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Il presidente del Coni Malag esalta lidea di portare il tiro con larco olimpico

in Piazza San Pietro. Cosa non si fa per compiacere il Renzi a cinque cerchi

Venerd 19 dicembre 2014 Anno 6 n 349

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e 1,40 Arretrati: e 2,00

Redazione: via Valadier n 42 00193 Roma


tel. +39 06 32818.1 fax +39 06 32818.230

Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)


Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

RE GIORGIO: ME NE VADO
LASCIA LITALIA NEI CASINI

Dopo settimane di melina, Napolitano rompe gli indugi: Le mie


dimissioni sono imminenti. La data prevista dopo il 13 gennaio,
con la chiusura del semestre europeo a guida Renzi. Venti mesi dopo
la sua rielezione, politica e istituzioni nel caos. Traballano Italicum
e riforma del Senato. E lelezione del successore a rischio Vietnam
Caporale, dEsposito, Marra e Nicoli pag. 2 - 3

CINQUESTELLE

Grillo attacca:
Non si dimetta,
si costituisca

VIVA FIDEL

Il leader M5S: Serve


un presidente fuori dalla
politica. E in unintervista
scarica Prodi: Non lo
votiamo De Carolis pag. 3

CSM Gli esclusi Lari e Lo Forte si rivolgono al Tar

Palermo, pm furiosi
Ricorsi contro Lo Voi
Secondo i due magistrati,
la scelta del nuovo
procuratore viziata da una
palese violazione delle regole:
il giudice di Eurojust non
ha mai ricoperto incarichi
direttivi e da 17 anni non
gestisce ruoli investigativi.
In Procura rabbia e allarme
per la normalizzazione:
qualcuno pensa persino
a un documento di protesta

ADDIO LISI

Pace Cuba-Stati Uniti:


adesso anche LAvana
festeggia Barack Obama
Sul quotidiano del regime
il discorso del presidente
Usa. I problemi di Castro
nel guidare il cambiamento
Amurri, Chierici, Ciconte
e Corlazzoli pag 6 -7

Mascali, Pipitone e Rizza pag. 10

I KILLER NERI

THE INTERVIEW

I DUE MAR
E LA FAVOLETTA
DI NATALE

Virna Lisi LaPresse

Virna, bellezza
assoluta
e controcorrente
morta a 78 anni la diva che visse tante volte:
Carosello, Cannes, il no a Hollywood, il ritorno
nelle fiction Delbecchi, Liuzzi e Pagani pag. 4 - 5

Udi Daniela Ranieri

pag. 22

Uccisero il cassiere
di Mokbel: quegli
incroci pericolosi
con Mafia Capitale
Lillo e Pacelli pag. 8

La Corea del Nord


vince: Sony ritira
il film sequestrato
dagli hacker
Pontiggia pag. 18

LA CATTIVERIA
Procura di Palermo,
hanno scelto Lo Voi.
Il tu solo
per i confidenti

www.forun.spinoza.it

Fuoco, fuochino...
di Marco Travaglio

imminente la conclusione del mio man


dato.... Ma va? quasi un peccato che se
ne vada, Re Giorgio II di Borbone: proprio sui

titoli di coda, sta cominciando a diventare simpatico. Mentre il solito esercito di aruspici, indovini, esegeti, giorgiologi e aspiranti eredi al trono
consulta i fondi di caff, le viscere animali, le congiunzioni astrali, la curvatura della schiena e le
virgole di ogni monito per azzeccare la data esatta
dellabdicazione, lui continua imperterrito a non
farvi il minimo cenno. imminente, ancora un
po di pazienza, ci siamo quasi, fuoco, fuocherello,
fuochino... Li sta facendo impazzire. Qualcuno
ormai teme che, per pura tigna, si faccia imbalsamare e resti l altri cinque anni. In realt si diverte un mondo, anche alle spalle dei corazzieri
pi servili: siccome gliele han sempre fatte passare
tutte lisce, esaltando come saggio e doveroso ogni
suo abuso di potere, lui di abusi ne fa cinque o sei
al giorno. Come a dire, con Tot: Chiss questi
stupidi dove vogliono arrivare!. Quelli, figuriamoci, arriverebbero a giustificargli una rapina in
banca: infatti si producono in imbarazzanti tripli
salti mortali carpiati con avvitamento per dire che
tutto normale, anzi troppo poco, ancora ancora, dai dai. Mercoled ha fatto nominare dal
Csm, in sua assenza, il procuratore di Palermo che
voleva lui contro tutte le regole del Csm stesso. E
nessuno ha fatto un pliss. Cos come marted,
quando il monarca, nel saluto natalizio alle alte,
medie e basse cariche dello Stato, ha impartito disposizioni allintero orbe terracqueo: nessuna
delle quali era consentita dai suoi poteri costituzionali. Ricapitolando. Il premier non deve evocare le elezioni con discussioni ipotetiche che
creano instabilit (e andrebbero possibilmente
abolite). Le minoranze interne ai suoi partiti preferiti, Pd e Forza Italia, devono evitare ogni minimo accenno a venti di scissione, onde sventare lo spettro dellinstabilit foriero di danni
gravi non si sa bene a chi.
Le opposizioni non si oppongano con fastidiosi
emendamenti (lui li chiama spregiudicate tattiche emendative) alle leggi imposte dal governo e
si uniscano come un sol uomo alla maggioranza
per procedere con coerenza e senza battute darresto sulla strada delle riforme: non perch gli
italiani ne traggano beneficio, anzi (il 2014 non si
chiude bene per leconomia), ma perch i nostri
amici in Europa e nel mondo si attendono precisamente questo e non dobbiamo deluderli
(in Lituania, in Groenlandia e nellIsola di Pasqua,
per dire, non si parla daltro). I giuristi critici sul
nuovo Parlamento dei nominati stiano zitti, perch lui ne conosce un paio favorevoli (perlopi
defunti): se, per Johnny Stecchino, il problema di
Palermo era il traffico, per lui il problema dellItalia il bicameralismo paritario, linutile doppione Camera-Senato che infatti rester intatto,
solo senza elezioni (nelle fabbriche che chiudono
e nelle famiglie senza soldi, non si parla daltro). I
sindacati e i lavoratori, poi, devono astenersi dal
protestare contro la riforma del lavoro che un
risultato molto importante. Chi lha detto, oltre a
Squinzi? Lui che, in Parlamento dal 1953, non ha
mai lavorato in vita sua.
Discorso incisivo, si congratula Laura Boldrini,
entusiasta per il nuovo ruolo di timbro umano.
Stefano Folli, su Repubblica, traduce: Istruzioni
per il successore. Titolo azzeccatissimo: Sua
Maest vuole scegliersi lerede al trono, che purtroppo non sa ancora chi sar (ah i guasti dei regimi repubblicani!). Intanto gli lascia le consegne
sul tavolo, come la padrona di casa alla colf. In
preda allhorror vacui, ha tutta laria di dirci, sgomento: Che far senza di me?. Tranquilli, lui
sar sempre con noi, come il Papa Emerito. Solo
che, a differenza di Ratzinger, seguiter a monitare sciarade, rebus, oracoli sibillini e consigli utili
a chi, orbo di tanto Faro, restasse al buio dinanzi ai
grandi dilemmi esistenziali. Limone o pistacchio?
Boxer o slip? Riscaldamento autonomo o centralizzato? Bagno o doccia? Cravatta o papillon?
Chiamate il numero verde del call center ProntoNapo, vi risponder una voce amica.

LA PARTITA

VENERD 19 DICEMBRE 2014

Fsoldi:
orza Italia senza
ripensare

i rimborsi ai partiti

PIETRO GRASSO
PRESIDENTE DEL SENATO
Se la situazione degenera, e le
condizioni ci sono tutte per rivivere le giornate dei 101, il
presidente del Senato sar
pronto ad avanzare.

CONTRORDINE: il finanziamento pubblico ai


partiti necessario. Ne va della democrazia. A
dare il La al dibattito Mariarosaria Rossi, senatrice e tesoriere di Forza Italia. Che ha lanciato un
appello a Silvio Berlusconi perch Fi si faccia
promotrice di un confronto serio con le altre forze politiche per reintrodurre una qualche forma di
finanziamento. Idea che ha stimolato l'intervento

RENZO PIANO
ARCHITETTO E SENATORE
Una figura dal curriculum internazionale e fuori dai giochi del
Palazzo. lidea di Grillo per il
Quirinale. Forse larchitetto, senatore a vita, ha qualche chance.

PAOLA SEVERINO
EX GUARDASIGILLI
Appoggiata dallala lettiana di
Forza Italia con buoni agganci
Oltretevere, ieri stata bocciata dal forzista Giovanni Toti.
Quindi mezza bocciatura.

il Fatto Quotidiano

della presidente della Camera Laura Boldrini. Risultato: una sostanziale apertura. Serve una seria
riflessione cos come bisogna riflettere su come
regolamentare le lobby. Non sono soddisfatta, anzi ho una grande preoccupazione per la situazione
attuale, ha detto Boldrini. Abbiamo deciso spiega di abbandonare il finanziamento pubblico
che non era difendibile, ma ora siamo senza. Sia-

mo davvero sicuri che il privato finanzi la politica


perch ha amore della cosa pubblica? Non saranno alla fine tutti a presentare il conto?. Secondo
Rossi poi ci sarebbe un altro rischio oltre alle casse
vuote dei partiti: il sistema attuale, se sommato al
meccanismo elettorale delle preferenze, potrebbe infatti facilitare sistemi di corruzione o quantomeno sistemi che non sono tollerabili.

ROMANO PRODI
EX PREMIER
La visita a Putin non piaciuta
in patria. Ieri anche Beppe
Grillo ha chiarito che il candidato M5S non sar un politico, togliendogli possibilit.

MIE DIMISSIONI IMMINENTI


LANNUNCIO DEL RE ARRIVATO
NAPOLITANO CHIARISCE CHE NON RESTER A LUNGO AL QUIRINALE. SUL GIORNO
DEL CONGEDO SI IPOTIZZA IL 14 GENNAIO. GI PRONTO LO STUDIO DA SENATORE
di Fabrizio dEsposito

er la prima volta nel


corso del suo breve
mandato a tempo al
Colle, Giorgio Napolitano fa un esplicito riferimento, senza allusioni o sottintesi, alle sue prossime dimissioni di gennaio, per motivi
di et (novantanni nel giugno
del 2015) e anche di salute. Il
capo dello Stato da antico e pignolissimo comunista abituato a pesare le parole e le virgole
colloca la fatidica frase come
incipit del suo discorso per gli
auguri del Corpo diplomatico,
al Quirinale, nella tarda mattinata di ieri.
Il periodo travagliato
che attende il Paese

Napolitano seduto e legge. Al


suo fianco, a sinistra per chi
guarda, c Paolo Gentiloni, titolare della Farnesina. A destra,
invece, Pier Ferdinando Casini, presidente della commissione Esteri di Palazzo Madama, bianco e immobile come
un busto di gesso. Re Giorgio
saluta i presenti e inizia: La
prossima fine di questo anno
2014 e limminente conclusione del mio mandato presidenziale inevitabilmente ci portano a svolgere alcune considerazioni sul periodo complesso e
travagliato che stanno attraversando lItalia, lEuropa e il
mondo. Limminente conclusione, alla stregua dellApocalisse del Sistema. La fissit dello
sguardo di Gentiloni non oscilla, forse non ha colto. Al contrario la sfinge democristiana
di Casini stringe gli occhi, come uno che ha perso dimprovviso lorientamento e si smarrisce. Poi realizza e a quel punto
sembra Massimo Troisi in Non
ci resta che piangere quando passa il terribile Savonarola. Ricordati che mi devo dimettere. Risposta: Adesso me lo segno. Il capo dello Stato spiega
a modo suo il 2014 italiani agli
ambasciatori di tutto il mondo
e fa un altro regalo natalizio al

governo Renzi: Unopera difficile e non priva di incognite,


quella avviata e portata avanti
dal presidente del Consiglio e
dal governo. Ma vi potevano
essere delle alternative per chi,
come noi, crede nelle potenzialit di questo paese?
Niente semestre bianco
Resta con tutti i poteri

Ancora una volta il capo dello


Stato sviluppa il dogma della
sua infallibilit politica, che
non proprio la forma della
moral suasion prevista dalla Costituzione materiale, e lo fa in
un contesto completamente
nuovo per la dottrina giuridica:
mancano trenta giorni alle sue
dimissioni e per lui non esiste
alcun semestre bianco, come
previsto per i presidenti alla fine del loro settennato. Napolitano invece sar nei pieni poteri fino allultimo e ieri, per la
cronaca, ha letto il quarto discorso nel giro di una settima-

na. Instancabile, nonostante


tutto. Limminente conclusione nel giro di pochissime
ore ha scatenato una sorta di
gioco del lotto nei palazzi romani della politica. Tutti alla ricerca della data giusta. Numeri,
numeri, numeri. Una baraonda che non ha impressionato il
Quirinale, dove si racconta che
il discorso di ieri non cambia
di una virgola i programmi,
non capiamo tutto questo stupore. Il problema saperli,

questi programmi. A Montecitorio, Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, confida che il
giorno giusto potrebbe essere il
15 gennaio. Cos ci ha fatto sapere. Giovanni Toti, rotondo
e supponente scienziato del
cerchio magico berlusconiano,
pronostica unaltra data: il 23
gennaio. Questo perch il presidente della Repubblica potrebbe aspettare lincontro tra
Renzi e la cancelliera teutonica
Merkel previsto quel giorno.
Ipotesi e strategie
Cosa fare adesso?

PREVISIONI
Per il forzista Toti
attender lincontro
Renzi-Merkel del 23,
per altri addirittura
il tentativo greco (il 29)
di eleggere un presidente

Altri, infine, sostengono che


forse il capo dello Stato attender, il 29 gennaio, lesito della
decisiva votazione del Parlamento di Atene per il nuovo capo dello Stato greco. Uno scenario profetico per il nostro
Paese: perch in caso di voto
negativo si andrebbe alle elezioni politiche. In questo lasso
di tempo, i renziani sperano

pure di portare lItalicum alla


firma di Napolitano. Incuranti
che il probabile Vietnam sulla
legge elettorale sar la prova generale dei franchi tiratori per
gli scrutini quirinalizi. Lunica
certezza, allora, si ricava dal discorso del 16 dicembre alle alte
cariche dello Stato. Il presidente aspetter il 13 gennaio per la
fine del semestre europeo a guida italiana. Prima ancora, nel
discorso di fine anno, quasi sicuramente spiegher agli italiani perch ha deciso di dimettersi. Una volta decisa la data
vergher poche righe per informare i presidenti del Parlamento, Pietro Grasso (Senato)
e Laura Boldrini (Camera), e il
premier. A Grasso, poi, toccher il ruolo di supplente, alla Boldrini convocare entro 15 giorni
i grandi elettori a Montecitorio. Napolitano torner a fare il
senatore a vita, nello studio di
Palazzo Giustiniani occupato
prima di essere eletto al Quiri-

nale nel 2006. La coabitazione


con il successore non sar sul
modello dei due papi. Napolitano continuer a fare politica e
qualora il nuovo capo dello Stato non rientrasse nello schema
e nel profilo che lui spera, la sua
voce potrebbe sentirsi spesso.

LA SUCCESSIONE

Idea primarie? Il Pd dice no


di Wanda

Marra

no uscito dallAula quando si votato il jobs act.


leggere il presidente della Re- Timori e minacce, segnali e richieste,
pubblica con le primarie? Non si moltiplicano di giorno in giorno in
esiste. Vogliamo cambiare la Costi- vista dellelezione del successore di
tuzione? Se vogliamo delegittimare il Napolitano. I gazebo, per, non
Parlamento, questo il modo. Carlo sembrano unopzione possibile praGalli, storico, deputato Pd, non ha ticamente per nessuno dentro al
dubbi. Ma in fondo, un Capo dello Pd.
Stato deciso da tre o quattro persone, Ma come, il partito che ha fatto delle
e proposto a un Parprimarie un vanto,
lamento che si trova
guidato da un segretario-premier che
semplicemente
a
CAMBIA VERSO
doverlo ratificare,
lha scalato a colpi di
senza poter scegliere
consultazioni tra gli
Per il premier
davvero, non deleelettori? La platea
gittimato? E dallalprevista per linquiil Parlamento
to? Noi possiamo
lino del Colle diha imparato la lezione
discutere, decidere.
versa, spiegano un
Ci dovranno spiegapo tutti: dare anche
del 2013, al massimo
re perch ci proponsolo un potere congono una persona,
sultivo ai cittadini,
si convocheranno
invece di unaltra.
sarebbe un modo
i grandi elettori del partito per arrivare diritti
Io, per esempio, so-

diritti alla repubblica presidenziale.


Non ci servono altre derive populiste, sintetizza Stefano Fassina.
Primarie? Assolutamente no, va
diritta la Giovane Turca, Giuditta Pini. Ci prenderemo le nostre responsabilit, spiega Andrea Giorgis, minoranza dem, uomo da mediazioni
in punta di diritto in Commissione
Affari Costituzionali di Montecitorio.
I PRODIANI , quelli che sarebbero

naturalmente pi attratti dai gazebo,


evitano persino di evocarli: non vogliono sentirsi dire che lo fanno per
portare avanti il Professore. Anzi, ricordano quello che successe lultima
volta. Quando si era pensato a una
sorta di consultazioni (notturne) tra i
democratici chiamati a votare per il
Quirinale, per scegliere tra Prodi e
DAlema, dopo la bocciatura di Marini. Alla fine, non se ne fece nulla,

lassemblea convocata praticamente


allalba scelse per acclamazione il
Prof e i 101 lo affossarono nel segreto
dellurna.
Le primarie tra i grandi elettori dem,
per, tornano, come idea. Per dirla
con il bersaniano Alfredo DAttorre:
Dovr essere Renzi a proporci un
metodo. Certo, quelle tra noi potrebbero essere unopzione. Il segretario-premier ha gi fatto sapere che
convocher unAssemblea preventiva. Sar risolutiva? Matteo decide
lui. Il nome forse gi ce lha, anche se
non lo dice a nessuno, o magari lo sta
cercando. Tipo coniglio dal cappello, scherzano (e neanche tanto) i
renziani. Conoscendolo, le vere intenzioni del Capo, al netto di accordi
obbligati, sarebbero queste. Altro che
consultazioni allargate. Certo, lazzardo alto. Ma niente paura: Il Parlamento ha imparato la lezione del
2013. Matteo dixit.

LA PARTITA

il Fatto Quotidiano

NIENTE SOLDI AI DEM EMILIANI


RICHETTI DEFERITO AI GARANTI
Matteo Richetti, deputato modenese e renziano della prima ora, gi candidato (poi ritiratosi) delle primarie emiliane stato deferito
dal tesoriere del Partito democratico di Modena al collegio dei garanti perch non in regola
con i versamenti al partito. Un provvedimento

VENERD 19 DICEMBRE 2014

adottato anche alla luce delle modifiche apportate allo statuto del Pd nellassemblea di
domenica scorsa che prevedono che i parlamentari che non siano in regola con la contribuzione alla federazione di appartenenza
del partito siano tolti dallanagrafica degli
iscritti. Linteressato, dicendosi in regola, ha
replicato in un tweet: Ho versato 10 mila euro

al Pd nazionale solo negli ultimi tre mesi. Ma


quanti Pd esistono? #siversaunavoltasola.
Ma il Pd locale ha ribadito che i parlamentari
modenesi dem versano, mensilmente, una
quota di 1.500 euro al partito nazionale e di
2.500 nelle casse di quello locale. Dunque, Richetti si deve mettere in regola. Minaccia ventilata, lincandidabilit.

Il saluto di Grillo: Altro


che addio, si costituisca
IN UN INCONTRO CON LA STAMPA ESTERA, IL FONDATORE DEL M5S, CHE SCARICA
PRODI, ATTACCA IL CAPO DELLO STATO: NON CI HA FATTO ANDARE AL GOVERNO
di Luca De Carolis

P
AUGURI

Napolitano
ha parlato in occasione
degli auguri da parte del
Corpo diplomatico Ansa

QUIRINAL PARTY
Accordo Lotti-Verdini:
nome scelto dal suffisso
di Antonello Caporale

LA VERA NOVIT che si raggiunto un primo


accordo sul metodo: i candidati alla successione, numerosi come le renne di Natale, saranno distinti, nelle pratiche del
Nazareno, per suffissi. In modo che ciascuno possa orientarsi e patteggiare un suffisso condiviso per lavvicendamento.
Poi dal suffisso si proseguir con il resto. Strada lunga ma pi
sicura. Lotti, general manager dei renziani, ha visto ieri Verdini, procuratore di casa Berlusconi. stato questultimo a
porre la pregiudiziale del suffisso. Prima del nome il suffisso, ha detto proprio cos. Aggiungendo: Propongo di iniziare con i cognomi che finiscono in ini. Lotti non cascato nella trappola e ha sparigliato. Ha replicato. Bene, noi lanciamo
Mogher-ini e Boldr-ini. Stesso suffisso e ambedue donne. Il
contractor berlusconiano sul punto non si sentito di proseguire la discussione: Una cosa dev'esser certa: la parit
uomo-donna per noi un principio irrinunciabile.
Incontro in salita, domani il secondo round.

i duro che mai, contro il nemico che


annuncia il trasloco:
Napolitano non dovrebbe dimettersi, dovrebbe costituirsi. In contropiede, contro
i Democratici: Erano i referenti
di Buzzi e Carminati. Sospeso
tra ostilit e mano tesa verso il
suo principale avversario, quel
Matteo Salvini che teme e studia.
il Grillo pre-natalizio, per due
ore protagonista in un incontro
con la stampa estera a Roma.
Torrenziale, reattivo, quasi euforico. Pronto alla campagna
elettorale, perch sente le urne
vicine, e di certo le auspica. Alla
faccia dello stanchino. Da
quando ha nominato il direttorio Beppe si sente libero, non lo
vedevamo cos carico da tempo
ammettono due parlamentari di
peso dei Cinque Stelle. Ha cambiato spirito, il diarca, da quel 28
novembre in cui ha calato dal
blog la cinquina perch io e il
mio camper non bastiamo pi.
La sera prima gli erano arrivati
attivisti e parlamentari sotto casa, in Toscana, per protesta contro due espulsioni (Artini e Pinna). E Grillo si sent assediato,
deluso, forse pronto a mollare
tutto. Ma ora ha recuperato. Al
punto che mercoled a Roma
arrivato in macchina da solo.
Non succedeva da chiss quanto. E ieri ha tenuto banco, nella
conferenza stampa con i giornalisti stranieri. Tema, la raccolta
di firme per il referendum
sulleuro. Stesso argomento della conferenza della scorsa settimana in Senato, stessa squadra
di contorno al leader: Barbara
Lezzi, Laura Castelli, Giorgio

Sorial, Alberto Airola, Luigi Di


Maio. Ed proprio Di Maio, primus inter pares del direttorio
M5S, a esultare: Abbiamo raccolto 50mila firme in un fine settimana, sono gi sufficienti per
depositare la richiesta di referendum. Ma la parola che aleggia di pi fuori e dentro la sala
(vietata alla stampa italiana)
Napolitano.

fatto
a mano

POCHE ORE prima, il presidente

ha confermato limminente addio al Quirinale. E Grillo, uscendo dallalbergo, lha gi invitato


a costituirsi dando il titolo alla
folla di agenzie. In conferenza,
alluomo del Colle ne dice di

ogni: Ha gravissime responsabilit: ha firmato qualsiasi cosa,


si chiuso nellombra e si inventato le larghe intese per allungarsi la carriera. Rappresenta una fetta di partito. Poi un
grande classico: Se non fosse
stato per lui saremmo al governo, le elezioni le avevamo vinte
noi. Parole che provocano lo
sdegno del Pd, con il vicesegretario Guerini in testa. Certo, di
euro e affini Grillo parla, a lungo: Dobbiamo uscirne prima

possibile, ma nellEuropa unita


voglio rimanerci, daltronde ci
sono altri Paesi senza la moneta
unica. Ma ha tanto da dire su
tutto il resto, e sono parole da
pre-campagna. Innanzitutto,
contro il Pd: Il referente di Buzzi e dei suoi a Roma e altrove il
Partito Democratico. Se avessimo fatto unalleanza con il Pd
adesso staremmo dentro questa
roba qua. Orfini, il commissario dem a Roma risponde subito: Caro Beppe, risparmiaci
idiozie: noi la mafia la combattiamo tutti i giorni, tu dici che
non esiste. Ma Mafia Capitale
benzina per il Grillo che vede il
diavolo nella politica tradizionale, perfino nei suoi luoghi.
Siamo dentro a questa struttura per i partiti dice del Parlamento. E quella parola, partiti, la
ripete con ostentato ribrezzo.
Convinto di poterlo fare con pi
forza, rilegittimato dalle inchieste in cui i nostri non finiscono
mai. Accennano a Salvini, che

ha bollato il referendum sulleuro come una presa in giro.


Grillo replica cauto: La Lega ha
fatto una campagna sulleuro.
Alleanze non ne prevediamo ma
se ci sono cose che possono portare dei risultati, andiamo avanti.
IL CAPO del M5S non sbatte la

porta a Salvini. Sa che pesca nel


suo stesso bacino, ed forte. Per
ora meglio non andare allo scontro. Del resto il diarca fa anche di
conto. E ribadisce che sul prossimo inquilino del Colle si pu
trattare: Vorremmo una persona fuori della politica e dei partiti.
Lo sceglieremo attraverso la rete.
Se lo sceglie un altro partito ed
una candidatura al di fuori di
queste logiche, ci sta bene. Pi
tardi, in una videointervista
allAnsa precisa: Prodi? No, non
se ne pu pi. E sui fuoriusciti:
I partiti hanno delle correnti, il
M5S ha degli spifferi. Sorride,
Grillo. Il fu stanchino.

LE TATTICHE

Lingorgo di date intorno al Colle


di Sara Nicoli

na tela di date. Tessuta in modo


U
da sostenere le riforme e lelezione del nuovo capo dello Stato in

ununica intesa granitica. Ancora una


volta, Renzi e Berlusconi, tramite Verdini e Lotti, hanno rinnovato quanto
stabilito nel Patto del Nazareno attraverso un timing molto serrato di lavori
parlamentari che vedr prima lapprovazione, da parte della Camera, della
Riforma del Senato (seconda di 4 letture previste), poi entro il 20 gennaio
al Senato lapprovazione dellItalicum.
Quindi, avanti con la nomina del successore di Napolitano. Sulla data delle
dimissioni, sembra che il capo dello
Stato sia orientato ad annunciare la fine del suo secondo mandato il 14 gennaio, un solo giorno dopo la fine della
presidenza italiana del semestre europeo. Da quel momento, poi, scatteranno i 15 giorni canonici per la convo-

cazione delle Camere in seduta comu- mento abbia imparato la lezione del
ne (con gli adempimenti relativi anche 2013, e sono assolutamente convinto
alla nomina dei grandi elettori regio- che far quello che deve fare nei tempi
nali) che, quindi, dovrebbe cadere in- stabiliti.
torno ai primi di febbraio. E c chi sostiene, nello stretto giro renziano, che UNA CONVINZIONE che, tuttavia, poil premier sia orientato ad arrivare a trebbe infrangersi sulla tenuta dei
questultima scadenza con in tasca un gruppi parlamentari, sia quello del Pd
accordo gi fatto con Berlusconi e Sal- che quello, oggi assai pi turbolento, di
vini sul nuovo presidente. Un nome Forza Italia. Determinando una fase di
che, dicono le stesse foncaos, dalle conseti, sar sottoposto anche
guenze immaginabili.
ai 5Stelle, ma solo dopo
IL NODO
aver incassato il via libeIntanto, per, il tira degli altri. Le intenming partito.
Se entro
zioni di Renzi sono apOggi la conferenparse chiare ieri grazie a
za dei capigruppo
il 20 gennaio,
questa dichiarazione:
al Senato calenlItalicum non riceve
Credo che non ci sarandarizzer la dino problemi quando il
scussione
il via libera in Senato, dellItalicum su
Parlamento dovr sostituire Giorgio Napolitacui anche Alfano
la legislatura rischia
no ha detto da Bruxeldimostra fretta:
di avvitarsi
les credo che il ParlaFa parte di un ac-

cordo che riguarda importanti segmenti dellopposizione, e mi riferisco a


Forza Italia ha detto il ministro
dellInterno quindi chiudiamo la
partita al pi presto possibile. In pratica, le stesse parole usate da Maria Elena Boschi: C laccordo con Forza
Italia. Anche perch, dopo lincontro
di marted tra Verdini e Lotti, la nuova
legge non fa pi paura a Berlusconi che
aveva sempre tenuto il freno a mano
tirato nel timore che Renzi volesse utilizzarla per andare al voto in primavera. Nel nuovo accordo, prevista lentrata in vigore della legge per il 1 settembre 2016, quando la riforma del Senato avr gi avuto tutte e quattro le
letture previste e forse si sar celebrato anche leventuale referendum.
Non previsto, invece, il ricorso al
Consultellum in caso di un voto anticipato prima della primavera del 2017,
segno evidente che n Berlusconi, n
Renzi hanno intenzione di ricorrere al-

Laula di Montecitorio Ansa

le urne prima; i sondaggi danno il premier in caduta libera, ma la situazione


di Forza Italia senzaltro peggiore, segnando un secco 12,5%. Meglio, dunque, rispettare anche lantica prassi che
vuole un nuovo capo dello Stato di certo mal disposto a mostrare debolezza
sciogliendo le Camere, come primo atto del suo settennato, per consentire le
elezioni anticipate a primavera prossima. Una prassi che, insomma, ora fa
comodo davvero a tutti.

IL SORRISO DITALIA

VENERD 19 DICEMBRE 2014

D
ue David e sei
Nastri: una carriera
iniziata nel 1950

ALLANAGRAFE Virna Pieralisi, era una delle


icone del cinema italiano. Nata ad Ancora, si
era trasferita prima a Jesi, poi a Roma con la
famiglia. Qui a 14 anni ha iniziato a recitare
raggiungendo il successo negli anni 50 per una
carriera che durata tutta la vita e che negli
anni 60 lha portata anche a Hollywood. Tra i
vari riconoscimenti che ha ottenuto, sei Nastri

dargento (Al di l del bene e del male nel


1978, Sapore di mare 1983, Buon Natale...
buon anno nel 1990, La Regina Margot nel
1995, V dove ti porta il cuore nel 1997, Il pi
bel giorno della mia vita nel 2002), due David
di Donatello per le interpretazioni (La cicala
nel 1980 e Sapore di mare nel 1983) e due
alla carriera nel 1996 e nel 2009, oltre a un Prix

il Fatto Quotidiano

dinterprtation fminine al Festival del cinema di Cannes e un premio Csar per La Regina
Margot.
Virna Lisi ha anche lavorato molto in televisione: tra le serie tv si ricordano Il bello delle
donne, Caterina e le sue figlie, La donna
che ritorna, Baciamo le mani: Palermo-New
York 1958, Madre, aiutami.

TROPPO VIRNA PER ESSERE SOLO BELLA


SE N ANDATA A 78 ANNI, POCHI MESI DOPO IL MARITO FRANCO PESCI, LATTRICE CHE SEPPE DIRE DI NO A HOLLYWOOD
di Malcom Pagani

lla vana ricerca di una conquista complicata, Frank Sinatra indag la via
pi rapida per arrivarle al cuore:
Esprimi il tuo pi grande desiderio e
io lo realizzer oggi stesso. E Virna Lisi, una ragazza semplice che tale era rimasta anche nella
confusione hollywoodiana, disse soltanto: Vorrei una mela. Due ore dopo, nella roulotte, di
mele ne arrivarono migliaia, ma Virna era gi
altrove perch ai frutti proibiti del momento aveva sempre preferito le radici solide. In America,
dove era emigrata per recitare nella breve curva
di una carriera eterna, Virna Lisi, scomparsa ieri
a 78 anni, era tornata di recente, a Houston, per
guarire da unimprovvisa malattia e tentare di
battere un problema senza soluzione.
NON SI ERA ARRESA allinterpretazione dellobbligato ruolo di vittima sacrificale e aveva lottato,
come sempre, per ritornare alla patria acquisita,
Roma, approdo mai tradito della prima giovinezza dopo uninfanzia itinerante trascorsa al seguito
del padre tra le Marche e la Puglia. Chi scrive
laveva incontrata a fine settembre, nello spicchio
metropolitano in cui dietro cancelli anonimi, si
nascondono i giardini fatati della parte nord della
citt. Oltre gli alberi, i prati allinglese, le mura
ocra, le foto alle pareti, i quadri,
i cani e le porcellane ereditate da
ghi silenzi di Lattuada, il lieto
viaggi lontani nel tempo e nella
LULTIMA INTERVISTA umorismo di Raimondo Viamemoria, Virna Lisi srotolava
nello e Dino Risi, la simpatia di
senza enfasi la propria vita alLe avances di Sinatra,
Jack Lemmon, la brutale maeternando ricordi e schegge biostria di Giorgio Strehler. Aveva
grafiche limpide come i suoi ocle polpette di
incontrato molti galantuomini
chi. Avevano visto tanto e non
Mastroianni, la simpatia
e, giurava senza acrimonia, anpoco, nel pudore dialettale di
che qualche stronzo. Ma di
chi sa relativizzare e schermirsi
di Jack Lemmon: una vita tutti ricordava un dettaglio, una
per innato pragmatismo contaminuzia, una peculiarit, un redino, avevano trattenuto: Ma
cos intensa da riuscire
folo di invidia professionale
davvero dobbiamo parlare di
a tenerli insieme tutti
mutato in violenza inconsulta:
sta cosa e dare tanta importanRod Steiger mi fece inciampare
za a sta fregnaccia?. Si doveva,
e mi spezz la caviglia.
certo. E non solo perch Virna
Lisi, evadendo dalloggettiva bellezza che aveva Ogni tanto, tra un aneddoto e laltro, osservando
rintronato torme di uomini, aveva pitturato il un punto nel vuoto pi in l delle finestre, Virna
mestiere con talento conquistando applausi e am- rimpiangeva lunica scena madre a cui avrebbe
mirazione nei pi importanti Festival del mon- voluto tornare. Il suo matrimonio, la sua storia
lunga 53 anni con Franco Pesci, architetto con la
do.
Si doveva perch Virna, invitata a incasellare vol- passione per il calcio e per la Roma. Franco le
ti, nomi, eventi, gioie e delusioni, di s aveva rac- mancava e i giorni, da quando se ne era andato in
contato sempre poco preferendo far parlare una cielo anticipandola di qualche mese, erano un arstoria personale che prendendo il largo allinizio co nostalgico che trascinava Virna, imperturbadegli anni 50 laveva vista approdare a pi di cento bile e dura alloccorrenza, a un dolore autentico
film. Di alcuni Ernesto di Salvatore Samperi ad che restituiva lacrime senza finzione. Per ridere,
esempio aveva perso la memoria, di altre espe- di notte, non di rado scandagliava il sommerso
rienze e di altri compagni davventura, tra una della televisione. Osservando le teche Rai e i framtrasformazione fisica e laltra, ricordava anche i menti antichi, riconosceva ai comici di ieri un tadettagli. Le polpette che Mastroianni addentava lento che non ritrovava nei contemporanei. Amanelle pause, la brusca sincerit di Monicelli, i lun- va Proietti: Mi capitato di rivedere il cavaliere

Lautore

nero e ho pensato che quelli come Gigi non nascono pi e dubitava di Tot e delle tante truffe
che a suo dire la politica di oggi
propinava al popolo non pi sovrano disseminando artifici retorici che non avevano nessuna
rispondenza nel reale. A differenza dei colleghi che alla sinistra politica avevano affidato
speranza e appartenenza, Virna
compagna non si era sentita
mai e riteneva che ad alcuni: Al
pi grande regista del dopoguerra, Pietro Germi, solo per fare un esempio la
scelta fosse costata molto in termini di riconoscenza collettiva. Per il resto, Virna Lisi aveva
sempre ballato da sola. Controvento.
IRRIDENDO il narcisismo di una professione a

fortissimo rischio nevrosi con la naturalezza di


chi sa che lo splendore, se non interiore, svanisce
in fretta che sia maschile o femminile: Ma li avete
visti gli uomini ossessionati dal loro profilo? Questi che se credono belli e se specchiano tutto il
giorno me fanno una gran pena. Negli uomini il
narcisismo parente stretto dellomosessualit.
La donna lo capisce subito, il bluff lo svela in un
minuto. Al tavolo da poker Virna non si era mai
seduta. Aveva giocato una partita originale senza

un destino certo, sempre in prima persona. Sempre a carte scoperte. Aveva vinto e perso, senza
mai addebitare agli altri le rare sconfitte del momento. Per questo camminava a testa alta e sapeva
sorridere di un timbro suo. Pi ruvido di quanto
non pretendesse liconografia e pi vero di qualsiasi ciak. Virna Lisi. Campo. Controcampo.
Lampi nellacqua. E nello schermo, il fiume impetuoso di chi non si era fatto scegliere mai la
parte a costo di passare il turno, rinunciare, attendere il ruolo che la convincesse: Mi sceglievano per fare la fidanzata elegante o la mogliettina
cretina. Sognavo uninterpretazione da donna
adulta. La trov in pi occasioni. E ora che sullo
sfondo rimangono le immagini, a non trovarla
pi, con sommo dispiacere, siamo noi.

Bruno Gambarotta

Con quella bocca... sopravvisse a Carosello


di Nanni

Delbecchi

irna Lisi ha rischiato


V
molto. Bruno Gambarotta ricorda perfettamente

quella bellissima ventenne di


Ancona divenuta celebre nel
1957 grazie al Carosello del
dentifricio Chlorodont dal
titolo La bocca della verit,
in cui intrepretava la signora
Candida Chedenti, moglie
del fantozziano ragionier
Prudenzio (Enzo Garinei).
Le gaffe della svampita signora Candida alla presenza
del grasso commendator Loris Gizzi della ditta Zanna

Bianca, principale di Prudenzio, avrebbero provocato


il licenziamento di chiunque.
Ma lei aveva un asso nella
manica, o meglio tra le labbra. Con quella bocca pu
dire ci che vuole, era lo slo-

gan-tormentone che concludeva il Carosello. E a un sorriso cos si poteva, anzi, si doveva, perdonare tutto.
Perch la Lisi ha rischiato?

Lo slogan Con quella bocca


pu dire ci che vuole era
una delle tante trovate pubblicitarie del grandissimo
Marcello Marchesi, e la Lisi
ha rischiato perch quella
battuta le calzava fin troppo a
pennello. In quella stagione
doro dei Caroselli molti attori si identificarono a tal
punto con le scenette da cadere prigionieri, e divent
difficile fargli fare qualsiasi

altra cosa.

Il caso pi classico quello di


Ernesto Calindri in mezzo alla strada con laperitivo a base di carciofo.

Ce ne sono stati parecchi, di


quei casi. Paolo Ferrari con i
fustini del detersivo, Cesare
Polacco che non pu stare
senza la brillantina, Nino Castelnuovo che salta la staccionata grazie allolio di semi...
Per Virna Lisi, invece, niente
effetto staccionata?

Nel modo pi assoluto. Super benissimo il rischio


dellidentificazione, che pure

ci fu. Credo sia dipeso dalla


sua straordinaria capacit di
restare se stessa in ogni circostanza.
Tu allora eri un giovanotto. Ti
eri innamorato?

Pi che altro affascinato,


perch la Lisi non mai stata
un sex symbol. Era una bellezza algida, che aveva qualcosa di irraggiungibile. Il genere Madonna rinascimentale che oggi potremmo paragonare a Marianna Madia.
Infatti solo una come lei poteva permettersi uno slogan
cos. Non so come se la ca-

verebbero un'olgettina, o una


Minetti.

Certo. E pensare che la Minetti anche igienista dentale.


Della Lisi rimasta proverbiale anche la seriet sul lavoro.

Aveva questa signorilit innata per cui nessuno ha mai


potuto permettersi la minima confidenza, lo stesso stile
che ha avuto anche nella vita
privata. Mai un gossip, mai
una paparazzata, nessuna
storia sentimentale allinfuori del matrimonio. Una normalit scandalosa per il

IL SORRISO DITALIA

il Fatto Quotidiano

IL RICORDO DI RENZI
MI SCRISSE UN BIGLIETTO
Anche il mondo politico ha voluto ricordare ieri Virna Lisi. Lasciatemi ricordare una donna straordinaria, simbolo di
eleganza e di bellezza: Virna Lisi. Cos
il premier Renzi, che non ha perso occasione per raccontare un aneddoto

personale: Ricordo che cera stata una


battuta legata a vicende politiche
(quando Massimo DAlema riferendosi
al premier disse con una bocca cos
pu dire di tutto, ndr) e mi aveva chiamato e scritto una cosa. Mi piace pensare che lItalia sia anche eleganza e
bellezza. Il capo dello Stato ha espres-

VENERD 19 DICEMBRE 2014

so dolorosa sorpresa e sincera commozione. Lantidiva pi amata del cinema


italiano lha definita lOsservatore Romano . Donna tenace e coraggiosa,
tra i pochissimi esponenti del mondo
dello spettacolo che non ha mai avuto
paura di invecchiare. Restando bellissima.

FRANCO PESCI

Un amore durato
53 anni

SCATTI

Virna Lisi negli


Anni 60. Nella
pagina a fianco
a Venezia nel 2009.
Sotto, ai tempi di
Carosello. A destra con il marito
Franco Pesci
e nella fiction Rai
Madre aiutami

ERANO sposati dal 1960 Virna Lisi e Franco Pesci (foto a


destra), architetto e costruttore. Pesci scomparso nel 2013
era stato un personaggio
noto: ex presidente dellAs
Roma, vicepresidente
dellAnce, lAssociazione
nazionale dei costruttori edili,
presidente dei circoli Aniene
e dei Canottieri Roma.
Virna Lisi per lui
rinunci a Hollywood

Lattrice

Ansa/LaPresse

di Emiliano

mondo dello spettacolo di ieri come di oggi.

La prima serie del Carosello


si intitolava Come si rideva
una volta. Trovi che nel sorriso di Virna Lisi ci fosse
qualcosa che oggi non c'
pi?

Non c dubbio che cos,


Oggi tutto molto pi
sguaiato, sgangherato, esagerato. Anche saper ridere
unarte. Sempre meno frequentata.
Unarte a cui lei rimasta fedele. In mezzo secolo n la
sua bellezza n la sua classe
sono cambiate.

Non ha mai combattuto contro il lavoro del tempo sul


suo viso, e si ben guardata
dal sottoporsi a quei devastanti interventi di chirurgia
estetica per cui oggi tante
facce a settant'anni diventano inguardabili, soprattutto
se le confronti con il ricordo
di come erano prima. Lei invece rimasta bella fino all'ultimo.
Con quella bocca ha potuto
non solo dire, ma anche fare
quello che voleva.

Certo. Soprattutto ha potuto


dire di no, che sempre la
cosa pi difficile.

Liuzzi

on una scena
qualsiasi per il cinema italiano.
Da l, da quel
momento, i fratelli Enrico e
Carlo Vanzina, cio figli di
cotanto Steno, inaugurano
un nuovo filone della commedia all'italiana che, in parte, tra mille difficolt, resiste
anche oggi. Il set Forte dei
Marmi, lambientazione sul
finire degli anni Sessanta, ma
prima del 1968, il film Sapore
di mare. Lei, la giovane attrice,
appena 18 anni, si chiama
Isabella Ferrari. Laltra una
star, Virna Lisa, quella che
aveva sbattuto la porta in faccia a Hollywood. Mi tremavano le gambe, dice oggi la
Ferrari, per me era il primo
confronto con una grande attrice. Io ero al debutto, insicura, chiusa nei miei diciott'anni, con un avvenire ancora tutto da disegnare. Non
sapevo nulla. Non ero solo
impaurita, ma anche impacciata. E pendevo dalle sue
labbra. Per me era Virna Lisi,
la grande signora del cinema
italiano, io ero una ragazzina.
Ma avevamo una scena insieme. Lo ricordo come se fosse
adesso, perch ci sono momenti che non si possono dimenticare nella vita. Lei doveva consolarmi, la storia del
film nota: il mio personaggio, Selvaggia, ha un fidanzatino che si innamora della
Lisi. E lei, il giorno del mio
compleanno, costretta a
consolarmi e in poche battute a darmi una lezione di vita.
LA SCENA, dicevamo. Tecni-

camente i critici la rivaluteranno solo in seguito. In realt il regista riesce a mettere in


quei pochi minuti quello che
rende la pellicola non un film
di serie B, ma una commedia
coi fiocchi come, forse, non
sarebbe pi accaduto. Il contrasto tra lesordiente Ferrari
e la star regge molto bene, tie-

Isabella Ferrari

Mi tremavano
le gambe. Poi lei
mi ha battezzata

Virna Lisi, Gianni Ansaldi e Isabella Ferrari in Sapore di sale Ansa

IL FILM

INSIEME IN SAPORE
DI MAREDEI VANZINA
Per me era la bellezza,
mi colpivano gli occhi,
la leggerezza con la quale
rimaneva sul set. Sorridente,
sempre. Chic, senza essere snob

ne in piedi lintera storia,


quella che trasforma una stagione balneare in uno di quei
film sempreverdi. Insieme alla Ferrari ci sono un manipolo di ragazzi, alcuni gi di
successo o destinati a un futuro, come Jerry Cal e Christian De Sica, Marina Suma o
altri come Gianni Ansaldi, il
fidanzato, che fermeranno la
loro carriera in quella Versilia
targata anni Sessanta e si dedicheranno ad altro nella vita,
sempre con rispettabile successo, ma pi distanti dal cinema. E tra loro la Ferrari
che, dopo la commedia, cre-

scer e maturer interpretando ruoli drammatici e brillanti, al cinema e a teatro.


Per me Virna Lisi era la bellezza, dice ancora Isabella,
mi colpivano gli occhi, ma
anche la leggerezza con la
quale riusciva a rimanere sul
set. Leggerezza che solo un
grande attore riesce a portare.
Sorridente, sempre. Chic senza essere snob. Questo era
Virna Lisi. Ci siamo incontrate anni dopo e mi ha sempre guardata con gli stessi occhi, quelli che precedevano il
momento della mia prima
scena. Non ha mai smesso di
prendermi sottobraccio, non
so se riesco a spiegarmi. Inizi, tra me e lei, un grande
amore che, seppur su strade
diverse, sarebbe proseguito.
Non abbiamo pi recitato insieme, scherzi del destino, ma
ogni volta che mi vedeva mi
chiedeva di me: sapevo che
non aveva smesso di seguirmi, come io non avevo smesso di seguire lei. Un rapporto
molto speciale tra due persone che fanno lo stesso mestiere.
Stesso mestiere, e forse la
continuit nella bellezza. Un
passaggio di testimone virtuale. Si assomigliano, le due,
in qualche modo. Per le scelte

determinanti, ma anche per


quella leggerezza nel recitare
che rientra nella finzione cinematografica. La Ferrari di
Selvaggia era una ragazzina
col broncio, Virna Lisi aveva
gi vinto tutto nel cinema,
sorrideva con la consapevolezza dei quaranta anni passati e la consapevolezza di chi
non sbaglia. Ma qualcosa in
comune lo dividono e quella
pellicola forse riesce a fare da
spartiacque. Non lo so, sicuramente io la guardavo con
una grande emozione. Osservavo come si muoveva e come passava le mani tra i capelli. Ero incuriosita, affascinata. Dovevo sforzarmi di
poter prendere tutto il meglio. E in qualche modo ho
continuato a farlo anche dopo, nello scoprire come si pu
gestire la bellezza con il talento, senza rinunciare alla
popolarit e stando attente a
non svendersi. Virna era tutto questo. Ripeto: mi ha battezzata, ma ha sempre continuato a trattarmi con un affetto estremo, quello che non
deve per forza essere esplicitato nelle parole, lo senti e basta. Mi chiedeva, poche parole. Mi chiedeva cosa avessi
in programma, quali copioni
stessi leggendo. Questo a me
bastava per sapere che lei c'era stata e ci sarebbe sempre
stata.
SUL FILM in particolare, la

Ferrari, preferisce non soffermarsi. Sarebbe unulteriore


parentesi. Ho accettato di dire queste poche cose solo perch lei le meritava e per dire
quanto sia stata importante
per me. Parlo col cuore, quello di unamica, una collega,
ma soprattutto unammiratrice per tutto quello che Virna Lisi stata. Sul set e nella
vita. Mi piace ripeterlo: chic,
mai snob. Anche dura, a tratti. Una lezione per tutte le
donne. Le mando un abbraccio forte, spero che lo senta.

CUBA LIBRE

VENERD 19 DICEMBRE 2014

Ibloccare
l Congresso pu
il piano

della Casa Bianca

IL GIORNO DOPO la grande euforia,


la strada verso la storica fine dellembargo a Cuba appare decisamente in
salita. E la realizzazione del sogno di
Obama e milioni di cubani rischia di
infrangersi su un Congresso americano ostile, che da gennaio sar in mano
alla destra. E di impantanarsi nelle

sabbie mobili della prossima campagna elettorale per il 2016, quella che
dovr portare allelezione del nuovo
presidente Usa.
E mentre la Casa Bianca non esclude la
possibilit che Raul Castro possa venire in visita a Washington per incontrare Obama, il pericolo che i tempi del

il Fatto Quotidiano

disgelo possano essere molto pi lunghi di quelli auspicati dal presidente


americano reale. Anche se Obama,
che vorrebbe porre fine allembargo
entro la fine del 2016, ha il potere di
agire su molti aspetti della vicenda anche senza lautorizzazione del Congresso. Ma questultimo ha gli stru-

menti per bloccare, o almeno per ostacolare a lungo, la svolta: negando i fondi necessari per riaprire lambasciata,
fare ostruzionismo sulla nomina
dellambasciatore, votare contro la
legge che dovrebbe facilitare i viaggi, e
ignorare tutte le richieste mirate alla
completa rimozione dellembargo.

OBAMA OSPITE DONORE A CUBA


CASTRO D LOK AL CAMBIAMENTO
GRANMA PUBBLICA IL DISCORSO DELLEX NEMICO. E PER LE STRADE LA GENTE FESTEGGIA

di Nuccio Ciconte

ono tornati titola a


tutta pagina Granma. Il
giorno dopo limprovvisa e clamorosa conversazione telefonica tra Barack
Obama e Raul Castro, il quotidiano del Partito comunista cubano archivia la cautela della
sua edizione online (che laltroieri aveva quasi nascosto la
notizia) e dedica 15 pagine su 16
a questa svolta che segna la fine
della guerra fredda nel continente americano. Sono tornati grida il giornale che illustra il
titolo con una grande foto di
Raul Castro circondato dai 5
cubani arrestati e condannati
per spionaggio negli Usa (2 erano stati liberati per aver scontato la pena, tre sono arrivata ieri a LAvana dopo lo scambio
con un prigioniero americano,
Alan Gross, detenuto a Cuba e
condannato come spia).
COME MAI il giornale castrista

non pone laccento sulla fine di


unepoca, sulla svolta storica
nelle relazioni tra i due Paesi cos come hanno fatto ieri i giornali di tutto il mondo? Perch lo
scambio di prigionieri eroi o
spie, dipende dai punti di vista
assume per LAvana un significato cos importante, tanto da
far passare apparentemente
quasi in secondo piano lannuncio della ripresa delle relazioni
diplomatiche tra i due paesi? Da
quindici anni il governo castrista reclamava in ogni sede internazionale la liberazione dei suoi

eroi ingiustamente accusati di


spionaggio. Raul incassa come
una grande vittoria lo scambio
dei prigionieri e sottolinea: abbiamo realizzato quel che Fidel
promise nel 2001 quando promise: Torneranno. Il richiamo al vecchio patriarca della rivoluzione non casuale, ed rivolto ai duri e puri del regime
che guardano con fastidio e allarme a quel che potrebbe accade a LAvana nel volgere di pochi anni. Raul nel discorso alla
nazione lo dice in modo chiaro:
sin dalla mia elezione alla guida
del paese mi sono sempre impegnato per una svolta nei rappor-

schiena rimasta dritta, la rivoluzione non ha cambiato idea.


Ma sempre Granma che sincarica di segnalare, nonostante
tutto, la portata della svolta.
Sempre in prima il lettore scopre due belle foto e due titoli della stessa grandezza: Raul Castro
e Barack Obama mentre annunciano al mondo la bella novella.
C il testo integrale del leader
cubano, e c quello molto pi
lungo del presidente americano.
Cos per la prima volta i cubani
possono leggere integralmente
il discorso del capo della Casa
Bianca. Una rivoluzione per la
stampa cubana. Il nemico di ieri

CORSA A OSTACOLI
Raul ricorda il suo
impegno per
il cambiamento delle
relazioni e fa riferimento
al patriarcaFdel contro
eventuali oppositori
ti con gli Stati Uniti, cos come
prima di me lo aveva fatto mio
fratello Fidel. E proprio mentre
annuncia la clamorosa svolta,
rende omaggio alleroico popolo cubano che ha dimostrato,
nonostante aggressioni, pericoli, sacrifici... di essere sempre fedele agli ideali di indipendenza e
giustizia sociale. Come dire:
non ci siamo piegati, la nostra

PARI DIGNIT La
prima pagina dellorgano ufficiale del partito comunista

DOPPIA GIOIA Segni


di giubilo per la liberazione dei
5 cubani detenuti negli Usa e
per la rivoluzione dei rapporti
con Washington LaPresse
oggi un leader da guardare con
rispetto. Solo nelle prossime settimane sapremo se la svolta annunciata da Obama e da Raul
riuscir a superare gli ostacoli e
le trappole disseminate apertamente dai Repubblicani e dagli
anticastristi negli Usa, e quelle
sotterranee ma non meno insidiosi dei gerarchi del regime cubano.
ANCHE ALLA FINE degli anni 70

del secolo scorso si era arrivati a


un passo della svolta. Alla Casa
Bianca cera Iimmy Carter. Fidel Castro, da pochi mesi presidente del movimento dei non
allineati, sollecitato da Washington aveva permesso il ritorno

in patria come turisti a migliaia


di cubani che erano scappati dopo il trionfo della rivoluzione.
Diversi prigionieri cubani erano
stati messi in libert e spediti
allestero. Poi linvasione sovietica dellAfghanistan con Fidel
schierato in prima fila accanto al
Cremlino, nonostante Kabul
fosse membro dei non allineati
ha fatto precipitare tutto. Carter, accusato dai Repubblicani
per le aperture a Cuba, fu costretto a inasprire le pressioni. I
rapporti tra LAvana e Washington tornarono burrascosi. Oggi lUrss non c pi. Ma a
LAvana c ancora chi ha paura
di perdere privilegi e potere. E ai
rapporti con gli Usa preferisce
quelli con la Cina o la Russia di
Putin. Paesi che non obiettano
sulla mancanza di una stampa
libera o sullinesistente libert
politica.

Sul Malecon si canta per il leader Yankee


GIOIA E SPERANZE DELLA POPOLAZIONE DELLAVANA CHE SI RIVERSATA NELLE STRADE. NON CI SIAMO PIEGATI AGLI AMERICANI
di Alex

Corlazzoli

eri mattina lAvana si svegliata in festa. Da


I
ore in citt ci sono manifestazioni spontanee per le strade, ad ogni angolo si parla solo

cate per le strade, i giovani esprimo la loro


gioia con la musica. La rivoluzione cubana con
questa vittoria si consolida. Ora siamo tutti in
attesa di conoscere i dettagli dellaccordo:
lapertura dellambasciata Usa a Cuba, lallentamento dellembargo, la libert di poter viaggiare per i cittadini cubani negli Stati Uniti.
Le note di Hasta siempre comandante echeggiano ovunque in questi giorni soprattutto nei
quartieri pi popolari. Rigo, ingegnere, ha
aperto con sua moglie una Casa particulares a
Centro Habana. Lui ha a che fare ogni giorno
con i problemi che si respirano sullisola a
causa di 50 anni di
guerra fredda. ottimista: il primo passo verso dei rapporti
normali tra il popolo
Nord Americano e il
nostro governo. Le differenze sono note a
tutti e vanno rispettate.

della fine dellembargo Usa, la gente si abbraccia, piange, balla, si scambia auguri: la
vittoria della legalit. Renato Della Giovanna,
vive sotto il cielo castrista da anni. Ha lasciato
lItalia e oltre a sposare una cubana ha abbracciato Fdel e la rivoluzione socialista. La
televisione di casa sua nel bario Chino a nord
della storica piazza del Capitolio, da quando
mercoled Raul Castro ha parlato alla nazione
annunciando la ripresa delle relazioni tra gli
Stati Uniti e Cuba, trasmette in continuazione
interviste e trasmissioni sul ritorno in patria
dei tre prigionieri cubani arrestati in Florida
nel 1998 per spionaggio.
Nelle prime parole scritte via posta elettronica
non nasconde lemozione. Anzi leccitazione:
la stessa che racconta Renato si respira
lungo il Malecon, in
plaza Vieja, sui colorati
taxi anni 50 o nella bodega dove ancora si FRATELLI IMMORTALI
compra il pane, la car- I cambiamenti attesi avverranno
ne e il dentifricio con la
tessera. Le bandiere comunque sotto legida della coppia
cubane sono moltipli- che governa lisola dal 1959

Questo accordo favorir le relazioni commerciali e le condizioni di vita del popolo cubano;
tra l'altro dovrebbero aumentare le rimesse e
potremo aver accesso a molti prodotti statunitensi.
Chi conosce bene Cuba Domenico Vecchioni, ambasciatore dItalia sullisola dal 2005 al
2009: I vincitori sono i cubani, gli sconfitti
sono gli americani: il regime per il momento
non ha modificato una sola virgola della sua
struttura. Resta un Paese con un solo partito e
un solo capo. Lembargo fallito ma ora che
faranno gli Usa per influenzare il ritorno alla

Fdel e Raul nel febbraio di questanno


e in foto con il Che negli anni 60 LaPresse

democrazia, alla libert, ai diritti delluomo?


Va detto che erano gi state riconosciute alcune aperture nel settore degli alimenti e dei
medicinali tanto che gli Stati Uniti sono il
quinto partner commerciale di Cuba. Ci non
toglie il fatto che lembargo dovrebbe finire:
ci pu essere deciso solo dal Congresso e l ci
sar battaglia. Va notato che si tratta di un
accordo storico fatto in gran segreto: abbiamo
assistito a un Paese, come gli Stati Uniti, che
cambia la sua politica estera dopo 50 anni senza alcun passaggio politico. Lex ambasciatore a Cuba convinto che non siamo ancora
di fronte alla fine di
Fidel e Raul. Parole
che trovano conferma nellanalisi di Rigo: troppo presto
per parlare di fine del
castrismo! Tracce
della rivoluzione cubana rimarranno per
molti anni dentro e
fuori Cuba: non si
potranno mai omettere i nomi di Fidel e
Raul.
Dovremo
aspettare almeno il
2019 quando Raul
lascer il governo.

CUBA LIBRE

il Fatto Quotidiano

Y
oani Sanchez:
Ma il Lder
Maximo dov?

ALLAVANA, qualcuno si domanda dove sia Fidel


Castro. Anzi, che cosa ne pensi il Lider Maximo
dello storico riavvicinamento con gli Stati Uniti, il
nemico di una vita.
Tra i primi a porsi il quesito stata ieri Yoani
Sanchez: Il grande assente continua a essere
Fidel Castro, nemmeno una foto sua alle spalle di
Raul Castro mentre leggeva il dicorso quasi in

di Maurizio

DIRITTI Il grande tab


del regime castrista
a questione dei diritti umani per il regime dei
L
Castro ha rappresentato sempre un tab. Questione che ha spinto dissidenti e attivisti a scappare

dalla patria. Dati del governo statunitense mostrano


che dal 1959 al 1993, i cittadini cubani fuggiti da Cuba
per gli Stati Uniti, sono circa 1.200.000. Negli anni
successivi il trend non sembra essere cambiato. Secondo Human Rights Watch, lorganizzazione internazionale che si occupa di diritti umani, sono circa
183.000 i cubani che dal gennaio al settembre 2013
sono stati costretti ad abbandonare Cuba. Tra questi,
la maggior parte sono giornalisti, blogger e difensori
dei diritti umani. In un articolo del maggio 2012,
comparso in un giornale del regime, erano circa
57.000 i cubani in prigione o rinchiusi in campi di
lavoro, spesso in condizioni disumane, alcuni dei
quali per avere semplicemente criticato il regime.

Chierici

uasi una parola


dordine, fumi di
pace: il colloquio
tra Obama e Raul
Castro scioglie le tensioni endemiche del continente latino.
Da due anni la Farc colombiana trattan allAvana la fine
di una guerra civile lunga
mezzo secolo, 220 mila morti.
Fiumi di parole che non concludono. Ecco che mezzora
dopo labbraccio telefonico
dei due presidenti, i mediatori
Farc proclamano la tregua
unilaterale: non spareranno se
non per difendersi dallaggressione delle forze armate.
Spiraglio ambiguo eppure
inaugura una speranza senza
precedenti. Pi o meno alla
stessa ora Nicolas Maduro,
erede disastrato di Chavez,
applaude da Caracas al coraggio di un gesto che consegner Obama alla storia. E
ringrazia Francesco nostro
papa. Parole che allontanano
mesi di accuse allimperialismo di Washington incolpato di voler strangolare lindipendenza di un paese libero
soffiando sulle rivolte dellopposizione.

La rete venezuelana
e la svolta vietnamita
DIETRO LANNUNCIO DI MERCOLED LA SPONDA DEL PAESE DI CHAVEZ,
SOSTENITORE DELLAVANA, MA SEMPRE PI IN DIFFICOLT.
ORA IL REGIME DOVR GUIDARE LA LIBERALIZZAZIONE ECONOMICA
TABACCO

Arrotolatrici
di tabacco
in una piccola
azienda
allAvana e
Obama mentre parla con
Castro dallo
Studio ovale
LaPresse

incidente stradale, aveva contrapposto un secondo movimento libero da ogni influnza


esterna, insomma gli Stati
Uniti? Lex presidente Carter
aveva presentato il piano Varela nellaula magna delluniversit dellAvana, Fidel in prima con laplauso facile. Finita
la cerimonia la proposta diventa carta straccia. Quanto

resister lo stato
padre padrone? Si
annuncia
una
transizione vietnamita sincronizzata alla presenza di Raul, 83
anni che non ricordano il carisma
di Fidel. La virt
che gli si riconosce
e laver affidato
agli intellettuali
lesplorazione del
futuro, mediatori con gli intellettuali dellaltra sponda.
Dominguez direttore di Temas,
libro-rivista mensile del partito, insegna alla Columbia e
incrocia i collaboratori del
giornale con i collaboratori di
Espacio Laical, libro-rivista della chiesa cattolica. Hanno
aperto alla diaspora dei fratelli cubani degli Stati Uniti.

ALEIDA GUEVARA

Vinto senza perdere la tenerezza


di Sandra Amurri

leida,53 anni la figlia del ComanA


dante Ernesto Che Guevara. Pediatra, cura i bambini in ogni Paese in

cui la chiamino a farlo. Determinata


nell'argomentare le ragioni della Rivoluzione, dolce nell'accompagnare le parole con il sorriso. Gli occhi neri, lo
stesso taglio allungato del pap. La incontriamo a Roma dove ha ricevuto il
premio Solidariet 2014 conferitole
dalla Fondazione Foedus a pochi giorni
dalla storica decisione di Obama. Sono qui ma vorrei essere a l'Avana per
condividere la gioia della vittoria con il
mio popolo. Vorrei abbracciare Fidel,
ci dice.
iniziata la fine dell'embargo?

No, la fine del blocco la decide il Congresso americano, questa una decisione molto importante per l'apertura,
la distensione tra i popoli. Un riconoscimento alla rivoluzione.
Cos' la Rivoluzione?

Come dice Fidel: cambiare tutto quello


che deve essere cambiato. l'integrit
del rivoluzionario, mantenere un'etica,
essere conseguente con il proprio pensiero, essere solidale, sensibile al dolore

e all'allegria altrui, sono i suoi valori:


l'istruzione, l'educazione, la salute.
Ascoltare i giovani perch un progetto che si tramanda.

Obama ha detto: Settantamila medici


cubani sparsi nei Paesi pi poveri del
mondo ci hanno messo in crisi molto pi
di ogni nostra strategia contro Cuba.

Una grande verit. Forniamo assistenza medica a 90 Paesi. Quando il blocco


economico finir Cuba sboccer come
un fiore perch lo spirito del nostro sistema la solidariet e il nostro motto:
Dare senza ricordarlo, ricevere senza
dimenticarlo.
Ha detto che vorrebbe abbracciare Fidel. solita farlo?

S, certo, ne ho bisogno. Da piccola mi


teneva sulle ginocchia. Quando nacque
mia figlia il 21 dicembre, mio marito
che si trovava in Bolivia aveva scelto
per lei il nome di Stefania. Fidel disse: si

chiamer Vittoria, in onore del 21 dicembre dell'88 quando venne firmato


l'accordo tra Cuba e il Sud Africa per il
ritiro delle truppe dall'Angola per l'indipendenza della Namibia. Mi opposi,
non era giusto per mio marito. Fidel si
avvicin alla culla la guard ed esclam: Tu non sai ancora il temperamento di tua madre, figlia del Che.
Che ripeteva: Essere duri senza mai
perdere la tenerezza.
La tenerezza, la parte dolce del pueblo, la

sensibilit dell'essere umano, la grande


forza della rivoluzione.
Cos' che di
lui le tiene
compagnia?

un uomo che si comportato secondo il


suo credo, stato pienamente fedele alle sue convinzioni. Crescete da bravi
rivoluzionari. Studiate tanto e imparate a usare la tecnologia... imparate a
sentire profondamente tutte le ingiustizie compiute contro chiunque, in
qualunque posto al mondo. Questa la
qualit pi importante di un rivoluzionario. Per sempre, bambini miei.
Cos' che non le piace del suo Paese?
Il caldo (ride) Un esempio? Dobbiamo

lavorare per il trasporto urbano, per


dare case dignitose ai contadini.
E per la piena libert, per i diritti civili?

La libert totale non esiste. La


democrazia reale il potere del
popolo. Che potere ha il popolo che dice no alla guerra e i
governi inviano le truppe? La
violazione dei diritti un problema culturale, lo abbiamo risolto.

La sua lettera-testamento: Vostro


padre stato

LIBERT FONDAMENTALE
Quella totale non esiste. La democrazia reale
il potere del popolo. La violazione dei diritti
un problema culturale, lo abbiamo risolto

contemporanea con Barack Obama.


Infatti, Fidel - 88 anni compiuti ad agosto -
assente. Ieri non apparso e, almeno per ora, non
c' traccia di un suo intervento nellambito delle
'riflession pubblicate dalla stampa dellAvana,
ormai da qualche anno lo spazio scelto dallex
presidente per comunicare, su diverse questioni e
problematiche, il suo pensiero.

ALLIMPROVVISO

cerca il
dialogo. Il petrolio in caduta
libera minaccia i legami con
Cuba: 42 mila medici ed infermieri in cambio delloro nero che accende le luci di Raul.
Cooperazione sul filo del disastro e il Venezuela si aggrappa per non restare solo. L
America Latina tira un sospiro. Frequentare lAvana era
lincubo che intiepidiva i rapporti con gli Stati Uniti, legame indispensabile ad ogni
paese del continente. Da ieri
non peccato. A Cuba trionfo
bifronte. Preoccupazione di
burocrati e dei politici. Quanto sopravviver il partito unico
al quale Osvaldo Paya, leader
cattolico morto in uno strano

VENERD 19 DICEMBRE 2014

Da che parte starebbe oggi suo


padre?

Aleida Guevara, 53 anni LaPresse

Sempre dalla stessa parte, oggi


pi che mai: accanto ai poveri.

Due anni fa cominciata cos.


E poi Mariela Castro, senatrice
e figlia del presidente, passa da
ununiversit allaltro del paese allindice fino a qualche anno fa . Cuba si aperta in lenta
sintonia con le aperture di
Obama. Adesso lo sappiamo:
covate tra Vaticano e Canada,
incontri alle Le Carr. E i balseros sono tornati per vacanze
e permessi ormai lunghi. La telefonata di ieri ha moltiplicato
le prenotazioni degli espatriati
che non vogliono perdere il
grande momento. Arrivano
assieme
ragazzi
cubani
dAmerica che progettano il
futuro nella nostalgia dei nonni.. Futuro gi cominciato,
adesso forse galopper. I ristoranti familiari di ispirazione
vietnamita trasformati in ristoranti con camerieri giacca
bianca. La privatizzazione di
commerci e mestieri alimenta
fantasie che fanno sorridere:
saloni di bellezza per cani, ad
esempio. Ma levoluzione profonda mette in conto attese
complicate: stampa e informazione liberate dalle griglie della
censura sar il segno di una
democrazia ritrovata e il tramonto che si trascina da mesi
dellinformazione dissidente,
Yoani Sanchez bloguera regina,
simbolo di una indipendenza
annacquata dai rapporti ormai
larghi con gli Usa. Il commento negativo alla mano tesa di
Obama fa capire lamarezza.
Se i repubblicani non bruciano
i primi segni di pace lei e gli
altri cosa faranno ? E cosa faranno le cariatidi del partito
unico se dovesse apparire il
partito concorrente ? Intanto
le compagnie straniere gi presenti allAvana volano in borsa. Vola Copa, linea aerea panamense che fa la spola Avana-Stati Uniti. Vola Melia, alberghi spagnoli. Volano le imprese canadesi da sempre a
Cuba malgrado lembargo. Allegria nei villaggi vacanze di
ogni nazione. E i cubani sempre l ad aspettare con una pazienza illusa dai muri che cadono ma che allAvana non
sono mai caduti. Forse la volta buona.

ROMANZO CRIMINALE

VENERD 19 DICEMBRE 2014

Idelmperia,
il giallo
consigliere

gambizzato in strada

FRANCESCO CORD, consigliere comunale di


maggioranza a Camporosso, in provincia di Imperia, stato brutalmente picchiato e poi gambizzato insieme al titolare di un bar del paese.
Lepisodio presenta aspetti inquieti anche perch
sulle prime, con un post su Facebook, Cord ha
negato tutto: falso. Sto benissimo. Chi scrive
certe cose dovrebbe vergognarsi. I due si sono

presentati in pronto soccorso a Bordighera nella


serata di mercoled, nonostante, secondo la loro
versione, il pestaggio fosse avvenuto in mattinata.
Sentiti dai carabinieri, hanno sminuito laccaduto,
indicando come responsabili un gruppo di persone
che non conoscevano e che stavano litigando tra
loro. Sul possibile movente c ancora il massimo
riserbo da parte degli investigatori che per hanno

il Fatto Quotidiano

confermato che Cord, che lavora come frontaliere


nel Principato di Monaco, sia stato raggiunto alle
gambe da almeno un colpo di pistola di piccolo
calibro. Emilio Simbari, il titolare del bar, invece,
sarebbe stato colpito al piede. un episodio deprecabile. Non riusciamo proprio a capacitarci del
perch di questo gesto vile, ha dichiarato il sindaco di Camporosso, Davide Gibelli.

IL DELITTO FANELLA ERA


LA FESTA DELLA NONNA
ALTRI QUATTRO ARRESTI
ORDINANZA CONTRO I PRESUNTI MANDANTI DELLOMICIDIO
DEL CASSIERE DEL FINANZIERE NERO DELLA TRUFFA TELECOM
ACCUSE AL FASCISTA MACCHI E A DENARO, LEGATO AL CECATO
di Valeria Pacelli

elefonavo per sapere


quando era la festa
della nonna. La festa della nonna il
26 . Questa l'intercettazione
principale dellinchiesta dei pm
romani Paolo Ielo e Giuseppe
Cascini che ieri hanno messo
un ulteriore tassello al giallo
dellomicidio del 3 luglio di Silvio Fanella, ritenuto il cassiere di Gennaro Mokbel e condannato in primo grado a 9 anni per la truffa Telecom-Sparkle. Altre quattro persone ieri
sono finite in carcere. Ma c
ancora un elemento che manca.
Perch la Squadra mobile, guidata da Renato Cortese, sta cercando di capire bene il ruolo di
Gennaro Mokbel, ossia se sia
stato davvero vittima di una rete di neri che cercava il tesoro della truffa Fastweb.
Ieri finito in carcere Manlio
Denaro, gi assolto per la maxi-truffa, istruttore in una palestra del quartiere Fleming
(Roma Nord). Nuova ordinan-

za per Emanuele Macchi di Cellere, ex Nar, gi in cella. Sono


ritenuti i pianificatori dellagguato. Diverse la posizioni di
Carlo Italo Casoli (anchegli in
carcere e accusato con la figlia
ai domiciliari di aver fornito i
mezzi) e di Gabriele Donnini
che invece avrebbe fornito documenti falsi.
IL 7 SETTEMBRE erano gi stati

arrestati Giuseppe Larosa e Egidio Giuliani, in passato vicino ai


Nar e fondatore di una cooperativa di ex detenuti a Novara.
In carcere c finito, nei mesi
scorsi, anche Giovanni Battista
Ceniti, ferito durante il tentato
sequestro che sfoci nelluccisione di Fanella e lasciato sanguinante davanti allappartamento di via della Camilluccia.
dallanalisi del tabulati telefonici del suo cellulare che gli investigatori hanno ricostruito
parte della vicenda.
A dare la svolta poi la telefonata
fatta da Denaro dalla stessa cabina utilizzata da Carminati, ritenuto il capo di Mafia capitale.

L11 giugno scorso, da via Flaminia Vecchia, a Roma, Denaro


chiama Giuliani.
Denaro: Telefonavo per sapere
quando era la festa di nonna
Giuliani: Il 26! (...) io per vengo
due giorni prima
D: Ecco.. io l ho invitato anche
Stefano si chiama quel mio amico ...
G: Va bene (...) Il ristoratore per
fare la festa (...) Volevo solo avere la certezza che lui cavesse il
locale disponibile!
D: Ce ne ha anche un altro
G: Perfetto
D: Ho rimediato anche tutti i regalini.
La conferma di un incontro tra
Denaro e Giuliani arriva da
unaltra intercettazione tra
Macchi di Cellere e Giuliani del
9 luglio 2014.
Giuliani: Intanto te dico io...
cho appuntamento domani
perch mi aggiorna il Bianco!
Capito ?... er Canuto
Macchi di Cellere: Ma tu lo hai
visto no ?
G: Si si
M: E ti ha detto quindi che ha

Via della Camilluccia, 3 luglio scorso, lomicidio di Silvio Fanella Ansa

LINDAGINE
La polizia vuol capire
se Mokbel era davvero
vittima del tentativo
di portar via il bottino
milionario. I sospetti
del vecchio camerata
risolto tutto
G: S s, allora gli ho detto per le
trasmissioni per Mediaset e Rai
gli ho detto immediatamente e
lui andava subito.
Er Canuto o il Bianco era
proprio Manlio Denaro.
Adesso che si risolto il giallo
dei mandanti e organizzatori
dellomicidio, gli investigatori
vogliono capire i rapporti tra
Mokbel e Denaro. Infatti agli at-

ti c una conversazione intercettata nel procedimento su


Mafia Capitale tra Carminati e
il suo braccio destro Brugia dove si parla un milione di euro
che Denaro dovrebbe a Mokbel.
Non glieli dar mai Manlio
gli sputa in faccia a Gennaro
Gli dice cosa vuoi?... questo
peggio di quellaltro dopo
un po uno se le scorda le cose,
dice Carminati.
Agli atti anche interessanti colloqui in carcere a Rebibbia tra
Macchi e la moglie Rita, registrati lo scorso 26 novembre.
Macchi Di Cellere scritto
nellordinanza di ieri oltre ad
esprimere il timore di essere eliminato, manifesta il rammarico
di essere stato tradito anche dai
suoi legali e che dietro a ci c
una precisa regia. Volete eliminarmi qua? dice (...) Io
penso che un complotto, pure
a loro glielhanno ordinato

quelli l di Mokbel a farla questa


cosa qua. E poco dopo: Emilio
(Siviero, il suo legale, ndr) cha
paura. La moglie Rita condivide e aggiunge: Ieri non ti dico
che mi ha riferito il piccoletto
(..) Ha detto so tutti terrorizzati, non si pu pi parlare con
nessuno, mettono i trasponder
sotto le macchine.. Fanno le indagini, lo sapevamo, che cambiato?... dico: chi che sparge
sto terrore a Roma? Dice: I soliti Dico: D, perch un conto
Questo ( e a questo punto la
donna con la mano si copre per
un attimo locchio destro, per
indicare al marito lidentit di
Questo, ossia Massimo Carminati)..
E il marito conclude: Stanno
tutti sotto (...) Quindi Tutti mokbelliani. Su queste spaccature
di potere romano si giocher il
capitolo finale dellinchiesta
sullomicidio di Fanella.

INTRECCI NERI
di Marco Lillo

Quelle relazioni pericolose


per il tesoro di Mokbel

a telefonata che ha portato


in galera Manlio Denaro
per lomicidio del cassiere di
Mokbel parte da una cabina sotto intercettazione perch era
usata da Carminati. Questo non lunico incrocio gendo: non gliela dar mai ... peggio di quellaltro. Dopo larresto per omicidio del cassiere di
tra Mafia Capitale e la banda Mokbel.
Il Ros ha videoregistrato due incontri inediti tra Mokbel, si direbbe che il Cecato ha azzeccato la
Carminati e Mokbel: il primo ad agosto e il se- profezia. Denaro fa listruttore in sala pesi alla Fitcondo a ottobre 2013. Il 28 agosto alle 15 e 13 un ness Fleming. L11 giugno del 2014 alle 16 e 50
uomo fischia verso Carminati, mentre al solito percorre 400 metri sulla Flaminia Vecchia. Si ridistributore di Corso Francia sotto la videocame- lassa e chiama da una cabina Egidio Giuliani, poi
ra dei Carabinieri. E Mokbel, fuori campo, che arrestato per lomicidio Fanella. Denaro secondo i
fischia e batte le mani per fasi notare ma talmente Carabinieri del Ros sin dagli anni 80 gravitava sia
coperto da suscitare lilarit di Carminati e del suo negli ambienti dellestrema destra romana sia nel
braccio destro Riccardo Brugia. Ma vaffanculo sodalizio criminale capitolino della Banda della
va, dice Carminati, con il cappello ... se voleva Magliana. Purtroppo per lui la cabina era sottoposta a intercettazione dal Ros
pure mette la maschera... E
che indagava su Carminati. Se
Brugia: se non se levava il casco
avesse usato un cellulare Denaro
per me poteva stare unora a batINTERROGATIVI
forse sarebbe ancora a fare
tere le mani, isterico. Pensavo
listruttore nella sala pesi del Fleche erano le guardie. Il 21 otCarminati, Brugia,
ming dove offre consigli per rintobre invece Carminati, con la
forzare i muscoli a signore atsua Smart, dopo prolungate
il killer: una raffica
tempate e per rafforzare il peso
azioni di spedinamento per le
di contatti prima
elettorale al suo vecchio conovie di Vigna Clara a parcheggiascente e deputato di Forza Italia:
re per accedere allo stabile del
dellagguato di luglio. Ignazio Abrignani, intercettato
domicilio di Mokbel.
casualmente con il futuro (preProprio in quel periodo CarmiLe presenze dei
sunto) sequestratore e omicida
nati con il suo fido Brugia parla
fratelli DellUtri
preterintenzionale Denaro, codi un debito di Denaro verso
me Il Fatto ha gi raccontato.
Mokbel di un milione, aggiunIl Ros intercettava Denaro (e
quindi lo riconosce subito quando usa la cabina di
Carminati) perch risultato appartenere alla
cerchia relazionale di Carminati: il 10 settembre
2013 incontra il braccio destro Brugia, il 23 ottobre la moglie del boss e infine Carminati in per-

sona il 23 dicembre. Denaro per non disdegna la


terra di sopra e a febbraio 2014 contatta lonorevole Abrignani proponendogli: Vengo con
mio cognato e lui ti spiegher bene la situazione
poi vi fissate un secondo appuntamento perch
stiamo parlando di un gruppo che su Roma non so
se abbia 10 mila voti, na cosa del genere, tu mavevi detto che ti volevi radicare su Roma politicamente. Abrignani al Fatto ha raccontato: Denaro
il mio personal trainer e voleva presentarmi dei
militanti di CasaPound che avevano assunto posizioni moderate. Tre mesi dopo quella telefonata, Denaro si rituffa nel mondo di sotto e chiama Giuliani per chiedere la data della spedizione
per sequestrare Fanella. Giuliani (condannato a
23 anni gi scontati) risponde che la data il 26
giugno con una battuta macabra: il ristoratore e l
per fare la festa alla nonna, per fare la festa. Ben
prima dellomicidio e di quella telefonata, il ROS
dedica al triangolo Carminati-Denaro-Mokbel
linformativa del 5 febbraio, nella quale aggiunge
anche un riferimento ai fratelli DellUtri, che incontravano Mokbel. Sulla lite Denaro-Mokbel il
Ros riporta una conversazione nella quale Brugia
dice a Carminati: Gennaro (Mokbel, ndr) mi disse: ho messo in mezzo Manlio. A quel punto
Carminati commenta: No, mo non gli potr
manco chiedere i soldi perch come fa a chiedere
... 15 anni .... non glieli dar mai ... per me non glieli
d .. gli sputa in faccia ... Manlio gli sputa in faccia
a Gennaro (...) deve dare penso una pala gliela
deve dare. Brugia chiede: un milione?. Carminati conferma: S ma non gliela d, non ce va lui ...

non c andato
tutto sto tempo
non ce va manco
adesso mo penser: ci sar lappello
(...) poi nun se
scordamo quello
che ha fatto con
Nino (...) questo
un altro pezzo di
... questo peggio
Gennaro Mokbel Ansa di quellaltro ...
dopo un po uno
se scorda le cose. La lettura della conversazione
difficile. Secondo il Gip che ha arrestato ieri Denaro, Carminati sta dicendo che Denaro non
avrebbe pagato il suo debito a Mokbel sia per la
pesante condanna subita (15 anni Mokbel, assolto
Denaro, ndr) sia per la pericolosit criminale riconosciuta a Denaro, dimostrata poi con lomicidio Fanella, il cui movente sarebbe per il Gip
mettere le mani sul tesoretto di Mokbel & co. IL
Ros annota anche due incontri tra Fanella e Mockbel pochi mesi prima dellomicidio: il 7 febbraio
2014 allenoteca Graziani e il giorno dopo al Caff
Negresso. Nella stessa informativa il ROS annota
che il 21 gennaio 2014 Mokbel e la compagna
Giorgia hanno cenato allOsteria da Claudio con
Marcello e Alberto DellUtri. Al termine della cena alle 23 e 18 i fratelli DellUtri uscivano dal locale
e veniva notato che uno dei fratelli DellUtri (sono
gemelli, ndr) teneva in mano piegati alcuni fogli
formato A4 che non erano stati notati al suo ingresso nel locale.

ROMANZO CRIMINALE

il Fatto Quotidiano

LlaeaCassazione
Garofalo:

conferma 4 ergastoli

CONDANNE confermate dalla Cassazione per l'omicidio di Lea Garofalo. Quattro ergastoli pi una pena
di 25 anni sono stati inflitti ai cinque
imputati per l'omicidio della testimone di giustizia calabrese, strangolata con un cordino e poi bruciata
nell'acido nel 2009 a Milano. I con-

dannati sono i fratelli Carlo e Vito


Cosco, compagno e cognato della
vittima, Rosario Curcio e Massimo
Sabatino, che sconteranno tutti il
carcere a vita. La pena pi bassa
stata decisa invece per Carmine
Venturino, l'ex fidanzato della figlia
della Garofalo, che durante il proces-

so d'appello aveva collaborato per il


ritrovamento dei resti della donna,
rinvenuti nel 2011 in un tombino della Brianza a tre anni dalla scomparsa.
Un delitto terribile quello di Lea Garofalo, eseguito con modalit e motivazioni mafiose: la donna infatti
doveva essere punita e tolta dalla

Ultimo appalto al Lavoro


per il consorzio di Buzzi
SOLO 5 MESI FA LA GARA VINTA DAL CNS NEL MINISTERO DI POLETTI, EX PRESIDENTE LEGACOOP
IL MANAGER PANZIRONI A VERBALE: FU ALEMANNO A PRESENTARMI IL CAPO DELLA 29 GIUGNO
di Rita

Di Giovacchino

li ultimi affari di
Mafia
Capitale
portano dritti al
ministero del Lavoro: parliamo di un appalto
da 3 milioni aggiudicato appena 5 mesi fa. E cos, quella
foto che ritraeva Giuliano Poletti con Salvatore Buzzi, per il
ministro diventa ancor pi
imbarazzante. Il servizio di
pulizie del ministero del Lavoro come rivelato ieri da
ilfattoquotidiano.it stato infatti affidato direttamente alla
cooperativa 29 giugno di
Buzzi. La gara che dura 4
anni viene aggiudicata nel
2011 a un raggruppamento
temporaneo di imprese formato dalla societ Sea Sud e
dal Cns, il Consorzio nazionale servizi, nel quale compare Salvatore Forlenza, indagato per turbativa dasta.
La gara arriva alla Cns soltanto dopo che la cooperativa
Antares, una delle sue associate, viene fatta fuori perch
non in regola con la documentazione che prova la regolarit dei versamenti contributivi dei lavoratori. E le
connessioni di Buzzi con il
mondo della politica non si
fermano certo qui. Pu sembrare strano, ma a presentare
Buzzi, luomo delle cooperative rosse, a Franco Panzironi,
ex ad della municipalizzata
romana per lambiente Ama,
fu lex sindaco Giovanni Alemanno. Ed stato proprio
Panzironi ad ammetterlo candidamente durante l'interrogatorio di garanzia il 2 dicembre scorso. S, ho conosciuto
Buzzi nel periodo fine 2009
inizio 2010... ma non nel contesto dellAma... lho conosciuto praticamente nella segreteria del sindaco Alemanno, mi fu presentato come un
conoscente del sindaco.... Il
pm Luca Tescaroli si mostra

stupito: Il sindaco stesso?.Lo present come presidente delle cooperative rosse, questo .Aspetti un attimo continua il pm se
Buzzi apparteneva allanima
di sinistra della fondazione
perch pagava la fondazione
Nuova Italia dove cerano
dentro Alemanno?. Come
tutti gli imprenditori romani, risponde Panzironi, pagano sia destra che sinistra....
Lex numero uno di Ama
nega le tangenti

Ma non lui, sostiene Panzironi: Io non ho mai preso soldi


da Buzzi, o almeno precisa:
Non ho mai preso buste in
contanti.... Ma c quel rapido

giro in auto in cui, secondo


laccusa, Buzzi paga Panzironi
e nelle immagini registrate dal
Ros sintravede proprio una
borsa. Lui respinge laccusa:
Mi fa salire in macchina perch, (Buzzi, ndr) dice ti devo
dire una cosa..., probabilmente lui aveva paura di essere intercettato... mi fece salire... e mi
disse: guarda mi fai sto favore.... Il favore, spiega Panzironi, la richiesta di intercedere
presso Alemanno per accelerare i pagamenti alla cooperativa.
Feci questo giro e poi mi ha lasciato. La borsa? Non lho vista, non so nulla. In altre occasioni, e sempre in auto, Panzironi sostiene che Buzzi avanzava richieste simili: Ma tu
che vai sempre l dal sindaco mi

puoi aiutare a incassare questi


soldi che devo avere?. E pensare che parlando di lui, Buzzi e
Carminati, il rosso e il nero, dicevano: E poi ce so i quindicimila, nun se ne scorda mai...
Il libro nero e il libro rosso,
il rompicapo delle sigle

La contabilit parallela della


Coop 29 giugno, con la miriade di sponsor e intermediari a
libro paga, stata trovata il 2
dicembre scorso nellabitazione di Nadia Cerrito, l'amministratrice di Buzzi. Il libro nero,
di cui si parla dai primi giorni
di Mafia Capitale, non solitamente quello che gli amministratori considerano un registro di entrate e uscite, ma
una serie di cifre, seguite da si-

LA CONTABILIT
Gli investigatori
alle prese con le sigle
del libro nero della
cooperativa: tra le varie
tracce, una porterebbe
agli ndranghetisti

Gianni Alemanno e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti Ansa/LaPresse

VENERD 19 DICEMBRE 2014

gle o iniziali su cui stanno letteralmente impazzendo gli investigatori del Ros, anche perch non stato utilizzato alcun
codice, a volte la decrittazione
facile, perch si tratta delle
iniziali di un nome: La sigla
B - dice Cerrito la mettevo
quando me li dava Buzzi, non
sapevo da dove venivano, mettevo la sigla che rispecchiava il
nome di chi me li dava; MC era
Massimo Carminati; la sigla E
era Emilio Gammuto, la N
era il mio nome, erano 500 euro di aumento dello stipendio. Cosa avvenuta almeno 14
volte. Ma il mistero pi fitto:
la sigla mercato compare tre

faccia della terra per avere scelto


una strada diversa. La Cassazione
ha anche condannato gli imputati al
pagamento delle spese processuali
e al risarcimento delle parti civili, tra
cui la figlia della Garofalo, Denise,
incontrata ieri dalla presidente della
Camera Laura Boldrini.

Non solo silenzi,


fiaccole a Sacrofano
CAPISCO CHE AL FORESTIERO pu sembrare omertoso chi a
domanda risponde: No, non lo conosco (Il Fatto Quotidiano,
mercoled 17 dicembre, Sacrofano il paese del Nero e
dellomert: Carminati chi?). Ma nel paese dell'ex Nar pu
succedere che siano veramente in pochi o nessuno a conoscere
Massimo Carminati, il boss di Mafia Capitale. Io, per esempio, il
volto del Cecato lho visto per la prima volta in Tv pur abitando a
tre chilometri da lui. Si pu vivere a Sacrofano senza incontrarsi.
vero: Sacrofano un piccolo paese di 8 mila abitanti. E in teoria
si dovrebbero conoscere tutti, o quasi. Qualche maneggio, una
folta comunit di rumeni impegnati soprattutto in edilizia e tanti
romani che lavorano in citt e hanno scelto di vivere qui. Un
paese di pendolari, che assiste con sorpresa agli eventi. Un boss,
il suo braccio violento, l'imprenditore, il referente politico e
quello amministrativo. Se regge laccusa vorr dire che la cupola
mafiosa si era stabilita in questo centro a nord della Capitale.
Che Sacrofano sia una roccaforte della destra romana una
triste realt anche se esiste un'opposizione democratica. Nel
vecchio borgo troverete la statua di Giorgio Almirante, appeso
al Municipio lo striscione che chiede la liberazione dei due mar
sotto processo in India. I sindaci sono espressione della destra
rappresentata dalla famiglia Gramazio, dal vecchio senatore
Domenico noto alle cronache per la foto che lo ritraeva con una
fetta di mortadella in bocca e lo spumante in mano nellaula del
Senato appena dopo la caduta di Prodi e oggi dal figlio Luca, ex
capogruppo di Forza Italia nel consiglio regionale del Lazio. Loro
si che conoscevano Massimo Carminati come lo conosceva il
sindaco Tommaso Luzzi, anchegli indagato per mafia e sotto
processo a Tivoli per corruzione. Sacrofano merita i riflettori
accesi e approfondite indagini da parte della magistratura e dei
Ros dei carabinieri. Non trovo nulla di sospetto nel fatto che la
locale stazione dei carabinieri sia stata tagliata fuori. Succede
sempre cos. In tutte le indagini dove la riservatezza fondamentale e poi sono appena sei i carabinieri in servizio e non
hanno mica la sezione investigativa.
Ogni giornalista interpreta i fatti come meglio crede. Ed giusto.
Ma cari lettori del Fatto sappiate che stasera a Sacrofano ci sar
una fiaccolata contro il malaffare mafioso per la legalit. Con
Libera di don Ciotti e senza bandiere di partito sfileremo per
chiedere di andare fino in fondo e dire no alla mafia. A Sacrofano
chiediamo le dimissioni del sindaco Tommaso Luzzi.
Mario Savarese

volte per un totale di 16 mila


euro. Dietro si nascondevano
gli 'ndranghetisti Campenn in
trattativa per lappalto al mercato di piazza Vittorio? E che
dire dei 45mila euro destinati a
Moml? O dei 64mila a
Oml?
Il segreto della Cerrito parlare molto e dire poco, soprattutto sulla lista di sigle racchiuse
nella cassaforte della sua mente. Lo portavo con me (il libro
nero) perch mi era stato detto
di non lasciarlo in ufficio.
Passiamo al libro rosso, pi
piccolo, con foto di bambini in
copertina: Su questo libricino
appuntavo i soldi in entrata e

uscita che mi dava Buzzi in alcune buste bianche, mi faceva


mettere delle sigle. Preparavo
buste in bianco con i soldi, le
lasciavo a Buzzi. Mi sono occupata delle erogazioni a Fondazione Nuova, era il mio lavoro, so che era un partito di
destra. Ben di pi diceva Massimo Carminati nelle intercettazioni, ad esempio quella del
16 agosto, svoltasi nell'ufficio
di Buzzi, presenti anche Cerrito e Di Ninno:Sai io che faccio, io l'aggiorno e lo strappo,
capito come. Lo prendo a confronto e lo strappo. Un modo,
chiosa il Ros nell'informativa,
per eliminare ogni prova.

Sgomberato il covo dellultr De Santis


TOR DI QUINTO (ROMA), IL COMUNE SI RIPRENDE LAREA DA CUI PART LASSALTO FINITO CON LOMICIDIO DI CIRO ESPOSITO
di Gianluca Roselli

vigili per lo sgombero sono


I
arrivati il 4 dicembre. Ma
da oggi che la societ sportiva

Boreale non potr pi accedere


alle strutture che occupa a Tor
di Quinto, nei pressi dello stadio Olimpico a Roma. la societ nei cui locali viveva Luigi
De Santis, il tifoso romanista,
militante dellestrema destra, in
carcere per lomicidio del tifoso
napoletano Ciro Esposito, colpito da un colpo darma da fuoco durante gli scontri del 3
maggio scorso prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e

Fiorentina. De Santis proprio


qualche giorno fa stato trasferito nel carcere friulano di Tolmezzo, lo stesso penitenziario
in cui hanno portato Massimo
Carminati.
Il nome della societ Boreale
rimbalzato anche nelle cronache dellinchiesta Mafia capitale. A quanto emerge dalle intercettazioni, il titolare della Boreale Srl Roberto Viglianti (non
indagato), scrivono i carabinieri del Ros, in diretto contatto
con Riccardo Brugia e Massimo
Carminati con i quali media per
la compravendita di immobili e
attivit commerciali su Roma.

In realt ci sono due societ Boreale. Quella collegata a De Santis la Boreale Asd, presieduta
da Cesare Zaralli, unassociazione sportiva dilettantistica
fondata nel 1946 che si occupa
di diffondere lo sport tra i giovani con una scuola calcio e una
decina di squadre con circa trecento ragazzi dai 10 ai 18 anni.
Poi c la Boreale Srl, fondata da
Alessandro Passi, figlio dellex
presidente della Boreale Asd
Enzo Passi, oggi presieduta da
Viglianti, luomo finito nellinchiesta Mafia capitale. Con
quellaltra societ noi non centriamo nulla, fanno sapere dal-

la Boreale Asd. Noi abbiamo


una reputazione da mantenere
nel mondo della formazione
sportiva a Roma. Mentre qualcuno, prima con la vicenda De
Santis e ora con queste intercettazioni, cerca di screditarci. E lo
sgombero che stiamo subendo
non casuale. Da parte del Comune c stata unaccelerazione
sospetta.
Fatto sta che De Santis, quando
viveva l, aveva trasformato la
struttura in una sorta di covo
di militanti di estrema destra legati al mondo della tifoseria romanista. Tanto che tra i suoi sodali cera anche Marione Corsi,

anchegli militante di destra e


voce radiofonica della tifoseria
giallorossa, non indagato ma
intercettato con Carminati.
Inoltre, in quei 30 mila metri
quadri a Tor di Quinto c anche il bar Il Trifoglio, storico ritrovo della destra sociale. Tra
laltro di queste ore la richiesta
dei legali della famiglia Esposito di acquisire le intercettazioni
delle telefonate tra Carminati e
soggetti legati al tifo romanista
per vedere se pu esserci qualche elemento utile.
La vicenda di questo terreno vicino allo stadio Olimpico
complessa. Nel dicembre 2011

Daniele De Santis Ansa

il Consiglio di stato ha accolto il


ricorso dei proprietari vincitori
del bando e ha multato il Campidoglio. Cos nel maggio scorso lex assessore allo Sport Luca
Pancalli ha annunciato lo
sgombero, che per avvenuto
solo ora. Ora trecento ragazzini protestano dalla Boreale
Asd non avranno pi un campo dove giocare.

10

TRA LE TOGHE

VENERD 19 DICEMBRE 2014

Ctunisino
arabiniere spara,
muore in
controllo antidroga

UN TUNISINO morto per un colpo


accidentale partito dalla pistola di un
carabiniere, durante un controllo antidroga. Il fatto accaduto ieri pomeriggio in unabitazione ad Alba
Adriatica, in provincia di Teramo. I
carabinieri erano intervenuti nella
casa dove la vittima si trovava as-

il Fatto Quotidiano

sieme a un connazionale. In seguito


nellabitazione sono stati ritrovati
circa 300 grammi di cocaina. La dinamica dellincidente non molto
chiara: fonti hanno riferito che dopo
lintervento delle autorit, uno dei
due tunisini avrebbe accusato un
malore, mentre laltro avrebbe preso

un coltello dalla cucina minacciando


e strattonando uno dei due carabinieri, tentando di cacciarlo via. A
questo punto il carabiniere avrebbe
fatto partire il colpo, ferendo luomo
allarteria femorale. Il tunisino morto subito dopo lintervento dei soccorsi.

Lo Voi, vincente senza titoli


A rischio il neo procuratore
GLI SCONFITTI, LARI E LO FORTE, PRONTI AL RICORSO AL TAR SULLA NOMINA A PALERMO
di Antonella

Mascali

l procuratore di Caltanissetta, Sergio Lari,


e il procuratore di
Messina, Guido Lo
Forte, stanno vagliando
lipotesi di fare ricorso al Tar
contro la nomina a procuratore di Palermo di Franco Lo
Voi, decisa ieri, a maggioranza, dal Csm. Lo dicono ambienti vicini ai due magistrati.
Le probabilit di una vittoria
sono altissime, per non dire
certe, dato che Lo Voi diventato procuratore di Palermo senza aver mai guidato
un ufficio giudiziario, tantomeno una Direzione distrettuale antimafia. stato pubblico ministero solo per pochi anni a Palermo e da 17
anni non hai mai condotto
unindagine. Neppure da
membro italiano di Eurojust,
il suo ultimo incarico.
Inoltre anche il pi giovane
di et, anche se il criterio di
anzianit secondario.
Che il Csm, a maggioranza,
abbia votato un candidato
senza titoli dimostrato dalla circolare n. P. 19244 del 3
agosto 2010 e modificata il 7
luglio 2011. In merito alle
valutazioni attitudinali dice che bisogna riferirsi alle
pregresse esperienze di direzione, di organizzazione,
di collaborazione e coordinamento investigativo nazionale, con particolare riguardo ai risultati conseguiti, i corsi di formazione in

materia organizzativa e gestionale frequentati nonch


ogni altro elemento che ponga in evidenza lattitudine
specifica acquisita anche
fuori del servizio in magistratura.... Infatti, marted
sera, al Plenum il consigliere
di Area, Piergiorgio Morosini, ha concluso cos il suo intervento: Oggi qui non si
decide solo il procuratore di
Palermo, ma il ruolo del
Csm: custode delle regole e
della razionalit, secondo il
dettato costituzionale o custode della forza dei numeri?.
Dopo aver sentito diversi
membri di Palazzo dei Marescialli e fonti politiche, dietro rigoroso anonimato, viene fuori la cronaca di una vittoria annunciata, quella di
Lo Voi.
IL MONDO politico-istituzio-

nale voleva Lo Voi e i membri


laici di centrodestra e di centrosinistra erano intenzionati
a votarlo, ci dicono alcuni
consiglieri del Csm, solo che
alcuni non volevano metterci la faccia e hanno ostentato
una mediazione. Ieri, alla
prima votazione, i laici Paola
Balducci (Sel) Giuseppe Fanfani (Pd) Renato Balduzzi
(Scelta Civica) e Alessio Zaccaria (M5s) si sono astenuti,
dichiarando che volevano un
procuratore con il pi ampio
consenso possibile. I 7 consiglieri togati di Area avevano votato Lari, e i 5 di Unicost Lo Forte. Lo Voi ha avu-

I due in corsa e
poi sconfitti. A
sinistra, Guido
Lo Forte,
procuratore
a Messina. A
destra, Sergio
Lari,
procuratore
a Caltanissetta
Ansa

CARTA CANTA

LA REGOLA VIOLATA
DAL CSM
Le attitudini per il
conferimento degli
incarichi direttivi sono
riscontrate nella capacit di
organizzare, programmare
e gestire le risorse
in rapporto alle necessit
dellufficio. Testo unico
sulla dirigenza giudiziaria.
(Lo Voi non ha mai diretto
un ufficio giudiziario in
vita sua, n come capo
n come aggiunto)

to i voti dei 4 consiglieri di


Magistratura Indipendente,
la sua corrente, dei laici di
centrodestra Elisabetta Casellati (FI), Antonio Leone
(Ncd) Pierantonio Zanettin
(Fi) e dei vertici della Cassazione. A quel punto il por-

tavoce di Area, la sinistra della magistratura, Valerio Fracassi, che sosteneva il procuratore Lari, va oltre il correntismo e chiede ai laici di scegliere un nome: o Lari o Lo
Forte, e lo avrebbero votato.
Persino lo stesso Lari, sentito
al telefono dai suoi sostenitori, aveva detto: Se sono un
problema, mi faccio da parte. Ma alcuni dei laici fanno
capire che su Lo Forte cera il
veto. Caselliano, ex pm del
processo Andreotti, la sua
nomina quando ormai era
solo da formalizzare da parte
del vecchio consiglio, fu
bloccata dal Quirinale, che
imped il plenum perch si
doveva procedere alle nomine in ordine cronologico.
Unicost marted sera, pare
per quel veto implicito, si
impuntata su Lo Forte: Lo
sosteniamo fino in fondo
ha detto Luca Palamara
perch c una carriera da rispettare. Antonello Ardituro, di Area, in Plenum ha detto: Alcune carriere si fanno
al calduccio, altre nelle macchine blindate, nelle aule

Il nuovo procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi LaPresse

bunker, in giro per lItalia a


interrogare i collaboratori.
Questo hanno fatto Lari e Lo
Forte. Il mio voto per loro.
Chi non lavora per questo si
assume una gravissima responsabilit.
I LAICI, INVECE, allunani-

mit, hanno scelto Lo Voi.


Ma se alcuni di loro, quelli di
centrosinistra, per esempio,
avessero votato con Area, il
nuovo procuratore oggi sarebbe Sergio Lari. Invece,
hanno votato in massa, Lo
Voi, con la scusa, di alcuni,
che alla prima votazione aveva avuto pi preferenze (9).
Un consigliere, che non vuole essere citato, arrabbiato
anche con Unicost perch, ci
dice, se almeno alcuni dei 5
consiglieri di Unicost avessero votato Lari, sono convinto
che avremmo attirato il voto
di qualche laico e Lari ce

lavrebbe fatta. Resta il fatto


oggettivo, per, che sono stati i laici a essere determinanti.
Ieri Area ha emesso un comunicato durissimo su
quanto accaduto: Ancora
una volta, con il voto di Magistratura Indipendente, vince il candidato meno titolato,
lontano dagli uffici giudiziari, ma anche lontano dalle indagini da tanto tempo. Ancora una volta una scelta radicalmente incoerente con le
tante parole pronunciate in
campagna elettorale. Secondo Area gli altri due concorrenti, Sergio Lari e Guido Lo
Forte avevano profili obiettivamente e nettamente superiori a Lo Voi mai aggiunto a Palermo, mai procuratore della Repubblica, attualmente fuori ruolo da alcuni anni e per un incarico
scelto dalla politica.

E tra i pm fa paura la normalizzazione


A PALAZZO DI GIUSTIZIA BOCCHE CUCITE, MA EVIDENTE MALCONTENTO. IN TANTI TEMONO IL COMMISSARIAMENTO DA LARGHE INTESE
di Giuseppe Pipitone

e Sandra Rizza

Palermo

ocche cucite negli stanzoni


B
della Procura di Palermo.
Nel primo giorno dellera Lo

Voi, lufficio al secondo piano


del Palazzo di Giustizia si sveglia in preda allincantesimo di
un silenzio assordante di bisbigli, mugugni, dichiarazioni
anonime che dietro i no comment dellufficialit rivelano
un timore condiviso, e non solo
da quella parte della procura
che in questi mesi ha sostenuto
il pool Stato-mafia: il rischio che
si apra una nuova stagione di
normalizzazione. Non in discussione la professionalit del
nuovo capo (Con Pignatone e
Sabella, Lo Voi era una macchina da guerra: non si fermava
mai, dice uno dei pm pi anziani), ma il metodo della sua
elezione che per la prima volta
ha privilegiato lorientamento
dei laici sui togati del Csm, rivelando tutta lispirazione po-

che negli ultimi quattro mesi ha


retto ad interim lufficio giudiziario pi spaccato del Paese, mostrando equilibrio e misura: Lo

Voi un fuoriclasse, ma credo


non sia mai successo che un incarico cos delicato venisse assegnato grazie al peso dei soli consiglieri laici del Csm. La novit
che lelezione modello Nazareno del nuovo capo ha avuto il
merito, quanto meno, di rimescolare schieramenti tradizionalmente granitici: non solo i
caselliani, che spingevano per la
nomina di Guido Lo Forte, ma
anche i moderati che avrebbero apprezzato la vittoria di Sergio Lari, ieri mattina non nascondevano la propria perples-

Palazzo di Giustizia, Palermo Ansa

CARBONARI
Al Palazzo di Giustizia
giornata di riunioni
riservate. E un veterano
propone: Facciamo
un documento
di protesta

litica della candidatura vincente. E quindi il tentativo di


commissariare lufficio che indaga sul patto Stato-mafia, l'inchiesta che negli ultimi due anni
ha trascinato la Procura di Palermo sul terreno del pi acceso
braccio di ferro istituzionale dal
dopoguerra: il conflitto di attribuzione con il capo dello Stato.
LO DICE persino Leo Agueci,

sit nei confronti di un procuratore, fuori ruolo da anni, che


approda a Palermo senza aver
mai diretto un ufficio giudiziario, neanche da aggiunto, e che
crea un precedente: Lo Voi era
quello con meno titoli e meno
anzianit ha detto lex aggiunto Antonio Ingroia e infatti ha
vinto. la prova che al Csm contano pi le regole della politica
che quelle del diritto.
LA SUA lopinione pi diffusa

in procura, anche se nessuno


vuole uscire allo scoperto. E se
lex capo dell'ufficio Francesco
Messineo si defila, in puro stile
doroteo: Non mi sembra sia il
caso di commentare la nomina:
io ormai sono in pensione, l'argomento non mi compete pi,
il presidente del Tribunale Leonardo Guarnotta, ex componente dello storico pool antimafia, non meno laconico: Se mi
ricordo di Lo Voi? Certo, ma i
giudizi li tengo per me. Per il
resto, tutto un malcontento
sotterraneo. Persino i diretti in-

teressati, i due concorrenti bocciati scelgono la via della cautela, rifiutando almeno per il momento di parlare delleventuale
intenzione di ricorrere al Tar
contro la nomina decisa ieri dal
plenum di Palazzo dei Marescialli, nonostante il pressing di
alcuni tra i colleghi pi vicini. Il
procuratore di Caltanissetta
Sergio Lari lapidario: Non ci
ho ancora pensato. E il suo pari
grado di Messina Guido Lo Forte, per quanto apertamente
amareggiato, prende tempo:
Sto valutando la situazione.
stata, quella di ieri, una mattinata di incontri carbonari nelle stanze di una procura che ora
resta in attesa dei consueti cerimoniali di insediamento: pm in
processione da una stanza allaltra commentando a mezza bocca la possibilit di esprimere la
solidariet ai due perdenti, entrambi aggiunti a Palermo in
anni pieni di rischi umani e professionali. Qualcuno dei veterani, ancora incredulo, ha proposto addirittura di stilare un do-

cumento di protesta per il modus operandi adottato dal Csm


nella scelta del nuovo capo: un
po come avvenne dopo la strage
via DAmelio quando otto sostituti firmarono una lettera di dimissioni, annunciando che sarebbero tornati in servizio solo
dopo lallontanamento di Pietro
Giammanco, il procuratore che
aveva isolato prima Falcone e
poi Borsellino. Quello stesso documento che Lo Voi non volle
mai firmare.

ITALIE

il Fatto Quotidiano

Pin alermo,
tangenti
Comune: ci sono
anche le suore

QUATTRO DIPENDENTI del Comune di Palermo e undici tra commercianti e professionisti sono stati arrestati dalla squadra mobile
con laccusa di corruzione per avere truccato i
dati delle tasse comunali dello smaltimento dei
rifiuti concedendo consistenti sconti, fino al
50 per cento, in cambio di robuste tangenti. Tra
i beneficiati anche un convento di suore, uf-

ficialmente alloscuro della truffa: a pagare le


mazzette era il loro commercialista. Tra gli arrestati anche il nipote di un consigliere comunale di Forza Italia, Giulio Tantillo, e un funzionario dellufficio comunale che si occupa
della lotta allevasione fiscale.
I danni per il Comune ammontano a diverse
centinaia di migliaia di euro: gli impiegati aveva

A CHIETI DEVE PAGARE LO STATO:


IL PROCESSO SECONDO SEVERINO

OGGI LA SENTENZA SUL DISASTRO AMBIENTALE DELLA MONTEDISON. LEX MINISTRO,


AVVOCATO DI UN CONSULENTE DELLIMPRESA: RESPONSABILIT DA ALLARGARE
di Antonio Massari

l cuore dellinchiesta si
pu riassumere in poche
righe firmate dallIstituto Superiore di Sanit:
Lacqua contaminata stata
distribuita in un vasto territorio
e a circa 700 mila persone senza
controllo e persino a ospedali e
scuole. Stiamo parlando della
mega discarica di Bussi dove la
grande fabbrica Montedison
- Ausimont, e prima ancora
Montecatini, interrava sin dal
1963 i rifiuti tossici dellimmenso polo chimico. Il peso dell'inchiesta, invece, si pu valutare
nella
richiesta
formulata
dallAvvocatura di Stato che ha
chiesto alla Edison di risarcire
danni per ben 1 miliardo e 880
milioni di euro.
MA TORNIAMO al cuore della

vicenda. Laccusa sostenuta


dai pm Giuseppe Bellelli e Anna
Rita Mantini riguarda la realizzazione, a partire dal 1963 e
fino al 1972 di una mega-discarica abusiva dalle dimensioni gigantesche (circa 165.000 metri
cubi), allinterno di unarea pianeggiante, estesa circa 33 ettari
posta a meno di 20 metri di distanza dalla sponda destra del
fiume Pescara e destinata allo
smaltimento illegale e sistematico di ogni genere di rifiuti, specialmente le peci clorurate (residui costituiti prevalentemente
da pentacloretano e esacloretano) che, fino al 1963 circa, venivano scaricati direttamente,
allo stato liquido, nel fiume Pescara. Stiamo parlando della
pi grande discarica abusiva
dEuropa. E oggi la Corte dAssise di Chieti dovr pronunciarsi sulle accuse di avvelenamento
e disastro ambientale. Tra gli avvocati c anche Paola Severino,
lex ministro di Giustizia oggi in
corsa per la candidatura al Quirinale, che difende Mauro Molinari, geologo consulente della
Montedison. La sua tesi che
com ovvio punta allassoluzione del suo assistito si allarga
alle responsabilit della bonifica
che, sostiene lex ministro,
devessere estesa allo Stato.
Non con i processi penali ha
dichiarato la Severino negli
scorsi mesi che si ottengono i
risultati in tema di ambiente, ma
con le bonifiche. Non basta trovare il capro espiatorio. Servono
soluzioni normative, e che non
solo le tante aziende, ma lo stesso Stato intervenga, perch per
decenni ci sono state zone che
hanno subito le conseguenze
dell'attivit industriale. Dobbiamo trovare una soluzione normativa che imponga la bonifica
e consenta di risanare le tante
aree dell'Italia dove si sentono le
conseguenze dell'inquinamento, ma non trovando le singole
persone che si pu trovare una

soluzione. E le responsabilit
in questo processo? Non esistono per gli imputati coinvolti,
spiega la Severino, perch
allepoca nessuna legge vietava
di creare discariche abusive: se
non vera la legge, quindi, non
poteva esservi reato, tanto meno
per chi ha ereditato la situazione
dai primi anni 60. Quello della
Severino non lunico nome
noto a pesare sull'inchiesta. A
spiegarlo, nel suo intervento del
12 dicembre scorso in Corte
dAssise, lavvocato dello Stato
Cristina Gerardis. Sulla posizione dellex ministro, l'avvocato
Gerardis commenta: Chi inquina paga: non paga la collettivit, non paga lo Stato, non paga Pantalone, deve pagare chi ha
inquinato. Poi concentra lat-

IL PARERE
Lex membro
della Consulta Flick scrive
una nota (poi sparita)
per dire che condanne
del genere sarebbero
incostituzionali
tenzione su un altro punto: Un
ex ministro della Giustizia ed ex
presidente della Corte costituzionale ha chiesto proprio in
questi giorni di pubblicare sul
sito www.penalecontemporaneo.it
un parere pro veritate in cui ha
inteso garantire, appunto pro veritate, che il disastro ambientale non esiste, invenzione di
una cattiva giurisprudenza. La

VENERD 19 DICEMBRE 2014

11

affittato un locale trasformato in un ufficio parallelo, dove tenevano le pratiche fiscali distinguendole tra realt (quelle ordinarie) e
lavoro (quelle taroccate su cui incassavano
le tangenti).
E gli affari andavano cos bene che avevano
progettato di allargarsi anche ad altri settori
comunali. (g.l.b.)

MILANO

Bollate, il renziano
vuole primarie chiuse
e niente impegni
SCONTRO NEL CIRCOLO PD: IL CANDIDATO SCELTO
TRA GLI ISCRITTI. E SENZA OK ALLA TRASPARENZA
di Paola Zanca

ccolo qui, il Pd che cambia verso. Siamo a Bollate, provincia


E
di Milano, precisamente nel circolo Pd di via Mazzini: qui,
dopodomani dalle 8 alle 20, gli iscritti del partito sceglieranno il

Lex ministro della Giustizia, Paola Severino. tra i papabili per il Colle Ansa

coincidenza temporale mi fa
pensare che vi sia un messaggio
per i giudici di Chieti.
IL RIFERIMENTO allex mini-

stro e presidente della Corte costituzionale, Giovanni Maria


Flick che, in estrema sintesi, nel
suo parere ha sostenuto, senza
espressi riferimenti al processo,
che la condanna per disastro ambientale potrebbe risultare incostituzionale e aver bisogno del
parere della Consulta. Lepisodio
rappresenta in effetti un piccolo
giallo in questa storia: il parere
stato pubblicato poche settimane fa, a sua insaputa, sul sito gestito dallavvocato Luca Santa
Maria, che in questo processo difende la Solvay e si costituita
parte civile proprio contro la
Edison. Pochi giorni dopo la
pubblicazione, per, il parere di
Flick stato rimosso dal sito,

proprio perch incompatibile


con la tesi sostenuta da Santa
Maria nel processo. Lavvocato
dello Stato Cristina Gerardis ha
interpretato il parere come un
messaggio alla Corte dAssise,
che oggi dovr pronunciarsi, ma
Flick smentisce: Non sapevo
neanche dellesistenza di questo
processo. Ma chi gli ha commissionato il parere? Non posso
rivelare il nome del committente, ma non nessuna delle parti
in causa. Nessun messaggio
quindi, dice Flick, per una Corte
dAssise che, nei mesi scorsi, ha
dovuto persino cambiare formazione: lex presidente Geremia
Spiniello, in unintervista, aveva
sostenuto che la Corte avrebbe
reso giustizia al territorio. Per i
legali della Montedison le sue affermazioni preordinavano un
giudizio di colpevolezza. E hanno ottenuto la sua sostituzione.

loro candidato sindaco. Niente gazebo e partecipazione popolare: primarie chiuse, cos hanno deciso i renzianissimi tesserati
democratici di Bollate. Ma come? Che fine ha fatto la grande
battaglia del rottamatore che chiese e ottenne la modifica dello
statuto ai tempi della sfida con Bersani? Ha cambiato verso, gi. E
adesso preferisce il rassicurante calore delle tessere del circolo. La
minoranza inferocita. I numeri stanno dalla parte di Francesco
Vassallo, il candidato renziano sostenitore delle primarie chiuse.
Per 79 a 37 si deciso che votano solo gli iscritti: scelgono il
candidato del partito che poi, semmai, sfider altri concorrenti
alle primarie di coalizione. Eppure, quello che ha fatto ancora pi
imbufalire gli oppositori di Vassallo (e di Renzi) un altro ordine
del giorno, clamorosamente bocciato dai democratici di Bollate a
voto segreto: il testo, firmato anche da Massimo Torri, segretario
del circolo e sfidante di Vassallo alle primarie di domenica, prevedeva lobbligo per i due candidati di sottoscrivere la cosiddetta
Carta di Pisa. Si tratta di un documento redatto dallassociazione
Avviso Pubblico e, tradotto
in parole povere, un impegno alla correttezza e alla trasparenza. Nel caso di Bollate,
non questione di poco conto. Non solo perch il Comune milanese stato uno di
quelli coinvolti nellinchiesta
Infinito, quella sulla ndrangheta al nord. Ma soprattutto
perch Vassallo ha un fratello, Giuseppe, che di mestiere
fa il direttore generale di Gaia
Guerini, vicesegretario Pd Ansa
Servizi, la municipalizzata
che si occupa di rifiuti e di
tante altre faccende. Il rischio di conflitti di interesse c, ed pure
alto. Ma niente, anche qui maggioranza schiacciante: 77 a 40,
quella Carta non obbligatorio sottoscriverla. Vassallo, sulle pagine milanesi di Repubblica, fa sapere che, se proprio deve, lo firmer una volta eletto. Torri, dal canto suo, minaccia di non partecipare al voto di dopodomani e di fondare un nuovo circolo.
Aggiunge la deputata Pd Eleonora Cimbro: Il Pd deve intervenire, non si pu accettare che un candidato non sottoscriva un
documento che lo impegna a lealt e imparzialit. La questione
stata sottoposta al segretario del Pd milanese Pietro Bussolati e
pure al vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini. Eppure al momento sembra che dal Nazareno nessuna batta ciglio.

I FUNERALI

Ragusa, laddio a Loris tra i palloncini


Ma la corona di fiori della madre resta fuori
di Giuseppe Lo Bianco

Ragusa

e nei manifesti di lutto il nome della mamma, accanto a


quello del marito e del fratello
minore, poteva lasciare supporre un riavvicinamento della famiglia a Veronica Panarello, in
carcere con laccusa di omicidio, sulla bara bianca portata in
spalla davanti allaltare da quattro persone, tra cui il pap, Davide Stival, cera una sola corona di fiori accompagnata da un
nastro con la scritta: Il Pap e il
fratellino: il cuscino a forma di
cuore inviato dalla mamma Veronica rimasto fuori, appoggiato a una parete della chiesa di
San Giovanni Battista, confuso
in mezzo agli altri, per la verit,

pochi e a un cagnolino di peluche. Sono venuti in duemila,


compreso il governatore Rosario Crocetta, ieri pomeriggio a
Santa Croce Camerina a dare
lultimo saluto a Loris Stival,
strangolato a otto anni senza
ancora un perch in una piazza

LOMELIA
Il padre si costituir parte
civile. E il vescovo tuona:
Solo un pericoloso folle
pu compiere un tale
gesto. Un folle che deve
essere fermato

transennata e presidiata dalle


forze dellordine. Solo un folle,
un pericoloso folle, pu compiere un tale gesto. Un folle che
deve essere fermato, ha tuonato dal pulpito il vescovo di Ragusa, Paolo Urso, che ha celebrato i funerali assediati da fotografi e cameramen, in una
chiesa stracolma di persone,
molte delle quali rimaste fuori.
Spero che il funerale riporti pace in paese e ci sottragga dall'eccesso di mediaticit, ha detto il
sindaco Franca Iurato, interpretando il desiderio assai diffuso tra la gente di dimenticare
lassassinio di un bambino, ucciso, secondo laccusa, dalla sua
mamma il 29 novembre scorso.
E anche per questo rischia di cadere nel vuoto lennesimo ap-

pello del procuratore di Ragusa


Carmelo Petralia, andato in tv a
Chi lha visto? a chiedere il sostegno (e le testimonianze) della
popolazione per unindagine
ancora fortemente indiziaria.
Lavvocato del padre ha annunciato che Davide Stival si costituir parte civile al processo.
Dalla scuola Falcone Borsellino, dove Loris non mai arrivato, quel maledetto sabato
mattina, partito un corteo di
alunni accompagnati dalle
maestre e diretto in chiesa. Fino
allultimo gli insegnanti sono
stati indecisi se portare o meno i
bambini alla funzione funebre:
Ho consigliato alla dirigente
della scuola ha detto Franco
Di Martino, dirigente del servizio psicologico della Asp di Ra-

Ieri le esequie di Loris Stival Ansa

gusa di non evitare la partecipazione degli alunni al funerale del piccolo Loris, in modo
che abbiano consapevolezza di
questa morte e della perdita del
loro compagnetto di scuola. In
mano, durante il tragitto, tutti i
bimbi hanno tenuto un palloncino bianco con la foto di Loris.
E all'uscita dalla chiesa, la bara
bianca stata sollevata pi volte
e ha fatto il giro della piazza perch tutti i cittadini potessero salutare Loris per l'ultima volta.
Come ha fatto una ragazzina lasciando andare tra le lacrime il
palloncino bianco che teneva in
mano.

12

ALLITALIANA

VENERD 19 DICEMBRE 2014

M
uore Bomprezzi,
una firma a difesa

dei diritti dei disabili

MORTO ieri mattina allospedale Niguarda di Milano Franco Bomprezzi,


giornalista, scrittore, consulente del
Comune di Milano e presidente della
Ledha-Lega per i diritti delle persone
con disabilit. Nato a Firenze nel 1952,
Bomprezzi ha trascorso tutta la sua vita
sulla sedia a rotelle a causa dellosteo-

il Fatto Quotidiano

genesi imperfetta ed stato sempre in


prima fila nelle battaglie per i diritti delle persone con disabilit. Nella sua carriera da giornalista, ha lavorato anche
per il Resto del Carlino, la Rai e il Corriere
della Sera e lo scorso giugno era stato
nominato consulente di supporto alla
Task Force per laccessibilit di Expo

Milano 2015. Dal Comune di Milano


aveva ricevuto lAmbrogino doro nel
2005, mentre nel 2007 il presidente
Giorgio Napolitano lo aveva nominato
Cavaliere della Repubblica. Franco era
un punto di riferimento per tutte le persone con disabilit, ha detto Maria
Villa Allegri, vicepresidente di Ledha.

Quanto difficile vendere


il marchio Roberto Cavalli
LO STILISTA FIORENTINO CERCA DA TEMPO UN ACQUIRENTE PER LA SUA AZIENDA DI MODA
FALLITA LA TRATTATIVA COI RUSSI, LULTIMO PRETENDENTE IL FONDO CLESSIDRA DI SPOSITO
di Carlo Di Foggia

elleterna saga della


cessione della maison Cavalli, lultima
nota un ritorno di
fiamma: niente russi, potrebbe
essere il fondo Clessidra dell'ex
numero uno di Fininvest, Claudio Sposito, a prendersi il marchio fondato 40 anni fa da Roberto Cavalli. Nonostante la
conferma ufficiale, il condizionale dobbligo: la stessa operazione era data per fatta gi nel

2009, salvo saltare allultimo. In


mezzo decine di trattative, tutte
fallite a un passo dalla chiusura.
Lultima, quella coi russi di Vtb
Capital naufragata poche settimane fa: troppa distanza tra i
450-500 milioni offerti, e la richiesta dello stilista fiorentino,
affezionato alla sua creatura al
punto stando ai rumors da
chiederne 800. Cifre imponenti
per un'azienda 201 milioni di
fatturato (e utili quasi a zero)
in crescita, ma che negli ultimi
anni ha attraversato diverse tur-

EATALY Interrogazione
di Sel sullaffare Expo
uali sono stati i criteri per lassegnazione di
Q
due padiglioni di Expo a Eataly senza gara,
con 20 ristoranti e quattromila metri quadri? Lo

chiedono due deputati di Sel, Franco Borto e


Adriano Zaccagnini, in una interrogazione parlamentare diretta al ministro delle Politiche agricole guidato da Maurizio Martina (Pd) dopo
larticolo del Fatto Quotidiano di Gianni Barbacetto e Marco Maroni, che ha rivelato il grande
affare dellazienda controllata dal renziano
Oscar Farinetti. Tutto parte dalla denuncia del
presidente Piero Sassone di ICIF, Italian Culinary Institute for Foreigners, che ha presentato
un esposto alla Autorit nazionale anticorruzione su presunte irregolarit nella assegnazione a
Eataly dei due padiglioni. I 20 ristoranti di Italy is
Eataly, cos si chiama la pi grande osteria del
mondo, saranno gestiti a turno, un mese ciascuno, da 120 ristoratori italiani, a cui andr il 70
per cento degli incassi. Il resto al gruppo di Farinetti.

bolenze. Stando alle indiscrezioni, il banchiere daffari di


Silvio Berlusconi etichetta
appiccicata allepoca in cui, a
capo di Morgan Stanley in Italia, port in Borsa Mediaset (per
poi approdare nella holding
dell'ex Cavaliere) potrebbe acquistare fino al 90 per cento del
marchio, con un ricambio al
vertice: il vice presidente di
Clessidra, Francesco Trapani
alla presidenza del gruppo Cavalli, dove il patron resterebbe
con un ruolo operativo, come
ha sempre preteso.

ni (circa 8 milioni) dellarea


asiatica (Roberto Cavalli Japan;
Asia e China). Il restante dovuto a contenziosi in corso:
1,6 milioni di euro, mentre 2 milioni sono stati accantonati per
una controversia legale sul marchio Just Cavalli, strascico del
crac della molisana Ittiere di Tonino Perna, che ne aveva la licenza (250 milioni). Ci ha messo in ginocchio, e rovinato gli ultimi dieci anni del mio lavoro,
spieg nel 2009 lo stilista. A gennaio scorso, Gianluca Brozzetti

DA MESI NELL'AMBIENTE fi-

nanziario si parlava del crescente interesse dei fondi di private


equity per il gruppo di moda, da
oltre un quinquennio alla ricerca di un acquirente. Lultimo
stato il fondo Permira, anch'esso ritiratosi per le pretese eccessive dello stilista. Difficile capire
se stavolta ci siamo, finora tutte
le valutazioni si sono fermate a
500 milioni. Il marchio di moda
ha chiuso un 2013 con un fatturato consolidato in crescita di
oltre il nove per cento, ma ha debiti per 51 milioni verso le banche (40 verso il suo stesso fondatore). La Cavalli spa ha anche
dovuto attingere alla riserva
straordinaria per coprire la perdita di 10,3 milioni di euro che si
aperta nei conti civilistici, cio
quelli riferiti alla sola capogruppo, peggiori del rosso di 9,3
milioni dello scorso anno. Considerando tutto il gruppo, lutile
si fermato a 100 mila euro.
Stando al bilancio, il passivo
dovuto a una serie di svalutazio-

IL LEOPARDATO

Lo stilista Roberto Cavalli.


In basso, Claudio Sposito
di Clessidra
LaPresse

SUL MERCATO
Lazienda, con 200
milioni di fatturato,
in crescita, ma
negli ultimi anni ha
avuto molte traversie
e problemi con il fisco
e Carlo Di Biagio, i due manager
che avevano rimesso in forma
lazienda si sono dimessi, lasciando la guida al Patron.
Grande fan di Matteo Renzi, Cavalli si fa notare spesso per i suoi
curiosi endorsement: Quando
Renzi and da Briatore gli mandai un sms. Ero meravigliato. Io
non sopporto chi scherza con le
tasse. Si figuri che quando vedo
le Ferrari parcheggiate in giro
mando le targhe ai finanzieri,
spieg al Fatto nel settembre
2013. Segu scontro su Twitter, e

residui del passato riaffiorarono. Come quello che vide la figlia Cristiana patteggiare nel
2010 a Firenze una pena a 10
mesi di reclusione con sospensione condizionale per un reato legato allevasione fiscale:
laccusa era omessa dichiarazione dei redditi riferita alla Iga Finance Bv, una societ estero vestita con sede in Olanda ma in
realt operante in Italia. Lattenzione della finanza sul gruppo
era arrivata nel 2009, con alcune
ispezioni che avevano trovato

un imponibile sottratto a tassazione (anche Iva) fino al 2005.


Cavalli aveva gi subito una prima verifica fiscale, poi chiusa
pagando una sanzione di 250
mila euro, scrisse il Corriere Fiorentino.
LA IGA FINANCE uno dei due

bracci, insieme alla Roberto Cavalli Holding, della maison di


moda. Nellestate dello stesso
anno le due societ, entrambe
con sede fiscale in Olanda, dove
la tassazione sulle royalties un
terzo di quella italiana (e decine
di societ parcheggiano le capogruppo), vennero spostate in
Italia e incorporate nella Erreci,
guidata da Cristiana Cavalli ma
controllata dalla Euroimmobiliare, la fiduciaria del Credito
Emiliano. Una schermatura
della propriet, stando alle visure consultate dal Fatto. Da oltre
un anno e mezzo, per, il controllo tornato direttamente
nelle mani del Patron, chiariscono dalla societ.

TRA GRAPPOLI E VIGNE

I rossi di DAlema: impeccabili, ma antipatici


di Andrea

Scanzi

on pochi personaggi faN


mosi, in Italia e non solo,
si reinventano produttori di

vino. Al Bano, Gad Lerner,


Bruno Vespa. E Massimo
DAlema. Uno dei quattro vini che produce, chiamato
NarnOt come crasi tra Narni e Otricoli (le localit in provincia di Terni tra le quali sorge il feudo dalemiano), ha anche vinto i 5 Grappoli 2014.
A NOVEMBRE DAlema ha

presentato i suoi vini al Rome


Cavalieri (ex Hilton). Aveva
invitato anche i suoi colleghi
di partito, che per non si sono visti. Lazienda produce 45
mila bottiglie. Il nome La
Madeleine, in quanto poetico
e evocativo, ovviamente non
di DAlema ma di chi ha preceduto lui e la moglie Linda
Giuva, che conducono lazienda a nome dei figli Giulia e
Francesco. Quindici ettari, di
cui circa 6,5 impegnati a vi-

gneto, acquistati nel 2008. Sia di Iva, partono dalle 9.50 euro
Libero che Intravino hanno rac- del Cabernet Franc Sfide (il
contato come lazienda di nome non autoironico) alle
DAlema abbia usufruito dei 17.50 del Neros, un Pinot
fondi della Comunit Euro- Nero Metodo Classico versiopea: 57.500 euro. Gianluigi ne Ros. I vini pi ambiziosi
Nuzzi, ancora su Libero, rivel sono il NarnOt (Cabernet
nel 2010 che inizialmente Franc, 29 euro) e il Pinot Nero
DAlema aveva impiantato (33.50).
anche vitigni alloctoni non Accade spesso che i vini soautorizzati, Marselan e (per miglino a chi li fa ed anche il
dare colore) Tannat. Lazien- caso di quelli di DAlema: alda non visitabile, e forse un gidi, distaccati, assai fighetti e
bene perch in questo modo per nulla schietti. Significativa
non si rischia di essere morsi la decisione di farsi affiancare,
( un cane buonissimo, ma se come consulente, dallenologo
percepisce il
pericolouccide:
parola
di
DAlema).
conveniente
acquistare i
vini tramite il
sito aziendale: ordine minimo 250 euro. I prezzi
per i privati,
DAlema produce quattro vini LaPresse
comprensivi

Riccardo Cotarella. LHuffington Post lo ha definito il migliore di tutti, sottolineando


la sua nomina a coordinatore
del settore vino Italia al prossimo Expo. La realt forse
diversa. Cotarella, anche direttore dellazienda di famiglia
Falesco, il migliore se si ha
unidea di vino sempre uguale
a se stesso: muscolare, rotondo e strutturato (quando non
concentrato), con profusione
di barrique e un gusto che ammalia al primo sorso ma stanca gi al secondo. Scegliere

LA MADELEINE
Lazienda vinicola del
Lder Maximo produce
45 mila bottiglie.
Con laiuto dellenologo
Cotarella, sfida Vespa
a colpi di cabernet

Cotarella come consulente


la stessa mossa di Vespa, che
ha raccontato come DAlema
sia geloso perch Riccardo
segue pi me di lui vuol dire
inseguire un vino modaiolo e
americanizzato, con buona
pace della valorizzazione di
territorio e vitigni autoctoni.
Non senza quella furbizia (talora pi presunta che effettiva)
che lo ha caratterizzato in politica, DAlema ha dato un
contentino ai naturalisti
creando il vino senza solfiti
Sfide, che aderisce al programma Wine Research
Team. Un programma non
chiarissimo, ideato da Cotarella e per quanto lodevole
non paragonabile a chi lavora
per ottenere davvero un vino
tanto diverso quanto naturale (le associazioni Vini Veri
e VinNatur).
Sarebbe ingeneroso, nonch
ingiusto, asserire che i vini di
DAlema sono cattivi: molto
pi semplicemente sono un
po respingenti e antipatici.

Come lui. Impeccabili nella


forma ma contraddittori nel
contenuto, discutibili nellimpostazione e labili nella passione. Belli senzanima, a meno che per anima si intenda
leffetto-vaniglia da spremuta
di Pinocchio (barrique nuove,
anzi nuovissime).
DALEMA si poi altezzosa-

mente disinteressato del percorso vitivinicolo dei colleghi, che nelle stesse zone
stanno riscoprendo vitigni autoctoni (Ciliegiolo). Lui e Cotarella non sono certo banali
agricoltori e, poich nobili,
hanno il mito della Francia.
Che per lontana da Narni: il
Pinot Nero in Borgogna
unaltra cosa e il Cabernet
Franc, vitigno verde come
pochi, possono permetterselo
in pochissimi (Le Macchiole a
Bolgheri). Se non altro DAlema non ha piantato Merlot, il
vitigno pi paraculeggiante
del mondo: chiss, forse lo ritiene renziano.

AUSTERIT FOREVER VENERD 19 DICEMBRE 2014

il Fatto Quotidiano

Cdalla
oop, gioie e dolori
finanza nei dati
di Mediobanca

NEL RAPPORTO Mediobanca R&S


sul settore della grande distribuzione organizzata c la conferma con i
numeri che le Coop son diventate
soprattutto unimpresa finanziaria,
pi che cooperative di consumo. Nel
2013 la gestione industriale delle
coop ha prodotto margini cumulati

positivi pari a 249 milioni, cui si aggiungono 889 milioni provenienti


dalla gestione finanziaria. Il portafoglio di titoli e partecipazioni ha
sommato nello stesso periodo svalutazioni di poco superiori ai 700
milioni. Le poste straordinarie hanno
comportato introiti per 238 milioni.

Tenuto conto di
imposte per 505 milioni, si ottiene
un utile netto cumulato di circa 155
milioni, si legge nel report. Quindi i
profitti dagli investimenti finanziari
sono oltre tre volte quelli dalle vendite, ma ci sono anche i 700 milioni
di investimenti finiti male (e quindi

NON ANCORA IL MOMENTO


PER LA GUERRA AL 3 PER CENTO

MOLTO LONTANI I RISULTATI SULLA FLESSIBILIT. RENZI VUOLE LA MERKEL A FIRENZE


di Stefano Feltri

Bruxelles, quando
Matteo Renzi arriva alla riunione
preparatoria dei
leader socialisti, si sparge subito la voce: questa volta il premier italiano sfascia tutto e
contesta il tetto al 3 per cento
del deficit in rapporto al Pil,
larchitrave del rigore fin dai
tempi del Trattato di Maastricht. Non adesso, risponde il
premier a chi gli chiede se il
momento di passare allattacco.
PALAZZO CHIGI, di raccordo

con gli europarlamentari socialisti guidati da Gianni Pittella e


Roberto Gualtieri, hanno preparato una strategia a tre punte
per il vertice di ieri. La richiesta
minima, quasi scontata, che i
contributi dei singoli Paesi al

FIDUCIA AL SENATO
Slitta a oggi il maxi
emendamento
del governo alla legge
di Stabilit previsto per
ieri sera, restano molti
dettagli da chiarire
fondo Esfi siano tenuti fuori dal
conto del deficit rilevante per i
parametri europei. Non ancora noto se lItalia verser capitale aggiuntivo rispetto ai 21
miliardi base (forniti dal bilancio europeo e dalla Banca europea degli investimenti), la
Francia lo ha annunciato, la
Germania lo ha lasciato intendere. Finlandia e Belgio non
collaborano e non versano un
euro. Seconda richiesta renziana: neutralizzare, cio rendere
non rilevanti al superamento
delle soglie, i contributi italiani
di cofinanziamento dei progetti del piano Juncker. Se da Bruxelles, per dire, arrivano 50 milioni per unautostrada, gli altri
50 che ci deve mettere il governo non dovrebbero concorrere
al deficit misurato dalla Commissione. La terza richiesta la
pi estrema: togliere completamente dal deficit (non soltanto
neutralizzare leffetto in caso di
sforamento) tutto il co-finanziamento ai progetti europei,
previo assenso della Commissione e della Bei.
Il Tesoro ha preparato una nota
su questo. Ma non ancora il
momento: a gennaio la Commissione dar la sua definizione di flessibilit e, nellambito di unazione diplomatica aggressiva per incassare spazi di
manovra contabile, Renzi punta a influenzare direttamente
Angela Merkel: anche ieri ha

rinnovato linvito alla Cancelliera per un incontro bilaterale


nella renziana Firenze, a gennaio. complicato, ha detto
ieri sera Juncker durante la cena con i leader e ha rinviato la
discussione a gennaio. C tempo fino allesame di marzo (con
lanalisi della Commissione
sulla crescita) per ottenere
qualcosa. Il piano Juncker un
primo passo ed una vittoria
oggettivamente inimmaginabile sei mesi fa, confida il premier, sempre ottimista, convinto che la recente crisi del rublo abbia rafforzato anche la linea morbida dellItalia verso
Vladimir Putin: Sulla Russia
occorre pi prudenza, come dico da mesi in beata solitudine.
Renzi cerca di ottenere anche
lappoggio di David Cameron:
in questi anni la Francia ha perso peso e la Gran Bretagna resta
tra le poche sponde possibili
per arginare legemonia della
Germania . Il premier ha partecipato ieri a un incontro organizzato da Cameron con un
think tank inglese e i capi delle
grandi aziende interessate ad
approvare il Ttip, il discusso
trattato di libero scambio tra
Europa e Stati Uniti che si cerca
di approvare nel 2015. Un sostegno, quello renziano, che
Cameron ha molto apprezzato
perch sono pochi i capi di governo disposti ad appoggiare
cos platealmente un progetto
sempre meno popolare (dal finlandese Alexander Stupp alla
danese
Helle
Thorning-Schmidt allo spagnolo
Mariano Rajoy).
RENZI SPERAVA di incassare il

voto definitivo sulla legge di


Stabilit al Senato ieri sera, durante lincontro con gli altri capi di governo. Invece a Roma le
cose si sono complicate: prima
il governo ha annunciato un
maxi-emendamento con tutte
le ultime modifiche per le otto
di sera, poi ha dovuto rimandare (si suppone a oggi). Non
tutto definito e ieri cerano
ancora alcuni punti delicati da
affrontare: la proroga del pagamento delle tasse per le vittime
di alluvioni (solo fino a febbraio o fino a giugno?), lo sconto a Rai e Mediaset sui canoni
per laffitto delle frequenze, il
destino dei dipendenti delle
Province soppresse, i poteri
commissariali al governatore
del Piemonte Sergio Chiamparino. Tutto dovr comunque
essere definito entro oggi perch gi convocato un Consiglio dei ministri per approvare
la variazione dei saldi di bilancio determinata dalle modifiche allimpianto della legge di
Stabilit. Da Bruxelles la Commissione osserva severa, piena
di dubbi su alcune delle voci di
entrata indicate dal governo.
Twitter @stefanofeltri

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svalutati) che riducono gli entusiasmi per labilit speculativa delle


coop rosse. La pi grossa, Coop
Adriatica, ha un portafoglio di investimenti per 2,4 miliardi, a seguire
seguono Unicoop Firenze (1,8) e poi
Coop Estense e Coop Nordest (entrambe con 1,5).

Siena, Mps congeda


Viola e Profumo
di Camilla Conti

DOPO AVER VARATO laumento di capitale fino a 2,5 miliardi


di euro, e in vista di eventuali operazioni strategiche come laggregazione o fusione con unaltra banca, il vertice del Monte dei
Paschi verr completamente rinnovato.
quanto riferiscono al Fatto fonti finanziarie sottolineando che
nel nuovo corso del Monte non ci saranno pi n lamministratore delegato Fabrizio Viola, n il presidente Alessandro Profumo. I due banchieri non dovrebbero dunque essere riconfermati al prossimo rinnovo del cda fissato in primavera. Sul cambio peser il voto del patto di sindacato sul 9 per cento del Monte firmato a marzo fra la Fondazione Mps, oggi presieduta da
Marcello Clarich, e i soci sudamericani Btg Pactual e Fintech. Il
contratto prevede, tra laltro, che lente possa scegliere il candidato da proporre come presidente e i due partner lamministratore delegato. Con il reciproco consenso delle altre parti.
Ovvero con veti incrociati per blindare il meccanismo di nomine
congiunta dei futuri vertici. Secondo le stesse fonti, inoltre, nel
futuro di Rocca Salimbeni potrebbe esserci il progetto di cedere
la neonata banca online Widiba cui verr conferita dal 22 dicembre la rete di 650 promotori del gruppo. In agenda ci sarebbe inoltre un monitoraggio delle vare aree territoriali della
banca e la sostituzione del capo dellarea territoriale Centro e
Sardegna di Mps, Fausto Mecatti, finito agli arresti domiciliari
dopo essere stato coinvolto in uninchiesta aperta dalla Procura
di Roma sullaffidamento di un appalto.
Sullo sfondo, si attende infine il verdetto della Banca Centrale
Europea che probabilmente a gennaio dovr dare il via libera
definitivo al capital plain presentato da Mps. Intanto il titolo
continua a soffrire in Borsa: negli ultimi sei mesi ha lasciato sul
terreno quasi l80% e ora vale 52 centesimi (-1,7% ieri).

Il premier con il nuovo presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk Ansa

NUOVE ALLEANZE

Firme contro il rigore, Fiom


e Cgil danno la linea a sinistra
di Salvatore

Cannav

dissidenti del Pd come Stefano Fassina o personalit cattoliche come Alex Zanotelli.
Tutti alla ricerca di un salto di
qualit politico per creare
quella massa critica oggi inesistente, ma per molti necessaria, alla sinistra del Pd.

opo gli scioperi, la politica. La Cgil e la Fiom,


D
unite come mai prima, sono

protagoniste di uniniziativa
ambiziosa che punta dritto al
cuore delle politiche di austerit. Susanna Camusso e
Maurizio Landini, segretari
di Cgil e Fiom, hanno presentato ieri insieme a Stefano Rodot, presidente del comitato
Col pareggio ci perdi, la
proposta di iniziativa popolare per eliminare il pareggio
di bilancio dallarticolo 81
della Costituzione. Liniziativa era stata gi tentata da una
proposta referendaria, che
vedeva tra i promotori un
drappello di economisti capitanati da Gustavo Piga, naufragata per mancanza di firme. Forse, allora, era mancata
la convinzione della Cgil. Che
invece, oggi, si impegna con
molta determinazione, esponendo direttamente la sua
leader nazionale.
LA PROPOSTA verte sulla leg-

ge di iniziativa popolare. Con


50 mila firme i cittadini possono proporre allattenzione
del Parlamento una vera e
propria legge che poi dovr
essere sostenuta nelle aule di
Camera e Senato per essere
approvata. Liniziativa giunge
in concomitanza con analoghe iniziative, della Lega (riforma Fornero) e Grillo (uscita dalleuro), ma i promotori
assicurano che non ci sono le-

LA CGIL PU ESSERE lalleato

TRIO

Maurizio Landini, Susanna Camusso e Stefano Rodot LaPresse

NO AL PAREGGIO
Una proposta
di legge popolare
per modificare larticolo
81 della Costituzione
e dare un seguito
politico agli scioperi
gami. Non abbiamo alcun
assillo di rincorrere Grillo o di
fare concorrenza alla Lega
assicura Alfonso Gianni che
un tempo fu anche sottosegretario allEconomia nel governo Prodi e oggi anima lAltra Europa per Tsipras, la lista
che alle scorse europee ha ottenuto il 4% eleggendo a Strasburgo, tra gli altri, Barbara
Spinelli. Il progetto punta invece a costituire una coali-

zione sociale che, nellattaccare direttamente le politiche


di austerit e limpossibilit di
fare spesa in deficit, sia anche
un passaggio per permettere
alla sinistra litigiosa e divisa
di unirsi. Nessuna lista elettorale allorizzonte, nessuna
intenzione di creare partiti.
Solo unalleanza. Per il momento, almeno. Il vuoto politico a sinistra evidente
continua Gianni e quella sinistra dei diritti rappresentabile da Stefano Rodot continua lex dirigente di Rifondazione comunista ai tempi di
Fausto Bertinotti pu essere
il riferimento di una politica
economica alternativa.
Questa sinistra sempre la
stessa: lAltra Europa, Rifondazione comunista, Sel, associazioni come lArci, Legambiente, Unione degli Studenti,
intellettuali come Rodot, Luciano Gallino, Marco Revelli,

decisivo? Maurizio Landini


stato indicato pi volte come
luomo in grado di unire e dare rappresentanza a una sinistra alternativa. Lui ha sempre
rifiutato. Oggi, il ruolo si
estende allintera Cgil dove il
problema della sponda politica sul tavolo da mesi anche
se finora non c mai stata
nessuna decisione. E allora,
ecco liniziativa di ieri: Inserire il pareggio in Costituzione hanno detto i due dirigenti sindacali stato un errore che ha finito per imprigionarci. Lobiettivo togliere il pareggio di bilancio per
sostituirlo con una formulazione diversa: Ogni altra legge che importi nuove o maggiori spese provvede ai mezzi
per farvi fronte. Allarticolo
97, quando si parla dei pubblici uffici, si aggiunge: Nel
rispetto dei diritti fondamentali delle persone mentre larticolo 119 viene riscritto per
attribuire ai Comuni, alle Province, alle Citt metropolitane
e alle Regioni risorse pubbliche in relazione alle esigenze
di tutela dei diritti sociali e civili. Una proposta opposta ai
propositi del governo Renzi.

MALITALIA

il Fatto Quotidiano

M
orti per amianto
al teatro di Firenze:

dirigente a processo

SI AGGRAVA laccusa per lex soprintendente del


teatro Comunale di Firenze dal 1986 al 1990,
Giorgio Vidusso, 88 anni, dopo che un ex dipendente del teatro morto dopo esser rimasto gravemente ammalato per lamianto: oltre a lesioni
colpose gravissime plurime, ora scattata anche
quella per omicidio colposo e il processo, che
vede lex soprintendente imputato, stato rin-

VENERD 19 DICEMBRE 2014

viato al 15 gennaio 2015. Proprio ieri il pm Filippo


Focardi, appreso del decesso di un ex addetto del
teatro, ha chiesto al giudice di voler modificare
l'imputazione rispetto a una delle parti lese e cos
il processo stato aggiornato.
La vicenda riguarda gravi patologie che alcuni dipendenti del teatro hanno contratto nel tempo e
che vengono riferite alla presenza di amianto nel-

15

la struttura, per cui Vidusso, gi soprintendente,


fu indagato dalla procura di Firenze. In particolare
c'erano quattro casi: un decesso, dove per laccusa di omicidio colposo cadde in prescrizione
gi qualche anno fa, e tre casi di ex dipendenti
gravemente ammali. Di questi ultimi, per, negli
ultimi tempi deceduto un ex dipendente. Da qui
la necessit di cambiare il capo dimputazione.

SI BARRICARONO
PER DIFENDERE IL POSTO
INDAGATE LE MINATRICI
REGALI E APPALTI IN CAMBIO DI VOTI. LE DONNE DEL SULCIS
COMPAIONO TRA I 66 NOMI FINITI NELLINCHIESTA SULLIGEA,
LA SOCIET DELLA REGIONE CHE CONTROLLA LA MINIERA
di Maddalena Brunetti

Cagliari

i erano barricate in
una miniera pur di difendere il loro posto
di lavoro. Chiedevano un piano di rilancio e gli
stipendi arretrati le donne del
Sulcis dipendenti Igea - che,
a fine novembre, erano finite
su tutti i giornali per la loro
clamorosa protesta. Mercoled
scorso la scoperta: tre delle 37
lavoratrici che si erano chiuse
nella vecchia galleria compaiono tra i 66 indagati di una
inchiesta della procura di Cagliari. Stando alla ricostruzione degli inquirenti, proprio attorno allIgea - controllata al
100 % della Regione Sardegna,
che le dipendenti chiedevano
di rilanciare - ruotava un giro
di appalti truccati, voti di
scambio e ruberie che in cinque anni avrebbe bruciato 600
milioni di euro pubblici. Le tre
lavoravano nellamministrazione e avrebbero avuto un
ruolo nel pilotare un appalto.
IL GASOLIO dei tosaerba finiva

nei serbatoi di amanti e amici


e, a bilancio, quei tosaerba risultavano bere pi di una Ferrari. Frammenti di rari minerali, estratti dalle gallerie, finivano in case di persone che, in
cambio, elargivano favori. E
anche i carrelli delle miniere
diventavano merce preziosa:
originali ornamenti da giardino in cambio di voti. Un sistema, quello emerso nel martoriato Sulcis, la zona pi povera della Sardegna, che gli inquirenti hanno definito: Non
criminalit organizzata, ma

organizzata criminalit.
Anche le vertenze, arrivate
allattenzione nazionale, nascondevano qualcosa di poco
chiaro. Tra le tre donne della
miniera occupata figura anche
Daniela Tidu (per lei scattato
lobbligo di dimora): sarebbe
lei la femme fatale di questa vicenda che, a leggere le carte,
sconfina nello scabroso. stato arrestato il suo amante Marco Tuveri, figura centrale della
vicenda, ex operaio, poi sindacalista Uil, diventato il potente
autista del presidente della
Igea Giovanni Battista Zurru,
finito ai domiciliari. Ma il burattinaio che tirava i fili del vo-

regali a marchio Igea. Appalti ad imprenditori che, in cambio di lavoro e assunzioni, potevano garantire un buon numero di preferenze. Ma anche
cimeli delle vecchie miniere,
autopale, piastrelle staccate via
dai pavimenti, tubi e gasolio
(fino a 160 mila litri in un mese).
Linchiesta, nata da un esposto, aveva registrato una prima
svolta la scorsa estate, quando
una serie di perquisizioni avevano scosso il sistema Igea,
esploso per con le misure
cautelari firmate dal gip Giuseppe Pintori su richiesta del
pm Marco Cocco. Le accuse:

I minatori della Igea (Sulcis). Le donne si barricarono sotto terra per protesta Ansa

stiva a suo piacimento dei beni


dellazienda proprio come fossero suoi. Sarebbe stato proprio lui a sollecitare un appalto
per la messa in sicurezza di una
strada in modo da creare posti
di lavoro e quindi voti (per il
candidato dellUdc Marco
Zanda) come spiega chiaramente - in una telefonata intercettata - a un imprenditore:
Tutto serve per la campagna
elettorale. E sempre lui avrebbe fatto arrivare un cimelio minerario dei primi del Novecento a un imprenditore in cambio di 100 voti (per Francesco
Plissard, di Iglesias, ma candidato consigliere ad Assemini).
INOLTRE, a leggere lordinan-

A MANI BASSE
Bruciati 600 milioni.
In regalo agli amici
160 mila litri di gasolio
al mese. Carrelli, preziosi
minerali e cimeli delle
gallerie finiti nelle case
Giorgio Oppi (Udc) Ansa

to di scambio sarebbe il leader


isolano dellUdc Giorgio Oppi.
Gi coinvolto nellinchiesta
sulluso illecito dei fondi ai
gruppi regionali, accusato anche di aver usato lauto blu per
andare a un congresso di partito, ex assessore alla Sanit e
allAmbiente e ancora consigliere regionale, Oppi ha da
sempre il suo feudo elettorale
nel Sulcis. Ed proprio ai sostenitori dei suoi candidati che
venivano destinati i maggiori

peculato aggravato, truffa aggravata, turbata libert degli


incanti, voto di scambio e violazione del codice degli appalti.
Tra i 66 indagati figurano alcuni politici locali, diversi lavoratori Igea e piccoli imprenditori della zona anche se su
tutti spicca lex sindacalista
Tuveri che, dopo la nomina di
Zurru il presidente che chiamava maestro aveva conquistato una posizione predominante in Igea, dove ge-

za, ancora lex sindacalista


avrebbe allestito una sorta di
distributore di carburante nel
garage vicino casa per rifornire
di carburante Igea le sue due
amanti. E le auto aziendali venivano usate per andare a funghi. I beni usati come merce di
scambio quelli dellIgea, azienda in liquidazione, partecipata
della Regione che solo qualche
giorno fa ha provveduto a un
fondo straordinario per pagare
gli arretrati ai quasi 300 dipendenti. La societ che inizialmente doveva occuparsi del
recupero dellimponente patrimonio di gallerie e antiche
strutture di scavo dei metalli,
era poi stata destinata esclusivamente alla messa in sicurezza dei territori. Negli anni per
di bonifiche non se ne sono viste mentre la societ, tenuta in
vita dalle costanti iniezioni di
denaro pubblico, non ha potuto fare altro che scivolare in
un irreversibile declino.

STATO-MAFIA

Protocollo Farfalla,
Mori: Pisanu sapeva
LEX CAPO DEGLI 007 DEL SISDE, ASCOLTATO
AL COPASIR, TIRA IN BALLO LALLORA MINISTRO
di Sandra Rizza

Palermo

irato in ballo da Mario Mori, lex ministro dellInterno GiuT


seppe Pisanu potrebbe diventare nei prossimi giorni un testimone dellinchiesta sul Protocollo Farfalla, il fascicolo aperto

dalla Procura di Palermo nello scorso settembre a carico di ignoti che ipotizza il reato di falso materiale: si indaga per individuare
gli 007 protagonisti di un paio di incontri nel
carcere dellUcciardone di Palermo con il pentito Sergio Flamia. Mori, che fu capo del Sisde
tra il 2001 e il 2006, sostiene infatti di aver sempre comunicato tutte le attivit del servizio segreto civile al ministro dellInterno, compresa
loperazione di intelligence denominata Farfalla sulla quale ora indaga il pool Stato-mafia.
Si tratta di unindagine parallela a quella sulla Trattativa, dato che il patto tra il Sisde di Mario Mori e il Dap
di Gianni Tinebra costituirebbe secondo gli inquirenti un
capitolo dellinterlocuzione tra i boss e pezzi delle istituzioni.
Ma che centra Pisanu? Lex ministro stato citato da Mori quando, venerd scorso, il generale si presentato a Palazzo San Macuto per laudizione davanti al Copasir che sta indagando proprio sulle operazioni Farfalla e Rientro: Il ministro dellInterno
ha detto che allepoca era Giuseppe Pisanu, sempre stato
tenuto al corrente delle attivit. Per questo motivo, ora Pisanu
potrebbe essere chiamato dai pm che indagano sulla trattativa.
Largomento, del resto, lex ministro lo conosce pi che bene, dal
momento che in qualit di presidente della Commissione antimafia firm la relazione sul dialogo tra i boss e le istituzioni,
attribuendone lintera responsabilit ai carabinieri del Ros. La
trattativa scriveva Pisanu part come unardita operazione
investigativa che usc dal suo alveo naturale, forse per imprudenza dei carabinieri e per lambizione di Vito Ciancimino. I
militari in questione altri non sono che il colonnello Giuseppe
De Donno e lo stesso Mori. Che oggi sembra restituire al mittente la cortesia.

Da onorevole Fi a trafficante darmi: arrestato


LEX DEPUTATO ROMAGNOLI FERMATO CON DUE ROMENI. ACCUSATO DI VENDERE MITRAGLIATRICI E MISSILI AI NARCOS DELLE FARC
di Fausto Nicastro

ex deputato di Forza Italia col vizietto del


L
traffico di armi ora rischia lergastolo. Massimo Romagnoli stato arrestato a Podgrica, in

Montenegro, insieme a due cittadini romeni, con


le pesanti accuse di terrorismo e cospirazione per
la vendita di armi alla Farc, le forze armate rivoluzionarie colombiane, foraggiate dal traffico
di cocaina. Loperazione dalla Dea, lagenzia anti
droga statunitense, ha colto in flagrante i tre mentre prendevano accordi con agenti sotto copertura per vendere un arsenale di armi, tra cui mitragliatrici, lanciarazzi e cannoni anti aerei, consapevoli che sarebbe stato usato contro soldati,
aerei ed elicotteri americani, ha dichiarato la numero uno della Dea Michele Leonhart. Lorganizzazione, smascherata anche grazie a una serie di

intercettazioni, era collaudata e disponeva anche


di un catalogo da mostrare ai clienti.
IL RUOLO dellex deputato era fondamentale. Se-

condo Preet Bharara, procuratore del Distretto


Meridionale di New York, infatti, Romagnoli era
in grado di procurare falsi End-user certificate, documenti degli utenti finali di livello militare, indispensabili per il trasporto internazionale di armi. Una materia che conosce benissimo vista la
sua attivit parlamentare che assume oggi un sapore beffardo. Nel 2006, infatti, present alla Camera uninterrogazione rivolta al ministero del
Commercio internazionale (poi soppresso), nella
quale chiedeva pi controlli alle frontiere per contrastare lillegalit da parte della criminalit organizzata che sempre pi controlla e gestisce attivit illecite che vanno dal traffico di clandestini

che entrano e escono dal territorio dellUnione fi- gli Affari speciali delle Riserve, ente statale che si
no a far infiltrare materiale illegale di ogni genere occupa tra tante cose anche di sicurezza nazionale,
tipo armi o droghe. Romagnoli ne sa qualcosa. e quindi anche di armi.
Del resto, prosegue linterrogazione dai forti toni I tre si trovano adesso in carcere in attesa
contro limmigrazione clandestina,
dellestradizione per gli Stati Uniti.
lItalia non pu permettersi di doSe venisse accordata, rischiano pene
versi trovare in condizioni di scarsa
pesantissime, fino al carcere a vita.
sicurezza dovute alla facile violabilit
Sulle loro tracce non cerano solo gli
dei confini e alle minacce relative al
americani. Secondo Dejan Djurovic,
possibile infiltrarsi di esponenti afficapo della sezione Interpol della caliati ad organizzazioni terroristiche
pitale montenegrina, la polizia locaben ramificate nei Balcani.
le era impegnata da alcuni mesi in
Limprenditore siciliano, residente
unazione coordinata con la polizia
ad Atene, non era lunico politico del
romena e con i dipartimenti della
sodalizio. Cristian Vintila un conDea a Washington e a Roma. Djusigliere comunale del Psd romeno, il
rovic ha anche confermato che le
partito socialdemocratico, e fino
procedure per lestradizione sono
allanno scorso direttore generale de- Massimo Romagnoli
state gi avviate.

16

SVOLTA DEUROPA

VENERD 19 DICEMBRE 2014

Isacchi
l Papa regala
a pelo

QUATTROCENTO sacchi a pelo, con


lo stemma papale, ad altrettanti clochard che vivono a Roma. Questo il
regalo che Papa Francesco, ha fatto
distribuire ieri sera in occasione del
suo settantottesimo compleanno. La
consegna avvenuta grazie allazione di diversi volontari, fra cui anche

ai senza tetto

alcune guardie svizzere. Il dono ha interessato non soltanto i senzatetto


che vivono nei dintorni del Vaticano
ma anche quelli che si trovano in altre
zone della citt, come la stazione Termini, dove passano la notte coprendosi con mezzi di fortuna. Liniziativa
voluta dal Papa stata gestita attra-

il Fatto Quotidiano

verso l'Elemosineria pontificia che ha


coinvolto le strutture che assistono i
senza fissa dimora tra cui la Caritas e
le parrocchie. La consegna stata effettuata con un pulmino grigio targato Scv. Alla guida larcivescovo Konrad Krajewski, accompagnato da
monsignor Diego Ravelli.

CORTE UE: OVULO UMANO BREVETTABILE


di Caterina Minnucci

n ovulo umano manipolato ma non fecondato pu essere brevettato. Lo ha stabilito


ieri la Corte di giustizia dellUnione europea con sede a Lussemburgo. Questa sentenza arriva a conferma di un dato che la ricerca scientifica aveva gi stabilito da tempo. Mentre la Corte prendeva questa decisione, la scienza andata avanti, spiega
Giuseppe Novelli, docente di Genetica medica e rettore
dellUniversit degli Studi di Roma Tor Vergata. Con
questa sentenza i giudici europei hanno stabilito che un
ovulo non fecondato, per essere qualificato come embrione umano deve necessariamente avere la capacit
intrinseca di svilupparsi in essere umano. Si aprono
ufficialmente le porte allutilizzo per scopi commerciali,
per sperimentazioni, ma anche alla vendita. La decisione arriva in seguito al caso sollevato in Gran Bretagna
dallInternational Stem Cell Corporation, che chiedeva la
possibilit di brevettare un processo che comportava
lutilizzo di cellule uovo umane. Con questa pronuncia
viene ribaltato quanto affermato dalla stessa Corte il 18
ottobre 2011 interpellata per avere una definizione precisa della nozione embrione umano. Era il caso del
ricercatore tedesco Oliver Brustle, che scopr e brevett
un metodo per curare il Parkinson utilizzando cellule
staminali ricavate da un embrione umano, nello stadio

di blastocisti, trasformandole in cellule in grado di produrre tessuti nervosi. Gli scienziati lo definirono un
colpo devastante per la ricerca medica in Europa. Tre
anni fa infatti avevano stabilito che la nozione di embrione umano comprendeva gli ovuli umani non fecondati dal momento che tali ovuli erano tali da dare
avvio al processo di sviluppo di un essere umano, cio
non brevettabili. Nel comunicato diffuso ieri sul sito
della Corte si apprende che il mero fatto che un ovulo
umano attivato per partenogenesi (cio non fecondato)
comincia un processo di sviluppo non sufficiente per
classificarlo come un embrione umano. Anche se il
lavoro sulle terapie con cellule partenogenetiche ancora in fase sperimentale i ricercatori credono di avere il
potenziale per sviluppare il trattamento di gravi malattie dell occhio, del sistema nervoso e del fegato.
Adam Cooke, partner dello studio legale DLA Piper, in
rappresentanza di Stem Cell Corporation, ha detto che la
decisione della corte stato un grande passo nella giusta direzione. Da oggi ogni Stato membro, alle proprie
condizioni, sar chiamato a recepire la sentenza nellordinamento interno. Lo spazio di libert affidato agli
Stati potrebbe costituire un rischio e incentivare il commercio illegale di ovociti. Sul tema servono regole rigide
anche perch grazie a questa sentenza arriveranno importanti finanziamenti per la ricerca, ha tenuto infine a
precisare il professor Giuseppe Novelli.

Dopo la sentenza

Il vaticanista

Materia delicata,
la Chiesa per ora
sceglie il silenzio
di Marco

Politi

a mancanza di una reazione ufficiale


L
immediata alla sentenza delle Corte di
giustizia europea il segno di una notevole

prudenza dei vertici ecclesiastici. Sembra


che la Chiesa non voglia gettarsi immediatamente in uno scontro.
LOsservatore Romano, le cui pagine erano
accessibili da ieri ai vaticanisti, non sar
oggi in edicola con alcun tipo di commento.
I lettori non troveranno nemmeno la notizia. LAvvenire on line titola appena: La
Ue cede sui brevetti di ovociti modificati .
Mentre larticolo sottolinea che il caso esaminato dai giudici di Lussemburgo corregge la famosa sentenza Brustle del 2011, in
cui la Corte di giustizia europea dichiar
che luso delle cellule staminali embrionali
per la ricerca scientifica non pu essere brevettato in quanto si tratta di un organismo
vivente.
Non c dubbio che nei prossimi giorni si
avr unanalisi approfondita della questione. Per la Chiesa la materia bioetica troppo delicata per essere lasciata da parte. Certamente la Corte ha specificato che lovulo
per essere brevettabile non deve essere fecondato e quindi deve essere privo della
capacit intrinseca di svilupparsi in essere
umano. Tuttavia fin dora esiste un motivo
di allarme:la produzione di ovuli a fini
industriali.
SECONDO il genetista Giu-

seppe Novelli, rettore dell'universit di Roma Tor Vergata, la sentenza rischia in


teoria di incrementare il
commercio illegale di ovociti. LAvvenire teme un mercato in cui si dovr sicuramente ricorrere a donatrici
debitamente retribuite. E rimarca che permangono rilievi etici di grande delicatezza relativi alla manipolazione
senza pi limiti della vita

Il laico

La giusta strada

Diritto e scienza
devono superare
anche la religione
di Bruno Tinti

umana.
Nonostante il fatto che la Stem Cell Corporation, promuovendo il ricorso presso la
Corte di giustizia europea, abbia messo laccento sul fatto che gli embrioni ottenuti in
laboratorio per partenogenesi non possano
svilupparsi in esseri umani essendo mancanti di una met del patrimonio genetico,
la Chiesa ma anche ambienti non credenti
mostra sempre timore a fronte della industrializzazione di elementi del corpo
umano, specialmente nella dimensione genetica, cio nei processi che in un modo o
nellaltro possono produrre forme di vita
della specie umana. O riducano parti del
corpo a un puro oggetto commerciale.
NEL LUGLIO scorso, quando ancora il pro-

cedimento era in corso alla Corte di Giustizia, la Radio Vaticana aveva trasmesso
unintervista con Antonio Spagnolo, direttore del Centro di Bioetica del Policlinico
Gemelli di Roma.
Finch lovulo creato in laboratorio aveva
sostenuto Spagnolo rimane solo tale,
mantiene le caratteristiche di una cellula e
non di un individuo, non di un embrione.
Diverso il caso del procedimento ulteriore.
Una volta intervenuti su una cellula staminale, differenziandola in modo che diventi
ovocita, spiegava Spagnolo, si apre tutta
una possibilit tecnica e biologica per cui da
questo embrione, ottenuto
con queste modalit, io
posso poi dargli quelle caLA STAMPA
ratteristiche che la sentenza precedente della Corte
LOsservatore
europea di Giustizia aveva
stabilito e che lo facciano
Romano oggi
rientrare nella categoria
in edicola non avr
dellembrione, la cui utilizzazione vietato da una
alcun tipo
sentenza depositata nel
2011.
di commento. Lo
La parola passa ora alla
stesso far Avvenire
normativa degli stati.

he la scienza progredisca nellordine natuC


rale delle cose. Anche il diritto dovrebbe progredire adeguandosi allevoluzione della scienza.

di esso a fini industriali o commerciali possono


essere oggetto di brevetto. In effetti un ovulo indotto a moltiplicarsi partenogeneticamente non
Ma ci non succede perch le ideologie religiose pu evolversi in nulla di umano. Perch questo
lo frenano, nellillusione di controllare levoluzio- accada occorrono 46 cromosomi, 23 femminili e
ne della scienza. Vero e proprio delirio di onni- 23 maschili; e occorrono 5 giorni perch dallovupotenza, finalizzato alla subordinazione della lo fecondato si arrivi alla blastocisti, formata da
realt allillusione, del mondo come naturalmen- 250 cellule che sono il minimo indispensabile
te al mondo come sovranaturalmente si pre- perch lovulo possa radicarsi nellutero. Nel caso
tende che sia. Della religione si serve la politica, oggetto della sentenza non si tratta nemmeno di
cercando consenso nei credenti e dunque facen- un ovulo fecondato; una semplice massa cellulare
dosi paladina, in buona o mala fede, dei dogmi che per possiede una straordinaria propriet:
religiosi. E per questo che nel nostro Paese non si pu produrre cellule staminali totipotenti. E sono
pu morire in pace e con dignit; e per anni stata queste cellule che consentono, attraverso ricerca e
resa impossibile la fecondazione eterologa. Oggi sperimentazione, di arrivare a medicinali in gralattenzione si spostata sullutilizzazione per ri- do di curare gravissime malattie degenerative; si
cerca medica degli ovuli non fecondati; e dal con- pensi solo ad Alzhaimer e Parkinson. Naturalsueto pulpito si spara contro la sentenza della mente il principio di diritto semplice da capire:
Corte di Giustizia Europea che doveva pronun- se lovulo deve essere considerato un embrione
ciarsi sulla brevettabilit dellovulo modificato umano non pu essere manipolato; se non lo
(International Stem Cell Corporation contro pu essere utilizzato a fini di ricerca proprio come
Controller General of Patents). Cera un prece- un rene, un fegato, un cuore etc. Siccome la pardente. Nel 2011 la Corte aveva respinto la richie- tenogenesi non fa nascere i bambini, un uovo che
sta di tale Brustler che voleva brevettare un ovulo indotto, con questa tecnica, a moltiplicare le sue
non fecondato, indotto a dividersi e a svilupparsi cellule non pu essere considerato embrione
attraverso partenogenesi. Lovulo sarebbe stato umano. Quello che sta sotto la banale questione di
utilizzato per la ricerca e lo sviluppo di medicine diritto molto pi complesso. La religione ha sviper malattie neurologiche e degenerative. La Cor- luppato una vera e propria mania di controllo su
te aveva stabilito che anche un ovulo di tal genere tutto ci che riguarda la morte e la vita. La teoria
rientra nella definizione di embrione umano, che esse sono patrimonio esclusivo di unentit
protetto dallart.6, n.2, lett.c) della direttiva del trascendente ha prodotto, nei secoli, due straorParlamento Europeo 6/7/1998 sulle invenzioni dinarie ideologie. La scienza che ritardi luna e
biotecnologiche. Secondo la
renda possibile laltra inaccetCorte, anche se lovulo non
tabile. E si deve in ogni modo obera stato propriamente feconbligare a subire le conseguenze di
COMMISTIONI
dato, la tecnica partenogenequesto principio anche quelli che
tica avviava comunque il pronon lo accettano, non riconoLa politica si serve
cesso di sviluppo di un essere
scendosi nella religione che lo
umano. Oggi, 3 anni dopo, si
professa. Il che pu avvenire (e di
della fede:
afferma un principio diverso:
fatto nel nostro Paese avviene)
proprio per questo
un organismo non in grado di
trasfondendolo nelle leggi dello
svilupparsi in essere umano
Stato. Cos, alla fine, il progresso
che nel nostro Paese
non costituisce un embrione
della scienza coincide con quello
umano; e tale lovulo stimodella mente. Che possa credere
non si pu morire
lato con partenogenesi. Ne
sempre pi in se stessa e nella sua
in pace e con dignit
consegue che le utilizzazioni
libera evoluzione.

ALTRI MONDI

il Fatto Quotidiano

Pianeta terra

VENERD 19 DICEMBRE 2014

17

MOSCA PRODI MEDIA CON IL CREMLINO


Crisi ucraina, rapporti Ue-Russia, Medio Oriente e Africa: sono i temi che lex premier italiano
ed ex presidente della Commissione europea ha
discusso a Mosca prima con il ministro degli
esteri russo Sergei Lavrov e poi, in serata, con il
leader del Cremlino Vladimir Putin. Ansa

ONU PENA DI MORTE: SI ALLARGA IL FRONTE DEL NO


Cresce il consenso per la moratoria universale della pena di morte: la risoluzione per fermare i boia ha ottenuto 117 voti, 6 in pi
che nel 2012. I no sono stati 38, 34 astensioni. Gli Usa hanno votato in extremis contro, quando il tabellone era ormai chiuso. Ansa

Putin-fiume alla Fdel


tre ore tra orsi e banane

La pace secondo la Palestina

VLADI PROMETTE, TRA FRASI COLORITE (E UNA CONFESSIONE: SONO INNAMORATO)


DI SPEZZARE LACCERCHIAMENTO PER IL CROLLO DEL RUBLO E DELLUCRAINA
di Giampiero Gramaglia

attela a prendere
con i luoghi comuni,
sullo zar e gli autocrati, se Putin stesso
accusa lOccidente di voler incatenare lorso russo e davere
ordito in Ucraina un golpe da
repubblica delle banane. In
una conferenza stampa alluvionale, durata oltre tre ore, il presidente russo Vladimir Putin
sparge retorica che sollecita il
nazionalismo, ma si sforza soprattutto di rassicurare i cittadini, che, spaventati dal calo dei
prezzi del petrolio e soprattutto
dalla caduta del rublo, si precipitano a fare acquisti temendo
un ritorno alla stagione degli
scaffali vuoti di sovietica memoria. In realt, le rassicurazioni sono relative: l'economia si
riprender entro due anni, dice, senza per spiegare bene come. Al posto di annunci, contro
la peggiore crisi finanziaria del
XXI Secolo, previsioni vaghe e
lammissione del sussistere di
fattori dincertezza numerosi.

Vladimir Putin durante la conferenza stampa al Cremlino LaPresse

Sulla crisi ucraina, Putin resta


inflessibile, bollando come imperialisti gli occidentali che
vogliono mettere in riga i loro
vassalli. E accusando Kiev di
spedizioni punitive contro i
ribelli russofoni dellUcraina
orientale. tempo di contraddizioni, nel Mondo. Un anacronismo viene cancellato (il muro
tra Usa e Cuba) e un altro viene
riproposto: la Guerra Fredda
tra Mosca e Washington. Putin
revoca un muro virtuale, ma

ammette che esso comincia a


essere costruito. E, mentre il
presidente russo parla, lUe lo
invita a un cambio di strategia
radicale e annuncia una raffica di sanzioni, bloccando tutti
gli investimenti occidentali nella Crimea annessa a marzo (e
che Mosca giudica parte inalienabile della Russia). Di fronte ai giornalisti, Putin nervoso
e meno spigliato del solito: la
crisi economica e le tensioni per
l'Ucraina gli pesano addosso:

Non sono tempi facili, ma ne


usciremo rafforzati.
Mercati e cambi gli credono solo in parte: il rublo resta debole,
la Borsa va su del 5%. La metafora dellorso, simbolo della
Russia, torna pi volte, per raccontare i tentativi dell'Occidente di metter Mosca sotto tutela.
Penso che l'orso dovrebbe
starsene tranquillo a vivere di
frutti di bosco e miele, per esser
lasciato in pace. Ma non cos,
perch cercheranno sempre
dincatenarlo e, messolo in catene, gli strapperanno denti e
artigli e lo imbalsameranno.
ANCHE LA CRISI innescata

prima di tutto da fattori esterni, le sanzioni finanziarie euro-americane e la guerra del petrolio intentata dai Paesi
dellOpec, magari per conto terzi. Conti alla mano, Putin assicura che, nonostante tutto, le
entrate dello Stato saranno pi
alte delle spese e il Pil a fine anno
sar cresciuto dello 0,6% (meglio che in Francia e in Italia, per
guardare nel piatto europeo).

PRESENTATA ALLONU LA BOZZA DI RISOLUZIONE


Pace entro 12 mesi e ritiro completo delle forze israeliane
entro la fine del 2017: la Palestina ha presentato tramite
la Giordania la nuova bozza di risoluzione al Consiglio di
Sicurezza Onu Ansa
Ma la crisi non superata, anzi il
peggio deve ancora venire: Gli
sviluppi in prospettiva non sono
favorevoli, dovremo rivedere i
nostri piani, dovremo tagliare
un po le spese. Anche se una
svolta positiva inevitabile. La
crescita globale continuer e la
nostra economia rimbalzer.
Putin difende la Banca centrale,
che non la sola responsabile
del crollo del rublo, e il governo:
Stanno prendendo misure adeguate, anche se sui tempi e sulle

scelte si pu discutere. E ammette che la Russia ha le sue responsabilit, non avendo profittato delle vacche grasse degli
anni passati per diversificare la
propria economia, che resta dipendente dallandamento dei
prodotti energetici. Vanno meglio gli affari di cuore che quelli
di Stato. Putin si dichiara innamorato - di chi, non lo dice - e
aggiunge che i rapporti con lex
moglie Ludmilla sono buoni.
@ggramaglia

LINEA DEL FRONTE


di Francesca Borri

Suruc (confine turco-siriano)

il turno della distribuzio


ne dei vestiti, ma per tutte
l'oggetto del desiderio un al-

tro. Appena i volontari si girano per prendere un paio di


calze, una maglietta, lasciando
incustoditi i loro bicchieri di
t, le siriane si infilano rapide
in bocca una zolletta di zucchero. I campi profughi si somigliano tutti, e questo di Suruc, al confine tra Turchia e Siria, a ridosso di Kobane, non fa
eccezione. I bambini in ciabatte, bermuda e poco altro, sudici, intirizziti, i capelli come
stoppie, il fango, il freddo, e alle 4 il sole che tramonta, la luce
che va via, e tutti che si rintanano nel tanfo stantio di tende che spesso non sono che teli
di plastica tenuti insieme con
lo spago. Pi la fame, naturalmente.
A MEZZOGIORNO, a decine si

accalcano verso il furgoncino


che distribuisce una ciotola di
riso, un po di zuppa, delle mele, ognuno con la sua scodella,
una guardia li tiene a bada con
un bastone come animali. Eppure, la disperazione la capisci
solo a sera, quando finito anche l'ultimo scatolone di vestiti, e i volontari si preparano ad
andarsene. allora che i siriani
si avventano sui cartoni vuoti,

La middle class siriana intirizzita e affamata


finita nella discarica dei profughi in Turchia
sulle buste di plastica accartocciate, i ragazzini che si disputano a gomitate ogni foglio,
ogni etichetta, ogni frammento di materiale infiammabile:
non c' altro, qui, per riscaldarsi. Solo la spazzatura.
Un campo profughi, di inverno, si riconosce dall'aria densa
di diossina. E quelli che pi ti
colpiscono, come sempre, sono quelli che pi ti somigliano.
Le ventenni che entrano e hanno la tua stessa giacca, i jeans
come i tuoi, a prima vista pensi
siano altre volontarie, non profughe. Inutile provare a parlarci. Ti si avvicinano sguardo a

terra, mormorano solo: Mi


vergogno e scappano via. L'eco di un tiro di mortaio, dalla
vicina battaglia, scuote la tenda.
In realt, i rifugiati cos non solo ti colpiscono pi di altri: ti
chiariscono la Siria meglio di
tutti gli altri anche senza parlare. Quella che l'Onu ha definito la peggiore crisi umanitaria dal secondo dopoguerra ha una dimensione politica cruciale.
I rifugiati sono 3,2 milioni: e includo-

no praticamente l'intera middle


class della Siria. Quella che
fondamentale che ritorni, e che
nessuno sa come convincere a
tornare. Come puoi chiedere a
un padre di tornare ad Aleppo,
a Homs?, spiega un diplomatico norvegese impegnato nel
nuovo piano di pace di Staffan
de Mistura. Non solo questione di garantire un minimo
di sicurezza, cosa gi difficile.
Devi garantire anche una
scuola per i figli, e non una
scuola qualsiasi, un edifi-

cio con tre banchi e una lavagna: una scuola, un'universit


di qualit. Dopo tre anni, in
tanti hanno un lavoro, un'impresa all'estero. Credo in questo piano di pace. Ma non posso non pensare che sto chiedendo ai siriani di fare qualcosa che io per primo non farei.
Perch no, io non tornerei.
LA PROPOSTA di Staffan de

Mistura si basa su una duplice


constatazione. Non solo la
frammentariet, e quindi non
rappresentativit, dell'opposizione, cosa nota, con oltre duemila gruppi ribelli, ma anche la
non rappresentativit di Assad, il cui
KOBANE
potere molto meMiliziani
no solido di quanto
nella distruzione della citt
sembri. Non ha sencurda. Profughi e jihadisti
so, allora, negoziare
dellIsis Ansa/LaPresse
un accordo per l'intera Siria. Nessuno
avrebbe poi la forza
e
l'autorevolezza
per imporlo sul terreno. L'idea,
invece, quella di una serie di
cessate il fuoco a livello locale,
nella speranza che i siriani comincino a tornare, e ricostruire il paese.
I Paesi pi coinvolti nel conflitto, politicamente e finanziariamente, non hanno accolto
neppure un rifugiato. La Russia, ma anche l'Arabia Saudita,
il Qatar, gli Emirati Arabi, che

rivendicano il ruolo di paladini


dei siriani. Gli Usa, dall'inizio
della guerra, hanno accolto 300
rifugiati. Qui, invece, vivono in
5 mila. Suruc ha 56 mila abitanti e altri cinque campi come
questo: 50 mila profughi. E per due volte al giorno arriva del
cibo caldo, e un minimo di medicine, sono state installate
fontane per l'acqua, e rovesciati per terra quintali di ciottoli
bianchi nel tentativo di arginare il fango: e i bambini ogni
tanto ricevono giochi. Gli ultimi sono i cilindri per le bolle
di sapone: oggi sono tutti allegri a riempirli dalle pozzanghere. La municipalit sta allacciando il campo alla rete
elettrica, anche se l'intera Suruc, ha ormai acqua ed elettricit razionate.
Turchia, Libano, Giordania,
Iraq ed Egitto ospitano il 97%
dei rifugiati. La Turchia, in
particolare, ospita 1 milione e
100 mila rifugiati, un terzo del
totale, a cui aggiungere centinaia di migliaia di siriani nel
paese a loro spese. Le Nazioni
Unite non hanno pi risorse, e
hanno tagliato gli aiuti alimentari. Per ripristinarli fino alla
fine dell'anno, servirebbero
352 milioni di dollari. Il nuovo
F-22, utilizzato dagli Usa per la
prima volta nei raid contro lo
Stato Islamico, costa 350 milioni di dollari, pi 68 mila dollari per ogni ora di volo.

18

il Fatto Quotidiano

VENERD 19 DICEMBRE 2014

NUOVA USCITA DI MASSIMO FERRERO


AFFA... E PURE CON LA RINCORSA

MARCO REUS, GUIDA PERICOLOSA


E SUPER MULTA: 540 MILA EURO

Il presidente della Samp non si tiene su


Twitter: Scusate il francesismo. Alcune
persone non solo dovrebbero andare affa...
ma dovrebbero pure prendere la rincorsa!

BALOTELLI, UN TURNO DI SQUALIFICA


PER IL POST SU INSTAGRAM

Il talento del Dortmund beccato 6 volte


dallautovelox con la sua Aston Martin. E ai
poliziotti che lo hanno fermato ha confessato
candido: Non ho mai avuto la patente

SECONDO

La FA ha sospeso lattaccante del Liverpool per


una giornata dopo limmagine raffigurante
SuperMario pubblicata sul social. Su Twitter
Balo si scusato con i compagni e i tifosi

TEMPO

SPETTACOLI.SPORT.IDEE

di Federico Pontiggia

i scrive #SonyLeaks, si legge:


hacker asfaltano Hollywood,
Corea del Nord straccia America. The Interview non uscir
pi nei cinema Usa e sui social
network le star insorgono: Michael Moore, Cari Sony Hackers: ora che comandate Hollywood, mi piacerebbero anche
meno commedie romantiche,
meno film di Michael Bay e mai
pi Transformers; Albert Brooks, La Citt di Atlanta chiede
che le ultime copie di Via col
vento vengano distrutte; Ben
Stiller: Davvero difficile credere che questa sia la risposta a
una minaccia alla libert di
espressione qui in America;
Steve Carell, Giorno triste per
lespressione artistica; Rob
Lowe, Wow. Hanno mollato
tutti. Gli hacker hanno vinto.
Una vittoria totale e assoluta
per loro. Wow.
Ironia, preoccupazione e indignazione via Twitter, ma come
si arrivati a questo punto di
non ritorno accusa pi duno
per la libert despressione
negli Usa? La Sony ha deciso di
cancellare luscita natalizia di
The Interview, la commedia con
James Franco e Seth Rogen che
mette in scena lassassinio del
leader nordcoreano Kim Jong
Un, in risposta alla decisione
dei principali circuiti distributivi (Regal, AMC, Cinemark,
Carmike Cinemas e Cineplex)
di non mostrare il film. Capiamo e rispettiamo la decisione

Bandiera bianca su Hollywood


SONY CANCELLA LUSCITA DI THE INTERVIEW, COMMEDIA SULLASSASSINIO DEL LEADER NORDCOREANO KIM JONG UN
VITTORIA DEGLI HACKER DI GUARDIANS OF PEACE CHE GIURANO RAPPRESAGLIE E CHE (FORSE) LO DIFFONDERANNO
dei nostri partner e, ovviamente, condividiamo appieno il loro interesse primario per la sicurezza dei dipendenti e degli
spettatori, si legge in un comunicato dello studio, che sottolinea: Sony Pictures vittima di un assalto criminale mai
visto contro i nostri dipendenti, clienti e i nostri affari. Chi ci
ha attaccato ha rubato la nostra

PUBBLICIT?
Tutto inizi con il furto
dei piani di lavorazione
e sceneggiature: Siamo
vittime di un attacco
criminale mai visto,
ma il titolo vola in Borsa...

la Homeland Security statunitense aveva dichiarato di non avere


prove circa possibili attacchi ai
cinema, ma non bastato: su
Hollywood sventola bandiera
bianca, e per Aaron Sorkin, lo
sceneggiatore di The Social Network, le volont dei terroristi
sono state parzialmente esaudite da membri distratti della
stampa americana che hanno

STOP

Diana
Bang, Seth Rogen
e James Franco,
in The Interview LaPresse

propriet intellettuale, email


private, materiale sensibile,
cercando di distruggerci spirito e morale: tutto questo apparentemente per impedire
luscita di un film che non piace
loro.
IL GRUPPO HACKER Guar-

dians of Peace sera fatto vivo


lultima volta marted, rilasciando altro materiale piratato
dellazienda e aggiungendo minacce nella mail indirizzata ai
giornalisti: Presto tutto il
mondo vedr che film terribile
ha realizzato la Sony Pictures. Il
mondo sar pieno di paura. Ricordatevi l11 settembre 2011.
State lontani da quei posti (le
sale che proietteranno The Interview, ndr). Il dipartimento del-

scelto il gossip per raccontare


una storia che avr conseguenze imponderabili sul pubblico
una storia che si stava sviluppando davanti ai loro occhi.
Mercoled da fonti anonime
dalla Casa Bianca era emerso
che gli Usa avevano prove del
coinvolgimento della Nord Corea nel #SonyHack, sempre negato da Pyongyang. Eppure,

ancora a giugno, lambasciatore


nordcoreano allOnu aveva definito il film una palese sponsorizzazione del terrorismo e
anche un atto di guerra. Ora
tutti si attendono una dichiarazione ufficiale da parte dellFBI
sulla paternit nordcoreana
dellhackeraggio, ma la tempesta infuria anche in altre direzioni: meno geopolitiche, pi

aziendali.
Se dopo la cancellazione
delluscita di The Interview il titolo ha registrato un +4,8% alla
Borsa di Tokyo, i vertici della
Sony sono osservati speciali, se
non sul banco degli imputati: il
gruppo di difesa dei diritti civili
ColorOfChange.org ha lanciato
una petizione perch Sony Pictures licenzi la co-chairman
Amy Pascal.
LA SUA COLPA? In uno scambio e-mail piratato e reso pubblico con il produttore Scott
Rudin, la Pascal scherzava (pesantemente) circa i gusti cinematografici del presidente
Obama, che prediligerebbe film
sugli afro-americani, nonch
definiva i contratti televisivi i
nuovi bambini neri a Hollywood. La Pascal ha fatto pubblica ammenda, ma ColorOfChange non soddisfatta, perch i suoi commenti sono la
conferma della manipolazione
e dello sfruttamento che le corporation come Sony fanno dei
neri. Dunque, lincubo iniziato il 24 novembre scorso, quando Guardians of Peace rub terabyte di documenti riservati,
piani di lavorazione, sceneggiature (il nuovo 007 Spectre),
dati sui compensi dei manager e
numeri di previdenza sociale di
impiegati e attori (anche Sylvester Stallone), continua e prevedono gli analisti avr svariate ripercussioni legali, nonch causer a Sony danni per
centinaia di milioni di dollari.
Dunque, che cos laffaire The
Interview, potenza di un film che
forse non vedremo mai o debolezza del sistema cinema? Sar,
a Pyongyang se la ridono.

Vendetta continua: la Juve inguaia Zeman


AL SANTELIA I BIANCONERI SUPERANO AGEVOLMENTE (3-1) IL CAGLIARI DELLO STORICO RIVALE. DOMANI, ALLOLIMPICO, ROMA-MILAN
di Luca Pisapia

eman contro la Juventus un romanzo che


Z
ha spaccato il Paese, non solo il campionato.
Vale sempre il prezzo del biglietto. Dellultimo

capitolo, per, ricorderemo il risultato e lagio


con il quale stato scolpito. Nulla pi. Cagliari
uno Juventus tre: Tevez e Vidal nel primo tempo, Llorente e Rossettini nel secondo.
Diavolo di un boemo. Ha giocato con il passamontagna, altro che 4-3-3. Difesa imbottita,
4-4-2 e via andare. Clamoroso al SantElia, verrebbe da dire. La babele tattica ha aiutato la Juventus a sfondare subito. Tevez dopo 3, in mischia; Vidal al 15, con uno splendido destro dal
limite.
Come il gatto col topo. I numeri non tifano: il
Cagliari terzultimo e non ha ancora vinto in

casa, mentre da gennaio a dicembre la Juventus


sempre stata in testa. E lo sar, come minimo,
fino alla Befana. I ritmi lenti, tipici di un rodeo
che non vuole crescere, hanno privilegiato i pi
forti. LEuropa ha unaltra marcia, e Allegri lo sa.
Al Cagliari mancava Sau, alla Juventus Bonucci,
lo stakanovista aziendale. Il periodo attraversato dai campioni non dei pi brillanti, come
ha certificato qui e l il possesso-palla, blando e
orizzontale.
UNINCORNATA di Ekdal, tra i primi due gol,
aveva stuzzicato i riflessi di Buffon. Veniva da tra
pareggi, la Juventus, e lultima rete su azione risaliva al derby (Pirlo). La Supercoppa di luned,
con il Napoli a Doha, ha spinto la capolista a
vivere di calcoli e di tocchi. Pirlo, arretrato, si
offriva al torello; Ibarbo, Cossu e Avelar (soprat-

tutto) hanno cercato, invano, di sabuttato sulle briciole che


botarne la scatola nera.
gli lasciava la Juventus e, al
Non poteva che rischiare il tutto per
20, ne ha raccolta una: pututto, Zeman, ed ecco allora, in avnizione di Cossu, incornavio di ripresa, Donsah al posto di
ta di Rossettini.
Benedetti, uno dei troppi stopper, e
La pioggia di staffette (Lloun atteggiamento pi generoso.
rente-Morata,
IbarSembrava unaltra partita, ma gi al
bo-Caio Angel, Pere5 Llorente, servito da Pirlo, si riyra-Padoin, Tevez-Giocordava di essere un centravanti e, Un contrasto tra Tevez e Rossettini, vinco) ha rigato lordalia
complice Cragno, faceva scivolare
autori di una rete a testa. Le altre senza ammaccarla. I petarla pratica nel cassetto.
due di Vidal e Llorente Ansa di di chiusura li hanno tiAvrebbe avuto bisogno di spazio,
rati, e sprecati, Morata e
Ibarbo. I rivali lo aspettavano, lo acAvelar.
cerchiavano. Marchisio, Vidal e Pirlo dirigevano Classifica: Juventus 39, Roma 35. Domani sera,
il traffico. Pereyra azzardava piccoli dribbling. Roma-Milan. Luned, Juventus-Napoli di SuLe squadre si sono allungate, le cadenze sono percoppa. ancora presto per dire buon Nadiventate un po meno barbose. Il Cagliari si tale.

20

SECONDO TEMPO

VENERD 19 DICEMBRE 2014

il Fatto Quotidiano

MASTERIZZATI

LICONA

Il Rock collassato,
parola di Billy
CORGAN, LEADER (UNICO) DEGLI SMASHING PUMPKINS: NEI 90
NON CI ASPETTAVAMO CERTO QUESTO CHOC TECNOLOGICO
di Valerio

Venturi

anti anni fa gli


Smashing Pumpkins scaldavano
le adolescenze di
molti ragazzi con le loro note
elettriche. Ora? Il bandleader
Billy Corgan, sopravvissuto
ai 90 e a se stesso, si ritrova
condannato a rinnovare anno dopo anno il mito delle
zucche fracassate. Da pochi
giorni uscito Monuments to
an Elegy, il prossimo anno
toccher a Day for Night, gi
programmato ed in registrazione. Due cd targati Smashing Pumpkins. E poi la fine, come detto ad alcuni
giornali americani?
Ne parliamo insieme a lui via
telefono sullasse Stati Uniti-Italia. Onestamente
sempre pi difficile andare
avanti, le aspettative dei fan

sono molto alte e il pubblico


generico non ascolta certe
cose. Negli ultimi anni abbiamo fatto un buon lavoro ma
con esiti non soddisfacenti in
termini di attenzione dei
fan. Quindi, arriver la fine
dei Pumpkins? Le idee non
mancano e con questi cd vogliamo provare a entusiasmare, per mi sono chiesto:
voglio fare ancora rock and
roll o pensare a qualcosaltro?
Penso che gli Smashing Pumpkins serviranno soprattutto
per esplorare strade nuove,
veramente alternative, come
colonne sonore per film...
Un taglio netto col passato,
con il quale Corgan ha sempre avuto un rapporto combattuto. Per esempio, quando
gli si chiede se vorrebbe tornare a lavorare con i membri
storici della band, nel frattempo cacciati, ridesiderati,

REINTERPRETAZIONI

Larte, molto rara,


di saper fare cover

completamente sostituiti, dice: Decisamente no. Quella


storia finita e ora non c
nulla da dire. Categorico.
L'obiettivo, anche per la salute psichica? Guardare al futuro, anche se il passato per
qualcosa si rimpiange. Per
esempio per come cambiato
il music business: Nei 90
non ci aspettavamo di certo il
cambiamento tecnologico
che c stato. Sembrava una
cosa grandiosa, invece adesso
il sistema completamente
saltato.
IL RISULTATO che ci sono

artisti in grande difficolt,


che non riescono a guadagnarsi da vivere, se non fanno
tour continui e best of ogni
anno. Il rock collassato nelle
suonerie degli smartphone.
Le rock star hanno un ruolo
centrale nellimmaginario, e

di Pasquale Rinaldis

Billy Corgan, 47 anni LaPresse

per le persone comuni, ma


sono finite a lavorare per gli
interessi di qualcun altro Se
il rock se la passa male, cosa
apprezza Billy Corgan della
scena
contemporanea?
Ascolto poco, ho avuto difficolt a capire la musica degli
ultimi dieci anni. La stessa
sensazione lhanno avuta i
giovani, quindi non credo di
sbagliarmi (nel dire che si
fatto poco di significativo).
Apprezzo i Die Antwort,
gruppo sudafricano rivoluzionario. E poi? Spazio alla

LA RIVELAZIONE

Rete Co Mar
Clapo Music

I SETTE del collettivo napoletano Rete CoMar, allesordio, si sono conosciuti a un


laboratorio di sperimentazione musicale e teatrale,
e si sente. La rete (comar) raccoglie tanti elementi
artistici diversi: nella fitta trama restano impigliati i
dettagli di unattenzione musicale indubbia, ma anche pesci pi grossi, come unattitudine teatrale,
appunto, che non si traduce solo nella presenza
dellattore-voce narrante Raffaele Bruno, ma detta
una linea editoriale a tutta la band. Per questo Tutti
fuori, la produzione stata firmata da Claudio Poggi (produttore del primo album di Pino Daniele).
Scollegata dallattuale offerta musicale contemporanea, Rete Co Mar riesce meglio nelle virate sulla
tradizione, con un accenno di world music, esaltate
dalla bella voce di Silvia Romano.
Diletta Parlangeli

I DISCHI di sole cover sono un format usurato,


che spesso riserva nel migliore dei casi poche
sorprese e nel peggiore riesce a farti odiare canzoni bellissime. Se poi a
essere tirati in ballo sono alcuni dei nomi pi celebrati nella storia del
cantautorato italiano, il rischio-disastro l a un passo. A meno che a
cimentarsi nellimpresa non sia un signore chiamato Federico Fiumani.
Uno che, anche se da outsider, in questi decenni si meritato linclusione in quella nobile stirpe. Le sue re-interpretazioni di brani noti e
meno noti di Dalla, Tenco, Lolli, Battisti, De Gregori, Conte e altri (tra cui
una splendida Mai di Giuni Russo) contenute in Un ricordo che vale
dieci lire (o diecimila euro, la cifra che Fiumani ha raccolto grazie al
crowdfunding per finanziarsi il progetto) conquistano con discrezione
e delicatezza, supportate anche dal buon lavoro di Alessandro Grazian
nel ruolo di musicista e co-produttore. Nessun stravolgimento e molto
rispetto, ma anche in filigrana la sensibilit di un vecchio ragazzo
punk-new wave che riannoda il filo dei suoi (e nostri) ricordi.
Carlo Bordone

ADRIAN CROWLEY

Some Blue Morning


Chemikal Underground

ADRIAN Crowley stato definito da un collega


molto pi famoso di lui (Ryan Adams) il miglior
cantautore di cui non avete mai sentito parlare.
Ci sono complimenti migliori, ma vero che fino ad ora, nonostante 15
anni di carriera e sette album, lartista irlandese rimasto un culto per
addetti ai lavori. Ci si augura che con questo nuovo disco il suo nome
cominci a essere conosciuto anche al di l della cerchia di appassionati
di cantautorato crepuscolare e di frontiera, quelli che non si perdono
unuscita di moderni hobos come Bill Callahan o Will Oldham. Non che
le ballate sobrie e porte sempre con una certa gravit di Some Blue
Morning offrano spunti molto radiofonici o melodie pop da fischiettare
sotto le Feste. Il loro un fascino discreto, che si insinua sottopelle
suscitando paralleli con il primo Scott Walker, Johnny Cash e Leonard
Cohen. Va dedicato tempo e attenzione a un disco cos, ma la voce
baritonale di Crowley sa ricompensare la (piacevole) fatica.
C. Bord.

IL COLLETTIVO

TUTTI FUORI

Federico Fiumani
Diaframma records

Troppo bravo
per non sfondare

poesia, che rester fatto intimo dopo che la comunit


della poesia degli Stati Uniti
ha maltrattato i miei lavori, e
alla sperimentazione.
In attesa di nuove azioni contraddittorie e di nuove dichiarazioni pro e contro gli
Smashing Pumpkins, quello
che sono stato e quello che
non riescono pi a essere. La
zucca piena di idee, di desideri e di confusione di Billy
Corgan, re degli Anni 90 alla
ricerca di un posto nel mondo 20 anni dopo.

Haley, esordio Un po musica


di gran lusso
un po teatro

UN RICORDO CHE VALE


DIECI LIRE

IL CANTAUTORE

La quiete
apparente
e sospesa
di Roca
Bsica

LAST WAR
Haley Bonar
Memphis ind.

ESORDIENTE di lusso
Ms. Haley Bonar, scoperta
da Alan Sparhawk dei Low
durante un concerto a Duluth, Minnesota (e
Alan le ha offerto di aprire i loro tour, prontamente accetatta). Da l iniziata la corsa per
registrare lalbum Last War: impressionante il
confronto con i capolavori della prima ondata di
new wave tra Talking Heads e R.e.m.; la nostra ci
offre nove tracce psichedeliche, disordinate, imprevedibili e, soprattutto, deliziose. Con grande
stupore la rocker canta il primo brano Kill The
Fun con la stessa tensione musicale degli Editors, disegna No Sensitive Man con latmosfera degna di Siouxsie & The Banshees e la
title-track con un ipnotico riff e una voce candida vicina al timbro di Lana Del Rey. Lapice del
disco la rivoluzionaria Heavens Made For
Two: parte come una melodica dark midtempo
con una costruzione degna di Joni Mitchell e
sfocia in un massacro di bpm da far vacillare
lascoltatore. Una delle migliori tracce rock
dellanno.
Giudo Biondi

ROCA BSICA il titolo del disco desordio di Roco Rico Romero, una ragazza dalla voce ipnotica di origini andaluse e dalla
folta chioma riccioluta, che dopo
unesperienza Erasmus a Firenze, ha eletto lItalia suo paese
dadozione, scegliendo di vivere
in pianta stabile a Bologna. Lalbum del debutto composto da
nove canzoni dalle atmosfere dilatate, sospese, ed pervaso da
unapparente quiete che alternata a improvvise solitudini. Sicuramente il bagaglio musicale
che porto dentro crea una base
estetica inconscia afferma la
cantautrice parlando dellalbum
, ma non da l che arriva
lispirazione. La musica arriva e
io la intrappolo. I testi emergono
e li scrivo, poi assemblo il tutto,
con cura, nel momento adatto.
Riguardo alle influenze, invece,
mi appassionano le voci di
Mercedes Sosa, Maria Callas,
Dulce Pontes, Chet Baker, Mina.... Roca Bsica prende il nome
da uno dei componenti fondamentali che formano la terra da
dove Roco proviene, precisamente da Huelva, porto dellAndalusia a 9 km dallOceano
Atlantico e a 50 km dalla frontiera col Portogallo.
un album essenziale dichiara la cantautrice perch emerge la mia essenza, ci che al momento sono e che voglio raccontare attraverso la musica e le parole. un lavoro colmo di desideri, un disco di sfogo, di liberazione e seduzione al tempo stesso. E di battiti. I miei, sui quali
faccio luce e buio disperato. E
poi battiti regalati, battiti rubati.
Silenzio, assenza, solitudine,
mancanze necessarie. Le sue
radici flamenche emergono in
gran parte delle composizione e
la struttura pop che si avverte in
alcuni pezzi scompare in altri dal
taglio pi irregolare, grazie a una
vocalit e a unimpostazione
inaspettata. Quasi mistica.

IL PRODUTTORE

Il tocco di Lanois
per se stesso
FLESH AND MACHINE
Daniel Lanois
Monkeytown

LANOIS senza dubbio uno dei produttori musicali pi considerato dai musicisti
di valore: da Bob Dylan agli U2, da Neil
Young a Peter Gabriel, Daniel riuscito a
rendere capolavori alcuni dei dischi degli
scorsi decenni, grazie al suo tocco magico e alla sua filosofia quasi mistica applicata al suono. Ama registrare i brani
circondato dai musicisti in un piccolo cerchio con lunica attenuante di alcune candele per illuminare gli strumenti; se durante la session una delle candele si spegne per una folata di vento interrompe
tutto. Uno dei suoi precedenti album, il
magnifico Acadie, rester il suo passaporto per la perfezione nei dettagli, grazie

alle tracce The Makere Still Water.


grazie alle sue alchimie se quattro musicisti alle prime armi (U2, allepoca molto grezzi) si sono raffinati con un sapiente
lavoro in team con Brian Eno durante la
lavorazione di Unforgettable Fire. Proprio
a quel periodo e a quella ricerca per
ammissione dellartista canadese collegato Flesh And Machine: tracce oniriche piene di ispirazione, senza nessuna
voce perch Lanois ha voluto rendere il
suono protagonista. Iceland rallentata, astratta davvero molto simile ai capolavori di Eno; My First Love accompagnata da una batteria elettronica ed
malinconica e consolatoria. un disco
completamente fuori controllo, distante
anni luce dal pop contemporaneo. Ci voleva.
G. Bio.

SECONDO TEMPO

il Fatto Quotidiano

FABRIZIO FRIZZI

VENERD 19 DICEMBRE 2014

21

conduce Leredit,

ogni sera su Rai Uno Ansa

RAI DUE

IL PEGGIO DELLA DIRETTA

Povero zio Gianni,


finito in mano a The Pills
di Patrizia Simonetti

apita che una sera in un lupaC


nare di Budapest venga da chiederti come sarebbe ritrovarti a cin-

quantanni senza soldi n famiglia a


convivere con dei fuori sede calabresi. Pare sia nata cos a The Pills lidea
di Zio Gianni, 27 episodi da 9 minuti
ciascuno, prodotti da Rai Fiction e
Ascent Film, diretti da Sydney Sibilia e Daniele Grassetti, da luned
ogni sera alle 21 su Rai2. O almeno
cos che la raccontano loro, Luca
Vecchi, Luigi Di Capua e Matteo
Corradini, nati sul web ma gi sbarcati in TV la scorsa primavera su Italia1. In realt pare che quando la Rai
li chiam per scrivere una fiction
avessero pensato a un Don Matteo
in Bmx, a un Gravity in napoletano, a
Nobili Coatti, persino a un biopic
su un personaggio che ha fatto la
storia dItalia tipo Umberto Smaila,
per ripiegare poi su una mezza storia vera successa al padre di un amico nostro dicono. Un personaggio
straordinariamente perdente dice
Paolo Calabresi che lo interpreta
proprio come Wile Coyote che non
prender mai lo struzzo, ma lunico che non lo sa e ci prova sempre.
Gianni dunque a met secolo e nel
giro di una sola settimana perde lavoro, moglie e figlio finendo a dividere un monolocale a Roma con tre
coinquilini che hanno la met dei

suoi anni, pischelli un po pi brutti


di quelli che si vedono di solito in TV
assicurano The Pills e che non
sanno cos una penna perch scrivo
in digitale, che me frega della penna?.
COME Chiara (Crystel Checca), bio-

loga vegana che nel curriculum


dice a Gianni devi dire le cazzate,
tipo che hai fatto un master di interpretariato per lambasciata russa e
sei socio fondatore di Italy anche se
il curriculum un mezzo obsoleto
per trovarsi un lavoro ribatte il cinico Rodolfo (Francesco Russo)
soprattutto in unepoca in cui il lavoro terminato e te lo devi creare
con una start up, altro che ufficio,
colleghi, pausa pranzo e ferie. E poi la
spesa la devi fare al discount dove
vedrai cose che voi vecchi potreste
soltanto immaginare gli rivela Fulvio (Luca di Capua, fratello raccomandato di un Pill), dove il gulasch
sembra insalata di mare e il succo di
frutta sa di starnuto e meglio bollirlo
che senn rischi la maledizione di
Montezuma.
Rivelazioni surreali a gog intanto
sullatteso film dei Pills che seguendo
la scia del momento nel calderone
mettono pure Papa Francesco,
troppo user friendly dicono e lanciano un appello: Lo vogliamo per una
puntata di The Pills perch Bergoglio spacca.

Velina o Professoressa?
La differenza nel sampuru
di Elisabetta

Ambrosi

on fatevi ingannare dallaspetto:


N
cosce di fuori, tette strizzate, labbra rosso fuoco, mantelline rosse e

bianche da babbo nataline. Loro sono


le Professoresse dellEredit, il quizzone pi famoso di Rai1. Lo capisci gi
che non sono letterine daltronde
glielo hanno spiegato, in Rai, voi siete
diverse quando pronunciano quel
sonoro buonasera, con un piglio da
co-conduttrici. S, certo, in apertura
sculettano e lanciano baci cantando
Last Christmas, ma solo unapparenza. Poco dopo infatti le ritrovi sedute
sullo sgabello (mezze nude, ma non
stato il costumista, colpa dellItalia
che si sta tropicalizzando), pronte a
mostrare la loro ontologica difformit
dalla comune valletta. Ad esempio
Laura duella col concorrente Mario in
un breve spettacolino canoro, mica
come tutte quelle costrette a tacere in
tv. Ma non basta. Tocca proprio a loro
spiegare con dovizia di argomentazioni storiche perch la risposta di un
concorrente era quella giusta, sciorinando, ad esempio, le ragioni per cui

il Comune di Verona ha deciso di dare


seguito allidea di Moccia di creare un
museo dellamore. O spiegando cosa
siano i sampuru, riproduzioni in plastica delle pietanze che i ristoranti
giapponesi espongono per allettare i
passanti e spiegare il contenuto dei
piatti.
E PAZIENZA se si tratta solo di leggere

a voce alta una scheda preparata da


qualcun altro, la differenza tra loro e
una mortale soubrette la fa tutta il timbro di voce, lintonazione, il modo leggermente solenne, ma con un pizzico
dironia e persino un certo studiato
fare cameratesco verso il conduttore
che allude alla parit, al ci potremmo
prendere la birra allo stesso tavolo,
che i telespettatori sappiano. Anche
nel momento della scossa le ragazze
dimostrano che Rai1 fa sul serio, mica
mette le veline allora di cena sulla
scrivania, come Striscia la notizia. Infatti Laura, che arriva con le movenze
sicure di chi meteorina non , si lancia
addirittura a commentare la domanda
sulle attrazioni turistiche in California
con uno squillante O yeah. Insom-

Gli ascolti
di mercoled

IL RITORNO DI ULISSE
Spettatori 2,9 mln Share 11,5%
TUTTA COLPA DI FREUD
Spettatori 4,3 mln Share 16,9%

ma loro ce la mettono tutta a seguire le


indicazioni ricevute comportatevi
da veline non sentendovi veline ma
lo sforzo inutile perch il povero
Frizzi, conduttore da seconda repubblica poco avvezzo alle tendenze della
contemporaneit e indelebilmente segnato dalle troppe edizioni di Miss Italia, continua affettuosamente a considerarle esattamente per quel che sono: e cio, appunto, delle vallette.
Grazie ragazze per il vostro sorriso,
chiosa inconsapevole dopo il balletto
iniziale. Che il re, anzi la velina, sia
nuda, lo si capisce soprattutto nel momento finale. Quando il concorrente
Mario perde e la bionda ragazza gli si
avvicina per regalargli il gioco da scatola dellEredit, e Frizzi commenta e
Mario si becca le coccole di Laura,
facendo scivolare le Professoresse
quasi al ruolo di massaggiatrici. Ma
Frizzi perdonato, deve ancora riprendersi dallo choc di quel Renzo
che non ha saputo completare la frase
il famoso conduttore italiano Pippo
( incredibile, com possibile?). Il
servizio pubblico, invece, molto meno.

CHI L'HA VISTO?


Spettatori 3,4 mln Share 14,9%
QUARTO GRADO
Spettatori 1,2 mln Share 5,9%

22

SECONDO TEMPO

VENERD 19 DICEMBRE 2014

il Fatto Quotidiano

GIUSTAMENTE

CLAMOR PATRIO

I nostri ragazzi
e i canti di Natale

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone Ansa


di Daniela

Ranieri

per riportare a casa i nostri due


ragazzi una azione tenace e
riservata, disse Napolitano;
tenace e riservata come quella
con cui questanno, nel 69 anniversario della Liberazione,
ha monitato con voce rotta:
Desidero non far mancare
una parola su come fanno onore allItalia i nostri due mar
ingiustamente detenuti, desiderando invece farla mancare
al pm minacciato dalla mafia
Nino Di Matteo, che si ostina a
servire lo Stato e non nemmeno imputato
domicidio. Appena insediato, Renzi annunci
di volerli chiamare come primo atto, cio prima di Obama, della Merkel, del Papa, giusto per
non lasciare la propaganda sciovinista al destrame costantemente allertato contro gli sgarri
alla madrepatria: la nipote del Duce, il responsabile politico di tutto il casino La Russa il
quale, concorde la Meloni, aveva trovato la soluzione diplomatica: che Del Piero rifiutasse di
andare a giocare al calcio in India e i berlusconiani, che implicitamente ci ricordano che
la Giustizia il cancro della democrazia. Nessuno si preoccupa di come passeranno il Natale
gli altri 3.000 detenuti come loro per reati comuni contrabbando, detenzione di droga, pedofilia nelle carceri straniere. Ma adesso che la
Corte indiana ha rifiutato lestensione del permesso a Latorre che si sta curando qui dopo un
ictus e ha rifiutato a Girone una licenza na-

LAGGI IN INDIA
Sembra che i due mar
siano caduti prigionieri
mentre lottavano
per la libert di un popolo
oppresso. La verit che
sono accusati di omicidio

importante chiamarli i nostri ragazzi: d subito


lidea che si tratti
di giovani figli della Patria,
mandati a liberare un popolo
oppresso da un regime odioso
e incappati nella sciagura di finire prigionieri del nemico.
Tanto, cosa siano i mar e
cosa facciano esattamente,
nessuno lo sa. Per sono nostri, e si sono imbattuti nelle regole assurde di
un Paese che, ma tu guarda, considera reato
lomicidio. Presa confidenza con la retorica del
caso, si pu chiamarli per nome, Massimiliano
e Salvatore, come Napolitano quando li ricevette al Quirinale per le feste di Natale 2012 con
gli onori che si riservano agli eroi (e bacio presidenziale) e come Giulio Terzi, allora ministro
degli Esteri, che li riaccolse nel febbraio 2013
rifiutandosi poi di rimandarli indietro come
promesso appena avessero votato alle elezioni
(poi glieli abbiamo dovuti restituire, altrimenti
non ci ridavano lambasciatore). Insomma, basta che passi il messaggio che siano nostri soldati mandati a difendere qualcosa di pi grande
dei confini nazionali, cio la pace, la democrazia e forse la stessa civilt occidentale. I due
mar, giusto per ricordarlo, erano due superaddestrati fucilieri della Marina, prestati, secondo unidea geniale dellallora ministro della
Difesa La Russa, a una petroliera privata, la
Enrica Lexie, contro i pirati dellOceano Indiano. I quali, furbi, non si palesano mai in
questa vicenda. Al loro posto, vengono accoppati due pescatori indiani, Ajesh Binki e Valentine Jelastine, proprio, sostiene lIndia, dai
nostri due mar, a bordo da pochi mesi. Ma
siccome i due negano, per lItalia sono innocenti, e per una strana allucinazione collettiva
da allora ricoprono il ruolo che pi ci mancava:
quello di vittime fisiche di imperscrutabili disegni mondiali contro di noi, oltre che fulgidi
esempi di prodi combattenti della parte giusta
del mondo.
E cos come ogni Natale da tre anni a questa
parte ci facciamo una bella doccia di retorica
patria, coi politici di destra e di sinistra che
fanno a gara a chi gli vuole pi bene, e molti
giornali che cinicamente li usano per dare torto
ai giustizialisti, ai pacifisti, ai terzomondisti,
agli attendisti e a quelli che non hanno le palle
di sparare a caso dai ponti delle petroliere. Ormai i nostri due mar diventato il frammento di una prece, il verso di una poesia da far
imparare ai bambini, un articolo della Costituzione su cui giurare.
DOBBIAMO trovare il modo di riportare a casa

i due mar, disse Emma Bonino. Parlato ora


con il Ministro degli Esteri indiano dei nostri
Mar, disse Federica Mogherini. Subito i mar in Italia, disse Paolo Gentiloni. Lunica via

Le metamorfosi
del sottosegretario
di Bruno

Tinti

UNA SETTIMANA fa sono stato invitato a SkyTg24


Economia. Era il giorno in cui
il Consiglio dei ministri doveva partorire le riforme per
debellare la corruzione. Non
ho detto nulla di nuovo: la
corruzione non si combatte
alzando la pena minima da 4
a 6 anni, bastano le attenuanti generiche e si torna a
4 anni, soglia fatata che assicura limpunit poich non
si va in prigione; e un aumento di pochi mesi dei termini di prescrizione non
sufficiente a impedire che i
processi per corruzione si
prescrivano tutti, come accade dai tempi di Mani Pulite, quando ancora B. non li
aveva accorciati.
Serve una riforma di sistema; le pene inflitte vanno
scontate, non ha senso dire
a un delinquente che condannato a 4 anni di galera e
quindi pu andarsene a casa; e, se non ci sono celle
libere, si costruiscano nuove
carceri. Infine: i delinquenti
sono tanti, i giudici pochi e i
processi lunghi; sarebbe bene imitare i Paesi civili ed eliminare Appello, Udienza
Preliminare e Tribunale della
Libert: un primo grado di
giudizio e un ricorso in Cassazione sono pi che sufficienti; cos avremmo pi
giudici e tempi brevi senza
spendere un euro.
Poi toccato al prof.
DellAringa, professore universitario di Economia e deputato del Pd, da cui in verit
molto mi attendevo; invece S certo, lanalisi di Tinti non pu essere negata; occorrono riforme di sistema;
per rifare tutto richiede
n

tempi lunghi; io credo che


anche riforme di pi corto
respiro possano servire a
qualcosa. Sono rimasto
molto sconcertato. Se le riforme di corto respiro erano
quelle che si sapeva sarebbero state approvate in Consiglio dei ministri, a cosa mai
sarebbero servite? Lui stesso aveva appena riconosciuto che la descrizione da me
fatta del sistema che garantisce limpunit alla corruzione era corretta. E, se erano altre, quali? In che modo
avrebbero potuto porre un
limitato freno alla corruzione dilagante?
Cos ho capito che non era il
professore universitario di
Economia quello che stava
parlando; era il deputato del

NULLA CAMBIA
Ospite Sky, ho parlato
di corruzione con Carlo
DellAringa (Pd).
Alla fine ho ripensato
a B. e ai suoi
ristoranti pieni

Carlo DellAringa

talizia, Napolitano si detto fortemente contrariato, e Gentiloni finanche irritato.


E cosa si pu fare? Il direttore de il Giornale
Sallusti dice che un capo supremo, i suoi uomini, se il caso, se li va a prendere personalmente, sfidando protocolli, sovranit, diplomazie, in sostanza Napolitano dovrebbe fare
un blitz nel Kerala. In fondo, lIndia ha solo un
miliardo di abitanti e la bomba atomica. Per ha
ragione, Natale e si pu fare di pi per i due
mar. Si potrebbe farli intervenire in diretta

Pd, gi sottosegretario e al
momento componente di
varie commissioni parlamentari. Il cui problema non
era quello di collaborare
allanalisi della situazione e
al suggerimento di misure
efficaci per combattere la
delinquenza economica; ma
sostenere il governo, quali
che fossero i pannicelli caldi
apprestati per combattere il
cancro e quali che fossero i
patti scellerati stipulati con
gli alleati che lo puntellavano. Se ne deve essere accorto anche il conduttore della
trasmissione, Alessandro
Marenzi, che gli ha cortesemente fatto notare che lo
stile di Renzi, in questa occasione, era un po diverso
da quello manifestato in occasione del Jobs Act: l leggi
delega e decreti del governo,
qui disegni di legge da affidare al Parlamento
UN PAIO di minuti dopo, il
professore ne ha scodellata
unaltra: dobbiamo reagire
alla diffamazione internazionale. Che lEconomist e altri grandi giornali stranieri ci
indichino come una nazione
corrotta inaccettabile; s, ci
sono episodi di corruzione
ma il Paese fondamentalmente sano, pieno di gente
onesta che lavora Gli ha
fatto eco un altro ospite, Roberto Sammella, un giornalista che portavoce
dellAuthority
Antitrust:
dobbiamo reagire a questa
falsa
rappresentazione
dellItalia. Mi venuto in
mente B., quando diceva che
la crisi non esisteva, i ristoranti erano pieni e sugli aerei
non si trovava posto. Alla fine ero molto pi depresso di
quando ero arrivato.
n

nellultimo discorso di fine anno di Napolitano.


Fare una fiction su di loro coi due pescatori
indiani interpretati da Beppe Fiorello e Gabriel
Garko che si sparano da soli. Oppure potremmo chiedere a tutti gli indiani che conosciamo,
cio Kabir Bedi, di mediare presso la Corte Suprema indiana. Possiamo immaginare la tremenda situazione dei due uomini e delle loro
famiglie. Mentre della tragedia dei due indiani e
dei loro cari, per fortuna, non sappiamo niente.

IL LIBRO

Cinque anni di grandi interviste


Cinque anni di idee, persone ed
eventi raccontati dalla penna dei
giornalisti del Fatto Quotidiano.
Gli incontri de Il Fatto Quotidiano,
le migliori interviste realizzate in
questi anni. Da marted 16 dicembre
in edicola con a 8,60 euro
e disponibile sul sito
www.ilfattoquotidiano.it

n celebre scrittore a cui chieU


sero la formula dei libri di
successo rispose: dieci per cento

ispirazione e novanta per cento


traspirazione. Ascoltare la vita degli altri e poi scriverne sul giornale
richiede su per gi lo stesso impegno fisico, come sanno gli autori
di questa antologia di colloqui che
raccoglie il meglio (non tutto il
meglio per evidenti ragioni di spazio) di quanto apparso in questi
anni sul Fatto Quotidiano. Una

grande fatica, poich fare in modo


che qualcuno ti racconti ci che
magari avrebbe preferito non ricordare significa innanzitutto
convincerlo a parlare e non tutti,
alla fine, ardono dal desiderio di
mettere in piazza se stessi. Dopodich, quanti appuntamenti rinviati, quante sedute interrotte,
quanti ripensamenti e quanti ca-

HANNO DETTO
Gigi Proietti, Sergio
Zavoli, Renato Zero,
Francesco De Gregori,
Antonio Tabucchi,
Dario Fo, Ivano Fossati,
Don Gallo e tanti altri

pricci da sopportare prima che si


possa cominciare a lavorare sulla
materia grezza che abbiamo di
fronte. Qui il gioco si fa duro. Infatti, il questionario di base dovr
essere soprattutto un attento distillato delle informazioni d'archivio raccolte sul personaggio in
questione poich altrimenti alle
domande troppo scontate seguiranno risposte
altrettanto
scontate. Per,
partire subito
in quarta con
domande troppo
pesanti
creando imbarazzo sarebbe
ugualmente
sbagliato: facile
infatti che davanti al registratore in fun-

zione subito scattino i freni inibitori, si alzino le difese come i ponti


levatoi di un maniero e addio clima confidenziale. come nella
scherma: una serie di colpi di assaggio e poi l'affondo, meglio verso
la fine dell'incontro quando magari ci si avvia verso l'uscita. Inutile
dire che ricavare poi dalla trascrizione alta una montagna di fogli,
due pagine di giornale che abbiano
ritmo, brillantezza e scrittura come ricavare un piccolo Mos da un
blocco di marmo di Carrara. Scusate l'enfasi, ma ci che leggerete
un ritratto davvero straordinario
della nostra epoca in 26 quadri
d'autore. E ne siamo tutti molto
orgogliosi (ho evitato volutamente
di chiamarle interviste, quello ormai un genere inflazionato e
squalificato, uno sciatto supermarket dell'ovvio). Buona lettura a
tutti.

SECONDO TEMPO

il Fatto Quotidiano

23

VENERD 19 DICEMBRE 2014

A DOMANDA RISPONDO
Furio Colombo

Il finanziamento privato
ai partiti e la corruzione

Un sistema politico un
modo a procedere. La politica il modo a procedere
delle parti in relazione. Le
parti in relazione sono i
partiti. I partiti sono lessenza, il Parlamento sostanza e senza partiti non si
fa politica. Un modo a procedere senza i partiti potrebbe evolversi cos: dal
disordine al caos, dal caos
alla guerra civile, dalla
guerra civile alla dittatura
e dalla dittatura alla rivoluzione. Se non ci sono i
partiti dopo la rivoluzione
ci sar il disordine e gi a
continuare. La corruzione
pi grave verr dal finanziamento privato ai partiti
che in questo Paese non
brillano in trasparenza.

discorso di Napolitano. Le
sfugge una mossa nervosa
del volto, ma solo un attimo, anzi un attimino
dispettoso, ma possiamo
aver frainteso. Poi, tutti in
piedi, a salutarsi, ad abbracciarsi. Del resto, lo si
scritto, una Casta, ed
gente che ha non poche cose in comune. Si alzato
anche Brunetta, che sorride sornione alle signore,
quelle belle, del Pd di Renzi. Proprio una bella rimpatriata. lora per lo spumante, rigorosamente italiano. Anche i pasticcini,
che, sostiene Lombardo,
fanno male al premier. I
coltelli, affilati, sono usati
per il dolce. Il Natale quasi
alle porte. tempo di una
breve tregua.
Mario Pasini

Katrina ha mai toccato


Cuba e ancora meno la sua
capitale. Se fosse successo,
avrebbe raso al suolo buona parte del centro storico
visto le condizioni in cui
versano gli edifici in quelle
zone. Per quanto riguarda
linvio di medici in Africa,
sappiamo che Cuba si fa
trovare sempre al primo
posto in queste occasioni,
salvo per abbandonare le
consulte mediche di gran
parte del Paese in mano a
studenti di medicina senza esperienza al terzo o
quarto anno, tirocinanti a
spese dei pazienti.

Il Quirinale
nel patto del
Nazareno
CARO COLOMBO, quel galantuomo di
Berlusconi non vuole giochi sotto il tavolo.
Il 14 dicembre ha messo le cose in chiaro: il
patto del Nazareno comprende anche laccordo sul Quirinale. Vuol dire che cosa?
Aloisio

VUOL DIRE MOLTO, vuol dire che quel


giovanotto che ogni giorno rimprovera alcuni dei suoi di avere qualche dubbio sulla
sua straordinaria qualit di giocatore politico, agisce sotto strette condizioni pattuite
altrove, e prima che il gioco cominciasse e
della sua strepitosa discesa in campo. Persino chi ha i pregiudizi (i miei, intendo, che i
lettori conoscono) su Berlusconi ed persuaso della sua fondamentale separazione
da ogni tipo di scrupolo, sa che in questo gioco (il gioco del Nazareno) Berlusconi non ha
mai bluffato e non mai stato smentito.
Non nei fatti. Qualcuno avrebbe immaginato che l'intero Pd (meno cinque) si sarebbe messo nelle mani di Verdini e dei suoi
giudizi su persone, cose, leggi, iniziative e divieti? Ma Berlusconi laveva detto subito e
ormai lo sanno tutti che non cade foglia che
Verdini non voglia. Naturalmente anche
Renzi ha i suoi poteri e ce lo fa capire con le
minacce non velate di fare fuori tutti i suoi
avversari. E infatti ha alle sue spalle, senza
tentennamenti, tutte le sue ragazze e i suoi
ragazzi. Nuovi, senza passato e senza idee
che disturbano. Ma siamo allinterno di un
contenitore stagno di valori istituito da
Forza Italia e poi dal Popolo della libert,
mentre, per dirla con Renzi, lUlivo sprecava ventanni nel niente. Sar anche vero.
Ma adesso noi (noi italiani) condotti da
Renzi, respiriamo laria di Berlusconi. E in-

Gianni Potente

Il Carosello, storia
di un Paese scomparso

La morte di Virna Lisi, il


sorriso pi bello della te-

Salvatore Severino

la vignetta

In scena al Quirinale
la recita di Natale

Hanno fatto le pulizie con


cura, lucidato gli specchi, e
controllato se ci sono cicche appiccicate sui braccioli delle poltrone, nel salone delle grandi occasioni. Arrivano tutti, anche
Napolitano. Il brusio s'interrompe, parla il Presidente. Legge piano, come
sempre, scandisce le parole, come fa di solito, con
voce grave, come usano i
cardinali. Solleva gli occhi
dalle lenti e il suo sguardo,
rapido, schizza sulla sala,
come fanno certi professori che osservano se li stanno ascoltando, se qualcuno sonnecchia, o gioca col
telefonino. Ci sono proprio tutti. Franceschini,
con la sua barba, composto
e attento. Gasparri, preoccupato per il calzino che gli
scende; e Renzi, immobile
come un corazziere (anche
se prima di trasformarsi in
stoccafisso, tira in avanti i
gemelli dei polsini, perch
lui lo sa, il contegno tutto
nel cerimoniale).
La Boldrini, che unex
giovane, e lo si vede da come porta la borsetta, a tracolla, mentre le ragazze
doggi, la tengono sospesa a
met del braccio, seduta
di fianco al Presidente. Lo
guarda di sbieco, e non pare del tutto entusiasta del

Cuba e Stati Uniti,


un passaggio storico

Sono un amante di Cuba,


dove ho vissuto per molti
anni. Vorrei dare la mia
opinione sullintervista a
Gianni Min relativa alla
notizia Cuba-Usa. Il passaggio sui danni e i morti
provocati dalluragano
Katrina in Louisiana e
principalmente sulla citt
di New Orleans, non pu
essere accostato in nessun
modo a quanto negli anni
scorsi ha subto Cuba per
eventi del genere, voglio
ricordare che, almeno negli ultimi trenta anni, nessun uragano della forza di

levisione italiana mi ha riportato indietro, negli anni Cinquanta e Sessanta,


quando da bambini, la sera, ci sedevamo insieme a
tutta la famiglia davanti
alla televisione e si guardava il Carosello prima di
andare a letto.
Alla fine degli anni Cinquanta non tutti avevano
la possibilit di acquistare
un televisore e cos , per
vedere i programma televisivi, si andava dal vicino
di casa pi ricco, altri all'oratorio, qualcuno al
bar di quartiere. La riflessione che vorrei condividere molto semplice. Al

tempo del Carosello anche le reclame erano di un


livello assolutamente superiore alle televendite
moderne, io ci sono diventato grande. Alcuni
slogan sono ancora oggi
dei modi di dire di uso
corrente, indimenticabile per me, invece, la canzoncina del Lievito Bartolini che faceva Brava
brava Mariarosa ogni cosa sai far tu, qui la vita
sempre Rosa solo quando
ci sei tu. Mia nonna la
canticchiava
sempre
mentre sbrigava le faccende di casa.

il Fatto Quotidiano

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Caporedattore centrale Ettore Boffano
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sede legale: 00193 Roma , Via Valadier n 42
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Consiglio di Amministrazione:

Lucia Calvosa, Luca DAprile, Peter Gomez,


Antonio Padellaro, Layla Pavone,
Marco Tar, Marco Travaglio

Franco Martini

fatti sentite le parole di Berlusconi dette mediaticamente per bocca di Renzi a conclusione dellultima, umiliante assemblea del
suo partito: Vorrei giudici che rilasciano
meno interviste e scrivono pi sentenze.
Frase evidentemente minacciosa dellesecutivo contro il giudiziario. Proprio per questo, il punto fermo di Berlusconi resta. Sentite la frase, che copio in tempo reale dal cellulare: Non potr essere eletto un capo dello
Stato che a noi sembri non adeguato. La
frase non politichese, contrattuale. Non
adeguato chiunque si sia immischiato,
per esempio, negli affari di Berlusconi, e li
abbia descritti in tutti gli aspetti, unici al
mondo (per il tipo di amici e il tipo di affari)
di un capo di governo, che infatti dispone, in
tutto il mondo, di una discussa reputazione.
Ma quella reputazione buona abbastanza
per Renzi, che fa scenate contro chi dissente.
Lui per ubbidisce. Che il patto sia con te, gli
sta dicendo Berlusconi, ma ad alta voce,
perch sentano tutti. Quel patto infatti la
forza di Renzi. Una forza che rinvia ad altre
forze che neppure Berlusconi, che uno col
cuore in mano, ha mai voluto indicarci. In
ogni caso il contratto prevede (articolo 1)
che un antiberlusconiano (nel senso del rispetto delle regole, delle leggi, delle sentenze,
della morale corrente) al Quirinale non passa. N in alcuna altra carica o funzione pubblica (dunque anche Rai, direzione di giornale, responsabilit scientifica, rettorato
universitario, primariato, direttore di banca). Chiaro?
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano
00193 Roma, via Valadier n. 42
lettere@ilfattoquotidiano.it

Giustizia per le vittime


delle stragi mafiose

Scrivo questa lettera come


presidente dellAssociazione tra i familiari delle
vittime della strage di via
dei Georgofili. Larticolo
Il ritorno del Gattopardo di Marco Travaglio,
incontra la nostra approvazione. Non passa giorno che cogliamo nel finto
nuovo un voler sfuggire
alla realt di questo Paese:
il nodo fatto di filo spinato
che sono state le stragi del
1993, che ancora oggi
strangolano quelli che sono alla ricerca della verit.
Siamo certi che delle stra-

gi del 1993 e in special modo quella di Firenze del 27


maggio venissero svelati il
movente e il vero modo di
metterle in pratica,
avremmo una lettura per
intero della storia del Paese degli ultimi 22 anni. Ma
nelle pi alte sfere istituzionali non vogliono che
succeda, ed i maneggi per
coprire la verit sono visibili a tutti i livelli. Condirettore Travaglio, vogliamo rispondere pubblicamente al suo dire il ritorno del Gattopardo perch il Gattopardo non ha
mai lasciato Firenze, Roma e Milano, le tre citt

dove sono avvenuti i massacri del 1993. Per quanto


ci proviamo noi non riusciamo a trovar pace. Ci
sono volte in cui ci lasciamo andare. In cui vorremmo estorcere delle confessioni con la tecnica del
waterboarding, ma non
siamo come loro. Noi crediamo nella giustizia, che
cerchiamo nei Tribunali
da ormai 22 anni. E l resteremo, fino a quando
lultimo di noi avr la forza di combattere. Il reato
di strage non cade mai in
prescrizione. E la trattativa Stato mafia lespressione di tutta la crudelt di
quel trattare sulla testa dei
nostri figli. Il Gattopardo
non passer.
Giovanna Maggiani Chelli

Una critica alla lezione


di Roberto Benigni

A prescindere dalla reale


o presunta bravura di Benigni, si potrebbero fare
delle critiche. Come confermato dal plauso della
stampa e delle gerarchie
cattoliche, fino alla telefonata di papa Francesco, le
due giornate di Benigni
dedicate ai dieci Comandamenti sono state una
grande opera di evangelizzazione. Dunque un
grande spot per la religione cattolica. Ma, a meno
che la Rai non dedichi
presto una trasmissione
anche al Corano, al Buddismo, da laico mi chiedo
se giusto che il servizio
pubblico sponsorizzi con
ben due serate una religione che, da tempo, non
pi la fede ufficiale della
Repubblica italiana.
Giorgio Castriota

DIRITTO DI REPLICA

In riferimento allarticolo
di Gianluca Rosselli del 18
dicembre 2014 dal titolo
Sulle coop imbarazzi e silenzi dei ministri si precisa che Luca Odevaine non
mai stato consulente, n ha
avuto mai alcun ruolo in
Human Foundation.
Federico Mento, Team
Manager Human Foundation
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