſuma
ta queſta opera, hauendo ,detto, l'hinng
a Dio padre ſuo , fe n'uſci con gli ſuoi dir
ſcepoli nel monte Oliueto , di là dal
Torrente Cedron , la doue era vn'horto ,
nel quale era ſolito andare fpeflocon li
ſuoi diſcepoli per far oratione.Et difle lo
ro ,Sedetequi,veghiate, & orate, accioche
non folle tentati.Et hauédo preſoсPietro,
$0 MEDITATIONI
&i due figliuol i di Zebedeo , lacopo ,
& Giouanni , come fedeliſsimo & ſecre.
tiſsimo & più cari amici , che egli ha
1
uefle, accioche , fi com'egli haueua mo
ftro loro la gloria della diuinità ſua ncl.
la trasfiguratione, cofi moftraffe ancom
ra fimilmente loro nella paſsion lua
l'acerbità del ſuo dolore . Venite adeſſo
quiquanti che fiate amatori di Dio,con :
-fiderate, vedete quante cofe habbi fatto
il fignore all'anime nostre Venite quà
tutti voi cheſiate itati ricomperati con
l'innocéte ſangue del no noceuole agnel
lo ,Chrifto Gieſu , a vedere, & intende:
re,qualicofeegli kabbia patiro perle int
quità noftre . Gia fi comincia aprire il li !
bro della vita, & fi ſciolgono e ſette figna
I

coli ſuoi nel quale riluce la verità, eflens


doui ripoſtidenttotutti e teſoridella fa
pienza ,& feienza,elquale è piea didottri
na, & abonda di miſteri. Hora certamen
te lo ſpecchio di tutte le virtu chiaramen
teli è poſto innanzi a tutti. Gia fi ſpezza
a

lántico velo ; & fi leuono via tutti erin


uolti; & c velami delle figure:s'aprano lar
gaiếte hora sacta fanctorũ Gieu sống
Lacerdote,percio che egli ha facrificato il
proprio sāgué,& ha riuelato, quáto di sã
tità fu maicoperto. Et finalmete tuttigli
occulti miſterij & fagramenti.Gia hora fi
moftra l'alto fontedi Giacob patriarca ;
che
DELTAVLERO st
che ha eriuoli correnti,del quale non ſo
lamente atringono gli Ifraelitici , ma an
cora e Sammaritani & -molti beitiami vi
ſi recreano , & tutto quello che è imbrac
tato,& immondo,fi laua. Quifi dimoſtra
• ancora vn’mare smiſurato , & amaro di
affitioni , & di tornrenti : el quale
benche prima folle tanto horribile, che
anominarlo ſolamento ſpauétafle l'huo.
mo,niente di meno, poiche il vero.lona
volſe efferui gittato (pótáneaméte détro,
muto in talmaniera l'amarezza in dol
cezza,&di forte ammorzò ,&mitigò ogni
tempeſta,che gli huomini in quello non
altrimenti fi gettino, & fi mondino, che
in vno delicioſo bagno . Ne piu l'habbi:
no in horrore, anzi li glorino nella Cros
ce del ſignoreGieſu Chrifto,fi come veg
giamo ancora hoggi molti pigliare la
loro Croce,in ſeſteſsi volentieri, & con
molta allegrezza ſeguitare il loro fignore
Giclu Chrifto. Oltre a queſto fi prepone
quilinnāzi a gl'occhi nói, la ſcala diGia.
cob ; l'altezza della quale non ſolamente
tocca ilciclo,ma ancora il ſeno diDio pa
dre, per la qualenón ſolamente fałgona
gli angicli, ma ancora il ſignore delliant
gieli;ſeguitato da publicani,& péccatorii
nella lommità della quale il padre delle
miſericordie , fedendo col feno aperto
amoreuoliſsimamente riceue tuttiquáti
2 с
52 MEDITATIONI
quelli che ſeguirano il figliuolo ſuo. Ci
di riduce ancora a menoria quclla mara
uiglioſa piſcina che era in Hieroſolima,
la quale hora per eflerui ſceſo dentro il
grand'angelo Gieſu Chrifto fi è gran
dementemolla, & conturbata , di manic .
ra che hora in quella nõ vno infermo ſo
1o,ma quanti che ſtanno male ,& qualun
che ſporcitia, & finalmente cio che fila :
ua in queſta faluteuole acqua della affli
tione o Piſcina: fubitamente fi ſana , & fi
monda . Al preſente ancora ſi manifeſta
lo ſmiſurato ,teſoro del ricco padre di fa
miglia , per il quale tutti e poueri infer
mi, & oppreſsi lono con larghiſsimi do
ni rallegrati: talmente,chea ciaſcuno fia
SA

lecito atrigner delle facre vilcere di


Chriſto Gieſu tutto quello che é cono :
ſcechegli manca ,perche elleno verſano
copioſamente gratia.Et per traboccare
piu largamente,furono in piu luoghi rot
te, & aperte. Si celebra ancora la glorio .
la vittoria de chriltiani, cioè che il ve
ro Dauid Chriſto Gieſu humile .certo &
piccolo di ftatura , ma forte, non guer,
nito con l'armedi Saul mà con.vn baito
ne ..cio
, è con la ſua Croce , & cinque
frombole ſenza alcuna paura aflali il ſan
guinola Golia nimico del popolo d'I
Irael p vincerlo.In oltre ci fidichiara qui
ilmarauiglioſo fagramcato & alto mis
fterio,
DEL TAVLER O 53
ftcrio ,che il Re delli angioli, fi è degnato
diventare,l'abiecionedelli huomini : l'al
tiſsimo è baſsilsimo diuenuto,l'vcigeni .
to di Dio padre ha volontariamente of
.
ferto ſe itefto, per gli rei peccatori jalla
morte della Croce, conficcando il pecca
to alla Croce , & ammazzando la morte
fcancellado la ſcritta de noftri debiti col
ſuo pretiofo ſangue. Hora finalmente ,
quelfuoco , cheil celeſte padre mandò
in terra di modo fi e accelo, che la fiam :
ma arriua fino al cielo,&col fuo smiſura
to caldo hạ temperata la fredezza della
terra, & ammollita la durezza defaſsi . Et
in verità chiunque fi accofterá con diuo.
ta meditatione a queſto fuoco ,non potrà
ſcampare queſto incendio . Perche qual
cuore è quello ancora che di fallo,che no
fi ammolliſca quando ee confidera la im.
menfa bontà di Gieſu Chrifto , quanto
grandemente egli verſo di noi vili vermi
ni della terra ſia ſtato acceſo di deſideriu,
& quanto grandemente egli hauefle fete
della noſtra ſalute , & quanto fpontanea
mente fi offerifle alla morte, & efponeſe
tanto largamente il ſuo pretiofo langile,
il corpo giouane,& elegante, & foalmen
te tutto quello che egli hebbe per ricom
perare noi peccatori dannati.Percioche
non conftretto da alcuna forza , maſpon
tancamentc'andò al luogo , noto , a quel
C 3
54 MEDIT AT IONI
lo che l'haueua a tradire , perche piu fa
cilmente da luipotefle eſlere trouato ,
Vedi qui hora o anima fedele ,& guar .
da queſto gagliardo Dauid , Dio. & ſigno
>

re tuo quanto egli arde , & quanto gran


demente ee deſidera di cominciare la bat.
taglia, & porre la vita per il popol fuo ,
& per la caſa d'Iſrael , vedi ( ti prego
come da amore incoronato , vadia pri
mo al luogho della battaglia a combatte
re per te certamente che innanzi che eni
mici veniſtero gli eſlercitò tutti ee ſuoi
membri alla battaglia , & perche egl'ha,
uea ordinato di non combattere , ſc
non con la humiltà , charità, e con l'o
rare , & col foftenere prima che quelli
>

inuidiofi gli metteſſero addoſſo le San.


gninoſe mani , egli ſpontaneamente in
le itello riceuette fi gran paſsione, che al
cuno dolore non fi puo di gran lunga ag
guagliare a queſto

Delgrandolore, e affanno,che Chrifiofuppor


to nell'horto per la ſopraftantepaßione
Cap, 7.

A ſubito che Chriſto arriuò nel


M a
fi, & hauer ancor paura , & faltidio , &
per
per la grandezza del dolore di dentro ,
tremarono tutti i ſuoi membri miſe
rabilmente di fuori . Ne fi vergogno
confeflar a ſuoi diſcepoli questa meſti
tia , debolezza , perturbatione del ſuo
corpo, dicendo , Meſta è l'anima - mia
fino alla morte . Conſideriamo hora ,
& veggiamo vn poco,qual fia la cagione
di fi grá dolore:& certo che per molte ca
gioni Chrifto in queſto modoficötriftó .
Ma noi in queſto luogo , due ſolamente
pe toccheremo . Le quali piu veemente
mente ci accendino a compaſsione,& in
fiememente ad amore.La prima cagione
dunque, furono e noftri graui, & varij
peccati , la malitia oftinata, la grandin
gratitudine,7 & il non hauere noi , parte
alcuna di timore diuino , per queſte coſe
táto fi dolle il pietoſo Gieluspcioche noi
habbiamo letto, & prouato p eſpiéza che
fe Dio gmetteffe ad alcuno,che vedeffe e
fuoi peccati, fi comegli vede eglı ſubito
per il dolore gli fi aprirebbe il cuore o ve
ro farebbe abbandonato da fenfi, quando
e vedefle, quanto egli ha ingiurato , di
fpregiato , & ſchernito il creatore , & ri
comperatore Dio , & fignore fuo,& quá
to bruttamérc,& indegnaméte ha imbrat
tata la belliſsima anima ſua, & certaméte
che Chriſto haueua ricevuti ſoura di' ſe
futti e peccati del mondo : & tauto doloa
C 4
56 MEDITATIONI
re preſe per quelli nelcuor fuoſporanea ,
mente comoſe egligli hauefie cutti.com
nieſși, & perche mediante la fua diuinar
>

fapienza,che conoſce tutte le coſe , c vede


úa tutti e peccati, & maſsimamente gli
abomineuoli,& brutti , che fino a quello
di erono mai ſtati commeſsi, o haueuo .
no ad efter'meſsi in effetto pl'auuenire :
& inſieme guardando il diſpregio, & l'in .
giuria , che li haueua , mediante quetto a
fare al ſuo celeſte padre. Chi è quel chic
polla con alcuna ragione comprendere,
quanta tristezza,& dolore egli per tal com
ſe ſentifle? perchesempre con tutte le ſue
forze fu gagliardiſsimo eccitatore del
l'honor del padre, di neſſuna altra coſa
mai afletato, che di quello , & della ſalu
te dell'anime. Era coſtume appreflo de
Giudei, che ſe gli haueffero vdito ,o beſte
miare, o altrimenti ingiuriar'Dio ,in ſe
gno di dolore fi ſpezzauano gliveſtimen
ti, uolendo in queſto moſtrare di cercar
l'honore di Dio : & fe quelli finti, & hi-,
po criti Giudei fecion queito : quanto
penſiamo poi che ſi doleffe Chrifto ,vero
figliuolo di Dio , quando e vedde tutte
l'ingiuric, & tutti i diſpregi, che ogni di
fi fanno,al ſuoceleſte padre? tanto che ho
ra mai(& non lo dico lenza dolore)poſsia
mo vedere ogni giorno, quanto poco cô
to faccino gli huomini di offender'Dio ,
SOR
DEL TAVLER O.* 57
con peccati ancora capitali, & mortaliſsi
mi , queſta cagioncaduque preſe Chris
fto tanto dolore, & tanto affanno,quanto
e poflete portare ſenza morire.Ne,come
gliGiuden,ſpezzò e veſtimenti per ſegno
del ſuo dolore,che l'affliggeua,ma roppe
tutto il corpo fuo , accioche il ſudore di
fangue per lagrand'angoſcia , &paura v.
fciflc di tutte le ſue membra (aguiſadi
una vua ſtrettamente premuta. Etper di
moftrarci che queſto dolore conſumauk
l'íteriori medolle dell'anima fua aflilito
dal dolor della morte , diffe. Meſta è l'ani
ma mia infino alla morte . Di Finee fi
gliuolo di e lezaro , leggiamo nella Bibi
bia,hauer'védicato l'ingiuria di Dio , per
che vedédo egli vn certo del popolo Ifra
elitico peccar con yna femmina Moabiti
de , acceſo di furore, gli ammazzo tutti a
due , & per tal cagione fu amato da Dio.
Moſe ancora vendicó la villania cho
fu fatta a Dio, facendo ammazzar'molti,
per hauer'adorato il Vitello, per la quale
vccifione fi placó Dio . Quanta vendetta
dunque fece Gieſu Chrifto , figiluolo di
Dio , il quale ſempre era tanto ardente
mente della giuſtitia afletato, &con tan
to ſtudio attendeua ad accreſcer'la gloria
del padre, & leuare via , & impedire tutto
quello che era contrario alla volontà fua,
veggendo non vn peccaro folo, male ſce
Origi
il
MEDITATI ONI
58
Jeraggini di tutto il modo? A chipotreb
be mai capire nell'animo, có quáto dolo
tutte le ſue interiora fi tufbal
je ambora
fepo? quanto tremallero tutti fuo'mébri
per l'ardente feredella giuſtitia Et final
mente, quanto egli fi commouefle tutto
a védicare l'ingiuria del padre lyo? Non
di meno in queſta ſua ira, frricordo del
la iniſericordia ſua,percioche e nõ è fola
méte pieno di verità m
, a ancora di gra.
>

tia,& di miſericordia. Però difle al padre ,


Padre mio , tu ſaiche sépre io rho ama.
to, & fempre ho gratioſamente adempiu
ta la tua volontà, tu ancora vedi jl niin
cuorgiufto, & quantagran ſere io habbi
d'effequire la giuſtitia , & vendicare l'ia
giuria fattati da Adam & da tutta la po
Aterità ſua . Ma perche ilproprio mio è
l'hauer'miſericordia, & la mia natura è la
bõta , & non ſono venuto a vendicare ,
ma a riconciliare,non a percuotere ma
a lanare,non ad ammazzare, ma a ricope
Tare.,Mapche il peccato di Adā nopuò
rimaner'įmpunito , tiprego celeſte pa.
dre , chetu lo vendichi in iné ſteflo , fer,
cioche io riceuo ſopra di me tutti e ſuoi
peccati.Et ſe queſta tēpeſta dell'ira , per
amor mio è nata :: gettami nell'amaro,
mar Roffo.dellamariſsima paſsione.Fa,
che io fia inghiottito , & immerlo nel
l'abiflo della vituperoſa morte,accioche
la tua ira yenga meno “. Etal debito del
l'huomo
LERO
l'huomo giuftaméte fi fodisfaccia.Et co
fi l'innocente Agnello riceuette ſoura di
ſe ſteſſo tutti é peccati del mondo ,& effer,
citò in fe tanta védetta , quantaera cõue
niente alla giuſtitia . Et tanto torméto
preſe,quanto e potette ſopportare, ſalua,
la vitanaturale. O ineffabile bontà di,
Chriſto Gieſu . O amore incöprenſibile,
tutti e noftri peccati volſe portare colui,
che era ſolo ſenzapco. Il cötento del cie
lo pamor noſtro diuene doloroſo fino
alla morte , & volſe purgare con torméti
nortali quel peccato ,nelquale noi non 3.

lenza granpiacere eramoincorfi,Et per-,


che egli è lo ſplendor’della paterna glo:
ria,& la fapiéza di Dio, nel quale la volo
tà del padre corinouamente, come in yn
puriſsimoſpecchio rilace: però chiara
mente conobbe,con quadre opere,& ef
ſercitii ilpadrefi haucua a placare , & co 1
quale prezzo edoueua pagare il noſtro
debito cioc,có vn'acerbo dolore, co hu
mil preghi , có vn'aſpra penitéza , & fofo
ferenza dipaſsione,& affitione.Et infic
mę n'inſegnò, & ordinò a tutti, che con
queſteopere debbiamo placare il padre,
quãdonoi fiamo cadutinepeccati. & p
tal cagion'eglivolſeefleril primoamãe
darla ad effetto, & certaméte che e preſe
tátodolor'&tantoaffanno, quanto fofic
a

equiualéte a& tutti e peccatidel modo,in fi


C6
60 MEDITATIONI
fatta maniera, che eglino non ſolamente
eccedeſſero le forze delcorpo ſuo, ma an
cor afiliggeſlero l'anima fino alla morte.
Dipoi chinatoſi ancora con la faccia
fino in terra humilmente, & ferucntemé
té con gran partenza d'animo ptego , &
píanſe amariſsimamente , ſpargendo no
ſolamente acqua,maancora lagrimeſand
gúinofe, le quali in tanta abondanza ,gli
loprauennero , che le gocciole del ſan
gue copioſamente corſero per terra , & >

non ſolo da tutto il corpo infieme,ma


ancho da ciaſchuno membro per ſe, &in
tal modo >, che tutti e ſuoi-membri cele
brauano non ſenza comun dolore ,quafi
malinconoſe eſsequie ſopra i peccati , &
condennatione della generatione huma
na,& in fatri moftrauano da quanta com
paſsione erano moſsi, da quanto amore
erano accefi , & finalmente , quanto tutti
foffero apparecchiati a patire per amore
noftro non potendo cglino differire per
vn picciolo (patio di tempo la aftlitione
di loro ſteſsi, tanto che da nimici foflero
tormentati,ma infiammati dicharità gli
preuennero, & fra loro ſteſsi cominciot:
no a combattere,atremare, & ſpargere il
fangue, come fe'i nimici gli hauetlero te
pati con lo indugio a diſagio. Chifará
horá quel che habbi il cuore fi duro , che
di queſto ipfocato amore di Chrifto nó.
f
DEL TAVLERO. 61
G accenda? chi farà tanto ingrato, cheno
fi conuerta con tutte le membra al ſuo
faluatore, el quale e vede con tāto itudio
affaticarfi, &påtire tali crudeli tormerti
per' operare la noſtra ſalute:Chi potrà ef
ſer tanto peruerfo & tanto freddo d'amo
re, chefecondo la poſsibilità della ſue for
ze non fi ingegn di rendere il cambio di
tanto amore,& renda dolore,per dolore,
preghi per preghi; lagrime per lagrime,
refignatione per reſignatione,offerta per
offerta, tormento-per tormento, ſangue
per ſangue,morte permorte, & finalmen
te amore per vn'ardentiſsima charità. O
che coſa puo auuenire piu diletteuolein
queſta'vita, vna amante, & grata anima ,
che ſpandere pure vna piccola gocciola
per il ſuo amadore, in cambio dello -amos
riſsimo calice, cheegli per amore & falu
te di lei, tantoacerbamente fino al fondo
beuue? O qual cuorepuocapireche paſ
fione, & che dolore fentiffe Chrifto, qua
do e vedde nello ſpecchio della diuina
prouidenza ſua,quella miſerabile brutti
ra,& infelicità de ſuoimébri, & delle ſue
creature, le quali egli haueua creare in tā
ta puritá,nobilità,ſantità,& gloria, confi.
derando quel che noi haueuamo perdu .
60 , & quel che noi haueuamo meritalo .
Ohime quanto fi mofleroa compaſsio.
ac allhora tutte le ſue vifcere? Certamen
te
62 MEDITATIONI
te che ſi come vn benigniſsimo padre
duole della morte del ſuo vnigenito: co
fi Christo Giefu fi dolſe della miſeria , &
infelicità noftra.O chi poira hora ſenza
compuntione, & ſenza lagrime contem-;
plare il noſtro amabile Giofepe,che ab
braccia & bacia tutti e ſuoi fratelli , &
che piange ſopra ciaſcun di loro : che
gli conſola ,& perdona i loro peccati,an
zi tutti quáti gliriceue ſopra diſe , anzi
cô dolore in ſe ſteſlo puniſce e loro de.
litti,& fa coto dhauer comeflo egli tutti,
e loro errori? O quáto grandemente fi af
fatica l'innocéte agnello , di ricociliarne
il padre.Certaméte, che comevna madrs
con gran dolore, & affanno partoriſcevn
figliuolo in queſto modo , cofi Chrifto
con tormento & doglia intollerabile, ci
rigenerò per la yita eterna.O anima mia
& voitutti amatori di Dio venite, ſegui
ciamo hora col cuoreafflitto , & co inti
ma deuotione;có lagrime, & cópaſsione
Chriſto Gieſu nell'horco , contemplia
mo con gl'occhi del cuore Gjeſu , cioe il1
noſtro faluatore , lo agnello ſenza mac,
chia , come e porcaſle tutçie peccati no ,
ftri, & quãto grauemeteegli loloentral,
ſe nello ſtrettoio , el quale a guila d'vug
diligéteméte premuta , fu ftretto nella
ftreitoio della paſsione, ſpargédonc lar,
gaméte, & porgEdone a bere il vino rollo
del
DEL T AVLER O. 93
del ſuo pretiofo sāgue,accioche noi diue
taſsimo ebbri del ſuo amore,guardiamo
di gratia, comelagloria delli angeli fi fia
cötriftata fino alla morte ,p codurre noi
2 alla eterna letitia, & pliberare ncida tor
méti eterni, ſoſténe nel proprio corpo
tutte le pene , quali meritauamo noi , &
quel poteteſignore(alcui aſpetto tremo
no gli angeli, & al cui nome li piega o . ,
gni ginocchio )no yéne in forma di Dio ,
ma comedi poueriſſimo,viliſsimo,abbá
donatiſsimohuomodel modo.Ecco che
giace co volto fifto in terra, in molta an
goſcia d'animo, bagnato di colore ságui
guo :abbádonato dal padre , & da tutti gli
huomini,giace certaméte, & ora,no.co.
me Dio ,non cõe giuſto ,ma a guiſa d'huo,
2

mo publicaméte ribaldo,a guiſa di crus


a

del peccatore, come indegno d'elere vdi


to dal padre, ocome fe egli fi vergognafa
ſe di leuare gli occhi in alto . Certaméte,
che egli fu reputato, coecacciato da Dio,
& ſuo nimico,accioche noi,cheeragamo
inimici diuétaſsimo amici , & figliuoli,
eletti.Eglie lcritto, come il yenire nelle
mani di Dio Onnipotente è coſa horren
'da : & ecco che il dolce Gieſu amor no :
ftre fpótaneamente gli fi dette, permet
tendo ralentieri,che tutta l'ira,vendetta ,.
& gaitigamento di Dio padre,qualenci
haueuemomeritato, peruenifle ſopra di
64 MEDITATIONI
Inil ,però pati d'eſſer tanto crudelmente
flagellato ,oltraggiato ,battuto, ferito , & fi
nalmente di morire di morte tanto acer
biſs. & viliſs. O che humiltà,che offerta
fu queſta , & cheamore? Gia e diſcepoli
eráno grauati dalfonno & egli ſolo defto
orādo, & affaticandoti, & a guiſa di pieto
fo & fedel paftore ſi affannaua per conto
delle ſue pecorelle, & certamente che egli
orò, innanzichee riceuefle alcuna cõfola
tione. Io prego che queſto táto dolore ,
tanta fede,tanto feruente amore tocchi e
noſtri cuori , perche noi, noidico per li
noftri peccati,fummo cagione di tăto do
lore,& lo cöficcammo alla croce.O quan
to poco ftimiamo noi offendere lo Dio
della gloria?Et ecco cã quáto dolore,con
quato Tudore, & có quata fatica perferers
Gieſu Chrifto, per potere rinconciliarne
il padre.& certaméte che egli era forzato
a comperarci con tanto caro prezzo .
Dogliamoci ( vi prego ) col noſtro ſalga
tore, ſigrauemente affitto , & doloroſo ,
& inſieme con ello lui oriamo , 'veglia.
mo ,& patiamo, facciamo hora qualche
coſa noi per amore delle nostra ſalute ,
percioche noiveggiamo,quantoſtudio .
lamente Chrifto mébri con
con tutti e &
tutta la facultå füa fia occupato intorno a
noi.Et fe noi no poſsiamo fpargere lagri
me di ſangue:al máco épri occhr ſtillino
acqua
ERO .

acqua , & efenoinon poſsiamo piangere


con tutti e membri con Chrifto Gielu ,ab
manco gli occhi noftri lagrimino , & ſe
noi ſiano tanto duri,& la vena dellee lagri
me è in tal guiſa in poi turata,che noino
polsiamo piangere con gli occhi, al man
co piangiamo col cuore & coldeliderio .
Gittianci wunāzi a Chrifto co la faccia in
terra , & diciamogli.
Oratione, & offerta peri peccati. Cap.. 8.
.
Dio benign.habbimiſericordia di
O me. • Redella gloria , fia fauoreuo
uole a me peccatore : perdonami per la
tua eternabonrà , tutto quello cheio cob
cuor'ho fatto mai contro la rectitudine
de tuoi fanti commaodamenti , feguitan
do la cartiua volontà mia , che m ha tira
toa peccati,& ſcacciando, & abbandonan
do la fanta volontà cua,che m'inuitaua al
li ſtudi delle virtu . Etin chemodo o Dio
mio , poſs'io effer canto cieco col cuor',
ch'io mi parta', pure un picciol momen
to di tempo, da te, ſommo bene, dal qua
lemiperuengon'tutti e beni, & ogni mia
falute? Et che 10 mi uolti , alli beni terre
ni,caduchi,& fragili,da quali non traggo
alcuno frutto,lenon danni, perditioni, &
ogni miferia ? O come mi piace egli no
mi occupar in alcuna alra cofa , che nel
la rammemoratione delli (miſuraci be
nefitij
00 ME
nefiri tuoi,e quali tu mi hai cõceduti at:
come mi gioua egli no cercare in neflu
na altra coſa alcuno ſollazzo, o ricreare.
altronde l'animo,che nella fagratiſsima,
& acerbiſsimapaſsion'tua : etnelle dol
ciſsime, & veramente nelliflue piaghe
tue: O per qualaltra coſa finalmente mi
debbo io affaticare che piacere a te per eſ
ſequire gratioſamente la tua volontà , p
amarese con tutto il cuore, & ſecondo
le mie forzerenderti in qualche modo
lo ſcambio delle fatiche, pene ,& ſopra
>

ogni coſa della ineffabile charità tua , la


quale tu mi moftratti : O pierofiſsimo fi
gnore che coſa mi potcui tu fardi piu ;
che quello che tu mi hai fatto :Qual cha
ricà , ò benigniſs. Gieſu,ha vinto il tuo
pieroſo cuor'che tu offerisi te ftello ſpó
tancamente alla morte pomiei peccati?
Et che tu hauefsi tãta leredi bere il cali,
ce della amariſsima paſsionc & che inná
zi, che e tuoi nimiciveniſsero a te , tu ti
poneſsi da te ftefla figrape Croce . Ne
Iclaméte andaui incotroga tuoinimici,
ma ancora fino alla morte affannaſti te
ftcfio ,innāzi che eglino ti roccaflero . It
molto prima che eglino ti dellero la
morte elterna, da te lieflo per il grauiſsi.
mo dolore ci deſtį la morte interna,per
che la fete d'opar la nia ſalute di forte
era ip : e feruete , che ne mádatti ad effect
to
07
toin te ſteſſo, tutto quello che era poſsi
bile, & rolamente laſciati difar'a tuoi ni
mici quello che tu no poteuida te ſopra
il corpo tuo eſercitare . Ah ſignore Dio :
mio , ecco che io nö ſono ancora degno
della propria vita , p hauerti io accreſciu
to queſto dolor 'accerbiſsimo quãdo io
nõ mi ſono vergognato,per vna breuiſsi
ma,& vile dilettatione,cometter'quello,
che tu doueui purgare col ſangue tuo , &
pagarlo con la tua morte .Oquanto gra
ui ſono e miei peccati, che ricercauan'ta
le ſodisfatione, la quale doueua efler'co
piuta da perſona táto degna: O amātifs.
padre,cõe poterte il tuopaterno cuore
ſopportare dino eſaudire I'vnico, & gra
tiſsimo tuo figliuolo gittato fi bocconi,
el quale con ogni sforzo ti pregaua, per,
la grand'angoſcia interna , ludando fino
>

il ſangue?Come non fi cómoffono le tue


paterne uiſcere ſopra iltuo caro figliuo
lo che tu non trasferiſsi da lui l'amariſsi
mo calice,peril che egli tanto humilme
te ti pregaua ? Che cola è l'huomo;3 O pa ,
dre delle miſericordie , che tu l'amiital
guifa,che pe' uiliſsimipeccatori,e quali
sépre ti hảno offeſo , & tihāno facto ina
giuria, & villania, tu deſsiGiefu , vbidie
tiſsimo tuo figliuolo ? Adunque ami
cu noi piu di lui.poi che fu neceffario,
che cgli morifle , accioche noi viuefsi
mo .
68 MEDITATIONI
mo . Et perche noi ci rallegraſsimo ,egli
fi contriftaffe, & per fanar'noi egli folle
ferito,per mondare noi egli ſpargeffe il
luo pretiofo langue . Sempre cerco l'ho
.

nor tuo ,& fece con gran diligenza quel,


che piaceua alli occhi tuoi, & finalmente
efforcitò le virtu ſempre in curti i luo.
ghi,& in tutti i modi perfettiſsimamen
te, perche dunque ſei verſo di lui tanto
crudele:Hai pero in queſto modo a dar.
lo,per l'huomo dannato,elquale ſempre
ti é ſtato- ribello ? Et come ha egli da te
meritato queſto: Et che coſa hai tu anti
uedura nell'huomo, che tu l'ami tanto,tā
to l'habbi caro , & glı fia tanto fedele ?
Percioche per ricompcralo deſti vn teo
foro pretiofifsimo, & cioche poteua dare
di buono, & di ſingolare il tuo paterno
cuvre, cioè Gieſu cuo caro figliuolo , ver
bo deltuo cuore,mediante il quale tu ne
manifeſti l'intention'della tua mente ,
-

per il quale tu ci dichiari l'amore tuo ,


col quale da' principio ci hai da padre
amati.O comenon ci inghiottiſce, ſtrug
gein vn momento queſto tuo li feruen
te amore, quádo noi cöfideria mo, che tu
vedi in terra il pianto de ribelli, & odi il
lamento di quelli , che fono prigioni nel
l'inferno , & non dimeno che tu ab bado
ni il tuovnico figliuolo che s'oda nelle an
goſcie della morte,colvolto fitto in terra
chc
DEL TAVLER O : 69
che tiprega , & bagna la ftella terra có lc
lagrime di ságue,come ſe tal coſa a te nie
te appartenelle ?O padre dolciſsimo per
qual cagione , o per chi l'hai tu laſciato
Conſidera di gratia piętoſiſsimo padre
queſto dolore delcuore ſuo, riſguarda il
miſerabile tremore ſuo , peruenghino al
tuo cuorce'ſuoi acerbi pianci , muoua
ti il ſanguinoſo fudore fuo,che eſce di
tutto il corpo,vedi come egli fiè abbaſta
to fino in terra , eſaudiſci finalmére le luc
feruenci preci, poi che tuttie'ſuoi mem
bri piangono , & gridono a te . dallı il de
fiderio del ſuo cuore. hauendo egli dedi
cataintutto a todayolontà
yo ſua, & cõuer
tendoſi tutto a te , & ſpargédo le ſue pre
ci con uero amore , ne cercando il com
modo luz,ma la ſalute de ſuoi fratelli.no
li duole certamente per gliſuoi peccati,
ma per le ſceleraggini mie,Non piangee
ſuoivitii , ma i miei:non hapeccato mai
pureuna uolta ſola, & io moltiſsime vol
te ti ho offeſo.9 clcmétiſsimo padre per
l'amore, & per gli fupplicheuoli prieghi
del cuo caro figliuolo perdona agli erro
ri del tuo feruo peccatore , riceui il di
gniſsimo ſagrificio del tuo vnigenito
figliuolo , & fdiméticati l'ingiurie del
tuo feruo catçiuo,pcheegli t'hapagato p
me molto piu che non è il debito mio ,
Ole tu voleſsi pelare inſiemela malitia
mia ,
70 MEDITATIONI
mia , & la ſua bontà.E miei vitij , & eme
riti della ſua acerbiſsima paſsione; certa
mente che queſte coſe ſarebbono molto
piu graui di quelli.Percio che quale fcele
raggine può eflet taộto graue,che vn tal
dolore,tal'affitione,tanta vbidienza,tata
humiltà,tanta inuincibile patienza,& fo
praogni altra coſa tanto ineffabileaño
fe non ſia bafteuole a purgarla? Qual pec
cato e tanto ſmiſurato, che quel feruente,
& fanguinoſo fudore non laui Qualeſce
Teraggine tanto maluagia , che di efla no
poſlamolto piu la morte amariſsima di
Chriſto:O celeſtial padre . Ecco che io ti
4
offeriſco il ſaluatore, & redentor mio Gie
fu Chrifto a te cariſsimo figliuolo con
gran diuotione, & molta gratitudine nel
Funione del ſuo amore,nel quale daltuo
paterno cuor lo mandaſti a me, accioche
e pigliafle la mia natura , & mi liberaffe
dalla eterna morte.Ecco cheio t'offeriico
quelto fuo ineffabile dolore, & l'incom
prenfibile angoſcia ſua, che ſoftenne qui
( conoſciuta a pieno ſolamente da te) per
a

tutti è peccati miei,& per il dolore,& per


la cèntritione, la qualemeritamente de
urci ſoftener io. Tiofferiſco, dico, il fan
guigno fudorſuo , in cambio delle lagri
me, he mi mācane(1 le potendo io per
la durezza del cuor fpargere) Tiofferiico
aucera le humiliſsime, & infocatiſsime
sini
preci
DEL TAVLER O. 71
preciſue per tuttoil tempo , per la pigri
cia, & negligenza mia . Ti offeriſco final
mente tutte le ſue grauiſsime fatiche , el
ſercitijdelle virtu,larigida , &alpra vita,
& tutto quello che egli haoperato nel
l'humana natura ,& cucci e' ſuoi acerbilsi
mi tormentie quali egli nella ſua paſsio
ne fopporto inſiemementeco tutta la lau 1

de delliſpiriti ſuperoi, & meriti di tutti è


fantiipen fagrifitio degno ad eterno ho
C
vor; & gloria tuap tutti e miei peccati ,
con ch'io ti ho mai offeſo , & per le virtu
da mne ſpregiate, & non efleguite. Et anco
ra quello che io doueuo fare per tutti e
xiui,& morti , ge'quali tu,Dio mio vuoi
éffer pregato, & io ſonotenuto a pregare
che tu dia a tutti per mezzo del tuo figli
uolo quello che tu conoſcerai cſler necef
fario loro p feruirti fedelméte in allo ſta
to,al quale è fonopla tua mifericordiofil
fima pietà chiamati.L'altra cagione del
dolorc di Chriſto fu , che gli antiuedena
>

tutti glihorribili, & crudeli tormétiche:


gli era o patire tra breuifsimo tempo , &
queſto conoſceua táto pfettamente, cãe
fegli foffero ſtatiprefenti: & pchein vet
to egli era huomopafsibile come glial
tri,& la ſua compleſsiode'era delicata ,861
>

nobile, tanto che in nefluno humano in


tellettopuo capire;però grădeméte fi ſpa
uéto di forte, che di fuoristremop tutti
e niem :
72 MEDITATIONI
e membri , & di dentro fi contrifto fino
alla morte: perche di gia fi era ubligato a
ricomperare l'huomo dannato,& pagare
tutto il debito ſuo: però il padre celeſtia
le, come giuſto giudice, volle far con el
ſo lui vn diligente coto aprendoli vn'an
cico,& gran libro di conti,checonteneua
e debitidi tutti e mortali.Nelquale chia
ramente vedde tutti e peccatidel mondo
& inficme gli produſe l'antico contracto
del peccato & glimefle innanzi a gli oc
chilo incomparabile prezzo ,&i la grādiſ
fima fomma, con ch'è li haueuanoaa paga
re queſti debiti , di forte che all'hora il
dolce Gieſu ſentiuaapertamente cucca la
ſua paſsione,conre quando è la patiua. O
che dolore all'hora, che angoſcia ,che tre.
mare preſero il pietoſiſsimo cuore di
Chrilto, & i ſuoi membri tutti:Qui ſideb
be cófiderare che il Saluator noftro Chri
fto Gielu ſempre con lo ſpirito fuo , & có
tutte le ſue potenze fu altamente eleua.
to , & pronto alla vbidienza, & honor del
padre ſuo :perche lo ſpirito diuino hauc
ua foauemente diſpofto la natura ſua,in .
fieme con le ſue potenze, rendendold foc
toposte alla legge , & a tutte le ſcritture
che parlauapo di lui , accioche le condus
cefiero a perferione ogni cola ſecondo la
gratiſsima volótá del padre,dimadoche
gli cfferi vbidenteměte il corpo, & l'ani
ma,
D'ELTAVLERO 75
Tenfitiua tanto affitta dicendo . Padre fe
glic poſsibile trapaſsi dame'quefto Cali
ce.di nuouo comeottima conciliatrice ,
diceua con lo ſpirito. Padre mio , ſe non
puo paffare queſto Calice, che io non lo
bea; Tia fatta
la volota tùa come ſe'e diceſ
fe :Giätu mi hai ſpiegato ilgran debito
dellaHumana generatione', & con quáto
3
prezzo e fidebbe ricoperarla,per il quale,
Pin'verita, la delicata natura mia tutta ab
- boriſce,ha paura, & trema tanto grande
mente,chealcuno intelletto no'lpuo ca
pire.tutta volta il deſiderio ,> cheio ho di
adempiere la volontà tua, & di ricompe
rate l'huomo,al tutto mi vince,per tanto
io accetto la conditione,& il patto ,& ra
tifico tutto quello che tuvuoi, & ecco
che queſto mio vermiglio ſangue, che io
ho hora fparfo ,fia per arra , & paghero tút
to il reſto del debito con monetà della
medeſima ſorte. O incomprenſibile cha
rità di Chrifto Giefu,chi é quel , che non
fi accéda diğito feruétifsimo amore: Chi
èğlche ſia bafteuole a péfare il frutto ,
utilità,la Lalute, &re ſempiterni beni; che
fono nati in noi per queita parola grade
mente ſalutifera,ciod fia fatta la volontà
cua.Certamere cheğita è la piu faluteuol
parola p noi,che mai fia itata detta. pcio
che il figliuolo di Dio ci competo co eſ
La dal ſuo eterno padre celeſte: poſe gia
D 2
76 MEDITATIONI
l'antiche inimicitie, & traſmutato tutta
la ſua ira in miſericordia , riceuendoci in
gratia di forte che gia noi fiano figliuoli
di Dio, & heredi inſieme có Xpo del re
gno del cielo,e quali inázı erauamo figli .
uoli dell'ira , & albergo delle tenebre.o
chi è quello che capiſca l'abiſo diqueſto
amore,da poi che Chriſto proferi queita
parola :Gia certamente antiucdeua tutti i
tormenti , che egli hauea preſto a patire
infino a vna minima percoſia,vedeua an
cora quanto grauemente, & quanto acer
bamente era perſoſtenerli, vedeua anco .
ra la durezza, & la grandeingratitudinc
noftra, & .chea tanti buomini lo ſpande
re del ſuopretioſo ſangue no farebbe gio
uamento , nefrutto alcuno .Niente di má.
co era tãta la charità ſua verſo di noi,che
piu preſto hatebbe patito di efiere itaco
mille volte crocifiſto , che laſciare dalla
parte ſua perire pure vno huomo ſolo .
Venire hor maivoi tutti cheſiate deuoti,
& quanti che ſiate di buona volontà , c
quali defiderate di fare profitto nelle vir.
ta,contemplate qui lo ftcffo fpecchio del
le virtu, la via della perfetione, ſeguitare
il ſignorevoſtro, entrate nelle medeſime
pedate : nelle quali egli vi è ito innanzi .
Imparate qui anon ſeguire la propriavo
lontà & mettere ad effetto la diuina. Im
parare a ridurre nella ſeruitu dello Spiri
to la
DEL TAVLERO 77
rito la ſenſualità, & uoftri vitiofi apperi
ti,che vi aſtraggono da Dio: acciochefe.
cõdo la ſentenza di Paolo -uoi habbiate
tutti e voſtri fenfi fotto in freno,& vbidi
ſchino alla volőtá voſtra in offequio di
Chrifto. Imparate quidi no cercare in al
cuna coſa voi ſteſsi,mapiu preſto l'hono
rc di Dio, & la ſalute de proſsimi. Final.
mente imparare quidi non vbidire a de.
fiderij della natura ,& di nó piacere alla p
ſuaſione della propria fapięza, ma a quel
le coſe piu preſto, che da voi dimāda,& ri
cerca Dio,licno di qualforte fi vogliono,
è in fare,à in laſciare,o in patire,tátonel
le proſperità,quanto nelle auverſità,fico
me Chriſto , chenon ſegui la fua volőtà ,
ma quella del padre , ancor che cio foffa
molefto , & contrario alla natura ſua , &
chela séſualità al tutto l'abborriffe:pche
cgli vi èmolto piu vtile ſeguitare Chri
fto le inſpirationi diuine,che il proprio
ſenſo, & la fapiệza propia, ancorache que
Ito paia qualchegrandiſsimo bene, pero
cioche ſolo colui,che è ſtato oftelo cono
Ice a pieno( & noi ne ſiano ignoranti)con
quale cofa e voglia effere placato, & recó
ciliato .. Dateli dunquetutto quello che e
vi domanda , & feguitatelo douunque e
vi mena ò vi tira co il medefimo ardore ,
& voglia al profondo dell inferno,che lo
pra al regno de cieli, & cofi cõe e vi parla,
D3
78 MEDITATIONI
cofi gli riſpondere & ſenza indugiomec
tete ad effetto tuttoquello cheeris co
máda, & portate patiéteméte qualunche
croceevi porrà addoſſo , chequanto piu
voi ſiate vniti alui, & quáto piu vſcite di
voi ſteſsi, & vi partite dalla voſtra volon
tà , tanto maggiormente vi innalzerà lo
pra di vai in lui fteflo. Madigia yn poco
fortificati рет la viuanda di queſta ſpiri
tale informaticne ritorniamo a Chri
fto affitto,a Chrifto ,dico cheancora gia
çe in terra , tanto humilmentenel penla,
re a noi bagnato di fudorefanguigno ,&
feruentiſsimamétepnoi pregail padre ,
& ora . O anima mia confidera la nobiltá
& eccellenza tua,& con quanto prezzo tu,
ſia ſtata comperata , vedi quáto ti habbia
ftimato l'voico figliuolo di Dio padre,ha
yendo egli per tedato fe ftefio alla morte
& per ricomperartiha ſparſo il ſuo pre
tioco ſangue: confidera(ti prego)con qua
li penę , &con qual fatica tifia ſtata ren :
dutalafanita, & la falute , & nientedime
no tieni tanto poco conto di te , che per
un breue, & tranſitorio diletto , & per una
piccola coſa temporale tu uenda, & perda
te ſtella, che fufti da Chriſto riſcolla col
ſangue lun. Vedi quanto foſſe acerba cut
ta la ſua paſsione, la cui ſola memoria la .
fece ſudare acqua & fangue.Ma hora con
cuori intencriti ueggiamo,come l'amabi
le ſignore
le fignore dopoçfa grauefacica leuafic
di terra il capo ſuo , & å rizzaſle dalla ora
tione.O quanto ftauono maletuttie luoi
membri per il tremarc , & per la grāde an
goſcia chepati quiui.Qanto era infiama,
ta la ſua gratioſiſsima faccia per il feruo
re della oratione, & bagnata di ſudoredi
ſangue. Quanto erano enfiati gli occhi
& abbondanti di lagrime . Di poi,par
lo a diſcepoli ,& difle loro dormite hor
mai, & ripofateu i. Vedi qui la ſmiſurata
bontà del ſignore; eno gli riprendeafora
mente,ma patientemente ſopporta la lor
pigritia , & debolezza:vedi,ancora come
un fedel paſtore ueglia , & ora per le fue
pecorelle, & certamenteche col fuo feruo
re ſoppli alla loro accidia , & pigritia . O
Gieſu. Il
ineffabile benignità di Chrifto
fignorueglia, & iferui dormono. & certa
mente che egli folo combatte , per che:
cllino non fieno offeli ; concede ſe ſteſlo
a Lupi,perchelefue pecore ſcampino ſen
za offeſa e'morli loro; in uerità cheegli
amo fino alla morte . Appreſſo gli ſue
glio,dicendo. Leuateui fu che e'balta , ec
co che gli ê uicino colui, che mi tradirào
Penlà o anima mia di eſſer inſieme con is
Chrifto nell'horto , & ch'egli habbi dette :
queſte parolea te.Però leuati fu ósanima,
mia dal ſonno de uitij, dal ſonno della
pigritia, & da falli piaceri della terra ,
D4
80 MEDITATIONI
da ogni dilerto , & commodo della natu
ra,& prefa virilmente la croce della peni
téza, & delPåfflitione ſeguita Chrifto túo
fignore; & infiemementecon gran pafsio
ne confidera diligentemente , quanta for
ſe l'angoſcia interna dell'anima fua da fe
gni eſterni del ſuo afflitto corpo, & di gia
humilmente gittata in terra a ſuoi piedi
con tanto dolore , & paſsione del cuore,
quantotu ne puoi ottener da Dio, & con
feruenti lagrime, &graui ,& profondi fo
fpiri cofilo pregai

Orationeper domandareperdoro, Oyrinusa


tia difefteffo al figliuolo. Cap. 9.

O go per ildoloreacerbiſsimo, & affan


nola meſtitia, chca haueua appreſo qñp
la interna cotéplatione dell'acerbifsima
paſsione & bruttiſsima toprauegnete
morte tuafino alla morte ti cotriftafti, di
forte che pl'interno affanno tremaſti di
fuora, & ludafti acqua, & fangue inſieme.
Et cofi ti prego per quella grand'angoſcia
che tu ſentiui nell'animna tua , quardo in
terra boccone attétiſsimaméte pregaui ,
& con puro,& in te creato amore, eſlendo
ti al tutto conſegrato al padre combatte
uz con la paura dellamorte,non confide..
rando
DEL'E AVLER O. 81
rando l'horrore delle potenze inferiori,
ma con amore creato dell'humanità rua ,
ſottoponendoti allo amore increato del
la tua çccellentiſsima diuinita, a pieno
conſentendoal padre tuo fendoli vbidié
te fino alla morte della croce, nel quale
combattimento cercanrente ti occupauk
vnafatica tanto grande,& uno dolore tan
to intollerabile, che di tutti e' tuoi mem
bri violenceméte vſciua'vn ſudore di fan
gue, & con grādeabõdanza cadeua in ter
ta . Per queſto graue dolore , & meſtitia
qui tu ſoſtenefti,ti prego , pietoſiſsimo
Gieſu , che tu mi conceda per gli inici
peccati vna vera contritione,& ammorbi
difca il mio cuore di pietá fino alla com
puntione, l'accenda aa deuotioné.Dia a gli
occhi miei abõdáza di lágrime,accioche
io pianga il'di& la notte l'ingiuria , & le
villanie,che io ti ho fatre, & gli innume
rabili peccati miei, co quali io ho offefo
te fignore Dio mio . Nó mi rédere di gra
tia, ſecondo e miei demeriti, ma ſecondo
la tua infinita miſericordia ,& nő voleré
entrare in giuditio col tuo feruo , ma or
dina (ti prego ) che queſta tua acerbifs.
paſsione ftia fra il tuo giuditio & la miſe
ta aſa mia , & mici peccati, & l'acerbifs.
mortetua fcufitutto quello , chemerita
>

no l'iniquità mie,& il tuo pretiofifs.sāgue


Jo laui.Dāmi ancora è clemétils, Dio ,che
DS
io di tal forte rinunții la propia volóta
mia , & in tal guiſa tátopoco m'apprezzi,
& mi ſottometta a te fignor mio, & a tue .
te le creature per amortuo,cheprofodas
méte io no ſolo conoſca , ma ancora séra
defler piu vile , & piu indegno , che alcu ,
na altra creatura : & di forte ticõſacri la
volontà mia , & fia séza parte alcuna di
cletione, come le mai iohauelsihauuto
wolontà.O Gielu fortiſsimo, & inuituif
fino Leone, il quale vincefti ilmodo , &
il prencipe fuo per la potenza tua,cõfor
ta(ti prego)in tal guiſa la debolezza mia,
ch'io vinca , & domi al tutto laſenſuali,
tà,& la natura mia ribella, & non mortin
ficata, & tutti gli inordinati affetti in cia
ſcuna cola ſotto di te di queſto modo ,&
perfettaméte; & interamente mi diſcoſti
da tutte le coſe, che poſlono macchiare
il cuormio ; & porre qualche mezzo fra
mc,& il tuo amore:accioche io amite fi
gnore Dio mio tanto puramente, & tan
to grandementc, quáto è poſsibile a voa
morcale creatura.Et fa il mio cuore tan
to giuſto,puro, & retro , & che e diuenti
çanto conforme al cuor tuo,che tra te,&
me non fi troui alcuna coſa torta , & in .
giufta, ne alcuna diſsimigliante, accio
che in tutta la conuerſatione , & in tuts
te l'opere mie io non cerchi niente
aiente appetiſça,nienteaſpetti, è cono,
fea
DEL TAVLER O. ! 83
[ca;fenon piacere ate,honorare tc, & et
fequire tutto quello , che piace a te , &
amare te co tutto il cuore mio, & fempre
co ogni diligéza attédere a renderti il ca
bio del tuo amore in tutto quellomodo,
che io pofto.Amen. 10

Gieſu sa incontro a fuoi nimici. Cap. To


ppreſſo lapendo il fignore Gieſu ,
>

A che gl’era venuto Giuda per tradir


lo accompagnato da vna moltitudine
diabolica di huominiempij , & afletati
del ſangue ſuo ,erano venuti con molta
crudeltà a pigliarlo a guiſa d'un ladro
con lanterne armi,& baitoni, & con giá .
de ftrepito d'armi.egli a guiſa d'innocen
te Agnello con tutta l'affetione, & arz
dente amore andò loro benigniſsima
mente incontro dicendo . Chi cercate 2
Conſidera hora o anima mia con gl'oc.
chi interiori lo ſmiſurato amore del tuo
Laluatore . Vedi quanto grandemente e
gli habbia ſete di ricomperarti. Guar
da come il ſuo cuor per l'infocaro amo
re internamente bolle , come vna fer,
uente caldaia. O dolce Gieſu , vnico ſolo
lazzo del mio cuore , doue e hora, ilti.
more,che innanzi t'haueua afálito ?Do,
ue ſono è graui pianti ? Doue il tremor
re affannolo ? Doue il gradeſpauéto deka
R &
84 MEDITATION
la morte ?Quando ancora discoſto ero
no e nimici'tu ti attriſtaui finall mor
te.Per la grande angoſcia ſudaui fangue:
pregaui il padre, che rimouefte da te la
Toprauegnente paſsione.Ethota,ch'èni
mici tuoi ti ſono in ſugli occhi ,a guiſa
di ruggiantiLeoni furiofi,non altrimen
ti the rabbioſi cani per fpargere il tuo
innocente ſangue,& toglierti la vita, pié
te temi,non hai paura alcuna , anzi ogni
temenza altutto da te fi parte. Viene co
lui, che ti vuol tradire con gran turba di
huomini ſanguinolenti, Lupi crudeli, &
fpontaneamente vai loro incontro : che
altro vuol dir queſto , è benigniſsimo
>

Gielu : Se non che la perfetta charità mão


da fuori il timore quanto perfettamće
te víciſti della natura tua , & di te ſtello
Gieſu piiſsimo.Quanto bene preparaſti
ću il luogo al tuoceleſte padre,che è po
ceffe mandare ad effetto nel tuo corpo,
fecondo il proprio deſiderio la ſua gra
tiofiſsima opera ?Come non ti riſpiarma
fti tu punto? Quanto ardentemente haa
fueft tu fete delPhonor paterno: Có qua
ta fortezza vinceſti te ftello per amore
diuenuto'obediente fino alla morie ? O
Gieu dolce amatoredelli huomini, quã
to amore potè tantò nel cuor tuo, che tu
andalsi alla morte, non altrimenti che a
nozze?Andafti in contro a nemici, come
c
TAVLERO .
fe eglinofufleroſtati amici:Non poteui
tu aſpettarealmanco tanto cheegli par.
lallero aa te?Anzi,come per la ſtrada îi fac
lata vn'amico , cofi tu prima parlaſtilo .
ro,dicendo.Chi cercate .Certamente obe
nigniſsimo Giclu, cheil fuoco dell'amo
res'era di gia ſparſo pertutte le tue mě
bra & di forte hauçua ſtrutto , & abruſcia
to le midolle dell'anima tua, che tutte le
tue interiora benediceuono Dio padre
onnipotente : & tutti e tuoi membri fta
uono tehi, come vn'arco , per eſequire la
gratiofifsima volontà del padre: percio .
che l'amore increato,& diuinoin talgui
fa commofle, & infiammo l'amore tuo
crcato, che tu eri çertamente tutto inchi
neuole a fodisfare al debito dell'amore,
Donde hai en hora preſo con tanta fete
il calice,chepoco fa ti ſpauentaua tanto,
& per la chiarezza animoſo diuenuto a
guiſa di feroce Gigante , ſei vicito fuora
allegramente a correr la via della noſtra
falute: O clementiſs.Dio chi è quel, che
per queſta ſi gran charità non s'infiami?
Er chi son'io: Et chi ſei tu ? che tu fignere
de fignori,Redel cielo, & Imperatoredel
la terra ,offeriſsi te ftello permevilever
mine della terra tanto ſpontaneamente
fino alla morte fi vituperofa, & nelle ſtel
ſe mani de tuoi crudeliſsimi nimici : Ee
riceuclsi col baſcio quello ,che ci tradi. «
ua,
86 , MEDITATIONI
ua , non altrimenti che vo tuo fratello
Perche certamente non ti diſcoſtaſti ,
à fonte di ſmifirata pietà da quel Giuda.
caneingraciſsimo ,j quando e non livero
gogno di domandare ilbalcio della tua
facra bocca ? Ma. ſuaucmente accoſta .
fti le dolci, & amabili labbra tue ( oue
non fu mai alcuno inganno ) alla ſozza
bocca ſua, & piena di malitia ? O incopre ,
Abile manfuetudine, amabilc benigni ,
ci, ò humiltà ineffabile, è immenſa bótá
dell'amoreuol maeſtro verſo il ſuo fero
ce ſeruo. Certaméte fignore, chegli era
molto meglio , ch'è no fofle mainato .
Queita,dolce Giefu , coftáte bõrà.tua.fe.
ce,che tu gli donaſsi tāti beneficii, quáti
tu poteui,có che è poteua ammorbidare
il ſuo petto di faflo . Ma ancora gli ti.fa
ceſti incontro con amichcuoli parole di
cendo. Amico,a che fare ſei venuto ? co
me ſe tu haueſsi voluto dire , ò Giuda.
>

boio po meritato queſto da te:Ho io


peccato cotro dite , haudoti lauati e pie
di : & poftomi dauanti a te inginoc
chioni ? & cibandori del corpo,& langue
mio ? O amico perche coſa lei venuto :
fon'io però da te reputato piu vile , che
trenta monete d'argeato ? Perche ti lei
tu contrapoſto a me , che ti ho hono.
rato del titolo dell'Apoftolato , alleua
to in dilicatezze ; & ti ho ainmaestrato,
cin
con ogni diligenza, come mio propio
figliuolo ? Perche hai tu laſciato me fon
te d'acqua viua , e ti ſei congiunto con
li ſerui deldiauolo ? Perche hai tu inchi.
nato all'auaritia il cuor tuo , & hai las
ſciato meſommo , & eterno bene , vene
dendomi con prezzo viliſsimo ,& pure
ho ripoſti in me tutti e teſori della lapié
2a, & fcienza, & arricchiſco , & empio
il cielo , & la terra ?? Amico perche coſa
ſei venuto Volgitidi gratia dentro di te
Scédi ya poco in te ſteſſo .Ritornaal cuor
tuo. Vedi p quel che tu ſei venuto . Cóg
dera qllo, che tu hai fatto . Ancora è p te
preparaza la mia gratia :ſolaméte ritorna
sme co dolore, & 10 ti riceueró, Cheegl,
che polla horáai ritener le lagrime,coli
derādo l'ineffabile benignità di Chrifto
verſo gllo, che lo tradiua: Chi harà hora
ardire didiſparſi della miſericordia diui
na? Gieſu dolciſsimo, fe a vn traditore,
fe a vo nimico ,ſe a yn tuo ſcelerato, & in
fedel'ſeruo ſei ſtato táto fedele, & amico,
& inuerſo di lui di fi buonoanimo, & tá
to ti ſei affaticato di richiamarlo , & faluar
lo : che farai tu dãq;a tuoi cari amici , e
quali co tutto il cgore di ricercono , ti a
mão,& ti difiderão Inuerità ſignore, che
tu no ſei accettatore dipſone , & nó efecó
do la volörà tua la morte , &la pditione
delli empii , ma piu preſto che ficon
wertin
88 MEDITATIONI
uertino , & viuino imperò nel cuore tuo
hai abbracciato ognuno,ne ſcacci alcu
no da te , ſe non quelli che per lalor'ma
la volontà,et oftinatione ne peccati ſpó
taneamen ce fi partono da te. O quanto di
delſe el fuauifsimo faluatore, che il pro.
prio diſcepolo fraudolentemente col ba
ſcio lo tradiſſe.fi rammarica di queſto có
molto dolore per bocca del profeta dicé
1
do. Se vn mio manifefto nimico mi ha.
uelle oprato contro , l'harei certamente
ſopportato . Ma vn huomo della pace
mia, mio amico , & diſcepolo nel quale
io fperai, & mangiaua ilmiopane,innal
zò contro di me i piediper iſca lpirarmi,
mi vendè vn prezzo vile, & mi dette alla
morte.O Grudaa chefare ſei venuto Col
baſcio tradiſci il figliuolo dell'huomo ?
Ma volcati vo poco a te , ti prego , ò gai.
>

ma mia,quanto ſei tu impatiente, quan


to crudele , quanto defideroſa della ven .
detta ? Per yna lola parola ti muoui ad
ira ,a parole ingiuriore,& al defiderio del
la vendetta?Certamente, che Chrifto no
fi ſdegno niente di parlare a quello , che
vilmente lo tradiua,& chiamarlo amico,
& dolcemente baſciarlo . O quante volte
volte trapaſs'io e proſsimi miei ſenza
parlar loro,& có tale fdegno,& diſpregio
gli prouoco ad odio,& inuidia, & coli ſo
no cagione, chelanime loro vadino in
perdie
DEL TAVLER O. 89
perditione, la doue con amicheuol fac,
110
cia,& con fuaui parole gli potrei placare
CH
& muouerli alla charità .In oltre ancora
73
a gli altri ſuoi inimici moltamicheuol !
meqtc parlò Chrifto dicendo, Chi cerca
te voizgli riſpofero ,Gieſu Nazareno , dif
0 fe loro Gielu .lo ſono . Il che dicendo fi
.

riuolſero indietro, & caſcarono in terra .


Qui eſclamádo Agoft ,dice,vnaſola voce
che difle io ſono: fenza colpo d'arme per
coffe,ſcacciò ,&gitto per terra có la aſco
24 fa virtu della diuinità táta turba per gl'oe
dij feroce, & pl'armi terribile.percioch
nella carne era Dio:che farà egli quando .
e'verrà a giudicare, hauendo fatto ques :
fto , quádo è venne pereſſere giudicato ?
Che potrà egli quádo eregnerà,che potè
fare queſto quãdo e venne permorire, &
queſto è quello , che dice Agoſtino: Do
po quefto fegno di nuouo dette loro po
deftà di rizzarfi , & quafi gli rifolcito da
morte , & diſle la ſecoda volta loro : Chi
cercate voi?Eteglino differo ,Giefu Naz
zareno ,Rifpofe Gieſu.lo v'ho detto , che
io ſono.Cólidera hora anima mia queſta
dolciſs . parola del tuo faluatore,elquale
poco innāzi có la parola della ſua poten
za gli gitto per terra ,& hora cô la medel
ma benignamente ſidette alla morte di
cendo :lo v'ho detto , che io ſono ; cõe ſe
dicefle. Io ſono apparecchiato adempire
la
la volőtà di mio padre , & offerir'me ftef
so hoftia viua ad honore , & gloria di
quello per la ſalute de gli huomini: fon
parato, non ſolamente portar tutti e pec .
cati del mondo ,ma ancora pagarlepene,
che per quelli fi debbono , & ſcancallar
quello antico contratto del maligne ni
mico col ſangue mio & ricomperare
l'huomo dalyeterna morte . Certamen
.

to che il roftro Porefice indouino bene,


quando e difle,chegli cra necefario, che
vn folo huomo motifle per la ſalute di
tutta la gente.lo ſono dunquequetlihuo
mo.lo, lo, fono quell'innocente agoelle ,
che debbo effore offerto per la ſalute del
popolo . Però hora mi do nelle voſtre
mani.Spefle volte dauete deſiderato di pi
gliarmi, & anamazarmi ,ma ancora non
era venuta l'hora mia.Ma hora è venuta
quella hora , &la podeſtà delle tenebre ,
>

Satiaceborámaila ſere , & la ferocità vol


ftra fopra di me.Io ſono quel,che voicer
cate . Io fon'apparecchiato a fopportar
turto allo ,che voipotete peolare cotro
di me. Pigliatemi, rapitemi, legatemi,
menatemi ancora alla morte ,ma laſciate
andar coſtoro, no vid ſtata data podeſtá
alcuna cótro e diſcepoli, folaméte către
di me potete feffer crudeli.O amore inefo;
fabile, ò paſtore veramente buono.Ecco
cõe fino al fine egli amòleſue pecorelleks
oppo
+ opponédofi per quelle contro a denti de
Lupi rapacı. Quáto volentieri pati egli
d'effere ſquarciato ,lacerato, & morto;per
che le ſue pecorelle Lsāpaſſero séza offela
alcuna > Quindi con gran ferocità lopre
ſero , & a guiſa di rabbiofi cani crudelif
fimamente ficcarono le loro fanguinoſe
Vnghie nell'innocentiſs. Agnello.
Oratione perimpetrare di rinegare fefteſſoperfet
tamente,e oltenere l'Amore- Cap. II
>

O peccatore conoſco,& confeff


& o con
tutto l'animo d'efler'al turto indegno ,
d'ogni benefitio,dono,& gra ſpiritale, &
di qualūche gracia,& amore che tăto abó,
dáteméte, & séza miſura alcuna hai cõce
dute a mevıl vermine della terra , & mar
fimaméte di quella charità, per la quale
deſti te itello tanto ſporaneaméte nelle
sãguinoſe mani de tuo nimici , per trar:
ne l'accerbiſsima morte per e miei pec
cati, & fpargere il tuo pretiofifsimo fan
gue per ricoperasmi.Et ti prego ottimo
Gieſu che tu gagliardaméte accéda il cua
re mio della charità medeſima, a fine che
io totalmente rinnieghi me fteſlo,mire ,
1
puti vile , & mi ſottopóga, no ſolaméte a
te ; ma ancora a tuttele creature amor
7
tuo : accioche in queſto modo corriſpon
dla
92 MEDITATIONI
da in qualche parte alla tua vbidentia , &
all'hauer tu renuntiata ogni tua grádez
za , & finalmente alla tua merauiglioſa
humiltà , Ma donami ancora queſta
gratia, & accendi in modo il deſiderio , &
1 l'affetione mia , che nel medeſimo ardo .
re d'amore (co chetu offeriſti te ſtello al
padre y amor mio )io offeriſca incontra
cábio à te tutto me ſteſſo co tutto il mio
volcrei luogo di viua vittima ad effequi
re in tutte le cofe,cofinel operare, come
nel pretermettere ſenza alcuno riſpetto
la gratiſsima volontà tua, a ſopportare
ancora tutto quello chemi potrà accade
It g permiſsione della tuabontà, in qua
luche modo , & luogo egli mi fia pauue
nire, & che cô la fidāza dell'aiuto tuo pot
ſa mondare et nettare el mio campo da
ogni proprietà sélualità, & d'ogni inpref
fione, & cõſentimento de miei penſieri,
& finalmente da tutte le cole , che ſipoſ.
fono interporre fra te , & l'ała mia:accio
che ſpogliato di tutte l'affetioni,& imme
diatamente mi poſla vnire a te con la
volontà.co l'amore 5,con l'intentione, &
coldeſio ,& dall'vltime vſcite interamen
te (cuota da me,& mi priui di cutte le co
fe,che ſono a te inferiori:accio che tu
habbia ſempre il luogo libero d'operare
in me,& pofſa fenza alcuno impedimen
to compire perfectamātein me la giocó
da
DEL TAVLER
O. 93
& da opera tua;et io tutto libero,& ſpedito
ez da qualunche coſa ti abbracci con le nu
el de braccia d'amore , & eternalmente mi
Is ripofi in te,e tuin me dolciſsimo pijsft
& mo,benigniſsimo fignor Dio mio,Amé,
al Geefuepreſo o legato . Cap. 12.
10 Orſu, andiamo hora di gratia z ves
ui H dere con intimo dolore , & con gli
ce occhi piangenti, doue noi habiámola
3
0 ſciato il figaor noftro Gieſu Chriſto , in
tendo nelle mani ſanguinoſe de crudeli
giudei cioè l'agacllo innocentiſsimo fra
le vnghie inuidioſe, & bratte de rugghia
: ti Leoni .veggiamo digratía colcuore
afflitto & malinconoſo, quátc bruttamé
te,quáto miſeraméte ilſignore dellaglo
tsa foſſe trattato da Cani (porciſsimi ;e
gli certamente aguila d'Agnello manſue
tiſsimo có dolci parole parlò loro ami
cheuolmente , dicendo. Voiſiace vſcitia
5

pigliarmi,cóe vn ladro, io era ognigior


* no con eſlo voi neltépio inſegnandoui,
& nó mi pigliafti, ma queita é l'hora uo
ftra, & la podeſtà delle tenebre.O ciechi,
& empij,a che era di biſogno ,che voi ve
niſsi cõ li gran numcro a pigliare quel
lo , che ſpontaneamente li offeriua nel
le voſtre mani ,come vna pecorella?a che
era necellario cercare con le lanternc , &
torchi
94 MEDITATIONI
torchi accefi,quello che ui ueniuaincon
tro , & ui parlaua ! A che ui giouauono
l'armi : hauendoui con una ſola parol
1
gittati per terra ? Etperchelo cercafti di
notte,ftando lui per l'ordinario con eſto
uoi ogni giorno nel tempio:Certaméte,
che queſta è l'hora delle tenebre .E figli
uoli,dico,e figliuoli delle tenebre hanno
in odio la luce , & però deſiderano di ſpe
gncrla,per ftat nelle tenebre;perche non
li manifeftino le cattiue opere loro . Ma
in uano fi affaticano , perche come dice
la ſcrittura . Non ſiſpegnerà nella notte
la ſua lucerna , mapiu chiaramente ri.
fplenderà, & farà alzata fopra il candellie
re della Croce, perche la allumini tutti
quelli , cheſono nel grembo della fanta
Chieſa : allhora tutti i diſcepoli laſciato
folo il loro maeltro fra le empie mani
de furioli Giudei ſi fuggirono.O chi pen
ſerebbe mai a pieno con quanta fero
citá , fceleraggine, affitione , diſpregio
& uituperio que Lupi affalillero l'ama
bile fignore . Di gratia cerchiamo con
diligenza , & immaginiamoci un poco
qucita Croce, & affitione per muouere
a coinpaſsione , & diuotione è noftri
cuori . Et benche quelle coſe che pati
qui il ſignore non ſi intendino coſi aper
taméte ple parole delli euangelifti,ſi por
tono nondimcao raccogliere ſottilmen
te,
DEL TAVLER O. 95
te , & cauare da quelle parole delli euáge
>

lifti,dove dice . Ė'li feciono tutte quelle


coſe chcuolſero & chi potrebbemaipen
fare , che coſa macchinaffero que rabbio
3 fi cani contro il non nociuo agnello ,fee
-1
feciono tutto quello , che piacque loro ?
Imperoche fe no li potettero Catiare del
Langue, & della crudelta , hauendolo tan
e to afpramente crocififfo , & ſparſo a mo
do d'acqua ilſuo pretioſo ſangue,anzian
2 cora con la lingua lo crocififleto , lo be

Itemmiarono , lo ſchernirono, & morto
e che fu gli trapafiarono il coſtato . Et fee
non perdonarono al corpo, quando egli
era morto , comeſi debbe credere, che lo
trattaſſero quando gl'era uiuo : Se ſtando
per terminare la vita fua e'non ſi poteuo
no ſatiare per la ferocitàloro, che penſia
mo noi,che faceffero nel primo impeto ,
& furia , quando ancora l'ira loro era fer
uentiſsima? In qual mente puo capire ,
0 qual cuore puo penſare quanto crudel
1
méte e'trattaflero il benigniſsimo signo
1 re tanto tempo cerco , & defidetato da lo
To gdarli la morte,& che gia-tante uolce
haueuono minacciato,& có quáto crude
le, & tirán ico animo gli affrotafiero quel
innocente agnello , hauédolo di gia nel
le forze loro , il ſangue del quale con tan
ta ardente fete defiderauano , Iparſero al
l'hora uerſo di lui tutto quello, che inná
zi
96 MEDITATIONI
zi eglino haueuono mai conceputo nel.
la lor mente di ferocità ,di malitia, d'in .
uidia, e didifpregio . Et quanto veleno ,
quanta aſprezza , & ſdegno gl'haueuano
molto tempo innanzi ragunato nel lor
cuore,in gran copia mandorno fuora co
tro di lui.Maandiamo ancora piu innan
zicógran compaſsione, &calde lagrime
a vedere in chemodo il pietoſo Gieſu ſo
lo ftefle quiui fra quelli furiofi ,& rab .
bioli caniabbandonato da tutti quanti
gl'huomini.Imaginianci,vi prego , d'el
lerui preſenti, & vedere preſentialmente
con quanta crudeltà etrattino il man
ſuetiſsimo agnello.Vno gli traeua e peli
del capo,l'altro della barba vno gli geta
ua le mani al collo, l'altro al petto , vno
lo percotea nella faccia, vn'altro nel col
lo , & vn altto batteua el ſuo lagratiſsi.
mo capo , & altri finalmente ſputauano
copiolamente nella gratioſa faccia ſua ,
afpramente legando le ſue benedette ma
ni.Aftermano alcuni dottori che gliget
tarono al collo vna graue catena difer
ro,Chi potrà homai elplicare,quante be
ftcmmic,quante villanie, quante parole
ingiurioſe,quanti nomi brutti, & vitupe
roli il dolce fignore fofle conitretto ad
vdire: Certo che è non ſapeuano con qua
li ingiurie , & tormenti potefiero sfoga
rcia crudeltà loro contro di lui per ſodi
sfire
DB-L TAVLERO,
sfarealla loromalitia : įmperoche lebe
négl'adempierono tutto quellochepo.
terterapenſarenelloro tirannico,& ri
baldo cuore contro di lui:tutta volta per
quefto non siſpegneya lalorfete fangui
noleata,peb'e delideraungdifare molt
toprü con laffetione , & , col.defiderio
cheduo facevagdsõl'opese perche qua
taipłu( celeraggingm &malitia il loro ve
nenoſo animomadawa fuoti,tanto pių
Li accendena d'apparecchiare fraudi,& i4
ganni. Ec perchè il ſignoregl'haueua fak,
ti cadere in terra rouefcio perla grā rab
bia ,& furor loro ſcambiquolmentegit
tauano luiakre ha tqaeſcio įg terca :
gittatili ſopra ilpetto ,ſuo attendguana
ad inculcare gli spiutiſopra la ſagratiſss
faccia, & venerabil bocca ſua apz fecon ,
do certi dottori diforce infragneuono il
luo petto , etgli caricauano la faccia di
{puti, chechiuſili i mcati del fiato l'ha
robbero fuffocato, ſe la potenza delladi:
uinità nó l'hauelle conſeruato. Vedi que
incidentalmente , come quali ciaſcuno
mébro di Chriſtoper la palsione gliper
afle aſprezza quáto lamorte. Riſguardo
ora oo anımamia con gli occhi del cuo
, ilſignore, & creatore cuo(la grandezza
el quale e ' ammirabile agliangeliquan
grádemente e fia abietto , & abbastaco:
si poftri peccati.Hor duquenon ſen
2
E
98 MEDITATION
za ſtupore , & tremore riſguarda conma
rauiglia queſta cola grádemére ftupeda.
Vedi, & diligéremepre cófidera , cãequel
la macità altiſsima p te baſsiſsima vilta
habbi humiliata fefeftir & quafi del tųt
to an nichilata . Ma fopra l'utto mifara
...

quell'amor ardentifs.pilqualeglihayo
füto far queſto , pero che l'amor tolo to
fpinſe a farloPatagodaltiprego) l'altezz
ta ſua conlatua baſſezza,8x(slio non mi
ingăno,in queſta comparatione le forze
ti mancheranno , l'intelletto vacillerà ,
Verrà meno loSpiritoj & ritcaore per la
grande meraviglia fáta percollo diSpad
nento.Ma riguardacora attentamente
la grandezza del túto peécatoilterribile,
& grauepeſo del tub debito ; il quale ré
Çercada vn tál pagamento,& hauea -bifo .
gno d'un tanto ricomperatore, & gli a
cöueniua fi caro pregio diricóciliationè
però chè no li potcua pagarecon alcuno
altro pregio minore che cô lo fefto pro
riofo fangue di Chrifto , & con la morte
del figliuolo di Dio.Confidera ancorajo
anima mia , quanto tu ſei dura, & sfrenata
kávendo fa poco -timore & inieme as
foſsilci , chê tu tieni tanto poco conto
del peccare & tanto facilmente di met :
El a pericolo didannar te stelta ," hefu
fti dà Chrifto co -fi (miſurati tormenti , &
figran fatichericomperata.Dopo queſto
ti pon
DELIT AVLE RO 999
112
pontiinnanzi agliotchi,comequebrut
Cifsimi cantocalpeſtaronohilfignore del
sel la gloria:del che bene.egli & Jaméta per
il Proteta, dicendo . Molti vitellimihan
业 no attorniato, e Tori graſsi m'hanno aſi
fediaco ,e moleicanimivénero attorno:
E peccatori fabbricarono Yopra lemig
ſpalle, prolongarono la loro iniquita, &
jo fono vn permine,& nó huomo,oopro
brio delhi huominij& abietione della pie
be.O quáto p innalzarnoi fino affondo
fiabbaſsò lamadàdigiga quáto humil
męte fi ſottomeſsella a tuttigli huomi
ni ppurgare la oaftra fupbia, & fçãcella
re la inobediéza nía ? Vedihorale e fu rc
pudaro veraméteva vid ivermine ;Calpet
ſtato da giudei,difpregiato ;fputacchiato
&morto Mu alcú ladro, o qual fi voglia
fccllerado fu táto crudelmére,& in liuma
namente trattato o lacerato, comeGieſu
Chrifto figliuolo di Dio ;dal qualogai
macchia di peccato maiſempre fu lonta
pa.O Gielu,ò amabile fignore,doue-vola
terò io pilgrā dolore il cuormio pqnra
confidero in quantoaogoſcie, & 'nvitecie
eu fufti,quando tu giaceuiquiui tātoimi
ferabilmente fra quelli rabbiofi cani, i
qualitutti (come affamati Leoni )serca
dono di squarciare , & lacerare te ia
noceatiſsimo Agnello ', & che li mici
peccati fuſsino cagione della tua pafa
E 2
100 MEDITATIONE
Lonc: Chi farà,di gratia, dipetto tatofer
rigno;o ki freddo di cuore, che non s'aca
cenda per queſto amore: però che pren
dendo Chriſto ſopra le medeſimo tutto
.
quello cheera cagionc di farci nelle car.
taree fiamme abbruſciate,ha ſopporta
torregligin yecanoſtra I merce del ſuo
purifs : amore )la pena cheglifi dousua,
accioche noi fulsimo liberati dallapode
Itadi Sácagallo ,& da įlegamidella mor:
te il Re dellagloria fa preſo,legato , &
menato alla morte,& accioche e' ne con
duceſle ſenza pena al celeſtial regno, pa.
go le pene , di che noi erano debitori ,
egli fteffo.Per tanto òrmiſericordiofiffie
mo Dio qual cambio ti rendereno noi
perquestainneffabilegratia , & amore?
Molo fino aqui ci fiainb merauigliari,
che tu di abbaſtaſsi a pigliare la noſtra
humana natura ,et voleſsi effere poſto
nel preſepio. Ma queftahumiltà,& abbie
tione di molto gran lunga auanzaquel:
la,perche hora tu non ſeifatto buomo,
ma çercamente, vno abierto verminca
Certo che quiuicu cri nelle carebraccia
della tua piiſsimamadre,maqui ta giza
ci fra le crude marii de ferocigiudei.Qui
ui tu eri Dio , &huomo adorato : qui fei
preſo a guiſa diladro. Quiui ti ebono o
Ferti prelenti Regali:quideibattuto ,be«
Lemmiato,dilpregiato, & ſchernito:Mi
fura
1 DEL TAVLER O 107
le
216
fara qui da te medefima,anima mia , di
quãtodolore fi empicuono que ſanti,&
10
deleftiali fpiriti, quando e vedeuano ih
16
f graui angoſcie,pene,& miferie,coli hu
miliato, dilpregiato,& lacerato ilGgnó
Te, & Retoro, che etengono in tantoho
Dorc, & viuerenza ? piamente ci poſsiz
mo imaginare ,che fi gettaflero inginoc
chione con la faccia bafà oel coſpetto
DO

$
di Dio padre, piágendo amariſsimamen
OD
tej & pregando per il Re loro : Siamo
adunque, & noi ancora membri,che hab +
biamo ſenſo , accioche patiamo infiemc
i; col fignore noftro Giclu Chrifto , pero
che ildolore,& lc fetite, onde gl'è coli af
flitto, & tormentato ſono veramente co.
Stre; & con grauepianto , & metto cuore.
.

gittiamoci humilmente con la faccia in


terra innanzi al padre, dicendo . O padre
benigniſsimo vedi, ti prego , in quante
1
angolcie ſi troua iltuo vnico figliuolo ,
da
ela quanti crudeli tormenti egli è attor
niats , & in che modo potettemai il tuo
3

pietofiſsimo cuore ſopportare di vedere


il tuo amato figlio patirecoſe tanto cru
deli, ſenza porgerlialcuno ſoccorto ,> &
aiuto:O padre,padre, come l'abbandona
ti ta mai, come non limoſero le pater
neviſcere a cõpaſsione verfo il tuo ama
to figlio ? Percheínon hauefti tu talmen :
te mifericordia dellelagrimedelli angela
I 3
102 MEDITATIONI
di,chiecupermettersiloro ilfat mapdette
delmaeſtro,& ReloročQualamener
seo padre miſericordioGſsimo:Che cola
spéroé l'huomo, che la luiſperatamétecu
i'ami Hai mifericordia delli huomini
1

peccatori , & abbandoni il tuo vnico


gliuolo ;accioche gli huomini appreſſo
di te foſſero eſaltati in cielo ,il tuo figli.
uoloè tanto ignominiofamente abbafia
toin terra , accioche il peccatoretriſto ,
&empio fofie liberato dallamorte,il çyo
Janito vnigenito ( il quale pon fece mai
peccato.) in miſerabile modo è condor
ito allamorre, padre amabiliſsimo che
Jopera èqueſta merauigliofa,chepuyoles
Ai fare, di caricare il tuo figliuolo di tut .
ti è peccati noſtri,& in-lui,vendicargli,
hauédo egli ſempre mai hauuto ſete del
l'hono tuo ;adempiuta la volontà taa,
& sépre fatto quello che è itato grato,&
accetto a gl'occhi tuoi? Queſto tale (dico )
táto caro figliuol que táto horribilmete
proteſti per lenre Iceleraggini , & tutto
quáto lo defti nelle mani de crudeliſlimi
giudei, cheti rendero io in alcábio , ò på
dre celeſtiale p tutto qſto amore verame
te imméro, & incóparabilep tāta fedeltá
benignità , & affetione , che tu hai verfo
me peccatore táto indegno, & vile, táto
ingrato ,& diffoluto dimoſtro? Quale gra
uitudine , &chelode,& honortipoſs'io
mai
DEL TAVLER O 103
mai renderes’io voglio in qualche parte
efler riconoſcitore
di cofiincomprego
fibileamoreal 914118.272bovie

Humilißima.confeßione depeccati, o pátione per.


impelrarne perdono dalpadrenoftro.Cap.13
O Padre onnipotente,&mifeticos
& viler
pec.
eatore con tanta humiltà ; quanta io
pollo hauere ,& con ſomma fidanza ver
fol'imméla bontà rua,gitrato a tuoi pie
di con intimo dolor del cuore ti cunter
fo tutti i grandi , & graui peccati niice,
mediantee quali fino a queſta hora t'ho
offéfo,benigaiſsimo padić mio,hauědo
hauuto ardire dicommettere quelleeflie
'crabili fceleratezze dal tuo caro vnige
nito con tanto tormento lauare , & con
tantaamaritudine purgate . Ticonfeflo
ancora clementiſsimo padre la molta, &
grande ingratitudinemia etellere ftato fi
no a queſta hora tanto ingrato, & a te, &
al tuo figliuolo p tutto quello amore, &
benignità,& fedélta,che tu nư'hai dịmon
fro,hauendomi perdonato, &fopporta
to tanto , gia tanti anni nella malitia, &
peccati miei , & benignamente ſoppor
taro tutta la ingiuria,& difpregio,cheio
ho inuerfo te vſato per la inobedientiain
& maleuolentia mia.Etmihai afpettato
con tantabenignità a penitentia per po
vrig E 4
104 •MEDITATIONI
tere finalmere vna voltaottenereilmio
" Euote perfabricaruiti drenco va ricetto ,
& infonderui l'amore tuot& d qużołc
volte fignore Dio mio hai cu picchiato
Tuſcio delmio cuore con letuefpiratio
ni, ldfingarolo con benefitij, allettátolo
con laconfolatione,sforzato con le affli.
-tioni ,& fipalmente hai hauuto repulfa ,
& ſempre ti ko volto le ſpalle,loche non
dim.eno hai benignamente fappartato.
@quantogiuftamentemi hareiti tupo
tuto.cusciar giu pellabiflo dello ipferro
& clementemente mihai perdonato : E
co faccertamente merauigliola, padredol
céiſsimto,che il cuor mioper laveemen ,
tia della contritione quando io penſo be
De queſte coſeluon fi ſchianti , certo che
nello ſteſlo inferno non & ritrouaņo tan
ti tormenti , cheacorreggere degname
te la malicia , & fceleraggini mie fußler
bafteuoli . Io non merito in modo al:
cuno d' efler chiamato creatura tua , &
dalla terra ſostenut , & che ellaper mio
xſo produca il yieco E coſa certo me
tauigliofa fignore,chelesue creature,
tutti gli eleinenti ancora non habbi.
Rovendicato l'ingiuria , & il diſpregio ,
che ioho verſo te per le motre mic
iniquita comeflo.Mahora à fedeliſsimo
padre habbi miſericordia (ti prego ) di
me, & volgiamemifero,& abbandonato
pecca
Del TAVLER Ó . 105
peccatore gliocchidella diuinagratia,&
cleméza tua:A primile viſcere della beri
gnitàtua & ttceuědomi in gratia,perdo
nami l'hauere prolongato tanto il couer
tirmi a te'. Aprimi, il tuo paterno petro ,
fpargendomiilnotrumento ,& conforto
dellagratia tua.fori prego lighore Dió,
che tumoitri hora velocementein me
quella operationes per la qualemi hai
Perdonatofinoa qui , & alka quale'able
terno mi preparatti Mã Gime mifero
$

peccatórę ; cheho laſciato vn padiexšto


amabile,e tanto pierofo, el qualemai m *
ha altro conferito ,che amore,benefitij,
gràcit , & kede:Eedipiunegatötiil mio
cuore ,elquale tu haueui ordinato per
tépio ;hoftello, &difetto tuo , & l'ho con
>

multe macchiebtuttato , fendo diuetato


- vn vafoPilliqurta &felica difpiritiin
omödi.Yo'cöfeftocertainente fignore dief
fer ipiu vitiofohuomo, chefi troui al
mondo ,&futtavoltaconfido nella im
menla bontà tuw.Perché;febene ipecca
cati mieitrapaflono ogninumero,anco
Pra la tuamifericordia qualuniche nume
Yo'eccede. Opadre'amabiltmo ſetu
vuoi,mtpuor certamentemordarcifana
Panimania:gehció cõfeflo dhauete pec.
cato contro dite . Ricordati fignore pie
tofo di quella cotortatilla parola , chetu:
" diceſti perlotuo Prófétariuhai come
E S.
2006 MEDI TATION'T
tionecó
fo fornica i
molti amator , tutta
volta ritorna a me, & io ci riceucro.Inuç
Fità,padremiſericordioſiſsimo,io cófido
molto in gfta dolciſsima parola,& cótus
to ilcuoremiriuolga a te , po altriméti
cheſe tul'haueksi dettag meſolovoleo
domi co quella chiamare cioche io ſo
no queſta immonda ,& infedeleanime
ſono quelfigliuole prodige , & iquule
ilquale infelicemente mi lobaallon
tanato da te, padre de lumi, dal quale
végono gutu ebeni: & a guifa di ſmarri
ta pecorella fono ito vagãdo, diſcoitado
mi da te,baueudopduti,& diſsipatcui
tiqui'tuoi larghiſsimidoni,i qualicap
mi haueui co
tanta abondante.liberalità
cedatHolaſcia
i. totefonted'acquaviuz,
( &permo ho cauato, le cireres,cercan
docenfolatiggielteriorichenon pof
Hano nientedimenp contenere acque,co
laciona che ogni temporale, & caducodin
- letto ,cõe fumopreſtiſsimamente diući
e rano.Holaſciato ancora te pane della xi
- $8,8ha mangiato le ghiande da Porsj ,
ofguitandogli appetiti defenfi , & obe
dendo alle beftiali affctioni.Ho-abban
donato le commor,perfettiſsima, & eter
5.no,bene & m foppgittato allitere
& caduchi . Pamo io veramentecon
ş:diventato nudo,pourro , miſero ,& im
mondoEt comeun giumento nelfuo
itere
DEL : TAYLER. 107
-fterco ; coſiio nellemie bructurefone
putrefatto . Ma io tiprego padre, che tu
no tiricordi det difpregio ,& della ingiu
sia , che tu hai riceuuia da mé , percio
i che io ho penſato dimia vious & la mia
mala vita , & con tuđe bestforze hovole,
1.
vi imiei pafsia,i teftimonij & comar .
damepti tuoi.Ma ancora ho racconta
2
to i mieimale fpielianni in amaritudine
dell'anima mia ; & ho ſtabilito nelliani
mo di eflequirclavolóra cui; & cõima
rcio ellerti fedele.Che Mugixu ſignore , 7

che io faccia pero che ionó folaméte fe .


no apparecchiatoa portare ilfuauegio.
go de tuoi comandaméti coitāteméte,
ma ancora per' tuo amore offeruare l'af.
pre vie ,& entrare per lo ſtretto fencję .
costo della Croce ,& alzatami ſopra le ſpada
de la mia Croce feguitareil suo C450
vnigenito - Es hora padre , celeftiale
lo interamente con tutta l'afterionc , &
con ogni mio potere mi ti oferiſco in
yiua vittima apparecchiato a fase,& ho
-12 ,& femprolquel che tuttivorrai far
di me, & lasciare tutto quello , che tu
Yuoi nel modo , chepiacetà alla gra
tiofifsima volontà tuaj. & patiro tuto
quello chola botàtua vorrà chcio pa
befcai Gertamebre ,fignordvendica inme
-ske ingiurie ; le quali io ho poſte lo .
1

pra dire ,perche humilments mifotto ,


ijis : 0: ' E 6
008 MEDITATIONI
metto a flagelli,della patornamiſericos
dia tua . Legami (ti prego )le mani e pie .
dijaccioche io non tidiuendimairibelle
in caſa alcunái & benchefæcamefia infer
ima,& contradixalla volontà tua,lo {pixi
-Lo non dimero e pronto
Porcheioſo,&
#eftmente ne ſon certo, thee nõ mi por
- fonoaccafodre tante coſe auuerſe ; chele
iniquită mie no habbipo meritato piu ;
*** -molromaggiori però con ahta hobe
del cuore io nondomando fe ná gratia ,
& chelamiſericordiæ temperi lagiufti.
.
dia . Ma checoſa ti renderoioincontra
cambio,o benignifsimopadre de nutele
cofeyche tu m'hai fattezinfegnamicon
qualiopete,con qualerbidienza, có qua:
-Tidonijo udebba placare , & riconcilia .
**C,perchetuhaw comandato , chenoido.
och apprefèntiamo voti aebcafperco tub;;
-Ma checofdt i offeriro io, chenon ho čo
Vla alcuna per il che io picchio humilné
rte bufcio del ricco tuo figliuolo , & dello
-Infinito , & maimãganreteforodella ſua
sfaciatiſsimis paſsione,domrando la limo
fina per offrirtati , pero che io ci offeri .
•fco ilmedesimo: vdigenicontud nell'vnio.
nede quedamote, conſekerlofférifti a.
--me,&éon paternocuotalo mandáttiin
queſtomondo , apoio theprendenteda
Lagira humana;i & ſprcentráfle altama
bist morte , edinfiemne w offeriſco ruļti
e meriti
DEL TAVLERO. 109
e'meriti ſuoi;cioèdella incarnatione paſ
sione, & morte: & fpecialmente ti offeri.
Ico guyta,quella igxominjofaafflitione,
a

& tormento , che e'foſteone nella ſuapre


fura, & ancora laſua volontarja vbbiden
za la ineffabile humilta , & patientia , &
lopra ogni coſa l'argeosiſsima charita
2
ſua con la quale egliandò incontro alti
Luoy,nimici & ſpontaneamente , & ami
cheuolmente la dette nelle lor magi, se
parimente e ſuoi crudeliſsimi legami,
bat;iture,ſoſpinte,calpeitamenti,difpre
egijfputi ,ſcherpi,beſtemie, & tutto quels
lo ch'e pati pella tua preſura cô tutta l'af
1
fetione, & con molta gratitudine fofegi
fco alla tua ſuprema gloria, comedegno
facrificio inappago di tutti i mie'pecca
30 , & negligentie. Accetta tiprego beni
sgnifsimo, padre meritidel tuoxnigeni
sto figliuolo per tutte le mieiniquitas
peroche quello , che ioho peecato.con.
>

( trola giuſtitiatua, il tuo amaco nigęgi


i to co laſua paſsione l'ha pagato,lauate ,
purgato , e tutti i misidifetti riſtorati,
& ſuppliti.Etquale peccatopypefterman
to grande,al quale figran tormento non
impetri perdono : quamaechia è tanto
brutta , che col caldo fangue di Chrifto
nonfi laui? Qual malitiapuoeſler neli
kuomo taoto radicata, & inuecchiata ,la.
quale: per yno amor tanto feruido non
f
HO •MEDIT AT IONI
fi ftrigga, cioca , &abbruſcilVincecerta .
mente la ſua pafsione tutti e'peccati . &
le ricchezze de ſuoi meriti ſono tanto
immenfe, & infinite che le peſano piu
che tutti e vitij, & negligentie.Però io at
tingo di queſti profondifsimi riuitutto
quello, cheio conoſcerò chemi manchi.
Oltre a queſtecoſe io tiofferiſco la fưa
innycentiſsima morte ,e tutto quello ,
che egliha bperato nella préfa húmani
tà , infienie con emeriti di tutti e'lanti
** & cob: 'iuite l'operationi; & virtu che a
gloria tua datutti e buoni faranno fino
all'ultimo di del giudicio adempiute : &
di piu cürra la laude, & gratitudine,la
quale tifarà data i īfiniti ſecoli de ſecoli ..
Queſte coſe tutte ; dico , offeriſco confi.
piena affetione;comefe io ftello te le lia
uefsi oprate .& finalmente tutta queſta
offerta ti fò infieme ad eterna gloria tua.
per c'miei,anzi per tutti e peccatidevis
ui, & de morti , per iquali ſono obligato
va pregare,& pere qualitu Diomio vuoi
efferpregato, accioche- quindi tu fia in
cferabledaco , &benedetto,&datutti.ce
fiendrendute grátie. Amen.
iiine 3
‫ هذي رفت‬- 1
*: 1 1, lui Tron

AD !.brazaleteLP
Giefie
DEL TAVLERO .
Sefuelasciatoda diſcepolia Cap.1.40

E detto tanto crudelmente legato, &


da quc'rabbiofi Caniinſimiſerabil gui
fa wengto ; e, diſcepoli (pauentati dalla
granipaysa,meſsifi in fuga,abbandonaro
no illoro caro Maeſtro .Ma o quanto
dolore fentirano egliņo , quando rac
colti in ſe ſteſsi, & ritornati in loro miſu
fataméte cöfiderarono in loro ſteſsi chi
gl'haueflero laſciato ; & dachi foſter di
utfi, & dhauere abbádonato tanto infe
delmenteilloro amabile maeſtro ,& te,
delilsimo ſignore ,quando efi trouaug
in maggior neceſsitá , o come ardenti,
& penetranti furono quelle parole
cheChriſto nella cena, & per la via am
monendolihaueua detto ?Ancora cõevi
yicarboni riluccuono in loro,& ardeya
Mojpoche, febene e fi erono dilcoftaui
dal fuoco , erano nodimeno tutticaldi,
foc quelli,che pure allhora s'eron,Bar
ti dalf4oc9,& erazzi della luccriſplede
Manop ancora pelor perti. Etbenche
Chriſte :plalaprudéte, ſapiéza,G.folle
- ¥ 9; pp.co corporalméte partijo daloro
Gutta,volc haueualaſciato ne 10 1suori
gl'interiori veftigii ſuoi, & e'legridella
>

Lua viſitatione,cheſono le lagrimedell'a


compuatione, & del pianto :Percioche
que!
tiz · MedIT ATTONI
.

quel medesimo , the conferuaua el luo


popolo Iſraelitico nel diſerto guidando
li dinotte con la fcorta della colonna
di fuoco, accioche vagabondi'nócadelle
O
CA

tá cô l'aiuto dell'ardenteamore tuftodi).


&guidd,isātiApoftolifuoraeciocheia
alla notte rènebtofaultúrto non fiat
rifero, & cadeffero nella potefta di fara
nafto ,peroche ,Ye Bene egli s'erá partia
to dalliſguardi foro corporalmente,tut
talorvolta per ilfafciato
haueua
cuori, quale ancora ſuone
lo ſpirito
finoallho
ta gridauanosta con eflo noi fignore,
percheli fanorte.O .quanteangoſcie).
& tributaciontandauanoeglino Spargen
do abondantemente lagrime? O quante
Voftecon dichí lagrimofi di pianger va .
ghialzaụano gl'scchi al Cielo !Andauale
no per la via piangendo,& dolendoſi del.
fuo dolore.E bactendofile mani, come.
orfani, & pecorette fmarrire ſenza palto
je.O con quantaforza & batreuanoilper
to, dicendo: O maeſtro benigniſsimo,8 .
dolciſsimo padre,& fùauiſstino fignore.
che cihai alieuato tanto tempo nelle dis
licatezze,& da propri figliuoliconitan
ta cura cuftoditi ,Audiofamenite retti.co
granfapiedza inftrutti,& al pati del ruo.
proprio cuore fedelifsimamente amati,
come tanto brurtamete ci fiamonoipar
rich
DEL TAVLERO . 113
(210 titi da te ? Doue fuggiremo noi hora!
Chi per l'auuenire ci difenderà ?Ohime
che eLupirapaci aflalteranno le tuepe
core.Ferche ti habbiamo abbandonato :
100 Perche non ci ſiamo noi accoſtati a te ?
Sd Perche non ti habbiamo poi feruito fi
no alla morte, fi cõe nor haueuamo pro
meffo ? Molto meglio era per noi moris
1. re con eflo reco,che vjuere ſenza te.
O quante volte in quefto mezzo volto .
eu rond gli occhi verfo il loromaeſtro , il
A6 quale vedeuano che era tanto cradelms
10 kemenato alla morte:Quante volte den
ey tro diloro ftercero con gli animi dubice
fi , fe e ricórnauono da lui, o np:come con
triftaua in loro l'amore, & akciinore:M7
quefta era diuina permiſsione, ordipast
do Iddio, ché coſi airueniffe peradempi.
se le ſcritture.Ma il dolce Gtefu eflendo
gia nelmezzo delle mani de nimici non
potecte anchein quel tempo diſcoltare
la benignita fua da quelli empij, rappie
cando piſsimamente l'orecchia tagliata
a yndéminiftri de Giudeii. Tuttayolca
queſta fua ſanta bontà , & potéza moſtra
ta a quelli perfidi nonhebbe forza d'ad
dolcire i marmorei perci loro .
Gieſuèmenato ad Anna . Cap.15
V IND I conduffero il ſalaator
noftro,giacrudeliſsimamente lega
114 MEDITATIONI
to ad Anna. Chi fara al preſente baſteuo
le a penſare , di che moleſtie , & ingiu
rie, diquanta crudeltà,& diſpregio fi
nalmente eglino gli foffer cagione per
talviaggio :'Quanto è lo battellcro , be .
ftem muaflero & quante volte tirandolo
per la venerabil barba co' piedi lo fpi
gneflero auanti , dandogli delle pugna,
& in gran quantità fputando nella ſua
fáccia defidereuolealli angieli; & da que
Ato quanto e ſollecitaffero percondurlo
quanto prima al Principe de facerdoti;
& darli finalmente la morte > Nelluno
certamente può imaginarli tante crudel
tả , che eglino all'hora verſo di lui non
adem piefiero moltopiu , poi che gliè
fcritto. E fecero di luitutto quelloche e
yolfero . Confidera hora , o anima mia,
quanto miſerabilmēte il fignore, & crea
tore tuo da quelli empii, & lafciuician ,
ciatori è circondato,& guidato non altri
menti,che vn ladro , che meriti la more
te, ó comevno ſcellerato; & niente dime
no përſeucrò in tutta queſta perſecutio.
ne verſo gl'huomini patiére : & gratiofif
fimo verla el padre . Penſa, ti prego, di
che affanno , & di che tedio gli fofle que
fta notre. Giefy Re della gloria che co
la parola gouerni tutto il mondo, & nel
ſuno puòreliftere alla tua potenza,quan
to- fei tu per -me voluto eſtére humile
quanto
DEL TAVARRO . 125
quanto pięciolo ,quapro debole, quanto
gi diſpjegiato ? Douefon’hora quellemol
to migliaia d'ingingcchiati,che auantia
tecô lafacgia humileti adorano,benedi
cono, lodang, &séza maireſtare attedo
noa dire Sãto,sáto sāto? Certaméte ama
bile Gieſu,cheğſtael'horadelletenebre,
tépo didolore,& notte d'amaritudine, &
mig såto (ei yoluto incorrere in afta
que táto ſpauenteugle,&maninconolapotte
Ipotaneaméte .Di poilo menarono ad
oti
Anna cofi legato , & fuori della propria
forma. Veggiand hora (& 'no ſenza gran
odel compaſsione)co quīga humiltà quel po
:01
tente figpore ftcfle quigi legato & difpu
oli ti ripieno, cô gl'occhi baſsi,fparlo di ver
ginal vergognaco amicheuole aſpetto
mih
innāzi a vo viliſsimo ſugbo peccatore R
eller giudicatoda lui,& pure dalla fua
10
bocca povíci majalcun'ingano , ne mai
uri futrouataalcuna ingiultitinelle opere
201
fue,anzial qualep effer'egli itato pieno
mo
digratia , &verita) fu aflegnata dal padre
ria
tutta la podeſtà,& tutto il giuditio.Etec
coche alpotefice di ságue vago co ingá
no lo domādo de diſcepoli , & della dot
di
trina ſua p pigliare fraudoléte occafione
dalle ſue parole di codéparlo ,ma Chrifto
Có che è la fapienza di Dio , conolcendo
la frode del pontefice non parlò nien,
tein quella volta de direcpoli; nonpoté
do
to
16 Midit Ä TIONI
do affrortire di loro cofalaleuna , che
molto Podecote fontema quella che fi
appartentia atladottrina fua con gran
prudenza & Taptenzaglirifpofe, dicédo.
lo hoparlato in palefea nondo ho sé .
pre in'eghato nella finagoga, & aeltem
pio ,la doue fi fagunano tutti Giudei,per
che dunque mencdomandi?domandane
quelli che hanno dito cio.chè io hopar
lato loto , domandant etuoi miniftri;
che ti Hadedfi mandati per ripredermi,
eglino fannoquello, ho detto.Questa cer
tamente ela verita eterna,le paroledel
la quale fono tantogiafte,& vere,chefi
ho da nimicite piglia teftimonanza . &
dopo queſte parolevno dique'miniſtri;
che quien fi trovavano,huomo empio ,
& sfacciato diede a Gielu vna (miſurata
ceftata,dicendo, cofirifpondi al pontefi
ce ? Ricete quella ceffata benignameote
il manfuctoagnello, & non fiturbd nel
l'aſpetto.non li riſcaldo adira nofifciol
fela lingua'a tihanie, ne dinėſe le mani
per vendcarli:nfa-riſpondendemanifie
tamente difle , fe io ho parlato male , ri
prouinclo;ſe io hoparlato bene, perche
mibarri ? O Gielu agnello-fanſuetiſsia
mo,chipotràridurſia memoria la gran
benignita; & patienza tüd'féniżà contene
re lelagrime havendo tu permello , chie
la gratiola facciz (nella quale gliAngeli
defide
DEL TAVLE RO. TIG
deſiderano di guardare) ti fofle battuta
tanto crudelmente da vn viliſsimo bir,
ro ? Et tu anima mia quanto ſei ſuperba,
iinpaticnte,afpra,ritrofa,& appetitoſa di
vendette , che pervna lola parola ti tur,
EN
bi, & reputi offefaj & non conſideri qua
od !
ta ingiuria 11 figliuolo di Diohabbi per
tua cagione ſopportato ; fiatila ſua pafo
fionevno ſpecchiodella vita-tua,foguita
i le ſue,fantęorma, &lafaz conuerfatione,
impara da, lui;perche egli è manfueto , &
humiledi cuore; offeriſcilialmanco.vnz
el
minima gocciola in contracambio del
grands,& acerbo calice,che eglitotalme
tebeuug per la tua ſalute: rendili indie
tro qualchepaſsione per ildolore, &fati
ca fua: paticaţia per patientia: diſpregio
0, per diſpregia :perdonaa proſsimicuoi;
come Dio ogni giornoperdona a molti
tuoierrori,benche tu l'offenda ſpello, 85
di ſorte ti perdoa, che ancora ti difende,
& ti fa partecipe dell'amicitia, & benigni
rà ſua.Contempla la paſsione di Chrifto
fino che e mando fuora l'ulumo fiato,&
non troverrai chepure vna volja G com
mqueflecontro e fuoi nimiciche lotrat
carono coſi crudelmenge : De bayer mai
dato ſegno ,o con fguardı,o con opere di
diſprezzarli : anzi piu preſto, hauere di.
moſtro verſo di loro ognibenignità ,&
dolcezza con la quale egli hauello potu
to
!

118 MEDIŤ A TONI


tomollificargli,& conuertirgla:perché
il fignore è tanto amichevole ,'& e tanto
dolce, che non la dare altro ' á 'himici;
che amore , & amicitia : E balcia iltra .
3

ditore,che lo vuole pigliare: Lanal'orec?


chia tagliata : prega perquelli che lo
crocifiggono: anzile peccati , & Poftinal
tion loro gli'erano nel cuore di mag.
gior tormento cagione, che hon era la
pena eſteriore, che ſofteneua nel corpo
Èt a Abi dunque, le vorheino piacere å
Chrifto , fa dimeſtiero ſcacciate danoi
ogui amaritudine,rancore , & ogni neb?
biadi paſsione, & rallegrarci quádo civic
ne incontro qualche auuerfita peròche
quello fpolo fuauifsimosuole'ancora
vna ſpola fuaue:che fiaferiza fiele; & fimi
le diconditione à lui . Però nella cản
tica chiama la fpofá Colomba.Era ancor
Pietro de ſeguaci di Chriſto , ma'fendo
li detto , chegli era delnumero, de fuoi
diſcepoli,tre volte lo rinnego.Ma allho
ra Chrifto moflo da miſericordia yolſe å
Pietro gli occhi della ſua miſericordia, et
qual tornatoin ſe,cominciòa pelare che
queſte cofe gl'erono ſtate pdetce da lui,
cioè che innázi al cãto del Gallo trevolt
te lo rinnegherebbe, & cofi tocco intrin
ſecamente dal dolore del cuore; vfcendo
fuori lõtanodal cõfortio & peccatori ( co !
pa de'qual'egliera ſtato cõdercoallacadu
ta,
DLL TAVLER 0 . ( 119
tā , & álpeccato:)pianfe amaramenteveg
giamo hora qui quáto dolore entrale
nel pietofifsimo.cuore diGieſu , vedédo
il capo , e'l piu forte dediſcepoli coli mi
feramente vinta ; & cofi cãe quelfortiſ
fimo Sanſone gia pýna feinida perdette
ogni fortezza colind principe delliApo
toli , che con la parola foleua cacciare i
Diauol, ſpaventato dallauoce d'una fan
reſca hauere vinpegato il ſuo maeltro .
O quãto fi moſlera allhora a compaſsio
ne le ſue uiſcere pladebolezza , & cadu
ta delſuo diſcepolo;& cõe yn benigniſsi
mo padre piage la monte diuno fuo ama
co figliuolo ,.cofi Chrifto pjäſe l'interna
-morte.del diſcepolo & membro fuo : la
ferita del quale non gli fu di minor do
glia cagione, che le e l'hauefla in ſe fet
fo riccuu ta. O quáto pretto locauò egli
della podeſta diSatanado, nella quale
egli era caduto ,di nuouo rizzandolo plz
preueniente gratia fua. Quâto preſto lo 1
riſguardo con gl'occhidella ſua gratia
mettendo , che e cazzi della ſua diyini
dúce penetraflero nel fondo dell'oſcuri
tà fua donde appenne che Pietro,tor
nando a ſe ſubito raccogliendo in ſe l'ani
mo ſuo conobbe il proprio peccato , &
acerbamente lo pile, & immediatamen
-te( cóeprima fu tocco dalligratia )parti.
tofi da figliuoli delle tenebre ,fi cóuerti
alla
120 .MEDITATIONI
alla luce,chegliandaua inganzi: &béche
c fuſſe caduto per permiſsione diuina
( colpa della debolezza ſua ) tutta volta
s'era dato tutto a Dio , & interamente ha
uearinegato la volontà propria; conto
gnatoſi a Dio , & talmemel'haueua elet
to, & col cuore abbracciato ,chefecondo
l'affetione, & deliderio neſtuna cufalo
poteua ſeparare da luis, & benche poi
e' mancaffe nell'opera , nondı meno era
buono il propofito, & ildefiderio ſuo pe
rò che colidille. Signore fe bene tutti di
ſcandalezeranno per tuo conto & ti'ab
bãdoneranno, non farogia io diquelli,
anzi ſon apparecchiato a venir con effo
coco, & allo carcere,& alla moito.Certa
·mente chel'amore, & defiderio ardente
haueua innalzato l'animo fuo ſopra 'le
i forze & di force haueua elcuato il ſuo
cuore,che siera dimenticato della ſua fra
gilitá humana. Ma la rentationc riuolſe
tutto queſto di forte che poco dopo fi
abbaſsò humilmente, & li auuili, che có
tanto vanto s'era ſopra di ſcinnalzato, &
in ſe tornato imparo quello che poſto
in quel feruore uon fotette conoſcere.
Però che egli haueua offerto le fteffo a
Dio; & laſciaua , cheDio operaſie in lui.
Ma quel ſublime edificio ,cheDio delide
Taualdi fabricare in lui , nun fi potea tura
refu,fe prima non fa ſcopriua il ſuo debo
lc
DEL'TAVLERO ? 121
le fondamento , & di poi yi ſi collocaus
vn fondamento profondo, & humild
>

perche,fubito che fu riguardato da Chri


Ito , & che gli hebbe riceuuto il lume del
la gratia nel ſuo cuore,ſeguitò effo lu
me, & vbbidi al tocco , & alla infpiratio
ne dello ſpirito , & fece quello , che da lui
fu ammonito di fare , cioè volſe le fpalle
alle creature, &fi rivolſe alla luce,& ch'è
ſentiua dentro diſe il mediante la quale
e li conduſſe alla cognitione di ſetteſlo
& cofi pianle amaramente, & perche con
fidandofi in ſe ſteſſo preſumeua animoſa
mente ſopra la fragilita della natura , il
fignore lo laſciò ſtare in fe fteflo , accio
che e conoſcefle la ſua impotenza , & de
bolezza, & cofi ſubito cadde; po che, quá
to noi ci confidamodel feruore dello ſpi
rito , tanto debbiamo cemere all'incon :
tro della fragilità alla natura. Certamen
te che s. Pietro, quanto egli fteite col 6 .
gnore non temette ne morte ne nimici,
ne arme:anzi animolamente ſi mefle tra
nimici, percotendoli col coltello . Ma .

quando il fignore fi volſe in la, da vna fo


la parola d'una donna fu abbatuto , &
vinto , & queſto è quel che dice Dauid ,
Tuleuaſti la faccia tua da me, & mi cõtur
bai tutto.O immenfa bontà di Dio, quá
to benignamente il pictofo fignore ſo
Atenne il diſpregio , la confufione, che è
F
122 MEDITATIONI
patiuapamore del ſuo diſcepolo , accio
che eglip queſto apparaſle a conofcere
ſe ſteſſo et humiliarli:Però ché di giaha
ucua diſegnato il fignore , che e soleil
fondamento della chieſa et però con ſua
permefsionccadde neltipiu baffa parte
dille, ddaceconobbe la fragilità ſua, et
illud non poterniente: et quiui apparò
di'nõ preſumere cola alcuna tomeraria
mente diferma côfidarſi humilméte.net
l'aiutodiuino, come è ſcritto .Nõvolere
alraméte fapere, matemir oltra cio pche
coli innanzi hauca ordinato Chriſto che
Pietro foffe vnmuro, et vna torre ineſpu
gnabile placalaidu frekfualtutto necef
fario, che nella vita dell'humiltasla qual
lese il fondamento di tucto . l'edificio ,
et bene (piritale , profondamente al tut
1
to foficifondato . Eraancora neceffario ,
che iltapo haueſſe male ; et prouaſſela
propria infermità;accioche egli daquel
la-imparaffea ſopportare miſericordiofa
mente ciaſcun membro infermo; et gia:
non ſette volte ſolamente, ma feccanta
volte fette perdonaflcal peccatore, etaq
chora da quelloche e' pati, apparallead
hauercompaſsione, ęt faceffe parte a tut
ti e peccatori,chefi voleſlero conuertire
delta gratia concedurali da Chrifto : Et p !
chePietro s'era tutto offertoaDio, et il
cuore cô l'intention ſua grano veraceme:
te
DETAYLERO.IR
xdirti tiesvedlo Disakapadūra nóglitu
di dadatione cagione, ma piu proto me
dicioa , & acquiſta la Dibaccidche eflen
stoli cemorariamente& incautaméte vol
to a fe fteflo ,gia caduto , & ferito fodeco
ftretto:laſciarelefteflon & çorluerdirha
Dini 86queſto è queldo cheslicel'Apolo
13. A cbiaur Iddio ogni cofa ſuccedeix
benc, l'auüerfirazleiproſperita,le ribchez
ze,&i la pomertà,ibguadagna & lá perdida
pero che quelli, che hanno renuntiatpa
loro ſteſsi & fi laſciano guidar da Dio
neflunacoſa puo nuoceresperoche, qualú
che infermità auuieniloro co permiſsior
ne diDio,diucataloro cagione, & nater
sia dihumiliari,di difpregiardi,idiánnis
chilarli, & di conueftirli a Die ,di amate
Dio,diaccoftarliaDio , & di feruitrli piu
fedelmente , di oferuare le ſteſsipid kui
dioſamente , & vegliare con po diligen?
za alla ſalute fua. Ettutto quello che pos
propio difetto māca loro nel ſalı ¢a Dig
& nell'operare,adquiſtano poinelle fo@z
dere in loro steſsi, & pcll'offerurs -Rea
che quanto pių al baſſo ſcendiamo nella
cognitione di noi ſteſsia fanto piuj alta :
mente lagghiamonella cognitigac,di
Dio,nella quale colite prifcipalmőtela
Ara beatitựdine;cóe adyapozzoauuieną
el quale quáte è giurgia profondo,táto &
all'iolu piu alto&quätopiu abbaſsiamo
F 2
124 MEDITATIONI
aoi fteſsi,tāto piu alto claltiamo Dio , &
quanto piu vili riputiamo noi , tátopijt
magnifichiamo lui . Nealcuno puo de.
gnameate honorare Dio , ſe non chieve
tamente humile . Ne alcuno ' ſeruitio ė
grato a Dio, ſe non quello che elce da un
huniil cuore . Nealcuno è tanto lauio
nel coſpetto di Dio , quanto quelli che fi
humiliano fino all'ultima ballezza; per .
che quefti tali talmente fi abbaflano, & fi
feputano quaſi niente alli occhi loro ,
che Dio non puo neper ſe ſteſſo, ne con
cutti i ſuoi doni fare, che mai s'innalzi
no , & infuperbiſchino ; perche quanto
piu fono illuminati, & riceuono da Dio
piu doni, & piu facramenti, tāro piu chia
ramenteconoſcono la loro viltà,& ſeno
conod'efler meno degni a ticeuere qua
lunchedono' di Dio :& però fi maraui
gliano, che egli fi degai di far coſa als
>

cuna per amorloro;& tanto di qui cre :


ſce in loro l'amore , la reuerenza,lo ſtue
dio,& ildiletto verſo di Dio,che non fan
no in che modo e'poſsino render l'equi
talente,& fodisfare all'altaamoreuolez
za, & benignità ſua .conoſcono ancora ,
che neloro ſteſsi,netuttoquel che e por
fino è fufficiente a renderlo . Di manié.
tache gli è poco al defiderio loro l'effer
Gdati tutti a colui, che fiera dato prima
tutto per loro;perchee' fanno molto be
ne ,
DEL TAVLERO 125
Dc,chc nó è proportioncalcuna fra quel
lo che poſſono dare; &quello che gli hao
no da lui riceuyco .Maancora non ſanno
come e debbino a pieno lodarlo ,&rino
gratiarlo , elaltarlo abondantemcatc , &
degnamentehonorarlo & diſpregiar lo
so Iteſsi,& annichilarfi ; & in tutto quel ,
ch'e fanno,defiderano di far moltopiu,
& ſempre hanno ſere, & s'allegrano del
>

giaſto,perche il loro amore ſempre rie


cerca piu.Lodano certamente Dio;maia
cotalilodi mancano, & mancando nel be
nc confeſsanodi errare in quello , che
e fanno benc . & però riprendono , & di
fpregiono se ſteſsi,& qui di nuouo man.
cano , & cofi quanto aproprij occhi par
loro cflere al cutto niente . Certament
chcin queſto falire a Dio mediante la
lode , & lariücrenza; & nello ſcendere a
ſe ſteſsi di eſercita yna infocata charità ,
& tefleſsi la rolla veſte nuciale, & ilman.
to porporino due volte tinto . Et queita
è quella ſcala che lacob vedde , che arri,
uaua fino al cielo & ſopra quella ſalire, &
& ſcendere gli Angioli . Et certamen
te , che tutti quelli che hanno troua,
ta queſta via diſalire, & di ſcendere: ra.
gioneuolmente, & meritamente fi poflo
no chiamare : Angioli , pero che per
quella gran merauiglia dalla qualeegli
do medianteilconoſcere.IDDLÓ
‫;ܕ ܝ ܕ‬ F
fus
126 MEDIATIONI
Tonofoprapreli;&per quello ardétéamo
4etri loro generate da coral conofcimeh
Goffinnalzarono tanto altamente a Dio
on taffetione che é trapallarono,& aba
bandonarono tutte lecofe terrene, &CH
duche;& fi pröueddeto dircelettial cuid
uerfatione, contemplando Dio con l'iar
tellerto allamitato , quanto però Die
vuole éflere conoſciuto da loro , & chet
2
a loro :giouedote: & da queſto coniques
fame, ch'e riceuettero dalli fplédrdiray
81 Arbio cadendo in confideratiohid dete
la ballezza loro , & confiderando la prot
pria viltà fe al tutto come viliſsimidir
fprezzano,& fireputanomanco che nien
te.Er quando di ñunun e fentono l'efilio
di queſto mondo, la fragilità della natu :
ta , e biſogni delcorpo , piangendo igri.
daño ; oime miſero,ancora ſono iq quor
Et dicono infiememente colApoftolo
In feliceme chi milibererà dalla morto
& mancamenti di queſto corpo? O figno
re caua di carcere l'anima'miá, ib deſides
to di morir;& ftare eternaméte teco.Coi
me il Ceruo deſidera le fontane dell'acs
qua,coſi deſidera l'anima mja tedio mia
quando contemplerò io con gli occhi
quello , che hora io confefto con la boc ,
ca , credo col cuore & grandemente deli
dero con l'affetione? Quando vedro a fao
ciaa faccia quello ,che quinom'èlecito
vedere
1 DELIT AVLERO 127
vedere,fe nocome per vootpecchio oſcu
taniéte? per canto il di, & la noitelemie
lagrime& imiei pianti ſaranno il mio
cibo,& la iniaconfolatione , & l'ažai mia
diſpregerà tuttie ſollazzi derrepi, fino a
táto che a me fia detto.Ecco quieflo did
tuo. O chi vola in alto co queſt'ali a gui
fa di carta gemente Tortorella fenza in
termeſsione p la gia detta ſcala cercado
l'amatore dell'anima loroffadendo di gra
do in grado divircu'in virtardio :xedrà
certamente infieme con Giacobello pio
appoggiato alla ſommità della ſcala con
le braccia aperte riceuente la ſua fpofa,
dicendo.vieni pola mia colomba mia
godi le mie delicatezze da te cerche con
fátiche, & con pianti. Simili huomini.co
fidanza poflon falire,come quelli che in
verità ſono tanto altamente fondati nel
l'humilrà , & fon guidati dallo ſpirito di
bio . O felici,& beati quelli che no fecon
do l'inſtinto della natura , o del proprio
giudicio : ma ſecodo il reggimēto di die
cammineranno laſciandoli con grād'vb.
bidicnza guidare dallo tpirito di quello ,
leguitãdolo douúque egli farà loro ſcor:
ta ; & hora anima mia quanto ſei tutta
occupata , quanto tiratá io diuerſe pare
ti, & inquiéta di rab ſorre ,che tu non
puoi riceuerela ſegretainfpiratione da
Dio ? Quanto ancora ſei tu rebelle.de
128 MEDITATIONI
datari aleguir la propria tua volótà, che
tantevolte ha ricuſato vbbidire allo fpi
Tito di Dio, & impedire la ſua gioconda
operatiöne ? S. Pietro a vo ſolo cenno di
Dio, risguardato da lui vna ſola volta,di
forte fi conuerti & contanta preſtezza da
ogni conturbatione , & dall'efferſi da lui
diuito tanto fortemente fi riuolfe a Dio;
che lo riceuette in gracia, gli rimefle i
peccati, & lo fabılı ncll'amore .O Gieſu
.

benigailsim o quanto ſono felici quelli,


che in queſto modo e tua occhi riſguar
dano,& talmentegli illustri con ſplendi
diſsimi raggi della tua diuina luce, che c
poflono guardare la loro infima baflez ,
za, & conoſcer'e lor vitij ? Quanto preſto
ficonuertono quelli:Có quantavelocità
quefreddi,& duri cuori fiammolliſcono
fi accendono,fittruggono d'amore,& fili
quefānoin lagrime:Et quelli cheprima
non si poreang aftenerda peccau ,gia col
cuore conucrtito gridano . Signore che
.

vuoitu,che io faccia ? Certamente,che e


non fu marauiglia, che Pietro piangeſic
amaramente; piu farebbe da marauigliar
fi;che non ſi ſchiantafle il cuote ſuo per
Hangoſcia, & per il tremone: quando il fi,
gnore, palcfataglıla fua baflezza, fece ch ;
eguardò e fua peccati , & che conobbe
quanta ingiuria,& difpregio eglihavelle
fatta al ſuo caro Maeſtro .Qbeatocolui,
chę
DeL TAVLER O. 1292
che in queſto modo pur'vna volta poter
fe conoſcer la ſua baflezza .

Orationeper imitar Chrifto. Cap. 16. 3


oor
Gielu dolciſsimo che daproprij
O diſcepoli abbandonato , preſo dal
popolo elettostenduco ,tradito , & da
to nelle mani degli auuerfarij dalpro
prio diſcepolo , condotto legatoignor
minioſamente innanzi ad Apna Pon.
ccficc dal principale Apoftolo tre volte
negato ; & da yo feruo viliſsimo cry.
delmente in faccia percollo i, u PEG
gó te Diomio per la tua facratiſsima
paſsione , & per tutco it diſpregio , il
quale, tanto volentieri foftonetti, per
gli mici peccati: che tu miperdoni cut
to quello , che io ho peccato contro la
Jegge, & la rétta oſferuaza de tuoi coma
damenti: &per l'auuenire dirizza cucca la
mia vita ſecondo la gratioſiſsima volon
tàs cya Daimi ancora queſta gratia,che
ad eſempio tuo io ami véraméte o miei
-nimici; & benefichi quelli chemi mole
ftano,& ingiuriano.oynico Collazzo mio
ammollifci ( ti prego :) di forte ilmio
cuore, & altreſi colfuoco deltuo amore
riſcaldalo , & fallo manſueto di forte ,
che tupoſla fecondo la volontà , & defi
derio tuo con difpelsi.colpi dell'affiti
F $
18 MEDITATIONI
the comedimartello, ammorbiditlo &
con l'opera tua formarse vn vafod'amra
re per ſollazzo, & diletto del tuo cuore ;
& f & cheio per colpa della mịz fragilità
non manchi ſotto queſti colpi,ma acia
Tehelano colpo sfauillinoſcintille de
berza, & dihumitàOGidfufpecchio di
wirtu formadella perferione ; viidella
vita,luceria domici predijconcediemidi
Teguitarele tuepédate dellaparienza,hą
Miltà,vbidienza pouertà, 8 charitafidar
tam'ente.Etcheįh niodo lavitamja coa
cordi conlditus quanto è poſsibile ad
und hvornomortale. at 91919 mb
O verace amatore delli homini, che
non vudi dhé alcun periſca , anzi cont
Certire,& illuminar ognuno alla cogai.
tione della verità piot prego i dall'in.
Himno delmio cuore , che tulmisilgoardi
co giochi della miſericordia tua, come
tu riſguardafti Pietrola MaddalenaMát
RCO;& molti altrice quali poiche tu ga.
gliardamete dalleinique vier haueftutal
biglp ditaftial rulingalare amorejaccio
che raggi della tua diüinadace-pofsi
o'rifølendere bella.piviencbrofa,& baf
a parte dell'animamia,& in questo mo
do chiaramente conlofca la ifmilurata ) !
2
tà,mancamento; & id mig effere niente,
* & di fortede propijoechimifaccia uié.
ve,táto profondamétę mi humilijināzija
te
D'EDTAVLÉ R 8 . tzt
te&tutti quáti gl'huomioi quátoe a nie
poſsibile, & a te accette & grado. Ó'ardo
te deldiuino amore cheardi tantoferue
temente, chetu non puolefiere ſpetocá
alcunaacquarifplendédoTemprechiara
menté, & lenza fineabruſciado , côfumi,
&trasformimtetuttele coſe, comedel
ferro, & detlegnofa qui il fuoco vift
bile, tu puoi ſenza impedimento pigliat
qual li voglia cofa.Accendi ti prego
& itruggi il duro ; -& - rigido cuor mio
con la caldezza deltuo amore, accio cho
io ti abbracei cbd'intilho imore;8 tucto
mi confumi,&fiduca a niente nella fra
gile natutamiadedità'aséli, & corrotta,
quale io non ho da me ftelio forthata
ma piu prefto trasformata , & peggiora
ta,& miveſta,&ottega vna certa naoua
forma, & fimilitudine alla tua ſomiglian
za,mediante vna ammirabile trasforma
. tione tua: & cofi cõe tusépiterno figliuo
lo di Dio per operatione dello ſpirito sa
to feidiuêtato ancora figliuolo dell'huo
mo,pigliando quelche tu non eri,& non
laſciádo quello che tu erseo di fa rinaſcer
mench numero deruoisteletti figliuoli
col diporre il vecchio kuomo carvale
dedicoaséfi , & pigliare l'hudnuduo ,&
deiforme, & creatorecodo laimmagine
tua.O chiaue diDauid che apri , & neffu
no chiude.chiudijetneffüno apre,ferrati
F 6
132
MEDITATIONI
prego ) tutte le fineſtre de miei ſentimen
ti per le quali poſla aprirl'entrata di ve
nire a me la norte, il diauolo , & cio che
edi vitiofaQuanta ſantità fi conuienç
alla caſa tua , & quanto ti ſei tucompia.
ciuto di fabricareil tuo tempio in aoi ?
Conſerua la caſa tua immaculata ,peçchę
Ja ſia xoa caſa, cterna d'oratione ,& ti piac
cia habitare in quella ,& ſolamente apri
ip efla la porta orientale , veduta da Ezc ;
chiel,cioè la ſuprema parte dell'aia mia,
della quale haucui comandato al medefi
mo profeta,che ncfluno entraſsi o quel
laconciofia che tufoloRe d'Iſrael vole.
ti riſeruarti questa via,et non palero la
tiuolelta riferuare;accioche ella fia aper
La al naſciméto della gratia tua;accioche
quandotú Sole di giuſtitia cominci ad
apparire alla tenebrofa anima mia :
allhora io polla riceuere inmee raggi
fplendenti della luce cua:ec cofi ſecondo .
la ſcrittura la miaoſcura notte có la luci
YO giorno fe
a mattina diuenti inſieme vo
Jo.Etio sheu ho rionegato (pelle vol.
te nella notte indeme con Pietro per le
vitiofe opere mie nel giorno diconfeſsi..
Apri ancora in me , è Dio mio , la vena
delle lagrime ; laſcia chegli occhimici
pianghino,et fi conſumino per il pianto
cófiderando la moltitudine deviti, miei
et delle ingiurie che io t'ho fatte ligno :
DEL TAVLERO, 133
reDio mio,per la diffoluta , & negligen
te vita mia : Certamente , è dolciſsimo
Dio, che tu ci hai amato ſenza compara
tione, & però domandi apoi lo ſcambio
dell'amore, & 10 inuerità deſidero dilão
tisfare a quetta tua richieſta, & ſcambico
tolmente defidero d'amare te Dio mio
con tutto il cuore , con tutte le forze , &
penſieri mici. Ma, o Dio benigniſsimo
io mi fono girtato in terra da meſteflo
il cuor mioè macchiato;lo ſpirito è fred
do; lo intelletto accecato ;ipenſieri ſono
difperfi, & af cutto nonſono padronedi
me,quãdo tutta la mia famiglia combat
to contro di menealcuno mi ſta fugget
to , & quello (di che piangendo mi dolgo)
la ſpoſa datami da.te peraiuto , & dame
nutrita nel propio feno con più dilịca.
tezze , che nonfi conueniua (parlo della
propia carne )ella mi perſeguita,& defide
ra ogni giorno di rouïnarmi, noiando
mi comegiaEua, & offerendomëil'po
mo vietato del piacerespla qualcoli io
rifuggu á te fignore Dio,protetcormio .
Illuminati prego gli interni occhi
mien,accio chemai io confenta alpecca
to Fortifica le mie forze,accio che io pof
fa vincere e miei nimici,& ſottomettere:
i mici fenfi, & rurlie micimébriallo ſpi
rito, mio per feruire a te .Monda il mio
cuore :accendi lo ſpirito: illumina l'iorel
lercos:
34 .MEID IT AT HOMI
letto : raccogli i penſieri; & voiſci tut :
te le mie forze , & coltringile colile.
game dell'amore pe &. timor tuo accio .
che mai to ipoſta alienarmi dą te , ma
fempre ti ſia Cottopoſtos & femprevnito
teco,& mit'accoſti fenza alcuno mancas
mento :ti tema, & infiememente t'amiti
ringratij.ti lodi; & benedica; & qui , & in
perpetuo .Amenirii 1.151.4
Gieſó è condotto a Caifas. Сар. 17. ‫; ܐ‬
I poi Anna , mandò Giélu legato a
>

DeCaifas.in quell'anno ſommo Pon ,


refice, appreſo al quale s'erano ragạnati
e principi de facerdoti,gli fcribi , & ipiu
vecchi de Giudei,e qualitatidefideraua
no grandemérela morte di CHRISTO
& ſpargere il fuo innocente ſangue, & ha
nendolo vedulto,non altrimenti faceuan
feſta ,che fifaccia va Leone, quando egli
ha preſa la preda da cibarfi.Et queſto è il
ſecondo viaggio del faluatore . Seguita
hora , animamia , il tuo ſpoſo che per
.

- ſpolarti ſopportò tutta queſta fatica , &


tutto queſto tormento . Perch'e nõ è per
ftare inolto tépo teço . Ecco che gia egli
è dato nelle mani de fuji crudeli nimici,
& de Giudei,i quali afletati del ſuo fan
gue mai reſteranno fino aa tanto che noq
l'harāno confitto in ſul legno della Cro
ce.Guarda hora la ſua bella faccia , & im
pri
IDOL TAVEER O. 135
primila nel tuo cuore , perche di qui a
pocordo vi fara piu ne forma di faccia,ne
belletra,Confidera,çiprego , queſta ma
ninconoſa gita,quanto inhumanamente
eccudeicani menaflero el manſuetiſsi .
moagnello ,& fermamente poſsiamo cra
derechci figliuolialdiauolopieni d'ing
widia, & di ferocità facelleroquanto mel
feloroinnanzi, & gli perluaſe il padrelo
ro:ſatanallo. Etpche in caſa d'Anna fiera
no abqnátoripofati, & haueuano riprçfe
le forze,hora dinuouo per la via moles
Atarono il benigniſsimofignore,loftra
siacono , & luiripieno di (puti,piu d'una
volta p la vencrabılbarba,& plechiome
Atraſcinarorogcoffero ,et calpeſtarono,
&Jailia terragiacentefpinſero .&finals
trenteciochodi villania,di ſtratij,dimo,
deftia, & di iogiuriae poteuono pealare,
abbondãtemente accumularono in lui .
Riuolgiamo hora per gli noſtricuori
da che dolore era preſo il dolce cuoridi
Viefugiato £offcfacco il corpo, quato
foffero 'malcondotti tuttii ſuoimembri
per queſto graue tormento , & per l'im.
portuno affrettaredeGiudei;imperoche
in queltatantaangoſcia, & ftrettezzano
gli erapurdato tantodiſpatio, che po
tefle vna volta ; refpirare , & raccorre
1 >

al fiato, & non di meno l'innocente agnel


lo femprofu.patiente , & tutto li rimelis
nella
TIONI
136 MEDITA
nella ferocità loro . Qual cuore fiaftersi
.

hora dalle lagrime?Confiderando in que


ſto caſo il ſuo amore,l'humiltà, & la pao
tienza : chi non ſarà tocco da compafios
ne ? Etchi farà quel che non piangacon
l'intimo del fuocuore, & fino al cielo of
clamando,non confeſsi d'efferreo , confi
derando d'efler cagione di fi crudeli dos
lori del ſuo fignore ? 'Adunque con coli
fatta crudelta,conduflera iligaore Gic .
fu , a Caifas,douce principi, e tuttie pris
mi Giudei ( come figliuoli del Diauolo )
piſtinto del loro padreerono ragunati,
& .yche nel nome ditatanaffo s'eronoac
cordati di fpargerel'innocente fanguć da
Chrifto : però quelmalignoera inmet
zo di loro , inſtigandoli dentro ad ogni
crudeltà , & malitia.Confidera hora ani
mamia quanto humilmente il Redellä
gloria fteffe quiui con le mani legate,co
gli occhi baſsi, con la faccia miferabile,
& brutta per gli sputi , & battiture, con
Vergogna calta, & con titibonda afferio
ne, & deſiderio di berequell'acerbo calie
ce,per efequire la volontà paterna: & co .
me quei rabbiofi,& fanguinolenti Cani
>

batteflero i dentifoura di lui,& lo guar


daffero a traverſo,di cio fi lámeata gran
demente il ſignore per il Profeta dicédo .
Eſsi certamente con terribili occhi mi
coa fiderarono,& mi guardarono , & aper
fero
PEL TAVLERO . 137
feto ſopra di me la loro bocca aguſa
d'vn Leone rapace,& rugghiante, & per.
coſfero e denti loro contro dime:aguz
Da
zorono le loro lingue come ſerpentiper
buttarmi addoſſo iloro veleni,Ahichie
quel, che pofla vedere ſenza dolore del
cuore quell'agnello innocente Aarç fo
lointra tanti ferociſsimi Lupi :& comc
.

cglifigliuolo di Dio , & fignore de lignc.


ri(alquale ſi aſpetta tutto ilgiuditio) dal
le vili creature,& dalli ſcelerari peccato .
si fia ſentenciato alla morteio diquanta
ira bolliuono i petti loro : Quanto abog
daua l'apimoloro d'inuidia &la, bocca
divillante, & di malitia ? Quanto era ac ,
cecata in loro la ragione dall'inuidia,
quale empicua l'intelletto difolce tene
bre , peruerteua la giuſtitia , ſpegncua la
5

verità , reprimeua ilgiuditiodella con


ſcienza,lareligione, &li ſtimoli:Quani
fanguinoléti inganni macchinava quel
Od
la loro venenofa fete ?Quante frodi tro .
uaua, cccicaua falfi teftimoni per dare al
la morte l'agnello innocente,& giuſto a
Ne per queſto il dolce ſignorçaperſe la
ſua bocca,macon gran patienza, & beni
gnitá ſopportò per amor del padre tuf.
te quelle impure,& inique bugie,beitem
mie , & falfità in lui accumulate . Non fi
.
volſe ſculare , perhauerpreſi ſopra di ſe
tutti e peccati del mondo , & perchce vol
२४ MŁÓÍTATIONI
fe effer trocifiſſo co gl'ang,ancora volle,
eõe iniquo,eſſere giudicato. Ma ne anco
riſpoſe cola alcuna aa qlle falſe accuſe :per
che po il grand'antore eglihaueua ardêtir
fima fete delta Talute della huomini, & di
ber il calice paterno, sêtédo intrinfeca
métè trarfi, & chiainarſi dal padre, al qual
nopoteua' peruenire , ſe'nõ p la via della
paſsione pcioche estera dato tutto al pa
dre. & cófegnato alla volőtà fua , &laſcia
ua,cheilpadre operaſle in -lui offerendo
glifi rutto in litogo di instruméto , & taz
cendo vdiua quelche il padre parlaua iti
Jui.Perche 'ecodo l'humanica li offerina
al padre , come inſtrumento attiſsimo a
3

mettere ad effetto l'opa,& pagarep la fa


lure noltra quello, che al padre era debi
to; cômie egli ancora haueua ammaeftra
to e ſuoidiſcepoli, chequádo egli erano
isnází a Ře, & Prelidéti ao temelicro ne
fi affaricaſtero in cercare quel cheeglino
haueffero 2 rifpódere; mipiu prefto fe
guillerofo fpirito del padre,il quale inſe
gnerebbeloro ;& quádo , & inchemodo
gli hauefiero a parlare. Di poi hauendo
gia vditi e falfi teftimoni, netrouata nel
Signore alcuna cagione da farlo morire,
fi turbo quell'iniquo pontefice, & trafo
portato dalli empiti dell'ira fuor della
fua fedia difle al fignore. Io ti ſcongiuro
p dio vido, che ru cidida.ſetu lei Xpofi
gliuolo
I DEL TAVLERO . 139
gliuolo di Dio ; ſentendofiilfignore efie
melfcongiurato peril ſuo diuino nome ,
per lareuerenzadelpadre, plo ſpirito.rii
Splédéte istuiriſpoſe. Tufteflolo di che
io fono .Maio vi dico bene,chepítove
drete il figliuolo dell'huomo federrallus
deſtra della virtu di Dio & venire 'nelle
nugole delCielo . Allorail principe de
facerdoti ſpezzò eſuoi veftiméta dicédo..
eglicha beltémiato, che ci bifognaņ pis
celtimoni? Ecco chehora voil'hauete yol
dito beſtémiare, cheve ne pare ? Allora
tutti quei rabbioficami a vna voce gridai
iW sono dicédo.E merica la morte, &tutti,
001
infieme d'accordo cõe ferociſs.leoni con
1a6
grād'empito l'aſsalirono laſciādo la brit
gliain ſul collo allaloro inuidia : & sfo
fen
garopo cõtro di lui tutto il lorfurore,& :
JO
odio fenza diſcretione,ò copasfione alcu:
JDE
ma.Etvpogliifputaua in faccia;vac lo p .
ing co teua nel capovo'altronel collo gli dal
ola ua delle pugna ,vn'altro gli ciraua,epalix
ole della barba,& altri del caposAlaunidopori
ra.per la loro natural malitialacerauano
ado
zdo
crudelmére có l'unghie la ſua belliſsima
nd faccia . Teſtimonia queſto egli dicédo pa
il profeta . Io non rimoſsi la faccia inia :
114
70
1 da gli ſputi; ne da quelli che la perco
lle teuono.Detti lemie guáciea quelli,che
le batteuono . Certamēte che e fecero in
UITO

od
lui tutto quello ,chce volſero .Nefipoon
‫ܐܬܐ ܐܕܐܝܬܐ‬ teyon
la
140 MEDITATIONI
scuono fariare della crudeltà . Anzi ſe fof
ſe ſtato lor poſsibile in quell'ardente fu
ria l'harcbbono annullato . ma non cra
ancora venuta l'hora ſua. Era coſtume de
Giudei quandoe voleuano far villania
ad vno, come empio , & colpcuole ricm
piere la ſua faccia di molti fpati , come
vendicatori della ingiuria di Dio ;& cio
con ferucace crudeltà faceuano ſpeſſo
per ſpegnere & fuffocar molti. Però ci è
lecito di crodere , che queſto tormento
del fignore non foſſe minore della more
te . Et checgli in queſta graueangoſcia
.

Sarebbe terminato, le la diuinità ſua non


l'haueſsi conferuato in vita ; a finc ch'e
fupportafle ancoraimaggior ſupplitii.
Imperò che, ſecondo che noi poſsiamo
trarre dalle parole dell'Euangelifta , non
fputarono ſolamente:ma ancora di por
ciſsimi,& puzzolenti fpuri ricmpierono
la faccia fua, & quella bocca benedetta, &
veramcote foauiſsima . Et in che modo
harebbon eglino potuto oltraggiare, &
diſpregiare pia il ſignore della gloriali
Nellun ladrone, criandio gia giudicato
alla morte, è ftato mai tanto diſpregiato,
vccellato ,vituperato, quanto fu il ſigno .
re ancora auanti che folle condennato:
imperoche e lo cracrarono con modi tās
to crudeli,che e non haueua piu forma
d'huomo ; & di forte crala fua gratioſa
faccia
DEL TAVLER O. 141
fol
full
faccia enfiata per le battiture,coperta dal
Ji fpuri, rofla per il.ſangue & guafta dalle
vnghie, & infiememente meſcolato il sa .
gue , & i puzzolenti fputi', che la forma
ſua era in talimodo miſerabile diuenuta ,
che harebbe potuto piegare vn petto di
De
raffo a miſericordia , & compaſsione di
cio lui.Et perche nella faccia ſua era tanta
elio
aid
gratia , che ella colfolo aſpetto haueua
forza di ammollire e'peccatori, & a le ti
to
108
rargli;però quelliempii la velarono, ac
cioche la non fofle cagione di muouerli
cia
200
a benignità , & mifericordia;ma per sfo
h's
gare ſopra di lui a lor beneplacito tutto
il lor furore , & crudeltà ;& però allhore
+ ſenza alcuna mifericordia lo battewone
mi crudeliſsiinamente , & inſieme ſchernea
001
dolo diceuono . Ecco il noſtro Proteca ,
00

000
profetizzaci yn poco Chrifto , chi fia
quello che t'ha percoffo : Etcos al patien
2,& tiſsimo fignore dauono tutte quelle mo
odo leſtie,villanic, & tormenti , che col loro 7
& diabolico cuore fi poteuano immagina
rid re ; & niéte di māco neper tutto queſto
ato ancora fu ſpenta la feteloro :impero che
DIO
70
poi che gli haueuonoverſato contro di
lui tutto il veleno della crudeltà loro, &
LEO digia ſendo tutti ſtracchi ;& mancate lo
the ro le forze , lo dertono nelle mani delo .
lan
ro miniſtri per ifpendere quel reſto del
id
la notte nelguardarlo, & Roiarlo ; & eſsu
is
MEDITATIONI
1142
lin que tanto s'andarono a ripoſare : M2
l
al ſignore affaticato , tracco; ét tormend
to non fu conceduta quiete ,nefacultà al
cuna di reſpirare; anzi fu dato in preda a
jniquisſimi birri , e quali tutta quella
notte crudelmente lo tormentirono. !
E fentenza di San Girolamo, chelemole
Atic ,et pene date in publla notte alligno
re non habbino ad eflere manifefte inná
zi al giorno del giuditiö ,di maniera che
ciaſcuno diuoto , che deſidera eflercitarfi
ncila paſsiõe del ſignote douerrebbe fas
qualche coſa ad honore di quelli no pa
Icti tormenti di Dio :offerendoglial cele
fte padre (al qualc e'lonotusti noti)per
li loro occulti ,etnon conoſciuti peccati.
Hora dunque animamia , et in fieme có
ella'uoi qutti quanti , cheamate Gielu
CHRI $ T o ,andiamo con interno do
lorca vedere in quante angoſcie , et'affis
tione il dolce Gieſu , allegrezza de Cieli ;
di trouaſte 'alſhora . Qual cuore di tempe
Terà dalle lagrime,vedendo ranto brutta
mente eſſere trattato il ſignore della glo
ria , et il Re delcielo : O piu ricco dibel
lezza , che alcupo altro figliuolo delli
buemini,cõeè egli hora btutto :Come è
hora oſcurato ,etcoperto davile,et fordi
do ráno lo ſpecchio della chiarezza , etet
ui, la cui bellezza è armirața da gli ele
menti : Queſto euidentemente , et com
-

gran
DEL TAYLERO . 143
grao dolore deſcriuendo il Profeta,dice.
Noi lo vedemnio , & non era in lui bel.
lezza,reputam moloquafi lebbroſo,per
coflo da Dio ,& abballito . Schiantili per
queſte parole il cuor’tuo animamia , &
Tiettiti hora ingázia gl'occhi del cuore
quefta forma, ó vero immaginçſommat
mēte affitta; & conoſci, che ella era tãco
miferabile , che il profeta fi illuminato
no la potetre con parole eſprimere, ma
Baguagliaavnlebbro[d, l'aſpetto del qua
le nõècbi nõaboriiſotinpoche l'ama
bile volto di Chrifto di forte era enfiato
ple battiture , copto disāgue , pieno di
puzzolēti ſputi, & graffiato dalle voghie;
chee no haueua forma,nebellezza huma
pa.Penetrugſta paſsione il tuo cuore ani
mamia.Infiámitila gran charità di Chri
tto, dõde alte opere ſon procedute. Vet ,
gognati huomo fuperbol, chelei tterco
id
vile,e ti par effer qualcoſa, & tiſeidimé.
ticato delle cenere,fango, & quafi niéte.
cup Cofidéra, cõe iſfigliuolo di Dio s'è humi
liato per li tuoi peccati , come la gloria
delcielo (la grandezza dellaqualevince
ogni intellecto, per tuo amore èdiſprez,
76
zata ,& reputatada niente , auuertiſci yn
od
poco, è deſideroſo dellavendetta , oò non
piegheuole , ó crudele , & impatiente ,
poluere della terra , come il ſignorde fi
El gnori ſopportafle patientiſsimaméte tut
144 MEDITATIONI
ta queſta grauiſsima afflitione, & queſto
da gente viliſsima , & indegni ftiavi , &
>

queito non per altro , ſe non per le tue


fceleratezze: & in uerità che in tutta que
fta afflitione, & moleftia non trouerai ,
che egli pure vna volta fola aggrinzaſle
la fronte, o apriſſe la bocca a dir'male, o
alzaſſe le mani per ſua difenſione . Ettu
mefchino, non puoi ſopportare vna mi.
nima parola per amor di Dio , thefubs.
1 to non dimoſtri la tua ira con parole , at
ti, ſegni,gefti, et con l'aſpetto . Tu confef
fi a Dio etuoi peccati , & egli miſericor
diolo di te ti riceue in gratia, & ti impo
ne vna piccola pena per ſatisfatione.
Permette cheti auuenga qualchc Croce,
& vuole che tu la ſopportiin contracam
bio di tutta quella ingiuria, & diſpregio,
chetu gl'haipoſto a doſlo coltuo pecca
re. Mà tu di ſubito ti dai alle doglienze,
mormorationi, et impatienza ,> non vo
lendo patire la Croce impoſtati da Die ;
anzi ti duoli,cheegli fia cagione di farti
fi grande ingiuria, chealtro vuoldir que
sto ? Se non checon la ſtella coſa , et con
gli atti tuoi dichiari , et di di non volere
efequire la fodisfatione, che Dio t'ha im
poſta', et voler piu preſtodopo queſta
vita pagar la pena nelle fulfuree fiamme,
chepatirchorqui vn poco d'afflitionc .
Per tanto tu hai deliderato il fuoco ha.
rai.
DEL TAVLEIRO 145
to rai. Tu cacci la miſericordia di piog 83
& però non la troucerai. Qui tu diſptegt
IUC lagratia fua, & deſideri per l'auuenire di
uc prouarla giuſtitia: imperoche egli dicca
che ti gioua,chetudomandi lagratia,dil
elle cendo.Signore,fignore, & non farnucllent
5,0 che io ci dico. Tu defidererefti veramah
tu te, che Iddio in tuttele coſe ti permette
mi. ſed'operare ſecondo la volontà tua, &
_bre che ſodisfacefle a tutta la ſenſualità , & di:
al letti tuoi, & chegli empilleogni deſides
Ofel rio del tuo cuore , & che non ti folle det.
COP to purevna minima parola aſpra, & non
-ро di manco vorreſti,che egli peri ſuoime
ne. riti perdonafle a tutte le iniquità tue, 8c
ce, chee ti tiraſle ſenza pena (checertamen
am te ne ſei degno) nella ſua eterna gloria .
io, In ſomma tu vorreſti,che intuttele coſe
са eli fottomercefle a te , & per tuo amore
ze diuentafle ingiuſto,matu ti inganni, in
vo uerità t'inganni, e non tiene tanto vilc,
10 ; il ſuo regno. Egli è coſto a lui molto
ri piu caro . Chriito biſogno , che patiſte,
uc 86a queſto modo eatraſie nella gloria
Ja ſua,fe tu récuſerai di patire,ci rimarrai:
cre di fuora,perche egli difle. Chivuol veni;
im ré dopo me, rinnieghi fefteflo , & pigli
ta ogni giorno la ſua Croce, & ſeguitimi:
, Pero le tu domandi la gratis di Dio con
vero ſpirito , confeffali le tue colpe con
odio de peccati,& col partirli da loro:86
G
126 MEDITATIONI
cſponitutto te fteſſo alla fúacorrecione,
& offeriſcigliti tutto,dicendo colProfe
ta . Imperoche io ſono parato a flagelli.
Gettati in luiparato a tutte le coſe;& vo
lentieri, & ſpontaneamenteabbracciala :
Croce impoſtati dalui, & non conſidera
rela grauezza,& la moleſtia fua:ma chi è
quel,che telaponeaddoffo , che le certa
mentesil.fignore noftro Gieſu CH R 1.
sir o figliuolo di Dio ,il quale t'ha fatto
la via innanzicon ta Croce ſua:al quale !
è molto bene nota la debolezza tua , ne
ti grauerà fopra le forze tue. Imperoche!
lanatura fua è la bontà , & farà con ello
teco, & aiuteratti ſempre in tutteletue
afflitioni, come a tutti quátie Santi è fo
lico fare;non fiſcorderà la ſua folita miſe :
ricordia,ſetuſolamente appareraia faci
ciare da te la volontà propria , la mora
moratione , & ledoglienze. Laſcia dun
que che eglifi gouerni con effo teco fe
condo la volontà fua, & metra ad effetto i
in ce l'opera ſua;& certaméte chein que
fta hamile fubierione di te ftefio plera:
con ello tecomolta miſericordia , & cut
te le ſue viſcere fi muoueranno percom
pafsione verſo di te , & perdonerà tutti
e'tuoi errori:Ne altrimentiriceuerà quç
ſtotuo renütiargliti, & ita tua buona i
volőtà , che e'fifaceſſe gia la volori d'Am
braam Patriarca, quãdo egli fivolentieri
fi
DELT AVLERO / 147
C, Gmefle ad offerire il ſuo vnigenito figli
uolo.& niente di māco'ti perdonerà ,& la
li, ratti propitio, coc e fu ad Ilaac figliuolo
vo di Abraam ;iinpcroche e'defidera difarti
cla parte dela ſua eterna gloria,matutcayol,
tą e'vuole,che tu ancora facci qualche.com
ie fa, accioche giuſtamente te ne faccia par ,
rta tecipe, it chenoè altro , ſono che con ani
lo
mo vbidiente ſottomettédoti a lui, lo la
107 ſcimettere ad effetto in te l'opera fua &
ale offerui la gratia fua,accioche in te no sia
ne : vota , imperoche coli di tutti e sátı hab.
che biamo letco piu coſe in queſto modo ,
fo cio è che gli hanno patito molti mali,&
hanno fatto vna uſta ſeucra , & rigida per
- lo diuentar degni di effere infieme heredi 1
ilc di CHRISTO nel regno del padre fuo .
ac Maritorniamovn poco hora al pietofil
pro fimo fignore,dal qualeci ſiamoal quáto
111 allontanati , & amoroſamente diamo la
ſe. briglia alle lagrime, che in qſto mentre,
to haueuaa fermo il corſo. Che coſati pgo)
ue harefti tu fatto anima mia ,fequi tu tuſsi
are ſtata prente, & haueſsi veduto tutto qldi
It (pregio , & affitioneche c'dauano al G
gnor tuo ?No ti farefti tu| l'ardente amo
tri re gettata ad abbracciarlo lauádola brut
ue ta faccia ſua con le ſuelagrime; et amo,
03 reuolmente baſciandola > & di piu non ,
A. hareſti tu parlato con parole amicheuo.
ri li , &piu cóſolatorie cheper te ti foflero
fi G 2
148 MEDITATIONI
polute pemare,dicendo. Gieſu dolce fi
gnore dio mio ,gia non puo piu ſoppor
tare il cuormio , chequeſti empij ti pre
guitino, in queſto modo ti diſpregino &
Cofi crudelmente ti trattino ; gia ilmio
cuore fi fpezza per il dolore , le io ti ve
dro ſtar piu in queſte miterie: O Gieſu
ſperanza, ſollazzo, & amor mio, il quale
Lanima mia ama: chi mi concederà , che
io per te patiſca ? perche non tu hai pec
caco , ma io , O belliſsimo et ſpeciofif
fimo tra figliuoli delli homini cõe ſei tu
coli brutto diuenuto,trasformato , et d'o
gai forma priuo ? Douc è ita la bellezza
tua? Percheſei tu coſi abbaſſato . Come è
egli ſtata attribuita a te tutta queſta grá
colpa dalla quale ſei al tutto alieno, et in
nocére:Ecco che il'ſangue de noſtri vitij .
ha bagnato tutti e veſtimenti tuoi.Et tu
ſei fatto l'obbrobrio delli huomini ,et la
viltà della plebe . Oimechitha dato in
preda a queſti lupi rapaci?O anima mia
a queſte parole non ti accofterefti tu că
tutto il corpo al tuo ſignor, et abbraccia
dolo con li tuoi bracci lo difenderefti,et
riprédereftı gl'huomini empij dicédo.vi
prego'che voi nó vogliate allalțare co tā
ta crudeltà il figliuolo di Dio ' et fignore
di tutti por:Rapitepiu prefto me,et fate
mi cio che vi piace, perchequeſt'Innocé
té Agaello no ha pescato io ſono quello
che
DEL TAVLER O 149
fi chehopeccato, & fon degno della morte;
or
però accumulate ſopra di megli ſputi :
stratiateme:battetemcco le pugna: me
le
perſeguitate: fatiare la voſtra lete fangui
&
lo
nuléta cótro dime: ſpegneteilvoltro'ar
dente furore.contro di me: fare finalmen
ve
tca me tutto quello ,che piace a voi . Pur
fue che voi laſciate andarGieſu ſignoremio ,
le perche io non poflo fopportare il diſpre
he gio ,& l'ingiuria,che voi gli fate.O come
ec
potè ſopportare l'eterno padre l'ingiuria
Til & la villania ch'e vedeua fare al ſuo glo
tu riofo figliuolo : Vendico táto crudclmen
l'o te il ſuo profeta Heliſeoda fanciulli,non
22 táto per malitia , quáto per fanciullera
ee leggerezza vccellato : Et non havoluto
rá vendicare il ſuo cariſsimo vnigenito ,
in ma tutto lo dette in preda alla ferocità ,
tij & malitia de Giudei.O padre amabiliſsi.
tu mo , che coſa è l'huomo , che tu cotanto
la l'ami, che tu habbia daro nelle mani de
Gin rabbioſi cani il tuo figliuolo tanto vene
id tabile,tanto buono,tanto caro per l'ori
có pio, & mifero peccatore,che cãto crudel
12
mente l'habbiapercollo p lafceleraggi
el ne del tuo popolo & come pote foppor
ví re il tuo paterno cuore che poncte a dor
tá fo al gratiofifsimo two figliuolo (che mai
re fece coſa alcuna contro la volontá cua)
TC eutsie peccati, & debitidella tua plebe ,
cé & fopra lui verfalle tutto il Calice della
lo
le
150 MEDITATIONI
amaritudine, & ira ragunatainfiememo
te da noftri peccati Come l'abbádopaſti
tu in tutte leſue affitioni, & cõe lo ſcac.
ciafti a guiſa di ribello,& nimico, accio
che noi, che eramo nimici, & figliuoli
>

dell'ira,diueniſsimoamici, & figliuoli p


adotione. Quanto c ebbro d'amor verſo
Phuomo il cuor tuo,che tu non cöfideri,
quate coſe patiſca il tuo vnigenito figli.
toto :Niente ti mooue,ancor che tu ipen
da vn pretioſo teſoro, non ti ritiene la fa
tica,non il dolore, non {peſa alcuna;pur
che l'huomo cóſeguiſca la ſalute.Et però
nă altrimenti deſti il tuo vnigenito figli
úolo offerédolo alla volõta delli ecipij,
come fe tu l'haueſsi no piccioli ſdegni
rifiutato, & in ſuo luogo adottato l'huo.
mo.Et hura padre dolciſsimo io ti offeri
ſco la grade humilta, & vbidiéza deltuo
cariſsimo figliuolo Giefu Chrifto , &
.maſsimamente lo fmiſurato amor fupi,
per lo quale ſpătancamente fiofferiatæt
ta queſta intollerabile afflitione, & tor
mento ; eleggendo di efler da te abban.
donato , gaftigato dalle battiture, per
coflo , & tanto Itranamente, & crudelmen
te ammonito ,accioche noi conſeguiſsi
mola gratia la pace,& la miſericordia.
Maancora t'offeriſco per gli miei peg
cati tutte quelle crudeli baštiture , ſcher
pi,fputi, & finalmente cio chein quellaa
accerb
DEL TAVLERO
Sacerba notte (noſenzafuogră defiderin )
spari il cuo, caro figliuolo.O padre delle
miſericordie, habbi mifericordia di me
0
per amor del tuo caro figliuolo; pcioche
oli de bene io per ladebolezza mia ho pec
1P cato : egli non di meno amoreuolmente
fo iha pagato ogni debito ; la cuibontà ,
ri, amore vince di gran lunga tutti e pecca
lie ti.Ofe gli miei peccati foliero in vna bi
CB lancia pofti,& i meriti del tuo figliuolo
bebas nell'altra, giti di gran lunga trapaffereb
ur
bero quelli.Per tanto ti prego che lapaf
eró fioncſua migioui;imperoche egli la ſo
Egli ftenne permio amore, & le ſue Lacre pia.
, ghe medichino le ferite mic,il ſuo purit.
gai limo ságue laui lemacchie del mio cuo
u0.
Te,l'humiltà fua abbaſsi lamia fuperbia,
Feri :Sa; ſua vbbidienza ſcuſi la diſubbidien .
tuo za mia , la patienza ſui ſcancelli l'impa
tiéza mia. O abiſlo dal quale eſcono am
10, piamére tutti e beni ) cócedimipil fàcro
tat nome del tuo caro figliuolo graria di cor
-of reggereidifetti della vitamia,& ché per
20 .
l'auuenire io vinajfecondolatua gracio .
fiſsima volontà , Allumina il mio cuor
der
nep cieco con-li ſplendentiraggi della tua di
ſsi uina luce,accioche io conoſca e miei vi.
Lia . tij, la mia bellezza, kilamja fragilità ,&
CC cofi pla uera conoſcéża di me ſteſſo al tut
her to mi abbaſsı,midishgi,&mifotromet
‫ولا‬ ta no ſolameteate,maa tutti gl'huomini
ba 4
MEDITATIONI
per amor tuo ; tanto che io feguiti vera
mente le pedate dell'humiltà,& vbbiden
V

zadel tuo caro figliuolo . Concedimi an


cora, Dio mio ,il rinegare, & abbando
narc tanto perfettamente ,& me ftefio,e
tutte le coſe, cheſono ſotto di re.quanto
ti è in piacere, et quanto elleno impedi
>

ſcono ad ottenere il tuo perfetto amore,


- accioche io t'ami ſenza alcun mezzo , et
di forte mi conficchi in teco chiodi del
- }a pura charità , chene le auuerſità,nele
proſperità, ne affitione alcuna mi pofla
in modo alcuno feparare da te :Amen .
Lamadre feguilo Giefw fuofigliuolo. Cap.18.
V Eggiamo al preſente doueandaffe
-ella vſci maiin alcun luogo publico die
itro al figliuolo'o ſe pure con ilrimanen
te delliapoftoli l'abbandonò.Evinvero
ancor che nelli Apoſtoli titubaffe dafe
de , la charitá fi raffreddaffe, la ſperanza
vacillafte et benche iltiinore difperger
fe le pecore dal paftore, i tralci foftero
dalla vite tagliati;tutta volta no ramo ſo
lo perſeuero intero ,> fenza offenfione al
cuna;etquefto fu la beara vergineMaria
piena del ſugo della fede;percioche e nő
era poſsibile,che la madre di Chriſto ca
delle in queſto cotal dubio,fe egli era&
gliuolo
DEL TAVLER O. 193
gliuolo di Dio, o nòrcome quella che se
za eller tocca da huomo haueua cono
fciuto d'hauerlo conceputo di Spirico sa
cojne in alcun modo lo poteua abbando
nare per effer ella infiememente feco di
uenuta vn medeſimo ſpirito in Dio, per
cioche lo ſpirito di Dio ,delquale ella era
piena , gli teſtimoniaua efter neceſario ;
il figliuolo di Dio in cotal guiſa patire
per acquiſtare la gloria del padre.Perche
Lecondo che dice Paolo : Chi fi accoſta a 重

Diodiviene con effo lui un ſolo ſpirito , :


perla qual coſa al tutto è verifimile, che
Joſpirito Santo circõdaſle tutte le potéze
dell'anima della Deipara vergine,& con
gran fortezza fi facelle padrone di tutta
Ja volontà fua,dell'intelletto,& dell'amo t

.
Te, & affetione, alzando in alto il fuo fpi
rito creato alla gloria del padre,& rende
dola ſottopoſta alla legge, & alle ferittu
re,che parlauano del ſuo figliuolo. Il pes
che fi come Chrifto non cercò fe fteſto :
ma di effequire la gratiofisfima volontà
del padre, & codurre l'anime a faluamen
to ; cofi anco Maria non perdonò al ſuo
vnigenito figliuolo: ma fofferſe fponta
neamente a tutta quella paſsione:la qua
le Dio padre voleua che egli foſteneffe.
Et non potèpiu in lei il coltello del do
lore,mediante il quale gl'haueua a ſchia
tareil propio cuore, non il pretiofiſsi,
154 MEDITATIONÍ
mo teſoro , del quale ella doueua reftar
priua;nc finalméte riguardò d'hauere in
un punto adeſſereabbandonata da ogni
allegrezza, CoHazzo , & finalmēte dallito
-cariſsimo figliuolo:anzico ogni fuafas
cultáfi rimeſle nella gratiofifsimavolon
tà di Dio ,apparecchiata a ſopportare o
gni noia , ognija fiitione, & grauiſsimi
forméti:nequali poſto incorrer’poteffe:
cõe ſe ella ancora fecondo loſpirito del
figliuolo diceſie . Se e'non puo paſſare“.
fto caliceſenza effer'da mebcuuto,fia G.
gnore fatta la volontà tua. Ne ad alcuno
dee effere dubio , che quella beatiſsima
madre, & fignora noftra fu ditāto amore
exerfo Iddio ,& tutti gli huomini acceſa :&
( tāta fețe hebbe della ſalute dell'anime ,
-cheella ſteſla ancora volétieri harebbe
patita la morte della Croce , ſe cofi fofle
piaciuto allo onnipotente Dio . Et pche
quefto non fu conueniente,pero ſoftene
táto interno dolore,e tāta Croce, quanta
gli fu poſsibile a ſopportare ſenzaſchia .
targlifi il cuore:Et fi cõe lo ſteſo ſignore
Gieſu , ancora che e fofle ſempre co la vo
lontà paterna concorde,tutta volta ſeco
do l'humanità temette.& hebbe in horro
re lamorte , di maniera che confideran
do alla ſoprauegnente paſsionee'li con
1 triſtò fino amorte: & ſudò copiofamen
te langue;colinon pote il materno petto
non
DEL TAYLERO
non fi ſchiácare per l'acer bicà diincöpré
bile dolore. & certamente , che a leifam
rebbe itato molto piu giocondo il momi
-re inſieme con cfto lui;che viuer fenza; 86
vederein ſua preſenza la ſuaacerbifsima
morte. perche coe poteu'ella faredinon
-amare grandemente quell'amabil ſigno
re: & Dio ſuo il quale era di forma bellaſ
fimo, & elegátiſsinio piu chcalcuno huo
mo mai; & haueua legato, & al cutto li
quefattoil cuor di leicol ſuo amore; has
ueuala eletta del numero di tutte le fema
imine, & ſopra cutiveſaltatala;honorata
-Ja,benedettala,& concedutogli labeatita
dine, & la fàntità. Et che in le ſteſſo poſle
deua tutte le potencie di lei,la volõtà,l'in
telletto, la memoria & l'amore,hauendo
lefi fatte fimili ,& feco ., & in fe l'haueua
trasformate di forte, che la ſentiua gran
d'allegrezza; cótemplando la diuinita; &
sifguardando l'humanità.Etdi piu di cē
tentamento ineſtimabile gli era aſcol
tare le ſue parole. Et peròogni coſa, fuor
che lui; fu da eſſa per Croce , & tormen.
(to tenuta . Si rallegraus di patire inte
riorméteper luo amore : & inſieme fece
ogni poucrcà,affitione, perſecutione, di
{pregio , & tal coſa gl'era grandemen .
>

te gioconda. Nelunamadre nel vero


amo mai tanto vnfuo figliuolo ,come la
.

beataVergineil ſuo vnigenito. Ņealcu


‫܀ܝܬ ܀‬ G
156 MEDITATION
na mai ſentí tanto dolore per la perdita
d'vn figliuolo, quanto ſopportò ella. Fi
palmente percheil padre eterno non po
tetceconferire al fuo vnigenito figliuo
do donoalcuno piafplendido,& reccellen
te che il donodella Croce, & della paſsio
ne:percioche queſto è il piu gratiofitsi
mo,&beatiſsimo dono, che dopoallha
werlo conceduto al ſuo figliuolo, dia alli
fuoi amici cariſsimi.Però dette alla inte
merata Vergine queito cotaldono , & fi
come Chriſto fu obediente al padre fino
alla morte della Croce, cofi la beatiſsima
Vergine Maria fino a morte della Croce
vbidi aa Dío , concio fia che ella per com
paſsione portafle nel cuore quella mede
fima pena, che il ſuo caro figliuolo fo
Aenne nelcorpo. Et per quefta cagione
Fonnipotente Iddio cfalto , & benediffe
fopra tutte le creature ilnome di lei,do
poquel di Chrifto ; & fi com'ella era fta
ta elétta da Diop opare inſiememéte col
figliuolo la redentione della generatione
humana nelgenerare:cofrancora, & net
Ja pafsione volfe,che ella col. medefimo
figlio operafle;& cofi cõe ella ci fu madre
generádoci il faluatore, cofi ci foſſe anco
ia liberatrice, portādo intrinfecamére la
paſsione della croce inſieme col ſuo figli
uolo,trapaflata da vn'acuto coltello di do
lore , & li cóe il celestial padre offeri fo
:DEL TAVLER O. 157
bra l'altare della Croce il ſuo vnigenito
figliuolo per vittima: & ogni giorno an .
cora l'offeriſce nel ſacramento per ſalute
deglihuomini(acciochep quellifofle po
petuointerceffore appreffo a lui)cofi nel
medefimomodo pmeffe,che l'eletta fua
figliuola la beatiſsimaVergine Maria af
pramentepatiſſe: & riceue pgrato ſacri
fitio la ſua offerta a vtilita, &Talute di tuc
ta la generatione humana, accioche ella
ancora fofte perpetua mediatrice tra ſe ,
& gli huomini, & fe ftefla offerifca cô tut
ta la ſua affitione: & con tutte le fue Vir
tünel coſpetto di Dio per tuttigli huo
mini, che a lei humilmente ricorrono ,
a

accioche mediate e meriti delle ſue affli


tioni cita commutafle l'ira di Dio in mi
fericordia;che coti come Eua ftando lót
to il frutto della morte, quello con gran
diletto riguardando ,rouinò miferamer
tel'huomo: coli ella ftando con gran do
dore ſotto illegnodella Croce; & cótem
plando con amaritudine il frutto della
Vita operaffe per la redentione dell'huo
mo.In oltre mediante queſte angoſcie na
gunò infinito teſoro di meriti per pote
те con efsi fouuenire ſempre appreſſo
Dio tutti e mcfchini . Erin tal maniera
empiè ilfuo petto di ſpiritali virtu, che
ella follca tutti gli huomini vna madre
fedeliſsima abondeuole & copiofa di mi
fericordia
258 MeDIT AT IONI
fericordia.O.Maria fonte di gratia piu et
cellente, che alcuno altro martire. Quc.
ito no èil principio de cuoi dolori , non
cominciò qui la tua profeſsione; queſta
nó èla prima volta ,che tu rinnegaftite
fteſla,& la propia volótà prbįdire a Dio,
ma ficoe Chrifto tuo figliuolo dal prin .
cipio fiſottomeſſe alla gratioſiſsinia vo
lótá del padre fino alla morte, & con alle
gro animo ſottometteſſe le ſpalle a tuc.
tele Croci da eſſo padre impoſteli tutto.
il tempo della vita ſua, foftenendo ſpora
neamentepoyertà,pfecutioni beftémie
& diſpregio, coli fimilmente, tu fignora
nra dolciſsima ti cõſegraſti tutta a Dio ,
qñ tu accosétiſti eſſermadre del figliuo
lo di Dio ,dicendo.Ecco la ferua del figno
ic, fia fatto di meſecondo la cua parola,
Ma Chrifto è nato per queſto , per mo
sire. Si come adunque tu ti offeriitia!la..
generatione del figliuolo di Din , cofi ui
dedicaſti & allamorte,& alla paſsione.
la qualcoſa fi come nella natiuiçà cu forti
la piu allegra dóna, che mai fofle:coſinel
la paſsioneſopra l'altre fommamente i
1
dolefti, & métre che il tuo figliuolo pati:
ſopportaſti copioſamente,& afpramente
L'angoſcia, & i dolori, che tuſcápafti nel
partorire.O madrepijſsimaquáto fedel,
mente riceueſti tu la tua croce in fu le
Spalle;ſeguitando ilcuo sarofigliuolo:la
ld
Co
DEL TAVLER'O . 159
cui paſs. corporale ;& efterna paciſti an .
cora tu internamente :percioche la croce
ſud . era tua .; & la tua era ſua . Et fi come
Eua vfurpando temerariamente dell'albe
ro della ſcienza del bene, & del malein A
dam rouinè tutti gli huomioi :cofi tu del
l'albero della croce riceuefti in te il dos
lore: & fatiata d'amaritudine inGemne col
tuo figliuolo ricoperafti l'huomo.Adam
riceuerte da Eua cofa,onde ella ciammaz
zò , & Chrifto preſe dategllo ,onde e ciri
com però. Maria madre dellagratia, quá
to abondátemente empieiti tu dimeriti
le tue beate mammelle,patendo atrocif
simamente infieme col caro figliuolo
tuo per gli tuoi figliuoli:& chi è ſufficie ,
te a penlare qualipenſieri, quali pefi,quz
ta carettia;affitione,affanno,cu ſoportaf
fi trentatre anni'; inſieme coltuo figliuo
toc imperò chetutte quelle perſecutioni
& affitioni che pari il tuo vnigenito fly
gliuolo da Giudei,tutte le paciłti ancora
tu lua madre pijſsima . Perche l'anima
fua per un certo ammirabile amore, che
ti attracua,habitaua in lui, & perònoni
era dataja lui moleſtia alcuna , o dolor
re: che vedendolo tu ;la tua anima che fa
ua nel ſuocorpo , non fofle ancora ella
tormentata. Ciaſcheduno deuoto , chico
ha reuerenza a tuoi dolori piu diligento
meate,& piu profondaméte potra traie
mede fit
160 MEDITATIONI
medeſimamiſurare, & cötéplar alte cote

Dellapaßione della Vergine Madreperso il


suo figliuolo . Cap.19.
Benedetta madre di Dio , & fem
O pre vergineMaria , qual cuore po .
trà penſare quanta Croce & afflitione
Eu patıfsi quella malinconofiſsima not
cc ; nella quale il tuo caro figliuolo
( vnico piacere del tuo cuore ) fu da .
to nelle mani delli empij, & fu abban
donato da proprij difepoli; facilmente
puo credere , o madre dolciſsima, eflen
do tu piena di ſpirito ſanto , che tu ve
deſsi ſpiritalmente tutto quel dolore ,
& tormento, cheil tuo vnigenito in quel
la horribil notte fopporto, & fi come per
ka falute dellihuomini e'non volle perdo
Aarc al belliſsimo , giouinile, & florido
corpo ſuo di non lo dare alla morte.cof
ancora no perdono al tuo materno cuo.
se, cheno lo laſciafle trafiggere dal coltel
to del dolore,& però ancora molto inná
ziti aperſe tutta la ſua paſsione per farti
pártecipe ditutti e'ſuoi meriti,& affitio .
ac , &inſieme fecoti adoperaſsi in recu
perare la ſalute degli huomini:accioche
ke tue materne mamelle, ripiene di tutti
emeriti haueſlero ſempreapparecchiato
il lattedella gra, per fpargerlo ſopra tutti
quelli
: DEL TAVLER O. 161
quelli che con diuotipreghi lepremeſ,
fero .O Maria măſuetiſsima madre,qua
sto ti fu aſpra, & noioſa quella notte, quã
to fu acerba, quanto fu a ce dolente, con
>

quanta crudeltàs'adoperò nel tuo cuor


il coltello di Simeone, quáto lugubri fur
no le mattutinc preghiere, che tu canta
fti:Le tue note non riſonauono altro che
26 guai,& incambio di gioia da te vſciuano
0 pierofifsimi ſoſpiri , & eri pienad'affan :
ni , & pafsion d'animo. Con quanto fer.
uente, & diuotocuore pregafti tu ilcele
ftial padre per il tuo figliuolo,offerendo
lo tutto a lui, & raccomandandsgello !
Et benche corporalmente tu non foſsi,

***
ancora col tuo figliuolo,niente dimeno
il ſaper tu ſolamente chepatiua, fchian .
taua di forreil cuor tuo ,come ſe tu hauer
10 fi patito nel proprio corpo,& il cuor cuo
abbruſcianadentro dite , come ſe fofte
of ftato in vna ardente fornace , & altreli fi
struggeua, & fi confumaua per il feruen .
el ciſsimo amore , dandogli il guaſto la fiã.
3

ná madella affitione, & della Croce.Chi fa


rebbe mai baiteuole a penſare , quanto
0 sofocate parole , quanto feruenti fauille
1
mandaſlefuora l'ardentiſsimo cuore tuo
e tutta quella notte?Perche forſe diceui in
$

i queſto oinfimile modo . Gieſu figliuol


mio,figliuolo mio dolciſsimo Gielu ,chi
mithataltochi ha ſeparatela madre da
161 MEDITATIONI
fi caro pegno? Perche non ti veggio io,tu
me defidereuole agl'occhi miei: Chi mi
concederà Gielufigliuolo mio,che 10 pa
tiſca per te, & muoia per te? O Gielu vni
co piacere del cuor mio, perche non ven
ni io teco alla mortc?perche non ti fegui
tai io ſubito,quando,ti partiſti? O dolce
Gieſu buon figliuolo , doue alberghi ſta
>

notte : Nelle mani di chi ſei tu ? Chopa


tiſci tu hora ? Oife quelli furiofi cani vo
lefloro sfogarlopradi me la crudeltà lo.
xo,purche tu te n'andaſsi ſenza clier offc
fo: Gieſu fperáza mia , nutrimétomio
fuaue dilettatione mia, perché nonfond
io morta in cambio tuo, perche io nos
vedrci ſopra de la cagione di tanto dolos
re delinio cuore? Molto piu certamente
mi farebbe dolce il morire , che vedere
in tante langoſcie te dolciſsimofigliuo .
lo mio.OGielu mio, vita mia, nutrimé
to mio ,anima mia,dolcezza,& cóſolatio
ne mia, doue ehora la promeſa facrami
dall'Angiolo ;per la quale tu mi promec
ceſti che io fareimadre ſenza dolore, &
: piena di gratia, & benedetta ſopra tutte
Ic femmine? Certamente che mi pare eſ,
ferpiu miſera , che tuttel altre che habu
bia ilmondo, & madre piena di triftiſsi ,
mo dolor piu che alcuna che mai fi fia
trouata: certamente chel'afflition mad
molto grádei cuormigabõda d'amari
tudins ,
DEL TAVLER O. 163
tudine,lo ſpirito mimāca pil tormento
& il dolor mio di gran lunga pafla ogni
8 humano affanno .In quefto, & in fimile
1 modo la benedetta madre di Christo fi
0 cõfumò quellanotte tutta piāgédo,ram
maricãdofi,doledofi,& lamétādofi, & fico
me Chrifto per quella nottcmai punto
fu ſenza doglia,cofi lafua dolciſsimama
dre pure per vn ſolo momento non fu
laſciata dalla crudeltà del dolore : & co
me quelli fanguinolenti caninon fi atté
neromaidanoiare, &crudelmente afilig
gere Chriſto;cofi neil coltello del dolo ,
re(pure per vn breue Spatio di tépo ) cek
sò di non trafiggere ilmaterno cuore.O
-Maria fedelifsima madre , con cheanı
mo ſeguiſti cu alt'hora iltuofigliuolo !
Comepote quell'amore, che haueua in
focatoil tuo figliuolo i andare (põranet
1

méte a quel luogo ,douegl'era apparec


chiaro ilCalice dell'amaritudine,muoue
rè ancora te , che tu follecica fsi táto d'an
darein al luogo , doue apparecchiato il
coltello del dolore, che doueua fpezzare
jl verginalpetto , & trafiggere l'intimo
dell'animatua:O glorioſa Regina del cic
Jo.con quanti lamenti fufti ru menata
per quella via da tuoi amici:Quanto gli.
cömouefti tu tutti a guiſa dimeltiſsima
cantatrice con la tualugubre voce le la
:
grime? In qual'animopotrebbe mai ca
pire
164 MEDITATIONI
pire,quâto ti fu maninconico cotal viag
gio?Perchequanto piu ti appreflaui alla
città, tanto piu profondamente ti tom
mergeui ne tuoidolori.Ne è lecito ad al
cudo dubitare,che tu non andaſsi tanto ;
che tu ti conduceſsi alla preſenza del tuo
figliuolo, bi-quãdo legliera mcnato a He
rode,fi quando egli era di quiui rimena.
to a Pilato, &
& quando ancora Pilato net
cõdurlo fuori al popolo dife. Ecco l'huo
mo.Ma in qual'animo puo capire, da
quanto dolore tu fufti aftalita;quando ve
detti il medeſimo vnigenito tuo tanto
afpramente legato, & per le percofle,fpu
ti, & sāgue, tanto miſerabile, & ſenza bel
lezza alcuna,che a pena fi potea conoſce
te che glhaucflc forma d'huomo ? Etcer
tamente che gliè verifimile, che l'amabi
le fign.riguardaffe con piu dolcezza, che
potefte la fua dolciſs.madre.et quel ch'c
non pote fare con le parole, lo faceffe có
amicabile fguardo.Maallhora , madre
dolciſsiina ,quanta fi diftrufie dentro di
teil cuor tuo, non altrimenti che la cera
dall'ardore del fuoco :Quanto allhora fu
iti cu vicina al riſoluerti quaſi tutta in la
grime?Ma non ſi trouando queſte coſe
appreſſo gli Euangeliiti, non è conuene
uole piu a lungo trattarne, & quelle co
fe,chefono qui ſcritte,ſono feritte per ec
citare in noi la diuotione,& la compaſsio
DEL TAVLER O. 165
ne verſo la beata Vergine. Finalméte cia
ſcheduno potrà,& douerrá détro di ſe que
fte coſe piu conſideratamente, & piu pro
fondamente contemplare ,Amen .
0
Gieſu è dato a Pilato. Cap. 20
ſollecitamente alla prima
E L Ahoramattina
tutti que fangunolenti Cani, de
ragunarono
crudeli beſtic fi inſieme per
dar morte a Gieſu.Imperoche quella po
0
ftifera inuidia(della quale egli erono pic
1 ni)& la languinolenta ſete non gli laſcia
el ua punto ripoſare, & cofi ancora il pazzo
furor loro ſcorreua, & di ſorte abbruſcia
ua e lorperci: che a guila di rabbioli ca.
ni infuriauono auidiſsimamente fitiboa
di della morte del mitiſsimo Agnello :&
di ſpargere il ſuo innocente ſangue, & co
6
ſi menando nel loro conſiglio , di nuouo
l'elaminarono , & hauendo vdito per le
parole (ue,che e diceua d'eflere figliuolo
3
di Dio gridarono in queſto modo.Che
habbiamo noi piu bilogno di teftimo.
ni:Noi ſteſsi l'habbiamo vdito dalla ſua
1
bocca ?Et allhora cofi legato , & brutta
mente trasformato lo conduſlero a Pila
to,perche foſſe giudicato alla morte , da i
quel cane incirconciſo ; accioche Pilato
vedendolo cofi da Giudei diſprezzato, &
da Principi de facerdoti condennaco, &
ripro
166 MEDITATIONI
riprouato , credeſſe, che fofle vno fcelé
rato, & da niente , ſenza darli habilità di
difeuderſi, & ſenza eſaminare altrimenti
la cauſa ſua, fententiatolo a morte, lo la
ſciatle in preda alle empie voglie de fa
cerdoti . Et queſto fu nel vero il terzo
viaggio, cheilnoſtro ſignore Gieſucon
inenarrabile dolore per amornoſtro fe
ce nella tua paſsione. Attendi hora ,ani
mamia, con dolore, & con gran paſsio,
ne , come quelli huomini ribaldi con
duflero al giudice Pilato, perche lo fen
>

tentiaſsi, il ſignore Dio tuo legato &


miſerabilmente trasformato , & notato
di tutti i ſegni di condennagioce, che
poteſlero penſare, O chi è,che poſla pen
lare , che villapie , che ingiurioſe paro :
le , affitioni, moleſtie, & difpregie'del.
ſero in quella via al dolciſsimo Giefu .
O co quãta ignominia il ſignor della glo
ria ,alquale s'appartieneogni honore, &
gloria,fu condotto a vn'huomo profano
& gérile,perche e'riceuefle da lui la ſente
za della morte , coc ſe foſſevno de mag :
gior ladri,che mai fi trouaffe.Mapoiche
gli arriuarono a Pilato, non altrimenti,
cheiabbioſi cani ſenza inditio , & ragio
ne alcuna vnitamente tutti a vna vo
ce abbaiando , & accufando falfamen .
to ji fgnor Gieſu, accumularono ſopra
salvi niolte bugie,accioche col gran ro
more
DEL TAVLER O. 167
pyore, confondellero Pilato, & ottenella
no col feroce ftrepito di parole quello
chie con verità , & giuſtitia non poteuo.
do prouare, & æcioche Pilaro vedendo ,
chetutti chiedevono il medelimo,temel
ſe dicontraporſi a curti . Qui hora tutti
fedeli di Chrifto digratia ,vi prego , veg ,
giamo, comeil ſignor noftrofeſſequi
a guiſa d'inaocéte Agnello , apparecchia
0
to (per amore della ſalute anſtra; d'eflere
1 facrificato , & morto.Sedeua quiui Pilaro
en moltogonfiatodi ſuperbia,comegiudi,
&
ce. di quà, & di là vi erono dalli laci tuoi
00 ccarnefici ferociſsimi aſpettando la ſeo
tenza di Pilato , apparecchiati a crucis
figgerlo , & ammazzarlo: di dietro Itaua
0.
lempia túrba decrudeliGiudei rugghia
do a guiſa di Leoni , & mandando fuori
[C. {pauereuoli gridi. Tra queste cofe l'Agael
lo māſuetíſsimo nonaperſe labocca ſua
benedetta per purgarfi, coe quel, che era
apparecchiato amorire per la ſalute de
miſeri. Quiui i crudeli , & empii Giudei
to guardauano con ſpauentcfiocchi, &
129 con l'aſpetta torto, firemendocon i den .
0 , & l'amabile & pio fignor ftaua qui
ai con humile modeſtia , con gť occhi
VO
balsi,legate lemani, apparecchiato abe
reil Calice del ſuo padre Ne& Pilato
per tanta humiltà , & patienza fi mofica

SU
benignità,anzi tenédose poco cóto,par.

SC
168 MEDITATIONI
lò molto afpramente a Chrifto ,dicen .
do.A me non parli:Tu non ſai, che io ho
podeftà dicrocifiggerti, & ho podeſtà di
laſciarti?Chi è quel chenonſi accenda al
l'humiltà alla pacienza, & all'amorequá
do e conſidera quanto humilmente il fi
gnor de ſignori (il quale ha a giudicare e
viui , & morti) telle innanziad un vile
huomicciuolo, per eſſer condennato da
lui;& con tanta patienza lopportafletut
ta quella ingiuria, villanias, confufione,
difpregio , & ignominia . & tutta volta
noi meſchini a pena poſsiamo ſopporta
re vna minima parola peramor di Dio .
Ma ſe riceuiamo qualche coſa contra
ria dalproſsimo, tuttovn'anno riſerbia .
mo nel petto noftro l'ira, & l'odio , confu
mando miſeramente noi ſteſsi per il fu .
iore dell'ira . Ne conſideriamo che il fi
.

gnor della macftà ogni giorno lofticne


da noi tanta ingiuria, villania, infedeltà,
& diſpregio, quando noi diſpregian tan
te volte e ſuoi ſacri comandamenti,fac
ciamo reſiſtenza alla ſua gratia & la rice
uiamo in vano ,& cofi: di nuouo ogni
giorno lo crocifiggiamo, lo ſcherniamo ,
lo feriamo di crudeli ferite , & fparghia
mo il ſuo facro ſangue, imperochenoi
non ci vergogniamo dicommettere pece
cati degnid'ogni odio , & effecrabili per
>

li quali Chriſto ha patito tutte quette


cole:
DELT AVLERO 169
cofe : & tutta volta il benigniſsimo Id . 1
dio ſempre è apparecchiato a riceuer.
ci in gratia , perdonare a noftri pecca
ti, & non ſolamente perdonarlici, ma an
cora dimenticarli , & di forte è apparec ,
chiato a dimenticarli , che non è per ſta
bilire in noi minor gratia, & amicitia: g
cio che quando noi con tutto il cuore ci
riuoltiamo da peccati verſo lui : egli è ap
LUC parecchiato ad efler noftro interceffore,
6 & auuocato , & porre ſe ſtello nel mezzo
tra l'ira del padre, & noi, & e peccati no
也 Itri;& offerire ancora ſe ſtello , con tutta
10. la ſua paſsione al padre per i mancamen
12 ti,& negligentie noftre; & noi miferi,che
ſiamo cenere, & fango, a pena che noi vo
ale gliamo rimetter pure vna minima paro
fu la l'uno all'altro, & non pofsiamo co pia
lice ceuoli occhi guardar quellii quali ne há
no offefi, & per tanto Iddio perdonerà al
Ici, leiniquità noſtre in quel modo,chenoi,
28 perdoniamo a profsimi noftri.
2C
Oratione perunaperfetta imitatione, & amordi
rice Giefw Сар. 2r
zni Gielu ſperanza,vita,nodrimento,&
10,
his
O ,
201
allegrezza dell'anima mia , ricreatione
dello ſpirito,ſanità,falute,& ripoſo mio,
pec
che ti renderò io per lijnnumerabili bc
per acfitij, tuoi, chetuti ſeidegnato di dare
ette H
dei
170 MEDIT ATIONI
a meindegniſsima creatura tua : 'Come
potro io col riamarti rendere il cambio
allo smiſurato amor tuo , el quale mi
hai dimoſtro, ferido táto & táto infinito,
& abādāte l'amor tuo,che e faccia, & l'in
telletto , & tutte le mie potenze mācare
merauiglia. Coc potrò io maidimen
ticarci colcuore.cõe mi piacerà egli mai
affaticarmi paltro conto , che per render
ti l'equiualente ; & fatisfare al tuo fubli
me amore: Impero che, ſe ben mille vol
te io deſsi me ſtello che ſono io riſpetto
al fignor mio ? Cõe fi potra mai partire
dalla mia memoria gſta túa merauiglio
fa opera , che tu nó folaméte fignore de
ſignori, ma ancora giudice delle creatu
re tutte,cõe feruo de ferui, ti ſei degnato
diucnire il reo,& iniquo,& hai voluto el
fer giudicato có gli fcelerati , & cödénato
álla bruttiſsimamorte? Ecco io miſero ,
& wil peccatore, dánato dalla coſcienza
propria , deſidero d'eſler tenuto nelli oc
ohi dellihuominigiufto, & ftudioſo del
la virtu,a chi in qualche modo mi hono
ra,& loda,volentieri m'accoſto, & pche
queſto pijſsimo fignore? Se nõ pche io
nõ cerco la tua gloria , & il tuo honore
Gõ tutta la uirtu , & forze mie?Et pchenós
cerco io la gloria tua ?ſe nõ perche io no
t'amo co tutto il cuore:Et pehe nó t'amo *
io quanto io debbo lenõ perche io amoi
ancora
DELTAY LE RO 171
ancora me ftoffo : Er ancora non mi ſono
$
0 diſpregiato , & rinnegato. Per afta cagio
ai ne dunque non cerco te ,Dio mio , côtut
Dj te le forze, ma piu preſto in molti modi
1 me ſteſſo.Queita e la cagione, che io no
"C abbraccio esãtiſsimiueftigij dell'humil
tà,pacienza,ubidienza, er del tuo efferti
dedicato totalmente . Ma, o clementiſsi
ei mo Iddio,habbi miſericordia di me mi
ii ‫܂‬ ſeriſsima creatura tua ; poi che io ti con
d feflo la gran debolezza ,et peruerſità mia.
to Arutamı ſignor Dio mio ,chcio mirinic
re ghi,& vccida,& diſorte crocifigga la mia
10 natura troppo dedita a piaceriche io pof
fa reliſtere al peccato fino colmettercila
tu vita: im pero che io non poflo niente ſen
to za l'aiuto della gratia tua, & bēche l'anno
el te non ſia forte in me comela morte: tal
to cheio poſſa non altramente chei fanti
0 martiri compenſare l'ignominioſamor.
z3 te tua con lamia corporal morte: degna,
OC ti non di meno di fortificare lo ſpirito
Iel mio, che io in parte a poco a poco ti ſo
20 disfaccia quello che tutto inſieme non
he poſto pagare :& accioche io in me tanto
piu ſpello per il tuo honore muoia al.
re le coſc, cheſonogioconde a ſenfi, & d'im,
ó pedimento al tuo amore:quanto io ſono
ó meno atto per tuo amore ad offerirmial,
0 la morte della Croce,cometi offerifti tu
10 per me, & dopo te innumerabili Martiri.
ta wired H 2
172 MEDITATIONI
Ma qual'altra cagionepuo effer,o picco.
fiſsimo Dio ,che io fia tanto fragile, tan •
to inetto, tanto inconftante,tanto muta
bile, ſe non perche io non t'amo forte .
mente Dio mio: Per tanto aiutami,accio
che io tami con tutto l'intimo del cuo .
re. Accendi il cuor mio del tuo amore,
feriſci il mio cuore con la charirà tua .
Confeflo veramente, è benigniſsimoId
dio , che tu defideri d'eſſer amaro da cia
fcuno,ne a perſona nieghi il tuo amore,
il quale ſia atto, & habile a pigliarlo . Só
ancora , ò.dolciſsimo Iddio che a2 miei
peccati fi debbe attribuire,chela tui cha
rità fia in me intepidita. Certamente che
l'innumerabil colpe mie mi ſeparano da
te , & mi ſono di tale impediméto altuo
amore che e nõ puo hauer luogo in me,
keſseguire la ſua gratiofifsimaopera:im
peroche il sáto ſpirito tuo , che e lo fteflo
amore,non puo habitare in vn valo ſpor
conein vn corpo fottopoſto a peccati.o
Gielu faluatore inuifibile , ecco ch'io ti
copfeffo d'effer vn vaſo ſporco , & vitioſo
ma ſe tu vuoi,tu poi certamételmõdarmi
eflendo tu quell'agnello ſenza macchie ,
che leua via tutti e peccati del mondo, il
quale foſti vcciſo per gli peccati noftri,
crocififto per le nre ſceleraggini, terito R
ſanar le noſtrepiaghe , & finalmenteſpar
geftı il tuo facro langue per lauare ogni
vitioſa
DEL TAVLERO 173
vitiola macchia.Il perche io ti prego Gic
ſu pijſsimo che tu laui col puriſsimo
fangue tuo tutto quello , che ti diſpiace
in me,& che puo efler mezzo tral tuo nu
do amore,& la miſera ánima mia;& altre
fi al tutto lo coſumi, & riduca a niére nel
l'abiflo della diuina gratia tua , accioche
ſenza alcan mezzo io meriti d'eſler pre
ſo dal tuo amore,legato,ferito,inghiotti
to,& trasformato . & accioche'eſtinto in
tal guiſa , & crocififlo in me il vecchio
huomo che era tutto carnalė, & terreno fi
ei ecciti mediāte te il nuouo, & naſca di te ,
13 fatto alla imagine tua,il quale non cono
be
ſca cofe terrene , niente carnale deſiderii
da Ma ſempre fia eleuato ,& vbidiente a te
0
origine fua, & dalla malitia di queſto ſe
ne,
colo innocéte,& alieno faccia ogni con
in uerfationelua in ciello:& finalméte fpeſ
ello lo qui contempli con gliocchi interiori
Dor te faluator fuo ; el quale nella beata eter
1,0
nità, & eterna beatitudinc ſpera d'hauere
oti a vedere chiaraniente a faccia a faccia ,
oſo
mediante la tua gratia,
TIRI Giefue mandato ad Herode. Cap.22.
bie, Oi che Pilato hebbe vdite tutte le
0 ,i!
tri,
o
dei, & veduto che è no poreuano trovare
10 $ in Giefu cagione alcuna dimorte & infic
fpar memence inteſo Gieſu efler Galileo , lo
ogni H 3
ola
3 174 MEDITATIONI
mandò Herode, il quale allhora domina
ua la Galilea . & queſto è il quarto viag
gio, che Gielu fece co inenarrabile dolo
re nella ſua patsione.O quanto ſi affatico
Tono quelli empij,quãta s'affannoron'c
glino,innanzi che e poteſſero dar morte
e

al ſignore.impero chee non era poſsibi.


le che trouaſſero mai in quelloro purif
fimo (tante volte prouato nel fuoco del.
da affitione)alcuna macchia ,benche pico
coliſsima,d'impurità alcuna.O con quá.
ta ignominia , & crudeltàmenaron'egli.
no per tutta la città publicamente il fi
gnor della maeſtà , al quale fi conuiene
ogni honore,& gloria:Et per efter la Cit
gå piena di popolo,vi concorſe-séza dub:
bio gran moltitudine d'huomini diſide.
rofi di veder Chriſto & cofi il fignor del.
lamaeſtà diuenne ſpettacolo di Dio , &
degli huomini.Alcuni lo ſchernirono , &
con molti affanni ingiuriarono . Alcuni
torrendogli dierro, ineſtimabilméte l'ol
traggiaueno. O quanto grãdeméte folle
citauono di camminare col dolciſsimo
Gieſu, traédolo da vn giudice a un'altro ?
O quãto erano indebolite tutte le ſue mê
2 bra , mal condotte per la ſtracchezza , &
varie afflıtioni , & Croci, che gli haueua
foſtenuto in quella notte Quanto ero:
no ſtanchi , & offcli e piedi ſuoiper i paui
mcati delle piazze,camminando loro sé '
72
DEL TAVLERO 175
za alcuna diſcretione, & andādo il ſigno
re con gli piedi nudi :linpara qui, anima
mia daltuo ſpoſo a rinnegar te ſtella &
ſottometterti principalmente a Dio , di
poi a tuoi ſuperiori, comeVicarii di Dio ,
& ancora per charità a tutti quantigli
huomini,accioche ad esépio del tuo fpo
of lo ti reputiminima,8: la piu vile di tut
el. te l'altre, & ti rallegri d'effer'miniltra de -
ſerui di Chriſto. Imperoche, ſe tu defide
şid'efferligrata ſpola, & fedele imitatri
ce é neceflario che tu di ſorte abbadoni
la propria volõtà, & cletion tua,como ſe
mai tu haueſle ſaputo, checoſa ſia volere,
& patifca di eſſere mádata da vno a yo'al
tro ,quà,& là, sù ,& giù , & fuori,& dentro,
& fiaſempre ſpontaneamente ybidiente,
& ſuddita, ſopportando ogni coſa,anco
X ra che moleſta, & aſpra,ancora cheal tuo
& ſenſo al tuo giudicio, & alla tuaſenſuali.
tà repugnante,& contrariarſi comeChri
ol Ito che liofferſe ſpontaneamente a tutti
le queſti crudeli tormēti tāto moleſti alla
10 ſua delicatiſsima compleſsione laſcianº
. dofi con allegro animo tirare da giudi
çe a giudice,& da pena a pena, ſoftenen .
& do ' lucceſsiuamente varic afitioni , &
12 Croci ; ne mai raggrinzò la fronte , ne
per dıſpregio la ſtorſe , non aperſe mai
la bocca per rammaricarfi, o.in alcun mo
do mormorarç .Non furitenuto
H 4ilpics
176 MEDITATIONI
coliſsimo fignore dalle villanic,dalle cro
ci, dall'ingiurie che e pati.ma volſe al pa lace
dre fuo humilmente vbbidire fino alla Cer
morte, & patienteniente ſi ſottomeſſe a
> da
tutti e dolori, pene, & tormenti , che ſo Apr
pra luierono accumulati.Et coſi que Ca 10
ni ferociſsimi lo conduſſero ad Herode . to

Ma eglı per eſlercuriofo , & fuperbo ,&


> >
to
hauer'vdito molti miracoli di Chrifto ta
haueua molto tempo diſiderato di veder di.
lo.Ma non potette hauer'da Chriſto alcu ME
na riſpoſta.Impero che poiche egli non TO
defideraua veder miracoli,> ſe non per va
nità d'animo, & curioſica:non era degno .
di conſeguire,o fegni,o parole dalla cter
na verita,& cofi quidi nuouo que fallaci,
& fanguinoléti Giudei ( a guiſa di rabbio
fi cani horribilmente abbaiarono , accu
fando Chrifto ,condenpandolo, produce
do falli teſtimoni ,accio che con grandi,
& confufe grida fieccitafle Herode a giu
dicare,& condennar CHRIST :Et in
queſtomezzo tacque il manſuetiſsimo
Agnello aſpettando patientemete l'acer
to calice, preparatogli dal padre.Veden
do dunqueHerode da lui non vfcir fuof
parola, ne legno alcuno , conturbandoli
jo diſpregió , ſcherpilio con tutto il ſuo
eſercito, dal quale il ſignore G 1 E Ss v fu
villanamente oltraggiato.confideriamo
qui l'ineffábil bumiltà dic HRISTO,
DEL TAVLER O. 177
& la patienza , come gli hábbi riceuuto
fuccefsiuamente croci, & villane parole.
Certamente che egli in tutti e luoghi, &
da tutti gli huomini e' perſeguitato ,di
)

fpregiato,& villanamente trattato .Niu.


no è che lo liberi,che gli dia alcuno aiu .
to, che ſi dolga inſiemente con luiafflic
to ,che pure gli dia vna parola per confor
tarlo.I giouani,i vecchi,i piccoli,i gran
di, i ferui, & patroni tutti di leuarono con
tro di lui, tutti concordi ſopra luisfoga
tono la loro venenofa malitia , & fallità.
Tutti deſideroli della ſua morte con grá
fete la bramauano , ardendo di voglia di
fpargere il fuo innocente ſangue ,impo
rochec non poteuono riguardarloſenza
dolore, & faftidio .In queſto modo certa
mente Chrifto diuene l'opprobrio del ſe
colo, & l'abbietione della
plebe.pero che
Herode non ſolamente con iſdegno lo
ſcacciò da ſe , dicendogli parole ingiu .
rioſe :ma ancora lo'veiti a guiſa di itolto
con vna vefte bianca per prouocar con
queito tutti gli huomini a ſchernirlo, &
cofi con tanta ignominia; & confuſione
quanta s'è detto lo rimandò a Pilato , & ě
queſto il quinto viaggio fatto dal noſtro
faluatore nella ſua paſsione per le ſce
leraggininoftre. Chi è quel che poffà fe
co ftello immaginarſi quanto miferabi
le folle a Chrifto cotal viaggio? Quando
HS
178 MEDITATIONI
da Herode cofi bruttamente ſtratjaro, &
diſpregiato fu da que yiliſsimi ferui, &
manigoldi vccellato,comepazzo,& ſcaca
ciato con gran diſpregio , accumulando
di alcuni ſputi nella faccia , alcuni perco
tendolo, daaltri tuttoco piedi peſto,gle
ra tirata la velta : da alcuni detto dietry
parole brutte , & villane oltre a molti al
tri oltragi, ingiurie,& bottoni, co quali
quelli ſporchi cani l'aflaliuono, del che
nelle facte lettere non fa fa eſprefla meg
.tione , ne adco ne habbiamo teſtimoni
certi . Ma,pche gl'erano figliuoli del dis
uolo: pò accumularono ſopra Chrifto a
gni malitia , che p ſuggeſtionedel padre
doro venne loro in fantafia. Cõſidera ho
-sa aia mia co afpro dolore Gieſu tuo fpo
fo, allegrezza del cielo; ſapienza del padre
Re della gloriagia bruttamente confuſo
& diſpregiato tăto, che piu nõè huomo,
ma vno vile vermine. Ne lolamente co
me fcelerato , & colpeuole è ſententiato
a morte,maancora aguiſadimatto in ve
fta da pazzida ciaſcuno ycceļlato.O chi
è di petto tanto ferrigno ,che per queſte
coſe non fi ammolliſca ? Vergognateui
chuomini fuperbi; cheve ne andate con
la teſta alta,gonfiati di ſuperbia. Arroſsi
te voi , che vi reputate ſaui & vi inalzate
ſopra quello; che voi fiate , cffendoui di
- menticati d'efler fterco , & ccnere, &vafi
di
DEL TAVLER O. 179
di terra pieni di ſporcitia . Ecco che il fij
gnor de fignori ,nel quale ſono ripoſti
tutti e teſori della ſapienza,& ſcienza e a
guiſa di pazzo veellato, & voimancodi
ragion capaci delli animali irrationali ,
che ſecondo la loro capacità, & conditio
ne lodano il lor creatore , & offeruano
nel māgiare, & nel bere determinata mi
fura , volete daciaſcuno eflertenuti ſaui,
prudenti, & ſanti . Aroſsite , dico ; pec
.

catori gonfiati , & fuperbi puzzolenti a


Dio,& a tutti e ſanti ſuoi che non atten,
dete ad altro ,ch'a ornare di coſe pretiofe
il voſtro ſacco di ſterco , & nido di vermi
ni; & ilſignore dellamaeſtà per conto vo
Itro è ſtato a gaiſa di ftolto, diſpregiato
có vga veſtebianca,& ſcherneuole, & l'al
tezza del cielo s'è degoata d'abbaſſarſi ,
& voi peccatorimiferi, & fuperbi, a qua.
li non fi,peruiene altro , che l'eterna
dagnatione,ſiate gonfiati , & faſtosi. Gia
gl'Angeli caddero per fuperbia,& furno
dal cielo ſcacciati : & voi viconfidate di
poterlo per fuperbia ottenere ? E'primi j

parenti poltri per ſuperbia caſcorono in


grā miſerie, & calamità & ſcacciati del pa
Fadilogia cinque mila āni ſono itati dal
cielo bãditi, & ritenuti nella carcere delt
inferno.Ne ancora pafto fuggiamo noia
ſta maledettapeſte,žlto mortifero , & ſpa
uéteuole peccato.No ſappiamo maginar
H6
180 MEDITATIONI!
ei in che modo poſsiamo todisfare alla
noftra curioſitànell'ornare ſolo -quefto
noſtro corpo conceputo. di ſeme immo
do, & che voa volta finalmente ha da ef.
fere diuotato da vermini,& ſempre pen.
famio a'nodrirlo in molte delicatezze, &
morbidezze, & darli tutti e'lollazzi, & có
modi che noi poſsiamo, &dall'altraban
da per la fáme,& debolezza faſciamove
nirmeno l'animenoire molto piu -no;
bili,nelle quali pio haordinacó la habita
tione, & che ſono generate da Dio ;& fat
tealla imagine della trinità fantiſsima,
& dinuouo hanno ad eſſer condotte alla
i preſenza della diuina maeftá ! Pigliamo
di gratia eſempio dal pijſsimo fàluator
noftro, & ſeguitiamo le fue pedate nel
l'humiltà, &poueriá,nel dedicarglici,&
*nell'effer patienti;poi che egli trouardo
fi in grandiſsima neceſsità non hebbe al
cun commodo,ma tutto nudo pendette
in Croce con tutti e'membri in tal mo.
do intento , & con gli chioui conħtto di
forte alla Croce: che non poreúa muoue
re pur vn fol membro ; ne haueua joue
ripofare il capo fuo , & afletato, bekue fie
le, & aceto, & cofi finalmente ha tanta mi
ſeria , & pouertà mandò fuori lo Ipirito,
Scegli dunque fece tante coſe per amor
de peccati noftri: facciamo, & noi ancora
(vi prego ) qual coſa plenottre iniquitá.
Giefia
DEL TAVLER O. 181
Gieſu diſfregiato da Herode è rimenato a Pi
75 lató. Cap.23.
Vincigia quei crudeliſsimi,& va
Arhuomini rimenarono Chrifto
a Pilato & di nuoud-aterbilsimamen
te verlg lui dirizzarono le loro accuſe
per dargli la morte , di nuouo macchi .
nando con horribili grida di ſoprafar Pi
lato, 118 Borendo trouare contro il Signo
te cagiðle aleontpeiniquità; & pero cố
lé grida,con lemiraccie renderonoop:
preſſala veria , oſcura la ragione, e touca
brofi la giulia.Ma Pilato conſideran
do,che e Giudçifi muoueuono ſolaméte
per inuidia aa voler dare la morte a Chri
Sto , & che Herode fimilmente non ha .
ucuatrouato in lui alcuna cagioned'uc.
ciderlo; non laſciò coſaalcuna indictro
ſenza tentare , per liberare il Signore ;
perche e Grudéinon ſi poteuan placare
con ragioni, domandò loro fe per il pri
uilegioconceduto loro voleuano ad ho ta
nore della feita paſquale liberarlo . Ma
tutti ad vna uoce gridarono voler piu
1.
.
preſto liberar Barabam . Ogran cecità, ó
inſatiabil ferocità de Giudei, o infelice
.
barratto. Eleflero vnlupo in cambio del
l'agnello , vno ſcelerato huomo, & odi.
>

bile , & da niente in cambio d'vn giuſto


>

& non nocente, & finalmente va’empio ' 9

& YA
& vo ladrone più toſto ch'el facitore , &
autore della vita ;cofi fimilmente tutti
quelli, che deſiderano perſeuerar ne pec
cati,ne temono d'offendere Dio, & di trā
sgredire e ſuoi ſacri comandamenti, rin.
niegano Dio, & lo rifiutano , & eleggono
in cambio di quello yn crudelifs. ladro .
ne,cioè il diavolo, che èmicidiale di tut
te l'anime,che gli conſentono.Domādo
gli poi Pilato quello , che egl'haueua a
far dyGielu ,& eglino con terribilftrepi
tegridavano. Crocifiggilo crociuggilo,
Pilato riſpoſe .Et chemale ha fatta ? lo
non trouo in luialcuna cagione.Ma per
che la voſtra furia ardente,& lavoſtra ve
lenoſa inuidia fi temperi,& alțreſi la ſan .
guinolente ſete voftra fi ſpenga al quan
to ancora che egli non habbia errato ,lo
gaſtighero , & ammonirò , accioche in
qualche parte fatolli voi reſtiate di deli,
derare laſua non meritata , & innocente
morte . Allhora Pilato dette Xpo a ſuoi
miniſtri, & tormentatori, che lo flagellar
ſero. Vieni hora anima mia că lagrime
uol cuore,& conſidera come il tuo ſporo
Gieſu ,gloria del cielo è dato in pda alle
crudeliſsime mani di vili manigoldi, aç:
cioche ſopra lui ſatijno la lor crudel ma
litia.Riguarda come a quelli rabbiofi, &
ſanguinolenti cani fia data la podeſtà di
lacerare quelverginal corpo puriſsimo,
&
Del TAVLER O. 883
& 'nobilifsimo, & di fpargere quel rogale
ſangue.Confidera quanto ſpõtaneamen .
teilſignor de fignori fi dette , & fi ſotto .
meſle a quelli abietti birri, & viliſsimi
iftiani,laſciandogliſopra di ſe adempiere
ogni malitia loro , & ognicrudel tirran
nide, rendendoſi vbidiente al padre cele
ftiale fino alla morte ne maiaperſe la ſua
benedetta bocca a dirmale,è mormora.
seo dolerſi,nedifteſe lemaniper vendi
carf , ne mutò la faccia ſua ad ira , ò sde
goi, ma benigoaméte fece copia di tutto
il ſuo corpo a manigoldi.Cófiderate que
fte coſe quanti cheſiatereligioſi,gõfiati,
fattofi , & ſuperbi, che ſolo elternamente
moſtrate vnacerta ſpetie finta d'eflero,
bediéti, & religioſi huomini, na interna
menge non ſiate punto al Signore dedicá
ti, anzi ſete faſtidiofi , & dediti alla pro
>

pia volontà. Il che certaméte in fatto di.


moſtrate, qñvi écomādata qualche coſa
cótraria alla voſtra volontà , & parer pro ,
prio:impero che allhora voi itrabocche
volmente vi rammaricate , & moftrate la
poca patienza,, & mormorate , & inſie ,
memente con le parole & con l'aſpet
to & con l'impatiente habito del cora
po , et i geſti moftrate totalmente non
eflerui dedicati a dio ,volendo adépiere
la volórà propria.impo che no hauete vo
luto raffrenare la natura voſtra data a fen
G
184 MEDI
T TI
fi', ne ancor ammorzA
ata , ne
ONocculta
I rla
ſotto il coperchio della religione, per
non hauere voi vinto . virilmente voi
Iteſsi, ne hauer ridotto la propria volon
tà in ſeruitu : & però ella vi domina ; &
per queſta cagione ſpeffo.abondatedi paf
fionil,& nonhauete alcuna pace delcuo
re.pero che la uoftra pace non dura piu
ſpatio di tempo, che quello nel quale vi
è fatto , o vie permeflo di fare quel, che
voi fate volentieri , & deſiderate d'haue
re. Ma digratia conſiderate quanto fpon.
taneamente Chrifto offerifle ſe fteflo al.
la morte, & con quanta affecione e pi.
gliafle lacerbo Cálice della ſua paſsio .
ne,ancora che tanto grandemente la na.
tura ſua l'abborille. Et come egli andar
ſe ſpontaneamente incontro a ſuoi ni.
mici, & fi delle con allegro animo nelle
lor manı , dicendo , lo lon quel,che voi
cercare . Per tanto da lui ſtello pigliate
eſemplo ſottomendo la voſtra alta ,& fu .
perba tefta ſotto la diuina corretione , &
comandamenti di Dio, & de voftri ſupé
riori , i quali verſo voi tengono illuogo
di Dio ,rendendoui certi , che tutto quel
diſpregio, mormoratione , & ribellios
ne , che riceuerånno da voi i Prelati vo
ftri, ridóndera tutto contro Dio ottimo,
& grandiſsimo.Amen .
5

Gieſo
DEL TAVLERO . 185
Gieſu e aſpramente baituto. Cap.24

I Noltre i miniſtri,& la famiglia del Prę


ſidente ,hauendo gia furioſamente ra
pito Chriſto , & trattigli con molta cru.
deltà i ſuoi veſtimenti, tanto sfacciata.
méte in preſenza di tutto ilpopolo fpo
gliarono igaudo quello , che é facitore
del cielo , & di tutte le creature , & che
cuopre il cielo con le nugole,& dona l'ef
ſer'a tutte le coſe . Per tanto ftaua qurui
il belliſsinio , & elegantiſsimo di tutti e
mortali có verginal vergogna in vna sé.
pliciſsima innocenza. O quáta croce era
al fuo honeftiſsimo cuore l'eſler forzato
-a ftar tāto bruttaméte, &inhoneftaméte:
ingázi a quella géte vilifssma, pche quá
to piu è uirtuoſo vno , tãto piu è vergo..
gnolo.Di poi tanto acerbamente lo lega
rono alla colonna,che(cõe filegge)la car
de ſua ricoperſe in tutto le funi , con le
quali era legato,tanto era tenera , & deli
cata la ſua natura , Piu forte ancora noi
1
queſto trouiamo ſcritto, che e fu tanto
crudelmente legato , che il ſangue vſcia
dell'vnghie delle dita , & queſto fecero,
perche e non vſciſle delle lor mani:im
peroche e'lo teneuono per ingannatore,
&incátatore. Dopo queſte coſe quelle be
2
ſtie crudeli, a guiſa di Leoniferociſs. lo .
cerarono co tanta crudeltà, & batterono,
&
186 MED ION
& ple molte piaghe da ogni bãda aperfo
ro l'elegátiſsimo,lacratiſs.corpo di Chri
fto,& tāto co verghe, & cor altre cole ter
ribilizfcc6do cheepsteuono trouare có
il loro inuidioſo cuore con le sterzelo
fbranarono di forte ,che egli haueua pdu
tå la ſua fimilitudine, hauendo tutto il
ſuo corpo fparſo di sāgue , & pieno di să
guinoſe ferite : pcioche eglino nó ſola
mente gliguaftarono la pelle ſua con le
verghe,ma ancora cô crudeli tormenti
ſquarciarono la ſua facratiſsima carne,in
tal guiſa (branandola,che tutto il corpo
ſuo pareua corticato : aggiugnendoli
quci maligni ferita ſopra ferita : pena a
pena, & doloie a dolore.Et hauendo gia
Jacerato tāto crudelmente vno de ſuo la
tiche egli noui fi potea uedere altro,che
ferite,ct ságue;ficoc affermano certi det
tori, ſciogliendolo , lo rilegarono per la
ſchiena alla colonna,legategli prima in
fieme le ſue mani ſopra il propio cape
fuo , & allhora di pelle piaghe riêpiero
no il ſuo ſacro uentre,el quale prima toc,
caua la colonna , ne era molto guaſto ; )
di nuouo lo lacerarono , fi come prima
gl'haueuon lacerata , & guaita la ſchic
Da; & queiti forſe furono nuouitormen
tatori, imperò che noi legghiamo cl.,
ſere ſtati quattro , i quali nõ púcomeno
sfogarono la crudeltà loro contro il fi.
goore ,
DEL TAVLERO . 187
gnore,che ſi haueſſer fatto e primi:Pucf
fi racorre,er moſtrar queſto per le paro .
le del Profeta, chedice . Dalla pianta del
piede fino alla ſommità delcapo no era
in lui fanità. Penſiamo in queſto mezzo
quáto grande foſſe queſto torméto, fpic
car i legamigia alla ſua carne appiccati,
ſcioltiche gl’erono di nuouo annodarli,
et da queſto crudelmente ferirlo , et bat
terlo.Dice S. Buonauentura, che Xpo ri.
ceuette qui piu che cinquemila pia
ghe diuenendo certamente in tal guiſa
ſenza forma,et miſerabile che no ſolame
tei miniſtricol batterlo , ma ancora gli
huomini col guardarlo fi ftancaſſero : ct
tucta volta il benigoiſsimoſaluatore no
ftro ftaua quiui co tutta l'affetione,etcă
ardétiſs.cháritá, ſopportãdo p gli peccati
nfi patientiſsimaméte tutta quella affli.,
tionc,etpena, offerendo il ſuo elegante,
et florido corpo cu grā deſiderio alpadre
celeſtiale y la ſalutenra in uiua uittima.
Et certamente, che mai per conto della
ſalute noſtra pati çanți tormenti , chee
>

1 nondeſiderație di patirne molti piu per


gloria del padre et ancora perpaleſarne
Pincomprenſibile amore del ſuo cuore ,
et con fatti euidentiſsimamente dichia
rarloci.Non era rimaſa parte alcuna, an
chor che minima,che foffe fana ,et intera
belluo corpo; et nondimeno l'affetio,
ne
188 MEDITATIONI
ne di ſoftener maggior tormenti perſo
ueraua in lui falda , & voita. E flagelli de
carnefici haueuon lacerato crudel mente
tutto il corpo fuo & tutta volta l'amore
conſeruaua il ſuo cuore vigoroſo nella
patienza.Veniuono gia meno i miniſtri
nel flagellarlo, & Chrifto ſecondo l'affe
tione non era ancor nel patire ſtanco ,
Cadeua abondantemente il ſuo.precioſo
ſangue in terra a peccatori , & illuo ſpi
rito per la gratitudine fi innalzaua al pa
dre in cielo : il ſuo corpo era ſottopoſto
a colpi de peccatori,et i pgi del fuo cuo .
re erono da gl'Angeli portati al padre nel
regno celeſtiale: & la ſua carne, & il fan
gue a ballo cadeua, ma in alto ſaliuono i
pianti,& defiderij focofi, con i quali per
la ſalute di tutti e mortali offeriua al pa.
dre corale afflitióne: Da ogni parte tra.
boccauaa gli huomini , & cõ tutte le ſue
2

potenze fi sforzaua andar di ſopra alla fu


blime preſenza del padre celeſtiale , con
degna, & piena fode di reuerenza , l'huo
mo ammalato, & infermo accinſe da baf
fo lamedicina della vita, & da alto il pa
dre fi rallegro grandemente nella patié
za del ſuo unigenito figliuolo.Quiuipre
fel'huomo d'onde fara in ererno faluo ,
& Iddio padre quello donde eterpalmen
te farà con lode celebra'to. Fu piagato il
figliuolo di Dio nel ſuo corpo,pchelani
mc
DEL TAVLERO. 189
mc delli huomini ricuperaflero la falu
te.Da tutte le ſue membra versò ſangue
per ſpanderlo a guiſa di ſalutifero balla.
mo nelle noſtre ferite. Il grappolo fu ap
piccato al palo per accertarci, & ficurar
ci della terra di promiſsione.fu il medefi
mo premuto nello ſtrettoio pinebriar:
ci del ſuo amore: fpezzoſsi il uafo, & lo .
lio della miſericordia'fi cominciò: a ſpan
dere.fece tignere la conica del ſuo corpo
col color della porpora per prouocarci
(a guiſa di leggiadro ſpoſo per ſingular
bellezza)al ſuo amore. Pari grauemente
nel ſuo corpo , & fofténe gran dolori per
réderci allegri nello ſpirito , fu abadona
to dalſuo padre , perche noi foſsimo da
lui riceuuti in gratia.Il corpo fuo fi ba
gnò nel ſuo feruente ſangue per prepa
rarci vn'attiſsimo bagno ,mediāte'l qua
le diueniſsimo lauati, & mondati da qua
lunche vitioſa macchia . Il ſuo feruente
ſangue bolliua nel ſuo ſacro corpo , non
altrimenti che s'egli foſle vſcito d'una
feruente caldaia , per fare ammollire nel
ſuo amore i noſtri freddi , & duri cuo.
ri.Sparſeli a guila d'acqua ,accioche il no
ftroſpirito nella gratia fua delitiofamen
te notaſle . Niuna particella (.ancor che
minima) rimaſe intera nel ſuo corpo :ac
cio niuna piagha, niuna ſozzura , niuna
parte non falda reitafle nell'anime, no
Itre.
190 MEDITATIONI
ſtre.Et béche e foſſe da ogni bāda táto da
crudeli dolori aflalıto ,chc pla eccelleza,
& dilicatezza della natura,& cöpleflionę
ſua ciaſcun colpo gli penetrafle il cuore:
Niétedimeno la volótà ſua era in tal gui
fa a Dio,& agli huomini ſottopoſta, & il
feruete defiderio di riſcatarne al padre, &
di ricoperare l'huomo fu in lui táto fmi
ſurato: et táto finalmére fu vito dall'amo
re,che nó fi potea rămaricare.Imperoche
e po poteuaaltro, che amare,& patie'per
amore . O anima mia , & quãti che ſiate
amatoridi Dio , ricoperati col pretiofo
>

fangue dixpo Gielu , & lauati da voftri


peccati:venite,& cô dolor'interno riguar
date quante coſe habbia fatto Dio all'ani
me noftre, & quáte egli n'hbbia patite p
le noftre iniquità . Et fe per efle no fico
puogono e voſtri cuori, o almeno non fi
comuouono, potete reputare d'effer piu
2

duri;che il ferro , & che le pietre.Cófidera


te in che maniera il Re della gloria ple
voſtre fceleraggini è qui piagato, & ſenza
forma diuenuto, Cófiderate,ſe alcun dos
lore fi puo pareggiar'a quefto .Che coſa
volete piu da lui cheſe pauuentura que
ſte coſe non vi baſtaſſero, egli è apparec:
chiato ancora a patir piu. Pēlate voi, che
nel corpo fuo fia rimala coſa alcuna ſen
za cffenfione, & falda? Ecco, che per livo
ttri peccati con allegro animo riceuerà
ancora
DEL TAVLER Ó . 191
3
ancora la morte, & ſofterrà di ſpargere il
ſuo ſangue fino all'ultimagocciola. Piu
.
forte , chegamor vostro ſi laſcierà anco
trapaſſare il cuor per aprirloui ,& manife
ſtarui il ſuo ſmiſurato amore Oin che
modo maipotremo noidiméticarci que
fta táto ſimifurata charità : E coſa certamé
te ſtupēda ,che i noſtri cuorino fiftrug
ghino p queſto ardentiſsimo amore.co
potrem noi mai ceſſare dalle ſue lodi , &
i dal ringratiarlo ? Io che modo poſsiamo
noi voler'amaraliro fuor di lui,che tan
to fuor di miſura ama noi: O in che mo.
i do potren noi curar'altro, cherender à
I queita charità in qualche modo l'equiua
i lente dell'amore ? Perche cie'egli mole
? fto guſtare vna minima gocciola d'aſprá
mirra per conto ſuo :cheper căto noſtro
foftenne d'effer'immerſo tutto nelpela
go della paſsione? O come ci puo egli eſ.
1 fere mai graue, ridurci a memoria la paf
fion ſualla quale egli punto grauofamé
te foſténe? O Gieſu dolciſs.qual pietà vin
. fe il tuo cuore ;qual charitàl'ingolfo, che
1 tú voleſsi patire vna paſsione tanto acer.
ba, & ignominiofa per i peccatori viliſsi
mi? Percheho ti riſparmiafti tu al tutto,
poi ch'gl'era bafteuole per l'eccellen
za , & dignitá della tua perfona a ricom
perar l'huomo ſparger folamente vna
piccola gocciola del tuo pretiofo fan
guct
192 MEDITATIONI
gue :Perche tauurlifti tu tanto ? Perche ti
deſti tutto, e tanto horribilméte permet
tetti d'eſler ridotto quafi chein niente !
O amabiliſsimo Gieſu ; tu volefti in cio
moſtrar verſo di noi il tuo abondantiſsi
mo , & ftraboccheuole amore , quale dą
principio ci haueui portato : & però tide
fti tutto per noi con tutta la facultà tua,
accioche ſcambieuolmente noi indietro
ti cirendeſsimo,riamandoti con tutta la
virtu , & facultà noftra . O potentiſsimo
padre che fono io vile huomicciuolo , in
degno peccatore che per mio conto tu
tu non riſparmalsi ,etiamdio el tuo vni
genito figliuolo : Quanto pretiofa , & quá
to cara è ſtata neli occhi tuoi l'anima
mia,per la quale tu hai dato vn figliuolo
tanto nobile; & l'hai ricomperata con te
ſoro tanto pretioſo ? Quanto miamaſti
tu eternalmente , poi che tu volefti piu
tofto , che il tuo figliuolo foſſe piagato ,
peito ,afflitto , tormentato ,& morto: che
Jaſciarmi perire. Et in che modo pote
çio ſofterire il tuo paterno cuore; ò beni
gniſsimo padre , di vedere il tuo cariſsi
mo ( che è inſiemepiente teco ſempiter
no Iddio,& a te parı) in tanti crudeli tor
menti immerfo Cheee foffe miferabile a
riguardare , etiandio a luoi nemici ? Tu
{cuuieni tutti gli oppreſsi, & afflicti ; hai
mifericordia detrifti;& deladri; pörgdeen
DBL TAYLERO 193
doloroaiuto ancora gñe, patiſcono y le
1 loro ſceleraggini; ct ribalderie .Per che
! no aiutafti tu iltuocaro figliuolo perche
að locóſolaftiin táteangoſcicipercheca
gione l'abbandonati tu padre pijfsimot
Perchenõ fi cómeflero :le interiorapater
ne fopra l'atollerabilé,cograue addition
dy ne;che qui ſopportò il tuo unigenica fi
TO
gliuolo:Perche no lo cauaſti cu deflé ma
la . aide ciudçi?Perche no téperaſti il dolor
no fuo co ſpádergli internainentedolcezda;
10 li cometu facetti a Santi martiri , qñell
10 trouauono tra crudeliſs.tormcnti?Certa
ol mente che tu faceti queſto , padre demo
ni tils.pla cua diuina giuſticia , lapienza,et
mia bonia; acciochela pacienza del cao caro
figliuolo , et l'efleri s'eglitutto cóſecra
tt
to :a noi piu chiaramente riſplédele 3Et
ali accioche la uirtu , et il merito della ſua
Pil paſsione nõlidiminuille et lafalute dd
10, ti buomini ualoroſamcatc, et perfecta:
che mente fi adempicfle.etacci ochefinalme
OK te il debito largamente, et copioſamens
eni cfipagalle all humana generationc.cer
[sie camcate cheg maniſ eltarci il tuo arden
ter ccamore uerfo di noi non perdonafti al
COM l'unigenico cuo fino all'ultima gocciola
les di ſangue.Et nel uero che ſe lamorte,cc
TI paſsione di Chriſto no foflero ſtate baſto
hai woli a faluar l'huomojilpadre celeſtiale,
atlo ſpirito ſanto ancora harebbero pre
194 MEDITATIONI
la natura humana, & o farebbero piu pre
fto morti per l'huomo, cheie l'haueffe
to laſciato perire . Certamente', ben
cheil figliuolo folo prendere la natura
dell'huomo, & per quello foftenefleacer
bilsimamorte atuttauolta l'amore , &
Vaffetiortedel padre, & dello Spirito sáto
anfu punto minore verſo di noi..per
ciochel'effenza delle treperfone è vno
ftéfto , vn medefimo amore, & l'opera
tioneinſeparabile, & vna ' medefima vol
Iontà . Il configlio del ricomperare la ge
nerationc humana procedette dalla vem
werabile, & facratiſs.Trinità,& da efla fu
con cõlentimento concorde ſtabilitodi
ricomperar l'huomo. Et perchea niuna
perſona fi conueniua piu il prenderela
natura humanacheat figliuolo ; egli { po
tancamente tutto allegro,& per volontà
del padre, & confortatoanco dalloSpiri
to fanto ;fcelo in terra effendo onnipoté
be,xeftédofil'buomo fi fece crcatura ope
rādo infiememétea queſto il padre, & lo
Spirito ſanto. & egli difio.Da me fteffo io
non focoſdialcuna:mail padre ch'è in
me fal'opere , & l'amore,cháno verſoidi
noi il padre;& lo Spiritosato,ſiail mode !
fimo,che quel che ci porta il figliuolo,los
camaniteſta il padre dall'hauer dato al
la morte per noſtro conto' il medeſimo:
ſuo figliuolo : & eflo Chrifto lo teftimos
nia
DELTA Y LERO 195
raiadocendo .Imperoche ancora ilpadre
-riama . & dello Sparito ſanto dice l'apo
atolo, bulo Spiritoifanto: domanda per
noi con ineffabili loſpiri, cioè neanfping
memuaue, & eccita adorare, & attender
-alle'uirtu ; anziteſtimonia per lo fpirita
nokro che noi ſiamo figliuoli di Dje af
cioche per l'intera allegrezza di cealak
Himonanza poſsiamo dire nelanede
aho ſpirito .Abba,Padre,Chocolacoglu
to in queſta miſerabilgafledi; la time
puo anoi eſſer piu beata , & piu giocons
da:quátoche l'huomo per la teftimonia
za dello ſpiritosão riceuutodo nella ca
fcienza portanominareIddio padre fuo ?
Perche le noi siamo figlivola,Gamdani
köra fratelli,& iinſiememente ſeco beredi
Cofidetanináto-fra ſtata folecisapérteld
Trigricà alisimas Riguarda quáto atce
salinútedddiorthabbia amatos:Cõlisida
beyipgogoi quelle co ſeşfighùoli fredelige
BC
potábætid'Adã,péfate.co quáto caso prez
0
vo vi habbiconsiderato . Eglihaofferta
per voiria piu degna cofa ,che poteſla
concipere il ſuo cnoraç& lapiu cocellen
teyche paitfleduro la ſua diuina poten's
tad Diu forto,roheogni giorhoi d'offecifce
0 Adlamirabile factamendo.Etli come
ibpadre cléftiale.giano tiſpiarmò illud
ynigenito (figliuolo ,ma per glipeccati
delló hednizi offeriallamorte, & quch
ai
196 MEDITATIONI
faigaoniniofifsima, cioè dellaCroce:
coli in ognitempo offeriſce pergli pec.
Gati noftri il medelimo del digniſsimo
facramento de l'Euchariſtia . Etficome
Chriſto fu obedicare al padrefino alla
morte, cofi anco hoggi, & infino all'vlti .
mogiorno obcdifce, noſolamente a dio
padreimaa tutti glihuominichç amano
la volótà paterna eo cuori fedeli , & aman
voli defiderij, & che a lui fiaccoftono.Ma
perche non é neceffario ch egli di nua
vo muoia,conciolia che la ſua facra mor
eclieſtefe a tuttiopeccati, che fono ſtati
fins qui commeſsi:& che plaquenircan
coa faranno:Nientedi mancononrefta
dofferire ognigiorno nelvenerabil Sake
cramento delritareper remiſsione del
Id noftre colpe,& permemoriadella par
fionc,& morte ſua il ſuofacro corpo , tad
ecllentcanima; &it pretiofo ſangucinſic
e contutti dmeriti della vita,& paſsion
fua ? dimoftrandoci certo.con quester,
che ſe lanecelsità lorichicdeffe ,egli fa
rebbeapparecchiato a darallamorteo
gaigiorno per conto della noſtrafalute
Hefuoyonorabil corpo , & il ſuo ſangue.
peroche quel modelimo amore, cheChri
toallhora ci portò , perfeuera ancora
ja lui verſo di noi, & durerà in eterno .
Qualpetto , ancor chedi faflio ,horamai
Gra quello chenonGammolliſcadiOua.
le
DELI AYLERO 197
te fpirito', chenon fi rallegri per queſto
amore Qual cuore, che tutto per l'ardo
re di quettaferuentiſsima charità non fi
e
struggar Qual'intelletto chenon venga
meno per la gran merauiglia, cötempla
do là ſmifurata bontà , & amore di Dio .
in icrſo di noi:confiderando con gli occhi
del cuore, & elaminando bene con la ita
dera della coſcienza .o miſurando con la
bilancia c grandiſsimi benefitij; chegli
ha cöferiti verſo doi miſeri & ogni gior
no conferiſce . E quali inueritaſono tá
ti, & rali , che a pena poftong ellermag .
giori . Ecco che le grate braccia di Chri
to fono ſempre diſteſe per riceuerci &
cofi le fue ferite fonoſempre aperte,& ap
parecchiate a verſat tutto quello,che cia.
(cuno diſidera. Lebandiere della ſua mja
fericordia fono sépre spiegare ; accioche
fotto quellenoi itiamo difefi,& occulti,
fendeegliſempre apparecchiato a rice
gerci. A ozi, che èpiučhataotodeſiderio
di noi;che tirandoci per le diuine infpi
rationi , & interne reprenfioni fue, e do .
manda piu noi;che e non è da noi prega .
to; concioſia che egli ſia appaçecchiato a
darci molto più che noi no famga chic
dere . Ma che piu:nel vero non poco gli
duole , che le tuepiaghe cofilaride di
aienghinoin loro feſse : & non, le poter
vlerfäre in noii; eflendo pochiſsimi(ok
Singa 13
MEDTI XT1011
98, chetedefiderino con tixtros & iided
1me
tocuore. La onde ſenza dubbio proue
ranno vn giudice feuero coloro chehora
1 *ra diſpregiano la benignità , & mifericor
-dia fua. Quando egli arde da tanto amo
te verſo gli huomini che e confefla , le
fue delicatezze effer con e figliuoli det
li huomini . Dimaniera cheleadottális
& preparati enoftri cuorisnoistolleraſsi
mo , che egli effeguifle in noi l'opera , &
Tvolontà ſua; fenza dubbio egli ftello ver
igebbe ad habitare in noi.con tutti efuoi
doni :impero cheIddio e vn fontevivos,
iche ſempre fcaturifce , némai manca di
traboccare , ſenon quando mancano i
rafi. Etègrandebrenite defiderofo diel
fere vnito all'huomo , ſolamente colno
do d'amore ;& edificarſi dentro dioroide
Jicato hoitello ,& defiderabiltempio i
Anzt in taliquiſa ricerca divnisti all'ho
-mo, mediante l'amore : come le eglidit
menticarol al tutto della potenza,dema
jeftà ſùa fofle al tutto (diuenado: file
agli huomini. Ec in qual modo i hareb
be egli poruto piu abbaffare te fteflo ,&
alzar noi , che s'habbia farto , Come
2

poteua egli congiugnere piu perfetta


imente la divinità ſua con ello nhi, cheS

nel modo , che gli ha fatto Quando


egli prendendo lanatura humana vnila
medefima altiſsima, & immotials alle
noftra
DEL T AVLERO 999
noftra mortalehumanità ? Piu forte, che
ognigtorno ci da in cibo l'altiſsima, &
immortale Deità fua , & tutta la ſua fu
or Eftanza . & in chemodo poteua cgli con
10 giungerſi piu internamente conello noi
le chediuen tar poftro cibo : Perchè niuna
et ( coſa piu fiappreſta all'huomo , che ilci.
Lin bo : come quello , che pafla nella fattan
{ si za fua . Maj & Iddio padre qualche co
& fa ne conferi piu, quando egli cſalto tan •
per ito eccellentiſsimamente, quanto fu por
aai fibile, la naturahumana in Chrifto sin.
0, inalzandola ſopra tutte le coſe fino alla
deftra fua; di forte che la noſtra natura,
01 giamaladerta,& giudicata alla dannatio
el ne,hora fia benedetta & fantificata ; & al
70 zata horreuolifsimamente ſopra tutti e
des beati ; & quella , che era prima ſcherni
ta da demoni nell'inferno , hora fadalli
Angeli adorata in cielo:cõe harebbe dio 妻

dit nel vero potuto darci maggior honore,


ma & gloria, è dimoſtarci maggior charitás
ile Che certamére noi habbiamoacquiſtare
eb to molto maggior falute , & gloria per
& Chrifto fignore, & Saluator noftro , che
ne noi prima non haueuamo perduta per
12 Adam primo noftro parére . Che piu poti
che fiamo noi defiderare dalnoſtro dolciſsi.
do mo ſignore : In verità che gli è tanto.af
la fetionato a ciafcuno, &mafsimamente a
Ha quello cheglis'accofta grandeinence, &
Ta
I 4
200 MEDITATIONI
Vana chcegli quafi diméticatofi del cic
19,&della terra ,& ditutto quello che fico
- rieac in loro , per amordi lui languiſce.
La onde habbiamo quella voce dell'amá
te nella cantica.Egli amame,& io lui.lm
peroche eglie tanto , & fi smiſurato la
mor di Iddio verſo queſta anima , chea
lei pare ,che e non ami alcuno ſe non
- lci.Mainuerità che con tutti queſti be
nefitij, & atti d'amore Iddio non ci puoti
rare a fe, ne comuouerci, ò infiammarci
al ſuo amore, tanto fono macchiatii no
Stiri cucri dall'amor del feofo : & dipinti
dalle creature: & dediti a beni temporali
& paflatempi del ſecolo :& defiderofi del.
It honori,& di ſaciarfi, & ſeruire a piaceri
della natura.con queſte coſe certamente
- & con moltealtre fimiglianti in talmo
do cioccupiamo ,& chiudiamoci , chez
Dio con tutto il tuo amore non rimane
ga entrata alcuna . Piangono il ciclo ,&
& la terra, che gl'huomini lieno caduti
tanto baſto che gl'amino le creature,ab
bandonando il Creatore: & che gl'abbrac
cino con l'amorela terra, & il fango d'ef
fa : abbandonando il ſommo ,& ottimo
bene che è effo Dio . Et che piu pre
-fto voglionoeſſere feruide diauoli,cht
figliuolodi Iddio, & che piaccia piu loro
fler amici del ſecolo , che amatori di
Chrifto. & finalmente che fa loro piu
1
grato :
DEL TAYLERO,
grato eſernido delleſpirisiimmodi,che
tempio dello ſpirito lanco . Oímcoime
ná amiamodi gratia quello , che ci ha mo
ftrato cáp.to. (miſuraco amore, & dallal
Im
sto cantodiſpregiamo in turti e modi
quello inſieme co tutte le ſue fuggeftio
pil, & cofigli.Il quale è unnimico impla
cabile, & vaciditore dell'animeneilqua
be le noattédc cotutte leſue forzead alira ,
odi
chea tirarci feço alli cternali tormenti
Oratione dexotaperimpetrar perdono depeccatis
ci
o confecrarſia Giefu, e amar .
rali de . Cap.25.
lelo
Miſericordiofifsimo ſignore Gor
ceri
nte
O SV ,
mo i& vile peccatore contutta quell'humil !
Lei
tà , ch'io poffo , gitatomi a tuoi piedi -

30
con tutta la fede, & con falda fidanza
verſo la fmiſuratai bontàtua , & copio .
.& itimodolorditutti e mici peccati co pro
udi
bu fondi fofpiri, con'acerba contritione, &
-26
icó lagrime feruentiti cõfefto tutti eper
ef
cari della paliva:vitamia. Obenigniſsim
moGiclu;per l'infinita miſericordia tua
20
fiemi(ti prego)fauoreuole,aprimi l'ince .
siora della cua picca, yolgigl'occhi della
0
diuinagratia, & clemenza túa a me mi.
ſero , & reo vermine della terra . Perche.

li
a chi dolciſsimo Gielu , rifuggirò io .ca
sico & abondeuole d'infiniti peccatis ft
oi:
MEDITAHIONI
non a te pieno dimiſericordia ? Per tan
to lo gero iofieme tutti i mici maliy
lhager ſeguico il ſen
gni ingratitudine,
fo ,ildo eftertimmorzato, l'inobedienia
a;legerezzafira, & ogni mio sfrenatode
fiderio nelvábrio della diurnaclinéza ,
gracia tua,8 nelletue facratifsime, &
fanginnofe piaghe,le quali intra queſto
horribile tormchtoriceuefti per cagion
dellamia ſalute. & tilprego ,Iddio mio ,
chęcu voglia tuttegîte coſedi fortelauz
re colpretiofo, & puro saguç tuo, che no
reftı diloro appreffo di tealcuna memo
ria. amabileGielu vnico ſollazzo mio
Eco che io vengo a to iconsiustelldef
derio , & affarioordi amarri feruenteme
( 00:& di faggiretutte quelle coſe chlernki
ipoffono allocanare dal tuo amore,accio
scheid meritididiuenire quáto allaaffc
tione vna cofamedeſima teco,8 co ſa yo
chõgaji& conlamores: Certamentecogni
2

miafperanza sconfolationc ,drifugid


fitus Quanto mi contutbanioy & mi
-a obalono e peccati miei ftanto miral
stegra ; & mir innalzā la'i tua smifurata
sbontàn & i meriti della tua facratiſsima
& paſsione -i'mperoche tutto quello , che
jo bopeccata ; fiè fcancellato mediante
- Lastua. acerbiſsimsmorte tuttoquel
4

eche mi manca ,fiadempie abondante .


bimenteper lasua fantilsitada jaçanna
tione
Died ITAYLORO 203
tione,& paſsione. Et benchefieno gran
dij & infiniti e peccati mici;fono non de
manco picooli, pareggiandogli alla tua
fmifumata mifericordia. Il perche.io mi
cöfido nella infiaita bõrà tua, che ella
mai mi laſcerà pire hauédomicreato al
Fimagine, et fimilitudincidus, nemidi
ſpregierar, eflendo voluto diuenir mia
carne,ſaogue & fratello .Ma ancora 10fpe
ro di nonhauere ad efferecõdennatoda
te ; hauendomi riſcattato con tanta fati
ca , & compro con tanto caro pregio .
20 Giefu ſuauiſsimo, nel quale confida l'ani
mamia , & il quale io deſidero d'amare
cõ l'intime midolle debmio cuore, fam .
mi prouare hora la pierà, & benignità
rua Imperoche enāt'e naſcotala debe
dezza mia.Il padre tur nó giudica perſo
Ee na, ma ha poſto nel tuo arbitrio tattic
VO miei peccati . Lo Spirito ſanto ancora
ti ha dato tutto il giuditio , & tutto
quello , che io ho ebrato contro dilui,
m diſpregiando la fua Graria e non obe
라 dendo alle fue inſpirationi: non feguen
dolo qñ egli aſemitiraua nõfodisfacen
11 do al debito delle ſue vocationi; & final
méte dádo ipediméto fpeffo alla ſuaama
bile opa cola proprietà, & inquieta occu
pation mia; tutto l'hacomeflo a te,tutto
havoluco a re appartenerfi,tutta la mia
fa
luced in podeſtà tuaiztutto gllo , che cup
03
I 6
204 MEDITATIONI
doncrai faràperdónato, & fe tu vorrai fa.
garmi, dolce Gieru , non ti mancheràil
potere O clementiſs.Gieſu habbı miferi
cordiadine per ilfanciſsimo nometuos.
pero che altronó fignifica queftafuaus
some Gieſu ;fe non Salvatore.Adunque .
èbuon Giefu fraame Gieſu , cioè ſalute.
Perche tiadiritu concio:vna foglia,che è
sapica dalvento, o perf@guiti yná paglia
Secca:Percheti dimentichitudi me,che
Sono vn debok vaſo de serra ,fatte dalle
tue mani?bencheiat'habbi offela , & fia.
huomo concettonelle iniquità ,diſoen
daamela tua gratia:yerſino topradime
- te cue piagbc:accoftifikfaluteuole balfa
model tuo pretiofa sāgue all'animamja,
& fara faluo. Impereche io ſono apparec
-chiato ad cflequire la gratiofifsima rolo
tä tua',che vuoi ta ſignore che io facci?
é
Eccocheiot'offeriſcotutto il corpo,l'a
caima, il cuore,e fenfi, la memoria,l'intel
detto ,la rolonca ,& tutta quello ,che io.
-fonox ;, appareachiaroa ſoftcnere turco
-quellochetuxotrai,che io faccia,hora&
fempre cofmancare,col pigliare , colla
>

fciare, & col parire . O Giclu voico amor.


rmio concedimi,che io interaméte c'ami,
simperocheio non domando altro, fono
4
d'ainarti perfectaméte . Permiettimiche:
jo fia amatore di tc . Tu comandafti cer
tamentelignore, cheioramaſsi con alt
DEL TAVLER O. 205
to il cuore . Ma concedimiancora quels
lo chetu comādafti, & comanda cio che
tu vuoi . Trapafia di gratia ilcuormio ,
col fuauedardo del tuo infocato amore,
acciocheio cutri e giorni della uita raia
langu'ilca per amore : concedimr ch'ia
t'ami tantointimamente,quáto tu uuoi
eller amato da me . Fammiconoſcere, è
.

Dio , quanto grandemenre tu m'habbi


amato , accioche tutto il tempo dellaui
ta mia con la podeftà di tutte lemiefoc
ze mi accofti al tuo amore , con render
l'equiualente, & fodisfarti. O Gieſu buo
no, inebria intal maniera ilmio cuore
empiendolo del tuo melliruo amore ,
chetutto'lmondomi ficonuertaia nau.
fea,& Croce accrbiſsima. Gicfu
amabi.
lilsimaio deſidero di amar te , di riceuet
te,di mangiarte , & abbracciarte con le
braccia dell'anima mia, &,diconferuarți
aello intimo delmio petto;la dougou
po mi ti tolga,doueio goda te lolo ,do
1 Hecon eſſo teco mi ripoli in vna pace
1 ſenza turbameato alcuno. Quiuitumu
darai vo bcucraggio abandatiſsimo del
1 la celeſtialc , & diuinædounna tua. Qui
1 ui tu miinſeggerai lepi4 fecretevic,con
le qualificaramente ,& feaza fallo fi per
uiene a re , Quiui al tutto miguiderain,
.

& mi naſconderai nelle tuc dolciſsime


piaghe , & nel tuo amabit cuore fino a
1 tanto
206 MEDITAT L'ANI
tanto che si parta ilverno de vitij, & $ " c
cheti la crudel tenipelta delle tétationi,
&lo fplendidiſsimo fole della tua diuina
gratia illumiñi tutto il campodell'ani
mamia : nfiámi tutto il cuor mio , & lo
faccia viuere in tutte le virtú Amen . ' I
ciis
Girftè coronato diſpine Cap 26.
" Ofic

Vindi eſſendo gia il noſtro ſaluato


Q Pre tanto ferocemente lacerato , &
fànguinofo , che niunaparte del fuo cot
po era falda rimafá ;pré-ſendo ancor il fuo
corpo altro, che vra traboccante piaga
tanto che a tutti eriguardāti era nell'ape
parenzaſpauentea ore; iſcioltolo prima
dalla colonna coli ignudo , & da ogoibă
da versãdo fangue,lo menarono attorno
cercado de ſuoi vertimenti, i quali nello
fpogliarlo per rabbia , & per malitia ha
ueuano per le loggie feminati:Di gratia
veggiamo lora quanto miſerabilmente
andafle quiui famabile Gieſu pienodi
dolori per il freddo tremanteſpandende
!
in tanta copia-il ſuo vermiglio fangue,
che di effo tadalui calpeſta terra fucceſsi
uamente fi dipingeua. Queſto èquello,
che il Profeta in perſona delliangioli, o
ver o del/ animeamanti,parládoal ſigno
c.dice. Perchedunque è refla latua fpo
glias,
Del TAVLER O. 207
gilia & i tuoi veſtimenti ſimili a quelli,
che pigianoil vino:Riſponde Gielu. Per
quetta :fohoroſle le mie ueſti o ſpola
mia,percheiofolo bo pigiato nello ſtret
roiol Guarda hora anima che ardi del di
uno arhóre:guarda,dico, con intima con
pafsione coine il tuo amante è concio :
Tunel uero per tuo piacer peccafti , &
Chrifto con gran tormentiper te ne poe
ta le pene.Tuftefla hai obbedito alle că
cupifcenze della carne, & del ſangue ; &
Chrifto ha dato lacarne, & il ſangue fuo
per gli tuoi çirbrizi& fccleraggini ad ef
er tanto crudelmente tormentato . Cee
tamentechequando il ſignore fiveftiuas
e miniſtri.del disuolo hebbero conſ,
glio tralonosdraído.Queſtoingaapato ,
xe ha fempre publicamente detto d'efter
Rex però tormentiamole & coronia ,
molo comeRe . Et fubito ,ridotçal rue
ta quetta mioktitudine nel pretoria ,
condufte ancora Gielu , accioche talis
diſpregiato , & Achernito da tutto il po
polo,& cofi foſte in luogo piu atto ad
leffer confuſo . Quiui gia con gran te
Tocità per forza di nuouo gli trafere
quelle veſti, cheegli a pena s'era neftite
& gli poferola dofio vna veftépurpurea
Er dipoi imprefiero nel ſuo sántocapa
vna corona célbura diſpine in cambio di
Idiadema teal datagliipwand vna caor
22
208 ME D'IT'ATIONI
na in vece dello ſcettro , & inginocchiati
ſi per iſcherno l'adorarono ,dicédo. Buo
I giorno Rede Giudei, Vſarte hora figli
.
uole diSion , contemplate il vero Şalo .
mone con la diadema con la quale loica,
ronà la ſuamadre nel giorno della lecia
ciadel ſuo cuore, Egli veramere ci amò,
& loftcane e noftri dolori,& lopportó le
noſtre infermità;andiamo a veder'di gra
tia gia con, vna compaſsione ordinarias
quanto horribili tormét ſofteneſle qui
il figliuolo di Dio per gli peccati noftri,
Gittiamo caldi ſospiri dal profondo del
petto, & verfino le lagrimecuttele mem
bra, & tutte le vene noftre,perche noila
mo ta cagione dicotali pene. Struggafi
infiememcote per dolore ilnoſtrocuo
SC , & riſoluifitutto ia lagrime, poiche
noi habbiamotanto crudelmcoce coro .
nato con l'eſecrabili fceleratezze nokrę
Iddio, noftro : crcarore . Nek : vero tutte
quettefpineinfiememente teflute ſono
elleno atro , che i peccatinoftri crudeli
da noiammaffari con queſtitutto gior.
nopetcoriamo ſenz'alcuna clemenza il
Tenctabil capo di Chrifto , & fiamogli di
maggiori dolori,& noiecagione che quel
li , che neltempo, della paſsione lo cor
mcntarono con queſte penę: peroche di 1
loro è fcri tto. Se elhauelfero conofciu ,
to maicharebbero crociflo il lignon.del
la
DEL TAVLERO . 209
la gloria .Manoi habbiamo conoſciu
to queito Re onnipotente , & ſappiamo
qual, fia la volontà ſua,& c ſuoi coman
damenti, e tutta volta recufiano di obe

dirgli, non ci virgogniamo di refiltere


tanto gran fignore ; & difpregiare eſuoi
comandamenti, non chiedendo egli no
dımcno altro ;che la noftra ſalute , & che
poi ſiamo inſiememente heredi feco ge!
regno di ſuo padre . Inolte chcilla
gue , la paſsione, & faticaſua citoring
in ſalute. O chi potrebbe conparole
[ primere da quanto inſopportabil dan
lor'il fignor Gieſu foffeafälito quando
tanto crudelmente gli fu fpefta io cape
quella corona di ſpine pero che, fi come
alcuni affermano , era quella corona di
giunchi marini,i quali lono acuti, & grā
demente aſprs , & di queftroe tefferono
infieme vna quantità non piccola, & ta
riduſſero in forma di cappello ,difort
che le punte per lo piu gli fi ficcauano
nel capo, ponendo loro con rapta violeg
za , & crudeltà ſu'l ſacro capo di Chrifto
queſta crudel corona ,che li cõe dice San
Bernardo) le punte toccauano il ceruel,
lo ,penetrando ancora le uene, e nerui , &
l'olla del capo,dimodo,che il ſuo ſangue
meſcolato col ſuo ſacro ceruello abon.
deuolmente fi ſpandeua per la faccia ,per
ilcollo, & per icapelli. Confideriqui di
liges
210 MEDIT ATION I
ligentemente ciaſcheduno da fe fteffo
quale follequeſta pena , che fe purevna
fpida ſola fi ficcafsial qualcuno siel ex
po diche animo farebbiegh: Et certame
te li come dree Anfelmöil venetabil ca
po di Chrifto fu da piu che mille puhtu .
re trafitto.Stápiamo, vi prego , nenoftri
cuori queſta venerabil figura , o forma',
the niai quindi fi parta . Dimequanto
brutto diuenuto colui, che era belliſsi,
mo tra tutte lecréature:come fu abando
Data l'elegantiſsima faccia di Christo da
ogni venuftà, & bellezza ? Come quella
che per multe battiture, & piaghe( da lei
quella notte riceuute)era gòfiata,da graf
hi delle'vnghie fracciata,dálli fputi,& fi:
mil rozzure infiememente meſcolate, &
adunate in quella bruita, & lorda diuenu
ta,& finalmentedal nuouo cadere det fan
gue mcfoolato col ceruello bagnata di
maniera che la forma del ſignore era gia
tanto miferabile ch'ella non haueua più
imagine d'huono.' Inuerità che vno no
potrebbe non hauer'co paſsione a vo'ani
mal brutto , ſe e lo vedeffe in cotalguiſa
concio: per queſto il ſignor dice nella ca
tica. A primultuo cuore forella mia,co
lombamia,ſpoſamia, &i quello fia tocco
dall'acerbifsima paſsion mia : perche il
capo mio è pienodi rugiada, & i miei cre
fpi capelli delle gocciolodella notte ciod
de
I DEL TAVLER O. 211
de peccati, chenon vuol dir altro fenon
il capo mio è tutto bagnato di sague , & >

queſto per amorde peccatituoisniétedi


meno que crudelifsimicani no lifatiara
no per lo ſpargiméto di queſto ſangue,
ne fi moflero a cópaſsione pilcrudelcon
mento , & ftupenda patienza diChrifto ,
anzi illoro rabbioſo animo s'infiammo
piu alla malitia,di forte che ilguaſtogok
to di Chrifto cóciogia tanto miſerabila
méte , di nuouo fu da ſputicoperto , &
battuto, & fecero a quel málueriſs, agnel
lo tutti quelli oltraggi,difpregio ,affani,
noie 3; & fcherni,che e porectero nel loro
diabolico cypre pelare. Gia moueuano
il capo , gia fremeuano co denti cotro di
lui per la pazzia del lor furore, comedia
ceil profeta . Imperò che non ſapeuon
piu cô che affitione, pena, & oltraggio
hormai affannarlo , pcioche sépre mais!
lordrabólico cuore defiderayadi tormé
carlopiu; ne quella fanguinoléta fetelo.
ro'fi poterte ſpegnere co tormenti. Però
inginocchiandoli per iſcherno l'adoras
dano, dicendo . Dio ti falui re de Giudei.
Ma percheChriſto ſopportaia có grádıf
fimapatiéza'tutte qfte coſe chepurevna.
volta fola no diſcoftò la faccia ſua dalle
loro batrituré, & ſputi,erano da táto furo.
Fe traportati, cherizzádofi di terra,toltali
la cana dimiang ;glidauaạo có ellaful.ca
ро
>

MEDITATIONI
.
212
po colpi'crudelcanto che le punte delle
1pine piu profondaméte fi ficcauano nel
fuo faóto ceruello di forte che queſta pe
Ba penetraua fino al ſuo cuore , & infic
memente it tuo pretiofo fangue in gran
copia per l'amabilefaccia , & collo fuo fi
ſpandeua. Niente di meno ſedeua quiui
l'innocente agnello con tutta l'affetio
Į ne,e tutu ,queſti crudeli tormenti, & pe
ne per i noltrilozzi peccati ad eterna glo
ria delpadre patientiſsimamente foppot
raua. Ovoi luperbi, voi puzzolenti peca
catori coalderate(vi prego)da voi steſsis,
quáto fieno grādi e peccati voſtri, e quan
li bifognaua che foſter purgati con tale.
gattigamento,& con tanto feuero correg,
gimento, le l'animo del padre eterno no
Hoflertato canto grauemente offefo, mai
il figliuolo diDio harebbepatito tanto,
te le ferire voftre non foſſero ſtate alcer
to mortali, mai per fanarle harebbe prek
falamorte il figliuolo di Dio . Per tanto
ciaſcheduno peccatore ſcenda nel ſuo
cuore,& quiui con profondi fofpiri,& cã
acerbe lacrime confeſsi, & conoſcafi efler
la cagionedi queſti crudeli tormenti di
Chriſto . Certamente che coficõe da noi
procedere il peccato , cofi Chrifto vol
fe pagarne le pene. & perchegludami.
ni con molto studio attendono adarnaa
rcil capoforoper per acquiſtar la gratia
de
DEL TAVLER'o . 213
degli huomini, & molto in queſto GIR
- fuperbiſcono; peró Chrifto tantocrudel
mente fu tormentato neb fuo capo per
purgaree peccati loro .Fu veftico ancora
d'vn xeſtimento purpureo , & coccinco ;
+

la purpura fi signe del fangue di peſci ,


che viuono della rugiada del cielo ,& de
notaci la piccà del cuore,però che queſta
victu taguna il ſangue dell'huomo in
tuttele ſue vene,& allegrá; & illuminail
cuore , & accende lo fpirito alla compaf
fione,&all'amore.. Calui, che è pio del
.
cuore delicatiſsimamente nuota nella
gracia,come fa il palce nell'acqua& nuci
lceli il cuor pictolo della rugiada del cic.
lo ,cioè dell'influenza delioIpirito ſanto:
&tuttequantequeſte cofe lopoflon vede
seiin Chrifto ; perciocheegli nel tempo
della paſsionfua dra vn giouane bellic
fimo,pichoidogoi grátizzcopioſamente
0
tipicno di grati4, & diamore come quel
0
foil quale dicde compimento a tutte le
á
ſue opere , che procedcuano da vn capo
1
amorofo,giocondo,pio ,& allegro ad eter
aa gloria del padre . Et limigliantemen
ce parfe ilſuo pretiofifsimo fangue in
- gran eo pia fino all'ultima gocciolaper
lalutedelleſue creaturé,. & dando e Giu .
dci eldi della teſta fólenn's queſto ecccla
teate peſec in proda:allamojte, tinſeli la
Spoglia delLito carpascol porporino co
lore,
214 Med IT AT 10
Lone, &cofil'eler'vettito, d'una veft'ecdo
icinca , cioè roffa duc volte tinta nel fan
gue devermiceliki ci fignifica la charità ,
la qual'aggiugne l'ornato cópimento a
.
tuttelevurru, la qualvefte: bilogna , che
noi ſempre habbiamo per principale, &
per fuperiore,& 'è di piu colori, ciod due
woltetinta. perche ella ci deue cogiunge
re a Dio,& á profsimimediante l'amore,
non altrimenti che il fuoco ilquale con
iunge ſcco tutte quellecoſe che e puo:
cendere, & le traſmuta nella ſua fimilica
dine , Coli ancora chiunches in ſetteſlo
elegge d'eflervn vermibe humile, picco
lo , & feruenre d'amore verſo il fuo Dio
tigne di grana la ſua vefte ; quando e pot
neel proprio fangueper gloriadi Dio , &
per frutto ,& falute de proſsimi,do pero
che l'amore ardente del quale egli verſo
Iddio e acceſo,& aflecato d'ampliare il fa
premo honoridiquello ., & accteforrle la
Iaude, l'infocatordeliderio dicondure
tutti gli huomini alla fupremabeatiru )
dine,acciocheED DIO in ogni tempo
4

tia lodato da loro. Queſte cole,dico, lo


no inluitanto grandi e tanto vehemena
tiche dentro lofannoftruggere,& cor
ſumare; & fuori abbruſciare difotte, che
per l'ardente charità glam tanto tutti
gli huomini, maſsimamente quelliche
Tono oppreſsi da qualchemidciazo calado
mità,
DEL TAVLERO. 215
mità ch'egli deſideradi patire per tutti
gli huomini gl'infernali tormenti, le cio
1
foffe volontà di Dio,o ſe talcoſa gli foffe
honore.fi comeMoiſe,il quale voleua el
C ſer cancellato del libro della vita per e fi
B gliuoli d'Iſrael.& 'Paolo defideraua di ef.
se Isite :[communicato per i ſuoi fratelli.
Coli dunque fece CHRIS T o,ilquale
humiliò ſe ſteſſo nella noftra natura fort
to tutti gli huomini , & non li chiam ,
1 huomo, ma vermine nato del fango del;
la terra,percheegli preſe la natura humą
na diquella eccellente terra M A RIA
0 Vergine;conſumò ancora, &il ſangue, &
le midolle delle oſta per l'amore,& ec.
cellenteméte mefle in atto l'opere della
charitàper gloria di Dio padre , & per fas
lute di tutti e mortali.Per quelta.cagio
ne dunque Chrifto Gielu,humile.amato
. çe dell'anime, portò la uefte nutiale purs
purca,& coccinea,cioè per argomento ,&
legno euidentedell'ineffabile picta,
pierà & in
comprenſibile charità fua:& nello ſtello
giorno delle nozzeporco la corona ver
de ornata di vermiglie roſe , cioè tinta
del fuo purpurco langue perfignificarui
con queſtsd'eller piecdfos & manfucta
Re,&vero principe dell'Amore ...
1.3,67 ! 2012

Qratinere
216 MEDIT AT IONI
Oratione per ottenerd'eſſeralluminato
Gieſu ſpecchio della verità eterna,
Oche illuſtri
luce ch'allumini ogn'huomo : luce
tutte le tenebre : luce mai da
tenebre impedita:luce la quale da niune
altra puo effere accreſciuta :luce appreffa
la quale ogni altro lume vien meno: lu .
me accreſcitore d'ogniluce , luce donde
tutte le coſe pigliano il lume, luce crea
trice d'ogni luce,luce conſeruatrice, & te
peratriced'ogni lume. O luce veduta da
Tobia quando con gl'occhi chiuſi inte.
gnauaal figliuolo la via della vita, Luce
la qualevedutainternamete da fancyqua
do con gl'occhi eſtcriori cicco garraua
al ſuo figliuolo le colé future, Luce dalla
quale furono alluminati tutti ee Profeti,
tanto che e poteflero conoſcere molto
tempo innanzi le coſe future, & occulce,
& -profetaffero gl'aſcoſi facramenti, & mi
Aterij, Luce dalla cui bocca vſci , lia fatta
la luce , & ccco che ella incontinente fu
fatta.Ecco che le tenebreoccupano la fac
cia del mio cuore di maniera,cheio non
poflo vedere il lume del cielo;dradúque
all'animamia,che la diu enga luce, & cio
ſubito ſarà;perche incontinente glifple
denti raggicuoi, cheſei vera luce, & di el .
fa fontc , allumineranno con yn chiaro
Spleadore l'abiſſo del cuore , ó vero del
campo
DEL TAVLERO 217
campo mio , & la mia norte fi muterá in
vn chiaro giorno . O luce incomprenſi
bile illuſtrami in tal guiſa cô la tua chia
rezza che io contempli te Dio mio in
tefteflo ;'80mein te, e tutte le coſe ſotto
di te. O lume infallibile, al quale non è
2
alcuna coſa naſeoſta , al quale ſolo ſono
noti tutti ecuoride figliuoli delli huo
mini allumina ti prego le ſecrete ſtanze
del mio cuore , che io polla conoſcere i
ſecreti peccati in quelle aſcoſi , neſola
mente que peccati, i quali fono concepu
ti del vitiofo feme del nimico, ma anco :
C
ra, & l'inclinationidell'animo , & le och
culte radici , le quali di nuouo hanno go
nerato , & eccitano in me il noccuolte
1
me del nimico,per le quali l'opera tuain
me è impedira , & prolungata ,le virtu cal
0
pertate, & il piccolgiardino del mio cuo
re (il quale per ſollazzo di te fi dee delica
1
1
tamente cultiuare) diſonettiſsimamente
1
li macchia, & diuenta ſaluático , & incul

to. O fplendidifsima verità,chiè quello
che conoſca bene ee ſuoi peccati: Ćhi di
ſeerne bene qual coſa ti ègrata , & qual
C
non è : Che coſa ci ponga auanti a gl'oc
0
chi il tuo ſpirito, & a quel che ci conſigli
il noſtro ſenſuale fpirito ? Certamente
che ſenza te tutte le coſe ſono vitiofe,fra
gili,& lozze ; ſenza te tutte le coſemilo .
ao tenebre; ſenza té mi manca ogni cha
ogni
10
rità , ogni ſcienza', & qualunque die
>

( crecione . Nella lontananza del tuo


lumela vanita mi par vericà , la malis


tia giuſtitia , & il vitio virtu : inſie
.

memente meco è creſciuta la ignoran


za: lono l'iniquità mic , piu che i cas
pelli del capo mio , ne ho potuto co .
noſcerle.
La nebbia de lordi penſieri ha di manie
ra fatto ſcuro ilmio cuore , che io non
poflo contemplare il lume della gratia
tua , ſono a guiſa di cieco guidato all'in
ferno . Dio mio concedimi il vedere, al
lumina gl'interiori occhi miei,accioche
!
io non dormamai il ſonno della morte,
accioche il mio pimico mai poſla dire.
Io ho potuto piu di lui ; ſpezza il gran
velo , che s'è meſlo in mezzo tra te Dio
mio , & me ſeruo tuo , apri i coperti oc
chi miei , accioche io conoſca la via del
la verità ,& m'accoſti alle tue ſacre peda
te. O Gielu ſplendentiſsimo ſole digiu
ftitia, illuminameche leggo nelle tene
bre,&& habito nell'ombra della morte, di ,
rizza emiei piedi nella via della pace,
per la quale e mi ſia lecito di venire al
luogo del tabernacolo ammirabile al. ,
la gran caſa tua con la voce della alle.
grezza, & confeſsione . O fonte di pie
tà che mai fi ſecca, dal quale trabocca
ogoi gratia , & bontà ;verlli, ti prego ,
vna
DEL TAVLERO - 219
Yna gtafla rugiadadella larga' gratia tua
Copra la fterile anima mia innanzi, che
ella muoia , conciofia che la mia virtu
è diuentata ſecca a guila d'vn guſcio.Sou
uieni alla mifera creatura tua fatta dal
la tua ognipotente bontà. O fonte della
mia eflentia , tu di niente mi faceftii;
& ecco ch'io ritorno in niente , ſe cu
non mi reggi, & conferui. Quando io
ere perito , tu mi riſcattafti, ma di nuo ;
uo rouino , ſe tu non mifoccorri , tu cer
tamente ſeiil verbo di Dio ; per il qua
le ſono fatte tutte le coſe , & ſenza te niu
na è , & ecco cheio ſenza te ſono diuen.
tato niente á Gieſu buono , alqual
non parue graue fcendere dal cielo per
riparare a quello , che era rouinato , vic
oi alla milera anima mia corroota , &c
morta per gli peccati, accioche io pente
rinaſca,imperoche ſenza te noi non hab
biamo vita in noi : lo vdiro la fuaue
voce tua, per la qual imorti riſuſçicano,
gli ſpiriti maligni ſono ſcacciati, tutte
L'infermità li fanano,accioche & lo ſpiri
to mio fia per te fanato , fiecciti, &fi ral
legri per la ſmiſurata allegrezza dello
darti , & ringratiarti . o ſpecchio della
chiarezza diuina, purifica ; & adatra gli
interiori occhi miei a contemplar te ;!
perochę perquefta cagione l'amabile fac
cia tua è guaſta dalli Iputi,& Kdal ſangue,
2
220 MEDIT ATI ONLI
percofia dallę pugnas e cu altreſi tutto
ſenza alcuna bellezza rimaſo , accio che
tu monda (si la faccia del mio cuore , &
col purifsimo ſangue ruolo purgafsida
ogni vitiofa macchia . Colit& gliette.
siori occhi tuoi nel tempo della tua paſ
fione furono velati, & coperti , accioche
tu ſcopriſsi interni gli sguardi della
i

intelligenza mia , & glirendeſsi nudi


3
da ogni mezzo dall'eſlere in diverſe
parti tratto , accioche col nudo intel
letto ; & com l'aſpetto chiaro io po
tefle riguardare nella tua eterna diui
nita , & in te fonte della mia eflenza
& chésio haueſsi lo ſpirito mio fem
pre nudo, & fcoperto a guiſa d'vn vi
00 , & lucido ſpecchio , nel quale io po
telşı riceuere l'eterna fimilitudine della
tua immagine, & cheio non poneſsi ab
cúno altro oggetto a gl'occhi del cuor
mio,che'l tuo corpo fanguinoſo ,ilvolto
guafto ; &il capo tuo coronato difpine:
Értoli ancoraaccioche per questa inife:
rabilc & tormentata imagine tua io dia
(prezzaſsi fortemente ognifuperbia , la
vanità del ſecolo, & lo applauſo , & fauo .
redelli huomini.0 .mifericordiofiſsimo
Dio , dammi tanta inotitia di te , quanta
miè neceffaria ad ottenere il tuo vero
amore; peroche io tamo, & piu affai di
fidero d'amarti , però aiutami all'amar
DEL TAVLER O * 221
ti , acciocheio t'ami. Feriſci il cuor mio
col dardo del tuo amore ,& concedimi ,
che io t'ami con tanto ardore , quanto
tu vuoi effere da me ainato. perche non
mi pun effer coſa alcuna piu dołce , che
amar te pio mio, ne coſaalcuna piu ama
ra che eſfer impedito ,& alienato dal tuo
amorein qualunchę cofa ella fi fia , per
che tutto quello che è ſotto di te , mie
vna gran pouertà , & afflitione, anzi co
me vno capitale nimico , che deſidera di
fepararmi da te dolciſsimo amor mio ,
Ma & ſenza te io ſono a me fteflo yna
graue Croce , & vno intollerabil'infer
no.. O ardored'amorineftinguibile, il
quale fempre ardi, ne mai ţi ſpegni ,ac
cendimi turto , abbruſciami tutto , ac
cioche io tutto in meſteſſo venga me.
no , tutto ſia transformato in teper il
tuo amore, ſtruggimi tutto , accioche
io mi perda tutto in te , conſumami tut
to,ò Dio, nell'ardore del tuo feruentiſsi
mo amore , accio che io dimenticatomi
perfettamente dime fteffo , & di tutte le
coſe che ſono nel mondo riceua nelle
braccia dell'amore te ſommo, & eccellen
tiſsimo bene.Di gratia Signore per la bó
tá tua congiugnimi , & vniſçimi teco di
maniera,chediuenuto teco xoa coſa,ms
delimami ripoſi eternalmente in te fem
piterno. Ainen .
K 3
22 MEDITATIONI
Chrifto epublicamente moſtrato dalPrefer.
dente dicendo. Ecco l'huomo.
Cap. 28.

ſe tāto crudelmente trattato , & che


egl'haueffero eſercitata ſopralui tutta la
lor venenofa malitia,per queſto no fi raf
freddopunto l'ardente furore , & l'odio
de Giudei , ne fi fpenſe quella lor ſangui
nofa ſete, perciochenon eſſendo fatolli
d'hauer tanto bruttamente ſcheraito , &
difpregiato il figliuolo diDio in preſen
-zadi tutti quelli, i quali erano nelpala
gio del Pretore, lo condufleto fuori , ac
Croche da tutto quel popolo potefleef
fer veduto , che per non fi contaminart
* non haueua hauuto ardire d'encrarui de
tro , perche eſſendo Pilato profado , &
gentile non giudicauano i Giudei, ch'è
folle lor lecito entrare nel fuo palagio :
dubitauano per tanto di non ſi contami
nare entrando in caſa d'un Gentile , &
non dubitauono di riceuere ſoura di
loro il non noceuoli langue di Chrifto
Defiderauono di mangiare l'agnelld
Paſquale, 110 teneưano di vecidere in:
giustamente quel'vero Paſquale Agnel
Jo . Per tanto Pilato diede Gieſu tan .
to crudelmente tormentato alla preſen
za di quella feroce turba, dicendo . Ec4
со
DEL TAVLERO 223
co cheio lo conduco fuori . Conſidera
te quanto grauemente e lo trattaffero ,
& con quante crudeli bartiture lo perco
teflero . Digratia conſideriamo hora ,
& con grandiſsima compaſsione,quan
to miſerabilmente fteſle quiuiil Signo
re veftito d'un'habito da buffoni, & ridi.
culo , con la corona di fpipe, con lo ſcet
tro di canna, con le ferite fanguinoſe,
co membri pelti, col corpo horribile,,
& imbrattato , tremance per il freddo ,
& fangue verſante Guardiamo ancora
con dolore interno l'amabil volto fuo ,
nel quale defiderano gl'Angioli di rife
guardare,comegliemiferabilmétegua
Ito ple crudcliſsimepiaghe, & tutto en
fiato ,lacerato dagraffi dell'enghic, tintó ,
& macchiato dal ſangue,melcolato infio
memente col ceruello , lordo per i ſozzi
ſputi diuenuto di forte, che in lui non
appariua piu la faccia d'huomo . O chi
per queſte coſe non ſicommuoue è più
durodel ferro , & del diamante . Et Pic
lato , preſentando Chriſto in coral gui
ſa concio al popolo , diffe . Ecco l'hua
mo . Il cheſi puo in diucrfi nodi inten
dere . Certamente , che il padreceleftia
le eternalmente ci ha amati,& la volontà
ſua è quefta, che noi corriſpôdiamo a tá
to amore ſecodo le nostre debili forze p
manto dice all'anima humana.Ecco l'hua
K 4
224 MEDITATIONI
mo. Guarda me , fi come tu itella feida
me guardata >, ama;fi come tu ſeiamata.
Conoſcimi nel modo , che da me ſci co .
noſciuta. Ecco che l'unigenitomio por
ta grandiſsima teſtimonianza dell'amor
mio verſo di te , il quale certamente ho
dato tutto per te . Non Itinai tanto il
.

ſuo corpo,non tanima , non il ſangue,


che io dubitaſsi darlo via per amor tuo .
Anzi ſe io haueſsi potuto conciper nel
mio paterno cuore cola: prerioſa, o nije
gliore , ti kareiancor quella donata,Ec
co l'huomoi lo t'ho data l'altiſsima diyi
nità mia nell'humanità delmio figliuo
lo ,eſſendo egli vnacoſa medeſima con
9

eflo meco , & in me : & il medeſimovero


& non ſeparabile Iddio , & ciaſcuno che
riceue lui, riceueme, lo t'ho anco da.
to lo Spirito Santojaccioche egli ti mon
dafle , ti confortaſſe,tu illuftralle , tiinſę
gnafle ogni virtu, e ti infiammafle alla
giuftitia colſuo amore, & da queſto ti
confolaffe, & ti donafte tutti gli ſpiritali
doni , & le virtu : imperoche io m'ero
compiaciuto grandemente in te , & ha
ucuitrouato gratia negli occhi miei , &
inſieme t'haueuo applicato il mio cuore
cleggendoti per mia amata ſpoſa ; per.
checofi haueuo ordinato di conſtituire
in te le mie delicatezze , & diletti , come
quello che hauçuo eletto , & ordinato
jn
DEL TAVLER O.
in cè il tempio , la camera , & l'habita.
tione mia . Ecco l'huomo. Et ho in ol,
tre dato me ftello tutto , & ſenza alcuna
diuifione ; volgio duque che ancortu in
dietro mi ti renda tutto, & non in parte,
e tutto l'efler & poter tuo . Io t'ho puriſ
fimamente amato ſenza alcuna conlide,
ratione di mezzani, o di tao dono , o rio
compenſa . E dunquegiufto , che tu an
chora ſcambieuolmente m'ami ſenza ha
uere alcuno intendimento di premio,
cioè che tu m'ami puramente per amor
di me ftello , acciöche io ſia il premio ,
la ſperanza , & il fin tuo , & che tu m'a
mi; perche io ho amato primieramente
te , accioche tu meriti di ellerę da me
amato , & fe tu vorrai entrare in amici.
cia con ello meco , & far coſe degne d'ef
ſer amato da me , è neceſſario , che tu fia
inſtrumento volontario , & viuo ; & che
tu patiſca d'eſler guidato da me , offeren
2

domiti tutto , & conſecrandomiti ſen .


za riſerbarti, o ritenerti coſa alcuna; lal
0

fandomi operar teco tutto quello , che


m'aggradira , & nel tempo , & nell'eter
2

nità . Al tutto, dico , è dineceſsità, che


tu mi laſci il luogo d'operare ,'riſer
bandoti ſcambieuolmente quel del pa
tire , & del laſciarmioperare,
mi domandi con tutto
& che tu
cuore
il ,chec
fi dia compimento in te , quello , che
KS
226 MEDITATIONI
eternalmente io ho ftatuito,& ordinai
to , rionegando ai tutro te iteflo , & fa
cendomi copia , & podestà di operare
in te. T'accofterai ancorcon tutta la fin
ducia verſo la bontà mia , riceuendo dal
la mia mano non con piccola gratitu.
dinėtutte quelle coſe, che io permette
rò , che ti aauenghino cofi auuerſe, co
me profpere, & le tentationi , & afflitio
ni, & l'effer'abbandonato , & l'angoſcie z
e tutte l'altre coſe fimili; confidandoi
ti al tutto nella bontà mia , che queſte
coſe io tele mandi come a te optime, &
molto ſaluteuoli,& vtili , & infieiñe per
eftercitarti in quelle . & ſetu con ftabi:
lità in quelle perfeuerando , offeruerai
il tuo campo , conoſceraicertamente :
>

perche io habbia permeflo cotali cofe


auuenifti , & che ti fia ſtato molto de .
ceffario, & per utile tuo . Et primieramé
te io 'uorrei ,che tu curaſsi di non far're
fiſtenza all'operation mia con l'oſtinatio
ne, con la proprietà , col ſangue , & effer
negligente, o diſsoluto. Finalmente qua
lunche afflitionc ; & angofcia tua , &
quantunche volte tu farai abbandona:
to , che io permetterò auuenirti, det
fidererai di durarui, & perſeuerarui den
tro a.punto tanto , quanto parrà a me
di liberartene , & cauartene , & porte
vai quella Croce fino al fine per amor
mio .
DEL TAVIERO . 227
mio : Conciolia che e' fa' dismuterio ;
che tu fia in talmaniera percofloy &agi
i tato dalletentationi , & moleſtie . fing
a tanto che tutta la paglia d'ogni cupi.
dità , proprietà , & della vitiofa inclina
rione di ſepari da te, & il fuperbo , & ri
gido animo tuo diucoga da queſte co.
le , come da ' una macina trito fino a tan
to , che ne tuoi occhitu diuenti vo nien
te , fi come poluere , & cenere, di ſorte
che tu non folamente ti conoſca , ma
ancora ſenta effere , & il piu vile , & il
piu miſerabile di tutti emortali,ii qua
lihail mondo : & in modo fia, spoglia
to da ogni volontà propia , & cletione,
che tutto quello, che Dio farà di te,
& di tutte le creature, ti ſia talmente
grato , che tu non voglia , ne deſideri
altrimenti auuenire :ancor che tutte le
creature, e tutti gli elementi foſſero
ſottopoſti al tuo imperio . Ma innan
zi che fi peruenga a queſto terminc ,
è cucra la difficultà, & la fatica , pero
che gliè acceffario fottentrare a molte
Croci, & a molte fatiche , anzi a mor
ti fpiritali, per ottenerlo, perche innan
zi, che ilgranello del grano faccia true
,
to , è neccellario , che prima c'muoia
pella terra..
Certamete chcąſte ſono due ali molto
fedeli,le quali ne caducono preto, & lug
к 6
MEDITATIONI
cintamentealla fpiritale ,& perfetta vi
ta, cioè il rinneggare ſe itefio , & vaa pa
>

tente tolleranza delle coſe auuerſe, o ve


Io ilrinnegare, & pacire;im poche,chiua
che ha imparato a conſecrarfi ſemplice
mente a DID , non gli può accadere na
tentatione,ae infermità,neaffitione,ne
alcuna auuerſitá , che non glitorni in ac
creſcimento di virtu , ficome teftimonia
lo Apoftolo con quefte parole :
Noi lappiamo,dice , cheagli amatori di
Dio tutte le coſeoperano in bene.Per cá
to ſe alcuno ſopporta conanimo quieto
tutte le coſe, & da tutto quel chegli au
uiene prende occaſione di eſſercitare fe
fteflo , offeruando diligentemente il ſuo
campo , vdirà dentro di fe la voce pater
na chegliparlerà.Ecco l'huomo. Cono
fcitefteflo. Conſidera quel che tu ſei,
Conoſci che tu non ſei punto ammorza
to , & la moltitudine de vitii alcoli nel
cuo campo: Conſidera che tu ſei yn pien
te, niente hai , & niente puoi da te fteflo .
Et però laſciami operare dentro di te.Ac
coftati a me mediante l'amore , Offer
vámi la fede , & quel chetu non potrai
con le tue forze,lo faro -io per te, &allho
ta Phuomo eſſerciterà fe teflo in cốtal
conoſcerza, & prefi tutti e luoimácame
>

ti, & affanni, andando con eſsi a Drole


ringratierà ,chegl'habbia fatto conoſce
se la
DEL TAVLERO, 229
re la propia viltà , & riſponderá a:D 10
con queſte parole . Ecco l'huomo.Oime
fignore Dio mio, io ſono mifero , infer
mo,debole, niepte vaglio,conceputo .ne
peccati,nato nelle milerie, nodrito ne vi
tii.Cótra chi ſignore moftri tu la potéza,
tua? Ecco l'huomo.Non ti yolere ( degna
recótra vna foglia dal venco traportata ,
non ti voler dimenticare pietoſo ſigno
re della pouertà , & fragilità mia , & non
rimuouere da me l'aiuto della gratia tua,
conciofia cheio ſono huomo , & yn dc.
bol vaſo , anzi ſono vo uermine , & non
huomo ,ſono yn canale pieno di fozzura,
per il quale da ogni banda diſcorrono
brutture:imperò che la uirtu del refifts .
re mi ha abbandonato ,& ſono ſtato yio
to , Habbi miſericordia dimetu Dio
mio combattiper ms,opera ip mę , fa di
me tutto quelloche ti piace.Ecco che io
mi ti dedico tutto.percioche io ho cono
ſciuto la natura fua efler la bontà , & ef
fer propio a tę l'hauer miſericordia , &
perdonare. Io per tanto getto tutta lama
Jitia mia nell'infinita bontà tua . Tu
m'bai conceduto ſignore il conoſcere e
miei vitij , concedemi ancora il vincere ;
fuegli da mcfino alleradici ogni immon
ditia de vitij, e tutto quel che sidiſpiace,
& incontracambio anneſta in me il tuo
dipino amore,etuttele vistu . Finalmep
230 MEDITATION 1
te per tal conoſcenza della ſua fragilità ,
& del contemplare i ſuoi vitij ſpefli uol
te l'homo faràmaggior profitto (purche
egli ſi eſerciti bene in queiti) quanto
ſe egli in quel ſcambio di eſercitafle in
certe altre coſe piu alte. Certamente ,
che ſe vno ſi vuole mondare fino al fon
do , è neceſſario che e fi ſcuoprino i ſuoi
aſcoſi vitij , & che efegga cóCanto Giob
bclu’l fterco, & fango de ſuoi mancamé
ti , & queſto con molto dolore , & ango
ſcia radendo la crofta , & l'immonditia ,
delle tue piaghe con pezzi diteſto , cioè
tutti li caduchi & non puri penſieri, che
naſcono dalla ſeoſuale ,> & corror ta natu
ra,nettandole con fatica, & dolore, & pó
ga in queſte l'eſercitio ſuo di forte che
con graue fatica egli ingraſsi il capo del
la coſcienza fua col propio letame, &ſoz
zure, per produrre qualche volta un truc
to gratiſsimo: & è neceflario, che c's'eſer
citi tanto in queſte coſe , e tante volte
getti nelle ſue ferite tutti e ſuoi vitij,
& le colpe , & in quelle gli laui abru
fciandogli nella fiammadel ſuo diuino
amore fino
: a tanto ch'e lenta , che e fic
no altutto partiti da lui, & d'efler da me
defimi liberato da Dio . Puoſsi ancorğlto ,
Ecco l'huomo, intendere cofi:come leil .
figliuolo diceſsi.Ecco l'huomo . Vedi q!
lo che io ti habbia fatto,cternalmente ti
conobbi
DEL TAVLERO, 231
conobbi nella effenza mia ,cõcio ſia che
all'horà eri meco d'vna medeſima eſséża
fecondo l'Idea . Oltra queſto ti feci crea
tura amádoti táto grádeméte , edonado
ti tāto eccelléte gra cheio ti creaſsı all'
imagine,& fimilitudine mia , & accio
che tu ſapeſsi quanto io t'haueſsi fåtta ge
neroſa,& elegáte; no dubitai pūto di pré
dere io ſteflo la natura tua ftāpādoui de- !
tro l'imagine della venerabile diuinità
mia.Diúěni carne, & fangué tuo per rico
perarti con effo. Creai l'anima mia infie
nie că tutte le ſue potenze; empičdola di
tutti gli ſpiritali doni,& gratie per eſerci
tar bene tutte le virtu, & fupplire à tutti
e tuoi mancamenti , ſatisfacendo per li
tuoi delitri,& per ottenerti, & acquistar
I ti la vita eterna.Ecco l'huomo.lo che fur
generato nel vérre diuino del celeſtial
padre mio innanzi a tutti e ſecoliin vni
modo marauigliofo,& ineffabile, māte.
nédomi ſempre al medeſimo padre mio
equale in potéza, & gloria ,> non mi ſono
fdegnáto di prendere la natura mortale;
tuo feruo diuenuto per trentatre anni, o
piu in molta pouerta , humiltà , fatica ,
& affitione operādo la tua ſalute.Son'an
cor ftato fuor del mio regno come in
efilio , accioche tu diuenifsiherede .Di.
.

uennianco coeinimico del padremio, &


da lui fui abbandonato ,& correcco d'un '
gaftiga.
232 MEDITATIONI
gaſtigamento crudele, & permeſsi chela,
fua ira veniſsi contra me,acciochetu tro,
uaſsi gratia , & diueniſsi amico, & figliuo
lo di Dio .Finalmente riceuei ſopra di me
ogni tuo debito, & ſendo tuo giudice có
giuſta lentenza poteuo condannarti alla
dannatione eterna , tocco da miſericore
dia detti ſpontaneamente me ſteſſo ſot.
to ſperie di reo, alla morte ignominioſa
pergli tuoi peccati, eſponendomi tutto
fino all'ultima gocciola di ſangue. Oltra
quefto ti detti a bere că puriſsimo amo
re il propio ſangue del mio cuore , ſono
>

diuenuto uermine, & non huomo, con


tro il quale ciaſchuno parlaffe, & loſcher
niſle , limilmente obbrobrio delli huo,
mini, & abierione , o vero naufea della
plebe, a guiſa d'un grappolo fui nello
ſtrettoio della paisione pigiato. La vir,
tu mia diuennearidaa guiſa d'un guicio,
& conſumoſsi al fuoco dellamore ; & fi
comela neuc fi itrugge all'aſpetto del ſo
le.cofi nelli occhi del padre mio diuenni
io ſtrutto, conſumato , & liquefatto per
amor della ſalute tua.Ecco l'huomo.che
vuoi tu ch'io ti facci piu ? Come tipote
uo io moſtrare maggioramore,fede,be
neuolenza , o benignità ? Vedi comeio
ftò quiſenzą forma pergli peecati fupi.
Come io fignore de lignori fono abbádo
nato dal cielo & dalla terra, & diſpregia
to da
DEL TAVLER O. 233
to da tutti, Conſidera come i tormenti
di queſte ſpine habbino trapalato le
midolle delmio cuore , accioche io lue.
glieſsi le ſpine , & è triboli deguoi vitii;
>

dalla ſommità del capo fino alle bafle


piante de piedi non ſono altro che una
piaga verſante ſangue per fanarti perfet
tamente da ogni offeſa.lo con tanta acer
bitá,& amaritudine ho pagate quelleco
ſe,che tuseguitando i piaceri della natu
sa hai meritate,& di forte tholauato tut
to col pretiofofangue mio da ognivitio
fa macchia , che tu diuentaſsi a megra
to ,> & accetto. Ecco l'huomo . Sia fem :
pre appreffo dite continua ricordanza
di queita charità,& con quanto ftüdio,fa
tica, & dolore io ti habbia cerco , ne per
l'auuenire sarai uerſo dimecon l'animo
contrario:vediſe glié dolore alcuno,che
fi pofsi pareggiare al mio . Vedi fealcu .
no reo, & fcellerato portò mai per le tue
colpe tali pene , quali ho portare io per
etuoi peccati. Daqueſte parolemoſſa
la fanta Chieſamadre noftra ordinò, che
in alto fi alzaffe la ſacraHoftia ,& fimos
ftraſle a tutti ſotto il ſacrifitio dellameta
ſa come ſe ella dicefle. Ecco l'huomo: ec
citandoci a guiſa di pietofa madre ader
ſer ricordeuoli della incarnatione,n ati .
uitá,paſsione,morte,reſurretione,& final
mente di tutta la charità, & di tutti e be
Defitij
234 MEDITATIONI
neficij di Chriſto ; poi che la facra mel.
ſa fu ordinata in ricordo dell'amore , &
opere di Dio , le quali egli meſlie ad ef.
fetto peramor coſtro : & per lamedefi
ma cagione fu ordinato , che in tutti e
tempij lo ſpecchio della verità, cioè la
immagine della fanta Croce di Chrifto
fia collocata ; accioche tutte le uolte,che
l'huomo entra in Chiefa,contempli la fi
guradel ſuo facitore pendente ſu legno
della Croce; & fubito gli venga pella me
te quefto ammirabile amore,ilquale co
queſto egli moſtrò a gli huomini , & di
forte fi elerciti in quefto,& fi occupi,che
cfi dimentichi delle imaginidi ciaſcuna
coſa ſtraniera, & delle elterne occupán
tioni , & penfi che cotal immagine gli
parlr internamente con queſte parole .
Ecco thuomo . Come io pendo qui di
Spregiato,ſcheraito ,diſteſo ,confitto con
cchiodi, piagato ,abbandonato da ogni
conforto con le braccia nude , aperte a te
perriceuerti in gratia;col capo ballo per
darci il baſcio della pace , & della recon
)

ciliatione, col coftato , & cuore aper.


to per introdurtia guiſa di mia ſpoſa ,
nella graviſsima camera delmio cuore :
& quiui con interno amore abbracciar,
t1 : & all'hora l'huomo come inuita,
1

to dall'amabil voce di Chrifto ad andare


alle ſuauiſsime ferite ,& piaghe ſue con
tutta
I Deli TAVLERO . 235
tutta la fiducia fi conuertiffe a Dio , &
gittatoſi a piedi di Chrifto confitti co
chioni, con quanta piu humiltà e puo
penſando eller ftato cagione per gli luoi
! puzzolenti peccati al ſuo Signore Dio di
! canto acerbo dolore , & inſieme humil
1 mentc confeflando tutti e peccati ſuoi
al Signore con acerba contritione, & con
lagrime feruenti cô tali parole dicendo.
Non entrar hora,ò miſericordioſiſsimo
Dio,nel giuditio col difutile, & peccator
feruo tuo, perche niuno viuéte ſi giuſtifi
i cherà nel tuo conſpetto :ſene tuoi Ange
: li Getrouato malitia , quanto maggiora
mente ſarà immondo l'huomo concepu
to neldiletto , & nato ne peccati:Signo
re non mi correggere nel tuo furore ,
imperocheio non ſono ipirito, ma cara
ne, no Agnello , ma huomo.Ecco l'huo
mo . Che coſa è l'huomo Signore Dio ,
che contro di luifi adiri il tuo furore, la
cuivita è fimile alvento , o al fumo pre
ftiſsimamete paflante ? Perche moftritu
la tua potenza contro vna foglia dalven
to trà portata :Et infiememente l'huomo:
qui fi volgeſſe a Dio con tutta la ſua ine?
firmità , & con tutti e vitij lubi , dicen .
do . lo so miſericordiofifsimo Dio, chet
cu micreaſti ſufficiente, & puro ; necer
to peraltra cagione,le no perche io ti ſer
viſsi,ti anualsi, ci lodafsi, & ringratialsi :
&
336 MEDITATIONI
& che io foſsi, come vno ſtrumento obc.
diente a tutte le coſe, col quale tu ſecon
do il deſiderio del tuo cuore con diletro,
& ſenza impedimento poteſsi operare .
Ma oime,che io corrotto, & macchiato
da molti peccati ho totalmente diſtrut
to il tuo eccellente itrumento , & ſono
ftato cagione che gl'è diuenuto inutile
ad ogni cola :di maniera che io non ſono
degno , che tu operi in me coſa alcuna ;
perche io ton diuenuto tutto inutile,tut
to corrotto , & abbomineuole ne pecca
ti; ne sò d'hauer meritato altro,ſenoch
tù rimuoua da me tutta la gratia tua, &
miſcacci dalla cúa faccia.Ma certamente
clementiſsimoDio ,quando io confidero
la benigna patienza, & la paciente beni,
gnità,con la quale tuſopporraſti patien.
temente ogni ingiuria,& difpregio ,etur
te le villanie fatteti da mie:aflai conoſco ,
che è non è volontà tua laſciar perire al.
cuno,& che tu po vuoi la morte dell'em ,
pio ,mache egli li conuerta, & uiua, & có
fidandomi in queſta fiducia mi conuer,
to a te. O dolciſsimo Signor Gieſu Chri
ſto il quale per volontàdel padre con
operatione anco dello SpiritoSanto ricu
peraſti la natura nra tutta còrrotta ,fidus
cendola alla priſtina purità ; di forte che
noi mediáte te habbiamo acqſtata mol:
• to maggior gia , & gloria che noiper gli
primi
DEL TAVLER O. 237
primi padri noftri no haucuamo yduca.
Ecco che io deſidero tanto di offerirmici
per ftruméto obediéte,col quale tu pofta
operare,cioche èſecondo ildeſiderio del
tuo cuore , quanto alcuna altra creatura
mai.Maò piiſsimo Dio queſto non è in
podeita mia;imperoche per la lunga con
ſuetudine del peccare io t'ho al tutto di:
shonorato, tutta volta in qualun chemo
do io fia mi ti offeriſco, imperoche feda
te fteffo ricomperaſti tutto il mondo ,
j certamente poflanza di riformare
ea quella purità, nella quale fui da te
creato , tu puoii verità d'una pietra ſuſci
tare in figliuolo di Abraamidegnati per
tanto per lodiuinotuo miſterio rifor.
mare quello , che io con la mia propia
malicia ho dettruttó.Puosſi ancora,que
fta parola intender fecondo la lettera in
vn terzo modo , come ſe Pilato dicendo
alla turba de Giudei.Ecco l'huomo.hab
bia loro uoluto dire :hora fi quieti la vo.
ftra fanguinolenta fete, o baftiuial pre.
fenté qucito .Reſtatehora di perleguitare
il fangue innocéte , imperoche fuor d'o
gni douere, & giuſtitia contra la mente,
& coſcienza mia ho tanto crudelmen
te punito queft'huomo innocente per
mitigar la uoltra furiofa rabbia. Conten
tateui dunq;dı quel ches'e fino a qui fat
to, & cominciate ad eſſer benignia
hu
õſto
omo,
238 MEDITATIONI
huomo , il quale non ha meritato male
alcuno . Certamente egliè huomo, hab
biate compaſsione alle carne , ſangue,
& proſsimo voftro . Murifi la crudelé
11
tirannide in clemenza, l'odio in charità,
habbiate miſericordia delle lue crudeli
TO
pene con le quali voi lo vedete afflitto ,
percioche non é animale irragioneuole, 6
ma huomo.Niuno ladro , ò fcelerato mái
è ſtato coſi a niente ridotto , cofiindegna
I
mente per le ſue ribalderie trattato , co
>

me fiè queſto giuſto , il quale è al tu


innocente: Se voi lo difpregiafti, pera
e s'era chiamato Re : riceuetelo alman.
co hora , vedendolo il piu miſerabile , &
abietto che ſia. E tutto ch'e Giudei cru.
deliísimi vdiffero , & infieme vedeflero
GIE $ v io cotal guiſa concio ſtar in
preſenza loro , non fiaddolci punto per
queſto il loro ferrigno petto , anzi piu
preſto s'acceſe a maggior rabbia , & in
uidia di forte che con animo feroce e
gridarono . Leualo , leualo uia : perche
noi non lo poſsiamo piu vedere . Cruci
fygılo, crucifiggilo , noinon accettia ,
mo piu alcuna ſcuſa , egli merita mor 1
te . Vedendo Pilato non far profitto al
cuno, ma nulla fare, & nulla valerecios
che e diceſse, ò faceſſe per liberare Chri
ſto,anzi creſcer tutta via piu la pazzia , &
>

il furorde Giudei, fi laud le mani innāzi


a quel
DEL TAVLER O. 239
C a quella empia plebe , dicendo. Io non
fono colpeuole del ſangue innocente di
1 queſto Giuſto ;fia pure ſopra divoi. Ma
loro con ſtrepito non compoſto , & hore
ribile gridauano . Il ſangue fuo fia ſopra
di noi,e ſopra e'noftri figliuoli. O non
vdita inuidia ,o odio efecrabile. Ciaſchu
A0 hora entri nel ſecreto del ſuo cuore,
21 &quiui ſeco medefimo diligentemente
13 eſamini, con quanto dolore queſte pa
role trafiggeſtero il cuore .pijſsimo di
Gieſu , conciofia che e'vedeua, chiara
mente con quanto malignogiudichia
cuore e
Giudei le diceflero . Quanto
noi efler ftato noiolo alpictofifsimno Sie
gnore(la cui natura è la bontà)il riguar
0
dare il frodolente , & peftifero campo
della fua plebedi quáta crudeltà, di quá
to odio ella ardefle ; & quanto ella gran
demente foſſe delſuo ſangue fitbonda,
dando eglino , & loro ſteſsi ; & cuttie
pofteri loro alla éterna maladitione, &
alla horribile vendetta diuina , purches
Chrifto fofle otioſo ; Con quanto malin
conoſo cuore penſaua fórle allhora ſeco
medeſimo il Signore. Popolo mio , che
t'ho io fatto , o in che cola ti ſono ſtato :
moleſto, lo vi ho eletti , & eſaltati lopra
tutte legétiviho cöſeruarti,e nodritoui,
& épiutouiſdi tutti e beni có paterna pie
tà, & hora uvi mi volete vccidere, & cru
cifigge
240 MEDITATIONI
cifiggere ? DipoiPilato diede la ſentens
za contro di Chriſto , dandolo nelle ma
ni de Giudei: accioche e'lo crucifiggefie .
ro , & vccidellero ſecondo la volontà lo
>

ro .Oinne qualcuorehora non ſi fpaucn .


tera , & non s'empierà di lacrime confi .
derando l'autor della vita efler giudica
to alla morte: Il figliuolo di Dio (a curit
padre dette tutto il giuditio )patire fpon
taneamente d'eſſer condennato alla brut
ciſsima morte ? O chifi tempererà dalle
lagrime, ricordandofi l'amabile Signore
Agnello innocente , eller dato nelle faa
guinoſe mani de Giudei , accioche egli
Ao contro dilui adempicflero la volon
rà loro ? Che faranno eglino hauendo
ottenuio il conſentimento del giudice,
poi che eglino hanno hauuto ardire di
teptare tante coſe contra la volontà fua?
Come ſon eglioo hora per ſpandere tut
ta la loro rabbia contro di Chriſto , la
quale tanto tempo hanno portata ne pet
ti loro : Certamente'che tutto quel, che
potranno penſa di malitia, lo eſerci
teranno contro d lui, lo puniranno con
vna motte acerbiſsima, ignominiofiſsi
ma,& di grădiſsimo tormento, & diſpre
gio piu crudele , che faperanno imagi
narfi.conciofia che egli fia ftato dato al
la volontà loro Ogluditio -iniquo , o
leotcnza ingiufta , ò crudde condenna
tione,
DELT AVLERO 301
tione, o giudice ribaldo, poco fa tu non ,
11 treuaſti in lui alcuna cagione, & lo giu
dichi hora alla morte ? Hor hora tu dice
LO
ui che gl'era giufto ,& hora lo condanni
a alla morte della Croce : Poco innāzi con
feflaui, che ſaperi beniſsimo e Giuder
hauerloti dato itimolatıda odio ,& dal
il
0
la inuidia , & eller lontana da lui ogni
colpa, & hora lo dai nell'émpie manide
ut
ſuoi crudeliſsiminimici, & alla crudehf
fima volontà loro . Amen.

14
Gieſu è grauato con la Croce Cap.29

0 E T poi che Chriſto.Gieſu ſaluator no


1 nuouo e'minittri lo rapirono dentro, &
ſpogliatolo della veſte purpurea, di nuo
uo lo riueftirono delle ſue veſte ; accio
1
che nel propio habito fofle tanto me
3
glio conoſciutlar Er prettiſsimamente
lo conduſiero 'alla morte , dubitando ,
chePilats ,d'altronde perſuaſo , ò pen
titofi non reuocafic la ſentenza. Per tang
to hauendo eglino prefo quelgraue le
gnodellafanta Crocelo pofero ſopra le
que facre ſpalle, il quale era di lunghez
za fecondo è ſtato ſcritto ) di quindtei:
piedi. La cagione , che a cio gli Ipinſe è
quefta, che la Croce in quel tempo era
vna forte di tormento ignominiofiſsi
!

L
302 MĚDÍT ATIONI
mo , col quale erono puniti i colpeuoli,
di modo che per la paura della contusio .
ne,e dellavergognå neſluno gli volega
appreflareal La polero dunque, comes'è
detto vlopra le ſpalledi chrifto per ſua
gran confufione, accioche da ſe ſteſſo
portalle a doſlo la ſua vergogna, & for
le da tutti gl'huomini diſpregiato , &
ſchernito .: & la ricordanza di lui al ţuta
to fi fcancellatie de cuori degl'huomi.
ni , ne alcuno prendeſſe ardimento di
farne piu mentione ; ma in verità il be
nigoilsimo Signore con animo allegro ,
& benigno riceuè ſopra di ſe quel graue
peſo , portandolo con grandiſsimodeli
derio per la gloria del padre, & falute
de mortali,ne ſolamente riceue fopra di
ſe la croce , ma anco e peccati di tutto il
modo,& gli portò al monte caluario ,do
ue gli conficcò alla crocagli eſtinſe, gli
lauo col propio ſangue, & per quelli ſodi
sfece co la luz acerbitsimamorte.Quefto
è quello, che dice il Profeta . Tutti noi
aguiſa diPecore eramo vagati ſeguitan
do ciaſcuno la ſua via, cioèle propie cõi
cupiſcenze,e diletti, & il Signore gli po
ſe addoffol'iniquitá di tutti noi.Dimo
ſtrocci anco qui infiememente il Signo
re co fatti vna certa forma di perfetione,
ficome primala ci haueua inſegnata có
la parola, al tųtto rinnegando le ſteſſo ,
&
DELTAVLERO 303
, & a Dio conſeruandofi , & ,portando la
>

9
.

Croce ſua con.vna cottantc perfeueran


za . Chiunque dunque vuole eſſere ſuo
.
diſcepolo faccia ilmedefimo & feguitiel
fuo Signore.Et tutta volta non-fu baſtan
tea Giudei haucrlo in cotal modo ol.
traggiato , che ancora lo conduſlero per
maggior dishonore & ignominia in mez
zo di dueladroni; & molto piu diſpregia
rono lui,che iladroni , coſtringendolo a
portare la ſua croce , il che non ſi legge
adalcuno fceleraro mai efler'auucnuto..
O Gieſu pijſsimo qual charità ti vinſe?
Grandemente hai tu hauuto fete della
falutemia : con quanto deſiderio per a:
mor mio andaſti tu per quella via afpra
& noioſa , ſopportando coral vituperij, e
villanie: & certamente che per richiamar
mi alla vita tu, che ſei l'autore teflo del.
la vita, fofti menato alla morte . Accios
che noi foſsimo ritirati dalla via della
iniquità. Tu chefer il Signoredelli eller
cits, Signore lanto & giuito fofti tirato al
monte Caluario,per inſegnare a diſprez
zare queſtibeni terreni: tu permetterti
d'efler'spogliato di tutte le coſe, & faliſti
nudo fu la croceal padre per accópignar
ci , & .coniungerci con gli cuori Angeli.
ci: tu fofti reputato con gli fcelerati:86
finalmente , accioche noi foſsimo ho
aorati dal tuo celeste ellercito , tu fofti
L 2
304 MEDITATIONI
diſpregiato , & ſchernito in preſenza di
· tutto quanto il mondo. Certamente
che niudo( ancora che ſommamente ſce
lerato),morö mai di piu brutta morte ,
perchenel tempo , che Chriſto pati , fi
celebraua appreſlo de Giudei lafeſta par
quale; alla quale era concorſa vna gran
moltitudine di popolo, e tutti a gara
diſidera uano di veder Chrifto, & coli co
ſtui che è Signore de ſignori(al quale fi
conuiene ogni honore , e gloria') anda
>

ua coronato di ſpine, legato con dure


funi,aggrauato col graue pero della Cro
ce nel mezzo de ladroni, notato con tut
ti e ſegni di dannatione ,che que'ribaldi
potertero imaginarſi. Contempliamo ,
vi prego , con lagrimofi cuori , di quan
to tormento folle queſta gira . Innanzi
al Signore andaua , vna vil plebaccia , ri
>

dendo ſenza iniſura alcuna , deſiderando


di precederlo , per vederlo ſu la Croce ,
ftiuauanlo d'ogniîntorno ee carnefici , &
i miniſtri, tormentandolo con infinite
affitioni per alletcare , & eccitare inſie
memente tutta la plebe a ſchernirlo , &
ingiuriarlo . Dietro feguiua vna crudele
turba d'armati, cioè fignori, & principi
de ſacerdoti,e quali non altrimenti gio
iuano, che fi faccia vn Lcone preſala pre
da adunando contro a chrifto molte ol
traggiofe parole , coli in queſto modo
il
DEL TAVLER O 305
il Redella gloria fu da ciaſcuno diſpré
giato : Etpiccoli, & grandi, nobili , & >

ignobili inſieme gli fecero ingiurie , &


villanie ; lo che il Signore haueua molto
innanzi predetto per il Profera con que
fte parole. Contro a me parlauano quel
li che ſedeuano in fu la porta , & contra
di me cantauano quelli, che beeuon vi
no, hauendomiin difpregio : tutti quel
li, chemi veddero, milchernirono , par.
lorono con le labbra mouendo il capo .
Andiamo hora dunque a vedere con in .
timo dolore , quali tormenti ſopportal
fe qui il Signore, e benche e folle ( li co
me dice Elaia) pieno di piaghe, & dalla
pianta del piede fino alla ſommità del
capo non ſi trouaffein lui punto di lani,
tà : tutta volta da alcuni è ſtato detto ,
che fu grauemete offeſo , & noiato d'una
gran ferita nella ſua ſpalla ; perche cflen .
doui pofta fu quellagran cráue della cro
ce aguzzata ne lati gli fu cagione d'una
gran piaghai,facendone vna fola di mol
te piccole , tal che'l doloregli penetra.
ua fino nelpietoGſsimo cuore, & fecon,
do che affermano certi dottori diuoti ,
fu vna delle grauiſsime pene,che ſoppor
taſſe CHRIST.0 : imperoche, fi come
noi per continua eſperienza impariamo,
che ſe alcuno di noi ha qualche leggier
ferita, o pure ogni poco di vlcerationes
Le 3
ONI
306 MEDITATI
pena ſopportiamo ſeriza adirarci, che als
cuno ci s'accoſti. Che tormento dunque
penſiamopoi, che sentille il Signor no
ftro Gieſu Chrifto, quando egl'era sfor .
zato a portare fi lungo viaggio quel gra:
ue legno della Croce addofio ,poitogli ſo
pra le ſue fanguinoſe ſpalle, & maſsimas
mente ſopra queſta tanto crudele ferita è
Et perche la Croce era troppo lunga , no
la poteua ſoftenere tutta in lu le spalle,
donde ne ſeguiua,chel'eftrema parte per
cotendo nelle pietre della via , faceua yn
grande, & ſpauenteuole ftrepito , il qua :
le faceua lommo faftidio al Signore .
Ma quando per conto di tutte quelle
grauiſsime pene , & affanni, che gli ha.
ucua tuttaquellanotte; & giorno fofte
nute , era diuentato in modo debile , &
ftracco , & quafi che abbandonato tutto
dalle forze , tanto miferabilmente chi.
nato verſo la terra cammioaua ſotto
quelgran peſo della Croce con fmiſus
fata angoſcia dicuore di forte , checize
fcuna fua pedata gli tormentaua il cuo .
re . Tutta volta lo ardentiſsimo amos
se ſuo verſo di noi , & di operare la nos
ftra ſalute lo ftringeua a patire ſopra ali
le ſue forze. Et nel vero queſta affitia
sie fu ſopra'modo graue, coti di den
tro , come di fuori : percioche egli non
haueua prefo fopra ſe ſteſſo ſolamente
al
DEL TAVLERÓ 307
el peſo della Croce , ma e' peccati anco
ja di tutto il mondo ( fi come dice il
Principede gl'Apoftol ) . Egli portò è
noftri peccati nel corpo fuolopra il le
gno : ne potette la pafsion di Chrifta
non eflere grandiſsima, hauendo a pre
ponderaréa tuttie peccati noftri ſecon :
do el rigore della giuftitia. Hora cia
fchuno feco penfi nel ſuo petto , quanto
egl'habbia aggrauato con liſuoi peccati
la croce di chrifto. Di poi que cani ſen
guinolenti affrettando ſmiſuratamente
la morte di chrifto, lo ſpingeuano con
calci , & con le pugna,ftraſcicandolo fen
" za alcuna miſericordia , dando gli tan ,
to crudeli battiture , come feeglino ha
ueffero hauuto per le mani vna fiera :
Tutta volta quello agnello innocentiſ.
fimo fi ſottomeffe tutto benignifima
mente a ciaſchuno colpo loro,& a quel.
la fierezza,che venne loro in fantaſia.chi
cótra hora contenere piu le lagrime pra
ponendoſi auanti a gl'occhi interiori
chrifto in talmaniera concio , & riuol.
gendo con compaſsione i dolori di quel
lor imperocheil corpo ſuo era quafial
tutto eſtinto , & il cuore ancora li ralla
graua di patire . Le membra ſotto il
peſo veniuon meno , & il feruente amo
>

re lui cadente alzaua , acçioche fino al


l'vltimo fafteneflci tormenti : il grae .
L 4
NI
308 MEDITATIO
peſo della Croce lo tiraua in terra, e'l fo .
coſo deſiderio lo {pigncua a caminare;
percio che lo smiſurato defiderio di dar
compimento alla gratiſsima volontà di
Dio padre, e di darperfetionealla reden
tione noſtra era in modo creſciuto in
lui, che lo sforzaua a patire n'vn modo
ſopra la natura, & debolezza humana ,
& loſpigneua alle pene;di forte,chenon
harebbe recufato di caminare coſi cari.
co in fino all'ultimo di del giuditio pet
ſalute degli huomini, fe cofi fofle piaciu
to al padre , & foſſe tornato in honore di
quello. Per tanto Chrifto propoſe.quí a
tutti gl'huominifpiritali yno ſpecchio,
vna certa forma della vita fpiritale,& del
la perferione; perche tutti quantiquel
li che aſpiranoa yna vita fincera , & di
virtu fplédente a queſti è neceffario in
fieme con Christo fpontaneamente al
zar la lor Croce , & portarla fedelmen :
to con perſeueranza ,ſe coſi piacerà a ld,
dio , & laſciarfi priuare & fpogliare de
beni temporali,& di ciaſchuno Toftegno ,
& conforto delli ainici, & .della interna
confolatione ancora fpiritale , & gratia
Senſibile : olera di queſto ſopportino
d'effer Scherniti, foftenendo allegramen
te villanie, oltraggi, ingiurie , & rim
prouerij per amor del ſuo amato Dio ;
& per divenire inſiememente con Chri.
fto
DEL TAVLER O. 309
fto vn grato facrificio a Dio , & aſſomi.
gliarſi al loro amatore,e pecellario , che
lopportino d'eſlere noiati da molte ted
tationi,& affanni degli huomini, dalle te
tationi diaboliche,& dalle propie colpe,
& mancamenti loro , Et chi vorrà eſterea
mator vero mai fi partırá dal ſuo amato ,
nenella Croce,ne nella morte, ne in affi
tione alcuna,che gli poſſa auuenire; ma
gagliardamente prelà la ſua Cròce in ſu
le ſpalle fottomettera le ſteflo humil.
mente ſotto quella, dicendo , lo ti le
guiterò amormio douunquetu andrai :
pe domanderà d'efler liberato dalla Cro
ce, ma deſidererà di patir quella , fin che
piacerà al fignore, ne cercherà anco al
cuna confolatione terrena, à fpiritale ,
che habbi forza d'ammolire, o diminui
re cotal Croce : anzi piu preſto per glo.
ria del ſuo amatore ſarà apparechiato a
portarla fino all'vltimo della propia
vita , ne deſidererà alcun'altro premio ,
ſe non che cio reſulti in honor d'Iddio ',
& in piacere di lui ſolo.Finalmente quel
li , che in cotal modoportano la Croce
loro , chiamerò io eller veri amatori ,
& ſettatori di chrifto , non cercando
cglinole coſe propie, maquelle di Gie.
ſu chrifto , li come fan Paolo fedele ama
tore di chriftooltre a quelle horribili, &
crudel croci , le quali nella piſtola ſua
LS
316 MEDITATION I
racconta hauer ſoſtenute , ancora deſide
raua d'eſfere ſcomunicato per li ſuoi fra :
telli Isdraeliti,cioè d'éflere maladetto , &
feparato da Iddio per guadagnar piu ani
mea chriſto .Moiſe anco diſiaua d'eſlere
(cancellato del libro della vita , per lifi .
gliuoli d'Isdrael. certamente queſta è la
charità perfetta,la quale maicerca ſe ſtef
fa,mai perdona a ſe ſteſſa non ſolamente
nel tépo,ne anche nell'eternità, pure che
fi accreſca l'honor di Iddio. Queſti lond
veramente amatori, & imitatori di chri
fto, i quali rendono aa chrifto qualcheca
tracambio per la morte ſua ſecondo il
lor potere ,arriſchiando ancora a perico
5

li la propia vita adimitatione di chriſta


che poſe per loro la vita fua & defiderano
di perdere ſe ſteſsi', per guadagnar chri
Ito , ne diſpregianoalcuno , anzı fi rallë
grano di effer diſprezzati, magnificano
gl'altri, & credano che fien ſanti, ſe ſteſsi
aduilendo,quafi'niente reputandofi . Si
moſtrano pieroſi, & benigni a tutti , & à
loriſoli rigidi, e ſeueri:delli altruimali
ne cauon le virtú: le virtu propie loro re
putādo vitij,& agguagliado a propij pec
Cati gli altri,penſanoda cuore, che fieno
giufti, & pieni di virtu . chi è quello
che dubiti di chiamar queſti tali cofi
humili , amatori , & fettatoridiCHR'Í
$ TO ? E quali del tutto hanno rinnega
to
DEL TAVLER O." 311
to loro ſteſsi, & leguiton CHRISTO
con la lor Croce . Ma ne queſto anco
bafta a piacere perfettamente a CH'RI
STO ſpoſo cuo hauere alzata la tua
Croce , perche ſe gli ti vuoi affomis
gliare in qualchemodo ,biſogna anco
ra che tu eſca con eſlo ſeco per che tu
leggi cofi del Signore appreto, l'Euan:
:
gelifta : chelui vſci portandoaddosto la
croce ſua : & a : quelle Vergini nello
cuangelio fi dice . Ecco lo fpolo,cheria
ne, vſcitegli incontro . Doue dunque
.

vſciren noi : cioè fuori della città , fuor


della frequenza delli huomini, fuor de
tumulti,& di tutte le perturbationi, & in
tal modo fuora di noi ſteſsi,fuora d'ogni
proprietà, ſenſualità, piacere, ſollazzo,
fuora d'ogni illecito amore verſo le crea
ture, & di cio che puo apportare a'noftri
cuori qualunche minima inacchia , & fi
>

nalmente fuora di tutte quelle coſe ,nel


le quali noi cerchiamo piu steſsi,che
il ſolo honore , amore, & volontà di
Iddio , certamente in cotal modo vſci
ti , alzeremo la noſtra croce fedelmen
te ſopra le ſpalle, & ci accosteremd al
le pedate di chrifto ; cioè lietiſsima
mente riceueremo le, affitioni ,& le
croci qualunche elleno fieno per per
meſsione diuina occorrentiei , venghi
nodonde le fi vogliono, o da gl'huomini
312 MEDITATION !
o dallo ſpirito maligno , dalle colpe , &
mancamenti propij, & le ci metteremo
ſopra le ſpalle, cioè ci eſerciteremo in
quelle , & a quefto modo finalmente
n'apporteranno frutto . Maritorniamo
hora a chriſto, doue noi lo laſciamos,
cioè: tra le fanguinole mani de Giudei
crudeli. camminando per tanto chris
fto tanto miſerabilmente ſotto el gran
peſo della fanta crocei, vi furono alcuni
pietoli, & maſsimamente certe donne
deuote,le quali, haueaano grandiſsima
compaſsione alSaluatore,& piangeua
no molto acerbamente : alle quali il Si
gnor difle, Figliuole di Gieruſalem non
piangere fopra di me , ma fopra di uoi
tefle, & fopra e uoftrifigliuoli, come fe
+ egli diceſsi, lo nel vero non ho biſogno
di voſtre lagrime , foftenendo queſta
ignominioſa morte fpontaneamente ,
fi pergloria delpadre ,fi anco per falute
di tuttivoi, & per li peccati, & fcelera..
> >

tezze voſtre:non fa dunque di meſtiero,


che uoi piangiate me,ma piangete piu
preito e peccativoſtri, & de voltri figli
uoli; i quali mi ſono diqueſte pene ča
gione;impero che le voſtre ſceleraggini,
& ildiſpregio,cheioveggo,che riccuc il
mio padre da voi,mi premono piu gra
uementechenonfa quefta croce cheio
porto : & preſto in verità>fi partira ogni
mio
DEL TAVLERO , 313
mio dolore, ma il voſtro durera in eter
no : percioche, ſei voſtri figliuoli fanno
queſte coſe nel legno verde, che faran'c
glino nel ſecco? Se io , che non ho mai
commeſſo alcun peccato , ma ſempre ſo
no ſtato verde, & di tutte le virtu abon
deuole : & cutta volta non poflo trapal
fare da queſto ſecolo ſenza il fuoco del
tormento, & dalla affitione, & dell'acer
bità della pafsione : qual fuoco , quali
fiamme, & quali tormenti dell'inferno
debbonoaſpettare quelli , i quali ſono
aridi , & ne buoni atti iterili ,voti di vir
tu , & di malitia pieni? Per queſto certa
mente diſle fan Gregorio . Mentre che
io meco medeſimo con diligenza confi
dero la paſsione e morte del lignore no.
ftro Gielu chritto,& l'afflitione di Giob
be 7, & il martirio di San Giouanbatiita
al tutto fi ſpauenta il mio cuore a confia
derar le pene, chelon preparate a gl'em
pii, & peccatori : imperoche ſe Iddio ha
gaftigato tanto acerbamente tutti e ſua
cariſsimi amici,che farà eglia nemici:Et
ſe egli in tal guila gl'ha puniti per le pic
cole colpe loro , ſenza le quali a pena fi
può uiuere in queſta vita , con che feue
rirà gaſtighera egli coloro, i quali non
altrimenti, che non ragioneuoli, &di >

prudenza mancanti fiere, viuono ſecon


do il piacere della loro corrotta carne?
Maria
314 MEDITATIONI
Maria maninconosißima madre feguita il suo
meſtißimofigliuolo C4p.30

M Entre,dunque,chequeſte coſe fi
ellequiuano,Maria meſtiſs. madre
di Dio con gran deſiderio cercaua vede
re il ſuo figliuolo , per riceuere da lui,
qualche parola conſolaçoria jo uero per
dargli qualche conforto , & farſeco l'ul
5

tinia dipartenza. Ma perche ella non gli


fi poteua accoſtare preſſo per la turba
di quelli fcelerati ſoldati, ee quali l'haue,
uono accerchiato da ogni banda , & lo
ſeguiuano ( ſecondo chedamolti fi dice)
ella andó per vn'altra via per entrare in
nanzi alla turba , & a queito modo veni
re incontro al ſuo amnato : percioche,
ſe bene per l'acerbiſsimno dolore conce
puro per la paſsione del figliuolo ell'era
al tutto conſumata , & abbandonata dal
le forze , tutta uolta il gagliardo amo
re , che la riſcaldaua verſo dilui, & il
gran defiderio , che l'baueua di vederlo
gli accrebbe le forze di forte, che ella en
trò innanzi a cutta quella turba,che con
duceua il figliuoto. chi è quello (vi pre,
go) che polla con la mente concipere,
da quali punture di dolore ,& angoſcia,
ella fofle trafitta , vedendo l'unico Collaz
zo del ſuo cuore , da le tanto (miſurata
mentcamato,col milurabilmente abbá
donato,
DEL TAVLER O. 315
donato , & di piu carico col graue peſo
della Croce? Vedendo ancora il gratiſ
fimo volcc ſuo (il qualeella tante volte
haueua abbracciato con inrima deuo.
tione ) tanto bruttaniente guaſto & mi.
ſeramente percoflo ; & guardando el ve
herabil capo fuo , il quale ſpefle volte
con moltarcucrenza haueuaappreffo a!
l'ardentiſsimo ſuo cuore , effere trafitto
crudeliſsimamente d'una horribile co.
Topa di ſpine , & finalmente vedendo
efſerfatta a Dio fignore fuo tanta in.
giuria, & diſpregio, & eflere annuniera:
to tra ladroni dannati . Chi è quello ;
che pofli dubitare , che il coltello del
dolore non trapaflafte acerbiſsimamen
te el deuotiſsimo, & pietoſiſsimo cuore
fuo , quando ella vedeua il dilettiſsimo
ſuo figliuolo (che ella haucua portato
nel ſuo ventre) effer'in cotalmodo con
cio dal ſangue , & lordi ſputi, pieno di
molte ferite , & finalmente ſenza for
'ma rimafo , & fcacciato , & difpregiato
da tutto il mondo : Non è lecito dubi.
tar punto , che ſe ella non foſſe ſtata con
feruaca , & roborata dalla bontà diui
na , che'l cuore ſuo deuotiſsimo fi fareb .
be per il dolore ſchiantato ; conciofia
che la miſurata forza del dolore hauc
ua di forte ripieno l'animo ſuo ,chet coe
s'ella foffe ftata ſotto yn graue laffo non
poteua
NI
MED ITATIO
316
poteua pure mandar fuorivna parola, na
per queito mai moſtrò in fe ellere alcu,
na coſa a ragione contraria,ne manifeito
elteriormente alcun ſegno di poca patie
za,come quella che s'era tutto a Dio con
fecrata , & rimeflafi tutta,& getrataſi nel
la gratiofiſsima volontà di quello ſenza
riferbarli coſaalcuna . Et percheella era
piena di Spirito Santo haueua conoſcių
to mediante i Profeci, che il ſuo figliuo,
lo haueua a morire, & che egli per tal ca.
gione haueua prelo el corpo mortale , &
cofi era piaciuto al celeſtial padre , & per
queſto non haueua deſiderato altro . La
onde, li come Christo Gieſu offerſe ſpon
tancamente ſeiteíſo per viua vittima al
padre per la ſalute slemortali : coli ,& la
vergine beatiſsima, & dolciſs. Maria an .
corella cfferſe el ſuo figliuolo per la fa
lute dell'humana generatione;& molto,
piu grato glifu eflcr'priua del ſuo follaz
zo , che impedire la redentione degl'huo
miat . Et perche quel ſuo ardentiſsimo
amoreverſo ilfigliuolo nó poteua conte
nerli tutto derro,maſi come décro abru . O

Iciò ilcuore, lo conſumo, & ftrufle ; cofi


fuori versà feruenti lagrime, offuſco el
ſuo viuo colore,& mandò fuori innume
Tabdi, & profondi lofpiri:di forte che l'e
fterno effer ſuo miſerabile , & meſto di
chiaraua l'interiore angoſcia dello ſpiri
: DELTAVLER O. 317
to ſuo.Maperche la conoſceua eſler vo
lontà di Dio , che ella altrefi infieme col
fuo figliuoto parifle, ſpontaneamente a
cio offerſe fe fteffa, eflendo anco paratif,
à morire inſieme con Gieſu dolciſs, ſuo
figliuolo per la ſalute, & redétione de mi
ſeri mortali . Et ritenn'el dolor ſuo den
tro nel ſecreto del ſuo petto , perch'ella
non deſideraua neſluna efterna confola
tione dellihuomini deſiderando piu pre
fto di perſeuerare in quel dolore fino a
tanto , cheil Signore ne la traefle, & gli
porgeſle qualche conforto,& per quelta
cagione ſeguito Gieſu per portare inke
memente ſeco la fua Croce,però ando al
mõte Cáluario,peſler că eſto lui fpirital
mente dentro crocifiſſa. Però ſtette for
to la Croce ,perche el coltello del dolore
trafiggeſle elſuo cuore , & cofi diuenire
regina di tutti e martiri: percioche l'ec
celleriſsimo dono di Dio , elquale e fuo .
le preſentare a ſuoiamici , è la Croce, &
l'affitione, & però quello fteſto conferi
al ſuo figliuolo, & alla vergine,& a tutti
gli eletti amici ſuoi.La onde chiunque :
oppone fe fteſſo alla Croce; & alle allios
tioni,refifte alla volőtà, & a doni di Dio,
& fi contrapone a Dio,uoltadogli le ſpal
le : peroche Iddio ama tutti gl'huomini
.

d'un'amore commune & deſidera tirarli


tutti alla perfetione, la qual coſa non fi
pud
IONI
318 MEDITAT
può fare ſenza fatica , dolore, & molte
>

Croci,fi come vna tazza d'oro non ſi puo


fare pretiofa , & ben lauorata dall'arte
fice ſenza il fuoco , & martelli, & altri
acuti, & accommodati ſtrumenti. Ma e
miferi mortali ſempre fuggono, ne s'ın
gegnano di ſopportare, o ſoddisfarealla
ſuauiſsima operatione di Chrifto, & pe
>

rò fi mantengono ſempre inetti,miſeri,


& fragili.Dipoicaminando Chrifto (co
me noi habbiamo detto ) carico coſi mig
ferabilmente con la Croce , & eflendogli
gia mancate le forze, & al tuttovenuto
meno , non potendo andar'piu auanti,
per il grande affanno , cadde bocconcin
terra , nella quale caduta e proud molta
aſprezza di quei birri crudeli, che lo bat
tcrono crudelmente , lo tirauano , & lo
ſpingeuano come ciaſcuno puo ſeco fter
ſo conſiderare, & imaginarli: percioche
eglino operarono verſo di lui tutto quel
lo, che el diauolo faceua loro venire in
fantafia. Ma veggendo quelli empij , &
fanguinolenti tiranni; che col batters
lo , coltirarlo , con lo spignerlo , & col :
calpeſtarlo non lo poteuono muouere
piu auanti,perche non gl'era quafi piu ri :
maſta alcuna forza, coſtrinſero vn certo ,
huomo,cheandava al Caſtello , a porta -l
re la Croce inſieme con Chriſto,manon
lo fecero per alcuna compaſsione, che;
cgling
DEL TAVLER O. 319
eglino verſo Chrifto haueſſero ; maper
vcciderlo piu preſto . & ancor perche for
ſe e'non fofle loro morto nelle mani ,
auanti che gl'hauefferoeſercitato contro
di lui ognimalitia,& crudeltà.Et queſto
huomo era gentile per ſignificarci con
queſto, che i Giudei non eranodegni di
portare la Croce di Chriſto , & inſieme.
mente figurarci anco queito miſterio ,
cioè che la fede , & la gloria della Croce
haueua a paſſare alle genti.
Oratione alPadrecelestiale. Cap.33

Onfidera hora, ti prego , o clemen


COtiſsimo
F padre el tuo vnigenito figli
nolo quante coſe egli habbia patito a
gloria tua per la noſtra redencione. Ve
di come l'amato , & folo figliuolo tuo ,
equale a teuella gloria, parinella poten
za,fia diſpregiato tra i Ladroni: & con
dennato alla ignominiola morte della
Croce. Riguardala perfeuerante obedié
za ; & patienza ſua;come gl'habbi'allegra
mente ad honor tuo ſopportato tutte
queſte pene,amaritudini, diſpregi , vil
>

lanie, ingiurie, & tutti finalmente gl'hor


ribili tormenti ſuoi & come egli fen
za alcuno aiuto ſopra le ſue humane for->
ze · eflendoriſi tutto conſecrato, fi fia tue
to voto , & conſumato per eflequire la
tua
320 MEDITATIONI
tua gratiſsimavolontà. Queſto è il tuo
caro figliuolo ,nel quale tu molto ti com
piaci . Queſto è ilvero Giacob , il quale
ſopportādo perſecutori da Elau, cioè dal
popolo Giudaico, humilmente camino
ſolo per lo Giordano col baftone della
Croce ſua,accioche con molte ricchezze
& gran frequenza d'huomini ritornafle
a te .Queſto è il vero Gioſeppe cariſsimo
tuo figliuolo , mandato dateper cercare
de ſuoi fratelli,e quali troud in Dotaim ,
cioè ne vitij & peccati grandi,il quale fi.
nalmente fu davna pelsimaBeftia , cioè
dal peftifero velenodella inuidia,diuora
to. Queſt'e Gıcfu paftor buono, il qnate
ha polto la propia vita per le fue pecos
relle; & ha cercato la perduta pecora con
tanto.aflanuo, la quale ( finalmente con
molto ſudore ritrouara ,lıberatra & trato,
ta delle brutture de vitij) amicheuolme
te lafipuoſe ſapra le propie ſpalle, & Pad
duſle aliouile. O padre miſericordioſiſsi
mo,cõlidera riprego,come il tuo figliuo
lo portaile ſolo ſul legno della Croce
peccati di tutto ilmondo & quello ( che
mai commette alcun peccato lauò col
fuo puriſsimo ſangue ogni ſporcitia , &
macchia noſtra, & le conſumo col fuoco
del fuo ardentiſsimo amore . Colui,che
tu haueui coſtituito Giudice , hauendo.
gla datatutta la podeftà del giudicare ,>

lo
DEL TAVLER O. 321
lo fuo grande amore a guiſa di fcelerato
è ſtato giudicato alla morte , & è morto
5

per riſccattare tutti e debitori.Pago tut


ti e debiti loro col prezzo del fuo inno
cente ſangue. O padre celeftiale quanto
riſplende la diuina imagine tuå nel fan
tiſsimo tuo figliuolo . Quanto bene fi
puo conoſcere per lo diuino verbo tuo
il pietofifsimo & paterno cúor tuo · Ho
ra certamente conoſciamo , che chi ve .
deiltuo figliuolo ,vedi lui , e te , & per
miſericordia del tuo caro figliuolo fia
mo certi, che tu ſei padre delle miſe
ricordie, & Iddio di tutta la conſolatio.
ne. Ecco padre dolciſsimo l'obedience
figliuolo fuo , ilquale ha hauuto tanta
fete dell'honor tuo , che per zelo ; &
amore della caſa tua ha conſumato el
ſangue del cuore, le midolle dell'olla ,
& è non altramente , che va guſcio ari
do, & fecco diuenuto per condurre tut
ti gl'huomini con eflo ſeco a te, e qua
li eternalmente t'amino , ti laudino , &
ti ringratino.Oime , che lono io,vil ver
mine della terra , che permio amore tu
non habbia perdonato all'vnigenito
tuo figliuolo . Quanto grandemête mi
hai tu amato ſignore, poi chemihai ri
comperato con tanto prezzo ? Et certa
mente cheſe miglior coſa hauefle potu
to penſareil tuo paterno cuore,tutto fa
rebbe
322 MEDITATIONI
rebbe ſtato io prezzo , & con modo det
la mia falute. Che ti renderò io , ò padre
Santiſsimoper tutta queita paterna tede,
benignità , & amore intimo , il quale tu
mi hai mediante l'unigenito tuo confe
rito ? certamente,che se'l mio cuore per
amor tuo fi potefle diuidere in tante par
ticelle ,ogni momento di tempo , quan
ti ſono fila di herba in terra , • gocciole
d'caqua in mare,ò minuta poluere d'are
na nemonti , e nelle valli', & potefle cia
{cuna particella lodarti ſenza mai punto
reftare con infinita gratitudine, e tanto
.compiacerti , ſeruirti, ſemplicemente
obedirti con gran diligenza, & degnamé
te riuerirti , & honorarti , & amarti pu.
tamente quanto è poſsibilea tutti e bea .
t1, & di piu ſe ciaſcuna particella poteli
fe patire per honor tuo , quanto ſi po.
trebbe deſiderare di patire fino al vlti
-mo di del giuditio ; tutta volta per que-,
fto non ti ſodisfarei in alcun modo, ne
renderei degna ricompéfa al tuo incom
prenſibile amore il quale tu m'hai per
I'vnigenito tuo conferito . O benignif
simo padre , altezza delle richezze ; pro
fondo delle conſolationi , abiflo di cle
menza , fonte , & fiume di gratia , ori:
gine d'ognibenc, abiſſo di santità, pa.
>

radilo di delitie , allegrezza del ciclo ,


fatiotà de bcati „ nel cuivolto defiderano
sa 2
gl'Angeli
DEL TAVLERO . 323
gl'Angelidiriguardare. Ecco , cheio ti
laudo , ti bencdico , ti ringratio , ti glo
>

rifico, ti cfalto, & ti magnifico, & tut


te le mie interiora conteflano , honora
>

no , & benedicano el tuo ſanto nome ,


1 poi che egli è tanto grande ſopra di me
la bontà , la clemenza , la gratia , & la
>

miſericordia tua. Et benche per eflerio


yn vaſo immondo ,macchiato, & imbrat
tato di molti vitij non ſia idoneo , ne de
.

gno di laudarti . Tutta volta , io ſono


coſtretto aa laudarti , & lo debbo fare me
>

ritamente. Ma, come potrei io mai re


ftare dalle tue laudı,non reſtando tu mai
di farmi bene? Per tanto ti degnerai d'eſ
fer laudato da me viliſsimo peccatore ,
non ti sdegnando tu donare a me negli
gentiſsimo ſeruo tuo ogni giorno tan
te gratie fpiritali , & doni o, e preſtarmi
tanta pierà , & fede veramente paterna :
Ecco di nuouo • padre amabiliſsimo,
che io ti offeriſco il medeſimo vnigeni
to , & cariſsimo figliuolo tuo nella vnio
pe del ſuo amore , nel quale tu lo mi hai
dato,volendo che predeflelanatura mia,
& finalméte fopportafle el ſupplitio del
la croce . Ne con tutto l'intellitto mio
poſla imaginarmi coſa piu eccellente ,
piu degna, & che ſia piu accetteuole alla
maeſtå tua. Ma io tiofferiſco anco el mc
defimo dolciſsimo figliuolo tuo nell'v
nione
324 MEDITATIONI
nione di quello amore , col qua le lui ti
s'offerſe per ſommo facrificio di laude ,
quando ſopra il legno della croce con
gran grido, & calde lagrimeraccoman
daua l'anima ſua pelle tue mani , & egli
ſommo ſacerdote entraua in Sancta San
étorum ſcoprendo l'antico vclo del ta
bernacolo , & confecrando e’nuoui lao
9

cramenti, non con ſanguedellebeſtie;


non col natural'olio vnto dal pontefice,
ma da te pio padre ſuo col olio della
eſultatione , & col propio fargue ſuo ,
pagando, &purgando tutti gli errori;
& peccati del popolo . Oltra di queſto
io t'offeriſco tutte le ſue grauiſsime fa
tiche , digiuni , orationi, vigilie , pre
dicatoni, & tutto quello che egli elle
qui nel operare la ſalute noitra .finalmé
te io ti offeriſco l'innocente morte fua
con tutti e meriti dell'acerbiſsima pafa
fione lua , & della beatiſsima & inteme
sata ſempre vergine Maria; & inſieme di
tutti e beati ad eterna gloria tua per tut
ti e peccati; vitij , & negligenze mie ,
per i viui, & parimente per tyttie mor
ti, per li quali tu Dio mio vuoi eſſer pre
gato , & io ſono obligato a. pregare ac
cioche il nome tanto cuo ſia laudato,pre
dicato , & honorato da loro in tutti e
fecola de ſecoli. Amen . ‫الروب‬

Giefie
DELT AV LERO 325
Giefwè abbeuerato di ficle.
Cap.32.

IſeroNcotal guila dunque( come poco ia


chriſto al monte caluario , luogo
1
effecrabile , vile, & diſpregieuole ,pieno
di puzzo di corpi, & ofta dimorti:tal che
da qlto ſi puo raccorre la morte di chris
.
fto effere fata piu ignominiofa,che alcu
na altra mai per quattro ragioni.Primic
ramente ; perche in quel tempo l'effer
crocififlo era vna forte di morte brut til
lima, & ignominiofiſsima,la quale a quel
li, che maluagiſsimi erono , conueniua.
Secondariamente ; perche il Signore fu
crocifiſlo nel mezzo di duoi ladroni, co
me de ladroni principe, accioche e fofic
vituperato per l'opere di quelli ,> & folle
altreſi reputato pari nella maluagità, poi
che eglera ad vna medeſima pena con
dannato. In oltre ; per eſſer egli ftato vc
ciſo, cflendo tutto nudo, nel puzzolente
luogo del monte caluario ;el che , non
a'ulaua fare ſe non a publici ribaldi. Fi.
nalmente perchee'fu morto nella ſolen
ne feftiuità dellapaſqua, comeſe la vita
ſua fofle tanto ſcelerara , & eflecrabile :
ch'e foſſe al tutto neceſſario leuarlo via
quanto prima delmondo, come quello,
che foſle grandemente odiato , & molto
aoioſo a tutti. Ma quãdo fi fu arriuato a
M
ONI
326 MEDITATI
queſto inonte Caluario , & che'l pio Si.
goore per la gran fatica., & perlo graue
peſodella Croce era affannolo , & deboy
Je , gh dettero come era coſtume di fa
>

re, a quelli che a capitale pena eron dan


natı) 7100,110n certamente dolee,ma cor
rotro , & acetoſo , meſcolato con la mir
rá . & col fieler Nel che quelli maligni,
& empij manifeſtamente moſtrarono di
quanto amaro , & velenoſo cuore e fof.
ſero contro diChriſto , poi che e non la
fciarono in lui , pure vn'membro impu
nito. Maanco.Chriſto Signore volſe pa
tire in tutti e ſuoi membri per tagar
noi perfettamente , che cramo in tut
ti e membri offeli . Et perche Adam pec
.

co per lo piacere del frutto victáro, 11 :


Signore Giefu volle purgare el peccato
füo con il tormento della beüanda di fie
le . Oime'quanti ſenon trouono hoga
gi, chenon tengono conto alcuno d'of.
fendete Iddio con il vitio della gola , &
diſpregiare la legge ſua,per la quale eglil
ordino , che noinon contentaſsimo i no
ftri poco regolari defiderij,ma piu preſto
rafrenaſsimo , & ſottometteſsimo gl'ap .
pétiti de ſenſiallo (piritojaccioche la car
ne mai allo ſpirito contraſtaſle , ma hu.
miliéte gli foſle ſoggetta, & l'ubþediſte . "
Oquanto e hoggi grande il nunieto di
quelli(lo Dio de quali è ilventre ,che em
pio
DEL T AVLERO 327
piono il loro puzzolente corpo, non col
mangiare vn pomo ſolo ,ma molti , & di
verli', & anco delicati cibi & offendono
Dio , & fanno del toipio dello Spirito
fanto alberghi di Uiauoli , non ſi ricor
dando della forma della nobile eflenza ,
& immagineloro. Murano la fimilitu
dine diuina nella fiinilitudine d'vna be.
Itia ;non ragionevole;& finalmente non
tengon conto di perder l'anima, & il cor
po per fodisfarealtaffetioni, & contenta
menti de ſenſi lóto . Questi, certamen.
te a Chriſto, Giçſu danno a bere non vna
volta folala beuādaacerbā,ma ogni gior
no gli porgandabere il fiele piu acerbo
di tutti:Colforo nelverd hanno dimenti
cato la fobriéta érler vn vero preparame
co tutte le virtú , trono della caſtirà ,
purità, & purgatione dell'anima,mfe del
la ſantità,via del cielo , ſcudo cótro a tut
>

te le tentation de deliderij carnali, & di


fciplina della vicx Chriſtiana:percioche,
fi come ilferpente antico gitto a teras
ta é primi 'noftri parenti mediante il
vitio della gola,coſi a lui fi ſpezza no le
armi facilmente per fa fobrietà'. Et per
chc efla natura è molto 'inchinata alla
malitia , & a piaceri de fenfi, & cerca ſc
>

ſteffa in molti modi , però é neceſſario ,


che l'huomo fpirituale in queſta parte
fi gouerniprudentemente, & con 2-mol.
M
NI
328 MEDITATIO
ta ragione,e dica col lanto Giobbe. Pri
ma che iomangi, io ſoſpiro . & nel vero
che ſi debbe andar al cibo (lecondo che
dice ſanto Agoſtino )non altramente che
a vna medicina, &con canta temperáza,
& difcretione debbeli pigliare ,che egli
ci porga aiuto al ſeruir'a Dio, & con tal
gratitudine che di ciaſcun boccone nere
Lulti lodedel benigaiſsimo Creatore.
Gieſu dinuouo èspogliato delle fueuesti .
Сар. 33.

I poi co molta crudeltà traffeto al


Saluatore i ſuoi veſtimenti,ſpoglia
dolo bruttamento ignudo,non altramen
te che quando egli vſcidel ventremater
no. Imperoche, fi come Adam haueua
rotto la legge ,coſi chriſto volle ſcancel
lare e'debiti, & i peccati noftri.Fuuinto
Adam , cercando i ueftimenti: chriſto
uinſe ſpogliato di eſsi . Per tanto ancor.
che il Signore Giclu , & della natiuità ,
7

& in tutta la uita ſua fofleitato tutto,po


uera , non di meno fu la Croce ci volle
moſtrare vn perfetto ſpecchio , & forma
della vera pouertà , poi chee'pati di ve.
nire in tal maniera nudo , che non gli
rimaneſle pur tanto , che e ricopriſſe le
fue honeftifsime, & vergognoſe mem
bra , de cola alcuna doueripoſare il ſuo
ſacra
DEL TAVLERO 329
facro capo . Ma fi comeegl'era venuto
“ nudo nel mondo , fignificando non ha
* uer col mondo alcuno commercio , cofi
anco nudo vſci del mondo , imperoche
egli dice cofi . Egle uchuto il principe
di queſto mondo,& in meno hatrouato
coſa alcun'a ,cioè che ſia ſua :certamen
te , che e viſie in tal maniera in queſto
corrotto ſecolo , che in lui non cadde
.

tanta cupidigia , quanto è un minuzzo


lo di minutiſsima polacre : Finalmen
te per maggiorefcherno, & vergogna fua
cofi nudo fu in Croçe ſoſpefo in prefere
za de faoi afprifsimi nimici , & fcherni
tori: percioche niuno a capitalpenadá
Dato foleua efter meffo nudo in Croce ,
ſe non chi foſle ſommamente malvagio,
& che per eſempio degli altri douelle di
&
ſpauenteuol norte eller punito. Adamo
ancora per hauere perduta l'innocenza,
ſollecito di coprirfi, &di ueftirfi;ma-chri
Ito fu ſpogliato , perche egli haueua con
feruato in terra , & ſenza offenfionealcy .
na la purità della innocenza : ne haueua
biſogno d'alcuna altra copritura Cop.
fidera hora ,anima mia,con internacom
pafsione, & con intimo dolore el dolcif
limo redentor , & amator tuo . Guarda
come el Re della gloria,chevefte, & cuo
pre tutte le coſe ,el cielo di nugole , &
gl'arbori di foglie ,la terra d'herbe ; & di
м 3
330
fiori:come egli è fino alla camiſcia guc
to de veſtimenti ſpogliato . Vedi ilSi
goor de Sign, fatto vero ſpecchio di po
uertà , & vergognati per l'auuenire di
mormorare, di dolerti, & mancar da.
>

nimo ; quando egla rè tolta qualche co


ſa , o quaodo tu le laſciato in qualche
interna , d, efterna -pouertà . Appara
quia ſeguitare Gieſu pouero , nuda , ab
bandonato, & diſpregia tutto quello,
che ha il mondo ; accioche tu meriti
d'abbracciare con lenude, braccia.el nu .
do Şaluatore , & effer ſtretto ſcambiquol
méte dagli ſuoi abbracciamenti , & di
vpirti ſeco in yo nudo amore . Confide
ra di gratia come la bellezza del cielo
diuien qui brutta, l'altezza del cielo s'ab
bafla, el chiaro ſpecchio della purità fi
ſcuopre ,come quello che non ha bilo
1.

gno d'alcuna copritura , concio fia che


in lui non era macchia alcuna la quale
haueffe bifogno d'effer coperta , percio:
checofi di ſe ſtello diſſe ilSignore. Chi
divoi mi riprenderà di peccato ? Et
non di meno nelluno ſarebbe ſufficien
te mai ad imaginarfi da quanto graue
dolore il ſuo pudiciſsimo cuore fofle fo
prapreſo, eflendo sforzato a ,ſopporta
re quella gran confufione , & vergogna ,
& maſsimamente ſendogli peceflario co
fi bruttamente itare in Croce nel coſpet
DEL TAVLERO 331
to della ſua puriſsima madre . Vi pre
go che qui noi conſideriamo congran
diſsima compaſsione , con quanta rab
bia , & aſprezza que crudeliſsimi cani
traeflero leveſti al fignore, le cui fimbrie
.haueuano fanato la femina in ferma del
Auflo del ſangue.Chi è qucl,che non veg
84,quanto acerbo fofie il dolore,& iltor
mento nel cauarli con tanto furore ,
crudeltà la veſta appiccata alle piaghe , '
& piena di ſangue; che ſenza dubbio tục
te le feritefi inaſpriuano ? Ciaſcuno con
ifideri ſeco nel ſuo cuore la grandezza di
queſto dolore . Et ſecondo l'operațione
d'alcuni; di nuouo, con incredibil tor
mento gli poſero ſopra la teſta la coro
na di ſpine, la quale prima tratia gl'ha
ueuano pereffer ella ſtata d'impedimen
to non piccolo nello ſpogliarlo , tanto
niun dolore con queſto li puo pareggia
re . Hor du hora elamina anima mia
jin quanto tormento ſi troualle. L'alle
grezza de cieli : guarda come tutto il
corpo ſuo dinuouofofle piagato , eflen .
doquelle fue ſacre ferite rinnouate tutte
verſando ſangue puriſsimo . Riguarda
comeil ſuo benedetto cap2, elquale etiã
dío dalle podefta angeliche deue con
ammirationc eller riguardato , & il ve
nerabile Giouanbatiſta haueua timore
di toccarlo : comeda quelli crudeli cani
M
332 MEDITATIONI
fofleafflitto,& concio ; mentre che quel
le ſpinedi nuouo ſopra la teſta portegli
glifeceto nuoue piaghe di forte che vna
ferita con l'altra fi coniungeua.cumfidc
raſti prego) comequel regal ſangue me
ſcolato col ceruello, da catte quelle feri
te traboccafle copiofaméte perla faccia,
per li capelli per lo collo , & infino in ter
ta, & come quel corpo disformato , tan
to miſeramente ſquarciato & lacero, che
non era altro , ch'vna traboccheuolpia.
ga , foffe eſpoſto al vento , & al freddo ,
& quafi addiacciato: c tu tra volta l'agnel
To manfuetiſsimo non folamente con
pacienza , ma ancora con gran deſide
rio fopportò tutto quefto crudele , &
horribile tormento .O quanto tremaua
cgli per lo freddo,gittado ſangue:O quã
to fi accrebbero & piu profonde diuenne
ro le ſue ferite,mentre chefurioſamente
gli fură tratti i vettiméti? Le piaghe s'ac
coftorono l'una all'altra,di maniera chel
pijſsim9,& amabiliſsimo Gieſu Chrifto
Signore non altro diuenne, che vna pia.
ga langue verſante. Quefto certamen.
te è vn fonte vivo di smiſurata pietà; dő
de abondeuolmente ne ſpáde tutto quel
lo,che noi poſsiamo defiderare. Certamé
teche del ſuo corpo furgeuano riui del
ſuo pretiofo fangue, el quale è il prezzo
della ſalute, & redentio noftra, Della buc
DEL TÄVLER 0 . 333
ca vfciuano parole ſacre , cibo de 1lno
ftre menti . Dagli occhi copioſamente
cadenano lagrime d'amore, che erano te
ftimonio della ſua bontà. Del cuore ſca
turiua amore ardētiſsimoel quale lo co
Itriofe a ſoftener tutta queſta crudeliſsi
mapena , & finalmente di tutte l'opere
fue trabocca abondeuolmente inftitutio
AC , diſciplina , & norma di coftumj;
per le quali non folamente træeſsimo
della paſsione fua el pagamento de no
ftri debíti,ma anco vnaperfetta , & com
piuta regola della vita noftra . Chi è
0

quel dunque di tanto duro cuore, che da


queſti tanti grandi benefitij non ſi muo
ua ? anzi non fia tifato all'amore fi
nalmente non ſolo fu ſpogliato il Signo
te Gieſu,maetiacdio de veftimétiprius,
cõe fe no s'hauelle hauuto più dinuovo
a veſtire,madeuesfi morirein quella per
uera nudità & in quella nuda pouertå .
Horfu hora,fideli tutti, pianghino tutte
le noſtremembra , imperocheil Signor
noftro qui ci è preſente,uerfando ſangue
da tutte le membra. Certamente che
Agnello innocéte volſe effet tāro brut
tamente ſpogliato , & priuo de veſtimer
tip ricoprire la noftra bruttura, & refti
tuirci la veſte dell'innocéza gia perduta pe
frode d'vn certo mal ſeruo . O quanto
croci ſopportò il pio gieſu nel ſuo cuore
M s
334 MEDITATIONI
vedendo l'odio , l'inuidia , la frode, & la
ſete fanguinoſa de crudeh Giudei , quan
to e ſollecitaffero di adattare la Croce ,
& ſollecitare eminiſtri , che gl'affrettat
Sero la morte :come quelli a qualiera in
teramente gran croce lefler coſtretti'z
veder tanto fpello innanzia gl'occhile
2 roil Saluator noftro Horlu hora ani.
ma miamettiti jagaozi a gl'occhi elSi
gnor faluator tuo, & paiati vedere Gie
lu ſpoſo , & gioia dell'anima tua un tan .
to miſerabil niodo arroſsito per lo lan
gue, piagato , inal-congips & colcuore
2

affannolo fare iu tue prefenza ,accio.


che egli { pofi tefperca per lua (pofas, ti
mondi, fani adorni,e tiliberi da ognide
bito.Etcõe potraitu ſopportar, diguar,
dare l'amato del tuo cuore tanto miſera
bilmente concio :Non defidcreraitu có
tutto il cuore , che e ti faccia tuttariſol.
uere in lacrime accio che tu pofla, laua:
re.con le tue lacrimeel corpo deltuo a
matore,ferito per tutto, & mandarlo da
ogni brutrura tefelice , ſe qualugche
midolla dell'olla, & ilangue deltuo cug
re fi poteffe tillare , & farge vaguento
col quale fi alleniffero, từtte le spiaghę
del tuo ſpoſo,& iltuo cuore cotto nel fuo
codell'amore diuenir poşefledilicatiſs,
viuāda , co la quale ſiaddolcifçla bocca
del tuo anjat o ,inafprita col fiele, & cola
ceco ,
1 DELIAVLERO. 335
ceto, & benche tu no poſla.co fatti elle
quire queſte coſe: tutta volta l'adempie
rai con tutta l'affetione, cio è al tuo ama
to baſteuole ,il quale tien piu conto del
cuorche dell'opere. Per tanto con gran
diuotione, & riueréza poſerai il tuo ama
tore in talmaniera lauato,& vnto nel ſua
uiſsimo ſeno diDio padre,accioche e pré
.
da al quanto diripolo , non altramente
>

che ſopra vn letticello molto piu ame


no,che tu non ti potreſti immaginare,ac
coſtando il ſuo lantilsimo capo, tanto
C
crudelmente dalle punture delle ſpine
trafitto, e tanto ſtato fu la Croce ſenza al
cuno aiuto , o ripoſo al pietofifsimo pet
.
to di Dio padre, comeſopra yn guancia
le a marauiglia moruido pſua maggior
quiete.Maritorniamo al dolcifsimo si.
gnore che ità qui tanto miſerabilmente,
& con crudeli 'sime pene tormentato.Vi
prego,cheſtapiamə tanto profondamen
te ne noſtri petti queſta tanto miſerabi
le imagine , che la non ſi ſcancelli maip
alcunadimenticanza dellamemoria no.
ftra. E ccito ancora qui credere quello,
che alcuni affermano Chrifto Gieſu., 11
quale mai relafiaya lo ſpirito fuo dallo
ftudio dell'orare, & operare, mentre che i
miniſtri s'occupauono circa el Õparare
la ſua morte;có leginocchia nude, & fan
guinoſe humilmente, & deuotanéte pic
M
MEDI TATIONI
336
gate in terra' col cuore , con gl'occhi , &
con lemani alzate in cieloa Dio padre
hauergli offerto el digniſsimo facrifi
tio della paſsion fua , per reconciliarlo
con la generationehumana conqueſte ,
o fimiglianti parole. O padre Celeſtia .
Je,eterno Iddio, faccitore del cielo,& del
la terra , & di tutte le creature , lo ti pré.
go, il quale ſempre mi odi , rice ui hora
cl facrificio , & l'offerta dell'vnico tu o fj.
>

gliuolo , cioè l'acerbiſsima pafsione, &


l'innocente morte mia , la quale hora
per amore deſidero di patire per tutte le
fceleratezze, & colpe del mondo percio
che io non vengo nel coſpetto tuo con
l'altrui ſangue, cioè di beſtie, ma ſpan
do il propio ſangue mio , prezzo & lodi.
sfacimento de debiti dell'huomo pduto .
Guarda , ti priego Santo'padre , l'humili
>

preghiere mie , la fatica , & dolor mio ,


& quefta ftefla duriſsima pafsione mia ,
& riceui benignamente la non meritata
morte mia, alla quale defidero fottentra
te per tutti e peccati de mortali per lo
grande amore , accio cancelli la merita
ta morte d'Adam preuaricatore : Con
uertafi, tiprego , l'ira lua in clemenza &
ap ri all'huomo perdutola porta del cic-.
lo , la qualepercolpa fua hai tante mi
gliaia d'anni tenuta chiufa , & conccdi.
gli per la paterna mifericordia tua el luo
go
DEL TAVLER 0.- 337
go nel tuo ſempiterno regno , accioche
per lui fieno inſtaurate le ruinedegl'em
pij angeli, & fi riempia la caſa tua ,& il
>

nomeſanto tuo fi predichi, & li benedi.


ca in tutti e ſecoli de ſecoli. Amen .
Giefu è confitto alla Croce. Cap. 34.

Compiute quelle coſe queicrudeliſsi


mitormentato ri rapirono molto 2
ſpramente Gieſu , menandolo verſo la
croce , la quale veduta fu dall'agnello in
nocente con grandiſsimo deſiderio laly .
tata, dicendo egli nel ſuo cuore. O Cro
ce beatiſsimagia tanto tempo ho delide
rato d'abbracciarti , trentatre anni ho
hauuto deſiderio di te,per operare ſopra
di te la ſalute degli huomini. O legno
pieto fiſsimo per lo qualehora li farà giú
ftitia, & fi pagherà il debito del preuari
catore. O legno fecondiſsimo,ſopra tut
ti gl'arbori benedetto , comequello che
solo ſei ſtato degno di portar il frutto
della vita,colquale ſigetterá per terra la
velenofa macchia dell'antico ferpente,
O arbore elettiſsimo lopra a tutte le pia
te eletto a loftenere il pregio del ſecolo ,
ſerui hora al tuo creatore. Riceuicona
mor ſopra te quelchedi niente t'ha crea
to.Di poi diſteſero ſopra qlla rigida Cro
fe crudeliſsimamente il piagato corpo
dot
338 MEDITATIONI
del non noceuole Agnello , con molti
colpi (non ſenza ſuo (miſurato dolore)
conficcan,loglı aila Croce con vn groffo
chiouo voa mano . O quanto fu inſop
portabile queſto dolore al fuauifsimore
dentore, la cui compleſsione era tanto
tenera , & cccellente, & che era giaputto
debole, & conſumato per quelle pene ,
che egli haueua fino aquell'hora ſofte
nute . Quanto queſti colpi, & crocific
fione gli penetrauano l'intime midol
le del cuore Quantoaffanno nelcuore
fopporto egli ? Da quanti graui dolori
fu egli ſoprapreto , quando quel grande,
& groſſo chiouocon miolta forza per le
vene, per li nerui , & per li oſsicelli,che
ſono nelle mani con incredibil tormen
to era confitto ? Ciaſcuno quiconfideri
ſeco fteflo ,quanto folle graue queſto do
lore , & perche quel chiouo era groſſo ,
& nó appúntato tiro inſieme feco la pel
le nelle piagha , & empiella, ' & 'riturol
la tutta , di maniera che il ſangue non nc
poteua vſcire. Et incontanente tirarono
ancora l'altra mino al foro, che era fatto
nella Groce, per altreli forargiela: ma
perche cl buco era diſcoito ,& ilcorpo di
chriſto per lo ſpandimento del ſangue,
per lo freddo, & per le pene , che egli ha
ucua patite , era non poco rattrappato ,
diftelero la mano fuacó vaa fune aſpra,
titenendo
DELTAVLERO. 339
ritenendo in tanto con gran forza kl
tra mano . & a queſto modo dirizzaro
.

: no le ſacre braccia di Chriſto con hor ;


ribil dolore , fino a tanto che gl'hebber
condotto , doue c uoleuano la mano , la
quale allbora fimilmente con un gran ,
chiouò trafillero . Di poi trapaflarono
jancora li ſuoi facri piedi con yno smiſu
orato chiouo , hauendoli prima crudelif
Simamente difteh : Gongdera hora ani.
ma mia el cuo ſpofo Iddio, & creator tue
come egli'è ſalito in ſul letto dell'amo.
re; quanto ampiameote egl'habbia di :
fteſele ſuebraccia per abbracciarti. Quá
to finalmeote egli tibabbia amicheuol
mente invitata , perchetuvadia a lui ve
fando quafi quelle paroledella cantica.
Vieni amé lorellamia , {pofa mia , co
lomba mia. Vieni dico nelle buche dels
da pietra', cioè nelle dolci piaghe mie .
Vievi perche glie gia apparecchiato ,&
fiorico el noſtro lerticello ornato delle
solate piagbe;&del pretiofo :sāgue'mio,
per tanto vienianimamia ,e guarda qua:
tepene habbi ſoftenute per te il tuo id .
dio. Yedi,ma co grande compaſsions co
mele fue lacro membra ſono diftere , in
diuerfe parti virate ,& laceratesi& cauate;
d'ogni bāda fuor:delle ſuegiúcure,difor:
te chepurvno non è nel ſuo luogo,ctur
si tacilmente fi poſlono annguçrare.Chi
fara
340 MEDITATIONI
fara quello che non fi muoua a compaf
fione perqueſto ineffabil dolore : O quan
to ero'no tutte le ſacre membra fue, & i
nerui a guiſa d'arco piegate,e tere,e tira
uonfi l'un l'a kero . O quanto ſi ofteri egli
tutto per noi; poi chee'non hebbe pure
yo membro ſolo il quale non fo le torto
con gran tormento , & parimente có grá
fatica, & occupato dell'opera della ſalute
noftra :percioche egli era in tal guiſa cru
delmente diſteſo , chevn membro non
poteua foc correre l'altro , eflendo tutti
preſi da vn dolore, & pena incomprenfi.
bile : Noi certamente, ſe riceuiamo pu .
Je vna piccola ferita,a pena fopportia
mo moderatamente vno, chela voglileg
gierin enre maneggiarc, & le piaghe del
le mani, & de piedi di Chrifto reggeua.
>

no,& fofteneuano tutto ilpeſo del ſuofa


cro corpo. Q in quanto miſerabil modo
fi rattrappauono le mebra, & nerui ſuoi
quanto erono perturbate, offeſe, & peſte
tutte le ſue interiora . Auanza queſta pe
na ogni capacità, & intelletto humano,
per efforelia itara -intollerabile, & effer
)

durata tanto tempo . Dịce per quefto il


venerabil BedalChe Chrifto,pēdencein
Croce confitte le mani, & piedi fi confun
mò con vnmortelenta , & perſeveró af
fai nella perla, non perche el viuere li fof
fe diletto , ma perche la paſsion fuanon
finifts
DEL TAVLEKO. 341
finiffe preſto: Diuenghiamonoi al quan
to partecipi di queſtaaccrbiſsima paſsio
ne,poi che e'noftri peccati furono cagio
ne di dare cotal paſsione al figliuolo di
Dio , & rendiamo qualche equivaleate fe
condo le noſtre forze al pijſsimo Signo
0 10 per li luoi tormenti,& quetto faremo
1 fe noi ci confermeremo a queſta crocifiſ
IC fione ( & ſecondo che dice Paolo ) ſenoi
1
crocifiggereno la carne noftra , & ivitij ,
& cócupifenze danneuoli,faccendo loro
refiftenza fine alla morte, & di forte la
mortificheremo per l'affecione della cro
ce , che noi non permettiamo , che re
goi nel noſtro corpo mortale aleú peces
to , & la noſtra concupiſceuol forza ſia
fortemente ſempre confitta al diuino ti
more . Similmente ancora ci conferme
reno a queſta crocifiſsioneſe noi ftende
remo noi ſteſsi largainéte ad efla Croce,
riceuendola , e tirandola dreto di noi
con tutta l'afferione , di maniera che
con l'Apoſtolo Andrea diciamo di cuo
re . O buona Croce deſiderata tanto
1
tempo, & giaapparecchiata, coll'ani-.
mp deſideroſo ſicuro , & allegro vengo a
te , cofi fimilmente tu rallegrandoti ri.
>
ceui me diſcepolo di quello , el quale ſo
pra te pēdette,pche io ſonoſtato ſempre
tuo amatore , & ho deſiderato di abbrac
ciarti , ma queſte coſe non a debbono
fola
M.
342
ſolamente intendere della Croce della
affitione efterna , ma d'ogni citerno , &
interno affanno , & noia, checon permiſ
>

fion di Dio ci auuerrà , ò tia pure perſe


cutizue, o perturbatione, è diſpregio
datoci dagli huomioi , o vero perdita
di cari amici , & parenti, ò dapno dicole
temporali , o tentationi dell'inimico , è
Yn'interno diſpiacere del animo del far
noipoco profitto .Le quali Croci tutti i
ceuendole fpontaneamente dalle mani
di Dio,in quelleci diftenderemo, dicen
do col ſanto Dauid. Elmio cuore ha defi
derato l'obbrobrio, & la miſeria. Ne ſola
meure ſofterremo, che ci fieno impofte
quefte Croci, ma ſpontaneamente le ci
leucremo a doflo crocifiggendo inſieme
niente nosit eſsi hauédoci ip diſpregio,
& in fcherno ,non ci ftimando niéte, Ipo
gliandoci, & finalmeute fiagellandoci.
El cbe auuerrà quantuache volte noi el
ſcudo dagl'alçri diſpregiati,da noi ſteſsi
ci fimeremovo niente,reputandociv
li,& confefleremocon tutto l'animo, el
ſer noicento volte piu vili, & meritar
molto piu d'effer difpregiati da cofi cc
cellenti çreature . & pariinente ancora
flagelleremo, tormeiteremo,& crocifig.
geremonoi ſteſsi, cioè che noi aggraye
remo la noſtra Croce , & la riceueremo,
dentro piu profondamente, eſercitando
ciin
DEL AYLER OA 343
ci in quella , fi comedice ſanto Giobbe.
ad lo parlerò nella tribulatione dello ſpiri
.

to mio ,fauellero con l'amaritudine del


l'animamia;verbi gratia: quádo al tutrą
30 noi faremoabbảdopati, & tarcmocolani
mo affitto, & col cuoreaffannoſo per li
ic peccati della vita paffata,ger lemoltene
gligenze,poſtre, 8 molți vitijper oõer
2 ſer noi molto proceduti nelle virtu ;al,
11 l'hora noi noapderemo ſubito a cöfcftar
II alleggeritidagl'a
ci per cagione d'efler
fanni, che queſtoè lo ſcacciar la crocej
& è cõliglio del diavolo, che dice.Scendi
della croce, & falua te ftello . Ma forte
mente ftaremo côfitti cô chrifto in ſu la
croce,ancora accreſcédo la croce noftra,
cioè, in queſto modo conſiderando con
3, eſlonoi in queſta angoſcia , quanto noj
habbiama ingiuriato,& difpregiato co
legrandiſsimejniquisa noftreelSigno
redelia Maieft , & comcnoli .vili vermi
ni habbiamo hauuto arditedireßftere,
ſpeſſo aa tanto Signore, & difpregiare la
volontà ſua, nchabbiamo hauuto timor
d'offender táto amabile, & fedel padre, il
qual ciha abbracciati co yno amor pater,
3 nosragunádo in noi.benefitij. Eſaminare
mo anco la smiſurata bõtå di Dio ,che éta
to potéte,che ſubito puo vědicarl'ingiu
rie,& ha ſopportatonó di meno tāto be
piguaméteglta nfa oftinata malitia,& di
Tpregió
344 MEDITATIONI
fpregio fartoli. Et gli ſteſsi elementi in
ueritá non potevono fopportar l'ingiu
ria del Creatore,ma non altramente che
i ferui di Dauid prouocati dalle villanie ,
& oftraggi di Semei fi leuarono'a farla
vendetta dell'ingiurie dell'oro Re;&
> il
pio Signore comando loro , che reſtaf .
fero dicendo . Laſciate che e mi faccino
tutto queſto oltraggio ; io lo riceuerò
Volcotieri; forſe fi conuertiranno , & did
uenteranno faui: perche io nonvoglio
la morte de peccatori,ma chcfi conuer.
tino, &viuino. Coficertamenteil Signo
se Giefu Chrifto perfeueró coſtātifsima
mente nella affitione fna, pendendo in
Croce in acHe crudeliſsime pene, &
non volſe fcender della Crocee per le vil .
lanie ; & beſtemmie de Giudei, ne per la
grandezza delfuo dolore , ma piu graue
mente(oltràtutti i tormenti ſuoi)s'afflit
ſe , rinnouando & ' riducendoſi nell'ani.
mo fuo tutta l'ingratitudine dell'huomi
ni , tutta l'ingiuria,& il diſpregio del pa
dre , e tutta la vendetta fi haueua a fare
delli empij, & che la fua paſsione in mol
ti non farebbe alcuno frutto . Oltra di
queſtoci conformeremo al caro noſtro
Crocififfo , che fi come egli fu innalzato
da terra in Croce , cofi noi dichiamo'có
fanto Giobbe.L'anima mia ha életto d'ef
ſer appiccata,& Polla mia la morte: & in
nalziamo,
DEL TAYLERO. 345
aalziamo,& volgiamo a Dio tutti e mem
bri nostri , le mani , gli occhi,e cuori,&
>

lc potenze tutte lodandolo ; amandolo ,


ciogratiandolo, & da queſto honorando
lo , & reuerendolo ; accioche tutte le no
Rre interiora benedichino Dio , & cutte
10 tofla noſtre dichino . Signore chi è li.
co mile a te ? Ma quando con tutte le no,
. stre forze, & con tutta la noſtra virtu fa
20 reno in queſto modo da terra alzati in
21
cielo , aſpettando la celeitiale rugiada
20 con yno aſletato affecto, & il dolce influl
ſo dello Spirito Santo , dicendo con Da
uid . Riempia i l'animamia come di lar
& do , & di graſlezzà , & la mia bocca lau
ili derà con le labbra della gioia : allhora cer
- tamente il Signoreci inſegnerà a canta
re vn'altra cãzone molto diuerſa da
UC que .
11 fta,fi comegia inſegnò a figliuoli d'Ildra
el in Babillonia ; percioche la noſtra gio
mi ja fi conuertira inpianto , & l'allegrezza
pa in dolore , eper lo canto di Sion.cante
remo conuocemeſta . Dio Dio mioper
ol chem'hai tu abbandonato lo gridero
d tutto il giorno , e tu non mi eſaudira ,
TO & queſto èèquel bcato Tolpendio,chee.
TO
lelleGiobbe , & la morte , che egli diſ,
derò, di forte che poi non poſsiamo toc
df care, nc il cielo ,,nela terra , mariman
S ghiamoſoſpel ifra l'uno,el'alcro;perche
terra a vn huomo tale è Croce, & hal.
la
348 •MEDII A Í roni
la diſpregiata,& il cielo è chiuſo , & non
poflono le nugole darle pioggie. Cofill
medeſimo Giobbemiſero , & abbando .
nato pendeua, quando edifle . Se io vo
all'Oriente, e'non appariſce :fe allo Oc.
cidente; io non lo 'conoſcerò ;' fe alla fi .
niftra,che farò io?not to apprenderò; ſe
ío mi voltero alla deſtra ,io non lo yé
drò Ma egli fa layia mia;&mi prouerà fi
come oro,che pafla per il fuoco . O vera
mente beara queſta Croce, & fagra folpe
dio : & quando noi haremo perſeuerato
in queſta miferabile fete di gridare, & di
piangere verſo il cielo ,ci ammorzerà la
noftra fete col fiele , & 'coll'aceto ,cioè ,
in cambio della dolcezza della deuotio,
ne, faremo da acerbi, & immondi penſie
ti ſoprapreli, & all'hoſa di nuouo con
Giobbenoi ditemo.Quelle coſechepri
nia non voleua toccare l'anima mia, ho
ra per l'angoſcia fono e cibi mici , fimil.
mente ſe io dirò . Il mio letticello mică
Colerà, & mi conforteri parlando meco
nel mio lecto , tu mi fpauencerai perli
fogni, & mi percoreraidi horrori per le
vifioni, cioe fe noi vorremo ritornare al
li eſercitijnoftri ne fetticelli del voſtro
cuore ſeparato, t quieto , doue noi fole
uamo con l'amante anima tutte le'notti
cercate il noftro Iddio , & riceuere aflai
bafci fecreti, qui tu ciſpauenterai cõ for
me
DEL TAVLER O.
347
1 me terribili, immagini , & fintafime tar
taree, & infernali. Finalmente, coſigran
demente abbandonati non hauendo pu
0 reuna minima cola , doue ripoſare il ca
ponfo , in che luogo hora ftaremonoi?
>

In che coſa potremo noi pigliar qualche


cófolationeEccerto, che coe săto Giob
be dice nella Croce nnoftra ,dicendo. Que
fta è la confolatione mia , che quello che
m'affligge di dolore non mi perdoni , &
quel che ha cominciato egli ſteſlo mi có
fumı? A queſto modo ce-tamente ſot
toporemo noi ſteſsi a pericoli, &eſporre
mo le noſtre vite o l'amor di colui, che
per amor noſtro poſe la fua, & in cotal di
sfacimento ci confecreremo tutti a Dio
dicendo.Signore nelle tue mani , e nella
1
tua volontà io raccomado l'anima mia
hora, & sépre .Ma ritorniamohora al let
ticello dell'amato , cioèalla Croce fanta,
nella quale il noſtro amore futanto mi
ſepabilmérealzato diſteſo . O in quáci af
fanni'era poſta la dolciſsima madre di
Dio ; & vergine Maria? Quáto percoffero
il ſuo pietófifsimocuore,& tutti que cel
. pi de martelli, che ella'vdi , quando el fi
>

gliuolo era crocifilloiquanto portò ella


in ſe ſteſſa tutta l'immagine dellaCroce
al tutto in quella ſcambieứólmente im
preſla, & quafi in ella trasformata:Et non
è dubbio , che per la gran paſsione el
la
NI
MEDITATIO
348
la non fofle inſieme col figliuolo con fit
ta alla Croce , & patiffe intrinſicamente
cio,che di fuori efternalmėte pati Chri
fto ; ftiamo ancora noi vn poco con la
pijſsima madre preſſo alla Croce ; egli è
bene, che noici fermiamo vn poco qui,
poi che qui furgono e fiumi delle gra .
tie , & doni ſpiritali, & noi ancora con
l'afflitta madre Maria (ſe pur noi fiamo
figliuoli della gratia) aſpettiamo d'efler
nell'intimi delle noſtre anime piagari
di dolore , & compaſsione verſo la cru
del paſsione di Chriſto , eſſend'egli fra.
cello , carne , & ſangue noftro , & ſieno
i noftri peccati quelli, per gli quali eglė
cofi aflitto : lagliamo ancora noi con
ardente amore , & deuotione ſul letricel
lo del noſtro amato ,poi che egli ci aſpet
ta con gran deſiderio, & diftende ampla
mente le ſue bracciaper abbracciarci , &
ha chinato il capo per baſciarci, alzia
mo ancor noi verſo lui tutte le potenze ,
& membrą noſtre, accioche noil'abbrac
ciamo amicheuolmente con amore , &
lo ftampiamo ne noftri cuori con deuo.
tione, & reuerenza , dicendo con la ſpoſa
ne cantici de cătici. Il mio amato è a me
vn picciol faſcio di mirra , & dimorerà
tra lemie mammelle; il cuor noſtro'fia a
lui vn grato guanciale,doue ripoti il fuo
facro capo; el quale grandiſsimo pezzo
ſeaza
DELTAYLE có 339
fenza alcuno foftenimento pendette con
grandiſsime pene. Non paſsiamovni
prego , questo beato letticello della fans
1 ta Croce , pche eglie ilnoſtru letticciuo.
lo ,macerchiamo inſieme con la ſpolu
dell'amorecop le fiaccole accefe nel no
. ftro lecticciublo quello che l'animanos
1 ftra amas percioche tutto quello , chein
lui ficrede d'infermo , lo preſe da noi, &
per noftro amore ; & la ſua infermità e
1 la ſalute, & :lamedicina noftra . Ma hora
.

con tutto l'intelletto noftro : efaminia


mo l'eccellente miſterio di queito vene:
0 rabilletticello : percioche tanta, etanto
smiſurata è la gloria della Croce , che
niuna coſa è in quella , che manchi di
miſterio . Primieramente l'è compofta
diduoilegni,e qualiſignificano gli duos
teſtamenti; percioche tutto quello , che
il teftamento vecchio figuraua innanzi
bauere ad eſſer colli ſcritti, & collefigu-3
re; tutto queſto ci ha moſtroi nel nuouo
ciler co fatti adempiuto . Certaméte que..
fti ditoi legni ſono congiūti inſieme có
la ferma fede di Chriſto , come con vn
forte chiouo , & fono ſuggellati col ſee
e gno della immagine di Chrifto . Et la
propria Croce ſanta ha quattro canti a
guila d'un vero letticciuolo, ſopra quali
furono diftelie'ſagrátiſsimimembri del
figliuolo di Dio , accioche chiaramente
N
340 MEDITATIONI
di quiconoſceſsimo, che egli con certo
amore abbracciaua tutta lageneratione
de mortali,cio è tutti gl'huomini, & che
aguiſa diferuentiſsimo amatore dilide.
raua tirare nel fuo letticello ogn'vao da
quattrocanti deimondo :percio che egli
émorto per tutu ., & indifferentemente
diſidera Laluare tutti gl'huomini , la
qualcofamoſtra apertamente la ſteſſa
forma della Croce ſua,perche la parte ſu
periore'ſua fignifica ;lui hauer voluto ris
Itorare la rouina delli Angioli , la parte
inferiore, liberardel limbo e padri,la par
te del lato deſtro, difendere , & benedire
gl'amici fuoi,la partefinjſtra dipota , lui
hauere voluto tirarc, & conuertire i ſuci
nimici, e tutti c peccatori, nella eſtremi.
à fuperiore ,& fignifica l'apritura del cic .
Lo,nell'ipferiore,la deſtrutione dell'infor
no,nella deſtra, lo ſpargimento dellagra
tia netla finiftra, la remiſsione de peccati.
Ma ingegniamoci di ſentire ancora in
noi, ſecondo la dottrina dell'Apoftolo ,
tutto quello che è in Chrifto Gieſu , cioc
confermianci fpiritalmente a queſta cro
ce , che noi habbiamo detto , per prepa
rare a Chriſto nell'anime noſtre vn dilee
teuole letticello , ornate diquattro can
ti. De quali vno guardi in fu , l'altro
in giu , il terzo in drieto ; il quarto ia
fuori : Queſti certamente ſono quattro
fenticri
DELT AVLE RO
341
fentieri della vita , li quali non ſolo ci
conducono al paradifo , ma ancora cias
dornano d'vna tanto diletteuol bellezza
che noi diucaţiamo a Dio fteſlo va para
diſo di piacere , & a guiſa di quel terrefte
paradiſo eſchino di noi quattro giocon'
diſsimi fiumi fino all'eterņa vita furgen
ti. Iltupremo carico di queſto letticello ,
övero:l'eſtremità ſuprema;e che non deb
biamo ſpiegare,& porgere a Dio con tue
toil noſtro potere inoftri cuori, & cucci
e defiderij noftri nello amorc, nella grao
titudine,nella lode;nella reuerenza, &fic
milméte conſegrarglici,i & vbbidirgli, o
vero ftargliſoggetti , di maniera che in
tutti i te momenti noidefideriamo di da
re a Dio tante lodi, & honore quanto
jutte lecreature potranno mai deſiderar
di dargli in tutti e ſecoli de ſecoli. Ne
3 per queſto ancora ci parrà hatereſoddie
sfacto al noſtro afletato 'defiderio , per
1
chcancorapreghereno hamilmente dio
che egli fteſto li degni di dar perfetione
alla ſua lode,alla quale niuna crcatura
>

puo dar compimento , ne capirla . L'ia


fima ftremità è chenoi tanto profonda
mente con grande humiltà ci abbaſsias
mo, ci humiliamno 'ci cuffiamo ; & ci
ftimiámoyn niente , che non folamenre
penfiamo d'efler piu vili , & indegni pec
catori di tutto il mondo , ma che noi
N
342 MEDITATIONI
deſideriamo ancora di effer tenuti cofi
datutti ;, & che tale opinione habbino
gthuomini dinoi: certamente checia
Icuna douerrebbe tanto gettarſi nel pro
fondo , & di maniera annullarfi , che Id .
dio son la poteſle innalzarecon tuttiç
fuoidoni , Burgratie fpiritalis;& quanto
piue fofle ripieno di piu larghi;& copio
I doni , & gracia di Dio,tanto douerreb
be piu amplamente abbafiarli ,& humi:
liarli , & tanto maggiormente predicare;
& fodar la banta di Dio , marauigliando
I ſeco medeſimo , che Dio eccellenre , &
gloriofo fitfia degnato d'efferfi pure vna
volta ricordato,o al máco operato qual
cola mediante yn vermine tanto difuti :
le, tantopouers, & táto piccolo. L'eſtre
mità che riſguarda il di fuori è chic noi
eieſtendiamotahto largamenteverſo le
creaturetutte ,che noi comprendiama
ogni coſa, & abbracciamocon vero amo
te tuttiquelli, che ſono ir cielo , in ter
ra, & nel purgatorio ; & prima certa
mente abbracceremo con amabile fàuos
re quelli [pirici beati', che ſono poſtiin
cielo , rallegrandoa infiememente con
efsi della loro glona , & non altrimenti
ringrariandone Iddio , che ſenoirſteſsi
la godeſsimo. Dilpoi di maniccarabbrac
ciamo per compafsione l'anime che ſo
Áo del purgatorio , chenoi tanto infica
memente
1 DELT. A VLERO 343
memente cidogliamodelle loro pene,
& tormenti , comeſe noi tteſsi le ſoppor
taſsimo , & diamo lord quell'aiuto , che
noi.poſsiamo. Inoltresnel térzo:luogo
ci diftenderemo verfo tutti glihuomini
viuenti, abbracciandoli com yoda chari
tà non eſcludendo coſa alcunia:,'& aiute
jemo,& fouueniremo ciaſcuno fecondo
jlooſtro petere , & faremo queſto con
tanto effetto discuore , che poi ci dorre
mo, ſe alcuno,ſarà , che non fiai aiutato
da noi, & faremol'operenoftrocon tan
to grande amore, che noideſidereremo
tanto digiouare a tutti , quanxoliandi
fefsi Finalmente dimanièraci voltis
mo alle coſe di fuori, che fempréci ti
wanghino di dentro ó almeno che por
siamo ficeuernoi ſteſsi dentro ,.qùan
do noi vorremo ſenza inpedimento ; &
Già il noſtro wſcire di noi vo vero entra .
re. Finalmente( & èquefta quella eſtro
mità, che riguardaidentro. )debbiamo
2

prouare tutte le nostre potenze inte


icon Mosè tāto altamen ..
riori infiemeid
tealla ſecreta, & vnica quiete del noftro
cuore con lo ſtare nella folitudine, ovo
ro neldeſerto fino a tanto , che noi ham
sen campata , & perduta ogni moltipli
cità, & inquiétitudine, & inſieme colme
defima Moſeperuerremo al marauiglio
fo volto di Dio ,douc allhora nel Glenti,
: ! 1 :. N 3
344 MEDITATIONI
aſpetteremo il Signore & quiui di gia v .
diremo l'interior voce di Dio che chia
ma nel diſerro. Apparecchiate la via del
Signore, & dirizzate c'fuoiſentieri . Di
iquefto diterto parla il Signore in Oſea ,
& dice.lo condurrò lei,cioè l'anima ama
te, nella ſolitudine , & quiui parlera al
cuor ſuo . Queſti ſono i quattro canti,
IÓ 0.00 quattro cornidella fanta Croce ,
- & del letticello dell'amore ,& nel verd
chiunche harà ordinato., & preparato il
fuo letticello in queſto modo potràinui
tare con fidanza Chriftoamator füo con
l'anima amate, & dires. Vieni amormio
-percioche il noſtro letticello èdi fiori
abondcuole.

.
1. Oratione 4 Giefu Crocififfor
" 90
-- Cap.35.
" OVI ?

Gieſu paradiſo di delicatezzc,chia .


Opre,apri
ue di Dauid chechiudi , & niuno a :
& niun ſerra, diftendi le braccia
della diuina clemenza, & gratia tua , & ri.
-ceui me miſéra creatura tua,che fuggea
te tutta affannofa,& piaugendo, & tremā
do a guiſa di timida pecorella, cinta d'o
gni intorno damolti crudeli Lupi;végo
a te paſtor buono , quale hai poftolavi
ta tua per le pecorelle: A primile tue
sacre piaghe, acciocheiomivi dafconda
détro, & fia difeſo da l'iąfocate armi del
uimico
DEL TAVLERO 345
nimico.Abbracciami( fi cõeluolc la ina
dre piecoſa il ſuo figliuolo malato ) có le
vifcere,& 'co membri della tuaimifericor
dia e quali per lo grade & puro amortuo
volefti che foſſero permio amore tanto
crudelmente difteſi ſulla Croce, & confit
ti con chioui di maniera che tutti vſciro
no delle congiunture loro ,& furono in
talmodo diuclti fuora de lor luoghi,che
tutti facilmente fi annoúerauono, & cofi
con tanto dolore fofti conficto all'arbos
re della vita con le mani , & con li piedi,
che tu ſtracciatsi la ſcritta dell'antico de
bitocoltuo innocente fangue,& confic
caſsi alla Crace , & cancellafsi il pleccato ,
el quale haueuonfatto e noftri primi pa
rêri diftédendo le lormani alfrutto рpor
jbito dell'arbar della Icienza del benc
& del male. Ammorza ancorain metus
ti e deſiderij della carne & cioche èini me
di propria voõltá,di fuperbia , & divitio
fa inchinatione; ſpegni in me tutti e vitij
& cioche dispiace alli occhi della ſantita
tua, & di nuouo eccita in meyn buono,
& coſtante fpirito , & vna volontà di efer
citaretutte le virtu. Innalza tutte lepote
ze mie peramore,accioche io amicon
tutto il cuore teDio creatore , & Salua
tormiv , ti lodi , ti ringratij , & ho
nori . Ne alcuno membro mio reſti
mai di benedire, & magnificare il tuo fan
N 4
346 ME DIT AIDONI
to nome. Riforma , & fionuoua mein
ftrumento tuo, el quale io ho deftrutto,
& di maniera rendiloti foggetto , accom
modato, & obediente, chetu pofta ope
far tantocon quello ad eterna gloria tua
fiberamente, diletteuolmente, & eſpedi
tamente ſenza alcuno impedimento ,
quinto tu habbi mai operato in alcuna
mortale creatura , percioche hauédo noi
a tratta da ucna delta corrutione dalla ras
dice dcl peccato de noftri satichi padri,
fiamo per queſto inclinatiad ognimali
tia, ne può queſto ſerpentino veleno , &
vitiofa inclinatione eſter cucatal,fenon
per il diuino miſterio della tua sāta Cro
ce ; & feo fapienza eternajla natura hu.
mana pofta ancora nella ſua primadi.
gnità, &con quella dimorando non pof
letre perſeucrare nella ſtabilitá , ma cad.
de.Quanto manco io gia corrotto,& vi
tiato potrò innalzare mefteffo fopra di
imecon le mie forze?Ne pouròcercamen
to ſenza la grandiſsimamifericordra tua
rinnouarmi alla prima innocenza mia;
ma farò come vn'acerbo parto gettato
via dalla ſua madre con etetno dolore.,
nella quale ogni fatica , & dolor delpar
to fi fostiene ſenza frutto . O Gieſù buo .
no , ſe tu m'hai amato taotoi; quando io
era giaperduto , che cu mıriſcattaſsi col
tuo pretiofo fanguc , &fottentrale per
amor
DE TAVLEN 6 . 347
amor mio allamorte bruttiſsima ; quan
to mancosmi lafcerai tu hora in alcun
-modo perire , & eller vana in mesogni fa
tica ;;& dolor tuoi clenvercilisimo:Dio .
eccoche io tutto deſidero Hilferuiftis, &
obedirciiconogni mia ficulca.Matuche
niihai coricedurà queſta volontà , & .de
fiderio buono mi douerraiiancara daxe
l'effetto dell'operar bene, percioche da
te viene ogni noftro bene z & non fola
1 mente ci concedi'il volore ; & l'operare :
maancoralá preparationedelcuore , &
il deſiderio dellhauerbabnya volontà; &
. che coſa in uericàhpio dame teffo che
0
hoio poruro trarte dalla radice del peçe
cato originale , fe pon dghi corrutione,
& vna cattiva inchoatione ad ogni ma
le Però ſeinime è altro che queſto , lus
to è opera tua,o fignoru,& tutto vien da
te fonted'ognibene, perche tu ſei giu.
si fto ,& fanto in tuttelopere tue.Amen .
bu ?? ! SIJEVI. ongi pristoj 9?
od 9.01.01.bingiqilol
E,
oli Gieſueleuato in alto con la Croce
0 Cap. 1,0K 136.
F1 ‫دو‬. .. ‫از‬. ‫رود‬ 5 !): . ‫ه‬
Er tanto, poilbhegl'hebberoconfie
crudeliſsimi carnefici con fürore lo leuo
. rono infieme con la Croce in alto, & bac
1 terono quclla fantaCroce ,ferociſsima
3 NS
TION
348 MEDITA I
mente in fu una pietra ,& la laſciarono
cadere in terra dimaniera ; cheper que
Ita caduta tutte le membra , & l'interio .
radi Chrifto iafeme ſipercofleto ,& .per
il crudel dolorc fi commoflero , come
quelle che primaerano molto intitizzas
té . Ergia qui quelle facre piaghe delle
mani , & piedi a guiſa di footi, comin
ciaronoimpetuolamente a vſcire,& abo
deuolmente a verſare . Certamente che
queiti fono cquattro fiumidel paradiſo
e quali vſcendo del luogo del piacere an
naffianbreuetala terra O afecati,venite -
cúrci all'acque, attignete i hora con allo
grezza dalle fonti delSaluatore , fricciate
horail mele della pietra , & l'olio & ving
del fallo duriſsimo,comprate ſenzaarge
to ; & ſenza alcun baratto il vino, &illat
te . Nel vero queſtaè lapietra angolare
ferma , & falda da Giudei rifiutata , ma
sletta dalle genti, la quale.Iacob padre.ce
lefte alzò in ſegno di gratia ,& di clemen
za in titolo della pace ripiena dell'olio,c
della mifericordia . Venite , quanti che
fiate amatori di Dio,fagliamoſul monte
del Signore, poiche egli ègrandemente
fecondo,& grallo, & ldi delicatezzeabon
deuole : Percioche il fiume del piacere,
che eſce del mezzo del paradiſo , cioè
del ferito coſtato di Chrifto , l'ha tutto.
bagnato . Queſta dla xera terra di pre
miſsione,
DEL TAVLER O. 349
mi(sione,che produce latte , e mele , qui
fi moſtra il grappolo appiccato alloſtipi
te . qui certaméte é la pietra percoſſa due
volte con la verga, la quale non ſolamen
te ha verſato acque yiue, maancora riui
d'olio di maniera , che tutti quelli, che
vengono aqueſto monte,ſono fantificati
& dicono con l'anima amante. Olio Ipar
ſo è il none tuo . Queſto è ancora cyn
vaſo pieno d'oliodi gratia, mandato dal
padrein terra , accio checon quello fof
le fanato l'huoma infermo,il quale ſcen
dendo da Hiçrufalem in lerico dette ne
ladroni & fu ferito da loro con piaghe
mortali, nel quale ancor fi conteneua
il pregio della noſtra falute , elqualva
ſo inuerità non fu ſolamente forato in
piu luoghi,ma etiandio tutto sfondato ,
di maniera , che a ciaſchuno è lecito ar
tigaerequanto evuole, & queſto teſti
monia Chriſto di ſe ſteſſo , dicendo . Io

ſono iparso a guiſa d'acqua, & benche'il


vaſo fia piccolo , tutta volta egli e pieno
eftendo benedetto daDio ; dimodo che
mai glimácheràil liquore di alto olio ,
fino a táto che durcráno vafi,chelo rice
uino , & per queſta cagionc, fu Chriſto
eleuato .),accioche il nimico con tutta la
ſua vircu foffegittato per terra.fu alzato
& eſaltato dallaterra pertrar noi drieto
a fe da tutte le cupidita terrene ; fu lewe
N 6
MEDI TATION I
350
to in altojaccioche guardandolo noi,ſue
vagabonde pecorelle,da lontano , ci ri .
duceſle a ſe accennandocon gl'occhi del:
la gratia , & mifericordia, & finalmien
tefu leuato in aeres per purgarle da dê
moni , fi comdeglihaueua purgata la rer
macon lofpandere il ſuo pretiofo
fangue
& per rendrrei infiememente ( ficure i
viaggio del cielo : Fu ancora con vha
delle eſtremità leuato in alto rimanen
do l'altra, in terra, & cofi fofpelo fra am
bedueper voire la terra col cielo , cioè
gl'huomini con gltAngeti, ftabilitat
Foro la pace, & a noi co fátçi-moftrate
hihauere ad efter eternoreconciliatore
& pacificatore infra ilpadre &l'huomo,
per la quaþcoſa egli s'oppoſe come vn
forte muro perla caſa d'Isdrael contro
Vira diDio , riceuendo in fotutti e col.
pi del furore, & della vendetta diuina, di
maniera che egli fu piagato di molte
mortali ferite . Hora lunque voi tutti
fedeli,contemplate ilvostro Saluatore,
il Re & il capitano,che cobarte p voi &
vi libera da voſtrinimici, & vi rēde la vía
priſtinaliberta.Gia è ritto il fegno della
vittoria, iltriofo della Croce,ſotto delqua
Jenoi habbiamoa guereggiare;& quello
ci difenderà da tutti gl'oſtacoli, & impe
diměti.Per táto rallegriamoci,facciamo
tefta,gloriamoci nella croce fantadel Si
" gnor
DEL TAVLERO. 351
gnor nio Giclu Xpo. Queſto èil baſtone
col qualefu percofto quel forte auuetla
rio , eleffein tal modochrifto queſta cro
ce,che co queſta fola volle gertarperter
ra'ilſuonimico diſpregiando ogni altra
forte d'armiQuefta fudalai tāto amati,
che per cercarla fcele fino in terra, concio
Ga che ecieli non producono e legni de
queſta forte:& ppoterabbracciarquelta
non dubito púto di partirfi della gloria
& allegrezze fue, & ítar fuori del livoire
gno in efilio ,& ſortentrare finalmente
>

* ad ogniignominiofa pena, & noia, li co


me dice Paoló.Guardiamonellautordel
la fede,& conſumator Gielu ,il quale pre
poftegh ehtontento, ſoſtenne la Crol
cé , diſpregiata thunana vergogna, anzi
ogniafflitione, che quindiglipotefte au
uenire. Etcheil Signore foffe crocififlo
non dentro nella città , o nella caſa; ma
fuori nel campo e fignifica queſto ,luino
effer venuto ſolo per ricomprare la cafi
d'Ifrael, ne effer'motro ſolamente per il
popolo Giudaico, maperlo mondo ruc
Có cofi fi leggenella canticadouce dice.
to fono ilfior del campo , & ilgiglio del
le valli, nõ fi chiama giglio deifhorto, &
pofto, & creſciuto per diligézahumana,
peio che egli fu produtto divna terra no
lauorata , cioè dell'Intatto ventre della
vergine Madre. Egli è ancora no agnel
ONI
352 MEDITATI
lo ſenza macchia , & va giglio candido , il
quale ci produſe la valle delle lacrime,
quádoegli offerſe a Dio il primo frutto
co nuouabeoeditione,la quale eftédo pri
mamaladetta ,noproduceua ſe poſpine,
& triboli.Quinci ,nel vero ,poſsiamo co .
fiderare el Signore hauercidata labeni,
gnità ſua, quando la terra noftra mando
fuora il frutto fuo ,& che la verità naſce
della medefima terra noftra.Quefto cer
tamente è vno elegante giglio della no
ftra valle fplendente di bellezza & che
illuſtradel fuo ſplendore tutto il mon .
do,& l'empie dell'odoredella virtu ſua,
dal quale furgono ramicelli d'oro, çios
la ftcffe diuinità aſcola ſotto le candide
foglie della ſua humanità. Rallegrifi ho
ra la terra noftra ornata d'un frutto tan ,
to bello . Reſtidi pianger la nostralacri.
mofa ualle : perche non ſi chiamerà piu
per l'auuenire ualle, abbadonata, fterile,
& maladetta, ma fertile, & graffa, & cam
po pieno benedetto dal Sgaore ,'perche
quella che primaera macchiata (hauen,
do guſtatoil veleno del ſerpente) hora e
purgato col balſamo del pretiofo faqe
gue diChrifto,& fatta feconda della cele
Itial rugiada per lo ſpargimento dello
Spirito lanto,di maniera che ella non ha
prodotto.vn giglio ſolo ,mainnumerabi
li,in fra quali l'animaamāte dicepafleg ,
giatui,
IDELT AVLERO.
giarui , & pafceruifi il ſuo amatore353
per
che tanti gigliha prodottila noſtra yalls
quanti huomioiſono in terra mondi di
cdorel,& di Dio amatori , & don.quefti
con grads-diletto a pafce los fpolo , qui
giocondamente pafleggia;quicon gran
defiderio ſta prelente, l'efler qui fonolo
vivandedelle qualivolentieriifzciba,ao
cioche ,fi adempia la volontà pateroad
Ma , in uerità , che comparatione e dal
tuttie gigli,a quello giglio fingulare,del
cui ſeme tuttigValtri ſono nati; hanno.
siceuutb daslui la forma dla bellezza , &
l'odore, anzi cercamente con l'odore del
quale fi ſcacciano e ferpepti, & ognicar
rutione :Perá a guiſa di pecchia diligeix
te voliamo ftudiofaniére da quello , trao
paſsadi
do piagain piaga ,pe cerchiamo
di pafcercialtroúc,ĝtte fono abödantiſsi
medi mele, che in veritàchealtro lono
le facre, & dolci paroladiXpo, checglidit
fe fu la Croce,che fuaui fiori furgenti dal
gabodel giglio,cioèdalla fanta Croce? E:
quali,ſe.noigli criteremo diligenceméte
potremo quindi fucciareil mele. Cofian
cora il Sig. Giefu èquel diuino lumcin
terra dal celeſtial padre mädato , il quale
ftette certamente naſcoſto ſotto il valo
della humile humanità ſua ma horafinal
mente fu eleuatoin fu il cãdegliere della
Croce , acciachetutti quelliche ſono
ſotto
354 MEDITATIONI
ſotto la caſa della chieſa fieno allumina
ti . Forarono queſto vaſo in piu luoghi
e Giudei , & cominciò quéito lume a ye
>

derſiperle feffureifne dichnänrietari che


1
vna caſa tenebrofa aslui vicini alluminaz
ta al tutto da luoi raggi» gridò con que
davoce. Signore ricordati di me quan ,
docu farainel regnoi tuo ; &ſee futanta
laforza , & poterdi quefto lume, che rin
fplendette per le feffare, che harebb'egli
fatto ,ſe tutto il vaſo foſſe interamente
aperto,& ſenza alcun mezzo haueffe po
tuto fpargere il ſuo fplendore's Sarebbe
fi potuto vedere nogiun ſolo alluminal
to , mamolire quali percotendofi e per
ti, & gridando, & gemendo ,& piangendo ,
harebbero detto. Veramente chequefto
huomo era figliuolo diDio , percioche
coc noi leggiamo , che dopo la morte di
Gioſeppe moltiplicarono e figliuoli d'I.
sdracl, cofidopo la morte di Chriſto creb
be il numeroide credenti. Ma ritornia
mo al piagato corpo di Chrifto , & veg
giamo con vo cento affetto ſenſibile di
compaſsioneda che tormento e fofle cir
condato ,comequelloa cuiaon era rima
fo membro ,chenon follefta cóicauato
7
con ſuo grandolore del luogo fuo:10
quanto grandemente gli doleuano le
braccia cofi crudélmente diftefee Quan
to pungcuano il cuore fuo o tormenti
delle
1 DALIT AVLER O. 355
delleferite, le quali tanto tempo hauc.
uon foſteguto il peſo di tutto il corpo!
Di quanri trauagli era pichai quella Sua
ſanta anima,la quale abbandonata da o
gni conſolatione , & alluminatione , fo
Itonne nelſuo peſo tutta queſta Croce ,
& pena ? Certamente che la stadera fu
carica quanto ella poteua, &l'altra bilan
cia foftenne e peccati di tutto quanto
ilmondo , dimoito che ſeappreflo di
noi f troua qualche fauilla d'amore & fe
te viſcere noſtre hapno punto di com
paſsione, noi non potreno non ci do
lere'infiememente col noſtro creatore ,
86 Saluatorejil quale veggiamo quirauan
ti a gl'occhi tanto mileramente pendere
per amor delle ſceleratezze noftic . Chi
non harebbe compaſsione a vno nonra
gioneuol animale in cotalguiſa concier
Et inverità che il piecoſiſsimo Signore
non folamente pendette quiui con penc
intollerabili per muouerci a lacrime ,
& compuntione , ma ancora con tutti
gli argomenti , & inditij. d'amore per
accenderci altrefi ,& prouocarci all'amo
re, & fu eleuato in alto per cffer da ciaſcụ
no potuto vedere , diſteſe largamente
>

le lue braccia per abbracciarne tutti .


Fu confitto alla Croce con duri chioui ,
per a fpettarne lungo tempo a peniten
za . Tutto il corpo fuo verso ſangue,per
darci
MEDI TATIONI
356
darci a bere abondantemente l'eccelles
te medicina del fuo fangue pretioſo. Ri.
ceue grandi, & larghe piaghe, accioche
noi haueſsimo in quelle vna entrata sé
pre aperta, & vn Scuro naſcondimento ,
&una quiete datutti gl'impleti delle ten
tationi, & afflitioni, permcfle cheil ſuo
coſtato fofte forato , per aprirci la via al
fuo cuore.Gridò con gran voce per eſler
dito da tutti , pianſe acerbamente, per
muouerci turci a compuntione, diuotio
ac , & compaſsione.Abbaſsò il capo pes
darne il baſcio della pace della reconci,
liatione , & dello amore . Chi farà dun .
que per l'auuenirdi cuor tanto empio ,
& tanto peruerſo , & tanto ostinato ne
vitij,che tutti queſti ſegni d'amore non
lo eccitino', non l'infiammino a render
al contracambio con tutte le lue forze &
qucſtoincomprenſibile amore:Chi non
di convertirà tutto a quello , el quale o
rede in talmodo volto a lui , maſsimaa
mente , ſe conſidera chi fia quello , che
ricerca queſto amore , &da chie lo cera
ca ? E cola certo merauiglioſa , ſe alcuno
penſa queste coſe degnamente cheil ſuo
cuore, perla gran merauiglia non li vol
ti dentro di fe fteſo , & fiitrugga turco
d'amorej & chi fi diſpera d'ortener miſe.
ricordia , quãdo e vedrà tutti questi amo
macftraméti, & ſegni di mifericordia .
Quanti,
DELTAVLER O 357
Quanti, cheſiamo duque morfi, feriti, &
macchiati dal peftifero ferpéte rifuggia
mo ſotto la croce del nro Signore Gieſu
Chriſto,Nó riſguardiamo piu al ferpéte
di brózo,poſtoinſalo ſtipite, ma cicſa
vero figliuolo di Dio , che pende in fu la
croce,el quale ci porgerà il ſaluteuole
ballamo del pretioſo săgue ſuo , diciano
co uocemeſta inſiemeco S.Bernardo.che
hai tu comeflo dalciſsimo fanciullorché
hai tufatto, amabiliſsimo giouantua.
lee tuol peccato ? Quale è la cagione de
l'efler tu in talmodo condánaro ? to nou ?
ricà fondsdagione del tuo dolore; queta
che ha peccato il feruo cattiuo l'hapt
gato ilSignore, quelche ha commelio
fingiuſto phapagato il giuſto . O figli:
uolo di Dio a cheesuenuco l'bumiltà
1

túa, che ſei diuenuto obedienté a .Dia


per amor mio fino a morte ,& morte del
la Croce? Laconcupifcenzamitito alle
coſe non lecite, & la fanta charità per 2
mor mio tiro tę allao Croce . Io preſiil
pomo , etu l'amaritudinedelfiele. Ma
co mifero fi rallegra Eua & Maria pian .
gendo fi duole inſiememente teco . lo
alzai ſuperbamente il capo mio al po
mo ujerato , & cu hai fottom ello il tua
Tanrifsimo capo alle punture delle ſpia
nie . OsGiefurſalute eterna di quelli ,
che ſperano in te . Ricomperatore di
quelli
TIONI
358 MEDITA
quelli,cheſperano in te, la tua Crocemi mede
fia ficura difeſa contro a túrti e miei ni Hello
mici . Le tue piaghe mi fieno un refugio malis
certo in qualunchetentatione , & naſco só 1
di mein qucile fino a tanto , che paſsi la quel
concupiſcenza delpeccato, & il caldo de fe, &
uitij.L'innocére ſangue tuo,che eſce del con
lc tuc facre mani, laui la ſozzura delle | fuſsi
mie uitiofe opere, & ioalzo in alto a te gc. FL
le miemani, & tuttie'm'embri mieicon qualca
1 diuotione, oratione,'amore,lode, rendi accio
mento digratia& clecution della gratiſ loerer
sima uolantà tua; le piaghe anchora de falad
tuoipiedi nettino gl’errori demiciper borom
uerſi uiaggi;3 & dirizza per l'auuenirde
piedi mici nellaviadella eterna falute, come
& non voler permettere , che io uadi er
> tome
tando fuori delle uíc de tuoi comandas delli ſ
menti . Amen.dee1 ‫ ܂‬: i '): i , - dice,f
lapod
Giefu èannoueratoinfra ladrosi Cap.37. : coſtit
-LEVE 11922 CD & per
Voltre a queſto ilSig. N.Gielu Chai helm
fto annoucraro tra gli fcelerati,& cro Lupe
cififlo nelmezzo di due ladroni,comede morte

ladroni principe,fecequeſta la Giudaica lelare


impietà, accio che Chritto,che era pier ( c men
t
ftello innocentiſsimo , divenifle parteci for
pe delle loro fcelerardzze, & cheadredef porr
ſe da tutti', che egli folle fimile a quella lilla
ac coſtumi, coquali egl'ura punito della
DEL TAVLER O. 359
thedefima pena ,» &cofi quello cheper le
fteſto era guiſtiſsimo mediante l'altrui
malitia diueniflè infame. Ma punto recü
5 só l'humile Gieſu d'effer crocifiſſo con
3
quelli, per li quali c defideraua di mori
4
re, & efio inuerità è annouerato in terra
con gli ſcelerati, accioche noi in cielo
fiſsimo annoueraicollangelico greg
1
ge . Fu cancellata approdo gl'huomini
qualche tempo l'opinion del fuo nome,
accioche e noftri nomi foffero ſcritti al
- lo eterno librodella vita.Fu crocifillo in
fra ladroni, & non fu gia partecipe della

loro malitia, maper farli partecipidella
diuinita ſua;pendete(dico)fra loro, non
come.compagno dello homicidio , ma
comemedicina della uïta . Fuin mezzo
delli ſcelerati,nó come trifto ,macócglu
dice,fignificando eflerliftata data tutta
ta podeſtà incielos, &in terra ,8: defler
coſtituito giudice de Diui , & de morti ,
& però fali lu 'il tribunale della Croce
nelmezzo dellempij darrdo a uno laui
0 ta per miſericordia ol'altro, ad eterna
EC morte pedgiuftitia fententiando, per pa
-1
lefare la podeſtà fua cfler lauita, & párii
mente la morte , & coſi moſtró una cer
tal forma delfuturo giuditio , nelqualee
1
potrà e buoni dalla deſtra ;'80.glempij
dalla finiftra. 21 : 908mg ,00 EUR )
2
any o 1:01. 02. 2010 ; ;
Do
360 MEDITATIONI
Delgloriofo titolo della Croce di Chrifto Cap.38
02
Ilato anco ſecondo il costumedeRo
P
uola la cagione della morte di Chriſto ,
&fecela conficcare fopralaCroce ſcritta
di tre lingue con queſte parole. Gielu
Nazareno Re.de Giudei , & benche Pi:
lato follegentile tutta volta ordino co
tal titolo per inſpiratione dello Spirito
Santo a vergogna , & dishonorede Giu.
dei, & gloria e trionfo di Chrifto ,per
che con tutto che quella enipia gente
non voleffe cognoſcer Chrifto , quando
era viuo per ſuo Re, fu coſtretta a cono
icerlo poi nella ſua paſsione , etiandio
contro alor voglia per lo fuo ueriſsimo
titolo ,& a confeflarlo in preſenza di tut
po il mondo , & mediante queſto titolo ,
limanifeſta lagran crudeltà. de Giudei,
<
& la giuſtitia di CHRISTO , poi che
quelli empij vcciſero il loro re con a
vituperoſa morté,non hauendo altra ca
gion difarlo , ſe non perche egl'era Re.
Conoſcef ancora da queſto, Chrifto effe
reftato a torto vcciſo, confiderando che
eno fu feritta altracagione della tua mor
to befi poteua ſcriuere , conciolia che la
Sia chelavirtudell'onnipotente. Iddio
operala occultamente nel cuore dello
infedele , che c non potefle altramente
fcriuere
DEL TAVLER O. 631
fcriuere , che quello che egli era duma.
>

méte inſpirato ne ancora mutarlo, ſebe.


ne e n'era ricerco da Giudei:non vollero
vdir Pilato, quando e diceua di non tro .
uare alcuna cagione nel Signore, cofi an
cora egli non volle ſoddisfar loro , ma
difle , Quello che io ho feritto , è ſcrit
to , & a queſto modo lindicó de Giu.
dei , di maniera che tutta la malitia , &
la colpa ritornò ſopra loro . Per queſto
titolo ancora fu feparato Chriſto da la
droni, accioche tutto il mondo conoſcer
: fe, che egli haueua eſpotta la vita ſua pre
tioſa alla morte per gl'amici ſwoi , non
per alcuna fua fceleraggine,ma per purif
fimo amore . Et per li quattro vocaboli
di queſto titolo ci ſono dichiarati e ſecre
ti mitterij della fanta Croce , percioche
nella prima parola che è Gielu ,cioè Sat
uatore, ci ſi dimoſtra la cagione , & la vir
tu della croce ; concioſia mediante ille
gno della diſubidienza fumo in perdi
tione tirati , cofi ſiamo conſeruati' me.
diante il legno della vbedienza, & per
co tal cagione elefte il Signore la morte
della croce per la ſeconda parola , la qua
le è Nazareno cioè fiore o vero fiorito
3 ci fi dimoſtra , che Chrifto non pendet
3 te in crocc'a guiſa di legno cattiuo ,
arido,& fterile,manon aliramente che
l'uua nella Vite , il fiore nell'arbore ,
eflondo
362 MEDITATIONI
effento egli vofior degaiſsimodella vet
ga di lefle,fopra il qual li posó lo Spirito
lanto. Fu ancora a guiſa di grappolo pre
muto porgendoci largamente vna eccel.
lente beuanda del ſuo pretiofo fangue ,
per la terza parola , la quale e Re, ci
ſignifica la grande podeſtá , & imperio
di Chritto , che gli acquiſtò per la vit
toria della Croce , li come dice : Paolo'.
Chrifto diuenne obediéte fino alla mor:
te , & alla morte della Croce; perla qual
cola Iddio l'eſaltò & glidonò va nome,
che è ſopra a qualunche nome : per la
quarta parola , cioèdeGiudei, fi dichia
' ra,cheegli nonfufolamente Rede Giu i
deil,ma di tutti gli credenti , percioche
>

Iuda fignifica confeſſare ,& : pero dice il


Signore, Quegli che micõfeſlerà in pre
ſenza delli huomini, io lo confeffero in
preſenza del padre mio , & certamente
$

quelli, chenonvogliono qui confeflar


to Reloro lo ſentiranno giuſto giudice
& condennatore, ſecodo che egli ſteſſo
dice nell'Euangelio.Non di meno cõdu
cetemi qua, & vecidere auantiame quel
li miei nimici, che non hanno voluto ,
.

cheio regai ſopra diloro . Finalmente


questo titolo no fu poſto da un lato , ne
Sotto la Croce , imalopra la Croce : per:
cioche , ſe bene la fragilità della carne
humana era tormentata iy.la Croce ,
&
i DEL TAVLERO 363
rer & era diſpregiata , tutta volta la ſua res
ito'gal macſtá era innalzata ſopra la croce
pre & quiui riſplendetrela gloria del ſuo re
ccelo gno, el quale non fu da lui acquiſtato in
gue , tempo, ne da alcuno huomo,maper la di
e ; ci uina potenza ſua lo poſſedette eternal
perio mente . Era ancor quefto titolo fcritto ,
La vit non in linguaggio d'unagente fola , ma
aolo. di tre lingue principali, cioè Greca , La
mortina, & Ebrea, gli Ebrei nel vero chiama
Equal țianco Giudei ,come ammaeſtrati nella
omg leggedel Signorerono piu che altra na
per la tione in quel tempo religiofiſsimi. E
Bichis Grecieron reputati piu lauidicurti.E'la
eGir tini ciod Romani (appreffo de qualiera
ioche la ſommapodeſtà; &fignoreggiauono
Hicei tutto il mondo )erano tenuti diigran lű
in pr ga piu di tutti gl'altri potenti , & queſti
>

erò i tre linguaggi, checoncorſero neltitolo


mente della croce,teſtimoniarono lui efferre,
fella: & il Signoredi tutta la religione, ſapien
Eudice za,& potenza,percioche l'imperio di tut
ftells to ilmondo, la fapienza tutta, & turtà la
ocódt religione, e ſantità furon teſtimoni, che
eque egli fu vero RedeGiudei, cioè de crede
juro,i ti, & che tutta la potenza, fapienza, & sã
uneor tità da lui non áltramente , che da un fó :
20,8 te deriua. Lellero queſto titolo,ſecondo
: ac che raccontal'euangelifta,
per moltı Giudei;
car leggiamolo ancora noi,ficome veri Giu
roce, dei , cioè confeflatori di chrifto , & DOA
O
ONI
364 MEDITATI
comeeglino con difpregio,ma con xna
deuota meditatione, ftampadolo ſempre
ne noftri cuori, & portandolo come vno
fcudo contra tutte le tentatióni, percio
che quelto è il titolo della trionfal yitto
ria, che ſignificancoote tutta la potenza
det nimico è stata Spezzata..con la virtu
della Croce di Chrifto. Confeſsiamo che
gle. Giefa, cioe yero ricomperatore del
mondo, Agnello ſenza macchia ,cheto ,
1
glie via e peccati delmondo, humilmen
te pregandolo, che voglia curare l'anime
noltre , & purgarled'ogniſozzura diui
uj.confeſsiano anep che eglieNazzare
no,cioéfiokito , pregandolo checi faccia
verdeggiareintutte le urtu , & in quel
le far frutto. confeſsiamo finalmére lui
effer vero Re de Giudei, cioè de creden ,
ti eflendoli dara tutta la podeſtà in cielo ,
& in terra, percioche in lui gioiſcano
tutti gli ſpiririceleſtiali ;& l'adorano có
molta reuerenza , & tremano temendo
la ſua immenfa potenza & guardanda
con merauiglia da ſua incomprenſibile
fapienza , & lodandola lua infinita bon
tà . confeflono luiefiere Iddio onnipoi
tente innanzi al quale singinocchiang
tutte l'angclichettiere, cauãdog.di tefta;
yer lui fpádédo la da lui riceuuta glotia ,
& a lui douerli rendere.. Per tanto ſe noi
in queſto modo leggeremo glto titolo
faremo
I DEL TAVIERO 365
V11
faremoNeriGiudei, &figliuoli d'Abraã
2PM & chrifto ſarà Re,& Saluator noftro &
Vn :
TCIC
segnerà ſopra di noi,& ci ditendera, e do
Itto
poquefte coſe ci riceuera delſuo regno
facendoci inſiememente feco heredinet
Enz
regno di fuo padredons
Irti
zeleupiig 02335701
Ch !
Gieſu neſte quellistlie l'haueuanoCrocififfo Capiza
IKHilisisy colhit
to
i -poit que cormentatorichehaue
na
Duo
fi diuiferdie veftimenti di Chrifto mol
tovili &i furono quattro , dando a ciaſcu
CC
Ao la partecoau .Et fopra sfarvetesperief
fer ellaferiza cu feituras, traffero le for
D. Quinci fi mdoifata la grande ha
miltà di Chriſto che eflendo regli :Rd
Een
dellögloria fu datojn préda a. viliſsimi
elo
birri ,la pouertade quali eratanto gran
300
de chee fi diſtribuirono con tanta anfie
có da, e tanto a punto le vefti di Chrifto di:
ndo poco pregio &ſemplici: èÒ quanto s'ab
ide baflo l'altezza del cielo ? O ineffabile pa
mile rienza di Chrifto che vedde queftc coo
08
00
ſe innanzi a gl'occhi ſuos,& nondi me:
10
no lo lopporròssemperatámente . Cer .
tamente che squefto è quello innocente
taj Agnello', elquale offerto perilspeccati
del mondo non aperfe la ſua facra bocca
oi
contro quelli, che loiſchernirono ,che
30 lo percoſterd , & la batterono , ma be.
10 KOJU ... O
+
366 MEDITAATIONI
nigaiſsimamente con le ſue vefte coper
fe quelli, chel'ucciſero .Finalmente que
Ita vefte in quattro parti diuifa fi.puo pi
gliare per la fede fparfa nelle quattro par
tidel moddo,acciochetuttifirallegraffe
ro dita crocifiſsione del Signore Gio
fu, & diueniſſero partecipi di quella , ac
cioche credendo in CHRISTO ,mo
ritaſſero d'eller veſtiti diCHRISTO ,
G come il fole veftc, & adcrna la terra, &
il legno veſte il fuoco.Ma la ua vefta sé
za cuſcitura, & percio non diuifà fignifi
ca il legame indiflolubile dell'amore ;
& la uerte nutialeparimente indiſſolubi
ledella chåricà, la quale inueritàèxna ve
Ite eccellentiſsima, che ricuopte ognt
bruttura, & vituperio de víti). Queſta ue
Ita non è da gl'huomini di uila,mae per
ſorte data ,che 'ci: dichiaraegiudițij di
Dio effer incomprenfbili, el quale cos
gnoſce chi ſono o fuói & chi ſonoquel
li , che egli ha eletti , & quelli che e non
ha eletci, quali s'habbino a veftire , &
quali ſi debbino laſciare ftare igandi, &
a glieletti certamente dona la veita del
la charità per lo ſpandimento dello Spí
rito Santo o Puoſsi ancora quinci cand
requeſta inſtitutione , chea solui,che
vorrà eller vero amatore, & imitatore,
di Chritto , farà diubiſogna ſpogliarli,
U

& priuarſidi maniera con chriſtod'ogni


aiuto,
i DEL T AVLERO 367
aiuto , & foſtegno, chee non ritenga pure
va pelo delle coſe ſue,nehabbia coſa al.
cunadone.potare il propiocapo ,& ,come
diceEfaia,biſogna chefi purghinel cam
mino della pouerta , & della deſolatione,
comefiſperimenta l'oro nel fuoco , & il 2

granello de granofi feparadalla paglia


0
con lefpefle percbfle,& battidure,colicdi
co ) è neceflario chequeſto talefi ſpogli
)
altutto di tutti gli ſpirituali veſtimenti,
quali per li quotidiani cfercitij dimanic
ragias'è veftico,chea luipare quafi effc
tequalche coſazàhauere acquiſtate que
E, Itecoſe con ſtudio, & diligenza fua,fino a
tanto, che tutto diuenga vile, &un niéte
a felfteſto ,& ne fưoipropij occhi;80 poſtà
feruirea Dno con animo tranquillo, &
ce fenza riſerbarli cofa alcuna ſua in poucr.
er tá,in abbadono, & afflitione , no altrame
li te che nelle dilicatezze confolatione, &
allegrezza, & gittiria ad altri,comegiu.
el cati adadi;quetti propij veftiméti,equa
0
li egli trenc, chofienoſuoi,& ipoffedergli
& diragione hereditaria ciod che tutta la
st ſúahonefta, &religiofauita , & iueftime
el tiſpiriquali(dequaliegli crede eflereor
bi nato, & chefieno gloria fua) defideri che
freno laceratida gl' altri,ſien uillancggia
e ti,difpregiati, & oltraggiati, & egli fia te
2
nuto comeunosingánatore, & hipocrito
& che tutta la vita fua fia reputata,& giu
O 3
ATIONI
368 MEDIT
sta fallace, &colpeuole , & cofi a questo
-modo ſarà inſiememente con Chrifto te
nato an ribaldo, & fcelerator. Cofie di
Scepoli,& gl'amici di Chrifto hanno fop
portate de perfecutioni,e tute'élorosfor
Izi, & opere di maniera furono per unpié
se reputate,cheun certo diloro dica ; per
iche io péro,che Iddio dimoftri nbi Apo
iftoli vltimi, comedeputati alla morte
perchefiamofatti fpettacolo almodo,&
agli Angioli; & aa gl'huomini, noi fiamo
maladetti, & benedichiama patiamo per
fecutione & fapportidmoliamololipag
giati, & preghramo : biamofatorfi comela
fuperfluitàdel mondo ;fpazzatura distut
ti fino aqueſta di104A queſto modo bifo
gnache qualche tempoforraſcoito nel
la terra queſto eccellente granello di gra
noper eller macerato da varie tempeſte
& è necefiario che in fe ftello muoia , fe
vuolevícirfuora , &farifratto . Perchere
culà d'eſſer Abel colui; che non è noiaco
dallamalizia di Cain ,80quanto è bgaca
quefto tale difturbamento & moleftia
di Cain ?Quanto chiaramente daqueſta
percofta fi conoſcelgrano dalla pagliat
Quante menti reſtano fuperbe ſenza el
fere conoſciute, per non eller elleno per
colle da alcunatentatione,è difpregio ,le
quatirbeniſsimo per le iftefle fimanife:
ferebbono ,felefostera tocchett Perd
dice
DELTT AVEERO 369
dice il profeta . Tocca e'monți, & fåran
no fumo & Ifaac a giacab diffe.Viéquafi
gliuol mio,accio che io ti tocchi, & cono
ica feta fei: el mio figliuolo Eſau , o no .
3 Ma ritorniamohora alla croce delSigno
te noftro, & risguardiamo co grandeug .
vione, & compálsione il creatore , & Sal
vator noftro, cosi miſerabilmente in tan
Et
titormentipendente, da tuttigl'amici ,
da tutte le coſe, & da tutti econforti, e di
3 fopra adi fotto abbandonato , & coper
todeptro, & fuori di tuttele pene,fpoglia
3.
to ditutte quelle coſe che porcſtero midi
gangli ſuoi dolori, & appreffandoglifi tak
te quelle che gliele potéflero accrefce
0 te , confideriamo (ni prego ) queftomi
ſerabile Ře da ogni banda abbädonato i
9 E porta certamente, la ccruna & il cicore
lo regale;madoue ſono e luci ferui; do
ue gl’eferciti ; douei palazzi? lnuerità ;
t che pende qui allo ſcoperto . Doue e la
porpora ; doue iveftimentid'oro ; douc
è lo ſtato conueniente alla magnificen:
za 'regale ; deue è finalmente il corpo ,
& il languefub Certamente che ilcori
+ po cutco e conſumato , & cotto nelfuos
co dell'amore , fi come egli ſteſſo difles
Ilzelo della tua caſa m'ha confumatoa
H langue' ſuo lo bduuero e peccatori ;
che cofa ci dara:( dicemi vi prego .)icoh
lui,al quale non è rimaſto pote, tan
‫در‬
ONI
370 MEDITATI
toluogo , che poſſa ripoſare il capo fuo ,
non haretto,non peculio, non heredita, e

(non veſtiri: Gia curte le coſegli ſono ſta


te colte . Manon dimento andiamo pure
a queſto monte della mirra, & con la pia.
géte tortora fagliamo in fu la palma del
la Croce ,cercando fe noi nepotefsimo
trarre qualche frutto ,& inel ueto che noi
potremo trouare affai, & abbondantemē
te, leenon cimancherà la diligenza del
cercare. Ancora ha egli la lingua dadar
fuoriparole confolatorie difalate, & di
idottrina, & ſe queftonon ci bafta(come
baſtà a quel ladrone) fagliamo ancora
vn poco piu alto , perche egli baancora
al cuore intcro; & con queliopregherà
il padre luo per noi, egliha la coſcienza
piena dideuotione, & d'amore,& ci dara
quella purita che dette altuo diletto di:
Icepolo, che fi riposò in ful ſuo petto, &
ſe quelto ci ſodisfarà poco,ecco che epa
tiravolentieri , che il ſuo latola confit .
to , & che il cuorefia ſpezzato , & aperto ,
& ci porgera il langue con l'amore del
fuo ardentiſsimo cuore,& la beuāda ſude
uiſsima, & molto diletteuoledella ſua di
uina charità. Finalmente ne dara la ſan .
taanimaſuapiena di gratia, & di meri.
ti ,& ornata ditutte le uirtu ; che coſa in
ueritàdipiù potremo noi domādare da
queſto dolciſsimo Dio, & fignorenoftro
Ecco
DELI TAVLER O. 371
Eccorche e' da cio,che egli ha,.cio , che
"> egli è, & cio ,cheegli puodare. Per tanto
22 & noi ancora diamoglici ſcambieuolme
e te tuttial Amenaj

Giefuèoleraggiata colle bestemmic Cap.400


A solista 709) IS
Ederono non molto diſcoſto dalla
croce:c miniftri,theguardauanochii
l sto , &afpiętrauono il fine della coſa.A
21 spettiamoancoranoila mortedi Chri.
i fto nongia comequelli per inuidia,ma
co dolore ,aſpertiamo da Chriftoelfine
- della noſtra ſalute, ne ci partiamo dalla
1 Croce;poi che ogni poſtra ſalute e poſta
in quella. Dice vnacerca animainnamo
rata.lo ſedetti ſotto l'ombra di quellos
.

che io haneuodeſiderato, & il fryoro ſuo


fu dolce alla mia gola & che coſa puo e .
gliofler piu fuaue a una anima amante ,
chereſpirare fatto l'ombra di queſta laa
duteuole Croce , ricrearfi,raccorre infie
me.e fenſi diſperfi, & confortare l'anima
l afflitta con diletteuole frutto di queſto
arbore , & neltorrente detfacro coftato
dell'amato fuo , traboccante certamente
latte, & mele , abondeúolmentecatiara .
. poi che la fi ſeinte ellere ttátą tiratain di :
uerfe parti,& auuenutegli molte fatiche,
voglia o non voglia, & perturbationiin
2 I queſtavallepienadi lacrime: Alpettaua
OS
372 MEDITATION
daicaipfine della colaiPerleueriano
bota -nei fino al fine pecalonantamia
dalla penitentzaidulla Orobe, fino atanto
che la noſtra ſalute fia per quellaiademi
piuta;perche chi perſeuererà fino al fine
qoi,fara falæo,& infiemeipende con la
vita diamo a coral peoitenza fine. A ſpet
asebno ibfifle i Gladei,percheancora no
iháueuono fatiaro l'animo oro no col
fangu , ne con lalerodeltànettormcatár
10;& perchonel torosperoos ſerpentinde
non poreuon imagişarfi forte alcuga di
tormcnto da martoriare ilcorpo fuo,at
4a fine,mancando loro le mani,comincia
frono ad affiggere il Signore constelin
güe loro o malitia ineffabilejlonui
dia na mai piu vdira.Ointépera calcrudel
tál Perikanto a gufa di fariots Soindo
-motatiomedeuanto illor capofacrilego
fputandotra doflo , & dicendo , Hor fn
- ta tựche difroggiil sempiodi Dio;& in
tre giorni lo ritur.Osmifurata cecivaruh
* empio Giudeo ,cu ion crediquello ,che
co proprij ovchivedi'r Gia & diſtrugge
cal proſente llrempio; & certo per oper
tuamaulpetta tre giornh & vedralo fifat
to 0 ineffabile perderfit , & empieda
ide Grudei che con tutte le forze attende
uono in queſta che fvcomeoglyhaneuon
leoncioilcorpo fuo ,& quafi ridottoon
fiebrettcofidato (danccllaftéro-a farro il
fuo
DEL TAVLER 6 . 373
fuo glorioſo nome . Ma quanto in cio
maggior ſtudio poſero tanto piuefalta
son Chrifto ,& aggiunſero maggior iple
dore, & gloria al ſuoʻnome: penſquano
certamente poter cancellarlo al turto
perla bruttiſsima morte wapiu pre
ito lopoſero in alto , a guiſa di giudice
pel fuo i trono , Ordiparono con le prom
pie manieglino ſteſsi la colonna, ſu: la
quale fu ſublimato iltitolo dellaſuave
galemaefà& nó folo non potetuero,cã
cellare ilnomefuo nella loro natione,
ma molto più lo diuulgarono , & lo alza
to in tutte lenationi, dimaniera cheqi
Ji,daquali Chriiło no eraprima ftaco co
<noſciuto, hora pofsino leggere & copo
ſcere lui eſtere vero Re d'Isdraciper táto
eglido coloro ſcherni honorarono Chri
fto, & a lor difpetto lolodarono ,percio
3

che çglinoin tal guiſa erono pienidiim


pierà,& di malitia che ſe glihauellermia
puto dilui qualchefceleraggine grene
baurebbero rimproucrata , ma perche
dell'orto pugiſsımo tante volte ſperime
xatocolfuoco della affitione& dela cro
ce ; non poteuono trouar macchiatalcu
"Ina , gli rimproverauono le ſuevirtua ,
igloriofi misacoli, il go diuino nome.
O Giudei ciechi quanto giuſto dichiasa
te voi ilSignore; poi chewoi nó hauete
coſa alcuna chela yoftra malitia:gli .
O 6
374 . M'E D'IT AT IONI
goſtarimprouerare, fe non cola honeſta,
Tanta,e diuina:Eflempigratia, ch'egli ri
fufcito morti,che ſano gl'infermi,che e
fece coſe merauiglioſe , che egli è final
>

monrefigliuolo di Dio . Et quefto certa :


mente noiło teaghiamo con fede faldiſ
fima,porcioche leenő folle vero Iddio,
e'non potrebbe certo fare queſti fegni
Mavoisa queſti tanti ſegni non voleiti
preſtar fede.Madi giala voſtra ſtolta ma
litia vi ha al tutto prefi,cheetiandio co
tro allauoſtra uoglia lo confeſsiate dice
do :Egli ha faluatigl'altripiuforte che
uoi gl'apponete , che egli e Re d'Israel,
& queſto noi lhabbiamobafteuolmen
te inteſo per lo ſuo titolo , & uoi vedrete
che quello che hora ettato da uoi giudi
icato alla morte della Croce, vi giudiche
Tà feueramente, & ui condennerà alfuo.
ico eterno . E glirinfacciateancora ,che
>

eglbábbia Iddio per ſuo padre, & queſto


fra tregiorni conoſcerete elleruero,quá
do Iddioper ſuo padre l'hara reſucitate
dalla morte, & effo Chrifto fará in cielo
falito al padre , Ma hora ciaſchedunocã
fideri infemedefimo, & con molta com
pafsione & dolore péfi diquáta penafor
ſe trafitto il pietoliſsimo cuor di Xộoi,
quando eglicla cui natura e la bontà)uc
deua quellavelenofa, &oftinata malitia
de Giudei,& cøliancoconoſceni perſuala
DEL TAVLER O. 375
ſua diuina fapiéza, có quanto maligno,&
ipuidiofo cuore emandaflero fuori que
fte oltraggioſe parole,& beſtémie & nel
uero che ſe gl'hauefiero potuto ingiu .
riarlo,& oltraggiarlo piu , no l'harebber
punto riſparmiato.Potea all'hora diredé
tro nel fuo animo il pietoſiſs.Signore .
Popolo mio che ho io fatto ? O in che
coſa ci ſono 10 ftato molefto ? Perche ſei
2 tu di táto crudele animo & infuriato co
tro Iddio creator ruo? Perche lei tu tanco,
di pietra, & di fafio , che il mio ſangue cal
do (el quale tu uedi correre per terra a
2 guiſa d'acqua, col quale ſi ſpezzano i fas
d) nopofta ammollir il tuo ferrigao pet
to, ne riſcăldarlo ? Ecco che gl'elementi
infenfíbili, & le creature non ragioneuo
li moſtrano certiſegni di triftitia,hauen
do compaſsionealfuo creatore;e tu che
pur ſei ſtato da mecā fingulare conoſce
ża della diuinità mia illuſtrato, & hai da
-meapparata la legge, & le ceremonie ſpi
3 rituali ,& riceuutitantibeneficij, tialzi
contro iltuo Iddio ,dimenticatori di tut
5 ti e beneficij fuoi. Cerraméte chep amor
tuo io percoſsi l'Egitto co molte piaghe,
e tu all'incontro m'hai con molte basti
ture percoffo. Marauigliofamiêre ti traf
fi dell'Egitto ,ſeccaielmar rollo forto gli
tuoi piedi, gettati per terra i tuoinimi.
ci fenzaalcunafatica tua.ic.cų m'hai da
376 ME DITATION
to a Pilato, & con grande ftudio haimac
chinato la morte mia;lo ti cibaidi mana
na nel deſerto quaranta annistu dall'altra
parte mi hai dato a bere il fiele ,& l'aces
o . lo tiguidai per la deferto difenden .
lotiilgiorno dal caldo con lanugola, &
e nottiti alluminati con la colonnadel
::1000 , & glituoi veſtimenti non fcon :
imarono , & tu mi hai cõdotto alla mos
e carico cô laCroce, & ſpogliatodepro ,
pij veſtiri,mi hai pofto pudo in ſú la cro
Cei lo ti honorai con lo fcertto regale, &
tu m'hai coronato di fpine, & dopo mol.
ti ſcherni m'hai con lo ſcettro di canna
percofto. Checoſa ti farò io, acciochefi
Balmente la rua malitia celsi lo t'ho da :
to il corpo; & il ſangue mio,& ho permeſ
fo, che la fiorita ,& elegante natura mia
la quafi, che conſumata da te.Trentatre
anni mi fon affaticatoper la tua conuer
fione, & non m'haivolutovdiré.Al man
co hora: di gratia s'ammoltiſca l'acer .
biſsimapafsion mia , le affaiinnumera
bili piaghe, & le feruéti lacrime mie,poi
che non thadno potuto convertite le
mie parole.It mio caldo ſangue tirrilcat
di, che da tanti miracoli mieinon feifta
to tirato.Maqueſti meſchini a queſte.co
fe(a.guiſadi rabbiofi cani) gridarono
Se tu tei figliuolo di Duo, fcédi della
Crocc. Giclu Lione,inuitciſsimo non
3
gli
DEL TAYLERO, 377
glicomplacere , non preltar fede alle
loto fallaci pacale,perche (poi chenon
biridolfero credere , quandotu riſuſcita
fti damorte )mancohora ti credereb ,
bero; fe tu loendeſsidi Croce', Non vor
bere o Goefu buono fcendere , me finii
foi l'opera della Salute Beitra lula Cro .
ce; poi che chitta la failure noftrae por
ta nella cua ndrieb Sopper tanto
padidatemente de beſtenamie , & 1le yıl,
Lapielonginfognacida uia della cha:
Ticardo della pariomza col pregarepet
gli cuoi inimicia Dichiararono quigli
Giudei eflerevfigliuoli , & diſcepoli del
diaúblo ,feguitando il loro padre,ilqua
le giá in nhi hauta dctoACMAI
STO), Sertw feiifigliuolo di Dio , gess
62

aati gitt . Anzi a buond Gicly non fcen


.

dere, mapiupreftoilepreghiere delsuo


cupre ſalghrdo per noi fitalpadre Que
fto tuo innocente fanguenei conalij
3

ilpadre , & preghi dalla Croce per noi


& finalmeate fagli stu Ieftio in Cielo
al Padre apparecchiandosi il luogo i
& aprendocileporte del cielo , & hora
benigniſsimo padre celeſtiale guarda
sl mantello ilacetato diGioſeppetuoca
. so figliablo , il quale eglilaſciò nello
inani della tceleraarfemaiok, lcibedella
-gente aducerina deGiudei,solendo pią
preſto perder la fund yelte cheidlingar
cenza
MEDITATI ONI
378
cenza,&piu preſtoeleggêdo d'eſler fpdo
gliato del mantello delſuo corpo , &ef
fer meflo nella carceredella morte ,che
conſentirealleloro falſe parole.E princi
pi ancora de facerdoti con piu vecchi in
Liemecon ello loro perfeguitarono il Si
gnore con le medelime beftermic , &
villanie, dicendo.Eglihafaluato gl'altri,
&non puo faluar de teflo . Se eglie Re
d'Isdrael,fcenda hora di Croce.MaChri
fto non tenneconto hora di queſte ibet
ftcmmie, ma le fopporto patientemente
volendo perfettamente mettere in atto
l'opere della charità non volendoſaluar
fe ftello,per faluar molti,offerendofiſpă
taneamente alla morte per fanar gl'altri,
& finalmente elefl'e di dimorar buona
pezza in quelle horribil pene , perliba
rare tutti glhuomini dall'eteraitormé
ti.Si puto conſiderareaffaida queſto quá
to fedelmente il SignoreGas , habr
bia operato la ſalute noftra quando de
per l'acerbita delle pene ,neper l'ingiu
rie, & villaniede Giudei,ne per gliſmiſu
fati dolori della madre,pefinalazéreper
alcuna cagione non infermelepureun
piccolo fpatiol'opera della noſtra ſalute,
che egli eſercitaua all'hora ſu la Croce
Er noidall'altro canto quanto ſpello , &
per quante leggieri cagioni ci partia .
mo dal feryigio diDio , dallo studio
della
DELTAVLERO. 379
della oratione, del digiuno , delle vigi
lie, & da tutti gliatti della penitéza: Quā
tofacilmente offendiamo noi la charità:
quando per vnaminima parola caccia
1. mo la patienza,non conſiderando quan
te ingiurie ,villanie,oltraggi& difpregio
ſopportaffe il Re della gloria dalla ſua
4
gente eletta ? & certamenteche egli nel
BG
fuo cuore per queſto grandemente s'af
11
fannaua , & dell'acerbità della ſua interna
t
affitione miferabilmente per lo profeta
OC
fe nelamenta ,dicendo . In verità che ſe
to
vn mio nimico m'haueſſe maladetto ,
131 Itharei ſopportato . Ma l'huomo della pa
po
eemia, nel quale iofperaua, el quale mã
IT giava emieipani , ha magaificato ſopra
di me il tradimento, & ha alzato il piede
be per ſcalpicarmi. O quanto grandemen

te doleua a quel manfuetiſsimo Agnel.
quá
lo , che quello fuo popolo eletto prédel
abi ſe occaſione di beitemmiarlo, oltraggiar
BE
lo , & ingiuriarlo , donde egli più preſto
gill lo doueualodare, & amare, & ringratiare,
ilik cheegli cioè che era vero I DDIO non
récuso per la ſalute delli huomini mos
per rir di morte tanto vile , & niente di me.
VI

ure
no non olcraggiarono in tal guiſa ſola
Ice,
mente il figliuolo di Dio quelli empij,
ma da queltoſciolſero anco lelor lingue
come pronti inſtrumenti del Diauolo ,
dio
in ingiuria delpadre,dicendo . Ili con
.

fida
ello
300 M ONT
fida in D 1.0 ; liberilo hora ſe vuole, per
che e diffe.lo ſono figliuolo di Dio. o
gente ſcclerata , & empia doue t'ha con .
dotto il tuo maligno fpirito , che iu rin
facci:al padre delle priſericordie la bootà
fua :Hattegli però ingiuriato , pche apre
do illuo ſeno paterno ba iſparfo le ric:
chezze della gratia ſuamandando inter
ra il fuo unigenico figliuolo ,che preſe la
natura humana della tua generatione ,
per ritrouare & fanare l'opere perdute
della caſa tua ; Offerendola finalmente
alla morte per la tua falute ; pagando il
tuo grauiſsima debito col pretiofifsimo
ſangue del ſuo caro figliuolo 2E tu ing
contracambio di questi benefipj fputi
oltraggiofe parole contro di lui, come
quello che nonpola dare aiuto al ſuo&
gliuvls , elquale riuocherà in uita tutti
quanli e morti con una parola ſola, &
con laparola ha creato il cielo ; & la ter
5

radí Da quanto graue Croce penfiamo!


nois.che fofle aftaricato. Chrifto Gielu ,
quando egli fentendo in talmodo be
ſtemmiare , oltraggiare, & maledire ili
ſuo padre, confiderando parimente quae
to eglino incitaflcio il padre ad ira ; &e;
quanto horribile giuditio ſopra tefle lo
rorluerità chetutte le uifcere fue fi moli.
ſero a mifericordia uerſo quella furioſa ,
cecità della Luagençe ; & gridòcon uoce
manin
I DELTAVCERO . 381
paninconoſa al padre.Padre perdona lo
to ,perche e'aonfanno quello cheſi fac
- cipol Oriocomprenſibilepietà di Chris
fto , e'meffe qui in atto quello cheprima
gl'haueua inſegnato , che noi amiamo:1
nimici , & preghiamo perquelli, che ci
perſeguitano., & queſtoftello haueuadi
dar predetto il Profeta . In cambio d'az
marmi, egliao m'oltraggiauono , & io
pregaua per loro; lo malediceuano , &
Jui benediua , & benche la málitialoro
folltestantogrande,che lanonmeritafto
Icufi alcuna rutrauolta quanto e potetid
gli feụso appreffo al padre,dicendo . Pa
dre perdoria loro perche e'non fando
quello,chee fanno. O uirtu maraugligt
la di quefta oratione fattain tante ange
ſèie e con tanto amore , percioche quan
do glaltri per la grandezza dellepene 3

ancora e'cariſsimi annicı facilmente di


menticherebbero , une potrebbero pre
gare per loro ftefsi, all'hora Chrifto
prego pergli'nimici, nefparſe cotali
preghi,folamente per quelli zi che al:
l'hora colle loro mani docrocifigger 3

vono , icon le lingue lo beſtemmia


dono , ma ancoraiper tutti quelli,che
con le maluagic opere loro di nuouo,
lo crocifiggono , & con le loro ſcele
raggini lo beftemmiano. Queftitaliin
uerità non lanno quello ,che e'lifacci
10 ,
382 MEDITATIONI
ao ,eſſendo ſoprapreſi da cinque cecità; p
cioche primieramente e'non fanno quá
to cràdelmente gli inaſpriſchino la po
tenza d'vn giudice giuito , diſpregiando
e comandamcndi di G potente Signore.
Secondariamešte non fanno quanto bé
nigno padre gloffendino , quanto fedel
protectorgliabbadoning,dichie dinò
i'amicitia. In oltre no conoſcono quáto
bruttamete e'cocino le elegáti & eccelle
tiadime lora fatte ad imagine di Dio.
Oltrea questo nonfanno: quanti horri
bili, otarcarei tormenti meriring.Fingl
menee moftrano non ſapere di quanta
gloria ,& diquantiqceleſtiali allegrezze
facciwo perdita . Daqueſto articolo fa
nepuo patre queſto ammaeſtramento ,
che in quelle croci, che Iddio permacte
te, che a auuenghino , noi perſeueria,
mo fino al fine , & con Santo Andrea
Apoſtoboldoi aqn lopportiamo d'effer,
ne depoſti daglishuomini,ma coftante
mcace perfoueriamo nella croce fino a
tantoche il Signore,cene tragga, & libe
ri:nc ancofoendiamo della czosc prela
ò per la gradezzadi efla , o perellereol,
traggiati, & fchernitidalli huomini, á
per pigliar qualche ripoſo ,è conforto ,
perchequeſto ſarebbe vn: confentireal
diauolo, il quale del continouo ci zuf.
fola nelle orecchic , Scendi della Cro :
ce
DEL TAVLE-RO. 383
ce. & fatti laluo.Alcuni abbandonano la
Croce per qualunche piccola afflitione,
cacciado lapatiéza loro, & p una minima
paraluzza, o per una leggieri anuerfitá re
* Itano d' accoſtarſi alle ſacre norme de
l CHRIS T o ,lequali egli haueuono co
0 minciato ad imitare i Altri laſciono la
Croce della facra religione gia, comin
ciataper una piccola tentatione . Altri
.

. pongono da banda la Croce della penis


1 tenza per un leggeriſsimo diletto del ſe
colo ,& per Collazzarſi yn breuiſsimo tem
3 po . Queſti hanno abbandonato leveſti
Et
gie di Chriſto , & filono ſottopoſtial dia
16 uolo , che fempre grida ne cuori delli
huomini:che fcêdino della Croce, & fac
cino ſe ſteſsi falui, ſatiino i piaceri loro ,
i ſeguind iloro ſollazzi,& contentino l'aé
1 ferioni della loro natura , & in alto mez
zo recreino l'animo con varii ( öllazzi, &
dilettationi.Non ta (dice) perte fare una
afpra penitenza,feruare il rigoredellare
i ligione y & marire ogni giorno ate me
1 delimo. Vuoi tu vécider te ſtello:Scendi,
preſto di Croce, & falua te tello .
41L
. : Confeſsione,e orationedenotaperlipec
Cap.460
:)
Gieſu abillo d'una ſmifurata pieta,
la cuinatura e la boncà , al quale è
3 . propio
384 MEDITATION
propio fempre hauere 'miſericordia ;.&
perdonare , & ecco cheio peccatore gran
difsimo, i cui peccati vincono dinumes
to l'arena del mare mi geựto alli: tuoi
piedi confitti, confiderando la thao in
menfa bontà , & la molta mifericordia,
la quale tu vlaſti a quelliy cheti comment
tárono ; & in conficcaronoin Crocett
intieme confidandomi, che tu non mo
deneghdrai la atedefima gratis, & per
11

queſta cagionecon grandelamoreftrina


go la tualanta Croce con le miebraccia ;
& conogni humild, diuotione, & reue
tentai lo adore tedddioSignore, & Sal
datoremio pendente in fula Croce, co
fonato'di ſpine, confitto con chioui coni
e membri diftefi, bagnato diſanguen
piagato , ſchernito , oltraggiato , abban
donato , pieno di tutte le pene & fuora ,
didentro , noiato finalmente per la be
Handa del fiele, & dell'aceto O Gielu
dolcezza eterna io peccatore puzzolente
con acerbo dolore del mio cuore ti coni!
feſso la mia grandiſsima colpa, che io
foto cagione della acerbifsına paſsioa
ne, & con le mie graui fceleragginit'ho
in tał gụifa martoriato. Certamente che
tu haipatito da mepiu graui coſe,cheda
quelli , che ti crocifiſſero i; concioſia che
quella ingiuria , & quel diſpregio ,che tu
preuedeui, checió haueuo afare al pa
>

dre
DEL T'AVLER 6. 385
& dre'tuo ; iti doreuon molto piu gagliarda
10 méte, chequelle crudeliferite del tuo cor
BE po, ne t'ho crocifiſſo una volta lolaméte,
01 ma tutto il tépo della uita mia .Di loro
eſcritto . Segl'haueffero conoſciuto il Si
gnore della gloria mai l'harebbero croci
20 hflo;ma io ingiufto , & fcelerato t'ho co
noſciuto,e tutta uolta infinite uolte t'ho
crocifilo, ferito , uccellato, {parſo il tuo
ei ſangue:perche dunque traboccò il tuo
pretioſo sāgue tanto abbondeuolmēte
3 del tuo corpo ; fe non perche a guiſa di
grappolo fofti premuto dal graue peſo
de peccatimiei:Dode hai cu câte ferite,če
0. non per l'innumerabik , Iceleratez że mie?
DI
Perche io accrebbi e miei peccati, tu an
cora nioltiplicafti le tuepepe. Et inueri
10 tà che altro è il fiele,& l'aceto, che tu be
By uefti,fe nó gl'acerbi,& uitiofi arti miei,e
quali io ho appreffati alla tua bocca:Da
chi hai tu patito tanti ftratij , quanti da
me: poi che io ti confeflo Re d'Isdrael,
anzidel cielo ,& della terra,ne percio ho
0 dubicato púto d'inafprire táto venerabi
le, & honorádo Signore , difpregiando e
luoi Sacri camādamétièEtche altro t'ho
joifactox fe nõ beſtémiartiinsiememéte
co gli facrilegi Giuder,dicédo.Scendi di
çroce, oe piu per l'auuenire coſentirò al
peccato , o tralgredirò la tua uoloti, & fu
bito di nuouoriho crocififlo ? Tuctauok
ta
us
-386 MEDITATION1
ta dopo tanti peccati, & tante ingiurie ,
che io t'ho fatte,non mi difpero per que
fto della gratia , & miſericordia tua , ina
con tutta la fiducia ti confeffo ee miei er.
rori, conciofia che in te riſplendino tan
ti ſegni di clemenza. Certamente che e
piedi ſono confitticon duri chioui per
non fi partire da me, ma aſpettarmi lun :
gamente aa penitenza ,le braccia ſono dis
fteſe per abbracciarmi . Il capo chinato
per baſciarmi, & per vdire le mie fuppli
cheuoli preghiere. Il cuore è aperto 2
me,& m'inuita a quello ,offerédomi vna
beuanda d'un nuouo moſto ,donde ſi con
forti il cuore , quando tu di. Venite a
me tutti quelli,che vi fete affaticati nella
coltiuatione della voſtra vigna ad appa
recchiarmi vn letticello giocondo . Ve
nite a me tutti voi,che hauece guereggia
to contro e voftri vitij,combattendo vi
rilmente, & sforzandoui di abbandonare
queſto mondo dedito alle ſceleraggini.
Venite a me voi che ſete affaticati ,> & ag
grauati dal faſcio de vitij , dal peſo della
penitenza,dallaaffitionedella croce , &
io vi ricreerò ,& vi cibero , & vi darò vna
beuanda dell eccelentiſsimaanimimia;
vn vino roſſo, che io v'ho meſcolato ,per
che ſeeee foſſe pretto,cioe' non tofle meſco
lato ſarebbe piu forte, che le voſtre for
ze non richiedono . Oltre a queſto , o
buon
DEL TAYLERO. 387
& buon Gielu ,io non conſidero folamen
te quello amore , che tu dimoſtri alli
tuoi amici,ma contemplo ancora quella
benignità,che tu vſi a tuoi nimici,pregă
do táto amicheuolmente per quelli, che,
C
t'hāno crocififlo,& perſeguitato co le be
er
ſtemmie.lo ti prego piecoſiſsimo Signo
re,che queſta tua oratione gioui alla mi
lo
ſera animamia , perchc ſe beneio t'ho
20
crocififlo , non fu però fatto da me con
quella malitia, cô laquale fu fatto dagli
empij Giudei , ma vinto da vnacerta fra
01
gilira humana lo feci,ne peccai p oltrag
COS
giarti,maper cópiacere amieiſentimen
ti . Tutto quello dunque , che io hò
ll
peccato contro di te colſentimentodel
diletto, lo correggero con l'aſprezzadel
bi la penitenza , & lo laueró con le caldo
acque delle lacrime. Certamente che io
gui grido a te non nel modo che i Giudei .
11
Se tu ſei figliuolo di Dio, falua te itello ,
12
101
ma perchetu ſei onnipotente figliuolo,
di Dio , falua me tuo ſeruo , ne ti rimuo
2 uo dalla croce, ma ti prego che tu ini ri
lle
guardi con gl'occhi della miſericordia
,& tua, effendomi gittato in terra col cuore
VO
afflitto ſotto la tuacroce . Io non ti tra.
i figgo co chioui,non trapallo con la lácia
per il tuo coftato , ma feriſco il tuo cuore co
[CO
le mie bumilis.preghiere,& có dardi d'af
For fucati defiderij, & di pietoſo amore, ó al
,0
P
JOB
388 MEĎ It AFIONI
manco ftilla, ti prego,vnapiccola goc
ciola del tuo aperto coſtatonella ferita,
& interma animamia & farò falúo . O
Rcglorioſo del Cieto, &della terra ricor
datidi gratia dime, perche gia tu ſeiveo
Auto neltuo regno. O verifsimo figlio
colo diDio,elquale hora fiedi alla de
tra del tuo padre , ricordatidell'infelice
anima mia,la qual'è tenutaprigione nel
le carcere diqueſtomondo . Fammi udi
re quella parola della clemenza , quella
2

piena di confolatione,con la qualetu riz


zaui il fadrone , dicendo . Hoggi larai
con eſlo meco in Paradiſo. Il che in veri
ta fará facro fubito , quando tu harai le
uato da me il mezzo de vitij, percheal
l'hora li congiugnera l'anima mia con
efto teco ,& titipofera in te, che lei ilpa
radiſo delle ſpiritali dilicatezze, ripoſo ,
& piena abbondanza de Beati :Percioche
in ce noi habbiamo vna eterna quiete, &
eſſenza , come nel paradiſo,dal quale niu
na coſaci caccia , fe non il mezzo de pec
cati . Leua dunque il peccáto, tuche ſei
Agnello ſenza macchia , che leui via e
peccati del mondo, & farò vnito a te , &
farò in uerita in Paradiſo . Amen .
Ýnaeccitatione dell'anima a lodar Dio. Cap.32
&
chofere ricomperati col pretioſo
ſangue
DETAVLER , 389
1,
lãnguedi Chrifto.Hot via cóintern có
paſsione , & co feruete deuotionefaglia
0
mo in fu la beata palma della Croce,cari.
Coi
ie
ca con grá bellezza del frutto :della vita
& , a guiladi diligeate pecchia,trapaſsia ,
modi piagain piaga, concioliacholela
10
dodi melesbõdeuoli.Cálideriamo , &pe
Gamb fotoilměte le facre parole di Chiib
ce fo,che e'difle fu la Croce perche'tutto
,
YICI
quello che efce.doquefta beata arbore
CIR

10
Salutcuole, & buono finalmente tutta la
falute,tá fanita,la vita,&cla gloria noftra o
portanella CrocedelSignore Saluatore,
ya
& come dice l'Apoftolo . Senoir patirea
ile moiſieme co eflo luiznoiancor infieme
ed

cos
méte Ceco regaeremo,& accioche noino
liamo ingrati a caati ſmiſurati beneficij,
12
eccitiamo, & chiamiamo in aiuto ilciclo
& la cerra, & tutto quello che ſi contiene
ick in queſto circuito , á lodare, & benedire
:1 Iddio , & ringraziarlo; inuitiamoli a ri
guardare queſto merauiglioſo ſpettaco
pain lo ,dicendo. Magnificate il Signor meco,
el perche egliha operato in noi coſe mera;
uiglioſe. Lodate,& benedite meco il Si.
gnore,perche la miſericordia fua è grāde
fopra di noi. Ovoi angelici ſpiriti falite
per la
meco (di gratia) almonte Caluatio ; &
guardato iluoftro Re Salamone nel ſuo
OD
trono cổ la diadema, colla quale lo coro
old nola madre fua. Piangiamo in prefenza
Olt
P 20
NI
396 MEDITATIO
del Signore;chia ha farti ,perche eglie
il Signore noftro Iddio.O mortali tutti,
& quanti che ſiatemembri di Chriſto cá
template it uottro ricomperatore.com
glocchilacrimofi, chepende dall'alto le
gáz,eſaminare ſe alcuno doloreſi puo a
furpi pareggiare conoſcete la crudeltà.
delle voſtre fceleraggini., le quali biſo :
gno che foster pargate con tale fatisfa ..
tione Maneggiate al corpo di Chrifto
da ogni bāda , & non vi trouërrete altro :
che piaghe, e ſangue.Gridate a lui con
malinconofa voce . Giefu noftra reden
tione,amore, & deſiderio qual elemenza
ti uinfe,che tu portaſsi e noftri percati ,
patendo morte crudele,per liberarnedal
la morte,emortein verità ſempiterna E
bu celeftiale, & onnipotente iddio padre
riguarda dall'alto Sãcuario tuo all'inno.
cente tuo figliuolo Gioſeppe uenduto ,&
a torco dato nelle mani delli huomini
fanguinolenti , & in vna forte di morte
vituperofiſsima.Guarda fe queſta è la ve
Ata del figliuolo tuo o no ,certáměte chą
vna peſsima fiera l'ha diuorato. Ilságue
de poitri peccati è fparfofopra i ſuoi vc,
kimenti , & di poi fisſono macchiati tut
tie'veſtimenti della ſua honcſtiſsima fa
ma. & opinione . Guarda il fanto fanciul
lo tuo condennato có gli ſcelerati.Il tuo
regal figliuolo coronato di fpine.confi
dera
! :DUL TAVLERO . 391
dera le tue innocenti mani , dalle quali
e maifu commeflo alcun male,fangue tra
-5
boccanti, & ifuoi facri piedi, chemarfi
1
parrirono dallaluia della giustitia,confit
ticar un crudelecchiouot; il coſtato nu
idos & difarmatig, forato con vna acuta la
cia; la belliſsima laccia , nella quale defi
derano gli Angioli di guardare, altutto
-trasformata , & abbandonata da ogni i
militudine ſua; finalmente il ſuo cuore
70 benedetto,il qualemaidamacchia alcu
10
na di brutto penſiero fit tocco , nel tot
00
chio dell'interna affligione premuto :
ei
az
Contempla padre amantiſsimo ildolcif
fimo figliuolo tuo , quanto egli è tutta
diftefo nella citara della Croce,cheti be
pcdice con tutti e'ſuoi membri : per la
qual coſa ioti pregoDio mio con ogni
forza, che tu mi perdoni per la paſsion
del tuo figliuolo tutto quello , cheio ho
2,8 peccato ucrſo di te con limiei membri.
ini
ON
Confidera padre benigoiſsimo nel tuo
xnigenito figliuolo in che modo en deb.
.
chi
ba eller propicio al tuo feruo. Quáte vol
te quel vermiglio fangue del tuo figliuo
ue
5 lonel tuo coſpetto rifplende, tante laua
int mi da tutte le macchie de peccati; & quá
THE
abe
te volte tuvedi aperte le piaghe del tuo
medefimo figliuolo , tante volte aprimi
>

ul ilſeno della paterna tua clemenza.Con


IDO sidera hora piecoſiſsimo padre iltuo vti
ond P 2
er1
CMEDITATIONI
392 iſsimo figliuolo , che no dice,a gaifa
piēt
d'Ifaac.Legami le manse piedi accio che
io da te non miſibelli; mache fpõranea
mente diftende piedi,& le braccia, & per
metce che gliſtero con chioui confitti.
Riguarda,ti prego,coa gia il ſerpente di
bronzo pendenje in fulo ftipitė per la
faluce'd'Israel,ma ilituo vnigenito , che
peadein fule Croce per la falute di tur
ti e mortali. Nonpiu Moſe abza lepalme
delle mani vetfo ilcielo per fare ceflade
he
i tuoni,le faorte ,& l'alere piagdell'E git
to , ma ittuo figlitlalodiftende amicho
uolmente a te le fuefanguinofe braccia ,
accioche manchi l'ira tua :datutta lage
nératióne hunjana.Nepiu.Aaron& Hur
foitengono lemani di Mosè , che e'pofta
pregare con piu perfeueranza per lo por
polo d'Isdrael,mae chioui aſpri, & fpaud
teuoli hanno confitto fortemete alla cro
celemani,epiedideltuo catovnigenito,
accioche egli afpetti noi lungo tempo a
penitenza, & ci riceua in gratia ,ne poſla;
quando gliè adirato , allontanarſi dalle
7
noftre preghiere.Gia certamente il fede
leDauid accordo eccellentemenre la lira
del fuo corpo ,componendoti vna ſua
uiſs.melodia & cantandoti la piu gratio
fa canzone, chemai ci ſia ſtata cantata,di
cendo. Padre perdona loro , perche con
>

fanno quello che fi fanno . Quefto è quel


fomma
1 DEL TAVLERO . 1393
3 ſommo Pontefice, che per lo propio fan
10
guc entrò in Sancta Sanctorum ,offeren
dofekolo per pacifica victimaper lipoc
cati di guttasl mõde .Quefto èPagnello
Eti.
innocéte,chedelayè colfuo pretioſo sa
edi guc,che maj fece peccato , macãcello tut
the o peccatidelmondo. Duque di quefto
che teſorodellapaſsionc aecatto in preſtart
Tull za il prezzo delmio debito ,& annoucro
Eme futti è fuoi meriti per tutto il debito
Elt mio . Perçioche tutto quello che egli
Egi ha fatto ,l'ha operato nella natura mia, &
che
per me . O dementiſsimo padre ,ſe tu
ais, peG nella Atadera tutti emiei peccati , &
29 all'incotro ponila paſsion del tuo figlit
Hur uolo , ſaranno vinti altuttoquelli da quç
poh Ata, perche qual ſceleraggineè tanto grá
po dc , che non sia ſtata lauaca dall'innocen
pack te sāguedeltuo figliuolo :Qual ſuperbią
& dilubidienza è tanto sfrenata,e bettia
Je , che non ſia da tanta humiltà,vbidien
7p01 za; &pouertà cancellata : Queſta e dun ,
Dolla que la mia conciliatione. O benigniſse
dalk padre, riceui gl'atti del tuo amato figliuo
1o,perdona alli errori del tuo cattiuo ſer
alid uospercioche il ſangue del non colpeuq
lo Abel noſtro fratello grida a te di Cro
6e,non domandando vendetta, ma gratia
& mifericordia , dicendo . Padre perdo,
pa a loro , perche c'no fanno quello ,che
que f'-f faccino.
P
394 MEDYTATIONI
Giefu Saluòil ladrone. Cap.47
Vei ladroni , che erano crocifiſsi
Q infiememente con Giefu; differo
ancora ellíno coŘtradi lui oltraggioſe
parole, ma poco dopo quel, che pendeua
alladeſtra di Chrifto, comele vedde la
fua Irufurata patienza, & benignitá che
e pregaua tantoamicheuolmente il på
dre luo per quelliche l'oltraggiauon tan
to , e tanto crudelmente lo tormentauo
no aftutto fi murd , & fu davn grandolo
te & penitenza delle ſue ſceleragginiſu
bitamente topraprofo, & queſto lo dimo
ftro col fatto dello ,riprendendo ilſuo
compagno che perſeueraua nelle beſtem
mic,dicendoli. Ne tu temi Iddio ,ſendo
vicino a morte ? El quale ancora per la 0

tua oſtinata malitia non habbi paura de A

gli huomini, ne ftimi punto le corpora


li pene; tutta yolta tu doueui temere Id.
dio mafsimamente nello estremo punto
quafi della uita , hauendo egli potere di
condennare il corpo, & l'animatua all'e
ternal fuoco : & fe ben noi fiamo puoiti
di eguali pene, è non di meno molta di
uerfa la cagione del meritarle, & noi cer
tamente le fofteniamo giuſtamente, per
cioche noi ri ceuiamo coſe degne alle nó.
tre operationi, ma quefto non ha fatto
alcuna coſa di malé. Donde di gratia pre
cedette
DELTAY LỆ Ro
395
feedette in queſto ladrone fi preſto correg .:
gimento: Che poco innanziera befem.
miatore,hora éconfeffatore , & predicate
Te,diſcernendo ilben dal male,& ripren
dendo il peccatore, & efcufando l'inno.
cente, & quel, che pocodianzi era vå.
e Jadro infedele , hora è confeffatore di
Dio onnipotence. O buono Gieſu ques
fto fubitomutamento viene dalla cua;de
243 ftra,appreffo alla quale egli pēdeua.Que
209 fta la toccò dentro , e lo mutò in conti.
neotein vna altro buomo. Tu manifeo
ftafti qui Signore la tuadiuinapotenza,
faccendoinvo fübito dwnapietra vn fi
很 gliuolo di Abraã,queſta ſubita luce del
701 la fede non vhebbe altroue che daquch
tvltimo lumepoſto nel cadellieredella
erk croce, il quale rifplendendo qui nelle te
-2 nebrecaccia lanotte : & queſto in verità
ON che fu cgli altro,fe non che il Signor GiC
ile fu per lamifurara,e fola bontà lua lo ri
guardo con l'occhio della ſua niiſericor
Teh dia,nó trovandein lui merito alcuno, ſe
14 non che cofi piacque fare allaſua bon.
OM ta ? Percioche ficome Dio da a fuoi eleta
ad ti per ſua ſteſſa bontà quello ,che non
conuien loro , cofi dona a cattivi quello ,
po che loro fi conviene ſecondo l'equita del
la ſua giuftitia : pero dice Dauid , Emi
am tece ſaluo , perche e'volle :pero quefto.
.

Pro Ladrone ,primache il Signore gliS toccaf


CIT P
396 MEDITATION I
fe ilcuoreco raggi della gratia , & amor
tuo , inſiememente con l'altro, beſtem
mioChrifto ,affermando col fatto qucl.
lo, che e fofle da fe , & poco dopo , quel
lo che fofle con l'operatione della gratia.
prima fececome l'altro, conciolia chean
cor egliera figliuolo dell'ita . Ma quand
doil pretipfo fangue di Chrifto,pregia
della noſtra redentione,6 fpande,& fi pa
ga al padre per capicellareil noſtro debi
to , molto a tempe domandò a Dio , pet
1

fuo bene la limofina , la quale preftiſ ,


pamente ottenne . Percioche qualcor
fa fcemò di quelgrandiſsimo reſoravná
fola limoſina a Oin chemodoglièl'hda
sebbepotuta negareil pietoffsimo Si
gnoreal quale è propio ilperdonareper
santo gli dettepiu che egli nonhaucua
domandato,ma in che modo harebbepor
tuto cotal ladrone fuggir quello smilu .
rato caldo di quelfuoco ,che gl'ardeua ap
prefio ? Certamente che queſto fuoco
cra ftato mandato dal cielo dal padre in
terra ,ei quale haueua lungo tempo aplo :
mafinalmentecollegnodellaCroce ece
ejtato & nodrita , & bagnato con l'olio
dellamiſericordia , & agitato dalle ingiu ,
$ ic, & beſtemmie, & comeda xa foffame,
to de Giudei mandaua fiamme in cielo,
con le quali quefto ladrone fu tutto acce
19 ,& diuenne infocato,& lacharitàſua di
1 fece
DEL TAYLERO 397
fece forte , come la morte ,& in talgur,
laſi dimenticò de ſuoi tormenti,chetut
1 to fi commofle a cópaſsione verſo del S&
gnore, & vedendo la crudeltà diquellepe
2 ne diffe.In uerita che 10 fopporto patiéte
métele mie pene, pchelemerito ancora
1. maggiori, ma il vedere martoriare ques
to innocence , che non haalcuna cok
pa contro algiuſto ,&alla ragione, mi
duole piu che nófannogli miei doloria
pa fede merauiglioſa di queſto ladrones
ediſpregiò tutte le pene che gli poteſle ,
CO ro eſter date,non hebbe paura diquel po,
YAZ polo furioſo cótro a Gielu ,à guiſa di rabı
house biofi canigridanti, nonconsideroe prin
‫ܘܐܲܠ‬ cipi de facerdoti , ne finalmente hebbe
2981 paura deminiſtri , che tutti cron quiui;
Cla con varie forti di tormenti,& d'armi,ma
EN in preſenza di tutti quelli con yno anir.
1 mo inuitto confeſso Chrifto effer vero ,
27 fagliuolo diDio , & Signore ditutto l'vo,
000 niuerſo, & infieme confuſe i Giudei con
es feflando che il Signore non haueuafatto
Blo alcun male , & però efter da loro a torto
es crocifilio . O fede merauigliofa , & - am
elio mirabile . Osniiſurata coftanza .. Oin
gio comprégbile charità di queſto ladrone,
amé la quale haueua cacciato da lui ogniti
elo, more, cioè che egli era abbeuerato , &
cra qual ebbro di quel motto nuoma
uli No, pumuto nello ſtrettoio della Croce
fers P 6
398 MEDITATIONI
di quel ſuauiſsimo grappolo di Chrifto
Gieſu,però ſenza alcuna uergogna auan
ti a tutto ilpopulo lo confella.Dat prin
cipio ftello della paſsione,ſubito gl'Apa
koli, & edifcepoli tutti fe nandorno i tu
ga , & abbandonarono Chrifto . Lofteflo
fan Pietro ſpaueotato dalla uocedi v na
tātieelta rinnego Chrifto.Illadrone inve
stà fino nella morte non abbandonò il
Signore,ma in preſenzadi quella molti
tudine d'armati lo confeſsò Signore del
ciclo . Chi elalterá degoamentele virtu
di queft huomo? Chi le potrà pur narra
rechi gli infegnò tanto prefto la fede, &
la perfetta conoſcéza ditutte le virtu, ſe
son Chrifto Gieſu Sapiehza del padre ,
che pendeua in croce appreffo di lui!
Quellochegli Giudei non poffettono,di
non volfono conofcere per fe promefic
de patriarchi,pergli oracoli,& confirma
tione de profeti , per la dottrina delle
ſcritture, per lefignificationi delle figu
re, lo conobbe il ladrone per la peniten
zá. confeſso chrifto figliuolo di Dio , el
quale uedeua innanzia fe pieno dimiſe
rie,di biſogni, & di tormenti, & che ſeco
do la humana fragilitàmoriua, & all'ho
ta lo confeſso , quando gli Apoftoli lo
rinnegarono,iquali haưeuon veduti e fe
gni,& eſuoi merauigliofimiracoli.Giac
chioui teneuovo immobilmente confit:
te alla
DEL TAVLERO. 359
ie alla croce le mani e piedi,ne gl'era na
mala coſa alcuna libera , eccetto che il
El cuore, &- la lingua , & offerſe a Dio tutto
quello , ch'eglihaueua libero di manie.
>

ra,che ſecondo la ſcrittura col cuore che


dette per efleregiuſtificato,8:con la boc
ca confeſso chrifto alla falute. O infini.
fe ta ,& al tutto imperfcrutabile miſericor
Bil dia diDio , quale era coſtui quando fu
lui. poſto in croce,& quale nefu tratto :No
det chenoi impučiamo queſto mutamento
TE alla croce ſua,ma alla bontà ,& potenza
di chrifto crocififfo . Venne alla croce
6,8 macchiato dell'altrui fangue , & funne
tolto , mondato col ſangue di chriſto ,
Kense quiui ancora con mala inclina
landing tione,infiammato di crudeltà, ed'ira, &dî
Jei úenúto bumile di cuore , & compuat.»
kuttodi compaſsione s'acceſe tutto d'am
more, tanto che pianſe piu gl'altrui ton
tek menti,che gli propij,gli reſto vn mem
igt bro ſolo , & venne nell'vltima hora adar
FILM compimento all'operanella vigna,& no
,d di meno con tanto studio atcelealla fati
18 ca, che prima che alcunoaltrodette fine
feci al fuo officio , & primoneriporto il pre
'he mio,e fece certamente, come ueramente
giuſto , accufando nelprincipio fe fter
iel 10 ; & confeflando e ſuoi errori, quando e
Gix diſle. Ernoi 10 uerità patiamo giuftamé
nki te,perchenoiac riportiamopenedegna
all afaceri
I
400 MEDITATION
a fattinoftri. Secondariaméte ſcuşò chri
fto , & lo confeſsò giuito , dicendo . Ma
>

coſtui non ha fatto cofaalcuna di malc .


In oltre moſtró la charità fraterna, ri.
prendendo il compagno , quando e' diſa
ſe.Ne tu ancora temi Iddio:Finalmente
con cutre le ſuemembra , col volto ami,
chcuole ,col cuore deuoto , con lo fpiri,
to humile fi conuerti a chriſto incoral
guila feruentemente orando.Signore di
cordati di me , quando tu ſarai arriuato
nel tuo Regno , col qual prego confeſso
chriſto efler Signore del cielo , & in que
fto modo lo confeſso.elere Iddio vero ,
quando il cielo è di Dio ſolo.Egli certa .
mente non vedeua in chriſto ſe non po
uertà , dolori , & liuidori, & vicino alla
morte, che ſono tutti contrarij ſegoi a
Dio , & al Signore,& non dimeno coſts
cemente difle. Ricordati di me Signore,
quando tu ſarai arriuato nel tuoregno .
Moſtro dunque in queſto ſupplicheuol
prego gran giuſtitia,humiltà, & d'efleri
al tutto a lui confecrato ,non chiedendo,
altro , che vna piccola ricordanza di ſem
conoſcédos indegno dichieder coſe grá
di. Ne certamente pregó per la ſalute dek
corpo ,percioche e volle morire ſponta
Acamcpte per gli peccari ſuoi, & piu era
grato a lui nuorir con chrifto , che viuer ,
piu lungamente, Ne ancora prego d'elle
DELITAVLERO . 401
fe conferuato dal Signore dalle pene del
L'inferno , o delpurgatorio , ne chicle it
regno de Cieli , ina interamente fi rimef
de nella volontà diuina , offerendoſi tuts
to a Chrifto ; accioche ee facefle dilui fe .
cundo ilfuo piacere. Per tanto non pre
go humilmentedaloro , che la gracia,&
la mifericordia ,comc.oraua ancora Da.,
ral uid, dicendo , Opra coltuo feruo fecon,
esi do la miſericordia tua . La onde,perche
200
egti prego humilmente , & ſapiente
ſso mente,la Sapienza eterna , che contem
>

que plae cuoride pregatori,lo eſaudi, & aper


CFO , ti elarghi teſori della gratia fua ,molto
162 piu gli conferi ,che egli non harebbe ar
po. dito di dcmandare . incomprenfibile
allo bontà diDio , quanto benemanifeitaſti.
nia tu'quinon voler la morte del peccato :
号s=259

oftá re, mache fi conuerta cuiua. Tu.facesi


014 fi qui,& in fatti l'adépieſti,gl chegia b
ueui promello plotuoprofeta,dicendo :
ruol In quella hora,che il peccatore pianger.
lendi i ſuoipeccati,non mi ricorderò piu della ;
ado iniquită fua. Tunon gl'imponelticertail
ile, mente molti anni di feucra penitenza, o
gh le penedel purgatorio per purgare, e ſodi ,
del sfar.a peccati macõeſe al tutto cifoſsi di..
nta menticato le ſue ſceleraggini,ne ucdcft .
altro in lui,che le ſue virtu , cogi gli dicer
ger ki.Hoggi farai meco ia paradiſo.Oſmi lui
elle tata boucà di Dio. Il pictogſsimo Signo ,
1:01 9
402 MEDITATIONI
re tanto mifericordioſamente fi dimen :
ticò tutti i vitij,che erono innumerabi.
li in queſto ladrone, & perdonò al peni.
tente premiando quel bene che in lui in
verira era poco con tanto cccellente, &
nobil premio ; percioche il ricchiſsimo
& pietotifsimoSignore non ha biſogno
denoftri beni ; ma chiama a fe il cuore
cóuertito , & humile, & che al tutto gli
La conſecrato, come e' trouo in queſto la
drone , percioche egli fteflo dice . Con
uertiteui a me, & io mi conuertirò a voi.
Quando dunque queſto ladrone tanta
fortemente,& efficacementefi fu conuer
tito a Dio , all'hora incontanente fu non
ſolamente accura , ma anca efaudita la
ſua ſuplicatione : perche il Signore non
ſcaccið la fua oratione dicendo.Ecco chc
io ſono qui in crocecon grauiſsime pe
ne, & veggo in mia preſenza ftar la mia
madre ſommamente affitta in tante an
gorcie,alla quale io non ho ancora parla
to pure vaa parola, di maniera cheio no
ho commodica hora di efaudirti.Non fui
fatto cofi dal Signore a queſto ladrone,
anzi fubito pregandolofu efaudito , &
gli riſpofe vna dolciſsimaparola. In ne
rita io tidico chehoggi tufaraimeco in
paradiſo . O pijſsima bontà , ò incom
>

prenli bile miſericordia di Dio è grā pru


denza del ladrone,vedeua efſer aperti e te
fori
DEL TAVLERO * 403
fori del fun Signore , & largamente ſpat
i , chidunque gli uietarebbe, che e' non
ne prenderlo tanto , che fofle baſtante a
cancellare ildebito , che egli haueua col
5

8 fuo Signore ? Eto biafimcuol durezza


.

0 dellofcelerato,elquale ne lariprenfione
0 delcompagno , ne la paticaza di Chri
fto , ne tanti ſegni d'amore , & di cle
menza in Chrifto riſplendenti lo potes
'tono ammollire, & conuertire. E'vedeura
OD che le limofine abodauono all'vício del
01 ricco , e che piu nera dato,che non fichit
deua , e fu tanto ſuperbo,& oftinato, che
ud lenon ne uolſe purchiedere; vedeuadar
103 fi la vita,diftribuirfi ilregno de cieli; ne
volle accommodar l'animo a defiderarlo
OD & però non l'harà . Elefle piu preſtole
be 'maleditioni,& le beſtemmie,le quali ſo
pra di lui verráno, & certaméte in fempi
terno . Queſto nuouo frutto , & primo
22 grappolo il Signore Gielu orténcinfu ka
rla Croce della ſterile terra noftra co molto
nó fudore; & con molto fpargiméto del ſuo
fo pretiofo fangue fu da lui mandato al tuo
ne, celeſte padre con molta allegrezza, come
,& preſence eccellentiſsimo per mano de
116 celeſtiali, & fanti Angioli, & fe gl'Ana
>

il gioli di Dio prédono táto cótento d'un


peccatore, che fi pente ; che letitia , che
IE feitafu fatta quiui della ſalute di queſto
ch Ladrone, del quale gia ſe n'erono quan
ori ft
404 MEDITATIONI
fi diſperati , & penfauono hauerlo perde
>

to Con quantaallegrezza penfiamo noi,


che il padre celeſtiale riceuefle queſte
primitie de frutti della paſsion del tuo
figliuolo : Ma Chrifto cheſe bencegl'ha
ucrebbe potuto prendere qualche con
tento di queſta conuerfione,ne preſenó
'di meno maggiore affitione ,antiueden
do per ſua diuiga fapienza facilmente
qucho ladrone hauerad efter a molti og
cafione di dannatione , e quali fi delibe
tano di crapallare tuçra la uira loro ne
sitij, ſperando non di meno d'hauere ad
ottenere iaficmc.con queſto ladrone nel
lo itello vliimo pūto della morte perdo
no, egratia. Lo che nel vero è una ſciog
chezza, percioche mai fi legge nelle ſcrit
turc cotal coſa cfier accaduta ad alcuno
altro.certamente che Gi dee dubitare che
quelli, che non cercono mai Iddio , ſe
Aoncoſtretti da neceſsità ,non lo troui.
po parato nella neceſsitá loro.Niuno
non di meno ficonfida in Dio piu deldo
ucre , ac da lui è ſtato mai abbandonato
alcuno, che fi fia conuertito a lui con rue
to il cuore, & gli di fia accoſtato con pie
tofa fidanza,

Gieſs parla alla ſua afflitta madre. Cap.44.


Taua anco preſtoallacrocedi gieſela
Share
fua sátiſsimamadre , fempre vergine
Marina
DEL TAVLERO 405
•Maria , negli ſolleuaua, o alleggeriua le
아 penchanzignen'accreſceua non pocos
Bercioche ſe alcuna creaturahaueſlepe
tuto porgere alSignore Atando in Croge
qualche i confolatione , niuna; farebbe
35 sftata tanto attaa queſto , quanto labeat
tilsimaMadre fua : ma perche eglier
antiueduto , che Chriſto morifle dimor
te acerbiſsima, & chefioifle la ſua paf
10 Sione ſenza alcuna conſolatione & alle
suiamento con uera dedicatione diſe ſtel
fosila preſenza dellamadre nooglipor
fe alcuna conſolatione ,mapiu tolto ac
Frebbe e ' ſuoi dolori , congiungendo la
meſtitia di lei alle fue pene', & traſie
ca iné piu abbondantemateria del ſuo
CTA acerbiſsimo tormento's Chi hora , è
buon Gieſu , col penſare puo conſegui.
>

se da quanto dolore tufoſsi ſoprapreſo


dentro ,cãealche conoſci e cuori di tutti
quado tų vedenieſlerdiftefi, &có i chio
UBE ui confitti infeme con eſſo tecoinfu la
ld Croce per la interiore compaſsione tut
te le uifcere , & i membri della madre
>

Et il cuore ſuo purifsimo, & il petto verá


F mente materno crafitto col coltello d've
no acutiſsimo dolore :ll uolto tutto pal
lido , che dichiaraua l'angoſcia dell'a.
pimo , & -lenza la morte quali:morto ,
all quádo tu guardaui le ferueti lacrime, che
zik a guiſa de certi dolciſsimi riui,checadear
Tih
406 MIDITATIONÍ
Do per le gratiofifsim : guancie fue, & per
la faccia cotteuono abbondantemente ,
come teſtimoni del dolore fuo verſodi
re infiememente , & dello amore vdiui
ancora e miferabili pianti cagionati per
la grauezza de ſuoi dolors » & finalmente
nedeui la medeſima deuocifsims madre
tui al turro ſtrutra nel caldo dello amo.
te, & riſolata curtaquanta inlacrime , &
quafimancante,comemai concia,& con
lomata per la grantormento della tua
pafsione.Nelvero che all'horatu riceuc
Riiats per totale affitione vna nuoua
croca Pereiøchetu folopefafticóla fta.
dera della copafsionc il pero, & lagrauez
za delle ſue-affitioni incomprenfibilia
tuttigl'huomini,& tal coſa certamente
* ggrauo grandemente e dolori della tua
paſsione pereſſere non folamente nel
corpo crociffo,maancora nel pettoma
teras, efendo la croce fua tua , & la tua
Scain bicuolacare fua . O quanto fu 3
Mara; dolcisimo Gicfu, la tua paſsione,
grandefu inuerità il tuo dolore eſterio .
ie,mal'interiore conceputo per gl'affaa
ni , & angoſcie della madre fu molto
piu vehemente . Qui certamente il col
tello del dolore trapaſsò lei tutta quan
1
ta , quando ella de Martiri Regina in
quella parte , che è impaſsibile , cioè
nell'anima fua fu con horribile , & mor
tal
DEL TAYLERO . 407
tal colpo traficta ; & : foftenne la moric
della croce in quella parte,doue era im .
mortale,& tánto piu građe gli fu la mor
teinterna, quanto lamorte efterna s'era
2018
piu da lei allotanata.chi(madre pietofil.
fima potrebbedegnamente eſprimere,, o
TO
pur cocipere nella métegli (miſuratido
lori dell'animo tuo , &la tuainteriore af.
COS
fitione? Percioche hora haiveduto con
tanta crudelta,& tirānideuccidere a tuoi
occhi preſenti quello, che tu fenzadolo ,
03
re, come madre benedetta generafti,noa
A
ſendo partecipe della maleditione d'Eua
prima noftra madre , anzi foſti ripiena
>

pe d'allegrezza di ſpirito in Hecc d'angoſcie


hi
di moleftifsima fatica , & parimente pet
recreationefua udifti un dolçe canto del
nd
HAngioli che lcdauopo il tuo figliuolo.
come ti fi ſono 10 tanti modipotu te ri
ſentire quelle daglie che giaſifelicemen
te da te campafti , quando tu guardaui il
beato , & fingolar tuofigliuolo peudere
Di
in croce con cátęborribili peneinnāzia
quellacruddle,& rabbioſa plebe la quale
Faffliggeua,oltraggiaua, & diſpregiaga in
tuttique modi,chela fipotette imagina
re; & ueggēdo quello che tu haycui porta
to ſenza alcudia, grauezza pelle uiſcerg
.

càſtiſsime del tuo pudiciſsimo uentre ,


2 diſteſo crudelmente in croce , & da gli
ſue
chioui trafitto , riguardando anco leCacre
MEDITATI ONI
408
sacre braccia,con lequaliegli tante vol
ic ti haueua amoreuolmente abbraccia
ta , efler immobilmente drftefe,&diver:
miglio fangue bagnate , & iluencrabi,
le capo punto d'acure ſpine , e tutto il
Corpo altro non effere , cheunatraboc
cante piaga, ne t'era coacefla in quet
tempo di poter raſciugare, & vgoerele
lue ferite , veggendofinalmente quello;
il quale t'haueui per ripo lo ſpeſfeuolte
nel tuo uerginal ſeno collocato , non ha
uer hora tanto luogo, deue e'pofafle il
fuo facro capo , & quello che tu haucui
col dolciſsimo latte delle tue ſantiſsima
melle nodrito,hora eller tormentato col
fiele,& contacèto . O quanto fu deltot
chio della paſsione premuto il tuomaz
terno cuore , quando con glituoi caftif:
fimi occhi dedeui el ſuo fpeciofiſsia
mo''uolto efler tanto nii (erabilmente
trasformato , che in lui non era rimaſa
alcuna forma, nc altro ,d'onde e poteſſe
eller ftato riconoſciuto ,quanto grande
mente all'hora', o madre dolciſsima,va
gò, & diſcorſe per l'animatua l'onda del
le affitioni, anzial tatto la fommerſe .
In verità che ſe alcune deuoto non puo
fiuolgere nell'animo fuo la paſsione del
tuo caro figliuolo leņza dolore ineffabis
le , & compaſsione ,da che Croce,da che
aftlitionc fofti tu foprapreſa, che eri ſur
madre
DEL TAVLER O. 409
1 madre ; & la vedeui con gl'occhi propija
Se a molti amici di Dio ,& di lui amato
1 rinon altramente duolela paſsione del
tuo figliuolo,che ſe eglino iteſsi la fofte
neflero , & perla gran compaſsioneinter
na lono crocifiſsi inſieme col tuo figli.
et uolo , quanto crudelmente,quanto mor
talmente fufti ca crocififfa dentro , quã.
do non ſolamente riuolgeui , &ponde
raui nel tuo deuotiſsimo cuore le eſters
han
ne, & interne pene del tuo figliuolo ,ma
ll aacora le vedeui congli fteſsi occhi' tuoi
CHI
1
corporali ? Percioche qual coſa èl'amor
mi
di ciaſcuno hưomo verſo il cuo figliuo
ca
lo pareggiato altuo ? Niuna madremai
amo tanto e fuoifigliuoli,quanto ama
MA
Iti tu il tuo figliuolo ,& benche lanto
Itik
Paolo, amando molto , & con feruente
.
SA
amore , & per molta compafsione ver
foil tuo figliuolo ,difle.lo lono confitto
20 %
zah
älla Croce con Chrifto , & porto te pia
elli ghe di Giefunelpropio corpo. Quanto
ode
maggiormente fūſti tu crocifiſfaconer.
folyi hauendo riceiiuto dentro tutte le
adel fue ferite , diuenuta come corta imma.
rde. gine,& effigie del tuofigliaolocrocifil,
10.Se quelli finalmére che amano grāde
puc menteIddio di ſorte cercano la gloriadi
edet Dio , & di quella lono fi afiecati , che
abi
che
quando e' ueggano , che D 1.0 è offeſo ,
o in qualche modo ingiuriato inter
i
adre zezond EdHamamenco

410 MEDITATIONI
namente s'afdiggono , & fi , tormentano,
>

con tanto dolore,non altradiente che fe


eglino ftefsi haueflero riceuuto qualche
mortaleferita . Quanto maggiormen ,
te t'affliggeſti tu madre fedeliſsima, chę
ami ID DIO feruentiſsimamente los
pra tutti e'mortali, veggédo il cariſsimo,
& vnigenito tuo figliuolo ,anzi IDDIO
& Signore tuo clſer ingiuriaco con tante
nefande beltemmie ,con tanto diſpregio
& ſcheini . Et ſe finalmente que Giudei
fimulatori,& hipocriti vdita la beſtem
mia ſtracciaronoi loro veſtimenti in ſe;
gao didorole,in che modofi ſchiato per
lo dolore il tuo piccoſiſsimo cuore, quá
.

do tu vcdeui, & vdiuicộtro‫ ܐ‬il tuo figliuo


lo efter dette tutte quelle esfecrabili, &
horrende beſtemmie , ivgiurie & diſpres
gi ? Percioche cog dice ilSignore.Schia
tate e voftri cuori,& non i veitimenti vo
ftri ;& ncl vero che in queſto ſtello gios
no il tuo finceriſsimo cuore non vna vol
ta ſola ſi ſchianco ,ma piu di cēto, ne alcu
na noia fu data al figliuolo nel coſpetto
tuo ,che non ſegafic il tuo cuore, & come
poteui tu itar ritta ?Perche l'Euangeliſta
dice.Staua ritta preſlo alla Croce di Gie
fu la madre ſua . Donde haueui tu tanta
fortezza . Certa niente che tu non hauc
.

ui il corpo di ferro, è di faflo , che tante


voltein quel giorno tu fuſsi pallata dal
coltello
DEL TAVLERO. 411
0 coltello del dolore,tante volte crocifiſka
& ferita inſiememente col tuo figliuolo,
& perfeuerasti non di meno colanimo,
7. & colcorpo nientemanco fermo , & co .
ſtāre.Forle che queſti crudeli,e duri chio
1. ui teneuono ancora te parimente con
fitta alla Croce del tuo figliuolo che ta
non poteui cadere ? Ma certamente che
16 l'amor potentiſsimo (che è piu forte del
la morte)molto piu fortemente ti foſte
neua, che tu non poteſsi cadere. Per táto
tu ftaui a guiſa di immobilecolonna del
la fede , a guiſa d'inuincibile Lonza , la
quale eſſendogli ſtati rapiti e figliuoli,
non teme a andare in contro a ciaſche
W duno, ne ha paura di minaccie. Ne pun.
to temeſti della crudelta de Giudei,delt
on l'apitrire de caualli , & dello ſtrepito del
bii le armi, comequella che eri paratiſsimx
WO a morire inſieme col tuo figliuolo ?Ne
ioi lo poteui rionegare fi cõe Pietro:nefug
gire,come fecero gl'altri Apoftoli:no du
lle bitare, come e diſcepoli:non patire alcu.
no ſcandolo comela maggior parte,per:
03 cioche molto bene conoſceui, & p qual
im ragione, & chi era quello che tu haueui
Gif conceputo , & generaro, & però ftaui in
100 nanzi alla Croce di quello, la cui diuini
tà tunello fpirito adoraui;ftaui certame
OH te come unatorre fortiſsima,nella quale
dal il Re allontanandoſi haueua oaſcoſo it
10 Q
412 .MEDITATIONI
pretiofiſsimo teſoro della fede, ftaui(di
co)appreflo l'arbore della Croceper ope
rareinſiememente laſaluce deglihuomi
ni,per lo dolore acerbiſsimo, riguardan
do il frutto della vita, li come Eua giap
dette l'huomo,ftando con diletto appref
fo all'arbore, contemplando il frutto del
la morte, & perche ogni dolore, & cópar.
fione prodotto dall'amore è grande ſeco
do la miſura dell'amore, &iltuoamore
trapaſsò qualunche mifura ,peró il tuo
>

dolore ancora fu al tutto smiſurato, & p


che tu conoſceui, che Gieſu tuo figliuol
ainato era vero Iddio , il tuo amore ver
fo la diuinita , & la dilecione verſo l'hu
manita ſua premerno al tutto il tuo
cuore , come duoi grandiſsimi ſaſsi, &
lo ftrinfono con mortali angoſcie , veg
gendo che Gieſu figliuolo diDio conce
puto delle tue viſcere fecondo la natura
humana era con modi tanto indegni , &
horribili trattato ,&tanto crudelmente
morto. Certamente che queſti duoi furo
no crudeliſsimi pugnali, che trafiflero
l'auima tua piu crudelmente, che qualú
chealtra affitione, & dolore ; percioche
come ſpoſa che ama veementemente, &
cheabruſcia del diuino amore ti doleui
fortemente , quando tu vedeui in tua
preſenzaeller fatti tanti graui diſpre
gi , & tante jugiurie al tuo ſpoſo Dio ,
5

& Si.
DEL TAVLERO . 4 £3
1 & Signore tuo , & come fedeliſsima, &
finceri sima madre ti doleui parimente
11 delle horribil pene ,& della bruttiſsima
1 morte, della quale cu vedeui morire il
tuo dolciſsimo figliuolo di tal forte fu
che ſecondo il rigore della giuſtitia , bi
>

fognaua , che ella vincefle col ſuo pelo


tutte le ſceleranze del mondo , le qua.
i li ſono infinite , & innumerabili . Però
.

ella fu certamente grandiſsima, & infi


11 nita , & perche il tuo dolore riſpondeua
F! a tormenti ſuoi , percio è la tua Cro-
3C ce , & la cua affitione incomprenſibile ,
& -smiſurata ; & i meriti infiniti :certa
hr
mente, poiche coſi era ordinato da Dio;
>

10 che la beatiſsima Vergine Maria fofle


mezzana , & conciliatrice fra Iddio , &
l'huomo peccatore, che per queſto effo
Iddio permeſſe, che ella foffe da tanta an
goſcia , & dolore ſoprapreſa , accioche
tanti foſſero i meriti della ſua afflitione,
quanti di conueniuono a vna:taleconci .
liatrice,la quale potefle baſtare a tutti, &
delli immenfi teſori de meriti fuoi a cize **
ſcuno porgere. Era conueneuole ancora ,
che la medeſimavergin eſantiſsima & St
gnora noftra, la quale Iddio onoipoten .
te volſe,chefoſſe in adre de figliuoli della
gratia , celebraſle le eſequie del ſuo fi.
gliuolo tanto meſte , quanto tutti e fi
1 gliuoli della gratia inſieme le poteſlero
Q ?
414 MEDITATION I
& le deueffero meritamente celebrare .
Tanta adunque era-la ſua Croce, ranta
l'afflitione, che, ſe bene ella hauefle po
tuto trouare qualche coſa diconſolatio
ne nella paſsione del ſuo figliuolo atta
ad alleggerire e ſuoi dolori , ſubitamen
tedall'impeto , & dal diſcorrimento del
l'amaritudine'era inghiottita,non altra
mente che ſe una gocciola d'un ſuauifsi
mo vino foſlegittata nel falatiſsimo ma
re, & gia qui fi poteuan vedere duoi alta
ri preparati al celeſtial padre , vno nel
corpo di Chriſto , l'altro nelcuor della
vergine Madre. xbo certaméte offerſe la
carne,& il sāgue.Maria l'anima fua, & in
verirà che la dolciſsima madre defidera .
ua di meſcolare il fangae fuo con quello
del ſuo figliuolo , accioche con eſlo lui
inſieme mettefle ad eſecutione l'offitio
della redentione humana: ma queſto pri
uilegio era del Pontefice ſolo , che egli
ſteſſo ſolamente col ſangue entraffe in
Sancta Sanctorū.La onde, benche la bea
ta vergine non poteſle dare perfetione
al facrificio ſuo con lo ſparger di fuo .
ri il ſuo langue : non di ineno interna
mente con fcruentiſsimo fuoco d'amo .
re, & di dolore lo confumo, & abruſciò ,
& in verità che ellaofferſe a Dio un grao
to facrifitio , fi cõe dice il Profeta.Il cuo ..
sc , & lo ſpirito afflitto ; è vero , come dis
сс
DELIAVLERO. 415
.
ce il teſto , contribulato , & in vece di lan
1
gue offerſe abbondantemente lacrime,
0 & i ſuoi ſoſpiri faliuono fino in cielo a
10 guiſa di ſuauiſs.fumo d'ardente incenlo,
& in tal gviſa per tutti ee figliuoli della
gratia (de quali ella è madre ) fece , &
facrificò il facrificio fuo , & fu in veritá e
TI
ſaudita da Dio per la ſua reuerenza. Ho
ra dunque,anima mia,& quanti ſiate che
bauete defiderio d'ellere figliuoli della
lis gratia, guardate hora Chrifto padre vo
DC
atro ſopraprelo dalle noiofe fatichedel
parto ; uedere comeegli con la ſua mor
iel
te vi ha alla vita ſichiainati, & come fede
&1
liſsimo Pelicano , col ſuo ſangue ( come
der
ſuoi polli) di nuouo vi ha generati, ecci
ud tati, & nodriti.Contemplate anco Maria
OLE voſtra madre grauemente afflicta , che
het
proua per amor yoftro i nuoui dolori
del parto ,perchevoi diueniſsi figliuoli
COP? della gratia:per il voltro padre voi liaus
Te i te la vitaper lamadre vi è data la gratia.
a be Hora dunque babbiate compaſsione a
tios uoitri padri;e quali uoiuedete con tanti
ifoc
affannoli dolori affaticarſi per la ſalute
ter uoſtra, ſe uoi fiate però figliuoli della
)

2.00
0 gratia. O quante uolte quella maninco .
ſcio nichiſsima madre leuaua gl'occhiin al.
zgry
to a contemplare il trasformato corpo
Icuo del fuo figliuolo e quali di poiera forza.
edi ta per la moltitudine delle lacrime ad ab
R3
416 MEDITATIONI
ballare ? vedeua il corpo piagato, el qua
le non di meno non gl'era lecito d'vnger
lo , le vene crabboccantı di ſangue, le
quali non gl'era conceduto di faſciarle ,
le membra crudelmente intirizzate , le
quali lci non poteua ne ſciorre, ne allco
tare . Guardaualo veſtito di porporina
veita,della quale ella non l'haueua veſti
to, & vedeuaquella veſta,che ella gia gli
haueua data, ſpezzata,rotta,& cõfumata.
Miraua oltra ģfto,che il fuo facrato capo
per la ſopraftáte morte ficbinaua , & che
tutte le membra defiderauono la morte,
* coe vno allentamento , & alleuiamento
delle lue pene, di forte che il ſuo pietofiſ
fimo cuore,a guiſa d'uua era nello ſtretto
io della Croce premuto di maniera, che
ella poteua dire inſiememente col tuo fi
gliuolo.La mia anima è malinconoſa fi
no allamorte loqto'mezzo vedédo atte
coſe il dolciſsimo ſuo figliuolo,che infi
.no a qui s'era contenuto; accioche fi ma
nifeftafle la fortiſsima fededi lei,la gran
fedeltà,l'ipuincibile patienza,laglorioſa
paſsione, & fopra ogni coſa ilgrandiſsi
mo,& smiſurato amore, & per non gli di
minuire la gloria della Croce,non potet
te piu oltre contenerli; ma gli parlo con
voce pietotifsima, & piena di confolatio
-ne ,dicendo . Donna, ecco il tuo figli
>
>
uolo ;come fe e'dicefle dolciſsima, carif
fima,
DEL TAVLER O. 417
fima, fedeliſsima Madrcio lo quanto fia
il dolore ,& l'angoſcia tua,fo anco , quan
be to tu patiſca o amor mio. Veeggoda quan
ti trauagli fia ſoprapreſo il tuo deuotiſsi
mo cuore, mentre che tu vedi me amato
O tuo figliuolo in tante pene , mentre che
BI tu lei ſpogliata cofi miſerabilmente di
me tuo cariſsimo pegno , nel quale è
pofta ogni tua ſperanza ,& confolatione.
Ma inche modo tipofs'io follazžarc Ma
dre dolciſsima fedeliſsima genitricemia ,
E ncceffario dar compimento alla mia
pafsione, biſogna al turco che io muoia,
gia è tempo che io vadiaa quello che mi
ami ha mandato, per tanto io ti laſcio il mio
amatiſsimo diſcepolo , elquale ti fara fin
Elke gliuolo in cambio mio,el quale ti conſo
hol Terà,ti cuſtodirà,hara cura dite, & cõe fi
ch gliuolopierofo fará foggetto , & obediêre
a te madrefua.Et quãto.péfiamo noi che
of
queſte parole del SignoreGieſu (chiátaf
my fero il pietofiſsimo cuore della malinco
noſa madre , ſentendo d'hauere ad eftere
oll al tutto abbandonata , chegli folle affe
goato in cambio del figliuolo di Dio al
id
figliuolo dell'huomo , per lo creatore la
Tid creatura,per lo maeſtro il difcepolo, & fi
CON inalinéte plo Signore il feruo Quanto la
cia ftruffe allhora il grade amore del Signo
Te, quádo feco medeſima eſaminaua quá
Til ta cura , & follicitudine egli hauelle di
그래
Q 4
NI
418 MEDITATIO
dei,& chee s'affiggefle piu pla cöpaffio .
ne del dolor della madre,che del ſuo fter
fo : Gia ſentiua i meſsi dellamorte in lų
la porta , e tutta volta di prendeuaancor
cura della Madre . Gia l'inlatiabil morte
.

haueua quafi freddo tutte le mébra fue,


mafi riſcaldauono per lo amore,& fi mo
ueuano a compaſsione, voltoſsi tutto a
conſolar quella, come le egli haueffe di
menticato ogni ſuo dolore,& lolamente
fofle per l'affitionedella madre tormen
tato , Finalmentein quel modo, che po
2

tette voltò tutte le ſuemembra a conſo


Jarla,primieramente col chinaril capo,
comedandolil'vltimo faluto ,& chieden
doli lice nza di partirfi. E ſuoi vermigli
occhi ancora ſpandeuano lacrime calde,
amoreuolmente volcandoſi verlo di lei,
vltimaméte aprendoli le labbra gia palli
de per la fopravegneate'morte, & dicen,
do . Donna non folamente madre mia,
ma generalmentedonna per la grande fe
condità tua fi come anco gia diſſe il Si
gnore alla moglic di Abraam . Che non
piu Sarai,ma Sara fi chiamafle, perche io
t'ho ordinata madre di molte genti per
tanto doona ecco il tuo figliuolo . Que.
ifto Giouanni farà iltuofiglinolo , el cui
nome ſe tu lo dichiari non lign:ficaaltro
che gracia; in quefto modo ti è concedu
to da me queito priuilegio , che tu fiae.
terang
DEL TAYLERO
419
eſ
terna , & fempiterna madre della grati a
lu
per li meriti grandi della tua affitione,
cor
ne mai ſarāno abbandonate le tue mam .
rte
melle dal latte della gratia , col quale tu
AIC
pofla allattare;& oodrire tutti quelli,che
110
con deuote preghiere le premeragno :pe !
08
da qual coſa fecondiſsima donna, ecco il
ed
tuo figliuolo ne pianger piu come legno
nie
ſecco, & come madre abbandonata, & ite
ci
rile,& ſenza figliuoli anzi piu preſto alle ;
grati, che ſei madre piu feconda di tutto
quelle che maifieno ſtate , & ſopra ogni
2

altra femmina benedetta ; perciocheper


queſti dolori,& fatiche, che hora tu pati
Ici, partorirai ingumerabil prole, & farai
madre di tutti queili,che mediante la gra
ţia mia crederrāno in me, tutti queſti,co
all
mę propij tuoifigliuoli nodrirai, & diten
derai nel ſeno della tua gratia materna,
elle
dando loro il latte delle tue caſtıſsımc
114

eta
mammelle;conciolia che tu hai trouato
Si
gratia appre ſlo Iddio ; perd verranno tut
ti a te afletati, & diranno. Moſtrati dieſ.
201 der madre,per tanto donna, ecco non va
>
folo figliuolo tuo , ma.e figliuoli tuoi .
Quinci dimenticati del tuo dolore . Sia
UB
questa la tua confolatione, ſia vn folleua
CH
mento ,& vn alleggierimento delle tue fa
tiche. O Maria madre di gratia,madre di
miſericordia fortificaci in tutte le virtu ,
preſeruaci da mali, & difendici da nimici
RS
420 MEDITATIONI
delle anime noſtre . Di poi diſle al diſce
polo il Signore . Ecco la madre tua , la
-qual coſa ne a Giouanni lolamente fu
detta,maa tutti e peccatori gia côuertiti
'a quali princieraméte è nece daria la gra.
tia, cõe a guifa di piccoli fanciullinı séza
il latte della grafi muoiono,pciochepiù
no puó pſeuerare, ò andare innāzifeoza
il nodriméto della gratia. Maria veriſsi
mamadre di gratia ,& di miſericordia å
>

chi mai hai tu chiulo il ſeno della gratia


- tua:A chi hai tu negare mai le mammel
te della tua pietà ? Taccia colui le tue los
de, che ſiduole eflere ſtato ſcacciato da
te, & di non hauere ottenuta da tegraria.
Noi lodiamo la tua virginita , ammiria
mo l'humiltà , predichiamo la giuſtitia;
ma a miſeri la miſericordia è piu dolce
la miſericordia abbracciamo piu caramé
te,piu ſpeflo ce ne ricordiamo, & frequé
temente l'inuochiamo. Per la qual co
fa, quãti che fiamo biſognoſi della gratia
Itiamo infieme preffo alla Croce,& infie
mecon Maria beatiſsima crocifiggiamo
ci internamente . Certamente cheilpie
tofiſsimo Signore,il quale dona fe ftello
tutto,e tutte le coſe,non ci laſcerá parti
re dalla Croce ſenza confolatione, & do
ni, & benche egli fia in grandiſsime pene
ſommerfo , tutta volta terrà cura di noi,
& benche gia d'ſe ne vadi al padre, non ci
laſcera
: -DELT AVLE RO 421
lafcera però orfani, ma ci raccomanderà
2
al padre luo, & ci mandera vn'altro.con
1 folatore,cioè il Santo Spirito fuo, anzi ci
dara la ſua caftits. VergineMadre,dicen
2. do.Ecco la Madre voſtra.Quáto è fuaue.
기 Quáto piena di cõfolatione queſta paro
Ja a tutti gl'infermi l'hauere vnamadre
278 táto fedele,benigna,& mifericordiofa,fla
quale da quelle coſe cheella pati,apparò
la compaſsione: Certamente che ella ade
pie in fe fteſia quelle coſe che mancayo
no , & erono commode alla paſsionedi
>

Chrifto per porgercónli fuoi meriti a


tutti quanti gl'huomini.O poca fperāza,
& fiducia noitra verſo Iddio :Noi habbia
moper padre lo fteflo padre della miſeri
cordia che ci aſpetta col ſeno aperto per
farciheredi, & figliuolifuoi nel fuperno
& celeſtial regnofuo. Ilfigliuolo è anco
noftro auuocato , che riduce aella gram
tia delpadre con la ſua fatica , & il dolos
te.Hauiamo lo Spirito fanto per conco
latore in queſta valle di lacrime , ac
10 cio noi non manchiamo d'animo, o pes
bie lo tedio, & faftidio non venghian me
Jo no . Oltra queſto habbiamo riceguto
per cibo il venerabil Corpo,& il pretio
0 fo Sangue di Chriſto ; accioche noinon
manchiamo nel viaggio , & ci fia va pe
gno della futura beatitudine ; accio
noi non dubitiamo , nc fiamo dalla di.
Qe
422 MEDITATIONI
ſperatione vinti . Finalmente Maria de
è pacificatricc,& rinnouatrice della pace
1appreſlo a Dio,e che coſa non otterrà v.
Da li gran madredal ſuo figliuolo : Eche
coſaci porcua efter detta då Chrifto di
piu confolatione, che queſto . Ecco la
madre tua: Conre ſe e dicefic.Ecco la má.
dre aoftra piena di miſericordia, accio
fempre riceua uoi ſuoi figliuoli,& fimit
niente piena di gratia, acciocheella di
paſcaqui nodriſca, & ui fatii.Amen .
1 IlSole fi ofiurò. Cap.45.01.:...
(1 )

All'hora fefta vennero le tenebre


i
nona:la quale a noi è ladodiceſima,apun
to quando il Sole è piu verſo il mezzo
giorno, il quale all'hora ritirò, & afcoſe
il fuolume,quali moftrādo dipréderma
ninconoſa veſta , & mánifeftando ,ingl
modo che potette,verſo il ſuo fattore do
tore ,& compaſsione, il quale'all'hora
era datante angoſcie,& tormenciſopra.
preſo,non altramente che ſe l'eterno pa
dre(la cui natura è impaſsibile,neintra .
miette dolore alcuno ,ne lacrime ) hauef :
ſe comandato , che in luogo ſuo la ſua
creatura piangefle,& celebrafle l'eſequie
del ſuo figliuolo ,& chefi moftraſſe com
pagao allaintemerata Vergine, la quale
'all'hora
DEL TAVLE KO. 423
all'hora ſola piangeya la paſsione dichri
fto; & in queſto modo ſpandeua uerſo il
celeſtiale padre i ſuoi lamenti.O pietolif
fimo padre è egli poſsibile che io lola na
Madre ? Non ſei tu ancora eterno padre 3

del tuo figliuolo , che pende hora in que. 1


fto luogo fimiferabilmente affitço : Per
che dunque permetti.cheio ſola midol
ga;, & che io fola patiſcaqſto fi intollera
bil dolore ilquale no douerrei però io lo
la fentire .Hor non hai tu gia è gran pez
zo teſtimoniato,che queſto è iltuo caro
& gratiſsimo figliuolo : & con che ſegni
manifeſti tu hora queſto tuo amore uer
fo di lui?Impero che egli non pende in
Croce,come figliuolo di Dio, non come
figliuolo di Renon come amico di Dio,
anzi neanco come non pouero feruo de
Dio ,maa guiſa d'uno ſcelerato ,d'un che
meriti la morte,& come colui cheſia ſta
to abbandonato , & abbaflato da Dio.Tu
dunque hai laſciato,& abbandonato quel
lo,che da diſcepoli è ſtato abbandonato
Et che colpa ha egli fatta contra di te ,
per laquale tu haueſsi in tal modo a dar
Io nelle mani de ſuoi nimicia Forte per
che tu ſei Signore potente , ne har biro
gao di coſa alcuna;per queſto non hai
pierà alcuna dellafÄitto ? Perche tu ſei
Spirito , ſei forſe inſenſibile? perche tu
babiti in cielo ,non timuoui per coſa
che
MEDITATIONI
424
che li facci in terra ? finalmente, perche
tu ſei in gloria , non riguardi , è non at
tendi al diſpregio , alle ingiuric ;alliol
trággi, all'affrioni,& finalmente alla
horribile morte del tuo vnigeoito figli
uolo : Non veditu giuſtiſsimo giudice ,
come li malignità de Giudei fi sfoga tut
ta ſopra il tuo carifsimo figliuolo. Il
quale a guila d'innocente agnello per
mette eflere lacerato , piagato , crocifil
10 , & vcciſo , & che'l ſuo pretiofifsimo
fangue ſia non altramente che l'acqua
fparlo. O pietofiſsimo padre , deh ven
gati compaſsion di queſto tuomiſerabil
figliuolo, conciofia che tuper natura fia
ſomma bontà, & che a te fia propio l'ha
uer mifericordia , & maſsimamente de
miſeri, & oppreſsi, di quelli che ſono in
giuriati, & vieni inſiememente in aiuto
di me meſtiſsima madre ſua , la quale
uedi in tấte angoſcie , & fola inſieme col
tuo figliuolo premere il torchio . Potre
mo hora imaginarci,che a queſti meſtif
fimilamenti della pietofiſsima Madre
al celeitial padreriſpondeffe in queſto , o
in fimilmodo . Non ti voler lamentar
di mc figliuola mia cletta dell'hauer t'io
un poco abbádonata,loche ho fatto per
mia propía, & natural boarà , peraccre.
fcimento della gloria, & de meriti tuoi,
accioche la tua afflitione fia proportia
nata
DEL TAVLER'O. 425
nata alla paſsion del mio figliuolo , la
quale egli effendomiſi perfettamente co
ſecrato deefino all'ultimo patire.Ne dei
penſar, che i tuoi preghi, li gemiti , &
le lacrime non ſiano peruenute a me .
Hora potrai co fatti prouare, ſe io ho
compaſsione almio figliuolo. Impero
che le bene nella mia natura non puó cai
dere dolore ne affitione alcuna ; nondi,
meno quello , che alla mia diuinitá aoni
fi richiede , l'opero per mezzo dellemie
creature . Ecco cheio eccitero >, & muo
.

uerò infiememente tutto il modo a me


ftitia,& fpander lacrime per la morte del
mio figliuolo , accioche tuttele creatu
re celebrino inſiememente reco manin
conoſe eſequie al mio figliuolo, Con
ciofia che tutto queito mondo , che da
me è itato creato , & tutte le creature ,
che in eſlo viuono , amevbidiſcono , & 2

mi compiacciono , & folo queſti indura


ti peccatoria me ficontrapongono, ha
uendolo io conceduto per la facultà del:
libero arbitrio .Tu dunque Sole,ritiran
do dentro la vaghezza del tuo ſplendo
re, riempi tutto queſto mondo di trifti
tia, & dolore,& accompagnati nel piana
gere il mio figliuolo co la lua beatiſsim .
vergine ufe. Et tu terra trema tucta, & em
pitid'horrore p táta malitia, & fcelerring
gini delli empii, e quality ſoftieniſopra
" di
426 MEDITATION I
di te, & fpauentati per l'ingiurie, & diſpre
giche mi ſon fatti, marauigliati della pa
tienza,longanimita & benignità mia che
fi gran pezzo patiſco queſtecoſe,crollatı
forte,& conolciriindegna di riceuere in
te il pretiofo ſangue del mio figliuolo ;
non li ammolliſcono punto,ne prepara .
Do il cuor loroa conofcere,& ellercapaci
della tuagratia.O morte crudeliſsima di
uoratrice della vita, che non hai pure vo
luto pdonar al mio vnigeniro figliuolo:
queſta malitia ritornerà ſopra dite,tu re
iterai inuiluppata nel propio laccio, che
al mio figliuolo hai celo , & farai vcciſa
da colui che tu fperaui d'inghiottirti.In .
giufti, & iniqui fono e tuoigiudit . Qui
tu hai diuorato il mio figliuolo inſieme
mentecon gli altripeccatoridella terra,
peſerſegli veſtito della ſpoglia terrena,
& moitrata vna certa fimilitudine di pes
cato ,effendo però egli ſenza peccato alcu
no.Per tanto la fua innocente morte ri .
tornerá ſopra di te,& tutte le tue forze fa
ranno fracaſſare, & farai dalla tua tirran
nia cacciata; perche ru l'hai vſata ingiu
ftamente,& contra ogni ragione poi che
foli i peccatori erono forto la tua pode
ftà, & non gli innocenti anchora :& douc
ui punir li peccati,non opprimer vn giu
fto;ma tu inſiemecon li ſcelerati haidi.
#rutro vo giuſto & buono . Tubai hau
uto
DEL T AVLERO 427
uto per certo zelo di giuſtitia, ma non è
ftato zelo ſecondo la ſcienza , & ſecondo
la dritta ragione; la vendetta dunque , la
quale ſi ingiuſtamente hai eſercitata nel
mio figliuolo ,trarrà,& celebrerà tutta la
generation'humana da le meritate pene,
& accio che tu vegga d'eſler ſtata vinta,
& che mediáte la vita ti è ſtata tolta ogni
fua podeſtà, & che il tuo dominio è ritor
Dato in niére,da fuori homai i morti che
gia molti ſecoli hai ritenuti,pche il mio
figliuolo con larmi, & con la potéza del
la ſua Croce vincitore li ha acquiſtati, se
ottenuti,& ridottili in libertà .Quáto do
dore péfiamo noi che di nuouo preſentif
fe in queſto mezzo la madre di Dio, qua :
do ella viddeglielementi , & le creature
infenfibili manifeſtar tanti ſegnidi dolo
re,& compaſsioneverlo il ſuo figliuolo ?
che freſche., & nuoue lacrime nodrite
dalla ſentitacõfolatione.di nuouo a gui
La di dolci riu fivedeuon correre abon
deuolmcnte da fuoi occhi, conſiderando
hauer tanti compagni del fuo dolore ,& >
19
il Sule aſcoſe la chiarezza del ſuo lume:
La
perche Chriſto vero Sole di Giuſtitia gia
per tutto il mondo era morto,& oſcura
to:& tutto il lume della Fede era manca .
to , fuor che nella vergine Madre, & nel
confeflante ladrone ; oſcuroſsi ancora il
Solo, per non poter riguardare l'acerbifsi
ma
10
I
DITATION
428 ME
ma pafsione, il difpregio , gli oltraggi,
le ingiurie, le quali i crudeliſsimihuo .
mini faceuono al ſuo creatore .

Dio mio,Dio mio perchem'hai abbanto


donato: Ca .46.

Opo queſto circa all'hora dinona


Dio mio Dio mio , pche m'hai abbãdona
>

to fpifleqfta parola co alta uocepporer


eſler da ogn un facilmente ſentito, & in
fieme con queſta merauigliota parola ri
fuegliar la mentc noftra, & farla meraui.
gliare,& ftupire veggendo tanta smiſura
ta bõtà di Dio verſo dinoi, dice dunque,
Dio mio, Dio mio , perche m'hai abban
donato , quafidica per li viliſsimi pecca
9

tori,per li catciui,& ingrati lerui ,per li


fcclerati , & mal coſtumari preuaricato
Ti hai abbandonato il tuo cariſsimo , &
vbidientiſsimo figliuolo,per adottar per
figliuoli i uafi d'ira , & tuoi nimici hai
percoflo il tup propio figliuolo.Et come
peccator l'hai dato alla morte.o Dio mio
perchedimmi) m'hai abbandonato : Ec.
co che dondegli huomini ti deuerebbe
ro rendergráte lodi, donde eterualmen
te deuerebbero amarci,hauendo tu offer
to alla morte per la redentione me tuo
cariſsimofigliuolo . Loche anco faceſti
volentieri,
DELT AVLERO 429
volentieri, quelli ne prédon'ampla ma
1
teria di beſtemmiarti ,d'olcraggiarti;
d'ingiuriarti ,dicendo .Egli li chiama fi
gliuolo ,di Dio , & ha hauuto 1peranza
nel Signore. Liberilo hora ſe vuole.Per
che Dio mio per tanto vili, & adulteri.
ne , & falfe mercantie hai uoluto ſpan .
der’un tanto pretiofo teſoro : Puoſsi an
co intender queſta parola coſi, che chri
1

11
fto la diceſſe contro di quelli che fi sfor
zono di ſcemare la gloria della ſua paf
fione dicédo ,chequella à Chrifto per lo
grande aiuto ,& fortificamento, che heb
be dalla ſua diuinità, non fu táto acerba,
11
ne ſottopoſta a tanti crudeli torments ,
-4 quáto fi dice. La qualcoſa quelli che la
..dicono,ouerpen ſano, & credono rionuo
>
uono la ſua paſsione, & di nuouo lo cro
cifiggono , & permanifeſtar bene lo er ,
) -ror dicotal'opinione, gridòcó grā uoce
$ el Signore, & difle.Dio mio ,Dio mio ,per
3 che m'hai abbandonaco Comefediceſſc
queſte medeſime parole alla ſua feſtadi
3 uina natura , cô la quale è una medeſima
perſona,percioche la diuinità del padre,
& del figliuolo e la medefima, maraui,
gliandoli del ſuo diuino amore , d'efferfi
in talmodo conſumato , & sottopoſto ,
. & quello che a ciaſcheduno porge aiu .
to , haueua in tal maniera ſe ſtello abbā
donato, & a tutte le pene eſpoſto, & fpin
MEDITATIONI
430
to ſolo, & vintodall'amore.Ne queſto al
tro fento è iaconueniente di tal parola,
a dire che la diceſie moſſo da ſmiſurato ,
& feruentiſsimo dolore, non altramente
che ſe'l fuo fpirito , & huomo interiore,ri
ceuendo in fe vna ſeuera ſentenza di Dio
per tutti i peccatori, & inſieme chiaramé
te contemplando , & perfettamente cono
fcendo,& malurando in ſe ſteſſo l'intolle
sabilpelo della paſsione ſua, per cotal ca
gione con vocelaccrimeuolc coſi par
Jaſlealpadre,quafiſpandendo pietofi la
menti d'efter talmére fommerfo in quei
tormentı horribili, & pene acerbe, come
fe la ſua paterna buntà in tal guifa folie
commofla, & turbata per li peccati delli
huomini, che per rigore della giuſtitia
pareua,fi fofle al tutto dimenticato della
indittinta vnita ,che hauea la natura paſ
3

sibile hümana con l'impaſsibile dini.


na , & chrei per lo zelo della giuſticia ha
veſte lefpoftola pafsibile natura tuttaal
la crudeltà , &malignità delli huomini
fpietati, & baueſſcla dàta , a cio fofie con .
ſumata , & ridotta in niente , & però
diffe coti. Dio mio, Diomio, pche m'hai
abbandonato ? Et puo in oltre efler vn'al
tra eſpoſition di queſta parola, quafi che
Chriſto ſecondo la parte fenfitina ,o ver
ſenſualità di dolga d'eſfer abbandonato
dal padre;Imperochę tutti quelli cheper
fuo
DEL TAVLERÓ . 431
luo honor cõbattono, & có patietia for:
portano le auuerſità di questo modo,mi
tiga,& tépera in tal modo il pietofiſsimo
Iddio l'affitioni , & le croci dicoſtorop
l'influentia della ſua diuina cófolatione,
che con queſta ſenſibil gratia fa quafi al
tutto inſenſibile illor affanno, ma il ſuo
16
cariſsimo figliuolo laſcio al tutto ſenza
ſollazzo veruno , & in tanto lo priuò di
0 confolatione, & di lume, chenella ſua na
tural humana tanto pati , quanto era de
terminato, & ftatuito dall'eterna Sapien
za , ſecondo che ricercaua la giuſtitia , &
>

quanto cra baſtato per tanti peccati ſe


condo la miſura delgiufto ,& veramente
la ſalute poftra tanto piu perfettamente,
& .con maggior certezza fu reſtaurata ,
quanto lafu opera ta , & condotta a perfe
tione , ſendoal tutto abbandonata la na
tura humana,& permefla far il corſo luo .
Certamente che quanto piu gagliarda
meate patiſce la virtu ſenza alcuno folle
uamento, o aiuto tanto piu nobile è l'o.
pera,cheda leiideriua . Finalmente la par
fion di Chriſto tanto fu priua d'ogni al
luminatione ,& táto fu graue, & crudele,
che aa lei neſſuna palsione di fantu alcu
no puo efler in alcun modo pareggiata;
percioche queſta era vna delle principal
coſe,che affiggeua Chrifto , che conoſce
. ua chiaramente quante ingiurie, & quan
ti
432 ME DITATIONI
tidifpregi haueuono a efler'fatti alla ec
cellentiſsima diuinità ſua per li pecca
ti dell'humana generatione. Et quanto
queſto conoſcimento di Chriſto trapal
ſaua in altezza, & loccigliezza ogni altra
conoſcenza, & celeſtiale, & terrena, tanto
Yeniua a efler piu colmo,& piu aggraua
to di mettitia , & di angolcia ; anzi cheè
fommaméte merauiglioſo , ogni affitio
ne che ſopportaronotutti i ſanti, che so
membra di Chrifto, fu con maggior'ab .
bondantia nel capo Chrifto,& nell'origi
ne di qualunq; dolore, la qual coſa però
uorrei, che con ſpirito , & con ragione
fofie intela ; Imperoche quanti fanti fu .
son mái,non piu ſopportarono , o patiro
nc,fe non tanto,quanto deriud per Chri
ſto a loro , come a ſue membra congiun
to , & egli li fe partecipidelle ſue affitio .
ni.e ueramente che egli pati piuin loro,
chenő patirogo eglino ſteſsi ,percioche
per lo grande amore,chee'porta alle mé
bra fue, co merauigliofa compaſsione fi
ritirò addoſſo le afilitioni di tutti i buo.
ni, & interiornéte molto piu le ſoppor
to,& con maggiortotmento che alcuno
altro fanto mai, etiandio piu che non sé
ti la beatiſsimavergine Maria madredi
Dio dolciſsima el ſuo acerbiſsimodolo .
te, & trauaglio dell'animo.che feun pa
dre naturale táto ama ū ſuo figliuolo,che
per
DEL TAVLER Ö . 433
M
la copaſsion paternatalméte tira ſopra
0 di ſe il dolore di õllo ,& nó máco fi duolc,
08
che ſe egli ſteſſo gli ſoftenelle ; qual Cro
ce,qual copafsione di Chrifto fu , métre
che lefue membra erono afflitre, & para
cularmére quelli , che patiuono pamor
del ſuo nome ? E ueramente che queſto
lo teftimoniò euidentemente allemem
bra ſue, cioè quanto egli fia tormentato
per lo dolor loro , & quanto e patiſca in.
ternalmente per le loro pene, hauédo lo
pra diſe ogni loro debito riceuuto& por
tádo ſopra diſe qualūche dolore di meri
tata pena,accio eſsi foffero liberi, & que.
ſto lo confermano quelle parole da lui a
3 S.Paolo dette.Saulo Sauloperche mi per
ſeguiti ? Percioche quella perſecutionc
eſercitata da Paolo côtra diſcepoli, chee
roa membra del Signore,no māco li era
graue, cheſceglifteflo l'hauefte ſoppor
tata ,la onde egli a fuoi amici,& membra
3 diſle.chi tocca uoi,è cõe s'e'toccaſle la lu
ce dell'occhio mio,& come poſton patir
le membra , che non patitca anco un tal
capo a la cui natura èla ſtella bontà ,
al quale è propio ſempre d'hauer’miſe
ricordia,& perdonare. Ma dopo il Sigao
įre piu ch'altro mai fu tormétata la beatif
fima vergine Maria.cõe quella che ſopra
gli altri fu da lui fatta partecipe della ſua
meltitia, & abbandono,accioche,quanto
cra
434 MEDITATIONI
era pofsibile , la ſuaCroce foffe confor
me, & fimile alla croce , & afflition di chri
fto, & infiememente per una tal morte
d'un tanto caro figliuolo tanto ſoppor
tafledimeſtitia,quanto era grato á Dio ,
& conueneuole ad vna tal madre , tanto
che veriſsimamente diſle di lei Iſaia . Il
Signore t'ha chiamata come donna ab
bandonata, & meſta di ſpirito,& dello ab
bandono del Signore,diffe in perſona di
lui Helia . Son ſtato grandemente gelo
fo perlo Signore Iddio delli eflerciti , p
che i figliuoli d'Isdrael hanno abbando
nato il patto del Signore, hanno deitrat
ti i tuoi altari,& vcciſícol coltello i tuoi
profeti, & ſono ſtato laſciato io folo , &
cercano la uita mia per priuarmene.ol
tra di cio ſi poſſono intender'altramen
te queſte parole,quafí'che Chriſto le pro
nuntiafle,confiderando , & contemplan
do la puriſs.fua innocentia, & perfetta
giuſtitia ,merauigliandoſi della ſeuera
fentenza di Dio padre, & per la grandez
za della merauiglia con uoce lamente
uole proteri fimil parole, o Dio mio , la
cui natura è la steſſa bontà, al quale pro
'pio l'hauer miſericordia, & il ſouvenire
all'oppreffo & innocente ; perche ; cioè
per qual cagione hai permello che io fia
conſumato con morte acerba, dandomi
tutto nelle manide miei nimici, conco
dendomi
DEL TAYLERO. 435
dendomi alla loro crudeliſsima uolors
tà,ilquale mai punto ſono deuiato dal sẽ
ort tiero della giuſtitia,ma ho eſtercitato pa
pa fectiſsimamente tutte quante le uirtu, ſe
condo che ricercaua il tuo diuin’uolere ;
NO come ſe dicefle lo certamente non tror
ùoin me cauſa alcuna ne conoſco in me
colpa,per:la quale pureun momento mi
deuetsi abbandonare Concioſia checon
degna feruitu d'opere giuſte sépre t'hab .
biahonorato , & riuerito,nondimeno,le
mcdiante me vuoi illuftrar te medefi.
mo , & dimoſtrar' , & teftimoniar'agli
9

huomini la paternabontà ,la diuina mi


fericordia,& lo smiſurato amore , abban
donando me, ſia fatta la cua uolontà , al
tutto nelle tue manimirimetro Final
mente poſsiamo queste parole eſporre
in queſto altro modochequeſto dia det
to diambe due le nature, dell'humanità
di Chriſto, &pero difle il Signor due vol
té.Signor mio,Sigaormio ,comeſe l'vna
& l'altra parte ſpandeſle uerſo Iddio la .
menci. E prima diceffe la ragioneuol na
tura,li per la immenſa angoſcia,fip la na
turale affetione,amore,& compaſsione
uerfo la fenfitiua parte, Dio mio perche
ca in tanto horribile dolore ,& angoſcia in
lla tollerabile , ſenza confolatione,o folleuz
ora mcnto m'hai laſciato : Et ſecondaria men
nd
te la parte séitiuaper lo dolore delle inef
R
436 MEDITATIONI
fabili pene dicefle.Dio mio perche in co
ligraui tormenti, & affanni m'hai laſcia :
to per qual cagione hai quafi co furor da
te allontanato, quel puriſsimo inftrumé
to,col quale con tanto piacere,diletto , &
marauiglia hai operato ,& che in tutto,8C
per tutto ti è ſtato obediente Certame
teche oiuno,eccertuąco. CHRISTO,
compitamente penetra la grandezza del
la afflitiope táto intrinſeca ,quãto eſtrin
ſeca di Chrifto, per lo che adiuiene, che
niuno baſteuolmente ſeco ſe ne dolga .
Etnon di menooltre all'eſſer egli crude
liſsimamente in fefteflotormentato,fu
forzato oltra fuoi dolori, &affanni aſop
portare& cſperimentare idolori,& gl'ab
Fanni di tutti quelli che infiememente -
feco pariuano percioche il fopportare
molto leggermente coſe etiandio afpre
nonper gratia, ma pernatura adiviene;
perche eglino fono duri,ferrigni, & leaza
fentimento, onde coralı petti duri, & di
pietra non li commuouono;o a compaf
fione, o a dolore, ne per le propie, neper
l'altrui afflitioni, Ma Chrifto effendo lo
pra ogni altro pijfsimo, & mifericordio
kiſs.& per natura, & per compleſsionema
fuetiſsimo, & nobiliſsimo hebbe ſom
mamente compaſsione di ſe . . Perla
qualcoſa niuno meglio che egli ftello
puo miſurare , & conolcere il pefo , &
l'acer
Del TAVLER O. 437
l'acerbita delle ſue pene , la onde que
+ fto doppio dolore , & angoſcia della paſ
fione a compaſsione di Chrifto, a gui
fa di due tempeſte marine.commofle
da rabbiofa procella furgendo , & com
battendo l'voa con l'altra , commofle,
conſumò , affifle , & tormentò tutto
Chrifto , & internamente , & cfternz
mente , che trapaſla ogni intelletto , &
cio eller vero lo manifestó egli nel pria
cipio della ſua paſsione, quando la datu
tafenfitiua, & la ragioncuole come duoi
correari impetuoli s'incontrauano ,& in
tanto affliggeuano il Signore , che per lo
grand'affanno fudd infiememente faa
guc,& acqua, &cofi come all'koralla natu
fa fenfitiuaper la gran paſsion gridaua.
Padre mio legliè poſsibile: allontana da
me queſto calice; cofi dice al preſente ,
Dio mio, perche m'hai abbandonato :
Et cofi come la parte ragioneuole dice
ua all'hora . Sc queſto calice fçaza eller
da me beuuto non puo trapallars, lia
adempiuta la tua volontà , coli efa ftellä
grida hora . Padre nelle cuc mani racco
mando lo ſpirito mio , & aggrauò anco
ra allai i dolori diChriſto l'hauerhauuto
all'ultimo punto il ſentimento in tut
te le ſue membra perfetto , viuo , & non
>

punto eſtinto , o ſtupido , come appa


riſce facilmente che egli gridando con
R 2
ON
TATI
438 MEDI I
gran voce mandò fuori lo ſpirito , & in
queſto modo fin'all'vltimo della uita
Tua pati, & ſopportò in tutte le fue meni
bra.Amen .

Gieſu ſilamenta della ſua fete Cap.47

:I poi il acerbit
D troppa piétofiſsimo signore perla
a della pena,e dell'an
goſcia , e per lo grande ſpargimento del
sāgue in tal maniera arido, e conſumato
diuenne,che diffe.Io ho fete,la qual paro
la,quanto è breue,tanto è di miſterij pie
na: e prima fi puo interpetrarcſecondo la:
lettera, perche coff è ordinato dalla na
tura , che tutti quelli che muoiono hab
bio ſeree deliderio di bere,matanta e fta
ta l'arſura e ſciugaggine, che ſenti ilfoi
te d'acqua uiua,e tāto all'hora per lo fer
uore dell'ardentiſsima charitàreſtò con
fumato & aſciutto,che dir poreua. Io mi
Con tutto, a guiſa d'acqua,ſparſo , e la uir
tu mia , come un vaſodi terra diųentata
arida . Perche non ſolo egli ſparſe tutto
.

il ſuo ſangue, & oga'altro humore lacri


mando mandó fuori, ma fu fi grande la
fiamma, e l'ardore amoroſo ,che ancor al
' tutto conſumò le fteffe midolle , c quel
rimanente del ſangue,che nel cuore gl'e..
sa rimaſo ; onde meritamente diſledha
ucr ſete: lipuoañco queſtaparola ſpiri
talmcate
DEL TAVLER O. 439
talmente intendere, che Chriſto vniuer
felmente a tutti dice.Io ho fete, cio è,bra
mo la voſtra ſalute . Onde icriue Bernare
do.Io ho lete( dice Chriſto)non ho dolo
Te.deh Signore, di che hai tu ſete : della
voftra fede,della voſtra allegrezza: piu aſ
ſai mi preme il tormento delle anime
voſtre , che del propio corpo ; però fe di
-menon hauete compaſsione, vengaui al
meno pietà di uoi medesimi. E in vn'al.
tro luogo . O Gieſu buono. Tu porti la
. .

corona diſpine,e tacendo della tua Cro


ce, & delle tue piaghe, folamente per la ſe
te gridi.lo ho ſere , di che dunque haife .
te?Non d'altro certo , che della redentia.
ne dell'huomo, e dell'allegrezza della fa
Jute humana . Fu certo queſta ſete di
Chriſto çento volte piu intenſa, e piu ve
hemente di quella naturale. Hebbe anco
sa oltre a queſto il Signorè vn'altra fete,
eflempigratia,di ſopportare maggior pe
ne , & di farci piu chiaro , e manifeſtoil
fuo smiſuraro ,& infinito amore, come te
e'dicefle all'huomo.Guarda come mi tro
uo arido , egia tutto conſumato per la
tua ſalute.Confidera gli horribili dolori,
& tormenti che io per te ho patiti,l'aſpra
crudeltà de gi'huomini miha quaſi ri.
dotto in niente;i peccatori del mondo
hanno beuuto il ſangue mio , e non di
meno ancora io ho lete,il cuor mio no e
R 3
4.40 MEDITATIONI
ancorſodisfatto :il deſiderio non è fatio,
-Ja fiamma dell'amor mio piu che maie
acceſa : percioche ſe a me fofle poſsibile,
:

-eal padre mio fofle grato , che io mille


volte foſsi di nuouo crocifiſſo per la ſala
te,& conuerfione di tutti voi, è vero che
jo fteſsi in queite miſerie , e dolori per fi
no all'yltimo giorno del giuditio , lo fa
sei certo allcgriſsimamente ſolo per te .
ftimoniarui lo ſmiſurato amore del cuor
mio verſo di voi, e potere al quanto am
mollire i voſtri duriſsimi petti & accen ,
dergli ad amarme ſcambicuolmente,
Pendo dunqucfu da queſto legno tanto
aſlecato appreſto il fonte de voftri cuori,
per veder le diuote anime correre per
l'acqua al pozzo immenſo della mia paſ
fione. La onde quella fanciulla
alla quale
do dirò,dammi bere vo poco d'acqua del
valo dalla tua coſcienza, acqua, dico, di
compaſsione,lacrime,diuotione,e ſcam
bieuol'amore,e che mi porgerá il vaſo di
cendo.Beui Signore mio , enon ſolo a te
Signore attigoeró l'acqua della charità
fraterna, maancor a camelli, cioè a ferui
che di continuo nel propio corpo ti por
tano,e giorno,e notte ſotto il tuo giogo
legati fitrouono ; queſta , dice, è quella
>
Fanciulla , che il Signore ha preparato
al ſuo figliuolo,accio fia Ipofa del diuino
Verbo vpito alla mia humanità, e come
fpofa
DEL TAVLER O. 441
fpofa fara fatta degna d'entrare inſieme
col (poſo nella camera del ripoſo eter •
po, inuitata dalla voce dello fpoſo ſuo,
che egli dice.Vieniſpoſa mia benedetta,
godi il regno del padre mio , perche io
ho hauuto fete , e tu m'bai dato da bere .
Ci fara anche lecito di potere accomoda
se quefta medeſima parola al padre eter.
no,quafi Chrifto al padre fuo diceffe.Pa
dre io ho manifeſtato a glhuomini il no
me tuo , ho gia condotto al fine l'operá,
che mi detti a fare,nella quale ho confu
maco tutto queſto ſtrumento del corpo
mio,lon tutta conſumato, emalconcio;
non di meno padreio ho ancor fete di fa.
re,e patiremolto piu per l'honor tuo per
cio chenon per altro pendo coſi diftefo
in queſta larghezza d'amor, fe nó perche
-io diſidero d'efler vn facrificio eterno a te
per odore ſuauiſsimo, elaude immorta
le , & all'huomoper reconciliatione , &
perpetua falure; &che cofi queſto fortiſsi
mo Sanſonedicefle .Tu Signore poneſti
in mano del tuo feruo queſta grande , e
vittorioſa ſalute , & ecco non di me.
.no, chcancor muoio di fete , come ſe di
ceffe; io hoeſequita padre mio la cuagra
tiſsima volõrà, & fecodo m'imponeftiho
cõdotto aa pfetione l'opera dell'humana
Jalute ,& pur cuttafiata ho gran ſete. I
0
peccati,daquali ſei offelo, ſonoséza dub
R
442 MEDITATION I
bio infiniti,però volgio che ancor la mia
charità,& imeriti della mia paſsione, co
quali debbi eſſer placato,fieno infiniti.E
fi come io offeriſco hora me iteflo per
pacifica vittima, & uiuo facrificio perla
falute di tutti : cofi tutti gl'huominiper
mio mezzo polsino placarti,offerendoti
-me fteſto (come uittima atta a riconcilia
re)a tuagloria eterna, & in memoria del
la mia paſsione, & fupplimento di tutti
loro difetti.E quanto crediamo noiche
fofiegrato al padre queſto amorofo defi
derio?Percio , chealtrofuquefta fere,che
una dilica ta ricreationc, & dolce confor.
to, & vna medicinale , & beata rinnoua.
tione di tutti gl'huomini . E che altro ci
parla quefta infocariſsima fete , che un
fmilurato ardore deil'amore di Chriſto ?
Del quale smiſurato , e quafi sfrenato a
niore intre l'opere fue ſono procedure,
Queſto certo è quel digniſsimo facrifi.
tio della noſtra redentione. Queſta è la
vittima che infino all'ultimo giorno da
tutti i giuſti,mediante lo spirito Santo,
all'altiſsimo padre in memoria del figli. .
uolo , efempiterna gloria della adorabi
le trinità , & merauigliofa utilita, e frutto
della ſalute humana hara offerta. Queſto
certo è quell'immenſo reſoro di riconci.
liatione , che mai è per mancare in terra,
poi che di gran lunga trapalla cucco il de
bito
DELTAYLR0 443
bito del mondo . Queſto e l'immenfo da
more piu alto che no é il cielo,hauendo
ui rinnouate le rouine Angeliche , piu
profondo dell'inferno,hauendonelibera
to tante anime, piu lungo, e piu largo ,
che non è tutta la terra , effeodo ſenza fi.
nc, & incomprenſibile a qual ſi uogliin .
3 telletto creato . E quanto fu ella intenſa ,
d & vehemente quelta fete del Signore có
ciofia che non ſolo una uolta diffe.Io ho
fete,maancora lenza mai reſtare interna
mente ci dice :lo ho fere, dona dammi da
bere. Tanto ,dico,figrande e la fete, ch'e.
gl'ha , che non ſolo a figliuoli d'Isdrael ,
ma anco a Sammaritani chiede da bere,
o con ciaſcuno in particulare va lamen
tādofi di queſta fua fete .E di chi haitu.fi
nalmente fetc, ò Gieſu buono ? Queſta,
riſpond'egli,è la mia bevanda, quefteit
mio cibo, chegli huomioi facciño la vo
lontà del mio celcitial padre, e queſta no
è altro che la uoftra fantificatione,e falu
od te che uoi faucifichiate l'anime uoſtre ,
camminando ne miei comandamenti
faccendo opere di uera penitenza , ornan
do uoi ſteſsi di tutte le virtu , accio a gui
JI fa di fpofe ben preparate, e monde fiate
>

llo degnivenire allamia cenanel regno del


g padre mio , & meco dormire nel piu ſe
eith greto luogodel paterno cuore.O co quá
Ide to defiderio delidera Chriſto condur fee
pino RS
MEDITATIONI
444
co quiuiciaſcuno: Quet'è quel ch'egli
difle.doue ſono bora io ,quiui fara il mio
miniſtro . E -vn'altra volta. Voglio, ò pa
dre fi come poi fiamo vna coſa medefi .
ma,cofi eſsi pariméte ſiano .O quáto era
incomprenſibile queſta fere di Chrifto .
come per quella ſudò egli trentratrean
pi continoui , per queſta cagioneconfu.
moegli le midolle ,& infino alſangue
del propio cuore.Cólidera quel che'l pic
tofilsinio Signore dice al ſuo padre.Ilze
lo della tua caſa mi coſúma,certo ch'egli
fi ſarebbe laſciato crocifiggere ben piu di
mille volte prima che laſciare perire per
ſua colpa vna fola anima.O có quáto tor
meato l'affifle qucfta icte interiorméte
penſando, chehauédo fatto tutte quelle
coſe,ch'egli haueua potuto, & cento vol
repru, che non ſarebbe ſtato di biſogno,
cheno di menon'haueua al fine fi pochi
couettiti,& guadagnati. Giailcorpo fuo
tutt'era cõlumato ,tutto'lſangue ſparſo ,
non ci reſtaua altro da fare ,ond'egli era
coſtretto a confeflare e dire. E conſumaa
toję non dimeno con tutte le ſue fatiche
e dolori dõ haueua riportato piu frutto ,
& piu guadagno,chetāto ,alpa dre uo. El
certamenteche piu d'ogni altra afflitio .
ne lo cormētò , ehe dopo fi duro combac
timento non ritornò vittorioſo alpadre
con piu gloriofa vittoria, e co piu rieche
2
ſpoglie,
1 DEL TAVLER O 445
Spoglie,ee trofei,Laonde tutti quelli, che
non lo rinfreſcano adempiendo la fua
volontà, e diligentementeoperando cio
che a lui è honoreuoleegrato (faccendo
ancor virilmente egagliardamente refi
ſtenza a tutte quelle coſe,che la ragione
detta loro douergli diſpiacere, vdiranno
va giorno inficme có gl'altri dánati.Heb
bigia fere,e voinon mi deſtí bere;anda
te maladetti al fuoco cterno ,vn'altro ſen
.

{ o piu interiore , ſpiritale puo darlia


queſta medeſimaparola,cioè che chriſto
moſſo da interno aiņore diçeſic queſta
parola a tutti noihuomini per manife .
Atarne il ſuo ardentiſsimo amore, & aprir
te ci il propio cuore, comeuna delicata ca
mera,nella quale debbiamo fuauemente
ripoſarci ,alla qualeinuitandocidicefle,
Lo ho fete di uoi, percioche ſi come il aj
no & ogn'altro liquore, chenoi beiamo
paſla con fenfibil diletto per la canna
della gola, econ fuauitàſcende nelle piu
intime parti del corpo noftro diuenědo
Joſtanza,e natura di quello ,cofi Chriſto
he
difidera introdurre tutti gl'huomini a
0 guila d'un pretiofo liquore, & fe ftefla
El riceuergli per una ardentiſsima fete d'as
0 more , & dolcemente inghiottirgli, a fe
at medeſimo incorporandogli introdur
Ire gli nella ſecrçta , e delicata camera del
>

he luo amoroſiſsimo cuore . Onde eglıdil


R 6
is,
I
446 MEDITATION
fequando io farò eſaltato da terra,tirero
a me fteffo ogni coſa , cioè tutti quelli
che da me tirare fi laſceráno, & che a nie
come ſtrumenti obedienti fommetterão
noli,laſciandomi operare fecondo il be
neplacito dellamia gratiſsimauolontà .
Certamevte che tutti quellichea queſto
tirardi Chrifto fanno refiftenza e che
dall'ardéte fia mimadell'amor fud non
laſciano itruggere tanto che poſsino di
quello efler beuuri , ne fopportano eller
nelle uifcere di quello intimamente in.
ghiottiti , quefti non gli ſpengano lafe
te, anzi in quello ſcambio gli porgono
un'amaro beucraggio cioè l'opere della
loro propia uolontà ; le quali a penagu
tando il Sig.fubito le uomita,& ributta
fuori. Puoſsi finalmente ancor dire che'l
Signore parlafle quefta parolaalla fua af
flitta,e dolente Madre,mentre ella piena
d'affanno ftaua appreſto la Croce ,quafi
gli diceſsi.. O dolciſsima Madre mia rif
guarda a quátamiſeriail figliuolo di Dio
e tuo è ridotto.Io certamente hocreato
il mare, e tutte le coſe humide. lo comão
do alle ougote,& elleno ſpádono la piog
gia. lo do bere a gl'Angioli piaceri cele
Niali; &a Santi ilbeucraggiodell'eterna
teatitudiue,a gl'amici mici, che ancor vi
uon ſopra la terra, continuamente la rui
giada dell'internaconfolatione , a I miei
diſcepoli
DEL TAVLER O. 447
diſcepoli do l'acqua della diuina sapiea
za , e finalmente a tutti epeccatorila be
uanda della redentione, e non di meno
son fi troua alcuino,ch'in queſta ardentiſ
fima fete rinfreschi al quanto la lingua
mia. O come schiantè queſta parola , e
trapaſsò il meſto , e diuotiſsimo cuore
dell'intemerata Vergine, mentre che el.
la udruáril ſuo unigenito figbuolo , che
>

gia col ſuo virginal petto haueua nodria


to, lameộtarfi in tanta neceſsità , neper.
cio lo poteua in alcun modò aiutare .
Forſe che gli douette in cotal guiſa riſpo
dere Odolciſsimofgliuolo iomitrouo
talmente opprefla dal dolore,ch'io lento
ch'io non poſlo darti aiuto neſſuno , di
talførte fon teco alla Croce confitca per
compaſsione , che non mi porto pur
muoverc , giamiſento abbandonata da
fútre le forze,uedendote (folo conforto
del mio cuore )eſler in mia preſenza coli
ingiuſtamente tormentato ,uituperofa
mente ſchernito ,e có tanta crudeltà mor
tojne percio m'è lecito d teco morire; À
potere al manco in qualche modo aiul
tarti; queſto è quel che mi ſtrugge , & 2

mi divora le midolle dell'anima. Vedi


SI tu figliuolo amabiliſsimo,cheio ſon tut
re ta per l'ardore della tua charità trutca,86
á gufa d'uua dal grauiſsimo pero della
mild paſsion tua premuta. Per cauto tirami
tutti
pol
448 Me:DITATIONIT
tutta in te beuimi inghiottiſcimi,ricevi
mi nel tuo corpo,accio iğſta cua grauiſs.
ſete ti fia tutto refrigerio , ec conforto .
Poſſiamo vltimaméte trarreda queſta pa
rola un'altro ſenſo , cioè che Chrifto &
. ,
alla fua pietoſa madre , & anco a tuttii
giuti con queſta uoce porgeſte gran có
folatione, & follcuamento nelle fatiche,
che per luo amore tutta uia operando ,e
patendo ſopportano ;perciochequanto
fi voglia minima afflitione, e fácica fæ
all'hora,a Chriſto come una dolce beuā
da grata, e ſaporoſa : Conciofia , cheil Si
>

gnore poſto in Croce con merauiglioſa


dilettatione beuue ogni compaſsione,
meſtitia , diuotione , pianti , e lacrime,
che nel meditar la ſua paſsionedoucano
occorrere, e tutte le perſecutioni, anga
fcie, & affitioni, che per honor fuo doue
uano patirti, & ognirigorofapenitenza,
digivni, orationi,vigilie,e qualfi voglia
corporale mortificatione con tuttel'ope
se d'obedienza, & di charità,efinalmente
tutti gl'atri uirtuoſi che fino all'ultimo
giorno del giuditio doueuano per glo.
ria fua efter operatį, tutte queste cole il
nottro Signore Gielu Chrifto tiró a ſcin
vn modomirabile,e con gran ſete le gu ,
to, applicandole al corpo ſuo,& congiu
fele, alle ſue operationi, & anco colſuo
feruido sāgue le purgo,ecolle col fuoco
del
DEL TAYLERO . 449
del ſuo diuino amore, e mediāte imeriti
e atti ſuoi le fece perfette,e compite,leua
done ogniimperfetione,e difetto , & co
fi finalmente Pofferſe nel coſpetto del pa
dre eterno , faccendo ch'alla ſua diuina
maieftà foliero grate, & accette.

Giefu in fula Croce attinfefiele,oaceto. Cap.48


T poi che il Sgnore Gieſu Chriſto
ficare la ſua ſete , uno decircunſtanrı pre
fe vna ſpugna intinta nel fiele, & nell'a.
ceto , c poſela alla bocca diChriſto ,e yol
fc il Sigaore ( ſecondo la profetia di Da.
uid )guſtare corali coſe, per efler tormé.
tato in tutte le tue membra , ee ſentimen
ti , & accioche il peccato d'Adamo, che
era ſtato commcllo per lo diletto del gu
fto, fi cancellaffe mediante queſto acer.
bo , e moleſtiſsimo guſto , dal che pri
mieramente fi puo confiderare l'inſatiam
C
bilinuidia , durezza , & amaritudine de
Giudei , che tutti queſti tormenti , lo
3
ſpargimento del fanguć, e le crudelisi.
mepene, che diedero al Signore noa pe
ro ancora haueuano faciata la lor fan .
14
guigna ſete . Gia lo uedeuano condot,
to all'ultimo punto della uita ſua, ne
0
però s'afteneuano di tormentarlo . E
T2 certamente ſtato gia ordinato de
Salamons,
d
450 MEDITATIONI
Salomone, che quelli, ch'erano condan
nati a morte, li ricreaſſero con vn dolce,
& odorifero beueraggio, accio fi dimen.
ticaflero i loro tormenti, ma queſti ſcele
ratiſsimi huomini beuuero queſto vino
per loro , & a Chrifto ordinatono la piu
acerba beuanda , che potettero col loro
velenoſo cuore immaginarfi. Impero
che eſsi erono veramente vali di fiele , e
d'aceto , e pieni d'odio,e d'inuidia,ne po
teuano da quelli trrare altro, che fiele, &
aceto. O quáto affiggeua il pietoſiſsimo
Signore (la cui natura altro nó è che ſom
ma bontà ). inentre ch'egli conſideraua il
venegafo,& amarocampo , & linftingui
>

bite ardore della lor crudeltà, e la dura, c


oſtinata malitia de giudei,che quelli che
gia per Ipatio di tanti anni haueua nel di
ferto nodriti di celeſtial manna, la quale
in fe conteneua la fuauità di qualunche
fapore, che con fi paternoamorehaueua
abbricciaci,e tanti e figran benefitij ha
ucua lor falto ,nella eſtremi, e graadiſsi
ma neceſsita non ſi vergognaffero di por
gergli vna cotal bevanda ? Certamente
che queſta loro inuidia , & impietà piu af
fiffe el Signore , che l'amaritudine della
beuanda , perche quanta maggior virtu
yao ha, tanto piu di duole , quando vede
la malitia,e crudeltà. E quäto piu chiara
méte cio cõprende,tātopiu grauemente
per
1
DEL TAVLERO , 451
per cio ſi ſente il cuore affliggere . Mi
.

CS quanto al ſenſo fpiritale,non ſolo in cro


1. ce il Signore Gieſu è ftato afflitto con
queſto acerbo beueràggio,ma ogni gior
00 eno è da coloro tormentato, che nó liver
gogoano con li loro peccati inafprirlo, e
TO maſsimamente da tutti e chriſtiani, li
210 qualiben conoſcono la ſtrada della veri.
$

tà, ela volőrà di Dio ,ne però fanno quel


lo ,che deurebbono . Di queſti talifi la
menta égli, dicendo , lo t'ho piantato è
vigna eletta, e t'ho circondato colmuro
10 della fede , e nel mezzo ho edificato la
>

71
1

norie della ſublime contemplatione di


meje dite hoſcelto laſsi,cioè li fanci mac
tiri , e li dottori , li quali lon collocati
nel fondamento della chieſa , e che con
parole , e con fatti t'hanno inſegnuta la
via della vita, e della verità . E che pru
ho io potuto farti, o vigna mia , che io
non c'habbifatto ? Come dunque ti les
입 conuertita in ainaritudine, nella cui col
tiuatione ho póita tanta opera,e tāto itu
dio, eche confi eccellente pregio miho
acquiſtata :Ho aſpettato,che tu producer
fi l'uue dolci d'vn feruente amore, e frus
ti di buone opere, e tu mi dai fiele, & ace
to, fpine,e triboli . Hor vediamo vn po
co che ſorte di vino ciaſcun di noi ofte
riſce a Christo ,; c& che fructi dalla ſua vis
gna gli fi renda . Dice la ſcrittura . Il
buono
452 MEDITATIONI
buono huomo produce il benedal buon
teſoro del fuo cuore,iltriſto huomo pro
duce il male dal trifto teforo , Altri dun.
que a guiſa di giudei dando a Chrifto.il
uino meſcolato con fiele. E quelti ſono
li gran peccatori , li quali ancora hanno
la volonta di male operare, li quali, qua
tunche faccino l'opere buone,ſono non
di meno tuite interte d'amariſsimo fie .
le, & traggono il ſapore del trifto, & abo
mineuole uafo , le quali ſubito che tocca
il palato di Chriſto ſon da lui vomita.
re.Di queſti parlando Moifc nel Deure
roncmio nel cantico ſuo , dice . La loro
uua è uua di ficle , el lor vino è fiele di
dragoni. E San Pietro parlando a Simon
mago dille .lo
ueggo che tu ſei nel fiele
dell'amaritudine, eltuo cuore non è drit
to nel coſpetto di Dio.Altri porgono be
re a Chrifto il uino , ma è vino corrotto
forte , & agro , o conuertito in aceto . E
queſti ſono gli huomini diffoluti,e leg
gieri, li quali fiaftengon'da peccati mor
tali, ma fi come non fi guardano punto
dalli cotidiani, e ueniali difetti, coli fpef
fo in quelli caggiono, e di quelli fono
pieni, il che auuiene, perche eſsi non cu.
ftodiſcono il lor podere , ne obediſcono
alle ammonitioni, e reprenfioni dello
Spirito ſanto, anzi interiormene fon for
di, e ciechi.Qefti cercano Iddio col cuo:
TO
DEL TAVLERO 453
Te fchiantato ee diuiſ,perche non G fono
0
ancora altutto partiti , e ſeparati da ruc.
te quelle coſe che pongono oftaculo tra
다. loro, e Dio . E quantunche dentro dilu.
so riceuino un certo lume, & che la ragio
0 segli manifetti, che offendono Dio, &
>

che quello che fanno gli diſpiace, non


1
di meno, non uogliono però per queſto
laſciar quelle coſe ,& credono poterejn :
fiememente ſeruire a Dio , & al mondo . .

Queſti rali per il piu ſono tiepidi , & pi.


>

gri, & dicuore non ftabili, & uagabon


>

16 di, & fi fermano in un certo lorotiepido


ellercitio di leggere, ò di meditare qual,
che coſa, o di fare qualche fimil cofa. Et
quelto hanno gia tanto tempo operato ,
chegia li puo dire, che ſia dal tempo gia
troppo ſoprafatto , & agro diuenuto , &
queſto uino ancora e da Chriſto ributta
to limilmente fuora , fi come ben dimo.
· Strò nell'Apocaliſle ,douedice Giouan .
ni.Fofle tu o caldo, 6 freddo ; ma perche
tu fei tiepido , io cominciero a ributtar
ti fuor della bocca mia . Et di qucſtie
ſcritto in un'altro luogo in queſto moó
.00 do.Si cõe l'aceto à déri, el fumoagli oc:
chi.cofi è il pigro a quelli chel'hãno má
11 daco nella uia.Altri offeriſcono aa Xpo il
lie ' uino della lor uigna , ma fi come difle
Porn Iſaia.Il uino loro è meſcolato cõ Pacqua:
non dimeno queſti tali ſono alquanto
migliori,
454 MEDITATIONI
migliori, & piu attendono alla ſalutela
ro,ma l'opere loro ſono piene di peruer
fa, & contraria intentione , effempi gra.
tia quelle opere,che ſon fattc o per timo
se, o per premio,o perconſuetudin.coß
piacere a gli huomini, a per qualche al
tro lor priuato commodo, o per cóſegui
re conſolatione, o qualche altro donodi
Dio,o p altre coſe limili , nelle qualipia
cercano feſteſsi, cheil puro honore di
Dio,e di fatisfarealla ſua volontà. Cofte
ro , come ho detto,meſcolarono il loro ri
no con l'acqua,altri piu altrimanco,tal
che Chriſto no fi diletta molto di beuer
pc.Finalmente lono alcuni altri li quali
danno a Gieſu Chriſto va puriſsimo vi
20 , queſti ſono quelli huomini, cheſo
no veramente morti,al tutto confecratia
glig , & che in tutte l'opere loro folo ri.
guardano l'honor di Dio , oe in coſa alcu
na cercano di compiacere a loro fteſsi.
Queſti ſono veri figliuoli di Dio, li qua
li li fono dimenticati della loro naturale
generationc, per la quale eſsi meriting
hauere Dio per padre, & hanno riceuuto
lo ſpirito di Dio in legno , e teſtimonio
d'effer figliuoli di Dio, nel qual gridano,
Abba padre,il che niuno p ſententia,è te
Atimonio dello Spirito ſanto può dire, ſe
non è figliuolo di Dio.Queſti tali non te
mono la morte , ne l'inferno , ne'l nimi
CO
DEL TAVLER O. 455
co , ae li huomini , nei guadagni , nc il
danno: imperoche ſi ſono dati in tutto a
Dio , & prontamente fi ſono a lui couſe
crati , & tutto quello ,che Iddio vorrà fa
1 re di loro , farà loro accetto , & grato ,&
>

1 nel tempo , & nell'eteroità. Conciolia


chegia hanno ſuperato , & vinto ogni
timore ſeruile. Et ogni premio mercen
gario hanno diſprezzaro , ondefi troua.
no efler traportati in vna eccellente , &
degniſsima libertà di ſpirito :e per tanto
diſpregiono come fterco tutte le coſe ,
che ſono ſotto Dio,per guadagnare Chri
fto , & per eller atriad hauere luiper pre
mio , & gia ſono al tutto morti al mon
OL do , & alla natura, o alla carne , & per tan
>

to viue in loro Chriſto , e con eſsi fa tut


te le loro opere. Eſſo èquello , che ca
Nous ua, & zappa , eflo pianta , ello inaffia , el
fo fa creſcere , & eglino, come un buono
e fogetto ſtrumento farebbe, & come vn
obediente campo , lalciono , che il loro
Iddio operi come vuole deotro di loro,
& con ello loro , ſono per tanto come vn
borto bene inaffiato , & come va'abon
dante campo benedetto dal Signore , &
ito producono vn vino ſuauiſsimo , ilqua
tiden le rallegra ilcuore di Gieſu Chriſto ; im
ditt peroche eflendo tagliati dalla lor natura
IN 1c, &nonfecondåradice ſono inferre
lok in quella eccellente: vigna ; che dalterno
pa
IONI
456 MEDITAT
e dal ſuo petto prende nodriméto . Fina
mente queſti tali in tal modo inebriano
Chriſto , che facilmente impetrano da
fuicio che uogliono, talche egli confel
fa.lo ſono diuenuto come un'huomo
ebrio, è cöme vo'huomo pieno di uino .
>

Gli e conſumato . Cap.49.


1

I to l'amaro beueraggio del fiele,diſte la


ſeita parola, cioè gl'e conſumato ,ſignifi:
cando per quella, che nella ſua paſsione
>

erano adempiute tutte le profetie, tutte


de figure, i mifterii, & le ſcritture, i ſacri
fiti, & le promeflc, che gia di lui erano
ftare predette, & tcritte . Queſto è il uero
figliuolo di Dio, al quale ilceleſtial pa +
dreapparecchio una ſplédida cena nel re
gno della ſua eterna beatitudine. E man
idò il ſuo feruo , cioè l'humana , & ferui,
te natura di Chrifto a chiamare gl'inuita
ti alle nozze :Imperoche Chrifto,in quá
to alla preſa humanità, fu non ſolamen .
ſe feruo, ma ſeruo de ſerui ,& a tutti noi
per fpatio di trentatre anni , & piu'con
molta fatica , & dolore humilmente nc
ſerui. Il che egli gia perla bocca d'Iſaia
profetà manifeſto dicendo . Tu m'hai
per li tuoi peccati fatto ſtare in feruitu .
Et
DEL TAVLERO , 457
Et certamente che egli tutto il tēpo del
la uita ſua diligentiſsimamente, & con
ogni ſtudio atteſe ad inuirare ciaſcune
a queſta cena col predicare, far miraco .
li , trapaflareda un luogo a uno altro ,
gridare, & manifeftare, che il regno di .
D 1 o s'inuiaua, & che ciaſcuno a quel
lo di preparafle. Ma eſsi non ui uolle ..
so andare; Il che intendendo il padre di
famiglia delle al ſuo feruo ; sforzali ad
entrare , accio che la caſa mia s'empia .
)

Per taạto queſto ſeruo ſeco fteflo pen


Sò coli, in che modo potrò io aftucamé
te , & ſenza uiolenza alcuna forzare co
>

ftoro a uenire , che non fi ribellino , &


C
il libero arbitrio loro non perda puno
to le forze , & ragioniſue ; Impero che
s'io, o con legami ferrigni, o con afpre
battiture,eflagelli gli forzo a uenire,ha
ro afini, non huomini, il perche nel
l'animo ſuo diſle , io conoſco beniſsi
mo la conditione dell'huomo , & Co
quanto egli.lia daco , & inclinato all'a
more, & per tal cagione gli moftre
3 só tauta beneuolenza, che trapalierà
ol ogni luo conoſcimento , & intelletto ,
30 anzi lará tale , che niuna potra di quel
ot
la cfler maggiore , talche ſe l'huo-.
mo uorra bene confiderare queſta ,
fi ſentirà dalli luos legami di modo
1
preſo , che non pocrà,in modo ueru
no
I
ATION
458 MEDIT
no ſcampare dal ſuo ardore, & dalla fua
uampa,& farà sforzato riuolgerſi tutta a
Dio,& quello ſcambieuolmente amare .
Perche in qualunche parte egli ſi uolte
rà , che ſempre harà auanti a gl'occhi
gl’immenfi beneficiidi Dio, la ſua ifinita
bontà ,& la tua marauiglioſa, e ftupenda
charità ,> & infiememente in modo ſi ſen
tirà forzare . & tirare dal debito ſuo a ren
dere il cambio a canto amore,& fará a cio
fi gagliardamente ſpinto , che non potra
in modo alcuno contraſtargli, e ſi ſeati.
rà ſuauemente tirarea ſeguir quello. Do
po queſto dunque il tedel feruo,& prudé
te Signore noftro Gieſu Chrifto difle al
Signore, & padre:egliè conſumato ,io ho
adempiutal'opera,che tu m'hai impoſta.
Che ho io potuto piu fare di quel che
ho fatto? Egli non m'è reftato pur un ſol
membro , chenon fia da dolori, fatiche ;
& tormenti afflitto , & conſumato. Tutte
le uene mieſon diuen'ure aride, e ſecche,
tutto l'mio ſangue è ſparſo . Lemidolle
dell'offa fi ſon conſumare, & la mia gola
per molto gridare ègia fatta fioca.lo ho
moitrato a gl'huominifigrande amore,
chcil cuore che pertal conſiderationc nó
li inuoue , Gi può dire , chenon ſia cuore
humano,non di farlo ,non di fiera,mapiu
toſto diabolico, & al tutto diſperato . Fi
ualmente queſta parola del Signore Gie
ſú .
DEL TAVLER O. 459
fu non è parola di letitia , ma di dolore.
Perche non diſſeil Signore queſte paro
le per ſignificare d'hauere gia trapaflate
tutte le pene.Madifle . Gl'e conſumato ,
cioè tutto quello , ch'era determinato &
ordinato dalla eterna Verità ,chc ello do
uefle patire, & tutte quelle pene,che fino
all'hora a poco a poco haueua patite ,&>

partitamente una dopo l'altra, hora tut


te infieme le ſente con infin & immé
ſo dolore . Fino all'hora fu tormentato ,
hora in vn'membro , hora in un'altro ,
>

ma hora in tutti li membri infieme ſea


te intollerabil dolori . O quanto l'affig
geuano le braccia, che ſi ſtranamente
gl'erano ſtate in Croce intirizzate, & che
tanto tempo foſtennero intenſo dolore?
O quanto turono crudeli, & acerbe le pia
ghe de piedi, & delle mani:& cõe doueua
penetrargli il dolore,& la pena loro fino
all'intime midolle dell'oſſa , poi che tut
to il peſo del corpo in quelle ſi reggeua!
Chi hara'l petto tanto di diamante, che
per tali tormenti non fi commuoua? O
quanto breui furono quelle parole, che
Chrifto in Croce proferi , & quanto pie.
5 ne di ſacramenti:Hora s'è veraméte adé .
7 piuto quello che è ſcritto nel terzo libro
d'Eldra al primo capo : Le coſe apparte
nenti al ſacrifitio del Signore ſon confu .
mate . Nelle quali parole figaifico il Si
1
460 MEDITATIONI
gnore lagloriola uittoria della ſuapal
Lone; & comc era per quella ſuperato , &
uinto l'antico nimico , l'inuidiofo ferpen
te ;per la qual coſa egli volſe patire.Impe
roche egli fi uefti della ſpoglia della no
ftra humanità per uincere, &confondere
il nimico con le medeſime armi,con le
quali eglikli uantaua hauere ſuperato
l'huomo . Queſta per táto fu la principa
le intentione, & ilfine della ſua paſsione
& cio conteſſa gia effer conſumato . O
quanti merauigliofi miſterij, euittorie
comprende queſta breue, e ſottil parola.
Gli (dice )conſumato . Tutto quello che
l'eterna Sapienza haueua ordinato: tutto
quello chela rigida, & leuera giuſtitia ri
chiedeuaper li peccati di ciaſcuno : tut .
to quelloche la charità di Dio amoroſa .
mente addimandaua : tutto quello ch'a
gl'antichi padri era ſtatopromeſlo :tutto
quelloche li mifterij,le figure,le cerimo
nie,& la ſcrittura hauea adombrato, & fi 1

gnificato,tutto quello che per noftra re


dentione era conueniente , e neceſſario :
>

tutto quel,ch'era vcile per ſcancellare i


debiti noftri:tutte quelle coſe, che pote
2

uon giouare per ſupplire alle noſtre ne.


gligenze: tutto quello che poteua imma
ginarſi amicheuole, egloriofo per dimo
ftrare vn'eſtremo , & fublime amore : c
tutte quelle coſe chenoi harenio mai po
tuto
DEL TAVLER O. 461
tuto defiderare a noitra inſtrutione & in
formatione fpiritale : tutto quello final
mente,cheera honoreuole , conuenien
te per celebrare il degno trionfo,e per ot
tenere la gloriofa vittoria della noſtra
redentione : tutte quelle cole(dico ) in
queſta fonocontenute. Gli
ſola parola
e conſumato ,che reſta dunque hora mai
piu a fare, ſe non ch'in queſto ſuo glo.
rioſo combattimentofiniſca la vita fua ?
E perchegia nient'altro piu da fare gli re
Ita, ofteriſca la ſua pretiofa anima nelle
mani dell'eterno ſuo padre, poi che ha
combattuto valoroſamente yn orcimo
combattimento , & compiuto perfettiſsi
mamente ilcorſo della vita fua in ogni
ſantità . E per tanto giuſto ch'egli rice
ua lacorona della ſuavittoria, la quale il
celeftiale padre gli darà nel giorno del
la ſua eſaltatione . Finalmente con que
ſta parola Chrifto offerſe a Dio ogni ſua
fatica , afflitione, e moleftia , che per li
>

ſuoi eletti haueua ſofferta , fi comediſſe


l'Apoftolo , il quale parlando di Chri.
Ito ne giorni, ch'egli ſtette in vitain que
fta noftra carne,offerendo a quello , che
lo poteua faluare,e liberare dalla morte,
3 fupplicheuoli preghi con alta voce , e
0 co lacrime. Fucravdito per la ſuareuere
za : Imperoche, ſe'l ſangue de becchi e
0 de Tori, e ſe'l cenere della vitella ſparſo
S 2
462 MEDITATIONI
fantifica quelli, che ſono macchiati puri
ficandogli, & mondandogli la carne,quá.
to maggiormente il ſangue di Chriſto ,
il quale per inſtinto dello Spirito ſanto
feitello offerſe a Dio immaculato , e pu
to , mõderà le nre conſcienze dalle mor
te operationi accioche poi poſsiamo fer
uire a pio viuo in purità diſpirito. 3

Padre nelletue maniraccomando lo ſpirito


mio . .Cap.50

D poiilnoſtro Signore Gieſu Chri


gran voce gridò , dicend o.
Padre , io raccomando nelle tue mani lo
ſpirito mio : O turci uoi che amate Chri
fto Gieſu ſtare digratia, ui prego,a uede.
te,& con ogni diuotione, & compaſsione
confideriamo la partita ſua , cófideriamo
che dolore , che angoſcia , che pena ,che
tormento ſia ſtato quello, quando quella
eccellentiſsima anima fu conftretta a
partirſi incontanente da quel degniſsi
mo;& fantiſsimo Corpo,nel qualetrenta
tre anni, conie dugi dolci innamorati in
un medeſimo.letto s'era tanto dolcemea
te pacifica , gioconda ,& fantamente ri
polata .Quáto mal uolétieri fi partiuano
l'un dall'altro : conciofia che fra loro non
fofle ftato mai diſcordia , lite , ingiuria ,
o nimicitia alcuna . O quanto fu graue :
&
DEL TAVLER O. 463
& ineffabile quella Croce ,quádo quel la.
cratiſsimo corpo fu sforzato a laſciare
tanto fedele amico , tanto pacifico padre
di famiglia , e finalmente tanto pietoſo
maeſtro.Et quanto dall'altra banda dolo
roſamente era ſuelta quella nobiliſsima
& puriſsima anima da tanto fedel feruo,
il cui ſeruigio haueua prouato táto obe
diente , che mai s'era in parte alcuna ri.
fpiarmato , mai haueua fuggito freddo ,
caldo,fame, o fete , anzi ſempre haueua
ſopportato ogni fatica, diſagio , & dolo.
reuolentieri, e forcemente . O quanto
grande fu quefta Croce, & tormento.Per
che,cõe dice il filofofo . Di tutte le cole,
quanto li uogliono terribili, è terribilita
lima la morte per lo naturale,& ſcambie
uole amore , cheanco è grandiſsimo tra
Panima, e'l corpo . Quanto adunque mag
gior dolore , quantomaggior pena tu,
>

quando quell'anima fantiſsima, &quel


facratiſsimo corpo di Gielu fi ſeparauo :
do,fra quali era ftato tanto marauiglio .
fa concordia tanto ſtupendo amore? Per
tanto confideria inoco diligenza del con
tinuo queſto acerbiſsimo ſeparamento
con dolore, & compaſsion grande; con
ciofia che la morte di Giclü Chrifto è a
noi uita.Contempliamo con ogni diuo
tionequel facro corpo, organodella ſalu
te-noitra , da quante pene e' fofle ſopra..
S 3
464 MEDITATIONI
preſo, quando tutte le ſuc venc erano fec
cate , ne haueuano nutrimento alcuno,
tutti e nerui intirizzati , & tutte l'altre
membra, come le propio diceflero l'vlti
mo laluto, fi preparauano con ineffabile
pena , & dolore alla morte . Ah chi po
trà ſenza compaſsione, compuntione, &
dolore riguardare il gratiofiisimo volto
di Gieſu tutto impallidire , & diuenire,
>

ſmorto , & volcarfi in colore di morte,gli


occhi venir meno, & ancor (pander lacri
me,abbaſſare il facro capo , &finalmente
tutte le ſue membra con ſegni, & cenni
moftrarci quell'amore,che coll'opere no
poteuono.Dogliamoci digratia inſieme
mente ſeco , perche gl'è carne, & fanguc
noftro; per gli noftri peccati , & non per
li ſuoi è coſi bruttamente morto . O
voi tutti che col cuore tiepido , & fred
do fiate fino a qui dinanzi alla Croce di
Gieſu paflati , ſe tutti queſti terribili
tormenti , miſerabil lacrimc, é caldo
ſangue abbondantemente come acqua
ſparſo non v'ha potuto ammollire , al
meno queſta voce grande e terribile
ſchianti, e penetri e voſtri cuori . Que
fta voce , cheha fatto tremare il cielo ,
e la terra , e l'inferno , che ha ſpezzato e'
lafsi , aperti gl'antichi ſepolcri, e riſu
Scitati e'morti, ammolliſca e voſtri cuori
di pietra,apri gl'antichi lepolcri della co
ſcienza
DEL TAVLER O. 405
ſcienza voftra , pieni di puzza de gl'of
fi de morti , cioè de glatti uitiofi, e face
cia riſuſcitare e morti fpiriti uoftri .
Percioche queſta è quella medeſimauo
ce ,che gia altra uolta gridò. Adam do.
uc lei ? Che hai fatto , che trasfe Laz .
zaro dell'auello , dicendo . Lazzaro Ca
ſci fuora; eſci del ſepolcro de cuoi ui
tij, e laſciati fciorre da tuoilegami :nel
uero, no táto la crudelta dellepene, quá
to la grandezza de peccati fu cagione ,
che Chriſto tanto altamente gridaffe .
Gridò anco per moftrare , che haueua
>

podeſtà ſopra de uiui, e morti, ſopra la


morte,c la uita . Perche con tutto che fof
fe conſumato , & ch'egli haueſsi perduto
le forze, e ſopra le forze humane hauela
ſe durato nelle crudelifs . peacmortali
nondi meno raftrend lamorte,che la no
potefleularla ſuaforza ſopra di luifina
tanto che li piacefle. Grido forte per ſpa
acócar gl'huomini terreni, che non cer.
cano altro che terra,& per farli meditare,
& penfare, che il Signore de Signori era
di queſta uita trapallaco pouero, & nudo.
Grido terribilmente per deftare con le
ſuegridatutti i lulluriofi,iquali ſono in
uecchiatinelle loro ſozzure,& a guiſa di
morti cani ſpádono intollerabile puzzo,
& a guiſadi beſtie fi fono nel ppio fterco
putrefaci accibchei meſchini fi lcuine
S 4
MEDITATIONI
466
una uolta finalmente dalla libidine , cu
pidigia piacere, & diletto de feofi, e confi
derino , in che modo il figliuolo di Dio,
che mai haueua intramefla macchia al.
cuna (ancorche minima) , ſia andato al
fuo padre,con che fatica,morte ,dolore, &
pena fi fia di queſta luce partito.Con che
angoſcia finalmente ,& con che afflitione
fia arriuato al regno paterno ,eglino non
di meno penſano, hauere ad eller beati ,
& an dar in paradiſo compiacendo a tuts
ti e lor piaceri, e cauandoti ogni lor voa
glia,ee natural deliderio, econcapifreaza.
Gridò oltr'a queſto forte il Signore per
muovere a deuotione,e accendere all'a.
mor tutti e pigri e tiepidi.Gridò con uo
ce grande in ſegno della ſua gloriofa uit
toria acquiſtata, quando,hauendo a com
battere cootro a un crudel,e forte nimi.
co,Icelo nello ſteccato di queſto mondo ,
lo gitto perterra,roppeloſul monte Cal
uario, & colſeglituttele ſue ſpoglie.
Que
fta uittoria,dico,& glorioſo trionfo mo .
ftrò Gieſu con alca uoce; èfimilmente co
degna'uittoria, & merauiglioſo trionfo ,
partendofi dal luogo dell'abbattimento
ragunato tutto l'cſercito deſuoi meriti ,
fen'ando a un luogo dilicatifs. & ſopra
modo diletteuole,cioènel cuore , ſeno, e
perto del padre,raccomandando in quel
ho,comein licura rocca , fë , e tutti i ſuoi
dicendo .
DEL TAVLER O 467
dicendo . Padre io raccomando nelle cus
mani l'anima, & lo ſpirito mio. Da queſte
parole fi puo confiderare il Signore.no.
ftro Gieſù Chrifto , come un amo da pe .

Scare, è una gran rete di charità effer ita .
to mandato dal celeſtial padrein queſto
gran maredel ſecolo a pigliare , non pe
Ici,mahuominiragioncuoti. Gittò Dio
questa rete dalla banda deſtra doue tape
úa d'hauere a pigliare una gran moltitu-.
dine di peſci. Odilo, che dice. La parola,
che eſce della bocca mia , non tornerà a
me ſenza frutto , ma farà cio che io uo.
glio,& farà profperata in tutte le coſe ,per
le quali io l'ho mandata . Certaméte che
queſta gran rete è tirata hora dal padre
daqſte lălate onde al quietiſsimo litu del
cuor paterno piena d'huomini cletti , di
opere di charità,dipatieza,obediéza,bu
miltà, peo itéza ,eſercitii ſpiritali ,meriti,
& virtu ;Conciofia che Giefu trafica ſeo
gn'affitione, & opera uirtuofa di tutti e
buoni.Perche, comedille Paolo . Viạo ,
ma non gia 1o anzi Chriſto in me .aozí
in tutti e buoni, che fon morti al mon.
do . & come obedienti ſtrumenti ſotto .
pofti,ſonoſtati ſoggetti a Gieſu ; in que.
fti,dico,uiueGieft ,pariſce, & opera .Per.
chetutto quel bene chefi fa da gl'huomi
ni tutto è opera di Dio. Sentédo dunque
Gielu il tratto del padre pva modo mira
S's
I
IT ATION
468 MED
bile,aduno in le tutti gl'eletti conle buo
ne opere loro,& raccomandogli al fuo pa
dre . Padre queſti fon cuoi, queſte ſon le
>

ſpoglie che con la ſpada della croce ho


ottenuto vincitore,queſti ſono e vafiche
col priuilegio del mio fangue ho compe
rati. Queſti ſono e'frutti delle mie faci
che conferuagtinel nome tuo , il quale
meglidefti non ti prego che meco gli
4

Icuidel mondo , ma che


gli conſerui dal
male; in queſto modo dunque Chriftą.
raccomadò ſe, & i ſuoi nelle mani del pa
dre. Horſu anima fedele, & deuota per co
tal cagione confidera con gran diligen
za l'entrata ,& vſcita del tuo ſporo Gieſi,
ſeguilo con l'affetto , & defiderio fino a
queſtacamera,& letto delicato ordit... ca
per te dal medeſmo nel cuor paterno , &
felice colui che poteſsi hora diffoluerfi
con Chriſto, & morire inſieme col ladron
ne, & dal Signore vdire quella parola pic
Dadi ſollazzo. Hoggiſarai mcco in para
diſo;la qual coſa,benche a noinonfia cô
cedura ,non di meno rimandiamo con
Chrifto al padre tutto quello cheaffati
candoci vegliando ,digiunando, & oran
do poſsiamo qui acquiſtare, rigettiamo
lo in quel fonte,dondeegli è a noivenu
to . Non reiti niente appreffo di noi per
vano diletto ;niente reſti appreſſo glihuo
mini di desiderio di laude,honore, o pre
mio
DELTAYLERO 469
mio alcuno ,ma tutto quello che'l noftro
Iddio fi degna operare in noi, raccoman
diamolo di nuouo nelle ſue mani dicen
do .Noi non fiamo niente da noi , egli ci
ha fatti, non noi. Tutti i beni fi fon fatti
mediante lui,& ſenza lui niére, adunque
quando egli porta feco quel che gl'ha fat
to ,noi certo fiamo niente. Fnalmére race
comando Gieſu l'anima ſua in mano del
- padre,per dimoſtrar;, che hora dopo lui
İ'animedegl'huomioi pii, e buoni , uan
misel ſeno del padre eterne,le quali rut
te inn ny
endolin Ferno : concio .
Jia cheeglici ha aperto la uia , & faccen .
doci la ſtrada ficura,s'è fattonoftra guida
pe condurci al regno del cielo.
Giefe mandò fuoriloſpirito . Cap.se
Oi
fto hebbe proferita la detta parola ,
chinato il ſuo uenerabil capo , rende lo
1pirito a Dio. Chinò il ſuo capo, fi alla
ſua madre, fianco a tutti gl'huomini,qua
fi dando loro l'ultimo fàluto , & diman .
dando l'ultima licenza di partirfi, &
offerendo il baſcio della pace. Confi .
dera qui anima , fedele Bineffabile a .
5

more del tuo D10 , & uedi , comefioo


>

all'estremo della uita ſua egli ci habbia


amato,auacrtifçi,comicegli ,poichegia
MEDITATION I
470
era priuo d'ogni facultà di poter parlare;
cgia tutte le ſue membra effendo dalla
morte oppreffe, & fentendofi mancare lo
fpirito , & la uita; non di meno quei mom
bri ti diedero quei fegni, & teftimonij
manifefti d'amore,chee potéttero. Vedi
qui el uero Giacob ,che con le ſtelle brac
cia dá la beneditione a ſuoi figliuoli , e
faccolti e piedi ſul letticello della Croce
che ritorna al pare. Rifguarda le dolci
fime & amabilitsin e membra di chrifto
gia morte, e non di meno per dimoſtrar
ci il medefimo amore,& la medefima be
neuolenza,chehaueuano quando erano
uiue.Le ſue braccia ſono fteſe per abbrac
ciarci,gl'occhi ſono chinatiper riguar
darci,il capo chinato per baſciarci,le fue
piaghe ſon aperte ,accio che noi poſsia
moin quelle entrare , & in quelle rifuggi
re.Chino verſonoi per l'amore quel be.
nedetto capo , che poco ayanti haueua al
zato verſo il padre, offerendogli ſe ſteſſo
con lacrime,portandone la deliata nuo
ua della noſtra riconciliationecon l'eter
no padre & dandoci per legno , cheegli
gia l'haueua placato,il balcio della pace.
Oltra queſto chino Chrifto il capo verſo
la terra diſcoſtandofi da quel glorioſo ti
tolo poſto ſopra la ſua Croce,per moitra
se come egli diſpregiaua ogni honore, &
gloria e come egli voleua dar compimé
to
DEL TAVLER 0 . 471
to a tutta la vita fua in vna abierta,& vi
le pouertà, & che niuna coſa di queſto
mondo gli s'accoftaffe puato, dádo a noi
ſu'leſtremodella vita ſua queſto ottimo
ammaeſtramento che quandonoi ſiamo
da gli huomini in modo alcuno honora
ti, o laudati , ci debbiamo abbållare fino
in terra,diſpregiando noi ſteſsi, & tra noi
penſando in queſto modo . Per che
cagione infuperbiſci tu terra , e.cenerca
Cofi dunque la vita in crocemanco , per
porgere del legno della croce il frutto
della vita . In tal manieraqueſto pregio
dignitsimo ,& eccellentiſsimo per noi
ſparſe, per lo quale tutti e debiti noftri fi
cancellarono, perche fedeliſsimamenre .
haueua eſequita, & ſpedita la legatione
del padre,ſe neritornò a lui racconiandā
do nelle ſue mani il propio ſpirito,quafi
che diceſsi.Odolciſs. padre, tu hai pofto
ſopra di mei meriti di tutti gl'huomini,
& io volentieri per tuo honore gl'ho rio:
ceuuti , & accettati, ſon diuenuto come
sbandito dal mio regno, venduto in pae
fi ſtranieri. In oltre io ſono ſtato preſo
& diſpregiato,ſono ſtato piagato,ferito ,
& finalmente obbrobriofamente morto,
hò ſopportato, che la tua ira fi fa vendi
cara ſopra dime, accioche placato per li
miei torméti pene & dolori riceua l'huo
moiá tua gratia.lo ho fodisfatto a tutto
quello ,
472 MEDITATIONI
quello, che richiedeua l'amore, & lagia
ititia , & infiememente ho eſequito quel
lo , che domandaua la miſericordia . Io
mi ſono offerto , & eſposto tutto , a te dan
do la mia uolontà , a Giudei il corpo , a
pecca tori il ſangue,a tormentatori iue
Itimenti,al diſcepolo la mia amatiſsima
madre, ne homaial tro m'è rimaſto, che
queſto affitto, oppreffo , & aofio ſpirito
mio. Sotto il cielo non è luogoalcuno,
che ſia degno di riceuermi, eccettuatone
il cuore della mia piecoſiſsima,e mefiſsi
ma madre, ma ella èoppreſſa da tante af
flitioni , & angoſcie , che non ne puo in
fe capire piu , & nel uero ,chel'affitto fpi
ritomio gli ſarebbepiu didolore,&mo
leftia cagione, chediconfolatione. Per
tanto io rifuggo a te, poiche queſto mio
infinito dalore , & queſta mia incredibi.
le meſtitia puo ſolamente dal torrente
della ſua diuina confolatione effer in
ghiottita e raccomando queſto mio an
fiol pirito nelle tue mani. O padre beni.
gniſsimo, tu hai bomaia baſtanza mani
feſta ta ,& dichiarata Fira tua ſopra di
me.Et per l'altruifatiche m'hai fatto ab,
bondantiſsimamente ſudare, & graueme
te affaticare ,hai da me riſcoflo il debito ,
che io non haueua contratto , & ne miei
maggior tormenti, & grauiſsimi dolori
>
m'abbandonafti, & laſciatti folo , fi che
horamai
DEL TAYLER O.
horamai effendo fi aſpramente , & feue 473
samente gaftigato l'unigenito tuo figli
uolo, fia , tiprego, ricordeuole della tua
>
miſericordia , deh aprimi le tue paterac
uiſcere, & riceui a te lo ſpirito mio .
Ilselodel tempiofi fpexzo.Cap.52.
Noltre la parti plo mezzo eluelo del
INolt re , tremò la terra, li falsi ſi ſpez
tempio
zarono , el Sole s'oſcuro , le quali coſe fi
merauiglioſe, & terribili auuenaero, ac
cioche il cielo >, & la terra dimoſtraffero,
& riprendeſſero infieme la crudeltà de
Giudei , & che parimente tutti gl'infede.
li teſtimoniaffero per legni fi manifeſti
Chrifto crocifiſſo effer il lor uero Iddio ,
e Signore: imperoche alla terribil uoce
del loro Creatore tremarono , e pianſero
tutte le creature >, deſiderando elie anco
ra infiememente con il lor Creatore mo
rire , non altramente che ſe rincreſceſſe
loro feruire piu gl'huomini firibelli , &
ingrari, & che ti foflero apparecchiate
B combattere per lo creator loro ; e uco
dicare le fue inginrie , & per ſegno ,
argomento di queſto loro ſdegno , il
fole cangiò il fuo colore, la cerra tre.
mò , e le creature non ragioneuoli, co
meidefideroſe di uédetta,tutte per lo crea
tor loro fi commoflero . Vedi qui quad
.
MÉDITATIONI
474
ta fia la ſua potenza, la virtu, ee la maeffa ,
che poco fa pareua fi imporеnte & abiet
fo.Moſtrò legni nelcielo, per fignificare
de eller vero Signore del cielo. Diedere.
gno in terra ,manifeſtando queſta eller
fua creatura, & a ſe ſoggetta,e obediente.
a

Ancora fece vo ſegno nel tempio per de


notare,fe eller ſopra la legge,ſopra le ceri
monie,e facrificij,& apprello di ſe cfler
)

l'autorirà di torre ilvigore, & annullar la


legge , fi come haueua hauuto podeſtà
d'ordinarla , & percio ſpezzò per mezzo
il velo, accroche la veritá ignuda fi pale.
falle , laqual fin all’hora era ſtata aſcofa
ſotto il velo ,e ombra della legge,infieme
mente dichiaraflei miſterij,le figure,e le
profetie tutte efter adépiute , e ſcoperte;
poi che effo,che era eterna veritá, per lo
quale tutte le coſeerono ſcritte, rende in
Croce le ſtelio a tutto'l mondo manife.
fto. Piu forte che al partir del velo ſcoper
ſe Sancta Sanctorum dichiarādo, che tut
te quelle forti di ſacrifitij, che col langue
di beſtie fi celebrauano erano all'hora an
nullate, & tolce via, & che in loro non fi
cõteneua ſantità alcupa:imperoche Chri
fto fommo Sacerdote per lo propio ſuo
fangue entrò in Sancta Sanctorum gia,
fcoperta, & manifeftaméte offerfe fe iter
fo ſopra l'altare della croce fuor della cit
tà per tutto il popolo fatto come vn co
muo
DEL TAVL ERO 475
munc,e perpetuofacrifitio al ſuo padrep
tutti g'huomioi, chelo domandaſſero,
e defideraflero. Dogliamoci dunque, vi
prego,infiememéte colnoſtro Iddio , Si.
gnore, & Creatore;percheſccio non fare
mo li duri ſaſsi,e l'elementiſteſsi ci con.
denneranno,hauend'eglino hauuto com
paisione del loro fattore. Su adunqueco
deuote lacrime >, econ pietoli pianti per.
cotiamo inoftri petti dicendo. O miſeri
c'habbiamo noi fatto , & operato ?Queſto
che noi per li nostri peccati habbiamo
crocififio ,era vero figliuolo di Dio ;mifa
siamobene la grandezza delle nostre ini
quirà con la potenza, e dignità della per
fona offeſa; imperoche noi non habbia
mo diſpregiato vn Patriarca,non vn Pro
feta,non vo Re ordinario,e vulgare della
plebed'Isdrael, ma habbiamodinuouo
Crocififfo Gefu Chrifto figliuol di Dio,
Rede Re,habbiamo fparſo ilſuo fangue
& colgraue peſo denoftri peccati habbia
mo a guila d'vua,premuco. Il perche con
ogni dolore,e meſtitia , con deuotione,e
compaſsione celebriamo le eſequie di
colui che per le colpe noſtre è ſtato veci.
ſo , e che noi ſteſsi confeſsiamo hauere
>

morto . Se gl'è poſsibile,piangiamo con


tutte le membra noftre,poi che le creatu
re ſenza ſentimento a cio ninuirano . o
chi làrebbe mai bafteuole a capire , coa
quanto
476 MIDITATTIONI
quantodolore,e tormento fi diſcioglier
fiquel nodo , che era ſtato dallo Spirito
fanto legato , per lo quale quella digniſ.
fima anima con il uenerabil corpo di
Chrifto , pon alırimenti che vno aman
te con la amata con incredibil amore
era congiunta. Chi potrebbe mai bafte .
uolmente marauigliarfi di quella oſcu
ra eclitsi de lucidiſsimi occhi di Chri
fto,i quali co l'aſpetto loro alluminauo.
no la terra,e cóti lor raggia guiſa di duc
fplendenti ſtelle del cielo illuftrauono il
mondo , & hora per lo tenebroſo mez ,
zo della morte fono al tutto oſcurati .
Non era certo cofa merauiglioſa , che le
tenebre hauefiero occupata tutta la face
cia della terra, all'hora che il Sole di Giu
ftitia era dalla terra tolto,& haueua chių .
fi i ſuoi occhi.O merauiglioſo ſtrumen
to ,7 ò diletreuol cetera : o ſuauiſsima
tromba uiua uoce diChrfto. Giefu , per>

la cui dolciſsima melodia gioiua il Pae


dre , empieuano gl'Angeli dismiſura
ta allegrezza , il cui beatils , ſuono ipfe
gno a uiui, deſto i morti , ſano gl'infer .
mi , ricreo gl'affamati , cacciò gli demo
nij,gli negligenti,e ſonnolenti rilueglia ,
crendegli pronti,e ſolleciti.Deh dieci, ti
preghiamo, chi è ſtato colui,che fi noce
uole filentio t'ha impoto? Talche noi .
priuati delle tue dolci parole, & dellatua
fuauiſsima,
DEL TAVL ERO 477
fuauiſsima,e giocondiſsima uoce gia la
e

mo miſerabilméte caduti in vn mortife


ro ſonno.O glorioſo petro di Chrifto , o
diuin cõclaui,ò celeſtial arca , doue ſono
afcofi tutti c'reſori della diuina fapiéza,e
ſcienza, eedoue fi cõtengono tuttele rice
chezze della celeſtial virtu ,eſpiritali,on
de nella faccia delle creaturefpiri lo ſpi
rito della uita ,che t'ha priuaro divita?
benedette mani,ſtrumétidel sõmo, & e
terno Artefice, le quali coltoccaméto ſo
lo difcacciafti tutte l'infirmità, plequali
fu ben edetto il modo ; chi hebbe ardire
di cõficcarui fi crudelmére alla Croce ,di
menticatofi in tutto di quella grā falute,
chep voi è ſtata operata o Gieſu chritto
agnello māſuctiſsimo dõde fono cagiona
te nelle tue mani ofte fi horribil piaghe?
Riſpôdeci plo fuo Profeta.Queſte piaghe
ho io riceuute in caſa di quelli, che mi
amauano cioèche ragioneuolméte,e me
ritamétedoueuano amarmi , è vero che
pareua chemiamaſlero . O ſacri piedi di
.

Giefu ,colőne del tépio diuino tódate ro .


pra lebaſe della giuſtitia,ornate pulitiſli
maméte con li capitelli di charità , quali
mai deuiafti púto daldritto sériero della
cahrità, ma col andar dinázi a tutti dimo
ſtrata la via della ſuprema perfetione, e a
tutti p loro ammaeſtraméto laſciafti l'or
ren .
medel doppio amore,chiviba hora doci
147 8 MEDITATIONI
duti di rigidi, e fi immobili , che non s'e
vergognato punto di piagerui: Appreffo
quali la feruentiſsima amante Maddalc. .
na trouò cofi abondante gratia , fotto li
quali il mare fi fermò,e dife fece vna fal
da ſtrada , mentre che da voi era calcato ?
Gl'elementi ſteſsi,come era conueneuo
Je,vi fecero reuerenza, e gli crudeli huo.
mini vi confiflero in Croce.O gloriofiſsi
mo.corpo di Chrifto Cielu , tabernacolo
puriſsimo di Dio, per lo quale il tempio
della facratiſsima, e venerabil Trinitae
>

pertettiſsimaméte cófecrato ,come quel


lo che lei pe miſterio dello Spirito ſanto
fabricato della eccellétiſsimanatura del
Ja purifsima e perfettiſsima verginema
dre Maria, ornato della bellezza di tutte
le virtư , chi ( ha hora cufi miſerabilmen
te deftrutto ,atterrato ,efino a terra abbal
fato ? O lozziſsima ſinagoga deGiudei
che tante volte dalli amorofi abbraccia
menti del tuo legittimo fpolo Dio otti .
mo , e grandiſsimo dishoneftamente , e
sfacciatamente ci ſei ſottratta , e ſei itata
imbrattata da huomini alieni, e dati alli
fallaci ldoli,& in oltre hai riguardato co
lafciui occhi queſto belliſsimo giouane
Gioſeppe,è voletti abbracciarlo,e trattar
lo in quel modo che ſe foſſe ſtato puro
huomo, non credendo , che effo fofle fi
gliuolo di Dio.Magfto cioſeppe incóta
minato
DEL TAVLER O. 479
minato,& innocente non volſe obedire.
ne fodisfare alla cua peftifera voce , ne
diede fede alle tuc fallaci parole,ne dalla
Croce uolſe diſcendere per venire a te ,
maper ſegno & argomento della ſua ina
uiolata innocenza ,laſciato nelle tue ma
ni il ſuo mācello tutto squarciato, nudo
fuor della ſordida camera della voitra fi
nagoga e pe fuggi al Pre,piu toſto uole
do far pdita delmãtello,cioè del ſuo cor
po,che macchiare l'anima fua. Gierufa
lem , cuoi tutti Isdraeliti che perlo lu
me della fede ſete peruenuti alla conoſce
za di Dio. & con tutto queſto hauete cro
cifiſto il uoftro Re, e Signore coninique
opere ,e ſpandete hora lacrimie,piangete
egemete,poi che quella città, che giaera
luogo di pace, horae ualle di moleſtia ,
campo dicombattimento, e diflenſione,
& quella che prima era Città ſanta, hora
è una ſceleratiſsimaſpelóca di ladri, uoi
>

chegia erauate il popolo eletto , hora le


te abietti, & effecrabili , & micidiali nel
coſpetto diDio . Ecco che l'icrocēte fan
gue del uoftro Fratello,el qual uoiaccet
tafti, che uenille ſopra di uoi, & con ti
rannica crudeltà lo spargefti, hora da
terra manda altiſsimegrida al celeſtial
Padre contro di uoi, ſpargete hora la ce
aere ſopra i capi uoſtri, prendete habi.
to lugubre, poichetrauoi èſtato ucciſo
il
480 MEDITATIONI
il Saluatore del popolo d'Isdrael. Conſu
minfi, e manchino per l'abbondanza del
lelacrimegl'occhi uoftri, perche haue
>

te da uoi diſcacciato l'unigenito figliuo


lo del commo, & eterno Re.Riguarda ho
ra huomo la faccia del tuo Chrifto , la
qualcgl'Angioli contemplado con inef
fabil diletto , hora al tutto 'trasforma.
ta , contrafatta , e brutta , tutta piena di
squallore, edi pallidezza, ne moſtra in
fe bellezzaalcuna. Riuolgi hora per o
gni uerſo il ſacro corpo di Chriſto , nc
trouerai dalla ſommità del capo fino alla
bafila pianta de piedi fe non piaghe, e
Ganguc;infiememente ſcolpiſci nel tuo
cuore quefta horribile forma del tuo Re
dentore; fia queſta ſpietata faccia con
tinuamente auinti agl'occhi tuoi , & in
modo ſempre ftia filla. & impreffa in tur
ti e'tuoi ſentimenti, & in ogni tuo pen
fiero, che percio ci dimentichi al tutto
delle coſe diſutili, euane.

Giefué trapaſato dalla lancia. Cap.s3.


Opo queſte coſe, perla ſoprauegne
teſolēnità paſqualenella quale era
fconueneuole , chei corpi morti reftaf
ſero ſu la Croce ,chieſero i Giudei a Pi
>

lato di romper loro le gambe etrarli di


Croce , & ottenuta, la licenza il primo
tratto
DEL TAVLERO . 491
tratto ſpezzarono li ftiochi de duoi 12.
droni,ſendo di poi uenuti a Gieſu , uedé
dolo morto , non li ſpezzarono altrimé
ti legambe, ma un ſoldato , che ſi chia.
>

maua Longino, gl'aperſe con una lancia


il coſtato,e ſubito n'uſci ságue, & acqua:
Oempia crudeltà deGiudei.O ſanguino
ſa , & inſatiabil ſete,che per tanto,& fi pre
ciolo ſangue ſparſo non s'è punto ſpen
ta:Che tormenti piu che tirannici aduna
fti uoi ſopra il uiuo corpo di quello, poi
che non gli perdonafti lendogia eſtinto
&morto ? Fecero queſto i Giudei per in
ganno , e triftitia fingulare , imperoche
conoſceuano, che il uituperio fatto a un
morco , e di non punto minor uergogna,
che ſe foffe uiuo , & per queſto uoleuano
1 a tutti perſuadere tanto cffer il peccato,c
la colpa del Saluator noftro ,che non s'e
ra potuco degnasaate punire nelcorpo
0
uiuo , per cio efizr ſtato neceflario uſar
crudeltà nel lacerare il ſuo morto corpo.
In oltre che per qſto fatto acquiſtauano
gratia appreſto dePontefici,aquali deſi
derauano dar ſegai certi della morte ſua.
Finalmēte,benche quinci il corpo del Si
gaore (cóe quello che morto era,e ſenza
ſentiméto rimaſo)niun dolore sétiffe:fu
no di meno per altra ragione affitto ,
cõe ancor giornalmete patiſce,& è croci.
sido da molti, che giurano per le ſue ſa
crc
NI
T ATIO
482 MEDI
cre piaghe, & pafsione, & con le loro gra
ui fceleratezze l'ingiuriano , & oltrag
giano molto pia, che quelliche corporal
mente lo crocififfero : percioche molto
piu grauemente ſopporta l'ingiurie face
te alla diuina Maeſtà, per la quale è una
coſa medeſima col Padre, & con lo Spiri
to fanto,che queitormenti eſteriori,che
egli nel tempo della paſsione foftenne
nel propio corpo. Ma chigiamai potra
penſando conſeguire,quanto crudelmen
te queſta lancia trafiggeſle,& ferifle la de
uotiſsima anima di quella pietoſa ma
dre Maria , la cui anima , & il cuore infię
meméte fi ripofauano nel corpo del fuo
çaro figliuolo , che era tutto il ſuo amo
te,&ilfuo teſoro :Imperoche , fe noi cre
diano a fapto Agoſtino ,l'anima piu to
fto è doue l'ama, chedoue la uiuifica.Que
ſto medeſimo ancora dice S.Bernardo ; in
uerità madre dolciſsima per lo coltello
del dolore fi ſchiantò l'anima tua, quan
do lacrudel lancia trapaſsò il coftato del
tuo figliuolo . Percioche quiui nó dinio
raua l'anima ſua,mala tua piu tofto. Per
tanto tu ſei ſopra tutti e martiri fingula
reper che l'immenſo dolor tuo interno
ha uinto tutti e'tormenti eſteriori de
martiri . Ecci ancor una figura di queſto
in Saulo , il quale ſendo prima ſtato elec
to da Dio; poi ( colpa deſuoi peccati) fu
repudiato ,
DEL TAVLER Ó. 483
repudiato , Saulo ci ſignifica ci il giudai
co popolo, queſto uolle paflare e vccider
Dauid con la lancia,ma Dauid,per lo qua
le pigliamo l'anima di Chriſto,fuggédo
ſcampò la morte,e la lancia percofle nel
muro, cioènel coſtato di Chriſto, & smi
ſuratamente l'aperſe: leggiamo fimilme
te,che pendendo Abfalonne da unoalbe
ro per le chiome fu con tre lancie palla
to da banda aa banda, ilquale anco ci pu
fignificare chriſto bello ſopra tutti efi
gliuoli degli huomini : impero che an
. cot cgli fa paſſato da trelácie. La prima
fu il dolor gráde ,che egli pati gl'affitio
0 nifue efteriori.La ſeconda fu l'immen fa
0 triftitia dalui riceuuta per la compaſsio
ne verſo la ſua piiſsima Madre , La terza
TV fu la croce interna per la troppa noftra
ingratitudine , & perche egli antiuedeua
qualmente la ſua acerbifsimapaſsione,
& quelle immenfe faciche & tormenti
ſuoi non haueuano a far frutto alcuno a
Hel Voa buona parte dellihuonioi. Ma quá
110 ci,ohime,fi ritrouano hoggi,iqualı a gui
Per lá de Giudei perleguitano il Signore , &
la poi che l'hanno crocifitio , lo feriſcono
00 crudelmedce.Fanno queſto coloro ,e qua
de li, poiche una uolta háno crocififlo chti
do fto co peccati mortali, &che inoltre han
let no ſperimentati fegni,cioè poiche latér
ful ra loro ha cremato alla uoce, & infpira.
TO,
T
484 MEDITATIONI
tio diDio,& quel petto di pietra s'èam
mollito ,fimilmente ancora quelfozzi ( s.
ſepolcro della coſcientia loro s'èaperto,
& per la contritione, & confeſsione caua
tene le putenti oſla , poiche hanno me
diante l'aſſolutione, & remiſsione per
terragittack i rodenti vermini, hanno ri
ceuuto l'alluminatione della celote gra
tia, quando percorendoli i pettidifero's
Chehabbian noi fatto. Coſtui certamen
ce chenonhabbiamocrocifiſſo erafiglia
uolo diDio : di nuouo feriſcano Chriſto,
& in moltimodi l'ingiuriano , & oltrag
giano . O non è queſto uno Ichérnire
Dio, confeflare la potenza;,& lamaieftà
fua , e cofi leggermente fpregiare e'.com
mandamnenti di tanto potente , & tale
Signore , & far reliſtenza alla uolonté
fua , notabilmente certo il Vangeliſta di
queſta lancia diflèz ponchetterilte Chris
foz ma cheaperſe il coftaco fuo ſignifi
cando pcio la porta della vita a noi effer
he ſtata aperta. Perdiache la piagadel fa
icro coitato di Chriſto la porta de fàcra
menti, fenza e'quali verun dinoi pud co
durha vita eternaikaonde ancoraaggia
gneil Vangeliftasi ſubitovſci fuori fan
gue, & acqua. Facilmente poſsiamo qui
confiderare , che quantun che la natura
di Chrifto folle mortale, in certe cofe
Dondimeno era all'altremolto diſsimi
le .
DEL TAVLER O. 485
le.Imperoche nelle altri,fubito che l'ani
ciſs. maè ſeparata dal corpo,il ságue fi rappi
TEO , glia,madal coſtato di x po no ſenza mt:
c202 fo
racolo ,cóc da viuo ntefcaturi inuerità
mº sāgue,& acqua , dimoſtrado all'effer'il vi
- per uo fonte,pode la vita dinoi turti ſcaturi
nosi lce, & deriua, del qual'apprefio di Zacaria
e gra Jeggiamo. In al giorno farà yn fonte ag
Nero to alla famiglia di pauid , & agli habitato
Eamet Gi la
ridi çrufàle il uaméto del peccato,
re, & della meſtruata. stýfto ne fu figo ifi
hrista gatop lovſsāgue, & l'acqua che dal coltato
oltra diX po cirono.Impochemediāțe il sā
Zero
gue, ch'èil pregio della noftra redentio
maledi ne;noi ſiamo:layarıda peccati. Et media
ee' com te l'acqua chcevna figura delinottro bat
& take tefimo, fian purgati da tutte le macchie
aoload del peccato originale,ficõe dice il Signo
eliftar rep Ezechiel, profeta i Spaderò ſopra uoi
ceChori vn'acqua monda, & farete lauati da tutte
, figoi le ſozzure. Fu il coſtato di Chriſto aper
poi el to,no molt o lontano dal cuore, acciaoc ta hę
gade gli aprifte la porta , & foacſetſisinol.'Renitgruara
de laco quello . La onde dice Ag
iprodi dala porta nel fianco dell'arca,perla qua
pra aggi le entran i cr ture,che
uuoiotuvettdelel'oriea
gin tua,ilso
oritam dal dil tuolal ree
paduat
a m
j qu o i ch e t'h a ri ge ne ra to av it a. De re he ſi co me
la naturi d'vna coſtola rd' Adamoa dormiente fufor
d e r
noft , coſi dal coſ tato
erte cak mata Eua ma
i m i Ch mo
d i s di ri ſt o gia rto in Croce preſe la
ll
T 2
486 MEDITATIONI
chiefafanta il ſuo principio.Finalmente
, quinci
fu aperto il coſtato di Chrifto &
deriuarono immantenente i ſacramen .
ti.Quindi fi ſcuopre l'amore incomprea
fibile diChriſto uerſo di noi, poiche dic
de tutto ſe ſteſſo per noi , niente aſcoſe
pel cuor fuo , che eglinon ne conferiffe :
>

che coſa oltra di queſto poteu'egli fare,


che egli non faceſsi ? A preci il propio
cuor luo a guiſa d'una ſua ſegretiſsima
camera per introdurci in quclla , non ali
tramente che una eletta ſpoſa. Impero .
.

che le ſue dilicatezze ſono nello ftar con


cflo noi , & appreffo di noi ripoſarſi in
una tacita tranquillità,& una tranquilla
taciturnità. Ci ha dato ,dico , il cuor ſuo
crudelmente piagato , accioche in eſlo
habitiamo fino a tanto che perfettamen
te purgati, e mondi, & al fuocuor confer
mi diamo atti, &degni d'efler inſieme có
effo lui condotti nel diuin cuore dell'e
terno Padre.Neda certaméte il cuor ſuo,
accioche egli fia noftro hoftello, e Icam
bicuolmente richiede il noſtro per po
terui dentro habitare.Ne da(dico ) il ſuo
cuore come letricello ornato di rofleg .
giátí roſe.del purpureo fangue ſuo,e chic
dc per contracambio il cuor noftro ador
no di candidı gigli delle monde opere .
Chi prenderà ardirxento di negarli quel
lo che con tanta liberalità a'ha donato :
Ecco
DEL TAVLERO 487
Ecco ch'egli d'inuita nelle mellifuefue
piaghe, & nell'amabile aperto ſuo coſta
to ,quafi che in vna cella da vino abbon.
dante di tutte le delitie,dicendo ne Canti
ci . Vieaiſorella mia , colomba mia nei
>

buchidella pietra, cioè nelle ſacre mie fe


rite.Chiſarà di petto tanto ferrigno,e di
pietra, chea táto amore,e benignità non
s'ammolliſca, che quel Rc onnipoteote,
immenſo , & eterno vogli a noi tanto be
ne, a noi(dico )che fian cenere,e poluere?
70 E non dimanco ( O vergogna , & dolore)
.08 201 ſpregiata cotanta Maicftà, gli volgia
11
mo le ſpalle.Per tanto grida Agoſtino in
ill perſona diChriſto . Conſidera huomo
10 quali,e quante coſe io ho patito per la ſa
ciu lute tua,ſendo ancor inimico, io tiriduſ
fi in gratia appreflo del Padre mio, quan
ole do aguiſa diperduta pecorellaandaui va
ledi gando lungo tempo;con molto fudore, c
ell's fatica t'andaicercando, e poi che t'hebbi
ritrouato con gran tormeato ti riportai
Cam ſu le mie ſpalle al Padre . Meſsi il mio
тре capo fotto alla corona delle ſpine. Feci
ſcudo delle mie mani, e piedi a duri chio
sley ui , ſottomeſsi pacientemente il mio cor
cho po alle battiture, ſpark il mio langue
vador per fino all'ultima gocciola , pofi per te
perc la propia uita per congiugnerti, e unir
iquel ti à me mediante l'amore , e non di man
0
120 co tu mi fuggi, e ti diuididame . Final
ECCO T3
I
488 MEDITATION
mente io t'aperfi il cuor mio, dandoti be
te il vermiglio fangue del mio cuore
che altra coſa brami da me chiedimi
qualche coſa,per la quale 10 ti pofta am
mollire, conuertire,e tirare al mio amo.
re, & io certamente lo ti concedero . An .
diamo dunque con affetato deſiderio , &>

affetto al fonte viuo , imperoche ci darà


l'acqua della vita ſenza cofto , & fenz'al
>

tro pregio, ò baratto alcuno. Ecco quáto


paternamente egli c'inuita,dicendo.Chi
ha fete venga,e chi vuol pigli dell'acqua
della uita in dono . vedi qui el fonte pas
0

xiſsimo , da cui è inaffiata tutta la terra


>

che in mezzo il paradiſo ſcaturilce.Hor .


ſu adunque con l'anima innamorata in
tutte le tentationi, miſerie , & afflitioni
di queſta vita ricorriamo alle aperture
della pietra . Dirai qual pietra :Di Giefu
Chrifto Signore noftro, pcioche queſt'e
lapietra,che percofla da Moiſe , cioe dal
Giudaico popolo cõ la verga della fanta
Croce mádò fuori abbódantifs. acque,di
tal ſorte chenon ſolamente acqua , ma
ancora ,come teſtimonia la ſcrittura,olio
da queſta pietra duriſs. fi puo fucciare,
Di qui dice il profeta Hieremia. Laſciate
le città , cioè i romori , e perturbationi
popuları, & habitate nella pietra habita
tori di Moab , & fiate come colombe, fac
sendo il nido nella ſommità de forami,
cioè
DEL TAVLER O 489
cioè nell'aperto coſtato di Chrifto .Que.
fta è la pietra ,che Giacob Patriarca rizzo
per titolo,e ſparſe olio di lopra in legno
d'abbodáte miſericordia, & pietà . che co
fa ci puo mancare in queſta pietra:Certa
méte che inefla fiamo ficuri da tutti i nii
nimici. L'antico, & torto ferpente a que
fta non ſi puo accoftare,qui fiamo leuati
da terra , & poiti nella viadel cielo.Tene
tici il modo, minaccici il nimico,doglia
fi la carne,no hauiam datemere sédo fon
dati lopra la pietra.In neſlun luogo fiae
mo tāto ſicuri, quáto nelle piaghe delSal
Batore.Eriodice S.Bernardo pigliádo al
cune cole d'Agostino) prédo confidanza
1 quel che mi máca dalle viſcere delSigno
i re,perche abbodano di miſericordia , nc
mancano aperture per le quali trabboce
1 chino.Forarono lemani, & i piedi,& cô
la lancia trapallarono il coftato , & per
queſte aperture m'è lecito ſucciare il me .
le della pietra,el'olio del fallo duriſsimo
cio è guſtare , & vedere quanto è fuaue il
Signore. Era armato dipenſieri di pace,
0
& io nollo ſapea,mal'apritrice chiaue, &
il penetrante chiouo ha fatto ,cheio.veg
go la uolontà del Signore. Perche nóveg
go per l'apertura. Grida il chiouo , grida
la piaga, che veraméte Iddio ein chrifto,
riconciliandoilmõdo a ſe iteflo. Il ferro
trapaſta l'anima {ua , & fi e' auuicinato
T 4
490 MEDITATIONI
a ſuo cuore di tal maniera, che egli fa
hauere compaſsione all'infirmità no
Atre. Manifeſtanfi i ſecreti del cuore per
l'aperture del corpo,vedeſi quel ſagrame
to grande di pietà ,eſon manifefte le ui.
fcere della miſericordia del noſtro I ddio
nelle quali ci ha uifirati venendo da al.
to . Perche non fi manifeſtano le uiſccre
per le piaghe In che coſa piu chiaramen
teti fariadimoſtro, che cu Sig.ſei ſuaue ,
manfueto, e di miſericordie abbondeuo
le chenelle tue piaghe Agoſtino,ancora
Longino ,dice, m'aperle il coſtato di chri
fto con la lácia, & io v'entrai.Qui habito
con fidanza, qui mi ricreo giocondamen
te, qui mi ripoſo, ſuauemente, qui dilet
teuolmente mi palco.Ma chetriftitia ,
che dolore penſiamo noi ch'affalifle l'ho
noranda genitrice di Dio , & Vergine Ma
ria , quando ella uedde l'unico ſuo follaz
20 ,tutto il conforto del cuor ſuo morto
pender'in croce? O come penetrò il piiſi
nio cuor ſuo quella uoce horribile, quan
do il diletto , & unigenito figliuolo fuo
gridando con alta voce mandò fuori lo
Ipirito . All'hora l'anima ſua per l'arden
tiſs.fuoco dell'amor di Chriſto a guifa
di cera fi ſtrufle, & comecera riceue in fe
la miſerabile imagine del crocififlofigli.
uolo fuo . Imperoche ſono tre condicio .
ni,effetti, o ucroopere dell'amor perfet
TO
DEL TAVLERO . 491
to. La prima operatione è , ch'egli forte
mente rapiſce l'amante fuori di le ſtello
E1
perche l'amore è forte, come la morte, &
come la morte uiolentemente ſepara l'a .
nima dal corpo ,coſi l'amor perfetto lepa
ra l'amante da ſe ſteſſo, tal ch'egli in fe
Iteffo manca.Laſeconda operatione del
L'amore è il tiraredentro,percioche fico
m'e'caua prima l'amante di ſe ſteſſo, cofi
E, ſecondariamente lo congiunge , & vniſce
We alla cofa amata;& a quella, & in quella lo
tira, li che gl'uniſce l'amante all'amato,fi
come dice il Sig.all'anima, ch'egli ama.
TO Io t'ho amara di perpetua charità, & pe
sò t'ho unica a me per compaſsione. Et
queſto tanto ueramente fa la charità, che
‫ܕ‬ Famáte nõ è doue egli ftà, e douc e cámi
na, ma fi bene dou'egl'ama . Imperoche
daueè il teſoro noftro , iui è il cuor no .
ftro , & S.Agoft.dice. Tal'è ciaſcuno , qua .
lee la coſa ch'egliama .Quelli che ama.
G no le coſeterrene, fon uermini,e no huo
10 mini, quelli chiamano i piaceri della car
ne,ſon beſtie ſenza ragione,quelli, ch'a .
lo mano le coſe celeſtiali , ſon'angeli , per
0 che la loro conuerfation'è in ciclo, quel
6 li,ch'amano Iddio perfettamente, diueu
fie tano Iddei , ficome dice Dauid . Io difsi
li. che uoi fete Iddei, e tutti figliuoli dell'ec
cello ; imperoche quello ch'è Iddio pes
CL natura eſsi ſon fattipergratia,T& S
pamor
LO
492 MEDITATIONI
trasformante. La terza operatione della:
more è la ſteffa trasformacione & queſta
è la principale,& propia operatione del
la charitâ réder conforme,e fimile l'amá
te all'amato , fi come il fuoco tramura
in ſe il ferro & ogn'altra materia nella :
quale puo operarc. La onde ancora Id .
dio , ch'è amore increato , per l'immen
fa, & abbondeuol fua charità creò l'huo .
mo ad imagine,e ſomiglianza ſua,e non
fol queſto ,ma ancor quella altits. & aro
dentiſs. Diuinità ſpinta a dir cofi dal me
deſimo amore tanto s'abbaſsò , & humios
lio, che prele,& fi veiti la forma dell'huo
mo, che ella tanto amaua.Cofila beatif :
fima Vergure feruentiſsimamente amo
ſempre Giclu caro figliuolo fuo , talche
nell'amore uinfe , e lúperò quala voglia
altra creatura, onde per queſto uenne to
talmente a trasformarftnel ſuo dilecto fi
gliuolo, e diuentare fimile a quello . Im.
pero che tutta come tenera cera fu im.:
preſla 'nell'imagine crocififia, & morta
del ſuo figliuolo , & aflomigliata a quello
parimente crocifilla, ferita , occifa , & da
ogni banda crudelmente tormentata col
kunigeniro figliuol ſuo di tal forte, che
non piu in ſe ſteſſa viycua , main Chri
fto ſuo caro figliuolo, & egli ſcambieuol
mente in lei.Percioche ſe la uirtu dell'a
Dor di Chrifto intal maniera trasfor
mo
DEL TAVLER O. 493
-deln mò Paolo ,ch'e dicefle . Viuo io , non gia
.

quela io,ma viue in me Chrifto,e di nuoud.io


edelo ſon confitto in Croce con Chriſto ,e por
l'ami to le piaghe di Gieſu nel corpo mio,quá
amura to maggiormente creder fi dee il medeſi:
a nella mo efierauuenuto alla beatiſs.vergine,il
ra Ide cui amore non aleramente ha trapaſſatoi
nimet. l'amore di qualunch'altro mortale ,che fil
ol'hom ſuperi el mare un piccolriuo, Chiaduna
a,enon que potrà gia mai capire gl'acerbi dolo
15:821. ri e tormenti che ſenti quella meſtiſsi.
dal me ma madre, quando la cruda lancia feri
abumi il uenerabile coſtato del ſuo unigeni.
ell'huo to . Queſto certamente fu il coltello del
bestil dolore dicui gia Phaueua pfetaro il giu.
te amo ſto Simeone.Ö beati quelli chesoparte
calche cipidiğſtapiaga; i cuicuori quella beas
ivogli ta lácia dell'amordi Chriftosin talmodo
ennen feriſce che quidi sépreardono d'amore,
Terros Gieſu è deposto della Croce. Cap.54.
lo.ln
fu im. Ediamo hora,che meſte eſequie,e
mora
V
quello ta VergineMre,e gl'altriamici del Salua:
, & de tor- celebraflero atdetūto corpo diXpo.
ata col Ocô quáto defiderio, e deuotiöe abbrac:
re,chse ciò la pierofiſs. Verginela croce di Xpo
Chri fuo figliuolo raccogliédo reuerécemete
bienol al ságue, & all'acqua, chedal ſuo coftato
dell' fi ſpargeua o quáteuolte diſteſe ellà le
rasfor bracciaverſo lui defiderádo ancora co le
Í 6
ார்
494 MEDITATIONI
fue miembra riceuerlo, & abbracciarlo,fi
come gia neil'animo fuo l'haueua ſcolpi
to;& imprello :O con quanta deuotione,
e quanto amoroſamente abbraccia ;ella
il morto corpo di Chriſto , gia depofto
dalla Croce , con le ſue materne braccia.
ftringendolo , & al ſuo petto accoſtando
1o , & allhora quanto li commoflero per
lo
buona compaſsione le ſue uifcere : Oco
me fi ftrufle (a guila di cera accoſtata al
fuoco )per amore l'anima fua,& ella tutta
fi rilolué in lacrime. Qcome caddöella
tutta ſopra la ſua trasformata faccia &
ftrabocchcuolmére guafta , qon ſi poten
do faciare di bafciarla, nie folo lauandola,
con le ſue calde lacrime,maanco abbon
dantemente bag aandola.Mae la feruen .
tiſsima amatrice di Chriſto Maddalena
quanto deuotamente figitto ella a fuoi
piedi , appreſto iquali gia haueua acqui."
Hata tanta gratia ; eedinuouo con le ſue
lacrime glilauò, e baſciando quelle ſaa
cre ferite ,moftraua la medefima huma .
nita & amore al morto corpo,che auarci
mentre che era in vita gl'haueua dimo
ftra , finalméte furono da grandifs.com
paſsione ſoprapreff cutti quelli amici di
Chrifto ,che quiui erano preſenti,& acce
hi d'intenfo ardore d'amore ,non altramé
te che fi faccia vn'ardentiſsimo fuoco a
quelli che gli fāno vicini.O che manin
conos
DEL TAVLERO 495
conoſe lacrime giccaron'eglino, le quali
per lo morto corpo di Chrifto da loro
occhi fi fpargeuano: O che pianti,che ſo
fpiri mandaru n'eglinofino al cielo?quá
to meſte eficquic celebrarono a quel
morto corpo : Quiui non s'vdiua canto
alcuno,ma ſolamente pianti,lacrime, &
lamenti. O quanto quella venerabil'Ma.
dre ricercando tutte le membra , e tutte
le piag bele bafciaua, & confideraua pian
gendo ſopra ciaſcuna,e con le lacrime la
2
uandole piu forte, che tutte imprimea .
dole nel ſuo cuore, e ben confiderando e
0 pélando tutti ee dolori di ciafcun mébro
1 nel ſuo cuore, & a ciaſcuno mādãdo fuori
0 fofpiri incõpréfibili,& infien.emente ſe
cõdo il defiderio dell'animo fuo del fan .
gue,e delle midolle delſuo cuore facédo
vn'vnguéto nell'ardéte fuoco dell'amor
quell'vageua tutte le ferice, & pia
fuo,co
ghcdi lui.O che feruētilacrimcall'hora
3 Icorreuano come riui per la dolciſsima
facciadi quella pietofifs. Madre,vna cos
0 Tendo piuforte dell'altra,quafi facendoa
0 gara ditoccare piu preſto il corpo sátiſsi
B mo di Chriſto .Anzi,li come dile S.Ago
Stino.Qual angelo potè quiui aftenerfi
dalle lacrime,vedendo il lor Re, & Signo
re cõſumato da fi brutta, & horribil mor
te, e riguardando il fattore della natura
0 contra ogni natura kddio.immortale nel
NI
496 MEDITATIO
la natura humana hauere ſopportata la
morte ? Oh come quei luminoſi Cheru .
bini,& iardéti Serafini fi ftupirono a que..
ſta ineffabil charita , vedendo la vita per :
lo gráde amore effer morta,accioi mor
ti ritornaffero in vita.Imperoche quelli
beati & celeſtiali ſpiriti preſentialmére
vedeuano il ſacratiſs. corpo diChrifto
fifieramente lacerato e tutto stracciato,
& eftinto , & la laa pierofifs.vergine ma
dre,che fi anfiaméte l'abbracciaua, & tut
ta tinta del fuo puro ſangue, tanto miſe
rabilmente in grand'abbondanza ſparge
ua lacrime, cheno poteua in modo alcũ
ritenerla. Ma S. Gio.come penſiamo noi
ch'eglifi conformaffe alla dolente ma
dre,lacrimando,& dolendofi:O cõe gli fu
cgli fedeliſs.cõpagno ,quanto pietoſamé
te, e dolcemente cófoládola la cõfortaua
a pośre qualche fine a tante lacrime , ea
tanto immélo dolore,ò com'egli ancora
cô vehemétiſs. dolore di fpirito fi gectò
egli ſopra il lagratifs . petto di Chriito,
ful quale poco innázi fi ſuaueméte s'era
ripofato , ſpandendo vn fiume di pietoſe
lacrime in quel fonte,dalquale gia haue
ua beuuto l'acqua della diuina ſapienza,
dopo queito Gioſeppe, Giouanni,& gl'al .
tri amici di Gielu inſtantemente prega
uano la beata Vergine, che permercefle,
che eſsi preparalfero , & accommodaffe.
IO
DEL TAVLERO 497
ro ilcorpo del Signore in modo che lipo
teſsi fepellire , perche gia il Sole voleua
tramõtare . All'hora la pieroſa Madrecó
lamenteuol yoce difle. Habbiate mileri ,
cordia di me al meno voi amici mięi, ne
mi ſpiccare ſi roſto dal mio carofigliuos
lo. Del vi prego no mi vogliate táto velo
cemete torre Illo , che io ho portato nel
ventre , laſciacemi almeno goderlo cofi
morto, poiche no ho potuto hauerlo vi.
io .Deh cõcedetimi,che io moftri l'amor
mio al morto corpo, & la mia beneuole.
za, laquale nella ſua paſsione non potei
moſtrarli.Deh laſciate cheio lo polla ba
gnare că le lacrimemie,poiche nõ mifu .
lecito nella tua ardétiſsima ſete porgerli
pare vna goccia d'acqua . Di gra fate che
almeno col piáger,& col dolermi io fatij
l'ało,mio poi che no ho poſluco riceuer
côforto della fua dolce.pséza .No voglia
.

te;vi Þgo,leuarela mře dal luo vnigenito.


figliuolo, no mi vogliate fi pito leuar gl.
lo, chetáto tépo ho deſiderato, o vero le
pellitemliiofieine colmio amatiſsimofio ;
gliuolo.Pertáto eglino erano sómaméte
angoſciati,pcioche chiudédo il giorno la
ſua luce li storzaua afepellirlo & dall'al..
tra báda haueuano grá copaſsione e miſe
ricordia degli aſpri dolori della meftifs.
mře, cõe era cóueneuol,nevoleuano (eſsé
do cilapfe ftellamolto afflicta )co nuoui,
dolori
IONI
498 MEDITAT
dolori opprimerla.Per lo che dauano in
queſtomezzo un poco di luogo all'amor
fuo , laſciandoli al quanto sfogare la ſua
ardentifsima fece.QuindiS.Giouannicó
fuaui , c prudenti parole la confortè , &
mitigoal quanto pregandola che laſciaf
ſe loro fepelire il ſuo figliuolo , ilchenő
ſeaza dolore finalmente confepti. Maó
con quanta deuotione,e con quanta affli
tione feguitaua ella il lamenteuole cor
po del ſuo figliuolo ,foftenendo il ſuo fa
cro capo con gli occhi fiſsinella ſua face
cia,e quella infinite volte baſciando , e có
le propie lacrime bagnando.Donde po
tela doglioſa madre hauer táte lacrime,
quante ella fparſe ? Come porè il ſuo cua
теfoffrire tanta angoſcia , & tanta dola
re? Qucftonel uero fu cagionato dall'are
détiſsimo amor fuo,piu forte chela mo
te ftefla.O con quanto dolore laſcid fi ca
ro teſoro , oquanto amoroſamente abu
>

bracciaua il ſuo ſepolcro , come ſe con


con la lingua,perchenon poteua effendo
da tanti dolori oppreffa,macon la men
te dicefle.O ſacro monumento , o felice
tomba,ò fallo pretiofo,ó eccellente gio
ja ,ò marauigliofo tabernacolo quanto
cccellente teſoro, quanto degnopremio ,
quanto immcnſo Signore contieni:Ova
fo eletto,è felice créatura , che ſei degna
di riccyerin ce il tuo Creatore , &alber
garil
DEL TAVLERO . 499
gar'il Re della gloria,laſcia homai la tua
1 natural rigidezza,e la tua durezza , & in.
11
teneriſci,accio che tu poſſa reuerente
mente abbracciarele teneriſsime mem
bra del mio figliuolo. Ogloriofa arca ,
eccellente tempio di Dio , oltra ad ogni
altra creatura ame fimile; percioche,fi
come io fui eletta daDio a portare nelle
mic caftifs. viſcere il ſuo figliuolo , cofi
OP ha eletto te a riceuere il vencrabil corpo
di Chrifto ftrumento glorioſo della bea
tiſsima Trinità col quale ha Iddio fi ma
rauiglioſamente operato l'ineſtimabile
teſoro delmondo, & vn ſommo bene, il
quale con la ſua bontà , & perfetione ſu
460 pera il cielo ,, & la terra , & fi come tu ſei
be Quouo , neda corpo alcuno imbrattato
cofi io ſono monda, & lontana daltocca
mento ,coſi come da te chiuſo riſuſciterà
ga il Creator del mondo rinouato , cofidel
ab mio ventre ferrato vſci fuori la ſalute del
003 mondo, finalmenteſi come tu ſei fallo fal
ado do , & immobile,cofi ia inuincibile, & se
ene za mutamento ho perſeuerato nella fede,
lid & in tutte le uirtu . E ancora ſul moni.
ROM mento del Signore vna certa forma, & ef
TI figie di quello ſpiricale monimeato ,che
10, la beata Verginenel ſuo cuore haueua al
fuo cariſsimo figliuolo apparecchiato,
g03 perche,ficome queſto ſepolcro era inta
ell gliato con acuci ferri,col làglorioſa ver
gine
500 MEDITATIONI
gine volfe, chenel intimo dell'aia fua s'in
tagliaſsi con vno acutiſsimo ferro di do
lore vn luogo atto al ſuo figliuolo,moni
mento per certo inolto conueniente a fi
afflitto , & tormentato corpo , conciofia
che il Signore ami il cuore humile,e con
Irito, e molto angoſciato, e ſi cõein que
ito ſepolchro non era ancora ſtato pofto
alcuno , coſi il cuore deuotiſsimo della
vergine Madre maida niuno amore, e af
fecione d'altre creature fu (ne etiádio leg
geriſsimamen tejcõtaminato .impercio
che l'è quella porta ſi ſerrata, chenon s'a
pri mai ad alcuno per la quale paſsó lolo
il Re, & Principe d'Isdrael . Era in oltre
quefto monimento nell'horto, cocio fia
che l'intemerata Vergine è vn horto fer
rato del ſuo amante ,cinto da vna fiepe
di diferetione , & prudenza come quella
che fu da tanto lume di diſcretione illua
Atraca ,che nó mai pote nel ſuo horto en.
trar male álcuno, nepur ſotto velame di
virtu, ne era da banda alcuna , ancor chc
minima,il ſuo horto aperto ,perla quale
puruna volta l'inuidiofo, e ſozzo ſerpá
te potefle accoftar gl'occhi, il qual no di
meno haueua hauuto ardire non fola
d'entrare nella gloriadel paradiſo, ma e
tiandio macchiarla. Fu ancora fi fecodo ,
e di tutte l'herbe delle virtu fi ripieno ,
che non & trouaua in quello táto luogo
voto
DEL TAVLERO . ' For
voto , che uipotefsi germogliarcherba
>

alcuna difuriie, imperoch’alla fingulare


gloria diqueſta alma Verginc crebbe in
lei il fior del campo , el giglio delle ual
li , ilfiore eccellente,& odorifero di ler
fe, ſopra il quale ſiriposo lo Spirito ſan
to , & la roſa ameniſsimadi Ierico ; & in
.

fegno euidente della ſua fingulare bene.


ditione , & gratia di lei germogliò una
beatiſsima vigna , i cui tralci ſalgono fi.
no al Cielo , il cui odore diſcaccia ogni
>

úeleno, & tutti li ſerpenti, il cui vino rak


legra, & accende il cuore,& fecond'il pro
feta raddoppia le vergini. Hebbe ancora
la fantiſsima Madre una pure ueftelin.is
cioè una veſte dipuriſsima uirginità , di
femplice obedienza, & d'innocenza . Ne
gli mancò l'aloe d'amariſsimo dolore ,
ne la mirra. d'affitione intollerabile ,
Hebbe finalmente il pretiofifsimo bal
famo , & unguento , & fpetie di tutte le
uircu , & coli finalmente inuolfe il ſuo
figliuolo Gieſu Chriſto, unſelo , & nel
facratiſsimo monimento del ſuo petto
lo ſepelli. In oltre confideriamo queſto
ancora, con quãto dolore l'affitta inadre
fi partifle dal monimento , & come ella
continuamente penſafle , che l'hauelle
perduto ; e quanto ineſtimabil pegno
haueffe laſciato riporre ſotto quel cas.
O quanto miſerabilmére fu da S. Gioua
ni,
502 MEDITATIONE
n1 , & da gl'altri luoi amici dal fepolcro
leuata , come quella che era vutia confu
mata, & uenuta meno per lo dolore . Nel
dol
uero chi non fi duole con la Reina, &
.

Madre, anzi noftra Signora in tal modo


addolorata, efi grauemente affaticata e
dolente, non è figliuolo viuo,& uero di
gratia , mapiu preſto ſi puo dire aborti
uo, & fenza ſentimento , & morto ,& non
degno di fucciareil latte della gratia dal
ſuo materno petto . Ma noi ancora infie .
meméte con la Vergine Madre,fi cõe gia
s'è detto ,fepelliamo Chrifto cielu ne no
tri cuori, accioche egli riſuciti io noi,c
noi rcſucitiamo plui, & in lui da tutte lc
noſtre opere morte, & infieme con lui fa
gliamo alla gloria paterna feliciſsimas
mente con l'aiuto ſuo,ilquale e benedet
gojne secoli de ſccoli.Amen.

Oratione dixotiſsimaperimpetrardi conformarfa


alla facratiſsima uita,a imaginecrocifiſſa
di Giefu Cloristo. Cap. 55.
Incomprenſibile vnita, & adorabile
la
fa humanità , & quella crocififla del no.
ftro Signore Giefu Chrifto ,inchina !'ab
billo della diuinità tua all'abbiffo della
uiltá mia, & diſtruggendo ogni malitia
>

mia,crea io me un cuor modo, & rinnuá


DEL TAVLER O. 503
lcro na nelle uiſceremie vn ſpirito dritto. O
plu buon Gielu per quello smiſurato amorc,
Nd che ci traſle dal ſeno del pacerno cuore
2, & nel uentre della mai puato tocca Vergi.
ne
per lo prendimento dell'humana na
anc tura,nella quale mi ſeruifti, & milibera.
rodi fti dall'eternal morte,tiramifuori di me
orti feflo in codio mio,& quefta tua charità
mi recuperi la gratia tua, ò Dio, & forni.
a dal [ ca, & accreſca in me tutto quello che mi
Jolie māca innalzi le coſe cadute , rinnuoui le
diſtrutte,& me conformi alla fantiſsima
Segia uita, & amabile conuerfationc tua, & vni
ne
ſca te in me, & me rinchiuda in te , ſcriua
2.01,6
icle
nelle carnali tauole del cuor mio , & in
>

tutti e mici coſtumi là uita tua ſanta ,


luit
simae d'ogai virtu riſplendente , el'honeſtà de
pedy tuoi coftumi.Sciogli ,ò Dio mio, lo ſpiri
to mio da tutte le coſe cerrene, reggi l'as
nima mia,& infiememente col mio cor
armat po opera fante, & giufte operationi , per
la tua fanta natiuità purificami, accio co
fiya minci vna nuoua vita,perla tua ſanta có
uerlatione fammiperfetto in tutte le vir
rabil tu ,perla facra dottrina tua inſegnami il
breue ſentiero della verità, alluminando
la pri gl'occhi della mente mia perl'humile la
el no
3 !'ab
uamento de piedi de cuoi difcepoli,& di
colui ancora che u tradi.Monda ,& puri
della
alias
fica tutto quello, chcio ho di uitiola.in .
nou
t chinationc, &ipiedi delle micmale af
feticai,
904 MEDITATIONI
ferioni, & conſeruagliaccio di nuouo, no
fi macchino. Io ti prego per lo prepara
mento delcenacolo, & per la inftitutio,
nedel fantiſsimo, & eccclléiſsimo ſacra
mento,nel qualeper l'ineſtimabile amo
redefti te ftello per eternocibo , e beue;
raggio,prepara , & adattati da te medefi
movn luogo commodo in me, & fa in
meil cenacolo tuo adorno d'ogni ſorte
difpétierie,& fiori di virtu; accio tiaalta
a'riceuer te in le, & quelto per li tuoide:
guiſsimimeriti,eper lo tuo preparamé
tograuiofo ,& meriteuple & vogli eſſer
tu iteflo cafa , & padre di famiglia,facerdo
1c, & facrifitio, dacare; & riceuitore, & tra
sformami, & confù mamitutto coil'arde
tiſsimo amor tuo;trasformami, & iyniſci
minella charità tua , accio muoia a me
medesimo, & à te foloviua , & quinci tu
Steffo fia lalaudetua nelcoſpetto delfan
tiſsimo Padre tuo in cielo , & in terra . Et
concedimi,ò Giefu vita, & dolcezza mia,
cheio non ſia trouato maiingrato a que
fta charità tua.Per l'imméla humiltà tua
per la quale ſofferifti d'eller venduto dal
propiodiſcepolo,cöcedimi dio mio, che
10 mai per alcuna cofa caduca ti véda 'ne
pyento alcuno di vanaglorja ueraméte
uaba , & cheid mi sforzi di sopportare
cop piecoſa manſuetudineogai diſpre:
gio di memedefimo l'honore del tuo
1:22 bene:
DEL TAVLERO, 505
benedetto nome , & che io uendaiempre
& offeriſca me medeſimo a te per lo re
gno de Cieli, quale tu prometti di uen
dere a quelli che lo uogliono compera
re . Et che io miti dia al tutto per modo
di diuina mercantia;poichętu.di.figliuo
lo mio dammi il tuo cuore.l'amore che
io ti porto m'ha piagato, dammiil cuor
tuo , & faro läluo; dammi il cuor tuo , &
riceuj me per premio.Io ti prego Signo.
re mio pet l'acutiſsima angoſcia tua ,af
fanno,& paura,per la diuota oratione, &
hauer tu humilmente aa Dio conſecrato
la tua volontà , & per lo fänguinoſo lu
dore , fa che io in ogoi apuerſità, & ten
tatione ſemipre ricorra a te , & in te ſolo
mi confidi,abbandonime medefimo , &
tuttomit’offeriſça, & mìti conſacri per
quella merauigliola charita tua , per la
-quale permetteſte non solamente eller
tradito da Giuda , ma ancora dato nelle
manide tupi pimici.Concedimi, o buõ
21 Gieſu,cheio nonci dia mai via, nein me
31 ne ne miei pro şimi,& ch'io non recufi
mai di miniftrare a nimici, mici gl'uffi
tij,& benefitii d'amore per quello amore
né dal quale ſoprapreſo volefti efler preſo ,
& legato dalli empij & fcelerati. Scio
C glimidalegami demieipeccari;& itrin
gimi dinuouo colle dolci funide tuoi
0 comandamenti , & configli , & collvnir
wie mi
506 MEDITATIONI
mi alla tuagratiſsima uolontà, accio tut
te quáte le membra del corpo mio, & tut
te le forze dell'animaeternalmente in tal
guiſa perfeuerino nella presēza della tua
druina maieftà, che mai permia colpa fi
fciolghino a ſeguire la sdruccioleuole li
berca della carne per quello ardentiſsi
‘mo amortuo ,per lo quale per amor mio
voletti fopportare molti obbrobris,& ver
gogne, e d'eflere aſpramente, & credelme
te trattato , habbi miſericordia dell'aía
mia rea, & peccatrice, & alleggeriſcila da
ognigrauepeſo de uitii, coni quali,oi
• me, ho molto diſhoneftamente imbrat
tato la tua diuina imagine, & ingiuriato,
& diſpregiato in me medelimo ilcuo să
to nome. Concedimi ti prego pieroſiſsi
mo Giefu per l'honore del tuo ſanto no
me,che io ſopportiuolentieri , & con al
legro animo ogni toprauegnente ob
brobrio , & vergogna. Per quella charità
ineſtimabile per la quale non haueiti
in horrore l'effere battuto con quelle
crudeliſsime batticure , Perdonamió cle
mentiſsimo Gieſu , imperoche io fpeffe
volte tho battuto con le mani delle mie
cattiue operationi, & dammr il continua
mente confeffarti con la bocca, & col
cuore, & che tutte le mie opere per pura
intétione di conformino alla gratiſsima
uolcatà tua , & a quella s'appreſsino , &
che
DEL TAVLER O. 507
che l'imagine del volto tuo perſeueri in
me ſenzariceuere offenſionealcuna. Per
quelli ſputi abomineuoli , & horrédi co
quali tu per amor mio volefti, che la tua
venerabil, & dolciſsima faccia fofte dagli
empij Giudei imbrattata, perdonami be
nigno Signor,perche con innumerabili
pēlieri cattiui, & dishoneſti defiderij ho
contaminata la faccia mia nella coſcien
zamia,nella quale tu habiti,& nella qua
le biſognaua,chelo fplédido volto & im
magine tua chiaraméte riplédeflc. Oltra
queſto ho riceuuto il tuo facratiſsimo
corpo ſenza reuerenza alcuna per le for
dide fiamme della mia macchiata coſcie
S
za , & inliememente donami , ch'io non
ES
imbratri mai con le mie lozze opere , &
+
penficri l'elegantiſsima faccia della tua
2 immagine per quello amore , per lo qua
le fofferiſti per conto della mia falute it
tuo gloriofo volto, il quale gli Angioli
deſiderano di mirare , effer velato della
fordida benda, accio l'imagine del tuo di
uino volto ,laqual nell'intimo della men
te mia era coperta , & offuſcata, di nuouo
in me li ſcoperfe,& vna altra volta naſceſ
fe, & riſplédelle in me la purita della tua
luminoſa luce, alluminamiinternamen
te col giocodo lume della tua celeſto pa
tria, & fa che mai piu per l'auuenire non
s'offuſchi in me la tua faccia , ma togli
V
MEDITA TIONI
508
piu tofto dalcuor mio ogni velame d'i.
ga oráza, & di peccato.O Gieſu patiétiísi
mo, che per la ſalute mia fofti menato da
vn giudice all'altro,fammiparte ti prego
del lumedella verità, gouerna tutti gl'at
u mici, ammaeſtra la ragionemia ſecon
do la tua gratiſsimavolontá,inſegnando
li col tuo lune,in chemodo ſi debba cã .
minare per lo regal ſentiero delle uirtu.
O Gieſu agnello manjuctiſsimoil quale
per amore mio voleſti eller crudeliſsima
mente legato , & per tutto il tuo belliſsi.
mo corpo horribilmente flagellato ,per
cioche iocon li peccati,& peruerfe dilet
tationi haueuo vſato male el corpo , &
tutte quantc le membra mia, concedimi
che io eſponga, & ſottoponga tutte le mé
bra mie a tormenti del corpo & che io pa
tientemente riceua i Bagelli del paterno
tuo gaftigo , & che 10 mai ti fagellicoli
peccati,& vitijmiei.O Gieſu benigniſsi
mo il quale vole fti per amor mio eſſer
coronato di ſpine per rinnouare, & ſana.
re la tua immagine nella inente mia per
lo peccato malconcia , come quella alla
quale tu haueui vnita tutta la beatiſsima
Trinità ; Imperoche con la virtu del Pa
dre tu reggi la memoria mia. La Sapiéza
del Figliuolo è il lume del mio intellet
to . Et perl'amore dello Spirito ſanto tu
occupi , & habiti nella volátà mia di ma
niera
DEL TAVLER O.' 509
niera che ſenza te non poſſo ritenere, ne
intendere, ne far coſaalcuna buona ,ma
tutto queito ſi fa mediante la tua fan.tiſs.
Trinità, la quale ha collocato dentro di
1
meil ſuo cielo, il cui regno è l'aía mia, p
1 la qual coſa ancora pmetteftite cõiſcher
nieſler adorato , come Re' , & la venera•
bil faccia tua eſler macchiata da puzzo.
lenti iputi degli huomini empij; accio
mondaſsi, & lauaſsi il tuo ſacroſanto vol
1 to détro di me macchiato; per queſte.co
1 fe dunque dammi, che in ſpirito, et veris
1 tá adori te vero Iddio mio , ſaluti cô de.
bita veneratione te Re mio , et che fi fta
biliſca inme, fi fondi, et pleueri il regno
tủo , accio meriti riceuere nell'eternita
beata la corona della vita. O clementiſsi
mo Gielu ,ilquale ſendo innocente fofte
nefti la ſentenza della crudel morte per
la ſalute dell'humana generatione , per
cioche io non ho tenuto i giuditij della
tua giuſtitia . Concedimi che io ti veg.
ga ſempre ſedere come giudice nell'ani.
ma mia,la quale è il tuo tribunale, accio
che tu conduca tutti e miei penſieri,et pa
role,et opere nel giuditio auanti il teſti.
monio della mia coſcienza , la quale
aſpramente mi rimorda, er ripréda di tut
tie mieivitij, acciochenell'eftremo giu
ditio compariſca con la coſcienza licu
ta , et ſopporti pacientemente gl'ingiutti
V 2
sro MED IT AT IONI
giuditii degli huomini. Gieſu .peco .
rella manſuetiſsima,che per mio conto
fofti angoſciato col graue peſo della
Croce.Concedimi ch'io'abbracci volen
tieri la Croce della penitenza , & reputi
leggieri tutte le croci mediante l'huma
nità cua in vnione dell'amore della tua
diuinità , & cofi mi ſcarichi da ogni pe
ſo ; & mi facci ſentire con verità ilgiogo
tuo eflere fuaue, & il peſo tuo leggieri,
il che anco t'è piu grato, & piu giocon
do,cheſe io perſeueraſsi con le mie cro
ci nel ſentimento della mia poto patie
te natura. O mifericordiofifs.Gielu che
fofti ſpogliato delle propie veſtimen
ta,percio che io perduto haueuo la pris
må veſte dell'innocenza , & che fufti fat.
to ſedere ſopra 'vn duro ſaffo , bruſcian
do in questo mezzo l'afpro vento il tuo
lacerato corpo, & mentre che tu aſpetta
ui,fofle preparata la Croce, concedimi
gratia ch'io mi fpogli con pura confef
fione de miei peccati el mio huomovec
chio , e che nel coſpetto tuo mi veſta i
veſtiri delle virtu ;accio io non fia troua
to ignudo,& in oltre ſpogliaro d'ognico
fa caduca, temporale & repugnante alla
falute mia meriti d'eflere fondato nella
pietra,cioé in te Chrifto . O dolciſsimo
Signore Gieſu Chrifto, che tanto aſprao
mcntc volefti efler diftelo in fu la Cro
ce ,
DEL TAVLERO 501
ceche tutte le tueofla ſi poteuanu anno
uerare,preſtamigracia,che io vniſca a te
amabilmente tutte le mie membra , &
turte le forze del corpo , & dell'anima
>

mia intente,& eleuate ſempre nella di


gniſs. tua laude, & che la natura mia tal
mente s'accofti al tuo amore, che 10 mai
mi parta da tuoi comandamenti , main
eterno ſtia confitto ſula tua Croce con
i chioui del tuo timore .O inuittiſsima
Gieſu , che volefti eflere innalzato ſu la
Croce per tirar'a te tutte quãte l'anime,
tiramitutto a te , açcioche io ſolleuato
da tutte le terrene affetioni, & defideri,
habiti ſempre con la mente fra le coſe ce
leftiali & quiui fi ftabiliſca la mia habi.
tatione nelle tue intimeparti. Gieſu vi.
ta, ſperanza,& falute mia, che fei il cielo
delle delicatezze, ſperanza , & rifugio de
peccatori, &di tutti quanti gl'oppreſsi,
& affitti cuori. OGielu benigniſsimo io
ti prego per l'aſprezza de dolori, che per
mio amore patiſti ſu la croce, & mafsima
mente, quandol'anima tua nobilifsima
vſci del tuo corpo , habbı miſericordia
dell'anima mia nella ſua partita,riceuila
nelle tue mani,& fa che gli giouino i me
riti della fantiſs.humanitá tua , accioche
tu habbiia mc pace, allegrezza, & dilet.
to ; & hora, & in ſempiterno. Amen . %

fine.Laus Deo omnipotenti,


V 3
SEGVITANO
A LC V NI .
ESERCITII,
Ν Ο Ν Μ ΕΝ Ο .
CATTOLICI
che dotti

Di M.Niccolo Eſchio . v
27
Primo eſercitio per conoſcere Iddie. :'011
SE RC IT A TI
primieraméte in ve
e
Al
l na protõda, pfetta ,
& forte conoſcenza
del Signore dio tuo
tāta gráde','quáta p
gratia fua potrai ot
tenere, et sforzerati
piu d'ottener cotal conoſciméto có defi
derij feruéti,et deuote orationi , che con
ftudii difficili,et eſterne fatiche : pcioche
egl'è dono di Dio fingulariſsimo etmot
to pretioſo . Per la qual coſa fpeſsiſsima
méte có humile, et profódo cuore delide
rerai di pofledere eſlo tuo Iddio , e lo pre
gherai che ſi degnimanifeſtarti ſetteſlo,
et la lua beniuola , et perfetta uolótà con
है ſiderando
DEL TALERO 513
fiderádo la fua eternainfinita potéza ,
fapienza, botà, et incöprenſibile Amore.
Conſidera , che coſa ſia il tuo Signore
Dio ,chi,quale ,& quáto . Cereméte dio
altiſsimo ſopra tutte le coſe, ſomma ue
rità,eterna, et immutabile bõtà , uera, et
ſempiterna ſoſtanza , et charità infinita ,
il quale in fe ftello è tanto gráde, etioef
fabile, che molto meglio li conolce , et
piu ueramente per negatione di tutte
le dignità,et perfetioni,chedi lui ti posfi
no, et penſare,etdire(come è la potenza,
fapienza,bontà,et fimiliche per afferma
tione di dette eccellentie . Conſidera ap
preffo che Iddio è vero,propio,et naturą.
le luogo,ſedia, cétro , ebuica della anima
tua , nel quale la tua anima ?p la ſua idea
eteroalméte ftette,dal quale nel tépo del
la ſuacreatione fu prodotta, et nel quale
ella debbe ritornare , et in lui , et per lui
ripoſarſi, altrimétiperirà in eterno.Ado.
rerai ancora deuoriſsimamente, et laude
rai la fantiſsima Trinita in queſto , è in
fimile modo. Trinità ſantiſsima, io ti
prego che la tua dolciſsima unità ſopra
me, etſopra tutte quelle creaturę,che lo.
dare ti poſsono , amoroſamente fi ſpan
da.Côtempla il Padre efter ſommo eter
no, ineffabile, et incomprenſibile bene ,
il quale di ſe ſtello genera un bene del
la medeſima Eternità, igualitá, et ſoftan
V 4
514 MEDIT ATIONI
zilua, & queſto è il luo vnigenito Figli 12

uolo. E quali duoi per ſommamente pia di


cerfi d'infinità charicà fcambieuolmen li
te s'amano,& quetta charità è lo Spirito te

fanto. Aurezzati piu tpello auzi ſaldamé pa


tea dire al tuo dolciſs.Signore . Signo lic
re Dio mio , che fei a me ogni coſa,mú m
ftrami te ſteflo ,e baſtami. O dulciſsimo fo
Dio intõdimi il tuo lume, accédiil mio
cuore del tuo amore , conforta l'infermi
tà del corpo mio con la tua preſenza, & fi
mil coſe , fi come t'inſegnerà lo Spirito 00

fanto . Penſa ancora come da lui,per lui,


& in lui ſono tutte le coſe,al quale ſia ho NIE
nore, & gloria ne fecoli de ſecoli. Amen, pie
Et perchc dalla noticia , e chiara cono dc

ſcenza del Signore Dio creator noftro 00


Daſcono nell'anima noftra tutti ee beni, c 000
quali el diauolo per l'inuidia con tutta of
la ſua malitiacerca d'impedirne, & acce
carne,& per contrario della ſua ignoráza fi
naſcono in noi tutte le tentationi,amari DO
tudini , e danpationis però sforzati di ri tan
cordarti per ogni tempo dolcemente , & PET
amoreuolmente del tuo Signore Dio , & telt
al máco di queſte tre coſe , cioè della ſua
>

eſlenza , ò uero bontà,della ſua preſeaza, to


& amore, cercando d'hauerle ſempre auã 10

ti aglo . chi dellamente.Primieramente QC


conſidera la ſua infinita nobilcà, altezza, Co

giuſtıtia, bellezza,potenza,ſapienza, bon pe


tà,
DEL TAVLERO, SIS
ta,charità,dolcezza,liberalita,miſericor
dia , & altre infinite fueperferioni, le qua
li in vero eccedono tanto smiſuratamé
te ogai creato intelletto, che qualunche
parte di queſte,eriandio minima,uolef
fino dire,ò capire tutte le creature intie
me:farebbe manco aflai, che non è vna
fola gocciola io comparacione ditutto
quanto il mare,& queſto tanto, & fi gra
de Signore ha creato l'animatua a ami
litudine ſua nobiliſsimamente , faccen
dola per l'amor di le fteſla capace , alle
quali tre nobili uirtu, accioche non fola
meate nella vita futdra , ma ancora nella
preſente con l'intelletto (mediante la fe .
de; & la contemplatione) lo conoſceſsi ,
con la volontà tua lo cleggeſsi, & amasti,
con lamemoria di ripoſalsi in lui, & ftef
fi feco voito , accoftandoti fedelmente a
lui, & incomparatione fua ogni cola qua
fi nulla reputaſsi ,& certamente cheſe tu
non foſsi accecato dal diauolo , farefti in
tanto contento ,& amor di lui rapito che
per allegrezza ſuerreiti meno , neticure
Teſti è conſiderereiti cofe proſpere, á au
uerfe ,ne fopporterefti dall'amore di que
fto fommo bene,etiandio per un mome
to ,diſcioglierti. Secondariamente confi
derá con grandallegrezza,& gratitudinc,
come il medeſimo tanto , & tale Signore
per fua infinita, & eterna charità inogni
VS
516 MEDITATIONI
luogo, & maſsimamente dentro l'anima po
cua tiſia ſempre preſente, & piu perfetta 19

mente, & piu ueramente chenon ſei pre or

ſentetu a tefteflo,tal che egli in efferti 112


conferua, ti regge ; ti gouerna , &e ti ta fal
ao, & beato , & però lei grandemente (ſe
gia fingernon vuo'i) forzato ad effer buo PLE
no ,operando tu qualun che cofa alla pre
fenza di lui, chetutto vede. Vedi,dico il Com
cariſsimo Dio creatore, & amnatore tuo ac
ellerti perpetuamente pretente, & inten . tu

1o, & camina a guiſa dicaftiſsima ſpoſa tup

con grandetimore, & reuerenza ; uergo .


gia, & humilta ,obedienza ,& patienza | Dic
auanta gl'occhidella altiſsima Maiefta Ile
ſua preparandoti contituamente a pia
cerglijardendo di deſiderio d'amarlo con tor

tutto'l cuore, & d'abbracciarlo. O quanta ch


larghezza di gratie quindi tis'accreſce tor
rebbe, ſe tu in tal modo tacefsia Confide QUE
Ta appreflo , come fi grande , & tanto Si Del
gnore con immenfa, & eterna charirà , & 1

coſtante , & gratuito amoreperpetuamé Dio

te li è in tal guiſa uerſo di te uolto , che da


zſupera ogniintelletto , etiandio angeli.
co il confiderare l'hauer degnato.canto
{
dol
uno immondo uermine,com'egli ha de :
gnato te,del quale cien tanto conto , co .
me ſe in cielo , & in terra non foffe alcu . ae,e
na altra creatura , & ti ha da canti perico 100
di, & da tantimalidell'anima ,& del cor hii.
po
DEL TAVLERO : 517
po liberato , & difeſo, & con tanti , Śz
)

tali benefitij a ogni punto ti preuiene ,


orna , & ſeguita , con tutto , che tu gli
>
3

fia ingratiſsimo, che non ſei ad apnoue


rárne pur una minima particella baſte
yole , & per la medeſima charità ti da co
pia , & facultà d'andarea lui ,ogni uol.
ca che ti piace , talche con un ſolo pieto
fo defiderio poſla ottener lui , che èils o
mo bene, & poffederlo , & a lui tutte le
queneceſsità , comead amico piu che al
cuno altro fedele, ſicuriſsimamente pa
leſare, & infra tutte l'infinite lodi che di
Dio s'harebbono aa ſcriuere , o pentare ,
ti giouera grandemente il penſar del.com
tinuo la bontà, bellezza, pietà ,miſeri
cordia , dolcezza , amoreuolezza , & la
charità perpetua , & infinita di Dio crea
tore , & redentore tuo ; accio mediante
quelle , comeinfocati carboni ragunati
nel tuo cuore >, ti riformi nelle medefime
uirtu, & a rendere in qualche modo il ca
bio dell'amore perpetuamente t'accen .
da.O ſenelle ſopradette tre coſefedelme
.te , & continuamente t'eſercitaſsi quāto
dolcemente ti fuegliereiti tu la mattina
al tuo Iddio, quanto preſto ſareſti da tut
.ti e uitii,& paſsioni, da ogoiargaritudi,
ne, & tératione liberato :Et inebriato tut
to dell'amore del tuo creatore, ti mutere
ttiin vo’alţro huomo , anzi tutto ţi tra
V 6
518 MEDITATIONI
sformerefti in Dio, perche neſſuno eſer.
citio fi puo trouare di queſto piu fanto,
& piu fruttuoſo, elqualc tal uolta con a.
moroſi dardi trafille il cuore d'Agoſti.
no,& dellialtri amici di Dio,quádo egli
no con alluminati occhi conſiderauono
gli ftupendi ſegnid'amore, maſsimame.
te nella incarnationc,vita, & paſsione ſua
& tanti altri benefiti dati toro da figrá
Signore, & con giuditio giuſtiſsimo pen
ſauano quellagrande charità, con la qua
le naſcendo un tanto Signore ci fi fece
compagno, mangiando ci fi dette per ci
bo,morendoper prezzo ,& regnandoper
premio.Cui laus, & gloria in fecula fecu
lorum.Amen .

Secondo offercitio delconoſcimento di ſe steſſo


Econdariamente ti eſercirerai in vn
Sporo
profondo conoſcimento di te steſſo ;
confidera dunque come l'anima tua fia
Atata creata di niente da Dio all'imagioc
è fimilitudine fua , & quanto ella fia per
>

lo peccato originale mifera,brutta ,ſpor


ca , & abominevole diuenuta, & che tu ne
lei ſtato ricoperato per l'amor ineffabile
& afpriſsima fatisfatione di Gietu Chri.
fto, & di poi molte volte ti ſei imbratta
to,& ti ſei partito dal ſommo bene per
la tua volontà propia , & per li tuoiрес
pecca
са
DEL TAVL ERO 519
ti attuali , & fui diuentato piu brutto , &
piu uile che quanlunche non ragioneuol
creatura. Horſu conſidera bene in quan
ti mali tu ſei per li tuoi propij peccati in
corſo , e come da te ſteſſo maipotrai re .
furgere, ma in Dio folo potraiogni coſa;
perche per vera conuerſione di amore a
Dio , & alle uirtu ti fara lecito ritornare
alla felice vnione diDio. Confidera per .
tấto,che tu da Dio fuſti creato , accio che
ſempre l'amaſsi,contemplaſsi, godeſsi,&
che da luiſei poſto in queſto mondo,ac
cioche tu lo ſerua fedelmente, & lo rin
gratii,& lo laudi,lo benedica, & l'hono
Ti, & che tu conoſca,& metta ad eſecutio
ne & in te, & in tutte le creature la ſua
gratiſsima volontà.Conſidera come, quã
to all'anima , ru fei in queſto mondo in
terra aliena efule, & pellegrino, damolti
Jacci; & molti nimici circondato , & efpo
fto a mille pericoli , & che ſe tu ſtarai in
Dio.nefluno mai ti potrà quocere.Con
fidera qualmente l'anima taa daDio ia
unmodo incomprenſibilead imagine, &
fimilitudine fua fia ſtata creata nobile,
bella , & fauia : non di manco quanto al
corpo ſei fatto di fango della terra, infer
mo,miſero ,uile,& pouerq ;a tutti e vitij,
& peccati inchinato ſempre caminando
alla morte.Però guarda molto bene che
per amore depiaceri ſporchi,uili, & brur
520 MEDITATIONI
ti del tuo uiliſsimo corpo , li quali han.
no preſto a paſſare, cu non sförzi la tua
nobiliſsima anima a ſeruir’al corpo , &
coſi la perda infieme col corpo,& all'eter
nal fuoco la conſegni. Confidera diligen
temente tutti e tuoipenſieri, le tueparo
le, & l'opere,ſe il fine, & lo ſcopo di tutte
le tueforze, & de tuoi ſentimenti tecdo
no ſempre a Dio , ò ueroa tefteflo, ò pu
re alle creature , & conoſcerai che niai ti
puoi baſteuolmére humiliare, & correg ,
gere. Aggiugnerai appreſlo tutto quel,
lo ,che al conoſcimento di te ftello , & del
l'eſlerru un niente ti potra giouare.Con
fidera piu ſpelloche coſa,donde , & douc
tu ſei, & doue tu hai a ire,& cõſidera que
fte tre coſe,le quali importano che tu ſei
vn niente , cioè cheper gl'infiniti & gra.
ui tuoi peccati tu ſei vn niente, & nel
lo inferno ( fe Dio vorra ) farai perpe
tuamente tormentato ,come vafo [por
co , & cibo del fuoco . Secondariamen
re che per la corrurione delle forze, &
ſentimenti cuoi ellendo inchinati ad
ognimale ( e quali commercereſti ſem
pre ſe Iddio non ti preferuafsi ) tu ſei
fatto yno abillo tenebroſo , vafo atto
a contumelia , generato per immondi.
tia , viui in concupiſcenza, & morrai in
>

angolcia , vltimamente , come in coin


paratione del noſtro SignoreGieſuChri
sto ,
DEL TAVLER O 521
fto , & tu , & tutte l'altre coſe lono vn
niente , & create diniente,& ) ritornereb
bono a niente le non foſſero conferua.
te continuamente da Dio . Per la qual
cofa deſidera d'effer diſprezzato , auuili.
3

to , ne conoſciuto da tutti gli huomini ,


>

pure ſenza tua colpa , & allegrandoſi il


inondo affiggi te ſtello intieme con
Chrifto , & temi Iddio ſempre, & in o .
gniluogodi-vn timor filiale.Parla sépre
penfa , & opratutte le coſe humilmente,
come ſe ſempre cu aſpettaſsi il tuo cele
fte fpolo , che ti chiami dicendo . Ecco
lo ſpoſo che viene,vfcitegliincontro ; &
cofi profondandoti nel tuo efter niente
con ftupore ti marauiglierai, che Dio
fopportite creatura tanto ſporca , & in
grata pur pervnímomento d'hora ftare
innanzia gl'occhi ſuoi, & griderai humil
mére alSignore del profondo abiſo del
la tua miſeria, inuocando l'abiſſo della
fua miſericordia eſaminando molto be
Ae lo intimo della coſcienza cua , accio- >
che egli per ſua fiagulare gratis ( della
quate hai biſogno)ti'conceda, chetu co
noſca chiaramente tutti e tuoi vițij,turus,
te le paſsioni , & tutte le tue vitiofe incli
nationi,&“tutti e tuoi peccati, e quali ſo
no, & dentro nelle tue viſcere, e fuori nel
li tuoi ſenli, & ftanno naſcoſti dentro di
te , & miferamente acciecano l'anima tua.
tirandori
522 MEDITATIONI
tirandoti alla perditione, accioche tu im
pari a conofcere réiteflo . Nel qual caſo
ancor che molto ui faccia profitto ,> non
potrai per queſto mai uedere il finedelle
tue ſceleraggini , tanto è ſozzo , & mali.
gno il cuore dell'huomo & infcrutabi,
le , come teſtimonia Hieremia profeta
nel capitolo diciallettefimo.
Terze ofereitio accioche mediante la penitenzati
purghi da peccatis
Erzo ti'eſſerciterai in una generale
cótritione, confeſsione,& cinédatio
ne di tutti e'tuoi peccati, piangedoli per
uero amor di Dio, & con profonda odio
di te ftefio, & de tuoi peccati, & accioche
tu poflà ad un perfetto odio di te ſtello
puenire,perſuaditiniuna creaturaieſler.al
mondo ,che habbi fatto tanta ingiuria a
Dio,& tanto l'habbia diſpregiato, quan :
to hai fatto tu.Perlo che tigiudicherai
degno d'ogninell'inferno
pena,& uillania chein que
fto modo ,& fi trouanoper
li molti, & graui tuoi peccati,per le mol
te negligenze tue, & ingratitudine. Il per
che ti tortificherai di forte nel cofpetto
di Dio con la uolontà tuta , che tu dia ap
parecchiato a patire ogni ingiuria,uilla
nia, {cherno,rin facciamenti, & oltraggi,
che ti fienofacti opotuti fareda tuttele
creature ;
DEL TA V LE.RO. 523
1 a
creature ; anzi offerirai te ſteſſo a patire
0
tutte le pene dell'interno per li tuoi pec
1 cati,& accioche tu peruenga ad un puro,
& uero dolore dc tuoi peccati,gittati auã
1
ti al giuſtifsimo uolto di Dio due uolte
) il giorno , & penla d'bauer meritato la
22
morte eterna , & d'hauer ad effer preſto
ſententiato ; fperando non di manco me
diante la tua oratione , & per la faticoſa
tua contritione di trouar gratia, & perdo
no appreſlo al miſericordioſo Dio, con
molci laméti dolendoti d'hauer tãto in.
giuriato,e diſpregato la ſomma poceftà ,
ſapienza , & bontà di Dio , el quale è de
gniſsimo d'ogni laude,& honore , dicen
>

do in queſto , è fimigliante modo . Si.


gnore Dio mio onnipotente creatore , &
redentore della anima mia , ecco che 10
. fono quel peccatore viliſsimo,e melchi
niſsimo c'ho offero la infinita bontà ,lan
tità,& charita tuainfinite uoite, & grauit
o fimamente ho commeſlo infiniti mali ,
& indietro molte buone operationi la .
ſciare. D'i poi cerca di elaminarti ſeuera .
mente da te fteflo , & giudicarci & punir
ti per non effer poi giudicato dal Signo
re,confiderandomolto bene, qualmente
tu habbi il Signore dio fedeliſsimo pa
dre tuo ne dieci comandamenti, & ne fer
te peccati mortali,nelle ſette opere della
miſericordia , & fpiritali, & corporali, &
is
524 MEDITATIONI
conlumare tutte quelle coſe , & quafi
>

a niente ridurle , & per poter piu cffica.


cemente ſacrificare a Dio tutta l'anima
tua con tutte le ſue forze , cofi penſerai,
O Signore io non uoglio riſerbar piu al
tro nella memoria mia , ſe non te Iddio
mia origine, nel quale io fui eternal.
mente , & dal quale io ſono uſcito , ne>

altro conoſcer nel mio intelletto , che


te ſolo Iddio mio , & conoſcer tutte le
creature in te ,ne altro uoglio , ne de
ſidero nella mia volontà , che efequi.
re la tua uoglia gratiſsima. Offerirai an
cora a Dio il corpo tuo per uiua , & per
petua vittima, come quelli che nelvec.
chio teftamento , quando facrificauano,
portauano in fu l'altare le legne,& fo .
pra ui poneuono la vittima , & l'abbru.
ſčiauano per facrificio, & tụ ſimilmen
teadunerai lul'altare del tuo cuore lele ,
gne,cioè gli tuoi peccati,& offerirai la vit
timna,cioeil corpo tuo,elquale è necella
jio, che ſpiritalméte muoia & pregherai
orādo il Signore in glto modo. Sigao
reaceedi elmio ſacrificio,accioche tutto
s'abbruſc ,& fi conſuminel tuo amore &
diuégati hoftia grata , & accetteuole ia
eterno tuo honore . Offeriniancora a
dio le tue temporali ſultanze, deſide .
rando non altramente uſar le coſe neceſ
ſarie in queſta uita,chcad honore eterno CE
di
DEL TAVLER O. 525
in tutti gl'altri peccati diſprezzato , &
offeſo , Finalmente di tutti e'tuoi peccati
inſieme, & di ciaſcuno per le prenderai
9

intimo dolore , & tanto quanto ne hai


>

preſo diletto , dicendo con uera contri.


tione; & con cuore profondo.O Signorc
io ti prego per da tua ſantiſsima conce.
tione, natiuirà , conuerfatione , fatiche
- durilsimc, & per ogni ſpargimento del
tuo ſacratiſsimo ſangue, & per tutta l'a
mara paſsion tua ,e per l'acerbiſsima cua
morte , rimettimi tutti e miei peccati .
Prega ancora la gloriofa vergine Maria ,
madre di mifericordia con tutti e Sanţi
per tutte quelle coſe, che eglino per l'as
. mor di Dio fostenero, che preghino dio
per te accicche përdoni a tutti e cuoi fal
li, & di forte ti confermi in fe fteffo , che
tu nơn ritorni mai a peccati :imperoche
eglè neceffario tanto l'odio de peccati,
che piu preſto debbiuoler morire, che
acconfenoire di nuouo ad alcuno pecca
to. Guardati ancora di non eller pufilla
nimo, ma confidati nella infocata mire
ricordia di Dio , el quale e parato a rice.
>

Herti in gratia , & reftituirti alla origina


le purità, ſe tu ſecondo le tuenobili.for
zė per gli tuoi peccatigli ſodisfarai.Secó
dariamente offerirai a Dio per gli tuoi
peccati l'anima,& il corpo tuo, & cio
che tu hai, defiderando per honorſuo
confumare
526 MEDITATIONI
di Dio,& ſalute della anima tua , non ri.
guardando punto in quelle,ne al piacere,
neal commodo tuo . Piu forte, defidere
sai ( quaocunche volte e piacėſſe a Dio )
di ſpogliarti di tutte le coſe neceffarie, &
trouạrti pouero , & nudo , fi come egli
fu pouero , & biſognofo. Terzo piglie
rai con diſcretionela pena corporale, &
con grande amore fecondo la grandezza
detitoipeccati. Ponti dunque dinanzi
al fanguinofo corpo di Chriſto pēden te
fu la Croce, & pieno da ogni parte dipia
ghe & di dolori pergli tuoi peccati , &
nel tuo cuore dirai: Signore ſe piacelle
alla tua gratiſs. volodrà centovolte accģ
fentirei d'eſler erocifiſto per isniei pecca
ti , & fono preparato in ciaſcuno ancor
che piccol membro del corpo mio patio
re particolare pena in honore del nome
tuo.in oltre difponi, che qualunche mé
bro del tuo corpo tu hai vſato a peccare,
per l'auuenire darlo , & cófumarlo in ho
nor di Dio, & farai ogni sforzo di violen.
tar te ftello in queſto defiderio ancor che
ti paia duro , & noioſo : acciache tu pofla
render'a Dio il cambio de tuoi peccati
con la penitenza, & afflitione, la quale tu
dirai opera ogni di d'offerire a Dio infie
me con tutte le tue pene, &fatiche della
efler tuo nella vnione della ſantiſsima
paſsione ſua conmoleslacrime, ſenele
potrai
Del TAVLER O. 527
potraiottenere , & pentirati con tatto'l
cuore di non ti potere batteuolmére do .'
lcre,ponédoti nell'ultimo luogo dell'in.
ferno ſotto tutti gli huomini per li tuoi
peccati , per hauer di nuouo crocifiſſo il
>

figliuolo diDio, & tante volte diſpregia


$ 10 , & macchiato il langue del teſtamen .
N to , nel quale tu ſei ſantificato , & fatto
2

1
ingiuria allo Spirito della Gratia . Final.
3 mente le tu vorrai vedere le tue abomi
다 neuolioperepiu chiaramente nel modo
che le faranno ricerche nel giuſtiſsimo
giuditio diDio, ſe qui prima non l'haue
rai ſcancellate;con matura eſamina ricer
cain chemodo,& quante volte, & quan
to grauemente tu hai offeſo il Signore
o tuo, & l'hai diſprezzato circa i ſuoidieci
comandamenti,e dodici conſigli euange
lici,e dodici articoli della fede, eprecetti
& ordinatione della chieſa catolică, e vo
ti, & ftatuti dell'ordine dello ſtato e voca
I tio tua,e ſette peccati mortali , e ferte do
ni dello Spirito ſanto,le fette opere della
1 mifericordia, & corporali , & fpiritali,
ſerce ſacramenti della chieſa , le gratie &
inſpirationi buone, i benefitij della incar
1 natione , & paſsione del Signore e doni
} della natura,dellafortuna, della gratia &
i della gloria;le virtu Teologiche et mora:
uli , le tre potenze dell'anima tua ,per licin
que fentiméti del corpo in ogni età,luo
go,
TIONI
528 MEDITA
go, ſtato, & uffitio, nel quale tu ſei viſu
to col penfiero, col parlare, con l'opere,
col laſciare indietro ilbene', col perdere
il tempo , &i con eflere ingrato a Dio ; a .
fanti, & aa gl'Angioli ſuoi, & cótro e'prof
fimi tuoi di qualunche ſtato fierio; cioè
contro a giuſti amici di Dio , contro
gli fragili, & peccatori; contro e benefac
tori , & amici ; contro e ſuperiori, igua
li, e inferiori', viui , & morti , & l'anime
che ſono in purgatorio : & contrò tutte
le creature . Conſidera ancorate teflo ;
.

cioè l'anima, & il corpo tuo comehai


male uſato tutte queſte coſe in dishono
re del tuo creatore , ingiuria del proſsi
mo, & in dannatione dell'animatua , tal
mente che e non ſia ſtato neſſuno momé
to della tua vita, ne alcuno benefitio , e
dono di Dio, ne opera alcunabuona nel
le quali tu habbia cerco Iddio , come fil
conueniua , anzi piu preſto con veneno
ſottile dell'amor propio , del commodo
della propia volontà ,& della dilettatione
tua l'hai macchiato, & quafi continuamé
te hai peccato tutto il tempo della tua
uita, almanco con hauere in dietro la.
(ciato, o col non hauere adempiuto a pie
no quello , che fi conueniua:pur che dio
uoleſte giudicarti ſecondo la ſua giufti,
tia,ancora che non haueſsi commeflo al
cuno male . Adunque' mentre che egli
mi
DEL TAVLER Ó . 529
miſericordioſaméte ti aſpetta , preuieni
la ſua faccia con la confeſsione , lauando
per tutte le notti de tuoi peccati il letto
della tua coſcienza co le tue lacrime: ac
cio che Iddio non entri col ſuo feruo nel
e giuditio, perche nelluno fi giuſtifichera
nel coſpetto fuo . Et uolendo piu chiara
certezza di tutte queſte coſe leggi i libri,
non tenericordando.Vltimamente con
fidera bene quanto tu habbi peccato , o
col fare, o cótraparlare circa quelli duoi
comandamenti . Amerai el Signoreld
dio tuo con tutto'l cuore , & il proſsimo
tuo come te medeſimo , in chemodo tu .
gl'habbr adempiuti , & poi metti infie
me, e piangi, et emenda tutti e tuoi pec
e

cati, penſandoa dioin tutto'l tempodel


la amaritudine della anima tua fino a
tanto che ſidegni ſcendere in te lo Spiri
to della adotione de figliuoli di Dio , rea
dendo teſtimonianza al tuo Spirito, che
tu ſei figliuolo di Dio , udendo quella
ſua dolciſsima uoce , che ueramente ld .
7

dio padre tuo fi.compiace in te, et in ua


no taffatichi di trouare qualche conſola
tione , è leuarti incontemplatione, fe
prima tu non mangi queſtopane deldo
lore, ct che ſia uenuto in te quello Spiri
to di adotione de figliuoli di Dio.Ameni.

Eſercitio
530 MEDITATIONI
Efjercitio quarto dell'ammorZare i
cinqueſentimenti

Varto ti eſſerciterai in crocifigge


Q re,& ammorzare e'cinque fentinië
ti cuoi,e quali ſono molto debilitati per
la caduta del primo noftro padre , & di
poi molto piu per gli tuoi propii pecca
ti, & per hauergli male uſati, & accioche
fi pofsino ridurre a quella primitiua fim
plicità, nella quale e furono innanzi al
peccato d'Adamo, è neceſſario , chetu
chiuda, & raffreni e tuoi ſentimenti,cioè
il uedere,e l'udire,guitare,parlare, odora
re, & toccare con quáta forza tu puoinel
la crocifiſla humanità di Gielu ad eſſem
pio fuo, come ſe quafi gia foſsi interamé
te morto al mondo,& impari a riſguarda
redentro te fteſlo, come t'eri riguardato
fuori , et ti dia per diſcepolo aldolciſsi
mo Gieſu ,eleggendolo per tuo maeſtro,
et sforzati in tutte le coſe d'ubbidirlo &
conſegrandogliti di forte, che da te inte
tamente cacci il tuo uolere ; o non uole
re,& fa ogni opera dipiacere , et diligen
temente ubtedire al Signore Iddio tuo
cariſsimo maeſtro . Donde nõ ti farà piu
lecito ogni parola, che tu uorrai parlare;
ad ogniboccone, che tu uorrai mangia
re,ad ogniriguardo d'occhio, et ad ogni 1

membro , che tu vorrai muouere ſpecial


mente
DEL TAVLER O. 530
mente ti farà neceſſario chiedergli licen
za col cuore,la quale,ſe ſecondola tua co
ſcienza quale non cerchi piu ſe medeſi
ma, otterrai, all'hora ti farà lecito fare, o
dire quella tal coſa, altrimente no. Circa
all'opere neceſſarie, & debite , ancora che
cu lappia che le piacciono a Dio , tutta
1

voltacon nuoua intentione leeſeguirai,


& offerirai a Dio facendole ad honor ſuo
in unione delle fantiſsime opere , & me
riti ſuoi a falute di tutti gl'huomini 7, &
nel fare, o dire qualche coſa eſteriormé.
te , ſubito con vn'occhio guarda dentro
te ſteflo , & confidera bene quando tu hai
a tacere, o porr' fine,& all'horaſubito ta
ci,& non fare . Per lo che auuezzati con :
tinuamente, & ad ogni hora'a pregare Id
dio con tutto'l cuore, & con tutte le ui.
ſcere,che , & per lui ftello , & per tutte le
perferioni, & miſericordie che lono in
lui,anziche ſono egli fteflo , & per la fan
tiſsima humanità ſua, & per e ſua ſanti
cinque ſentimenti, equali tanto forte .
>

mente vbbidiuano alla ragione, & crano


dalla ſua anima inghiottiti, & da crude
liſsime pene per la noſtra ſaluteafflitti,
come ſe non haueſſe bauuto ſentimenti,
2 & degni ammorzare la ſenſualitá ,che tu
hai hauuta, che tu hai,& potrai hauere
ne meriti de ſuoi lantiſsimi ſentimenti ,
& di talforte pigliare e'tuoi ſentimenti,
х
532 MEDITATIONI
vnirli , & lancificarli nella ſapta anima le

ſua come ſe piu non haueſsi ſenſi, che 10

poteflero dare luogo alla fenfualità , & 21

in queſto rinchiudimento., & vnionefta $


tutto affiſto alla Croce del Signore Gic
ſu , che mai non reue parta , camin..do
ſempre reuerentemente 'coni maturi , &
honeſti coſtumi, & geiti del corpo , &
de ſentimenti, come ſe ſempre tu foſsi
preſente al coſpetto di Dio , & con ogni
cuſtodia oflerua il Signore Iddio tuo, &
ctuoi cinque ſentimenti inſieme con tut
ta l'animatua , & dicforte. opera che cu L
penfi di non vedere,udine ;foo tire, odora
>

reguftare, toccare, mangiare, & bereala


tro , fenon il Signore Dio tuo in ogni
tofa,cercando puramente Dio, & non te
fteflo , & uferai le creatute per amor di
Dio , & in Dio con timore , & reuerenza
9

feruendoti, laſciando la cura ditefteflo ,


& di tutte le coſe ancora in ogni bilo .
gno, & pericolo con tutta la fiducia, nel
La fedelissima prouidenza di lui el qual
diſporrà ognicoſa luauemente , & com
batterà per te, & repura ogni coſa creáta
fuor di Dio eller niente, & a queſto mo.
do riceuerai mirabil'alluminationis, &
influſsi da tuo Dio , ſe per amore ſuo te
Hello , & tutte le coſe tue perfettamen
te crocifiggerai,rinnegherai, & abbando
perai. Queſto eſercitio è il fondamento
della
DELT AVLERO. 533
della uira fpiritale , il quale biſogna mol
to eſercitare fino a tanto che tu ta uuez
zi a vincer te ſteſſo in ogni coſa, & rinne
garti, & offeruare, & cuftodire Iddio non
effendo fatica maggiore ,che oſſeruare
perpetua mente , & Iddio , & la ſua beni.
gna, & gråta volontà .Amén.is
Ejercitioquinto della uia'illuminatiuaper riforma
re letrepotenze dell'anima
Vinto elercitati in una profonda, &
Q totale circuncifione;riformatione,
& ammorzamento delle potenze dell'ani
ma tua ,cioè intelletto ,volontà, & memo
tia, le quali ſono affaiindebolite, & córu
rotte per lo peccato del primo padre, dal
quale peccato ; poi che perlamorte del
figliuotó:'di Dio Gielu Chrifto noi fiad
mo ſtati ricomprati, di nuouo l'habbia :
mo allontanate da Dio per li nottri prod
pii attuali peccati; & accioche le poſsino
effere reitituite nel priftino grado , nel
quale le ridufle il Signore noftro Giefw
Xpoj & p amor del quale daprincipio le
furono donate all'anima,è neccellario
che tu continuamente preghi dio con
titro'l cuore & maireti di picchiare co
ferma,& gra fiducia, che per li meriti del
le ſantiſsime potenze dellabeoederta , & )

trocifiſta humanità ſua fi degni purifica


retiformare,reggere,&alluminare le po
X 2
534 MED IT AT IONI
tenze dell'anima cua:accioche con ſtabil
cognitionc, amore, & penfiero cu ti por 1

la gittar ſempre in Dio , & conoſcer tut


>

te le coſe,ulandole in Dio.Et per ottener


queſto dono,ci biſogoa eſlercitar l'intél,
lerto tuo con yna continua fatica, & dili
genza per intender alcanicate, & profon
damente che coſa ſia Iddio, & quello che
uoglia ; & quãdo a queſto modo tu harai
conoſciuto cheegli èottimo , nobiliſsi-.
mo,ſantiſsimo, all'hora la vegaente uo
lontà di sforzcrà d'amarlo, conoſcendolo
col ſuo intendere efter ſommaméte buo.
no.Ma ti farà neceflario circoncidere,ri,
muouere, & crocifiggere la uolontà rua
da tutte le coſe che ſono fuor di Dio : ac
cioche con tutto il cuore puro , & nudo
ſolo Iddio ami, & deſideri , & l'altre coſe
tutte l'ami per amore di Dio ,& in Dio .
Di poi con vnione fortiſsima di ſorte có
formerai la volontà tua con la diuina ,
che ſe gli piaceſsi creare in te vno infer .
80,0 porti nell'inferno, ti troui apparec ,
chiato per la ſua eterna gloria & hogo.
re ,& perlituoi peccati a ſopportarlo p
luagratia. Terzo prepararti latua memo
ria , & la renderai atta a godere in quella
in eterno il Signore Iddio cuo ſenza alcu
ao altro mezzoperche queſta non altra
mente, che una camera deue efter maare
Quta monda da tutte le imagini. & ftra .
nieri
DEL TAVLER O 535
nieri penfieri, & ornarla difantemedica
tioni, & uirtu della crocifiſſa uita di Chri
fto :accioche perpetuamente , & fenza fi
ne ui fi pofla ripoſare ognivolta, & quan
do, & quanto aluipiacerà. In oltre ti bio
fogna afluefarla, che ſempre ella ftia con
perpetui amorofi, & fanti defiderij, & affc
tione uerſo il Signore Dio fuo: accioche
cgli ſolo puramente in quella, & ella nel
ſolo Dio fuo pofla ſempre efferui dentro
chiuſa, & attorno portata. Finalmente in
queſto eſercitio ftarai lungo tempo,pre..
gando frequentemente Iddio che t'aiu .
ti, & lo pregherai perle facratiſsime pa
tenze dellaſua gloriofifsima madre,& de
fuoi fanti,la qual coſa fetu non otterrai
cofi prefto,trouádofi dellihuomini , che
fono di natura uiſcofa , & tenace, & dediti
alle fantaſie, non ti laſciar per queſto vin
cere dal cedio , non reftar dipregare , at.
tendi a perſeuerare. Confidati fortemen
te in Dio ,el quale mai ha abbandonato
quelli, che ſperanoinlui pche egli è fom
mamente buono, il quale meglio che in tà
710
alcuno altro fi ritroua nella ſemplici
del cuore ,perche egli è uno : & per amo
โม่
re, & per defiderii fanti piu preito fior
T
ticne; perchc eſlo Iddio e amore infinito.
ray
eri"
X 3
TIONI
536 MEDITA
Eſercitio festo delli dodici ammorzamenti.in
116
Efto c'eſerciţerai pel totalmente am .
oes & rionegartacte quelle coſe,
Shmorzar,
le quali ti poſlono dar qualche impedi
mento,& oftaculo nello appreffarti, & a
moroſamente congiugnerti , & unirti a
D10 cioèçutte quelle che Iddio non vuo
le,& non ama,le quali ſono per M.Henri
co Herp. nelle ſue dodici mortificatio
ni abbondeuolmente efplicate,nelle qua
li,& meditando ,> & orando ti eſerciterai
diligentemente , confiderando circacia
fcuna illan tifsimo cfempio diGielu cro
cifiſſo , & quello imprimendolo nel cuo
cuore fino a tanto , che le forze inferiori
dell'animatuanon porghino per l'auue
pire impedimento alcuno alle ſuperior
ri,accioche piu liberamente polsino an
dare a Dio ,& in Dio: Delle quali la prima
è ammorzare perfettamente ogni affetio
ne, ſollecitudine, & amore delle coſe ca +
duche , & fragili, le quali con un quieto
cuore imparerai a riſegnarle nel bene
placito di Dio o dietele, tolghitele,non
defiderando di ritenerle , o darle uia , le
non puramente ad honore di Dio : anzi
che deſidererại di laſciar ogni coſa;accio
tu poſla ſempre il cuor tuo nudo , & fen
za diſturbamento alcuno offerire a din,
& in ogni caſo ſtia ſempre ſecondo la ra
gionc
DEL TAVLER O 537
gione fuperiore quieto. Appreflo non ſo
lamente tutte le coſeſuperflue, & curio
fe t'é neceflario leuar uia,ma ancora'ne'
le coſe, che ti paiono neceſſarie non ti
farà lecito tener afterione alcuna , ſe tu
-non vuoi eller proprietario innanzi a
dio : anzi ancora le coſe neceflarie alla
natura ti sforzerai di riceuer con tedio
o nauſea , accioche meglio poffa confor
marti a Chriſto pouero &
, uolar dentro
le ſue igaude braccia. La fecodaè Pam
morzare tutte l'affetioni del propio ac
quiſto , col quale molti amano troppo
Joro ſteſsi, & in tutti e beni che fanno &
ne mali che fuggono con amor feruilė,
non riſguardono altro ,ne altro uccella
no, chealla loro utilità confolatione, &
honore,cofi ne doni , & beni di Dio efter
-ni, come interni , cercando ſempre di
schifare il danno, la confufione,& la pu
0 nition loro , cofi in queſto ſecolo , come
nell'altro , & l'opere loro , & gli eſercitij
0 reputano grandi , & cofi da doni di dio
>

P calcano in fuperbia ,auaritia, & gola ſpí


ritale . Ma contro a queſtigrauiſsimi pe
-ricoli ci ftudierai co amor filiale , & in .
>

tention retta di cercare in tutte le coſe


0 puramente l'honore, la gratia,& il bene
placito di Dio , & cõ ſemplice intention
ordinare,dırizzare,& riferire l'opere tue
a piacerea Dio,godédo séprelddio presé
C X 4
ONI
M E DITATI
538
te, & ripoſarti in lui con tutte le tuc for.
ze ſenza alcuno altro amore ,con vno ſpā
dimento amoroſo , & amante inclinatio
ne di Spirito interno in Dio , alluminata
di cognitionc diuina,di fede,diſperanza,
& charità: imperò che queſto è il fonda
mento della vita ſpiritale, & con inten .
tione deiforme ti ftudierai non cercare
alcuna conſolatione di Spirito : etiandio
occulta,ma defiderare in ogni modo efle
Te abbandonato , & ogni auuerfità, accio .
che tu meriti diuentar una coſa medefi.
ma cópio , & godere lddio có dio ſteſſo.
La terza e l'ammorzare tutti gl'affetti del
la propia seſualità oltr'alla ragioneuole
neceſsità , cioè nella delectatione del ci.
bo, bere,delyettire, & delle altre coſe :Nel
piacer de pensieri,del parlare degeſti, &
>

delfauoleggiare con huomini per amor


ſenſuale ,con appetito d'hauer coſe curio
ſe,dıveder coſe belle,d'udir coſe nuoue,
goderin tutte le coſe la vanicà de fenfi .
Queſte coſe, & tutti gl'altri ſollazzi della
narura ammorzerai con riinuouerti da
tutte quante, nelle quali ſi ripoſavolétic
- si la ſenſualità , perche le rendono la de
uptione, & gli elercitii fpiritali ſenza la
pore, & difficili, & con tutta la uirtu tua
procurerai di non ritener nel cuore alcu
no affetto ad alcuno ſollazzo , o peccato,
beacheminimo , elquale tu non cerchi
di
DEL TAV LER O.
539
didiuellerlo interamente , perche cofie
eſpediente che la fenfualita muoia lemn
plicemente, accioche la moltitudine del
l'opere buone non ti perdino. La quarta
è l'ammorzare ogni alterto dell'amor del
ſecolo , el quale per piacere agli huomi.
ni, & per riccuere da loro commodo , &
honore, o per non difpiacere loro ,& per
non riccuere da loro confuſione, o dan .
no è apparecchiato a far dimolti pecca
ti,& commettere molti mali, & far'anco
ra dell'opere uirtuoſe dell'amor natura .
le uerfo i parenti ,& amici, a quali per be
nefitio loro debbi ſempre in loro, & non
folamente in loro ,ma in tutti gli huomi
ni,ancora ne propii nimici ſenza alcuna
eccetione di perſona puramente amare
l'imagine di Dio in loro , lagraria , & le
virtu , & non toccarei lor uitii,ne glama
re, o fingere di non gli uedere,ma habbia
deſiderio dellaſ alutedi ciaſcuno , & ogni
diſordinato amore, el quale ti arreca in .
quietitudine,difturbo, o defiderio d'efler
presére a qualcheperſona , o hauer l'ami
citia fua , & empie il tuo cuore della fua
imagine : maſsimaméte nel tempo della
tua oratione , o quando cu ti conuerti a
Dio , comeueleno , chemacchia il cuor
tuo contro il diuino amore , interamen
1
te da te l'allontanerei, amando ſolamen .
te Iddio , &per ſuo amore renuntieraia
X 5
540 MEDITATIONI
tutte le creature : accioche fi dipinga in
te l'imagine diuina , & fia tirato in alto
>

dal ſuo amore, & fia nel ſuo abtiſlo tran


ghiottito . La quinta è l'ammorzare o .
gni affetto, & compagnia delle cofecrea ..
.te, & penfieri vani, iquali fogliono el
ſer'aſſai nelli huomini per mauçameni
to del feruore , che fluctuano comeun
-mare, ancor che le non ſi fermino aelo
l'affetione, & anco de noceucli penfic.
ti che con piacer ſenſuale fi riceuon den
tro , quali benche non peruenghino al
conſentimento delpeccato mortale,mać
chiono non dimeno il cuore, contriftas
no lo Spirito ſanto , & arrecano all'anima
grandiſsimo danno . Certamenteche co
di queſti come i fopradetti penfieri naſco
poin noiper lanoſtra pocacura, & non
offerłammorzati ,non vſando diligenza
alcuna di sforzare il nostro cuore con
quelle forze , che noi habbiamo aa lanti
pentieri. Ma a cole ſuperflue , & nociuc
>

Jaſciano vagare, non ci curando dipafla


se il tempo fruttuoſamente, & però quan
do noi uogliamo poi entrate dentro a
sibi ſteſsi trouiamo il cuorecarico ; & in
infiniti luoghi uolto ,i quali rovinano
3

ogni noftro acquiſto ,non ſolamére que


stedunque,chenoihabbiamo detto , ma
ancora čerti penſieri ;quali fan leciti , a
perla cura temporaleso per lo ſcrupola
della
DELT AVLER Ö . 541
della coſcienza , o per altre ſecrete, &
curioſe coſe da noi con gran diligenza
- penſate, è neceſſario diuellerle per la im
preſsione dell'imagine di Gieſu penden
tein Croce, & della ſua profondiſsima
humiltà , pouerta , manſuetudine , &
di tutte le uirtu ſue eſteriori, & con l'ima
gine della infinita charità fua,con la qua
Je ha creato tutte le coſe , & t'ha ricom .
>

prato in tal modo nell'huomo tuo ince


Fiore : accioche i tuoi penſieri paſsino
in afflitioni , & la cognitione in amore .
Imperoche l'amore opera la mortifica.
tionedella natura, la uita dello ſpirito ,
l'operatione delle potenze ſuperiori,l'in
Auffo in Dio, & la partita da tutte le crca
ture . Farai ancora un'affettuoſa conucr
fionead una cotal ſolitudine , non tan
to ſecondo'l corpo ma moltopiu ſecon .
doʻl cuore, & ſecondo l'affetioni, & ci

i sidurrai ad vna ſemplice quiete del cuo


- Je , la quale nutriſce grandemente l'a
moroſo effluſſo verſo Iddio : perche la
folitudine,il fileptio,et vna ſtretta guar
dia del cuore Iono il fondamento di far
frutto in alta uita. La fefta é l'ammor
zate ogni cura, la quale ngè di giuſta ne
ceſsità,vtilità , er obediéza ,et di tuttele
paſsioni, diimmoderataallegrezza, tri
Itezza, perāza,timoreamore,odio ,et ver
gognajaccioche neſſunacoſa fuordiDio
X 6
542 MEDITATIONI
li ripofi nel tuo cuore & che tutte le tue
opere efterne, & occupationi, le quali de
fidera la neceſsirà da te , faccia ſemplice.
mente, & ſenza ſollecitudine del cuore ,
con l'intelletto , & affetto dedicato , & ele
uato in Dio: imperoche per una occupa
tione, che trae in diuerle parti il cuore,
ancor che lecita , fi oſcura l'intelleto , &
>

t'affetto intiepidifce; talche ogni eſerci.


tio fpiritale diuenta inſipido , & le forze
inferiori ael tempo della oratione a pe
na le puoi raccorre inſieme, & çó fatica.
Per la qualcoſa ſe tu vuoi vincere facil.
mentetutte le tétationi, ftudiatiin ogni
tempo di portare vn anímo interno , & >

cleuato in Dio con gran deſiderio, ſegui


tando ſempre piu presto vn'interno cſer
citio d'amore, che l'eſterne opere virtuo
fe;alquale neſſuno puo peruenir mai, ſe
l'affetto fuo non è efpedito da tutte le co
fe , che fono ſotto Dio , & biſogna che di
forte fia rapito in Dio,che ſappia difpre
giar te ftefio in tutte le coſe per amordi
Dis; perche il puro amore fa lo ſpirito
puro ſemplice,& liberoda ogni coſa che
tenza faticaalcuna poſla riceuer ſe ſteſſo
in dio,& doue è l'amorc,quiuiè l'occhio
della memoria, & ilcuoreaffettuoſo.
La ſettima è l'ammorzare ogniamari
tudine del cuore, quale fuole nafcere per
varie cagioni'. Prima dalla preſuntione 1
de
DEL TAVLERO 543
de propijmeriti,perla quale alcuni diué
tano facili a giudicare temerariamente,
& diſpregiargl'altri, pieni di falla giuſti.
tia,laquale è cagione,che altri reputi vi.
li i proſsimi,& non gl'habbia compaſsio
' ne. Secondo dal non hauere ammorzati
e'defiderij loro chegl'infiammano a mor
morar coatro e'loro ſuperiori,& contro
tutti quelli, che non accõſentono a loro
2

vitij, ma gl'impugnano. Terzo dalranco


re, & odio per le precedenti offenſioni,
amor delle quali l'operedi quegli, ch'e
glino hãno in odio, cercano dipuercirle
& trouare in loro qualche coſa, chepoſsi
no vituperare . Quarto dalla iauidia , la >

quale fa che cercono di ſpegnere& ofcu


rarele virtu d'altri , delle quali loro nc
mancono , accio fieno preferiti a loro, o
almanco fieno iguali. Quinto da vna ma
la, & incrudelita coſcienza , per la quale a
guiſa di lerpéte velenoſo diliderano d'of
fender'altri , & tirarli con eflo loro a pec
care, hauendo loro inuidia , che fieno ia
gratiadi Dio, & pcrila malitia ,della quale
Sono pieni,interpretano ogni cola in
mala parte, & cofi peccano contro lo Spi
sito fanto.Quefte & tutte l'altre amaritu
dini è neceflario vincere, & conſumare
tanto perfettamente nella fuauità dell'a
morediuino,che ancora i perſeguitatori
noftricon pienoaffetto di cuore ſegui.
tianio,
544 MEDITATIONI
tiamo,comeſe foſſero noftri ottimiami
ci,come ipuero fono, por che ſono cagio
ne di condurci a grandiſsimi meriti
L'ottaua è l'ammorzare cutti gli affetti
della vana gloria,del compiacerli dell'ho
nore , & della ſuperbia di te ſteſſo , delle
tue parole,opere,gratie,&doni,& queito
mediante vn chiaro conoſcimento della
vita tua & cõ defiderio deltuo diſpregio,
accioche tu poſla piacere a Dio ſolo . In
oltre tutti ebeniattribuirai alla gratia
diuinacon fedeltàfiliale reputādoti d'el
ſer'indegno di tutti,& efler piu vile , che
nefluno altro huomo per la grandezza,
bruttezza; & moltitudinede cuoipeccati
&della tua ingratitudine . Secondo per
gl'infiniti peccati, chetu hareſti fatto, ſe
Dio per ſua milericordia non t'hauefle
preſeruato , Terzo perche nõ è peccato
Fe nel mondo, che s'egli haueſſe hauuto
tantegratie, & tante occafionidi far bene 11

quante hai hauute tu ,chenon hauefle ſer


uito piu fedelmente a Dio , che non hai
fatto tu, & cofi cercherai da una parte of
fer grato a Dio , dal quale vieneogni be
ue , & dall'altra to humilieraisquanto tu
potrai, & fatte bene queſte coſedelidere
Yai nelſecondo luogo d'effer diſprezzato
da tutti gthuomini,fchernito,cóculcato,
& ogni confufione accetterai volétieri
amor di Dio; perche queſtaèunavia lar ‫ܐ ܐ‬
ga
DEL TAVLER O 545
ga a grandiſsimi meriti;per la quale non
di meno pochiſsimi vogliono entrare.
La nona è ammorzare tuttigl'affetti del
le delettation'interne fpiritali, e ſenſuali
nella gratia,deuotione,amore, & dolcez .
za ſendibile,nelle potenze inferiori dell'a
nima,le quali inuerità no fono vera ſan .
cità,o charita, ma lono certi doni di Dio
darici da luiin aiuto delia infermità, &
fragilitá noftra,accio piu gagliardamétę
noimoiamoa noi ſteſsi,& non ciripofia
mo in quelli. Certamente che quanto
tu ti fermerai in queſti dodici punti, tan
to harai del vero amore , e non punto
ipiu:anzitutte le coſe, chetu puoi defide
srare da Dio,& non le referiſci a vna nuda
mortificatione di te ſteſſo per amore di
Dio,foroimeſcolate con la natura, la qua
de quafrin tutte le coſe ancora nelle diui
-ne,& in bio cerca:fe ftefla in modo ſottil
mente, che cacciata da vnaparte , ſubito
occultaméte ritorna dall'altra,primache
noi fiamo a tempo adimpedirla , & però
pocltifsiini ſonoquegli, che ſi conoichi
no veramente ,1 & ivinchino loro ſteſsi
perfettamente.Di poi nel ſecondo luogo
motraj ad ogni curioſa inueſtigatione,
{peculatione,cognitione, & vifionc d'in
telletto nelle coley & fcienze cofi diuine,
comehumano,nelle quali miſeramente
molti perdono il tempo , & la fatica, 2p
parando
546 MEDITATIONI
parando ſempre ſenza peruenire mai ale
la ſcienza della verita : conciola che la vi
ta perfetta del Chriſtiano nó s'appara nel
la altezza delle ſcienze , ma nella profon
da humiltàlanta fimplicita, & nello ano
seardētedi Dio , del quale ſempre douia
no eller anfij pes morire a noi ſtetsi in
ogni abbandona, accio ci poſsiamo per
ferramente vnire con dio , & da lui effer
inghiottiti . La decimae l'ammorzare
ogni ſcrupoloſità del cuore, có hauer pic
na confidanza uerſo la diuina bórà . Quc
fta icrupoloſità tormenta alcuna vol.
ta certi per lo difordinato amore diloro
ſteſsi , perche piu temano la vendetta di
Dio,l'inferno & la giuſtitia , che nõ ama
no la ſua bontà, & però per timore ferui
le fanno tutti e'loro beni , & fchifano e
mali : perla qual coſa c'non emeodano
mai e'luoi mancamenti , & per lo imor .
fo, & punture de quali ſi tormentano, ne
fi poflono pienamente confidare in pio;
perche effcndo piccolo l'amore, che por
tano a dio genera piccola confidanza, fi
come per il contrario l'amor grandege
nera gran fiducia.O ſperanza bcatiſsima,
purche la non fia cagione d'intiepidirti,
ma di eccitarti a maggior mortificatio
ne di tefteffo,maggior sofferenza dell'ag
uerſitá, & maggior gratitudine con Dio.
L'undecima è l'ammorzare ogni im
patienza
DEL TAVLER O. 547
patieza del cuore in ogni auuerſità etter
na ,infamia,ſcherno,oltraggio ,danno del
le coſe,infermità, & pena delcorpo,perſe
,
cutione , & abbandono della mente , nel
>

la quale per diuina permiſsione puoi in


correre.Có le quali coſe Iddio ſuole pro
uare i ſuoi piu cari amici , & queſto per
gran charità per la loro eterna ſalute .
Nelle quali & eſſo Signore Gieſu molte
uolte fu prouato,el quale con manſueto
cuore ſoſtenne ognioltraggio,ſcherno ,
percofle,fputi, flagelli, & tormenti della
Croce. Che piu: Egli orò per gli inimici,
ne potettono dargli tapti tormenti, che
egli non ne deſideraſsi pacire molti piu
per honor del Padre , & per la ſalute dei
l'anime. Adunque ancora tu primiera
mente debbitollerare tutte queſte coſe,
-accioche nel cuore,ò nelle parole o nelle
opere nõ ui fia alcuno rácore, o védetta .
Secõdariamére accioche tu no porti nel
cuore alcuna amaritudine , ó triſtezza,
quale naſce dallo amor propio ;marepu
tādoti degno di piu graui maliogni co
fa humilméte lopporti,& offeriſciti uoló
tariamente a ſopportare ogni futura au
uerlità . Terzo per la pacienza della affe
tione , con la quale ti conformerai alla
paſsione del Signore, aſpecterai tutte le
coſe auuerſe con grande deſiderio , &le
- riceuerai apparecchiato ſempre ad ha
Werne
548 MEDITATIONI
uerne piu;di poi otterrai grandeabonda
za del diuino amore,che penetrerà tutte
le potenzedell'anima tua, di ſorte che tu
non fer tirai dolore,mae tuoi perſeguita
tori, come intimi amicicon grand'amon
re amerai .' La duodecima e l'ammorza
te perfettamente ogni volonta propia
col dédicartia pieno ad ogni interno ab
bandono,& a ſopportare ogni carico per
amordi Dio , & perchel'huomo niente
ha piu precioſo che'l libero arbitrio,ſee
l'ufa male,ne caſcon tutti e'vitij, però fe
lo conſagrera a Dio,gittato per terra que
ito fondamento rouineranno tutte le piá
te de vitij . Per la qual coſa gioua aſſai
a gl'imperfetti il promettere ad alcuno
vbidicnza, & rimetterſi al tutto nell'al.
trui rolontà, & a perfetti è neceſario ha
uer la volontà loro diſpoſta a foţtoniet
terfi adaltri, ogni volta che piaceràa dio
& atutti gl'huomini è neceſlario la bé. 0

8 neplacita volontà di Dio ſempre intrinfe


: cameore'ofleruare, & mettere ad effetto.

La vbbedienza del voto debbe effere di


fuori nelle opere , & l'ubbedienza della
conformita dentro nella volontà pronta
a conformarſi alla volontàdel ſuperiore
luo , & queſto puramente per amoredi TE

dio ſenzaalcun riſpetto della gratia hų.


mana talmente,> che piu preſto da que 1

fto deſideri d'efler diſpregiato , & caccia


to,
DEL TAVLER O. 549
to , che eller laudato , o premiaro . La
> >

terza vbbedienza , che ſi chiama d'unio


ne con Dio , vniſce tanto perfettamente
la volontà noſtra con la volontà diui.
14 , che la diuenta vną mcdeſima vo .
lontà di forte , che cio , che Dio permet
te che gl'interuenga in noi ancora in
ogni interna ſtrettezza, & abbandono ,
tutto coofeſsiamo auuenirci per ordinę
d'immenſo amore,& di grãdemiſericor
dia di Dio ,& lo riceuiamo con grande
effetto , ancora che ſia difficile , igno.
minio , & molefto , & duri affai,ad e
2 >

ſempio del dolciſsimo Gielu, il quale po


Ato in agonia nell'horto fino alla morte
della Croce, abbandonato da ogni copie
della gratia fenfibile , come ſe fofleftato
nimico di dio, ſtando in grandiſsime pe
.ne dedicatoli perfettamente nel ſolo , &
eſſentiale amore . Acquiſtate queſte
dodici mortificationigia fpontaneamen
te ſenza alcuno mezzo le potéze dell'ani
ma noftra potranno andare in pio & ri
pofarſi in lui , che èla ſua origine. Ma
perche tu conoſca piu chiaramente in
che modo tu poſla poſſedere vovero amo
re, & vna ſtabile vnione fra dio, & le po
tenze della anima tua, cioè pel ornameo
to della vita attiua con l'humiltà , con
l'ubbidienza , & con l'altre virtu morz
>

li , & far profitto nella medeſima,mo


diante
350 MEDITATIONI
diante la fede,ſperanza,& charità , & nel 5

la uita contemplatiua fpiritale permez


zo d'infocate inſpirationi , & doni dello
.

Spirito ſanto, & altri eſercitij, ofleruerai


diligentemēte quelle coſe , che breueme
te tu trouerat fcritte ne ſeguéti eſercitij.
Amen.

Settimo efercitioperconformarfi aChrifto crociff


foco alle ſuepiaghe, dell'odio di qualche
o dello acquiſtodi iwite
peccato,
le wirts del Signore
Gieji

ftaarc odio di tuttie'peccati di forte,


che mai ne uoglia commettere alcuno ,
benche minimo,per fchifare qualunche
danno, ſcandolo, o pericolo , perche è ne
ceflario , ch'ogni vitio fia cſtirpato pri
ma,ch'in ſuo luogo entri la uirtu , & che
ti ſia lecito entrar nel cuore di Gieſu con
tunione dello Spirito, pero neſluna coſa
ti fara tanto in odio , quanto'lpeccato ,
benche piccolo , perche e diuide Iddio
dall'anima tua . Secondo l'elerciterai io
una aſsidua diligenza, & amor di tutte, &
di ciaſcuna uirtu, ancora che le fieno me
rauiglioſe ,e molte:anzi ſe tu lapeſsi, che
Lutte legocciole del mare foſſero uirtu ,
hareſt, a durar fatica,per ottenerle curte
pes
DEL TAVLER O. 550
per il ſommo honor di Dio. Imperoche
el cgli è neceſſario , che tu orni tutto'l cor
ez
po tuo di uirtu , & lo crocifigga ad eſem
llo pio del corpo di Gielu Chriſto, confor
Erai mandolo ſempre, & piu che tu puoi, a
mé CHRIST O crocifilio, el quale ſempre
Itij. ville crocififlo & uolle partirli di queſto
ſecolo crocifillo ,& quetto per l'infinito a
mor ſuo uerfo di noi,el qual sépre era in
recipe lui tutto ruouo,a guiſa dell'amordinuo
uo ſporo , & pò l'amor noftro uerſo di lui
debbe sépre eller freſco a guiſa di fedele
Spoſa uerſo uno amátiſsimo ſpoſo, & con
queſto amor debbiamo ſucciare , & tira
rein noi del ſuo corpo queſte cinque no
, &CO biliſsime virtu có le loro figliuole,equel
forte le itāparle gagliardamente nell'anima,
cuno, & corpo nfo, che a guiſa di chiare ſtelle
unche sépre rifplédino in noi. Porterai ne tuoi
see'ne piedi‫ܐ‬la prima uirtu ,7 cioè la uera humil
110 po tà,e pregherai il Signore Gieſu per le pia
&che
fucos
ghedelli ſuoi lantiſsimi piedi , & per la
lua infinita humiltà,quale ſempre mo
Da cola ftro ,maſsimamente nella preſa humani
ccato , tá fua , che ti conceda in tutte le coſec
Iddio ſer tanto humile ,quanto ricerca da tela
ieraj is ſua grätiksima uolontà , & queſta virtu
tutte,& dellahumiltà all'hora harai acquiſtata , .

eno 2
e
quando ſempre tu piangerai, ti dorrai,&
Isi, ch ti contriſterai, che ti fia conferito qual
1 uirtu , che benefitio,ò qualche honore, del qua
le lutte Ic
per
$ 52 MEDIT A TIONI
fe; ti siconoſcerai indegno,& ti rallegre.
rai(deſiderandolo ſempre ) d'ogni diſpre
gio ,ogni ingiuria, villania,pena,& dolo
ti,che tifieno fatti , de quali tu giudiche
r'ai eller degno . Queſta humilrà parto
fiſce tre figliuole,cioèl'vbbedieriza,la pa
tienza, la cuſtodia della lingua : Il vero
obbediente non ſolo obbediſce al fuo ſu
periore,& alle promeſſe, & defidcrij'ſuoi;
ma ancora a tuteele creature:Il vero'pa«
tiente ſopporta ogni cola volentieri per
amore 'et honore di pio , ancora che fies
no aſprequellecoſe, che iddio permette
che git auuenghino : impetoche e'confi
ạera quanto patientemente il Signore
Gitlu fopportaffe tutte le ſue croci per
la noſtra ſalute . L'humile alcuna volta
parla poco , (béche fia fauio, et dotto per
Cheil parlare non fa ottener tutte le cas
fe, et però è meglio viuer' benc,et con po
the parole dir quel che tu fai. Parla dno :
que poco il vero humile,e obediente,pa .
tiente,et cuſtodiſce la ſua lingua . La ſe
conda principal uirtu è la vera fapienza
la quale tu debbi eſercitare in tutti tuoi
penſieri, parole ;etopere, la qualetanto
fortemente; et con tāta ragione ti gouer.
nerà,che non tr fara lecitopenſare, parla
re , o fare (ancora che piccola cola come
farebbe muouere pure vn dito del tuo
corpo , ſe non con verá ragione, et uola

DEL TAVLER O. 55.
tá di Iddio . Queſta virtu della fapienza
porterai nel tuo capo , et imprimerai il
tuo capo nel trafitto capo di Gieſu Chri
fto, pregandolo per lo dolore del ſuo fan
tiſs.capo , che voglia ornare il tuo della
fua diuina fapienza, quanto parraa lui,et
faprà eſſertincceffario plo luo ſommo
honore,et p la ſalute tua, er del proſsimo
tuo.Impero che queſta fapiéza è grandes
měte neceſſaria ad ogni vita ſpiritale , et
che có ordine, etcõ ragione ſi dee comin
ciare,et compire.Tre figliuole genera la
ſapienza,cioè il timoredel Signore, la di.
ſcrecione, etla ſimplicità; il fauio non of
fende mai Iddio i perche chi pecca none
ſauio et douunque habita la vera fapien
za,quiui ancora ſi troua il timore del si,
gnore, e di queſto timore èneceſſario ,
che ſempre ne ſiamo ornati, et ſia filiale,
et non leruile. Da queſto ſeguita (poota .
neamente la diſcretione, la quale ſi sfor .
za d'ofleruare il mezzo della virtu , et tc
nere ilmodo et la miſura in tutte le co .
le : accioche non s'offenda Iddio • col
far poco , o col far troppo piu di quello
che è giuſto . La fanta ſemplicità è schi
fare ogni doppiezza, moltiplıcıçà, er cu
rioſita , et accoſtarſi al lolo sõmo bene,et
şiceuere tutti e beni , et mali immediata
méte da dio,et no dalle creature, et rife
rirha tutti in dio ,et olleruare Lapienteme
te
154 MEDITATIONI
te in tutte le coſe la uolontà, & ordinatio
ni di Dio,& obedire a Dio ,e a tutte le crea
ture peramor di Dio , e con animo a pio
confecrato ſemplicemente, & perfetta
mente far tutte le coſe con ſuauità , non
con impeto ,percheIddio opera ogni co
fa in noi,fe noi gli diamo luogo, & fenza
la ſimplicità la ſapienza farebbe troppo
curioſa , & ſuperba, ma doue è il uero ti
more , la prudentediſcretione, & la pu
ra ſemplicità difficilmente ui puo pene
trar'errore, o peccato alcuno . La terza
pincipale virtu è la uera charità di Dio.
Queſta virtu porterai nel tuo cuore ,
cõliderãdo il trafitto cuore di Gieſu chri
fto , inprimerai el cuor tuo in quello , &
lo pregherai per l'amor del ſuo cuore di
uino ,&per l'humano cuor ſuo trafitto fi
degoi donarti ilſuo perfetto amore. La
charità di Dio partoriſce queſte tre figli
uole la fede,la ſperanza, & la perſeueran
za in tutte le uirtu ; ma tutto'l difetto no
ftro di non perfeuerare nalce , che la cha
rità noftra non è tanco grande,che la pof
ſa partorire la perfeueraza:perche,chi cô
uera charità comincia unacoſa (benche
difficile, & merauiglioſa )no reſtera mai,
fino a tanto che e'nonl'otticae:perche
la charita genera la fede,có la quale noi
poſsiamo operar core grandi fi come an
cora per la ſperanza ferma in Dio , con
la
DEL TAVLERO , 525
la quale noi habitiamo confidentemen .
te nell'aiuto del Signore, & non nelleno
ſtre forze. La quarta virtu principalee
la giuſtitia;la quale tu porterai nella cua
mano deftra, & confidererai la deitra di
Giefu Chrifto, come ella fu per la giuſti.
tia con i chioui confitta alla Croce, pre
gandolo feruentemente per l'acerbifsi
ma pena , la quale ſoftenne nella piage
della ſua deftra mano, per amor della giu
ftitia , & per l'amor che lo coſtrinſe a lo
>

Itener queſta piaga,che ſi degni di darti


vna uera giuftitia in tutte quante l'ope
re tue:accio tu renda a Dio quelle coſe ,
che ſe li debbono , cioè ogni honore , &
gloria, & ringratiamento in tutti e tuoi
penfieri, parole , & opere , fimilmente al
tuo ſuperiore, & eguale , & allo inferiore
quelle coſe ,che liconuengono loro , &
al corpo tuo nel cibo,nel bere, nel ueſti
re, & nelle altre coſe neceffaric dia tanto ,
quanto gli conujene , ne piu,ne manco .
La giuſtitia partoriſce tre figliuole,la mi
fericordia,la verità,& la gratitudine. La
giuſtitia è una uirtu ammirabile , che da
a ciaſcuno quello chegli fi debbe,& par
toriſce la miſericordia . La uera miſeri.
cordia prima fi eftede all'anima del prof
fimo:verbi gratia,ſe un pouero ti doman
derà la limoſina ; la prima coſa debbi cer
care di conoſcere,feegli ha alcun vitio,
Y
ATION
336 MEDIT
-peccato mortale, & ſe tu puoi opportuna
mente , & {{peridi far frutto ,ſei tenuto
per il cibo dell'anima a darli la limofi .
na fpiritale,la quale fi debbe paſcere nel
primo luogo, quando tu vedi il manca
mento, & la careſtia ſua:perche ella è me
glio,che nonè il corpo.La giuſtitia par
toriſce ancor la verità,la quale in tutte le
coſe cerca Iddio,partoriſceancora la gra
titudine,perchee impoſsibile ,che il giu
Ito non ringratii Iddio , & tutti quelli
che gl'hanno moſtrata la via d'andare a
Dio , & che ſi ſono affaticati per la ſalute
dell'anima ſua.La quinta virtu è vna ve
ra; & diuinafortezza d'acquiſtar tutte le
virtu , & in sbarbare tutti i vitii.La vera
fortezza non cura niente;neteme il dia.
uolo ,ne gli huomini, nel mondo , ne la
propia carac, Ma procedendo confiden
temente , & paflando facilméte puo fpre
giar tutte le coſe per amor di Dio ,dal
quale egli ha riceuuto quella fortezza; &
quandoqualche tentatione hara aflilito
l'huomo;per la quale egli va quafi in ro
uipajall'hora ila fortezza diuina lo loco
corre & egli di pone auanti,dicendo. Che
vuoi cu fare vuoi tu offendere il tuo ld .
diodoue vai tu ?fermati nel luogo, & nel
modo che tu ſtai gia bene,perche e'non
t'interuéga peggio . Porterai queſta vir .
tu della vera fortezza nella tua manofie
niftra
DEL TAVLER O. 527
niftra , & cófiderando la finiftra mano di
Gieſu chrifto lo pregherai per lo dolore
della ſua piaga , & per la merauiglioſa
fortezza ſua, laqual e moſtrò in tutte le
-ſueopere , che ſi degni infonderin te la
vera fortezza , quanta ti è neceſſaria per
lo lommo honore,eſalute tua . La for
tezza genera queste tre figliuole, cioè la
caſtità, la ſobrietà & la pouertà . L'huo
mo forte mai s'accolta ., ne dimora in
alcun luogo , ma palla via gagliardamen
te le coſe delmondo,come ſe elleno non
fi apparteneſlero a lui , ne dubita di paſ
fareperacqua, & per fuoco , confidando
fi nell'aiuto diuino fino a táto che gl'ot
tiene quello che deſidera.L'huomo forte
facilment e fi cötéta d'ogni coſa,etiádio
d'un pezzo di pane,d'un veſtito séplice,
d'unamaſteritia vile , pche il péfiero ſuo
in ogni tépo èaccoſtarfi a Dio, & pero go
nera la caſtità,pche egliha i abominatio
ae ogni imõditia efola a Dio , partoriſce
aacora la ſobrietà,pche nó raccetta mai
cô ſua ſaputa alcuna ſuperfluità.Produce
ancora la pouertà,gchenon vuole poffe
dere coſa alcuna del modo, e certamente
che la pouertà voluntaria è vn mirabile,
& ottimomezzo a poſleder Iddio, & que
te virtu ,che noi habbiamo dette del Si
gnore noftro Gieſu Chriſto , debbiamo
tutto'l tempo della vita noftra domag .
Y
528 MEDITATIONI
dare a lui, & ftamparle nel noſtro corpo,
& nella ànima:conformandoci in queſte
virtu al Signore Dio noftro, crocififlo
per noi , quanto ci ſarà poſsibile, & fem
pre, & per tutto contemplando , & imi.
tando l'imagine della vita ſua crocifiſta
& morte fua in queste virtu ,che noi hab
biamo detto ,dal manco in quelle cin
que principali, & eſtenderci & crocifig
gerci nella ſua Croce di ſorte, che dou .
unq; ci voltiamo ò alla deſtra ò alla fini.
itra,veggaſempre vna delle virtu di Gie.
fu in quella parte , che tu guardi all'hora
del tuo corpo collocata per imitarla: Im
peroche il Signore Gieſu non vuol fare
partecipe neſſuno della ſuamorte , che
recuſerà per amor fuo crocifiggere la ſua
carneco vitij,& concupiſcenze, & che re
culerà di morire per lui, & certamente
ancora che il crocifiggere la noſtra vili
fima carne , & la morte non ſieno niente
>

in comparatione della Croce , & morte


del noſtro Iddio, fi degna nondimeno il
meſtiſsimo Signore per la ſua infinita
pietà hauere accette le noſtre piccolo
croci ; le quali perduo amore ſpontanea
meore pigliamo .pre permiſsione per
efler interamente tentati, & abbandona.
ti,o per eſterne ingiurie,angoſcie , & do
lori, che ci ſono dati, volentieri portia
mo ; percioche egli è parimente grato ,
che
DEL TAVLER O 529
che venghino le croci donde fi uoglino
ſopra dinoi , purche per ſuo amore noi
moria mo alla noſtra propia uolonta , &
cupidigia, & quefto tettimo eſercitio in
fieme col quartodecimo ſeguente, poi.
che tu l'hauerai vna uolta eleguito dili
gentemente,e guſtatolo bene, non lo la
fceraimai in tutto'l tépo della uita tua ,
anzi ne farai habito nell'animo tuo , por.
tandolo teco in ogni luogo, & tempo, &
vna uolta il giorno ti efterciterai in quel
lo diuotamente, & neltempo della ten
ratione, o aridità nó diſprezzeraipigliar
lo per tuo eccitamento del feruore :ac
cioche aqueſto modo tu meriti veſtirci
di Chrifto , trasformarti in lui , & per la
ſua humanità entrare nella diuinità fua;
accioche per l'auuenire tu ſtia in Dio , &
Dio imte.Guardadunque & fa ogni coſa
ſecondo l'eſempio , che ti è ſtato mo
Atro nel monte Caluario , dal monte de
monti,dalSanto de Santi , dal ſommo Sa
cerdote Chrifto Gieſu , imprimendo le
fue perfettifsime virću nel tuo huomo
efteriore , & l'infinita charità ſua nel cuo
interiore huomo,

Ilmedeſimo ſettimoeſercitio ridotto in forma


d'oratione da eſercitarlo con la men
ate,per ottenere le uirtu
di Gief .
530 MEDITATIONI

Apiedi di Giesu

O Chrifto io tiprego per le piaghe,&


dolor de cuoi fantilsimi piedi, & per l'a
more,che ti sforzò a ſoſtener p noi que
Itodolore, et y la tua profondiſsima hu .
miltà,laquale ſempre dimoſtrafti, & mar
fimamente nella da te preſa humanità,
dāmi nel coſpetto tuo vna intima fom
miſsione delmio cuore, con la quale 10
conoſcendo l'infinita dignità, & humil.
tà della Maeſtà tua,& dall'altro canto l'a
bilio della eſtrema baflezza mia , & il mio
cfter niente,& in ogni tempo ſotto tut .
te le creature col cuore , & con l'animo,
& ancora ogni uolta, che egli è eſpedien
te con l'opere , io profondiſsimamente
mi humili,m'habbia in odio,& a niente
mi reduca, & da tutti gl'huomini defide
ri d'eſler diſprezzato ,& conculcato a gui
fa di bruttiſsimo fango delle piazze, & >

ch'io mi dolga quádo io riceuo qualche


honore,o benefitio dalle creature, cerca.
do di fuggirlo.Fa che io proferiſca fem
pre parole humiliſsime, & ch'io conoſca
ſempre volentieri ſenza alcuna fcufa le
mie molte colpe , & diffidandomi della
mia virtu queſte parole ritenga fempre
infifle aclla mente mia;cio è. Niente los
no ,
DEL TAVLER O 531
no,niente ho,niente deſidero, fe nouno,
& con queſto mio viliſsimo niente pro
fondamente mi pongo, & mi ſommergo
nell'interoo giuſtiſsimamente. Conce
dimiancorache io imiti la tua ſempli.
ce obedienza , lottomettendo la mia fra
gile volonta , accio che io non duri mai
fatica in rinnegare la mia volontà pro
pia, in ſottomettere la carne allo ſpiri
to,& in offeruare , & adempiere inte
riormente il beneplacito tuo, & in obe
dire efternamente, quanto fará lecito,
non lolo a gli amici ſuperiori, maa tut
>

te le creature, tal che mai non faccia nul


la con amor propio , ma con perpetua
ſommeſsione di mente gittato in terra
a tuoi piedi niente di me, ne delle crea .
ture habbia alcuno defiderio ,ma fempre
defideri di conoſcere , & di mettere ad
effetto la tua faatiſsimauolontà , dicen
do ſempre nel deſiderio dell'anima mia.
Signore, che vuoi tu che io faccia ? Per
che io ho la mia uolontà ridotta a nien
te,hauendola totalmente rimeſſa nella
uolontà cua ,Dammi ancora gratia , che
io imiti la tua ſtupéda patiéza, & mālue
tudine,có laqual ogni pouertà,oltraggio
pena, & dolore p mano della tua paterna
puidéza có lieto animo, et allegro io le
riceuaet conoſcédomi dgno di maggio
ri mali,defideridi patire sépre coſe mag .
Y
532 MEDITATIONI
giori,& lungamére, le quali tutti Coppor
terò volentieri per il deſiderio di confor
marmi alla tua vita crocififla , & morte
tua, accioche in me non fia niente d'huo
mo , ma ſia la mia vita nafcofta teco in
Dio,& ad eſempio tuo dammı va'humi
le taciturnità,con la quale aſcoltando io
dentro diligentemente le tue parole , mi
aftenga di fuori da ogni parola otioſa ,
mendace, & nociua,cofi col parlare,come
con l'udire,& parli ſolamente con pochc
parole le coſe neceflarie, & vtili,& cerchi
piu d'inſegnare col buono eſlempio ,che
con le parole,

Alcapo di Gieſus
dolciſsimo Signore Gieſu Chriſto
io ti prego per l'acerbiſsimo dolo .
se del tuo piagato capo, & per l'infinito
amore,che ti coſtrinſe a ſopportarlo, che
- tu imprima il capo snio nel tuo capopū .
to di ſpine, & ornalo della tua diuina fa
pienza , quanto mè gioueuole perla glo
ria tua ,& la ſalute mia . Imperò queſta
virtu mi è grandemente neceflaria per
la ſpiritale vita . Ec per la medeſimala
pienza degnati di gouernarmi, & fuori,
& dentro di cal forte, che io non pēſi mai,
dica, faccia, o patiſca coſa ancor che pic
cola , la qualelaminate prima le circun
Panze
DELTAYLERO: 533
or ftanze fue, & confiderato il fine,allumina
ta da te la ragione con licentia interna,
ete io non conoſca che cofi è il beneplacito
JO tuo, & il mio intellctco illuſtrato checo
in vna chiara cognitione conoſca la bontà,
mi & volontà tua efternobiliſsima, & fantiſ.
jo fima, & per lo contrario me fteffo, & tut .
mi te le coſe mie effer viliſsime, & niente, &
a, inebria il mio affetto del guſto del tuo
me amore , & dolcezza e d'un deſiderio infa .
be tiabiled'honorarti, & difpregiar me fter
hi fo , & conuertiſci tutte le cofe terrene in
Be amaritudine mia,& fammicieco, fordo,
& mutolo a tutte le coſe che non ſono
te,comeſem'haueſsta partire in queſto
punto del preſente ſecolo . Dammivn
filiale timore dite, & vn perpetuo odio
to d'ogni peccato , ancora che minimo , &
LO vna ſtretta guardia del mio interiore , &
10 efteriore huomo; accioche ſempre con
he occhio volto dentro di me io penſi le pa .
1. role & opere mic, & innázi a ogni cola io
Cão jnuochi diuotamente il tuo diuino aiu.
lo to , & fubito cheio lo trouerò contrario
글 alla ragione in qualche coſa, ſubito fini.
er ſca,accioche io non perda la tua gratia, o
offenda gl'occhi della tua pietà .Fa che
in io chiaramente difcerna gli ſpiriti, con
la qual coſa tutti e lacci del Diauolo
& tutti e defiderij della natura , errori,&
ccceſsi pofla chiaramente conoſcere: et
YS
534 MEDITATIONI
( chifare, & confiderare prudentemente
tutto quello , che mi s'appartiene retta
mente diſcernerlo , & debitamente con
modo ordine, & tempo metterlo ad ef
fetto , & tra’l piu , e meno io ofleruiil
mezzo della uirtu . Dammi la ſanta fim
plicità de piccoli fanciullini, con la qua
le ipogliato da ogni doppiezza, & mol.
tiplicità, & ancora da ogni curioſo pen
fiero , e spogliato l'intelletto , & la uo
lontà del propio ſapere , & amore, & pen
fieri, & cure,&la memoria delleſue ima
gini, &ferrari, & richiuſidentro e pro
pii ſentimenti delle mie forze, laſciata
>

l'habitatione di me ſtello con ſemplice


penfiero , & defiderio mi accoſti a te ve .
TO ,& ſemplice Dio , & reuerentemente
cammini nella tua preſenza , ſollecito ,
& diligente di offeruare la unitá dello
Spirito nel legame della pace, & cofi di
>

ligentemente offerui tuttii penſieri, le pa


role , & l'operemic,& con lemplice obe
dienza ſotto dite , & di tuca gl'huomini
ſenza alcuna dubitatione in te , & per te
le merca ad effetto , e tutti e beni, & ma
>

li, che m'auuengono , gli riceua imme


diatamente dalla mano della tua proui.
deaza, & gli referiſca in te , & ſubito mi
tiri dentro nella confideratione del mio
effer niente , & prima rendendonegra
uica te ,dipoi considerando quello ,
DEL TA VLERO . 535
tu vuoi mediante quelli , che io faccia,
>

in che coſa e'mi feruino , o mi ammoni.


ſchino , cio è , o cheio ori , o che io ti
ringratii per gl'altri , o per me , per gli
beni riceuuti,o per li mali permeſsi ,o
colti uia , o percheio mi conſerui humi.
Je , & bumilemiti dia , o ueramente per
che io conoſca , & emendi la colpa ,in.
firmità,o negligenza mia, o uero perche
io faccia qualche altra coſa , imperoche
tunon permetti che gliaccaſchi jnuano,
& ſenza cagione cofa alcuna a neſluna
1.
creatura , & queſte coſe diligentemente
conſiderandole cauandone di ciaſcuna
qualche virtu , adempiendo in tutte fa
pientemente, & femplicemente la uolon
tà tua, repudierò ſempre,etin ogni lue
go la mia propia volontà , & fapicaza .

Alcuor di Gieſin

Dolciſsimo Signore Gieſa Chrifto,


O io ti prego per l'ardentiſsimo amo
Te del tuo cuor diuino , & per lo tuo cuo
re humano ,trafitto , & lue angoſcie ,
che tu imprima il mio cuore nel cuo
cuore trafitto , & riempito di perfetti
fima charità,che ſpega ognipriuato amo
re uerſo di me , & di tutte le creature &
co faette del tuo amor infocato in modo
536 MEDITATIONI
jo feriſca , & accenda , cheio con tutto'l
cuore,con tutta l'anima, con tutta la mć
te, & con tutte le forze mie ami te dolciſ
fimo Signore Dio mio puramente per la
bontà tua : ſenza alcuna confideratione
di premio , & laſci,operi, & patiſca coſe
grandi , per tuo amore, & perſeueri fino
alla fine , & ſoſpiri grandemente a te
con defiderij ipfiniti, & ardenti,& oratio
ni deuotifs . per ottenere di rinnegare
me ftello , & vnirmi amoroſamente con
eſlo teco, & gridi,e picchi, & fempre péti
' a te, dite parli,te defideri,di te habbia fa
me,& fete, cerchi te,& troui'te fino a tan .
to; che in te tutto transformato, diuenga
uno Spirito con eſto teco, ſtandoperpe .
* fuamente in te , & tu in me, Concedimi
ancora con la medeſima charità l'amare
in te , & p tuo amore ogni huomo,fi cõe
>

jo fo meitello ,dāmi una fede viua, & che


opi coſe grádi, & marauiglioſe p l'honor
tuo , & una dritta intétionc illuſtrata dal
lume della fede, la quale in tutte le cole,
che io hoa fare, o ſopportare, dirizzi l'oc
chio séplice dellamétcmia alla gloria,&
al beneplacito tuo, & diſtrugga, & allóta
ni tutto l'acquiſto della natura fopra le
fteſfa pofata. Dāmi una ferma ſperíza in
te , & confidenza co la quale l'anima mia
inalzata ſopra tutte le coſe caducbca, 1

fando in te tanto puramente cſequiſca


tutti
DEL TAVLERO 537
tutti e moti ſuoi ſenza alcuna ſollecitu .
dine, ò attratione d'imagini , che mai
impediſca,ó perda l'amoroſo influſſo ver
ſo di te,main tutte le coſe auuerſe , & in
tutti e pericoli piena di fiducia aſpetti
patientemente la prouidenza tua & fpe
ri humilmente che fieno udite le ſuc ora
tioni per l'infinita bontà tua, & fenza da
bitatione alcuna habiti nell'aiuto , & pro
tetionetua.Dammi vna ſtabile perſeue.
.

ranza,che naſca da vn fortiſsimo amore,


col quale continuamente ſtudiandomi
di far frutto, riſguardi (pello pello fpece
chio della tua fantiſsima vita, sdimenti
candoni le coſe paſlate, camminj a quel
le che hanno a venire , frequentemente
diſcorrendole , & tal'hora da te partito
mi, ritornia te con nuouo feruore & pal
ſando per l'acqua, & per il fuoco perfeue
ri fino alla morte.

Alla deſtra di Gieſu .


Dolciſsimo SignoreGieſu Chriſto,
O io ti prego per l'acerbiſsimodolo .
re, che tu loíteneſti nella piaga della tua
mano destra, & per l'infinito amore , che
ti coſtrioſe a forener queſto dolore ;per
amor della giuſtitia , per la noſtra redeg .
tione dammi vna perfetta giuſtitia con
la quale io dia ogni honore, gloria ,
rendimenti
MEDI TATIONI
38
endimenti di gratie a te dio mio,& obe
diſca in tutti e'mieipenfieri , parole , &
opere , & cofi renda aa miei ſuperiori , a
miei eguali , & inferiori, all'animaanco
>

ra , & al corpo tutto quello , che a ciaſcu .


no di loro fi conviene, tutto quello, che
io ſono obligato a fare per lo debito del
lo ſtato mio al tempo conueneuole, o
gni cofa faccia deuotiſsimamente, &fug
ga le cofeprohibite, & per e tutti pecca.
ti,& negligenze mie affliggendomi ogni
giorno con la penitenza , & con lacrime
2

d'amore in queſto ſecolo per lo merito


della tua paſsione mi purghi, & cofi cam
mini degnamente in quella uocatione ,
nella quale io fono chiamato, come &
conuiene ad vna creatura ragioneuole .
Dammiancora gratia , che io imiti la
grandiſsima miſericordia, compaſsione,
benignità , & liberalità tua uerſo di cut
tigl'huomini, ancora auuerfarij miei:
accioche mai jo m'adiri, o dica uillania
a perſona, neſſuno habbia in odio , di.
fpregi, contrifti,> & offenda >, ma ami , &
>

honori in te ognuno ſenza alcuna accet


tatione diperſone con fraterno afferto ,
& a tutti fedelmentc ferua, & faccia tene,
& maſsimamente agl'affitti,tentati,e ni
mici, ſoccorrendoli, & con l'oracione , &
con l'aiuto ſecondo le forze mie,& innan
zi ad ogni coſa habbia fete della ſalute
delle
DEL TAVLERO 539
delle anime,& la cerchi , doledomiinti
maméte de loromali,facédoncoratione,
& per loro proſperità ti ringratij, fi cóc
io deſidero foffe fatto per me ſteſſo.Dam
mi ancora che io imiti la tua verità, & il
tuo gran zelo contro a uitij miei, &delli
altri,el quale per l'honor tuo, & la ſalute
dell'anime mi disfaccia tutto , & faccia
che la uita mia , & l'opere contentino al
cuore,& alle parole , & mi conformi per
tutto con le uirtu della fantilsima vita .
Dammi ancora una intima gratitudine,
con laqual'io humilméte riconoſca cut
ti e beneficii riceuuti da te , & dalle crea ,
curegli ponderidegnamente,& con ſom
ma deuotione, lodādoti ,eringratiádoti,
alla bontà(dalla quale e ſono uſciti) ſen
za torne nulla puramente, &eſtrettamé
te gli attribuilca, & moftri da quellaha
uergli riceuuti , &me fteffo ( comeinde
gno di tutti ,> & come perfona , che gl'ufi
male) getti nel profondo del mio effer
njére,no cercando mai in alcuno tuo do .
no,ne di delettarmi , neripoſarmipúto,
Alafiniftra di Giefie
Dolciſsimo Signore Gieſa Xpo lo
ti bgo p la dolore, che tu ſofteneſti
aella tua liniſtra mano ,& pla miraítibilc
fortezza cua,la quale tu moitraſti in tutte
ic
1
I
$ 40 MEDITATION
le tueopere, che tu infonda in me canta
fortezza, quáta mi è neceffaria per la tua
gloria, & per la tua ſalute,con laquale so
poſſa ſignoreggiare allo animo mio,& al
le forze, & fentimenti miei di forte, che
non temendo,negli huomini , ne diauo.
li,nelmondo,ne la propia carne , confide
temente paſsi , & diſprezzi tutte le coſe,
6

come nonappartenenti a me per amor


tuo el quale m'hai dato tal fortezza . Ne
maimiaccoſti in alcun luogo, ne maifi
niſca di fuggirle fino atanto, cheio non
ottenga quello che io defidero , cioè che
io diuenti vno ſpirito teco,e cofi-ftia. Di
migraria , ch'io imiti la tua amabile ca.
ftita del corpo , & la purità del cuore, con
la quale deteftando grandemente ogni
ſozzura , cuftodiſca continuamente tutti
i miei picnfieri , & e’miei Sentimenti da
ogni peccato, & dalleoccafioni del pecca
re, & da ogni impurità , & amore delle
creature ; & dalle occurenti immonditie
ſenza alcuno indugio col conuertirmi a
te lubito co tutto'l cuore, ogni volta che
le accaſcono, & con la volontà intera lem
pre ricorra a te,& a queſto modo m'acco
fti fempre a te ſenza alcunointelletto , o
aftetto propio . Dammi che io imitila
tua fantiſsima fobrietá, con la quale io
raffreni; & ammorzi tutte le forze , & af.
fecti della anima, & ſentimenti del mio
corpo
DEL TAVLERO . 541
corpo da ogni diſordinata dilettatione,
& fuperduita , & ſolamentevſurpi mode
ratamente le coſe neceflarie ſenza delide
rij propij, congrātimore di te, & ſenza af
fetto propio ftando ferme gagliardamé
te le ſuperiori potenze dell'anima nella
amorola vnione tua a te folpirando ſem
pre . Dammi ancora gratia , cheio initi
la tua uolontaria pouertà ( la quale con
una mirabile breuità conduce l'huomo
in Dio ) & concedimi mediante quella,
che da ogni amore, da ogni accoſtamen
to , & dilecto intrinſecaměte ne doni tuoi
fpiritali, & da ogni affetto, eſtrinfecamé.
ite delle coſe temporalidi forte diueari,
& preleueri ignudo, & ſciolto , & pauero
di ſpirito cheancora ufi con dolore, & fa
tidio le coſe neceſſarie , nemai defideri
di pofleder coſa alcuna , manudo dentro
le tue,oude braccia crocififlo mi ripo
fi., niente riſerbandomi, ſe non l'inten
tione di piacere a te , & di darti luogo
in me q, uanto piu perfettamente per
meli poſla,

Ejercitio pitamo delconformarſi, e trasformarfi


piu apienonel Crocifiſſo.

Ttauo ti eſerciteraiin una piena, &


O
fions
542 MEDITATIONI
fione di Chrifto imprimendo profonda
mente la uita, paſsione, & morte fua nel
la tua anima & carne , accio che ſempre ,
>

non altramenteche una lucerna,poſsino


in te silucere , & di quelle ſempre penfi,
parli; perche' Chrifto Gielu con le mc
defime ci riſcatto; quando el diauolo ci
pofledeua come ſerui; accioche hora noi
fiamo del Padre fuo, el quale ci ha com
pri per mezzo del ſuo vnigenito figliuo
lo,pagando mediante lui c noftri debiti,
de quali noi gli erauamo obbligati, &
per amor di queſto grandiſsimobenefi
lio, gli reſtiamo debitori in perpetuo
talmente, che, ſe noi uogliamopagarli
queſto debito gratamente , & piamen
te, è neceflario, che noi imprimiamo
la uita, la paſsions, & morte ſua,piglia
mo , & imitiamo nelle potenze dell'a .
nima noftra , & ne ſentimenti del core
po , & acilla carne , diuentando una cofa
medefima con la uita , & pafsion fua, &
cofi in qualche modo gli rendiamo il
debito, ch*cgli pagöp noi, & accioche su
poffa perfettamente adempiere queſto ,
è necellario che tu diſorte conformitut
ti e tuoi pepfieri , parole,opere, er i tuoi
coſtumia penſieri , parole, opere , & co
stumi di Gieſu Chriſto, che douunquc
tu ſarai veduto , udito , è tocco , nien
te fi trou in te , fe non quello che fu in
Chriſto
DEL TAVLER O. 543
Chrifto Gieſu , & all'hora fi uedera in
te,che tu ſei uero Chriſtiano. Appreſſo ,
perche noi gli ſiamo fimili nella natura
humana , fa di meſtiero che a eſempio
ſuo noi crocifigghiamo la natura noftra:
poiche ella ſpontaneamente haueua elet
to il peccato , fi come ci eflorta il medefi
monello Euangelio,dicédo . Rionega te
.

ſteffo, & piglia la tua Croce, & ſeguitami,


imperoche per queſto e'comanda , che
poi crocifigghiamo il corpo , la natura ,
et la noſtra ſenſualità con le uerc uirtu .
Conformeremo ancora le anime noſtre
alla meftiſsima anima di Chrifto ,dolen
doci ſempre del dishonore di Dio , della
perditione delle anime,et de peccati no.
Itri ,et di tutti gl'huomini ; perche quan
to noi manchiamo in queſte coſe,tanto
diuen tiamo debitori di Dio,et certo che
un fedele amatore di Gieſu fi debbe im
mergere, et imprimere tanto pfondamê
to tutto pella vita,et paſsió ſua,che e'la sé
fa sépre piu preséte,et inſeparabile, che
nõ èla ſua propia Croce, et affitioni:an
zi ſein qualche ſuo particolar mébro for
ſe affitto , tormétato douerebbe sérire
piu la paſsion di Xpo, che ildolor presé
te di qllo mébro.Per la qual coſa no reſte
rà mai di pregare il Signore Gieſu , che
, t conſecrato Spi
per lo luo ardēte, alto e
>

rito, et pla meſta,et forte, et ammorzata


anima,
544 MEDITATIONI
anima , per lo ſuo afflitto , affaticato , &
>

torinentato corpo fi degni conformarlo


perfettiſsimamente alla ſua fantiſsima
crocifiſa humaniti , al manco in ogni
tempo con qualche dolore corporale co
tinuo ammonirlo , accioche mai fi sdi
mentichi della ſua paſsione , & fi dile
erri d'operare, & ripoſarſi in lui fenza
alcuno impedimento. Debbiamo adun
que efercitar la beatiſsima paſsione del
Signore'Gieſu . Primieramente con
imitarh , fecondariamente col compa .
tire , nel terzo luogo col marauigliar.
ci, nel quarto col rallegrarci, apprefio
col rifoluere,vltimamente col ripoſarci.
confiderianla dunque prima perimitar
Ja ,perche ella è fomma,& per fettiſsima
imitatione del chriftiano : fcioche que
ita è una ſomma , & ſantiſs.religione , &
una perfetiɔne religiofà . Quefta e la re
gola,& eſlenipio della perfetione d'ogni
uita,& virtu l'imitar chriſto nella paſsió
ne,& morte lua;ſia dunque la regola del
la nostra uita la paſsione del Saluatore ,
nella quale tanto piu ci conſoliamo,quá
to piu ci conformiamo perfettamente
con chrifto , & tanto piu ci conſoliamo,
quanto piu ci fepariamo da queſta rego
là, & cflempio; ſempre dunque(quanto fi
puo per poi) defideriamo eller cöculcati
da ognuno, ſcacciati, ſcherniti ,ſtratiari
affitti ,
DEL: TAVLER O. 545
&
afflitti, Aagellati, enelli oflequij diuini
eller da tutti rimprouerati,fiamo ignudi
rlo
mia
col ignudo , & deſideriamo nó hauer nie
>

te , anzi l'hauer qualcoſa ci ſia grandiſsi.


gni ma pena , & gran dolore ,et
> il non hauer
có niente una perfetta allegrezza . Habbia
sdi
dil.
mo in odio ilguſtar le cote dolci,etdiler
coza
teuoli,et piu contentianci di ricrearçi có
co ſe uili,er amare, defiderando che i cibi
Sun. piu preſto ci arrechino il ſapore di ficle,
edel
che di mele : perche Chrifto Gieſu per
cod
amor noftro fu abbeuerato di fiele, etd'a
mipa. ceto,e per dire in breue conſideriamo in
Eliar che modo egli fi portò nella ſua paſsio
rello ne , et conformiamocia lui nel noſtro
farci.
modello, ſecondo la nostra piccola capa
mitar cità,quanto per noi ſi puo, oferuando no
ſsinia di meno in ogni coſa la diſcreta modera -
e que tione : accioche noi non trapaſsiamola
me ,& miſura della infirmità noftra.Secondaria
clare
mente eſlercitianci a patire inſiememen
'ogai te col Signore nostro innocentiſsimo ,
paſsió
a dela
conſiderado e ſuoi Aagelli cherniet ul
lanie,et rumiņādo nel noſtro cuore, quá
store, ta foſſe nella ſua paſsionela ba ſlezza, et
0,qntueá il diſpregio verſo dilui, quanto fofle il
me
dolore,quáta afflitione nel corpo , et nel
zamo, củore diGielu , cofi per conto della pro
a rego pia paſsione, come ancora per la compaſ
antoti konc per li peccati noftri.Confideriamo
culcati diquanta amaritudine fofle all'hora ri
ratiti piena
ffitti,
IONI
540 MEDITAT
piena la dolcezza degl'Angioli,& quáto
all'hora lo aggrauaua non ſolamente la
pena,che e' lentiua,et la noſtra ingratitu
dine,ma ancora l'afflitione della ſua Ma
dreche era lì preſente,la quale cgli tene
ramente amaua,et uedeua che ella,quaſi
mancaua per la copaſsione del dolore.
Quiui era crocifiſlo il figliuolo inſieme
con la madre:perche per lo grádiſsimo,
et ardentiſsimo amore,con 1cambieuole
compaſsione ui era grande aftlitione d'a
mendue,et queſto maſsimamente conſi
derando checiaſcuno diloro patiua per
l'altro,fapeua la Madre che il figliuolo
patiua per lei,fi come per riſcattare tutti
glaltri.Sapeua il Figliuolo che'l ſuo col
tello era p trapaſſare l'aſa della madre.La
onde la paſsion del figliuolo era la par
fion della Madre. Horlu dunq; Chriftia
no uolgi,et riuolgi queſte coſe nel tuo
cuore,et empilo di oltraggi, et pene del
tuo, confiderádolo per
ipoſo tuo,
Signore,etIpoſo
amor tuo patir tante pencinnoccntemć
te:percio che ſe tu larai per amor gran .
de vnito a lui,all'horapatirai grandeme
te ſeco . Ma ſe tu non ſenti il dolore del
tuo capo , come ſei tu ſeco vna coſa me
deíima ? certamente che coli come ſi deb
be patire piu per lo dolore del capo ,che
degl'altri membri,cofi debbipatire piu
ſeco, checon alcuno altro criandio cao.
riſsimo
DEL TAVLER O. 547
riſsimo parente,figliuolo ,o amico, anzi
piu che teco ftello, ancora che tu patiſsi
tutte le coſe ſopradette.Inebrianci hora
adunque cariisimi continuamente col
fiele,aſſenzo,et mirra , et ſentiamo ſolo
le lue ferite, et ci trapaſsino l'intimo del
cuore le ſue uillanie,e ſuoi Aagelli, et le
ſue piaghe. Ne in noi rimanga coſa alcu
na, chenon ſia piena di compaſsione, et 1

di dolore, et intimamente ci affigga. Ter


zo conſideriamo la paſsione delSignore
per marauigliarci, confiderando chi è co
lui, che paciſce, quante coſe patilce , et
per chi e'patilce:Certamente che quello
che pariſce è il figliuolo di Dio lomma.
mente potente , Lauio , & buono : di for
te , che quanto tugli attribuiſci di bon
tà, & nobiltà,, fia niente riſpetto alla ſua
grandezza;perche tutte le coſe che tu gli
attribuiſci , ancora che buone , & gran
di,fieno come una fauilla,anzi piu preito
vna uanità in comparatione fua . Et
quante ſono le coſe , ch'e'patilce ?Certa
mente pellegrinaggio, fuga, fame, fete,
freddo , & caldo, tétatione, horrori,plecu
tioni,ofleruationi,fputi.obbrobrii,lega
mi,flagelli,ſcherni,dolori,piaghe, ferice,
& morte; im pochela Gloria e diſputi ri
piena,la Giuſtitia ècodénata, il Giudice
ègiudicato,l'Oftelo è reputato colpeuol
l'lanocente è infamato , Iddio è beſtem
miato
TAT
548 MEDI
miato, chriſto è conculcato , la Vita è ve 11

ciſa , il Sole è oſcurato , la Luna è diuenu


ta nera, le Stelle ſon difperſe,et tutte que
fte coſe ſopporta patientemente , come
vn'agnello , elquale con un cenno ſolo
>

potrebbe affogare tutte le creature nel


profondo dell'inferno . Ma per chi pati.
Ice tante coſe ? Per li uiliſsimi ſerui , per
3

gli fceleratiſsimi nimici, anziper gl'huo


mini diabolici figliuoli del diauolo per
imitatione,per i diſprezzatori della Ma
eſtà diuina,et per gl'ingrati alla diuina
bontà; marauigliati dunque che un tale,
et tap to tali , et tante coſe habbia patito
>
per gli viliſsimi, et abiettiſsimi. Final.
méte da chiha egli patitorda fuoi eletti,
& cari,a quali egli haueua dimoftro ogni
benignità , da uiliſsimi l'Ottimo, dalli
ſtolti ilSapientiſsimo, perche egli era il
Verbo,et la Sapienza diDio , da gl'impii
il Pieroſiſsimo,dalla feccia ſporchiſsima
lo Splendore eterno . In tutte queſte coſe
eleuiamocicon una grata mente in gran
de merauiglia uerſo la bontà, benignitá,
et liberalità diuina. Quarto imprimia
mo in noi la paſsione del Signore per al
legrarci , perche ci dobbiamo in quella
rallegrarecon grande rendimento di gra
tie della redentione humana ,della reſtau
ratione angelica ,) et della clemenza diui
na ,della redeationehumana certamcare
ct
DEL TAVLERO , 359
VC ci douiamo rallegrare grandemente, che
nu la fia adempiuta per la paſsione , & mor.
que te di Chriito . Chi è quello adunque
me che non ſi rallegrigrandemente vedédofi
olo per queſta beatifsima paſsione liberato
nel dalla morte eterna, dalla:bruttura della
ati. colpa,dalla podeſtàdiabolica? Et chi ſmi
per ſuratamente non ſi rallegrerá vedendo
huo l'altiſsimo Dio amarlo tanto , che ſi ſia
per ſottomeſſo a tanta uiltà; & foggetione, &
Ma. affitione per ricomprarlo ? Non che ſi
uina debba rallegrare della abbietione, & paſ
tale, fone del Signore, ma fi bene dello effet.
alito to , & dell'hauer dimoſtro tanto amore .
inal. chi è quel Principe nel regno , o imperio
detti, d'alcun'Imperatore, o Re che vedendofi
ogni amare tanto dal ſuo Signore che ſiaappa
dalli recchiatomorir per lui, che non fi rallet
era il grafle,& facefle feita grandemente :Quan
umpi to maggiormente noi uiliſs.huomini, &
isima ſciagurati peccatori, ſerui cattiui ci deba
ecole biamo rallegrare,& far fefta , uedendo il
gran Rede Rejil Signore de Signori, e il crea
olla, tor noftro Gieſu amarci di li grāde amo
timila re,che ha ſacrificato ſe fteſto peranior no
a ftro in una morte tanto bructa , & tanto.
der
uella vile: Rallegriamoci dunquecon grādeal
digra
legrezza, perche ſenza comparatione al
reltan cuna egli ama piu ciaſcuno di noi,che no
a diui fa ciaſcuno fe fteflo. Rallegriamoci anco
Deor
e ra,cheper la paſsione di chrifto ſia reſtau
al Z
‫مر‬ MEDITATIONI
rata la rouina angelica , grande allegrez
za debbe effer in noi, quando noi vedia
mo per la morte di chrifto eller reſtaura
to finobile collegio per fare uno ouile, &
un paftore, & uno in uno ;in queſto a
de bbe rallegrare tutta la corte celeſtiale,
& la militante Chieſa.O amabile,& vera
mente venerabile paſsione del Saluato
re,la quale in queſto modo congiungele
cofe diſgiunte,le ſeparatemette infieme,
& fermiſsimamente le voiſce, & le ftrin
ge col legamedifun perfettiſsimo amore
& d'una fempiterna allegrezza. Ma ſom
mamente cidebbiamo rallegrareveden
do nelle ſopradette coſe una grande , &
merauigliola clemenza di Dio, & del Si
goorenoftro Gieſu Chrifto,& queſta pen
lo che fia la ſomma gloria delli huomi
ni, & delli Angioli contemplare perfet
tamente la clemenza , & beneuolenza di
Dio, & la grandezza della bontà ſua.Que
fta debbe eſſereancora d'interna lecitia
nellemidolle dell'animaa ciaſcuno , che
la contempla :imperoche doue piu appa
siſcelo ſpandimento della bontà diuina,
& della benigniſsinia clemenza del dol.
ciſsimo, & amantiſsimo padre, & Signo
re noftro Giclu Chrifto,che nella ſua par
lione? Doue c'uolle ſopportare tali, & tan
te brutte, & graui core per liberare el luo
nimico , & glorificarlo, & redimer qua.
fi •
DEL TAVLER Ó . Sós
"ez fi che una certa vanità degna della mor
te eterna.In queſta allegrezzaentri l'huo
ura mo, & fi recrei con la magnificenza della
-C, & bontà diuina.Vadia l'huomo al cuore al
col to, & nel ſuo cuore ſia eſaltata l'eccellen
nale tiſsima , & inenarrabile cleméza di Chri
vera fto, che ha patito . Quinto conſideriamo
ato . ancora la beatifs, paſsione di chrifto per
gele riſoluere e nostri cuori, & transformar.
cmc, ci perfettamente in lui;il che fi ta quan :
crio de l'huomo non ſolamente l'imita, per
Богс lui fi duole,fi marauiglia ,fi rallegra;ma e
fom tiandio quando tutto l'huomo li conuer
eden te nello itello Signore noftro Gieſu chri
e, & to crocifiſlo, cõe ſempre ,& in ogni luos
el Si go gli fia innánzi crocifiſto, anzi all'hora
-pen ucramente firiſoluein lui,quando víceo
omi do di fe teflo , & paflando lopra tutte le
rfece coſe, anzi ritiratoſi ſopra ſe ſteſſo da tute
za di te le coſe,ficonuerte tutto nel ſuo Signo
Que rfa, che ha patito, che non uede, e non sé
te dentro di ſe ſtello ſe non Chrifto cro
che cifiſlo,ſtratiato, ingiuriato , flagellaco,&
ppa. chehapatito ogni cola per noftro amo
wind, re.Seito conſideriamo la medeſima bea .!
dol tiſsima paſsion del Signore noftro per ri
Igno polo d'una interna dolcezza , il che fi fa,
a pal quando l'huomo coli reſoluto come io
tan
ho detto con afletato cuore no refta mai
fuo di ruminare la medeſima paſsione, &
quae entrando, ſecondo ilſuo potere in quel
fi' Z 2
562 MED IT AT IONI
lo infinito teſoro della paſsione, fi ftrug.
ge humilmente, & deuoramétecă amor
deuoto & feruente deuotione , & con ar.
9

dente amore fi parte da ſe iteffo ,& fi ripo


ſa in Chrifto crocififlo . Ma quanto piu
s'accofta alai, & gli's'appoggia,tanto piu
con amore deudtiſsimo manca in fe fteſ
fo,& fi ftrugge;& quanto ſi parte da le per
amore, & deuotione,táto piu al ſuoama
to morto perlui fi accoſta,s'uniſce , & in
lui fi sipofa ,& cofi fcambieuolmentefi
vanno l'un l'altro accreſcendo lo accofta
mento dello amore , & la deuotione fino
aztánto che la ſpofa,cioè l'anima tutta fia 1

inghiottita da quello ardeariſsimo cam


minod'amore,& paſsione dello amantiſ
fimo (poſo,nellecui bracciaaddormenta
táſi felicemente firipofa Medita dunque
la paſsione del Signore con imitarla per
purgationé, &amoredellamente,paciſci
fcco per amarlo,& unirgliti. Marauiglia
ti peralzare el cuore:Rallegrati per dila
tare il cuore . Riſoluisi per confermarti
perfettamente. Ripofati per conſeruare
la deuotione Amen ...
ITT Grison 91005
Nono cſercitio per levar via tutti gl'impes.ua
Ustiko dimenti o lecofe fuperflue CD
Ono çircuncidi feueramente l'ani
N.ma tuadaogni penfiero , amore, & >

ricorda. "
DEL TAVLERO 563
ricordatione delle creature,eccettuando .
or ne ſolamente quelle , delle quali tu non
ar
potrai mancare per teruirrene per amor
1po di Dio,& in Dio , & cuſtodiſci per ogon té
pie po e tuoi ſentimentiſtrettaméte da ogni
piu luperfluita,vanità & otio, & cóſerua sépre.
Itel il corpo tuo in ſemplicità, fobrietà & ,po
per uerta , & perfettamente leua uia vňa vol
mae ta tutte quelle coſe, che ti poſlon mai ef
di in ſere in alcuno modo inezzo fra Dio , &
atefi l'anima tua , etiandió per uå minimo fpa
cofta tio di tempo , & accioche tu poffa adein
fino pire queſto fruttuoſamente, confidera có
ta fic diligenza tutti e mezzi vifibilis, & inuilt
cam bili, le creature fenfibili , & infenfibili
Entil che l'hanno partoriti mezzi , & impedi
cata menti, & ancorate ne poflono partorire,
nque & all'hora partiti interaméte da quelle ,
aper & in uncerto modo cagliati uia , & con
aciſci uerciſciti perfectamente alSignore Dio .
glio Conſidererai ancora molto bene fetuti
dila. troui in taleftato , & luogonel quale tu
marti pofla diuentarrperfetto , & fe per ancora
Tuare tu non l'harai eletco t'è neceſſario di eleg
gerlo , Debbiancora leuar uia ,& rinun
ciare tutte le coſe efterne delle quali tu ti
ſerui fuor della uera , & giuſta neceſsità,
della quale fola per amor della pouertà
di Giclu Chritto di contenterai , cio è di
d'ani due toniche per poterti'mütäre , & cofi
ore, & delle altre cofe fimili a queſtefaraiel nie
orda Z 3
MEDITATIONI
564
deſimo, di pochi libri, d'una fobria re
fecione una volta, ò due il giorno ſe
condo la qualità de tempi , eleggendo
fempre le coſepiu uili, acciochefempre DIE

riluca in te in ogni coſa una humile fem


plicità . Imperoche l'efteriore poucrrà
deſiderata opera mirabilmente coluero
profitto , & pace del cuore quando bene
tu manchi volentieri delle coſe necefla
rie, & di quelle coſtretto da neceſsità ſer:
gendoti con tcdio , & con hauerne leua.
a l'affetione in gran ſemplicità .Gioua
no allai oltre a queſte coſe l'allontanar
da ſeogni affettato diletto , il botasli ſe ti
parrà apropofito , il fuggir tutte le creatu
re, accoſtarfi fortemente a Dio , una ſeni
plice obbedienza alla uoce di Dio , & del
tuo luperiore, una diligente cuſtodiadel
quore,della bocca , & delle tue opere ,
molte altre coſe di quettaforte , lequali
comeaiuti opportuni fi debbono piglia
Te,& cagliar uia gl'impedimenti coltes:
>

ftimonio della tua coſcienza , 1io del tuo


gouernatore fatta una diligente ricerca,
che dentro non ui ſia qualche uitio, ben
che minimo, cheui fia ftabile, & unito te
co ,è fuori coſa alcuna ſuperflua, o curio
ſa,perche ſtandoui in lui lo Spirito fan
to nonpotrà mai operare in te perfetta- ;
meņteimperoche Iddio piu facilmente
He cancella e peccati ancorchegraui, ne
quali
DEL TAVLER O. SOS
quali noi calchiamo alla improuifta ,
& li pianghiamo , che e'non fa un piccol
Bo vitio , che ècon ello noi , il quale noi
Te non conoſciamo, o non ci curiamo di
emendarlo , 1

ro Decimo eſercitio peramar agni huo


ae mo,comefeftega
Hla
fer Ecimo t'cferciterai pel vero amore
>

imitatione della charità di Gieſu Chris


nar to , el quale con commo , & ardentiſsis
>

leti mo amore , & deſiderio detre tutto ſe


atu steflca tutti gl'huomini, & inſegno . &
ſem moſtrò loro la uia della ſalute , & della
:del perfetione, queſto con uera , &perfetta,
idel uita, & ſanta , & diuina doctrina . Dette
0, C ancora ſe itello uolontariamente , & a
uali morolamente ad ogni pena , oltraggio
& confuſione che potellero cader Topra,
glia
$ te di lui.:Per la qual coſa le tu uo raiuera
| tuo mente prendere la uita fua è neceſſario ,
TCI , che tu limiti in queſto , cio è che fem
bene pre tu faccia la uita tua fanta , & confor.
to IC me alla vita tua in preséza di tutti gl'huo
Trio mini:accioche con l'eſempio della uita
fan . tua clieno tirati ad imitare la uica di
etra: Gieſu CHRISTO . Moitrerai ancora,
Cote & inſegneraial proſsimo tuo con buone
i , ne ortationi la via della eterna falute,& al
Z 4
Jual
MED ITATIONI
566
cuna uolta anderai al proſsimo cun , &
parlerai ſeco delle uirtu ,accioche e'do.
uenti migliore,& che voglia.« onfidera
re, & imitar la uita , & l'amor di Gielu
Chriſto ,& cófideri ancora la nobiltà del
la animaſua, in che modo Iddio gl'ha
impreflo la ſua imagine, & per fe ftelio
>

l'ha riſcattata, & come l'amor di Dio è la


vita dell'anima , fi come l'anima é la uita
del corpo , & cofi come el corpo muore,
quando l'anima :fi parte , coli l'animae
morta ſenza l'amordi Dio . Quefte, & al
trecorſe porrai auanti al proſsimo tuo ,le
quali d'infegneralo Spirito Santo ,& maf
limamente aquelli, checi ſono statidaci
in cúra ,& alliuicini, & a quelli cheſono
capaci della dottrina: tenendo per coſa
certa , che Dio ricercherà da te,como tuc
membra la ſalute di quelle anime, che tu
poreuifaluare,come farà demébri cuoi.
No uoleredűquegiudicare,aediſpregia
re necötriftare;neoftendere périora,ma
ama ogni huomo, cõe te medefimo,anzi
piu che te fteflo ,cõemiglior dire,& ipoca
tener qſto piu preſto pluaditiogni huo
mo eller temedefimo,perche fiamo mé
bra l'un dell'altro, & con lui ti rallegri, ti
cõdogli, glıſerui, & faccilıbene& ammi
aiſtragl l'opere della miſericordia,& cor
porali, & fpiritali, fi comestu fareſti a te
Rello . Per la qual coſa auacīzati quanto
prima
DEL TAVLER Ó . $67
tun , & prima tu ,ſenti in te qualche moro di di
ne c'do. ſpiacere , d d'amaritudine contro a qual
Enfidera che huomo,o qualche altro vitio, alzaro
i Gielu il tuo cuoredolcemente a Dio ;diſcacciar
biltà del lo ſubito da te ,comeveleno del diavolo,
io gl'ha per do qualefi storza di ſpeghere in tela
leltelio charità o diminuirla , a almancointiepi
Dio è la dirti , &ritardarni dal copfo di farprofit
é la uita to;perche qualchevoltaperla noſtra tie
muore, pidità auuiene chei mali peruerâfcaccia
animae tidanoi fpefle uolte piuolciano , & ci pa
Tte, & al tiſcono yngtande impedimento del gua
Otuole dagno Ipiritale ,ancora cheaquellinon
, & mal acconfentiamou mznon cisforciamo că
Tati dari tutteleforze d'andweinnanzi o sobecą
he ſono parci quanto e pofsibile ,ne defiderij di
percah uidi, peado enimiçizdelle noſtre canime
me tuc trouanorfacilmente l'adito di ritornare #
schema noi perda tiepidezza ancorachequalche
tuoi uolta non per noftra colpa , ma per fola
pregia permiſsionedi Dio pur noltroeſercitio
ora, ma queftifimili perfieri cipryrbino.Amena
0, aozi Sud 3 hou 905:979111 icon
& polo Eſercizio.undecimaperniuer fenzaalcuna crear
zi huo so srafenzapricacsojen a dilettatidne 10 |
10 mé . 901pnotis id esiu !
Ndecimo tteſercitetai ottenere
gri,
ammi V 7e ynaperfettavnionecolitinuo dib b &c
,, & cor quefta vnione ricercaun perfettamente
iti a te priuarfi, & fpogliarſi di qualunche ctea
uanto tura, peccato., & dilectorĖperetario che
prima ZS
568 MEDIT AT TONI
t'affatichidiuiuere ſpogliato d'ognicrea
gura nello affetto ,& nell'incelletto, quan
to è poſsibile , tal chedeſideri feraente ,
mente di uenir nudo a tefteflo, & a outte
locoſe , & ftar pudo,frcomie tú farávim
nanziabtribunale di Chrifto , & fi comą
l'animatua nuda, & piiraafcì da Dro : acs
ciochea queſto modo ſenta alcutin med
zo tu ti poſlaunire alcudcreatore. Viue
rai ancora ſenza peccata , o fequefto a
pena è poſsibile, col fortemente rimrúas
uerti da ogni peccatoj & uolgertiferuena
temente adogni bene, chdeDio;defide
terai fempre dimiucrci in cotado doda);
perche ogni peccato ancol chromoshimo
impediſcequeſta unione. Per la qpabeo
fa cuſtodirail'animazel.corpotuo düfor
te, che tuinon muoua alcuno hvembro
feinónin Dio . E neceffariaancora che tuta
uiua fenza alcuna dilettatione ,& a ques
sa fimilmentefupplici con l'affetto ,8 €
col defiderio quello che con l'operenon
puoi offeruare: perche quando tu harai
qualche delettationein tefteflo, pïo11
l'hora ti neghefa laudelettatronen e la
fuauità ch'è egliftello,& è in lui.Et que
Hauira tal, quatcio ti dicoytihalempre
in defiderio ;iaccio tu ufi ognituopore
rein ella, & all'hora conqueſtoeferaitio
trouerai ellerti accóftato in moltecoſe
dallequali tupenfaui eftirſtatolotanod
Pero
DEL TAVLERÓ . 569
cret Pero ftudiati ſempre di guardarti, ch'e"
Jan peccati, ancor cheminimi,non ti diletti
nte , no in loro ftefsi; & quáto a'te fteflo delis
utte dererai che'lpane no ti piaccia piu che v .
pa pietra,ma pla gloria del Orcatore del
omc pane ti piacerà, che'l pane ti piaccia piu
che la pietrà , & ſubito debbi nel ſapore,
met dilettatión del pane paflar'a Dio , &gufta
Viue se il Creatore del pane, & all'hora ilpane
stor diuerrá appreffo a te fenza fapore ,in co
nuoi tal modo far fi dee con ogni diletto: 10
ruen quelle coſe ,allo quali nonècongiunto
fides in ſe il peccato, chel'ammirabileſuaui
-
odai tà del Creatore: ſpande ib dilettoa cutta
nimo lecoſe create.Nopatirai adunque chein
l.com te fia alcun mezzo , mediáre lecreature ,
difor ma da tutte Ipogliato,& ignudo t'accoſta
mbro raialla nuda diuinità sēza alcuno mezza
herb dicreaura,pcheilddio séra ateitpo mezzo
que
defideradiferuirl di te.Net'impedirà in
-0, & queſto linuocationede Sácildiquale ſi fa
chon pamordi Dio; & lin Dio, pobeellino ſono
harai vn medelimo ſpirito co efto lui.Tuttayo !
jo ali ta il principallie studio tuó farà circa lacé
Teen téplationedektuo dio ,el qualeruyederaj
que operaretuttie beni in tutti gl'huominis
Pre ancorche piccoli comefarebbe simuo
Jote yere un picciolf membro el bene pera
cicio cheiquetto Steffo mouimento èdiDio ,
cole el quale è la uita dell'anima . Adunque
400w
col uolgerti continuamente dentro ito
Z 6
Pero
570 MEDITATIONI
diati quanto tu potrai di uiuere col allo
tanarti, & ſpogliarti al tutto l'intelletto ,
& l'affecione da ogni creatura, peccato, &
delectatione,perche queſtetre coſe fedel
mente y & lungamente eſercitatefango
bhuomo veramente celeſte , & angelico
di forçe , cheliberamente potrà godere
Dio fuo, comela fola ſperienza d'infognics
rà.Pero sforzati ſempre diréderepiu pu
ro il tuo id telletto , & affetto da cucu e
fantaſmi,& imagini ad eſempio del crolci
fiffo Gieluzeleggendopin prefioBamaro
che'l dolce, l'oltraggio che l'honore,la ca
cettiachel'abbóndaazaj acciochê á que
fto modo accoltandorica Dioscoopora
cuore diuercică effo ,lui uno fpiritome
defimo, & non dimenioalcramente vie
ràquestoeletcitioilſuperiore,alcramen
ilfaddi ro,alttamönrel'innocéte, altramé
rel'ingiufto,aldramente ftipcipiente , ale
erainente ilperfecto , & acciochê cu per .
genga piu facilmente rail tinnegar_carte
lecotej & alconoſcimenco della dolcez
zadéka botirà diunipa &delladigncáltua
& delbamor frąréopo,& arterigainbreve
tempoquellozchio molti anni con gran
fatica, anziintudrobtempo delauicalo
roronhan so potuto ottenere proprie
tarii: Vollecita fenza maiitraccartidimiz
uolgerti nella memoria , dialthántopor
teraineltó habito & meha cita intentioa .
ne ,
DEL TAVLERO 571
alló ne,queſte due nobiliſsime uirtu , cioe la
tto , humiltà , & la charità,fpefleuolterumină
0, & do & imprimendoti queſte parole.lo ſo .
Fedel no niente.Nienteho.Niente deſidero te .
ANDO non una coſa fola.La humilia ucra dice ..
elico lo fono niente,ſecondo la conditione, &
odere uitio mioioho niente,impero che tutto
-gno quelloch'ioho nelle creature , & dani.di
upue? Dio. fuor diDio ,o pollo hauere, cio ,che:
uccio io néggo,odo, & intendo, in me è niente,
croci fono imporonte;iofipiente, & fono nien
maro te niente pollo , ſonpieno di peccato &
,la ca di miſeria : perodi meſteſſo altutto mi
2 que difpero matamore; &la charità dipio di
pore ce.io non defiderofeno il folo Dio mio .
to mc Gonfidáti adunque anima mia in Gielu .
cevde Chrifto,& nella bontà fua ,& miettitup
ramen to'l tuo péfiero ,& defiderio nel cöfiderar
tramé lui : perche quanto manco ti pärràhane
te,iala re da perustetteſto , tanto piu defidureral
nu per
hauer della amordal Signoretao Gielu
Turte Chritto:Ma Phumiltà e didue fortis,una
ulcer che nialce dalla cognitione de peccati ,&
ará tua dalla propia. baflezza & uiltà inſegnata
breve dalla ragione,laqualemaſsimamvéce ti tól
gran
uiene elercitareweploil proſsimotuo,in
licado comparation delqualeridurraiteá niom
roprie te ;& di cuore cireputerai pituile, & ipia
idimia inferiore,chealcuna altro huomo 8 GB
Eopor fi per glupeccati loro sicome pergli aap
entio propii humilmente audomanderai per
AC dono
MEDITATIONI
572
dono a Dio che t'e preséte, & gli ſcuferai,
non credendo che gl'altri peccatori fi
fieno coſi diſcoſtati da Dio ,come
1 ſei tu,
anzi crederai,che ſpefle volte e'ritornino
a Dio,fe non ſempre con piu fincero cuoi
re, & affetto loamino,& honorino,& piui
fedelmente fi dolghino de peccati loro ,
& faccino propoſito di emendarfi (ſecony
do lagratia , che Dio daloro ) piu chotui
non fai,& credi.che non trouérebbebuoi
mo,che ſe egli hauefte commeflo tanti,&
figraui peccati,come hai tu; & hauefleri
ceuto da Dio tantagratic,& bcnefitij.com
me hai riceuuto tu, chonõrſetuilca Dio
molto piu ferucatemente,chenonfai tuy
& i ſe tunon puoi hauer questo nel cuore
reparati perquefto eller tuperbiſsimo,80
piuviledi neſluno huomo per la cua biu
pochrífa,& pazza fuperbia, odiofa grans
dementea Dio, la quale inverodimodo
t'ha accecato che tu non conoſcité tefla
& nonvedi,che quantopiu doni tu haiti lo

cuuti da Dio, tāto piu graui fono c'tuoi


peccati, & letuenegligenzel, & tanto piu
furettamente ti faraaddomandatoragibt
ne di tuttele code ,fetqueftahumiltascos
meio ho detto,opera amore per ragione
con la quale l'huomo tima fe dellopius
vile, che qualuachealtra creatura ,&de Q
gno d'ogni tormentos & villania &fi con
viene aquei che cominciano,& a ch
quei
e
DELIAVLERO : 573
che fanno profitto , & debbe procedere ,
& confermare la fequentehumilta. L'al
de tra humiltà, che é de perfetti , è operata
10 dall'amore per fe fteflo , la quale l'anima
20 fente in ſe veggendo, & conoſcendo fpi
iu ricalmente. Gieſu Chrifto : Imperoche
0, quando lo Spirito ſantoallumina darael
gione nella vifione di Gieſu Chrifto a
- tu confideraro chiaramente l'humitidelar
_00 lafinta hamanità ſua , & a guftare da
i,& ogni parito la bontà della diuinità fua ,
Icri all'hora l'anima gufta tanto amore »
c0 &allegrezza iti qucllafpiritale vifione,
Dio la qualein ueto é fanta,& diletteuole,ches
la sduncntis fe ftefli , & tutte le coſes &
worc siaccofta tutta aldolciſsimo Signore fuo,
10,8 Giefu Chrifto con tutto l'amore colqual
a bic leellásè portata a confiderareilmedeli
Talli mo.Qula non confidera e fuoi pecek
iodo ti commeſsi prima nella propia indegni
telo tàſua , ma reputa ſe fteſfa niente inſieme
Taitu con tutti e'luoi peccati, & le tue buones
i'cuok operer, chermai da lei ſooo late fåtre,
a pia como fe pofluna alora cofa fofle; fenon
agio : il Signore noftro Giefu Chrifto . Su
2 ,Co. diati adunque mediante la conſideratio
ione ne della bumilcà , & charità di Gieſa din
о рів giudicat te ftcffo , con voa'fede pienas
& de. • col ſentire te fteffo d'cfler pon lolaul
ficou mente il:minimo di tutti , ma d'effeća
quei
che
ciéte infieme.có tutti gl'esercitijtuoie;
con
574 MEDITATIONI
con tutte l'opere buone, le quali ridotte
a niente,& spogliatori di tutte , ſentirai
nella pouertà dello ſpirito te efter nien
te , & attribuirai tutte l'opere tue buone
ſolamente a signore Giefu Chrifto , ac
ciochelafaſtanzatuadia innázia luiz.com
meun niente! Non penſandomard'eder
qualchecofaeflendo ta niente perche in
uero; in comparatione della increata, &
incommutabilità della diuina ſoſtanza.
del Signore Gieſu , el quale folo hala ue
ra eflenza, & è ognicoſa in tutte lo coſe ;
tu, & tuttelecole fono nulla,perche dura
telegemi fono ionanzi a lui nonlaltran!
snente, che fonos foffero, & a queftomo!
do non giudicherai eproſsimituopbud:
ni, ò cattiui,má conoſcerai tutte le rego
cure equalmente in comparatione del Sil
gnore Giefu ,& della fua humiltà, & amoa
re,miſericordia,& gloria infiemecon el
So teco effer niente,eflendofatre di nien :
te, & in niente ritornerebbono, ſe da luv
non Toflero con feruátel. Quando adun
que l'amoreperdono dello Spirito
fano
to apre l'occhio latcriore a confiderare
queſteuerità infiemecó l'alcre circunftás
ze, all'hora l'anima ueramente diventa
humile,perchela uede ſeſteſſa fi come et
la è , &allihoranon confidera ſé ſteffa,nc
>

s'accolta a ſeftella , ma tutta ua nella coa


gnitione, & amoredi Gielu con unata .
bile
DEL TAVLER O. 575
te bile medicaţione, & aſsiduamentecă de
tai fiderio lo contempla, & all'hora piu per
sen fettamente opera coſe grandi, & interne,
One & efterne che primala nõ ſoleua. Queſta
uifione conforta ancora l'anima, & La le
ua in alco tanto mirabilmente, & ſuaue.
eder mente, che la non ſi puo rallegrare d'al.
nein cuna allegrezza di queſto mondo , ò con
>

2, & triftarfi delle auuerſità ſue ;per che là ita


20za immobile, & infenfibile a tutte le cafe de
a ne fiderando di ripoſarſi ſolo nel fuoGieſų
coſe; &ha ſempre e ſuoi occhi a lui , elispiade
tut da tutti e lacci , & da tutte le térarioniste
alora bera e fuoi piedi,& diſtruggetutti e mais
como ci della ſuperbia ſua, & de luoivitijimo
bi buo to occulti,guardandolo dal timor noaur
crem
no,dalla faetta uolante nel giorno dalne
delsi gotio che camina nelle tenebre , erdal,
AM10
Pimpeto ,et demonio meridiano,etiper la
opelo ſanta fimplicità ,la quale è una certa nia
i nies occulta , la conduce ad una ftabileroide
da lui accon elloſeco,con là quale allastarajia
adun Dio, et Dio in lei, et come continuamen
tolan
te fi debba affaticare per ottenere questa
desáre felice ynione con aſpiracioni focole , et
curti col conſecrare profondiſsimaméte feito
iventa fo,noo deſiderando,fe non una cola ſola,
ameel la quale ſola e neceffaria,come s'eſpliche
ella, ne
ta piu largamente ne ſequenti sfercitij .
lla c0
una ita
bik Duodecimo
ION
576 MEDITAT
Duodecima eſercitio delleaſpiratie
; refignatione , cm ),
dimanda.

Vodecimo t'eſerciterai fortemente


D te in vno eſercitio quadriforme
d'uno afpirante , & vniente amore vfane
do nella tuaoperatione piu preito l'aftet
toche l'acetictro, lcuãdoti piu pito fer
učte aſpiratione,che per medicatione.Ma
pottener queſto ,da principio ti farà nel
cellario con vna Heuota meditatioperac
corre vn certo piccol'faſcio dell'amor di
wino da benefiti,è quali Chrifto cofife
condo la divinita fua; comé fecondo l'hų
manità ti ha portato per:infiammare il
piccol fuoco del tuo cuore, il maggior
de quali bencficij e la paſsione ſua l'ope
re della quale tu viſguarderai per patire
infiememeiste ſebo,& confidereraiilmo
do per imitarto,&i la cagione, cioè l'infi
nita charita fúaverſo di teper infiamna
re el tuocuore , finoa tanto cheauuezzo
finalmente fenza confiderata meditatio .
ne nel primo riuolgimento della mente
il tuo afferro gagliardamente fi riſcaldi
in Dio ,ogni volta che tu vorrai & queſto
accendimento è l'unico inſtrumento , &
la radice della vitacontemplatiua,donde
fi leua ſul'aſpiratione ad vn amore vniti..
!
uo con la quale l'anima fedele aſpira con
infiam
DEL TAVLER O. 577
infiammati defiderij di poterfi vnire per
amore allo infinito Amore, el quale èId
dio,& da lui efter interamente inghiotti
to , Etaccioche tu peruenga alla conſue
tudioe di qllo amore auuezzati in ogni
luogo, & in ogni tempo di mandare con
gran feruore in mille modi à Dio oratio
ni infocate, & profondi fofpiri, & d'uno
humile aftratto , & conſecrato cuore
lanciare nel cuore di Dio , accioche e di
dia vn perfetto difpregio di teftefio,& di
tutçelecoſe, & che ſi degni vointi tutoo ,
& inghiottirti tutto nell'imméto abbrw
fciamétode !l'amorfuo : Imperoche que
to effercitiç dell'uniéte amore è il prin
cipio , & il fine d'ogni perfetione, el qua
le fidebbe eſſercitare con gran violenza
dello ſpirito , per lo qualetutte le tenta
tioni, & mezzi frá pio , &: l'anima imme.
diate Gstolgon via, &eflaanima con grā
de impero èsforzatadi andare alla jàltifa
fima'limilitudine di pio ; & con perfed
to ammorzaméto di tuttie vitij, & acqui
e

ſto delle virtu penetra tutte le tentario


ni , & occupationi , & cio che è ſotto Id
dio in un momento , & li coſtituiſce in
Danzi alla nuda preſenza di pio , al qua
le ella defidera d'unirſi immediatamen
te . Tutta volta ci fara neceffario; ftare
vn pezzo auantialla porta innanzi che
DIO Yoglia metterti détro alla vnione
&
TAT
578 MEDI
& all'hora tu picchierai diſcretamente
la porta della sua pierà con queſti quare
tro martelli di clercitationi, e quali ſo ..

no offerixe,domandare, cófermare, & vne


re, con i quali ſueglierai iltuo amatore,
che cintrametta nella vnità dello ſpirito
feruandoti lungamente in preſenza di
Diopera {piratione dell'unicnteamores
& pientedimeno non poffederai alcuno
ellercitioconproprietà cua, ma quando
ti ſentitaifeiler tiraso pergratia per altra
via,ſubito lalagi i propij feguiterai;180
efferciterai,fecatidochetitipato Spirito
fanto . Primjerhorenteadunique nel vol2
gerti tu a Diorgli offeritai ognicoſatlibe
ralmente in facrificio difaudo,che ſaran
no tutte quao te quelle , chelo Spirito di
Dio per ſua inſpirationepuo -domandas
re date,maſsimaméte chetu perfettamě
te rinnieghi, & dillpregite ftesto,ynò fpez
zamétodi cuwdifesſuali dilettica quan
lick tuo cuo se potrebbediſordinatament
tC viucre,doinacichiarfi,ancora che le fico
no piccole cate,come parole otioſe,vna
compagnia dana ,vna leggerezza, vna cu
riofita de fenfi, & coſe fiin iglianti. Offeri
raiácora te fteſto alla mortificacione del
le paſsioninacurali,cóe lono vna difordi
nata triſtezza,allegrezza,iraamorc,odia
ſperanza,timore, & vergogna. Ancoraz
mancare volontariamente d'ogni gratia
ſenlibile,
DEL TAVLER O. 579
FOFC
lenſibile ,deuotione, & doni di Dio quali
ut non ſono immediatamente neceffarij al
slo . la ſalute . Similmente a ſopportare co la
VO! volontà pronta per amor di Dio ogni
kore,
auuerſità nella fama, ne beni & amici
irito tuoi ancora ogni malattia,pena, affitio
za di ne, confufione, & tormento di cuore, &
7016 : generalmente a tuttele coſe chepoſsino
cuno mai accadere ti confecrerai a Dio allegra
ando mente, & că defiderio .Oltr'a queſto t'of
ferirai al diuino beneplacito,ancora che
gli piaceſsi di porti a ſopportare per il
Irito ſuoeterno amore, & honore, tutte le pee
vol. nedell'inferno ſolamente quanto alle pe
libe ne , ma nongia quanto alla ſeparatione
rane dell'amore,ſi comefonoedánati, perche
ito di queſtononèlecito ;& benche:Iddionon
code poffa mai dafuoiamici domandart que
tamé
fto : curtauoltavuole cheeglinofi dedi
1/pez chino al tutto al ſuo beneplacito, infino
alle coſe che non ſono loro poſsibili ſen
que za alcuno ritiramento di cuore , fi.comc
imen
le fico fece Abraam ,per prouarlı, quanto pera.
Voa mor ſuo e voglino moriré a loro ſteſsi,
1
2 cu
& queſto tų lo potrai facilmente fare, ſe
Dfferi tu conoſcerai te eller va' vafo perduto,
e del pieno di peccati, equali Dio ottimo, &
grandiſsimol , per la fua infinita bontà, è
fordi
odio
apparecchiato a leuarlivia; et conſumar
oraz
Life tulvorrai infienie coneflo loro per
ratia fettamente dedicarti a lui , et laſciarli
ellendo
bila !
I
580 MEDITATION
effendo egli un certo monte d'amore , fer
vn'abbiſlo di bontà , & un fonte di chari alc
tàpia qualcoſa troppo è pazzo, & ſcioc bra
co colui , che ſta in dubbio d'ofterirli la ella
uil capanna del corpo , & anima propia nc

per rihauere in contracambio unprecio sc pe


fiſsimo tabernacolo, che è Iddio.Maquá Abi
do in tutte queſte coſe ti troucrai per COC
fettamente conſccarato , all'hora potrai for

21
con piena fiducia paſſare all'altro mem
bro diqueſto cflercitio, il quale è domā
dare, fi comec'inſegna Chrifto.Doman kat
date & riceuerete .Domanderai adunquc refl
fcer
dal Signore Dio tuonel ſecondo luogo , man
non lolamente cutto quello ch'egliha ,
ma ancora tutto quello che è egli Itello,
& innáúžia tutte lecofe debbi chiedere didi
2000
-nudo cáro Dio tuo,per goder lui ſolo nel
-fúo immenſo nudo amore,perche e'non Icom
elecito ripoſarſi ſenza peccato in alcun koi
dono di Dio ,hauendolo , ancora che fa ECO
>
'nobile , & diuino: fuori che in pio folo ; om
-ma debbe feruirſi de doni di pio folamé. wale
cam
te,accioche elo cõduchino , & portino a
maggior perferioneiperche quãdo e Gi ri ode
pola ne doni di Dio , ſubito comincia a
raffreddarſi nel defiderio del far profitto : des
Dopo queſto domāderai dal Signore dio com
tuo unapuriſsima alluminatione dell'indal
telletto , p.conoſcere pienaméte il bene dete
placito diuino, &p darli cflecutione,t'of
ferirai
DEL TAVLER'O. 581
ferirai táto prõraméte, & pfettamete séza
li alcuno ritiramento di cuore , & cõe l'om
OC bra che ſi muoue al moto del corpo,dode
ala ella è fatta,ſecondo l'esépio , & fimilitudi
pia ne della uita di Xpo. Secondo a conoſce
110 se pienaméte teftefio, cio è la tua incopre
qui abile viltà, ingratitudine, indegnità: ac
Der cioche tu p queſto oflapfettamente di
ſprezzar tefteflo,& humiliarti. Terzo,per
emi. hauere una pfetta noticia di tutte le vere
omi uirtu, ti affaticherai ancora co grande in
120 . ftátia d'orarionegacquiſtare, & poflede
nque se effe vere virtr , & maſsimanéte paccre
ogo , ſcercin te il nudo amore di Dio, & do
l'ha, manderai queſtecoregrandemente daive
tela ro . Et il deſiderio d'accreſcer l'amor tuo,
edere & di godere quello increato amore fará
stood tanto acceſo in fra din , & t'anima tua ,
e'000 fi com'è uno luminoſo baleno 7, & que.
alcune ſto incitamento farà tanto continuo in
che ti te;come èil tuopropio fiato , el quale fi
folo, come ſenza mai reſtare entra , et eſce per
Slamé conſeruarti la uita, coſi ancora la uita del
tinoi l'amore creato conſiſte in afsiduo ritor
selin no dell'anima con accelo deſiderio nella
incias ſua origine , cio è amore increato , accio
ofirro. che s'accoſti ſolamente a lui, etlo goda fi
sredio comes'accoſtano al Solei raggiluoi, et
dell'in gl'altri doni di dio nó neceflari propria
beac méte alla ſalute,coce la liberatione dalle
leitori tétationi, da pericoli,etangoſcic, rcuela
ferira sion
$ 46 MEDITATIONI
tion di ſecreti , la diuotione , et la gratia
ſenſibile non ſi debbono aſſolutamente
domandare, ma con conditione ſe egli è
coſi eſpediente per la gloria di Dio , et la
lute noftra.

Efercitiotrediceſimodelconformarſi, ex
gilturini unirſi con Dio.
Ertiodecimo t'eſerciterai circa alli
tio precedente delle aſpirationi , affatica
doti diconformarti fempre piu al tuo a
matorein queſto modo cioè che quādo
farà acceſo il fuoco dell'amore nel tuo
la prima coſa tu abbruſce
caote, all'hora
rai in quello ogni tua diſsimilitudine ,
cioè tutti e uitij,et difetti tuoi tutte le na
turati paſsioni, et poco ammorzamento
tno ,ogniſenſo ogni affetto ,et impatiéza.
Niétedimeno no le cöfidererai ad unaad
vna , ma in un faſcetto piglierai tutte le
túeimptetioni, et legitterai nel grá fuo
co dell'amor diuino;accioche-leli confu
mino in quello dipoicon ardentedefide
rio di conformarti con dio ti leuerai ſu ,
et con domande focoſe , et'urgentiſsime
domanderai all'amator tuo che ſi degni.
d'ornare la nuda anima cua con le mede
finie virtu , con le quali egli è ornato in
tutte le ſue perfetioni,coli nella diuinita ,
comc
DEL TAVLER O. 583
ratia come nella humanità ſua, & queſte otter
ente tai molto piu preſto mediante l'aſsidue
eglid orationi infocate,che per qualunche al.
etla
tra efterna fatica, & fpecialmente ti con
formerai alle virtu della humanità di
Chrifto ,le quali riſplenderono nella cru
deliſsima, & acerbiſsima morte ſua , &
questo per affetto di profondiſsima hu.
miltà, vilta,abballamento , pouertá , pa
2 alli tienza , & charità , nelle quali t'eſercite.
ſerci rai lungo tempo, rionouando ſempre, &
Hatică repetendo ardenti affetti a Dio , & quafi
a
>
TUO 2.
certe orationi violenti , per le qualiDio
quảo
maſsimaméte fuole dare la pienezza del.
I tuo la gratia,& amor ſuo fino a tanto ,cheper
ulce Iperienza come prouocato da danni, in.
dine, giurie,& pene, eriandio nel tempo della
: lena gratia toltati nel primo, & vltimo penſic
Tento
ru tuo ſenta quello deſiderio in te dipa.
tiéza.
tire per Chrifto,perconfermarti a lui có .
nead Vna perfeueranza fino al fine. Finalmen .
tiek te il quarto membro di queſto eſercitio
í full è vnite, e transfondere la volontà tunel
onli diuino beneplacito,percheſi come l'eſer
lelide citio precedéte del fauoreuole, & viuente
Lilu , amore s'eflercita cotinuaméte p ripoſar
sime fi nel ſolo Dio ;accioche con infocati defi
legni derij nello ſpirito tu diuéti yno con ello
nede lui, alquale ci conduce vno amore , che
to in proua,& opera ellai cofi in queſto eſerci.
nita, tio dell'vnione con acuti >, & focoſi del .
ome A A
584 MEDITATIONI
derij ti debbi sforzare pieniſsimamente
ſenza eſſer punto ritirato neltuo cuoro
di vnire , & transfondere la volontà tua
nel gratiſsimo beneplacito di Dio , accio
cheper forza d'un nudo amore eftö divi
no beneplacito ſempre fia el tuo ſomno
defiderio,giocondita,& ſollazzo in tutte
le coſe, ò fieno elteriori,auuerlicà infirmi
ta ,perſecutioni,oppreſsioni, & pene,è uc
ro angoſcie interiori, ò priuatione digra
cie,freddezza di cuore ,oſcurità de fenfi, o
qualunche tentatione,& in tal tempo del
la tentatione & priuatione grandemente I

ti debbi guardare, che tu non cerchi me


diante e cuoi ſentimenti qualche conſo .
latione, ò leggiermente ti volti alle coſe
5 di fuora im pertinenti, & in quelle r'occu
pi, ' vero marciſca nello otio , ma sépre,
2

quáto piu per te fi potra, ti sforzerai d'an


dare ad ellercitij buoni, ò al manco t'oc
cuperai di fuori in opere buone, le quali
ancora che a te all'hora paiono ſenza ſa
pore, ſono nā di meno piu accette a Dio,
quando tu fai con fedeltà tutto quello,
che ta puoi: per la qual coſa ftatuilci nel 11

tuo cuore , che tutte quefte cole auuerfe


ti auucogino per diuina permiſsione,no PE
per altro,fe non per prouar la fedeltà tua
& hauer piu larga , & copiofa occafione IC

d'arricchirti di tutti e luoi doni, & gratic


fpiritali , fe tu fedelmente perſevererai,
&
DEL TAVLER O. 585
mente & cofi breuemente narrate queſte coſe,
cuoro

mtà tus
& quaſi in vn cerco faftelletto raccolte
tutte inficme , tu debbı andare piu inná
>
3 accia zi , mediante l'amore vniente in ella
lo diui charitá increata , la quale è Iddio : accio
:

Comme
in tutte
che quiui l'anima in quelto modo feli
cemente diſtrutta , meriti di riceuer cut,
infirmi te le coſe, che ella ha chieſte al Signo
ene,oue re , quafi comc ftampate in lei con fi.
gillo . Finalmente chiunque eflercite .
Defecho sà fpeflo queſte coſe, & a quelle s'accofte
mpo del rà con perfeueranza, è impoſsibile che
demenre). non peruenga alla perferione della vi .
rchime ta . In oltre comincerai cercare
O
a in
econlo. mutte le cole con tanto feruore l'honore
allecok di rio , che quaſi come sdimenticato.
Je t'accu ti te ſtello , non reputerai niente l'eſpor.
na sépre ti per luia mille pericoli , & non ſenti.
eraida rai alcuna differenza infra l'honor tuo ,
macoto & l'oltraggio , l'allegrezza , & il dolore
le quali Ma ſeguirai con vn certo impeto tutto
lenzas queilo , che tu conoſcerai appartenerli
teaDie
O
allhonor ſuo,benche difficile fia , & quan
quella do harai fatto tutte le coſe, che tu harai
wilci od potuio :giudicherai non hauer fatto nien
auuerk te , anzi hauer mancato in tutte le coſe,
longa vergognandoti, & deteſtando te ftello có
Seltitu perfetto odio d'hauer táto meſchinamen
ccafione te ubbidito vn tale, & tanto Signore.Per
igracie la qual coſa tu deſidererai di fare , & .

vererai di patire continuamente coſe maggiori,


& AA 2
586 MED IT ATIONI
& piu perfette , & perchel'amor propio
cioè l'amar fe fteffo impediſce grandemé
te l'amare Dio ; però debbi perfettamen
te odiare te fteflo, & con pieno cuore do
mandar d'eſſer diſpregiato da ognuno, cô
culcato, flagellato , eller reputato vilifsi
mo,& ridotto a niente . Ne tiparrà gran
coſa ſe tu ti diletterainelle cue ingiurie ,
e ti conſolerai ne tuoi dolori : ſe tu non
defideti che gl'altri credino, che tu meri.
ti fomenamente quelle & tutte l'altre pe
ne,& oltraggi,et tanto habbia in abomi.
natione te ftello ,chea pena pofsi ſoppor
tarti, & fattoti a te itello abominatione
di ſorte , che tu deſideri etiãdio dalle crea
)

ture non ragioneuoli eller impugnato, &


-punito.Et quando tu haraia pigliar qual
che coſa che dilecti , la prenderai con di.
ſpiacere, & horrore di te ſteſſo, ma di ſor.
te non di meno, che priuandoti indiſcre
tainente delle coſe neceſſarie tu non di
ſtrugga la natura : imperoche debbı ſo .
lamente perſeguitare e vitij tuoi , & di
ſtruggerli, & ſe a queſto modo harai in
odio l'animatua, arriuerai facilmente al
l'amore di Dio , ma ſappi che ſolo Iddio
puo dare queſto perfettiſsimo dono del. 0
l'odio di le ſtello ,& chc'egli è preparaço
a darloti >, ſe tu lo doinanderai inſtante .
mente . Ne affermoper queſto che e'ti
dia il patire per ſe, perche queſto non
ſuole
DEL TAVLER O 587
ſuole darlo ad ognuno , ma al manco ti
sopio darà il deſiderio di uoler patire.Finalmé
demé
amet.
te ſe tu farai bene inebriato del foprader
ore do to amore del Creatore v'aggiugnerai an
-109,66 cor quello , che nel fopradetto eſercitio
domandaſti, cioèdi cõformarti piu per
fettamente alla ſua crocifiſla' immagine,
Tủgt11 accioche tu non cerchi mai in alcuna co
Buric,
tu non
fa quel che è tuo,ma quelloche è di Gic
u meri fu Chrifto , & come tu poſla ſempre fere
uirli, piu feruentemente piacerli, & con.
fermarti , & piu feruentemente rinnegar
abomi. la tua volontà ,& amarlo ,sdimenticando
ſoppor ti in vncerto modo di te, & tutte le coſe;
ration
fi che per la grandezza dell'amore non có
llecres fideri el dolce, & l'amaro,iltempo, & luo
2n21r 0,al8 go;& la diftiatione delle perſone, ma in
ia cu
coach tutte le creature ſolamente cerchi, & con
2 dilo:
fideri Dio Creatore, & la volontàlua, &
indica l'honore,guardando con piena fede Chri
Dond
fto nelli luoi membri , & a queſto mo
ebbe ili
do nella vita attiua guiderai la con..
templatiua, fe ricogliendo tutto te iter
>

); & fo entrerai nel tuo cuore , & penetran


harai
nente
s do il profondo fuo ti riſoluerai , dedi-.
loiddi cherai, & ti perderai in Dio , et all'hora
onode! quafi diuenuto diumo, et in Dio trasfor.
mato a cvero quello che tu ti côuertira i,
separad pieu te cöfidererai,ſe no Iddio, et cio che
nltanta
cheer tu farai di buono non l'huomo, ma ſolo
lto noi Dio péſerai, che l'habbia fatto, er a quc.
AA 3
fuok
IONI
588 MEDITAT
fto modo trouerai dio in tutte le coſe, &
queſto impetrerai piu con la oratione ,
che con alcuna induſtria tua dalla libera
lità diuina , & fe le coſe , che non habbia
mo dette di ſopra,ti faran parſe troppo
difficili, comincia al manco a sforzarti
d'elegger ſempre quello, che tiparrà piu
honor di Dio , conformea Chriſto , vtile
>

al proſsimo, contrario alla tua volontà,


.

di tormento , & vituperio al corpo tuo,


non reftando mai col deſiderio del cuo
re di gridare al Signore con queſte paro
le,cioè. Niente ſono, nieote ho , niente
defidero,ſo non l'amor di Giclu , & {e cofi
fedelmente perſeuererai nella operatios
ne fpiritale,alSigcore finalmente per ſua
miſericordia ui libererà dal tumulto de
penfieri & affetioni terrene, quali co nela
ſuna.arte meglio.Icaccerai , che col cons
tinuo defiderio dell'amore di Gielu Chri
fto. Ma è neceffario ,che il medeſimo Gie
fu Chrifto ioſpiri questo medefimo defi .
derio,lo dia, l'operi in te, & nô ru ;mache
domandi l'aiuto luo , lo riceua , & non
l'impediſca imperoche quanto piu per.
fettamente ſcaccerai da te l'amor di te
teſſo, & ognicupidigia mondana, tanto,
piu profondamente l'unirai con pio, &
t'inebrierai del ſuo amore , fi come be
ocEfaia, poi che egli ci hebbe ellortati
a ſçiorre i falci della impietà, & i faſcet.
TEL TAVLERO 589
ble,& ti che aggrauauano, et ad uſare a protsi
onc , mi l'opera della charità,et miſericordia ,
ibera a cuſtodire il labbato del Signor promet
abbia tendoci diffe. E' nafcera nelle tenebre la
Toppo tua luce , et le tue tenebre larāno ficome
rzarci il mezzogiorno , et il Signore ti dara sé
Ta pin pre il ripolo , et riempiera di fplendori
, vole l'anima tua , et libererà le tua otla : er di
>

loota, ſotto dice . Mentre che tu non faile tue


3 tuo,
一 uie et non fitroua la tua uolonta ,che par
la;alPhora diletterati ſopra'l Signore , et
sparos t'iulzerò ſopra l'alcezza della terra,er tici
niente berò della hercdita di Giacob padre tuo :
fecoh imperoche la bocca del Signore ha par :
ratio lato . Ecco egli non è abbreuiata la ma
er las po del Signore,che e'non pofía faluare,et
alode tutto quello che ſeguita in Elana al capi
concelo tolo 58,059 Ameo.
olcom
u Chri Efercitio quattordiceſimoper uiuer ſemprein Die
10 Gie @rinnovare l'unione ognigiorno
odel
na che Ompiute fedelmére nel tépo loro co .
X 000
upei cſercitij , chenoi habbiamo detti fino
r diio a qui , apparerai auanti ad ogni altra co
taolo fa a uiuere , et ftar ueramente , et perfec
210, tamente in D 10,et quetto è neceſario ,
ne beo G faccia mediante due virtu , cio è con
lorcati vera , ct uiua fede , et con puro, et arden
falcet teamore di Dio,perche eglie poco,che tu
AA 4
590 MEDITATIONI
habbia Iddio in te , potendolo tu prefto
pdere le tu no ſei ancora tutto in dio na.
Icoito ,ec inghiottito.però primieraméte
è necellario , che tu fermamente creda, tę
eller in dio , et Iddio eſſerin te, fi come
teitimonia il facro Euangelio , et la ſcrit
tura diuina . Chi mangiadice'l Signore)
la mia carne , erbee ilmio ſangue fta in
me,et io in lui, ſtate in me , et io in uoi ,
> >

chi ſta in me, erio fto altreh in lui;coitui


fa molto frutto , percheſenza me niente
potete fare, ftate nel mio amore,leuoi of
Ieruerete e ' miei comandamenti voi fta
rete nell'amor mio.lo ti prego Padre che
tutti fieno vna coſa medefima, ſi coine
noi fiano Dio è charità,etchi ſta in chari
tà ftain dio, et Dic in lui . Tutta volta il
conoſcer queſto chiaramente, et manife
ftamente è dono grande di Dio , el quale
meritamente debbi chiedere a lui;dipoi
quando tu fermamente crederai, et fenti
rai,te efter in dio,biſogna, che tu appari
a viucre,et ſtar in lui , lo cheè molto falu
ceuole all'huomo imperoche quando tu
viui in Dio è neccftario, che tu rinchiug
ga ſempre in lui le potenze dell'anima
tua,et iſentimenti cuoi, doue ſempre co
gran ficurezza fi rallegrano, come verbi
gratia,ſetu rinchiuderai tefteflo nel con.
claue,tu non potrai vedere, vdire, guitare
è toccare quiui coſa neſſuna, che non fia
nel
DEL TAVLERO . 591
refto nel conclaue, er tutte le coſe che ſono di
302 fuori non ti potranno in modo alcuno
méte toccare,ne offendere ,cofi quando tu viui
da, te in dio,cio che tu tocchi,ò odi, ò guſti, o
come cominci, tu ti porti Iddio auanti a gl'oc
La ſcrit chi,el quale per te è diuenuto ognicola
note) in tutte le coſe; però riceui humilmente
fta in tútti e’beni , e mali non dalle creature ,
uoi, ma in vna fanta 'fimplicità ſenza alcuna
coltui multiplicità ,è curiolità immediatamen
niente te dal folo dio ; di nuouo le riferiſci in
zoi ol Din cercando d'adempirle fedelmente, e
coi ita da tutte cauarne l'honor ,et beneplacito
Ereche fuo, la ſalute de proſsimi, et la humilia
3

come tione,et'emendatione di tefteffo, & vbbi


ochari dire a pio humilmente, & a tutte le cream
olta il ture per amore di Dio , & non contro a
manite Dio , & maſsimamente a tuoi Superiori,
quale rinnegando in tutte le coſe la tua propia
dipoi volontà : conciofia che tu conoſci, & te, &
tlenni tutte le creature eſſere in dio ,nealcuna
appari creatura puo toccare te, le prima ella nó
to Gilu tocca Dio ; perche tu fei ſpogliato tutto
1

ndotu di'teft effo, ſeirinnegato , traſportato , &


chiug rinchiuſo in Dio ; perqueſta cagione è
anima neceffario ,che tu ſempre oda,vegga, toc
precó chi, & guftipiu Iddio , che nellüna altra
2

verbia cola , quando adunquc tu conoſcerai re


el con fteſto in tal modo unito con Dio ,che l'a
cultare nima tua fia piu congiunta a Dio , che al
son fia tuo corpo , & che Diofia yn bene eterno,
ed AAS
592 MEDITATIUNI
vnico , incomprenſibile , & ineffabile , &
che l'anima tua ſia vſcita da lui , & che
l'habbia tanta fimilitudine di Dio , che
acfluna creatura , anzi ne ancora la dia
gniſsima di tutte le creature Maria ſem .
pre vergine,pofla lapere, & comprendere
a pieno la nobiltà dell'anime . All'hora
acceſo d'amor diuino inuiandoti alla di,
uinità, e ognigiorno da mattina potrai
eſercitare queite coſe conla ragione,
mezzo
quá
do maſsimamente vorrai per di
Chrifto entrare in Dio, & voirti intima,
mente con eſſo lui . Etſtando boccone
auanri l'immagine del Crocififlo , crede
>

rai faldamente di ſtarinnanzi a Gieſu Si


gnore tuo,nudo,crocififlo,ee fanguinoſos
& benche tu non lo vegga congl'occhi
efterni, lo debbi guardare fedelmente có
gl'occhi interiori:imperoche deſideran .
do di vnirti a lui, & lopra ogni coſa amar
lo egli è quiui veraméte preſente in quel
mudo,che egli era in Croce, & hora è nell
Seno del padre ſuo , & perche ogni giorno,
dopo la gratiofa vnione con Dio tu ca
fchi in qualche difetto , & dio non fop
porta alcun peccato in quell'huomo, al
quale egli fi debbe vnire , per la nobiltà
& fantità lua ; pero tu farai per le ſacra-
.
tiſsime piaghe di Gieſu per tal cagione
da lui prele, & ritennte, accioche per
l'humanità fua poi ci conduceſsimo all 7
D EL TAVLERO , 593
c ,& Ja diuinità, fi come eglidiſe. lo ſono ľv
.che ſcio, colui, cheentrera per me,troueràla
, chc paſciona , et però la primacoſa con pro
a dia fonda humilta t'inginocchierai a ſuoi fa
fem . cri piedi , et quiui faraidue coſe , prima
adere glibagnerai con le lacrime, et piangerai
'hora dolcemente, e tutto quanto bagnerai te
>
ladie Ateſlo, et tutti e'tuoi peccati, et per tutti
otrai difetti piccioli,et grandi, có iquali ti par
c,qui 1a di nuouo ſecondo la tua coſcienza ha
izo di uere offeſo lui fedeliſsimo padre tuo in
tima.
quelle lacre ferite de luoi fantiſsimi pic
ссоос ds. Imperoche quella eterna bóta di dio
Teden non pa tiſce come ho detto ) alcuno mez
ciu si zo benche picciolo,ne pure vn vano pen
nolo fiero , ò vno bocconcino preſo in altro
cchi modo ,che non biſognaua, fc prima non
ytecó fa purgacoo la penitenza. Secondariamé
erano teraſciugherai quefti ſacri piedidel Sig.
amat con la perfetta vclonta di ſchifar tutti
o quel e'peccati , ancorche piccioli di ſorte che
enel tuvoglia piu pito morir,che far peccato ."
Or10 Dipoi con defiderio ardente abbraccerai
tutte le virtu morendo a uitij, et alle me
fop defime uircu crocifiggerai il tuo corpo, a
0, a! fimilitudine di X po crocififio p te, li coe
bila di ſopra fi cootiene piu largamenre nel
acra . fettimo eſercitio ; accioche a qſtomodo
ione glipofla reftituire il ſuo honor delquale
per Phauedi priuo colpeccar.Dipoiti debbi
oal cófidaredi cuor in Dio,ch'egli habbiacó
li AA 6
94 MEDITA TIONI , &
Kerli tutti e tuoi difetti nell'eterno
imméſo pelago de ricchiſsimi meriti di
Chrifto , & che t'e'gl'habbi al tutto can
cellari.Et all'hora laſciati interamente
tutti e'tuoi peccati hauendogli pianti có
gl'incipienti,te n'andrai cone proficien
ti alle ſue linte mani ; le quali c'porge in
legno d'amicitia aa ſuoi piu cari amici. &
qui accoſtandoti veramente piu a Dio
per domandare unaamoroſa võione con
eſlo lui;la quale chi al manco non ta vna
uolca'l giorno,non ſo ſe fi debbe doman .
dar chriftiano . La prima coſa è biſogna
che tu allontani dal tuo cuore tutte le
tue curc ,& l'occupazioni, che ti tirono
in diuerſe parti,& le referiſca in Dio , oel
quale niuna coſa puo perire, & quiui con
fideri, che Iddio in uerità ti è preſente, &
tama ardentiſsimamente, t'aſpetta , &
picchia; & a queſto modo nelle facratiſsi
mepiaghe delle tue mani rinchiuderai,
per dir cofi,& te in Dio , & Dio in re,rac
colte infieme tutte le tue potenze, & tut:
ti e'tuoiſentimenti. Di poi pregherai il
Padre celeſtiale,che per la ſua infinita po
tenza leui della tua inemória tutte l'ima .
gini, & affetioni ftrariere: & l'empia di ſe
fteflo ,& d'imagini& defiderii diuini.Pre
gherai ancora il Figliuolo, che con l'eter
na ſapienza. ſua clementemente illuſtri
l'intelletto tạo có la cognitione del ſom
mo,
Del'IAVLERO , 595
mo,& increato bene ,& de fuoi beneficij,
& della uolontà fua,& del tuo propio el.
ſernieate.Pregheraiancora il lacrofanto
Spirito , che per la ſua incomprenſibile
bontà rapilca interamente in fe la uolon
tà tua, & tuttie'tuoi affetti, & inghiotti
[ ca, & gl'infammi d'una ardentiſsima cha
rita. Finalmente con grand'inftantia hu
miliſsimaineate pregherai Gieſu croci
fillo, che ſi degni per le fantiſsime poten
ze dell'anima ſua, & ſentimenti del fuo
corpo ſpogliare tutte le potenze,& lenti
menti tuoi da tutti e fantaſmi, & uitij,&
reitituirli nel luogo loro, & nudamente,
& puramente unire, & racchiuderequel.
le in fe teflo , & futto ſe ftello in quelle.
Quindi derbi eccitare, & aguzzare di
nuouo non ſenza fatica le due potenze
dell'anima,cio e l'intelletto , & la uolon
tà, quanrunche uolte tu ti vuoi unire a
Dio ; ettenderai l'intelletto certamente a
conoſcer la ſomma bontà di Dio, & l'infi
nita charità, nobiltà, fancita , & aa fentire
tutti e’tormenti, & pene, che egli per grá
de charità ſopportò per noi, & a maraui.
gliarſi delle Itupende opere del ſuo amo
re; le quali e'fi degad d . moſtrare per no
ftro amore , raccogliendo tutti quanti
e'ſuoi beneficii comein un certo farcies
to ,cio è cutte quante le coſe che il Padre
celeſtiale per mezzodel fuounigenito Fi
gliuolo
AT
196 MEDIT
gliuolo t'ha date: quindi appreflandofi la
volontà vuole amare quelio , che ellaha
conoſciuto eller'il lommo bene , & ha .
uerla amata grandemente con charità e
terna , & quicon tuttol'affetto riamerai
quello vehementiſsimo amante , anzi
quello infinito amore, che ti ha amato
perpetuamcnte , & ameralo con tre forti
di amore , cio è d'amor pudo , eflendo
nudo , & efepedito dallo amore di tutte
le crearure, delli amici, ancora de paren
ri, delle ueiti, libri & di tutte le coſe:im .
pcroche queſte coſe inſieme con Dio no
fi poffono amare ; perche Dio vuole , &
con ragione egli lolo tutto il noſtro 2.
niore, && il Signore noftro Gieſu Chriſto ,

ſuo unigcaito Figliuolo è morto in Cro


ce per noi, & nudo , & pouero , & queſto
s'appartiene inſino a qui alle cofe efter .
ne, & però non è ancora baſteuole. Ma
ſecondariamente ancora è neceſſario che
amiamo Dso d'amor pure : impero che,
fono alcuni che di fuori ſon poueri ; & :
benche habbino niente,defiderano diha
uere aſlai:però è neceſario che dentro
noi fiamopoueri, & puri,& queſta purità
interna potiſsimamente conſiste nell'am
morzare tutte le paſsioni naturali , & i
vitij, & in'vna vera ordinatione,& purità
di tutte le potenze dell'anima accioche
le fieno monde, libere da tutti e mezzi, &
tuite
DEL TAVLER O ! 597
tutte l'imagini, & abbraccino il ſuo Iddio
28 con mõdo,epuro amore. Terzo fi debbe
amare Dio con vehemente , & efficace a .
e more, el quale quafi conſumi, & inghiot
sai tiſca l'vno, & l'altro amore gia detto, & ti
nzi faccia eflere una coſa medefima con Dio ,
ato a tutte l'altre coſe ti reda come lenza len
orti timento : accioche tu non ſenta altro piu
do che l'amore tuo Gieſu Chriſto dolciſsi.
atte mo , donde naſcerà che ſempre tu potrai
ene ftare in Dio douunque, & conchiunche
im . tu ti troucrai : imperoche queſto amore
no mai ti laſcierà ripoſare dall'amare Dio, e
-, &
( pca derai tutto te fteſlo nellagloria fua.
TOR.
Ma uicne da lui,che tutte le foglie ,& gra
viſto nelli delle herbette :che s'offeriranno in.
Cro nanzi al ſuo coſpetto tu deſideri farne va
resto na creatura eccellente , che inſieme teco
Efter amaſsi ,Si lodaſsiIddio tuo creators,anzi
. Ma ſe fofle poſsibile ditutti gli huomini fas
che ne cieli, & glli offerirea laudefua, & glo
che ria ti farebbe gratiſsimo , & volentieri
lo farefti;& gia oroạto ,& acceſo dique
ri , & Itc tre ſorti d'amore , & turto pieno d'in
d'ha
entro
focato deſiderio raccorrai, dentro di te
uritá d' ſentimenti del corpo , & le potenze , del
l'am l'anima tua gagliardamente , & entrer
9

, &i rai nel profondo di teſteſſo come morto


urica a jutre le coſc, & a questo modo andando
oche al digniſsimo, & dolciſsimo cuore di Gie
zzi, & ſu pieno d'amor di fuoco , entrerai in al
TNIEC lo,
ATION
98 MEDIT
lo, conie in un'immenſo pelago diComo
ma bontà , & in un'abbiſtö d'infinita cha.
rità con queſti quattro eſercitii . Prima
offerirai tutto te fteflo con tutte le crea.
ture nella ſemplicità del cuore tuo , con
l'anima, col corpo , & tutta la tua fuſta'nża
liberamente nella amabiliſsima uolonia:
di Dio,& a'tempo, & eternaméte, & a tut.
te l'auuerſita, & angofcie del cuore,& do
lore del corpo,&
& a tutte quelle cofe quali
a lui piacera , che t'auuenghino infino a
ſopportare la pena dell'inferno per amor
ſuo, accioche e'us faccia, & poftegga tale ,
quale a lui piacera non altrimenti cheſe
ancora tu non foſsi creato .Secondo libe
tamente domanderai dal Signore Dio no
ſolamente tutte le gratie , & doni che ha
Iddio:de qualitu hai biſogno, ma gli do
manderai il tutto , che è Iddio accio ta
godi lui ſolo nel ſuo nudo , & infinito 2
more . Domanderai ancora , che e't
.

vo nudo , & perfetto ſpirito, una chiara


cognitione della bonta , & uolonta diui .
na, & della tua indegnità, & la notitia , &
perferion di tutte le uirtu , & una forte
perfeueranza in ciaſcuna d'effe, & final.
mente tutte le coſe neceſlarie per la tua
ſalure, & de tuoi ſpeciali amici , & di tut
ta la Chieſa, & delle anime , che ſono in
Purgatorio.Et pche Dio è eternacharità,
elquale ab ecerno ti porta nella fua diui
nita,
DEL TAVLER O. 599
m . nità, però terzo ti cõformerai a lui, cio e
cha col defiderare di uiuere in tanto abbando
ima no,tormento,uiltà,pouertà, & miferia , fi
геа . come viſie Chriſto, & chela nuda anima
CON tua ſia ueſtiţa , & ornata delle medefime
>

2172 uirtu , con le quali fu ornato egli & cofi


onta perche cgl'e charità eterna è neceffario,
tut. che ancora tu ti trasformi in amore in.
do. pånzi,che tu pofl a peruenire in lui. Però
quali rizzandoti con ardente defiderio, doman
1n01 derai d'effere ornato di quello amore,del
amor quale fu ornato Chrifto: accioche a que.
tale, fto modo diuenuto ſecondo la diuinità,
chefe & humanita ſua conforme & deiforme,
libe pofla nel quarto luogo deſiderare forte
io no mente di potere ſenza alcuno mezzo fe
che ha licemente unirti a lui,& quando tu ſarai
gli do vnito andrai ad efla Diuinità,doue laſcia
-1011 do di fuori qualunche coſa creata, & non
ito do fentendo pure,ne penſandoa te fteffo,tã .
Pridia to profondamente t'immergerai,nalcon
Chiara derai, & ti trasferirai nel dolciſsimo Dia
diui. tuo, anzi in eflo eterno amortuo , & pie.
ia, & no d'amore focoſo di ſorte , che maiper
forte l'auuenire cu fia trouato da alcuna creata
finals ra,come creatura fragile.Quidunquede
12 tua fidererai d'eſſer'inghiottico del lommo
i tut. bene, & quello ſcambieuolmére inghiot
no in tire :perchequel bene incommutabile
arita, non è altro , che un certo grande abbiſio
diui d'eterno , & infinito amore, &a queſtomo
pitá do
800 MEDITATIONI
do ti ftruggerai nel cuor di Giefu per la
ioprabbondante bonta , & amore del Si
quore Dio , & ſporo tuo,pregandolo che
t'appara il belliſsimo, ſplendidaſsimo, &
ameniſsimo regno della Diuinirà ſua ,
permettendo che tu t'immerga,& trasfor
mi in quello , & dirai in queſto modo .
O foprammirabile Potenza, Sapienza, &
Bonta del Signore Dio mio , à ſoprama
mirabile cofa miracolofa , & loprammi.
sabil bene,quando trasformerai tu tutto
quanto me, & mi naſconderai in te, & tc
in me? Quello , che è al mare inghiotti
se vna fola gocciola , ca te inghiottire
me. Signore Dio mio , che mi fèiogni
cofa , Dio uolefle che io poteſsi di ciaſcu .
na creatura fare vn'anima , & di ciaſche .
duna anima,e masſimamente della mia ,
farti vn regno de cieli,nel quale tu hauer
fi pace, & allegrezza per ogni dolore , &
triſtezza tua che tu ſopportafti per amor
mio ,uolentieriſsimamente di darei tut
te queſte coſe . Io ti domando di patire
volentieri, fetu vuoi ,per l'honor tuo la
pena di tutti e' dannati, & di laudarti con
la laude di tutti e'Bcati. A primi,ti pre
go,le dilicatiſsimericchezze della ſoprar.
dentiſsima Diuinità cua , & naſcondi.
ini in te , accioche mai io fia trouato da
alcuna creatura:& ſer’auanza ancora qui
alcuna fauilla dell'intelletto creato , con .
fidera
DEL TAVLERO . 60
et la fidera vn poco l'eterna potenza di Dio ,
elSi fapienza , & charita fino a tanto , che in
che vn certo mirabile modo , come in eſtafi
m0,& penſando diuenga ſenza penfieri , cono
fua, ſcendo ſenza cognitione , amand o ſenza
asfor amore , & diucnti per gratia quello che
odo. Dio è per natura.Finalmente ſe conuer
ZA,& ſando tu cofi nel cuore di Gielu la Diui.
Dram nità ti inghiottirà, & ſarai felice, & ſenti
emmi. rai quelli beni del Signore, che non fi
tutto poſſono ne dire, neſcriuere, ne mai aſce
& te fono nel cuor dellihuomini , ee quali gli
iorti. intende ſolo quegli, che gli proua. Vlti.
ttire mamente ofleruerai queſto quattordice
ogni fimo eſercitio , come glaltri ogni di per
>

alcu. due hore per trentatre giorni continoui


ſche ad honore delli anni della uita di Chri
mia fto & in tanto ti communicherai ugni
hauel giorno , & di poi fino che tu niuerau
se, & ogni giorno voa volta al tuo celeſte ipo
amor lo in queſto medeſimo elercitio , o la
mattina o altro tempo piu conueniente
atire ti dedicherai, offerirai , & fenza alcuno
Lo la mezzo puriſsimamente t’unirai,non ab.
cicon bandonando mai il fertimo eſercitio dec
EPIC to di ſopra, a laude di Dio alto, & glorio
Oprar fo ,& ſempre benedetto . Amen .
ndie
to da IL FINE .
e qui
con
dera
ÄGGIUNTA
PER DON
DOMENICO
CERTOSINO ,


E。 ru vuoi facilmēte ,
& perfettaméte mo
al darti da tuoi pecca
ti,liberarti da vitii,
& arricchir di tutti
e beni:tolte uia tut
te le tue occupatio
ni ,non molto necel
farie , dopa tefteffo all'eterna charità : il
maeſtra della qual'è lo Spirito fanto , of
ferendogliti perdiſcepolo ,conſecrando
& ingoltando frequentemente nello ſpi
ritosenza alcuna corporal'imaginatione,
cio è nudi ,& l'intelletto , & l'affetione,tuc
to'l cuore , & lo ſpirito tuo ad ogni diui.
no beneplacito nel dolciſsimo cuore del
Signore noftro Gieſu Chriſto crocifiſlo,
Creatore , redentore , & amator tuo pic.
no dicharità, nel quale la ſacroſanta Tri
nità, & la pienezza della Diuinità habita
dentró corporalmente, per lo quale pole
fiano tutti arriuarcal Padre in uno ſpiri
to
DeL TAVLERO, 60;
A to medeſimo, el quale col ſuo immenſo
amore abbraccia tutti gl'eletti in cielo ,
& in terra :a queſto faluteuole cuore del
Signore Dio tuo alzerai in ſpirito el tuo
cuore,prima raccolto bene inſieme nelle
tue interiora , & cio in ogni luogo, e tem
po,& maſsimamente nelle diuine laudi ,
& in tutte l'orationi >, & opere tue,fi coc
néte, comandò ello Signore dicendo. Venite a
re mô
me tutti uoi , che ſiateaffaticati, & aggra
pecca
"uati,& io ui confolerò , pigliate elmio
Vilii,
giogo ſopra di uoi,perche egliè fuaue: &
in un'altro luogo dice la ſcrittura. Figli
a tot
uclo dammi il tuo cuore,e gl'occhicuoi
cuſtodiſchino le mie uie . Pommicome
batio.
necel un fignacolo ſopra il tuo cuore:al quale
iciil deuotamente riſponderai. El mio cuore
o,of è apparecchiato Signore, parato e il cuor
cando mio.lo ti confeffero Signore Dio con tut
Cofpi ,
to'l cuor mio glorificherò
> il nome tuo
1One,
in eterno : & in un altro luogo. Alziamo
e'noftri cuori inſieme con lemania pio;
C,TUE
diui.
Imperoche nello ſteſlo dolciſsimo cuor
edel
f
diGieſu litroua oggi uirtu , la miſericor
illo,
dia,la giuſtitia,la pace,la gratia,la uirtu,
la ſalute perpetua,fontedella uita cõfola
pic. tione perfetta, & una luce uera , che allu
Tri
bica
mina tutti gl'huomini , che uengono in
queſto mondo; maſsimamente quando e
pole fi rifuggea luiin tutte le neceſsità, & af
Piri
10 Aitioni, che tutto quello di beneli puo
deliderare,
604 M EDIT A TIONI
defiderare; s'attigne da lui abbondantil
fimamente, & cio', che di ſalute & gratia
ci è donato , deriua in noi dal ſuo dol
ciſsimo cuore,& non d'altronde; certame
te che egli è vn cammino dell'amor die
uino, che arde continuamente col fuoco
dello Spirito fanto ,chepurga, abbruſcia,
& trasforma in ſe tutti quelli che ſono
uniti ſeco , & defiderano d'accoltarli a

lui;certamente coſi come ogni bene, co


me è detto , uiene dal dolcilsimo cuor di
Gieſu ,cofi debbi riferire in perfona di
tutta la chieſa diuotamente a Dio tutti
edoni, benefitij, & le buone opere date a
te, & a tutti gl'huomini,anzitutte le co
ſe, che t'occorrono di qual luogo fi lia , &
a ſomma laude di Dio & falute della chie
fa;non t'attribuendo coſa alcuna di que
ſte, ne ripofandoti ne doni di Dio anzi
immantenen te renderle a lui , & farle ri .
tornar nella ſua origine, & queſto maſsi
mamente col render gloria al Padre ,&
altri hinni,& ſalmi laudatorii .Nelmede
fimo cuore confefferai e'tuoi peccari,do
manderai gratia, & perdono;canterai ; &
renderai gratia & non folamente per te
folo , per tutti quelli , che ti ſono com .
meſsi e per tutta la Chieſa cattolica ,la ſa
lute di tutti quanti defidererai grandil.
fimamente , & dallo abbiflo della noſtra
inileria inuocherai l'abbifto della niiferi
cordia ,
Del TAVLER O. 605
otile cordia.Per la qual coſa baſcerai gratamć
ratia te frequentemente queſto pijſsımc cuo
dol re di Giclu , el quale è al cuore diuino in
-tamé ſeparabilmente vnito, nel qual fono aſco
rdia ſi tutti e teſori della ſapienza di Dio, o ue*
fuoco ro l'imagine del tuo Signore crocifiſlo,
uſcia,
& contemplandolo a faccia a faccia ſen
fono za mai reſtare aſpirerai a lui dolerdoti
Farlia feco delle tue angoſcie , & coſi da lui ne
78,CO. trarrai l'amore, & lo ſpirito ,riponendolo
Lordi nel tuo cuore & le gratie, & le virtu, & in
ona di fra le coſe proſpere, & auuerſe ti cõſacre
Otutti rai a lui deuotamente , e ti confiderai in
datea lui, & a lui t'accoſterai, & in lui habiterai,
defideroſo di conſeruare l'unità dello ipi
eleco.
7 (11,8 rito nel legame della pace . accioche egli
la chic ſcambieuolinente ſi degni d'habitare nel
tuo cuore , & finalmente con fuauità dor
lig
igues
io anzi mirai in lui,c ti ripoſerai:impero chela
irleri. doue molti cuori delli huomini t'ingan
imalsi neranno , ò ti laſceranno , queſto fede
fre, &
liſsimo cuore mai t'ingannera , ò ti la
Imede ſcerà.Perla qualcoſa ſetu uorrai cammi
sati,do nare & entrare per la uia dritta,no preſu .
mermu di ſalire all'altezza della Diuini
rai; &
tà di Chriſto , ſe non mediante l'humil
perte piaghedella ſua fantiſs. humanita diriz
com
zandoti per tutto , et foſtenendoti col.
aodil baſtone della ſua sāta Croce:et ſe tu vuoi
言三

noſtra acquiſtare con poca fatica cofe grandi,et


miferi nobilitar le tue uiliſsimeopere , et in cá
bio
ordia.
606 MEDITATIONI
bio di quelle uſurpare con gran licenza
emeriti di Chrifto ,& per leoperationi
>

ſue humane appreffarti alle ſue diuine


promeſle. Datti tutto a lui , & l'harai tut
>

to: offeriſci tutte le tue buone opere alla


ſua ſantiſsima uita, & paſsione noite con
meriti d'una puriſsima mente , e poffede
rai tutti e beni,& meriti ſuoi . O fàlutife
ro baratto , & degno di qualuncheaccet
ratione. Qual mercatante del ſecolo non
darebbe uolenticri un poco di rame per
una granmaſla d'oro , ò una viliſsima
pietra per una preciofifsima gemma?Et
a te farà lecito far cotale baratto, fe tu v
nirai tutto quello che tu ſei, & hai & cio
che tu penſi parli,fai; ò patiſci,er il di,et
la notte non Colamente coſe ſpiritali,ma
ancora corporali, rinnouate fpeffe uolce
con la purita della intentione ad eterna
gloria di Dio et ſalute della ſua Chieſa co
lantiſsimi penſieri di Giefu Christo , pa
role, fatti ,et paſsioni,le quali humilmen
te portò ,et pati in terra ,et a lui liberamé
te le conſacrerai,et offerirai dicendo in
queſto modo , innanzi , o dopo cuttic
tuoi fatti , orando , o defiderando . O si
>

gore Gieſu chriſto nell'ynion dell'amo


re col quale per mio conto tu lodaſti , er
adoraſti il tuo Padre , ti affaticafti , et pa
tiſti coſe dure; concedimi oprar perfetta
i mente queſte laudi , et orationi, et fati
che
DEL TAVLERO bu
I
licenza che,benchevili , & che io patiſca șunil
méte tutte le coſe auuerle a laude tua &
rationi
falute ditutta la Chieſa: O ueramente di
e divine
arai tu!
rai quelto generalmente ad ogni cofa. O
ere alla - Signore Gielu nell'vnione dello amore,
ite Cod
per lo quale per amor mio tu ti le degna
sto d'eller huomo , & morire , lo ti ofteri
-poflede ilco queſto aa laude tua,& falute della chic
Jalurile
-fa : è veramente coſi.O Padre, nella vnio.
heaccep ne dell'amore , & morte del tuo amantil .
olonot
-fimo Figliuolo , iv ti raccomando lo ſpi.
Fameper fito mio . & ogni uolta che tu ſarai tirato
iliſsim
mima?E:
in diuerle parti,teptato,& ancora caduto
nel peccato , La primacoſa, domanderai
fe tur .
ai&c
perdono humilmente alle piaghe de pie
etildi, e'
-di, & di poi gratia , & confidenza alle feri
citali,mi
te delle mani ne falmi, & preci tue, & ve
le uole rainente pentito offerirai al Padre per li
cuoi peccati , ee njeriti , & alla charità del
deretni
Tuo Figliuolo fino a tāto , che di nuouo al
hiela ci l'vicio di quel cuore ſalutifero harai ardi
sto , po re diricorrere ,ftare, & per entrare di pic,
milmes
berami chiare con vno amore filiale . In queſto
eodo i
modo e meriti tuoi , benche piccioli in
tutti!
fc, vniti, & meſcolati con i ſantiſsimi mc
. Of rici diGieſu Chrilto , & offerti per la com
l'amo
munità della ſalute di tutti gl'eletti di
Dio , fi nobilitano mirabiliſsimamente,
ſti, t) & diuengano d'un'altra foitanza , cs'in
, etpa
erfetti ghiottiſcono nelligrā meriti diChriſto,
Ct fat
com'una gocciola d'acqua in mezzo dira
BB
ch
barile di vino, talmente che nellun di lo
ro va male , tutte le coſe vili fon ripofte
per tua utilità ſicuramente nel cuor di
Gieſu, & di poi con grand'uſura ſecondo
la puritàdella tua intentione, & la gran
dezza del tuo amore ti funo fedelmente
reſtituiti .Offeriſci dunque fecuramente
e'tuoi piccioli meriti vniti con quelli di
Chriſto pel feno della madre Chieſa, a co
cioche trapaſsino in ſalute di tutti e mě
bri eletri di Gieſu Chriſto , & non fola .
mente non ne patirai danno,madalle ric
chezze di Chriſto trouerai vn grand'ac
quisto della ſalute ; perche (ſecondo fan
Gregorio )all'hora le coſe noſtre diuentã
piu noſtre, quando le cominciono ad eſ.
ſer communi alli fratelli, & quanto il be
ne è piu commune , tanto é piu diuino .
Imperoche Chrifto , & glimembriſuoi
eletti fuppliranno alle noftre negligen
re , quando noi ſiamo tirati io diuerſe
parti,o iinpediti, con le ſue preghiere, &
meriti loderanno , & oreranno Iddio per
noi, & ci communicheranno e'ſuoi mc
riti. Offeriamo dunque quel che noi hab
biamo nę merici della paſsione del Si
gnore, accioche noi ſentiamo l'efficacia
Lua nel tempo della neceſsità , & s'egli è
poco quello che noi diamo, ſuppliamo
ogni coſa con la buona volontà , & una
pura, & a Dio conforme intenţione: coa
dilo la quale nient'altro cerchiamo,che la glo
upotte ria , & il beneplacito di Dio ; perche non
Jordi s'offeriſce aa Dio coſa piu ricca d'una buo
ondo na,& feruente volonta,non ualendo il re
gran gno de cieli ſe non tanto quanto ti ne
mente hai.No diſprezzare oltr'a queſto d'hono
Bente rare diuotamente la glorioſa Madre di
llidi Dio , & di miſericordia la dolciſsima ver
gine Maria , & inuocarla,accioche ella dal
4, 26
emé dolciſsimo cuore del ſuo Figliuolo fi de.
fold. gni d'impetrare tutto quello , cheti farà
leric neceſſario . Il che di nuouo per le ſue be
nedette mani offerirai nel cuor di Gieſu ,
d'ac
Lo fan pregando la ſua materna pietà , cheella
Jentá con tutti e Santi, & Eletti di Dio t'aiuti a
edel laudare, & benedire el Signore Iddio tuo
al be per tutti quanti e ſuoi benefitij, e quali
100. ti ha dati infino a qui, e ti darà in eterno,
fuor Amen.
gen IL FINE .
erle
C, &
per
mo
hab
Si
acia
lic
mo
una
:
con
BB 2
610
EPISTOLA
Di Enrico Sufone huomo Santiſsimo
{critta á vno, che cra in extremis,
tradotta 10 volgar Fiorentino
Da GIOVANNI DI
TANTE
ini
Che noi dobbiamo con animoforte
fpettar la morte

HI mi concede Afalo
figliuolo mio , che io
muoia p te : Chi (dico)
figliuolcariſs. fa gratia
à metuo amoreuoliſsi
mo in Chrifto padre ,
che io muoia per te figliuol di buonil
fima ſperanza louerita , benche non
mifia lecito morire col corpo, niente di
meno col cuore muoio io teco figliuolo
del cuor mio.lo so bene látano da te col
corpo ,mal'animo mio non ſenza acerbe
lacrime, & pietofi, & amoreuoliſsimi la
menti è qui da te , che pur hora ſei per
>

morire.Porgimi, ti priego,le tuemani in


ferme. Percioche, le egli e piacer di Dio ,
che tu muoia , fermaméte ritieni la fede
Cattolica , c muoriallegro . Rallegrati,
che la tua belliſs. anima( quale non altro
è che vn puro ſpirito, ragioncuole,eſimi
gliante
610
SV SO N E.
gliante à Dio ) da queſto ſtretto ,miſero ,e
Eſsimo graue carcere fia per eſſere ſciolta , e di
mis, poi ſenza impedimento alcuno feliciſsi
10
mamente goderſi la ſua beatitudine. Per
che coſi dice il Signore. L'huonio no mi
uedra ,e viuerà .Vna coſa ci è, che nel mio
erla
rire fuole impaurire molti aneſperti, &
chegli arreca morte noioſa, epiena d'an
fietà ,ed è quefta , che riducendoſi eglino ,
jnnáziagli occhi i loro paſari anni, e la
·lor diffoluta , e cattjua uita, fi conoſcono
< Allali di grādiſsimo debito eller tenuti à Dio, 3

che io cnon fanno bene in quell'hora quello,


ai(dico) che intorno à cio debbin fare.Main que
fa gratia fto ti daro ben'io configlio ficuro tolto,
Teuolili dalle ſacre lettere, e dalla verità iſteffa, ap :
padre, cioche polsi di qui ficuramente partirti.
buonil.
Imperoche fe tu conoſci d'effer viuuto
chenon malamente nella tua vita , fi conie pochi
>
iente di viuono nétti da vitij, per queſto tu non
gliuolo debbi ſpauen tarti molto nell'vltima hori
da recol ra . Poſcia che tu ſei armato de' Sacra .
a acerbe menti della Chiefaffe tu potrai comoda.
simila mente farlo ) metciti innanzi agli occhi
ſci per l'immagine del Crocifilio ,equella guar
nania di , e te l'accotti alpetto , & alle ſangui.
diDio , gae ferite della ſua immenſa miſericor
la fede dia inchinati ,accio che con cfie laui tutti
g arao,
t 1 peccati tuoi per gloria fua, e fecondo,
Dale
che hai di biſogno,e di poi ſopra di me
Selai ftatti Sicuro nella fede della Cattolica.
liance 3 Chicla
Chieſa, la quale no può mai fallare,che,
le tu puoi far queſto cofi fortemente, tu
ſei del tutto libero da tutti i mezzi , chc
ti ſi potrebbono opporre, e puoi morire
lieramente. Ecci oltre à di queſto vn'al.
tra coſa,la quale tu debbi cóſiderare nel
l'hora della morte,accioche tãco piu pof
fidifpregiarla . Egli ci è va paele ( per
quel che fi dice ) nel quale è queſta v lan
za,che quando altri naſce, tutti i parenti
ſuoi fi ragunano,e piāgond acerbiſsima
mente, e fi lamentano, ma quando altri
muore,ridono,c fi ricreano con ogni for
te d'allegrezza ;e queſto fanno per mo.
ſtrare,che niuno sà à quanto grandemisis
ſeria fia ſottopoſto l'huomo ; e per ciò >

piangono,naſcendo l'huomo'; morendo


poi,s'allegrano; perche mediāte la mor.
te fi finiſce quella miſeria. Etia vero, ſe
beneficonfidera , la Natiuità d'vn'buo .
mo,per la qualee' viene in quefto miſe
ro mondo , à ragione, e meritamente &
può chiamare morte per le calamità,per
le miſèrie, eper le faciche, che l'aſpetta ."
no : all'incontro poi la morte del corpo
fi può meriramente chiamare nuoua na
ciuità per la ſeparatione di queſto corpo
graue, e moleito , & per il libero arrivo
all'eterna vica. Chi ha bene aperti gl'oc
chi a conoſcer queſte coſe,piu facilmen
te muore, ma chi non può vederle, con
gran
che, gran lamento , e noia dell'incerta mor
e, tu temuore .Conſidera di gratia, quale tia
che la calamità di queſto inondo ,che croci,
Srire che afflitioni, che ſtrettezze, & neceſsità
n'ala ti circondino ; ee ſe niente altro ci foſſe,
och che la paura, checontinuamente ci tor
pol menta perl'anima,& per il corpo,e la in
(per ftabile fermezza di queſto mondo , dili
vſan derremmo meritamence partircene.
renti Percioche ſe vna t'accade in bene , diece
sima cótrarie ti ſoprafanno. Molti ſono, qua
altri 11,fefoffer domādati,dırebbono , neſlun
li for giorno eller viuuti allegri in queſto mo
mo . do. Il mondo è pieno di lacci , d'ingani,
MA e d'infedeltà , e nefluno G può fidared'al.
s ciò trui; perche ciaſcuno cerca quelle coſe,
endo che fon ſue . Se altri dunque diſidera lú ,
7201 gamente viuere per accumularfi piu me,
, fc riti;queſto ègrandemete dubbio,ſe egli ;
110 piu toſto s'accreſca debiti , che meriti.
Diſc Abondanteméte è premiato quegli, che
teli continuamente contemplerà la giocon
per diſsima faccia del piu bello di tutti i fi.
112 gliuoli degl'huomini,e fi goderà la gra
rpo
tiſsima compagnia de'cittadini del Cie.
na lo. Se l'hora della morte duole , & è gra .
>

гро ue, vna volta s'ha ella à portare.Nelluno


10 mai fu libero dalla legge della morte.
Perelche chi no è apparecchiato hoggi,
forſe molto meno ſarà domane . Il piu
delle volte creſconoi peccati inſieme có
l'età
S v S O N E. 614
fetà,c molti piu huomini só quelli, che
viuendo diuentano piggiori, che no ſon
quelli,chediuenton migliori. Se la mor
te di preſente e amara almanco pon'ella
fine vna volta all'amarezza . Horfu dun .
que figliuol'mio dirizza verſo la celeſte
patria il cuore,le mani,e gliocchi , e cop
ogni affetto la ſaluta.Riſegna la tua vo
lontà nel voler d'Iddio ; & sij libero in
queſto. Tutto quello cheegli vorrà tar
di te , ò habbia ordinato , che tu viui, ó
che tumuoi,turco dico >, come coſa buo .
niſsima riccui dalle mani ſue ; anchor
che in queſto caſo forſe cu non la cono:
ſca.Non temere . Ecco gl'Angioli fagti,
che ci ſtanno ſopra, ti cingono, e ti cir.
condano , & il benigniſsimo, & miferi.
cordioſiſsimo Dio co affetto piu che pa>>
terno ti libereràda ogni crauaglio , ſe tu
ti confiderai nella benigaità ſua folamé
té. Sta ſano,
014
che TAVOLA
5 fon
mor
D'ella DI TUTTI I
duo.
elche
CAPITOLI
е соо
CHE SI CON
Ξa vo
ero in TENGONO
Frå tar IN QUESTA
Flui, o Opera
a buo
chor.
cono V N A Supplichenolconfeßione,o inwocostie.
ſanti, Diyora meditatione, 0o rendimento digratie dellan
ti cir. carnatione, e vita di Gieſu Cap.2. 77
riferi. Dellamar e piedi a diferpoli. Cap.3. 12
hepala Delle inſtitutione delvenerabile,e eccellentiſsima
, femu facramento cap.4 35
olame Qrafione deuotißimadélvenerabile sacramento
cap.s. 43 .
. Efercitio diuotadellapaßione delSignorecap.6 49
Di grā dolore,cw affanno che christoſopportò nel
l'orto per .la sopraffatepaßione cap.7 54
Oratione,e offerta per lipeccaticap.8 65
Orationeper domandare perdono,e rinuntia dife
Sterjo al figlwlo cap. 9 80
Gieſuna incontro a fuoi nimici cap.10 83
Oratione perimpetrare de rinnegare ſe ſteſſo perfet
làmente,eraftenere l'amorecap.II 91
Giefs
pelé preso, et legato cap.19 93
unulisfima confesſione depeccati,ex oratione per
inpetrarne perdono dal Padre noftro cap 13103
Ju fuie laſciato da diſcepolicap.14 III
Gieſu è menato ad Anna cap.15 .
113
Orationeper imitar christo cap.16 129
Gieſu è condotto a Cuifascap.17 134
La madre
ſeguitò Gieſu ſuofigliuolo cap.18 152
Dellapasſione della vergineMadreverſo ilſuo figli
Holo cap.19 160 1
Giefu è dato a Pilato cap. 20 165
Orationeper una perfetta imitatione, o amor di
Giefucap.21 169
Gieſuè mandato adHerodecap.22 173
Gieſis difpregiato da Herode è rimenato a Pilato
cap.23
Gieftè uſpramente battuto cap.24 185
Oratione diuota p impetrarperdonodepeccati ,com
conferuarſia Giedi ,co amarlo cap.25 201
Gieſu ecoronato defpine cap.26 206
Oratione per ottener d'effer alluminato c.27 216
cliriſto èpublicaméte mostrato dal prefedete dicen
do,E.cothuomo cap.28 222

Giefu è grauatoconla croce cap.29 301


Maria manınconofifsima madreſeguitailfuome.
Atiſsimo figliuolo.c.sp.83 314
Oratione al l'adrecelestiale cap.31 119
Gieſu è abbeuerato di fiele cap.32 325
Gieſu di nuono è ſpogliato dellefue veſticap.33-328
Giefue confitto alla Croce cap 34 337
Oratione a Gief crocifiſ cap.35. N. 344
Giefu
3
93 Gielu è lenato in alto con la Croce cap.36.N.347
IMA prop Gieſve annouerato infraladronicap.37 358
Del gloriofo titelo della Croce di X poc.38.N. 60
II!
Gieſu veſte õlli che l'haueuono crocifisſoc.39. 365
113 Gieſu èoltraggiato con le bestemmie cap.40 371
129 Cafefsione, e orationediuotapli peccaticc.41 383
134 Vra eccitationedell'animu-a lodare Dio c.42.388
Giefu faluòil ladronecar.43: 394
ofgó
160
Gréfa parliallafwa aflittamadrecap.44 404
Ilfole fi oſcuro cap.45 42 %
165 Dio mio,Diomiopche m'haiabbadóstol.c.46.428
nord Giefu filamenta della ſua ſete cap.43 438
169 Giefw in fu lacroceattinge fiele,etaceto 6.48.449
173 Gliè confumato cap.49. 456
Pilato Padre nelle tue maniraccomadoloſpirito mio cap .
181
185
startele tae mai
go
Gitſumando fuori lo spiritocap.si
467
469
I.COM Il pelo deltempio fi pe kocap.52 . 473
201 480
Giefue trapalato della Lancia cap.53
206
216
Gifuè deposto della Crocrcip.54 ... 493
Oratione diuotiſsima per impetrardi conformarſi
dico alla facratiſsima,vita,e imagine crocififfa diGio
fucap.55 ŠOL
301 Jil
ESERCITII DL M. NICCOLO
314 Es CH10
119
325 RIMO. Eſercitio per conoſcere Dio 512
P Seco ndo,Dilconoſcimento di fe fteſſo • 518
337 Terzo. Accioche mediante la peniten Latipurghi
344 da peccati, 531
with Quarto
TAVOLA
Amento .DelloammorZanei cinque ſentiméti536
Efercitio quinto della via illuminatima priforma
re le tre potenzedell'anima. 533
Eſercitio festo,de dodici ammoramenti 535 "
Settimo eſercitio per conformarſe a christocrocifiſ
fo,o alleſuepiaghedell'odio di qualchepeccato,
o dell'acquisto dituttele virtu del S. Giefusso !
11medefimy fettimoef.rcitio, ridotto informa dera
tione,da eſercitarlo con la mente perottenere le vir ?
tu di Gieſiog .Y . 529
A piedi di Giefie 330
Alcupo diGiefina 532
Alcuor diGiefia $ 35 1

Alla destra di G. 537


Alla ſinistra di Gieftine 539
Eſercitio ollano delconformarfi, trasformarfi
piu apieno nel crocifiſſo 547
Nono eſercitio ,per lenar via tuttigl'impedimenti ,
e le coſeSuperflue. Z .: 56 %
Decimo eſercitio peramar ogmihuomo comefefter
fo. sos
Eſorcitiavndecimoperuiwerfenza alcunacreatu
ra ſenza peccato,o ſenza dilettatione 567
Duodecimo eſercitiodelleaſpiratsoni, reſignatione,
dimanda, 3.7125761
Eſercitio
Dio
trediceſimo del conformarſi,ey unirſi con
546
Eſercitio quattordiceſimoper uiuer ſempre inDio ,
Brinnouare l'unione ognigiorno. 526
Aggiunta perDon Domenica certofino. 528
IL FINE .
30
4

33
535
iff

50

ON

19
30
34
Regiſtro.
* ABCD GHIKLM NO PQR .
33 STV X Y Z. A A B B.
37
39
Tutti ſono ſeſterni,eccetto * che èducre
40
no,&BB.; che è Quaderno

IN FIORENZA .
1
El Appreſſo i Giunti
-6
91
IS 72.
6

AT 174 2481.
F

NIL CANDIDNS
í
269

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