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La regione delimitata da Adriatico, Po, e Appennino.

Le regioni confinanti
sono Veneto e Lombardia a nord, Piemonte a ovest, Liguria, Toscana e Marche a sud.
Nella parte a sud-est tra Marche e Romagna si trova la Repubblica di San Marino.
22.124 sono i chilometri quadrati di estensione della regione, che solo dal 1947
diventata ufficialmente la unione delle due aree anticamente denominate
"Longobardia" e "Romania".
10 sono le province con capoluogo di regione Bologna.
La regione sostanzialmente divisa in due zone geografiche: una parte montuosa e
collinare, che occupa met della superficie complessiva e una pianeggiante posta tra
le montagne ed il corso del Po. Le montagne hanno cime arrotondate senza particolari
asperit e scarsamente ricoperte dalla vegetazione e altrettanto scarsamente abitate;
al contrario la zona pianeggiante totalmente coltivata e la densit della popolazione
molto elevata. Il litorale marino ai limiti della pianura, lagunare nella parte a nord
e ampio e sabbioso per la restante parte.
La zona a sud formata dalla montagne appenniniche non molto elevate costituite da
rocce friabili, erose dalle acque. Si inizia a est con la parte finale dell'Appennino Ligure
con la cima del Monte Maggiore 1799 m., per poi passare all'Appennino ToscoEmiliano suddiviso in tratti che prendono il nome dalle rispettive citt confinanti e
costituito da una lunga catena larga 40 km circa, con propaggini che si spingano verso
il corso del Po; qui le cime pi significative sono: il Monte Cimone 2165 m. e il Monte
Cusma 2120 m.
Molti sono i passi che collegano la zona Adriatica con quella Tirrenica, tra cui il passo
di Cento Croci verso la Liguria, il passo della Cisa che collega di fatto la Liguria con il
Veneto, il passo del Cerreto che collega Toscana ed Emilia, il passo dell'Abetone al
confine tra le provincie di Modena e Pistoia, e il passo della Futa nell'Appennino ToscoRomagnolo nella zona del Mugello.
I fiumi della regione che scendono dall'Appennino hanno tutti carattere torrentizio.
Alcuni sfociano in mare come il Renoche con i suoi 200 km il pi lungo della regione,
e altri affluiscono nel Po come il Trebbia, il Taro e il Panaro. I laghi presenti nel territorio
sono di ridotte dimensioni e quasi tutti di origine glaciale.
La vegetazione originaria della regione ormai quasi dovunque scomparsa. In pianura
sopravvivono solo boschi litoranei di lecci e pini. In montagna resistono pochi boschi di
castagni, mentre ancora sulla costa si hanno belle pinete, ripopolate dalla mano
dell'uomo, come pure alcuni boschi sullAppennino.
Anche la fauna originaria scomparsa quasi ovunque; in pianura trova spazio solo
lallevamento e in montagna solo da poco con la creazione di parchi protetti si cerca di
recuperare il patrimonio faunistico. E' il caso delle Valli di Comacchio dove crescono
canneti e specie vegetali resistenti allacqua e alla salsedine, e dove trovano un
habitat particolarmente favorevole languilla, il cefalo e altri pesci, e soprattutto gli
uccelli acquatici, come il germano, la folaga, la rondine di mare.

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