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CREATIVITÀ/2. I sette principi del genio secondo Michael J. Gelb

Cosa imparare da Leonardo


Più l’ambiente è complesso, più è importante avere un modello di riferimento che ci
possa ispirare e indicare la strada per sprigionare quell’energia creativa necessaria
per rinnovarsi di continuo

L
o si sente ripetere ovunque, dotto in 25 paesi, Michael J. Gelb scinato. Sin da allora Leonardo è
sino allo sfinimento: per diventa famoso. La sua società di diventato il mio modello d’ingegno
sopravvivere e prosperare consulenza e formazione, The High umano. Così, quando all’università
durante le crisi, bisogna in- Performance Learning Center, ac- ho cominciato a studiare creatività,
novarsi, prima che siano gli quisisce clienti del livello Ibm, Pfizer, leadership, sviluppo personale, per
altri a farlo. Per riuscirci ci vogliono Mattel, Microsoft. Grazie alla sua me è stato naturale ispirarmi a lui.
talento e creatività. E, talvolta, oc- oratoria brillante è ospite in pro- Visitai i musei dove erano esposte le
corre quella scintilla in più che solo grammi televisivi di richiamo. Tiene sue opere. Lessi e rilessi tutti i suoi
le persone di genio sanno accendere. conferenze in giro per il mondo e libri. Da questo studio appassionato
Dopotutto, genialità è talento spinto continua a sformare libri a un ritmo sono venuti fuori i 7 principi che
all’ennesima potenza. Scoprire come vorticoso (tredici in quindici anni), ho esposto nel mio libro (v. box).
funziona la mente dei geni e riuscire ultimo della serie, Creativity on de- La gente guarda a Leonardo come
a emularla è un sogno che ossessio- mand, appena uscito in America. La- a un mito, non come a un possibile
na da sempre gli esseri umani. C’è vorando per le aziende si appassiona modello. Io, invece, mi sono chiesto:
persino chi, lavorando su questo allo studio di Thomas Edison e lo che cosa mi insegna Leonardo con
tema, ha scoperto la sua vocazione prende a modello per la leadership la sua opera? Qual è la sua lezione
e ne ha fatto la propria fortuna. È aziendale. «Leonardo è stata una per me? Se vi accostate al genio con
il caso di Michael J. Gelb. Ameri- delle persone più creative al mon- queste domande, prima o poi, le
cano, 62 anni, laureato in Psicologia do, ma Edison è stato il primo ad risposte arrivano. Io le ho raccolte
e Filosofia, cintura nera di Aikido, aver creato un approccio sistematico e le ho tradotte in un linguaggio
studioso appassionato di Leonardo al processo d’innovazione» sostiene. contemporaneo.
da Vinci. Ha cominciato trent’anni Scoperti i segreti di questi due geni, Cosa è realistico poter apprendere
fa studiando la sua opera, leggendo Gelb continua a preparare le im- dai geni, senza illudersi di diventa-
tutti i suoi scritti, interrogandosi sul prese a pensare in modo innovativo, re come loro?
quid del genio leonardesco. Quando sviluppa training, lavora a fianco di In qualunque campo, per raggiungere
gli è sembrato di sa- importanti amministratori delegati. risultati apprezzabili occorre avere
perne abbastanza, Oggi in Turchia, domani in India, un modello cui ispirarsi e da cui ap-
ha scritto Pensa- dopodomani in Svizzera. Il prossimo prendere. È ingenuo credere di poter
re come Leonardo appuntamento è a Milano, 29-30 diventare come Leonardo solo per
(edito in Italia novembre, dove interverrà nell’am- aver studiato a fondo il suo pensiero.
da Il Saggiato- bito del Forum delle Eccellenze, or- Bisogna usare semmai il genio leo-
re). Era il 1998. ganizzato da Performance strategies. nardesco come stimolo per riflettere
Un successo “L’Impresa” l’ha incontrato, prima, su se stessi e sulle proprie potenziali-
inaspetta- di passaggio a Roma in occasione tà. Potremmo scoprire un lato geniale
to. Con di un incontro con Ceo di diverse di noi che ignoravamo.
q u e l multinazionali. La curiosità è uno dei 7 principi
best Come è nata la sua passione per del genio leonardesco. In una so-
seller Leonardo da Vinci e qual è l’inse- cietà come l’attuale, che ci inonda
inter- gnamento più importante che ne di informazioni, le persone sono
n a - ha tratto per sé e per gli altri? facilitate o inibite a porsi domande?
zio- Mia nonna era italiana, una pittrice. Oggi le persone sono più passive e
nale, Da piccolo mi raccontava storie su meno curiose. Si accontentano di
Michael J. Gelb tra- Leonardo da Vinci e ne ero affa- interpellare Google, senza doman-

90 L’impresa n°11/2014
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darsi se le informazioni in rete siano nostre caratteristiche. È allora che si I 7 principi per pensare
attendibili, senza verificare la fonte. riescono a sprigionare quelle risorse come Leonardo
Questa superficialità va a scapito del- di flessibilità e immaginazione che ci
la curiosità, della serietà e dell’intelli- rendono creativi, capaci di tollerare Curiosità, un atteggiamento d’in­
saziabile interesse verso la vita;
genza. Per Leonardo, la conoscenza l’incertezza e innovare mantenendo
un inestinguibile sete di sapere.
spalancava le porte della libertà. Per il proprio equilibrio.
le nuove generazioni, quella porta Non ho trovato nei suoi libri una Dimostrazione, l’impegno a veri­
rischia di rimanere chiusa spegnendo riflessione sul tema della resilien- ficare le conoscenze attraverso
così anche il senso critico. za, nelle persone e nelle organiz- l’esperienza e la continuità; la volontà
Se il ministro della Pubblica istru- zazioni. Quanto incide questa ‘imparare dagli errori.
zione le chiedesse di riformare la capacità nel riuscire a rinnovarsi Sensazione, il continuo affina­
scuola, improntandola alla filosofia facendo fronte alle difficoltà e agli mento dei sensi e, in particolare,
del “pensare come i geni”, quali in- insuccessi? della vista, come mezzo per rafforzare
novazioni apporterebbe nel siste- Nel mio ultimo libro, Creativity on l’esperienza.
ma scolastico e nella didattica? demand, ho affrontato questo pro-
Siamo venuti al mondo dotati di blema. Per attivare le nostre risorse Sfumato, la disponibilità ad ab­
bracciare il dubbio, il paradosso
una curiosità insaziabile, ma a scuola e far fronte agli scossoni della vita
e l’incertezza.
la maggior parte di noi ha appreso in modo creativo, senza esserne tra-
che le risposte sono più importanti volto, ciò che ci occorre è l’energia. Arte/Scienza, lo sviluppo dell’e­
delle domande. La scuola, in gene- Per molti era proprio questo l’anello quilibrio fra scienza e arte, logi­
re, non stimola una sana curiosi- mancante nei miei studi sul genio: ca e immaginazione; l’uso dell’emisfero
tà, l’apprezzamento del dubbio e la sapere come trovare in sé l’energia destro e sinistro.
capacità di sollevare interrogativi. per sprigionare la creatività necessa- Corporalità, coltivare l’eleganza,
L’allievo è premiato se dà la risposta ria per innovare e per innovarsi. Nel l’ambidestrismo, la forma fisica,
“esatta”, ovvero quella in possesso mio libro spiego come mantenere il il portamento.
della persona che detiene l’autorità, fuoco del genio anche quando si è in
l’insegnante. L’approccio educati- crisi, stressati, esausti. Connessione, riconoscere e ap­
vo che mira a gratificare l’autorità, L’innovazione non ha a che fare prezzare l’interconnessione di
tutte le cose e dei fenomeni, il pensiero
abolire le domande e far rispettare solo con le persone, ma anche con
sistemico.
le regole potrà forse sfornare bravi le organizzazioni. Di quali com-
burocrati, ma non prepara al nuovo petenze hard dovrebbe dotarsi Fonte: Michael J. Gelb, Pensare come
Rinascimento. Bisogna spostare l’ac- un’azienda per favorire una cultura Leonardo, Il Saggiatore

cento dal fornire “la risposta esatta” dell’innovazione?


al chiedersi “questa è la domanda Per riuscire a costruire culture azien-
giusta”? Invece, oggi chi fa domande dali innovative, il mio modello vie- tra le quali scegliere. Terzo, Equi-
assiduamente è considerato affetto ne da Thomas Edison. Illuminò librare la propria energia. Quando
da disturbi di iperattività. La scuola il mondo, inventò il fonografo e lavoriamo ad alto livello, la maggior
de-genizza gli allievi, mentre do- la telecamera, non ultimo elaborò parte di noi dimentica di bilanciare
vrebbe ri-genizzarli. Se Leonardo – e non tutti lo sanno – un bu- le energie e finisce per stressarsi
avesse frequentato la scuola di oggi, siness model per l’innovazione. È con conseguenze negative sulle per-
probabilmente sarebbe finito in te- stato lui il primo a introdurre nelle formance. Quarto, Padroneggiare la
rapia. Mi è capitato alcune volte di aziende la funzione Ricerca & Svi- mente nell’essere collaborativi. Quan-
insegnare ai presidi, ai coordinatori luppo, unendo la matematica alla do si accumula esperienza, si rischia
didattici, ai professori e agli studenti. commercializzazione, produzione, di diventare narcisisti e ci si circonda
E alcune scuole hanno persino adot- manifattura, marketing e vendite. di persone simili a noi. Ciò che serve
tati i 7 principi del genio, inserendoli Nei miei corsi insegno che l’Edison al prosperare del pensiero innovativo
nei curricula scolastici. Model lavora su quattro competen- è, invece, il confronto con la diversità
Oggi si fatica a star dietro ai cam- ze: Mentalità orientata alla soluzione, dei punti di vista. È dalla sinergia fra
biamenti, la conoscenza evolve ra- alleno le persone a non lamentarsi, a le differenze, e non dalla ricerca delle
pidamente. Riuscire a esprimere il cercare soluzioni, a essere ottimisti, somiglianze, che può nascere il nuo-
proprio genio in un contesto così aperti all’apprendimento continuo, a vo. Quinto, Creazione di un Super-
complesso è ancora possibile? coltivare lo spirito critico. La secon- valore. L’azienda esiste per creare
Proprio perché l’ambiente è com- da competenza è Abilità di generare valore, e non solo per gli azionisti,
plesso occorre adottare le qualità dei molte idee. Per tirare fuori quella che ma per tutti gli stakeholder.
geni ed esprimerle assecondando le ci serve occorre averne raccolte tante Ra.A.

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