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SOVRANO GRAN SANTUARIO V Convento degli Eletti Cohen:

HARMONIUS l’Allocuzione del Sovrano

LA RIVISTA DEL GRANDE ORIENTE EGIZIO DI MEMPHIS E MISRAIM

1767 - 2017

250 ANNI DELL’ORDINE


DEGLI ELETTI COHEN

In evidenza su questo numero:

L’ARMONIA DEI TERAPEUTICA L’ARMONIA


ROSA CROCE E ARMONIA DEI PARZUFIM
L’Armonia si fa storia
La salute come amore e armonia L’armonia delle armonie

Inoltre

Armonia e Musica
Sovrano Gran Santuario Harmonius | n.6 - A∴L∴E∴3309

Contenuto Nota Editoriale e Aggiornamenti


Fr∴ Samkhiel – Grande Patriarca Conservatore
pag. 3

Novità in Libreria
Mystica Aeterna: I rituali del culto cognitivo - Rudolf Steiner
pag. 4

Umili Servitori della ‘Chose’:


L’Allocuzione del P∴mo Sovrano al V Convento dell’Ordine degli Eletti Cohen
Pot∴mo Fr∴ Akira - Gran Sovrano, Gran Maestro Gran Jerofante Generale
pag. 5

Verso il cerchio della Verità


Pot∴mo Fr∴ Samkhiel
pag. 6

L’armonia dei Parzufim


Fr∴ Retziel
pag. 8

Natura e Armonia:
Appunti per una filosofia della bellezza e dell’immediato.
Fr∴ Incognitus
pag. 12

L’Armonia nella scienza


Fr∴ Orfeo
pag. 14

Armonia e musica
Fr∴ Mumiah
pag. 21

L’Armonia si fa storia: i Rosa Croce


Fr∴ Kirman
pag. 22

La Terapeutica.
La salute come Amore e Armonia
Fr∴ Benno
pag. 27

HORUS - Quaderni di studio aperiodici del Collaborazioni con Horus:


Gran Santuario Harmonius
N.6 - A∴ L∴ E∴ 3309 I Fratelli interessati a pubblicare i loro contributi possono
scrivere a questo indirizzo: rivista.horus@gmail.com
Direttore responsabile: Fr∴ Samkhiel La direzione di HORUS si riserva ogni valutazione in merito,
Progetto grafico e impaginazione: Mauro Cassandra sentito il Sovrano Santuario.

2 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


[ NOTA EDITORIALE ]

on sono un neofita, ierofante di qualche


Rito, guardiano o custode di quale rituale,
sono uno studioso misurato di cose scrit-
te e dette, attento a leggere tra le righe, a
cogliere sottintesi. Alla fine saremo tutti
elevati, secondo riti diversi e per fini di-
versi, e allora la nostra luce non sarà più
quella tenebra visibile che è ora oscuro appannaggio dei maestri,
e in merito alla quale un grande Iniziatore, parlando a un certo
proposito, disse un giorno a un suo discepolo che era ciò di cui
dobbiamo accontentarci».
Sono parole di Fernando Pessoa, e i riti e fini diversi ricordano
tanto i mille e più altari del Memphis Misraim, che raccoglie le
eredità sapienziali più importanti dell’Occidente, proprio per far
sì che l’uomo possa arrivare alla più alta e completa definizione
del suo senso. Senso che vuol dire armonia, ecco perché questo
numero di Horus lo abbiamo voluto monografico, tutto dedicato
all’armonia, che è armonia di simboli, iniziazioni e vie. La Rivi- FERNANDO
sta è aperta dall’allocuzione del Pot::mo Sovrano dell’Ordine de- PESSOA
gli Eletti Cohen, che è anche il Ser.’.mo G.’.J.’. del nostro Rito
in occasione del Convento dei 250° di fondazione. «Il mondo dei
simboli, delle iniziazioni e delle vie mistiche è un mondo di ombre
e di sogni. Alcune saranno ombre di cose, alcuni saranno sogni di
realtà. Ma la maggior parte di coloro che si avventurano per que-
sta via non riescono più a distinguere bene. La Circe dell’Abisso
è tentatrice più di qualunque altra donna», continua Pessoa. Non
dimentichiamo l’avvertimento di un Maestro di Magia: «Ho visto
Iside» disse. «L’ho Toccata. Eppure non so se esiste».

AGGIORNAMENTI
Una delegazione della GIunta del nostro Ordine si è
recata a Parigi per una tornata interobbedienziale
svoltasi presso il tempio maggiore della Gran Loggia
Francese di Misraim. Tornata condotta dal Sostituto
Grande Hyerophante del GOEMM alla presenza di
ben dieci obbedienze, e con il rituale in uso presso
la nostra Comunione. Tre continenti rappresentati,
80 fratelli presenti, entusiasti del lavoro fatto. Sono
state approfondite trattative per la sottoscrizione di
altri quattro trattati di amicizia, e concordate ulterio-
ri iniziative comuni.
L’allocuzione è stata pronunciata dal Ser.mo Fr. Akira,
Gran Jerofante del GOEMM.

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 3


[ NOVITÀ IN LIBRERIA ]

Rudolf Steiner

Mystica Aeterna
I rituali del culto cognitivo
Tipheret ed.

to questo è simboleggiato
dal suo essere ‘guardia-
no’ [...] che nutre e cura
la vita, come l’intuizione
cura la vita della sapienza
divina. Caino ha la sapien-
za maschile che accoglie
dall’esterno, che si occupa
del suolo per coltivarlo. La
on la forza del mito, così materia è all’esterno e lui
Rudolf Steiner interpreta- diventa il ‘coltivatore dei
va la metastoria di Caino e campi’». I suoi doni hanno
Abele. Abele era il predilet- richiesto l’ ‘Arte Reale’, il
to di Dio, offriva in sacrifi- sapere, la saggezza dell’uo-
cio animali, cioè qualcosa mo. La chiesa cattolica, la
che già vive, in cui vi è già casta sacerdotale, è della
la vita. Caino offriva i frut- stirpe di Abele. La Masso-
ti della terra, il frutto del neria, come società inizia-
suo duro lavoro, creando tica che raccoglie e forma
in qualche modo il “viven- ‘artigiani’, ‘operai’, come
te dal non vivente”. «Abele Hiram, come Tubalcain, è
era un pastore: si dedicava di quella di Caino. Chi sa e
alla vita che già c’era. È il chi ricerca. La fede e la fi-
simbolo della forza divina losofia.
La Mystica Aeterna
ereditata che nell’uomo agi- era la Loggia di Steiner di
sce come saggezza, che non cui Tipheret - Gruppo Edi-
conquista da solo, ma che toriale Bonanno propone
fluisce in lui. Caino crea il qui i rituali in prima edi-
nuovo da ciò che l’ambien- zione italiana. Steiner aderì
te gli offre». Da una parte infatti al Memphis Mi-
chi ascolta, guarda, rice- sraïm per circa nove anni
UN TOP SELLER: ve quello che lo circonda, e ne fu addirittura a capo,
Pubblicato lo scorso febbraio dal noto editore catanese dall’altra chi è attivo, chi in Germania, raccogliendo
questo volume è stato al 24.mo posto nella Top100 dei produce. «Abele [...] acco- attorno a sé seicento ‘fratel-
Best Seller Ibs. Recentemente è stato pubblicato, per glie l’elemento divino che li’. Un’avventura della co-
Bonanno Editore,«Steiner, Nietzsche. Storia di un incon-
tro» di Piero Cammerinesi. Un altro tentativo di sottrarre
lo compenetra, che fluisce scienza che, in tre gradi, si
Steiner dagli esoterismi più dozzinali nelle sue intenzioni, e tut- rischiara finalmente Spirito.

4 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


[ EDITORIALE ]

Umili servitori della ‘Chose’


L’Allocuzione del Sovrano al V Convento
dell’Ordine degli Eletti Cohen

ari tutti, quelle prime leggi sono state tramandate di nascosto agli
vi invito a considerare l’importanza di questo momento. ‘eletti cohen’, mentre ai figli di Israele è stato dato un inse-
Sembra retorica inutile, e con questi toni abbiamo anche gnamento in sostituzione, non più volto alla Reintegrazione
aperto altri appuntamenti rituali. Ma qui stiamo dando vita, al nostro stato originario, alle nostre primigenie virtù, potestà
in senso letterale, a un corpo rituale importantissimo e tra- e potenze.
scurato. ‘Dando vita’, ripetiamolo, perché gli stiamo dando
anima, lo stiamo rendendo ‘nostro’. E questo ci deve rendere Ai FF:: che avranno la costanza di superare i primi tre gradi
doppiamente orgogliosi. Non stiamo semplicemente ‘ripe- della Classe del Portico è destinato questo destino, che è il
tendo’ qualcosa di già fatto, che ci è stato trasmesso. Ma si è compito dell’uomo, dell’iniziato. Nella follia c’è un piacere
posto qualcosa di autenticamente ‘magico’, questo qualcosa che solo i pazzi conoscono, per cui FF:: miei questo Con-
si è di nuovo presentato nella storia attraverso di noi. Una vento sia ricordato per questa santa incoscienza con cui ci
pagina fondamentale che ha avuto la sua prima manifesta- avventuriamo alla conquista dello Spirito, perché il viaggio
zione storica nel Settecento e che attraverso varie traversie è di tutti voi, cominciato alle soglie del Portico, quando avete
di nuovo qui con noi, per noi e grazie a noi. vissuto il dramma della Caduta, possa un giorno conclu-
Abbiamo voluto raccogliere l’eredità spirituale del compianto dersi nel Sancta Sanctorum lì dove ci attende la nostra ri-
Sovrano Hermete, tramite il carissimo FF:: Retziel ed Her- compensa.
mete è stato il primo ad avviare i lavori di un cantiere, lavori
che oggi sono conclusi. Abbiamo per primi ricostruito la scala, Questo Quinto Convento attesta la volontà di esserci anco-
ritrovato e tradotto i rituali, soprattutto abbiamo ricostruito ra, di raccogliere questa bellissima pazzia, di conservarla e
l’operatività personale, cosa che ci consente di dire di essere, di lasciarla ai FF:: che verranno. Oggi abbiamo ordinato dei
di fatto, l’unico Ordine degli Eletti Cohen esistente al momen- nuovi R+, presto partirà finalmente l’operatività che di fatto
to in Europa. Perché ben poca cosa sono sancirà l’avvio del nostro eggregore, e al
filiazioni con patenti senza rituali, forme termine di questo nostro breve appun-
senza contenuto, o con contenuti aggiunti tamento rituale faremo rivivere una del-
con molta fantasia e poco criterio, perché le quattro cerimonie dette ‘dei quattro
la caratteristica di quest’Ordine è proprio banchetti’. I cohen erano soliti ritrovarsi
questa: abbandonare pian piano la forma dopo la messa, e prima di un’agape so-
massonica esterna che è solamente il pre- lenne, per rinnovare i loro impegni. Lo
testo per la trasmissione del ‘culto divino’, facevano quattro volte l’anno, per i due
ossia le istruzioni che consentono all’eletto San Giovanni, a Pasqua e per la Festa
cohen di tornare all’eden a cui appartiene, della Trinità. Andremo a riconfermare
al paradiso terrestre che abbiamo perso, quanto abbiamo giurato quando siamo
come ci ricorda la cerimonia del primo entrati nell’Ordine. Abbiamo compreso
grado, a causa dei ‘prevaricatori’. delle cose, ora dobbiamo diventare la
nostra comprensione. 
Istruzioni che Dio aveva dato una prima Buon lavoro.
volta a Mosè e che il popolo di Israele,
inizialmente il popolo prescelto, ha ripu- Pot∴mo Fr∴ Akira
diato, preferendogli l’idolatria. È così che Sovrano dell’Ordine degli Eletti Cohen

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 5


[ EDITORIALE ]

Verso il cerchio
della Verita’
A 250 anni dalla Fondazione degli Eletti
Cohen, sono di nuovo attive le circonferenze
per giungere al cuore delle cose

l’Ordine non fu mai il suo


guscio, né nei fatti, né nel-
le intenzioni. L’Ordine fu,
semmai, il pretesto. L’ani-
ma dell’esperienza era de-
cisamente operativa, per
cui la forma storica para-
massonica fu solamente un
abito formale da utilizzare
per la vera sostanza che
interessava ai fondatori, a
iamo a 250 anni dagli Sta- Martinez come al suo so-
tuti dell’Ordine e questo ci stituto Jean-Jacques Bacon
deve far riflettere. Dobbia- I PROTAGONISTI DI UNA TRASMISSIONE de la Chevalerie: la dottrina
mo considerare con grande DIRETTA: e l’operatività. Per iniziati-
L’Ordine degli Eletti Cohen può vantare una filiazione
serietà il bagaglio tradizio- spirituale ininterrotta che ben poche esperienze iniziatiche va di Willermoz dottrina e
nale che ci è stato affidato contemporanee possono vantare. operatività furono inserite
e la grande responsabilità in un altro contenitore sto-
di cui siamo stati rivestiti. rico. Cambia la forma, ri-
Perché, come è stato ben tuario. Diventare, da minori C’è una vulgata piuttosto petiamo, ma rimane intatto
evidenziato dal Pot::mo F:: in privazione, R+. E i capi diffusa che vuole che l’Or- il contenuto. Ed è quanto
Akira nella sua Allocuzione, dell’ordine, in realtà, non dine sia morto già a fine accade in genere nel dive-
noi siamo stati ‘scelti’. Sem- sono niente, sono solo, per settecento, quando l’ulti- nire dello Spirito. Le forme
bra un’uscita del peggior usare le parole di Martinez mo Sovrano, Sebastian de storiche non sopravvivono
occultismo, ma è così che de Pasqually, “intermediari las Casas, ha consegnato a se stesse.
funziona: siamo solo ‘pedi- di cui la chose si serve affin- gli archivi ai Filaleti di Sa-
ne’ della ‘chose’ che vuole ché agiscano, a suo gradi- valette de Lange. E questo Le forme storiche ‘diven-
che agli ‘uomini di deside- mento, in favore dell’uomo può essere parzialmente tano’. Spesso ‘altro’ da sé.
rio’ sia consentita facilmen- che desidera compartecipa- vero. Morì, quasi del tutto, Perché lo Spirito, nella sto-
te la ‘Riconciliazione’. Arri- re alle sue grazie e che essa la sua forma storica. L’os- ria, si muove. Non conser-
vare, cioè, al ‘cerchio della non può rifiutare a quelli satura massonica, peraltro va nulla: trasforma. Non c’è
Verità’, nel cuore del San- che lo meritano”. in parte incompleta. Ma dubbio che il midollo mar-

6 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


IVAN MOSCA
CON ROBERT
AMBELAIN:
Sono senza dubbio i
protagonisti della cultura
iniziatica europea al-
meno a metà del secolo
scorso. Ivan Mosca ha
fondato la loggia Monte
Sion, dedicata all’appro-
OLTRE LA MASSONERIA: fondimento della Qaba-
Nel sistema di Martinez de Pasqually la Massoneria è solo una forma storica che contiene e custodi- lah ebraica ed è l’autore
sce il ‘segreto’. Nella progressione dei gradi si rimane soli nell’esercizio di questo segreto. dei celebri «Quaderni di
simbologia muratoria»

tinezista sia stato trasmesso cula, ... -1828), Jean-Jac- a Studio), il celebre medi- risveglio si avviò un lavoro
in altro modo. Cioè tramite ques Escher (Eques Marte, co Camille Savoire (Eques di ricostruzione della forma
il Rito Rettificato e i Cava- ... - 1844), Henri d’Orel- a fortitudine 1879-1951) storica, proseguito da Ivan
lieri Beneficenti della Città li (Eques ab aurelio, ... - noto per la lotta alla tuber- Mosca (Hermete, Eques
Santa. Le classi segrete del- 1865), Henri Gysi (Eques colosi, già Gran Commen- Peregrinus a Stella Matuti-
la Professione e della Gran ab activitate, ... 1874), Eu- datore del Grande Oriente na) e che oggi può dirsi de-
Professione tenevano in vita gène Richard, dottore in di Francia, 33° onorario finitivamente compiuto.
quella grande esperienza Legge (Eques a Justitia, del Rito Scozzese Antico e
iniziata nel 1767. Ecco che ... - 1899), Joseph Leclerc, Accettato, Gran Priore del- L’Ordine degli Eletti Cohen
la Filiazione ricostruita nel Cancelliere del Cantone di le Gallie e primo Sovrano è di nuovo qui, cioè, in cor-
1943 ha un suo perché e un Ginevra (Eques a Labore, onorario dell’Ordine degli po, anima e spirito a indica-
suo sapore e non è affatto ... - 1905), Aimé Bouvier, Eletti Cohen che nel 1943 re il cammino per l’Intelli-
un artifizio. Furono Cava- direttore dell’insegnamen- sarà risvegliato grazie a genza. «L’intelligenza non è
lieri Beneficenti della Cit- to professionale a Ginevra George Lagreze e a Robert di questo mondo, è estranea
tà Santa Diethelm Lavater (Eques a Voluntate, ... - Ambelain, inizialmente suo alla sostanza del mondo: de-
(Eques a Aesculape, 1740- 1909), il professore ginevri- Sostituto. riva dal destino, superiore
1826), Pierre Burckardt no Charles Montchal, Gran agli uomini e a Dio».
(Eques a Serpente Curva- Priore d’Onore di Svizzera Risveglio operato proprio
to, 1742-1817), Gaspard (Eques de Monte-Calvo), in virtù di questa ‘filiazione
Ott Im Zeltweg (Eques a Ernest Rochat, dottore in spirituale’ che ha conserva- Pot::mo Fr∴ Samkhiel
Trifolio, ...- 1820), Félix teologia, professore all’U- to nei secoli il cuore dell’e- Sostituto del Sovrano dell’Or-
Sarasin (Eques Taberna- niversità di Ginevra (Eques sperienza. All’operazione di dine degli Eletti Cohen

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 7


[ PRIMO PIANO ]

L’armonia
dei Parzufim
Come riferire
dell’Armonia
quando la Qabalah
è l’Armonia delle
Armonie?

gni suo insegnamento, ogni suo riferimento, Simsum, non è forse l’origine dell’equilibrio
ogni sua istruzione, non fa altro che presen- che determinerà l’armonia della creazione?
tare equilibrio e armonia. Lo stesso Alfabe- Il nome misterioso di Yahweh, non determi-
to, non è forse una sintesi di un equilibrio na forse l’armonia delle quattro componenti
nell’armonia? Ventidue lettere, undici contro dell’anima umana?
undici, divise in tre Madri, simbolo della Certo, dieci Sephiroth, due Volti, cinque
Matkela (la bilancia a stadera) Áleph (aria), Parzufim, trentadue Sentieri della Saggez-
Mem (acqua) Šin (fuoco), sette doppie, sim- za, cinquanta Porte dell’Intelligenza, quattro
bolo dell’esagramma con il punto centrale, Mondi, quattro classi di Nomi divini, etc.
dodici semplici, simbolo dell’armonia uni- potrebbero generare qualche perplessità e
versale (i dodici segni zodiacali). E nell’albe- confusione, ma in realtà è soltanto nell’a-
ro delle Sephiroth, con le sue tre colonne che nalisi che la Qabalah moltiplica, quantifica,
richiamano le tre lettere Madri, già di per seleziona e distingue; nella sintesi TUTTO è
se in perfetta armonia, non è presente forse sempre una COSA SOLA.
una sephirâ (Thiphereth) che è considerata Finanche nell’insegnamento sui Parzufim
l’armonia delle armonie? Da lì si dipartono (Volti), per esempio, è presente questa gran-
tutti i Cineroth (i sentieri) che collegano tut- diosa Armonia di cui dico, anche se non
te le altre Sephiroth. L’insegnamento dello emerge immediatamente e forse, proprio per

8 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


questo, vale la pena di ricercarla insieme.
Il tema dei Parzufim, un argomento assai
articolato e complesso che ha la sua gene-
si nello Simsum, si sviluppa con le Sephi-
roth Iggulim (Sephiroth a cerchio), fiorisce
quindi con la Shevirah o rottura dei vasi (le
Sephiroth Iggulim), distruzione che con-
figura Olam Tohu (il mondo del Caos),
matura con il conseguente e necessario
Tikkun o restaurazione che prevede una
nuova ‘rimodulazione’ o nuovo ‘arrangia-
mento’ delle Sephiroth che annunciano la
interinclusione, ossia l’assimilazione di ogni
Sephirâ nell’altra con nuove strutture ad
Albero (Sephiroth Yosher) ad infinitum e
finalmente i Parzufim. Tutti questi ‘mo-
menti’ costituiscono insegnamenti separati
dove però le nozioni di tutti concorrono
complessivamente e armoniosamente alla
formulazione del Parzuf.
La Qabalah formula cinque Parzufim, nome
che significa faccia o viso. A volte viene tra-
dotto come volto, persona o personalità o
ancora con configurazione, ma probabil-
mente la traduzione più corretta è quella
dello psicologo svizzero C.G. Jung che li in-
dica come archetipi divini.
Questo concetto metafisico, presente nello
Zohar, venne sviluppato da Isaac ben So-
lomon Luria (1534-1572). Secondo la sua
cosmogonia, dopo la catastrofe della rottura
dei vasi [Shevirah] e la frantumazione della
struttura primordiale della luce [Sephiroth
Iggulim], viene ricostruito un ordine cosmi-
co con i frammenti residui attraverso cinque
Parzufim o Visi in grado di mediare tra la
iper realtà divina e la manifestazione in un
modo [Sephiroth Yosher] in cui i vasi pri-
mordiali [le Sephiroth Iggulim] non erano riusciti a fare volta ciascuna di queste dieci luci è costruita da dieci
prima. sephiroth e così via ad infinitum. Tuttavia, quando una
Secondo Hayyim Vital (1542-1620), discepolo diretto sola luce è illuminata in un vaso, si ha una Sephirâ, ma
di Isaac ben Solomon Luria, un Parzuf è un aspetto del- quando tutte le luci sono illuminate appare un Parzuf.
la divinità, strutturato come se fosse una ‘persona’ prov- Da queste definizioni emergono per il Parzuf due no-
vista di 248 arti e disposta in uno schema che abbraccia zioni metafisiche e tre condizioni che riguardano: la loro
contemporaneamente tutte e dieci le Sephiroth. organizzazione; la Sephirâ, ‘rimodulata’ dopo il Tikkun o
Secondo Moses Hayyim Luzatto (1707-1746), sia le Rettificazione come forza latente; e le Sephiroth nel loro
Sephiroth che i Parzufim sono costruiti da dieci luci aspetto ‘interinclusivo’.
(ognuna di esse raffiguranti le dieci Sephiroth). A loro La prima nozione metafisica che se ne estrae è che l’Es-

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 9


L’armonia dei Parzufim

senza della Divinità è una sommatoria vettoriale di più dieci Sephiroth come forze potenziali latenti, ora con i
Facce, le quali si estendono lungo tutti i livelli del creato Parzufim divengono completamente autonome e inter-
e dell’increato, senza soluzione di continuità. La secon- relate. Il nome di ogni Parzuf denota che la Sephirâ da
da è che la formulazione dei Parzufim che potrebbe ap- cui deriva è divenuta un sistema indipendente di dieci
parire come una minaccia all’Unità di Dio, ne è in realtà Sephiroth pienamente funzionanti nella struttura ad al-
la testimonia, poiché l’assoluta Unità di Dio è contem- bero (Yosher).
poraneamente sia l’origine sia la risultante complessiva L’unità delle sephiroth, la loro capacità di agire in glo-
dei Parzufim. balità nel Parzuf, è l’essenza del Mondo della Rettifica-
Essi rappresentano quindi una nozione spirituale che zione.
indica un certo ordine o leggi specifiche che aiutano a Nel Mondo del Caos le sephiroth avevano una capacità
chiarire l’attività delle sephiroth e rivelare la loro attitu- limitata, poiché ogni sephirâ era qualificata per servire
dini. Per tentare di avvicinarci alla loro comprensione, e ad un solo attributo. La sephirâ di Yesod poteva funzio-
fornire contemporaneamente un quadro d’insieme della nare solo nel suo attributo di Fondamento, la sephirâ di
loro ‘organizzazione’ considereremo la relazione esisten- Guebourâ serviva unicamente all’attributo di Necessità
te tra il corpo e l’anima. o Rigore etc. Benché ogni sephirâ fosse costituita da tut-
te e dieci, nel Mondo del Caos non esisteva ‘unità’ tra le
Secondo la Qabalah l’anima include numerosi poteri, sephiroth, per cui non c’era neanche unità tra le parti
come quello dell’udito e quello della vista. Questi poteri delle stesse.
si manifestano però soltanto quando sono esercitati tra- In Olam Tikkun (Mondo della Rettificazione) venne
mite il corpo; allora il potere uditivo si rivelerà attraverso a determinarsi una nuova situazione, nella quale ogni
l’udito, il potere visivo negli occhi, etc. Se si considerasse sephirâ influì globalmente su tutte le altre e in questa
il senso della vista ed il senso dell’udito a prescindere, maniera venne ad accrescersi la capacità o il potere della
non si potrebbe ricavare una corretta nozione della ca- sephirâ.
pacità dell’anima. Del resto, in che cosa consisterebbero
la vista e l’udito se non fossero considerati parti del si- Il Parzuf (Viso) quindi è il nesso logico tra le dieci sephi-
stema del corpo umano che li collega ad un’unità inte- roth, rimodulate nel processo di Tikkun, e contiene 613
grale? Pertanto, per spiegare i Visi o Parzufim, diremo forze1.  Queste 613 forze si fondono tra le parti delle se-
[in maniera analogica] che il corpo umano sia un ‘con- phiroth. Vi sono però delle sephiroth nelle quali possono
cetto spirituale’ che collega tutte le forze individuali che fondersi interamente queste 613 forze, e questo tipo di
vi agiscono ed attraverso le quali si riconosce il potere sephirâ ­è un Parzuf completo per sé stesso; altre volte è
dell’anima. invece necessario il concorso di un gruppo di sephiroth
Quando una sephirâ agisce in modo indipendente, ma- per raggiungere queste 613 forze.
nifesta soltanto una piccola parte della proprie qualità. Così alla sommità di questa sistemazione, anche se l’e-
Ma quando le sephiroth funzionano nel contesto del spressione non è corretta poiché i Parzufim non deb-
Parzuf, la loro qualità si rivela al massimo. Per questo bono essere intesi come entità disposte in modo linea-
motivo, nel Mondo del Caos (Tohu), quando ogni se- re uno dopo l’altro da un ipotetico alto ad un ipotetico
phirâ operava in modo indipendente, non poteva ripor- basso; in questa sistemazione dicevamo, la sephirâ di
tarsi allo stato ideale del Potere Direttivo che è il Potere Kether costituirà, dopo Shevirah o la rottura dei vasi,
Direttivo dell’Unità. La situazione cambiò soltanto dopo due Parzuf principali completi: Authiqa Iomin [l’Anti-
la fase della Shevirah, ossia dopo la rottura dei vasi, e il co dei Giorni] dalla sua luce interna chiamata «O Pni-
conseguente Tikkun, vale a dire dopo la «Rettificazione mi» e Arikh Ànpin [il Longanime o Grande Viso] dalla
o Correzione» in cui le Sephiroth si evolsero o si mo-
dularono in nuovi ordinamenti, appunto strutture ad
albero (Yosher) in maniera indefinita, dove si possono
congiungere insieme. 1 Con ciò si intendono le 613 mitzvóh. Il Talmud (trattato
Dopo la Rettificazione, a differenza della prima fase del- Makkoth 23b) stabilisce che la Torah contiene 613 mitzvóh del-
le quali 248 sono hcu twxm (mitzvóh aseh, ossia comandamenti
la loro evoluzione in cui ciascuna delle dieci Sephiroth positivi, obblighi) e 365 sono mitzvóh lo taaseh, ossia comanda-
includeva semplicemente un sottoinsieme completo di menti negativi, divieti.

10 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


sua luce esterna chiamata
«O Makif». Entrambi sono
insondabili e non subiscono
modificazioni da qualsiasi
trasformazione in atto nel
creato. Arikh Ànpin è nelle
Idroth raffigurato come una
grande testa, e vi si dilunga-
no nella descrizione con pre-
cisione di dettagli del cranio,
del cervello, dei capelli, della
barba, del naso, della fronte,
delle guance e delle labbra.

Dopo questi due Parzuf si ha


dalla sephirâ H’cmâ, ancora
un Parzuf completo, Abba
[il Padre] e così anche dalla
sephirâ Binâ, Imma [la Ma-
dre] il cui accoppiamento
sessuale continuo produce
i due Parzuf successivi, il
primo è Ze’eir Ànpin [il Fi-
glio, il Piccolo Viso], il quale QABALAH E MUSICA:
Il Chassidismo ha avuto l’innegabile merito di ‘aprire’ la cultura ebraica agli ambienti non ebraici.
non avendo completamen- Shlomo Carlebach è tra gli esponenti più noti di una corrente di musica leggera atta a emozionare,
te le 613 forze necessita del unire, avvicinare.
concorso di sei sephiroth
H’esed, Guebourâ, Thiphe-
reth, Netzâ, Hod ed Yesod; il
secondo è Nukba [Femmina o Figlia] controparte fem- Considerando le Sephiroth singolarmente si avrà: La
minile di Ze’eir Ànpin che emerge dalla sephirâ Mal- prima Sephirâ, Kether è il cranio del Parzuf. Le suc-
couth (spesso identificata con l’aspetto femminile di cessive tre Sephiroth, H’cmâ, Binâ e Da’ath (Saggezza,
Dio, la Šekinah) e che riflette l’antica idea tradizionale Comprensione e Conoscenza) sono i ‘tre cervelli’ che
secondo la quale soltanto in Ziwwuga Qadusha (unione sono figurativamente contenuti all’interno della testa.
sessuale) uomo e donna costituiscono una Unità, una H’esed e Ghedulah (gentilezza e giudizio) sono le brac-
«persona completa». Quando questi due ultimi Parzuf si cia destra e sinistra, mentre Thiphereth (Bellezza, Com-
conoscono, le benedizioni fluiscono nel mondo. Quan- passione) è il busto. Netzâ e Hod sono le due cosce e
do invece si allontanano l’uno dall’altro, il lato oscuro Yesod il fallo. La sephirâ Malcouth costituisce un Parzuf
guadagna potenza sul mondo. Per cui il flusso della gra- completo chiamato la «femmina (Nukba)».
zia divina e la benedizione di tutta la creazione dipende
da questo Ziwwuga Qadusha tra il Figlio [Ze’eir Ànpin] Alla base di questa struttura funzionale delle Sephiroth,
e la Femmina [Nukba]. ognuna possiede una motivazione spirituale nascosta,
interiore, che ispira la sua attività. Ciò costituisce la ca-
Di solito, questi due Parzuf sono chiamati nelle Idroth, ratteristica peculiare della luce interiore all’interno di
anche Re e Regina. Ogni Parzuf opera in modo indi- ogni Sephirâ.
pendente e si unisce con gli altri Parzufim.
Questo possiamo dire in breve sintesi per quanto riguar-
da la struttura in generale. Fr∴ Retziel

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 11


[ PRIMO PIANO ]

Natura e
Armonia.
Appunti per
una filosofia
della bellezza e
dell’immediato
Non ci vuole tanto per accorgersi
si un’intelligenza nel nostro
quotidiano: è sufficiente
guardarsi intorno, con lo spirito
curioso di un bambino

utto nella natura ci parla di Dio. Perché


Dio è questo grande disegno che ti accorgi
presente. Non è solo architetto, è anche ar-
chitettura. E ti accorgi di una presenta me-
ta-reale proprio dalle geometrie del reale, LA GEOMETRIA DEL CREATO:
Gli archetipi si fanno vita, nel suo dispiega-
dalle forme dei fiori, dalle proporzioni, dal- mento
le sezioni. Superfluo citare la spirale loga-
ritmica che troviamo nei molluschi marini,
nelle lumache, nelle chiocciole, nelle corna tworth Thompson. Ma superfluo è anche
degli animale, nei semi del girasole, nelle citare la sezione aurea, dai greci almeno in
pigne e nell’ananas, come nel volo del fal- poi sinonimo della bellezza, ma tutto il ciclo
co, come nei cicloni, nelle galassie, nell’o- di nascita, morte e rivoluzione, nel mondo
recchio o nella struttura del nostro Dna. vegetale per esempio dà conto di una co-
stante che sta semplicemente sulle cose.
Tutte cose che sappiamo almeno a par- Una costante eterna. Un archetipo. Vale per
tire da Crescita e forma di D’Arcy Wen- il ciclo del grano, vale per la vigna, vale per

12 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


Anche la bellezza
artistica imita la
bellezza naturale.
Ed ancora una volta
è qualcosa che puoi
misurare. Nelle
pittura, e soprattutto
nella scultura, già dai
Greci, tutto è legato
all’armonia delle
proporzioni…

Allora esiste un piano perfetto e un’organizzazione di vita


che rende tutto fisico e plastico. Il mondo animale non si
chiama fuori. Pensiamo alle api, tutte hanno un ruolo e una
L’idea fonda- funzione. Non esiste un’ape singola, al di fuori dal suo lavoro.
mentale è che Non è separabile una individualità al di fuori dell’armonia di
ci siano degli cui fa parte. Il caos non consentirebbe lo svolgersi quotidia-
archetipi, eterni,
del dominio
no del vivere. Che è fatto di cose che definiremmo semplice:
della matematica. andar per fiori, lavorare, costruire case, dar da mangiare ai
Sono archetipi piccoli, difendersi. Ogni singola cosa è cioè ‘funzionale’ a un
fatti di misura, di piano organizzativo più grande.
rapporti, di leggi
fisiche. La natura
li ripropone co- E una parziale conclusione di queste brevi conclusioni può
stantemente essere già questa: la natura non va pensata, perché la natura è
già pensiero. Non è fuori di noi. Sentire questa armonia non
è qualcosa, è tutto. È qualcosa di più che vivere sano o fare i
testimonial del bio. Perché vuol dire sapere unire il pensiero,
il pensare e l’oggetto finale del proprio pensiero. Vuol dire
ogni frutto. E a questa matematica viva è appeso il respi- avere un disegno, nel tubo di un architetto. L’architetto lo
rare dell’uomo e il suo nutrirsi, cioè fare sue delle sostan- porterà con sé, a tracolla. E quando capita lo può dispiega-
ze esterne ed elaborarle, farle ‘proprie’ significa vivere ma re. Ma tutti sanno che il piano dispiegato è dell’architetto.
significa anche che ogni singolo io non può fare a meno Questo deve fare un iniziato: non portare e dispiegare i piani
degli altri, di ogni singolo altro, e non può fare a meno altrui, ma capire di essere gli autori del piano che si porta
nemmeno delle cose. Noi prendiamo ossigeno e buttiamo appresso.
azoto e non possiamo essere legati alle piante che prendo-
no azoto e ci rendono ossigeno. Fr∴ Incognitus

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 13


[ PRIMO PIANO ]

L’ARMONIA
NELLA SCIENZA
La scienza, come ben si sa, è
completamente fondata sull’assunto
che esiste sempre una reazione
naturale quando viene a manifestarsi
un determinato evento causante. Tra
le leggi più note che celebrano tale
assunto troviamo il terzo principio dalla
dinamica di Newton1 detto appunto di
azione-re- azione e, ancor più importante,
il secondo principio dalla termodinamica

l concetto di armonia è inti- ti piacevoli quando vengono


mamente legato a un prin- suonati contemporanea-
cipio di ordine. Nell’antica mente, e dalla loro succes-
lingua greca, harmonia de- sione temporale. In verità,
finisce una giusta relazione, oggigiorno ne sappiamo
un accordo tra gli elementi più di Pitagora riguardo
che compongono un dato alla teoria delle corde vi-
sistema. Non è affatto ca- branti e più in generale dei
suale, infatti, che questa pa- suoni complessi, avendo-
rola vada a definire fin dai ne compreso la meccanica
tempi di Pitagora una serie e soprattutto l’inclusione
di relazioni tra i suoni iden- dei rapporti pitagorici fon-
LO SCIENZIATO:
tificate dal grande filosofo Non dovrebbe esistere
damentali all’interno dello
di Samo attraverso l’osser- alcuna differenza tra spettro del timbro acustico.
vazione del comportamento scienza, filosofia e reli- Sappiamo cioè per quale
delle corde vibranti. E in ef- gione. Almeno nel piano motivo quei rapporti conso-
metastorico della Verità
fetti ancora oggi la moderna nanti siano percepiti come
armonia musicale forma- corretti grazie al famoso
lizzata nel ‘700, e insegnata ancor oggi nei sviluppo armonico di Fourier - anche se a
conservatori, è lo strumento principale per onor del vero, la relazione tra corretto e pia-
la costruzione di suoni composti considera- cevole non sia del tutto chiarita sul piano

14 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


psicologico. Ma rimanendo
sul concetto musicale di ar-
monia, esso contiene dentro
di sé due principi molto im-
portanti per comprendere il
medesimo concetto quando
esso viene applicato a diver-
si domini non puramente
artistici, come la scienza: la
mutua relazione tra gli ele-
menti costituenti il sistema
e la piacevolezza che tale
organizzazione provoca
nell’osservatore.
Per il momento varrà la
pena soffermarsi sul primo
di tali concetti, in generale
il più facilmente attribuibile
al pensiero scientifico. Nel-
la scienza, le relazioni tra L’UOMO E LA MERAVIGLIA:
enti possono manifestarsi La Filosofia, e la Scienza, nacquero quando l’uomo per la prima volta si guardò intorno e si chiese:
negli aspetti più variegati, Perché? A stimolare la domanda fondamentale e originaria fu la Meraviglia. O meglio: la paura…
ma sopra tutti brilla per im-
portanza la relazione nota
come legge di causa-effetto.
La scienza, come ben si sa, enuncia l’irreversibilità di zione comune, e cioè che il leggi aventi la stessa natu-
è completamente fondata molti eventi termodinamici. tempo fluisce in modo uni- ra, costituiscano a tutti gli
sull’assunto che esiste sem- Laddove il terzo principio direzionale dal passato ver- effetti proprio dei principi,
pre una reazione naturale di Newton sia facilmente so il futuro, anche la scienza ossia degli elementi fon-
quando viene a manifestarsi comprensibile in maniera partendo proprio dai prin- danti di partenza sui quali
un determinato evento cau- intuitiva, il secondo prin- cipi sopra elencati non po- è possibile costruire l’inte-
sante. Tra le leggi più note cipio dalla termodinamica trebbe in ogni caso ammet- ro impianto scientifico per
che celebrano tale assunto è un argomento che con- tere un’eventuale inversione la descrizione dell’universo
troviamo il terzo principio duce a considerazioni di di tale direzione. Del resto, naturale. Concettualmente,
dalla dinamica di Newton1 elevata complessità la cui un effetto non può in nes- essi sono in stretta relazione
detto appunto di azione-re- spiegazione andrebbe oltre sun modo provocare una con gli assiomi delle teorie
azione e, ancor più impor- le finalità di questo scritto. causa successiva ad esso e matematiche: sia i principi
tante, il secondo principio Tuttavia, un aspetto molto ad esso univocamente col- fisici che gli assiomi mate-
dalla termodinamica2 che importante di queste leggi - legata. Per quanto detto, le matici sono delle verità as-
e di tutte le altre leggi fisiche relazioni evocate dal concet- solute prese come mattoni
accomunabili al principio di to di armonia si traducono fondamentali che, assieme
1 Per ogni forza che un causa-effetto - è la necessi- in ambito scientifico come agli strumenti logico-ma-
corpo A esercita su di un altro tà di inglobare nelle teorie un ordine specifico, sia spa- tematici di trasformazione,
corpo B, ne esiste istantanea- sostenute da tali principi il ziale che temporale, regola- permettono di dimostrare
mente un’altra uguale in modulo
concetto di tempo, unica to dalle forze fondamentali nuove verità - che in mate-
e direzione, ma opposta in verso,
causata dal corpo B che agisce entità fisica in grado di rap- dalla natura, vale a dire la matica vengono chiamate
sul corpo A presentare un dominio op- forza gravitazionale, quella teoremi - a partire necessa-
portuno per le cause passate elettromagnetica, e  le forze riamente dall’assunto che
2 Il calore non può spon- in relazione agli effetti futu- nucleari debole e forte. quei principi originali siano
taneamente fluire da un corpo
freddo a uno più caldo (definizio-
ri. Ma non solo: al di là di Si noti come i principi so- veri. Il sistema di produzio-
ne di Clausius). quella che è la nostra perce- pra esposti, assieme ad altre ne di tali verità è pertanto

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 15


L’armonia nella scienza

fondato sulla relazione “se


p allora q”3, che deve esse-
re interpretato come: se la
premessa p (o principio, o
assioma nel nostro caso) è
vera, allora si dimostra la
verità di q (teorema o legge
fisica); questa relazione vie-
ne chiamata inferenza logica.
Naturalmente per descri-
vere in maniera opportuna
un determinato sistema fi-
sico-matematico si richiede
che i principi da cui si parte
siano veri in modo assoluto
nel contesto descrittivo in
cui ci si trova, e coerenti fra
loro cioè non mutuamente
contraddittori.

Ma che vuol dire che siano


veri? Come si può stabilire
in modo assoluto la verità
dei principi per ottenere una
coerente costruzione teo-
rematica successiva? Tutto
sommato questa domanda
ha un senso molto relativo:
non importa a quale livello
di astrazione gli assiomi se-
lezionati vengano conside-
rati veri, tutti i teoremi che
seguiranno nella sequenza
dimostrativa saranno veri
secondo l’interpretazione
inferenziale “se gli assiomi
sono veri allora lo saranno IL PENSIERO RAZIOCINANTE:
anche i teoremi”. Comun- Quanto la realtà è condizionata da noi che la interpretiamo? Che idea riusciamo a farci dell’acqua
dentro la brocca se quello è l’unico modo in cui possiamo vederla? È possibile capire l’acqua a pre-
que, in generale, non ci è scindere dal contenitore che la contiene?
dato di rispondere alla do-
manda di sopra in modo
chiaro: la bontà dei princi- teorica, e saranno validi solo metriche, le proprietà di la creatività di Euclide che
pi di partenza è esclusiva- nel contesto specifico in cui tutti gli enti descrivibili su ha saputo porre tali fon-
mente legata al buon senso si trovano. Si prendano ad un piano bidimensionale: damenti in maniera giu-
di colui che li pone a base esempio gli assiomi euclidei funzionano, tutte le verità sta e coerente. Tant’è che
per la costruzione dalla geo- assiomatiche che produco- quando nel corso del XIX
metria piana. no sono sempre verificabili secolo si è cercato di esplo-
sperimentalmente - e so- rare nuove geometrie, esse
3 Si veda, a titolo di Essi sono funzionali per prattutto intellettualmente sono emerse in tutto il loro
esempio, l’incipit dei Principia
Mathematica  di Bertrand Rus-
estrarre, attraverso oppor- - ma la loro esistenza di- potere descrittivo proprio
sell. tune dimostrazioni geo- pende completamente dal- a seguito della modifica di

16 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


Queste modifiche hanno su un piano molto più uma- lì, esistono secondo una loro
creato nuove realtà geo- nista rispetto al positivismo vita naturale immutabile, si
metrico-matematiche che sfrenato del XVIII-XIX aspetta solo che una qual-
hanno permesso nuove e secolo, quel positivismo che mente dotata del talento
più profonde descrizioni che permise l’introduzione necessario sia disponibile
dell’universo fisico, perfe- dell’idea pienamente deter- a identificare tutte le rami-
zionando l’opera descrittiva ministica “la conoscenza ficazioni delle verità pos-
di Newton e conducendo della posizione e della velo- sibili. L’aspetto misterioso
al moderno spazio-tempo cità iniziale di tutte le parti- citato poco fa è tuttavia il
curvo einsteniano del qua- celle dell’universo, permet- seguente: perché l’universo
le proprio in questi giorni te di stabilire attraverso le fisico è descrivibile median-
si hanno ulteriori conferme equazioni del moto le con- te l’universo matematico? O
sperimentali grazie alla de- figurazioni future di tutte più semplicemente: com’è
tezione delle onde gravita- le particelle per l’eternità”. possibile che la matematica
zionali. Questa legge mise in grave sia in grado di descrivere in
difficoltà il concetto di libe- maniera tanto esatta le ve-
Ma facciamo un passo in- ro arbitrio e, più in generale, rità fisiche? È stupefacente
dietro. Quanto detto finora la collocazione dell’uomo in che imponendo dei principi
esprime un’evidenza spesso un contesto più ampio ri- fisici opportuni, descrivibili
dimenticata nell’era scienti- spetto alla semplice descri- mediante adeguate relazio-
fico-tecnologica in cui vivia- zione materialistica (uomo ni matematiche, si possano
mo: la scienza formalizzata - quale aggregato di particelle costruire ulteriori proprietà
matematica e fisica sopra le fisiche). vere del mondo fisico esclu-
altre - esistono ad opera di sivamente utilizzando op-
premesse ideate dalla mente Torneremo su questo più portuni strumenti matema-
umana. Tutto ciò che segue avanti, ma prima è necessa- tici.
da tali premesse risulta vero rio chiarire un altro aspetto
solo considerando vere que- che ancora oggi presenta Premesse fisiche:
ste fondamenta teoriche. aspetti misteriosi. Infat- • Descrizione
E sebbene le teorie fisiche ti, com’è noto, il dominio matematica
costruite su tali fondamenta scientifico si divide in due • Inferenza matematica
siano costantemente verifi- grandi contenitori concet- • Conclusioni fisiche
cate sul piano sperimenta- tuali: universo fisico e univer- • Premesse fisiche
le, rimane il fatto che esiste so matematico. Il primo rap- • Descrizione
una profonda relazione tra presenta tutte le leggi che matematica
capacità immaginativa dalla descrivono, al meglio delle • Inferenza matematica
mente razionale dell’uomo, possibilità descrittive dispo- • Conclusioni fisiche
in grado di stabilire le rego- nibili, i fenomeni naturali
le fondamentali da un nulla del mondo fisico. Il secon- Quindi, di nuovo, la descri-
che chiamiamo ragiona- do, invece, esiste platonica- zione fisica del mondo è fon-
mento, e le teorie in grado mente in un mondo ideale data sulla scelta di opportuni
alcuni assiomi euclidei4. di spiegare il mondo che ci completo, popolato da tutte principi iniziali veri a priori e
circonda. La relazione infe- le verità matematiche pos- verificabili sperimentalmen-
renziale se p allora q, assume sibili deducibili in qualsiasi te, ma comunque selezionati
quindi un significato ancor sistema assiomatico. L’uni- dalla mente pensante. Questi
4 Le geometrie non-eu-
clidee più famose sono nate ne-
più profondo: se esiste una verso matematico quindi è possono essere tradotti attra-
gando l’assunto euclideo delle mente in grado di stabilire un mondo intellettuale che verso una codifica in termi-
rette parallele. Questo ha portato dei giusti principi, allora la è possibile esplorare me- ni di relazioni matematiche,
alle geometrie iperboliche e ellit- descrizione della realtà fun- diante gli strumenti dati in e cioè di assiomi. Mediante
tiche di Lobačevskij e Riemann
tanto importanti per la relatività
ziona. Questo pone i termini sorte alla mente umana: le le regole inferenziali dalla
generale di Einstein. del ragionamento scientifico verità matematiche stanno matematica si ottengono dei

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 17


L’armonia nella scienza

teoremi - veri e coerenti con renziali sono tutto sommato latrici sono effettivamente
la scelta degli assiomi di cui delle regole meccaniche, in grado di svolgere il ruo-
sopra. Infine, i teoremi otte- applicabili altrettanto mec- lo di meccanismi in grado
nuti vengono interpretati - canicamente agli assiomi di esplorare le verità teori-
sempre grazie ad una mente e ai teoremi che possono co-matematiche in maniera
che li osserva - in proprietà essere codificati in modo esaustiva. Quindi il ruolo
del mondo fisico che risul- automatico, ci si è chiesto dalla mente cosciente è stata
tano vere non solo sul piano se l’esplorazione dell’uni- rimossa dal suo ruolo cen-
razionale ma, soprattutto, sul verso matematico fosse ac- trale di ente capace di inter-
piano della verificabilità spe- cessibile ad una macchina pretare e concettualizzare la
rimentale. Di nuovo, e con sufficientemente potente, verità scientifico-matema-
sempre maggiore forza, l’uo- entità - almeno per il mo- tica? In verità no. I teoremi
mo è al centro di questo pro- mento - notoriamente pri- di Turing e Gödel dicono
cesso. La matematica esiste va di coscienza. I lavori di proprio questo: le macchine
autonomamente all’uomo, Alan Turing e, soprattutto, sono in grado di conoscere
ma la macchina che permet- di Kurt Gödel hanno pro- le verità matematiche, ma
te di esplorarne - anzi, so- prio seguito questo percor- non tutte le verità. Esiste
prattutto di interpretarne - le so, teorizzando una codifica LA FILOSOFIA sempre una verità accerta-
dimensioni concettuali è e ri- delle relazioni matematiche GRECA: bile ma non dimostrabile se-
Risale ai primi secoli avanti
mane unicamente la mente. in modo tale che una sem- condo le regole inferenziali,
Cristo il primo balbettio
In verità, il processo di in- plice macchina calcolatrice della scienza. I primi passi e il teorema che determina
ferenza automatica ha in- fosse in grado di stabilirne concreti della matematica l’esistenza di tale verità sa-
teressato gli studi di alcuni la verità o la falsità logica. Il e della geometria. Ancora rebbe perfettamente dimo-
nulla rispetto ai grandi pas-
importanti matematici del loro lavoro ha avuto ampio strabile da una macchina.
si che ha fatto soprattutto
‘900. Siccome le regole infe- successo, tant’è che oggi le negli ultimi secoli. La verità accertabile ma non
dimostrabile è accessibile
soltanto osservando il siste-
ma dall’esterno, attraverso
cioè una meta-ispezione del
sistema logico-matematico,
e questa operazione ancora
una volta è permessa soltan-
to da una mente in grado
di trascendere il contesto
formale, estraniarsi da esso
e validarne pregi e limiti. E
ancora una volta tale mente
non può che essere quella
umana.

Quindi, in base a quanto


esposto, la matematica ri-
mane un universo ad appan-
naggio prettamente umano.
Ma la fisica? Il mondo reale
funziona indipendentemen-
IL LABIRINTO DELLE COSE: te dall’uomo, o ancora una
Nel mondo fisico che ci circonda la relazione più importante tra causa ed effetto è data dal concetto volta l’uomo attraverso la
di forza. Esistono diverse forze fondamentali: alcune note fin dall’antichità, cioè la forza elettrica, sua mente ne determina il
la forza magnetica e la forza gravitazionale, mentre altre emerse più di recente, ovvero la forza
nucleare forte e quella debole… funzionamento? Secondo la
moderne macchine calco- fisica moderna, quella fisica

18 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


cioè che ha mosso i suoi pri- probabilità per la descrizio- quantistico viene congelato7 sostenere la descrizione del
mi passi a partire dalla fine ne fisica di questi elemen- in uno stato determinato a mondo fisico deriva, in ul-
del XIX secolo, propende ti fondamentali chiamati scapito di altri parametri tima analisi, proprio dalla
per questa seconda ipote- quanti non dipende dalla di stato che, contempora- presenza ineluttabile di una
si. Per quanto stupefacente nostra incapacità di osser- neamente, subiscono una mente umana nel contesto
possa sembrare, alcune ano- varne le caratteristiche più totale indeterminazione. Il dalla realtà materiale.
malie dalla descrizione co- intime e descriverne quindi mattone teorico posto alla
siddetta classica dalla fisica la natura tenendo conto di base di questo fenomeno è Ma, come espresso all’inizio,
hanno portato allo sviluppo un’ignoranza di base. No, rappresentato dalla famosa l’armonia dovrebbe preve-
di alcune teorie che, al mo- l’interpretazione che per- relazione di indeterminazio- dere anche un aspetto legato
mento, non possono fare mette di dare un senso alla ne di Werner Heisemberg - alla piacevolezza. La doman-
a meno dell’osservazione costruzione matematica5 anch’essa un principio - che da quindi diviene: è possibile
umana per poter essere vali- che consente di prevede- stabilisce l’impossibilità di stabilire un principio di pia-
date sul piano sperimentale. re l’esito delle osservazio- conoscere contemporanea- cevolezza nella scienza? Ma
Chi ha già una conoscen- ni scientifiche è quella che mente posizione e velocità ancor meglio, è necessario
za, anche superficiale, della viene chiamata l’interpreta- di un quanto con precisione che vi sia un qualche aspetto
nuova fisica avrà già capito zione di Copenhagen. Niels assoluta. estetico per svolgere l’appro-
che l’allusione è rivolta alla Bohr e altri eminenti fisici Questo fenomeno, assieme fondimento scientifico, o co-
moderna meccanica delle del primo ‘900 hanno attri- alla natura intrinsecamente munque per poter stabilire
particelle subatomiche chia- buito alle particelle quanti- probabilistica dei quanti, ha le strade e gli approcci più
mata meccanica quantistica. stiche un’esatta natura pro- portato a paradossi che an- opportuni per comprende-
Senza entrare in dettagli babilistica: non funzionano cora oggi sono al vaglio de- re l’universo? Per come noi
onerosi e dalle spiegazio- così perché non siamo in gli scienziati, come ad esem- consideriamo la scienza e  il
ni lunghe e complesse, ri- grado di capirle, funziona- pio il paradosso della non lavoro scientifico nei tempi
mandando quindi a testi di no così perché sono fatte località dato dal teorema di moderni, la risposta più logi-
approfondimento adegua- così. Ad oggi questa inter- Einstein-Podolsky-Rosen ca sarebbe un sonoro no. Ma
ti, basti considerare che il pretazione rimane l’unica che impone a due particel- non è così, e numerosi esem-
funzionamento dei mattoni in grado di dare un senso le legate tra loro (entangled) pi lo hanno dimostrato nel
fondamentali dalla materia logico a quanto osservato uno scambio di informazio- passato, sia lontano nel tem-
si comportano in maniera sperimentalmente e descrit- ni di stato ad una velocità po che più recente. Il mondo
estremamente diversa dai to matematicamente, no- più alta di quella dalla luce interiore, incoscio, emotivo
corpi materiali macrosco- nostante gli sforzi di alcuni - che com’è noto è un limite dello scienziato in alcuni
pici. Di questi ultimi, cono- fisici successivi che cercato invalicabile - quando un os- casi ha giocato ruoli fonda-
scendone posizione e velo- in ogni modo di confutar- servatore congela lo stato di mentali per l’elaborazione di
cità iniziali effettivamente è ne la verità6. Non solo. Lo una di esse. teorie vincenti e funzionan-
possibile stabilirne posizio- stato descritto da posizione Questa lunghissima pre- ti. Si prenda, ad esempio, il
ne e velocità future in base e velocità - o di altri para- messa è stata importante caso notissimo del chimico
alle loro mutue interazioni metri specifici del mondo per arrivare a sostenere, tedesco del XIX secolo Fri-
con precisione arbitraria. quantistico - è indetermi- anche sul piano meramente edrich August Kekulé. Egli
Le particelle dalla meccani- nato finché esso non venga scientifico, la centralità dalla stava studiando con grande
ca quantistica, invece, sem- osservato da un osservatore mente umana - e non arti- difficoltà la neonata chimica
brano funzionare secondo esterno. ficiale - nelle cause e negli organica e cercava disperata-
delle leggi probabilistiche. Da quel momento lo stato effetti dalla fisica, nonché mente di fornire un model-
Una particella non si trova delle possibilità di descri- lo molecolare soddisfacente
con certezza in una posi- zione attraverso strumenti per la molecola del benzene,
zione: esiste una certa pro- 5 Essenzialmente l’equa- logico-matematici. E l’or- fino a quel momento sfug-
babilità che essa si trovi in zione di Schrödinger. dine armonico in grado di gente ad ogni tipo di spie-
quella posizione, e lo stesso gazione. Ecco cosa scrisse
dicasi per quanto riguarda 6 Si veda ad esempio il successivamente:
teorema di John Bell, per il qua-
la sua velocità. Ma si faccia le egli vinse il Premio Nobel nel 7 Detto anche collasso
“Ero seduto intento a scrivere,
attenzione, l’impiego dalla 1990. dalla funzione d’onda. ma il lavoro non progrediva;

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 19


L’armonia nella scienza

i miei pensieri erano altrove. ni fisiche è sempre stata più


Girai la sedia verso il cami- presente nelle richieste che
no e mi appisolai. Di nuovo i fisici teorici facevano alle
gli atomi giocavano di fronte loro teorie. Due forze erano
ai miei occhi (…). Il mio oc- divenute una: perchè le altre
chio mentale, reso più acuto quattro non potevano anche
da questa ripetuta visione, loro essere unificate in un
era ora in grado di distin- quadro comprendente una
guere strutture più grandi di sola forza universale le cui
multiforme conformazione; sfaccettature fossero le ma-
lunghe file talvolta sistemate nifestazioni come le cono-
più strettamente, tutte sinuose di- sciamo, esattamente come
e ricurve come il moto di un verse forze la forza elettromagnetica?
serpente. Ma guarda! Che forze c h e Desiderare che di quattro
cos’è? Uno dei serpenti aveva fondamen- rappre- forze fondamentali ci si pos-
afferrato la sua stessa coda, e tali: alcune note sentano cinque sa ridurre a una sola non è
la forma girava beffardamen- fin dall’antichità, cioè la fenomeni profonda- evidentemente un vincolo
te davanti ai miei occhi. Come forza elettrica, la forza ma- mente diversi l’uno dall’al- scientifico: è un desiderio
per un lampo improvviso mi gnetica e la forza gravita- tro. Ma perché proprio che placa la mente di chi
risvegliai e passai il resto del- zionale, mentre altre emerse cinque? E perché devono cerca di descrivere il mon-
la notte a elaborare la mia più di recente, ovvero la for- essere forze che agiscono in do, una gioia interiore nel
ipotesi”. Il mondo interiore za nucleare forte e quella de- ambiti diversi se comunque risuonare con un universo
onirico, simbolico, allegori- bole. Tutti sanno bene come appartengono sempre al ordinato al massimo grado
co, è emerso nella mente di si manifestano le prime tre; medesimo fenomeno delle e descrivibile con grande
Kekulé e, con un linguaggio per le ultime due è suffi- forze? Una prima risposta semplicità.
del tutto non scientifico ha ciente dire che la forza forte indiretta a queste doman- Da allora è stata unificata
fornito la chiave per la com- è quella responsabile dalla de ci è stata consegnata da anche la forza debole con
prensione profonda del pro- stabilità dei nuclei atomici8, James Maxwell. Studiando quella elettromagnetica -
blema fin a quel momento mentre quella debole è lega- nell’800 le forze elettriche e detta oggi forza elettrodebo-
insoluto. ta al decadimento radioatti- magnetiche, si è reso conto le. E ancora si cerca di anda-
Ma veniamo più propria- vo sempre dei nuclei atomi- che non solo la natura delle re avanti in questa direzione,
mente all’aspetto estetico. ci. Quindi abbiamo cinque due forze era la stessa, spie- una direzione dettata esclu-
Un caso in cui la strada da gabile con la dinamica di sivamente da una necessità
percorrere è stata dettata cariche elettriche in movi- molto umana, quella cioè di
proprio da esigenze dette - 8 Un nucleo atomico, in-
mento, ma che combinando ritenere che l’universo sia
ma più che altro sussurrate, fatti, essendo costituito da proto- le due nello stesso quadro più bello se descritto con un
ammiccate dagli scienziati ni, ossia particelle cariche positi- teorico emergevano spon- linguaggio universale e ele-
- “di eleganza” è quello che vamente, e da neutroni, particelle taneamente, quali soluzioni gante come la matematica,
prive di carica elettrica, non po-
ancor oggi risulta essere uno trebbe rimanere stabile a lungo.
di equazioni matematiche, e se risponde ad un ordine
dei lavori più ambiziosi dalla Questo perché secondo la legge le onde elettromagnetiche. superiore necessario così
fisica moderna: l’unificazio- di Coulomb, particelle cariche Maxwell ha descritto e co- come sono necessarie le re-
ne delle forze fondamentali. aventi lo stesso segno tendono a dificato la luce! Da allora in gole dell’armonia musicale
respingersi in maniera molto vio-
Tanto per dare un quadro lenta. I protoni sono tutti positivi:
avanti non si è parlato più per far stare assieme quattro
semplice e chiaro, nel mon- se riescono a stare stabilmente di forza elettrica o magneti- suoni consonanti.
do fisico che ci circonda la assieme in uno spazio molto ri- ca, la forza era divenuta una
relazione più importante tra stretto come il nucleo atomico è sola: la forza elettromagne- Fr∴ Orfeo
necessario che vi sia una forza
causa ed effetto è data dal ancora più intensa che si oppone
tica. Da quel punto in avan-
concetto di forza. Esistono alla repulsione degli stessi. ti, l’eleganza nelle descrizio-

20 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


[ PRIMO PIANO ]

Armonia e musica
La musica, e solo la musica, sa rapirci e portarci altrove.
Perché le note, che riproponiamo di volta in volta,
nascondono un segreto…
er armonia in genere si intende la nota in comune). Naturalmente il discorso è
concordanza di elementi di qualsiasi molto complesso perché di solito non basta
tipo che danno piacere. Per quanto un accordo a cambiare l’impatto di un brano.
riguarda la musica è l’arte che studia Ci sono anche ritmo, melodia, timbro, inten-
genesi e concatenazione degli accor- sità e soprattutto ciò che conta è l’intenzione
di che sono gruppi di suoni emessi con la quale si suona. Anche mantenendo
simultaneamente o in successione. tutti i parametri sopra citati, basta cambiare
Da qualche centinaio di anni (oggi l’intenzione per dire completamente un’altra
forse in decadenza almeno nella mu- cosa, come del resto con una stessa parola
sica colta) il sistema tonale è il più nella lingua parlata.
usato per comporre brani musicali.
Ci sono due modi per le tonalità: il Oltre alla tonalità ci sono anche altri sistemi
maggiore (per esempio il DO mag- come ad esempio la modalità (antecedente
giore) ed il minore (per esempio il ad essa) e tanti altri. Il principio rimane lo
LA minore). Il maggiore ci aiuta ad stesso. Infatti la musica, come tutti sappia-
esprimere sentimenti e stati d’animo di gio- mo, è un linguaggio e come in tutti i lin-
ia, chiarezza, positività... Il minore tristezza, guaggi è la ‘mano’ dell’uomo a fare la vera
cupezza, tormento, pensieri che incalzano differenza. Essa quindi, come la forza pen-
o addirittura assillano... Ognuno di questi siero, è energia che ha lunghezza d’onda e
«Soltanto la musica è modi ha accordi sia maggiori che mino- frequenza che agiscono direttamente con gli
all’altezza del mare» ri a seconda del grado della scala sul quale altri campi energetici che incontra. Sapendo
sono costruiti ed hanno lo stesso carattere ciò terrò conto del fatto che per risveglia-
(Albert Camus) del modo corrispondente. Ad esempio per re qualcosa in me dovrò far vibrare questo
ottenere un brano che doni tranquillità si qualcosa... per simpatia.
sceglieranno accordi che sono tra loro affini
cioè che hanno qualcosa in comune(es. una Fr∴ Mumiah

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 21


[ PRIMO PIANO ]

L’Armonia si fa storia.
i Rosa Croce
Una mattina dell’anno 1623 gli abitanti di Parigi furono
sommersi da misteriosi manifesti affissi sui muri della
città in cui un proclama declamava:
«Noi, delegati del collegio principale
dei fratelli della rosa croce, facciamo
soggiorno visibile e invisibile su questa
città, per grazia dell’Altissimo, verso il
quale si volge il cuore dei giusti.
Noi mostriamo e insegniamo senza libri
a parlare la lingua dei paesi nei quali roviamo ad immaginare lo Valentin Andrae ne fu l’arte-
vogliamo dimorare. Per salvare gli uomini stupore di quanti si trovaro- fice, insieme ad altri appar-
e i nostri simili dall’errore e dalla morte. no ad interpretare il signifi- tenenti al cosiddetto Cerchio
cato e gli obiettivi del mes- di Tubingen.
Se qualcuno fosse preso dal desiderio saggio. Sibillino il manifesto, La Fama fraternitatis del
solo per curiosità non comunicherà mai e per questo accattivante, 1614, era la storia allegorica
proprio per l’interesse occul- del mitico fondatore dell’Or-
con noi se invece la volontà lo spingerà to che trasmetteva. In parti- dine Christian Rosenkreutz:
ad iscriversi nel registro della nostra colare l’avvertenza diretta ai un progetto che annunciava
confraternita, noi che giudichiamo le soli curiosi di non poter ac- la «Rivoluzione del mondo»,
cedere, non faceva altro che una specie di Apocalisse spi-
intenzioni, gli mostreremo la verità delle incuriosire all’inverosimile. rituale, che spaventò i grandi
nostre promesse. Perciò non riveliamo In verità non era la prima dotti che, ancora immersi nel
volta che la fraternità faceva passato, temevano l’avvento
il luogo della nostra dimora in questa parlare di sé. di una «nuova era», ovvero
città, certi che i pensieri uniti alla volontà Già qualche anno prima era il raggiungimento massimo
reale del lettore, saranno sufficienti a farci riuscita a pubblicare ulterio- del sapere umano. Lo sgo-
ri tre manifesti, che la resero mento di tale conoscenza,
conoscere a lui e lui a noi.» di conseguenza, famosa nel «che sarebbe stata rivelata
mondo dell’esoterismo: agli uomini dalla bontà di
• Fama Fraternitatis nel Dio», avrebbe permesso di
1614 penetrare ogni segreto del
• Confessio Fraternitatis Creato e condurre ad una
nel 1615 perfezione di conoscenza as-
• Le Nozze Chimiche nel soluta
1616. Nel 1615 nacque un secon-
Il teologo e scrittore Johann do manifesto rosacrociano,

22 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


la Confessio Fraternitatis,
che dichiarava apertamen-
te le sue intenzioni sulla
tirannia del papato e della
governance del momento. I ROSACROCE
Nel contesto ne emergeva NELL’ARTE E
un tono altamente profeti- NELLA POESIA:
co che asseriva come la fine Non hanno soltanto
influenzato le società
fosse imminente e l’uomo iniziatiche, e soprat-
sarebbe stato ricondotto tutto la Massoneria.
alle condizioni primarie I Rosacroce infatti
dell’Eden. In seguito esce hanno saputo accen-
dere l’entusiasmo
il famoso racconto illusorio soprattutto di poeti,
delle Nozze chimiche (di musicisti, artisti con
cui però mancherebbero uno stile allusivo e un
le ultime due pagine, ma contenuto allegorico
pieno di simbolismo
che non inficiano sul finale cristiano
comunque comprensibile),
che fu considerato il terzo
«manifesto» rosacrociano.
Nel corso del racconto, il Credo di poter affermare,
protagonista, Christian Ro- senza ombra di smentita,
senkreutz, si presenta come che i manifesti sono spunti
un mistico cavaliere, invitato allegorici allo scopo di dif-
da una coppia di sposi nel fondere una cultura nata
loro castello. Costoro si pos- da intuizioni magistrali e
sono identificare in Federico sapere smisurato, basato
V ed Elisabetta d’Inghil- unicamente su somme co-
terra. Il racconto si svolge noscenze.
in sette giorni iniziatici, nei È necessario comprendere
quali il cavaliere vive nume- però in quale contesto stori-
rose esperienze mistiche, co la Fratellanza nacque.
che lo condurranno verso la
fatale conoscenza dei pro-
cessi alchemici. Fra l’altro,
riceve dai regali sposi tre in-
segne cavalleresche: il Toson FILOSOFI DELLA NATURA:
d’oro, il Leone volante e la I Rosacroce però, soprattutto nella loro ‘organizzazione’ napoleta-
Pietra d’oro, che raffigura na furono soprattutto alchimisti e filosofi della natura. Il loro in-
non solo la pietra filosofale e teresse principale era la spagiria e la fabbricazione in laboratorio
di ‘rimedi’ farmaceutici
la trasmutazione alchemica,
ma anche l’alleanza tra il Le-
one Palatino e l’Inghilterra. Una risposta può giungere risposta fu il silenzio dell’in-
Egli, infatti, si presenta agli dalla Germania, poco prima visibile Confraternita, che
sposi come Cavaliere della della guerra dei Trent’anni. non si fece riconoscere in al-
Croce Rossa (chiarissima Questa nuova cultura  po- cun modo. L’enigma si fece
allusione alla rossa croce di litico-spirituale fu accolta ancor più intricato, tanto che
San Giorgio d’Inghilterra e entusiasticamente così molti l’interesse andò scemando.
all’Ordine della Giarrettiera, si appellarono al mitico mo- Poi, la «prima edizione stam-
conferiti a Federico V prima Christian vimento, con la speranza di pata della Fama Fraterni-
delle nozze). Rosenkreutz entrare a farne parte. Ma la tatis” pubblicata, riportò in

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 23


L’Armonia si fa storia. i Rosa Croce

auge l’interesse per la Co-


munità.
Nel periodo in cui furono ce-
lebrate le nozze fra Federico 
V ed Elisabetta, figlia di Gia-
como I d’Inghilterra scoppiò
la guerra dei trent’anni, lo
scontro sanguinoso tra cat-
tolici e protestanti. Le due
forze contrastanti erano la
proiezione delle rivalità di
due culture: la cattolica de-
gli  Asburgo e della Spagna
e quella elisabettiana che,
con la tedesco-boema, fu la
«linfa» del movimento rosa-
crociano.

Da qui iniziarono ad espan-


dersi l’ermetismo, l’alchimia,
la filosofia esoterica, ecc… di
cui furono protagonisti Ro-
dolfo II° (1576-1612), Pa-
racelso, Heinrich Khunrath,
Rabbi Loew e Maier.
Le pubblicazioni si manife-
stavano sensate e opportu-
ne quindi. Apparvero in un
momento storico in cui l’an-
tico continente versava in
condizioni critiche dal punto
di vista spirituale e politico.
Devastato da conflitti eco- IL TEATRO DEL SENSO:
nomici e guerre di religione Non c’è partita dell’iniziato che non riguardi anche il compito dell’uomo.
Decaduto nel suo credersi creatura finita, schiava dello spazio e del tempo.
cruente. Mentre la scienza Figlio di una dimensione, eterna, che probabilmente ha dimenticato…
decollava con le ali del mate-
rialismo, la stragrande mag-
gioranza delle genti appariva soltanto su aspetti partico- gera. E non allontanarsi mai dusse per primo il concetto
in condizioni patetiche. lari. Ma anche su tutto ciò dal proprio obiettivo: LA di monoteismo in Egitto.
Era giunto perciò, il momen- che consente all’uomo, di FELICITA’”. In quel periodo, che riten-
to per i Rosacroce di uscire realizzare pienamente la sua Se è vero come è vero che go topico, si studiavano i
allo scoperto. “Noi vogliamo essenza, imparare a conosce- le origini storiche dei Rosa- misteri dell’Universo, della
che tutti gli esseri umani col- re la verità, non essere ingan- croce risalgono al diciasset- natura e dell’Uomo. Da qui
lettivamente e singolarmen- nato dai simulatori, amare il tesimo secolo, è altrettanto la gnosi, scienza che si sa-
te, giovani e vecchi, ricchi bene e non essere sedotti dal vero che la tradizione si sve- rebbe tramandata nei secoli,
e poveri, nobili o modesti, male, a fare e riconoscere la molto più antica. Proba- dall’Egitto alla Grecia con
uomini o donne, possano es- quello che si deve evitare, bilmente risale all’antichità i pitagorici, poi all’antica
sere istruiti e diventare esseri parlare saggiamente di tutto egizia. In pratica all’epoca di Roma con i neo platonici.
completi. Noi vogliamo che con tutti. Infine a trattare gli Amenotech IV, conosciuto Nel Medio Evo gli alchimi-
possano accedere alla cul- uomini, le cose e Dio sempre meglio con il nome di Ake- sti ne ereditarono il pensiero
tura ed essere formati non con prudenza e non alla leg- naton. Il Faraone che intro- e a loro volta trasmisero la

24 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


sapienza ai Rosacroce del classe sociale dedicandosi ad considerato l’Intelligenza rompicapo dei Cavalieri Ro-
diciassettesimo secolo. un insegnamento che si svi- assoluta dalla quale tutta la sacroce ammalia gli studiosi
Gli stessi scrivevano: “Le luppa in vari gradi e che poi creazione è emanata dall’i- occidentali e a quanto si è
nostre origini sono egizie, si presenta sotto forma scrit- nizio dei tempi. Ineffabile e detto, non poteva trattarsi di
brahmaniche, derivano dai ta. Nelle Logge dell’Ordine, inconcepibile, si manifesta un mito senza fondamento.
misteri eleusi, dai maghi del- abbigliate con simboli egizi, attraverso le leggi natura- Qualcosa di veramente po-
la Persia, dai pitagorici e da- si conferivano i vari gradi li, universali e spirituali. La tente e concreto si cela die-
gli arabi”. e le relative iniziazioni. Per felicità dell’uomo sta nel ri- tro questi manifesti di sfida,
inciso: le origini dell’Univer- spetto di queste leggi, perciò piantati come vessilli su un
La tradizione fu traman- so, il Tempo e lo Spazio e le occorre studiarle, conoscer- territorio da conquistare. Da
data con continuità oltre il leggi della materia, della vita le e comprenderle. Miglio- tutto questo disseminarsi di
diciassettesimo secolo, dan- e della coscienza, i fenomeni rare se stessi e migliorare il odio, di guerre, di competi-
do la natalità a diverse ob- psichici, la natura dei sogni, mondo, trasformare il male zioni varie, appare assai stri-
bedienze rosacrociane. Nel gli attributi dell’anima, i mi- in bene, l’umanesimo insito dente l’incauto incedere di
diciottesimo secolo la più steri della morte, quelli della nel pensiero Rosacrociano, una «spiritualità» proclamata
significativa fu “L’ordine reincarnazione, la scienza non fanno altro che sfociare con superbia e tracotanza. Si
della Croce d’Oro dell’An- dei numeri, erano i temi nel simbolismo dei cavalieri ma le vie delle passioni uma-
tico Sistema” a cui appar- trattati e studiati. Senza tra- (quali noi aspiriamo ad esse- ne sono innumerevoli, seguo-
tenevano personaggi illustri lasciare i legami che allaccia- re e mantenerci tali). no forse quelle dell’Altissimo
quali, il principe Federico no l’Uomo, la natura e Dio, Sono quattro secoli che il e non è raro che a volte, col
Guglielmo e il duca Fer- suo apparente consenso, pos-
dinando di Brunwich, che sano anche condurre alla ri-
scrisse “Sui simboli segreti cerca della perfezione o, per-
dei Rosacrociani del dicias- lomeno, a quello che più le si
settesimo e diciottesimo se- avvicina.
colo”. Alchimia ed ermeti-
smo le materie approfondite Fino al periodo della rivo-
dal movimento. luzione francese, l’Europa
s’interessò molto alle due
Nel diciannovesimo secolo grandi società segrete: la
si palesa l’Ordine Cabalisti- Massoneria e la Fratellanza
co della Rosa Croce, fondato Rosacroce. Quest’ultima ri-
da Stanislas de Guaita e atti- sulta essere la più antica, dal
ra di nuovo l’attenzione de- momento che oltre un secolo
gli interessati. Quest’ordine separa la loro nascita. Molti
mirava ad un obiettivo pre- uomini illustri s’interessaro-
ciso: restaurare in tutto il suo no al movimento: Cartesio,
splendore il culto dell’ideale, Newton (che affermò di pos-
con la tradizione come base sedere una copia autentica e
e la bellezza come mezzo. Il commentata dei due mani-
musicista Elrich Satie, com- festi rosacrociani) e Goethe,
pose per l’occasione “Le so- che basandosi sui loro testi
nate della Rosa Croce”. progettò il suo grande poe-
ma iniziatico I Misteri, rima-
Si giunge così al ventesimo sto incompiuto e in seguito
secolo dove, l’Antico e Mi- Il Serpente Verde. La Fratel-
stico Ordine Rosa Croce lanza restò, comunque, sem-
assurge a rappresentate del- pre un affascinante enigma
la tradizione trasmessa dai in quanto appariva sempre
precedenti ordini. Aperto ad in maniera discontinua.
ogni nazionalità religione e Molte associazioni ne riven-

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L’Armonia si fa storia. i Rosa Croce

dicarono l’appartenenza se- era R+C. Naturalmente face- per il mondo a svolgere le Ordine Rosa Croce. Quanto
greta, mantenendo fra loro vano del loro meglio per pas- opere di carità, altri cinque sia in possesso riguardo do-
legami superficiali, che per sare inosservati. non abbandonavano mai il cumentazioni o manoscritti
la maggior parte riflettevano Tempio. Nonostante posse- che legittimino la pratica in
una maniera piuttosto ap- La base dei Rosacroce era dessero un corpo di materia, uso non è dato sapere. Ma
prossimata nello svolgimen- la Bibbia, che definivano «il tutta la loro opera derivava a noi in definitiva, interessa
to dei programmi originali. breviario» che regolava la «da mondi interiori». Infine, il pensiero tramandato dai
Quindi, ancora oggi, tutto loro esistenza, consideran- il misterioso «tredicesimo», pensatori delle discipline.
appare confuso, ambiguo. dola fine e termine di ogni che era capo dell’Ordine, Questo nostro mondo si di-
Senza dubbio, ciò che emer- studio. Loro maggior ambi- faceva da intermediario fra i mena tra corsi e ricorsi sto-
se da i «manifesti» si rivelò di zione era quella di riportare Fratelli ed un alto Consiglio rici. Nulla di più attuale il
un peso politico, spirituale, un governo d’Europa uni- Centrale, ancora più occulto, pensiero dei rosacrociani del
letterario, non indifferen- ficato politicamente e spiri- composto da «Ierofanti dei 1600, non potevano certo
te. L’immenso fermento tualmente, dove avrebbero misteri superiori», che nulla prevedere che nel ventesimo
intellettuale di quell’epoca imperato Fede e Scienza. avevano da spartire con i co- secolo ci saremmo ritrovati
fu uno dei più inquietanti e Nel movimento dei Rosa- muni mortali. Si trattava di nelle medesime condizioni.
cupi, poiché portò non po- croce, la Kabbalah risorse in coloro che avevano ottenuto Voglia di potere, denaro, su-
chi terribili sovvertimenti. una sua forma di tipo cristia- l’accesso alla grande cono- perbia, cupidigia, materiali-
Fu proprio in quel tempo no. Per cui gli insegnamen- scenza dei misteri minori. smo, invidia, orgoglio e tutti
che arsero i roghi delle stre- ti entrarono a far parte del gli altri veleni della mente,
ghe, mentre il potere del Sa- patrimonio culturale della Ai giorni nostri. Buona parte sono nemici giurati dell’Inef-
cro Romano Impero stava Confraternita; si propagò dei movimenti rosacrociani, fabile, degli uomini, special-
andando in decomposizione. per tutta l’Europa. Di quel- si sono avvicendati in Ame- mente di quelli che sentono il
Non bisogna dimenticare la sapienza segreta furono rica, terreno fertile per i mo- dovere di combattere, paladi-
che proprio allora emerse- fautori lo stesso Cosimo de’ vimenti. Forse una comunità ni della milizia celeste.
ro figure «scomode» come Medici, che fondò un’Ac- mistica tedesca emigrata, nel
quella di Giordano Bru- cademia platonica; nonché 1694 contribuì alla divulga- Anche se indubbiamente
no, Galileo Galilei, Francis Marsilio Ficino, il più illustre zione del rosa crocianesimo. dall’avvento della confrater-
Bacon, Keplero, Cartesio, degli studiosi. Da questo, Pare che fossero connessi nita, il mondo è migliorato
Shakespeare (il più discus- egli arrivò alla congettura con la fratellanza. La diffu- negli ultimi anni, probabil-
so ed occulto), ed altri che, che gli stessi insegnamenti sione estesa però fu opera di mente le nostre azioni ri-
si vociferò, appartenessero provenissero da dottrine più un certo Randolph che ini- marranno immutate fino al
- in qualche modo - all’Or- antiche e da «speciali sapien- ziò le sue attività occulte nel giorno del Giudizio. La no-
dine segreto. Come al solito, ti», che portavano i nomi di 1858 fondando un’associa- stra Rota inizia il giorno in
molti pareri divergono. Vi fu Mosè e S. Agostino. zione rosacrociana. Anche se cui Dio disse «Fiat LUX» e
chi affermò brutalmente che ammise che il suo rosa cro- finirà quando egli dirà «Pere-
la Fratellanza dei Rosacro- Come tutti gli ordini miste- cianesimo era per la maggior at». Nonostante che il tempo
ce non fosse che tutta una riosi, quello dei Rosacroce parte frutto della sua mente. scandito dall’Altissimo sia
manovra «politica» e che di «era basato su linee cosmi- Successivamente a Ran- implacabile però, dobbia-
esoterico non esistessero che che». Ne sono d’esempio «i dolph, una diramazione del mo fermamente proseguire
parole scritte per ingannare dodici segni zodiacali che movimento costituì il rosa- nella nostra missione che è
i creduloni. Ma il crescente racchiudono il nostro siste- crocianesimo massonico e trasmettere la tradizione e
interesse per il rosacrociane- ma solare, i dodici semitoni si formò il Collegio di Phila- mantenerla accesa per poter
simo aumentò sempre più, della scala musicale, i dodici delphia nel 1879. far si che, quando passeremo
dando inizio, da una parte, apostoli; tutti sono l’emble- l’eredità ad altri, quelli inclini
ad una sorta di “caccia alla ma dei dodici elementi rag- Nei primi del 900, dopo una a conservare il messaggio, la
misteriosa fratellanza d’elite” gruppati attorno ad uno». faida con vari altri gruppi speranza di un mondo mi-
da parte d’intellettuali prote- Così l’Ordine dei Rosacroce formatesi in seguito, un’asso- gliore si trasformi finalmente
stanti per aderirvi. I Rosacro- era composto da dodici Fra- ciazione definita AMORC, in realtà.
ce erano collegati da segni di telli e un tredicesimo. Set- tutt’ora attiva, si costituì
riconoscimento: il loro sigillo te di loro dovevano andare dando vita Antico e Mistico Fr∴ Kirman

26 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


[ PRIMO PIANO ]

La Terapeutica.
La salute come Amore
e Armonia
«Il nostro stato primitivo ci
aveva chiamati a possedere delle
conoscenze superiori, a fruire
visibilmente dello spettacolo dei
fatti dello spirito, rivestiti di tutto lo
splendore della sua luce e ad avere
anche autorità sui diversi abitanti
di tutte quelle regioni, celate oggi per
noi dallo spesso velo degli elementi»

(Louis- Claude de Saint-Martin)

a terapeutica è una delle Nelle forme rituali dei primi tre gradi
forme dell’Arte Regia, della massoneria azzurra, per esempio,
con cui tutti Noi iniziati, sono moltissime le ‘azioni’ magico-tera-
secondo il proprio pia- peutiche che si mettono in atto nel mo-
no evolutivo, veniamo mento della celebrazione del rituale e
in contatto sin dall’ini- che portano, se eseguiti correttamente,
zio, anche se in modo benefici al corpo e allo spirito, tra tutte la
inconsapevole ovvia- ‘Catena d’Unione’ che in modo tangibile
mente, per non ‘sedurre’ fa sentire tutta la sua potenza benefica
da subito il nostro cammi- intervenendo subito sui nostri mali cor-
no spirituale con facili spe- porei, tanto da farci dire molto spesso
culazioni, che andrebbero ine- alla fine della tornata che eravamo arri-
vitabilmente a demolire quanto vati con qualche disturbo e usciamo dai
di sacro si è costituito. lavori ritemprati.

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 27


La Terapeutica. La salute come Amore e Armonia

L’azione o forza terapeutica quindi è una l’azione terapeutico-magico senza frap-


delle potenze che si attiva nel momento porre nessuna deviazione.
della propria iniziazione, che tutti pos- Infatti, bisogna affidarsi alle sole intel-
siedono in forma latente, ma che deve ligenze sacre evocate e accuratamente
essere risvegliata e, ovviamente, bisogna messe in atto nei rituali. L’azione tera-
imparare a ri-conoscere e a dominare, peutica per essere davvero efficace, deve
con un costante lavoro su se stessi fino al poggiarsi esclusivamente su quella forza
dominio completo, così come auspica il (quell’Amor…) che rende consapevole
Kremmerz: “non appena avrete imparato l’operatore, ma con assoluto disinteresse
ad Amare”. personale, infine, di essere esclusivamen-
te quel tramite con cui il “miracolo”, così
L’Amore è il mezzo originario per poter come viene definito dai profani, possa
essere un terapeuta, così come lo definì il compiersi.
sommo poeta: “quell’Amor, che move il
sole e le altre stelle…”. La terapeutica è una tecnica magico-ri-
Quanta sapienza iniziatica in queste pa- tuale, che fonda i suoi presupposti sul-
role, sin dalla sua prima affermazione: la completa assenza dell’operatore della
“quell’Amor”,  ovvero l’affermazione di sua personalità o umanità, lasciando alle
una compiuta e piena realizzazione inizia- parole sacre, vergate dai maestri passa-
tica, totalmente scevra da ogni olocausto ti, svolgere quell’azione di collegamento
umano, “quell’Amor”, che svela finalmen- Un terapeuta con le correnti di Bene che sono presenti
te la Verità e che unisce indissolubilmente nelle Acque Celesti, alle quali possiamo
alla Luce creatrice. solo chiedere, intercedendo per noi stessi
Colui che è capace di ricevere e trasmet- e per quanti lo richiedano, il loro infinito
tere questo amore, con il solo scopo del Amore.
bene di Se stesso e degli altri esseri, è di-
venuto esso stesso Amore. «La Myriam dei terapeuti è un’onda di
amore che emana da un centro pulsante di
Come esperienza personale di operatore natura ignota da un uomo o da una catena
terapeutico, appartenente alla Miriam, di anime.
Corrente di Bene della “Schola Philo- L’allegoria è di apparenza mistica ma ha
sophica  Hermetica Classica Italica” che un nome di donna, che fu la prima e la più
Kremmerz fondò a questo unico scopo, eccelsa delle maghe, un ricettacolo, un te-
il mio sforzo costante è quello di essere La catena d’unione soro profondo di amore, perché l’Amore è
(dai quaderni di Ivan Mosca)
un trasmettitore di quella corrente che la materia, come il calore, il magnete, la luce,
Miriam raccoglie nella sua potenza, cer- l’elettricità, la radioattività; più forte di tut-
cando incessantemente di non frapporre ti questi esponenti della materia nel moto, la
nessun ostacolo. materia amore sarà lo stato di essenza del
moto verso l’enigma della creazione e della
Compito assai arduo e imperioso, affin- distruzione.
ché la Corrente di Bene messa in atto con Il secreto della Miriam rigeneratrice lo in-
la celebrazione del rituale quotidiano nel tenderete presto, appena avrete imparato
momento in cui si opera, possa raggiun- ad amare. La Miriam fu rappresentata
gere direttamente il bisognoso durante da una Rosa dai Rosa-Croce perché l’a-

28 HORUS | Sovrano Gran Santuario Harmonius


more è la forma più perfetta dell’espansio- «Avere animo eguale trazione di entità non umane, può rendere
ne del magnete. possibile la medicina divina o l’ermetica e
Se l’integrazione dei poteri umani può
è medicina al male» renderci utili a tutti i sofferenti che ricor-
condurre alla formazione del mago, riser- Seneca rono a noi».
va vivente di forze attinte a sorgenti più (da: Il magnetismo integrale della tera-
ricche di energia, una semplice progressio- peutica ermetica, di G. Kremmerz)
ne delle ricchezze magnetiche accumulate  
in noi, con una provocazione di atti e at- Fr∴ Benno

n.6 - Luglio 2017 | HORUS 29


HORUS, Quaderni di studio a periodici del Sovrano Gran Santuario Harmonius
La pubblicazione è diretta dal Fr∴ Samkhiel.
I Fratelli interessati a pubblicare i loro contributi possono scrivere a questo indirizzo:
rivista.horus@gmail.com

www.memphismisraim.net

La direzione di HORUS si riserva ogni valutazione in merito,


sentito il Sovrano Santuario

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