. tendere che questi uomini di cinque, di dieci, di venti, di cinquanta, df
- no, lo si potra determinare solo se si terra conto della loro stessa evo=
luzione, Nessuno potra negare questo fatto, per quento riguarda il sin=
z
~ CHE COSA FA NGELO NEL NOSTRO CORPO ASTRALE ?~
“Cenferenza tenuta a Zurigo {1 9 ottobre 1918; tratta da uno
stenogramma non riveduto dall'autore =
La concezione spirituale dell’ Antroposofia non deve essere solten=
to una visione teorica del mondo, ma deve essere pregna di vita, deve
essere anche una forza per la vita. E solo se ci metteremo in condizio
ne di rafforzare tanto in noi stessi la nostra concezione antroposofica, . -
da farla diventare effettivamente una forzs di vita, solo allora essa avra
adempiuto al suo compitc. Infatti, in questo immergerst con l'animanp
stra nella concezione spirituale dell'antroposofia, noi diventiamo per
un certo riguardo i custodi di determinati significativi processi della
evoluzione dell’umanita. Gli uomini che seguono altre concezioni, sono
convintl per Io pit che i pensieri e le rappresentazioni non sono, nel
mondo, qualcosa di diverso da quello che sono nelle anime umane. Essi
credeno che i pensferi ¢ le rappresentazioni, in quanto ideali, s{ incor=
porino nel mondo cosi come all'uomo riesce di attuarli, quando compie
soltanto azioni nella sfera del sensibile. :
{soll punto di vista dell'Antroposofia, invece, presuppone che si abbia
chiaro che i nostri pensieri e le nostre rappresentazioni, per potersi at.
tuare, devono trovare anche altre vie, che non siano quelle percorse dal.
Je nostre azioni sensibili, dalle nostre azioni nel mondo sensibile. Ml rf
conoscere una tale necessita di vita, contiene gia in sé l'esigenza, per
l'antroposofo, di vigilare in cert modo sui segni del tempo. Molte co=
se avvengono nell'evoluzione del mondo} e all'uomo, in particolare allo
uomo dell’ epoca attuale, spetta di crearsi una vera comprensione di cié
che awviene nell'evoluzione del mondo in cui egli stesso si trova inse
to. : ses .
» Per quanto concerne e il singslo uomo, vedete, tutti sanno che bisos
gna tener conto del su sviluppo, e non solo dei fatti esterni-che lo cir=
condano. Per fare un esempio un pé all'ingrosso, potresté pensere a
questo: i fatti sensibili del mondo esterno che avvengono oggi, circonda
no uomint di tutte le eta, dai cinque, ai dieci, ai venti, ai trenta, ai cin
quanta, ai settant'anni. Tuttavia nessuno che sia regionevole potra pre.
settant'anni, abbiano tutti il medesimo rapporto coi fatti che accadono “3
intorno a lor. Quale rapporto abbiano gli ucmini con l'ambiente ester= |
gole individu.
Ma come il singolo uomo é@ scggetto ad una sua ben determinata ev ~
luzione, come da bambino egli possieda in certo medo tutt' altro gen
di forze che da adulto 0 da vecchi2, csi anche l'umanita, nel_suo.c
Plesso possiede, nel corso della sua evoluzione, forze via via sempre-di
verse; cosicche si partecipa per Cosi dire addsrmentati all evoluzione
del mondo, se non si osserva anche l'umanita, nel suo complessoy édi=versa nel secolo XX* da quello che era nel secolo XV*, 0 da quello che
era al tempo del mistero del Golgota, o prima ancora. Che non si vo=
glia osservare cia che ho detto ora, é proprio una delle maggiori man=
chevolezze; uno dei massimi errori e delle massime confusion deila
“nostra epoca; & una dei masdmi errori il credere di poter parlare del=
L'yomo o dell 'umanitd in generale in modo del tutto astratto, e l'igno=
“rare che questa umenita @ soggetta ad una sua evoluzione.
Ora si potrebbe chieder
7 ome si pud giungere ad una veduta pid
conereta intorno a queste cose ?- veramente dell'essenziale intorno al=
lM evoluzione dell'umanitA abbiamo parlato gia molte volte. Abbiamo gia
detto che nel periodo greco latino, dal secolo VIII° aC. fin circa al se“
colo XV° d.C., si é Sviluppata la cosiddetta civiltd dell'anima raziona= -..: ;
Je} e, a partire dal secolo XV°, ebbiamo la civiltd dell'anima coscien=
fe+ Con cid abbiamo caratterizzeto l'essenziale dell evoluzione umana,
almeno per quanto riguarda il tempo nostro. Sappiamo dunque che 1' ani
ma cosciente é-12 forza principale di cui si deve tener conto quando ai
“Nella scfenza dello Spirito, per®, nella vera Scienza dello Spirito,
non ci si deve mai fermare alle generslita e alle astrazioni: bisogna cer
care di vedere, bisogna cercare di cogliere dappertutto i fatti concreti- >.
Le astrazioni sono estremamente utili a chi é curioso, a chi é curioso
in senso molto usuale. Se peré si vuol rendere la Scienza dello Spirito
un alcunché di vitale, se si vuol renderla una forza vitale, allora, pid
che curiosi, bisogna essere seri, e non bisogna rester fermi alle astra
zioni come appunto ho detto ora. Che oggi noi viviamo nel periodo del=
l'anima cosciente, che si debba sopratutto tener conto dello sviluppo
dell 'anima cosciente, questo é assolutamente giusto, ed & anche straor
dinariamente importante; ma non ci si deve fermare solo a questo.
Se cf si vuol fare un'idea pid esatta di queste cose, occorre innan,
zitutto guardare una volta in modo un pé pit concreto alla natura stessa
«= dell'uomo. Secondo la Scienza dello Spirito, in quento uomini noi ci ar
ticoliamo, partendo per cosi dire dall' alto e scendendo gi, nell'Io, nel
corpo astrale, nel corpo eterico (che ho anche chiamato corpo delle
forze formatrici) e nel corpo fisico. Di tutti questi elementi della natu
raumana, solo 1'Io, effettivamente, @ quello in cul dapprima not vivia=
mo éd operiamo animicamente e spiritualmente. L'Io peré ci é stato
“dato dall 'evoluzione della nostra terra e dagli spiritfdella fornia che la
dirigono. In sostanza, tutto quanto penetra nella nostra nza, vi
~ > penetra per tramite del nostro To. E quando 1"lo non si esplica in modo
da entrare in rapporto ~ sia pure per tramite degli altri elementi corpo
rei ~ col mondo esterno, allora noi abbiamo altrettanta poca coscienza
quanta ne abbiamo fra il momento del nostro addormentarci e quello del
nostro destarci._L'Io & quello che cf congiunge col nostro ambiente-:
nostro corpo astrale ci é stato conferito dall'evoluzione lunare, la qua=
Je ha preceduto la nostra evoluzione terrestres {1 nostré corpo steric!
ci & stato conferito dalla ancor precedente evoluzione solare ;* nostro
corpo fisico, nella sua prima disposizione germinale, dall'evolizione di
Saturno.Se vi immergerete nella descristone di questi tre corpi, come vi é data
nella mia’Scienza occulta, vedrete quanto complicata sia stata l'origine
di quello the jomo attuale, nella sua quadruplice costituzione. Dai
fatti che, ci sono comunicati nella Scienza occulta, non vediamo forse
i che costituiscono 1a base dell'eesere umano hanno
ai tre in involucri
Collaborate gli spiviti di tutte le gerarchie ?- Non vediamo forse che i
“nostri tre involucri corporei, il corpo fisico, il corpo eterico, il corpo
astrale, sono dl natura complicata, anzi complicetissima ?- E non solo
le gerarchic superiori hanno collaboreto alla creazione det nostri tre in
volucri, ma vi lavorano ancor oggi- Enon comprende \'uomo chi crede
che esso sia composto soltanto da un insieme di ossa, di sangue, di car
ne, ecc-, come dice normalmente la scienza, come dicono la fisiologia,
Ja biologia, L'anatomia. .
Se ci si avvicina alla realta della natura dell'involucro umeno, se
si vede questa natura nella sua realta, allora si vede anche che sono le
entita delle gerarchie superiori a collaborare, a cooperare saggiamen=
te, sapientemente, in tutto quanto avviene, senza nostra consapevolezza,
nei nostri involucri corporei. Dalle linee generali, in certo modo appe
na abbozzate, della mia Scienz2 occulta, dal disegno che ivi ho dato
dell'azfone congiunta dei singoli spiriti delle gerarchie superiori al fine
“: di creare l"uomo, potrete desumere quanto tutto cid debba apparirci com
plicato nei suoi particolari. Tuttavia, se si vuol comprendere'l'uomo,
bisogna anche sempre evvicinarsi nei particolari a queste cose, bisogna
sempre pid avvicinars: concrete.
In questo campo, perd, é enormemente difficile anche solo porre
un quesito in forma concreta; questi quesiti concreti sono enormemente
complicati. Pensate un pd che qualcuno vi chieds: nell'attuale ciclo evo
lutivo dell 'umanita, nell'anno 1918, come lavora - diciamo - nel corpo
eterico dell'uomo la gerarchia dei Serafini 0 delle Dynamis ?- Queste
domande, infatti, si possono fare altrettanto quanto si pué domandare
se, per esempio, a Lugano oggi piove o fa bel tempo. Sia all'iina che
all'altra domanda, effettivamente, non si pud rispondere solo rifletten=
doef su, 0 solo facendo delle teorie, ma si pué rispondere accostandosi
concretamente ai fatti. Come bisognerebbe informarsi, con un telegram
ma, 0 con una lettera, o in un modo simile, per sapere se oggi a Lugano”
plove oppure no, cosi pure bisogna immergersi concretamente nei fatti,
per poter sapere qual'é veramente, nell'epoca attusle dell 'umanita, il
compito degli spiriti della saqgezza, oppure dei troni, riguardo per esem
pio, al corpo eterico umano. Ma una domanda simile & veramente di una
streordinaria complicatezza; e noi possiemo sempre, per cosi dire, so
lo accostarci alle sfere a cui tali domande si riferiscono. In questo ge=
nere di cose, effettivamente, vien provveduto a che all'omo non cresca
no troppa le all e a che egli non diventi troppo ‘superbo e orgoglioso; que
do aspira ad una vera conoscenza-
In certo modo, le cose che pid direttamente ci riguardano sono quel”
Je sulle quali siemo in grado di vedere chiaramente. E intorno a queste,
Roi dobbiamo anche cercar di vedere chiaramente , Se non fogliamé're=
stare addormentati e chiudere gli occhi su quanto concerne la nostra po=
sizione nell'evoluzione dell'umanita. Cosi vi porrd oggi un quesito che
an