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- TEORIA
DELLE wwu_
DELLA
SICUREZZA SOCILE
DI
GIOVANNI CARMIGNANI
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TOMO IV.
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masso I FRATELLI le'rm E Cc.
1852..
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TELR1IA
DELLE LEGGI
IDELLA
SICUREZZA socrug
LIBRO ,f%.V
DEL GIUDIZIO DELLA OFFESA, E DELLA DIFESA .
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G A P I T 0 LO I. M Liafsk-w
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Carattere
i. delle leggi giudiciarie penali
4
si gi formata l astratta e generica idea dee
. intraprendere una operazione, la quale ad ogni
nuovo oggetto rinnuovasi , e tutta copsiste nel'
5
tica, la nomenclatura apparir tale da non cor
rispondere perfettamente all indole dell ogget
to, che si proposta di esprimere. La 'regola
: .
.Y
avvenne: chi se ne rese l autore: se lazione an
CAPITOLO II.
Origini, e vicende storiche del giudizio
penale.
(2) Ben disse il Vico, essere state prima le leggi, dopo i loso
Scienza nuova val. 3. pag. Hg.
10
delle sue idee, le quali di ben poco sono sopra
ge
passion: vol. a. pag. no. Per gli antichi vedasi Tacil. De morib. Germ.
cap. 21. Vell..Palerc. lib. a. c. I 18.
'
(e) . . . . . . . . . Arda: stimulis, frturque nocendt'
Il
e vindice inevitabile delle men rette azi0ni de
gli nomini. Questa idea sebbene suppongasi in
vendetta
Appena per la mente dell uomo s inalza ad
una perfetta cognizione di Dio ravvisando la sua
lib. I. c. 13. osservano come per questa ragione il senso della vendetta
connaturale alle donne, ai fanciulli, ai vecchi, e ai malati.
12
1 una e dellaltra giudizio di Dio manifestato
da lui per tutti i modi, che alla umana cvedulit
piacque dimmaginare
Ma anco in questo nuovo stato di cose il giu
Fra i po
15 0
del giuramento
Il duello per fu tra le nazioni ancor barbare
. ,4
gia
Ma fino a questo punto le due forze rivali agi
15
alla esecuzione eSatta , e fedele delle forme di
venute neces5arie nella loro contesa, e allesame
del valor della prova che nel caso di giuramento
se ne doveva arguire, forn la idea d unautori
nel Palazzo del Re una cappella apposta per questa cercmonia. Esprit
'
16
l'J'
criterio della coscienza tra popoli ancora avvolti
nelle tenebre della ignoranza , e della barbarie
si present alla mente degli uomini come il me
18
e politiche
I
ma non essendo dato dissimulare che la stria
pone ovunque in scena la prima innanzi della se
tende, che quando i fatti generali son certi inutile disputare sulla lor
pi vera cronologia.
(a) Mario Pagano Saggi politici Gaggia 4.cap. 4. impugnando, che
ne tempi eroici, e barbari il poter giudiciario fosse esercitato dai Re
suscita una questione di parole, e tratta assai leggermente la storia di
Roma sotto i] Re e sottoi primi Consoli. Egli che si cumpiace trarre
analogie storiche da Omero, da Esiodo, e spesso dallAriosto si pre
plebei con appello al Senato. Storia Romana pan. 1.pag. 357. 424.Se
il primo bisogno politio degli uomini fu quello davere un autorit,
la quale componesse i loro litigi il pi antico governo dovette esser
quello deRe, e tale in realt lo dimostra la storia. Caesar De Bell.
Gnll. lib. 6. cap. 22. Tacit. De morib. garm. c. 12. Arist. De rep. lib. I. e.
3. lib. 3. e. 14. Dionis. Lib. 5. e. 74. Cic. De Iegibus lib. 3. e. a. Salust. De
bell. Catil. cap. 2. Lucret. De rer. nat. lib. 5. v. 1 135.
20
Ma comecch i giudizi senza regola , e norma
scritta, e col solo aiuto del senso morale in gran
'
_-Vff=.._pa__=u.
.7I".'IT'V>
21
W'T\
K/7,
F\(.;ffl/.\444
\ - I",
'
\ \LM_QH/
22
doveva necessariamente perir con essa. Infatti
(a) Vedasi il lib. 1. cap. 1:. pag. 183. net. i. Cicerone Partit. ora
tw;. cap. 34. dice la tortura istituita more majorum. Ella era in uso
anche innanzi alle questioni perpetua. Schmiedicke De Iustor. proeess.
5.
(3) Vedi il li6. I. cap. 15. S. a. pag. 279. net. 2., e Holtius Linea
menta historiae jur. rom. vol. I. 582. et seq.
(4) l Gracchisommossero la citt per i giudizi penali non pe civili.
Ferratii M. Antouii Epistolae, Venetiis i738. ep. l.
-
23
terie, alla umanit ed alla giustizia sotto glIru*
peral:ori cdme oggetto razionale, e non storico
non appartiene alla presente ricerca.v
24
25
CAPITOLO
III.
26
u Tempera a Incrymis.
(a) Ved. il lib. a. cnp. a.
27
28
'
29
Considerando la forma del governo quasi come
necessario ingrediente del metodo giudiciariope
nale la teoria scientica di questo metodo chia
- 1\';=5H8 e =ili
50
carattere di queste due forze, la loro origine, il
loro scopo , i mezzi che spiegano, grandi, pode
rosi, irresistibili tutti, si scorger facilmente es
sere di lor natura tendenti a tutto assorbire nel
metodo giudiciario penale: a confondersi 1 uno
nellaltro: a far servire il secondo di pretesto
legittimo al primo, e a convertire il giudizio in
un pronto, e breve comando.
51
rito umano
(3) Plalo. De legius li6. 6. vol. a. pag. 766. n 0m, xpg'y0; etc.
tcmpus, et mora, et frequens inquisitio ad aperiendam controver
52
realt, lerroneo dal vero, n lo segnala se non
alla ne dun lento , e faticoso viaggio , io che
fatto e di dritto
'
dunque nella indole dello spirito umano, ed
coerente alla diversit de metodi di rintrac
ciare, o di dimostrare una verit la distinzione
del processo accusatorio detto cos perch lac
rola che spesso s' incontra usata in senso giuridico _in Cicerone, in
Tacito, in Plinio ed altri antichi.
55
le afnit e le repugnanze, che 1 uno o 1 altro
metodo giudiciario ha col principio politico, che
deriva dal dritto pubblico della citt, e col prin
cipio politico inerente allo scopo della pena
non sono dispregiabili proponimenti. La forza
ovunque ella presentisi spiega un apparato che
54
macchie d imputazione ehi pur ne aveva nella
55
ragione di stato, no alla quale comecch tutta
pratica non concesso alla teoria dinoltrarsi.
Tra il metodo accusatorio, ed il quesitorip;
don in Michele Enrico Gribner, che scrisse nel 1715. Diss. snsliriens,
emeudalionem udminislraliqnis jusliliae nequefacilem acque impos
sibile/n, vulde lumen di[ji;ilem esse, et cuute suscipiendam val.
,
pag. 183.
a.
56
scettibili di pratica applicazione alle libere azio
ni degli uomini alla legge contrarie (1), gli serit
tori, che i'-pi nuovi, e i pi arditi proposero ,
non osarvoxno' appressarsi al metodo giudicario e
discuterl'q,p tem_eron perci che alcuno gli sor
prendesse {in errore: simili a colui, il quale,
viaggiando senza avere indosso con che suscitar
tentazioni di aggressioni a suo rischio , erge
57
CAPITOLO w.
Relazioni del processo penale col dritto pubblico
della Citt.
i ,
38
frase dritto di territorio, o dritto d incuter ri'
spetto (i) .
Il titolo, e lo scopo di questo dritto manifesta
per se medesimo altro non poter essere se non
una parte del sovrano potere: onde negli ele
menti che lo compongono da cercarsi la ori
gine, la tempra, e la estensione di quel diritto.
Finoa Bodino i sociali fenomeni non ebbero
altra spiegazione, che quella che la religione, il
dritto della natura, la morale, e levidente prin
cipio della umana sociabilit poteva fornire . Il
dritto politico come-teoria della umana sociabi
lit non aveva ancoragittato un vagito . I Roma
59
damentale di questo sistema fu che la giustizia
40
blica, e di pubblica forza sono necessari a corte
dimenti
Il Sovrano, come rappresentante la ragione
41
modo il potere legislativo, e l esecutivo potere
propriamente detto, quello cio che provvede
,a_.
42
45
Esprit dea loi1 liv. 6. chap. 5., e Henrion De-Pansey Op. cit. chap. 2.
spiegano la cosa coll'argomenlo dedotto dagli assurdi. La grande, ed
originale mente di Niccol Macchiavelli Del Principe cap. 19., par
lando de parlamenti di Francia avea compreso in tutta la sua rilevanza
il principio. Senza del Macchiavelli il Monlesquieu avrebbe avuta la
gloria delle lettere Persiane, e non altra: delle quali lettere il Voltaire
si ingiustamente diceva: Le: lettre: persanes sifaciles faire.
(i) lust. Lib. tit.6.S.ourare, Dig. Lib. 42. tir. [- l. 59.,.Cod.Lib.
7. lit. 46. leg.pen. et alt. Montesquieu Esprit desloi1liu. 1 i. chap. G.
(2) Dig. Lib. 26. tit. 7. l. l. 3.1. 51., Cod. Lib. g. lit. g. l. 26.
(3) Vedansi le leggi citate qui addietroa pag. 139. noi. I.
44.
ema
(a) Dig. Lib. 16. zie. 2.1.1.5. I. l. 50. tir. 16.1. 131.S.ult.
_(3) Averani Interpret. ur. lib. i. enp. 3. num. 6.
/
(4) Averani Interpret. jur. loc. cit. num. tu. La vocazione collocata
per ragione di connessione tra gli alti di giurisdizione un atto d' im
pero negli affari penali mentre comprende ance la cattura del reo,
come osserva Varrone presso Gell. Noct. net. lib. 13. c. in.
(5) Benthaln De lorganisation fudiciaire chap. 3. non vuole che la
giustizia si renda in nome del Re, ma in nome della giustizia. Non
45
Il giudice rappresenta il potere sovrano in
tutto quelche richiede la materiale pronunzia ,
e la forza: rappresenta la naturale giustizia in
tutto quel che esige lufcio dellintendimento,
e in questo ufcio altra autorit non conosce che
'
46
47
nel poter giudiciario questi divenga pi sovrano
(4) LI... XII. Tah. Tab. 1x, Cic. De legib.lib. a. cup. 2. Bar. Ed.
Dirksen nella sua opera sulle dodici tavole, Lipsiae 1824. ( non tra
dotta ) lib. lo pag. 659-661., Beaufort La rep. Rum. val. 4.pag. 157. Il
privato non poteva accusare avanti i Comizi senza l assenso del magi
strato che vi assisteva: ma tutto cio deriVava a mio credere dai riti
religiosi, unico temperamento con cui la romana politica riusciva a
mitigare la enorme forza del popolo.
notabilc quel che Tito Livio
Diss. de hist. proc. crim. rom. oap. g. Sintende parlare delle accuw
direttamente portate al popolo, non delle provocazioni, o appelli dalle
sentenze de' tic, o de' Consoli delle quali la cit. dies. , e J.C. Contadi
48
le cause penali che vengon promosse (i), il po
polo fa una legge semplice, e breve alla portata
cantavano dai lanciulli come della XII. tavole narra Gallio Non. act.
lib. 2t.cap. I.
preoccupato
(3) Il Presidente
del processo
di Montesquieu
inglese suppone
Espritche
desi Giudici
lai: liv.nel
6. elmp.
processo
romano dichiarassero ilfatto come i5iurati, e che il Pretore appli
casse la legge . I Giudici assolvevano, o condannavano, ci rilevandosi
dalle formule, le lettere iniziali delle quali erano nella tavolette che
aentenziando getlarano nella canestra a ci destinata. Io. Lud. Conradi
Diss. omne tull punctum Hor. poetae, simul omne genus legis up. Rom.
tabellariae explicatius, Lipsiae 1756. et in opuscul. vol. I. p. 187-220. I
Greci ebbero lo slesso costume. Eravi Ittrna detta della morteperi voti
che condannavano, e un urna detta della misericordia per i voti che
assolvevano.
prima
gettavasi
dei Giudici
una pietra vol.
nera,
seconda
una Nella
bianca.
Pastoret
Histoirei
de la legislation
6. nella
pag.
374375. Il Pretore esercitava l' impero per la disciplina, e il buon or
dine , ma quanto alla potest , che sotto agli Imperatori soltanto diven
49
cusa e della difesa son trattia sorte, lo che non
5. m_un. 18
_(n) Cic. Act- a. in verr., Aut. Scbnltingii Diss. de requsntione ju
dicis in triad. dies. Fruncq. 1708.
(3) Ant. Matb. Ad lib. 48. dig. tit. 13. cap. 7'. num. 1.
(4) Che la sentenza in questa fdrma di giudizio penale sia un atlo
del buon Volere di chi giudica dimostrato dai molti esempi di cause
agitata nel l'oro di Roma, nelle quali manifesti colpevoli ottennero la
loro assoluzione con preghiere, con strattagemmi, e con rappresen
tanze drammatiche. Alla onnipotenza del Giudice Sovrano si dee attri
buire la veste socdida, che in aria di supplicltevole indossava l' accu
sato, e la deprecaaioue con cui gli oratori chiudevano le loro aringhe-,
Tomo IV..
4?
50
siero
limite
della
sua autorit,
ne conam I
mette come
i Calcoli
come
norma
migliore ma
della
La
gazione
delegazione
che il Principe
della solanegiurisdizione
fa ai magistrati
costitui
e ne
A "
>(t) Badia. De rep. lib. 3. vap. d., Loisean De: qices liv. 1. chap. 6.,
Heurion De-Pansey De l'autori judieiairc dans les gonvernemenl:
monarchiquer chap. 5.
(il) Bodio. De rep. lnc. cil.
(5) Henrion De-lansey De l'autoiite' jadic., etc. uhap. 5.pa5. no.
(4) Car. Glieb. Knorrii Diss. de un: pract. dactrinae jur. rom. de
Praetore et judice PBdUIIGO, Halae 1725., Giul. Diebmari Diss. si
51
(a) Bodin. De rep. HL. 3. cap. 5., Jul. Frid. Malblanc. Cmupectus
rei judiciariae Romano-Germanicae cap. I.
(3) Ved. il lib. 3. part. 3. cap. 8.pag. 32 t.
,.,>:arv.-l;un,t
\.?I"
54
La connessione che si stabilisce allora tra il pen
siero di prevenire la offesa, e la necessit di pu
nirla se non riusc prevenirla obbliga la legge a
La polizia de
, a"
(i) Vcd. il lib.5.parl. 3. cnp. 8.pag. 373.
(a) Se vi opera in cui sia abuso (l'ingegno tra le moltissime del
l'ingeguosissimo Crisi. Tliomasio tale la Diss. da origine process.in
quisitorit' diss. 88. val. 3. p. 41:. Egli tocca questa capilal dilferelmi
de' due processi, e la elude.
a.
mg;
55
medesima determinate. Per tal modo se la icer
ca altro non suscita che il sospetto, la denunziata
persona ritorna sotto 1 impero della polizia on
dessere invigilata. Questo sistema animato tutto
dal pi puro e leale amore del vero ettlella giu'
stizia, perfettamente coerente allo scopo del
Niuno calcol
. .
Just. Henning Boehm. Ju.t cccles. protest. lib. 5. lit. I. Thomas. Diss. su
pr.cit. Ved. il lib. n. cap.15.pag. 247. n. 4. Il sig. Nicolini Storia dei
prnmpj per la istruzione delle prove ne' processi penali, Napoli
182;.pag. 18g. crede che la massima della L. x3.dig.
i. lit. 18.(che
serve di base alla opinione di chi sostiene essere la inquisizione inven
zione de Romani fosse antichissima . Il dotto Schmiedicke De historia
process. crim. roman. pag. i52. crede che permesso fosse in tempo della
libera repubblica a Rorqa luso dellacusa, e della inquisizione.
,
(a) Il Thomasio protestante inveisca contro al Pontece Diss.cit.S.
chap. 14.
W.
: 1>;.1
'
54
Se queste razionali e politiche origini fossero
vere, comecch derivanti dalla natura , e dalla
necessit delle cose , dovrebbero aver ne una
volta gli aspri, e lunghi dissidi, che suscitaron
CAPITOLO m
. .
56
ratore.
>
57
Ma qui disgraziatamente le pi intricata, e
perplesse difcolt si presentanopdifcolt le
quali investono 1 ingresso e legresso: il princi
pio, ed il ne di questa forma di giudizio pe
nale 6
L' accusa, comect:h di sua logica natura as
Iertiva, non pu articolarsi se non abbia un sog
bile
Daltro lato la grande libert, con cui 1
accusa procede, esige dalla legge un temperamen
to ,' che ella non pu trovare se non nella pena
della calunnia astringendo l accusatore a solen
nemente obbligarvisi
Napoli 1780. i
-"
58
Non vi"ha oggetto il quale, dovettdosene, prm
ferire un giudizio, non faccia nascere la neces
sit di bene ed esattamente esaminare le appa
renze, sotto le quali'presentasi , e dun criterio
che insegni a separare dalle vere, e reali le false
e ingannevoli onde stabilire le qualit, che gli
son proprie , e lo distinguono da altri oggetti,
co quali si potrebbe facilmente confondere.
Luomo lanimale il pi imprudente di tutti
perch la immaginazione, e la'opinione, che gli
altri animali non hanno, nella maggior parte
delle sue determinazioni lo guidano. Un impeto
di natura dominatore del moto di tutti gli esseri
8.
. 59
Se questi due Criteri del vero nella natura
ro
Uno scrittore tratta della certezza nelle mate
rie del giudizio penale con tutto il rigore, e con
tutta la pompa de principi scientici che vi si
adattano
immanete, entpirica
(1) L' Alighieri Purg. c. 15. ben dipinse questo andare, e venire
dell' animo nella ricerca del vero .
u Quando l' anima mia torn difuori
n Alle cose che sonfuor.di lui vere
n la riconobbi i miei non falsi errori:
co' quali versi ein indic la verit obiettiva che nella indole delle
cose fuori dellanimo umano, e la verit subktu'ua, ofenomenale la
quale alligna nell' animo .
(a) Filangieri Scienza della legislazione lib. 3. part. 1. cap. |3.
(3) Philosophie de Kant par Villers pag. 247. Alla imperfezione di
quest'opera supplemento eccellenle De Gerando De la generation de:
60 _
6|
62
'
,
63
necessit le popolari forme, chetanto gradisco
no alluomo, il quale nell'amministrazione della
,
Questa struttura inevitabile del giudice e delle
sue attribuzioni nel processo accusatorio la ra
gione delle sue forme, del modo, con cui vi
Labindo.
"
54
essertgpmaggior la frequenza
La questione
jur. crim. HL 2. 519. et seq. edz. I. , parte resecata poi nelle altre
edizioni. L'azione ne era la discussione. Eravi una seconda azione
quando veniva aggiornata la causaa tre giorni per una continuazione
di discussione col mezzo della eomperendinazione. Ant.Math. De cri
minib. ad lib. 48. dig. lit. 13. cap. 9. num. 5. Io. Alb. Spics Diss. de
eompercndiuatione , Lipsiae 1728.
(3)
un soggetto critico di molta curiosit il determinare come gli
oratori antichi acquistassero tal forza di voce da superare il frastuono ,
che era nel foro, e le distanze alle quali doveva giungere per essere
65
consorzio colla"poliza.
Il processo quesitorio ne suoi primi passi
oscuro , e tacito quanto splendido , e rumoroso
1
(2) Quintil. Inst. orat. lib. 5. cap. 8. Nec abnueram esse nliquid
in nsz.scr.uzou: mullum vero mi commovrzvms AFFECTIBIJS n.
. (3) Aut. Malh. De erimim'b. ad lib. 48. di5. lit. 17. CUP. a. num. 5.
]Zomo IV
66
>
_
calunnia
XIII.
67
Questo processo presuppone in chilo conduce
un puro e disinteressato amore del vero; e la
68
le tracce , che possono essere criticamente rife
ribili o agli uni o agli altri onde lufzio del
giudice abbia in esse un titolo per istituir la ri
cerca
"
segreta
(i) Aut. Malh. Ad ho. 48. dig. lit. 20. cap. 2. num. 7.
(2) Elments de la proced. crim. Amsterdam 1773. chnp.
pag.
190. et not. 1. 5.
(3) Mascard. De proat. concl. 144. et l 129. , Farinacc. Praz. crim.
quaest. 46. num. 35. 52. Savelli Prqfaz. alla pratic. universal. num. 76.
(4) Moulesquieu Esprit des loix liv. 28. chap. 34- attribuisce la pro
f KW-frvi' "rW-_.
69
liberl sopra un effetto che la legge, volendo prov
vedere alla sicurezza pubblica, ha anticipatamen
te concesso allindizio.
Ma appunto perch la persona contro cui si
h.v
H.
" >-I_f-
70
La tortura fu infelicemente il criterio de' due
71
ti della umanit forse non crede che il reo al
trimenti pi vi appartenga.
dia (2) .
. C
/
72
-'*In questa forma di giudizio penale, esaurita
l analitica indagazione delle circostanze tutte
relative al fatto denunziato come offesa, la forza
che -puavere acquistata la prova non prende
In
75
che il reo n rimasto per le resultanze degli
ne (2) .
Esaurita no a questo punto la ricerca desti
nata a informare, il processo uscendo per la pri
: su di che
s i
r.
74
bile massima che gli atti restassero sempre in
potere del giudice.
si contesta.
Il reo-'sottratto invero dalla segreta custodia
lill' ulliziodel giudic'sempre quello che re
gola i suoi destini. Egli ammesso alla discolpa
con facoltdi consigliarsi co suoi difensori: di
proporre eccezioni contro gli 'atti compilati a
suo carico: contro le prove acquistate contro di
lui ed a proporne delle nuove a proprio favore
(I) Ani. Malh. De criminib. ad lib. 48. dig. tit. ne. cap. 1. num. 4.
Questo dotto scrittore paricando all accusatore il giudice mostr non
avere avute idee nelle del processo inquisitorio, lo che sar meglio di
mostrato parlando de' processi misti.
75
critica, e quelle del dritto nell intelletto del
76
.
n lhanno potuta ravvisare o nella prova scrit
77
78
79
metodo ordinato dalla legge per la verificazioue
d un fatto quanto le cognizioni umane possono
no maestrevolmente congurata.
Sono questi i distintivi caratteri de due pro
cessi; ma comecch laccusatorio} tutto in po
80
CAPITOILIO VI.
Delle materie di fatto , e delle materie didritto
8|
d .1
i _
Tomo IV.
82
*r
(1) Plat. De legib. lib.g. non vuol legge scritta, ma non vnnl nem
meno giudice tratto a caso dal popolo. Egli parla di magistrato: onda
la sua opinione tradotta al modo di esprimersi ded nostri sarebbe
contraria alla codicazione.
(a) Cic. In Top. riferito dall'Averani Interpreti. jur. lib. 1. cap. 6.
num. 8. Jus civile quod e: legius, senntnsconsultis, rebus judica'
ti.|, jurisperilorum auctorilate, ediclis magistratuum, more, acqui
tate consistit .
(3) 'lhomas. Diss. de morum eum jure acriplo oantentioue di. 54.
85
dio
In questa contesa interessato il dritto civile
85
86
sola determinabili o ha vietato il fatto o lo ha
scusato o lo ha tollerato 0 invece che delitto lo
ha dichiarato unazione lecita, o un delitto di di 4
versa natura . Sono due cose diverse il fatto consi
derato per la sua materialit, ed il fatto medesimo
qualit di delittuoso
(i) Ved. il lib. 2. cap. 2. pag. 36.
(a) Tarpeia accusata di perduellione per aver consegnato il cam
pidoglio a' Sabini. Ella si difende col dire, che non ebbe animo ostile
contro la patria:'che l'oro dai Sabini o'erlole lacceae del desiderio
di possederloi che il suo delitto di cupidigia non di tradimento, o
di ostilit contro la repubblica. Medi-Ad lib.48. dig. lit. a. cnp. a.
u. 3. rigetta questa difesa, e sebbene esimio giuracomulto non ne d
le ragionj.Un individuo accusato di avere, armato, fatto parte d' una
sommossa con lo stabilito govarno . Ein si difende col dire che uno
Zelo di religione lo mosse: che religioso, e non ostile l' atto che a lui
si rimprovera. Il loggi Elem. jurirpr. crim. lib. l. cap. 1.
ai. in
87
Spesso il giudizio sul confronto del fatto colla
88
,
da aversi se non da uomini periti nellarte, colle
regole della quale pu essere pronunziato col
minor possibile pericolo di errore, il principio
.'. .
pag. 92.
(3) Ved. le cose notate nel lib. 1. cap. 10. pag. 306. 307. Lastrange
in una storia di Scozia racconta come tu convinto un medico d'avere
scritto un Iihello sedizioso. Il medico impugn il carattere e fattnne il
confronto con quello delle ricette scritte da lui vi fu ravvisata una dif
ferenza. Ma fu osservato I. che ein aveva una scrittura di medico, e
89
un soggetto d esame il quale possa essere insti
tuito, ed esaurito con quello duna speciale azio
ne (1 un individuo. Tale inuenza non ha il ca
rattere d un caso particolare come potrebbe
averlo la prova; e i dati da quali desunta sono
le generali forze della natura, e i fenomeni che
nella lor pi comune , e costante ricorrenza le
manifestano. Non si s comprendere come la leg
ge smndo da s medesima lanno della et uma
na prima del quale 1' individuo non pu esser
tradotto in giustizia per il delitto che egli ab
bia commesso, non debba darsi lincarico di s
ne
go
suoi consigli. Ma se le regole, che la legge civile
stabilisce per ben giudicare degli effetti giuridici
dell azione commessa in et non matura . sono
state considerate cme oggetto , e materia di
dritto, sarebbe mestieri di solide, e convincenti
ragioni per sostenere, che la legge penale ob
bligata ad abbandonare questo sistema , e tutto
ridurre ad una ispezione di fatto.
La ignoranza e lerrore, sia che si considerino
nel loro oggetto, sia che si considerino nella loro
origine , o nella inuenza che hanno sulla mora
I.
I .
91
Il
In queste materie
d della colpa
92
tendo il criterio che lazione colposa debba es
ser giudicata sopra una scala di critiche proba
bilit del dolo velato sotto le apparenze di me
gligenza (t), batte una strada diversa da quella ,
a cui spingerebbe chi giudica il senso morale e
tradizione ne' termini . Cook Lumi. diss. pag. 53. nel. 2.;
95
(limputazione della coazione impropria sono una
convincente riprova, che la sola scienza del drit
to pu fornire un aiuto a sciogliere i problemi
di fatto che essa presenta
Ma allorch la scienza si accinge a ssare nel
fatto lindole dellazione lesiva dellordine , la
94
certamente pi facile a discernersi il consenso
al delitto che al"contratto non usa ordigni di
versi, e se una giurisprudenza necessaria al
up. a. S. a.
'
95
errori, e questi pericoli inerenti alla indole de
rio
96
M a e. =.
_ (I) Thomasiusr Dinari. de iure circa somnum, et somnia gi citato
tesina.
97
fatti, i caratteri dequali debbono esser posti al
confronto con quelli, che la nozione designa colla
98
versia, che dalle predisposizioni dell animo di
99
litto (4).
Se i fenomeni degli umani interessi nelle ma
terie civili hanno potuto aver regole di dritto
le pi acconce a comporre, e chiarire icasicon
troversi , che ne derivano: se per decidere di
questi casi stata pressoch ovunque sentita la
necessit di avere e giurisprudenza, e giurecon
I lavori della
3.
mo
.
nuovo caso'di disputa a un uomo colle sole forze
morali della propria natura sembra esser la cosa
101
CAPITOLO
VII.
[(32
secondo giudizio verte sopra un fatto unico e
certo onde stabilire se quello , che dalla legge
105
La mente pu formarsi la idea dellimbecillit
(lintelletto per causa di et, di sesso , di malattia,
di circostanze eventuali e variabili nella igno
ranza e nell errore: di una mancanza di volon
t, o di libert in un azione umana alla legge
contraria senza bisogno di pensare a certo, e
determinato individuo, e a certe e determinate
104
Per queste ragioni i giureconsulti Romani rav'
visarono certezza nel dritto, ed incertezza nel
pratica applicazione
Ma quel detto presupponendo controvertibile
il fatto non lo ha dichiarato per dal dritto in
non comune .
(1) Dig. Lib. un. tir. 6. l. a.
r05
Jacob.
106
107
Tutto parte dalla natura , ma tutto coll arte
si perfeziona. Sono nella natura i tre diversi cri
dallaltro.
L effetto della prova un moto dell animo
umano, ma questo moto in un animo che giudi
chi colle gregge e naturali sue forze una.cosa,
e in un animo abituato a giudicare di certi og
getti, ed aiutato dalla osservazione e dalla espe
rienza una cosa diversa.
Chi paragon la giurisprudenza romana alla
geometria: chi la paragon alla medicina ippo
108
Tra glimportanti
109
moto pure dellanimo ma prodotto da un fat
te (I) .
Poich i moti dell animo umano come gradi
di assenso alla verit possono esser gratuiti, e
possono essere autorizzati dai fatti, se siano a se
medesimi abbandonati non vi pu esser mezzo
I 10
alta]: 22.
(a,- Aul. Math. Ad libv 48. dig lit. 13. cap. 6. num. 1.
III
reo: il suo silenzio alla interrogazione del giudi
ce: il modo con cui confessava, o negava stava
questione
(6) Adam Antiquits Rom- vol. 1. pag. 384. e 398. parlando dei
giudici di Roma gli assomiglia sempre ai giurati: errore nel quale
pur caduto Aignan Histoire dujzuy cap. 7. pag. 74. l giudici antichi
non conoscevano la celebre distinzione Judices respandent de jure:
jurati dejcta n
Mos era: antiquis niveis, alrisque lapilli:
u His DAMNARE reos, illis absoluere culpa.
112
da questi a quelli
, v
M
'1 ';1
,_,
"a?
A"
esercizione della causa era regolata da lui. Dig. Lib. 48. lit. x8. l. 1.
erroneo ci che dice del giudice della questione laltronde dotlissim0
Ales. Adam Jntiquite's Romains etc. vol. I. p. 383., asserendo che
115
Nel giudizio civile si disputa d una cosa di
venuta soggetto del dritto di propriet, o duna
qualit personale, clic ha relazione al dritto di
propriet . Nelluno, e nell altro caso 1 ordine
pubblico non alterato se la cosa invece dessere
in una mano sia in un altra: se la qualit invece
dessere in una sia in un altra persona. Il gran
de e solo interesse dell ordine pubblico che
la questione tra i due contendenti sia terminata
onde essi non la esauriscano di propria autorit
Il giu
il litigio
2.
,; ;
8
114
creatura umanaun dolore o afiggendo il suo
ge il dritto
che lo promuove.
t 15
dato forse di esprimersi in intelligibil linguag
gio: i fautori della quale non si son forse mai
116
niente dicono , ed alle quali il solo ragionamento
delluomo, spesso fallace, somministra un lin
guaggio .
117
rit di quel che egli attestacome visto, o udito
da lui ma non lo sono della rettitudine del suo
giudizio sulla verit d un fatto al quale non si
trovato presente
Asserire che la stima della prova non appar
118
e sole legislatrici: perocch sarebbe in loro po
tere di far parlare, e far tacere la legge asse
rendo, o negando come meglio lor sembra la
esistenza del soggetto della sua pratica applica
zione .
L ascendente delle abitudini spesso ci vieta di
apprendere i pericoli, che ci circondano. Luomo
si fabbrica una dimora a pi del cratere del vul
cano, che pu da un momento allaltro o ingo
jarla, o travolgerla in un torrente di lava infuo
cata: solca tranquillo i mari mentre una sola ta
H9
120
121
122
zio non possa loro concedere il proprio sull'rl
gio
le
la?)
Servato il potere di decidere della sorte del reo.
m4
struito co calcoli della scienza, e il carattere
che lo distingue da quello, che tutto si fonda Su
dipinge;e (1).
Per queste ragioni a questo processo neces
n.5
fisica certezza dun fatto: lo nalmente perch
il giudizio sulla prova e quale la scienza delle
verisimiglianze, e delle probabilit potrebbe col
minacciava
Il dritto canonico estese in seguito luso della
stima giuridica della prova, e autor come fu del
linquisitorio processo
non pot a meno di
elevarla al grado di criterio regolatore di questa
forma di giudizio penale (5).
(I) Ved. quel che per dirsi in appresso pag. mq.
(a) Ani. Math. De criminib. ad lib. 48. dig. lit. 16. cap. 3. num. 6.
(3) Paul. Sentent. lib. 5. tit. 14. In criminibus eruendis quaestio
quidem adlubetur sed non statim a tormenti: incipiendum: ideoque
prius ARGUMENTIS quaerendum est .
MG
'
penne depratici
(I) Alle fatiche del Menochio, del Blaochio, del Crusio ec. succes
nro le pi ordinate del Leiser, del Boehmer, del Schneider. In un
tempo nel quale lo spirito umano lenta ridurre tutto a teoria scientica
la materia delle presunzioni, e degl'indizi stata dollrinalmenle trat
tata dal Kleinschrod, dal Gensler, dal Webur, dal Konopack, dall'in
;igne Millermaier cc. le opere de'quali sono indicate dal Globig Cen
sura reijudicialis etc. cap. 9. 4.
127
della losoa, dello stato (l infanzia; in cui tut
Alcuni bellamlo le
(1) Se ne doleva Leibnitz nella sua lettera a Th. Burnel Op. vol. 1.
pag- 85.
128
regole della fede giuridica sembrano deridere
ogni tentativo scientifico per ridurre a calcolo
A_-_
129
tuto conoscere gl inconvenienti, e i vantaggi. I
150
la lentezza alla quale ella l obbligherebbe non
sarebbe un dato sfavorevole alla giustizia. Po
tendo avere una storia esatta e diffusa de giudi
cati, si avrebbe la giusta misura derelativi van
taggi della fretta, e della lentezza nel profe
rirli .
Il criterio istintivo delluomo ammassa tutte
in un fascio le prove, che laccusatore ed il reo
adducono nel giudiziopenale. La luce uniforme
di questo criterio le riduce tutte a un colore
151
CAPITOLO
VIIL
152
contradizioni, che frequentemente nella natura
umana sincontrano spesso divenuta causa di
errori fatali. A questav'idit si dee labuso della
delazione del giuramento al reo: n al giura
mento si pu fare il rimprovero, che alla tortura
fu fatto perch esso v in traccia della verit non
Questa meda.
del vero
Se la confessione del reo si consideri come
(i) All'occasione in cui fu discussa in Francia la ordinanza criminale
del 1670 fu discusso ancora se si dovesse deferire il giuramento al reo.
Il Presidente Lamoignon opin per la negativa . I sigg. Pussort, e Talon
per l'alfermativa osservarono, i. che il reo doveva dire la verit, a.
che non pu provvedere alla propria salvezza mentendo perch non si
pu fare un male onde ne venga un bene, 3. che altrimenti sarebbe
molti esempi ne furono citati lib. 2. cap. pag. 55. net. l. '
(3) Cic. Tapis. cap. 20. osserva come iragazzi, i dormienti, gli u.
briachi, i pazzi sono inclinati a manifestare la verit: certamente per
155
autorit umana, a cui la certezza morale, ed isto
Per ispiegare al
mente.
'
(3) Il Cavalier Cremani De jur. crimin. lib. 3. cap. 27. espone con
154
Landamento analitico del processo il primo
dato critico della credibilit di questo mezzo di
prova. Il chimico sevuol conoscere la segreta
natura dun corpo non pu colla propria ricerca
penetrarvi dentro a suo grado, ma costretto
a farlo per mezzo danalisi : non supponendo con
una ipotesi, che la sua fantasia abbia gi formata,
Meyer Esprit, origine etc. des instit. judiciaires liv. 6. chap. 12. pag.
255., ma giuridicamente esaminando le cose ravvisa la teoria della
prova per la confessione de' rei essenzialmente connessa colla tortura.
Egli prende di mira il reo negativo: ma se si tratta di reo con esso
l55
delbergae 180g).
194 Preu Diss. sistens nonnulla capita de suggestio
nibus in proc. crim. obvcn. Alcwf 1804. S. 7. 8. La legge a mio cre
dere dovrebbe essere inesorabile . Nuoce meno alla opinione della sicu
rezza un delitto impunito che una giudiciale soperchier'ta.
156
misto, e conservando i modi, e le forme dellac'
cusatorio nella interrogazione del reo, sebbene in
tutto il resto le avesse o abbandonate, o distrutte,
non ebbe scrupolo di ammettere in quella inter
rogazione la suggestione, e si content di ban
157
La parola confessione indica latto con cui
alcuno fa quasi fede a se stesso del fatto pro
prio
I piccoli animi
Un giudice si
158
vero? Svela la sua debolezza, e non rende pi
forte la prova, che dovea avere il suo suggello
139
Il reo confessando il proprio delitto fa fede
dello stato delle sue idee relativamente ad un
fatto , del quale la esistenza non conosciuta.
Sono state con minutezza indicate le cause, per
le quali un reo pu falsamente emettere una te
Onde assicu
140
camente referibili al fatto principale di cui
questione molti non siano, e tutti concludente
mente nelle loro separate, e distinte specie pro
vati: la seconda che trattandosi di delitti di fatto
permanente, i quali ammettono per la loro veri
ficazione la Certezza sica , il materiale del de
litto sia co metodi di questa certezza luminosa
mente e fuor dogni dubbio provato: perocch
se la confessione del reo al pari dogni altra te'
stimonianza pu far fede dell azione dell uomo \
sopra (1 un corpo necessario che il corpo esi
141
di lei prodotto il danno che a lei si rimprove
ra
E di qui nasce per ragion de contrari lo
scrupolo, col quale il processo inquisitorio in
daga, scruta, ed apprezza ogni circostanza la
quale possa spargere un dubbio qualunque sul
materiale del delitto: imperocch se la confes
sione del reo non avesse in quel materiale, reso
sicamente certo , il suo fermo , ed inconcusso
delitto.
(2) c:.............thuae
Despcrat tractata nitescerc passe relinquit .
Hor.
Il sig. Meycr Esprit, origine etc. des institutionsjudiciaircs val. 4.pag.
'188. deride le sosticbcrle forensi dirette ad escludere colla sezione
del cadavere nell'omicidio una causa naturale della morte . Ne e gran
tempo, che in un paese ove si giudica co' giurati fu pronunziata una
condanna di venclcio contro la opinione di medici-legali insigni sulla
non esistenza delle tracce del veleno ne' cadaveri dc pretcsi ane
lenati.
142
doveano farsi per aver la logica connessione dei
|45
certa, e perch in tutto ci che il fatto ha per
se stesso di morale, ed istorico avvi una testi
monianza, la quale, comecch moralmente im
possibile sia che chi la emette ci faccia per altro
mezzo che per la realt delle cose, delle quali
egli stesso 1 autore, del pari moralmente im
possibile, che la testimonianza mentisca. Anzi
ben ponderando i caratteri logici della evidenza
morale forza concludere , che in questo caso
perocch allora\
144
denza non dovesse in ultimo esser ridotta) si
pu concepire
Il processo accusatorio , ed il quesitorio pos
sono aver dal reo una confessione non sempli
tazione
La delazione del giuramento al reo debba avere
.' .\.M
'..fza
(3) Aut. Malb. Ad lib. 48. dig. tic. 16. cap. I. mun. no.L' insigne in
!erpetre discute la questione in faccia alla tortura, e mantova la causa
. ..
. _\(
145
avuta una grande influenza critica nel decidere
se la confessione cosi einessa o debbasi nella sua
Nel giudizio
servi onde torturati non lo convincessero del delitto. M. "T. Cicer. Op.
omnia Aug. Tour. ex t_ypis Josep/xi Pom6a or. pro Illil. e: FCCCIN.
.. .
"10
..
3.,.
M.
.."
.'..
L:
lhm."
146
i .
teral giacitura
nella maggior parte de' casi un cadavere con segni di,morle prelerna
turale quello d'un uomo ucciso da un altro con dolo di proposito. '
. (2) per la prima opinione il Presidente Fabr. In cod. de]: 6. m.
10. lib. 9., per la seconda i citati dal diligente autore degli Elements
de la proc_ed. crimin. 061. a. pag. 452. in net.
' '
147
lesserne il contente lautore , decide la disputa
in chi nega
nella
'
's'
""
6. 7., Sa
muel Cocc: Jur. controv. lib. 22. ti. 5. quaesb 6., Bohmer. Jus. cc
clcs. prot. lib. 2. lit. ig.
g. , Vino. Select. quaest. lib. 2. cap. u.
_.-....
e... "q*ki.,
149
che lun processo, e laltro distinguono in tutte
le loro parti, e nella direzione che amendue
debbono inevitabilmente prendere alla decisione
della prova .
150
CAPITOLO
IX.
..>
(1) Detto attribuito al Fontanelle. Chamfort Oeuvres vol. 1. pag.
116.
cret. de testib.
l51
poi da'lui, onde sia ad altri resa sensibile, essere
rappresentata in parole o pronunziate o scrittea
152
piccola mole i volumi i quali estesamente trat
mom .
,
La scala della credibilit di questo mezzo di
(I) Vaglia per tutti il Farinacc. Pra:r. crim. de oppos. contr. te:t.,
tacciato a ragione di disordine dal Poggi Elem. jurispr. crim. lib. I.
cap. 2. S. 4:.
155
prova e pi ampiamente, e pi variamente gra
duabile di quella dogni altro; e per giungere
al pi elevato suo punto, e discernervi la prova
legittima sembra a prima vista che la mente 0
mana debba formarsi la idea (1 una specie d es
sere di ragione, anzich dun essere moralmente
possibile: tanto difcile trovarne nella imbe
cille, e corrotta natura morale delluomo il mo
dello! (i)
15. dettando canoni della credibilit della prova per testimonj imma
gini) il delitto del mendicante che non ha altro testimone che il pari
suo: il delitto commesso nelle carceri, ne' lupanari: il testimone servo
della pena ec.: aegri somnia: e non fa motto del delitto tra le mura
domestiche, il quale non pu avere altra prova, che la testimonianza
deconsanguinei: caso con tanta accuratezza preveduto, e denito dai
pratici, e a cui saviamente provvide il Legislatore Toscano L. 30. No
vem6re 1786. art. 28.
154
si di pi separate, e distinte qualit desumibili
da fatti i quali vogliono essere collocati in cate
g0rie diverse da quella su cui la denizione deb
dubbio (a).
_ Esaminando la prova testimoniale colle regole
dun asserzione in senso opposto alla negativa
(I) l canoni del Cavalier Filangieri ,se si tlgato Quelli che spettano
alla procedura: se si soltrgga il secondo che non dice niente .' il terzo
che ripete una regola di gius romano: il quarto che spetta alla confes
eione del reo: il quinto che la ripetizione del terzo: il settimo che
la ripetizione del sesto: il decimo il quale contiene un error manifesto
ingiuugendo al reo di provare la propria innocenza in faccia alla sem
plice accusa: ridotti Cosi a due soliyesprimono il primo quel che il
Padre Mallebrauche Recherche: de la veril liv. 1. avea detto sulla
probit , e sulla scienza del testimone: il secondo inesattssime e fai
155
da un lato 0 dallaltro
(I) Montesquieu Esprit des lai: liv. 12. ok. 3. Il Cavalier Filan
gieri Scienza della legislazione li. 3. part. 1. cap. 15. non omette,
questa occasione per sorprendere in fragrante errore il Presidente di
Montesquieu. Il reo, egli dice, ha un interesse a negare ( petizione
di principio perch se innocente ha interesse a dire la verit ): il te
stimone, soggiunge, non ha interesse a affermare ( altra petizione di
principio: il testimone pub esser comprato).
_
(a) Servin De la legislation crimin'. pag. 405.
' s
(3) Gli oratori Romani quando era grande il numero detestimoni
; >, '
_ ._4 ._ A_.
156
origine etc. De: instit. judiciaires val. a. p. 563.in nat. , resa ingiu
sto dalla sua cordiale antipatia contro la stima giuridica della prova e
dalla non men cordiale sua simpatia per la intima convinzione attri
buisce alle sacre pagine, ed ai casisti la nozione della prova testimo
niale legittima per due testimoni. Sar stato dunque casista Valerio
Massimo il quale riporta ildetto di
Scevola, che testimone unico
in una causa dichiar di pernicioso esempio l'ammettere la testimo
nianza d' un solo, col che signicava la necessit almeno di due. Lib.
107
dallaccusato non dovrebb ella essere infallibile
quanto la forza delle cognizioni'umane conce
'
(3) Meyer loc. supr. cit. gran fallo , che uno scrittore come
158
fantasia
testimoniale
Uno scrittore favorevole a questa ultima opi
nione non dubita di dichiarare il metodo in
quisitorio poco adattato a conoscere , e ssare
le qualit dalle quali dee nascere la fede de te
stimoni
Questa sentenza mostra da quali, e
quanti tra loro contrari principi; da quali, e
quante prec;oncepite opinioni infelicemente
preoccupata questa materia. Non questo il
/
questo stimabile non si sia dato pensiero di ben ponderare il vero sistema
della stima giuridica della prova, e non l'abbia ravvisata, come il legi.
datore Toscano la ravvisi), una guarentigia dellaccusato. Non si vuole
ridurre a numeri la prova per formarne a ogni caso una combinazio
ne, 0 una specie di cabala per il lotto. La prova ridotta a numeri
per sottrazione, e non per accumulazione. La combinazione nella
prova legittima, la cui nozione giuridica, e non numerica. Si ridu
civili th. 1.
71. e 101. th. n.
464- 477., Goenner Saggio d'un.
codice di. 1. S. 148. 226., MittermaerTem-ia della testimonianza nei
processi penali 259. 336.
Itotestimoni
dinterromperli,
come armi
redarguirli,
de combattenti
combatterli
doveano
avere uno smisurato potere, e il loro giudizio
reo
(I) Quintil. Inst. orat. li6. 8. cap. 5.
'
(2) il caso dell accusa di M. Claudio Marcello contro al Trib. C.
Scantiuio Capitolino narrato da Valerio Massimo lib. cap. 1. La cosa
era passabile allorch il ro poco dieriva dal teatro. Voltaire fa
drammaticamente dire a Giocasta
u Tout parla contro uou: jusqu' volre silence.
(3) Sono antiche le dispute se il testimone debba essere euminato in
161
Se la interrogazione, e la risposta andresser
certi della forma analitica della prima debb es
sere scritta, il detto del testimone assume il vero
carattere di storico documento, e in questa sola
maniera dessere pu subire il confronto, che
se ne dee far colla regola di credibilit dalla
legge determinata. In questo sistema, quale la
ragione umana la pu concepire, non quale le
umane passioni che tutto guastano lo posson cor
rompere, ogni atomo del detto del testimone pu
contribuire o a fornir la nozione della prova le
gittima, o a torle alcuno derequisiti, che in essa
ha concepiti la legge.
,
Se avvenga questo secondo caso la legge , la
quale ha a se sola riservato il dritto di disporre
della sorte dell accusato, non trova altrimenti
mezzo per farlo. Ella non ha pi nel processo il
dato di fatto che preconcepi per lapplicazione
della pena stabilita al delitto , n la circostanza
che scompone i termini della prova legittima
presenza de litigatari . Wessembach Ad pandect. lib. 22. lit. 5. num.
53. et seq., Joubert Diss. de evidentia univ. etc. 27. Il contradittorio
dopo l' esame desunta dalla Nov. 90. cap. ult., e dalle parole eganim
publicabuutnr. Le dispute sul noto intrare judicis secretum della L.
14. cod. lib. 4. lit. no. appartengono allammissibilil, o non ammissi
bilit della informazione segreta, di cui in appresso . Anco la procedura
civile ov'ella scritta vuole prima esaminato, e poi interrogato il
testimone. Il sig. Bellat Ezpos des motijfs de la loi sur la procedi
civ. paur le Canton de Ge'nvc. Gnve 1821. ammira come capo.
d' opera della umana saviezza i provvedimenti Publcile' de la proce
dure, solennit da serment, presence da temain sous ler. yeux d
Il
IGa
.
per la indenibile variet decasi da lei preve
dibile. Di qui la neCessit duna giurisprudenza
ann;all effetto di costruire un equivalente della
tima .
_
165
verarono ai pratici come arte magica, colla quale
re
164
sorte dellaccusato, e fu massima di Catone, che
essere condannato
medesimi giudicarono
Il Prefetto, i Presidi
Domiziano
145. 06:. Discutere
. Haubold questo
Inst. jur.
punto
Rom
di priv.
storiahislorico-dugm.
del dritto penale
lineam.
nei Di
scorso sulle vicende della eloquenza forense.
165
mi inidonei lo stesso che domandare se lIm
perator Caracalla potesse fare sterminare colla
spada piuttostoch colla scure il celebre e misero
Papiniano
Il dritto romano forni in vero le prime idee
della stima giuridica della proan ma questa ap
pliCazione del dritto alla interpetrazione del fatto
sembra aver avuto un oggetto limitato nella tor
(3) La L. 15.
in molli altri luoghi del dritto romano l'uno, e laltro venga chiamato
prova .
r66
e nalmente al
1. S. 5.
.
(3) Cod. Lib. 4.tit. 10. 1.9.
I. l. 10.
(4) Lancellott. Inst. jur. can.lib.3 tit. 14.5.8.25.etu1t.1i6.4.tit. n.1
\-
167
CAPITOLO x
Continbazine. Della prova per mezzo
di scritture.
igg;tjv
' \1:
J r't
essa colla
de testimoni.
_,
..
ma =
\.{w, .
"4 =-i
" se; .
ti}
(a) Globig Censura rei judicialis etc. part. 2. pag. 80; S.-'2. im
168
maggiore facilit nel ssar la fede dello scritto
Una sem
tiene
(a) Aut. Math. Ad lib. 48. dig. lit. 15. cuf. 5. mm. x.
(3) Cos avvenne nella causa in materia politica del Maresciallo
169
to; e se cos fosse la sua stima giuridica, e i me
todi necessari per costruirla dovrebbero meritare
qualche attenzione dall amico della umanit , e
della giustizia.
Il criterio istintivo delluomo, comecch es
senzialmente sintetico, inclinato ad aggrappar
tutto, a poco separare, e distinguere, a ridurre
170
der provant6.
'
\
_
A I. Il delitto pu nascere dal contratto scritto,
ed essere allo scritto contratto inerente come
pispessosuole avvenire nella usura e nello
stellionato; pu al delitto essere necessario lo
"_ua\\\
0.
171
Pu ben
/
xya
stione forense dovesse mai divenire una contro
versia ideologica, che la diversit de casi non
concede che si costruisca una regola sola, ma
pi regole per ben deciderli son necessarie.
I retori colla sintesi della immaginazione , la
quale cre la Sirena, la Chimera, e lIppogrifo,
non hanno poco contribuito a render dubbioso
Se il reo con
r\\\ s
175
ma , e ci per ragioni non difcili ad essere co
nosciute . Se' il giudice arguisce la pertinenza
dello scritto al reo dalla combinazione gramma
ticale delle facciate, delle quali si compone: se
- i periti stabiliscono la identit dellindubitato,
e del dubitato carattere la prova indiziaria nel
giudizio, ed il pubblico
i
cap. 15. cali. di giud. per la prova scritt. can. i. ssa la regola gene
rale dalla piena credibilit dellano autentico, e non si accorge che
in esso si tratta d'un caso speciale. La stessa cosa era stata detta da
Eisenliart Dede historica cap. 10.5. 9. Ma questo autore parla del
l'atto autentico agli effetti civili. Non vi pu dunque a rigore esser'e
nel giudizio penale una di quelle, che Bentham chiama prove precon
stituiles. Traite' des preuves judiciairu liv. chap. |._7. altrimenti
174
Prescindendo da questo caso , e poich negli
atti autentici menoch da alienati di mente i
misfatti n si progettano, n si consumano, n
si confessano,in tutte le altre combinazioni pos
sibili ,'nelle quali pu trovarsi la prova per scrit
to , la sua credibilit non pu avere un modulo
generale, costante, invariabile , e la sua stima
dovr necessariamente dipendere dalla relazione
z.a .cE-:lw
175
il delitto: minore se la confessione del delitto o
CAPITOLO xx.
Continuazione. Della prova per mezzo
d indizj .
la merita in dialettica
il celebre Lalande scrisse nel 1778 col titolo L' esprit dejusliuefait la
gioire, et la sureti: de: Empires.
t\\\
'77
'quela, e a guisa di separata molecola si pone in
moto, si avvicina ad altre , e con esse formamn
il loro dominio
A giudici popolari siffatto cose eonvenivano
mirabilmente: perocch quanto una materia
pi oscura pi si acldice all uomo , che deve in
breve tempo chiarirla il far baratto del ragio
namento colla invenzione, e del meditare un
problema coll immaginare. un verisimile qua'
(1) noto il vano del Milton, col quale ha dipinti gl'indisj
1 '2
178
lunqu'e, al che laumana coscienza facilmenlelsi
presta.
Ma se al bollore della ietoriCa si sostituisca la
/temperatura del ragionamento le cose cambiano
l79
nata coscienza
La accola della verit tra le mani della reli
gione di Dio, che n il solo fonte, diffondendo
la sua santa luce tra gli uomini, pose in fuga le
tenebre della intima convinzione, artece teme
(1) li- signor Meyer in un luogo della sua opera Es}zrit, origine etc.
des instit. judic. liv. 8. chap. 22. ha intrapreso a scrivere il pi artifi
ciosp panegirico che io conosca della intima convinzione: col che ha
mostrato, che le belle donne, sebbene vecchissima, trovano sempre
adoratori. Ma tutto il suo discorso poggia su falsi dati. I. Egli suppo
ne, che la stima giuridica della prova sia costruttiva , ed distrutti
va: vale a dire diretta a togliere allintima convinzione quel che ella
vorrebbe fabbricare a capriccio. Il. Egli taccia la stima giuridica d'in
certezza, ed destinata a stabilire le incertezze che circondano la
prova. lll. Egli nalmente conclude vol. 5. pag. 263. n On. ne com
maude par 1: san jugementn. A tuttaltri che al signor Meyer- la legge
risponderebbe r: Arrogantel Tuti dici persuaso sulla esperienza di po
chi giorni, ed in non lo sono su quella de'secoli. Vedano alla ma
u lora tutte le tue repubbliche di Platone, ma. l' innocente non vada
a al patibolo n.
180
sta prova
'
dal Ludovisio, dal Boero, ed altri, che alle orecchie da" parteggan
della coscienza sono
r: Nomi da fare spiritare i cani.
(a) Torre De stupro argum. 31. num. 2|.
'
' '. *
-__.-.J
181
L '._
'
"""'1
182
185
tendo la legge se non inventare, e proporre tem
somma sventura
il? ;v ,JJ
184
di questo esempio di prova indiziaria, quasi ella,
nata drammatica, dovesse aver la suasorte decisa
in teatro, le scene presentano un esempio simi
le, e nel fatto, dove i retori trovarono con cer
tezza apodittica il reo, vi palesarono 1 innocen
te (I).
( Ma citare esempi ov mestier di ragionamenti
non permesso.L esempio pu avere un effetto
simpatico, ma non lo pu mai aver logico. Il
185
dente, e per provarlo addurle un esempio dinL
dizi, e ragionare con manifesta petizione di prin
cipio perch l esempio pu confermare ma non
un esempio contrario
Se la scienza delle
Id. v. 624.
186
altri permessa
187
!'timf,
Poggi Elem. jurispr. crim. lib. I. cap. 2. S. 46. riconosce nella prova
Icalimuniale il criterio dalla certezza sica .
i88
vv
189
190
sempre la verit
petuta da Aristotile Retixoric. lib. 2. cap. 94. pag. 448. ove riporta i
versi di Agalhone, i quali lradolli suonano
Fortune nliquis 'uerisimile id ipsum esse dizeril
1Vlortalibus multa svenire non verisimiliu .
191
spregiatore della buona critica, e della vera giu
stizia: assiso nellanimo del giudice popolare con
fonde il raziocinio colla coscienza: nel giudice
magistrato erige un trono, che divide colle pro
nati
I 2
nitivamente assoluto
Immaginare come al
(a) Malh. Ad lib. 48. dig. lit. 16. cap. 4. num. id.
195
la quale non ha appoggio di autorit (1). Se i
gireconsulti romani scrissero sulla indole del
lindizio, che dovea servir di titolo alla tortu
ra, ci fecero per perle un limite almeno, ma
15
194
con che sosten'er lindizio non ha potuto tr'ovare
altrettanto in quelli de giureconsulti
i-
'._.li_--s---Fl
195
porte, che il non ammetterla aprirebbe la via
alla impunit
Se 1 indizio sempre in pro
}cintodi mandar 1 innocente al supplizio , la ri'
sposta alla obiezione fu data gi dai giurecgn
sulti romani
Ma la obiezione inammissibile
nel processo inquisitorio per le ragioni che ne
saranno esposte fra poco, non ha intelligibili
termini nellaccusatorio: conciossiach in questo
processo tutto ci che spetta alla Prova un
giuoco di ventura , potendo Una sfavorevole 6.
sonomia, un silenzio, un pallore mandare un iri
nocente al supplizio, e non potendo due testi
moni col loro concorde deposto mandarvi un
fosse stato commesso sotto gli occhi stessi di chi dee giudicante: del
che allega credibile esempio il_Cav. Globig Censura rei judicia'lis etc.
part. 2. cap. 9. S. 8. sebbene diversa cosa sia la evidenza di fatto con
|iderata come mezzo di prova, e con troppo lassa coscienza trattata
dall'autore medesimo cap. 12.
9. Le osservazioni fatte n qui sulla
interpetrazione di Antonio Matheo esimono dall'esaminare le altre si
mili ma di minor conto del Voet, dellHubero, del Wissembaco, del
Sande, e in ultimo luogo del Joubert Specim.inaug. jurid. de evid.
univ. et de probat. injudicio 8.
(i) Ved.
Cremani
lib. 3.
cap. 12.[- -.ai _
(a)
il lib.De1.jur.
cap.crim.
ii.pag.
185.1102.
_ .
>
(3) Basti il giudizio di Cicerone sulla condanna di Publio Rutilio.
196
u.,
I98
il campo perci che sia degli scrllori non Italiani non reali adornbralo
dalla mole d'un solo nome, mi giova rammentar qui allio nome non
meno celebre, del quale la opinione conlraria all'indizio, e alla iulixna
convinzione ha ragion di onorars, il signor Consiglier Millermaier
Teora delle testimonianze cc.
388. Il nome del Toscano legislatore
all'art. no. della riforma criminale del 30. Novembre 1786. non si
'99
CAPITOLO
XII.
\
E della indole delle 'umane passioni aerrar
200
tutte le menti: ha scossi tutti i cuori: ha messi
Lo stesso
(4) Desid. Herald. De rer.judic. auct. li. 1. cap. 12. pretende porre
in dubbio questo fallo, ma gli esempi che egli cita per fame dubitare
mostrano, che la carcerazione del reo era di drlllo ordinario prima
nor
fondo segreta. La opinione storica del sig. Meyer era stata gi profes
209
La discussione delle opinioni storiche , lolo
giche, giuridiche, politiche che intorno a que-
st uso in apparenza irrazionale e crudele si sono
a guisa di nuvole burrascoso ammassate rende
Ca
' '
205
cuna autorit politica per linteresse della so
204
stituita la ricerca di uffizio tutto cambia d'a
spetto.
>
La situazione dell imputato in faccia all ufli
Se,
ehap. 14
(a) Il capitolo 14. del signor Meyer citato qui sopra un eccellente
lavoro storico: ma siccome la storia presenta gli avvenimenti umani
nel miscuglio, che in essi produce la inuenza della ragione, e quella
delle passioni,quel capitolo pu esser magnico come- di fatto, ed es
sere pericoloso a leggersi per chi non abbia ben meditali i melodigiu
diciari.
'
.
205
onde togliergli il mezzo o di dare, o daver n0
tizie relative ad un fatto, di cui quanto pi ge
nuinamente possibile si vuol conoscere la ve
rit nel tempo stesso una pena, ed un mezzo
necessario ad allontanar dal fatto di cui si v in
206
A
onore, della sua personal sicurezza. Il processo
207
208
209
ne fatti, che son fuori di lei, lo stesso bisogno
lo ha la prova testimoniale onde non sia un re
manzo che le nude parole possono comporre , e
scomporre a lor grado. Il reo nel Caso di prova
testimoniale o nega o confessa. I testimoni de
14
210
done la storia , e volendo aver vanto d impar
zialit non bisogna nascondere che in tutti i tem
su I
le quali al suo tempo -credevansi le pi ferme
basi della sicurezza sociale non vorrebbe essere
n ignorata n nauseata
Il processo accusatorio puro tutto prepara, e
tutto fa nella piena luce del giorno: niente or
disco nella solitudine, e nelle tenebre. Chi abbia
212
e della giustizia dovrebbero altrimenti valerse
115
il linguaggio del foro, per se stesso tradizio
nale, ed abitudinario, pu esprimere che la car
Questi
214
drizzarlo nella strada del vero se attentatorio
alla sua libert abusivo, e tirannico: proposi
zione stravagante ed assurda la quale tenderebbe
a supplantare il dritto d interrogare non che
quello di aver risposte coerenti alla verit.
Allorch era in vigore luso barbaro, ed abo
minevole della tortura, i forensi che aveano in
le
In realt nel processo accusatorio il testimone
215
della testimonianza emessa da lui sul banco dei
216
chnp. 33.
5. Cottu De l'admi
m7
Niuno ha fatto rimproVero al giudizio civile
di usare il segreto come mezzo critico nelle ma
ni del giudice onde meglio indagare una verit
(i) Vedasi ci che de'cm detti fatti segreti accenna Berriat S. Prix
218
nome
.
(I) [La parola secretus signic separato, ed in seguito degenerh a
2|9
CAPITOLO
XIII.
220
"in;
221
ed il tempo se sono contrarie, o prenda un tem
peramento qual la prudenza gli suggerisce il mi
gliore nel caso che il calcolo delle probabilit
sia pi o meno perplesso
Nelle matematiche una proposizione vera,
0 falsa, o vi ha la prova, 0 non vi ha perch
quelle scienze meditano sopra oggetti di loro
natura invariabili , i quali diventano la cosa me
desima delle idee, che la mente ne forma, nel
che il ministero desensi non ha influenza di sorta
alcuna
tua
o non esistenza della quale deve pmnunziare il
La prima definizione
.:tt_'ui
3;.
225
224
dall orizzonte chi potr negarle lattributo di
luce?
to (i) .
Quando l uomo nella necessit di agire sa
425
cesserebbero a un tratto, e gli uomini tutti si
cangerebbero nella famiglia di Niobe.
Divenuta tra gli uomini necessaria un autori
t, la quale senza aspettare laccusa volontaria
eh. 14.
15
226
dealinala a produrre.
'
227
di prova meno piena: ove luno dice pena ordi
naria: laltro dice pena straordinaria : ove quel
lo dice condanna legittima questo dice decreto
ria condanna.
La prova semipiano, la condanna straordina
onde evitare gli eccessi, che quella formula pub insinuar nelle menti.
(a) Il caso dell applicazione della pena straordinaria come esclusim
della ordinaria, e cos in un senso favorevole al reo bene, e con
eialis etc. part. 1. cap. 13. S. 4. parlando della pena arbitraria, e cre
dendo che il suo solo titolo sia la prova semipiena se le dichiara con
trario. Infatti nel precedente cap. n. egli forma la prova piena culle
scritture pubbliche, e le private: colle relazioni de periti: colle pre
sunzioni, e glindizj. In questosistema non vi pu.essere pena straor
dinaria, la quale nella sua primitiva formazione giuridica deve essere
esclusione della pena ordinaria. Nel decremento della prova ella di
viene quel che il Cavalier Globig desidera.
228
229
La pena straordinaria, tale essendo a favore
dellaccusato e quasi retrocedendo dalla ordina
ria, non rinunzia alla propria personalit nesuoi
me di prova semipiena
La voce al pari di
Cic. 26. num. 5. Sarebbe stato desiderabile che questo dotto scrittore
avesse dato al suo detto l'appoggio dun autorit. Quando il delitto era
accompagnato da circostanze dalla legge non prevedute, il popolo se
ne era riserbata la cognizione , che dicevasi straordinaria . Le attribu
zioni del Senato sono state dottamente illustrate dal Dirksen Sulla giu
risdizione criminale del Senato di Roma, Berlino 1820. 11. I. p. 93. In
Inghilterra talvolta il parlamento giudica di delitti dalla legge non
preveduti. Russel Histo:y ofthe English constitution London 1823.
p. 100.
(I) Brissot De Warville Thnrie des lai: erimnel vol. I. pag. 217.
preferisce alle citazioni de' grandi nomi, che si distinsero nella questio
ne pro, e contro la prova semipieua, il satirico Rabner, il quale diceva
che un paniere di granchi, che la villauella regala al giudice, proba
tio semiplena, e che un gruppo doro donatoin da un nanziere
probatio plena .
(2) stato disputato in Germania tra Schneider, Grolman, Goenner
sul titolo, e sul computo della prova semipiena, altri volendolo arit
metica come lo concepisce il signor Meycr Esprit, origine etc. de: in
stit. judic. liv. 2. clwp. 14. altri volendolo come nell'attentato morale,
250
Gli scrittori i pi amici della umanit hanno
ammesso , che il sospetto, di cui laccusato non ha
potuto purgarsi sia titolo per cautelare la societ
"""p. "
23|
Nel modo perentorio, con cui il processo ac
cusatorio sentenzia, modo che tanto sodisfai par
teggianti del vero assoluto, due gravi inconve
nienti si manifestano luno di difetto, l' altro di
eccesso . Il primo consiste nel non poter valutare
le probabilit intermedie tra la ignoranza, e la
suo dialettico calcolo: due caratteri, che non possono essere mai di
sgiunti tra loro. Henke Sposizone della procedura giudiciaria nelle
materie penali
285. e segg. Mittermaier Teoria della con essionc
nel provasso penale
497.
252
1
gradi sono segnati dal pi o men grave sospetto
no a un assoluzione decretoria il cui effetto
innocenza (i) .
Cos il processo, muovendo nelle sue prime i
spirazioni dalla necessit di provvedere alla pace
255
. plieazione. Adottando questo sistema il legisla'
tore Toscano, incredulo alla efcacia politica
dell acerbit desupplizj , e di qualunque pena,
la quale converta il condannato in vittima dun
Questa lunga ca
Pare che
CAPITOLO
XIV.
rolin.
235
nel crescere della civilt, e nel prender piede
chefa la idea dun autorit, la quale grado a
grado sovrastando a tutte le forze private assume
lofcio, ed il titolo di guarentigia della pubbli
ca pace (1) .
236
Il processo accusatorio nelle sue storiche ori
gini strettamente connesso col dritto pubblico
della citt e colle gelosie , e colle difdenze , le
quali accompagnano sempre il potere politico
quando pi autorit, luna rivale dellaltra, se lo
dividono: nuova ragione perch esso possa in
contrarsi nella storia de popoli, che ebbero la
forma di governo, con cui si connette. Ma esa
957
1158
Il processo inglese come il romano non ha poi
blico accusatore: carattere senza del quale pro
Lettr. 9. pag. 190. ove osserva che non piacendo ad alcuni il politico
carattere di certi scritti hanno formate. delle societ private onde pro
239
litto (a).
I Romani sottoposero 1 accusatore al giura
mento della calunnia ma abbandonarono poi que
sta massima e lobbligarono a fornir colla inscri
processo accusatorio. Ant. Math. De crimnib. ad lib. 48. Dig. lib. 48.
lit. 13. cap. 8. num. 2. cita i luoghi di Livio, di Cicerone, e di Ascmlu
dai quali provato l' uso del giuramento della calunnia e lo rigetta
poi come reso inutile della iscrizione . Pare, che luno, e laltro alla
240
era, che la prova restava tutta a carico dell ac
24|
I due processi divengono ancor pi tra loro
dissimili nelle liste, dalle quali scelgonsi i giu
dici, nel modo della scelta, nel lor numero, e
nella loro ricusa. Lo stato non aveva a Roma al
cuna inuenza nella formazione delle liste dei
giudici come lha in Inghilterra nello Sherif au
,7
or
.a\oi-f
i4\
45. 46.
*i l:BP
.
-:t .\.
(a) Cotta Ibid. pag. 61.
Aiie'rf} . ln Milifi f
a" (3) TI'l by the country, trial 6_y payc, per patriam, judicium
terrac , Meyer Esprit, origine etc. de: institulionsjudiciaire: vol. 2.
pag. 164.
m h
.ut;l i.
Tomo IV.;
I6
242
tro processo, e in Inghilterra come a Roma pro
cede la massima che de confessi si dee prender
supplizio
34. num. lg. Alle assise di Stra'ord nel 1796. Wiliam Callerel accusato
di furto con erazione nella casa del sig. Forman di Handsworth si
ostin a discutere guilty. Niuno ne lo pot dissuadere nch il giudice
243
Laonde un consesso
L ac
I \.
l'accusa. lbid. pag. 74. Tutto si esprime col tuono assertivo, e dom
matico dell'accusa .
u -g'" t
(a) Cottu Op. cit. chap. 3.pag. mg.
"
(3) Cottu Op. cit.
- - .
244
adottare temperamenti, i quali rappresentino la
divisione depoteri, e quanto al giudiciario adot
tarne uno onde ssare se esso spettasse al so
vrano, o risiedesse nel popolo. La questione
sarebbe stata ardua, e difcile ad esser compo
sta, ma laddita decisa la storia informandoci,
che essendo stata concepita la questione penale
nale combinazione.
Il gran numero de giudici a Roma, e la mas
(I) Coltu Op. cit. chap. 3. pag. 103. Blackstone Comment. on the
laws QfEngl. . 3. chapt. 23. pag. 377. De Lolme Constit. dAnglet.
lib. 1. cap. 1. pag. 168. Il signor Meyer non d giusta idea dello spe
cial veridict. Esprit, origine etc. de: inslit. judiciair. liv. 3. chap. la.
pag. 150.
(a) Coltu Op. aiz. chap. 3.]
245
simo almeno la pi generale, e costante di far
246
Tutte queste questioni nascevano dalla ma
niera con la quale erano state costituite le at
tribuzioni di chi dovea conoscere, e decidere la
247
d un arte sia necessaria a qualicare con retti
35- s " si sia come ein nella bile che lo domina contro al dritto scritto
lattribuisca ai giuristi chap. 35. in net. pur concordata dal Meyrr
Esprit, origine etc. des inst. judiciair., il quale per toglierla progetta
che si proponga la questione in blocco, vale a dire che si salti la dif
colt , e si lasci sussistere. Quanto alle imperfezioni della istituzione
248
La pi probabile ragione storica della divi
sione della questione del fatto, e del dritto
forse la responsabilit , che i circondarj comu
nali aveano presso ai popoli della Germania, e
quindi presso gli Anglo-Sassoni verso il supe
riore politico di tutti i danni che loffesa del
Se la
dal giudice del fatto a quello del dritto, e la partenza dal giudice del
dritto a quello del fatto.
249
Ma questa distinzione del giudizio del fatto ,
e del giudizio del dritto, a cui la ragione umana
non compartirebbe forse il suo voto, duna
corrispondenza ammirabile col dritto pubblico
della citt, il quale spesso si forma per modo da
non poterne la ragione dell uomo darne una spie
avvolte nella impenetrabile nebbia de' tempi. Comment. on. the lawo of
250
teresse
' Tra le tenebre che ingombrano la storica ori
gine del Jur_y un barlume di luce sembra render
senza del Jur_y nella unanimit e la mettono alla pari della loro co
stituzione abbiano udito, che il sig. Meyer la consideri una vana
formalit. Esprit, origine etc. liv. 3. chap. 10- pag. 163.
251
nerale de compurgatori, o giuratori del medio
evo
Dallattestare con giuramento dun fatto,
essendovisi trovato presente chi ne attesta, e ne
giura la verit, al giudicarne secondo la propria
coscienza sulle prove che se ne hanno non essen
dovisi trovato presente chi ne dee giudicare il
252
non ammissione dell'accusa . Lannot. al Cottu loo. supr. eit. pag. 27.
nor. l 5.
(a) Se i giudicanti non si sono trovati unanimi nel tempo della ses
sione, i giudici reali judices itinerentes. Meyer Esprit, origine etc.
vol. 9. pag. ago. possono farli trasportar dietroa loro sopra un carro di
citt in citt ove le loro incombenze gli chiamano. Blackstone lac.eil.
255
ragione, sebben per una non breve serie di de
duzioni, di confronti, o di e5ami, giunge a scor
gere le combinazioni necessarie alla sua sicurezza
254
plesso qualunque di certe determinate circostan
ze pu dare
Non dunque nel Jur;y la unanimit de suf
fragj qualunque esser possa il modo, ancorch
prepotente e tirannico con cui la legge la esige
dai giudici che lo compongono, una istituzione
di poco conto, venuta a caso tra gli uomini, e
tale che essi la possano a lor capriccio abban
Questa
noli.
(a) A certi effetti il dritto canonico esige i due terzi de'voli ma col
dritto di accedere mostra il suo desiderio della unanimit. Tezt. in
255
scuro indefinibile dato della intima convinzione
256
CAPITOVLO'XV.
. 257
sogni degli uomini, o qualunque altro esser ne
possa il motivo, la teoria del poter giudiciario
non ha termini di applicazione senza scomporsi,
e senzach i suoi elementi si trovino in contra
dizione tra loro se non in una delegazione, che
lautorit, a cui compete nel suo primitivo con.
cetto, fa del suo esercizio ad uomini gi prepa
rati e disposti per la loro educazione e pe loro
17
258
quale la legge non si d delluomo, e volle ella
259
proponibile lazione della calunnia . Il legislatore
Toscano volendo conciliare i vantaggi della ri
cerca d ufzio, e la riparazione dovuta alla in
nocenza o erroneamente, o malizipsamente per
seguitata ordin, che in tutti i processi dovesse
essere il libello del privato , o del pubblico ac
cusatore alleffetto di sottoporlo alle conseguenze
(3) LL. 26. Maggio 1777., 22 Aprile 1784., 22. Febbrajo 1788., e
260
Dee sembrare a tutti esorbitante, e pericoloso
lasciare il reo alla discrezione d un attuario, e
Per tro
38. mo
stra di non aver ben compreso lo spirito della riforma criminale del
1786. allorch deplora la ignoranza degli accusatori pubblici, e sugge
risce che essi ond'essere istruiti sulle prove da somministrare ricorrano
ai Magistrati dell' U_izio Fiscale: tanto difcile alle menti pi salde
entro noi rannicchiati dall impero della coscienza? Mi sia lecito riferir
261
Vaie un periodo in questo metodo o conviene
appartenere ad un tempo in cui l arte di com
pre lo spirito.
262
diciario
265
difensore al confronto detestimonj , e dellac
In un tem
264
Il reo ed i testi
(a) Ille optimus est qui minimi: urgetur dissero gli antichi.
(3) Cotto De l' administration de la justice en France chap. 3.
(4) Vedasi qui sopra a pag. 88. n. a.
(5) Questa regola fu in parte abbandonata dalla L. 30. Agosto 1795.
la quale segu la pi severa sentenza del Baldo nel suo Repert. verb.ju
de: col. 2. vera. si juder crimin., e di Paolo di Castro compilatore
degli statuti della Repubblica Fiorentina Cons. 328. num. 2. lib. 2. Dopo
le dottrine del Baldo, e del Castrense suglindizj a cattura meritano
desser lette le osservazioni del Bentliam su questa materia medesima.
Trait: de legislat. civ. et penal. vol. 3. park.
chap. 115. pag. H5.
1 16.
265
ne delitti la pena de quali non eccede il con
no, e sono i pi, egli debb esser citato, n pu
Nani.
(4) laoletli Istruzioni cc. S. Xf.ancorch il delitto fosse Commesso
sotto gli Occhi del giudice . Poggi Elcm. jurispr. crimin.lib. 1. cap. 2,
S. 44. ova osserva, che l'uso contrario insegnato dal Sanzio non com
patibile cogli art. 27. 28. della riforma.
(5) Cod. Leopold. un. 24.
-
266
,_3
(3) Cod. Leopold. art. ag. , Circol. ao. Decemre 1775. Il Nani osser
va benissimo, non aver potuto il legislatore prescrivere un determinato
stadio di tempo al processo .
(4) Cod. Leopold. 11. art. circ. cit.
(5) Paoletti Intruzioni per compilare i processi cc. 5. 13. pag. 67.
(6) Circol. 13 Luglio i732.
(7) Cod. Leopold. art. 45.
(8) Circol. 15. Maggio 1777.
267
268
tor violento, giovandosi della superiorit della
propria situazione a confronto di quella del reo
non declama contro di lui, la qual cosa deesi
attribuire alla opinione (1 imparzialit e di gin,
Il legislatore
269
I'- 94
(2) Cod. Leopold. art. ng.
270
ella manifesta il convinto ma non si. dice, sensa
tamente parlando, convinta. Dal che avviene che
il processo inquisitorio ha lanimatore suo spiri
to, e il suo distintivo carattere nel non conoscere
convinzione per mezzo dindizi: perocch questo
modo di prova se convince il giudice non pu
mai dirsi convincere laccusato, la cui sorte
nelle mani della legge non in quelle delluomo.
Il legislatore Toscano ss bens il grado di ri
gore con cui poteva il giudice sentenziare nel
caso di prova indiziaria, ma non la dichiar, n
potea se esser voleva coerente a se stesso dichia
forse rimasta nella oscurit se un Pontece , che illustri) colla sua grande
27|
La non meno erronea massima che uno stato per
V
pag. 150. n. 2.
272
umanit, e della giustizia considerano come il
Palladio della sicurezza individuale, lassunto
275
tere il criterio del dolor fisico nelle pene non
tre compatibilit
sua legge.
Distingueva la legge i rei convinti dai rei ur
gentissimamente indiziati . La legge deccezione
parlava di rei colpiti da indizi indubitati, ma
18
274
pugnabile la dill'ereuza tra glindubitati, e gli
urgentissmi indizi.
Se l'indizio indubitato avesse avuto un carat
gentissimo
275
situazione di chi doveva determinare il carattere
dellindizio. Gli scrittori per il processo misto
preferivano la parola indubitato come la pi fa
vorevole alle pretensioni, ed al fasto di cui
sempre inclinata ad ammantarsi laccusa dq
zio. Gli scrittori per il processo inquisitorio nella
sua semplicit preferivano la parola urgentissimo
come denotante il sincero stato dellanimo del
giudice costretto a cedere alla voce del proprio
uizio
Cosi il legislatore Toscano scrivendo
la norma, che il giudice d0vea seguire nel caso
d urgentissimi indizi aboliva quella che\1na pre
cedente legge avea fissato nel caso dindubitati.
I pratici se non erano competenti'a stabilire
La
10.-166.
(a) Hieronim. Basilici Decis. erimin. riccia. 1. 1111111. 3.
'
276
'
mestiche
277
getture pi di quel che le abbia valutate la leg
ge: il soggiungere che negli occulti non lecito
chiamar testimoni, ai quali la legge vieta di de
porre contro dell accusato se non negare al giu
dice la facolt di dirsi convinto in un modo, col
quale non potrebbe esser convinta la legge?
Quando un inmo grado della pena de lavori
pubbliciera 1 effetto legale della prova indizia
ria il voto che il legislatore avea manifestato in
tutta la opera sua era gi sodisfatto perch la
difesa preventiva aveva in quel grado di pena
ottenuto il suo scopo.
Parl successivamente il legislatore , di con
dannati in forza dindizj (I), e volle che ne fosse
passato il novero alla polizia: n colla parola con
dannati distinse i convinti, o i non convinti: n
colla parola indizi distinse glindubituti e gli ur
gentissimi : n parlando di condannati pot_ de
signare i colpiti da pena perpetua come sareb
bero stati i convinti. Bisogna dunque credere
che egli parlando di condannati ex indiciis pur
lasse di quelli che col titolov di questa prova sa
rebbero stati colpiti con un inmo grado della
pena de lavori pubblici, e non facendo distin
zione di condannati mostrasse che glindizj abili
a fornir titolo di condanna erano quelli dequali
avea- precedentemente parlato.
Il legislatore Toscano avea abolita nel suo pro
cesso Ogni traccia di accusatorio non ammettendo
(I) Cod._Leopold._art. m.
278
in esso mistura di sorta alcuna (I) e riducendo-i
lo, tranne le emende necessarie alle guarentigie
27
un ne medesimo .
cautelare la societ.
i;
280
281
CAPITOLG
XVI.
De processi misti.
281
283
284
285
.f.'>
- zii _.\
.il_k \\{t ,
. ..roa1 ai m.-.L
286
ci (2) .
Ma una istituzione pi generosa , pi sublime
287
ove la costituzione de tribunali, che si reputa
vano no a certo punto poteri politici nello sta
to, pot autorizzarla. In realt, dato un consesso
di giudici, i quali per il titolo della loro inamo
vibilit aiiettino parte del potere sovrano nel po
ter giudiciario riputandolo inerente alla lor ca
rica, non resta al principe altro mezzo per non
288
289
19
2 o
ta19e, che conviene in esse per vederle decise
contentarsi della semplice maggi0rit
Un potere nuovo nella citt di sua natura
inclinato a ottenere coll accortezza ci che sa
rebbe imprudente troppo conquistar colla forza.
Il Jury ha nella intima convinzione unarma for
291
la coscienza di quelli
zione
QUesto piano dognor pi crescente perfezio
collezione de' casi riservati a' dodici giudici, e stati decisi dal 1799. al
1824. ll signor W. Moody lha continuata no al mese di Luglio 1825.
Crown case: reservedfbr consideration et decided by the twelvejurl
58: qu'ngland. Lumi. 1825. In America prima della rivoluzione era
nota la frase innqiara il giurato per denotare il modo con cui si giu
cese del 1808. hanno scritte Meyer Esprit, origine etc. dea instil. ju
diciaires val. pag. 452 , il quale giunge a chiamarlo un tessuto di
perde insinuazioni, Aignan Histoire da Jnr_y chap. 34. 35., Dupin
Observations sur plusieurs points importanls de no'tre legislation
criminelle: lo stesso scritlore nell'altra opera De la libre defense des
accuss : Berenger De lajurispludcnce criminelle en France.
(2) Tutti conoscono la favola, la quale ha per titolo u luomo , il
cervo, e il cavallo , si pu dire relativamente a quest'ultimo articio
legislatiu:
u . . . . . Quid rides? mutato nomine de le
Fabula narratur.
2 2
295
carrgrono xvu.
dlcuni cenni sulla incompatibilit de' due
processi accusatorio, ed inquisitorio.
94
in tale o tale altra legislazione Europea? 0 la
scienza non ha dritto di parlare de processi mi
25.
(a) La discordanza de' pratici nel ssare il vero carattere dell' uno,
baum Coup d'oeil_eto. pag. 523. adotta la denizione del Gobler, che
295
I due processi con difforme spirito non po.
trebbero aver compatibili forme, e il solo suono
del nome ne persuade: imperocch laccusa
voce designativa di atto iniziale di controver
rore pi grave d'ogni altro conforme fu qui addietro notato pag. 186.
net. 2.
inquinante del giudice qui sopra pag. 284. Per apprezzare la confusione
che regna in oggi in questa materia da leggersi Birnbaum Ccup
d'oeil sur le droit crim. de la Grande-Bretagna Bibliolhque da ju
riscons. et du. publicisle vol. 1. pag. 522-5'15.
(a) La pi precisa, e classica denizione dell'accusa stata data da
Cicerone ottimo discernilore in questa materia, e riferita da Ant. Math.
loc. supr. cit.
296
cato.
997
a ci destinato, In fatti in alcuni luoghi ove sulla
tela inquisitoria degli atti si voluta innestare l'
accusa d ufzio, quasi siasi sentita la forza di que
298
299
. Tutto in questo
500
'
001
'.
502
.
tima per la confessione del reo, eper il deposto
505
straordinaria meriterebbe tutti i rimproveri che
uli:
504
me ordigni indagativi del vero: espressi in for
mule razionali, delle quali la giustizia si forma,
restano sempre ed inalter'abili nel modo con cui
furono dalla mente creati.
Ma la forza ha una grande preponderanza sulla
305
20
506
ge deccezione, la quale nel concorso dindizj
indubitati autorizzava la intima convinzione del
magistrato
Il giudizio delle cose evidenti non pu in mo
do diverso essere concepito da due sani intel
letti. Nelle cose dubbie mal si apporrebbe chi
pensasse che il giudizio esser dovesse in qualsisia
osservatore lo stesso. Gli uomini nel giudicare
14.
507
buirsi allimperfetto stato in cui erano in si im
plicata materia le cognizioni umane al suo tem.
308
una esatta cognizione del modo di comportarsi de
gli uomini della sua classe, possedendo cosi il se
greto dinsinuarsi ne'pi segreti recessi dellanimo
509
gna Concludere, che la intima convinzione, es
scudo legalmente indenibile: esistendo come
fatto nel giudice popolare, impossibile ad otte
nersi come ragionamento nel giudice magistrato.
Niente difcile allumano volere: molte dif
cili cose si presentano allumano intelletto.Po
tr il legislatore se vuole pretendere di riempir
la lacuna, che all applicazione della pena ordi
narialascia la prova indiziaria compartendo lu
nico mezzo che vi ha per comporla nella intima
convinzione al giudice magistrato, ma cos fu,
cendo, e volendo con questo mezzo esasperare
il suo sistema penale creer una forza, che niuna
sapr denire.
Sonovi per certo alcuni egregj, e dottissimi
magistrati, amici della umanit, e della giusti
510
5| 1
Se vero, che lintimo convincimento carat
512
parte questo essere anbio o a meglio dir mo
struoso debba rivolgere or 1 una , ed or 1' altra
faccia.
Bene apprezzando questo sistema, nato come
4
515
la prova impotente a far dellindizio un titolo di
pena ordinaria forza dellinquisitorio. Queste
due verit emanano incensurabili dal dritto del
luno, e dellaltro processo, quelle del processo
accusatorio trovandosi nelle leggi romane: quelle
del secondo nelle leggi canoniche: formando a
Imendue il diritto ordinario 0 comune dell una ,
e dellaltra forma del giudizio penale. Laonde
se una legge collocza la forza della convinzione
intima, propria del processo accusatorio, nellin
quisitorio, ella forma un dritto straordinario, e
induce cosi una eccezione al dritto comune di
questo processo . _
514
abbia leggendo la storia dellerror giudiciario a
danno dell innocente: di carattere dolce , ed
umano, inclinato a compatire le debolezze degli
uomini , ed a creder bene di loro? Egli consul
ter la sua scienza: sar dubitativo: e raramente
condanner.
315
CAPITOL0
XVIII.
517
la voce della coscienza a commettere una ingiw
stizia.
518
519
fosse letta alla moltitudine, non avendo ella preso
interesse alla causa, che non conoscerebbe nep
pure, la lettura diverrebbe una formalit senza
Sam. Stryk Disp. vol. 3. disp. 33. cap. 6. num. 2. Anco il Poggi dia
sappi-ava questo precipitoso modo di sentenziare, Elem. jun'spr. crm.
eap.z.S.37.
\
a.
520
tutti gli aventi interesse, e le persone che hanno titolo d' intervenirvi
per ragione della lor professione come i cau:idici, gli avvocati cc.
(a) Dupaty Memoire justg'fcatif pour trois hommes condamne's
la roue , Barraau-angai: ano-ieri vol. 3. pag. 168.
'
521
del reo , Il. nellessere la sentenza prol'erita da
quel giudice stesso che vide nascer la prova.
I vantaggi ausiliari che alla istruzione orale
credonsi prestati dalla popolare pubblicit si de
ne della giustizia
Fu detto per quali ragioni la istruzione orale
e pubblica inseparabile dal processo che deve
esser deciso dal giudice popolare. Se si tratta di
porre a confronto i due metodi onde stabilire la
lor relativa superiorit , questo assunto odioso
per se medesimo non potrebbe esser tentato in
522
Asserire, chei due metodi sono incompatibili
525
524
morte potrebbe rispondere che ci ci fece per
525
che quella delle sue prevenzioni. La presenza
\ 526
vol. 2. pag. 565. sostiene che il giudice dee giudicare pi col cuore,
che collo spirito.
(i) Concordano la incompatibilit della istruzione scritta colla di
scussione orale, e colla popolare pubblicit Feuerbach nel suo Trat
tato sulla procedura orale, e pubblica annunziata dalla Themis nu
Biblioth. da jurisc. vol. 7. pag. 94-95. Bexon Developpement de la
thorie de: loiz: crimin. vol. 2. pag. 169. , e lo stesso Meer E:prit;
origine etc. de: institutionsjudiciaires vol. 5. pag. 152.
e
527
il pubblico spirito ragione, che a tutte le for
523
Laonde le questioni, che si agitano: le opi-
nioni che si dividono sugli oggetti del presente
CAPITOLO
XIX.
550
(i) Dig. Lib. 50. lit. 16.1. 239. 8. Territorium dictum est ab eo
quod magistratus intra ne: ejus terrendijus habet n.
(a) Questa teoria bene spiegata dal dotto Henriun de Pansey De
l autorit fudiciaire dans les gouuernements .monarelziques cap. 11. et
scq. sebbene non noti la diversa terminologia, che il poter giudiciario
assume nel suo passaggio dull' autorit sovrana a quella degiudici.
55x
L auto
46-48.
(a) Loiseau De: qce: chap. 6. mm. 48. ,Domat Le: loia. civil. etc.
part. 2. liv. 2. tir. l. sect. 2..
552
La materia della polizia economica o edilizia
forma quasi unanomalia , se non vogliam meglio
Que
555
la giurisdizione apparisce avere un indole ed un
origine interamente diversa. Ma il dritto feudale
introducendo la massima che lamministrazione
della giustizia era inerente al dominio che il si
554
555
sebbene
556
557
non potendosi concepire nel magistrato con ac
alcuni ravvisano
'
creazione degli ufziali del ministero pubblico, e sulle tracce del quale
va Henrion de Pansey De l'aularit judiciaire etc. chup. 5.
(1) La discussione, e viva assai si fece alla occasione distabilire il
22
558
rappresenta la delegazione della pi nobile, e
di generale
559
relati
troversie si suscitarono
Stabilire come alcuni pretesero una differenza
trai meno, e pi popolati luoghi del medesimo
stato conferendo ne primi a un solo magistrato
il dritto di giudicare del delitto di polizia, e
(1) un principio di dritto in Toscana, che ove si tratti di o'esa
540
della offesa della sicurezza, e destinando nese
541
contraria allordine sia di competenza delle pet
tfsessions, delle quarter-sessions, e delle corti
di assise
542
ebriet, e per impeto di passione
In tutti
Le quali
che, ed invariabili.
Il legislatore Toscano ammesse due sole specie
frazioni dellordine
,i';
543
zionale, e sistematica differenza delle azioni de
littuose (1), mentre il fatto dimostra, che quella
partizione non ha altra base se non la diversit
delle pene
Che il primo criterio sia falso stato gi di
mostrato: che il secondo egualmente lo sia fa
cile dimostrarlo.
La distinzione delle pene dalto Criminale ,
544
ssato il criterio della classazione delle infrazioni
dellordine. Se il vero criterio della scienza della
Lerrore ve
545
Le leggiere difcolt che pur restano si veri.
0ano in quelle infrazioni dell ordine, alle quali
correzionale i
l"*
546
nerare in pretesti.
Non si saprebbe comprendere come ledilizia
legislatore .
547
nate, ed il metodo che pi le sembra opportuno
a giudicare degli uni, ed irrogare le altre.Que
sta , non istituzione ma usanza , ovela legge avesse
completamente provvisto alla classazione delle
offese, dedelitti , e delle trasgressioni, non avreb
be altro titolo che lo zelo segnalato altrove co
me passione per se stessa encomiabile ma troppo
spesso alla giustizia pericolosa.
Se dalle trasgressioni che meritano pena af
cahili.
548
espediente eccessivo in Causa di denaro non ha
il compenso che suole avere in causa di pena
afflittiva perch al succomhente non abbuona
ta la carcere sofferta in conto di pena: n vi ha
549
se non un asserzione, che egli assume lonere (li
provare o egli ha il mezzo di farlo o non lha:
se lo ha inutile, che il processo gli somministri
una forza ausiliaria per farlo , e se non l' ha egli
non ha il dritto di chiedere alla legge una forza
implorando la quale confessa da se medesimo non
550
magistrati di polizia sono per quanto sembra di
creazione del loro savio, e prudente arbitrio salvo
Il processo
(3) Gin De legibu: lib 3. cup. 3., Lamb. Dolhot Din. da prova
55:
inquisit0rio col tristo treno de difetti che gli
periore
istanza
A questo punto\i due processi sembrano di
nuovo ricongiungersi insieme, e quasi allegrarsi
552
CAPITOLO
XX.
555
mie rendano allo spirito umano impossibile una
25
'I
554
pi valevole appoggio il paradosso di coloro i
quali insegnarono, non vi essere vera libert se
cusatorio
cesso
555
canza di prova sia in tutto rigettato dalla propria
La differenza
556
fondano ogni lor base nel giusto assoluto quando
litico
557
zione politica
N la difesa per questo caso
tale che o il privato abbia sempre interesse a
reclamarla ( non avendo esso altro interesse
diretto se non al ripiano del privato suo patri
558
uito dal
pag. 52-53.
559
delle offese della sua sicurezza: dovendone ella
560
realt (a) .
IV. Dovendo la legge scritta individuare con
precisione il titolo, il grado, il tenor della pro
va della oesa lo che spetta alla scienza della
561
codice civile in quattro mesi, al qual detto il sig. Cooper pone tre
punti ammirativi. Letlres sur la cour de la Chance. d'Anglet. pag.
194. in. noi.
(2) Tra gli encomiatori delle decisioni motivate, e scritte trovasi il
562
563
sona mrale della societ,la nozione avr apro
prio'favore il voto della giustizia, la quale per
variar di circostanze, e di forma di governo non
varia.
'
564
la democrazia'collettiva o rappresentativa che
ella pur siasi, e non vi titolo a cambiar meto
do nella vericazione del delitto politico perch
,. .._
. _ . r
.4'
'
-J
' Vafornire
unaeccezi0ne,
che il combinazioni
dritto ordinario,
le migliori
del destinato
principio
il noliie, tragga il
".
565
transazione che due forze rivali pattuiscono in
swme .
Sela transazione ammette al giudizio del de
litto politico giudici tratti dal popolo, ci av
viene perch esso presume esser solo competente
a decidere se latto denunziato come ostile con
tro lo stabilito governo ne presenti realmente il
carattere, e non sia piuttosto un esercizio legit
timo delle pubbliche libert. Considerato in que
sto aspetto il delitto politico offre un oggetto di
esame, che non rassomiglia in verun modo a
quello del delitto ordinario , e siccome nel di
visato stato di cose la sua entit dipende tutta
566
567
gnizioni umane non abbiano cosa alcuna di co-.
mune col dritto egli dee necessariamente risalire
alla discussione di que sistemi: mostrare che il
,u.-
INDICE
DELLA DIFESA .
Pag.
Carattere delle leggi giudicia
rie penali
CAP.
II.
III.
'
IV.
ivi
che la Producono . .
CAP.
CAP.
25
CAP. _V.
CAP. VI.
processo, e dellaltro.
penale.......
CAP. VII.
D 101
24
P'TWwv-I
570
CAP. VIII.
(In. IX.
Csr. X.
cip. Xl.
Car. XII.
v!
Q->"
1.;
Car. XIII.
CAP. XIV.
e il processo accusatorio mo
derno....:.. 254 _
CAP. XV.
256
571
giudice interrogante, e del giu
dice decidente: della istru
zione orale, 0 scritta: della
CAP. XIX.
CAP. XX.
L_-._.-
'
,,.
7
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i.
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I. 1.
on
v
.
,
.1.
1.,
TAVOLA I.
"I CUI SINDICANO GLI AUTORI 0 PARTICOLARMENTE NOTATI, 0
CENSUBTI, 0 BNCOMIATI NEL TESTO , E NELLE NOTE.
/W\
,/
A
Anno. Suo giudizio sull antico sistema penale de Bo
mani 1. 280.
574
ccllier Poyet nella questione del segreto 202. uno confronto
statistico del numero degli accusati con quello de con
dannati 206. rimproverato daver seguitato troppo cie
camente il Pettingal sulle storiche origini del Jur_y 285.
cecit della sua bile nell' attribuire le imperfezioni del
'
575
B
Bacone. Sue difdenza verso le scienze speculative I. 64.
della colpa Il. 208. notata la falsa ipse 'd un suo ragiona
mento per sostenere il gius di pun re ai termini del gius
di natura III. 54.
BABCLAY taglia il nodo gordiano sullamministrazione della
giustizia 1. 125.
Bano-suo. Lodato il suo trattato del dolo Il. 61. sua giusta
osservazione sul dolo reale 96. sul dolo presunto 1 75.
BABTBLBMY. Su i certicati di probit deGreci oratori I. 4.
Ba1rrou. Notate sulla vicinanza in cui pone tra loro il timore
e lo sdegno II. 263.
#8scii.
Banrom. Rigettata la sua original distinzione dellebro e
dell ebrioso Il. 286. sua lite col Baldo sulla complici
t 408.
-*it
9
Bapl'il-ogrgci . Sue osservazioni sulle vie pubbliche deRomuni
576
Bas1mco. Una sua decisione fornisce il criterio per giudi
care del signicato legale deglindizj urgentiss:mi, e de
577
morale dalla legislazione 147. confuta il principio del
Rousseau sulla legge espressione della volont generale 164.
esaminata la sua terminologia de mezzi di prevenire i de
29
578
pubblica 321. come preferisce la legge statutaria alla ro
mane 360.
yer 343
579
Bucxsron. Censurata la sua classazione de delitti Il. 138.
notata la imperfezione della sua teoria sullerrore IV. 91.
confessa la oscura origine del Jury 249.
Bronnuu. Lodato il suo lavoro su metodi di classicazione
I. 317. sue idee sul metodo dinsegnare il dritto 324.
Boccaccro . Sua autoritcontraria alle donne I. 173. una sua
tentato 329. sua opinione sul bacio III. 329. suo detto utile
a un giudice IV. 1 22.
Bonnvo. Encomio del suo confronto storico di Francesco 1. e
di Enrico vm. in caso di accusa di maest III. 165. notato
come il primo che tent lanalisi delle forze costituenti la
sovranit IV. 38.
sitorio 248. utilit delle sue ricerche sulla ricusa del giu
dice IV. 67.
i .
287. confutata una sua censura del Beccaria II. 108. sue
strane idee sul dritto di propriet 141. notata la leggerez
580
Bnorz . Rigettata la sua definizione della legge penale con
trapposta alla civile l. 207.
Baouwan nota trentatr scrittori sullattentato no al 1824
Il. 294.
Bammea. Come appartenga alla scdbla di Kant I. 140.
I. 245.
_.i
581
nella natura la stirpe del dritto 72. opina essere la giusti
zia il solo e vero politico bisogno degli uomini 113. sue
CLAUS. Sue idee sul giusto assoluto coma base del dritto I.
72. sulla psicologia criminale 187. lodata la sua denizio
582
227.
228. %II.
iudizio
to umano
259. del suo sa gg io sui P ro 5 ressi dello s p iri
Comun: . Notata la sua dissertazione sugli appelli per il gius
antico de Romani W. 48. utilit della sua dissertazione
585
197. osservazione su quanto dice della inintelligibilit
- delle formule forensi dassoluzione decretoria 232.
Cnorr esorna una legge romana detta la croce degl interpe
tri Il. 106. rigettata una sua opinione storica sul titolo di
D
Decuuo. Lodato per aver riconosciuta la forza morale
della offesa II. 62.
Dz-Feuca. Encomio agli articoli biograci del suo Dizio
rore 199. suo errore sulla regola che equipara il dolo alla
584
colpa lata II. 223. notato il suo abuso di trattare del man
dato delittuosa co principi della morale 371. applicazione
dun antico proverbio alle sue censure del Beccaria 386.
sua erronea confutazione del Beccaria sulla origine del
sco III. 213. notata una sua infelice interpetrazione di
I. 4 .
DIONISIO ALICARNASSEO esprime con esattezza la nozione
della politica necessit I. 86. suo cenno del modo con cui
i consoli rendevan giustizia 125.
585
Donna. Sua opinione sugli eetti civili della deportazione
e sulla morte civile III. 200.
Donacgr. Sua opera suin appelli per il gius antico romano
IV. 8.
Daso_ourrrx . Giudizio sul suo libro delle virt e dcpremj
III. 21.
Danza. Sue idee sulle pene private I. 219.
.
Dao1'z. Suo tentativo per I applicazione della morale alla
politica I. 97.
Du-chue ma Vzuz. Preferito il suo trattato-della difesa
preventiva a quello del Brissot III. 254. notati alcuni suoi
errori sulla classazione de delitti di polizia 208.
DUKER . Sue ricerche sulla latinit de GC. Romani I. 297.
DUMONT. Suo scandalo dellapostasia del Bentham sul Jury
I. 18. dichiara veleni lo scetticismo e il dommatismo in
legislazione 131. censurato per le lodi date alle note di
Diderot al Beccaria III. 242. diviene di compendiatore '
confutatore del Bentham IV. 248.
DUPATY . Notata una sua conversazione col Gran-Duca Leo
poldo I. III. 150.5uo encomio allistruzione scritta IV. 320.
Dorm. Lodato tutto quel che dice della responsabilit mini
steriale I. 196. singolare aneddoto da lui narrato sulla prova
accumulativa. IV. 1 78.
'
E
EKELUND. Lodato nel rigettare il concetto della compli
Emumn. Rigettato il suo quadro de sistemi sul gius di po nire III. 27.
F
FABRETTI . Sue osservazioni sugli aquedotti romani III. 308.
26
586
FARINACCIO- Notata la ingiustizia di chi ne ha in orrore il
nome I. 293. coincide col Bentbam nel giudicar dellin
dizio 296. condannata la sua storia dun bestemmiatore
Il. 159. notato la sua poca pratica del purgato latino III.
pena per difetto di libert Il. 151. III. 239. rigettata la sua
distinzione de soci in intellettuali, esici 391. esame del
suo considerare cauzione psicologia: il timor della pena
III. 94. sua giudiziosa osservazione sulluso pratico del
353.
giudizio sul piano della sua storia della eivil societ III.
259. encomio di quanto scrisse sulle abitudini 321.
FERRATII . Luogo segnalabile delle sue lettere sulle cause
delle rivoluzioni suscitate in Roma dai Gracchi IV. 22.
FERRETTI . Suo bel detto sulle prove privilegiate I. 274.
che dice del grado del delitto 69. censurata la sua classe:
zione dei delitti 109. inesattezza della nozione da lui posta
587
de delitti del Blackstone 133. censurato per aver trattato
nel secolo 18. il dritto penale de sassi, e de bruti 155.
ripreso per aver puricato il dritto della et a quello del
lalienazione di mente 166. notato il troppo volgato modo
con cui considera la colpa 205. notata la inesattezza del
588
storia de giudizi penali I. 242. notato un suo giudiziosis
simo concetto di polizia III. 374.
G
GALLUCCI . Sua osservazione di un esasperazione de sistemi
penali dItalia nella met del secolo 18. l. 272. IV. 270.
Gessven.Suo comento al titolo de justitia et jure I. 115.
Gersmm. Encomiato il suo trattato della palinodia III. 300.
GELLIO cita un libro di Crisi po sulla giustizia I. 113. suo
trattato sul diverso modo i giudicare del losofo e del
GC. 262. sue osservazioni sulla legge Atinia Il. 49. sue
osservazioni sulla brevit delle leggi degli antichi IV. 48.
GIBBON. Suo detto sui libri scritti sul dritto romano I. 205.
sua opinione sullo squarto del debitore per le DL. delle
xn. Tavole 288. nota la giurisprudenza penale di Teo
todi l. 326. esame dun suo giudizio sul Beccaria III. 158.
GILKIIIET. Sua opinione erronea sulla recidiva III. 229.
589
229. indicato il suo cemento al codice Teodosiano come
sca 131. suo sistema sul criterio e sull autorit del gius
di natura 139.
GRUNER. Sue idee sulle pene private I. 219.
Gnurmv. Suo trattato sulluso della tortura nel processo ac
590
Hau.za. Notti gli assurdi della sua scienza politica restau
rata I. 138. IV. 40.
pena del sordo-muto Il. 180. notata una sua erronea opi
nione sulla e'1cacia politica della pena III. 126. es:xme
d una sua terminologia della certezza IV. 226.
_V}
591
Hsvsmm. Notato il suo quadro espositivo delle moderne di
spute sulla colpa Il. 206 encomiata una sua osservazione
I. 41. qual criterio dia al gius di natura 139. suo bel con
cetto sulla sanzione della legge diviso poi in due dal
Bentham 211.
Horn. Notato il suo trattato sulla servit della pena III. 198.
Hornuu fa un nuovo trattato de clar- leg. interpret. I. 295.
_,
'
592
Humus D. Sua opinione sul secol doro come stato legale I. 54
suo abusivo modo di considerar la giustizia 150. lodata
una sua ingegnosa induzione storica desunta dalla prescri
zione III. 246.
J
Jacox; . Censurata la idea morale che si form della pena
III.
3.
'
'
>":.*
a),
-f:' I
Knss.
Lodata
la
sua
dissertazione
sul
modo
di
distigguere
delitti atroci dai leggieri Il. 89.
i
-i
Ksmus . Sua autorit storica sul delitto di maest III. 162.
Kmxmsma. Sue ricerche sulla Iatinit de GC. Rom. I. 297.
Kmmscnaon. Sua interpetrazione d una legge romana
III. 107. sua opinione erronea sulla recidiva 229.
'
.,. t
- '
ni'z':-f
..
.:
2224;";
:::mfru-n a
p Ed
._
'
395
L
La-Baureas. V. Balme.
LrCasrsnza. Censurato per il suo disprezzo per la Italia
nelle materie penali I. 252. encomiato per le sue idee sai
IV. 246.
Lanam. Lodata la sua storia del modo d istruire i sordi
27
594
modo con cui tratta la storia del dritto 288. sua discor
dnnza coin annales des legislation sulla storia del dritto
romano 294. censurato un suo giudizio del Thomasio 308.
suo errore sulla pretesa antipatia dellanalisi e della sin
tesi 315. suo ingiusto giudizio sul Puffendorf 319. sue biz
zarrie sullo spiritualismoe il materialismo nel dritto 320.
e sullanalisi e sulla sintesi 327.
M
Blacruavum. Indicato come capo della scuola politica
395
tiene del rincipio politico 185. come concepisse la in-
conciliabilit del potere legislativo e del giudiciario IV.
43. suo concetto sui vantaggi politici dell accusa volon
,_
Antonio Matheo Il. 153. esame del suo giudizio sulla pena di morte per gius divino 111.145.
MALBLANC. Sue osservazioni sulle attribuzioni del magistra-
to romano} IV. 51. sua opinione sulle ragioni che obbliga
no a non deferire il giuramento allaccnsatore 240.
54.
Mnumo . Citata la sua autorit sui nuovi Vocaboli necessari
V ad esprimere nuove combinazioni didee II. 103.
n|
596
censurato per aver applicata una regola di processo inqni
sitorio a un caso di accusatorio 146. confu'ta2ione della
sulla parit dell azione civile e della penale ivi, sua opi
..f"_
-*
-.
597
meni 156. inesattezza del suo giudizio sulla stima giuri
dica della prova 158. esame desu0i elogi alla convinzione
intima 179. esame della sua opinione sulla origine storica
del segreto 201. giudizio su quanto egli ha scritto su que
sto atto della procedura penale 204. suo orrettizio modo
di trattare questa materia 206. notata la inesattezza con
598
le questioni sulla rova indiziaria 198. sua opinione sulle
cautele alle quali da titolo la prova semipiena 231.
quesitorio I. 247.
Mamma. Sua osservazione sul ministero pubblico IV. 287.
MULLER. Lode alla sua opera sull usura l. 223.
599
N
nel penale I. 206. sue osservazioni agli art. 112. 113. del
Cod. Leop. erroneamente ligio del Filangieri 227. suo er
rore sull'adulterio notorio 231. censurata una sua opinio
ne sulle cognizioni straordinarie 285. giudizio delle sue
0
g
4oo
ve I. 50. citato da un GC. sulla pena del delitto casuale II.
154.
Orrore . Sue osservazioni sulla polizia deRomani sulle stra
P
PAGANO. Censurato sulla sua denizione della libert ci
vile I. 163. giudizio del modo con cui ha trattata la filo
soa della storia IV. 19. notata la sua imperizia nel trat
pittura dello stato di natura 77. sua retta idea sul furto
__40i
PESCATORE. Esame del suo giudizio sulla pena'di morte per
gius divino III. 145. notato come imbevuto del pregiudi
._
Pi'nsc0. V. Manuzio .
18
402
Poarusz riduce l amministrazione a un fatto I. 191 .
-.
Q
usanzm. Esame duna sua opinione sulla vitalit del
feto I. 306.
Qum'rtmsno. Bel detto sulla frenesia del delitto I. 175. suo
imbarazzo sulla versatilit degli oratori 242. confessa la
'
405
rczza con cui discute se la giurisprudenza penale sia scienza
0 arte 264. confonde la scienza della legislazione colla
giurisprudenza 288. suppone erroneamente variabile la
Ber . Giudizio della sua opera sul paralello delle LL. giudi
ciarie inglesi e francesi IV. 238.
4;...
sistema sul gius di punire III. 43. esame della sua opi
nione che il gius di punire appartenga alla societ 62.
..1 ;,
.,,
...g
/ 404
._
S
Saaszu. Notata la ineleganza delle sue citazioni I. 302.
405
SALLUSTIO indica la forza morale e la forza sica (1 un
azione 11. 65.
Samson . Sua relazione di causa celebre 1. 124.
Sanazsao. Suo giudizio sulla moralit della rissa II. 269.
406
Suauss. Sua opinione erronea sulla recidiva III. 229.
Summa. Sua collezione di frammenti antichi relativi al
dritto I. 304.
I
Smomo. Sua esatta osservazione storica sulle attribuzioni
del Pretore negiudizi penali onde non confonderle con
T
Tauro. Ammette il secolo doro come fatto storico I. 54.
4C?
Tuonssws . Ragiona sullarroganza degli scrittori I. 4. at
tribuisce a un moderno la opinione di Cicerone contraria
al giqg_;li natura 76. sua esattezza nel chiamare il gius di
naturacomune non pubblico 77. suo modo di separare la
morale dal dritto 99. illustra la storica denizione della
iustizia 119. sue idee sullamministrazione della giustizia
non aver letto Locke Iii. 242. enumera gli scrittori che
.'
408
contradittoria 404. come scompagina il criterio della pro va IV. 194. il primo a parlare indizj indubitati 274.
Tunuu. Encomiato il suo trattato della palinodia
300.
M
U
I
V
VALERIO MASSIMO. Riferisce una le ge di eccezione al drit
to ordinario esclusivo della pena di morte a Roma I. 87.
Van-Benna. Notata una omissione nella sua dissertazione
sul titolo di maest Il. 127.
.
Vannenrou. Notato come parteggiante della morale indole
della punizione III. 16.
VAN-HOMMEL- Sua opera sul pensiero e sullattentato I]. 302.
VAN-KESSENICII. Notate d ambiguit nel distinguere il mo
tore intellettuale, ed il_fisico nella complicit II. 368. ri
gettate le sue idee sopra la casa di correzione III. 109.
VA1NNI .6Riporta una provvisione del 1304. sul gius naturale
. 13 VAN-Benesss . Notata la sua opera sul freno da porsi agli ac
cusatori IV. 57.
VAN-WICK. Sua opera sulla pena del pensiero II. 302.
VASSBLIN. Notati gli esempi da lui citati di delitti commessi
sotto gli occhi ella giustizia I. 124.
409
IV. 67.
W
Nareusa. Notata la sua opera sul concorso de delitti
III. 234.
WAGEMAN. Sue idee sulle cagioni delle rivoluzioni politi
lonlz II. 213. esame della sua teoria sul talione III. 15.
WINTERBOTTOM . Suo quadro dun tribunale alfiicano I. 121 .
Wm'roa1vs. Censurato nel credere necessaria la nozione del
29
410
Lodato una sua osservazione sull effetto morale degli 11
mani supplizj 111.105.
-
X
vaoronrz parla d una Dea preside della giustizia 1. 119.
Y
Yacxson. Notata la sua opinione che rovescia 1' ordine
delle quattro et IV. 1 7.
Z
Zaccuu riferisce lo strano dilemma dun medico chia
mato g decidere della verit duna alienazione di mente
Il. 18 .
Zacasma. Sua interpetrazione duna legge romana III. 107.
Zasm. Rigettata una sua opinione sulla colpa Il. 209.
TAVOLA . n."
CONTENENTE LA INDICAZIONE SOMMABIA DELLE IA'IBRIB
TRATTATE NEL TESTO E NELLE NOTE.
/
/
A
Abitudini. Loro morale effetto III. 321. diversit di prin
cipi della morale e della politica nel giudicare delle men
412
che la lega per il giudizio penale ssi il dritto dell'alle
nazione di mente IV. 95.
4
Amministrazione: dritto amministrativo. Ved. Scienze an
siliarie a quelle del B. G. Ambiguo signicato della pa-
rola amministrazione l. 193. tentativi diretti a formare
del dritto amministrativo una parte del dritto pubblico
192. condizioni duna retta amministrazione della cosa
pubblica 193. stretto significato della parola amministra
415
non luno mezzodell'altro, ma tutti ni 309. attentato
ne direttamente politici 310-312. ne delitti contro la
quiete pubblica ivi, ne delitti contro la giustizia pubbli
ca 313. Contro la sicurezza privata 315. anni 317. traspor
to di cosa mobile 318. falsit 320. nedelilti contro lono
414
B
Bando: banditi. Esecrabili formule della giurisprudenza
del medio evo contro ai banditi III. 115. questione cele
C
Caccia. Leggi sanguinarie per sostenerne il divieto I. 88.
apologia ella caccia come compatibile colla umanit
III. 351.
nella scala penale ivi, sua minore durata della casa di for
za ivi, inconvenienti di questa pena ivi.
Caso . Offesa casuale: suo morale carattere Il. 226 come dee
dirsi avvenuta fuori della intenzione 227. ragioni per le
415
i416
sta difesdivi, come questo distinguasi dal giuth dolore
ivi, come il giusto dolore diii'erisca dal senso di quali/i
cata provocazione 267. il conoscere da vari gradi di li
bert dun azione umana materia di dritto IV. 92.
arrecati con colpa III. 315. necessit che la legge ssi per
il giudizio penale il dritto della colpa lV.91.
Complicit . Sistemi di cognizioni che inuiscono sulla sua
417
temporanei 391. propria e vera complicit ivi, come di
stinta dalla correit 392. sua denizione ivi, regole che
50
.'_ .
<
4x8
1 37. come debba essere considerata la confessione del reo
138. diversit di questo mezzo di prova secondo i diversi
effetti che deve produrre ivi, cause della falsit della con
fessione, e modo di rintracciarle139. necessit della prova
delfatto indipendentemente dalla confessione ivi, ella per-
de di peso ne delitti di fatto transeunte 140. differenza de
due processi nella prova del materiale 141. carattere emi
'
4'9
D
Delinquente. Detto di Quintiliano s i grandi delinquenti
I. 175. detto dun d'essi sulla ruota III. 105. come il pub-
420
Delitto di polizia . Ragioni della legge nel crearlo III. 284'
sua diversit dalla offesa della sicurezza ivi, sua indole
286. opinioni erronee su nesto delitto ivi, invariabilit
della sua nozione 287. trae a sua entit dal dritto politico
e dal dritto della ragione 289. sue differenze col delitto
tivi I. 159. III. 70. la cognizione degli uni e degli altri non
pu esser fornita dalla morale I. 343. sue origini raziona
Dolo.
42:
causa, e come spinta a delinquere 257. falsa misura dei
gradi del Filangieri 259. diversit di opinioni ivi, scatu
rigine dellira dal fonte medesimo della coazione 267.
analogia tra gli effetti dell ira e quelli della colpa 268.
dolo dimpeto nella rissa 269. equivoci sugli effetti del
raggirarsi loffensore in cosa illecita ivi, rissa affettata e
422
Sua entit nella nozione chela ragione ne ConCepisce101.
il secondo ha bisogno dunautorit che agisca sulle umane
passioni 1 07. il dritto procede senza corrispondente dovere
103. collisione dedritti ivi, ambiguit del significato del
la parola dritto 114. se la giustizia emani dal dritto o il
dritto dalla giustizia 115. n. 1. in quale aspetto possa
concepirlo la mente come regola delle azioni umane 117.
nel danno dato 226. nel turbato p0ssesso ivi, n. 1. nel co-'
lombicidio ivi, nella ingiuria, o nel libello famoso 228.
---* delle Genti. Sua indole morale L 62. idea che neb
baro i GC. romani 135.
425 .
Dlitto di difesa. Problemi chesso fa nascere III. 49. diversi
t della logica connessione tra pena e delitto, e difesa ed
qsa 50. il dritto della difesa emana da quello della ra
424
fgiosa 106. esclude ogni idea di dovere 101 . spettacolo dei
moti morali degli uomini nel senso de dritti 103. origine
storica del gius di natura come sistema scientico 136. sua
sorte in Inghilterra e in Germania 137. variet de criteri
che se gli assegnano 138. dispute sullautorit a cui debba
appoggiarsi 1 0. suo punto trascendentale nella seno
E
Ebriet. Suo morale carattere Il. 284.confronto delloffesa
commessa nella ebriet e quella nellira 285. erronea di
stinzione della ebriet volontaria e involontaria 286. se
[(25
loffesa nella ebriet sia dolosa o colposa 287. eccezioni
288. polizia preventiva dedelitti della ebriet III. 330
332. osservazione degli antichi su questo vizio 230. n. 3.
5,
426
Estetica . Uno depi difcili suoi problemi il calcolo del
leffetto del timor della pena III. 92.
Et . Sua inuenza sulla forza morale delloliesu Il. 157. in
fanzia dcll'ofiensore 158. impubert 159. dispute sul
principio, sul mezzo, e sul ne di questo periodo 160.
F
fanatismo. Di due specie Il. 283. nellindividuo e nella
massa: se scusi la offesa ivi.
G
. Esem P]' di offese P rodotte da e elosia II. 282. q nan
( iclo.sia
do le scusi ivi.
>
427
dritto di territorio IV. 38. idee de' Romani sulla indole del
428
ze del suo abbandono 239. usato sempre in Scozia ivi, co
me il Jury sia nato dal criterio del giuramento 251. come
la regola della sua individuil possa aver fatto nascere il
principio della unanimit de sulfraigj ivi.
Giurati. Ved. Giudici: Jury.
.o
429
forze sono quelli della giustizia 78. n. 1. 113. n. 1. in
uenza-delle forme del governo sul metodo giudiciario
vvd. processo, il variare di queste forme non varia la no
zione della offesa 332. esempi di leggi penali atrocissime
H
[lnbeas corpus. Osservazione sulla legge di questo titolo
. IV. 216. tracce che se ne incontrano nel dritto romano
ivi, ladott il legislatore Toscano 265.
l
Ignoranza. Ved. Errore.
Ignoranza sistematica. Idea dun dritto criminale che abor
risce il nome e l'istinto di scienza 1. 23. come questo si stema scelga il suo punto dappoggio nel senso comune 117.
come intenda connettersi collo spiritualismo 121. ricorso
del sistema all ordigno della coscienza124. necessit della
perizia nel dritto ivi, n. come i metodi amministrativi della.
giustizia abbiano il loro pi grande nemico nella igno
450
che scrissero sugl indizi IV. 126. il loro valore va colla
credulit de secoli 121. esame della nomenclatura prova
circostanziale 176. sinonimie della parola indizio ivi,
terminologia de retori ivi, paragone tra un operazione
451
il variare del processo IV. 65-69. interrogazione sintetica
151. ed analitica 134. dispute sulla interrogazione suggen
stiva 135. vari modi di suggestione ivi, necessit della.
legge dessere inesorabile contro la suggestione ivi, R. in
-\& primati
Istruzione
gnamento
processale.
come mezzo
Ved.
d educazione
Processo . Come
ivi. la orale e pub
blica sia necessaria al processo accusatorio IV. 298. la
scritta allinquisitorio ivi, la orale e pubblica considerata
J
Jury. Pu non essere il solo metodo giudiciario l. 259.
necessit di distinguervi le guarentigie(politiche e le giu
ridiche 240.-259. sue analogie col gin izio civile ivi, a
spira a toccare il vero assoluto 260. imparzialit necessa
ria a discuterne la indole nel suo confronto col processo
del legislatore Toscano 267. n. scrittori pro e contra uniti
nel concordarne le imperfezioni 259. n. 1. come anche
adesso riconosca la sua origine dal duello IV. 23. se
la pronunzia = colpevole o non colpevole=sia di mero
fatto, o in gran parte di dritto 85. difetto del Jury nella
qualicazione de fatti, per la quale necessario il giudi
zio dun arte 88. esempio nella condanna dun medico ivi
n. 3. altro esempio in causa di venecio 141. nelle reco
gnizioni reali 247. nel giudizio delloffesa per la causa di
fare 87. n. della et 89. esempi nella condanna di due ra
gazzi II. 163. in quello della coazione propria IV. 92. e
ella coazione impropria 93. nelloifesa commessa nel
1 impeto di cui abbandona al giudice del dritto il deci
derne 95. nella valutazione della confessione del reo 242.
e nonostante crede toccar l'evidenza 243. nellattentato
97. ritiene sempre luso della tortura nella pena forte e dura
45a
ro a Roma ed in Inghilterra senza mistero 235. errore di
chi trova il Jury nel precesso di Grecia e di Roma ivi, in
che consistano le differenze de' due processi 237. 1. diffe
renza nella disparit di condizione tra laccusatore ed il reo
238. 2.2 differenza la influenza del principio religioso nel
L
Lavoripubblici. Voci antiche e voci moderne designative
435
dalle quali derivano 38. difcili a percepirsi in pruporv
zione della implicanza de moti, che debbono governare
ivi, moti di proSperit, e di sicurezza 39. i primi restano
sempre nella sensitiva natura dell'uomo: i secondi diven
gono oggetto di calcolo del suo spirito, e danno vita alle
leggi 48. esse son limiti ai moti di prosperit 54. nuove
ragioni che ne convincono 1 52. esprimono le relazioni che
uesti moti debbono aver tra loro 55. diversa maniera
'essere di queste relazioni come idee nello spirito umano
55. come astrazioni isolate dai fatti son basi delle leggi
che emanano dal raziocinio speculativo: riportate ai fatti,
e adattate colle loro combinazioni son basi alle leggi che
emanano dal Pratico raziocinio 56. le leggi di raziocinio
speculativo considerano gli uomini come quantit eguali
tra loro, e convertono le quantit in qualit. che esse v0
gliono dare col nome di dritti o doveri alle azioni degli
uomini non ostante la lor naturale diseguaglianza: tali
sono le leggi religiose, le leggi dell'etica, il gius di na
tura, il gius delle genti 59.-62. queste leggi diconsi asso
lutamente morali comeccb dell' uomo individuo, e non
avendo altro mezzo che la sua privata ragione per deter
minare la sua volont 62. leggi che emanano dal raziocinio
pratico sorgono tutte dai fenomeni della umana sociabi
lit 64. relazioni dell uomo colla societ 63. relazioni di
societ a societ e di stato a stato 67. loro diversit da
quelle che esistono tra uomo e uomo considerati come
unit individuali: necessit d'una ragione pubblica, e
duna pubblica forza 68. nascita delle leggi sociali ivi,
perch debbano chiamarsi assolutamente politiche 70.
relazioni delle leggi morali, e delle leggi politiche 71. le
leggi oggetto di scienza designate col generico nome di
dritto ivi, enciclopedia, e metodologia del dritto ivi,
abusi nati dallaver confuso le une colle altre 74. n. 2.
52
454
da sciogliere 7. la libert civile ha il suo compimento
nella retta soluzione di que problemi ivi.
Leggi penali. Loro ragione 1. 160. lor connessione colle
quel che si fatto non insegnano quel che da farsi Il. 21.
cattivo uso di consultare le leggi penali che vanno pub
sulla norma del dritto 298. sulla vitalit dell infante 306.
sulla denizione del delitto II. 4. sulla sua nozione 11. sul
435
vita in se non nella sua causa 233. sul dritto del timore
235. sulla offesa rissosa 248. 250. 251. 279. sulla provoca
plicit per atti negativi 409. 411. sul consenso di chi viola
la legge alla pena III. 61 . sulla difesa di ragionepriwta,
e di pubblica 63. sul dover la pena colpire il solo delin
quente 77. sullesempio pubblico 98. sulla correzione 1 07.
109. sul timore di male futuro 113. sui crescenti delitti
125. sulla pena di morte ad terrorem 176. sulle pene fui
varie 195. sulla inosservanza 196. sulla servit della pena
199. sulla morte civile 202. antinomie sulla pena (1 infa
mia 208. sulla recidiva 230. 233. su i delitti concorrenti
234. sulla carcere 239. sulla polizia edilizia 264. sul dritto
privato considerato come mezzo di polizia 307. 308. sul .
danno arrecato dellanimale 313. su i premi 355. sulla
che danno le leggi della citt sia una opinione 162. libert
civile, e politica. in che consistano, e come differiscan tra
loro 163. certezza delluna al confronto dellaltra 164.
456
'
petuosa 276.
a
M
Magistrati. Come la delegazione del poter giudiciario gli
crei IV. 50. differenza de magistrati, e degiudici ivi, co
me esser debbano leggi che parlano 45. magistrato di po
lizia : sue attribuzioni 336. collisione di questa istituzione
' col ministero pubblico 338. limiti nelle attribuzioni di
questo magistrato 339.-346. numero demagistrati 349.
457
.Malizia. Ved. (sa .
'
'.
Mandato delittuosa . Come la morale, e il dritto civile ab
biano contribuito a o'uscare la vera nozione del mandato
criminoso 371. incertezza del dritto romano in questa
438
Morale. Principio, e criterio che ne prende il nome in le
gislazione I. 20. insufciente a fornire la nozione de' men
459
N
Necessit . Ved. Dritto di difesa.
44
ranza 199. nomenclatura abuslva adottata n qui nella
teoria della complicit 364. 365. 368. ragioni per sosti
tuire la parola difesa alla parola pena lll. 23. nomencla
tura della difesa 69. de mezzi che la forniscono 70. degli
0
. l,v
44
deteoci 76. deduzioni dirette a provare chela gravit re
lativa delle offese considerato nelle due forze che. le com
pongono si desume dal grado di sicurezza che tolgono alla
societ 80-99. classazione delle offese 110. equivoco della
444
Oratori. Come gli antichi filoso combattessero i lor pre
stigj retorici I. 82. loro probabilismo e loro versatilit
243. neloro scritti sincontrano le tracce storiche delle
P
Passioni. Ved. Libert.- coazione: dolo.
n. 1. esame della
gine. della pena stabilita dalla legge della citt 10. indole
delle pene divine ivi, delle pene naturali 11. delle pene
morali 13. carattere delle pene umane 14. ragioni per
credere che il titolo di queste pene non sia nella giustizia
assoluta 15. religiosa origine della parola pena 19. errori
prodotti dalla idea che suole. annettersi alla parola pena
20. la parola da bandirsi in legislazione e da ritenersi in
giurisprudenza 22. e seg. come la pena sia ostacolo poli
tico alla offesa 70. come possa dirsi che la pena segue il
suo autore 77. a quale specie di giustizia appartenga il
punire 78. come nel punire si collocbino i termini di
dritto e di obbligo 81. requisiti intrinseci ed estrinseci
della pena 87. suo valore assoluto nella sua applicazione:
suo valor relativo nella sua minaccia 88. spiegazione di
445
della forza morale della legge con quella della pena 114.
la forza morale della pena nella opinione della sua incvi*
tabilit ivi, confutazione di chi crede che la forza fisica
della pena diminuisca la Opinione della sua evitabilit115.
di chi dice dover essere la pena un male maggiore del
bene del delitto 116. esclusione del dolor sico dalla pena
120.424. confutazione della contraria opinione 125.
444
Politica. Ved. Dritto politico. Principio
clitico: calun-
445
di chi forma del premio controparte di pena 356. confu
tazione del Bentbam in tutta questa materia 357-366.
Prescrizione. Sola prova lerrore di chi riferisce il punire
al giusto assoluto llt. 77. n. 3. suo razional fondamento
242. stato imperfetto della teoria della prescrizione 2H.
elemento materiale, ed elemento giuridico 215. diversit
delle ragioni della prescrizione nelle materie civili e nelle
penali 246. ragioni per una maggiore o minore estensione
dellelemento materiale nel tempo 245. in che consista
l'elemento giuridico 247.
Probabilit. Tentativi per lapplicazione dell algebra al
calcolo delle probabilit lV.127. bivio nel quale qualun
que oggetto si trova dessere o vero o falso 220. questo
un assioma di raziocinio speculativo ivi, inapplicabilit
446
cita contro di lui le antipatie e le difdenza degli amici >
della politica libert ivi, diverso spirito dellaccusa, e
della ricerca: della sintesi, o dellanalisi 293. nozione
del processo penale IV. 25. sua variabilit 26. necessit di
indagativo del vero IV. 31. sua storica origine 46. suo ge
nerale carattere di combinazione diforze 55. nella ne
cessit di adottare il criterio istintivo non lo scientifico 61.
ved. certezza: ragioni 62. sue imperfezioni per il bisogno
della pace pubblica ivi, comele forme popolari gli siano
necessarie 63. ragioni del modo con cui in esso si formano
447
tore ed il reo 64. come si formi l intimo convincimento
del giudice per dare allun de due la vittoria 65. repu
448
2 difetto: un solo giudice informante, e decidente 259.
3. difetto: la interrogazione da un attuario in se rete 260.
449
Poggia la prova le ittima121. costituisce il processo con..
dotto co calcoli
come la pro
Q
Questioni perpetue (Dritto romano). Loro carattere 1.109,
loro storica origine IV. 48- autori che n' espongono la
struttura ivi, come in esse fosse costituito il giudizio del
fatto, e del dritto ivi, errore di chi ravvisa negiudici po
polari di Roma i moderni giurati ivi, erano specie di
drammi divisi in tre atti 64. vi si praticava la tortura 70.
quando cessassero 111.
Questioni pregiudiciali. Come la penale lo sia alla civile I.
207. adagio forense a questo proposito 208. come la civile
pregiudichi alla penale 229.
R
Raziocinio speculativo, e ratico. Amendue sono uso del
la ragione 1. 64. la lor dllfersnza dipende da quella degli
450
procedimento del primo nella contemplazione de diritti
e de doveri degli uomini come ragioni di agire gli uni
rispettoagli altri 59.considerando glindividui per quel che
possono aver deguale tra loro ivi, forma di queste eguali
ratico limiti
451
cipio religioso abbia la forza di comprimere le passioni
delle masse 91. superiorit della morale cristiana sulla
losoca 116. la religione non necessaria al razional con
cetto del gius di natura ivi, come per esso riconosca la
sua prima origine dalla religione cristiana 136. salutare
452
cusatrice ivi, necessit che la ricerca sistituisca e si esau
risca con regole dalla legge determinate ivi, come parta
dalla polizia, e come vi torni 53. sua distinzione in gene
rale, e speciale 68. come formi alternativa coll accusa
294.
Ricusa. Ragioni della grande estensione della ricusa degiu
dici nel processo accusatorio antico IV. 55. perch pi
8
Scienza. Tende di sua natura ai generali concetti I. 27.
della sicurezza sociale ha l istinto medesimo ivi, come sia
costretta a congiungere al razionale il pratico ivi, peri
.\
;p455
te ausiliarie a quelle del buon governo 189. losoa della
storia 191. economia politica 190. scienza statistica ivi,
scienza amministrativa: suo incerto signicato 191. ved.
454
dadil)ii<: il segreto 210. autorit dun sovrano che aboli
tutte le pene di dolor sico ivi, abusi ai quali va esposto
il segreto 211. abusiva nomenclatura forense d esperi
mento 213. esempio desunto dal documento sospetto di fal
sit ivi, come lesame analitico del testimone accompa
. 1.1.173.174.175.111.312.v
,
.
i
.
.Sicurezza . In che generalmente consiste 1.25. della societ
.
. H
455
non considerato come difesa Iii. 25. follia di chi v intrude
lo spiritualisrno e il materialismo 27. carattere generale
di differenza de diversi sistemi 28. sistema di Grozio ivi,
dell Hobbes 29. equivoci tra il gin: di natura , e lo stato
di natura 31. sistema di Locke ivi, diramazione del siste
ma del Grozio, Leibnitz e Wolf 32. sistema del Puffendorf
33. del Kant 35. sistemi anomali 36. confutazione di tutti
37,, sistemi sulla origine e sul fondamento del gius di pu
T,
456
rarsi la potenza disgiunta dallatto 43. i metodi della sicu
rezza posson variare dalla barbarie alla civilt non oltre a
questo punto 330.
Sonno [delitto commesso nel). Analogia tra il delirio ed il
sogno Il. 194. inazione, ed azione ivi, esempi di atroci de
litti commessi da sonnambuli 194. n. 3. il sonno congiunta
alla col a, e imputazione del delitto di cui fa causa 195.
nella storia Il. 21. guida fallace per ssare la vera indole
dello'esa ivi, chi dette alla storia il carattere di certezza
sica chi quello di favola comenuta IV. 150.
Storia della giurisprudenm penale I. 288. come facilmente
si confonde con quella della scienza della legislazione 289.
. -"rf"
457
maggiorit una combinazione sug erita dalla forza 245.
come a Roma si componesse il caso ella parit necomiz'
T
Talione. Coincidenza del Bentham e del Kant nellappro
varlo lll. 15. n. 3. talione morale,ctalionegiuridico 154.
Teorie . Ved. Scienza.
Testimonj. Etimologia di questa parola necessaria a for
marsi idea della prova testimoniale IV. 150. modo con cui
presso gli antichi deponvano i testimoni 151. voluminosi
scritti de pratici su i difetti de testimoni 152. analogia
del procedimento dell algebra e della critica in questa ma
teria ivi, come si formi. la prova legittima per mezzo di.
testimoni 153. nozione di questa prova 154. vero fonda
mento della credibilit della prova testimoniale155. cause
458
segreto come semplicemente tale sia un succedaneo della
tortura 204. quadro della tortura morale nellabuso della
custodia del reo 205. come la tortura sica venisse repu
tata pi critico e pi umano mezzo per indagare la verit
che i giudizi di Dio 210. differenza tra la tortura e la in
terrogazione obiettiva 214. l orgoglio della interrogazione
crea la tortura nel processo inquisitorio, e la pena forte e
dura nel Jury 218. n. come la tortura corrompesse il pro
U
tlit fprincipio dell). Legislativa prudenza: compati
bile colla giustizia I. 92. professato dalle leggi divine, dai
GC. romani cc. 146. il principio politico inclinato a spin
459
annosi:
OCCORSI NELL OPERA
CORREZIONI
ERRORI
VOLUME I.
I)L'
10
280
UPI'Q!)
2 noi. Demeray
5 sulle une
Demerary
sulluna
che gli
ivi 16 che le
282 17 noi. e messo in una in una specie
specie
VOLUME II.
20
36
44
79
ivi
89
114
119
121
127
129
1 53
178
1 87
193
269
279
281
282
284
304
352
385
17 pu, come
pu come
5 noi. Alconeone
Alcmeone
alto sol
1825.
9 net. 18 5.
6 Oersled
10 noi. A. Sodeq
noi. lo stato
glie n grado
noi. publineity
noi. T/zougth
considerato
not. Derhing
speso
eccessi
dichiararono
noi. contrario senza
noi. spingernt.
not. con colpa
4 not. pi vers'i
12 animo onde
6 noi. Ossant
1 not. quella
Ocrsted
A Soden
quia lite
cosi lo stato
glie n a grado
sublimily
Titougts
considerata
Behring
spesso_
accessr
dichiarano
contrario senso
spingere
con_colpi
que versi
animo: onde
om
" " _ quello
460
nanoru
connezxour
VOLUME III.
E.UP"SO
17 16 collesteruo
46
115
all'esterno
1 o dalla
e dalla
1 sarebbe,
sarebbe, cercarlo
Pirmez
149
158
1 noi. lsach
2 nel. Tubinig.
308
322
336
5 not. Famiano
2 e indifferenti
1 net. Saucho
338
1 civile e
civile
343
7 net. Treats
Trentise
lsaach
Tubing.
Fabiano
o indifferenti
Sancho
V 0 L U M E
IV.
cap. XIX.
50
Knorrii
6 net. Knovrii
82 21 legge scritto
legge scritta
406
420 13
Blanco
dagli uni
Manocco
Puzza
lamento
uelli
nelle
i dritto
del dritto
nelle masse
alla giurisprudenza
429 34 difl'erisca
differisce
432
senza mistura
1 senza mistero
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