L'INFORMAZIONE CI RENDE UGUALI
N° 3 del 21/01/2011 - SUPPLEMENTO DI A.Z. AUT. TRIB. DI S.MARIA C.V. DEL 5\12\1979
ABBIAMO VINTO!
ORA AIUTATECI A RICOSTRUIRE LA PRIMAVERA SAMMARITANA
GIUDICIANNI ? NO, GRAZIE, ABBIAMO GIA' DATO!
SI RITORNA A VOTARE NELLA CITTA' DEL FORO. ERA ORA!
di Nicola Di Monaco
Nulla di personale: visto da lontano e fuori dalla
politica, riesce anche simpatico e di buona compagnia.
Piglio sportivo, sorriso accattivante, la sua irruzione
nel campo della politica che conta è avvenuta per
caso e per un cumulo di circostanze irripetibili. Il
candidato al vertice della città doveva essere l’Avv.
Stellato, subentrato nel Consiglio Regionale e quindi,
per motivi politici, non disponibile. Un outsider, quindi.
Si scaldano i motori, si mettono a punto strategia e
programmi, l’area della Democrazia Cristiana di Biagio
Di Muro dà l’ok e si va alle urne. Con un proprio
programma la sinistra presenta la Chirico, già vice
sindaco con Iodice. Uscito di scena al primo turno
Alfonso Martucci, galantuomo e signore di tempra
antica, lo scontro tra Giudicianni e Chirico è durissimo,
ll ballottaggio si risolve in favore del primo. Con una
anomalia. La Democrazia Cristiana di Di Muro è
maggioranza nella maggioranza. Incominciano a volare
i primi cocci. Una soluzione alle difficoltà ci sarebbe:
le intese di programma e le priorità definite davanti
agli elettori. Neanche per sogno. Giudicianni inizia un
irresistibile valzer viennese, un trend che la dice lunga
sullo squallore della seconda repubblica e sulle regole
che avrebbero dovuto garantire stabilità e qualità degli
enti locali. La Chirico, nonostante gli stracci volati in
campagna elettorale, diventa il nuovo partner e si vara
una Giunta arcobaleno, decisamente di sinistra, ma
con Giudicianni sindaco e battitore libero. La
Democrazia Cristiana di Di Muro è all’opposizione, in
consiglio comunale e nelle piazze; perde pezzi, ma
non si ferma e denuncia tutto quello che è
ABBIAMO UNA GRAN RESPONSABILITA', TUTTI NOI, CITTADINI SAMMARITANI !
di Donato Di Rienzo
Permettendo a pochi altri, che hanno un sospetto
interesse economico, di fare ciò che vogliono, senza
intralciare le loro azioni, diventiamo ugualmente
responsabili. La neutralità non giova. Come diceva
qualcuno, senza voler fare dell’apologia: “I neutrali
non hanno mai dominato gli avvenimenti. Li hanno
sempre subiti”. Tra qualche mese, tutti noi saremo
chiamati ad esprimere il nostro voto per il ripristino
NUMERO DA CONSERVARE, PER I VOSTRI FIGLI E PER I VOSTRI NIPOTI
A CURA DELLA REDAZIONE DEL POPOLO SAMMARITANO
N° 250
LA NOSTRA E' STATA UNA SCELTA GIUSTA
E I FATTI LO HANNO DIMOSTRATO.
denunciabile, mettendo settimanalmente alla berlina
quanti danno vita ad una giostra indegna, pari solo alla
mediocrità dei protagonisti e agli interessi dei vari
gruppi di potere. La situazione non regge. Giudicianni
non fa una grinza. Nuovo giro, nuovo valzer. Stavolta,
lascia i compagni e scopre il centrodestra. Mette su
una Giunta posticcia, connivente anche Ugo Grippo,
che si inventa una Democrazia Cristiana a sua immagine
e somiglianza, contrabbandandola come Democrazia
Cristiana di Pizza, Sottosegretario di Stato con delega
alla Ricerca e segretario nazionale del partito. Lo sputo
non basta per tenere in piedi la baracca e ci pensa un
notaio a ratificare il decesso di un Sindaco, di una
Giunta e anche di un Consiglio che hanno fatto toccare
il fondo alla città più antica e rappresentativa di Terra
di Lavoro. Qualcuno, sulla destra, continua a ciurlare
nel manico, pensando di riproporre Giudicianni come
candidato a Palazzo Lucarelli. Faccia pure, inserendo
magari la questione in un pacchetto che contiene anche
Caserta e Capua. L’opinione pubblica, che segue con
attenzione questo “giornalaccio”, sa e non dimentica.
Giudicianni? No, grazie; abbiamo già dato. De hoc satis,
dicevano i romani. Ne abbiamo abbastanza. Ora ci
interessano solo i programmi e gli obiettivi da presentare
agli elettori. Per restituire dignità e decoro alla città del
foro e alla politica.
Nicola Di Monaco
Responsabile della Stampa e Comunicazione della
Democrazia Cristiana di Giuseppe Pizza e membro della
direzione politica
di un Consiglio Comunale che è stato interrotto da un
atto di ritrovata responsabilità e come cittadini, abbiamo
il dovere di valutare con molta accortezza i destinatari
della nostra fiducia. Non lasciamoci ingannare da
“mozioni” d’affetto o d’amicizia piuttosto che da vincoli
parentali, tutti noi sappiamo che il voto è un atto di
puro raziocinio, è un esercizio di testa, non di cuore.
La partecipazione al voto è un modo per contribuire
Quando,mesi addietro,si pensò ad un titolo da dare ad
un blog, la scelta cadde subito su "la freccia nel fianco”.
Sono sempre stato affascinato storicamente dai
"Reconquistadores, il movimento che ebbe in Rodrigo
Diaz Conte di Valencia il suo massimo esponente nella
lotta contro i mori. Erano stati i suoi stessi antagonisti
i Mori a denominarlo "Campeador"
(Conquistatore),quando,montando il cavallo bianco e
con la sua armatura nera con ogni fendente mieteva
una vittima tra l'esercito nemico. E fu proprio la
temerarietà della sua armatura a procurargli una fine
inaspettata. EL Cid (Il Capo), come familiarmente lo
chiamavano i suoi amici, aveva il vezzo di farsi costruire
l'armatura con le gorgiere basse, che lasciavano parete
del suo collo taurino scoperto. Un balestriere ottomano,
abile tiratore, la sera del 10 luglio che precedeva la
battaglia di Valencia dell'indomani,attraversò il torace
del Cid mentre si chiudevano i bastioni dell'ALCAZAR.
Qualcuno dall'esterno vide il Cid barcollare, così in
breve si diffuse tra i mori la notizia che il Cid era morto.
In effetti il grande condottiero era morto, ma si deve a
lui stesso lo stratagemma della vittoria del giorno dopo.
Durante la notte cinque fabbri crearono un'ossatura
metallica che reggeva il Cid sul suo cavallo e così, al
mattino, una volte aperte le porte dell'Alcazar, apparve
il Cid alla guida del suo esercito. Fu una vittoria
colossale! I mori furono annientati. Nel prossimo
numero,fatte salve le tante allegorie del brano,
torneremo alla nostra campagna elettorale. Non ci
saranno finti guerrieri vivi! Saremo tutti vivissimi a dare
battaglia!
M.T.
...continua al prossimo numero
alla costruzione di una società che eviti assurdi sprechi
di danaro pubblico, com’è accaduto in quest’ultimi anni,
per concedere maggiore attenzione ai meno fortunati,
agli anziani, ai malati, in nome delle dimensioni sociali
della carità che spinge non solo a gesti individuali, ma
anche all’impegno di essere più giusta e più umana.
continua in seconda pagina

Palazzo Melzi, per
l’incuria ed il
pressapochismo
dell’Amministrazione
Giudicianni e di quelle
precedenti, si delinea la
possibilità di perdere
l’uso dello storico
palazzo Un recente Coniglio Comunale fu
dedicato alla vicenda che ha fatto
scaturire un contenzioso tra la
Curia di Capua ed il Comune di
S. Maria C.V. in merito al Palazzo
Melzi ,attualmente detenuto
dall’Università in concessione
novanta novennale. Fu un atto
d’importanza fondamentale e rese
possibile che la cittadinanza ed
il Consiglio Comunale fossero
resi edotti sulla reale situazione del giudizio civile in
atto che, se sottovalutato,potrebbe comportare la perdita
del cespite dalla disponibilità della comunità
sammaritana. Il Palazzo Melzi è, in effetti, di proprietà
della Curia di Capua, ma da più di due secoli, è stato
gestito ed utilizzato dal Comune di S. Maria C.V. in virtù
di un contratto enfiteutico. Al di là dalle ricorrenti
distorsioni dei soliti disinformatori di mestiere, in quel
consiglio furono messe in evidenza le problematiche
attraverso le quali la Curia di Capua rivendicherebbe il
pagamento, con l’aggiunta degli interessi e della
rivalutazione monetaria, dei canoni enfiteutici arretrati
non corrisposti dall’Ente Comunale e il loro
aggiornamento. Attraverso l’azione che fu attuata nel
Civico Consesso, fu promossa un’iniziativa tendente
a fare chiarezza sulla vicenda e di avviare, nel più breve
tempo possibile, un’azione di affrancazione del bene,
così come previsto dal codice civile, azione, peraltro,
già iniziata negli anni “70 dello scorso secolo. Tra i
diritti essenziali che spettano all’enfiteuta e ,quindi, al
nostro Comune nel caso specifico, voglio
sommessamente ricordare che vi è il diritto
all’affrancazione dell’enfiteusi. Con l’affrancazione,
l’enfiteuta, pagando una somma risultante dalla
capitalizzazione del canone annuo e pari, a mente dell’art.
10 della L. n. 1138 del 18 dicembre 1970, a 15 volte
l’ammontare del canone stesso, diventa definitivamente
proprietario del fondo enfiteutico. La necessità di
azionare tale diritto sembra ancora più pressante dinanzi
alle notizie , sicuramente infondate, ma comunque
allarmanti, di una possibile eventuale perdita da parte
del Comune della disponibilità del palazzo Melzi in
favore della piena disponibilità della Curia. Si rammenta
che il diritto all’affrancazione dell’enfiteusi prevale sul
diritto alla devoluzione del fondo, cioè sul diritto del
proprietario di chiederne la restituzione, sempre che
l’enfiteuta non apporti i dovuti miglioramenti al fondo
enfiteutico, ovvero ometta di pagare annualità di canone.
Ritengo quindi evidente la necessità che il Commissario
Straordinario, dott. Pizzi, in collaborazione con il
Segretario Generale, continuino a muoversi in tale
direzione ed a promuovere l’azione giudiziale
dell’affrancamento e di evitare la perdita definitiva dello
storico palazzo che ha nel tempo ospitato l’ospedale,
il Tribunale, il Comune ed infine l’Università di
Giurisprudenza, e contemporaneamente l’esponenziale
esborso di somme rilevanti che dovranno essere versati
alla Curia per la negligenza dell’Ente. In ogni caso è
necessario far notare che nella convenzione stipulata
tra il comune di S, Maria CV e la seconda università di
Napoli era testualmente riportato che se l’Università
non avesse usato il palazzo per fini di studio, allora lo
stesso sarebbe ritornato nella disponibilità del Comune
di SMCV. Ciò renderebbe possibile il ritorno del tribunale
civile nel Palazzo Melzi il che oltre a risolvere un
problema molto sentito dalla classe forense,
scongiurerebbe il pericolo del trasferimento del Tribunale
a Caserta e inoltre rivitalizzerebbe il centro storico con
g r a n v a n ta g g i o d e l l ’ a t t i v i t à c o m m e r c i a l e .
Ex Consigliere Comunale Gaetano Rauso
GUARDATELI E RICORDATE I LORO NOMI. UN GIORNO FARANNO A GARA PER DIRE CHE
LA FRECCIA
FINALMENTE!
IL COMMISSARIO
PREFETTIZIO BOCCIA
LA STU, MADRE DI
TUTTI GLI AFFARI
dal blog di Mario Tudisco - Antonio Tagliacozzi
Il comune esce dalla Stu (Società di trasformazione deliberazione, inoltre, è stato stabilito di verificare e
urbana) e conferma il mantenimento della sua
partecipazione in altre società. Lo ha stabilito il
valutare la possibilità del recesso anticipato dagli
organismi che svolgono attività rientranti nei servizi
commissario straordinario, Prefetto, dottor Luigi pubblici locali e che attualmente sono stati posti in
Pizzi con i poteri del consiglio comunale firmando stato di liquidazione. Ci si riferisce al Consorzio Unico
uno dei suoi primi atti dall’insediamento presso di bacino delle province di Napoli e Caserta, con una
l’ente di via Albana. Il Commissario, infatti, ha firmato partecipazione del 4,40 per cento per un capitale di
la deliberazione con la quale si effettua la 517 mila euro ex Geoeco spa per la organizzazione e
ricognizione della sua partecipazione in altre società. la gestione dei servizi di igiene urbana, e all’Azienda
Lo ha stabilito il commissario straordinario, Prefetto, casertana mobilità e servizi spa per il trasporto
dottor Luigi Pizzi con i poteri del consiglio comunale pubblico in ambito urbano, attualmente in liquidazione
firmando uno dei suoi primi atti dall’insediamento con capitale sociale sottoscritto di un milione e 120
presso l’ente di via Albana. Il Commissario, infatti, mila euro con il 4,8885 di quote sottoscritte da parte
ha firmato la deliberazione con la quale si effettua del comune. Il Prefetto Pizzi, infine, ha autorizzato il
la ricognizione delle società partecipate del comune mantenimento delle partecipazioni dell’ente di Palazzo
ed ha deciso una serie di iniziative così come Lucarelli in tre società e consorzi e cioè, nella Società
proposte dall’ex direttore generale e dal responsabile consortile patto territoriale Appia Antica ARL, che ha
dell’ufficio di ragioneria. In particolare, con la per oggetto sociale la promozione dello sviluppo
deliberazione si è deciso di dismettere la compatibile con uno sviluppo ecosostenibile ed un
partecipazione dell’ente nella società Capua Antica capitale sociale di 10 mila euro e il 12,50 per cento di
Innova spa in quanto i presupposti non sono quote sottoscritte e nel Consorzio per l’Area di
riconducibili a finalità istituzionali o finalità di Sviluppo industriale della provincia di Caserta (ASI)
interesse generale precisando che per la stessa con un capitale versato di 309.874,13 euro ed il quattro
società risulta deliberata lo scioglimento previa per cento delle quote sottoscritte. Detto consorzio ha
messa in liquidazione. La società ha per oggetto la come oggetto sociale la promozione delle condizioni
progettazione e la realizzazione di interventi di necessarie per la creazione e lo sviluppo di attività
trasformazione e riqualificazione urbana in attuazione imprenditoriali nei settori dell’industria e dei servizi
degli strumenti urbanistici vigenti ed era stata alle imprese. Infine, la partecipazione del comune è
costituita con un capitale sociale di 473.600 euro stata confermata anche nel Consorzio Ente d’Ambito
con una partecipazione del comune al 51 per cento Napoli – Volturno che ha lo scopo di organizzare il
e con il 49 ai privati. Ma a questo punto sarebbe servizio idrico. La quota di partecipazione del comune
interessante conoscere quanta liquidità il comune è di circa 517 mila euro. Approvati anche il rendiconto
ha versato negli anni e quali i benefici ricevuti. dell’esercizio finanziario 2009 ed i Criteri generali per
Presidente di questa società, è stato per anni l’ex la definizione del nuovo regolamento degli uffici e dei
sindaco Giancarlo Giudicianni. Nella stessa servizi in base alla riforma Brunetta.
ABBIAMO UNA GRAN RESPONSABILITA',
TUTTI NOI, CITTADINI SAMMARITANI !
continua dalla prima pagina
Vorremmo non assistere più a spettacoli degradanti,
che rasentano la tragedia, come quello verificatosi
nei locali degli uffici che gestiscono i servizi sociali,
dove una persona è stata coinvolta in un parapiglia
scatenatosi per la distribuzione di pacchi dono,
finendo in ospedale in uno stato di coma. Una vera
e proprio guerra dei poveri! Vorremmo non essere
più testimoni d’episodi di cittadini che scendono
piangendo le scale del municipio perché il sindaco
si è rifiutato di riceverli. Il voto responsabile di
ognuno di noi diventa uno strumento utile per A S. Maria C V più di un Caino che ha assassinato la
combattere i privilegi di pochi e favorire la rinascita città, pensando solo ai suoi interessi, si riproporrà,
della nostra città. magari in altre liste, tentando di tornare a galla.
Donato Di Rienzo
P.S. ho letto la bellissima lettera, a firma Libero
Liberato, pubblicata dal blog di Mario Tudisco
(inserita all’interno) in cui l’estensore invita i candidati
a fare un patto d’onore con i cittadini impegnandosi
sull”onore” a non cambiare casacca durante la
consiliatura. Ove mai sorgano dissidi insanabili con
il proprio gruppo, il candidato preferirà rinunciare
al mandato piuttosto che fare il saltibanco. Considero
questa proposta un tentativo serio per riportare un
minimo d’ etica comportamentale in questo mondo DIRETTORE: Dott. Nicola Di Monaco
COMITATO DI REDAZIONE
impazzito della politica locale e noi della Freccia nel Donato Di Rienzo - Mario Tudisco
Michele D'Abrosca - Angela Cipullo
Fianco, già Popolo Sammaritano, la facciamo nostra. Ogni articolista è civilmente e penalmente
Proporremo a tutto il gruppo, la formale responsabile di ciò che scrive
IMPAGINAZIONE E GRAFICA:
sottoscrizione di un documento che conterrà questi Donato Di Rienzo - Domenico Santagata
principi. Donato Di Rienzo Grafica Sammaritana srl - SS.Appia - Vitulazio
MARIA LUISA CHIRICO
NEL FIANCO
PATTO D'ONORE
NECESSITA' DI UN'ETICA POLITICA E DI UNA DICHIARAZIONE DEI CANDIDATI P R E F E T T I Z I O D O T T.
A NON CAMBIARE CASACCA NEL CORSO DELLA CONSILIATURA LUIGI PIZZI
Caro Tudisco, nell’augurarmi e nell’augurare all’intera
città che sia vera la notizia di un ripensamento del
PDL rispetto alla possibile candidatura a Sindaco del
dott. Giudicianni, e rinviando eventuali ulteriori
considerazioni al tempo in cui le scelte saranno meno
incerte e più probabili, vengo ad inviarle questo mio
terzo intervento, che allo stato - credo - sarà anche
l’ultimo, ponendo l’accento e richiamando l’attenzione
su quello che dovrebbe essere il momento “pregnante”
e “cruciale” di ogni competizione elettorale : la
presentazione dei programmi da parte dei concorrenti.
Parlo, cioè, di quel “patto” con la città che ogni
aspirante alla carica di Sindaco e le forze politiche che
eventualmente lo esprimono sono tenuti a sottoscrivere
con la comunità cittadina, garantendo, con la propria
“parola d’onore”, il progetto per la città e, quindi,
gl’impegni assunti con l’elettorato.. Alla luce, però,
dell’ultima esperienza amministrativa, conclusasi con
anticipo per le dimissioni di ben 16 consiglieri comunali,
ormai convinti dell’inefficacia dell’azione amministrativa
della Giunta Giudicianni (sempre più arrancante alla
ricerca ora di questo ora di tale altro voto di sostegno
in Consiglio) il dato che emerge è quello della negazione
dell’impegno programmatico elettorale e, fatto ancora
più grave, dell’assoluta mancanza d’iniziativa “politica”
ovvero pubblico-assembleare per “ la riconvenzione
e revisione” di quel progetto. In altre parole, emerge
la scarsa considerazione di quello che appartiene alla
sfera della deontologia e dell’etica ; dirompe, cioè, la
scarsa coscienza che hanno avuto “gli eletti” di ciò
che significa ricevere un mandato sulla base di un
voto. Ciascuno, facendo salve pochissime figure, ha
inteso gestire la carica di consigliere comunale secondo
umori e proprie convenienze del momento,
dimenticando che il mandato conferitogli derivava da
un consenso e da una fiducia che erano stati richiesti
agli elettori rispetto a “quella linea di programma” ,a
“quell’impegno” e a “quel progetto”. E’ vero : le realtà
, specie quelle politiche, sociali ed economiche hanno
un proprio dinamismo e, pertanto, sono mutevoli e
possono richiedere scelte diverse da quelle iniziali,
ma è pur vero che, se si appartiene ad un gruppo, gli
“eventuali adeguamenti di strategie ed azioni” si
discutono all’interno del gruppo stesso e, poi, si
comunicano all’elettorato attraverso i canali soliti
MADDALENA ROSSETTI, GIA' ASSESSORE DELLA
DEMOCRAZIA CRISTIANA, CHE GLI ANDREOLANI
RICORDANO PER LA DEDIZIONE E L'AMORE CHE
HA SEMPRE RISERVATO AL PROPRIO RIONE,
CONTRIBUENDO FORTEMENTE AL SUO SVILUPPO.
Ci sono arrivate numerose
segnalazioni , da parte dei residenti
di Sant’Andrea sulla necessità, a loro
avviso di far candidare una colonna
portante della D.C., che , in passato
ha sempre profuso il proprio
impegno per il miglioramento del
quartiere . Se condo molti andreolani
la D.C. non può presentarsi al
prossimo impegno elettorale
amministrativo senza proporre nella propria lista,
MADDALENA ROSSETTI. Tutti ricordano e ci segnalano
il lavoro costante della loro vicina di casa sia come
ex Consigliera comunale che come ex Assessore della
città . Ancora non hanno dimenticato il suo
indispensabile contributo alla realizzazione del centro
sociale, della piazza, delle scuole, delle poste, delle
strade e dell’illuminazione del rione nonché , la
realizzazione del sottopasso. MADDALENA ROSSETTI
non è oggi, solo il pilastro della clinica della Salute,
responsabile amministrativa, responsabile delle
accettazioni, in una parola “la responsabile” ma, ancora
LORO NON HANNO AVUTO RESPONSABILITÀ PER CIÒ CHE È SUCCESSO A S. MARIA C.V..
Martino Valiante
PASQUALE ZITO Nando Cimino
LETTERA AL GIORNALE
PER IL COMMISSARIO
d’informazione o anche con pubblici manifesti ( ma
dove sono finiti? ), stimolando sul tema l’opinione
pubblica e ricercandone l’adesione e i suggerimenti
o anche prendendo atto delle contrarietà. Questo vale
lì ove la politica voglia conservare, al di là di
condivisioni e contrasti, la propria dignità e,
comunque, senta che il proprio doveroso compito è
sempre quello di porsi al centro degl’interessi della
“polis”. Nella nostra città, purtroppo, si è fatta la
grande rinuncia alla “politica” e non si è tenuta in
alcun conto la valenza dei comportamenti etici da
assumere nel rispetto di quelle norme non scritte ma
che derivano da un codice d’onore che ogni soggetto
socialmente impegnato dovrebbe conoscere e
rispettare. E questo è stato il vero naufragio, questo
è stato il vero disastro, sintomatologicamente
denunciati dall’aspetto patogeno più evidente : le
variazioni continue delle giunte e i cambi di casacca
di molti consiglieri, con il solo asfittico obiettivo di
conservare i numeri necessari per avere la
maggioranza in Consiglio Comunale e poter continuare
a ...”gestire”.... Potrebbe essere significativo, caro
Tudisco, da parte di tutti i partiti o gruppi civici
impegnati nella prossima competizione elettorale dare
un forte segno alla città di ritorno ai valori etici della
politica , ovvero di ritorno alla politica stessa.
Le modalità sono, a sommesso mio avviso, molto
semplici . Una di queste potrebbe essere un
documento, meglio ancora se unico, che ciascuna “
radice di lista” faccia sottoscrivere a ciascun candidato
con l’impegno di quest’ultimo “ sull’onore” di non
cambiare casacca nel corso della consiliatura ovvero,
nel caso d’insorgenze di disaccordi insanabili con la
propria parte, di restituire il mandato ricevuto
dall’elettorato presentando le proprie dimissioni da
consigliere comunale. .Tale documento, che non ha
valenza giuridica, potrebbe apparire pleonastico,
un’utopia ovvero un’inutilità, : sarebbe, invece, un
nuovo e positivo messaggio lanciato dalle forze
politiche alla cittadinanza e potrebbe, quanto meno,
lenire l’attuale scetticismo e l’attuale generico giudizio
d’inaffidabilità dei soggetti politici che, purtroppo,
oggi pervade la maggioranza dei cittadini.
Ringraziandola per l’ospitalità cordialmente la saluto.
Libero Liberato
è una colonna portante della DC locale e riteniamo
che, così come ci consigliano anche molti andreolani,
Maddalena non si sottrarrà a dare come sempre il suo
attivo e fattivo contributo alla DC ma soprattutto alla
suo rione e alla città . E siamo convinti che potrà fare
e dare ancora molto sia al suo quartiere che alla città.
Quindi pensiamo di poter rispondere ai tanti che ce
lo hanno chiesto di prepararsi a farle una buona
campagna elettorale perché non potrà non essere dei
nostri . In occasione di una veloce intervista di qualche
mese fa al dott. Gaetano Merola , anch’egli ex Conigliere
comunale di S. Maria C. V. molto legato per motivi di
parentela e di idee a Maddalena Rossetti, la stessa
Maddalena alla domanda che le ponemmo e cioè
“Come vedeva la città” ci rispose: “squallidamente
immobile”. Alla luce di quella risposta e per la
conoscenza approfondita che abbiamo dell’indole
battagliera e per l’amore che Maddalena Rossetti ha
sempre dimostrato per S. Maria C. V. e soprattutto
per Sant’Andrea siamo certi che non passerà la mano
dinanzi a questa nuova sfida che ci potrà dare la
possibilità di cambiare la città. AdM
Commento o prologo alla lettera.
La lettera inviataci da un nostro concittadino ci induce,
ancora una volta a porre l’accento sulla illegittimità del
rilascio della concessione edilizia relativa alla
costruzione delle nove medie strutture di vendita
commerciali nell’aria industriale dell’ex Tabacchificio.
La violazione o omissione di cui ci scrive il nostro
lettore, se così dovesse essere, sembra sia ancora più
grave di tutte le altre da noi già poste in rilievo in
passato. Probabilmente vi sarebbe bisogno di una
maggiore attenzione alla vicenda da parte di chi
dovrebbe intervenire in questi casi. Invitiamo, quindi
il Prefetto, il commissario prefettizio e la procura a voler
verificare se tali certificazioni, necessarie per legge,
sussistano o se invece si sta costruendo, seppur a
nostro avviso in dispregio al prg e alle norme in materia,
su di un sito che, oltretutto, avrebbe anche dovuto
essere bonificato. Cogliamo l’occasione per ricordare
che, pur di rilasciare quella concessione, è stato
radicalmente stravolta la viabilità di un intero quartiere
che, ancora oggi, ne sta pagando le conseguenze
negative in termini economici e in disagi di vario genere.
Lettera al giornale
Egregi sigg. Il comune di S. MARIA C. V. rientra nella
perimetrazione dei siti di interesse nazionale per la
salvaguardia e la tutela dell'ambiente, i quali già a suo
tempo, circa due anni fa, dovevano essere censiti e
assoggettati alla caratterizzazione. Note, la
caratterizzazione si esegue su tutti quei siti sede di
attività produttive, ambiti nei quali deve essere accertato
il rispetto delle norme ambientali, ma soprattutto
certificato che non vi siano stati contaminazioni per il
suolo, sottosuolo e per le falde acquifere. Rientrando
nel discorso, l'ex Commissario di Governo ha avuto
dal Ministero dell'Ambiente ( se non sbaglio governo
Prodi ) una mappatura di massima, tanto è vero che
l'ex Commissario era il governatore Bassolino, il quale
ha creato una struttura ad hoc per accaparrarsi, con i
soliti noti, i siti da caratterizzare. Il sito dell'ex
tabacchificio sicuramente era assoggettato alla
caratterizzazione, ma a mio modesto avviso chiudendo
la produzione la notifica sarà arrivata al comune quale
soggetto controllore del territorio. Insomma, credo che
sia stata insabbiata, ma l'assoggettabilità non cambia,
anzi si rileva una omissione del rispetto degli indirizzi
ambientali e tecnici. Oltretutto nella valutazione del
progetto il tecnico comunale e la commissione edilizia
avrebbero dovuto valutare tale peculiarità e avrebbero
dovuto bloccare l'iter fino, eventualmente, alla redazione
dell'istruttoria della "caratterizzazione". Per altro il
discorso è molto più complesso, poiché attualmente
essendo intervenuti radicalmente prove
dell'inquinamento del suolo non se ne troveranno, ma
la violazione della omissione è causa di annullamento
di ogni programma e progetto in iter. Nello specifico,
il tabacchificio era un'azienda a rischio rilevante, quindi
con tutte le conseguenze del caso di analisi e valutazione
dell'integrità del suolo, sottosuolo e falde acquifere;
quindi tale condizione poteva essere certificata
esclusivamente a mezzo di "caratterizzazione". Per
quanto attiene al progetto, non si può variare la
destinazione di un sito se non con una variante come
prevede la legge, o di iniziativa politica o privata-
imprenditoriale, ma propedeuticamente è da acquisire
la V.A.S... Inoltre, il sito poichè supera una certa
dimensione esige la V.I.A.. Insomma, le violazione sono
tante solo in quel sito. La parte più eclatante è che della
caratterizzazione hanno notizia l'ARPAC, la Provincia
e la Regione, tutti in gestione sinistra, ma anche la
Prefettura.
M.C. Un sammaritano specializzato in bonifiche di siti
inquinati.
NEW ENTRY
Salvatore
Salvatore
Enrico Mastroianni
Mastroianni
Monaco

COINCIDENZE E UCCELLI DEZZUCCHERATI... (C...I AMARI)
A volte le coincidenze, senza motivi apparenti, pur
senza misteri, ti lasciano delle piccole nicchie
d’incertezza. La fine dell’anno 2010 è stata segnata
dalla misteriosa morte di migliaia d’uccelli in
America,(corvi) in Svezia e anche in Italia, a Faenza,
migliaia di tortore e finanche a Caserta sono morti
stecchiti qualche centinaio di storni; ebbene proprio
alla fine dell’anno il sindaco di S.Maria CV è stato
scacciato in malo modo dal documento di sfiducia
che sedici consiglieri, compreso il presidente del
Consiglio Comunale, hanno sottoscritto dal notaio.
C’è un nesso in tutto questo? E’ un segnale? Cos’ha
in comune questa compagnia di giro che ruotava
intorno a Giudicianni e Campochiaro e gli uccelli?
Si può sostenere che, insieme, attraversano un
periodo amaro, ma non si conoscono i motivi di
questa coincidenza. Gli uccelli sono morti perché è
caduto Giudicianni oppure quest’ultimo è crollato
perché sono morti gli uccelli? Quest’interrogativo ci
accompagnerà per tutto il tempo che ci separa
dall’elezione. Un fatto è certo, saranno uccelli
dezzuccherati (C…i Amari) per tutti i comparielli di
Gianpinocchio & C che si sono distinti per aver
saltellato da un partito all’altro pur di restare attaccati
al carro del fieno. Sempre parlando di coincidenze(
la qual cosa dovrebbe far “fischiare “ le orecchie a
Giudicianni che sta per tornare alla sua vera e
onorevole occupazione di ferroviere), è singolare che
insieme agli uccelli ci sia stata anche, in qualche
caso, una moria di pesci. Ora, non per fare del facile
umorismo, ma solo per rappresentare la realtà, è
notorio che tra le similitudini usate per identificare
l’organo riproduttivo maschile, in Italia, nonostante
l’unificazione, non si è ancora raggiunto
l’omologazione; quello che al nord si definisce uccello
al sud si chiama pesce. Non vi sembra straordinario
che entrambe queste specie siano state colpite,
insieme a Giudicianni, dalla maledizione del fine anno
LA FOTOGRAFIA ATTUALE DELLO STATO
DELL'ARTE DEL MELORIO E FUTURI
TIMORI DEL GIOVANE MEDICO-CHIRURGO
OMERO SIMONE, ASPIRANTE CONSIGLIERE
COMUNALE
Da giovane medico
sammaritano osservo con
apprensione le vicende
del “nostro” ospedale
Melorio che sembra
avviato a ripercorrere la
stressa strada
dell’ospedale di Capua,
cioè la chiusura.
Certamente parliamo di
un nosocomio con una
lunga e nobile tradizione
con reparti e medici che
per anni sono stati punto di riferimento a livello
provinciale e campano. Stiamo assistendo al
progressivo depauperamento di ogni risorsa umana
dell’ospedale con medici e reparti che vengono
interamente o parzialmente trasferiti in altri nosocomi
come ad esempio la ginecologia e l’ostetricia ad
Aversa. E’ difficile continuare a sperare in politici che
abbiano veramente interesse a salvare questo
ospedale, in quanto bisognerebbe prevedere una
modifica del piano sanitario regionale che attualmente
posiziona in altre località i D.E.A. di II livello. Resta il
fatto che reparti con un’alta produttività sono ormai
senza figure dirigenziali e i posti vacanti non vengono
né occupati per concorso, né per incarico, lasciando
i medici in una situazione di totale incertezza sul loro
futuro professionale. Per non parlare di reparti con
due posti letto o addirittura nessuno ove si esplica
solo attività ambulatoriale o di day surgery. Se non
verrà modificata a livello regionale la dislocazione dei
D.E.A., non sarà possibile mantenere nel nostro
ospedale branche di alta specializzazione come
l’U.T.I.C., che è certamente un punto di riferimento
per tutti i cardiopatici della nostra provincia.
Un’ultima domanda mi pongo: Riusciremo a salvare
il nostro amato ospedale dal rischio di vederlo ridotto
ad una struttura poliambulatoriale? Se ciò non dovesse
accadere, presso l’ospedale sarà possibile espletare
solamente attività diagnostica o di prevenzione e tutti
noi sammaritani saremo costretti a recarci in altre
strutture dislocate nella provincia. Speriamo che la
nuova amministrazione comunale voglia intervenire
con più determinazione nella difesa del diritto dei
cittadini sammaritani ad una adeguata assistenza
sanitaria.
Omero Simone
LA FRECCIA NEL FIANCO
2010? Davanti a tutte queste coincidenze, ho ritenuto
opportuno consultare le profezie Hopi e ho appreso
che questi sono segnali che il grande Spirito ci manda
per avvisarci che se nelle prossime elezioni, noi, ancora
una volta eleggeremo al consiglio comunale gli stessi
elementi che negli ultimi quindici anni c’hanno portato
distruzione e miseria, saremo colpiti dalla sindrome
della cacarella insistita che ci procurerà ustioni e piaghe
all’orifizio anale e in qualche caso, comprensibilmente,
anche una lunga astinenza sessuale. Naturalmente
saranno colpiti dalla maledizione solo i Sammaritani
che voteranno per i notissimi saltimbanchi (solo loro)
che finora sono stati ospiti (pagati) dell’assemblea
cittadina.
MIRACOLI A S. ANDREA. "BUONI"
ALIMENTARI DI 50€
Circola, sempre più insistentemente, a S. Andrea la
voce che si stanno regalando buoni da 50 Euro
spendibili in generi alimentari. Questo è il primo segnale
che in questo rione la campagna elettorale è già in una
fase avanzata. Qualcuno sostiene che questi regali
provengono dalla Caritas. Se fosse vero, la fonte
dell’elargizione dovrebbe essere molto vicina
all’organizzazione Parrocchiale e non ci sembra
possibile. In seguito vi comunicheremo notizie degli
sviluppi.
CEMENTO E AFFARI
E’ apparso di tutta evidenza che l’assoluta maggioranza
del corpo degli elettori, durante le ultime elezioni regionali
e provinciali, ha bocciato la politica del centro sinistra
sammaritano. Certo c’è chi, facendo il furbo, vuole fare
credere che la bocciatura sia strettamente legata alla
persona dell’ex satrapo regionale e non ai partiti della
coalizione, così tentando di salvaguardare tutti coloro
che, saliti sul carro bassoliniano, ora, dopo essere stati
sopraffatti dalle scelte dell’elettorato, tentano di apparire
estranei alle gestione politica ed amministrativa della città.
Così non è. La bocciatura ha riguardato tutti gli
amministratori del centro sinistra e tutti coloro che con
costoro hanno collaborato (consulenti e managers
compresi). La disfatta è totale e non ci sono attenuanti di
sorta per nessuno. Del resto le decisioni riguardanti il
territorio operate da Bassolino sono state accolte a
braccia aperte dai nostri amministratori che , senza battere
ciglio, hanno accettato che il CDR fosse piazzato nella
nostra città e che dal loro “capò” fossero imposti gli
assessori (BONDONNO ad esempio) ed i dirigenti (DE
ROSA, comandante dei Vigili Urbani). Ora, sconfitti,
invece di togliere le tende, vorrebbero riciclarsi addossando
tutte le colpe di una scellerata politica ad un unico colpevole
con l’unico scopo di continuare a dirigere enti, guidare
appalti ed occupare uffici pubblici. Sanno di avere perso,
sanno di essere stati esautorati dai loro elettori stessi,
sanno che intorno a loro c’è terra bruciata e, perciò,
continuando con le ipocrisie e gli inganni che hanno
caratterizzato la loro politica per circa 20 anni, tentando
ancora una volta di raggirare l’opinione pubblica e passare
tra le fila dei vincitori. Le porte dei partiti del centro destra,
purtroppo, a questa masnada di saltimbanchi e
voltagabbana politici non sono state sbarrate. Di un nuovo
ribaltone non se ne sentiva proprio il bisogno. Gli artefici
di questi misfatti sono oggi pronti a proporsi nuovamente
alla guida della città che aveva già dimostrato una
sacrosanta volontà di cambiamento, purtroppo , non
rispettata. Da anni ci si domanda perché gli organi
dirigenziali provinciali dei partiti della coalizione di centro
destra, dopo avere fatto ‘man bassa’ di voti durante le
elezioni politiche, regionali e provinciali, abbandonino la
nostra città al centro sinistra. Queste scelta di annettere
al PDL i transfughi sconfitti del centro sinistra, così
rinunciando ad un’ampissima parte dell’elettorato di centro
destra, rientra forse in quel processo politico che vede la
sinistra, anche senza “i numeri” politici, governare la nostra
città da decenni? E’ il solito gioco a perdere? Che tipo di
interessi ci sono alla base di questa scelta? O forse è
meglio domandarsi, per dare una risposta a questi quesiti,
quante altre colate di cemento ancora si vorrebbero
essere sversate in città? Ciò detto è facile immaginare
quali siano ‘i poteri forti’ che tentano di condizionare le
future elezioni amministrative e quanti e quali trasversalismi
politici saranno posti in essere per rinsaldare la supremazia
della ‘calcestruzzi s.p.a.’ sul nostro territorio a discapito
dell’intera cittadinanza. Chi ha voluto che l’area dell’ex
tabacchificio fosse trasformata da suolo industriale in
edificatorio ( cioè tutti coloro che hanno sostenuto –
trasversalisti compresi - la maggioranza di centro sinistra
a guida Giudicianni ) continueranno a battersi per lo
sviluppo della speculazione edilizia e per il diniego
dell’osservanza di norme che consentano l’insediamento
di attività produttive sul territorio, perché non redditizie
per il poco cemento da sversare, per i pochi progetti da
approvare, per i pochi intrallazzi da gestire.
Avv. Emilio Maddaluna
E' VERO, E' PROPRIO VERO!
Nel numero scorso,parlando della capitolazione di
Palazzo Lucarelli,quasi si stentava a credere che i
reggitori della cosa pubblica avessero capitolato,ed
in un modo così inglorioso. Invece non è sogno,è
sacrosanta verità. Anche le pietre di questo vetusto
e pur sconnesso basalto,a loro modo, gioiscono.
Ma, più eloquenti di tutti,parlano i volti da pesce
lesso( a mezza cottura)di alcuni degli autotrombati
i quali,tanto per restare in teme,non sanno più che
pesci pigliare. E già, perché questa volta chi ci
capisce è bravo. Mesi addietro ti potevi imbattere in
uno di loro,uomo di provata fede di sinistra, e nel
pomeriggio ti giungeva la voce che era diventato un
importante esponente di destra. Oggi non c'è più
tanto tempo da attendere per sapere di che colore
intenderanno diventare i nostri futuri politici.
Parafrasando il mio Eduardo oggi ci troviamo" int''o
mbruoglio d''a mbrugliata. Prima l'uomo falso,l'uomo
cinico, l'uomo spregiudicato, lo riconoscevi fra tanti
e ne stavi alla larga. Ora non è più così,Costui lo
trovi dappertutto,ben mascherato, ben mimetizzato,
sempre ammiccante,sempre disponibile,sempre con
il volto a riso(pronto a farti fesso ).Il problema però
è uno solo. Non sei capace di riconoscerlo più e di
isolarlo. Lui vede te, ma tu non vedi lui."St''ammiscato
ini'o mbruoglio d''a mbrugliata!"Il nostro compito
ora è di saperli riconoscere( anche se molte sono
carte canasciute) e di convincere l'elettorato a non
votarli più fino alla fine dei secoli.
NOTIZIE UTILI
Sede Zonale di S. Maria C. V. (CE)
C.so Aldo Moro n.73
tel 0823 - 1890034
e-mail: ugl.smariacv@libero.it
Presso la sede zonale UGL di S. Maria C.V., in C.so Aldo
Moro n.73, a seguito dell'invio di cartelle esattoriali Tarsu
e bollette dell'acqua che, insieme al vessatorio “balzello”
delle selvagge strisce blu, contribuiscono a prosciugare
le già magre tasche dei sammaritani, è stato istituito uno
sportello in difesa ed a tutela dei cittadini dove potrete
ottenere gratuitamente consigli legali su come potervi
difendere, laddove ve ne siano i presupposti. Lo sportello
sarà aperto tutti i venerdì dalle ore 17,00 alle ore 20,00
e sarà gestito da avvocati professionisti che potranno
fornirvi consigli e assistenza appropriata.
Prestito d'onore: L’UGL avvisa altresì che vi è la possibilità
per i disoccupati, che vogliano tentare di crearsi una
propria attività come ditta individuale, di ottenere il cd
”Prestito d'onore” con il quale si potranno ottenere
finanziamenti fino ad un massimo di 25.823,00 euro più
un massimo di € 5.164,56 per l'avvio di attività di
produzione di beni, di attività di fornitura di servizi e
attività commerciali. Finanziamento microimprese: L’UGL
avvisa altresì che vi è la possibilità per le società di
persone di nuova costituzione che abbiano come oggetto
sociale la produzione di beni o la fornitura di servizi (Snc,
S.s, S.a.s) e la metà delle quote di partecipazione sia in
possesso di soci disoccupati al momento della domanda,
di richiedere il finanziamento per le microimprese che
concerne le spese per l’investimento e quelle relative ai
costi di gestione del primo anno di attività fino ad un
massimo di €129.114 (I.V.A. esclusa.) Per maggiori
informazioni su requisiti e iter necessari per usufruire del
prestito d'onore e del finanziamento alle microimprese
potrete rivolgervi alla nostra sede o alla d.ssa
Commercialista Trapani Florinda cell:338-3271904. Si
ricorda che per il disbrigo di tutte le altre pratiche INPS,
INAIL, INPDAP, IPSEMA, quali ad esempio Invalidità
Civile, Reversibilità, Vecchiaia, Disoccupazioni ed ogni
altro genere di assistenza Sociale. ;730, ISE, RED, ISEE,
Bonus Famiglia – etc.; Vertenze sindacali, Assistenza
Diversamente Abili ed assistenza per tutti i Contratti di
Lavoro, Sindacato Emigrati ed Immigrati. La sede UGL
è aperta dalle 16:30 alle 19:30 dal Lunedì al venerdì.
Per info è possibile contattare i nostri addetti ai seguenti
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22 GENNAIO: ANTONONE (VIA CAPUA)
/ IODICE (P.ZZA PADRE PIO)
23 GENNAIO: MEROLLA (C.SO A. MORO)