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Management dell'informazione e della comunicazione aziendale – DIRITTO

PUBBLICO -

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IL GOVERNO

M. LI VOLTI 2014
INDICE DEGLI ARGOMENTI

1) Il sistema di governo
2) Il CDM
3) Il Presidente del Consiglio dei ministri
4) I ministri c/s portafoglio, i sottosegretari, il vicepresidente
3) L’attività
6) La crisi di governo
7) Il rapporto di fiducia
8) Prerogative ed immunuità

m. li volti 2014
Il SISTEMA DI GOVERNO

Il Governo concorre con il Parlamento


all’indirizzo politico dello Stato, cioè alla
determinazione dei fini e l’individuazione
dei mezzi per raggiungerli
Il Governo è espressione della
maggioranza politica del Parlamento
Cura e realizza il conseguimento dei fini
pubblici (potere esecutivo)

M. Li Volti
2014
Il Consiglio dei ministri

Organo collegiale che determina la politica generale del Governo e, ai


fini della sua attuazione, l'indirizzo generale dell'azione
amministrativa.
Esso delibera, inoltre, su ogni altra questione relativa all'indirizzo
politico fissato dal rapporto fiduciario con le Camere e provvede a
dirimere i conflitti di attribuzione tra i Ministri.
Infine, il Consiglio dei Ministri esprime l'assenso all'iniziativa del
Presidente del Consiglio di porre la questione di fiducia dinanzi alle
Camere.
La legge 400/88, al terzo comma dell'art. 2, individua, infine,
puntualmente gli atti sottoposti alla deliberazione del Consiglio.

M. Li Volti
2014
Il Presidente del Consiglio dei ministri

• Dirige la politica generale e ne è il responsabile,


mantiene l'unità di indirizzo politico e
amministrativo, promuove e coordina l'attività dei
Ministri.
• Responabile della realizzazione del programma
esposto in Parlamento al momento del voto di
fiducia

M. Li Volti
2014
I ministri

• Sono nominati dal Presidente della Repubblica, su proposta


del Presidente del Consiglio e sono responsabili,
individualmente, degli atti adottati dai dicasteri loro affidati
e, collegialmente, delle deliberazioni del Consiglio dei
Ministri.
• Ciascun ministro può essere coadiuvato da più sottosegretari
• Spetta ai ministri la funzione di indirizzo politico, e cioè la
definizione degli obiettivi e dei programmi da attuare e una
funzione di controllo sulla rispondenza dei risultati della
gestione amministrativa alle direttive generali impartite.
• Sotto il profilo organizzativo, oltre che degli uffici del
proprio ministero, i ministri si avvalgono dell’ Ufficio di
Gabinetto, costituito da personale di staff, scelto secondo il
criterio del rapporto fiduciario.

M. Li Volti
2014
Il vicepresidente

• Compiti di supplenza .

M. Li Volti
2014
I ministri senza portafoglio

• Pur essendo membri del Governo non sono titolai di


dicasteri
• Ad essi non fa capo alcun apparato organizzativo di uffici
• Il loro numero varia da governo a governo.

M. Li Volti
2014
I sottosegretari di stato

• Funzioni di collaborazione con il ministro


• Svolgono funzioni delegate dal ministro .

M. Li Volti
2014
Attivita’
bilancio ,
Trattati
intern
Mozione
DL Funzione di di fiducia
indirizzo
politico

D.lvo Funzione Rapporto Questione


legislativa fiduciario di fiducia

Potere di
iniziativa
Il Mozione
legislativa governo di sfiducia
esercita

Potestà responsabi Civile


regolamentare
lità
Penale
attuazione ed Regolamen Regolamenti
integrare le ti indipendenti
disposizioni organizzati Amm/co
legislative vi ntab
La crisi di governo
Rottura del rapporto di fiducia tra governo e
Parlamento attraverso:
• Una mozione di sfiducia firmata da almeno 1/10
dei componenti della camera e messa in
discussione non prima di tre gg (art. 94 u.c.)
• Voto contrario del Parlamento su una questione di
fiducia posta dal Governo.
• In questi casi il Governo è giuridicamente
obbligato a dimettersi e si ha la crisi.
La crisi extraparlamentare
In assenza di un voto di mozione, ma in seguito a
una crisi all’interno della maggioranza (o dimissioni
del solo Presidente del Consiglio che travolgono
l’intero governo)
Scioglimento delle camere
In ogni caso, la crisi mette in moto le consultazioni
del PDR per formare un nuovo Governo, seguite
dalla nomina del presidente del Consiglio e dei
ministri. Se il presidente verifica che nessun
Governo ottiene la fiducia del Parlamento, scioglie le
Camere e indice nuove elezioni.
Poteri del governo dimissionario

Rimane in carica, per il disbrigo degli affari correnti


e di quelli inderogabili, sino alla nomina del nuovo
Governo
Nel caso in cui il Presidente della Repubblica
conferisce l'incarico di formare il nuovo governo ad
una personalità diversa dal presidente del consiglio
dimissionario, l'incaricato si limita a condurre le
consultazioni in vista della formazione del nuovo
governo, mentre il presidente del consiglio uscente
continua ad esercitare le sue funzioni.
IL VOTO DI FIDUCIA

IL VOTO DI FIDUCIA VIENE ESPRESSO a


scrutinio palese
Deve essere motivato
È richiesta normalmente la maggioranza dei
presenti purchè sia presente la maggioranza
dei componenti
(Art. 64 comma 3)
La questione di fiducia

Viene posta dal governo nel caso in cui


intenda verificare il consenso del Parlamento
su una proposta di legge essenziale per la
realizzazione del proprio programma.
La mozione di fiducia

Entro dieci giorni dalla sua formazione, il


Governo deve presentarsi alle Camere per il
voto di fiducia, che viene espresso tramite
mozione motivata e votata per appello
nominale.
La mozione di sfiducia

La mozione di sfiducia deve essere firmata da


almeno un decimo dei componenti della
Camera e non può essere messa in discussione
prima di tre giorni dalla sua presentazione..
La Costituzione stabilisce che la votazione
sulla sfiducia avvenga per appello nominale
(art. 94)
IMMUNITA’ (L. cost. 1/89)

Art. 96 Cost. (modificato da art. 1 L. cost. 1/89): Il Presidente del Consiglio dei
ministri e i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati
commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa
autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei Deputati, secondo
le norme stabilite con legge costituzionale.
Art. 10 L COST. 1/89 1. Nei procedimenti per i reati indicati dall‘art. 96 Cost., il
Presidente del Consiglio dei Ministri, i Ministri, nonché gli altri inquisiti che
siano membri del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati non
possono essere sottoposti a misure limitative della libertà personale, a
intercettazioni telefoniche o sequestro o violazione di corrispondenza ovvero a
perquisizioni personali o domiciliari senza l'autorizzazione della Camera
competente ai sensi dell'articolo 5, salvo che siano colti nell'atto di commettere un
delitto per il quale è obbligatorio il mandato o l'ordine di cattura (1).
2. Non si applica il secondo comma dell’art. 68 della Costituzione.
3. La Camera competente, nel caso previsto dal comma 1, è convocata di diritto e
delibera, su relazione della giunta di cui all'articolo 9, non oltre quindici giorni
dalla richiesta.
4. Nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri non può
essere disposta l'applicazione provvisoria di pene accessorie che comportino la
sospensione degli stessi dal loro ufficio.

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