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La FORZA è importante, qualsiasi sia il livello di qualificazione; nella pallavolo di alto livello
l’allenamento di questa capacità condizionale può e deve essere curato nella maniera più
approfondita possibile (come d’altra parte avviene o dovrebbe avvenire per tutto il resto…).
Definizione di forza: capacità motoria che permette di vincere una resistenza , o di opporvisi,
con un impegno tensivo della muscolatura (grazie ad una contrazione muscolare).
I regimi di contrazione:
* concentrico: il muscolo si contrae ed intanto si accorcia (vinco la resistenza).
* eccentrico: il muscolo si contrae (è contratto) ed intanto si allunga (è vinto o si lascia
vincere dalla resistenza).
* statico o isometrico: il muscolo si contrae ma non modifica la sua lunghezza (non c’è
movimento).
* pliometrico: il muscolo si contrae e viene prima allungato (fase eccentrica) e poi
immediatamente accorciato (fase concentrica).
L’instabilità.
Ultimamente si sente assai spesso parlare di allenamento della forza con l’instabilità e di
esercizi propriocettivi. Personalmente credo che si debba fare attenzione a non abbandonare
la “tradizionale” e corretta via per l’allenamento della forza. Diverso è eseguire esercizi di
forza con instabilità (per allenare molto la capacità di controllo degli stabilizzatori e
sublimare certi meccanismi anche preventivi) o esercizi di forza in maniera classica. Molto
diverso.
L’ALLENAMENTO DELLA FORZA
NELLA PALLAVOLO DI ALTO LIVELLO
- ASPETTI PRATICI -
Lavoro in sala pesi (o comunque sedute di forza): 2 o 3 volte alla settimana. Sempre.
Facciamo solitamente 2 sedute complete (si possono fare 3 sedute con dei lavori “spezzati”:
giorno uno solo braccia, giorno due solo gambe + addominali, giorno tre seduta completa).
Prima di tutto come forma di prevenzione (altrimenti gli atleti vanno incontro ad infortuni),
secondariamente per migliorare gli aspetti prestativi.
La prima seduta (martedì) pesi con un gran volume di lavoro ed una intensità media. Niente
palla o poca palla.
La prima seduta, quella di inizio settimana, deve essere di “costruzione”, di “lavoro strutturale”, di “muscolazione
generale”, di “bodybuilding”. Serve tantissimo per la prevenzione degli infortuni e per creare una condizione
atletica di base. Si fa con carichi medi o medio alti. Diciamo dal 60-65% al 80-85% del massimale. Il numero di
ripetizioni per serie sta dalle 15-12 alle 7-6. L’ideale è fare 3x12 o 3x10 o 4x8 o un piramidale di volume 12 10 8 6.
Non si utilizza la trasformazione ma non per questo è un lavoro che “imballa”, “appesantisce” o “rallenta” l’atleta. Si
fa questo lavoro una volta alla settimana. Per il resto si gioca a pallavolo (attività che allena gli aspetti di
esplosività e velocità) e si fa una seconda seduta pesi diversa! Se si evita questo lavoro perché “imballa” molto
probabilmente si rischia di andare incontro ad infortuni di varia natura.
La seconda seduta (giovedì o venerdì) pesi e magari anche un po’ di lavoro tecnico. Basso
volume di lavoro ma alta intensità. Abbinato alla seconda seduta settimanale di pesi il lavoro
con la palla può rappresentare un’ottima “trasformazione” tecnica!
La seconda seduta deve essere di “qualità”, di ricerca di “sviluppo di prestazione”, di allenamento dei fattori
neuromuscolari alla base della forza (reclutamento, sincronizzazione, coordinazione inter ed intramuscolare), di
massima stimolazione delle fibre bianche (forti-veloci). Si fa con carichi molto elevati. Dall’80-85% al 90-93% del
massimale. Le ripetizioni per serie sono ridotte. Da 6 a 3 ripetizioni. Va bene fare 3x6 o 4x4 o 6644. Si possono
fare addirittura 6seriex3ripetizioni. I recuperi sono lunghi (2’30’’-3’). Questa non è ipertrofia! Questo rende forti,
veloci ed esplosivi. Anche se non si fa alcuna trasformazione. Soprattutto perché siamo pallavolisti e
“trasformiamo” ogni giorno la nostra forza ed i nostri muscoli giocando a pallavolo!
Se si vuole comunque si può fare trasformazione dopo ogni serie o alla fine degli esercizi in questa seconda seduta
pesi settimanale.
Fare carichi leggeri e spingerli in maniera veloce spesso rischia di servire a poco perché se non si ha a disposizione
una strumentazione adeguata (tipo rilevatore di potenza) che ti fornisce dei dati si fa fatica a valutare se la
stimolazione è veramente massimale e quindi efficace. Vincere resistenze molto alte per poche ripetizioni, invece,
anche se la velocità di esecuzione è giocoforza ridotta, GARANTISCE una stimolazione massimale, assoluta ed
efficace delle fibre bianche, forti, veloci, esplosive.
Un esempio di scheda può essere questo:
* 4 esercizi braccia.
* 2 esercizi gambe.
* esercizi per addominali e lombari.
BRACCIA:
spinte panca piana o inclinata con bilanciere o manubri
pulley oppure rematore con manubrio
spinte con manubri da seduto per le spalle
trazioni alla sbarra o alla lat machine con presa a scelta
GAMBE:
squat o pressa (esercizio bi podalico: 2 gambe insieme)
affondi o step up o pressa ad una gamba (esercizio mono podalico: una gamba alla volta)
ADDOMINALI:
2-3 esercizi a scelta per l’addome
1-2 esercizi a scelta per lombari-dorsali
NOTE:
* Una settimana ogni tanto (una volta al mese o massimo una volta ogni tre settimane) si può organizzare una
settimana con due sedute entrambe di tipo “DUE” e quindi di “qualità”. Si sacrifica un po’ la costruzione per
pensare forse un po’ di più alla prestazione. Lo si fa magari se si è in un momento agonistico particolare.
* I carichi elevati si usano TUTTO l’anno. Spesso vanno in crescendo perché gli atleti migliorano (e devono
migliorare!).
* Lo scarico è fare due sedute di qualità invece che 1+1 oppure fare (solo una volta ogni tanto nella seconda seduta
della settimana) 3 esercizi invece di sei (ad esempio una spinta ed una trazione per le braccia ed un esercizio base
per le gambe).
* Trasformazione con balzi su plinti o lanci palla medica ok. Forza reattiva o pliometria in sala pesi non facciamone.
La alleniamo ogni giorno giocando a pallavolo.