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CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
NONA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA N.
QUALI URGENTI MISURE INTENDE ATTIVARE LA GIUNTA REGIONALE IN
MERITO ALLA DISASTROSA ALLUVIONE CHE HA COLPITO IL VENETO TRA IL 30
OTTOBRE E L’ 1 NOVEMBRE 2010?
Presentata il 3 novembre 2010 dai consiglieri regionali Fracasso, Puppato, Berlato Sella, Bonfante,
Bortoli, Fasoli, Ruzzante, Sinigaglia.
Premesso che:
- tra domenica 30 ottobre e lunedì 1 novembre, in tutto il Nord Italia, ed in particolare nella
nostra Regione, il maltempo ha imperversato con una furia eccezionale;
- a detta degli esperti e del Sottosegretario Guido Bertolaso, la combinazione di vari fattori,
quali precipitazioni fuori da qualsiasi parametro, lo scioglimento delle nevi a causa
dell’innalzamento delle temperature, il vento di scirocco che spingeva il mare verso terra
impedendo un regolare e veloce deflusso delle acque e, non da ultimo, la tragica e cronica
mancanza di manutenzione delle golene e delle rive dei corsi d’acqua, ha fatto in modo che
si arrivasse ai drammatici esiti che sono sotto gli occhi di tutti;
- molti quotidiani, paragonano l’evento meteo alla famosa alluvione del 1966;
- il Sottosegretario Bertolaso ha affermato che “la sciagura poteva essere prevenuta se si
fossero fatte opere di massima sicurezza che noi (della Protezione Civile) chiediamo da
qualche anno”;
- tutti i media locali e nazionali hanno mostrato come la furia dell’acqua abbia spinto in primo
luogo il fiume Bacchiglione, ma anche il fiume Retrone e i torrenti Timonchio, Alpone e
Tramigna fuori dagli argini, spaccando in due la Regione;
- oltre alle province di Vicenza e di Verona, ieri sono finite sott’acqua anche quelle di Padova
e di Treviso, dove il Livenza è giunto a 6,5 metri oltre il livello di guardia;
- la quota degli sfollati in tutta la Regione è arrivata ad 8 mila e i comuni veneti colpiti dal
violento nubifragio sono stati 121, nelle province di Vicenza, Verona, Padova e Rovigo;
- l’autostrada A4 è stata chiusa tra Montebello e Soave perché sommersa da oltre 60 cm
d’acqua; purtroppo qui si è anche registrata la perdita di una vita umana;
- il 30% della città di Vicenza è finita sott’acqua; il Sindaco della città berica ha chiesto al
Sottosegretario alla Protezione Civile l’invio dell’esercito per aiutare le centinaia di famiglie
intrappolate nelle loro abitazioni, ottenendo la presenza di 300 militari;
- nel comune di Caldogno l’acqua ha raggiunto il metro e mezzo e dove proseguono anche
oggi le ricerche di un settantenne disperso: la sua casa è isolata telefonicamente e, a causa
della forza della corrente del Bacchiglione, i sommozzatori non sono riusciti a raggiungerla;
- un altro anziano scomparso si registra nel rodigino, fra Guarda Veneta e Polesella;
- nel pomeriggio del 1 novembre sono saltati i collegamenti ferroviari tra il capoluogo berico
e Schio e tra la stessa Vicenza e Treviso;
- ieri e oggi le scuole di Vicenza e di alcuni comuni del vicentino e del veronese sono rimaste
chiuse;
- a Vicenza si è addirittura temuto per le sorti del Teatro Olimpico, i cui scantinati-depositi
sono stati completamente sommersi;
- in tutti i raccordi autostradali si sono vissute e si stanno vivendo estenuanti ore di
congestione;
- anche quella dell’Alto Vicentino è stata una zona fortemente colpita dal maltempo: il
torrente Astico è tracimato in località Lugo Vicentino allagando Contrà Serra; nella stessa
Lugo un’improvvisa frana ha isolato un’altra intera contrada, contrà Graziani;
- molte frane si sono verificate lungo la Val Leogra, nei comuni di Schio, Torrebelvicino e
Valli del Pasubio, nella Valle dell’Agno (Recoaro) e del Chiampo.
Considerato che:
- vista l’eccezionale drammaticità della situazione, quali provvedimenti, oltre a quelli resi
noti, intenda attuare per aiutare le popolazioni venete duramente colpite da questa sciagura;
- con quali criteri e in che tempi intenda erogare le risorse, peraltro insufficienti, messe a
disposizione dalla Giunta regionale per il risarcimento dei danni subiti dalle migliaia di
famiglie venete rimaste coinvolte dal dramma;
- quali interventi strutturali di difesa idraulica la Regione intenda mettere in atto in
particolare nei bacini del Bacchiglione, dell’Agno-Guà, del Frassine e del Chiampo-
Alpone;
- quale sia lo stato di attuazione dei progetti di laminazione del torrente Timonchio (in
comune di Caldogno) e delle rotte del Guà (comuni di Trissino e Arzignano).