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Anno 5 - Dicembre 2008
D Municipio è intenzionato ad
andare fino in fondo. Ne va
della salute dei cittadini. Se qualcuno
sto di nuovi poliambulatori, andrebbe
avanzata una proposta organica di
governo clinico del territorio, che con-
modo che il traffico provenientein da Largo delle Sette Chiese defluisca verso
Via Benzoni.
Piazza Albini, sulla quale i lavori sono in via di conclusione, è il nodo cen-
ha intenzione - attraverso una serie di cretizzi in un unico paradigma organiz- trale del nuovo schema di circolazione. Il doppio senso di Via Licata e Via
passaggi ben studiati - di arrivare alla zativo la continuità assistenziale tra Pullino, ha reso indispensabile l'istituzione di una rotatoria al centro della piaz-
sua chiusura, si sbaglia. O almeno que- ospedale, Distretto e interventi a domi- za in modo da rallentare la velocità dei mezzi. Sono stati riqualificati gli spazi
sto non accadrà senza colpo ferire. A cilio in un quadro di forte integrazione residuali e la parte di fronte a Via Pullino è stata riadattata per i pedoni, infatti
più riprese, nel corso di questi ultimi socio-sanitaria. E invece, che cosa si l'ampio marciapiede lato negozi, rifatto con la pavimentazione in pietra, è stato
anni - a partire da un lavoro di ascolto verifica? Di nuovo si ipotizza la chiu- arredato con panchine, alberature, una fontana e sono state eliminate le barrie-
delle componenti professionali e sinda- sura del Pronto Soccorso e del reparto re architettoniche. Il nuovo schema di circolazione ha reso necessaria la riorga-
cali interne più avanzate e più sintoniz- di breve osservazione, e la riduzione nizzazione di Largo Ansaldo in cui è stata costruita un'isola pedonale che assol-
zate sull'interesse collettivo - siamo e/o chiusura di reparti che sarebbero ve al duplice scopo di indirizzare le manovre di approccio dei veicoli. L'isola,
intervenuti presso i vertici dell'Azienda e in Regione. indispensabili anche per affermare l'eccellenza ortopedi- si è resa necessaria, in quanto i veicoli provenienti da Via Licata nello svoltare
Prima contro il disastro finanziario e gli scandali della co-traumatologica. E' anche rispetto a questa incoerenza di a sinistra su Via Caffaro vengono riparati dallo spartitraffico centrale su cui è
Giunta Storace (con quel fenomeno incredibile che ha fondo che sorge il dubbio legittimo che si stia dipanando posizionato un attraversamento pedonale protetto.
nome Lady Asl). Poi contro la mancanza di coraggio e la una subdola politica di piccoli passi verso il baratro, ossia Chi abita alla Garbatella da qualche anno, rammenterà che una volta i sensi
discontinuità della nuova direzione aziendale, voluta da verso la fine dell'esistenza del CTO in quanto ospedale. di marcia erano proprio quelli che adesso sono stati utilizzati come panacea.
Marrazzo. E adesso in relazione alla situazione attuale in Qualcuno potrà pensare, con quel tocco proprio di melanconia che gli anni
cui il Municipio si è mobilitato contro un ulteriore giro di Quale è la vostra richiesta? inducono, che prima o poi, per risolvere radicalmente la situazione rivedremo
vite previsto dal Piano di rientro, dietro cui potrebbe celar- A questo Piano di rientro, per le implicazioni che ha sul anche le rotaie e le sagome verdi del "5" o dell'"11". Aldilà delle passate memo-
si la messa da requiem del CTO. Già, perché se si sforbi- territorio del Municipio XI e della ASL RMC, diciamo no. rie, la soluzione adottata è sicuramente la più confacente, l'unico vero proble-
ciano ulteriori 128 posti letto, si chiude il Pronto soccorso, Venga finalmente esplicitata alla cittadinanza che noi rap- ma, è che tutti questi lavori sono stati fatti contemporaneamente. Ci occupiamo
si rendono monchi o si eliminano reparti come urologia, presentiamo come governo di prossimità una proposta in un altro articolo dei lavori in corso anche sulla Circonvallazione Ostiense,
cardiologia, chirurgia, chirurgia vascolare, neurologia, organica di offerta di servizi di ricovero che contemperi i provate a chiedere cosa pensa di questa bella programmazione degli interventi
neurochirurgia, cos'altro manca a compiere il passo fatale? bisogni della popolazione residente e allo stesso tempo sia a chi sulle strade deve parcheggiare.
funzionale alla vocazione ortopedica. Si collochi questa
Spiegaci meglio il percorso. proposta nel quadro di una concreta individuazione di
Il Municipio si è sempre mostrato assai preoccupato nuovi poliambulatori sanitari in grado di rispondere ai
verso l'ipotesi di riformulazione dell'ospedale contenuta bisogni della popolazione.
nell'atto aziendale della ASL RMC. Siamo stati l'unico
soggetto istituzionale a respingere non solo l'atto azienda- Di chi sono le responsabilità?
le, ma ad evidenziare i limiti di quella gestione aziendale Ci sono scelte della Regione (in particolare della
che poi, non a caso, è stata commissariata. Quella ipotesi Agenzia di Sanità pubblica regionale) che appaiono con-
non vedeva più l'ospedale come una grande risorsa per il traddittorie e profondamente inique rispetto al bisogno di
territorio; non tematizzava finalmente (come alcuni di noi sanità pubblica di questo territorio. Tuttavia non possiamo
speravano) una politica di rafforzamento complessivo dell' non constatare che sulla sanità, sulla scuola, sui servizi
ospedale dentro cui ricostruire e lanciare la sua vocazione sociali, sulla condizione di chi lavora, sul precariato, sui
ortopedico-traumatologica. Dirò così: quella ipotesi era giovani, sulle donne, sui pensionati, su ciò che resta del
già mera razionalizzazione senza visione strategica. Essa patrimonio di welfare di questo Paese, il governo stia ten-
già riduceva completamente il carattere di ospedale gene- tando di realizzare una imponente operazione di macelle-
rale del CTO a colpi di tagli di posti letto e attraverso l'e- ria sociale. Il ricatto economico che quotidianamente eser-
scamotage della valorizzazione della ortopedico-traumato- cita sulla nostra sanità regionale è dentro questa operazio-
logia. A quella ipotesi ci siamo opposti. E la nostra oppo- ne. La razionalizzazione della rete ospedaliera è un dictat
sizione, e soprattutto la resistenza di tanti operatori e delle del governo, pena il blocco dei fondi. Se è questo il gioco
forze sindacali più dinamiche, ha fatto sì che venisse al massacro a cui il governo intende sottoporre i cittadini Che disastro i lavori sulla Circonvallazione
messa da parte la proposta di chiusura del Pronto Soccorso del Lazio, Marrazzo è meglio che smetta di fare il commis-
e che anche la valorizzazione della vocazione ortopedico- sario impegnato a salvare il salvabile: è meglio che si ultima volta che il tracciato della Circonvallazione Ostiense era stato
traumatologica fosse pensata in un contesto di manteni-
mento di altri reparti di degenza (importanti per la popola-
zione locale, ad esempio quella anziana) e in un contesto
dimetta da commissario governativo e apra, insieme ai ter-
ritori, un contenzioso a difesa del diritto alla salute dei cit-
tadini. E soprattutto di quei cittadini che più di tutti pati-
L' così sconvolto come negli ultimi mesi è stato dopo il bombardamen-
to alleato del 7 marzo del '44. I lavori in corso non finiscono più. Il
vero problema, mi spiega chi di queste cose conosce l'arcano, è consistito nel
di simultanea controproposta di istituzione di nuovi ranno gli effetti della crisi finanziaria internazionale e con fatto che durante la fase di scavo per i lavori di manutenzione è stata notata l'im-
poliambulatori (ma mettendo in conto che le prestazioni i quali noi - Istituzione Municipale - abbiamo già parec- barazzante situazione nella quale versava la rete fognaria, il disastro più com-
ambulatoriali non possono sostituire alcuni reparti di chia confidenza. Infatti ai problemi enormi che questi cit- pleto.
degenza). Così credevamo. Già, perché ora che cosa sta tadini pongono e sempre più porranno non si risponde con Ogniqualvolta Giove Pluvio decideva di scatenarsi, l'area davanti alla Chiesa
accadendo? E' paradossale. L'ospedale Sant'Eugenio non qualche inutile, risibile provvedimento una tantum, con di Santa Galla diventava un laghetto e nel resto della strada c'era necessità di
ha nessuna garanzia di essere rafforzato al punto tale da qualche elemosina (la "social card"), e certo non con i tic- girare con gli stivali. Una volta sventrata l'arteria stradale, ci si è resi conto del
assorbire la domanda di sanità pubblica di tutto il territo- ket, bensì con una vera rete di servizi pubblici (sanità, fatto che il collettore fognario non veniva agganciato in modo corretto al siste-
rio (si veda la vicenda della mancata classificazione a istruzione, assistenza), con una seria politica dei redditi, ma di deflusso. Per cui si è dovuto provvedere ad una nuova progettazione del-
DEA di II livello). Nessuna proposta di percorso chiaro, con una vera politica abitativa. I cittadini cominciano ad l'intervento, con conseguente dilatazione dei tempi di realizzazione. Se a que-
tangibile ci è pervenuta circa il rilancio dei servizi sanita- esser stanchi degli spot. sto si aggiunge che nel frattempo la nuova Giunta comunale ha provveduto a
bloccare i pagamenti, in attesa di capire quale fosse la situazione economica
lasciata dalla precedente amministrazione, ci si rende immediatamente conto
della situazione nella quale si è trovata la prosecuzione dei lavori. I quali, una
Contro il taglio di 128 posti letto al CTO volta ripartiti, sono stati nuovamente interrotti dal maltempo che ha imperver-
sato durante lo scorso mese di novembre. Adesso, la situazione sembrerebbe
essere tornata sotto controllo ed a breve, terminato il rifacimento dell'interse-
n una situazione già di grave carenza di servizi ambu- di rientro della spesa non potrebbe non avere gravi riflessi zione dell'incrocio con Piazza Biffi, lavoro da effettuarsi per rendere sicuro il
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Uccidere i ricordi
di Maria Jatosti capo chino, sospirava tirandosi il e un topino coi denti digrignati pron-
grembiule sulla pancia. Arrivò il to a morderla... La casa dei nonni era
Ad Alice nonno e portò la luce. Lei lasciò cade- piena di paure e segreti. C'erano
re la cartella e gli saltò in braccio. stanze in cui la bambina non entrava
i chiedeva come fosse spuntato Nonno, nonno! Le guance accese sol- mai che la sua immaginazione popo-
S all'improvviso quell'enorme
albero a punta in mezzo all'in-
gresso. Una grande ombra che invade-
leticate dalla barbetta morbida, la
bambina annusava ad occhi chiusi l'o-
dore forte di legno tagliato di fresco,
lava di presenze misteriose. Tieni,
portalo nella stanza del nonno, metti-
lo sulla scrivania. Lei prendeva il
va la stanza rendendo il buio più buio. qualche truciolo era ancora impigliato vaso dalle mani della nonna. Il vetro lo zio...
La bambina incerta sulla soglia provò nello spolverino grigio incipriato di era bagnato. Le foglie le solleticava- Il posto di zio Giovannino era
un piccolo brivido. Alle spalle c'era il segatura. A bottega le lasciava sce- no le narici, le mani scivolavano, il vuoto e al brindisi gli occhi della
sole pulito e freddo dell'inverno. La gliere i trucioli più belli, lunghi e vaso cadde e andò in frantumi spar- nonna si riempirono di lacrime. Il
mano intirizzita reggeva la cartella, il attorcigliati come i boccoli della gendo acqua e fiori sul tappeto. pensiero della bambina andò all'eroe
cappottino risicato tirava sul petto, il sorella pettinata alla Shirley Temple La sera del ventiquattro la casa era che combatteva in Africa, un posto
fiocco azzurro pendeva floscio sui riccioli d'oro. Lei invece i capelli li tutta illuminata. Arrivavano gli zii, i lontanissimo, difficile da immagina-
baveri. Sciarpetta e guantini di lana aveva lisci e sottili: ha ripreso da suo cugini. Il padre accendeva le cande- re. Ci sono i negri cattivi e la guerra,
sferruzzati dalla nonna dimenticati padre diceva la madre delusa. line e disponeva sotto l'albero i pac- spiegava la nonna. Quando finirà
sotto il banco. Dove avrai la testa? Vieni vieni facciamo l'albero. A chi col cartellino: ogni pacco un questa guerra, nonna?
"Ritratto di Maria", Virgilio 1977
Hai perduto di nuovo il nastro dei cavalcioni sulle sue spalle rotonde, la nome. Fermi fermi bambini. A mez-
capelli! È il terzo che ti cambio. bambina seguiva rapita il movimento Gesù? chiedeva la nonna posando la zanotte si aprono. Loro cercavano di uella guerra finì, ne venne
Guardati come sei sciatta. Distoglieva
gli occhi dal lavoro la madre seduta
davanti alla finestra sulla seggiola
delle mani tra i rami. Il nonno tirava
fuori da una saccoccia di tela cara-
melle, torroncini, mandarini odorosi,
sporta. Una piccola mela rossa roto-
lava ai suoi piedi, finiva nel buco
nero tra le zampe della credenza.
indovinare il contenuto dalle sago-
me. Eccitati facevano previsioni e
scommesse... Nella tavola già appa-
Q un'altra e zio Giovannino
rimise i panni grigioverdi e
partì per la terra dove volano le aqui-
sempre più stretta. La bambina si ghirlande di carta stagnola e a poco a Raccoglila. Lei infilava la mano recchiata nel salone, le letterine le. Ci sono le montagne, le pecore e
chiedeva con stupore come mai la poco l'ombra nera si accendeva di nella feritoia giù giù fino al braccio aspettavano nascoste sotto i tova- gli uomini cattivi con dei grandi
paglia non si sfondasse sotto il peso colori. rabbrividendo ai furtivi contatti sulla glioli. Attenti a non sbagliare di baffi, disse la nonna. L'Albania lei
che cresceva ogni giorno. La mamma, Hai scritto la letterina a Bambino pelle. Immaginava enormi ragnatele posto: qui c'è il nonno, qui papà, qui non se la figurava, ma aspettava con
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città e montagne e campi gialli, dell'infanzia, l'ingresso nella casa fronte, Marcella Griffo Gallo, tutti gli
costeggiarono lunghe spiagge e final- vuota nella terza delle sei palazzine, amici dei fratelli... Lilli e Enzo condi-
mente apparve il mare. A undici anni, in fondo, sulla destra, primo piano, videvano il talento e il fuoco dell'ar-
lei il mare non lo aveva mai visto, finestre sul cortile da una parte e dal- te, Stellina sognava il teatro,
tranne da piccola su qualche cartolina l'altra sulla strada la sgomentarono. Massimo suonava la berceuse di
di suo padre emigrato per lavoro a Una cintura di palazzi moderni di Godard o il minuetto di Mozart, Luca
Genova. Non si staccò incantata dal cinque sei piani protesi verso est già guardava al cinema, Marcella stu-
finestrino fino a quando non dovette- separava nettamente il compatto diava l'inglese per sposare un baro-
ro scendere, cambiare, prendere la nucleo centrale di villini fioriti, dove netto, Aurora fabbricava bamboline e
Littorina. batteva il cuore operaio e "rosso" del lei sognava: la poesia, l'amore e la
Al primo Natale di confino non ci quartiere, dall'agglomerato architet- vittoria politica: la nascita a primave-
furono regali, alberi, festeggiamenti. tonico piccolo borghese impiegatizio ra di una repubblica democratica.
La casa era silenziosa. La bambina dei nuovi lotti statali insediati dal Alla foto davanti all'albero si unì
cresceva e immalinconiva. Tutto il regime. Lei lo avrebbe scoperto più anche la madre. Enzo allarga le lun-
paese era triste, avvilito dalla fame e tardi. Quando la pace spinse tutti per ghe braccia, lei sorride dimenticando
dalla paura dei bombardamenti ame- le strade verso il sogno di un mondo per un momento una pena segreta,
ricani. Sorvegliato, lontano dalla sua migliore. Massimo sporge la sua bella testa,
città, sospeso dal lavoro, suo padre Primo Natale del dopoguerra: il Lilli accovacciato sfodera una smor-
era incupito, ammalato. Due anni capitone nella vasca in attesa dispera- fia istrionica, Luca il futuro cineasta
duri da passare segnando i giorni sul ta dell'esecuzione, i fritti dorati della scatta per i posteri.
calendario e il viaggio che li riporta- madre, il panettone e il liquorino
va a Roma fu più penoso. Il treno finale. E l'albero. Nella sala più gran- e l'ha ancora quella fotogra-
procedeva lento col suo carico di
militari sbandati. I bombardieri della
Luftwaffe sorvolavano il convoglio
de della casa, ancora disadorna. Nel
pomeriggio lo scambio degli auguri.
C'erano tutti, compresa la signora
C fia, lei. Natale 1945. Casa.
Piazza Oderico da Pordeno-
ne 1. Giorni fa mettendo ordine, le è
come falchi in ronda. Petrillo col suo levriero azzurro, la capitata fra le mani e, sopraffatta dal-
scrittrice dell'ultimo piano col fratel- l'emozione non ha trattenuto le lacri-
ansia il ritorno dello zio vittorioso. ma non per la villeggiatura o la colo- n tempo e uno spazio incol- lo partigiano di Giustizia e Libertà, i me. Fragilità senile. Si è affrettata a
Zio Giovannino tornò con una
moglie straniera e la nonna pianse.
La divisa piegata nel cassettone,
nia. Il padre li aspettava in un posto
sperduto nel Sud. Dalla prigione lo
avevano portato laggiù. Il treno non
U mabili separavano la bambi-
na ormai tredicenne dal
prima. Prima che morisse il nonno,
coniugi Patanè, i marocchini abusivi,
in realtà siciliani, tutti rigorosamente
vestiti di nero... Quando i "vecchi"
rimetterla nel mucchio con le altre di
quegli anni e dopo. Ma la malinconia
è rimasta. Non bisognerebbe fare
pronta per la prossima partenza, arrivava mai. I sedili di legno non prima che arrestassero suo padre, lasciarono il campo arrivarono i queste cose. Bisognerebbe assassina-
poco più di un anno dopo. Ma questa toglievano la stanchezza. Il fratellino prima della scoperta del male, prima ragazzi: Enzo Petrillo, Stellina re i ricordi, uccidere la nostalgia.
volta la bambina non lo vide. Anche piangeva, faceva cacca e pipì. La della perdita dell'innocenza... La sco- Aliquò, Massimo Pradella col violi-
lei era partita per il primo viaggio, madre era nervosa. Attraversarono perta del quartiere diverso da quello no, Luca Lucchetti dalla palazzina di Dicembre 2008
di Claudio D'Aquanno
U
n ottimo articolo di Cosmo
Barbato, sull'ultimo numero
di Cara Garbatella, ha acceso
Totò nella Scuola dei Bimbi
i riflettori sulla storia di Villa
Sergardi e sull'invenzione della Nella "Scoletta" nel 1958 furono girate alcune scene del film di Antonio Musu "Totò e Marcellino", protagonisti
Scuola dei Bimbi di Piazza Nicola
Longobardi. Il luogo, in pieno Totò e Pablito Calvo, l'attore-bambino già famoso interprete del film di Vaida "Marcellino pane e vino" del 1955
medioevo, dominava la valle della
Travicella ed era ben attrezzato a la sua dimora di campagna di gran stra giardiniera, il primo incarico da La Casa dei Bimbi appare inqua- come Memmo Carotenuto nei i
vigne e campi coltivati. Agli inizi del gusto rinascimentale. La villa, passa- insegnante in una specie di Montes- drata anche in "Caro diario" di Nanni panni della guardia Zeffirino, ebbe
'500 la proprietà, forse dei monaci di ta di mano in mano, si ritrovò poi nel sori, ai ragazzini riccetti di Moretti ma nel '58 era toccato a Totò, però accoglienze tiepide e più d'un
Sant'Alessio, fu acquistata dal nobi- 1927 ad essere risistemata a Scuola Tormarancio e della Garbatella". con largo anticipo su tutta una sfilza critico, compresa la cattolicissima
le senese Filippo Sergardi che costruì materna dall'estro dell'architetto Scrive così Luciano Bianciardi in di serial tivvù, farsi vedere nel giar- "Rivista del Cinematografo", scrisse
Innocenzo Sabbatini. In ottant'anni "Aprire il Fuoco", uno dei suoi dino della scuola. I diversi fotogram- stroncature feroci, prive di cristiana
di vita ha visto crescere generazioni romanzi di ambientazione risorgi- mi che lo ritraggono - anche a collo- comprensione e senza possibile
di bambini portati per mano da geni- mentale, dove le giornate insurrezio- quio con la maestra Wandisa Guida - appello: "Il canovaccio a cui hanno
tori o nonni. La scuola, sempre molto nali antiaustriache si intrecciano con appartengono al film di Antonio posto mano gli immancabili
presente nella vita del quartiere, la contestazione del 68. Il personag- Musu titolato "Totò e Marcellino". Il Franciosa e Festa Campanile - scrive
vanta anche una citazione d'autore. gio femminile si chiama Giuditta, nostro principe De Curtis vi recita la "Cinema Nuovo" del 15 maggio
"Parlammo di tante cose: lei mi rac- romana salita su a Milano nei giorni parte d'un ladruncolo sorpreso a 1958 - rimescola motivi dickensiani
contò tutta o quasi la vita sua, l'infan- della rivolta, ed è facile riconoscervi rubare che, per sfuggire la cattura e e chapliniani con un trito sentimenta-
zia con i numerosi fratelli nella casa la figura di Maria Jatosti, sua compa- svoltare la propria vita precaria, lismo ricattatorio a base di orfanismo
di Testaccio a Roma, l'adolescenza gna d'un lungo pezzo di vita. Altri accetta di buon grado d'essere scam- e mammismo, di inferno e paradiso,
nel collegio delle monache, dove cenni al quartiere appaiono in altri biato per lo zio "adottivo" di nell'evidente mira di assicurarsi in
aveva imparato diverse cose non pro- suoi scritti anche se a zonzo per lotti Marcellino Pablito Calvo. Il film, partenza un posto nei circuiti parroc-
priamente belle, il diploma da mae- e stradine non l'ha mai visto nessuno. dove recitano anche apprezzati attori chiali".
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di Francesca Vitalini tempo una volta arrivato in Italia e mi incentrato su mia madre - La casa di
è rimasto dentro il suo ricordo anche acqua - ha vinto un premio al concor-
" […] Garbatella…il mio primo vero quando, mesi dopo, sono andato ad so sulla letteratura migrante EKS &
amore! Per anni, per me, parlare di abitare in provincia di Roma. TRA. Mi piace parlare della realtà
Garbatella era parlare di Roma…E' il Posso dire che nei miei ricordi di femminile, quindi, perché sono vis-
primo quartiere che ho scoperto bambino la Garbatella e Roma sono suto in questa realtà. Inoltre, nel rac-
quando, un quarto di secolo fa, sono un tutt'uno. Crescendo ho avuto conto parlo di Beatrice Cenci, un per-
arrivato nella Capitale…Venticinque modo di rivivere il rione, ma mai in sonaggio che in varie forme mi ha
anni e ancora per molti sono uno stra- profondità finché mi sono fidanzato accompagnato finora, affascinando-
niero…Per questo quartiere no!". con una ragazza del quartiere che mi mi.
Sono alcuni passaggi di "Itinerari", ha aiutato a scoprirne le bellezze Un tema trattato è il rapporto
un racconto del libro "Lo sguardo architettoniche e la ricchezza e la tra Garbatella e Capo Verde. Da
dell'altro", Antologia di scritture magia delle sue storie, un bagaglio cosa nasce questo parallelismo?
migranti, edito recentemente da formidabile - talvolta tramandato Ho voluto contrapporre la frenesia
Mangrovie. solo oralmente purtroppo - per chi, alla coltivazione dei rapporti umani.
L'autore è Jorge Canifa Alves, come me, lavora con la fantasia. E Penso che a Garbatella, differente-
scrittore nato nelle isole di Capo nel racconto mi è piaciuto parlare di mente da quanto capita negli altri
Verde nel 1972 ed arrivato a Roma alcuni personaggi che qui hanno vis- quartieri di Roma, il tessuto sociale è
piccolissimo, al seguito della suto o ci sono passati, proprio come molto vivo e non si ha difficoltà a fer-
mamma, alla fine degli anni '70. Nel ho fatto io. marsi per strada per scambiarsi un
corso del tempo ha arricchito la sua Tra questi personaggi ci sono "Buongiorno" o un "Come stai?" o a
passione letteraria con quella teatrale anche dei migranti conoscere chi vive nel proprio palaz-
e politica, portando sulle scene rap- Trovo straordinario il parallelismo zo.
presentazioni a carattere intercultura- tra i vecchi abitanti del quartiere e i Questo rapporto tra le persone lo
le e divenendo vice presidente della "nuovi" migranti, ossia quelli che ho vissuto tanto tempo fa a Capo
Consulta per l'immigrazione nel giornalmente arrivano in Italia. Verde, dove è importante scambiare
quinto Municipio. Attualmente, è Condividono le stesse esperienze: due chiacchiere con le persone.
presidente di Tabanka onlus, un'asso- sono persone che hanno abbandonato Il racconto tratta anche altri
ciazione che si occupa di instaurare qualcosa di caro o il paese di origine temi che non vogliamo svelare, ma
un dialogo culturale tra Italia e Capo per andare a vivere in zone che non dove è possibile trovare l'antolo-
Verde. conoscono, spesso periferiche, prive gia?
Il giornale lo ha intervistato, di servizi e dove più facilmente Jorge Canifa Alves mostra con orgoglio il suo ultimo libro. In alcune librerie e per una lista è
curioso di conoscerlo. esplodono problematiche sociali, con possibile consultare il sito della casa
Perché la Garbatella è la prota- un unico obiettivo, migliorare la con- ti sappiamo far crescere la Roma di Sì, i personaggi femminili fanno editrice che è www.mangrovie.net;
gonista di un tuo racconto? dizione di se stessi e degli altri. La oggi. parte della mio interesse letterario. nel quartiere, invece, si può trovarlo
Ho voluto renderle omaggio! E 'il popolazione di Garbatella è riuscita a Nel tuo racconto c'è anche un Quando ho iniziato a scrivere ho tro- da Enzo, l'edicolante della Regione
primo quartiere di Roma che ho costruire la Roma dei primi del '900, forte interesse per i personaggi fem- vato come modelli privilegiati mia Lazio. Si può anche consultare il mio
conosciuto, qui ho abitato per diverso mi auguro che anche i nuovi migran- minili madre e le mie sorelle ed un racconto sito che è www.canifa.blogspot.com
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di Guido Barbato
ui il tortello è proprio gioio- Buon appetito tanto forno; pensiamo alla salute dei
clienti oltre che al loro palato, ed è
anche per questo che ci apprezzano
on è usuale che, nell'attesa solennemente inaugurato l'attiguo tedesca. A un certo punto la bottega anziano cliente,
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LETTERE BREVI
Posti auto perduti
La scomparsa di Neva Cerrina
davanti ai Lotti 28 e 29
E' morta il 20 novembre a Caraglio (Cuneo), dove era nata nel 1924, Neva
A proposito di eliminazione di posti Cerrina, già funzionaria della Lega Nazionale delle Cooperative. Neva era stata
auto a Garbatella vorremmo segnala- staffetta partigiana della formazione operante nel Cuneese di cui fu comandan-
re come alle volte si prendano inizia- te il fratello Spartaco, scomparso qualche anno fa. Trasferitisi a Roma nel 1952,
tive senza considerare le conseguen- avevano abitato alla Garbatella, in Via Guglielmotti. Neva aveva contribuito
ze. Ma veniamo al fatto. Siamo gli alla formazione dell'archivio dell'Istituto storico della Resistenza di Cuneo. Alla
abitanti dei Lotti 28 e 29 che hanno famiglia le nostre condoglianze.
le entrate su via Giovanni De'
Marignolli (una traversa di via
Massaia). In considerazione del fatto Solidarietà al consigliere Peciola
che le auto venivano parcheggiate
davanti agli ingressi dei lotti abbia- Il presidente del Municipio Catarci ha espresso solidarietà al consigliere pro-
mo chiesto al Municipio di mettere vinciale Gianluca Peciola, già assessore municipale a Roma XI, sul quale è stata
dei paletti in modo da lasciarli liberi. aperta un'indagine insieme a 15 studenti, colpevoli di essersi difesi a Piazza
Fin qui tutto bene, solo che quando Navona da un'aggressione neofascista di tipo squadristico. "E' incredibile - ha
hanno messo i suddetti paletti invece dichiarato Catarci - che siano state messe sullo stesso piano persone che erano
di metterli perpendicolari alla strada lì per manifestare pacificamente contro la controriforma scolastica Germini con
li hanno posizionati orizzontalmente altre che erano in piazza solo per provocare e aggredire, come si è potuto vede-
per cui, essendo lunghi un metro re da filmati e foto".
circa, hanno eliminato in un sol
colpo parecchi posti auto, aggravan-
do una situazione già critica per via Roma XI risponde per Via Filippo Tolli
dei posti eliminati un po' dappertut-
to.Abbiamo fatto una raccolta di In risposta alle numerose segnalazioni da noi pubblicate sulla pericolosità del-
firme degli abitanti dei lotti e l'abbia- l'incrocio tra Via Filippo Tolli con Via Macinghi Strozzi, il presidente del
mo consegnata al Municipio. Fino ad Municipio Catarci ci informa in una lettera che è stato dato incarico a una ditta
oggi nessuna risposta. Che cosa dob- di provvedere a modificare l'intersezione di quell'incrocio, in modo da render-
biamo fare? lo sicuro. I lavori, ordinati nella prima metà di ottobre, sono già stati eseguiti.
Un gruppo di abitanti
dei Lotti 28 e 29
Coordinamento dei comitati scuola genitori-insegnanti
Nonna Marisa la persona Giovedì 4 dicembre, nell'aula magna della Scuola Media Moscati in Via Padre
Semeria, si è tenuta un'assemblea pubblica delle scuole dell'XI Municipio per
che amavo di più costruire il Coordinamento dei comitati genitori-insegnanti. Ribaditi il No al
decreto Germini, No al maestro unico, No ai tagli di spesa per istruzione e ricer-
Sono la nipote di Marisa Sardella ca, Sì ad una scuola di qualità solidale e democratica perché i bambini hanno
sulla cui scomparsa avete pubblicato tutti gli stessi diritti.
un articolo su Cara Garbatella di
novembre. Io purtroppo non abito a Contro i tagli al CTO mobilitazione dei cittadini
Roma ma tramite i miei parenti ho
saputo dell'articolo. Vorrei chiedervi Una partecipatissima assemblea si è svolta all'Urban Center organizzata dal
se per favore me lo potevate manda- Municipio con la presenza di tutte le Organizzazioni sindacali dell'ASL RMC,
re via mail. Vi sarei molto grata e di associazioni di cittadini, di medici e paramedici e la partecipazione del pre-
ringrazio chi di voi ha scritto su mia sidente del Municipio Catarci e del consigliere delegato alla Sanità Bertolini. I
nonna, la persona che amavo di più rappresentanti del Municipio hanno levato vivo dissenso per i tagli in program-
al mondo. ma al CTO, per la chiusura del pronto soccorso, di reparti e di posti letto. Un
Valentina Tavernese piano esasperato - ha dichiarato Bertolini - non può non arrecare danni a per-
corsi efficaci di tutela della salute per la popolazione locale. "La sospensione
di un presidio di Pronto Soccorso e di un reparto di breve osservazione, dopo i
Un ufficio di consulenza tagli di 20 posti letto alla Clinica Annunziatella e in assenza di reparti di medi-
cina generale, renderebbe oltremodo precaria l'efficacia delle prestazioni neces-
per i problemi Ater sarie a una così vasta popolazione con alte percentuali di anziani". Si è deciso
di allargare la rete della protesta e di riconoscere nel Municipio un interlocuto-
E' in via di costituzione alla re valido contro scelte sanitarie negative per la popolazione.
Villetta, presso la sezione di
Sinistra Democratica, in Via
Francesco Passino 26, un ufficio
di assistenza e consulenza gratuita