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Saggio breve o articolo di giornale

Consegna
Sviluppa largomento proposto in forma di saggio breve o di articolo di giornale, utilizzando
i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed
esperienze di studio.
Del tuo testo indica sempre il titolo e la destinazione editoriale (rivista specialistica, ricerca
scolastica o altro per il saggio breve; quotidiano, settimanale, giornalino scolastico o altro
per larticolo di giornale).
Per il saggio breve non superare le cinque colonne di met foglio protocollo; per larticolo di
giornale non superare le tre colonne.

Argomento
LUlisse dantesco, eroe della conoscenza.

Documenti
1.
S come dice lo Filosofo [Aristotele, nella metafisica] [...], tutti gli uomini naturalmente
[per impulso naturale] desiderano di sapere. La ragione di che [di ci] puote essere ed che
ciascuna cosa [...] inclinabile alla sua propria perfezione; onde, acci che la scienza
ultima [la pi alta] perfezione de la nostra anima, ne la quale sta la nostra ultima felicitade,
tutti naturalmente al suo desiderio semo subiteti [tutti siamo soggetti al desiderio di
conoscere].
Dante Alighieri, Convivio, I, I
2.
[Nel canto XXVI dellInferno] Ulisse racconta [...] una storia a tutti ignota, il suo viaggio
senza ritorno oltre le colonne dErcole [...]. La tragica chiusa [del canto] ha aperto nella
critica, fin dai contemporanei, un problema ancora discusso: Ulisse era colpevole, e il
naufragio la punizione divina alla sua trasgressione, o era un magnanimo eroe della

conoscenza, che non pot giungere alla meta soltanto perch pagano, e quindi privo della
grazia che sola pu far conoscere alluomo le realt divine? [...]
Ma il problema posto come dilemma dalla critica non tiene conto di una pregiudiziale,
una considerazione primaria che va fatta prima di affrontare la questione. C un altro autore
oltre agli antichi che parla lo stesso linguaggio di Ulisse, ed Dante stesso, il Dante del
Convivio. [...] Dante lascia in Ulisse qualcosa che stato gran parte della sua vita, forse la
passione che fu in lui pi forte: quellardore del conoscere, del sapere, segno distintivo della
nobilt delluomo, e che tuttavia luomo non pu spingere fino a pretendere di raggiungere,
con le sue sole forze (la barca di Ulisse, i suoi impotenti remi), la realt stessa di Dio.
A. M. Chiavacci Leopardi, Commento alla Divina Commedia, in Dante Alighieri, Inferno,
Mondadori, Milano 1991
3.
LUlisse, cui il genio di Dante diede una vita e un significato esemplari per luomo di
ogni tempo, si impone sempre pi problematico e affascinante in questi nostri anni di
avventure e di scoperte prodigiose nellinfinitamente grande e nellinfinitamente piccolo. Eroe
dellinsaziabilit del sapere o empio folle trasgressore dei limiti che Dio e la coscienza
morale stessa impongono alle conoscenze e alle esperienze delluomo?
V. Branca, Terzo millennio: ecco il modello,in Domenica, supplemento di Il Sole 24 ore,2911-1998
4.
[Primo Levi (1919-1988) nel romanzo Se questo un uomo (1947) rievoca la barbarie
dei lager nazisti, che egli visse in prima persona come deportato ad Auschwitz. In questo
episodio i due personaggi sono lautore e Jean, un giovane alsaziano, il pikolo (aiutante)
della baracca. Jean vorrebbe imparare litaliano e Levi recita a memoria il canto di Ulisse, il
XXVI della Divina Commedia.] [...]
Il canto di Ulisse. Chiss come e perch mi venuto in mente: ma non abbiamo tempo
di scegliere, questora gi non pi unora. Se Jean intelligente capir. Capir: oggi mi
sento da tanto.
Chi Dante. Che cosa la Commedia. Quale sensazione curiosa di novit si prova,
se si cerca di spiegare in breve che cosa la Divina Commedia. [...]
Ecco, attento Pikolo, apri gli orecchi e la mente, ho bisogno che tu capisca:
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e conoscenza.
Come se anchio lo sentissi per la prima volta: come uno squillo di tromba, come la
voce di Dio. Per un momento, ho dimenticato chi sono e dove sono.
Pikolo mi prega di ripetere. Come buono Pikolo, si accorto che mi sta facendo del
bene. O forse qualcosa di pi: forse, nonostante la traduzione scialba e il commento

pedestre e frettoloso, ha ricevuto il messaggio, ha sentito che lo riguarda, che riguarda tutti
gli uomini in travaglio, e noi in specie; e che riguarda noi due, che osiamo ragionare di queste
cose con le stanghe della zuppa sulle spalle.
Li miei compagni fecio s acuti...
... e mi sforzo, ma invano, di spiegare quante cose vuol dire questo acuti. Qui
ancora una lacuna, questa volta irreparabile. ...Lo lume era di sotto della luna o qualcosa
di simile; ma prima?... Nessuna idea, keine Ahnung come si dice qui. Che Pikolo mi scusi,
ho dimenticato almeno quattro terzine. [...]
... Quando mi apparve una montagna, bruna
per la distanza e parvemi alta tanto
che mai veduta non ne avevo alcuna.
[...] Darei la zuppa di oggi per saper saldare non ne avevo alcuna col finale. Mi
sforzo di ricostruire per mezzo delle rime, chiudo gli occhi, mi mordo le dita: ma non serve, il
resto silenzio. Mi danzano per il capo altri versi: ...la terra lagrimosa diede vento... no,
unaltra cosa. tardi, tardi, siamo arrivati alla cucina, bisogna concludere:
Tre volte il f girar con tutte lacque,
alla quarta levar la poppa in suso
e la prora ire in gi, come altrui piacque...
Trattengo Pikolo, assolutamente necessario e urgente che ascolti, che comprenda
questo come altrui piacque, prima che sia troppo tardi, domani lui o io possiamo essere
morti, o non vederci mai pi, devo dirgli, spiegargli del Medioevo, del cos umano e
necessario e pure inaspettato anacronismo [il fatto che Ulisse, pagano, faccia riferimento al
Dio cristiano], e altro ancora, qualcosa di gigantesco che io stesso ho visto ora soltanto,
nellintuizione di un attimo, forse il perch del nostro destino, del nostro essere oggi qui...
Siamo oramai nella fila per la zuppa, in mezzo alla folla sordida e sbrindellata dei
portazuppa degli altri Kommandos. I nuovi giunti ci si accalcano alle spalle. Kraut und
Rben? Kraut und Rben. Si annunzia ufficialmente che oggi la zuppa di cavoli e rape:
Choux et navets. Kposzta s rpak [cavoli e rape viene ripetuto in francese e in
ungherese].
Infin che l mar fu sopra noi rinchiuso.
P. Levi, Se questo un uomo, Einaudi, Torino 1976
5.
Sar questa [quella tramandata da Dante] la figura di Ulisse che lOccidente far sua,
ed egli diviene cos il simbolo stesso del desiderio delluomo occidentale di conoscere ogni
cosa e di divenire esperto del mondo. Non a caso, nel periodo pi buio della barbarie
nazifascista, nel cuore dellodio irrazionale che la folle ideologia hitleriana aveva generato,
Primo Levi traduce a un suo giovane amico francese quei versi che lUlisse dantesco rivolge
ai suoi uomini al momento di passare le colonne dErcole, che sintetizzano mirabilmente tutto

il mito trimillenario di questo eroe greco: considerate la vostra semenza: / fatti non foste a
viver come bruti / ma per seguir virtute e canoscenza.
G. Pettinato, Odissea di marmo per il divo Tiberio, in Domenica, supplemento di Il Sole 24
ore, 3-3-1996

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