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ARTE ANTICHE Raccolte ed elaborate da A. PARISOTTI (in tre volumi) COLLEZIONE COMPLETA/VOL. 1 30 ARIE a.una voce per canto e pianoforte RICORDI 3, 4. CARISSIMI G. G. CESTIM. A. LEGRENZI G. BONONCINI G. M. SCARLATTI A, VIVALDI A. LOTTI A, CALDARA A. SCARLATTI D. HANDEL G. MARCELLO B. LEO L. PERGOLESI G. B. GLUCK W. C. JOMMELLI N. TRAETTA T. PICCINNI N. PAISIELLO G. MARTINI J. P. INDICE Vittoria, vittoria! Intorno all'idol mio... Che fiero costume Deh, pitt a me non v’ascondete O cessate di piagarmi Se Florindo @ fedele Son tutta duolo . Spesso vibra per suo gioco . Se tu della mia morte . Un certo non so che Pur dicesti, 0 bocea bella Sebben, crudele Selve amicke Come ragsio di sol. Consolatie speral . Affanni del pensier . Ah, mio cor, schernito sei Quella fiamma che m’accende Dal two sogno luminoso . Ogni pena pitt spietata . Stizzoso, mio stizz0s0 Se tu m'ami 0 del mio dolce ardor Chi vuol comprar Ombra cara, amorosa Notte, dea del mister Chi vuol la zingarella Nel cor piit non mi sento H mio ben quando verrit Piacer d’amor . 26 102 107 14 ug 120 125, GIAN GIACOMO CARISSIMI (1605 - 1674) Questa collezione di musica antica non poteva. credo, prender da mizglior punto la sua mossa che comin: andi maestri del XVIL secolo fu celebre Ui Jefte il Gin ta poi con tanto ciando dal raro e originale in sano del Carissimi, che fra i pit tanto. come compositore che conte inse i canto. II Sacrifi di Salomone, expo- lavori do genore sacra, formarono la grande seuola italiana set jrabile success © am pliata dagli allievi suo, Alessandro Scarlatti e Mareo Antonio Cesti. E* gran pena che la maggior parte delle produzioni di questo autore fecondissima ‘manoseritti nelle bibliotwehe pubbliche, le quali, ricche a tengono gli seritti musicali come povere appendici di nessun conto, Da cid si fa malagevole la ricerca, che condurrebbe 4 svelare agli amatori tanti tesori naseosti ¢ veri gioielli dell’arte ia dimenticata in polverasi © seorret n forte nucleo di opere dis Il Carissimi fu nella sua vita artistica assai modesto ¢ non si sa che aveste maggiori onori della nomina a direttore della cappella d°Assisi e di quella di S. Apollinare in Roma, Peraltro il suo ings © grundi furono i swoi studi musicali tanto che a lui deve un gran passo Parte special degli oratori © delle cantate, ino fu grande ante nel genere Fra queste alt 1 annoverasi quella che pubblichiamo sulle parole Vittoria, vittoria, E? un povero inna- a spraxato i suoi lacei, i quali sembrano gli destero gran pena © ne esprime con la piit soave vivacitis © con la forma piit leggiadra la sua soddisfazione, Questa canzone ha un carattere cosi speciale © spiewate che difficilmente potrebbe conf ze consimili composizioni da camera, Nacque il Carisimi a Marino presso Roma verso il 1605 © mori nel 1674, Aleuni biografi lo vogtiono. nnato a Venezia nel 1582. morato el MARCO ANTONIO CESTI (io1s- 16692) Fra i seguaci del poverello d’Assisi si annoverd Fra Mare’Antonio da Arezzo nato in quella citta verso il 1618 © morte a Venezia nel 1669, 6 secondo aleuni, a Roma nel 1688. Fu allievo del Catissimi e fra i piit i compositor: del XVIL secolo, Non impedi a tui la ere assai drammi ¢ cantate amo- molti madrigali ¢ arictte da camera. ‘calla di se Non poe manuveritti ci rimangono di questo autore sparsi tuttavia nelle librerie © universalmente dimen- i, Fra i molti ho avuto agio di incontrarmi nella Biblioteca della Accademia di Santa Cecilia e nella piceole cantate a tre voci su sogieti romantici o mitologiei di pregio assai siomo © Maltro vorrei yeder pubblicate, Lo stile del Cesti & soavissimo, particolarmente suale, Queste doti in sommo grado s‘incontrano nella jel’opera Orontéa eseguita nel 1649 e che trovasi nella bella jana di Roma con alew melodico © affettuoso al punto che par quasi s melodia Intorno allidol mio che fa par collesione Wi Carlo Banck, en und Gesiinge alterer Tonmeister Molte altre melodie seritte per camera dallo stesso autore sopra basso continuo meriterchbero di essere poste alla luce perché interessanti pel giro melodica del pari che per leleganza della form ne ppclla a Firenze sotto Ferdinando HII de’ Mediei © poi maestro alla cappella di Leopoldo J. Si cree che ponesse in musica il Pastor fido del Guari i fu mavstro di GIOVANNI LEGRENZI (1626 - 1690) Di questo autore nato in quel di Bergamo (a Clusone) nel 1626 © morto « Venezia, dove era maestro di cappella nella basiliea di S. Marco, nel 1690, si conoscono diciassette opere teatrali, molte messe, sali, zliori compositori del seeolo XVIL. Fu direttore della concerti, sonate ¢ eantate. Fu uno dei primi fra i ducale cappella di Ferrara e del Conservatorio de’ Mendicanti a Venezia, Learietta che fa parte dell opera Etcorle sulle parole Che fiero costume, letiosa alquanto come quasi tutte le poesi ia di modo, L'effetto & hello e le stile di quel tempo, non nea di novitiy © di ardinw 10, speeie in qualche inatteso pass wwense stare fuori di posto io Caldara ¢ Antonio Lotti, Aleuni credono poter ritenere che vestisse Mabito eeclesiastico, issimo, Mi parve quinii questa raccolta, Il Legrenai ebbe per allio Ant GIOVANNI MARIA BONONCINI (160-1678) Del Bononcini, rovistando Ie biblioteche, vien fatto di trovare non poche composizioni elettissime per la forma ¢ por il gusto squisito. Madrigali, sinfonie, cantate e sonate formano un repertorio ricco « vaghissimo, degno di verter ta chiara Ince del sole per mezzo della stampa. Ma a cid siamo ancora troppo poco Preparati ¢ possiamo rallegrarci se aleunch= di questo geniale compositore & univerealm 1 gustato. F; pure lo stile del Bononcini & chiaro, melodieo ¢ sopra oxni dire alfettuoso, L'arte del bel cantare trasuda in ogni misura, la noviti ¢ Ja correttezza degli effetti sorprende ad ogni passo. Larietta che qui pubblichiamo fu trovata in un veeehio manoscritto del XVIIT sccolo gincente nella ricea libreria della Accademia di Santa Cecilia in Roma insieme ad altte gemme dei pit illustri composit italiani. Di tui fu edito dal Gevaert nella collezione dal titolo Gloires d'Italie, un'amabile melodia, Pieta mio caro bene, ehe assai volontieri aveei agai clegante nel pen (0 4 questa raceolta se lo spazio non me V'aveste impedito, Mito sopra ogni dire nella form cro, pieno di sentimento nella espressione deli alfetti, il modenese Bononcini oltre all'essere fra i pitt dist i compositori fu anche exregio didattico. La sua opera I musico pratico, « che brevemente dimostra il modo di giungere alla perfetta cognizione di 1" quelle cose, che concorrono alla compositione dei canti et eid che all'arte del contrappunto si ricerca », ehiiaram isse opere teatralie molta musica sacra, Nato verso il 1640, mori nel 167% ALESSANDRO SCARLATTI (1660-1725) Potente nel concezioni artistiche, fertilissimo Wingegno ¢ versatile, fu grande comp. che grande cantante, suonatore d’arpa e di cembalo. Un numero infinito di eantate, motetti, toccate, se tore del pari \drigali, oratori, nate, e¢e., lascid ai suoi discepoli. fra i quali annoverd un Leo, un Pergolesi, un Serisse molte opere teatrali ¢ oltre duccento messe e copti il posto di maestro di cappella nella 1a Maria Maziore di Roma, Il suo stile & fluido sempre ed clegante quanto semplice nelle 0 cessate di piagarmi e Se tu della mia morte, dieono in qual modo egli sapesse toccare Vaffettos Lam ior parte delle sue composizioni & condotta sopra una riga di basso continuo con o senza numeri, sempre ‘ Nelle modulazioni & un po’ ardito per i stoi tem; discapiti a chiarezza, Fu allievo del Carissimi; naeque in Sicilia, a Trapani, nel 1660 ¢ mori a Napoli il 24 ottobre 1725. arietta Spesso vibra per suo gioco, mostra con quanta fine eleganza serivesse il semises proprio, espressive © sempli ma mon cosi che ne ANTONIO VIVALDI (1678-1741) Antonio Vivaldi, sopranno ito il prete rosso, nacque a Venezia nella seconda meta del XVIL secolo ¢ ‘mori nella stessa citti mel 1741, ditetiore del Conservatorio della pieti. Entr’s giovanissimo nel sacerdozio © compositore di musica drammatica © stramentale, Si contano di lui non ie © concerti per violino ed altri strumenti, L'arietta Un certo non so che, & veramente cosa preziosa per la facile espressione © per la condotta, come per la geniale wenzione. Antonio Vivaldi fu per molto tempo alla Corte dell'Elettore Filippo De Hesse-Darmstadt. Di lui si narra questo curioso aneddoto. Mentre un giorno celebrava la messa quotidiana. zione musicale cost bella, che non ered doverei rinundiare. celebre violinista valer meno di ventotte opere teatrali, molti ti ebbe una ispire Pieno d'emozione artistica lasei in quel. Vistante medesimo il sucro uficio ¢ si ritird nella sagrestia dove serisse il suo tema, fatto id ritormd tran+ quillamente all'altare e fini la messa interrotta, Per questa mancanza fu citato innanzi al Tribunale della Santa Inquisizione. Fortunatamente i giudici, prevenendo le moderne teorie sui delinquenti, gli diedero del mattoide e quindi la punizione si limits a inibirgli da innanai la celebrazione della messa- ANTONIO LOTTI (1667-1740) Allicvo di Giovanni Legrenzi, a cui suecesse nella direzione della cappella di S. Marco in Venezia, il Lotti drammatiche. Ebbe principalmente fu genialissimo compositore di musica religiosa ¢ di ope bel cuore il di canto a Venezia, Ebbe olti altri musicisti di grande valore, Super’ il sue maestro nella feconditi dell’ingegno, nella squisitezea della forma e nell'espressione del sentimento. Nellarietta Pur dicesti, o bocca bella, si rinviene tanta semplicita, tanta chiarezza © una grazia infinita, che ver anche ai givni nostri sorprende, La sua co node di teattare le voei ¢, expert 0 nellarte, fonda una « Alo. il Buranello ¢ ad allievi Benedetto Ma oseenza delUarte del canto traspare in tutta questa composizione, specialmente negli effetti di portamento © di sincope, nel grazioso modo ¢ nella sapiente economia colla quale usa il voralizzato ¢ gli abbellimenti. Dicono aleuni biografi che il Lotti nascesse nell’ Hannover sul 1667 da genit coli suo padre maestro di ‘appella della Corte clettorale: altei che avesse i natalia Vene Mori a Venezia nel maggio del 1740. ANTONIO CALDARA (1671 - 1763) Fu maestro di composizior a Carlo VI alla ei Gorte a Vienna ebbe il titolo di maestro di cappella. Aveva gis occupate to ess0 poste nella ducal forte di Mantova. Serittore assai fecondo lasei molta musica sacra ¢ molta profana ¢ in tutte le sue opere riveld dottrina e fae invenzione, La melodia Come raggio di sol, # tanto sempliee, affettuosa « cos perfetta in ogni sua parte, cost nuova nell ione, cosi gentile nella forma, cosi corretta ed elegant nell’armonizzazione, che an due secoli vi corsero sopra, torna deliziosa e freschissima, Fra le mol ora addesso, dopo che ceantate @ serenate che egli serisse, ho trovato degno di nota il dramima pastorale intitolato La costanza in amor vince Vinganno, L’azione in oso & semplicisima © perfettamente idilliaca, ma la grazia del canto vi & profusa a piene mani. Di rado culi accenna agli strumenti d'accompagnan into, salve quando scrive un‘obbligazione per teorba. cor- ao da caccin, violetta © simili, Per lo pits ha un basso continuo posto sotto al canto senza aleun accenno di armonizaazione, Dal dramma di cai parle ho spigolato le due ariette Sebben crudele e Selve amiche, e avrei tolto di piit se economia del volume ode » aveme permeso. I Caldara fu alliewo el Legrenzi © musica drammi di Apostolo Zeno ¢ di Pietro Metastasio, fra eu il Temistocte, Naeque a Venezia nel 1671 0, secondo altri, nel 1678, ¢ mori zgior fama del macstro, Pose la stessa citti: nel 1763. DOMENICO SCARLATTI (1685-1757) Alessandro, del quale abbiamo citato aleune graziose melodie, fuanche suo allievo. In poco fenato il pit + Ie molte ed eceellenti sue composi lustre compositore di musica strumentale. E° notissimo ai joni, fra le quali la curiosa Fuga del gatto presa da un t cche gli suggeri quest'animale, passato a caso sulla tastiera del suo clavis le opere strumentali compose non pochi halo mentre egli studiava, Oltre quali vanno annoverate aleune opere Salve regina con quartetto a corde © qualche aria da ra. Fra queste ultime mi pare veramente vaghissima quella che sexue: lavori nel genere vocale, fra da teatro, una messa a quattro voei ¢ orchestra, Consolati espera. L’anda- to & molto drammatico © quindi Meffetto di questa melodia @ sicuro, colle ‘Trovasi riportata anche nella nmeister gia altra volta citata, Domenico Searlatti fu maestro di il clavicombalo alla Principessa delle Asturie a Madrid. Suo figh Arien und Gesiinge alterer cappella a S. Pietro di Roma ¢ insegn’ Giuseppe fu anche egli musicista di molto valore. Dor fico nacque a Napoli nel 1685 © vi mori nel 175 GEORG FRIEDRICH HANDEL (1685-1759) Bambino di soli d cominciare e condurre a termine il Messia, oratorio cl prepotente e vastissimo, di meravigliosa facilita, Georg Friedrich Handel ha conquistato nell'arte una fama imperitura, Son noti a tutti i suoi celebri orator concerti; ¢ dove Ia sua musica si eseguisce lentusia i anni aveva composto una serie di sonate; fatto granule, in ventiquattro ni Seppe mondo musicale. Genio ha ammirazione di tutto 7 suoi mottetti, le sue somate, Ie ste messe « i soi 0. Calpite nella vista ote anni avanti la morte, prosegui sempre, ingegno instancabile, a dettare musiea fino a pochi giorni prima che la sua vita si spegnesse a Londra il 13 april La chiara sua fama mi dispensa dal raccomandare le due a schernito sei, & tratta dall’opera Alcina; Affanni del pensier, dall’Otione, gioielli che formano la superba 1159, quando aveva gia vareato il settantacinquesimo anno dell’eta sua, e che pongo in questa raccolta. 4h mio cor corona delle sue glorie melodrammatiche, che coll" Almira, col Rinaldo, ol Nerone ¢ con tante altre deli giarono per oltre mezzo secolo il pubblico buot poste in dimenticanza, Ma se & vero che arte & inmortale, al nostro gusto rifatto sari debito disseppellire tante gemme e cancellare oblio, che vergognosamente le ha colpite. Naeque 'Hiindel ad Halle in Sastonia il 21 Febbraio 1685, © percid in Talia fu ch a del meglio, sono zustaio, ¢ che ora, forse nella sper lamato il Séssone. BENEDETTO MARCELLO (1686-1739) L'opera Estro poetico armonico, piit nota oggi col nome di Salmi di Marcello, rese grande Benedetto fra suoi contemporanei ¢ largamente ammirato dai posteri. Fu letterato © poeta di qualche valore e serisse tun Trattato di teorica musicale ordinata alla moderna pratica, il Teatro alla moda, un poema Arato in Sparta ¢ alire opere letterarie, Come musicista serisse oratori, cantate, serenate, messe, mott sy tutti razione, L'arietta Quella fiamma che mi accende, improntati a grande severiti di stile e @ geniale is piena di soaviti © di buon gusto: ha noviti di modalazione, grazioso giro armonico ¢ ottimo effetto, Tr va ick pil volte eitata. enedetto Marcello fu allievo di Antonio Lotti, del quale abbiamo parlato a suo Iuoge ¢ di Francesco Gasparini da Lucea, Fu nobile veneziano e nacque da Agostino ¢ Paola Cappello il 24 luglio 1686. Membro del Consiglio dei quaranta, poi inviato provveditore a Pola, prese i germi d’una malattia che lo condusse 14 luglio 1739. Aveva sposato se nella collezione Bs alla tomba il tamente una giovinetta di oscura condizione, sua allieva, della quale erasi invaghite perdutamente, LEONARDO LEO (1694-1745) Seduto sul clavicembalo, componendo la Finta Frascatana, fu colpito da apoplessia e si spense Leonardo Leo, uno dei fondatori della meravigliosa seuole napoletana, che contd i pit iMlustri musicisti del XVITT secolo, Aveva appreso la musica da Nicola Fago e dal Pitoni, capo della grande scuola romana. V. sublime nei concetti, taceante ¢ ispirato al piit sincero ¢ profondo sentimento religioso, it 1 tori, mottetti, store composizioni e in tutte riveld 'animo suo nobilissimo, il perfetto gusto, Varte sapiente. Il duetto Dal tuo soglio luminoso, opera pregevolissima dove tutte le doti del grande compositore si rivelano a esuberanza, I pensiero melodico @ gent acconcio, Molte opere tcatrali serisse il Leo oltre un gran numero opere didattiche di canto © di armonia. Nacque aS. Vito degli Schiavi in quel di Lecee nel 1694. Ebbe ad allievi un Pergolesi, um Jommelli, un Tractta, un Piceinni, ed altsi grandi. Mori nella freschezza det suo ingegno appena varcato il cinquantesimo anno d'eta. T versi armoniosi del Metastasio egli vesti di note, lui non parve da meno la foga dell'affetto amoroso le, la condotta é sobria, il giro armonico semplice ¢ composizioni strumentali, nonché che erearono mille diletti agli oreechi musical da quella del patrio, cota veramente mirabile, se si consideri il tempo in cui visse. GIOVANNI BATTISTA PERGOLESI (1710-1736) Chi non si commosse al pictoso dramma della morte di questo ci nella tomba Maria i, far sa, Ne aveva ri 10 di Jesi? Compiva appena Manno dae- pinell chi fiorente di gioventit © di bellezza era sce fe ch’egli mai potd, per Morgoglio dei ito nel core ano schianto fatale: Ia pare! 1a sua fibra ne era rimasta spezeata ¢ la tisi il morbo degli amanti infelici, lo trasse di soli 26 anni a iiiungere eolei, per la quale invano aveva delirato. Era nato il 3 gennaio 1710 ¢ Ta sua povera vita, co: rigogliosa di artistiche produzioni, si spense il 16 marzo 1736 a Pozzuoli, dove chiedeva all’aure balsa miche un ristoro. Giovanissime aveva avuto lezioni da Leonarda Leo ed era salito all pi grande fama delVarticta, Violinista perfetto a trediei anni, a ventuno si era rivelato compositore geniale © innovatore con due opere teatrali, La Serva padrona, & giwdicata il suo eapolavoro © da quella trassi | ta dé Serpina uttosto clogiare la festivita della melodia, ‘ano potente e ereatore, toced il genere sacro del pari Stiszoso, mio stizz debbasi 10, nella quale non saprei dire se che non Veleganza ¢ il mirabile effetto comico. Tn che il dra tico ¢ il comico, rivelando in tutte quale forte natura si chiudesse nel suo corpo cost fraxle. E nella lotta fra i due il povero frale rimase schiantato, Laseid ultima sua composizione, ultimo canto dell'anima sua addolorata, il celebre Stabar Mater, poema sublime daffetto, perla vera dell'arte sacra, scritto per incarico dei Fratelli della Vergine dei Dolori ¢ finite pochi giorni innanzi alla morte. CHRISTOPHE W. GLUCK 1714-1787) A buon diritto & chiamato riformatore del melodramma Gluck, che nella lunga vita aftistica adoperd tutte Je forze del suo ingegno alla emancipazione del dramma dalle fornte convensionali. Tn questa sua iulea trova eelebre oppositore il Piccinni, del quale pitt appresso diremo, ¢ la Totta si aecese cosi viva alla Corte di Franeia, che il popolo fu diviso in due partiti: 1 Gluc kisti © i Piecin i, Tanto era Finteresse che arte destava allora nel pubblico! La Iunga, attistica tenzone fa chinsa dal Piceinni, il quale riconobbe Vingegno del grande riformatore. I Gluck serisse mirabilmente le opere drammatiche e pi istinse, dove maggiormente traspariva I'urto delle forti passioni, Fu primo a servirsi del corno inglese in orchestra € lo fece nell’apera Alceste. Dall’Elena e Parride, che insieme all'Orfeo ¢ Euridice, segna il pit alto grado nelle opere dellillustre boemo, ho tolte Varia O del mio dolee ardor, che per In soaviti della melodia, per Vebeganza della forma e per lo squisito senso drammatico é lavoro veramente artistico. Il Gluck nacque 2 Weindenwang il 2 luglio Jomel prima discese nella tomba il 15 novembre del 1787 col Ebbe 14, cid appena due mesi prima che nascesse in quel di Caserta, Niecold 19 illustre rivale Niccold Piecinni, © tredici 10 da improvviso malore. maestro il P." Giambattista Martini ed allieva Maria Antonietta di Francia, Non sari privo d'inte- portare le parole colle quali questo grande espone lo scopo che prefiggevasi tasione della natura, Nella nascita preeedette di quattordici anni i lla scrivere, « L'imi dice, ¢ il fine comune che si debbono proporre il pocta e il musico, quello appunto, che io ho cercato di giungere. Volli ridurre la musica alla sua vera funzione, quella di secon: dare la poesia avvalorando Uespressione dei sentimenti ¢ Vinteresse delle situazioni, senza interrompere pertanto Vazione ¢ senza raffreddarla con superflui ornamenti. Non altrimenti che un disegno corretto ¢ dei colori e per Vaccordo dei lumi e delle ombre, che animano Ie figure senza alterarne i contorni; cost pure tanto pits d'efficacia aceresce la musica alla poesia quante volte & luna all'altra bene associata ». ben composto si avvantaggia per la vive NICCOLO’ JOMMELLLI (1714-1774) Compositore fecondo ¢ dotato di particolari segni nel suo stile, Niccold Jommelli nato ad Aversa presso Caserta nel 1714, moti a Napoli improvvisamente nel 1774, Fu allievo a Napoli del Durante, del Leo del Mancini, a Bologna del P.” Martini. A nessuno certo, per poco che sappia di musica, pud riuscir nuovo il suo nome, e se aleuna volta ebbe occasione di leggere qualche sua composizione, non avri potuto certo won riconoscere in lui una grande impronta geniale ¢ una particolare fisionomia. La musica dello Jommelli ‘iconosce fra tutte, si fa strada nell’auditore colla larg! caza del concetto ¢ coll'aceuraterza dei partico- lari. Qualche volta soverchiamente minuzioso si é Iaseiato andare a ghirigori applauditi al suo tempo come nel eclebre mottetto Victimae paschali, che ‘Tuttas se non la pit grande, certo una delle pitt perfette sue opere. nel farlo egli evita sempre il barocco e sempre trasfuse tanta grazia di novila ¢ tanta leggiadria di forme da creare vere opere d'arte. La seena Ove sei? nell’opera Luci Vero, & tale composizion sorpassi quanto fino allora si era scritto ¢ che restera monumento imperituro del genio di q) E* curioso il giudizio el e di questo autore da il Metastasio nelle sue lettere, © mi piace riportarle qui ap. presso: « Egli @ un uomo tondo e grasto, di un naturale pacifico, di un aspetto attraente, tare la musi piacevoli e di ottimi costumi », - « Egli & il miglior maestro che sapp alle parole quanti abbia mai conosciuto, Se mai vi avviene una volta di vederlo vi é forza amarlo: egli & certo il pit amabile ghiottone che sia mai stato ». Si hanno di lui moltissime composizioni da camera, fra le 10 scelto Ja canzone della Calandrina piena di festevole giovialita. Lo Jommelli serisse melodrammmi, oratori, messe, requiem, mottetti, salmi, a pitt cori, «in tutto si mostrd dotto, ingegnoto © melodico. Diresse 'Ospedaletto a Venezia ¢ la Cappella di S. Pietro. TOMMASO TRAETTA (1727-179) Dal capolavoro di questo compositore, I’Antigone, ho tolto 1 grandi pregi melodici e armonici dimostra a quale altezza i grandi compositori italiani del XVIII secolo avevano portato Tarte del melodramma, L’ Ombra cara, amorosa, la quale coi suoi itera composizione @ ispirata al pitt puro sentimento dram. matico. Cosi nell’aria come nella stupenda scena, che la precede, la parola sembra essere fe vita dalla musica, e questa da quella, talché ne consegue un insieme raro ¢ perfetto. La scena ha le forme larghe di un arioso ed & cosi curata nei suoi particolari da potersi citare come un modello del genere. Non parlo dell’armonizzazione ¢ della sapiente distribuzione delle modulazioni, perché in esse chiaro si rivela il vigore del suo ingegno. Il Traetta fu allievo di Durante © di Leonardo Lea ¢ nacque a Bitonto il Salomone, uno Stabat ¢ molte ariette © duetti da camera. Direste 'Ospedaletto a Venezia ¢ fu alle corti di Vienna ¢ Pietroburgo dove suecesse al Bura- nell. Mori a Venezia il 6 aprile 1779. 30 marzo 1727. Scrisse molti melodrammi, un oratorio NICCOLO’ PICCINNI (1728 - 1800) Celebre rivale del Gluck, come fu detto a suo huogo, nacque a Bari il 16 gennaio 1728 ¢ colpito da paralisi mori a Passy il 7 maggio 1800. L'aria che qui pubblichiamo, tolta dall’opera Le faux Lord, edita nella colle: mne del Banck, dimosira largamente Vingegno di questo compositore. La freschezza dell’andamento melodico ¢ la sobria ricereatezza dell'armonizzazione si fanno chiare a chi legge, tanto da eredere che tal ‘musica sia stata composta appena cento anni addietro, Se il Gluck, suo competitore, trattava a meraviglia i colori dell'orchestra e le forti passioni drammatiche, il Piceinni certo non era meno di lui nella sapiente riechezza dell'armonia e nell'espressione verace dei pits teneri alfetti. Pity di cemtocinquanta opere dram- matiche li serisse, le quali in Italia e in Francia furono faite segno all'universale ammirazione. Allievo det Leo e del Durante, ne segui Vorm fedelmente, allargando, come esigeva ill progress delW'arte, Voriz- zonte delle forme melodiche e strumentali, Fu detto padre dell’opera buffa, ¢ questo titolo meritd sopra ogni altro per la squisita fattura che seppe dare alle sue composizioni di tal genere. Favorito alla Corte di Maria Antonietta, dove si svolse Ia sua artistica lotta col Gluck, tornd poi a Napoli per non’ assistere alla miserevole fine dei suoi mecenati nei rivolgimenti che in quell’epoca travagliavano la Francia, Serisse molta musica sacra e molta da camera GIOVANNI PAISIELLO (1741 - 1816) Fu uno degli astri pitt fulgidi del XVIII secolo. Festeggiato alle Corti di Vienna, Londra, Pietroburzo, Parigi, Madrid, amico del grande Bonaparte, che aveva fregiato dellordine della Legion donore, dirot- tore del Conservatorio di Napoli, dove aveva prima ris 10, ebbe a patria Taranto, dove nacque cae in ty clegante ¢ originale, semplice ¢ potente, Serisse oltre duceento opere teatrali, © fra le principali noto La bella Molinara - Gli Zingari in fiera - Nina pazza per amore, Dalla prima tolsi Varietta Nel cor pitt non mi sento, che & improntata ad una quasi furbesea sempliciti. Dalla seconda presi la canzone Chi vwol la singarella, piena di freschezza ¢ di leggiadria. Dalla terza infine, Varia I mio ben, che & veramente un poema d’affetto, un vero delirio di pazea in ingeyno forte « fertilis. orata; composizione cortese © proporzionata nelle forme, grande e toccante nell’affetto. II Paisiello mori direttore del Conservatoria a Napoli il 15 giugno 1816 Zingarelli, Tritto, Palma e Fenaroli gli resero onore nel solenne corteo che accompagnd all'ultima d JEAN PAUL MARTINI (1741-1816) La bella melodia che di questo autore noi pubblichiamo si trové edita pity volte attribuendola al padre G. B. Martini, il noto autore della Storia della musica. Ma i pitt corretti editori, ¢ lo stesso Banck nella sua collezione, dubitano che essa debba ritenersi del fecondo contrappuntista ¢ acer altro dei Martini musicisti, Ormai peraltro & posto in chiaro che essa si deve a Jean Paul Schw: nato i 1° settembre 174] a Freistadt nell'alto Palatinato © morto il 16 gennaio 1816 « Pari di questo valente musicista 6 piena di curiose avventure. A di di Neubourg dove si trovava ad eseguire gli st nano chi ad uno chi ad endort, La biografia anni era organista al Seminario dei G ette anni appresso era organista nella chiesa dei Fran- cescani in Fribourg e di la tornato in patria ¢ trovato il padre passato a seconde nozze, si recava di nuovo a Fribourg nell’intenzione di cerear qualch non trovd espediente migliore che quello esaminarne Ia direzione, La piuma 4 Nancy. Durante il tragitto fino al modo di vivere colla musica. Ma non sapeva dove dirigersi salire sopra un‘alta torre ¢ Janciare al vento una piuma per indirizz’ verso la Francia, ed egli senza un centesimo in tasca, s'avvio capitale della Lorena egli ch qualita di distinto organista trovava sempre disereta accoglicnza, Finalmente pote sistemarsi presso il sdeva ricovero ai conventi dove nella fabbricante d’organi Dupont, che conosciutone Vingegno, volle apprestargli modo di farsi largo. Allora sembratogli strano in Francia il suo vero nome di Schwartzendorf, lo eambid in quello pi pronunciabile i Martini, ¢ dal mondo musicale fu conosciuto sotto Vappellative di Martini il tedesco, ¢ con questo nome fece pubblicare i suoi primi lavori. Di fi in poi Ia sua carriera fu brillantissima, Geniale compositore © distinto armonista, serisse oltre dodici opere teatrali, molte romanze, arie, cantate, ¢ fu il primo che pub- blicasse melodie per camera con aecompagnamento «i pianoforte, tavano ad aceennare ['accompagnamento per mezzo di un basso sempli didattiche ¢ coopera alla redazione dei solfeggi per il Conservatorio di Parigi. I Fati con penna alquanto astiona, ¢ sarcbhe lungo dime le cagioni, non pud esimersi dal giudicarlo cosi: « Ses nntre fino allora i compositori si limi nerato, Serisse anche opere che serisse di hui miélodies étaient exp ssives et dramatiques: ses romances, qu peuvent etre considers les paroles Plaisir d’amour comme un chef d'ocuvee de grice et de douce ont précédé celles de Garat et de Boieldieu, ‘omme des modéles en leur genre, et Mon citéra toujours eelle qu'il a éerite sur lancolie ». GIAN GIACOMO CARISSIMI asos-s670 Be VITTORIA, VITTORIA! ittoria, mio core! non tagrimar pid. E sciolta d’Amore la vil serviti. yl é GIA Vempia a’ tuoi danni Da tuci ridenti fra stuolo di sguardi, non esce pili strate, ton vezi bugiardi che piaga mortale dispose gl’inganni; nel petto m'avventi: te frode, gli affanni nel duol, ne’ tormenti ‘non hanno piit 1oco, jo pid non mi sfaccio; del crudo suo foco 2 rotto ogni laccio, & spento I'ardore! sparito il timore! (da una Cantata) ALLEGRO CON BRIO 42168 CANTO t : i Aah Vit . to. rial Vit - to- rial Vit-to~ rial! vit - 2168 ALLEGRO ; r |F ra con Brio -to ria, mio co ~ la — grimar pia, Ja . grimar pit. E sciol-ta d’A-mo-re la HISTAMINE nf Vit - torial Vit - to-_ria, mio co — la . grimar piu. E sciol_ta d’A - mo- re r ae Sf @A.mo-re la Meno Mosso e dolce assai Pan Vempia a’ tuoidan_ni fra stuo-lo di sguardi, con vez_zi bu- 0248-51 -giar-di di - spo_se gl'in- gan - le fro- de, gli af- non hanno pit lo - Lo Tey spen-to lar — do — - rel Vit - to~ rial Vit - L! Tempo. Post lr 2 -to-rial Vit - to- rial Vit - to_ria, mio co F la. grimar pit, on la — grimar pit. E sciolta d’A-mo-re ta ore alt oat 5024851 vil ser - vi- ti, Fever -ta @A-mo-re la ser - ~~ vi. til f Meno mosso ¢ dolce assai Da _lu-ci. ri-den-ti non e- sce pii stra-le, che pia.ga mor- Mexo mosso'e dolce assat P x ae —— Ne -ta-le nel pet.to m’av_ven - ti: nel duol,ne’ tor-men-ti io F og pid non mi sfac ~ & ~— rot-too-gni lac_cio, spa- 90248-51 SF L2 Tem -ti.toil ti - mo. | rel {Vit - to-rial Vit - torial Vit. 12Te Lot IP pF PF -to- rial Vit - to-ria, mio co- r f a ft. fon la — grimar piv. E sciol-ta d’A_ mo-re la tas -ta dA_mo-re b $0248-51

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