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MARTEDÌ
1 MARZO 2011 13
il caso TUTTOSCUOLA
LA SPESA PER
TUTTA LA SCUOLA
le associazioni
PUBBLICA
Spiazza e irrita l’affondo di Berlusconi:
«Ingiusto contrapporre insegnanti e famiglie»
DA MILANO ENRICO LENZI espressione culturale del docente ed è diretta a
promuovere, attraverso un confronto aperto di
ngiusto, ingeneroso, persino offensivo. È un posizioni culturali, la piena formazione della
I coro unanime quello espresso dal mondo
dell’associazionismo professionale dei do-
centi che operano nella scuola pubblica stata-
personalità degli alunni». Insomma parlare di
«una azione educativa dei docenti che si pone
in contrasto con quella esercitata dai genitori»
le. Un coro persino bipartisan, visto che tutte le è assurdo perché «l’educazione formale di cui
associazioni, senza distinzione è depositaria la scuola si con-
di posizioni ideologica o politica, fronta costantemente con quel-
respingono con forza al mitten- la informale della famiglia: la cor-
te le frasi pronunciate sabato responsabilità educativa è fon-
scorso dal presidente del Consi- damentale nel processo educa-
glio. «Mi pare uno schiaffo dato tivo per la formazione dell’uo-
a quelle migliaia di docenti che mo, del cittadino e del lavorato-
quotidianamente svolgono con re».
coscienza e dedizione il proprio «Tutti i giorni gli insegnanti sono
compito educativo» commenta impegnati, attraverso il confron-
Giuseppe Desideri, presidente to delle idee – aggiunge Sofia To-
nazionale dell’Associazione ita- selli, presidente nazionale del
liana maestri cattolici (Aimc), Centro di iniziativa democratica
che definisce «ingenerose le af- degli insegnanti (Cidi), organiz-
Agesc: «No alla logica dello scontro» fermazioni del premier», riven-
dicando come «i docenti lavora-
no nella scuola pubblica statale
- e non "di Stato" come si è det-
zazione legata all’area della sini-
stra – nello sforzo di istruire ed e-
ducare cittadini liberi, colti e ca-
paci di pensiero autonomo».
to -, nel rispetto dei valori co- Anche Fabrizio Foschi, presi-
DA MILANO potrebbe parlare di un atteggiamento di muni che sono all’interno della Dai maestri e dirigenti dente nazionale dell’associazio-
La presidente Colombo: il sistema contrapposizione. Costituzione». ne professionale Didattica e In-
essuna volontà di «partecipare al- scolastico pubblico è unico «E sbaglierebbe di grosso. Da sempre co- Ben altro dall’«inculcare princi- scolastici cattolici fino novazione scolastica (Diesse),
N la logica dello scontro fine a se
stesso». E neppure di «entrare in
un gioco di contrapposizioni che non ci
finalmente si deve poter scegliere me Agesc evitiamo di cadere in un clima
di contrapposizione tra scuola statale e
scuola paritaria, anche nell’ambito del-
pi che sono il contrario di quel-
li dei genitori», come dichiarato
sabato dal premier. «Nella scuo-
ai gruppi legati all’area
della sinistra, critiche
parla di «attacco ingiusto e im-
produttivo. Ingiusto perché ge-
nerico e quindi lesivo della po-
appartiene». Ma senza rinunciare «a qual- ne». l’associazionismo dei genitori. Tutta la no- la non si inculca alcun princi- alle «ingenerose» sizione di tanti docenti che,
che precisazione». Maria Grazia Colom- E quale sarebbe? stra azione è in tal senso, anche perché pio, ma si educa» risponde Gio- spesso a prezzo di molti sacrifi-
bo, presidente dell’Associazione nazio- «La realtà dice che nel nostro Paese i fi- non può e non deve esserci e non co- vanni Villarossa, presidente na- parole del premier ci personali e negli spazi talvol-
nale genitori scuole cattoliche (Agesc) ha nanziamenti statali per sostenere la li- struisce nulla. All’Agesc sta a cuore l’inte- zionale dell’Associazione pro- ta esigui offerti dalla normativa,
aspettato a intervenire nel dibattito aper- bertà di scelta delle famiglie sono esigui ro sistema scolastico e per questo obiet- fessionale cattolica di inse- esprimono una soggettività ca-
tosi dopo le parole di Berlusconi sulla li- e non crescono da dieci anni, otto dei qua- tivo lavoriamo da sempre». gnanti, dirigenti e formatori (Uciim), che in u- pace di incontrare i giovani, di introdurli nella
bertà di scelta e «le scuole di Stato che in- li con governi presieduti da Berlusconi. Il sistema scolastico ridisegnato dalla leg- na nota ufficiale esprime «perplessità in meri- realtà, di orientarli al lavoro». E se si vuole che
culcano valori contrari alle famiglie». Fondi così esigui che, secondo una ricer- ge 62, quella sulla parità scolastica? to alle parole del premier» e respinge «con fer- la scuola pubblica statale «torni a essere un am-
Cosa ne pensa? ca svolta dai docenti della Statale di Ge- «Certamente. Quella legge dice che il si- mezza una simile affermazione generalizzata, bito di istruzione e formazione semmai è deci-
«Come genitori che scelgono la scuola nova e dal Politecnico di Milano, vede cir- stema scolastico pubblico è unico, for- ritenendola non veritiera e offensiva». Nella sivo – aggiunge ancora Foschi di Diesse, asso-
pubblica paritaria non intendiamo en- ca un milione di famiglie italiane non po- mato dalle scuole statali e quelle parita- scuola statale – prosegue l’Uciim – «i docenti ciazione dei docenti della Compagnia delle O-
trare nel gioco delle interpretazioni di ciò ter scegliere liberamente per i propri figli rie. Eppure si continua a riproporre con- che vi operano godono della libertà d’insegna- pere – sostenere gli insegnanti attraverso l’at-
che ha detto il premier o hanno risposto una scuola paritaria proprio per proble- trapposizioni ideologiche superate dalla mento, in virtù dell’articolo 33 della Costitu- tuazione del percorso di formazione iniziale e
gli altri. Anche perché così si nasconde la mi economici». legge». zione». Ma questa libertà d’insegnamento è in- la promozione di una carriera del docente de-
realtà e ci si allontana dalla vera questio- Ma con queste sottolineature, qualcuno Enrico Lenzi tesa come «autonomia didattica e come libera gna di questo nome».