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Historické fondy

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CHOROGRAFIA [STORICA
DEL DUCATO.
E PROVINCIA
DEL SIRMIO
DALLA SAGRA CESARI-3A MAESTA’

DI LEOPOLDO
lNVITTlSSIMO IMPERATORE
Confèrito col Mero , e Mtſto Im‘ha-0,:- col Titolo
~ d’ A L T E Z Z A
AL PRENCIPE

LlVlO ODESCALCHI
DUCA Dl BRACCIANO , E CER( ace.
Txndoua nell’ldíomaì ltalíano dalla già ſtamp'ata
in Latino dall’iſteſſo Autore
GlUSEPPEAVANCI DA FERMO,
E dal jk'edç/Ìma Dedicata
ALL’ URBANO AMICO
Con l’aggíonta della Bolla d’Oro ſopra la
médcſima Invcſh'tura ace.
EMANAÎA L’ANNO Mma Sgtcsuro Navman OTTO -
@WHEN-BR*
IN ROMA .L’ANNO DEL GIUBI[.EO MDCCñ '
Nella, Staglparù di Domenico Antonio Ercole m Pari-me‘:
CON LIEENZA DE‘ SUPERIORI.
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;AMICO ’UMANO - -

` , E R ì compiace-Wi_
. . ‘ -hò tradoçto. in.,
Idíoma Italiano let-Chorografia.
Iſtoríca del Ducato ..del Sirmio,
“ian, . , Che
che ViÎpl‘eſentai‘ín latino-.L’Anſiìxi
eizia, quale mi predomina , hà ſu
perato in mè il pOtente rifleſſo ,
che mi rimoveva dal ſodisſarvi .
Era queſti l'eſſermi ſtato un'iver
ſalmentefigurato il DUCA ODB~
SCALCHl di genio sì ſe'veramentea
modeſto, e tant' alieno da tutto
ciÒ,che poſſa dar pompa di Mon
do al ſuo Nome, che non ſenza.,
pena lo riguardi impreſſo , perche
egli ſempre ſoſpetta nella. Gloria.,
ſteſſa , non s'adombxi qualche va
nità , che deteſta come veleno deli
la Virtù , à cui ſola in ogni ſuo at;
to indrizza limenzione; Penſaì
Vo per tanto nel renderla volgarä
bon ſoſs’jo ſcoperto l’Autore del*:
_la Latina. A benche lit-abbiate)
eſpoſta alla_ commune Luce l’1
r1' al: Diploma ‘d‘el‘l'InVe’flitum di*
' - quel
quel Ducato, Voi però da oneſto
Amico m'havete obligato col te
nermi naſcoſto dalla rejtà del ſur
to , che pel-’poch’ore ng feci per‘
tracopiarla , ſopra di cui {le ,am
maſſai dipoil‘a Chorografia , non
col fine di' rilevare i menti dell’
InveſtitO, che non ſofle udirſi lo.
.dare ; mà ſolo per publicare un'
abozzo di quelle belle Drom-1,2;
Gratitudine, eBeneficenza ambi ñ
inñun Ceſare LEOPOLDO à no—
ſtri tempi fatte incomparabili ,
quale , ſe con la prima ſ1`e reſo ſm
golare ſrà li vomini , con la. ſecon
da nella grandezza dell'Anima.;
Sua Anguſta fi copia la ſom iglian
za. diDío. Con queſto fine me—
deſimo , ſe Voi l’approvatc , di
volgatela pure . Se la trovate)
diſetcoià , ſppptímetela: La de
‘ dico
dico alla Voſifira urbanità : Fatte-L‘ ‘ì’ i‘

ne ciò,che vi pare . Egli 'è VÒſtra;


ñ perche ſete ed Amico ,e Civile; ,'J
e_ con Eſſa 'ancor’lo mi Vi conſegnò"
Noſtro

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Ciuſcppe Awhci da Fermo’ .'

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I
CHOROGRAFIA [STORICA

DEL DUCATO
DEL

IRMlO. Citta‘ Me
tropolí,e di ſublime
grido, à ſentimento
de’più erudítí Iſtorí
ci, fù da ſuoi fonda
menti erctta da Sir
mo (a) Rè de Tri—
ballí , da] di cui no
me H1 chiamata Sir
mio .I Triballí , che
la popolorno , già furono celebrati alla—ſalna da
quell’antíca età , che più giuſtamente dlſtmgue
A va
(a) .Anton. Banfi”. rerum Hungar. Dec. l . 1-!.
2
vai meriti delle Nazioniſhavendoli deſcritti Cb)
er huomini , che nelle belle Virtù , ſuperaſſero
qualſivoglia altra Gente , che ſrà li ſuoi l’Aſia
vantar poteſſe . Traffero queſti Popoli la loro
origine più particolarmente dalla Miſia inferio
re , Paeſe tant’abbondantc de grani , che ragio
nevolmente (C) venne ſouranomato il Granajo
di Cerere, delli Gentili ciecamente venerata.
per Dea della fertilità de Campi . La dolce pa
ce , che ricolma d’ogni proſperità chi hà fortu
na di goderla, felicitò longamente i Triballi ,
onde moltiplicorno di numero in tal’ ecceſſo ,
che ſurno coſtretti ad allargarſi i Confini,c_.
procurarſene de' nuovi oltre le proprie Patrie.. .
Riſoluti per tanto li più coraggioſi, e più ſorti
uſcirono com’un Torrente (d) dalla SarmaziL.
Aſiatica , inondando tutta la Miſia lungi gl’an
tichi Peoni , e vittorioſi la reſero ampio domi.
nio delle loro riportate conquiſte . Concordi
ſtà eflì diviſero l’occupate Provincie , 8c una...
parte di quelle , che compartirno à Servi ſù no
minata la Servia ,l'altra la quale fix ritenuta dal-—
li più Nobili frà li Triballi,(e) ſù denomata la...
Bulga~
(b) Ptolom. 1.3.47.
(C) Juli”: Soli”. Poli/Z. mp. 2)’.
(d) .At/a: nov. de Sert:. ò‘ Bulgar.
(e) Pt01.ci.‘.
Z
Bulgaria . Sii-mò' dunque Rè della Servía , e
Bulgaria havendo più oltre diſteſo ſin' al Da
nubio per la Pannonia lo Scettro , alla gloria…
d’haver fondato Sirmio,in oggi nomato Zirmak,
aggiunſe la ſcielta , che fece delle più Illuſtri Fa
miglie de' Triballi per popolarlo a ed arricchirlo
de’glorioſiffimi Patrizi; e benche all’ Iſtorico
Onofrio (r) fia piacciuto d’aſcrivere queſta rino
mata Città fià le Colonie de’ Romani , moſſo à’
ciò credere dall’antichità d’un marmo con l’In
ſcrizzione, quale l’accenna Colonia di Roma 5
Scrittori però di maggior’ erudizione ò queſto
non aſſeriſcono , ò, toltane l’addotta fondazio
ne di Sirmio più plauſibile al vero z puol accor
darſi , che ſucceffivamente da’ Romani ſoggio
gato, dal Senato , e Popolo Romano folle poi
decretato per loro Colonia . ñ
E’ più che certo , che queſta Città ſi reſe tan
to grande, 8: adorna de’fiiſti , che da lei ſola..
‘preſe il nome (g) tutta quella vaſta , e riguarde
vole Provincia,quale eſtende i ſuoi limiti in una
i Figura (h) triangolare , bislonga , ed infleſſa. ,
~circuita da trè celebri Fiumi , che ſono la
A 2. Dra

((r) Bon/1’”.Dec.l. 1.1.


(g) .xt Banfin.tit.
(h) da?” ci!. (PG/ob. Terr.
4
Drava, la Sava , ed il Danubio."
Corre, rapita dalla ſua Tramontana ,la Dra
,4,_— _.
va, ſecondando co’ le ſue acqùe il Territorio di
- Zata , e piegandoſl verſo il Danubio, li rende di
tutta ſe ſteſſa il tributo . Il Danubio (i) ſuperbo,
come Rè di tuttiiFiumi della bella Europa…, —.--_.
.--__E

divide dal Sirmio la gran Città di Belgrado, da;


Roma trionfante già nomato Tauruno, da Bar
bari , che lo poſſiedono, traveſtito col nome di
Nandor, e da molti chiamato Alba Greca‘
S’umiliainvaghito del Sirmio, e ſcorre faſtoſo
. à lambirlc piante delle ſue Città, e Caſtella— ,
cioè di Zatha, Athia, Ilock, Methz , Buonmo—
naſtero , Serek , Bekza , Scrlek , Komakzo , Pe
tervaradino ,.e Zemlin .
Piegando per diametro Ia Drava, e caminan
do da Ponente à Mezzo giorno nell’InteriorL...
diſtretto del Sir-mio , s’inalza il Monte A pparta-ñ`
ro attorniato da molti Colli, sù di cui. ſembra ,.
che la fertilità vi habbia ſtabilito il ſuo trionfo}
Sgorgono dalMonte, e dalle ſue copioſe Colè-,ñ ñ
line , ſreſchiflìme , e limpidiffime acque, mol
te delle quali diramate à renderle più ſeconde , e
più amene , s’uniſcon poi in due fiumare , chiaó,
' ma

(í ) jazz'ambuc. ex Stephane Mden'c‘o Fan's”. Efiftmd bale@


.Dec. Bonf-nc_ '
5'
mate-l’una il Valko , l’altro il Bozmha , di cui la
prima s’allarga per li Campi ſuperiori , l’altra..
per il Territorio più ballo; ed avanti, che que
ſte fiumare ſcarichino le lor’ acque nella Sava ,
rendon di mezzo , ed arrichiſcono le Campa—
gne di Vancha, d’Onemet,di Wivar,e di Ratza;
ed appunto là ñ, dove il Bozutha s’imbocca nella
Sava, il Monte A ppartaro vagheggia Sirmio
(k) tutto brio di verdeggiante fecondità verſo
di queſta Città ſiia Metropoli , da cui ricevette
il nome di Monte del Sirmio, ( così commuñ'
nemente chiamandolì ) c la fama delle, ſue...
grandezze .
Staccata ,_ per meno della Sava ,È dal Sirmio
la Boſſina, che li rcſtaà fianchi, girando da
Ponente à Mezzo giorno , e da queſtoà Le;
vante fino à Belgrado , vi ſono quà , e là con..
Val’ti Territorii ſituati li Gran Caſtelli di S. De#
metrio , di Kelpen, di Bantz, di Barick , e di Za‘
lankemen; quinci alla deſtra, di là del Danubio
ſegregato Belgrado , la Sava confonde la ſua
corrente nel medeſimo Danubio , formando
' qu'eſtitrè detti Fiumi l’accennata forma d’un.. .
triangolo piegato in bislongo.
Sopra le Colline, .che fanno corona al Monte
- di
BOMB” D“ſilo [J
6
di Sirmio già detto Ãppanaro , ed alle lóró ra:
dici,eper la ſpazioſa pianuratrà eſſe s’alzano
fra li luoghi più conſpicui Erduigh , llleſio, il
gran Caſtello di S. Giorgio , Migezz , Namhz,
e Redenek . E tutti queſti luoghi dagl’Atlanti
deſcritti furono riguardevoli Città , alcune del
le quali ancora in hoggi fanno pompa di ſL»
ſtefle, alle quali furno fino ſcambiati i nomi
dalle Barbare Nazioni, che con guerre crude
li le devaſtorono, e ſingolarmente dalla ſero
ciade' Turchi, quali nel decimoquinro Secolo
le ſoggiogorno alla propria Tirannia . Queſte_
già famoſe Città, di cui le maggiori parti ſon
cangiate in Caſtelli, e gran Villaggi moſtrano
anco nelle rovine la lor grandezza , numeran
doſi fin'in oggi trecento, e ventiquattro Vil
le , e Terriccivole .
Compreſh dunque tutto il piano della deli
neataChorografia del Sirmi0,ſi rende queſto per
la feracità naturale del ſuo terreno , e per l’abñ
bondanza dell’acque de"ſuoi Fiumi navigabili ,
e delle ſue fiumare , e moltiplicirà de’ ſorgenti ,
eri‘voliſalutiferi, una delle più chiare, epíù
ubertoſe Regioni dell’Europa. Roma in quei
tempi , la più‘ riguardevole Monarchia del
Mondo ereſie l’ampiezza di queſto Stato in.,
Pro
7
Provincia , alla di cui Prefettura il Senato , ed
il_P0polo Romano vi ſpedl Seſto Rufo , crean
dolo ſecondo il ſuo coſtume, Proconſule del
Sirmio , (l) come in fatti S. Gregorio , e Gio
vanni Lucio Iſtorico delli Rè di Dalmazia, e
Croazia ne ſanno indubitata atteſtazione. Gio:
Tomco Marnovizio Veſcovo della Boſina ri
feriſce , che (m) al Sirmio foſſe intorporata an
cora la Contea del Walehoneíe celebrata dalli
Geografi . Il genio nobile , e marziale di queſta
Provincia non potè però auvezzarſi longamen
te (n) alla ſubordinazione de’ Romani, così
che più volte fi provò a ſcuotcrfi dal collo il
. giogo del loro dominio.Per tanto ,in quel tern
po,quando li Romani guerreggíavano contro
gl’ avari Aſiatici collegati co’ gl’Unni vicino
quella parte della Savia , che ſi chiamava la Sir
, mieſe , non potendo Roma tenere in freno l’in
domitezza generoſa del Sirmio , da cui di quan—
do in quando era poſt’ in bilancio la ſua fortui
na, per mortificare li Sirmieſi , imbriglíati che...
gl’hebbc à prepotenza d’armi, non vi ſpedi più
alcun Proconſole , li ſpogliò dell’ onore ggduto
cl
(l) D. Greg. .Ep. ;.Jo: Luci”; de Regibur Dix/m. ci“ Croat.
lib. 1.
(in) jo: Tom: de Reg. Dalm. è* Cru-1^]. x. :.6
(IÎ) Luciuribid.
8
del Magiſtrato, nè píùfù dal Senato Romano
conſiderato il Sirmio per ſua Provincia: anzi in
vendetta lo fottopoſe alla Dalmazia , e traſ
porto_ illoro Magiſtrato agl’lllirici , privandolo
in perpetuo , e della dignità del Proconſolato ,
e del titolo onorevole di Provincia... . t
Queſta è la chiariffima ragione , per la quale‘
Procopio (<3) annoverò Sirmio frà le Città del
la Dalmazia , quando ſcrivendo della Guerra.
de Goti, hebbe :Lì notare , che li Gepidi deſcen
denti dal Sangue de’ Goti havevano occupato
la Città di Sirmio , ela maggior parte dell’al
tre Città della Dalmazia . Queſto (P) medeſi
mo viene à confèrmare nell’Orazione de Gepi
di, ſcrivendo alli Romani 5 che queſti tali ladro
ni pretendevano , che Sirmio, e tutti gl’altri
luoghi della Dalmazia foſſero la cauſa , per cui
facevano guerra alli Romani. Nondimeno raſ~
ſembra , che Procopio ſteffo alle volte riconoſca
il Sirmio non ſoggetto alla Dalmazia , mentre
introduce gl’Ambafciatori Longobardi appreſſo
l’imperatore, &in tal guiſa li fa perorare (<1) :
l Gepidi , ò Imperatore, tengono occupato il
- Sir

(o) I’rocop. {le Bel/0 [ib. l .


(p) [dem in Goth. Ora:. Copia!.
(q) Idem in Orat- Laízgoſv. da Imper.
9
il Sirmio; pongono in ſervitù líR'om'ani, e ſi
vantano ſpettarſi alla loro Gi uriſdizíone tutta..
la Dalmazia . Sia però vera l’una,ò l’altra opi
nione,ed habbia la fortuna eſercitati nel Sirmio i
givochi ſoliti della ſua iſtabile ruota, reſta noto
rio almeno,chc il Senato, e Popolo Romano già
l’ereſſe in Provincia Proconſolare, benche poi
ſucceſſivamente per le frequentiffime incurſio
ni, e guerre aPerte de’ Barbari , à cui è ſtato il
Sirmio ſottopoſto,~ſia più volte paſſato da mano
. in mano , cioè da dominio in dominio , ciaſcu
no de quali li habbia variato , e leggi, e’l Prin
cipato .
Tutta la Provincia Sirmieſe deſcritta ne’ ter
mini della ſua Chorografia (r) viene in hoggi a
formare il vaſto Ducato del Sirmio. Egli èpian
tato, e diſteſo nel più ameno Teatro dell’Unga
ria inferiore, quale aſſieme compreſa ſotto l’ele
vazione del Polo è poſta frà li gradi quaranta
cinque , e quarantanove di larghezza ,’ e frà li
gradi 3 9.e 46. di longhezza .
Li Sirmieſi doppo che nel milleſimo del Si
gnore abbracciorno la Santa Fede , e Religione
Cattolica, iſtrutti dal loro primo Rè S. Stefa
B no,
(r) G105 Geografia.
je” :le .Arman-ie: de fi”: marc/;è .
IO
no , che fù l’Apoſtolo loro , ſucceſſivamente..
fiorirno ſempre ſotto (s) lo Scettro del Rè d’
Ungheria cognomato l’A poſtolico , ſe non fur
no violentati al di lei omaggio dalla Tirannia_.
Ottomana . Gl’antichi Rè della Gran Panno~
nia @chiamata poi dagl’Unni Ungaria , erano
riſpettati, e temuti come Momrchi , tali cſlcn~
do in fatti come Sourani di dieci Regni ſubor
dinati alla Corona d’Ungaria 5 onde fù ſempre
aſſoluta ed inſeparabile giuriſdizione della loro
Corona l'iſtituire Perſone benemerite appreſſo
di Sè , e de ſuoi Regni,e creare a loro piacerL.
Duchi,e Rè nella Dalmazia , nella Schiavonía,
nella Servia ,nella Ruffia ,. nella Bulgaria , nel
la Boſina , ed in ogn’altro Stato ,, e Provincia—
di pertinenza al Real Trono loro . Prcvalendo
ſi dunque , ed uſando di queſta Souranità Mo.
narchica indiviſibile dalla Corona d’Ungaria~`
più volte li ſuoi Rè con beneficenza Regia, non
ſolo premiornoi meriti d’Huomini Illuſtrí, con
conſerirli Privilegii, Diplomi,e dignità Ducali,
e Regie, ma affieme promoſſero alcuni,e creor
no Duchi, e Rè , concedendoli un’ aſſoluta , L.
pie

. (s) Tamc. ci:. a* Drerfll. $79.


(t) Giorgi”; Batkai Memor. Reg. è* Bau. Lgófi to". tx Iffiuá`
jía , à** alii: .
Il
pieniflìma Poteſtà ò in perpetuo col tratto ſuc
ceſſivo ne’ loro Poſteri , e Deſcendenti , overc
à loro Regio arbitrio limitata , ò nel perſonale ,
ò ne ſoli maſchi da retta linea provenienti, ò à‘
tempo determinato , conforme lo ſtile per più
Secoliinveterato , ela practica ab immemora
bili della Cancellaria del Regno d’Ungaria .
Con queſta ſuprema autorità aſſicurata dentro
la sfera del ſuo Diadema Apoſtolico Ladislao
Rè d’Ungaria ſu) inalzò , e dichiarò Duca del
la Dalmazia Hervojo Wezizio, quale prima era
Voivoda , cioè ſuo Generale dcll’Armi , e tale
lo riconobbe Sigiſmondo Rè Succeſſore nel Re.
gno d’ Ungaria al prenomato Rè Ladíslao .
LudovicoRè d’Ungaria C"Ìnell’Anno 1 3 76.
ereſie la Boſma in ‘Regno, ed inalzò alla dignità
Regia Thuarto, ò ſia Valerio, che prima ivi go
deva ſolo il titolo di Bano .
Mattia Primo Rè d’Ungaria (2) nel decimo
quinto Secolo ſucceffivamente inſtitui Nicola
Duca del Sirmio , e poi lo ereò Rè della Boſina.
Coronato Nicola Rè della Boſina con autorità
B 2. Rc
O

(u) Luci”: Reg. Dalm. ò- Croat. 11'59. c. r. ~


M emoria rl: Tracia [ib. 7. cap. g. ('9- lb.fal. 309.
(x) Orbinjn Rag. Stia-uo” trai?, de Baſi:.
(z) Luci”: ſupnm't.
IL
Regia promoſſe (a) Lorenzo ſuo Figlio Primo
genito al Ducato del Sirmio; benche,ſinche viſ;
ſe ,il Rè Nicola prezzò tanto la dignità Ducale'
del Sirmio , che volle unitamente farſi chiama
re , e ſottoſcriverſi Rè della Boſina , e Duca del
Sirmio‘, come ſe ne conſervano l-e memoriL.
nelli. Regiſtri dell’Archivio del Veſcovato di
Zagabria .
Morto il predetto Rè Nicola , e ſoggiogaro
dalli Barbariil ſuo Regno della Boſina , nell’in
curſione de’ medeſimi anto contro Sirmio, queñ
Pra gran Metropoli del Ducato fù vinta ,. abbat
tuta , e quaſi che deſolatazonde-ſcacciati dipoi li
Turchi dal- Sirmio , il Duca Lorenzo Figlio
del Rè Nicola tb) traſportò da Sirmio deVaſta
to à Wilak la reſidenza Ducale .
Smembrata nelle ſue rovine queſta Reale Meñ
tropoli della Provincia Sirmieſe ,. cedette à Wiñ
lak la ſua Corte, il ſuo foglio , fin l'a gloria del
‘ ſuo Nome, con cui fm’à quel punto haveva data
la denominazione al ſuo Duca , confondendo il
proprio nome con quello di Wilak , mentre..
Lorenzo non più volle chiamarſi Duca di Sir
mio , ma cominciò à nomarſi Duca `di Wi*
lak .. Nd
(a) Nell’dmichítà d’llocb.
(b) Iflumzflljbl. 36.11.30»,
I3
Nel tempo , che dal Trace fù rovinato Sir
mio , regnava nell’Ungaria l'accenato Rè Mat--v
tia , quale teneramente amava queſto Duca.;
Lorenzo , e per il ſuo valore nell’Armi , e per
la grandezza memorabile del ſuo ſpirito capace
d’ogni `impreſſia- Ri portò più Vittorie con le ſue
truppe Sirmieſe,aſlìſtend0 nella famoſa guerra
del Rè Mattia III. contro Caſimiro Rè di Po
lonia, ed Uladiſlao Rè di Boemia, e coſtretti al
la pace i Polacchi , e Boemi , diede il Rè Mattia
l’onore (C) al Duca Lorenzo d’eſſere Gran Sini
ſcalcho nel Reale convito di queſti trè Capi Co
ronati , che in ſegno di perfetta pacificazione fà
fatto in Campo aperto ſotto Uratiſlavia .
Trà tutte le Città del Sirmio eleſſe il Duca...
Lorenzo per la ſua Corte ben ragionevolmente
Wilak , eſſendo queſta fra le altre in un ſito il
più dolce d’aria , ed ameno di' pofitura , il più
ſorte naturalmente , e’l piu riguardevole per
fortezza ben’ inteſa nell’arte della Guerra , col—
locato sù d’un Colle ſtaccato, come è Buda, dal
la cui eminenla ſ1 ſpecchia nell’acque del Da
nubio ,che li ſcorronoà piedi, eli aſſicurano il’
fianco. Honorata queſta Cini della reſidenza
` Duca,
(c) Iſtuanff. l. 3.
_ Banfi”. Dec.4. 14$.;
I4
Ducale in lei traſportata da Lorenzo, d’allor
cominciò , ad intitolarſi Duca di Wilak moder
namente chiamata Ilock , e poi da Turchi detta
Szeremwilach; in ſoſtanza ſignificando lo ſteſſo
Duca d’llock , e Duca del Sirmio . Morto il Rè
Mattia ſuo fautore nel I 490. ed in eſſo finita la
Regia Stirpe de’Corvini , fù eletto Rè d’Unga
ria Uladiſlao , con cui non eſſendo concorſo
nelli
diflaoComizii del Regno
preſe occaſione di ilmoverli
Duca Lorenzo,Ula
guerra: Con i

le ſoleproprie forze ſi ſoſtenne intrepidamente


il Duca, , e variando la ſorte nell’armi più volte,
riduſlſiel’Eſſcrcito , 8c il Regio partito alle ſtret
te 5 ma non eſſendoli riuſcito di ſtringer lega—
con alcuna vicina Potenza , ed abbandonato à
poco à poco dalla fortuna nel 149 5. precorſL,
con la morte la diſgrazia del Padre il di lui unió’
co figlio havuro dalla Ducheſſa Caterina ſua_. 7
Moglie, e li mancorno vettovaglie , e genti
per più longamentc reſiſtere alla Regia vendet
ta. Preoccupato dall’Eſſercito rinforzato dal Rè
impegnato à domare un si potente Nemico nel
le viſcere del proprio Regno ſotto la condotta
del ſuo Generale Draffi, doppo haver ſogiogaro
tutto il Sirmio , havendo per ultimo ſoſtenuto
per più Meſi llock un ſtrettiffirno aſſedioluſo
, e de ſ
Ir
luſo ogni sforzo, ed arte militare , mancandoli
iviveri , cedette a patti di buona guerra, ren
dendoſi all’Armi d’Uladiflao . Durò queſta..
guerra civile_ ſoſtcnuta fortemente dal Duca
ì‘ quaſi ſett‘Anni,hora lenta , hor’atroce, 8c eſſen-z
doſi nel congreſſo di Budaſd) giudicato nell’An~
no I 49 6.queſto Ducato del Sirmio devoluto al
Regio Fiſco , fù non dimeno in confini limitati
laſciatone la perſeveranza del poſſeſſo :ì Loren
20 umiliato, e reconciliato col Re Ladiſlao per
l’interpoſizione degl’Amici di detto Duca.. ,
quale in fortuna privata viſſe con la ſua Conſor
te da circa trè anni , in cui cedendo ambi ſtan
cati dalla volubilità della ſorte alla vita ,furono
nel I zoo-ſepolti aſiieme nella Chieſa di &Fran
ceſco d’Aſſiſi in llock . Ivi ancor hoggi di ſi
vede (e) un ſuperbo Sepolcro di marmo non
divorato dal dente nè del tempo , nè delle cru
deli vicende , che hà ſofferto di tempo in tem
po queſt’inſigne Ducato del Sirmio.` Eſpreſèe in
queſti candidi marmi l’eccellenza della ſcultu
ra un Capitano tutto da capo à piedi veſtito d'
armatura d’acciaio: alla deſtra dell’ Elmo con
piume volanti vi ſono ſcolpire quattro Corone:
alla
(d) Banfi”. Dec.4. 1.3.
(e) ltd-tz. MS. del Conte Marſi!. in data li- 30. Mar. 1698.
16
‘alla ſiniſtra ſi veggono due ſeoni coronatí :alli
piedi vi è figurata una ruota , nel di cui circolo
riſalta una Stella, 'e nella parte à fronte di queſta
s’eſtende una ſpada: Al di ſotto rileva il ſuo
Epitaffio , che dice :

QVI GIACE
LORENZO DVCA DI WILAK
FIGLIO DI NICOLA
RE DELLA BOSINA ñ
ASSIEME CON CATERINA
S V A M O G L I E
L’ ANNO M. D.

Dopo li Funerali di queſt’ulrimo Duca..


cominciò à declinar dal faſto delle ſue pompe
illuſtri la Città d’llok , nè longamente durò ſot
to l’obedienza del ſuo Rè naturale . La crudele
ingordigia dell’ Ottomana potenza più volte
l’ attaccò , finche invaſo il Sirmio , ſpogliò di
queſto Ducato il ſuo legitimo Rè d’Ungaria ,
per il che rimaſe queſta Provincia con la per
dita d’llok priva , e di Corte , e del ſuo Monar
ea . Nell’Anno 1 521. nell’iſteſſo giorno dedi
cato àS. Stefano Primo Rè dell’Ungaria , So
iimano il famoſo Tiranno fra Barbari , haven
do
I7
'do di là dal Danubio ſoggiogato Belgrado alli
’5. di Settembre , e paſſato con ogni celerità la..
Sava , miſe à ſacco la Pannonia Savia , cioè il
Ducato del Sirmio, ſcorrendo come un Ful.
mine a devaſtare Salankemcn , Culpenio , Ba*-`
rigio , Perquaſſo, 8c il forte Caſtello del Sana
to Martire Demetrio Patrizio del Sirmio vene;
tato per uno de' Santi Tutelari di quel Regno ,
di cui ne celebra ogni ſua Chieſa l’Offizio ſotto
ilrito di doppio di prima Claſſe. Fece Soli
mano -in queſta prima invaſione non da Capi
tano, mà da Predatore aſſaſſino , temendo d’,
impegnarſi in un Paeſe , che ben munito dalla
natura , ſe poi foſſe ſtato ſoccorſo , li havereb
befacilmente ſtrappato dalle mani le Palme,
come imprudentemente ritornatovi nell’Anno
ſuſſeguente , sù le ſponde della Sava il Rè Lu
dovico_ Il. valoroſamente li ſconfiſſe l’Eſſerci—
to con una piena ſtrage deTurchí poſti diſordi—
natamentein fuga , riportandone un’ inſigne.
Vittoria - Sdegnato Solimano non avvezzo a
perder Battaglie , ne giurò un’aſpra vendetta,`
per trè anni preparandoſi all'impreſa z e ciò che
prima non potè col valore , con l’ inganno ,
poi con la moltitudine d’ un’Eſſercito formi
dabile di zoo. milla Turchi ben armati nel
‘ C .1525-.
18
I .sa s. paſsò laSava‘, preſe la" gran Fortezza di
Pietro' Varadino, (ſ) ſi dilatò per tutto il Sir
mio , ed alla fine è viva forza s’ ímpadroni d’
Ilock. Per togliere ogni ſperanza à noſtri di
ricuperarlo , perche Ilock lo giudicò luogo for
te (g) più atto à difendere , e ſoſtenere queſta.,
Provincia , ſi: da Solimano fatto riparare , divi~
dendo il ſito per la Città , e della Fortezza, cin
genclo entrambe di muraglie à due ordini con
buon diſegno compartito . Cosr‘ da quel tempo
il Ducato del Sirmio .ſempre felice per eſſer do
tato dalla natura di tanti Beni , e dalla benigni—
tà del ſiro Clima , reſtò per ſua ſuentura (h)
ſchiavo ſotto la fierezza Ottomana, finche libez
rato finalmente dall’Armi Auguſte, r-inovò for
tunatamente il giuramento di fedeltà al ſito
Clementiſſimo Monarca - .
Quando‘ l’Auguſtiffimo Imperatore Leo.
poldo ritolſe dalle_mani de Turchi [lock , fù
*ritrovato ancor doppo tanti aſſedii ſofferti , 0:
nato diIidiſicii di nobilifiìma ſtruttura, con vaf
Giardini abbondanti di fontane di acqua..
finiſſima condottatavi d’acque ſorgenti dalle
t * con
1’ .l'è. . i
a; MF' a
(i) :jim-got 16. ;
19
convicine Colline. Sono queſte fontane perlo'
più interſiate di marmi intagliati con conche di
Pietre aſſai ſtimatecon baſſi rilievi eſteriori,che
ei fanno conoſcere eſſere ſtate Urne de depoſiti
de’ Nobili Romani, fin da quando vi ſi traſpor
torno foſſe ò loro Colonia , ò più veridiz
camente loro Provincia Proconſolare, come..
ſopra già ſi èaccennato . Preſentemente molte
ſe ne veggono ſpezzate , ſia ciò ſtato fatto da..
Barbari per loro negligente coltura non coſin—
mata à conſerva: la magnificenza della vene
rabile antichità , ò ſia ſtata licenza militare di
chi ſucceſſivamente ricuperò llock non ſicuro
di ſoſtenerlo. La moltitudine però de’ fi-agmen
ſiti di quei baſſi rilievi tanto ben figurati sì' mal
ridotti ò dalla ferocità degl’lnfedeli , ò dalla ne
’ceſſìtà de’ noſtri per ricuperare queſta Capitale ,
'quanto accredíta di magnificenze il Sirmio, tan
to lo rende compaſfionevele per eſſere ſtati queÎ
Popoli , già grandi al mondo , miſeramente fot
topoſti agl’incendii de’ loro beni , al ſaccheggio
'delle loro ſoſtanze , alle ſtragi del proprio ſan
gue: alla ſchiavitù del più Tiranno dell’Univer
ſo . Era nel ſuo primo eſſere cinta di doppie
[mura: di preſente è difeſa da ſette Baloardi r0
tondi, ſei Torri quad-rate, e due Fortini verſo
C 2.. la
2.0
la'Sava. Appreſſo la porta maggiore della Cir- i
tà vi è il Palazzo Duca-le grande di ſito, che gira
z 58. paſſi geometrici , nell’ultimo aſſedio dal
li noſtri non poco tormentato con la Batteria...
del Cannone. Nella Città vi ſono ancor’ in pie
di alcuni Tempi inalzati con prezioſe , e grandi
Colonne, à quali perdonò l’infedele , ſalvandoli
non per altro ‘riſpetto ſe non per profanarli ,
con ridurli à Moſchee di Maumetto . Frà qu'eſti
più coſpicuo è quello, che nella Fortezza è dedi~
cato à S. Stefano Primo Rè , cloro Apoſtolo:
da quello, che non è del tutto abbattuto, e de—
ſolato , notoriamente ſi vede , che queſti ſii un..
famoſiſſimo Tempio, che il Veſcovo s‘attribui
ſce per ſua Catedrale. Nonmolto diſcoſto vi ñ_’_ -
era una magnifica Chicſa,e Monaſtero di Mona—
che, quali abbattuti ſi ſono ſerviti delle pietre
ſegate,di cui erano coſtrutti,per fabricare le Pore -
te di Pietro Varadino, riſarcire , e fibricare una
gran parte delle muraglie di queſta Fortezza .
Nell’ interiore circuito della Fortezza vi è
il Convento di San Franceſco d’Aſſiſi con un
Tempio ſontuoſo ,già ridotto ad eſſere ſtalla de
Spay ,ò Cavallaria Turcheſcha , e l’interiori de
Chioſtri furno tramutati in Granai . ueſto
Monaſtero ſi: già dedicato alla B_- Vergine Mai-j
m
24'[—
ria Padrona' , e Tutelare del Regno d’Ungaría-l
Ugrino Duca del Sirmio lo ſabricò , ed ereſſe..
dalli fondamenti, e l’arrichi di ſacre ſuppellet-v
tili ,e rendite ſufficienti in mantenimento de..
Religioſi di S-Fränceſco dell’0rdine,de Minori,
a quali ne diede la cura nel 1 451. vedeſi in eſſo
il Sepolcro di S. Giovanni da Capiſtrano , dove
fù depoſto il Venerabile ſuo Cadavere , doppo
che queſto Glorioſiſſrmo Servo di Dio nella..
Crociata controil Turco accompagnò con in—
trepido zelo Gio: Wniad Governatore d’ Unga-fl
ria all’ Impreſa di Belgrado , combattendo que
ſti due Giovanni uno con la Spada ,l’altro con.
la Croce per liberare il Popolo di Chriſto dalla
Tirannia di Maumetto: E’ fama coſtantiſſima,
che gl’Idolatri di Maconc eſtraeſſero dal predet
to Sepolcro il Corpo di S- Gio: da Capiſtrano.,
ed empiamente lo gettaſſero in un POZZO, che
_ènell’atrio di queſto medeſimo Convento , da
cui per avidità di barbaro intereſſe li Turchi lo'
ſcavorno , e lo vendettero ,per poco prezzo'
alli Collogeri del Regno . Nelli chioſtri, ed à
fianchi della ſua Chieſa ancor’ in hoggi ſi vedo
no molti Sepolcri , e‘ Depoſiti fatti di marmi di
Numidia , e pietre riguardevoli 'rilevati con...
figure, ed Epitaffi, e de’ Romani di Nobiltà p iù
aim:
2-24
antica , e de’Patrizj delle Famiglie piùſi coſpicue'
del Sirmio , oltre il già deſcritto di Lorenzo
Duca del Sirmio Figlio del Rè Nicola .
’ Affinche Wilak Città tanto Illuſtrc, e di
chiare memorie di nuovo non habbia à ſoffrire
il dominiòcrudeie del Turco , l’AuguſtiſIima ,
e Ceſarea Maeſtaì del Regnante ImperatorL.
Leopoldo , quale indefeſſamente Veglia in- dife
ſa della Religione Cattolica , ultimamente hìl
riſtaurata la detta Città , e Fortezzaflon aggiun
gere all’eſteriore nuove mezze Lune , e Baſh'o
ni, particolarmente verſo la Porta , per cuiſi
ſcende alla ripa- del Danubio . Qui di nuovo hà
inalzato un forte sì ben’inteſo , che non ſarà fa
cile imp-reſa ad eſſere ſuperato , ed in diſtanz‘a..
di t 44. paſſi vi hà riſtabilita una gran Torre ,
quale hà aſſicurato una ben’ ordinata difeſa di
detta Piazza antemurale all’invaſioni repentine
degl’lnfedeli . ll circuito di Wilak, per maggio
- ‘re facilità di difenderlo, è convenuto però re
ſtringerlo nelle ſue fortificazioni ,in oggi non..
eſtendendoſi pi ù d’ogni intorno che è circa un..
miglio , ed- un quarto, e di preſente , che ſi ri
gode la pace , d’ ordinario Preſidio vi ſtanno
Zoo. Soldativolgarmente nominati Aiduchi ,
1 OO- Uſſari , e più di zoo. Alemanni Nazio
ne
²3
ne nata alla guerra ;e provetta nell’Armí .’
Uſciti da Ilock , ripigliando il diſcorſo , den;
tro l’ eſtenſione tanto ſpazioſa del diſtretto di
queſto celebre Ducato, s’apre il vaſtiſiìmo Téa- ‘
tro (k) di quella felice, 8c ubertoſa Provincia* ,
che ſii sì ſeconda (1) alla Santa Chieſa Romana
di tanti Santi Confeſſori , e di tanti Glorioſiſſiz
mi Martiri di Chriſto , quali col Sangue loro
inaffiomo alla Fede le Palme de ſuoi trionfi .
Queſto medeſimo Ducato numera frd' li fiſſi
patrizj il ſupremoſm) Pontefice Cajo, .trè Invit
tiſiimi tn)lmperatori , ed un’infinità d’huomini
llluſtri nelle Mitre , nella Toga , e nell’Armi .
E’queſta una Regione (0) ſituata fra il ſetti
mo , ed ottavo 'Clima , ‘per il che .ſi rende così
amabile ad habitarſi , che è ineſpreffibile quanñ'
to con la dolcezza della ſua aria temperatifiìma
conferiſca alla ‘buona ſàlute del corpo , 8c alla...
* . ſoſpiratalonghezza della vita degl’homini, de
_quali molti , e molti , vene ſono , che ſi van
tano
(k) Banfi”. rar. Hangar. rit. ò-jmm. Samb”. ‘pen-1J; 76 i.
"um‘20- 4
(l) Ex MArtjrologio Rom. Ù‘DM’ÌÌI SS.Memlogiir, Syria , Bo
lamſo ó“c.
(m) PIar. Vit. Pan:. -
(n) Banfi”. Dec-1.1. Inter reliqua Jam' Pa”. monummm im
ref: Bono”. ka]. Fcbr. l s 1 3 . noviter reperta .
(o) Tome. Murmu't. rihfivl. a7.
2*4
tano in buona ſanità eſſer viſſuti (P) chi cento ,‘
e venti, chi cent’, e quarant’anni.
Parlando in genere dell’ antica Pannonía è
infallibile, che Caio Giulio Solino Poliſtorico
haveſſe l’occhio particolare al diſtretro di que
ſta Provincia del Sirmio , quando ſcriſſe fuccin
.- z—'_
tamente , (Q) chela Pannonía produceva buo
niini robuſti , e di animo forte , e'ch'ella era ſi-Î
tuata in un Terreno piano , allegro , e fertile , — -~'-I_'
_q-b-— —

e che era circuita dalli incliti fiumi la Brava.. ,


e la Sava : poſciache in tutta la Pannonía nona'
vi è parte dentro i ſuoi vaſtiffimi limiti, che
ſia di terreno più piano z (r) più fiuttuoſo , e...
lieto , ne vi è Campagna entro la Pannonía,che
ſia più circuita dalla Drava , e dalla Sava, quan
t’è il Ducato del Sirmio . SenZa immaginabile
alterazione di lode è chiari ffimo , che il Sirmio
uol chiamarſi la Regia della più placida ame
nità , ed un sfoggio della natura più allegra... ,
la di cui fronte coronata ſotto l‘Appartaro da...
più Colline (f) ſtaccatamente rialzare., quali per
la loro feracità conſiderate tutte aſſieme forma
no il Granajo di Cerere , le delizie delle vende'-`
mie,

(p) MS. del Conte Morſi].


(q) &julia; Solime- c. 2 z.
(r) Atlas Nov. Hang, ”fs ſ
(s) MS. del Con” Mar/il. dt.
:r
mie, e de più rai-i, ediſquiſiti fruſitſiti-E’ mirabile‘
ivi la gran copia d’ogni ſorte di formento , e
grani, civaje , ed erbe comeſtibili 5 e benchL.
non ſiaſul terreno di piante d’Olivi , onde non
vi ſi trova dell’oglio , fi ſupplice però con una
grandiſſima abbondanza di latte , e di butiro .
n’altra (x) Pianta di frutto, e d’ombra vi cre
ſce ſſhiſuratamenteflc attemperano co’ loro ben
coltivati viali gl’importuni calorí dell’Eſtate , e
vi ſono Boſchi , e Selve con alberi di legname..
dolce , e forte attiffimi ad ogni lavoro . Li Bo~
vi (z) ſono di maraviglioſa grandezza indefeſſi
nella fatica , e le Vaccine ſono di tanta rendita ,
e di sì copioſa fecondità , che ſi provedono di
Vitelli, e Bovi di queſta Provincia non ſolo la
Germania vicina , ma in buona copia alcunL,
arti d'italia; Non meno è dovizioſo il Sirmio
di Cavalli, Pecore , e d’ogni ſorte d’Animali
domeſtici, e ſalvaggine , e di tutto il carname ,`
che ſerve al luſſo della gola: E'feraciſſima di
Fagiani , Pernici, Tortore , e d’Ucellami di cac
cia; e sì come la Terra l’ha proveduta di qua
drupcdi z l’aria de volatili, così l’a equa de mola
D ti

(u) Atlas ci:.


i( x) Stipſi”. Broderic. Epífir- V{it-ie”.
(z) .At/ar Cit. Broderic. ci:.
2.6
ti ſuoi fiumi , e fiumare gareggia in contentarc
il palato de ſuoi habitanti , tributandoli , nelle
peſche frequenti , grandiſſimi Storioni , e quat~
tordici ſorte de peſci più ſaporiti , e dolci, non,
invidiando a quelli , che loro mancano freſchi
del Mare . In un motto : E’Sírmio (-1) una..
Provincia amabilifiìma , che tutto germoglia ,
tutto produce ,ed abbondantiſiimamente tutto
rende, che èb-iſognevolc , e ſòverchio— all'uſo, al
vitto ,ed alla felicità della vita humana .
Il Monte Sirmio,(b) denominato così dalla...
già ſua Capitale con li ſuoi Colli,già ſi è reſo fa*
mofo all’Europa per la rarità de ſuoi Vini-Ogni
’ lſtorico tanto antico ,che moderno , e ciaſcuno
Pl‘flttiCO di quel Paeſe conteſta l’abbondanza.,
ſingolare di quel Territorio, ed aſlevera, (c) che
ſono quei Vini così ſoavi , e generoſi, che non
hanno invidia alli Falerni , e Pucini decantati
dai loro bevitori, ch’anzi ſoſtiene ,ñ che non..
vi ſiino altre bevande da paragonarſi loro .
(d) Non ſi parla delle pera, che per la loro gran
dezza , e vaghezza ſono chiamate Zucche, per
che ſono così groſſe , che uno ſolo di quelle pe
ra
(a) Galeottur Mur:. ci:. CapXXl/II.
(b) Script. V ari-'i H[mg. [ib. imprefl. Franc-furti l 600.
(c) Galeor!. Mart. ci:.
(d) Idem Gaſton”; i” term. per tomm .
²~7
ra non ponno cingerſi da tutte due le mani giá
randole diſteſe aſſieme. Una ſol meraviglia con
l’ſſtorico Galeotto Marzio s’aggionga per rile
vare la prezioſità di quel Terreno , quale ve
ramente rende ſtu ore tale , che forſi, à chi non
sàli prodigioſi effiitti del capriccio della natura
non ben’cſaminata‘ ne ſuoi principii ſembrerà
incredibile. L’lſtorico ſudetto , di cui ſi trapor
tano fedeliſſimamente i ſenſi di quanto impreſ
ſe , ſi aſſeriſce teſtimonio di viſta della prodiga
lità diqueſto Monte del Sirmio, edice cheivi
naſce
un l’oro ,dee ſparagi
virgulto s’alza da, eéſſome
terra incaprioli
ſomiglianZa
, ò gerd*
mogli liſci, che tramandano le viti , con cui da
ſe ſi legano à loro appoggi, e queſti s’attortiglia
no , e creſcono avviticchiati al tronco della vite
in longhezza per lo più di due braccia, quali
noi habbiamo ſpeſſe volte veduto: ma quel fi
lo aureo di ſparagio ſelvatico, ò capriolo nato
vicino alle viti nonè d’oro molto puro , impe
roche è d’una vena di miniera d’oro chiamata..
renano , ele anelle fatte di queſt’oro naturale ,
perche facilmente ſi fanno anella ,non vi eſſen
do gran ſattura à contorcere attorno al dito
detto filo d’oro in forma , e figura d’anello , ſi
dice , che hanno virtù di ſanare le veruche , c__.
D a porri
.ó-—.

28
porri eſcreſcenti , per il che Jo pure hò un’anei—
lo fatto di queſto tale oro appreſſo di Me . Que
ſto è il formale atteſtato di Galeotto Marzio
Scrittore ,e Teſtimonio di viſta di queſt’oro ,
che naturalmente germoglia nel Sirmio , ſog~
giongendo la ragione di tal’effetto della `natura,
che non è meraviglia ſe dagl’altri ſuoi Coiſtori~
ci queſto particolare in fatti ſtupendo non ſi tro»
va notato , perche l’antichità molte coſe tal’ora
ònon le hà ſapute , òſapendole non hà fatto
caſo di tacerle , ò pure non le ſcriſſe , poiche al
l’ora non le haverà vedute à cauſa, che forſi non
v’erano: mentreche la rivoluzione dell’ottava
sfera , e la longhezza de tempi porta di nuovo
ſott’occhj degl’huomini coſe , che prima mai
fumo vedute , e leva della viſta ciò che in altri
tempi fia veduto: così ſcrive Galeotto ſopraci
tato . Si creda come ſi voglia in queſto fatto , è
,certiſſimo , che di quel vino generoſìſſìrno (e)
con giuſta appetenza deſiderato da Foraſtieri ,
ove già ne ſîi una grandiſſima abbondanza , di
preſente non ve n’è tanta copia z perche eſſen
do ſtato ſottopoſto il Sirmio per il corſo di tant’j
anni alla Barbarie de Turchi, che ſono d’un.;
genio inculto , e non delicato , dal giorno, che..
l’inva
(e) Muanflfi136`3 gr.39, ' '
29
l’invaſero ſotto Solimano , le Vigne furno col
rigore in quei tempi uſato appreſſo quelli Bari
bari diſſipare , Se inſalvatichiteſi lc viti degene
rorno in Labruſche; Laonde , dove prima (O
la natura coltivava le delizie alla ſète , dopoi
negletta la coltura del terreno, e deſèrtati i ſuoi
Colli , li laſciò in abbandono , quaſi ‘ritirando-.
ſi dal beneficare d’avantaggio quei Popoli ti
rann eggiati da un Dominio Inſëdele .
Eſſendo nondimeno ſempre il Terreno del
Sirmio lo ſtelſo , dobbiamo ſperare , che quan
to prima riſorga dal medemo la ſua natia fèrti
lità , mentre di già finalmente le è ritornata nel
ſenola bella Pace , e di nuovo viſi è inalberato
il ſegno trionfale della Croce ,’ che è l’impreſa ,
e lo ſtemma (E) del Regno d’Ungaria . Era co
ſtume in detto Regno portarſi avanti il ſuo Rè,
e Monarca una Croce lavorata alla Patriarchale
rialzata ſopra il Campo d’argento sù di trè mon
ticelli verdeggiantiz E queſta Arma , ò Inſe
gna fù inſtituita , (h) e data al Regno della Pan
monia da S.Steſano primo Rè col titolo d’Apo
ſtolo , quando nell’Anno del Signore 10003‘
Silve
(ſ) Idem 1ib.7.
(g) Blafimjm de armoirz‘er de M. rie Brizmm'llee
(h) "Pm" Barm- {017510. (n.1090,
30
Silveſtro il. Papa lo coronò con la Corona... ñ
Reale chiamata l’Angelica .
Seconda à noſtri voti , e preghiere dell’Uni
verſo Cattolico la ſperanza , che riſorga la feli~
licità à noſtri giorni di quel Regno Apoſtolico,
mentre già ſono tz. Anni , che la Religione..
Chriſtiana ivi incenſa quella Sacra Pianta , da
cui pendette il frutto Divino della Noſtra Salu
te , e ciò per il Santo Zelo , (i) 8c efficace aſſi
ſtenza di quell’Ottimo , e Maſſimo Pontefice...
I N N O C E N Z O XL d'Immortale memo
ria , quale dal punto , che dalla Divina Provi
denza ſîi fatto Padre Commune à tutti li Catto
lici battezzati, fù la ſua mira , e ſollecitudinL.
Paſtorale più ſingolare , e grave, lo ſtendere...
al Vangelo iconfmi, abbattere la ſuperbia de
gl’Inimici della Croce , formare , e ſtringere la
Sagra Lega contro gl’ldolatri , indefeſſamentL,
vcgliare giorno , e notte in difeſa , e protezzio-*
ne del nome Chriſtiano . Queſto Zelantiſſimo
Papa fù quello , che per tenere ben cuſtoditi i
Fedeli di Chriſto raccommandati alla ſua cura
EVangelica , fin dal primo momento del ſuo
Pontificato girando l’occhio Paterno ben dad
lontano a fare ſcoperta ſopra i moti degl’Inimi
Cl
(i) Sub Hat/na i” addizione .
i 3 I
'ci della Santa Chieſa Romana , oſſervò ſollevar
ſi contro di eſſa certi Turbini degl’In fedeli , L.
riſuonarli all’orecchio il rimbombo delle Tem
peſte , ch’andavano ad aggirarſi da Barbari,qua
..I—r-—ñ.-—
li minacciavano alla Republica Chriſtiana qua
ſil’ultimo eſterminio: Onde con la providenza
inſpiratali da Dio , ſi miſe in animo d’impiega
re tutta la forza , ed induſtria ſagace, per ſalvare
dalla preveduta boraſca la Navicella del ſuo
Preceſſore S. Pietro : Ammaſsò dunque, quan
to potè,gl’Erarii del Prcncipato temporale ſenza
un minimo aggravio de proprii ſudditi . Sottraſ
ſe à queſto effetto tutto ciò ſi prepara al luſſo in
ſino allo ſparamiarſi del proprio vitto , 8c al
proprio veſtito , apparecchiandoſi la Tavola..
ſolo del mero neceſſario per vivere , 8c al di ſot
to non veſtendoſi che con vcſtimenti aſſai uſati,
e ben laceri : Sminuì alla ſua Corte infino 1L..
ſpeſe neceſſarie , induſtriandoſi di non pregiu
dicare nell’apparenza al decoro della maeſtà Pa
pale - Tutto lo ſtudiato ſparamio , e quanto
tra di giuſtizia pertinente alle rendite del Pren
cipato-,prima ch’il Turco inondaſſe con l’Armi
ſize per l’Ungaria' all’aſſedio dell’ImperiaIe di
Vienna , di poi con mani profuſel’impiegò , Se
apri l’Erario de congregati Teſori in ſtabilim en
to
3 20
to della ‘Sagra Iſe’ga‘ 5 aggiunſe al temporaleirnó-v
piegato per la preveduta guerra contro li Mao
mettani, ancor’i Beni Spirituali: Sidiſpoſe..
con mirabile intrepidezza di cuore in queſta Sa
gra Guerra à ſoſtenere le Cauſe di Chriſto :
tutto vi s’applicò- con ſomma opportunità , e..
maturità di giudizio , con tutte le ſue ſempre
lodevoli, ed induſtrioſe maniere, con li ſuoi
continui , e larghiſſimi ſuſſidi accreſciuti ,
non ſolo con quanto ſi era riſervato della pro
pria Eredítà Paterna , mà ancor con li ſommi
niſtratili generoſamente dal ſuo Nipote unico
Figlio del ſuo Defonto Fratello,con la più eſem—r
plare attenzione , e robuſto coraggio da buon..
Paſtore , con le ſue vigilie inceſſanti , col conti
nuo piangere , e ſupplicare l’affiſtenza del forte
braccio di Dio, con imporre publici digiuni,
ed ordinare à tutto il ſuo Apoſtolico Gregg-L.
Orazioni publiche,e private per implorare l’aiu
to Divino per la Cauſa commune contro un.,
Eſſercito sì formidabile degl’Infedeli , già dila
gati come un ferociſiimo Torrente contro di
Vienna d’Auſtria , ſtando tutto il Mondo Cate'
tolico in timore d'eſſere ſottomeſſo allaTirannia.
Piacque finalmente alla Divina Providenzaó,
che diſpone de Regni non alla forZa humana ,‘

33
ma ſecondo il ſuo eternoBeneplacito di farli gb;
dere i frutti della pietà, e del Paterno ſuo Zelo ,
tramutandoli sù gl’occhi le ſparſe lagrime per il
concepito dolore contro il violento oppreſſore.. _
della Religione Cattolica in lagrime d’allegrez
za 5 mentre non ſolo vidde abbattuti li terribi
li sforzi de Turchi , ma in oltre felicitarli , e be
nedirli li continuati ſuſſidii preſtati ſucceſs-iva—
mente alla Sagra Lega , e ſingolarmente nell’
Ungaria , con fare che ſi ricuperaſſe tutto quell",
Apoſtolíco Regno alla Santa Fede fino ad 0c
cuparſi proſperamente Belgrado l’antemuralL.
di eſſo di là dal Danubio , che divide quella
forte Pazzia eſpugnata (k) dall’Armi Ceſarea.
nell’Anno del Signore 16 8 8. e fugati vergo
gnoſamente con frequenti Vittorie degl’lmpe
riali valoroſi queiTrací poc’anni prima ſuperbi,
e già reſi formidabili à tutta l’Italia ſteſſa . ( Se
bene , di poi, che queſto Glorioſìſsimo Papa...v
chiuſe le pupille alla luce del Mondo di nuovo
ſia ſtato da Barbari ſottopoſto nel Meſe d’Otto—ſ
bre del 1690.)
Col Gran Papa INNOCENZO X I. de
gniſsimo Succeſſore di S. Pietro martirizato
ſotto Nerone per difendere , e dilatare la Fede ,
E fin
(k) Hiſtar. Anna]. 'i 688.
34
'fin 'da quei punto tutto l’UniÌerſo Cattolico
. ſi riempi d'allegr—ezza il Cuore, vedendo‘ſi à
noſtri .giorni in quell’Apoſtolico Regno n'ſiori
rei"albero trionfaie della S. Croce , cui ſotto il
Religioſiſsimo Imperio dell'Auguſtiſsim'o 1m
peratore LEOPOLDO ſi‘i irrigato col ſudore , e
col ſangue di tanti invítti ſsimi Campioni uniti
nella Sagra Lega , quali non perdonor‘ono need
indefeſſe fatiche , ne alii ſuoi Regii Erarii, quaſi
che eſauſti , e conſumati , nc :i -pr-oprii Patrimo.
nii, ‘ſoffi‘endo continue calamità , e frequenti
dubbiezze delle loro medeſime vite in una..
guerra si giuſta , e ſanta., generoſamen re , e ſen
za pauſa di ripoſo travagliorno tanto, -che alla
fine gli riuſcì di ſciogliere da ‘ceppi della Tira n
nide 'Ottomana li Popoli d'Ungar-ia, e di rido`
nare alla ſoave libertà della Reiigione Romana
quel Vaſtiſëimo Reg-no fiorito fin dalla ſua fon~
dazione ſotto d’un Santo, quale fu -il primo del
l’a Regia ſtirpe reſtituendogli quell’antichi tro
fei -, che tirannicamente li fumo per piùd’un.
Secolo diſtratti , e ſminuití_ .
' L’Auguſtiſſimo CESARE , che 'ſmiſtamen
te regge l’impetio,per tanto altamente conſide
rando quanto con giuſtiſſime ragioni la Repu
blica Chriſtiana ſi confefli obligata alle affidue
‘ bene`
35'
beneficenze , ö: al gran Zelo da Padre , che in..
u‘n’occaſione tanto pericoloſa , in cui vaci-llava
la cauſa de Fedeli di Chriſto , dimoſtrò i1- pre
mernorato Papa INNOCENZO , ſotto li di'
cui piiſſìmi auſpicii ſi diſſipò ſingolarmente...
quella barbara tempeſta’, ſotto la ferocia della..
quale ſenz’altra ſperanza di riparo pat-vero cſ
poſte all'ultimo pericolo le più ſtrati Provincie,
in cui s’afficura la Religione Apoſtolica, ſe mai
foſſe riuſcitaà Turchi d’abbattere l’ argine più
vigoroſo della medeſima con la deſolazione di
Vienna d’Auſtria; E come che giornalmente..
l’Anima religioſiffima del Maſſimo Imperado
re LEOPOLDO riflette ſtà di ſe,quali , e quan
te liberaliffime beneficenze , zelo , 6c induſtrie
ilrpredetto lnnocent‘iſſimo Pontefice habbia..
.u ate,8c effettivamente impiegate in quell"inon
dazione degl’lnfedeli , per cui non ſolo ſe le...
conſervò il ſuo Ceſareo Soglio della ſua' Città
capitale; ma ancor di più , che la predetta Pa
terna aſſiſtenza R1 la cauſa principale , che rien
traſſe nell’ereditario poſſeſſo di quaſi tutta la...
Monarchia della Pannonia , quale (1) rileva il
principal ponto dell’Armadella ſua Auguſtiffi
.ma famiglia :` Per tanto quaſi impaziente la...
E a ' ' ſplen
i' i) _fe/4 de Armor-'rex marg.
36
ſplendidiffima mano della Ccſàrea grandezza ,
che fm d’all’ora haveſſe ſolamente di proprio
moto , e con liberalità totalmente gratuita
aſcritto frà li Prencipi del Sagro Romano 1m—
. perio il Prencipe LIVIO ODEscatC-o Duca di
Bracciano unico Nipote del prememorato
Sommo Sacerdote INNOCENZO XI. , che..
in oltre ſcielta la più amena , e più nobile por
zione del ſuo Regno d’Ungaria col medeſimo
proprio , e gratuito moto della ſua incompara
bile ſplendidezza volle di queſta conferire una'
piena inveſtitura , ed ampio poſſeſſo al ſudetto
Prencipe ODESCALCHI . ln tal guiſa dunque.
l’eſemplare , e clementiſiima gratitudine Ceſa
rea hà inſtituito , e creato il prenominato Pren
cipc Limo in Duca della Provincia del Sirmio,
e d’llock donando ad eſſo Duca , eſucceffiva
mente à ſuoi Figli , eſue Figlie deſcendenti di
grado in grado in perpetuo il Sirmio con tutte
le più Vaſte prerogative della Souranità con tut
to l’aſſolutoDucale Dominio,e ſuprema poteſtà
nella
delle più
più ampia forma , che ſi, poſſa
eſteſe ſipreeminenze e col concepire
Diploma‘,
, Regio per la conneſſa Bolla aurea nell’ iſteſſa
formalità, e plenarie giuriſdizioni , che già fur
no_ conceſſe , goderno, e pacificamente uſorno
il
37
il Primogeníto del Rè della Boſina , e tutti gl’
altri Duchi del Sirmio ſin da primi, e ſucceſſivi
tratti di tempo ſotto li ſuoi Regii preceſſori , e
M onarchi della Pann onia . _
In fatti deveſi riguardare queſto inſigne Du
cato non ſolo per le rimarcabili ſopra delineate
grandezze ( mentre da Geograſi più moderni
(m) non ſolo peril primato negl’ordini 'di pre
cedenza, ancora per la vaſtità del Territorio ,ì
vaghezza di ſito,e delizia ſettiliſsima dellaCam
pagna è numerate per il primo ſia li Comitati
della preſente diviſione nell’Ungaria Inferiore )
ma più oltre , perche la fortuna , e la natura pa~
re, che ſi ſiino ſcelta quaſta Provincia del Sirmio
per ivi gareggiare aſsieme, chi di loro poteſſe
più à mano prodiga felicitarla‘ de ſuoi Beni,
ca uſa ſingolare , per cui ſi è re ſo il Sirmio tanto
- memorabile all' Iſtoria Eccleſiaſtica , ‘ e pro
fana .
Imperocheſe ſi hanno da ponderare i fàſti , e
miſurar le grandezze di queſto Duca to , ſi tro.
Verà,che (n) Sirmio ſin dalli ſuoi primi luſtri
fit chiamata la Capitale di quella Provincia, do
,ve .Auguſto II- Imperatore de Romani ivi allog
gio,
(m) Samb”. i” .lpmd.fil.7 58. ”#30.
(ſi) DFF-10_10].
z8
i'ò il ſuo Eſercito nella guerra di Dacia , e do
vc (o) la Monarchia de Goti vi collocò la Sede
del ſuo imperio . Sirmio ſi gloria d’eſſere ſtato.
il più delizioſo ſoggiorno di molti Imperatori.
d’Oriente , e d’Occidente , e d’haver ſervito ad
eſſi della più amabile difeſacontro i rigori dell’
Inverno ſnervati dalla placidezza della ſua aria
temperatiſſima . Fu queſta già famoſifiima.
Città riputata il più proporzionato .luogo per
ſtabelirvi la Ceſarea Corte per eſſer poſta in un
ſito il più facile per reggere l’Europa , e tenere...
in freno l’Aſia non molto diſcoſta de Confini ,
ſP) eſſendo lontana non più che trè al più quat~
tro giornate dal Mare Adriatico .
‘ Trà li .faſti civili ſi vanta il Sirmio (<1) d’eſſere
fiato Patria del Grand’lmperatore Valerio Au
reliano Succeſſore dell’Imperatore Flavio Clau
dio , da cui traſſe l’origine la Stirpe Coſtanti
niana . Si ſollevò queſti all'Imperio non inal
zato dalla naſcita , ò dalla fortuna al Trono ,
.. ma‘
ſo) jo'. Luci”: de Reg. Daím,Ò-;_ [J. "6. -
ñ CW 1.2.
( Banfi”. ci!. ñ ,a
Samb”. .Apmd. n. 3 -fiiL7 ;6
(q) Epitome quſaur. .Anligm'h Impera!. Roma”. Orient.
Ott-idem. . j '
[con. ex antiquír Numiſm. Mitſui-Tac” defined.) .
' 39
m5 dalla pìeſtanza delle ſue Virtù , di Cui imia
ghi Flavio Ceſare à crearlo Capitano Generale
(lt-.Cavalieri contro li Goti, quali &licemente
abbettè z e diſtruſſe. Nell’Anno del Signore
27 1. fiì eletto Imperatore , ed haveudoli con
ferito il nobil genio della Patria una naturale
ſthn'tà nella Diſciplina Militare , perche uno
de ſuoi Soldati haveva violato l’oſpitalità con..
lo ſtupro di chi l’alloggiava , lo fece vivo lega
re alle cime di 'due gra-n piante piegate alèieme ,
e di poi fatte queſte ſciogliere , perche con im
pero ritomaffero al ſuo naturale , rimaſe così
eſemplarmenve ſquarciato per mezzo il mal~
fattore , e vindícato l’inſulto . Compl proſpe
ramente la Guerra contro de Franchi ſotto Ma
gonza 2 Domò lì Sueví , e li Marcomani Popo-ſi
li antichi di Germania , ſiino oggi ò li Boemi,
òli Moravi: Nell’Affiria debellò la celebre..
. Zenobia ſouranomata la Regina delle Amazo—
ni Moglied’Odenato , quale proteggeva il fa
moſo E-reſiarcha Paolo di Samoſata di lei Mac
ſtro nelle Lettere Greche ,e Latine: Reggeva...
queſta l’Arabia,l’Antíochia, e la Siria , e nel paſ*
ſare con l’ElÎercito ſuo dalla Città di Palmira_.
fù preſa dall’Armi d’Aureliano -, 8c aſs-lame con
la Regia Famiglia traportata in Roma‘, fil con
‘ dotta
4° .
dotta 'dall’lmperator'e n'el ſuo triplìeato trion
_`_———~|

fo in Campidoglío . `
Vantaſi la Città" di Sirmio Madre d’un’ al
tro glorioſiſsimo Cittadino (r) nel ſuo Aurelio
Valerio-Probo , àcui diede un’Indole sìgene—
ſi roſa , 8cVirtù
firo di educò nella
, che ſua giovanetto
ancor adoleſcenzapaſsò
con tal
ad lu
eſ
ſere eletto Tribuno di Roma . Nell’Anno 27 7.
ucciſo Tacito lmperatorc , fù Probo di Sirmio
eletto lmperatore dell'Univerſo; Appena c0
ronato di Lauri Auguſti queſto valoroſo Ceſa
re nel ſecondo Meſe del ſuo Imperío ſpogliò
della Porpora Imperiale , che ſi era uſurpato ,ñ
Floriano Fratello dell’Imperatore Tacito ſudet
to . Nel corſo di ſei anni , che viſſe alla gloria ,
domò in Battaglia il Tiranno Saturnino ribelle
nelle Gallie , e lo levò dal Mondo : Sconfiſſc
in Albenga nella Liguria, oggi Genovelato ,
Proculo (5J altro Tiranno figlio del Tiranno E—
_ reniano,e di Viturgia ſua moglie . Bonoſo (r)
Figlio di una certa Galla , e di un Pedante Ret,- ,
torico , che pur ſ1 era fatto Tiranno , più amìCO. z'
dl l

(r) _ſacchi :le Strada ci:. in Numiſmate Probi . ,I


i Banfi”. Dec. 1. 1.1. ~
Vit. Imper.
(s) Numrſſ a’e Strada .
(t) ’Ni-mu]] de Strada ci:.
.4t.
di Bacco; 'che di Palladé nella Germaníaſù E.
milmente dall’Imperatore PrObo disfatta, ed
ammazzato . Con l’armi ſempre invitte, ed
alle mani reſtituì le Brettagne , le Spagne, e lc_.
Gallie ribellate all’Impero Romano : Domata ,
e pacificata la Perſia, rimiſe in pace tutto l’0
riente: Alla fine tratto dal dolce amore della.;
ſua Patria invogliare di rendere ancor più ferri-z
le, ed ameno il Sirmio, mentre coſtríngeva.
le diſapplicate ſue truppe à diffeccare una Pala-ñ‘.
'de con troppa affiduità , ſollevateſi le Milizícd;
e fatta ſedizione,nella ſteſſa ſua Patria di Sirmio
fù barbarementc privato di vita : Appena...
adempirno tumultuariamente li Soldati la con~
giuria con la morte del loro Imperatore, che
riflettendo all’ecceſſo della loro perfidia , tutti
pentitíz e dolenti della perdita di un sì gran—
Capo di Guerra , in ſegno del pentimento
li alzorno' ſontuoſiflìmo Mauſoleo , e Se.
polcro inſcriVendo all’immortalita _della ſua...
Fama: (u)

A F QVI’
(u) Banfi”. ci!. ſi
Platina in Vita Pontifl_
Caii a”. :83,
42.
_. 'er GIACE A .
,i PROBO IMPERATORE,
E VERAMENTE HVOMO.
D’ OGNl PROBITA’,ì
DOMATORE
DELLE GENTI BARBARB,
E TRlONFATORE DE TIRAN NI.
- Nel Sirmio celebre ſi rende l’Iſtoria (x) ſotto
gl’Anni della Redenzione del Genere Humano
3 5 1. in Coſtanzo Figlio di Coſtantino Magno .
Era rimaſto Coſtanzo ſol’Imporatote , 8: Erede
del Vaſtiſſimo Imperio di Coſtantino Magno
ſuo Padre , eſſendo morti Coſtante , e Coſtan
tino~ ſuoi Fratelli, ſtà quali, ed cſſo eraſtatad_ .
'dal Teſtamcnto Paterno diviſa , e [compartim—
la monarchia del Mondo‘. Inſorſero contro di
eſſo Magnezio , e Vetranío fattiſi da i loro parti-`
ti ciaſcuno di effi‘coronarelmperatori _contro il
legitimo Imperatore Coſtanzo . Venuti à par
lamento CoſtanZo , e Vetranio co’ i loro Eſſer
citi nelle Campagne del Sirmio -, perorando in_.
faccia adeffi Coſtanld , preſente per comporſi
fiä loro la paceil Tiranno iVetranio , fùC10*
tale 1*..i'
r .
(x) Zozimm' unica-;51,
43
eloquenza diCoſtanzo `,` che ricordando ad en—
trambi gl’Eflerciti la fedeltà dovuta al Legitimo
Imperatore, l’Eſſercito di Vetranio abbandonò
queſti, e ſ1 riproteſtò di ſeguire il partito( di C0
fianzo , quale clementifiìmamente perdonò à
Vetranio la vita , eli conceſſe , che all’ozío trat
tato— ſplendidamente poteſſe paſſare l’avanzo de
giorni ſuoi, havendolo clementiſſimamente l’,
Imperatore dichiarato Governatore di Prufiìa
nella Bittinia,ove in breve mon' * In tanto Ma
gnezio l’altro Tiranno nell’ Italia s"impadronì
di Roma , e con l’Armi feroci per non perderſi
nell’aura delle Vittorie , velocemente paſsò con
le ſue truppe più veterane verſo il Sirmio, ove
ſvernava col ſuo Eſſercito l’Imperatore Coſtan-.
zo . Tutto terrore , e ricolmo di crudeltà na
turale s’accampò ſotto Sciſcia (Z) volgarmente
detta Kovaz ſituata alla ripa d’Oniwiz , dove
queſta fiumara s’imbocca nella Sava , 8c al pri
mo arrivarvi preſe la' detta Città dandola à fèrſi
ro , e fiioco . Gonfio delle continuate Vittorie,
prevalendoſi del calore de ſuoi Soldati, conduſ—
ſe (a) ſotto Sirmio l’Eſſercito ſtringendo in.:
F 2. queſta

(z) ltimrar. Pravinc. .Antonini .Ang. per Liſcia”: Sir-4`


mim. uſq; dr:. -
(a) Muti”: infizflir Zonar.
44~
'queſta Città l’íſteſſo Imperatore con un ríſolu’
to aſſedio . Sirmio ben munito , e fedeliffimo
legitimo al ſuo Ceſare ſoſtenne coraggioſa
mente ogni ſorte di ferocia uſatali contro da_.
36. mila Soldati già avvezzí alle Vittorie , ñe
conſervòà qualſivoglia (b) coſto queſta Città sì
crudelmente battura al ſuo Imperatore , e l'Im
perio , e la vita , poiche diſperando Magnezio
di poter cſpugnare più una Città siforte , e co
:ſtante ,— levò da eſſa l’aſſedio , e traſportò
Verſo Murſia il Campo. Preſervato dagl’Ini
mici Coſtanzo uſcì da Sirmio , ſrà li cuori gene
roſi delli di cui Cittadini raccolſe l’animo ab
battuto , o riunì le forze delle ſue Milizie , co
sì che formato un’ ’Eſſercito di gente colletiziad
perlo più Paeſani del Sirmio in numero di 80.
mila huomini ſi preſentò contro MagnezioirL.
battaglia campale - Venuti alle mani li due
Efferciti, la moltitudine delle Truppe di Co
Pcanzo ſuperiori di 50. mila à quelle di Magne
zio , ſuperò -, e ſconfiſſe l’Eſſercito con darſi in.,
fuga il Tiranno , à cui certamente Sirmio li ra
pì l’Impero per conſervarlo al ſuo legitimo Im
peratore; ma inſeguito Magnezio dagl’lmpe
riali, fuggito fino in Lione per timore di cadcrli
. nelle
v
(b) Saiger- biſte 11'521!.
45'
nelle mani, ſi paſsò con la propria Spada il
Corpo , e Decenzio ſuo Fratello udita la di lui
morte pur da ſe -ſteſſo ſi ſtrangolò in Santz .
Allidue premeffi ehiariſiìmi Imperatori am
bi Citt adini di Sirmio , per oſſervare la Crono
logia de tempi, s’a ggionge il terzo Glorioſiffi—
mo Imperatore Graziano Concittadino delli
predetti . Fù quelli figlio di Valentiniano Pri-,
mo , (c) e dell’Imperatrice Severa Prima Con
ſorte del detto lmperatore da queſta partorito
in Sirmio . Adottato dal Padre in Ceſare nell'
Anno 3 77. contraffe un genio d’ Auguſto ſuo
pari, tanto favorevole alle lettere humane , ed
alli Virtuoſi in eſſe , che dichiarò publicamente
ſuo Amico Auſonio famoſo Poeta , e con pre-.
mio degno del Principato verſo gl’Huomini 11-‘
luſlri nelle Scienze a lo creò Conſole dell’Impe
rio . Scacciò fuori del ſuo dominio gl’Eretici z'
e doppo la morte di Valente Imperatore ſuo
Zio fautore degl’Arriani , richiamò alla loro re—
ſidenza li Veſcovi eſigliati . Inſtituì Traiano
Teodoſio Spagnuolo ſuo Collega nell’ Impero ,
quale poi vicino ad Aquilea fece carcerare Maſ
ſimo Tiranno Preſidente nelle Gallie .inalzatoè
vi dall’Imperatore Graziano , che per le di lui
ſagri
(e) Numiſ. Amiga”. de StradaE ſi
46 _
fagrileghe mani hebbe ingratame’nte‘z è? altra-r:
dimento la morte , onde giuſtamente la vendieò
facendolo morire trucidato in pena del Paricid-É
diodi Graziano .
Ritornando all’Anno 3 51. nel quale, come
s’è detto di ſopra , Coſtanzo Imperatore ſcon
ſiffe, etrucidò il Tiranno Magnezio, ritrova—.'
raſii ancor memorabile la Città di Sirmio per
il Concilio Generale ſei ann-i doppo la predetta
Battaglia celebrato , da alcuni nominato Concis
liabolo , per eſſere in parte approvato , come...
legitimo , in parte rigettato dalla Santa Sede
Romana . In eſſo era preſente l’ImperatorL.
Coſtanzo , e Veſcovo di Sirmio era un tal Foti
no (d) huomo tutto ſpirito , per altro chiariſſ
mo nell’Erudizione Greca , e Latina , e Diſce
polo di Marcello Veſcovo d’Ancira Città nell-’f'
Aſiañ vicino à Galati in oggi chiamata Angar .
Invanito Fotino di quella vana ſapienza , che..
gonfia que’ proſontuoſi ingegni , che per eſſere
tinti di qualche letteratura -ſiadulano di toccar
l’apice delle-Scienzie , ſprezzando affleme , e...“
Cattolici, ed Arriani z ſi poſe ad inſegnare , (e)
e propagare nel Sirmio le beſtemmie di Sabelio ,
- - ' che -
( I’ incenf. Ljr. in cent. bare: c. I 6.
" Epiphmz. bare/È s - ,, . .
(e) S. daga/Z. TraÈZ. 1 6. injaamz.[ze/l initium .
47‘
che negava la SantiffimaTrinita,e di Pauolo Sa-~
moſateno Veſcovo d’Antiochia , che ſonole.
ſteſſe d’Ebione imparate da Cherinto contem
poraneo dell’Apoſtolo , 8c Evangeliſta S. Gio-`
vanni, contro di cui ſcriſſe il ſuo Vangelo, pro
vando ne principii di elio la Conſuſtanzialità
del Figlio al Divin Padre . Negava egli à Chri—
ſto Signor Noſtro la Divinità, predicandolo , e
e ſoſtenendolo , che foſſe un puro huomo nato .
da Giuſeppe, e da Maria , come ègenerato , e...
nato ogn’altr’huomo , dalla cui Ereſia dcrivò
poi la Setta degl’ Huomonciſti , rinovata em
piamente nel Secolo paſſato da Lelio Sozzini da -
Siena, e nel primo luſtro di queſto Secolo ri
propagata da Fauſto Nipote del predetto ap
preſſo alcuni luoghi d’Alemagna , e della Polo
nia . Per condannare ſingolarmente le predette
empietà , ſotto Liberio Papa (f) convennero ..
appreſſo l’ Imperatore Coſtanzo in Sirmio li
Veſcovi d’Oriente , ed Occidente con li più in—
ſigni Prelati , ePadri tutti uniti per ſoſtenere.
la purità della Religione Cattolica . Benche fra
,detti vi foſſero ;Veſcovi Cattolici, il partito.
maggiore però era de VeſcoviAtriani , quali'
fra '
(f) Alba”. [i6. de .SMod. ` `
Suri!” t. I. ó* Bi”. i, l .
48
frà di eſſi erano concordi ſotto Baſilio Veſcovo
d’Ancira di confeſſare , che il Figlio Divino Eoli-~
ſe in tutto ſimile al Padre , negando però inte—
rioramentc , che foſſe conſoſtanziale al Padre…: `
fraſe ſtudiata per ſoſtenere copertamente l’Arñ
rianiſmo , e comparire apparentemente Catto
lici . Baſilio (g) iſteffo fù il primo à declamare
contro Fotino , che difendeva la diffimilitudi
ne del Figlio al Padre 5 Onde fù dal Concilio
condannato per Eretico, e depoſto dal ſuo Ve`
ſcovato di Sirmio . Era già ſtato guadagnato
all'Arrianiſmo Coſtanzo imperatore ſorpreſo
da Valente Veſcovo Arriano in Murſia, dove,
come ſiè detto , s’era avanzato contro Magne
zio z e mentre
gl’Eflſierciti ſeguiva
ſopra la Battaglia
accennati Campale
, trattenendoſi fra
l’Im
peratore in Murſia , l’accorto Veſcovo haven—
do tenuto una ſollecita Spia al Campo, affinche
ſubito li riportaſle ove piegava la Vittoria delli
Èdetti Efletciti; ſpeditameute avviſato da eſſa ,
che quello dell’Imperatore di già irreparabil
mente ſottometteva Magnezio, incontanente ſi`
preſentò Valenteà Coſtanzo , econ modeſtia
ipocrita li diede ad intendete , che facendo egli
ora
(g) Baron. 471.351.
Cariola”. ò‘t‘.
49"che
orazidne per efl‘o'; Iddio li liaſivſieva rivelato.
Magnezio era diſtrutto , e l’Eſſercito Ceſareo
era rimaſto pienamente vittorioſo . Per queſta
aſtuzia l’Imperatore preſe tanto concetto al
Veſcovo Valente , ed alla ſua Fede Arriana... ,`
che ſubito publicò , che queſta era la vera , con
firmatali con miracoli, e proſperatali da Dio
con le Vittorie , e da queſto fatto s’animò poi
tanto a proteggere nel Conciliabolo di Sirmio
il ſuo partito de Veſcovi Arría-ni, tanto più,
che con frode di tacere la parola conſoſtanziale,
il Figlio al Padre, ſembrava à Coſtanzo , che_.
col confeſſarſi il Figlio ſimilifiimo al Padre,non ~
dovefle ſoſtanzíalmente eſſer diverſa la .Fede de
Cattolici da quella degl’Arriani . Volle perciò
l'imperatore con queſto impegno , e credito
,acquiſtato al Veſcovo Valente,, òche il Concilio
riſtabilifiſie una nuova formola ſimbolo della.
Fede come fù fatto , (h) col tacervi il termine...
di conſoſtanziale , che fù la baſe , sù di cui fabri
corno ſucceſſivamente la mole delle loro ini—
quità gl’Arriani , mofirando per altro di con
dannare l’Ereſia d’Arrio , mentre confeſſavano
la ſomiglanza del Figlio al Padre: Stabilirno
G in
(h) Bel/arm. lib.: de Canti/1. Cap. Z 1 I. , al@ :mala: Auf
:bare-r. . — ‘ ‘
5'O
in detto Concilio Sift'hie‘nſe i7'. Canoni co…,
fulminare Scomuniche contro i ſentimenti di
verſi , e fà tale il luſtro , che ſi diede alla perfidia
Arriana con la conſèffione della ſudetta ſomi
glianza in tutto , che fin il miſerabile (i) Oſio
Veſcovo di Cordùa già Preſidente Apoſtolico
nel primo Concilio Generale di Nicea, e cinque
anni prima Preſidente nel Concilio di Sardica.
Città nella Tracia vicino à Soffia Metropoli del
_la Bulgaria , e reſidenza de Diſpoti della Servia,
oggi ne’ ſuoi poveri, avanzi chiamata Tiriadizz,
che in età decrepita di quaſi cent’anni , ram
mingo , ed eſule per cauſa di ſoſtenere intrepi
damente la pura Fede Cattolica , ingannato dal—
là ſpecioſita del vocabulo della profeſſata ſomi
glianza in tutto di Padre , e Figlio, ſenza accor
gerſi della malizia del tacerſi la conſoſìantialità
delle Perſone Divine , infelicemente ſottoſciſſe
al Congreſſo del Sirmio degenerato in Concilia
bolo contro la Divinità del Figlio diDio-,benche
doppo ritirato in Cordua ſuo Veſcovato ritrat~
tò la ſua ſottoſcrizzione, epoco doppo mori e
e Ciò
(i) Ifidor. Hilfe]. de i’ir. [/h/l. i” 0/7.
Sacra:. 11%.:. c.26,
Lib. de Cone. e.”
Lib:. :.21
ÎÙZPMHÌ. &5.40 C069
5' I
Ciò che ancor di Peggio acëadette in Sirmiol'ù ,
che eſſendo per la difeſa della Religione Catto
lica ſtato eſiliato il buon Pontefice Liberio da‘
Roma , c doppo haver ſofferto li ſtrapazzi in…
Milano , lo sbando in Berrè nella Tracia, e..
li ceppi in Sirmio , ſubintruſoli in ſuo luogo
nel Papato Felice ſuo Diacono Arriano , ben
che fatto Papa ſi proteſtaſſe Cattolico , nemico
aperto degl’Arríani , cauſa che due anni dopo
d’ordine di Coſtanzo foſſe carccrato, e marti
zaro in Ceri oggi Ducato del prenomato LIVIO
ODESCALC‘I—H Duca del Sirmio; con tutto ciò
ugualmente ſorpreſo dall’ inganno , come il
VeſcOVO Oſio, Papa Liberio (k) medeſimamen
te ſottoſcriffe e la formula della Fede , e gl’atti
del Concilio di Sirmio , per cui, benche non ca
deſIe queſto Romano Pontefice in formale Ere-v
ſia , nondimeno caggionò graviſſimi ſcandali
nella Chieſa , per li di cui fatti è certifl'imo , che
ſempre memorabile ſarà all’I-ſtorie Sagre ~, e prou
'ſane il Sirmio .
Benche non ſia la meta prefiſſa il racconto "
diſtinto degl’accennati ſucceffi , opporunamen
'te ſi ſono però paſſati così ~di volo con la penna;
imperoche il fine più particolare ſi è d’additarL
" 2 ì‘ di ~
(k) Bel/mm. de [Lam. Ponti/I N.4. a9. '
ſ2
'di quanti lampi di gloria riſplenda luminoſo il
Ducato del Sirmio,e cò quanti allori d’erudizio—
ni antiche,e moderne reſti coronato Sirmio capi
tale di queſta Provincia; Poiche il Sirmio ne…
faſti Eccleſiaſ’dci riſplendette à tal pompa , che
può dirſi tutto (l) un Campo fecondato col San—
gue , e Ceneri de Santi Martiri dell’uno , e l’al
tro ſeſſo , mentere conforme ſ1 computa dalli
Menologii , e Martirologii de Santi, ducento ,
e ſette Glorioſiffimi Campioni di Chriſto per l’
invitta confeſſione della Santa Fede Cattolica.
Romana ſtà li più {tentati martirii ivi paſſorno
coronati di Palme al trionfo della Celeſte Cieru
ſalemme -
La Catedrale di Sirmio E1 già ſtabilita in Me
tropoli; fùqueſta fondata dalla magnanimag
pietà di S. Stefano Primo Rè Apoſtolico , che_.
propagò nel ſuo Regno d’Ungaria la purità del
la Religione Cattolica ſettecento anni ſono: In
quella ſi conſervava la Corona Angelica , cozL,`
la quale l’iſteffo Santo Stefano fù coronato Pria'
mo Rè ,.ſi come ſuccefiìvamente ſurno corona;
~ tii Rè , ò Succeflori,ò Eletti al trono della Mo-.
narcbiaUngaricaFrà li Cuſtodi di elſa(m)Coro-z
na
(l) I”coin App”. duna]. Hang.
(m) la SS- Vandea-1499: Bei-fin» ?aa-Lig;
‘- 5'3
na ſm all’anno ‘1493. furno rinomati Stefa
no Criſpo come- Veſcovo di Sirmio , 8c An~
drea Battorio: chbe la Chieſa Metropolitana
di Sirmio per ſuoi Veſcovi ſuffraganei il Veſco
di Murſia (n) lontana 74. miglia da Sirmio , il
Veſcovo di Cibula 48. miglia diſcoſto , il Veſ
covo di Baſiana diſtante 1 8. miglia , il Veſcovo
di Singiduno pure 74. miglia in lontananza.. ,
il Veſcovo di Curtes , 8c altri Veſcovati ne Con*
cilii ò Generali , ò Nazionali, ò Provinciali re
ſi famoſi , tutte Chieſe delle più riguardevoli
con grandifiìme loro Dioceſi . E’ ben compaſ
ſionevole, che queſtelCittà Veſcovali ci diino
documenti dell’incoflanza , à cui ſoggiace ogni
coſa ſiimata vanamente da mortali incontraſta~
bile alle vicende del tempo , e della ſorte , menu
tre che con le loro fortune hanno cangiato infe—
licemente fino i loro vocaboli proprii ,ì non che
le loro grandezze in pochi ammaflì di Caſe...
deſolate , e mUtata fino la pompa de ſuoi nomi
di grido in termini Barbari , de quali crudeliffi
mamente hanno ſofferto il giogo, e la tiran—
nia_- -
Nondimeno ſe imbrattè le glorie della Me;
tropo
(n) lucanffer. .App-rr. Anna!. Hang.
_Itinerari-4!!! Prey: 4-15942 .due.
ſ4
tropoli di Sirmio fra li ſuoiVeſcovi il prefato E
reſiarca Fotino 5 riparò la fama di quella celebre
(0) Catedrale Giox’Witez aſcritto con caratteri d’
oro ne faſti degl’huomini illuſtri , li di cui me~
riti chiariffimi appena diedero in viſta diMat-ñ
tia I. Rè d’Ungaria già accennato, che ſidi
chiaro ridondare ilſuo onore il promovere al
Veſcovato di Sirmio già il più conſiderato nel
Regno , quel Soggeto onuſto di Virtù , e di be
nemerenze ſingolari. Piange ancor ſopra que
ſto punto l’iſteiſa volubilitat della fortuna del
Gran Sirmio; perciòche oltre l’haver perduto
tutte le pompe civili godute per tanti Secoli, di
poi ſpogliata , ſaccheggiata più volte queſta sì
glorioſa Città , 8c alla ſine abbattuta , Ìi vide_
ridotta in un poco avanzo d’un Villaggi050nde
quaſi affatto ſmembrate anco nell’Ordine Ec
cleſiaſtico le ſue prime prerogative , non li è
rimaſto , che il titolo di Veſcovato nella ſua na
turale reſidenza , eſſendo ſtato ſmantellato il Pa
lazzo Veſcovalc , diſtrutte le antiche giuriſdi-è
zioni , ed impoverita la Menſa de Beneficii, che
in sì gran_ copia già prima_ li_erano imbanditi :
fino la propria Sede li è ſtata traſportata à Bon
monaſtero vicino ad Ilock caſtello di poco no-z
me,
(o) Galeotr. Mai-r. (le Dic. è*fin‘. Reg. c;17-fol.3 ro;— `
5'5'
me ,laſciati liSirmieſi ſotto la cura de Religioì.
ſi Franceſcani , che loro amminiſtrino li Sagra;
menti , nelle guerre paſſate havendo il Vicario
Generale del Veſcovo traſportata la reſidenza...
in Valchovar . Mà la medeſima sfortuna , che
di Sirmio , purè toccata à Belgrado , e dove..
Sirmio può ſperare ſotto la regenza felice del
ſuo nuovo Duca ODESCALCHI di ripigliare..
qualche reſpiro per la motoria ſua pietà, Belgra
do non ha per anco la ſpeme di riſorgere riſot
topoſto al Trace , al di cui Veſcovo (P) pur con
venne trapiantare la ſua Sede in Choloz , quale
Città è pertinenza del Sirmio , come è di ſua...
giuriſdizione Petervaradino fortezza inſigne, 8c
antemurale nel militare del Ducato di Sirmio.
Se nel Secolo paſſato fù queſta Provincia del
Sirmio reſa infelice come la prima , che rimaſe
eſpoſta alla feroce invaſione dell’accennato So
limano Gran Signore de Turchi , e ſmembrata
ſ1 pianſe dal ſoave Dominio de ſuoi Rè natura
li : Nella cadenza però del Secolo preſente già
glorioſamente ricuperata dal valore invitto , L.
e dall’Arrni Auguſte de Ceſarei Eroi, fù ella
convenevolmcnte la ſcelta per il Teatro della..
Pace acclamata frà la Sacra Lega ſempre vitto
rioſa
ñ'ñt
o.) SM“-ÎÌÎJPMJ-fi/-fileffizoe
56 .
rioſa , e l’umiliata potenza degl’Ottomani . [e
fù nel ſuo diſtretto, e giuriſdizione concrode
mente deſtinato Carlowiz per luogo più pro
prio , più addatato , e commodo per riceverſi
la ſolenne Ambaſciata del GranTurco per chie
dere a Chriſtiani la Pace-Nel piano dunque delñ‘
l'amene Campagne del Sirmio ſotto Carlowizî
ſpiegate le maeſtoſe tende , e diſteſi li Padiglioä
ni ſuperbi, ne è proſperamente ſeguito il con-`
greſſo de Plenipotenziarii da i lori Gran Soura-Ì
ni ſpeditivi per un’ affare riguardato per il mag
'giore dell’Europa , e dell’Aſia frà di lor conſi-,v
nanti. Quivi , dopo diverſi negoziati piacque
finalmente alla Divina Clemenza d’eſaudire li
communi voti,con conchiuderſi li trattati, e nel -
Sirmio ſteſſo , ove prima inferoci contro l’Un~
garia la guerra , venne ſtabilita la Pace alli 2.6.
di Gennaro nel I 699. Qui ſi rogorno con le più
publiche,e decoroſe ſollennità vicendevolmente
gl’iſtromenti , e Capitoli della medeſima tra la
* Sacra Real Ceſarea Maeſtà di LEOPOLDO I.
Imperatore de Romani unitamente con la Real
Maeſtà d’Auguſto Rè di Polonia,e la Sereniſſi
ma Republica di Venezia per una parte, e per '
l’altra con Muſtafà Han gran Signore de Tur—
chi , ſtendendoſone per ciaſcuna Potenza Cat
" ’ . tolica
eolica "le Capitolazioni tanto vaniaggioſe , e di*
gloria à tutta la Chriſtianitàfleſtando aſſieme li.
beri alla Santa Fede tuttii limiti, e confini del'
Ducato del Sirmio . Nello ſteſſo congreſſo di
CarloWiz medeſimamenre per mezzo de ſuoi "
Miniſtri , ed Arbitri il gran Czar-di Moſcovia.
vi hà ſtipolata con ſnov profitto `la Tregua col`
Turco, -cosi 'che ’il Sirmio raggionevolmente
puole vantarſi celebre perle guerre nel corſo di
tant’anni'sù li ſuoi feraciſſimi campi ſofferte ñ, `e
memorabile per la pace tanto glorioſamente
fiabilita nel ſuo diſtretto .
Con il gratuito (A) e liberaliſÎimo dono di
queſto preclariſlimo Ducato (dal cui onore,
come accennamo, alle volte li ſuoi Duchi ſono
paſſati adv eſſere 'coronati Rè della Roſina) volle
dunque l’Auguſtiffimo Imperatore LEOPOL..
DO Rè XLIV- della Pannoniaeſporre ſotto
gl’oechj del Mondo, e Poſteri un ſingolariſlimo
effempio della ſua clementíſfima gratitudine.. ,
Virtù fra tutte la più da lodarſi in un buono , . e
vero Prencipe. Ciò che è di maggior luſtro
queſta medeſima Virtù di gratitudine hà ’volu
to Sua Ceſarea Maeſtà uſarla , ancor dopo morz
H to "
(q) -D/jplanya Aug-'gli'. ImperſiLEOl’OLD. a”. I 69 8. quodfiglie?,
”lr .
to , alla venerabilè 'memoria' di quell’Ottimo
Pontefice INNOC ENZO XI. , gl’effetti del di
cui ferventiſſimo Zelo nella cauſa commune
della Religione di Chriſto, e della publica bene
merenza puonno ben confeſſare tanto l’Impero
Romano , quanto il chiariflìmo Sangue Au`
ſtriaco con la ſua A poſtolica Monarchia , il Re
gno di Polonia , il Sereniſſimo Dominio Vene
to , öc in eſſi tutta la Republica del Mondo Cat
tolico . ln riguardo di queſto ammaſſo di me
riti del predetto Sommo Sacerdote , e Padre
Univerſale la generoſa clemenza di Sua Maeſtà
Ceſarea hà voluto conferire , 8c effettivamente
hà donato la perpetua Inveſtitura , poſſeſſo , aſ
ſoluto Dominio , e la pieniſſima ſouranitì
del Ducato del Sirmio al Prencipe Livio
O D ES c A L C HI Nipote del medſimo Papa...
INNOCENZO Xi.; imperoche più d’una vol
ta la Sua Ceſarea Maeſtà hà ſperimentato il det
to Prcncipe QDESCALCHI degno Erede della..
pietà del Zio , e che con venerazione, e..
ſingolar debito di fedeltà oſſequia il ſuo Ceſa`
reo , ed Auguſtiffimo Imperatore .
Tanto hà prevalſo appreſſo l’Eſtere Nazioni
già unite nella Sagra Lega verſo quel Gran Pon
tefice la bella virtù della gratitudine, che ancor
doppo
5'9
doppo la di lui morte frà di eſſe glortoſam ente.;
hanno garreggiato in rendere li più ſublimi
'onori al detto ſuo Nipote unico rampollo ſo'
praviſſuto della Caſa ODESCALCA . Gio: III.
R-.è di Polonia quel gran terrore de Turchi, fin
che viſſe , paſsò verſo di Eſſo frequentiffimi
ufficii del ſuo amore quaſi Paterno: Partecipe
di queſto ,rimaſta la Sagra Real Macſtà di Mae'
ria Caſimira Regina di Polonia nata Glorio
mente al Regno , e per il Regno , Conſorte..
di quell’lnvittiſlimo Rè , ( quale , reſoſi co m
mune il Zelo d’INNOCENZO XI. ſtrinſe Sè
medeſima col ſuo Spoſo , e ſuo poderoſiffimo
Regno nella Sagra Lega impiegando , e conſe~
glio , e maneggi , e vive opere per liberare dagl’,
Infedeli la Religione invaſa) , ſempre con ſin
golare benignità hà riguardato nel detto Duca_.
L1v10 la ſua propenſione d’animo verſo il glo
rioſo riſtretto della ſtirpe ODESCALCA . Già
ſc-ielſe il Papa di Lui Zio per Compadre del Real
Prencipe Aleſſandro ſuo Figlio , che lo levò al
Sa gro Fonte , volendo in tal Funzione Sagra…
con nodo ſpirituale almeno connettere il Regio
ſuo Sangue con l’ODESCALcHI . Appena il ſuo
glorioſiſlimo Rè , -e dilettiffimo Spoſo cedette
al fato della morte , che ſpedì lettera particola
ì H a re
60
re al Duca LIVIO pet darſi parte ddl’irrepara
bile Perdita. , acciò fra eſſi. s’accumunaſſe il do—
lore 'della commune infelicità ,. e col reſcriver-ſi
inqualche modo ſi concambiaſſero- il ſollievo
dellamedeſima a Seguito per tanto l’Interregno—
della Polonia., econvenuti al Campo per cele-
brarſi iconſueti Comizii , li Senatori ,, ed Orti?
mati di quell’Inclíta Republica ,_ tanto l’infiam
mò nel Cuore generoſo di quella Nobiltà "Q.
eneroſe Bandiere la reminiſcenza dell’amore…,
verſo il dettoDucaODgscALc… in memoria del'.
reveritO-Pontefice ſuo Zio , che lo proclamoro
no in Candidato frà gl’altrj maggiori Pren
cipi dell’Europa ſcelti per Candidati alla Coro
na , ed acclamorno con giubilo di voce queſto
Prencipe ben degno per eſſere loro, Rè’ di Polo.
nia: eſſempio. in realtà. della fórza dell’amici
zia , e gratitudine - Mancate però le ſorti del:
Regno di Poloníafrà tante paſſioni di regnare ,.
al ſudetto Prencipe ODESCALCHlJ-ël- Regina Ve-ñ
dova di Polonia laſciato il Regno. per portarſi,
pietoſiſiìmaà viſitare li Luoghi Santi di Roma ,L
nel paſſare che ſete per l’Imperiale. di Vienna.. ,.
ſpargendQ da per, tutto beneficenze , ſi com
piacque di‘ farſi conſegnare da. Suafleſarea Maeñ
ſtà la Gran Bolla! per cui con_ tutte le fontane
prec;
..6 I
preemi-nſienze 3 e titolo d’ALTEZZA conneſſo all.
la Dignità di Duca di Sirmio eſpreſſo in latino
ñcol Celſiiſimo,quale per togliere ogni interpre-z
tazione , lo ſteſſo Auguſtiffimo Imperatore in..
termini formali lo hà ſpiegato ,v e dichiarato col
,chiaro titolo in lingua Italiana di ALTEZZA ,
ficome da quel punto la Sua Ceſarea Clemenfl
za ogn’or che hà ſcritto , eſcrive al detto Duca
ODESCALCHI , ſempre lo ha ſucceſſivamente..
diſtinto,e lo diſtingue col medeſimo titolo in la
tino di Cclſiſlimo Prencipe &c-Queſto 1mperia
le Diploma ſpedito da CESARE volle la Mae
ſtà della medeſima Regina conſegnarlo di pro
pria mano l’iſteſſa ſera al Duca di Sirmio , e nel
lo ſteſſo primo acceflo col predetto titolo d’,
ALTEZZA la Regina lo ſalutò, quando Sua…
Maeſtàflal Duca complimentara, e ricevuta nel
ſuo proprio Palazzo in Roma , degnandoſi la...
Clemente Regina di perſeverarvi l’habitazione
ineſſo , eſſendoſi il Duca riſervato per sè un'.`
Appartamento per laſciar tutti gl’altri triplica—
ti del primo , ſecondo , e terzo piano in ſervizio
della medeſima Regina . Ad effetto di ricever-Z
la con genio Regio il Duca, già diſpoſe li ſui
detti trè Appartamenti in trè ordini, arricchen
do ciaſcuno differentemente _delli più prezioſi,
62.
mobili, ed arredi ,che mai habbiſia potuto con'—
gregare del più più ſtimabile in tutti trè generi;
cioè in uno le opere più ſtimate , che mai l’anti
ca , e la moderna pittura delle più celebri mani
-habbia al Mondo travagliato; nell’altro quan—
to di più ſtupendo habbia l’antichita de più inſi
gni Scarpelli frà Greci , e Latini figurato in Sta~.
tue , :baſſi rilievi, ed imprezzabiliColonnL. p
di pietre più conſiderate: E nel terzo quanto
co’diſſegni di Raffaelle d’Urbíno, di Giulio
Romano , e li più famoſi ingegni in tali opere_
habbino induſtrioſamente lavorato in Arazzi
iſtoriati,öc effiggiati à meraviglia de colori,quali
benche mirabilmente ſiino carichi à rilievi groſ
ſiſſimi di ſete ricoperte d’oro fino all’ecceſſo del-ñ.
la prodigalità , è ſuperato dalla rarità dell’arte.
tutto il prezzo ineſtimabile dell’oro; talmente
che Roma che fino dalla ſua naſcita hà ſempre
lravuto gl’occhi avvezzi alle più ammirabili
pompe; con tutto ciò con un’affollato , e con
tinuo concorſo per molti giorni prima ,,che..
vi giongeſſe felicemente sì gran Regina, reſtò
ſtu pefatta in vedere lemeraviglic dell”arte,e pre
tioſità così rare ammaſſate in un ſolo Palazzo 5
In tal guiſa venne à comprendere in Eſſo l’altiſ
ſima ſtima , e’l riverente oſſequio del Duca—
ODE
63
ODESCALCHl" verſo di una tale Regina'ricolma
di publiche benemerenze appreſſo il Mondo
Cattolico aſſieme aleata col ſuo Pontefice..
Zio .
Siè giudicato proprio l’annettere alla preſen
te Chorografia lſtorica l’Imperiale Diploma... ,
affinche in queſta memorabiliſſrma gratificazio‘:
ne fatta da Sua Maeſtà della four-anita del Sir
mio all’ ODESCALCHI , l’Italia rilevi , quanto
fia ben amata dal ,Clementiſſimo Imperatore..
LEOPOLDO . Poiche nel liberaliſlimo dono
fatto al ſudetro d’un’intiera Provincia , l’Italia...
può giuſtamente riflettere alla chiariſiima gloñ
riazdi cui ella medeſima ne viene principalmen
tc à participare nel ſuoDucaOoESCALCHizmen
tre egli fra le ſue genti , e nella ſua nobiliſſima
Nazione alla fine è un Prencipe Italiano , qua.
le à giorni noſtri le ha accreſciuti tanti inſigni
Trofei, e rimarcabili onoranze . Con queſtL.
`ſ1 rende publico , e notorio quanto il ſuo LIVIO
ODESCALCHI ſia in riſpetto di tanta ſtima ancor
ſrà le Nazioni Foraſtiere, che nel ſolo giro di
due anni, cioè 169 7.e 169 8.:: la Republica di
Polonia l’habhia aſcritto fra li Candidati per il
ſuo Regno , e la Maeſtà Ceſarea dell’Imperato
re regnante con la ſua conſueta grandezza in
COHÎPQ',

r’.-

ó_—
64
- -comparabile di cuor'ez contendèndo di ſupera:
ogn’altro in amore di gratitudine, effettivamen
te l'habbia aſſunto al Ducato del Sirmio il Pri
mario nel Regno dell’Ungaria,e creatolo Duca, -
con conferirli un'intiera Provincia , e titolo d’.
Altezza , e preeminenze di vero Sourano . Nel
cumolo di tanti onori clementiſiimamente con-`
feriti ad uno de ſuoi Prencipi Italiani,la naturale
ſagacità dell’Italia,nonmeno che le altre Nazioñ'
ni, è certo che farà ancor qualche volta ſucceſſi-z
vamente rifleſſo agl’immenſi Beneficii , di cui
non può ſcordarſi un’ animo grato,quali il Piiſ
ſimo Papa INNOCENZO Xl. Zio dell’Inveſti—
to ODESCALCHI generoſiſſimamente diffuſe al—Î
l’Impero R0mano,allUngaria , alla Polonia… ,
alla Republica di Venezia unitamente riſtretti
per le ſue paſtorali ſollecitudini z aſſiſtenze da.;
Padre , e copioſiffimi ſuſſidii nella Sagra Lega
contro gl’Infedeli per difendere la Fede , e Re
' ligione .Cattolica , e quanto opportunamente
il Zelante Paſtore fù eletto da Dio in tempi tan
to calamitoſi , perche giovaſſe con la ſua pietà ,`
vigilanza , ed opere univerſalmente à tutta l*
Europa,dove confina con l’Ottomana Potenza.
La prefpicaflima Italia nel trattenerſi sù queſte
rifleſèioni potra ben felicemente ricordatſi ,che
ſe_
65'
ſe quel Sommo~ , e' providentiſsimo Ponteficù
virilmente , e con quel ſuo intrePidiſsimo petto
non ſi contraponeva da argine robuſtiſsimoàſ
quell’impetuoſo Torrente di ſopra zoo. mila—
Barbari sboccati dalla Tracia , per ſobiſſare la…,
Fede Romana.Quando haveſſe atterrataVienna,
ſarebbe poi forli ſotto irriparabili rovine inon
dato ſoura lei ſteſſa , e l’haverrebbe tutta ſcon-Î
volta , e díſsipata ſotto 1a ſua propria ferocia, e..
ſua conſueta Tirannide, dove per tali mezzi
fortunatamente l’hà preſervata .

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I LEOPOII-j
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K .

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DIVINA CLEMENZA
1-: L E T T o
I M P E RATOR E
D E R O M A N i
Sempre Auguſto Rè della Germania , d’U'nga-î
:ria , Boemia , Dalmazia , Croazia , Schiavo
nia Sec. Arciduca d'Auſtria, Duca di Borgo
gna , Brabanzia , Stiria , Carintia , Carniola ,
Marcheſe di Mora-via,Duca di Lucem-burgo,
della Sleſia SUPERIORE a 8c INFERIO
RE , di Wirtemberga , e Tecka , Prencipe di
Svevia , Conte di Auſpurg, Tirolo, Ferrero ,
Kiburg , e Gorizia , Langravio d’Alſazia… ,
Marcheſe del Sagro Romano impero ,
Di Burgravía , edella SUP E RIO R E, ed
lNFERlORE Luſatia , Signore della
Marcha, di Porto Naone della
Schiavonia , e delle '
Saline Sec.
I a ALL’v
’V
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'69`
~z ALL’ ILLUSTRE NOSTRO ,
.E PRENCIPE
DEL SAGRO ROMAN0 IMPERIO ,
FEDELE , E DILETTO

D- LIVIO ODESCALCO
Cugino , e Noſtro Prcncipc:
Cariſs. la Noſtra Ceſarea
Grazia,öc ogni Bene..

" I come l’ordine delle coſe humane


fl i, pare , che ſingolarmente richieda,
r-Î''i che ſi preſcriva
&alle dignità ilframodo agl’onori,
le communita
degl’huomini,e per tanto 'nelñcoſh _
ferire que’ titoli di prerogative , quali più 8,3P'_
proſlimano all’incommunicabile , ed inacceſſi
bile ſublimità della Noſtra Auguſta Maeſtà,
giudicando Noi coſa giuſta il circonſcrivere la..
Noſtra liberalità ſtà certi termini, affinche le di
gnità ;e prerogative più eminenti non comin
cino ad avvilirſi con 'la frequenza , ma anzi ri
ſplenda un non sò che d’inſolito , 8c ecceſſo in
quel
7D
quel Soggetto , il quale aſpiri al grado de Più
ſublimi Prencipi: Così non meno s’appartícne
alla muníficenza della Noſtra Maeſtà Imperia
]e , che ſe li meriti inſigni della Caſa di qualche
Principale Perſona da eſſa contratti verſo di
Noi, e del Sagro Impero , e con la Auguſtu
Noſtra Caſa venghino conſiderati giuridica
mente degni d’un premio tale, ſia principal'
mente noſtro buon grado partecipare con la di~
firibuzíone dcgl’onori , e delle prerogative alla.
.medeſima quell’ampia Poteſtà , e facoltà , che..
la Clemenza della Divina Benignità ci hà d0~
naro , immitando Noi l’eſſempio dello ſteflo
Nume Divino . `
Dunque ſe bene chiaramente ci ſia noto , che
la Tua dilezzione già ſia aſſai Illuſtre dc ſplen
dori', ò ſ1 [rabbia riguardo al ſolenne DiplomL.
Noſtro dato ſotto li 29. d’Agoſto dell’Anno
r 6 8 9., colproprie
i àNoflre tenor del quale
ſpeſe Ti diaggregaffimo
moto propriotràli
, ed

Prenci pi del Sagre Romano Impero , ò vero à


quell’altro ſpedito alli 21. d’Agoſto nell’anno
1 6-9 7. con il quale Noi confirifiìmo alla Tua..
Dilezzíone il Ducato del Sirmio nel Nofiro Re~
gno d’Ungaria ſituato :rà la Drava , e la Sava..
aſſieme con le Terre , Giurifflizioni , .e prero
- gative
7I
gative ’anneſſe al medeſimo' , e di più' con Regia
autorità Ti concedeflimo il Titolo di Duca del
Sirmio , conforme ne faceſiimo fare la ſpedizio
zione in forma amplifiima per la Noſtra Can
,cellaria Regia Ungarica .
Conſiderando nondimeno gl’onori dell’ec
celſa Proiapia degl’ Odeſcalchi- , la quale già
riſplendendo nella Germania, traſſe ivi l’augu
mento della ſua Nobiltà da Odeſcalco uno
delliv dodici chiariffimi Capitani, quali haven
do ſeguito in Italia Carlo Magno ImperatorL.
grandemente cooperorno alla dilui- gloria , e ne
riportorno dall’iſt-eſib Glorioſi-ffimo Imperato
re copioſi-ſsimi- argomenti della di lui grazia , e
mani-licenza, e premii condegni delle proPrie
Virtù-
Ponderando di più ,1 chela ſopradetta Fami
glia, oltre molti Eroi aſcritti ne ſitſti de Beati,
numeri ancora- una Santa A ppollonia z. e che
non ſolamente fit fertile di molti huomini Illuñ
ſiri , ‘mi ancora di Prelati benemeriti della..
Chieſa , della Religione Cattolica , e della Re
publica Cbriſtiana, rràli quali non poſsiamo
U-NM
—ó paſſare ſorto ſilenzio Pietro Giorgio Veſcovo-di
Vegevano, e GiulioM‘aria Veſcovo di Novara,
e particolarmente Paolo Giorgio Genedrale Au@
itore
724
'clitore della' Camera' Apòſtolíca ‘z' fràlí ,di tiri
~Prelati queſto già dal Sommo Pontefice Pio V.
fù ſpedito Legato à benedire la Battaglia Nava-`
le :ì Lepanto , ed all'Iſole dellÎArcipelago riu
'ſcita di tanto danno , e fatale alli Turchi, quan
, to fù glorioſa ñ, e profittevole al Mondo, 8c al
Nome Chriſtiano: e che li predetti Veſcovi
per promovere
Cattolica con ogni
s’applicaflſicro nonſtudio la Religione
perdon'ando à niu
na ſpcſa, nè allo ſteſſo pericolo della propria
Vùa.
Rammemorandocí in oltre del Signor ſuo`
Zio degno di ſempiterna memoria già Beatiſsi~
m0 Padre INNOCENZO XL della Santa, Ro
mana , 8c Univerſale Chieſa Pontefice Maſsi
mo di piiſsima ricordanza la ſingolare benevm
lenza verſo di Noi , e che veramente hà dimo- -
ſtrato ſempre coſtantiſsimamente un’amore, e
,ſuiſceratezza cla Padre in frequentiſsime occa—
,ſioni verſo di Noi, verſo li Noſtri Regni, e`
Provincie Ereditarie non altrimente , che verſo
v ancora del Sagro Romano Imperio , e così pa-L
rimente verſo tutta la Republica Chriſtiana con~
li ſuoi graviſsimi Conſegli , ediverſiſsimi rime
dii opportunamente preſtati tanto' riſpetto allo
Stato Ifolitico,' che all’Eccleſiaſtico
ſi * i , ed allÎuna
e l’ ,'
73
e l’altra Gerarchia ‘,‘ ſomminiſtrando ſuſsidü
contro gl’ imperi de Nemici , Machinazioä
ni, e pernicioſiſèimi sforzi : E perche tan-to,
avanti la di lui aſſunzione. al Ponteficato ,
quanto per tutto il corſo della ſua feliciſ—
ſima ,e Paſtorale reggenza; mi ſingolariſsima~
mente in quelli pericoloſiſsimi tempi, quando
il Turco Nemico giurato del Nome Chriſtiano,
raccolte le forze del vaſtíſsimo ſuo Imperia 0t
tomano , haveva coſpirato al deplorabíle ecciz'*
dio del detto Noſtro Apoſtolico Regno d’Un-z
garia , sforzandoſi con un potentiſsimo Eſſerci
to d’eſpugnare la Noſtra capitale Città di Vien~ i
na , e che ſaceheggiava ,. e metteva à ferro , e_..
fiamma li luoghi confinanti alla medeſima Me—
tropoli, Egli con la ſua cura , e Paſtorale ſolleci
tudine , e con le orazioni univerſalmente inſti
_ tuite , così per li ſingolari ſuffidii z e mezzi dall]
Erario della ſua munificenza liberalmente ſom*:
miniſtrati così opportunamente , che col favore
della potentiſſima Mano dell’Altiffimo, disfat-j
' to ,- e ſconfitto quello ſpietatiflimo Turco lni
mico , quale confida nella ſua fèrocia., e conſeñ.
guentemente liberata Vienna , che già languiva i
fia le anguſtie del ſuo ſtrettíffimo Aſſedio , di -
poi con la Grazia di Dio le Noſtre Armi Glo- ,
. K _rioſe
ìioſe74
ſumo~ accreſciutſieſi di hüffiëroſe Vittorie , e
copiofi trionfi , e con Buda l’iſteffa Metropoli
del Noſtro Regno ,’ molti altri luoghi di milita—
re Preſidio , e Fortezze ,anzi quaſi tutto il Re
gno fi`1 ricuperato, e ritolto vígoroſamente dalle
fauci de Barbari , e ritornato , ſecondo il debito
di giuſtizia nella ſua primiera libertà.
Ancor di più riflettendo quanto hà contribui
to la Dilezzione Tua per la conſanguinea libe
ralità di coteſto Santo Pontefice , Zelo , e Pietà ,
non ſolo nella liberazione della predetta Noſtra
Città di Vienna , e parimente per eccitare altri
della Città di Roma à porgere ajuti,ed ancora..
per indurre allo Preſſo li Prencipi d' Italia , ſ0m~
miniſtrando diverſe ſomme di denaro , e prat
ticando corriſpondenza con li Noſtri Amba
ſciatori , e Miniſtri tanto in Roma z che altrove
reſidcnti ſenza perdonare ad alcuna ſpeſa , e fa
tiche , e con leagl‘altri
derfi eſempio parole:a,ſſMà
e coninl’opere ſin’altempo
oltre poco ren

fà in occaſione che molti Prencipí( fra li quali


la Dilezzione Tua era uno de Candidati, così in
riguardo del predetto Sommo Pontefice , come
che ffi Conſervatore di quel medeſimo Regno ,
à cui già da Cardinale con qualche ſomma , do
poi fatto Supremo Paſtore della Chieſa lcon...
mo te
* '*î
"

75' '
molte liberalità , e doni moſtrò il-ſua affetto , e
contribuì non paco alla memorabile Vittoria .
che conſeguì ſotto Coccina, ſi come parimente
in riguardo delle inſigni Virtù , e meriti della..
Tua Dilezziane) concorrevano alla Regia Co
rona di Polonia , non traſcurò alcun mezzo,che
poteſſe promovere il ben publica , ed alla tran
quillità di quel Regno : E che poteſſe giu dicarſi
opportuno perl’incremento della Noſtra Au~.
guſta Caſa , ed operando in tal guiſa ancora la_.
Tua Dilezzionc ſi ſtudiò di renderſi benemerito
à Noi , ed alla detta Noſtra Caſa 5 Così pure..
riguardando, che il Sagra Collegio de Cardina-r
li , doppo la morte del ſpeſſo nominato Som mo'
Pontefice,di moto proprioà cammuni , e pieni
ſuffragii , e ſenza mai eſſere preceduto alcun’eſfl
ſempio di queſto onore, elcſſe , e dichiarò la;
Tua Dilezzionc
Chieſa . Generale dellÎArmi dellaſſ Santa

Noi certamente, non parendoci di corriſpon


dere à baſtanza nè' al Culto di queſta Famiglia ,ì
8c al Pontefice , ch’è nato dalla medeſima , qua
le fù Autore aſsíeme della Lega controil Tur-_
' co , e Protettore , à cui ne conſervia mo il debi
ta, nè alla Noſtra propenſione verſo la Tua...
Dilezzionc; ſe gl’onoriſopraccennati , le Pre
K 2., toga \
75 .
'rogativc z lë donazioni; le" d’onemioni , e gl’E-l
molumenri della Noſtra muniſicenza ſtabiliſſe~
r0 i confini della Noſtra benevolenza , partico
larmente mentre la Tua Dilezzione vien guida*
ta dal lodevoliffimo eſempio del detto Tuo
Santiffimo Zio , la quale nello ſteſt‘o modo libe
ralmente , doppo tanti argomenti eſibiti della…L
Sua Devozione verſo di Noi , non ſti mando d".
eſſerſl ì- pieno ſodisſatto , ſempre più và cumu
lando meriti à meriti , e ſi sforza ſempre d’ac
creſcerli .
Mentre dunque più oltre , e più. attentamen..
te conſideriamo il ſingolare affetto della Tua.,
Dilezzíone verſo Noi , e la Noſtra Caſa Au
ſtriaca , l’oſſervanza , e la Fede, e l’attentiffimo
ſtudio di renderſi Noſtro benemerito, rifletten
do ancora all’egregie Virtù ,e qualità, la conſu—
mata prudenza , la ſorte circonſpez-zione nelle...,
coſe ardue , e tutte le altre doti ſublimi dell’ani
mo eccellente , con altre delle quali ancor’è
Illuſtre , affinche con ogni ſtudio z e gara s’ap-s
plichino con l’iſteſſa Tua Dilezzione per renñ
derci quotidianamente,e per eſibirci documenti
della medcſima Fede ſincera , c di devozione á
Noi habbiamo ſtimato, che per eſſere le prenarſi
rate tutte coſe ſingolari! e ſin quì ſenza eſemzn
ris:
77
'pîo , Eos} ancora' di Voler cón la ſÒm’ma autori—~
tà Noſtra Imperiale inlignire , c concedere alla
Tua Dilezzionc una qualche nuova dimoſtra
zione di favore , e favore certamente tale , che
alla Steſſa , 8c alla Sua Poſterità ſia di un perpe
tuo ornamento -, e ciò che di rimarcheVolc lì
concedette la Noſtra Beneficenza con Regia au
torità , il medeſimo con autorità parimente Ce
ſarea , ed Imperiale , Noi habbiamo decretato'
di confermarli ,
Per tanto di moto proprio, e di certa ſcienza;
con animo ben deliberato , c col ſano conſeglio
unitamente dc Noſtri, c del Sagro Imperio ,
Prencipi Elettori, e de Noſtri fedeli, e diletti
Stati , e con quella autorità Ceſarea , della qua~
le per l'impero uſiamo , e con la Pienezza del;
la medeſima . In Nome di Dio Onnipotente z
da cui deriva ogni Principato , onore , e digni
tà , alla Tua Dilezzionc , 8c alli tuoi legitimi
Eredi dell’uno , e l'altro ſeſſo, quali con la gra.
zia di Dio naſceranno, affieme nel predetto Du~.
cato , enegl’altri Dominii della Tua Dilezzio~
nc di già acquiſtati , ò Vero da hora inanzi da..
acqttiſtarſi in infinito alli Duchi , Prencipi , che
ſuccederanno,concediamo , e doníamo , che per
l’avvcnirc , e da Noi, e dalli Romani Impera
‘Oria

.—
78
tori, quali doppo Noi ſuccederanno nel Sagra'
Romano Imperio , e dalli Rè in perpetuo dop f
p0 queſta Noſtra conceſſione , ſiate predetti,
chiamati, nominati, 8c intitolati Celſiffimi Du
chi dcl Sirmio( il qual titolo di CELSISSIMO
in ldioma Italiano è l’Altezza del Duca, 6c in..
latino fi ſuole eſprimere Celſitudo Ducalir) 8c
in oltre da Noi , e dalli Rè , 8: Imperatori Ro
mani, che ſaranno ſucceſſivamente Noſtri Suc
ceſſori vi fia dato il titolo di Dilezzione unita
mente aflìeme col titolo di Noſtro Cugino Ca-.ì
riſiimo; E vogliamo che tutte le Cancellati@
Noſtre , e da tutte quelle che ſaranno ſucceſsi—
Vamente delli Noſtri Succeſſori nel Sagro Ro
mano imperio , 8c all’Auguſta Noſtra Caſa...
'Auſtriaca , e delli Regni à Noi ſoggetti, Pro
vincie , e Signorie , ogni qual volta vi haveran
no da nominare ò à viva voce , ò in ſcritto , ò
in qualſivoglia modo fiſaccia menzione della...
Tua Dilezzione,ò de Tuoi Succeſſori come Du
ca del Sirmio , diino à Voi, v’attribuiſchino, Se
inſcrivino il Titolo , la nuncupazione , il pre
dicato , 8c il Vocabolo della dignità di Celſiſsi
mi ( che in linguaggio italiano èl’Altezza del
Duca , che ſi ſuole eſprimere in latino Celſzìudo
Ducalis,) 8c unitamente li titoli di Dilezzioni ,
e di
79
e di Cugini Noſtri Cariièimí , ſi come ~ptár il pre*
detto effetto della Noſtra mente benigna , e...
della Noſtra Ceſarea volontà periNoſtri De
cretihabbiamo ingionto, e ſtrettamente ordi
nato alle dette Noſtre Cancellarie z c qucſto pa
rimente habbiamo Noi ſopraggiunto con la
noſtra benevolenza verſo la ſteffa ſpeſſe volte..
nomata ALTEZZA del DUCA di SIRMIO ,
acciò la ſua Dilezzionc nelli Decreti da ſpedírſi
dalla Cancellaria venga honorato , 8c inveſtito
col titolo d'ALTEZZA del DUCA .
Decretando Noi , e col preſente Noſtro Im-`
periale Diploma fermiíèimamente ordinando ,
che per l’avvenire per tutti i tempi perpetui fu
turi la predetta Altezza del Duca di Sirmio , e..
del medeſimo gl’Eredi , e deſcendenti , che na
ſccranno Maſchi , e Femine in vigore di queſta
Noſtra conceſsione , 8c aggregazione ſiino , e..
debban eſſere , ſi chiamíno , nominino , eſiino
riputati così ne ſcritti, come à viva voce , ò
vero in qualſivoglia altro modo , e ogni volta
che fi faccia menzione , ò della SUA DILEZ
ZIONE , ò di quelli ſuoi Eredi , e deſcendenti ,
Duchi del Sirmio, e ſiino come D U C H I del
SIRMIO a DUCHI ,e PRENCIPI del SA
CRO ROMANO IMPERIO, ccolmede~
ſimo
80
ſimo habito ſing’olare' , col quale ſi reach-o “tan-v
to nel Sagro Romano Imperio , quanto 'in lta
lia , e che nelle ſolenni comparſe ſogliono uſare
conceſſo in ſegno della medeſima preeminenza,
eſsi così veſtiti preſiedino , toltone qualſivo
glia impedimento , e contradizzione, e così an-Î
cora con tutti, e ſingoli honori , dignità, pre-j
rogative, eſenzioni, preeminenze, libertà,Giu~
risdizíoni , Privilegii , Inſegne, Grazie , Indul
ti , Regalie, equalſivoglia altro, tanto in Giu-.
díZÌO a che fuori di Giudicatura in tutte le coſe , .
Stati , c Cauſe tanto ſpirituali , che temporali ,
Eccleſiaſtiche , e Proſane, 8c in qualſiſia Seffioj
ne, Aſſemblee ,Comizii , e Proceſſioni , òal
tra comparſa da per tutto, 8c in tutti li luoghi
poſiìno , e debbano godere, e pacificamente..
poſſedere , delle quali gl’altri Duchi tanto nel
Romano Imperio, quanto nell’ſtalia ,8c in qualf
ſlVOglſa luogo , e Terre nel dare , e ricevere le...
Giurisdizioni , conferire , e prenderſi Feudi , 8c o
in tutte le altre , e ſingolc attincnze, che s’aſpet
tano alla condizione de Duchi, godono , "ſano’
e ne ſono in fruizione , e poſſeſſo , e dal paſſato p
fin quì hanno goduto uſato , e fiati in poſſeſſo ,
in qualſivoglia modo per conſuetudine , ò Vero
dritto di ragione ,
In
8 ſit
In oltre all’Añlteózza del Duca di Sirmio per il
Noſtro affetto verſo di Ello facciamo , e CODCC‘f
diamo queſta Grazia ſpeciale , che ſe mai acca
deſſe , moriſſe ſenza-Figlioli legitimi , premeſſa..
la Noſtra Ceſarea approvazione , e fatta prima.
l’inſinuazionc-appreſſo la Cancellaria Noſtra_
Imperiale di Corte , poſſa , 3c habbia facoltà di
nominare , 5c adottare qualcheduno deIlLfiia..
Famiglia . `
Per teſtificare più certamente; e maggior
mente la propenſione del Noſtro animo Ceſa
reo verſo la predetta AlteZZa del Noſtro Duca.
del Sirmio , e Prencipe del Sagro Romano Im—
perio ñ, di certa ſcienza unitamente , e col Sano
Conſiglio , e con quella autorità Ceſarea , che...
uſiamo , e con la plenaria Poteſtà della medeſi
ma benignamente in infinito habbiamo conceſ
_ ſ0 , e donato la libertà, e facoltà di ſabricare , e
coſtruire in qualche luogo di ſua Giuriſdizione
commodo ad elio, 6c opportuno l’Officina mo—
netaria‘ chiamatta volgarmente la Zecca , 8c in...
eſſa ſare battere , cognare moneta d’oro 5 c...
d’argento , 5c impiegarle ſecondo richieda il bi
ſogno , eſpargerla ,e divolgarla-z però di mag
gior genere , che da una parte vi ſia imprefl‘a,
la noſtra Aquila Imperiale , e dall’altra l’Arma
' L cioè
82.
cioé ſtemma della ſuakDilezzione , e l’Arma dc
ſuoi Deſcendenti,che ſia medeſimamente ſegna
ta coll'iſcrizzione del proprio Nome , e Cogno
me , quale però ſia moneta buona , ſincera, giu
fia , e che non ſia adulterata, ò inſeriore :i quel
la , che cognano gl’altri Prencipi d’Italia , ove
ro della Germania per conceſſione grazioſa...
hauuta dalli Noſtri Auguſti Anteceſſori Impe
ratori de Romani, e dalli Rè (così che niuno
poſſa havere giuſta cauſa di lamentarſi della‘
qualità della medeſima moneta conjata ) . Vo
lendo , e fermamente ordinando per il Noſtro
Ceſareo Editto , che la ſudetta ALTEZZA di
Lrvro ODESCALCHI Duca del Sirmio , e Pren
cipe del Sagro Romano Imperia , e li di Lui
Figli , e Deſcendenti Maſchi , che la detta mo
neta d’oro , e d’argento come ſopra , buona# ,
giuſtañ, perfetta , e ſincera , nc inferiore à quel
la ,la quale ſi batte, come ſopra ſi è detto, dagl‘
altri Precipi ò d’italia , ò di Germania ſoggetti
al Noſtro Sagro Romano Imperio , ſecondo il
tenore, e preſcritto de Privilegii conceflìli dagl‘
Auguſti Imperatori de Romani , e dalli Rè , in
qualche certo loco della ſua Giuriſdizione da eſ
ſo fatta battere , la medeſima poſſa ancora im,
piegarla , e ſpargere in qualſiſia luogo , e Teſi-ra,
c _ _. epo—
83
e poſſa eſſere ſua cura il ſarla correre ne com',
mercii , e traficarla z e POffino godere , uſare.. ,
poſſedere, eprevalerſi ſenza qualſiſia im pedi
mento di tutti, e ſingoli Privilegii , Grazie , li
bertà, dritti, delli quali godono, ſono in poſ.
ſeiſo , coſtumano tutti gl’altri Ptencipi del Sa—
gro Romano imperio in qualſivoglia modo , ò
er conſuetudine, ò per. ragione di giudizio',
non oſtante qualſivoglia coſa,che faceſſe incom
trario . ~
A’ queſte conceſſioni deſidcrando Noi di
rendere qualche più illuſtre, :congruo argo.
mento della Noſtra Ceſarea liberalità all’AlteZ*
za di L l v 10 ODESCALCHI Duca del Sirmio o
e Prencipe del Sagra Romano Imperio peri
meriti , e ſue proprie Virtù , con la medeſima.»
come ſopra, Autorità Imperiale , habbiamo ſat
ci , cercati il ſudetto , e li di Lui Figlivoli, e.;
Deſcendenti legitimi maſchi CONTI del Sa
gro Palazzo Lateranenſe , e della Noſtra Corte
Ceſarea , e del Conciſtoro Imperiale z e li hab
biamo clementemente inſigniti col titolo di -
Conti Palatini,iicome anco in vigore del pre
ſente Diploma facciamo , creamo , erigiamo ,
eſaltiamo, 8c infignimo la detta Altezza del
‘ ;Duca di'Sirmio al numero, e conſorzio degl’
xi‘, I., a., altri
v
..
Ì
84
altri Conti Palatini , come anc’o Eggreghiamo ,
e aſcriviamo frà medeſimi i di Lui ,Figli , e Dc
ſcendenti legitimi maſchi, ordinando , .e col
preſente Imperiale Editto decretando , che poſ: ,
ſmo prevalerſi , uſare, poſſedere, e godere di.
tutti , e ſingoli Privilegii , Grazie , dritti , Im.
munità , onori , eſenzioni , conſuetudini , eli.
bertà , di cui gl’altri Conti del Sagro Palazzo
lateranenſe fin ora hanno uſato, poſſeduto , e
goduto, ò pure uſano , poffiedeno , ſi preval
gono , e godono in qualſivoglia modo per con-r
ſuetudine , ò vero libertà .
Diamo , e concediamo alla ſpeſſo nominata.
Altezza del Duca di Sirmio , 8c alli di Lui Fi*
glivoli , e Deſcendenti legitimi maſchi un am
pia AUTORITA’ , e FACOLTA’ ,, con la..
quale poſſa , e vaglia z e medeſìmamente poſſa.
no , e vagliano per tutto l’Imperiov Romano , e
per qualſivoglia Luogo , e Terra ſare , e creare
publici Notarii , òvero Tabellioni , eGiudici
Ordinarii , 8c à tutte le perſone, che ſiino abili ,
idonei, e degni di ſede (ſopra di che carichiamo- '
la Voſtra coſcienza) concedere , e dare l’Ofiìcio
del Notariato , ò veto Tabellionato ,- e della.
Giudicatura ordinaria, e con Autorità Imperiale
invcſtire quelle Perſone , e ciaſçheduna di eſſe…
PQ‘
87
per mezzo della 'penna `, e calamaro ( conforme
ſi coſtuma) purche però trovi quelle Perſone..
abili , 8c idonei , e che dalli medemí publici
Notari, ò vero Tabellioni , c Giudici ordinarii
da crearſi da effi in tal guiſa , e da ciaſcuno di
lorocoſtituíti preſenzialmente col corpo pro
prio avanti di eſſi, ricevino il dovuto giuramen
to di fedeltà , cioè in queſto modo : Che ſaran
no à Noi , ed al Nofiro Sagro Romano Impe
rio , ed à tutti gl’Imperatori Romani, che ſa
ranno Noſtri Succeſſori , 8c alli Rèzche legiti
mamente entreranno nei Regni, Fedeli, nL.
mai interverranno in conſiglio, dove ſ1 tratti
il Nofiro. pericolo; ma diſenderanno il Bene.. ,
ela Noſtra Salute , e fedelmente l-a promove
ranno , e per quanto potranno le forze
loro , proibiranno ', e divertiranno li No-‘
ſtri danni : In Oltrç che tutti gl’lſtromen
ti tanto publici che privati , le ultime voó‘
lontà ,i Codicilli ,i Teſtamenti, e qualunque..
atto judiciale , c tutte ,e ſingole altre materie…,
cheà quelli , ò quello in particolare accaderan
no di fare , ò ſcrivere per debito delli detti Offi
cii , giulia, pura, e fedelmente ſenza alcuna..
ſimulazione , machinazione , falſità , ed ingan~
no ,leggeranno , faranno , e detterarmo , ſenza
haver riguardo ad odio ,intereſſe ,v donativi , ò
` altre
8 6‘
altre paſſioni , e favorií ma le ſcritture , che..
doveranno diriggere in forma publica* ſedelſi
mente,ſecond0 la conſuetudine de i luoghi , le..
ſcriveranno , leggeranno , ſaranno , e dettaram
no in membrane nette , con carte_ non raſe , c__.ì
ſoglj politi: promoveranno le cauſe degl’Oſpi*
tali, e delle miſerabili Perſone , e per quanto.
potranno invígileranno per il mantenimento
de Ponti, e ſtrade publiche z terranno fedelmen
te ſotto ſècreto le ſentenze ,` ele depoſizioni de
Tcſtimonii, finche ſaranno publicate , ed appro
Vate , e retta , giuſta , e puramente faranno tut
te l’altre , e ſingole coſe , quali diragione , ove
ro conſuetudine in qualſivoglia modo s’aſpctta
ranno à detti Offlcii: E queſti tali Notari pu
blici , overo Tabellioni , e Giudici ordinarii ,
che l'Altc zza del Duca di Sirmio , eli di Lui lc
_ gitimi Dc‘ſcendenti crearà, poffino , e vagliano
per tutto l’imperio Romano , 8c in qualſivoglia~
..--l‘uogo ,g e terra ſare , ſcrivere , e publicare con
tratti 'atti- giuridichi , Iſtromentí , &ultime vo‘
e’ roma.. ed ancora interporre Decreti, 8c autorità
in‘ qualſivoglia centrattmche ricerchi alcuna co
ſa ſimile, e fare publicare,8< eſſercitare tutte l’al- _
tre coſe , che ſi conoſcono appartenerſi , ed aſ
pettare all’Officio di publico N-otaro, overO'Ta
bellio'ne
' ’ , e Giudice Ordinario s Ordinando;
i che
37
che in ogni luogo ſi preſti una piena Fede à
tutti gl’lſtromcnti , e ſcritture da farſi da qucſti
tali Tabellioni , Notari publici , ò Giudici Qr
dinarii . i
In oltre all’avanti nominata Altezza del Du
ca , e alli di Lui Figli , e Deſcendenti maſchi le
gitimi conccdiamo,e doniamo una piena facol
tà, che poſfmo , e vaglino legitimare i naturali ,
Baſtardi , Spurii , Eſpoſii , li volgarmcnte chia
mati Muli , Prole Adulterina , nati .da incerto
Padre., .òd’incçrta Madre , ò per inccſto copu
lativamente , ò diſiuntivamente , e qualſivoglia
altro di ſimile illegitima naſcita , abbenche gl’
Infanti foſſero preſenti , òabſenti , maſchi , L,
ſemine generati da copula illecita, ò dannata.. ,
eſſendovi, ònon eſſendovi altri Figli legitimi ,
ancor ſenza il conſenſo di queiii , viventi, ò
ancora morti li _di loro Parenti (cccettuati però
ſolamente li Figlivoli de Prencipi , Conti, c.,
Baroni), e poiſtno li medemi reſtituire, eri
durrerelilegitimati , e ciaſcuno di effià tutti,
e ſingoli dritti legitimi, e totalmente ſcancellare
Ogni machia di genitura,rcſtituendoli à tutte , e
ſingole ragionidi Succeſſioni , e d’Eredità de
Beni Paterni, e Matcrni,c de Cognati,e Parenti,
ancora ab inteſtato , ed allieme agl’onori , Di
gnità
88 ’
gnità , e ſingoli atti legitimi , tanto per contrat
ti, quanto per Teſtamento , ò in qualſivoglia al
tro modo in Giudizio , ed EſtragiudiZialmente,
come che foſſero generati , e nati di vero , e le~
gitimo Matrimonio , togliendoſeli affatto l’obi—
ce di Prole illegitima; E che la di loro legiti
mazione fatta per li ſudetti,come ſopra,onnina
mente ſì reputi, e ſi tenga per giuſta,e legitima ,*
non altrimente , che ſe foſſe fatta con tuttele
ſolennità legali , alli di cui difetti vogliamo , 8c
intendiamo, che reſti ſupplito ſpecialmente con
la Noſtra Autorità Imperiale: Purche però si‘
fatte legitimazioni , non pregiudichino alli Fi
glivoli , 8c Eredi legitimi , e naturali : E che
veramente quelli, i quali s’avveranno da legiti
mare , doppo , che ſaranno legitimati ſiino , e ſi’
riconoſchino eſſere, e ſi nominino, e ſi poſiìno ,
e debbano nominare in ogni luogo , e Terra.
come veri legitimi , e legitimamente nati della...
Caſa , Famiglia , overo della Parentela de ſuoi
’Parenti , poſſmo , e`vagliano alzare , e porta
re le Arme, e le inſegne de medemi Parenti , e'
ſi ammettíno à tutti gl’atti legitimi,0fficii,drit
ti , onori, e Dignità tanto Eccleſiaſtiche, che
Secolari come veramente legitimi , anzi ancora
ſrino reſi Nobili, ſeſi li di loro ParentiNobi
ſaranno
i 89
Nobili; epoffinó, v'e debbano'godere , editri
poſſeſſarſi in tutti gl’atti publici , -e privati delli
-medeſirni Officii , dritti , onori , e dignità, di
cui giudizialmente, 6( eſtragiudi zial-mente uſa
no , poſſiedono , e godono li veri legitimi, non
oſiante qualſivoglia legge, ehe proibiſca , che li
Naturali, Baſtardi , Spur-ii, Eſpoſti , inceſtuoſi ,
adulterini , e volgarmente chiamati Muli copu
lativamente , overo diſgiuntivamente, ò qualſi~.
Voglia altro generato ,ò da generarſi d’illecita‘ ,
e ſcelerata copula non poi-ſino , overo debbano
eſſere legitimati , eſſendovi Figlivoli naturali,
e legitimi , ò ſenza il conſenſo , e volontà de..
Figlivo-li naturali, overo legitimi , ò de Parenti,
ò de Padroni de Feudi , e ſpecialmente in Aut/y.
‘ guib. macinat- çffic.ſiiiperñtotum S. naturalesſi
de Fxudfiier. commuz'nter Dom. a’ Ag”. 59*
{.'jubemus C.- de emancíj) liber. e ſimili leggi ,
quali leggi, e ciaſchuna di eſſe certamente_- ,
eſpreſſamente , e di certa Noſtra ſcienza voglia*
mo ſiino derogare. Ancor di più non oſtanti ne
caſi premeſiì ad alcune _diſpoſizioni de contra
henti , 8c ultime volontà de Defonti , 8c altre...
leggi , Statuti de luoghi , ordini, e conſuetudi
ni , benclie foſſero tali , che ricercaſſero in que,
Ro preſente Privilegio farſi di eſſi una ſpeciale ,
M in:

ac individua menzione, con le` quali oſtando, ò
volendo oſtare, in queſto caſo preciſamente con
certa Noſtra ſcienza , e con la Plenaria Poteſta
Ceſarea onninamente le deroghiamo , e` voglia
mo eſſere derogato .
Simil-mente con la medeſima Noſtra Impe
riale Autorità diamo, e concediamo al l’Altezza
del Duca di Sirmio , 8c _à di Lui Figli-voli , e le~
gitimi Diſcendenti maſchi un'ampia facoltà ,
con la quale poſſa , e vaglia , e medemamente
poſſano , ò vaglino confermare, dare , &inſti—
tuire Tutori , eCuratori , e per cauſe legitime
rimoverli . ‘
Et in oltre adottare , 8c arrogare Figlivoli , e
farli , coſtituirli , 8c ordinarii adottivi , 8c arro
gati , 8c emancipare li Figlivoli legitimati , ò
da legitimarſi, e gl’Adottivi , ed’adottarſi co
ſtituiti in qualſivoglia emancipazione di tutti, e
ſingoli ancor Fanciulli , e Giovani .
E che poſſa , e paſſino concedere à chi lo ſi*:
chiede il perdono dell’età , interporre l’autori
tà , e Decreto in tutte le coſe. Ancora mano
mettere li ſervi , e parimente interporre autorità
e Decreto in qualſivoglia manumiffione fatta..
per vendetta, ò ſenza , e nell’alienazioni de mi~
nori, e tranſazzioni d’alimenti .
Che
9I
Che poſſa , e poſſino diſpenſare dall’Infamia
gl’lnfami tanto per legge , quanto di fatto , ò
in ogn’altro modo copulativamente , ò diſgiun
tivamente contratta , c queſti reſtituirli alla fà
ma , togliendoda cſIi ogni nota d’lnfamia tan
to incorſa , quanto da incorrerſi, così per l’avue
nire ſi reputino , e ſi promovino come atti , 8c
idonei à tutti , e ſingoli atti legitimi , e Poſſino,
e debbino eſIere riputati , e promoſſi alli mede
ſimi , ſervato ſempre l’ordine della legge .
Ancor di più alla predetta Altezza del Du
ca di Sirmio, 6c àdi Lui Figli, e Diſcendenti
maſchi, di Noſtro moto , ſcienza, 8c Autorità ,
con le quali habbiamo il ſopra conceſſo, conce
diamo , che poſſino , e vaglino creare , promo
movere, ordinare , coſtituire , e fare Dottori
di Teologia, di Legge, di Medicina, e Filoſo
fia ,eli Licenziatiin qualſiſia lecita facoltà farli
Maeſtri, Baccillieri , e Poeti Laureati : Nella_,
creazione di qualſiſia Dottore , debbano valerſi
almeno di trè Eccellenti Dottori nella profeſ
ſione di quello è da crearſi , li quali eſaminino
il Dottorando, ò Licenziando, e à quello, che...
troveranno idoneo , e comproveranno ſuf
ficiente , con l’interpoſizione della ſua Autorità
( com è di coſtume) conferiſcliino l’Inſcgne...
M 2. del
’92.
del Dottorato , Licenziatura , Magiſterio, Bac-f
cillierato , e Laurea Poetica: E certamente…
que’tali da Voi Dottorati poſſìno poi libera
mente , e vaglino in tutte le Città , 8c in qualſi.
voglia luogo ſare , 8c eſſercitare tutti gl’ atti di
Dottore , dileggere ,inſegnare , interpretare.”
ſalirla Cathedra , e tutti gl’altri atti di Dottor-i ,`
Liccnziati , Maeſtri ,e Baccillieri , e godere , e
prevalerſi di tutti , e ſingoli Pri vilegii , Prero
gative , Eſenzioni , Libertà , Conceſſioni ,O—
nori , Preerr'iinenze , favori , Indulti , e Grazie ,.
che tutti gl’altri Dottori , Licenziati ,.e Maeſtri,
Baccillieri , e Poeti Laureati, li quali nella Scuo—
la , overo Accademia, 8c. Univerſità di Vienna,
di Parigi , di Pavia , di Piſa , di Colonia , d’In
gloſtat , 8c in qualſivoglia altra Scuola ,. ò Ac.
cademia publica , e privilegiata promoſſi , ove,
ro ancora daNoi, ò dagl’Auguſti Imperatori de
Romani, e Rè furno inſigniti, ò inqualſivoz
glia modo hanno ricevuto Sl fatte. Inſegne , go:.
dono , uſano , c poſſiedono- in qualſivoglia..?
meníera per conſuetudine , ò per legge.
Più oltre all’Altezza. del DucadiSirmio , 8a
alli Figli del medeſimo, eDiſcendenti maſchi
diamo una libera poteſtà , e facoltà ,.che poſh
e poſſino concedere , e donare ad honeſíì-e Per»,
one
93
ſone , che nè- pregaſſero l’lnſcgna ,- ò Arma con
Corona Regia , ò ſenza ſecondo la convenienza
della qualità della Perſona ( il che vogliamo di—
penda dall’Altezza del Duca di Sirmio, e delli
di Lui Diſcendenti), eli medeſimi renderli ca
paci tanto del-l’inſegna , 8c Arma , quanto de
Feudi, purche nella Conceſſione di tali Arme
s’aſtenghino dal conferirli l’Aquila intiera maſ
ſimamente Imperiale, ò pure le Arme preciſe
della Caſa di qualſiſia Prencipe , Conte , Baro
ne , e Gentil’huomo; quali da eſſi- decorati delli
Stemmi, ò d’ Arme poſſino alzare , portare ,
uſare ,e godere in qualſivoglia luogo , e Terra_
in tutti , e ſingoli atti honeſti , e decenti , e nell’
eſſere ſpediti all’Armate , ne duelli , e qualſiſia ,
’ combattimento , nelle Bandiere ,in Anelli , Si~
gilli , lapidi ſepolcrali , öc in ogni ſu—-ppelletile à
loro arbitrio, con tutti , e ſingoli Privilegi, drit
ti , e Grazie , quali tutti gl’altri decorati delle
"Arma da Noi, e Noſtri Prcdeccſſori, eicapaci di
Feudi uſono, e godono , eche ſii-no admeſſià,
quelle prerogative , alle quali queſti vengono.
ameſſi, e ricevuti per conſuetudine,ò per legge .‘
Di poi per .ornamento più inſigne conia...
ſopradetta Noſtra Imperiale Autorità conce~
diamo , e vogliamo, che ne l’Altezza del Duca.
di
94 ñ
di Sirmio, e tutti'li di Lui Figli , e Diſcendenti
legitimi dell’uno , el’altro ſeſſo, ne li Miniſtri ,
Familiari , Domeſtici, ò Sudditi di Eſſi , ele
coſe di tutti lor0,0vero de Beni mobili,ò immo
bili in ogni luogo eſiſtenti di chi chi ſia , poſſano
chiamare , citare, overo trarſi in giudizio al Tri`
bunale della noſtra Curia Imperiale,di Rotweil,
ò di Veſteſalia, ò di qualunque altra Curia, ove
ro di Provincie Eccleſiaſtica , ò Secolare, ò pu
re à qualſivozzlia altro Tribunale del Sagro Ro
mano imperio per qualſivoglia cauſa proſana, ò
che queſta concerni le 'Perſone , ò l’honore , ò
la robba , e facoltà; nè in alcuno di queſti mai
ſi debba , ò ſi poſſa giudicare , ſentenziare , e
procedere contro lamedeſima Altezza del Du
ca , overo di Lui Eredi , e Diſcendenti , ne con
tro la loro Vita , ò contro i loro Beni z ma ſe..
alcuno pretenda di competerſeli qualche azzio
ne , raggione, òquerela contro la Sua Dilez
zione , overo contro di Eſſi , ò alcuno delli ſu
detti,li medcſimi non altrove,che avanti di Noi,
ò degl’ſmperatori de Romani , e Rè Noſtri
Succeſſori venghino convenuti : Contro però
li' Miniſtri, Familiari, Domeſtici , Clienti, e...
Sudditi delli predetti,e contro la di loro vita rob.
ba, e Beni, avanti li Giudici ordinarii , alii' quali
- per
r‘—__ 97
per raggione de ſuoi Beni , e delle Perſone ſiino
ſoggetti , e non altrove , s’appartenga di proce
dere , convenire , 8c intentare contro di quelli lÎ
azzione giudiziale . Al giudizio,e cognizione...
delle cauſe de quali ancora l’iſteſſe parti ſi devo
no rimettere per qualunque Giudice da darſi ad
iſtanza della Sua Dilezzionc, e delli ſuoi ſudet
ti : Se non quando forſe ſi negaſſe notoriamen
te di rendere ragione in detti luoghi ſecondo le
loro inſtanze agl’Attori , che ſupplicaſſero il ri
medio della Giuſtizia ,overo mali rigiri , ò ap*
poſtatamente ſi prolungaſſe la ſpedizione della_
Giuſtizía , nel qual caſo certamente ſia libero à
ciaſcuno , ò ſia lecito di portare , e proſeguire la
ſua ragione ne luoghi , e giudicature,dove ſi p0
trà impetrare . Che ſe mai accadeſſe contro la..
Noſtra volontà e ſudetta conceſſione , che LL.
Dilezzionc dell’Altezza del Duca di Sirmio , e
li ſuoi Diſcendenti in perpetuo , eli di loro Mi
niſtri ,Domeſtici , ò Familiari, ò le loro robbc,
e Beni in tutto , ò in parte foſſero convenuti,
citati , ò tratti in Giudizio d’alcuna Curia , ove:
ro Provincia Eccleſiaſtica , ò Secolare di Ro
tweil, ò di Veſtfalia , ò avanti qualunque altro
Tribunale, ò che contro la Sua Dilezzionc , e
li ſudetti , e contro le di loro Perſone , robba , e
Beni
96
Beni s’intcntaſſe qualche azzione; o querela ,ſi
procedeſle , ſi ſentenziaſſe, ſi giudicaſſe , ſi ſorñ’
maſſe Decreto , ò atto alcuno con qualſiſia pre
tcſto , ò colore: Noi da hora per all’hora di
Noſtra ſcienza, e con l’Autorità premeſſa di
cliiaramo,e decretiamo,che tutto ciò,e qualſivo
glia coſa talmente intentata , ogni proceſſo ,
giudicatura ſeguita , Sentenza , Decreto , 8c at:
to , che foſſe ſtato fatto , che ſia tutto contrario,
irrito , ſcaſſato , e vano , e di niuna forza , vaj
lore , e momento , così che alli tratti in tal gui
ſa in Giudizio, ecitati non poſſa in qualſivo
glia modo , ne vaglia , e debba arrecare ver un..
danno , e pregiudizio .
In oltre all’Altezza del Duca del Sirmio , 8c'
alli ſuoi Diſcendenti in infinito diamo, e con:
cediamo ancora queſta inſigne prerogativa, e
grazia , che ſe quando accada nel Noſtro Sa gro
Romano Imperio, nelli Noſtri Regni, e Pro
vincie Ereditarie, che la Sua Dilezzione, eli
ſuoi Diſcendenti fabrichino da fondamenti , e
muniſchino Fortezze , ò Rocche , ò vera
mente , che riſabrichino le rovinate , come
ancora li già fabricati Caſtelli, Rocche , Villag
gi , Luoghi , Poflefiìoni , Signorie , Terre i Ca'
ſe , ed habitazioni libere, Ville , e realmente.
li
97
li poſſedeſſ’erd‘, è con‘ qualunque altro modo' , e
titolo giuſto , e legitimo acquiſtaſſero Vaſſaſli ,`
e Servi ſenza alcun impedimento, e remota.,
qualſiſia contradizione , paſſino , e ‘vaglino li—
beramente poſſedere ,godere , 8c uſare , 8c haver.
libero Dominio delle _,medcſime Rocche, Ca
ſtelli , Villaggi, Luoghi , Poſſeſſioni, Signoria ,
Terre , Ville , Caſe , habitazioni , Gente libeó
ra, Vaſſalli , ò Servi, e di più ò conſervanti'
detti Luoghii loro Nomi antichi, ò abolirli ,
mutarli , 8c imporli nuovi nomi , e per ſua ſen -
tenza, ed arbitrio ſuo dalli medeſimi aſſumerſi
la denominazione.
Et in quanto circa li predetti Caſtelli, Vil
laggi , e Luoghi, ò coſtrutti overo in altro mo
do legitimamente acquiſtati , affinche maggior
mente , _e ſempre più ſi rendano riguardevoli l'
AlteZZa del Duca del Sirmio, eli di Lui Diſcen~
denti con la predetta Noſtra Plenaria PoteſtÈ
Ceſarea, e Regia , 8c in ogni miglior modo ,
con cui ciò poſſa , e debba farſi con ogni mag-s
gior efficacia , diamo, e concediamo ad eſſi ,
ed alli ſudetti un ampia facoltà ſopra la Caccia,
e la Peſca d’imporre nuovi Tributi, Dazii , e..
Gabelle, di coſtituire le Fiere annuali , e per -
ſettimane , di erigere Oſtarie , 8c Alberghi pu;
' N blici,
93 .
blici , con facoltà di eſitare li Vini , 6c ogn’altra
:ſorte di bevande , di ſabricar Molini , riceverç.,
Banditi , di eſſercitare il mero, e miſto Imperia,
di conferire , e ricevete Feudi, -e tutti gl’altri
Privilegii , che uſano , e godono tutti gl’altri
Duchi , e Prencipi ne’loro Caſtelli , Villaggi ,
Terre , Ville , e Signorie per raggione di legge ,
ò per Privilegio : Così Eſſi poſſano , e vaglino
prevalerſi della medeſima facoltà, uſarla goder
la , non altrimente , clie ſc di tutti, e ſingoli
detti Privilegii foſſe fatta nella preſente Conceſ
ſione una ſpeciale , 8c individua menzione , ſal
Ve però ſempre le ragioni del Sagro Imperia , e
di tutti gl’altri inparticolare .
Mcdeſimamente all’AlteZZa del Duca del
Sirmio , e alli ſuoi Diſcendenti diamo , e conce
diamo piena facoltà ,e licenza, che Eſſo , e tutta
la ſua Famiglia tantoin Caſa , che viaggiando
in tutte le Regioni , Provincie , Città , Caſtelli,
Villaggi, Se in tutti gl’altri luoghi ſoggetti im
mediata , e mediatamente à Noi, 8c al Sagra
Romano Imperia poſſa , e vaglia , paſſino me
deſimamente , e vaglino liberamente portare... ,
ed haver ſeco ainii di qualſivoglia ſorte tanta
diſenſive , ,che offenſive , che convenghi‘no al
Nobil’ Huomo, e ſenza alcun impedimento per
loro
99
loro decoro , ſicurezza , e biſogno .
Parimente havendo Noi ricevuto , ed aſſun
Io ſotto la Noſtra Clientela , difeſa , Protezzio
ne , e ſalva Guardia, e ſotto quella del Sacro
Romano Imperio la ſpeſſo nominata Altezza"
del Duca di Sirmio , e li ſuoi Diſcendenti con...
tutta la loro Famiglia , e con tutti li loro Beni ,
Poſſeſſioni ,Caſe, Poderi, Campi, Vigne... ,
Orti, e tutte le coſe, quali poſſiedono preſen
temente nell'lmperio , ne' Regni, e Provincie
Noſtre , e per l’avvenire legitimamentc acqui—
ſteranno . Volendo , 8c ordinando, che ſiino ,
debban’eſſcre , e venghino riconoſciuti aſſieme
con le Perſone , Beni , e tutte le coſi: ſotto que
ſta ſpeciale Protezzione , e ſalva Guardia della
Noſtra Aquila Imperiale in perpetuo , ſalvi,
protetti, e ſicuri da ogni gravame, 6c oppreſ
ſione , e che in avvenire poſſino eſſere in poſſeſ
ſo, e godere di tutte , e ſingole Immunità , Gra
zie , e Prerogative , delle quali uſano, fruiſco—
no , ſono in poſſeſſo , e godono di ragione, ò
per conſuetudine tutti gl’altri, che ſono coſti
tuiti ſotto la ſalva Guardia , e Protezzione No
ſtra a e del Sagro Romano Imperio . Et affina'
che certamente , e notoriamente coſtià tutti di
queſta Noſtra Protezzione , difeſa , SaIVa Guar
N dia’
ICO
dia, e del Sagra Romano Imperio,c0ncediamo,
e doniamo alla medeſima Altezza del Duca di
Sirmio , 8c alli di Lui Eredi una plenaria ſacol
tà , autorità, e licenza , che ogni Volta, che ha
veranno biſogno ,ò vorranno , paſſino , e va
glino nelle dette ſue Caſe , poderi , Fondi, Or.
ti , Beni , e Poſſeſſioni affiggere , 8c alzare l’
Aquila Noſtra Imperiale aſſieme con le Noſtre
Inſegne , e del Sagra Romano imperio , e degl’_
altri Noſtri Regni unitamente, ò in parte in.
teſtimonianza , e ſegno di. queſta tale ſalva...
Guardia , 8c ogni Volta che li piaccia col dovu
to onore, e riverenza levarle ſenza alcun'oſta.
cala, e contradizzione .
Ancora alla Dilezzione dell" Altezza dei
Ducadi Sirmio , e ſuoi Eredi come ſopra dia.
mo , e concediamo queſta facoltà ,i che di qUal.
ſivoglia originale , Privilegii , Iſtromenti , öe
altri letterali documenti , 8c atti conſueti ad in
titolarſi con qualſiſia nome paſſino farne uno, ò
più tranſunti, e li medeſimí autenticare, e leñì
galizzare col ſuo Sigillo impreſſo , 8c appeſo ,
alle quali Scritture, e tranſunti come ſopra le
galizzati , 8c autenticati ſe li debba prcſtare..
. piena , ed indubitata Fede tanto in giudizio,
che çſtragiudizialmentg iii ogni luogo, e Terra
come
7-101
Come che li proprii originali, ò Tranſunti de..
medeſimi foſſero legalizzati , ò autenticati da…
alcun Elettore del Sagro Romano Imperio ,
Prencipe ,ò Prelato, ò degl’altri Provinciali del
medeſimo Imperio .
Mà perche ancor più copioſamente l’Altez
za del Duca di Sirmio ſperimenti la propenſio~
ne del Noſtro Animo benigno , con l’Autorità
-Noſtra Imperiale , e Regia ſcientemente , e de~
liberatamente al medeſimo , e ſuoi legitimi Di
ſcendenti in infinito habbiamo donato , e con~
ceſſo queſta grazia , facoltà, e poteſtà, e col te
nore di queſta Noſtra Bolla concediamo, e do
niamo , che ſe quando pareſſc , e foſſe commo~
do ad Eſſi di ſtare, ed habitare in qualche Città,
ò Villaggio tanto del Sagro Romano imperio ,
*quanto degl’altri Regni , ò Soggetto alla Giu
riſdizzione de Noſtri Dominii , che l’Altezza—
del Duca di Sirmio , e li di Lui Diſcendenti , e..
tutti li loro Domeſtici’, e Familiari in quella...
Città , ò Villagio , 8c ancora in tutti gl’altri
Luoghi,Terre, c Città per il Sagro Romano
Imperio, ancor per l’Italia , eperi Regni, c..
Provincie Noſtre Ereditarie ſi reputino , ſiino ,
e debban’ eſſere aſſoluti , liberi , 8c onninamen
”immuni , öc eſenti da qualunque peſo , dona
tm,
1 0'2
tivi , impoſizioni rſieali , perſonali , miſte, ordi
narie, e ſtraordinarie s'impanghino da chi ſi ſia,
ò ſi coſtumino da eſigerſi , e quello che le ha
verà impoſte , ò eſigerà habbia titolo di qualſi
voglia Dignità , Autorità , e Poteſtà , ed anco
ra ſia , e debba eſierelibero ,immune , ed eſen
te come ſopra da tutte le eſazzioni di Tributo ,
di Cuſiadia , di Guardie de Soldati, e dalle Ga
belle , Datii, impoſte , e dal peſo d’allaggiar
Soldati , e da ſimili coſe , che è di Noi, e de
Noſtri Eredi, e SucceſſoriJmperatori de Ro
mani , e Rè, e degl’Elettori , ed altri Prencipi .
della Famiglia , overo de Miniſtri della Noſtra
Corte , e di qualſivoglia altro peſo ,e gravame,
così che non ſiino tenuti in verun modo ad a1-
cuna coſa delle predette , nè le m'edeſime coſe‘_
dalli ſudetti , come ſopra in aimna’maniera... ,_
ò forma paſſino eſigerſi i ſe ſarſi non haveſſero
comprato, overo in qualſiſia titolo vauiſteian-. .
no Poſſeſſioni , ò Beni Urbani , ò Civili,
li ſiino di già aggravati delli peſi Urbani , che
ſiino obligatí à rendere , e pagare *li ‘ con-.
ſueti . _ , . J ‘‘
ſuaA' queſte Conceſſioni
Dilezzionem aggiongiamo,che'alla
ſuoi Eredi ſiaze debbaſieſſe're li-L
bero in dette Città,e Villaggi`d’entrare,& have:
‘ lu0go
103
luogo nelle .loro Aſſemblee , Diete', e Raunanze
del Publico ſtà li Senatori Nobili , Magiſtrati,
e Congreſſi degl’altri oneſti Cittadini, e di eſen
tarſi à loro piacere dallemedeſime Città , e loro
- Territorii , e Giuriſdizioni , e di nuovo partirſi,
e andar via , e portarſi altrove con tutte le coſe
loro , e ſuoi Beni ſenza alcuna molcſtia ò im.
pedimento , e ſenza pagar alcun Tributo , ò
Ccnſo nell’andarvi , ò partirſi , ò ſia in danari
contanti , ò di coſe mobili, 8c immobili, e Be
ni, e rendite loro di qualſivoglia ſorte ,_ öc in_,'_
qualſiſia luogo eſiſtenti, overo, ſe di nuovo pia
ceſſe loro ritornare nelli medeſimi Luoghi, da.. ,
dondepartirno , 8c ivinuovamente ſtabilire la~ ,
loro Caſa ,ed habitazione , poſſino , e vaglino
come prima eſſere nondimeno ancora in _poſſeſ
ſo, c goderemedeſimamente il detto Privilegio_
d’immunità , ö( eſenzione .
E per comprovare ancor di più all’AlteZZa.,
del Duca di Sirmio la Noſtra propenſione , c_
benigna volontà con qualche altra teſtimonian—
za più evidente z diamo , e concediamo allo
Steſſo , 8c alli ſuoi Diſcendenti , che poſſa , L
vaglia , poſſino , e vaglino ogn’anno, ſei Perſo
ne nate di legitimo Matrimonio , ignobili, qua-4
li v venghino raccommandati dalla propria..
* Virtù
I O4.
;Virtù , e meriti, con la Noſtra Autorità , e Poi
teſtà nobilitarli , e frà li Noſtri Nobili , e del Sañ‘
gta Imperio crearli , e farli , ordinarli , coſti
tuirli , ö: inſignirli col Nome , ordine , e grado,’
e fliſti , e titoli di Nobiltà , e di più aggiungerle
qualche Inſegna con leArmi della ſua Famiglia,
per la quale coſti, che acquiſtorno la vera No
biltà . Quali in tal guiſa creati , fatti, e caſtitui-`
ti Nobili, come ſopra , per l’Altezza del Duca_
di Sirmio , e per i di Lui Diſcendenti legitimi ,
ſiino , e debban eſſere reputati , chiamati, in
ſcritti , e nominati per tali veramente Nobili da
tutti , e ſingoli di qualſivoglia condizione , pre
emineiiza, Stato , e Dignità in ogni luogo , e_.
[ſerra in qualunque Giudizio , 8c eſtragiudizial
mente, in tutte le coſe Spirituali , e Tempora
, li , Eccleſiaſtiche , eProſane, ancorche foſſero
tali ,delle quali nel preſente Noſtro Diploma..."
giuſtamente ſe ne doveſſe ſare una ſpeciale...
menzione , così che in tutto, e per tutto in qual-ì
ſivaglia atto , negozii , ed eſſercizii paſſino a e.;
vaglino , e debbina uſare , poſſedere , e godere’
degl’hanori , e Dignità , Officii , e ricompenſe ,‘
preeminenze , libertà, Privilegii, Grazie, ed
Indulti , di cui tutti gl’altri Nobili Noſtri, L;
del Sagra Romano Imperia, e di tutti gl’altri
Luo
.. . I 05'
Luoghi , 'e Tette uſano , e godono , 6c à quelle
prerogative medeſime ſono admeſſi ' in qualſiñ`
voglia modo per conſuetudine , ò ragione di
Legge . ` -'
Ma .imperoche aſſaiſſimi ingenui novelli‘
Guerrieri di diverſe famigliegnel vSagro Roma-~
no Imperia , 8c in Italia , e altrove Vanno alla..
Guerra ſotto provettiſſimi Condottieri d'Eſſer
citi, Luogotenenti , e Colennelli Generali per
Terra , e Mare , ci ſembra ben degno, che quelf
li, che da novelli ſireſero' huomini ſegnalati ,
venghino aſcritti nelli Faſti dell’ordine Cavalle
~reſcoz per tanto all’Altezza' del Duca di Sir
mio , 6c alli Maſchi legitimi Diſcendenti della_..
ſua Dilezzionc diamo la facoltà , e Poteſtà
di fare à Nome Noſtro , coſtituire , e crearL.
ſei Guerrieri ogn’anno , overo Cavalieri , ’8c in
ſignirli della Dignità del Cavalierato , e conſèf
rirli ſecondo il coſtumc le Inſegne Militari, e..
con eſie'condecorarli z quali Guerrieri, overo
CaValieri da Eſſo Duca , e dalli ſuoi come ſopra
creati* habbino piena poteſtaì di uſare le Pennac
chiere, veſti’ , Collari, ò Collane d’oro , tenere
i'l luogo, e preeminenza dell’ordine Equeſtre,
e da per tutto eſſercitare 'tutti gl'atti Cavallereſ
chi , 8c habbino tutti, e, ſingoli dritti , Privile
. .. ,'- ' o q gjj ì

‘È
Q

- 106
ii, eſenzioni ,,lrnmun_ità, e Prerogative , qua
li uſano gl’altri Guerrieri , e Cavalieri , ò in va
ce ,ò di Noſtra mano, immediatamente creati ,i
e decorati di tali Dignità , non aſtanti ,_. e parti-
calarmente L 1. 59- 2.. eg** tot. tir. C. de Feffi Got.
e3- auratù liſa-i L. ricettuto però da eſſi ,, ò da..
ciaſcuno di eſſi il giuramento in queſto modo ,
che ſiegue_ :. cioè , che firanno à Noi , 8c alS’a
gra Romano-imperio , Sc alli. Noſtri Succeſſori
legitimi in qualſivoglia Luogo , e Terra , che..
ſiino ,_ ò pervenendoà qualunque Dignità , ed;
Ordine quant'eſſerſi voglia. maggiore ,_ ſempre..
Fedeli , ne mai ſaranno in conſeglio,.trattato , e
partecipazione , dove ſi. tratti, e ridondi in_.
danno ,_ e pericolo, Noſtro , e del Sagra Im
peria Romana 5, anzi. piu, toſto con forza , ed
in ogni maniera poſſibile divertirannoli ſudet
ti danni., e detrimenti , mà. che difenderanno , e
proteggeranno; da quel- punto , che li ſaranno
nati,gl’0rfa`ni,e Pupilli.,le Vedove,e tutte l'altre
perſone miſerabili. ,_e le Chieſe leſe, 8c appreſe.
p Similmente all’Altezza del- Duca di Sirmio ,L
&calli ſuoi DiſCendenti Maſchi di propriame
to,ſcienza, e Poteſtà, con le quali per avanti die;
dimo, e conceſſuno una Plenaria Pateſtà , e..~
facoltà ,i ſi come ancora
_ Per, il Preſente Diplama,
diamo
107
diamo , e-c’oncèdíàmo , che àNoſtro Nome , c
- in luogo , e VecoNoſtra po'ſfino , 'e vaglino ſi* .ñ
re, e creare o’gn’a—nno altretanti , cioè ſei ‘Conti
ordinarií del Sagro Lateranenſe Palazzo , e del—
la Noſtra Corre Ceſarea , e del Conciſtoro Im
periale ñ, li quali habbino la medeſima facoltà ,
eBaſtardi
poteſtà ,, delle
cioè di creare
quali Notari
queſti tali , Conriſi‘hanno
c legitimare
ſempre coſhlmato di uſare , e poffinò ,.,C deb bi
no preVa-ierſi deil’altre Grazie , Privilegii z eſen
zioni , ed honori ~, di cui tali Conti ?Palacini fat
ti , ‘e creati da Noi godono , ne ſono-in poſſeſſo ,
e c—oſtumano per conſuetudine, ò per Legge .' ‘
Doppo -, che dunque ,come già di ſopra ſi è
accennato ſecondo la facoltà conceſſa all’Aitez-ñ
za del Duca di_ 'Sin-‘nio , 8c à ſuoi Diſcendenti in
infinito , haver-*mno realmente fatti acquiſti per
compra ñ, Eredità , ò per altro giu‘ſto titolo di
poſſeſſo , ò d’acquiſtmuſino, e poffiedino li
'medeſimi col pieno dritto di Dominio , e niflu~
`nb , ſia di qualſivoglia condizione, ‘fiato , ed
-eminenza , ardiſ‘ca di moleſìare , ò inventare
oſtacoio ò d’ impoſizioni , òdi contribuzioni, ò
con ritrovare qualſivoglia altro vocabulo d’eſ—
ſazzioni in niſſuno qualſiſia tempo , ò ſotto co
Îio‘re dimaqdarli ordinarii, ò eſtraordinariipa
O `2. gamen—
`.
‘F
.f I o 8 ‘ .
- gamenti . Parim'ente però vogliamo , che per
niun modo reſti derogato agl’antichi dritti, e_ 'd’
obligazioni inhcrential fondo , ed al terreno_ ,
ed agl’altri legitimi dritti acquiſtati , mà che
quelli antichi peſi affiſii alla robba rcſtino intie
mi , cdallibati ſenza pregiudizio del Terzo.
E mentre l’Altczza del Duca. di Si;mio,.c li
di Lui legitimi Diſcendenti idoneamentc acqui
ficranno Bcni,overo Territorj,c Terre per qual»
ſiſia contratto d’ogni ſortc,ò di nomc,compra ò
con ogn’altro contratto atto alla traſlazione del
-_ Dominio. Ancor queſta Inſignc Prcrogativa al
Medcſimo, 8c alliSuoi con l’Autorità di ſopra..
detta doniamo , e bcnignamente concediamo
tutto ciò, che ſarà fiato tctratto… ed occupato ,
col, prevalcrſi de. dritti. della vicinanza , ò per
ragione- di Parentela, non po ffino rendervani,
`ò reſciñndcre , è: annihilare. li Dominii ben traſ
fcriti in Eſſi: M3. che l’iſtcſſa Altezza del Du…
ca di Sirmio., e tutti li di Lui Diſcendenti ſenza
‘attendere _l’altrui pretenſionc del 33m congruo… ,
c più in generale detto Protimiſeo 1 ſiino , e ſi .
laſcino. ſicuri, liberi , c ſenza alcun diſturbo
‘nelle Poſſeffioni , c Dominii- loro acquiſtati , e
comprati . Per contraçio. fi: dagl’Anteceffom'
.della medeſima 'Altezza del _Duca 1 _cloro P0
' \\
' fieri.
. 3 o9
{iui foſſe fiato per il paſſato alienato qualche
coſa de Beni già ſpettanti al detto Ducato , ò
per l’avvenire ſi alienaſſero , diamo , concedia-c
mo , e doniamo ſopra tutti li predetti Beni al
Duca , e ſuoi Diſcendenti per ricuperar‘li me
deſimi legitimamente la ragione, e dritto genti—
lizio per la recuperazione di tutti, e ſingoli ,Be
ni.: Sublato , e tolto ogn’uſodi poſſeſſo , e qual
.ſiſia preſcrizzione in tal modo, che non poſiino
mai ſervire d’alcun’oſtacolo ', e d’impedimento
ad Effi nel ricuperare, e ri petere’tuttc le robbe.;
,ſudette . 'z ' ~
Ancor in oltre vogliamo , che da Noi cle
mentemente ſia proveduto in.que,ſto all’Altez.
l'a del Duca di Sirmio , e ſuoi ,legitimi Diſcen
l denti
tante ,ad
cheEſſo
,poſſino qualſivoglia
, edtalli ſudetti , ò incontratto
qualſiſia ſpet_
nio
do offertoli reſ’cringere fi'à li termini dell’Equi.
tà ,z acciò le uſure &ambievolmcnte pattegiatc ,
e ſtípulate non eſchino fuori di miſura ,e modo
legitimo del Sagro Romano Imperia , ed inte
reſſe limitato, con le revocazioni del medeſimo,
cioè_ del lucro "ceſſante , e danno emergente ñ, e..
' tutto ciò,'c_he eccede le‘ uſure. di cinque oncie, ſii;
. loro giuriſdizione di rivocarlo , ritenerlo per ſe,
e'ripcterç il pagato .
In
IIO
In oltre all’Altezza del Duca di Sirmio ,ó c..
ſuoi legitimi Diſcendenti Noi li diedimo,e con- i
c'edeſimo queſta grazia ſingolare , e ‘libertà , e
con l’Autorità Ceſarea , che uſiamo , e con 1L.
Plenaria Poteſtà della medeſima in vigore ‘del
preſente Diploma diamo, e concediamo , che
per l'avuenire tutti ,e ſingoli ‘Feudi , "e Subfeudi
Nobili, e convenienti all’Ordine Cavalereſco
tanto Eccleſiaſtichi , quanto Secolari,e0mpreſi ,
Sc appellati ſotto qualſivoglia nome , niſſuno
onninamente eccettuato , che da , e dal
Noſtro Sagro Romano Imperia , e da altri da..
quì avanti , e ne tempi futuri ’haveranno ottenu—
to , comprato , ò in qualſiſia altro modo have
ranno acquiſtato come Beni Feudali , poffino,
e yaglino concederli , e darli à Perſone Eccle
ſiaſtiche ,e Secolari in Feudi ,e Subfcudñi , e da..
tutti quelli Vaſſalli richiedere il ſolito omaggio,
e giuramento di fedeltà , eli Vaſſalli Enza ve
runa contradizzione , ò impedimento -poſſmo
`ricevere tali Feudi dall'Altezza del Duo-’d, e dal
li di Lui Diſcendenti ., e ſopra di quofli ſiino
obligati preſtarli li ſoliti giuramenti come al Si.
gnore , e Signori diretti: Che ſe li Vaffalli non
liaveranno preſtato à tempo debito li detti giu
ramenti , e ſi foſſero _in ciò oppoſti , ñò haveran
on
Ill
.no-cercati altriſutterfirgii , daquel poni) reſiſ
no- pri-vati, e ſpogliati del dritto Feudale , e l’
Altezza del Duca ,e li di Lui Diſcendenti come
Padroni de Feudi entrino in. poſſeſſo di tali Be
nitFeudali in augumento a e migliorazione del
l’altre ſue pertinenze z e. Beni , e ritenglëino per
'ſe li‘ medeſimi Beni comeproprii , ò à ſuo piace
re , libertà , öe arbitrio habbino la licenza , e
facoltà di concedcrli ad altri : Se quando mai
quella Noſtra facoltà , c Grazia fatta loro
foſſe contraria ad alcune leggi Eccleſiaſtiche , e_
Secolari , ò~all`e leggi commnni , eFeudali , alle
Coſtituzioni
dini ,Statuti~,libertà
, ò ſi poteſſero , overo conſu
ſpiegare contrarieà etu~
tuſſtte le
ſopradette i’nſpez’zioni, e maſſimamente alle
conſuetudini,eleggi ſtabilite(che il Padrone del
Feudo li- ſuoi Beni allodiali, e proprii ſenza il
conſenſo del PadroneFendale non poſſino tras
ſerirein altre Perſone di condizione, e ſtato in
feriore, 8: accadendo tal caſo, li Vaſſalli non ſii
no obligati accettare li Feudi dal Padrone di
condizione più inferiore- di quella ſia fiato il’
primo Padrone) :. Noi con vera ſcienza onni-~~
namente deroghiamo, e vogliamo ſia derogato,
ſupplcndotutti , e ſingoli difetti ſiino di qualſi
voglia ſorte, che_ potranno apparire ,, ò.ritro-›
. ,un .
_ñ u a J

‘al .

x- iſa-- ,' r . -~
varſi . _ordinando , Volendo ,__e DecÎctando , -
che Contro il tenore… delle coſe "premeſſe niente
onninamente', e in qualſivoglia mafioſi poſſa..
mai penſare , ſpiegate’ , ò Proſerite, edinterpre
_tare , ò ſi debba ammettere , c ciò'Per la' ‘Ple—Ã*
~naria Noſtra Potcſtaì ceſarea,Rc`gia,öc'Arci
calc,öc in.Virtù .delle preſenti COnc'eſiìoni . Alli" Î
quali medeſima Altezza del Duca , eſuoi le“
gitimi_Diſcendenti diamo ancora queſta ſpecia
le facoltà , con' la quale vacahdo per morte_ , ò ~
altrimente nel Sagro Romano Irñperio_, ò' nell’
Italia qualche Ducato , Principato , Comitato ,
ò altta Signoria: ( Se Noi per Noi quel Duca-_
cato , Principato , Comitato ,"ò Dominio non..
i ilvoleſſimo ritenereImperio,
Sagro Romano , ne li Noſtri Succeſſori
e l’Auguſta , 'ed
Noſtra
Caſa , eli Parenti, e Cognati della medeſima.;
non lo voleſſero per sè riteneteflî) non lo ‘preten
deſſero , nè vi foſſero altri Sncceſſori , ò legiti
, mi Pretendenti ) nel comprare, ed haVcr tale..
Ducato , Principato, Comitato , ò Dominio'
` poffino , e debbino eſſere preferiti l’Altezza del
Duca di Sirmio , e li di Lui legitimi Diſcenó.
denti - , ‘
In oltre all’ Altezza del Duca di-Sirmio , e- .
di lui Diſcendenti ancor_ qùeſta Grazia halfiaz
' p . p i ’ . ` ~ mo ì i

-
l
‘A

I r3
mo conferito, che all'i medeſimi clementemente
habbiamo dato , e donato tutti, e ſingoli Beni
tanto Feudali, quanto AUDdla-laiqfi proprii ſituati ñ
ne i loro Ducati, Principati , Signorie , Domi
nii , Territorii , e Giurisdizióni , e tutti li B eni
ridotti , e caduti in Noſtra Poteſtà , e de N oſiri ,
Succeſſori, ò per morte , ò per .delitto , ò pe r
commeſſa ſellonia di quelli, cheoccuporno , e...
poſſederno 'sì fatti Beni, ò ſàtticosi cad-uchi , e
in qualſivoglia altro modo , ò per giuſla condi
zione , overo per dichiarati Banditi , overo per
altra Cauſa per ragione di Giuſtizia , ò per
;PNA
.~‘_….r—ñ",.".— . _ó
conſuetudine antica devoluti ‘al Noſtro Fiſco e
Così li doniamo , e li concediamo in vigore...
della preſente Bolla con la Plenaria , Ceſarea.. z
Regia, 8( Arciducale Noſtra Poteſtà un pieno
dritto , efacoltà , che Pollino mai darſi, ò per
raggione di legge, overo per Grazia Noi, e li
Noſtri Poſteri all'Altezza‘ del Duca, eſuoi Di
ſcendenti: Volendo , 8c ordinando , che l’Al-ſi
'rezza del Duca, e ſuoi Poſ’ceri occupino , e poſ
ſeghino queſ’ti tali Beni commeſſi , e confiſcati
à Nome Noſtro, e de Noſtri Succeſſori, e li con
vertino in miglioramento de ſuoi Feudali, ò
Allodiali con i Feudi ſecondo le ragioni Feudañ
‘li:_ Ma in circa alli Allodiali poſſmo , e vaglino
P come
I I4
come de proprii altri loro Benidiſporne, gover
nali, ed approfittarſene: E ciò ſenza oſtacolo ,
e ſenza veruna contradizzione Noſtra, e de N0 ~
ſtri Succeſſori .
Più oltre all’Altezza del Duca di Sirmio an
cora queſta particolare libertà , e grazia clemen~
temente concediamo , che Eſſo z e li ſuoi Eredi ,
e Diſcendenti legitimi nelli ſuoi Caſtelli , Roc
che , Poſſeſlìoni , e Dominii fin dove s’eſtendo
no il loro diſtretto , e la Giuriſdizione con le...
Caſe , Orti , Poderi, e le altre pertinenze , e_.
tutto ciò, che di preſente poſſiedono, ò per l’av
uenire otteranno con giuſto titolo paſſino goñ
dere, c tenerſi in poſſeſſo del dritto dell’Aſilo , e
tutti, c ſingoli homicidi, e ſimili non ſicure..
Perſone , e delinquenti ( eccettuati li publici La
droni)nelli 'predetti Caſtelli , Terre , e Domi
nií , 8c altre Caſe , e Ville ſicuramente poffino
dimorarvi,e che tali Homicidi,e Perſone Crimi
nali poffino per un’anno,ed un giorno ivi tratte
nerſi, 8c uſare, eſſere in poſſeſſo , e godere d’ogni
libertà, nè in detti luoghi giuridica,nè ſenza giu
ridicamente da qualſiſia Signore poffino eſſere...
catturati, ne d’indi debbino eſſer‘eſtratti à forza :
Ma però, ſe dopo paſſato il tempo preſcritto d’
un’anno , e d’un gioriio,alcuno contro la tale ,ò
tali
1’ I f
tali Perſone contumaci deſideraſſe per ‘via di
Giuſìizia procedere , 8c agire, la ſpeſſo nomina_
ta Altezza del Duca , e li di Lui Diſcendenti cori_
me ſupra' ſaranno obligati , ò ſpontaneamente;
ſubito amminiſtrare Giuſtizia , overo conſegna-'
re li Delinquenti à quella Giuriſdizione , e Ter
ritorio ,in cui ſarà ſtato fatto il delitto , ſegnate
però le lettere eondizionali , che la detta conſe
gna non debba mai rivoltatſi in pregiudizio del
l’uno , ò dell’altro , &,in caſo,con l’obligo di ri
conſegnarlo . Volendo , ed ordinando , che al.
l’Altezza del Duca *di Sirmio , e ſuoi legitimi
Diſcendenti la detenzione di ſimili PerſonL. ,
doppo che ſaranno ſtate mandate via dalli ſuoi
Territorií , non debba inſerire onuinamente..
alcun detrimento , ò danno .
Ancora all’Altezza del Duca di Sirmio, 8c
alli ſuoi Diſcendenti doniamo, e concediamo
queſta ſpeciale Grazia , e facoltà , che ,ſe mai
qualche volta aceaderà z che ne i loro Ducati,
Prencipati , Territori': ,. Dominii , 8c altri luo
ghi ſpettanti ad Eſſi ſi ſcuoprino Miniere d’oro,
òd’argento, ò di rame ,ò di piombo , ò di ſale,
ò d’altro Metallo,di tali Miniere, con tutti iMe
talli in perpetuo , e liberamente poffino, e,
vaglino haver-ne il pofiefib, eſſerne Padroní a e
. _P a _~ goder’- ,
'1.16
Îèódcrchò Eſſi iſteffi , ò pera-[tri cavia-'ke ,coſti
tuire , 8c ordinare per le medeſime Statuti ,ñ e
Leggi convenienti, e giuſte , e come è* di ragio
ne legale, e di conſuetudine, godino delle fleſſe
miniere ritrovate , e coltivate , che rendono l’o
ro , l’argento ,il rame ,› ed ogn’altro Metallo ,ñ e
di tutti li dritti di qualſivoglia ſorte, dell’Immu—
nità , Giuriſd-izioni , ſiutti , decime , e degl’altri
emolumenti , ſecondo le leggi , ele conſuetudi—
'ni delle Miniere, 8c aſſieme poffino liberamente
impadronirſi , e vaglino impoſleſſañrſi ,. e gode
-re le dette Miniere con tutti ,. e ſingoli pro
ii Feudi , e Beni allioda-li , mobili, 8c immo
bili- ſenza alcuna riſèrva , li quali l’Altezza del'
Duca- di Sirmio, e ſiioi Diſcendenti in tutte le
ſue Poſſeſiìoni , Dominii,Territorii , e Ville.,
che di preſente hanno , overo per l’avvenire
aequiſteranno per la morte, delitto, ò com*
meſſo dique’ tali, che occupano Beni di tal na
tura , ò ſi ſaranno caduchi in qualſivoglia altro
‘mode-,e che mai poteflero competere à Noi, 8c
*alli Noſtri Succeſſori del Sagre Romano Impef
rio , ò pure al Fiſco Noſtro ,— e dell’Imperioñ;
7E promettiamo clementemc nre, che Noi, e li
Noſtri Succeſſori manuterremo l’Altezza del
Duca, eli ſuoi Poſteri in pacifico poſſeſſo, lo
difendçremo ,e proteggercmq , nè di volere , e
edo4
›—
I I7
edover permettere~ , che mai ſe lr apporti alcun
pregiudizio: l_ o fieſſo ancora intendiamo de
Teſori naſcoſti ò ſiinoin oro , metallo , pietre
prezioſe , ò utenſilii d’argento , e ſopra di que
ſto per il preſente Diploma clementemente li
diamo,e concediamo il medeſimo dritto legale ,
ed una pari facoltà .
Del reſto poi , affinchè li delitti ſiino gaſtiga
ti , e la Commune Salute, ed utilità perſèveri,
ſciente , e deliberatamente , e col Noſtro matu
-ro Conſeglio all’Altezza del Duca di Sirmio , 5c
alli ſuoi Poſteri Legitimi in tutti li ſuoi Ducati.,v
Prencipati , Contee , Dominii , Città , Caſtelli,
Rocche , Gran Villaggi ,e Ville , che di preſente
poſſeggono,e per l'au venire con legitimo,e giuññ
ſtoTitoloacquiſtar anno li habbiamo clemente
mente cóceſſo,e donato la PIENISSIMA G IU
RlSDlZIONE con il DRlTTO DELLA SU~
PERIORITA’,cosi che nelli medeſimi Ducati ,
Principati,Comitati,Domjnii,Città,Caſtelli hab,
-bino una PIENA FACOLTA’ d’inſtituire—
-Tribunale, di alzare le Porche, ò Travi infami ,
-öc à ſuo piacere, 8c opportunità de Luoghi‘coſii
tuirvi , e porvi uno , ò più Giudici , overo Go
vernatori , Preſidenti , e Prefetti, ed alli medeſi
mi di ſurrogarvi le Perſone neceſſarie, 8c eſſerci
;atvi la Giuriſdizione Criminale: E di preſmte
.WL
118
col tenore di queſto Imperiale Diploma' con la:.
Plenaria N.Ceſarea Poteſtàflon animo delibera
to concediamo, diamo,e doniamo alla ſpeſſo no
minata Altezza del Duca di Sirmio , 8c. alli ſuoi
Poſteri in perpetuo qucſta‘Grazia , che nelli ſo
pradctti Ducati , Principati , Comitati, Domi
nii , Caſtelli , Gran Villaggi, e Territorii Suoi z
Se, 5c ogni qualvolta, che per la coſa ſarà parſo,
ne luoghi più commodi paſſino ordinarvi uno,ò
più Giudici Idonei , 8c habili Officiali , e ſubro
garli uno , ò più Soſtituti, 8c ivi per li medeſimi
giudicare di tutte, e ſingole Cauſe Civili, e Cri
minali , come delle frodi delle Gabelle , dc Dc
litti. 5 Maleficii , ecceſſi (ſenza cccettuarne qua
lunque ſi ſia) ò ſiino merci, e Beni, debiti per
tinenti , pene , multe , Bandi e Relegazioni dal
- la Patria , pene corporali, ANZI DELLA VI
TA , E DELLA MORTE , 6c ogni altro
caſo di Mero , e Miſto Imperio, ò altrimente..
ſiino e ſi reputino della Giuriſdizione Cummu~
Jne , e poſſino ſormar querele ~ giudicialmente...
‘procedere , eſaminare , e pronunciar Sentenze ,
ed eſeguirle, e nelli predetti Ducati , Principati,
Contee ,Signoria , Caſ’telli , Città,Gran Villag
gi , e Luoghi a e Territorii à Loro ſpettanti , im
porre picciole, e gravi multe,ſecondo la conſue
› tudine 3
‘—

i—ìÉÌLW
1r9
tudine de luoghi , e l' equità della materia , fm
tutto ciò , che è decente in coſe ſimili ancora in
tutte le Cauſe,e Caſi tanto Civili,che Criminali,
imporre,ſtabilire,e FAR LEGGI giuſte,e ſalu
tari , Coſtituzioni , e Statuti conformi al dritto
commune, 8c alle leggi Noſtre , e dell’Imperio,
uali habbino tale efficacia, come ſe foſſero fatte
da Noi ſteſii , e dalli noſtri Poſteri , ele medeſi
me ſecondo l’opportunità del tempo , e la con
venienza , ogni volta, che la neceſſità lo richie—
defle di nuouo poſſrno abolire, mutarle,miglío~
rarle , overo del tutto caſſarle, ed eſigere la..
multe taſſate , e poſlino , e debbano impoſſeſſar
ſi , e godere le ſtcſſe ſenza vcruna contra—
dizzione, ed oſtacolo: E tutti, e ſingoli , che ne
ſudetti luoghi poſſederanno , e ſaranno ſoggetti
a lle Giuriſdizioni predette, ſaranno ſtrettamen
te obligati ad obedire, e ſiate al giudicato : Così
l’Altezza del Duca di birmio , edi di lui Diſ
cendenti legitimi Padroni,e Poſſeſlori delli pre
detti Ducati, Principati , Contee , Dominii ,
Caſtelli, Città, Terre , Villaggi , e Territorii ,
nelli medeſimi , in ò uno , ò in altro di detti
Luoghi à loro piacere , ed arbitrio poſſino , e
debbano alzare il Patibolo , Forcha , e Travi in
ſami , giudizialmente procedere ſopra li delitti ,
dele~
12.0
*delegare più oltre la'Giudicaturaà Perſbne ho
neſte , òc idonee ,e qualificate , e perle medeſi
me,preſe tali Perſone Malefiche ne ſuoi Ducati,
Principati , Comitati, Signorie , Città , Caſtel
li , e ne loro diſtretti , e Giuriſdizioni imprigio
narle, e queſti tali , 8c altri facinoroſi altrove , e
ſuori del Territorio preſi , e condotti ad eſſere
debitamente puniti, havuti li ſufficienti indízü
ſottoporſi alli tormenti, ed eſaminarli , e ſecon
do la confeſſione overo ſecondo ciò , che ma
nifeſtamente coſta conformemente ſecondo le
leggi dell’Imperio , e conſuetudini publicamen
te giudicarli , e punirli ſenza alcuna contradiz
zione , 8: impedimento ,in tal guiſa però , che
l'Altezza del Duca di Sirmio,e li di Lui Diſcen-_
denti legitimi Padroni , Poſſeſſori de predetti
Ducati, Principati , Contee , Signorie , Caſtelli ,
Città , Villaggi da i loro Giudici , '6c Officiali a
ciò coſtituiti, ricevino prima il ſolito gi uramcn—
to per la dovuta oſſervanza dell’equità , e della..
.Giuſtizia, con queſta condizione, che come
Giudici non parziali agitino , prOeedino , e de
cretino con pari equità contro il Povero, 8c il
Ricco, e di più , che parimente ſi ſpoglino af
fatto, e poſponghino ogni riſpetto, amore, odio,
donativo, favore, timore, amicizia, inimicizia,
non
I 2- I
non altrimente in tutte le cauſe di quelche con; .
venga , Bca ſuo tempo' avanti l'Onípotente… ſi
Dio nell’ Eſtremo Giudizio poſlino con burma'v
fede , e voglino riſponderne , ten‘derne conto , e
difendere ſe medeſimi . " _ '
Mà perche alle volte per eſperienza ſi é 've
du'to , che queſti tali Privilegii , e Diplomi non'
ſi puonno‘ ſempre traſportare da luogo , e luogo
ſenza pericolo di levarſi , ò perderſi à cauſa del ñ
le mutazioni delle coſe , e de tempi . Volendo'
ancora in queſta parte provedere all’ Altezza…`
del Duca di Sirmio, e ſuoi legitimi Diſcendenti,
acciò ogni qual volta vorranno prevalerſi
del beneſizio di queſte conceſſioni, non habbia’
no biſogno di produrre queſto Noſtro‘ Origina
le , per tanto ordiniamo , che poſſino tranſun
tare,ò fare che ſiano traſuntati più eſſempii ſotto
il ſigillo autentico ’di qualche Prelato, Prenci pe,
Conte , Barone , Magiſt‘rato , Provinciale , ò
Municipale , overo' ancora d’alcun’ altra Per,
ſona qualificata , e degna di ſede: ò pure poſsi
no farne copia autentica per mano ‘di qualche,
Notaro legale,e collazionata farla ſottoſcrivere ,
e ſottoſegnare alla preſenza di due Teſtimonii
degni di fede, alle quali vogliamo, che ſe li pre
ſtj pari ſede tanto in giudizio,che eſtragiudizial
mente, e- parimenteiu ogni-luogo: ’Che ſe le'
Q lette
I ZZ'
lettere originali di queſto diploma ſpariſſero , ſi
ſcancellaſſero , ò ſvaniſſero in modo , che non ſi
poteſſero conoſcere, e che ſi rompeſſe il Sigil
lo , ò abbrugiaſſe per incendio , ò pur ancor ſoſ
ſe rubbato all’Altezza del Duca , e ſuoi Diſcen
denti , in tal caſo li predetti Tranſonti fatti nel
la conformità ſopraccennata douranno ottenere
la medeſima Fede , che l’originale , e havere lai.,
medeſima forza , valore , e fermezza ,in tutti li
luoghi , e Terre , e in tutti gl’atti , enegozii tan~
to Eccleſiaſtici , che proſani , e miſti non meno,
che foſſero queſto iſteiſo preſente originale , non
oſtanti , nelle coſe predette , tutte , e ſingole leg.
gi di qualſivoglia valore in contrario , non,
oſtanti le Coſtitutioni , Ordini , Riforme, Pri
vilegii, Eſenzioni , Grazie, Prerogtive, che ſii
no ſotto qualunque nome , e ſiino di qualſiſia..
tenore , tanto fatti , che da farſi da Noi , e No
ſtri-Preceſſori , overo per qualſiſia Prencipe Du
ca , Marcheſe , Conte ,Univerſità , ò altra Po
teſtà di qualſivoglia ſorte, ò condizione ſotto
qualſivoglia clauſula, öe eſpreſſioni di parole ,
benche foſſero tali , delle quali foſſe neceſſario
inqueſto Noſtro Diploma d’inſerirle di parola.
‘in parola , e farne ſpeciale menzione , quali fo'ſ:
ſero in contrario à tutte , e ſingole di eſſe in
quanto oſtaſſcro alla preſente Noſtra Conceſ
ſiae
v
I
12.3
ſione , Sc Indulto , poteſſero oſtare , con la Ple
naria Autorità, Poteſtà, e di Noſtra ſcienza , e
proprio moto , come nelle Conceſſioni ſopra—
dette per la preſente Bolla Imperiale deroghia
mo ,e vogliamo , che ſia derogato .
Permettiamo ancora all’Altezza del Duca di
Sirmio , e ſuoi legitimi Diſcendenti , e Poſteri ,
che ogni volta che li accaderaì di prevalerſi di
queſtalibcrrà, overo prerogativa non habbia..
biſogno nelle ſue lettere , quali ſopra l’ uſo de
'Privilegii conceſſili ſi ſpediranno,di eſporre per
diſteſo tutto intiero il tenore del preſente Diplo
ma , ma ſolamente del Capitolo a ciò ſpettante
aſſieme con una parte dell’ Eſordio , e l’ annota
'zione del luogo , e del giorno , in cui ſir ſegnato
queſto medeſimo Diploma , baſti fare comme
morazione , e ſpecialmente eſprimerlo .
Dichiaramo ancora , che,ſe ſorſi accada , che
`l’Altezza del Duca di Sirmio", e ſuoi legitimi
Diſcendenti come ſopra qualche volta non..
_pongan' IN USO le predette noſtre Grazie , li
bertà, lndulti , immunità , Privilegii ,* Eſen
'zioni , eConceſſioni, ò alcune di eſſe, queſto
-tale NON USO nelli predetti Privilegii non li
generi, ò non liapporti verun pregiudizio ,
impedimento, danno , òdiſetto; Anzi queſte
tali conceſſioni , Grazie, Se lmmunità voglia
Q 2 mo
1 E.

mo nondimeno , che reſtino in perpetuo ai…,


intiere , 8c illibate , e che l’ Altezza del Duca
di Sirmio , e ſuoi Eredi , e Poſteri legitimi per
ogni volta , che ſarà loro commodo , e ſècondo
il biſogno della coſa, all’ arbitrio della loro vo—
lontà , e ſenza alcun’ impedimento poſſino, va—
glino , e debbano uſarle , prevalerſene , haver
di eſſe il poſſeſſo , e liberamente goderne gl’eſÎ
ſetti .
Finalmente diamo , e concediamo all’Altcz
za del Duca di Sirmio, öc à ſuoi Poſteri , e legi
timi Diſcendenti queſta Grazia ſpeciale , e facol
tà , che per la reale eſſequzione , e manutcnſio
ne di queſti Noſtri Privilegii , 8c Immunità vo
_gliamo , che poffino , e vaglino eleggerſi uno, ò
più de Noſtri , c del Sagro Romano Imperio
Elettori, Principi, Prelati, Conti, Baroni ,ò
Città per Conſervatori , Protettori , Commiſſa
rii Ceſarei , Eſcqutori, ed Arbitri v, quali à ri
chieſta de ſudetti Inveſtiti poſſino , e debbino
(ſicome alli medeſimi à queſto tal ſine li donia
mo con la preſente Bolla una piena facoltà , L,
Potcſtà ) ordinare, inibire , eſèguire , manute
nere , anzi fare , 8c operare tutto ciò, che Noi,
icome Imperatore de Romani faceſſimo , e po~
teſſimo ſare per l’attuale eſſequzione, 8c effica
ce manutenſione delli prenotati Noſtri Privile
1-2 5'
Agii , in tutte , e ſingole occaſioni ,e caſi , che 0c-
~ ~tortino ſecondo l’eſigenza della coſa , 8c all’ar
bitrio- della libera volontà di Eſſi ſenza ,verun’l
impedimento . Overo ſe all’Altezza del Duca.,
di Sirmio , e ſuoi Diſcendenti legitimi , e ſuoi
-Poſteri pareſſe maggiore , e più intiero commo
do per altra ſtrada di Giudizio , overo in più
commodi Tribunali , peuhe ſiino date le pene..
meritare, overo multe , e dichiarazioni di eſſe,
di convenire , notificare , e procedere ſin’allaá
dichiarazione della pena avanti di Noi , 8c avan
ti liNoſtri Succeſſori Imperatori del Sagro Ro
- mano Imperio, e Rè, overo avanti la Noſtra Ca—
mera lmperialeà proprio Nome,ò per il Ceſareo
Noſtro Fiſcale contro li Temerarii ſprezzatori,e
violatorí di queſti Noſtri Privilegii , Conceſſio
ni , Grazie, ed lmmunità ſopra di uno , ò più
punti queſto iſteſſo all’AlteZZa del Duca , e ſuoi
legitimi Diſcendenti ſia libero , e Noi ciò com*
mettiamo , vogliamo ſia commeſſo clemente
mente all’elezzione , ed all’arbítrio della libera
volontà di Eſſi .
t. In ultimo alla peſſiſſimo nominata Altezza
~ del Duca di Sirmio ,8c alli ſuoi legitimi Diſcen
denti doniamo , e conſeriamo queſta grazia , e
ficoltà, che niſſuno di eſſi ſia obligato à diman—
dare di_ nuovo. la conferma _di queſto Privilegio
- alli
17.6
~ alli Noſtri , e del Sagro Romano Imperio,Suel
ceſſori Imperatori, e Rè , overo Arciduchi d‘
(Auſtria. Mà con la preſente Bolla imperiale cle
mentemente ’ordiniamo, e vogliamoin vigore
di queſte Lettere , che tutti , e ſingoli contenuti
in queſte,e compreſi Privilegii, Conceſſioni, do
nazioni , Grazie , 8c immunità per tutti i Seco
li,8c in eterno debbano eſſere di tanta efficacia , e
- valore , come ſe da qualunque, e del Sagro Ro
mano lmperio Succeſſore imperatore de Ro
' mani, Rè , 8c Arciduca d’Auſtria ſucceſſiva
' mente foſſero ſpecialmente confermati , e ſtabi.
liti , ò confermate , ſtabilite , e corroborate
I con tutti li Privilegii , Statuti, Leggi, e conſue
tudini preſenti , e future , non atteſa qualſivo—
glia coſa contraria . i -
Per tanto ordiniamo, e commandiamo a tut
ti, e ſingoli Noſtri , e del Sagro Romano impe
rio Elettori, 85 agl’aliri Prencí pi tanto Eccleſia
‘ itici , che Secolari , agl’Arciveſcovi , Veſcovi,
i Duchi, Marcheſi , Conti , Baroni , Cavalieri ,
Nobili , Clienti, Capitani, Vice-Domini , Luo
gotenenti , Governatori , Rettori, Magiſtrati,
‘ Anziani , Veflìlliſeri, Podeſtà , Maſtri de Citta
dini , Conſoli, Giudici, e generalmente à tutti li
Noſtri Sudditi , e del Sagro Romano Imperío ,
' e de Regni , c Provincie Noſtre Ereditarie , 8c
.. i alli
I 2.7
alli Fedeli Diletti di qualſivoglia ſtato , grado ,
dignità , e preemincnza ſi ſiino , che all’Altczza
del Duca del Sirmio , e Prencípc del Sagro Ro
mano lmperio Cugino Noſtro Caríffimo z 8c_
alli di Lui legitimi Diſcendenti dell’uno, e l’altro
ſeſſo , che ſuccedetanno in infinito nel predetto
Ducato aſſieme , enell’altre Terre , e Dominii,
Duchi, e Prencipi effettivamente li diino il pre
detto Titolo , c vocabolo honorevòle di Altez
Za del Duca , che in latino ſuole eſprimerſi Cel
ſiſſzmus , e Celſitudo Duca/is, ed il mcdeſimo
titolo parimente diino alli ſudetti , e non meno_
laſcino ancora , che pacificamente uſino , poſſe
v ghino , goilchíno ,egodino di tutte , e ſmgol-L.
grazie , Prerogative, Dignità , Libertà , Preemi- i
nenze , c Regalie, e di tutti , e ſingolí Onori, 8c
Indulti ad Eſſo, 8c alli Medeſimi con il preſente
Noſtro Diploma conceffi , nè in queſta parte...
alli ſteffi apportino alcuna noia, moleſtia, ò im
pedimento, anzi più toſto il Medcſimo, e li Su
dctti nelle ſtcſſe grazie , ed iſteffi Privilegii da,
Noi conceffili,come ſopra,ſtudíino di proteger
li difcnderlí , e conſervarli , e procurino per
.quanto effi potranno , cheil medeſimo fia fatto
dagl’altri .
Mà ſe qualcheduno preſumerà mai con qual
che temcrario ardire di traſgredire , ò violare;
qucſto
‘i z 8 . -
queſto Noſtro preſente Editto: Ai queſto tale
ſia noto , che oltre la Noſtra graviſſima indi v‘
gnaziOne, e dal Sacro Romano lmperio , ancor
di più pagarà la multa di cento Marche d’oro
ui‘o al Fiſco , ò Erario Noſtro Imperiale per la
iizetà , el’altra metà per uſo , ed uſi di chi have
rà , ò haveranno patita l’ingiuria , e ciò tantL.
volte , quante ſi ſarà attentato, e fatto qualche
coſa in contrario ſenza alcuna ſperanza di' per
dono. ` p ñ
Col Teſtimonio di queſte Lettere ſottoſcritte
di Noſtra mano , e munite col Sigillo dell’Aurea
Noſtra Bolla , le quali ſi davano nella Noſtra...
Città di Vienna , nel giorno undecimo di De
'cembre nell’Anno Milleſimo Seſcenteſinio No
vanteſimo Ottavo, delli Noſtri Regni del Ro
mano Quaranteſrmo primo: Dell’ Ungarico
Quaranteſimo quarto : E della Boemia Wa;
i'anteſſimo terzo .
\

LEOPOLDO.

~ - N.° Domenico Andrea Conte Caunitzñ.


Ael della S. Ceſarea Maeſtà
Mandato proprio. . ~
: i .Loco ef* col Sigillo della Rolland’oro .

Lutzo Dolberg mano propria .

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