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Come per altri strumenti, i parametri fondamentali di un fasometro sono tre (vedi
Strumenti di misura per grandezze elettriche):
Fasometro monofase
Fasometro trifase per circuiti simmetrici e equilibrati
Fasometro trifase per circuiti simmetrici e squilibrati
Le due bobine dell'equipaggio fisso sono attraversate dalla corrente del circuito. Le due
bobine dell'equipaggio mobile sono alimentate dalla tensione del circuito elettrico. Visto
che questo strumento non possiede molle antagoniste la corrente nelle due bobine
dell'equipaggio mobile viene trasportata attraverso delle spirali con una reazione
elastica trascurabile. Senza entrare troppo nei dettagli, è possibile dimostrare che sulle
bobine dell'equipaggio mobile si viene a creare una coppia dipendente dall'angolo
meccanico che l'equipaggio mobile possiede in quel momento. Tale coppia si riduce a
zero quando l'angolo elettrico del circuito eguaglia l'angolo meccanico posseduto
dall'equipaggio mobile. Ovviamente c'è la necessità di uno smorzatore che riduca il più
possibile le oscillazioni dell'equipaggio mobile collegato all'indice.
Possiamo concludere che l'indice del fasometro assume, di volta in volta, quella
posizione di equilibrio stabile che corrisponde esattamente all'angolo di sfasamento (in
ritardo/anticipo) che esiste tra la tensione e la corrente del nostro circuito dove è stato
precedentemente inserito. La scala dello strumento può essere graduata in angoli di
ritardo/anticipo o nei corrispondenti valori del fattore di potenza. Dobbiamo precisare
che in uno strumento così congegnato l'indicazione è dipendente dalla frequenza del
circuito medesimo, per cui può funzionare correttamente solo alla frequenza di taratura.
In alcuni strumenti si può, inserendo/disinserendo una resistenza supplementare alla
resistenza della bobina mobile, fare in modo che il fasometro possa misurare, con una
buona precisione, e con una segnatura empirica, anche sfasamenti su circuiti a frequenze
differenti rispetto a quella di taratura.
Dobbiamo prima premettere che nel caso di circuiti simmetrici ed equilibrati l'angolo di
sfasamento tra la tensione e la sua corrispondente corrente è identico per tutti e tre le
tensioni. Da ciò possiamo dedurre che basta misurare uno solo degli angoli che abbiamo
il valore che stiamo cercando.
In questo caso, dopo questa premessa possiamo dire che se il nostro circuito è un
circuito trifase con neutro possiamo utilizzare un "fasometro monofase" con
l'amperometrica su una fase e la voltmetrica tra la medesima fase e il neutro.
A) Basta creare un centro-stella artificiale e ora siamo nuovamente nel caso precedente.
B) Esiste uno strumento costruttivamente molto simile al precedente da poter utilizzare.
Andiamolo ad illustrare.
Questo strumento, come i due precedenti, appartiene alla categoria degli strumenti
elettrodinamici (vedi Strumenti di misura per grandezze elettriche) anche se rispetto a
loro non ha molle antagoniste o dispositivi con identico scopo.Quando lo strumento non
è alimentato (cioè è a riposo) l'equipaggio mobile si trova in uno stato di equilibrio
indifferente. Quando lo strumento viene alimentato l'equipaggio mobile assume una
posizione ben precisa dipendente solamente dal fattore di potenza del circuito
medesimo.
A differenza dei "fasometri trifasi per circuiti simmetrici e equilibrati", questi tipi di
strumenti vanno a misurare lo sfasamento complessivo del sistema. Se abbiamo bisogno
di conoscere i tre singoli sfasamenti tra le tre tensioni e le rispettive tre correnti
dobbiamo utilizzare tre "fasometri monofasi" inseriti tra una fase ed il centro stella, se
esistente, oppure creare un centro-stella appositamente, se non esistente. In questo modo
divido in circuito trifase squilibrato in tre circuiti monofasi, e per ognuno vado a
misurare il singolo sfasamento.
Questo strumento ha tre bobine amperometriche fisse disposte a 120° meccanici l'una
con l'altra (disposizione a triangolo). In alcuni strumenti le bobine amperometriche sono
sei. Sono due in serie per ogni fase, sempre disposte a 120° meccanici, in modo da
lasciare al centro uno spazio per far ruotare un perno (disposizione a stella). Al centro di
questa disposizione ci sono tre bobine voltmetriche disposte anche loro a 120°
meccanici (disposizione a stella). Sono fissate tra di loro e al perno dell'asse di rotazione
dell'indice dello strumento e collegate elettricamente fra di loro in modo da avere un
circuito elettrico a stella.
Questo fasometro, per funzionare, si basa sul principio dei campi rotanti equivalersi. Per
cui abbiamo un campo rotante generato delle bobine fisse che interagisce con il campo
rotante generato dalle bobine mobili. Dobbiamo fare una precisazione, visto che il
carico è squilibrato nelle bobine fisse si genererà un campo rotante che è la somma di
due campi rotanti. Il primo è il campo rotante medio del sistema (quello che a noi
interessa) più un campo rotante inverso a una frequenza doppia con coppia a valore
medio nullo che non altera minimamente la posizione di equilibrio dello strumento. Se
gli assi di questi due campi rotanti (quello generato dalle bobine fisse e quello generato
dalle bobine mobili) sono sfasati tra di loro si genera una coppia sulle bobine mobili (si
genera anche sulle bobine fisse, ma loro sono fisse) che fa ruotare le bobine (e di
conseguenza anche il nostro indicatore) fino a trovare la posizione di equilibrio dove i
due campi rotanti sono allineati.
Luxómetro
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Para la unidad de medida, véase Lux.
Contenido
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1 Principio de funcionamiento
2 Usos
3 Véase también
4 Enlaces externos
Un filtro de corrección de espectro permite evitar que las diferencias de espectro falseen
la medida (la luz amarilla es más eficaz que la azul, por ejemplo, para producir un
electrón a partir de la energía de un paquete de fotones).
Los luxómetros pueden tener varias escalas para adaptarse a las luminosidades débiles o
las fuertes (hasta varias decenas de millares de luxes).
[editar] Usos
Primero han sido utilizados por fotógrafos y cineastas. Es cada vez más utilizado por los
productores de energía para optimizar la iluminación interior (del 20 al 60 % de la
electricidad es consumida por la iluminación) o exterior (que a menudo desperdicia
mucha energía). Se utilizan también, más raramente para medir la luminosidad del cielo
en meteorología, para medir la luz recibida al suelo en bosques o en invernaderos.
En los últimos años también ha comenzado a ser utilizado por ecologistas, astrónomos y
arquitectos para desarrollar índices cuantitativos de la contaminación lumínica o la
intrusión de la luz para reducirlas o adaptar estrategias de ingeniería.
Otro uso es el que le dan los profesionales de higiene y seguridad, a fin de determinar la
posibilidad de una enfermedad profesional por deficiencias lumínicas, ya que así lo
establece la ley 24587 de seguridad e higiene laboral en Argentina o la NOM-025-
STPS-2008 en México que habla de las condiciones de iluminación en los centros de
trabajo, por citar algunos ejemplos.
Frecuencímetro
De Wikipedia, la enciclopedia libre
El periodo de muestreo se denomina base de tiempo y debe ser calibrado con mucha
precisión.
Contenido
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1 Utilización
2 Frecuencímetro digital
3 Frecuencímetro de radiofrecuencia
4 Precisión de la medida
5 Bibliografia
6 Enlaces externos
7 Véase también
[editar] Utilización
Para efectuar la medida de la frecuencia existente en un circuito, el frecuencímetro ha
de colocarse en paralelo, en derivación sobre los puntos entre los que tratamos de
efectuar la medida. Esto nos lleva a que el frecuencímetro debe poseer una resistencia
interna alta, para que no produzca un consumo apreciable, lo que daría lugar a una
medida errónea. Por ello, en el caso de instrumentos basados en los efectos
electromagnéticos de la corriente eléctrica, estarán dotados de bobinas de hilo muy fino
y con muchas espiras, con lo que con poca intensidad de corriente a través del aparato
se consigue la fuerza necesaria para el desplazamiento de la aguja indicadora.
Para las frecuencias muy altas, los diseños utilizan un dispositivo capaz de bajar la
frecuencia de la señal para que los digitales normales puedan operar con frecuencias
más comunes. Los displays tienen esto en cuenta para indicar la lectura verdadera.
Óhmetro
De Wikipedia, la enciclopedia libre
Existen también otros tipos de óhmetros más exactos y sofisticados, en los que la batería
ha sido sustituida por un circuito que genera una corriente de intensidad constante I, la
cual se hace circular a través de la resistencia R bajo prueba. Luego, mediante otro
circuito se mide el voltaje V en los extremos de la resistencia. De acuerdo con la ley de
Ohm el valor de R vendrá dado por: