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INDICAZIONI BIBLIOGRAFICHE
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Apocalisse - Introduzione
Introduzione generale
1. Genere letterario
2. Caratteristiche del linguaggio simbolico
Apocalisse - Introduzione
1. Genere letterario1
LApocalisse uno scritto particolarmente suggestivo. Un primo sguardo al
testo rischia per di disorientare. quasi impossibile fare una lettura continuata.
Non troviamo con immediatezza un filo conduttore. Ci troviamo di fronte a
immagini audaci e inconsuete.
C un linguaggio difficile anche per quanto riguarda la grammatica greca2,
pieno di anomalie e di rotture dovuto allinsufficienza della lingua al momento di
esprimere mediante simboli il mistero di Dio e il suo progetto di salvezza
sullumanit. Incontriamo poi delle allusioni continue allAntico Testamento. Le
molte fantasie ed eccentricit, sia popolari che dotte, lungo la storia
dellinterpretazione, confermano una difficolt ermeneutica oggettiva3,
particolarmente impegnativa, di fronte a questo ultimo libro del canone biblico
cristiano.
Eppure se pieno di ostacoli, questo libro fu scritto avendo in mente una
lettura diretta ad un gruppo dascolto, per diverse occasioni, ma singolarmente con
lo scopo di una lettura durante la celebrazione liturgica. Non accaso si trovano
degli inni che interrompono la narrazione per esprimere i sentimenti di una
comunit che ha capito il messaggio di salvezza e loda il suo Signore con
lintenzione di perseverare nella fede nonostante le difficolt o persecuzioni.
Linizio del libro contiene senza equivoci una forte motivazione in questo
senso a modo di indirizzo.
Beato colui che legge
e coloro che ascoltano
i discorsi della profezia
e mantengono le cose in essa scritte... (1, 3).
Il lettore e coloro che ascoltano costituiscono il rapporto tipico della
comunit radunata in celebrazione liturgica nella chiesa primitiva e viene
sviluppato nellApocalisse pi che in qualunque altro libro del Nuovo Testamento.
Subito dopo il versetto citato, si svolge tra il lettore e il gruppo di ascolto un
dialogo vero e proprio al punto che possibile isolare nel testo le parti del saluto e
dellesortazione del lettore e quella della risposta del gruppo (vedi Ap 1, 4-8).
Vedi il corso di U. VANNI, Apocalisse, libro della Rivelazione. Esegesi biblico-teologica e implicazioni
pastorali, Bologna 2009, 14-15; anche ID., Apocalisse. Una assemblea liturgica, 7-9.
2
Concretizza questo paragrafo Vanni ancora di pi: (lautore) fa delle forzature brusche della lingua
stessa, cos, in maniera veramente geniale, da trasformare il mondo che vede in un altro mondo che
esprime non delle fantasie, non le utopie di una mente delirante, ma dei valori in cui lautore crede e che
vede in continuit col mondo fisico nel quale vive; U. VANNI, Il cosmo nellApocalisse. Fenomenologia
dellincrocio di due culture. Dal primo mondo al mondo escatologico in G. DE GENNARO ed., Il cosmo
nella Bibbia, Napoli 1982, 505.
3
Giacch lApocalisse un libro difficile, perch lo si possa comprendere e gustare, richiederebbe uno
studio introduttivo pi lungo e cio con pi di tempo a disposizione, che aiutasse a penetrare adeguatamente
nel suo mondo.
Apocalisse - Introduzione
Apocalisse - Introduzione
Per questo discorso seguiamo U. VANNI, Apocalisse, libro della Rivelazione, 15-16.
Apocalisse - Introduzione
Apocalisse - Introduzione
2. Apocalissi giudee dei due primi secoli cristiani (s. I-II d.C.):
Esdra IV
Apocalisse dAbramo
Apocalisse greca di Baruch (Baruch III)
Apocalisse siriaco di Baruch (BaruchII)
Assunzione (o Testamento) di Mos
Libro dei Segreti di Enoch ( = Henoch II)
Oracoli Sibillini (Libri III-IV-V)
Testamento dAbramo
Vita di Adamo ed Eva ( Apocalisse di Mos)
NellA.T. abbiamo le prime bozze dellapocalittica: Is 24-27; 65-66; Ezechiele 1-3; 9; 26-27;37-48; Joel e
Zaccaria. Il libro de Daniele ha avuto un influsso diretto su diverse parti del libro dellApocalisse. Nel N.T.:
Mc 13; Mt 24e Lc 21.
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Apocalisse - Introduzione
politico che ha la pretesa dessere divino? Quale senso hanno le prove in questa
vita? Le apocalissi danno speranza in situazioni che sembrano chiuse in se stesse.
Oltre alla necessit del riferimento culturale per capire il simbolo, bisogna
rendersi conto che il simbolo ha la capacit di dire di pi di ci che dice il
linguaggio realistico. NellApocalisse dopo aver fatto la distinzione fra linguaggio
realistico e simbolico dobbiamo mettere in moto la nostra sensibilit e direi pure la
nostra fantasia per capire quello simbolico che usa lautore.
Egli ad es., usa molto un simbolismo preso dalla natura: se uno non ha per
niente un senso della natura, non capir lApocalisse n loperazione creativa
dellautore quando parla del cielo, del sole ecc. Prendiamo un altro esempio10. Nel
capitolo 21 abbiamo dodici tipi di pietre preziose elencate. Questa lista la pi
lunga in tutta la letteratura greca, e vuol dire che lautore conosceva lesistenza di
queste pietre, il loro uso, il loro commercio e ci da una lista molto dotta ai versetti
19ss. La pietra preziosa non interessa allautore per il suo valore commerciale, ma
per qualcosa di caratteristico e cio quando essa colpita dalla luce del sole e di
conseguenza emette dei raggi colorati secondo il tipo di pietra. Allautore piace
questo fenomeno naturale e allora ci dice che lesperienza di Dio che si ha quando
ci si muove dalla terra al suo livello, come quella di uno che guarda le pietre
preziose. Ci far gustare con questo simbolo addirittura la luce della Gerusalemme
nuova: proprio il suo datore di luce una pietra preziosissima, cio Cristo stesso
che comunica tutto un riflesso di luce da capogiro come una pietra preziosa colpita
dalla luce del sole. tanto bella questa esperienza che lautore ci dice che siamo
proprio a livello di trascendenza.
Insomma per farci gustare la trascendenza dellinflusso che Cristo sar
capace di dare a livello escatologico alla sua chiesa, lautore dice che Egli ci dar il
riflesso di una pietra preziosissima. Non sufficiente dire che per lautore il
riflesso di una pietra preziosa il simbolo della trascendenza. Se uno non gusta di
qualche maniera il riflesso della pietra, se non lo vede o se non gli piace, non
riuscir a capire e a gustare fino in fondo il messaggio dellApocalisse11.
Lesigenza di una teologia simbolica particolarmente sentita nello studio di
questo libro. vero che c un approccio razionale al mistero di Dio, ma c pure
un altro meta-razionale e meta concettuale ed quello di cui si serve il simbolismo
che, capito bene, ci mette davvero in un contatto tutto particolare con queste realt
trascendenti di cui lautore dellApocalisse si sente i sintonia ed un strumento
guidato dallo Spirito.
Il simbolismo nellapocalisse non immediato e spontaneo. Tutto il
contrario molto ricercato e raffinato, cos come in tutta la corrente apocalittica
che va dal secolo II avanti Cristo al secolo IV dopo. Abbiamo messo lesempio del
leone. In questo caso nostra cultura fa spontaneamente il collegamento realistico, e
non si pensa necessariamente al ruggito o alla criniera. Tale spontaneit manca
10
Apocalisse - Introduzione
Per una definizione sociologica di quanto intendiamo per gruppo cristiano vedi P. TREBILCO, The Early
Christians in Ephesus, 8-10.
13
Cf. L.PADOVESE, Il cristianesimo dei primi secoli , 23-37.
14
Riferisce molto accuratamente a proposito il Padovese: Il cristianesimo di quanti lo avevano accettato
senza una grande conoscenza delle sue lingue (ebraico, greco e latino), si orienta preferibilmente ai simboli
della religione. Quando la lingua non strumento di comunicazione, nasce il bisogno di comunicar
mediante simboli e formule; Il cristianesimo dei primi secoli , 35, la parentesi dal professore.
15
Vedi unottima descrizione dei diversi tipi di simboli nella loro complessit in U. VANNI, Il simbolismo
dellApocalisse in ID., LApocalisse. Ermeneutica, esegesi, teologia, Bologna 19912, 31-61.
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Apocalisse - Introduzione
10
Altro simbolismo antropomorfo importante lessere umano che sta in piede. Questa postura simbolo di
risurrezione. Lagnello (5,6) che sta in piedi come ucciso Cristo morto e risorto insieme.. Quindi le vesti
bianche come qualit visibile di chi li indossano, rappresentano la partecipazione alla vitalit di Cristo
risorto, perch il bianco un colore simbolico che indica la resurrezione.
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Apocalisse - Introduzione
- Teriomorfo
Da qhri,on animale e morfh, forma. quel simbolismo che si serve di animali
come protagonisti. Si tratta di un simbolismo complesso e raffinato che si trova
anche nelle favole di Esopo, ad esempio, nelle quali si svolgono dei dialoghi fra
animali. Un esempio moderno quello di F. Kafka. Una delle sue opere La
metamorfosi racconta la problematica di un uomo che la mattina si sveglia ed
trasformato in un enorme scarafaggio che, pur capendo ci che gli dicono gli altri,
non riesce a farsi capire n a stabilire una comunicativit17.
La cultura moderna ha una sensibilit pure per delle immagini che spesso
sono abbastanza grottesche. Non dunque strano trovare nellApocalisse, animali
come protagonisti in senso positivo e negativo. Comesempio di simbolismo
teriomorfo positivo, abbiamo il termine avrni,on che ricorre nella seconda parte
dellApocalisse (capitoli 4 al 22) ventinove volte applicato a Cristo (avmno,j tou/
qeou/ in Gv 1,29). Sono inoltre i quattro animali viventi, simboli della
comunicazione fra cielo e terra e cio tra le sfere trascendenti e terrestri. Allora
tutte le volte che troviamo i 4 Viventi necessario essere attento al contesto. Il
movimento pu essere discendente o ascendente. Una volta identificata la
direzione si deve riconoscere il dinamismo sottogiacente dello Spirito. infatti lo
Spirito a provocare in qualche maniera ed a qualificare questo movimento.
molto frequente luso diversificato del simbolismo teriomorfo in senso
negativo: il drago, le due bestie, le cavallette, le rane ecc. Con questo simbolismo
si esprime un aspetto della realt, un qualcosa che accade, che riguarda gli uomini,
ma si trova al di sopra del livello umano, ma al di sotto della trascendenza di Dio18.
Lazione del demoniaco, al di sotto di Dio, rappresentata per, con forze
sovraumane viene chiamato di diversi modi: il drago [il serpente antico, diavolo e
Satana] fu precipitato sulla terra (12,9). Il cantico di azione di grazia che segue,
indica la partecipazione dellassemblea cristiana che capisce il messaggio e canta
lodando il Cristo e Dio. Per lautore, il demoniaco, Satana, tutti i suoi angeli e
quello che sta intorno lingannatore, quindi no agisce direttamente, ma si insinua
subdolamente nelle strutture umane e inganna gli uomini.
La prima bestia che rappresenta per il profeta di Patmos limpero romano
che si fa adorare e persegue i cristiani simbolizza pure ogni potere politico che
intenta farsi un assoluto, che tenta prendere il posto di Dio. La seconda bestia che
parla come un avrni,on (qui in senso negativo) rappresenta tutti i mezzi delle
religioni della zona dAsia dominata dai romani, e la loro influenza al servizio
delleivkw,n dellimperatore, Domiziano e i suoi successori, Nerva, Traiano ecc. Gli
autori pure vedono i mezzi di comunicazioni sociali al servizio del potere
17
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Apocalisse - Introduzione
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Apocalisse - Introduzione
Qui si richiede sapienza (sofi,a). Chi ha intelligenza faccia il calcolo del numero
della bestia, poich si tratta del numero di un uomo. La sua cifra 666. Questa
affermazione con tutta probabilit intende la cifra come allusione a un preciso
imperatore dellepoca in cui Giovanni compose la sua opera. Poggia dunque sul
presupposto che per decifrare lallusione si debba ricorrere a un procedimento,
allepoca molto diffuso, chiamato gematria. Su cosa si fonda questo procedimento?
La gematria si fonda sullequivalenza numerica di ciascuna delle lettere
dellalfabeto greco (o di quello ebraico). Bisogna quindi trovare il nome di un
imperatore le cui lettere, una volta fatta la somma, diano come risultato il 666. Su
questa base lipotesi pi frequentemente proposta ritiene che il 666 si riferisca
allimperatore Domiziano. Tale ipotesi si basa su due premesse:
+ la prima: le lettere del nome si devono considerare secondo lequivalenza
numerica che possiedono nellalfabeto ebraico.
+ la seconda: Domiziano inteso come la reincarnazione di Nerone
Nero redivivus.
Una volta stabilite queste due premesse, prende senso il fatto che il numero
666 equivale alla somma dei caratteri della frase Neron Cesar. Teniamo conto
che in ebraico non si scrivevano le vocali.21
Allora Neron Cesar in ebraico rsq !wrn La corrispondenza numerica :
!(n) n = 50; r r = 200 w wau= 6 q q = 100 s s = 60
2 x 50 = 100
2 x 200 = 400
6
+
100
60
----------------666
Ricordiamo le interpretazioni fondamentalistiche sono puramente soggettive
e talora aberranti, sostenute attualmente soltanto dalle sette e da quanti ne
condividono la mentalit, per le quali mediante la gematria dicono di vedere nel
666 lannuncio di un determinato personaggio della Chiesa del passato o del
presente, un determinato papa o un eretico o determinati sistemi o politici passati o
presenti. Ipotesi del genere piene dinteressi ideologici sono senza fondamento.22
Il numero quattro indica con probabilit i 4 punti cardinali della terra. Il
dodici fa riferimento sia allAntico che al Nuovo Testamento. Sono le dodici trib
21
La Bibbia Sttutgartensia ha le vocali perch riporta il testo masoretico. Il gruppo masoretico fece questo
lavoro per non perdere la vocalizzazione esatta classica dellebraico. Questo accade verso il 400 dopo
Cristo.
22
U. VANNI, LApocalisse, ermeneutica, 53-54.
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Apocalisse - Introduzione
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Apocalisse - Introduzione
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presenta. Per questo bisogna ritenere il contenuto e lasciare limmagine, cio cancellarla,
pronti ad accogliere altro materiale pure da decifrare.
Ap 5,6
Kai. ei=don evn me,sw| tou/ qro,nou...
Vidi in mezzo del trono
qeou/
un agnello
che stava in piedi come ucciso
avente sette corna
e sette occhi,
che sono i [sette] spiriti di Dio
inviati verso tutta la terra
Il termine agnello, riferito a Cristo, evoca subito una doppia linea di significato.
Questa doppia linea gi presente e sviluppata nellAntico Testamento. Lautore la
riprende ma in chiave cristiana. Il termine agnello richiama lagnello pasquale
dellEsodo (Es 12), Come tale indica lofferta pasquale di Cristo in sacrificio per i nostri
peccati, dai quali ci ha sciolti nel suo sangue (Ap 1,5). Ci dice anche che Cristo,
paragonato con un agnello dal Secondo Isaia (Is 53,7) porta a compimento la figura del
Servo Sofferente di JHWH. Lo fa prendendo su di s i problemi, i peccati, gli affanni e
le aspirazioni di tutto il suo popolo.
che-stava in piedi e`sthko,j come sgozzato = il Cristo che possiede insieme tutte
le potenzialit della sua passione (w`j evsfagme,non) e della sua risurrezione (e`sthko,j).
Abbiamo in questa frase una nuova combinazione simbolica che richiede unanalisi
accurata.
Vediamo il primo livello di questo complesso simbolo.
Stare in piedi, nellApocalisse si riferisce alla risurrezione. Abbiamo allora nella
figura dellAgnello in piedi, una rievocazione precisa del Cristo risorto apparso la sera
della domenica di Pasqua secondo il racconto del IV Vangelo:
h=lqen o` VIhsou/j kai. e;sth eivj to. me,son kai. le,gei auvtoi/j(
Eivrh,nh u`mi/n
Venne Ges e stette (in piedi) nel mezzo e disse a loro:
Pace a voi!.
Apocalisse - Introduzione
17
e;deixen
mostr
oi` maqhtai.
i discepoli,
to.n ku,rion
il Signore.
Gv 20,20
Apocalisse - Introduzione
Gv 20,22
23
18
Apocalisse - Introduzione
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Cf. U. VANNI, Apocalisse, Traccia a complemento delle lezioni, 1995-1996, 6-7. Cf. C. MARUCCI, La
canonicit dellApocalisse nel primo millennio in E. Bosetti A. Colacrai, Apokalypse, Assisi 2005, 649676. Per Marucci, lautore sarebbe lapostolo Giovanni (pp. 654-655).
26
PG 9, 669.
27
PG 7 1040; 1068; 1192.
28
PG 9,328.
29
Frammento dun manoscritto del secolo VII scoperto in 1740 da L. A. Muratori bibliotecario della
Biblioteca Ambrosiana di Milano. Il testo contiene in latino probabilmente tradotto dal greco una lista del
canone del Nuovo Testamento, probabilmente da fine del secolo II il quale procede da Roma.
30
EUSEBIO DI CESAREA, Hist. Eccl. 7,25.
25
Apocalisse - Introduzione
20
Conclusione
Quali sono i dati condivisi da un numero considerevole desegeti? Lautore
viene descritto come un profeta itinerante, appartenente al circolo giovanneo, forse di
nome Giovanni, che fece la sua testimonianza nellarea dellAsia minore nominata
dallApocalisse, dunque uno che conosceva bene larea e le sue comunit perch le
visitava periodicamente. Nessun argomento annulla per in modo al 100%
convincente lattribuzione patristica a Giovanni apostolo e ancora dimeno la
connessione con lui.
Ricordiamoci che secondo gli Atti 17 Paolo evangelizz Efeso. C poi la lettera agli efesini che quanto
meno dispirazione nettamente paolina.
32
U. VANNI, Apocalisse, Traccia a complemento delle lezioni, 7. Un esempio tipico sarebbe lattribuzione da
parte di Clemente Alessandrino dellApocalisse di Pietro (ca. 125) a Pietro stesso (cf. EUSEBIO, Hist. Eccl.,
6,14,1). NellApocalisse di Pietro si legge: Io Pietro, mi trovavo con Ges sui monti degli Ulivi quando
Ges mostrando il tempio mi disse. Scrive a proposito Vanni: In questa frase pronunciata in prima
persona chi parla sembra essere s. Pietro. Ma chi parla e chi scrive sono la stessa persona? Si racconta un
fatto autobiografico? Questa una apparenza letteraria perch tutti sappiamo che Pietro nel 120-130 era gi
morto da tempo, era addirittura gi celebrato e venerato come un grande apostolo, insieme a s. Paolo,
Apocalisse, libro della Rivelazione, 13.
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Apocalisse - Introduzione
21
- Tempo di composizione33
La data di composizione dellApocalisse fa problema non meno che la
questione dellautore. Una tendenza attuale tende a porre la composizione prima del
anno 70. Lautore dellAp specialmente nei capitoli 17-18 farebbe allusione agli
eventi dellanno 69, particolarmente convulso della storia romana, e sarebbe da
collocare prima della distruzione di Gerusalemme.
Ma ci sono forti argomenti contrari. Roma fu chiamata Babilonia (Ap 17)
proprio a partire del anno 70. Lautore une la seconda distruzione del tempio fatta dai
romani con la prima fatta da Babilonia34. C inoltre lunico caso nel NT la
testimonianza di Ireneo il quale pone le visioni dellApocalisse verso la fine del
regno di Domiziano (Adversus Haereses 5,30). Sappiamo la data precisa
delluccisione di Domiziano: il 16 settembre del 96. Questo ci colloca negli anni 9596. La messa per scritto dovrebbe essere dunque posteriore e cio al tempo di Traiano
(inizio del secondo secolo)35. Questa datazione ha il vantaggio di valutare un
documento patristico di gran valore come quello di Ireneo36.
- Canonicit
Il percorso seguito dallApocalisse fino al suo riconoscimento come libro
ispirato e ben trattato da MARUCCI, C., La canonicit dellApocalisse nel primo
millennio in E. BOSETTI A. COLACRAI, ed., Apokalypse, Assisi 2005, 649-676.
33
Per un elenco delle diverse opinioni vedi P. TREBILCO, The Early Christians in Ephesus, 294 nota 7.
Ci sono delle testimonianze fuori dal canone biblico: 4 Esdra 3,1-2.28-31, 2 Baruc 10,1-3; 11; Oracoli
Sibillini 5,143.159.
35
Lo insinua cos VITTORINO di PETTAU (In Apoc 10).
36
U. VANNI, Apocalisse, libro della Rivelazione, 14-15. Per P. Trebilco Revelation was almost certainly
written towards the end of Domitians reign. Its author John clearly knew the seven churches addressed well,
and so can be regarded as a reliable fitness concerning the Christian community he writes to in Ephesus ;
The Early Christians in Ephesus, 347.
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Apocalisse - Introduzione
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DELLAPOCALISSE
Prologo liturgico
Introduzione generale
Indirizzo
1,1-8
1,1-3
1,4-8
PRIMA PARTE
Messaggio di Cristo risorto
Visione inaugurale
I messaggi alle sette chiese ..
1,9-3,22
1,9-20
2,1-3,22
SECONDA PARTE
Messaggio profetico-escatologico
4,1-22,5
4,1-5,14:
6,1-8,1
8,2-6
8,7-11,19
12,1-15,8
16,1-21
17,1-22,5
Epilogo liturgico
22,6-21
Apocalisse - Introduzione
Apocalisse capitolo 5
The Cloisters Apocalypse. Miniatura da un Manoscritto del XIV secolo
The Metropolitan Museum of Art, New York
23