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MARTEDÌ
1 MARZO 2011 13
il caso TUTTOSCUOLA

«Nessuno vuole «UNA SFERZATA


CONTRADDITTORIA»
privatizzare le statali»: Parole da campagna elettorale più
che da capo di un governo
il ministro Gelmini impegnato a realizzare obiettivi
rassicura dopo le concreti. Non sono piaciute a
“Tuttoscuola”, le frasi di Berlusconi
durissime critiche del sulla scuola statale e, nella
newsletter settimanale diffusa ieri, la
premier alla «scuola di rivista «per insegnanti, genitori e
studenti», ha paragonato il discorso
Stato». Opposizioni di sabato a quello della famosa
all’attacco: il Pd “discesa in campo” del 1994. Anche
allora, ricorda “Tuttoscuola”,
annuncia un sit-in per Berlusconi attaccò frontalmente la
scuola statale, colpevole, a suo
oggi davanti a palazzo giudizio, «di inculcare principi
Chigi, mentre Bersani contrari a quelli dei genitori».
«Diciassette anni dopo – scrive
chiede le dimissioni Tuttoscuola – quell’attacco alla
"scuola di Stato" ha scarsa
immediate del titolare credibilità per la sua
generalizzazione e indiscriminatezza,
dell’Istruzione e visto che nel frattempo al
ministero dell’istruzione si sono
succeduti soprattutto ministri di
centrodestra». Inoltre, fanno notare
PIANETA i responsabili della rivista, da 35 anni
impegnata nell’informazione
educativa, con queste affermazioni
ISTRUZIONE «Berlusconi ha toccato l’apice della
contraddizione, visto che proprio il
suo governo è quello che – persino
meno dei governi di centrosinistra –
ha assistito poco e male la scuola
paritaria in termini di finanziamenti
e di sostegno, come ben sanno le
Nelle immagini, qui a destra associazioni» delle scuole promosse
e sotto, due scene di vita dalla società. (P. Fer.)
quotidiana nelle classi delle
scuole italiane. Sabato il
premier Berlusconi aveva
criticato quelle pubbliche,
sostenendo che qui
l’insegnamento sia contrario
ai valori della famiglia

«La Chiesa ha fiducia in tutta la scuola»


Bagnasco: statale e non statale, importante è l’educazione integrale dei ragazzi
DA ROMA GIANNI SANTAMARIA attraverso la scuola e in qualunque na e concreta possibilità di libera ria a «dividere tra opposte tifoserie» che «la scuola svolge una funzione reno indice il sit-in davanti alla sede
sede, statale o non statale, l’impor- scelta dei genitori nell’educazione perché «la polemica è stata mal po- primaria: educa le future classi diri- del governo, al quale saranno pre-
na fiducia a 360 gradi nella tante è che ci sia questa istruzione, dei figli. sta». Lo stesso premier domenica e- genti del Paese e a questa va ricono- senti, tra gli altri, i capigruppo di Ca-
U scuola. Sia statale che non
statale. L’ha ribadita - pro-
prio nei giorni in cui si discute in mo-
ma anche questa formazione della
persona, che è scopo della scuola a
tutti i livelli», ha detto il presidente
Sul fonte politico, a cercare di placa-
re il putiferio innescato da due in-
terventi, sabato e domenica, dal pre-
ra intervenuto per dire di essere sta-
to travisato e di non aver voluto cri-
ticare la scuola statale, bensì «l’in-
sciuto un ruolo indispensabile».
Ma la polemica non si placa. Il Pd –
il cui segretario Pier Luigi Bersani
mera e Senato, Dario Franceschini e
Anna Finocchiaro e la presidente
dell’assemblea del partito, Rosy Bin-
do acceso di scuola, con la trita e della Cei a Genova, interpellato a sidente del Consiglio Silvio Berlu- fluenza deleteria» che in quel tipo di l’altroieri aveva chiesto le dimissio- di. Critica con Berlusconi anche
fuorviante contrapposizione tra margine dell’incontro La formazio- sconi – che aveva parlato di un inse- scuola «hanno avuto e hanno anco- ni della Gelmini – annuncia un sit- l’udc Paola Binetti, che parla di «sur-
"pubblico e privato" - il cardinale ne della coscienza nel beato John gnamento nella scuola pubblica in ra alcune «culture politiche e ideo- in per oggi davanti a Palazzo Chigi. reale sfida al mondo della scuola, di-
Angelo Bagnasco. Henry Newman. «Ci sono tantissimi senso contrario ai valori della fami- logie». Dura la replica al ministro da parte stinguendo tra valori buoni e catti-
«La Chiesa, come sempre, ha molta insegnanti e operatori che sappia- glia – sono intervenuti ieri il mini- Schifani – da Barete, provincia del- della responsabile Scuola Francesca ve ideologie, tra educazione di serie
stima e fiducia nella scuola, perché mo si dedicano al proprio lavoro con stro Mariastella Gelmini e il presi- l’Aquila, dove ha inaugurato una Puglisi, «nessuno vuole privatizzare A ed educazione di serie B, secondo
è un luogo privilegiato dell’educa- grande generosità, impegno e com- dente del Senato Renato Schifani. La scuola d’infanzia ricostruita grazie a la scuola: infatti il governo vuole, di- un modello bipolare vecchio e su-
zione, tanto più che siamo nell’am- petenza, sia nella scuola statale che prima ha ribadito che «nessuno vuo- fondi raccolti da Palazzo Madama – rettamente, lasciarla morire per fa- perato, che contrappone scuola sta-
bito del decennio sulla sfida educa- non statale. Quindi il merito va a lo- le privatizzare la scuola, statale o pa- ha detto di sperare in un veloce rien- vorire quella privata. E ha iniziato a tale e scuola cattolica, cercando poi
tiva, che la Cei ha scelto. Quindi ci sta ro», ha aggiunto il porporato, tor- ritaria essa ha una funzione pubbli- tro della polemica, visti i chiarimen- farlo da tempo». Contro tale «demo- di rettificare lamentando di essere
a cuore l’educazione integrale anche nando, infine, ad augurarsi una pie- ca». Il ministro si è poi detta contra- ti che ci sono stati. Poi, ha aggiunto lizione» il partito di largo del Naza- stato frainteso».

LA SPESA PER
TUTTA LA SCUOLA
le associazioni
PUBBLICA
Spiazza e irrita l’affondo di Berlusconi:
«Ingiusto contrapporre insegnanti e famiglie»
DA MILANO ENRICO LENZI espressione culturale del docente ed è diretta a
promuovere, attraverso un confronto aperto di
ngiusto, ingeneroso, persino offensivo. È un posizioni culturali, la piena formazione della
I coro unanime quello espresso dal mondo
dell’associazionismo professionale dei do-
centi che operano nella scuola pubblica stata-
personalità degli alunni». Insomma parlare di
«una azione educativa dei docenti che si pone
in contrasto con quella esercitata dai genitori»
le. Un coro persino bipartisan, visto che tutte le è assurdo perché «l’educazione formale di cui
associazioni, senza distinzione è depositaria la scuola si con-
di posizioni ideologica o politica, fronta costantemente con quel-
respingono con forza al mitten- la informale della famiglia: la cor-
te le frasi pronunciate sabato responsabilità educativa è fon-
scorso dal presidente del Consi- damentale nel processo educa-
glio. «Mi pare uno schiaffo dato tivo per la formazione dell’uo-
a quelle migliaia di docenti che mo, del cittadino e del lavorato-
quotidianamente svolgono con re».
coscienza e dedizione il proprio «Tutti i giorni gli insegnanti sono
compito educativo» commenta impegnati, attraverso il confron-
Giuseppe Desideri, presidente to delle idee – aggiunge Sofia To-
nazionale dell’Associazione ita- selli, presidente nazionale del
liana maestri cattolici (Aimc), Centro di iniziativa democratica
che definisce «ingenerose le af- degli insegnanti (Cidi), organiz-

Agesc: «No alla logica dello scontro» fermazioni del premier», riven-
dicando come «i docenti lavora-
no nella scuola pubblica statale
- e non "di Stato" come si è det-
zazione legata all’area della sini-
stra – nello sforzo di istruire ed e-
ducare cittadini liberi, colti e ca-
paci di pensiero autonomo».
to -, nel rispetto dei valori co- Anche Fabrizio Foschi, presi-
DA MILANO potrebbe parlare di un atteggiamento di muni che sono all’interno della Dai maestri e dirigenti dente nazionale dell’associazio-
La presidente Colombo: il sistema contrapposizione. Costituzione». ne professionale Didattica e In-
essuna volontà di «partecipare al- scolastico pubblico è unico «E sbaglierebbe di grosso. Da sempre co- Ben altro dall’«inculcare princi- scolastici cattolici fino novazione scolastica (Diesse),
N la logica dello scontro fine a se
stesso». E neppure di «entrare in
un gioco di contrapposizioni che non ci
finalmente si deve poter scegliere me Agesc evitiamo di cadere in un clima
di contrapposizione tra scuola statale e
scuola paritaria, anche nell’ambito del-
pi che sono il contrario di quel-
li dei genitori», come dichiarato
sabato dal premier. «Nella scuo-
ai gruppi legati all’area
della sinistra, critiche
parla di «attacco ingiusto e im-
produttivo. Ingiusto perché ge-
nerico e quindi lesivo della po-
appartiene». Ma senza rinunciare «a qual- ne». l’associazionismo dei genitori. Tutta la no- la non si inculca alcun princi- alle «ingenerose» sizione di tanti docenti che,
che precisazione». Maria Grazia Colom- E quale sarebbe? stra azione è in tal senso, anche perché pio, ma si educa» risponde Gio- spesso a prezzo di molti sacrifi-
bo, presidente dell’Associazione nazio- «La realtà dice che nel nostro Paese i fi- non può e non deve esserci e non co- vanni Villarossa, presidente na- parole del premier ci personali e negli spazi talvol-
nale genitori scuole cattoliche (Agesc) ha nanziamenti statali per sostenere la li- struisce nulla. All’Agesc sta a cuore l’inte- zionale dell’Associazione pro- ta esigui offerti dalla normativa,
aspettato a intervenire nel dibattito aper- bertà di scelta delle famiglie sono esigui ro sistema scolastico e per questo obiet- fessionale cattolica di inse- esprimono una soggettività ca-
tosi dopo le parole di Berlusconi sulla li- e non crescono da dieci anni, otto dei qua- tivo lavoriamo da sempre». gnanti, dirigenti e formatori (Uciim), che in u- pace di incontrare i giovani, di introdurli nella
bertà di scelta e «le scuole di Stato che in- li con governi presieduti da Berlusconi. Il sistema scolastico ridisegnato dalla leg- na nota ufficiale esprime «perplessità in meri- realtà, di orientarli al lavoro». E se si vuole che
culcano valori contrari alle famiglie». Fondi così esigui che, secondo una ricer- ge 62, quella sulla parità scolastica? to alle parole del premier» e respinge «con fer- la scuola pubblica statale «torni a essere un am-
Cosa ne pensa? ca svolta dai docenti della Statale di Ge- «Certamente. Quella legge dice che il si- mezza una simile affermazione generalizzata, bito di istruzione e formazione semmai è deci-
«Come genitori che scelgono la scuola nova e dal Politecnico di Milano, vede cir- stema scolastico pubblico è unico, for- ritenendola non veritiera e offensiva». Nella sivo – aggiunge ancora Foschi di Diesse, asso-
pubblica paritaria non intendiamo en- ca un milione di famiglie italiane non po- mato dalle scuole statali e quelle parita- scuola statale – prosegue l’Uciim – «i docenti ciazione dei docenti della Compagnia delle O-
trare nel gioco delle interpretazioni di ciò ter scegliere liberamente per i propri figli rie. Eppure si continua a riproporre con- che vi operano godono della libertà d’insegna- pere – sostenere gli insegnanti attraverso l’at-
che ha detto il premier o hanno risposto una scuola paritaria proprio per proble- trapposizioni ideologiche superate dalla mento, in virtù dell’articolo 33 della Costitu- tuazione del percorso di formazione iniziale e
gli altri. Anche perché così si nasconde la mi economici». legge». zione». Ma questa libertà d’insegnamento è in- la promozione di una carriera del docente de-
realtà e ci si allontana dalla vera questio- Ma con queste sottolineature, qualcuno Enrico Lenzi tesa come «autonomia didattica e come libera gna di questo nome».

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