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Seconda edizione
SETTEMBRE 1998
NORMA EUROPEA
DESCRITTORI
stato di fornitura, prescrizione, designazione, marcatura
RICONFERMA
Le norme UNI sono elaborate cercando di tenere conto dei punti di vista di tutte le parti
interessate e di conciliare ogni aspetto conflittuale, per rappresentare il reale stato
dell’arte della materia ed il necessario grado di consenso.
Chiunque ritenesse, a seguito dell’applicazione di questa norma, di poter fornire sug-
gerimenti per un suo miglioramento o per un suo adeguamento ad uno stato dell’arte
in evoluzione è pregato di inviare i propri contributi all’UNI, Ente Nazionale Italiano di
Unificazione, che li terrà in considerazione, per l’eventuale revisione della norma stessa.
PREMESSA 2
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3
3 DEFINIZIONI 4
3.1 Acciai da bonifica ...................................................................................................................................... 4
3.2 Forme di prodotto ..................................................................................................................................... 4
3.3 Tipi di trattamento termico.................................................................................................................... 4
3.4 Acciaio non legato e acciaio legato................................................................................................. 4
3.5 Diametro di riferimento per il trattamento termico ................................................................... 5
4 DESIGNAZIONE ED ORDINE 5
5 PRESCRIZIONI 5
5.1 Processo di produzione ......................................................................................................................... 5
5.2 Composizione chimica, temprabilità e caratteristiche meccaniche ............................... 6
5.3 Caratteristiche tecnologiche................................................................................................................ 6
5.4 Struttura ......................................................................................................................................................... 7
5.5 Stato interno ................................................................................................................................................ 7
5.6 Stato superficiale....................................................................................................................................... 7
5.7 Dimensioni e tolleranze dimensionali e di forma ..................................................................... 8
5.8 Separazione per colate .......................................................................................................................... 8
7 MARCATURA 9
prospetto 1 Combinazioni degli stati di trattamento termico consueti alla fornitura, delle
forme di prodotto e delle prescrizioni dei prospetti da 3 a 10 ....................................... 10
prospetto 2 Stato superficiale alla fornitura ....................................................................................................... 11
prospetto 3 Tipi di acciaio e composizione chimica (analisi di colata)................................................ 12
prospetto 4 Scostamenti limite dell'analisi su prodotto rispetto ai valori limite applicabili per
l'analisi di colata in base al prospetto 3 ..................................................................................... 15
prospetto 5 Valori limite di durezza Rockwell C per i tipi di acciai con prescrizioni di
temprabilità (normali) (tipi "+ H", vedere 5.2) ......................................................................... 15
prospetto 6 Valori limite provvisori di durezza Rockwell C per i tipi di acciai non legati con
bande di dispersione della temprabilità ristrette (tipi "+ HH" e "+ HL") .................... 17
prospetto 7 Valori limite di durezza Rockwell C per gli acciai con 1,30 a 1,65% di Mn e
per gli acciai legati con bande di dispersione della temprabilità ristrette
(tipi "+ HH" e "+ HL") ........................................................................................................................... 18
prospetto 8 Durezze massime per i prodotti da fornire allo stato "trattato in vista
dell'attitudine al taglio" (+ S) oppure allo stato "ricotto addolcito" (+ A) .................. 20
prospetto 9 Caratteristiche meccaniche allo stato bonificato (+ QT) ................................................... 21
prospetto 10 Caratteristiche meccaniche allo stato normalizzato (+ N) ............................................... 24
prospetto 11 Condizioni di prova per la verifica delle prescrizioni indicate nella colonna 2 ...... 25
prospetto 12 Trattamento termico ............................................................................................................................. 27
figura 1 Bande di dispersione della durezza Rockwell C nella prova di temprabilità
mediante tempra ad una estremità (prova di Jominy) ...................................................... 28
figura 2 Posizione delle provette per prodotti in barre e vergella .................................................. 34
figura 3 Posizione dei saggi (A e B) rispetto alla larghezza del prodotto per i prodotti
piani .............................................................................................................................................................. 35
AGOSTO 1996
ICS 77.140.10
CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles
CEN 1996
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.
1.2 In casi particolari possono essere concordate all'ordine varianti o prescrizioni supplemen-
tari rispetto alle presenti condizioni tecniche di fornitura (vedere appendice B).
1.3 In aggiunta alle indicazioni della presente norma europea si applicano le condizioni gene-
rali tecniche di fornitura della EN 10021, se non diversamente specificato.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma europea rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni
contenute in altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati
del testo e vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive
modifiche o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte
nella presente norma europea come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non da-
tati vale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
3 DEFINIZIONI
3.1 acciai da bonifica: Ai fini della presente norma, gli acciai da bonifica sono acciai per co-
struzioni meccaniche i quali in ragione della loro composizione chimica sono idonei alla
tempra e che presentano allo stato bonificato una buona tenacità con una determinata re-
sistenza a trazione.
3.2 forme di prodotto: Per le forme di prodotto si applicano le definizioni della EN 10079.
3.3 tipi di trattamento termico: Per i tipi di trattamento termico menzionati nella presente nor-
ma si applicano le definizioni della EN 10052.
3.4 acciaio non legato e acciaio legato: Per la classificazione in acciai non legati e legati si
applicano le definizioni della EN 10020.
1) Fino al momento in cui questa EURONORM non sarà trasformata in una norma europea è possibile, a seconda di
quanto concordato all’ordine, utilizzare sia tale EURONORM sia una corrispondente norma nazionale.
4 DESIGNAZIONE ED ORDINE
4.1 Le designazioni alfanumeriche degli acciai sono state attribuite in conformità alla
EN 10027-1 ed alla circolare di informazione ECISS IC 10; le designazioni nume-
riche sono state attribuite in conformità alla EN 10027-2.
4.2 La designazione unificata di un acciaio della presente norma europea è composta dei se-
guenti elementi, in conformità agli esempi di seguito riportati:
- la denominazione "acciaio";
- il numero della presente EN;
- la designazione alfanumerica o numerica del tipo di acciaio (vedere prospetto 3);
- se del caso, il simbolo relativo alle prescrizioni di temprabilità (vedere 5.2.3);
- se del caso, il simbolo relativo alle prescrizioni di temprabilità ristrette (vedere 5.2.3);
- se del caso, la designazione dello stato di trattamento termico (vedere prospetto 1).
Esempio 1:
Acciaio EN 10083-1 - C45E + N
oppure
Acciaio EN 10083-1-1.1191 + N
Esempio 2:
Acciaio EN 10083-1 - C45E + H + A
oppure
Acciaio EN 10083-1-1.1191 + H + A
4.3 Per la designazione unificata dei prodotti valgono le indicazioni della corrispondente nor-
ma dimensionale.
4.4 L'ordine deve contenere tutte le indicazioni necessarie per una descrizione univoca del
prodotto desiderato e del suo stato (vedere prospetto 2), nonché delle relative prove. Qua-
lora debba essere soddisfatta una prescrizione aggiuntiva o particolare, occorre indicare
quale simbolo convenzionale il corrispondente numero di punto dell'appendice B, specifi-
cando se necessario i relativi dettagli.
5 PRESCRIZIONI
5.1.1 Generalità
Il procedimento di elaborazione dell'acciaio ed il processo di fabbricazione dei prodotti so-
no lasciati a discrezione del produttore, con le limitazioni di 5.1.2 e di 5.1.3.
5.2.1 Tranne nel caso in cui è ordinato lo stato bonificato, gli acciai non legati da C35E a 28Mn6
(vedere prospetto 3), come pure tutti gli acciai legati, possono essere forniti con o senza
prescrizioni di temprabilità (vedere prospetto 1, colonne 9 e 10).
5.2.2 Qualora l'acciaio è ordinato senza prescrizioni di temprabilità (e cioè, se vengono utilizza-
te le designazioni convenzionali indicate nel prospetto 3 e non quelle indicate nei prospetti
da 5 a 7), si applicano per il rispettivo stato di trattamento le prescrizioni indicate nel pro-
spetto 1, colonna 9, relative alla composizione chimica, alla durezza ed alle caratteristiche
meccaniche. In tal caso i valori di temprabilità riportati nel prospetto 5 vanno considerati
solo come valori indicativi.
5.2.4 I valori delle caratteristiche meccaniche indicati nei prospetti 9 e 10 si applicano per pro-
vette negli stati di trattamento termico "bonificato" e "normalizzato" (rispettivamente), che
siano state prelevate e preparate conformemente alle figure 2 o 3 e 4, nonchè al prospetto
12 (vedere anche la nota 1 del prospetto 1).
5.3.1 Lavorabilità
Tutti gli acciai, allo stato "ricotto addolcito", sono lavorabili. Qualora si desideri una lavo-
rabilità migliorata, dovrebbero essere ordinati i tipi per i quali è prescritta una forcella per
il tenore di zolfo (vedere anche prospetto 1, linea 7 e prospetto 3, nota 3).
5.3.2.3 I tipi di acciai da C22E a C40R (vedere prospetto 8), nonchè i corrispondenti tipi con pre-
scrizioni di temprabilità (vedere prospetti 5 e 6), possono, in condizioni appropriate, esse-
re sottoposti a taglio allo stato non trattato.
Anche per i tipi di acciai C45E e C45R, per dimensioni maggiori o uguali a 80 mm, può es-
sere prevista l'attitudine al taglio allo stato non trattato.
5.4 Struttura
5.4.1 Se non diversamente concordato all'ordine, la grossezza del grano è lasciata a discrezio-
ne del produttore. Qualora venga richiesta una determinata grossezza (finezza) del grano
a seguito di un trattamento di riferimento, occorre formulare l'ordine citando la prescrizio-
ne particolare B.3.
5.4.2 Gli acciai devono presentare un grado di purezza corrispondente alla categoria degli ac-
ciai speciali (vedere appendice F).
5.6.1 Tutti i prodotti devono avere una superficie liscia, corrispondente al procedimento di for-
matura utilizzato.
5.6.2 Piccole discontinuità, che possono manifestarsi anche in condizioni normali di fabbrica-
zione, quali per esempio, nel caso dei prodotti laminati a caldo, le intaccature derivanti da
scaglie di laminazione, non devono essere considerate come difetti.
5.6.3 Qualora lo si ritenga opportuno, all'ordine devono essere concordate le prescrizioni ine-
renti alla qualità superficiale dei prodotti, se possibile con riferimento a norme europee.
Nota 1 La EN 10163-2 contiene prescrizioni sullo stato superficiale delle lamiere laminate a caldo e dei lar-
ghi piatti di acciaio. La EN 10221 contiene la classificazione qualitativa degli stati superficiali per i
prodotti in barre laminati a caldo e per le vergelle.
Nota 2 I prodotti in barre e la vergella per ricalcatura a freddo e per estrusione a freddo sono considerati
nell'EURONORM 119.
Nota 3 Il rilevamento e l'eliminazione delle discontinuità è più difficile nei prodotti in rotoli che in quelli in
barre. Tale circostanza dovrebbe essere tenuta presente in sede di accordi riguardanti lo stato su-
perficiale.
5.6.4 All'ordine possono essere concordate delle prescrizioni riguardanti la profondità di decar-
burazione ammissibile.
Nota La determinazione della profondità di decarburazione ha luogo secondo il metodo microscopico de-
scritto nell'EURONORM 104.
5.6.5 Qualora per i prodotti in barre e la vergella è richiesta l'idoneità alla trafilatura a lucido, tale
esigenza deve essere concordata all'ordine.
5.6.6 La riparazione dei difetti superficiali mediante saldatura è consentita soltanto con l'accor-
do del committente o di un suo incaricato.
Fino alla pubblicazione di una corrispondente norma europea il tipo e la profondità am-
missibile delle riparazioni di difetti sono da concordare all'ordine, quando lo si ritenga op-
portuno.
6.1.1 I prodotti conformi alla presente norma europea devono essere ordinati e forniti con uno
dei documenti di controllo della EN 10204. Il tipo di documento di controllo è da concor-
dare all'ordine. Qualora l'ordine non contenga alcuna precisazione al riguardo, viene
emesso un attestato di controllo.
6.1.2 Qualora in conformità ad accordi all'ordine è rilasciato un attestato di controllo, tale docu-
mento deve contenere i seguenti dati:
a) l'attestazione che la fornitura è conforme a quanto concordato all'ordine;
b) i risultati dell'analisi di colata per tutti gli elementi figuranti nel prospetto 3 per i corri-
spondenti tipi di acciai.
6.1.3 Qualora in conformità ad accordi all'ordine debba essere rilasciato un certificato di collau-
do od un verbale di collaudo, devono essere effettuati i controlli specifici descritti in 6.2 ed
i relativi risultati devono essere certificati nel corrispondente documento di controllo.
Il documento di controllo deve altresì contenere i seguenti dati:
a) i risultati, comunicati dal produttore, dell'analisi di colata per tutti gli elementi figuranti
nel prospetto 3 per i corrispondenti tipi di acciai;
b) i risultati dei controlli disposti in relazione a prescrizioni aggiuntive (vedere appendice B);
c) le lettere od i numeri distintivi che consentano una correlazione reciproca tra docu-
menti di controllo, provette e prodotti.
6.2.1.1 Per gli acciai ordinati senza prescrizioni di temprabilità (nella cui designazione convenzio-
nale non figurano, cioè, i simboli + H, + HH o + HL) devono essere verificate, salvo l'ec-
cezione di seguito riportata, le prescrizioni, relative alla durezza o alle caratteristiche mec-
caniche, indicate nel prospetto 1, colonna 9.2, per il corrispondente stato di trattamento
termico. La prescrizione figurante nella nota 1 del prospetto 1 (caratteristiche meccaniche
di provette di riferimento) deve essere verificata soltanto nel caso in cui venga ordinata
una delle prescrizioni particolari dell'appendice B, punti B.1 o B.2.
Per gli acciai ordinati nelle cui designazioni convenzionali figurano i simboli + H, + HH o + HL
(vedere prospetti da 5 a 7) devono essere verificate soltanto le prescrizioni di temprabilità dei
prospetti 5, 6 o 7, se non altrimenti concordato.
Nota Se concordato all'ordine, la verifica della temprabilità può anche essere effettuata mediante calcolo.
In tal caso deve essere anche concordato il metodo di calcolo.
6.2.1.2 L'estensione dei controlli, le condizioni di prelievo dei saggi e delle provette ed i metodi di
prova da impiegare per la verifica delle prescrizioni devono corrispondere a quanto indi-
cato nel prospetto 11.
6.2.3 Riprove
Vedere EN 10021.
7 MARCATURA
Il produttore deve marcare in modo appropriato i prodotti o i fasci o i pacchi, cosicchè sia
possibile l'individuazione della colata, del tipo di acciaio e della provenienza della fornitura
(vedere appendice B, punto B.7).
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 Stato di Lettera x significa che va considerato per Prescrizioni da considerare all’ordine di un acciaio con la
trattamen- distintiva designazione secondo
to termico
Semila- Prodotti Vergella Prodotti Fucinati e Prospetto 3 Prospetti 5, 6 o 7
alla forni-
vorati in barre piani stampati
tura
9.1 9.2 10.1 10.2 10.3
2 Non Nessuna x x x x x 1) Come nelle colonne Tempra-
trattato lettera 9.1 e 9.2 (vedere la bilità se-
distintiva nota 4 del prospetto 3) condo i
o+U prospetti
5, 6 o 7
3 Trattato in +S x x - - - Prospetto
vista 8, colonna
dell’attitu- Composi- + S1)
dine al zione Durezza
taglio chimica massima
secondo i secondo
4 Ricotto +A x x x x2) x prospetti Prospetto
addolcito 3e4 8, colonna
+ A1)
5 Normaliz- + N3) - x - x2) x Caratteri- Prospetto
zato3) stiche 10
meccani-
6 Bonificato4) + QT4) - x x x2) x Prospetto
che se-
9
condo
7 Altri Altri stati di trattamento, per esempio trattamenti di ricottura destinati all’ottenimento di una determinata struttura, possono essere
concordati all’ordine. Lo stato di trattamento "sottoposto a ricottura di globulizzazione" (+ AC), quale è necessario in vista della
ricalcatura ed estrusione a freddo, viene considerato nell’EURONORM 119.
1) Per forniture allo stato non trattato, nonchè agli stati "trattato in vista dell’attitudine al taglio" e "ricotto addolcito" deve essere possibile, con la sezione
finale di riferimento, ottenere dopo un appropriato trattamento termico le caratteristiche meccaniche indicate nei prospetti 9 e 10 (per la verifica su pro-
vette di riferimento vedere appendice B, punti B.1 e B.2).
2) Non tutte le forme di prodotti piani possono essere fornite in questo stato di trattamento termico.
3) Per gli acciai non legati (acciai al carbonio) la normalizzazione può essere sostituita con una laminazione di normalizzazione.
4) Vedere anche la nota 2 di 1.1.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1 Stato superficiale alla fornitura Lettera distin- x significa che in generale va considerato per Note
tiva
Semilavorati Prodotti in Vergella Prodotti piani Fucinati e stam-
(come blumi, barre pati (vedere la
billette) nota 3 di 1.1)
2 Se non altri- Allo stato na- Nessuna let- x x x x x -
menti concor- turale di forma- tera distintiva
dato tura a caldo o + HW
3 Semilavorato + CC x - - - - -
da colata conti-
nua non sotto-
posto a suc-
cessiva forma-
tura
4 Stati superfi- Formato a cal- +P x x x x x
ciali partico- do e decapato
lari da fornire
5 Formato a cal- + BC x x x x x
a seguito di
do e granigliato
accordo spe-
1)
6 cifico Formato a cal- - x x - x
2)
do e sottopo-
sto a lavora-
zione prelimi-
nare di sgros-
satura
7 Altri
1) Fino a quando il termine "sottoposto a lavorazione preliminare di sgrossatura" non viene definito per esempio mediante sovrammetalli di lavorazione, i
dettagli devono essere concordati all’ordine.
2) In aggiunta può anche essere concordato un trattamento superficiale, per esempio oliatura, rivestimento di calce oppure fosfatazione.
da 0,17 a 0,24 0,40 da 0,40 a 0,70 0,035 max. 0,40 max. 0,10 max. 0,40 - 0,63
C22R 1.1149 da 0,020 a 0,040
3
UNI EN 10083-1:1998
C35R 1.1180 da 0,020 a 0,040
(C40E)6) (1.1186)6) max. 0,035
6) 6)
da 0,37 a 0,44 0,40 da 0,50 a 0,80 0,035 max. 0,40 max. 0,10 max. 0,40 - 0,63
(C40R) (1.1189) da 0,020 a 0,040
C45E 1.1191 max. 0,035
da 0,42 a 0,50 0,40 da 0,50 a 0,80 0,035 max. 0,40 max. 0,10 max. 0,40 - 0,63
C45R 1.1201 da 0,020 a 0,040
(C50E)6) (1.1206)6) max. 0,035
6) 6)
da 0,47 a 0,55 0,40 da 0,60 a 0,90 0,035 max. 0,40 max. 0,10 max. 0,40 - 0,63
(C50R) (1.1241) da 0,020 a 0,040
(C55E)6) (1.1203)6) max. 0,035
6) 6)
da 0,52 a 0,60 0,40 da 0,60 a 0,90 0,035 max. 0,40 max. 0,10 max. 0,40 - 0,63
(C55R) (1.1209) da 0,020 a 0,040
Tipi di acciaio e composizione chimica (analisi di colata)
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Tipo di acciaio Composizione chimica (in % di massa) 1) 2) 3) 4)
UNI EN 10083-1:1998
34Cr4 1.7033 max. 0,035
da 0,30 a 0,37 0,40 da 0,60 a 0,90 0,035 da 0,90 a 1,20 - - - -
34CrS4 1.7037 da 0,020 a 0,040
37Cr4 1.7034 max. 0,035
da 0,34 a 0,41 0,40 da 0,60 a 0,90 0,035 da 0,90 a 1,20 - - - -
37CrS4 1.7038 da 0,020 a 0,040
41Cr4 1.7035 max. 0,035
da 0,38 a 0,45 0,40 da 0,60 a 0,90 0,035 da 0,90 a 1,20 - - - -
41CrS4 1.7039 da 0,020 a 0,040
25CrMo4 1.7218 max. 0,035
da 0,22 a 0,29 0,40 da 0,60 a 0,90 0,035 da 0,90 a 1,20 da 0,15 a 0,30 - - -
25CrMoS4 1.7213 da 0,020 a 0,040
34CrMo4 1.7220 max. 0,035
da 0,30 a 0,37 0,40 da 0,60 a 0,90 0,035 da 0,90 a 1,20 da 0,15 a 0,30 - - -
34CrMoS4 1.7226 da 0,020 a 0,040
42CrMo4 1.7225 max. 0,035
da 0,38 a 0,45 0,40 da 0,60 a 0,90 0,035 da 0,90 a 1,20 da 0,15 a 0,30 - - -
42CrMoS4 1.7227 da 0,020 a 0,040
1) Gli elementi non figuranti nel presente prospetto non possono essere aggiunti intenzionalmente all’acciaio senza il consenso del committente, tranne che per l’elaborazione della colata. Devono essere prese tutte le
precauzioni appropriate onde evitare l’aggiunta di quegli elementi, provenienti dal rottame o da altri materiali utilizzati nel corso dell’elaborazione, che compromettano la temprabilità, le caratteristiche meccaniche e l’uti-
lizzabilità.
2) Riguardo agli acciai al boro vedere la nota 6 di 1.1.
3) A richiesta possono essere forniti acciai con lavorabilità migliorata in relazione ad aggiunta di piombo o a tenori più elevati di zolfo, a seconda del processo di produzione, fino a circa lo 0,100% di S (includendo la for-
mazione controllata di solfuri e di ossidi, per esempio trattamento al calcio).
4) Qualora vengano richieste prescrizioni di temprabilità (vedere i prospetti da 5 a 7), sono consentiti piccoli scostamenti rispetto ai limiti per l’analisi di colata, tranne che per gli elementi carbonio (vedere nota 5), fosforo
e zolfo; gli scostamenti non devono superare i valori del prospetto 4.
5) Qualora gli acciai non legati, compreso il tipo 28Mn6, non vengano ordinati con prescrizioni di temprabilità (lettere distintive + H, + HH e + HL) o con prescrizioni riguardanti le caratteristiche meccaniche allo stato boni-
ficato o normalizzato, possono per tali acciai essere concordati all’ordine il restringimento a 0,05% della forcella di carbonio e/o la limitazione a < 45% della somma degli elementi Cr, Mo e Ni.
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Tipo di acciaio Composizione chimica (in % di massa)1) 2) 3) 4)
UNI EN 10083-1:1998
continua dalla pagina precedente
50CrMo4 1.7228 da 0,46 a 0,54 0,40 da 0,50 a 0,80 0,035 max. 0,035 da 0,90 a 1,20 da 0,15 a 0,30 - - -
36CrNiMo4 1.6511 da 0,32 a 0,40 0,40 da 0,50 a 0,80 0,035 max. 0,035 da 0,90 a 1,20 da 0,15 a 0,30 da 0,90 a 1,20 - -
34CrNiMo6 1.6582 da 0,30 a 0,38 0,40 da 0,50 a 0,80 0,035 max. 0,035 da 1,30 a 1,70 da 0,15 a 0,30 da 1,30 a 1,70 - -
30CrNiMo8 1.6580 da 0,26 a 0,34 0,40 da 0,30 a 0,60 0,035 max. 0,035 da 1,80 a 2,20 da 0,30 a 0,50 da 1,80 a 2,20 - -
36NiCrMo16 1.6773 da 0,32 a 0,39 0,40 da 0,30 a 0,60 0,030 max. 0,025 da 1,60 a 2,00 da 0,25 a 0,45 da 3,60 a 4,10 - -
51CrV4 1.8159 da 0,47 a 0,55 0,40 da 0,70 a 1,10 0,035 max. 0,035 da 0,90 a 1,20 - - da 0,10 a 0,25 -
1) Gli elementi non figuranti nel presente prospetto non possono essere aggiunti intenzionalmente all’acciaio senza il consenso del committente, tranne che per l’elaborazione della colata. Devono essere prese tutte le
precauzioni appropriate onde evitare l’aggiunta di quegli elementi, provenienti dal rottame o da altri materiali utilizzati nel corso dell’elaborazione, che compromettano la temprabilità, le caratteristiche meccaniche e l’uti-
lizzabilità.
2) Riguardo agli acciai al boro vedere la nota 6 di 1.1.
3) A richiesta possono essere forniti acciai con lavorabilità migliorata in relazione ad aggiunta di piombo o a tenori più elevati di zolfo, a seconda del processo di produzione, fino a circa lo 0,100% di S (includendo la for-
mazione controllata di solfuri e di ossidi, per esempio trattamento al calcio).
4) Qualora vengano richieste prescrizioni di temprabilità (vedere i prospetti da 5 a 7), sono consentiti piccoli scostamenti rispetto ai limiti per l’analisi di colata, tranne che per gli elementi carbonio (vedere nota 5), fosforo
e zolfo; gli scostamenti non devono superare i valori del prospetto 4.
5) Qualora gli acciai non legati, compreso il tipo 28Mn6, non vengano ordinati con prescrizioni di temprabilità (lettere distintive + H, + HH e + HL) o con prescrizioni riguardanti le caratteristiche meccaniche allo stato boni-
ficato o normalizzato, possono per tali acciai essere concordati all’ordine il restringimento a 0,05% della forcella di carbonio e/o la limitazione a < 45% della somma degli elementi Cr, Mo e Ni.
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prospetto 4 Scostamenti limite dell'analisi su prodotto rispetto ai valori limite applicabili per l'analisi di colata in
base al prospetto 3
prospetto 5 Valori limite di durezza Rockwell C per i tipi di acciai con prescrizioni di temprabilità (normali) (tipi "+ H",
vedere 5.2)
Designazione Designazione 1 4 5
alfanumerica numerica
+ HH4 - da 34 a 53 -
C35E 1.1181 + HH14 da 51 a 58 da 34 a 53 -
C35R 1.1180 + HL4 - da 24 a 43 -
+ HL14 da 48 a 55 da 24 a 43 -
+ HH4 - da 38 a 57 -
C40E 1.1186 + HH14 da 54 a 60 da 38 a 57 -
C40R 1.1189 + HL4 - da 27 a 46 -
+ HL14 da 51 a 57 da 27 a 46 -
+ HH4 - da 41 a 60 -
C45E 1.1191 + HH14 da 57 a 62 da 41 a 60 -
C45R 1.1201 + HL4 - da 30 a 49 -
+ HL14 da 55 a 60 da 30 a 49 -
+ HH5 - - da 40 a 58
C50E 1.1206 + HH15 da 58 a 63 - da 40 a 58
C50R 1.1241 + HL5 - - da 31 a 49
+ HL15 da 56 a 61 - da 31 a 49
+ HH5 - - da 42 a 60
C55E 1.1203 + HH15 da 60 a 65 - da 42 a 60
C55R 1.1209 + HL5 - - da 33 a 51
+ HL15 da 58 a 63 - da 33 a 51
+ HH5 - - da 44 a 62
C60E 1.1221 + HH15 da 62 a 67 - da 44 a 62
C60R 1.1223 + HL5 - - da 35 a 53
+ HL15 da 60 a 65 - da 35 a 53
max. 54 53 51 48 44 41 38 35 31 29 27 26 25 25 24
+ HH
min. 48 46 42 34 30 27 24 21 - - - - - - -
28Mn6 1.1170
max. 51 49 46 41 35 32 29 26 22 20 - - - - -
+ HL
min. 45 42 37 27 21 - - - - - - - - - -
max. 59 57 54 49 43 39 37 35 32 30 27 25 24 23 22
+ HH
38Cr2 1.7003 min. 54 50 43 36 31 28 26 24 21 - - - - - -
38CrS2 1.7023 max. 56 53 48 42 37 33 31 29 26 24 21 - - - -
+ HL
min. 51 46 37 29 25 22 20 - - - - - - - -
max. 63 61 59 57 53 47 42 39 36 33 32 31 30 29 29
+ HH
46Cr2 1.7006 min. 57 53 46 40 36 32 29 28 25 22 21 20 - - -
46CrS2 1.7025 max. 60 57 53 49 45 40 36 33 31 28 27 26 25 24 24
+ HL
min. 54 49 40 32 28 25 23 22 20 - - - - - -
max. 57 57 56 54 52 49 46 44 39 37 35 34 33 32 31
+ HH
34Cr4 1.7033 min. 52 51 49 45 41 38 35 33 28 26 25 24 23 22 21
34CrS4 1.7037 max. 54 54 52 50 46 43 40 38 34 32 30 29 28 27 26
+ HL
min. 49 48 45 41 35 32 29 27 23 21 20 - - - -
max. 59 59 58 57 55 52 50 48 42 39 37 36 35 34 33
+ HH
37Cr4 1.7034 min. 54 53 51 48 44 41 39 37 31 29 27 25 24 23 22
37CrS4 1.7038 max. 56 56 55 53 50 47 44 42 37 34 32 31 30 29 28
+ HL
min. 51 50 48 44 39 36 33 31 26 24 22 20 - - -
max. 61 61 60 59 58 56 54 52 46 42 40 38 37 36 35
+ HH
41Cr4 1.7035 min. 56 55 53 51 47 43 41 39 35 31 29 27 26 25 24
41CrS4 1.7039 max. 58 58 57 55 52 50 47 45 40 37 34 32 31 30 29
+ HL
min. 53 52 50 47 41 37 34 32 29 26 23 21 - - -
max. 52 52 51 50 48 46 43 41 37 35 33 32 31 31 31
+ HH
25CrMo4 1.7218 min. 47 46 44 41 39 37 34 32 28 26 24 23 22 22 22
25CrMoS4 1.7213 max. 49 49 47 46 43 41 38 36 32 30 29 28 27 27 27
+ HL
min. 44 43 40 37 34 32 29 27 23 21 20 - - - -
max. 57 57 57 56 55 54 53 52 48 45 43 41 40 40 39
+ HH
34CrMo4 1.7220 min. 52 52 51 49 46 44 42 40 36 34 32 31 30 29 29
34CrMoS4 1.7226 max. 54 54 54 52 51 49 47 46 42 39 38 36 35 35 34
+ HL
min. 49 49 48 45 42 39 36 34 30 28 27 26 25 24 24
max. 61 61 61 60 60 59 59 58 56 53 51 48 47 46 45
+ HH
42CrMo4 1.7225 min. 56 56 55 54 52 48 46 44 41 39 38 36 36 35 34
42CrMoS4 1.7227 max. 58 58 58 57 56 54 53 51 49 46 44 42 41 40 40
+ HL
min. 53 53 52 51 49 43 40 37 34 32 31 30 30 29 29
Designazione Designazione Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV
9
alfanumerica numerica min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min.
N/mm2 % % J N/mm2 % % J N/mm2 % % J N/mm2 % % J N/mm2 % % J
C22E 1.1151 340 da 500 20 50 50 290 da 470 22 50 50 - - - - - - - - - - - - - - -
C22R 1.1149 a 650 a 620
C25E 1.1158 370 da 550 19 45 45 320 da 500 21 50 45 - - - - - - - - - - - - - - -
C25R 1.1163 a 700 a 650
C30E 1.1178 400 da 600 18 40 40 350 da 550 20 45 40 3003) da 500 213) 503) 403) - - - - - - - - - -
UNI EN 10083-1:1998
C30R 1.1179 a 750 a 700 a 6503)
C35E 1.1181 430 da 630 17 40 35 380 da 600 19 45 35 320 da 550 20 50 35 - - - - - - - - - -
C35R 1.1180 a 780 a 750 a 700
C40E 1.1186 460 da 650 16 35 30 400 da 630 18 40 30 350 da 600 19 45 30 - - - - - - - - - -
C40R 1.1189 a 800 a 780 a 750
C45E 1.1191 490 da 700 14 35 25 430 da 650 16 40 25 370 da 630 17 45 25 - - - - - - - - - -
C45R 1.1201 a 850 a 800 a 780
C50E 1.1206 520 da 750 13 30 - 460 da 700 15 35 - 400 da 650 16 40 - - - - - - - - - - -
C50R 1.1241 a 900 a 850 a 800
C55E 1.1203 550 da 800 12 30 - 490 da 750 14 35 - 420 da 700 15 40 - - - - - - - - - - -
C55R 1.1209 a 950 a 900 a 850
C60E 1.1221 580 da 850 11 25 - 520 da 800 13 30 - 450 da 750 14 35 - - - - - - - - - - -
C60R 1.1223 a 1 000 a 960 a 900
Caratteristiche meccaniche1) 2) allo stato bonificato (+ QT)
Pagina 21 di 48
Tipo di acciaio Caratteristiche meccaniche per una sezione di riferimento (vedere appendice B) con un diametro (d ) oppure, nel caso di prodotti piani, con uno spessore (t ) pari a
d ≤ 16 mm 16 mm < d ≤ 40 mm 40 mm < d ≤ 100 mm 100 mm < d ≤ 160 mm 160 mm < d ≤ 250 mm
o t ≤ 8 mm o 8 mm < t ≤ 20 mm o 20 mm < t ≤ 60 mm o 60 mm < t ≤ 100 mm o 100 mm < t ≤ 160 mm
Designazione Designazione Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV
alfanumerica numerica min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min.
N/mm2 % % J N/mm2 % % J N/mm2 % % J N/mm2 % % J N/mm2 % % J
UNI EN 10083-1:1998
34Cr4 1.7033 700 da 900 12 35 35 590 da 800 14 40 40 460 da 700 15 45 40 - - - - - - - - - -
34CrS4 1.7037 a 1 100 a 950 a 850
37Cr4 1.7034 750 da 950 11 35 30 630 da 850 13 40 35 510 da 750 14 40 35 - - - - - - - - - -
37CrS4 1.7038 a 1 150 a 1 000 a 900
41Cr4 1.7035 800 da 1 000 11 30 30 660 da 900 12 35 35 560 da 800 14 40 35 - - - - - - - - - -
41CrS4 1.7039 a 1 200 a 1 100 a 950
25CrMo4 1.7218 700 da 900 12 50 45 600 da 800 14 55 50 450 da 700 15 60 50 400 da 650 16 60 45 - - - - -
25CrMoS4 1.7213 a 1 100 a 950 a 850 a 800
34CrMo4 1.7220 800 da 1 000 11 45 35 650 da 900 12 50 40 550 da 800 14 55 45 500 da 750 15 55 45 450 da 700 15 60 45
34CrMoS4 1.7226 a 1 200 a 1 100 a 950 a 900 a 850
42CrMo4 1.7225 900 da 1 100 10 40 30 750 da 1 000 11 45 35 550 da 900 12 50 35 550 da 800 13 50 35 500 da 750 14 55 35
42CrMoS4 1.7227 a 1 300 a 1 200 a 1 100 a 950 a 900
1) Re: carico unitario di snervamento superiore o, qualora non si manifesti un limite di snervamento marcato, carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2% Rp0,2.
Rm: resistenza a trazione.
A: allungamento dopo rottura (lunghezza iniziale fra i riferimenti L = 5,65 S ; vedere prospetto 11, colonna 7a, riga T4).
o o
Z: strizione a rottura.
KV : resilienza per provette longitudinali ISO con intaglio a V Charpy (media di 3 valori singoli; nessun valore singolo può essere minore del 70% del valore medio minimo).
2) Il fatto che vengano stabiliti dei limiti dimensionali non significa che la bonifica possa dar luogo ad una struttura completamente martensitica fino alla posizione stabilita di prelievo della provetta. La profondità di tempra risulta
dall’andamento delle curve di tempra ad una estremità [vedere figure da 1 a) a 1 u)].
3) Vale per diametri fino a 63 mm o per spessori fino a 35 mm.
Pagina 22 di 48
Caratteristiche meccaniche per una sezione di riferimento (vedere appendice B) con un diametro (d ) oppure, nel caso di prodotti piani, con uno spessore (t ) pari a
Tipo di acciaio d ≤ 16 mm 16 mm < d ≤ 40 mm 40 mm < d ≤ 100 mm 100 mm < d ≤ 160 mm 160 mm < d ≤ 250 mm
o t ≤ 8 mm o 8 mm < t ≤ 20 mm o 20 mm < t ≤ 60 mm o 60 mm < t ≤ 100 mm o 100 mm < t ≤ 160 mm
Designazione Designazione Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV Re Rm A Z KV
UNI EN 10083-1:1998
alfanumerica numerica min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min. min.
N/mm2 % % J N/mm2 % % J N/mm2 % % J N/mm2 % % J N/mm2 % % J
Pagina 23 di 48
prospetto 10 Caratteristiche meccaniche1) allo stato normalizzato (+ N)
Tipo di acciaio Per prodotti con un diametro (d ) o, nel caso dei prodotti piani, con uno spessore (t ) pari a
Designazione Designazione Re Rm A Re Rm A Re Rm A
alfanumerica numerica min. min. min. min. min. min. min. min. min.
per unità di controllo prove per saggio dei saggi e delle provette da utilizzare Le condizioni generali per il prelievo e la
preparazione dei saggi, delle provette e
vedere (vedere, nel completamento al presente dei campioni devono essere conformi
prospetto prospetto, la riga T1 e la riga ...) all’EURONORM 18.
1 Composizione 3e4 C L’analisi di colata viene comunicata dal produttore; riguardo ad una eventuale
chimica analisi su prodotto vedere B.6 dell’appendice B
2 Temprabilità da 5 a 7 C 1 1 T2 T2 Prova Jominy Secondo EURONORM 23.
In casi di contestazione la provetta, per La temperatura di tempra
UNI EN 10083-1:1998
quanto possibile, deve essere approntata deve essere conforme alle
come segue: indicazioni del prospetto
a) per diametri ≤ 40 mm la provetta viene 13. I valori di durezza
ottenuta mediante lavorazione di mac- devono essere determinati
china; secondo EN 10109-1, me-
b) per diametri > 40 mm e ≤ 150 mm il bar- todo C.
rotto deve essere portato mediante fucina-
tura ad un diametro di 40 mm;
c) per diametri > 150 mm la provetta deve
essere prelevata in modo tale che il suo
asse venga a trovarsi 20 mm al disotto
della superficie del prodotto.
In tutti gli altri casi; se non altrimenti con-
cordato all’ordine, il procedimento di prepa-
razione della provetta è lasciato a
discrezione del produttore iniziando da
saggi colati a parte e successivamente
deformati a caldo oppure da saggi colati e
non deformati a caldo.
3 Durezza allo 8 C 1 1 T3 T3 Prova di durezza. Secondo EN 10003-1
stato + S o + A +D In casi di contestazione la durezza deve per
+T quanto possibile essere determinata sulla
superficie del prodotto, nelle seguenti posi-
Condizioni di prova per la verifica delle prescrizioni indicate nella colonna 2
zioni:
- per i prodotti in barre tonde, ad una
distanza di 1 volta il diametro da una estre-
mità della barra;
1) I controlli devono essere effettuati separatamente per ogni colata (se viene indicato il simbolo "C"), per ogni dimensione (se viene indicato il simbolo "D") e per ogni lotto di trattamento termico (se viene indicato il simbolo
"T"). Prodotti di differenti spessori possono essere raggruppati insieme qualora gli spessori rientrino nella stessa gamma dimensionale relativa alle caratteristiche meccaniche e qualora le differenze di spessore non influen-
zino le corrispondenti caratteristiche.
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do od un verbale di collaudo e venga considerata la prescrizione di cui al prospetto 1, colonna 9 o 10.
Una verifica delle prescrizioni è necessaria solamente qualora venga ordinato un certificato di collau-
continua dalla pagina precedente (Completamento al prospetto 11, colonne 6 e 7)
1 2 3 4 5 6 7 Riga 6a 7a
1) Prelievo e preparazione dei saggi Metodo di prova
N° Tipo di prescrizione Unità di controllo Estensione dei controlli e delle provette da utilizzare
Numero di saggi Numero di Prelievo e preparazione Metodi di prova - per i prodotti a sezione rettangolare o qua-
per unità di controllo prove per saggio dei saggi e delle provette da utilizzare drata, nonché per i prodotti piani, ad una
distanza di 1 volta lo spessore da una
vedere (vedere, nel completamento al presente estremità e di 0,25 volte lo spessore da un
prospetto prospetto, la riga T1 e la riga ...) bordo longitudinale, su di un lato largo del
prodotto.
Qualora, per esempio per prodotti fucinati e
stampati, non sia possibile attenersi alle pre-
scrizioni di cui sopra, devono essere stipulati
all’ordine degli accordi sulla posizione appro-
priata delle impronte di durezza. Preparazione
UNI EN 10083-1:1998
delle provette secondo EN 10003-1.
4 Caratteristiche T4 Prova di trazione e prova di resilienza In casi di contestazione la
meccaniche su prova di trazione deve
essere effettuata su pro-
4a prodotti 9 C 1 1 prova di tra- T4a T4a Le provette per la prova di trazione e, ove vetta proporzionale con
bonificati +D zione e 3 e necessario, per la prova di resilienza devono una lunghezza iniziale tra i
+T prove di resi- T4b essere prelevate come segue: riferimenti
lienza su pro- - per i prodotti in barre e la vergella, confor-
L = 5,65 S
vetta ISO con memente alla figura 2; o o
intaglio a V - per i prodotti piani, conformemente alle (So = sezione iniziale).
figure 3 e 4; Qualora ciò non sia possi-
4b prodotti 10 C 12) 1 prova di tra- T4b
- per i prodotti fucinati e stampati (vedere bile (e cioé nel caso di pro-
normalizzati +D zione nota 3 in 1.1) le provette devono essere dotti piani con uno spessore
+T
prelevate in corrispondenza di una posi- < 3 mm), occorre concor-
zione da concordare all’ordine, in modo dare all’ordine una provetta
tale che il loro asse longitudinale venga a con lunghezza tra i riferi-
trovarsi nella direzione dell’andamento menti costante, secondo
delle fibre. EN 10002-1.
Le provette di trazione devono essere pre- In tal caso devono anche
parate conformemente alla EN 10002-1, le essere concordati all’ordine
provette di resilienza conformemente alla i valori minimi di allunga-
EN 10045-1. mento dopo rottura da
rispettare con tale provetta.
La prova di resilienza
deve essere effettuata su
provette ISO con intaglio
a V conformemente alla
EN 10045-1.
1) I controlli devono essere effettuati separatamente per ogni colata (se viene indicato il simbolo "C"), per ogni dimensione (se viene indicato il simbolo "D") e per ogni lotto di trattamento termico (se viene indicato il simbolo
"T"). Prodotti di differenti spessori possono essere raggruppati insieme qualora gli spessori rientrino nella stessa gamma dimensionale relativa alle caratteristiche meccaniche e qualora le differenze di spessore non influen-
zino le corrispondenti caratteristiche.
2) Qualora i prodotti vengano trattati termicamente in continuo, occorre prelevare un saggio ogni 25 t o frazione residua, con un minimo di un saggio per colata.
Pagina 26 di 48
prospetto 12 Trattamento termico1)
70 70
Durezza HRC
Durezza HRC
C35E+H C40E+H
65 C35R+H 65 C40R+H
60 60
55 55
50 50
45 45
40 40
35 35
30 30
25 25
a) b)
20 20
0 5 10 15 20 25 30 35 0 5 10 15 20 25 30 35
Distanza dall'estremità temprata in mm Distanza dall'estremità temprata in mm
70 70
Durezza HRC
Durezza HRC
C45E+H C50E+H
65 C45R+H 65 C50R+H
60 60
55 55
50 50
45 45
40 40
35 35
30 30
25 25
c) d)
20 20
0 5 10 15 20 25 30 35 0 5 10 15 20 25 30 35
Distanza dall'estremità temprata in mm Distanza dall'estremità temprata in mm
Durezza HRC
C55E+H C60E+H
65 C55R+H 65 C60R+H
60 60
55 55
50 50
45 45
40 40
35 35
30 30
25 25
e) f)
20 20
0 5 10 15 20 25 30 35 0 5 10 15 20 25 30 35
Distanza dall'estremità temprata in mm Distanza dall'estremità temprata in mm
,,,,,,
60
Durezza HRC
28Mn6+H
28Mn6+HH
55
28Mn6+HL
50
45
40
Tipo HH
35 Tipo HL
30
25
g)
20
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55
Distanza dall'estremità temprata in mm
Durezza HRC
38Cr2+H
55 38Cr2+HH
38Cr2+HL
50 38CrS2+H
45
38CrS2+HH
38CrS2+HL
40 Tipo HH
Tipo HL
35
30
25
h)
20
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55
Distanza dall'estremità temprata in mm
65
60
46Cr2+H
46Cr2+HH
Durezza HRC
46Cr2+HL
55 46CrS2+H
46CrS2+HH
50 46CrS2+HL
45 Tipo HH
Tipo HL
40
35
30
25
i)
20
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55
Distanza dall'estremità temprata in mm
,,,,,,,,,,
,,,,,,,,,,
,,,,,,,,,,
,,,,,,,,,,
60 60
Durezza HRC
Durezza HRC
34Cr4+H 37Cr4+H
55 34Cr4+HH 55 37Cr4+HH
,
, , ,
,
, ,
34Cr4+HL 37Cr4+HL
50 34CrS4+H 50 37CrS4+H
34CrS4+HH 37CrS4+HH
34CrS4+HL 37CrS4+HL
45 45
UNI EN 10083-1:1998
40 40
,
,
35 35
30 30
Tipo HH Tipo HH
25 Tipo HL 25 Tipo HL
j) k)
,
,
20 20
60 60
Durezza HRC
Durezza HRC
41Cr4+H 25CrMo4+H
41Cr4+HH 25CrMo4+HH
55 41Cr4+HL 55 25CrMo4+HL
41CrS4+H 25CrMoS4+H
50 41CrS4+HH 50 25CrMoS4+HH
,
,
41CrS4+HL 25CrMoS4+HL
45 45
40
35
40
35
,
,
30
Tipo HH
30
Tipo HH
25
Tipo HL 25
Tipo HL
Pagina 31 di 48
l) m)
20 20
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55
,
,
Distanza dall'estremità temprata in mm Distanza dall'estremità temprata in mm
,,,,,,,,,,
,,,,,,,,,
,,,,,,,,,,
,,,,,,,,,
,,,,,,,,,
,,,,,,,,,,
,,,,,,,,,
,,,,,,,,,
,,,,,,,,,
60 65
Durezza HRC
Durezza HRC
Tipo HH 34CrMo4+H Tipo HH 42CrMo4+H
55 34CrMo4+HH 60 42CrMo4+HH
,
, ,,
,,,,,,,,,
,,,,,,,,,
,,,,,,,,,
, , ,
, , , , ,
Tipo HL 34CrMo4+HL Tipo HL 42CrMo4+HL
50 34CrMoS4+H 55 42CrMoS4+H
34CrMoS4+HH 42CrMoS4+HH
34CrMoS4+HL 42CrMoS4+HL
45 50
UNI EN 10083-1:1998
40 45
,
35 40
30 35
25 30
n) o)
,
20 25
65 60
Durezza HRC
Durezza HRC
50CrMo4+H 36CrNiMo4+H
60 50CrMo4+HH 55 36CrNiMo4+HH
50CrMo4+HL 36CrNiMo4+HL
55
,
50
50 45
45
40
40
35
,
35 30
Tipo HH
Tipo HH
30 Tipo HL 25
Pagina 32 di 48
Tipo HL
p) q)
25 20
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55
Distanza dall'estremità temprata in mm Distanza dall'estremità temprata in mm
65 65
Durezza HRC
Durezza HRC
34CrNiMo6+H
30CrNiMo8+H
,,
,,
,,
,,
,,
,,
,
,,
,,
,,
,
60 34CrNiMo6+HH
60 30CrNiMo8+HH
34CrNiMo6+HL
30CrNiMo8+HL
55 55
,
,,
,,
,,
UNI EN 10083-1:1998
50 50
,
45 45
40 40
Tipo HH
Tipo HH
35 Tipo HL 35
Tipo HL
r) s)
30 30
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55
Distanza dall'estremità temprata in mm Distanza dall'estremità temprata in mm
,,,,,
,,,,
,,,,,
,,,,
,,,,,
,,,,
65 65
51CrV4+H
Durezza HRC
Durezza HRC
36NiCrMo16+H 51CrV4+HH
60 36NiCrMo16+HH 60 51CrV4+HL
,,
,,
,,
,
,,
,,
,,
,
,
,
36NiCrMo16+HL
55 55
50 50
,
,
t)
45
40
35
Tipo HH
Tipo HL
u)
45
40
35
Tipo HH
Tipo HL
Pagina 33 di 48
30 30
0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55
Distanza dall'estremità temprata in mm Distanza dall'estremità temprata in mm
,
figura 2 Posizione delle provette per prodotti in barre e vergella
Legenda
1 Provetta di trazione
2 Provetta di resilienza
Dimensioni in mm
1 2
Sezioni tonde
e similari
d ≤ 251) d > 25
,5
,
, 12
d ≤ 25 d > 252)
,5
12
Sezioni rettangolari a ≤ 251) a > 25
e quadrate b>a b>a
b
b a
a
12,5
, ,
12,5 12,5
b
b
3)
3)
a
a
12,5
12,5 12,5
1) Per prodotti sottili (d o b ≤ 25 mm) la provetta, per quanto possibile, deve consistere in uno
spezzone della barra non sottoposta a lavorazione.
2) Per prodotti a sezione tonda l'asse longitudinale dell'intaglio deve avere un andamento
all'incirca in direzione di un diametro.
3) Per prodotti a sezione rettangolare l'asse longitudinale dell'intaglio deve risultare
perpendicolare alla superficie di laminazione più larga.
B1)
w /4 w /4
1) Per i tipi di acciai ed i trattamenti termici comportanti prescrizioni riguardanti la resilienza e la larghezza del saggio
deve risultare sufficiente per prelevare provette di resilienza in direzione longitudinale conformemente alla figura 4.
figura 4 Posizione delle provette per i prodotti piani rispetto allo spessore del prodotto ed alla direzione di
laminazione principale
Tipo di prova Spessore Posizione della provetta1) Distanza della provetta dalla superficie di laminazione
del prodotto con una larghezza del prodotto pari a
,
mm w < 600 mm w ≥ 600 mm mm
Superficie
di laminazione
≤ 30
≤ 30
,,
,
Prova di trazione2) longitudinale trasversale
Superficie
di laminazione
> 30
> 30
>2
4)
1) Posizione dell’asse longitudinale della provetta rispetto alla direzione di laminazione principale.
2) La provetta deve essere conforme alla EN 10002-1.
3) L’asse longitudinale dell’intaglio delle provette deve risultare perpendicolare alla superficie di laminazione.
4) Per prodotti con uno spessore maggiore di 30 mm, a seguito di accordo all’ordine, la provetta può essere prelevata in corrispondenza di 1/4 dello spes-
sore del prodotto.
A.1 Definizione
Vedere 3.5.
A.2.1 Qualora le provette debbano essere prelevate da prodotti aventi sezione trasversale sem-
plice ed in posizioni comportanti un flusso termico quasi bidimensionale, si applicano le
prescrizioni da A.2.1.1 ad A.2.1.3.
A.2.1.1 Per i tondi il diametro nominale del prodotto (senza tenere conto dei sovrammetalli di la-
vorazione) va considerato pari al diametro di riferimento per il trattamento termico.
A.2.1.2 Per gli esagoni e gli ottagoni la distanza nominale tra due facce opposte va considerata
pari al diametro di riferimento per il trattamento termico.
A.2.1.3 Per i quadri ed i piatti il diametro di riferimento per il trattamento termico deve essere de-
terminato in base all’esempio di figura A.1.
A.2.2 Per tutte le altre forme di prodotto il diametro di riferimento per il trattamento termico è da
concordare all’ordine.
Nota Il procedimento di seguito descritto può servire come linea guida.
Il prodotto viene temprato secondo la prassi consueta. Quindi viene tagliato in modo tale che pos-
sano essere determinate la durezza e la struttura in corrispondenza della posizione della sezione di
riferimento, prevista per il prelievo dei saggi.
Da un altro prodotto della stessa qualità, proveniente dalla stessa colata, una provetta Jominy viene
prelevata in corrispondenza della posizione prescritta e viene sottoposta a prova nel modo consue-
to. Viene quindi determinata la distanza alla quale la provetta Jominy presenta la stessa durezza e
la stessa struttura della sezione di riferimento in corrispondenza della posizione prevista per il pre-
lievo dei saggi.
Sulla base di tale distanza può essere quindi valutato, con l’aiuto della figura A.2 il diametro della
sezione di riferimento.
240
250
Y 240
220
230
220
200 210
m
200
m
in
180 190
o
ic
180
rm
te
160 170
to
en
160
m
tta
150
140
ra
140
lt
ri
130
pe
120
to
120
en
im
110
er
100
rif
100
di
ro
90
et
80
m
80
ia
D
70
60 60
50
40 40
30
20 20
16
0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 220 240 260 280 300 320 340 360
X
Esempio:
Per un piatto avente sezione 40 mm × 60 mm il diametro di riferimento per il trattamento
termico è 50 mm.
,
,,,,,,,,
,,,,,,,,
a) b) c)
100
Y
,
,
,
80
60
40
20
0
0 3 6 912 15 18 21 24 27 30 33 36 39
X
Tondi in barre temprati in acqua moderatamente agitata
b)
100
,
a) c)
Y
80
60
,
40
,
20
0
0 3 6 9 12 15 18 21 24 27 30 33 36 39
X
Tondi in barre temprati in olio moderatamente agitato
UNI EN 10083-1:1998
C40E 1.1186 (C 40 E4) Ck 40 1.1186 - (080M40) [XC 42 H 1] - - -
C40R 1.1189 (C 40 M2) Cm 40 1.1189 - - [XC 42 H 1 u] - - -
C45E 1.1191 (C 45 E4) Ck 45 1.1191 C 45 (080M46) [XC 48 H 1] 1672 C45K F1140
C45R 1.1201 (C 45 M2) Cm 45 1.1201 - - [XC 48 H 1 u] C45K-1 (F1145)
C50E 1.1206 (C 50 E4) Ck 50 1.1206 - (080M50) - 1674 - -
C50R 1.1241 (C 50 M2) Cm 50 1.1241 - - - - -
C55E 1.1203 (C 55 E4) Ck 55 1.1203 - (070M55) [XC 55 H 1] - C55K F1150
UNIFICATI A LIVELLO NAZIONALE
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EN 10083-1 ISO 683-1:19871) Germania1) Finlandia Regno Francia1) Svezia Spagna1)
Unito1) Acciaio SS
Designazione Designazione Designazione Designazione Designazione Designazione
alfanumerica numerica alfanumerica numerica alfanumerica numerica
UNI EN 10083-1:1998
37Cr4 1.7034 37Cr4 37Cr4 1.7034 - (530M36) (38 C 4) - 38Cr4 F1201
37CrS4 1.7038 37CrS4 37CrS4 1.7038 - - (38 C 4 u) - 38Cr4-1 (F1206)
41Cr4 1.7035 41Cr4 41Cr4 1.7035 - (530M40) 42 C 4 - 42Cr4 F1202
41CrS4 1.7039 41CrS4 41CrS4 1.7039 - - 42 C 4 u 2245 42Cr4-1 (F1207)
25CrMo4 1.7218 25CrMo4 25CrMo4 1.7218 25CrMo4 (708M25) 25 CD 4 2225 - -
25CrMoS4 1.7213 25CrMoS4 25CrMoS4 1.7213 - - 25 CD 4 u - - -
34CrMo4 1.7220 34CrMo4 34CrMo4 1.7220 34CrMo4 (708M32) (34 CD 4) 2234 - -
34CrMoS4 1.7226 34CrMoS4 34CrMoS4 1.7226 - - (34 CD 4 u) - - -
42CrMo4 1.7225 42CrMo4 42CrMo4 1.7225 42CrMo4 (708M40) 42 CD 4 2244 40CrMo4 F1252
42CrMoS4 1.7227 42CrMoS4 42CrMoS4 1.7227 - - 42 CD 4 u - 40CrMo4-1 (F1257)
50CrMo4 1.7228 50CrMo4 50CrMo4 1.7228 - (708M50) - - - -
36CrNiMo4 1.6511 36CrNiMo4 36CrNiMo4 1.6511 - (817M37) - - - -
34CrNiMo6 1.6582 (36CrNiMo6) (34CrNiMo6) 1.6582 34CrNiMo6 (817M40) - 2541 - -
30CrNiMo8 1.6580 (31CrNiMo8) 30CrNiMo8 1.6580 - [823M30] 30 CND 8 - - -
36NiCrMo16 1.6773 - - - - [835M30] 35 NCD 16 - - -
51CrV4 1.8159 [51CrV4] 50CrV4 1.8159 - [735A50] (50 CV 4) - 51CrV4 F1430
1) L’indicazione di un tipo di acciaio tra parentesi tonda significa che la composizione chimica si differenzia solo lievemente dalla EN 10083-1. L’indicazione di un tipo di acciaio tra parentesi quadra
significa che sussistono differenze più consistenti rispetto alla EN 10083-1 nella composizione chimica. Se il tipo di acciaio non è indicato tra parentesi, rispetto alla EN 10083-1 non sussiste pra-
ticamente alcuna differenza nella composizione chimica.
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APPENDICE F DETERMINAZIONE DEL TENORE DI INCLUSIONI NON METALLICHE
(normativa)
F.1 Al momento della pubblicazione della presente norma europea non risulta disponibile al-
cun metodo di prova unificato a livello europeo per la determinazione al microscopio delle
inclusioni non metalliche negli acciai speciali. A livello nazionale sono già stati tuttavia uni-
ficati diversi metodi di prova.
Fino alla pubblicazione di una norma europea in materia può essere concordato all’ordine
un controllo secondo una delle norme nazionali seguenti*):
DIN 50602 Metodi di prova metallografici - Controllo microscopico delle inclu-
sioni non metalliche negli acciai speciali mediante serie di imma-
gini
NF A 04-106 Prodotti siderurgici - Metodi di determinazione del tenore di inclu-
sioni non metalliche degli acciai deformati plasticamente - Metodo
micrografico per mezzo di immagini-tipo
Nota La ISO 4967:1979 "Acciai - Determinazione del tenore di inclusioni non metalliche - Metodo micro-
grafico per mezzo di immagini-tipo" è identica alla NF A 04-106.
SS 111116 Acciaio - Metodi per la determinazione del tenore di inclusioni non
metalliche - Metodo microscopico - Tabella 2 di inclusioni Jernkon-
toret per determinare le inclusioni non metalliche
F.2.1 Qualora la verifica abbia luogo secondo DIN 50602, si applicano le prescrizioni del pro-
spetto F.1.
prospetto F.1 Prescrizioni riguardanti il grado di purezza microscopico, con prova effettuata secondo DIN 50602
(metodo K) (valide per le inclusioni di ossidi non metallici)
F.2.2 Qualora la verifica abbia luogo secondo NF A 04-106, si applicano le prescrizioni del pro-
spetto F.2.
*) Nota nazionale - In Italia è attualmente in vigore la UNI 3244 "Esame microscopico dei materiali ferrosi - Valutazione
delle inclusioni non metalliche negli acciai mediante immagini-tipo".
F.2.3 Qualora la verifica abbia luogo secondo SS 111116, si applicano le prescrizioni del pro-
spetto F.3.
prospetto F.3 Prescrizioni riguardanti il grado di purezza microscopico, con prova effettuata secondo SS 111116
Milano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Milano - Tel. (02) 70024200 - Fax (02) 70105992
Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it
Roma Via delle Colonnelle, 18 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604
Email: uni.roma@uni1.inet.it
UNI
Ente Nazionale Italiano La pubblicazione della presente norma avviene con la partecipazione volontaria dei Soci,
di Unificazione dell’Industria e dei Ministeri.
Via Battistotti Sassi, 11B Riproduzione vietata - Legge 22 aprile 1941 Nº 633 e successivi aggiornamenti.
20133 Milano, Italia