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d’IPNOSI
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Introduzione
Vorremmo intanto ringraziarti per aver scelto di dedicare del tempo a questo ma-
nuale su un tema che da anni appassiona il nostro gruppo di ricerca. Conosciamo
bene il valore del tempo e ti assicuriamo che faremo del nostro meglio per darti
informazioni utili ed interessanti sull’ipnosi e sulle sue straordinarie applicazioni.
In questo breve lavoro parleremo dell’ipnosi, della sua natura e delle sue funzioni
straordinarie di riequilibratore emotivo e relazionale; inoltre faremo anche alcuni
cenni sulla sua storia e sulle teorie esplicative della trance ipnotica.
Entreremo poi nello specifico di come essa agisca nell’uso delle proprie risorse
inconsce, nella comunicazione mente-corpo e nell’accesso diretto alle dimensioni
che controllano il nostro benessere. Proseguiremo parlando dell’importanza della
costruzione di quella relazione tra ipnotista e soggetto che consente la sperimen-
tazione dello stato di trance.
Infine ti daremo qualche tecnica precisa e dei modelli di induzione per iniziare a
sperimentare l’ipnosi con parenti ed amici. Sei pronto a partire per questo affasci-
nante viaggio nel mondo dell’ipnosi? Noi sì, e ti invitiamo a seguirci. Buona lettura
e buon divertimento!
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Anche alcuni episodi, di natura artistica, così come alcune tecniche mistiche o
sensitive, inducono, espandono e mantengono la trance. Anche quest’ultime
possono così essere considerate come forme di riequilibrio emozionale ed essere
in alcuni casi molto benefiche al fine di riportare un senso di tranquillità e stabilità
nella persona.
Dentro di noi si trovano le chiavi del nostro equilibrio interiore: le risorse che ci
servono per vivere meglio. Padroneggiarne l’accesso significa riappropriarsi del
nostro potenziale ed aiutare gli altri, guidandoli, a fare altrettanto. Attraverso un
uso attento e consapevole dell’ipnosi si può influire in modo straordinario su tutte
le funzioni dell’organismo stimolandole, potenziandole o normalizzandole.
• Superare le paure
• Rilassarsi e ritrovare un equilibrio emotivo
• Abbandonare pensieri ricorrenti
• Superare dei traumi
• Controllare il dolore fisico
• Migliorare la memoria e le capacità di concentrazione
• Aumentare le proprie capacità intuitive
• Cercare risposte inconsce a dilemmi personali
• Migliorare le proprie relazioni con gli altri
• Aumentare le proprie difese immunitarie
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In realtà lo stato di trance si differenzia dallo stato di sonno per diversi motivi ed è
più simile a quella fase di addormentamento o di risveglio di cui ognuno di noi ha
esperienza quotidianamente. Questo stato di coscienza ha delle particolari carat-
teristiche che possono essere osservate in un soggetto in trance.
Questi segnali, spesso veramente minimi, una volta riconosciuti possono essere
utilizzati dall’ipnotista, approfonditi o modificati, per capire cosa sta succedendo
all’interno della persona.
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Ipnosi
Trance
Induzioni
Suggestioni
Nello schema qui sopra riportato si comprende come l’ipnosi includa le induzioni
ipnotiche come tecniche per produrre lo stato di trance, alcune delle quali utiliz-
zano suggestioni. Lo stato di trance fa parte dell’ipnosi ma anche, come detto
sopra, di altre esperienze che stanno al di fuori dell’ipnosi. Infine le suggestioni
appartengono all’uso comune del linguaggio e sono anche parte dell’ipnosi in un
loro uso consapevole di approfondimento ed ampliamento dello stato di trance
indotto.
Negli ultimi secoli ci sono state numerose ipotesi sul fenomeno della trance ipnoti-
ca. Molte delle teorie contemporanee sono versioni modificate delle tante idee
sviluppate nel diciannovesimo secolo. Qui di seguito potete trovare una descrizio-
ne sintetica delle più importanti metafore utilizzate per descrivere l’esperienza
della trance.
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La teoria della trance come sonno è risultata poi essere inaccurata per
vari motivi. Prima di tutto non esistono somiglianze fisiologiche tra la
trance ipnotica e il sonno (Barber 1969; Sarbin 1956). Inoltre, per la
quasi totalità dei casi il soggetto ipnotizzato non perde la consapevo-
lezza e la capacità di risposta: anche se sembra in una specie di letar-
go, il mondo interiore del soggetto è tutt’altro che passivo e inattivo.
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Questa breve descrizione delle teorie formulate sulla natura della trance indica
come l’ipnosi abbia suscitato un notevole interesse e conseguenti controversie tra
gli scienziati del diciannovesimo secolo.
Dalla prima metà del ventesimo secolo, invece, per la crescente importanza data
al comportamentismo e alla psicanalisi, è rimasta in ombra, per poi riprendere
considerevolmente vigore con il lavoro di Milton Erickson, padre dell’ipnosi moder-
na (1948 ca.).
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Finendo questo capitolo con le parole di Milton Erickson potremmo dire che una
descrizione della trance, indipendentemente da quanto accurata e completa pos-
sa essere, non può sostituire l’esperienza reale e quindi non può essere applicata
ad ogni soggetto.
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L’antropologia, superato l’iniziale preconcetto che vedeva tali riti come semplici
dimostrazioni di ignoranza, ha frequentemente restituito a questi fenomeni un
significato contestualizzato che evidenzia straordinarie, per quanto talvolta rudi-
mentali, analogie con le moderne tecniche ipnotiche. Numerosi rituali consentiva-
no attraverso specifiche musiche o danze di indurre una sorta di “sonno magico”
durante il quale si poteva mitigare il dolore, dimenticare eventi spiacevoli, avere
“visioni” ed accedere a stati alterati di coscienza.
Tali tradizioni sono purtroppo state oggetto del pregiudizio di matrice cristiana,
che le ha marchiate come peccato, e successivamente del pregiudizio scientista
di matrice evoluzionistica che le ha etichettate come primitiva ignoranza. Questi
preconcetti hanno provocato per lungo tempo la dispersione di un ingente patri-
monio culturale e l’avversione verso ogni fenomeno psicologico, dispregiativamen-
te bollato come “magia”. Solamente nel XVIII secolo con F. A. Mesmer si avrà il
primo concreto tentativo di ricondurre l’ipnosi nell’ambito delle dottrine scientifi-
che, per poi passare attraverso le varie fasi, ai personaggi sopracitati.
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Questa esperienza gli sarà preziosa, una volta laureato in medicina, nella sua car-
riera di terapeuta ed ipnotista. Le sue sedute saranno sempre caratterizzate da
grande creatività ed originalità; ogni strategia era il frutto diretto dell’analisi della
specifica situazione. Il suo approccio era profondamente pragmatico ed apparen-
temente non seguiva alcuno schema teorico.
L’efficacia della sua tecnica accrebbe presto la sua fama e suscitò l’interesse
di alcuni studiosi nei confronti del suo metodo. Tra questi, negli anni Settanta,
Richard Bandler e John Grinder, grazie all’attenta osservazione del lavoro di
Erickson, evidenziarono degli elementi ricorrenti nella sua tecnica e li codificarono
in quello che chiamarono il Milton Model: un modello di strumenti linguistici che
Erickson utilizzava più o meno consapevolmente nelle sue induzioni ipnotiche.
Questo lavoro fu alla base della nascita della Programmazione Neuro Linguistica
(PNL) da loro cofondata. Erickson costituisce tutt’oggi una pietra miliare nella
storia dell’ipnosi ed è principalmente alle sue tecniche che ci si riferisce parlando
di ipnosi moderna.
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Secondo Erickson questi fenomeni sono indipendenti dalla profondità della trance
mentre nell’ipnosi classica si usa suddividere la trance in diversi stati, a ognuno
dei quali vengono associate determinate fenomenologie:
L’ipnosi è un particolare stato psicologico, uno stato intermedio tra sonno e veglia,
che si realizza nella trance, dove la condizione psichica del cliente viene modifica-
ta affinché esso possa accedere a quelle risorse che nella situazione disfunziona-
le non riesce ad usare, poiché inconsce e non disponibili al momento. Si tratta di
informazioni codificate e immagazzinate in un certo stato di coscienza, dissociate
dalla normale consapevolezza dell’individuo.
Per darne un esempio pensa a situazioni o periodi di forte disagio emotivo, come
un’intensa tristezza, vissuti nella tua vita e soffermati ad osservare come la tua
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mente in questi momenti sia così invasa da informazioni o immagini negative , at-
tuali e passate, da non lasciarti quello spazio necessario per il recupero di quella
risorsa che apporterebbe il cambiamento desiderato.
L’ipnosi è una tecnologia umana che può essere appresa facilmente nelle sue
basi e può creare una notevole differenza nella qualità della vita delle persone.
L’ipnosi può avere un impatto non solo sulla psiche della persona ma anche sul
suo corpo attivando processi di autoguarigione biologica.
L’efficacia dell’ipnosi si basa anche sulla capacità che questa ha di attivare distin-
tamente i due emisferi cerebrali. L’emisfero sinistro (mente conscia), dominante,
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Il termine “rapport” sta ad indicare che si è stabilita tra due o più persone un’in-
tensa empatia ed una profonda fiducia (fattori su cui poggiano le basi di ogni buon
rapporto). Quando le persone sono in rapport tra loro diventano più ricettive agli
input, l’una verso l’altra, e rispondono più facilmente agli stimoli reciproci. Uno
dei segni visibili del fatto che il rapport si è stabilito è che la relazione diviene
“simbiotica”. Chi è coinvolto tende verso un compromesso interattivo, un punto
d’intesa, su uno o più piani, nella relazione: una specie di danza verbale e com-
portamentale in cui i due soggetti si trovano armonicamente immersi.
Cos’è il ricalco?
Attraverso il “ricalco” rimandiamo ad una persona per “retroazione” il comporta-
mento che abbiamo appena osservato in lei. Ricalcarla, (sul piano sia verbale che
non verbale), rispecchiarne lo stato d’animo, i gesti, la mimica, la postura ed il
tono di voce, ci sincronizza con i suoi processi interni: come essa sta vivendo ed
esprimendo il suo stato d’animo nel qui e ora, senza indagarne motivi o cause.
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interiore di una persona, si riflette istantaneamente nella sua postura, nel ritmo
del respiro, nel tono di voce e nella mimica facciale.
Inoltre la trance viene indotta anche attraverso elementi paraverbali e non verbali
quali:
• il ritmo respiratorio
• lo sguardo
• il contatto fisico
Nella prima fase d’induzione si verifica un primo cambiamento dello stato di co-
scienza, successivamente il cliente è portato durante tutta la seduta a focalizzare
l’attenzione su se stesso (centratura interiore) e durante questo “viaggio” interno
l’individuo vive una destrutturazione del suo stato, avvertendo sensazioni di irreal-
tà, alterando lo schema del proprio corpo e creandosi immagini fugaci e fantasie.
Qui il soggetto con difficoltà riesce a seguire e sentire la logica delle parole dell’ip-
notista, non perdendo però con lui il forte legame. A questo punto l’ipnotista
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riconosce i segnali fisiologici della trance che abbiamo descritto sopra e inizia a
stimolare l’inconscio del soggetto con altre immagini e suggestioni.
Siediti davanti al soggetto e digli che adesso inizierete il processo ipnotico e che
lo farete in silenzio. Dì al soggetto di guardarti negli occhi e inizia a fissarlo senza
interruzione in un punto tra le sopracciglia dove inizia il naso. Dopo alcuni istanti
noterai che le sue palpebre si socchiudono, si riempiono di lacrime, si contrag-
gono fortemente e infine si chiudono. In quel momento saprai che il soggetto sta
sperimentando uno stato ipnotico.
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Esempio: “Adesso chiudi gli occhi, vai in ipnosi, dormi e approfondisci il tuo son-
no”
In questo tipo di induzione è evidente che stiamo guidando il soggetto con coman-
di precisi in forma quasi imperativa.
Esempio: “Adesso vorrei che ti concentrassi sul tuo respiro, che tu sentissi come
l’aria entra ed esce senza che tu ne sia consapevole o puoi esserne consapevo-
le al momento in cui ci pensi, e poi vorrei che tu ti concentrassi su un punto più
tranquillo, rilassato del tuo corpo.. che tu espandessi questo rilassamento in altre
zone del tuo corpo, magari partendo da un centimetro intorno a quel punto”
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Esse permettono di evocare e far emergere immagini, che a loro volta richiamano
sensazioni ricordate e riattivano le risorse ad esse collegate. In ipnosi la sugge-
stione è carica di contenuto emotivo, provoca l’eccitazione di determinati punti ne-
gli emisferi cerebrali e l’accettazione non critica delle idee proposte dall’ipnotista.
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“la suggestione indiretta non dice cosa fare ma esplora e facilita ciò che il sistema
di risposte del paziente può fare a livello autonomo senza compiere uno sforzo
cosciente per dirigersi.” (Milton H. Erickson).
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Le informazioni che hai trovato su questo e-book ti mostrano come è facile utiliz-
zare le proprie competenze ipnotiche e comunicative per aiutare gli altri, inducen-
do loro stati di rilassamento con cui poter affrontare i propri disagi.
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Per informazioni
http://www.dialogika.it/master_ipnosi.php
Con l’augurio di poter vivere sempre le migliori opportunità che la vita ti riserva ti
salutiamo e ci auguriamo di incontrarti presto.
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Bibliografia
Erickson M.H. (1982), Opere in 4 volumi, Astrolabio, Roma.
Nardone G., Watzlawick P. (1990), L’arte del cambiamento, Ponte alle Grazie,
Firenze.
O’Hanlon B., Fantechi C.J., (2005), Dire Fare Cambiare, FrancoAngeli, Milano.
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Ti è mai capitato invece di capire che hai perso l’attimo giusto per chiudere un buon affare, sapendo che
quell’occasione non si presenterà più?
Dietro una vendita c’è spesso un grande lavoro fatto di preparazione, studio del prodotto, modifiche o
miglioramenti.
La parte conclusiva è solo la ciliegina sulla torta. In questo caso però la ciliegina è molto importante perché
permette alla torta di esistere. Immagina di poter esercitare un’influenza inarrestabile sui tuoi clienti ed essere in
grado di avere la loro completa attenzione e la capacità di focalizzarli sui benefici del prodotto o servizio
integrando ciò che deve essere migliorato in un progetto congiunto per il futuro.
Immagina di poter raggiungere i risultati che vuoi e che le tue vendite siano in realtà delle grandi opportunità per i
tuoi clienti che ti saranno grati per i tuoi consigli per i mesi e gli anni a venire. Immagina di poterti trasformare
nelle persone di cui, tra i tuoi clienti si fidano di più e di poter orientare le loro scelte in piena tranquillità. Sarebbe
bello, vero? Ebbene questo è il corso che trasformerà questo sogno in realtà.
- trovare l’area critica del cliente per focalizzare ed espandere il suo bisogno
- utilizzare le domande strategiche per trasformare il problema in opportunità
- usare il linguaggio ipnotico per proiettare il cliente nella realizzazione dell’obiettivo
- creare delle ancore ipnotiche per far riaccedere il cliente a stati produttivi
- usare la speed closure per trasformare il consenso in una vendita
Inoltre ti saranno forniti strumenti per indurre una trance conversazionale sia di persona che al telefono.