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III ISTITUTO COMPRENSIVO

SANTA LUCIA-LEONARDO DA VINCI


SIRACUSA

PIANO DELLA
OFFERTA
FORMATIVA
A.S. 2011/ 2012

Viale Teocrito,63-96100 SIRACUSA


Tel/Fax 0931/60376
www.3ICSR.IT

Con i loro figli gli uomini possono sbagliare in tre modi:


perch trascurano del tutto la loro educazione,
perch si accorgono troppo tardi dellimportanza di questa
o perch i maestri ai quali li affidano insegnano
cose che non servono
Vi sono persone il cui animo gretto
impedisce loro di assumere un insegnante qualificato;
e sempre avviene che si paga pi uno scudiero
che leducatore del proprio figlio
Volesse il cielo che fossero meno numerosi coloro
che spendono di pi per i loro capricci
che per leducazione di un figlio"
Erasmo da Rotterdam
Leducazione precoce e liberale dei fanciulli
1529

Premessa

Il POF il Piano dell'Offerta Formativa della scuola, cio un documento di impegni tra la
scuola e il territorio incentrato sul rapporto tra scuola, studenti e famiglia. Listituzione
eroga il suo servizio comunicando attraverso questo documento limpegno verso la
comunit. Il piano dellofferta formativa pi cose messe insieme: una mappa,
unofferta,un impegno,un processo.
E' una mappa o itinerario delle decisioni relative alle scelte didattiche e organizzative
che la scuola si data: allo stesso tempo un piano previsionale e piano esecutivo nel
senso che ci che scritto verr eseguito.
E unofferta perch le decisioni e le scelte didattiche e organizzative sono rese
pubbliche (offerte) implicando un assunzione di responsabilit della scuola e un diritto
delle famiglie e degli alunni e delle alunne a conoscere in modo assolutamente
trasparente l'offerta formativa complessiva della scuola. Il POF unofferta formativa
inoltre perch richiama il senso di un apprendimento non circoscritto all'acquisizione di
contenuti disciplinari, all'acquisizione di competenze e alla trasmissione di saperi, ma
denso di esperienze, relazioni, opportunit che danno all'esperienza scolastica una
valenza formativa integrale e per certi aspetti irripetibile.
E un impegno perch il frutto di unattivit di progettazione che ha uno scopo preciso:
il successo formativo di ogni alunno. Per l'insegnante lo strumento per definire le
proprie attivit, per lo studente e i genitori lo strumento che li aiuta a conoscere cosa la
scuola intende fare e come, per cui il POF non astrazione o un nuovo adempimento
burocratico, di cui la scuola non ne sente assolutamente il bisogno, ma una dichiarazione
di azioni concrete.
E un processo perch la sua costruzione prevede la partecipazione e la responsabilit
degli insegnanti, degli alunni e delle alunne, dei genitori, del personale amministrativo,
del personale ausiliario, dei soggetti rappresentativi l'ambiente esterno in cui la scuola
vive e opera. Il POF quindi per sua natura dinamico e dialettico. Non pu essere lo
specchio delle esclusive decisioni degli insegnanti o all'opposto la somma delle pretese del
territorio. E la sintesi di diversi bisogni, interessi, attese, responsabilit. La valutazione
della realizzazione di quanto dichiarato, l'esperienza, la lettura della realt, le nuove
partecipazioni alla progettazione identificano il POF come un processo inevitabilmente
destinato a crescere nel tempo con l'esperienza e la partecipazione di tutti i soggetti
interessati e coinvolti.
Ringrazio chi ha redatto il documento e coloro-docenti di scuola dellinfanzia,di scuola
primaria e di scuola secondaria- che lhanno preparato, attraverso le riflessioni, le
osservazioni, le proposte il confronto in commissione1, tenendo conto anche delle
proposte dei genitori e delle agenzie del territorio.

Il Dirigente Scolastico
Sebastiano Aliffi

La redazione del Pof di Isabella Stante. La commissione Pof stata composta da Stante
Isabella, Mangiafico Marilena, Ferrauto Sara

Sommario

1.

Premessa
Sommario
AREA DELLIDENTIT
1.1.
1.2.
1.3.
1.4.
1.5.

il Terzo Istituto Comprensivo: il contesto ambientale


Centralit del soggetto e dimensione multiculturale
Dispersione scolastica,disagio sociale e handicap
La formulazione del piano dellofferta formativa e il contratto formativo
Le finalit formative
1.5.1. I punti di riferimento ovvero la bussola delle finalit del I ciclo
1.5.2. I saperi fondamentali
1.5.3. Le competenze
1.6.
Gli assi del progetto educativo
1.6.1. Il successo formativo
1.6.2. La gestione della diversit
1.6.3. Lapertura verso lesterno
2.

pag.6
pag.7
pag.8
pag.9
pag.10
pag.10
pag.10
pag.11
pag.12
pag.12
pag.12
pag.14

LAREA DELLORGANIZZAZIONE
2.1.

I tre ordini di scuola


2.1.1. La Scuola dellInfanzia
2.1.2. La Scuola Primaria
2.1.3. la Scuola Secondaria di primo grado
2.2.
Organigramma
2.2.1. Personale di direzione e di coordinamento
2.2.2. Personale docente scuola infanzia
2.2.3. Personale docente scuola primaria
2.2.4. Personale docente scuola secondaria
2.2.5. Personale A.T.A.
2.3.
Strutture e spazi
2.3.1. I plessi dei tre ordini di scuola
2.3.2. Collegialit
2.3.3. Gli organi collegiali
2.4.
Le funzioni strumentali.
2.5.
Il Regolamento di Istituto
2.6.
Il patto di corresponsabilit tra docenti,genitori,alunni
3.

pag.3
pag.4

pag.15
pag.15
pag.15
pag.16
pag.16
pag.16
pag.17
pag.18
pag.19
pag.20
pag.21
pag.21
pag.22
pag.22
Pag.23
pag.25
pag.31

LAREA DELLOFFERTA FORMATIVA


3.1.

Lofferta formativa nel III Istituto Comprensivo


pag.32
3.1.1. Laccoglienza
pag.32
3.1.2. I traguardi per lo sviluppo delle competenze nella scuola dellinfanzia. pag.34
3.2.
La scuola del primo ciclo:la scuola primaria e scuola secondaria
pag. 40
3.3.
Le aree di intervento nel curricolo di scuola primaria e secondarie
pag.41
3.4.
Competenze chiave di cittadinanza
pag.44
3.5.
La Continuit
pag.45
3.6.
Forme di raccordo curricolare: dallinfanzia alla secondaria
pag.45
3.7.
Forme di raccordo pedagogico
pag.45
3.8.
Continuit Italiano
pag.46
3.9.
Continuit Matematica
pag.49
3.10.
Le competenze nella aree specifiche della scuola primaria
pag.51
3.11.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo
grado
pag.54
3.12.
Lofferta formativa:le metodologie
pag.59
3.13.
Lorientamento
pag.60
3.14.
La valutazione degli alunni
pag.61

3.14.1.
3.14.2.
3.14.3.
3.14.4.
4.

pag.65
pag.66
pag.67
pag.68

LAREA DELLO SVILUPPO E DELLAMPLIAMENTO DELLOFFERTA FORMATIVA


4.1.
4.2.
4.3.
4.4.

5.

Scuola primaria: prime e seconde classi.


Scuola primaria:terze, quarte e quinte classi.
Scuola secondaria criteri di valutazione "comportamento"
Criteri di valutazione disciplinari

I progetti per lampliamento dellofferta formativa


PON e Progetti Area a Rischio
Piano di formazione e aggiornamento
Le visite guidate e viaggi di istruzione: criteri organizzativi

pag.69
pag.70
pag.71
pag.72

LAREA DELLA VALUTAZIONE


5.1.
5.2.
5.3.

La valutazione del Piano dellOfferta Formativa e dei progetti


Le fasi e le modalit della valutazione dellofferta formativa
VSQ-Valutazione per lo Sviluppo della Qualit delle scuole

pag.74
pag.74
pag. 75

1 LAREA DELLIDENTITA
IL TERZO ISTITUTO COMPRENSIVO
1.1 Il contesto ambientale del quartiere Santa Lucia
Il Terzo Istituto Comprensivo si trova nel quartiere Santa Lucia, sorto nella
seconda met dellOttocento, allorquando ebbe inizio lespansione dello sviluppo
urbano della citt verso Nord. Tanti edifici furono costruiti anche in zona
cimiteriale, infatti lantico nome dellattuale Via Piave, una delle arterie
principali, era Via del Buon Riposo.
Le abitazioni furono edificate seguendo una pianta a scacchiera, allora utilizzate
dalla borghesia emergente, dalla quale si fa risalire il nome del quartiere,
BORGATA. Fino agli anni 60 gli abitanti della zona erano chiamati
,BUGGARIOTI, perch con il termine Siracusa si intendeva solamente il
quartiere del centro storico, ORTIGIA, almeno per i nati sullo scoglio.
Nellantichit il quartiere faceva parte dellantico quartiere di Akradina, come
dimostrano i recenti scavi e ritrovamenti lungo la Zona Umbertina, la Stazione
Ferroviaria, il Foro Siracusano, il Pantheon, il Ginnasio Romano e LOlimpieon.
Attualmente il quartiere, dopo anni di progressivo abbandono e impoverimento,
al centro dellattenzione per una serie di progetti di riqualificazione simili a
quelli gi portati avanti in Ortigia, il centro storico di Siracusa.
Il contesto ambientale in cui opera la scuola, quello dunque del quartiere
Santa Lucia che offre la possibilit di accogliere una svariata tipologia di
soggetti normodotati, di lingua straniera e anche soggetti svantaggiati sotto
laspetto socio-affettivo-relazionale -culturale. E unarea popolare eterogenea in
cui coesistono forze lavoro di diverso tipo, locali e straniere, che portano alla
scuola lingue e culture diverse, ideali per una educazione interculturale.
Tuttavia molti alunni giungono anche da zone limitrofe e ci dovuto al fatto che
la scuola in grado di produrre una buona offerta allutenza, in quanto si
espletano valide attivit extracurricolari e parascolastiche, oltre allattuazione
del tempo pieno nella scuola dellinfanzia e nella prima classe della primaria.
Nel territorio dove sono ubicati i due plessi, Santa Lucia (Scuola dellInfanzia e
Scuola Primaria) e Leonardo da Vinci(Scuola Secondaria) non mancano gli stimoli
culturali e sportivi: i primi sono dati dalla presenza del Museo Regionale Paolo
Orsi, dalle presenze monumentali di valore storico ed artistico come il Santuario
della Madonna delle Lacrime, la Basilica di Santa Lucia, il Tempietto ottagonale di
Santa Lucia al Sepolcro; gli altri sono dati dal campo sportivo De Simone, punto
di riferimento sportivo e di aggregazione soprattutto di giovani,oltre che il
complesso sportivo, la Cittadella dello Sport, non lontana dalla scuola.
Le attivit economiche trovano sbocco in quelle artigianali, commerciali,
bancarie, mentre diverse associazioni di volontariato e di gruppi di anziani e
disabili hanno il loro spazio di servizio.Sono presenti nel territorio alcuni
distaccamenti comunali, un consultorio, associazioni di volontari. Le attivit che
si svolgono sono alcune di modesta entit, altre pi elevate ma tutte condotte
con spirito di sacrificio e di dedizione al lavoro. Scarsi sono i centri ricreativi per i
giovani, anche se il quartiere vanta una piazza di vasta dimensione su cui
riversare il tempo libero con giochi, passatempi e feste tradizionali.

La Parrocchia un altro centro focalizzatore per giovani e adulti e si apre


continuamente e in primo luogo ai rapporti con altre agenzie educative, quali la
nostra scuola. Scarseggiano i centri culturali. La maggior parte delle famiglie pi
frequentemente in possesso del diploma di maturit; non mancano adulti
analfabeti o con analfabetismo di ritorno. Le famiglie di provenienza
appartengono alle seguenti fasce sociali: liberi professionisti, impiegati, artigiani,
commercianti, operai. Attualmente un forte tasso di disoccupazione presente
sotto il profilo economico e produttivo.
Lo svecchiamento procede con ritmo incessante sia nelle costruzioni che ricalcano
la struttura delle costruzioni popolari del primo novecento e sia negli abitanti che
si rinnovano con giovani famiglie.
In questo contesto la popolazione scolastica, nel corso degli anni, ha risentito di
un ulteriore calo demografico a causa della migrazione degli abitanti verso le
zone destinate ad alloggi popolari, facendo registrare un costante decremento
nelle iscrizioni.Tuttavia nel corso degli ultimi anni si notato un tentativo di
ripopolamento causato da un rinnovamento edilizio e dalla presenza di famiglie
straniere, comunitarie ed extracomunitarie, che hanno determinato un impulso
non solo immobiliare al quartiere, ma anche di ritorno ad attivit artigianali o di
servizi. Inoltre, la cintura ferroviaria, che limitava alquanto il procedere delle
comunicazioni in senso lato, ha ceduto il posto alla costruzione ancora in itinere
di nuovi giardini e di una pista ciclabile di oltre otto chilometri che da Via Piave
giunge ai Cappuccini.
Le Istituzioni scolastiche presenti nella zona sono lITIS Enrico Fermi , l ITC
Rizza, il Liceo Scientifico Corbino, oltre ad alcuni istituti scolastici privati.
1.2. Centralit del soggetto e dimensione multiculturale
Il 3 Istituto attualmente accorpa la scuola dellInfanzia, la scuola primaria e la
secondaria di 1grado (media).
Il piano dellofferta formativa ha, come premessa fondamentale, la centralit del
soggetto che apprende, con la sua individualit, la sua specificit e con la rete di
relazioni che lo legano alla famiglia, ai diversi ambienti sociali, regionali ed
etnici. A questo principio si uniformano le finalit formative. Inoltre la scuola,
come nella realt italiana, animata al suo interno dalla presenza di culture
diverse. Lincontro e il dibattito fra le culture presenti allinterno della scuola
non sono intesi come giustapposizione estrinseca di elementi delluna e dellaltra
componente. Nonostante la differenziazione dei percorsi esse sono vissute come
compresenza, reciprocit, come dialogo e scambio, tanto da consentire non solo
agli studenti, ma a tutti coloro che vivono nella scuola, di comprendere la propria
cultura e di confrontarsi con gli altri e le civilt di cui sono espressione.
Limpegno interculturale si alimenta nella scuola in un clima relazionale di
apertura e dialogo che coinvolge tutta la comunit educativa. Questo impegno si
fonda sui seguenti principi:
promuovere ogni forma di comunicazione possibile tra soggetti normodotati,
diversamente abili e diversi per lingua e cultura;
considerare la diversit delle culture, per la pluralit dei modelli culturali che
mettono a confronto, uno spazio potenziale di arricchimento cognitivo;

prendere in carico, nel piano educativo-didattico della scuola, tutte le


differenze, che la attraversano: sociali, di genere, di et, di origine,di religione,
e non solo di lingua e di cultura;
rendere i soggetti portatori di culture diverse capaci di relazioni positive, cio di
non guardare mai alla differenza che li identifica come ad una barriera, ma come
ad uno spazio di dialogo da ricercare e strutturare in relazioni stabili.
1.3. Dispersione scolastica,disagio sociale e handicap
Nel quadro, quindi, di una stratificazione sociale alquanto disomogenea e in un
contesto in cui la dispersione scolastica presente, in particolare nella scuola
secondaria, la scuola rivolge una particolare attenzione al recupero, al
consolidamento e al sostegno degli alunni in difficolt e che presentano forme di
diversit, di disabilit o di svantaggio.
I soggetti in situazione di handicap presenti nel 3 Istituto scolastico comprensivo
sono n.18, cos suddivisi: Scuola dellInfanzia:0;Scuola Primaria:9 Scuola
secondaria di 1grado:9
Premesso che lintegrazione la miglior forma di realizzazione perch una
persona possa vivere meglio, la diversit sar ritenuta non un ostacolo bens una
risorsa. La scuola con il suo impegno, si propone il fine di assicurare il diritto
allistruzione e alleducazione assumendosi il compito di evitare che le diversit si
trasformino in disuguaglianze.
Per far s che ci si realizzi, sar necessario promuovere lo svolgimento armonico
sia del processo di apprendimento che quello di socializzazione, attraverso
strategie appropriate quali:
 linstaurarsi di un clima empatico favorevole allascolto, alla libera
espressione e alla comunicazione verbale e analogica;
 la sequenzialit ed organicit degli stimoli proposti attraverso la stesura di
Piani individuali che pongono al centro del progetto educativo-didattico il
soggetto con i suoi stili e tempi di apprendimento;
 la promozione di attivit compensative e personalizzate che considerino le
discipline non solo come finalit dellazione didattica, ma come strumento
per lacquisizione di abilit spendibili nel quotidiano in vista di una futura
integrazione nei diversi contesti sociali.
Per assicurare la piena integrazione di tutti gli alunni, i docenti prevedono di
realizzare attivit che coinvolgano, oltre i diversamente abili, gruppi di alunni
carenti della strumentalit di base e alunni di diverse nazionalit, che per
integrarsi appieno, necessitano di particolare aiuto per apprendere, migliorare
abilit linguistiche e competenze di base.
In particolare le attivit di laboratorio forniranno una ulteriore possibilit agli
alunni di sperimentare non solo la dimensione cognitiva dellapprendimento, ma
anche quella socio-affettiva e relazionale per la costruzione di autentiche
competenze trasversali finalizzate allautonomia personale e sociale. Queste
attivit possono, quindi, diventare un mezzo significativo e motivante per offrire
ai bambini e ai ragazzi lopportunit di migliorare, esprimendo le proprie
potenzialit creative e procurare nel contempo laccrescimento del senso d
autostima.
La realizzazione, poi, di interventi coordinati ed integrati agevoleranno il
passaggio dellalunno in difficolt da un grado di scuola a quello successivo

attraverso delle attivit curricolari unitarie e/o differenziate che seguiranno gli
alunni per tutta la scuola di base.
Per questi alunni si effettueranno le verifiche attraverso proposte operative per
avere delle indicazioni, quanto pi chiare sulla validit del percorso didatticoformativo. Con la valutazione si valuteranno gli apprendimenti anche minimi, i
comportamenti e le manifestazioni di fiducia e autostima, rapportandoli a quelli
presenti nella situazione di partenza, insieme al livello di socializzazione, alla
frequenza scolastica, allinteresse e allimpegno manifestati dallalunno nel corso
delle attivit.
1.4. La formulazione del piano dellofferta formativa e il contratto formativo
Alla formulazione del PIANO DELLOFFERTA FORMATIVA (P.O.F.) hanno
contribuito tutti i docenti della scuola, le osservazioni dei genitori, relativamente
al report della funzione strumentale dellanno scorso, le osservazioni dei quali
sono state valutate nel piano di elaborazione dellofferta formativa. Esso il
risultato di una verifica critica e di un confronto sul lavoro didattico e
progettuale, sviluppatosi nella nostra scuola a partire dagli anni scorsi e
sullorganizzazione e razionalizzazione degli interventi educativi e delle risorse,
per conseguire obiettivi comuni e specifici e per verificarne le corrispondenze e le
realizzazioni.
Il documento, P.O.F., articolato in cinque parti:
Larea
Larea
Larea
Larea
dellidentit dellorganizzazione dellofferta dellampliamento
dellofferta
formativa

Larea
della
valutazione

A) Le scelte culturali e le linee strategiche del progetto


Questa sezione contiene le premesse teoriche, le chiarificazioni e le definizioni di
tipo concettuale e normativo necessarie perch gli indirizzi didattici ed educativi
siano organici fra loro e in linea con la proposta culturale generale. Presenta,
inoltre, gli assi su cui saranno organizzate le azioni e i progetti.
B) La struttura organizzativa
La seconda sezione delinea la struttura organizzativa della scuola e delle figure di
funzionamento.
C) Larea dellofferta
La terza sezione si occupa di ci che offre la scuola in termini di accoglienza, di
continuit, dei traguardi specifici delle competenze, dei servizi offerti
sullorientamento e dei rapporti con il territorio; affronta il problema della
valutazione e ne precisa i parametri.
D) Larea dellampliamento dellofferta formativa
Si occupa di presentare i progetti che caratterizzano l'offerta culturale e
formativa della Scuola in ambito curricolare e soprattutto extracurriculare, le

iniziative di formazione e aggiornamento del personale scolastico e i criteri


organizzativi delle visite guidate e dei viaggi di istruzione.
E) Larea della valutazione
Lultima sezione affronta il tema della valutazione del sistema scuola e le
modalit di autovalutazione, in particolare tutto ci che attiene alla
soddisfazione dellutenza.
1.5. LE FINALITA FORMATIVE
1.5.1 I punti di riferimento ovvero la bussola delle finalit del I ciclo
I docenti del III Istituto Comprensivo di Siracusa, consapevoli che i processi di
trasformazione in atto a livello europeo e mondiale esigono una scuola capace di
rispondere in modo flessibile e organico alle sfide di una realt in rapida
evoluzione, intendono individuare le finalit formative irrinunciabili che
costituiscano i punti di riferimento dell'offerta formativa nel suo complesso,
dell'identit dell'Istituto stesso e di ogni progetto didattico futuro.
Nel sottolineare che il bambino e lalunno costituiscono il centro e i soggetti
dell'intero processo formativo, i docenti riconoscono che l'insegnamento
finalizzato alla crescita e allo sviluppo armonico della persona attraverso
l'acquisizione dei saperi fondamentali, dell'intelligenza critica, della capacit di
decidere e progettare liberamente e di quelle informazioni ed esperienze basilari
che consentono agli alunni di inserirsi come cittadini partecipi, creativi e
responsabili.
In questo modo il soggetto che apprende, attraverso percorsi curricolari articolati
per campi di esperienza e obiettivi specifici di apprendimento, pu conoscersi
come persona e riconoscersi come soggetto sociale; orientarsi nell'ambito degli
ambiti disciplinari e delle discipline ed effettuare scelte appropriate per un
personale progetto formativo alla fine del ciclo di studi; vivere e integrarsi nella
comunit scolastica e sociale nel rispetto profondo dell'altro e dei suoi diritti.
1.5.2. I saperi fondamentali
Coerentemente con gli orientamenti emersi a livello nazionale, i docenti
dell'Istituto identificano nella conoscenza e nella padronanza della lingua
italiana a livello di lettura, di comunicazione orale e scritta l'asse portante di
tutti i saperi e lo strumento fondamentale per realizzare l'eguaglianza sociale,
offrendo a ogni alunno- indipendentemente dalla sua situazione di partenza - la
possibilit di leggere e di imparare, di capire e di comunicare con la parola e con
lo scritto. Questa padronanza della lingua della comunicazione ordinaria - orale e
scritta - finalizzata in prospettiva alla produzione di messaggi settoriali in uso
nelle singole scienze e discipline, anche in vista dellaccesso, alla fine del 1
ciclo, alla scuola secondaria di II grado.
Lo studio progressivo, avanzato e culturalmente articolato dellinglese e della
lingua francese, seconda lingua comunitaria studiata, lingue dellUnione
Europea, partendo dalla scuola primaria,assicura allalunno la possibilit di
allargare la comunicazione a scuola e fuori della scuola, anche attraverso i media
informatici e lutilizzo delle LIM, di estendere i confronti e i rapporti culturali e
interpersonali e di accedere ad ambienti di studio e di lavoro che lo integrano

10

sempre meglio nell'Europa. Nel contesto del sapere linguistico, alla scuola media,
si colloca coerentemente come attivit extracurriculare per i ragazzi di seconda e
terza media il latino (vedere progetti) come strumento di riflessione
metalinguistica - oltre che supporto allo studio delle lingue romanze e avvio al
pensiero formale o ipotetico-deduttivo-in quanto consente di rafforzare e
sviluppare la consapevolezza delle strutture linguistiche.
Lo studio della comunicazione si estender anche ad altri ambiti e mezzi: delle
immagini, delle arti figurative, della musica visti come elementi fondamentali di
linguaggi i cui codici devono essere capiti, interpretati e appresi; uso del
computer, ove possibile, come macchina comunicativa; acquisizione delle
informazioni attraverso Internet; condivisione delle informazioni con il World
Wide Web.
Il sapere scientifico sar assicurato, dallo studio sia dei fenomeni fisico-chimici,
biologici e della natura in genere sia della matematica. L'intento quello di
costruire una cultura e una mentalit scientifiche che forniscano, al di l delle
informazioni in rapida crescita, un metodo rigoroso di indagine alternando il
momento applicativo e d'indagine con quello cognitivo-intellettuale. Inoltre le
competenze matematiche aiuteranno lo studente a interpretare, descrivere e
rappresentare i fenomeni osservati, a vagliare e correlare le informazioni
scientifiche raccolte anche al di fuori della scuola, a risolvere problemi e a
costruire modelli applicativi.
All'autocoscienza e alla consapevolezza della realt presente dar tutto il suo
spessore il sapere storico, inteso come interpretazione e ricostruzione del
passato, secondo un approccio problematico. Quegli aspetti sociali che emergono
dagli ambiti storico-geografici forniranno indicatori integrativi per la
comprensione dello spazio e delle sue trasformazioni.
L'insegnamento della religione cattolica sinserisce nel quadro delle finalit della
scuola e concorre, in modo originale e specifico, alla formazione dell'uomo e del
cittadino, favorendo lo sviluppo della personalit dell'alunno anche nella
dimensione religiosa.
Centrale per la formazione del cittadino resta Cittadinanza e Costituzione,
potenziata dalla conoscenza dei meccanismi giuridico-istituzionali e delle leggi,
dalla discussione democratica su temi socialmente rilevanti e dall'esperienza
diretta o mediata delle principali questioni concernenti la citt, lo Stato, la
collettivit nazionale e internazionale.
Un'attenzione particolare sar dedicata infine all'educazione fisica e sportiva,
premessa di equilibrio, di salute e di integrazione armonica della personalit.
L'allenamento, l'autocontrollo, il senso dello sforzo, il rispetto delle regole, lo
spirito di squadra sono elementi essenziali della disciplina sportiva che rendono
questo sapere una fonte insostituibile di consapevolezza e di preparazione al
vivere e allo stare con gli altri.
1.5.3. Le competenze
I docenti dell'Istituto si propongono, pi che di realizzare una trasmissione
meramente quantitativa delle conoscenze, di far acquisire agli studenti
competenze (capacit di padroneggiare le conoscenze in un contesto disciplinare,
saper fare in contesti diversi ; la competenza comprende conoscenze dichiarative

11

e procedurali diverse e abilit di tipo trasversale) e un metodo che consentano


loro una gestione autonoma delle informazioni e dei concetti.
Tali competenze, progressivamente approfondite nei vari gradi scolastici, mirano
tutte a potenziare le capacit di ricerca, di investigazione e di studio. Le
competenze e le abilit dovranno avere anche una ricaduta a livello della
personalit dello studente: esse infatti mirano a far nascere l'autostima,
l'autopromozione insieme al controllo dell'emotivit e a fornirgli la
consapevolezza del suo agire(vedi parte relativa allofferta formativa).
1.6. GLI ASSI DEL PROGETTO EDUCATIVO
1.6.1. Il successo formativo
Per rispondere ai bisogni dellutenza, legati al contesto ambientale, dove
eterogeneit, disagio sociale e differenze linguistiche sono presenti, tre sono gli
assi del progetto educativo: il successo formativo, la gestione della diversit,
lapertura verso lesterno.
Ogni alunno ha diritto ad un percorso individualizzato. Il successo formativo
costituisce lasse su cui listituzione scolastica fonda le sue attivit, i suoi
obiettivi, i suoi risultati ed la vera scommessa che il sistema scolastico
chiamato a vincere. Non si tratta cio solo di garantire il diritto allo studio per
tutti ma quello di ciascuno a sviluppare le proprie capacit e potenzialit
personali. La scuola deve offrire simultaneamente le mappe di un mondo
complesso in perenne agitazione e la bussola che consenta agli individui di
trovarvi la propria rotta.
Al centro del sistema si pone il bambino e lalunno, detentore del diritto a una
prestazione didattica aggiornata e attenta ai suoi bisogni formativi, non pi
oggetto dellazione dellinsegnamento ma soggetto di apprendimento libero. Si
tratta quindi di un modello formativo che, nonostante una parte di utenza della
scuola sia in difficolt, con un grado di dispersione scolastica da
abbassare,implica una metodologia didattica capace di sviluppare interessi,
vocazioni, scelte e di sostenere gli studenti nel processo di formazione
dellidentit personale e di acquisizione della capacit di autodirezione.
La scuola attraverso le sue attivit collegiali si attiver per raggiungere gli
obiettivi-educativi.
1.6.2. La gestione della diversit e la lotta alla dispersione scolastica
madrelingua non italiana impone iniziative dirette a gestire in maniera corretta e
metodologicamente idonea la percorribilit di itinerari di recupero e di sostegno.
Si tratta in parte di alunni che provengono da sistemi educativi non italiani e di
alunni nati da matrimoni misti che hanno bisogno di interventi di italiano come
seconda lingua.
Inoltre in relazione a situazioni di difficolt oggettive di alunni normali italiani e
non, le iniziative di recupero e sostegno saranno dirette a sviluppare nello spazio
extracurriculare, moduli, limitati nel tempo, e mirati a raggiungere gli obiettivi
posti dal Collegio Docenti, dai consigli di intersezione, di interclasse e di classe.
Da questo punto di vista diventa prioritario uno sforzo organizzativo e flessibile da
individuare nellorario scolastico, o almeno a trovare delle forme individualizzate

12

di insegnamento, atte a favorire lintegrazione. Infatti, la premessa


indispensabile affinch una persona possa vivere meglio la propria completa
realizzazione lintegrazione, pertanto la diversit non deve essere ritenuta un
ostacolo bens una risorsa. Si integrati e inclusi in un contesto, quando si
effettuano esperienze e si attivano apprendimenti insieme agli altri, quando si
condividono obiettivi e strategie operative. Tale integrazione , nella misura in cui
sia sostanziale e non formale deve coinvolgere tutto il personale docente
curricolare e per le attivit di sostegno. Una fra le strategie di integrazione dalla
forte valenza formativa luso delle attivit laboratoriali. Essa, mentre da una
parte assicura la piena integrazione di tutti gli alunni diversamente abili,
dallaltra li coinvolge in attivit, unitamente a gruppi di altri alunni , che per
integrarsi appieno necessitano di particolare aiuto per apprendere o migliorare
abilit e competenze di base. Essa pu diventare un mezzo significativo e
motivante per offrire ai bambini lopportunit di migliorare e procurare nel
contempo un aumento del senso di autostima.
Nell'ambito delle attivit rientranti nella programmazione educativa, infatti, sono
previste forme di integrazione e di sostegno a favore degli alunni portatori di
handicap da realizzare mediante l'utilizzazione dei docenti di sostegno. Nelle
classi che accolgono alunni portatori di handicap sar assicurata la necessaria
integrazione specialistica, e forme particolari di sostegno secondo le rispettive
competenze, sulla base del programma predisposto dai Piani Personalizzati, dal
Collegio Docenti e dal Consiglio di Classe.
Il diritto allo studio e allo sviluppo della personalit dellalunno nella logica della
progettazione educativa sinserisce come progetto di vita che consente a tutti
gli alunni diversamente abili e non ad avere un futuro. Ci da intendersi come
tutela soggettiva affinch nella scuola si predispongano le condizioni e si
realizzino le attivit utili al raggiungimento del successo formativo di tutti gli
studenti. Alla luce di quanto detto, le iniziative di accoglienza avverranno con le
stesse modalit stabilite per gli alunni della classe, attenzionando i singoli casi e
favorendo un clima di serenit. I test dingresso verranno modulati in base alle
esigenze dei singoli alunni, si provveder a migliorare lofferta formativa con
progetti che attiveranno strategie orientate a potenziare il processo di
integrazione. Occorrer promuovere e sviluppare occasioni di confronto e di
verifica, favorire la partecipazione alle attivit scolastiche; attivare specifiche
azioni di orientamento per gli alunni in uscita. Una scuola che cresce deve
stipulare degli accordi (intese e collaborazioni varie) con le diverse realt
territoriali. Per migliorare la collaborazione dei servizi specialistici del territorio,
si organizzeranno degli incontri bimestrali tramite i quali si provveder al
monitoraggio del comportamento e del profitto degli alunni, per modificarne, ove
necessitano gli interventi di sostegno.
Particolare importanza sar assegnata non solo alla comunicazione tra scuola e
famiglia, ma anche alle attivit strutturali e di processo che permetteranno nella
scuola secondaria di far diminuire la dispersione secondaria, favorendo anche
azioni di accoglienza nelle classi ponte.

13

1.6.3 Lapertura verso lesterno


Il terzo asse delinea il rapporto tra la scuola e il territorio, tra la struttura
scolastica in tutte le sue componenti e le istituzioni esterne alla scuola. La scuola
si colloca nel territorio, raggiungendo lobiettivo di essere scuola aperta, non
chiusa in se stessa, non una muraglia, ma membrana capace di assorbire gli
stimoli e gli umori positivi della realt esterna. In questo senso la scuola diventa
orientativa, ossia capace di offrire percorsi legati allacquisizione di capacit
orientative complesse e di incrementare le conoscenze relative alle strutture del
mondo del lavoro.
Da questo punto di vista saranno favorite tutte le iniziative dirette ai contatti
esterni e alla scoperta del territorio, in particolare del quartiere e delle sue
potenzialit legate ai beni culturali e ambientali. Iniziative quali le uscite, le
visite guidate saranno poste in una prospettiva di osmosi tra realt scolastica e
strutture culturali, economiche e sociali presenti nel territorio. La conoscenza
delle realt culturali, ambientali ed economiche saranno prioritarie. Uno spazio
adeguato sar dedicato allorientamento.
Un ruolo importante, coerente con lo sviluppo delle tecnologie multimediali,
assumer laggiornamento del sito web che permetter alla scuola di essere
presente in Internet, utilizzando il Web come strumento di comunicazione tra
genitori e scuola e tra scuola e territorio, ma anche diffondendo unimmagine
realistica e propositiva delle attivit svolte.

14

2 LAREA DELLORGANIZZAZIONE E DELLOFFERTA FORMATIVA


2.1. I tre ordini di scuola
La scuola articolata in tre ordini di scuola: la scuola dellInfanzia, la scuola
primaria e la scuola secondaria di I grado
2.1.1. La Scuola dellinfanzia
La scuola dellInfanzia ubicata nel plesso Santa Lucia, in Viale Teocrito,63.
Lorario dei docenti di 25 ore settimanali diviso in due turni:
il turno antimeridiano va dalle ore 8,00 alle ore 13,00;
il turno pomeridiano va dalle ore 11,00 alle ore16,00.
La scuola dellinfanzia costituita da sette sezioni.
Il parco giochi, realizzato dalla scuola e con laiuto anche finanziario di alcuni
genitori e sponsor, fiore allocchiello dello spazio destinato alle attivit ludiche e
ricreative, ha un posto essenziale nel contesto della scuola.
Incontri con le famiglie
Il Collegio Docenti ha fissato il seguente calendario di incontri con le famiglie:
-Luned 27/09/2011
-Luned 21/11/2011
-Venerd 10/02/2012
-Venerd 11/05/20112
Verifiche bimestrali
Le verifiche bimestrali di intersezione (4 DA 2 ORE dalle ore 16,00 alle 18,00)
sonlo state stabilite secondo questo calendario:
-Gioved 10/11/2011
-Venerd 27/01/2012
-Venerd 23/03/2012
-Venerd 18/05/2012
2.1.2. La SCUOLA PRIMARIA
La scuola primaria ubicata nel plesso Santa Lucia, in Viale Teocrito,63.
Orario: tempo pieno e tempo normale
Classi. Le classi di scuola primaria sono 9
I A - 1B tempo normale(30 ore);2 A - 2B classi a tempo pieno;
3^ A tempo pieno /3^ B- 4^A/4^B classi a tempo normale (30 ore)
La 5 A tempo normale
Incontri con le famiglie
Colloqui andamento attivit con le famiglie (n4 da 2 ore)
Luned 10.10.11 (dalle 16.00 alle 18.00)Luned 12.12.11 (dalle 16.00 alle 18.00)
Luned 12.03.12 (dalle 16.00 alle 18.00)
Luned 14.05.12(dalle 16.00 alle 18.00)

15

Luned 14.11.2011(dalle 16.00 alle 18.00) con anticipo della programmazione


Luned 28.01.10 dalle 16.00 alle 18.00

Luned 31.03. 12 dalle 16.00 alle 18.00

Luned 19.05. 12 dalle 16.00 alle 18.00

Comunicazioni alle famiglie delle Valutazioni quadrimestrali:luned 13.02.2012


(dalle ore 16.00 alle ore 18.00)
Giugno 2012
2.1.3. LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO:
La scuola secondaria composta da tre sezioni:la A,la B e la D. Ogni sezione
formata da tre classi di I, II e III media.
Il collegio docenti ha deciso ed optato per la valutazione quadrimestrale. Le date
dei Consigli di classe saranno comunicate nel sito della scuola.
Incontri con le famiglie:
14 dicembre 2011 Colloqui con le famiglie :ore 16.00 -18,00 A/B/D
13 febbraio 2012: ore 16. 00 18.00 A/B/D. Consegna documento quadrimestrale
di valutazione
23 APRILE 2012 Colloqui con le famiglie ore 16,00 - 18,00
A/B//D
Consegna documento quadrimestrale di valutazione: Giugno 2012
2.2. ORGANIGRAMMA
2.2.1 Personale di direzione e di coordinamento
DIRIGENTE SCOLASTICO

Sebastiano Aliffi

DOCENTE VICARIO

Lucia Sorano

REFERENTE PLESSO LEONARDO DA VINCI

Elena Di Falco

REFRENTE PLESSO SANTA LUCIA SCUOLA PRIMARIA

Marilena Mangiafico

REFERENTE INFANZIA

Carla Amara

REFERENTE SICUREZZA

Concetta Calafiore
Elena Di Falco

16

2.2.2 Personale docente Scuola dellinfanzia


Anno Scolastico 2011/2012
Il personale docente della Scuola
Dell'Infanzia
Pennisi Angela

Sez.I

Sala Concetta

Sez.I

Ferrauto Rosaria

Sez.II

Terranova Monia

Sez.II

Amara Carla

Sez.III

Scollo Simona

Sez.III

Quadarella Maria Concetta

Sez.IV

Micieli Corradina

Sez.IV

Amico Alessandra

Sez.V

Tiranno Rosa Maria

Sez.V

Lentini Deborah

Sez.VI

Scalora Astrid

Sez. VI

Costa Paolina

Sez.VII

Vaccaro Rosalba

Sez.VII

Sorano Cristina-Religione

Sez.TUTTE

17

2.2.3 Personale docente Scuola Primaria

NOMINATIVO
Avola Grazia

Avola Grazia
Bonaccorsi
Antonina
Bonaccorsi
Antonina
Calafiore Concetta
Cugno Valentina

Fiorenza Elena
Giacchi Lucia

Licciardo Eliana

Lo Bianco
Grazia

Mangiafico
Marilena
Marino Rosa

Musso Ivana

Petrolito
Michelangela
Pisano Rita

Reale Concetta

Ripa Giuseppina

Spicuglia Carmela
Strigari M. Carmela

Tin Maria

Maria

Tiralongo Egilda

Vento Angela

DISCIPLINA
Italia-Arte e Immagine.
Storia-Geografia-ScienzeMusica-Attivit alternativa
Musica
Storia Geografia-Musica
Attivit alternativa
Matematica- Scienze

CLASSE
II B-Tempo pieno

II B-Tempo pieno
IAeIB
IA
III B

Sostegno
Matematica- Scienze motorie
Tecnologia Informatica
Sostegno
Italiano-Arte e Imm. Scienze
motorieMatematica-Inglese-Scienze
Inglese
Italiano- Arte e Imm.-StoriaGeografia-Tecnologia
Informatica-Att. alternativa
Sostegno

III A
II A-II B-Tempo pieno

Italiano-Arte e Imm.-StoriaGeografia-Scienze Inglese


Italiano-Storia-Geograf.- Arte
e Immagine-Tecnologia
Informatica-Musica-Scienze
motorie Att- alternativa
Sostegno

II A Tempo pieno-II B

IV A-IV B
I A-I B
IV A-IV B-IV B-V A
III A -Tempo pieno

IV A

III B

IA

Matem-Scienze-MusicaScienze motorie - Scienze


Scienze motorie Tecnologia
informatica

III A-Tempo pieno-I A

Italiano-Storia-geografia-Arte
e immagine-Scienze motorieMusica-Scienze-Tecnologia
informatica
Matematica-ScienzeTecnologia informatica
Religione
Sostegno

IV A

Italiano-Arte e Imm.-storiaGeografia-Scienze motorieMusica-Tecnologia


informatica-Att- alternativa
Italiano-Storia-geograf-Arte e
Imm.-Musica-Attivit
alternativa
Inglese

I A-I B
Tutte le classi
III A-Tempo pieno
III B
IV B

VA

I A-I B- III A- III B

18

2.2.4 Personale docente della scuola secondaria di primo grado


A.S. 2011/2012
grado- di ^Plesso Leonardo da Vinci-Scuola secondaria 1grado Viale Teocrito,5-Siracusa
Docenti

Discipline

Classi

Ricevimento

1 Alcamo Michela

Scienze
matematiche

1 ^2^ 3^ D

Mercoled 12-13

2 Conforto Lidia

Sostegno

Gioved 8-9

3 Di Falco Elena

Sostegno

Mercoled 11-12

4 Ferrara
Sebastiana

Lingua Inglese

1^ 2^ 3^ A, B

Gioved 10-11

5 Fichera Elvira

Lingua Francese

1^ 2^ 3^ A B D

Gioved 9-10

6 Furiosi Elena

Religione

1^ 2^ 3^ A B D

Luned 12-12.30

7 Giardina Olivia

Musica

1^,2^,3^,A B D

Venerd 9-10

8 Giliberto Enza

Scienze motorie
sportive

1^ 2^ 3^ A B D

Luned 10-11

9 Greco Clotilde

Sostegno

9 Ilacqua Paola

Lettere
Costituzione e
cittadinanza

10 Insolia
Giuseppe

Arte e immagine

Mercoled 11-12
1^ D
1 2 3^ A B D

Luned 10.11

1^ 2^ 3^ A B D

Gioved 12-13

11 Latino Pietro

Sostegno

Venerd 12-13

12 Montesano
Maria

Scienze
Matematiche

1^ 2^ 3^ B

Mercoled 11-12

13 Nocera Salvina

Lettere

1^ A, 3^ A

Mercoled 11-12

14 Ricupero Maria
Giuseppina

Lettere

1^ 2^ 3^ B

Luned 10-11

15 Rosa Rossana

Sostegno

16 Scamporlino
Maria

Lettere

1^B-2^A

Mercoled 11-12

17 Scifo Daniela

Lingua Inglese

1^ 2^3^ D

Mercoled 10-11

18 Sorano Lucia

Scienze
Matematiche

1^ 2^ 3^ A

Mercoled 10-11

19 Stante Isabella

Lettere

2^ D 3^ D

Venerd 12-13

20 Tommaseo
Rosaria

Tecnologia

1^ 2^ 3^ A B D

Marted 11-12

Marted 11-12

19

2.2.5 PERSONALE A.T.A.


Direttore dei servizi generali e amministrativi: Santina La Porta
A.S. 2011/2012
DIDATTICA
1
BOMBACI ROSA
PERSONALE GESTIONE
CIRCOLARI
SERVIZI CONTABILI
E
PATRIMONIO
Ex Insegnanti (art. 113)
UFFICIO AFFARI
GENERALI E PROTOCOLLO
POSTA ELETTRONICA

LOMBARDO ANGELA

BLANDINI RITA

1
1

MORTELLARO M. CARMELA
CIRILLO DANIELA

1
SERVIZIO FOTOCOPIE

AGOSTINI RAFFFAELE

SERVIZI AUSILIARI
Plesso

Nominativo

PIANO TERRA
Scuola infanzia
PRIMO PIANO
Elementare
PRIMO PIANO
Elementare

BOLOGNA MARIO
BARONE GIUSEPPA
RABITO LUCIA

AFFIDAMENTO SERVIZIO DI PULIZIA art.6 e art.2-D.L.art. 81/2000


n.
Plesso
Dipendente
1
Elementare
AMADORE
Materna
GIOVANNI
2
Elementare
MAGRO
GAETANO
plesso
Media
Piano terra
Media
Piano terra
Media
1 Piano
Media
1 Piano
Media
2 piano

Qualifica
Ex LSU
Ex LSU

Nominativo/contratto
URSO MARIA

compiti
Piano terra

RAGUSA VINCENZA

Piano terra

CAMPISI MARIA

Primo piano

NOVELLO GIOVANNI

Primo Piano

CALVO SALVATORE

Secondo Piano

Gli uffici della segreteria sono aperti al pubblico in Viale Teocrito, 63 nei giorni
di: Luned, Marted, Mercoled, Gioved, Venerd, dalle ore 11.30 alle 13.30
Marted e gioved dalle ore 15.00 alle 17.00
Tel. 0931/60376 - Fax. 0931/60376

20

2.3 Strutture e spazi


2.3.1. I plessi dei tre ordini di scuola
La scuola posizionata in un quartiere quasi centrale e raggiungibile da tutte le
zone della citt. I servizi di trasporto urbano( bus) posti nelle vicinanze della
scuola assicurano buoni collegamenti con quasi tutte le zone della citt. Gli
edifici sono due :il plesso Santa Lucia in viale Teocrito 63 e il plesso Leonardo
da Vinci in viale Teocrito ,5. Abbiamo riassunto in una tabella le strutture dei
due plessi.
PLESSO
SANTA
ASSENTI INSUFFICIENTI SUFFICIENTEMENTE
LUCIAATTREZZATE
VIALE TEOCRITO, 63
QUANTIT/
QUALIT/TIPOLOGIA
DELLE STRUTTURE
Laboratoro
1
informatico
Laboratorio
0 X
scientifico
Biblioteca
X
va aggiornata, integrata
costantemente
e
riformulata una nuova
catalogazione,
possibilmente
informatizzata
Emeroteca
e
X
videocassette
Sala video
X
Palestra/e
X
Spazi
esterniCalcetto,
pallavolo,
Campetto
pallamano
PLESSO LEONARDO DA VINCI
assenti
VIALE TEOCRITO, 5
QUANTIT/
QUALIT/TIPOLOGIA
DELLE
STRUTTURE
Laboratoro informatico
1
Laboratorio scientifico
1
Laboratorio musicale e sala 1
video
Laboratorio artistico
x
Biblioteca
x
Emeroteca e videocassette
Sala video
Palestra/e
Spazi esterni: parco giochi e
grande cortile

insufficienti sufficientemente
attrezzate

X
X
X

BEN
ATTREZZATE

ben
attrezzate

x
x
x

X
x
Calcetto, pallavolo,
pallamano
Campetto esterno
x

21

2.3.2 Collegialit.
Il Collegio Docenti intende potenziare la cultura e la prassi della collegialit, non
intesa come un generico ed episodico lavorare insieme, ma come corresponsabile
presa in carico di compiti specifici, consapevolezza dei percorsi progettuali,
responsabilit nellattuazione delle decisioni collegiali.
Un ruolo importante avranno dunque i Consigli di Intersezione (Infanzia), di
Interclasse (Primaria) e di Classe (Secondaria). I Consigli avranno i seguenti
compiti: la programmazione, lanalisi, la valutazione, la ricerca, la propositivit,
la verifica dellattivit connessa con il processo formativo, le integrazioni delle
proprie proposte con i temi educativi generali e con i saperi disciplinari.Sar
dedicata una cura attenta al miglioramento dei canali di informazione fra
Istituzione, Alunni e Genitori.
2.3.3 Gli organi collegiali
Il processo educativo nella scuola si costruisce in primo luogo nella comunicazione
tra docente e studente e si arricchisce in virt dello scambio con l'intera comunit
che attorno alla scuola vive e lavora. In questo senso la partecipazione al
progetto scolastico da parte dei genitori un contributo fondamentale. Gli Organi
collegiali della scuola, che - se si esclude il Collegio dei Docenti - prevedono
sempre la rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono
garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo
tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali. Tutti
gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti con quello
delle lezioni
Consiglio di intersezione
Scuola dellinfanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna
delle sezioni interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente
parte del consiglio, da lui delegato.
Consiglio di interclasse
Scuola primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna
delle classi interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente
parte del consiglio, da lui delegato.
Consiglio di classe
Scuola media: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori;
presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui
delegato.
Il Consiglio di intersezione, quello di interclasse e di classe, hanno il compito di
formulare al collegio dei docenti proposte in ordine all'azione educativa e
didattica e a iniziative di sperimentazione nonch quello di agevolare ed
estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del
consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a
carico degli studenti.
Consiglio d'Istituto
Scuola media: il consiglio di istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino
a 500 alunni, costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale

22

docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 6 dei genitori


degli alunni, il dirigente scolastico; nelle scuole con popolazione scolastica
superiore a 500 alunni costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del
personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e
ausiliario,8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il dirigente scolastico; il
consiglio d'Istituto presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei
genitori degli alunni.
La Giunta esecutiva composta da un docente, un impiegato amministrativo o
tecnico o ausiliario, da 2 genitori. Di diritto ne fanno parte il dirigente scolastico,
che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche
funzioni di segretario della giunta stessa.
Il consiglio di circolo o di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e
determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio
preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per
il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l'adozione del
regolamento interno del circolo o dell'istituto, l'acquisto, il rinnovo e la
conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito
alla partecipazione del circolo o dell'istituto ad attivit culturali, sportive e
ricreative, nonch allo svolgimento di iniziative assistenziali.
Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione,
di interclasse, e di classe, ha potere deliberante sull'organizzazione e la
programmazione della vita e dell'attivit della scuola, nei limiti delle disponibilit
di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l'autonomia scolastica
attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano dell'offerta formativa
elaborato dal collegio dei docenti.
Inoltre il consiglio di circolo o di istituto indica i criteri generali relativi alla
formazione delle classi, all'assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento
organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime
parere sull'andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o
dell'istituto, stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi ed
esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici
scolastici.
2.4. Le funzioni strumentali
Al fine di una maggiore funzionalit ed efficienza dellapparato organizzativo e
didattico della scuola, oltre al vicario e ai referenti dei diversi gradi scolastici,
sono state previste, secondo la normativa, figure di funzionamento e di
coordinamento tra i vari gradi scolastici: le funzioni strumentali.
Il Collegio docenti ha deciso di utilizzare per le quattro aree previste dalla
normativa cinque sezioni con differenti figure di funzioni strumentali, tenendo
conto dei bisogni dellutenza e dei servizi che saranno offerti a docenti e
studenti.

23

Funzione strumentale n. 1:
Redazione, gestione e coordinamento del P.O.F..
Docente : Prof.ssa Isabella Stante
-Componenti della Commissione P.O.F: Rosaria Ferrauto e Marilena
Mangiafico

I compiti attribuiti sono i seguenti:

-Coordinamento, gestione e realizzazione del Piano dellOfferta formativa


-Coordinamento dei Progetti finanziati con il Fondo dIstituto
-Coordinamento Progetti Scuola a Rischio
Dispersione scolastica
Funzione strumentale n. 2:
Servizi agli studenti: Integrazione scolastica-Salute-Igiene-GLH
Docente:Ins. Calafiore Concetta
I compiti attribuiti sono i seguenti:
-Supporto allintegrazione scolastica degli alunni disabili
-Coordinamento con il GLH di Istituto
-Realizzazione di attivit formative con Istituzioni esterne alla scuola sui
temi del disagio, della salute e delleducazione alimentare.
Funzione strumentale n. 2
Servizi agli studenti :Continuit e Orientamento.
Docenti: Marino Rosa-Giardina Olivia
Commissione:Ins.Concetta Sala Prof.ssa Giliberto
Supporto per la Continuit e per lOrientamento
I compiti attribuiti sono i seguenti:
-Coordinare attivit e programmazioni finalizzate alla Continuit
didattica e pedagogica, in particolare nelle classi ponte-terminali ed
iniziali
-Interventi e servizi per gli studenti, per migliorare il sistema
dellorientamento
Funzione strumentale n. 3:
Servizi ai docenti e agli alunni
Docenti: Musso Ivana Greco Clotilde
Commissione:Ins. Giacchi, Ricupero Maria Giuseppina, Scamporlino Maria,

Ripa Giuseppina, Amara Carla, Mangiafico Marilena;

I compiti attribuiti sono i seguenti:


-Monitoraggio dei processi di insegnamento/apprendimento in coerenza
con il P.O.F.
-prove comuni di livello, valutazione profitto, prove nazionali invalsi e
internazionali
Funzione strumentale n. 4:
Docenti:Lentini- Cugno Valentina- Pennisi AngelaComponente della commissione :Prof. Insolia Giuseppe
Realizzazione di progetti formativi dintesa con Enti ed Istituzioni
esterni alla scuola
-Aggiornamento Sito web, rapporti con il territorio
-Collaborare alla raccolta, elaborazione e diffusione dei materiali da
pubblicare sul sito Web della scuola.

24

2.5. IL REGOLAMENTO D'ISTITUTO


PARTE II - COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI

Il presente Regolamento conforme ai principi e alle norme dello Statuto delle Studentesse e degli
Studenti, emanato con il D.P.R. 24 giugno 1998 n.249 integrato e modificato con D.P.R n. 235 del
21 /nov.2007, e del Regolamento dell'Autonomia delle Istituzioni scolastiche, emanato con il D.P.R.
8 marzo 1999 n.275, del D.P.R. 10 ottobre 1996 n. 567 e sue modifiche e integrazioni.

Il presente Regolamento pu essere modificato dal Consiglio d'Istituto, secondo le modalit previste
dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti
scolastiche e degli Organi Collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la
comunit scolastica.

Del presente Regolamento viene affissa copia agli albi dei vari plessi. Ogni Consiglio di Classe e
Interclasse, ne ricever una copia in dotazione. Sar disponibile copia in formato digitale.
Art. 1- Ingresso e uscita dalla scuola

Gli orari di frequenza saranno rispettati secondo il seguente prospetto:


Scuola dell'Infanzia:ore 8.00 -16.00 (con un'ora di flessibilit all'ingresso e 30 all'uscita)
Scuola Primaria :ore 08.10 -14.00
Scuola primaria , classe prima a tempo pieno: ore 08:10-ore 16:00
Scuola Secondaria di I grado :ore 08.00 -14.00
a) Pausa pranzo :ore 12.30 -13.30
Gli orari verranno adeguati alle attivit secondo criteri di flessibilit che prevedono anticipi e recuperi e
attivit opzionali di arricchimento formativo.
Gli alunni fruiranno dei Servizi Scolastici dal Luned al Venerd.
Gli alunni, nellattesa dell'inizio delle lezioni, sosteranno ordinatamente nei cortili antistanti i portoni e,
in caso di pioggia, negli androni; saranno vigilati dal personale ausiliario. Per la Scuola dell'Infanzia
sar consentito ai genitori di accompagnare e prelevare i figli direttamente nella sezione secondo gli
orari definiti. Al suono della campana, gli scolari entreranno in fila accompagnati dai rispettivi
insegnanti della prima ora, mentre gli studenti della Scuola Secondaria si recheranno, vigilati dal
personale ausiliario, nelle classi dove troveranno i Professori della prima ora ad attenderli.
Le uscite, regolate dal suono della campana, ripetuto due volte, verranno distanziate di due minuti per
consentire il defluire scaglionato delle scolaresche.
L'uscita della Scuola Secondaria sar regolata da tre suoni di campana a partire dalle ore 14,00; il
primo suono indicher l'uscita degli alunni del piano interrato e del piano terra; i successivi suoni

regoleranno, rispettivamente, le uscite degli alunni del l e del 2 piano. E' assolutamente vietato agli
alunni sostare lungo i corridoi prima del suono della campana. Le classi usciranno ordinatamente, in
fila per due e precedute dall'insegnante.
Il personale ausiliario collaborer con i docenti, nella vigilanza, durante l'entrata e l'uscita,
assicurando il controllo sugli spazi esterni alle aule e presso i cancelli.
Art. 2 Ricreazione
La ricreazione avr luogo dalle ore 10.45 alle ore 11.00 per la scuola elementare e per la scuola
secondaria dalle ore 10.50 alle ore 11.05. La vigilanza sar effettuata da tutti i docenti presenti nelle
classi al suono della campana e il personale ausiliario concentrer la propria attenzione nei pressi
dei servizi igienici.
Durante la ricreazione, gli alunni devono tenere un comportamento corretto, possono consumare la
colazione e usufruire dei bagni ordinatamente. Ciascun insegnante deve intervenire quando un
alunno di qualsiasi classe tenga un comportamento scorretto nei corridoi.
Scuola Secondaria :
Gli alunni delle classi ubicate lungo il corridoio del seminterrato si serviranno dei bagni allocati al
piano terra; tutti gli altri utilizzeranno i servizi del piano di appartenenza.

25

Gli alunni potranno accedere ai bagni al suono della ricreazione e due per volta. Non consentito
agli alunni fruire dei servizi igienici prima delle ore 9,00 e dopo le ore 13,30 e comunque per non pi
di due volte al giorno, salvo particolari esigenze espresse e in ogni caso consultando e/o
compilando l'apposita griglia.
Gli alunni non possono andare in bagno durante il cambio dell'ora di lezione.
Art. 3 - Giustificazione delle assenze e dei ritardi
Gli alunni della Scuola Media devono sempre giustificare le assenze dalle lezioni, esibendo
l'apposito libretto opportunamente timbrato dal Dirigente Scolastico e sottoscritto da uno dei genitori in
sua presenza.
Gli alunni della Scuola Primaria devono sempre giustificare le assenze dalle lezioni esibendo il diario.
Le assenze saranno giustificate direttamente dai docenti della 1' ora di lezione.
Le assenze di durata superiore a cinque giorni continuativi, compresi i giorni festivi intermedi,
dovranno essere giustificate con certificato medico, se dovute a motivi di salute; saranno giustificate
con una dichiarazione firmata da uno dei genitori se dovute ad altri motivi
La quinta assenza sul libretto andr giustificata personalmente dal genitore.
Gli alunni che rientrano a scuola dopo uno o pi giorni di assenza senza la relativa giustificazione
sono ammessi provvisoriamente in classe purch regolarizzino la propria posizione il giorno
successivo; in caso contrario dovranno presentarsi accompagnati da uno dei genitori il giorno
seguente.
Gli alunni possono lasciare la scuola prima del termine delle lezioni in caso di malessere o per altri
giustificati motivi, solo se prelevati direttamente da uno dei genitori.
Gli alunni che hanno necessit di anticipare l'uscita e/o posticipare l'entrata saranno autorizzati solo
previa richiesta formale da parte della famiglia al Dirigente Scolastico per validi motivi.
Il ritardo eccezionalmente tollerato fino a 10 minuti; esso comporter l'ammissione in classe a
decorrere dalla seconda ora di lezione per coloro che spesso reiterano tale infrazione e dovr essere
giustificata il mattino seguente personalmente dal genitore.
Le assenze collettive di classe o di Istituto sono ritenute ingiustificate, pertanto ne sar data
tempestiva comunicazione alla. famiglia.
Art. 4 - Trasferimenti degli alunni in altre aule o in palestra.
Gli alunni saranno sempre accompagnati dal docente responsabile che al termine dell'ora li
riaccompagner in classe affidandoli al docente dell'ora successiva.
Art. 5 - Comportamento degli alunni in caso di pericolo
Gli alunni, in caso di eventi sismici o emergenze di altra natura, debbono conservare la calma e
attenersi scrupolosamente alle disposizioni impartite in precedenza dagli addetti alla sicurezza della
scuola.
Art. 6 - Diritti degli studenti
Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e qualificata che rispetti e valorizzi, anche
attraverso attivit di orientamento, l'identit di ciascuno e sia aperta alla pluralit delle idee.
Ciascun studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un
processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a
migliorare il proprio rendimento.
Gli studenti hanno diritto ad essere informati in maniera efficace e tempestiva sulle decisioni e sulle
norme che regolano la vita della scuola.
La scuola persegue la continuit dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli
studenti.
Tutte le persone appartenenti a tutte le componenti della comunit scolastica hanno diritto a vedere
rispettata in ogni situazione la. loro dignit personale. La comunit scolastica promuove la solidariet
tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.

26

La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare un ambiente


favorevole alla crescita integrale della persona; un servizio educativo-didattico di qualit; offerta
formativa aggiuntiva e integrativa per il recupero di situazioni di ritardo e svantaggio.
La scuola organizza attivit integrative alle quali lo studente pu partecipare liberamente; la. non
partecipazione a tali attivit non influisce negativamente sul profitto, la partecipazione pu dar esito,
secondo modalit programmate, a credito scolastico.
Art. 7 - Doveri degli studenti
Gli studenti sono tenuti a:
frequentare regolarmente e puntualmente i corsi;
assolvere assiduamente agli impegni di studio;
avere nei confronti del Capo d'Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola, dei loro compagni
lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi;
mantenere un comportamento corretto in tutti gli ambienti scolastici;
osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza;
osservare le disposizioni di divieto assoluto d'utilizzo del cellulare e di dispositivi elettronici;
utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a non arrecare danni al
patrimonio della scuola;
presentarsi a scuola. puliti nella persona e negli indumenti che saranno dignitosi e conformi alle
circostanze;
fornirsi dell'occorrente necessario alle lezioni del giorno;
deporre i rifiuti negli appositi contenitori ed avere la massima cura nell'uso degli arredi, condividendo
la responsabilit di rendere accogliente l'ambiente scolastico;
Far pervenire tempestivamente e diligentemente le comunicazioni scuola-famiglia;
attenersi alle disposizioni degli accompagnatori durante le visite guidate;
condividere la responsabilit di rendere accogliente l'ambiente scolastico, avendone cura come
fattore importante di qualit della vita della scuola;
I genitori sono responsabili degli atti vandalici dei loro figli e pertanto sono tenuti al risarcimento dei
danni connessi.
Art. 8 - Somministrazione di farmaci
fatto divieto di tenere medicinali nei locali scolastici. Il personale non autorizzato a somministrare
alcun tipo di medicinale. In casi particolari, che richiedano l'assunzione di medicinali da parte degli
alunni, le famiglie sono tenute a informare il Dirigente scolastico che, sentiti gli organi sanitari
competenti, individua le modalit adeguate per garantire la tutela della salute del singolo alunno nel
rispetto delle norme per la sicurezza di tutti gli alunni e del personale della scuola.
Art. 9 - Disciplina
I provvedimenti disciplinari hanno finalit educativa, e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilit e al ripristino dei rapporti corretti all'interno della comunit scolastica.
La responsabilit disciplinare personale. Nessuno pu essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento pu influire sulla valutazione del profitto;
In caso di ammonimento da parte dell'insegnante l'alunno non potr sostare nei corridoi.
In presenza di frequenti mancanze nei doveri scolastici, ivi compreso l'utilizzo improprio del cellulare e
atteggiamenti di bullismo, verr convocata la famiglia.
Le note sul diario e sul registro costituiscono solo un richiamo pro-memoria per l'alunno e per la
famiglia, in relazione ai doveri scolastici, alla richiesta di collaborazione e saranno oggetto di analisi
del Consiglio di classe per le opportune sanzioni e i relativi interventi educativi.
I comportamenti che si configurano come mancanze disciplinari, saranno sanzionati secondo i criteri
indicati nella tabella sottostante nella quale viene messa in particolare risalto la sanzione relativa alla
sospensione con obbligo di frequenza (con docenti non appartenenti alla stessa classe). Essa va
applicata, eventualmente, ove la famiglia totalmente assente sia dalla vita scolastica che dal
contesto reale. Le sospensioni saranno applicate tempestivamente, secondo la procedura
d'urgenza, e comunque entro e non oltre il terzo giorno dall'accaduto. La procedura d'urgenza consiste
nella sospensione temporanea (da 1 a 3 giorni) dalle lezioni irrogata dal Dirigente Scolastico, con
successiva ratifica del Consiglio di Classe di appartenenza.

27

TABELLA N. 1
INFRAZIONI DISCIPLINARI
a)

SANZIONI PREVISTE

IRROGAZIONE

osservanza dei doveri

ammonizione
verbale
Docente
ammonizione scritta
Dirigente
b) osservanza dei regolamenti Ammonizione verbale
Docenti
interni
Ammonizione
scritta
Consiglio di Classe
Sospensione
Dirigente
Sospensione con obbligo di
frequenza
c) rispetto delle norme di sicurezza
Docenti
Consiglio di Classe
e delle norme che tutelano la Ammonizione verbale
salute
Ammonizione scritta
Dirigente
Riparazione danno e/o
presa in carico delle spese
mediche o di ripristino
Sospensione
Sospensione con obbligo di
frequenza
d) rispetto delle strutture e delle Ammonizione verbale
Docenti
Consiglio di Classe
attrezzature
Ammonizione scritta
Riparazione danno e/o Dirigente
presa in carico delle spese di
ripristino
Sospensione
Sospensione con obbligo di
frequenza
e) rispetto nei confronti dei Ammonizione verbale
Docenti
compagni (a seconda della Ammonizione scritta
Consiglio di Classe
gravit)
Sospensione
Dirigente
Sospensione con obbligo di
frequenza
t) rispetto nei confronti dei docenti Ammonizione verbale
Docenti
e del personale tutto (a seconda Ammonizione scritta
Consiglio di Classe
della gravit)
Sospensione
Dirigente
Sospensione con obbligo di
frequenza
TABELLA N. 2
Sulla base delle disposizioni ministeriali (Prot. n. 30 del 15 marzo 2007), viene inoltre elaborata la
tabella relativa alle sanzioni disciplinari sull'uso improprio di telefoni cellulari e di altri dispositivi
elettronici durante le attivit didattiche.
INFRAZIONI DISCIPLINARI
SANZIONI PREVISTE
IRROGAZIONE
SULL'USO IMPROPRIO DEL
CELLULARE
a) Cellulare acceso
ammonizione verbale
Docenti
sequestro momentaneo del Dirigente
cellulare
b) Cellulare acceso recidivo
Ammonizione verbale
Docenti
Ammonizione scritta
Consiglio di Classe
Sequestro cellulare con ritiro Dirigente
da parte dei genitori
c) Uso di sms o telefonate
Ammonizione scritta
Docenti
Sequestro cellulare con ritiro Consiglio di Classe
da parte dei genitori Dirigente
Sospensione
Sospensione con obbligo di
frequenza

28

TABELLA N.3
Infine in ottemperanza alla Direttiva Ministeriale MPI del 5 febbraio 2007, n.16, che determina le
linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo,
la scuola si fa carico non solo di provvedere a mettere in atto comportamenti di natura
sanzionatoria e, ove necessario, "riparatoria - risarcitoria" ma, tendendo verso una
responsabilizzazione del discente, anche di natura
educativa-riabilitativa.
INFRAZIONI DISCIPLINARI
SANZIONI PREVISTE
Riconducibili al bullismo
a) Frequente possesso di oggetti ammonizione verbale
altrui
sequestro-restituzione
dell'oggetto
contatti Scuola - Famiglia
b)Frequenti manifestazioni di
ostilit, intimidazioni,
prevaricazioni, aggressioni
verbali nei riguardi di compagni
c/o adulti

IRROGAZIONE
Docenti
Dirigente

Ammonizione verbale
Ammonizione scritta
Contatti Scuola - Famiglia
Interventi specialistici

c)Frequenti manifestazioni di Ammonizione verbale


teppismo, ricatti ed estorsioni
Ammonizione
scritta
contatti
Scuola
Famiglia
Interventi specialistici
Sospensione
Sospensione con obbligo
frequenza

Docenti
Consiglio di Classe
Dirigente

Docenti
Consiglio di Classe
- Dirigente

di

d)Frequenti manifestazioni di Ammonizione verbale


Docenti
aggressioni fisiche nei riguardi Ammonizione scritta
Consiglio di Classe
di compagni c/o adulti
contatti Scuola-Famiglia
Dirigente
Interventi specialistici
Sospensione
Sospensione con obbligo di
frequenza

TABELLA N. 4
In considerazione della particolare gravit che pu connotare taluni comportamenti , si fa
riferimento che la regola, ai sensi dell'art. 4 comma 8 D.P.R. n.249/1998, prevede pertanto:
Nel caso di situazioni di recidiva di reati che violino la dignit e il rispetto per la persona, oppure di
atti di grave violenza da determinare seria apprensione a livello sociale il Consiglio di Istituto pu
ricorrere alle sanzioni
INFRAZIONI DISCIPLINARI GRAVI SANZIONI PREVISTE
IRROGAZIONE
Riconducibili alle tabelle di cui a) allontanamento temporaneo Docenti
sopra.
dalla comunit scolastica;
Dirigente
Riconducibili alle tabelle di cui b) allontanamento temporaneo Docenti
sopra.
dello studente dalla comunit Consiglio di Classe
scolastica per un periodo non Dirigente
superiore a 15 giorni ;
Nel caso in cui ricorrano due ipotesi eccezionali e tassative di particolare gravit (comma 9):
1) quando siano stati commessi "reati che violino la dignit e il rispetto della persona umana (violenza
privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale);

29

2) quando vi sia una concreta situazione di pericolo per l'incolumit delle persone (incendio,
allagamento, ecc.);
c) allontanamento temporaneo dello studente dalla comunit scolastica per un periodo superiore a 15
giorni;
d) allontanamento dello studente dalla comunit scolastica fino al termine dell'anno scolastico;
e) esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di stato conclusivo
del corso di studi.
Adottato esclusivamente dal consiglio di istituto.
In queste due situazioni della massima gravit, che implicano l'attivazione di procedimenti penali e/o
mettano in pericolo l'incolumit delle persone, lo Statuto, derogando alla regola generale, riconosce la
possibilit di ricorrere ad un rimedio estremo, con la conseguenza che la durata dell'allontanamento
non pi sottoposta al limite dei quindici giorni, ma, come dispone espressamente il comma 9,
commisurata alla gravit del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo.
Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la
famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l'autorit giudiziaria - un percorso di
recupero educativo mirato all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella
comunit scolastica. Le sanzioni disciplinari possono essere irrogate solo previa verifica da parte
dell'istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evince la reale
responsabilit dello studente.
Art. 10 - Impugnazioni e organo di garanzia
Per l'impugnazione delle sanzioni di cui all'art A, comma 7 e per i relativi ricorsi si applicano le
disposizioni di cui all'art.328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 febbraio 1994, n.297. Contro le
sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 ammesso ricorso, da parte degli studenti
della scuola secondaria superiore e da parte dei genitori della scuola media, entro quindici giorni dalla
irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno della scuola, istituito e disciplinato dai
regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli
studenti nella scuola secondaria superiore e di due genitori nella scuola media.
Art. 11- Patto educativo di corresponsabilit
Il Patto di Corresponsabilit (articolo 5-bis D.P.R. n. 235 del 21 nov. 2007-Regolamento recante
modifiche ed integrazioni al D.P.R. n.249 del 24 giugno 1998, concernente lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria) si inserisce all'interno di una linea di interventi di
carattere normativo, amministrativo ed educativo attraverso i quali si richiamano i ruoli e le
responsabilit di ciascuna componente della comunit scolastica: Docenti, Dirigenti scolastici, Studenti
e Genitori.
Il Consiglio di Istituto approva all'unanimit con delibera n.2/4 del 15 Ottobre 2009

30

2.6. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA' APPROVATO DAL CONSIGLIO DI


ISTITUTO CON DELIBERA N.2/4 DEL 15 OTTOBRE 2009( valido per il periodo della durata in carica
del Consiglio di Istituto, fino al 2012,salvo modifiche-(articolo 5-bis D.P.R. n. 235 del 21 nov.
2007-Regolamento recante modifiche ed integrazioni al D.P.R. n.249 del 24 giugno 1998,1
:concernente lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria).
Il Patto di Corresponsabilit si inserisce all'interno di una linea di interventi di carattere
normativo, amministrativo ed educativo attraverso i quali si richiamano i ruoli e le
responsabilit di ciascuna componente della comunit scolastica: Docenti, Studenti e
Genitori.
PERTANTO
Il Patto di corresponsabilit:
Costituisce: La dichiarazione esplicita dell'operato della scuola;
Coinvolge: Consigli di Classe, Insegnanti, Genitori Alunni, Enti esterni che collaborano con la
scuola; Impegna: 1 docenti, Gli alunni, I genitori.
I DOCENTI
al fine di garantire itinerari di
apprendimento che siano di
effettiva soddisfazione del diritto
allo studio
SI IMPEGNANO NEI CONFRONTI
DEGLI ALUNNI A
creare un ambiente educativo
sereno e rassicurante;
favorire momenti d'ascolto e di
dialogo;
incoraggiare gratificando il
processo
di
formazione
di
ciascuno;
favorire l'accettazione del]'
"altro" e la solidariet;
promuovere le motivazioni
all'apprendere;
rispettare i tempi ed i ritmi
dell'apprendimento;
far acquisire una graduale
consapevolezza nelle proprie
capacit per affrontare, con
sicurezza, i nuovi apprendimenti;
rendere l'alunno consapevole
degli obiettivi e dei percorsi
operativi;
favorire l'acquisizione ed il
potenziamento
di
abilit
cognitive
e
culturali
che
consentono la rielaborazione
dell'esperienza personale;
favorire
un
orientamento
consapevole e positivo delle
scelte relative al curricolo
opzionale;
concordare,
nel
gruppo
d'insegnamento,
i
compiti
pomeridiani da assegnare per non
aggravare l'alunno;
pubblicizzare i quadri orari
delle attivit giornaliere per
consentire,
all'alunno,
di
selezionare gli strumenti di
lavoro;
rispettare i tempi di pausa tra
le unit di apprendimento.

GLI ALUNNI
al
fine
di
promuovere la
preparazione ad assolvere ai
propri compiti sociali
SI IMPEGNANO A
essere cooperativi nei gruppi di
compito, di livello ed elettivi;

prendere
coscienza
dei
personali diritti-doveri;
rispettare persone, ambienti e
attrezzature;
usare un linguaggio consono ad
un ambiente educativo nei
confronti
dei
docenti,
dei
compagni,
del
personale
ausiliario;
adottare un comportamento
corretto ed adeguato alle diverse
situazioni;
attuare comportamenti pi
adeguati alla salvaguardia della
sicurezza propria e degli altri in
condizioni
ordinarie
e
straordinarie di pericolo;
adottare un abbigliamento
consono all'ambiente scolastico;
rispettare i tempi previsti per il
raggiungimento degli obiettivi
del proprio curricolo mettendo in
atto
un
atteggiamento
responsabile nell'esecuzione dei
compiti richiesti;
accettare, rispettare, aiutare
gli altri ed i diversi da s
comprendendo le ragioni dei loro
comportamenti.

I GENITORI
per una proficua collaborazione
scuolafamiglia
SI IMPEGNANO AD ASSICURARE
la costruzione di un dialogo
costruttivo con l'Istituzione;
Il rispetto delle scelte educative
e didattiche condivise;
atteggiamenti di proficua e
reciproca collaborazione con i
docenti;
atteggiamenti di rispetto, di
collaborazione, di solidariet nei
confronti dell' "altro" nei loro
figli;
il rispetto dell'orario d'entrata
e d'uscita;
la garanzia di una frequenza
assidua alle lezioni;
il controllo quotidiano del
materiale scolastico necessario;
il controllo costante
dell'abbigliamento adeguato
all'ambiente scolastico;
la partecipazione agli incontri
periodici scuola-famiglia;

l'esecuzione
dei
compiti
assegnati.

31

3. LAREA DELLOFFERTA FORMATIVA


3.1. Lofferta formativa nel III Istituto Comprensivo SANTA LUCIA-LEONARDO DA
VINCI
Lofferta formativa nel III Istituto Comprensivo si sviluppa secondo una pedagogia
per obiettivi e si articola secondo i seguenti livelli di azioni:
Laccoglienza
Le competenze nella scuola dellinfanzia
Le aree di intervento nella scuola primaria e secondaria
Le competenze nella scuola primaria e secondaria
La continuit
Gli obiettivi trasversali
Lorientamento e i servizi legati ad alcune attivit specifiche.
Consapevoli della necessit di accogliere bene gli alunni, di creare una sinergia
costante tra i vari ordini di scuola, al fine di ridurre la dispersione scolastica, in
particolare nella scuola secondaria, e infine organizzare le attivit per
competenze e in relazione a servizi offerti, basati sulla domanda formativa, sono
stati proposti dal Collegio Docenti una serie di azioni tendenti a soddisfare i
diversi livelli di azioni.
3.1. 1. Laccoglienza
Il lavoro delle commissioni allinizio dellanno scolastico stato indirizzato ad
organizzare attivit e iniziative di accoglienza per tutte le classi dei tre ordini di
scuola, soprattutto per le classi-ponte.
I docenti delle classi dellinfanzia hanno elaborato il progetto Ciao, ciao a
colori, i tempi di durata sono pertinenti a primi 15 giorni di settembre.
il Progetto evidenzia come i primi giorni di scuola densa di attesa, di emozioni
e talora di ansia , per i pi piccoli rappresentano unesperienza significativa . Esso
un percorso didattico di accoglienza per bambini di 3, 4 e 5 anni che vogliono
star bene a scuola, con se stessi e con gli altri; permette di accogliere i nuovi
iscritti e il reinserimento sereno di tutti gli altri alunni, dopo la pausa estiva. Le
proposte sono state finalizzate al raggiungimento di un clima di familiarit,
amicizia e serenit, sia allinterno della sezione che con gli altri bambini e con
tutte le altre figure presenti a scuola. Si creer un contesto ambientale
coinvolgente dal punto di vista emotivo e sociale, dal quale possa nascere la
motivazione ad apprendere.
Per le classi della primaria si elaborato il percorso di Un mare di scoperte e
di nuovi amici
Il percorso si articolato in sei giorni secondo due obiettivi:
-favorire linserimento dei bambini attivando un processo formativo motivante,
che consenta loro di acquisire stima e fiducia verso se stessi e verso gli altri in un
clima sereno, stimolando la comunicazionecooperazione nonch il rispetto tra
pari e adulti;
-prevenire le difficolt e i disagi propri del passaggio tra i diversi livelli della
scuola di base.

32

Le attivit sono state esplicitate a livello di classe e sono state sviluppate secondo
dei moduli che sono stati caratterizzati da conversazioni, rappresentazioni
grafico-sportive, laboratori espressivi, preparazione di giochi, prove sportive,
cerimonia di chiusura dei giochi, festa dellaccoglienza per tutte le classi e
merenda collettiva in cortile, canti a tema.
Nel progetto accoglienza sono state previste inoltre delle griglie di osservazione
sullo schema corporeo, sulla motricit globale, la motricit fine, la percezione
visiva, la percezione uditiva, il linguaggio orale (ascolto e parlato), il grafismo e il
linguaggio iconico e la lettura di immagini e simboli.
Il progetto accoglienza nella scuola secondaria stato orientato al passaggio non
traumatico dalla scuola primaria a quella del secondario, ossia nella prima classe
di scuola secondaria.
Il gruppo di progetto per laccoglienza ha previsto i seguenti obiettivi:
-favorire la socializzazione ambientale (guidare emotivamente significativo, i
ragazzi durante la visita alla scuola);
-facilitare la prima socializzazione allinterno della classe e della scuola
( presentazione dei compagni di classe e degli insegnanti);
-favorire lorganizzazione temporale (abituare gli alunni allalternarsi dellorario
delle materie, al differimento dei compiti anche a distanza di pi giorni, alluso
del diario..);
-illustrare e discutere alcuni obiettivi, metodologie e attivit di studio previste
dal P.O.F.;
-far conoscere alcuni articoli dello Statuto dello studente e del regolamento di
istituto.
Le attivit saranno svolte dal 15 di Settembre alla prima settimana di Ottobre. Il
progetto prevede delle schede per lauto presentazione e delle tabelle per la
raccolta dei dati relativi agli interessi degli alunni utili per i docenti, oltre che
prove di ingresso articolate e utili per la conoscenza degli aspetti cognitivi e
relazionali.
Progetto Scuola a Rischio-Finalit del progetto: Scuola dellInfanzia
Premesso che I bambini di oggi non sanno pi che cosa voglia dire avere un cielo
azzurro sulla testa, schiacciati dalla loro passivit di soggetti cresciuti davanti la
tv, con gli occhi abituati ad incamerare sempre pi immagini e a produrre sempre
meno parole, i docenti, consapevoli che i giochi hanno sempre svolto una funzione
importante nella formazione civile dei cittadini e collegandoci al nucleo tematico
basato del diritto-dovere di cittadinanza, art.31 (il bambino ha diritto di giocare,
di riposarsi e di svagarsi) della convenzione dei diritti dei bambini, ci si
impegnati a sviluppare un piano di lavoro alluopo.
Il progetto si presenta realizzato nel curricolare, i destinatari sono gli alunni di
tutte le sezioni.
I tempi sono relativi al mese di Novembre fino al mese di Maggio, con due incontri
mensili frontali con i bambini. La localit quella della sezione e della palestra.
Dopo un iniziale confronto tra passato e presente, tramite lanalisi di fonti orali (i
ricordi degli insegnanti, le interviste ai nonni) attraverso i reperti di giocattoli
antichi o documenti del passato, seguiranno le esperienze dirette. Il progetto
prevede una visita guidata sul territorio, presso il Museo Paolo Orsi (settori
giocattoli).

33

3.1.2. I traguardi per lo sviluppo delle competenze nella scuola dellinfanzia.


Considerato che la scuola dellinfanzia rappresenta il primo livello di studio e di
adattamento in una struttura scolastica, il Collegio Docenti, insieme ai genitori,
ritiene che lorganizzazione delle attivit fondamentale per questa fascia di et
in vista proprio del successivo grado scolastico.
Gli obiettivi formativi della scuola dell'infanzia sono pensati nella forma di
traguardi relativi ad aree di sviluppo irrinunciabili in quanto fondamentali nella
crescita di un bambino dai tre ai sei anni e in vista delle possibilit di
apprendimento future.
Questa impostazione esclude che gli obiettivi formativi della scuola dell'infanzia
vengano espressi in termini di contenuti di apprendimento, aree o aspetti del
sapere che vanno trasmessi. Essi vanno invece concepiti ed espressi nella forma di
atteggiamenti e capacit che si vogliono sollecitare, promuovere ed affinare.
Nella scuola dell'infanzia le indicazioni curricolari si articolano in distinti "campi
di esperienza". Essi costituiscono i diversi ambiti del fare e dell'agire del bambino
e quindi i settori specifici di competenza nei quali il bambino conferisce
significato alle sue molteplici attivit e, acquisendo anche le strumentazioni
linguistiche e procedurali, persegue i suoi traguardi formativi, nel concreto di
un'esperienza che si svolge entro confini definiti e con il costante suo attivo
coinvolgimento.
Le indicazioni curricolari per le scuole dell'infanzia sono strutturate intorno ad
alcuni fondamentali traguardi e a una serie di competenze essenziali, mentre le
tematiche ed i contenuti portanti delle attivit sono proposti in maniera
spiccatamente orientativa. Da tale impostazione deriva una forte
responsabilizzazione dei docenti nell'articolare, progettare e contestualizzare il
curricolo nell'ambito della singola istituzione scolastica.Nei paragrafi successivi
sono indicati i traguardi di competenza secondo i testi ministeriali.
La scuola dell'infanzia promuove lo sviluppo dell'identit, dell'autonomia, delle
competenze e della cittadinanza. La cittadinanza rappresenta la "novit"
inserita nell' attuale neo-legislazione sulla scuola.
Si definisce cittadinanza uno status soggettivo che denota l'appartenenza ad
una comunit politica ed ha, come conseguenza, la titolarit di una serie di
diritti riconosciuti e garantiti dalla stessa comunit. Diritti ma anche doveri
da rispettare. Tutto ci spiega il coinvolgimento della scuola
nell'educazione alla cittadinanza, posta in rapporto con le varie dimensioni
educative coltivate nella scuola per far fronte alla necessit di sviluppare,
sin dalla tenera et, in modo integrato e trasversale, comportamenti
adeguati, competenze, capacit relazionali (scoperta dell'altro, dialogo,
partecipazione, solidariet, acquisizione di regole).
La scuola dell'infanzia non pu che essere un luogo di incontro rassicurante
con se stessi, con gli altri, con il mondo e la cultura, capace di sostenere i
bambini nella scoperta della propria identit, del proprio valore, nella
conquista del senso di appartenenza ad una comunit destinata ad allargarsi
oltre le mura della scuola, fino oltre il quartiere, la citt, per aprirsi alla
umanit tutta.
Dalle Indicazioni Nazionali sono legittimati cinque CAMPI di ESPERIENZA:
- Il s e l'altro

34

- Corpo in movimento
- Linguaggi, creativit, espressione
- I discorsi e le parole
- La conoscenza del mondo.
Attraverso i Campi di Esperienza si articoler il percorso didattico educativo che
meglio risponde alle esigenze dei bambini:
-per favorire esperienze di crescita e di apprendimento nelle diverse dimensioni
di sviluppo della persona: affettive, relazionali, cognitive;
-per creare esperienze di incontro con i diversi linguaggi in un ambiente ricco e
stimolante di relazioni,cura e apprendimento attraverso la promozione di scelte e
strategie mirate di rispetto e valorizzazione della diversit di ascolto e attenzione
di ogni bambino.
La metodologia sar quella della ricerca-azione con lobiettivo di stimolare: la
curiosit, l'esplorazione, l'intuizione, la risoluzione dei problemi (per prova ed
errori).
Le metodologie privilegiate saranno:
- il gioco, le attivit esplorative, le attivit logico-percettive, le attivit logicoverbali e grafico-pittoriche, le attivit manipolative,le attivit motorie.
Per la continuit si effettueranno incontri con i docenti degli anni ponte con
scambi di visite alle classi prime, si valuteranno i prerequisiti di accesso alla
scuola primaria, e attivit comunicative che saranno approfondite nella scuola
primaria.
La valutazione in itinere rappresenter uno strumento necessario per la
promozione di azioni educative da attivare, consolidare, regolare o sostituire. Si
utilizzer l'osservazione sul campo e l'uso di griglie di rilevamento come da
registro opportunamente costruite a seconda delle attivit. Alla fine dell'ultimo
anno, per ciascuno alunno sar compilata una scheda personale dellalunno/a, le
voci della scheda saranno costituite da obiettivi formativi suddivisi per campi di
esperienza,con osservazioni anche di tipo discorsivo.
Il nucleo tematico d'istituto "Piccoli Cittadini" ha suggerito ai docenti della scuola
dellinfanzia l'adozione di due personaggi ipotetici che rispondono meglio alla
costruzione del nostro curricolo.
I due personaggi (Chicco e Chicca) introdurranno i bambini nelluniverso della
fiaba. Il lavoro didattico realizzato ruoter attorno all'idea di famiglia, di scuola,
di gruppo come comunit di vita.
Per i bambini di 5 anni, saranno attuati, dalle 16,30 alle 18,00, i seguenti progetti
extracurriculari: motorio, inglese, espressione teatrale.

35

I CAMPI DI ESPERIENZA E GLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO


II SE E L'ALTRO
Obiettivi di apprendimento
3 Anni
1. Accettare di stare a scuola senza
i genitori.
2. Essere autonomi nell'uso dei
servizi igienici e fruizione dei pasti.
3. Partecipare alle attivit
proposte.
4. Sviluppare il senso di
appartenenza alla sezione.
S. Esprimere emozioni e
sentimenti.
6. Saper chiedere e dare aiuto.
7. Rispettare il proprio turno nei
giochi e nelle attivit.
8. Riordinare il materiale dopo
averlo usato.
9. Acquisire sicurezza in s.
10. Intuire l'appartenenza ad un
gruppo familiare.
11. Conoscere norme di
comportamento del cittadinopedone.
12. Individuare semplici regole di
rispetto dellambiente.

4 anni
1. Rafforzare l'autonomia, la stima
di s, l'identit.
Esprimere emozioni e sentimenti.
3. Esprimere il dissenso.
Scaricare i momenti di aggressivit
in giochi di finzione.
Effettuare scelte autonome.
6. Sviluppare sentimenti di fiducia
verso gli altri.
7. partecipare in gruppo ad attivit
comuni.
8. rafforzare lo spirito di amicizia e
di fiducia.
9. Comprendere i simboli legati alla

5 anni
1.Accettare il diverso da s.
2. Accettare le sconfitte.
3. Assumere comportamenti
adeguati alle varie
situazioni.
4. Portare a termine i propri
impegni.
5.Effettuare scelte consapevoli ed
autonome.
6. Essere disponibili a collaborare
per un fine comune.
7. Acquisire sicurezza di s.
8. Comprendere i cambiamenti
avvenuti nella propria persona.
9. Organizzare semplici giochi.
10. Conoscere alcune regole

4 Anni
1.Conoscere globalmente il
proprio corpo.
2. Percepire, riconoscere e
denominare le parti principali del
corpo su di s e sugli altri.
3. Ricomporre adeguatamente lo
schema corporeo.
4. Rappresentare il proprio corpo.
5.Riconoscere la propria identit
sessuale.
6.Imitare posizioni.
7.Controllare e coordinare i
movimenti del proprio corpo.
8.Migliorare la motricit fine.
9. Utilizzare schemi motori per
superare ostacoli.
10.Sviluppare una positiva
immagine di s.
11.Coordinare i propri movimenti
in base alle regole.
12.Posizionare il proprio corpo in
esperienze simulative.

5 Anni
1. Ricomporre
una figura
umana divi pi parti.
2. Rappresentare il proprio corpo
in modo completo.
3. Imitare posizioni articolate del
corpo
4. Rappresentare il corpo in
movimento
5. Esercitare lequilibrio statico e
dinamico.
6. Sviluppare una p immagine di
s.
7. Discriminare ds. e sn. su di s.
8. Esercitare la grafo-motricit.
9. Rafforzare le proprie percezioni
sensoriali.
10. Utilizzare strategie
nell'interazione socio motoria
11. Coordinare e controllare i
propri movimenti in base regole

IL CORPO IN MOVIMENTO
Obiettivi DI APPRENDIMENTO
3 Anni
1. Percepire, riconoscere e
denominare le principali parti del
corpo.
2. Conoscere l'uso delle principali
parti del corpo.
3. Imitare posizioni globali del
corpo.
4. Padroneggiare schemi ed
esperienze motorie nuove. 5.
Acquisire sicurezza e fiducia nelle
proprie capacit motorie.
6. Esercitare la motricit fine e la
coordinazione oculo-manuale.
7. Percepire la propriet degli
oggetti.(forma e colori )
11.Acquisire corrette abitudini
igienico -sanitarie.
12 Riprodurre con il gioco ritmi
semplici.

36

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONI


Obiettivi di apprendimento

3 Anni

4 Anni

5 Anni

1. Favorire la scoperta dei colori.


2. Conoscere e denominare i colori
principali.
3. Utilizzare tecniche graficopittoriche.
4 Tracciare segni ed assegnarvi un
significato.
S. Manipolare materiale amorfo.
6 Utilizzare il linguaggio mimico.
7. Ripetere per imitazione un canto.
6. Interagire con i compagni per
drammatizzare storie o situazioni.
9. Scoprire il silenzio.
10. Interessarsi ai giochi simbolici.
Il.Conoscere e discriminare le
caratteristiche dei segnali stradali:
forma e colore.
12. Riconoscere il significato dei
colori del semaforo.

1.Consolidare la conoscenza dei


colori primari.
2. Scoprire i colori derivati.
3. Utilizzare varie tecniche graficopittoriche.
4. Riprodurre colori e forme
dell'ambiente.
5. Completare immagini.
6. Assumere ruoli per partecipare a
semplici drammatizzazioni.
7. Animare i burattini.
8. Ascoltare e ripetere canzoncine.
9. Usare oggetti sonori.
10. Percepire ritmi lenti e veloci.
11. Riconoscere il significato dei
colori del semaforo.

1. Creare i colori derivati mescolane


colori primari.
2. Utilizzare adeguatamente
tecniche grafico-pittoriche.
3. Esprimere graficamente i propri
vissuti.
4. Riprodurre in modo creativo
colori e forme dell'ambiente
5. Cogliere e rappresentare
contrasti e sfumature
6. Completare immagini date.
7. Utilizzare codici diversi.
8. Esprimersi animando burattini. 9.
Rappresentare situazioni a livello
mimico-gestuale.
10.Ripetere canti.
12. Esprimersi attraverso giochi
simbolici.
13.Percepire ritmi lenti e veloci.
14.Scoprire la locazione coloresignificato del messaggio del
semaforo.
15.Capire e interpretare i messaggi
simbolici del vigile e l'uso degli
strumenti da lavoro
16.Sperimentare
e
combinare
elementi
musicali
di
base,
producendo
semplici
sequenze
sonoro-musicali.
17.Esplorare
i
primi
alfabeti
musicali, utilizzando i simboli di una
notazione informale per codificare i
suoni percepiti e riprodurli.

37

I DISCORSI E LE PAROLE
Obiettivi di apprendimento
3 Anni
1. Acquisire fiducia nelle proprie
capacit di comunicazione.
2. Acquisire una corretta pronuncia
dei principali fonemi.
3. Capire e farsi capire dagli altri.
4. Verbalizzare il proprio elaborato
grafico.
5. Verbalizzare una semplice
esperienza.
6. Formulare frasi semplici di senso
'' compiuto.
7. Memorizzare e ripetere brevi e
semplici canti e/o poesie.
8.Comunicare i propri bisogni
verbalmente
9.Arricchire il lessico con parole
nuove
10. Usare il linguaggio per stabilire
rapporti interpersonali.
11. Ascoltare e comprendere i
racconti sulla strada
12. Conoscere i mezzi di trasporto

4 Anni

5 Anni

1. Utilizza re correttamente i
fonemi.
2. Esprimersi utilizzando frasi
complete.
3. Definire azioni e situazioni
rappresentate attraverso il
disegno.
4. Memorizzare e ripetere poesie e
canti.
5. Comprendere consegne.
6.Verbalizzare situazioni familiari.
7.Attendere il proprio turno in una
conversazione.
8.Esprimere i propri bisogni,
emozioni e idee.
9. Utilizzare vocaboli nuovi.
10. Ascoltare e comprendere un
testo narrato.
11. Verbalizzare in sequenza una
storia.
12. Intervenire adeguatamente in
una conversazione.
13. Conoscere la funzione del
vigile,la sua gestualit,gli strumenti
che utilizza.
14.Problematizzare la realt per
interiorizzare comportamenti
corretti, nulluso dei mezzi di
locomozione.
15.Utilizzare immagini e compiere
collegamenti logici.

1. Rispettare il proprio turno per


intervenire nella conversazione.
2. Utilizzare vocaboli nuovi.
3. Comunicare esperienze.
4. Dialogare con i coetanei ed
adulti.
5. Formulare frasi complesse di
senso compiuto.
6. Comprendere consegne
complesse.
7. Esprimere le proprie idee.
8. Descrivere una situazione
seguendolo sviluppo cronologico dei
fatti.
9. Differenziare la realt dalla
fantasia.
10. Rispettare il proprio turno per
intervenire nella conversazione.
11. Utilizzare vocaboli nuovi.
12. Comunicare esperienze.
13. Dialogare con i coetanei ed
adulti.
14. Formulare frasi complesse di
senso compiuto.
15. Comprendere consegne
complesse.
16. Esprimere le proprie idee.
17. Descrivere una situazione
seguendo lo sviluppo cronologico dei
fatti.
18. Differenziare la realt dalla
fantasia.
19. Comprendere i passaggi
fondamentali di un racconto e
riprodurli
20. Riassumere un breve racconto in
modo logicamente corretto.
21. Inventare storie in piccolo
gruppo.
22. Descrivere situazioni vissute per
la strada.

38

CONOSCENZA DEL MONDO


Obiettivi di apprendimento
3 Anni
1. Individuare somiglianze e differenze.
2. Raggruppare oggetti in base al colore,
forma, dimensione
3. Comprendere relazioni
topologiche:aperto/chiuso,dentro/fuori.
4. Comprendere ed usare il concetto
spaziale sopra/sotto. 5.Riconoscere
dimensioni:grande,piccolo/
lungo/corto/alto/basso.
6.Stablire relazioni quantitative: pochi,
molti
7. Esplorare e manipolare materiali
diversi.
8. Osservare l'ambiente naturale.
9. Osservare i colori della natura.
10.Osservare i fenomeni
atmosferici, descrivere manifestazioni
stagionali
11.
Compiere
osservazioni
sull'alternanza
giorno/notte.
12.Conoscere alcuni animali.
13. Ricordare immagini ed associarli a
luoghi.

4 Anni

5 Anni

1. Individuare somiglianze e
differenze.
2. Costruire semplici insiemi.
3. Discriminare e seriare oggetti
per
grandezza,
altezza,
lunghezza.
4. Distinguere e verbalizzare le
quantit: uno,tanti pochi.
5. Confrontare gruppi di oggetti
per quantit.
6. Riconoscere e riprodurre ritmi.
7. Riconoscere e riprodurre forme
geometriche: cerchio, quadrato,
triangolo.
8. Ricostruire l'ordine di una
azione vissuta.
9. Esplorare e manipolare
materiali diversi.
10.
Comprendere
le
caratteristiche pi importanti
delle quattro stagioni.
11. Comprendere l'importanza di
rispettare il proprio ambiente.
12. Riconoscere la causa e
l'effetto di alcuni fenomeni.
13. Conoscere alcuni animali e il
loro habitat.
14. Descrivere verbalmente e
rappresentare
graficamente
un'esperienza.
15. Osservare e comprendere le
varie fasi della via umana.
16. Percepire e discriminare le
caratteristiche
dei
segnali
stradali: forme,colori e simboli.
17. Scoprire e riconoscere le
diverse
zone
della
strada
(marciapiede, strisce pedonali).

1.Costruire insiemi.
2. Rappresentare graficamente gli
insiemi utilizzando varie
modalit.
3. Individuare l'attributo che
spieghi la classificazione data.
4. Usare correttamente il
'perch" causale.
5. Operare corrispondenze tra
gruppi di oggetti.
6. Confrontare gruppi di oggetti
per quantit.
7. Contare in senso progressivo.
8. Seriare oggetti per:
grandezza, lunghezza, altezza,
larghezza in ordine crescente e
decrescente
9. Creare ritmi binari e ternari.
10. Rilevare il mutamento della
natura durante l'anno.
I1. Verbalizzare le
caratteristiche delle quattro
stagioni.
12. Confrontare diversi tipi di
ambienti:mare bosco,campagna
montagna.
13. Rappresentare e registrare
eventi atmosferici usando
simboli.
14. Compiere osservazioni
sull'alternanza tra giorno e
notte.
15. Denominare e conoscere i
giorni della settimana.
16. Percepire il trascorrere del
tempo.
18. Verbalizzare alcune
caratteristiche che differenziano
gli esseri viventi dai non viventi.
19. Muoversi nella strada,
riconoscendo le relazioni spaziali.
20. Individuare analogie e
differenze in situazioni stradali.
21. Ordinare i segnali stradali e
classi, classificarli per categoria.

39

3.2. LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO: LA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA


SECONDARIA
Le finalit della scuola primaria e secondaria:leducazione alla cittadinanza e
la valorizzazione della scuola come ambiente di apprendimento aperto per la
costruzione della personalit.
Il primo ciclo d'istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di
primo grado, gi elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo
fondamentale per l'apprendimento e per la costruzione dell'identit degli alunni,
nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per
continuare ad apprendere a scuola e lungo l'intero arco della vita.
La finalit del primo ciclo la promozione del pieno sviluppo della persona. Per
realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo
alla frequenza; cura l'accesso facilitato per gli alunni con disabilit, previene
l'evasione dell'obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni
mezzo il miglioramento della qualit del sistema di istruzione.
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell'elaborare il senso
della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza
attiva e l'acquisizione degli alfabeti di base della cultura.
Leducazione alla cittadinanza costituisce il nucleo centrale dellattivit
educativa. Il bambino e il ragazzo sono portati a rendersi conto del principio
delluguaglianza tra tutti i cittadini nella concreta esperienza, nel contesto di
socializzazione costituito dalla vita quotidiana della classe, che ogni compagno
possiede un proprio patrimonio di valori, di esperienze familiari, religiose, morali
e sociali. La scuola, nel corretto uso del suo spazio educativo, sostiene lalunno
nella progressiva conquista di autonomia di scelte e di assunzione di impegni
mediante il dialogo, laccettazione e il rispetto dellaltro.
La partecipazione al progetto formativo da parte della scuola e della famiglia
viene favorita attraverso linterazione e la collaborazione tra le due istituzioni: la
prima riconoscendo di non esaurire tutte le funzioni educative, la seconda in
qualit di agenzia educativa primaria rispetto al processo unitario di crescita e di
sviluppo del bambino.
La scuola come ambiente educativo di apprendimento realizza il compito
specifico di alfabetizzazione culturale partendo dalle esperienze e dagli
interessi del bambino e del ragazzo, pone le basi cognitive e socio-emotive della
progressiva costruzione della personalit e realizza concretamente il rapporto
tra istruzione ed educazione. Lambiente scolastico come luogo di
apprendimento viene progettato e diversificato. La scoperta e lesplorazione
fanno parte integrante del sistema di apprendimento.
Non si pu realizzare la programmazione didattica esclusivamente nellaula
scolastica o in ambienti sempre uguali. La scuola si impegna ad allestire e
attrezzare nella scuola spazi alternativi allaula come laboratori, palestre,
cortili e fuori dalla scuola ad utilizzare musei, teatri, parchi come luoghi e spazi
educativi decentrati.
Incoraggiare lapprendimento collaborativo costituisce un altra caratteristica del
primo ciclo perch imparare non solo un processo individuale, ma utilizza forme
di interazione e collaborazione (aiuto reciproco, apprendimento nel gruppo

40

cooperativo, apprendimento tra pari), allinterno della classe e attraverso la


formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi e di et diverse.
Gli alunni in difficolt di apprendimento e gli alunni svantaggiati hanno diritto
alleducazione e allistruzione al pieno delle loro possibilit. Per essi la scuola
programma e realizza percorsi individuali di apprendimento scolastico
considerando i livelli di partenza, ponendo traguardi progressivi e verificandoli in
itinere. Lobiettivo di apprendimento non sostitutivo di quello di
socializzazione, ma sono integrati.
3.3. LE AREE DI INTERVENTO NEL CURRICOLO DI SCUOLA PRIMARIA E
SECONDARIA
AREA LINGUISTICOARTISTICO-ESPRESSIVA
Lapprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizzer con il
concorso di pi discipline: lingua italiana; lingue comunitarie; musica; arteimmagine; corpo-movimento-sport.
Lalunno sar guidato alla scoperta delle potenzialit comunicative ed espressive
che le discipline offrono e allapprendimento sempre pi autonomo delle forme
utili a rappresentare la sua personalit e il mondo che lo circonda.
Lalunno sar condotto a riflettere sul diverso significato che messaggi simili
possono assumere, privilegiando i codici tipici di una disciplina o quelli di
unaltra, allo scopo di apprezzare, valutare e utilizzare la variet di espressioni a
sua disposizione.
Il linguaggio del corpo collabora alla comunicazione artistica (nella mimica, nelle
gestualit teatrale, nel balletto) e alla comunicazione quotidiana, con la
gestualit, ma anche con le diverse modalit attraverso le quali il corpo occupa lo
spazio.
La realizzazione guidata di operazioni di traduzione da un codice a un altro dar
la possibilit allalunno di conoscere sia gli elementi comuni dei vari linguaggi sia
nello stesso tempo la specificit da loro assunta allinterno di un particolare
codice. Lalunno apprender, altres, a sperimentare le possibilit espressive
della commistione di pi linguaggi attraverso la comprensione e la produzione di
ipertesti.
Lalunno sar guidato a riflettere sul fatto che nella realt quotidiana raramente
un solo linguaggio assolve il compito di realizzare una comunicazione efficace.
Infatti, non solo nella comunicazione espressiva, ma anche in quella funzionale,
propria della realt quotidiana, i vari linguaggi si supportano e si integrano a
vicenda, allo scopo di creare forme di comunicazione potenziata.
La presenza delle lingue comunitarie nella stessa area della lingua italiana dar
loccasione allalunno di esplorare i caratteri specifici del linguaggio verbale e di
avviare riflessioni sulla lingua che sfruttino le conoscenze e le competenze
linguistiche gi acquisite, individuando omogeneit e differenze, stabilit e
variabilit delle lingue. Le lingue, quella nativa e le altre, valorizzano le
possibilit specifiche del linguaggio verbale di essere usato come strumento di
riflessione e di metacognizione.
Nella crescita delle capacit espressive giocano un ruolo importante le nuove
tecnologie, il cui sviluppo rappresenta uno dei caratteri originali della societ
dellinformazione. Esse forniscono nuovi linguaggi multimediali per lespressione,

41

la costruzione e la rappresentazione delle conoscenze, sui quali necessario che


lo studente maturi competenze specifiche.
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Nella formazione di base, larea matematico-scientifico-tecnologica comprende
argomenti di matematica, di scienze dell'uomo e della natura, di tecnologia sia
tradizionale sia informatica. Si tratta di discipline che studiano e propongono
modi di pensare, artefatti, esperienze, linguaggi, modi di agire che oggi incidono
profondamente su tutte le dimensioni della vita quotidiana, individuale e
collettiva: perci necessario che la formazione si confronter in modo
sistematico anche con lesperienza comune (in senso lato) di ragazzi e adulti.
Le conoscenze matematiche, scientifiche e tecnologiche contribuiranno in modo
determinante alla formazione culturale delle persone e delle comunit,
sviluppando le capacit di mettere in stretto rapporto il "pensare" e il "fare" e
offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni
naturali, concetti e artefatti costruiti dall'uomo, eventi quotidiani. I principi e le
pratiche delle scienze, della matematica e delle tecnologie svilupperanno infatti
le capacit di critica e di giudizio, la consapevolezza che occorre motivare le
proprie affermazioni, lattitudine ad ascoltare, comprendere e valorizzare
argomentazioni e punti di vista diversi dai propri. Lo sviluppo di unadeguata
competenza scientifica, matematica, tecnologica di base consentir inoltre di
leggere e valutare le informazioni che la societ di oggi offre in grande
abbondanza. In questo modo consente di esercitare la propria cittadinanza
attraverso decisioni motivate, intessendo relazioni costruttive fra le tradizioni
culturali e i nuovi sviluppi delle conoscenze.
Tutte le discipline dell'area hanno come elemento fondamentale il laboratorio,
inteso sia come luogo fisico (aula, o altro spazio specificamente attrezzato) sia
come momento in cui l'alunno attivo, formula le proprie ipotesi e ne controlla le
conseguenze, progetta e sperimenta, discute e argomenta le proprie scelte,
impara a raccogliere dati e a confrontarli con le ipotesi formulate, negozia e
costruisce significati interindividuali, porta a conclusioni temporanee e a nuove
aperture la costruzione delle conoscenze personali e collettive.
In tutte le discipline dellarea, inclusa la matematica, avr cura di ricorrere ad
attivit pratiche e sperimentali e a osservazioni sul campo, con un carattere non
episodico e inserendole in percorsi di conoscenza. A ogni livello scolastico, il
risolvere problemi, anche con strumenti e risorse digitali, offre occasioni per
acquisire nuovi concetti e abilit, per arricchire il significato di concetti gi
appresi e per verificare loperativit degli apprendimenti realizzati in
precedenza.
Componenti necessarie di questo comune approccio sono limpostare e il risolvere
problemi, lutilizzo delle sensazioni e delle percezioni, la capacit di costruire
storie e schemi interpretativi e di sviluppare argomentazioni, laffinare il
linguaggio naturale e la capacit di organizzare il discorso, con una speciale
attenzione alluso della lingua, in particolare della lingua italiana.
Soprattutto nella scuola primaria si utilizzer il gioco, che ha un ruolo cruciale
nella comunicazione, nelleducazione al rispetto di regole condivise,
nellelaborazione di strategie adatte ai contesti.

42

Riflettere sui propri percorsi di conoscenza, sia in tempo reale sia a lungo
termine; rendersi conto che ogni percorso di apprendimento pu essere precisato
e approfondito da passi successivi; apprezzare i nuovi strumenti di indagine e di
rappresentazione, anche in quanto potenziano e modificano le conoscenze che gi
si possiedono: tutte queste dimensioni della relazione di insegnamento /
apprendimento
permetteranno
di
approfondire
la
comprensione,
sperimentandone in prima persona laspetto dinamico, e di accrescere la
motivazione ad apprendere ancora. Al tempo stesso potranno anche aprire alla
consapevolezza, sollecitata da esempi adatti, che tutte le conoscenze scientifiche
sono, al pari di quelle delle arti e delle lettere, prodotti non statici della cultura
umana e, in quanto tali, in continua evoluzione; contribuir, al pari delle
conoscenze relative alle discipline delle altre aree, a formare le basi per un
pensiero critico, che superi i vincoli dati da stereotipi e pregiudizi e in grado di
leggere il presente e di prevedere alternative future.

AREA STORICO-GEOGRAFICA
L'area storico-geografica composta dalle scienze che si occupano dello studio
delle societ umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia,
strettamente collegate fra loro e in continuit fra primaria e secondaria.
Al loro interno, si articolano i temi relativi agli studi sociali, il cui scopo quello
di consentire, anche ai docenti della scuola primaria, di costruire percorsi
strutturati su questioni della modernit e della contemporaneit, socialmente
vive e spazialmente differenziate. Questa apertura costante al mondo attuale
necessaria, dal momento che uno degli obiettivi centrali di questarea lo
sviluppo delle competenze relative alla cittadinanza attiva, come la
comprensione del significato delle regole per la convivenza nella societ e della
necessit di rispettarle; la consapevolezza di far parte di una comunit
territoriale organizzata a garanzia dei diritti delle persone; la conoscenza dei
principi fondamentali della Costituzione e dei principali aspetti dell'ordinamento
dello Stato; la conoscenza dei diritti della persona riconosciuti dal consesso
internazionale.
Per altro verso, il continuo legame con il mondo antico assicurato dallo studio
del patrimonio storico, artistico e culturale. Questa risorsa permette, anche nella
scuola secondaria di primo grado, la possibilit di riprendere momenti di
preistoria e di storia antica.
Larea storico-geografica aperta alla collaborazione con le altre discipline.
Infatti, oltre ai linguaggi verbali, numerici e artistici che le discipline dellarea
condividono con tutte le altre, gli alunni imparano a utilizzare il linguaggio della
geo-graficit, che lespressione grafica dellintelligenza visivo-spaziale e,
quindi, apprendono a usare grafici e modelli, per
la descrizione e linterpretazione sia di sistemi territoriali, sia di fenomeni
storico/sociali. Il processo di insegnamento/apprendimento concepito come
coinvolgente, spinge l'alunno a interrogarsi, basato su questioni inerenti
l'attualit e su conoscenze significative. Esso tiene conto del sapere e
dell'esperienza degli alunni come punto di partenza e di arrivo dei percorsi di
apprendimento. Si sviluppa grazie a uno strumentario diversificato: manuali, fonti
di genere diverso, atlanti, testi storici divulgativi e scientifici, i media, strumenti

43

multimediali, l'ambiente e il territorio, il patrimonio storico/artistico. In questo


processo di formazione, la lezione, lo strumento tradizionale di insegnamento, si
combina con i momenti di laboratorio, frutto di una tradizione pi recente, ma
ugualmente
ricca
di
esempi
e
buone
pratiche.
Questo
insegnamento/apprendimento attraverso la conoscenza della storia, nazionale,
europea e mondiale, aiuta a capire e ad affrontare molte questioni della vita
sociale odierna.
3.4. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
Lapertura con il mondo attuale una costantenecessaria poich permette di
sviluppare negli alunni, futuri cittadini del domani, le seguenti competenze
relative alla cittadinanza attiva:
comprendere il significato delle regole per la convivenza nella societ e la
necessit di rispettarle;
essere consapevoli di far parte di una comunit territoriale organizzata a garanzia
dei diritti delle persone ;
padroneggiare l a conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione e dei
principali aspetti dellordinamento dello Stato;
conoscere i diritti della persona riconosciuti dal consesso internazionale.
Competenze duscita delle classi prime:
-Conoscere e rispettare le regole del vivere associato a scuola e fuori nella strada.
-Condividere spazi esterni in modo corretto e non arbitrario
-Interiorizzare le norme
-Conoscere e rispettare il proprio ambiente
Competenze duscita delle classi seconde
-Acquisire ed interpretare criticamente linformazione ricevuta;
-Essere consapevoli che rispettare i propri diritti doveri di cittadino equivale
a impegnarsi al rispetto degli altri condividendo le regole comuni del vivere
insieme
-Sentirsi cittadini europei e conoscere lorganizzazione e la nascita dellU.E.
-Saper esercitare il senso della legalit sin dalle prime esperienze quotidiane
Competenze duscita delle classi terze:
-Difendere il valore della vita con azioni di sicurezza e prevenzione per
lincolumit di
s e degli altri sotto il profilo fisico e psichico
-Avere autostima per un adattamento socio-emotivo pi felice ed efficace, far
fronte
ai problemi che la vita presenta.
-Padroneggiare la segnaletica stradale per una corretta risposta al messaggio
richiesto
-Avere conoscenza e rispetto dei beni culturali come memoria delle tradizioni
storiche del territorio.
-Conoscere i principi della Costituzione e lordinamento dello Stato

44

Occorrer partire dalla persona che apprende , con loriginalit del suo percorso
individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia
e agli ambiti sociali.
Le strategie educative e didattiche terranno conto della singolarit e della
complessit di ogni persona, non come entit astratta, ma che vive qui e ora, che
solleva precise domande esistenziali che vanno alla ricerca di orizzonti di
significato.
3.5. La Continuit
La continuit, elemento di caratterizzazione del curricolo scolastico, risiede nella
necessit di dare maggiore intenzionalit e organizzazione alle varie attivit della
scuola, soprattutto in vista di una progressione articolata e progressiva delle
competenze e delle capacit nei vari ordini di scuola.
Ci presuppone la necessit di fissare in un continuum scolastico che va dalla
scuola dellinfanzia alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado
le linee guida di un progetto educativo e formativo, nonch gli obiettivi generali e
specifici relativi ai campi di esperienza, agli ambiti disciplinari e alle varie
discipline; conoscere il punto di arrivo dei colleghi dell'ordine di scuola che
precede e motivare gli interventi educativi successivi tenendo conto delle abilit
e delle competenze gi acquisite dagli allievi onde evitare inutili ripetizioni di
contenuti e di metodi. Il curriculum sar organizzato in modo che la crescita
mentale e personale degli alunni venga accompagnata nel suo iter evolutivo da
una attivit scolastica senza troppe cesure, senza salti, in modo da favorire
appunto uno sviluppo integrato delle personalit dei bambini e dei ragazzi
La continuit pertanto rappresenter la ricerca di un equilibrio dinamico tra i
vari ordini di scuola e si concretizzer in una duplice forma di raccordo tra i
diversi ordini di scuola: il raccordo pedagogico e il raccordo curricolare.
3.6. Forme di raccordo pedagogico: dallinfanzia, alla primaria, alla secondaria
Nellambito delle misure previste per il raccordo pedagogico, saranno attivate le
seguenti attivit di tipo organizzativo, strategico e informativo:
-comunicazioni di dati e informazioni sullalunno, formazione delle classi iniziali,
strumenti e modalit di valutazione;
-dati sullalunno: punti di forza e di debolezza acquisiti anche in collaborazione
con la famiglia, rendimento scolastico, osservazioni sistematiche dei docenti,
eventuali portatori di handicap;
-livelli di competenza raggiunti, relazioni sociali gi costruite, fattori socioculturali di sfondo per valorizzare le acquisizioni gi raggiunte
3.7. Forme di raccordo curricolare: dallinfanzia, alla primaria, alla secondaria
Dal punto di vista curricolare le misure previste saranno le seguenti:
-coordinamento delle programmazioni didattiche degli anni iniziali e terminali
della scuola materna, elementare, media e prima classe di scuola secondaria (da
individuare allesterno della scuola)
-conoscenza dei programmi reciproci dei diversi gradi di scuola;
-eventuali percorsi curricolari continui;

45

- prove dingresso stabilite in comune tra i docenti dei preordini di scuola;


-incontri e attivit in comune tra gli alunni delle classi-ponte su tematiche e
metodologie che possono essere stabilite a priori
Si indicano qui di seguito i profili di uscita relativi allItaliano e alla
Matematica, con delle indicazioni relative allo sviluppo delle competenze
disciplinari e trasversali che caratterizzano il primo ciclo e che saranno il punto
di riferimento dellofferta formativa per la primaria e la secondaria.
Le ulteriori informazioni sugli obiettivi di apprendimento saranno indicate in
sede di programmazione di Consiglio di Interclasse e di Classe.
3.8 CONTINUITA:ITALIANO
Profilo di uscita: dalla scuola primaria alla scuola media-Lascolto
a) Ascolto e parlato per comunicare. Comprende e produce testi orali di varia
natura e provenienza, in situazioni e per diversi scopi legati all'esperienza
personale e ai rapporti interpersonali.
b) Interazione in situazioni di dialogo. In situazioni note in grado di interagire in
modo efficace con persone conosciute, per scopi diversi: chiedere e dare
informazioni, collaborare allo svolgimento di attivit, confrontare opinioni;
consapevole della necessit di usare registri adeguati alle diverse situazioni e ai
destinatari cui si rivolge.
c) Ascoltare per arricchire il bagaglio di conoscenze e di esperienze. Seleziona,
fra i messaggi che riceve, le fonti e le occasioni di arricchimento personale e
culturale e ascolta adottando opportune strategie di attenzione e comprensione.
Continuit.Italiano
Profilo di uscita: dalla scuola media alla prima classe di scuola secondaria di
secondo grado .Lascolto
a) Ascolto e parlato per comunicare. Comprende in maniera analitica e produce
testi orali di varia natura e provenienza, in situazioni e per diversi scopi legati
all'esperienza personale, ai rapporti interpersonali e ai messaggi provenienti dai
mass-media.
b) Interazione in situazioni di dialogo. In situazioni note e non note in grado di
interagire in modo efficace con persone conosciute e non , per scopi diversi:
chiedere e dare informazioni, collaborare allo svolgimento di attivit, confrontare
opinioni e fornire il proprio contributo personale sul piano interpretativo ;
consapevole della necessit di usare registri adeguati alle diverse situazioni e ai
destinatari cui si rivolge.
c) Ascoltare per arricchire il bagaglio di conoscenze e di esperienze. Seleziona,
fra i messaggi che riceve, le fonti e le occasioni di arricchimento personale e
culturale e ascolta adottando opportune strategie di attenzione e comprensione.
E capace di estrapolare conoscenze e utilizzarle a fini di documentazione.
CONTINUITA
Profilo di uscita: dalla scuola primaria alla scuola media.La lettura

46

a) Leggere per capire. L'allievo legge e comprende vari tipi di testo, anche
multimediali, caratterizzati da una pluralit di scopi comunicativi e di usi
funzionali.
b) Leggere per scopi diversi. L'allievo applica strategie adeguate a diversi scopi di
lettura: leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze
e studiare, per orientare attivit pratiche, per affrontare problematiche di suo
interesse, per il piacere di leggere. Utilizza ed elabora le principali tecniche di
supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe).
c) Leggere testi letterari. L'allievo riconosce, per averne fatta concreta
esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della
lingua, sia in prosa sia in versi. Riconosce i principali generi letterari antichi e
moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, brevi
romanzi ecc.). Ha acquisito autonomia nella scelta dei testi, per seguire
liberamente interessi personali, culturali e di ricerca.
Profilo di uscita: dalla scuola media alla di scuola secondaria di secondo
grado.La lettura
a) Leggere per capire. L'allievo legge e comprende vari tipi di testo, anche
multimediali, caratterizzati da una pluralit di scopi comunicativi e di usi
funzionali.
b) Leggere per scopi diversi. L'allievo applica strategie adeguate a diversi scopi di
lettura: leggere per orientarsi su un argomento, informarsi, acquisire conoscenze
e studiare, per orientare attivit pratiche, per affrontare problematiche di suo
interesse, per il piacere di leggere. Utilizza ed elabora le principali tecniche di
supporto alla comprensione di testi complessi (appunti, schemi, mappe). Sa
individuare in un testo argomentativo tesi e antitesi
c) Leggere testi letterari. L'allievo riconosce, per averne fatta concreta
esperienza, le principali forme in cui si realizzano gli usi creativi e letterari della
lingua, sia in prosa sia in versi. Riconosce i principali generi letterari antichi e
moderni (fiabe, miti, leggende, poemi, poesia lirica, teatro, racconti, romanzi
ecc.). Ha acquisito autonomia nella scelta dei testi, per seguire liberamente
interessi personali, culturali e di ricerca. Sa analizzare e ricostruire le tipologie
testuali affrontate nel ciclo della scuola media( testo narrativo, descrittivo,
espositivo, informativo,poetico e argomentativo)

Profilo di uscita: dalla scuola primaria alla scuola media.La scrittura


a) Scrivere per comunicare. Scrive, sulla base di modelli sperimentati, una variet
di forme testuali riconducibili a testi narrativi e poetici. Applica strategie di
scrittura adeguate ai testi da produrre e controlla il processo di scrittura, dalla
ideazione alla revisione.
b) Scrittura creativa. Esplora la funzione espressiva della lingua per elaborare in
modo creativo testi di vario tipo.
c) Scrivere per pensare e per rielaborare conoscenze. Sa ricercare e rielaborare in
forma scritta informazioni ed esperienze per utilizzarli nelle proprie attivit di
studio e per organizzare e sistematizzare le proprie conoscenze. Sa produrre
forme diverse di sintesi sulla base di indicazioni sulle procedure da seguire.

47

Profilo di uscita: dalla scuola media alla prima classe di scuola secondaria di
secondo grado
a) Scrivere per comunicare. Scrive, sulla base di modelli sperimentati, una variet
di forme testuali ( lettere, relazioni, temi di tipo narrativo,espositivo,
argomentativi) riconducibili a vari tipi di testo, per scopi diversi. Applica strategie
di scrittura adeguate ai testi da produrre e controlla il processo di scrittura, dalla
ideazione alla revisione.
b) Scrittura creativa. Esplora la funzione espressiva della lingua per elaborare in
modo creativo testi di vario tipo, anche mediante l'integrazione di linguaggi
multimediali.
c) Scrivere per pensare e per rielaborare conoscenze. Sa ricercare, raccogliere e
rielaborare in forma scritta informazioni, dati, concetti, ed esperienze per
utilizzarli nelle proprie attivit di studio e per organizzare e sistematizzare le
proprie conoscenze. Sa produrre forme diverse di sintesi sulla base di precise
indicazioni sulle procedure da seguire.
Profilo d'uscta: dalla scuola elementare alla scuola media-La grammatica
La riflessione sulla lingua e sui testi per ragionare e migliorare le prestazioni
L'allievo/a in grado di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri
comunicativi e linguistici di un testo usando una terminologia appropriata; applica
conoscenze metalinguistiche (conoscenze sulla lingua) e sa servirsi di strumenti di
consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere
problemi di comprensione e di produzione di testi.
La riflessione sulla lingua e sui testi come strumento di crescita culturale e
interculturale
Lallievo/a consapevole della variabilit della lingua e delle forme della
comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.Usa le
conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per fare
confronti tra le lingue, fra italiano e inglese.
Profilo d'uscita: dalla scuola media alla prima classe di scuola secondaria di
secondo grado. La grammatica
La riflessione sulla lingua e sui testi per ragionare e migliorare le prestazioni
L'allievo/a in grado di ragionare e di esprimere giudizi sui principali caratteri
comunicativi e linguistici di un testo usando una terminologia appropriata; applica
conoscenze metalinguistiche (conoscenze sulla lingua) e sa servirsi di strumenti di
consultazione per trovare risposta ai propri dubbi linguistici e per risolvere
problemi di comprensione e di produzione di testi. La riflessione sulla lingua e sui
testi come strumento di crescita culturale e interculturale
Lallievo/a consapevole della variabilit della lingua e delle forme della
comunicazione nel tempo e nello spazio geografico, sociale e comunicativo.Usa le
conoscenze metalinguistiche per riconoscere e confrontare i messaggi e per fare
confronti tra le lingue, fra Italiano e dialetti, fra Italiano e Inglese.
Le prove INVALSI degli anni precedenti o prove comuni simulate saranno
somministrate nel corso dellanno.

48

3.9. CONTINUITA: Area matematica


Profilo di uscita: dalla scuola elementare alla scuola media
Lalunno che esce dalla scuola elementare deve possedere questi requisiti di
base:
Indicatore 1: PROBLEMI Riconoscere, rappresentare e risolvere problemi.
Obiettivi specifici:
Analizzare un testo individuando i dati necessari alla soluzione;
Individuare e verificare tutte le possibili soluzioni;
Rappresentare il procedimento risolutivo con diagrammi, schemi di calcolo,
espressioni aritmetiche.
Indicatore 2: ARITMETICA Padroneggiare abilit di calcolo orale e scritto.
Obiettivi specifici:
Riconoscere il valore posizionale delle cifre;
Passare dallespressione in parole di un numero alla sua rappresentazione
simbolica e viceversa;
Ordinare numeri naturali e decimali;
Individuare multipli e divisori di numeri naturali;
Scrivere una successione di numeri partendo da una regola data;
Eseguire calcoli mentali secondo semplici strategie;
Eseguire le quattro operazioni con numeri naturali e decimali;
Eseguire agevolmente moltiplicazioni e divisioni per 10, 100, 1000;
Rappresentare e riconoscere frazioni di numeri, di insiemi e di figure
geometriche;
Conoscere che esistono basi diverse dal 10 (2, 3, sessagesimale) e applicarli in una
visione interculturale (es.: altre valute, sistemi di misurazione, fusi orari).
Indicatore 3: GEOMETRIA E MISURA Operare con figure geometriche, grandezze
e misure.
Obiettivi specifici
Acquisire una sicura manualit con righelli, compassi, squadre e saper misurare.
Individuare e costruire figure geometriche piane;
Classificare figure geometriche in base a lati, angoli, assi di simmetria;
Scoprire e memorizzare regole per calcolare perimetri e aree, anche di figure
composte;
Realizzare e rappresentare ingrandimenti e riduzioni in scala;
Riconoscere e costruire le figure solide;
Conoscere il concetto di volume;
Conoscere le principali unit di misura e saper eseguire le equivalenze.
Indicatore 4: LOGICA, PROBABILIT, STATISTICA, INFORMATICA
Obiettivi specifici
Utilizzare semplici linguaggi logici e procedure informatiche.
Interpretare, costruire e utilizzare i principali tipi di diagrammi;
Classificare, seriare e tradurre in sequenza;
Effettuare elementari valutazioni di probabilit.

49

CONTINUITA:Area matematica
Profilo di uscita: dalla scuola media alla prima classe della scuola secondaria
di II grado.
Lalunno che esce dalla scuola secondaria di1 grado deve possedere questi
requisiti di base.
Conoscenze
Numeri
Linsieme dei numeri reali. Le addizioni, le sottrazioni, le moltiplicazioni, le
divisioni
e il confronto tra numeri conosciuti (numeri naturali, numeri interi,
frazioni e numeri decimali).I numeri sulla retta. I rapporti e le proporzioni
Utilizzo di scale graduate in contesti significativi per le scienze e per la tecnica.
Le percentuali. Scomposizione di numeri naturali in fattori primi. Individuazione
di multipli e divisori di un numero naturale e di multipli e di divisori comuni a pi
numeri.
Le potenze e le propriet delle potenze. La scrittura polinomiale di un numero.
La scrittura di numeri in base diversa. La radice quadrata come operatore inverso
dellelevamento a potenza. Le espressioni di calcolo con i numeri conosciuti,
essendo consapevoli del significato delle parentesi e delle convenzioni sulla
precedenza delle operazioni.
Elementi fondamentali di calcolo algebrico( monomi , polinomi e operazioni con
essi)
Equazioni numeriche intere di primo grado: definizione, propriet e risoluzione di
unequazione numerica intera di primo grado.
Spazio e figure
Le definizioni e le propriet significative delle principali figure piane (triangoli,
quadrilateri,poligoni regolari, cerchio). La rappresentazione di punti,segmenti e
figure sul piano cartesiano. Il perimetro e larea di poligoni. Larea del cerchio e
la lunghezza della circonferenza.
Il Teorema di Pitagora e le sue applicazioni in matematica e in situazioni
concrete. Le figure simili e le propriet delle figure simili.
La classificazione e le propriet delle principali figure solide:prismi,
parallelepipedi, cubi, piramidi, cilindri, coni, sfere.
Il calcolo della superficie e del volume delle principali figure solide:prisma,
parallelepipedo, cubo, piramide, cilindro, cono, sfera.
Risoluzione di problemi utilizzando le propriet geometriche delle figure.
Relazioni e funzioni
La relazione di proporzionalit.
Rappresentazione
di relazioni e funzioni, in particolare le funzioni del tipo
y=ax, y=a/x , y=a/x2 e loro grafici.
Risoluzione di problemi utilizzando equazioni di primo grado.
Logica delle proposizioni:proposizioni semplici e composte. Operazioni con le
proposizioni.
Misure, dati e previsioni
La misura delle grandezze(lunghezze, superfici,volumi, capacit e peso,ampiezze
angolari e il tempo)
La statistica: rappresentazione dei dati e la nozione di media aritmetica ,moda e
mediana.

50

La probabilit: eventi casuali e calcolo della probabilit.


Competenze
Essere in grado di esprimersi con un linguaggio chiaro e preciso, anche ricorrendo
a rappresentazioni grafiche
Essere consapevoli e padroni del calcolo aritmetico ed algebrico di base
Essere in grado di applicare le principali formule della geometria piana e solida a
semplici problemi, anche ricorrendo alle formule inverse
Saper applicare le conoscenze acquisite alla risoluzione di semplici problemi
Essere in grado di verificare la validit delle intuizioni con ragionamenti
organizzati
Capacit:
Capacit di analisi e di sintesi
Saper scegliere coscientemente opportune strategie risolutive
Saper riconoscere lapplicabilit di modelli matematici in alcuni semplici contesti
applicativi
Essere in grado di comprendere un articolo non specialistico contenente
informazioni matematico-scientifiche
Saper svolgere autonomamente semplici ricerche
3.10. LE COMPETENZE NELLA AREE SPECIFICHE DELLA SCUOLA PRIMARIA
In questo paragrafo sono indicati i traguardi e quindi le competenze che ogni
alunno, in seguito allintervento educativo, deve poter raggiungere.
ITALIANO (Vedere profilo di uscita della scuola primaria)
LINGUA STRANIERA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
per la lingua straniera
Lalunno riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi
scritti, chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua
straniera dallinsegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi
e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera.
Collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attivit collettive o di
gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso laltro; individua differenze
culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere
atteggiamenti di rifiuto.
Comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad
esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia
locale,lavoro).
Interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi
memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine.
Descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
SCIENZE NATURALI
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

51

Lalunno ha capacit operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di


esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni.
Fa riferimento in modo pertinente alla realt, e in particolare allesperienza che
fa in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto
alle sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti.
Impara a identificarne anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in
gioco, senza banalizzare la complessit dei fatti e dei fenomeni.
Si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire
dalla propria esperienza, dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai
testi letti.
Con la guida dellinsegnante e in collaborazione con i compagni, ma anche da
solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza,
identifica relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici
relazioni con altri concetti, argomenta, deduce, prospetta soluzioni e
interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato.
Analizza e racconta in forma chiara ci che ha fatto e imparato.
Ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso lambiente scolastico
in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso
lambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore.
Ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini
alimentari.
MUSICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Lalunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista
qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte.
Gestisce diverse possibilit espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione
analogiche o codificate.
Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi
elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli
della tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative.
Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a
generi e culture differenti.
Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale,
sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la
valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ci che si fruisce; applica
varie strategie
interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) allascolto di brani musicali, al
fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle loro
funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante percorsi
interdisciplinari.
ARTE E IMMAGINE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Lalunno utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per
osservare, descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti,
opere darte) e messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.).

52

Utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo


creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti
diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e
multimediali).
Legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere darte e oggetti di
artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio.
Conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette
in atto pratiche di rispetto e salvaguardia.
CORPO, MOVIMENTO E SPORT
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
Lalunno acquisisce consapevolezza di s attraverso lascolto e losservazione del
proprio corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare
alle variabili spaziali e temporali.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri
stati danimo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmicomusicali.
Sperimenta una pluralit di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare
molteplici discipline sportive. Sperimenta, in forma semplificata e
progressivamente sempre pi complessa, diverse gestualit tecniche.
Si muove nellambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza
per s e per gli altri.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati
alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare.
Comprende allinterno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle
regole e limportanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il
rispetto reciproco
sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
L'alunno conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita.
Conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia
antica.
Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico.
Conosce le societ studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni
tra gruppi umani e contesti spaziali.
Organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie
(alimentazione, difesa, cultura).
Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte
geo-storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida
dellinsegnante.
Sa raccontare i fatti studiati.
Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l'importanza del
patrimonio artistico e culturale.
GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

53

L'alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando


riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche.
Si rende conto che lo spazio geografico un sistema territoriale, costituito da
elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di
interdipendenza.
Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di
montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a
quelli italiani.
in grado di conoscere e localizzare i principali oggetti geografici fisici (monti,
fiumi, laghi,) e antropici (citt, porti e aeroporti, infrastrutture) dellItalia.
Utilizza il linguaggio della geo-graficit per interpretare carte geografiche e per
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche.
Ricava informazioni geografiche da una pluralit di fonti (cartografiche e
satellitari, fotografiche, artistico-letterarie).
LE COMPETENZE TRASVERSALI
Attraverso il lavoro disciplinare lalunno sar guidato ad acquisire una serie di
competenze trasversali che attraversano le discipline egli ambiti disciplinari.
Ecco alcune competenze trasversali che lalunno deve essere in grado di
padroneggiare:
a- acquisire gli alfabeti di base di tutti i saperi disciplinari.
b-possedere la capacit di :
integrare il saper con il saper fare, con il saper essere;
integrare le conoscenze e di acquisire nuove informazioni;
comunicare utilizzando la variet di codici oggi disponibili;
lavorare in gruppo, elaborare e realizzare progetti;
formulare giudizi e di maturare propri punti di vista, orientandosi nella pluralit
delle situazioni;
assumere impegni e responsabilit.
3.11. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ITALIANO( vedere profilo di uscita dalla scuola secondaria di I grado)
PRIMA LINGUA STRANIERA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
di primo grado per la prima lingua straniera (Inglese).
In contesti che gli sono familiari e su argomenti noti, lalunno discorre con uno o
pi interlocutori, si confronta per iscritto nel racconto di avvenimenti ed
esperienze personali e familiari, espone opinioni e ne spiega le ragioni
mantenendo la coerenza del discorso.
Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti
familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero.
Descrive esperienze e avvenimenti, sogni, speranze, ambizioni; espone
brevemente ragioni e d spiegazioni di opinioni e progetti.

54

Nella conversazione, comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie


idee in modo inequivocabile anche se pu avere qualche difficolt espositiva.
Riconosce i propri errori e a volta riesce a correggerli spontaneamente in base
alle regole linguistiche e alle convenzioni comunicative che ha interiorizzato.
SECONDA LINGUA STRANIERA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
di primo grado per la seconda lingua straniera (Francese)
Lalunno affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e
riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di
immediata rilevanza (ad esempio informazioni di base sulla persona e sulla
famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro).
Comunica in attivit che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice
e diretto su argomenti familiari e abituali.
Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
MATEMATICA ( vedere profilo di uscita della scuola secondaria)
SCIENZE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
di primo grado
Lalunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi
dati, sia in situazioni di osservazione e monitoraggio sia in situazioni controllate
di laboratorio. Utilizza in contesti diversi uno stesso strumento matematico o
informatico e pi strumenti insieme in uno stesso contesto. Esplicita, affronta e
risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che nellesperienza
quotidiana; interpreta lo svolgersi di fenomeni ambientali o sperimentalmente
controllati; in grado di decomporre e ricomporre la complessit di contesto in
elementi, relazioni e sottostrutture pertinenti a diversi campi disciplinari; pensa
e interagisce per relazioni e per analogie, formali e/o fattuali. Sviluppa semplici
schematizzazioni, modellizzazioni, formalizzazioni logiche e matematiche dei
fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana. in grado di
riflettere sul percorso di esperienza e di apprendimento compiuto, sulle
competenze in via di acquisizione, sulle strategie messe in atto, sulle scelte
effettuate e su quelle da compiere. Ha una visione organica del proprio corpo
come identit giocata tra permanenza e cambiamento, tra livelli macroscopici e
microscopici, tra potenzialit e limiti.
Ha una visione dellambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di
specie viventi che interagiscono fra loro, rispettando i vincoli che regolano le
strutture del mondo inorganico; comprende il ruolo della comunit umana nel
sistema, il carattere finito delle risorse, nonch lineguaglianza dellaccesso a
esse, e adotta atteggiamenti responsabili verso i modi di vita e luso delle risorse.
Conosce i principali problemi legati alluso delle scienza nel campo dello sviluppo
tecnologico e disposto a confrontarsi con curiosit e interesse.
STORIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
di primo grado

55

L'alunno ha incrementato la curiosit per la conoscenza del passato. Si informa in


modo autonomo su fatti e problemi storici.
Conosce i momenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento
e di potere medievali alla formazione dello stato unitario, alla formazione della
Repubblica. Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale,
moderna e
contemporanea. Conosce i processi fondamentali della storia mondiale, dalla
civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. Conosce
gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente. Conosce e apprezza aspetti del
patrimonio culturale, italiano e dell'umanit. Ha elaborato un personale metodo
di studio, comprende testi storici, ricava informazioni storiche da fonti di vario
genere e le sa organizzare in testi. Sa esporre le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. Usa le conoscenze
e le abilit per orientarsi nella complessit del presente, comprendere opinioni e
culture diverse, capire i problemi fondamentali del mondo contemporaneo.
GEOGRAFIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
di primo grado
L'alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. Utilizza
opportunamente concetti geografici (ad esempio: ubicazione, localizzazione,
regione, paesaggio, ambiente, territorio, sistema antropofisico...), carte
geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati statistici per
comunicare efficacemente informazioni spaziali sull'ambiente che lo circonda.
in grado di conoscere e localizzare i principali oggetti geografici fisici (monti,
fiumi, laghi,) e antropici (citt, porti e aeroporti, infrastrutture) dellEuropa e
del Mondo. Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali,
che implementa
in modo significativo attingendo all'esperienza quotidiana e al bagaglio di
conoscenze. Sa aprirsi al confronto con l'altro, attraverso la conoscenza dei
diversi contesti ambientali e socio-culturali, superando stereotipi e pregiudizi.
Riconosce nel paesaggio gli elementi fisici significativi e le emergenze
storiche,estetiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e
culturale da tutelare
e valorizzare. Valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell'uomo sui
sistemi territoriali alle diverse scale geografiche.
MUSICA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
di primo grado
Lalunno partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali
attraverso lesecuzione e linterpretazione di brani strumentali e vocali
appartenenti a generi e culture differenti. Fa uso di diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura, allapprendimento e alla riproduzione di brani musicali.
in grado di ideare e realizzare, anche attraverso modalit improvvisative o
partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e
multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio
musicale, utilizzando forme di notazione e/o sistemi informatici.

56

Sa dare significato alle proprie esperienze musicali, dimostrando la propria


capacit di comprensione di eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i
significati,
anche in relazione al contesto storico-culturale. Sa analizzare gli aspetti formali e
strutturali insiti negli eventi e nei materiali musicali, facendo uso di un lessico
appropriato
e adottando codici rappresentativi diversi, ponendo in interazione musiche di
tradizione
orale e scritta.
TECNOLOGIA
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
di primo grado
Lalunno in grado di descrivere e classificare utensili e macchine cogliendone le
diversit in relazione al funzionamento e al tipo di energia e di controllo che
richiedono per il funzionamento. Conosce le relazioni forma/funzione/materiali
attraverso esperienze personali, anche se molto semplici, di progettazione e
realizzazione. in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di
un oggetto coordinando risorse materiali e organizzative per raggiungere uno
scopo. Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti
usando il disegno tecnico. Inizia a capire i problemi legati alla produzione di
energia e ha sviluppato sensibilit per i problemi economici, ecologici e della
salute legati alle varie forme e modalit di produzione. in grado di usare le
nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare il proprio lavoro,
avanzare ipotesi e validarle, per autovalutarsi e per presentare i risultati del
lavoro. Ricerca informazioni e in grado di selezionarle e di sintetizzarle,
sviluppa le proprie idee utilizzando le TIC e in grado di condividerle con gli
altri.
ARTE E IMMAGINE
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
diprimo grado
di primo grado
Lalunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, legge
e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati
audiovisivi e di prodotti multimediali.
Legge le opere pi significative prodotte nellarte antica, medievale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali;
riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti
in paesi diversi dal proprio.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale
del proprio territorio e sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Realizza un elaborato personale e creativo, applicando le regole del linguaggio
visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti anche con lintegrazione di pi
media e codici espressivi.
Descrive e commenta opere darte, beni culturali, immagini statiche e
multimediali, utilizzando il linguaggio verbale specifico.

57

CORPO, MOVIMENTO E SPORT


Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria
di primo grado
Lalunno, attraverso le attivit di gioco motorio e sportivo, che sono esperienze
privilegiate dove si coniuga il sapere, il saper fare e il saper essere, ha costruito
la propria identit personale e la consapevolezza delle proprie competenze
motorie e dei
propri limiti. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeomotorio sportivo, oltre allo specifico della corporeit, delle sue funzioni e del
consolidamento e dello sviluppo delle abilit motorie e sportive. Possiede
conoscenze e competenze relative alleducazione alla salute, alla prevenzione e
alla promozione di corretti stili di vita. capace di integrarsi nel gruppo, di cui
condivide e rispetta le regole, dimostrando di accettare e rispettare laltro.
capace di assumersi responsabilit nei confronti delle proprie azioni e di
impegnarsi per il bene comune. Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play)
e la rinuncia a qualunque forma di violenza, attraverso il riconoscimento e
lesercizio di tali valori in contesti diversificati.
COMPETENZE TRASVERSALI
Lalunno ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alle discipline e ha
capito come gli strumenti appresi siano utili in molte situazioni per operare nella
realt.
Ha consolidato le conoscenze teoriche acquisite e sa argomentare.
Riconosce e risolve problemi di vario genere analizzando la situazione e
traducendola in comportamenti adeguati alla situazione.
Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di
passare da un problema specifico ad una classe di problemi.
Usa correttamente la terminologia specifica.
Lalunno ha padronanza di tecniche di sperimentazione, di raccolta e di analisi
dati.
Affronta e risolve situazioni problematiche sia in ambito scolastico che
nellesperienza quotidiana.
Sviluppa semplici schematizzazioni e formalizzazioni logiche e matematiche dei
fatti e fenomeni, applicandoli anche ad aspetti della vita quotidiana.
Ha una visione organica del proprio corpo come identit.
Ha una visione dellambiente di vita, locale e globale, come sistema dinamico di
specie viventi che interagiscono fra loro.
Comprende il ruolo della comunit umana nel sistema e adotta atteggiamenti
responsabili verso i modi di vita e luso delle risorse.
Lalunno in grado di descrivere e classificare utensili e macchine in relazione al
funzionamento e al tipo di energia che richiedono.
E in grado di realizzare un semplice progetto per la costruzione di un oggetto.
Esegue la rappresentazione grafica in scala di pezzi meccanici o di oggetti usando
il disegno tecnico.
Inizia a capire i problemi legati alla produzione di energia e ha sviluppato
sensibilit per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle varie
forme di produzione.

58

E in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare


il proprio lavoro.
3.12. LOFFERTA FORMATIVA: LE METODOLOGIE
Limpostazione della scuola come sistema unitario, tendente a personalizzare
lofferta formativa, favorisce lindividualizzazione degli interventi didattici e
lintegrazione di qualunque diversit. Di fatto, le scelte metodologiche, che
connotano lintero piano progettuale di questa scuola, contribuiscono a
valorizzare le potenzialit dei singoli alunni in modo che ciascuno, in base alle
proprie peculiarit, rappresenti una risorsa per lintero contesto scolastico. In
questa sede, tra le linee metodologiche indicate in premessa, si ritiene
opportuno richiamare quelle pi strettamente connesse allindividualizzazione
dei percorsi formativi:
-dimensione laboratoriale del sapere: sapere/saper fare;
-acquisizione di competenze praticabili in ambiente sociale;
-individualizzazione degli interventi educativi;
-forti sinergie con il territorio;
- spazi organizzati: laboratorio per lintegrazione, laboratorio informatico,
laboratorio linguistico, laboratorio scientifico, laboratorio artistico.
Date le caratteristiche della nostra utenza, particolarmente sensibile alle
iniziative, si cercher sin dal primo momento di scegliere tecniche e metodologie
che tengano in gran conto la personalit dellindividuo nel suo crescere, che
tendano a sviluppare la capacit di collaborazione e di comunicazione dei soggetti
coinvolti in cui traspaia la visibilit mediatica mezzo inequivocabile per
lapprendimento.
A tale fine saranno privilegiate le seguenti metodologie:
metodologia della comunicazione: forme verbali con conversazioni, relazioni,
dialoghi, letture ecc.;
forme grafiche e gestuali;
metodologia scientifica o della ricerca: problema come stimolo alla curiositintuizione, ricerca dati, analisi dati come conoscenze acquisite, formulazione
ipotesi, confronto di ipotesi;
metodologia empirica, cio fondata sulle varie sfere dellesperienza scolastica ed
extrascolastica;
Individualizzazione: chiarezza dellobiettivo, suddivisione in unit di
apprendimento definite ed orientate gerarchicamente.
Ogni processo esperito sar commisurato al fatto di potere ristrutturare gli
interventi alla luce della nuova situazione conseguita.
Saranno attivate le strategie della comunicazione con il problem solving,
feedback, e lavori di gruppo. Si attuer il metodo induttivo con osservazioni,
raccolta dati, analisi, elaborazione individuazione delle regole, mentre il metodo
deduttivo sar sviluppato con la presentazione, comprensione ed applicazione
delle regole in contesti diversi.
In particolare potr essere realizzata la tecnica del cooperative learning.
Lesperienza del cooperative learning render la lezione pi attiva e dinamica,
favorir le relazioni di gruppo, ogni singolo individuo metter a disposizione chi
e ci che vale, solleciter un impegno nel fare e nel parlare, svilupper le abilit
di ascolto, stimoler lapprendimento stando con gli altri, approfondir nuove

59

conoscenze e nuove competenze, valorizzando il lavoro individuale, trasformando


il clima sociale, nessuno si sentir emarginato, tutti avranno avuto un ruolo e
tutti saranno diventati risorse per gli altri.
Per far s che il successo formativo si realizzi, sar bene unire organicamente il
sapere con il saper fare offrendo occasione di dialogo, discussione, dibattito;
potenziando sia il lavoro individuale, sia il lavoro di gruppo per una adeguata
partecipazione, preparazione e socializzazione; richiedere un uso costante della
relazione orale e scritta per una verifica continua delle conoscenze acquisite;
integrare la spiegazione orale con luso di strumenti audiovisivi, per rendere pi
immediato lapprendimento; realizzare visite guidate nel territorio viciniore e
non, come pure negli altri Istituti; creare una memoria storica dei percorsi
effettuati rendendoli documentabili.
3.13. LORIENTAMENTO

Al fine di prevenire eventuali disagi derivanti dal passaggio da un ordine di scuola


al successivo, la scuola predispone un percorso formativo articolato in una serie di
attivit che costituiscono il Laboratorio dellorientamento in cui lalunno
acquisisce comportamenti che gli consentono di pervenire a scelte consapevoli
(Orientamento).
AMBITI DI
INTERVENTO
Continuit con la scuola
primaria

Accoglienza degli alunni in


ingresso

Continuit con la scuola


secondaria di secondo grado

Sportello informativo

Progetto Orientamento
destinato a 15 alunni di scuola
media

ATTIVITA PREVISTE
Progettare percorsi di ricerca-azione tra i due segmenti scolastici
Incontri finalizzati allacquisizione di abilit e competenze relative alle diverse aree
disciplinari da parte degli alunni, in particolare in Italiano e Scienze Matematiche.
- Conoscenza della scuola come struttura;
- Conoscenza della scuola come istituzione;
- Conoscenza dei compagni come individui e come gruppo
- Rapporto scuola-famiglia:
Incontri finalizzati alla presentazione del contesto scolastico e dellofferta formativa,
nonch alla ricognizione di eventuali ulteriori bisogni dellutenza.
- -Inserimento di gruppi di alunni di terza media in attivit curricolari ed
extracurricolari delle scuole di accoglienza
- Incontri tra alunni e docenti dei due segmenti scolastici finalizzati allacquisizione di
conoscenze dellofferta formativa delle varie istituzioni scolastiche presenti sul
territorio.
-Allestimento presso la scuola media di uno sportello-orientamento aperto ad alunni
e genitori, con funzione di informazione e di consulenza, che preveda la presenza di
docenti provenienti dalle diverse scuole superiori presenti sul territorio.
-Test attitudinali, valutazione dei test e colloquio con lalunno e la famiglia sui
risultati e consigli orientativi.

Corso di cinematografia ( da realizzare entro il 31.12.2011).

60

3.14. La Valutazione degli alunni


La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Essa attiva le
azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su
quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di
accompagnamento dei processi d apprendimento e di stimolo al miglioramento
continuo. Le nuove norme sulla valutazione sono state pubblicate nella Gazzetta
ufficiale 19 agosto 2009, n. 191, e sono entrare in vigore il giorno successivo (20
agosto 2009).
La valutazione degli alunni costituisce il punto di riferimento per l'adozione dei
criteri e delle modalit di valutazione che inseriti nel Pof devono essere
finalizzati agli obiettivi di equit, di omogeneit e di trasparenza di tutte le
operazioni che saranno messe in atto sia a livello individuale che a livello
collegiale da parte dei docenti. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione
trasparente e tempestiva secondo quanto previsto dall'art. 2 comma 4 terzo
periodo del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 98 n:249 e
successive modificazioni.
La valutazione non pu essere confinata al solo studio finale del percorso
educativo. Capire come funziona il singolo e come funzionano i contesti significa
dar vita alla prima delle tre principali funzioni della valutazione: quella
prognostica poi misurativa e dopo la diagnostica.
Nel valutare lalunno disabile, gli insegnanti, a livello individuale e collegiale, non
possono non chiedersi quali sono i requisiti che un alunno disabile possiede per
affrontare percorsi e compiti e strategie didattiche che ognuno sar tenuto ad
utilizzare. Lalunno in situazione di handicap pone alla scuola una domanda
complessa che non pu coincidere con risposte banali o logiche di sottrazione, ma
di moltiplicazione dei dispositivi didattici, delle azioni di cura, e delle
competenze organizzative.
Si valuteranno gli apprendimenti, i comportamenti e le manifestazioni di fiducia e
di autostima, rapportandoli a quelli presenti nella situazione di partenza, insieme
al livello di socializzazione, alla frequenza scolastica, allinteresse e allimpiego
manifestati dallalunno nel corso delle attivit.
La valutazione delle potenzialit dellalunno con disabilit, nella sua pienezza di
persona, seguir ove possibile la seguente griglia:
Funzionamento individuale Tabella 1
Fattori di sviluppo
Ambiti

Potenzialit dellalunno

Ambiti di intervento che


varranno attuati

Conoscenze,
competenze acquisibili

Benessere personale
Relazioni con gli
insegnanti
Adattamento sociale
Capacit cognitive
Interesse per lo studio
(disciplina, attivit)

61

Per quanto riguarda lorganizzazione della classe, potranno essere osservati e


verificati alcuni elementi fondamentali:
Funzionamento del contesto Tabella 2
Punti di osservazione
classe

Aspetti positivi

Aspetti critici

Aspetti di miglioramento

Collegialit e integrazione
dei Docenti
Strategie didattiche
(trasmissive,
cooperative)
Il ruolo dei compagni (la
classe che sostiene)

La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il


rendimento scolastico complessivo degli alunni e concorre al miglioramento dei
livelli di conoscenza , di competenze e al successo formativo.
Nella scuola primaria agli alunni sono attribuiti i voti espressi in decimi e
illustrati con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto. I voti
numerici debbono essere riportati anche in lettere nei documenti di valutazione
degli alunni.
La valutazione terr conto del livello di conoscenza e del rendimento scolastico
complessivo degli alunni nelle singole materie. Solo per l'insegnamento della
religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato
dal docente di questultimo insegnamento. I docenti incaricati dellattivit
alternativa sono esclusi dal Consiglio di Classe e devono limitarsi a fornire
preventivamente ai docenti della classe elementi conoscitivi sullinteresse
manifestato e il profitto raggiunto da ciascun alunno(art. 4 comma 1 del
regolamento).I docenti di religione cattolica partecipano ai consigli di interclasse
limitatamente agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento, docenti di
sostegno
parteciperanno
alla
valutazione
di
tutti
gli
alunni.
Per quanto riguarda la possibilit di bocciare nella scuola primaria previsto che
'i docenti, con decisione assunta all'unanimit, possono non ammettere l'alunno
alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica
motivazione" (art. 3 comma 1 bis dei D.L.). Il voto in condotta nella scuola
primaria sar espresso attraverso un giudizio del docente o dei docenti
contitolari.
Nella scuola secondaria di primo grado gli studenti saranno valutati nelle singole
materie con voti numerici. Anche alle medie l'insegnamento della religione
cattolica continuer ad essere valutato attraverso un giudizio sintetico del
docente.
Per essere ammessi all'anno successivo sar necessario avere almeno 6 in ogni
materia.Per ricostruire l'insieme delle regole che disciplinano l'ammissione alla
classe successiva bisogna fare riferimento, oltre che al Regolamento, al decreto
legge n. 137/2008. In particolare, l'art. 2 comma 3 del D.L. stabilisce che "La
votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal
consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e

62

determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di


corso e all'esame conclusivo del ciclo".
Nella scuola secondaria di primo grado, l'ammissione alla classe successiva e
all'esame di stato deliberata "con decisione assunta a maggioranza dal consiglio
di classe" (art. 3 comma 3 del D.L.).
Nel primo ciclo, in caso di ammissione alla classe successiva "in presenza di
carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la
scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento
individuale di valutazione ... e a trasmettere quest'ultimo alla famiglia
dell'alunno" (Art. 2 del Regolamento) Il D.P.R. 122/2009 ha abrogato il decreto n.
5 del 16 gennaio 2009, che limitava la possibilit di attribuire il 5 in condotta solo
ai casi di allontanamento dell'alunno dalla scuola per un periodo superiore a 15
giorni. Eliminato tale vincolo, il voto insufficiente pu essere deciso in una
vasta gamma di casi previsti dall'art. 7 del nuovo Regolamento, specificamente
dedicato alla scuola secondaria di primo e di secondo grado.
Il voto in condotta inferiore a sei deciso dal consiglio di classe "nei confronti
dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare e al
quale si possa attribuire la responsabilit" dei seguenti comportamenti:
commissione di reati che violano la dignit e il rispetto della persona; pericolo
per l'incolumit' delle persone; violenza tale da ingenerare un elevato allarme
sociale; quando non siano rispettati i doveri di frequentare regolarmente i corsi e
di assolvere agli impegni di studio, di tenere nei confronti del capo d'istituto, dei
docenti, del personale della scuola e dei compagni lo stesso rispetto, anche
formale, che si chiede per se stessi; di utilizzare correttamente le strutture e i
sussidi didattici e di non arrecare danni al patrimonio della scuola. A parte il presupposto della sanzione disciplinare "precedentemente irrogata", che costituisce
una sorta di avvertimento, si pu osservare che l'attribuzione del cinque, che
comporta l'automatica perdita dell'anno, pu essere decisa anche per
comportamenti abitualmente sanzionati in modo lieve dalle scuole.
L'insufficienza in condotta dovr essere motivata con un giudizio e verbalizzata in
sede di scrutinio intermedio e finale. Una sanzione disciplinare, quindi, sar come
un cartellino giallo, dopo il quale, se i comportamenti gravi persisteranno, il
consiglio di classe dar il cartellino rosso e cio il 5 in condotta. Ne consegue la
responsabilit dei consigli di classe, che hanno in mano uno strumento molto
importante ma altrettanto delicato.
Esami finali primo ciclo
Rispetto all'esame 2009, dove si gi sperimentata la valutazione in decimi,
nell'esame 2012 ci sar un'ulteriore novit riguardante le modalit di calcolo del
voto finale, cui concorre anche il giudizio di idoneit: "Il voto finale costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di
idoneit arrotondata all'unit superiore per frazione pari o superiore a 0.5". II
giudizio di idoneit va espresso in decimi, prendendo in considerazione "il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella scuola secondaria di primo grado".
evidente che facendo la media di tutte le prove, compresa quella nazionale, e del
giudizio di idoneit, sufficiente non riportare il massimo in un paio di prove per
compromettere il risultato finale. Conseguire la licenza con 10/10 diventa, dunque, quanto mai difficile.

63

Valutazione degli alunni con disabilit


Per quanto riguarda la normativa sulla valutazione degli alunni con certificazione di
handicap, le disposizioni attestano che all'esame conclusivo del primo ciclo si
possono utilizzare prove differenziate(corrispondenti agli insegnamenti impartiti e
idonei a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialit e ai
livelli di apprendimento iniziali), comprensive della prova a carattere nazionale.
Le prove debbono essere idonee a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle
sue potenzialit e ai livelli di apprendimento iniziali. Se necessario, le prove sono
adattate a cura della commissione. Sui diplomi di licenza riportato il voto finale
in decimi, senza menzione delle modalit di svolgimento e di differenziazione delle
prove. Ai portatori di handicap che non conseguono la licenza rilasciato un
attestato di credito formativo, valido per l'iscrizione e per la frequenza delle classi
successive.
Per quanto riguarda invece la Valutazione degli alunni con D.S.A.(Disturbi specifici
di apprendimento) nel Regolamento c', invece, una novit. Quando queste siano
"adeguatamente certificate", la valutazione, compresa quella degli esami di stato,
deve tenere conto delle "specifiche situazioni soggettive di tali alunni". Durante
gli esami e nello svolgimento dell'attivit didattica vanno "adottati gli strumenti
compensativi e dispensativi ritenuti pi idonei", senza che nel diploma venga fatta
menzione "delle modalit di svolgimento e della differenziazione delle prove".
Il Miur, con la Nota n. 5744 del 28 maggio 2009, ha chiarito che gli alunni con DSA
non possono essere dispensati, in sede d'esame, dalle prove scritte. Vanno, invece,
utilizzati strumenti compensativi come l'assegnazione di tempi pi distesi, l'utilizzo
di apparecchiature informatiche o di altro tipo, valutazioni pi attente ai contenuti
che alla forma. Nel diploma e nella pubblicizzazione degli esiti degli esami, non
deve esservi menzione delle misure compensative adottate.
La legge 8 ottobre 2010, n. 170, ha riconosciuto la dislessia, la disortografia, la
disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), per cui i
docenti, seguendo le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli
studenti con dsa, si attiveranno, come gli anni scorsi, per seguire le indicazioni
ministeriali e realizzare percorsi adeguati agli alunni DSA.

64

3.14.1.SCUOLA PRIMARIA
Griglia d corrispondenza tra voti e conoscenze,, abilit e competenze disciplinar)
La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria delle classi prime e
seconde, in et evolutiva e ai primi passi dell'approccio con il sapere, induce a non attribuire voti
inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente I'autostima e la fiducia in s, mentre per gli
alunni delle classi superiori viene introdotto il voto quattro.
PRIME E SECONDE CLASSI
GIUDIZIO DI PROFITTO
LIVELLO DI
PROFITTO

VOTO

In riferimento a: conoscenze, abilit, competenze disciplinari


Abilit corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacit di
comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e
autonoma

delle

nozioni

matematiche

in

situazioni

anche

nuove,

ECCELLENTE

10

OTTIMO

DISTINTO

BUONO

SUFFICIENTE

esposizione chiara, ricca e ben articolata, capacit di sintesi appropriata


e di rielaborazione personale creativa ed originale
Abilit corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacit di
comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma
delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara,
precisa e ben articolata, capacit di sintesi appropriata con spunti
creativi e
Abilit

corrette

complete

di

lettura

scrittura,

capacit

di

comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle


nozioni matematiche in situazioni via via pi complesse, esposizione
chiara e precisa, capacit di sintesi appropriata con apporti critici
personali anche apprezzabili
Abilit solide di lettura e scrittura, capacit di comprensione e di analisi
puntuale di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle
nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note,
esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti
critici

Abilit essenziali di lettura e scrittura, capacit di comprensione e di


analisi elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni
matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione
in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata

65

3.14.2 TERZE, QUARTE E QUINTE CLASSI


GIUDIZIO DI PROFITTO In riferimento a: conoscenze, abilit,

LIVELLO

competenze disciplinari

DI

Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilit complete e


senza errori di lettura e scrittura, capacit di comprensione e di analisi
precisa e pertinente, applicazione sicura e autonoma delle nozioni
matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e
ben articolata, capacit di sintesi appropriata e di rielaborazione
personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle
conoscenze acquisite
Conoscenze complete e approfondite, abilit corrette e sicure di lettura
e scrittura, capacit di comprensione e di analisi precisa e puntuale,
applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni
anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacit di sintesi
appropriata con spunti creativi e originali
Conoscenze complete, abilit corrette di lettura e scrittura, capacit di

PROFITO
ECCELLENTE

OTTIMO

VOTO

10

DISTINTO

comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni


matematiche in situazioni via via pi complesse, esposizione chiara,
precisa e articolata, capacit di sintesi appropriata con apporti critici
personali anche apprezzabili

Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilit

BUONO

solide di lettura e scrittura, capacit di comprensione, analisi puntuale,


applicazione e sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza
gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e
abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici
Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilit essenziali di SUFFICIENTE
lettura e scrittura, capacit di analisi e comprensione elementare,
applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni
semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur
guidata

Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi

INSUFFICIENTE

5-4

disciplinari, abilit di lettura e di scrittura da recuperare, capacit di


comprensione

scarsa

di

analisi

inconsistente

inesistente,

applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi errori,


esposizione gravemente scorretta, frammentata e confusa, povert
lessicale

66

3.14.3.SCUOLA SECONDARIA
CRITERI DI VALUTAZIONE "COMPORTAMENTO"

VOTO Descrittori- Indicatori


10

Lo studente dimostra:
un comportamento partecipe e costruttivo all'interno della classe, non limitato ad una
sola correttezza formale
un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita
dell'Istituto
consapevolezza del proprio dovere, rispetto delle consegne,vivo interesse e continuit
nell'impegno
Lo studente dimostra:
un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle norme che regolano la vita
dell'Istituto
consapevolezza del proprio dovere, continuit nell'impegno e buona collaborazione con
docenti e compagni
Lo studente dimostra
un comportamento rispettoso delle regole dell'Istituto e corretto nel rapporto con i
compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella scuola
un impegno costante e consapevole del proprio dovere
Lo studente dimostra:
un comportamento nellinsieme rispettoso delle regole dell'Istituto e in buona parte
corretto nel rapporto con i compagni, con gli insegnanti e con le altre figure operanti nella
scuola
incostanza nell'impegno e nella partecipazione
Lo studente dimostra:
un comportamento non sempre corretto nei confronti delle regole dell'Istituto, dei
compagni, degli insegnanti e delle altre figure operanti nella scuola.
atteggiamento superficiale e incostante nello svolgere il proprio dovere
Lo studente dimostra:
comportamenti che manifestano un rifiuto delle regole dell'Istituto, atteggiamenti e
azioni che manifestano mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, degli insegnanti e
di altre figure operanti nella scuola.
assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere;
Lo studente dimostra:

comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole dell'Istituto,


atteggiamenti
e azioni che manifestano grave o (totale) mancanza di rispetto nei
confronti dei compagni, degli insegnanti e di altre figure operanti nella scuola;

assenza di impegno e di consapevolezza del proprio dovere;

inosservanza del regolamento scolastico con notifica alla famiglia e sanzioni


disciplinari;

causa di danni alle strutture e alle strumentazioni della scuola;

causa di disturbo del regolare svolgersi delle lezioni tale da comportare note
disciplinari nel registro di classe.

II consiglio di classe nell'attribuzione del voto terr conto del miglioramento del comportamento a
seguito di note e sanzioni disciplinari irrogate

67

3.14.4 CRITERI DI VALUTAZIONE DISCIPLINARI


LIVELLO
Possiede conoscenze complete, approfondite e personalizzate. Applica conoscenze e
competenze in situazioni diverse e complesse con precisione e autonomia. Organizza in
modo autonomo e completo consegne e compiti affidati, utilizzando metodologie
adeguate ad elaborare percorsi personalizzati
Possiede conoscenze complete e sicure. E in grado di rielaborare e trasferire
conoscenze e competenze in situazioni differenti. Esegue con autonomia e impegno
consegne e compiti assegnati.
Possiede conoscenze articolate e di norma sicure. Coglie il senso dei contenuti anche
complessi ma li esegue con incertezza. Sa trasferire abilit e competenze in situazioni
differenziate, anche se con imprecisione.
Conoscenze sufficienti delle discipline. Sa orientarsi nelle tematiche fondamentali
proposte. Sa eseguire consegne o compiti assegnati anche se con imprecisione
Possiede conoscenze frammentarie e superficiali. Fatica a trasmettere conoscenze e
competenze in ambiti determinati .Si applica superficialmente o con discontinuit .
Possiede conoscenze di base molto limitate delle discipline. Stenta a comprenderne
significati e linguaggi. E in grave difficolt nelleseguire consegne o compiti assegnati .
Si rifiuta di lavorare nelle diverse discipline. Non ascolta le consegne e non esegue i
compiti assegnati.

VOTO
9-10

7
6
5
4
1/3

68

4. LAREA DELLO SVILUPPO E DELLAMPLIAMENTO DELLOFFERTA FORMATIVA


4.1. I progetti per lampliamento dellofferta formativa
In questa sezione il documento presenta i temi dello sviluppo del piano
dellofferta formativa, il piano di formazione e di aggiornamento dei docenti, le
azioni tendenti alla scoperta del territorio attraverso le visite guidate e le uscite
nel territorio.
I principi ispiratori dellampliamento dellofferta formativa sono legati a quattro
ragioni ben precise:
-la necessit di arginare la dispersione scolastica in unarea definita a rischio,
facendo svolgere attivit sane, mirate e aggreganti ad alunni in difficolt o
comunque in situazione di disagio, nei tre ordini di scuola;
-il bisogno di consolidamento, di approfondimento e di arricchimento di alcuni
aspetti del curricolo per alunni di cui si vuole valorizzare le potenzialit;
-lesigenza di valorizzare, attraverso forme interdisciplinari e trasversali, i
linguaggi come le lingue, la musica, larte, il movimento, le attivit ludiche,
soprattutto nella scuola dellinfanzia e della scuola primaria;
-limportanza attribuita allo sport come disciplina straordinaria che attraverso
progetti pervasivi per tutti gradi di scuola permetta una crescita sana.
In seguito al lavoro svolto dalla commissione-progetti, elaborati nel periodo di
inizio danno, sono stati proposti e approvati dal collegio Docenti, seguendo le
indicazioni dei docenti e i suggerimenti proposti dai genitori lanno scorso
attraverso delle schede codificate (si veda il sito) dallinsegnante Valentina
Cugno, numerose iniziative progettuali che si svolgeranno nellarco dellanno.
Ecco in sintesi la Mappa dei progetti (lanalisi,la descrizione,lorganizzazione e
gli orari dei progetti si troveranno sul sito della scuola)
Progetti scuola dellInfanzia
Titolo del progetto

Ore assegnate

Dentro lo sport

80

Lets play

40

Giuf ..(teatro)

50

Progetti scuola primaria


Titolo del progetto

Ore assegnate

Il canestro della scuola (classi prime)

40

Recupero linguistico
(classi 2, 3, 4 , 5)
A come amore. I mille volti dellamore (tutte le classi)

20
80

69

Progetti scuola secondaria


Titolo del progetto

Ore assegnate

Recupero di matematica

30

Recupero linguistico

30

Recupero di inglese

30

Progetto latino

15

Progetti trasversali
Titolo del progetto

Ore assegnate

Artisticamente

40

Orchestra giovane

80

Jouons ensemble

20

Sport e continuit

30

I progetti saranno monitorati e valutati in riferimento agli obiettivi raggiunti o


meno, al gradimento dei soggetti interessati, alle nuove acquisizioni, ai materiali
prodotti, ai punti di forza e di debolezza.
4.2. PON e Progetti Area a rischio
Nellambito dei Fondi strutturali europei, il Piano Integrato Bando 446231/03/2011 (C1 e C4: Intervento per lo sviluppo delle competenze chiave e
interventi per promuovere leccellenza) presentato, che deve ancora essere
autorizzato, ha previsto i seguenti percorsi di formazione:
Scuola secondaria
Inglese( con certificazione Cambridge): 30 ore
Testo letterario e teatro: 50 ore
Ludic@mente matematica : 30 ore( eccellenza)
Scuola primaria
Itinerari digitali: 30 ore
Orienteering: 30 ore
Italiano : Italiano, drammatizzazione e rappresentazione teatrale.50 ore
PON :LE(g)ALI AL SUD: UN PROGETTO DI LEGALITA PER OGNI SCUOLA (C-3-FSE-20101763)
Realizzazione del secondo modulo.Beni Culturali: Strumenti di legalit e cittadinanza
attiva Inizio modulo

Progetti Area a rischio


Il progetto Area a rischio se finanziato- far parte integrante del Piano
dellOfferta Formativa con piena consapevolezza e sensibilizzazione del corpo
docente rispetto a tale impegno.
La Progettazione sar incentrata sulla centralit della persona e dei suoi bisogni e
sulla personalizzazione dellapprendimento con attenzione prioritaria agli

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studenti a rischio di dispersione e di abbandono per qualsivoglia ragione, e agli


studenti di recente immigrazione non italofoni. Nelle azioni progettate sar
previsto il coinvolgimento attivo di tutte le componenti scolastiche (alunni,
genitori, altri soggetti territoriali).
Il Progetto prevede lutilizzo di una didattica coinvolgente e a carattere
laboratoriale, che favorisca il ruolo attivo dello studente e un apprendimento per
scoperta, affrontando problemi e compiti avvertiti dallo studente come
significativi per il contesto in cui vive e per la propria storia personale.
Una parte importante del progetto area a rischio sar limportanza attribuita
allarea della cittadinanza attiva.
Il progetto sar svolto in collaborazione con soggetti istituzionali e territoriali:
Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Siracusa, Assessorato Alla
Pubblica Istruzione Comune di Siracusa, Arci ragazzi, Centro Risorse Contro la
Dispersione Scolastica, ASP (Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa); altre
istituzioni che saranno coinvolte sono : Addio Pizzo o Libera, Carabinieri,
Natura Sicula, Polizia Urbana, enti culturali ed ambientali che si occupano di
tutela dei beni culturali e ambientali. E prevista, se finanziata, unattivit di
cittadinanza, costituzione e sicurezza, in rete con lIstituto Lombardo Radice e
lIpsia Calapso.
Di conseguenza le attivit rivolte ad alunni o gruppi di alunni svantaggiati e in
difficolt saranno caratterizzate da: recupero delle abilit linguistiche e
matematiche di base, recupero delle relazioni sociali e civiche, educazione alla
legalit (vedere progetti specifici), educazione alla salute e alleducazione
alimentare, educazione stradale, educazione alle relazioni sociali attraverso i
linguaggi non verbali. Si attiveranno inoltre delle attivit nelle quali sar dato
spazio anche alla formazione dei docenti sui temi della dispersione e delle
tematiche proposte dai gruppi di lavoro, compatibilmente con le risorse
finanziarie e la disponibilit degli Enti.
Le attivit saranno monitorate sul piano dellorganizzazione (verifica se il
progetto o le azioni sono state svolte in modo programmato, se i tempi sono stati
adeguati), sul piano dellattuazione (obiettivi raggiunti o meno, gradimento degli
alunni, dei docenti e dei genitori, acquisizione di nuove competenze o
competenze recuperate, materiali prodotti, efficacia dellintervento)e della
ricaduta interna (punti di forza, punti di debolezza, effetti o eventi non previsti,
proposte di miglioramento)
4.3 Il piano di formazione e di aggiornamento
Uno degli obiettivi prioritari per il successo formativo degli alunni la formazione
e laggiornamento degli insegnanti. intenzione del collegio docenti,
coerentemente con gli obiettivi del Piano dellOfferta Formativa, promuovere la
qualit della scuola in termini anche di innovazione e di perfezionamento degli
aspetti professionali.
Pertanto il Collegio ha proposto che le attivit formative diano rilievo agli aspetti
metodologici-didattici e cognitivi comuni alle diverse discipline, non disgiungendo
gli aspetti relazionali da quelli di apprendimento.
Si intende dare inoltre diffusione alla conoscenza dei contenuti culturali e
didattici della multimedialit e porli sul sito web della scuola, accogliendo nel
piano attivit di formazione relative ad aspetti culturali e metodologico-didattici

71

delle singole discipline, comunque attivit coerenti con le finalit e gli obiettivi
del piano.
La scuola, compatibilmente con le esigenze del servizio, favorir le iniziative di
formazione e aggiornamento in quanto le ritiene fondamentali per la qualit e
linnovazione.
Le iniziative alle quali parteciperanno i docenti sono attivit di formazione tra cui
quelle:
a) promosse dallamministrazione e dallASP di Siracusa (iniziative di formazione
sui temi del bullismo, dei disturbi specifici dellapprendimento:
disgrafia,discalculia: screening di prevenzione sulla dislessia nella scuola
primaria);
b) progettate dalla scuola (Progetto di formazione Santa Lucia a cura della scuola
e della Soprintendenza di Siracusa)
(in mancanza di corsi di formazione sui DSA da parte dellamministrazione
periferica, la scuola organizzer un corso di formazione sui DSA, stante e la
richiesta da parte di genitori, alunni e docent)i;
c) progettate in rete con altre scuole;
d) realizzate da soggetti esterni e a cui la scuola aderisce;
e) autorizzate dallamministrazione per le quali il collegio docenti riconosce la
partecipazione individuale;
f) realizzate autonomamente dai docenti(compatibilmente con le esigenze di
servizio).
I docenti che parteciperanno a tutte le attivit di informazione informeranno il
Dirigente e il Collegio Docenti attraverso sintesi e materiali sui risultati della
formazione.
La scuola, inoltre, parteciper a tutte quelle iniziative (concorsi, progetti,
attivit di alfabetizzazione per alunni ed adulti, attivit sportive ed espressive)
provenienti da soggetti esterni che li propongono e che sono coerenti con gli
obiettivi del POF.
4.4 Visite guidate e viaggi dIstruzione: criteri organizzativi
Uno degli assi del Piano dell'Offerta Formativa il rapporto tra la scuola e
il territorio, tra la struttura scolastica, in tutte le sue componenti, e le
istituzioni esterne alla scuola. Occorre rendere il pi possibile concreto ci
che viene dichiarato nel POF e ci che si fa nella prassi quotidiana
dellIstituto Comprensivo.
I docenti ritengono che sia necessario informare sia all'atto dell'iscrizione
sia all'inizio di ogni anno scolastico, le famiglie sul ruolo formativo delle
visite e dei viaggi di istruzione. In questo senso, non solo i docenti ma
anche i rappresentanti dei genitori devono avere un ruolo attivo nella
sensibilizzazione delle famiglie verso queste attivit. I criteri da
considerare nellorganizzazione delle uscite e dei viaggi sono i seguenti:
-qualsiasi attivit organizzata dalla scuola, fuori della scuola, per gli
alunni, anche in collaborazione con i genitori, deve essere considerata
come attivit formativa ed occorre garantire che nell'arco dell'anno siano
effettuate una serie di visite guidate o viaggi che abbiano degli obiettivi
formativi chiari;

72

- opportuno che le attivit siano considerate come attivit di sistema e


non soggette alla discrezionalit dei singoli docenti, penalizzando alcune
classi e offrendo maggiori opportunit ad altre;
- auspicabile che la Scuola sia pi attenta allo sfruttamento pedagogico
e didattico dell'enorme patrimonio culturale. ambientale, artistico
cittadino, provinciale e nazionale e che le attivit previste siano
considerate come un processo sistematico e continuo attraverso tutte le
classi scolastiche, dalla scuola dellinfanzia alla scuola secondaria
coerentemente con i programmi scolastici;
-le iniziative, quali le uscite, le visite guidate proposte, concordate e
stabilite nei Consigli di intersezione, di Interclasse e di Classe, devono
essere viste in una prospettiva di osmosi tra realt scolastica e strutture
culturali, economiche e sociali presenti nel territorio;
-la conoscenza delle realt culturali ed economiche locali saranno
prioritarie;
-una migliore formazione dei docenti sul patrimonio culturale e
ambientale siracusano e provinciale, attraverso azioni condotte con la
collaborazione dellUSP e di organismi scientifici per seminari di
formazione e per contribuire alla conoscenza del territorio e alla
possibilit di effettuare, coerentemente con i programmi scolastici,
attivit svolte nel territorio con gli alunni.
Sul piano operativo opportuno:
-che gli alunni possano effettuare delle visite guidate di mezza giornata
e/o di un giorno almeno 2 volte l'anno;
-che siano presenti almeno i 2/3 dei componenti della classe con eventuali
eccezioni al fine di evitare che una minoranza di alunni impedisca l'attivit
formativa fuori della scuola;
-ove possibile, per contenere i costi, raggruppare due o pi classi per la
partecipazione all'iniziativa da svolgere fuori della scuola (in questo caso
necessario un coordinamento tra i docenti);
-che le visite siano collegate ai programmi scolastici;
-che le visite siano collegate non solo agli aspetti del patrimonio
ambientale e culturale, ma anche a quelli della tecnica, della scienza e
del lavoro;
-che gli alunni possano partecipare a delle manifestazioni sportive,
artistiche, musicali, teatrali anche in momenti diversi dell'orario
scolastico, in relazione ad attivit di sensibilizzazione iniziate a scuola con
i docenti ( es.: partecipare alla rappresentazione di un concerto, di
un'opera lirica, anche al fine di favorire una maggiore capacit di
aggregazione da parte della scuola, fuori della scuola coerentemente con i
programmi svolti in classe), cogliendo inoltre le attivit culturali
istituzionali che alcuni enti prevedono a cadenza regolare;
-che almeno una volta nelle classi medie, a fine ciclo, gli alunni possano
partecipare ad un viaggio culturale di due o pi giorni;
-nel caso di viaggi organizzati da un'agenzia o tour operator ottenere
sempre la gratuit o le gratuit per uno o due accompagnatori,
-possibilit di autofinanziamento da parte delle classi con iniziative varie.

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5. LAREA DELLA VALUTAZIONE


5.1. LA VALUTAZIONE DEL POF E DEI PROGETTI
5.2. Le fasi e le modalit della valutazione dellofferta formativa
Il percorso interno di analisi critica del funzionamento della scuola utile per
definire un modello interno di qualit in grado di orientare i processi di
miglioramento e i comportamenti professionali dei diversi soggetti che
interagiscono nella scuola. In tale quadro i processi di Autovalutazione di Istituto
si qualificano come strategie di miglioramento utili ai soggetti della comunit
scolastica e in una logica di auto rinnovamento permanente allinterno di una
visione sistemica e comprensiva del servizio scolastico per apprendere dalle
proprie esperienze e attuare piani di sviluppo.
La valutazione del progetto formativo avverr nel corso e alla fine dellanno
scolastico effettuando delle azioni in ingresso, in itinere e finali di monitoraggio
basate su indicatori quantitativi e qualitativi relativi ai processi e ai risultati.
Le modalit di realizzazione dei monitoraggi saranno le seguenti:
a) riunione nel mese di novembre con i referenti dellorganizzazione e lo
staff costituito dalle funzioni strumentali sullorganizzazione e sulle
attivit svolte allinizio dellanno ;
b) riunione nel mese di febbraio con i referenti dellorganizzazione e lo staff,
costituito dalle funzioni strumentali, sullofferta formativa e sul processo
di apprendimento degli alunni nei vari gradi scolastici (standard di
apprendimento, risultati prove comuni simulate, tra cui le prove INVALSI
degli anni precedenti, relazione tra le prove INVALSI e obiettivi da
migliorare e raggiungere in particolare in Italiano e Matematica);
c) riunione nel mese di aprile 2012 con i referenti dellorganizzazione e lo
staff costituito dalle funzioni strumentali sullorganizzazione, sulla
sicurezza e sui processi di apprendimento;
d) valutazione e rendicontazione nel mese di maggio 2012 degli esiti
dellattivit formativa e alla fine dellanno dei progetti. Saranno forniti
dalla funzione strumentale schede e materiali per valutare
lorganizzazione, lattuazione e la ricaduta dei progetti.
Alla fine dellanno saranno tabulati i dati relativi allofferta formativa, indicando
i punti di forza e le criticit per prevedere di conseguenza azioni di
miglioramento per lanno scolastico successivo. Ed proprio dalle osservazioni,
dalle risposte di alunni, docenti e famiglie che stato impostato il POF 2011-2012
da parte della funzione strumentale Prof.ssa Isabella Stante, coordinatrice della
commissione POF.
Il monitoraggio e la valutazione del Pof sar effettuato su campioni degli
utenti,individuati come segue: Alunni Genitori Docenti Personale non
docente.

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Come strumento di indagine saranno utilizzati appositi questionari, finalizzati


allanalisi delle principali motivazioni di soddisfazione/insoddisfazione dei
principali protagonisti del mondo scolastico; per ogni domanda sono predisposte
diverse e ben definite valutazioni, che identificano il diverso livello di
gradimento.

5.3 VSQ:Progetto di sperimentazione VSQ - Valutazione per lo Sviluppo


della Qualit delle scuole.
In seguito al D.M. 29 marzo 2011 stato avviato il progetto VSQ - Progetto
sperimentale per la Valutazione e lo Sviluppo della Qualit delle scuole che mira
allindividuazione di criteri, strumenti, metodi e risorse per la valutazione delle scuole.
A tale iniziativa, su cui ha deliberato il collegio docenti del nostro istituto in data 21 dicembre
con delibera 4/3, hanno aderito istituti comprensivi e scuole secondarie di primo grado delle
province di Arezzo, Mantova, Pavia e Siracusa.
Il progetto si articoler su due livelli:
La verifica del grado di miglioramento degli apprendimenti degli alunni;
La valutazione complessiva del contesto scolastico attraverso una serie di indicatori
oggettivi e soggettivi, ad es.: gestione dellorganizzazione; rapporto scuola-famiglia,
rapporto scuola-territorio, gestione delle risorse, livelli di abbandono.
La valutazione del valore aggiunto in termini di miglioramento degli apprendimenti sar
effettuata utilizzando i risultati delle prove INVALSI .
Il progetto interessa tutte le persone che fanno parte della scuola, e quindi il
Dirigente Scolastico, i docenti e il personale ATA, ma anche i genitori e gli
alunni.
Il Dirigente Scolastico ha fornito una serie di informazioni relative alla scuola. I
docenti e il personale ATA sono stati coinvolti attraverso la compilazione di un
questionario on line sulla percezione del contesto scolastico. Inoltre, parte di essi
hanno partecipato ad un gruppo di discussione.
Anche i genitori hanno dato il loro contributo alla sperimentazione, esprimendo la
loro opinione nei confronti della scuola tramite un questionario cartaceo e
partecipando a un gruppo di discussione.
La raccolta delle informazioni sul contesto scolastico stata e sar gestita da apposita
commissione di valutazione costituita da tre osservatori esterni:
1) coordinatore: Dott. Giuseppe Boccioni- Dirigente scolastico Milano - Ex
presidente IRRE
2) Dott.ssa Orlarei Paola- Esperta problematiche educative - ANSAS Torino3) Dott. Mario Gualandri-Psicologia del lavoro-Universit la Sapienza -Roma
(team di visita). Al team sono affidate nel complesso cinque istituzioni scolastiche.
Dopo leffettuazione della prima fase, conclusa nel mese di maggio 2011, nel
mese di novembre 2011, il team, attraverso questionari on line e visite alla
scuola, si occuper (in collaborazione con lINVALSI) di analizzare la dimensione
didattica, organizzativa, linnnovazione e la gestione della scuola.
Questo documento stato approvato nella seduta del 17 ottobre 2011 dal Collegio
Docenti e adottato nella seduta del 18 ottobre dal Consiglio di Istituto.
F. to Il Dirigente Scolastico
Sebastiano Aliffi

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