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Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.2014 - Posteitaliane
Anno XX - n° 212 Luglio-Agosto 2020

L’Editoriale Alla fine la colpa sarà nostra

di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it

di Nicola Graziani
Poco da dire Considerazioni inattuali sul Parlamento. che a sua volta ha indebolito l’istituzio-
che sia stato La prima: tagliare il numero dei parlamen-
tari è – con rispetto parlando – una inutile
ne parlamentare. Risultato: tanti cacic-
chi e nessun statista, deputati e senatori

già detto stupidaggine: non porta a risparmi signi-

Sarà questo l’editoriale prima delle
“grigie vacanze estive” una stanche-
vole litania di considerazioni già
scritte perché, di fronte all’involu-
zione della situazione politica, ci re-
sta poco da aggiungere.
Più volte abbiamo rivolto “appelli”
di fronte all’esigenza imprescindibile
di “una unità nazionale di emergen-
segue a pag. 2
Il ‘nostro’ Luca Salvetti
1° in Toscana e 5° in Italia
Mentre andiamo in stampa, giunge la
notizia che, secondo la classifica di gra-
dimento dei sindaci d’Italia de Il Sole
24, il ‘nostro’ Luca Salvetti è insediato
al 1° posto in Toscana e addirittura al
5° in Italia. Un bel risultato (mai rag-
giunto in passato da un sindaco livor-
nese) che conferma l’ottimo lavoro sin
qui effettuato
dal primo citta-
dino dopo appe-
na un anno di
mandato.
A Luca Salvetti
i nostri compli-
menti e l’augu-
rio di poterlo
vedere sul po-
dio nazionale
per il prossimo
anno.
ficativi, in compenso umilia il cuore pul-
sviliti al livello di alzatori di mano ben
pagati e quindi eccessivamente pagati,
sante della democrazia italiana. Difficile perché ad alzare una mano senza sfor-
sostenerlo di questi tempi, con tutti ma zare le meningi finisce che lo stipendio
proprio tutti (partiti populisti, partiti non non lo si merita abbastanza. Ergo: abo-
populisti ma senza attributi, stampa po- liamoli, questi parlamentari privilegiati.
pulista, stampa sedicente indipendente, Nossignore, non è così. Se una demo-
grandi gruppi e se ve ne viene in mente crazia, ed una democrazia parlamentare
qualcun altro aggiungetelo pure) impegna- come la nostra, soffre è perché andia-
ti a dare al popolo la sua libbra di carne. mo a pagare, al termine di un percorso
Eppure vogliamo dirlo: il referendum farà accidentato che abbiamo voluto comple-
molto male e poco bene. Se qualcuno tra tare a tutti i costi, trent’anni di progres-
un paio d’anni sarà in grado di dimostra- siva erosione dei meccanismi democra-
re che le cose, con i parlamentari dimez- tici. Basati sulla libera partecipazione dei
zati, vanno meglio faccia pure un fischio: partiti alla vita pubblica, sulla base di piat-
sappiamo ammettere le sconfitte. Restia- taforme programmatiche su cui il citta-
mo però moderatamente ottimisti. dino è libero di esprimersi. Invece sia-
Seconda considerazione inattuale: il virus mo corsi dietro agli uomini della Provvi-
che sta debilitando la nostra democrazia denza e agli omini degli algoritmi, met-
non è il Parlamento. E nemmeno i partiti. tendo il cervello all’ammasso dopo averlo
È piuttosto la mancanza di partiti veri,
segue a pag. 2
Anche il Centro intende rivolgere un “GRANDE ABBRACCIO” a tutti
gli operatori della sanità toscana per la loro meritoria ed ecceziona-
le funzione svolta durante il drammatico periodo del coronavirus.
Devesi alla loro professionalità, alla
loro completa disponibilità, al loro
spirito umanitario, requisti ampia-
mente dimostrati dagli eccellenti ri-
sultati conseguiti, se nella nostra
regione, si è potuto contenere la ter-
rificante epidemia.
Grazie di cuore a tutti Voi.
 2 Politica
dalla prima pagina
Poco da dire che sia
già stato detto
za” al di là delle legittime differenze
politiche ed invece, nel giorni scorsi, si
è svolta a Roma la solita stanchevole
manifestazione di protesta da parte del-
la destra sovranista e razzista a cui si è
aggiunta, sebbene in evidente difficol-
tà, anche quello che resta di Forza Ita-
lia.
Abbiamo ascoltato le “solite stanche-
voli litanie” contro “la perfida Comuni-
tà Europea” e le accuse a questo go-
verno per i continui cedimenti.
E’ quella descritta dai sovranisti un’Eu-
ropa insensibile alle richieste del nostro
paese.Ma quello che maggiormente
sconcerta è che sono gli stessi paesi
cosiddetti “sovranisti” (Ungheria - Po-
lonia - Slovacchia ed Austria) quelli che
vorrebbero mettere in discussione la
Comunità Europea, a usufruire e bene-
ficiari dei finanziamenti di questa “ma-
dre snaturata”magari anche quelli che
l’Italia non riesce ad utilizzare e che
vengono “stornati” ad altri stati mem-
bri.
E’ incredibile come l’Italia, dopo i ter-
rificanti eventi dai quali è stata pesante-
mente colpita, non abbia ancora accet-
tato un finanziamento di circa 37 mi-
liardi di euro ad interesse “zero” resti-
tuibili in dieci anni e destinati, esclusi-
vamente, alle strutture sanitarie di cui il
nostro paese ha urgente necessità.
Purtroppo non solo i partiti di Salvini e
Meloni si sono dichiarati assolutamen-
te contrari all’utilizzo di quel finanzia-
mento solo perché la provenienza si
chiama “MES”- il terribile capestro che
ucciderebbe il nostro paese. Schierarsi
contro “questo dannato finanziamento”
in grado di modernizzare la sanità ita-
liana vi sono anche i “baldi giovanotti”
dei 5stelle, per una scelta esclusivamen-
te ed assurdamente “ideologica”, che
si ostinano a respingere questa possi-
bilità.
Finalmente il P.D. con il segretario Ni-
cola Zingaretti ha preso “carta e
penna”ed in uno degli incontri con il
Presidente Conte ha chiarito, in manie-
ra ferma e decisa, che un paese così
“prostato” dalla pandemia non può ri-
fiutare un aiuto del genere: speriamo
che l’intervento abbia effetti perché sa-
rebbe inconcepibile che la “fanciullez-
za mentale” dei 5Stelle impedisse al no-
stro paese la disponibilità di un finan-
ziamento strategico per il comparto
sanitario.
Altre cose ci sarebbero da dire com-
presa la discutibile utilità di quella “com-
parsata” a Villa Phamfili: un inutile “ca-
rosello” sicuramente molto costoso ed
i cui risultati sono tutti da vedere.
Ed infine, a tutti, malgrado tutto, buo-
ne vacanze.
Alla fine la colpa
sarà nostra
riempito di slogan. I cattolici, poi, da
questo punto di vista sono doppiamen-
Il Centro
tornerà
a Settembre.
A tutti
Buone
Vacanze
te responsabili: avrebbero potuto riem-
pire di valori il vuoto altrui, invece si sono
accontentati di cosa? Di seggi parlamen-
tari generosamente concessi da chi rac-
coglie pezzi della società per farli propri
riducendoli a figurine Panini incollate per
sempre nel loro album.
E allora andiamo pure a votare, e toglia-
moci la soddisfazione di dare un calcio
negli stinchi a quei nullafacenti privile-
giati dei parlamentari. E poi mettiamoci
sui nostri blog e sulle nostre chat a dif-
fondere insofferenza, insoddisfazione e
risentimento.
Ma non lamentiamoci, un giorno, del
declino che si va facendo sempre più
marcato, sempre più irreversibile. E
quando ci renderemo conto di aver con-
tribuito alla decadenza ci si guardi allo
specchio, e si sappia che la colpa di quan-
to avvenuto è nostra, solo nostra. In una
democrazia il popolo è sovrano. Se cor-
re dietro alle ubbie dei populisti, poi la
colpa è sua.
Mensile del Circolo Culturale “Il Centro”
Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 2/3/2005
Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7 - 57124 Livorno
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www.circoloilcentro-livorno.it
DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Sergio Cini,
Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini,
Mauro Paoletti,
Giovanni Schiano,
Angela Simini,
Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Cristina Battaglini, Franco Bianca-
ni, Enrico Bianchi, Massimo Cappel-
li, Fabio Figara, Giuseppe France-
schi, Nicola Graziani, Livio Lazzeri,
Mario Lorenzini, Giulio Profeta, An-
gela Simini, Franco Spugnesi, Lo-
renzo Taccini.
Grafica e impaginazione: Editrice “Il Quadrifoglio”
sas di Palandri Giulia & c., Livorno - Tel. 05861732178.
Stampa: Tipografia Sagittario - Bibione (Venezia).
Giornale chiuso: 6/7/2020

Rilancio e fase tre: ripresa
Il paragone fra il coronavirus e la guer-
ra sembra appropriato per quanto ri-
guarda la crisi economica e la neces-
saria ripresa; non a caso molti parlano
di un nuovo piano Marshall. Sebbene
nella storia niente si ripeta allo stesso
modo, si può ritenere che il vecchio
detto historia magistra vitae sia an-
cora valido: ciò significa che il quadro
politico del secondo dopoguerra in Ita-
lia può essere un punto di riferimento
prezioso. La fase iniziale di quel perio-
do fu caratterizzata da governi di unità
nazionale tra tutte le forze politiche
costituenti, successivamente si passò
a governi di coalizione per evitare pos-
sibili intralci alla ricostruzione econo-
mica. Le scelte fatte dai governi di
Centro a cavallo degli anni Cinquanta
costituirono le basi della rinascita e le
premesse della successiva espansio-
ne; dopo la fase iniziale del Centrismo
si potè procedere ad una sempre più
ampia distribuzione della ricchezza fino
alla metà degli anni Sessanta, quando
iniziarono le difficoltà con la dilatazio-
ne delle partecipazioni statali e il pro-
gressivo aumento di inflazione e debi-
to pubblico.
Oggi bisogna fare coraggiose scelte di
politica economica. Già prima del co-
ronavirus in tutto il mondo globalizzato
si parlava di crisi del capitalismo, giu-
dicata da molti irreversibile senza con-
siderare quante volte nel passato
l’estrema flessibiltà e il dinamismo han-
no consentito a questo sistema di ri-
prendersi in maniera sempre nuova.
Dopo la pandemia molti intellettuali di
varia estrazione culturale hanno diagno-
sticato la morte certa del capitalismo e
hanno espresso la soddisfazione di chi
da tempo auspicava la fine di un “mo-
stro” responsabile di ogni sciagura.
Nell’attuale maggioranza di governo,
che secondo molti dovrebbe arrivare
alla fine della legislatura, si nota una
spaccatura trasversale che passa an-
che all’interno delle principali forze
di Giuseppe Franceschi
politiche che la costituiscono: da una
parte i sostenitori del rilancio ed am-
modernamento dell’apparato produt-
tivo in tutte le sue componenti - agri-
coltura, piccola, media e grande indu-
stria - dall’altra coloro che ritengono
prioritaria a garanzia di tutti l’imme-
diata piena occupazione anche ridu-
cendo l’orario di lavoro a salario co-
stante. Verso quest’ultima soluzione
sembrano
inclinare sia la maggioranza dei cin-
que-stelle, sia quello che rimane della
sinistra social-comunista.
In particolare i penta-stellati ritengo-
no probabilmente che la pandemia
abbia creato le condizioni per realiz-
zare il loro ideale di decrescita felice
(si fa per dire); gli altri, da sempre
avversari del capitalismo, pensano for-
se che il processo storico consenta
oggi di coronare il loro sogno utopisti-
co, magari nella forma del capitalismo
di Stato sull’esempio della Cina e del-
la Russia. Questi sistemi, funzionali ad
una politica di potenza, dimostrano che
qualsiasi mortificazione delle libertà
non produce nemmeno un diffuso be-
nessere economico.
Nessuno vuole idolatrare il capitali-
smo, tanto meno noi cattolici. A que-
sto proposito voglio ricordare una ta-
vola rotonda organizzata dalla D.C. a
metà degli anni Ottanta. Mi colpirono
soprattutto due interventi: uno di Bi-
saglia teso a chiarire che per un cat-
tolico il capitalismo è soltanto uno stru-
mento e si getta via quando si trova
uno migliore. Il vecchio Donat-Cattin
di area sindacalista, ricordato anche
per aver ispirato il famoso preambolo,
inserì quell’affermazione in un conte-
sto culturale più ampio facendo rile-
vare ai laici presenti (ricordo il socia-
lista Signorile) la differenza rispetto
agli altri di un partito di ispirazione cri-
stiana segnato da “uno spaccato ver-
so il trascendente”. Se si evita il peri-
colo dell’integralismo, proprio l’ispira-
Politica 3
zione cristiana garantisce ad un tem-
po il riferimento ad un orizzonte di va-
lori e la posizione più deideologica pos-
sibile: tutto ciò che è terreno non può
essere perfetto; su questo Sturzo con-
cordava con l’interpretazione che Ro-
smini dava del liberalismo e il cattoli-
cesimo liberale diventò popolarismo
con riferimento a quel fervore di ope-
re sociali sviluppatesi soprattutto dopo
la pubblicazione della “Rerum Nova-
rum” di Leone XIII°: una economia
sociale di mercato, integrata nell’U.E.,
rimane la via più sicura per la ripresa,
l’unica che possa creare ricchezza e
assicurare un’ampia redistribuzione
evitando le grandi concentrazioni.
La possibilità di un governo di unità
nazionale è ridotta al minimo: manca
lo spirito, come si evince dal fatto che
le opposizioni di Destra, perlopiù ostili
all’U.E., hanno indetto manifestazioni
di protesta proprio nellafesta del 2
giugno. Prepariamoci allora a contra-
stare nella terza fase le politiche eco-
nomiche puramente assistenzialistiche
e quelle antieuropeiste nello spirito,
perché porterebbero alla rovina il no-
stro Paese.
Tra le riforme necessarie per la ripre-
sa oltre alla semplificazione burocrati-
ca e la riforma della giustizia ritengo
necessario il riassetto istituzionale dello
Stato: non è possibile andare avanti
con ordinanze di Sindaci e Governato-
ri in contrapposizione tra loro e contro
il Governo nazionale, come si è visto
nelle situazioni tragiche della pande-
mia. Lo squilibrio in parte è dato an-
che dal fatto che sindaci e governatori
si fanno forti di un voto popolare diret-
to. Bisogna allora che anche il capo
dell’esecutivo a livello nazionale sia
votato direttamente dal popolo, maga-
ri con suffragio a doppio turno come
accade in Francia: credo che in un
periodo dominato da populismi e so-
vranismi il Centro moderato, al di là
delle apparenze, possa guadagnarci.
 4 Politica
Butini, il dc
rivale di un santo
Pubblichiamo l’articolo di Enrico Ni-
stri apparso sul Corriere Fiorentino del
23 giugno scorso dal titolo ‘Butini, il
dc rivale di un santo’ riguardante la fi-
gura dell’indimenticato senatore Ivo
Butini, leader indiscusso della Dc to-
scana, scomparso nel 2016 all’età di 89
anni. Nel “pezzo” si parla anche del
libro ‘Una storia democratica. L’ultima
intervista al senatore Ivo Butini’, SEF,
curato dal figlio Francesco Butini, tra
l’altro nostro valido e prezioso collabo-
ratore.
Tramontata con la seconda repubbli-
ca l’epoca del «non vogliamo morire
democristiani», l’approccio alla storia
del partito che fu l’asse portante del
sistema politico italiano comincia a ri-
vestire forme più serene. Lo confer-
ma l’interesse per le memorie di vari
esponenti della Dc, che aiutano a va-
lutare il livello complessivo di una clas-
se dirigente.
Ivo Butini, di cui il figlio Francesco ha
pubblicato quattro anni dopo la sua
scomparsa i ricordi (Una storia demo-
cratico cristiana. L’ultima intervista al
senatore Ivo Butini, SEF), non milita-
va fra le seconde file. C’è stato un
periodo in cui come leader della cor- tata. Ma se ne distaccò quando questi
rente fanfaniana è stato uno fra i poli- si schierò contro l’adesione dell’Italia
tici più influenti nella nostra regione. al Patto Atlantico.
Segretario provinciale della Dc fioren- La sua rapida ascesa ai vertici del par-
tina nel 1963, segretario regionale nel tito conferma come la Dc fosse un
1973, consigliere regionale dal 1970 al partito interclassista. Una classe diri-
1979, ha avuto un ruolo non seconda- gente in prevalenza di «notabili» con-
rio prima nell’accantonamento del- sentiva di crescere anche a un sempli-
l’esperienza lapiriana, poi nel tentati- ce maestro elementare. «Tutto som-
vo di impedire, in occasione delle pri- mato — commenta Butini — ti chie-
me elezioni per il Consiglio regionale, devano di non dire bischerate». E an-
una maggioranza frontista. La prima che per non dirle lui seguiva con dili-
operazione ebbe successo; la secon- genza le riunioni di sezione, in cui si
da fallì: il Psi, pur governando con la parlava dell’esistenza di Dio, come
Dc a Roma, a Firenze entrò in giunta quelle della Fuci, in cui invece si spie-
col partito comunista. gava la Costituzione. Poi seguì le di-
Il declino di Butini coincise col tramon- rettive del partito anche quando non ne
to di Fanfani, sostituito nel 1975 alla era convinto, come per il referendum
segreteria della Dc dopo la sconfitta sul divorzio, perché, per citare il cardi-
nelle amministrative del 1975. Da al- segue a pag. 5
lora — ricorda — «mi dedicai di più
all’attività istituzionale e meno a quel-
la di partito». E infatti fu senatore per
tre legislature e sottosegretario dal
1988 al 1992. Dopo la scomparsa del-
la Dc si ritirò a vita privata, come «un
cassintegrato della prima repubblica».
La sfortuna di Butini è stata quella di
essere stato percepito come l’avver-
sario di
La Pira: non è facile, nel giudizio dei
posteri, confrontarsi con un santo.
In realtà, il suo profilo è più comples-
so. Di famiglia piccolo-borghese, ma-
dre cattolica e padre socialriformista,
antifascista anche per la sua ostilità
all’«austriaco» Hitler, nel 1944 si
iscrisse diciassettenne alla Dc e sim-
patizzò per Dossetti, di cui condivide-
va l’apprezzamento per il ruolo dello
Stato, sospetto invece alla vecchia La copertina del libro ‘Una storia demo-
classe dirigente popolare che dallo Sta- cratica. L’ultima intervista al senatore Ivo
to, quello fascista, era stata persegui- Butini’, SEF, di Francesco Butini,
 Politica 5

fa pag. 4

nal König, «le verità della fede non si

sottopongono a un plebiscito».
Butini ha goduto a lungo della fama di
anticomunista e «moderato». Dalle sue
dichiarazioni emerge però come la sua
ostilità a un’apertura al Pci nascesse
dalla preoccupazione di evitare alla Dc
un’emorragia di voti a destra. Quanto
all’accusa di moderatismo, osserva con
molta finezza che «i babbi di quelli che
oggi predicano la moderazione stava-
no tra quelli che usavano la parola
moderato come un’offesa».
In realtà, più che un moderato, Butini
fu un «cartesiano». Così lo aveva de-
finito La Pira, di cui traccia un ritratto
colorito ma non rancoroso. È il ritratto
di un mistico che non apprezza la criti-
ca (indimenticabile la sua reazione di
fronte a un bancario che a un incontro
di partito aveva osato contestarlo), con-
vinto di poter imbarcare con sé persi-
no comunisti e missini, ma a vogare («e
se remano contro gli si dà un nocchi-
no»); impaziente nei confronti di mon-
signor Florit («o va via il cardinale, o
vado via io»), ma poi obbediente sino
in fondo, perché «ubi episcopus, ibi ec-
clesia»; di un profeta che a volte sba-
glia le profezie, come quando nel 1963
previde che un comizio di Fanfani in
piazza della Signoria tutto rivolto contro
i liberali avrebbe fatto guadagnare alla
Dc diecimila voti. «E invece con quel
discorso diecimila voti si sono perduti».
Indimenticabili sono anche i ritratti dei
lapiriani. C’è Fioretta Mazzei, che nel
Salone dei Duecento vuol seguire alla è CAF, via Cecconi 40 - Tel. 0586/811809 - Livorno
lettera le indicazioni del Professore, è Patronato, via degli Apostoli 5 - Tel. 800740044 - Livorno
perché bisogna «avere fede anche nel- e
la Madonnina»; e Butini cartesiana-
mente le obietta che la Madonna non sport, tempo libero, volontariato
vota in Consiglio comunale. E c’è Gio-
vanni Pallanti, «ragazzo ribelle ma trat-
assistenza, consulenza, sostegno
tenuto», che si commuove quando Bu-
Acli Service Srl
Via Cecconi 40
ai lavoratori, ai giovani,
tini tiene ai giovani un discorso «sulle Livorno ai migranti, alle famiglie
responsabilità profonde del potere», sol- segue a pag. 19
lecitandoli «a una missione e ai neces-
sari sacrifici». In fondo, la forza della
Dc nei suoi uomini migliori era anche
questa: identificarsi con lo Stato, ma
senza dimenticare che il potere com-
porta, insieme ai privilegi, enormi re-
sponsabilità dinanzi agli uomini, e ma-
gari anche a Dio.
 6 Economia
AI TEMPI DEL COVID-19
Partecipazioni statali
di Livio Lazzeri
Il principale danno che le aziende han-
no subito a causa del lock-down è sen-
za dubbio quello del prosciugamento
della loro liquidità. Infatti le aziende si
sono trovate nella situazione di dover
continuare a sostenere i costi (stipendi,
affitti, mutui, etc.) mentre si azzerava-
no i ricavi. Lo Stato è venuto in aiuto
delle imprese in difficoltà concedendo
prestiti agevolati e finanziamenti a fon-
do perduto. D’altra parte era stato lo
Stato a provocare il danno alle imprese
ed era quindi giusto che spettasse allo
Stato riparare.
Ma per alcune aziende il danno è stato
ben più grave della mancanza di liquidi-
tà. E’ il caso ad esempio delle aziende
di trasporti, in primis le compagnie ae-
ree, che potranno riprendere le attività
solo a regime ridotto, con un grave au-
mento dei costi marginali, tanto da met-
tere a rischio la sostenibilità dell’intero
business. In questi casi, le imprese quo-
tate in borsa hanno subito anche un
crollo del valore delle loro azioni, e quindi
un abbassamento della loro capitalizza-
zione.
Come noto, la capitalizzazione di
un’azienda è data dal valore dell’azione
per il numero di azioni emesse. Essa
esprime il valore di mercato di un’azien-
da. La capitalizzazione delle aziende ita-
liane quotate in Borsa è cronicamente
bassa. Basti pensare che la capitalizza-
zione di tutte le aziende della Borsa di
Milano messe insieme è di E.650 mi-
liardi (2019), mentre quella di Micro-
soft da sola è di $897 miliardi (Apple
$895 mld, Facebook $475 mld, etc.).
La bassa capitalizzazione delle nostre
aziende porta con se almeno un paio di
gravi inconvenienti. Uno è la difficoltà
di ottenere grossi finanziamenti: le ban-
che infatti si sentono più garantite nel
prestare pochi soldi ad aziende che ne
valgono molti, piuttosto che viceversa.
L’altro inconveniente è il rischio di es-
sere acquistati, dato appunto il basso
valore dell’azienda. Questo rischio ov-
viamente cresce se l’azienda ha bilanci
con un attivo consistente. Per impedi-
re che capitali stranieri acquistino azien-
de italiane sottocapitalizzate per il co-
vid-19, ma ritenute strategiche per il
paese, il governo si è riservato il diritto
di esercitare il “Golden Power”. Il Gol-
den Power consente allo Stato, se lo
ritiene opportuno, di opporsi all’acqui-
sto di aziende italiane da parte di capi-
tali stranieri. In alternativa, e solo per
aziende veramente importanti, il gover-
no si è riservato la possibilità di ricapi-
talizzarle acquistandone quote aziona-
rie.
Due per ora le società individuate: Ali-
talia e Ilva. Per Alitalia sono già stati
stanziati E.3 mld, per l’Ilva siamo pros-
simi ad una decisione. In Germania lo
stato ha acquistato il 20% di Lufthan-
sa, sborsando ben E.9 mld. La Fran-
cia, che già detiene il 14% di Air Fran-
ce, allargherà la sua partecipazione.
Idem l’Olanda con KLM. Da notare
che per nessuno dei paesi europei le
partecipazioni statali sono una novità.
Lo stato italiano ne ha numerose (BMP
68%, Enel 23%, Eni 30%, Leonardo
30%, Poste 55%, etc.); lo stesso ac-
cade in Francia (Peugeot, Air France,
etc.) e Germania (Deutch Telekom,
etc.).
La soluzione di partecipare al capitale
di società in crisi può risultare addirit-
tura migliore dei prestiti o dei trasferi-
menti a fondo perduto. Infatti, supera-
ta la crisi e tornata l’azienda ad essere
profittevole, lo stato può vendere la sua
partecipazione e ricavarne addirittura un
guadagno. Gli interventi dello stato però
hanno una controindicazione e cioè che
con essi si altera la libera concorrenza.
E’ per questo che esiste un commissa-
rio europeo alla concorrenza il quale
deve approvare gli interventi statali, ma-
gari limitandone la durata.
***
Il coronavirus ha fatto emergere un
problema: la dipendenza europea e ame-
ricana dai farmaci prodotti in Asia. In-
fatti le multinazionali occidentali hanno
delocalizzato in Cina e in India la pro-
duzione dei farmaci, soprattutto quella
dei principi attivi. Il basso costo della
mano d’opera e delle materie prime,
nonché i contributi statali, hanno reso
conveniente la delocalizzazione. A cau-
sa del lock-down la Cina ha interrotto le
sue forniture e negli USA sono venuti a
scarseggiare gli antibiotici. Per non par-
lare dei Dispositivi di Protezione Indivi-
duale (DPI) che, per la fortissima ri-
chiesta, sono risultati introvabili in tutto
il mondo. Vista l’importanza vitale dei
prodotti farmaceutici, si sta valutando
l’opportunità di riportare in Europa la
produzione dei principali principi attivi.
L’operazione richiede tempo ed investi-
menti e da un punto di vista economico
potrebbe non essere vantaggiosa. Ma
dato l’interesse nazionale, lo stato do-
vrebbe contribuire in qualche forma.
Fortunatamente in questo settore l’Ita-
lia è posizionata piuttosto bene. Come
mostra il grafico è il terzo paese al mon-
do. Il nostro comparto chimico farma-
ceutico gode di un’ottima reputazione a
livello internazionale, grazie alla quanti-
tà e qualità delle sue produzioni. Cina e
India sono divenute leader soprattutto
nella produzione dei farmaci tradizio-
nali, quelli realizzati attraversi sintesi
chimica. Si tratta di prodotti a bassa
tecnologia, adatti per le produzioni in
grandi quantità e a costi bassi, tipiche di
Cina e India. Altra cosa invece sono i
farmaci biologici che richiedono tecno-
logie più sofisticate, quindi meno adatti
per le produzioni in grandi quantità. Val
la pena ricordare che nel nostro paese
ci sono industrie farmaceutiche che
sono vere eccellenze, come Menarini,
Chiesi, Recordati, etc. Senza dimenti-
care le eccellenze universitarie, i labo-
ratori di ricerca e gli ottimi tecnici e ri-
cercatori che ne escono e che purtrop-
po spesso migrano all’estero.
 Economia 7

TRA SOGNO E REALTÀ

Le infrastrutture e Livorno
di Fabio Del Nista

Come non provare interesse ed anche

uno spunto di sano ottimismo dopo l'in-
contro della Ministra delle Infrastrut-
ture Paola De Micheli ed il candidato
governatore della Toscana Eugenio
Giani? In quella occasione si sono af-
frontati tanti temi non più rinviabili di
interesse strategico per Livorno non
solo per la nostra città ma per l'intera
regione in un quadro unico di intercon-
nessioni strutturali capace di fare del Paola De Micheli Eugenio Giani
territorio livornesi uno dei perni del ri-
lancio economico complessivo- ni economici per Livorno e la Tosca- problema di questo benedetto corrido-
Se Giani infatti delinea nella realizza- na sarebbe elevatissimo senza conta- io tirrenico.
zione della Darsena Europa il più gran- re che, ormai, in tutto il mondo si po- Voglio ultimare,per concludere questo
de progetto di legislatura dell'intera tenzia il trasporto marittimo per ridur- mio intervento senza dimenticare "il
Toscana, la presa di coscienza della re l'impatto ambientale. famoso Lotto Zero argomento la cui
ministra Micheli, secondo la quale non Gli eventi che hanno caratterizzato la attualità ed urgenza di soluzione è sta-
sono più rinviabili le opere per l'alta vita del progetto condizionato da pro- to oggetto di una iniziativa da parte del
velocità ferroviaria sulla costa, non può blemi di ordine burocratico più che Circolo Culturale Il Centro in occa-
che riaprire le vecchie speranze. politico, ci avevano indotto verso un sione della campagna elettorale per il
A queste opere si aggiunge la volontà, pessimismo disarmante: speriamo vi- comune di Livorno e che ritengo op-
chiaramente espressa nell'incontro, di vamente che le affermazioni di Giani portuno sia preso in seria considera-
ultimare, sotto forma di strada di gran- e della De Micheli siano veramente zione in questa "speranzosa prospetti-
de comunicazione (da Rosignano a quelle attese in modo da risolvere il va".
Tarquinia), un progetto assurdamente
bocciato, grazie ad una politica miope
e riduttiva, fin dagli Sessanta, delle va-
rie amministrazioni locali: quest'ope-
ra, così essenziale, si salderebbe con
il tratto autostradale da Tarquinia a
Roma.
Vediamo ora come la fiducia e l'ottimi-
smo sopracitati si possono confronta-
re con le realtà operative ovvero con
le progettazioni esecutive e con i finan-
ziamenti per indire le gare di appalto.
La ferrovia ad alta velocità si coniuga
facilmente con l'idea di trasporto am-
bientale in condizioni di trovare un con-
creto sostegno europeo.
Per quanto riguarda la Darsena Euro-
pa vi è una disponibilità di circa 450
milioni dei quali 200 provenienti dalla
Regione e 50 dal governo. Anche in
questo caso il valore aggiunto in termi-
 8 Economia
Lodevole lo sforzo dell’Amministrazione Comunale di dare aiuti a molti negozi
OCCASIONI DA NON PERDERE
di Massimo Cappelli
Mentre l’epidemia Covid sta ancora
mietendo vittime nel mondo, l’Europa
sembra aver superato la prima fase
acuta e sta operando sia per spegnere
eventuali focolai di ritorno che per af-
frontare la probabile nuova ondata in
autunno.
Nel contempo c’è l’assoluta necessi-
tà di far ripartire l’economia e, in que-
sto senso, si stanno moltiplicando an-
nunci di incentivi e di interventi di so-
stegno ai cittadini, alle imprese e alle
attività commerciali, sia a livello na-
zionale che europeo.
Purtroppo agli annunci non fanno se-
guito altrettanto tempestivi interventi
e questo fatto sta provocando situa-
zioni di difficoltà e sofferenza.
Così, mentre assistiamo ad una lenta
e disomogenea ripresa di alcuni setto-
ri del commercio, importanti altri com-
parti come quelli del turismo e dei viag-
gi stentano a ripartire. E continuano
ad essere bloccati tantissimi cantieri
collegati a grandi attività infrastruttu-
rali, sia per la situazione collegata alla
pandemia che per le ostilità di alcune
forze politiche, anche di governo.
Come se poi non bastasse, la mac-
china burocratica statale ci mette del
suo per appesantire e ritardare ogni
cosa. In questo scenario, con alcune
luci ma ancora tante ombre, si inseri-
scono le valutazioni di molti economi-
sti che ipotizzano un autunno terribile.
Non solo per l’ipotesi di una probabi-
le ripresa del virus, una seconda on-
data, ma anche per le conseguenze
economiche che, a detta degli esper-
ti, si evidenzieranno con tutta la loro
negatività proprio in quel periodo.
In questo contesto generale si colloca
anche la nostra città con le attività che
la caratterizzano.
La cosa più evidente, al momento,
sono le saracinesche abbassate di
molti negozi. Attività colpite duramen-
te dal lock down conseguente alla pri-
ma ondata, che non si sono più ripre-
se. Lodevole lo sforzo dell’Ammini-
strazione Comunale di dare aiuti ad
alcune di esse, con l’opportunità di
utilizzare gratuitamente il suolo pub-
blico per un certo periodo o rinviando
la riscossione di imposte. Ma non ba-
sta ad arginare la caduta di attività che
è avvenuta. Ne è un emblema il por-
to, alcuni mesi fa meta di continui ar-
rivi di navi da crociera ed ora anima-
to solo dai traghetti con le isole. Ne
hanno risentito e ne risentono tutte le
attività collegate al flusso di turisti dal-
l’estero : ristorazione, taxi, commercio
spicciolo etc.
Eppure Livorno ha in cantiere tre gran-
dissime opportunità che possono por-
tare sul territorio rilevanti investimenti
proprio nelle aree tipiche della econo-
mia cittadina : porto, servizi, industria.
Investimenti che, se realizzati, inne-
scherebbero un moltiplicatore rilevan-
tissimo di benefici economici.
Mi riferisco agli investimenti previsti
per la Nuova Darsena Europa, circa
465 milioni di euro, quelli per il nuovo
ospedale, circa 200 milioni di euro,
quelli per i nuovi impianti della Raffi-
neria, circa 250 milioni di euro.
Se questi numeri, per altro riportati più
volte sulla stampa locale, sono veri,
vorrebbe dire che poco meno di un mi-
liardo di euro potrebbe essere riversato
sul nostro territorio nei prossimi anni.
Una cifra enorme che , dobbiamo per
onestà dire, si è accumulata anche per i
ritardi di attuazione, le ostilità di parte
della politica locale e di cittadini, che ne
hanno ritardato l’avvio.
Ed oggi, con il peggioramento dell’eco-
nomia ed il moltiplicarsi di situazioni di
crisi tutto si è risolto? Purtroppo no.
Anche adesso che ci sarebbe neces-
sità di uno slancio comune continuano
a registrarsi ritardi autorizzativi, inde-
cisioni, posizioni negative di comitati di
cittadini più vicini ai luoghi di interven-
to. Il tutto condito da prese di posizio-
ne, spesso contrarie, di forze politiche
di opposizione alla ricerca di facili con-
sensi.
Il solito teatrino italiano che ha allon-
tanato tanti investitori dal nostro Pae-
se e che lo sta pian piano portando ad
una decrescita infelice.
Tutto ciò fa ancora più amarezza con-
statando che le occasioni ci sono. Quel
che accadrà in futuro è nelle nostre
mani e solo nostra sarà la responsabi-
lità di ciò che si deciderà e delle con-
seguenze che potrà avere.

RIAPERTAANCHE LA FORTEZZA VECCHIA, MONUMENTO SIMBOLO DI LIVORNO
Autorità di Sistema:
le ultime novità
di Cristina Battaglini
Alla presenza del Presidente dell’Ad-
SP del Mar Tirreno Settentrionale Ste-
fano Corsini, del Segretario dell’AdSp
Mar Tirreno Settentrionale Massimo
Provinciali, del Sindaco Luca Salvetti,
dell’assessore regionale Cristina Grie-
co, del consigliere regionale France-
sco Gazzetti e numerosi presenti, è sta-
to ufficialmente riaperta la Fortezza
Vecchia, il Monumento simbolo della
città di Livorno, dopo oltre 100 giorni
di chiusura a causa dell’emergenza
Coronavirus.
- Oggi viene sancito il nostro pensiero
affinché ricominci la possibilità di an-
dare finalmente avanti con nuovi obiet-
tivi di sviluppo per un bene così impor-
tante e un programma di eventi già ric-
co, che aggiorneremo costantemente
- ha detto il Presidente Corsini - Per
questo bellissimo monumento abbiamo
una prospettiva molto importante, at-
traverso un Protocollo, firmato con il
Comune e la Regione, di Federalismo
Culturale, con un progetto di riqualifi-
cazione e un inizio prospettico con la
costituzione di un Tavolo - un Comi-
tato Tecnico per l’elaborazione del pro-
getto di sviluppo culturale previsto dal
Protocollo d’Intesa siglato a febbraio
scorso da Regione Toscana, Comune
di Livorno e AdSP MTS - ha spiegato
Corsini. - E’ stato stipulato anche un
accordo con la Camera di Commer-
cio. Siamo disponibili per qualsiasi ini-
ziativa e proposta - ha concluso il Pre-
sidente.
Ha espresso la sua soddisfazione an-
che l’Assessore all’Istruzione della
Regione Toscana, Cristina Grieco, in-
tervenuta assieme al consigliere regio-
nale Francesco Gazzetti.- La Fortez-
za rappresenta una ricchezza non solo
per la città di Livorno ma anche per la
Regione - ha detto l’Assessore Grie-
co. – Con la sua riapertura si riavvia
anche un percorso di valorizzazione
degli edifici, e una sempre più intensa
valorizzazione turistica e culturale che
sappia recuperare la propria centrali-
tà. Siamo orgogliosi di avere scom-
messo sulle potenzialità di questo
Monumento- ha aggiunto Grieco. Il
Sindaco Luca Salvetti ha posto l’ac-
cento sui due aspetti positivi, quello
organizzativo-gestionale, attraverso il
Protocollo, di cui si è detto, e quello
Emozionale della nostra città, Livor-
no, che guarda al turismo attraverso
questo monumento che è davvero la
Porta della città. Impossibile immagi-
nare Livorno senza il suo monumen-
to-simbolo- ha detto il Sindaco, sof-
fermandosi sul fatto che il Monumen-
to sarà inserito come luogo di attra-
zione nell’ambito del programma che
è stato chiamato “Effetto Venezia e
dintorni”. Nei prossimi giorni verrà for-
malizzata la costituzione del Comitato
Tecnico per l’elaborazione del proget-
to di sviluppo culturale previsto dal
Protocollo d’Intesa, che definirà le li-
nee procedurali per consentire il tra-
sferimento della proprietà del monu-
mento dall’Agenzia del Demanio agli
enti locali.
***
Nei giorni scorsi si è svolta anche una
Cerimonia Commemorativa di Giulia-
no Gallanti, l’ultimo presidente della
Port Authority livornese, una persona
di grande prestigio che – come ha sot-
tolineato Massimo Provinciali, segre-
tario dell’AdSP, - ha scritto la storia
della portualità italiana, lasciando una
eredità incommensurabile che è di ri-
ferimento per tutti noi.- Al Presidente
Giuliano Gallanti è stata intitolata la
sala riunioni di Palazzo Rosciano, sede
dell’AdSP.
***
Livorno 9
Sono stati elaborati alcuni dati, pubbli-
cati nella sezione “Osservatorio Co-
vid-19” dell’AdSP, sull’impatto Covid-
19 sui traffici del porto di Livorno, in
calo nel 1° quadrimestre: segni meno
davanti a tutti gli indicatori di traffico,
tranne che per i prodotti forestali, traf-
fico cresciuto quasi del 10% a causa
dell’aumentata domanda. Tra genna-
io ed aprile lo scalo ha movimentato
complessivamente 10,2 milioni di ton-
nellate di merce, facendo registrare un
decremento del 15, 9% sullo stesso
periodo del 2019. In calo il traffico dei
container, che nei primi mesi dell’an-
no ha fatto segnare, al netto delle ope-
razioni di trasbordo (in crescita del 3,
7%), una diminuzione del 4, 7%, a
251.333 TEU. Diminuiscono sia i con-
tainer pieni (-4,3%) che quelli vuoti (-
19, 4%). Dati negativi anche per il traf-
fico rotabile che, dopo le buone per-
formance e i continui record degli ul-
timi anni ha fatto registrare un calo
complessivo del 15, 9% in termini di
mezzi commerciali movimentati, a
141.181 unità. La flessione ha interes-
sato sia lo sbarco che l’imbarco con
una dinamica più accentuata per
l’export. In diminuzione, inoltre, sia il
traffico delle auto nuove (ne sono state
movimentate 154.605, contro le 227
mila dello scorso anno, -32%) che
quello delle rinfuse (-29% per quelle
liquide, -8,9% per quelle solide). I con-
tenitori e iprodotti forestali sono risul-
tati invece gli unici traffici commer-
ciali in positivo. Per quanto concerne
i passeggeri, risultati negativi sia nel
traffico traghetti (153.869 persone
sbarcate/imbarcate, -58,8% rispetto al
2019) che in quello delle crociere (-
78, 7%). L’andamento mensile del traf-
fico rotabile, di auto nuove e passeg-
geri ha evidenziato come ad aprile la
situazione sia ulteriormente peggiora-
ta rispetto al mese precedente.
 10 Economia
INTERPORTO VESPUCCI
Approvazione bilancio 2019
e proroga termini per aumento di capitale
In data 25 giugno si è svolta l’assem-
blea dei soci (in seduta straordinaria
ed ordinaria) nel corso della quale è
stato approvato all’unanimità il bilan-
cio al 31/12/2019 che per il terzo anno
consecutivo si conclude con un risul-
tato economico positivo.
Nel corso della parte ordinaria sono
stati illustrati e confermati gli impor-
tanti progetti a cui la società sta lavo-
rando come l’ampliamento del Termi-
nal ferroviario, dell’impianto per mer-
ci surgelate, il Truck Village ed è stato
comunicato l’avvenuto riconoscimen-
to all’Interporto del ruolo di Sistema di
distribuzione chiuso da parte dell’Au-
torità di Regolazione per Energia Reti
e Ambiente; a conferma del ruolo sem-
pre più strategico e centrale che In-
terporto ha sul territorio.
Nel corso della parte straordinaria è
stato deliberata la proroga al 31 dicem-
bre 2020 del diritto di opzione per l’au-
mento di capitale sociale da parte del-
l’Autorità di Sistema Portuale (diver-
rebbe così il socio di maggioranza re-
lativa). Nel corso dell’Assemblea il
presidente Corsini ha comunicato che
il Comitato di gestione nella seduta del
23 giugno ha dato il proprio parere fa-
vorevole alla sottoscrizione da parte di
Asdp all’aumento di capitale, ribaden-
do e confermando l’importanza che
l’Interporto riveste nell’ambito della
portualità livornese affermandone la
strategicità come retroporto. Nel cor-
so dell’assemblea è stato anche co-
municato che si sta concludendo l’iter ne Toscana ha confermato nuovamente
negoziale da parte dell’advisory l’importanza che la struttura interpor-
KPMG con il ceto bancario che ha tuale riveste nel territorio e la sua va-
portato ad un aggiornamento del Pia- lenza strategica. Nel corso dell’As-
no di ristrutturazione che prevede la semblea è stato confermato l’incarico
sua conclusione entro il 31 dicembre di Società di revisione alla Società
2020. Con l’occasione anche Regio- Baker Tilly.
British Airways torna a decollare dall’aeroporto di Pisa
Il Galilei nuovamente
collegato con London H.
Un legame profondo quello tra Pisa e British Airways che affonda le proprie radici
nel 1970 quando l’allora British European Airways (divenuta British Airways nel
1974) decollò per la prima volta dal Galilei il 7 maggio 1970.
La ripartenza della compagnia inglese assume così una doppia valenza simbolica: da
un lato un segnale fondamentale nel supportare la ripresa del traffico aereo da/per
Pisa in seguito all’emergenza Covid-19, dall’altro il sugello di uno storico legame
che celebra quest’anno il cinquantesimo anniversario.
Dal 1 luglio i voli riprenderanno con 3 frequenze settimanali, destinate a diventare
giornaliere dall’8 luglio. La ripresa dei voli con London Heathrow è ulteriormente
strategica poiché permette l’accesso a potenziali collegamenti con il resto del mon-
do.
“Il ritorno di British Airways, uno dei nostri storici partner, è motivo di grande
orgoglio e soddisfazione e rappresenta un ulteriore importante passo in avanti verso
un graduale e costante incremento del traffico aereo presso il Galilei. Collegare Pisa
con London Heathrow significa collegare Pisa con il resto del mondo grazie alle
infinite possibilità di connessione offerte dall’hub londinese. Il ritorno di British
Airways testimonia ancora una volta sia l’appeal della Toscana sia il riconoscimen-
to del grande lavoro svolto in questi mesi da Toscana Aeroporti per rendere gli aero-
porti dei luoghi “covid safe” in grado di assicurare un viaggio sereno e sicuro ai
passeggeri grazie all’attivazione di un protocollo specifico di screening dei passeg-
geri”, ha affermato il Presidente di Toscana Aeroporti Marco Carrai.
Matteo Venturi
 Cinguettare 11

La salma di Giorgio Kutufà dalla "sua" fondimento, ben sapendo che essa re-
Provincia, dove era stata accolta per un almente rappresenta un fondamento
doveroso saluto istituzionale per tre lun- democratico sempre da tenere vivo e a
ghi giorni - in quella Sala Consiliare, che tutti i cittadini e, in particolare, ai politi-
per oltre dieci anni lo avevano reso pro- ci il compito di attuarla per abbattere le
tagonista delle sue alte capacità di un disuguaglianze.
politico preparato, serio e competente, Il Vescovo Simone Giusti lo ha salutato
dotato di un rispetto profondo per le Isti- con parole degne di un figlio che ha
tuzioni, sempre aperto al dialogo costrut- messo in pratica la politica come la più
tivo e sempre pronto ad accogliere le alta forma di carità. Un uomo concreto
tante realtà di un territorio che amava nell'agire politico perché capace di ispi-
per le sue potenzialità e bellezze - il 18 rarsi ai valori evangelici, per lui sempre
maggio è stata portata per l'ultimo salu-
to nella "sua" Chiesa del Soccorso.
Cinguettare di Luca Lischi
saldi punti di riferimento. Un uomo lun-
gimirante che ha speso tutta la sua vita
Nella sua parrocchia, luogo di tanti in- per il bene della collettività. Commoventi
contri, di un lungo ed intenso impegno le parole dei figli, grati per aver avuto
ecclesiale, da laico sempre impegnato e un padre esemplare nell'infondere loro i
sempre pronto a dare il suo fattivo con- amici, gli esponenti della politica e tanti saldi valori cristiani.
semplici cittadini che lo hanno cono-
tributo per la città terrena, luogo di tan- Noi siamo riconoscenti a Giorgio Kutu-
te celebrazioni e riti che hanno caratte- sciuto e stimato per essere stato un fà e ci mancheranno le Sue profonde e
rizzato la sua vita cristiana. politico serio, capace ed onesto. Una acute riflessioni. Ci mancheranno le sue
La salma al centro della navata con so- persona sempre pronta al dialogo, al previsioni, le sue intuizioni, i suoi com-
pra una fotografia espressiva del suo confronto e all'ascolto. Un mite, un menti "sottovoce". Conserveremo ge-
volto sorridente che ha permesso ai pre- pacifico, un politico dotato di una am- losamente i suoi consigli, la sua amici-
senti di ricordarLo con viva gratitudine. pia visione di prospettiva che sapeva zia fatta di presenza concreta e di misu-
Contornata dai tre Gonfaloni di Regione guardare con occhio e pensiero attento rate parole, ma essenziali e vitali. Ciao
Toscana, Comune di Livorno, e Pro- al futuro. Una persona capace che si è caro Giorgio, proveremo a dare conti-
vincia di Livorno e rispettivamente ac- fatta apprezzare da tutti per il suo modo nuità al tuo perseverante impegno per il
compagnati dall'assessore Cristina Grie- elegante e raffinato di parlare, mai urla- bene comune. Cercando di fare tesoro
co, dal Sindaco Luca Salvetti e dal vice- to, semmai spesso espresso "sottovo- di quanto hai trasmesso con il tuo con-
presidente Pietro Caruso. Tre realtà isti-ce", quasi ad invitare gli altri a pensare, creto esempio di uomo cristiano e de-
tuzionali che hanno caratterizzato il suo a riflettere, ad andare oltre. mocratico!
lungo, appassionato e costruttivo impe- Da tutti è stato rispettato per il suo es- ***
gno politico. sere rimasto sempre fedele ai saldi prin- L' Associazione CleanUp si è distinta per
Monsignor Simone Giusti ha desiderato cipi evangelici e democratici, di giusti- una azione esemplare di alto senso civi-
che la prima Messa, della fase 2 del zia, di pace, di libertà, di uguaglianza, e co. La pulizia del Romito, uno dei me-
Covid, fosse per Giorgio Kutufà, che lo testimoniano i tanti, tantissimi atte- ravigliosi luoghi costieri della nostra pro-
giustamente meritava il saluto dei tanti stati di saluto, tra cui anche quello del vincia di Livorno. Una valanga di rifiuti
che lo hanno apprezzato e gli hanno vo- Presidente della Repubblica Sergio Mat- gettati nella macchia mediterranea da chi
luto bene. Molte le persone presenti a tarella, e di vicinanza espressi alla fa- frequenta gli scogli e le acque di questo
dargli l'ultimo saluto. Le Autorità, gli miglia e agli amici. incantevole posto e responsabilmente
Tutta la sua vita ha raccolti dai volontari. Abbandonare ri-
avuto come saldo fiuti ed inquinare è una offesa alla natu-
riferimento e come ra, alla bellezza marina e alle molteplici
guida la Costituzio- persone rispettose dell'ambiente che mai
ne. Lui era nato nel lascerebbero per terra alcun rifiuto.
1948, quando pro- Occorre urgentemente trovare soluzio-
prio la Costituzione ni severe per arginare questo fenomeno
entrò in vigore e di permessivismo e di menefreghismo
essa costituiva il che purtroppo coinvolge gran parte dei
suo vangelo laico. nostri territori ferendo la bellezza che la
Con essa aveva un natura gratuitamente ha donato a tutti e
legame indissolubi- per tutti.
le. Sempre nei suoi Per questo si rendono necessari con-
discorsi la citava trolli con qualsiasi mezzo, anche con le
con passione e alto tecnologie come i droni, se ritenuti utili
La salma di Giorgio Kutufà nella “sua” Chiesa del Soccorso spessore di appro- segue a pag. 12
 12 Spigolature
Salvini vicino a Grillo
Mercoledi 24 giugno "il tenente Mat-
teo Salvini" con la "pasionaria" Susan-
na Ceccardi - candidata alla presiden-
za della Regione Toscana per la de-
stra - ha visitato la ns. provincia trat-
tenendosi all’Hotel Marinetta, noto
complesso turistico in località Marina
di Bibbona, sì, proprio in prossimità del
‘villone’ di Beppe Grillo.
Ma questo evento rientra nella tipica
campagna elettorale della Lega che
non finisce mai. Quello che ci ha scon-
certato è la circostanza che l'incontro
è stato organizzato, stando a quanto
abbiamo letto sul servizio de Il Tirre-
no, dalla mitica e storica Coldiretti di
bonomiana memoria. Erano infatti pre-
senti, alla grande, i vertici di quell'as-
sociazione delle province di Livorno e
di Pisa i cui dirigenti si sono letteral-
mente "sperticati" in araldici peana
verso i due grandi protagonisti della
politica italiana di questo scombusso-
lato secolo.
Naturalmente niente da osservare o
criticare: solo ricordare, con affetto i
tanti coltivatori diretti, grandi protago-
nisti della rinascita italiana dopo la se-
conda guerra mondiale, che concor-
da pag. 11
a prevenire e a individuare i colpevoli.
Coloro che compiono tali gesti di inqui-
namento ambientale lasciando rifiuti
come plastiche, lattine e bottiglie devo-
no essere sanzionati con multe signifi-
cative.
Come si sono sanzionati giustamente
coloro che non hanno rispettato le re-
gole del lockdown in piena pandemia, e
che andavano in giro senza giustificato
motivo, si cominci a multare davvero
anche coloro che lasciano i rifiuti per
strada, sulle spiagge, nei prati, nei bo-
schi. Basteranno le prime multe di rile-
vante entità ad arginare un fenomeno
che fa vergogna all'umanità. I soldi in-
cassati potranno contribuire a bonifica-
re i luoghi contaminati. Ci sarà ancora
bisogno di Associazioni e di volontari, a
cui va il nostro sostegno e il nostro
grazie, ma si potrà anche contare su
operatori stabili che vigilano permanen-
temente gli ambienti, li tutelano e li con-
trollano con dovizia e premura.
e
r
tu
la
o
ip g
S
sero, con i loro sacrifici ed anche con
i loro voti, a salvaguardare la libertà
ed il sistema democratico nel nostro
paese. Ho seri dubbi che, con la loro
scelta, possono concorrere seriamen-
te a ‘risalvare’ nuovamente l'Italia dopo
i dolorosi eventi che sta vivendo.
È cosa buona e giusta
Segreteria Ministero Rapporti con il
Parlamento: euro 23mila; collaborazio-
ne Sindaca di Roma: euro 47mila: al-
l'incirca sono questi i compensi che l'ex
sindaco di Livorno riceverà annual-
mente per le sue attività romana. Così
quanto pubblicato da Il Tirreno di lu-
nedi 22 giugno. Mi sembra cosa buo-
na e giusta.
Dal Corriere della Sera di domenica 28 giugno
u.s. - Padiglione Italia di Aldo Grasso.
La politica (e l'amorale)
del chihuahua
Susanna Ceccardi, europarlamentare,
ex sindaca di Cascina, è la candidata
unitaria del centrodestra per la carica
di presidente della Regione Toscana.
Salvini è un suo fan, lei ricambia rico-
noscente, ma è anche una fan dello
spray al peperoncino, sa come farsi
riconoscere. La ricordiamo ospite fis-
sa di "Announo" di Michele Santoro
(era giovane, era determinata) inten-
ta a esprimere pensieri come questo
"chi mi accusa di tenere più alla vita
di un chihuahua che alla vita di un im-
migrato non capisce che i chihuahua
non sbarcano a migliaia sulle nostre co-
ste." Quando diventa sindaco si rifiuta
di appendere la foto del Presidente del-
la Repubblica, perchè Mattarella è un
retaggio dell'Ancien Regime".
Negli anni si è distinta per la lotta al-
l'unione civile delle coppie gay (il regi-
strucolo degli amanti omosessuali), a
chi aiuta i migranti e per una squisita
sensibilità femminista: "La violenza è
parte dell'uomo e della donna, è parte
della natura". Che si menino! Si è an-
che sostituita all'Unità di crisi della Far-
nesina per recuperare degli italiani in
vacanza alle Canarie, bloccati per
l'emergenza coronavirus.
L'amorale della favola. I chihuahua
sono piccoli cani del cuore grande e
dell'indomito coraggio, hanno un solo
piccolo difetto: credono a quello che
raccont
N.d.C. - Abbiamo voluto riportare integralmente
questo servizio sperando che venga letto dai
molti cattolici che si apprestano a votare per
questa “simpatica donzella” per sconfiggere i
soliti “komunisti”. Chiediamo a quelle tanto
brave persone, solo un attimo di riflessione,
specialmente quando saranno nella cabina elet-
torale il 20 ed il 21 Settembre.
Le rime
di Franco Biancani
Lacrime
Un bambino sta piangendo
singhiozzando disperato;
il bracciolo del divano
è oramai tutto bagnato.
La sua mamma se ne accorge,
s’avvicina premurosa,
gli da un bacio sulla fronte,
lo carezza affettuosa.
Tira su col naso, asciuga
quegli occhioni di cristallo:
“Come mai io sono bianco,
tu sei nera e babbo è giallo?”
“Caro il mio cucciolotto!
Senti per cosa piangevi!
Che sciocchino quando penso
per che cosa ti dolevi!
Tu sei un bimbo fortunato.
Non ci crederesti mai,
dopo l’orgia di quel giorno
meno male non abbai!”
 Livorno 13

Articolato in padiglioni separati, ma

L’Angolo del Medico uniti da corridoi che permettevano di
percorrerlo tutto, sempre al coperto,
seguiva i dettami della sanità di quei
tempi, funestata dalla TBC: ampie fi-
a cura del nestre per garantire l'areazione, e giar-
Dott. Enrico Bianchi dini, per permettere ai degenti di go-
dere di aria buona.
Nel tempo tuttavia si è dimostrato sem-
pre più inadeguato per quanto riguar-
da il confort dei pazienti (6 letti per
stanza, con servizi igienici in comune)
e la sistemazione delle nuove strumen-
tazioni , tanto che già nel 1966, il Con-
siglio di Amministrazione votò una de-
libera per costruire un nuovo ospedale
Con questa “apertura” naturalmente scontata e cioè la costruzione del a Villa Corridi, progetto peraltro nau-
nuovo ospedale cittadino, il nostro caro amico - dott. Enrico Bianchi -uno fragato.
dei medici più seguiti per la sua “umanità” e per le sue “indubbie capacità Nel 2009, sotto l'amministrazione Co-
professionali”, è andato in pensione: una scelta non personale ma "obbli- simi, fu avanzata la proposta di realiz-
gata", inizia, con questo numero, la sua graditissima collaborazione con il zarlo nell'area Banditella-Montenero,
nostro periodico. ma tale progetto non incontrò il favore
Enrico Bianchi, oltre che per la sua lunga esperienza nel campo medico, dei livornesi. Infatti nel referendum di
largamente apprezzata: ha presieduto il Consiglio Comunale (con Sindaco qualche anno, pur non raggiungendo il
Alessandro Cosimi) ed ora è consigliere comunale (Gruppo PD) primo de- quiorum, fa la maggioranza dei votanti
gli eletti con una larga messe di voti. Non ama parlare di politica quella si espresse in buona parte per il no.
arida e vuota) ha sempre opportunamente privilegiato la necessità di “una Infine, lo scorso anno, il Sindaco Sal-
convinta concretezza delle cose da fare ed alla soluzione dei tanti problemi vetti in campagna elettorale si era
che angustiano la nostra città”. Ecco perchè gli abbiamo chiesto di colla- espresso a favore della creazione del
borare con il Centro: siamo ben lieti di averlo tra i nostri validi collabora- nuovo ospedale che è riuscito a far
tori. E poi ha un altro pregio rarissimo “quello di rispondere sempre al progettare in tempi brevi dallo stu-
telefono! Vi pare nulla? dio dell' ing. Giambastiani, con la pro-
spettiva dell' ultimazione nel giro di
cinque anni. Questa la storia fino ad

Ospedale, è la volta buona? oggi.

Si è conclusa, speriamo definitivamen-
te, il 10 giugno scorso, l' annosa storia
del nuovo ospedale livornese, con le
firme, presso il Cisternino di città,
dell'accordo di programma da parte del
Sindaco Salvetti, del Governatore Ros-
si, del Direttore Generale dell' ASL
Nord Ovest Letizia Casani, della Pro-
vincia e dell' Assessorato alle Belle
Arti.
Livorno era rimasta l’unica città della
Toscana ad avere un ospedale vec-
chio. Fu infatti inaugurato in pompa
magna nel 1931, ed era per i tempi un
vero fiore all' occhiello della sanità to-
scana.
E a margine, permettetemi una nota
irriverente: mi sono iscritto alla fa-
coltà di Medicina nel 1969, mi sono
laureato, specializzato, ho lavorato
per 45 anni e sono in pensione da
pochi mesi.
E dopo aver atteso settant'anni, spe-
ro di morire, il più tardi possibile ov-
viamente, in un ospedale finalmente
nuovo, rispondente ai criteri di una
moderna sanità.

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 14 Livorno

È STATO ELETTO ALL’UNANIMITÀ

Il Dott. Piero Neri

neo presidente Confindustria
Il Consiglio Generale di Confindustria
Livorno Massa Carrara ha designato
all’unanimità per il mandato 2020-2024
il Presidente Cav. Lav. Dott. Piero
Neri, Presidente e Amministratore
Delegato dell’omonimo Gruppo men-
tre il dott. Matteo Venturi, di Venturi
Impianti Srl, è stato eletto Vice Presi-
dente Vicario e Presidente dellaDele-
gazione di Massa Carrara.
Il Consiglio Generale odierno ha vota-
to anche la squadra dei vicepresidenti,
composta da Fabrizio Loddo (Eni Raf-
fineria di Livorno), Riccardo Grilli (Jsw
Steel Italy Piombino) e Massimiliano
Turci (Baker Hughes – Nuovo Pigno-
ne).
“La pandemia Covid-19, che ha
colpito pesantemente il nostro Pae-
se - ha dichiarato il Presidente desi-
gnato Piero Neri - e che tuttora, sep-
pure con minore intensità, sta con-
HA RICEVUTO DAL SINDACO LA MASSIMA ONORIFICENZA CITTADINA
Cav. Lav. Dott. Piero Neri
tinuando a minacciare la nostra
salute e a condizionare la vita so-
ciale e le attività delle nostre azien-
de, ci ha fatto piombare nella peg-
giore crisi economica da 100 anni.
Occorre ora uno sforzo corale di
tutti, governo, classe politica, lavo-
ratori pubblici e privati, imprendi-
tori per rimettere in moto il Paese e
ricostruire l’Italia. Come Confindu-
stria Livorno-Massa Carrara sare-
mo quindi obbligati a sostenere una
doppia sfida. La prima ci vedrà im-
pegnati, con grande determinazio-
ne, sui temi “storici” in continuità
con il precedente mandato: l’ade-
guamento dell’Aurelia a Superstra-
da da Rosignano a Tarquinia, il com-
pletamento delle Infrastrutture ma-
teriali e immateriali per i porti di
Piombino, Elba, Livorno e Marina
di Carrara, oltre all’ammoderna-
mento di strade e ferrovie, la rea-
lizzazione di un’adeguata impian-
tistica per la gestione dei rifiuti spe-
ciali e soprattutto la definizione
delle bonifiche dei siti SIN e SIR.
La seconda sfida è del tutto inedita

A Mons. Razzauti la ‘Canaviglia’ per le Associazioni di Rappresen-

tanza: consiste nel riuscire ad
orientarci tra gli scenari di breve e
Monsignor Razzauti, meglio conosciuto medio periodo post Covid-19 che
come don Paolo, ha celebrato il cinquan- ci vengono proposti, per perime-
tesimo anno di servizio sacerdotale all’ini- trarli al territorio ed alle attività che
zio di quest’anno, ricevendo complimenti rappresentiamo; considerando l’in-
e festeggiamenti, tra l’altro anche il no- tegrazione tra manifattura e logi-
stro circolo lo ha avuto gradito ospite in stica un asset vincente e cercando
un incontro per ripercorrere insieme la di individuare le modalità per una
successione dei vescovi che aveva incon- sistematica politica di attrazione.
trato nei su 50anni di sacerdozio e come Sono sfide impegnative per le qua-
essi avevano influito nella sua vita e la li occorre coraggio, determinazio-
vita della città. ne, collaborazione. Ringrazio tutti
Don Paolo, vero prete “civico”, è nei ri- per la fiducia e la stima che mi è
guardi dei fatti livornesi osservatore privilegiato, non solo per quanto riguarda la stata manifestata, e sono certo che
religione ma anche per il sociale, la politica il costume. potremo gestire i cambiamenti ai
Dunque passata l’emergenza Covid la targa della “CANAVIGLIA”, che ricor- quali dovranno adeguarsi le nostre
diamo è la maggior onorificenza attribuibile dl Comune di Livorno, è arrivata imprese, utilizzando un forte spiri-
nelle mani giuste, con l’augurio che per molti anni ncora Don Paolo si possa to di squadra e la collegialità nelle
occupare dell’anima e della vita dei suoi concittadini. - (f.sp.) decisioni”.
 Livorno 15

Dopo il no (garbato) di Cristina Grieco

Stefano Taddia al vertice di Asa
Libera Camici, Il caro amico avv. Stefano Taddia è stato designato alla presidenza di ASA
. Infatti, a seguito delle dimissioni dell'amministratore delegato ing. Ennio
neo v. sindaco Trebino, l'intero comitato di gestione è automaticamente decaduto.
Mentre salutiamo cordialmente l'ing. Trebino, già gradito ospite al Circolo Il
Il Sindaco Salvetti da buon giornali- Centro, che ha svolto in maniera encomiabile il suo mandato, rivolgiamo le
sta, all'indomani delle dimissioni del- nostre più vive congratulazioni al neopresidente, ospite del nostro Circolo
la vicesindaco Monica Mannucci ha allorchè rivestiva l'incarico di Presidene di CASALP, per l'importante inca-
immediatamente colto il valore del- rico alla guida di ASA.
l'Assessora regionale Cristina Grie-
co offrendole l'incarico in Giunta. Ap-
prezziamo il gesto di Salvetti ma sia-
mo onorati che la Grieco sia rimasta
al suo posto, che svolge con alta pro-
FONDAZIONE
fessionalità e prestigio non solo per
le attività regionali ma anche per quel-
LIVORNO,
le nazionali. Per chi come noi segue
le vicende romane ella ha avuto un torna
ruolo determinante negli ambiti del
lavoro e della istruzione in questi
mesi di grave crisi dovuti al Covid.
l’avv. Barsotti
Molte indicazioni sulla ripartenza
della Scuola sono frutto della sua lun- L’avv. Sergio Barsotti (nella foto) è
ga esperienza di brava Dirigente Sco- il nuovo presidente di Fondazione Li-
lastica. Il suo ruolo di coordinatrice vorno, incarico che già aveva ricoper-
delle Regioni negli ambiti della istru-
to negli anni passati. Succede a
zione formazione lavoro ricerca e
università le hanno permesso di in-
Riccardo Vitti per termine del man-
terloquire con i Ministri di compe- dato.
tenza e con il Presidente Conte e di Cambio anche per quanto riguarda la così elevato in seno alla Fondazione
offrire loro un dialogo e una collabo- vice presidenza: la dott.ssa Cinzia Livorno.
razione istituzionale senza preceden- Pagni prende il posto del Dott. Ad entrambi le congratulazioni de Il
ti. Livorno è onorata di avere una Marcello Murziani: si tratta della pri- centro e gli auguri di un proficuo lavo-
persona come lei a ricoprire ruoli stra- ma donna che raggiunge un incarico ro.
tegici. Siamo certi che potrà arrivare
anche il tempo per dedicarsi in modo
più incisivo alla sua città. Adesso la-
sciamola terminare un lavoro egregio
iniziato in Regione e che a nostro av-
viso dovrà continuare anche nella
prossima legi-
slatura per la
professionalità
e la bravura di-
mostrata. Di
questi tempi
rappresenta
una risorsa de-
terminante per
il PD e saggia-
mente non ne deve fare a meno!
Salvetti ha scelto come vicesindaca,
Libera Camici (nella foto) a cui van-
no i saluti di buon lavoro in attesa di
averla presto al nostro Circolo Il
Centro per un confronto sui temi a
lei delegati.
 16 Livorno

A TU PER TU CON IL SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA CISL LIVORNO

5-domande-5
a Filippo Giusti
cupazionale al momento della cessa-
 Stiamo attraversando un lungo pe- gnato: la fondamentale importanza
della sanità territoriale, per un’effet- zione degli interventi straordinari di
riodo di emergenza epidemiologica, che
tiva tutela della salute. cassa integrazione Covid-19 e dei con-
ha condotto l’Italia anche ad una fase
 Per la città di Livorno, area di crisi nessi divieti di licenziamento per giu-
di lockdown. Quali le principali conse-
complessa, l’emergenza Covid ha ag- stificato motivo oggettivo, ma possia-
guenze economiche e sociali?
gravato la situazione occupazionale e mo ragionevolmente intuire che non
Permettetemi, come prima cosa, di rin-
modificato le prospettive di rilancio? sarà una passeggiata.
graziare tutte le categorie economiche,
I dati ufficiali Istat per il 2019 non ci Per quanto riguarda le prospettive di
tutti i lavoratori, che durante il perio-
davano un quadro allarmante sotto il rilancio, le forze sociali non sono state
do di maggior virulenza dell’epidemia
profilo occupazionale: in provincia il con le mani in mano. Già prima del-
hanno consentito, anche a rischio del-
tasso di disoccupazione si è attestato l’emergenza Covid, le organizzazioni
la propria salute, al Paese di soprav-
al 5,8 %. Sappiamo bene però che que- datoriali e dei lavoratori – riunite sot-
vivere.
sti dati, in un territorio provinciale ca- to il coordinamento della Camera di
Per quanto concerne le conseguenze
ratterizzato dalla presenza di ben due Commercio – avevano prodotto “Livor-
economiche, il Fondo Monetario In-
aree di crisi complessa, devono essere no va avanti”, un documento di sintesi
ternazionale ad aprile ha stimato per
letti alla luce della qualità dell’occu- contenente le proposte e le richieste re-
il 2020 una contrazione del PIL mon-
pazione rilevata: rammento solo la lative al territorio provinciale. Le for-
diale del 3 % e del commercio interna-
cassa integrazione, il lavoro saltuario ze sociali concordano sul fatto che i
zionale dell’11 %. L’Italia probabil-
e quello precario, l’applicazione di driver di sviluppo sono costituiti da in-
mente farà peggio: qualche giorno fa
contratti collettivi che non rispettano frastrutture e formazione: tra le prime
l’Istat ha previsto una contrazione del
gli standard dei contratti sottoscritti si ritengono prioritarie la Darsena Eu-
PIL dell’8,3 % per il 2020 e una ri-
dalle Organizzazioni Sindacali mag- ropa, il corridoio tirrenico, i collega-
presa solo parziale (4,6 %) nel 2021.
giormente rappresentative. È diffici- menti ferroviari per i porti di Livorno
Sulla scorta di queste previsioni eco-
le, allo stato attuale, prevedere quan- e Piombino, la nuova strada statale
nomiche, è facile immaginare quali po-
to potrà essere intenso l’impatto oc- 398, le bonifiche di siti di interesse
tranno essere le conseguenze sociali,
nazionale e regionale, l’istituzione di
in assenza di adeguati sostegni da par-
una Zona Logistica Semplificata; per
te dei pubblici poteri. L’Europa ha av-
quanto concerne il sistema formativo,
viato un’articolata serie di interventi
si ritiene indispensabile ridurre sensi-
(PEPP, attivazione delle clausole di
bilmente il divario oggi esistente tra
flessibilità, SURE, MES, BEI, Next
l’offerta formativa e le esigenze e le
Generation) e sta discutendo il cosid-
richieste del mercato.
detto Recovery Fund. In Italia gli in-
È di questi giorni la buona notizia del-
terventi emergenziali si sono incentra-
la sottoscrizione dell’Accordo di pro-
ti sui decreti-legge Cura Italia, Liqui-
gramma per la costruzione del nuovo
dità e Rilancio, ma l’epidemia ha chia-
Ospedale di Livorno. Questo tema, che
ramente evidenziato che il Paese non
ci tocca da vicino, rende lampante l’im-
può oramai prescindere da incisive ri-
portanza di una semplificazione delle
forme strutturali: penso alla giustizia,
procedure burocratiche che caratteriz-
alla Pubblica Amministrazione, alla
zano l’Italia: trasformare le intenzioni
sanità, alla digitalizzazione, ad
in atti concreti è troppo spesso una tela
un’economia socialmente e ambiental-
di Penelope che il Paese non si può
mente sostenibile.
più permettere.
Credo poi che, al di là degli aspetti
 Rosignano Marittimo e Cecina sono
economici, non si possa trascurare
quanto l’emergenza Covid ci ha inse- Filippo Giusti segue a pag. 17

da pag. 16
due Comuni limitrofi con una popola-
zione attorno ai 30 mila abitanti. Quali
le principali problematiche economiche
e sociali?
Due Comuni limitrofi che presentano,
tuttavia, significative differenze:
un’economia multipolare l’uno, più ver-
sato al commercio l’altro; un territorio
di 120 km quadrati e caratterizzato da
numerose frazioni l’uno, un territorio
di 40 km quadrati l’altro.
Per Rosignano ricordiamo che nel 2016
il protocollo di intesa tra Mise, Regio-
ne Toscana e il Gruppo Solvay scon-
giurò la delocalizzazione del polo chi-
mico e salvaguardò un’occupazione di
900 addetti diretti e 600 indiretti. A se-
guito dell’emergenza, le principali pre-
occupazioni relative al polo industria-
le si concentrano sugli impatti del calo
dei commerci internazionali, che pos-
sono condurre ad un rallentamento dei
piani di investimento e manutenzione.
Non credo di dover spendere molte pa-
role, invece, per tratteggiare i timori
del settore turistico, timori comuni a
tutte le località della nostra splendida
costa. In tema di sanità non si può ta-
cere l’ormai annoso problema della re-
alizzazione della Casa della Salute.
Per l’economia di Cecina, la princi-
pale preoccupazione è che il calo del
PIL italiano si riverberi con partico-
lare intensità su una cittadina che tan-
to deve al commercio e al turismo. Per
la sanità credo che il tema centrale sia
costituito dall’Ospedale unico e dalla
sua articolazione nei due presidi di
Cecina e di Piombino: sappiamo che
si è trattato di una scelta obbligata,
alla luce del decreto Balduzzi, per as-
sicurare alle popolazioni le strutture
previste per un ospedale di primo li-
vello, in luogo dei più modesti livelli
di tutela della salute che si sarebbero
potuti raggiungere con due ospedali
di base; sappiamo anche che il per-
corso per un’effettiva ed efficace in-
tegrazione delle due strutture è anco-
ra lungo.
Bisogna però essere chiari: ospedale
unico di primo livello non significa
avere due ospedali entrambi di primo
livello, uno a Cecina e l’altro a Piom-
bino: in questo senso vanno evitati con
cura potenziali conflitti tra le popola-
zioni, fondati su poco meditate spinte
campanilistiche. La prossimità della
cura è un valore subordinato alla tu-
tela della salute: dobbiamo concen-
trarci su quest’ultima e non sulla pri-
ma.
 Piombino e la crisi del settore side-
rurgico. Qualcosa si sta muovendo?
È di pochi giorni fa la notizia dell’as-
segnazione di tre nuove aree portuali,
due a Liberty Magona e una a Manta
Logistic, società partecipata dal Grup-
po Onorato e dal gruppo tedesco Ars
Altmann e destinata a realizzare un
polo logistico per auto. È certamente
un passo in avanti, per rivitalizzare
una struttura portuale che ha ben al-
tre potenzialità rispetto a quelle espres-
se fino ad ora, ma è evidente che lo
sviluppo non può prescindere dalla
realizzazione dei collegamenti viari e
ferroviari che connettano il porto con
le principali direttrici dei traffici. Tor-
niamo alla criticità già vista: la len-
tezza dei processi di realizzazione del-
le opere infrastrutturali nel nostro
Paese. Quanto tempo è che si trascina
il progetto di realizzazione della SS
398 e del suo collegamento al corri-
doio tirrenico?
Il polo siderurgico viaggia a diverse
velocità. Per Magona si respira un cli-
ma di fiducia, dopo l’arrivo di Liber-
ty Steel: la ripartenza dell’impianto di
decapaggio e il revamping delle linee
di verniciatura e zincatura depongo-
no favorevolmente. Più incerte le pro-
spettive di Aferpi: JSW non è stata fino
ad oggi in grado di produrre un piano
industriale e si parla ora di ingresso
dello Stato nel capitale e dell’arrivo
di Marco Carrai quale nuovo Ammi-
nistratore Delegato. Da troppo tempo
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Livorno 17
i lavoratori attendono che si concre-
tizzino i progetti di rilancio dell’accia-
ieria e si torni a colare.
 L’Elba: tra potenzialità e svantaggi.
L’isola, come tutti sanno, vede nel tu-
rismo il motore essenziale della sua eco-
nomia: è logico, pertanto, che ci sia-
no timori per l’impatto dell’emergen-
za epidemiologica sulla stagione in
corso. Le molte attività, ma anche i
molti lavoratori stagionali, hanno la
necessità nell’immediato di interventi
pubblici contingenti, finalizzati al so-
stegno al reddito e alla liquidità. Come
per il resto del Paese, tuttavia, occor-
re anche apprendere la lezione che
l’epidemia ci ha lasciato e sciogliere
quei lacci burocratici e quelle proce-
dure barocche che impediscono di rea-
lizzare e rendere efficienti le infrastrut-
ture materiali, immateriali e sociali.
La separazione dal continente, che co-
stituisce un aspetto delle bellezze na-
turali del territorio, porta con sé le pro-
blematiche della continuità territoria-
le: per questo apposite norme interven-
gono a tutela.
I collegamenti marittimi sono caratte-
rizzati da intenso traffico estivo e qual-
che difficoltà per gli spostamenti dei
residenti si registra. Il collegamento
aereo con l’aeroporto di Marina di
Campo, che è andato a gara nel 2019,
ha evidenziato difficoltà di equilibrio
economico. Le caratteristiche morfo-
logiche dell’isola rendono necessaria
una particolare attenzione, anche in
termini di finanziamenti, per i colle-
gamenti viari e per il trasporto pub-
blico locale. La sanità ci consente di
chiudere questa intervista con una nota
positiva: l’inaugurazione, in questi
giorni, del nuovo Pronto Soccorso del-
l’Ospedale di Portoferraio.
 18 Livorno
PER ELIMINARE LE CODE AGLI INGRESSI E I LUNGHI TRASFERIMENRTI A PIEDI
Ospedale: qualche idea
per difendere gli anziani
di Franco Spugnesi
Certamente in questo periodo non
mancano spunti di cronache livorne-
si, aiutati anche da iniziative fantasio-
se o almeno poco sperimentate in per-
corsi partecipativi di qualche assesso-
re. Ma oggi tralasciando la nascita di
comitati vari esporrò un tema sempli-
ce e forse risolvibile senza raccolta di
firme.
Viale Alfieri ingresso principale, e uni-
co, del maestoso nosocomio del 1931
che chissà per quanti anni ancora pre-
siederà alla salute della cittadinanza li-
vornese. In varie ore del giorno, si può
notare che in fila, più o meno ordina-
ta, molte persone attendono di entra-
re, le file sono sempre fonte di disagio
ma in alcuni casi anche pericolose,
pensate chi va, digiuno, a far prelievi
di sangue, chi cammina male o è in-
fortunato e si reca a un controllo Ades-
so poi.
E per tutti c’è il “tempo”: la stagione è
oramai volta la bello ma il sole picchia,
pensate: l’ora del “passo” è prevista
dalle 13 alle 14, una bella fila al sole da
rischiare l’insolazione.
E’ così difficile sistemare un paio di
gazebo, delle panchine altre a quelle
esistenti, si fa ugualmente la fila ma si
sta un po’ più comodi.
GIUNTI CARLO ALBERTO
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LIVORNO
Una volta entrati nel maestoso atrio, di-
chiarati sani e disinfettati, dobbiamo af-
frontare il percorso di avvicinamento alla
meta (padiglione).
Per chi è giovane e aitante no problema,
ma l’utenza ospedaliera media è compo-
sta di anziani, acciaccati quando non ad-
dirittura seminfermi. Come è possibile af-
frontare i lunghi corridoi che conduco-
no agli ambulatori o a maternità o alla
farmacia o al laboratorio patologia mole-
colare; tutti posti all’altro capo del com-
plesso ospedaliero.
Naturalmente non esistono carrozzelle e
quei lunghi corridoi si presterebbero bene
ad essere percorsi da una specie di mini
navetta con fermata ad ogni padiglione,
pensavo a quei trenini che nel periodo
natalizio percorrono il centro per favori-
S.R.L.
re lo shopping, modificati per ridurre l’in-
gombro, riducendo anche ad una solo
fila i passeggeri, così da lasciare lo spa-
zio ai pedoni. La portata limitata non sa-
rebbe un problema perché compensata
dalla frequenza dei passaggi.
Solo con una soluzione simile l’ospeda-
le diverrebbe, in attesa della nuova co-
struzione, fruibile per tutti, anche per gli
anziani, condizione a cui tutti, con velo-
cità diverse, ci avviamo.
Corsi di formazione per la sicurezza
dei lavoratori, patentini per PLE, GRU,
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terra, trattori portuali, agricoli e
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 Livorno 19

qui
sano alle porte di tutte le Caritas. damentali di questo “rinnovamen-
È stato anche lo spunto per un im- to ecologico”: l’accesso gratuito
pegno vòlto alla ricerca di strade all’acqua potabile e la riduzione del

Diocesi
concrete per l’attuazione di nuovi
stili di vita e di uno sviluppo soste-
nibile integrale, in cui ogni indivi-
duo può essere protagonista ridi-
mensionando le proprie abitudini
ed effettuando scelte opportune:
«non ci sarà una relazione con la
di Fabio Figara natura senza un essere umano
nuovo», afferma Papa Francesco.
In particolare il progetto, finanzia-
CustodiAmo to con fondi PON per l’inclusione
(Programma Operativo Naziona-
le) e PO I FEAD, e che ha visto la
consumo della plastica. Oltre alle
ben note “isole di rifiuti” che da de-
cenni occupano superfici sempre
più grandi dei nostri mari, solo nel
nostro Paese si consumano an-
nualmente 8 miliardi di bottiglie da
un litro e mezzo d’acqua minera-
le, fattore che causa la produzio-
ne di ben 280 mila tonnellate di ri-
fiuti in plastica: favorire il consumo
d’acqua dell’acquedotto ridurrebbe
infatti lo spreco e i danni ambien-
tali.

il Creato collaborazione di numerosi enti,

ha avuto come finalità la sensibi-
La custodia del Creato, infatti, co-
mincia da ognuno di noi. Da ogni
lizzazione verso due aspetti fon- nostra scelta quotidiana.
Una nuova iniziativa della Caritas
diocesana di Livorno, per richiama-
re l’attenzione sulle tematiche am-
bientali, così come insegna Papa
Francesco nell’Enciclica “Laudato
Sì”.
Accesso gratuito all’acqua potabi-
le e riduzione del consumo della
plastica sono state al centro del
progetto della Caritas diocesana,
nell’ambito del quale - nei giorni di
mercoledì 24 e giovedì 25 giugno -
sono state distribuite agli ospiti del-
la struttura cinquecento borracce
con la scritta “custodiAmo il crea-
to”, come dono personale dell’En-
te.
Un segno importante che si inseri-
sce nell’anno speciale dedicato da
Papa Francesco all’enciclica “Lau-
dato Sì”, per ricordare, come scri-
ve lo stesso Pontefice, che «que-
sta casa ci è stata affidata, sapen-
do che ciò che di buono vi è in essa
verrà assunto nella festa del cie-
lo», e che su questa Terra cammi-
niamo «insieme a tutte le creatu-
re» verso la ricerca di Dio.
Un’iniziativa ideata in un momento
storico particolare, in cui la batta-
glia contro la pandemia di Corona-
virus ha messo in ginocchio il mon-
do intero, dimostrando altresì agli
esseri umani la propria fragilità, e
causando purtroppo difficoltà estre-
me a migliaia di famiglie, che or-
mai da qualche mese accrescono
le fila dei meno abbienti che bus-
 20 Rosignano

PROSEGUONO GLI APPUNTAMENTI DELLA RASSEGNA VARATA DAL COMUNE

IN COLLABORAZIONE CON LA COOPERATIVA SOCIALE MICROSTORIA

La Memoria dei Luoghi

È iniziato il 28 giugno scorso il primo le del Cinema” invece
appuntamento, dal titolo “Storia di Vada: sarà il tema del secon-
dall'antico porto alla Resistenza”, della do appuntamento del
rassegna “La Memoria dei luoghi”, un mese, fissato per do-
programma di visite guidate per l'estate menica 26 luglio, con
2020, organizzate dal Comune di Rosi- ritrovo in piazza della
gnano nell'ambito del "Progetto Memo- Vittoria a Castiglioncel-
ria" e realizzate in collaborazione con la lo, proprio di fronte al
Cooperativa sociale Microstoria, con Castello Pasquini. Ad
l'obiettivo di portare cittadini e turisti alla agosto l'estate rosi-
soperta dei segreti e delle bellezze del gnanese entrerà nel
nostro territorio. Si tratta, nel comples- vivo e le visite guidate
so, di 6 appuntamenti, tutti di domenica saranno tre. Si parte il
dalle 10 alle 12, che proseguiranno fino 2 con “Il Villaggio in-
al 30 di agosto, per valorizzare il patri- dustriale Solvay: Fab-
monio artistico e culturale di Rosigna- brica e città-giardino”,
no e delle sue frazioni. con ritrovo davanti al
A luglio, poi, gli appuntamenti saranno Teatro Solvay per un
due. Il 12 luglio andrà in scena “Anar- tour alla scoperta del-
chia e Resistenza a Rosignano Maritti- le varie tipologie abita-
mo”, un percorso che partirà da piazza tive e delle strutture ad
Pietro Gori e che porterà i visitatori in uso sociale nate attor-
giro per il borgo. “I Macchiaioli e le Vil- no alla fabbrica con il
progressivo aumento
della popolazione. Il 9
agosto si prosegue con
“Arte a Castiglioncel-
lo tra le due guerre” e
La locandina degli eventi della Memoria dei luoghi
anche in questo caso
Per. Ind. Claudio Cavallini il ritrovo sarà in piaz-
za della Vittoria, di fronte al Castello Pa- numero 3408673143 o inviare una mail
✦ Sicurezza squini. all'indirizzo segreteria@microstoria.it,
✦ Tecnologie - Ambiente L'ultimo appuntamento dell'estate 2020 entro il venerdì precedente.
✦ Energia - Lavoro sarà domenica 30 agosto, con un'altra Ogni visita verrà organizzata nel rispet-
✦ Perizie Giurate visita guidata dedicata al “Villaggio in- to delle misure igienico-sanitarie previ-
✦ Corsi Formazione ✦ HACCP dustriale Solvay”. ste dalla normativa di contrasto al Co-
Come detto, tutte le visite avranno la vid-19, perciò gli operatori saranno te-
S .T.A.E.L. sas
.T.A.E.L. durata di due ore, dalle 10 alle 12. nuti a registrare i partecipanti, rilevare la
Sede operativa regionale Toscana: La partecipazione agli appuntamenti è temperatura corporea, garantire il distan-
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E-mail: info@studiostael.it rina.
bligatoria la prenotazione, chiamando il

CASTIGLIONCELLO FESTIVAL ACCENDE L’ESTATE 2020
Grandi artisti al Pasquini
Vinicio Capossela
Due mesi fa sembrava impossibile, ma
adesso finalmente l’estate è pronta a de-
collare. Con la presentazione dell’edizio-
ne 2020 del Castiglioncello Festival, si
apre il sipario sulla stagione turistica del
nostro territorio. Sei grandi eventi, con
artisti di spessore che hanno deciso di
esserci nonostante tutto per dimostrare
che la cultura è più forte anche del vi-
rus. Da Vinicio Capossela, che aprirà le
danze il 2 agosto, a Massimo Ranieri,
passando per Ornella Vanoni, Roberto
Facchinetti, Claudio Bisio e Gigio Alberti,
fino ad arrivare a Nek, che chiuderà la
rassegna il 20 dello stesso mese. Sarà
un’edizione unica nel suo genere e for-
se proprio per questo irripetibile.
Dovendo rinunciare agli effetti sceno-
grafici utilizzati di solito, nel rispetto delle
misure per contrastare il Covid-19, in-
fatti, tutti gli artisti si presenteranno alla
platea castiglioncellese in forma acusti-
ca. A organizzare il Festival, con il sup-
porto dell’Amministrazione Comunale di
Rosignano e della Fondazione Armunia,
è stata la Leg, che si è aggiudicata il ban-
do di assegnazione degli spazi esterni del
Castello Pasquini.
«Fino a un paio di mesi fa – ha spiega-
to la Vicesindaco Licia Montagnani – era
impossibile anche solo pensare a un
evento del genere. Adesso siamo qui a
presentarlo e questo non può che essere
un grande traguardo per tutti. Armunia,
in accordo con l’Amministrazione Co-
munale ha promosso due bandi per ge-
stire i bellissimi spazi presenti nel parco
Ornella Vanoni Roberto Facchinetti
del Castello Pasquini. Cercavamo un
partner competente e motivato che,
anche in un momento come questo, riu-
scisse a dare valore all’estate castiglion-
cellese che vanta una grande tradizio-
ne. Entrambi i bandi se li è aggiudica-
ti la Leg, che ha dimostrato coraggio e
strategia imprenditoriale, doti fonda-
mentali per organizzare eventi come il
Castiglioncello Festival. In collabora-
zione con l’Assessorato al Turismo e
alla Cultura, Leg e Armunia stanno
lavorando alla rinascita di fermenti
artistici, iniziative culturali e spettacoli
che hanno nel Castello Pasquini la sede
ideale per fascino, suggestione e stori-
cità. Ritengo quindi importante presen-
tare oggi con Sandro Giacomelli, tito-
lare di Leg, un programma di alto li-
vello che, in tempi difficili come quelli
che ancora stiamo vivendo, è possibile
avere solo grazie alla sinergia tra “co-
raggiosi”, siano essi soggetti pubblici
o privati. Si tratta di un cartellone di
grande qualità, con nomi prestigiosi,
che arricchisce le proposte già esistenti
con nuove opportunità di collaborazio-
ne».
Ecco il Calendario nel dettaglio del Ca-
stiglioncello Festival 2020:
Domenica 2 agosto :
Vinicio Capossela con “Pandemo-
nium”
Mercoledì 12 agosto:
Ornella Vanoni
Giovedì 13 agosto:
Claudio Bisio e Gigio Alberti con “Ma
Rosignano 21
Massimo Ranieri
tu sei felice?”
Venerdì 14 agosto:
Roby Facchinetti con “Inseguendo la
mia musica”
Mercoledì 19 agosto:
Massimo Ranieri con “Oggi è un al-
tro giorno”
Giovedì 20 agosto:
Nek con “Solo chitarra e voce”
Per assistere agli spettacoli è obbligato-
ria la prenotazione online dei biglietti e
per evitare assembramenti, la bigliette-
ria “fisica” rimarrà chiusa anche il gior-
no stesso dello spettacolo. I biglietti si
trovano, in prevendita sul sito Ticket
One o nelle rivendite Ticket. La sera
dello spettacolo il biglietto potrà essere
mostrato sia in formato digitale, mo-
strandolo su smarphone o tablet, sia in
formato cartaceo, avendolo stampato.
Le prevendite sono già attive. Questi i
costi dei biglietti, già comprensivo di
prevendita.
Vinicio Capossela: poltronissima 40
euro, poltrona 35, 2ª poltrona 30.
Ornella Vanoni: poltronissima 45 euro,
poltrona 40, 2ª persona 35.
Claudio Bisio e Gigio Alberti: poltro-
nissima 35 euro, poltrona 30, 2ª poltro-
na 25.
Roberto Facchinetti: poltronissima 45
euro, poltrona 40, 2ª poltrona 35.
Massimo Ranieri: poltronissima 55
euro, poltrona 50, 2ª poltrona 45.
Nek: poltronissima 48 euro, poltrona 42,
2ª poltrona 37.
Per info: www. legsrl. net e 3924308616
 22 Cultura
A TU PER TU CON CON LA GIOVANE DANZATRICE RITA DI BIN

L’indistruttibile forza di chi crede nei sogni

di Lorenzo Taccini

La critica situazione che si è venu-

ta improvvisamente a creare a cau-
sa dell’emergenza legata al Covid-
19 ha colpito trasversalmente un
po’ tutti gli ambiti della vita delle per-
sone, modificandone ritmi, abitudi-
ni, prospettive. Un campo che cer-
tamente ha sofferto più di altri le
conseguenze della situazione di
“blocco” emergenziale è il settore
artistico. Impossibilità di eseguire
prove strutturate per discipline
come la danza e la musica, labo-
ratori e luoghi di lavoro chiusi per
arti figurative, cinema e teatro, han-
no inibito la fattibilità pratica di por-
tare avanti i lavoro di molti profes-
sionisti e frenato le ambizioni dei
giovani talenti. E tutt’ora sono fine degli anni ’90 nel Livorno Cal- Van Hoecke che è stata il mio men-
poco chiare le condizioni di ripre- cio, Riki Di Bin. tore: grazie a lei ho potuto pensare
sa del settore in quanto a tempisti- - Rita, presentaci la tua persona di fare veramente la ballerina nella
che e possibilità. Per l’occasione attraverso il tuo profilo professio- vita. Marina è morta nel 2010 ed è
abbiamo richiesto un commento ad nale di ballerina. stato un momento molto triste nella
una ballerina di grandi capacità e “Io ho iniziato la danza a 3 anni e mia vita perché avevo un legame
speranze, Rita Di Bin, anni 23 e fi- verso i 5 anni sono andata da Che- molto forte con lei. La mia biografia
glia del noto calciatore militato alla lo Zoppi ed ho conosciuto Marina è piuttosto originale ed è dovuto an-
che al fatto che mio padre giocava
a calcio ed eravamo spesso costretti
foto Paolo Bonciani

a spostarci; sono nata a Modena,

ma poi mi sono trasferita a Milano
dove avevo vinto un’importante bor-
sa di studio per la danza. L’estate
scorsa ho lavorato con la compa-
gnia Almatanz di Raffaele Pagani-
ni, ma non sono stata pagata. Era
quella la mia prima esperienza pro-
fessionale nella quale sarei dovuta
essere retribuita”.
- Quindi tu sei da sempre nel mon-
do della danza?
“Io ho sempre fatto danza, nel 2011
ho avuto la mia esperienza a Mila-
no e ne 2012 ho frequentato l’etoi-
le di Pisa e sono stata ammessa alla
Staatliche Balletschule Berlin, poi
sono tornata a casa per problemi
segue a pag. 23

da pag. 22
di salute legati a problemi dell’alimen-
tazione. Un problema ormonale che
mi faceva ingrassare eccessivamen-
te e quindi per reazione sono dima-
grita molto e nel 2016 ho ripreso le
attività di danza. Nel 2018 sono sta-
ta ammessa alla ZHdK di Zurigo, che
è un’Università delle arti per danza
contemporanea, ma non ho potuto
frequentare per motivi economici fa-
miliari e nel frattempo ho lavorato in
una compagnia livornese per una pro-
duzione chiamata “Maternity”. Nel
2019 ho avuto l’esperienza lavorati-
va a Roma. Ed ho anche fatto un vi-
deoclip per un cantante”.
- E come hai affrontato questo pe-
riodo di “quarantena”?
“La quarantena l’ho vissuta princi-
palmente allenandomi in casa, so-
prattutto con la tecnica Graham,
che lavora molto sulla muscolatu-
ra interna e potevo farla a casa in
totale autonomia”.
- Quali sono le tue aspettative e le
tue ambizioni per il futuro?
“La situazione era difficile già pri-
ma del COVID e c’è pochissimo la-
voro, oltretutto è poco retribuito.
Adesso temo che ci sarà ancora
più richiesta e le compagnie in Italia
si contano sulle dita di una mano.
Il momento è di stand-by, ma che
se qualcuno vuole davvero qual-
che cosa, è disposto aspettare
anche dei mesi. Probabilmente
dovrò cercare lavoro all’estero.
Non sono demoralizzata, sono sol-
tanto in attesa”.
- Hai un motto, o una frase che
identifica la tua personalità?
“Ho assolutamente una frase che
mi rappresenta:«Dovete essere
indistruttibile per fare quello che
amate»: quando sei piccolo imma-
gini un po’ la tua vita, ma non va
quasi ami come te la immagini, per-
ché si presentano problemi più gran-
di di te, ma devi sempre credere nel-
la voglia di quello che fai senza che
i fattori esterni ti influenzino”.
Cultura 23
Come nota del sottoscritto fa pia-
cere sottolineare che l’incontro è
avvenuto alla presenza anche del
fidanzato di Rita, Antonio Gentile,
un giovane ragazzo di Rosignano
ed anch’egli in qualche modo “arti-
sta”, in quanto cuoco. Si occupa di
cucina e ristorazione ed ho appro-
fittato per una domanda anche a
lui, a testimonianza del grande pa-
trimonio di giovani volenterosi e
capaci presenti sul territorio. “Cre-
do che questa vocazione per la cu-
cina l’abbia sviluppata sin da picco-
lo, perché mia madre mi ha insegna-
to a “mischiare cose in un pentolino”
e nell’ingenuità del bimbo ho impa-
rato molto. Verso i 13-14 anni ho ri-
scoperto questa passione e, nono-
stante gli studi all’ITI elettronica, ho
sentito questa passione come esi-
genza lavorativa, rifiutando anche
altre opzioni di lavoro. Il mio sogno è
avere un locale mio dove poter espri-
mere le idee di cucina e proporre alle
persone il mio pensiero”.
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LUCA ZINGONI È IL NUOVO PRESIDENTE AL POSTO DI FABRIZIO MASCITELLI
Lions Club Livorno Host: passaggio di consegne
Suggesti-
vo passag-
gio di con-
segne al
Lions Club
Livorno
Host, con
il Presi-
d e n t e
uscente
Fabrizio
Mascitel-
li che la-
scia il testimone a Gian Luca Zingoni (nel-
la foto).
L’evento si è svolto la scorsa settimana
nel pieno rispetto delle norme sanitarie
imposte presso i locali dello Yacht Club
ed è stata la prima riunione dopo il lock
down.
“Questo periodo di emergenza sanita-
ria ci ha fatto molto riflettere anche sul
ruolo che le associazioni di servizio
abbiano e possano svolgere per la no-
stra società. – spiega Zingoni - Inizia
un nuovo anno lionistico che dovrà pro-
iettare il nostro Club verso una mag-
giore partecipazione a servizio
della città. Siamo un Club composto da
imprenditori e professionisti che porta-
no avanti da oltre 60 anni i valori ed i
principi della cultura e della
solidarietà. Dal 2020 i Club di
servizio dovranno essere sempre più
operativi ed intuitivi ed i loro program-
mi annuali dovranno essere più elastici
Cultura 25
ed adeguarsi alle esigenze delle real-
tà in cui vivono”.
In questa intensa serata si sono dovu-
te concentrare tutte le attività sospe-
se e quindi l’entrata di un nuovo so-
cio nel Club, il Gene- rale Filiberto Cec-
chi ex capo di Stato Maggiore del-
l’Esercito ed il ritorno del-
l’amico gioielliere Danilo Avelar- di; la www.porto.livorno.it
consegna del premio scambi E-mail: info@porto.livorno.it
giovanili allo studente merite- Tel. 0586 249 465 - 249 411
vole Gerardo Giusti del Liceo Socio Fax 0586 429514
Economico ITIS Niccolini Palli e la con-
segna del premio Lions al tenore livor-
nese di successo Marco Voleri, per-
sona squisita e coinvolta nel sociale
che ben si sposa con il motto “We Ser-
ve”.
Non avendo potuto prima, sono stati con-
segnati poi al Primario di Pediatria Dr.
Danieli ed alla Dr.ssa Negri strumenti di
precisione scientifica a supporto del cen-
tro per la cura della Fibrosi Cistica di Li-
vorno.
Un Club anche al femminile che ha ri-
conosciuto il merito della
D.ssa Daniela Becherini insignita del
Melvin Jones e che, con le attività
delle socie e mogli, grazie alla
P r o f . s s a C r i s t i a n a M a s c i t e l li,
hanno consegnato donazioni per
l’Oratorio della parrocchia di Santa
Teresa di Calcutta e per sostenere le
cure negli U.S.A. di una studen-
tessa affetta da una grave forma di
neoplasia cerebrale.
 26 Cultura

MOLTE NOVITÀ ALLA RIPRESA DELLE LEZIONI

Scuola: problemi e investimenti

di Mario Lorenzini

Sarà la "mascherina" a dominare la

scena all'apertura delle scuole previ-
sta per il 14 settembre insieme ad altre
novità organizzative difficilmente adat-
tabili, pensiamo alle piccole località ed
anche alle isole minori.
La durata delle lezioni, a discrezione
degli insegnanti, sarà di 45-50 minuti.
Una novità importante, da sottolineare,
il ritorno della "educazione civica" ino-
pinatamente cancellata alcuni anni fa.
L'accordo, faticosamente raggiunto, fra
Governo e Regioni dovrebbe o potreb-
be significare un periodo di "sperabile
tranquillità" per il mondo della scuola
sempre caratterizzato da proteste, con-
trasti e scioperi. per una serie di importanti opere di ri-
Per quanto riguarda Livorno, il Comu- facimento e ammodernamento delle
ne ha approvato e successivamente sede di molti edifici scolastici.
trasmesso alla Regione ed al Ministe- Vogliamo augurarci che le autorizzazioni
ro un pacchetto di interventi pari ad siano rapide per risolvere antichi problemi
investimenti di circa 30 milioni di euro strutturali mai adeguatamente affrontati.

Partecipativo incontro con gli studenti al Circolo Il Centro Verifiche apparecchi di sollevamento
GRU, PLE, CARRI PONTE, GRU a

GIOVANI TALENTUOSI
(m.l.) - Nello scorso mese, in occasione della ripresa delle attività del nostro Circolo,
TORRE, CARRELLI ELEVATORI, SCA-
LE AEREE, verifiche apparecchi a
pressione GENERATORI, AUTOCLA-
VI, PED, TPED, verifica ascensori, ve-
abbiamo avuto la gradita sorpresa di incontrare dei giovani "talentuosi" di Livorno gui- rifica impianti di terra.
dati dal nostro collaboratore prof. Lorenzo Taccini. Durante questo primo contatto, al
quale ha partecipato anche la prof.ssa Angela Simini, qualificata componente del nostro ECO Cer tif icazioni Spa
tificazioni
consiglio direttivo ed apprezzata collaboratrice del periodico II Centro, proprio nel settore Sede operativa regionale Toscana:
della cultura, si è avuto un interessante scambio di opinioni oltre all'accoglimento di alcune Via Le Spianate 45 - Rosignano M.mo
proposte che saranno meglio approfondite nel corso dei prossimi incontri. Si tratta, lo
Tel./fax 0586.759023 - Cell. 334.5265673
capirete tutti, di un fatto di straordinaria importanza essendo, quello del coinvolgimento di
giovani, culturalmente dotati, una esigenza imprescindibile nella nostra decadente società. E-mail: toscana.li@eco-cert.it

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In programma spettacoli spettacoli di musica classica jazz e folk, concerti lirici, teatro e cabaret
ESTATE A VILLA TROSSI
di Angela Simini
Al via la fortunata kermesse “Estate a
Villa Trossi” che, giunta alla VI edizione,
propone dal 4 luglio al 29 agosto venti
spettacoli di musica classica jazz e folk,
concerti lirici, teatro e cabaret. Anche que-
st’anno, seppur tra le tante difficoltà or-
ganizzative e i limiti imposti dal covid 19,
la Fondazione d’Arte Trossi-Uberti, apre
al pubblico il parco della storica Villa di
Ardenza, via Ravizza 76, dove però, se-
condo quanto annunciato dal Presidente
della Fondazione, dott. Gianfranco Ma-
gonzi, non vengono proposte le mostre
d’arte e le conferenze-incontri pomeridia-
ni con l’Autore, che tradizionalmente fa-
cevano parte del programma estivo. Inol-
tre, per rispettare le norme di distanzia-
mento, sono stati sacrificati 80 posti per
gli spettatori.
Invece, dopo il periodo di chiusura per la
pandemia, la Fondazione ha ripreso a
metà giugno le attività didattiche quoti-
diane con il Campus estivo, dedicato a
ragazzi 7-11 anni e quest’anno aperto sino
a fine agosto, e i corsi estivi d’arte per
adulti. “ Non era poi così certo che, dopo
la lunga pausa del coronavirus, si riu-
scisse ad allestire un cartellone vario
come quello che presentiamo e per il
quale abbiamo rivevuto il patrocinio
della Regione Toscana, del Comune, del
Teatro Goldoni, del giornale “Il Tirre-
no”, della Banca di Credito di Casta-
gneto Carducci, della ProLoco di Livor-
no, del Caffé Celini e di Campo al Noce”
- ha annuciato Gianfranco Magonzi.
Un sentito ringraziamento all’imprendito-
re Roberto Napoli, referente del cartel-
lone e titolare della gestione organizzati-
va, spettacolare ed economica di Estate a
Villa Trossi 2020, nella quale apporta una
specifica conoscenza del Jazz ed una lun-
ga esperienza nell’organizzazione di eventi
a Livorno. Il cartellone offre una variega-
ta gamma di spettacoli, dalla musica jazz a
quella classica, alla lirica, al cabaret e vi
figurano anche omaggi a Gaber, Sinatra e
Quinn, Piero Ciampi, Mina, Milva. Imman-
cabile un omaggio a Beethoven, del quale
quest’anno ricorrono i 250 anni dalla na-
scita ed un omaggio alla musica del tem-
po di Modigliani.
Con orgoglio dunque e con giusta ragio-
ne il dott. Magonzi ha sottolineato che
questo cartellone ha una sua valenza ar-
tistica ed un effettivo spessore culturale.
Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore
21.30, prezzo unico euro 10. I biglietti sono
disponibili un’ora prima all’ingresso del-
la Villa Trossi, via Ravizza. Info 338
5081221. La Fondazione Trossi è su Fa-
cebobk.
E’ assicurata la sanificazione dei locali
igienici e la distanza sociale .
Ecco il Cartellone dei rimanenti incontri.
Giovedì 16 luglio “Sezione G” omaggio a
Giorgio Gaber con Emiliano Geppeti, Car-
lo Bosco, Fabrizio Balest e Simona Del
Cittadino.
Domenica 19 luglio: “Sulle ali del Bel-
canto”, musiche di Puccini, Haendel, Bi-
zet, Donizetti, Mascagni, Verdi. Voci di Vla-
dimir Reutov, Antonella Biondo, Maria Luce
Menichetti. Flavio Fiorini al pianoforte.
Martedì 21 luglio: Omaggio a Piero Ciam-
pi “L’italianò” con Lorenzo Taccini e la
Piccola Orchestra.
Giovedì 23 luglio: “Musica Antiqua Fe-
stival” propone “ Passant Melancolie” –
danze e arie del Rinascimento europeo.
Venerdì 24 luglio: “Ensemble Artistica-
mente Pizzicando” esegue “Il Barocco e
il Galante” .
Domenica 26 luglio: Manuela Bollani in
“Molesta” - One Woman Show, con Mas-
similiano Grazzini al pianoforte.
Giovedì 30 luglio: “Due vite in scatola”
Cultura 27
commedia brillante con Alessia Cespuglio
& Silvia Lemmi.
Sabato 1 agosto: “Hello Ludvig !”, omag-
gio a Beethoven, concerto a quattro mani
per pianoforte . Esegue “ Daniel Rivera &
I Talenti Emergenti di Musica Ritrovata”.
Mercoldì 5 agosto: Mina & Milva, con
Gabriella Collaveri, voce e Stefania Casu
al pianoforte. Introduce Simonetta Del Cit-
tadino.
Venerdì 7 agosto: “Like” , stand up com-
medy, di e con Stefano Santomauro.
Mercoldì 12 agosto: “Note Noire Quartet
in concerto” Swing manouche, atmosfere
latine con influenze mediterranee, eseguo-
no Ruben Chaviano, Roberto Benvenuti,
Tommaso Papini e Mirco Capecchi.
Venerdì 14 agosto: Duo Elia e Betsabea
Faccini, concerto per due pianoforti dedi-
cato al periodo francese di Modigliani con
musiche di Debussy, Saint Saens e Ravel.
Domenica 16 agosto “Stelle della lirica ci-
nese sotto il cielo di Livorno”, a cura dell’
Associazione Musica Ritrovata.
Martedì 18 agosto: “Ir Marmugi”- caba-
ret con Claudio Marmugi.
Sabato 22 agosto: “Premiata Ditta Bona-
pace”. Commedia a cura della Compagnia
del Sesto Piano.
Sabato 29 agosto: “Buonasera, Signori-
na”- Canzoni e Macchiette del doppio sen-
so, con Aldo Corsi, Elisabetta Macchia,
Paola Pacelli, Fabrizio Corucci, Simonetta
Del Cittadino, Franco Bocci, Annarosa
Bechelli. Commento musicale a cura di Ste-
fania Casu.
 28 Cultura
Audiovideo del Maestro Ilio Barontini coinvolgendo la giovanissima figlia, la pianista Caterina
e la moglie, la musicologa Albarosa ed anche la figlia maggiore, Ilaria, flautista
Interno di famiglia musicale
di Angela Simini
Ora che il look down è finito, possiamo
guardare alla “Quarantena” come a un
periodo in cui, soprattutto gli artisti, si
sono messi a prova per sconfiggere la
solitudine propria e degli altri.
Ci ricorderemo di loro quando alla
riapertura del Teatro Goldoni, potrebbe
essere la città a dare un segnale di gra-
titudine , ad artisti che, nel silenzio dei
teatri, hanno tenuto vivo l'interesse per
la musica, dando contemporaneamente
messaggi di vita?
Il Maestro Ilio Barontini, docente di pia-
noforte al Conservatorio Pietro
Mascagni, concertista, compositore e
arrangiatore, ha interrotto il silenzio sul
filo della tecnologia, inviando ogni mat-
tina agli amici un audiovideo su
WhatsApp con la registrazione di una
sua performance, in diretta o registra-
ta, coinvolgendo la giovanissima figlia,
la pianista Caterina e la moglie, la
musicologa Albarosa ed anche la figlia
maggiore, Ilaria, flautista, un vero e pro-
prio “Interno di famiglia musicale”.
L'effetto è stato dirompente, il risveglio
mattutino a suon di musica in un perio-
do in cui non si vedeva nemmeno un
barlume in fondo al tunnel, si è diffuso
tra amici, allievi ed ex allievi, ormai mu-
sicisti affermati in Italia e all'estero, in
uno scambio virtuale e affettivo. Parti-
colarmente orgoglioso della sua profes-
sione di insegnante, alla quale si è dedi-
cato a 360° nell'Istituto Musicale Pietro
Mascagni fin dal 1972, nelle numerose
masters classes di Pianoforte e Duo
Pianistico, nei seminari, Barontini ha
attirato uno stuolo di allievi, oggi diret-
tori di orchestra, di coro, concertisti.
Proprio loro hanno inviato al Maestro,
come segni tangibili della loro ricono-
scenza, commenti espressi con com-
mossa gratitudine, con i quali si potreb-
be scrivere un lungo romanzo: “Un'im-
magine inedita del Maestro visto dagli
allievi”
La figlia Caterina ci parla di un padre
amico e liberale “ Mio padre è un mon-
do in cui talento ed esperienza si com-
penetrano come acqua e ter-
re emerse. Anche la sua di-
dattica è naturale e graduale
come la formazione di un pia-
neta. Quando abbiamo sco-
perto insieme che avevo den-
tro di me un mare di meravi-
glia.. ha lavorato al mio fian-
co assecondando i miei rit-
mi e le mie passioni. Grazie
a lui so che nella didattica la
pazienza è fondamentale, per-
ché la maturazione umana è
lenta come un'evoluzione ge-
ologica ma ci permette di
Il Maestro Ilio Barontini con la figlia Caterina.
scoprire meraviglie
inesplorate di mondi nuovi”.
E che dire di Gabriele Baldocci, oggi
famoso pianista e docente al Trinity
Laban di Londra, che all'età di tredici
anni sosteneva performance col Mae-
stro e a 17 anni suonò come solista alla
Gran Guardia? Gabriele scrive: “Mi ha
preso per mano quando avevo otto anni
portandomi sino al Diploma. È stato una
guida preziosa e oggi, da insegnante,
capisco quanto sono stato fotunato. Ilio
mi ha insegnato con entusiasmo e rigo-
re, lasciando che la mia formazione si
sviluppasse senza limiti, con docenti
internazionali. Mai e poi mai rinneghe-
rei i suoi insegnamenti che costituisco-
no la base di ciò che sono oggi”.
Ci sono tanti altri talenti che scrivono e
inviano messaggi particolari, ma è im-
possibile citarli tutti. Ci chiediamo in-
vece “Quale è la ragione di tanta ammi-
razione e, direi, fascinazione?”. La li-
beralità con cui, dopo aver preso per
mano gli allievi, ha lasciato che faces-
sero le loro scelte e i loro percorsi, li ha
conquistati, liberalità che il Maestro ha
concesso anche a sé stesso e ai suoi
gusti, al suo strettissimo rapporto con
la musica, la Musica tutta, da quella
classica, a quella Pop, dalle Fughe di
Bach alla Canzone Napoletana, ai
Beatles.
Se i suoi anni giovanili son stati “tra-
volti dai Beatles”, Ilio, anche da uomo
maturo, non ha rinnegato niente, anzi
ha portato a termine una sua
rivisitazione dei Four Faber, facendone
in corpo organico, una originalissima
sinfonia, il leitmotiv della sua vita. Oggi
fa parte dell'Associazione dei Beatlesiani
il cui motto è “Beatles people for people"
perché sostiene l'Unicef. A Livorno, in
uno storico concerto a due pianoforte
con la figlia Caterina il 1° maggio 2017
al Teatro Goldoni, ha presentato la sua
composizione Beatlemania. Durante il
look down Ilio Barontini ha partecipato
online su Facebook alla Maratona an-
nuale dei Beatlesiani d'Italia, il Beatles
Day, con interventi musicali da solista,
in duo pianistico con la figlia Caterina e
con la cantante Alessandra Rizzo. Per
dire quanto è versatile in ogni settore della
musica, sta per uscire per Sifare
Classical un suo Album, nel quale il Ma-
estro raccoglie un ventaglio di canzoni
italiane "ricreate" nella loro originale ve-
ste pianistica (Umberto Bindi, Sergio
Endrigo, Jimmy Fontana, Lucio Batti-
sti, Renato Zero, Gaber, Modugno, Gino
Paoli e Piovani). L'Album, presentato
alla Palazzina Liberty di Milano lo scor-
so 20 novembre nel cartellone AFI (As-
sociazione Fonografici Italiani) dal Ma-
estro stesso ha riscosso un grande suc-
cesso.
Come sottolineato da Albarosa Lenzi “
Per Ilio Barontini reinterpretare canzoni
che hanno lasciato un segno nell’imma-
ginario significa cogliere un’occasione
preziosa, attuando un cortocircuito tra
il mondo della canzone e quello del pia-
noforte classico.
 Cultura 29

fici e propri. 19, simil-

Questa vocazione “autonomistica” mente alla
Lo degli Stati Europei si è riflessa ester-
namente in frequenti conflitti, tra cui
Crisi del
2011, non
due Guerre Mondiali, ma internamen- è stata
confesso te ha comportato, ad esempio, servizi
sociali tendenzialmente universali, con
una “di-
sfunzione”
destinataria tutta la popolazione in europea,

Vostro modo indistinto. Abbiamo, in Italia

come in Germania, servizi sanitari pub-
blici che forniscono cure sul presup-
da correg-
gere, ma la
semplice

Onore... posto, specifico, per cui noi europei

identifichiamo la solidarietà come un
tratto culturale condiviso, proprio per-
azione di
un’Unione
edificata Giulio Profeta

di Giulio Profeta ché ci sentiamo “simili”, in un’acce- su obiettivi

Lo confesso Vostro Onore: come tanti
a sinistra, ero uno di quelli perdutamen-
te innamorato del Sogno Europeo, del-
la prospettiva di uno Super Stato Con-
tinentale che potesse ergersi come al-
ternativo tanto agli Stati Uniti, quanto
alla Cina.
E poi? E poi è accaduto che, dopo anni,
non solo l’Unione Europea non è mini-
mamente cambiata, ma, anzi, si è in-
cancrenita proprio su quelle posizioni
che, nei convulsi momenti successivi
alla Crisi dei debiti sovrani del 2011 io
e tanti altri volevamo cambiare. E al-
lora mi sono chiesto: non sono io a tra-
sfigurare l’Unione Europea?
L’Europa, nel bene e nel male, è il frutto
di secoli di guerre, in cui popoli si sono
amalgamati lungo tratti culturali speci-
zione lata, a chiunque riceva assisten-
za nelle nostre strutture. In termini più
semplici: siamo disposti a pagare col-
lettivamente, tramite imposte, i nostri
servizi perché riteniamo che i loro fru-
itori (gli altri concittadini) siano meri-
tevoli della nostra solidarietà, in quan-
to affini culturalmente a noi. Si parla
solo di solidarietà fra cittadini appar-
tenenti al medesimo Stato, ma in altri
Paesi non accade neanche così, negli
Stati Uniti, dove soggetto politico è
l’individuo e non il cittadino, la sanità
è una prestazione individuale che tu o
il tuo datore di lavoro dovete pagare,
perché non sei portato a sentirti “si-
mile” al tuo vicino e dove l’elemento
unificante del popolo americano è la
libertà, anche di essere diverso, cultu-
ralmente, dal tuo compagno di casa.
Quello a cui abbiamo assistito anche
con la recente emergenza COVID-
economici a cui la solidarietà e i diritti
sociali, espressione della prima, sem-
plicemente non interessano.
Ora, per non rendere tutto un’insop-
portabile retorica: che fare per cam-
biare questo paradigma?
Occorre portare il conflitto, ovviamen-
te politico, dentro le Istituzioni Euro-
pee. L’Italia, con la Spagna e la Fran-
cia, dovrebbe essere la capofila di un
durissimo braccio di ferro con i Paesi
del Nord allo scopo di imporre, vista la
sua assenza, la solidarietà. Ma, para-
dossalmente, anche questa soluzione
presterebbe il fianco ad una critica:
approccio intergovernativo, non lega-
to ai circuiti (latamente) democratici
delle istituzioni dell’Unione. In ogni
caso, di un Super Stato Europeo alcu-
na traccia (ancora?) all’orizzonte e
continuare a invocarlo equivale ad un
miraggio nel deserto.

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 30 Cultura
UN RACCONTO DI CESARE TONELLI
Io e Tazio Nuvolari
Grande campione ma anche tanto sfortu-
nato, Tazio Nuvolari era rimasto deluso
delle Mile Miglia del 47, la prima del do-
poguerra, in cui gareggiando con una
macchina scoperta (una Cisitalia 1100)
aveva per la pioggia, imbarcato acqua,
perdendo minuti preziosi, e non corre qua-
si più.
Dopo un terzo posto sul circuito del Lido
di Venezia nel Settembre del 1947 che se-
gna pubblicamente l’aggravarsi del suo
male (soffriva, infatti, di polmoni), Nuvo-
lari non si fa più vedere per sette mesi. Il
Primo Maggio del 48, vigilia della secon-
da Mille Miglia dell’Italia Repubblicana,
scende a Brescia dalla vicina Gardone per
assistere alle operazioni di verifica. Cu-
riosità o sete di correre?
L’atmosfera a Brescia è tesa. Quattro case
dominano il campo degli iscritti: Alfa Ro-
meo, Ferrari, Maserati e Cisitalia. E men-
tre Cisitalia e Maserati hanno definito i
loro equipaggi (la prima conta sulle cop-
pie dirette da Taruffi e da Bonetto, la se-
conda presenta Alberto Ascari, il figlio
del celebre Antonio) Alfa e Ferrari sono
ancora in alto mare. L’Alfa non sa chi
affiancare a Sanesi che per un incidente
ha perduto il compagno Venturi. La Fer-
rari ha perduto Troubetzkoy che con
Biondetti aveva vinto il giro di Sicilia.
L’apparizione di Nuvolari, libero da impe-
gni fa scattare le due marche rivali, anzi
nemiche acerrime.
Da Milano partono a spron battuto per
conquistare il “mantovano volante”e per
mettergli su un piatto d’argento una tre
litri sperimentale. Fa più preso Ferrari che
Tazio Nuvolari in corsa a bordo di una Ferrari.
Tazio Nuvolari
(Castel D’Ario (MN) 1892 - Mantova (1953)
da Modena piomba a Brescia, persuade
Nuvolari a riprendere il volante, lo tra-
scina a Maranello e gli dà una 12 cilindri
due litri. Biondetti ne guiderà un’altra e
Cortese una terza.
Nuvolari con la fregola addosso di con-
quistare una vittoria memorabile, parte
in tromba e la folla, a Brescia, non ha ap-
plausi ed incoraggiamenti che per lui. Ce
lo assicura Canestrini, Presidente del-
l’Automobil Club d’Italia.:
Il primo tratto notturno, fra Brescia e Pa-
dova, vede al comando il giovane Ascari
sulla Maserati a 145 di media. Piove e tira
vento. Cortese su Ferrari è secondo, Sa-
nesi su Alfa terzo, Nuvolari quarto, a due
minuti. A Forlì , Ascari è ancora primo. Lo
seguono ad un minuto, tutti con lo stes-
so tempo Taruffi, Cortese, Nuvolari e Sa-
nesi.
Sull’accidentato percorso Forlì Roma,
con l’Appennino che ha scremato la con-
correnza, Nuvolari attacca alla sua manie-
ra e Roma lo saluta come un trionfatore:
Sanesi è a 12 minuti, Cortese a 13, Ascari
a 14.La classe non è acqua e questo di-
mostra che un Nuvolari anziano e malato
fa un boccone solo di tutti i giovani alfieri
del nuovo automobilismo.
Ma al controllo di Roma la Ferrari di Nu-
volari accusa un incidente banale che
peserà in forma determinante sulla corsa
del campione ritrovato. Si rompe il gancio
che tiene chiuso il cofano. Nuvolari non
si impressiona. Ordina di staccare il co-
perchio del cofano e prosegue a motore
scoperto. Una pazzia. Se ricomincia a pio-
vere, Nuvolari è fritto.
Intanto non piove. Meglio così. Nuvolari
continua a scrivere la pagina più esaltan-
te della sua leggenda. A Livorno passa
con 20 minuti su Ascari, a 24 su Biondetti,
autore di una bella rimonta. Sanesi e Cor-
tese sono stati eliminati. Dopo il control-
lo di Livorno, c’è da percorrere il vecchio
circuito di Montenero che ha visto Tazio
tante volte all’assalto. E sulle strade del-
le sue glorie Nuvolari sbanda, compie una
rovinosa piroetta. Accidenti, ora il sedio-
lo del meccanico si stacca quasi comple-
tamente e una balestra riporta una avaria.
Nuvolari non batte ciglio, come se la di-
sgrazia fosse capitata ad un altro. Basta
che il motore e le ruote girino. Ed a Firen-
ze ha un vantaggio di mezz’ora su Bion-
detti e di 45 minuti su Bonetto. Anche
Ascari è sparito.
A Bologna i distacchi rimangono immutati.
“Il successo di Nuvolari - scrive il gran-
de giornalista Emilio De Martino - non
pareva più dubbio”. E qui la sua testimo-
nianza acquista la freschezza di una regi-
strazione dal vivo. Ascoltiamola tutta in-
tera. “Ma ecco volare per l’etere la notizia
che mette in ansia lo sterminato mondo
delle Mille Miglia. Si viene a sapere che
Nuvolari, fin da Roma, corre senza il co-
fano, cioè a motore scoperto. E se torna a
piovere come era avvenuto lo scorso
anno?
A Brescia al quartiere generale della cor-
sa siamo tutti attaccati al telefono o alla
radio in febbrile ascolto. A Bologna dopo
le salite della Futa o della Raticosa, il di-
stacco fra Nuvolari e Biondetti è pressap-
segue a pag. 31

da pag. 30
poco lo stesso. Al cronometrista che par-
la con il Controllo di Bologna cadono ad-
dosso le domande degli organizzatori e
dei giornalisti riuniti intorno a lui “ Nuvo-
lari ha il cofano? No, non l’ha più. Piove
a Bologna? No. Sospiri di sollievo. Ormai
tutti, pur ammirando sempre Biondetti,
tengono per il diavolo di Mantova”.
A Bologna dunque non piove. Nuvolari
non è in pericolo,sempre che la sua bale-
stra non ceda di schianto.
Ma un attimo dopo l’ambiente è di nuovo
in pena.
A Bologna non piove, ma grosse nuvole
nere compaiono all’orizzonte verso Mo-
dena. Allora chiamiamo Modena d’ur-
genza. E Modena risponde “ 25 minuti di
vantaggio per Nuvolari su Biondetti…ma
Nuvolari passa senza il cofano, senza un
parafango e senza un seggiolino”. Nuova
drammatica scena al quartiere generale .
Noi pensiamo alla prima vittoria automobi-
listica di Nuvolari nel 1924, quando Tazio
arrivò al traguardo di un circuito di Rapal-
lo con la macchina tutta fracassata”.
Ed ora c’è la netta impressione di trovarci
all’ultimo atto non solo di una corsa, ma
di una storia. Di una carriera. Di una vita.
Altra telefonata da Modena “Cadono le
prime gocce di pioggia”. Allora solo allo-
ra, si intuisce che sta per ripetersi il dram-
ma dello scorso anno. Castagneto, diret-
tore generale delle Mille Miglia chiede a
tamburo battente la comunicazione con
Reggio Emilia dove si sa che la casa Fer-
rari ha installato l’ultimo rifornimento.
Ecco la linea.
Il cronometrista che è al microfono ripete
ad alta voce quello che gli dicono al con-
trollo di Reggio Emilia . Grida: “ Nuvolari
si è ritirato a Villa Ospizio, a un chilometro
da Reggio per la rottura del freno, del per-
no di una balestra e del cofano: l’acqua è
ormai entrata nello spinterogeno.
De Martino conclude con partecipazione
passionale la sua testimonianza “ Sem-
bra che sia penetrato il fulmine nella sala
dell’albergo Vittoria, sede del comando
generale della Mille Miglia. Confessiamo
che avremmo volentieri sferrato un pu-
gno al pur simpatico cronometrista che
da ore ed ore non dorme per dare a noi le
cifre della cavalcata sportivamente eroi-
ca. Un giornalista non deve dire le sue
particolari preferenze. Chiediamo scusa a
Biondetti ed agli altri bravissimi protago-
nisti di questa formidabile sfilata di auda-
ci. Ma la nostra debolezza è stata la debo-
lezza di miglia e migliaia di uomini che oggi
alla notizia del ritiro di Nuvolari debbono
aver sofferto, come abbiamo sofferto noi.
La Fiat Topolino
Il tracciato della Mille Miglia di quel Mag-
gio 1948 passava, superata al città di Ce-
cina, per l’Aurelia ed incontrava la ferro-
via Roma Genova in località Tripesce.
Qui vi è oggi un lungo cavalcavia, ma
allora vi era un passaggio a livello prece-
duto per chi proveniva da Cecina da una
curva ad esse molto accentuata.
Fra i pochi spettatori lì presenti, vi era
anche un bambino di quattro anni, tenu-
to per mano da un uomo dai capelli briz-
zolati: quel bambino ero io, l’uomo mio
padre.
In quel punto si poteva vedere bene la
corsa perché spesso le macchine erano
costrette a fermarsi per le sbarre che si
abbassavano al passaggio dei treni.
Ora le sbarre sono abbassate quando ar-
riva, rombando, una macchina da corsa
scoperta che a me appare bruttissima
perché col motore scoperto tutto nero e
coperto di morchia.
Successivamente col tempo ho saputo
che si trattava proprio della macchina,
DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano
AREZZO
San Giovanni Valdarno
Montevarchi
Terranuova Bracciolini
Loro Ciuffena
Viale Santa Margherita (AR)
.............................................
SIENA
Abbadia san Salvatore
Sovicille
.............................................
FIRENZE
Viale Guidoni (FI) *
San Polo (FI)
Fucecchio
* in ristrutturazione
Cultura 31
priva di cofano, di Tazio Nuvolari. Due o
tre giovani corrono verso il pilota ed ini-
ziano a parlare con lui. Io non capii che
cosa si dicessero perché ero lontano te-
nendo stretta la mano di mio padre.
Nuvole nere, cariche di poggia, correva-
no velocemente, spinte dal vento del
mare. Passò un treno diretto verso Ceci-
na. Le sbarre si alzarono e la macchina da
corsa ripartì, rombando, in direzione op-
posta a quella del treno.
La sera tornammo a casa sulla Topolino
amaranto che mio padre aveva comprato,
usata, da poco.
Durante il viaggio di ritorno, i miei occhi
di bimbo non si stancavano di guardare il
volante nero a tre raggi che recava su
uno, un anello con impressa una sigla di
una Mille Miglia alla quale quella Topo-
lino amaranto raccontava mio padre, con
orgoglio, aveva partecipato.
Quanto più bella - mi dicevo - la nostra
Topolino amaranto della macchina da cor-
sa del Tripesce così rotta e fuligginosa
.............................................
LUCCA
Gallicano
Antraccoli
Altopascio
Ponte alla Ciliegia
.............................................
PISTOIA
Panicagliora
.............................................
LIVORNO
Via Cattaneo (LI)
.............................................
PISA
Montecatini Val di Cecina
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