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INDICE
UNIVERSIT E CONSORZIO FERRARA RICERCHE
23/05/2007 Il Resto del Carlino
Buco nel bilancio: assemblea 'calda'
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22/05/2007 Focus
Elisir di mamma
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23/05/2007 Il Piccolo
Dodici Aziende si confrontano a Trieste
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23/05/2007 La Libert
L'abolizione del ticket gi da fine mese
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23/05/2007 Polis
L'assessore alla Sanit Bissoni parler del fondo per la non autosuffi cienza
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23/05/2007 L'informazione
Arriva la "Carestream Health", il leader mondiale nei sistemi di imaging
medico
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UNIVERSITA E RICERCA
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23/05/2007 L'Indipendente
Ma Mussi che cosa pensa di questi rettori?
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22/05/2007 L'Indipendente
Enna, ecco l'universit degli amici
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UNIVERSIT E CONSORZIO
FERRARA RICERCHE
14 articoli
23/05/2007
Pag. VIII
FERRARA
FACOLT DI ARCHITETTURA
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23/05/2007
Pag. I
FERRARA
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FUORI LA Fondazione Carife, dentro Ferrara Arte e, forse, l'Universit. Cambier cos la
composizione dei soci di Ferrara Musica, l'ente che organizza il cartellone di musica del teatro
Comunale. L'annuncio lo ha dato il sindaco Gaetano Sateriale. Insieme alla composizione dei soci
cambier anche il consiglio direttivo: per fare spazio ai due nuovi soci sar probabilmente il Teatro
Comunale (che ha due componenti nel cda) a rinunciare ad una poltrona.
23/05/2007
Gazzetta di Mantova
Pag. 17
ED. NAZIONALE
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23/05/2007
La Nuova Ferrara
Pag. 30
ED. NAZIONALE
RUGBY A 7
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23/05/2007
La Nuova Ferrara
Pag. 23
ED. NAZIONALE
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10
23/05/2007
La Nuova Ferrara
Pag. 19
ED. NAZIONALE
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Aperto il cantiere per ridare vita, dopo anni, allo storico monumento
SABBIONCELLO S. VITTORE. Un cantiere aperto per ridare nuova vita dopo tanti anni
d'abbandono al maggior monumento storico del territorio situato lungo il Volano e l'idrovia
ferrarese. E' quello in corso presso la Villa Mensa (del XV secolo) presso Sabbinocello San
Vittore, in direzione di Formignana, dove passa anche la nuova pista ciclabile fino alle chiuse
di Valpagliaro e a Final di Rero.
I lavori in corso sono finanziati dall'amministrazione comunale di Copparo e della Provincia di
Ferrara: per mostrare lo stato di lavori di recupero, il prossimo sabato 26 maggio dalle ore 15 la villa
Mensa sar aperta al pubblico, con visite guidate ai cantiere. Si tratta di un primo interessante
appuntamento per ridare lustro alla villa. Nell'occasione ci sar l'accompagnamento musicale del
conservatorio Frescobaldi di Ferrara. L'iniziativa sar realizzata in collaborazione con il comitato di
frazione locale e con l'Auser.
E' un momento particolare per il territorio locale e non solo per il paese dove nata tra l'altro la Pro
Loco (con gi oltre un centinaio di soci) che ha gi messo in cantiere un programma intenso:
recentemente la sagra cittadina rinata dopo tanti anni e che ha visto un buon successo di
partecipazione: con un'interessante mostra e concorso fotografico con tema il Po e il territorio tra
Ferrara e il mare.
La villa Mensa una delizia estense costruita dai Dalla Rovere, allora cardinali a Ferrara:
successivamente divenne appunto residenza estiva dei vescovi estensi e ferraresi. Segu un periodo
di decadenza: nell'Ottocento ne divenne proprietaria la famiglia e poi fondazione Fratelli Navarra.
Il complesso che di grandi dimensioni (un corpo centrale con cappella e torretta, cortile interno ed
altri numerosi edifici collaterali) fu per anni abitata da famiglie contadine e locali: in passato vari
progetti, proposte di recupero o passaggio di propriet non andarono in porto, nonostante le
preoccupazioni di abitanti della zona e di studiosi. Ma col tempo crebbe l'interesse per il suo restauro:
alcuni laureandi in architettura dell'universit di Ferrara ne fecero oggetto di tesi.
Finalmente quindi Comune di Copparo e Provincia di Ferrara hanno trovato finanziamenti adeguati
con progetti di recupero (nell'ordine di varie centinaia di migliaia di euro) che sono partiti lo scorso
anno coi primi interventi. Per le prenotazioni alle visite guidate gli interessati possono telefonare allo
0532/864511. (f.c.)
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23/05/2007
La Nuova Ferrara
Pag. 10
ED. NAZIONALE
L'ASSESSORE
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E' presente anche il Comune do Ferrara Al Forum della pubblica amministrazione in corso a Roma.
Alla fiera dell'innovazione e delle buone pratiche amministrative, l'assessore al bilancio Roberto
Polastri ha presentato il balanced score card, il sistema di gestione della pianificazione strategica e
del controllo di gesione che il Comune ha messo a punto insime all'Universit di Ferrara.
Si tratta di una metodologia molto innovativa - spiega Polastri - applicata soprattutto da aziende
private e da poco utilizzata anche nella pubblica amministrazione, Ferrara stata tra i primi Comuni
ad adottarla. Serve a monitorare i risultati della gestione economico-finanziaria, ma anche le
procedure di apprendimento e di evoluzione organizativa interna e di soddisfazione del clientecittadino.
Al seminario di presentazione ha parlato anche Emidia Vagnoni, docente dell'Universit di Ferrara
che ha curato la progettazione scientifica. Al Forum di Roma, Ferrara presente anche con uno
stand in cui la citt presenta la sua offerta turistica e culturale. Anche il direttore generale Roberto
Finardi ha preso parte alla trasferta romana.
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23/05/2007
La Nuova Ferrara
Pag. 10
ED. NAZIONALE
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Lenzi: pi soldi a Ferrara Musica ma dall'esterno - IL RIASSETTO Anche l' universit vaglia l'ingresso
La Fondazione Carife esce da Ferrara Musica ma non si disimpegna dal sostegno all'attivit
dell'associazione. E' quanto ha annunciato ieri pomeriggio in commissione consiliare il sindaco
Gaetano Sateriale, e confermato subito dopo il presidente di Palazzo Crema, Sergio Lenzi. Il suo
posto sar preso da Ferrara Arte e forse dall'universit (ha manifestato il suo interesse ma enetrer
solo se non sar troppo oneroso ha detto il sindaco), e in questo caso i membri del Consiglio
direttivo cambieranno in maniera sostanziale. Al momento, infatti, i cinque posti sono occupati da
presidente e direttore del Teatro Comunale, sindaco, assessore alla Cultura e rappresentante della
Fondazione: per far entrare due nuovi, il Teatro dovrebbe rinunciare ad un posto. Il fatto curioso
che sindaco e assessore alla Cultura, da tempo, sono la stessa persona, cio Sateriale nel doppio
incarico, quindi una poltrona resta sempre fisicamente vuota. Con il nuovo assetto, in ogni caso, si
creer un rapporto societario tra Ferrara Arte spa e l'associazione musicale, consentendo cos a
quest'ultima di godere dei benefici della holding comunale (dove la spa entra e lei direttamente non
pu), e di sfruttare il forte "marchio" delle mostre di Palazzo Diamanti per attirare nuovi e sempre pi
vitali sponsor. La Fondazione, che l'anno scorso ha finanziato con circa 156mila euro Ferrara Musica,
deve ancora decidere lo stanziamento di quest'anno, ma non ci saranno riduzioni, anzi - ha detto il
presidente Lenzi - Intendiamo sostenere l'attivit dall'esterno, come abbiamo annunciato tre anni fa, il
nostro modo abituale di agire di sponsor.
Le richieste di impegno in campo culturale a Palazzo Crema, tra l'altro, si stanno moltiplicando: tra
poco arriver la convocazione del comitato sostenitori di Ermitage Italia e Lenzi sta attendendo.
Abbiamo evidenziato la nostra disponibilit a sostenere l'iniziativa, ancora per non sappiamo nulla
di preciso ha evidenziato il presidente.
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23/05/2007
La Nuova Venezia
Pag. 44
ED. NAZIONALE
NAZIONALI A JESOLO
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JESOLO. Sono stati gli sport di squadra a farla da padrone nella quarta giornata dei campionati
nazionali Universitari di Jesolo. Ieri sono iniziati i tornei di calcio e pallavolo maschile, a incantare
per stata soprattutto la Roma nel calcio a 5, con gli universitari della capitale che, dopo il 4-2
dell'andata contro Macerata, hanno battuto con lo stesso risultato anche Cagliari. Fuori nel tennis
Alessandro Lorenzon e Marta Lizier, il Cus Venezia ora si prepara gi a un altro appuntamento:
venerd, sempre nella cornice dei Nazionali Universitari, la sala convegni del Palaturismo di Jesolo
ospiter Lavorare per lo sport - Necessit e prospettive: Universit, aziende, mondi sportivi a
confronto, confronto sulle nuove sfide del mondo dello sport con una serie di personaggi di valore
assoluto. Tornando ai campionati veri e propri, da oggi un'altra disciplina si aggiunge al programma
di gare. Sui campi del Villaggio Marzotto di Jesolo Lido scatta il torneo di rugby 7, in lizza i Cus di
Sassari, Messina, Firenze, Ferrara, Brescia, Milano, Genova e Catania: a partire dalle 9 partono due
gironi all'italiana da quattro squadre, domani in programma secondo turno di qualificazioni e finali.
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23/05/2007
La Voce di Romagna
Pag. 18
FORL CESENA
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23/05/2007
La Voce di Romagna
Pag. 18
RAVENNA
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22/05/2007
Focus
N. 176 _ GIUGNO 2007
Elisir di mamma
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22/05/2007
Focus
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22/05/2007
Focus
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Moderati bevitori Ogni Italiano beve in media 57 litri di latte l'anno, il 70% del quali totalmente o
parzialmente scremato. Gli europei invece ne consumano in media 93 litri.
Giostra della mungitura La stalla moderna interamente computerizzata. Nel 2006 nel mondo sono
state munte 657 milioni di t di latte, pari a 220 mila piscine olimpioniche.
Mungitura faraonica Mungitura di una bufala nel rilievo di una tomba a Saqquara. Per gli Egizi il latte
era un farmaco e un dono da offrire agli dei.
Pastorizzato... A temperatura ambiente il latte va rapidamente a male. Per conservarlo lo si scalda a
72-85 C per 20 secondi: cos dura 2-3 giorni.
... o sterilizzato Uht significa Ultra high temperature cio scaldato a oltre 135 C per 1 secondo: cos
dura 4-6 mesi.
Contrordine: non pi di un bicchiere al giorno Colin T. Campbell, figlio di un allevatore di vacche da
latte della Virginia (Usa), beveva 4 litri di latte al giorno. Oggi biochimico della nutrizione alla Cornell
University di Ithaca e sostiene che probabilmente un bicchiere di latte al giorno non fa male ma
sconsiglia di berne di pi. Dice persino che il latte non fa bene alle ossa: uno studio durato 12 anni su
78 mila infermiere e pubblicato nel 1997 ha dimostrato che chi beve pi latte a maggior rischio di
fratture. Ognuno beva il suo. Non detto che il latte che va bene per i vitelli vada bene per l'uomo
continua Campbell. Contiene ormoni (testosterone ed estradiolo) e fattori di crescita (Igfl o fattore di
crescita dell'insulina) utili a un organismo in via di sviluppo; nell'adulto possono addirittura
promuovere la crescita di tumori. Uno studio del 1989 ha rivelato che nelle 2 aree europee in cui si
beve pi latte, Scandinavia e Paesi Bassi, c' il pi alto tasso di tumore al seno. E, nei maschi, chi
consuma pi latticini aumenta del 70% il rischio di tumore alla prostata, come dimostrato da uno
studio su 50 mila americani del 1999. Equivalenze Il calcio di un bicchiere di latte si trova anche in
una tazza di foglie di rapa, o di cicoria cotta, in 30 g di sardine, in 120 g di farina, in 120 g di
mandorle secche, in 3 litri di acqua di rubinetto o in 1 litro di acqua minerale con 300 mg/l di calcio.
Le alternative: soia, riso, avena e farro Per dribblare l'Intolleranza al lattosio si sono inventati molti
tipi di latte vegetale che oltre a essere privi di lattosio non contengono nemmeno colesterolo e
caseina. Sugli scaffali del supermercato c' per esempio il latte di soia: secondo alcuni studi sembra
che la soia sia in grado di ridurre il colesterolo e quindi il rischio di atcrosclerosi. Ma altri studi ne
sconsigliano l'uso per i bambini in et prepubere e alle donne gravide: la soia contiene infatti
"isoflavononi", ormoni vegetali simili agli estrogeni, che possono influenzare negativamente lo
sviluppo sessuale maschile. Vegetale si, ma sano? Un altro latte vegetale in commercio quello di
riso: contiene acqua, riso, olio di girasole, sale marino e aromi. Anche il latte di avena e quello di farro
sono derivati da cereali, ma in tutti i casi leggete le etichette: alcuni produttori non specificano quali
grassi "vegetali" hanno aggiunto a questi latti, e alcuni grassi vegetali (palma, cuore di palma, cocco,
grassi idrogenati) sono addirittura pi nocivi del colesterolo. Non sempre vegetale bello.
La "civilt" bianca Nelle aree geografiche pi scure un'alta percentuale di adulti digerisce il latte. Le
popolazioni meridionali non lo digeriscono.
Denti "da latte": spuntano fra 8 e 33 mesi; cadono fra 6 e 11 anni
Il tempo dei bidoni Pulizia dei bidoni, Germania 1946. Oggi la raccolta gestita dai computer e il
latte passa dalle mammelle delle vacche alle cisterne senza essere esposto all'aria.
Anche l'uomo pu allattare Era disperato: dopo aver perso la moglie stavano per morire anche le 2
neonate che rifiutavano di essere allattate con il biberon e piangevano di fame. Per calmarle il padre
le attacc ai suoi capezzoli. Tacquero e cos continu a farlo finch, 2 settimane dopo, inizi a
produrre latte, come certificato da Kamal Jayasinghe, direttore dell'ospedale di Colombo (Sri Lanka).
Una bufala? No, secondo Jared Diamond, fisiologo all'University of California a Los Angeles: La
UNIVERSIT E CONSORZIO FERRARA RICERCHE
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22/05/2007
Focus
N. 176 _ GIUGNO 2007
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prolungata stimolazione della mammella aumenta la prolattina, ormone che fa produrre latte. Anche
la mammella dell'uomo ha infatti ghiandole, dotti e capezzoli, e fino alla pubert uguale a quella
femminile. In natura, poi, c' un altro mammifero maschio che allatta, il Dayak, pipistrello della frutta
dei Borneo. E in letteratura l'allattamento maschile citato nel Talmud ebraico; nel romanzo Anna
Karenina di Lev Tolstoi, e anche in riviste mediche: nel 1896 George Gould e Walter Pyle nel loro
Anomalies and Curiosities of Medicine raccontano diversi casi di allattamento maschile.
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22/05/2007
Il Giornale dell'Edilizia
N. 3 - APRILE 2007
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
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22/05/2007
Il Giornale dell'Edilizia
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N. 3 - APRILE 2007
sulle Travi Prem. Queste le luci. Le ombre ci sono e sono costituite dal fatto che, data la lodevole
numerosit dei temi proposti, il tempo concesso alla singola relazione, pari a 15 minuti, permette
solamente di dare il senso generale del singolo tema ma non certo di entrare nei dettagli. Per
approfondire i temi, quindi, occorrono altre sedi: tipicamente dei convegni monotematici. E' per
questo che Assoprem ha pensato di proporre alla Comunit Scientifica Nazionale un Convegno di
Approfondimento Tecnico e per questo, si sta attivando organizzandolo all'interno del SAIE 2007 in
diretta successione a quello svoltosi durante il SAIE 2005 con lo spirito di dare, agli operatori
interessati a queste travi, Produttori, Professionisti, Ricercatori, un momento di riflessione comune
sullo stato dell'arte della conoscenza e del "Percorso verso la normativa ". Ing. Livio Izzo
TRAVI RETICOLARI MISTE... ANCHE NON AUTOPORTANTI
...IL SISTEMA TRR, TRAVE RAPIDA RETICOLARE PER L'EDILIZIA CIVILE Le Travi Reticolari
Miste rappresentano, da oltre un trentennio, una alternativa alle travi con armature realizzate in opera
o ai prefabbricati in c.a. e c.a.p., offrendo rispetto a queste, innumerevoli vantaggi che ne hanno
decretato un impiego sempre pi diffuso. Quando la questione statica determinante nella soluzione
di un organismo edilizio, per cui si presentano problemi di struttura legati a condizioni di carico e
sollecitazioni particolari, questa tipologia di manufatti sempre stata una risposta efficace e
vantaggiosa. Le Travi Reticolari Miste sono state e sono tuttora largamente usate nella edificazione
di strutture di notevole entit e normalmente concepite come autoportanti. Esistono soluzioni
morfologicamente simili ma non autoportanti, nell'ambito della stessa famiglia che si rivolgono ad altri
settori di intervento. La TRR, nell'ambito del panorama di questo tipo di armature, un prodotto
specificamente studiato per l'edilizia civile ove il requisito della autoportanza non indispensabile.
Cosicch, questo tipo di armatura necessita di puntellazione come, in generale gli orizzontamenti,
presentando tutti i vantaggi delle Travi Reticolari Miste, tra cui: Velocit di posa Sicurezza
Economicit Per ci che riguarda l'aspetto della Sicurezza, come produttori ed associati Assoprem,
teniamo a sottolineare che la riduzione delle lavorazioni a pie d'opera, impiego di pannelli cassero in
legno, chiodi, puntelli e manodopera, non l'unico vantaggio da tenere in conto. L'utilizzo di armature
preassemblate gi complete, offre al Direttore dei Lavori, uno sgravio in termini di controllo delle
manovalanze e relative lavorazioni, non irrilevante. Imbastire una armatura ordinaria in opera,
eseguendo attentamente un esecutivo: controllando le sovrapposizioni, i diametri, le giustapposizioni
diventato un lavoro sempre pi complesso e delicato; soprattutto in presenza di personale non
sufficientemente qualificato e nell'ottica di produzioni sempre pi spinte in termini di tempo. Non
essendo l'autoportanza il requisito primo di questo prodotto, ma la risposta ad altre esigenze poste
dal settore civile, la realizzazione della TRR stata portata ad una "spinta" industrializzazione. La
Trave Reticolare Mista non autoportante deve infatti offrire una grande flessibilit d'impiego per
sostituirsi alle tradizionali armature. Da qui, la necessit di partire da un prodotto base preassemblato
standard, onde dedicare pi attenzione alle applicazioni specifiche. Banale ed immediata la
sostituzione di armature ordinarie rettilinee, comunemente in spessore solaio e nel rispetto delle
ultime disposizioni legislative sui limiti dimensionali in relazione alle strutture in elevazione
(Ordinanza Sismica). Forte invece la specializzazione nella realizzazione di archi, capriate, travi a
ginocchio, travi di displuvio e compluvio (dette a schiena d'asino), travi reggiscala, armature dalla
geometria particolare che riducono drasticamente L tempi di esecuzione e costi nella edilizia civile.
Ing. Pierluigi Reato Reato snc
PROSEGUE A RITMI INCALZANTI IL LAVORO SULLE TRAVI PREFABBRICATE RETICOLARI
MISTE Riunione Programmatica del Gruppo Nella sua prima riunione del 2007, il GdL ha steso un
programma di vasto respiro per arrivare, con i necessari approfondimenti di ricerca, alla stesura delle
UNIVERSIT E CONSORZIO FERRARA RICERCHE
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22/05/2007
Il Giornale dell'Edilizia
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N. 3 - APRILE 2007
Linee Guida sulle Travi Reticolari Miste. Il lavoro di stesura del testo delle Linee Guida, quindi,
proceder di pari passo ad un contemporaneo Programma di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN)
finanziato, in quota parte, dalle aziende assodate ad Assoprem. Le due attivit iniziano
immediatamente ed in parallelo ed avranno step successivi e progressivi di presentazione alla
comunit scientifica nazionale alfine di raccogliere, in itinere, suggerimenti e commenti, il primo
importante evento nazionale di questo tipo sar il Convegno Nazionale sulle Travi Reticolari Miste
che Assoprem ed II Giornale dell'Edilizia Organizzando per il SAIE 2007- Di seguito pubblichiamo
alcune significative parti del Verbale del GdL del 26/02/07, estratte liberamente. Ancora un nuovo
incontro questo, dello scorso 26 febbraio, ore 10.00, presso la sede del CIS-E di Milano, del Gruppo
di Lavoro [GdL) sulle Travi Prefabbricate Reticolari Miste. Il Prof. Plizzari relaziona circa la possibilit
di riconoscimento delle travi PREM nella normativa nazionale attuale; propone, inoltre, di organizzare
la giornata in due momenti principali, con particolare riferimento alla stesura di una prima bozza di
progetto di finanziamento PRIN e, in seconda battuta, aj raggruppamento degli argomenti del
sommario di linee guida, cos come definito nella riunione precedente, e all'abbinamento degli stessi
con diversi sottogruppi di lavoro che provyederanno, entro la prossima riunione, alla scrittura delle
parti note e alla definizione dei punti chiave pi controversi e bisognosi di ricerca ad hoc. Il
Presidente di Assoprem, Ing. Izzo, relaziona poi sulle principali decisioni e linee programmatiche
Associative per l'anno in corso: l'Associazione conferma come missione prioritaria la redazione di
un documento normativo sulle Travi Reticolarti Miste; Per sostenere e supportare concretamente
questo obbiettivo, Assoprem s\ impegna a reperire una somma mirata alla ricerca, da destinare a 5
unit operative il numero massim ammesso dal Ministero per que sto tipo di ricerca. Dopo ampia
discussione, all'u nanimit si conviene sulla defi nizione dei capitoli del somma rio delle Linee Guida
per Trav Reticolari Miste, il cui ordin viene in parte modificato rispett alla versione approvata durant la
riunione precedente. Si costituiscono 9 sottogrupp ciascuno con un coordinatore ognuno dei quali si
occuper entro la prossima riunione, fi! sata per il prossimo 31 maggie della stesura, dei capitoli e so
tocapitoli gi noti ed ora anch raggruppati. La segreteria CIS-E render d sponibile on-line nei giorni
sue cessivi a questa riunione, il fil .doc dell'indice nel rispetto di )rmato attualmente utilizzato ede
CNR. L'incontro prosegue scutendo l'organizzazione e la ianificazione delia richiesta RIN 2007. Prof.
Plizzari chiede che venga- D definite le unit operative, i mi di ricerca e le quote da insere nella
richiesta di finanziaento. Vengono individuate le idi universitarie e i relativi coornatori: Universit di
Bergamo (Prof. Riva); Universit di Bologna (Prof. Savoia); Universit di Ferrara (Prof. Tullini);
Universit di Palermo (Prof.ssa La Mendola); Universit di Trieste (Prof. Amadio). oltre viene
individuato aH'unaniit che il coordinatore del proitto di finanziamento PRIN sia il of. Paolo Riva, che
accetta la ndidatura. auriti tutti gli argomenti previsti, lavori vengono chiusi alle ore i.00 circa.
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21/05/2007
Salute Europa
Sito Web
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23/05/2007
Il Domani
Pag. 26
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23/05/2007
Il Piccolo
Pag. 21
ED. NAZIONALE
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23/05/2007
La Libert
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Entro la fine del mese verranno aboliti i ticket da 10 euro sulle prestazioni specialistiche introdotti
dalla Finanziaria. Lo sottolineano il Consigliere regionale Nino Beretta e la candidata della lista
"L'Ulivo con Reggi" Giovanna Palladini. Salutiamo con grande favore quanto annunciato dall'
assessore regionale alla sanit Giovanni Bissoni, cio che entro la fine del mese tale provvedimento
sar operativo - dicono -. Viene in questo modo posto rimedio, anche se in ritardo, ad una ingiustizia
che tanto malumore aveva creato tra i cittadini, conseguenza del collasso al quale le continue
sottostime del fabbisogno finanziario operate dal centro-destra avevano portato il sistema sanitario.
Ora che stata trovata la necessaria copertura finanziaria per l'entrata prevista di oltre 800 milioni di
euro, a livello nazionale, senza gravare sulle tasche dei cittadini necessario affrontare, gi dalla
Finanziaria del 2008, il problema complessivo della compartecipazione dei cittadini alla spesa
sanitaria verificando le fasce di esenzione e inserendo questa materia nel patto per la salute.
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23/05/2007
La Nuova Ferrara
Pag. 30
ED. NAZIONALE
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23/05/2007
La Nuova Ferrara
Pag. 19
ED. NAZIONALE
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23/05/2007
La Nuova Ferrara
Pag. 19
ED. NAZIONALE
La propriet intelletuale riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa da intendersi per uso privato
BERRA. Stasera alle 21 presso la biblioteca incontro sul tema: La Pet Therapy: un aiuto dagli amici
animali. Ne parleranno Francesca Marchi, referente per la scuola di interazione uomo-animale
(Siua) in attivit e terapie assistite dagli animali; Leonardo Forlani dell'Asl di Ferrara e Paola
Zappaterra della cooperativa Cidas racconto di un'esperienza di pet Therapy in un centro per
disabili.
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23/05/2007
La Voce di Romagna
Pag. 29
RIMINI
Renzi (An):"Basta con i giochi di potere e gli interessi personali". Domani si firma a Santarcangelo
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23/05/2007
Polis
Pag. 3
L'assessore alla Sanit Bissoni parler del fondo per la non autosuffi
cienza
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Oggi alle ore 12 in via Pisacane 14/a, l'assessore regionale alla Sanit Giovanni Bissoni parler del
"Fondo regionale per la non autosuffi cienza: una grande risposta alle famiglie". Saranno presenti
Tiziana Mozzoni, assessore ai Servizi Sociali e Sanitari della Provincia di Parma e il candidato
Alfredo Peri.
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23/05/2007
L'informazione
Pag. 22
PARMA
SANITA' A Bologna, all' ASL di Ferrara e all'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia
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23/05/2007
Pag. XXIII
FERRARA
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PROSEGUE fino al prossimo 14 ottobre la mostra 'Genti del Delta: da Spina a Comacchio' all'
Ospedale degli Infermi. Info: 0533.311316.
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Obiettivo: riaffermare la centralit del pubblico e lavorare in stretto legame con l'area socio-sanitaria
Nelle linee programmatiche contenute nel New Deal della salute, presentate dal ministro Livia Turco ,
si pone la salute mentale tra le dieci azioni prioritarie da sviluppare nel programma di Governo. Ci
siamo proposti, come gruppo di lavoro da me coordinato presso il ministero, in collaborazione con il
Comitato tecnico per la salute mentale istituito dalle Regioni, il compito di definire un vero e proprio
Piano strategico nazionale per la promozione e la tutela della salute mentale, che si realizzasse in
coerenza con l'impostazione che il ministro ha voluto dare, di uno stretto rapporto Stato-Regioni
come nuovo asse per il governo della Sanit. Il metodo scelto stato quello di proporre un
programma di otto seminari che promuovessero un confronto fra i diversi soggetti coinvolti:
professionisti, operatori, associazioni che operano nel territorio, familiari, utenti, amministratori locali
e delle Asl. Un metodo partecipativo che permettesse di definire dal basso procedure e concettualit
sulle tematiche della salute mentale facendo emergere gli elementi di qualit del sistema e le aree di
criticit. Siamo partiti dal tema della partecipazione nello sviluppo di comunit e nella promozione di
salute mentale. Per servizi che si caratterizzano per essere di tipo comunitario e radicati in contesti
locali, necessario interrogarsi sui cambiamenti che in questi anni, per i fenomeni legati alla
globalizzazione, si sono verificati e che ne hanno modificato profondamente le caratteristiche. Vi un
clima di crescente insicurezza nelle condizioni di vita e di lavoro, contrassegnato dal contrasto tra un
sentimento di impotenza che coglie l'individuo di fronte alla crescente complessit insita nella realt e
lo sviluppo della tecnica che crea l'illusione che tutto sia possibile. Il prevalere inoltre dell'esaltazione
del ruolo dell'individuo, mette in discussione la funzione protettiva e generativa dei legami sociali con
una frammentazione di tali legami, determinando il fatto che gli individui e i gruppi sociali vivono
nell'incertezza di riferimenti e di supporti. Questi cambiamenti sembrano produrre l'emergere di nuovi
problemi, dalle patologie depressive ai disturbi dello sviluppo con il correlato di comportamenti di
abuso, forme di marginalit psicosociale, comportamenti violenti e disturbi di personalit.
Problematiche che coinvolgono l'et evolutiva e in particolare l'et adolescenziale e che
rappresenteranno un ambito prioritario su cui indirizzare interventi mirati e appropriati. Un'altra novit
di rilievo quella costituita dalla forte presenza, sul nostro Paese, di popolazioni migranti che ci
pongono la necessit di sviluppare, all'interno delle discipline psicologicopsichiatriche, una riflessione
capace di strutturare un saper fare in grado di rapportarsi alla molteplicit culturale interna e di
ponderare il rischio per la salute mentale di individui e masse in movimento. Da questo sintetico
quadro emerge la necessit di investire, da parte dei servizi psichiatrici, sulla ridefinizione dell'oggetto
del loro lavoro e delle modalit con cui trattarlo confrontandosi con la nuova domanda di cura che
sembra mutare i confini tra ci che abbiamo imparato a considerare salute e malattia psichica.
Bisogna riaffermare la centralit dei servizi pubblici, che dovranno svolgere la loro azione in stretto
legame con l'area socio-sanitaria, quadro delineato dalla legge 328/2000, ridefinendo in maniera pi
precisa i rapporti con il privato sociale e il profit, partner nella realizzazione dei programmi di cura
centrati sulle esigenze della persona. I seminari si occuperanno, con particolare attenzione, dei
processi e dei fattori psicoterapeutici nei diversi luoghi di cura, della valutazione degli interventi, dei
delicati problemi relativi all'obbligo della cura (Tso), della salute mentale nelle carceri e degli ospedali
psichiatrici giudiziari; dei temi della formazione, del ruolo della ricerca e dell'universit. L'obiettivo del
SCENARIO SANITA E SALUTE
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processo messo in atto, che si concluder con la Seconda Conferenza nazionale per la salute
mentale, di attribuire alla societ e ai singoli cittadini un ruolo attivo nella ricerca di risposte ai loro
problemi e di rinnovare negli operatori le motivazioni per essere protagonisti creativi del loro lavoro.
infatti dalla cooperazione di questi due fattori che pu nascere un rilancio dell'azione dei servizi
pubblici di salute mentale, fondato su approcci clinici pi attenti alla complessit delle persone e delle
situazioni che vivono, che superi la logica prestazionale per approdare a quella centrata
sull'integrazione e sui programmi e servizi offerti al cittadino; una logica attenta da un lato al processo
di cura e dall'altro al percorso di salute del singolo che si rivolge ai servizi. Marco D'Alema
Coordinatore responsabile del Progetto Percorsi di ricerca, promozione e tutela della salute
mentale Ministero della Salute
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UNIVERSITA E RICERCA
5 articoli
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Il Sole 24 Ore
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COMMENTI E INCHIESTE
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MERITO Tutti sanno che il titolo nell'ateneo A non ha lo stesso valore nell'ateneo B: ipocrisia ai
danni dello Stato ORGANIZZAZIONE Il nuovo corso non ha fatto calare l'et dei laureati e ha
aumentato gli anni di studio Lauree: basta valore legale RECLUTAMENTO Importante
l'introduzione dei commissari stranieri per i concorsi da ricercatore, come ha voluto Mussi
di Riccardo Chiaberge Salvatore Settis tornato nella sua stanza di professore, abbandonando
l'ufficio da cui ha guidato per otto anni la Scuola normale superiore di Pisa, fino a quel fatale gioved
3 maggio. La conversazione con lui spazia su tutto l'arco dei problemi dell'universit. Le sole
domande alle quali si rifiuta di rispondere sono quelle riguardanti la congiura di palazzo che lo ha
spinto alle dimissioni. Il piagnisteo sullo stato dell'universit italiana tanto ricorrente da non
impressionare pi nessuno. La nostra universit vecchia (su 18mila docenti di ruolo solo 9 hanno
meno di 35 anni, mentre il 30% oltre i 65!), inefficiente, burocratizzata, dequalificata, con poche
punte di eccellenza. Lo dicono tutti. Eppure il ministro sostiene che abbiamo 100 atenei fra i 500
migliori del mondo, e due - uno per l'appunto quello in cui ci troviamo oggi - si piazzano tra i primi
22. Dove sta la verit, professor Settis? Sono vere tutt'e due le cose. Direi che lo stato della ricerca
pi avanzata nelle universit italiane prodigiosamente alto rispetto alla carenza di mezzi. Questa
situazione per destinata a terminare molto presto a causa del preoccupante fenomeno cui lei
accennava: l'invecchiamento. L'et media dei professori universitari italiani, secondo un calcolo fatto
da uno studioso dell'Universit di Pisa, cresce mediamente di undici mesi l'anno. Questo vuol dire
che se nel 1975, in media, si andava in cattedra intorno ai 35 anni, oggi si va intorno ai 50-51, o
addirittura ai 53-54. Parlo della cattedra di prima fascia, cio gli ordinari. Tutto questo anche vero
per gli associati, che la seconda fascia, per i quali l'et media leggermente inferiore, per i
ricercatori ancora pi bassa, oggi se uno diventa ricercatore intorno ai 35-40 anni lo si considera un
successo nella sua carriera, mentre in qualsiasi altro Paese al mondo sarebbe un completo disastro.
Questo invecchiamento dell'universit per il momento riusciamo a nasconderlo perch non si fanno
pi i concorsi alla vecchia maniera e non si fanno ancora i concorsi nazionali in un modo che ancora
non stato chiarito. Il ministro Mussi ha dichiarato recentemente che fra le domande presentate allo
European Research Council quelle provenienti dall'Italia sono le pi numerose, pi di 1.600, come
Francia e Germania messe insieme. Non le pare una buona notizia? Questi dati si conosceranno
ufficialmente tra pochi giorni, ma secondo me significano due cose. Una positiva, cio che in Italia c'
un grande bacino di talenti. E una negativa: i nostri ricercatori si rivolgono all'Europa perch hanno
una profonda sfiducia nella capacit del loro Paese di finanziarli. Se dalla Germania arrivano meno
domande perch l ci sono pi fondi per la ricerca. Questo dato di fatto assolutamente
incontrovertibile rivela come per i giovani, in questo momento, l'Italia sia un Paese chiuso. Torniamo
ai concorsi universitari. La riforma di Berlinguer aveva introdotto i concorsi su base locale, la Moratti
ha preferito ripristinare la selezione su scala nazionale. Nessuno dei due modelli sembra ottimale. Se
prima ci poteva essere il rischio di scelte al ribasso da parte dei singoli atenei, adesso si torna alle
vecchie cordate accademiche che si spartiscono la torta. Non sarebbe pi semplice e saggio abolire i
concorsi e lasciare che siano le universit a fare le chiamate? In realt io credo che far evolvere il
sistema italiano verso un sistema di questo tipo sia molto difficile perch ci sono delle resistenze da
parte degli ambienti accademici. L'accademia italiana fortemente conservativa, si oppone al nuovo
in tutte le maniere. Tra i provvedimenti che Mussi ha annunciato, in particolare per i concorsi al posto
di ricercatore, si introduce un giudizio anche da parte di commissari stranieri. Questo secondo me
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Il Sole 24 Ore
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Il Sole 24 Ore
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COMMENTI E INCHIESTE
questo? possibile, ma c' una fortissima resistenza da parte degli ambienti accademici. Una
proposta di questo tipo in un'universit italiana molto importante saltata per un solo voto. Il rettore
era contrario perch diceva che ci perdeva in indipendenza: questo pu anche succedere. Va detto
per che la ragione principale per cui i privati fanno ben poco per l'universit in Italia (a parte nelle
private) e per la ricerca perch non esiste un meccanismo di defiscalizzazione efficiente. Ora ci
dovrebbe essere... Sulla carta, s: speriamo che funzioni. Anni fa, negli Stati Uniti, Neil Rudenstine,
presidente di Harvard fino al 2001, ha lanciato un appello per raccogliere 2 miliardi di dollari.
Sembrava un traguardo impossibile, e invece c' riuscito. E la grande maggioranza veniva da
donazioni inferiori ai 12mila dollari.
Foto: FOTOGRAMMA
Foto: Salvatore Settis. L'ex direttore della Normale di Pisa ha 66 anni
IN ITALIA
9 I professori con meno di 35 anni il numero di giovani docenti di ruolo nelle universit italiane su
un totale di 18mila. 30% I professori con pi di 65 anni La percentuale di docenti anziani nei nostri
atenei. 50-54 L'et media dei professori che ottengono oggi una cattedra da ordinario. Nel 1975 era
attorno ai 35 anni. L'et media in cui si diventa ricercatori invece di 35-40 anni. 100 I migliori atenei
Sono le universit italiane che rientrano nell'elenco delle cinquecento migliori nel mondo. Due si
piazzano nei primi 22 posti.
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L'Indipendente
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LA CASTA
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L'Indipendente
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4.268 (+12,4% ) 4.083 (*) (-4,3%) (*) Red Biotech: 94%; Green Biotech: 5%; White B.
&Bioinformatica: 1% Aree terapeutiche Preclinica Fase I Fase II Fase III Tot. Oncologia 18 7 8 3 36
Dolore - Infiammazione 5 2 5 1 13 Malattie cardiovascolari 2 1 2 1 6 Urologia 2 1 2 - 5 Mal.
neurodegenerative 2 1 1 1 5 Mallattie metaboliche 1 - - 1 2 Dermatologia 2 - - - 2 Malattie infettive 1 - - 1 Diabete - - 1 - 1 Altro 2 2 2 - 6 Totale 35 14 21 7 77 Fonte: Assobiotec
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Mario Condorelli
Pubblichiamo la letterarelazione, finora inedita, con cui il presidente del Consiglio superiore di Sanit,
Mario Condorelli, il 30 dicembre 2005, ha comunicato all'allora ministro della Salute, Francesco
Storace, il parere negativo definitivo in merito alla richiesta di una nuova sperimentazione clinica
ministeriale della multiterapia Di Bella. Roma, 30 dicembre 2005 I.6.b.m/5 1733/P Illustre Signor
Ministro, faccio seguito alla mia lettera del 20 dicembre 2005 per comunicarLe che il gruppo di lavoro
del Consiglio Superiore di Sanit (Css), avendo ricevuto il 23 dicembre scorso la relazione del Dr.
Giuseppe Di Bella dal titolo: Relazione sintetica ed esaustiva, informativa generale sulle risultanze
pi peculiari e innovative del Mdb, dimensioni della casistica desidera formulare le seguenti
considerazioni. I punti centrali della relazione sono: 1. gli studi clinici sono generalmente proposti e/o
finanziati dall'industria farmaceutica; 2. difficoltoso per i casi trattati con Mdb a domicilio...
raccogliere ed elaborare dati in modo organico, in forma tale da consentire la pubblicazione su riviste
internazionali; 3. vengono elencate alcune serie di pazienti, due in fase di pubblicazione; 4. viene
fatto riferimento alla casistica clinica oggetto della valutazione peritale del 1999; 5. vengono elencate
le propriet antitumorali dei singoli componenti del Mdb, come dedotte da PubMed (motore di ricerca
pubblicazioni scientifiche). Punto 1: corrisponde a verit che gli studi vengono decisi da case
farmaceutiche, limitatamente a molti studi in Good clinical practice (Gcp), e non quelli spontanei
(investigator driven). Comunque, anche gli studi promossi da case farmaceutiche devono avere il
consenso dei ricercatori clinici (senza i quali lo studio non si esegue), e non sempre risultano positivi
(favorevoli al farmaco in studio). Ne va della credibilit scientifica degli sperimentatori: il mondo
scientifico si basa essenzialmente sulla fiducia che gli sperimentatori si guadagnano quando un altro
ricercatore riesce a riprodurre i risultati presentati dal primo. Un ricercatore serio non metter mai il
suo nome su un lavoro che, circa l'effetto di un farmaco, asserisce il falso perch verrebbe smentito
in breve tempo. Punto 2: il Dr. Di Bella afferma che non possibile eseguire uno studio prospettico in
Gcp, per mancanza di fondi: questo non corrisponde a verit. Esiste lo studio in Gcp sul metodo
Mdb, eseguito dal ministero della Salute quando c'era il ministro Bindi, con considerevole
investimento finanziario, con il supporto di molte istituzioni oncologiche italiane, pubblicato sul British
Medical Journal: il risultato stato negativo. Risulta difficile adesso proporne un secondo (con quali
premesse, con quali attese, per una serie di pazienti senza casi controllo?). Punto 3: nel documento
viene riportato un elenco di casistiche di neoplasie varie. Il Dr. Di Bella scrive che: In complesso, sui
161 pazienti esaminati, si sono osservati 139 casi positivi tra guarigione, stabilit e regressione, pari
all'86,32%, in assenza di effetti tossici di qualche rilievo e con un generale miglioramento della
qualit della vita. Nessuna statistica oncologica chemio e/o radioterapica neppure lontanamente
paragonabile a questi risultati. Il gruppo di lavoro, pur non intendendo entrare nel merito dei singoli
pazienti (le cartelle sono state richieste, ma non sono pervenute) si domanda, qualora la terapia Mdb
fosse in grado di dare l'86% di risposte positive nei tumori solidi, molti dei quali avanzati e/o in
progressione, se non fosse logico aspettarsi: una corsa in tutto il mondo per eseguire questa terapia,
per brevettare questo metodo da parte delle case farmaceutiche (un modo molto semplice per
stabilire se una terapia risulta efficace vedere se viene usata solo dal proponente oppure da altri
gruppi clinici in Italia, in Europa, in America, in Giappone); la volont di altri gruppi di utilizzarla. Tutto
questo disinteresse verso la terapia Mdb nasce forse dal fatto che pochi (in Italia e fuori Italia)
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credono a questo 86% di risultati positivi, e non per pregiudizio, ma perch l'unico studio prospettico
pubblicato sulla Mdb risultato negativo, e le singole casistiche non controllate (presentate dal Dr. Di
Bella in congressi) presentano oggi un impatto irrilevante sulla opinione dei ricercatori clinici. Il Dr. Di
Bella, tuttavia, insiste con cifre poco credibili sotto tutti i punti di vista, e sembra non considerare che
la terapia oncologica sta facendo progressi di grande rilievo (le piccole molecole, gli anticorpi
monoclonali) e sta modificando l'aspettativa di vita di molti pazienti. Punto 4: per quanto riguarda la
casistica clinica oggetto della valutazione peritale del 1999 non possibile raggiungere alcuna
conclusione o anche una semplice indicazione di efficacia. Anche in uno studio retrospettivo
indispensabile disporre di alcuni parametri senza i quali non possibile trarre alcuna conclusione. In
dettaglio, occorrerebbe almeno conoscere: (1) criteri di selezione della casistica, e numerosit della
casistica globale; (2) attendibilit della diagnosi istologica e strumentale; (3) fattori prognostici; (4)
modalit di valutazione della risposta (es. clini- ca, strumentale ecc.); (5) criteri di valutazione della
risposta (come stata valutata la Qualit di vita, quali end-points sono stati impiegati); (6)
caratteristiche della popolazione di controllo in base alle quali stata ipotizzata la durata della
sopravvivenza attesa (durata che, secondo quando sostiene il Dr. Di Bella, la Mdb sarebbe riuscita a
migliorare). Relativamente ad altre prove di efficacia, ci si pu basare solo sull'abstract del lavoro
pubblicato nel 2001 su Cancer Biotherapy and Radiopharmacology, una rivista elettronica recensita,
con un fattore di impatto (If) molto basso (1,019). Come riportato nei commenti specifici, questo
studio di fase II su un limitato numero di pazienti, non dimostra l'efficacia della Mdb. La combinazione
impiegata comprende infatti anche farmaci notoriamente attivi nei linfomi indolenti (ciclofosfamide e
steroidi), ed impossibile stabilire se i componenti della Mdb abbiano svolto un ruolo nella risposta.
Ciclo- fosfamide a basse dosi e steroidi sono un trattamento ampiamente impiegato in passato, e
usato ancor oggi quando altre forme di terapie pi efficaci hanno fallito o non sono impiegabili. Punto
5: il gruppo non intende negare che alcuni componenti della Mdb abbiano interessanti attivit
antiproliferative, e che vi siano numerosi studi in vitro e/o sull'animale in questo senso. Nella nota del
20 dicembre 2005 lo scrivente, a nome del gruppo, ha ribadito che i presupposti scientifici non sono
sufficienti per stabilire l'efficacia di una terapia di combinazione. Occorre, quale punto ineludibile, la
validazione di uno studio prospettico: si inizia con un studio in fase I-II (singolo braccio in cui si
dimostra che funziona la combinazione) per poi passare a uno studio in fase II-III (in cui si confronta il
protocollo in uno studio randomizzato, con una combinazione diversa) e infine si attendono le
conferme di altri ricercatori. Il gruppo di lavoro ribadisce che non bastano le premesse scientifiche
(l'attivit dei singoli componenti), n uno studio prospettico serio e ben fatto. Occorre la conferma da
parte di un secondo, di un terzo, di un quarto studio disegnato ed eseguito da ricercatori indipendenti.
Il Dr. Di Bella cita frequentemente i criteri del National Cancer Institute-Nci con i quali vengono
eseguiti e giudicati gli studi, ma non rileva che nella casistica dei pazienti trattati con metodo Mdb,
manca tutto quanto viene previsto dai criteri Nci, a cominciare da un numero progressivo unico per
ogni paziente, capace di individuarlo. Infine, resta da segnalare che il Dr. Di Bella continua a ignorare
la richiesta della Commissione, inoltrata molti mesi fa, di fornire i dati clinici, indispensabili per
formulare un giudizio di attendibilit delle sue affermazioni. Concludendo, il gruppo di lavoro ribadisce
che la relazione appena giunta da parte del Dr. Di Bella sulla Mdb: (a) non aggiunge evidenze sulla
efficacia di tale terapia; (b) non presenta uno studio convincente eseguito dal proponente; (c) omette
di citare uno studio in Gcp eseguito dal ministero, con risultato negativo; (d) non presenta conferme
provenienti da gruppi indipendenti. La relazione del Dr. Bi Bella, pertanto, non modifica le conclusioni
del gruppo di lavoro sul Mdb trasmesse con la pi volte citata lettera del 20 dicembre scorso: Il
gruppo di lavoro del Consiglio Superiore di Sanit ritiene di non avere elementi che dimostrino
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l'efficacia del Mdb nella terapia delle neoplasie e pertanto sconsiglia una nuova sperimentazione
clinica ministeriale sul Mdb. Questa potrebbe essere non solo inefficace, ma anche nociva per i
pazienti, negando a essi (o procrastinando) l'accesso a farmaci antineoplastici di dimostrata
efficacia.
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