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Educare a tutto
-Sapere per capire e agire.
campo
II PARTE:
5°INCONTRO Sola la conoscenza sconfigge l’ignoranza e
abbatte il muro dell’indifferenza come è
dimostrato dalla campagna internazionale
condotta contro il triste fenomeno sociale
del bullismo.
Tutor esperto: Prof. Antonio Iannaccone
Prof.ssa Monica Mollo
Tutor d’aula: Docente Anna Guarracino
Che cos’è il bullismo?
Con il termine “bullismo”, dall’inglese bullying, viene designato il
fenomeno delle prepotenze perpetrate, nell’ambito di una classe, di
una scuola o di un quartiere, da alcuni ragazzi nei confronti di altri, le
loro vittime. Il termine bullismo viene utilizzato sia per indicare i
persecutori che le vittime ed è un fenomeno sommerso più diffuso e
cruento di quanto non si creda; un’autentica forma di oppressione, in
cui un bambino o un’adolescente sperimenta, ad opera di un
compagno prevaricatore, una condizione di profonda sofferenza,
grave svalutazione della propria identità, crudele emarginazione dal
gruppo. Si tratta di una situazione che rimane per lo più al di fuori del
controllo degli adulti, che generalmente la ignorano o la sottovalutano
perché abbagliati dallo stereotipo dell’”Età dell’innocenza” ed
impreparati a riconoscere manifestazioni così spietate di oppressione
e persecuzione fra i ragazzi.
La definizione ufficiale
Con il termine BULLISMO si intende un’oppressione,
psicologica o fisica, reiterata nel tempo, perpetuata da
una persona o da un gruppo di persone più potente nei
confronti di un’altra persona percepita più debole
(Farrington D.P., in”Understanding and Preventing
Bullying”, in Crime and Justice 12, University of Chicago
Press, Chicago, 1993.
Come si riconosce?
Per poter parlare di bullismo vero e proprio, inteso cioè
come fenomeno serio, allarmante e preoccupante,
bisogna che si verifichino tre condizioni nella relazione
interpersonale tra due o più soggetti, ovvero:
Non
Non sempre
sempre ilil bambino
bambino cheche non
non ama
ama la
la scuola,
scuola,
deve
deve questa
questa suasua disaffezione
disaffezione alla
alla demoti-
demoti-
vazione
vazione allo
allo studio:
studio: spesso
spesso lala sua
sua avversione
avversione
trova
trova giustifica
giustifica in
in un
un cattivo
cattivo rapporto
rapporto con
con ii
compagni
compagni cheche non
non sono
sono necessariamente
necessariamente quelli
quelli
della
della stessa
stessa classe.
classe.
Quali sono le cause?
60,00%
50,00%
40,00%
S.E. Maschi
30,00% S.E. Femmine
S.M Maschi
S.M Femmine
20,00%
10,00%
0,00%
Torino Milano Bologna Firenze Roma Napoli Cosenza Palermo Cagliari
S.P - S.M. S.P - S.M. S.P - S.M. S.P - S.M. S.P - S.M. S.P - S.M. S.P - S.M. S.P - S.M. S.P - S.M.
Stato attuale in diverse città italiane (dati a confronto 2).
BULLISMO
COMUNICAZIONE
COMUNICAZIONE
Alleanza educativa
LEGALITA’
LEGALITA’ COMUNICAZIONE
COMUNICAZIONE
LEGALITA’
LEGALITA’
(collaborazione)
AMICIZIA
AMICIZIA
Azioni di contrasto
Alcuni elementi sono fondamentali per il successo di una iniziativa contro
la prepotenza e l’aggressività nelle scuole:
un impegno chiaro e deciso della dirigenza della scuola a sviluppare e
ad attuare un approccio antibullismo;