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DOL 2015-2016

Editoria elettronica: dal Kindle


all'iPad

Come leggere
una carta geografica

INDICE
Esempio di mappa di rischio sismico moebiusonline.eu
Carte topografiche youtube.com
Come Leggere Una Mappa it.wikihow.com
Classificazione delle carte geografiche - Sapere.it sapere.it
Rischio sismico | Dipartimento Protezione Civile protezionecivile.gov.it
Zone sismiche INGV zonesismiche.mi.ingv.it
Che cosa fare in caso di terremoto focus.it

Esempio di mappa di rischio sismico

(da moebiusonline.eu)

Carte topografiche
Guardiamo questo video su youtube:

(da youtube.com)

Come Leggere Una Mappa


(da it.wikihow.com)

3 Metodi:
Se vuoi sapere come arrivare da un punto allaltro senza perderti (e il tuo
GPS rotto), non hai bisogno di chiedere la direzione: tira fuori la tua fidata
(e probabilmente impolverata) mappa! Non difficile saper leggere una
mappa. I simboli, la topografia, e le direzioni richiedono un po di
conoscenza, ma le risposte sono tutte l! Ti mostreremo come trovare la
chiave di lettura per trovare la strada!

Passaggi
Metodo 1 di 3: Scegliere la Mappa giusta
C' una grande variet di mappe disponibile, per una grande variet dusi.
o Per esempio ci sono mappe stradali per chi guida su autostrade e
strade provinciali.
o Mappe turistiche per visitare un posto, con i luoghi storici pi
famosi o i monumenti pi importanti.
o Le mappe topografiche per gli escursionisti o le zone remote, che
mostrano i percorsi e i luoghi dove campeggiare.
o Settoriali, come le mappe per piloti, che hanno le rotte aeree; pi i
punti di riferimento e in evidenza gli edifici alti, che gli aeroplani
dovrebbero evitare.
o Una mappa generale online e gratuita, per alcune parti del mondo,
Google Maps. Ad ogni modo potrebbe non essere disponibile
quando ne hai bisogno, perci importante imparare a leggere
anche le mappe su carta.

Metodo 2 di 3: Capire una Mappa


1. Controlla lorientamento della mappa.

La maggior parte delle mappe sono disegnate con il nord localizzato in


alto.
o A volte questo pu essere rappresentato con una bussola.
o Oppure pu essere semplicemente una supposizione della mappa.
o Se non c nessuna indicazione contraria, supponi che il nord sia in
alto.
2. Cerca di capire la scala della mappa.
La scala mostra la proporzione tra la distanza della mappa e quella reale.
Queste distanze discostano da mappa a mappa. Di solito si trova in basso
e di lato nella mappa. qualcosa del tipo 1:100,000, che denota che 1
unit della mappa equivale a 100,000 unit nella vita reale. In generale, le
seguenti scale funzionano meglio nelle situazioni elencate:
o Prendi una mappa con scala 1:25,000 per camminare.
o 1:190,000 per guidare.
o 1:24,000,000 per vedere il mondo intero.
o Per calcolare quanto distante la tua destinazione, utilizza un
righello e la scala per misurare quanti km ci vogliono per andare
dal punto A al punto B.
o Per esempio se la scala della tua mappa 1:250,000, e la distanza
dal punto A al punto B 15 cm, la distanza totale data da 15 *
250.000 = 3.810,000 cm. Un km sono 1.609344 centimetri, perci
la distanza dal punto A al punto B 3.810,000 1.609,344 = 2.36
km.
3. Presta attenzione alla latitudine e la longitudine.
Se stai viaggiando nella citt accanto, non importante. Ma se vai in
barca a vela, in aereo, o in tour, questa informazione pu esserti utile.
o La latitudine fa riferimento alla distanza in gradi nord o sud
dallequatore.
o La longitudine fa riferimento alla distanza in gradi est od ovest
dalla linea del Meridiano di Greenwich.
o Ogni grado diviso in 60 minuti, di cui ogni minuto rappresenta un
miglio/km nautico (oppure 1.15 miglia terrestri/1.85 km). Questo
significa che un grado equivale a 60 miglia nautiche o 69 miglia
terrestri/111km.
o La latitudine rappresentata dai numeri al lato della mappa.
o La longitudine rappresentata dai numeri in cima e al fondo della
mappa.

Il punto in cui la latitudine e la longitudine si incontrano nella tua


posizione, il tuo punto di riferimento.
I punti di latitudine e longitudine sono spesso usati quando non ci
sono altri punti di riferimento o strade che aiutano a determinare la
tua posizione.
o Consiglio: se hai difficolt a ricordare cosa cosa, ricordati che le
linee della longitudine sono lunghe. Il diametro delle linee
longitudinali grosso modo costante, mentre quando le linee della
latitudine diventano man mano pi piccole, significa che si
allontanano sempre di pi dallequatore.

4. Impara a leggere le linee di contorno.


Le linee di contorno rappresentano sulla mappa, di quanto il terreno
inclinato o pianeggiante. Ogni linea rappresenta unaltezza standard dal
livello del mare.
o Quando le linee di contorno sono entrambe vicine, questo significa
che la pendenza maggiore (pi sono vicine perci, pi la
pendenza ripida).
o Quando le linee di contorno sono lontane le une dalle altre, la
pendenza ridotta; perci pi si trovano distanti, pi
pianeggiante il terreno sulla mappa.
5. Esamina la legenda.
La maggior parte delle mappe hanno una legenda, o una chiave di lettura
dei simboli, sulla mappa stessa. Prendi dimestichezza su come la mappa
rappresenta questi simboli, perch questa la chiave per leggere il resto
della mappa. In generale le mappe si presentano cos:
o Le linee di diverse dimensioni, colore, e tipo (se interrotte o
continue) disegnano le strade; dalle corsie alle autostrade, e tutto
ci che si trova allinterno.
o Le montagne sono di colore marrone o verde, che varia a seconda
dellaltezza: pi scuro in basso, pi chiaro o bianco in cima.
o Fiumi, laghi, oceani, o altri corpi dacqua, di solito sono
rappresentati col colore blu.
o Foreste, boschi, parchi, campi da golf, o grandi distese di alberi o
spazi verdi, sono di solito rappresentati col colore verde.
o I confini tra citt e villaggi sono disegnati con un giallo o rosa
pastello, e la forma e la nitidezza dei nomi indica la relativa
popolazione e importanza.

o Gli edifici tendono ad essere indicati col colore grigio o nero.

Metodo 3 di 3: Usare la mappa per andare da un


punto allaltro
1. Cerca di capire dove ti trovi.
Hai la mappa e sei pronto a usarla. Adesso hai bisogno di capire
innanzitutto dove ti trovi, prima di stabilire dove stai andando.
o Puoi farlo comparando quello che vedi nel mondo reale, con quello
che c sulla mappa. Le caratteristiche pi comuni che ti aiutano a
identificare la tua posizione sulla mappa includono: nomi delle
strade, punti di riferimento, e le peculiarit naturali pi evidenti,
come i fiumi.
o Se hai una bussola, allinea la mappa con la direzione mostrata dalla
bussola. Oppure usa il sole o altri punti di riferimento per orientarti.
o Un buon metodo per capire dove ti trovi, se non ne sei sicuro,
quella di trovare due punti di riferimento. Per esempio se riesci ad
individuare una torre di fronte a te, e una citt a 45 gradi alla tua
sinistra. Cerca questi due punti sulla mappa. Allinea la mappa di
modo che il punto di fronte a te in cima alla mappa, e disegna
una linea dritta, che va da quel punto in gi. Poi disegna una linea
in diagonale da un punto, fino a quando questo non si interseca con
il tuo primo punto di riferimento. Il punto in cui le due linee si
incontrano, pi o meno la posizione in cui ti trovi. Cerca punti di
riferimento pi vicini per individuare la tua posizione.
2. Trova la tua meta.
Adesso il momento di sapere dove vuoi andare.
o Se vuoi tornare a casa da un punto allaltro, tutto ci di cui hai
bisogno pianificare quale strada fare.
o Se ci sono diversi posti dove vuoi andare, magari vuoi pianificare la
strada in modo da visitare tutti i posti nel minore tempo possibile.
Puoi farlo andando prima nei posti pi vicini, e poi in quelli pi
lontani.
3. Usa lindice della mappa.

Alcune mappe, come quelle della serie Thomas Guide, hanno gli indici che
indicano la posizione di alcuni luoghi sulla mappa. Questa posizione pu
essere una griglia di numeri o pagine.
o Prendi nota della scala della mappa, cos da poter stimare la
lunghezza del viaggio. Se ci metti pi tempo del previsto, puoi
fermarti a ricontrollare la mappa.
o Non dimenticare di controllare la legenda della mappa, in modo da
sapere cosa stai guardando.
4. Pianifica il tragitto.
Ora che sai dove andare, pianifica la strada per il primo tratto del tuo
viaggio.
o Puoi utilizzare anche una matita, se non vuoi segnare a penna la
mappa.
o Viaggia verso il punto desiderato. Segna i posti di controllo lungo la
strada; se perdi una curva, potresti essere andato fuori strada
senza accorgertene.

Consigli

Cerca di rimanere sulla strada o percorso segnato. Anche se


tagliando per spazi apparentemente verdi, sembra la strada pi
corta da percorrere, pu essere altrettanto piena di ostacoli, come:
recinti, muri, terreni fangosi, o vegetazione intensa.
Una serie di caratteristiche simili rendono difficile il percorso. Per
esempio sarebbe difficile girare a New York basandosi sul nome
degli edifici; o in una palude facendo riferimento ai corsi dacqua.
Cerca di fare mente locale a qualcosa di non troppo comune nella
zona, per poterti orientare lungo la strada.

Cose Che Ti Serviranno

Una mappa
Lenti di ingrandimento (opzionali)
Lenti o lenti a contatto (opzionali)
Goniometro o bussola (opzionali)
Piccola corda (opzionale)

(da it.wikihow.com)

Classificazione delle carte geografiche - Sapere.it

(da sapere.it)

La Terra
Le carte geografiche possono essere classificate in base alla scala di
riduzione o in base al loro contenuto.
In termini generali si distinguono:
carte a grande scala, in cui il denominatore piccolo (per
esempio, 1 : 5000); esse rappresentano una piccola porzione di
territorio e perci possono contenere molti particolari;
carte a piccola scala, in cui il denominatore grande (per
esempio, 1 : 5 000 000); esse rappresentano porzioni di territorio
molto estese e perci sono poco dettagliate.
Le categorie specifiche in cui le carte possono essere classificate sono le
seguenti:
piante, che rappresentano centri urbani, e mappe, per le aree
rurali, con scale non superiori a 1 : 10 000; sono molto dettagliate e
vengono utilizzate soprattutto per scopi pratici, come la costruzione
di strade e ferrovie, la stesura dei piani regolatori comunali, la
progettazione di impianti, le bonifiche ecc.;
carte topografiche, con scale comprese tra 1 : 10 000 e 1 : 100
000; sono assai ricche di particolari e vengono utilizzate per vari
scopi che riguardano l'uso e l'organizzazione del territorio;
carte corografiche, con scale comprese tra 1 : 100 000 e 1 : 1
000 000; essendo meno ricche di particolari rispetto alle
precedenti, sono pi adatte alla conoscenza generale del territorio
che non a scopi applicativi. Sono utilizzate per rappresentare una
regione o uno Stato; ne sono un esempio le carte turistiche in cui si
devono mettere in rilievo le vie di comunicazione;
carte geografiche, con scale piccole, inferiori a 1 : 1 000 000;
possono rappresentare anche un intero continente e includono i
planisferi, che rappresentano in piano tutta la Terra, e i
mappamondi, che la raffigurano, sempre in piano, divisa in due

emisferi (entrambi sono a scala molto piccola, in genere non


superiore a 1 : 30 000 000); non bisogna confondere i mappamondi
con i globi, modelli che riproducono la forma sferica della Terra.
Classificazione delle carte in base al loro contenuto
In base al loro contenuto, le carte possono essere classificate in generali
(per esempio, carte fisiche e politiche), speciali, costruite per uno scopo
specifico (per esempio, le carte nautiche e le carte geologiche) e tematiche,
che descrivono la distribuzione di un particolare fenomeno sul territorio e su
alcune delle quali ci soffermeremo di seguito (tab. 6.1).
Le carte tematiche, servendosi di una base topografica, in genere
semplificata, riportano la distribuzione geografica di particolari "temi", fisici,
biologici, economici ecc. Gli elementi del territorio che non interessano il
tema considerato vengono quindi trascurati. Tra le numerosissime carte
tematiche, prenderemo brevemente in esame le geomorfologiche, le
pedologiche, le climatiche e le meteorologiche.
Le carte geomorfologiche rappresentano le forme del terreno
e indicano i processi che le hanno originate. Le forme scolpite dagli
agenti naturali (valli, rilievi, depositi ecc.) sono classificate in
fluviali, costiere, vulcaniche, glaciali ecc. Una carta geomorfologica,
se studiata attentamente, permette di individuare i possibili
cambiamenti del territorio: intensit e velocit dei processi erosivi
che interessano i versanti di una valle, frequenza di frane, rischi di
piena che interessano un fondovalle percorso da un fiume. Per
questi motivi, sono particolarmente utili, per esempio, per la
redazione dei piani regolatori comunali o dei progetti di bonifica.
Le carte pedologiche rappresentano i tipi di suolo. In natura
esistono moltissime variet di suoli, che si differenziano fra loro per
spessore, colore, composizione, propriet fisiche e chimiche.
Attraverso la consultazione delle carte pedologiche, possibile
scegliere i tipi di coltivazione pi idonei a un particolare tipo di
suolo, i metodi di irrigazione adeguati e la quantit d'acqua
ottimale da erogare. Pi in generale, le carte pedologiche offrono
suggerimenti preziosi sulle migliori modalit d'uso del suolo,
scegliendo, per esempio, le aree da destinare all'uso agricolo e
quelle da adibire alla costruzione di case, di strade e in generale a
opere urbane. All'agricoltura andranno riservati i suoli pi profondi,
pi fertili, pi facilmente irrigabili e lavorabili. All'uso urbano
saranno destinati i terreni meno fertili, quelli pi elevati rispetto ai
corsi d'acqua e quindi pi al sicuro da eventuali inondazioni.
Le carte climatiche danno informazioni sul clima di una data
regione. Per esempio, sull'entit delle precipitazioni atmosferiche

(pioggia e neve), sulla temperatura dell'aria, sulla direzione e


l'intensit del vento, sulla durata e la persistenza della nebbia.
Un particolare tipo di carta climatica la carta meteorologica,
che documenta la variazione del tempo. una carta dinamica, che
deve essere aggiornata ora per ora, soprattutto quando
impiegata per la navigazione aerea o marittima.

Tab. 6.1: Tipi di carta geografica secondo


i contenuti
-

carte generali
o fisiche: rappresentano solo i lineamenti naturali della superficie
terrestre (mari, monti, pianure, corsi d'acqua ecc.);
o politiche: rappresentano soprattutto gli aspetti umani (confini
politici e amministrativi, citt, vie di comunicazione);
o fisico-politiche: rappresentano ambedue gli elementi.

carte speciali
o carte idrografiche (comprendenti le carte marine): sono
rappresentati sorgenti, corsi d'acqua, bacini, mari e coste;
o carte nautiche: servono per la navigazione marittima;
o carte aeronautiche: servono per la navigazione aerea;
o carte turistiche: vi sono segnate le vie di comunicazione, nonch
luoghi di particolare interesse naturale, artistico, culturale ecc.;
o carte geologiche per mezzo di colori e di simboli, indicano i diversi
tipi di rocce e la loro et, i giacimenti minerari ecc..

carte tematiche
o carte geomorfologiche: rappresentano le forme del terreno e la loro
natura carte climatiche visualizzano la distribuzione dei diversi tipi
climatici (includono le carte meteorologiche);
o carte della vegetazione: delimitano le aree occupate dalle
formazioni vegetali e indicano le specie pi diffuse carte zoologiche
danno indicazioni sui popolamenti animali e sui loro spostamenti;
o carte pedologiche: rappresentano i vari tipi di suolo;
o carte antropologiche ed etnologiche: visualizzano la distribuzione
dei tipi umani o dei popoli, delle lingue e delle religioni;

o carte economiche: rappresentano la distribuzione e i caratteri dei


fattori economici (materie prime, industrie, produzioni agricole, vie
di comunicazione, commerci ecc.);
o carte storiche: individuano l'assetto politico del territorio nei vari
periodi del passato;
o carte demografiche: forniscono indicazioni sulla distribuzione e
sulla variazione della popolazione.
(da sapere.it)

Rischio sismico | Dipartimento Protezione Civile


(da protezionecivile.gov.it)

Rischio sismico
LItalia uno dei Paesi a maggiore rischio sismico del Mediterraneo, per la
sua particolare posizione geografica, nella zona di convergenza tra la zolla
africana e quella eurasiatica. La sismicit pi elevata si concentra nella parte
centro-meridionale della Penisola, lungo la dorsale appenninica (Val di Magra,
Mugello, Val Tiberina, Val Nerina, Aquilano, Fucino, Valle del Liri,
Beneventano, Irpinia), in Calabria e Sicilia e in alcune aree settentrionali,
come il Friuli, parte del Veneto e la Liguria occidentale. Solo la Sardegna non
risente particolarmente di eventi sismici.

Piano nazionale per la prevenzione


sismico (art. 11 decreto legge Abruzzo)

del

rischio

Dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009 stato emanato un nuovo


provvedimento per dare maggiore impulso alla prevenzione sismica.
Larticolo 11 del decreto legge n. 39 del 28 aprile 2009 prevede che siano
finanziati interventi per la prevenzione del rischio sismico su tutto il territorio
nazionale e stanzia 965 milioni di euro in 7 anni. Lattuazione dellart. 11
affidata al Dipartimento della Protezione Civile e regolata attraverso
ordinanze del Capo del Dipartimento della Protezione Civile.

Sicurezza degli edifici scolastici

Verifiche sismiche sugli edifici scolastici e interventi di adeguamento


strutturale e antisismico per ridurre gli effetti dei terremoti. Sono queste le
azioni che vedono impegnato il Dipartimento della Protezione Civile attraverso le Regioni - per la sicurezza delle scuole. Azioni finalizzate alla
prevenzione del rischio sismico avviate dopo il terremoto del 2002 in Puglia e
Molise, che a San Giuliano di Puglia provoc il crollo dell'edificio scolastico
"Francesco Jovine". In questa sezione facciamo un punto sugli interventi
finanziati e realizzati.

(da protezionecivile.gov.it)

Zone sismiche - INGV


(da zonesismiche.mi.ingv.it)

Ordinanza PCM 3519 del 28 aprile


2006, All. 1b :

Pericolosit sismica di riferimento


per il territorio nazionale.

Mappa di pericolosit sismica (versione in b/n per


la G.U. n.108 del 11/05/2006)

Mappa di pericolosit sismica (versione originale)

16mo percentile

84mo percentile

Pericolosit sismica, normativa e zone sismiche nell'Aquilano


Riferimenti normativi

Norme Tecniche per le Costruzioni

Decreto 14/01/2008 del Ministero delle


04/02/2008)
Ordinanza PCM 3519 (28/04/2006)

Infrastrutture

(GU

n.29

del

criteri generali per l'individuazione delle zone sismiche e per la formazione e


l'aggiornamento degli elenchi delle medesime zone (G.U. n.108 del
11/05/2006)
Ordinanza PCM 3274 (20/03/2003)
primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione del territorio
nazionale e di normative tecniche (G.U. n.105 del 08/05/2003)
Evoluzione recente della classificazione sismica

elenco attuale
2004, mappa delle zone sismiche con variazioni regionali
2003, mappa delle zone sismiche - Ord. PCM 3274
1998, proposta di riclassificazione sismica
1984, mappa della classificazione sismica

web a cura di M. Locati e A. Cassera, INGV Sezione di Milano - pagina


aggiornata
il
16/04/09

zonesismiche.mi.ingv.it

Che cosa fare in caso di terremoto


focus.it

La guida della Protezione Civile con i


consigli da seguire, prima, durante e
dopo una scossa sismica. Pi alcuni
consigli su che cosa fare dopo.
Prima regola: trovare un riparo e accucciarsi.
La Protezione Civile sul suo sito fornisce una serie di consigli da seguire
prima, durante e dopo un terremoto.
In caso di scossa, prima di tutto identificare posti sicuri allinterno
e
allesterno

Sotto mobili robusti, come per esempio una pesante scrivania o un


tavolo.
Contro un muro interno.
Lontano da dove vetri potrebbero frantumarsi (come nei pressi di
finestre, specchi, quadri) o da dove librerie pesanti o altri mobili
pesanti potrebbero cadere.
Allesterno, lontano da edifici, alberi, linee telefoniche ed elettriche,
cavalcavia o autostrade sopraelevate.

In dettaglio,

Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita
in un muro portante (quelli pi spessi) o sotto una trave.

Ti pu proteggere da eventuali crolli

Riparati sotto un tavolo.

pericoloso stare vicino ai mobili, oggetti pesanti e vetri che potrebbero


caderti
addosso

Non precipitarti verso le scale e non usare lascensore.

Talvolta le scale sono la parte pi debole delledificio e lascensore pu


bloccarsi e impedirti di uscire

Se sei in auto, non sostare in prossimit di ponti, di terreni


franosi o di spiagge.

Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami

Se sei allaperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche.

Potrebbero crollare

Rimani lontano da impianti industriali e linee elettriche.

possibile che si verifichino incidenti

Sta lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine.

Si possono verificare onde di tsunami

Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa


individuate dal piano di emergenza comunale.

Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli

Evita di usare il telefono e lautomobile.

necessario lasciare le linee telefoniche e le strade libere per non intralciare


i soccorsi

Che cosa fare dopo le scosse.


Due semplici consigli che ci sentiamo di aggiungere. Non salvano la vita, ma
aiutano i soccorsi.
o Primo: togliere la password al Wi-Fi, in modo da facilitarne l'uso per
aiutare i soccorsi. Va fatto prestando attenzione alla sicurezza e alla
privacy, come vi raccontiamo qui.
o Secondo: se Facebook ha attivato il Safety Check, il servizio che permette
alle persone nelle zone interessate dalle scosse di segnalare ai propri
amici dove ci si trova, e se voi siete su Facebook, fate sapere che state
bene. un modo indiretto per indirizzare i soccorsi dove c' davvero
bisognoEsiste infine un'ottima pubblicazione, sempre della Protezione
(dipartimento della Emilia-Romagna), scaricabile anche qui.

focus.it

Civile

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