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RIVELAZIONE del generale Ravnich comandante della «Garibaldi» in Jugoslavia I sovietici dissero agli italiani marciate “TRIESTE Come nel febbraio | 1945 Mosca tento il fatto compiuto | contro Tito per pregiudicargli gli ambiti obiettivi | della frontiera occidentale. | di Antonio Pitamitz 1 «Al'inizio i rapporti furono difficili a causa della lingua, I russi non sapevano tuna parola non solo di italiano, ma nem meno di serbo. I serbi, a loro volta, tran ne i quadri politici, che perd erano lonta ni, al “centro”, non conoscevano il russo. Noi italiani, tra i due rischiavamo, co munque, di rimanere tagliati fuori», dice il generale Carlo Ravnich, comandante della divisione «Garibaldi», 'unita nata in Balcania dopo I'8 settembre 1943 dalla fusione dei superstiti delle divisioni «Tau- rinense» e «Venezia», che combatté, co- me unita regolare dell’esercito italiano del Sud, con le formazioni comuniste ju- goslave contro i tedeschi dall’ottobre 1943 al marzo 1945 (di cui Storia Illustra- ta ha gia scritto nel numero 274 del set- tembre 1980), Allora, come comunicare con i compo- nenti la missione militare sovietica presso il! Secondo Korpus dell’esercito di Tito, al quale la «Garibaldi» era ageregata? | Combattente deciso, militare particolar. | | mente attento alle situazioni politiche del tormentato settore balcanico per la st sensibilita di italiano dell’ Istria, Ravnich non voleva «filtri». Egli sapeva che l'«al- Jeanza» tra italiani e comunisti di Tito era un matrimonio forzato, doppiamente

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