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STORIA
PELLE PERSONE
CHE SONO vxssuu
MOLTI SECOLI;
'E CHE RlNGIOVANIRONO
coi. BBC! ero'
pl RÎCUPBRARB LA Glow—:Nm:
*0471M la Arnaldo di Villanova ’,
E con alcune regole per conſervare h
Sanità , e per giu ere ad‘un’v
eſtrema vecc- iaia.
Del Signor di
LONGAVÌLLA HARCOVE T .
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IN VE NEZI A , MDCCXIX.~
Appreſso Giovanni Malac'hín
A ſpeſe di Giuho Maffei -.
Co” Licmzdac’J aperto”, e Privzlegio
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-Líníoíl vecchio , chevívcva.
*lì 3 nel primo ſecolo ſono -VcſPa
ñ _ -’ fiano,cLucíano ,che nacque
ſotto Traiano hanno ſcritcodi-coloro.
che ſono viſſutilungotempo .
Flcgone Tra-[liane nella Libia Lì
bcrto d’Arríano verſo l’anno di Gesù
Criſto 130. preſca trattare la medeſi
ma materia . Alcuni frammenti dçl
ſuo Libro-raccolti dalMeurſxo fanno
deſiderare il volume intero.
Plutarco, che morì ſono Antoni
1’10 il pio, ci hà laſciato un Trattatcllo
ſopra la conſervazione della ſanità .
Ippocratc, Galeno , ed Ateneo nc’
ſuoi Dípnoſofiſti hanno fano il mede
íìmo. .
Verſol’anno 1540. fù dedicata a
Paolo terzo della Caſa Farneſe l’aárce .
l
dì prolungare la vita; Vi ſono rifeñ‘ i
rice molte perſone , che ſonoarriva
tcacent’anni. ~ -
Luigi Camaro , la cui Famiglia hà
dati molti Dogi alla Repubblica di `
,Venoziaſhà compoſto nell'anno 1566.
uattro’Txattati 'fiiliìaſhinçnza , e `
ulla ſöbiietà . @alle virtù figliuole
della temperanza l'hanno liberato da
,moltiſſime infermitàz che’flzco-pcrìi!
ordinario firaſcina
zioſa. -Q- ›.la gioventù
. .z licen;
‘ ſi,
k Il P. Lefiio dotto Profeſſore della‘
Compagnia di Gesù a Lovanío , il
guai: Morìmateria
;ma fimilc nel ;62.3-
nelcravagliò ſopra‘
ſuo Htgiaflion ,‘ì
ovvero modo di conſervaije la vita . ‘a,
. Facendo le memorie di tutte le par-z
ti del Mondo ,frequenti mcnzioni ſo
pra l’ Età più avaxizate, abbiamo cre- ñ
duro , che una Storia ſopra. i Macrobj
avrebbe la ſua curioſità ,- fortunata s!
ella ſCl‘Vlſſc a moltiplicare quegli an*
ni, ,che Dio innanzi i-l- peccaco del
Primo Uoíno aveva deflinaciA-all’ im.
z L’ intenzione
mortalità. ‘ diqucſt' O'pfli'aîèfla
.
:‘Î 27'??? …
Awu v _ NOI
i a anymaxdíadre 5 e Madre , affiſ
’ che m vwa‘lung’o ñtempo , e felicemente
, fipm la tem:. Exod. cap. 2.0. Deux,
c* :e ' ſi' '\ “d. "'~,,.›
~- *A ſil\.'.` ‘ad,
NPT ‘TKBTÌFWMATURÌ*
- Dello'- Mio 'di Padoa ñ;
‘ , ›‘ * .fl ‘“ ‘
H Avendo veflum ‘per via ‘Fefle di
‘ _revi’lioae, &'ayymbatiancflel‘
_ ”RF-“TomaſoMaiÎìa Zemzeiinquí.;
. ficorcñ, Înëlíñìbro ‘Intítolgto .: "Sto
ria delle Perſone; tbeìfona viſure
^ mo'lti ſecoli and-LW, di :org-:vità
.la Ham-ver. In. ’non *d‘eſſer cos*
alcuna contro la Santa Fede Cat- v
eolica , &parimente perAtteſta- 3
to del Segretario Noſtro , niente
controPrencipi , 5c buoni collu
mí , concedemo Licenza à Seba
flizm Cole-ti Stampata” ì‘, che poflì ‘
eſſer flampato , oſſervando gl’or—
dini in materia di Stampe , 6c pre
ſentando Je ſolite copie alle Pnbliz
ÈheLibmiediYenexia , öç gli ha'
JB. - e '
dgoſìínoaädaldiniscg‘; *
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IN nr‘ ‘E
DE" ’CnÈÃIT’dLIÌ f
Díquèflſopckî' a
STORIA
DELLE PERSONE
CHE SONO VISSUTE
MOLTJ SECOLI.
CAPO PRIMO.
Dell‘immormh‘m‘ del Priſm Uom;
L Ddìo , il quale per tutta l’Eter
nitàſù occupato in ſe medeſi
mo, a riſolvette di trarre dal
nulla delle Creature capacidì
.lodarlo. Formò a queſt’oggetto l'Uomo i,
e queflo vaflo Univerſo per l-ui dcſtinato
{ù ſubito ſoggettato alle ſue leggi . c
L’Uomo dall’inſtante della ſua Creaf
- Zio
’a Ante omnia ”di Drurſalus , (g- ipſè
ſibi (fr mundm , ó' lotus , á‘ omnia . Ter
tullianus . Et ſuper Divum Bernardum
díëìum fuit . ’ i
Dac nb; ”7c cffltJuÌnPraNr eum nihil off?”
Tuna ubi nunc,m/e~,quaní25ſibi ſflſſcit ipſe.
b Et creavit Dem' hominem adimflgi
”em/nam . Gen-cap! 7.27.
c Rrplctejcrmm , cà* jubiici” ma” ñ_
Genxap. l. `
~
z Storia delle Perſone
zione ſù dotatod’una immortalità , che
corriſpondeva al bene d’eſſere uſcito dal
la manodi Dio: ed era il modo di Poſſe
der pienamentei beni , che aveva rice
vuti , purche fedelmente adempieſſe le
ſue obbligazioni .
Queſta immortalità dipendeva dall’
innocenza, in cui” noſtro primo Padre
reſtò qualche tempo . L’Albero della vi
taa, ch’erain mezzo del Paradiſo terre~
flredovevaconſervarla - Egli aveva la
forza di riparare ciò, che ii tempocon
fuma', la ſua virtù era capace di conſer
var la Natura , . che l’Albero della ſcien
za delbene , e del male doveva diſtrug
gere. Le maraviglioſe qualità di .queff’
Albero della vita baflavano per preſer
var dalla morte.
L’Uomo nello fiato d’innocenza non
laſciava d’eſſer compoſto di parti, lacon—
trarietàdelle quali gli poteva cſſer noci
va. Ilcalor naturale, che lo faceva vi
vere , divorava il ſuo umido radicale; in
vano ſi ſerviva d’alimenti più nutritivi
dè’ noffritb aveva biſogno di riparare quel
fuoco , che internamente lo divorava; e
ſiccome la Providenza non abbandona
ne
a Pianta—arm: Lignum etiam vite in
modm Paradifi , lignumque [ritmi-e Pani
(fr-mali. Gen. cap. 2.. Y. 9.
b Carp”: ci”: cibo (á-yozu egebat, nefa
me afflurrtur Òſitii . Auguſt. lib. :3. de
Civitate Dei, cap.zo. \
Uh@ ſono 'oiſſure molti ſecoli . 3
he‘ men lf-Uomo ’r‘co; ‘così ella aveva pre;
‘pa’racolìAlbçrodella vità àHÎUor‘no in
nocente P"ec diſendc‘rlo da quel nemico ſe
.ìërcto , "che _l’av‘r‘ebbe à *poco à pÒcÒ ‘con
ñ umatſo, eſat'tq ’pe‘rí’re . fi , ‘
’Weſt’Àlberp della viſa ä‘PreſerVando P
quodalla ‘diflküìíone_"ta'g’iónata dalle
“qualità ‘elemen‘earì , "ch’encr‘a'va‘no fino
'ne’ſu'o'ialimentì >, Ì’allon’ta'naVa an’cora
'da quella`lan ’ui'de'ZZax, `le cui ‘Cauſe’cqn
’maxi-e :l’afte bono
pqſtoàìñnìîe» _ W inſen’ſibílme'nte
. diſ
L'eradícì , ele frutte b po'te'vano ben
"s‘x prolungare la vita dell' Uomo colla.
"bontà , ‘e çol ſapore, “che laſt'èrr‘a retefl
te , ;e nchllà comunica” alle ſu_è prime
pmdu'zîoní‘; ‘ma’nodpotevanò ſolè’r‘nan
'tenerlo-nello ſtaro 'ne‘cèſſario a ConſerVa-A
‘r‘e\le prerogative della "ſua ìmmor'ralirä z’
, Per ſupplírvi l’uomo doveva ſervirſi
’della frutta di quell"Albero della vita e,
“Come d’una medicina grata ›, ed ubíver
ſale: ’Qgeſta frutta aóeva la virtù d’íxí'n*
novàr le ſue ſone y e di maht'e nèrlò helle
. _ , ‘2 - "ua
'a Haáeóatſu/Immculum anima-[Prom
`ri, ne indigentiù laderçtur 5 de [igm uu
”m vita: , ne‘ fefleüute ardurtre'tur ad
Morten-Aug.lñ4-cont'ralíulíanum,t.z4.
b E?” dadi mb” am'mm Tan-MWC”.
cap-1.7.29 _ ` ì "
c Exomm‘ Ligue Paràdi/i rb’m‘ede: De
Ligno ann-m fiiermc bom' a" ma” ”e a..
med-1J.. . ` * ’
z o
4` ` Storia delle Paí/0”:
qualità eminenti della ua Creazione a |
differenZa della frutta dell’Albero della
ſcienzadel bene , edel male , che dove
va dargli la morte . a
Siccome la prudenza era naturale al
noſtro primo Padre , così non aſpettava,
che gli anni diminuiſſero il ſuo vigore , ò
uffuſcaſſero'lo ſplendore della gioventù
perpetua, che doveva godere b: ſi ſerviva
così bene di quella frutta celeſte , che nè
l’àgilità del ſuo corpo , nè la vivacità del
ſuo ſpirito provavano mai Veruna altera
zione ; in maniera che quella frutta ve- z
‘nendo in ſoccorſo degli allmenrìordina- E
_ri , che allora non erano ſe non radici ,
ſrutte, elegumi , ſi trovavainiflaro di
non temere non ſolamente alcun male 5
’ma ne‘ meno una leggiera fiaccheZZa .
' In queſto ſtato felice” ,in cuil’Uomo
non era occupato , che a lodar Dio , qua
‘lunque tempo egli abbia durato, quell’
*Uomo ſempre giovane aveva i beni della
:vecchiaja d lenza provarne le diſgralzie;
a
a ln quorumque enim die ron-:dm: ex
'cognome Marion:. Gen.cap.: Y 1 éñó' 17
b' Ligno-mmá’mortzs nere/filare pro!”
'bebàtur . :atquejzrvemuruflore tenebatur .
“Aug lib.13.de Lîivztare Dei, ca p.20.
c E! H-mä non erat qui operanti” per.
ram, ſedfanJ‘eraurr-gam ſuper faciem
terra, . Gen.cap.l.
d Háſló’bdt de [ignorum ſmi}le refe
flçemmromm defeémnem z ó* dc L13220
Cheflma mſm” molti/era”. y
la ſua ragione , avvegnache lontana dal
la ſperienza, avevaìlumi per ben diri
gerſi, nonindebolivailſuo corpo colla ‘
ſua applicazione allo {indio per rendere
ſupeiiore il ſuo ſpirito . Queſte due parti
egualmente innocenti non formavano a
gara l’una dell’altra verun deſiderio con
trario ,~ pareva , che amendue operaſſe
r0 di concerto per la felicità della Crea
tura .
Una delle maraviglie' principali dell’
Albero della vita era di preſervar l’Uo
mo dalla morte-1. Egli univa sì ſtretta
mente l’anima col corpo, che ilnumero
degli anni non gli avrebbe poturi ſepara
re , ſe l’innocenza aveſſe ſempre ſoſtenu—
' ta la loro intelligenza , e prevenuta la 107
ro diſcordia . .
Diſcordia ſùnella, che cagionò l’erraſi'
re del primo Uomo; da qnel momento la,
ſua colpa lo rendette mortale ', iſuoìoc—
chi s’aprirono ſulla ſua diſav ventura ,~ la
ſua nudità ſino allora innocente gli ſè
ſentirei, ch’egli era divcnuto reo man
giando della r frutta dell’Albero della
ſcienza del bene , e del male. Perdette
il raro privilegio dell’immortalità; rlnorì;
a
*vir-e .flah‘liutem comm ”tu/later”. A ng.
lib de peccat.meritis, cap 3.
a De ngna mt: praptrrm guſtabamr ,
ne ma” ci.; ſkin-:pere: , ml /meäute cm
feò’li , decurſir temp-rumſpatii: inter-inn!,
Aogalibazde Civitate Dei, cap-zo- A. ,
E Storia delle Perſone
'd La terribile ſentenza pronunzìata con
’ tra. 13a ſua prevar-icazi'one—,, ſù eſeguita `
I ſuoi diſcendenti, ne hannopu’rtroppo.
provate_ le doloroſe conſeguenze-s’ b
Sjiccome Adamoînon eta tantaimmor-ñ
tale; per laſua` propria conffiruzjonec ,,
:1:11.2an per un’ ſoccorſoz-richicſto, affin
‘c e la necefiìtà_ dfadopraxlo gtîinſcgnaſi
ſe', chÎcgli» awevad’bbbligo d’un. tálbene
alla` pura* li bcraljtà_ detſuquazorezz co
sì toſta, chiamancò‘ilſuddettogſoccorſo,‘
refiò così debole, chenon- potè‘d’a ſe_ me
deſimo ſoſtent’a‘rſì :` avendolo, abbando-ñ
mazzo-l’innocenza , tuttoñconcflrſe alla ſua…“
diſhuzjane i, fù. ſtahih‘ta-la ſua rovina', 1T
Angçl,oitcrminatwelîoſáaccíèdall’ara»
diſatecrefìre d -. Egli perderti:. l‘a, ſua au—
{miti ſÒ ra, tutto ciò’ ,, Ch'ël’a creato -, fi
nale-Bs, .ic-z c-hfegl'r aveva; Fatte_ ccnloſèc`
re-nomína-ndoſeflz più non, Io riconobbe— l
zo. -. Divenncramingç,,fuggjaſcoìz, infèz
, [ce L
I a‘ Marxſfizmdimyccmì- Rom-c396..
| o. ~ / F
b, Z140” hamininmrnflìd‘er”, mſn ”a
[va-”az quam pruffiikutcnlzffiAugdfl ver-ñ
his Apoſt. Scr m. 1.71. C.1:.
c Immarmhmx ai» yeſìaöatur- dt
'Ligue-vitae, non—d…: ?uffici-;ione ”azur-cz» …I
Aug.`lib,6.dçe G’cneſi‘.. ' ' , -
<1- Ejecixquezídflmzó‘collba'witheruç
Linz @Hammam glmdíumflenxg .t. :4.
q Appdluvitqm Adam mmjmèn [mx
17W @Amami-r. Gen-capua` . ’
Cluſone ‘Uiſſute molti ſecoli . 7
lice. Wei Capo , quel Rè di tutta la
Natura, neſù toſtoloſchiavo . La ſua.
diſavventura inteneri ſin l’offeſo- Parve,
chela bontà di Dio ne reflaſſe sbigottitaz
ſi-avrebbedetto, ch’ella temeſſe, chela
frutta dell'Albero della vita non rendeſie
le miſerie dell’Uomo eternea preſervan
dolo troppo lungo tempo dalla morte. La
ſua vita ſù allora ridotta ad uno ſpazio
più breve, ela ſua immortalità quanto
al corpo ſù per compaſſione diſtrutta .
[In Demonio geloſo ., una Femmina
curioſa , uno* ſpirito troppo pieghevole ,
un Albero proibito cagionarona il man
camentod’Adamo . Tutto diſtruſie la
ſua innocenza, mangiando della frutta,
che ſerviva di pruova alla ſua ſommeffim
ne . Una tal diſnbbidienza limitò una vi
ta creata ſenza limiti ; Ella gli t'è perde
re la- Santità , e la ginſtizia I; nelle quali
era ſtato formato; ilſuo Corpo ceſsò d’
.eflere immortale, avvegnache la ſua ani
ma reſtaſſe ſempre immortale .
L’Uomo allora non conobbe indubitz
tamente il prezzo di quella ſelice immor
talità, ſe non dopo averla perduta”- c
A fic
a Neſumar da Lígm vite, ó' viva: i”
atmnm. Ibid.Gen.cap-g. . e
b Sr‘qui: non conflitti” Adam , mm
mmd‘atnm Du'- in` Paradiſo fui/ſet tran/
gflſſu: , fiati”; ſhnffitatem ó* i-uſtitùím
1 é'ſijſe, anatñtmnſit. ConciLTrid‘em.
Se ”Penn-I.
B Storia delle Perſone
ſiccome la privazione eccita per l’ordina
rioideſiderj, così una tal perdita gli fé
toſto naſcer la voglia di ricuperare ciò ,
che aveva con troppa negligenza per
duto. `
Il timor di morire , e’ldeſiderio di vi
vere furono dopo queſta ſenſibile perdita,
le paffioni più naturali all’Home . Egli
teme di finire prima d’avere appena co. H
minciatoadeflere . Deſidera di perpe
tuar la ſua vita, ſenza comprenderne la
poca durazione , e diſperando di riuſcir
"i da ſe medeſimo, s’applica a riſarne i
danni proccurando almeno d’immortala—
re il ſuo nome colla fama delle ſue azio
m. a
Così i Padri deſiderano de’ Figliuolì
per tornar a vivere ne’ tempi avvenire
colla loro-pofleritì. I Letterari ſcrivono 5
per reſtare nella memoria degli uomini `
colla fam-a delle loro Opere ; iePrincipi
alzano de’ Palagi , e ſabbricano delle Cit.
tà per eſſere ancora celebri dopola morte
colla l'oro magnificenza ,* ed i Conquiſta.
tori non diſolano l’Univerſo , che per _ì
farſi un concetto fino in mezzo all’orro- ì
re, ed alla ſtrage. Peſtiflagelli del ge
nere umano ſervono mo agli ornamenti
de’ loro triſii Mauſolei è . Si direbgî, che
n.
a Et relebrcmur nom” noflrum , m
Oblivion”: arcipiar. Gen-cap.: 1.1.4.
b Qi: non badia- memoria Paſi marlene Ì
freguentande ira finden: , ”and firmata;
Cheſono m'ffute molti ſecoli .i ì
baunei-l‘ carico di portar ancora la mc
moriadeilc ſtragi , che han fattoſinool
più oſcuroavveníre .
E’penſiero di Tettuliianoy, quando
hà trattato dìe’ deſideri, che ſente la no
fir’anima per ímmortalarfi. a Egli dice ,
che queſia paſſione , che l‘è reſtata per
una datazione ſenza fine è una certa
pruova della, ſua origine immortale. _
Soggiun-gonoì Fiſicí,ch’eſſendo l’Uo
mo ſiatocreato perl’immortaiità , glie
m’è reflaco un principi-o , che non può eſ
fer diſtrusto. (xeſt’op-inione gli perſua—
d‘e , che il Corpo umano racchiuda una.
ſorgente ineſauſta d’un balſamo capace
di far ricuperare quella lunga vita . Dì
cono che ve n’há nel ſangue a nel latte ñ,
nel graſſo, nell-e oſſa, nel cerebro , nel
cranio, neſfiele.
Becherofamoſo medico ſoſtiene ,che
avendo Iddiomeffa nella maggior parte
delle Beſtie una quantità infinita d’anti
dori eccellenti ;. come nel Cervo, nel~
l'a Vipera , nel lupo, nella lepre , nel
]-a Voipe , edeziandvíonelle pietre, nel*
Leq-uali proviamo delle virtù amuleti
che , come nc'l diaſpro , che ſermailî.
ſangue , nel ’zaffiro , che preſcrvz La
. 5 v).
m ”vibra-,ml ſimplr’ci lande warm, *WL
ipſorm- [cpulobrorum ambition nome!!
[mom/arm:. Terndc teſtimonio Anima’,
a Ommlvm flreingmim oſt fam; Poll,
porogm‘cupido, lbidem 3 ` ., ì
1o Favria dvtl’e Puffi-”r
Viflane’Vaiv-oli. ,. ene-lla pietraeneffitîñ
ca , che conforta- le reni: ,. è piaciutoal
l‘a bontà divina di` ſpin-genna neleorpo
nm-anoa EllenotantQIe ſuperano-,quam
to la; Creatura- ragionevole è ſti-perim
te- perv la ſua.- dignità;- atncti; gli: Enti;
'creati‘ . ,V '
' Inzeffettozl’Uomoſùid‘eſtinam-ad’eſſè
re il Rè dellav Nsaturav .- La ſua: anima:
*parte più’ nobile d'u lui. medeſimoñ reſtai
Ya immortale.- , uguagliAndolo-agliñkn ñ
~geli,comunicaal.ſuoCorpaqpellaMae
flàz. che gli beillwamoraſhhiſb edë'
'qnell’amhe l`o tende ragguardevole a rut
ti‘gl't Entieanimati: .. Eglino. ſempre l‘o
citonoſeer-annoaleacroThawa dellîimó
mortalità: ,A che gli» ſai-adi continuo-im—
preſſo nell‘anima:.
Ciòſà‘ credere- ,7 che il‘ÌCorpo- umano
d‘ebba avere-mille virtù ,, che gli fieno:
xeſt‘ate—daile ſue antieinem-erogative—~ I
Teol'ogi convengonm , chiegl‘i, racchiu
da un* pri ncigiod‘l vita,-v ,, perch-?egli era‘
originariamente immortale *,.il‘peccato ,ñ
ehe-l’hai poſCia… ſoggettatoal-la- morte l?“
hà privato: di.queſto—- prima: benez in ri
gyardo d‘el Corpoñ ,, ſenzrpetòîa nnichió
lat-elaſùañnatura, e ſènzatoccaepun to
,l’immottatitër della ſnaranîma-x
_ IlCÒrpodèlL’U‘omo- non ſarebbe per-`
eiòîreſt‘am; ſempre.~ ſopra la- terradddìo
non:
”e Etfi‘ym 1:log”[flyerfrggçerzófcfize~
chief. ì '
Che ſono *viſure moſti/Zed; . rr
non l'aveva* meſſo-neeriardirrodideli—
zie-ache per ſagrificarvi , e‘p‘er cuflm
dirlo. DOVevaÎq'uivi ilprimo (ſorridere'
`tenti-'ere‘ a ſantificarſi colla- ſua fedeltà" ,
ecolle ſueadorazi‘oni .- Bando p’oi {I
firſſecoriſermatanell'a ſùainnocenzmedì
aveſſeavuto-unſommo deſiderio di poſ
federeilſuo-D‘io* , una d’olce eſtaſi'l’av—
rebber’apito'in' Cielo " in‘ quel brillante
í‘bggiomcr, chel’inrell‘etroñ, ſecondo S-.
Paolo. non può comprendere r l’anima
aiutata da una‘ grazia ſoprabbondante'
avv rebbe'gſorificatoil ſno Corpo ;: felici-
tä‘ per noidiffèrita‘ (in d’opo cl‘re ſarà e
mend’aca- la‘ traſgreffion- d‘elſa legge ,-t
pruova, elſe queii'immortalicà non è aſ
ſolutamente perdura- . La divina miſeri
cordia l’hà unicamente al'l‘on‘ranata per
colore',- che ſaranno cambiar l‘a ſenten
za pronunziara- contra* i noſtri primiv
progerritoriz Ond‘e-l‘a-prerogativad’unz
dhrazione* eterna* è'ſta ta' ſolamente in—
terrotta' , nongià'eſtinra d'alpec'cato ; i
Sacramenti della_ Chieſa fanno ogni:
giorno rinaſdet l’Uomoall'a- grazia per
ſare‘ r cîìe veramente* ritorni a vivere
per tutta l’Eternitàp _
Ma convien‘conſeſſare, che l’Uomo
d’eſidera‘ oggi in vano quella perduta im'
mortalità. Tutto-fugge , etutropaſſai
coneſſolui e Ina-perdite' d'ella ſoa‘. inno
` 6’ Gen-
a‘ Foſhít’eum" i” Paradiſämlioprarirr ut
@croſtini-,É GWÈVAÌNÙHÌÎT” Gemcapm
Iz Storia delle Per/Me
:enza ſù’l’ termine del-la ſua felici-rà;
queſio termine cominciò le ſueèdñiſgra
zie, eſù la ſorgente delle ſue diſavven
ture . I] peccato-originale , che hà p0
ſcíainſcttara tutta la maſſa del genere
uma no ,non èſi:ar~u:eiiato~,` che dal (bc
conſoinaſpectacodei Batteſimo …
La morte tuttavia. non ſù ſi-pr-eſtañ ’ai
prendere i primi Uomini , cheabiraro—
no la- terra. , poiche alcuni víſſcm Home“
coli²,e più'w a - e
Puòxdírſi invero, che In` termali-ora:
affatsonovellña ,, freſcadalia- benedizio
ne del ſù0,Cr>eatore,.era-aaimata da ſpi
rit-i più Vivi , eripienadi ſughieaffai più':
nutritivi, che dopoñii Diluvio; iprin
eipjdelia ſua ſecond-itàxeranoñ ancora in-ñ
teri *, neſſuna- coſa ne- ave-va alterata ia,
bonrà ,-, le radici r e le fi-ucce y che face
vano i-ſolialimentide11`²Uomo-racchiu
davano-Lucca ,lo virtù della: loro-fpezi e 5.
là Ghíànda Lha pmveduto per lunga*
tempo prffl’ò agli Arcadi. ;a il panenon*~
èſtato in—uſo,che'dopo l’invenzione dei-
le macine da mui‘inoñ; ſi crede ,.. che iií
Principe: Mileta ne- abbia trovata l’in
venzione .- Egli era figliuoindi Lele-z'.
primo-(Re‘ de~ Laeedemoni-ſecondo E
nodotoó, Pauſania , ed Euſebio.
Dopoíi-díluvíoia terra troppoimbeñ
vuta ,ñ irſuoí ſali piùfiempemcí di quel
10-,.checon veniva ,.eJe piante ,che non:
marano laior. ſoſtanza- ſenon da* un'
*o*
-r
Che ſono' mſſun mdtiſeraſi. r g
fondo altera-tiffimo pei troppo lungo
ſoggiorno-dell’acque , nonebbero ſaper
eguale , nè qualità Emili alle prime . L'
Uomonon trovandovi piùun ſodonu‘
trimento- ricorſe aglianimali della ter-'
ra ñ Noè ne fagvificò ſull-’Altare' , eh’
ereſſe al vero Dio-a uſcendo dall’A rea ,~
eſù-gradito il ſuoſagrifizio. b
Comincio» allora- l’Uomo per ordine
del Signore avivere della earn‘e delle'
Beſt-ie .›Nutriteoi di tutto tie, the ha' m'
m , e moto, d-ii’iîeil’Signoree . Quella
ſotta forſe d’añlimentí eompoſti di carne ,
e di .ſangue ſùñ meno-ſalubre à» corpi avñ—
vezzi—alleſ-rutte , e alle radici *- Chi sà…
. Se la vita non ne ſia ſiataabbreviatae La;
divenſitìdell’ecarni e‘ pericoloſa alla-ſev
lute g, iloro differenti-ſughi nuocono al
l'a digeſtione , e port-ano nelle vene um
principio di corruzione ,ñ che facilmen—
ee diventa il lievito de’ mali più acuti .
Ciò-ſorſe induſſe molte Nazioni apri-
Varſene.- LPerſiani, iGreci ,- i-Roma— -
ni , eſino-giî antichi Gallidiſcendenti'
da Giaſet figliuolo-di Noè ne. ſomminiz
{Ariano ſicuri eſempi-p _
La maggior parte de’ popoli deli’Oañ
. niente non ſi ſervono ,a che di riſo- ; gli
, Scoz~
' a Cainaavevaſzignfirari-degli animar
h’ nel principio del mondo .i
i b- Odoral m of} adoremfnavitaty‘J-sz
cap. 8'.- “‘ ' ‘
e -Gen-cang‘. 'U- 3,
,f 1'41 Storia deſſe Fer-fi” _
Scozzeſi ,a gl’lsl'andeſi , e’ gl’IrlancFeſſ
non-vivono qnaſi-d’al'tro , ch‘edi- lacci*
‘iui‘. Ateneo ,ñ e’Pli‘niocosi l’atteffan’cr
'dë’alcuni particolari .ñ Si sà", eli-’eſſendo
fîat‘oilî Paradiſo te rreſt're pianta-rod"Al—
berizl’ecuiè ſrntte dovevano-nu rrir l’Ll’o
mo~,ñ m‘entren'dn’ aveva appreſo-añvi've'
re'per mangiare, ma‘an'rarigiare per vi"
vere, ſarebbe-un dichiararffcont'ra quell
l‘a ſaggia affinenzamella quale ffprend'e‘
vano‘ſolamente‘lie'ſrutte'della terra' ,niſ
fuorlatt‘e-,il‘ſuo'melez eÎPſuorolioz mam
gi'and’o gli‘anim’alîî .ñ Gli Uomini: , che*
ne'man‘giîarroi, ne‘tra‘ggono l'alor ſoſtana
za-,ñ e‘p‘er'c011ſeguenza l‘a l‘ormforza , di²~~
ciamo-nel med‘eſimo tempb'quella‘ſeroì
cia', che un'ſimile‘nutrimenrorpotrebbe
fiorſe-comu-nicare'acol‘oro* ,- chehannm
rantoap'peritorper'ingraſſarſene'…
Il famoſo Pitagora ,. il‘qnal‘e viveva?
verſo la ſeſſanteſima prima Olimpiade*
L’anno-nodi* Roma ,ñ e 534*. innanzi
Gemcriſto proibivaà Diſcepolidellz
ſua- ſcuola a*S’amo* , eaTarant‘o l’uſo=
d’ogni ſorta di carni"- L’immortali'cà del-v
anima' 7 clí’egli hà‘ il`primo- inſegnata*
collaMerenſicoſi' ,r ovvero'rraſmigrañ- `
zione* d‘ell’ànime ne’corpi degli* Uomi-~
mini, e‘ſi’n‘oinquelli'delle Beſtie, ſtil’o—
riginedi queſta proi b'izìion‘e;e’per ſoſtenz
Carla furono compoſti quelli-“verſi…
H’m!
Cheſm'vìffulzmolfiſrooſi’. I;
Im E Quantum-ſcalare# , iva-wp”: *vi-r
ſoma condo' e, - ~ .
- ”ego/z’qu fluida”;- ginzueficrem-ym
re corpus ,.
_Altcriqſquc anima” @azionario-oi'
mr: [echo ..
Chezdeliccoracehíndere- dell'e- viſcere:
ina-irreviſcerefl. ingraſſare un Corpo-af..
famato~ , ammflàndoviìi pezzi-dflùn‘ak
tiro-corpo, e ſar-“vivere una coſa* anima*
canon-u nÎaltraxfacta. morire ‘.1
C A; Pi’ ’OÎ- Il’.
Durazio'ne-ſi aula—orzo degli Uomini
nella grimaetd del mon-do dal—
laCrmzjancflno ‘Malmo-io .
Cf A P O III.
.Durazjone della ”im degli Uemini nell-t
ſeconda ”è del Monda. dal Diluvio
fina ad Alu-ama .i
CAPO IV.
CAPOVL
Gli anni ”uſano ”ai ”ati raga-f
[Mi ſulle/fazioni‘ , m'ſullf
Olimpiade Greca , e
Molto meno cal In.
ſtro Romano .
,4‘ ` B5
Storia d‘elſa Perſone*
la ſer-:onda grandezza-s’, eſono Quelle-eſſe
ſono sìëeffi'caei- nella congiunzione de’ lu,
minariſecondqtutti gli: Aſ'ìronomi ..
Qgeſt’npinione ſi; trova. ſoſt'enuta da:.
Quinto eum… Egli ſcrive e chei: Per-—
fiani; adoravano- il;~ Sole ;a che- facevano
portace dinanzi alloro Re‘ un-ſuoco ſacro,
acceſo daz’ra i di quelabelLÎàſti-o .…CheìL
loro Re era e niro. da 365;-- giovani.` Si.
uori invefli. icolot giallo, cherappre~
nta vano i 365;. giornk delL’ànnox, da?
quali: ſono. fiati- Loſcia. comgoflb i dadi-ñ
GÌ meſi'... i
ILLandesne’ſuochia-ggisdellſhſiariſerriñ
fee , clic-poco hangjz‘clallar Città-dì: Zirlſav
dall’altra parte del Fiume..` Z'enderuds. sùx
cui è fabbri-natalia Città dÎIſpaan,Cap_i ta
le dell'aP‘etſia, ſiavede ancomumVMg-v
a gio aſſaibelioçhíamarmGuebradàb-,a ed—s
e‘il’luogo», dove.- abitavano- gli: antichL
Guebri.,., ò Gauri … Diceſî, chíegliuozſue
tono i-pei mit'rà íîHerſian i ,.. che* adorata-—
Wilſon-:0… ed in conſeguenza: il Sele:- ’
chenfë ilzprineîpia ., Eglinoó erano- 'aſſai,
differentid‘a que? Popoli ,è che-Wtruvioe *
’aſſicura- averne~ ignorato-l'uſovgcomçfl
Diogeneil(`-.r‘ni<:;›-~›` che‘ l’a-conoſceva*’sîe` '
(10,, `chezinglìiotti‘un.polPoſerudo ., L3‘
mperadore d’ei‘MonomotapzneIl-:Afi‘xì-ñ
Keznon.ëc.osìî'allfoſcurm di uno- d'eΑpr-.ñincì.
PalÎLEl'ementi dellaNatura .. Egliñſäpen
tutto ,iantarepreſſoalla- ſua- abitazione
”a Kenda, dove ſi.“ conſerva: un; ſëpeo;
`
C’Beſäno‘ mſſuteìmlìiſnolſ. .'g y
ſacro); eineſtinguibile ,L ed è quaſi ſimile
al'ſîioçoperpetuo-, dicuifiparlanelñ Le
vicicocap-GLM 3-,
c: A P-oñ vnr..
Danno è“ empre [lato-compo/Io di'düdflìî
me ;2, ed ogni maſe- oli piîr di 27,.
porn-“ſecondo la Sta*
”af-lora
[I'effa diviſione dell’anno i'rr dodicî
i ſacri parti è così-antica come il M‘ondo :
libri l’arte’ſtìarro; e- nonf può-ñ met*
terſiindubbloſe'nza non* riconoſcere la
Chieſa, che-gli hà dichiarati Canonici .
Il Capoottavockelſa G'eneſſdi'ce, che"
ſono cala-tel’àcqne del’` Diluvio-il primo-—
. giornoi d’el‘ primo- rneſe dell’anno: 60x .
di NOL**- `
I-l teranapo d'ellibro d’Eſffer` portar ,.
che il primo- meſe‘ chiamato preſſo agli*
Ebrei-Milan’, cl‘re corriſponde~ al'noſlfro
meſedi Marzmfflmano-quel'fiero- P‘erſîa—
i, no ſavoritod’Aſſuero cavòì-alſa- ſorte` il!
meſe, e"l giorno, in‘cuiigli- Ebrei aca
ione dell’indifferenza- di` Mîardbcchew
'o d’Eſter quella R’egina' . clic-l'a Sin-c*
` tura ci'rappreſenta-d'unaÎbelſezza incre-ñ
dibil'e-,v dìoveſſe'roeſſerdiffr ttÎ'.. Il“ dirm—
d’ecimo-meſérchiamato- Ad’a ‘ rriſponñ
d’ente'alìnoffro meſe di Febbraiouſc‘î (l‘il
i run-na chiamata- Phur: in*- Ebreo .ñ OM:
- B'- 6 ve**
36 Storm delle Per/me
Vedeſi `, ch'eſſendo certi il primo, e ’l duo
decimo meſe , gli altri dieci non poſſono
eſſer meſſi in dubbio , quando non ſe ne‘
faceſſe menzione .
~ Il primo libro. di Giuditta parla del
conſiglio tenuto da Nabuccocionoſor adi
22- di queſto primo meſe co’ ſuoi Mini
flri , e Generali per deliberare intorno ai
mododi ſoggiogar quel paeſe .
Mosè ſcrivendo del Diluvio nelquat—
to verſo dei capo ottavo della Geneſi diñ
ee , ch’ein cominciò adi. I7. del ſecondo
meſe chiamato Liar, checorriſponde al
noſtromeſe d’Aprile . Egü ſoggiugne ,
ehe adi 27. del ſettimo meſe chiamato
Tisry, che corriſporid‘ea quello di Set
tembre , l’Area 'ſù poſia a terra ſulla
montagna aſta d"Ararat preſſo alla Città
d’ErivanneHÎAtmenia ',; e che il primo
giornod‘el²ſeſlo meſe era ſt'ata veduta la
cima delle rupi più alte ſull-a ſuperficie
dell’acque.
V Il medeſimo Mosè" nei verſo- r4,- del’
`ínedeſìrnoCaporcidice, eheadi 2. . delî
fecondo meſe r-eſiò` ſecca la terra . ente
fi facilmente da queſtaeſpreſiione di a 7r
giorni, ch’era neceſſario, che ii' meſh
nepaveſſediPiù; eche quei giorno non
era aſſolutamente il ſuo ultimo; eſſendo
ſempre ſtati di‘trenta’giomi tutti i meſi
de liantichi.
Îl Capo 24. del‘libro quarto de’ Rèat:.
teſia, che il Generale del-‘Re` di Babila-.
’ tm‘? -
Cheſom w'ffim molti/”oli . 37
nia andò ad abbruciare Geruſalemme il
ſettimo giorno del quinto meſe chiamato
vAb , ch’è quello di Luglio , anticamen
te chiamato Wintilis innanzi Giulio
Ceſare.
Ilſeſio meſe chiamato Elul , che aor
riſponde almeſe d’Agoflo, e‘ notato nel
‘ Profeta Aggeo; comel’ottavochiamato
Marcheſuan , che uguaglia il meſe d’Ot
tobre e‘ riferito nel Profeta Zaccheria .
Il capo quarto del primo libro de’ Mac—
cabeícidice, che que’ Zelanti difenſori
della legge Giudaíca offerirono il loro ſa
crifizio ſulnuovo Altare de li Olocauſti
adi zs.del nono meſe ; gli .brei lo nomi
navano Casleu *, egli corriſpondeva a
quello di Novembre . _
Mosè, que-[l’Uomo , il quale dalle‘
praterie di ſuo Suocero Ietro , di cui era
Paſtore, ſü innalzato ſul …once ’Oreb
alla dignità di Legislatore , e di Ca pira—
no d’lſraello, ſpiega nel capo ottavo del
la Geneſi , che il primo giorno del deci
mo meſe chiamato Thebet , che corriſi
Porrdeva al noli-r0 meſe di Dicembre , fi
ſeoprìla cima delle più alte montagne z
Ieaequei’nſenſibi’lmente s’abbaſſarono ;
poiche indí'aquîaranta giorni , cioe‘ nel `
decimo giorno dell’undecimo meſe chia
mato ScbeBat equivalente al noſh‘o meſe
di Gennaio , Noe mandò il Corvo fuori
dell’Area. (Lueſt‘Uccello vi ritornò, e
Noè tornò a mandarlo indi a ſette gior
‘XJ-A 1
nu
_ Storia d’eſſe Perſone'
m'r'- adi. tz‘. di queſt’ond'ecimo: meſe'.
ll’ca-poñ24‘.-del:quartoilibio-de’ Re ar‘—
l’a ancora: d’el decima* meſe", inzcuii a
buccodbnoſör‘aſſedë'ò Geruſalemme* .- IlÎ
capo: óid’el-libroprimo- de"Maccabei fà:
al‘WEsìs menzione: dell’uudecimo meſe ;x
, noi'vilìeggiamoz- che Simone Fratello di:
‘ . Gionatwandö'aèGericoin quell@ medeſi—
moemeſe l'anno: 1-77: ' ,
Velia- breve-enumerazi'one' d‘e" meſi*
diell-'annonomlaiſcièvdubitarezñ cheil‘l‘orov
numero- nom ſia; ſi'ato- fiuo- adbdici= .
anntoallai foro* dotazione?,` parlando
Mosèzeilthcabeí’díumventeſimo‘quinm
to!,` e d’umventeſi'mo ſettimo- giorno ſen*
za dirl’ùlti’rnod'el‘meſe”, deepreſùmerſir
che'verne'ſoflèroidi più", e‘ che‘and‘aſſero
fi’no-aL trenteſimo giorno» e ſorſe ali—tren
ueſimoéprimoé. comenoi l`o>corrtiamo* im
fitte meſiÎdelì‘noſtì-OÎanno‘ñ _
' La pruova diîqueſti d'odicí meſſgſi cava*
ancorzdì’al‘quarto capo’d‘eiî terzolibrode”
Re". Noi; veggì‘amosina eſſÌdcl’re* dbdici*
Maſtri di Caſa st’à Ve va nov ſpartitoil’au no~
per proved‘erla’ ta vola- di salomone" un:
meſe; pen‘ciaſcl'redhno.- Ahiſar: era> lor’
capo in quwiità- di Gram Maggior-domo*
del-Figliuolo di*` D’avid‘e- . dÒdicìK
mi‘nlſt'ri’ſCeglieva’nourellè- Provincie-dà l-ñ
li’Eut'fateſmo-all’E‘gittol‘eprovifionFoe-
ceffárie-all'e. rav-*oli: della Corte‘ giuyſtä- la:
Foro diſtribuzíon’e’.. f‘
Liſecond'o libro pure’ d’eÎ'Rè auténìçmz
e M
Clic [Mod/7m” molti/?colſ- 3F
qyeſtad—iviſibnedellîänno ;, vi- ſi`vede ,
eh’eſſendoaſcefa L’enumetazione-del Po
polo-fatta ſot to D'avidtadíun millione , e
trecento: mil‘a lìominiîcapaci di portar l’
armi ,, cin _uecento- mila de"quali erano
dellaſola- ribù dLGiuda,ne furonozſcel
ti‘uecentomila de’più ben-.fatti per. uran
eenerli sìíinpace-, come Linguenra’ ,edi in—
ſégnan lotoñl’artemiiltare-ñ
La vita-tdi Salomone ſcritta‘, ed'edica
meal; Rè deſunta* dallîì'Abate di; Choisí
nell-’annuiósraci-ſëſapere'r chequefli—
trecentomilà Ubun'n-i-ſóno~ſtatirdiviſiim
dodici corpi—.ñ Ciaſc’h’edimo di queſii Cor-
gícomprendèva a 5'. milàxſoldmi- ſotto? il?
@mandò d’un Gènerale
Ei dodici G’enerali partiwläraQ‘ye
ubbidiv-an'o aglîìordiniñ"
däun Generali fli’chhiamatafianajas, iii
quale conduceva-L’eſercito..
Wſti-dodid',CÒi-giîdi.Troppe ſi‘ por-
tavanoun dopoñ L'altro-in Geruſalemme
zſáre‘ per; un», meſe l‘a guard-iau alle porte‘
del Palazzo dii Salomone.. Si; mutavanw
nel-fin* delìñMeſe-perand'an'a paffiíte il' ri'
manentedelîl’ànnw ne" l‘oro` preſidi sü- `i:
Confihiîdel'kegnox, Perciò ilîMonarcar ,
e-i ſuoipoyoli vivevanm inſicurezza-z ,. i.,
uicîniavewanoódel’í riſpetto,- i ſomſtieri(
dellofldpotes; etutti‘d‘ell'ammiiazione: ,.
che urrordi nesì—:ſa ggi o"… e sì‘cauttrſácevac
avere añivigilantig, ſ'PÌr-itoſî, affabili , .e
diiì aweſſatiè miniſiti del migliori def’
è
a: HQ!" LB I?“ 5C?
40 Storia delle Perſam ,
Ré colla ſuatenerezza verſoil ſuo popo
lo, ecolla ſua attenzione piena d’equità
Verſo i ſuoi Alleati . Nel venteſimover—
ſ0 del capo quarto del terznlíbro de’ Rè
ſi legge,che ipopolí di Giuda ,~ e d’Iſrael
lo erano innumerabili , come la rena del
mare ', e che vivevano nell’abbondanza ,
enell’allegrezza . Qgeſte maſſime ſono
aſſaidifferemida quelle del Macchiavel
Ii, il quale pretende , che l’ubbidienza
de’ popoli dipenda dalla loro miſeria , e
dalla loro oppreffione .
Tante ceſtimonianze moſtrano evi
dentemente, che gli anni ſono ſempre
ſtaticompoſtidi dodici meſi , eimeſi di
più di 27. giorni; laſciando Mosè a pre
ſumere, che ve nefoſſerodi più , come
s’è detto di ſopra . v
Qgeſtìannicominciavanoanticamen- …
teadi 25 deimeſe di Marzo , ed era il
tempodell’Equinozio di primavera , l'E~
poca ſecondo alcuni della creazione del
mondo , l’inſtante del primo moto de’
Cieli, e finalmente quello della morte di
Gesù Criſio- L’anno Franceſe comin
cia va nel medeſimo tempo innanzi Carlo
1X. Queſt’uſo non ſù annullato, che nell’
ann0\564. coll’Editco di Roffigiione .
Egli ſtabili nel primogiomo di Gennajo
quellodell’annonuovo- l Franceſi una
volta lopoſeronelgiomodi S. Martino
in gratitudinedel zelo, ch'egli ebbe nel
finirdiflelminaregl’ldoli , e_didiſtmg.
` gere
Che/ono oiſſuu moltiſecoli . 4t
geteilGentileſimoin Francia . Teodo
ſio il giovane co’ ſuoi Editti fatti verſol’
anno-”3. diede l'ultima mano a queſta
diſtruzione. Teodoſioilgrande l’aveva
cominciata al ſuo arrivo all’Imperio l’,
anno 39 z. ſecondo S. Proſpero , e S. A
goſtino. La morte di S. Martino ſucce
dette a Candè Dioceſi di Tours, adi 7, ò
undici di Novembre l’anno 400. dell’in
carnazionc . La monarchia Franceſe non
fi formò degli avanzi dell’Imperio Ro
mano, che nell’anno 418.1 popoli, el’
Eſercito eleſſero Faramondo per loro
Capo - Qpeſto nuovo Capitano figliuolo
di Marcomiro piccolo Rè delle Gallie.
Verſo la Città di Treveri ebbe l’onore di
diventareil Capo d’una Nazione , che
doveva eſſere un giorno così civile , com'
è ſtata ſempre guerriera . In queſt’elezio
ne d’unode’loroCompatrioti i Franchi
nonimitarono que’ popoli diSpagna , i
quali a Garzia Ximenes , che avevano
fatto loro Re‘ nell’Aragona dopo eſſerſi
liberati daldominio de’ Mori , dicevano
nel loro giuramento di fedeltà , noi ,che
ſiamo quanto voi, vi facciamo noſtro Rè
con patto , che mantenghiate i noſtri pri.
vilegi , ela noſtra libertà , e non altrif
menti a. I]
a Noi-,que oalemortamooomo vor , o:
hazemor nueſtro Roy y Señor coma! que
guardai: nueſtror fuorory libertadchím,
rio . Zurita Hiſtoria d’Aragona,
X.
4 2:. Storia delle Perſo—”o
Il principio degli anni non e‘ flato me—
no inſtabile preſſo aglialtriP‘opol‘i . Un
pa ſſo del quinto libro di Tucid’ide fà ve
dere , cbel'el'ezione degliBfori’ , che ſi
facevaa Lacedemone _verſoil ſolſtiz-iod"
Inverno, viſtabiliua i primi giorni dell"
an'nodegli S'partani . E'gl'inolo: nomina
vano col nome d‘e’ cinque Eſori , cb"el‘cg
gevano-per-avere un’autorità; eguale` a
quella de’ l‘oro Rè. Cleomene ſti. il ſolo ,
che s’oppoſë- alla pod‘eſtà immenſa , che
Senofonte diedea queſti Magiſirati . Ilî
loro creditoillimitatodiſtruggeva il' mi*
gliorgoverno ;,- i popoli nonerano altro ,,
che Schiavi z l'a verità gem‘eva per* non;
poter comparire; le perſoneſàvie ſi‘riti
ravanoper laſciare il cam-po lîbero- agli
adulatoriÎ, ea’vizioſí; . effa ſorta di’
perſonaggi abbominevoli regnavgi‘mpuñ
nemente z una podeſià troppo arbitraria
metteva tutto inconſuſione-, enon v'era
no al‘tre ſeggi? , che la ſola cupidigia. (Lie-
RoMonarca-.pervendicar?ingiurie fatte
alſuo Tronoied a’ìſuoi Popoli ſèce ſtrozñ
zartuttiflgli: Eſori. Mein-{io ſoſh'enecon-ñ
traC‘ragi‘o, che fieno-ffati- per ſempre
Ãermínatl . Polibioz. Giuſeppe, eFile
ſl’ratodicona,` che. furono riffabiliti dopo
Cl'eomene-,. eche gli anni ne- riportato
no- i;nomi~- (Delli degli Atenieſi' pren
devanoſîmil’mente- il nome dal loroAr
conte, il primo deÎ'loroNovemwiri- ,ñ ò~
Magiflrati g; ilſ ſecondoſii chiamavazſilîvà
.ó,—:,-__‘= …--lzñió
Clic/5m viffimmmiſecoìî.. 4;
ñleus;,ò Rè , ilrerzo Polemarco , ò Cae
Po d’EIercito ,, edtèilgnome-z ’che in lati
no portano al di d’oggi i Mareſcialli dì
Francia . Gli altri. ſei ſi chiamavano
Theſinothetes, ò Legisl‘atori *, ſc man.
cavano,alle loro; obbligazioni , davano;
alla Repubblica una flarua d’orodell‘a lo
m grandezza , e paga vano illoro debito .,
Eranov ammeffi nel Sen ato dell’ Arco:
Bago ſecondo.. Plutarco ſopra Solone ,, e:
..ericleñ -
Madeedecidere intorno ài dodici meſi#
ddlännodegli antichi ciò , che ci pre~
ſentanoj capi 7 , eottodellaGeneſi . Vie
è ſcrittoffiche N'oè aveva 600, anni, quam.
do Comincio it Diluvio ,i e che, neaveva.
60,! . quando uſcì dallîArca a contando il: 7
ſä'cro Tefloprecjſamcnte dieci, mei? , e
cinquanta quattro giorni ſräl’íngreſſo, e
;uſcita -. Pare da. queſto calcolo- , che 1*‘
anno. delv Diluvio foſſe- di dodici meſim
menoifblamente ſci giorni; e~che~gli3an`
ni (l’allora non f‘eſſeropiù' brevi degli an—ñ
ni. Solari del’. giorno, dÎòggi, ſáluoalcuni
minuti , 'edalcunesſecondet Non ſi con—
tavano con tanta preciſione ,` ed eſattez.~
:a ,' come. al'gjorno d‘oggi ñ.
CA
a- La Libreria/cche# Giovannizelerìñ.
to Gian-teſe, ml, Toma, XV; a una :xl 5 .tro
val'anm aamgiuto» , edflmhcñ d’un giorno;
41ziàJ-Ìcmda 3,66. giorni, interi‘ .i
44 Storia delle Per/ono
C A P O IX.
CA
Che/ono mſm” molti ſecoli . 45
C A P' O X.
De’ Rè , e deſPrincipi , che/om: viſirutì
pin d’un Secolo.
marie!”
DRM/1T. ' \
CTA-fino *viſure molti/orali' . 49‘
Aleſſandro Cornelio , ePlinio aſſer-ì
mano ,› che u‘n-Rèdell’Illirico-chiamaw
Daddone-era viſſuto 5001anni. Soggiun—
gono ', che non provò alcun incoquo
dalla vecchiaia , forſeper lat-ſua grande
attenzione‘a prevenirl‘ou A
Senofonte-è ancora più-liberale", dan—
do Sco-anni adv uno de’R-è‘Latini , al cu i?
Padre ne dà 600- ~
‘ Ciro—il- gr-ande‘ Rñé di Perſia-finì‘ ilſutr
Secolo. I b f
A-na creonte“riferiſce,che Cinira quell’
opulento Rè di Cipro ,~ ch’egli rovinò'
per arricchirſi ,~ è’arrivatoſino a 160.”—
ni ,cche Arg-'antonio Rè di Tarteſia nel-~
lla Spagna è viſſuto 1- 50. Silio‘ Italicoglie
ne dà zoo;
Elio Pertinace' fù innalzato al'l’lmp'eñ
rio in età: di 70: anni l’anno d’i GesùCriñ—
flo I 94'. _
Gordiano l’Aff‘ricano ſu ſalutato I'm
peradore dop080. anni l'annodi noſtrax
ſalute 241. _
Il B'onfinioa'ſcrive ,che'Attilà,-il‘q‘ua
le‘vivcvanel quinto Secolopervenne a'
jazz-.anni ,- eche morì per un diſordine*
i eommeſîs'o la prima notre delle ſue ſecon‘
p dc nozze, con una delle più belle Princi—
peſse del Mondo.Egli fi nominava il'Fla
gello di Dio a differenza di Domiziano, e:
di Caligola- , iqualiavevano la pazzia di
chia›
a Storia ;l’Ungheria demdegrimnlzhrw
741mm 75.. "
zo Storia delle Perſone
chiamarſi ìl Dio buoniſſimo , grandiſ
ſimo ; e di Cosroe Rè de’ Perſiani , il
quale ſ1 da va il titolo di Salute degli Uo
mlſll u `
Primislaoa Contadina , il quale col:
ſuo matrimonio ſattoa caſo con Libuſsa
figliuola di Croco Duca di Boemmia ver
ſo l’anno 62.0 ſuccede: te a quel Ducato ,.
che governò ſaviamente vpreſso a cin
quant’anni,viſse circa il ſuo ſecolo, e ſù
il primo Rè di quel Paeſe.
Piaſte Contaditro di Cruſvicia nella
Palloni-am che ne fà elettoPrincipe nell‘
ann08‘24, dappoicbe Popel‘o ll. ſù man
giato da’ Topi inſieme con ſua moglie 2 e
co’ſuoi Figlîiuoli , viſsel zo. anni. Egli
governòi ſuoi ſudditi con un’eſtrema doi
cezza . La poſterità di Piaſte non hà. fini.
to , che nella perſona di Caſirniro lI-det
to il grande.Queſt0 Rè morì in età di 60.
anni b adi8.S›ettembte137o.l’anno 37.del
ſuo Regno per una caduta da cavallo cor
rendo dit-tro ad un Cervo.
Alfonſo I. figlioolo del Conte Enrico
nato da Roberto Rè di Francia è viſsuto
9Lanni . Egli ne regnò- 46. nell"undeci
mo ſecolo iu qualità di primoRë di Por—
togallo . .
CA
a Cronira di Giovanni Nauclcro [apra
la Boemmia .
b Storia dr’Rè di Palloni“ .
Che/ano wſſiflre moltiſecoli . 51
C A P O XI.
Capi dc’Papoli , e Generali a’Lfirci—
n' , che/ana vifluti più del la.
ro Serale.
Mram Padre di Mosè , ed’Arone
viſse ig7.anni .
Mose‘ ſecondo ciò , che ſi dice nel capo
3 r-del Deuteronomio non morì , che di
x ao.anni . *
Arone figliuolo di Nun di x ro.
Ilojada di rzo.
obia di to:.
Mardoccheo Zio d'Eſier di r 9 7.
Lucio Metello di 105.
Marco Perpenna viſse un Secolo inte
-ro ; egli vide mutato tutto il Senato , ri
ſerbati ſette di quell’Ordine. Romolo gli
diede i principi , raunando cento de’ più
conſiderabili Vecchi del piccolo paeſe
Latino , ch’egli aveva conquiſiato. Egli
fù l’origine di que’famoſi Romani , che
hanno data la legge alla maggior par
te del Mondo, e ſpeſsode’Sovrani à mag
giori Stati . Levavano altresì alcunidal
loro Trono , e gl’incatenavano , come
fecero a Perſeo Re‘ di Macedonia ultimo
ſucceſsore d’Aleſsandro Magno,per ono
rareiltrionfo diPaolo Emilio , ilquale
l’aveva vinto , e preſo nella battaglia di
Pidno. [figliuoli di queſto Principe .ſpo
gliato del Trono perirono con eſsolui ,
z trat
5: Storia delle Perſa?”
trattorie il più giovane . (Lieſl’înſellce'
ſù coflretto-, per vivere., di-paſsare al’:
ſervigiodel Notajodella chubblicain;
Roma; tantoë vero, chei poſti più’alti
ſono ſoggetti à'maggiori diſallri , cche
l’lIomo e‘ una moneta inmano della For-
luna.. Ella la fà valereun .millione , òuni
quattrino ſecondo iLſuocapriccim. Feli
ce , diceva-un ambizioſo ,chi poteſse ave
re una dramma. di queſta contracento li*
:e di virtù , e di merito. Con queſti ulti
mi l’UomOe ſovente ſi perde alla porta di
coloro , che ſono pazzamente accieoati
della loro inopinata felicità . Ve n'hà an—
cora , iqualiz, come Sejano l’inſolente
Favorite di Tiberio, ſi vantano inconſi‘
deratamente di dividere il- loro letto con`
queſtaincoſtante-. Ella~reflaoffeſa,eper
vendicarſene gli: abbandona ſpietataó~
menteperdarſi ad altri.; e ſsendc- ella per
lopiù ſolita .a ſcorrere-il mondo da Ven
turiera , enon reſtar colle perſone dime
zito ,. ſe non quanto eſse hanno forza ba
flante per eſserle fhPeriori , enon farle
{e nonzdegli ſpreui , in vece di- porgerle
dell’incenſo; in maniera che puó dirſi d’
cſsa ciò , ch-Îè fiato detto dell’oro , ch’e
glié ilmigliore di tutti i-Sorvidori , mail_
peggiori-:di tutti i Padron-i .
Valerio Maffimo ci moſtraMarco Va~~
lerio Corvino in età di cent-’anni per un:
gran Conſolo , un Savio Repubbliciſtaz.
nnpratico Agricoltore , un ecccëlente*
it
’Clio/ono‘oiffiitemoítiſm’li . ’53
’Cittadino ; e ciò , ch’e‘ il maſſr mo 'dituttî
gli elogi , per lo migliore -Padre di fami
glia ſecondo Catone "a.
Sotto il Conſolato di Corvino l’anno
488. di Roma , enel tempo della"conquiñ
ſla di Sicilia preſa à ’ Cartagiueſi il'primo
‘Orivolo a Sole fù portato -da Cattauia a
:Roma . Corvino lo fece alzare dinanzi
ai R oſtri ò alla Tribuna perleOrazioniZ.
Qeſt’Orivóìlo vi~perfc2ionò l’ornamen—
to, chez-gli A nziati‘vi avevano recato do
spola-loroîsconfittaënella' prima battaglia
-navale data da i Romani-Camillotermi.
-nò colla preſa d’Anzio Capitale de’Vol
*ñſci,una guerra di äugent’anniJLJeſtO Ro`
*mano per rendere perfetto il ſuo trionfo
-diſìruſſe fino ifondamenti di quella’Gìt
tà,che aveva oſato di metterſi in'concor
ſenza con Roma . (Ìeſtaëdeſolò a pocoz
-pocozi ſuoi viciniipa‘ſ i Mari’per ſupera’r
Cartagine, trapalsò le Alpi per ſaccheg—
giar le Gallie , come pure iPireneij‘per
-foggíogargl’lberi z- econ‘c—iò pervenire fi
nalmente a vederli Padrona del Mondo ,
cb ’era noto . y
Senofonte il Capitano , e lo 'Storico
della-celebreritirata de’dieci mila‘Greci ,
che ricondu-ſſe di ’Perſia in Grecia‘dopo
la morte del giovane Ciro ucciſo da ſuo
Fratello Artaſerſe 4‘00- anni lavanti la
noſtra Redenzione paſsò 9o.aìnni , mal
grado -le fatiche -del'lla guerra , e la
,- 3 ſua
ol Cato do rea-Mica*
54 Storia delle Por/0m
ſua applicazione allo {indio-a. ,
Eper accoſtarſi alnoſìrotempo z Al*
berto Duca di Saſſonia e‘ viſſuto. 1:02.;
anni. -
Franceſco Alberto Contedi Vigna
cour Inviato di Francia aVienna in Au
ſiria mori in età di ioz.anni adi 6.Giugno
17oo.nella Parrocchia degli Scozzeſi giu
fla la fede della ſua morte . (Deſio Signo
re. adempieva ancora il ſuo miniſtero
con tutta la deſtrezza , che poteva aſ
pettarſi dalla mente più ſublime nei
N egoziato.
CAPO XII.
Degli Uomini darti , cheſano arri
vflzragrandielä .
`Epimenide dell'Iſola diCandia laſe
condo Teopompohà paſſati 157.anni
Altridicono 299.
Ippocrate Principe de’Medici :104.
Orbilio al tempo di Cicerone ne ave
va too.
EuſraCOre inſegnava a’ ſuoi Scolari in
etàdicent’anni d.
Demonatte ſotto Adriano mori in età
di cent'anni . .
Ga
a Diogene Lan-{ja nel libro 11. della
?Ji/ot de' Fila/0 . v
b Val.Max. I.8-C-I4. Pll-L7-C-48.
c Volat. 1.6. Urb.Comm.
d Guido Bitur.
Chaſe-na viflute molti/:coli . 55
Galeno Medicoe‘ viſſuto in una perſer—
Îta ſalute 104.annî . Non mangiava cos’
alcuna , che non foſſecotta , e non ſatol—
"lò maiia ſua fame , ‘nè la ſua ſete ; onde
il ſuo fiato ſi conſervò ſempre dolciffi mo.
Egli diede al pubbliCo un Trattatodella
maniera di conſervarſi in ſalute ,- l’oſser
vò ai eſattamente ,~ che non ebbe mai ve
Îruna .infermità per tuttoil corſo della ſua
Vlta- o .
:Eginio ha paſſato fino a dugent'an
m a.
Democrito è ~morto per mala regola d’
aflinenzain'età di {04.an‘ni b . interro
gato inqual maniera foſse arrivatoad
una tal età con una buona ſalute , riſpoſe,
mangiando delmele z edugnendoſicon
olio il corpo . Il buon vino al dì d'oggi
preſo con moderazione ſerve in vece del
mele . _
Salone , Talete 3 'e Pittaco 'trèSavj
della ;Grecia ſono viſsuti ciaſeh’eduno
a oo. anni. _
Zenone Capo degli Stoici viſse 98 .
ant-ll
C 6* CA
a Tito Livio nel lib.zz.Floro nel libro
tholibmel “be-’4.
69 Stòria delle Par/om
C A p \O XIII.
Pro-’lati , ed Ecclefiaſtici‘, la w'u
dc’quali èjlata lunghiffinm .
c A P‘ o xxv.
Perſone di diverſe condizioni, che ſam
wflutc. Più d’un ſecolo .
Ietro Maffei riferiſce, "che nell’Iſola
A di Bengala nell’Indie Orientali un
Contadinoè viſſuto 335. anni,giu\iaciò,
che raccontadi memorabile conforme
alle Croniche . g
Guido donato dice, che nell’ anno
1 :zz-conobbe un Uomo. chiamato Ric
car
Cheſano‘viſm” molti/?cali . 67
icardo in eta“ di più di 400. anni. Egli era
i ſoldato di proſeſſione,e potevaaver por
i tate l’armi ſotto Carlo Magno . Queſto
1i Grande,
Principe,eracheRè meritò il ſoprannome
diſiFrancia, d’Alemagnadi,
d’Italia , d’Olanda, ed’una parte della
Spagna ſino all’Ebro, della Pollonia ſi—
‘ no alla Viſtoia , e della 'Grecia ſino a’
z confini della Dalmazia . In grazia di que
; ſi’ Auguſto Monarca de’ Franceſi Nice—
‘ foro divenuto per mezzo della ſua perfi
dia lmperadore d’Oriente acconſenti per
remadi confuſione a ſmembrare la ſua
Corona Imperiale per li ſoli Rë di Fran
cia . Gli Alemani l’hanno poſſeduta dall’
anno 913. Queſto vafio Imperio France
ſe allora limitato a Settentrione dal Mar
Baltico, a Mezzo giorno dall’Ebro , ad
Orientedalla Viſlola , 84 dalla Dalma
zia, e ad Occidente da’vaſii Mari dell’
Oceano, èappena aldì d’oggi compoſìo
della ſua quinta parte - Qieſta diminu
zionee‘ſopravvcnuta dopo le diviſioni ,
che la prima, eſeconda ſiirpe de’Rè
Franceſi introduſſero contra i loro propri
intereſſi . Cominciarono eſſe ſotto ifigli
uoli di Luigi il benigno figliuolo unico di
Carloilgrande. Ugo Capeto più avve.
duto le annullò aſſolutamente innanzi la
ſua morte ſucceduta adi 29. Agoſto 9 99 .
Gliaſſegnamenti , che doveſſero ritor
nare alla Corona in mancanza de’Ma ſchi
` legittimi,ſono ſucceduti a queſte divtiſſioni
a o
_.__..—-—-`
s.
Clic/?im wſſîm Molti/était' . G9
i ſtitui'in pregiudizio di due Figliuole , che
ne aveva avute , una doce, che la ra-ñ
gione ,. e la politica volevano, ch’eglii
riteneſſe. Una reſtituzione sì mal con.
cercata` aſfliſſeñla Francia con una guer
ra crudele per- lo-ſpazio-di più di 4oo.
anni…
Sotto l’ I'mPerador Claudio ſi' verifi'
eò, che un Cittadino di ñBologna in
Italia., chiamato Fullonio , aveva 15-2
anni..
Lucio- Terenzio: della medeſima‘ Cit-
cà provò, ch’egli aveva :So-anni ſotto
Veſpaſiano .
Buccanan- ne dà 1-700 a Lorenzo Nut*
land.
Ovidio parl'adi ſuo Fratello-freſco, e
vigoroſo in età di 90. anni..
Plinio-ci parla con maraviglia della
felice- , e- cara- vecchiaia del muſico.
Senofilo in età~d~iè 130*. anni z pareva
ehe appena ne aveſie ;meſempioin vero,
che qneſt’ Autore chiama miracoloſo.
La vecchiaia non era probabilmente s`r‘
difficile aſopportare come Euripide s’im
maginava nel ſuo- Ercole furioſo, dov”
egli afferma-,i ch’ell'a era più peſante di;
tutto il Monte Alto‘.
Ciò indubitatameme ſere ſcrivere a SL,
Gregorio Veſcovo di Nazianzo figli*
i nolo di quello ,A ch’era di Zazimo , e che
IBO‘
«a 1»- "- i*
70 Storia delle Perſone
mori ſotto Teodoſio il grande ,~ ch’egli
era oppreſſo da una vecchiaja , più peſan
te di tutte le montagnedi Sicilia .
Se queſti grand’üomini aveſſero letto
il Trattato , che Cicerone hà indirizzato
ad Attico,avrebbono cambiato ſentimen
to. Catone il Cenſore vi pruova sì gentil
mente a Scipione , e a Lelio , che la
Vecchiaia noninfiacchiſce puntolo ſpi
rito , ne‘ilcorpo ; ch’ella non leva altri
menti il guſto, nè l’uſo de’ piaceri; e ch'
ella non e‘ minacciata da una morte vici
na , che io non sò, ſe la gioventù le ſia
da anteporre, ſoprattutto dacche la tra
duzione d’una sì bell’operetta dell’Orato
re Romano fatta dal Sig.Dubois dell’Ac
cademia Franceſe nè ha ſcoperto l’eccel
lenza, e i vantaggi .
nando gl’lmperadori Veſpaſiano , e
Tito ſuo figliuolo , che la Storia ſpecchio
fedele de’ Principi chiama le delizie del
genere Hmano,e‘ che ſi lamentavano del
la perdita d’un giorno paſſato ſenza aver
obbligatoalcuno-A, facevano l’enumera—
zione d’Italia, furono trovati nella Città
di Vellejacio preſſoa Piacenza in Italia
63. Uomini ciaſcheduno in etàdir to.an
ni; quattro, che ne avevano ciaſcheduno
r zo , due di ”5 , quattro di l ;0. altret
tantidi 137;etrë di 140. anni. è n
a Amin' diem perdidr’mur . Svetonio
nella vita di Tito .
b Plin. l.7.c.49.
(“bc/Eno w'ffli” Molti/coaſt. r
Il-medeſimo Autore dice , che a ar
ma ve n’eranotrè ciaſcheduno di r-zo. an
ni; e due di 130; a Piacenza uno d'i r gr,
e finalmente a Bologna Lucio Teren
-zio figliuolo di Marco , e ad Arimini
Marco Apponio,che avevano ciaſchedu
*110150. anni
Vincenzo Coquelin Cappellaìo morì a
Parigi nella Parrocchia di S. Sulpizio
verſo l’anno 1664. in età di :iz-anni .
L’Ordinario d’Oland-a adi z. Aprile
1 687. Faceva menzione d’un Uomo chia—
mato Gualdo , che paſſava allora per Ve
nezia . Egli aveva ſeco il ſuo ritratto . I
Maeſtri dell’artelo riconoſcevano per la
voro di Tiziano , il quale vi veva i;o.an
ni prima . Gualdo poteva averne trenta ,
quando fù dipinto , onde la ſua età 'era
di :Go-anni , ſenza gli altri , cheGuaI—
do ſarà ſorſe viſſuto dopo l’anno 1687.
Guglielmo Rovìllè nella terza parte
della maggioranzadella Gallia riferiſce ,
che nella Parrocchia d’Ancines preſſo ad
Alanmn in Normandia mori al ſuo tem
poun Uomoin etàdi 140,6 [jo. anni .
Il medeſimo Autore dice ancora , che
i Filippo loannes Padre d’un ſuo cognato
aveva I 24.anni , quando ſeriveva il ſuo
libro .
. Aleſſandro Benedetto , e Cardano do
po'Aiberto Magno raccontano , che un
Uomo di Samotracìa era freſco , e vigoñ
roſoinetàdi più di icq-anni. I
a`
{1* SÌariwdalí‘e‘Pzr/áfle’
acopo Secondo Re‘ d’lnghilterra‘ , a“
cui la Francia aſilo ordinario de’ Principi
hà ſervito a-'noſtri‘ giorni di ritiro nel
tempo dell’invaſione dell'Inghilterra l?
anno-1688, hà avuta la bontà dirdarmi al
la preſenza del: Fratello-di Luigi il gran*
de , per cui io aveva l’onore di fare allo
ra'la-deſcrizione ‘, che m’ave~ va comanda
taadi 22. Luglio 1-6 8* del ſuo bel Palaz‘
zo dis-Claudio , e ’ordinar‘vi il cambio
per-unirvi il Ducato , che appartiene alla
Chieſadi Parigi- ;ñ Opere reſtate-ſenz’al
Cnn frutto per la-morte inopinata'j di quel
buon .Principe adi 9.Giugno 1 7orscheadi
9. Ottobre: 63-5. TommaſoPîarKe Ingle—
ſein etàdi 15 Lanni, edalcuni meſi , era
ſtato preſentatoal R-e‘ Carlo~prim0 Par
dre di lacopo ſecondo, e del deſunto Cara
Lo ſecondo ſuo fratellomaggiore .x
Queſto Vecchio della PArroe-chia d’Al
berburj nel Contado di Strofimoz era na.
tol’anno 1483; egl aveva veduti dieci
Re. ſuoi Sovrani; Odoardo -IV' , Odoardo
V5 Riccardolll, Enrico VII, Enrico
VII I., che cominciò lo Sciſma; Odoar
do .VL Maria , che riſtabili-la-R‘eligione
Ortodoſſa z Eliſabetta , che la-diſtrnſſe‘;;
Iacopo-VI. R'è- di Scozia ,~ e primo dilne
`ghilterra della Caſa Stuarda , e Carlo>
Mimoſun figlinolo -, a cui ſù preſentato .
ori-indi, a ſedici anni a [Londra adi z ~.
Novembre 1.657; ſenza‘ dolorein~ età- i
L69 .anni .Il ſuocor po -ſùiaperto *, eſaniſg
' ſime
Che ſono Wifi”: molti/?voli . 7‘;
fime furono ritrovate le ſue viſcere :i ſo
lj polmonierano annegati nel ſangue . l
Medici l’attribuirono all’aria groſſolana
di Londra , eontra la quale biſognava ca—ſi
var ſangue per prolungare la vita di que—
fio buon Uomo. Inetà di [channi gli fù
impoſta una penitenza pubblica alla por—
ta della Chieſa per aver generato un fi
liuolocon una Giovane 5 ſegnodel ſuo
forte temperamento in un etàsi avan
zara.
uaſi nel medeſi mo tempo la Conteſsa
d’Arondel preſentò alla Regina moglie
-di Carlo primo una Femmina Levatrice
in età di ”3.anni , la quale due anni pri.
ma eſercitava ancora la ſua profeſ
fione.
Nella Provincia di Nortamſron in In
ähilcerra Giovanni Giames verſo il fine
iLuglio dell’anno 1705.ceſſò divivere
.in ccà di x zz-anni ancora aſſai ſorte,ed in
aflai buon ſenno .
Le nuove di tutti i Climi ad eſempio di
quelle di Francia hanno più dino. anni
ſono raccolte con una lodevoliffima cu
rioſità le perſone , cheſono pervenute
alla più eſtrema vecchiaia , eaſſai più d‘
80.anni , ch’è un età aſſai comune in
Francia , e ſoprattuttoa Parigi .
Senza entrare in una enumerazione
nojoſa , ſi farà menzione ſolamente
d’alcune
alla ſalutedi_, ed
queſte perſone
al buon ſenno in, che
riguardo
hanſiſſj
D ' no
‘74 Storia delle Perſone
no avuto nella loro decrepità.
Franceſco Seccardi ſoprannominato
Huppazzoli morì in età di ”4- anni,die—
ci meſi , c dodici giorni dal male della re
nella accompagnato da una fluſſionc di
catarro adi a7.Genuajo 17oz.nella Città
delle Smîrne nell'Arcipelago della Gre
cia eſſendo Conſolo per li Veneziani- E
gli era nato adi r 5.Marzo x 587. a Caſale
diMonſerrato , eſſendo Pontefice Siſto
V.Egli ebbe poſto Frà gli Eccleſiaſtici ſot
to Paolo V. e Urbano Vlll ; lo laſciò
per iſpoſare a Scio nell’Arcipelago la fi
gliuola del Signor Giovanni Capra. Hà'
laſciati 49.figliuoli da cinque mogli legit
time, e da molte ſchiave . Non era mai
fiato ammalato ,ſenza dubbio perla die
ta , cheoſſervò ſemprecon eſattezza .
La ſua viſia, il ſuoudito, Ia ſua memo
#ria , ela ſua agilità recavano meraviglia.
Faceva a piedi ſmo quattro leghe a] gior
no. In età di cent'anni i ſuoi capegli bian
chi divennero neri; queſta mutazione ſe
-cerole‘ſuedglia , ela ſua barbainctàdi
”zz-anni,- eciò , ‘ch’è più ammirabile ,
eſſendogli caduti tuttii denti inetà di
l‘10, glie ne uſcirono due groſſi nella ma
Iſcella ſuperiore un anno innanzi la ſua
nmorre .ì Non beveva maialtro , che ac
-qua di ſcorzonara ſenza prender vino , li
quo-'e, ſorbetto,cnſſè , ne‘tab'acco.Vi~
veva d’un poco di‘ mineſira , d’uccellame
ati-olio‘ , e di {tutte ,_che prendeva col pa
' ‘ "‘ ne.
Cbeſimb -m'ſſure molti/?coli . 7 e
ne . Non mangiava mai fuori di ſua Ca..
ſa per non interrompere la ſua regola di
vivere; Era Cattolico , Uomo d’onore,
di-ſpirito , edi merito; ilſuoſolodiſet—
to ſù l’eſſere troppo- dedito alle Fem-`
mine. - >
"Adi 19. Novembre del medeſimoan-i
no r7oz.m0rì nel Villaggio diñVcndevil
lein Lorena Matteo Littardo detto la
Ronce in età di rr8.anni . Egliavcva
ſervito nell ultima guerra d’ltaliaſotto il
Regno d’Enrico IV. Avo del deſunto'
LuigiXIV. > ~
IlSig. le Feure di Lezeau Zio del Sig.
Dormeſſon entrava nel Conſiglio del Re
inetàdicent’annipaſſati. › `. - '
Madama la Marcheſe di-Lucemburgo’
morì in età di lor.anni.
Il Mareſciallo d’Etre‘eÌhà paſſati too.
anni. ‘
e ' 1708*
Catterina dalla Croce nel Lioneſe
morì nel meſe d’Ottobre in età di ri3.
anni. - 1709.
Giovanna Carriera ,preſſo a Langres
adi lvó.Gennajo in età di~”6.anni .
AgoſtínoGalanddiSavignac nell’Av.
vernia adi i 5.Aprile in età di rr ;anni .
Il Curato di Saſſerot paeſe di Cauxadí
27.Luglio in età di ”6. pieno di cogni
zione, edi buon ſenno. ’
ff Niccolò di Bezanesadi 21'- Agoſto .‘n
eta diroó. i - - '
’D .2. Clau
’76 Storia delle' Perſone
Claudio Barangero preſſo a- Ifl’odun
adi 28-Novembre in età di 107.
La Moglie di Sagonno Notajoa Mar
gaux nel Medocco adi z.. Ottobre antece
dente in età di 116.
~ Anna Mama adi 30. del medeſimo
meſe aParigi preſſo aMadama laPre
ſidente di Bretonviliìersin etàdixoz. ~
17| o.
- Giovanni Menſa-nio preſſoa Dnnle
' roy nel Berrjadi 3. Gennaio ceſsò di vi
vere di [ro-anni con buonñſenno , e giu”
dizio . Egli aveva avute dieci mogli;
quella ,che glie‘ ſopravviſſu'ta aveva di
ciott’anni , quando Menſardo la ſposò
in età di 99. anni . Elia gli pal-tori un fi.
gliuolo due anni dopoil’ ſuo matrimo
mo.
ll Sig.di ~Roque Avvocato preſſo ad
Agen adi 6.del medeſimo meſe di Genna
jo mori in età di 1 ”.anni .
Michele di Gargues Signor della Bnge
-adi 8.di 1 05.anni , e otto meſi nella Città
di Xantes . Seivgiorni prima era fiato ai—
la Caccia .
Guglielmo Delabat adi 8- Febbraio al
la Fleche di ur. anni .
ll Sig.Caſtra Avvocato a Bordeos adi
ñzz. del medeſimo meſe di r l x. anni, dieci
meſi , edieci giorni .
Giovanna Tiberge Vedova nella Par
rocchia di S. Germano l’Auxerrois a Pa
rigi adi 15.Marzo di icq-anni . Mi —
Cluſone wſſute multi/?tali . 77
> Mîichele Fort-in di Vímontier nella
Normandia adi I 7. Aprile di ils-anni , e
4.meſì .
Luigi Ami-ot di Geay preſſo a Sciaran-Ì
to nell’Aunis adi 7. Ottobre di lo7.~anni ,
e trë meſi -Aveva avute ſei mogli , e cet*
cava la ſettima s aveva veduta la quinta
generamone .
Giovanni Guichard di S.Aulaye adi 8.'
del medeſimo meſe di ros.anni .
Catterina Petiglau di Grez preſſo a.
Beauvais morì Donzella adi xo. del me
deſimomeſe in età di l r3.anni . Ella era
nata nel tempo, ch’En rico il grande Avo
del deſunto Luigi XIV. aſſediava la Cit
tà d’Amiens.
Rachele del Bichois ceſsò di vivere di
1 07. anni trè meſi , e otto giorni-Ella erat
flata ventidue volte Madre ; gliavviſi ſa
lutari del gran Cardinale di Richielieu
l’avevano ridotta dalla Religion preteſa.
Riſormata all’ovile di Gesù Criſto nel
tempo dell’aſſedio di quella Città l’anno
162.8. Luigi XII[- di glorioſa memoria le
aveva fatto l’onore di mangiar ſeco due
volte in una Caſa di delizia , ch’ella ave
va due leghe lungi da quella Città . in cui
gl’incomodi dell’aſſedio l’avevano obbli
1 gara a ritirarſi .
La Vedova la Mojne della Parrocchia
di S. Niccolò del Chardonnet a Parigi
terminò il ſuo corſo adi {5. N OVembre in.
eta di roaauni.
~ D 3 La
78- Storia delle Per/one
- 'La Vedova Faveja a Carman Dio
ceſi di Toloſa adi z. Dicembre '-di'ng.
anni ella non aveva mai adoprati 'ri
medj . *ñ ‘ -
r7! r.,
Benedetto Chaumont di San'bonet
nell’Avernia adi 9.del meſe di Gennaio
in etàdi uo. anni ,due meſi , ecinque
giorni. ‘ , -
Enrico le Boucher della Città di Caen
Signor di Verdun adi 1 8- Febbraio di 115
anni. Non era mai ſtatoarnm'alato . Suo
Padreera viſſuto 108. anni' , e’l figliuolo
d'Enrico ne aveva allora 73:- i
Fù preſentata in queflo medeſimo me
ſedi Febbraio alla deſunta Regina d’In.
ghxl‘rerra Anna Stuarda una Femmina in
età di128.anni . ~
Lugrezia Giovin dellaDioceſi d’Au
tun paſsò a una miglior vita adi zi. Apri
le ſeguente-in età di 108.anni .~ Ella ave
vaſempre letto , `e ſcritto ſenza occhia
li . `
Guglielmo Crevin Decano degli Av
vocati ' del Ponte l’Eveque nella Nor
mandiaiadi 6.Marzo dir 07. '
Franceſco Herve‘ nel meſe‘ di Giugno a
Seez nella Normandia di .i oó.anni .
Madama diCauſerans preſſoa Tor
n’iac
CaſoulDioceſi di Cahorè
nel meſe nelſpirò
d’A goſto ſuo Caſtello di
di I r t-arſii
ni . Il giorno ;innanzi la ſua morte an
dòa piedi a fare nella ſua Parrocehia una
Con
Che/anaviffutemoltificali. 79 `
Conſeffione generale dall’età di cinque
annicon memoria, ebuon ſenno.
Iacopo Tevenot Agricnltore a Caſtel
viliano nella Sciampagna adi ”Settem
bre di ”4 anni . ll meſe antecedente ave
va ſegatode’prati. Trè differenti mogli
gli avevano dati 39.figliuoli.
Il Cavalier Bulſtrade a S. Germano in
Laja prefſo aParigi morì adi 3. Ottobre
dirosanni ; laſciòqfigliuoli‘, ilmag.
giore aveva 7:..anni ,e l’ultimo ſolamen
te 14.
[712.
Angelica Bourſaut di Vientais Fonda
trice , e Superiora delle Monache dì
Beaulieu preſioa Loches nella Lorena
paſsò da queſia valle di miſerie alla cele—
ſteGeruſalemme aììzz.Marzor7rz.in
etàdi ”Latini
, Franceſco `Drovin _di Chanmont nel
Lioneſe in età di 109.anni , cinque meſ.
Nacque adi torGiugno 1603.
Anna d’Alanſon vedova del Signor di,
Manneville morìad: :5 del medeſimo
meſeadAbbevilleineradi:OG-anni. .
, Aalinodi Croc’hes Curato diS. Pietro
della Riviera Dioceſi `di Liſieuk nel me
ſedi-Dicembrein età di ll ;nanni . Egli
èrazſtato Curato per lo ſpazio d’8r.anni ,
e celebrava ancora la _meſſa nel principio
,dell’anno della ſua morte . "
Madama della Saſſagne mori nel
_medeſimoanno in etàdi 108 *, il Rède
4 ſun
' 80 Moria delle Per/one
ſunto le dava una penſione. Ella aveva
conoſciurala bella Gabriella, ene can
tava ancora le Cantoni.
1713.
Maddalena le Cas Monaca di noſtra
Donna di Soiſſons mori adi 3.Gennaio in
età di 107.anni .
Carlo Baut Armajuolo aBologna ſul
Mare adi 20-Agolio di [04*,Sei giorni pri
ma lavorò nel ſuo meſtiere . Sua Moglie
aVeva 90.anni .
La Damigella Giovanna Baor nel Vil
laggio di Peunnetier preſſo a Tremolat
nel Perigord adi 12.del medeſimo meſe di
los-anni . In età di 90. una febbre le ſece
cadere i capegli canuti , che le rinacque
ro neri , e diventarono canuti in età di
r co.anni ; indi a poco tornarono a cade
re , ele rinacquero ancora neri _
jacopo LinK Arciveſcovo di Tuam in
Irlanda , e Limoſiniere d’onore di Carlo
ILRè di Spagna mori a Parigi adi 29. Ot
tobre in età di 10$ anni. _
Il corſo di queſt'anno 171 ;ſarà gentil
mente interrotto facendo ſuccedere alle
perſone , che hanno ceſſato di vivere in
età decrepita ilrri’atrimonio d’un Uomo
chiamato l’Archer Giardiniere della.
Parrocchia di S. lppolito nel borgo di S.
Marcello aParigi . Egli ſposò nel meſe
di-Luglioin età di 103. anni una Femmi
na di 76. Qgeſti Spoſi, iquali avevano in
ſieme 279- anni ſperavano ſorſe la ſchiat—
ta ,
.4 _P— _.v
a Ela-1.10. H -/ .
90 Storia dellePrrſme ñ
C A ‘P o XVI..
, ' \ ’ `
La tempra-anca contribuì/Ze alla lunga
vira .
~ J
Cbefimo mſm” multi/ero” . 97
le , che ſono cagionate dalla ſemplicerefl
plezione 5 .queſtaèaſſai più capace: d’ecció,
tare l’inſenſibilqtranſpirazigne ”che PQ-ì
trebbe recar la ,ſaluteíſecpzrdaih dotto
Sanrorio - , ‘ 7 . -
Il Cornate nell’età… d’83›,,86, 9-1- , e 98,,
anni ſcriſſe quattro Trattati ſopra la ſoó’z
brietà ,e ſopra il digiuno Volontario ,chei
praticava dall’età di 36 . Non viſi ritro
va , che chiareZZa , che forza ,z echo.
buon ſenno Tutto ſegue l’opinione di
S.Girolamo, quando hà detto , che il di
giuno era non ſolamente 4 una virtù per-7
fetta , ma ancora la baſe di tutte le, .
virtù. ` , .
Queſto ſamoſo Veneziano diceva ›, che
la Natura fi contentavazdi poco; che ciò…
ch’eccedeva il neceſſariozaon era , che un}
origine dimalattie , che cirendeva vec
chi prima d’aver-avuto” contentod’eſſer
giovani 5 cheappena un Secolo portava
le. rughe,e la caducità alle perſone ſobrie;
che quando la voluttà aveva meno im
‘ periosàgli Uomini ,o eglino erano più
robuſtí d’80.anni,che non pggidì di 4o;che
la carne deglianimali era inutile alla ſa_
lute , e che uno , ò due pafli in 24. ore di
pane, di frutte,d'erbe, di radici, di legumi,
i edilatticinjconacqua, òEpochiſſirno‘vi
110
l 1.' ~
l a jqunmm nanſhlùmperfeña vir-tu: c/I,
1 ſed ”ter-rum w‘rrurum fund-ammira”: .
Hier.de jejunio ad Euſtochium.
98 .Yanick-dè”: Fer/om
no a baflavanoa—*eoloro , che non'contzîr
vano il loro ventrenelſinmo delle falſe“
Divinità 3 ch’ègli‘durava fatica a-conce—
pire , che alcuni-:baſando-del-le loro ric
chezze s’eſponeſſero amorire dal troppo»
mangiare ,z mentre nnav moltitudine di
fventurati eaüevano ogni giorno nell’or
renda neceffità di perire dalla-’ſame .
Delfino aſſai contrarioa quello di cer
mni , la morbidezza de’qnalirbà fatta in
ventar l’arte (l’a-v nelenarli--eoîv guüo raf.
flnato ,` eſquîſi'to-dë quelle vivande per
nizioíë’, cbc‘non ſervono , che ad irritare'
l'appetito` altwil ſuo biſogno .;-‘ di queſti:
manicaretti funefli il Sig-di S. Euremond
hà detto , ehechi ne mangìerà-molto , ü
troverà in-pefflmo-íkatodi ſalute , e chi'
non ne-aſſaggieràu faràsſ‘empre ſano ñ.
L' oſcuro Perſi-o parlando-[ddl: V’ec'
ehiaja nella fina ſeconda Satira dice;
Paſti: ape!” nervi: ,ñ carpa-ſg” fields‘ /r
m3“
L‘ſlo age ;luigi-4nd” pat-'me ,i :acer-Iqua'
truffa
;Annan-e bi: Super” Wim” x for-img”
moranmr. ì
“Le .—
Cheſhnò *m'ſſut’e ”tolti/”ali .ì ſor
Conſolo .‘ Qeſto Beoziano nel ſuo libro
della conſervazione della ſalute diſaopro’ -
v'a le carni, perchè cagionano delle crudi
tà , che'formano un lievito ſicumàile’rña
lattìe ; opinione , che Galeno hácdnferñ
-mata nella ſua Opera ' ſopra glí'íà‘limentî
di buono,v ’ò di'càtth ſugo ;'egli’fcrive‘,
'chel’Uomo goder-‘anna íàlnte Perfertä‘a
íin che avrà cin-a ‘d’e'vita‘reié nudità',- ſog
‘gîugnendo , che il gran rimedív‘conr’ra_ ñ
tutti i mali-è la ſobrietà,latemperaiiza, e
lai-quiete; i
: ’Cardanociaſſicura , cheìlGiurecon;
,ſalto Panigarola differente da que-ilo , che
{ù Veſcovo d’Hffi -, *ſi conſervò ſemain
comodi più di 7o,anni colla ſobrierà,`eco`n
una fatica moderata . Egli prendeVa ſola.
mente 18.0ncìe di nutrimento ai'giorno ,
due ontíiediſſç‘íîù del Cornaro,il quale viſ
ſe‘nond-imenoì' di più ,‘ benchè prendeſſe
~ menoaiimentoigli aveva letto‘ quel'det
to nell’Epidimíone'd’lppocrate z il più ſi
v‘cu'romodo dipreſervar la ſalme 'è 'riman
giare ſenza ſazia‘rſi , e farfatica con md
derázîone come ſanno i poveri b . ue
fli ſono-meno'ammaiáti‘ dalla ne'cc ita
di quello", ch‘e fieno i ricchi dall’a’b’borr
danza.
C A P O~ XVIII.v
La *aim dell’Uomo non è mai ſia!” lim-’M
ta a 70, 80,' ӏ a tao. anni
ſecondoiTeolagi . ’ i - ’
CLieſenàpj di tante perſone , che ſ
no vi urc oltre cent’anni , ech’e.
ziandio hanno paſſati più di due ſecoli*
fanno vedere, cheil decreto di no. non*
tirava ad'alcuna conſeguenza pel vermi;
ne della vira di tutti gîi' Uomini: in gene-`
rale.~ Beſt’è il termine,che hà cagionato
tantediſpute , e_ ſcritture in Olanda sù'
queſt’ importante materia ‘ ancora- inde
ciſa . a i . `
Queſio punto fatale de’ noſiri giorni
ha fatto dire una volta a S-Tommaſo d‘
Aquino b , che Dio non. turba: mai l’ora
’ dine
a Bayern-iam da ”mina ai” .
b D. Thom-u dr [ibm .Arbitrio.
rro Stan" delle Per am'
dinenaturaledellecoſe, c ’egli medeſi
mo ha flabilite ,* eh’egli le vuole, ele
vede nella medeſima maniera , ch'el
lena debbono eſſere , ſecondo la natura,
che loro hì data; le coſe contingenti ,
eontingentemente ,- le coſe neceſſarie
neceſſariamente .
Sentimento contrario a coloro , che
danno a tutti i noflri iorni i medeſimi li
miti di [zo-anni; e endoeerto , che vi
ſonodelle cauſe, per le quali Dio per.
mette,che il termine ordinario della viñ
ta ſia moltiſſime volte avanzatifli mo. La
ſperienza pruova , che put' troppo fre
quentementeè terminato innanzi i [zo.
anni , ne' quali fi pretende ſenza ragione‘,
che ſia ſtato ſtabilito ,~ altrimenti vi ſa.
rebbe una neceſſità ſul ſine della vita, che
la 'limiterebbe in tutti gli Uomini al me
deſimo ſpazio contra ciò , che noi provia
mo; gli uni morendo piùpreſto . e gli al
tri più tardi ſecondo le condizioni,i tem
peramenti , il nutrimento , e’l clima ñ;
coſe , che poſſono certamente contribui
rea prolungare, òa ritardare la noſtra du
razione. .
Everarnente ſe vi foſſe una neceſſità
ſul tratto- della noſtra vita, che n'è
il più conſiderabile evento , ella ba
flerebbe per difendere l’ errore di que
li Eretici, riferiti da Eſtio , i quali
abiliſcono una fatalità inevitabile del
deſtino ſulla noſtra vita , come ſopra
tut
Ciuſa” Wu” molti/eco” . rr r
tutto ciò , che appartiene alla Crea.
tura o ñr ;i i
Deſtino che ammetteva Viminario
Oratore Gentile , quando diceva , che
un ammalato perdeva il ſuo tempo a cer
care gli aiuti dalla-medicina .-Che coſa
può-ella &twite a gli Uomini, eſclama
va con un tuono a, dicui-ſi ſervono gli
Spiriti ſorti , ſe non ad addormentarli
ne’ mali ; mentre una fatalità irre
vocabile re ola inoſt~ri-moment-i.,edeci
de ſullan tan-torte?
i Opinione riprovato dallo fieſſo Cice*
tone , avvegnache foſſe Gentile; e di
, cui S. Agoſtinos'è poſcia beffato . ll pri-.
, mo ſtimava, che il ſolo nome del ele-ſii
j no foſſe pieno di ſuperflizioneb, e’l ſe
‘ codo aflerma-ñva, che chi credeva un de
Î flino doveva eſlère un -mentecat-tmt a
'Ciò erò non vuol dire , che non vi ſie.
no deg i Uomini , de’ qualipotrebbedir
ſi conſiourezza , che ci ha una neceflità
di Con’ſeguenza ,chela prevedere il loro.
` fine, eche non s’ingannerebbeychi di
‘ caſſe, che il loro deſtinoe di terminar
preſto la loro vita .
' L’Ec
a Faro wíwimur , 14””an , mori
; mar: medicina quid pull”, mſiu: iuxta rc
` ”ma ala/parer. Aim. Decl.8.
‘ b Anileplam, ó' plan-«m upcrſtitionir
fatimmmipjum . Cic. 1.2. edivin.
, c 111m” dicimur fari-«MAW dim ejnffl;
‘ tum . D.Aug.› in trad. ſuper S.Joannem- -
rr: - Storia da”: ?0M 523.3
_— L’Eceleſiaflioo'ci'dice per-eſempio ,
che coloro , che mangiano ecceſii vamenz
tea, ſaranno ſempre inſetmi; -eh’e molti
ſono morti nelhcrapulax l›` o d: .
ll-Profeta Reale ci predice' , che gli
Aſſaſſini ei furbi non arriveranno alla
meta del loro corſo ,- - per le funeſte occa
ſioni, che hannod’abbreviaria . e
" ldiſſoluti la diminuiſcono ancora co’
loro vizj . ~ lppoerateſoſiienef, che neſ
ſuna coſa diſtrugga tanto il corpoiche dee
eſſere mantenuto dalla regoia ; onde-po
trebbe metterſi‘ in? fatto-.ſenza erro
re , che molte'perſ'one ſono neceſſrtate
a morir-preſto per l’ uſorcattìvoì , che
fanno della lor vita ; ma ſie :ſimuore per
troppa mangiare , ſi muore altresì per
non :'mangiareñ; L0- ſpirito Santo ci
annui-mia‘ ,› che v" hà degli‘-Horhini ,
che s’ a‘cconciano‘ pel pane baſtando
loro di ſaziar la' ſame z tanto lche
i ""ì ' - .i
a 1” multi.: en': infirmimr‘. Eccl. 37.
b Prof-ter crapulam multi obimmt ; qui
autem abflinm: :ſi , adjirm vir-m . Ibi .
c Cavete neá‘ortegramntur corda 'w
/Yra in crapula carina”. Luc. zr.
d Quotldù frabarur pot”: ſatin-:te a
ciem menti: abtundr‘ , á* riborum nimiera
te mgorem conti: habet-ari . S. Leo ſerm.8.
de jejunio decimimenſis .
e Vin' /anguinum ó* doloflnm dimidifl
bum din/”or . Pſ1”.
f Hiffflü'- Afhvri/-ç-ſlff.33 .z
Cbcſimo vìſſure molti/:coli Ir z
la Providenza offra loro d’ affatricarſi per
ſuſſiſiere.” ‘
ll ſeſioCapo dell’ Apocaliſſe dichiara,
che Dio hà data podeflà alla mortedi
mietere il genere umano ‘,- gli uni 'ſono
portati via dal ferro ', un millione , e
cento mille anime peritono in'Geruſa
lemme aſſediata , epreſa‘da Tito adi 8.
Settembre del ſecondo anno dell’ Imperia
’di Veſpaſianob. Diceſi ,che Giulio Ce
ſare tagliòa pezzi un millione dugento
mila Galli prima di ſoggiogare'la loro
Patria,- gli Spagnuoli hanno Fatti p‘erire
millioni, emillioni d’Uomini perren.
derſi Padroni dell’ America quella paife
del Mo‘ndoi'gnora a Noè . \ -
La morteucdde Colla careſtia e'. Fù
pregato l' lmperadorc Onorioa permet—
tere di ſcannare i vecchi , le femmine, e
i fanciulli ,edi mettere'irprezzo ſopra la
:loro carne eſpoſtanelle beccherie dL Ro
"ma per proccurar di levare l'obbrolìrio
-d'ella ſamedcome'dice Ezech’iello ‘e' .- ,
Bando Benadab Rè dell"Afflria’ aſſe -
diava Samaria Capitale di' Gidfain’ Red'
Iſraello nel tempo d’ Eliſeo; eìíy'orlanni
' ‘ innan- ~
a Aìgypro dedimur manu”, ó- Aſſyrìír,
”ſatura-rem” pane-OrJerem. ~- -- a
b joflantiqjud. l. 6. T. a. p. z 3.‘
c Conſumcnmrfame.eant. o s.
d Apponeprexium carni/”mana .
e Multipli-;nba frutta”: , ut non firmi:
ultra opprobrimnfamir. Ezech. c. 3 6.
I
t r4 Storia delle Per/one
innanzi Gesù Criſto,ſi vendevala teſtaä*
un Aſino 80.ſicli,che’fanno-1ao lireFran
eeſi , edueFemmine convennero di man
giare iloro .Figliuoli , ed in effetto ne
mangiamnouno . Una cosìcſtrema deſo
lazione ſíù provata nell’a ſſedio di Geruſa
lemme, di cui abbiamo parlato. Una
Madre per diſperazione fece cucinare ſuo
.figliuolo , di cui mangiòla metà , e ſal—
vò il_ miſerabile avanzo per ſoſtentar
ó-._'._
qualche tempo ancora una vita , che non
poteva ‘prolungare, che colla barba ra ,
edorribile neceſiità,in cui s’era trovata
a"A di levar la vita,a chi poco fà l’ aVeva da
ta o - .
La morte finalmente leva una molti
tudine di Creature-colle malattie , e-colle
Beſtie, ache divorano , òche feriſcono`
Si muore ancora vper l’uſo ſmoderato
di certi alimenti ; come ſuccedette a Pao
.1011, ad Alberto d' Auſtria , a Federigo
IH, ead Enrico VIl. Imperadori , per
aver mangiati troppi melloni . Filiberto
. ſecondo detto il bello primo Duca di Sa
voia morì per aver beyuto troppo freſco
l'anno 1504_- E' dunque certo,che i r zo.
anni del preteſo riſtrignimento de' noſtri
f iorni non cadevano preciſamente che
opta la durazione del Mondo ſino al Di
luvio , e non egualmente ſulla vita di tut
-ti gli Uomini.
- Sta
a. Dem: hfliarum ivi-”filth i” m:.
Cant- primo Moys..
Che/imc; Diffuté ”old/:rolf . 1T!
St'abilito queſto Siflema , Davide a nel
Salmo 89 , nel quale flabiliſce la noflra
vita in 80. anni , non avrà voluto parla
re, che della vita ordinaria , enon del
laſ’traordinaria . Dio l’ ha conced'uta do
po il diluvio ad un gran numerodí perſo
ne oltre gli 80 , ei 1 zo , de quali a-'ò fatta
menzione . N oè è viſſuto. ‘z yo. anni, Sem
ſuo Figliuolo 403‘, Arſa‘ xat 338,8ale‘ 43 g.
Eber 464, Faleg 2 ;9, Abbramo 1 75,Saria
ſua moglie n.7, Iſacco loro figliuolorSo,
eGiacobbe figliuolod’ lſacco 147, tutto
ciò più di zoo. anni dopo ildiluvio - Vi ſi
poſſono aggiugnere Tito Fullonio , To
maſo Paare , Gualdo , emolti altri , de'
quali abbiamo parlato . .
Tante pruove fanno vedere , che la vi ñ
ta dell' Uomo non è mai'ſi’ata ſiabilita in
7a, So, nèin 1 zo anni; perchè Dio non
prende piacere nella morte delle Crea
ture , ch’egli avevadeſiinate ‘all’ immor
talità . ñ IM
.,
C A P o xxx.
Sentimenti di Salomone/apra la
eo "' '
a Dcut… c. ça.
C15:ſono m'ffute mom/‘mr- . x zr
flituzione . Ella proccura per l’ordinario
una ſalute , che'potrebbe allora attribuir.
fi a quel ringiovanire promeſſo nel verſo
;I.del Salmo 103. Il Profeta dice in eſſo a
Dio a Mandato il -uoſtro Spirito , eſa
ranno creati , o rinnomreto lafam‘o della
terra . Sentimenti, che hanno Fatto eſpri
mere il dotto Vatablo in queſti termini b:
è riempie 14 mſlm barra diſonw’m‘; oſi dol
cezzamfflnrhe ricoperta” la mſlm Gjoom
tù come ?Aquila .
IlCervo, l’Aquila , lo Sparviere,e’l
Serpente ringiovaniſcono . Aldrovando
o tratta del rinnovamento dell’Aquila , e
Davide ne hà parlato ne’ ſuoi Salmi.Egli
riſveglia la ſua anima abenedir Dio co’
motivi della più viva gratitudine . Uſa
queſt’eſpreflioni piene di tenerezza,e d’aſ
ſetto. Benedioi ò anima mia il Signore,oloe
perdona alla tua iniquim‘ , che ”ſono I: ma
malattie, che ripreſero” dalla mort: , the
ri corona nellaſua miſericordia, che appaga
interamente i tuoi deſiderj , e da mi la tua
gioventù ſani rinnovata come quella dell"
Aquila d.
vF Il
a Emitte Spiritum tuum , 6c creabun
tur , 8C renovabis ſaciem terra-z.
b Et os tuum ſuavitate implet,ut recu
peresjuventut’em tuam ſicur Aquila .
c Lib.r.0rnithologiae,öc Geſner.l.3.
dc avibus . .
d Renovabitur ut Aquila: juventus
tua - Pſol-lOz-Y.5.
n a. Storia chſc Perſone
, ll Capo 39. di Giobbe a. fà menzione
delle nuove pennedelleparviere ,degli
Uccelli del Cieloñ, ſtà-.i quali Plinio dice,,
che il Cono , e la Fenice vivono ciaſ‘che
duno,óoo.anniñ› ., Qseſio rinnovamentoè
paſſato aglifanimali della terra E.. Neſiu
no (ſubita ,, che iLCervo non ripari la ſua.
eaducitàcolllu ſó delle V,iperc~,` ezdeÎ` Ser-
Pentiñ.. Ilmedeſimo Plinio aſſicura‘, che
piùdi cent’anni' dopo A‘leſſandro Mace
done, ſono-flatipreſide’Cervi ,, a’ ualí
quel: Principe aveva fatti metterede col
Iari‘d’oro. ,… inquali filtrovarono-,ricoperti
dalla lor pelleà. `
V,ì ſono delle Scimi'e c-nelÎMonte Càn
caſo , lequali vivono di pepe, di cui ſan
no larieolta-per gli Abitanti ,'` l'a carne di
queſtizanimali. e‘ un ottimo ñ medicamento
pel Lione,che~guariſce.,exingiovauiſce ,,
quando ne mangia.
llCervo , che la Storia-Fianceſé dice
éſſereſt'atopreſo ne’boſchi verſo-Senna
ſotto Luigi VI’. detro- il ’groſſo‘, morto
nell’ànno 1037v ,. ſi ſarà.moſte.- volterinñ
novatordal' tempo;v di, Giulio-‘Ceſare ..
_-a- N’umquid‘pen ſapientiamtuam piu-ñ
meſcet accipiter expandensalasſuasad;
auſirumifob caga/.26:
b- Diacſi ,, clan' Monaci vdi S. Benedetta
di S. Berlino as..chrahnnnumzíqpüu ,
_eheh-è 300.471711‘ ., _
c~ Fil/{firmahlhîznlí- dellämítaJÎ/í
301mm… '
Che/mo äí/flze molti/:Calì ì 1;;
Wſt’lmperadore regnava‘ circa quarant’ſ
anni innanzìì la naſcita d'iGesùÎ~ Crifla.
Non èimpoffi bile, che paſſando-alla corr
_quilla'd’lnghi’lten‘ar~ all’ora detta Aſhione.
egli avcſſe- fatto mettere 1m- collare' a*
* qpeſt’animaſeu Vi furono trovar; que-lie’
- parole d'un Carattere‘ aſſaícbnfmm'eìal‘
tempo d`elÌ`a~ Repube íca‘. Ceſare'm’hèfat
r0 gup/:"0 preſent! ".3Vi ſi vedé va dal con-~
to degli anni? , che queſtoCex-vo era viſſu-~
topreſſóauoozannf.- , _ k .
t Col'oro 7 cheha‘nno ſcritto ſopra l’Eſir
l‘eſame dicono , ch'egli arriva ſino-a trè‘*
Secoliì .- Il'paele di CìciI’an` , il'Regnodi
Siam , dbveſi‘ trpva iſſamoſo Elefante‘
Bianco ,- acuíſiſervc- i'n‘vaſid’oro* 7 e’l‘
Regno d’Acbem‘ ,~ nell’Iſola di'Sumarra‘
F'prod’ucpno* ipiù' famoſiì. IlZ Rò d’A
çhem fà“- rñcndère a: queſtí' animali~ onori*
ihcredibiü… Si tìcn*per—‘certo~,ñ che abbia-—
no moſto ſpirito'p'er eſſere ſenſi bHiflì mi ,2'
l'a loroſzäirìtm
ìîìloro dbcilitäSeall’înſtruzionef uguaglía
ne condùèon'o-molti di»
”anziv al` Trono di diamantiñ del‘ Mbgolí
cinque gì‘orní* , che d’alta laó'ſùa Fèſta ,’ì
ehe comincia! in quello‘ dell'a. ſua naſcita .
' Qçſti Elefantíì ſuperbamepc‘e-parati ſa*
Pncano- profondamente"l’I'mpcradÒre ,,
- …. .z. abs-
a*- Càeſár fioc’me dònavi't‘.- i
i b; Rtlazjanç ,del .Cao-111'” di Chaummt’
Am haſhiadáre di Francia-&Siam- ”dl-’MP
WLESF ,
a :4 Star-'a delle Per/one
.abbaſſando trè volte la loro proboſcide ,
‘edinn-alzandola ſul loro capo , facendo
nel medeſimo tempo un gran grido d’al‘
legrezza . il Trono brilla come iI Sole;
legio-je , cla-’egli haintorno, aſcendono
al valore d‘icento ſeſſanta mill'ioni ; e
queſto Monarca unode'più poſſenti delF ‘
Oriente, lacui- guardia e“-tutta France*
-fe , hà le minieredì Diamanti ne'ſuoi
RegnidiGoi‘cond’a , diVifapour* , edi
Bengala . V’èſiato ritrovatoquel- raro
Diamante , che peſata”; carati; egli
non ira-pari , effendo fléimato- preſſo a la
millionîc.- Bello, eheilSíg. Tavernier
ha venduto ali Re” due mi-l‘iion’r l’anno
1670 , ilr‘ Sancj tantoái‘imatoz,` e-queli’o del?
’gran Due-adi rz'o. carati‘ apprezzato trè
,millionkſono-ir'più conſidera-bili , che ſie*
no fiati portati inEnropa* dalle miniere
del Mogolìilñpiùîricco ingiojede’ Princi—
pi di tuttotl’U ni'verſoz- _
~ Pafsand'odall’El'eſante‘al'Cavallo; l’a
Storia'ci'ſìsſapere ,r che nel princi’piodel‘
nono-SecoloRaoldo Re di B‘orgognaflhc‘*
aveva* uſurpata l‘a Corona* `di Francia a‘
Carlo il ſemplice figl‘iuolo di'Luigi iP
Ealb’oRè, ed Imperadore ricevette-l’o
maggio da un Duca di duaſcogna 4 il~
quale era montato ſopra un Ca-vali’o in
età ‘ii-cent’anni , ch’era ancora aſsai vis
8.0'
a- Compçn'dz'o dol {WG-‘941' Tempqu
pani.
I
Cheſhflo wſſute mollifroli. 1 25
go-roſo . Egli-éil ſolo deg ianimalidella
terra a , la cui perfezione ,conſìſta a parti
c‘ipardella femmina , del Lione ,del Bue,
del Montone, del Mulo, del Cervo ,del
Lupo , della Volpe , del Serpentc,edella
Lepre ; "prendendo trè guai-ita da ciaſq
cbeduuo 5 dalla femmina il petto , la
Coppa , e icrini ; dal Lione il ſembian
re , l'ardire, infuria; dal Buel’occhio,
le nari , la giuntura; dal Montone il na—,
ſo, la dolcezza , la pazienza; dal Mulo
la forza , ia coſianza alla fatica , e ’l pie
de', dalCervoilcapo , la gamba, il pe—
l'o corto 3 dal Lupo la gola , ilcollo , e
l’udito ; dalla Volpe l‘orecchia , la co
da, il trotto 5 dal Serpente la memoria.
fa viſia , il contorno; e finalmente dalla
Lepre , ò dal Gatto il corſo, il paſſo, e-l’a
gilità.
E per venire dagli animali terreſtri agli'
acquatici l’anno 1-497. in uno Stagnodì
Svevia preſſo ad H-uilprin nell’Alema—
gna , ſù peſcato un Luccio d’una ſmiſu
rata grandeZZa . Queſto peſce portava
ad una delle ſue orecchie un anello di ra
me ,ñ in cui ſi 'leggevano queſti Caratteri .
Joſano ilprimo peſce meſſa in qucflo Stagno
dalla mani di Frderigo Il. Governatore
del Mondo ad!“ ;Ottobre la 30. E P '
F z a
?i Fantic” ſap” le qualita' del Ca—
em* o .
` b QeflaFedfl-iga ”èqmllo , rh'eáóe
raggi oſi/”mi ro” Onorio 111 , e Gregorio
il 2.6 Storia delle Per/mm
Pare, che gucſto Luccio ſia viſſuto 269
anni ſenza ciòflshe ſarebbe viſſuto, ſe non
foſſe fiatoyeſcato , e ſe Veridico è quello
(acconto, `‘
Il Coccodrillofeicondo'il Marmol,è an
cora un ani-male acquatico , ' il qualedee
‘vivere .moltiſſimo tempo in riguardo alle
fue forze; eſſendoſi un ſolo difeſo contra
trent’Uomini. , a ;agione della ſua gran
dezza, eſſendovenedi trentápiedi di lun
hezza , eſecondola ſua groſſezza , eſî
~ 'endoneflatì trovati alcùnimella gola de’
' uàli l’Uomo più grande‘ aVrebbe potuto
are in piedi ›- Può aggingnerſi , chela
ſua carncodoriſera , e che profuma i luo
g’h’ifloveſi‘taglía in pezzi,potrebbe anco
-ta contribuire 'alla ſua. lunga vita . Ella
porrebbe ſaperſi da quelli ldi Bantam
iièll’lſola di Giava nell’Aſi’a'. Belli Po
poli ne alle vano de’piccoli,gliaddomeſti‘~
cano , e gl'invraffano Per fame'poſciade’
cibi delicati mſi . ` '
Dagli animali della terra il tiflgiova
nile è diſteſo‘ſino à rettili ; ilSetpen'te ,
che rinnova îl Cervo , ìlì rinnova anch’
eglilgſçiandola ſua pelle vecchia . Può
dirſi per coſa certa , che la Natura tin.
giovanendo nell’ordine .inferiore .delle
produzioni diìDio ‘, non ,é coſa impro
babile , eheil medeſimo prodigio ſi ritro
, ‘ vi '
XQch'e ldcomunicaràna; :gli mori nel mq
/e di Dicembre x 250. NZ’MMO: in Prami-1
s-Luigi . . ‘ ...
tv, "
‘Cbeſam viſſute 0107”'fatali . 1 27
'vi nellîox‘dine ſuperiore 'di qucſtemedeſi
me ‘produzioni ;donde l’Uomo ë'ſtato ca
'va’tmîmperocche finalmente l’Uomo-*non
-è di peggior ’condizione delle beſtie , ‘alle
?qua‘lidovevadom’inare ,'giuſta quelle pw
-role a .‘Che'tmn‘ ;gli animdli‘della ‘Terra ,
:e tutti'gli
Îmina Uccelli
dinanzi del Cielonmana
a ”où-comma , -etre—
Fiò,c‘heſì muoſi
wc/apm la ten-”fia hà mìffamlleswflre ”M
-m‘ ”liti ièpeſci del Mare' . . _
E coſa certa ,the il Segreto del ringio
wanìre’ſarebbe Îl'arte-di‘ritîrovare alme
'no la v'ita'lunga ‘; ’biſogna però 'conveni
?e ~, sch’e'llaìpotre'bbe acquiflarſi ſenza il
’ſuo ſoccorſo . ?La‘namra ‘può ’dare‘ad un
ZUomo'ſolo 'canti giorni -, *quanti‘ne dà a
’molti —; 'comePer ‘eſempio hà "data’ad al.
'cuni‘Gigan'ti 'tanta flatura, quanta ſareb
:be Rata meteffaria ‘per formare Li coppi di
:tre Uotríiniéor‘dinary' . _ _ ` ~ —
_ :Mosè racconta , che al ſuo‘tem'po Ìì ve~`
dev; il letto di ferro d'un Gigante o , il
ſquale'aveva
ñò tredici pieäí=nove ‘cubiti "con
, ’e mezZo fli lunghezza
vſei di ‘kar ,
:ghe‘zza {Mattinata-era aſſai differen
te da quella di ‘que’Pí 'mei *delloSr‘rer‘ro
:di Magaglía‘nes -, `ò` i ‘quc’Lapp‘on'i di
'Svezia ñ, "i quali anouìhanneo , *che due ,
"ò trè piedi d’alte‘zza {Simili 'N ani ſareb
;bonoſtati impaufitida'un'Briareo, a cuì‘í
4 Poe
a Gen.c.i.v.28.
b Gemcapg. v.2.
c D:nteron.c.z.cá'3.
r 28 Storia delle Perſon:
Poeti davano cento braccia . Aeſii Pig
meiavrebbono ancora preſa per un C0
loſſo quella Secondilla , che viveva ſotto
Auguſio . Solino nella ſua raccolta delle
coſe memorabili dice , ch’ella aveva die
ci piedi d‘altezza ', una ſimile flatura era
aſſai ſuperiore a quella del famoſo Ercole
'I eba no. Queſt’Uomo renduto sì celebre
dalle ſue 37. fatiche , viveva circa l zoo;
anni inanzi Gesù Criſto. La Natura non
aveva data a queſi’Eroe dell’antichità ſe
non ſette piedi di ſtatura ſecondo il mede
ſimo Autore .
Se noi preſtiamo ſede a TolomemCar—
dano, Giuntino, Argoli,Pagano, e Mori
no,che hanno ſcritto ſopra le ſcienze na—
turali, che hanno per fondamento l‘a con
ghiettura , ela ſperienza,come la Fiſica,
la Medicina,la Chimica, e l’Aſirologia ,
al contrario delle ſcienze Matemati
che , che hanno le loro regolecerte , e
le loro dimoflrazioni inſallibili , come
l’Aritmetica , la Geometria , l’Aſlro
nomia,e la Muſica ;queſli famoſi Afiro—
nomi ſoſtengono , che la vita lunga , che
s‘incontra in molte produzioni della
Natura, procede da certe diſpoſizioni ca
gionate dalla ſituazione de’Pianeti nel
momento della naſcita : iluminarj ne
gli angoli , nelle loro ſorze,e dignità ſen
2a aſpetti de’malefici; il Sole con Giove
nell’aſcendente , òla Luna ben diſpoſta
con quel medeſimo benefico; il Sigtàîre
ſ.
Che/om-m’ffnte molti/ml; . r z 9
di -queſt’ aſcendente ben collocato , ed a]
.cune altre configurazioni ſimili promet
tono una vita longhiſſima., eſpeſſo for—
tunatiflimaf, ſe vi qggiqgnete ſopra ogni
coſa il timore , e la ſperanza nel Signo
-re , dicendo il Profeta Iſaia a; che quelli,
the/Pera!” in Dio,rramranmfo"La/empi-e
novelle, e prenderanno dell'flh‘flr innal
za’? come Aguile
ali erano le propizie influenze del
Firmamento alla naſcita del ‘deſunto Re‘
Luigi X-Ì‘V. 'Noi ne abbiamo il ſiſtema
genetiiaco in una delle meda ie., ,che
compongono la Storia delſuo elice Re—
gno. d “Signori deli’Accademia Reale
delle lnſcrizioni vi 'hanno meſſa, ſenza
dar niente alle incertezzede‘ìl’Aſti-ologia,
‘la ſituazione preciſa de’Pianetinel mo
mento , incui Dio hà conceduto alla
_ ~Francia queſto Monaten, le cui grandi ,a
zioni l’hanimrenduta.il più florido .Re
_gnodell’Univerſo . ,
Veggonſi intorno a gueſta curioſa, me
daglia i dodici ſegni del Zodiaco, che
'formano le dodici Caſe di queſto ſiſtema .
I ſette Pianeti ſono ne’ medeſimi gradi,
che ailora occupavanozil Sole guell’aſtrq,
che dà la perfezione a tutti gli aſtri,
occupa 'rl mezzo del Cielo “, Marte Signo
re ‘dell’ aſcendente ſitrovacon Giove il
‘F 5 Pro
-a Q1} autem ſperantin Domino., mu
tabunt fortitudinern , affumentyennaàut
aquila 1/414. ,040.
,l ;o - Storia delle Perſhm
lsrotettor della vita , e di ciò,che'ſi chia
l ma la Fortuna maggiore“; Saturno quel
. Nemico della' Natura e‘ nelle ſue dignità,
‘ il che lo rende meno malefico; la Luna e‘
in congiunzione con Venere , e Mercu
rio nel ſuo Domicilio' di predilezione a
1 dieci gradi 'dal ſole fuori di combuſtione,
eilluminato da’ſuoi raggi da una ſuperio
íìtà'di ſpirito nelle iù difficili , e più
importanti intrapre e , che il ſuo quadra
to con Marte noi! e‘ capace d’abbaſſare.
La naſcita del Re defunto era fi urata
nel meizodclla Medaglia con un ole m
ſcerite;`ilRè écollocato'ncl Carro di
queſto bcll’Aſtro . Ovidio a. ce n’hà fatta
xla deſcrizione . Bello Cari-o è tirato da
quattro Cavalli, e condotto dalla Vitic
"ria. All` intornohàqueſto motto: Om”
Soli: Gallici; e nel baſſo contiene quell’
altre parole:Septcmbri: quintaminmù 38.
un” ,mer'idiem 1 638. ` i
' Pé’r iſpieäa'rci i ſegreti. che racchiudo
noi gerogli c-i di queſta detta Medaglia,
fl exchc non abbiamo noi quel 'l'arruziodi
arrone il più dotto dc’ Romani, il qua
'le trovò l’inſtantc della fondazione di
’Roma fatta da Romolo , e Remo 2 Spu
rina , cheavvertì Giulio Ceſare a preſer—
'varſì dagiÎIdj di Marzoó 2 Nigidio , che
z a. lib. z. delle Metamorfi ſ - ’P re‘
b Ne’ maſi di (Marzo, Maggio, Luglio,
Ombre gli `[al] ſono ”di 15- mg!" altri
?Inflazan " *" ^’ '
Che/ò” "viſure maleſſere”. 13!
prediſſel’lmperio ad Auguſto ; Traſil
lo a Tiberio; lo ſteſſo Tiberio a Galba a
i Caldei a Nerone, e a Madre Agrip—
?pina ‘P ,Aſcletarione -, ‘al contrario
prediſſela ‘morte .a .Domiziano -, come
'Bellanzio a Pico 'Principe -della :Miran—
-dola il più dottodel quinto Secolo i? ò fi
'na'lmenreCei-eſario, -che certificò Paolo
Ill. ,il Cardinal 'Farneſe della ſua 'eleva
:zione al Trono della Chieſa? Gli notò il
tratto del ſuo Pontificato con un’eſattez
?za tanto più ‘maravìglioſa ~, quanto ella
?oiſitrovò affatto giulia . y
Ill Dottor-Angelico SſiTomma ſo a pre
'tende sùi princìpi di Tolomeo principe
degli Allronomi , i] quale viveva 138
anni innanzi Gesù Criſto , -cbechi ſapeſ
Îſc la virtù delle ſtelle nel momento d’una
naſcita ,giudí‘cherebbe facilmente di tut
cala vita della ‘perſona , eſſendo il Cielo
un libro giuſta Origene ó , 'in cuiDio hà
ſcritto in caratteri occulti ,"ma per-ò chia
ríſſimi turco ciò , che dee ſuccedere agli
Enti, chegliſonoſubordinaci. Da que‘
. .F '6 ſta
a Q!“ ſci”: virtute: rwlarum d' ſtclla- *
"rum , dum r” aliquu naſo-it”, Peffetjudí—
m” de natura rn , licèt hoc ”cuffia-atm!
non impanat , á- .poffit `impulz'ri per uni
demJlThomas ſecundo de gene‘ratione.
> b Curſum 0/} ſia”: liber-omniafuthm in
ſrl/cripta caminem, 'que mmm Dem’ p0
:: delerecá‘augerepraut libucrit ſm: w”
-yzipotcmia .-Orìgenes ſuperJob. ’ `
r ;z Storia delle Pci-ſm:
ſia previſione non convien eonchiudere,`
che ne fieno più sforzati ad operai-me dire
che ſia tolto loro il libero arbitrio ſecon
do il ſentimento del medeſimo S. Tom
maſo , e quello d’Alberto Magno a ſuo
Maeſtro in materia di Scienze , ed anco
ra giuſta l’opinione di S. Ambrogio ó ,
quelle di Gaetano r, di Scoco d, del Car
dinal Toledo e_ ,e delP. Azor Geſuita - f
CA
a 1” hi: carla”: cſi aliquò moda ſignum,
mum- hoc infrin’girur Iiberum ”lv-triuno .
.Albertus Magnus in Speculo .
b Lerro in cm”, non beneficio nati-011
tar”, ſed conſcffione fidei, a: libero arbi
trio, ad Paradrſi tranſimt gaudia . Sw
Forum, immmemeiam morte, Angel”:
;Dammi , nonſtellflrum ſerie: , (Morar/ir.
D. Ambroſius Hexameron lib.4..
c Cin-para mie/Im can/4 ſum 0mm': Al
,tmuionir in hoc mfimo mundo . Cajetanos
in ſua ſumma.
d Sulla ”dimm haben: ó‘dominéum
_in element”. Scotus Il. Sentent.Diſì.`i 4.
‘e lib.4.dclltficc Inſtithrioni ſaccrdomli
:.15.
f Si qui: obſermtonatali digprolmbili
ter ranieóîat cum certi: animi propenſiam'
buruffeílum , @Each-flaſh”: Leg:: non
oialar.Azor.Societatisleſu SaCerdos, l.
9.1n'ditutionum Morale] 3. `
Che/am viſſutë ſimoIti ſecoli . 133
C A P O XXI.
Dal-'Uomini , ”della Femmine , che ſi
crede abbiano riacqmſtam la
gioventù .
Vidioa racconta il ringiovanire ,
o che ſece il vecchio Eſone z ch’era
Padre di Giaſone R è della Teſſaglia,che
Medea amava . Aſua inſtanza eli? im
-piegòilſuo ſapere intorno agli aſtr , a’
minerali, ealle piante per ſario ringio
vanire. Eſone ſù meſſo in una quantità
d’aromati , ed’erbe calde bagnate con li—
quori ſpecifici . Col mezzo de’ loro ſughi
Medea gli fece ricuperare la ſua prima
gioventù.
Il quartolibro d’Erodoto fà menzione
d’una Fontana , che rimetteva i Vecchi
nel loro vigore.
Piero Chieſa‘ riferiſce ſimili miracoli
d’una fontana ſituata a’Lucaja nell’Ame
rica . Circa leammirabili virtù diſimili
acqueènato il proverbio d’andare alla
fontana di Giuvenca .
Il Campo Eliſiodell'Arejes dice,che An
drea Baccio nel libro 6v al capo 2.8. de
Thermis riferiſce , che l’Iſola d'Eubea
oggidì Negroponte nell’Arcipelago di
Grecia aveva una Fontana , che cambiafl
va la vecchiaia in gioventù . l
A
a lib.7.dclle Metamorſ.
b &‘0er italien/”40.04. ñ a
,134 Storia delle Perſone
Al Settentrione di Napoli di Romania
nella Morea in Grecia, preſſo alle rovine
dell‘antica Nauplio vicina ad Argo , ſi
vedeva una volta la celebre Fontana
chiamata Cauatbu: . Pauſania dice a, che
la Dea Giunone viſi ba'gnava ogni anno.
Egli afficura , che le acque di queſtarſon
:te rimettevano nella moglie -dí Giowe
ciò , che il tempo , il qualeconſuma tut
to , poteva recare di pregiudizio al :ſuo
brio: eciò moſſe le Femmine .del paeſe
a portarviſi in pellegrinaggio , ſuppoflo
che Pauſania non -ci racconti una bugia`
Valeſco Tarentaziob parla d’una Ba
deſſa di Morvedro una volta Sagonto nel
Regno di Valenza in Iſpagna . La :ſua
decrepità ſù convertita in florida gioven
tù; iſuoi denti ritornarono bianchi i; i
ſuoi capegli neri, ‘e folti ñ; le rughe della
ſua fronte diſparvero; la ſua gola s’alzò
come di zo.atinisecl ella ſù un’altra vol
ta giovane , e bella . 7
`Ferdinando Caſtanedo e' , e‘l Maffei d
aſſicurano unanimamente , che un No
bile Indiano ringiovanì trè volte nello
ſpazio‘di ;40. anni , che viſſe .
.ll Torquemada e moſtra,che nel r 5 z r.
à Ta~
a in Corinthiaoíx ,.
b 1.6.0'. tz. 'è,
c Storia oli Portogallo N.8.
d Storia]. ll.
e [Zorflflorjdi l.
Che/om 211117”: meltiſuoli . 13$
rà Taranto Citta delRegno di Napoli un
Vecchioin etàdi [oo. anni ringiovanì .
Gli ritornarono belli i capegli in ma
niera , che ſi ſentì rinnovato , e viſſe an
cora 50. anni. - .
` Piero Martire a cita un altro Vecchio,
il quale per proccnrarſi una .lunga vita ſi
bagnavainunaFontana , di cuiavendo
per qualche tempo bevuto comparve gio
vane, eſreſco, preſe moglie , ed ebbe
de’ figliuoli . -
Il Re di Cambaja nell’Indie Orientali
preſe nelle ſue Truppe un Abitante di
Bengala in età di 335. anni , il quale ave
va un figliuolo vecchiffimo giuſta la Fi
ſica curioſa di Gaſpare Scoto della Com
pagnia di Gesù .
Il Loricbio ci dice,che un Uomo in una
malattia perdette iſuoí capegli canuti, la
ſua barba , e ſino la ſua pelle vecchia -.
Indi ad alcuni meſi reflò con ſua gran
ſoddisfazione maravígliato vedendo ri
naſcere la ſua chioma bionda , e- una bar-,
ba leggera con una pelle freſchiffima .’
_Aeſta mutaZione giidſece facilmente
porrein dimenticanza la ſua vecchiaia .
Sposò _una Giovane , e ſeco viſſe in una
perfetta unione.
Aulo Gelliodice , cHe una Femmina
chiamata Vittoriain età d’an-ni 80. per
dette i ſuoi brutti denti co’ ſuoi capegli
canuti: indi leritornaronoidenti , ed i
. a ca
a ?xl/e luci—?eme
1 36 Storia delle Perfim
capeglí belliſſimi. Dobbiamo deſiderare,
che tuttiqueſti Autori non c’ingannino
ſcrivendo ſucceſsieosì luſinghieri .
Plinio racconta di molte perſone de
crepite , alle quali ſono ritornati i denti ,
ed i capegli canuri hanno altresì ceduto il
luogo i belliſsimi capegli neri .
Il Poflel, di cui abbiamo parlato,giun
to all’ età decrepi-ta vide i ſuoi cape
gli , e la ſua barba cambiarſì di canuto in
nero. *
Q`uefti eſempi provano poſſibile il
ringiovanire , donde potrebbe ſperarſi
una lunghiſsima vita .per chi ne ſcuopriſ.
.ſe la rara invenzione. :Felici nel medeſi
motempo coloro , -che godeſſero ſavia
mente le coſe della vita; l’uſo non è da
condannarſi ſecondo S. -Paolo -, ſe non
pei-l’abuſo, che ne fila Creatura poco
ragionevole.
Leperſone -in vero, che parlano di
:tutte-lecoſe, cheſi ſpacciano da ‘menti
ſublimi , e non trovano niente , a cui
non vogliano opporſi , affettano d’eſſe
xe increduli ſopra ſimili …prodigi della
Natura .- le contendono la ſua podeſtà ,
enon vogliono , eli-’ella poſſa operare
tante coſe maraviglioſe , che il mondo
ci fà vedere . Vorrebbono entrare nel ſuo
.~ Conſiglio , ò almeno eſſer chiamati ,
quandoella opera ſi maraviglioiameme
per que’ fortunati morta-li , de’ quali :il
- Poeta Latino hà cosìbendetco .
tra**
chip-1mm” maln‘jmli . 137
. . . . (Mo: equo: amavi:
_ſui-pit” , atque arde”: omxit ad Erbe
ra virtus .
C A P O XXII.
Metodo d’Arnoldo oli Villanova per fa”
la gran-:l’Opera del ringiovaniro.
E :tintura d’oro* f A
.:Di tutte queſt'eſſenzefe'tin‘ture ‘ſi’ corn-`
one’ ſcia til ;Diaforon ñ, -di -cu‘i parla
tro ommeo Korndorfer ;inqueſti ‘ter
ÎS'arebbe difficile io *ſpiegare ie :virtù
del *diaſoron Ma -ogni ſorta di ma-ì
li. Secon-doſe ſe ne merre nella noſtra ‘aci
Moi-ata,- ‘ſi-avrà tina‘V'ig’tN'o‘ìſſima ſeriu
te . Eglirèrilrbalſhnodellavita Dio‘bi
fiuìde’miracolico’ſuoi eſſerti. '
› UmRè de".Gentilí “ha conſervata col
ſuo mezzola vita ſin0è3oo.an`ni - l
z o
s.
l
l
;48. ~ {Star-iaia!!! Per-ſmi "›
ñ ,, Jo’ſteſſo mi ſono ri-meſso , *ed altresì lia
mioamico ineràd’ngnni, ſi bene (ch’
eravamo-comun :nanni . ì
lo nel ho dato à moribondi un mezzo*
@ricchi-ap; ſonorivenuti , edhanne acó"
quiſtata la loro ſalute; ., › ñ -
Il dotto Sig‘. di Comiers d’Ambrun ci
hà date delle regole per la lunga vita 5 ſe
ne potrebbe unit la pratica a’chreti , de"
quali abbiamo parlato . '2
J,
` u Regolare} l‘a vic-lunga. ~_ . a.
Biſogna avere una buona conſtituzioëi
ne per peter ſperare una 'lunghiſfima_
Vita.` 1 ,-› '
Che l'umor radicale, e‘l calci- naturale*
fieno d’accordo , donde naſce il tempera
mento ſanguigno il migliore di tutti. '
Che in un corpo ben organizzatolî tro-2
vi uno ſpirito ſano; allegro, e ſavio‘. `
` Che non lì mangi.che‘pervivere,emai
per ſatollarſi- ‘ ~ - - o
Che ſi operi mediocremente per tenete
il corpo in un’attività ragionevole -
Che ſi viva cafiamente volendo vivete_
lungamente . ' - ‘
Che ſi laſci di mangiare diverti cibi , e
dibere differenti bevande in un medeſi
mo patio , perche i ſughi eterogenei non
ſi nuocano nello flomaco colle loro quali:
² tà contrarie . ’ ñ 5 - e
…i .,z ~ Che
Che/‘ono o; ”tè ”i oſta' _ſer-lì.“ ì' t“ "9
ì Che ſi maſtici’ſ’ipetfettamente ciò , c4he
{i mangia 5 la maſticazione èuna prima.
digeſtione; ella ſi fà coll’umor acido , ch’
eſce dalle Glandule ſalivali preſſo a'den
ti ocohiali; la maſiicazione , la digeſtio
ne , e la diflribuzione degli alimenti fan
no in noi una ſpezie“ di Chimica imper
cettibile
{uffi ſtere ., ſenza la quale
ì non potremmo,
Che ne’paſii ſi mangino alternata
mente le coſe umide dopo le ſecche , le
graſſe dopo le magre , le dolci dopo le
agre , ele fredde dopo le calde , affinche
una poſsa eſsere il correttivo dell’altra.
Che dopo aver bevuto più di quello
che ſi dee , ſi mangi del pan ſecco , cſi
prenda del ſugo di limone per liberarſi
ſubito dal ſinghíozzo , che la pienezza‘
genera , come la votezza ; che allora ſi la*
ſci di bere acquavite, òaltri liquori caldi;
perche‘ ſono pernizioſi dopo aver bevuto
troppo vmo .
Che non ſi faccia alcun eſercizio vio.
lento , ma ſolamente ſino al roſsore 4 non
al ſudore .
Che in un ſudore ſtraordinario la per
ſona non flſcopra in alcuna maniera , e
cammini moderatamente per non raffred
darſi.beendo un poco di vino puro , e nonv
acqua ſe non è tiepida , e a goccia , a goc
cia per evitare il male di punta , ò qual
che fluſlione .
~ G z Che
a Ad ruborem› non ad ſudorem.
lcsa Snrùchle Pat-fin
x he uſcendo dal letto ella non ſi eſponſi
ga alla flneflm _,- come nè menoal fuoco,
quando viene dal freddo,perchè ogni mu*
{azione troppo prefla èpericoloſa ñ. _ y
‘Ch’e‘llz mangi vpoche novelle flotte,
affin che lo flomaco oſſa awezzawiſi , e
lia così 'libero dalle ermentamioniAonde
proven ono tante ‘febbri ;pericoloſe ' 1
Che a‘bevanda fia d'un_ oco di vino;
l’acqua ,preſa nelbiſogno areblflepiù ſa
lutare ,- labaona è limpida _, 'leggìera-y -
ſenza odore, nè ſapore.; _ella women un;
ſonno dolce; le idee vi ,ſono neue-5 adi-fi
ferenza delle illuſioni~ s e .da. vaneggiaó.;
menti cagionaxidal calore, edaîfumi-del
vino . ` .ñ ,
Deeſi aNerone I'xnvenzlon’e flib’ere P;
acqua purgata colla diſtìllazían’e -, ;etiam
freſcata col‘ghiaccìo .A Axeſto ligne-ranno_
rurale purose'ſempliee, che noſtrí primi;
Padri hannouſato can-ti Secoliflpelch
ſo quaſi di mila‘ſetrecent’anniecapace di
diſtruggere quel ſeminario di Vermini,
che unacorruzjone ?genera nello ſiomacoj
dicoloro , "che mangiano fenz`elezìonefl
e ſenza'mlſura,ed aſſai ſpeſſo ſenza guflo
e delicatezza ._ ll Sig. PerrauçñdellÎAccaó‘
demia Reale delle ſcienze libecò con.
queſt’innocente rimedio una Monaca
tormentata da un ſxmlle accidente', tanto:
è vel-0,_ che non e‘neceſſario effex- Medico,
per gnarireun’ammala‘to.
Eſſendo il dormire una'ten-:ra inven
~ ‘mo
Ch'z :ma mſlm mahi'ſéroli'. 15x' .
zione del a miſericordia` divina_ a per rí-
parare ia Naturaeſtenuata il Sig. d’i Co
miers~ vuole‘ ,~ come' diceva Aìpollonio
Tianeo a‘ F'raa‘te’Rè'd‘ell’lndie,che'non ſi
dorma colla cim‘a dellepalpebrezñ m‘a col::
penſiero; la qual coſa-non'accade acol'oñ
ro', che‘uſano immod‘eraramente il vino,
ei liquori , ne’quali entra l‘acquaviteì,.e'
quel ch’e‘ peggio
Avvegna'che due',, òſidelloſp‘irito di vino.
trècuccbiaj-d'acqna—
vjte poſsano ſortiſicare lo ſtomaco , ed'
ajutarela digeſtione di colora", che’manñ
giano troppo ,› e ch-'ella ſia in certe occa
ſioni un topicoec‘c—ellenc‘e ;1 ſi è oſservato
però* ,~ ch’eſsendo-ſtato introdotto-‘il ſuo‘
uſo‘ in* bevanda _nell’America- ,- ipopoli
v-i hanno` ,~ come noi-abbreviata la lunga
lor'v‘itan- i '
Se dopo il dormire le ſorte', che debbo-
no‘eſsere rimeſse , ſi trovaſsero abbatutñ~
tute; ſi ricorreràflal iud'ore‘per alleviare la*
gravezzffi che'Càgion'erà-troppoſugo'nu
rri‘rivox A‘ queſt’oggecto la perſona‘ſtarà‘ *
i‘mmobil‘eſulle reni 'per lo ſpazio d’un’ora.`
in lenzuol‘a nette’, e'caide fra* due coltri
ci, col ſolo'vlſO'ſcopercogenon*uſcirà dall
letto, ſe non un’ora-dopoaver'ſudato…
`Ella ſuderà‘trë‘voltel’ànno; nell'Au-~
tunno ,-nellì'Inverno; enellà Primaverate?
fi'ſarà fregare dire volte'alla ſettimana al~- "
. W-_f_— meno con pannilinicaldi pereccitarelal .
, b z _ Gf 4‘- tr‘aſ.- 7
'a‘ .Ci-_m dèdèrir'dilrélir flirſammmfl .
Pſal.: 2.6;
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CORSO 32
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