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IL FOGLIO

DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: VIA VICTOR HUGO, 1 - 20123 - MILANO

ANNO I NUMERO 7

Sinistra sindacale

Perch e come nasce


una opposizione sociale
al governo Maccanico
Dopo lalto protettorato Cgil su Dini,
ora si salda un patto antigoverno di
comunisti, cristiani e sindacalisti

Le inquietudini di Cofferati
Roma. Mentre i giornali descrivono con
vertiginose tabelle le mille ed una varianti
del presidenzialismo, tra i piedi di Antonio
Maccanico si apre un ben pi concreto intralcio. Lestrema sinistra politica (Rifondazione, Comunisti unitari, sinistra pidiessina)
pu saldarsi con la sinistra sindacale (la
componente della Cgil che si richiama a Alfiero Grandi e Claudio Sabattini). Se si aggiungono le spinte del cattolicesimo radicale, militante, che ritrova la spinta ideologica del vecchio leader morale dei cristiani di
sinistra, don Giuseppe Dossetti, e si nutre
della crescente insofferenza per la forte caratterizzazione laicista del nuovo potere, il
risultato una pericolosa ebollizione. Insieme con le larghe intese, nasce il patto alternativo per convogliare un fronte sociale
di scontro e di critica al nascituro governo,
un coacervo che potrebbe sfuggire a ogni tipo di condizionamento e di controllo.
Nellultimo anno, regnante Lamberto Dini, la Cgil di Sergio Cofferati ha esercitato
una specie di protettorato sindacale sullesecutivo. Pensioni, manovre correttive, inflazione, salari, contratti: su tutti i grandi
temi sindacali lintesa
era obbligata, e i suoi
contenuti erano sempre compatibili con i
desideri degli iscritti,
con la possibilit per
il vertice dellorganizzazione di governare
gli interessi rappresentati. Massimo DAlema era il patron politico, Cofferati il patron sindacale di un
FAUSTO BERTINOTTI
governo diretto s da
un banchiere, ma di
scuola andreottiana (troncare, sopire, chetare). Ora quel patto si rotto. Cambia scena. Si avvicina linquietante sindrome di
Maastricht, condivisa dai sindacati di tutta
lUnione europea. La sinistra sociale si rif
viva, e da l pu venire una minaccia alla
stabilit di un eventuale governo presieduto da Antonio Maccanico e al quieto vivere
di Cofferati e degli altri leader sindacali.
Dopo la concertazione con Dini dice
Fausto Bertinotti, leader di Rifondazione
comunista occorre tornare a unidea elementare, e cio che se non c scontro non
c politica. Il mostro tricefalo di cui
parla il Manifesto, e che non piace palesemente neanche al giornale cattolico Avvenire, evoca opposizioni concertate, dopo le
concertazioni di governo: Stiamo costruendo una unit continua Bertinotti
che va dagli intransigenti presenti tra i popolari, a Dossetti; dalla sinistra sindacale
ai gruppi verdi. Il filo che ci unisce la battaglia contro il predominio della cultura
del mercato.
La Cgil prossima a una stagione di congressi, con tutta la febbricitante vivacit politica che in genere caratterizza le assemblee, i voti, i confronti tra le piattaforme. La
maggioranza che sostiene Cofferati molto
ampia, ma politicamente meno solida di
quando operava il raccordo sicuro con il governo Dini. Noi non siamo pi in grado di
reggere questa situazione - dice Alfiero
Grandi, della segreteria Cgil - siamo in credito, la nostra ragionevolezza non ha avuto
niente in cambio. E dunque siamo pronti a
una battaglia anche di dissenso, anche contro larghe maggioranze parlamentari. Siamo pronti a batterci anche da soli. Non solo, Grandi aggiunge che i sindacati possono
esercitare una supplenza di democrazia
verso i partiti, mai cos poco democratici,
mai cos chiusi a una vera partecipazione.
Fioccano intanto strane dimissioni dal Pds:
se ne vanno Giorgio Cremaschi e Gianni
Ped, due quadri del profondo nord che si
rifanno alle posizioni del segretario della
organizzazione dei metalmeccanici Cgil,
Claudio Sabattini, uno dei leader del sindacalismo di sinistra. E a Milano, per venerd prossimo, la sinistra sindacale ha indetto una sua manifestazione autonoma, in
polemica con la Camera del lavoro.
Molti sono convinti che limbrigliamento
della sinistra sociale stato possibile finch
la polemica contro la destra berlusconiana
si sposava con la concertazione sindacatigoverno mediata dalla sapiente remissivit
di Dini. Ora che Berlusconi diventato a
sorpresa un alleato per le riforme, e al
posto del governo Dini si forma un esecutivo che ha qualche debito con i poteri forti
dellalta finanza, suoi tutori, lincanto della
concertazione rischia di finire bruscamente. Cofferati sarebbe inquieto, pessimista e
molto negativo sul governo Maccanico e sul
suo programma proprio per queste ragioni.
Altre fonti pensano che alla fine tutto si
aggiuster. Gino Giugni, deputato progressista, esperto di questioni del lavoro: Alla
fine la Cgil far con Maccanico le stesse cose che ha fatto con Ciampi e Dini: tratter.
Franco Frattini, ministro tecnico della Funzione pubblica: Non credo a una svolta,
neanche nel delicato settore dellimpiego
statale.

quotidiano

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DIRETTORE GIULIANO FERRARA

La Giornata
* * *
In Italia

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Nel mondo

ILPRESIDENTEINCARICATO ottimista mentre continua il giro di consultazio-

BILL CLINTON CONVOCATO DAL


TRIBUNALE PER IL WHITEWATER.
Dopo la moglie Hillary, anche il Presidente americano stato chiamato a deporre dal giudice di Little Rock nel processo in corso per la nota speculazione
fondiaria avvenuta nellArkansas. Dovr testimoniare in favore di Susan McDougal, sua partner in quelloperazione, ma la Casa Bianca sta studiando
una soluzione che non costringa Clinton
a presentarsi di persona di fronte ai
giudici. Con ogni probabilit il Presidente invier la propria testimonianza
attraverso una videocassetta registrata,
come gi fece il suo predecessore Ronald Reagan in occasione delle indagini sullo scandalo Iran-Contras.

ni. Ieri il presidente incaricato ha incontrato le forze sociali e i rappresentanti di categoria. Intanto Fini chiede
impegni precisi, e non accordi generici,
da parte di Maccanico riguardo il semipresidenzialismo. Gli risponde DAlema:
Non spetta al governo fare le riforme,
ma al parlamento. E Bianco avverte:
La nostra firma sotto un accordo che si
basa sul semipresidenzialismo se la sognano. Per Buttiglione il nuovo esecutivo deve dichiarare con chiarezza la
sua scelta per il semipresidenzialismo.

* * *

Cooperative rosse, nuovi arresti per le


tangenti nella ricostruzione post-terremoto in Campania. Si tratta di un giro
di fatturazioni false con cui creare fondi neri per pagare camorristi e politici.
In manette sono finiti tre dirigenti di
imprese edili di Bologna e Forl.

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Lalienazione delle case degli enti un


rischio per il mercato immobiliare. Lo
sostengono i sindacati degli inquilini
insieme allassociazione dei costruttori.
La privatizzazione degli immobili potrebbe sconvolgere gli equilibri di mercato e mettere in difficolt gli inquilini.
Le case che appartengono agli enti
sono oggi oltre 150 mila. Soltanto a Ro ma se ne contano 60 mila.

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Il New York Times favorevole alla


riforma della Costituzione in Italia. Un
presidente eletto darebbe pi continuit e responsabilit alla leadership.

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Di Pietro presidente ideale secondo


un sondaggio del settimanale Oggi. Lex
pm, nel caso di elezione diretta del capo dello Stato, avrebbe dalla sua il
26,2% dei consensi. (La veridicit dei
sondaggi controversa. Se infedeli
nuocciono gravemente alla formazione
di unopinione corretta, ndr).

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Diecimila denunce ogni anno, soltanto alla pretura di Roma, vengono presentate da titolari di telefonini clonati.
La truffa viene calcolata nella misura
di trenta miliardi allanno.

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Alain Jupp punito dallopinione pubblica. Secondo un recente sondaggio il


61% dei francesi d un giudizio totalmente negativo della sua politica. Diminuiscono dal 37 al 34% anche i suoi
fedeli sostenitori.

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Il Lussemburgo ritiene inopportuno il


dibattito attorno alla moneta unica e ai
criteri di convergenza previsti da
Maastricht, che secondo il premier del
Granducato, Jean-Claude Juncker, sono
gi abbastanza elastici.

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La Spagna privatizza il petrolio, cedendo ad azionisti privati una quota


dell11% della compagnia Repsol.
Unulteriore fetta azionaria sar offerta ad investitori istituzionali. Allo Stato, che incasser 140 miliardi di pesetas (pi di 1.600 miliardi di lire) rimarr
il 10% delle azioni.

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Morto in un attentato a San Sebastian,


nella regione basca, il fratello dellex
ministro della Giustizia spagnolo, il socialista Enrique Mugica.
Ieri il Belgio ha negato lestradizione
per due cittadini spagnoli, sospettati di
essere terroristi dellEta. Dura la rea zione di Madrid, che ha richiamato
lambasciatore a Bruxelles e sospeso la
cooperazione giudiziaria con il Belgio.

* * *

Warren Christopher giunto in Siria


per incontrare Assad, dopo aver visitaTutti pagano il pizzo a Palermo. Lo so- to marted Simon Peres a Tel Aviv. Prostiene la polizia, secondo cui nessuno segue la spola diplomatica del segretapu sottrarsi alla morsa degli estorsori. rio di Stato per accelerare le trattative
Quindici taglieggiatori sono stati ar - di pace tra Damasco e Israele.
restati ieri nel capoluogo siciliano nel
* * *
corso di unoperazione contro il racket.
Ucciso a Mosca un altro banchiere, ultimo finora in una serie di oltre 60 de* * *
Borsa di Milano. Lindice Mibtel di ie- litti che da oltre un anno sconvolge il
ri 9.993 (+0,04%). La lira ha guadagna- mondo delle banche e dellimprenditoto 0,54 punti sul dollaro (1.572,82) e ne ria russa. Luomo stato sgozzato in un
ha persi 3,62 sul marco (1.070,67).
parcheggio del centro cittadino.

* * *

* * *

La situazione
Antonio Maccanico potrebbe chiudere
molto presto, gi questa settimana, laccordo
per formare il governo. Gli ottimisti parlano
di venerd. In superficie si accumulano apparenti difficolt. Gianfranco Fini chiede
che lesecutivo si impegni con molta chiarezza, nel suo programma, a favore della
prospettiva semipresidenzialista alla francese. Massimo DAlema richiama alla funzione legislativa del Parlamento, pi direttamente coinvolto che non il governo nelle
procedure per le riforme della Costituzione.
I popolari di Gerardo Bianco si spingono fino a chiedere neutralit ad Antonio Maccanico. Ma tutti sanno, oltre le dichiarazioni di
facciata, che lincarico nato da un accordo,
fragile ma pubblicamente (e oralmente) sottoscritto sia da Silvio Berlusconi sia da Fini
sia da DAlema. Nessuno dei contraenti ha
oggi la convenienza e la forza per tirarsi indietro, a meno che non accadano cose assolutamente imprevedibili. Dunque la discussione vera quella che non si vede, quella
sulla struttura del governo e sui ministri.
Combattuta lipotesi di dare a Carlo Azeglio Ciampi un superministero delleconomia. C una generazione di manager e tecnici, non nuovi ma non sperimentati direttamente in politica, che preme su Maccanico
perch svecchi la compagine e le dia unimpronta aggressiva e modernizzatrice.

Proseguono in Cecenia le manifestazioni dei separatisti, che da tre giorni


chiedono il ritiro delle forze armate
russe dal territorio.
I manifestanti sono stati bombar dati da volantini di propaganda in neggianti al ruolo pacificatore delle sercito russo, lanciati da aerei del cor po di spedizione di Mosca.

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Iniziata a Singapore Asian Aerospace,


lesposizione biennale dedicata alla aeronautica difensiva. Dodici le aziende
italiane presenti per farsi largo su un
mercato, quello aeronavale dellEstremo Oriente, in continua espansione.

* * *

Sono accusati di crimini di guerra il


generale Djordje Djukic e il colonnello
Aleksa Krsmanovic, arrestati il 30 gennaio dalla polizia bosniaca, con altri sei
esponenti dellesercito serbo-bosniaco.

* * *

LOnu rischia la bancarotta per il


mancato versamento delle quote per
3,3 miliardi di dollari da parte dei paesi membri. Lo denuncia il segretario
generale Boutros-Ghali. Fra i maggiori
debitori gli Usa, che devono alle casse
dellOnu 1,3 miliardi di dollari.

Schiaffi al procuratore

Il mostro non un mostro,


e le inchieste vacillano
La settimana nera di Pierluigi Vigna,
un magistrato troppo sicuro di s
PROCESSO PACCIANI: laccusa si sostituisce con successo alla difesa
Ci voluta la pubblica accusa per rovesciare un castello creato dalla pubblica accusa. Il sostituto procuratore Piero Tony,
nella sua requisitoria davanti alla Corte
dappello, ha smontato la sentenza di primo
grado che condannava Pietro Pacciani per i
sedici delitti attribuiti al mostro di Firenze. Ma la requisitoria di Tony, che ha chiesto
una nuova perizia balistica e in subordine
lassoluzione di Pacciani, ha soprattutto
messo sotto accusa anni di lavoro del procuratore capo Pierluigi Vigna.Uninchiesta
sotto i riflettori delle tv, che ha infilato i panni del mostro allanziano agricoltore di
Mercatale Val di Pesa.
Vigna non ha nascosto il suo disappunto:
La requisitoria non mi ha convinto, n poco n punto, n per la forma n per i contenuti. Una reazione durissima, stigmatizzata dallex ministro della Giustizia Alfredo
Biondi: In Inghilterra queste parole sarebbero costate a Vigna unimputazione per oltraggio alla Corte. Il procuratore capo fiorentino seccato perch nessuno degli indizi, finora considerati prove di colpevolezza, ha retto allesame del pubblico ministero. Ora ci si chiede: se laccusa era cos debole fin dallinizio, come si arrivati alla
condanna in primo grado? La risposta non
univoca, ma notevoli perplessit sono emerse sulla strategia della difesa di Pacciani:
non sono stati chiamati a deporre testimoni
che avrebbero potuto scagionare limputato,
non sono stati sollevati con la forza necessaria tutti i dubbi sullattendibilit dei testi
daccusa, non stata fatta una perizia psichiatrica su Pacciani.
Si parlato di eccesso di mediazione, di
rinuncia allo scontro con la procura. In effetti, quando in vista dellappello Pacciani
ha deciso di inserire lavvocato Nino Marazzita nel collegio di difesa, il suo vecchio legale Pietro Fioravanti ha tirato in ballo la
massoneria e i servizi segreti, dicendo pubblicamente che si trattava di una mossa per
delegittimare il procuratore Vigna.
SMONTATOIL TEOREMA dellautoparco milanese della mafia di via Salomone
Quattrocentoquarantotto pagine lette una
settimana fa in tribunale a Milano per assolvere il vicequestore Carlo Iacovelli, accusato di fiancheggiamento esterno con la
mafia dellautoparco di via Salomone. Ma
anche per smontare i capisaldi di unaccusa
partita dalla procura fiorentina e poi riportata dalla Cassazione nella sua naturale sede milanese. Cos si concluso il primo
round di una vicenda iniziata nellottobre
del 1992, quando un blitz di carabinieri e finanzieri setacci lautoparco di via Salomone, una sorta di zona franca per i traffici
meneghini delle varie famiglie mafiose meridionali.
Chiave dellinchiesta il pentito Salvatore Maimone, che non si limita a portare i poliziotti allautoparco, ma contribuisce con le
sue dichiarazioni alla costruzione di un teorema: la mafia dellautoparco ha potuto prosperare solo grazie alla copertura offerta da
poliziotti (tra cui Iacovelli) e magistrati (Maimone fa i nomi di Antonio Di Pietro, Francesco Di Maggio e Alberto Nobili). Di Pietro
e Di Maggio escono subito dallinchiesta,
perch le date indicate non corrispondono
con la loro presenza a Milano. Resta Nobili,
e laccusa lascia tutti allibiti, dal momento
che il magistrato un uomo di punta dellantimafia. Le reazioni milanesi sono molto
dure e anche il procuratore capo milanese
Francesco Saverio Borrelli insorge contro
Vigna. Linchiesta assegnata a Brescia, che
archivia tutto ritenendo Salvatore Maimone
non credibile. Ora arrivata la sentenza al
processo contro Iacovelli.
RAPIDO 904: un mandante che non ha trovato esecutori per il suo delitto
Il 23 dicembre 1984 una bomba esplode in
una carrozza del rapido 904, in transito in
una galleria ferroviaria nei pressi di Firenze. E la strage di Natale: 16 morti. La procura di Firenze indaga, poi il colpo di scena:
stata la mafia, che per la prima volta ha
portato le bombe fuori dal suo territorio.Ci
sono alcune testimonianze, ma il pezzo forte il teorema esposto da Vigna. La strage
stata organizzata dalla mafia per distogliere
lattenzione dalle rivelazioni di Buscetta e
dal maxiprocesso di Palermo a cui sta lavorando Giovanni Falcone. Stavolta, per, la
mafia ha agito per delega e, tramite Pippo
Cal, si rivolta alla camorra napoletana.
Tuttavia la camorra a corto di esplosivi e
li chiede ai neofascisti, nella persona del
missino Massimo Abbatangelo, che poi diventer deputato. Secondo laccusa, Abbatangelo avrebbe personalmente portato i
candelotti esplosivi in una casa di Forcella

MERCOLED 7 FEBBRAIO 1996 - L.1000

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IL NUMERO VERDE E ATTIVO
tutti i giorni feriali dalle 9 alle 18. Si
pu concordare linvio immediato
del giornale. Grazie e buona lettura.
al camorrista Guido Cercola. Il telecomando fu messo a punto dal tedesco Friedrich
Schaudinn, che ne forn unintera partita allo stesso Pippo Cal.
Il processo si conclude con pesanti condanne, confermate in appello. Un indubbio
successo per Vigna. Poi, un po alla volta, la
verit processuale si fa pi sfumata, soprattutto perch il telecomando non era in grado di far esplodere il treno in galleria. Ecco
che Schaudinn ripara in Germania, la cui
magistratura respinge la richiesta di estradizione ritenendo deboli le accuse. Abbatangelo, processato a parte perch deputato,
viene assolto. La Cassazione annulla, infine,
la sentenza e nel nuovo appello anche i camorristi vengono assolti. Unico condannato
Pippo Cal, il mandante senza esecutori.

DAlema & Berlusconi

Esecutivo in difficolt,
ministeri senza candidati
Lamberto Dini sempre pi in rotta
con gli ex amici di Forza Italia
Di ministri, o presunti tali, abbondano le
pagine dei giornali, ma tra i tanti nomi, il pi
delle volte falsi, ne spicca uno, quello di Lorenzo Necci, che sicuro al 110 per cento. A
lui spetta lonere e lonore di guidare il superministero delle infrastrutture. Allinizio
Necci si era fatto abbagliare dalla sirena del
dicastero del Tesoro. Poi gli hanno spiegato
che la poltronissima del governo Maccanico
era unaltra, quella, appunto, dove andr a
sedere: di l passeranno tutti gli affari pi
importanti dei prossimi due anni. E quello
di Necci lunico nome credibile di ministro di area berlusconiana uscito finora. Il
problema del centro destra, infatti, quello

PASSEGGIATE ROMANE
RUBRICA

per cui tante caselle del governo Maccanico


restano scoperte, la penuria di tecnici che
affollano invece la sponda del centro sinistra. Per la prima volta le difficolt per la
creazione di un esecutivo non prevengono
dal sovrannumero dei papabili, ma dalla
scarsit degli stessi.
Il Lamberto Dini che si aggira cupo per le
sale di palazzo Chigi solo un pallido ricordo di quellaltro Lamberto Dini. Quel presidente del Consiglio che con aria di sufficienza scherniva i deputati del Polo dicendo
: Ora la fiducia me la devono venire a chiedere in ginocchio. Luomo che veste adesso
i panni del capo di un governo dimissionario
ha perso ogni accento di toscano sarcasmo,
imbevuto com di rancore nei confronti di
Forza Italia e degli ex democristiani del
centro destra. A loro Lamberto Dini non
perdona di averlo tradito, sfilandogli prima
la poltrona di presidente del Consiglio e accingendosi poi a fare lo stesso con quella di
ministro del governo Maccanico. Non siete
leali, li rimprovera. Se continuerete cos
io vado dallaltra parte, con il centrosinistra, li minaccia. Ma una intimidazione
che vale quanto unarma spuntata. I suoi interlocutori lo considerano gi dallaltra parte e anche i pochi ancora intenzionati ad
aiutarlo, dopo queste parole stizzose hanno
deciso di ritirare la mano che gli avevano offerto.
Adesso Lamberto Dini pu contare soltanto sullappoggio di Oscar Luigi Scalfaro
e di Massimo DAlema. E difficilmente potrebbe essere altrimenti, visto che da presidente del Consiglio ha servito fedelmente il
Quirinale e Botteghe oscure, snobbando gli
amici del Polo che in un imperdonabile attacco di ingenuit lo avevano indicato a palazzo Chigi. Dante la chiamerebbe la legge
del contrappasso, nei palazzi romani si chiama la dura legge della politica.
Massimo DAlema non lo confesserebbe
nemmeno alla moglie Linda e neanche ad
Annamaria Testa, la pubblicitaria che gli cura limmagine, ma nel suo intimo ammira
Silvio Berlusconi. Al leader di Forza Italia il
segretario del Partito democratico della sinistra invidia, per esempio, la presenza scenica. E probabilmente nel tentativo di emularlo si gi affacciato due volte sugli schermi televisivi ostentando unabbronzatura caraibica, frutto di un sapiente trucco. Il suo
debutto con un fondotinta di una gradevole
tonalit naturale stato al Maurizio Costanzo Show. Ma ahim, anche lui incorso nellerrore di non farsi stendere lutile cremina
dappertutto in modo uniforme, ragion per
cui sotto il viso debitamente colorato spuntava un collo inverosimilmente bianchiccio.

Sicurezza europea

Tra silenzi e imbarazzi


nasce la nuova dottrina
imperiale di Mosca
Kohl chiede lallargamento ad Est della
Nato, la Russia dice no e rispolvera
i sogni della superpotenza sovietica

Dal Wehrkunde di Monaco


Monaco. Il primo vice-ministro russo della Difesa, Andrej Kokoshin, fra lo sconcerto generale degli illustri partecipanti alla
trentatreesima edizione del Wehrkunde
di Monaco di Baviera il pi autorevole
convegno sulla sicurezza al mondo ha sostenuto bravamente un sillogismo basato
sullopposizione fra impero sovietico (cattivo) e impero russo (buono), insistendo sul
diritto di Mosca ad esercitare uninfluenza
politica e militare nellEuropa centroorientale e vietando di fatto a Polonia, Ungheria, Cechia e Slovacchia il diritto di entrare nella Nato, come essi da tempo sollecitano e come Helmut Kohl con sempre pi
insistenza chiede, come indispensabile garanzia per la sicurezza continentale.
Questo stato il tema cruciale dellappassionato dibattito fra i grandi della politica della sicurezza, da Kohl al leader della Spd Rudolf Scharping, dal Segretario generale della Nato Jorge Solana, ai ministri
della Difesa americano William Perry, francese Charles Millon, tedesco Wolker
Ruehe, nonch molti Segretari di Stato e
alti gradi delle Forze
armate dei paesi occidentali. Di fronte
allevidente imbarazzo e timore diffuso
per il destino della
Russia dopo le presidenziali di giugno,
Kohl ha descritto,
proposto, esortato,
duellato e benedetto,
cercando senza
convincere troppo
di infondere un tono
ottimista.
BORIS ELTSIN
In realt il clima a
Mosca drammatico,
secondo le fonti pi autorevoli. Alla base
del pericoloso atteggiamento della Russia
c innanzitutto una condizione di minorit
internazionale in cui confluiscono declino
economico e disgregazione territoriale: per
una ex super-potenza, per cui lequazione
ruolo-territorio capitale, si tratta di una
realt dura da inghiottire. Ma non si tratta
solo di questo. La Russia, ovvero la sua
maschera globale che stata lUrss, ha
perso la Guerra fredda senza essere stata
sconfitta sul campo, n invasa militarmente. La fine del comunismo non stata solo
un mutamento politico, ma una crisi di legittimit dello Stato che ha coinciso cronologicamente con la dissoluzione del suo impero esterno (il Patto di Varsavia) e di
quello interno (le 15 Repubbliche). Ma
ci accaduto senza che i russi, allinterno,
se ne rendessero minimamente conto.
Da questa falsa coscienza nasce lattuale
autolegittimazione russa in termini di diritto allimpero e al suo graduale recupero. Di qui la dottrina dell estero vicino
(lex impero) e quella dell estero lontano, vale a dire il resto del mondo. Di qui
lostilit, dapprima sorda ma oggi palese e
crescente, nei confronti del possibile allargamento della Nato verso Est.
Timori e inquietudini occidentali
Il rischio della seconda conquista del
Cremlino da parte dei comunisti di Zhuganov, in parallelo con i nazionalisti di diversa origine, oggi molto serio. La Russia
un orso ferito e nervoso. Pu diventare cattivo e colpire a casaccio. Quindi - questa
la tesi degli occidentali variamente declinata da Perry e da Kohl bisogna cercare
di curarlo e di rabbonirlo, evitando di contrariarlo troppo. Forse per questa ragione
nessuno a Monaco ha sottolineato il fatto
che - comunque vadano le cose - il comportamento russo in Cecenia non pu certo
giocare a favore della legittimazione democratica del Cremlino. Kohl, con un sorriso lievemente imbarazzato, ha fatto rientrare la Cecenia nel campo del rispetto dei
diritti umani, mentre tutti gli altri hanno
glissato per non mettere a disagio lospite
russo.
Ancora una volta si prospetta una convergenza strumentale fra i sostenitori del
realismo e i fautori dell idealismo in
politica internazionale. Lipocrisia dei nuovi realisti consiste oggi nel fatto che,
mentre per sconfiggere i totalitarismi e vincere la Guerra fredda avevano sostenuto
che la deterrenza nucleare rabbonisce il
nemico e crea un perfetto equilibrio, oggi
tendono solo a nascondere il pericolo.
E stato un errore nel passato, un errore oggi, sostiene Carlo Maria Santoro,
sottosegretario italiano alla Difesa. Invece di favorire lindebolimento della compagine interna russa, gi minata dalletnicismo, si tace sui massacri imperiali in Cecenia e si esita ad allargare la Nato verso
Est. Adoperare oggi la stessa strategia difensiva impiegata contro lUrss un modo
pericoloso di far politica perch lorso percepisce la situazione come ingiusta e ingiustificata, in quanto non ha capito n di
aver perso la guerra n di avere perduto la
legittimit a mantenere, o addirittura a recuperare, limpero perduto.

ANNO I NUMERO 7 - PAG 2

IL FOGLIO QUOTIDIANO

MERCOLED 7 FEBBRAIO 1996

CORRISPONDENZE

SIGNOR DIRETTORE

Tutti al centro. Voglia di intese anche in Gran Bretagna

Comodi, mammoni e prudenti


Il cardinale Biffi ci vede cos

BLAIR CORTEGGIA I LIBERALI E LA SINISTRA TORY PROPONEAI LABURISTIUN PATTOPERLA NAZIONE UNITA
DALONDRA
Per i conservatori
la vittoria alle elezioni del 1992 si
rivelata un Major
error, un grave errore. In passato essi riuscivano a far vivere nellelettorato il duraturo ricordo di un apparente successo economico,
lasciando sempre in eredit al successivo
governo laburista la maledizione dellinevitabile svalutazione. Questa volta, invece, si
sono anchessi rivelati privi sia di idee sia
di ideali e, cosa peggiore, incompetenti come dirigenti del Paese.
Disastrosi dissensi riguardo allEuropa
hanno diviso il partito e il governo in pi
trib tutte sul piede di guerra. Peggio ancora, sembra che siano riusciti a costruire con
le proprie mani una maggioranza strategica
Liberal-laburista che potrebbe durare una
generazione.
Va ricordato che Margaret Thatcher non
ha mai avuto pi del 40% dei voti. Per, con
unopposizione divisa, questo risultato elettorale ha potuto significare una maggioranza di pi di 120 deputati in un Parlamento
che in ultima istanza detiene il potere assoluto. Ci spiega perch ironicamente per la
sua rivoluzione dovette imporre un dirigismo ministeriale alla francese. E il modesto consenso elettorale spiega pure come
il suo prestigio fosse ben lungi dallessere
universale, dal momento che almeno il 55%
degli elettori le vot contro in ogni elezio-

ne a partire dal 79.


Tutti i partiti sono coalizioni di interessi
e, occasionalmente, di ideali. Di fronte alla
rottura thatcheriana del modo di raccogliere il consenso, il Partito laburista, in origine lala politica del movimento sindacale, si
divise. Allora i Socialdemocratici persero.
Ora, con Blair, hanno vinto al punto che si
appena formato uno scissionista Partito laburista socialista. Verso la fine del secolo
scorso Gladstone divise il grande Partito liberale sulla questione dellautonomia o dellunione con lIrlanda. Lala Whig dei proprietari terrieri unionisti si un al Partito
conservatore e unionista. Tuttavia i Liberali riformisti e borghesi riuscirono a realizzare fra il 1906 e il 1911 la riforma costituzionale e quella cosiddetta del benessere
sociale prima di perdere la maggioranza a
vantaggio del nuovo partito dei lavoratori, il
Partito laburista.
Ora lEuropa, non lIrlanda, che divide
il Partito conservatore tra i Tory, fautori della Piccola Inghilterra a bassa tassazione, e i
Wigh europeisti, fautori di una nazione unita e dello Stato Sociale. Questa battaglia
ideologica tra i contribuenti dei ceti medi e
la classe aristocratica dellespansione imperiale data di 300 anni. Nel 600 Tory significava bandito scozzese, mentre un Wigh era
sinonimo di un pirata irlandese. In ogni caso si sa per certo che i parlamentari conservatori stanno vendendo le loro azioni prima
del calo della Borsa che invariabilmente
precede un imminente governo laburista.
Paddy Ashdown, il leader dei Liberaldemocratici, ha proposto unalleanza formale con

il nuovo Partito laburista di Blair. Come mai


solo ora politicamente possibile un patto
LibLab nonostante i loro programmi siano
stati sempre simili? Una ragione del dissenso era fiscale. I liberali volevano che tutti i
cittadini contribuissero allaumento della
spesa pubblica per istruzione e sanit. Secondo i laburisti avrebbero dovuto pagare
soltanto i ceti medi, cio gli elettori liberali.
Inoltre i dirigenti liberali non potevano garantire lapporto dei loro voti allipotetica alleanza dal momento che gli elettori liberali
avrebbero facilmente potuto, tappandosi il
naso, scegliere i conservatori piuttosto che i
socialisti.
Gli ideali ottocenteschi di nazionalismo
e socialismo sono stati corrosi dalla storia. Ora il turno del liberalismo. In America un liberale un criptocomunista, mentre il partito liberaldemocratico russo neofascista. Se in Europa i liberali sono thatcheriani, nel Regno Unito sono il partito del
gioco leale e perci del libero commercio e
del riformismo pragmatico.
Il liberale il partito delle classi medie
(dominanti o consolidate o ben definite): alti funzionari pubblici, ambasciatori, docenti
universitari, esponenti delle chiese protestanti, lettori del Guardian, membri dellaristocrazia illuminata, in una parola quelli con mentalit liberale e benestanti. In Italia verrebbero collocati a tavola tra Ripa di
Meana e Veltroni.
Questo partito di governo naturale,
com stato definito, raccoglie il 20% dei voti ed il pi grande partito di centro dEuropa! Ma con il sistema uninominale non ot-

A Mumbai non ci insegnerete a cuocere il pollo


FONDAMENTALISTI IND DEVASTANO FAST-FOODDELLA KENTUCKY FRIED CHICKEN
DABOMBAY
Appena un mese
fa, questa sarebbe
stata una lettera
da Bombay. Oggi
invece, in questa
calda notte di vento, mentre un milione di musulmani
danzano sotto la luna
piena al ritmo assordante della colonna sonora di un film indiano, nel bel mezzo del
mese sacro del Ramadan, durante il quale i
musulmani devoti rinunciano al cibo, e perfino allacqua, per tutto il giorno fino al calar del sole, oggi, dicevo, quella che sto scrivendo una lettera da Mumbai.
La capitale commerciale dellIndia, una

metropoli di dodici milioni di abitanti appartenenti a un centinaio di gruppi etnici e


religiosi, una citt nella quale ind e musulmani hanno vissuto insieme per generazioni, ha infatti ufficialmente cessato di chiamarsi Bombay il primo gennaio di questanno. Il cambio del nome non soltanto simbolico, ma ha profonde implicazioni sul turbolento clima politico dellIndia.
Le opinioni sono discordanti circa il fatto
se Mumbai derivi dal nome di unoscura
dea ind locale, Mumbadevi, oppure dal nome di un piccolo villaggio di pescatori esistito da queste parti pi di quattro secoli fa.
Questa disputa, apparentemente esoterica,
sullorigine del nome Mumbai riflette, pi
in generale, il complesso rapporto tra religione e politica nellIndia di oggi.
Bombay stata ribattezzata Mumbai dal-

N AV I G A R E

Una notte di eros cibernetico su Internet


tra sexy-star defunte e barzellette hard
olliamo gli ormeggi e issiamo le vele o
meglio, accendiamo il modem e cariM
chiamo il software di comunicazione. Bene,
siamo pronti ad affrontare l'oceano Internet. La rotta? Verso le isole del sesso. notte, e la navigazione procede veloce e a costi
ridotti. Partiamo da uno dei tanti motori di
ricerca, ovvero Webcrawler all'indirizzo
http://webcrawler.com.
Inseriamo come stringa la parola sex e
ci appare un indice con infiniti indirizzi che
trattano l'argomento. Purtroppo i primi tentativi non vanno a buon fine. La crescente
campagna censoria ha spinto molti fornitori, in tutto il mondo, a limitare il materiale
sexy-porno-erotico sulla rete. Cos, molti indirizzi ancora presenti sull'indice, non sono
pi collegati. Chi promette, poi, pagine davvero hard, fa pagare un abbonamento, costringendo il curioso, ma disinteressato navigatore notturno a repentine virate. Intertain On Line (http://intertain-inc.com) si presenta interessante, ma respinge i nostri assalti, Red Light District (http://www.fun.nl),
invece, un'occhiatina ce la lascia dare. Accediamo cos a pagine dimostrative che propongono qualche timida immagine sexy. Ma
le divertenti aree di messaggistica rimangono accuratamente celate ai nostri occhi
indiscreti. Decidiamo, allora, di aggirare
l'ostacolo rivolgendoci ai newsgroup, cio
alle aree di discussione pubblica. Affollatissimo il gruppo di conferenze alt.sex,
dove il sottotitolo ci d l'idea di ci che
verr discusso. Un esempio? alt.sex.girlwatchers la conferenza dei guardoni;
alt.sex.incest, quella degli incestuosi;
alt.sex.stories raccoglie storie erotiche da

tutto il mondo; alt.sex. super-size invece


l'autocelebrazione dei superdotati.
Decidiamo di dare uno sguardo alla home page di alt.sex.movies all'indirizzo
http://www.xmission.com/~legalize/asm/asm
.html, dove scopriamo quali novit attendono il mercato mondiale del cinema porno e possiamo entrare in un database dove
possibile conoscere vita morte e miracoli di attori e registi o avere un sunto delle
trame dei film. Ci muoviamo agevolmente
fra la pi strana raccolta di informazioni
mai vista, come l'elenco delle pornostar decedute o quello dei fan club. Dalla celluloide alla cellulosa il passo breve: ecco
una panoramica sui magazine sexy. Eccoci
catapultati fra le pagine di Playboy
(http://www.playboy.com) dove spicca la longilinea figura di Kona Carmack, la hawaiana playmate di febbraio. Accediamo, poi,
quasi per caso, a Urban Desires
(http://gecko.desires.com) il giornale interattivo delle passioni metropolitane. una
rivista bimestrale molto piacevole che
ospita una rubrica sul sesso. Spulciando
fra i numeri arretrati, troviamo un servizio
sul Museo della Storia del contraccettivo di
Toronto. Un click e siamo in Florida, nella
pagina della catena di ristoranti Hooters
(http://www.florida.net/hooters) che presenta le foto di una serie di ragazze favolose. Il
titolo recita Le ragazze pi belle del mondo, ma sappiamo che di pari splendore sono le cameriere in servizio nei 150 locali,
che proprio per questa particolarit, si sono diffusi in tutti gli Stati Uniti. Il nostro vagabondare giunto alla fine e lo skipper,
esausto fa rotta verso il logoff.

IL FOGLIO quotidiano

OGGI - Al nord e al centro cielo poco


nuvoloso. Aumento della nuvolosit in serata con precipitazioni sparse, nevose oltre i 600 metri. Nuvolosit intensa al sud
associata a piogge e temporali.
DOMANI - Al nord e sulle regioni centrali tirreniche cielo sereno o poco nuvoloso. Nuvolosit pi accentuata sulle regioni centrali adriatiche e al sud con pos sibilit di precipitazioni.

DIRETTORE RESPONSABILE: GIULIANO FERRARA


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lalleanza, recentemente eletta, tra i fondamentalisti ind e i locali nazionalisti del


partito Maratha, alleanza che ora governa il
pi ricco Stato indiano, il Maharashtra.
Gli obiettivi politici dei fondamentalisti e
dei nazionalisti locali divergono sul lungo
periodo; tuttavia, per il momento, essi sono
uniti dal progetto di conquistare potere, per
la prima volta, al livello federale, nelle elezioni politiche che si terranno questanno. E
il punto centrale della loro piattaforma elettorale la rinascita aggressiva dellorgoglio
ind, insieme al desiderio di mettere decisamente a posto la minoranza musulmana.
Lalleanza tra fondamentalisti ind e nazionalisti locali non solo un matrimonio
politico di interesse. I nomi dei loro partiti
sono spesso cambiati negli ultimi cinquantanni, e anche i loro leader, ma i fondamentalisti e i nazionalisti sono cugini politici. Entrambi infatti sono nati da un piccolo gruppo rigorosamente fascista chiamato Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss, che
potrebbe tradursi come Formazione per
lautarchia nazionale), che ha sempre contrastato lideologia socialista e laica del partito che ha dominato la politica indiana negli ultimi cento anni, lIndian National Congress, il partito del Congresso.
Fondato nel 1885 da un gruppo di socialisti inglesi e di avvocati indiani, il partito
del Congresso divenne col tempo un movimento politico di massa che lott contro il
dominio imperiale britannico e alla fine lo
rovesci. Il leader carismatico del partito,
Mohandas Karamchand Gandhi, mobilit
le masse indiane attorno allideologia della semplicit contadina, dellautosufficienza nazionale e dellamore fraterno. In nome
dellamore fraterno, Gandhi intraprese lunghi digiuni fino alla morte, rifiutando di
mangiare o bere quando vedeva troppa violenza. Pochi giorni dopo il suo ultimo digiuno, fatto per fermare ind e musulmani
che si stavano massacrando tra di loro allindomani dellindipendenza dellIndia (e
del Pakistan), Gandhi venne ucciso da un
giovane fanatico della Rss, che lo accusava
di avere tradito i suoi fratelli ind mostrando eccessiva preoccupazione per il destino dei musulmani indiani.
Il giovane fanatico venne impiccato, ma i
suoi compagni entrarono in clandestinit.
Alcuni riemersero poi alla superficie come
moderati che si limitavano a opporsi alle
politiche governative che favoriscono i musulmani e le altre minoranze con quote e
opportunit pi che proporzionali nel lavoro e nella scuola. Questi nazionalisti moderati dicono di volere un paese laico con
opportunit uguali per tutti. Vogliono unIndia fedele alle proprie radici ind, e capace di una politica di fermezza nei confronti
dei vicini musulmani del Pakistan, se necessario anche con le armi nucleari. E se
allOccidente non piace, pazienza.
Ironia del destino, gli oppositori delle
vecchie politiche economiche socialiste del
partito del Congresso ora si dichiarano a favore dellautosufficienza nazionale. LIndia
dovrebbe importare solo alta tecnologia e
produrre tutto il resto da s. E la tardiva liberalizzazione delleconomia indiana da
parte dellattuale governo viene considerata come alto tradimento, come la vendita
dellIndia al miglior offerente.
Lultima vittima di questa guerra di parole la catena americana di fast-food
Kentucky Fried Chicken, i cui ristoranti in
India sono stati chiusi per la ragione, davvero farsesca, che due mosche morte sono
state trovate nei bidoni dellimmondizia in
cucina. Alcuni giorni fa, un ristorante della catena stato completamente distrutto
da una folla di agricoltori, che ha fatto irruzione allinterno gettando ogni cosa allaria, splendenti forni a microonde e tutto
il resto. Ah s. Un esponente politico nazionalista ha commentato: Non abbiamo
bisogno che gli stranieri ci insegnino a friggere il pollo.
Sukumar Periwal

tiene pi di 25 seggi. Perch mai Blair dovrebbe accettare questo patto preelettorale
quando i sondaggi gli danno un vantaggio
del 40% sui conservatori? Una prima risposta: perch i suoi elettori che rispondono
positivamente alla domanda quale partito
rappresenta meglio i tuoi interessi? sono
soltanto il 9% in pi degli avversari. Se i risultati confermassero questa percentuale,
si sfocerebbe in un Parlamento sospeso
nel quale Blair si troverebbe alla merc sia
della sua sinistra sia dei liberali.
Meglio quindi un patto ora, da una posizione di forza. Tanto pi che assai pi conveniente avere al proprio fianco lardito e
bello Paddy Ashdown, ex capitano delle
Forze Speciali, piuttosto che averlo allopposizione. Leader ispirato e figlio dellImpero, in grado anche di sostenere i diritti dei
cittadini di Hong Kong esprimendosi in perfetto cinese, Paddy Ashdown fu pure lunico dirigente politico a difendere Salman Rushdie.
Blair, che un aperto ammiratore del dinamico radicalismo e della risolutezza della Thatcher, di fronte al proprio relativo fallimento, preferirebbe propugnare una ristrutturazione istituzionale forte di un mandato elettorale del 55% e oltre, col consenso
anche delle classi dirigenti liberali.
I Liberaldemocratici sono il partito delle
riforme radicali e ovviamente la prima riforma che chiederebbero a Blair sarebbe la
rappresentanza proporzionale. Cosa che darebbe loro immediatamente almeno 140 seggi su 635, ma anche darebbe una giusta rappresentanza al centro sinistra che di fatto in
Gran Bretagna ha permanentemente costituito la maggioranza di governo dalla fine
della guerra.
Anche la sinistra del Partito conservatore, di fronte al rischio di stare per sempre allopposizione, sta gi speculando sulla possibilit di realizzare il Blairkismo, cio un
patto Blair/Clark. Il ministro delle Finanze
di Major, fra laltro, uno dei portabandiera
di questa ipotetica alleanza che propugna
una nazione unita.
Un connubio di stile cavouriano che
escluda lestrema sinistra e lestrema destra sembra si stia formando dunque nel
Regno Unito ed esso verrebbe forse consolidato dalla rappresentanza proporzionale.
Il che sarebbe una cosa ben diversa dal governare un Paese solo nellinteresse di
quel 7% di piccola borghesia che, corteggiata dai due grandi partiti, di fatto con il
sistema elettorale attuale determina il risultato delle elezioni. Non quindi solo lItalia che al momento sta contemplando
lopportunit di attuare riforme istituzionali drastiche e usare il radicalismo per restaurare e suffragare il centro.
Richard Newbury

Un bel giorno Giovanni, studente romano ventitreenne, decide di andare a vivere da solo per "assumersi le proprie responsabilit". Ci significa, in primo luogo, che la mamma pronta a fornirgli un
bellassegno di due milioni al mese pi i
soldi dell'affitto. Quindi Giovanni, determinato com', si sobbarca l'arduo compito di trovare un appartamento, naturalmente in centro naturalmente silenzioso,
naturalmente con terrazzo. Tempo due
mesi, Giovanni con l'aiuto della mamma,
trasloca: eccolo, ora, nella sua nuova casa, seduto ad ascoltare i messaggi di fronte a una troneggiante segreteria telefonica, emblema di indipendenza e libert.
Agli amici che, quasi invidiosi, si riversano in massa nel suo appartamento, Giovanni descrive, tra un t e
l'altro, le esperienze di una
sconosciuta dimensione di
vita: feste ogni sera, code alla posta, fruttivendoli cari,
lavandini che perdono, cibi
avariati e, addirittura, la solitudine. Passato l'entusiasmo del primo momento,
Giovanni si ritrova a dover
fronteggiare quelli che definir in seguito: "i sei mesi
pi brutti della mia vita".
Dopodich, un bel dietrofront: si torna a
casa, dalla mamma.
Un caso limite? Si tentati di rispondere di s, anche un po indignati. O magari Giovanni un esemplare di quella
giovent che il cardinal Biffi accusa di
immaturit ed eccessivo attaccamento alla comoda cuccia della famiglia d'origine? Sembra di vedere la folta schiera dei
viziati di buona famiglia, che si trasferiscono in una seconda casa per non avere
scocciature, salvo poi tornare all'ovile a
ore pasti, o rispedire regolarmente al vecchio indirizzo il cesto del bucato per un
veloce servizio di lavanderia. Supponiamo per di dimenticarli per un attimo,
questi scansafatiche: ecco materializzarsi, allora l'altra realt, un esercito di eterni bambini che non solo un luogo comune. Come propaggini del proprio passato i cosiddetti giovani viaggiano dai venti ai trent'anni chiedendosi con ansia
quando e se avr fine quella convivenza
avvolgente soffocante, simbiotica ed insostituibile con i propri genitori. Si prolunga il contatto all'inverosimile ci si destreggia per anni tra serenit e insofferenze senso di fallimento ed ebbrezza da
irresponsabilit, timori di sfuriate e ribellioni tardive, comunicazione sincera e
chiusure inspiegabili. Nei momenti difficili, magari si sogna una qualsiasi celletta ammobiliata di un appartamento traboccante di amici sporchi e rumorosi, ma

poi si resta a casa, raccontandosi sempre e


comunque che solo la mancanza di soldi
e lavoro a tenere inchiodati a mamma e
pap. Ma questi pur reali impedimenti non
trovano neanche pi le forti spinte che prima potevano indurre a superarli e che quasi imponevano l'allontanamento da un ambiente asfittico. Non ci sono bersagli da colpire direttamente, non c' pi un vero distacco generazionale perch lo spietato gioco di contrapposizione giovane-vecchio non
basta a trovare la propria identit. D'altra
parte, il matrimonio-scappatoia, Isola-chenon-c' dei Peter Pan di una volta, evoca ormai soltanto l'idea della non-scelta, della
rinuncia preventiva. Nella totale mancanza
di chiarezza, nello sballottamento isterico,
il distacco dal luogo e dalle persone dell'infanzia non vuol dire liberazione, ma soprattutto angoscia. Hanno molto paura, gli
ex-bambini di oggi, quei bravi bambini che hanno imparato bene tutte le lezioni e
sanno riconoscere il valore
dell'indipendenza di giudizio, limportanza della scelta
ponderata, la necessit della
dilazione dei desideri. E
quando si sposano, gli ex
bambini, lo fanno dopo esperienze, sbagli, ricerche, perch per loro il
matrimonio non capita, ma si decide.
Ma cosa significa per gli ex-bambini il
matrimonio? Hanno imparato, magari dalla separazione-divorzio dei genitori, dalla
educazione alla critica, dalla mutevolezza
dei propri stati d'animo e dalla assenza di
strade definite in cui incanalarsi, che l'assoluto non esiste. Il matrimonio, non pi
istituzione, rifiutato come tradizione e
riaccettato come scelta.
Sposarsi non un imperativo, ne un compromesso con se stessi. E' piuttosto l'idea di
una stabilit ricostruita, di un ritorno al
bozzolo una volta maturi. Si ritarda il matrimonio in quanto scelta irreversibile perch assediati dalle tante possibilit, dall'incubo del "e se invece". Assorbito il
concetto di dover essere persona prima che
coniuge o genitore, l'ex bambino rifiuta la
mutilazione dello sposarsi alla cieca.
L'entusiasmo sembra infatti condurre ad
un matrimonio--rischio, privato ormai del
contenitore protettivo di una tradizione che
oggi storia da studiare e non ancora rassicurante vita gi scritta.
Nel frattempo gli ex-bambini, nel loro
preludio alla vita, chiamano a raccolta tutte le proprie forze, aspettano, non scappano,
si chiudono nella casa dove sono cresciuti e
guardano, attoniti, i giganti che scorrazzano
indisturbati nel mondo esterno.
Marianna Rizzini (24 anni)

ANNO I NUMERO 7 - PAG 3

EDITORIALI

IL FOGLIO QUOTIDIANO

MERCOLED 7 FEBBRAIO 1996

Grande battaglia intorno allIri. La crisi Alitalia


C UN PARTITOCHE PUNTA SULLA LIQUIDAZIONE. FUGADI DOCUMENTI RISERVATI, CONFLITTODI POTERICONLA RAI

Arriva papa le Prsident


S

e e quando sar ci sar unItalia semi-presidenziale in salsa francese,


sar giudizioso aspettarsi un cambiamento a 360 gradi della vita politica.
Non perch nella nostra storia fatta soprattutto di fratricidi si inscriva per la
prima volta democraticamente una
figura paterna, ma perch la scelta del
padre collettivo diventer inevitabilmente un atto fondatore. E questo indipendentemente dallequilibrio dei poteri che potr instaurarsi tra leletto e il
Parlamento. Fra i partiti conteranno
molto di pi quelli che riusciranno a
esprimere un candidato credibile alla
presidenza. Quando il partito comunista francese era al massimo della potenza come negli anni Sessanta, il suo
candidato faceva un giro di pista al
primo turno, allinsegna del motto
limportante partecipare. I gollisti,
i pi forti allora nella destra, dovettero
subire lascesa di Giscard dEstaing,
perch incapaci di esprimere un candidato credibile: i vecchi baroni erano
screditati e Jacques Chirac ancora
troppo giovane. Lambizione del singolo diventa in qualche modo motore del-

lazione generale e i partiti assumono


spesso la funzione pura e semplice di
scuderia presidenziale. E stato cos
per lUdf, la macchina inventata da Giscard, ma anche in parte per il partito
socialista di Mitterrand. Tutto ci in s
non n un bene n un male: il risultato fin qui non ha deluso. Non si pu certo rimproverare al modello francese di
aver lasciato arrivare al vertice dei corrotti o, peggio, degli incapaci.
I minimi atti dei candidati potenziali sono scrutati al microscopio, diventano materia di inchiesta giornalistica,
anche se c un accordo di tutti, dagli
avversari alla stampa, per rispettarne
la vita privata. I sondaggi diventano materia delicata, retti da regole ferree. A
ogni candidato si richiede la necessaria
dedizione alla cosa pubblica ma anche
daver fatto le sue prove nellamministrazione periferica. Spesso il carisma
indispensabile alla vittoria viene dallaver superato la prova pi dura, quella che i francesi chiamano la traverse
du desert: dimostrare di saper trarre
profitto dallavversit e dalla lontananza dal potere.

Norimberga nei Balcani


L

a pace nei Balcani rimane appesa


a un filo e lo dimostra la crisi scoppiata a causa della cattura di 11 ufficiali serbi da parte dei servizi di sicurezza bosniaci. Il 30 gennaio scorso il
generale Djordje Djukic e il colonnello Aleksa Krsmanovic stavano percorrendo con tanto di scorta e aiutanti la
famosa strada blu, un percorso smilitarizzato intorno a Sarajevo.
I serbi sostengono che i loro uomini
si recavano a un incontro con ufficiali
della Nato a Ilidza, il quartiere controllato dai reparti italiani. Sta di fatto
che la delegazione non mai giunta a
destinazione e ieri il capo dei servizi
di sicurezza bosniaci, Bakir Aliphasic,
ha rivelato di tenere prigionieri gli ufficiali serbi.
Le autorit musulmane hanno informato della cattura il tribunale dell'Aja
sul genocidio nell'ex Jugoslavia e attendono che gli investigatori dell'Onu
in Bosnia interroghino i sospettati. In
alternativa il governo di Sarajevo sarebbe intenzionato a utilizzare i prigionieri eccellenti per uno scambio
con alcune centinaia di bosniaci ancora in mano al nemico e probabilmente
costretti ai lavori forzati.
La reazione serba non si fatta attendere. Il generale Dragomir Milosevic ha accusato le truppe della Nato,
che avrebbero dovuto garantire linco-

lumit degli ufficiali serbi. Visto che a


Ilidza sventola il tricolore, l'accusa
rivolta ai bersaglieri e non sar lasciata cadere se si tiene conto che l'alto ufficiale arrestato era membro dello stato maggiore dell'esercito serbo-bosniaco, il cui capo Ratko Mladic, uno
dei principali accusati di crimini di
guerra. Il portavoce Nato a Sarajevo
ha espresso "preoccupazione" per la vicenda, imbarazzato per una palese incrinatura nel trattato di pace.
Il problema dei crimini di guerra,
trascurato durante il negoziato di Dayton, che prevede solamente l'interdizione da incarichi pubblici degli inquisiti per genocidio, una delle tante questioni irrisolte nella regione. In
questi giorni le televisioni iniziano a
mostrare gli orrori delle fosse comuni
nell'ex Jugoslavia, e i musulmani arrestano otto ufficiali serbi e li accusano
di crimini di guerra. I serbi ritorcono
le accuse, e sostengono che anche i
croati e i musulmani hanno compiuto
atrocit durante la guerra civile.
La spinta verso una Norimberga dei
Balcani pu provocare una reazione a
catena, incontrollabile. Oltretutto il
processo di Norimberga, giusto o sbagliato che fosse, si svolse sulle ceneri
della Germania. Il fuoco serbo invece ancora vivo, e potrebbe scottare la
pace.

Gianni Agnelli uno e due


I

politici dividono, i monarchi devono


unire: questa la verit alla quale si
ispira lultima dinastia regnante in Italia, quella degli Agnelli. Ed in questo
spirito che vanno sempre interpretate
le loro parole. Anche sulle questioni
pi spinose, come il problema salariale, a un Cesare Romiti che fa la faccia
feroce si affianca un Gianni Agnelli che
ricorda come sia giunta lora di aumentare i salari. I commentatori pi rozzi
attribuiscono la scelta alla volont di
vendere pi auto, ma non vero: lo
spirito di conciliazione che si afferma.
Su tutti i temi, anche quelli che dividono di pi, il dolce rito della conciliazione degli opposti va praticato con determinazione. Anche quando lalleata
pi fedele, Mediobanca, attaccata nei
suoi dominii da quegli impertinenti del
San Paolo di Torino, ecco giungere in
aiuto dellirriverente Gianni Zandano,
presidente appunto del San Paolo, un
Agnelli, sia pure Umberto.
Esaminiamo la questione della presidenza della Confindustria: si sa che la
scelta non pu essere compiuta non solo contro, ma neanche senza il consenso della Fiat. A volte per i candidati
sono pi di uno: il problema allora far
sapere che il candidato della conti-

nuit, Giorgio Fossa, ha lappoggio di


Agnelli, come lo ha il candidato del
rinnovamento, Gianmarco Moratti. E
senza dubbio anche il candidato della
sinistra confindustriale, Aldo Fumagalli, avr un qualche Agnelli a fianco.
Il mistico rito della conciliazione degli opposti ha vissuto ieri una giornata
memorabile. Il presidente della Fiat
ha celebrato a Torino con i suoi pi fidi,
tra questi il commissario dellUnione
europea Mario Monti, la glorificazione
del trattatto di Maastricht: si applichi
com e chi lo discute un traditore.
E nello stesso giorno stato affidato
a uno degli alleati pi preziosi della
Fiat, il presidente dellEni Franco Bernab, il compito di far sapere che i regnanti torinesi hanno avvertito come
nel Paese stiano maturando umori che
portano a chiedere una verifica del
trattato sulla moneta unica. E lo fa davanti alla platea di Davos, dove riunito il parterre del capitalismo mondiale.
E perch nessuno possa far finta di non
aver capito, ecco che lanalisi di Bernab ripetuta da Giorgio Garuzzo, direttore generale della Fiat.
I regnanti non macchiano il loro indefettibile europeismo, ma il messaggio deve arrivare chiaro e distinto.

Roma. Il partito dei liquidatori dellIri


alloffensiva. E quasi ogni giorno sui maggiori quotidiani del Paese autorevoli commentatori (Francesco Giavazzi, Franco Debenedetti, Peppino Turani) sostengono la
necessit di cancellare lIri con un tratto di
penna. Una prima risposta verr loro dal
consiglio di amministrazione dellIri previsto per oggi a Roma, un consiglio che si
preannuncia drammatico. La posizione del
presidente Michele Tedeschi, infatti, pare
sempre meno salda. Nei giorni scorsi uno
dei consiglieri, limprenditore Diego Della
Valle, ha apertamente preso le distanze dallattuale conduzione dellistituto, mentre
proprio nel consiglio si sospetta che sieda
la talpa che ha fatto pervenire allagenzia di
stampa Radiocor un documento interno (e
riservato) sulla privatizzazione della Stet.
Finora i malumori dei consiglieri si sono
esplicitamente appuntati sulla gestione
centralistica di Tedeschi, ma si sa che dietro una questione di metodo ci sono rilievi
di merito.
La gestione della crisi Alitalia, il conflitto di poteri con il presidente della Rai Letizia Moratti sul caso Minicucci, la mancanza
di un chiaro indirizzo in merito alla cessione della Stet e al riordino della Finmeccanica costituiscono altrettanti capitoli di
questo cahier de dolances. In sostanza - dicono i suoi critici - Tedeschi non avrebbe
saputo fare politica industriale, avrebbe

avuto una gestione timida della politica di


privatizzazioni e avrebbe, in qualche caso,
subito liniziativa dei capi-azienda delle societ controllate.
Tuttavia i pericoli connessi a una liquidazione sic et simpliciter dellIri esistono e

Quel che evidente che nel medio termine la sopravvivenza dellIri non sembra
aver senso. E vero che lIstituto per la ricostruzione industriale, fondato da Alberto
Beneduce negli anni 30, ha una storia corposa e, secondo alcuni, potrebbe trasfor-

Mettere allincanto un grande ente economico non uno scherzo.


Nel 92 il governo Amato ci prov con lEfim, e fu un fallimento. LIri
ha accumulato qualche successo nelle ristrutturazioni e privatizzazioni
appaiono gravi. Nellestate del 92 una decisione analoga fu presa dal governo Amato
per lEfim e fu un disastro. Liquidare un intero gruppo non uno scherzo, anche perch sotto la stessa insegna convivono imprese decotte e realt sane e non detto
che la liquidazione faciliti le operazioni di
vendita. Inoltre lIri a differenza dellEfim
qualche successo nella politica di privatizzazione lo ha centrato: lo Stato uscito dallalimentare, dalla grande distribuzione e
dallacciaio riuscendo quasi sempre a individuare buoni compratori e a strappare
prezzi di vendita interessanti. Hanno fatto
eccezione le cessioni delle due banche, Credit e Comit, che avrebbero potuto dare maggiori soddisfazioni. Come di recente stato
costretto ad ammettere lo stesso Romano
Prodi, allepoca presidente dellIri.

marsi in una grande agenzia finanziaria per


la promozione delle politiche di sviluppo in
cui lo Stato si impegna e cerca di impegnare i capitali privati. Ma non cos facile. Lidea di trasformarlo in una banca di investimento per il Mezzogiorno non sembra n
originale n praticabile, mentre la cultura
finanziaria che in passato aveva celebrato le
holding e le scatole cinesi oggi le boccia e richiede che ai mercati siano portate solo societ operative. Di conseguenza Stet e Finmeccanica, privatizzate, dimagrite, sottoposte a qualsivoglia cura e riorganizzazione,
devono trovare nel rapporto con gli investitori la loro unica legittimazione. Per far questo stato proposto di fissare un tempo massimo di 24-36 mesi entro il quale lIri dovrebbe ultimare le privatizzazioni, prevedendo successivamente il trasferimento dei

residui pacchetti azionari al Tesoro. Ma solo alla fine di questo periodo, e non subito,
come chiede il partito dei liquidatori. Del
resto varr la pena di sottolineare che la celebratissima politica delle privatizzazioni inglesi si dispiegata nellarco di dieci anni,
come ha ricordato di recente leconomista
progressista Vincenzo Visco.
Il consiglio Iri di domani probabile
che prenda drastiche decisioni sul vertice
dellAlitalia, operando lennesimo ribaltone. Gi da giorni a Roma circola una rosa di
nomi per la carica di amministratore delegato e non escluso che lIri trasferisca
presso la compagnia di bandiera un proprio
dirigente con compiti pressoch commissariali. Ma le aziende non sono come le squadre di calcio, che molte volte solo con il
cambio degli allenatori riescono a risalire
in classifica. Le analisi sullo stato di salute
dellAlitalia sono sconfortanti non solo dal
punto di vista finanziario ma anche dal punto di vista commerciale. Solo per fare un
esempio, la Lufhtansa nel breve volgere di
dodici mesi ha incrementato il traffico tra
Bologna e la Germania di circa il 40% e dati non molto diversi possono essere calcolati per tutti gli scali del Nord-Est. LIri, quindi, dovr decidere che mandato affidare al
nuovo trainer e capire se non sia arrivata
lora di mettere da parte lillusione che lAlitalia possa continuare a volare solo sulle
proprie ali.

Perch nel Sud non c lavoro e come si fa a crearlo


CINQUE MILIONIDI LAVORATORIIN NERO, DU EC O NI L DOPPIO IMPIEGO. ALLENTARE I VINCOLI E AGIRESULLORARIO
Milano. LItalia delle cento citt anche
lItalia delle cento disoccupazioni. Si va da
province di confine come Cuneo o Bolzano
dove la disoccupazione sotto il 4% ai livelM ERCATI E

OCCUPAZIONE

li del Giappone, a comprensori della Campania dove sfiora il 40%.


Si va da zone del Nordest dove la disoccupazione, attorno al 6%, ai livelli americani, alle aree centrali dove si viaggia su
percentuali dell8 o 9% , simili a quelle della Gran Bretagna o della Germania, alle regioni meridionali, dove si supera il 20%, come accade nella societ spagnola.
Naturalmente anche in altri paesi europei la media del non lavoro il risultato di
situazioni assai diversificate (la Germania
ex comunista e il resto del paese). Ma per la
loro compattezza e continuit cronologica le
differenze italiane appaiono fra le pi irriducibili.
Da Vicenza a Bologna e gi gi fino alle
Marche, vi sono aziende che cercano inutilmente operai, e non solo specializzati; lassociazione industriali dellEmilia Romagna
offre cinquemila posti a lavoratori meridionali e promette, oltre al salario, la formazione professionale, lalloggio e rimborsi sui
trasporti.
Contemporaneamente aumenta il lavoro
nero, che secondo lIstat avrebbe interessato nel 94 la ragguardevole cifra di 5 milioni
e 63 mila cittadini, un terzo dei quali costituito da occupati con secondo lavoro.
Visto in controluce il problema occupazionale italiano diventa non tanto o non soltanto un problema di aumento di occupazione quanto di ridistribuzione territoriale
e di fuoruscita dalla irregolarit.
Se con opportune misure di decontribuzione si potesse far rientrare gradualmente
nel mercato del lavoro legale lattuale occupazione irregolare e precaria, cercando
nel tempo di stabilizzarla e professionalizzarla, si darebbe un contributo decisivo non
solo ai livelli di occupazione ma anche ai
conti dello Stato e dellInps.
Per le distanze attuali, se non altro di
costi, di adempimenti amministrativi e di
vincoli contrattuali, fra lavoro ufficiale e irregolare sono troppo elevate per poter pensare a un risanamento del sommerso sufficientemente rapido ed esteso (per esempio la sanatoria per la legalizzazione dei lavoratori extracomunitari potrebbe forse essere estesa ai dipendenti irregolari italiani).
Per questo la discussione sulla disoccupazione si concentra sui temi della mobilit, della fiscalit e della contribuzione sociale e, meno, sulla ridistribuzione dellorarimi piani. Fotogrammi. Avverte l'auP
tore: Pi che tentare un'analisi razionale della societ americana nel suo insieme si (...) preferito offrire al lettore
una sequenza di primi piani, una scelta di
fotogrammi.... Primi piani. Fotogrammi.
Per non lasciarsi impressionare, bisogna
tenere in mente la metafora fotografica.
Il fotogramma isolato dalla sequenza.
Nel primo piano una porzione del soggetto occupa per intero l'inquadratura. Il contesto, quando si intravede, sullo sfondo e
spesso sfocato perch per il primo piano,
se non si vuole deformare il soggetto, se
non lo si vuole riprendere troppo da vicino, se non si vuole che il fiato del fotografo
si confonda con il fiato di chi fotografato,
si usa una focale lunga che ha la particolarit di consentire una profondit di campo limitata. Fotogrammi. Primi piani. Se
non ci si aspetta di pi , se non si pretende il grande affresco socio-politico-economico ( frase fatta imputabile al recensore, non all'autore), ma ci si diverte a
comporre un puzzle senza immagine di riferimento, un puzzle in cui ogni tessera rimette in discussione tutta la composizione
precedente, la lettura dell'almanacco di
Scaruffi doverosa.
Doverosa anche per la definizione che
Scaruffi d in una sua nota della societ
americana: il pi grande laboratorio sociale dei nostri tempi. Che in parole povere significa che quello che succede oggi
laggi, potrebbe succedere domani da noi.

rio di lavoro (nonostante che la diminuzione dellassenteismo, laumento degli straordinari, la pace sindacale, lestensione del
doppio lavoro abbiano comportato, nel decennio, un congruo aumento delle ore effettivamente lavorate per dipendente).
I vincoli dellingresso al lavoro
Proprio sui costi e i vincoli dellingresso al
lavoro si concentra il dibattito sindacale e
legislativo. Il punto nodale, naturalmente,
loccupazione meridionale, i suoi costi e la
sua redditivit. Il costo del lavoro nel 92 di

un colpo, abbattendo lunico differenziale


significativo (nel 92 gli oneri sociali per dipendente nel Sud erano il 58% di quelli del
Centro-Nord) e portando il costo del lavoro
per unit di prodotto meridionale al 116%
di quello centro settentrionale.
A queste condizioni il rilancio occupazionale del Sud irrealizzabile; al contrario
gli squilibri attuali sono destinati ad aumentare, fino a mettere in discussione lunit del mercato nazionale, mentre si lavora per unificare organicamente il mercato
europeo.
Per ovviare a questa iattura sono state

A Cuneo livelli di occupazione giapponesi, a Napoli spagnoli. Il lavoro


sommerso va affrontato con una terapia durto. I sindacati dovrebbero
consentire la flessibilit salariale locale e chiedere in cambio investimenti.
Lesenzione dai contributi proposta dal direttore di Svimez
avanzate diverse proposte. Particolarmente
ingegnosa quella, avanzata dal direttore
della Svimez Salvatore Cafiero, di consentire una flessibilit salariale territoriale contrattata fra le parti sociali.
La riduzione di salario lordo sarebbe
compensata , per mantenere il valore del
salario netto in busta paga, con lesenzione
dai contributi, attualmente a carico dei lavoratori (circa il 10%), esenzione che sfuggirebbe ai veti di Bruxelles non essendo a
vantaggio delle imprese.
Il minore introito per lo Stato sarebbe
soltanto spostato dallannullata decontribuzione per le imprese alla proposta decontribuzione per i dipendenti. Su ipotesi di
questo tipo si acceso un confronto serrato
fra le organizzazioni sindacali.
Alla Confindustria che propone un salario dingresso ridotto, soprattutto nel Mezzogiorno, il Segretario della Cgil risponde
seccamente: non siamo interessati a discutere: la diminuzione dei salari non creerebbe alcun posto in pi.
un dipendente del Sud era pi basso del
20% rispetto a quello di un suo collega del
Nord, la produttivit era pi bassa del 21%
e quindi il costo del lavoro per unit di prodotto pi alto dell1%.
Senza un rapido recupero di produttivit,
che richiede investimenti e qualificazione
professionale, lallocazione al Sud di nuovi
investimenti non conveniente gi oggi.
Purtroppo piove sempre sul bagnato: la
definitiva abolizione degli sgravi contributivi per il Mezzogiorno, decisa per adeguamento alle regole comunitarie, aumenter
il costo del lavoro meridionale del 15% in

LIBRI
Piero Scaruffi
IL TERZO SECOLO
253 pp. Feltrinelli, Lire 15.000
Potrebbe succedere che un ladro svaligiandoci la casa inciampi, si rompa una
gamba e ci intenti una causa per danni
(voce : Il sistema legale pi generoso del
mondo) o che ispirandosi ai metodi di un
giudice di colore del Tennessee, che a sua
volta si ispira ai metodi di Singapore, un
nostro giudice commini pene bizzarre
come una sculacciata a un ragazzo colpevole di un furto (voce: Il tramonto della
giustizia) o che, come Gene Lomazoff, poliziotto di Philadelphia, un nostro poliziotto venga condannato all'ergastolo per
avere commesso una serie di rapine; potrebbe succedere anche da noi che importanti giudizi vengano emessi secondo l'opportunit politica e non secondo l'evidenza legale (per esempio il caso Bobbit). Anche da noi potrebbe succedere che si propaghi una generale sfiducia nella giustizia
e nelle forze dell'ordine. O che milioni di
vicini di casa all'apparenza sensati si dedichino con entusiasmo a gonfiare la voce

Una Cgil formalmente molto rigida


In realt la posizione della Cgil meno
granitica; esprime disponibilit a sfrondare
tutte le componenti salariali aggiuntive al
Contratto nazionale, a trattare regimi di orario flessibili ma caso per caso, di fronte a
concrete iniziative di investimento.
Questa prudenza viene considerata eccessiva da Luigi Abete, presidente della
Confindustria che punta a creare le condizioni di avviamento di nuove imprese che
siano in condizioni compatibili con la competitivit internazionale e chiede di discu-

e il conto in banca di predicatori televisivi o radiofonici disposti a solleticare ogni


loro paura (varie voci: Il fondamentalismo
cristiano ecc.). Anche da noi, di converso,
potrebbero diffondersi le credenze, i miti,
i tic della cosiddetta New Age: buddismo
tibetano, buddismo zen, medicina olistica,
te-rapie per l'anima e per il fisico di diversa denominazione. Anche da noi il postfemminismo potrebbe creare gruppi di
cattive ragazze (riot girls - sic -) o movimenti di oche programmatiche (Valley
girls). In un lontano futuro anche da noi la
convivenza tra gruppi etnici potrebbe
creare curiose anomalie e contraddizioni.
Cyberspazio e information superhighways
potrebbero creare cyberpunk e hacker nostrani.
Pi difficile, al punto in cui stanno le cose, che le lobby dei fabbricanti d'armi brighino per liberalizzare la vendita di lanciarazzi, fucili da guerra e armamenti assortiti (voci: gun control e gun show). Pi
difficile quindi che anche qui si formino
milizie autogestite (voce: milizie). Ma non
bisogna disperare. Chi fosse predisposto
alla para-noia si tranquillizzi, per .
Ricordi che Piero Scaruffi, che fa il ricercatore all'Universit di Stanford in California, ci ha avvertito: il suo almanacco
fatto di fotogrammi e di primi piani. Cose
che esistono, che possono essere fotografate, ma che il corpo sociale, che tutt'altra cosa, riesce (forse) a contenere e contemperare.

tere di regole flessibili negoziate e temporanee fuori dalla logica di una nuova cultura degli automatismi o delle gabbie salariali.
Anche in campo sindacale la rigidit formale della Cgil appare isolata: concludendo il convegno dedicato dalla Cisl ad un
nuovo luglio per il lavoro Sergio DAntoni
propone la flessibilit ad aree, lestensione a quattro anni dei contratti di formazione per il Mezzogiorno e i contratti di emersione delle imprese che favorirebbero il
recupero alla legalit del lavoro irregolare.
A queste ipotesi accompagna una grande
sfida sulla riduzione dellorario di lavoro a
35 ore entro il 2000, affermando che la strada della flessibilit diversificata e della riduzione dellorario di lavoro quella che offre pi lavoro e crea convenienza. La chiave
della convenienza la differenziazione.
La Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, respinge al mittente le proposte della Cisl. Il suo segretario Claudio Sabattini sostiene anzi che nel Mezzogiorno di
flessibilit ce n anche troppa, fa concorrenza agli Stati Uniti senza effetti sulloccupazione; il problema su cui attirare lattenzione invece lincapacit di attivare gli
investimenti pubblici e di attirare investimenti privati per ridurre larretratezza del
Sud in infrastrutture moderne. La Fiom
propone una apposita Authority che sopperisca alla inefficienza di Stato e regioni e
che dia certezza di fattibilit e di redditivit
agli investitori.
E il governo? Dopo aver accettato labolizione della fiscalizzazione al Sud senza compensazioni, ha continuato a promettere interventi in opere pubbliche per migliaia di
miliardi senza sbloccarle dai vincoli amministrativi, ma si fa bello con la solenne affermazione che non si pu fare lunit economica europea con 20 milioni di disoccupati.
Al congresso del sindacato comunista
spagnolo Comisiones obreras si inneggiava al companero Dini; proprio vero che

Due telefonate
Milano. Due autorevoli smentite ai verbali della deposizione di Clara Canetti Calvi, cui accennamo ieri sul Foglio. Telefona
in redazione il dottor Carlo Azeglio Ciampi, ex presidente del Consiglio e Governatore onorario di Bankitalia. In relazione al
nostro articolo di ieri sulla ripresa di attivit della massoneria in Italia, il presidente ci prega di far sapere ai lettori che le affermazioni della vedova di Roberto Calvi
su un suo rapporto con la Loggia Propaganda2 sono assolutamente infondate.
Chiarezza e trasparenza del comportamento della Banca centrale nella vicenda
del fallimento dellAmbrosiano stanno l a
dimostrarlo, ha detto testualmente. Quanto ai giudizi contenuti nellarticolo di ieri
sulla vita della Banca centrale negli ultimi
anni, e in particolare sulla svalutazione
dellautunno del 92, il Governatore onorario ci ha ribadito la sua opinione, e cio
che la linea del risanamento economico si
debba, per le sue origini, alla stretta collaborazione tra lui stesso e lallora presidente del Consiglio Giuliano Amato; senza
quella collaborazione e quelle decisioni
sulleconomia e sulla moneta non ci sarebbero stati n la forte manovra di bilancio dellautunno 92 n laccordo del luglio
93 con i sindacati. La strada tradizionale
era una miscela di svalutazione e inflazione, con noi si ebbero svalutazione e risanamento.
Ci telefona anche il presidente del Consiglio, dottor Lamberto Dini. Afferma con
sicurezza di non aver mai fatto parte di alcuna massoneria e di non aver avuto rapporti con il Maestro venerabile della Loggia Propaganda2, dottor Licio Gelli. Con
Roberto Calvi, gi presidente dellAmbrosiano, il presidente Dini ha avuto rapporti
professionali, esclusivamente nella sua veste di funzionario della Banca centrale, e
lo ha incontrato pi volte per convincerlo
che era nel suo interesse fornire a Bankitalia le informazioni richieste, che vertevano sugli intrecci finanziari esteri del
Banco.

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