Un tribunale di Buenos Aires annulla i provvedimenti presi dall'antitrust locale

i al ricorso di Telecom Italia

La partita argentina si riapre
J • A A * f •

Cade l'obbligo tliounnSi iti na,dii in I eleci milta- prenditoie Eduardo Llszttin
lia pi issiode il 51 » pei 1 enti ». ( gì uppi 1 Irsa ), il ti nidi * d 1 Alti odo
Ri iman, in uni > d'affari, e i k 1 msi tr-
di cessione Lesentenze della Sala Adisabih-
tano le risoluzioni della ( i n i .acuì zio di Aeropueitos Argentina
2000. capitanato daLdiiatdoEm-
della quota viene ridiniensn «ato il ruolo,
"Ni «1 è tenuta a eseri itaie finizu>- nokianeEnnqueGiìtietrez.
ni 1 he spettini » alla 1 ili istizia \ Ca- La sentenza di venerdì notte
nella controllata deqmndianchel'ohWi^odn elide- ha d eternnnati > una reazu me pi »-
re la qui ita pi tsseduta da 1 elei0111 sitiva da parte di Teloi 1 un Italia.
Roberto Da Rfn Italia, come pi e visti u l 111 na 1 isolu - il cui portavoce in Argentina.
bllEN'i AIRES D-ilrm t r n i u r i puininiitM zìi »ne delii > sci irsi 1 agi isti 1 pili itatiMassihmiliani » Pai Jiii e 1, ha 1ila-
Una giornata da rimi dai e, da < anllermi * Mi noni <, il ministri • se iato uncomunn aro pubblicato
u i m itti >na si i tutta la linea pei IV- del (. 1 allinei K H » Intel m 11111 (Iti midalla 1- stinipaamentina in 1111 si 11-
leeoniltalia; nella lungaionfn >vei- m > all'ex pi esidente Nesti >r K11 ch- leva ctn * " a pai tire dalle 1 IM Juzn •-
su che Litjppt me ai gì > vet J it » d i Bi le- ner, niantt • dell'atti sale prcvdcnta 111 ( della Sala A, miri la Giustizia
ni is Amos ieri ha mi assati i i ni suc- Ci Mina Fei nand ez d e Kirehner, ai gì 'ntuia ti n na a 1101 un iscei e 1 di-
cesso unpi «tanti", t >rasn lapre una Va 111 1 irdati i che .'l'i igiytti 1 del 1 itti di 1 eleci «11 Italia, che 11 infi-
partiti i tu* pare\ a poi sa, quella del desideri! 1 * e Li qui >ta del 50 >, pi is-linola a difendere 1 propri diritti
i i «iti i itti > di 1 ek\ t un Ài pontina. seduti > da 1 eleci un Italia in Si iti 1- in tutte le sedi prepi iste >.
Un ti ibunale argi uitini > * Sala A. ra, la holding che ci nifi olla IVie- Nei prossimi gu >rin si attendi >-
Cjnura ruminai de apekunmes eom Argentina, Li battaglia per noie 1111 isse del gì uppi » Wertlioin.
en io penai eeonomii o i ha ai colto I elei 1 un Amonfina e 111 ci usi > da ui una delle ultime assemblee di
irn i nsiptesenfafidalgruppnfalia- rimiti mesi e, secondo l'Antitrust lelecom Argentina enti ai uno
nn i.mirro i provvedimenti presi di Buoni is Aires, e connata su un ci «1 la fondai nn 'ria pei ritirare 1 li-
tempi i fa dali'Aiititi ust di Bue» >s lontlitto di interessi nel mercato bi 1 ci uitabih ai si >i 1 italiani. L'epi-
Ali est e ha omesso tic sentenze a delle rk argentine, la presenza de- sodio non potrà ripetersi peri.he
favi «odi 1 elcci miltalia. gli spagni >h di 1 eletoniea m Ttie- la Sala A ha npi istillati 11 diritti de-
Questi si mi i gi i ottetti: in pruni i funiia Aigentma e, indir otta men- t-'liazionistidi lelei omltalia. rut-
te, in Tek\ 1 un Argentina. 111 quan- tai ia il gruppi 1 Werfhein è mi Jto
luogo, i diretti ii i di IVlei t mi Italia ti 1 azii misti di 1 elei 1 un Italia.
potente in Aigentuia possiede
in 1 eleci un Ai pontina riac qi i ista-
La sentenza 1 kipi e qumd 1 tutti 1 151 mula ettari d 1 tei r J, o« mula 1 api
llo i diritti pi (litici i he d\\>\ ani » per-
gii ichipn »pi 11 » perdio cancella gii di bi 'Stiame, ci mi 1 -ssn mi poti 1 dite-
si i a seguiti i d iiina i ist di izu >ne del-
ultimi passaggi della iiienda. le, parrei ipazn mungi uppiassii il-
la* ndoK onnsionnaaonaldede-
lativi e un eni urne pattimi uni 11111-
fensa de la ci nnpetem. uh i >wen » quelli dei mesi sci u si. A nn >ti gì li-
nai! 11 pi itenziah c< «aprati in ven- mobiliaie. Nella v» elida Tele-
l'antitrust ai gonfino. In sei ondo
nei 11 im itati a presentare le 1 »ffei- ci un si è diim istrati » 1 istillati > e gli
lungi » la sentenza ripristina la pi is-
te 11 unpn -se ti a 000 01.1 x « > nnlu 1-appoggi del uo\ orno di Castina
sibihf \ di esci e itaio la cali < iptu m
nei lonfronti del Gruppo \Vei- m di di illari: si fei eii • avanti 1*1111- Lernandez m m si un 1 mani. iti.

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Risparmio Alla Consob non sono arrivate richieste, ma c'è tempo fino a dopodomani. Adesione in Italia decisiva
Tango bond, alla scadenza offerta sul filo
Vipotesi riapertura dei termini Boudon: decideremo ali ultimo momento
La presidenta Cristina Kirchnercon il marito
Nestor, presidente al tempo del primo swap
MILANO — Il ministro delle
Finanze argentine, Amado
Boudou, ha p a s s a t o il
weekend a Buenos Aires a
spulciare gli aggiornamenti uf-
ficiosi sul concambio. E l'ipote-
si di una riapertura del con-
cambio, che dovrebbe chiuder-
si dopodomani, si gioca a que-
sto punto su una manciata di
numeri. «Faremo una valuta-
zioni tra lunedì e martedì» ha
detto venerdì notte Boudou. E
ancora ieri una fonte vicino al
ministro ha aggiunto al Corrie-
re che «per il momento non è
stata decisa la riapertura». Co-
me dire: nulla è escluso. Alla
Consob ieri non era arrivata
nessuna comunicazione an-
che se, fanno sapere fonti vici-
Fnnn n n a n t n nona l'Arnontina
quanto paga l Argentina
* * 0.680 in titoli Par
-733,52 euro in contanti**
"•*3,72 euro di commissioni
f Titoli Pi: i'2 i:Kllt«::imÌ per
J,
iiu.iihMiin Melali:;)
ne all'organo di sorveglianza
dei mercati, questo «non esclu-
de che il rinvio ci possa essere:
è un'offerta globale e l'Argenti-
na non sta prendendo come ri-
ferimento il regolamento emit-
tenti della Consob».
Domani a dire la verità in Ar-
gentina è festa nazionale e
dunque è probabile che — no-
nostante l'importanza del ri-
sultato del concambio sia per
il giudizio dei mercati sulla
solvibilità del Paese sia per la
stessa poltrona del ministro
Boudou — tutto venga deciso
sul filo del rasoio martedì stes-
so. Sotto osservazione, è or-
mai noto, c'è l'Italia che con i
suoi 300 mila creditori che ten-
gono ancora nel cassetto tena-
I rimborsi per 10 mila euro di titoli
+ 680 ^ di |NTERESS| non paqatr
•3.599 in titoli Discount
(pari al 33,7% di 10.680)
• 988,5 euro in titoli Global 2017*
—«45,8 euro di commissioni
+ Titoli Pi! I'C cKntwimi per
'ugni ::i iii UÌ:! '-.!:''i')
cemente i titoli della Repubbli-
ca sudamericana andati in de-
fault nel dicembre del 2001
possono fare la differenza.
Per adesso le stime che gira-
no parlano di un livello di ade-
sione a livello globale pari al
54-55%, ottenuto sommando
sia i via libera degli investitori
istituzionali che quelli dei re-
tail, cioè dei piccoli risparmia-
tori. Ma è probabile che questi
numeri siano sottostimati per-
ché non considerano la corsa
alle adesioni che statisticamen-
te si verifica per pigrizia 0 in-
certezza nelle ultime ore.
Detto ciò il grattacapo del
ministro e della «presidenta»
argentina Cristina Kirchner,
già al lavoro per le presidenzia-
li del 2011, a questo punto è la
soglia del 60%. L'ottimismo re-
gna sovrano ma gli argentini,
per tradizione e cultura, non
sono il popolo più umile della
Terra. Al quotidiano El Clarin
Boudou ha detto di attendersi
il 65% di adesioni. Ma il proble-
ma sarebbe rimanere anche
poco al di sotto della soglia di
successo del 60% che Boudou
stesso ha comunicato all'aper-
tura del concambio a Roma.
Cosa succederà se il risultato
sarà di pochi decimali al di sot-
to? È probabile che proprio a
questo stiano guardando i tec-
nici a Buenos Aires per far par-
tire nelle prossime ore le ri-
chieste di riapertura.
Massimo Sideri
* Stime
da considerarsi
esemplificative
coni corno
da Prospetto
dell'Offerta
di scambio
"" Interessi
dal 2004
all'ultima
cedola del 2000
D'AIO
Pag. 3

Tango-Boed,
occorre aderire
Errare humano est, perseve-
rare autem diabolicum. I tan-
ti risparmiatori italiani de-
tentori dei cosiddetti "tango
bond" che nel 2005 hanno
sbagliato - ascoltando sirene
interessate - a rifiutare l'offer-
ta del governo argentino tesa
a chiudere i conti del default
del 2001, non commettano
lo sbaglio di ripetere quell'er-
rore ed entro martedì 22 giu-
gno (giorno di scadenza sen-
za possibilità di proroga) si
affrettino a riparare.
Di fronte alla seconda, e
questa volta definitiva, pro-
posta dell'Argentina ragioni-
no una volta tanto in modo
pragmatico e portino a casa
ciò che viene loro offerto,
secondo la logica che poco è
meglio di niente, e sapendo
che lasciata cadere questa
possibilità dopo non ci saran-
no associazioni vere o pre-
sunte paladine dei loro dirit-
ti capaci di recuperare un
centesimo in più. Anche per-
ché quel 25% di obbligazioni-
sti rimasti possessori dei vec-
Ennco Gianetto
chi titoli argentini - la gran-
dissima parte italiani, visto
che suo tempo su cento di
loro ben 76 respinsero la pri-
ma offerta - ha già avuto il
danno di cinque anni trascor-
si senza avere il becco di un
quattrino, e perché questa
volta l'offerta è decisamente
migliore. Soprattutto i picco-
li risparmiatori, coloro cioè
che avevano investito fino a
40 mila euro, verranno risar-
citi in contanti degli interessi
maturati dal 2003 al 2010 e
riceveranno bond di nuova
emissione, con scadenza
2038, pari alla somma inve-
stita al momento del default.
E possono scegliere tra due
diverse opzioni, entrambe in-
teressanti: quella cosiddetta
"discount" che prevede l'of-
ferta di obbligazionisti in sca-
denza nel 2033 e quella
"par" che offre titoli durevo-
li fino al 2038. Con tassi
d'interesse annuali che van-
no dal 2,26% fino al 4.74%,
anche a seconda dell'anda-
mento del pil argentino, che
a ben vedere sono remunera-
zioni più alte di quelle offro-
no i bond europei (tranne dei
greci, ma sappiamo bene per-
ché). Inoltre, come hanno
ammesso gli esponenti del
governo argentino che sono
stati recentemente in Italia -
dal ministro dell'Economia
Amado Boudou a quello del-
le Finanze Hernan Gaspar
Lorenzino - mentre nel 2005
Buenos Aires vendeva spe-
ranze, oggi offre certezze:
l'economia cresce ad un rit-
mo del 5%, il paese ha ritrova-
to una sua stabilità e la chiu-
sura della vicenda di nove
anni fa gli consentirebbe di
riconquistare un rating deco-
roso e immaginare un prossi-
mo ritorno sui mercati finan-
ziari. Dunque, avere oggi ti-
toli argentini a lungo termi-
ne nel proprio portafoglio è
un buon modo di investire il
proprio denaro, o se si vuole
il proprio credito.
Ma se è vero che l'obietti-
vo dichiarato del governo di
Buenos Aires è di avere ade-
sioni del 60%, il fatto che
finora a questa proposta ab-
bia aderito solo poco più del-
la metà degli aventi diritto
significa che ci sono ancora
decine di migliaia di rispar-
miatori che rischiano di ri-
manere a bocca asciutta.
(www.enricocisnetto.it)
Pag. 4
Via il ministro
degli esteri
In Argentina, dimissioni a
sorpresa del ministro degli
esteri, Jorge Taiana: per «dif-
ferenze inconciliabili» con la
presidente Cristina Kirchner,
ha spiegato l'ex ministro in
una lettera. A sostituirlo in
una delle più importanti cari-
che di governo, l'ex giornali-
sta Hector Tìmerman, fin'ora
ambasciatore negli Usa e
fedelissimo della presidente.
Militante peronista di lunga
data, Taiana (in carica dal
2005) non gradiva né le
relazioni argentino-venezue-
lane (che sfuggivano al suo
ministero), né l'atteggiamen-
to della presidente nel con-
tenzioso con l'Uruguay in
merito a una fabbrica di cel-
lulosa alla frontiera fra i due
paesi.

Pag. 5
«Divergenze inconciliabili con la presidente»
Argentina, si dimette
il ministro degli Esteri
Il ministro degli Esteri argentino, Jorge Taiana, ha
presentato le sue dimissioni dopo quattro anni e
mezzo d'incarico. Il capo della diplomazia di
Buenos Aires ha scritto una laconica lettera
dalla presidente Cristina Fernandez de
* Kirchner, motivando le sue dimissioni con
«mancanza di appoggio, differenze
inconciliabili e motivi personali», secondo
quanto hanno confermato all'agenzia stampa Dpa
da fonti vicine all'entourage di Taiana, anche se, al
di là della reciproca antipatia, non si è ancora ben
capito su quali questioni specifiche siano nati i contrasti. Al suo posto
Kirchner ha immediatamente nominato l'attuale ambasciatore argentino
negli Stati Uniti, il 57enne Hector Timerman, uomo politicamente e
personalmente molto vicino alla "presidenta" e, secondo molti analisti, vera
eminenza grigia della diplomazia del paese sudamericano.

Pag. 6
Tango Bond, ultima chiamata:
meglio aderire che pedere tutto
E rrare humano est, perse-
verare autem diaboli-
cum. I tanti risparmiatori
italiani detentori dei cosid-
detti "tango bond" che nel
2005 hanno sbagliato - ascol-
tando sirene interessate - a
rifiutare l'offerta del gover-
no argentino tesa a chiudere
i conti del default del .2001,
non commettano io sbaglio
di ripetere quell'errore ed
entro martedì 22- giugno
(giorno di scadenza senza
possibilità di proroga) si af-
frettino a riparare. Di fronte
alla seconda, e questa volta
definitiva, proposta dell'Ar-
gentina ragionino una volta
tanto in modo pragmatico e
portino a casa ciò che viene
loro offerto, secondo la logi-
ca che poco è meglio di
mente, e sapendo che lascia-
ta cadere questa possibilità
dopo non ci saranno associa-
zioni vere o presunte paladi-
ne dei toro diritti capaci di
recuperare un centesimo in
più. Anche perché quel 25%
di obbligazionisti rimasti
possessori dei vecchi titoli
argentini - la grandissima
parte italiani, visto che suo
tempo su cento di loro ben
76 respinsero la prima offer-
ta - ha già avuto il danno di
cinque anni trascorsi senza
avere il becco di un quattri-
no, e perché questa volta
l'offerta è decisamente mi-
gliore. Soprattutto i piccoli
risparmiatori, coloro cioè
che avevano investito fino a
40 mila euro, verranno risar-
citi in contanti degli interes-
si maturati dal 2003 al 2010
ericeverannobond di nuova
emissióne, con scadenza
2038, pari alla somma inve-
stita al momento del default.
E possono scegliere tra due
diverse opzioni, entrambe
interessanti: quella cosiddet-
ta "discount" che prevede
l'offerta di obbligazionisti in
scadenza nel 2033 e quella
"par" che offre titoli durevo^
li fino al 2038. Con tassi-
d'interesse annuali che van-
no dal 2,26% fino al 4.74%,
anche a seconda dell'anda-
mento del pil argentino, che.
a ben vedere sono remunera-
zioni più alte di quelle offro-
no i bond europei (tranne
dei greci, ma sappiamo be-.
ne perché). Inoltre, come
hanno ammesso gli esponen-
ti del governo argentino che
sono stati recentemente in
Italia- dal ministro dell'Eco-
nomia Amàdo Boudou a
quello delle Finanze Her-
han Gaspar Lorenzinp -
mentre nel 2005 Buenos Ai-
res vendeva speranze, oggi
offre certezze: l'economia
cresce ad un ritmo del 5%, il
paese ha ritrovato una sua
stabilità e la chiusura della
vicenda di nove anni fa gli
consentirebbe di riconqui-
stare un rating decoroso e
immaginare un prossimo ri-
torno sui mercati finanziari.
Dunque, avere oggi titoli
argentini a lungo termine
nel proprio portafoglio è un
buon modo di investire il
proprio denaro, o se si vuole
il proprio credito.
Ma se è vero che l'obiettivo
dichiarato del governo di
Buenos Aires è di avere
adesioni del 60%, il fatto che
finora a questa proposta ab-
bia aderito solo poco più
della metà degli aventi dirit-
to significa che ci sono anco-
ra decine di migliaia di ri-
sparmiatori cherischianodi
rimanere a bocca asciutta,
E, come detto, perseverare
è diabolico.
(www. enricocisnetto. it)
n U W I HeSM Techmotagy capone d uno rete * flp« leatei n * la* nmra»
Il distretto veneto che guarda al sole
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