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TEL 02/8639181 - SPED. ABB. POST. - 45% - ART. 2 COMMA 20/b LEGGE 662/96 - FIL. MILANO
La Giornata
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In Italia
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Nel mondo
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I tassi possono calare, dice Fazio, purch si prosegua verso lUme. In commissione Bilancio alla Camera, il governatore di Bankitalia avverte: lUme
sar un purgatorio, non il paradiso.
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Dovevo dare soldi a Di Pietro avrebbe sostenuto Antonio DAdamo nellincidente probatorio a Brescia. Secondo lindiscrezione dellEspresso il costruttore
ha negato di aver riferito a Berlusconi di
una promessa di 4,5 miliardi: Ho parlato di una restituzione di denaro.
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Indonesia, violenza contro letnia cinese (4% della popolazione) ritenuta responsabile della crisi economica. I cinesi controllano la maggior parte delle
attivit commerciali.
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Castro grazia qualche decina di detenuti politici. Lo comunica, citando fonti governative cubane, il Vaticano.
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DAlema e Foglietta
Maastricht
QUINTA COLONNA
LE PREVISIONI (SBAGLIATE)
DEI POLITOLOGI
PANEBIANCO E SARTORI, i due
XXI secolo
La pecora clonata era forse
una bufala. Il complesso
ecosistema delle piattole
DUBBISUDOLLY, ora gli scienziati si chiedono se lesperimento sia avvenuto davvero
Cade in questi giorni lanniversario della
nascita di Dolly, ma in questanno nessuno
riuscito a ripetere la straordinaria clonazione di un animale dalla cellula adulta di un
altro, e comincia a diffondersi il dubbio: che
levento non sia avvenuto affatto? Che il dottor Ian Wilmut, presunto autore dellesperimento, si sia sbagliato, per non parlare di
ipotesi pi inquietanti? La prima voce nel coro degli scettici si levata quando una lettera firmata da due microbiologi di fama internazionale, Norton Zinder della Rockefeller
University di New York e Vittorio Sgaramella dellUniversit della Calabria apparsa
sulla pi prestigiosa rassegna scientifica
mondiale, Science. Si fa lipotesi che Wilmut
abbia per errore usato non una cellula adulta della pecora donatrice ma, siccome questa
donatrice era, a quanto consta, gravida, una
cellula fetale circolante nel suo sangue e mescolatasi a quelle del tessuto adulto. Se cos
fosse, lesperimento di Wilmut non avrebbe
niente di speciale, perch la clonazione da
cellule fetali stata gi fatta pi volte. I due
scienziati criticano particolarmente Wilmut
per non aver cercato lui stesso di ripetere
con successo lesperimento. Adesso, in un seminario al MIT e in varie interviste Wilmut si
difeso dichiarando inesistente la possibilit di un errore e affermando che non si sobbarcher alla noia di ripetere lesperimento. Dubbi hanno espresso in questi giorni altri due insigni scienziati, il premio Nobel Philip Sharp e il presidente dellAccademia nazionale americana delle Scienze Bruce Alberts. Altra importante critica fatta a
Wilmut di aver tratto la cellula da clonare
non da una pecora viva ma da cellule di una
pecora morta, impedendo cos un confronto
genetico tra la donatrice e Dolly che avrebbe
risolto il quesito.
LUCE E MATERIA SI POSSONO FONDERE?
Una curiosa scoperta fatta a Princeton
Sembra che la luce si possa fondere con la
materia. Lo hanno scoperto per caso ricercatori dellUniversit di Princeton guidati da
Thomas Ebbesen, che stavano cercando di capire come mai la luce riesca ad attraversare
una lastra metallica cosparsa di forellini ultramicroscopici, pi piccoli, cio, della lunghezza donda della luce usata. Ci contraddice le nozioni esistenti circa la propagazione delle radiazioni (tra cui la luce) attraverso
la materia. Gli studiosi hanno risolto lenigma
proponendo che i fotoni, battendo sul metallo si accoppino con gli elettroni degli atomi
superficiali del metallo stesso, penetrando insieme attraverso i fori. Alle unit, cos costituite in una specie di plasma, i ricercatori
hanno dato il nome di plasmoni. La scoperta potrebbe avere importanti applicazioni
pratiche nel campo della microscopia ottica.
QUERCE, GHIANDE, TOPI, CERVI, ZECCHE
Una catena naturale delle grandi foreste
Tanto pi la foresta bella e folta, tanto
maggiore il pericolo che contenga certe
piattole che in alcune latitudini temperate
causano negli uomini malattie parassitarie
abbastanza gravi. Il naturalista Clive Jones e
i suoi colleghi dellIstituto di studi sugli ecosistemi di Millbrook presso New York hanno
capito perch. Le querce di una foresta sana
producono molte ghiande che mantengono
prosperosi i topi che mangiano le tignole che
a loro volta mangiano le foglie la cui perdita
fa ammalare gli alberi. Cos la foresta rimane
densa e verde. Allo stesso tempo, per, la ricchezza di ghiande fa proliferare i topi, portatori delle piattole, e aumenta il numero di
queste, che si attaccano alle zampe dei cervi
che poi le depositano sulle piante, da cui saltano sugli esseri umani. Questo doppio ciclo
uno dei pi complessi ecosistemi scoperti finora dagli studiosi dellistituto.
Signor direttore
La Cosa di DAlema
(forse) nasce, ventanni dopo
Come far crescere una pianta rimasta
nana (per soppiantare Prodi)
Sono trascorsi nove anni dallultimo congresso del Pci, segretario Achille Occhetto,
in cui fu riaffermata la continuit e linnovazione segnalata dal nome che, per, era
ancora Nuovo Pci. Poco dopo croll il
Muro di Berlino. Nel novembre dello stesso anno, 1989, Occhetto annunci alla Bolognina il proponimento di fare una Cosa
nuova. La quale nacque da un parto faticoso e doloroso e fu chiamata Partito democratico della sinistra. Ma contemporaneamente nacque la Rifondazione comunista
di Armando Cossutta e Sergio Garavini.
Non fu un parto gemellare, anche se i genitori erano gli stessi. Nacquero due fratelli-coltelli. La Cosa di Occhetto venne alla
luce fragile, camminava male, ondeggiava,
e rimase nana. Con DAlema non cresciuta, ma si fatta pi furba, ha utilizzato meglio contraddizioni e spazi lasciati vuoti e si
collocata, nel momento giusto, nel posto
giusto, in un albero di comando. Ma, ripetiamo, resta nana e in cima a quellalbero
(lUlivo) c Prodi e non DAlema. Il quale
pensa di fare crescere il suo albero e che
da Cosa pu nascere unaltra Cosa, pi
grande e soprattutto abilitata al grande comando, a governare. In ogni caso una Cosa che somigli a DAlema e non a Occhetto. Una Cosa sua, come ci ha spiegato
Giuseppe Vacca in unintervista apparsa ieri sulla Stampa. Da qui lavvio del dialogo
con Giuliano Amato e i socialisti e il richiamo al socialismo europeo. Iniziativa
giusta e salutata da chi ha sempre giudicato necessario quellapprodo; non solo per la
sinistra, ma per il paese, per la sua modernizzazione.
Come ha spiegato per Vacca questo
dialogo? Cos: Vogliamo farla finita con le
macerie della prima Repubblica dei
craxiani e anticraxiani? Per farlo dobbiamo prenderci la nostra parte di merda che
tanta. La frase un po equivoca, sembra
dire che il Pds debba imbarcare un po di
merda craxiana. Poi per chiarisce: Dobbiamo far fuori ventanni di errori dal 1976
a oggi. Tutto Berlinguer, un pezzetto di
Natta, tutto Occhetto, questa la merda da
sbarcare. Infatti Vacca ancora pi chiaro
quando afferma che un partito che ha avuto Occhetto come ultimo segretario vuol
dire che era morto da ventanni. La convention fiorentina potrebbe quindi avere
come slogan ventanni dopo. Insomma,
nasce qui a Firenze il vero partito, dice ancora Vacca, che deve finirla con il teatrino
delle correnti. E per recuperare un dibattito asfittico, Vacca, usando il plurale
come pu usarlo un capo di stato maggiore
che parla a nome del comandante, dice:
Abbiamo messo in campo quello che era
disponibile, da Ciampi ad Amato, che di
fatto gi con noi. Come a dire due pezzi
di artiglieria un po arrugginiti, una merce
disponibile e ancora usabile.
A pensarci bene debbo dire che Paolo
Franchi e io abbiamo sbagliato a dare come titolo al nostro recente libro Da cosa
non nasce cosa. Forse la Cosa nasce, nasce. Ma cosa nasce? Ho scritto questa nota
prima di ascoltare il discorso di DAlema.
Ma le anticipazioni, anzi le interpretazioni
di Vacca sulle reali intenzioni di DAlema,
forse, dico forse, hanno il sapore di una verit che potr essere coperta da un mare di
parole, la cui sostanza sarebbe difficilmente occultabile. Chi vivr, vedr.
Emanuele Macaluso
IL RIEMPITIVO
di Pietrangelo Buttafuoco
Maremoto sullo Stretto di Messina: il Continente isolato. Senza arrossire, ogni tanto, ritorna la
discussione sul Ponte di Messina. Ogni governo, ogni assessore, a un certo punto alza lingegno e pensa: qua ci vuole un ponte. A parte il sano pregiudizio nominalistico per cui si dice di Messina e non
di Calabria, a parte lovvio rendiconto
sulla pregiudiziale mafiosa, a parte tutto
ci che riguarda la metafisica dellinsularit, veramente ridicolo pensare di mettere un ponte lungo lungo per fare incontrare due realt irrimisibirmente diverse come la Sicilia e il Continente. Gi
difficile mettere insieme Catania e Palermo, figurarsi cosa pu succedere se infine, uno di Ganzirri, considerato calabrisi. E qui che veramente casca lasino
del pulviscolo multietnico. Ma, a parte la
santissima pregiudiziale razziale, quello
che veramente conta in questa discussione il ragionamento sul dato di fatto. Insomma: in questa stagione cinematograficamente detta di Titanic, con questi chiari di luna ferroviari, pure il ponte ballerino dobbiamo mettere? Meglio, molto
meglio un ferribotte. Meglio, molto meglio
guardare la Madonnina che conforta. Meglio, molto meglio una comoda fila di tre
o quattro ore, perch tanto, nessuno scappa. Dovessero scappare Scilla e Cariddi,
allora sarebbe un altro discorso, ma fare
diventare la Sicilia come la periferia dello Stivale (per giunta, periferia della Calabria) cosa che grida vendetta. Certe
confidenze, con rispetto parlando nei confronti dellUnit nazionale, sono sconfinamenti dellinvadenza. Gratta gratta si
scoprir che questa idea balzana una
trovata dei calabresi, ionici e subdoli, tutta una furbata per non sentirsi pi sulla
pelle il loro destino di essere il peduncolo dimenticato del Meridione. A ciascuno
il suo dunque, perch la Sicilia non a
sud di nessuno. E non la Terronia di
chicchessia. Il siciliano infatti, che non
un meridionale, ha dentro di s lo stupore di Angelo Musco, quando dal ponte
della nave, guardando il mare che separa
la Sicilia dal mondo disse: Quanto largo questo Stretto.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
CASSANDRE E POLITICA
Cinema
corrente), la riforma elettorale pu solo nascere come frutto di un compromesso fra una
pluralit di posizioni fra loro assai distanti.
Senonch, nel caso di una legge elettorale, se
troppi attori con interessi troppo divergenti ci
mettono le mani, il pasticcio garantito. E
ancora: La correzione proporzionale che la
schiacciante maggioranza dei politici, monoturnisti o doppioturnisti che siano, vuole mantenere a tutti i costi, in realt il varco attraverso il quale passer, assai probabilmente, lo
snaturamento della legge detta maggioritaria. La verit, concludeva sconsolato il politologo romagnolo, che il progetto Mattarella pessimo, ma che al peggio non esiste pra-
elettorali che abbiamo dissennatamente congegnato sono tutte macchine trita-centro, sembrano fatte apposta per stritolare il centro. E
col suo sapido stile e rubicondo avanza una
prognosi infausta sulla definitiva scomparsa
della Dc e dei moderati centristi: La legge
Mattarella prevede che le nuove Camere siano elette, per tre quarti, con un sistema maggioritario secco, allinglese, con il quale il primo arrivato (in Italia baster un 30-35 per cento) piglia tutto al primo colpo. Chi si salva? La
Dc no di certo; e nemmeno si salveranno, mi
azzardo a prevedere, i tentativi neocentristi
dellultima ora.
PICCOLA POSTA
di Adriano Sofri
Cara Franca Rame, solo in apparenza la notizia sullispirazione della violenza che ti
colp una notizia sul passato,
ventanni fa. In realt una notizia che, per
il modo in cui stata accolta, la dice lunga
sul giorno doggi. LItalia un paese mitridatizzato. Si dice che unimpresa come
quella, vigliacca e feroce, fu applaudita, anzi ispirata, forse commissionata, da alti ufficiali dei carabinieri: a dirlo prima un
teppista neofascista, poi un altro, e infine per ora - un prestigioso generale dei carabinieri a riposo. Cose di questa fatta passano per ovvie, in Italia. Vaglielo a spiegare agli svedesi. Si veda bene, per contrasto,
come tu sei stata brava. Ti mando un bacio.
Camera della nostra storia, annunciava il
professore, non solo perch i partiti rilevanti potranno crescere a otto- nove, ma soprattutto perch sar lammucchiata pi scollata
e pi pasticciata degli ultimi cinquantanni.
Nonostante le riserve e le ferali previsioni
dei due esimi studiosi, specialisti il primo del
liberalismo di Raymond Aron, laltro del sistema dei partiti, nellestate del 1993 lultimo
parlamento eletto lanno prima col sistema
proporzionale var la nuova legge elettorale
nata dal referendum: un turno unico, che
compendiava il 75 per cento dei seggi eletti
col maggioritario e un 25 per cento eletti col
proporzionale. Delusi, i professori continuarono per mesi e mesi ad ammonire e redarguire, a elargire previsioni funeste, fondate
spesso su stati danimo e pulsioni viscerali,
pi che su freddo calcolo razionale, come se
La smentita, posto che lobiettivo di salvare la Dc fosse un obiettivo politologico assennato, non si far attendere e sar clamorosa. Nel dicembre del 1993 lentrata in campo di Silvio Berlusconi scompagina gli schieramenti tradizionali. Il partito di centro, i popolari di Martinazzoli, riesce a salvarsi proprio per effetto del maggioritario corretto dal
proporzionale e porta in Parlamento un drappello consistente di deputati: i centristi cattolici, che gi avevano avuto una prima scissione con la nascita del Ccd (lala ex Dc del berlusconismo), si divideranno poi per schiette
ragioni politiche (Rocco Buttiglione andr a
destra e Franco Marini, GerardoBianco, la
Rosy Bindi, Nino Andreatta andranno nel
centrosinistra). Alle elezioni politiche del 27
marzo 1994 la nuova legge elettorale, lungi dal
portare alla frammentazione, come temeva
Sartori, o snaturare il maggioritario, come cre-
deva Panebianco, produsse per la prima volta una maggioranza definita, quella del Polo
delle libert, scelta dai cittadini (lincidente
della maggioranza debole in Senato non ebbe
conseguenze nel voto di fiducia). E il nuovo
Parlamento, anzich rivelarsi unammucchiata o rischiare la paralisi, come paventavano i
politologi, port alla formazione del governo
Berlusconi, il quale cadde, alla fine del 1994,
non perch la legge elettorale fosse un pasticcio frutto di compromessi e foriero di
confusione come volevano i professori, ma
perch la coalizione esplose sotto i colpi di
mortaio di Umberto Bossi e si rivel unalleanza politicamente impossibile.
Caduta la maggioranza, oltre tutto, il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro,
ex costituente e antico cultore del proporzionalismo, anzich indire nuove elezioni e assecondare leffetto del referendum, facendo
scattare lo spirito e la lettera della legge maggioritaria, prefer aprire una stagione neoparlamentare in cui i partiti (allombra del
governo di Lamberto Dini) ripresero la guida
delle danze. Il ribaltone mirava a distruggere
il nuovo sistema elettorale e il principio maggioritario secondo il quale chi vota sceglie chi
governa. Dopo i politologi, dunque, anche i politici fecero di tutto per sabotare il principio
strappato via referendum dopo mezzo secolo
di proporzionale. Ma a nulla valsero i loro
sforzi. Il Mattarellum diede buona prova una
seconda volta.
Un anno e mezzo dopo, infatti, le elezioni
del 21 aprile 1996, sempre grazie allaborrita
legge, diedero di nuovo una larga maggioranza di seggi alla coalizione dellUlivo (con un
funzionamento premiale del maggioritario addirittura raffinatissimo, visto che nel proporzionale la coalizione di centrodestra prese
duecentomila voti pi dellUlivo, ma nei collegi soccombette). Il risultato elettorale port
alla formazione del governo Prodi, che oggi,
dopo due anni di stabilit, guida lingresso del
paese in Europa, e forse destinato a diventare il primo governo di legislatura nella storia italiana. E, se la follia degli uomini e degli
di non ci metter lo zampino, questa dovrebbe essere anche la legislatura delle riforme costituzionali e di un ridimensionamento
delle pretese giustizialiste della magistratura
pi politicizzata.
La tutela delle minoranze
Ha avuto una sua efficacia (nel bene e nel
male) anche il residuo proporzionale previsto
dal Mattarellum, osteggiato giustamente dai
politologi, in quanto coda velenosa che garantiva la sopravvivenza delle vecchie logiche partitiche. La legge ha polarizzato la politica, inducendo la Dc a dividersi definitivamente in due tronconi nel sistema bipolare.
Ma s rivelato, quel 25 per cento di seggi proporzionalmente attribuiti (con il meccanismo
di protezione delle minoranze detto dello
scorporo), uno strumento di rappresentanza
che altri comunque ci invidia, perch ha permesso alla Lega, per esempio, di portare 58
deputati in Parlamento. Mentre in Gran Bretagna, dove il sistema uninominale e si vota
col maggioritario secco, i liberaldemocratici,
che rappresentano il 26 per cento dei voti,
hanno due soli deputati. Il che fa emergere
critiche e timori in quel paese. Il Mattarellum,
malgrado i sarcasmi dei politologi, sembra
aver funzionato, consentendo la formazione di
maggioranze definite intorno a due capi di governo, Berlusconi e Prodi. Se anche le riforme
della Bicamerale funzioneranno cos (nonostante ulteriori sarcasmi) c da (ben) sperare.
IL FOGLIO quotidiano
ORGANODELLA CONVENZIONEPERLAGIUSTIZIA
DIRETTORE RESPONSABILE: GIULIANO FERRARA
CONDIRETTORE: LODOVICO FESTA
OGGI Al nord sereno, con annuvolamenti sparsi il pomeriggio sullentroterra ligure e sulle Alpi orientali. Nebbia
in banchi nella notte in pianura. Al centro sereno con velature sulle zone tirreniche, visibilit ridotta nella notte sui litorali. Al sud e in Sicilia sereno, con velature sulle regioni tirreniche. Stazionarie le temperature minime, le massime supereranno le medie di stagione.
DOMANI Sereno o poco nuvoloso su
tutto il paese. Foschie e nebbie al primo mattino nelle zone pianeggianti.
ai lungotevere il ruolo di asse attrezzato viario in una zona nevralgica. Si rischia un aumento del traffico privato con unorganizzazione critica soprattutto nel caso di una significativa presenza di autobus. Non inoltre disponibile unanalisi benefici-costi, n
una valutazione quantitativa delle condizioni di flusso. Ma il Sindaco ha gi messo a
segno il colpo geniale di comunicazione: per
due anni i romani discutono della finta lepre (sottopasso s, sottopasso no, sottopasso
quando e come) senza nulla sapere del megaparcheggio e dellipermercato. E poco importa che la massima autorit urbanistica
scriva nero su bianco che lopera inchioda
Roma alla gomma per altri decenni mentre
a Londra o Parigi crolla il traffico di superficie, o che si moltiplichino i dubbi delle
stesse associazioni ambientaliste. Per mesi
Gaia Pallottino (Verdi e ambiente) e Corrado Placidi (Codacons) chiedono al Sindaco
ambientalista di conoscere le cifre dei pullman: Saranno poche decine, solo per trasportare i pellegrini handicappati, dice la
giunta che tira diritto e parla solo di Castel
SantAngelo. Ma il Campidoglio a sette metri di profondit si schianta su reperti e falda, chiama allora i tecnici olandesi per andare gi fino a 25 metri, ma si schianta di
nuovo e annuncia labbandono. Poi cade
lultima foglia di fico usata sulla connessione (sempre ammessa dal Vaticano) fra sottovia, galleria Principe Amedeo e Complesso
del Gianicolo: La galleria sar raddoppiata
per farci le rotaie, diceva il Sindaco prima
di definanziare la tramvia Aurelia-Termini.
Ora la ditta che doveva scavare il sottopasso
ha chiesto 50 miliardi di danni, la Corte dei
conti ha aperto linchiesta e il Sindaco deve
trovare il modo di fare entrare i pullman dei
pellegrini al Gianicolo. Lo far con un ultimo colpetto di stile: il buco dasfalto si chiamer sottopassino, che non il sottopasso
ma vabb, e che non pedonalizza ma pullmanizza. Comunicazione e metamorfosi, ecco come il Sindaco laico, verde e in motorino divent commissario al Giubileo, credente e in torpedone.
Giovanni Negri
EDITORIALI
Berlusconi sotto la tenda
S
Quanto ai suoi amici di origine e impronta democristiana, Berlusconi osserva, magari davanti a una tavola imbandita da Francesco Cossiga, un panorama
litigioso, inquieto. Cossiga a tavola si
comporta con lui da gran signore, ma
quando picchia, picchia duro col sarcasmo, e lorizzonte politico dellex presidente della Repubblica implica, per
quanto ancora sia indefinito e vago, la
detronizzazione di Berlusconi come una
tappa obbligata, almeno secondo lopinione di tutti gli osservatori smaliziati. Si
parla di una imminente rottura nel piccolo esercito dei polisti cattolici, si parla
sempre di guai, e di altri guai, e di un uso
smodatamente fazioso delle cose di giustizia, e Berlusconi allora se ne resta sotto la tenda, chiede a consiglieri fidati e
spesso anche molto generosi di confermarlo nel suo umore nero, nella sua sospettosa linea di attesa e di rancore verso una politica infida, che promette
quanto non pu dare e non d quasi mai
precisamente quel che ha promesso. E
comprensibile che il leader di ForzaItalia attraversi una fase di disillusione e di
spinosa diffidenza. Ma oltre una certa soglia quel che comprensibile diventa
pericoloso. In politica tutto si muove, il
gioco in difesa rigido, rischioso. E lottimismo, la fiducia (non lumore atrabiliare) sono sempre stati la vera ricchezza
politica di Berlusconi.
imprese lamentano che, pur con il congelamento delle paghe, resta il problema della riduzione del 10,25% dello
sfruttamento degli impianti. Adottando, dove possibile, turni prolungati
nelle stagioni di punta, con orari
straordinari pagati poco pi di quelli
normali, in teoria, gli impianti non soffrirebbero di inutilizzi aggiuntivi. Ma
questi risultati sono ottenibili solo con
nuove contrattazioni sindacali dagli
esiti incerti. E una parte degli operatori trova pi semplice sospendere investimenti gi in programma o farli allestero. Noel Goutard, amministratore
delegato della Valeo, gigante della
componentistica auto, sintetizza la sua
opinione con questo giudizio: La legge
molto probabilmente avr effetti assolutamente disastrosi, mentre i manager di filiali di imprese americane, come Hubert Joly, presidente della sussidiaria francese della Electron data system, si preparano a chiedere maggiore flessibilit, minacciando altrimenti
lo spostamento della produzione in altre sedi. Sinora le 35 ore creano, pi
che nuovi posti, confusione. Pi che la
chiarezza cartesiana, questa volta prevalgono i pasticci dai contenuti variabili, che rappresentano unaltra (culinaria) tradizione francese.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
che, nel rispondere al questionario di Ghali, non restava che allinearsi alla maggioranza che sicuramente si sarebbe formata
attorno alla proposta dei pesi massimi
per linclusione a titolo permanente dei numeri due e tre della graduatoria economica planetaria.
Chi ebbe occasione di incontrare Fulci al
suo arrivo sa che egli prese istantaneamen-
LIBRI
Fintan OToole
A TRAITORS KISS
516 pp. Granta Books, Lst. 20
il gioco della seduzione e della forza della
parola su due palcoscenici, nel corso di
una lunghissima carriera: il teatro di
Drury Lane e la Camera dei Comuni. A
ventanni, nel 1771, per una romantica fuga damore da Bath con la bellissima cantante Elizabeth Linley, sostenne due duelli. Pochi anni dopo aveva conquistato Londra con le commedie I rivali(1775), La
scuola della maldicenza(1777), Il critico(1779). Comproprietario e amministratore del Drury Lane Theatre, uno dei pi
grandi dEuropa con duemilatrecento posti (sino al 1809, quando un incendio lo distrusse), fu tra i promotori di una delle stagioni pi felici della drammaturgia inglese. Lattrice Sarah Siddons era la sua musa tragica e lincantevole Dorothea Jordan
quella comica. Ma gi dal 1780 si era trovato un secondo ruolo, in politica.
Quello che per chiunque altro sarebbe
stato un ostacolo insormontabile, essere
figlio di attore e uomo di teatro, si tra-
servizi segreti civili e militari, alla cui direzione Fulci, proprio per la sua reputazione
di estremo rigore era stato chiamato appena
due anni prima della destinazione a New
York. E durante questa parentesi di due anni nella sua carriera diplomatica aveva scoperto alcune vicende di corruzione e aveva
denunciato i responsabili. Quando arriv a
New York, alla missione italiana allOnu,
luogo fino ad allora di tranquilli conversari,
di studiosi ozi, di raffinati incontri intellettuali, fu un fuggi fuggi generale. Chi non riusc a farsi riassegnare ad altre sedi rimase,
ma nel clima di demoralizzazione e di sfiducia che imperava in quegli anni.
Unoperazione di lobbying a tappeto
Quello di riformare e infondere nuovo
nerbo a una lontana colonia della burocrazia italiana fu uno dei primi problemi affrontati da Fulci come premessa alla doppia battaglia che intendeva condurre allOnu. Gli orari di lavoro furono allungati e rigorosamente controllati, con inizio della
giornata per i funzionari stabilito alle otto
con una specie di quotidiano consiglio di
guerra. Ognuno dei membri della missione
ricevette compiti ben definiti e precise
quote di colleghi esteri da contattare e
cercare di persuadere della bont della
causa italiana. Alle esitazioni iniziali fece
seguito, dopo i primi successi, un crescente
consenso per il serio regime introdotto dal
nuovo capo. Il secondo compito, meno facile, fu di convincere la Farnesina della realizzabilit della strategia aggressiva proposta da Fulci.
Le obiezioni di Roma si riassumevano in
due punti. 1) LItalia, a differenza di Germania e Giappone, non aveva pi mezzi da destinare agli aiuti ai paesi esteri, prerequisito indispensabile per la conquista di voti allOnu. 2) LItalia, eravamo ormai nel pieno
di Tangentopoli, godeva per il momento di
cos bassa reputazione da non potersi illudere di sopperire col prestigio alla insufficienza di mezzi.
Per smontare questa opposizione Fulci
pens bene di verificare se fosse fondata, cosa logica ma faticosa. Con il bastone del pellegrino, ama raccontare, dedic interi mesi
alla ininterrotta, estenuante esplorazione dei
ridotti diplomatici di Manhattan, incontrando uno ad uno i 185 colleghi ambasciatori di
altrettanti paesi membri dellOnu, intervisform, grazie al fascino del personaggio,
in una via daccesso al mondo dellalta societ. Era tanto seducente da risucire a
non pagare la sua coraggiosa presa di
posizione contro la discriminazione nei
confronti dei cattolici dIrlanda.
Furono proprio le proposte sul modo di
risolvere il problema irlandese a farne un
protagonista in Parlamento. La sua eccellenza di oratore oscur persino la stella di
Edmund Burke, il primo grande filosofo
antigiacobino, da cui lo separava proprio
un diverso giudizio sull89.
Ma lepisodio pi brillante della sua
carriera di deputato fu lattacco a Warren
Hastings, corrotto e crudele governatore
della East India Company; quando, al termine di un discorso, durato cinque ore e
mezzo, in cui si appellava al senso dellonore e della responsabilit dei colleghi,
conquist la platea. Nella stessa occasione, con astuzia tipicamente gaelica, sfrutt
il successo oratorio per mettere sotto accusa la nefasta amministrazione coloniale
che, nella sua madrepatria, dissanguava la
popolazione tra carestia e guerra.
Amico del Principe di Galles quanto del
popolo, dopo una vita dissoluta, tra bevute e amanti, Sheridan riserv ai sodali che
andavano a trovarlo sul letto di morte
(1816), la sorpresa di vedersi accanto gli ufficiali giudiziari che ne pignoravano i mobili. Fu sepolto in Westminster Abbey, nellangolo dei poeti, dopo un corteo funebre
cui partecip il fior fiore della nobilt.
50 ANNI FA
13 FEBBRAIO 1948
Ivan Matteo Lombardo lascia il Psi. Lex
segretario del Partito socialista prima della scissione di Palazzo Barberini viene
espulso per avere dato vita allUnione dei
socialisti, un movimento nel quale si riconoscono altri gruppi dissidenti dal Psi e
contrari allunit dazione con i comunisti
e che vicino ai socialdemocratici di Giuseppe Saragat. Fischiato allultimo congresso socialista per le sue posizioni filoamericane, Ivan Matteo Lombardo, che
ha guidato la delegazione italiana ai negoziati per il Trattato di amicizia e di cooperazione con gli Stati Uniti, stato invece accolto con calorosi applausi al congresso socialdemocratico. La sua scelta
politica anticomunista gli consentir di diventare ministro dellIndustria dopo le
elezioni del 18 aprile.
Attesa per le elezioni a Pescara, che si
terranno domenica 15 febbraio e sono
considerate un test di estremo interesse
mentre comincia la campagna elettorale
per le politiche del 18 aprile. La vittoria
dei socialcomunisti, che conquisteranno
la maggioranza assoluta, dar uniniezione di euforia al Fronte democratico. Ma
spinger contemporaneamente la Chiesa
a un impegno pi esplicito a favore della
Dc che si manifester con richiami e appelli ai cattolici da parte dei vescovi.
IL FOGLIO QUOTIDIANO
Corone
Il compleanno della guastafeste
Beatrice dOlanda
Una statua per limperatrice Sissi
GLI ORANGE SONO TROPPO RISERVATI e
anche i sudditi pi fedeli inscenano proteste
La curiosa miscela di gelido calvinismo e
di goliardico radicalismo del carattere olandese spesso genera confusione sul ruolo della monarca. Il casato degli Orange, che regna
dal 1815, amato e riverito; forse unico caso
al mondo, lormai 88enne ex regina Giuliana
viene festeggiata ogni anno col Koninginnedag (giornata della regina), il 30 aprile, quando le strade di ogni citt si trasformano in un
carnevale. Per la casata spesso criticata
con una veemenza che altrove risulterebbe
rivoluzionaria. Negli anni 30, nel quartiere
popolare di Jordaan, la pur amata regina Guglielmina fu bombardata di sanpietrini (le
strade furono asfaltate subito dopo); le nozze
dellattuale regina Beatrice col tedesco Claus
von Amsberg nel 66 furono vivacizzate con
striscioni e bombe fumogene lanciate al corteo reale. Scontate quindi le manifestazioni
per i 60 anni della sovrana, sabato scorso, sia
pro che contro. Le minacce avanzate con molte settimane danticipo dai caotici, un gruppuscolo di autonomi anarchici, di rovinare la
cena con 160 ospiti, non sono state messe in
pratica. Scontata la protesta dei residenti del
centro transennato per loccasione, e un assessore comunale ha detto: La regina non
pu noleggiare una citt per una festa privata: pretendiamo linvito allora. Pi curiosa la
protesta dei simpatizzanti della regina, offesi
dallinsistenza di Beatrice di celebrare in modo privato loccasione, pagando di tasca sua e
rifiutando spettacoli organizzati dal Municipio e da gruppi di sudditi. Solidale con la protesta, quindi, anche il sindaco Schelto Patijin.
La regina aveva spiegato ai giornalisti che
una festa stravagante non le sembrava consona con loccasione, mentre il marito, il principe Claus stato ancora pi tranchant le serate sono per le ragazzine.
UN MONUMENTO ALLA MOGLIE di Francesco Giuseppe. Che ricordi anche Diana
Molti hanno notato i paralleli storici fra la
principessa Diana e limperatrice Sissi (al secolo Elisabetta) moglie di Francesco Giuseppe e assassinata da un anarchico a Ginevra
nel 1898. Ora la Sissi Association, fondazione con sede a Ginevra, per commemorarne il
centenario della morte ha deciso di commissionare una statua allo scultore Philip Jackson, da piazzare nel punto accanto al lago di
Ginevra dove lormai 61enne sovrana fu accoltellata. A Jackson stato chiesto un lavoro che richiami la Sissi dei nostri tempi.
Come Diana, la Sissi veniva da una famiglia
aristocratica, entrambe avevano due sorelle
pi anziane che erano state vicine al di lei
marito, entrambe soffrivano di una disfunzione alimentare, e poi erano considerate le
donne pi belle delle loro rispettive epoche,
spiego lo scultore dal suo studio nel Sussex.
IL (BENEFICO) BUSINESS sulla memoria di
Lady D, dalle rockstar alle regie poste inglesi
La capacit di promuovere iniziative e di
vendere prodotti da oltre la tomba, forse lultimo dei miracoli della defunta principessa
Diana, un fenomeno al quale il mondo si sta
abituando. Dal 3 febbraio sono in vendita i cinque francobolli recanti diversi ritratti di Diana, per il valore di 26 pence (750 lire). Luscita
stata rimandata pi volte per i capricci del
fratello, il conte Charles Spencer, ma il ritardo
ha aumentato lattesa. Le poste britanniche
hanno stampato oltre sei volte le quantit di
un set commemorativo regolare, sicure che diventeranno il pi venduto della storia, battendo il record di 60 milioni di esemplari stabilito dal set lanciato per le nozze fra Diana e Carlo nell81. Sfruttando la Diana connection
(per carit, sempre e solo per beneficenza) al
massimo, la direttrice dellufficio postale di
Great Brington (paesino dove dimorano gli
Spencer) Christine Whiley vende i cinque bolli (valore nominale totale, una sterlina e 30
pence) affrancati su bustina speciale, per un
totale di 10 sterline. Da giovane, passava quasi tutti i giorni, per comprarsi il cioccolato (in
campagna, i post office sono anche degli spacci), e pi di una volta, quando sono dovuta
uscire un attimo, lho lasciata dietro il banco a
guardare la bottega. Era tanto brava. Ieri, intanto, loriginale del testo di Candle in the
wind 97, scritto da Elton John in morte di
Diana, stato venduto per 400 mila dollari.
IL FELTRINO
di Vittorio Feltri
Il pm della procura di
Milano Gherardo Colombo lancia un grido di dolore: Una classe politica
che volesse davvero estirpare la corruzione adotterebbe provvedimenti idonei... sono troppe le lentezze delle autorit straniere nel rispondere alle rogatorie della magistratura italiana. E se
non ci si spiccia, aggiunge il sostituto di
Borrelli, addio processi perch la maggior
parte dei reati di Tangentopoli, con le attenuanti, si prescrive in sette anni e mezzo,
quindi a met del 1999 non ci sar pi niente da fare. Comprendo lamarezza di Colombo, che senza Tangentopoli tornerebbe
a essere loscuro dipendente pubblico che
era sempre stato, ma gli vorrei segnalare
che in qualsiasi paese, inclusi il Congo e il
Burundi, sette anni e mezzo bastano e
avanzano per indagare, accusare, rinviare a
giudizio, emettere sentenze di primo, secondo e terzo grado. Se in Italia non sono
sufficienti neanche per iniziare, posto che
il numero dei nostri magistrati tra i pi alti del mondo, si vede che nei palazzi di giustizia pi che le attivit lavorative fervono
quelle ricreative. E allora invece di attribuire i ritardi alle autorit straniere, perch Gherardo Colombo non invita la sua categoria a fare una bella autocritica? Chiss
che qualche assassino, qualche rapinatore
e qualche sequestratore di persona cominci a finire in galera a far compagnia ai socialisti, che sono un male ma non lunico.