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GUIDO CASTELNUOVO

(1865-1952)
UOMO DI SCIENZA E SENATORE

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

INDICE

CASTELNUOVO

MATEMATICO

PG

CASTELNUOVO

PROMOTORE DELLA CULTURA SCIENTIFICA

PG

CASTELNUOVO

E LA SCUOLA

PG

CASTELNUOVO

E IL FASCISMO

PG

15

CASTELNUOVO SENATORE A VITA


o INTERVENTI PARLAMENTARI
o INTERVENTI NELLLA VI COMMISSIONE

PG

18

PG

18

PG

20

NOMINA A SENATORE, COMMEMORAZIONI E RASSEGNA STAMPA

PG

43

BIBLIOGRAFIA COMPLETA DI

PG

53

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

PG

61

GUIDO CASTELNUOVO

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

C ASTELNUOVO MATEMATICO

uido Castelnuovo nacque a Venezia il 14 Agosto del 1865 in una famiglia ebrea da Enrico
Castelnuovo e Emma Levi. Comp i primi studi nella citt lagunare appassionandosi alla geometria,
che rappresenter per Castelnuovo un fertilissimo campo di ricerche, al quale, come studioso, dar
dei contributi talmente significativi che, nel 1949, fu nominato, insieme ad Arturo Toscanini, dal presidente
Luigi Enaudi, primo senatore a vita della Repubblica Italiana per i suoi meriti scientifici. Egli fu uno dei pi
grandi matematici italiani del suo tempo; dopo essersi laureato nel 1886 a Padova in Matematica (con una
tesi di cui Giuseppe Veronese fu relatore), inizi, in qualit di assistente di Enrico DOvidio alluniversit di
Torino, una prolifica collaborazione con Corrado Segre, considerato il fondatore della scuola italiana di
geometria algebrica. Nel periodo trascorso a Torino Castelnuovo fu fortemente influenzato da Segre ed
ottenne importanti risultati nella teoria delle curve algebriche. Nel 1891 ottenne, a Roma, la cattedra di
geometria analitica e proiettiva dove fu collega di Luigi Cremona.
L'opera pi importante di Castelnuovo si svolse pertanto nell'ambito della geometria algebrica. Le sue aree
di interesse inclusero la geometria delle curve algebirche e la teoria delle superfici, argomento sul quale
collabor con Federigo Enriques. Castelnuovo produsse una serie di pubblicazioni nellarco di vent'anni
che, insieme con Enriques, condusse alla classificazione delle superfici algebriche.
La collaborazione tra i due inizi nel 1892 quando Castelnuovo conobbe, a Torino, il matematico, livornese,
neolaureato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, che si era recato alla scuola di Corrado Segre per
approfondire i suoi studi e perfezionare le sue conoscenze. All'inizio il
raapporto tra Castelnuovo, matematico affermato, e il giovane Enriques
(che all'epoca aveva solo venti anni) fu una relazione maestro-allievo. La
loro classificazione delle superfici algebriche venne pubblicata nel 1914, ma
il loro lavoro comune port a molte pubblicazioni congiunte nel corso del
tempo. Nel 1901 Castelnuovo ed Enriques presentarono un loro lavoro
comune per il Premio Reale di Matematica assegnato dall'Accademia dei
Lincei. Veronese, Cerruti, Bianchi, Dini e D'Ovidio, tra i pi prestigiosi
matematici italiani del tempo, componevano la commissione che doveva
decidere se e a chi assegnare il premio. Inizialmente ad Enriques il premio
non venne riconosciuto ma alla fine, dopo che Castelnuovo rifer che la
collaborazione fra i due era stata cos stretta che sarebbe stato impossibile
distinguere i contributi individuali, venne attribuito anche a lui (1907). Il
F ROTESPIZIO DEL LIBRO
rapporto che vi era tra i due testimoniato nel libro Riposte Armonie, il
"R IPOSTE A RMONIE"
quale composto da 670 lettere che Enriques invi allo stesso Castelnuovo,
spesso in risposta a lettere andate sfortunatamente perdute col tempo.
Nel 1903, morto Luigi Cremona, del quale era stato studente nel 1886-7, gli subentr nella cattedra di
Geometria Superiore alluniversit di Roma, della quale rest titolare fino al 1935 (anno del suo
pensionamento). Castelnuovo riform il corso di geometria superiore dividendolo in due parti; una prima
parte forniva una conoscenza generale degli aspetti della discipline geometriche mentre una seconda, si

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concentrava sulla teoria delle curve algebriche piane. Questa strutturazione si inseriva bene nella sua
filosofia su come la matematica dovesse essere insegnata. Egli stesso afferm: la ragione per la divisione
che da un lato necessario avere una cultura generale, dall'altro necessario avere conoscenza di un
particolare campo della matematica. Pi tardi nella sua carriera a Roma, tenne corsi sulle sulla teoria
geometrica delle equazioni e delle funzioni algebriche, sulle superfici di Rieman, sulla geometria noneuclidea e sulla geometria differenziale.
Dopo gli importanti risultati raggiunti nell'ambito della geometria delle superfici algebriche, Castelnuovo
rivolse la propria attenzione ad altre questioni di matematica e di fisica. Pubblic, a partire dal 1907,
importanti riflessioni sul valore culturale e formativo delle due discipline, quindi si dedic al calcolo e alla
teoria delle probabilit. Egli ci spiega perch trov la probabilit un argomento interessante da insegnare:
La probabilit una scienza di recente formazione, di conseguenza dentro di essa, meglio che in altri rami
della matematica, si pu vedere il rapporto tra il contributo empirico e quello dato dal ragionamento, e tra il
processo di logica induttiva e deduttiva utilizzate in esso. Il fatto che si tratta di una scienza in divenire
spiega il motivo per cui opportuno dare frequenti esempi per mostrare le applicazioni dei metodi noti o di
introdurne di nuovi.
Guido Castelnuovo fu uno dei primi studiosi in Italia ad occuparsi di questi temi e, insieme a Francesco
Paolo Cantelli e Bruno De Finetti, considerato uno dei fondatori della scuola italiana di probabilit. Egli
formul il postulato empirico del caso che caratterizza la concezione frequentistica-empirica della
probabilit (che determina la probabilit di un evento come il limite cui tende la frequenza relativa
dell'evento al crescere del numero degli esperimenti). Castelnuovo scrisse il trattato Calcolo delle
probabilit di cui una prima edizione usc nel 1919; mentre una seconda edizione ampliata fu pubblicata da
Zanichelli a Bologna nel 1926 e divisa in due volumi; fu la prima opera sistematica sull'argomento
pubblicata in Italia e per molto tempo rest il manuale di riferimento per ogni studioso interessato ad
avvicinarsi alla materia.
Tra gli anni che precedono la Prima guerra mondiale e gli anni venti Castelnuovo fu tra i fondatori della
Scuola di Scienze Statistiche e Attuariali di Roma, di cui diventa Preside.
Infine, compresa la portata rivoluzionaria delle teorie di Einstein, si occup della diffusione della teoria della
relativit facilitato notevolmente dalla fama e dal rispetto guadagnatosi durante la sua carriera, tramite la
pubblicazione di articoli e di un saggio sul tema che ebbero un ruolo determinante nella diffusione di
queste teorie in Italia.

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C ASTELNUOVO PROMOTORE DELLA CULTURA SCIENTIFICA

ra i molteplici interessi coltivati da Guido Castelnuovo a partire dal 1906, ve ne sono alcuni che lo
condussero a scrivere importanti opere di divulgazione della scienza contemporanea e riflessioni sul
pensiero scientifico e la sua storia. La sua attivit si rivolse ad altri campi, rispetto allambito
strettamente matematico, il che denota in lui interessi che vanno dalla fisica alla storia e alla filosofia della
scienza. Ne fanno fede, anzitutto, i numerosi articoli comparsi in riviste italiane e straniere di cui formiamo
un elenco.

Fisica Contemporanea
Il principio di relativit e i fenomeni ottici, Scientia, 9,1911, 64-86
Sulla teoria della relativit. Sunto di due conferenze; Lelettrotecnica, 9, 1922; appendice alla traduzione
itaiana di: Kopff, I fondamenti della relativit einsteiniana, Hoepli, Milano 1923
L Espace temps des relativistes, Scientia, 33, 1923, 169-180
Il principio di causalit, Scientia, 60, 1936, 40-43

Probabilit
Determinismo e probabilit, Scientia, 53, 1933, 1-12
Determinismo e probabilit, Atti della Soc. It per il Progresso delle Scientia, Scientia 1932-33
La probabilit dans les differentes branches de la science, Hermann, Paris 1937

Cultura Scientifica
Antiche e moderne vedute sulle leggi naturali, 1913 in R. Universit di Roma
L Universo di De Sitter, Rend. Acc. Nazionale dei Lincei, 1930
Forme e dimensioni dell Universo, Scientia, 1931
Il principio di causalit, Scientia, 1936

La maggior parte di questi articoli vennero pubblicati sulla rivista Scientia, fondata a Bologna nel 1907
con il nome di Rivista di Scienza, organo nazionale di sintesi scientifica, che assunse la sua denominazione
definitiva nel 1910. Pubblicata dalla casa editrice Zanichelli, ha continuato le sue pubblicazioni fino al 1988.
La rivista nacque per iniziativa di un gruppo di studiosi animato da Federgo Enriques, che aveva lobiettivo

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di affinare i metodi della scienza, sottoponendo la teorie scientifiche ad una serrata analisi dei concetti e
dei metodi tradizionali, e di realizzare nuove forme di circolazione delle conoscenze nonch il
coordinamento e lorganizzazione del lavoro di ricerca. Fu cos che il comitato editoriale di Scientia si
rivolse alla comunit scientifica:
Tutti coloro che eccellono in un campo qualsiasi di studi sono pregati di recare a tale opera il loro concorso.
Piaccia a ciascuno di lasciare per un giorno il consueto linguaggio tecnico e dibattere nella forma pi
accessibile qualche problema generale, che altri, con uguale libert ed indipendenza, verr ad illuminare
sotto aspetti diversi." 1
Accolsero il loro invito e pubblicarono articoli sulla rivista autori provenienti da oltre 50 nazioni diverse tra
cui, accanto a Castelnuovo ed Enriques, Volterra, Fermi, Poincar, Einstein, Hiesemberg, Amaldi, Borel.

Limpegno di divulgatore delle nuove idee della fisica contemporanea, port Guido Castelnuovo, nel 1922
presso Zanichelli, alla pubblicazione di un libro, Spazio e Tempo secondo le vedute di A. Einstein, che
raccoglieva ed approfondiva il contenuto di alcune conferenze tenute dallautore in diverse occasioni. Il
saggio, una delle prime opere divulgative sulla teoria della relativit apparse in Italia, ebbe una grande
importanza nella diffusione delle idee di Albert Einstein nel nostro paese, tra gli studiosi e in una cerchia pi
vasta di persone. Scrive Carlo Bernardini nella sua Prefazione alla ristampa anastatica del saggio:
Bench lavversione di una parte dellambiente scientifico alla teoria della relativit sia ormai un mero
incidente del passato, la teoria non ha mai raggiunto il senso comune. Gli scritti su di essa si sono
moltiplicati a dismisura. Lintento di G. Castelnuovo era pi umile e pi realistico a differenza di altri scritti
come quello dei classici meccanici Boggio e Burali-Forti, e quindi non riconducibile alla logica e al senso
comune. Coerente del resto con quanto Castelnuovo dichiarava esplicitamente Se ci preme che la scuola
contribuisca efficacemente al progresso economico e scientifico del nostro paese noi dobbiamo riprendere in
esame da un punto di vista pi moderno i problemi didattici e spogliando il nostro insegnamento dallo
spirito dogmatico che lo affligge, dobbiamo maggiormente accostarlo alla natura ed alla vita 2

Dalla Prefazione Spazio e Tempo secondo le vedute di A. Einstein di G. Castelnuvo:


"Pareva negli anni precedenti la grande guerra, che le preoccupazioni materiali avessero assopito
l'attrattiva delle ricerche astratte e che alle applicazioni si volgessero ormai i pi fervidi ingegni. Di fronte a
costoro, pochi spiriti assetati di alti ideali si ritraevano dalla scienza che non dava risposta ai loro dubbi, per
abbandonarsi alle mistiche contemplazioni. - In questa crisi del pensiero scientifico, sorto il genio di
Alberto Einstein il quale, con audacia che ci riempie di ammirazione, ha affrontato i maggiori problemi
dell'universo. Le correzioni che egli ha saputo portare alla teoria della gravitazione, l'opera pi perfetta della
scienza moderna, la previsione, confermata dalle osservazioni, di fenomeni astronomici delicatissimi,
bastarono a scuotere l'indifferenza verso gli studi puri. E noi che per gli studi puri viviamo avemmo il
conforto di riconoscere che le grandi verit scientifiche, anche le pi astratte, esercitano sempre un fascino
potente sullo spirito umano. Linteresse che queste ricerche hanno destato fra i cultori della scienza si via
1
2

Tratto dalla stessa rivista Scientia.


Atti del 3 Congresso Mathesis 1913

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via diffuso tra i profani, i quali hanno chiesto di conoscere almeno i principi della nuova dottrina.
Innumerevoli libri si son proposti di soddisfare questa sete di sapere; ma la sete ancora inesausta. Tra le
opere di volgarizzazione alcune, le pi facili, se possono accontentare i frequentatori di un salotto di
intellettuali, lasciano sussistere, colla loro forma vaga, molteplici dubbi nel lettore riflessivo. Altre riescono
astruse per lesposizione soverchiamente astratta. Altre, infine, veramente ottime, non bastano agli svariati
gradi di cultura, alle svariate forme di intelligenza di tutti coloro che vorrebbero penetrare pi addentro
nella recente teoria. Daltra parte i tratti ove questa approfondita sotto laspetto matematico sono alla
portata di pochi iniziati e coprono talvolta, sotto il velo delle formule, i fatti fisici che maggiormente
dovrebbero essere posti in rilievo. Ho pensato che non fosse superfluo questo libretto ove ho esposto con
maggiore ampiezza il soggetto di due conferenze da me tenute alla Associazione Elettrotecnica, Sezione di
Roma, e all'Associazione per l'Alta Cultura di Milano. Nel quale opuscolo ho limitato il mio esame ai due
punti che a me sembrano pi fondamentali nella concezione di Einstein: la nozione di tempo relativo e
quella di campo gravitazionale. Ho cercato di illuminare l'argomento sotto l'aspetto fisico e matematico,
evitando per gli sviluppi formali che della matematica costituiscono s lo sviluppo tecnico indispensabile per
risolvere i problemi, ma non sempre il mezzo pi adatto per chiarire i concetti. Io credo che questo opuscolo
sia in gran parte accessibile a chi ricordi i fondamenti della matematica e della fisica che vengono forniti
dall insegnamento secondario; qualche nozione ulteriore di geometria data in forma piana allattento
lettore. Due o tre punti dellultima parte possono richiedere, a dire il vero, cognizioni pi alte; ma non sono
indispensabili per la comprensione del soggetto. Io spero che alla fine di questo libro il lettore sar in grado
di gustare la bellezza delledifizio maestoso elevato da Albert Einstein. Ledifizio potr forse esser ritoccato
in avvenire, ma rester sempre una delle creazioni pi grandiose dellingegno umano.
Roma, ottobre 1922.

Unaltra opera che testimonia limpegno di Castelnuovo per la diffusione della cultura scientifica, il libro
Le origini del calcolo infinitesimale nellera moderna pubblicato da Zanichelli nel 1938. Anche in questo
caso, non si tratta di un lavoro di uno storico della matematica, ma di un libro
che si propone di portare ad un pubblico colto, ma pi largo di quello costituito
dai soli cultori della matematica, la possibilit di conoscere il percorso storico
che ha condotto, con la nascita della scienza moderna, alla creazione del
calcolo infinitesimale.
Castelnuovo, commentando il proprio saggio nella Prefazione, ha scritto:
"Uno dei periodi pi interessanti per la storia della matematica il secolo
durante il quale si son gettate le basi del Calcolo infinitesimale; secolo che si
inizia verso la fine del '500 con i primi tentativi di proseguire l'opera di
Archimede e si chiude con la redazione degli scritti di Newton e Leibniz. Ogni
storico delle scienze esatte dedica molte pagine a quel periodo; ma se vuole
FRONTESPIZIO DEL LIBRO
" ORIGINI DEL CALCOLO INFINITESIMALE
coscienziosamente riferire intorno a tutte le questioni sui soggetti pi vari che
NELL ERA MODERNA "
si sono agitate in quell'epoca, egli riesce a concentrare l'attenzione del lettore
sui progressi che lentamente, e pur senza incertezze, vanno compiendo i metodi infinitesimali. - In questo
breve saggio storico ho voluto parlare esclusivamente dei detti metodi. Mi son proposto di far vedere nel

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modo pi chiaro come la nuova scienza sia sorta quando le antiche, geniali, concezioni di Archimede furono
fecondate con le nuove dottrine, dell'algebra e della geometria analitica da un lato, della dinamica (o
meglio cinematica) dall'altro lato.

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GUIDO CASTELNUOVO E LA SCUOLA

INTRODUZIONE

interesse di Guido Castelnuovo per la scuola si pu far risalire ai primi anni del Novecento, a
partire dai numerosi articoli dedicati allambito scolastico e alla formazione degli insegnanti.

Nel 1908 partecipa al IV congresso internazionale dei matematici, come delegato per lItalia
insieme ad Enriques e Vailati.
Nel 1911, anno in cui Castelnuovo presidente della Mathesis (Societ italiana di scienze matematiche),
viene creato il liceo moderno, incentrato sullapprofondimento delle lingue straniere, delle scienze e
della matematica, che entrer in vigore nel 1914 come una sezione del liceo classico; i programmi di
matematica del liceo moderno sono scritti da Guido Castelnuovo.
Nel 1923,durante il regime fascista, viene varata la riforma Gentile, alla quale Castelnuovo si oppone, in
quanto comprime gli studi matematici e scientifici nella scuola.
Nel 1944 vengono riformati i programmi per la scuola superiore, la cui premessa, per la matematica, sar
ispirata da Castelnuovo e da Enriques.

LA SCUOLA NEI SUOI RAPPORTI CON LA VITA E CON LA SCIENZA MODERNA


Guido Castelnuovo critica, in occasione del terzo congresso della Mathesis (1912), il poco interesse per il
rinnovamento della scuola, in particolar modo critica il fatto che linsegnamento fosse lasciato in balia dello
spirito dottrinario e tradizionalistico, troppo teorico ed astratto. La critica si rivolge anche agli insegnanti
che Castelnuovo accusa di specialismo scientifico, ovvero di portare avanti dottrine e aspetti di esse da loro
prediletti, danneggiando linsegnamento della scienza, in quanto di essa deve essere fornita una visione
globale e concreta.
Dal maestro dovremmo quindi esigere, pi ancora che una profonda e specialistica conoscenza in un
campo ristretto, una larga visione delle scienze che colla propria hanno le maggiori affinit, e delle
applicazioni a cui quella d luogo. 3

La scuola nei suoi rapporti con la vita e con la scienza moderna, Terzo congresso della Mathesis, Genova 21-24 Ottobre 1912.

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Castelnuovo sostiene inoltre che gli insegnanti abbiano il dovere di far notare agli alunni che la scienza non
che un cumulo di approssimazioni, poich le conoscenze sono approssimate, talune in modo
grossolano.
Per Castelnuovo il compito della scuola quello di formare luomo civile, contribuendo alla costruzione di
quella che lui definiva una democrazia colta. Per fare ci necessario abbattere le barriere tra la scuola e
il mondo moderno e, in campo scientifico, necessario ricomporre la divisione tra matematica e scienza
dellosservazione.
Occorre dunque una riforma della scuola per permettere ai giovani studenti italiani di potersi dedicare allo
studio di una scienza al passo con le nuove teorie e con i nuovi orizzonti che si sono aperti allindagine
sperimentale.

I PROGRAMMI DI MATEMATICA PROPOSTI PER IL LICEO MODERNO


Nel novembre del 1911 la Presidenza della Mathesis invitata dal ministro della Pubblica Istruzione Luigi
Credaro a collaborare con lIspettorato centrale nella redazione dei programmi di matematica dell ultimo
biennio del liceo moderno.
Per capire limpronta lasciata da Castelnuovo sulla vicenda del liceo moderno bisogna guardare , pi che ai
programmi, alle Istruzioni che li precedono:
Le esigenze della vita moderna, da un lato, e dallaltra parte una pi larga visione della scienza nel suo
complesso, richiedono che si restringano e si mettano in pi viva luce i legami tra la matematica e le scienze
sperimentali e di osservazione. E necessario che il giovane allievo, prima di lasciare il liceo, acquisti la
persuasione che fra le matematiche e quelle altre scienze vi un legame intimo ed unaffinit molto
grande, e che esperienza e ragionamento sono entrambi indispensabili, sia pure in varia misura, per
arricchire ogni campo del sapere. E necessario che egli sappia che le une e le altre scienze si sono sempre
prestate reciproci aiuti, e che il rinnovamento delle matematiche nel XVII secolo legato col fiorire delle
scienze sperimentali. A tal fine linsegnante coglier le occasioni offerte dal presente programma e far
notare ai giovani come alcuni concetti fondamentali delle matematiche moderne (quello di funzione in
special modo) siano suggeriti dalle scienze di osservazione, e precisati poi dal matematico, abbiano a loro
volta esercitato un benefico influsso sullo sviluppo di queste. Nello svolgere il programma deve per
linsegnante guardarsi da due opposti pericoli che renderebbero inefficace la sua opera; il pericolo di
cadere in un grossolano empirismo e quello non meno grave, di subire le lusinghe di un esagerato
criticismo. Il metodo empirico nascondendo legami che passano tra i fatti suggeriti dallesperienza, e
tacendo delle teorie che ad essi si riferiscono, toglierebbe alla matematica il valore educativo della mente e
oscurerebbe il fascino che essa deve esercitare sopra quegli allievi i quali le facolt logiche prevalgono.

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Daltra parte un insegnamento ove penetrassero le sottigliezze della critica moderna riuscirebbe accessibile
a pochi ed a questi stessi darebbe unidea unilaterale , e quindi falsa, di ci che la scienza 4
Castelnuovo anticipa due possibili obiezioni al suo operato: la prima osservazione indirizzata ai colleghi
legati alla tradizione, ai quali egli fa presente larretratezza dellItalia rispetto alle nazioni straniere e,
soprattutto la necessit di conoscere nozioni matematiche che ormai fanno parte della cultura generale; la
seconda osservazione rivolta invece a coloro che giudicano le innovazioni dellistruzione troppo modeste,
ai quali Castelnuovo risponde : pur non temendo le innovazioni, credo si debba nelle scuole procedere
gradualmente.

I PROGRAMMI DEL LICEO


Il liceo classico e il liceo moderno conservano entrambi gli stessi programmi di matematica per gli anni del
ginnasio superiore e della prima liceo; tuttavia gli insegnanti del liceo moderno devono tenere conto degli
studi che verranno affrontati dagli alunni nei due anni successivi, ovvero la seconda e la terza classe, nelle
quali verranno incrementate le ore di matematica rispetto al liceo classico; pi dettagliatamente, nella
seconda e nella terza classe del liceo moderno sono previste rispettivamente quattro e tre ore settimanali
di matematica, rispetto alle tre e due ore del liceo classico.
Gli argomenti innovativi previsti per gli ultimi due anni sono:

classe II: misura approssimata di segmenti ed angoli e cenni sulle operazioni con i numeri
approssimati; le coordinate cartesiane nel piano (con cenni alle coordinate nello spazio); la
rappresentazione grafica di funzioni e le loro interpretazioni fisiche e meccaniche.

classe III: il concetto di limite, di retta tangente ad una curva, di lunghezza di un arco; la derivata di
una funzione e le sue interpretazioni geometriche e meccaniche; il concetto di integrale e la
valutazione approssimata di unarea piana.

UN NUOVO PROGETTO DI RIFORMA DELLA SCUOLA (MEDIA E LICEO)


Il liceo moderno venne soppresso con la riforma Gentile nel 1923. Questa sollecitava una maggior seriet
degli studi, labolizione del monopolio pubblico della scuola e il superamento del modello pedagogico
positivista. Era inoltre caratterizzata da una rigida divisione tra istruzione liceale, tecnica e professionale. La
riforma Gentile per confinava la matematica e le scienze in una posizione secondaria rispetto alle
discipline letterarie, storiche e filosofiche e questo ebbe il risultato di un opposizione da parte della
comunit scientifica italiana.
4

Ginnasio Liceo Moderno. Orario Istruzioni - programmi, Bollettino Ufficiale del Ministero dellIstruzione Pubblica, XL, 45, 30
ottobre 1913 in [10, pp.335-361].

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Il pi autorevole oppositore fu Vito Volterra, il quale si espresse sia in Senato che come Presidente
dellAccademia dei Lincei. Proprio nellambito dellAccademia egli promosse nel 1923 listituzione di
unapposita commissione di studio, la quale, nel suo documento finale scritto da Castelnuovo, formul una
bocciatura senza riserve della riforma Gentile.
Lopposizione di Castelnuovo allaccorpamento e al ridimensionamento delle materie scientifiche e al
prevalere degli insegnamenti filosofici su quelli scientifici espressa nel seguente passaggio:
La nostra commissione teme che una parte esuberante data alla filosofia nei programmi dei licei possa
favorire il risorgimento delle tendenze eccessivamente aprioristiche e delle argomentazioni meramente
verbali contro le quali i maggiori spiriti del Rinascimento hanno sostenuto tante lotte, che parevano chiuse,
grazie alla vittoria del nostro sommo Galileo 5
Nonostante i colpi portati a questa riforma, gi allindomani delluscita di Gentile dal governo, larchitettura
del sistema di istruzione e alcuni degli orientamenti culturali di fondo rimasero inalterati fin dopo la
conclusione della Seconda Guerra Mondiale.
Nel 1944 una commissione nominata dalle autorit militari alleate formul i programmi per i licei nei
territori liberati (che nel 1945 furono estesi a tutto il territorio nazionale).
Nellesaminare i documenti occorre distinguere la premessa dalle indicazioni di programma in senso
stretto. La prima risente della lezione di Castelnuovo e di Enriques, mediante il loro incontro con Carleton
Washburne, un pedagogista americano che aveva gi cooperato nel sud Italia con il nuovo governo per i
programmi della scuola elementare. 6
L'insegnamento della matematica ha speciale valore nella formazione e nel disciplinamento dell'intelletto.
Ma occorre conciliare lo spirito d'indeterminatezza dei giovani con la propriet, la sobriet, la sintesi e la
precisione che tale disciplina impone, senza per scoraggiarli, comprimendo la loro iniziativa. Anche qui
dunque si condurranno ricerche collettive seguendosi il metodo delle approssimazioni successive, perch la
consapevolezza delle parole, dei concetti, delle propriet, dei ragionamenti si consegue, a poco a poco, per
gradi insensibili. E conviene, per tenere sempre vivo l'interesse ai successivi sviluppi, dare largo posto
all'intuizione, al senso comune, all'origine psicologica e storica delle teorie, alla realt fisica, agli sviluppi che
conducono ad affermazioni pratiche immediate, mettendo da parte le nozioni statiche e rigide, e quelle
puramente logiche, ma che astraggono da ogni impulso intuitivo. Le suddette esigenze non possono essere
conciliate certamente dalle definizioni statiche, ma dall'uso spontaneo di quelle dinamiche, pi aderenti
all'intuizione. Metodo dunque intuitivo - dinamico, in stretto contatto col processo storico, senza
esclusivismo di vedute, perch solo cos il patrimonio spirituale acquistato nella scuola media inferiore pu
essere veramente ripreso, evoluto e rafforzato nella scuola dell'ordine superiore. 7

Guido Castelnuovo, relazione Sopra i problemi dellinsegnamento superiore a proposito delle attuali riforme Roma, Tipografia
della R. Accademia dei Lincei, 1923
6
Emma Castelnuovo, Federigo Enriques e Guido Castelnuovo nel ricordo di Emma Castelnuovo .
7
Circolare Ministeriale 2 gennaio 1945, n. 155

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Nell'agosto 1944 Castelnuovo firma un interessante progetto di riforma delle scuole medie (inferiori e
superiori) presentato a nome del Partito d'Azione, un progetto che a grandi linee riflette molte delle idee
da lui propugnate fin dall'inizio del secolo.

Il progetto prevede:

La proposta di una scuola media inferiore unica e aperta a tutti, giustificata con queste
parole:

La scuola media ha principalmente servito gli interessi di una classe, la borghesia agiata. Da questa
classe essa ha attinto la grande maggioranza dei suoi allievi e non ha fatto una selezione per costituire la
futura classe dirigente. [...] La opportunit della scuola unica pu anche giustificarsi con altre
considerazioni. Quando il ragazzo lascia le elementari, verso i 10 anni, egli non certo in grado di scegliere
la carriera pi adatta ai suoi mezzi intellettuali ed economici. La scelta potr farsi con maggiori elementi tre
o quattro anni pi tardi, dopo aver compiuto la scuola unica.

La rimozione del latino dai programmi della scuola media unica e la sua sostituzione con il francese.

Una delle ragioni per le quali il detto insegnamento riesce cos poco efficace proviene probabilmente
dall'et troppo giovanile in cui viene cominciata. Un ragazzo di dieci o undici anni costretto per tre anni ad
annoiarsi con le regole di una difficile grammatica senza avere il conforto di vederle applicate
all'interpretazione di autori la cui lettura, a quell'et riuscirebbe troppo ardua per lui.

Esami di ammissione piuttosto che esami conclusivi:

Alla scuola unica si entra mediante un esame di ammissione aperto a tutti, da sostenersi davanti una
commissione di professori della scuola stessa. [...] Alla fine del triennio l'allievo che intende terminare gli
studi, pu ottenere un diploma in base alla media dei voti dall'ultimo anno, integrata con i voti degli esami
in quelle materie ove la media non raggiungesse il limite prestabilito. Questo diploma, che non necessario
per proseguire gli studi pu servire come titolo per l'ammissione a modesti impieghi. [...] Al contrario
l'allievo che volesse proseguire gli studi in una scuola media superiore dovr superare un esame, aperto a
tutti, presso la scuola che intende frequentare, davanti una commissione di professori di questa scuola e su
programmi riguardanti le materie dalla scuola unica. L'esito del detto esame servirebbe anche di norma per
la concessione di posti gratuiti nei convitti.

Rimane l'esame finale delle superiori, ma per accedere all'Universit pu essere richiesto un esame
di ammissione, (per esempio, per i diplomati del classico che vogliano iscriversi a facolt
scientifiche e per i diplomati dello scientifico che vogliano iscriversi a facolt letterarie).

Linizio dello studio del latino solo dal primo anno delle superiori; si propone inoltre di abolire le
versioni dall'italiano al latino.

La conclusione del progetto di riforma in linea con la concezione della didattica che Castelnuovo difende
fin dall'inizio del secolo:

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Nel formulare i programmi sar bene che la commissione tenga conto delle aspirazioni culturali degli allievi
pi intelligenti e dotati di maggiore autonomia di pensiero, aspirazioni che si traducono nella spontanea
lettura di libri letterari e scientifici spesso ben diversi ma non meno pregevoli di quelli che la scuola
attualmente suggerisce. Queste aspirazioni sono un indizio delle esigenze culturali della societ
contemporanea, esigenze che il professore, ancorato alle antiche tradizioni, non sente spesso in modo cos
fresco e vivace. La scuola media non sar veramente efficace se non quando riuscir a interessare i giovani
di ingegno pi vivo e originale, mentre oggi essa accontenta principalmente gli allievi pi docili e diligenti.

Lelenco dei tentativi successivi di riforma della scuola secondaria molto lungo. Infatti, in seguito:

Nei primi anni del dopoguerra la struttura gentiliana della scuola subisce solo lievi ritocchi;

Dalla fine degli anni 50 si sviluppa il movimento della matematica moderna che ha un ruolo
decisivo nel modificare la visione dellinsegnamento matematico

solo negli anni 60 alcune idee di quel progetto vengono realizzate;

nel 1963 vede finalmente la luce la scuola media unica;

in un primo tempo il latino vi resta come lingua opzionale, ma poi viene definitivamente abolito;

linsegnamento delle lingue straniere viene via via potenziato anche se linglese e non il francese
a prendere sempre pi il sopravvento;
nei licei viene abolita la versione dallitaliano al latino.

Viceversa non si concretizza lidea di Castelnuovo che fossero da preferire gli esami di ammissione a quelli
conclusivi; avviene anzi il contrario: vengono aboliti gli esami di ammissione alla scuola media e al liceo,
mentre restano al loro posto gli esami conclusivi seppure pi volte riformati ed emendati.

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Guido Castelnuovo
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GUIDO CASTELNUOVO E IL FASCISMO

rapporti di Castelnuovo con il regime fascista sono da leggere nellottica di quella resistenza civile che
vide impegnati anche molti altri uomini di cultura. Una simile posizione infatti testimoniata
dalladesione da parte di Castelnuovo al Manifesto degli intellettuali antifascisti, redatto e promosso
da Benedetto Croce. Questo testo sanciva di fatto il rifiuto da parte di molti autorevoli esponenti della
cultura italiana di quegli anni del Manifesto degli intellettuali fascisti (1925), pubblicato, solo pochi mesi
prima, da Giovanni Gentile come documento ideologico della cultura italiana assoggettata al regime. Daltra
parte proprio contro Gentile e la sua riforma dellistruzione aveva spesso diretto le sue critiche
Castelnuovo. Nel 1931 il regime richiese a tutti i docenti delle universit italiane il giuramento di fedelt al
fascismo e Castelnuovo si vide costretto a firmare per poter proseguire nellinsegnamento, che lasci per
solo quattro anni pi tardi per aver raggiunto let di pensionamento. Un analogo giuramento venne in
seguito richiesto allo stesso Castelnuovo per continuare a far parte dellAccademia dItalia, unistituzione
che aveva inglobato lAccademia dei Lincei con il fine di coordinare il movimento culturale italiano secondo
i dettami fascisti.
Il clima nei confronti di intellettuali ebrei si era fatto nel frattempo sempre pi opprimente, tra sospetti di
cospirazioni giudaiche per ottenere cariche di rilievo o per diffondere teorie, come quella della relativit
einsteiniana, che venivano attribuite alla cultura ebraica.
Con lentrata in vigore delle leggi razziali del 1938 la persecuzione contro gli ebrei si fece sistematica;
questa ebbe tra l'altro l'effetto di escludere tutti gli ebrei dagli uffici pubblici e quindi anche dall
insegnamento: a Castelnuovo, sebbene ormai in pensione, fu addirittura impedito fisicamente di entrare
nellistituto di matematica dellUniversit di Roma e nella biblioteca per portare avanti i suoi studi.
Lopposizione di Castelnuovo al governo di Mussolini testimoniata da una nota del 17 febbraio 1939 della
Questura di Roma, in cui si diceva: "viene riferito che il Prof. Guido Castelnuovo [...] ebreo, andrebbe
pubblicamente sparlando del Regime e del Duce. Si prega voler disporre accertamenti urgenti e fornire
informazioni sulla condotta, razza e religione del Castelnuovo". Il professore godeva per di solidariet
allinterno delle stesse autorit, tanto che la denuncia sopracitata non ebbe ripercussioni, come esplicitato
dalla risposta del commissariato: "Da riservati accertamenti eseguiti non risultato che predetto abbia mai
proferito frasi sconvenienti nei riguardi del Regime e del Duce; ne ritenuto capace di farlo. Il Castelnuovo
di razza ebrea, ma non professa alcuna religione. E ritenuto persona (retta ed) onesta (sotto tutti gli
aspetti) e, stando alle apparenze, mantiene contegno indifferente nei riguardi della politica razzista, si
mostra ossequiente alle leggi ed alle autorit. Ho disposto pertanto attenta vigilanza nei confronti del
predetto...".
Non a caso poi, nel 1943, la famiglia di Castelnuovo riusc a sottrarsi ai rastrellamenti dei tedeschi
mettendosi in fuga grazie a notizie ottenute direttamente da alcuni organi di polizia. Tuttavia loccupazione
tedesca costrinse poi la famiglia Castelnuovo a dividersi e a nascondersi sotto falso nome. La figlia Emma, si

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Guido Castelnuovo
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rifugi prima da amici e, poi, presso ospedali, istituti religiosi, piccole pensioni, spostandosi
frequentemente per ragioni di sicurezza.
La testimonianza pi evidente dell impegno di Castelnuovo nella resistenza antifascista data dalla sua
attiva partecipazione nellorganizzazione di una Universit Clandestina parallela a quella ufficiale per
consentire ai giovani ebrei, espulsi dalle facolt
delluniversit pubblica, di proseguire e portare a termine i
propri studi. Terminati gli studi secondari, infatti, non solo
era preclusa agli allievi ebrei liscrizione alle universit
pubbliche, ma era anche vietato alla comunit israelitica di
istituire corsi universitari per cos dire privati. Guido
Castelnuovo non si arrese e, nellautunno del 1941, prese
con lingegnere Guido Bonzanigo, direttore dellIstituto
tecnico superiore di Friburgo in Svizzera, accordi tali da
rendere possibile l'iscrizione dei suoi studenti senza
obbligo di frequenza. Fu cos che nel dicembre di quellanno
sotto il nome fittizio di Corsi integrativi di cultura
matematica apr una vera e propria universit fuori legge
rimasta attiva fino al 1943. Fu Guido Castelnuovo in persona
a redigere i programmi delluniversit clandestina e a
reclutare i professori. I docenti erano sia insegnanti ebrei,
sia professori ariani allontanati dalle scuole pubbliche per
motivi di fede politica. Le lezioni si tenevano di pomeriggio
nei locali della scuola ebraica, proprio davanti al Tribunale
Speciale. I corsi potevano non solo essere chiusi da un
CASTELNUOVO NEL GIAR DINO DELL ' UNIVERSTIY
giorno allaltro, ma portare in carcere, con le conseguenze
CLANDESTINA CON DUE DOCENTI
che sappiamo, insegnanti e studenti e, prima di tutti, lui,
lideatore di questa meravigliosa pazzia8.. Ogni anno i corsi si chiudevano con degli esami, i cui risultati
erano inviati e convalidati in Svizzera. In questo modo Castelnuovo permise a 25 studenti di sostenere
esami legalmente riconosciuti e di concludere i loro corsi di studi. Tuttavia le lezioni dovettero
interrompersi in seguito alloccupazione tedesca di Roma, immediatamente successiva alla firma
dellarmistizio del settembre del 43.
Con la liberazione di Roma del 1944, la validit dei corsi venne definitivamente riconosciuta dall Universit
della Sapienza e dal Ministro dellistruzione Guido De Ruggiero, reintegrando gli studenti nelle universit
italiane.
Il 1944 rappresenta lanno della svolta per Guido Castelnuovo: fu nominato commissario speciale del
Consiglio Nazionale delle Ricerche, il maggiore ente per la ricerca italiano, con il compito di avviarne la
riorganizzazione dopo la sostanziale paralisi del periodo bellico, e divenne membro della commissione di
epurazione, organo incaricato di rimuovere dai loro incarichi le persone pi coinvolte con il passato regime.
A questo periodo risale anche una sua significativa collaborazione con il Partito dAzione, per il quale
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Testimonianza di Emma Castelnuovo


1 Guido Castelnuovo

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partecip alla stesura di un progetto di riforme scolastiche, testimoniando cos ancora una volta le sue
convinzioni politiche, ben lontane dallideologia fascista.
Nel 1945 fu eletto presidente dellAccademia dei Lincei e membro della Acadmie des Sciences di Parigi,
una delle pi importanti istituzioni culturali europee.
Castelnuovo mor all'et di 86 anni il 27 aprile 1952 a Roma.

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Guido Castelnuovo
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C ASTELNUOVO SENATORE A VITA

senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi stato Presidente della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica pu nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno
illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. 9
Guido Castelnuovo nominato come primo senatore a vita (insieme ad Arturo Toscanini, che rifiut per la
carica) da Luigi Einaudi il 5 dicembre 1949 per aver illustrato la patria con altissimi meriti nel campo
scientifico.
Nel corso della Prima Legislatura (8 maggio 1948 - 24 giugno 1953), Guido Castelnuovo fa parte del Gruppo
Misto guidato da Francesco Nitti e ricopre importanti incarichi nelle Commissioni che si occupano
prevalentemente di ambiti culturali come la "6a Commissione Permanente (Istruzione pubblica e belle arti)"
e il Comitato per l'incremento della Ricerca Scientifica.

INTERVENTI PARLAMENA RI

uido Castelnuovo, nominato senatore il 5 dicembre 1949 dal Presidente della Repubblica Luigi
Einaudi, ha partecipato alle sedute del Senato nei giorni: 6 dicembre 1949, 3 maggio 1950, 5
maggio 1950 e 17 gennaio 1951.

Lintervento della seduta del 3 maggio 195010 il pi significativo poich reca in s temi e argomenti
rintracciabili nella contemporaneit.
Come sostenuto da Guido Castelnuovo, la mancanza di un effettivo investimento nella ricerca scientifica
non pu che condurre un paese ad un periodo di stasi, durante il quale inevitabilmente il progresso si
blocca; e non soltanto nell ambito scientifico in cui assistiamo oggi al triste fenomeno dellemigrazione di
tanti ricercatori in altri paesi a causa dellinefficienza dei laboratori italiani e dellinadeguatezza delle
retribuzioni; ma anche economico e sociale con un peggioramento dello stile e del tenore di vita della

Art.59 della Costituzione della Repubblica Italiana

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Vedi allegato (testo integrale del discoso)

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Guido Castelnuovo
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popolazione, dal momento che dell assenza di progresso scientifico risente negativamente tutta la societ
civile.
Un problema oggi ampiamente discusso riguarda l energia atomica: come Castelnuovo sottolineava l Italia
gi allora si distingueva dagli altri paesi per la mancata adesione alla produzione di energia nucleare. I
tempi non sembrano cambiati e non solo per quanto riguarda l utilizzo delle centrali nucleari ma anche per
il fatto che la ricerca scientifica propriamente intesa nasca si sviluppi allestero e le nuove generazioni siano
costrette sempre pi spesso a lasciare il nostro paese per intraprendere una carriera che altrimenti non
avrebbe prospettive. E doloroso pensare che in cinquanta anni di storia, tra innovazioni, scoperte e
progressi non siamo ancora riusciti a dare avvio ad uno dei fondamenti del miglioramento culturale, sociale
ed economico di una nazione. Adesso affrontare un tema tanto importante e costoso, come quello
dellenergia nucleare, pu risultare per certi aspetti inopportuno: la crisi che grava sul nostro paese non
favorisce una rinascita in tempi brevi di tale ambito; ma, come espresse Castelnuovo 50 anni fa, un primo
passo potrebbe essere quello di diminuire le spese improduttive. Interloquendo poi sul bilancio della
pubblica istruzione, spiegava come molte accademie e istituti culturali fossero finanziati dall ausilio di
imprenditori privati e banche o che, in assenza di tali donazioni, venissero loro erogate cifre esigue; altri
centri nazionali invece godevano di cifre pi elevate. Questo squilibrio riscontrabile anche oggi, ad
esempio sono sempre pi ridotti i finanziamenti alle scuole pubbliche. Come emerge anche dalla proposta
di legge del senatore e come molti negli ultimi anni hanno evidenziato (e continuano a farlo), potremmo
(anzi dovremmo) ridimensionare le spese e gli sprechi spropositati soprattutto nella pubblica
amministrazione, investire nei campi che meglio rappresentano le esigenze dei cittadini e favorire le nuovi
generazioni che ultimamente appaiono disorientate, incerte, prive di aspirazioni ma desiderose di averne.
Le capacit non mancano, basterebbe fornire le opportunit al fine di farle emergere.

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Guido Castelnuovo
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INTERVENTI NELLA

VI COMMISSIONE

l periodo di attivit parlamentare pi intenso per Guido Castelnuovo quello che percorre tutto il 1951
quando egli partecipa e interviene in molte sedute della 6a Commissione permanente.

Ricordiamo in particolare tre sedute della Commissione per l'istruzione pubblica e belle arti in cui
Guido Castelnuovo relatore:
25 Ottobre 1950
15 Novembre 1951
21 Novembre 1951
Guido Castelnuovo relatore nella seduta del 25 ottobre 1950, presieduta da Aldo Ferrabino, parlamentare
della Democrazia Cristiana. Nella stessa seduta partecipano molti altri Senatori della DC come Raffaele
Ciasca, Felice Lovera e Quinto Tosatti; Senatori del Partito Comunista Italiano tra i quali Antonio Banfi,
Domenico Magr e Galliano Gervasi; e una folta rappresentanza del Partito Socialista fra i quali Felice
Platone e Gabriele Jannelli. Non mancano, a sottolineare come la Commissione lavori sopra le parti
politiche, anche esponenti del Gruppo Misto, fra cui lo stesso Castelnuovo, e il Repubblicano Ferruccio
Parri.
La proposta di Castelnuovo volta a discutere su un eventuale incremento dei fondi per l'Istituto
nazionale di geofisica in Roma, 11 a cui si stima necessario un aumento di contributi statali di 50.000.000 di
lire.
Dell'intervento colpisce soprattutto l'umilt del Senatore che riconosce di essersi sbagliato in un primo
momento, quando cio non aveva ritenuto necessario il cospicuo aumento di contributi, salvo poi
correggere la sua opinione dopo averne discusso con alcuni colleghi Senatori e quelle persone da lui
definite pi competenti [] e imparziali.
Questi confronti costruttivi e cordiali gli hanno consentito di comprendere l'importanza dello sviluppo
dello studio geofisico, di richiamare l'attenzione sul problema di una distribuzione non equa dei
finanziamenti agli Istituti di ricerca italiani e di ottenere un impegno comune affinch venissero aumentati i
contributi anche ad altri famosi laboratori, cosicch ad esempio non si abbia pi a verificare la vergogna di
uno stanziamento di sole 100.000 lire per l'osservatorio di Arcetri.12
Anche il Senatore Banfi chiede, in accordo con Castelnuovo, di aumentare i contributi anche ad altri Istituti
di ricerca Italiani, e aggiunge, riferendosi proprio all'osservatorio di Arcetri, che quando si tratta di fondi
11

La disposizione presidenziale firmata dallo stesso Marconi il 13 novembre 1936 dava vita allIstituto Nazionale di Geofisica (ING)
dotandolo di quattro geofisici e quattro tecnici e di un ambizioso programma scientifico. Tra le attivit scientifiche previste
primeggiava la sismologia, ma si intendeva approfondire anche altri settori della fisica terrestre come la fisica ionosferica,
lelettricit atmosferica e terrestre, le radiazioni naturali e lottica atmosferica, il geomagnetismo. Incaricato con disposizione di
legge di assolvere il servizio geofisico nazionale, lIstituto allest la prima rete geofisica italiana.
12
L'Osservatorio Astrofisico di Arcetri un osservatorio astronomico professionale italiano, appartenente all'INAF (Istituto
Nazionale di Astrofisica). L'osservatorio si trova ad Arcetri, zona collinare del comune di Firenze. Con l'aumento di fondi negli anni
successivi, il direttore Guglielmo Righini nel 1959 fece ristrutturare l'Osservatorio dislocando i telescopi all'avanguardia di cui
disponeva nei luoghi dove anc'ora oggi sono stanziati.

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Guido Castelnuovo
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per le materie scientifiche le cose avvengono caoticamente. Proprio su questo il Presidente della
Commissione, Aldo Ferrabino, nota che, grazie alla collaborazione dello stesso Castelnuovo, sarebbe nata di
l a poco una Commissione composta di cinque deputati e cinque Senatori, tutte persone provviste di abilit
scientifica di grado accademico [...] che avr l'incarico di coordinare e fare proposte in merito alle ricerche
scientifiche e al loro finanziamento; il 21 settembre 1951 nascer infatti un Comitato per l'incremento
della Ricerca Scientifica di cui lo stesso Guido Castelnuovo Presidente e formato anche dai Senatori
Quagliariello, Ferrabino, Gortani, Panetti (DC) e Giua (PSI), che si scioglier solo il 24 giugno 1953 alla fine
della prima Legislatura.
Il Senatore Ciasca si associa agli interventi precedenti richiamando l'attenzione sul fatto che il concetto di
ricerca scientifica debba essere assunto nella sua pi larga accezione fino a comprendervi anche le scienze
morali e portando l'esempio dell'Istituto storico Italiano.

Guido Castelnuovo ancora relatore nella seduta del 15 novembre 1951. Oltre che il Presidente di
Commissione e militante nella DC, Aldo Ferrabino, intervennero nella seduta solo Raffaele Ciasca, anch'egli
della DC, e la Senatrice Angelina Merlin, gi Segretario alla Presidenza del Senato in quegli anni (e gi
membro dell'Assemblea Costituente), proveniente dalle fila del PSI. Proprio il vicinissimo ricordo
dell'ultimo, terribile, conflitto Mondiale, porta la Senatrice Merlin, in linea con le paure del proprio partito e
del Paese, a prendere la parola evidenziando il rischio che l'avvicinamento alla Germania portasse ad un
nuovo asservimento al germanesimo.
Castelnuovo davanti alla Commissione propone quattro diversi finanziamenti: un contributo straordinario
di 10.000.000 lire per l'Istituto nazionale di Alta Matematica in Roma 13 e i contributi annui per l'Istituto
italiano di studi germanici14, per l'Unione matematica italiana 15 e per la Casa internazionale in Roma.

13

Ancora oggi ha come obiettivi:


-Promuovere, sul piano nazionale e internazionale, la formazione e laggiornamento dei ricercatori in matematica, anche allo scopo
di integrare le opportunit formative esistenti nelle universit italiane;
-favorire le ricerche in matematica pura e applicata, curando il trasferimento delle conoscenze alle applicazioni tecnologiche;
-mantenere la ricerca matematica italiana in contatto con quella internazionale, promuovendo programmi di collaborazione in
ambito comunitario.
14
Dal 1931 l'Istituto Italiano di Studi Germanici promuove studi e ricerche sulla vita culturale, sociale, politica ed economica dei
paesi di lingua tedesca e dell'area scandinava; inoltre Organo dell'Istituto la rivista "Studi Germanici", fondata nel 1935. Sospesa
alla fine della guerra, ha ripreso le sue pubblicazioni nel 1963 in fascicoli quadrimestrali che contengono il meglio della produzione
germanistica italiana, accanto a saggi e contributi dei pi autorevoli studiosi stranieri. La rivista accoglie regolarmente l'Annuario
dei docenti di Lingua e Letteratura tedesca nelle Universit Italiane, che registra lo stato della germanistica accademica italiana.
15

L'Unione Matematica Italiana (U.M.I.) ha lo scopo di seguire, promuovere e divulgare lo sviluppo delle Scienze Matematiche e
delle loro applicazioni diffondendone i risultati e non ha fini di lucro. Essa ha sede in Bologna presso il Dipartimento di Matematica
dell'Universit di Bologna ed costituita in ente morale (R. Decreto 15 ottobre 1923, n. 2384). Grazie all'aumento dei finanziamenti
in seguito a questa seduta, l'Unione Matematica Italiana dal 1951 organizzer importanti convegni quadriennali e premier i pi
importanti matematici e ricercatori con importanti premi. Inoltre dal 1951 curer anche la redazione di alcune importanti riviste e
pubblicazioni.

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La proposta per aumentare il finanziamento all'Istituto Nazionale di Alta Matematica denota in Castelnuovo
un'attenzione particolare per le strutture di eccellenza in Italia dove la matematica ha sempre avuto
cultori elevati, che le hanno dato una posizione di primo rango.
La richiesta di contributi annui per l'Istituto italiano di studi germanici, per l'Unione matematica italiana e
per la Casa internazionale in Roma invece testimoniano l'importanza che il Senatore attribuiva ai contatti
culturali con gli altri paesi, tant' che l'onorevole Ciasca loder poi la benefica possibilit di un attivo
scambio di alunni, di professori e di studiosi..

Nella seduta del 21 novembre 1951, con Presidente Aldo Ferrabino, il relatore Guido Castelnuovo propone
di rivedere il sistema di conferimento di alcuni premi ministeriali. All'acceso dibattito che si sviluppa dopo
l'intervento del relatore partecipano soprattutto i Senatori: Antonio Banfi, del Partito Comunista Italiano,
Giuseppe Filippini, militante dell'estrema sinistra socialista, e Domenico Magr, della Democrazia Cristiana
che eserciter poi diversi incarichi di Segreteria nei Ministeri delle seguenti legislature. Questi tre Senatori
rappresentano le principali forze politiche dell'epoca ed interessante vedere come alla fine della seduta
questi Parlamentari, nonostante le loro idee spesso cos lontane fra loro, riescano a mettere da parte le
diversit politiche e personali e trovare un accordo funzionale al loro compito Istituzionale.
L'intervento di Castelnuovo davanti alla Commissione richiede che il premio Ministeriale possa essere
assegnato solo ad insegnanti o presidi o direttori della scuola secondaria, [...] perch un merito
veramente grande quello che un professore di scuola media trovi il tempo, di fronte ai suoi compiti
estenuanti, e a ben note difficolt finanziarie, di lavorare per la cultura e per la scienza., e non pi anche
ai funzionari di gruppo A delle Biblioteche pubbliche governative, a coloro che prestano servizio nelle
Biblioteche stesse in qualit di volontari e al personale con funzioni direttive delle Biblioteche pubbliche non
governative cui la partecipazione al conseguimento del premio era stata allargata nel 1947.
La proposta ottiene il favore dei Senatori Banfi e Filippini e riceve un vero e proprio plauso da parte del
Senatore Magri, che elogia il disegno di legge presentato da Castelnuovo ma anche, nel suo intervento, si
esprime criticamente verso l'ordinamento della carriera degli insegnanti delle scuole secondarie che
quanto mai piatto e inadeguato alle necessit della stessa scuola.
Lo stesso Senatore Magri rileva come la proposta Castelnuovo fosse soprattutto valida proprio perch
ormai non v' nessuna distinzione per legge tra il professore che si impegna, che lavora, che approfondisce
la propria cultura, che produce scientificamente, che acquista ulteriori titoli accademici e il professore che,
invece, viva una vita intellettuale grama e che pigro spesso nell'esercizio del suo dovere. L'uno e l'altro tipo
di professore, secondo l'ordinamento scolastico attuale, partono dallo stesso punto e giungono insieme allo
stesso traguardo.
Proprio il disegno di legge in questione, secondo lo stesso Senatore Magri, provvede a creare le condizioni
migliori perch i professori abbiamo uno stimolo adeguato a perfezionarsi sempre meglio negli studi. Dopo

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Guido Castelnuovo
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Firenze

la discussione viene deciso di raddoppiare il numero dei premi conferiti (diventano ben 20), e la seduta si
conclude trovando tutti i Senatori uniti nella decisione presa.

Tutte queste tre proposte illustrate dal senatore Castelnuovo vengono approvate dalla Commissione e
questo dimostra da una parte la seriet e l'attenzione che il Senatore ebbe verso i problemi legati alla
cultura che la sua figura istituzionale era chiamata ad affrontare, dall'altra il rispetto e l'ammirazione che i
colleghi avevano per lui. Il rispetto in aula, l'umilt verso i colleghi e la seriet con cui viveva il proprio
lavoro furono i tratti distintivi che accompagnarono il primo Senatore a vita per tutto il tempo della sua
carica.

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Guido Castelnuovo
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VI COMMISSIONE (ISTRUZIONE PUBBLICA E DELLE ARTI) 29 A RIUNIONE


(25 OTTOBRE 1950)

Discussione e approvazione del disegno di legge:

Aumento del contributo ordinario dello Stato a favore dell'Istituto nazionale di geofsica in Roma da lire
26.000.000 a lire 76.000.000, a decorrere dall'esercizio finanziario 1950-51 (N. 1299).

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la

anno, soffermandomi sopra il capitolo 155

discussione del seguente disegno di legge :


Aumento

che contemplava tale aumento di spesa, ebbi ad

del contributo ordinario dello Stato a favore


dell'Istituto nazionale di geofisica in Roma
da lire 26.000.000 a lire 76.000.000, a decorrere
dall'esercizio finanziario 1950-51.
Ha facolt di parlare l'onorevole relatore,
senatore
Castelnuovo.

osservare una forte incongruenza che risultava


appunto da quel capitolo.
Il capitolo, infatti, ha inizio con un articolo
riguardante gli osservatori astronomici, che
dispone
dotazioni addirittura da fare arrossire. 11
primo articolo contemplava una dotazione per
l'osservatorio astronomico di Arcetri - pensate
al nome! - di appena 100.000 lire l'anno !

CASTELNUOVO, relatore. Debbo ricordare,


innanzi tutto, che, in occasione della discussione
del bilancio della pubblica istruzione, in un
discorso
che ho pronunziato il 3 maggio del corrente

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Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

E proseguiva con gli stanziamenti per i diversi


altri osservatori astronomici; procedeva oltre
con quelli per la scuola normale di Pisa, finch
ad un certo momento si arriva all'Istituto
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nazionale di geofisica con 76.000.000 milioni

con il professore Medi or pochi giorni in Senato;

di lire, essendo gi calcolato l'aumento

e, non ancora contento di tutto ci, ho

di 50.000.000 che noi dovremo deliberare con

voluto domandare il parere di persone pi

il presente disegno di legge. In verit rimasi

competenti di me e imparziali. Il risultato

allarmato da tale aumento; e in conseguenza,

di tali colloqui stato il seguente : mi stato

nel mio discorso al Senato, proposi un ordine

detto che la somma di 76.000.000 di lire per

del giorno, accettato come raccomandazione

l'Istituto nazionale di geofisica in linea assoluta

dal Ministro, che cos recita : Il Senato della

non eccessiva; anzi i bisogni della geofisica

Repubblica, rilevate le sperequazioni esistenti

in Italia sono tali da giustificare completamente

tra le dotazioni di alcuni Istituti contemplati

tale spesa. Si tratta, infatti, di pagare tutti i

nel capitolo 155 del bilancio di previsione dei

ricercatori che lavorano o nell'Istituto stesso

Ministero della pubblica istruzione, fa voti perch

oppure negli Istituti aggregati sparsi in varie

siano convenientemente aumentate le dotazioni

parti d'Italia; e questa spesa per il personale

degli osservatori astronomici e della

assomma a 30.000.000 di lire. Si tratta poi in

Scuola normale superiore di Pisa, e venga ridotto

parte di istituire e far lavorare vari Istituti

in corrispondenza l'aumento portato alla

geosismici e geomagnetici sparsi in varie regioni


d'Italia, allo scopo di pervenire ad una
conoscenza abbastanza profonda e del nostro

dotazione dell'Istituto di geofsica in modo che

suolo e del magnetismo terrestre del nostro

resti immutata la spesa totale prevista da quel

Paese.

capitolo .

Dopo tutte queste spiegazioni, ho modificato

Dopo quel giorno ho avuto una lunga


conversazione

il mio punto di vista in questo senso: ritengo

con il professore Medi, direttore


dell'Istituto di geofsica, il quale mi ha spiegato
che il suo predecessore aveva richiesto
un aumento di 50.000.000 sulla dotazione
precedente.
Ho avuto una seconda conversazione

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Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

che oggi noi non possiamo negare l'aumento


di 50 milioni ad una scienza che si va sviluppando
nel nostro Paese e che ha grande importanza
per le sue applicazioni. Cito, a mo' di
esempio, le applicazioni geosismiche circa la
determinazione
delle zone italiane dove sono pi
Liceo Scientifico G.Castelnuovo
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frequenti i movimenti tellurici e dove occorre

perch si pensato ad aumentare la dotazione

adottare particolari provvedimenti per la


costruzione

al solo Istituto di geofsica in Roma

di pi adatti edifici. Noi non possiamo


negare, ripeto, questo aumento, e perci io
riferisco favorevolmente al riguardo. Ma come dicevo all'onorevole Vischia, dal quale poi
ho avuto anche una gentile risposta - desidererei
di avere una assicurazione, o almeno un
affidamento,
da parte del Ministero della pubblica
istruzione che nel prossimo bilancio di previsione

-dotazione invero necessaria - senza peraltro


fare altrettanto nei confronti delle sovvenzioni
accordate agli altri istituti astronomici.
Non vedo, ripeto, la ragione per cui un aumento
cos rilevante stato concesso ad un solo
Istituto, mentre si negato per gli altri. Mi
sembra che uno spirito di equit dovrebbe
informare
lo Stato e gli uomini, in particolare,
che presiedono allpubblica istruzione.

saranno portati aumenti adeguati in


primo luogo agli articoli di questo stesso capitolo,
e quindi agli osservatori astronomici,
per modo che non si abbia pi a verificare la
vergogna di uno stanziamento di 100.000 lire
per l'osservatorio di Arcetri.

BANFI. Che l'Istituto di geofisica abbia bisogno


dell'aumento del contributo non lo neghiamo
in alcun modo : ma gli altri Istituti
non ne hanno forse eguali necessit?
Voglio far notare ai colleghi che si tratta,

L'onorevole Vischia - e gliene sono molto


grato - con una sua lettera che ho ricevuto
ieri sera, mi ha dato tale affidamento: spero
che lo verr confermare qui dinanzi ai colleghi
della Commissione, in modo che resti a
verbale. Se tale affidamento sar dato, proporr
alla Commissione che venga senz'altro
approvato il provvedimento sottoposto al nostro
esame.

ancora una volta, di un esempio di come vengono


distribuiti i contributi per le ricerche
scientifiche in Italia. Certamente, dopo le parole
del senatore Castelnuovo, non possiamo
pi dubitare circa l'utilit che lIstituto di geofsica
ottenga ci che gli abbisogna; ma dobbiamo
constatare purtroppo che, quando si
tratta di distribuzione d fondi per le ricerche
scientifiche, le cose avvengono caoticamente.

TONELLO. Esprimo anch'io la mia meraviglia

2
6

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Io ricordo che a suo tempo la nostra


Commissione
Liceo Scientifico G.Castelnuovo
Firenze

ha avanzato la proposta della creazione

fatto che il concetto di ricerca scientifica debba

di una Commissione per la distribuzione dei

essere assunto nella sua pi larga accezione

fondi agli Istituti scientifici. Mi permetto di insistere

fino a comprendervi anche le scienze morali.

sopra tale proposta, perch mi sembra

Mi associo, quindi, alle considerazioni del


senatore

quanto mai necessario, in quanto esiste una

Castelnuovo e a quelle del collega Banfi.

insufficienza di fondi per questi compiti, che

L'Istituto storico italiano, ad esempio, ha

i fondi stessi siano distribuiti secondo le necessit

come contributo appena mezzo milione di lire

effettive della ricerca scientifica e in

all'anno; esso pubblica dei volumi che hanno

rapporto alla valutazione delle esigenze di


ciascun

un costo superiore alle volte ad un milione


cadauno.

Istituto.

In tale situazione, non pu procedere nei


suoi lavori. Il professore De Santis, che il

PRESIDENTE. A proposito di quanto ha

Commissario dell'Istituto, addolorato dalla

detto l'onorevole Banfi, informo la Commissione

condizione finanziaria in cui versa l'Istituto

che, per cura mia e del senatore Castelnuovo,

stesso, il quale fa onore al nostro Paese in

stato interessato il Ministro ad affrettare

quanto pubblica fonti storiche di eccezionale

la nomina della Commissione composta

valore, bene che sia tenuto presente che un

di cinque deputati e cinque senatori,

ulteriore contributo stato accordato; ma i

tutte persone provviste di abilit scientifica di

milioni concessi sono stati spesi per partecipare

grado accademico. La Commissione avr


lincarico

al Congresso internazionale delle scienze

di coordinare e fare proposte in merito


alle ricerche scientifiche e al loro finanziamento.

storiche tenutosi a Parigi, come stato anche


dichiarato ufficialmente; per modo che l'Istituto
storico italiano quest'anno non ha avuto
un soldo di pi dello scorso anno.

CIASCA. Ho anch'io insistito


nello stesso senso del senatore Castelnuovo
circa i fondi da destinarsi alla ricerca

PRESIDENTE. Concludendo la discussione


generale, domando all'onorevole Sottosegretario

scientifica; ed ho richiamato l'attenzione sul

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7

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

se conferma pubblicamente l'affidamento


richiestogli
dal relatore, senatore Castelnuovo.

L. 26.000.000 annue con il decreto legislativo del


Capo provvisorio dello Stato 16 ottobre 1947,
n. 1293, elevato a L. 76.000.000, a decorrere
dall'esercizio finanziario 1950-51.

VISCHIA, Sottosegretario di Stato per la


pubblica istruzione. Confermo alla Commissione
l'affidamento gi dato per lettera al senatore
Castelnuovo.

Alla maggiore spesa di L. 50.000.000, dipendente


dall'aumento del contributo di cui al precedente
comma, verr provveduto a carico e
nei limiti dello stanziamento del capitolo dello
stato di previsione del Ministero della pubblica

PRESIDENTE. Allora se non si fanno altre


osservazioni, passiamo all'esame e
all'approvazione
dell'articolo unico, di cui do lettura:

istruzione per l'esercizio 1950-51, concernente


i contributi a istituti e corpi scientifici, e dei
corrispondenti capitoli degli stati di previsione
degli esercizi successivi. ( approvato).

Articolo unico.
Il contributo dello Stato a favore dell'Istituto
nazionale di geofisica in Roma, stabilito in

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8

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

VI COMMISSIONE (ISTRUZIONE PUBBLICA E BELLE ARTI) 56 A RIUNIONE


(15 NOVEMBRE 1951)

Discussione e approvazione del Disegno di Legge:

Concessione di un contributo straordinario di lire 10.000.000 a favore dell'Istituto nazionale di alta


matematica in Roma, per l'estrcizio finanziario 1950-51

PRESIDENTE. Segue all'ordine del giorno

matematica in Roma, stabilendo che detto

la discussione del disegno di legge: Concessione

contributo decorresse dall'esercizio finanziario

di un contributo straordinario di lire

1950-51, anzich da quello 1949-50, indicato

10.000.000 a favore dell'Istituto nazionale di

nel testo del disegno di legge presentato dal

alta matematica
finanziario

Ministero del tesoro.

in

Roma,

per

l'esercizio

Il disegno di legge in esame vuole regolarizzare

1950-51 .

questo stato di cose, poich risulta che

Esiste, al riguardo, il parere favorevole della 5 a


Commissione.
Dichiaro aperta la discussione generale.
Ha facolt di parlare il relatore, senatore

l'Istituto nazionale di alta matematica aveva


gi preso degli impegni per l'esercizio finanziario
1949-50 in seguito all'assicurazione del
Ministero che sarebbe stato compreso anche

Castelnuovo.

quell'esercizio. Posso riconfermare che l'Istituto


CASTELNUOVO, relatore. Onorevoli colleghi,
i due rami del Parlamento approvarono
il disegno di legge concernente la concessione
di un contributo statale annuo di lire 10 milioni
a favore dell'Istituto nazionale di alta

2
9

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

di alta matematica in Roma funziona


egregiamente, e corrisponde a tutte le esigenze
che il Ministero si proposto di soddisfare con
la sua istituzione.
perfezionamento

un

istituto

necessario in Italia, dove la mate-matica


Liceo Scientifico G.Castelnuovo
Firenze

di

ha sempre avuto cultori elevati, che le

dell'Istituto nazionale di alta matematica in

hanno dato una posizione di primo rango. Il

Roma per l'esercizio finanziario 1950-51.

secondo biennio di matematica nelle Universit

( approvato).

non pu dare, per il numero eccessivo degli

Art. 2.

studenti, che
l'insegnamento

la

cultura

necessaria

per

al bilancio del Ministero della pubblica

nelle scuole medie. L'Istituto di alta

istruzione, verr provveduto mediante ridu-zione

matematica provvede a impartire l'istruzione


superiore ammezzo di illustri scienziati italiani e
stranieri chiamati a tenere corsi di conferenze;
vengono distribuite, inoltre, molte borse di
studio. Ritengo, pertanto, che si possa senz'altro
approvare la
straordinario

Alla spesa di cui all'articolo 1, che far ca-rico

concessione

del

contributo

per equivalente importo dello stanzia-mento


del capitolo n. 458 dello stato di previ-sione
del Ministero del tesoro per l'esercizio
predetto.
Il Ministro del tesoro autorizzato ad ap-portare
con propri decreti le occorrenti varia-zioni
di bilancio.

proposto dal Ministero.

( approvato).
Metto ai voti il disegno di legge nel suo complesso.
PRESIDENTE. Nessuno chiedendo di par-lare,
dichiaro chiusa la discussione generale.

VISCHIA, Sottosegretario di Stato per la pub-blica

Chi l'approva, pregato di alzarsi.


( approvato).

Discussione e approvazione del disegno di legge:

istruzione. Mi associo alle conclusioni del


relatore.

PRESIDENTE. Passiamo adesso alla discus-sione

Contributo annuo a favore dell'Istituto italiano di


studi germanici, dell'Unione matematica italiana
e della Casa internazionale in Roma (N. 1865).

degli articoli di cui do lettura:


PRESIDENTE. Segue all'ordine del giorno

Art. 1.
autorizzata la concessione di un contri-buto
straordinario di lire 10.000.000 a favore

3
0

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

la discussione del disegno di legge: Contributo


annuo a favore dell'Istituto italiano di studi
Liceo Scientifico G.Castelnuovo
Firenze

germanici, dell'Unione matematica italiana e

Villa Sciarra sul Gianicolo. provvista di una

della Casa internazionale in Roma . La


Commissione

ricca biblioteca, di una sala per conferenze e

finanze e tesoro ha dato parere favorevole.

concerti, che si tengono periodicamente. Risulta


da ci che l'Istituto svolge attualmente
un'azione molto utile per la ripresa dei rapporti

CASTELNUOVO, relatore. Si tratta di tre


contributi che non hanno nessun rapporto
l'uno con l'altro, e che vanno esaminati
separatamente.
Il primo a favore dell'Istituto Italiano di
studi germanici. Anni or sono stato istituito
a Roma un Istituto italiano di studi germanici,
in corrispondenza ad un Istituto germanico di
studi italiani istituito a Colonia per iniziativa di
Adenauer, allora borgomastro di Colonia. I due
Istituti avevano lo scopo di stringere rapporti
tra la cultura italiana e la cultura tedesca, di
far conoscere in Italia i letterati, gli artisti e gli
scienziati tedeschi, ed in Germania la nostra
produzione artistica e letteraria. L'Istituto italiano
di studi germanici all'atto della sua fondazione
godeva di un contributo di 200 mila lire,
aumentato fino a 360 mila. Durante la guerra
l'Istituto dovette cessare la sua attivit. Ha poi
ripreso le sue funzioni anche prima di riavere
un aiuto governativo alla fine dello stato di
guerra, anzi ancora prima che fossero ristabilite

culturali con la Germania. Il Presidente


dell'Istituto il rettore dell'Universit di
Roma, professor Cardinali, e del Consiglio di
amministrazione fanno parte varie personalit.
Credo quindi che si possa senz'altro dare la
nostra approvazione al disegno di legge per
quanto attiene a questa prima parte. C' solo
da notare la
stanziamento.

modestia

eccessiva

dello

Infatti tre milioni non corrispondono


certo alle 360 mila lire di cui l'Istituto disponeva
prima della guerra, anzi la presentano
appena un quinto del valore reale del contributo
precedente. Tuttavia per il momento non
possibile domandare di pi.
Il secondo stanziamento a favore dell'Unione
matematica italiana sorta alla fine della
seconda guerra mondiale insieme alle Unioni di
altri Paesi per la matematica, l'astronomia e
la fsica. L'Unione aveva lo scopo di avvicinare
i cultori delle stesse materie e nell'interno del

le relazioni diplomatiche con la Germania.

Paese e all'estero. In particolare l'Unione


matematica

Questo Istituto ha una bellissima sede a

italiana ha promosso e continua a

3
1

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

promuovere Congressi: l'ultimo quello di poco

di Roma destinata ad accogliere

tempo fa svoltosi a Messina e Taormina. Essa

studiosi stranieri. Durante l'Anno Santo a

pubblica un bollettino in cui sono inseriti articoli

palazzo Salvia ti in via della Lungara, stato

di matematica e notizie relative ai matematici

istituita una specie di foresteria per accogliere

italiani e stranieri, in modo da far conoscere

pellegrini che venivano da tutte le parti del

all'estero l'attivit della matematica italiana

mondo. Quella, foresteria era sovvenzionata

e in Italia le opere dei matematici stranieri.

dal Vaticano. Finito l'Anno Santo, rimasto

Tale Unione
un'importanza

in

questo

momento

ha

speciale in vista di questo fatto: pochi


mesi fa, in
internazionale

relazione

ad

un

una specie di albergo in cui possibile e


opportuno
accogliere uomini di cultura stranieri e

Congresso

italiani quando vengono a Roma chiamati o


dal Ministero della pubblica istruzione o da

di matematica tenuto negli Stati


Uniti di America, si sono riuniti a New York i
rappresentanti di varie Nazioni, con l'intervento
di delegati italiani, per creare un'Unione internazionale
che associ le varie Unioni nazionali.
I nostri delegati sono riusciti ad ottenere che
Roma sia la sede della Unione e del Segretariato

altri Enti. un mezzo per offrire un'ospitalit


analoga a quella che viene esercitata in varie
capitali straniere da Enti creati a questo scopo.
Il provvedimento, che fissa a favore di questa
Casa lire 600 mila, destinato a coprire le spese
di ospitalit nel palazzo Salviati. Credo perci
che debba essere preso in considerazione.

generale dell'Unione matematica internazionale


stessa. Questa una ragione di pi
per dare all'Unione matematica italiana che ha
cos ben corrisposto alle sue finalit e ai suoi
compiti, il contributo di cui al disegno di legge.
Propongo, pertanto, di approvare senz'altro la
proposta di concessione, anche perch si tratta

Castelnuovo per la parte, soprattutto, che


attiene all'Istituto italiano di studi germanici
non solo per tutte le buone ragioni addotte dal
relatore, ma anche perch l'Istituto in parola
si propone di rendere pi vivi i rapporti culturali
con la Germania, come ne ha dato l'esempio

soltanto di 500 mila lire.


Il terzo contributo a favore della Casa
internazionale

3
2

CIASCA. Piando alla relazione del senatore

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

lo scorso anno con la partecipazione alla


celebrazione di Goethe, e di promuovere con
Liceo Scientifico G.Castelnuovo
Firenze

la Germania, unificata e rientrata nella comunit


internazionale, un attivo scambio di alunni,

autorizzata
dall'esercizio

la

concessione,

partire

finanziario 1950-51, dei seguenti contributi

di professori e di studiosi.

annui: lire 3.000.000 a favore dell'Istituto italiano


MERLIN ANGELINA. Sono sempre favorevole

di studi germanici in Roma;

a tutto ci che pu unire i popoli. Faccio

lire 600.000 quale


internazionale

soltanto una riserva in rapporto a ci che


possono

in Roma per prestazioni ed ospitalit

aver rappresentato per il nostro spirito


nel passato i rapporti culturali italogermanici;
durante il ventennio fascista, infatti, mi pare
che ci sia stato piuttosto un asservimento al
nuovo germanesimo. Non vorrei che tale inconveniente
si verificasse un'altra volta.

rimborso

alla

Casa

a favore di studiosi stranieri che si recano


in Italia per motivi culturali;
lire 500.000 in favore dell'Unione matematica
italiana.
( approvato).
Art. 2.
Per fronteggiare nell'esercizio finanziario
1950-51 l'onere indicato all'articolo 1 viene
disposta

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo di


parlare dichiaro chiusa la discussione generale.
Invito il Sottosegretario di Stato per la
pubblica istruzione ad esprimere il parere del

ia riduzione, rispettivamente per lire


3.000.000 e lire 1.100.000, delle autorizzazioni
di spesa di lire 1.100.000.000 per il restauro e
la riparazione di danni in dipendenza di offese
belliche a cose di interesse artistico e di lire

Governo.

245.000.000 per i servizi gi in gestione del


VISCHIA, Sottosegretario di Stato per la pubblica
istruzione. Concordo con le conclusioni

soppresso Ministero dell'assistenza post-bellica


di cui all'articolo 2 della legge 31 ottobre 1950,
n. 850.

del relatore.
PRESIDENTE. Passiamo adesso alla discussione
degli articoli di cui do lettura:

Di conseguenza saranno ridotti gli stanziamenti


dei capitoli 257 e 274 dello stato di pre-visione
della spesa del Ministero della pubblica

Art. 1.

istruzione per l'esercizio finanziario 1950-51,

3
3

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

rispettivamente di lire 3.000.000 e di lire

Il Ministro del tesoro autorizzato ad ap-portare

1.100.000.

con propri decreti le occorrenti varia-zioni

Alla copertura della spesa di complessive

di bilancio.

lire 4.100.000 per l'esercizio 1951-52 verr

( approvato).

provveduto mediante riduzione per un pari


importo

Metto ai voti il disegno di legge nel suo

dello stanziamento del capitolo 453 dello

complesso. Chi l'approva pregato di alzarsi.


( approvato).

stato di previsione del Ministero del tesoro per


l'esercizio medesimo.

3
4

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

VI COMMISSIONE (ISTRUZIONE PUBBLICA E BELLE ARTI) 57 A RIUNIONE


(21 NOVEMBRE 1951)

Discussione del disegno di legge:

Nuove disposizioni per il conferimento di premi ministeriali a presidi, direttori, professori degli Istituti e
scuole di istruzione media, classica, scientifica, magistrale, tecnica e artistica, a funzionari delle biblioteche,
ad aiuti ed assistenti delle Universit

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il

in linea generale, salvo a formulare, e approvare,

seguito della discussione del disegno di legge:

se credono i colleghi, il nuovo progetto

Nuove disposizioni per il conferimento di

di legge in una riunione prossima.

premi ministeriali a presidi, direttori, professori

Io debbo rifare un po' la storia di questi

degli Istituti e Scuole di istruzione media,

premi ministeriali, la cui origine abbastanza

classica, scientifica,
artistica,

magistrale,

tecnica,

remota. Fin dal 1876 con regio decreto si


stabiliscono due premi di lire 3.000 ciascuno

a funzionari delle Biblioteche, ad aiuti


ed assistenti delle Universit .

per le migliori memorie presentate all'Accademia


dei Lincei dagli insegnanti negli istituti

CASTELNUOVO, relatore. Vorrei richiamare

e nelle scuole
dell'agricoltura,

l'attenzione dei colleghi su questo disegno

industria e commercio. Poi via

di legge, a proposito del quale vorrei apportare

via negli anni successivi sono stati precisate

delle modificazioni anche sostanziali.

meglio queste disposizioni e sono stati chia-mati

Credo sar opportuno che oggi ne parliamo

a concorrere ai premi i professori nelle

3
5

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

dipendenti

dal

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

Ministero

scuole secondarie. L'ultimo decreto avanti la

governative, a coloro che prestano servizio

prima guerra mondiale del gennaio 1912.

nelle Biblioteche stesse in qualit di

Con quel decreto ministeriale si istitu un

volontari e al personale con funzioni direttive

concorso a 5 premi di lire 2.000 ciascuno,

delle Biblioteche pubbliche non governative.

riservati agli insegnanti di ruolo appartenenti

Qui devo far notare che l'Accademia

a scuole medie governative o pareggiate,


dipendenti

dei Lincei, a cui deferito il conferimento

dal Ministero della pubblica istruzione.


Dopo la prima guerra mondiale e con l'avvento

dei premi, ha fatto osservare al Ministro della


pubblica istruzione che la somma di lire 10.000

del fascismo le cose cambiano; e precisamente

corrispondente
eccessivamente

nel giugno 1924, con decreto proposto dal

esigua e spesso inferiore alla spesa

ministro Gentile, furono istituiti 6 premi di

che viene a sostenere l'Accademia per i

lire 5.000 ciascuno per le migliori memorie

lavori della Commissione esaminatrice. Forse

presentate da professori di istituti medi e

in seguito a questa osservazione per un

dagli aiuti e assistenti effettivi delle Universit

anno stato sospeso il conferimento del

ed Istituti superiori di istruzione.

premio, ed stato poi formulato il disegno

Sicch ai professori delle scuole medie, ai

di legge attuale il quale in sostanza differisce

quali erano destinati i premi fino al 1914,

dal precedente solo in questo, che al

dopo la prima guerra mondiale sono stati

posto di 10.000 lire in denaro viene sostituita

aggiunti gli assistenti e gli aiuti degli Istituti

una medaglia d'oro, del cui valore per

universitari; stata cos un po' denaturata e

non si parla esplicitamente, ma che sembra

svisata la istituzione dei premi. Nel 1947 poi

non debba superare le 10.000 lire gi fissate

con decreto provvisorio del Capo dello Stato

per il premio. Questo lo stato delle cose.

su proposta del ministro Gonella si accordano

Avrei
due
osservazioni
giustificherebbero

nove premi di lire 10.000 ciascuno non soltanto


agli insegnanti di scuole secondarie, non
soltanto agli assistenti universitari, ma anche
ai funzionari di gruppo A delle Biblioteche
pubbliche

3
6

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

ciascun

premio

da

fare

pareva

che

secondo me la modificazione del


disegno di legge. La prima osservazione riguarda
i concorrenti al premio. Come dicevo
poco fa, ritengo che siano stati svisati gli
Liceo Scientifico G.Castelnuovo
Firenze

scopi primitivi
professori

del

premio

aggregando

ai

esclusivamente a professori, presidi, direttori


di scuole secondarie. La seconda proposta

della scuola secondarie prima gli assistenti


universitari e poi i funzionari delle Biblioteche.
Il premio secondo me deve essere
dato esclusivamente ad insegnanti o presidi

riguarda il valore del premio. Come vi ho


detto secondo il decreto del 1876 il premio
era di 3.000 lire, corrispondenti a circa 600.000

o direttori della scuola secondarie, perch per

lire odierne.
domandare

Naturalmente

non

possiamo

me - e credo per tutti i colleghi - un merito

una cifra simile; ma per lo meno

talmente grande quello che un professore di

proporrei di portare il premio a 50.000 lire,

scuola media trovi il tempo, di fronte ai suoi

o se vogliamo dare una medaglia d'oro, sia

compiti estenuanti, e a ben note difficolt

questa del valore di 50.000 lire. Se queste

finanziarie, di lavorare per la cultura e per la

due proposte vi sembrano accettabili allora

scienza che non si deve in nessun modo rendere

potrei anche leggere la formulazione del nuovo

pi difficile a questi professori di conseguire

disegno di legge, ma prima vorrei sentire il

il premio, mentre per gli assistenti

vostro parere.

universitari le condizioni sono enormemente


diverse. Intanto essi dispongono di un gabinetto

PRESIDENTE. Il senatore Castelnuovo presenta,

universitario in generale bene attrezzato;

dunque, due proposte: la prima di

poi per l'assistente universitario il premio

restringere l'assegnazione dei premi ai soli

pi che in una medaglia consiste nella cattedra

insegnanti medi come era nella primitiva


istituzione

universitaria, cui deve aspirare. L'assistente


ha il dovere di produrre per la scienza,
l'insegnante della scuola secondaria compie
gi il suo dovere quando insegna bene. Se
egli riesce a produrre pi del suo dovere
che compie, una attivit che merita largamente
di essere riconosciuta. Per questa ragione
propongo di tornare alla formula primitiva,
e propongo cio che il premio sia dato

3
7

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

del premio (e questa una deliberazione


che la Commissione pu prendere senz'altro,
senza cio il parere di altra Commissione).
Io personalmente mi associo. Ricordo
che gli assistenti universitari fruiscono gi
di premi specifici, che sono denominati premi
di operosit scientifica, assegnati, dall'Universit
e che oscillano annualmente tra le
Liceo Scientifico G.Castelnuovo
Firenze

30.000 e le 100.000 lire a seconda delle sedi.

quei titoli di scienze politiche e sociali, di scienze

La seconda proposta Castelnuovo invece

giuridiche ed economiche, riguardano tanto i

tale da esigere il parere della Commissione

professori delle
eventualmente

finanze e tesoro, perch importa un aumento


di spese e, quindi, impone che si ricerchi la
copertura. Potremmo esaminare separatamente
le due proposte, avvertendo che in ordine
alla seconda, qualora fosse accettata,
dovrei sospendere la deliberazione e promuovere
il parere della 5 a Commissione.

scuole secondarie, quanto

gli assistenti universitari. C' soltanto


una categoria che pu riguardare i
bibliotecari,
perch
paleografiche,

parla

di

scienze

bibliotecniche, e biblioteconomiche.
Questa categoria riguarderebbe i funzionari
delle biblioteche, ma a me pare che stoni con
le altre; non oserei infatti, mettere a confronto la

FILIPPINI. Vorrei soltanto un chiarimento


circa la prima proposta fatta dal senatore
Castelnuovo. In sostanza egli dice che si
dovrebbe tornare a quanto era originariamente
disposto per l'assegnazione di questi premi.
Ora domando: questi premi hanno un limite?
Quanti sono? E soprattutto: attraverso le

bibliotecnica con le scienze storiche o matetiche.


Semmai, si potrebbe suggerire al Mi-nistro
della pubblica istruzione di presen-tare
un nuovo disegno di legge che riguardasse
bibliotecari: in quel caso si potrebbe assegnare
questa categoria delle scienze bibliotecniche
come materia di' premio.

disposizioni legislative che si sono succedute,


si verificato un aumento di premi in merito
particolarmente a quelle categorie che oggi
dovrebbero essere escluse? Vorrei chiedere ci
per stabilire se non ci sia da parte di una
qualche categoria il diritto acquisito ad avere il
premio.

CASTELNUOVO, relatore. I premi sono in


numero di nove per i quali la categoria degli
assistenti non ha nessun speciale titolo, perch

3
8

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

LAMBERTI. La richiesta del senatore Filippini


riguarda anche un altro punto. Quando
fu esteso ad altre categorie il beneficio di
quel premio fu anche aumentato il numero
dei premi?

CASTELNUOVO, relatore. In origine i premi


erano due; nel 1913 furono portati a cinque;
nel 1924, quando sono stati introdotti anche
Liceo Scientifico G.Castelnuovo
Firenze

gli assistenti sono diventati sei.

una personalit che merita tutta


la nostra considerazione. Ma voglio aggiungere

FILIPPINI. Dunque sono state introdotte

che non si tratta semplicemente di un

altre categorie che avevano il diritto di

premio dato a una buona volont, ma di

avere questi premi.

qualcosa di pi. questione di un incitamento,


di una possibilit data a degli elementi

CASTELNUOVO, relatore. Ora i premi sono

di valore, che, per ragioni economiche, non

nove. Io proporrei di ridurli a otto, per i

hanno potuto seguire la carriera universitaria

soli professori di scuole secondarie, senza


naturalmente

fin da principio, ma che attraverso mille difficolt

escludere che si possano istituire dei

riescono a rientrare nell'Universit


proprio per mezzo di questi riconoscimenti e

premi p-r gli assistenti universitari e per i


funzionari

premi. Scusatemi se cito un caso personale:


le 10.000 lire che io tanti anni fa ottenni per

delle biblioteche, purch stiano separati

uno d questi premi furono proprio quelle

da questi.

che mi permisero di pubblicare quel libro che


mi fece entrare nell'Universit. Questo un

BANFI. Voglio semplicemente dire poche


parole per dichiarare che sono perfettamente
del parere del senatore Castelnuovo per quanto
riguarda la prima proposta. E lo sono prima
di tutto per le ragioni che il senatore Castelnuovo

designa un merito che ben pu valutare chi


ha vissuto nella scuola secondaria e sa pertanto

per le materie di carattere scientifico forse


indispensabile la carriera scientifica, perch si

i lavori umanistici il lavoro pu essere


fatto pi indipendentemente. Penso che so si
facesse una statistica degli insegnanti di materie

di che lacrime e fatiche grondi.


secondario

le materie di carattere umanistico; mentre

esige il lavoro di gabinetto. Per quel che riguarda

ha esposto. Si tratta di un premio che

Il professore
l'impegno

esempio che certamente si pu allargare per

che,

nonostante

umanistiche vedremmo che una buona parte


deriva proprio dalle scuole secondarie. Ora

della scuola, riesce a costituirsi una


specie di atmosfera in
scientificamente

3
9

cui

pu

operare

limitando il
otterremmo

premio

questa

questo vantaggio, di venire incontro


Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

categoria

a quelle forze che sorgono dal lavoro quotidiano

punto di vista dell'Universit, cio dell'apporto

e hanno l'aspirazione di raggiungere il

che pu venire all' Universit incitando gli

piano scientifico. Circa gli assistenti universitari

insegnanti di scuole secondarie all'attivit

completamente vero quello che hanno

scientifica, per
raggiungere

detto il senatore Castelnuovo e il Presidente,


dato che gli assistenti, hanno tutte le possibilit
che vogliono ed hanno una intera carriera
aperta davanti a loro. Questo premio per
gli assistenti sarebbe un incidente; ma per il
professore di scuola secondaria una porta
aperta, ha cio tutto un altro carattere. Per
quel che riguarda i bibliotecari credo di essere
d'accordo con il Presidente: se si riuscisse ad
elevare la cultura del personale delle biblioteche,
riportandola alle altezze in cui stata
altri tempi, si conseguirebbe un notevole
vantaggio.
Ritengo pertanto che la proposta dei
senatore Castelnuovo debba essere tenuta
presente:

modo

che

essi

possano

il traguardo della cattedra univer-sitaria.


Ritengo per che il presente disegno
di legge possa essere considerato anche dal
punto di vista
secondaria.

dell'interesse

della

scuola

Guai se i professori della scuola secondaria


si abituassero a vivere della rendita
della cultura acquistata nelle aule universitarie;
guai se essi non sentono lo stimolo di aggiornare
e approfondire le loro conoscenze e la loro
cultura. In questo caso la scuola secondaria
si staccherebbe dalla vita intellettuale del
Paese. Ebbi ad accennare al presente disegno
di legge nella recente discussione del bilancio
della Pubblica istruzione in Aula e presi

si tratta, infatti, non soltanto di un

spunto proprio da essa per deplorare

premio da concedersi a persone meritevoli, ma

- a parte le condizioni economiche dei professori

della possibilit che le nostre Universit abbiano

di scuole secondarie che tutti conosciamo -

l'apporto di elementi scientificamente

che l'ordinamento della carriera degli insegnanti

valutati.

delle scuole secondarie sia quanto mai piatto


e inadeguato alle necessit della stessa scuola.
Ebbi a rilevare in quell'occasione che, purtroppo,

MAGRI. I senatori Castelnuovo e Banfi

non v' nessuna distinzione per legge

hanno considerato il disegno di legge dai

tra il professore che si impegna, che lavora,

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Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

che approfondisce la propria cultura, che


produce
scientificamente, che acquista ulteriori
titoli accademici e il professore che, invece,

Cerchiamo per di adeguare la legge alle effettive


necessit della scuola e, in attesa che lo
stato giuridico degli insegnanti possa essere

viva una vita intellettuale grama e che

modificato
facciamo

cos

come

ragione

suggerisce,

pigro spesso nell'esercizio del suo dovere.

in modo che i presenti premi possano

L'uno e l'altro tipo di professore, secondo

costituire fin- da ora l'elemento vivificatore

l'ordinamento scolastico attuale, partono dallo

della scuola.

stesso punto e giungono insieme allo stesso


traguardo.

LOVERA. Non aggiungo parola a quanto

Il legislatore, pertanto, ha il dovere di

ha detto l'onorevole Magri. Vorrei ringraziare

creare le condizioni migliori perch i professori

pure i colleghi universitari delle parole

abbiamo uno stimolo adeguato a perfezionarsi

dette in favore dei professori di scuola media;

sempre meglio negli studi. Ecco perch

e mi vorrei soffermare sulla consistenza dei

approvo senz'altro il disegno di legge e le


modifiche

premi. L'onorevole Castelnuovo riconosce che

proposte dal senatore Castelnuovo; vorrei,


anzi, che in quest'occasione avessimo un
po' pi di coraggio e facessimo s che la
Commissione
finanze e tesoro, la quale ha approvato
l'aumento da 21 a 150 milioni del contributo
per la Triennale di arti decorative, allargasse
il numero e l'entit di tali premi, dato che essi
costituiscono veramente uno stimolo e un
elemento

la misura del premio deve essere aumentata


e lascia in sospeso la questione relativa al
quesito se debba essere concesso del danaro
oppure una medaglia d'oro di corrispondente
valore. Credo che, anche per le considerazioni
fatte dal senatore Banfi, sarebbe opportuno che
la somma venisse aumentata, conferendo per
il riconoscimento in entrambe le forme, dato
che la medaglia d'oro contenuta in un modesto
valore non raggiungerebbe alcuno scopo.

di vita per la nostra scuola. Pensate


che quando furono istituiti cinque o sei premi

MAGRI. Diamo 20 premi di 50.000 lire

i professori di tutta Italia erano poche migliaia,

l'uno.

ma ora sono infinitamente di pi.

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Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

LOVERA. Non vorrei che il modesto valore

mi trovano pienamente consenziente.

del premio in moneta inducesse l'insegnante

Quindi, circa la prima proposta convengo

a privarsi della medaglia, magari per

senz'altro. In merito alla seconda proposta,

riceverne il denaro sufficiente per stampare le

penso che sar opportuno il parere della


Commissione

sue pubblicazioni. Sarei d'avviso, pertanto,

finanze e tesoro.

che si desse sia la medaglia d'oro, che il premio


in denaro.

PRESIDENTE. Se nessuno dei colleghi si

RESTA, Sottosegretario di Stalo per la pubblica

oppone, sar opportuno rinviare il seguito

istruzione. Le proposte del relatore senatore

della discussione a una delle prossime riunioni.

Castelnuovo e le osservazioni dei senatori

Nel frattempo invitiamo il senatore Castelnuovo

Banfi, Magri e Lovera mi trovano pienamente

a formulare il testo preciso dei suoi

consenziente. Sono d'accordo sulla

emendamenti. I senatori, che hanno desiderio

proposta di restringere agli insegnanti di

di intervenire con suggerimenti o emendamenti,

scuole secondarie il premio, salvo vedere se

potranno prendere contatto con il relatore.

sar possibile fare una legge a parte per i

Resta comunque inteso che tutti gli

bibliotecari. Sono d'accordo anche, nella mia

emendamenti, che importeranno maggiori spese,

qualit di professore universitario, dato che

saranno immediatamente
Commissione

gli assistenti hanno altre possibilit e convengo


in linea di massima con le proposte da

finanze e tesoro e discussi da noi

fare alla Commissione finanze e tesoro per


elevare l'entit
osservazioni

del

premio.

sottoposti

soltanto dopo l'esame di quella Commissione.

Inoltre,

le

(Cos resta stabilito).

del senatore Magri, riguardanti anche


la carriera
secondarie,

degli

insegnanti

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delle

scuole

Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

Liceo Scientifico G.Castelnuovo


Firenze

alla

N OMINA A SENATORE , COMMEMORAZIONI E RASSEGNA


STAMPA

NOMINA DI GUIDO CASTELNUOVO E ARTURO TOSCANINI A SENATORI A VITA16


PRESIDENTE: Comunico al Senato che il Presidente del Consiglio dei ministri ha trasmesso, con la lettera in
data di ieri, i decreti con i quali il Presidente della Repubblica, avvalendosi delle facolt di cui all'art. 59 della
Costituzione, ha nominato a vita senatori della Repubblica il prof. Guido Castelnuovo ed il maestro Arturo
Toscanini, per aver illustrato la patria con altissimi meriti, rispettivamente nel campo scientifico e artistico.
Invito il senatore segretario a dare lettura dei decreti di nomina.

CERMENATI (segretario):
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visto l'articolo 59 della Costituzione
NOMINA:
il prof. Guido Castelnuovo a vita senatore della Repubblica per aver
illustrato la patria con altissimi meriti nel campo scientifico.

Dato a Roma, add 5 dicembre 1949

F.to LUIGI EINAUDI


Controf.to De Gasperi

16

nomina ufficiale a senatore

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Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

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RASSEGNA STAMPA SULLA NOMINA A SENATORE


Premessa

uido Castelnuovo, allet di 85 anni viveva serenamente con sua moglie a Roma, quando ricevette
una visita da un cancelliere dellAccademia dei Lincei. Il cancelliere doveva condurre Castelnuovo
dal Presidente della Repubblica, che aveva chiesto un incontro per la nomina a senatore a vita
della Repubblica. Fu un evento inaspettato per Castelnuovo che, ci nonostante, in vista della sua nomina,
usc dallincontro come sempre sereno e affabile. Col Presidente parl anche della sua attivit
nellAccademia dei Lincei.
Ormai era sulla soglia degli 85 anni, ma era notevole il vigore fisico e intellettuale presente in lui. Il suo
grande impegno nella matematica, nella quale eccelleva in campo internazionale, non gli impediva di
dedicare le sue attenzione ai suoi piaceri e interessi. Era appassionato di musica classica, concerti, ma
anche di letteratura classica e moderna

Articoli
Incontro con il prof. Castelnuovo
MATEMATICO CHE AMA MUSICA E ROMANZI

17

Sino alle 7 di ieri sera il prof. Guido Castelnuovo nulla sapeva della sua nomina a senatore a vita. Egli lo ha
confermato questo pomeriggio ad un giornalista dopo che, nella raccolta aula di Palazzo Madama, i senatori
gli avevano tributato una calda accoglienza. Il Presidente della Repubblica mi ha invitato al Quirinale ha
detto il neosenatore e, oltre alla mia nomina, mi ha comunicato quella del maestro Toscanini .
Sereno e affabile
Fu infatti il dott. Carboni, capo della segreteria generale del Presidente, ad avvertire qualche ora prima il
prof. Raffaello Morghen, cancelliere dell'Accademia dei Lincei ed accademico egli stesso quale storico del
Medioevo, che Luigi Einaudi desiderava vedere il prof. Castelnuovo per le 19. Raffaello Morghen, alle 18 e
un quarto, era pronto con la macchina davanti all'abitazione del presidente dell'Accade mia dei Lincei, in via
Ronconipagni 16, un palazzo che fa angolo con via Quintino Sella. Al quarto piano abita il prof. Castelnuovo
con la moglie Elvina, in un appartamento acquistato qualche anno fa. Lo scienziato, del tutto ignaro del
motivo dell'invito rivoltogli da Luigi Einaudi, alle 19 in punto varcava la soglia dello studio del Presidente
della Repubblica e vi rimaneva venti minuti. Quando usc era, come di consueto, sereno e affabile: Il
Presidente della Repubblica mi ha comunicato la nomina a senatore a vita disse al prof. Morghen;
inoltre abbiamo parlato a lungo del l'attivit dell'Accademia dei Lincei . Indi si fece accompagnare a casa,
cen all'ora solita e all'ora solita and a letto. Stamattina presto il sen Castelnuovo era all'Accademia dei
Lincei, che ha sede nel Palazzo Corsini, in via della Lungara, che costeggia 11 fiume in Trastevere. Il fuoco
17

LA NUOVA STAMPA Mercoled 7 Dicembre 1949, Anno V Num. 288

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Guido Castelnuovo
Uomo di scienza e senatore

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Firenze

era acceso nel caminetto dello studio del presidente dell'Accademia, che si immerso nel lavoro come usa
fare, un giorno s e un giorno no, fin dal momento della sua nomina, avvenuta quattro anni fa'. L'Accadmia
dei Lincei la seconda casa dell'insigne matematico, una casa che ha le finestre aperte sui campi della
scienza fin dall'epoca della sua fondazione, che avvenne nel 1603 per volont d Federico Cesi, Duca di
Montecelio e d'Acquasparta. Uno dei primi soci fu Galileo Galilei e la prima pubblicazione dell'Accademia fu
appunto uno studio sulla scoperta delle macchie solari, ne! 1613, ad opera di Galileo Galilei linceo . Ora
l'Accademia, che 11 fascismo aveva soppresso per dar vita all'Accademia d'Italia, a imitazione del
pensionato d'immortali dell'Acadmie Francaise, annovera 288 soci delle due classi storiche e scientifiche,
pi 144 soci stranieri, tra i quali sono i pi grandi ingegni del tempo.
Guido Castelnuovo alla soglia degli 85 anni, ma il suo vigore fisico e la potenza intellettuale stupiscono. E'
un uomo semplice, sereno, che ha regolato la sua vita come un orologio. E in questo, e nella seriet degli
studi e nel pensiero politico vicino a Luigi Einaudi, al quale lo legano vincoli di antica stima e amicizia,
stretti prima ancora eh il Presidente della Repubblica venisse prescelto a far parte di quel variamento della
scienza che l'Accademia dei Lincei. Il sen. Castelnuovo di gusti semplici, ama la musica classica, i concerti
sinfonici, e ci lo avvicina idealmente a Toscanini, della cui arte un caldo ammiratore. La matematica,
scienza in cui Castelnuovo eccelle in campo internazionale, al da continuare quella tradizione che vide 11
Italia all'avanguardia con Volterra, Levi Civita, Enriquez e Severi, non gli impedisce di dedicare la sua
attenzione al romanzo moderno e alla storia. Sull'ingombrato tavolo del suo studio si possono scorgere in
questi giorni, pi in vista delle altre onere, eli ultimi libri di Bacchetti e l'opera dello storico inglese Toynbee
e quella di Tucidide.
La buona stella
Il neo-senatore era gi segretario dei Lincei nel 1925 per la classe delle scienze fisiche. Allora egli insegnava
geometria analitica e calcolo dello probabilit all'universit di Roma e questa cattedra egli doveva
complessivamente tenere per 45 anni. Quando il fascismo impose il giuramento, Guido Castelnuovo and
in pensione. e in questa condizione lo trovarono le persecuzioni razziali e la guerra. Durante l'occupazione
nazista lo scienziato, sollecitato dagli amici, ripar in un convento presso via Ripetta. Ma la sua alta figura, i
suoi capelli e la sua barba brizzolati furono ancora visti per le vie della citt anche nel momenti di maggiore
furia tedesca.
La buona stella protesse per lo scienziato e la sua famiglia, composta della moglie Elvina, sorella del
grande matematico Enriquez dei figli Gino e Mario, entrambi ingegneri, e di tre figliole, due delle quali
allietano ora la sua casa: una insegna matematica a Roma, l'altra assiste il Premio Nobel prof. Chaim uno
degli scopritori della penicillina. nel lavoro che egli svolge nella capitale italiana per organizzare la
produzione del farmaco anche nel nostro Paese.
Il sen. Castelnuovo dedicher ora una parte della sua attivit anche al Senato. Egli non potr essere assiduo
di Palazzo Madama, ma i grandi dibattiti di indirizzo generale politico e soprattutto i problemi dello studio,
lo avranno presente e compartecipe. Ed in quei giorni l'assemblea non potr non essere nobilitata dalla
figura dello scienziato.

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Guido Castelnuovo
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Per prerogativa del Presidente della Repubblica


NOMINATI SENATORI CASTELNUOVO E TOSCANINI
R O M A , 5 D I C E M B R E . 18
Il matematico Guido Castelnuovo e Arturo Toscanini sono stati nominati con decreto del capo dello Stato
senatori a vita. Come si sa, la Costituzione d al Presidente della repubblica la facolt di procedere alla
nomina di Senatoria a vita di cinque cittadini <<che abbiano illustrata la patria per altissimi meriti nel
campo sociale, artistico, letterario e scientifico>>. Questultimo il caso del professor Guido Castelnuovo,
attuale presidente dellAccademia dei Lincei, nato il 24 Agosto 1865, matematico insigne, che tenne dal
1891 al 1935, anno i cui fu collocato al riposo per raggiunti limiti di et, la cattedra di geometria analitica
allUniversit di Roma. Ha tenuto in seguito, in Italia e allestero, corsi di analisi superiore di calcolo delle
probabilit. Autore di apprezzatissime opere scientifiche. Di Arturo Toscanini nota la figura di antifascista
e linsigne capacit artistica.

COMMEMORAZIONE IN SENATO
29 APRILE 1952
Premessa

Lonorevole Marchesi elogia la sua virt e la sua integrit: Io voglio ricordare soprattutto, qui, lesemplare
costume di questo nobilissimo fra i cittadini e fra i maestri italiani, il quale, pur nellepoca in cui parevano
tutti decaduti i valori morali negli ambienti dellalta cultura, serb intatta la sua civile coscienza; e tale si
mantenne fino allultimo, uomo di liberissimo spirito, di lucido intelletto, di insuperabile probit, di
immutabile semplicit e modestia: quella semplicit e quella modestia che, quando si accompagnino a una
effettiva grandezza di valore umano, sono i massimi pregi della vita.
Lonorevole Ponti ribadisce la nobilt del suo pensiero, la sua seriet: Egli fu considerato quasi lesempio
della resistenza nel tener fede alle proprie idee. Liberale di pensiero, fu tuttavia non solo tollerante, ma
rispettoso dellaltrui pensare e tutta la sua vita dedic anche agli studi dei problemi sociali. Primo
presidente della Societ europea di cultura egli sembr incarnare nella passione, nella dirittura e nelle
aspirazioni il motto che segna il programma di quella societ: <<Comprendere>>. Perfettamente conscio
dei suoi doveri, sempre presente a se stesso, di una esigenza severa nei riguardi del proprio lavoro, gentile
18

La Stampa, 06 Dicembre 1949, num.287, pag.1

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Guido Castelnuovo
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Firenze

con tutti ma tuttavia sempre esigente da tutti il compimento dei doveri a ciascuno assegnati, desidero qui
fare aperta testimonianza del suo alto valore e della sua probit. La patria e la scienza hanno perduto un
servitore devoto ed illuminato.
Lonorevole Leone, dopo aver dichiarato il cordoglio del gruppo democristiano, sottolinea lorgoglio della
Repubblica Italiana per aver avuto una figura cos alta: Noi costituenti, che apprestammo nella
Costituzione uno strumento perch conferisse a uomini di superiore valore, come Castelnuovo, non una
nuova dignit, qual la nomina di senatore a vita, ma il riconoscimento e lattestazione della loro
superiorit intellettuale e morale, siamo felici che la Repubblica italiana abbia potuto esprimere ad un
uomo come Castelnuovo la riconoscenza del paese. Se il ricordo di un uomo cos eminente pu e deve
contenere anche un augurio per lavvenire, noi esprimiamo, dal profondo del nostro animo, laugurio che la
nuova generazione di studiosi possa continuare cos alte tradizioni di studi e di cultura nel mondo.
Successivamente viene annunciato dai rappresentanti dei principali partiti politici il cordoglio del gruppo e il
presidente chiude lassemblea anchesso elogiando la figura di Castelnuovo.

T E S T O D E L L A S E D U T A 19

MARCHESI. NellAccademia dei lincei, che fu la sua massima cura sar particolarmente ricordato il merito di
questo grande scienziato, che tanto lume port alle discipline matematiche e alla rinomanza della scuola
italiana nel mondo. Io voglio ricordare soprattutto, qui, lesemplare costume di questo nobilissimo fra i
cittadini e fra i maestri italiani, il quale, pur nellepoca in cui parevano tutti decaduti i valori morali negli
ambienti dellalta cultura, serb intatta la sua civile coscienza; e tale si mantenne fino allultimo, uomo di
liberissimo spirito, di lucido intelletto, di insuperabile probit, di immutabile semplicit e modestia: quella
semplicit e quella modestia che, quando si accompagnino a una effettiva grandezza di valore umano, sono
i massimi pregi della vita.

PONTI. Guido Castelnuovo, figlio dello scrittore e poeta Enrico, nacque a Venezia e si dedic agli studi della
geometria con viva passione e con lacutezza singolare del suo ingegno, ottenendo dei risultati,
specialmente attraverso alcune scoperte da lui fatte, che ebbero da tutto il mondo altissimi riconoscimenti.
Ma non fu soltanto uno studioso acuto e profondo di una materia cos difficile; fu un uomo sensibile a tutti i
richiami della vita. Attaccato alla sua famiglia, fu maestro amato e stimato dai colleghi e dai discepoli per la
schiettezza, la sincerit, la nobilt e la dirittura del suo carattere: a un certo momento egli fu considerato
quasi lesempio della resistenza nel tener fede alle proprie idee. Liberale di pensiero, fu tuttavia non solo
tollerante, ma rispettoso dellaltrui pensare e tutta la sua vita dedic anche agli studi dei problemi sociali.
Primo presidente della Societ europea di cultura egli sembr incarnare nella passione, nella dirittura e
nelle aspirazioni il motto che segna il programma di quella societ: <<Comprendere>>. Perfettamente
conscio dei suoi doveri, sempre presente a se stesso, di una esigenza severa nei riguardi del proprio lavoro,
gentile con tutti ma tuttavia sempre esigente da tutti il compimento dei doveri a ciascuno assegnati,
19

commemorazione di Guido Castelnuovo, seduta di Marted 29 Aprile 1952

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Guido Castelnuovo
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Firenze

desidero qui fare aperta testimonianza del suo alto valore e della sua probit. La patria e la scienza hanno
perduto un servitore devoto ed illuminato.

LEONE. Il gruppo democristiano si piega riverente dinanzi alla memoria del professor Castelnuovo,
eminente scienziato, che port alto il nome dItalia in tutto il mondo, uomo probo, Cittadino di indiscussa
fede democratica. Noi costituenti, che apprestammo nella Costituzione uno strumento perch conferisse a
uomini di superiore valore, come Castelnuovo, non una nuova dignit, qual la nomina di senatore a vita,
ma il riconoscimento e lattestazione della loro superiorit intellettuale e morale, siamo felici che la
Repubblica italiana abbia potuto esprimere ad un uomo come Castelnuovo la riconoscenza del paese. Se il
ricordo di un uomo cos eminente pu e deve contenere anche un augurio per lavvenire, noi esprimiamo,
dal profondo del nostro animo, laugurio che la nuova generazione di studiosi possa continuare cos alte
tradizioni di studi e di cultura nel mondo.

PRETI. Il gruppo socialista democratico si inchina riverente alla memoria del senatore Castelnuovo, che ha
fatto tanto onore alla cultura e alla scienza italiana.

CUTTITTA. A nome del gruppo parlamentare del partito nazionale monarchico mi associo alla
manifestazione di omaggio che alla Camera si parte oggi verso la memoria dellillustre scienziato, professor
Guido Castelnuovo.

VIOLA. Il gruppo misto si associa al cordoglio per la morte del professore Castelnuovo.

ZERBI; Sottosegretario di Stato per il bilancio. Il Governo si associa alla commemorazione della nobile figura
del senatore Castelnuovo

PRESIDENTE. La Camera si associa tutta, con sincero cordoglio, alla commemorazione di Guido
Castelnuovo. La Presidenza invier le condoglianze della Camera alla famiglia e allAccademia dei Lincei,
della quale lo scomparso fu presidente e alla cui ricostruzione port un contributo non facilmente obliabile.
Il ricordo di Guido Castelnuovo rester imperituro negli italiani e soprattutto in coloro che coltivano la
scienza che lo scomparso coltivava; ma il suo nome rester inobliato anche per il contributo che egli ha
portato, quale cittadino, alla ripresa della democrazia in Italia.

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RASSEGNA STAMPA DOPO LA MORTE DI GUIDO CASTELNUOVO


Annuncio della morte del senatore il 28 aprile 1952 su La Stampa
Ieri, alle 18, nella propria abitazione in via Boncompagni 16, ha cessato di vivere il sen. prof. Guido
Castelnuovo, presidente dell'Accademia dei Lincei. Da circa cinque mesi soffriva di una grave forma di
epatite. Nato a Venezia il 14 agosto del 1865, fu il primo, senatore a vita nominato dal Presidente della
Repubblica. Insegn geometria analitica all'Universit di Roma fino al 1935, anno del suo collocamento in
pensione. 20

L U I G I C A M P E D E L L I , N E C R O L O G I O 21

La complessa figura di Guido Castelnuovo ha un suo carattere unitario per cui l'uomo e lo scienziato si
fondono in un armonia di vita e di pensiero.
Egli, nel campo che gli fu proprio, non solo ha aperto strade maestre, ma lungo ognuna di esse ha segnato
le pietre miliari, con costruzioni fondamentali ben definiti e di decisiva importanza.
Il suo concetto di scienza, da lui vissuta soprattutto come creazione di bellezza, e il costante bisogno di
svolgere la sua fatica d'insegnante nella pi intima comunione di sentimento con i giovani, si rispecchiano
nelle parole: Quando io parlo alla cattedra non mi rivolgo soltanto alle menti degli allievi, ma pure ai loro
cuori cogliendo ogni occasione per dimostrare la simpatia che ho per loro. Se non posso pretendere che
tutti apprezzino l'armonia della scienza, so che nessun giovane insensibile all'affetto che gli si offre. E
forse questo bisogno di ricambiare l'affetto del maestro spiega l'efficacia di certi insegnamenti.
Tanta interiore ricchezza di umanit meglio si esprime nella frase con la quale dichiarava, ricordando le
soddisfazioni che gli erano venute dalla sua opera di scienziato: Ma ad esse ho sempre preferito le gioie
pi umane che derivano dall'affetto di chi mi circonda.
Nella seconda met del secolo scorso sorse in Italia, e rapidamente fior, una scuola geometrica ,
divenuta famosa, dedicata alla cosiddetta geometria algebrica: un indirizzo nel quale, come spiegher lo
stesso Castelnuovo, lo strumento di ricerca era l'algebra classica, ma cos felicemente guidata
dall'intuizione geometrica da sembrare quasi trasfigurata; l'algebra di cui non appariva lo sviluppo
20
21

La Stampa, 28 aprile 1952

Riportiamo qui una sintesi del documento. Per il testo integrale: Luigi Campedelli, Necrologio di Guido
Castelnuovo,Bollettino dellUnione Matematica Italiana, serie 3 vol.7 (1952), num.2

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algoritmico, bens il contenuto qualitativo, o numerativo, che interpretato abilmente conduce in modo
semplice e sorprendente a risultati fondamentali.
I motivi di quel connubio, fra algebra e geometria, debbono essere ricercati molto lontano. Nella
geometria, fino dalla sua stessa origine, domina l'idea di studiare le propriet di una figura in rapporto a
talune variazioni (di tipo determinato) che questa pu subire. Nasce allora il problema di indagare se, nel
passaggio dall'una all'altra di quelle figure, si trovi qualche propriet che continua a sussistere. E' questione
suggestiva: si pensi ai molti modi nei quali si pu trasformare una figura in altra, mediante procedimenti di
varia natura : ottico - meccanici (fotografia, cinematografia) o fisici (ombre, deformazioni per elasticit) o
altri puramente astratti di cui si valgono i matematici. Ci pu essere fatto anche per le trasformazioni
delle figure e, quando si tratta di formule algebriche (cio, per dirla alla buona, in cui si incontrano soltanto
le abituali operazioni di addizione, moltiplicazione, sottrazione e divisione), si parla di trasformazioni
algebriche . Ebbene, la geometria algebrica ha per scopo lo studio delle propriet delle figure che
continuano a sussistere, mentre le figure corrispondenti vengono assoggettate a trasformazioni algebriche.
In quest'ordine di indagini, il Castelnuovo lascia risultati destinati a restare e di cui i pi moderni indirizzi di
ricerca hanno confermata la validit e mostrato ulteriori sviluppi.
Nel 1893 il Castelnuovo si incontrava a Roma con Federigo Enriques, allora poco pi che ventenne ed anche
lui destinato a divenire uno dei grandi matematici italiani. Nacque allora, tra essi, una comunit di lavoro
che doveva protrarsi a lungo, e che doveva condurre ad un fecondo progresso di idee.
Guido Castelnuovo, morto a Roma il 27 aprile 1952, era nato a Venezia il 14 aprile 1865: aveva studiato a
Padova, e, dopo alcuni anni passati come assistente a Torino, raggiunta la cattedra universitaria, era
stato chiamato a Roma dove ha svolto tutta la sua attivit, passando anche ad altri campi di studio (quale il
calcolo delle probabilit ), nei quali pure ha portato contributi fondamentali e lasciato opere ormai
riguardate come classiche.
Nel 1938 fu colpito dalle persecuzioni razziali : ma pot evitare di allontanarsi dalla sua Roma, poich,
tacitamente, gli venne creata intorno una fitta cortina protettiva ad opera dei suoi allievi, antichi e recenti,
che, quasi senza egli se ne accorgesse, gli guidavano i passi, per allontanarlo dai pericoli in mezzo ai quali si
moveva con l'abituale serenit.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, a Guido Castelnuovo fu dapprima affidato il compito di riorganizzare e
dirigere il Consiglio nazionale delle ricerche, e, subito dopo, quello pi arduo di ricostituire l'Accademia
dei Lincei, della quale per sei anni consecutivi, fino alla morte, fu presidente.
Intanto, per gli altissimi meriti, era chiamato per primo a far parte del piccolo gruppo dei senatori a vita
della Repubblica italiana, ed anche in quell'ambiente, che fino ad allora gli era stato estraneo, egli subito si
affermava, tanto da suscitare meraviglia nei suoi pi esperti colleghi.
Nel 1928, in occasione del Congresso internazionale di Bologna, il Castelnuovo, parlando di Luigi Cremona,
lo descriveva con parole che si addicono con impressionante esattezza alla figura stessa di Guido
Castelnuovo e valgono a lumeggiarla appieno: Una volont indomabile che si esercitava prima su se stesso
e poi sugli altri; la parola austera, parca negli elogi, tanto pi preziosi in conseguenza, e quella felice unione
di acume scientifico e di gusto artistico che colpiva il nostro spirito latino.

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C E L E B R A Z I O N E D E L C E N T E N A R I O D E L L A N A SC I T A

Luigi Campedelli dell'Universit di Firenze, il giorno del centenario della nascita, ricorda con parole
affettuose Guido Castelnuovo riproponendo alcuni passi del Necrologio del 1952

CRONACHE DELLA SCIENZA

22

Luigi Campedelli

Celebrazione del centenario della nascita. Ricordo di Guido Castelnuovo grande matematico italiano.
Gli studi sulla geometria algebrica e la trasformazione delle figure - Profcue passeggiate di due
colleghi - Gli ultimi anni
A chi gli domandava quale, delle sue opere, ritenesse meglio riuscita, il romanziere Enrico Castelnuovo, negli
ultimi anni della vita, rispondeva : Mio figlio Guido . Forse a dettare quella risposta non era soltanto
l'orgoglio paterno, ma anche la coscienza, non priva di amarezza, che fra non molto, per il sopravvenire di
nuovi gusti e valori, i suoi romanzi sarebbero stati lasciati in disparte.
Ben pi lontana sarebbe andata l'opera del figlio Guido, destinato a legare il suo nome ad una scienza, come
la matematica, meno mutevole col volgere delle mode e degli interessi.
Guido Castelnuovo, di cui si celebra il centenario dalla nascita, presenta la caratteristica propria dei grandi:
nel campo che fu suo, ha aperto strade maestre e lungo ciascuna di esse ha lasciato pietre miliari.
Nella seconda met del secolo scorso sorse in Italia, e rapidamente fior, una scuola geometrica ,
divenuta famosa, dedicata alla cosiddetta geometria algebrica: un indirizzo nel quale, come spiegher lo
stesso Castelnuovo, lo strumento di ricerca era l'algebra classica, ma cos felicemente guidata
dall'intuizione geometrica da sembrare quasi trasfigurata; l'algebra di cui non appariva lo sviluppo
algoritmico, bens il contenuto qualitativo, o numerativo, che interpretato abilmente conduce in modo
semplice e sorprendente a risultati fondamentali .
I motivi di quel connubio, fra algebra e geometria, debbono essere ricercati molto lontano. Nella geometria,
fino dalla sua stessa origine, domina l'idea di studiare le propriet di una figura in rapporto a talune
variazioni (di tipo determinato) che questa pu subire. Per esempio, l'esperienza a tutti familiare della
rappresentazione in scala consiste nel sostituire ad una figura un'altra, avente la stessa forma ma diverse
dimensioni. Nasce allora il problema di indagare se, nel passaggio dall'una all'altra di quelle figure, si trovi
qualche propriet che continua a sussistere. E' questione suggestiva: si pensi ai molti modi nei quali si pu
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Luigi Campidelli, Cronache della scienza, in La Stampa, Anno 99 - Numero 288, pag. 11, 4 dicembre 1965

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trasformare una figura in altra, mediante procedimenti di varia natura : ottico - meccanici (fotografia,
cinematografia) o fisici (ombre, deformazioni per elasticit) o altri puramente astratti di cui si valgono i
matematici. D'altra parte noto che in matematica si trova modo di esprimere ogni operazione mediante
formule. Ci pu essere fatto anche per le trasformazioni delle figure e, quando si tratta di formule
algebriche (cio, per dirla alla buona, in cui si incontrano soltanto le abituali operazioni di addizione,
moltiplicazione, sottrazione e divisione), si parla di trasformazioni algebriche . Ebbene, la geometria
algebrica ha per scopo lo studio delle propriet delle figure che continuano a sussistere, mentre le figure
corrispondenti vengono assoggettate a trasformazioni algebriche. In quest'ordine di indagini (che portano
molto lontano e si fanno rapidamente quanto mai ardue), il Castelnuovo lascia risultati destinati a restare e
di cui i pi moderni indirizzi di ricerca hanno confermata la validit e mostrato ulteriori sviluppi.
Nel 1893 il Castelnuovo si incontrava a Roma con Federigo Enriques, allora poco pi che ventenne ed anche
lui destinato a divenire uno dei grandi matematici italiani. Nacque allora, tra essi, una comunit di lavoro
che doveva protrarsi a lungo, e che doveva condurre ad un fecondo progresso di idee. L'Enriques soleva
ricordare le interminabili passeggiate in cui i due giovani, tutti presi dalla discussione, si ritrovavano stanchi,
e non era la strada che li affaticava di pi . E il Castelnuovo aggiungeva : Non esagerato affermare che
in quelle conversazioni fu costruita la teoria delle superfici algebriche secondo l'indirizzo italiano .
Guido Castelnuovo, morto a Roma il 27 aprile 1952, era nato a Venezia il 14 aprile 1865: aveva studiato a
Padova, e, dopo alcuni anni passati come assistente a Torino, raggiunta la cattedra universitaria, era stato
chiamato a Roma dove ha svolto tutta la sua attivit, passando anche ad altri campi di studio (quale il
calcolo delle probabilit ), nei quali pure ha portato contributi fondamentali e lasciato opere ormai
riguardate come classiche.
Nel 1938 fu colpito dalle persecuzioni razziali : ma pot evitare di allontanarsi dalla sua Roma, poich,
tacitamente, gli venne creata intorno una fitta cortina protettiva ad opera dei suoi allievi, antichi e recenti,
che, quasi senza egli se ne accorgesse, gli guidavano i passi, per allontanarlo dai pericoli in mezzo ai quali si
moveva con l'abituale serenit.
Tornata la pace, a Guido Castelnuovo fu dapprima affidato il compito di riorganizzare e dirigere il Consiglio
nazionale delle ricerche , e, subito dopo, quello pi arduo di ricostituire l'Accademia dei Lincei, della quale
per sei anni consecutivi, fino alla morte, fu presidente. Intanto, per gli altissimi meriti, era chiamato per
primo a far parte del piccolo gruppo dei senatori a vita della Repubblica italiana, ed anche in quell'ambiente,
che fino ad allora gli era stato estraneo, egli subito si affermava, tanto da suscitare meraviglia nei suoi pi
esperti colleghi (M. Ruini).
Un grande maestro, dunque, che parlava della ricerca geometrica come di una felice unione di acume
scientifico e di gusto artistico , particolarmente congeniale al nostro spirito Jatino ; che dalla cattedra
non si rivolgeva soltanto alle menti degli allievi, ma pure ai loro cuori , perch, diceva, se non posso
pretendere che tutti apprezzino l'armonia della scienza, so che nessun giovane insensibile all'affetto che
gli si offre .

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B IBLIOGRAFIA COMPLETA DI G UIDO C ASTELNUOVO


SCRITTI RIGUARDANTI LA GEOMETRIA ALGEBRICA

Angoli di due spazi contenuti nello spazio ad n dimensioni, Atti del R. Ist. Veneto di Scienze,
Lettere e Arti, (6), 3, 1885, 1331-1348.

Studio dell'involuzione generale sulle curve razionali, Atti del R. Ist. Veneto di Scienze, Lettere e
Arti, (6), 4, 1886, 1167-1200.
Studio sulla teoria della involuzione nel piano, Atti del R. Ist. Veneto di Scienze, Lettere e Arti, (6),
4, 1886, 1559-1594.
Studio sulla omografia di seconda specie, Atti del R. Ist. Veneto di Scienze, Lettere e Arti, (6), 5,
1887, 1041-1115.
Sopra una congruenza del terzo ordine e sesta classe dello spazio a quattro dimensioni, Atti del R.
Ist. Veneto di Scienze, Lettere e Arti, (6), 5, 1887, 1249-1281.
Sulle congruenze del terzo ordine dello spazio a quattro dimensioni, Atti del R. Ist. Veneto di
Scienze, Lettere e Arti, (6), 6, 1888, 525-579.
Geometria sulle curve ellittiche, Atti della R. Acc. delle Scienze di Torino , 24, 1888, 4-22.
Ricerche di geometria sulle curve algebriche, Atti della R. Acc. delle Scienze di Torino , 24, 1889,
346-373.
Una applicazione della geometria enumerativa alle curve algebriche, Rend. del Circolo Mat. di
Palermo , 3, 1889, 27-37.
Numero degli spazi che segano pi rette in uno spazio ad n dimensioni, Rend. della R. Acc.
Nazionale dei Lincei, (4), 5, 1889, 71-78.
Numero delle involuzioni razionali giacenti sopra una curva di dato genere, Rend. della R. Acc.
Nazionale dei Lincei, (4), 5, 1889, 130-133.
Su certi gruppi associati di punti, Rend. del Circolo Mat. di Palermo , 3, 1889, 179-192.
Sulle superficie algebriche le cui sezioni piane sono curve iperellittiche, Rend. del Circolo Mat. di
Palermo , 4, 1890, 73-88.
Massima dimensione dei sistemi lineari di curve piane, Ann. di Mat. pura e applicata , (2), 18,
1890, 119-128.

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Sulle superficie algebriche le cui sezioni sono curve di genere 3, Atti della R. Acc. delle Scienze di
Torino , 25, 1890, 695-715.
Su una comunicazione del sig. Humbert, Rend. del Circolo Mat. di Palermo , 4, 1890, 69-70 and
71-72.
Sopra un teorema del sig. Humbert, Rend. del Circolo Mat. di Palermo , 4, 1890, 195-196.
Osservazioni intorno alla geometria sopra una superficie algebrica, 2 papers, Rend. del R. Ist.
Lombardo si Scienze e Lettere, (2), 24, 1891, 127-137 and 307-318.
Ricerche generali sopra i sistemi lineari di curve piane, Memorie della R. Acc. delle Sc. di
Torino, (2), 42, 1891, 3-43 eAtti della R. Acc. delle Scienze di Torino , 26, 1891, 595-602.
Ricerche di geometria della retta nello spazio a quattro dimensioni, Atti del R. Ist. Veneto di
Scienze, Lettere e Arti, (7), 2, 1891, 855-901.
Alcune osservazioni sopra le serie irrazionali di gruppi di punti appartenenti ad una curva
algebrica, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (4), 7, 1891, 294-299.
Sulle trasformazioni cremoniane del piano che ammettono una curva fissa, Rend. della R. Acc.
Nazionale dei Lincei , (5), 1, 1892, 47-50.
Le corrispondenze univoche tra gruppi di p punti sopra una curva di genere p , Rend. del R. Ist.
Lombardo si Scienze e Lettere, (2), 25 1893, 1189-1205.
Sui multipli di una serie lineare di gruppi di punti appartenenti ad una curva algebrica, Rend. del
Circolo Mat. di Palermo , 7, 1893, 89-110.
Sulla linearit delle involuzioni pi volte infinite appartenenti ad una curva algebrica, Atti della R.
Acc. delle Scienze di Torino , 28, 1893, 727-738.
Sulla razionalit delle involuzioni piane, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 2, 1893, 205209.
Sulla razionalit delle involuzioni piane, Math. Ann. , 44, 1894, 125-155.
Sulle superficie algebriche che ammettono un sistema doppiamente infinito di sezioni piane
riduttibili, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 3, 1894, 22-25.
Sulle superficie algebriche le cui sezioni piane sono curve ellittiche, Rend. della R. Acc. Nazionale
dei Lincei , (5), 3, 1894, 59-61.
Sulle superficie algebriche che contengono una rete di curve iperellittiche, Rend. della R. Acc.
Nazionale dei Lincei , (5), 3, 1894, 473-481.
Sur les surfaces algbriques admettant un groupe continu de transformations birationelles en
elles-mmes (joint paper with F. Enriques), Comptes Rendus de l'Ac. des Sciences, 121, 1895, 242244.

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Sur quelques rcents rsultats dans la thorie des surfaces algbriques (joint paper with F.
Enriques), Math. Ann. , 48, 1896, 241-316.
Alcuni risultati sui sistemi lineari di curve appartenenti ad una superficie algebrica, Mem. della
Soc. It. delle Scienze detta dei XL , (3), 10, 1896, 82-102.
Sulle superficie di genere zero, Mem. della Soc. It. delle Scienze detta dei XL , (3), 10, 1896, 103123.
Aggiunta alla Memoria del Sig. Enriques: sui piani doppi di genere uno, Mem. della Soc. It. delle
Scienze detta dei XL , (3), 10, 1896, 222-224.
Alcune propriet fondamentali dei sistemi lineari di curve tracciati sopra una superficie
algebrica, Ann. di Mat. pura e applicata , (2), 25, 1897, 235-318.
Sul genere lineare di una superficie e sulla classificazione a cui esso da luogo, Rend. della R. Acc.
Nazionale dei Lincei , (5), 7, 1898, 372-378; 406-413.
Sur une classe de surfaces algbriques (joint paper with F. Enriques), Comptes Rendus de l'Ac. des
Sciences, 131, 1900, 739-742.
Sulle condizioni di razionalit dei piani doppi (joint paper with F. Enriques), Rend. del Circolo Mat.
di Palermo , 14, 1900, 290-302.
Sopra alcune questioni fondamentali nella teoria delle superficie algebriche (joint paper with F.
Enriques), Ann. di Mat. pura e applicata , (3), 6, 1901, 165-225
Le trasformazioni generatrici del gruppo cremoniano del piano, Atti della R. Acc. delle Scienze di
Torino , 36, 1901, 861-874.
Sulla risolubilit dei problemi geometrici cogli strumenti elementari; contributo della geometria
analitica, in F. Enriques (ed.), Questioni riguardanti le matematiche elementari , Zanichelli, Bologna,
First edition 1900-1901, third edition 1926, 313-350.
La geometria algebrica e la scuola italiana, Atti del Congresso Internazionale dei Matematici di
Bologna , 1, 1928, 191-201.
Sur les intgrales de differntielles totales appartenant une surface irrgulire, Comptes
Rendus de l'Ac. des Sciences,140, 1905, 220-222.
Sugli integrali semplici appartenenti ad una superficie irregolare, Rend. della R. Acc. Nazionale dei
Lincei , (5), 14, 1905, 545-556; 593-598; 655-663.
Sulle superficie aventi il genere aritmetico negativo, Rend. del Circolo Mat. di Palermo , 20, 1905,
55-60.
Sulle serie algebriche di gruppi di punti appartenenti ad una curva algebrica, Rend. della R. Acc.
Nazionale dei Lincei , (5), 15, 1906, 337-344.

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Sur les intgrales simples de primire espce d' une surface ou d' une varit algbrique
plusieurs dimensions (joint paper with F. Enriques), Ann. scientifiques de l' cole Normale Sup., (3),
23, 1906, 337-366.
Sur quelques rsultats nouveaux dans la thorie des surfaces algbriques. (joint paper with F.
Enriques); In Thorie des fonctions algbriques de deux variables indpendantes par E. Picard et G.
Simart; 2, Gauthier-Villars, Paris, 1906.
Grundeigenschaften der algebraischen Flchen (jointly with F. Enriques), Enc. der math Wiss. , 3,
C6a, 1912, 635-673.
Die algebraischen Flchen vom Gesichtspunkte der birationalen Transformationen aus (jointly
with F. Enriques), Enc. der math Wiss. , 3, C6b, 1912, 674-768.
Sulle curve che posseggono una infinit continua di corrispondenze algebriche, in Scritti
matematici offerti ad Enrico D' Ovidio , Bocca, Torino, 1918, 164-174.

Sulle funzioni abeliane, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 30, 1921, 50-55; 99-103;
195-200; 355-359.

Lezioni di Geometria analitica. Ed. Dante Alighieri; many different edition since 1902, MilanoRoma-Napoli; XI ed., Albrighi e Segrati, Roma, 1951. (manuale universitario)

SCRITTI RIGUARDANTI LA SCUOLA O LA DIDATTICA

Il valore didattico della matematica e della fisica, Scientia , 1, 1907, 329-337.


Relazione sul concorso al premio ministeriale 1909 per le scuole matematiche, Rend. della R. Acc.
Nazionale dei Lincei , ad sol., 1910, 478-483.
I programmi di matematica proposti per il liceo moderno, Boll. della Mathesis , 4, 1912, 120-121.
La commissione internazionale dell'insegnamento matematico al congresso di Cambridge, Boll.
della Mathesis , 4, 1912, 131-139.
La scuola nei suoi rapporti con la vita e con la scienza moderna, Atti del III Congresso della
Mathesis , Genova, 1912, reprinted in Archimede , 14, 1962, 116-119 and 229-235.
La riunione di Parigi della commissione internzionale dell'insegnamento matematico, Boll. della
Mathesis , 6, 1914, 85-88.
Sopra i problemi dell'insegnamento superiore e medio a proposito delle attuali
riforme (rapporteur, jointly with V. Volterra and others), Tip. della R. Acc. Nazionale dei Lincei,
Roma, 1923.

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La scuola di scienze statistiche e attuariali della R. Universit di Roma, Giorn. dell'Ist. It. degli
attuari , 2, 1931, 107-111.

SCRITTI RIGUARDANTI TEMI DI CULTURA SCIENTIFICA GENERALE

Il principio di relativit e i fenomeni ottici, Scientia , 9, 1911, 64-86.


L'evoluzione delle misure dello spazio e del tempo, Atti del Congr. della Soc. It. per il Progresso
delle Scienze , 1911.
Antiche e moderne vedute sulle leggi naturali. Inaugural adress for the academic year 1913- 14 in
the R. Universit di Roma.
Sulla teoria delle relativit. Sunto di due conferenze; L'Elettrotecnica , 9, 1922; reprinted in the
appendix to the Italian translation of: Kopff I fondamenti della relativit einsteiniana , Hoepli,
Milano 1923.
L' Espace-temps des relativistes a-t-il un contenu rel?, Scientia , 33, 1923, 169-180.
Spazio e tempo secondo le vedute di A. Einstein , Zanichelli, Bologna, 1923.
L'universo di De Sitter, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (6), 12, 1930.
De Sitter' s Univers and the Motion of Nebulae, Monthly Notices of the R. Astronomical Society ,
91, 1931.
Forma e dimensioni dell' universo, Scientia , 49, 1931, 403-412.
Determinismo e probabilit, Scientia , 53, 1933, 1-12.
Determinismo e probabilit, Atti della Soc. It. per il Progresso delle Scienze ; Scientia, 1932-33.
Il principio di causalit, Scientia , 60, 1936, 61-68.
La probabilit dans les diffrentes branches de la science , Hermann, Paris, 1937.

SCRITTI RIGUARDANTI IL CALCOLO DELLE PROBABILIT


Il calcolo delle probabilit e le scienze di osservazione, Scientia , 23, 1918, 176-184.
Questioni di metodo nel calcolo delle probabilit, Scientia , 23, 1918, 241-248.

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Calcolo delle probabilit , First edition Soc. Ed. Dante Alighieri, 1918; 2nd edition in two volumes,
Zanichelli, Bologna, 1925-28.
Sulle prime applicazioni del Calcolo delle probabilit alla statistica, Atti dell' Ist. Naz. delle
Assicurazioni , 2, 1930.
Sulla teoria della dispersione; appunti critici, Atti dell' Ist. Naz. delle Assicurazioni , 2, 1930.
Sul problema dei momenti, Giorn. dell' Ist. degli Attuari , 1, 1930.
Sur quelques problms se rattachant au calcul des Probabilits, Ann. de l'Institut H.
Poincar, 3,1932

SCRITTI DI VARIO GENERE

G. B. Guccia, Boll. della Mathesis , 6, 1914, 174-178.


Boll. di Mat. , 12, 1916.
Relazione sulla Memoria: F. Cantelli, Sulla legge dei grandi numeri, (jointly with V. Reina), Rend.
della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 25, 1916, 199.
Relazione sulla Memoria: F. Cantelli, Sullo schema lexiano della dispersione ipernormale, (jointly
with V. Reina), Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 27, 1918, 134.
Commemorazione di G. Veronese, Boll. Mathesis , 1918; reprinted in Archimede , 10, 1958, 165169.
Necrologio dei soci Reina V. e Millosevich F., Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 28,
1919, 469-470.
Necrologio del socio straniero G. Zeuthen, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 29, 1920,
230-231.
Relazione sulla Memoria: O. Chisini, La risoluzione delle singolarit di una superficie mediante
trasformazioni birazionali dello spazio, (jointly with F. Enriques), Rend. della R. Acc. Nazionale dei
Lincei , (5), 29, 1920, 371.
Relazione sul concorso al premio reale per la matematica, Rend. della R. Acc. Nazionale dei
Lincei , ad. sol., 3, 1921, 375-381.
Cenno commemorativo dei Soci stranieri M. Noether e H. Schwartz, Rend. della R. Acc. Nazionale
dei Lincei , (5), 31, 1922, 38-39.

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Commemorazione del socio straniero M. Noether, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5),
31, 1922, 404-407.
Presentazione di opere giunte in dono, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 31, 1922, 135,
465, 467, 533.
Notizia bibliografica su: F. Klein, Gesammelte Mathematische Abhandlungen, Rend. della R. Acc.
Nazionale dei Lincei , (5), 32, 1923, 580.
Sulla comunicazione del prof. La Rosa , Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 32, 1923,
598-599.
Cenni necrologici sul socio C. Segre, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 33, 1924, 460.
Commemorazione del Socio Corrado Segre, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (5), 33, 1924,
353-359.
Max Noether (jointly with F. Enriques and F. Severi), Math. Ann. , 93, 1925, 161-181.
Felice Klein, cenno commemorativo, Ann. di Mat. pura e applicata , (4), 3, 1926, 241-245.
Review of: E. Borel, Mcanique statistique classique; id., Principes et formules classiques du
calcul des probabilits; P. Levy, Calcul des probabilits, Scientia , 42, 1927, 291-293.
Commemorazione del Socio Luigi Cremona, Mem. della Soc. It. delle Scienze detta dei XL , (3), 23,
1929.
Luigi Cremona nel centenario della nascita. Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (6), 12, 1930.
.
Commemorazione del Socio Eugenio Bertini, Rend. della R. Acc. Nazionale dei Lincei , (6), 17,
1933.
Review of: R. Deltheil, Erreurs et moindres carrs; C. Charlier, Application de la thorie des
probabilits l'astronomie; R. de Montessus de Ballore, Probabilits et statistique, Scientia , 53,
1933, 54-56.
Review of: R. von Mises, Wahrscheinlichkeitsrechnung und ihre Anwendung in der Statistik und
theoretischen Physik,Scientia , 53, 1933, 427-428.
Review of: R. Risser-C. Traynard, Les principes de la statistique mathmatique; R. Risser,
Applications de la statistique la dmographie et la biologie; E. Kamke, Einfhrung in die
Warscheinlichkeitstheorie, Scientia , 56, 1934, 42-43.
Le vue philosophique d'un grand physicien, Scientia , 60, 1936, 40-43.

Le origini del calcolo infinitesimale nell'era moderna , Zanichelli, Bologna, 1938; reprinted
Feltrinelli, Milano, 1962.

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Commemorazione di Federigo Enriques, in F. Enriques, Memorie scelte di geometria ,


Cremonese, Roma, 1956, x-xxii.

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B IBLIOGRAFIA E SITOGR AFIA

BIBLIOGRAFIA
Guido Castelnuovo, Spazio e tempo secondo le vedute di A. Einstein, Bologna, Zanichelli, 1922
Guido Castelnuovo, Le origini del calcolo infinitesimale nellera moderna, Bologna, Zanichelli, 1938
Emma Castelnuovo, Federigo Enriques e Guido Castelnuovo, in Bollettino dell'unione matematica italianaSerie VII Vol. XI-A N.2,
1997
Federigo Enriques, Riposte armonie. Lettere di Federigo Enriques a Guido Castelnuovo, Torino, Bollati Boringhieri, 1996, Cur.
Umberto Bottazzini, Alberto Conte, Paola Gario
Guido Castelnuovo, La scuola nei suoi rapporti con la vita e con la scienza moderna, Terzo congresso della Mathesis, Genova 21-24
Ottobre 1912, Roma, Tip. Manuzio, 1913
Ginnasio Liceo Moderno. Orario Istruzioni - programmi, Bollettino Ufficiale del Ministero dellIstruzione Pubblica, XL, 45, 30
ottobre 1913 in [10, pp.335-361].
Guido Castelnuovo, Sopra i problemi dellinsegnamento superiore a proposito delle attuali riforme, Roma, Tipografia della
R. Accademia dei Lincei, 1923
Circolare Ministeriale 2 gennaio 1945, n. 155
Conoscere attraverso la matematica: linguaggio, applicazioni e connessioni interdisciplinari, Atti del Congresso Nazionale Mathesis,
Anzio-Nettuno, 18-21.11.2004, Roma, 2005.

Piero Morpurgo, Le scuole e gli Ebrei, in via di pubblicazione

SITOGRAFIA
http://www.senato.it/documenti/repository/relazioni/archiviostorico/guida/index.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Guido_Castelnuovo
http://www.lincei-celebrazioni.it/icastelnuovo.html
http://www-history.mcs.st-andrews.ac.uk/Biographies/Castelnuovo.html
http://www.consiglio.regione.toscana.it:8085/news-ed-eventi/pianeta-galileo/atti/2011/18_casaglia.pdf
http://www.liceofoscarini.it/200anni/libro200/castelnuovo.pdf
http://www.wikipedia.it
http://www.lincei-celebrazioni.it

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