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Partecipazione alla morte di Cristo
La partecipazione attiva alla Messa , s, rispondere al
Sacerdote, alzarsi quando si legge il Vangelo, ma questa
una partecipazione attiva al rito, non ancora al mistero.
Invece noi possiamo partecipare al mistero anche quando
non siamo presenti alla Messa. La partecipazione al mistero
si realizza in una morte che ci associa alla Morte del Cristo,
in una morte che fa presente in noi la sua Morte come atto
di amore, di offerta, di redenzione.
Nel rito orientale della Messa, viene posto sopra laltare un
pane benedetto non consacrato di cui si fanno nove
parti; e queste parti rappresentano tutto il popolo fedele: i
defunti, i santi del Cielo, tutti i cristiani, anche i peccatori. Il
pane un simbolo reale: ogni cristiano una vittima posta
sullaltare, e vi dimora come Ges, per essere offerto,
immolato a Dio per il bene di tutti. questa la nostra
Messa. Tutta la nostra vita partecipazione al Sacrificio di
Cristo.
Si pu vivere in casa nostra la vita nascosta di Ges, o
quella pubblica nellapostolato cristiano, o la sua missione
di taumaturgo nellesercizio delle professioni, ma tutti
dobbiamo vivere la nostra vita come ostie. Lo dice S. Paolo
nella Lettera ai Romani: Vi esorto, in nome della
misericordia di Dio, affinch vogliate offrire a guisa di culto
spirituale, e quindi gradito a Dio, i vostri corpi, come vittima
vivente e santa (Rom 12, 1). Lo ripete nella Lettera agli
Efesini: Siate imitatori di Dio come figli carissimi; come
Ges mor vittima di soave odore, cos offrite voi stessi a
Dio (Ef 5, 1-2). questa la vita cristiana. Non si pu
eliminare questa concezione della vita cristiana che
essenziale al nostro essere in Cristo: siamo vittime.
Il Battesimo ci ha consacrati a Dio. Essere consacrati vuoi
dire essere riservati, messi da parte. I contadini mettono da
parte le bestie riservate al macello: cos la consacrazione ci
riserva: siamo separati dallumanit, ma lo siamo per