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RENZO VILLA Los Rusos olvidados Miti ¢ realta della presenza sovietica nella guerra di Spagna il trattato di Versailles. Nel caso il ruolo personale di Stalin non fu né determinante né assoluto, confermando ~ anche attraverso la corrispondenza con Dimitrov e Kaganovié = uno stile di lavoro che non & mai convenientemente sottolineato, ovvero certamente 'ultima parola e la direzione politica, il minuto e costante ¢ impre- vedibile controllo del lavoro altrui, ma poi anche unfautonomia esecutiva, un enorme margine di manovra ai suoi uomini, a cominciare da Kliment Vorotiloy, coordinatore degli aiuti militari, che doverte costruire con i suoi servizi la strut- tura complicata e ramificata ¢ complessa degli invii, coperture, controspionag- gio. Una logistca con pochi eguali e molte avventute anche tragiche, compresi sli affondamenti di navi trasporto ad opera dei sommergibili italiani. Cid che invece colpisce & come sia gid ben chiara nello Stalin di questi anni unvidea di «democrazia popolare» che sara direttamente tradotta in Spa- gna da Togliat, ¢ che diventers operativa, pur con tutti gli adattamenti del aso, una decina d’anni dopo. EF interessante nell’Archivio di Stato di Madrid ill fondo di Marcelino Pascua, il medico igienista di valore (terminera la sua vita all'oms) catapultato come ambasciatore a Mosca, ove fur accolto il 7 ottobre del °36 con onoti € giubili che lo lasciano sconcertato, né Madrid ne cogliers oa RENZO VILLA il valore, lasciando poi Tambasciata povera e sguamnita. Nei faldoni (disponibili dal 1989) si trovano gli appunti di un incontro, il 2 febbraio del 1937, con tuno Stalin al solito diretto, che considera la Spagna né pronta né adatta al maodello sovietico, che avrebbe ritenuto comungue intollerabile. Ma il Segre- tario Generale @ ancora piti chiaro: nega Yutlied di un trattato damicizia fra Spagna € URSs, proposta avanzata dal governo repubblicano, considerando che sarebbe stato controproducente: sostiene che al contrario la Repubblica avrehbe dovuto pensare a migliorare le sue relazioni con F'inghilterra, senza sottolineare mente un rapporto privilegiato con Urs, poiché dal punto di vista i referenti naturali e storici sono I'Inghilterra e la Francia, non ov- Viamente 'Unione Sovietica, Illustra poi a suo modo Vanalisi ormai tradocta da José Diaz, il quarantenne segretario del v.c.t. in questi termini: la guerra si @ trasformata ede guerra de defensa de nuestro pueblo contza la rebelién milicare de los oficiales fascistas y traidores a su patria, en una guerra de independencia nacional contra Ia invasién militar colonizadora del imperialismo fascista de Alemanna ¢ Italia». Lotta di liberazione e non locta di classe, sottolinea Stalin, che deve essere propagandata con piti forza ed entusiasmo: io slogan «No pa- sarin», conclude (proprio lui!) & ttoppo rinunciatario, la guerra deve susctare tivaleanaa sociale la pid vasa possibile, deve esere una guerra di iscowsa na- zionale. E poi per non essere frainteso: «in quanto a Rozenberg lo manderemo Cee Se prey ea ag overs ir ore ‘ufficile’. E quanto a Antonov-Ovseenko, lo sosticuiremo con qualcuno meno ‘tivoluzionario's. Pit. chiaro di cost! Lotta puramente antifascista in un quadro europeo, e repressione di qualsiasi ipotesi rivoluzionaria; vaste alleanze per I'indipendenza naaionale: lo Stalin del °37 non mutera pit, fino alla grande alleanza antifascista, lo scioglimento del Komintern, la politica delle democrazie popolari. Il tutto sempre e soltanto nel quadro degli interessi dello stato sovietico. Anziché collocare l'intera vicenda in uuno spazio politico — e non tanto geostrategico — sufficientemente ampio, sono state privilegiate, negli anni del confronto ideologico con I'Urss, le vicende lega- te ai servizi segreti che dovevano garantie la copertura degli aiuti militari. Con questo compito era giunto in Spagna (il 16 settembre del '36) anche Alexander Orlov, alto disigente dell'NkvD. Le sue imprese sono note, come la sua fuga in Canada, le testimonianze al Congresso Usa, i libri usciti durante la guerra firedda, ¢ il suo ruolo originario, con Walter Krivitsky, nel fornire aneddoti di seconda mano, affermazioni non documentabili ¢ accuse clamorose ¢ poi ab- bondantemente diffuse (per esempio che Stalin fosse un infiltrato della polizia segreta zarista) che hanno potentemente contribuito all'awelenamento storio- grafico intorno alla questione sovietica, Ingigantite il ruolo dei servizi segreti & comodo ¢ giornalisticamente risolutivo, ma in tutto gli agenti dell'NkvD in Spa- gna furono non pit di una quarantina fra il '36 e il '38 per di piv continua- ‘mente richiamati e rimpiazzati, cost che contemporaneamente il loro numero era inferiore alla decina. Il che non impedi, come scrisse amaramente Fernando Claudin, che «i servizi segreti di Stalin trattarono la Spagna come se fosse la 205 Rusos oLvinapos 615 Mongolia Esternas: per inesperienza, brutalith, distanza culturale. Ricordando cche wla disfatta definitiva del trotskismo in Spagna, ¢ condizione necessaria per la viteoria sul fascismo» nella formula del Presidium del Komintern, agenti dell'wevp assassinarono fra gli altri Andreu Nin ed eliminarono la direzione del rouM. Ben pochi furono pure i membri della delegazione diplomatica, anche in questo caso meno di una decina contemporaneamente, in un declassamento progressivo: il cauto Leon Gaikis, successore di Rozenberg, resta in carica fino al 24 ottobre del 37. Richiamato, processato, scomparso, non fu sostituito, Ambasciatore de fiero rimase allora Sergei Grigorevich Marchenko, un inca- ticato d'affari testimone del progressive sganciamento politico sovietico dopo Monaco. Da tutta la vicenda diplomatica, oggi sufficientemente documentata, emerge chiaramente quanto I'Urss, essendo ormai garantiti economicamente gi alu mila, considerate I Spagna esenvalmente come unocasion pet far pressione su Francia e Inghilterra in vista di una forte alleanza antitedesca. ‘Ma neanche questo messaggio, pur presentato con il volto pitt democratico € antifascista e pi e pit volte sostenuto dal'ambasciatore a Londra Méjskij, vivacemente narrato nelle sue memorie, sar recepito dalle potenze europee. La politica della wdifesa comune» strenuamente difesa da Litvinov non scali Vacceggiamento di preclusione, ostlita, avversione verso 'Urss da parte delle diplomazie anglofrancesi ¢ poi polacche, fino alla farsa dei colloqui del '39, quando ormai gli accordi di Monaco avevano suscitato Festremo allarme ¢ la completa delusione dei sovietic. Dal giugno di quel decisive 1939 si combatte pesantemente a Halhin-Gol, in quello che sar& anche conosciuto come «lncidente di Nomonhane. Per il nu- mero di combattenti (oltre 60.000 con pi di 8000 morti da parte sovietica) ¢ impicgo di mezzi corazzati e aviazione, nonché per il ruolo decisivo di Zikow, la batraglia contro i giapponesi avra conseguenze decisive per la struttura dell’Ar- ‘mata Rossa. Proprio alla lunga bartaglia di Halhin-Gol parteciparono numerosi ruses, passati ditettamente dall'altopiano spagnolo alle steppe mongole, a co- minciare dall'asso dell'aviazione Boris Smirnov che nel 1976 pubblicher& un bel libro di memorie, Ot Madrida do Hathin-Gola. Zapiski Letchica. In quelle condizioni, lofferta de! patto di non-aggressione dell'agosco del '39 sembrer’ ai sovietici un regalo inaspettato da non lasciarsi assolutamente sfuggire. Tirando le fila di tutta la documentazione ormai molto dettagliata, ¢ amo- revolmente raccolta da reduci, familiari, militanci spagnoli, i rusos inviati in Spagna — fra agosto '36 ¢ febbraio '39 ~ furono in tutto 2.105, e fra di loro ben 600 non avevano funzioni militar, fra cui i204 interpreti, quasi cutte don- ne: contemporaneamente non farono presenti mai pid di settecento sovietici in terra di Spagna. Nessuna comparazione & possibile con i 5699 militari e i 312 civili, i 721 apparecchi, le 11524 ronnellate di bombe sganciate dall’Aviazione Legionaria Italiana. Né con i 50.000 italiani del Corpo Truppe Volontarie, mai ‘meno di 30.000 in servizio contemporaneo; con i 756 bombardieri e caccia germanici, ¢ i 26.116 tedeschi insigniti della Spanien kreuz. E neppure con i 35,000 combattenti delle Brigate Internazionali 616 ENZO VILLA Laiuto sovietico fir indubbiamente brillante tenuto conto dei limiti di mezi € sopratcutto uomini. La diffcolta della comunicazione fra spagnoli e russi che non avevano alcuna comprensione della lingua, né dimostravano di impegnar- si minimamente, fu un ostacolo anche molto importante, appena tamponato dall'impegno di centinaia di interpreti. Benché le difficolta fossero continue, € acuto Fisolamento, i russi ebbero un ruolo insostituibile nella formazione di aviatori € carristi, nell'addestramento dell'esercito regolare repubblicano, nel ditigere la difesa di Madrid e nelforiencare alcune fondamentali battaglie, a co- minciare da Guadalajara. Anche se i miliari sovietici sembrano aver interpretato Vapocrifa barcuta staliniana «Podalthe or artlleeiskogo ognia! («Tenetevi lonrano dal fuoco dellatiglieriaw: & nel suo stile, ma la fonte & solo Krivitsky) ovwero suggerire ¢ organizzare, ebbero duecento caduti, per la maggior parte aviato- si, Resta quasi paradossae il farro che gli americani che morirono dalla parte giusta, i volontari della Lincoln Brigade, fossero alla fine tre volte di pid. Impe- gnati in una missione delicata, relativamente isolati ¢ uflicialmente inesistenti, ¥ sovietici vissero anche profondamente le inquietudini delle notizie, sovente incerce e sempre preoccupanti, che giungevano dalla patra, intorno alle massic- ce epurazioni. Rodion Jakovlevié Malinovskij (eMalino») ricordera che la letcera che gli ingiungeva di tornare in Urss, pena 'accusa di diserzione, gli fece «venire fa pelle d'ocas. Il fururo Maresciallo ¢ Ministro della difesa dell'Urss era. uno degli uficiali dello Stato Maggiore che operava vicino al Palazzo Reale; ricordera sempre i teatrali tramonti spagnoli dall'alca scarpata sul Manzanarte, ¢ alcune fotografie ce lo restituiscono con la sua corporatura pesante, in maniche di ca- 1icia e basco operaio mentre segue i tri d'artiglieria; del tutto mimetizzato Ai drammatici vuoti creati dalle soppressioni di molte migliaia di uffciali nel’esercito sovietico, ¢ alla cronica carenza di specialist, si sopperiva anche con i tichiami improvvisi, le sostituzioni affrettate e inadatte, senza passaggi di consegna, aggravando situazioni gia difficili. Ma i reduci «spagnoli» furono subito apprezzatie utilizati: Kirill Afanas'evig Mereckov («Petrovich»), poi Ma- resciallo e Capo di stato Maggiore, nel 1968 scrisse un interessantissimo libro di memorie ~ Na slukbe narodu ovvero «Al servizio del popolo», con pagine di ‘grande efficacia e realismo sulla difesa di Madrid — in cui racconta come al suo ritorno in patria fosse convocato allo Stato Maggiore, dove si accusava Ieronim Uborevit. Mereckov lo difese di fronte a Stalin, che nelloccasione riconobbe e lod® esperiema accumulata in Spagna, ¢ subito lo collocd in un ruolo nello Stato Maggiore come vice di Sépoinikov, massimo teorico militare sovietico, mentore del Segretario Generale, che lo compensava rivolgendosi solo a lui, nella Stavka, con ill patronimico: «Boris Mikijlovig». In effetti, al contratio di un altro mito radicato, la cui fonte @ il rapporto segreto al 3x congresso, secondo cui «quasi tutti i quadri militari che avevano acquisito esperienza in Spagna» furono liquidati al ritorno in patria, gli uomini che avevano vissuto dquell'avwventura furono ascoltati, tennero lezioni all'Accademia Frunze, e pub- blicarono una serie di opuscoli e rapporti decisivi sullevoluzione della tattica © sulluso integrato di artiglieria e aviazione. Si tratta di un capitolo ovviamente 105 RuSOS OLVIDADOS 617 importante per gli storici del pensiero militare, assolutamente negletto invece da chi si occupa di storia generale o politica in senso strett. Centinaia Furono decorati peri loro servizi in Spagna, e tanti si ritroveranno ai vertici sui fronei della guerra germano-sovietica; poi manterranno il comune ricordo negli anni difficili della ricostruzione, assumendo quell'antico impegno internazionalista come unvavventura distintiva. Admiral Kuznecov ® Yancora potente portaerei ammiraglia della flotta russa: & intitolata al militare che forse seppe apprendere di pi dallesperienza cui aveva partecipato come wdon Nicola Lepanton. Fu in ogni caso unico a saper interpretare al meglio la tipica e abituale consegna — detta e ridetta, sentita e risentita in cutti i partiti comunisti del mondo — «Massima vigilanza, compagni, ¢ non cadere nelle provoczzioni'» tanto pit, ovviamente, nelle settimane di giugno del '41. Conoscendo suoni tattiche degli aerei redeschi, Nikolai Gerasimovié Kuznecov salvo lintegrich della flotta sovietica. Ma forse il personaggio che piti di cutti ha rappresentato il ruso & un osseto, alto responsabile del Glavnoe Razvedyvatel'noe Upravlenie, il Ru, ovvero il «Direttorato principale per l'informazione», il servizio segreto militare totalmente indipendente ¢ anzi competitivo con 'NKVD, quasi sco- nosciuto ma attivissimo anche negli anni postbellic. Had#i-Umar Dtiorovié Mamsurov (eXanthi») ha ovviamente una notorieth tutta locale, e pure gli & stata dedicata una piccola mostra nel 2003, nel centenario della nascita. In Spagna quest'uomo che organizzd i partisan, fu consulente di Durruti, pre- pard le principali azioni di sabotaggio dietro le linee nemiche, fu creduto per decenni un macedone. E come tale fu presentato a Ernest Hemingway, con cui ebbe diversi colloqui: e allo scritore, che al severo montanaro non piaceva perché lo trovava sempre imprudentemente brillo, forn{ tutto il supporto dicia- mo «tecnico» per le caratteristiche di Robere Jordan, A «Xanthi» fu data una tradutcrice: era Paulina Abramson; e la loro storia d'amore terminera solo con Ja morte di lui, nel 1968, Benché nelle repressioni fossero morti diversi parenti, ‘Mamsurov mantenne gli incarichi militari, poi combatté nella guerra d'inverno contro Ia Finlandia, organizzd le reti partigiane in Bielorussia, comand® divi- sioni di cavalleria, giunse a Torgau, E comand® anche la 38° armata sovietica nella repressione dell'insurtezione ungherese dal 4 novembre 1956, chiedendosi angosciosamente che cosa mai i russi avessero fatto per essere tanto odiat ‘Anche per lui e Ia sua vicenda umana, la moglie ¢ la cognata concludono le loro memorie con il perenne monito: «Non ci sara presente né futuro senza conoscere il passator. Renzo Vita La testimonianza di Adelina Abramson fa parte del caralogo Los Rusos en la guer- ra de Expana, 1936-1939, Madrid, Fundacién Pablo Iglesias, 2009, da cui occasiona questa nota. Le memorie delle due sorelle: Paulina y Adelina Abramson, Mesaico rot, Madrid, Compatiia Literaria, 1994, 618. ENZO ViLLA Appunti ¢ documenti di Marcelino Pascua consultabili in Madrid, Archivo Hi- st6rico Nacional, Diversos, Archivo Marcelino Pascua. In Leg. 2, exp. 6, gli appunti del colloguio del 2 febbraio 1937 con Stalin, presenti anche Molotov e Voroiilov. Il giudizio di Berardis in: Ministero degli Affari Esteri, / Documenti Diplomatici Italiani, Roma, Libreria dello Srato, 1993, 8 serie, vol. 1v, p. 676; quello del Colonello Simon a Daladier: Documents Diplomatiques Francais, 1932-1939, 2e Série, Tome m, 19 Juiller-19 Novembre 1936, Paris, Imprimerie Nationale, 1966, p. 208. Le citazioni delle lettere di Stalin da: The Stalin-Kaganovich Correspondance 1931- 36, New Haven-London, Yale Universiry Press, 2003. Lo scambio di letere su Rozen- berg fu pubblicato gid’ da Dolores Ibésruri, Guerra y revolucién en Espana 1936-1939, Mosct, Editorial Progreso, 1966-71, 4 vols. vol. 1, pp. 101-03. I fondamentali rap- porti di Topliati, «Ercols ovviamente, in: Dimitrov and Stalin. 1934-1943. Leters from she Soviet Archives, New Haven-London, Yale Universitry Press, 2000, Le pid important testimonianze dei miltari: Malinowsky, Kuznetsov, Voronoy, Ba- tov, Rodintzev, Krivoshein, Yakishin, Prokofiev, in Bajo la bandene de la Expata republi- cana. Recuerdan los voluntarios sviricos partcipantes en la guerra nacionaL-revolucionaria en Expaia, Mosc, Editorial Progreso, sd. (ma 1967). La ricostruzione della politica ‘estera fra Inghilterra © Spagna trova ancora un riferimento essenziale in: Ivan Mai- sky, Spanish Notebook, London, Hutchinson, 1966 che riassume quasi un decennio di attivita anche organizzativa per non disperderc la memoria della vicenda spagnola in Russia. La srevisione» intomo 2 cutta la vicenda, cui ho necessariamente attinto, & riassu- ribile in alcuni validi testi. Yuri Rybalkin, Stalin y Expafa. La ayuda militar svidvca a le Republica, Madeid, Marcial Pons, 2007 (ed. or; Operatsia ‘X, Airo xx, Moskva, 2000) ha potuto controllare comodamente ~ in quanto colonnello — i fondi del Mi nistero della Difesa,ricostruendo con precsione tecniche e quantita degli invii,e pit in generale fornendo un quadro documentario sicuro. Angel Vifas ha pubblicato stu- di molto accurati, due in particolare: La soledad de la Reptblica. El abbandono de las democracies y el vinaje hacia la Unién Sovittica, Barcelona, Editorial Critica, 2006; EI cescudo de la Reptiblica: el oro de Espa, le apuesta sovittea y ls hechos de mayo 1937, Barcelona, Editorial Critica, 2007 che ricostruiscono le responsabilita occidental ¢ la sceea dell'Urss come unico sostegno della Repubblica. Daniel Kowalsky, La Union So- vides y le ger cil ep Une revi rc, Baelona, Cre, 2004 (et Stalin and the Spanish Civil War, Columbia University Press, 2004) ha revisionato tutta la documentazione di parte sovietia e spagnola sul caso, pur rimanendo ancorato ad tuna lertura ancora ideologica intorno al ruolo di Stalin. Frank Schauff, La victoria La Unién Sovitsca, la Internacional Comunisa y la guerra civil espafola, Bar- ‘elona, 2008 (ed. or: Der verpiete Sieg. Sowierunion, Komimunisische Internazionale und Spanischer Birgerrieg 1936-1939, Frankfurt, Campus Verlag, 2005) ha ticostruito soprattutto la vicenda diplomatica e politica.

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