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19/01/16 17:18

Meditazione quotidiana di Parlare con Dio


OFFRIRE LE AZIONI DELLA GIORNATA
I. Per scandire la nostra vita il Signore ci ha dato la notte e il giorno. Il giorno al giorno ne
affida il messaggio e la notte alla notte ne trasmette notizia . E ogni nuovo giorno ci ricorda che
dobbiamo proseguire i lavori interrotti e rinnovare i progetti e le speranze.
Ogni giorno comincia, in un certo modo, con una nascita e finisce con una morte; ogni
giornata come una vita in miniatura. Alla fine il nostro passaggio nel mondo sar stato santo e
gradito a Dio se avremo fatto in modo che ogni giornata piacesse a Dio, dall'alba al tramonto.
Ma anche la notte, perch anch'essa l'abbiamo offerta al Signore. Disponiamo solo dell'"oggi"
da santificare. Il giorno al giorno ne affida il messaggio; il giorno di ieri sussurra all'oggi, e
suggerisce da parte del Signore: Comincia bene. Comportati bene "adesso", senza ricordarti
di "ieri" che gi passato, e senza preoccuparti di "domani", che non sai se per te arriver. Il
giorno di ieri scomparso per sempre, con tutte le sue opportunit e tutti i suoi pericoli. Di esso
ci sono rimasti solo motivi di contrizione per le cose che non abbiamo fatto bene, e motivi di
gratitudine per gli innumerevoli benefici, grazie e cure che abbiamo ricevuto da Dio. Il "domani"
ancora nelle mani del Signore.
Quel che dobbiamo santificare l'oggi. E come incominciarlo, se non offrendolo a Dio?
Solamente chi non conosce Dio e i cristiani tiepidi cominciano la loro giornata in un modo
qualsiasi. L'"offerta delle azioni" al mattino un atto di piet che indirizza bene il giorno, che lo
orienta a Dio fin dalle prime ore, cos come la bussola indica il nord. L'"offerta delle azioni" ci
dispone fin da subito ad ascoltare e ad accogliere le innumerevoli ispirazioni e mozioni dello
Spirito Santo per la giornata, che non si ripeteranno mai pi. Ascoltate oggi la sua voce: non
indurite il cuore. E Dio ci parla ogni giorno.
Diciamo al Signore che oggi vogliamo servirlo, che vogliamo essere coscienti della sua
presenza. Rinnovate ogni mattina, con un serviam deciso - ti servir, Signore! -, il proposito di
non cedere, di non cadere nella pigrizia o nella noncuranza, e di affrontare i doveri con pi
speranza, con pi ottimismo, ben persuasi che se in qualche scaramuccia saremo vinti, potremo
superare lo smacco con un atto di amore sincero. Le nostre azioni giungeranno al cospetto di
Dio se le offriremo attraverso sua Madre, che anche Madre nostra.
II. Anche i primi cristiani vivevano la consuetudine di offrire la giornata a Dio.
San Paolo esortava i primi cristiani a offrire l'intera giornata a Dio. Raccomandava ai primi
cristiani di Corinto: Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualsiasi altra

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cosa, fate tutto per la gloria di Dio. E ai Colossesi: E tutto quello che fate in parole ed opere,
tutto si compia nel nome del Signore Ges, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Molti buoni cristiani hanno l'abitudine di rivolgere il loro primo pensiero a Dio. E subito viene il
"minuto eroico", che un efficace aiuto per fare bene l'offerta delle azioni e cominciare bene la
giornata. Il minuto eroico. - l'ora, esatta, di alzarti. Senza vacillare: un pensiero
soprannaturale, e... su! - II minuto eroico: ecco una mortificazione che fortifica la tua volont e
non indebolisce la tua natura. Vinciti ogni giorno, fin dal primo momento, alzandoti
puntualmente, a ora fissa, senza concedere nemmeno un minuto alla pigrizia. Se, con l'aiuto di
Dio, ti vinci, ti sarai molto avvantaggiato per il resto della giornata.
cos deprimente sentirsi vinto alla prima scaramuccia!.
Anche se non necessario legarsi a una formula concreta, conviene avere un modo abituale
di vivere questa pratica di piet, cos utile perch poi tutta la giornata proceda bene. Alcuni
recitano qualche semplice preghiera imparata da piccoli... o da grandi. C' una preghiera alla
Vergine molto nota; serve, oltre che per l'offerta delle azioni, per una consacrazione personale
quotidiana alla Madonna: O Signora mia e Madre mia, io mi offro interamente a te. E, in pegno
del mio filiale affetto, ti consacro in questo giorno la mia anima e il mio corpo, i miei occhi, le mie
orecchie, la mia lingua, il mio cuore: in una parola tutto il mio essere. E, poich sono
interamente tuo, o Madre piena di bont, proteggimi e difendimi come cosa tua e tuo possesso.
Amen. anche il momento opportuno per rinnovare i propositi di lotta dell'esame di coscienza
del giorno precedente, chiedendo a Dio la grazia per compierli.
[...]
III. Dobbiamo rivolgerci al Signore ogni giorno, chiedendogli aiuto per averlo sempre vicino; e
questo non solo nei momenti dedicati espressamente a parlare con Lui, ma anche durante le
normali attivit quotidiane, perch vogliamo che, oltre a essere ben fatte, diventino preghiera
gradita a Dio. Perci possiamo dire insieme alla Chiesa: Ispira le nostre azioni, Signore, e
accompagnale con il tuo aiuto: perch ogni nostra attivit abbia da te il suo inizio e in te il suo
compimento.
La santa Messa il momento pi opportuno per rinnovare l'offerta della nostra vita e delle
azioni della giornata. Mentre il sacerdote offre il pane e il vino anche noi offriamo quello che
siamo e possediamo, e tutto ci che ci proponiamo di fare nella giornata. Mettiamo sulla patena
la memoria, l'intelligenza, la volont; e la famiglia, il lavoro, le gioie, il dolore, le preoccupazioni.
E ancora le giaculatorie, gli atti di riparazione, le comunioni spirituali, le piccole mortificazioni, gli
atti d'amore coi quali speriamo di riempire la giornata. Questi nostri doni ci paiono sempre
piccoli e poveri, ma, unendosi all'oblazione di Cristo nella Messa, diventano incommensurabili
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ed eterni. Tutte infatti le loro [dei laici] attivit, preghiere e iniziative apostoliche, la vita
coniugale e familiare, il lavoro giornaliero, il sollievo spirituale e corporale, se sono compiute
nello Spirito, e anche le molestie della vita, se sono sopportate con pazienza, diventano offerte
spirituali gradite a Dio attraverso Ges; nella celebrazione dell'Eucaristia sono in tutta piet
presentate al Padre insieme all'oblazione del Corpo del Signore.
[...] E al momento della consacrazione affidiamo tutto definitivamente a Dio. Da quel
momento nulla pi soltanto nostro come se l'avessimo ricevuto in deposito e in
amministrazione -, pertanto tutto andr utilizzato per il fine al quale lo abbiamo destinato: per la
gloria di Dio e per il bene di chi ci sta vicino.
Il fatto di offrire tutte le nostre azioni a Dio ci aiuter a curarle meglio, a lavorare con pi
intensit, a essere pi sereni in famiglia anche quando siamo stanchi, a essere cittadini
esemplari, a seguire con pi attenzione le relazioni sociali e famigliari. Potremo rinnovare
l'offerta delle nostre azioni, anche solo col pensiero, molte volte al giorno; per esempio quando
iniziamo un nuovo lavoro, o quando quello che stiamo facendo presenti qualche difficolt. Il
Signore accoglie anche la nostra stanchezza, che acquista cos un valore redentivo.
Viviamo ogni giornata come se fosse l'unica che abbiamo da offrire a Dio, cercando di fare
bene le cose, e riportando a Dio, con la contrizione, quelle che abbiamo fatto male. Un giorno
sar l'ultimo, e anch'esso l'avremo dedicato a nostro Padre. Allora, se avremo vissuto offrendo a
Dio la nostra vita e rinnovando l'offerta di giorno in giorno, udremo Ges dirci, come ha detto al
buon ladrone: In verit ti dico, oggi sarai con me nel paradiso.

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