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Al Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo

Dott. Giuseppe Di Pangrazio


SEDE

INTERPELLANZA EX ART. 154 DEL REGOLAMENTO INTERNO PER I LAVORI DEL CONSIGLIO REGIONALE

OGGETTO: Richiesta chiarimenti sulle modalit e tempi di attuazione degli adempimenti previsti
dalla L. 7 aprile 2014, n. 56 a tutela della biblioteca provinciale di Teramo Melchiorre Delfico e
delle biblioteche provinciali dAbruzzo.

PREMESSO che la L. 7 aprile 2014, n. 56 recante: Disposizioni sulle citt metropolitane, sulle
province, sulle unioni e fusioni di comuni, pubblicata sulla GURI il 7 aprile 2014, (cd. Legge Delrio),
ha ridisegnato, in attesa della riforma del titolo V della Costituzione, confini e competenze
dell'amministrazione locale, provvedendo, in particolare, a dare avvio ad un processo di
trasformazione delle province in enti di area vasta ridefinendone la struttura organizzativa, il ruolo
e le funzioni;
DATO ATTO che lart. 1, comma 85 della legge de qua prevede che restino in capo alle province le
seguenti funzioni:
a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, nonch tutela e valorizzazione
dell'ambiente, per gli aspetti di competenza;
b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in
materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonch costruzione e
gestione delle strade provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente;
c) programmazione provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione
regionale;
d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali;
e) gestione dell'edilizia scolastica;
f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari
opportunit sul territorio provinciale;
DATO ATTO, altres, che lart. 1, comma 89 della legge in questione affida allo Stato ed alle regioni,
secondo le rispettive competenze, il compito di attribuire le funzioni provinciali diverse da quelle
elencate al comma 85, in attuazione dell'articolo 118 della Costituzione e con lobiettivo di
conseguire le seguenti finalit: individuazione dell'ambito territoriale ottimale di esercizio per
ciascuna funzione; efficacia nello svolgimento delle funzioni fondamentali da parte dei comuni e
delle unioni di comuni; sussistenza di riconosciute esigenze unitarie; adozione di forme di
avvalimento e deleghe di esercizio tra gli enti territoriali coinvolti nel processo di riordino,
mediante intese o convenzioni; valorizzazione delle forme di esercizio associato di funzioni da
parte di pi enti locali e delle autonomie funzionali;
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ATTESO che:
la medesima norma ha affidato lesercizio delle funzioni trasferite, nell'ambito del processo
di riordino, dalle province ad altri enti territoriali alle province medesime fino alla data
dell'effettivo avvio di esercizio da parte dell'ente subentrante;
tale data determinata con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per le funzioni
di competenza statale ovvero stabilita dalla regione, ai sensi dellart. 1, comma 95 della L.
56/2014, per le funzioni di competenza regionale;
DATO ATTO che:
in base al comma 91 dellart. 1 della L. 56/2014 entro tre mesi dalla data di entrata in
vigore della legge medesima, sentite le organizzazioni sindacali maggiormente
rappresentative, lo Stato e le regioni avrebbero dovuto individuare in modo puntuale,
mediante accordo sancito nella Conferenza unificata, le funzioni elencate al comma 89
oggetto del riordino e le relative competenze;
in base al comma 95 dellart. 1 della L. 56/2014 le regioni, entro sei mesi dalla data di
entrata in vigore della legge medesima, avrebbero dovuto provvedere, sentite le
organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, a dare attuazione all'accordo sopra
citato;
DATO ATTO, inoltre, che:
in data 11 settembre 2014, in sede di Conferenza Unificata, stato stilato laccordo StatoRegioni previsto dallart. 1, coma 91 della legge Delrio;
in data 26 settembre 2014 stato adottato il D.P.C.M. previsto dallart. 1, comma 92 della
legge Delrio diretto a dettare i Criteri per l'individuazione dei beni e delle risorse
finanziarie, umane, strumentali e organizzative connesse con l'esercizio delle funzioni
provinciali;
ACCERTATO che nellaccordo Stato-Regioni dell11 settembre 2014 si stabilito che:
le funzioni oggetto di riordino degli enti di area vasta non assegnate alle citt
metropolitane o non riassorbite dalle Regioni dovranno essere assegnate ai Comuni o alle
loro forme associative, anche definendo gli ambiti territoriali e le soglie demografiche nel
rispetto delle quali dovranno essere esercitate;
Stato e Regioni ai sensi dellart. 1, comma 89 della L. 56/2014 dovranno attribuire le
funzioni provinciali diverse da quelle fondamentali elencate nel comma 85 secondo le
rispettive competenze: lo Stato per le materie di competenza legislativa esclusiva ai sensi
dellart. 117, comma 2 della Costituzione, le Regioni per tutte le altre materie;
per le funzioni il cui riordino affidato alle Regioni, ciascuna di esse dovr definire lelenco
delle funzioni esercitate dalle rispettive Province non riconducibili alle funzioni
fondamentali individuate dal comma 85 e dovr operarne il riordino nel rispetto dei
principi e secondo le modalit concordate nellaccordo de quo;
presso ciascuna Regione dovranno essere istituiti Osservatori composti secondo le
modalit definite dalla Regione stessa e con la partecipazione di rappresentanti dellUPI e
dellANCI per la ricognizione delle funzioni amministrative provinciali oggetto di riordino e
per la conseguente formulazione di proposte concernenti la loro riallocazione presso il
livello istituzionale pi adeguato;
le leggi regionali dirette a tal fine dovranno essere approvate sentiti gli osservatori
regionali previa consultazione con il sistema delle autonomie locali e leffettiva decorrenza
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di esercizio delle funzioni da parte degli enti subentranti dovr essere subordinata alla
garanzia di adeguata copertura finanziaria delle funzioni stesse;
EVIDENZIATO che, sulla base di quanto pattuito nellaccordo in questione, le Regioni si sono
impegnate ad adottare le iniziative legislative di loro competenza entro il 31 dicembre 2014;
CONSIDERATO che la L. 23 dicembre 2014, n. 190 recante: Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilit 2015) ha previsto:
al comma 418, il concorso delle province al contenimento della spesa pubblica attraverso
una riduzione della spesa corrente di 1.000 milioni di euro per l'anno 2015, di 2.000 milioni
di euro per l'anno 2016 e di 3.000 milioni di euro a decorrere dall'anno 2017;
al comma 419, in caso di mancato versamento del contributo sopra previsto entro il 30
aprile di ciascun anno il recupero delle somme suddette da parte dell'Agenzia delle entrate
nei confronti delle province e delle citt metropolitane interessate, a valere sui versamenti
dell'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilit civile derivante dalla circolazione
dei veicoli a motore e, se necessario, a valere sui versamenti dell'imposta provinciale di
trascrizione;
ai commi 420 e 421, lobbligo per le province di procedere alla razionalizzazione delle
dotazioni organiche attraverso la riduzione in misura pari al 50% della spesa di personale
come accertata alla data di entrata in vigore della legge Delrio ed attraverso il divieto di:
procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, anche nell'ambito di
procedure di mobilit; acquisire personale attraverso l'istituto del comando; attivare
rapporti di lavoro ai sensi degli articoli 90 e 110 del TUEL; instaurare rapporti di lavoro
flessibile di cui all'articolo 9, comma 28 del D.L. 31 maggio 2010, n. 78; attribuire incarichi
di studio e consulenza;
EVIDENZIATO, pertanto, che in conseguenza delle gravose prescrizioni poste a carico delle
Province dalla legge di stabilit per il 2015 tali enti non saranno pi in grado di gestire le funzioni
non classificate come fondamentali dallart. 1, comma 85 della L. 56/2014;
PRESO ATTO che la Regione Abruzzo, con riferimento agli adempimenti posti a suo carico dalla
legge Delrio e delineati nel dettaglio nellaccordo Stato-Regioni dell11 settembre 2014, non ha, ad
oggi, ancora provveduto in merito e non risulta, altres, avviato alcun iter procedimentale diretto a
tal fine;
RILEVATO, quindi, che tale stato di fatto rischia, in attesa delladozione da parte della Regione
Abruzzo dei necessari atti di riordino, di paralizzare lesercizio di quelle funzioni la cui competenza
dovr essere trasferita ad altri enti, giacch risulta di tutta evidenza, alla luce di quanto sopra
illustrato, limpossibilit di una gestione seppur provvisoria, da parte delle province, tenuto conto
delle limitate risorse economiche e di personale a disposizione;
ATTESO che tra le funzioni maggiormente colpite da tale situazione di incertezza e dai tagli operati
dalla recenti normative in materia di spending review vi sono quelle relative alla cultura ed al
funzionamento delle biblioteche provinciali;
EVIDENZIATO, a tal riguardo, che, alla luce del ridimensionamento delle risorse finanziarie e della
dotazione organica, la Provincia di Teramo, al pari delle altre province abruzzesi, non
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assolutamente in grado di garantire il funzionamento della biblioteca provinciale Melchiorre


Delfico considerata una delle istituzioni di maggior prestigio del territorio;
RICORDATO che:
la Biblioteca Provinciale "Melchiorre Delfico" stata fondata, come biblioteca del Real
Collegio, nel 1814, in seguito alla emanazione degli Statuti nei Reali Licei del Regno di
Napoli ed alle leggi in proposito emanate da Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat;
la biblioteca diventata di uso pubblico nel 1826, quando Melchiorre Delfico, con rogito
del 15 giugno del notaio Gaetano Grue, don al Real Collegio una buona raccolta di libri,
consistenti in massima parte nella collezione dei Classici Italiani;
il patrimonio della biblioteca stato costantemente incrementato nel corso degli anni con
cospicue donazioni non solo di volumi ma anche di preziose suppellettili, mobili d'epoca e
opere d'arte;
attualmente esso conta circa 260.000 tra volumi e opuscoli e comprende, tra l'altro, una
raccolta d'arte (quadri e sculture di Casciaro, Zonaro, Pagliaccetti, Della Monica, Celommi,
Cavacchioli, A. Muzii, Di Giuseppe, D'Antino, Morganti, Martella, Aurini, Chiarini,
Melarangelo ecc.) di notevole importanza;
dal 1949 la "Delfico" dipende dall'Amministrazione Provinciale di Teramo;
ATTESO che:
le biblioteche non solo rappresentano il luogo della memoria e della identit locale ma
forniscono anche un grande servizio culturale che quotidianamente deve rispondere alle
domande sempre pi complesse e pressanti dei frequentatori;
la biblioteca Delfico conta annualmente oltre centomila presenze e viene visitata
giornalmente da centinaia di cittadini di ogni et e ceto sociale;
il patrimonio della biblioteca Delfico comprende circa 260.000 volumi e opuscoli, 1000
periodici abruzzesi tra correnti e cessati, 1.200 cinquecentine, oltre 15.000 manoscritti
articolati in vari fondi e raccolte, 55 incunabuli, circa 100.000 fotografie, 5.600 periodici tra
correnti e cessati, oltre 10.000 cartoline, 600 periodici correnti, 4000 vhs, 2000 dvd, 270
cd-rom;
la biblioteca provinciale offre alla cittadinanza un servizio di fondamentale importanza
soprattutto ove si consideri che la citt di Teramo sede di numerose facolt universitarie;
RICORDATO che le quattro biblioteche Provinciali, veri caposaldi del sistema bibliotecario
regionale, stanno gi vivendo, a causa dei continui tagli operati dal legislatore statale al settore
della cultura, una crisi drammatica, nonostante lingente patrimonio documentario e bibliografico
posseduto;
RITENUTO necessario intervenire al fine di interrompere un processo di ridimensionamento e di
svuotamento che potrebbe avere conseguenze nefaste in termini di regressione culturale della
societ, processo, che come sopra illustrato, rischia di portare alla paralisi del sistema bibliotecario
provinciale nella perdurante situazione di incertezza procedurale ed organizzativa ingenerata dalla
riforma Delrio;

tutto ci premesso e considerato

SI CHIEDE al Presidente della Giunta Regionale dellAbruzzo

di voler spiegare le ragioni del ritardo da parte della Regione Abruzzo nella attuazione degli
adempimenti previsti dalla L. 7 aprile 2014, n. 56 come sopra illustrati e come descritti nel
dettaglio nellAccordo Stato-Regioni dell11 settembre 2014 considerato che nellaccordo
de quo veniva fissato quale termine ultimo per provvedere il 31 dicembre 2014;
di voler, conseguentemente, illustrare, nel caso in cui siano state poste in essere, le azioni
intraprese fino ad oggi a tal fine e quali siano i tempi previsti per portare a compimento i
processi delineati dallart. 1, commi 89 e segg. della legge Delrio, posto che ogni giorno di
ritardo ingenera maggiore incertezza e mette a rischio leffettiva possibilit, da parte delle
province, di continuare ad erogare le funzioni previste dallart. 1, comma 89 della L.
56/2014, ivi compresa la gestione del sistema bibliotecario;
di voler indicare a quale livello istituzionale si intenda riallocare le funzioni provinciali
diverse da quelle fondamentali elencate nellart. 1, comma 85 della L. 56/2014, ivi
compresa la gestione delle biblioteche provinciali, e ove si intenda reperire le risorse
necessarie a tal fine, secondo quanto previsto nellAccordo Stato-Regioni dell11 settembre
2014;
di voler chiarire quali misure questa Giunta regionale intenda adottare al fine di tutelare
la Biblioteca Melchiore Delfico di Teramo e le altre biblioteche provinciali dellAbruzzo
e quali soluzioni organizzative ritenga di poter impiegare al fine di garantire una gestione
ottimale e continuativa delle stesse, considerando lenorme ed indubbio valore dello studio
e della cultura.

LAquila, l 20.01.2015

Il Capogruppo del M5S


Cons. Riccardo Mercante

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